Presentazione 231 - BOZZA

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1. Riguarda la responsabilità dell’ente per reati commessi da propri dipendenti, collaboratori o soggetti che comunque operano nell’interesse e vantaggio o in nome e per conto dell’ente

2. I reati possono essere sia dolosi che colposi (sicurezza e ambiente) 3. I reati possono essere commessi anche in concorso, per atti omissivi o

vi può essere favoreggiamentoQUINDI

1. È interesse dell’Ente prevenire la commissione dei reati2. la prevenzione è anche nell’interesse del singolo in quanto ci si può

trovare coinvolti in un progetto criminoso realizzato da altri dove il dolo del proprio operato è oggetto di accertamento in un procedimento penale

3. Ci sono anche i reati colposi che prescindono dal dolo

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1. L´ente è responsabile per i reati commessi nel reati commessi nel reati commessi nel reati commessi nel suosuosuosuo interesse o a suo interesse o a suo interesse o a suo interesse o a suo vantaggiovantaggiovantaggiovantaggio::::a)a)a)a) da da da da persone che rivestono funzioni dipersone che rivestono funzioni dipersone che rivestono funzioni dipersone che rivestono funzioni di rappresentanza, di rappresentanza, di rappresentanza, di rappresentanza, di

amministrazione o di direzione amministrazione o di direzione amministrazione o di direzione amministrazione o di direzione ……………………; => FIGURE APICALIb) da persone sottoposte alla direzione o allapersone sottoposte alla direzione o allapersone sottoposte alla direzione o allapersone sottoposte alla direzione o alla vigilanza vigilanza vigilanza vigilanza di uno

dei soggetti di cui alla lettera a).

2. L´ente non risponde se le persone indicate nel comma 1 hanno agito nell´interesse esclusivo proprio o di terzi

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L´ente è responsabile a meno che non dimostri::::1. di aver implementato un adeguato Modello Organizzativo implementato un adeguato Modello Organizzativo implementato un adeguato Modello Organizzativo implementato un adeguato Modello Organizzativo 2. sia stato dato il compito di vigilare dato il compito di vigilare dato il compito di vigilare dato il compito di vigilare ad un Organo di

Vigilanza 3. il reatoreatoreatoreato è stato commesso eludendo fraudolentemente il eludendo fraudolentemente il eludendo fraudolentemente il eludendo fraudolentemente il

modellomodellomodellomodello4. non vi è stata omessa vigilanza da parte dell’OdV

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a) individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati;

b) prevedere specifici protocolli .. in relazione ai reati da prevenire;

c) individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati;

d) prevedere obblighi di informazione nei confronti dell´organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l´osservanza dei modelli;

e) introdurre un sistema disciplinare idoneo ….

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L´efficace attuazione del modello richiede:a) una verifica periodica e lverifica periodica e lverifica periodica e lverifica periodica e l´́́́eventuale modifica eventuale modifica eventuale modifica eventuale modifica dello stesso

quando sono scoperte significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell´organizzazione o nell´attività;

b) un sistema disciplinare idoneo sistema disciplinare idoneo sistema disciplinare idoneo sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello

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a) Sanzioni pecuniarie: ◦ sistema quote da 100 a 1000 da £ 0,5 milioni a £ 3 milioni ◦ Min € 25 mila – max € 1,549 milioni

b) Sanzioni interdittivea) l´interdizione dall´esercizio dell´attivitàb) la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni;c) il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione;d) l´esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi

e l´eventuale revoca di quelli già concessi;e) il divieto di pubblicizzare beni o servizi.

c) Confisca del «profitto» del reato; art. 53 => sequestro preventivo finalizzato alla confisca

d) Pubblicazione della sentenza

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� Se sussistono i presupposti per l´applicazione di una sanzione interdittiva che determina l´interruzione dell´attività dell´ente .. quando ricorre almeno una delle seguenti condizioni:

a) l´ente svolge un pubblico servizio o un servizio di pubblica necessità la cui interruzione può provocare un grave pregiudizio alla collettività;

b) l´interruzione dell´attività dell´ente può provocare, tenuto conto delle sue dimensioni e delle condizioni economiche del territorio in cui è situato, rilevanti ripercussioni sull´occupazione

…. Il profitto derivante dalla prosecuzione dell'attività viene confiscato.

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� PROFITTO LORDO O PROFITTONETTO (decurtato delle spese legittimamente sostenute nell´esercizio dell´attività) ?

� Es. a fronte del pagamento di una tangente per il conseguimento di un appalto, il profitto è l’intero ammontare dell’appalto o il valore dell’appalto al netto delle spese legittimamente sostenute?

� Concetto di profitto in ambito penalistico (art. 240 c.p.) non coincide con quello aziendalistico. Sentenza Fisia Fisia Fisia Fisia ItalimpiantiItalimpiantiItalimpiantiItalimpianti Spa Spa Spa Spa «il profitto del reato … va inteso come complesso dei vantaggi economici tratti dall´illecito …dovendosi escludere …. l´utilizzazione di parametri valutativi di tipo aziendalistico». Cass. pen., ss. uu., 27 marzo 2008, n. 26654

� Giurisprudenza di legittimità distingue tra attività economiche totalmente illecite (es. traffico di droga) e la commissione di un c.d. «reato in contratto» nell’ambito di un’attività economica lecita

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� Cass. pen., sez. III, 14 aprile 2015, n. 15249 conferma indirettamente tale impostazione www.aodv231.it/documentazione_descrizione.php?id=1619&La-nozione-di-profitto-fra-diritto-penale-ed-economia

� Nell´ambito di un´indagine per associazione a delinquere finalizzata al compimento di frodi in commercio, il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Pesaro otteneva dal locale Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, dei beni della società "F.A.Z. M. Srl” fino all´ammontare di 1.307.397,42 euro.

� A seguito dell´impugnazione proposta dai legali della Società, il Tribunale del Riesame di Pesaro riformava parzialmente il decreto, rideterminando l´importo confiscabile in 666.207,24 euro. Alla base di tale cospicua riduzione vi era una diversa interpretazione del concetto di profitto del reato. Il collegio, infatti, a differenza del G.I.P. riteneva che l´ammontare totale della somma da sottoporre alla cautela reale dovesse essere calcolato al netto dei costi sostenuti, scorporando quindi le imposte (e, nello specifico, l´IVA), nonché i costi documentati necessari all´espletamento del commercio dei beni.

� Il Procuratore della Repubblica si è quindi rivolto alla Suprema Corte, lamentando l´erroneità dell´interpretazione del termine profitto adottata dal giudice del riesame.

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� La Corte di Cassazione, investita della questione, ha accolto integralmente il ricorso dell´accusa, richiamando in modo telegrafico i numerosi precedenti con cui le Sezioni Unite hanno più volte precisato la diversa portata da attribuire al vocabolo in questione nell´ambito economico-aziendalistico e in quello penale.

� la Corte ha innanzitutto valutato l´incidenza dei reati contestati (ossia l´associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio) nella vita dell´impresa, giungendo alla conclusione di trovarsi di fronte all´espletamento di un´attività totalmente illecita

� Cass. pen., ss. uu., 27 marzo 2008, n. 26654, Fisia Italimpianti S.p.a "l´istituto della confisca previsto dal D.Lgs. n. 231 del 2001 […] si connota in maniera differenziata a seconda del concreto contesto in cui è chiamato ad operare”, enucleando poi tre distinte figure di confisca: ◦ quella di cui all´art. 19, qualificata come sanzione principale; ◦ quella dell´art. 6, co. 5, strumento volto a ristabilire l´equilibrio economico alterato dal reato-

presupposto; ◦ quella dell´art. 15, co. 4,avente natura di sanzione sostitutiva

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� nell´ipotesi di confisca derivante dalla gestione commissariale disciplinata dall´art. 15 D. Lgs. 231/01, il profitto s´identifica con l´utile netto "essendo collegato ad un´attività lecita che viene proseguita –sotto il controllo del giudice – da un commissario giudiziale nell´interesse della collettività […] e non può che avere ad oggetto, proprio per il venire meno di ogni nesso causale con l´illecito, la grandezza contabile residuale”.

� le rimanenti ipotesi di confisca e, in particolare, per quella disciplinata dall´art. 19, il Supremo Collegio ha invece condiviso l´orientamento giurisprudenziale maturato in riferimento all´art. 240 c.p., ribadendo che «il profitto del reato, in definitiva, va inteso come complesso dei vantaggi economici tratti dall´illecito e a questo strettamente pertinenti, dovendosi escludere, per dare concreto significato operativo a tale nozione, l´utilizzazione di parametri valutativi di tipo aziendalistico»

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� i giudici di legittimità hanno operato un´altra, rilevante distinzione, precisando che una simile concezione "rigorista” può trovare applicazione esclusivamente nel caso di attività criminali tout court. Qualora invece il reato venga occasionalmente consumato nell´ambito di una normale attività d´impresa, sarà necessario compiere un´ulteriore verifica relativa ai profili di rilevanza penale dell´operazione economica. Nel caso in cui la legge qualifichi come illecito l´intero rapporto contrattuale (c.d. reato contratto[15]),allora l´intero profitto andrà considerato indebito e sottoponibile a confisca.

� Se invece, ad assumere rilevanza penale, è la semplice fase di formazione della volontà contrattuale o di esecuzione dello stesso (c.d. reato in contratto - il contratto non è nullo, ma eventualmente annullabile), allora sarà possibile individuare degli aspetti leciti del rapporto, con la conseguenza che il corrispondente profitto potrà non essere direttamente ricollegabile al reato (e quindi non essere confiscato)

� non sarà oggetto della misura reale quella parte di utilità corrispondente a una prestazione regolarmente eseguita e accettata dalla controparte nonché le somme corrispondenti alle imposte versate, ai crediti non ancora incassati e ai beni futuri in genere

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1. E’ diversa dalla semplice responsabilità amministrativa (TAR – Commissioni tributarie)

2. Ribalta l’assunto della tradizione penalistica: «societasdelinquere non potest» conseguente all’art 27 Cost. «la Responsabilità penale è personale»

3. art. 35 231/01 «All'ente si applicano le disposizioni processuali relative all'imputato, in quanto compatibili» => rapporto di immedesimazione organica reo/ente => responsabilità per fatto proprio dell’ente => colpa di organizzazione (diversa da responsabilità oggettiva)

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Conseguenze:1. E’ di fatto una responsabilità penale (sanzioni comportano restrizioni

delle libertà)2. Comporta l’istituzione di un procedimento penale a carico dell’Ente

parallelo al procedimento penale nei confronti di chi ha commesso il reato

3. Quindi:1. Notizia di reato es. da intercettazioni su altri indagati intercettazioni su altri indagati intercettazioni su altri indagati intercettazioni su altri indagati o informativainformativainformativainformativa da

U.P.G. (es. GdF, ispettori ASL …) 2. Iscrizione nel registro delle notizie di reato 3. Indagini preliminari del P.M.4. (eventuale) richiesta al GIP di richiesta al GIP di richiesta al GIP di richiesta al GIP di intercettazioni intercettazioni intercettazioni intercettazioni oltre che di misure cautelari 5.5.5.5. Informazione di garanziaInformazione di garanziaInformazione di garanziaInformazione di garanzia può essere successivasuccessivasuccessivasuccessiva (art. 369 cpp)6. ……

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L´ente è responsabile a meno che non dimostri:� di aver implementato un adeguato Modello Organizzativo � il reato è stato commesso eludendo fraudolentemente il modello

Il Modello Organizzativo devea) individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi

reati;b) prevedere specifici protocolli .. in relazione ai reati da prevenire;c) individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee

ad impedire la commissione dei reati;d) prevedere obblighi di informazione nei confronti dell´organismo

deputato a vigilare sul funzionamento e l´osservanza dei modelli;e) introdurre un sistema disciplinare idoneo ….

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� ..

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….

….. …. ….

…..

…. ….. …..

ANALISI ANALISI ANALISI ANALISI ORGANIZZAZIONORGANIZZAZIONORGANIZZAZIONORGANIZZAZION

EEEE1- organigrammi

2- sistema deleghe

3-Regolamenti generali

INDIVIDUAZIOINDIVIDUAZIOINDIVIDUAZIOINDIVIDUAZIONENENENE

PROCESSIPROCESSIPROCESSIPROCESSISENSIBILISENSIBILISENSIBILISENSIBILI

ANALISI ANALISI ANALISI ANALISI RISCHIORISCHIORISCHIORISCHIOREATOREATOREATOREATO- Reati

applicabili

VALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONERISCHIORISCHIORISCHIORISCHIO

PROTOCOLLI/ PROTOCOLLI/ PROTOCOLLI/ PROTOCOLLI/ RIMEDIRIMEDIRIMEDIRIMEDI(leggi,(leggi,(leggi,(leggi,

linee guidalinee guidalinee guidalinee guidaBuone prassiBuone prassiBuone prassiBuone prassi

Standard int.li)Standard int.li)Standard int.li)Standard int.li)

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� reati contro la PA (truffa, corruzione, concussione, malversazione) � reati societari (per quanto applicabili nei casi di una Fondazione,

ma inclusa anche la corruzione privata)� delitti di criminalità organizzata � reati informataci e trattamento illecito dei dati� reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime,

commessi in violazione delle norme antinfortunistiche � Ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio => reati tributari (per via

indiretta a seguito dell’introduzione del reato di autoriciclaggio) � reati ambientali � impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

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PROBABILITA X IMPATTO = LIVELLO DI RISCHIO

PROBABILITA’ => influenzata dalla vulnerabilità e inversamente

proporzionale ai sistemi di controlloIMPATTO => danno per l’ente

RISHIO ZERO NON ESISTEESISTE IL RISCHIO ACCETTABILE

Rischio basso

Rischio medio-basso

Rischio medio-alto

Rischio alto

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� Il “Rischio accettabile” deve essere valutato considerando che il sistema di prevenzione deve essere tale da non poter essere aggirato se non fraudolentemente => SISTEMI DI CONTROLLO◦ Preventivo ◦ Consuntivo

� L’elemento della fraudolenza rileva anche per i reati colposi.◦ elementi dei sistemi di controllo preventivo dei reati dolosi◦ elementi dei sistemi di controllo preventivo dei reati colposi in materia

della salute e sicurezza sul lavoro

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� codice etico o di comportamento� sistema organizzativo sufficientemente aggiornato, formalizzato e

chiaro� procedure manuali ed informatiche (che prevedano opportuni punti

di controllo)� poteri autorizzativi e di firma � comunicazioni al personale e sua formazione � sistemi di controllo integrato che prevedano, tra l’altro, la

definizione di opportuni indicatori per le singole tipologie di rischio. si ritiene in proposito che tali indicatori possono essere inclusi nell’informativa obbligatoria destinata all’Organismo di Vigilanza

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� codice etico o di comportamento� struttura organizzativa (struttura organizzativa con compiti e responsabilità

definiti formalmente in coerenza con lo schema organizzativo e funzionale dell’impresa, e che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per valutare, gestire e controllare il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori)

� formazione e addestramento � comunicazione e coinvolgimento � gestione operativa, cioè integrazione con i processi aziendali quali, a titolo di

esempio: assunzione e qualificazione del personale; organizzazione del lavoro; acquisizione di beni e servizi impiegati e comunicazione delle opportune informazioni a fornitori e appaltatori; manutenzione normale e straordinaria; qualificazione e scelta dei fornitori e appaltatori; gestione delle emergenze; procedure per affrontare le difformità rispetto agli obiettivi fissati ed alle regole del sistema di controllo

� sistema di monitoraggio

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VALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONERISCHIORISCHIORISCHIORISCHIO

RIMEDIRIMEDIRIMEDIRIMEDI

ApplicabiliApplicabiliApplicabiliApplicabiliNon applicabiliNon applicabiliNon applicabiliNon applicabili

InsufficientiInsufficientiInsufficientiInsufficientiridondantiridondantiridondantiridondanti

PROCEDUREPROCEDUREPROCEDUREPROCEDUREOPERATIVEOPERATIVEOPERATIVEOPERATIVE

…. ….. …..

CorrettiCorrettiCorrettiCorrettiNon correttiNon correttiNon correttiNon corretti

Troppo Troppo Troppo Troppo genericigenericigenericigenericiTroppo Troppo Troppo Troppo

dettagliatidettagliatidettagliatidettagliati

5 – Gestione del rischio residuo: individuazione dei protocolli

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1. Descrivere le attività / fasi di attività2. Attribuire responsabilità per le varie fasi 3. Separazione dei compiti

1. Decisione / autorizzazione2. Esecuzione3. Controllo (controllo operativo di 1° livello)4. Eventuali / obbligatori in alcuni casi: monitoraggio e

riesame

4. Documentabilità e tracciabilità delle attività

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Sicurezza Sicurezza Sicurezza Sicurezza sul lavorosul lavorosul lavorosul lavoro

Sicurezza Sicurezza Sicurezza Sicurezza ambientaleambientaleambientaleambientale

Codifiche e Codifiche e Codifiche e Codifiche e appropriatezza appropriatezza appropriatezza appropriatezza

prestazioni prestazioni prestazioni prestazioni sanitariesanitariesanitariesanitarie

Acquisti, Lavori &Finance: Acquisti, Lavori &Finance: Acquisti, Lavori &Finance: Acquisti, Lavori &Finance: - Contabilità e bilancioContabilità e bilancioContabilità e bilancioContabilità e bilancio

- flussi finanziari, contratti, flussi finanziari, contratti, flussi finanziari, contratti, flussi finanziari, contratti, appalti, consulenze, appalti, consulenze, appalti, consulenze, appalti, consulenze,

fatturazioni fatturazioni fatturazioni fatturazioni - Rispetto procedure amm.veRispetto procedure amm.veRispetto procedure amm.veRispetto procedure amm.ve

Rapporti con PARapporti con PARapporti con PARapporti con PA

ICT e sicurezza ICT e sicurezza ICT e sicurezza ICT e sicurezza dei datidei datidei datidei dati

Gestione Personale e Gestione Personale e Gestione Personale e Gestione Personale e collaboratori :collaboratori :collaboratori :collaboratori :

- corretta erogazione delle corretta erogazione delle corretta erogazione delle corretta erogazione delle retribuzioniretribuzioniretribuzioniretribuzioni

- Assunzioni e impiego Assunzioni e impiego Assunzioni e impiego Assunzioni e impiego stranieristranieristranieristranieri

- Gestione rimborsi Gestione rimborsi Gestione rimborsi Gestione rimborsi ---- Incompatibilità ecc.Incompatibilità ecc.Incompatibilità ecc.Incompatibilità ecc.

GovernanceGovernanceGovernanceGovernance::::- AutoregolamentazionAutoregolamentazionAutoregolamentazionAutoregolamentazion

eeee- Conflitti interesseConflitti interesseConflitti interesseConflitti interesse- Rapporti con parti Rapporti con parti Rapporti con parti Rapporti con parti

correlatecorrelatecorrelatecorrelate

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Area di rischioArea di rischioArea di rischioArea di rischio ReatoReatoReatoReato PresidiPresidiPresidiPresidi

Codifica cartelle clinicheCoerenza prestazioni sanitarie ricovero e ambulatoriale

setting assistenziale (MAC-BOCA; daysurgery/hospital; ricovero ordinario) tracciabilità prenotazione-impegnativa-codice esenzione -quesito diagnostico

Truffa in danno dello Stato (art.640, comma 2, n.1, c.p.)

P002 - controlli interni CC; P007-dalla dimissione alla rendicontazione prestazioni; P026 APPRORPIATEZZA ESAMI DIAGNOSTICA; attività del NIC

Firma (anche elettronica) e compilazione atto pubblico (referti, registri operatori, cartelle sanitarie e relativi contenuti, inclusa SDO, cartella infermieristica, foglio terapie ….)

Truffa in danno dello Stato (art.640, comma 2, n.1, c.p.)Frode informatica in danno dello Stato (art. 640-ter c.p.)Falsità in un documento informatico pubblico o avente efficacia probatoria (art. 491-bis c.p.)

DPS, Regolamento del personale, Regolamento Generale di Policy 231;

Sicurezza sul lavoro Omicidio colposo (art. 589 c.p.); Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)

P023 Sistema Gestione Sicurezza sul Lavoro

Gestione rifiuti sanitari Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (D. Lgs n.152/2006, art. 260); Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (D. Lgs n.152/2006, art. 258)

P013 rifiuti sanitari

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Area di rischioArea di rischioArea di rischioArea di rischio ReatoReatoReatoReato PresidiPresidiPresidiPresidiIncassi contante su prestazioni private (divieto incassi >€1.000)

Riciclaggio (art. 648-bis c.p.); Autoriciclaggio (art. 648-ter.1 c.p.) P016 Gestione casse

Sponsorizzazione eventi di formazione

Corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.); Concussione (art. 317 c.p.); Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater)Corruzione tra privati (art. 2635 c.c.)

REGOLAMENTO_COMITATO_SCIENTIFICO_PER_FORMAZIONE

Rapporti con rappresentanti farmaceutici / fornitori protesi attrezzature medicali

Corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.); Concussione (art. 317 c.p.); Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater)Corruzione tra privati (art. 2635 c.c.)

P006 - Procedura Acquisti; P015 Procedura_ciclo_passivo; P028 Procedura investimenti

Incompatibilità con SSN Truffa in danno dello Stato (art.640, comma 2, n.1, c.p.) Manuale WHR

Utilizzo credenziali sistemi informatici (con particolare riferimento ad accesso SISS Regione Lombardia)

Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615-ter c.p.); Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (art. 615-quater c.p.)

DPS, Regolamento del personale, Regolamento Generale di Policy 231;

Utilizzo sistemi informatici Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (art. 635-bis c.p.); Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità (art. 635-ter c.p.) Danneggiamento di sistemi informatici o telematici (art. 635-quater c.p.); Danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità (art. 635-quinquies c.p.)

DPS, Regolamento del personale, Regolamento Generale di Policy 231;

Rapporti con organi di controllo e di PP.SS.

Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 377-bis c.p.)

Regolamento Generale Policy 231: 3. Rapporti con la PA

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1. Reati informatici: D. Lgs. 196/03 Vs. D. Lgs. 231/012. Art. 30 d. lgs. 81/083. Debito informativo alla Regione4. Reato di concussione: pubblici ufficiali e incaricati di

pubblico servizio5. La posizione di garanzia dei Direttori UOL e Direttori Sanitari

UOL 6. Falso ideologico 7. Reato di comparaggio

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� Art. 615-ter c.p. «Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni»

� Art. 615-ter c.p. «Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto o di arrecare ad altri un danno, abusivamente si procura, riproduce, diffonde, comunica o consegna codici, parole chiave o altri mezzi idonei all'accesso ad un sistema informatico o telematico, protetto da misure di sicurezza, o comunque fornisce indicazioni o istruzioni idonee al predetto scopo, è punito con la reclusione sino ad un anno e con la multa sino a euro 5.164».

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� Cassazione Sez. unite sent. N. 10 del 26/3/2015: ◦ «2.1… la ….., pur avendo titolo e formale abilitazione per accedere alle

informazioni in ragione della sua qualità di dipendente della competenteamministrazione e titolare di legittime chiavi di accesso, si è introdottaall’interno del sistema, in esecuzione di un previo accordo criminoso …. alfine di consultare l’archivio per esigenze diverse da quelle di servizio….◦ «2.2….l’art. 615-ter è stato introdotto … in esito alla Raccomandazione del

Consiglio di Europa del 1989 per assicurare una protezione dell’ambienteinformatico …che contiene dati personali che devono rimanere riservati ….rappresenta un luogo inviolabile …paragonato allo spazio privato dove sisvolgono le attività domestiche ……◦ E’ condivisa l’opinione secondo la quale il delitto previsto dall’art. 615-ter

c.p. è di mera condotta e si perfeziona con la violazione del domicilioinformatico – e quindi con la introduzione nel relativo sistema – senza lanecessità che si verifichi una effettiva lesione alla riservatezza dei dati … neconsegue che l’eventuale uso illecito delle informazioni può integrare undiverso titolo di reato»

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� I reati informatici di cui al D. I reati informatici di cui al D. I reati informatici di cui al D. I reati informatici di cui al D. LgsLgsLgsLgs. 231/01 NON sono quelli previsti dal d .. 231/01 NON sono quelli previsti dal d .. 231/01 NON sono quelli previsti dal d .. 231/01 NON sono quelli previsti dal d .lgslgslgslgs. 196/03 (codice . 196/03 (codice . 196/03 (codice . 196/03 (codice privacy)privacy)privacy)privacy)

� Art.Art.Art.Art. 167. Trattamento illecito di dati167. Trattamento illecito di dati167. Trattamento illecito di dati167. Trattamento illecito di dati� 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarne per sè o per altri profitto

o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dell'articolo 129, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi.

� 2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di trarne per sè o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 17, 20, 21, 22, commi 8 e 11, 25, 26, 27 e 45, è punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da uno a tre anni.

� Art.Art.Art.Art. 168. Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante168. Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante168. Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante168. Falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante� 1. Chiunque, nella notificazione di cui all'articolo 37 o in comunicazioni, atti, documenti o

dichiarazioni resi o esibiti in un procedimento dinanzi al Garante o nel corso di accertamenti, dichiara o attesta falsamente notizie o circostanze o produce atti o documenti falsi, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a tre anni.

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� Art.Art.Art.Art. 23. 23. 23. 23. ConsensoConsensoConsensoConsenso� Art.Art.Art.Art. 25. Divieti di comunicazione e diffusione25. Divieti di comunicazione e diffusione25. Divieti di comunicazione e diffusione25. Divieti di comunicazione e diffusione� ArtArtArtArt.... 26. Garanzie per i dati 26. Garanzie per i dati 26. Garanzie per i dati 26. Garanzie per i dati sensibilisensibilisensibilisensibili� Art.Art.Art.Art. 27. Garanzie per i dati giudiziari27. Garanzie per i dati giudiziari27. Garanzie per i dati giudiziari27. Garanzie per i dati giudiziari

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1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa efficacia esimente della responsabilità amministrativa efficacia esimente della responsabilità amministrativa efficacia esimente della responsabilità amministrativa ........deve deve deve deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:

a) rispetto degli standard tecnico-strutturali…;b) valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione;c) attività di natura organizzativa (emergenze, primo soccorso…);d) sorveglianza sanitaria;e) informazione e formazione dei lavoratori;f) attività di vigilanza;g) acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge;h) periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia.

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2. idonei idonei idonei idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1delle attività di cui al comma 1delle attività di cui al comma 1delle attività di cui al comma 1.3. competenze competenze competenze competenze tecniche tecniche tecniche tecniche e e e e poteri necessari per la verifica, poteri necessari per la verifica, poteri necessari per la verifica, poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare disciplinare disciplinare disciplinare idoneoidoneoidoneoidoneo.4. idoneo idoneo idoneo idoneo sistema di controllo sistema di controllo sistema di controllo sistema di controllo ….….….….. Il riesame e l’eventuale Il riesame e l’eventuale Il riesame e l’eventuale Il riesame e l’eventuale modifica del modello modifica del modello modifica del modello modifica del modello organizzativoorganizzativoorganizzativoorganizzativo.5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle aziendale definiti conformemente alle aziendale definiti conformemente alle aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNILinee guida UNILinee guida UNILinee guida UNI----INAILINAILINAILINAIL ...ISO 18001

Disciplinare aziendale per la sicurezza

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2. Documento di dichiarazione di politica 3. Pianificazione

1. Analisi iniziale di valutazione dei rischi 2. Identificazione delle prescrizioni legali3. Obiettivi, traguardi, programmi (obiettivi, tempi, risorse, responsabilità)

4. Attuazione 1. Definizione di risorse, ruoli e responsabilità 2. Definizione delle competenze, formazione e comunicazione3. Documentabilità: procedure, registrazioni e tracciabilità delle attività4. Controllo operativo: piani di controlli e manutenzioni, integrazione con i processi

aziendali (selezione del personale, qualificazione fornitori e appaltatori, ecc.) 5. Gestione delle emergenze

5. Verifica 1. Gestione delle non conformità, incidenti e azioni correttive (previa analisi delle cause) 2. Audit interni

6. Riesame della direzione

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� DGR 3540 (settore socio-sanitario) «L’Organismo di vigilanza deve inviare entro il 31 dicembre di ogni anno all’Asl competente una relazione annuale dell’attività svolta con particolare riferimento al rispetto dei requisiti richiesti in materia di esercizio ed requisiti richiesti in materia di esercizio ed requisiti richiesti in materia di esercizio ed requisiti richiesti in materia di esercizio ed accreditamento accreditamento accreditamento accreditamento nonché dalla normativa regionale»

� DGR 3856 (sanità) «Le Aziende Sanitarie Locali devono verificare che all’estratto sintetico della relazione annuale dell’organismo di vigilanza previsto dal D.Lgs n. 231/2001, risulti in modo esplicito ed inequivocabile, l’efficace efficace efficace efficace e corretta applicazione del modello e corretta applicazione del modello e corretta applicazione del modello e corretta applicazione del modello organizzativo e l’assenza/evidenza di criticità»

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� Art. 317 precedente versione «Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni»

� Art. 317 nuova versione «Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni».

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� il medico specialista convenzionato con la USL (rispetto alla compilazione della cartella clinica, di ricette, impegnative di cura, ricovero e attestazioni di malattia);

� il medico che presta opera libero-professionale, in virtù di un rapporto dì natura privatistica, presso una Istituzione sanitaria privata accreditata con il SSN (poiché, per il tramite della struttura privata, concorre alla formazione e manifestazione della volontà della pubblica amministrazione in materia di pubblica assistenza sanitaria, esercitando poteri autoritativi in sua vece, nonché poteri certificativi);

� il responsabile dì un laboratorio o gabinetto radiologico o poliambulatorio convenzionato con il SSN (relativamente alla redazione dei prospetti redazione dei prospetti redazione dei prospetti redazione dei prospetti riepilogativi delle riepilogativi delle riepilogativi delle riepilogativi delle prestazioni eseguite, trasmessi prestazioni eseguite, trasmessi prestazioni eseguite, trasmessi prestazioni eseguite, trasmessi mensilmente alla USLmensilmente alla USLmensilmente alla USLmensilmente alla USL);

� il medico che compie l'accertamento di morte;� il direttore amministrativo della USL;� i componenti del consiglio di amministrazione dì un ente ospedaliero (quando concorrono a

formare le deliberazioni nelle materie ad esso riservate da norme di diritto pubblico);� il medico che svolge le funzioni previste dagli artt. 4 e 5 della legge n. 194/1978 sull'interruzione

della gravidanza;� il medico di guardia;� l'ostetrica (in relazione alla procedura dì ammissione all’intervento di interruzione volontaria di

gravidanza).

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� Sono stati considerati incaricati di un pubblico servizio:◦ l'infermiere che svolge funzioni paramediche e l'infermiere

professionale;◦ il tecnico di radiologia;◦ l'ausiliario sociosanitario specializzato;◦ il dipendente dalia USL addetto a mansioni esattoriali e di controllo

delle certificazioni mediche;◦ l'addetto alla riscossione dei ticket;◦ il gestore di una tesoreria della USL;◦ l'autista di ambulanza di proprietà di una società autorizzata al servizio

di pronto soccorso come ausiliaria della protezione civile provinciale;◦ il farmacista (sia esso convenzionato o meno con il SSN).

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� Reati propri: il soggetto che può commettere il reato è identificato: es. «il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio»

� Reati comuni: possono essere commessi da chiunque � Reati in concorso: art. 110 c.p. «Quando più persone concorrono

nel medesimo reato , ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti».

� Favoreggiamento art. 378 c.p. «Chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorità, …, o a sottrarsi alle ricerche di questa»

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� Reati omissiviReati omissiviReati omissiviReati omissivi: art. 40 c.p. «non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo»◦ Reati omissivi propri: omette di compiere l'azione prescritta dalla norma (es.

omissione di referto)◦ Reati omissivi impropri omissivi impropri omissivi impropri omissivi impropri in virtù di una c.d. «posizione di garanzia» se dalla

mancata realizzazione di un'azione (legittimamente pretendibile dalla soggetto-garante) deriva un evento penalmente rilevante.

� La posizione di garanzia può essere:◦ posizione di protezione (genitori verso i figli). ◦ posizione di sicurezza (ad es. rapporto medico-paziente). ◦ posizione di controllo finalizzata a neutralizzare determinate fonti di pericolo

(es.: l'imprenditore per quanto riguarda gli eventi lesivi dei suoi dipendenti)

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� Art. 40.2 cp «Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo»

� Tutti i sanitari sono “ex lege portatori di una posizione di garanzia, espressione dell'obbligo di solidarietà costituzionalmente imposto dagli articoli 2 e 32 della Costituzione nei confronti dei pazienti, la cui salute essi devono tutelare contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità“ (Cass. Pen. sez. IV, 1.12.04-11.3.05 n. 9739).

� Con il termine “posizione di garanzia” si intendono, in massima sintesi, l’insieme degli obblighi che gravano su un soggetto che derivano da fonti normative, contrattuali, amministrative o giudiziarie

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� Art. 229 d. lgs. 81/08 «1. Le posizioni di garanzia posizioni di garanzia posizioni di garanzia posizioni di garanzia relative ai soggetti di cui all’articolo 2, comma 1, lettere b), d) ed e) (datore di lavoro, dirigente, preposto ndr), gravano altresì gravano altresì gravano altresì gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investiturapur sprovvisto di regolare investiturapur sprovvisto di regolare investiturapur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri eserciti in concreto i poteri eserciti in concreto i poteri eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti»

� Art. 2 d. lgs. 81/08 – Definizioni:◦ d) «dirigente»: «dirigente»: «dirigente»: «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di

poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa;◦ e) «preposto»«preposto»«preposto»«preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei

limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

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POSIZIONE DI GARANZIA

OBBLIGHI GIURIDICI in forza di legge e non (solo) in forza di procedure interne

APPLICAZIONE ART. 40.2 C.P. «Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di

impedire, equivale a cagionarlo»

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In sintesi si può ipotizzare:� come afferenteafferenteafferenteafferente allealleallealle responsabilitàresponsabilitàresponsabilitàresponsabilità managerialimanagerialimanagerialimanageriali (direttore(direttore(direttore(direttore generalegeneralegeneralegenerale eeee

sanitariosanitariosanitariosanitario inininin particolare)particolare)particolare)particolare) lalalala indisponibilitàindisponibilitàindisponibilitàindisponibilità e/oe/oe/oe/o lelelele inefficienzeinefficienzeinefficienzeinefficienze didididitecnologietecnologietecnologietecnologie necessarienecessarienecessarienecessarie, la carenza di disposizioni inerenti ilfunzionamento generale che possano influire sulla tempestività nellaesecuzione di accertamenti o interventi di un certo rilievo

….� Si pone con sempre maggiore urgenza la necessità di rivedererivedererivedererivedere sulsulsulsul

pianopianopianopiano penalisticopenalisticopenalisticopenalistico ilililil tematematematema delladelladelladella responsabilitàresponsabilitàresponsabilitàresponsabilità professionaleprofessionaleprofessionaleprofessionale sanitariasanitariasanitariasanitaria,a tutti i livelli, prevedendo l'esercizio dell'azione penale solo inspecifiche condotte tipiche correlate a documentata e gravenegligenza, diversamente ogni intervento come quello recentementetentato dalla Legge Balduzzi non risolve il problema lasciandolasciandolasciandolasciando ancoraancoraancoraancoratroppotroppotroppotroppo spaziospaziospaziospazio allaallaallaalla discrezionalitàdiscrezionalitàdiscrezionalitàdiscrezionalità didididi giudiziogiudiziogiudiziogiudizio

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� All'esito delle indagini preliminari veniva esercitata l'azione penale, per i reati di incendio colposo e omicidio colposo plurimo, nei confronti di A. L., A. L., A. L., A. L., presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della s.p.a. ISTITUTO ISTITUTO ISTITUTO ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZIORTOPEDICO GALEAZZIORTOPEDICO GALEAZZIORTOPEDICO GALEAZZI, proprietaria della clinica dove si trovava installata la camera iperbarica; S. U., amministratore delegato della S. U., amministratore delegato della S. U., amministratore delegato della S. U., amministratore delegato della medesima societàmedesima societàmedesima societàmedesima società; E. Z., direttore sanitario E. Z., direttore sanitario E. Z., direttore sanitario E. Z., direttore sanitario dell'istitutodell'istitutodell'istitutodell'istituto;;;; G. O., primario del G. O., primario del G. O., primario del G. O., primario del reparto reparto reparto reparto di ossigenoterapia iperbarica; A. B., tecnico addetto al quadro . B., tecnico addetto al quadro . B., tecnico addetto al quadro . B., tecnico addetto al quadro comandcomandcomandcomandi durante il trattamento nel corso del quale si era verificato l'incidente; R. B., capo dell'ufficio tecnicoR. B., capo dell'ufficio tecnicoR. B., capo dell'ufficio tecnicoR. B., capo dell'ufficio tecnico dell'istituto Galeazzi; R. B., . B., . B., . B., responsabile del servizio di prevenzione e protezione responsabile del servizio di prevenzione e protezione responsabile del servizio di prevenzione e protezione responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'istituto.

� Dopo varie udienze di istruzione dibattimentale all'udienza del 9 giugno 1999 gli imputati B., imputati B., imputati B., imputati B., Z.Z.Z.Z. e B., avvalendosi del disposto di cui all'art. 223 e B., avvalendosi del disposto di cui all'art. 223 e B., avvalendosi del disposto di cui all'art. 223 e B., avvalendosi del disposto di cui all'art. 223 d.l.vod.l.vod.l.vod.l.vo n. 51 del 1998 (n. 51 del 1998 (n. 51 del 1998 (n. 51 del 1998 (GIUDIZIO ABBREVIATO NDRGIUDIZIO ABBREVIATO NDRGIUDIZIO ABBREVIATO NDRGIUDIZIO ABBREVIATO NDR), ), ), ), formulavano richiesta di applicazione della pena e, avendo il Pubblico Ministero, espresso il consenso, veniva disposta la separazione del processo nei confronti delle persone indicate per consentire ad altro collegio di pronunziarsi.

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� La posizione di O.. Il prof. G. O. nell'istituto Galeazzi era il primario del primario del primario del primario del reparto reparto reparto reparto di anestesia e rianimazione e dirigeva il servizio di ossigenoterapia iperbarica. In questa seconda qualità, secondo i giudici di primo grado, "aveva il aveva il aveva il aveva il potere di programmare e dirigere l'unità potere di programmare e dirigere l'unità potere di programmare e dirigere l'unità potere di programmare e dirigere l'unità operativa operativa operativa operativa che gli era stata affidata curando la preparazione dei piani di che gli era stata affidata curando la preparazione dei piani di che gli era stata affidata curando la preparazione dei piani di che gli era stata affidata curando la preparazione dei piani di lavoro e la loro attuazione, esercitando funzioni di indirizzo e verifica lavoro e la loro attuazione, esercitando funzioni di indirizzo e verifica lavoro e la loro attuazione, esercitando funzioni di indirizzo e verifica lavoro e la loro attuazione, esercitando funzioni di indirizzo e verifica sulle prestazioni di diagnosi e cura, impartendo all'uopo istruzioni e sulle prestazioni di diagnosi e cura, impartendo all'uopo istruzioni e sulle prestazioni di diagnosi e cura, impartendo all'uopo istruzioni e sulle prestazioni di diagnosi e cura, impartendo all'uopo istruzioni e direttive ed esercitando la verifica inerente all'attuazione di esse. direttive ed esercitando la verifica inerente all'attuazione di esse. direttive ed esercitando la verifica inerente all'attuazione di esse. direttive ed esercitando la verifica inerente all'attuazione di esse. In tale In tale In tale In tale sua qualità era anche chiamato a vigilare sull'attività e sulla disciplina del sua qualità era anche chiamato a vigilare sull'attività e sulla disciplina del sua qualità era anche chiamato a vigilare sull'attività e sulla disciplina del sua qualità era anche chiamato a vigilare sull'attività e sulla disciplina del personale sanitario, tecnico, sanitario ausiliario personale sanitario, tecnico, sanitario ausiliario personale sanitario, tecnico, sanitario ausiliario personale sanitario, tecnico, sanitario ausiliario ed esecutivo assegnato ed esecutivo assegnato ed esecutivo assegnato ed esecutivo assegnato alla sua divisione o servizio e a curare la preparazione e il alla sua divisione o servizio e a curare la preparazione e il alla sua divisione o servizio e a curare la preparazione e il alla sua divisione o servizio e a curare la preparazione e il perfezionamento tecnico professionale del personale da lui dipendente". perfezionamento tecnico professionale del personale da lui dipendente". perfezionamento tecnico professionale del personale da lui dipendente". perfezionamento tecnico professionale del personale da lui dipendente". Dall'analisi di queste funzioni il Tribunale ha tratto la conclusione che il Dall'analisi di queste funzioni il Tribunale ha tratto la conclusione che il Dall'analisi di queste funzioni il Tribunale ha tratto la conclusione che il Dall'analisi di queste funzioni il Tribunale ha tratto la conclusione che il prof. O. avesse assunto la posizione di "garante della sicurezza del prof. O. avesse assunto la posizione di "garante della sicurezza del prof. O. avesse assunto la posizione di "garante della sicurezza del prof. O. avesse assunto la posizione di "garante della sicurezza del lavorolavorolavorolavoro»…..

� in conclusione, secondo il Tribunale, la sottovalutazione del rischio incendio, e la violazione del dovere di informazione sui rischi, hanno avuto come conseguenza l'aspetto sicurezza con la conseguente perdita di efficacia preventiva del sistema dei controlli previsti.

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� La posizione O.. La Corte ha condiviso le argomentazioni dei primi giudici sull'esistenza di una posizione di garanzia in capo al prof. O. ….

� secondo la Corte di merito, è il sanitario preposto al funzionamento della camera iperbarica che deve prestare la massima attenzione non solo ai rischi terapeutici ma, altresì, a quelli correlati all'esistenza di un grave rischio di incendio tipico della terapia

� Questi obblighi gravavano sul prof. O. in quanto responsabile del reparto, non solo per l'aspetto sanitario, tanto da essere l'unico referente della direzione per la responsabilità del servizio. Egli rivestiva quindi la qualifica di dirigente cui sono connaturate le funzioni relative alla sicurezza, nei limiti delle sue attribuzioni e competenze, indipendentemente dal conferimento di una delega in materia di sicurezza.

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1. Sussiste una posizione di garanzia sia nei confronti dei pazienti sia ai sensi del D. lgs. 81/08 sulla sicurezza

2. Tale posizione di garanzia è connessa sia agli aspetti organizzativi che strutturali / tecnologici

3. La relativa responsabilità è condivisa con altri soggetti (vertici e Direttore UOL) e non può essere altrimenti

E’ nell’interesse di tutti creare le condizioni per prevenire rischi connessi

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� Indizi di colpevolezza:◦ anomalie di codificazione delle prestazioni effettuate rispetto alle altre

strutture lombarde ◦ intercettazioni telefoniche successive ai primi sequestri di

documentazione sanitaria da cui si evinceva che l'alterazione dei dati indicati in cartella clinica e, in particolare, nelle SDO in funzione del rimborso avveniva sistematicamente e con la piena consapevolezza dei primari o dei capi-équipe dei diversi reparti => elemento soggettivo di => elemento soggettivo di => elemento soggettivo di => elemento soggettivo di coscienza di commettere il fatto dolosocoscienza di commettere il fatto dolosocoscienza di commettere il fatto dolosocoscienza di commettere il fatto doloso

Page 52: Presentazione 231 - BOZZA

� il giudizio del pubblico ufficiale espresso sulla base di una libera scelta dei criteri di valutazione è assolutamente discrezionale,

� mentre nel caso in cui l'atto faccia riferimento implicito a previsioni normative che dettano criteri di valutazione e si è in presenza di quella che, in sede amministrativa, si denomina discrezionalità tecnicasi denomina discrezionalità tecnicasi denomina discrezionalità tecnicasi denomina discrezionalità tecnica, che cioè vincola la valutazione ad una verifica, l'atto può essere obiettivamente falso se il giudizio del pubblico ufficiale, che è di conformità, non risponde ai parametri cui è implicitamente vincolato.

� Nel caso di specie l'identificazione delle informazioni da rilevare attraverso la scheda di dimissione ospedaliera (SDO) e le relative modalità di compilazione e codifica sono state disciplinate prima dal D.M. 28 dicembre 1991 che ha istituito la SDO, poi dal D.M. 26 luglio 1993 e, a far data dal 10 gennaio 2001, dal decreto ministeriale 27 ottobre 2000 n. 380 al quale è allegato un disciplinare tecnico (Istruzioni per la compilazione e la codifica delle informazioni riportate nella scheda di dimissione ospedaliera e per il corretto utilizzo della classificazione)

Page 53: Presentazione 231 - BOZZA

� Relativamente alla pretesa genericità del disciplinare tecnico in ordine all'indicazione del codice più appropriato alla prestazione sanitaria concretamente eseguita, la Corte ritiene che nell'ordinanza impugnata, ………., si sia dato adeguato conto delle ragioni per le quali le codifiche contestate fossero da considerarsi errate con specifico riferimento agli interventi di ………; rilievo già avvenuto da parte del Nucleo operativo di controllo dell'ASL Città di Milano, senza che la struttura avesse opposto contestazione, per la codifica attribuita agli interventi di “HIFU”, per i quali era stata indicata la codifica corretta di “asportazione di lesione prostatica”; ……... Si tratta di puntuali e specifiche notazioni che hanno indotto il giudice per le indagini preliminari, con riferimento particolare alla sussistenza dell'elemento psicologico del reato di falso contestato al dottor V., ad escludere, con motivazione logicamente corretta, la sussistenza di errori casuali nell'indicazione di codici la cui erroneità era stata già rilevata dai NOC competenti in via amministrativa per i controlli sulla clinica Santa Rita di Milano

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� Commettono reato:� Art. 170 Il medico o il veterinario che ricevano, per se' o per altri,

denaro o altra utilità ovvero ne accettino la promessa, allo scopo di agevolare, con prescrizioni mediche o in qualsiasi altro modo, la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto a uso farmaceutico;

� Art. 171 Il farmacista che riceva per se' o per altri denaro o altra utilità ovvero ne accetti la promessa, allo scopo di agevolare in qualsiasi modo la diffusione di specialità medicinali o dei prodotti indicati nell'articolo precedente, a danno di altri prodotti o specialità dei quali abbia pure accettata la vendita