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PREPARARE LA MOTO PER LʼELEFANTENTREFFEN By Power Quando si affronta un raduno “estremo” come lʼElefantentreffen o altri raduni invernali bisogna avere non uno ma due occhi di riguardo per le nostre “bimbe”. Sale, ghiaccio, neve, pioggia, freddo.... tutto quello contro cui dobbiamo combattere noi lo devono sopportare anche loro. In questa guida descriverò una serie di accorgimenti che possono evitare sgradevoli situazioni; è ovvio poi che ogni moto è diversa e sta sempre nel proprietario conoscere il proprio mezzo e sapere di cosa abbia bisogno oppure no. Innanzitutto parliamo di aereodinamica e protezione dal freddo. Elefantentreffen solo per touring? Niente affatto; il primo lʼho visto su una Shadow 600 e il secondo su uno sportster 1200. Chiaramente non basta legare una coperta al manubrio... ci vuole una bella preparazione. Per il corpo. Parabrezza. Inutile dire che è fondamentale, sia per il freddo sia per deviare lʼaria e farci guidare rilassatamente anche a velocità di crociera autostradali. Se ne trovano in vendita di ogni forma e misura; dagli universali, agli accessori ufficiali della casa madre. Oppure si può recuperare il vecchio parabrezza di un motorino tagliandolo e modificandolo a dovere. La cosa FONDAMENTALE è che la linea del parabrezza sia sempre SOTTO la linea di visuale. Questo perché in caso di neve è impossibile vederci attraverso; quindi bisogna essere in grado di guidare lo stesso. Personalmente ho usato per entrambe le spedizioni un parabrezza universale della givi dal costo di pochi euro che ha lʼimmenso vantaggio di poter essere regolato e posizionato in tutti i modi possibili. Questʼanno ho aggiunto una prolunga di gomma per abbracciare anche il faro e scendere fino alle forcelle. Altra cosa importante è verificare che il parabrezza non crei turbolenze. Specie se montato molto dritto è facile che a velocità superiori ai 110 allʼora si inneschino turbolenze che possono anche rendere impossibile la guida (sempre provato sulla mia pelle). In tal caso bisogna inclinare maggiormente il parabrezza per far sì che “tagli” lʼaria in maniera più efficace. Lʼideale è se il flusso dʼaria va ad infrangersi contro la visiera del nostro casco integrale. Sotto causa una spinta eccessiva sul collo con conseguente sovraffaticamento; sopra è molto difficile arrivarci con un parabrezza che sia sotto la linea di visuale e opportunamente inclinato. Anche in questo caso il sistema è montare, provare, modificare, riprovare, etc etc... fino a raggiungere una soluzione ideale. Per le gambe. Se la vostra moto ha già una avvolgente carenatura potreste valutare di limitarvi ad inspessire un poʼ i lati della moto aggiungendo qualcosa per renderla ancora più avvolgente. Su moto carenate può essere una buona idea fissare ai lati col buon vecchio nastro americano delle bottiglie dʼacqua vuote e tappate. Deviano lʼaria, riparano dal freddo e in caso di caduta salvano le carene. Altra soluzione valida è la “copertina” da gambe della Tucano. Se la vostra moto è invece priva di carene e protezioni bisogna che inventiate qualcosa adattando plastiche, gomme o quantʼaltro alla moto che avete. Ricordatevi sempre di testare tutto ad alte velocità perché lʼeffetto “vela” è sempre in agguato. Sulle moto Custom (Harley Davidson ma anche cugine giapponesi) una soluzione eccellente è montare un paramotore e poi su di esso attaccare della gomma tagliata su misura, avendo cura di fare degli intagli per dare un poʼ aria al motore e allʼalternatore. Questa soluzione garantisce innanzitutto una protezione in caso di scivolata sulla neve per moto e gambe; ripara efficacemente dallʼaria e dallʼacqua e soprattutto la finestra intagliata

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PREPARARE LA MOTO PER LʼELEFANTENTREFFENBy Power

Quando si affronta un raduno “estremo” come lʼElefantentreffen o altri raduni invernali bisogna avere non uno ma due occhi di riguardo per le nostre “bimbe”. Sale, ghiaccio, neve, pioggia, freddo.... tutto quello contro cui dobbiamo combattere noi lo devono sopportare anche loro. In questa guida descriverò una serie di accorgimenti che possono evitare sgradevoli situazioni; è ovvio poi che ogni moto è diversa e sta sempre nel proprietario conoscere il proprio mezzo e sapere di cosa abbia bisogno oppure no.

Innanzitutto parliamo di aereodinamica e protezione dal freddo.Elefantentreffen solo per touring? Niente affatto; il primo lʼho visto su una Shadow 600 e il secondo su uno sportster 1200. Chiaramente non basta legare una coperta al manubrio... ci vuole una bella preparazione.

Per il corpo.Parabrezza. Inutile dire che è fondamentale, sia per il freddo sia per deviare lʼaria e farci guidare rilassatamente anche a velocità di crociera autostradali. Se ne trovano in vendita di ogni forma e misura; dagli universali, agli accessori ufficiali della casa madre. Oppure si può recuperare il vecchio parabrezza di un motorino tagliandolo e modificandolo a dovere. La cosa FONDAMENTALE è che la linea del parabrezza sia sempre SOTTO la linea di visuale. Questo perché in caso di neve è impossibile vederci attraverso; quindi bisogna essere in grado di guidare lo stesso.Personalmente ho usato per entrambe le spedizioni un parabrezza universale della givi dal costo di pochi euro che ha lʼimmenso vantaggio di poter essere regolato e posizionato in tutti i modi possibili. Questʼanno ho aggiunto una prolunga di gomma per abbracciare anche il faro e scendere fino alle forcelle. Altra cosa importante è verificare che il parabrezza non crei turbolenze. Specie se montato molto dritto è facile che a velocità superiori ai 110 allʼora si inneschino turbolenze che possono anche rendere impossibile la guida (sempre provato sulla mia pelle). In tal caso bisogna inclinare maggiormente il parabrezza per far sì che “tagli” lʼaria in maniera più efficace. Lʼideale è se il flusso dʼaria va ad infrangersi contro la visiera del nostro casco integrale. Sotto causa una spinta eccessiva sul collo con conseguente sovraffaticamento; sopra è molto difficile arrivarci con un parabrezza che sia sotto la linea di visuale e opportunamente inclinato. Anche in questo caso il sistema è montare, provare, modificare, riprovare, etc etc... fino a raggiungere una soluzione ideale.

Per le gambe.Se la vostra moto ha già una avvolgente carenatura potreste valutare di limitarvi ad inspessire un poʼ i lati della moto aggiungendo qualcosa per renderla ancora più avvolgente. Su moto carenate può essere una buona idea fissare ai lati col buon vecchio nastro americano delle bottiglie dʼacqua vuote e tappate. Deviano lʼaria, riparano dal freddo e in caso di caduta salvano le carene.Altra soluzione valida è la “copertina” da gambe della Tucano.Se la vostra moto è invece priva di carene e protezioni bisogna che inventiate qualcosa adattando plastiche, gomme o quantʼaltro alla moto che avete. Ricordatevi sempre di testare tutto ad alte velocità perché lʼeffetto “vela” è sempre in agguato.Sulle moto Custom (Harley Davidson ma anche cugine giapponesi) una soluzione eccellente è montare un paramotore e poi su di esso attaccare della gomma tagliata su misura, avendo cura di fare degli intagli per dare un poʼ aria al motore e allʼalternatore.Questa soluzione garantisce innanzitutto una protezione in caso di scivolata sulla neve per moto e gambe; ripara efficacemente dallʼaria e dallʼacqua e soprattutto la finestra intagliata

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per raffreddare il motore incanala aria nei cilindri che la scaldano e la restituiscono bella tiepida allʼinterno coscia...

Per le mani.Moffole, moffole, moffole ed ancora moffole. Non troverete nessuno sprovvisto di queste allʼElefante e sono semplicemente vitali. O vi costruite qualcosa di artigianale usando dei paramani da cross opportunamente modificati oppure (soluzione forse ideale) ricorrete a mamma Tucano. Io ho testato sia le classiche Moffole enormi da moto che le manopoline in neoprene piccole da scooter e con queste ultime mi sono trovato molto meglio. Sebbene apparentemente le moffole gigantesche sembrano garantire qualcosa in più in realtà con le manopoline in neoprene essendo molto più piccole e aderenti al guanto si creano meno turbolenze interne e si sta davvero bene. Poi sono molto più pratiche e veloci da montare e smontare, sono molto più morbide e permettono sia di sfilare al volo le mani in caso di scivolata, sia di raccogliere la moto da terra se questa dovesse cadere. Comunque qui si tratta di scelte personali, lʼimportante è avere qualcosa per deviare lʼaria dalle mani perché il guanto per quanto buono possa essere non reggerà mai e dalle mani come da tutte le estremità quando fa freddo il sangue si ritira, tendono a gelarsi e non “scaldano” più col proprio calore il guanto.

Preparazione meccanica.Ogni moto ha la sua, è impossibile dare tutte le informazioni necessarie, però alcune regole di base è bene tenerle a mente.Tagliandare la moto prima di partire. Olio e filtro dellʼolio nuovo; filtro dellʼaria pulito ed efficiente; se la moto è a carburatori, carburazione perfetta e carburatori allineati. Candele nuove di pacca e set di candele di ricambio con sè. Portare anche gli attrezzi necessari a qualche manutenzione sulla moto è fondamentale, Dovete essere in grado di poter far fronte a tutte le piccole sfighe che potrebbero verificarsi, dal cambio di una candela, alla registrazione della catena, allo stringere uno specchio o una leva...Portate con voi anche grasso da catena (se avete la trasmissione a catena), una boccia di WD40 (fa qualunque cosa.... dal proteggere le cromature a lubrificare qualunque cosa... da non dimenticare) uno spray antigelo (potrebbero ghiacciarsi le serrature o le pinze sui dischi....), un rotolo di nastro americano, un chilo dʼolio da motore, due Gonfia/Ripara per le gomme nuovi e un mazzo di fascette.Quando partite le gomme che montate devono essere in perfetto stato con la pressione controllata. Ricoprite le parti cromate con un velo di vaselina o con una spruzzata di WD40 o lucidante per cruscotti o altri spray siliconici. Oliate gli steli della forcella e ingrassate tutti i vari leveraggi di cambio, freni, frizione, perni etc etc. Se la moto ha molti chilometri sul groppone date un occhio anche a frizione, olio della frizione ed altri componenti “sensibili” come la catena della primaria o quella di distribuzione. Portatevi dietro anche un poʼ di fusibili di ricambio.La batteria deve essere in perfetto stato; se è più di due anni che non la cambiate prendetene una nuova, caricate la vecchia e portatevela dietro come supporto. Comunque prima di partire dategli una bella caricata, ingrassate i morsetti e controllate che siano ben serrati (specie sulle Harley a causa delle vibrazioni tendono ad allentarsi e ci si trova misteriosamente a piedi senza sapere il perché).Vi ricordo che tutte le moto di ultima generazione (quelle a iniezione elettronica) è praticamente del tutto impossibile accenderle a spinta; specialmente i grossi bicilindrici e company, quindi non considerate la batteria come un surplus...

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Moto più piccole, frazionate e vecchiotte invece si accendono facilmente anche a spinta, (quando avevo lʼHornet lʼaccendevo a spinta senza nemmeno correre.. dentro la seconda, due o tre passi spediti, starter aperto, mollavo la frizione e... brum!) ma potreste essere sulla neve, e in tal caso non cʼè proprio pericolo che riusciate ad accenderla.Ricordate anche di controllare lo stato delle pastiglie dei freni e se sono già “moscie” in frenata sostituitele; perché con la melma che cʼè in strada e il sovraccarico della moto la frenata si allunga di parecchio....Portatevi anche un paio di lampadine di ricambio per faro davanti e dietro.

Infine, se avete lo sbuzzo di fare un poʼ di artigianato potete pensare di costruire un paio di sci da attaccare alla moto, o perlomeno delle catene da posizionare sulla ruota posteriore.In alternativa comprate un mazzo di fascettoni enormi da edilizia. Le potete usare come catene provvisorie se vi trovate impantanati nella neve, anche se la soluzione migliore è quella di costruirsi delle catene artigianali che vadano sulla propria moto o di adattare delle catene da macchina (Max cʼè riuscito sul VFR...). Magari fila tutto liscio e andate fino allʼElefante senza incrociare nemmeno un fiocco di neve ma se invece la situazione precipita avere lʼattrezzatura da neve dietro aiuta molto, anche solo psicologicamente.

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