PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

92
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - € 3,00 2/10 Carlo ANCELOTTI, Quando l’impresa scende IN CAMPO, Lucio POMPILI, Alta VALMARECCHIA. IMPRONTE DI STILI. SPECIAL DOME. architettura e interior design FORLÌ: Il cascinale ritrovato, CESENA: Ideas lab, PREDAPPIO: La valle del Rabbi.

description

PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Transcript of PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Page 1: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- €

3,0

0

2/10

Carlo ANCELOTTI, Quando l’impresa scende IN CAMPO,

Lucio POMPILI, Alta VALMArECChIA.

IMPRONTE DI STILI.

SPECIAL DOME.architettura e interior design

FORLì: Il cascinale ritrovato, CESENA: Ideas lab,

PREDAPPIO: La valle del Rabbi.

Page 2: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

www.menabo.com

ADV | WEB | EVENT | PR | BRAND IDENTITYFILM | DIRECT MARKETING | PACKAGING

Page 3: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Sport ed economia, gastronomia e territorio, sono i protagonisti di questo numero di fine 2010 che si apre con la consueta carrellata di rubriche che raccontano, attraverso diversi lenti d’in-grandimento, l’Emilia-Romagna e le Marche, e si chiude con DOME, dedicato all’interior design.Personaggio principale della rivista, un uomo di sport, un vincente sul campo e in panchina. Non un semplice allenatore di calcio, Carlo Ancelotti, ma un leader, capace di vincere tutto, a livello di club, nella sua doppia carriera. Abbiamo incontrato il manager emiliano (perché così si chiamano gli allenatori, nel Regno Unito) al centro sportivo nei dintorni di Londra, dove tutte compagini del Chelsea, dalle squadre giovanili fino ai campioni che giocano in Premier League, si allenano. Nella più assoluta concentrazione. Con lui si è parlato d’Inghiterra e d’Italia, ma non solo, di calcio, ma non solo, di gestione di un team, ma non solo. Non di mercato e del suo prossimo futuro; a quello ci pensano i quotidiani sportivi. D’altra parte, in un mondo come quello del calcio, anche per un professionista come lui, non possono esserci certezze; anche nella più tranquilla (rispetto all’Italia) patria del football.Sempre di sport si parla, nell’articolo che segue quello dedicato al trainer dei Blues : in particolare di sponsorizzazioni. Un tema importante, non facile, specialmente in tempi come questi. Per molte società sportive sono stagioni complicate, e così è anche per molte aziende che, a lungo, hanno sostenuto il mondo dello sport. Non abbiamo voluto fare inchieste, piuttosto raccontare qualche esempio sui generis sul nostro territorio di riferimento. Perché se certe imprese si sono

allontanate dal mondo dello sport, per sva-riati motivi, altre, in questi ultimi anni, hanno deciso di “scendere in campo”: il binomio impresa-sport, insomma, non si è affievoli-to, piuttosto si è modificato, rinnovato. Oltre al ritorno economico e d’immagine, si cerca sempre di più il legame col territorio in cui l’azienda sostenitrice ha sede e il sostegno alle formazioni giovanili. Una sponsorizzazio-ne più local che concentra l’attenzione verso discipline meno coinvolte dal business (rugby e baseball, volley e basket, ecc.) e considera-te, dall’opinione pubblica e dagli appassionati, più ricche dei valori sportivi tradizionali.Il ritorno al “locale” è sempre più di moda e dall’economia si applica alla gastronomia: non è un salto mortale, a pensarci bene. Infatti, un testimonial della ricerca di sapori genuini, a

“km 0”, è il proprio marchigiano Lucio Pom-pili, chef-patron del Symposium 4 Stagioni, ristorante sui primi colli del pesarese. E nei paraggi, in quelli che fino a un anno fa erano comuni marchigiani mentre ora sono roma-gnoli (non senza polemiche!), restiamo per l’itinerario, questa volta in Alta Valmarec-chia. Una terra fatta di storia, cultura, buon cibo e natura. Una terra dove si respira poesia, pensando a Tonino Guerra che proprio in uno di questi paesi, Pennabilli, ha scelto di vivere.In chiusura, DOME, si concentra su due af-fascinanti abitazioni, tra Forlì e Cesena. E restiamo in Romagna per un racconto tra storia, natura e architettura sulla vallata del Rabbi, quella che sale fino alla Toscana e che ha in Predappio il suo centro più importante. Buona lettura, e appuntamento al 2011.

Editoriale

EDITORIALEdi Andrea Masotti

2/10

Carlo lo lo ANCANCANCA ELOELOTTITTI,,QuaQ andondondondodondodo l’impresesa sa scencencende d IN N CAMAMPO,PO,

LLucLucLLu io i POMOMPOMOMOMOMMPILP I,I, Al Alta ta a VVVALMALMALMAAAVVV RRECCECCCCHHIAIAA. .

IIIIIIIIIIMMMMMMMMMMMPPPPPPPPRRRRRRRROOOOOOONNTTTTTEEE DDDIII SSSSSTTTTIIILLLIII..

SSSSPPPEEEECCCCIIIIAAAALLLLL DDDDDOOOOOMMMMMEEEEE...arcarcarcarcar hithithithitettettettetttturauraurauraura e e e e intinintintinterierierior or or desdesdesignignign

FORFORORFORO LLLLLÌÌÌÌÌ: I: I Il cl cl cascascascinainainale le lle ritritritri rovrovrovo atoatoatoa , , ,CESCESCESENAENANAENA: I: I: Ideadeaddeas ls ls lab,ab,ab,b

PREPREPREDAPDAPDAAPPIOPIOPIOP : L: LLa va va vallallalll e de dde de el elel e RabRabRabRabRabbibibibib .

Editoriale / 3

Page 4: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 5: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Primo Piano / 5

PRIMO PIANO

Primo Piano

Da 34 anni guida il gruppo Monrif, uno dei più imponenti colossi editoriali italiani, di cui fa parte il terzo quotidiano, dopo Corriere della Sera e Repubblica, per numero di copie vendute. Fondato nel 1885, quando i sigari costavano meno di un carlino, nel 2010 il Resto del Carlino festeggia in grande stile i suoi primi 125 anni: da gennaio moltissime le iniziative, tra cui spicca la mostra itinerante “il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la storia”, inaugurata lo scorso 12 marzo presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna alla presenza dello stesso Riffeser Monti. Ventisette le città di Emilia Romagna e Marche coinvolte nella mostra, che si conlude il 22 dicembre a Cesena e Urbino.Da sempre il Resto del Carlino vuol dire Bologna, tanto il quotidiano s’identifica con la sua città d’origine, eppure ha saputo varcare i confini cittadini e spaziare in tre regioni. Merito anche del 54enne editore Andrea Riffeser Monti, che ne incarna un pezzo di storia: fu infatti il nonno, Attilio Monti, che acquisì il giornale nel 1965, a lasciar-gliene la guida e a volergli dare il proprio cognome.“Se siamo stati in grado di conquistare generazioni nuove – ha spiegato l’editore - è perché siamo stati in grado di cambiare, e penso che la bravura di un gruppo editoriale sia non aver paura del cambia-mento. 125 anni sono un grande traguardo: il Carlino è un giornale nato “piccolo” ma divenuto punto di riferimento per i nostri lettori, capace di raccontare grandi fatti e vita di tutti i giorni, grazie a tutti i collaboratori e all’affetto e alle critiche dei lettori.” (V.D.S.)

Pur vivendo lontano da Ravenna, ha sempre mantenuto legami im-portanti con la sua città. Una recente poesia inedita la descrive così: “Ravenna, città d’acque, col tuo oro/disteso sul letto in cui galleggi,/le torri ancora in volo per Bisanzio,/i gialli fermi dentro le basiliche, la nebbia/succhiata dai rosoni./[...] Ravenna, signora di una storia che difendi/con la mite grandezza del silenzio,/dentro il nobile ventre disseccato sto/con un po’ di calce nei tuoi muri,/un filo d’erba nato in una crepa,/quasi un nido.” Sergio Zavoli ha dato disponibilità quale presidente del Comitato in vista della candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura. Gli abbiamo chiesto come sente questo impegno. “Le rispondo volentieri per i tanti motivi di stima e af-fetto che sa, ma non posso tacerle il disagio perché la domanda, all’ap-parenza innocua, e persino innocente, nasconde un’insidia: ripropormi il dissidio tra l’incarico affidatomi dalla mia città natale, e l’inesorabile consumarsi degli anni che mi dividono dalla scadenza. L’aggravante sta nel dover assistere al sempre più veloce assottigliarsi non tanto del tempo che ci divide da quella data (2019, ndr), ma di un altro che vale solo per me. Sicché l’aver accettato finisce per sembrarmi, a volte, una sorta di millanteria; o in via subordinata - come dicono gli avvocati nella perorazione finale - un esorcismo. Ciò premesso, devo dirle della lusinga ricevuta dalle autorità ‘responsabili’ della presidenza e della solidarietà di Walter della Monica, che condivide anche questa impresa. Voglio ribadire l’impegno a non venir meno alle responsabilità assunte. A coloro che ci aiutano a rendere questa impresa all’altezza di Ravenna lascio il più grato saluto.”(A.D.L.)

SERGIO ZAVOLIANDREA RIFFESER MONTIPh Riccardo Gallini

Page 6: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

6 / Sommario Premium

Sommario Premium

SOMMARIO - PREMIUMimpronte di stili

4460

56

50Editoriale 3

Primo Piano 5

Accenti 8

Ever Green 14

Pro Shop 16

Blue Notes 20

Carlo Ancelotti 44 serietà da manager, tranquillità

da vincente.

Quando l’impresa scende in campo 50 come cambia la sponsorizzazione

sportiva tra Emilia Romagna e Marche.

Lucio Pompili 56 4 stagioni di sapori.

Alta Valmarecchia 6 0 sette comuni, mille tesori.

Creative Papers 24

Fashionable 26

Gurmandise 29

Decantare 32

Dolomite 34

Versiliana 35

Leadership 37

Page 7: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Sommario Premium

Sommario Premium / 7

Direttore Responsabile: Andrea Masotti.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Valeria Del Sordo, Francesca Renzi.

Segreteria di redazione: Giulia Migliarini.

Impaginazione e grafica: Francesca Fantini, Lisa Tagliaferri.

Ufficio commerciale: Gianluca Braga, Irene Coso, Laura De Paoli.

Fotografi: Amanda Alessandrini, Marco Bargnesi, Laura De Paoli,

Mario Flores, Luca Massari, Giorgio Sabatini, Studio Imaria, Studio Paritani.

Collaboratori: Mariavittoria Andrini, Riccardo Belotti,

Pierantonio Bonvicini, Anna De Lutiis, Monica Gasperini, Marina Giannini, Marco Giovenco, Federico Graziani,

Sabrina Marin, Andrea Manusia, Monica Rossi, Pietro Scarnera, Veronica Tarabella, Matteo Tosi,

Ilaria Traditi, Ulisse Tramonti, Cristina Vannuzzi.

Controllo produzione: Isabella Fazioli.

Chiuso per la stampa il 13/12/2010.

“IN MAGAZINE PREMIUM” anno V - n°2 dicembre 2010 - gennaio - febbraio 2011

Reg. al Tribunale di Forlì il 28/10/2005 n. 43

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione:

47100 Forlì - Via Napoleone Bonaparte, 50 tel. 0543.798463 - fax. 0543.774044

www.inmagazinepremium.it www.inmagazine.it www.menabo.com

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU).

SOMMARIO - PREMIUMimpronte di stili

72

78

84

SPECIAL DOMEarchitettura e interior design

Accenti 70

Il cascinale ritrovato 72

passato e futuro, in un ex fienile

nella campagna forlivese.

Ideas lab 78

a Cesena, il loft studio del fotografo

Marco Onofri.

La valle del Rabbi 84

il territorio come progetto.

Page 8: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

8 / Accenti

Accenti

Gruppo Ferretti, leadership mondiale.

Forlì - La notizia è arrivata dal Global Order Book 2011, la più attenta e accurata analisi dell’industria nautica mondiale. E ha decretato la leadership assoluta del Gruppo nella produzione di yacht di lusso di dimensione superiore ai 24 metri, pubblicata dalla testata nautica “Showboats International”. Giunta alla 18° edizione, questa classifica, redatta ogni anno negli USA dall’autorevole rivista, riporta la lista di tutti gli yacht in costruzione dal 1° settembre nei cantieri di tutto il mondo e di lunghezza pari o superiore agli 80 piedi. Il Gruppo guidato da Norberto Ferretti a quella data può vantare un portafoglio ordini di ben 76 imbarcazioni, della lunghezza media di 104 piedi, ripartiti tra i brand. www.ferrettigroup.com

Loccioni insiste sulle tecnologie green.

Ancona - Il gruppo marchigiano ha presentato, alla 14° edizione di Ecomondo a Rimini, Loccioni Energy Technologies, nuova area del Gruppo dedicata alle tecnologie green. Grazie all’esperienza maturata nella Leaf Community, prima comunità sostenibile in Italia, Loccioni entra con maggior forza in questo strategico campo. Lo strumento è il Leaf Meter, navigatore di vita quotidiano, che fornisce in tempo reale l’impronta ecologica di un edificio. Il Leaf Meter è stato selezionato nel 2009 dalla Collezione Farnesina Design. www.loccioni.com

Reno Sistemi cresce nel mondo del software.Bologna - Una fusione che farà parlare di sé nel mondo del software gestionale. Reno Sistemi srl, tra i più importanti partner di Microsoft Dynamics in Europa, si fonde con MHT, altra realtà italiana che opera nel settore. MHT&Reno, con oltre 200 risorse dedicate al 100% a Microsoft Dynamics e più di 250 clienti tra ERP e CRM, diventa struttura leader in Italia per l’implementazione della suite di soluzioni gestionali Microsoft Dynamics, AX, NAV e CRM, coprendo la penisola con le sue 12 sedi di Milano, Roma, Treviso, Bologna,

Brescia, Padova, Prato, Teramo, Matera, Udine, Venezia e Catania. “Abbiamo messo a segno un altro colpo vincente - sottolinea l’AD di Reno Sistemi, il riminese Nicola Vicini. Dopo aver portato nel 2009 l’azienda ai vertici di Microsoft con l’ottenimento del riconoscimento President’s Club Members for Microsoft Dynamics, oggi, grazie alla fusione con MHT, altra grandissima eccellenza italiana, abbiamo ottenuto il premio più ambito nell’universo Microsoft, entrando nell’Inner Circle, l’olimpo dei migliori del mondo dove accedono solo l’1% delle decine di migliaia di imprese che fanno il nostro mestiere.” L’azienda, con sede a Casalecchio di Reno, è leader nelle soluzioni gestionali Microsoft Dynamics e opera dal 1981 come System Integrator presso aziende medio-grandi e PMI, col suo team di oltre 100 consulenti certificati. Dal ’98 è tra i primi Microsoft Business Solution Partner in Italia su oltre 180 esistenti. Oltre alla “casa madre” bolognese ha sedi a Roma, Milano, Brescia, Prato e Matera. www.renosistemi.it (A.M.)

PARTNERSHIP LAMBORGHINI-CALLAWAY.Parigi - L’edizione 2010 del Salone dell’auto è stata l’occasione per presentare la “alleanza” tra i reparti Ricerca e Sviluppo della casa bolognese e il più importante produttore di attrezzatura per il golf. Una partnership unica nel suo genere per sviluppare nuove tecnologie e materiali

innovativi per migliorare i prodotti di entrambe le aziende. A Parigi è stato presentato il nuovo materiale Forged Composite, dai rispettivi presidenti e AD, Stephen Winkelmann (Lamborghini) e Gorge Fellows (Callaway). www.lamborghini.com

Page 9: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Accenti / 9

Accenti

Cersaie 2010: i numeri.

Bologna - 1.012 espositori, da 33 Paesi. 83.286 presenze, il linea col 2009, ma con una crescita del 7,9% dei visitatori esteri (24.960 unità). La 28ª edizione del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, ha chiuso a inizio ottobre con numeri importanti che confermano la tenuta di espositori e visitatori, e soprattutto la centralità e la rilevanza internazionale di Cersaie. Tanti gli eventi che hanno direttamente coinvolto Bologna e il territorio emliano-romagnolo nel complesso. Appuntamento al 2011, dal 20 al 24 settembre. www.cersaie.it

Rabboni ai vertici di Arepo.

Bruxelles - L’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, è stato nominato presidente dell’associazione che riunisce le Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti Dop e Igp. Rabboni rimarrà in carica tre anni. Arepo riunisce ben 30 regioni europee che rappresentano 356 prodotti Dop e Igp. Di questi 211 sono italiani e 33 emiliano-romagnoli.

Concluso il Dinghy 2010.

Massaciuccoli - Si è concluso a metà ottobre, al Circolo Vela Artiglio sul lago di Massaciuccoli, il nono Trofeo Nazionale 12’ Dinghy Classico - Swiss & Global Cup, vinto da Italo Bertacca che si è aggiudicato, oltre al Trofeo, anche la Coppa Ernesto Riva. Al vincitore finale la lanterna in ottone mentre ai vincitori delle tappe, le caviglie firmate Riccardo Barthel Yachting. Con la tappa toscana, si è concluso l’appuntamento 2010 per gli amanti della vela con la piccola storica deriva in legno (il dinghy è nato nel 1913 su progetto di George Cockshott), che da marzo a ottobre ha percorso la Penisola. Un percorso che ha toccato anche la costa romagnola, facendo tappa a Riccione. Nel corso della giornata della finale è stato presentato anche il libro Il Dinghy 12’ Classico Italiano. www.dinghyclassico.it (C.V.)

COLTORTI SBARCA A MIAMI.Miami - Dalle Marche agli States: Coltorti debutta a Miami col primo store internazionale e ribadisce il suo impegno per l’arte contemporanea aprendo le porte all’estetica “Post-pop”. Il negozio si trova all’interno dell’avveniristico centro 11 11 di Lincoln Road: oltre 300 mq di superficie espositiva, firmati da Massimo Prestini e Lars Duelffer e ispirati alla dinamicità

esplosiva del futurista Filippo Tommaso Marinetti, accolgono il top della produzione italiana. In occasione dell’Art Basel Miami Beach, la giovane inglese Helen Marten, ha esposto il 3 dicembre proprio da Coltorti The last Spasm of Etiquette e All the single ladies. Un link con l’arte contemporanea a cui l’azienda di Jesi non è nuova. www.boutiquecoltorti.it

“Una serata futurista” con Porsche Italia.Bologna - Porsche Italia e il Futurismo si sono incontrati in occasione dello spettacolo teatrale “Una serata futurista” andato in scena a inizio ottobre al Teatro San Martino. Protagonista l’attore, nonché assessore alla Cultura di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, che ha citato alcuni passi dell’opera “Manifesti Futuristi”, ad opera di Filippo

Tommaso Martinetti, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Carlo Carrà e Giacomo Balla. Per l’occasione è stata esposta all’esterno del Teatro la Porsche 996 Cleto Munari, esempio di body art su strada, realizzata grazie all’intervento di Mimmo Paladino, Cesar Pelli, Ettore Sottsass e Alessandro Mendini.

Page 10: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

10 / Accenti

Accenti

“Che Marche!”, nuovo magazine.Ancona - Una nuova rivista che esalta le bellezze delle Marche, rivolto a lettori-viaggiatori, per 100 pagine di storia, arte, cultura ed enogastronomia. È stato presentato a fine luglio dall’editore Ludovico Scortichini in collaborazione con l’assessore al Turismo regionale Serenella Moroder e della provincia di Ancona Carlo Pesaresi. Semestrale, in italiano e inglese, è distribuito alle fiere di settore, uffici informazioni,

musei, hotel di lusso, centri a grande flusso turistico, outlet, porto e aeroporto. “Un giornale innovativo per promuovere le Marche turistiche - ha detto Scortichini - e intercettare nuovi segmenti interessati al territorio.” Pagine da assaporare, stropicciare, vivere e conservare, articoli scritti da un team selezionato, esperto in turismo, comunicazione, stampa, enogastronomia e stile. (I.T.)

Baldinini: un successo lungo un secolo.San Mauro Pascoli - Cento anni di storia per il noto calzaturificio, che sta per tagliare uno storico nastro. Gimmi Baldinini, terza generazione in azienda, ha avviato negli anni ’70 l’ambizioso progetto di espansione, che ha portato il marchio sullo scenario internazionale e in particolare sul mercato russo. Il prodotto è eccellente e il mercato lo conferma: di ritorno dalla fiera Micam, le proiezioni di vendita per il 2010 segnano

Morini Cars All Night Long.Bologna - Morini Cars di San Lazzaro ha festeggiato l’ampliamento dello showroom e l’arrivo di New Nissan Juke, il nuovo crossover compatto. Una vettura dallo stile inconfondibile, sportivo e dinamico. Gli stessi ingredienti che sono stati scelti per la festa che ha accompagnato il lancio della sede Morini Cars, ultima nata del gruppo di cui Sergio Morini è presidente e che, con diverse strutture sul territorio bolognese, rappresenta i migliori marchi giapponesi, da Honda a Lexus, da Daihatsu a Nissan. (V.T.)

un +30% circa rispetto all’anno precedente. La formula magica? Per Gimmi “il segreto è fare quello che gli altri non hanno ancora pensato, sorprendere sempre, dare vita a creazioni affascinanti.” A coronare il momento d’oro è arrivato anche il nuovo headquarter milanese: lo showroom in un prestigioso palazzo d’epoca di via Bigli, nell’elegante cornice del quadrilatero della moda. www.baldinini.it (V.D.S.)

Il nuovo spazio “firmato” Fabrizio Cocchi.

Bologna - La nuova “casa” di Fabrizio Cocchi fa volare l’immaginazione verso loft newyorkesi, appartamenti nel cuore di Londra. Si respira un’atmosfera internazionale, tocchi moderni, oggetti decò, grandi fotografie, colori avvolgenti. Affacciarsi sul piccolo giardino interno, sembra quasi inusuale, ci si aspetterebbe una grande vetrata su Central Park o sulle eleganti strade di Belgravia. Invece siamo in Via Castiglione, a Bologna, nel nuovo spazio “firmato” Fabrizio Cocchi. (V.T.)

OltremateriaLab: pensare l’avanguardia.

San Giovanni in Marignano - È nato un nuovo laboratorio sperimentale per professionisti e amanti della cultura, del design, dell’architettura. OltremateriaLab a San Giovanni in Marignano (RN) è un invito a esprimere la creatività e un contenitore dove promuovere ricerca e sperimentazione progettuale, trovare soluzioni, tendenze, materiali e tecniche innovative per l’architettura e l’eco design. Lo spazio, nato grazie al contributo di Centro della Ceramica, Oltremateria, Emmequadro, Progetto Hammam, Termovetro e DavideContiDesign, permette ai visitatori di entrare in contatto diretto con il mondo del design e ospiterà workshop, incontri, corsi, eventi e conferenze, in linea con lo spirito del progetto. www.oltremateria.it (V.D.S.)

Page 11: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Vanity Fair2010 SpecialEditionPer Natale abbiamo immaginatodi fare un gesto speciale.

Offrire un concreto aiuto a UNICEFper sostenere il progetto“Scuole per l’Africa” in Mozambico.

Per questo abbiamo realizzatouna poltrona Vanity Fairspeciale a tiratura limitata:300 pezzi unici, ciascuno con unaparte di donazione all'UNICEF,che legheranno per semprela bellezza all’istruzionedei bambini in Africa.

for

C’è un filo che unisce bellezza e solidarietà

Via Bertini 90 Forlì Tel. 0543 724163 Fax 0543 801739 [email protected]

Unicefnonraccom

anda

inparticolarenessun

prodottoeservizio.

Page 12: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Accenti

12 / Accenti

Eat it Easy, Eat it Chic.

Assisi -È nato, nel pieno centro della città, un locale che coniuga piatti e ingredienti di alta cucina a una consumazione rapida e dai prezzi convenienti. Crudità di pesce e carne, ma anche prodotti di piccole realtà locali, il tutto unito a un’innovativa dimensione di degustazione, dall’animo chic & cheap. I prodotti si possono mangiare al banco, nello splendido scenario di uno fra i più affascinanti scorci bolognesi, o gustare a casa con calma, grazie a kit realizzati appositamente, sempre all’insegna della qualità. La Gourmeria, aperto da Matì srl

“Essere” Lambrusco.

Levizzano Rangone - ““To Be Lambrusco” si è svolto nello splendido castello del paese in provincia di Modena, a metà ottobre. È il primo evento organizzato dal “Simposio dei Lambruschi”, che raggruppa otto aziende produttrici delle “bollicine rosse”. Molti i visitatori, amanti del vino o professionisti, che hanno degustato, oltre al Lambrusco, anche i numerosi prodotti del territorio quali Aceto Balsamico di Modena, Nocino e Aceto di mele. La cena di gala è stata preparata a “sei mani” da chef famosi: Massimo Bottura dell’Osteria La Francescana, Isa Mazzocchi della Ristorante Palta di Piacenza e Franco Aliberti di Vite di San Patrignano (RN).Momento clou della serata il concorso di cucina intitolato “Il Lambrusco cerca Moglie”, aperto ad appassionati e sommelier: vincitrice Vania Franceschelli, premiata per la ricetta “Cosce di pollo al Lambrusco con polenta”, giudicato il piatto con le materie prime più legate al territorio. L’evento, nato per promuovere il Lambrusco di alta qualità, avrà cadenza biennale.

Dal Nespoli… a Fellini.

Roma - In occasione dell’inaugurazione della mostra evento “Labirinto Fellini - Invenzioni di Dante Ferretti e Francesca Loschiavo/ Mostra La Grande Parata” (nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma) Poderi Dal Nespoli era presente con i propri vini, che sono stati degustati e apprezzati dai visitatori. Tra questi, il sindaco Gianni Alemanno, che ha apprezzato le proposte dell’azienda vinicola romagnola, guidata da Fabio Ravaioli. www.poderidalnespoli.com

Da Amerigo la sala Gino Pellegrini.Savigno - Ha inaugurato a fine giugno, dopo due anni di lavori, la sala al primo piano di Da Amerigo: realizzata dallo scenografo Gino Pellegrini, racconta le stagioni in un grande affresco, viste dall’occhio dell’artista veneto che da qualche anno vive a pochi chilometri dalla Trattoria. Una sala un po’ speciale, dove giocare a riconoscere, o scoprire, i tanti dettagli che Gino ha quasi nascosto nell’opera. www.amerigo1934.it

sotto il portico di via De’ Musei, è abbinato al Cafè Le Palais, anch’esso ristrutturato e rinnovato dalla nuova gestione, sempre Matì. (V.T.)

Sciare in Emilia Romagna.Modena - Presentate, all’ultima edizione di “Skipass”, le novità per la stagione 2010-2011 nelle 15 stazioni invernali della regione: sciate in notturna, snow park sempre più ricchi, orienteering sulla neve, escursioni in motoslitta, cupole riscaldate sopra gli impianti di risalita. Da dicembre ad aprile sull’Appennino da Piacenza alla Romagna si snoda una pista ideale di 300 km: tre le stazioni “regine”, il comprensorio del Cimone

(Mo), Corno alle Scale (Bo) e Cerreto (Re). Piccole, ma organizzate, anche le altre località sciistiche del territorio. Tra gli tanti appuntamenti in programma il campionato europeo di Sleddog a Fanano dal 3 al 5 marzo ed eventi nazionali come il Criterium dei Parlamentari italiani (dal 28 al 30 gennaio a Sestola). Invariati restano i prezzi rispetto alla scorsa stagione. www.appenninobianco.it

Razzoli e Briko.Modena - Durante l’edizione 2010 di Skipass è stata ufficializzata la partnership tra Giuliano Razzoli e Briko: l’oro olimpico di slalom speciale a Vancouver da quest’anno è rientrato a far parte della scuderia Briko, indossando i caschi nelle gare di Coppa del Mondo. “Sono davvero entusiasta - ha ammesso il campione reggiano - Briko annovera nella sua storia grandi campioni.”

Page 13: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente. Da 34.990 euro*. Classe GLK si rinnova, nella versione PREMIUM, con un design potente firmato AMG. Bixeno, Led, cerchi AMG da 20”, interni sportivi in pelle ecologica e Parktronic di serie. Nella versione SPORT sorprende per dinamismo ed eleganza, con cerchi da 19” e Sport Package. Nuova GLK 200 CDI BlueEFFICIENCY 2WD da 143 CV. Benvenuti nel futuro.

Consumo combinato (l/100km): da 5,8 (GLK 200 CDI BlueEFFICIENCY 2WD) a 10,8 (GLK 350 4MATIC). Emissioni CO2 (g/km): da 153

(GLK 200 CDI BlueEFFICIENCY 2WD) a 251 (GLK 350 4MATIC). *Prezzo riferito alla versione GLK 200 CDI BlueEFFICIENCY 2WD SPORT

(chiavi in mano, IPT esclusa). La vettura raffigurata è una Classe GLK PREMIUM.

Mer

cede

s-Be

nz è

un

mar

chio

Dai

mle

r.

Forlì, Via Ravegnana 407tel. 0543 811011

Imola, Via Pola 23tel. 0542 691911www.destefani.net

Ravenna, Via Dismano 2tel. 0544 479611

Page 14: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

PAOLO BARONCIANImotori... sul green.testo Veronica Tarabella - foto Laura De Paoli

Rileggendo la storia di Paolo Baronciani, marchigiano, classe 1940, viene da pensare che sarebbe stato più appropriato dedicargli una rubrica inerente il suo mondo, un mondo maschile, affascinante, all’insegna dell’amore per le moto, della velocità e dell’impegno nel settore automobilistico. E invece no… nonostante il Gruppo Diba sia il più grande del settore automotive nelle Marche, concessiona-rio di Bmw, Mini, Mercedes, Smart, FIAT Lancia, Alfa Romeo, Nissan, Chrysler, Dodge, Jeep, Abarth e, da gennaio prossimo, anche Toyota, e sia tra i primi 18 dealer in Italia per fatturato, Paolo Baronciani, 30 anni di attività alle spalle, ha scelto di parlare della sua grande passione per il golf.Due mondi molto diversi, motori e green… ho sempre creduto fossero passioni antitetiche, una molto adrenalinica, veloce, l’altra più contemplativa, riflessiva; invece, evidentemente no…“Sono molto diversi sicuramente, ma non incompatibili. Io sono sempre stato un grande sportivo: sci, regate, ma la mia grande passione è e sarà sempre la motocicletta. Con la mia Motobi Benelli ho vinto due Campionati Italiani, grandi anni… ma il tempo passa, si scoprono nuovi interessi, si hanno altre priorità.”Il golf quando è entrato nella sua vita?“12 anni fa, per caso… i miei amici giocavano, mi hanno regalato sacca e mazze, ho provato, non ho più smesso. È uno sport divertente, ti permette di stare in coppia o in gruppo, è aggregante.”Quindi golf anche in vacanza?

Ever Green/ 14

Ever Green

Page 15: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

“Assolutamente sì: ci sono campi bellissimi in luoghi incantati in Italia e all’estero. Quest’estate ero a Is Molas e presto vorrei andare a Verdura, in Sicilia… luoghi magici.”Un aneddoto riguardo alle sue esperienze sul green.“Mi trovavo a Marrakesch, ero sul tee di partenza con due francesi; la conversazione è inevitabile, ovviamente. Alla prima buca uno dei due mi ha detto che era concessionario Fiat, come me; alla seconda buca era concessionario Alfa Romeo, come me; alla terza era anche concessionario Lancia, come me. Ci siamo messi a ridere e oggi siamo ancora amici, ci incontriamo ai meeting organizzati dalla casa madre sempre con grande gioia. È un pregio del gioco del golf, si stringono amicizie, anche durature all’insegna del fairplay, in campo e fuori.”Il suo campo preferito?“Il Riviera Golf di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini. È aperto tutto l’anno, il green è perfetto, il Resort ha 32 camere disegnate da 32 architetti diversi, una bellissima Spa, la piscina, il centro congressi e un ristorante squisito dalla cucina raffinata. Grazie alla presenza costante di Paolo Gerani che ne segue la cura e lo sviluppo è sempre perfetto nei dettagli, divenendo location ideale di feste, matrimoni ed eventi di vario genere. Proprio per questa duplice natura attira ospiti da tutta Italia e dall’estero.”L’evento più importante in calendario che ricorda alla fine di questo anno?“A ottobre, un torneo Bmw, sponsorizzato da noi, quando si sono inaugurate le 18 buche!”

Il Riviera raddoppia a 18.

Le seconde nove buche da campionato portano la firma del famoso giocatore professionista, e architetto canadese,

Graham Cooke, e sono inaugurate a ottobre. Il Riviera Golf Resort di San

Giovanni in Marignano (RN), così, “raddoppia”: il club è un’oasi di quiete

e relax, dove una sapiente regia ha coniugato natura, ospitalità, sport e benessere. A pochi chilometri dalla

Riviera riminese, è un gioiello di design nel verde, frutto della creatività di

architetti, ingegneri, paesaggisti. Con 32 suites di design e centro benessere

Riviera Beauty. Il campo da golf, a totale manutenzione biologica, si sviluppa su un tracciato tecnico che segue i dolci pendii

nel massimo rispetto del paesaggio collinare della Valle del Conca.

www.rivieragolfresort.com

Nelle foto, Paolo Baronciani, imprenditore marchigiano alla guida del Gruppo Diba,

impegnato sul campo del Riviera Golf Resort di San Giovanni in Marignano (RN).

Ever Green

Ever Green/ 15

Page 16: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

16 / Pro Shop

Pro Shop

TRA GOLF E TURISMOtutti i Club dell’Emilia Romagna (ma non solo) in un unico volume.

Testo Francesca Renzi

Una guida sul golf, ma con un taglio innovativo: con questo spirito Mariavittoria Andrini, cu-ratrice dell’opera, ha realizzato 52 domeniche di golf in Emilia Romagna.La guida raccoglie i 23 Club della regione affiliati alla Federazione Italiana Golf e li descrive in maniera dettagliata: dalla mappa del campo, agli score, ai servizi offerti fino alle buche più belle, complete dei consigli di gioco fornite dai maestri del Club di riferimento.La vera novità, però, sta nell’accostamento golf-turismo, binomio che negli ultimi anni sta divenendo sempre più solido, come hanno con-fermato anche Maurizio De Vito Piscicelli, presidente di Emilia Romagna Golf, e Andrea Babbi, AD di APT Emilia Romagna, durante la presentazione ufficiale del libro, al Golf Club Bologna, il più longevo in regione, fondato nel

1959. Alla presentazione ufficiale sono intervenuti anche Gian Enrico Venturini di BPER, soste-nitore del progetto fin dalla fase embrionale, e Andrea Maggi, per la FIG. Lo stesso Maggi ha evi-denziato come il libro possa rivelarsi un ottimo alleato per gli accompagnatori, che possono trovare tra le sue pagine molti spunti turistici ed enogastronomici. Proprio su questo piano, APT Emilia Romagna utilizzerà la versione inglese del libro, 52 golf sundays in Emilia Romagna, per la promozione turistica nelle fiere internazionali.La guida, infatti, non è un prodotto specifico per il giocatore, ma anche per tutta la sua famiglia. Il golf offre lo spunto per scoprire il territorio che circonda il circolo, dal punto di vista artistico, culturale ed enogastronomico. Di fianco alle dettagliate pagine dedicate ai Club, si apre un ca-pitolo interamente riservato agli itinerari turistici nei dintorni, tra città d’arte, piccoli borghi, parchi naturali, stabilimenti termali, parchi divertimento. Come ultima novità, in chiusura di ogni capitolo, la curatrice ha dedicato particolare attenzione all’enogastronomia, indicando sia i piatti tradizionali e i ristoranti dove assaggiarli, sia i vini prodotti nel territorio e le cantine dove degustarli.52 domeniche di golf in Emilia Romagna si può acquistare nelle migliori librerie di tutta Italia e on line, sul sito www.52domenichedigolf.it

È in libreria 52 domeniche di golf in Emilia-Romagna, la nuova guida di Edizioni IN Magazine che accompagna alla scoperta dei Club della regione e agli itinerari turistici ed enogastronomici più interessanti nei dintorni dei green.

Una guida… multimediale.

Oltre alla guida cartacea, disponibile in italiano e inglese, Edizioni IN Magazine ha declinato la guida anche per web e iPhone. www.52domenichedigolf.it offre la possibilità di visualizzare la scheda completa di uno dei 23 Club descritti nel testo. Sempre aggiornato, il sito offre l’opportunità di ricevere informazioni e approfondimenti sul mondo del golf e, soprattutto, di conoscere news su eventi e tornei. In linea con le esigenze dei giocatori più tecnologici, è nato anche un applicativo che permette di sfogliare 52 domeniche di golf in Emilia Romagna dall’iPhone. Ogni scheda è adattata per una perfetta visualizzazione sullo schermo, e l’applicativo dà la possibilità di identificare il Club più vicino in ogni momento, con le indicazioni stradali per raggiungerlo.

Page 17: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 18: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Sette le tappe lungo le quali si è articolato il Trofeo inizia-

to a fine aprile: Golf Club Bologna, Matilde di Canossa di

Reggio Emilia, Le Pavoniere di Prato, l’Adriatic di Cervia, il

Conero nelle Marche per concludersi, come sempre, con

gara e finale, al Modena Golf e Country Club.

Anche in questa edizione l’evento golfistico, organizzato per

volere della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, si

è dimostrato, non solo efficace strumento per consolida-

re od instaurare proficue relazione con clienti e soci della

Banca, ma anche utile mezzo di promozione della pratica

golfistica.

La formula di gara prescelta, la classica stableford, era in-

fatti imperniata su due distinte classifiche: una denominata

AMICI e SOCI, che ha visto competere quanti, in qualche

modo, sono vicini alla Banca, e l’altra denominata INVITA-

TIONAL, che ha visto sfidarsi golfisti appartenenti ai vari

circoli, premiati in ragione dell’eccellenza del loro gioco.

Così è stato anche nella Finale del 24 ottobre scorso, coi

giocatori di casa a far la parte del leone.

18 / Special ADV

Special ADV

TROFEO GOLF BPER PRIVATE, FESTA FINALEDomenica 24 ottobre, presso il Modena Golf & Country Club, si è conclusa la decima edizione del Trofeo BPER Private.

Page 19: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Special ADV

Special ADV / 19

Nella Categoria INVITATIONAL, classifica a handicap, ha

primeggiato Isabella Torregiani con 39 punti, seguita

da Nicola Iaccheri con 35, a pari merito con Cristian

Brighi, portacolori dell’Adriatic Golf Club; primo lordo con

34 è risultato invece Nicola Iaccheri, il diciannovenne

promettente campioncino locale.

Nella Categoria AMICI e SOCI, in categoria 1 si è imposto

il noto imprenditore Gian Fedele Ferrari con 39, seguito

da tre golfisti classificatisi a pari merito con 36, Giorgio

Borelli, Francesca Moraldo e Giovanni Pollini, men-

tre in categoria 2 si sono piazzati ex aequo al primo posto

Enrico Spagnoli, Daniele Leonelli e Ombretta Ca-

vallo con 37.

BPER, Divisione Private

Le ultime edizioni del Trofeo BPER hanno mostrato, associato alla denominazione sociale della Banca, il termine PRIVATE. Con questa scelta la Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha inteso portare all’attenzione generale l’insieme di servizi finanziari e consulenziali personalizzati, che offre per la gestione del patrimonio del cliente. Per svolgere tale attività BPER si è dotata di una struttura organizzativa dedicata ed articolata: la Divisione Private. In essa sono presenti qualificate figure professionali, munite di solide competenze in ambito finanziario, ma che si candidano soprattutto ad assistere il cliente nella scelta delle migliori soluzioni finalizzate alla valorizzazione del patrimonio e, in definitiva, a garantire al cliente stesso la conservazione nel tempo del proprio stile di vita. Fra le numerose aree di attività dei Private Banker di BPER figurano, oltre all’assistenza negli investimenti finanziari, la protezione assicurativa, la consulenza immobiliare, la pianificazione successoria.

Page 20: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

20 / Blue Notes

Blue Notes

LORIS CAPIROSSIcampione… d’ecologia.testo Marco Giovenco

Page 21: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Blue Notes

Blue Notes / 21

“Non c’è dubbio, la propulsione ibrida. Il Mochi Craft Long Range 23 è quanto di più evoluto esista in nautica sotto il profilo del rispetto ambientale. Fin dall’inizio ho seguito con interesse l’intero processo costruttivo e sono andato diverse volte a Forlì dove ho avuto occasione di conoscere Norberto Ferretti, propugnatore di questa imbarcazione così innovativa. A bordo, poi, l’abitabilità è eccezionale e grazie all’ampia vetrata di poppa e alla luminosità del salotto ci si gode il mare a 360°. Il tutto nella massima sicurezza, visto che per mio figlio ho fatto installare cancelletti per limitare gli accessi alla plancia e un sistema di telecamere a circuito chiuso.”Spesso sei al timone: ci sono sensazioni in comune con l’ebbrezza della guida delle moto da gara?“Amo essere autonomo quando piloto il Long Range 23. Uno yacht che offre cinque plance di comando: un sogno per chi come me ama guidare! Oltre alla classica pilot house nel ponte superiore e alla plancia di comando sul flybridge, ho fatto aggiungere un comando a poppa – nel pozzetto - e due postazioni sul ponte superiore all’esterno sulle murate, per rendere più agevole le fasi di manovra.”Con la scelta di Long Range 23 a propulsione ibrida Zero Emission Mode hai voluto anche dare impulso alla tua anima ecologica. Un preciso messaggio per le generazioni future?“La tutela dell’ambiente è un tema che mi sta molto a cuore ed è particolarmente sentito an-che qui a Montecarlo. Io stesso, per esempio, faccio parte di Accobams, organizzazione per la

Pista e mare: le due grandi passioni di Loris Capirossi, classe ’73, romagnolo doc e tre vol-te Campione del Mondo di motociclismo. Ma quando scende dalla moto e sale sul suo Long Range 23 di Mochi Craft si trasforma. In un attimo quello yacht diventa il suo “buen retiro”.Vivere il mare: cosa significa per te, e vi-sti i mille impegni fra gare e allenamenti, quando e come riesci a viverlo?“Il fascino per il mare e le barche l’ho subito fin da ragazzino, anche se nessuno in famiglia mi ha trasmesso questa passione. Adoro vivere il mare nel modo più naturale possibile: corro da oltre 20 anni e quando sono in vacanza ho biso-gno di rilassarmi, entrare in un’altra dimensio-ne. Il Long Range 23 mi offre questa possibilità. E poi a bordo c’è spazio anche per una moto…”Cosa ti ha conquistato di questo yacht?

conservazione della biodiversità marina. Il si-stema Zero Emission Mode unisce l’affidabilità del sistema propulsivo diesel tradizionale alla possibilità di navigare a emissioni zero grazie a due motori elettrici sincroni. Motori alimen-tati da un banco di batterie agli ioni di litio, la tecnologia oggi più avanzata. Con le cinque diverse modalità propulsive del brevetto del Gruppo Ferretti, questa barca ha ottenuto dal Rina la certificazione Green Star Clear Energy e Clean Propulsion, il più severo standard di certificazione ambientale applicabile a un’im-barcazione da diporto. Per me significa so-prattutto avere la possibilità di sostare molte ore in una baia mantenendo attive tutte le funzionalità di bordo, in assoluto silenzio, a contatto con la natura e senza inquinare, nem-meno acusticamente.”

Loris Capirossi a bordo del suo Long Range 23, a cui ha dato come nome il numero che da sempre porta sulla livrea della sua moto. Sotto, con Norberto Ferretti e il direttore generale del Monaco Yacht Club, Bernard D’Alessandri.

Page 22: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

22 / Blue Notes

Blue Notes

Aquariva by Marc Newson nel Principato.

Monaco - Riva e Monaco Boat Service (MBS) hanno festeggiato l’anteprima europea di Aquariva by Marc Newson pochi giorni dopo l’anteprima mondiale alla Gagosian Gallery di New York. Il progetto, nato dalla partnership tra Riva, Officina Italiana Design e Marc Newson (edizione limitata di 22 unità), è stato presentato il 22 settembre nel corso di una serata di gala nello storico tunnel di MBS, presso il porto, alla presenza di Newson e sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Reale, la Principessa Carolina di Hannover. www.riva-yacht.com

MY CRN “BLUE EYES”.

ITAMA FORTY, LIMITED EDITION.

Genova - Un sogno da 60 metri, con cui CRN ha stupito i visitatori del 50° Salone Nautico, tra cui il ministro Altero Matteoli (nella foto), salito a bordo nei giorni della fiera. Il mega-yacht, il più grande presente nel capoluogo ligure, è in acciaio e alluminio, con profilo allungato e filante grazie alla progettazione sinergica tra CRN e lo Studio Zuccon International Project. Gli interni sono stati architettati dallo Studio Fabrizio Smania. Entrando a poppa sul ponte principale, in quello che normalmente è il salone, l’ospite è

Forlì - Tanta curiosità e successo per il limited edition Itama Forty, costruito in occasione del centesimo scafo del brand. È uno dei modelli storici della flotta Itama, simbolo di eleganza e stile Made in Italy, ideale per vivere il contatto diretto col mare. Il restyling intende ripercorrere le peculiarità dei primi modelli: gli interni in laccato bianco sono ripresentati favorendo un design

accolto da una biblioteca semicircolare al cui centro troneggia un pianoforte bianco a coda; il pavimento di parquet è coperto da tappeti antichi. Il foyer, che si attraversa procedendo verso prua, è decorato con madrepore, coralli e incisioni su marmo. A prua la cabina dell’armatore è preceduta da un ufficio privato in stile inglese. Una curiosità: il portellone di poppa del ponte inferiore si trasforma in una spiaggia-solarium di 70 mq, attrezzata con lettini e aree di svago. www.crn-yacht.com

ancor più pulito e luminoso. Nuovo anche il layout nel bagno, ruotato di 90° rispetto alla prima versione, migliorando ancor di più la fruibilità della doccia, mentre il piano cottura è proposto in Corian nero. Per l’Itama Forty numero 100 l’architetto Marco Casali ha ideato, in collaborazione con Brionvega, la Radio Cubo Itama Edition, anch’essa prodotta in numero limitato. www.itama.it

Ferretti Yatchs in Cina.

Forlì - Il brand storico del Gruppo continua la crescita in Cina. Ferretti

750 è stato premiato da “Robb Report China”, nella categoria best mid-size

yachts. A Shanghai Ferretti Yachts è stato insignito invece del premio per le migliori

espressioni del Made in Italy, durante l’evento organizzato da “Hurun Report”.

www.ferrettiyachts.com

Pershing, restyling e novità.

Genova - Le “Ferrari del mare” non hanno deluso le aspettative al Salone.

Due restyling della flotta, il P50.1 e il P58, e il ritorno in passerella di un grande

classico, il P64. Protagonista assoluto il 92’, white pearl che ha conquistato i

visitatori. www.pershing-yacht.com

Page 23: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

DUOMÈTRE À QUANTIÈME LUNAIRE. Calibro Jaeger-LeCoultre 381.Il concetto Dual-Wing, vera rivoluzione orologiera, si avvale di due meccanismi sincronizzati da un unico organo regolatore. La funzione brevettata di stop dei secondi foudroyante permette una rimessa all’ora precisa al sesto di secondo.

HAI MAI INDOSSATO UN VERO OROLOGIO ?

DUE CERVELLI. PRECISIONE ASSOLUTA.

Forlì : Piazza Saffi, 49 - Tel. 0543 24026

������������ ����������������������

�����������

Page 24: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

24 / Creative Papers

Creative Papers

a cura di Sabrina Marin

CHARDIN. IL PITTORE DEL SILENZIOla prima mostra a lui dedicata, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

“Noi usiamo i colori ma quello con cui dipingiamo è il sentimento”. Con queste parole Jean-Baptiste Siméon Chardin (1699-1779), contrapponendosi alle regole accademiche allora in voga, amava descrivere il suo modo di fare arte e la sua poetica.A questo grande protagonista dell’arte del Settecento, uno dei più straordinari pittori di tutti i tempi, Palazzo dei Diamanti di Ferrara dedica fino al 23 gennaio 2011 la prima mostra mai consacrata all’artista nel nostro Paese.Chardin è l’artista francese che ha avuto maggior influenza sulla pittura moderna. L’aver elevato gli oggetti d’uso quotidiano e i gesti delle persone comuni a materia di rappresentazione

J.B.Chardin, Bolle di sapone, 1733-34 (?), olio su tela. Washington, National Gallery of Art.

artistica ne fa il vero erede di Vermeer e, al contempo, il punto di riferimento per artisti del calibro di Cézanne, Matisse, Braque e Morandi. Ma Chardin non è solo uno dei più influenti artisti del XVIII secolo, è anche uno dei più originali. Egli, infatti, rifiuta sin da giovanissimo i percorsi didattici accademici ed è uno dei pochi a non aver mai effettuato il viaggio in Italia. La scelta del genere della natura morta, apparentemente minore, non ne vincola il successo e Chardin s’impone presto sulla competitiva scena parigina. Nel corso dei decenni successivi, egli estende la propria ricerca anche alla figura umana, effigiata perlopiù in ambienti domestici e nello svolgimento di semplici mansioni quotidiane, in scene in cui i ceti più umili sono associati ai rampolli della borghesia francese. Nascono così capolavori come Il garzone d’osteria, la Vivandiera, ai quali si affiancano le toccanti raffigurazioni delle attività ricreative dei giovani come le Bolle di sapone. La rassegna spazia così dalle nature morte giovanili alle scene di genere della prima maturità, fino al ritorno agli oggetti degli anni Cinquanta e agli straordinari capolavori dell’ultimo periodo. Un appuntamento imperdibile e che aspira a far scoprire, al pubblico italiano, un artista che Vincent Van Gogh riteneva “grande come Rembrandt”. www.palazzodiamanti.it

Rimini: Caravaggio e il ’600 a Castel Sismondo.

Nel 2010 si compiono i 400 anni dalla morte di Caravaggio: Castel Sismondo di Rimini ospita fino al 27 marzo 2011 la mostra Caravaggio e altri pittori del Seicento. Capolavori dal Wadsworth Atheneum di Hartford. Una selezione di quindici dipinti, tutti di grande formato, da quel nucleo così importante che nel più antico museo americano è dedicato al XVII secolo. Naturalmente originando da quel capolavoro che è L’estasi di San Francesco di Caravaggio (nella foto), primissimo quadro di soggetto religioso dipinto dall’artista attorno al 1594. Attorno a questo, opere insigni di autori che da Caravaggio hanno tratto esempio: Cigoli, Gentileschi, Strozzi fino a Ribera e Van Dyck. Nello stesso periodo (e sede), si svolge anche la mostra Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon. www.lineadombra.it

Page 25: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 26: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

26 / Fashionable

Fashionable

ISKOl’evoluzione di un Quality Ingredient Brand.Testo Valeria Del Sordo - Foto Amanda Alessandrini

L’azienda turca Isko, leader nella produzione di denim ha aperto, lo scorso maggio, un originale showroom a San Benedetto del Tronto. Essere leader mondiale del tessuto che più di tutti ha influito sulla storia della moda e ha accompagnato culture e controculture di ogni genere (dai western al rock’n’roll fino al movimento hippie), reinventandosi e riadattandosi alla modernità, fino a diven-tare, sopra ogni cosa, un simbolo dell’ultimo secolo, non è certo casuale. E se mai nessun tessuto è riuscito a diffondersi così in fretta come il denim, si può dire che nessun denim lo abbia fatto così globalmente come il denim Isko.E proprio “Denim Born in Isko” è il claim della campagna di comunicazione dell’azienda turca parte del gruppo Sanko, che, con la più alta capacità produttiva al mondo, copre un terzo della produzione totale europea. Con una presenza capillare in tutto il globo, Isko anche in Italia gioca, sempre più, “in casa”, soprattutto dopo che, il 28 maggio scorso, ha aperto lo showroom Iskoteca. Non si pensi a un normale punto vendita, anzi: in questo spazio concettuale, di 360 mq, non si vende niente. Le aree sono due: il piano superiore adibito a centro di ricerca e innovazione, e quello inferiore dedicato all’archivio storico delle collezioni Isko degli ultimi 25 anni, circa 5500 capi. “Il denim, come la moda in generale, è ciclico - spiega Marco Lucietti, Global Brand Manager di Isko - e questa immensa ‘biblioteca’ offre un servizio completo a tutti gli operatori del settore, che possono così risalire a quello che cercano.” Non secondaria la logica dello spazio: “Abbiamo voluto creare un punto d’incontro per la filiera del jeans, non a caso in posizione strategica nel distretto italiano

Sopra e a destra, in alto, due scorci del nuovo showroom marchigiano. A destra, in basso, alcuni dei responsabili dell’azienda turca: da sinistra, Hamit Yenici, R&D Manager, Fatih Konukoglu, CEO Isko, Moreno De Angelis, Product Development Manager, Agostino Parati, AD Isko Italia, Mehmet Akgunlu, Global Sales Manager.

Page 27: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

A Senigallia la festa per il nuovo spazio.

Dopo l’apertura del concept showroom italiano, Isko ha festeggiato con una serata indimenticabile, alla Rotonda sul Mare di Senigallia, con oltre 300 collaboratori e operatori del settore, provenienti da tutta Italia. Il party, organizzato dalla agenzia di comunicazione Menabò (www.menabo.com) di Forlì, con la presenza sul palco di Paolo Cevoli, ha rappresentato non solo un momento di svago, ma anche “un’azione concreta da veri leader di settore”, come la definisce Lucietti. “Il denim è una community - continua - e questi strumenti di marketing operativo creano un clima di fiducia e un mood positivo, diventando per noi motivo di vanto. Un ringraziamento particolare va a Menabò, che da tre anni a questa parte ci regala serate perfette.”

del denim, di cui l’azienda riconosce l’altissimo valore: infatti lo showroom è uno spazio di proprietà, con cui abbiamo voluto investire sulla zona e iniettare fiducia al settore in un periodo difficile.”Lo showroom è quindi un plus fondamentale rispetto ai concorrenti, dettato dal “vero amore per il prodotto”. Un prodotto che Isko, azienda integrata, dalla filatura al finissaggio, crea per molti dei più importanti marchi mondiali di jeans, lanciando circa 140 modelli diversi a stagione e coprendo la fascia alta del mercato: Diesel, Prada, Fornarina, Armani e tanti altri. Il 2010 è stato coro-nato da diverse soddisfazioni. Qualche esempio? Diesel, per la prima volta, ha affiancato il nome di un produttore al proprio marchio: è “DieselTurboDenim” la linea con la dicitura TurboTech is powered by Isko (brevettando la tecnologia “TurboTech”, che dona al jeans un aspetto vissuto anche dopo pochi lavaggi, Isko ha lanciato il neo vintage). Ma “TurboTech” non è l’unico successo: un secondo brevetto mondiale, ottenuto in agosto, riguarda “Jeggings”, il denim elasticizzato superleggero da donna (che veste come una seconda pelle e scolpisce le forme) sempre più richiesto dal mercato. Infine “Recall in Shape”: un’esclusiva tecnologia di filatura, brevettata anch’essa, che assicura massimo recupero della forma e perfetta vestibilità del tessuto. Ricerca e sviluppo, vocazione in-ternazionale, qualità certificata ed enorme capacità produttiva sono quindi le fondamenta su cui Isko poggia la propria attività e che gli permettono di accettare sempre nuovo sfide, contribuendo a reinventare il concetto di jeans nel XXI secolo, proprio come ogni decennio del XX ne produsse la propria interpretazione, svincolandolo, alla fine, dalle origini e rendendolo, quindi, immortale.

Fashionable

Fashionable / 27

Page 28: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 29: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Gourmandise / 29

Gourmandise

Era la vestis cenatoria (di seta o di cotone) l’abito fine e leggero indossato dagli antichi romani per la cena. Garantiva comodità per concentrarsi sul cibo, ma era anche adatto alla serata. Molti contemporanei, invece, sostenendo d’essere a proprio agio, s’attovagliano mal vestiti, in spregio a luoghi e consuetudini. E proni al cuoco di turno, ingurgitano cibi calorici da scrite-

Testo Pier Antonio Bonvicini

Gualtiero Marchesi, il grande maestro della ristorazione italiana, ha compiuto ottant’anni. Così anche noi lo ricordiamo, consigliandovi quattro locali dove conta più l’essere che l’apparire, come da lui. Gratificherete il palato e la vanità degli occhi, riflettendo e curiosando.

OMAGGIO A MARCHESItra Emilia e Romagna, quattro tavole di solida fama, lontano dalla città.

riati menù. Dimenticando anche, per dirla con Canetti, che ognuno dovrebbe guardarsi mentre mangia. Per ripartire, l’esperienza regina è all’Albereta, ad Erbusco, da Gualtiero Marchesi, che anche noi festeggiamo nel suo ottantesimo compleanno. O nel più recente Marchesino, a Milano, in piazza della Scala. Prima però farete bene a leggere Marchesi si nasce, appassionante storia della vita del grande chef, padre della moderna cucina italiana. Che tra l’altro ci ricorda, attraverso Ippocrate, che è la preparazione dei cibi a renderli sani, predisponendoli alla dige-stione. E che la cucina è bontà, ma innanzi tutto salute. Rimanendo invece tra l’Emilia e la Romagna, quattro tavole moderne che, come quella di Marchesi, contano più per l’essere che per l’apparire. A Piacenza, in via Verdi 16, l’Antica Osteria del Teatro, in centro città. In un ambiente d’epoca, restaurato nel 1977, lo chef-patron Filippo Chiappini Dattilo, allievo di George Cogny, vi proporrà piatti creativi e tradizionali. Tra soffitti a cassettoni, arredi ricercati e parquet al pavimento. Da non perdere, tra l’altro, i tortelli dei Farnese con burro e salvia e la lepre royale con pera dolce e forte al profumo di cacao. Ampia carta dei vini con 1300 etichette e lista dei distillati. Ora, alla Locanda Solarola di Castel Guelfo, in via Santa Croce 5, a una trentina di chilome-tri da Bologna. Percorrendo l’A14, uscirete a Castel San Pietro, piegando a destra per Medicina. In una residenza di campagna dei primi del ’900, che dispone anche di eleganti camere, sarete accolti da Gherardo e Francesca Casini. In sala atmosfere rustico-provenzali, luci soffuse,

A sinistra, Filippo Chiappini Dattilo, chef-patron dell’Antica Osteria del Teatro di Piacenza. A destra, una delle sale della Locanda Solarola, a Castel Guelfo (BO).

Page 30: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

30 / Gourmandise

Gourmandise

mobili antichi, tappeti persiani e grande raffinatezza ai tavoli. In cucina, lo chef Riccardo Facchini, impegnato a dar valore al territorio. Quindi, ricercate materie prime, spunti creativi e presentazioni rivolte al presente. Che potranno essere accompagnate da ragguardevoli vini. Volendo arrivare a Longiano, sulle colline romagnole, apprezzerete Shakti restaurant. Nelle vicinanze del Teatro Petrella, in via Borgo Fausto 13. Nulla è lasciato al caso in questo ambiente modernamente caldo e confortevole. Avvolgenti colori, raffinati arredi e tracce di passato lo rendono esclusivo. Tra le proposte di Francesco Fichera, raviolone di tonno al coltello in salsa di cozze, pecorino romano e rosmarino; petto d’anatra confit, tortino di verza cinese scottata, germogli e profumo di peperoni; filetto di maiale, caponatina e riduzione ai peperoni; tiramisù con croccante alle nocciole. Infine a Rimini, sul lungomare Murri (bagno 54), all’I-Fame, ristorante del 5 stelle I-Suite, con rilassanti tinte bianche e verdi. Qui Daniele Succi, altro nome noto della ristorazione, ha messo a punto una cucina fresca e leggera, tra mare e terra, con piatti innovativi e moderne tecniche di preparazione. Dal menù: gazpacho freddo con crostini di pane e mazzancolle dell’A-driatico, tempura di ostriche e verdure con gomasio e agrodolce. Adeguati vini e squisito caffè per concludere. Scriveva Billy Wilder: non ho bevuto vino e non ho mangiato piatti appetitosi per una settimana. In sette giorni ho perso esattamente sette giorni di vita. Se anche per voi è così, questo viaggio vi accontenterà.

Novità dalla Riviera.

Ha riaperto, completamente rinnovato, il Nettuno, stabilimento circolare in

stile decò e bagno storico della Riviera. Costruito nel 1933, ora è bar, ristorante e

terrazza lounge. Per una cena di pesce sui 40-50 euro, bevande escluse. Lungomare

di Rimini, p.le J.F. Kennedy.

Tradizione con passione.

Per gli amanti del genere, la ghiotta occasione la dà a Bologna il Ristorante “C’era una volta” dell’Hotel Roma, in via D’Azeglio 9. Vera cucina bolognese di

tradizione, con ottimo rapporto qualità-prezzo e adeguati vini da abbinare ai

pasti. Mai di domenica.

San Marino a tavola.

Un buon indirizzo, all’ora di pranzo, è il Ristorante Planet Lounge di Dogana. Ad accogliervi, e a indirizzare la cucina,

curata dal nipote, l’appassionata e competente patronne Donatella Depaoli. Ogni giorno piatti diversi e ben eseguiti,

secondo stagione. Via A. Giangi 13.

A fianco, Francesco Fichera, titolare del ristorante Shakti di Longiano (FC). Sotto,

Daniele Succi chef del ristorante I-Fame, all’interno dell’hotel I-Suite di Rimini.

Ph Riccardo Gallini

Page 31: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Villa Rossi, 50 - 47012 Nespoli (FC) - Tel. 0543.989637 - Fax 0543.989247 - www.poderidalnespoli.com - [email protected]

L’azienda vitivinicola si conferma per il secondo anno consecutivo, riconquistando la giuria del Gambero Rosso e ottenendo il massimo punteggio assegnato dalla guida Vini d’Italia. Il Sangiovese di Romagna Superiore 2007 entra nuovamen-te a far parte dell’élite dei rossi ottenendo i “Tre bicchieri”: la giuria della “Bib-bia dei vini” è stata ammaliata dal rosso rubino brillante e dal profumo ampio e fruttato del “sangue di Giove”. Lo scorso 17 ottobre Fabio Ravaioli, vicepresiden-te dei Poderi dal Nespoli, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento che da sempre è sinonimo di eccellenza per i migliori vini d’Italia. La storica azienda, ubicata tra le dolci colline di Civitella di Romagna, continua così la sua tradizione di costante impegno e professionalità al servizio di un prodotto di qualità superlativa. “La conferma del premio - spiega Ravaioli - non è altro che la dimostrazione che la

nostra scelta di investire in ricerca, tecnologia e modernità d’azione, senza dimenticare i valori e le preziose esperienze accumulate in ottant’anni di storia, è stata vincente. Il riconoscimento ci spinge, ancora una volta, ad allargare i no-stri orizzonti, puntando sempre più anche al mercato estero”. A Nespoli il Sangiovese nasce sotto l’occhio esperto di Celita Ravaioli, responsa-bile di cantina, e dell’enologo Scipione Giuliani per garantire un risultato straor-dinario. Il pluridecennale amore per il buon vino e l’attenzione per l’innova-zione, oltre alla storia, la tradizione e la cultura racchiuse da sempre nei prodotti di questa terra, sono i segreti del successo dell’azienda. Il risultato conferma ancora una volta la Romagna come terra di grandi valori e di passione per il vino.

Il Nespoli riconquista i “Tre bicchieri”

I vini dei Poderi dal Nespoli sono distribuiti in eclusiva per l’Emilia Romagna da Partesa Srl.

In foto: Fabio Ravaioli

Page 32: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Decantare

vitigno, senza necessariamente essere utiliz-zato come taglio per smorzare le spigolature del Sangiovese. Il suo naso è fragrante e ricor-da piccoli frutti rossi e dolci, accompagnati da una vena vanigliata che ne svela l’invecchia-mento in carati di rovere.Badia Raustignolo è un vino più maturo, il lustro trascorso tra invecchiamento in legno e in bottiglia ne mostra la complessità aro-matica. I frutti sotto spirito si miscelano alle spezie d’oriente e alle sensazioni legate alla terra, tipiche dell’autunno, come funghi porci-ni e bacche di ginepro. Il suo carattere, tipico del Sangiovese di collina (produttore è Emilio Placci, l’azienda è Il Pratello, la zona è quel-la di Modigliana), è austero e la possibilità di invecchiamento, legato allo sviluppo di profumi

Brisighella (prima collina faentina, provincia di Ravenna), è tardo pomeriggio; comincia ad im-brunire, il sole scompare dietro al Santuario del Monticino e la torre dell’orologio scandisce i suoi rintocchi. L’aria è umida ma pulita, si percepisce un’energia unica in questa cittadina, quella dei Cardinali, dell’olio Brisighello appena franto, dei primi tartufi accuratamente scovati. A semicer-chio, quasi a proteggere l’incantevole comune medioevale, tre rubini, nascosti nelle vicine colline: Errano di Faenza, Modigliana (in provincia di Forlì-Cesena) e Casale.Qui si trovano tre piccole realtà, che hanno sposato oltre alla vinificazione di qualità, un approc-cio rispettoso, eco-compatibile e più salutistico. Queste aziende sono tutte certificate biologiche e in alcuni casi si avvicinano alla biodinamica Steineriana la quale, più che una pratica di viticoltura in campo, diviene una filosofia di vita. La ricerca di equilibrio tra cosmo e terra con la vite al centro di questo filosofico disegno azzera qualsiasi tipo di trattamento in campo, sfrutta la conoscenza e la forza intrinseca degli esseri viventi per mantenerne l’armonia.Impavido di Paolo Francesconi, la prima delle nostre proposte, è un Merlot in purezza, come difficilmente si trovano in Romagna, capace di trasmettere buon corpo ed eleganza tipica di questo

Testo Federico Graziani

BIOLOGICO… DI ROMAGNAattorno a Brisighella, tre aziende che hanno sposato la qualità, e un approccio “eco”...

eterei, ne garantisce equilibrio e rotondità.Poggio Tura di Vigne dei Boschi, infine, è un Sangiovese di grande personalità. Il colore è terso, rubino appunto, non è sovraestratto a dover dimostrare qualcosa, è puro. Nella sua espressione aromatica si fondono frutti mai banali e spezie, e quel carattere vivo e vero che ci aspettiamo da un vino di queste zone. Finalmente anche la Romagna del bere sano e naturale si sta svegliando, con inedite proposte capaci di accattivare clienti e consumatori sia dentro che al di fuori dei confini territoriali. Finalmente. www.francesconipaolo.it; www.ilpratello.net

32 / Decantare

Page 33: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 34: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Dolomite

34 / Dolomite

Il cibo degli dei diventa protagonista, nel tempio della “Dolce Vita” invernale. Cortina D’Ampezzo, luogo d’elezione di amanti della montagna, appassionati di sci e personaggi famosi, dal 16 al 19 dicembre ospita Eurochocolate Ski. Versione invernale di Eurochocolate, dolce kermesse che ogni anno richiama a Perugia, in ottobre, un milione di visitatori, arriva sulle Dolomiti. “Per la prima volta - dichiara il sindaco Andrea Franceschi - Eurochocolate fa tappa in alta quota e adatta il suo format a una delle località più prestigiose d’Italia. Con Eurochocolate Ski si potrà gustare tutto il piacere energetico del cioccolato direttamente sulle piste da sci o scaldarsi in alta montagna con una fumante Hot Chocolate in tazza servita nei caratteristici chalet. Chi, invece, alle piste da sci preferisce le vie cittadine può dedicarsi a un originale quanto goloso ‘Dolce Slalom’ tra le tante proposte cioccolatiere direttamente in Corso Italia.”

Il mercatino di Natale.

Profumo di cannella e spezie, legno di montagna e vin brulè: dal 1° dicembre

si alza il sipario sul Mercatino di Natale. Lungo Corso Italia, fino al 31, si può

passeggiare tra colori, luci e addobbi delle caratteristiche casette di legno

che espongono oggetti di artigianato, giocattoli per bambini e prelibatezze

gastronomiche. Sotto il campanile circa 20 le casette che vendono prodotti fatti

a mano, ricami, bigiotteria, oggetti in legno, ceramiche, vetri decorati, pizzi

e candele multicolore. In serata occhi puntati sulla facciata del Palazzo Storico dell’ex Municipio: le 25 finestre coperte

rappresentano, come da tradizione, un vero e proprio calendario dell’Avvento,

un conto alla rovescia in attesa del Natale. Giorno dopo giorno le finestre si

accendono, svelando un’opera legata alla Natività.

Testo Veronica Tarabella

EUROCHOCOLATE SKICortina bianca, al latte o fondente? Il cibo degli dei sulle Dolomiti.

E visto che a Cortina d’Ampezzo si possono praticare tutti gli sport invernali, non manche-rà neanche l’originale “Curling al cioccolato”. Mostre a tema, laboratori didattici per bambini e corsi di degustazione per adulti, l’imperdibi-le area relax con trattamenti al cioccolato, il fornitissimo Chocomarket, ospitato all’interno dell’Audi Palace, dove troveranno spazio i mi-gliori cioccolati italiani e stranieri e tanti altri golosi appuntamenti per chi soggiorna a Corti-na nei giorni della kermesse, rendendo ancora più invitante la vacanza sulle nevi. “L’idea di realizzare un Eurochocolate sulle nevi - dichia-ra Eugenio Guarducci, presidente della celebre manifestazione - era un sogno che rincorreva-mo da tempo.” www.eurochocolate.com/it/cortina2010

Page 35: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Abbiamo incontrato Andrea Bocelli in due occasioni in questi mesi. La prima in estate, di ritorno da Singapore, per il 31° Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, che apriva la stagione 2010 con due ospiti eccezionali: Andrea e Massimo Moratti. Un incontro diverso, come diversa la location : Andrea ci ha parlato dei suoi impegni, dei silenzi che scandiscono la sua vita, di charity e… di calcio. Andrea, parlaci di te e dei tuoi prossimi appuntamenti.“Vedi, ascoltare un brano di musica significa soprattutto emozionarsi: si mettono in moto sen-sazioni che interessano i sensi e finiscono per trasformarsi in una mappa mentale che diventa parte di noi stessi. Emozioni che ricevo anche dai silenzi: infatti mi isolo, anche in casa, in Versilia, giornate intere; poi al mare, in inverno, quando la spiaggia è solo mia, cammino con i miei pensieri

e sento il mare: tutto è armonia. Penso che il silenzio sia nel mio DNA, è importante quanto la musica, un rifugio per riflettere, lavorare e concentrarsi prima di un’esibizione. Oggi si parla tanto di inquinamento ambientale e po-chissimo di quello acustico.”Non potevamo non chiedergli del “Teatro del Silenzio”, da lui fortemente voluto e che si svolge nella sua Lajatico. “L’anfite-atro è stato realizzato sfruttando un declivio con gradinate mobili. Nonostante il lavoro mi tenga lontano, sono legatissimo al mio paese: è abitato da solo 1.500 persone, e vederne ar-rivare oltre 25.000 per assistere al concerto è un’emozione. Una festa di colori, gioia e mu-sica.” Una festa che si è ripetuta lo scorso 25 luglio, con la quinta edizione che ha visto sul palco con Andrea, Zucchero e José Carreras.

Testo Cristina Vannuzzi

ANDREA BOCELLIascoltare un suono significa soprattutto emozionarsi.

Parlaci di Singapore.“Ero in Oriente in occasione dell’evento sponsorizzato da YLT Concert of Celebration, all’interno dei Singapore Botanic Gardens : ho avuto ovunque attestazioni di stima ma la delicatezza dell’Oriente mi ha commosso. Il Governo mi ha dedicato un’intera varietà della famiglia delle orchidacee.”E l’Inter?“La fede nerazzurra risale a quando ero bambino, con Angelo Moratti: sono passati tanti anni, dalla prima finale vinta, ma ero certo che Massimo ci avrebbe riportato la Champions! Quella sera della finale ero a Viareggio, in Piazza Mazzini con mio figlio e ho cantato, pianto, urlato…”Lo abbiamo poi incontrato il 30 settembre a Milano, dopo il concerto per Vivilduomo, per sostenere il restauro della guglia maggiore, a favore della Fondazione Francesca Rava partner del progetto, per la costruzione di una nuova casa orfanotrofio per i bambini di Haiti rimasti soli dopo il terremoto.Andrea, i tuoi prossimi impegni?“In Inghilterra e Irlanda. Ma torno in Versilia per le feste, a festeggiare il Natale con i ragazzi e Veronica.”E ci lascia, ancora increduli ed emozionati dal suo concerto dove lo hanno accompagnato i Fanciulli Cantori della Cappella Musicale del Duomo, in un cantico che ha avuto il potere, per un attimo, di avvicinarci a Dio.

Versiliana

Versiliana / 35

Page 36: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 37: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Leadership

Leadership / 37

Testo Ilaria Traditi

Tra Marche ed Emilia Romagna, alcune esperienze aziendali attente al rispetto per l’ambiente. Dagli investimenti in attrezzature ai materiali ecocompatibili, dalle energie rinnovabili a nuovi metodi di produzione alla filiera corta.

GIOVANI… ED ECOLOGICIcinque case histories in “verde” con i Giovani di Confindustria.

Sopra, da sinistra, Alessandro Sgrignoli della bolognese Novalux, Lucia Dignani, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, e Gianluca Mei di Neronote, azienda di Ancona.

ai nuovi requisiti di legge. Chi fa costruzioni esegue i tamponamenti delle abitazioni con isolanti a cappotto e lo stesso vale per chi produce infissi. È il mercato a richiederci un impegno sempre mag-giore su questo fronte.”Sempre nelle Marche, lo scorso 2 ottobre è stata presentata a Edilcentro, annuale salone delle Tecniche e Soluzioni Edilizie, la prima casa in classe Oro, prestigiosa certificazione di CasaClima che consente di identificare il consumo energetico di un edificio. La casa, costruita a Castelfidardo (AN) dalla Mengucci Costruzioni, coniuga risparmio, benessere abitativo e sostenibilità: necessita di solo 10 Kw/h per metro quadro l’anno, e di un litro di gasolio per ogni metro quadro. Altro case history interessante, anche se siamo ben lontani dal settore edilizio è quello di Neronote, azienda anconetana guidata dall’imprenditore Gianluca Mei, che permette di creare on-line una camicia su misura, 100% made in Italy e promette “la più vasta scelta di tessuti del web”. Al di là del taylor made e delle linee pregiate, quello che colpisce di Neronote è la sostenibilità dell’impresa che grazie all’attività di e-commerce permette l’accorciamento della filiera distributiva rendendo l’attività più ecologica della GDO, rispetto alla quale - secondo uno studio del Center for Energy and Climate Solutions del 2009 - ha un impatto inferiore del 40%. Non a caso il commercio elettronico continua a tenere, nonostante la crisi.Ma c’è anche chi, come Alessandro Sgrignoli della bolognese Novalux, ha puntato tutto sulle lampade. Sostenibili, si intende. In che modo? “Attraverso la gamma di prodotti denominati easy-

La rivoluzione green è ormai alle porte e i Giovani Imprenditori di Confindustria non vogliono certo farsi trovare impreparati. Anzi secondo loro è già iniziata da un pezzo, ecco perché sempre più spesso scelgono di investire in attrezzature e materiali eco-compatibili e a basso impatto, in energie rinnovabili e pulite, in nuovi metodi di produzione rispettosi dell’ambiente.“Siamo tutti impegnati su questo fronte, chi più chi meno - scioglie il ghiaccio Lucia Dignani, presidente dei “Giovani” di Macerata - c’è chi installa cogeneratori per l’autosufficienza energetica come ho fatto io, chi opta per il fotovoltaico e chi decide di adeguare i propri prodotti

Page 38: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

light - racconta - che utilizza lampade fluorescenti di nuova generazione con alimentazione elettronica. Il meccanismo è semplice: l’impiego di nuove sorgenti luminose con alimentatori elettronici consente un elevato risparmio energetico e un allungamento dei tempi di manutenzione, un minor numero di lampade da sostituire e quindi un minor smaltimento di rifiuti con conseguente beneficio per l’ambiente.” Elementare, no? Dalle lampade ai rifiuti: sì, perché la giovane Giorgia Iasoni, dell’azienda Ecologia Soluzione Ambiente di Bibbiano (RE) ha ideato con il suo staff “K-solar”, il primo compattatore che lavora con la forza del sole. “Sono davvero felice di poterlo mostrare a tutti i cittadini - ha dichiarato Giorgia alla sua presentazione - anche perché ha tantissimi vantaggi per le nostre città.” Eccone alcuni: risparmio di 20,5 kg di CO2 giornaliero, livello di emissioni acustiche di 75,4 db contro i 76,7 db con la gestione mediante i tradizionali cassonetti, tempo di un ciclo di carico/scarico di soli 6 minuti contro i 13 per il solo svuotamento mediante i tra-dizionali cassonetti. K-solar consente di ottenere un livello di emissioni acustiche inferiore ai sistemi tradizionali, con una riduzione superiore al 50% del tempo di esposizione al rumore. Dotato di quattro gruppi di batterie alimentate dai pannelli solari posti sul tetto della struttura, garantisce almeno tre ore di compattazione, in totale autonomia rispetto a fonti d’energia elettrica. Il sistema brevettato K-solar è stato progettato per essere collocato e rimosso in occasione di fiere, eventi culturali di rilievo, manifestazioni locali dal grande afflusso turistico.

38 / Leadership

Leadership

Sotto, a sinistra, Enrico Benedetti e Giorgia Iasoni, presidente e vicepresidente di Eco-logia Soluzione Ambiente. A fianco, stand

durante Edilcentro, salone marchigiano delle Tecniche e Soluzioni Edilizie.

Dalle Marche le linee guida per il fotovoltaico a terra.

Approvate a fine settembre scorso dall’assemblea legislativa regionale le linee guida per la costruzione di impianti fotovoltaici a terra. Saranno direttamente i

Comuni ad occuparsi dell’individuazione e cartografia dei siti non adatti, così da garantire certezza di tempi ed aree, accelerando la conclusione degli investimenti

sugli impianti. Su indicazione dell’assessore all’Energia e Fonti Rinnovabili, Sandro Donati, l’esecutivo ha individuato le aree non idonee a ospitare gli impianti, come

disposto dalla legge regionale 12 entrata in vigore il 27 agosto scorso. La produzione di energia da impianti a terra, evidenzia Donati, “ha conosciuto una notevole

diffusione, generando però ripercussioni negative per il paesaggio e l’agricoltura. In particolare, la diffusione non controllata di impianti su suolo agricolo comporta

consumo di territorio, potenziale utilizzo di diserbanti, sottrazione di terreno produttivo anche in aree di produzione vinicola e agroalimentare Doc e Docg, con la

potenziale riduzione dei prodotti agricoli della filiera corta locale.”

Ricerca e innovazione.

La ricerca portata dall’Università all’impresa: è la sfida di RInnova

Romagna Innovazione Srl, giovane società indipendente e senza fini di

lucro costituita da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa

di Risparmio di Cesena, Università di Bologna e Camera di Commercio di Forlì-Cesena. La sede è a Forlì, nel palazzo ex

Monte di Pietà. Forte della collaborazione con le facoltà Scientifico-Tecnologiche

di Forlì e Cesena che si aggiungono alle proprie competenze e risorse, la società è nata per dare risposte innovative alle

esigenze delle imprese del territorio, attraverso sistemi nelle Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione e nelle Tecnologie Elettro-Meccaniche.

Presidente è Piergiuseppe Dolcini, AD Enrico Sangiorgi e direttore generale

Mario Farneti (nella foto, gli ultimi due).

Page 39: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

C.so Garibaldi, 16/64/232 - tel. (0543) 26353 - 33380 - 34435 - www.effeduefocacci.com

WWW.SWAROVSKI.COM

Page 40: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

ANDREA TROMBINI MOTOR SPA, LA NUOVA SFIDA Efficienza e unicità, in ogni impresa. È il credo dell’imprenditore ravennate: dal Gruppo industriale, da lui guidato, all’ultimo traguardo: l’acquisto della Motor SpA, concessionaria Ferrari e Maserati per l’Emilia Romagna.

40 / Special ADV

Special ADV

Nella foto Andrea Trombini ritratto all’interno della concessionaria Motor di Bologna.

Classe 1959, nato a Ravenna, Andrea Trombini è a capo di un grande Grup-po industriale attivo nei settori del legno, della navigazione, della logistica portua-le e del turismo. Il Gruppo Trombi-ni nasce sul finire degli anni ’50, grazie all’intuizione del padre di Andrea, Giacomo, grande capitano d’industria, riguardo alla produzione e all’utilizzo in vari settori del pannello tru-ciolare. Da lì è iniziato tutto. E da allora Il Gruppo si è espanso e diversificato; Andrea Trombini dal 2003 al 2007 ha ri-vestito l’incarico di presidente di Confin-dustria Ravenna ed ora è presidente del Consorzio Nuova Darsena di Ravenna per la riqualificazione della Darsena di città. Ma, non di-mentichiamolo, il vulcanico imprenditore

è anche un figlio della Romagna, terra di belle donne e motori potenti. E quindi nella migliore delle tradizioni, Andrea Trombini fin da ragazzino ha corso con i Kart e con le Formule minori. Velocità sempre, di testa, in strada e nella vita. Ecco Andrea Trombini. E all’insegna della velocità è arrivata anche l’ultima sfida, quando, nel 2010, ha acquisito la Motor SpA, Concessionaria Ufficiale Ferrari e Maserati per l’Emilia Romagna, con lo scopo di diversificare le sue attività imprenditoriali ma anche con il desiderio di rinnovare l’immagine del B-Brand, considerando i volumi che ruotano sulla piazza emiliano romagnola. “Ferrari e Maserati sono marchi atipici - spiega l’imprenditore. Nonostante il momento buio per il mondo automobilistico, il segmento è talmente elevato che non conosce flessioni. Il nostro scopo è quello di creare una concessionaria emiliano romagnola con tutti i crismi, dando ai clienti un servizio ancora migliore e personalizzato.” Le strategie per il prossimo futuro? “Subito una nuova sede per Bologna, più grande e funzionale, con il servizio officina integrato allo showroom e, per Modena, un refitting generale. Alla base della nostra filosofia è il rapporto one to one con il cliente, tale da offrirgli un servizio sem-pre attento e personalizzato per ogni esigenza. Il segreto è tutto qui. Efficienza e unicità.”

Page 41: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

IL TERRITORIO. LA STORIA. LE TRADIZIONI.La tua terra raccontata in una collana di grande successo.

52 domeniche in Romagna

La guida per scoprire un intero territo-rio attraverso itinerari unici. Un prati-co “taccuino” da cui trarre spunto per escursioni affascinanti in oltre 150 località della Romagna. Un grande suc-cesso editoriale, alla terza edizione.

52 storie e luoghi di Romagna 52 luoghi spirituali in Romagna

La guida che raccoglie, dall’antichità ad oggi, personaggi, luoghi ed eventi che hanno “fatto” la Romagna. Oltre 2000 anni di Storia di questa terra, raccontati in forma avvincente e auto-revole, come mai finora.

La guida che illustra i più importanti luoghi di fede dalla provincia di Rimini al territorio imolese. Un invito a diven-tare “pellegrini” e riscoprire il patri-monio artistico, culturale e naturalisti-co romagnolo legato alla spiritualità.

Nelle migliori librerie della Romagna e di Bologna.

Per ordini di quantità superiore a 10 copie e per conoscere offerte promozionali di vendita riservate ad aziende ed enti chiamare lo 0543.798463.

www.inmagazine. it

Page 42: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Outlet Forlì Via Ansaldo, 2 Z.I. Villa Selva Forlì tel. 0543 473 503 - fax 0543 782 493

Visitate il rinnovato show-roomper scoprire la nuovacollezione di letti, divani,lampade e complementi

����������� ����������

Mod

. Mul

ti -

Des

ign:

Mar

co F

umag

alli

Mod

. cha

ndel

ier

- D

esig

n: S

tefa

no C

onfic

coni

Mod

. Kaf

ka -

Des

ign:

Ste

fano

Con

ficco

ni

Page 43: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

ANKARA - ANVERSA - ATENE - HONG KONG - ISTANBUL

LONDRA - MANCHESTER - MOSCA - SEUL - SINGAPORE

PH

: Stu

dio

Tre

- Fo

rlì

e-mail: [email protected] - apertura: dal lunedì al sabato ore 9-12/15,30-19

Mod

. Dol

cevi

ta -

Des

ign:

Ste

fano

Con

ficco

ni

Mod

. Mon

dria

n -

Des

ign:

Ste

fano

Con

ficco

ni

Page 44: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

44 / Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti

Page 45: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Carlo Ancelotti / 45

Carlo Ancelotti

“Del calcio italiano non mi manca quasi nulla. Qui si sta bene, ci sono meno pressioni e il rapporto con i media è completamente diverso.” È molto amato Carlo, “Carletto” Ancelotti nella Londra calcistica di Stamford Bridge, e lui ricambia riuscendo a non avere nostalgia del calcio italiano, ad amare il modo british di intenderlo, senza pressioni da parte di media e tifosi e a diventare persino amico di quella intrigante lingua inglese che, studiata a una certa età, potrebbe mettere in crisi chiunque. Lui no. Il suo inglese non è perfetto ma se la cava bene in conferenza stampa, anche quando le domande dei giornalisti sono veloci e pressanti e non fanno sconti. Ascolta e risponde, a volte quando sono difficili le sue sopracciglia si dividono, una si alza tanto e l’altra si abbassa. Quando proprio non ce la fa, ha un interprete seduto in prima fila, davanti a lui, ma cerca di guardarlo e usarlo il meno possibile, “One moment, ora ce la faccio” lo rassicura un po’ in inglese, un po’ in italiano. Anche per questo gli inglesi lo rispettano e lo amano, per quel suo stile comunicativo così tranquillo e immediato, per quel suo sguardo tranquillo di chi sa anche ascoltare e non solo “dettare legge”. Ma per essere davvero amati, occorrono anche i successi e Ancelotti al Chelsea ne sta collezionando tanti: campionato e FA Cup alla prima stagione con i “Blues”, entrando nella storia del club e del calcio inglese. Il Chelsea, infatti, è riuscito a centrare per la prima volta il double, vincendo Premier League e Coppa d’Inghilterra e tra le strade di Londra, stracolme di fans, è riuscito anche nell’impresa di cantare e far cantare al capitano Terry Nel blu dipinto di blu, omaggio a un’Italia che porta nel cuore e gioco di parole

Testo Monica Rossi - Foto Getty Images

CARLO ANCELOTTIserietà da manager, tranquillità da vincente.

tra “blu” e “blues”. Ma non sempre sono state rose e fiori quest’anno, si è trovato di fronte a notevoli difficoltà, come lo scandalo legato alle “scappatelle” dello stesso capitano ad esempio, o ai problemi di un altro giocatore, Drogba, risolti con estrema tranquillità. Per non parlare poi della figuraccia inglese ai Mondiali, con la squadra composta da molti giocatori del Chelsea. Ma Carlo ha esperienza, sa bene come muoversi e anche cosa dire: “Non tutto il merito è mio, il team che alleno è fantastico e ho grandi giocatori. Ho avuto la fortuna di allenare sempre squadre importanti, ma rimango sempre lo stesso uomo.” Quando lo si incontra è davvero l’amico che hai lasciato poco tempo prima, ma è indubbio che è un uomo di successo, un vincente. Incontrarlo per un’intervista non è cosa scontata. Ma non dipende da lui. Intorno a lui la società ha alzato barriere necessarie per lasciarlo lavorare in pace e lui non può chiedere di meglio. “I rapporti con la stampa si hanno solamente prima e dopo le partite. Non ci sono dopo interviste live, sei o sette postazioni televisive nelle quali necessariamente devi stare. Non ci sono moviole e con i giornalisti, nel dopo partita si analizza solo l’aspetto tecnico. A livello televisivo è tutto più sereno.” Come appare lui quando entra nella sala traboccante di giornalisti, per la conferenza: disteso, elegante nel suo modo d’essere, rispettoso e mai banale. Quando i riflettori si spengono i giornalisti sanno che devono andare via e nessuno fa domande extra, nessuno lo insegue. Il tempo a loro disposizione è terminato e, come accade in questa ordinata Inghilterra, dove ognuno ha il proprio posto e spazio, sanno che devono andare via. Carlo è alla guida del Chelsea dal 1°

Non ha nostalgia del calcio italiano (anche se non mancano voci di un suo prossi-mo ritorno), anche perché il clima british ben si adatta al carattere dell’allenatore del Chelsea: serio, tranquillo, professionale, ordinato. Come gli stadi della Premier. E come Carlo Ancelotti da Reggiolo.

Page 46: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

46 / Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti

giugno 2009. Ha un contratto per tre anni, ma in questo momento le voci di un possibile ricambio sulla panchina cominciano a farsi insistenti; lui e tutto lo staff intorno appaiono sereni. “Le voci che stanno circolando su un mio eventuale trasferimento a Roma sono cose che si dicono, ritengo siano solo speculazioni calcistiche. Io sto bene qui. Amo anche il clima di questo posto”. Non le manca l’Italia? “Se parliamo di tutti quei problemi che ci sono ad allenare una squadra, di tutte le pressioni che si ricevono da ogni parte, assolutamente no. Poi è normale che sono legato da tanti affetti e ricordi come il periodo nel Milan, da giocatore prima e allenatore poi. Indimenticabile. Come indimenticabile rimarrà il primo anno di allenatore alla Reggiana che ha deciso il mio futuro. Lì ho capito che avrei potuto essere un buon allenatore. Ma adesso qui c’è la pos-sibilità di far bene il proprio lavoro con tranquillità ed esprimersi al meglio. E non è cosa da poco.” Se parliamo di Reggio e di Reggiolo cosa risponde? “Che è il posto dove sono nato. E quando nasci in un posto quello rimane per sempre il più bello dove vorresti essere.” Carlo ha il viso illuminato. “I ricordi sono indelebili, certo, ma anche qui sto molto bene” aggiunge. Ma quando viene a Reggio adesso? “Veramente poco, è morto mio padre qualche tempo fa, prima venivo per lui, ora non so.” Non ha mantenuto altri contatti? “Praticamente con nessuno, questo lavoro ti impegna tutto il giorno ed è difficile continuare a tenere relazioni. Ma il periodo a Reggio come allenatore lo ricordo molto bene. Ha deciso il mio futuro, grazie alla Reggiana ho capito che potevo far bene.” Nessun contatto con la realtà calcistica reggiana di oggi? “No, non so più nulla, ma qui al Chelsea ci sono

La carriera, in breve.

Originario di Reggiolo, Carlo, oggi 51enne, è stato un grande centrocampista. Forse

un po’ lento, ma caparbio e con una lucida visione di gioco, ha avuto due

grandi maestri, uno agli antipodi dell’altro: Liedholm e Sacchi. Il Milan, prima del

Chelsea, gli ha dato la possibilità, come giocatore e poi come allenatore, di

vincere per ben quattro volte la Coppa dei Campioni, sia in panchina che in campo,

impresa riuscita, oltre a lui, soltanto a Miguel Muñoz, Giovanni Trapattoni, Johan Cruijff, Frank Rijkaard e Josep

Guardiola. Papà morto recentemente, due figli ormai grandi, un matrimonio

concluso e un nuovo amore: la giornalista rumena Marina Cretu. Oltre al calcio ha

partecipato ad alcune commedie italiane sul calcio: i due L’allenatore nel pallone e Mezzo destro, mezzo sinistro. Ha recitato

anche nel Don Camillo con Terence Hill. Col libro autobiografico, Preferisco la

coppa ha aiutato Stefano Borgonovo e la sua Fondazione per la lotta contro la SLA.

“I compensi vanno alla ricerca perché voglio conoscere tutto di questa malattia,

ma una cosa in particolare: il modo di sconfiggere la ‘Stronza’, come

la chiama Stefano.”

Page 47: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Carlo Ancelotti / 47

Carlo Ancelotti

Il centro sportivo di Cobham.

Se siete diretti a Londra e volete vedere gli allenamenti del Chelsea, sarei per sconsigliarvelo. La squadra non si allena a Stamford Bridge, ma in un magnifico centro nella tranquilla e ricca cittadina di Cobham, a 20 minuti di treno da Londra. Arrivarci non è difficile, ma una volta scesi vi troverete di fronte a una realtà calcistica e mentale completamente diversa dall’Italia. Il centro, voluto da Ranieri quando era tecnico, è una meravigliosa isola felice dove si allenano tutti, ma proprio tutti i tesserati. Nessuno tra curiosi e tifosi può entrare in settimana. Nemmeno i giornalisti, ammessi dopo accurato controllo di sicurezza e in determinati momenti. In settimana il centro è solo per allenatori e giocatori. Punto. Ma nessuno sembra soffrirne. Certo, nei giornali si trovano ancora tracce della storia tra il capitano Terry e Vanessa Perroncel, ex del giocatore del Manchester City, Wayne Bridge, ma è un’altra storia. È gossip. E si sa bene che gli inglesi ne vanno matti. Una delle entrate del centro, per i giocatori, è praticamente in stazione. Un cancello anonimo, senza targa, senza grandi bandiere. Solo un citofono e una telecamera. I campi da calcio sono ovunque. Belli, verdi, curati. I giocatori si allenano. L’atmosfera è tranquilla. Poter vedere l’ultimo allenamento prima della partita, ormai che siamo qui? Sorry. Questo davvero non è possibile. www.chelseafc.com

Sopra, mentre richiama i suoi giocatori durante una partita della Premier League. A fianco, in allenamento insieme al capitano del Chelsea, John Terry. In apertura, durante una conferenza stampa prima di una gara di Champions League.

Page 48: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

48 / Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti

due giocatori italiani, Borini e Sala.” Non le mancano le belle giornate emiliane? “Mi mancano forse alcuni colori, come quello del grano quando matura, ma ormai amo anche questo clima inglese, né troppo caldo o freddo. Devi solamente imparare a vestirti bene.” E prosciutti, salami e parmigiano? “Per quelli non c’è problema: ho un corriere che mi porta tutto!” Per il Chelsea lui è il “manager”, non il “trainer”. Troppo riduttivo. Meglio manager, che in italiano è amministratore delegato, capoufficio, dirigente: colui che comanda. Certo non allenatore, come intendiamo noi. Carlo al Chelsea ha saputo continuare a dare immagine e prestigio a un club che si di-stingue per un grande investimento sul settore giovanile (con il centro sportivo a Cobham, a sud di Londra). Ancelotti ha avuto il merito del lancio di moltissimi giovani in prima squadra svecchiando una rosa che con gli acquisti di Grant e Mourinho aveva ormai raggiunto una età me-dia ben superiore ai trent’anni. Inoltre ha un bel rapporto con la tifoseria e col pubblico in genere; fa il suo lavoro con serietà e tranquillità, senza sbalzi caratteriali o umorali. Lo stesso pretende dai giocatori e lo stadio al sabato è pieno di famiglie e bambini che attendono lui e la squadra per far festa. “Gli stadi sono puliti e confortevoli e la violenza è stata debellata.” Come mai in Italia invece non si riesce? “Non lo so, sicuramente la cultura è diversa. Qui non c’è la ricerca dello scontro sempre e ovunque; poi gli stadi in Italia, rispetto agli inglesi, sono poco confortevoli e la gente si sta un po’ allontanando.”

Fabio Borini, da Bologna a Londra.

A 16 anni ha salutato tutti e ha cominciato la sua avventura al Chelsea. Fabio Borini, bolognese, classe ’91, parla un inglese perfetto e continua ad allenarsi alla corte di Ancelotti. “Ci siamo conosciuti quando è arrivato come manager. So che parla bene di me e lo ringrazio, mi chiama ‘Pippo’ perché per caratteristiche dice che gli ricordo Inzaghi.” Torna a casa ogni 3/4 mesi e per pochi giorni, spesso associa i suoi ritorni con le presenze in Under 21. “Sono venuti gli osservatori del Chelsea a prendermi a Bologna, dove vivevo e giocavo, dopo un anno che mi tenevano sotto osservazione. Il mio sogno si è avverato. Rifarei tutte le scelte che ho fatto.”

Sopra, Carlo Ancelotti e i giocatori del Chelsea durante i festeggiamenti per la vittoria di Premier League e Coppa d’Inghilterra.

Page 49: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

F O R L Ì

Corso della Repubblica, 172Tel. 0543 34036

R A V E N N A

Via Cairoli, 27Tel. 0544 34609

C E S E N A

Corte Piero della Francesca, 25Tel. 0547 29091

M I L A N O M A R I T T I M A

Via Corsica, 10Tel. 0544 991198

Savile Row di Cesena

Ogni persona è unica e l’abito nasce per valorizzare la sua figura. Con questa filosofia e con passione, sensibilità e competenza, da 30 anni i responsabili Savile Row selezionano

solo le migliori aziende per interpretare al meglio gli stili di una clientela esigente ed elegante. Per l’uomo: abiti Brioni, camicie Burini, maglieria Cruciani, sciarpe Colombo, calzature Bonafè ed Edward Green.

Per la donna: collezioni Brioni, affiancate dall’opera dei migliori sarti del territorio.

savile row: la cultura dello stile.

Page 50: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

50 / Quando l’impresa scende in campo

Quando l’impresa scende in campo

Testo Pietro Scarnera

Sport e aziende: un legame che, anche complice la crisi, in questi ultimi anni sta cambiando. Oltre al ritorno di immagine, e alla passione, cresce il rapporto col territorio e il sostegno alle formazioni giovanili. E, soprattutto, l’attenzione verso discipline percepite come più “pulite” e ricche di valori.

QUANDO L’IMPRESA SCENDE IN CAMPOcome cambia la sponsorizzazione sportiva tra Emilia Romagna e Marche.

Page 51: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Cominciamo da Bologna, dove c’era una volta… Basket City, quando Virtus e Fortitudo, si con-tendevano scudetti e coppe campioni. Oggi al parquet e ai tiri da tre si sono sostituiti esagoni e fuoricampo. Perché, con le squadre di basket non più ai vertici e la complicata situazione del Bologna calcio, a tenere alti i colori rossoblù oggi è arrivato il baseball. Merito della Fortitudo Baseball, che nel 2009 si è aggiudicata lo scudetto e nel 2010 ha vinto la Coppa dei Campioni, battendo in finale il Barcellona. Fra i segreti del successo c’è anche il nuovo sponsor: Ugf Assi-curazioni, ramo di Unipol gruppo finanziario. Una storia tutta particolare, perché l’artefice della partnership si chiama Federico Corradini, oggi vicedirettore di Ugf, in passato (con il nome di battaglia Kiko) uno dei più grandi lanciatori nella storia del baseball italiano, proprio a Bologna. “Il sostegno alla Fortitudo è un modo per riaffermare il nostro impegno a favore dello sport bolognese, che vede oggi nel baseball la disciplina di maggior successo - ha spiegato Corradini presentando la sponsorship, nel marzo scorso. Uno sport pulito, dalla forte matrice amatoriale, ricco di valori umani ancora integri.”Questa allenza è esemplare sotto molti punti di vista, e dice molto su come funziona oggi il legame fra sport e impresa. Un legame fatto di passione, rapporto col territorio, ma an-che - inutile negarlo - di interessi economici e d’immagine. E che, complice la crisi, si sta trasformando. “Nel nostro paese negli ultimi anni emerge una trasformazione della natura dei marchi che investono nello sport - spiega Patrizia Zagnoli, docente di Economia e Gestione delle

Quando l’impresa scende in campo / 51

Quando l’impresa scende in campo

imprese, nel corso di laurea magistrale in Management dello sport, a Firenze. A seguito della difficile congiuntura che vede ridurre il budget destinato a comunicazione e promozione, emergono nuove categorie di sponsor quali banche e istituti di credito. Questi dispongono di liquidità che possono consentire non solo di sponsorizzare grandi squadre e campioni, ma anche sostenere formazioni giovanili, eventi, attività ricreative, associazionismo e dilettantismo.” È quanto succede a Parma, dove Cariparma (gruppo Crédit Agricole) ha deciso di puntare sul rug-by. Tanto da non limitarsi a sostenere la squadra cittadina: è, infatti, lo sponsor della nazionale italiana. L’impegno della banca va avanti dal 2007, quando l’istituto è diventato main sponsor e sponsor di maglia della Federazione. “È uno degli sport più seguiti a livello mondiale e i valori che esprime sono molto vicini a quello che è sempre stato il nostro modo di operare - ha dichiarato il Direttore Centrale Patrick Popelin. Solidità, gioco di squadra, leale competizione e il più sano spirito sportivo.” La sponsorizzazione in quel momento era, d’altra parte, anche un modo per presentare il nuovo gruppo che stava nascendo (Cariparma e Friuladria, con Crédit Agricole principale azionista).Dal baseball al rugby, si tratta di sport “meno frequentati” in Italia rispetto ad altri. E di disci-pline percepite come più “pulite”, ricche di valori e povere di scandali. Ma c’è un’altra tendenza nel rapporto fra sport e impresa. “L’aumento delle sponsorizzazioni sportive a livello locale - prosegue la professoressa Zagnoli. Significativo il numero di squadre che hanno sponsor

Sopra, azione di gioco della Fortitudo Baseball. A fianco, Federico Corradini, vicedirettore UGF Assicurazioni insieme a Stefano Michelini, presidente della società sportiva bolognese. A sinistra, fasi di gioco durante il recente test-match giocato a Modena dalla Nazionale Italiana di rugby contro le isole Fiji.

Ph Renato Ferrini/FIBSPh Renato Ferrini/FIBS

Page 52: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

52 / Quando l’impresa scende in campo

Quando l’impresa scende in campo

localizzati nella città o provincia di riferimento. Dato che conferma la tendenza, soprattutto in discipline quali volley e pallacanestro, con l’abbinamento del nome dello sponsor a quello della società, accoppiando il marchio di un’impresa alla squadra con cui si condivide l’identità territoriale e locale.” In Emilia Romagna e Marche gli esempi su questo versante non mancano di certo. Una delle più attive è sicuramente Scavolini, che per anni a Pesaro ha legato il suo marchio al basket. Una scelta, come spiega il presidente, Cavalier Valter Scavolini, “dettata anche dal fatto che sono da sempre un appassionato. Ricordo ancora con lo stesso entusiasmo l’istante in cui la Scavolini ha vinto il suo primo scudetto nel campionato ‘87/’88. Per coronare l’evento abbiamo festeggiato insieme a tutti i concittadini allestendo una tavolata sul lungomare, entrata anche nel Guinness dei primati.” Successi che diventano un modo per legare impresa e territorio. La sponsorizzazione, prosegue Scavolini, “ha aumentato il rapporto, già molto forte, che ci lega alla città. Ma abbiamo legato nel passato il marchio anche a squadre non di Pesaro, come l’Aquila rugby con cui abbiamo raggiunto eccellenti risultati.” Il gruppo marchigiano non si è limitato al basket. “Negli anni abbiamo sostenuto molteplici discipline, in cui i nostri atleti hanno sempre militato nelle massime serie - sottolinea Scavolini. Abbiamo scelto spesso sport di squadra perché volevamo abbinare il marchio a un’immagine pulita, giovane, dinamica, all’idea di una competizione sana che fa crescere e maturare, valori nei quali mi riconosco e che ogni giorno mi guidano in azienda.” Ultima sponsorship in ordine di tempo la squadra femminile di

A fianco, azioni di gioco delle squadre di pallaca-nestro maschile e pallavolo femminile di Pesaro,

entrambe supportate dalle aziende locali IFI e Scavolini. Sotto, a sinistra, i vertici di IFI e delle

due società sportive durante la presentazione della sponsorizzazione. A destra, Valter Scavolini durante

i festeggiamenti del primo scudetto delle ragazze del volley, nel campionato 2007-2008.

Ph Luca ToniPh Luca Toni

Ph Luca ToniPh Luca Toni

Page 53: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Quando l’impresa scende in campo / 53

Quando l’impresa scende in campo

volley. Una scelta “assolutamente naturale - dice Scavolini - di cui siamo molto orgogliosi, visto gli ottimi risultati delle nostre Colibrì.”Sulle divise della Vuelle compare anche un’altra azienda pesarese, IFI, specializzata in arredamen-ti per bar, gelaterie e pasticcerie. “L’ingresso nello sport di ‘serie A’ è avvenuto nel 2005 con la pallacanestro, quando IFI ha dato un contributo importante alla costituzione del Consorzio Pesaro Basket - spiega l’Ad Maurizio Testaguzzi. All’epoca si tentava di salvare dal fallimento il nostro più grande patrimonio sportivo. Fu uno shock per la città e i numerosi sostenitori.” E proprio da questa stagione, e per i prossimi 3 anni, IFI è anche uno degli sponsor delle Colibrì, nel volley A1 e in Coppa dei Campioni. “Impegnarsi nello sport - continua Testaguzzi - significa affiancare il nome a una squadra che, prima di vittorie e successi, deve dare un’immagine di sé che rifletta i valori veri dello sport: competizione, lealtà, passione, divertimento”. Ma come si sceglie quali discipline sponsorizzare? “Il criterio principale è capire quanto possiamo essere utili, in rapporto alla pas-sione di chi ci chiede un contributo e all’immagine ‘pulita’ di sport che ne deriva. Per esempio, una sponsorizzazione più recente è Girobìo, il Giro d’Italia giovani.”Sulla pallavolo femminile ha deciso di puntare anche Nordmeccanica, azienda piacentina leader nella progettazione e produzione di macchine per imballaggio flessibile. Da ottobre è diventata main sponsor della squadra di volley “in rosa” di Piacenza, Nordmeccanica Rebecchi. Il patto è stato celebrato con un evento pubblico, per “festeggiare insieme un nuovo impegno per la crescita

Sopra, la società di pallavolo femminile di Piacenza insieme ai vertici dell’azienda

emiliana Nordmeccanica. A fianco, la squadra di volley maschile Casa Modena.

Page 54: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

e per lo sviluppo della città”, ha spiegato il presidente del gruppo, l’ingegner Antonio Cerciello, affiancato dai figli Vincenzo e Alfredo. Risale al giugno scorso, invece, l’accordo fra Pallavolo Modena e Casa Modena (marchio del gruppo Grandi Salumifici Italiani). Per il marchio si tratta di un ritorno: l’azienda ha legato nome e immagine al club modenese dalla stagione 1997/’98 a quella 2001/2002, vincendo scudetti e coppe. Da un ritorno si passa a una scommessa vinta: è quella di Technogym, impresa cesenate leader nel campo delle attrezzature sportive. Dopo essere stata a fianco del Cesena Calcio per gli ultimi 10 anni, come fornitore ufficiale dei centri di preparazione atletica, ha deciso di offrire un maggiore supporto dopo la promozione in Serie A, diventandone il main sponsor. “Siamo orgogliosi di supportare il Cesena in una competizione così importante - affermano Nerio e Pierluigi Alessandri, presidente e vicepresidente -, non solo attraverso una sponsorizzazione, ma mettendo a disposizione della nostra squadra del cuore l’esperienza maturata al fianco di team e atleti a livello mondiale.” Technogym è infatti fornitore ufficiale delle ultime quattro Olimpiadi, è stata al fianco di 16 squadre ai Mondiali di calcio in Sud Africa, ha partnership con scuderia Ferrari e con molte protagoniste del calcio italiano ed europeo. A fianco dell’impegno con la prima squadra di Cesena, continua a sostenere anche il settore gio-vanile, mettendo a punto un vero laboratorio sperimentale al centro sportivo di Villa Silvia per l’avviamento alla pratica sportiva. Quello fra sport e imprese continua così a essere un matrimonio vitale, eppure non è detto che le aziende riescano a sfruttare le potenzialità offerte

54 / Quando l’impresa scende in campo

Quando l’impresa scende in campo

da una sponsorizzazione. “Questo rapporto - ri-prende la professoressa Zagnoli - non dovreb-be esaurirsi nel semplice accostamento del marchio a una squadra o a una manifestazione: andrebbe sviluppata secondo un preciso piano di comunicazione e promozione reciproca. Da un lato, infatti, lo sponsor può incrementare la visibilità del proprio brand, dall’altro, la società sportiva oltre a un sostegno economico può realizzare una forma di ‘promozione dei propri colori’ sul mercato di riferimento dell’azienda sponsor. Il risultato finale pertanto può su-perare il puro ricavo economico e sfocia-re in una relazione di lungo periodo per la reciproca valorizzazione dei marchi.” Alla sponsorship dovrebbe dunque sostituirsi la partnership : una relazione più stretta, du-ratura e sicuramente più vantaggiosa.

La sfida del futuro è il web 2.0.

Il logo sulla maglia non basta più. I nuovi media offrono possibilità anche per le imprese che investono nello sport. Di questo si occupa Sport marketing e nuovi media (Franco Angeli) di Patrizia Zagnoli e Elena Radicchi. “L’utilizzo di blog e social network consente alla società di sviluppare relazioni con gli utenti, in primis il tifoso, attraverso la condivisione di interessi, passioni e contenuti arricchiti dai contributi di chi partecipa al network. Queste relazioni favoriscono lo sviluppo di un legame di fiducia con la società sportiva che offre blog o social network come strumenti aggiuntivi e diretti di relazione con i tifosi che possono comunicare tra loro.” Nella realtà italiana, però, queste applicazioni sono limitate. La più semplice, e più diffusa è il sito web. “Ma non mancano esempi innovativi, come quello della Federazione motociclistica italiana che ha lanciato nel 2007 il portale dedicato alle due ruote (www.federmoto.it), spazio interattivo a cui gli utenti possono suggerire modifiche.” Ma il caso più “avanzato” è Ducati. “Il sito www.ducati.com è uno strumento strategico di valorizzazione del brand di Borgo Panigale. Consente di comunicare in modo interattivo con diversi segmenti di utenti e rafforzare attraverso la community il senso di identificazione.”

Igor Campedelli, presidente del Cesena Calcio, insieme a Nerio Alessandri,

presidente di Technogym.

Page 55: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 56: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

56 / Gianni D’Amato

Gianni D’Amato

Page 57: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Lucio Pompili / 57

Lucio Pompili

Testo Mariavittoria Andrini - Foto Studio Imaria e Marco Bargnesi

A Serrungarina, nella campagna di Pesaro-Urbino, incontriamo Lucio Pompili, chef-patron del Symposium 4 Stagioni. Alla sua tavola si riscopre il piacere della convivialità. Nella sua cucina si esaltano i sapori genuini, quelli indissolubilmen-te legati al volgere del tempo.

LUCIO POMPILI4 Stagioni di sapori.

Ad incontrarlo, sin dal primo momento, capisci subito di aver davanti un uomo quadrato, solido, coi piedi ben piantati per terra, che trasmette l’immagine della persona tranquilla, ma determinata, che sa quello che vuole. A Serrungarina, nella campagna di Pesaro-Urbino, vive e lavora Lucio Pompili, lo chef-patron del ristorante Symposium 4 Stagioni. Un nome decisamente impegnativo, che racchiude però in sé il “manifesto programmatico” della sua cucina: la riscoperta della convivialità, del pia-cere di stare a tavola che va al di là del semplice nutrimento e, insieme, dell’impronta territoriale dei piatti, indissolubilmente legati al volgere delle stagioni.“Bisogna tornare ai prodotti genuini - sostiene Lucio Pompili. Lo chef deve riprendere a dialogare con i contadini, a capire cosa dà la terra, ad apprezzare i suoi prodotti. Io ho cominciato con mio padre e allora andavamo insieme a scegliere cosa cucinare direttamente dal contadino, poi siamo passati al mercato. Oggi invece gli ordini delle materie prime si fanno al telefono, rivolgendosi a grandi ditte di distribuzione che offrono prodotti di qualità, ma che hanno finito con l’omologare il Trentino alla Sicilia.”L’assunzione del legame con la terra come valore fondante è, per Pompili, uno stile di vita: molti dei suoi ingredienti vengono dal suo orto, dai suoi allevamenti e dunque dalle sue capacità, inoltre può contare sul pescato di alcuni fidati fornitori che operano ad appena un pugno di chilometri da casa sua. È anche un attento e profondo conoscitore delle materie prime, specie

Page 58: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

58 / Lucio Pompili

Lucio Pompili

di altissima gamma, che non sono certo di casa a Serrungarina, ma che coi prodotti di casa si sposano alla perfezione. La cucina del Symposium è quindi un equilibrio molto ben riuscito, frutto di una interpretazione della tradizione - con le tipicità marchigiane che assumono la centralità nel piatto - su cui si innestano armoniosamente eccellenze “foreste”.Il menu stesso rappresenta in pieno il pensiero di Lucio: accanto ad ogni proposta c’è la data di “nascita” della ricetta, come si fa con i vini d’annata, quasi a ribadire che il passato è un valore, un “plus” che va evidenziato. Ecco allora che la “Carne cruda marchigiana con acciuga, capperi e tartufo nero” o le “Pappardelle di patate al sugo di caccia bianco”, creati nel lontano 1985, vengono proposti insieme agli ultimi nati nel 2010, “Panino di Anatra selvatica con erbe di campo, caprino e foie gras” e “Spiedo in piedi con piccione nostrano e cicorietta”. Lucio, per realizzare questo ultimo piatto, fedele al suo concetto di “modernizzare la tradizione”, ha studiato un attrezzo che gli permettesse di mantenere il “sapore antico” ma che potesse essere utilizzato nei forni di oggi, continuando così in quel percorso di sperimentazione iniziato, in tempi non so-spetti (ad esempio con la cottura a bassa temperatura), insieme all’amico e collega Igles Corelli.Una delle garanzie dei piatti del Symposium è l’assoluta tracciabilità delle materie prime e la loro qualità, “perché - ribadisce - chi viene nel mio ristorante ha il diritto di sapere cosa mangia e cosa beve. Ciò che uso in cucina ognuno lo può comprare nella nostra ‘bottega’, con la certezza di portare a casa propria un prodotto di assoluta qualità.” L’amore per la sua terra

Sopra,Lucio Pompili mostra con orgoglio uno dei prodotti che coltiva lui stesso o acquista personalmente da fidati fornitori locali. In apertura, lo chef nel giardino che circonda il suo locale e uno scorcio dello stesso.

Page 59: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Un “divulgatore” del suo territorio a tavola.

La divulgazione delle tante peculiarità del territorio che vive è di basilare importanza per Lucio Pompili, tanto che ha ideato i Food Tours con lo scopo di far vivere all’ospite in prima persona i luoghi dove hanno origine i prodotti alimentari marchigiani e i Food Demo per dimostrare come questi prodotti diventano ricetta e poi piatto del Symposium. Gli ospiti possono soggiornare nelle splendide camere sopra al ristorante, immersi nel verde delle colline e alle quali sono stati dati romantici nomi di animali. Altra “creatura” di Lucio è l’Associazione “Cuochi di Marca”, nata dal concetto che l’unione fa la forza. “In questo modo - dice - tutti insieme noi ristoratori marchigiani possiamo dialogare più facilmente con le istituzioni, dando un prezioso contributo per la formazione dei giovani e per la promozione del nostro territorio nel mondo.” www.symposium4stagioni.it

Lucio Pompili / 59

Lucio Pompili

marchigiana Lucio Pompili l’ha voluto raccontare in un video che ha anche prodotto. Ha scelto un titolo che sa di cose buone e semplici: “Pane e salame, genuino, ma non ingenuo” quasi a voler sottolineare che, “se si ha sostanza si è tutt’altro che banali”. Un vero viaggio, insieme a Lucio, attraverso una regione che, forse più di ogni altra, ha saputo mantenere intatti i profumi e i saperi di un tempo.A tanto chef corrisponde - cosa piuttosto rara - un uomo che fa dell’equilibrio e della moderazione le sue stelle polari. “Oggi i riflettori dei media sono accesi sugli chef, rendendoli in taluni casi protagonisti dello star-system. A soffrire dell’eccesso di protagonismo che da ciò deriva sono purtroppo i loro piatti e, indirettamente, i loro clienti, che sovente subiscono le sperimentazioni più ardite e talora eccessive. Io invece, per parte mia, mi approvvigiono solo di quel di cui ho bisogno. La mia più grande soddisfazione è vivere di quello che mi serve.”

Lo chef-patron del Symposium insieme alla sua famiglia: da sinistra le figlie Caterina e la piccola Isotta, la moglie Cristina e l’altra figlia Rosita.

Page 60: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

60 /Alta Valmarecchia

Alta Valmarecchia

Testo Riccardo Belotti - Foto Studio Paritani

Colori vividi, silenzio cristallino, l’incanto del paesaggio: a pochi chilometri dalle spiaggie più affollate d’Europa, l’Alta Valmarecchia è una terra fatta di storia, cultu-ra, buon cibo e natura incontaminata. A quasi un anno dal passaggio alla Provincia di Rimini, andiamo alla scoperta di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello.

ALTA VALMARECCHIAsette Comuni, mille tesori.

Due dei momenti migliori per visitare l’Alta Valmarecchia sono l’autunno e l’inverno, quando i colori di alberi, fiumi e cielo sono uno spettacolo nello spettacolo, quando boschi e prati restitui-scono profumo di terra e di cose vere. La strada giusta per arrivarci, da Rimini, è la Marecchiese, l’antica via del centro Italia che conduceva dall’Alta Val Tiberina al mare Adriatico: oltrepassata Villa Verucchio, s’intravedono le pendici di San Leo, antica ‘Montefeltro’, capitale dell’omonimo territorio, primo dei sette comuni che s’incontrano.Salendo i tornanti e passando per uno stretto ponte, si supera l’arco che introduce nel centro storico perfettamente conservato. Prima testimonianza materiale della cristianizzazione di questa zona è l’antica Pieve in piazza Dante Alighieri, risalente ai primi secoli dopo Cristo. Il Presbiterio, rialzato sulla cripta, accoglie nell’incavo dell’abside centrale un bellissimo ciborio datato 882; poco oltre il Duomo, testimonianza dell’architettura romanico-lombarda. Il ‘tesoro’ del borgo si completa della torre campanaria, del Palazzo Mediceo, sede del Museo, del Palazzo della Rovere e della celeberrima Fortezza, dove venne rinchiuso sino alla morte l’alchimista Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo, per la condanna dal tribunale del Sant’Uffizio. Proprio a Cagliostro, ogni anno in agosto, è dedicato il festival Alchimia-Alchimie. Fra i prodotti tipici segnaliamo l’amaro “Feretrius” e il digestivo “Balsamo di Cagliostro”; il pane e la spianata, prodotti nell’unico forno cittadino, sono richiestissimi.Di “pane in pane”, a 15 minuti d’auto, si arriva a Maiolo, rinomata per la Festa del Pane che si tiene a giugno. Incastonata in un territorio senza fabbriche e ricco di strutture ricettive, ospita capolavori come la Chiesa di S. Maria d’Antico, che custodisce la statua della Madonna di Luca della Robbia, e quella di S. Apollinare, non agibile. Del centro storico crollato il 29 maggio 1700, sopravvive solo il Castello Malatestiano.A pochi minuti ridiscendendo nella vallata, Novafeltria. Qui è bene capitare di lunedì, perché dal 1907 sulla piazza principale si tiene il mercato: il Comune era nato, infatti, col nome di “Mercatino Marecchia”, cambiato nel 1941. Si può visitare la pieve di San Pietro in Cunto che, con altre chiese romaniche del XI sec. d.C. - San Pietro a Ponte Messa e Santa Maria in Vico a Secchiano - testimonia la prima evangelizzazione del territorio.

Page 61: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Alta Valmarecchia / 61

Alta Valmarecchia

Page 62: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

62 /Alta Valmarecchia

Alta Valmarecchia

A 5 minuti di strada Talamello, noto per le castagne e l’Ambra, il formaggio di fossa: ne vengono prodotti circa 250 quintali ogni anno con una sola infossatura, seguendo il disci-plinare della Confraternita dell’Ambra. Nei mesi autunnali dà il meglio di sé, con la Festa delle Castagne a ottobre e la Fiera dell’Ambra a novembre. Da vedere il Crocifisso Miraco-loso di Talamello, di scuola giottesca, presso la chiesa parrocchiale, e il Museo Gualtieri, dedicato all’omonimo pittore.Capolavoro architettonico unico del suo ge-nere a Sant’Agata Feltria, a 20 minuti da Talamello, è il teatro Angelo Mariani: risa-lente al 1605, è uno dei pochi interamente in legno arrivato integro; un gioiello apprezza-to anche da Vittorio Gassman che decise di registrarvi le letture dell’Inferno di Dante. Il

Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello.

Nel cuore del Montefeltro, ricopre una superficie di 4.847 ettari tra le Province di Pesaro-Urbino e Rimini. Il territorio ha una straordinaria valenza paesaggistica e naturalistica: la grande foresta di cerri, l’imponente mole dei due Sassi e del Carpegna, la vivacità del paesaggio e la varietà di ambienti naturali. Al centro del Parco si trovano ancora le vestigia della Città del Sasso, edificata da Cosimo I de’ Medici a partire dal 1560. Oggi il territorio è abitato solo dalla fauna tipica dell’Appennino centrale, come il Lupo appenninico. Le visite del Parco Faunistico e del Giardino Botanico, accompagnati da guide - a piedi, a cavallo, in mountain bike - si svolgono soprattutto in estate, mentre durante l’anno funziona un servizio di Guide per gruppi organizzati o scolaresche. www.parcosimone.it

Page 63: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Alta Valmarecchia

Alta Valmarecchia / 63

tartufo bianco è il fiore all’occhiello gastronomico: eccellenza che si festeggia a ottobre con la Fiera nazionale. A dicembre Sant’Agata diventa il suggestivo “Paese del Natale”, con bancarelle e spettacoli legati ad antiche tradizioni. In primavera è meta ideale, con Talamello, Novafeltria, San Leo e Casteldelci, per camminare fra i rinomati castagneti. A 10 minuti da non perdere Petrella Guidi, piccolo borgo dai lineamenti medievali, uno dei tredici castelli dell’an-tico vicariato di Sant’Agata Feltria, caratterizzato da case altissime in pietra bianca antica: la vista dall’alto delle mura della Torre regala l’intero territorio della Valmarecchia, dall’Adriatico ai monti toscani.Nell’alta valle, all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, si trova Pennabilli - a 10 minuti da Petrella Guidi - rinomato dal punto di vista culturale, museale e naturale, e per essere stato scelto da Tonino Guerra come propria residenza. Qui si possono visitare “I luoghi dell’anima”, museo diffuso voluto dall’artista. Il borgo storico, costruito sulla roccia, è composto da due antichi castelli: quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione. Pennabilli vanta inoltre un forte legame con il Tibet, che risale al XVIII secolo, quando padre Orazio Olivieri partì da qui per creare una missione cattolica a Lhasa. Nel 1994, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, visitò la città per celebrare il 250º anniversario della morte del missionario, al quale è stata dedicata una campana affiancata a tre mulini di pre-ghiera tibetani (azionabili dai visitatori), sul colle che domina il paese. Ideale punto di partenza

A fianco, chiesa di S.Maria d’Antico a Maiolo, l’interno del teatro Mariani a Sant’Agata Feltria e il Ponte Vecchio di Casteldelci. Nell’altra pagina, salita alla rocca di Sant’Agata Feltria. In apertura, suggestiva immagine invernale delle pendici di San Leo, con la fortezza che domina il paese.

1 valle, 13 musei, 1 rete.

Nella vallata è nata una rete museale di 13 strutture: il portale internet dei Musei Alta Valmarecchia è un ottimo punto di partenza per scoprire i tesori d’arte, tradizioni e bellezze del territorio, ed è nato su iniziativa della locale Comunità Montana. www.museialtavalmarecchia.it

Page 64: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

64 / Alta Valmarecchia

Alta Valmarecchia

per passeggiate ed escursioni, in luglio vi si tiene la Mostra Mercato Nazionale dell’An-tiquariato. Poco distante, si può sostare nel verde sulle rive del Lago di Soanne, anche per praticare la pesca. Abbandonata la valle del Marecchia per proseguire in quella del Senatello, si arriva all’ultimo dei sette comuni dell’Alta Valmarecchia: Casteldelci, paese senza fabbriche, con tasso d’inquinamento zero e paesaggio integro dove si trovano nu-merose aziende biologiche. Fra i monumenti il Ponte Vecchio, l’unico storico in vallata dopo quello di Tiberio a Rimini; presto sarà inaugurata la sezione medioevale del Museo Archeologico. La tradizione artigianale rivive ogni 1° maggio con la Fiera che rievoca quella antica del bestiame, durante la quale, oggi come ieri, si lavora attorno al fuoco per pro-durre oggettistica e giochi di legno.

Sagre e sapori della Valle.

Numerose le sagre enogastronomiche da non perdere durante l’anno. A dicembre Sant’Agata Feltria diventa il “Paese del Natale” e ristoranti, trattorie e locande propongono “I Piatti dell’Avvento”. In primavera, a maggio “Sagra del Fungo Prugnolo” di Pennabilli e “Sagra delle Ciliegie” a Pietracuta di San Leo. L’ultimo weekend di giugno Maiolo celebra la “Festa del Pane” A luglio sapori ‘forti’ con “Sagra del Cinghiale” a Maciano di Pennabilli, così come ad agosto la carne è protagonista di “Perticara in... Fiorentina” a Perticara di Novafeltria. Fra settembre e ottobre “Sagra della Patata” a Villagrande di Montecopiolo, “Sagra della Polenta” a Perticara, “Sagra delle Castagne” di Talamello e la “Grande fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato” a Sant’Agata Feltria, ogni domenica di ottobre. A novembre la “Fiera del Formaggio di Fossa”, di Talamello.

Dall’alto, il “mondo” di Tonino Guerra, rivive all’interno delle case di Pennabilli; la campana

e i tre mulini di preghiera tibetani sul colle che domina il paese. A fianco, due “tesori”

gastronomici dell’alta Valmarecchia: il pane di Maiolo e l’Ambra di Talamello.

Page 65: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 66: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

INFO 0721- 498510villaggioleonardo.it

CONCEDITI IL LUSSO!

Ampia gamma di mutui a condizioni convenienti con durata fino a 40 anni

VILLAGGIO LEONARDO

SOGNAVAMO una bella casa, tranquilla, in una posizione suggestiva, immersa nel verde, con alberi a perdita d’occhio.

CERCAVAMO di giorno una vita sana e un’aria pulita, spazi aperti; di sera cene con gli amici; di notte una pace che avvolge.

VOLEVAMO un posto vicino alla città, ai negozi, al lavoro,vicino alla cultura e al divertimento, non lontano dal mare…

DESIDERAVAMO una casa accogliente con un grande giardino, una piscina in cui rilassarci, una casa moderna, sicura e ricercata. Una casa che materializzasse i nostri sogni.

FINALMENTE!AL VILLAGGIO LEONARDO ABBIAMO TROVATO TUTTO QUESTO.

La tua nuova casa tra Marche e Romagna

Page 67: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Interno della villa abbinata

3D v

isual

izat

ion

AM

ATI B

AC

CIA

RDI/

V. B

ares

e -

Page 68: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

�������������� �����������������������������������������������������������������������������������

�����!��� ����������!"�����������������������������#���$!�������� ���� ������������������������ �������!�����������������������%����������������������&������������!��!���#����������

� # �� " � �� � � � � � !� � � � � �

������

��������

����

Page 69: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

FORLÌ: Il cascinale ritrovato, CESENA: Ideas lab,

PREDAPPIO: La valle del Rabbi.

SCENOGRAFIE DI STILI.Due giovani coppie ci hanno aperto la porta di casa per raccontarci come la loro vita si esprime attraverso il luogo in cui hanno scelto di vivere insieme. A Forlì, il fascino del passato contadino della campagna romagnola rivive in un ex fienile/granaio, un tempo utilizzato dalla comunità locale e ora restaurato con cura nelle strutture esterne, mentre all’interno è stato rivisitato in un’ottica moderna e mini-mal. A Cesena, scopriamo invece il “loft/laboratorio” di un brillante fotografo con-temporaneo, che ha trasformato un’ex galleria d’arte in un open space, dove vive esprimendo tutta la sua creatività. Infine, un viaggio tra architettura e storia, alla riscoperta del vasto patrimonio della valle del Rabbi, quella che ha in Predappio il suo centro più importante, ma è disseminato fino al confine con la Toscana di tanti piccoli preziosi tesori.

Page 70: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

70 / Accenti

Accenti

Excelsior, marche a 5 stelle.

Pesaro - Dalla scorsa estate, l’hotellerie d’eccellenza nelle Marche si è completato del primo 5 stelle. L’Excelsior è l’ultima impresa di Nardo Filippetti, presidente di Eden Viaggi (secondo tour operator italiano): un “boutique hotel”, nato con l’obiettivo di rappresentare l’essenza stessa dell’ospitalità. Qualità, buon vivere, accoglienza: l’hotel si affaccia sull’Adriatico, tra le palazzine anni ’50 della costa di Pesaro, e spicca con la sua fisionomia netta: 49 le camere - tutte concepite come fossero suite -, il ristorante gourmet ’59, un cafè con ampio dehors affacciato sul mare e il Lido - spiaggia privata -, centro congressi e Spa di 500 mq di superficie. Ristorante, cafè e Spa sono aperti tutto l’anno, anche a chi non è ospite dell’hotel. La regia di Andrea Fogli nella progettazione di ogni spazio e nel disegno degli arredi richiama ad atmosfere raffinate anni ’50. Lo stile è improntato a un lusso discreto, mai artefatto: fotografie in bianco e nero alle pareti, lampade e bauli stile marina, niente tecnologie appariscenti ma fiori freschi. Un sapore che già all’ingresso è annunciato dall’insolita biblioteca-scrigno di testi francesi originali, ingialliti dal tempo. Il designer d’interni ha lavorato con la proprietà per dare vita a un ambiente confortevole. Un gusto per l’unicità che è evidente nella scelta di creare ogni stanza diversa dall’altra, ciascuna caratterizzata da personalissimo stile. www.excelsiorpesaro.it

PAOLO BENEVELLI ALLA TRIENNALE 2010.

Il primo outlet Fiam.

Milano - Nel corso dell’ultima edizione della manifestazione dedicata al design si è tenuto l’evento-dibattito “Il germinare del design”, alla presenza di Gillo Dorfles, con protagonista Paolo Benevelli, creativo nato, e con base operativa, a Scandiano (RE). L’appuntamento si è concentrato sul lavoro progettuale di ricerca, sviluppato in questi anni, dal creativo emiliano. Sono stati presentati oggetti, prototipi di sua progettazione e realizzazione. L’evento è stata anche l’occasione per presentare in anteprima una pubblicazione illustrata che raccoglie disegni, prototipi originali, oggetti e racconti della ricerca progettuale di Benevelli. www.paolobenevelli.com

Tavullia - Fiam ha inaugurato lo scorso 23 settembre il primo design outlet del vetro curvato. Lo spazio ospita prodotti che hanno scritto la storia dell’azienda, oggi non più in catalogo, insieme a prototipi inediti, esemplari unici nel loro genere. Aperto tutto l’anno in un’area di oltre 2.000 mq, a Tavullia, in provincia di Pesaro-Urbino, a pochi passi dalla sede Fiam, propone a prezzi scontati

gli elementi d’arredo dei marchi Fiam e Liv’it by Fiam. Unendo design e accessibilità, Fiam conferma la sua attenzione alle tendenze del lifestyle, per offrire agli appassionati del brand il valore di una lunga tradizione, la qualità della lavorazione artigianale e l’innovazione della ricerca tecnologica che da sempre rappresentano la cultura del vetro made in Fiam. www.fiamitalia.it

Rinnovato lo store Kartell bolognese.Bologna - L’11 novembre scorso si è svolto l’evento con cui si è celebrato il restyling del flagship store Kartell, presente a Bologna dal 2002. Il negozio, in un palazzo settecentesco in via Altabella, si è arricchito di un corner

dedicato alle luci e di un’area dedicata al living. 400 mq di superficie, tra design contemporaneo e architettura storica, in cui sono esposti pezzi cult e best seller e le novità presentate al Salone del Mobile 2010.

Page 71: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 72: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

72 / Il cascinale ritrovato

Il cascinale ritrovato

Page 73: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Il cascinale ritrovato / 73

Il cascinale ritrovato

Visitiamo la dimora di Eddy Lega e Federica Falcini, giovane coppia forlivese che qualche anno fa ha avuto la ventura di acquistare e recuperare a fini abitativi un immobile, fino ad allora di servizio all’azienda agricola nel cui fondo, nell’immediata periferia di Forlì, era collocato. Ex fienile/granaio, nel 1928 era praticamente di uso pubblico e veniva utilizzato da tutto il paese, perché la famiglia proprietaria l’aveva messo a disposizione, in una comunità, San Martino in Villafranca, molto unita e solidale.Dopo l’acquisto, un regalo di Federica a Eddy, la foto gigante seppiata della casa, ha assunto il valore di progetto per la vita. Fin da subito, anche grazie al confronto con l’architetto Gloria Romboli, amica e progettista di interni abitativi, è emersa la decisione che la filosofia del progetto sarebbe stata improntata al recupero di tutto quanto recuperabile rispetto all’esistente; la decisione di risolvere gli interni con interventi di carattere opposto, moderno e minimalista, è invece arrivata poco a poco. Il giusto feeling, l’intesa che ha poi portato al risultato finale, era già collaudato per alcune collaborazioni di carattere professionale su altri cantieri di ristrutturazione e progettazione di interni, in cui Eddy, che si occupa di realizzazioni in gesso rivestito, e Gloria avevano avuto modo di confrontarsi.Per Eddy, abituato ad applicarsi nel lavoro a situazioni di carattere industriale, è stata l’occasione per apprezzare appieno la componente di creatività insita nelle tecnologie del cartonges-so. Alcune malizie, come l’effetto di galleggiamento dei ribassamenti ottenuto con una fuga

Testo Matteo Tosi - Foto Luca Massari

Recuperare un’immobile, fino ad allora di servizio ad un’azienda agricola, nell’im-mediata periferia della città romagnola. Questa la scelta di una giovane coppia forlivese che, attraverso un attento restauro delle strutture esterne e del tetto in legno e la scelta di interni moderni e minimali, ne ha fatto il proprio progetto di vita insieme.

IL CASCINALE RITROVATOpassato e futuro, in un ex fienile nella campagna forlivese.

Page 74: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

74 / Il cascinale ritrovato

Il cascinale ritrovato

scura fra cartongesso e pareti, fanno la differenza fra un semplice ribassamento e un volume “pensato”; di questo segno anche tutta l’illuminazione incassata, con materiali Viabizzuno, minimalista ed integrata nelle superfici degli ambienti, mentre a completamento del progetto illuminotecnico un livello “decorativo” è affidato a prodotti Ingo Maurer.Dal punto di vista progettuale il grande volume del granaio presentava una fortuna: era uno spazio vergine, mai usato per l’abitare. La scatola muraria esterna è stata recuperata senza metterne in discussione aspetto, finiture e aperture, dato il vincolo architettonico imposto; le banchine in cemento delle finestre sono state riprodotte grazie allo stampo originale, così come i cornicioni esterni. La coibentazione dei muri è avvenuta quindi dall’interno, dove la controparete in cartongesso che riveste tutto l’involucro dell’edificio, replica gli sguinci murari preesistenti delle finestre e ospita, al suo interno, tutte le componenti impiantistiche.All’interno, alla prima occhiata il grande spazio regolare dell’ex granaio ha ispirato nella proget-tista il tema da seguire: il rispetto della percezione di quello spazio come unitario, frammentabile solo per la parte strettamente necessaria ad ottenere gli ambienti, senza perdere la vista unitaria della copertura in legno.Misura ed essenzialità dell’intervento si verificano sia sul piano distributivo, con poche grandi stanze al primo piano, uno storage d’ingresso per scarpe e spogliatoio, un solo bagno, due

In alto, la zona living con, sullo sfondo, opere di Pierangelo Gentilini. A fianco, scorcio della

cucina a isola con piano in pietra fiammata. In apertura, vista d’insieme della zona giorno,

concepita come un open space.

Page 75: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 76: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

76 / Il cascinale ritrovato

Il cascinale ritrovato

camere da letto, la predisposizione di un secondo bagno e una camera da letto al livello del soppalco, sia dal punto di vista del linguaggio, semplice e pulito, tale da chiarire bene la differenza fra il volume edilizio, del primo ’900, recuperato nei suoi caratteri originali e le parti aggiunte, moderne e con tecnologie lasciate in vista, come per la struttura del soppalco e della relativa scala di accesso in acciaio verniciato, le pareti in cartongesso verniciato, le porte in legno laccate bianche senza cornici e le porte all’ingresso, scorrevoli, in cristallo temperato-satinato e acciaio. Anche i colori delle superfici verticali, nei toni del corda, fango e tortora parlano un linguaggio contemporaneo.Ma l’anima della casa rimane il recupero voluto fortemente, sofferto anche, in alcuni momenti di crisi da parte dei padroni di casa, delle strutture come il tetto in legno e di tutto il materia-le recuperabile; 4 anni di smontaggi, sabbiature e pulizia, tavella dopo tavella, domenica dopo domenica, con quell’atteggiamento che rende poi incalcolabile il valore di un bene, in quanto non più valutabile con parametri merceologici (“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante…” da Il Piccolo Principe, Antoine De Saint-Exupery).La parte d’arredamento è stata curata attraverso la collaborazione con “Oggetti d’autore”, lo showroom di Forlì che ha fornito buona parte degli elementi e le attrezzature d’arredo. Come la cucina Dada, costituita dall’isola centrale con cestoni elettrificati “spingi e apri”, fuochi e

lavelli in acciaio su struttura “fianchi a terra” in porfido trattato, e da una parete attrezza-ta con colonna operativa chiudibile con una doppia anta a scomparsa e frigo incassato “side by side” a due ante, come il tavolo Naos con le sedie Vitra, e l’armadio maxianta scor-revole laccato Molteni in camera da letto. Il divano del soggiorno è piaciuto anche per il meccanismo scorrevole che rende reclinabile lo schienale. In bagno, protagonista è la grande doccia dove dal “cubodoccia” Viabizzuno una cascata di acqua e luce scende sulla seduta rivestita dal mosaico di Casa Dolce Casa, mentre un secondo soffione effetto pioggia e una doccetta laterale assolvono la funzione del lavaggio. Dal punto di vista tecnologico, si è optato per il riscaldamento a pannelli radianti

Sotto, la camera padronale con la zona spogliatoio separata semplicemente da una tenda. In basso, Federica Falcini ed

Eddy Lega insiema al loro cane.

a pavimento, la cui finitura in grés porcellana-to grigio scuro esalta le pareti chiare e l’intra-dosso della copertura in legno, recuperato con fatica e sudore dai padroni di casa.Al piano terra, gli alti spazi con soffitto a voltini, un tempo magazzino di prodotti agri-coli, ospiteranno ambienti più vicini, nell’at-mosfera a un cascinale romagnolo, dove tro-veranno posto una seconda cucina con grande barbecue, una cantina in terra battuta, e una taverna arredata con materiali di recupero, frutto della ricerca degli ormai esperti padroni di casa.

Page 77: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Fuori Salone Milano 2010 - Progetto Arch. Roberto Semprini - “quadri luminosi” di Vincenzo Baldini

SHOW ROOMFORLÌ Via Costanzo II, 1 - tel. 0543.720605 fax 0543.751161CESENA Via C. Cattaneo, 477 - tel./fax 0547.608328www.venerom.it [email protected]

Page 78: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Ideas Lab

78 / Ideas Lab

Page 79: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

Testo Monica Gasperini - Foto Mario Flores

Un racconto per interni nella personalità di un sognatore eclettico, nomade cerniera di culture diverse, fotografo e creativo di successo.

IDEAS LABa Cesena, il loft studio del fotografo Marco Onofri.

Marco Onofri, 37enne cesenate fotografo pluripremiato, è uno dei personaggi più in-teressanti nel panorama della fotografia: sincero, sognatore, eclettico, enfant terrible, si divide con energia tra i ruoli di fotografo, web designer, art director, ideatore di mostre e di stampe artistiche. Quest’anno, per il sesto con-secutivo, ha ottenuto importanti riconoscimen-ti a “Orvieto fotografia”. Nell’appuntamento più atteso dai professionisti dell’immagine si è aggiudicato, nel concorso “Fine Art Contest” per la stampa di qualità su carta e su tela, il pri-mo premio per il “matrimonio” e il secondo per il “reportage”. Suo il secondo posto nel “Wed-ding Contest Acerboni”, dedicato agli album di nozze. Lo scorso anno nel concorso “Awards” ha vinto il primo posto per la Moda, Ritratto e Matrimonio. Per non parlare dell’uscita della

Ideas Lab / 79

Ideas Lab

Page 80: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

80 / Ideas Lab

Ideas Lab

sua prima pubblicazione di scatti fotografici, realizzati a Galway, in Irlanda, delle mostre in Francia e del fatto che l’anno scorso è diven-tato uno dei pochi italiani membri dell’Artistic guild of the wedding photojournalist associa-tion. La sua agenzia (www.marconofri.com) si dedica principalmente alla fotografia di moda, commerciale e ritratto. Insieme a lui un team affiatato, giovane e creativo. Marco Onofri (che abbiamo incontrato insieme alla compagna Sara e al loro inseparabile cane Vivì) è un instancabile lavoratore, ha una gran-de passione per il suo mestiere, e una gran-de versatilità che si riflette naturalmente nel suo loft studio di 400 mq. che si è dilet-tato ad arredare, per “divertimento”, in una ex galleria d’arte a Cesena: la “cambio, stravolgo, perfeziono e poi ricambio di nuovo!”, dice.

In questa pagina e nella foto di apertura, diverse angolazioni del living vintage creato demolendo le

pareti, e ben illuminato dalle grandi portefinestre.

Page 81: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

COMPRA_VENDITA - AFFITTI TURISTICI E RESIDENZIALI di Ville, Appartamenti, Alberghi, Stabilimenti balneari, Terreni e Capannoni in MILANO MARITTIMA, CERVIA, PINARELLA e SAVIO

Page 82: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

82 / Ideas Lab

Ideas Lab

Un ‘laboratorio di idee’ illuminato da grandi portefinestre e trasformato con la demolizione delle pareti nell’open space, ora palcoscenico per le sue mise en scène domestiche, giocate sulla me-scolanza tra contemporaneo, segnali classici e rimandi francesi e industriali. “Ho progettato ogni angolo della casa per poterla gustare sia con le emozioni sia con lo sguardo - racconta - definendo un contesto dove vincono la perfezione dei dettagli, la ricerca dei materiali sempre preziosi e gli accostamenti cromatici.” Attorno all’open space si articolano il living vintage e tecnologico, la zona pranzo, la cucina con sfondo in cemento industriale, lo spazio lettura e studio: angoli in-terpretati con estro che mescolano pezzi di design reinventati dai tessuti, a creazioni dello stesso Onofri, elementi di design contemporaneo e oggetti di ricerca. L’armonia di tonalità neutre si ripete anche nella zona notte. A contrasto solo la lampada di colore verde. In questa casa lo sguardo corre libero dal divano grigio al tavolo da pranzo illuminato da un lam-padario a sfera di cristalli, o alle poltrone fronte giardino per conversazioni più intime. L’occhio si sofferma su ogni particolare: le foto in bianco e nero attaccate alla parete e scattate con la mitica macchina per fototessere vintage installata fuori dal suo studio, le sedie rivisitate con tessuto a righe, il pannello rivestito con carta da parati floreale, presenze vecchie e nuove, gli sgabelli a fantasia multicolor, la collezione di gabbie con candele, segni d’oriente e occidente, tutto ricomposto e stratificato in libertà, con un unico vincolo: il gusto eclettico riconducibile solo a un agent provocateur. Che dire: attendiamo con impazienza il prossimo lavoro.

Accostamenti e contrasti.

La consacrazione del contemporaneo e la passione per la vita si rispecchiano in uno

stile abitativo che mischia archeologia industriale, antiquariato e design

avveniristico. Il gioco è sui contrasti. Tutto sa di nuovo, anche i mobili d’epoca,

frutto di un meticoloso shopping alla ricerca di pezzi di forte impatto estetico. La geometria è protagonista dello spazio

tra lampadari a sfera, mobili che formano diagonali e quadri che sono lunghi

parallelepipedi. E compare la grafica, forma espressiva del nuovo millennio, che si trasforma in decoro sui cuscini seduta, incorniciata sulle pareti come un quadro d’arte contemporanea, sui

libri - quaderni abbandonati in studiata maniera su pavimento e tavolini. Il mood

è cosmopolita, sofisticato, non privo di ironia. E “colori e materiali” sono

decisi e intensi. Tra pareti in cemento industriale, la sedia francese è presente

in versione rivisitata, i paralumi in tessuto rosso hanno la base laccata lucida nera.

Lampadari classici e carte da parati si accostano a lampade di Ingo Maurer. È un gioco di sintonie di forme e colori. E la gamma dei colori viaggia su sobrie e

avvolgenti sfumature del legno, del grigio, del bianco, con accenni di rosso e verde.

Gli oggetti antichi conquistano una nuova destinazione, il vintage si mescola al bon

ton e crea un’atmosfera calda e intima. Sopra, scorcio del bagno illuminato da un lampadario classico. A fianco, Marco Onofri insieme alla compagna Sara e al loro cane Vivì.

Page 83: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 84: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

84 / La valle del Rabbi

La valle del Rabbi

Page 85: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

La valle del Rabbi / 85

La valle del Rabbi

La valle del Rabbi è inevitabilmente diversa dalle altre due che caratterizzano l’entroterra forli-vese per radici e storia, per espressioni e sedimenti culturali; considerata forse più di altre, grazie a una fugace notorietà lunga un ventennio e poi ostentatamente dimenticata, ha una qualità preziosa e cioè che, oltre a parlare del passato invitandoci a conservarlo e a restaurarlo, sa indicare il progetto futuro che può nascere dal suo interno, non dissimile dall’immensa figura modellata dai secoli, un progetto ricco di tensioni vitali di un domani appena immaginato e, forse, già condiviso. Una figura che emana una sonorità privilegiata e che ci testimonia, come in un gioco di riverberi, la potente circolarità della memoria che, oltre a costituirsi quale emana-zione di identità locale e personale, è soprattutto ipotesi di scelte ancora da venire e possibilità di itinerari ancora da percorrere.Dal dopoguerra e per molti anni Predappio e la sua vallata sono stati lasciati in un limbo, figlio di una memoria che questi luoghi conservano. Questo periodo ha causato una certa arretratezza del territorio, ma ha anche permesso di consegnare i suoi centri abitati e il paesaggio non irreparabilmente danneggiati dall’intervento speculativo e poco riflessivo degli ultimi decenni del ventesimo secolo.A uno sguardo consapevole e profondo la valle del Rabbi rivela oggi una sua qualità coinvolgente, legata ai frammenti minuti di quelle storie private che così spesso ci sembrano ininfluenti, proprio perché fragili e particolari, ma dove le figure di un microcosmo assai più quotidiano, domestico, intessuto di tradizioni e racconti, pulsante di arti, mestieri, intriso di tutta una sua materialità sommersa, ritrovano un loro diritto di sopravvivenza e dialogo. Una vallata che nel suo continuo conformarsi si disegna attraverso opposti versanti che risalgono dolcemente in alto, inseguendo una linea di cresta sempre più boscosa, per raccogliere gli insediamenti sparsi con la sapienza di una regola antica e le tracce dei percorsi che allineano nei misurati ripiani diversi coltivi. Un paesaggio che rende complessità alle osservazioni e particolarmente densi i

Testo Ulisse Tramonti - Foto Giorgio Sabatini

La vallata di Predappio, che da Forlì sale fino al confine toscano, racconta di un passato di tesori storici e culturali rimasti quasi intatti. Ma racconta anche di un futuro in cui questo patrimonio, esteso nello spazio e fatto di chiese, ville, palazzi, paesi e borgate può rappresentare l’idea di continuità di un progetto architettonico unitario.

LA VALLE DEL RABBIil territorio come progetto.

Page 86: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

86 / La valle del Rabbi

La valle del Rabbi

percorsi, saturandoli di nuovo di uomini e cose, di atti e attività, di usi e di costumi, e ancor più della corposità delle culture materiali e della fugacità delle idee, e di quella ambiguità dei sen-timenti, che lo riempie di tempo e di storia. Quella storia degli avvenimenti, dei grandi e a volte tragici appuntamenti e dei grandi personaggi, amalgamata a quella più corrente storia diffusa e profonda e spesso sotterranea, vissuta e sofferta da una moltitudine di esistenze, portatrici dei segni incisi nelle pieghe del territorio e a loro volta custodi degli infiniti gesti sospesi nell’aria pietrificata del passato.Il territorio della valle del Rabbi va riscoperto nella sua materialità di oggetto vissuto, provato dal tempo, e ne va saputo rileggere lo scorrere di flussi vitali sotto la dura scorza delle sue deforma-zioni con diverse modalità di lettura: è quindi necessario spingersi verso quella circolarità delle conoscenza che avvicina e allontana l’oggetto delle nostre osservazioni, rendendolo complesso oltre le sue immediate apparenze per conferirgli prospettive e risalti. La valle è viva anche di complessità architettoniche decretabili come monumenti. Oltre le chiese, i palazzi, le ville universalmente riconosciuti come tali, i paesi e le borgate tutti possono essere un monumento, occasione di rammemorazione nell’accelerazione senza categorie alla quale è soggetta la nostra odierna condizione: brani particolarmente significativi, che costituiscono un esteso patrimonio di esempi minori disseminati su tutto il ter-ritorio, sono monumento e come tale vanno percepiti. Spesso consideriamo monumento solo

Sopra, la facciata della Casa del Fascio e dell’Ospitalità a Predappio. In apertura, suggestiva panoramica della vallata del Rabbi con vista sulla rocca di Predappio alta e, sullo sfondo, la cittadina di Predappio.

Predappio e la Valle del Rabbi: il libro.

Il prof. Ulisse Tramonti, ordinario presso la Facoltà di Architettura di Firenze, ha pubblicato di recente, per Menabò Editore di Forlì, insieme all’architetto Alessandro Lucchi, questo importante volume, che raccoglie luoghi, ma anche cultura e tradizione della vallata del Rabbi: tra le pagine di questo libro gli autori raccontano la storia e le storie dei tanti piccoli paesi sorti lungo il fiume. In questa zona, una delle tre vallate del comprensorio forlivese, le storie di vita quotidiana si sono indissolubilmente e inevitabilmente intrecciate con la Storia con la “S” maiuscola, in particolare con quella del ‘900. Così, anche l’architettura ha ricevuto un imprinting particolare, che ancora oggi si può ritrovare negli edifici pubblici, nelle chiese, nelle abitazioni private. Tramonti e Lucchi hanno ideato un testo che, oltre a raccontare la storia, dedica uno sguardo particolare ai beni architettonici, descritti in modo dettagliato non solo con le parole, ma soprattutto con fotografie e immagini. Il paesaggio della vallata, infatti, oltre a parlarci del passato, invita al pensiero della conservazione e del restauro, fissando il ricordo incontaminato dell’umanità che viveva in questi luoghi. (pagg. 264, prezzo, euro 35,00).

Page 87: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

I prezzi si intendono per volo di sola andata, booking fee escluso

RiminiRoma�

tasse incluse38da

Volo in codeshare con

darwinairline.com

Page 88: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

88 / La valle del Rabbi

La valle del Rabbi

In alto, la monumentale chiesa parrocchiale di Predappio, intitolata a Sant’Antonio.

A fianco, oratorio della Madonna della Divi-na Consolazione, a Rocca delle Caminate.

ciò che appartiene all’eccezionalità, ovvero ciò che possiede grande valore artistico e storico, dimentichi in realtà di come monumento possa essere di fatto tutto ciò che veicola memoria. Monére, ricordare in latino, riporta invece ad una radice di consequenzialità, che nella fattispecie dell’architettura, lega presente e passato in un divenire che è sostanza di ogni proces-so di progetto: è monumento tutto ciò che riesce a trasportare l’idea della continuità, tutto ciò che rende vivo il passato e tutto ciò che rende legittimo il presente. Il nostro compito di architetti progettisti, in questa visione delle cose, non solo è preservare il passato, ma anche innescare le scintille di questa continuità, attraverso un percorso di contemporanea interpretazione. Un percorso che guardi al presente e al futuro senza dimenticare il passato, in concomitanza con un’attiva interazione nella complessità di questi due termini, istituendone una fattiva dialettica. Predappio, Predappio Alta, San Zeno, Premilcuore, Castel dell’Alpe, per citare le più importanti, sono preesistenze ambientali degne di essere tramandate non solo per la loro memoria ma anche per la loro carica di progettualità. Esse possono essere considerate come paradigmi di una serie di modalità che la città ha smarrito per sempre, come cioè bacini di riferimento per un’idea contemporanea sul valore dello spazio urbano. Anche se minori, questi centri mostrano nelle loro misure e nelle loro porzioni, la rappresentazione di una unitarietà che nel tempo l’architettura ha smarrito: i rapporti tra edifici, il connettivo urbano, i luoghi collettivi, gli ambiti della scena urbana.

Page 89: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010
Page 90: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

90 / Distribuzione

Distribuzione

“IN Magazine Premium” è una rivista attenta alle eccellenze regionali e, allo stesso tempo, aperta a tutte le emergenze nazionali. Per questo, la sua distribuzione raggiunge tutte le regioni d’Italia, e non solo. In Emilia Romagna e nelle Marche viene recapitata tramite abbonamento postale, ad una mailing list composta da privati, liberi professionisti e locali pubblici. Inoltre, arriva gratuitamente nelle principali località turistiche e nei più esclusivi punti d’incontro d’Italia: golf, yacht e tennis club, spa di lusso, locali cool, ristoranti stellati di tutta la penisola ricevono copia del periodico. Premium è così presente da Cortina d’Ampezzo, a Milano Marittima, da Madonna di Campiglio alla Costa Smeralda fino a Sainkt Moritz (Svizzera) e Monaco (Montecarlo).La rivista non manca poi nelle Vip Lounge degli aeroporti nazionali, nei Grand Hotel e negli alberghi esclusivi delle città italiane: Cipriani a Venezia, Lido Palace a Santa Margherita Ligure, Four Seasons a Milano, JK a Firenze, Palace Hotel a Capri, solo per citarne alcuni. È possibile sfogliare “IN Magazine Premium” in “templi del gusto” quali La Frasca di

Milano Marittima, Enoteca Pinchiorri di Firenze, Cracco di Milano, La Francescana di Modena, Perbellini di Verona, Lorenzo di Forte dei Marmi. Una rivista al passo con i tempi come Premium non poteva mancare su Internet: www.inmagazinepremium.it è il sito su cui si può sfogliare on line ogni nuovo numero, con tutte le comodità consentite dalle nuove tecnologie.Inoltre, grazie a una mailing list di oltre 100.000 iscritti la rivista viene inviata direttamente, tramite posta elettronica in formato digitale, ad un amplio bacino di lettori in target e in continua crescita.

Per ricevere in abbonamento “IN Magazine Premium”,nella forma cartacea o on line, contattare:

Edizioni In MagazineVia Napoleone Bonaparte, 5047100 ForlìTel. 0543.798463Fax [email protected]

DISTRIBUZIONE

Page 91: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

www.menabo.com

ADV | WEB | EVENT | PR | BRAND IDENTITYFILM | DIRECT MARKETING | PACKAGING

Page 92: PREMIUM INMAGAZINE 2/2010

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

IN PREMIUM NOV_10.pdf 1 21/10/10 09.10