Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura...

23
La Sessola Service srl / 23 ottobre 2018 Venezia Training D.Lgs 231/2001 1

Transcript of Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura...

Page 1: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

La Sessola Service srl / 23 ottobre 2018

Venezia

Training D.Lgs 231/2001

1

Page 2: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

2

D. Lgs. 231/2001

Struttura della presentazione

PRIMA PARTE – Il Decreto

Il decreto in sintesi

Il «meccanismo di crescita»

L’universo dei reati «231»

L’esimente dalla responsabilità «231»

L’Organismo di Vigilanza

Page 3: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

3

D. Lgs. 231/2001

Struttura della presentazione

SECONDA PARTE – Il «Modello»

Elementi e Struttura

Informazione e formazione

L’Organismo di Vigilanza di La Sessola Service srl

Reporting e segnalazioni all’Organismo di Vigilanza

Sanzioni

Page 4: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il Decreto “in sintesi”

Prevede la responsabilità degli enti (società, associazioni,

ecc.) per gli “illeciti amministrativi dipendenti da reato”. La

responsabilità è di natura amministrativa e deriva dalla

commissione di alcuni reati da parte di soggetti che si

trovano in un rapporto specifico con l’ente stesso, sempreché

il reato sia stato commesso “nell’interesse dell’ente o a suo

vantaggio” (c.d. colpa da organizzazione). Sono esclusi gli

enti pubblici, per i quali, nel 2013, sono stati

obbligatoriamente attivati i PAC (piani anticorruzione).

L’ente non risponde se il reato è stato commesso

esclusivamente nell’interesse di chi lo realizza o di terzi.

4

Page 5: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il Decreto “in sintesi”

La CONDIZIONE perché l’ente sia considerato responsabile è che la

persona fisica abbia commesso uno dei reati presi in considerazione dal

Decreto (anche all’estero e anche se l’autore materiale del reato non

viene identificato):

Solo la prova che i soggetti abbiano agito “nell’interesse esclusivo

proprio o di terzi” esclude la responsabilità della società

a vantaggio dell’ente OPPURE

Senza necessariamente procurare

all’ente un vantaggio materiale

in termini di profitto

Procurando all’ente un profitto, anche

quando il reato non sia commesso

nell’interesse dell’ente stesso

nell’interesse dell’ente

5

Page 6: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

PERSONE IN POSIZIONE “APICALE”

persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione

dell’ente o di una unità organizzativa dello stesso, che sia dotata di autonomia

finanziaria e funzionale; nonché persone che esercitano,

anche di fatto, la gestione e il controllo dell’ente stesso

Il Decreto “in sintesi”

PERSONE SOTTOPOSTE ALLA DIREZIONE O ALLA VIGILANZA

di uno dei soggetti in posizione “apicale”

6

L’ente risponde se il reato è stato commesso dai soggetti attivi

(ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs.231/2001)

Page 7: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “meccanismo di crescita”

“Legge Delega” (L. 300/2000)

“Decreto 231”

(D.Lgs. 231/2001)

Reati contro la P.A.

(art. 24, 25)

D.L. 350/2001 Reati di falsità in monete, in valori di

bollo (25 bis)

D.Lgs. 61/2002 Reati societari

(25 ter)

L. 228/2003 Delitti contro la personalità individuale

(25 quinquies)

L. 123/2007 Reati omocidio colposo e lesioni gravi

(25 septies)

L. 231/2007 Ricettazione e riciclaggio

(25 octies)

Etc., etc.

……… 7

Page 8: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

D. Lgs. 231/2001

Reati contro la PA nella gestione dei

finanziamenti pubblici (art. 24):

Malversazione a danno dello Stato, Indebita

percezione di erogazioni, Truffa in danno della

PA, Frode informatica alla PA

Reati nei rapporti con la PA (art. 25):

Concussione, Corruzione , Istigazione alla

corruzione, Induzione.

Reati nella gestione di monete ed altri valori

“pubblici”(art. 25-bis):

Falsificazione di monete, spedita e

introduzione nello Stato di monete false e

Alterazione di monete ecc.

Reati societari (art. 25-ter)

False Comunicazioni sociali, Falso in

prospetto; Impedito controllo, Illecita

influenza sull’assemblea, Ostacolo alle

funzioni delle autorità pubbliche di

vigilanza, Corruzione tra Privati, Istigazione

alla corruzione tra privati;

Reati aventi finalità di terrorismo o di

eversione dell’ordine democratico e di

finanziamento del terrorismo (art. 25-

quater)

Reati contro la personalità individuale

(art. 25-quinquies): Riduzione o mantenimento

in schiavitù, tratta di persone, acquisto o

alienazione di schiavi, adescamento di minorenni

Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

REATI PREVISTI ALLA

EMANAZIONE DEL

DECRETO

REATI INSERITI IN

MOMENTI SUCCESSIVI

Reati Transnazionali

(L. 146/2006):

Riciclaggio, Associazione

a delinquere, ecc...

Reati di Abusi di mercato

(art. 25-sexies): Abuso di informazioni privilegiate,

Manipolazione del mercato

Reati in materia di salute e

sicurezza sul lavoro

(art. 25-septies):

Omicidio colposo, lesioni

personali colpose

Ricettazione, riciclaggio e impiego di

denaro, beni o utilità di illecita

provenienza (art. 25-octies) -

Autoriciclaggio

Reati Informatici (art. 24-bis): Delitti

informatici e trattamento illecito dei

dati

20

03

2007

Evoluzione della normativa: attuale ”universo“ del D.Lgs.231/2001

Reati contro l’industria e il commercio (art. 25-

bis1), reati in materia di violazione del diritto

d’autore (art. 25 novies) e reato di induzione a

non rendere dichiarazione o a rendere

dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria

(art. 25. decies)

Reati ambientali (art.25

undecies) art. aggiunto dal

d.lgs 121 del 07/07/2011

– Eco-reati

Reati di Criminalità organizzata (art. 24 ter)

– «Scambio elettorale politico – mafioso»

8

Reato impiego

lavoro irregolare

(art.25 duodecies)

Page 9: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

D. Lgs. 231/2001

Reati di Razzismo e Xenofobia

– art. 25 terdecies

REATI dal dicembre 2017 in poi …

Evoluzione della normativa: attuale ”universo“ del D.Lgs.231/2001 (continua) (continua

9

Page 10: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Tra il 2017 e il 2018 sono state inserite/modificate nel

“catalogo 231” le seguenti fattispecie di reato:

Con la Legge 17 ottobre 2017, n. 161 l’inasprimento del reato

di utilizzo di lavoratori extra-comunitari non in regola

Con la legge 20 novembre 2017, n. 167 i reati di istigazione

e incitamento di razzismo e xenofobia

Con la Legge 30 novembre 2017, n. 179 la protezione del

«whistleblower» nel settore privato

Con la legge 14 settembre 2018, n. 107 relativa al market

abuse

Il Decreto “in sintesi” Recente evoluzione del D. Lgs. 231/2001

Page 11: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il Decreto “in sintesi”

L’esimente dalla responsabilità (ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs.231/2001)

L’ente può esimersi dalla responsabilità per i reati commessi dai soggetti apicali e non apicali se dimostra che:

1. l’organo dirigente (C.d.A.) ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e gestione idonei alla prevenzione dei reati del tipo di quello commesso;

2. il compito di vigilare sull’osservanza dei modelli e di aggiornarli è stato affidato ad un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo;

3. gli autori del reato lo hanno commesso eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e gestione;

4. non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo;

5. Inoltre il modello, per essere efficacemente attuato, deve prevedere;

la verifica periodica e l’eventuale aggiornamento;

un sistema disciplinare idoneo a sanzionare le violazioni

11

Page 12: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Le principali ATTIVITÀ dell’O.d.V. sono:

• vigilanza sull’effettività e sull’osservanza del modello

• disamina in merito all’adeguatezza del modello

• raccolta e accertamento di tutte le informazioni necessarie in merito ad

eventuali condotte illecite e proposta delle conseguenti sanzioni

• analisi circa il mantenimento nel tempo dei requisiti del modello

• cura dell’aggiornamento del modello

La Società può essere esonerata dalla responsabilità, qualora l’organo

dirigente (oltre ad aver adottato il modello organizzativo) abbia, fra l’altro:

“AFFIDATO IL COMPITO DI VIGILARE SUL FUNZIONAMENTO E

L’OSSERVANZA DEL MODELLO E DI CURARNE L’AGGIORNAMENTO AD UN

ORGANISMO DELL’ENTE DOTATO DI AUTONOMI POTERI DI INIZIATIVA E

CONTROLLO”

Il Decreto “in sintesi” L’Organismo di Vigilanza

12

Page 13: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231”

Perché La Sessola Service srl ha adottato il Modello 231?

Per salvaguardare la Società, il suo patrimonio e tutti coloro

che in essa hanno un interesse diretto o indiretto, dalle

conseguenze di una azione illecita (reato “231”) - di uno o

di pochi - che potrebbe determinare un grave danno per

tutti!

13

Page 14: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Elementi del

Modello di organizzazione, gestione e controllo

MODELLO DI

ORGANIZZAZIONE

GESTIONE E

CONTROLLO

Parte Speciale A (Reati contro la P.A.)

Parte Speciale B (Reati societari tra

cui la “Corruzione tra privati”

Parte Speciale E (Reato di impiego di

cittadini di paesi terzi il cui soggiorno

è irregolare)

Parte Speciale F (Altri Reati)

Parte Generale+OdV+ Sistema Sanzionatorio

Codice di

Comportamento

Parte Speciale C (Reati in materia di

sicurezza nei luoghi di lavoro)

Mappa Rischi

(Overview)

Organigramma /

Procedure

Parte Speciale D (Reati Ambientali)

Piano di

implementazione del

Modello (formazione,

procedure, modifiche e

integrazioni)

Page 15: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231” Informazione e Formazione

Rendere noto a tutto il personale e a tutti coloro che con la Società

collaborano o hanno rapporti d’affari che la Società condanna nella maniera

più assoluta condotte contrarie a leggi, regolamenti, norme di vigilanza o

comunque in violazione della regolamentazione interna e dei principi di sana e

trasparente gestione dell’attività cui la Società si ispira.

Informare il personale della Società, i collaboratori e i partners esterni delle

gravose sanzioni amministrative applicabili alla Società nel caso di

commissione di reati.

Assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di

illeciti, nell’ambito della società mediante la formazione del personale

dipendente e dei collaboratori, alla corretta realizzazione dei loro compiti, il

continuo monitoraggio di tutte le aree di attività a rischio e l’istituzione di un

sistema sanzionatorio per i casi di violazione del Modello e del Codice di

Comportamento. 15

Page 16: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231” L’Organismo di Vigilanza

Le principali caratteristiche che l’O.d.V. nel suo insieme deve

assicurare sono:

• autonomia

• indipendenza

• preparazione professionale

• continuità di azione

L’O.d.V. è composto da:

Linda Longo – componente esterno (presidente)

Giovanni Avalle – componente esterno

Ennio Battistoli – componente esterno

ed è supportato da:

Veruschka Maggi - coordinatrice 16

Page 17: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231” Reporting all’Organismo di Vigilanza

In quest’ottica, ciascun soggetto DEVE dare all’Organismo tutte le

informazioni che esso richieda nell’esercizio delle sue funzioni.

Segnalazioni all’Organismo di Vigilanza

Nello stesso tempo, è fondamentale il riconoscimento, a tutto il personale della Società e ai collaboratori della stessa, della piena LIBERTÀ’ di rivolgersi direttamente all’Organismo per segnalare violazioni del modello di organizzazione, gestione e controllo, ovvero altre eventuali irregolarità alla apposita casella :

La Sessola Service srl, casella postale n°…

[email protected]

E’ importante che l’Organismo fruisca di un efficiente sistema di

REPORTING, che garantisca un’informazione costante in merito ad

eventi che potrebbero ingenerare responsabilità della società ai sensi

del Decreto 231.

17

Page 18: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231”

Sanzioni per la Società

Finalità del sistema sanzionatorio previsto dal «Modello 231»

La predisposizione di un adeguato Sistema Sanzionatorio è condizione

essenziale per l’effettività del Modello;

Si sanzionano i comportamenti tenuti dai soggetti apicali o soggetti

sottoposti all’altrui direzione in violazione delle misure del Modello;

E’ diversamente articolato a seconda dei destinatari (amministratori,

dirigenti, impiegati, consulenti, collaboratori e partners);

E’ compatibile con la normativa e la contrattualistica in vigore;

L’applicazione del Sistema e delle relative sanzioni è indipendente dallo

svolgimento e dall’esito di eventuali procedimenti penali.

18

Page 19: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231” Sanzioni per la Società

Sanzioni previste dal «Modello 231»

• sanzioni pecuniarie sono applicate per quote (da un minimo di € 258,00 fino

ad un massimo di € 1.549,00 per ciascuna quota), fino a un massimo di €

1.549.370,00 (e sequestro conservativo in sede cautelare)

• sanzioni interdittive (applicabili anche quale misura cautelare) di durata non

inferiore a tre mesi e non superiore a due anni, che possono consistere in:

- interdizione dall’esercizio dell’attività;

- sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni;

- divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione;

- esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e

l’eventuale revoca di quelli concessi;

- divieto di pubblicizzare beni o servizi;

- pubblicazione della sentenza;

19

Page 20: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Il “Modello 231”

Sanzioni previste per dipendenti, collaboratori e business partners

Le infrazioni disciplinari alle norme dei contratti / accordi che regolano il rapporto

con dipendenti, collaboratori e business partner e le infrazioni al «Modello 231»

della Società, potranno essere punite, a seconda della gravità delle mancanze, con

i provvedimenti seguenti:

1. Richiamo scritto

2. Sanzione economica

3. Sospensione

4. Licenziamento

5. Rescissione contratto

20

Page 21: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Considerazioni sul Modello «231»

Il Modello «231» non aggiunge complessità, invece evidenzia la complessità

della Società. Del resto la Società ha un suo Modello «di fatto» (altrimenti non

potrebbe operare); il Modello «231» lo ha «formalizzato» enucleando gli

elementi che consentono di prevenire o individuare tempestivamente i reati

realizzati o in divenire.

Il Modello «231» può essere metaforicamente pensato come il sistema

immunitario della persona giuridica che acquisisce difese specifiche con il

Modello formalmente deliberato e implementato dalla Società.

Il Modello «231» della La Sessola Service srl deve operare in un contesto

particolarmente complesso per fattori esterni (normative, vincoli ambientali) e

interni (molteplici società coinvolte nella gestione). Per la gestione della

complessità operativa è sì necessario dotarsi di policies, procedure, impegni

contrattualizzati con i partners, etc., ma soprattutto è necessario l’esercizio del

«buon senso» (che nasce dalla consapevolezza della complessità) e il

mantenimento di canali comunicativi aperti e flessibili nel rispetto dei

rispettivi ruoli.

21

Page 22: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

Come implementiamo il Modello «231»?

Con la diffusione del Modello e dei suoi successivi aggiornamenti a tutti i

destinatari (Codice di Comportamento, Parte Generale e Parte Speciale)

Con la formazione generale sul Modello e successivi aggiornamenti (oggi è il

secondo step)

Con la formazione specifica che avviene attraverso incontri / interviste

periodiche

Con l’implementazione disciplinata di un flusso informativo verso l’OdV

Con il reporting dall’OdV (verbali e relazione periodica) all’organo

amministrativo

22

Page 23: Training D.Lgs 231/2001 JW Dlgs. 231-2001v2.pdf · 2020. 2. 5. · 2 D. Lgs.231/2001 Struttura della presentazione PRIMA PARTE – Il Decreto Il decreto in sintesi Il «meccanismo

GRAZIE A TUTTI

E

BUON LAVORO!

23