PREISTORIA - people.unica.it · PREISTORIA La vastissima area metropolitana dell‟attualeIstanbul...
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PREISTORIA
La vastissima area metropolitana dell‟attuale Istanbul (14 milioni di abitanti) si estende in
Europa e in Asia, lungo le sponde settentrionali del Mar di Marmara e lungo le opposte rive
dello stretto del Bosforo (► 1).
Il Mar di Marmara comunica con il Mar Egeo attraverso lo stretto dei Dardanelli. Il Bosforo lo
mette in comunicazione con il Mar Nero (► 2).
Nell‟area sono stati individuati:
● 35 siti del Paleolitico
● 12 siti del Neolitico e Calcolitico
● 5 siti dell‟età del Bronzo
● 4 siti dell‟età del Ferro
Nell‟era glaciale il Mar di Marmara e il Mar Nero erano laghii d‟acqua dolce. I Dardanelli e il
Bosforo erano valli.
Nel XVI millennio a.C. lo scioglimento dei ghiacciai determinò l‟ingresso d‟acqua salata dal
Mar Egeo creando il Mar di Marmara e il Mar Nero.
Se ne ha evidenza archeologica nel sito preistorico di Fikirtepe (Kadiköy) dove i reperti fossili
hanno tracce d‟esser stati sommersi da acqua dolce e salata.
I fenomeni tettonici, con terremoti anche violenti, hanno portato alla sommersione di molti siti
preistorici nell‟area del Mar di Marmara.
I più importanti finora individuati sono:
Yarımburgaz
La grotta di Yarımburgaz (► 3-4); si trova a sudovest del Mar di Marmara vicino al lago di
Küçükçekmece.
È il più antico insediamento umano in Turchia e nell‟area orientale europea e asiatica.
Ha restituito fossili umani e animali che risalgono al 400.000 a.C.
Fu abitata dal Paleolitico inferiore all‟età medievale.
Fikirtepe
Il sito di Fikirtepe si trova a sudest del Mar di Marmara nell‟area dell‟odierna Kadiköy.
L‟insediamento aveva un porto nella baia di Kalamis.
I reperti risalgono al VI millennio a.C.
La stessa commistione di elementi orientali e occidentali, che caratterizza la cultura di
Fikirtepe, si ritrova anche a Pendik.
Pendik
Il sito di Pendik si trova a sudest del Mar di Marmara.
I reperti risalgono al Neolitico finale-Calcolitico iniziale.
Rivelano analogie con la cultura di Fikirtepe.
Istanbul
Reperti preistorici si segnalano in vari siti di Istanbul:
- nell‟area dell‟Ippodromo (► 5-6);
- nell‟area di Çarsıcapı;
- nell‟area del Museo archeologico;
- nell‟area del Palazzo di Antioco, in particolare una testa di mazza in pietra (► 7).
1. Istanbul, conurbazione (Internet).
2. Mar di Marmara (Internet).
3. Yarımburgaz (Internet).
4. Yarımburgaz (Internet).
5. Istanbul, Museo Archeologico (foto RC 2009).
6. Istanbul, Museo Archeologico (foto RC 2009).
7. Istanbul, Museo Archeologico, testa di mazza in pietra, dall„area del Palazzo di Antioco
(foto RC 2009).
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LEGGENDE DI FONDAZIONE
Le fonti classiche hanno tramandato diverse leggende di fondazione di Bisanzio. Le più
importanti trovano riscontro in elementi linguistici della toponomastica locale, nonché in
ragioni di contesto storico generale.
● Zeus trasforma Io, che aveva amato, per proteggerla dall‟ira di Era. Dall‟unione di Zeus ed
Io nasce Keroessa, che si unisce con Poseidone e genera Byzas, fondatore di Bisanzio.
L‟antico nome del Corno d‟oro (oggi Haliç) è Keras, derivato da Keroessa. Il suffisso -ss
(Keras) e il nesso –nt (Byzantion) identificano toponimi che risalgono al III millennio a.C.
● Byzas era figlio della ninfa Semestra. Venne allevato da una divinità tracia di nome Buzle e
sposò Phedalia, figlia di Barbysios, re di Tracia. Per volontà di quest‟ultimo Byzas si risolse a
fondare una nuova città. Prima della partenza un oracolo gli predisse che sarebbe sorta per
sua mano in un‟area posta di fronte alla “città dei non vedenti”. Byzas approdò dapprima sulla
riva asiatica, dov‟era già sorta la città di Calcedonia. Poi si rese conto dei vantaggi della riva
europea e decise di edificare lì la nuova città, memore della predizione dell‟oracolo circa la
“città dei non vedenti”, poiché tali dovevano esser considerati gli abitanti di Calcedonia, per
non essersi resi conto dei vantaggi infinitamente maggiori di quel sito rispetto al proprio.
L‟eroe eponimo Byzas ha un nome di tipo tracio, mentre il nesso -io (Byzantion) è di origine
frigia. L‟arrivo dei Frigi determinò l‟aggiunta di –ion all‟antico toponimo Byzant.
● Byzas era il leader di un gruppo di coloni di Megara che fondarono una città secondo le
prescrizioni dell‟oracolo di Delfi. La fondazione risalirebbe al 660-658 a.C.
Fra il 750 e il 550 a.C. diverse città greche fondarono colonie nell‟area del Mar Egeo, sotto il
comando di un leader ecista. Alla sua morte l‟ecista venne venerato come eroe o semidio.
Queste colonie erano stabilite su penisole con un colle e uno o due porti naturali. Dotate di
mura, godevano dello status di polis indipendente. Bisanzio ha tutte queste caratteristiche: è
su una penisola con un colle dove furono costruiti gli edifici dell‟acropoli, con almeno un porto
in posizione utile per commerci, un fiume e una terra fertile alle spalle. Tutte condizioni che
favorirono lo sviluppo della città.
BISANZIO GRECA
Nel 512 a.C. il re persiano Dario I estende il suo controllo a Byzantion e alla città di
Calchedon (Calcedonia, oggi Kadiköy) all‟imboccatura est dello stretto anticamente chiamato
Bousphouros (Bosforo, oggi Boğaziçi).
Alla fine del VI sec. a.C. gli abitanti delle due città, per sfuggire ai continui attacchi dei Fenici,
fondano Mesembria (oggi Nessebur) sul Mar Nero.
Nel 478 Bisanzio si sottomette ad Atene ed entra nella lega attica.
Nel 411 consegue l‟emancipazione e gravita ora nella sfera di Atene, ora in quella di Sparta.
Nel IV a.C. controlla sia Calcedonia sia Selymbria (oggi Silivri).
Nel 340-339 subisce l‟assedio di Filippo II il Macedone ma riesce a mantenere la sua libertà.
Nel 305-281 è controllata di Lisimaco re di Tracia.
Nel III sec. a.C. paga un tributo ai Galli per mantenere la sua indipendenza.
Nel 146 a.C. cade sotto il dominio romano.
L‟esatta estensione della città greca è sconosciuta.
Nel II sec. Dionisio di Bisanzio calcola 35 stadia (1 stadion = 185 m).
Esistevano tre porti: Phosphorion, Neorion e un altro di cui non si conosce il nome.
Come in molte città ellenistiche sul mare, si innalzava un faro su modello di quello di
Alessandria d‟Egitto.
Lo stretto del Bosforo si valicava grazie al ponte costruito da Dario I nel 512 a.C.
Le mura avevano 37 torri e al loro interno l‟acropoli era dotata di mura proprie.
Il centro cittadino era la piazza del Tetrastoon, porticata, nell‟area oggi a sud della chiesa di
Santa Sofia.
Vi si innalzava una statua bronzea di Elios.
Nei pressi si trovava lo Strategion (comando militare).
Entro le mura sorgevano diversi edifici di culto:
● altare di Atena Ecbasia;
● tempio di Poseidone, patrono della città;
● templi di Afrodite, Artemide e Dioniso;
● tempio di Demetra e Kore presso il Phosphorion;
● heroa di Aiace e Achille a Sirkeci;
● santuari di Rea e Tyche presso la Yerebatan Sarnici;
● santuario di Ecate presso l‟Ippodromo.
I reperti dimostrano l‟intensità dei traffici commerciali.
Istanbul, Museo Archeologico (foto RC 2009).
BISANZIO ROMANA
Nel 146 a.C. Byzantium cade sotto il controllo di Roma ed entra a far parte della provincia
della Tracia.
Alla fine del II sec. d.C. la carica imperiale è rivendicata da Settimio Severo (197-211) e da
Pescennius Niger (193-211).
Nel 195-196 Bisanzio, che appoggia Pescennio, subisce l‟assedio di Settimio Severo.
Dopo la resa Settimio Severo spiana le mura, toglie alla città i suoi privilegi e la riduce a
villaggio sotto la giurisdizione di Perinthus (oggi Eregli).
Gradualmente Settimio Severo le restituisce i privilegi avvia la ricostruzione delle mura e
della città.
Nel 211-217 i privilegi vengono codificati nella Constitutio Antoniniana dell‟imperatore
Caracalla.
Bisanzio è conosciuta col nome di Antonie o Antoniana.
Nel 253-260 sotto l‟imperatore Valeriano i Goti compiono scorrerie in Tracia fino a Bisanzio.
La regione è devastata ma riacquista la sua prosperità sotto Diocleziano (284-350).
Come per la città greca, l‟esatta estensione dei Bisanzio romana è largamente ipotetica.
Nel 117-138 l‟imperatore Adriano la dota di fornitura idrica, che permette di costruire delle
terme al posto dello Strategion.
Con la ricostruzione avviata da Settimio Severo le mura vengono estese di 300 m a ovest.
Nel 203 inizia la costruzione dell‟Ippodromo.
L‟impianto terme di Zeuxippo determina l‟eliminazione dell Tetrastoon.
Un tempio di Elio Apollo viene costruito al posto di quello di Afrodite e Artemide, che
continuano ad essere venerate in città, assieme a Dioniso.
Viene realizzato un kynegion (zoo) nell‟area dell‟acropoli, presso cui sorgevano stadium e
gimnasium.
Come in età greca, la necropoli si trovava fuori le mura nell‟odierno quartiere di Beyazıt, in cui
sono stati rinvenuti sarcofagi e stele funerarie.
1. Istanbul, Museo Archeologico, Afrodite (foto RC 2009).
2. Istanbul, Museo Archeologico, Dioniso (foto RC 2009).
3. Istambul, Museo Archeologico, stele funeraria di gladiatore, dal quartiere di Beyazıt (foto
RC 2009).
COSTANTINOPOLI
Il trasferimento della capitale dell‟impero romano da Roma a Bisanzio avviene sotto
l‟imperatore Costantino I (324-337).
Inizialmente la scelta cade per ragioni ideologiche su Troia ma il sito di Bisanzio viene
giustamente valutato come più strategico quanto a possibilità di difesa e di importanza ai fini
del controllo delle rotte commerciali.
Nel 324-325 iniziano i lavori di rifondazione della città.
Delle mura costantiniane non resta alcuna traccia ma dal tracciato ipotetico risulta una
notevole estensione della città verso ovest.
Secondo la tradizione viene edificata su sette colli; per i maggiori punti di riferimento urbani si
prende come modello Roma.
I materiali costruttivi affluiscono da tutto l‟impero.
Costantino promuove l‟arrivo di opere d‟arte antica.
La città non ha una specifica connotazione cristiana.
L‟11 maggio 330 la nuova capitale viene inaugurata e prima di assumere il nome di
Konstantinoupoli viene chiamata Deutera Roma o Nea Roma.
Resterà capitale dell‟impero romano per più di mille anni, sino alla conquista da parte dei
Turchi Ottomani, nel 1453 a opera del sultano Mehmet II.
Hartmann Schedel, Liber Chronicarum, Nürnberg. 1493
Giovanni Andrea Vavassore, 1479
Melchior Lorichs, 1527
Piri Reis, XVII secolo
Età paleobizantina
(dal 324, fondazione di Costantinopoli,
al 717, abdicazione di Teodosio III)
Costantino I 324-337
337-379
Teodosio I 379-395
395-527
Giustiniano I 527-565
565-610
Eraclio 610-641
641-717
Iconoclastia
(dal 717, ascesa al trono di Leone III,
all’843, ristabilimento definitivo del
culto delle immagini)
Iconoclastia 717-843
Età mediobizantina
(dall’843, ristabilimento definitivo del
culto delle immagini, al 1204, caduta di
Costantinopoli a seguito della IV
crociata)
843-867
Dinastia dei
Macedoni
867-1056
1056-1081
Dinastia dei
Comneni
1081-1185
Dinastia degli
Angeli
1085-1204
Impero latino
(dal 1204 al 1261)
Impero latino 1204-1261
Età tardobizantina
(dal 1261, riconquista di Costantinopoli,
al 1453, caduta della città in mano
ottomana)
Dinastia dei
Paleologhi
1261-1453