PREPARARSI A GESTIRE L’EMERGENZA · PREPARARSI A GESTIRE L’EMERGENZA Gianfranco Cervellin...
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IL PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DI LAVORO
PREPARARSI A GESTIRE L’EMERGENZA
Gianfranco CervellinU.O.C. Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza
Azienda Ospedaliera di ParmaParma 13 aprile 2007
L’ EMERGENZA SANITARIADefiniamo emergenza sanitaria tutte quelle
situazioni in cui la vita di una persona è in pericolo
Non solo in questi casi…
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…tutte le volte in cui risultano assenti uno o più parametri vitali
A. Stato di coscienza Il paziente non risponde
B. Attività respiratoria Il paziente non respira
C. Attività cardiaca Il paziente non ha polso
URGENZA
Situazione di minore gravità, in cui non
vi è pericolo per la vita della persona
nell’immediato ma l’intervento deve
essere rapido per evitare che evolva
sfavorevolmente.
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RICHIESTA DI SOCCORSO
• Mantenete la calma
• Dati del paziente
• Condizioni cliniche del o dei pazienti
• Informazioni sull’accaduto
• Informazioni sul luogo dell’evento
RICORDATE: state parlando con un infermiere addestrato alle emergenze…se non sapete come comportarvi chiedeteglielo!!!
PER PRIMA COSAValuta se nell’ambiente ci sono pericoli
IN PRESENZA DI UN’EMERGENZA SANITARIA
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700.000 arresti/anno in Europa:
nella maggioranza ei casi la Fibrillazione
Ventricolare è il ritmo di esordio.
1. Nei paesi occidentali l’incidenza annuale della morte improvvisa è 0,36-1,28/1000 nella popolazione generale
2. Negli Stati Uniti e nel Canada oltre 400.000 persone muoiono annualmentein ambito extraospedaliero o nei dipartimenti di emergenza per morteimprovvisa e di queste 330.000 sono affette da cardiopatia ischemica1
3. In Italia l’incidenza annuale di morte improvvisa extraospedaliero è 0,95 per 1000 abitanti 2
4. In Italia una causa cardiaca di morte improvvisa è stata riscontratanell’80% dei pazienti sottoposti a manovre rianimatorie
Morte Cardiaca Improvvisa Epidemiologia
1) CPR guidelines. Circulation 112:IV-12-IV-18; 2005
2) Kette F. The FACS study. Resuscitation 36:153-159; 1998
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• La malattia coronarica è responsabile di oltre l’80% delle morticardiache improvvise
• La morte improvvisa è la prima manifestazione della malattia coronarica nel 50% degli uomini e nel 63% delle donne
American Heart Association. Heart Disease and Stroke Statistics—2003 Update.
Heikki et al. N Engl J Med. 345, 20; 2001
15%Cardiomiopaie
5% molecolari e/o funzionali
cardiopatie congenite
Morte Cardiaca Improvvisa Eziologia
80%Cardiopatia ischemica
AC - MORTI EVITABILI?
TV - Tachicardia Ventricolare senza polso
FV - Fibrillazione Ventricolare
≈85 %
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Basic
Life
Supportand
Defibrillation
D
RITARDARE I DANNI ANOSSICI CEREBRALI NEL SOGGETTO IN ARRESTO CARDIACO, CHE:
. Non è cosciente
. Non respira
. Non ha circolo
OBIETTIVI DEL BLSD
BLS
CORREGGERE LA CAUSA DELL’ARRESTO CARDIACO SE E’ PRESENTE UN RITMO
DEFIBRILLABILE
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• INIZIA DOPO CIRCA 4 – 6 MINUTI DI ASSENZA DI CIRCOLO
• DOPO CIRCA 10 MINUTI SI HANNO LESIONI CEREBRALI IRREVERSIBILI (IN ASSENZA DI RCP)
• INIZIA DOPO CIRCA 4 – 6 MINUTI DI ASSENZA DI CIRCOLO
• DOPO CIRCA 10 MINUTI SI HANNO LESIONI CEREBRALI IRREVERSIBILI (IN ASSENZA DI RCP)
DANNO ANOSSICO CEREBRALE
ARRESTO CARDIACO
E DANNO CEREBRALE
Pochi minuti per intervenire prima che i danni cerebrali divengano irreversibili
Abbiamo poco tempo!!
0
15
30
45
10
8
% sopravvivenza
La probabilità di successo della defibrillazione diminuisce rapidamente nel tempo
La probabilità di successo La probabilità di successo della defibrillazione della defibrillazione diminuisce rapidamente diminuisce rapidamente nel temponel tempo
10% circa per minuto trascorso (in assenza di RCP)
10% circa per minuto 10% circa per minuto trascorso (in assenza trascorso (in assenza di RCP)di RCP)
9090
8080
7070
6060
5050
4040
3030
2020
1010
100100
00 11 22 33 44 55 66 77 88 99 1010 1111
tempotempo
La RCP immediata praticata dagli astanti può triplicare la sopravvivenza
La RCP immediata praticata La RCP immediata praticata dagli astanti può triplicare dagli astanti può triplicare la sopravvivenzala sopravvivenza
TEMPO DI ARRESTO E SOPRAVVIVENZA
BASIC LIFE SUPPORT -D
Nella Rianimazione Cardiopolmonare ogni azione deve essere preceduta da una attenta valutazione
(manovre invasive)
azione D(defibrillazione)
ritmo (DAE)
azioni B e C(CTE e ventilazioni)
respiro, polso e altri segni di vita(Breathing and Circulation))
azione A(libera vie aeree)
coscienza (Airway)
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CONFERMA L’ARRESTO CARDIACO
CHIAMA L'ALS!
CONFERMA L’ARRESTO CARDIACO
CHIAMA L'ALS!CHIAMA L'ALS!
non respira, non ha polso né altri segni di vitaBB--CC
non coscienteCHIAMA AIUTO E
PORTA IL DAE APRI LE VIE AEREE
AA
RCP PER 2’ poi ANALISI (AC non testimoniato)
RCP PER 2’ poi ANALISI RCP PER 2’ poi ANALISI (AC non testimoniato)(AC non testimoniato)DD
(SICUREZZA!!)(SICUREZZA(SICUREZZA!!)!!)
DAE disponibileDAE disponibile
RCP fino all’arrivo del DAE(minimo 2’ se AC non testimoniato)
RCP fino all’arrivo del DAERCP fino all’arrivo del DAE(minimo 2’ se AC non testimoniato)(minimo 2’ se AC non testimoniato)
30:2 30:2
DAE non disponibileDAE non disponibile
TECNICHE BLSD TECNICHE BLSD –– EFFICACIAEFFICACIA
•• corretta corretta iperestensioneiperestensione del capodel capo•• controllo cavo oralecontrollo cavo oraleAA
BBOsservare il torace!Osservare il torace!
•• pallone + Opallone + O22 + + reservoirreservoir: O: O22 8080--90%90%•• pallone + Opallone + O22: : OO22 50%50%•• pallone: pallone: OO22 21%21%•• boccabocca--bocca o boccabocca o bocca--maschera: maschera: OO22 16%16%
CC• posizione (vittima e soccorritore)• mani al centro del torace• profondità 4- 5 cm• frequenza 100/min• rapporto compressione/rilasciamento 1:1
• posizione (vittima e soccorritore)• mani al centro del torace• profondità 4- 5 cm• frequenza 100/min• rapporto compressione/rilasciamento 1:1
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RCPPRECOCE
RCPPRECOCE
DEFIBRILLAZIONEPRECOCE
DEFIBRILLAZIONEPRECOCE
SOCCORSO AVANZATOPRECOCE
SOCCORSO AVANZATOPRECOCE
RICONOSCIMENTO E ALLARME PRECOCI
RICONOSCIMENTO E ALLARME PRECOCI
LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
SCHEMA RIASSUNTIVO
non è coscientenon è cosciente
non respiranon respira
avvia analisiavvia analisi
RCP fino a:•ricomparsa di un respiro normale
•arrivo dei sanitari
•esaurimento fisico
RCP fino a:•ricomparsa di un respiro normale
•arrivo dei sanitari
•esaurimento fisico
accendi il DAEaccendi il DAE
chiedi aiuto
chiama 118 e chiedi DAE
RCP per 2’RCP per 2’
shockshock
shockshock
……
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E ANCORA RCP…
30:2FINO A CHE LA VITTIMA NON RIPRENDE
A RESPIRARE NORMALMENTE
LIMITI DI UTILIZZO
indicato oltre gli otto anni di età
fra 1 e 8 anni consigliabili piastre pediatriche; se non disponibili utilizzare ugualmente il DAE senza sovrapporre le piastre
non utilizzare su bambini al di sotto di un anno di età
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CONSIDERAZIONI
la defibrillazione è la terapia più importante contro la morte improvvisa nei primi minuti
massima attenzione alla sicurezza!
la rianimazione cardiopolmonare iniziata SUBITO da chi assiste ad un arresto cardiaco può raddoppiare o triplicare la sopravvivenza
la rianimazione cardiopolmonare va effettuata con la massima tempestività e con la massima continuità
L’ARRESTO CARDIACO E’ UN EVENTO L’ARRESTO CARDIACO E’ UN EVENTO IMPROVVISO, INATTESO CHE DEVE ESSERE IMPROVVISO, INATTESO CHE DEVE ESSERE
TRATTATO CON TEMPESTIVITA’ E COMPETENZA.TRATTATO CON TEMPESTIVITA’ E COMPETENZA.
IL PAZIENTE PUO’ ESSERE…
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•• dolore al centro del toraceo alla mandibola, alla golao simile al mal di stomaco
• difficoltà di respirazione o senso di debolezza
• nausea vomito sudorazione
• durante sforzo o anchea riposo
SEGNI DI ALLARME
DELL’INFARTO MIOCARDICO
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DANNI POTENZIALIERRORI
TECNICHE BLSD – ERRORI E DANNI POTENZIALI
AA ventilazione inefficace corpi estranei non rilevati
incompleta estensione distensione gastrica inalazione
BBinsufflazione brusca distensione gastrica inalazione
ventilazione inefficacemaschera non aderente o di misura inappropriata
CCcircolo insufficiente
fratture delle costefratture delle coste
lesioni degli organi addominali
compressioni superficiali
mani sulle coste mani sulle coste compressioni bruschecompressioni brusche
mani troppo in basso
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BLSD BLSD –– COME COMPORTARSICOME COMPORTARSI
CONTINUARE FINO A:
• arrivo del DAE (se non presente)
• arrivo del soccorso avanzato
• ricomparsa di segni di vita
• esaurimento fisico dei soccorritori
CONTINUARE FINO A:
• arrivo del DAE (se non presente)
• arrivo del soccorso avanzato
• ricomparsa di segni di vita
• esaurimento fisico dei soccorritori
NON INIZIARE SE:
• macchie ipostatiche
• decomposizione tissutale o carbonizzazione
• rigor mortis
• protratta sommersioneaccertata
• decapitazione o altre lesioni palesemente incompatibili con la vita
NON INIZIARE SE:
• macchie ipostatiche
• decomposizione tissutale o carbonizzazione
• rigor mortis
• protratta sommersioneaccertata
• decapitazione o altre lesioni palesemente incompatibili con la vita
NON CONSIDERARE:
• eta’ apparente
• aspetto cadaverico
• temperatura corporea
• midriasi
NON CONSIDERARE:
• eta’ apparente
• aspetto cadaverico
• temperatura corporea
• midriasi
….2000 2005 ???
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DIFFERENZE in RCP• Per i laici non è richiesta la palpazione del
polso: il fatto che un pz non respiri e non si muova sottintende anche un AC (segni vitali assenti)
• Per i sanitari, subito dopo la valutazione del respiro, si valuta la presenza del polso carotideo; se però si hanno dei dubbi e non ci sono segni di circolo, si iniziano le CT
DIFFERENZE in RCP
• Le CT si eseguono ponendo la mano al centro del torace
• Rapporto compressioni:ventilazioni 30:2
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DIFFERENZE IN DPE’ consigliato ai soccorritori professionisti di eseguire 2 minuti di RCP (circa 5 cicli
con un rapporto 30:2) prima della defibrillazione nei pz
che hanno avuto un arresto prolungato (> 5 min)
CPR prima della defibrillazione?
• La CPR perfonde ed ossigena il miocardio, favorendone la ripresa
• La FV determina elevato consumo di ossigeno miocardico
• La CPR da parte dei primi soccorritori aumenta la sopravvivenza dopo la defibrillazione da parte del personale sanitario
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Wik et al., JAMA 2003; 289: 1389-1395
Delaying defibrillationto give basic cardiopulmonary
resuscitation to patient with out of hospital ventricular fibrillation
Wik L, JAMA 2003;289:1389
200 pz con OHCA in VF, randomizzati:96 defibrillazione immediata104 CPR 3 min, poi standard care
• Nessuna differenza in ROSC e sopravvivenza a 1 anno per il totale dei pz e per il sottogruppo con tempo di risposta < 5 min
• Nei pz con tempo di risposta > 5 min:ROSC 58% vs 38% (p=0.04)sopravvivenza dimissione 22% vs 4% (p=0.006)sopravvivenza 1 anno 20% vs 4% (p=0.01)
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Ridurre al minimo le interruzioni delle
compressioni toraciche, per assicurare un flusso
minimo al miocardio.
Non interrompere le CTE durante l’applicazione
delle piastre
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Se non ci si sente di ventilare eseguire comunque le CTE
Rapporto 30:2 suggerito da modelli animali e matematici, non da evidenze sull’uomo
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RAZIONALE 30 : 2
• Le interruzioni della CPR per la ventilazione compromettono la perfusione coronarica
Berg RA, Circulation 2001;104:2465
• Possibili effetti emodinamici sfavorevoli dell’iperventilazione
Aufderheide TP, Circulation 2004;109:1960
CPP durante le compressioni con rapporto 15 : 2
BergBerg RA, RA, CirculationCirculation 2001;104:24652001;104:2465
Diminuzione della CPP durante le pause della compressione
Differenza in CPP tra le prime 2 e le ultime 2 compressioni
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CPP durante no-blow CPR vs CPR con ventilazione in rapporto 15 : 2
BergBerg RA, RA, CirculationCirculation 2001;104:24652001;104:2465
Limitare l’hands-off periodper la defibrillazione
• Le interruzioni della CPR influenzano negativamente la sopravvivenza
Ting Y, Circulation 2002;106:368
• Le interruzioni della CPR producono un deterioramento del ritmo FV
Eftestol T, Circulation 2002; 105: 2270
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Numero di compressioni ed outcome dell’ACC in funzione della durata
dell’interruzione della CPR
TingTing Y, Y, CirculationCirculation 2002;106:3682002;106:368
Protocollo sperimentale (m
aiale)
EftestolEftestol T, T, CirculationCirculation 2002; 105: 22702002; 105: 2270
Deterioramento del tracciato di FVDeterioramento del tracciato di FVdurante i primi 20 secondi di “durante i primi 20 secondi di “handshands off”off”
Protocollo su soggetti umani (studio osservazionale)
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“Advanced airway intervention and the delivery of drugs have not been
shown to increase survival to hospital discharge after cardiac arrest…..
Thus…..attention must be focused onearly defibrillation and high quality,
uninterrupted BLS”
European Resuscitation Council guidelines for resuscitation 2005Resuscitation 2005; 67(Suppl 1)
Prepariamoci al futuro!
“Cardiopulmonary resuscitation bybystanders with chest compression only(SOS-KANTO): an observational study”
Lancet 2007; 369: 920-26
• 4068 arresti cardiaci extraospedalieri testimoniati• i paz. trattati con sole compressioni toraciche
avevano outcome migliori: circa raddoppiati gli outcome neurologici favorevoli
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REGIONE EMILIA ROMAGNAAZIENDA OSPEDALIERO – UNIVERSITARIA DI PARMA
SERVIZIO SVILUPPO ORGANIZZATIVOSETTORE FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO – AREA SANITARIA
CENTRO DI FORMAZIONE AZIENDALE “BIOS”
ACCREDITATO IRC
CENTRO DI FORMAZIONE AZIENDALE “BIOS”
ACCREDITATO IRC
PERSONALE CERTIFICATOBLS.D DAL 2002 AL 1° SEMESTRE 2006
DAL CENTRO BIOSDELL’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI PARMA
89(1° semestre)
21(1° semestre)
120(1° semestre)
2006
263472212005
196872632004
12983692003
001112002
FORMATI PRIMA
ATTIVAZIONECENTRO BIS
01132001
NOTE
FORMATIALL’ESTERNO
CON PROGETTOPROVINCIALE
PARMA DI CUORE
PERSONALEESTERNO
PERSONALEDIPENDENTEANNO
1084 677163TOTALIFORMATI
1924TOTALI FORMATI
COMPLESSIVO DAL NOSTRO CENTRO BIOS
N.B: i 118 formati nel 2001 prima dell’attivazione del centro Bios dal centro di formazione – Modena
Soccorso non sono stati considerati
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Domanda da 100.000$:
In quali aziende il DAE?
“ How Sudden is Sudden CardiacDeath? “
Mueller D. et al. Circulation, September 12, 2006
Conclusions: SCD occurs most often at home in the presence of relatives and after a longer period of typical warning symptoms. Although the much-haileduse of public access defibrillation is supported by several studies, the presentresults raise the question of whether educational measures and targetededucational programs tailored for patients at risk and their relatives shouldhave a higher priority.