PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - madrice.it Liturgiche/DOCUMENTI E CALENDARIO... · dopo la nascita di...
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PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE
CHIESA MADRE Arcipretura di San Cataldo
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
FESTA
C H I E S A M A D R E, 2 F E B B R A I O 2017
XXI Giornata mondiale della Vita consacrata
2
PREPARAZIONE ALLA CELEBRAZIONE
Per la Chiesa di Gerusalemme, la data scelta per la festa
della presentazione fu da principio il 15 febbraio, 40 giorni
dopo la nascita di Gesù, che allora l’Oriente celebrava il 6
gennaio, in conformità alla legge ebraica che imponeva
questo spazio di tempo tra la nascita di un bambino e la
purificazione della sua mamma. Quando la festa, nei secoli
VI e VII, si estese in Occidente, fu anticipata al 2 febbraio,
perché la nascita di Gesù era celebrata al 25 dicembre. A
Roma, la presentazione fu unita a una cerimonia
penitenziale che si celebrava in contrapposizione ai riti
pagani delle «lustrazioni». Poco alla volta la festa si
appropriò la processione di penitenza che divenne una
specie di imitazione della presentazione di Cristo al
Tempio. Il Papa san Sergio I (sec. VIII), di origine
orientale, fece tradurre in latino i canti della festa greca,
che furono adottati per la processione romana. Nel secolo
X la Gallia organizzò una solenne benedizione delle
candele che si usavano in questa processione; un secolo
più tardi aggiunse l’antifona “Lumen ad revelationem” con
il cantico di Simeone (Nunc dimittis). La presentazione di
Gesù al Tempio è più un mistero doloroso che gaudioso.
Maria «presenta» a Dio il figlio Gesù, glielo «offre». Ora,
ogni offerta è una rinuncia. Comincia il mistero della
sofferenza di Maria, che raggiungerà il culmine ai piedi
della croce. La croce è la spada che trapasserà la sua
anima. Ogni primogenito ebreo era il segno permanente e
il memoriale quotidiano della «liberazione» dalla grande
schiavitù: i primogeniti in Egitto erano stati risparmiati.
Gesù, però, il Primogenito per eccellenza, non
sarà «risparmiato», ma col suo sangue porterà la nuova e
definitiva liberazione. Il gesto di Maria che «offre» si
traduce in gesto liturgico in ogni nostra Eucaristia.
3
BENEDIZIONE DELLE CANDELE
E PROCESSIONE
Si accendono le candele.
♫ IL SIGNORE È LA LUCE Giombini M.
1. Il Signore è la luce che splende nel buio.
2. Il Signore è la luce che vince la morte.
3. Il Signore è la luce che illumina il mondo.
Gloria, gloria!
Cantiamo al Signore.
Gloria, gloria!
Cantiamo al Signore.
Il Celebrante:
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
R. Amen.
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito. Il Celebrante:
Fratelli carissimi,
sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale.
Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui
Maria e Giuseppe presentarono Gesù al tempio. Con quel
rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge
antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che
l’attendeva nella fede. Guidati dallo Spirito Santo, vennero
nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna; illuminati dallo
stesso Spirito riconobbero il Signore e pieni di gioia gli
resero testimonianza. Anche noi qui riuniti dallo Spirito
4
Santo andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo
troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane,
nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria. Il Celebrante:
Pregiamo. O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo, vera luce di tutte le genti, benedici questi ceri e ascolta le preghiere del tuo popolo, che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Il Celebrante asperge le candele con l’acqua benedetta.
Il Diacono dà l’avvio alla processione:
Avviamoci in pace.
R. Nel nome di Cristo. Amen.
♫ CANTICO DI SIMEONE Luca 2, 29-32 – Cristo luce delle genti e gloria di Israele
5
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
SANTA MESSA
Gloria (J. P. Lècot)
Il Coro e l’Assemblea: Gloria! Gloria, in excelsis Deo!
Gloria! Gloria, in excelsis Deo!
1. E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. R.
2. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore
Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi,
tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. R.
3. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu
solo l'Altissimo: Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo nella gloria di Dio
Padre. Amen. R.
6
Colletta
Il Celebrante:
Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
pienamente rinnovati nello Spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Si spengono le candele.
LITURGIA DELLA PAROLA
Ml 3, 1-4
Entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate.
Dal libro del profeta Malachia
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io manderò un mio
messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà
nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo
dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il
Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua
venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco
del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per
fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li
affinerà come oro e argento, perché possano offrire al
Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di
Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei
giorni antichi, come negli anni lontani».
Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio.
7
Salmo responsoriale Salmo 23
1. Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
2. Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.
3. Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
4. Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. R.
Canto al Vangelo
Il Coro e l’Assemblea: Sequeri P.
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia,
alleluia, alleluia, alleluia! Il Cantore: R. Passeranno i cieli e passerà la terra,
la sua Parola non passerà! Alleluia, alleluia! R.
8
Lc 2, 22-40
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Il Diacono:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo Luca.
R. Gloria a te, o Signore.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione
rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe
portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al
Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in
sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come
prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un
uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la
consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo
Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto
la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi
portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge
prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia
e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che
il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle
genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di
Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone
li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui
per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come
segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà
l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della
tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il
marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta
9
vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava
mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei
a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la
redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni
cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea,
alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si
fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore.
R. Lode a te, o Cristo.
Omelia. Silenzio per la preghiera personale.
Preghiera universale
o dei fedeli
Il Celebrante:
Fratelli e sorelle,
grati al Signore di averci chiamato alla sua sequela,
per diffondere la sua luce tra gli uomini,
innalziamo al Padre la nostra preghiera. Il Lettore:
Diciamo con fede, ascoltaci o Signore.
- Dona al Santo Padre Francesco sapienza e perseveranza.
- Custodisci i vescovi e i sacerdoti nella verità e nella carità.
- Guida le persone consacrate alla santità e alla gioia piena.
Preghiamo.
- Sostieni i cristiani perseguitati con la speranza e la fortezza.
- Suscita i governanti il desiderio del bene.
- Converti i cuori dei peccatori con la tua misericordia.
Preghiamo.
- Rinnova negli sposi cristiani la generosità dell’amore.
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- Fa sorgere nelle famiglie numerose vocazioni alla vita consacrata.
- Consola le persone sole e abbandonate con la tua presenza.
Preghiamo.
Il Celebrante:
La luce di Cristo tuo Figlio, o Padre,
riempie la nostra vita di gioia e di speranza.
Certi della tua fedeltà e delle tue promesse,
ti chiediamo di rinnovare la tua misericordia per noi.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
Canto di offertorio
♫ NELLE TUE MANI RnS
1. Nelle tue mani affido la vita,
Dio, mia salvezza sei Tu.
volgi lo sguardo al mio cuore,
con Te al sicuro sarò.
Padre del cielo, per il Tuo nome vivrò;
un sacrificio con la mia lode io ti offrirò
per tutto ciò che sempre mi dai.
Padre del cielo per il Tuo nome vivrò
scruta il mio cuore e la mia lode io ti offrirò,
per tutto ciò che sempre mi donerai
o Dio di ogni bontà.
2. Nelle tue mani è la mia vita,
Dio, mia speranza sei tu,
donami pace, o Signore,
con te al sicuro vivrò. R.
11
Il Celebrante:
Pregate, fratelli e sorelle,
perché questa nostra famiglia,
radunata nel nome di Cristo,
possa offrire il sacrificio
gradito a Dio Padre onnipotente.
R. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio,
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
Sulle offerte
Il Celebrante:
Accogli, o Padre, i nostri doni
e guarda la tua Chiesa,
che per tuo volere ti offre con gioia
il sacrificio del tuo unico Figlio,
Agnello senza macchia per la vita del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
PREGHIERA EUCARISTICA
Prefazio
Cristo luce delle genti Il Celebrante:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
R. E cosa buona e giusta.
12
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
II tuo unico Figlio, generato nei secoli eterni,
presentato oggi al tempio,
è proclamato dallo Spirito Santo
gloria d’Israele e luce del popoli.
E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Santo (Gen Verde)
Santo, Santo, Santo. (2 v)
Il Signore Dio dell’universo. (2 v)
I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria.
Osanna, osanna nell’alto dei cieli. (2 v)
Santo, Santo, Santo. (2 v)
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore.
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore.
Osanna, Osanna nell’alto dei cieli. (2 v)
Santo, Santo, Santo. (2 v)
13
Preghiera eucaristica II
Padre veramente santo,
fonte di ogni santità,
santifica questi doni
con l'effusione del tuo Spirito
perché diventino per noi
il corpo e il sangue di Gesù Cristo
nostro Signore.
Egli, offrendosi liberamente alla sua passione,
prese il pane e rese grazie,
lo spezzo, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo
offerto in sacrificio per voi.
Dopo la cena, allo stesso modo,
prese il calice e rese grazie,
lo diete ai suoi discepoli e disse:
Prendete, e bevetene tutti
questo è il calice del mio Sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
14
Il Celebrante:
Mistero della fede.
Il Coro e l’Assemblea:
Il Celebrante:
Celebrando il memoriale
della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, Padre,
il pane della vita e il calice della salvezza,
e ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza
a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione
al corpo e al sangue di Cristo
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Ricordati, Padre, della tua Chiesa
diffusa su tutta la terra:
rendila perfetta nell'amore
in unione con il nostro Papa Francesco,
il nostro Vescovo Mario,
e tutto l'ordine sacerdotale.
15
Ricordati dei nostri fratelli,
che si sono addormentati
nella speranza della risurrezione,
e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza:
ammettili a godere la luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia:
donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria,
Vergine e Madre di Dio,
con gli apostoli e tutti i santi,
che in ogni tempo ti furono graditi:
e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua gloria.
16
Il Celebrante: Obbedienti alla parola del Salvatore
e formati al suo divino insegnamento,
osiamo dire:
Il Celebrante e l’Assemblea:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Il Celebrante:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni;
e con l'aiuto della tua misericordia,
vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni
turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
L’Assemblea:
Tuo é il regno, tua la potenza
e la gloria nei secoli.
Il Celebrante:
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unita e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
RITI DI COMUNIONE
17
Il Celebrante:
La pace del Signore sia sempre con voi.
R. E con il tuo spirito. Il Diacono:
Scambiatevi un segno di pace.
I presenti si scambiano un segno di pace.
Il celebrante spezza l’Ostia consacrata.
♫ AGNELLO DI DIO Buttazzo F.
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi, abbi pietà di noi.
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi, abbi pietà di noi.
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace, dona a noi la pace. Il Celebrante:
Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l'Agnello di Dio,
che toglie i peccati del mondo.
Il Celebrante e l’Assemblea:
O Signore, non sono degno
di partecipare alla tua mensa:
ma di' soltanto una parola
e io sarò salvato.
18
Antifona alla Comunione
♫ IL PANE DEL CAMMINO Sequeri P.
Il tuo popolo in cammino
cerca in te la guida.
Sulla strada verso il regno
sei sostegno con tuo Corpo:
resta sempre con noi, o Signore.
1. E' il tuo pane, Gesù, che ci da' forza
e rende più sicuro il nostro passo:
Se il vigore nel cammino si svilisce,
la tua mano dona lieta la speranza. R.
19
2. E' il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa,
fratelli sulle strade della vita.
Se il rancore toglie luce all'amicizia,
dal tuo cuore nasce giovane il perdono. R.
3. E' il tuo sangue, Gesù, il segno eterno
dell'unico linguaggio dell'amore.
Se il donarsi come te richiede fede,
nel tuo spirito sfidiamo l'incertezza. R.
Silenzio per la preghiera personale.
Dopo la Comunione
Il Celebrante:
Preghiamo.
O Dio, che hai esaudito
l'ardente attesa del santo Simeone,
compi in noi l'opera della tua misericordia;
tu che gli hai dato la gioia di stringere tra le braccia,
prima di morire, il Cristo tuo Figlio,
concedi anche a noi con la forza del pane eucaristico
di camminare incontro al Signore,
per possedere la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Celebrante: Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
20
Il Celebrante: Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo.
R. Amen.
Il Diacono:
Glorificate il Signore con la vostra vita.
Andate in pace.
R. Rendiamo grazie a Dio.
♫ RESTA QUI CON NOI Inno GMG 1985, Roma
1. Le ombre si distendono, scende ormai la sera
e s'allontanano dietro i monti i riflessi di
un giorno che non finirà, di un giorno
che ora correrà sempre,
perché sappiamo che vita nuova
da qui è partita e mai più si fermerà.
Resta qui con noi, il sole scende già.
Resta qui con noi, Signore, è sera ormai.
Resta qui con noi, il sole scende già
Se tu sei con noi la notte non verrà.
2. S'allarga verso il mare il tuo cerchio d'onda
che il vento spingerà fino a quando giungerà
ai confini di ogni cuore,
alle porte dell'amore vero,
come fiamma che dove passa brucia,
così il Tuo Amore tutto il mondo invaderà. R.
CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA MADRE
31 gennaio 2017