Premio Mascagni: Franceschelli

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•• 8 BOLOGNA ECONOMIA MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2011 I NUMERI 12 20mila Milioni Il fatturato previsto nel 2011, in crescita costante rispetto ai 10,8 del 2008, agli 11 del 2009 e agli 11,7 del 2010 Metriquadrati La superficie dei magazzini coperti. Ci lavorano 26 dipendenti diretti più 120 addetti di cooperative di MARCO GIRELLA SE DAVANTI aparoleinusualicomelo- gistica vi guardate intorno smarriti, nel tentativo di afferrare un concetto che non vi viene in mente, niente paura. Sie- te in ottima compagnia della stragrande maggioranza di persone che ignorano feli- cemente cosa sia. Però esiste pur sempre un’eccezione, che non solo conosce il si- gnificato della logistica, ma ci costruisce sopra anche un’azienda e la sua fortuna personale. Claudio Franceschelli, titolare della Due Torri di Minerbio è una di quelle eccezioni. Perciò, cosa vuol dire guidare un’impresa fondata sulla e intor- noallalogisticacelofacciamospiegaredi- rettamente da lui. Che ci accoglie nel suo ufficio con vetrata sul magazzino dell’azienda, dove sono stoccate merci di vario genere, dai libri al caffè, fino alle macchine biomedicali. Molto ordine, molta elettronica, molta pulizia. Non un posto per facchini, come sarebbe facile pensare. La fatica di tenere un magazzi- no è roba anni Ottanta. Negli anni dieci del Duemila è stata sostituita dall’orga- nizzazione intelligente. Franceschelli, cosa fa un imprendi- tore della logistica? «Parecchie cose. La più importante, im- magazzinare le merci dei clienti e gestirle fin quando arrivano al destinatario». Sembra un problema da camioni- sti. «In origine era così. Mio padre fondò l’azienda nel 1974, e allora eravamo auto- trasportatori. Ma nel tempo le cose sono cambiate. Non gestiamo direttamente il trasporto delle merci. Lo fanno i corrieri per noi». E allora cosa fate? Urge un esem- pio. «Gestiamo merci e informazioni sulle merci. Prendiamo i libri, che attualmen- te occupano nove corsie da sei scaffali l’una (alte una quindicina di metri, ndr). L’editore non vuole tenere un suo magaz- zino perché rappresenterebbe un costo. Dovrebbe avere dei locali appositi e do- vrebbe gestirli». Quindi si affida a voi. «Esatto. Noi dobbiamo stoccare i libri, mapparli, codificarli. E spedirli alle libre- rie o ai clienti che li ordinano su internet. Inoltre l’editore deve sapere in tempo rea- le di quali libri dispone, quali sono stati venduti, quali sono in libreria e quali in magazzino. Ed eccoci diventati gestori di informazioni». Perciò il magazzino non lo tiene più nessuna azienda? «Oggi ci sono meno soldi, e le imprese li investono nella loro attività principale. Nelcasodiuneditore,farelibri.Poiima- gazzini invecchiano». Gli vengono le rughe? «Fino al 2000, circa, gli imprenditori pen- savanocheilmagazzinofosselaloropen- sione. Nel frattempo le regole sono cam- biate, la gestione è diventata più gravosa e le zone industriali si sono riempite di capannoni vuoti. Fine dell’utilità di pos- sedere il magazzino». Per voi invece è una risorsa. «Sì, ma è il centro del nostro lavoro, non un accessorio». E cosa succede se invece di libri vi trovate in casa il caffè? «Abbiamo prodotti diversissimi e ognu- no richiede modalità di gestione specifi- che. Per ogni tipo di merce mettiamo a punto un progetto a misura del cliente». Come dal sarto. «Però dobbiamo investire in informatica, in ricerca e formazione del personale. Ab- biamo persone che studiano come gestire al meglio le merci, spendendo il meno possibile e automatizzando il più possibi- le i procedimenti». E la ricerca a cosa serve? «A personalizzare il più possibile i nostri servizi. Oppure a creare partnership co- me quella avviata in Cina nel 2003». Avete un magazzino là? «No,gliabbiamoinsegnatoacomepassa- re da una gestione manuale a una gestio- ne più tecnologica». In cambio di? «Gli abbiamo portato clienti europei, spe- randochedomani,quandolaCinavende- ràdanoipiùdiadesso,loroportinoclien- ti cinesi nei nostri magazzini». Cosa c’è nel vostro futuro? «L’e-commerce. Stiamo studiando un ac- cordo con aziende di software e consulen- ti di marketing. Alle imprese che ci porta- no le merci non basta avere un sito. Biso- gna tenerlo aggiornato, migliorarlo ogni giorno, fargli pubblicità, gestire il carrel- lodegliacquistiegliincassi.Noivorrem- mo farlo per tutti i nostri clienti. Siamo obbligati a crescere e il modo migliore è farlo in rete. Il nanismo non è più con- templato nel mondo di domani». Per trovare la videointervista con Claudio Franceschelli e le foto della Due Torri, andate sul nostro sito VAI SUL NOSTRO PORTALE www.ilrestodelcarlino.it/bologna Come sviluppare un’azienda con le merci degli altri Dal ’74 la Due Torri è attiva nel campo della logistica TITOLARE Claudio Franceschelli LA DUE TORRI è stata fondata a Minerbio nel 1974 e da oltre 35 anni ope- ra nel business della logisti- ca integrata, ovvero il pro- cesso per mezzo del quale pianificare, attuare e con- trollare il flusso delle mate- rie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti e dei rela- tivi flussi di informazioni, dal luogo di origine al luogo di consumo, in modo da renderlo il più possibile effi- ciente e conforme alle esi- genze dei clienti. All’interno dei quasi 20.000 metri quadri di magazzino coperto dell’azienda opera- no circa 150 addetti che si dividono tra la sede, Inter- portodiBolognaeMirando- la.Imagazzinisonodestina- ti a contenere le merci più differenti, dato che Due Torri è specializzata nel set- tore biomedicale, cosmeti- co, parafarmaceutico, abbi- gliamento, editoriale, illu- minotecnico, degli integra- tori alimentari e alimentare secco. Per questo motivo 6.000 mq. di magazzino so- no a temperatura controlla- ta (tra gli 8 - 25˚C) o ospita- no celle frigo (tra 2 - 8 e 4 - 15˚C) adibite a conservare le merci sensibili. I servizi logistici prevedono operazioni in cui, durante il percorso interamente trac- ciabile e monitorabile dei flussi in entrata e in uscita, viene eseguito, a seconda delle esigenze e dei criteri stabiliti dal cliente, un con- trollo quantitativo e qualita- tivo ed altre attività di valo- re aggiuntivo sulle merci. Per quel che riguarda i flus- si in uscita, l’azienda gesti- sce un servizio distributivo di merci su pallet, attività che sta avendo grande svi- luppo soprattutto nel setto- re industriale. Due Torri of- fre anche distribuzioni a temperatura controllata in tutta Italia e ha sviluppato una propria rete specializza- ta nel settore biomedicale (è partner dei maggiori players del distretto biome- dicale di Mirandola) per la distribuzione dei prodotti salvavita. L’AZIENDA Dal trasporto con i camion al traffico di informazioni FRANCESCHELLI «I magazzini costano e le aziende preferisconodelegarli a noi. Così diventiamo gestori di informazioni»

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L'intervista a Claudio Franceschelli

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•• 8 BOLOGNAECONOMIA MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2011

I NUMERI

12 20milaMilioni

Il fatturato previsto nel 2011,in crescita costante rispettoai 10,8 del 2008, agli 11del 2009 e agli 11,7 del 2010

Metri quadrati

La superficie dei magazzinicoperti. Ci lavorano 26dipendenti diretti più 120addetti di cooperative

di MARCO GIRELLA

SE DAVANTI a parole inusuali come lo-gistica vi guardate intorno smarriti, neltentativo di afferrare un concetto chenon vi viene in mente, niente paura. Sie-te in ottima compagnia della stragrandemaggioranza di persone che ignorano feli-cemente cosa sia. Però esiste pur sempreun’eccezione, che non solo conosce il si-gnificato della logistica, ma ci costruiscesopra anche un’azienda e la sua fortunapersonale. Claudio Franceschelli, titolaredella Due Torri di Minerbio è una diquelle eccezioni. Perciò, cosa vuol direguidare un’impresa fondata sulla e intor-no alla logistica ce lo facciamo spiegare di-rettamente da lui. Che ci accoglie nel suoufficio con vetrata sul magazzinodell’azienda, dove sono stoccate merci divario genere, dai libri al caffè, fino allemacchine biomedicali. Molto ordine,molta elettronica, molta pulizia. Non unposto per facchini, come sarebbe facilepensare. La fatica di tenere un magazzi-no è roba anni Ottanta. Negli anni diecidel Duemila è stata sostituita dall’orga-nizzazione intelligente.

Franceschelli, cosa fa un imprendi-tore della logistica?

«Parecchie cose. La più importante, im-magazzinare le merci dei clienti e gestirlefin quando arrivano al destinatario».

Sembra un problema da camioni-sti.

«In origine era così. Mio padre fondòl’azienda nel 1974, e allora eravamo auto-trasportatori. Ma nel tempo le cose sonocambiate. Non gestiamo direttamente iltrasporto delle merci. Lo fanno i corrieriper noi».

E allora cosa fate? Urge un esem-pio.

«Gestiamo merci e informazioni sullemerci. Prendiamo i libri, che attualmen-te occupano nove corsie da sei scaffalil’una (alte una quindicina di metri, ndr).L’editore non vuole tenere un suo magaz-zino perché rappresenterebbe un costo.Dovrebbe avere dei locali appositi e do-vrebbe gestirli».

Quindi si affida a voi.«Esatto. Noi dobbiamo stoccare i libri,mapparli, codificarli. E spedirli alle libre-rie o ai clienti che li ordinano su internet.

Inoltre l’editore deve sapere in tempo rea-le di quali libri dispone, quali sono stativenduti, quali sono in libreria e quali inmagazzino. Ed eccoci diventati gestori diinformazioni».Perciò il magazzino non lo tiene piùnessuna azienda?«Oggi ci sono meno soldi, e le imprese liinvestono nella loro attività principale.Nel caso di un editore, fare libri. Poi i ma-gazzini invecchiano».

Gli vengono le rughe?«Fino al 2000, circa, gli imprenditori pen-

savano che il magazzino fosse la loro pen-sione. Nel frattempo le regole sono cam-biate, la gestione è diventata più gravosae le zone industriali si sono riempite dicapannoni vuoti. Fine dell’utilità di pos-sedere il magazzino».

Per voi invece è una risorsa.«Sì, ma è il centro del nostro lavoro, nonun accessorio».

E cosa succede se invece di libri vitrovate in casa il caffè?

«Abbiamo prodotti diversissimi e ognu-

no richiede modalità di gestione specifi-che. Per ogni tipo di merce mettiamo apunto un progetto a misura del cliente».

Come dal sarto.«Però dobbiamo investire in informatica,in ricerca e formazione del personale. Ab-biamo persone che studiano come gestireal meglio le merci, spendendo il menopossibile e automatizzando il più possibi-le i procedimenti».

E la ricerca a cosa serve?«A personalizzare il più possibile i nostriservizi. Oppure a creare partnership co-me quella avviata in Cina nel 2003».

Avete un magazzino là?«No, gli abbiamo insegnato a come passa-re da una gestione manuale a una gestio-ne più tecnologica».

In cambio di?«Gli abbiamo portato clienti europei, spe-rando che domani, quando la Cina vende-rà da noi più di adesso, loro portino clien-ti cinesi nei nostri magazzini».

Cosa c’è nel vostro futuro?«L’e-commerce. Stiamo studiando un ac-cordo con aziende di software e consulen-ti di marketing. Alle imprese che ci porta-no le merci non basta avere un sito. Biso-gna tenerlo aggiornato, migliorarlo ognigiorno, fargli pubblicità, gestire il carrel-lo degli acquisti e gli incassi. Noi vorrem-mo farlo per tutti i nostri clienti. Siamoobbligati a crescere e il modo migliore èfarlo in rete. Il nanismo non è più con-templato nel mondo di domani».

Per trovare la videointervista conClaudio Franceschelli e le foto dellaDue Torri, andate sul nostro sito

VAI SUL NOSTRO PORTALE

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

Come sviluppare un’aziendacon le merci degli altri

Dal ’74 la Due Torri è attiva nel campo della logistica

TITOLAREClaudioFranceschelli

LA DUE TORRI è statafondata a Minerbio nel1974 e da oltre 35 anni ope-ra nel business della logisti-ca integrata, ovvero il pro-cesso per mezzo del qualepianificare, attuare e con-trollare il flusso delle mate-rie prime, dei semilavorati edei prodotti finiti e dei rela-tivi flussi di informazioni,dal luogo di origine al luogodi consumo, in modo darenderlo il più possibile effi-ciente e conforme alle esi-genze dei clienti.All’interno dei quasi 20.000metri quadri di magazzinocoperto dell’azienda opera-no circa 150 addetti che sidividono tra la sede, Inter-porto di Bologna e Mirando-la. I magazzini sono destina-ti a contenere le merci piùdifferenti, dato che DueTorri è specializzata nel set-tore biomedicale, cosmeti-co, parafarmaceutico, abbi-gliamento, editoriale, illu-minotecnico, degli integra-tori alimentari e alimentaresecco. Per questo motivo6.000 mq. di magazzino so-no a temperatura controlla-ta (tra gli 8 - 25˚C) o ospita-no celle frigo (tra 2 - 8 e 4 -15˚C) adibite a conservarele merci sensibili.I servizi logistici prevedonooperazioni in cui, durante ilpercorso interamente trac-ciabile e monitorabile deiflussi in entrata e in uscita,viene eseguito, a secondadelle esigenze e dei criteristabiliti dal cliente, un con-trollo quantitativo e qualita-tivo ed altre attività di valo-re aggiuntivo sulle merci.Per quel che riguarda i flus-si in uscita, l’azienda gesti-sce un servizio distributivodi merci su pallet, attivitàche sta avendo grande svi-luppo soprattutto nel setto-re industriale. Due Torri of-fre anche distribuzioni atemperatura controllata intutta Italia e ha sviluppatouna propria rete specializza-ta nel settore biomedicale (èpartner dei maggioriplayers del distretto biome-dicale di Mirandola) per ladistribuzione dei prodottisalvavita.

L’AZIENDA

Dal trasportocon i camional traffico

di informazioni

FRANCESCHELLI«I magazzini costano e le aziendepreferiscono delegarli a noi. Cosìdiventiamo gestori di informazioni»