Preistoria

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Preistoria Dal latino pré (prima) e història (storia, indagine). Lunghissimo periodo di tempo che precede la narrazione storica. Convenzionalmente siamo infatti abituati a far coincidere l’inizio della storia con lo sviluppo e l’affermazione delle prime grandi civiltà tra la valle del Nilo e il fiume Tigri, la cosidetta Mezzaluna fertile. Ambito temporale corrispondente al IV millennio a. C. circa. Sumèri, Accàdi, Babilonesi, Assiri, Fenici,

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Preistoria

Dal latino pré (prima) e història (storia, indagine). Lunghissimo periodo di tempo che precede la narrazione storica.

Convenzionalmente siamo infatti abituati a far coincidere l’inizio della storia con lo sviluppo e l’affermazione delle prime grandi civiltà tra la valle del Nilo e il fiume Tigri, la cosidetta Mezzaluna fertile.

Ambito temporale corrispondente al IV millennio a. C. circa.

Sumèri, Accàdi, Babilonesi, Assiri, Fenici, Egizi sono i primi abitatori storici di quelle terre che corrispondono grosso modo a parte degli attuali Iràq, Iràn, Siria, Arabia Saudita ed Egitto.

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Le loro civiltà si definiscono monumentali, poiché in seguito all’istaurarsi della sedentarietà, raggiunta mediante il lento ma progressivo sviluppo delle attività agricole e di allevamento, si giunge alla nascita delle prime grandi città della storia. Tali città si affiancano progressivamente ai villaggi primitivi e nel corso dei secoli vanno arricchendosi di muraglie, costruzioni funerarie, templi, palazzi, e giardini enormi.

Il vocabolo monuménto, deriva dalla parola latina monumèntum, che contiene a sua volta la radice di due verbi: manère (rimanere, restare) e monère (ammonire, ammaestrare). Un monumento è dunque qualcosa che rimane nel tempo e che dà informazioni, cioè insegna.

La storia infatti inizia nel momento in cui si avverte l’esigenza di tramandare delle testimonianze volontarie della propria civiltà

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ARCHEOLOGIADal greco archaiòs, antico e lògos, parola, concetto.Letteralmente significa capacità di parlare con cognizione degli avvenimenti antichi.

STRUMENTI1) Campagna di scavo: ricerca archeologica circoscritta al ritrovamento di reperti specifici2) Studio (fonti antiche, analisi comparata dei reperti, ecc.)3) Catalogazione

METODI D’INDAGINE PER DATARE I REPERTI1) Analisi storico comparativa (confronto con altri reperti)2) Carbonio 14: In ogni organismo vivente (animale o vegetale) è presente l’isotopo radioattivo del C14, cioè un atomo di carbonio avente le stesse caratteristiche chimiche degli altri, ma un numero atomico diverso. Poiché la produzione di tale isotopo cessa con la morte dell’organismo stesso, essendo noto il periodo di decadimento (la radioattività del C14 si dimezza infatti ogni 5730 anni) è sufficiente misurare la radioattività residua del reperto per stabilire l’età, con un margine d’errore dell’ordine di un accettabile 5-10%.

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Formazione della Terra: 5 miliardi di anni fa

Comparsa dei primi Omìnidi e di piccoli mammiferi aventi caratteristiche simili a quelle della scimmmia: 15-12 milioni di anni fa

Homo Hàbilis: Africa orientale 2 milioni di anni fa

Homo Erèctus: dall’Europa fino all’Estremo Oriente 1 milione e mezzo di anni fa

Homo Sàpiens: 200.000 anni fa. Elabora linguaggi verbali e possiede capacità manuali (come accendere il fuoco) e intellettive.

Homo sapiens sapiens: 40.000 anni fa. Ultimo stadio dell’evoluzione biologica umana. Noi apparteniamo a tale specie.

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La fase preistorica umana precedente a quella delle prima grandi civiltà storiche e monumentali è convenzionalmente divisa in tre diverse età in relazione all’evolversi delle tecniche impiegate nella lavorazione della pietra, la quale è stata il primo materiale usato dall’uomo per fabbricarsi armi e utensili. Tali età poi si differenziano ulteriormente al proprio interno in base al grado di raffinatezza raggiunto dalle industrie (dal latino indùstria, attività) di lavorazione.

Paleolìtico (ca 1.800.000 -10.000 anni fa) dal greco palaiòs (vecchio) e lìthos (pietra), è l’età della pietra antica. L’uomo impara a lavorare la pietra

Mesolìtico (ca 8.000-6.000 a.C.) dal greco mèsos (medio) e lìthos, è l’età della pietra di mezzo. L’uomo affina le proprie tecniche e comincia a coltivare la terra e ad addomesticare gli animali.

Neolìtico (ca 6000-4000 a.C.), dal greco néos (nuovo) e lìthos, è l’età della pietra nuova. L’uomo ha affinato le tecniche di lavorazione e realizza rudimentali capanne formando i primi villaggi

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La seconda grande fase evolutiva della preistoria umana si apre con quella che, convenzionalmente, viene definita età dei metalli, periodo compreso tra il IV millennio fino ai secoli XI-X a.C. nel quale si iniziano a estrarre e a lavorare i primi metalli

Età del Rame (ca 4000-3000 a.C.)Rappresenta la fase più arcaica della metallurgia. Rame primo metallo conosciuto dall’uomo, anche se non privo di scorie. Armi e utensili di piccole dimensioni e monili.

Età del Bronzo (ca 3000-XI-X secolo a.C.)Bronzo lega metallica ottenuta dalla fusione di rame (in proporzione variabile 70-90%) e stagno (5-30%). Utensili e armi sempre più perfezionati

Età del Ferro (ca XII secolo a.C.- ca VI-V secolo a.C.). Prima monili e poi armi, per la sua difficile lavorazione. Si realizzano asce e aratri