PREGHIERA - teatrovivi.files.wordpress.com · E’ un travaglio che ancor non si trasmuta in parto....

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CANTATE PER IL MIO SIGNORE PREGHIERA Tra i flutti dell’ origine dell’ intimo accadere Hai mareggiato in anima-parola. Volteggia la preghiera del luccicar d’ incanto.

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CANTATE PER IL MIO SIGNORE

PREGHIERA

Tra i flutti dell’ origine dell’ intimo accadere

Hai mareggiato in anima-parola.

Volteggia la preghiera del luccicar d’ incanto.

A MARIA

Pungimi di compassione in virginale profumo, Rosa inviolata.

Basta che resti, qual gemma, fortezza sicura ai terribili agguati,

rifugio del cuore, fondamento di onore, mediatrice di folgori

in missione di perdono e celeste sapienza nel sacro cingolo del giorno.

Tra incessanti fatiche, perigliosi viaggi e difficili pugne

raccomando alla Vita ri-generazione e ri-creazione.

Santa Madre, a Te prostrata confido le insane affezioni di terra

Affido i loti della speranza, i gigli di meriti e baci, i sugheri peregrini,

I giunchi di concupiscenze appassionate verso i Tuoi occhi di cielo.

PULITO

… adattabile, maneggevole, liberato

Tra sapienze poco note e nomi-numero confusi.

Tu sei di quelli che entrano nell’ acqua quando son gia’ puliti,

e Lui ti ha scelto e preparato.

FUNAMBOLA

Ti chiedo silenzio per non precipitare

Mentre m’ insegni la cultura del meno,

e l’ appoggio forte della sua misura.

Stanotte sei venuta nel buio e a tentoni

A calmare il dolore della suprema battaglia.

Non hai tempo né spazio nè “spreco di te”

Quando dipingi, intingendo il pennello nel cuore

che sa di tenero sangue per amore dei figli.

Il tuo Verbo redime ed irradia l’immagine divinatrice del Vero

Vince ogni sfiducia e sconforto con la sua duttile fiaccola

E conduce ogni donna a se stessa oltre la maschera della paura.

Se la femminilità ha un sogno io l’ho visto sul tuo volto

E l’ ho accarezzato a lungo ascoltando il suo ritmo profondo

Unito nel grido alla mistica evocativa del mio fervore religioso.

PICCOLE DERELITTE

Donne dai due cognomi, figlie di ragazze madri

Al catechismo le mettevano in fondo alla classe

Perchè figlie di peccatori e le chiamavano

le piccole derelitte

Hanno imparato a combattere per essere ed esistere

Hanno gridato nel deserto parola di giustizia e riscatto

per quel Gesu’ che e’ figlio di un diverso padre.

SPIRITO ACCANTO

Ferro infuocato batte ali possenti

Con forza indemoniata

Ma tu sei l’ occhio Suo miracolato.

Noi non saremo divisi nelle promesse del tempo

Svanite alle voci azzurre del Suo sogno

DOLCEZZE

Ti ascolto in silenzio e gusto il miele delle tue parole.

Hai svelato il Volto e il volo ai cuori stanchi di ferita.

Appena nata mi scopri nel ritmo-tormento-errante di vagina

E già l’ arco della vita comincia a piegare

DOLGO

E’ un travaglio che ancor non si trasmuta in parto.

Acutamente dolgo.

L’ edera è accanto al talamo dell’ ispirata intima superbia.

In-voco il rimembrar di chi non può obliar-si.

Tu sei fiume scarlatto che scorre a bisbigliare

A pronunciar soave

toni d’amore a Verbo di liberazione.

NON E’ PECCATO

Nel paradiso eterno degli amanti mancati c’è anche l’ ansimare,

e le forti mani eccitate da essenze di mandragola

Dalla veglia santa della vergine siracusana

Scopro l’appetito invitante della lama d’ incanto

Smetto di respirare

il desiderio … inizio a guardarlo …

arrogante e diamantino

nell’ erezione iniziale.

Signore, perche’ mi dici che non e’ peccato?

FUGA D’ AMORE

Il timore del frivolo costume … non possiamo portarcelo addosso

Una lacrima della tua polvere attraversa ignara il mio sangue

Giunge all’ ultima fibra e provoca lussuria senza esecuzione.

SARCASMO

Vorrei scendere con te a lume di candela nella terra

Vorrei gustare il sapore del mare e il liquore del cedro.

DAMMI IL PERMESSO

Dammi il permesso di andare a parlare soltanto

Con l’ udito di sguardi in estinzione di risposte.

Fammi sentire l’ acuto diverso di chi cerca la perla del Se’.

E’ permesso entrare nella casa del Tuo Verbo di Carne?

Nell’ Essere senza dimora?

RINASCITA

Rinnova, Padre,

braccia alle stelle di mare

Viscere alle oloturie

Zampe alle salamandre

Code alle lucertole

Sangue al mio cuore.

PROTEZIONE

Atroci vendette pesano sull’ alta bilancia del compenso

dell’ umano canto in ineffabile rimedio di non senso

Ossequio di ribellione al sacrificio di offesa e reato

Nel poetar dell ‘arido deserto rimembrato

Dammi il simbolo che annulli

Delle chiacchiere le critiche inutili.

Rendi secca la conversazione

volgendo Tutto di me alla Sovrana Perfezione

Culla col canto d’ innocenza

la fatica che ha ucciso la notte

liberando il pensiero

che tormentava il giorno

al mio silenzio e al sonno.

Chiunque ardisca

volga le cure al Sempiterno Regno

ove il Pilota veglia

mentre governa il legno.

LAVACRO

Ecco tornare il germe del prodigio

Che stende il velo della spoglia mortale

Per nostro amor di rimembranza eterna

E magia d’ animo e virtu’.

Tra nenie eccelse e intrugli di colpe spalancate

nel selvaggio terreno all’ ombra della giungla straniera

Giungi, angelo, con dolce batter d’ ali

A benedir l’ arida pietra-dimora

Con dolce sapienza nel candore

Notte d’ inverno e di Natale

disseta l’ anima con gocce lievi di rugiada

Mentre attendo tra gli accenti dei terrestri rumori

la Parola dell’Eterno Arcano.

L’ ONDA

Soffro il rimpianto degli attimi di vita privata della natura nel caos

E sfilo perle di rosario ed ave marie e glorie e pater con labbra piagate.

Vita mia, non dividano le colonne i confini delle notti

Sussurra che l’ Onda si allarga e vive del Tuo Amore.

CLEMENZA

Oltre i rigori dell’ odio e del rancore

vivono i sensi biechi della mente.

Popolano stragi , epidemie funeste

Allacciano nodi scalzati alle radici

calde delle Tue atmosfere.

Dalle scoscese rupi riscuoto

il furto che religioso vieta.

La pianta e’ leggera nel contrarre unioni.

Sovrana regna e tempra la Meta…

Consacra rispetto la secolare quercia al narratore errante

che tinge il silenzio di chi contempla il Vero.

IN ATTESA

Nella vita ormai solo vinci lo strazio e restauri l’ Amore,

Poesia fremente, che nel fondo del tempo

piangi nel palmo della Sua mano.

Incompreso sacrificio di Santo sudore

Raggio di liberta’ anelata

Fruga tra i ricordi e ascolta i vizi

Mentre raminga semino ideali e

Penso al Tuo ardore di camminar sull’acqua.

SRI LANKA

L’ isola leggiadra ha occhi d’ aquila sul saldo equilibrio di ragione.

Sempreviva al suo nome e’ in prece di espiazione.

Menzogna è ogni vanto all’ apparir di una maschera spavalda.

Sincera e’ la turpe fiaba del miracolo che l’ha salvata.

Miracolo del bacio sulla brutalità della vendetta.

Torna lo specchio nitido di sana memoria dei liberi nell’ uguaglianza.

Non si concede tregua la mano viva del tessitore che sa moltiplicare i fili.

Uguali e vivi scintillano nell’ ora del dolore.

Consumano il giuramento non adempiuto ancora.

Ai piedi della Croce sono spuntati i fiori

Per profumare l’ Altro.

ANIMA INVISIBILE

Febbre emotiva tra il magico incontro della poetica avventura

In quel levante

di legno e di carta tra irregolari ponti

Nel labirinto scompigliato con case di bambole rotte

E quadri di seta su vasche di legno

E’ li’ che Ti trovo di nuovo, Signore,

Tra riti e processioni dove bruciano i ventagli

E io mi scuso coi pesci e ringrazio le scarpe e le borse

Fino a ritrovarTi, vestito di anima straniera,

di espressione stordita e di visione.

Colpi di frode mosse al trionfo del vero attaccano

Con austere fanfare le piccole fiaccole votive.

Pulsa la grande arteria del sentimento umano

nell’ attesa della segreta notte dove palpita e spera

la tormenta contro il livore delle mezze coscienze

RESISTENZA

Piante delle rocce e delle ghiaie consumano

il malore dell’ umile vicenda del peccato.

Pagine cucite di rassegnazioni d’ amore

Abbracciano la fervida filanda della viola.

La mia penna sa di tempeste, di raffiche di gelo,

di presente che avvince.

La mia preghiera guarda la luna

e ha impeto di speranza.

Vede pupille incenerite da cinismi e vilta’,

da sanzioni e comandi.

La fiamma divampa sotto il soffio

del Consolatore che cura le correnti di storia.

In questa piccola terra le mani si cercano

alitando sogni di pieta’.