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Comune di Firenze – Direzione Servizi Sociali e Sport Dott.ssa Sara Mascagni EUROSOCIALNETWORK Il Sistema Integrato del ricovero in Struttura della persona non autosufficiente

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Comune di Firenze – Direzione Servizi Sociali e Sport Dott.ssa Sara Mascagni

EUROSOCIALNETWORK

Il Sistema Integrato del ricovero in Struttura della persona non

autosufficiente

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AUMENTO DELLA POPOLAZIONE CON ETÀ MAGGIORE DI 65 ANNI:

Allungamento della vita che non sempre corrisponde a miglioramento della sua qualità

(non autosufficienza)

LA NON AUTOSUFFICIENZA:

Incapacità di provvedere alla propria cura quotidiana Conseguente carico assistenziale sanitario e sociale

Gli anziani: chi sono e quali bisogni soddisfare

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LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328:“Legge Quadro per la realizzazione del

sistema integrato di interventi e servizi sociali”

La Repubblica assicura un sistema integrato di servizi sociali a garantire la qualità della vita, in coerenza

con gli artt. 2, 3, 38 della Costituzione

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RKI soggetti destinatari

a) Superamento del concetto assistenzialistico dell’intervento sociale

b) Il cittadino è soggetto attivo da tutelare

Tra i soggetti destinatari ci sono gli anziani non autosufficienti

Aspetti innovativi:

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Lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, provvedono alla programmazione degli interventi e delle risorse

Coinvolgimento del Terzo Settore: soggetti organizzativi prevalentemente di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, enti religiosi, ecc.)

Coordinamento soggetti pubblici e privati nell’organizzazione del sistema e nell’erogazione dei servizi

Nel 2005, le strutture residenziali per anziani erano per il 67% private per il 33% pubblicheCfr. AA. VV., “L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Rapporto 2009”, Rapporto promosso dall’IRCCS-INRCA per l’Agenzia nazionale per l’invecchiamento, Maggioli Editore, 2009; disponibile in http://www.maggioli.it/rna/2009/pdf/rapporto2009-assistenza_anziani.pdf. Esiste anche il Rapporto 2010; cfr. http://www.maggioli.it/rna/2010/pdf/rapporto2010-assistenza_anziani.pdf

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La Legge prevede che le strutture sianoAUTORIZZATE

eACCREDITATE

per entrare nel sistema integrato di interventi sociosanitari

Autorizzazione e accreditamento: compito dei Comuni

Il Ministero del Lavoro sottolinea l’eterogeneità regionale italiana in ambito sanitario e, parimenti, in ambito assistenziale

(cfr. “Rapporto sulla non autosufficienza in Italia – 2010”, a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali)

Sul territorio nazionale è quindi corretto asserire che si viene configurando una situazione a macchia di leopardo

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L’assistenza in Toscana

OBIETTIVI: Sistema unico sanitario-sociale Assistenza tempestiva, appropriata, flessibile Sostegno alla permanenza a domicilio: ricovero in RSA come extrema ratio

METODI: “Punto Insieme” (informazione e accoglienza) “Punto Unico di Accesso” o PUA (pre-valutazione) “Unità di Valutazione Multidisciplinare) o UVM

Definizione del Progetto Assistenziale Personalizzato o PAP, basato su “livelli di isogravità”

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Focalizziamo su FirenzeAlcuni aspetti salienti della situazione della non autosufficienza a

Firenze

“Relazione sullo stato di salute di Firenze. Profilo di salute e dei servizi socio sanitari. Anno 2009”, a cura dell’Osservatorio della S.d.S. di Firenze (in fase di pubblicazione)

I riferimenti demografici

Al 31.12.2009 gli anziani, con età maggiore di 65 anni, a Firenze risultavano essere 94.642 (di cui soli 30.760) su una popolazione di circa 370.000 residenti.

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Totale Età Femmine Maschi

v.a. % 65 - 69 12.148 9.808 21.956 23,2 70 - 74 12.512 9.462 21.974 23,2 75 - 79 11.267 7.767 19.034 20,1 80 - 84 9.904 5.797 15.701 16,6 85 - 89 7.673 3.556 11.229 11,9 >=90 3.646 1.102 4.748 5,0 Totale 57.150 37.492 94.642 100,0 % anziani su pop. res. 33,2 19,1 25,7

Tav. 1 Anziani residenti per fascia di età - Firenze - 31.12.2009

Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12 – Ufficio di Statistica – Comune di Firenze

Dal 1999 al 2009 gli anziani ultra 74enni risultano passati da 45.074 a 50.712 (+12,5%) e gli anziani soli nella stessa fascia di età da 17.177 a 20.603 (+19,9%).

Sono cioè aumentati proprio quegli anziani che quando vanno incontro a malattie e processi di perdita di autonomia hanno più bisogno sia di servizi sociali (anziani soli) che di prestazioni sanitarie.

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I servizi previsti in ToscanaPer opportunità di tempi, in questa sede si tralascia di affrontare le Residenze Sociali Assistite (RA), i cui servizi riguardano peraltro anziani fragili, ma non in

condizioni di non autosufficienza

Servizi domiciliari

Sostanzialmente si dispone delle seguenti grandi tipologie dei servizi domiciliari:

o Servizi diretti

1. Assistenza domiciliare diretta

2. Telecare

3. Pasti a domicilio

4. Podologo

o Contributi

1. Contributo servizi assistenza familiare

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Servizi semiresidenzialiIl Centro Diurno (CD) è un servizio organizzato per rispondere ai bisogni assistenziali di persone anziane prevalentemente non autosufficienti. Assicura attività assistenziali dirette a gruppi di persone per più ore al giorno e per più giorni la settimana (di norma dalle ore 8 alle ore 18 per sei giorni la settimana con possibilità di turnazione per la domenica e festivi). Garantisce inoltre media/alta integrazione tra l’assistenza sanitaria e quella sociale.

Servizi residenzialiLa Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è stata introdotta in Italia a metà degli anni novanta. È una struttura non ospedaliera, ma comunque a impronta sanitaria, che si configura quindi come un presidio in grado di offrire a soggetti non autosufficienti, non assistibili al domicilio, livelli medi/alti di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, cui si affiancano attività di animazione e socializzazione e prestazioni alberghiere.

Le spese per la permanenza degli utenti all’interno delle RSA sono ripartite tra il SSN, il Comune* e l’utente.* Compatibilmente con le disponibilità di bilancio.

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In Toscana il Regolamento di attuazione dell’art. 62 della L.R. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, ha quindi meglio precisato i requisiti minimi, strutturali, organizzativi e professionali delle RSA. Vediamoli nel dettaglio.

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È stata individuata una tipologia di struttura standard di 80 posti letto, da articolare su più moduli per realizzare una flessibilità organizzativa opportuna a seconda dei diversi gradi di attività assistenziale.

Per quanto concerne i requisiti minimi strutturali, è stato introdotto l’obbligo alla nuove RSA di disporre camere con massimo due posti letto, i cui spazi consentano un agevole accesso al letto anche da parte di persone in carrozzina. Le camere devono essere della seguente metratura: 12 m2 per una persona e 18 m2 per due. In ogni camera deve essere previsto un servizio igienico tale da consentire l’ingresso e la rotazione delle carrozzine.La struttura inoltre deve prevedere/dotarsi di:o un bagno assistito ogni 20 posti o, nel caso di più piani, di un bagno assistito per piano;o un locale adibito a palestra dotato di attrezzature e ausili;o spogliatoi del personale con servizi igienici dedicati;o un montalettighe e di un ascensore, nel caso sia distribuita su più piani;o uno spazio mensa che rispetti 1,50 m2 per ciascuna persona accolta.Infine, nel caso che il servizio mensa sia interno, ci deve essere una cucina; e, nel caso di accoglienza di un numero di persone superiore a 40, un ulteriore punto di cottura.

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Per quanto concerne i requisiti minimi organizzativi e professionali, le RSA devono:

dotarsi di regolamento interno, carta dei servizi; assicurare il rispetto della privacy; garantire i Progetti Individualizzati adeguati ai percorsi assistenziali delle persone ospitate; favorire la vita comunitaria e i rapporti con organismi esterni e con le famiglie e i tutori degli ospiti. rendere nota la dotazione complessiva del personale, le relative attribuzioni, i compiti e le responsabilità di ciascuna professionalità, nonché l’orario di lavoro e i turni di attività, nel rispetto del monte orario annuale definito dalla normativa regionale.

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La regolarità dei requisiti sopraelencati è verificata almeno una volta all’anno dalla Commissione Aziendale di Vigilanza dell’ASL formata da professionisti con competenze multidisciplinari.

Intensità assistenziale

Complessità organizzativa

Assistenza infermieristica

Assistenza riabilitativa

Assistenza di base e

alla persona

Animazione socio-

educativa

Assistenza specialistica

media media 6.536 1.634 32.680 1.634 - alta alta 8.170 3.268 32.680 1.634 624 alta alta 8.170 2.434 34.314 1.634 624 alta alta 8.170 1.634 34.314 1.634 624

Monte orario annuale per ciascuna funzione esercitata

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Il Comune di Firenze si è attivato per tutelare i propri utenti attraverso la stipula di convenzioni.In queste sono definite le condizioni di trattamento, affinché siano assicurati: fornitura di vitto completo consistente in: 1) prima colazione (2 scelte); 2) pranzo e cena (primo piatto, secondo piatto e contorno - 2 scelte ciascuno -, pane, bevande e frutta); 3) piccola merenda nel pomeriggio. Per detta alimentazione la struttura si deve avvalere della tabella dietetica approvata dall’Ufficio competente dell’Azienda Sanitaria di Firenze con possibilità di diete particolari su prescrizione medica; manutenzione e lavaggio della biancheria ad uso corrente (lenzuola, tovaglie, asciugamani, ecc.) e della biancheria personale (compresi biancheria intima, pigiama e bavagli) almeno una volta alla settimana e all’occorrenza;

Le RSA di Firenze: le convenzioni

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prestazioni sanitarie ricomprese nei livelli essenziali di assistenza, tramite personale qualificato, assistenza infermieristica (anche per la cura e la prevenzione di piaghe da decubito e infezioni); bagno assistito (almeno una volta la settimana e comunque, ogni volta se ne presenti la necessità), cura dei capelli/barba, delle unghie delle mani e dei piedi (parrucchiere e podologo almeno una volta al mese a carico della Struttura); fornitura di materiale sanitario e di prodotti per l’igiene personale, di pannoloni (secondo le esigenze dell’utente) e somministrazione della terapia medica; per le situazioni che lo richiedono, vestizione e svestizione, igiene personale della persona incontinente; assistenza religiosa, quando richiesta, nel rispetto della libertà individuale di culto e di religione.

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RKUn esempio: Villa Gisella (fotogallery)

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I casi valutati non autosufficienti sono stati 2.394.A fronte di questi casi, nel 54% sono stati definiti PAP con prestazioni di tipo domiciliare, nell’11% PAP con frequentazione di centri diurni, nel 9% PAP residenziali temporanei e, nel restante 26% dei casi, PAP residenziali definitivi.

I servizi in ambito sociosanitario a Firenze

Le valutazioni nell’anno 2009

Graf. 1 Prestazioni offerte all’interno dei PAP per tipologia – Anno 2009. Valori percentuali

RSA temp9%

CD NA11%

AD dir5%

AD indir49%

RSA def26%

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RKConclusioni

Tutti gli aspetti pratici e teorici si rivelano però solo il necessario supporto per organizzare le nostre strutture affinché diventino luoghi dove le persone percepiscano il loro inserimento come la possibilità di aprirsi ad una nuova fase ed inizio della vita e non piuttosto come la sua fase conclusiva. A superare questa concezione si rendono invece necessari gli apporti provenienti dal rinnovarsi degli incontri fra persone di diverse esperienze e realtà. Sono quindi queste intenzioni progettuali a costituire la vera ricchezza delle nostre strutture, come laboratori di vita vissuta