Premio Mascagni

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UN UOMO che credeva nel ruolo sociale dell’industria e un imprenditore con un grande senso di responsabilità. Alberto Vacchi ricorda Paolo Mascagni durante la presentazione del premio intitolato all’amico scomparso. «In maggio — ricorda Vacchi — Paolo mi chiese un incontro per parlare della situazione del- le imprese. Era preoccupato, perché vedeva che la crescita stentava. Si chiedeva come avrebbe fatto l’associazione ad aiutare i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro». «Paolo — continua Vacchi — era un convinto sostenitore dell’importanza del ruolo delle imprese nel territorio bologne- se. Per questo gli abbiamo inti- tolato il premio, col quale vo- gliamo portare alla luce le storie delle realtà produttive bologne- si. E’ giusto raccontare come l’industria ha generato svilup- po per il nostro territo- rio». «Quella sui giovani è una preoccupazione che facciamo nostra. Il 25 novembre porteremo quattromila ragazzi nel- lenostreaziendeperfar- gli toccare da vicino co- sa vuol dire lavorare nell’industria». Alla domanda del vice- direttore del Carlino, Beppe Boni, su quali consigli darebbe a un giovane che volesse fare impresa Vacchi ha ri- sposto con tre indicazioni: La prima, «curare il percorso scolastico». La seconda, «coniu- gare gli studi con la presenza at- tiva nell’impresa». La terza, «avere voglia di mettersi in gio- co. Ci sono diversi passi da fare per crescere all’interno di un’azienda e bisogna volerli fa- reancheseipriminonsonopar- ticolarmente esaltanti». Alla fine c’è stato spazio per un’analisi della situazione eco- nomicalocale,inmezzoallacri- si più nera. «E’ UNA SFIDA difficile — ha detto Vacchi — ma il nostro tessuto imprenditoriale ci con- sentirà di fronteggiarla e vincer- lamegliodialtri.Iosonoottimi- sta, e dico che ce la facciamo. Le imprese bolognesi hanno ca- ratteristiche peculiari, che le contraddistinguono rispetto ad altre realtà: viaggiamo su alte fasce tecnologiche e questo ci permette di reggere meglio» l’impatto della crisi. A giudizio del numero uno degli industriali felsinei, «le imprese che riescono a esportare di più riescono a reggere meglio: il nostro territo- rio è caratte- rizzatodamol- te esportazio- ni» e questo dà sostegno ma, ha proseguito, «le aziende, soprattutto quelle che esportano meno, vanno accompa- gnateinmododacresceredidi- mensioni», Così da competere sui mercati in maniera ancora piùefficace.«Lasfida—hacon- cluso Vacchi — è complicata ma noi siamo in condizione di affrontarla meglio degli altri». m. g. «Paolo è sempre stato di grande rettitudine, con una visione chiara del ruolo sociale dell’imprenditoria. In un momento delicato per l’economia ha pagato per questa sua sensibilità» LENOSTREINIZIATIVE A CHI E’ DESTINATO ALLE IMPRESE ASSOCIATE DI UNINDUSTRIA CHE AVRANNO DIMOSTRATO LA LORO CAPACITÀ DI CRESCERE, CON INNOVAZIONE E CORAGGIO COME FUNZIONA PER UN ANNO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA SUL CARLINO E SUL NOSTRO SITO WEB CI SARÀ UN SERVIZIO DEDICATO AD UN’IMPRESA A NOVEMBRE 2012 UNA GIURIA COMPOSTA DA UNINDUSTRIA, CARLINO, UNIVERSITÀ E L’ARCHITETTO ELENA ZACCHIROLI DECIDERÀ IL VINCITORE VAI SUL NOSTRO PORTALE Tutte le foto e video interviste ai protagonisti dell’iniziativa: clicca sul nostro sito Andrea e Michele Mascagni LA CONCLUSIONE www.ilrestodelcarlino.it/bologna Paolo credeva nel ruolo sociale dell’industria: intitoliamo a lui questa iniziativa che porta alla luce le nostre realtà produttive Alma Mater, il prorettore Ferrari: «Ragazzi, siate curiosi e senza paura» L’IMPEGNO SUL TERRITORIO «UN PROCESSO di crescita si basa sui gio- vani, nel lavoro come nell’Università». Emi- lio Ferrari, prorettore vicario dell’Alma Ma- ter,ricordadi«averavu- to la fortuna di vedere da dentro cosa vuol dire fare impresa, proprio vicino all’azienda dei Mascagni». Ai giovani che vogliono avvicinar- si a questo mondo, Fer- rari consiglia di «essere curiosi e non avere pau- radiciòchenonsicono- sce. E di mettere impe- gno e passione in quello che fanno». Per questo l’Università garantirà il suo impegno sul territorio, nel- la convinzione che le imprese, oggi più che mai, siano «dispo- nibili e aperte al confronto». di MARCO GIRELLA «ABBIAMO appoggiato questa iniziativa perché siamo convinti che le imprese stiano lottando per preservare la ricchezza del nostro territorio anche in virtù di un pa- trimonio professionale che non vogliono perdere». Il vicediretto- re del Carlino, Beppe Boni, ha presentato così, ieri mattina, nell’aula Marco Biagi del nostro giornale, il «Premio Paolo Masca- gni-Imprese che crescono». Un premio organizzato da Unin- dustria e da ‘il Resto del Carlino’, che, alla fine di un percorso lungo un anno, verrà assegnato a una delle aziende associate che si sarà distinta per capacità di crescere. Capacitàchenonsimisurasoloat- traverso i numeri del fatturato ma anche con l’innovazione, la pene- trazione in nuovi mercati, la ricer- ca. Per un’azienda crescere vuol dire soprattutto voglia di scom- metteresusestessaesuipropriva- lori. «QUESTO èilmotivo—haspie- gato Boni — per cui abbiamo de- ciso di raccontare sul Carlino l’av- ventura delle imprese del nostro territorio. Perché il premio ci per- metteva di ricordare la figura di Mascagni, e di non disperdere quel patrimonio di valori umani e sociali che lui ha rappresentato». Il premio passerà attraverso la pubblicazione di un’intervista al- la settimana, sulla cronaca di Bo- logna, al titolare di un’azienda as- sociata a Unindustria. Al termine di cinquantadue settimane e di cinquantadue interviste, una giu- ria formata da rappresentanti del Carlino, di Unindustria, dell’Uni- versità, e dall’architetto Elena Zacchiroli, vedova di Paolo Ma- scagni, tragicamente scomparso nei mesi scorsi, decreterà il vinci- tore. Gli articoli verranno pubbli- cati sul Carlino mentre spezzoni dell’intervista filmata si troveran- nosulportaleinternet www.ilresto- delcarlino.it/bologna. La premiazio- ne è prevista nel novembre del 2012. Durante la presentazione di ieri Beppe Boni, Alberto Vacchi,pre- sidente di Unindustria Bologna e Emilio Ferrari, prorettore vicario dell’Alma Mater hanno parlato davanti a un parterre di imprendi- tori e ai familiari di Paolo Masca- gni. OLTRE a Elena Zacchiroli era- no presenti anche il figlio, Pietro Mascagni, e i fratelli dell’impren- ditore scomparso, Andrea e Mi- chele. Presenti, fra gli altri, anche il pa- tron della Virtus, Claudio Sabati- ni, i consiglieri regionali Silvia Noè, dell’Udc, e Galeazzo Bigna- mi, del Pdl, il presidente del MAMbo e della Valsoia, Filippo Sassoli de’ Bianchi,tantidicolo- ro che avevano condiviso la vita associativa nell’Api (prima della fusione con Assindustria che ha dato vita a Unindustria), come NerioBentivogli e Paolo Beghel- li, amici e colleghi come Umber- to Cesari, Gianluigi Baccolini, Bruno Borsari, imprenditori co- me Roberto Kerkoc, Carlo Man- tellini, Marianna Di Giansante. Una platea coinvolta, oltre che dal vincolo associativo, dalla cono- scenza e dalla frequentazione con Paolo Mascagni. «Penso che questo premio — ha detto Elena Zacchiroli — rispetti esattamente lo spirito con cui mio marito interpretava il ruolo dell’imprenditore. Il Carlino e Unindustria hanno centrato al cuore il pensiero di Paolo». Commosso anche il ricordo del fratello Michele: «Paolo è sempre stato un uomo di grande rettitudi- ne,conunavisionechiaradelruo- lo sociale dell’imprenditoria. In un momento delicato per l’econo- mia ha pagato per questa sua pro- fonda sensibilità». Gianluigi Bac- colini, invece, intende proporre ad Unindustria di promuovere una raccolta fondi tra gli associati per finanziare borse di studio inti- tolate a Paolo Mascagni. FAMIGLIA A destra, Elena Zacchiroli col figlio Pietro Mascagni A sinistra, la prima fila in aula Biagi al ‘Carlino’ con Claudio Sabatini e Gianluigi Baccolini ELENA ZACCHIROLI «Così si rispecchialo spirito con cui mio marito interpretava il suo ruolo di imprenditore» «Credeva nei giovani e voleva aiutarli» Alberto Vacchi, Unidustria, onora l’amico PRESENTI A sinistra il vicedirettore del Carlino Beppe Boni. Sopra, Tiziana Ferrari e Silvia Noè. Sotto, da sinistra Andrea e Michele Mascagni di Mascagni ricordando l’industriale scomparso Paolo Mascagni, l’imprenditore scomparso mesi fa Sotto, Alberto Vacchi presidente di Unindustria Imprese che sfidano la crisi: premio nel nome Unindustra e Carlino insieme per raccontare l’innovazione e la crescita del territorio PARTERRE Sopra, la stretta di mano tra Alberto Vacchi ed Elena Zacchiroli. Sotto, da sinistra, Filippo Sassoli de’ Bianchi, Umberto Cesari e Carlo Mantellini

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il Resto del Carlino e Unindustria lanciano il Premio Mascagni per le imprese

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Page 1: Premio Mascagni

UN UOMO che credeva nelruolo sociale dell’industria e unimprenditore con un grandesenso di responsabilità. AlbertoVacchi ricorda Paolo Mascagnidurante la presentazione delpremio intitolato all’amicoscomparso.«In maggio — ricorda Vacchi— Paolo mi chiese un incontroper parlare della situazione del-le imprese. Era preoccupato,perché vedeva che la crescitastentava. Si chiedeva comeavrebbe fatto l’associazione adaiutare i giovani che voglionoentrare nel mondo del lavoro».«Paolo — continua Vacchi —era un convinto sostenitoredell’importanza del ruolo delleimprese nel territorio bologne-se. Per questo gli abbiamo inti-tolato il premio, col quale vo-gliamo portare alla luce le storiedelle realtà produttive bologne-si. E’ giusto raccontare comel’industria ha generato svilup-

po per il nostro territo-rio».«Quella sui giovani èuna preoccupazione chefacciamo nostra. Il 25novembre porteremoquattromila ragazzi nel-le nostre aziende per far-gli toccare da vicino co-sa vuol dire lavorarenell’industria».Alla domanda del vice-direttore del Carlino,Beppe Boni, su qualiconsigli darebbe a ungiovane che volesse fareimpresa Vacchi ha ri-

sposto con tre indicazioni:La prima, «curare il percorsoscolastico». La seconda, «coniu-gare gli studi con la presenza at-tiva nell’impresa». La terza,«avere voglia di mettersi in gio-co. Ci sono diversi passi da fareper crescere all’interno diun’azienda e bisogna volerli fa-re anche se i primi non sono par-ticolarmente esaltanti».Alla fine c’è stato spazio perun’analisi della situazione eco-nomica locale, in mezzo alla cri-si più nera.

«E’ UNA SFIDA difficile —ha detto Vacchi — ma il nostrotessuto imprenditoriale ci con-sentirà di fronteggiarla e vincer-la meglio di altri. Io sono ottimi-sta, e dico che ce la facciamo.Le imprese bolognesi hanno ca-ratteristiche peculiari, che lecontraddistinguono rispetto adaltre realtà: viaggiamo su altefasce tecnologiche e questo cipermette di reggere meglio»l’impatto della crisi.A giudizio del numero unodegli industriali felsinei,«le imprese che riescono aesportare di più riesconoa reggere meglio:il nostro territo-rio è caratte-rizzato da mol-te esportazio-ni» e questo dàsostegno ma, haproseguito, «leaziende, soprattuttoquelle che esportanomeno, vanno accompa-

gnate in modo da crescere di di-mensioni», Così da competeresui mercati in maniera ancorapiù efficace. «La sfida — ha con-cluso Vacchi — è complicatama noi siamo in condizione diaffrontarla meglio degli altri».

m. g.

«Paolo è sempre stato di granderettitudine, con una visione chiara delruolo sociale dell’imprenditoria. Inun momento delicato per l’economiaha pagato per questa sua sensibilità»

LE NOSTRE INIZIATIVE A CHI E’ DESTINATOALLE IMPRESE ASSOCIATE DI UNINDUSTRIA CHEAVRANNO DIMOSTRATO LA LORO CAPACITÀ DICRESCERE, CON INNOVAZIONE E CORAGGIO

COME FUNZIONAPER UN ANNO UNA VOLTA ALLA SETTIMANASUL CARLINO E SUL NOSTRO SITO WEB CI SARÀUN SERVIZIO DEDICATO AD UN’IMPRESA

A NOVEMBRE 2012 UNA GIURIA COMPOSTA DAUNINDUSTRIA, CARLINO, UNIVERSITÀ E L’ARCHITETTOELENA ZACCHIROLI DECIDERÀ IL VINCITORE

VAI SUL NOSTRO PORTALETutte le foto e videointerviste ai protagonistidell’iniziativa: clicca sulnostro sito

Andrea e Michele Mascagni

LA CONCLUSIONE

www.ilrestodelcarlino.it/bologna

Paolo credeva nel ruolosociale dell’industria:intitoliamo a lui questainiziativa che porta alla lucele nostre realtà produttive

Alma Mater, il prorettore Ferrari:«Ragazzi, siate curiosi e senza paura»

L’IMPEGNOSUL TERRITORIO

«UN PROCESSO dicrescita si basa sui gio-vani, nel lavoro comenell’Università». Emi-lio Ferrari, prorettorevicario dell’Alma Ma-ter, ricorda di «aver avu-to la fortuna di vedereda dentro cosa vuol dire fareimpresa, proprio vicinoall’azienda dei Mascagni». Aigiovani che vogliono avvicinar-

si a questo mondo, Fer-rari consiglia di «esserecuriosi e non avere pau-ra di ciò che non si cono-sce. E di mettere impe-gno e passione in quelloche fanno». Per questol’Università garantirà il

suo impegno sul territorio, nel-la convinzione che le imprese,oggi più che mai, siano «dispo-nibili e aperte al confronto».

di MARCO GIRELLA

«ABBIAMO appoggiato questainiziativa perché siamo convintiche le imprese stiano lottando perpreservare la ricchezza del nostroterritorio anche in virtù di un pa-trimonio professionale che nonvogliono perdere». Il vicediretto-re del Carlino, Beppe Boni, hapresentato così, ieri mattina,nell’aula Marco Biagi del nostrogiornale, il «Premio Paolo Masca-gni-Imprese che crescono».Un premio organizzato da Unin-dustria e da ‘il Resto del Carlino’,che, alla fine di un percorso lungoun anno, verrà assegnato a unadelle aziende associate che si saràdistinta per capacità di crescere.Capacità che non si misura solo at-traverso i numeri del fatturato maanche con l’innovazione, la pene-trazione in nuovi mercati, la ricer-ca. Per un’azienda crescere vuol

dire soprattutto voglia di scom-mettere su se stessa e sui propri va-lori.

«QUESTO è il motivo — ha spie-gato Boni — per cui abbiamo de-ciso di raccontare sul Carlino l’av-ventura delle imprese del nostroterritorio. Perché il premio ci per-metteva di ricordare la figura diMascagni, e di non disperderequel patrimonio di valori umani esociali che lui ha rappresentato».Il premio passerà attraverso lapubblicazione di un’intervista al-la settimana, sulla cronaca di Bo-logna, al titolare di un’azienda as-sociata a Unindustria. Al terminedi cinquantadue settimane e dicinquantadue interviste, una giu-ria formata da rappresentanti delCarlino, di Unindustria, dell’Uni-versità, e dall’architetto ElenaZacchiroli, vedova di Paolo Ma-scagni, tragicamente scomparsonei mesi scorsi, decreterà il vinci-tore. Gli articoli verranno pubbli-

cati sul Carlino mentre spezzonidell’intervista filmata si troveran-no sul portale internet www.ilresto-delcarlino.it/bologna. La premiazio-ne è prevista nel novembre del2012.Durante la presentazione di ieriBeppe Boni, Alberto Vacchi, pre-sidente di Unindustria Bologna eEmilio Ferrari, prorettore vicariodell’Alma Mater hanno parlatodavanti a un parterre di imprendi-tori e ai familiari di Paolo Masca-gni.

OLTRE a Elena Zacchiroli era-no presenti anche il figlio, PietroMascagni, e i fratelli dell’impren-ditore scomparso, Andrea e Mi-chele.Presenti, fra gli altri, anche il pa-tron della Virtus, Claudio Sabati-ni, i consiglieri regionali SilviaNoè, dell’Udc, e Galeazzo Bigna-mi, del Pdl, il presidente delMAMbo e della Valsoia, FilippoSassoli de’ Bianchi, tanti di colo-ro che avevano condiviso la vitaassociativa nell’Api (prima dellafusione con Assindustria che hadato vita a Unindustria), comeNerio Bentivogli e Paolo Beghel-li, amici e colleghi come Umber-to Cesari, Gianluigi Baccolini,Bruno Borsari, imprenditori co-me Roberto Kerkoc, Carlo Man-tellini, Marianna Di Giansante.Una platea coinvolta, oltre chedal vincolo associativo, dalla cono-scenza e dalla frequentazione conPaolo Mascagni.«Penso che questo premio — hadetto Elena Zacchiroli — rispettiesattamente lo spirito con cui miomarito interpretava il ruolodell’imprenditore. Il Carlino eUnindustria hanno centrato alcuore il pensiero di Paolo».Commosso anche il ricordo delfratello Michele: «Paolo è semprestato un uomo di grande rettitudi-ne, con una visione chiara del ruo-lo sociale dell’imprenditoria. Inun momento delicato per l’econo-mia ha pagato per questa sua pro-fonda sensibilità». Gianluigi Bac-colini, invece, intende proporread Unindustria di promuovereuna raccolta fondi tra gli associatiper finanziare borse di studio inti-tolate a Paolo Mascagni.

FAMIGLIAA destra, Elena Zacchiroli

col figlio Pietro MascagniA sinistra, la prima fila

in aula Biagi al ‘Carlino’con Claudio Sabatinie Gianluigi Baccolini

ELENA ZACCHIROLI«Così si rispecchia lo spiritocon cui mio marito interpretavail suo ruolo di imprenditore»

«Credeva nei giovanie voleva aiutarli»

Alberto Vacchi, Unidustria, onora l’amico

PRESENTIA sinistra il vicedirettore del CarlinoBeppe Boni. Sopra, Tiziana Ferrarie Silvia Noè. Sotto, da sinistraAndrea e Michele Mascagni

di Mascagniricordando l’industriale scomparso

Paolo Mascagni,l’imprenditore

scomparso mesi faSotto, Alberto

Vacchi presidentedi Unindustria

Imprese che sfidano la crisi: premio nel nomeUnindustra e Carlino insieme per raccontare l’innovazione e la crescita del territorio

PARTERRESopra, la stretta di manotra Alberto Vacchied Elena Zacchiroli.Sotto, da sinistra, FilippoSassoli de’ Bianchi, UmbertoCesari e Carlo Mantellini