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Anno III° 2010 n° 41 Domenica 10 ottobre XXVIII a durante l’Anno Settimanale della Comunità Parrocchiale di Bresega h LUNEDI 11 ottobre 2010 - beato Giovanni XXIII - 8,30: PANTANO Giustina; GUSELLA Emilio; MIGLIORIN Giannina; OLIN Giuseppe. h MARTEDI 12 ottobre 2010 - san Serafino da Montegranaro- 18,30: CHIODIN Domitilla; POMARO Giuseppe; BIZZO Giovanni; CESARO Bernardina; ANDREOSE Elena; MORELLO Giocondo. h MERCOLEDI 13 ottobre 2010 - san Romolo - 9,00: suff. Sacerdoti e Religiosi di Bresega h GIOVEDI 14 ottobre 2010 - san Venanzio - 18,30: MORELLO Luigi; RINALDO Innocente; PASTORELLO Giulia; BIZZO Amalia; BREGOLIN Maria; MARIGO Giuseppe. h VENERDI 15 ottobre 2010 - santa Teresa d’Avila- 8,30: MORELLO Luigi; RINALDO Innocente; PASTORELLO Giulia; BIZZO Amalia; CHIODIN Luciano; MIGLIORIN Nerina. h SABATO 16 ottobre 2010 - santa Margherita M. Alacoque- 18,30: SANTA MESSA PREFESTIVA GUSELLA Girmo; Giovanni; Adele; Luigi; Elvira. h DOMENICA 17 ottobre 2010 - XXIX a durante l’Anno - 8,30: santa Messa Parrocchiale 10,30: PADRIN Mario (ann) 18,30: BRUNERA Enrico e Dina Il tema della fede che non conosce confini viene proposto oggi dal vangelo di Luca che, come Paolo, celebra il dono universale della salvezza offerta a tutti i popoli. Naaman, capo dell’esercito del re di Siria, va a cercare la guarigione presso il profeta Eliseo, in terra straniera (I Lettura). Su richiesta dell’uomo di Dio, va a bagnarsi nelle acque del Giordano. Un gesto di umiltà e obbedienza che viene premiato con una guarigione completa. Naaman, uno straniero, prorompe allora nella confes- sione di fede esclusiva in Dio, diventando così l’emblema del vero credente. Paolo, messo in carcere a Roma, esorta il discepolo Timoteo (II Lettura) a rin- novare la splendida professione di fede in Gesù Cristo. Per incoraggiarlo, ripren- de le parole di un inno pasquale che è un programma di vita per il cristiano. Inol- tre presenta se stesso quale autentico apostolo del Signore, che non si abbatte di fronte alle opposizioni. La guarigione dei dieci lebbrosi operata da Gesù (Vangelo) sottolinea da una parte l’emarginazione cui era costretto lo straniero e il lebbroso presso gli ebrei e dall’altra la presenza di Dio presso gli emarginati. PREGA CON IL VANGELO I lebbrosi si accontentano di dissetarsi con acqua, mentre noi ci ubriachiamo con calici di vino. Anche noi abbiamo l’ani- ma malata di una malattia più grave di quella del corpo… Perché non copriamo le mise- rie della loro carne, noi che sia- mo pure carne? Perché ci ab- bandoniamo ai piaceri tra tan- te sventure di nostri fratelli? Spartiamo i nostri beni con Cristo, affinché siano santifica- ti, ossia rettamente posseduti e partecipati ai poveri. Certo, a me è dato di semina- re, ma anche gli altri debbono condividere con me i frutti. Gregorio Nazianzeno, L’amore per i poveri. 1. BERTAZZO Rossella 2. CHIODIN Luca 3. CREMA Francesco 4. DE MARCHI Marco 5. MATTIAZZO Ernesto 6. PADRIN Lorenzo 7. RONCOLATO Diego 8. ROSSI Carlo Alberto 9. SIMONATO Sandro 10. STEVANIN Andrea

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Anno III° 2010 n° 41

Domenica 10 ottobre XXVIIIadurante l’Anno

Settimanale della Comunità Parrocchiale di Bresega

h LUNEDI 11 ottobre 2010 - beato Giovanni XXIII - 8,30: PANTANO Giustina; GUSELLA Emilio; MIGLIORIN Giannina; OLIN Giuseppe. h MARTEDI 12 ottobre 2010 - san Serafino da Montegranaro- 18,30: CHIODIN Domitilla; POMARO Giuseppe; BIZZO Giovanni; CESARO Bernardina; ANDREOSE Elena; MORELLO Giocondo. h MERCOLEDI 13 ottobre 2010 - san Romolo - 9,00: suff. Sacerdoti e Religiosi di Bresega h GIOVEDI 14 ottobre 2010 - san Venanzio - 18,30: MORELLO Luigi; RINALDO Innocente; PASTORELLO Giulia; BIZZO Amalia; BREGOLIN Maria; MARIGO Giuseppe. h VENERDI 15 ottobre 2010 - santa Teresa d’Avila- 8,30: MORELLO Luigi; RINALDO Innocente; PASTORELLO Giulia; BIZZO Amalia; CHIODIN Luciano; MIGLIORIN Nerina. h SABATO 16 ottobre 2010 - santa Margherita M. Alacoque- 18,30: SANTA MESSA PREFESTIVA

GUSELLA Girmo; Giovanni; Adele; Luigi; Elvira. h DOMENICA 17 ottobre 2010 - XXIXa durante l’Anno - 8,30: santa Messa Parrocchiale 10,30: PADRIN Mario (ann) 18,30: BRUNERA Enrico e Dina

Il tema della fede che non conosce confini viene proposto oggi dal vangelo di Luca che, come Paolo, celebra il dono universale della salvezza offerta a tutti i popoli. Naaman, capo dell’esercito del re di Siria, va a cercare la guarigione presso il profeta Eliseo,

in terra straniera (I Lettura). Su richiesta dell’uomo di Dio, va a bagnarsi nelle acque del Giordano. Un gesto di umiltà e obbedienza che viene premiato con una guarigione completa. Naaman, uno straniero, prorompe allora nella confes-sione di fede esclusiva in Dio, diventando così l’emblema del vero credente.

Paolo, messo in carcere a Roma, esorta il discepolo Timoteo (II Lettura) a rin-novare la splendida professione di fede in Gesù Cristo. Per incoraggiarlo, ripren-de le parole di un inno pasquale che è un programma di vita per il cristiano. Inol-tre presenta se stesso quale autentico apostolo del Signore, che non si abbatte di fronte alle opposizioni. La guarigione dei dieci lebbrosi operata da Gesù (Vangelo) sottolinea da una parte l’emarginazione cui era costretto lo straniero e il lebbroso presso gli ebrei e dall’altra la presenza di Dio presso gli emarginati.

PREGA CON IL VANGELO

I lebbrosi si accontentano di dissetarsi con acqua, mentre noi ci ubriachiamo con calici di vino. Anche noi abbiamo l’ani-ma malata di una malattia più grave di quella del corpo… Perché non copriamo le mise-rie della loro carne, noi che sia-mo pure carne? Perché ci ab-bandoniamo ai piaceri tra tan-te sventure di nostri fratelli? Spartiamo i nostri beni con Cristo, affinché siano santifica-ti, ossia rettamente posseduti e partecipati ai poveri. Certo, a me è dato di semina-re, ma anche gli altri debbono condividere con me i frutti.

Gregorio Nazianzeno, L’amore per i poveri.

1. BERTAZZO Rossella

2. CHIODIN Luca

3. CREMA Francesco

4. DE MARCHI Marco

5. MATTIAZZO Ernesto

6. PADRIN Lorenzo

7. RONCOLATO Diego

8. ROSSI Carlo Alberto

9. SIMONATO Sandro

10. STEVANIN Andrea

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All’O.d.G.: 1. Scrutinio e integrazione CPAE;

2. Calendario Incontri CPP;

3. Linee di obiettivi per l’Anno Pastorale;

4. Proposte per l’Avvento; 5. Feste per la Comunità.

POSSIBILE COLLEGAMENTO TRA FAMIGLIE E PARROCCHIA?

La "Parrocchia luogo naturale in cui avviare il processo edu-

cativo" è l’immagine emersa dalla 59a Assemblea Generale dei Vescovi Italiani, maggio 2009, sulla scelta dell’educazione qua-le tema degli Orientamenti pastorali della Chiesa in Italia nel decennio 2010-2020. Valido è il contributo dei "soggetti del processo educativo fra i quali la famiglia". Tra famiglia e parrocchia c’è reciprocità?

«L’amore coniugale degli sposi e il loro amore per i figli deve essere il conte-nuto specifico attraverso il quale la famiglia vive la sua missione nella Chiesa e per la Chiesa» - ha riferito Franco Antonazzo, insegnante di Salerno.

Come vive uno studente universitario l’impegno in parrocchia?

«Mettendo a disposizione della parrocchia il "sapere" - ha risposto Massimo Manzolillo - e collaborando con il sacerdote per tenere le chiese quanto più possibile aperte, come a Napoli dove in molte parrocchie si organizza il dopo-scuola».

Nella tua vita la famiglia e la parrocchia che ruolo hanno esercitato?

«L’educazione ricevuta dai miei genitori ha avuto una grande importanza per l’uomo che sono oggi - ha dichiarato Francesco Di Sibio, impiegato di Avelli-no. - Tali radici personali, mi hanno consentito di poter impegnarmi con co-scienza nelle attività quotidiane della parrocchia, offrendo e cercando la col-laborazione del gruppo e il coordinamento del parroco».

Un professore di filosofia un giorno entrò in classe e mise alcuni oggetti sulla cattedra… quando la lezione eb-be inizio, senza dire una parola, prese un grosso contenitore di vetro vuoto e cominciò a riempirlo con pezzi di roccia abbastanza grossi. Alla fine chiese ai suoi studenti se il contenitore fosse pieno. Gli studenti risposero di sì. Allora il professore prese un sacchetto di sassolini e li versò nel contenitore, scuoten-dolo un pochino. I sassolini ovviamente andarono a riempire gli spazi vuoti tra i pezzi di roccia. Il professore chiese di nuovo ai suoi studen-ti se il contenitore fosse pieno; gli studenti risposero di sì.

Il professore prese un sac- chetto di sabbia e la versò nel contenitore. Naturalmente la sabbia riempì tutti i gli spazi ancora vuoti e chiese di nuovo se il contenitore fosse pieno. Anche stavolta gli studenti gli risposero di si. “Adesso, voglio che vi rendiate conto che il contenitore rappresenta la vostra vita”, disse il professore. “Le rocce sono le cose impor-tanti - la vostra famiglia, il vostro compagno o la vostra compagna, la vostra

salute, i vostri figli, i vostri amici - cose per cui, se anche tut-to il resto andasse perduto, la vostra vita risulterebbe anco-ra piena. I sassolini sono le altre cose che possono contare nella vita, come ad esempio il vostro lavoro, la casa. La sab-bia è tutto il resto: le piccole cose di poco conto.” “Se met-tete la sabbia per prima nel contenitore”, continuò il profes-

sore “non rimane spazio per i sassolini e le rocce. Lo stesso succede con la vo-stra vita: se spendete tutto il vostro tempo per dedicarvi alle cose di poco con-to, non avrete più spazio per quelle davvero importanti. Fate attenzione alle cose che contano veramente per la vostra felicità. Giocate con i vostri figli, ab-biate cura della vostra salute, uscite a ballare con la persona a cui volete bene. coltivate le amicizie. Ci sarà sempre tempo per andare al lavoro, pulire la casa, organizzare una cena o portare via i rifiuti. Occupatevi prima di tutto delle roc-ce. Stabilite bene le priorità. Tutto il resto è solo sabbia”.