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ISTITUTO COMPRENSIVO n. 2
ARZACHENA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2016-2017
INSIEME
di
PR
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S
P
E
TT
I
V
E
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Le due scuole
Al mondo ci sono due tipi di scuole.
In uno si insegnano tutte le cose vere: chi ha veramente fondato Roma, qual è veramente la
montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua.
Nell’altro invece si insegnano tutte le cose false: che Roma l’ha fondata Remo o Numa Pompilio, e
che sott’acqua ci stanno draghi e sirene.
Fra i due tipi di scuole c’è una bella differenza. Di verità ce n’è una sola. Se è vero che Romolo ha
fondato Roma, non può essere vero che l’ha fondata nessun altro. Quindi i bambini che vanno a
questo tipo di scuola imparano tutti la stesse cose, e quando le hanno imparate passano il tempo a
ripeterle:” Roma è stata fondata da Romolo”, “ Sott’acqua ci vivono i pesci” eccetera eccetera. In
ogni momento dell’anno, se entrate in una scuola così ci trovate tutti i bambini che ripetono la
stessa cosa, per esempio che Roma è stata fondata da Romolo. Se uno sgarra e dice che Roma l’ha
fondata qualcun altro, gli danno dell’asino. Perché in queste scuole si insegna la verità, e di verità
ce n’è una sola.
A lungo andare, anche i bambini che vanno a queste scuole diventano tutti uguali: hanno tutti un
grembiulino bianco, i capelli rossi e neri e gli occhi gialli e blu, e mangiano tutti il gelato alla
crema di ribes. Quando crescono, vogliono tutti una macchina grande grande, con dentro il
telefono e il frigorifero e la lavatrice.
L’altro tipo di scuola è molto diverso. Siccome per ogni cosa vera ci sono infinite cose false, ogni
scuola di questo tipo insegna ai bambini cose diverse, anzi ogni bambino in una scuola così impara
cose diverse dagli altri. Uno impara che Roma l’ha fondata Remo, un altro che l’ha fondata Numa
Pompilio e un altro ancora che l’ha fondata suo zio Gustavo, che tanto non ha mai niente da fare.
Se entrate in una scuola così ci trovate un gran pandemonio, con tutti i bambini che raccontano
storie diverse e nessuno può dire a un altro che ha torto perché tanto hanno torto tutti e lo sanno in
partenza. E i bambini, anche, sono diversi: uno ha gli occhi verdi e un altro bianchi, uno ha il naso
davanti e un altro dietro, uno porta il grembiule e un altro lo scafandro. Quando crescono, uno
vuole una macchina con dentro il frigorifero e un altro un frigorifero con dentro la macchina, uno
va in giro con il vestito e la cravatta e un altro senza cravatta e senza vestito.
Il problema adesso è:
quale di queste è una scuola davvero?
Tratto da “La Filosofia in trentadue favole”
di Ermanno Bencivenga, ed. Mondadori, 2001
In copertina: particolare della litografia “Relativity”, 1953 di M.C. Esher
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Indice
Introduzione: Prospettive di insieme, insieme di prospettive …………….pag. 4
Premessa: Una Scuola. Tante scuole ………..………………………….......pag. 5
Sezione I: Chi siamo 1.1 Analisi del contesto……….....………………………………………….... pag. 5 1.2 L’Ente locale e le risorse del territorio…..……….................….…………pag. 12 1.3 Alunni e docenti: un’accoppiata vincente...….....…………………............ pag. 14 1.4 Le famiglie……………........ …………………………………………......pag. 15 1.5 Il personale ATA………………………….……………………………....pag. 15 1.6 Le nostre scuole……………………………………………………….…...pag. 16
Sezione II: Cosa facciamo
2.1 Il curricolo…………………………………………………………pag. 19 La mappa formativa ………………………………………………………....pag. 19 Finalità: perché insegniamo (progettazione e valutazione)…………………...pag. 20 Saperi: cosa insegniamo (le aree disciplinari)………………………….……..pag. 21 Le competenze………………………………………………………………...pag. 22 I criteri di Valutazione………………………………………………………...pag. 32 La formazione degli adulti……………………………………………….…....pag. 42 Le aree laboratoriali…………………………………………………………...pag. 36 Tabella sviluppi progettuali…………………………………………………....pag. 38
2.2 L’organizzazione………...…………………………………………. pag. 43 La Presidenza………………………………………..………………………....pag. 43 Lo Staff (Collaboratori del DS e Funzioni Strumentali) …… …………………..……pag. 43 La Segreteria (DSGA e personale amministrativo);Chiusura Uffici………………...pag. 44
2.3 La sicurezza ………………….…….……………………………….pag. 45 2.4 Gli Organi Collegiali………………….………………………… pag. 46
Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione …………………………………..pag. 46 Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva……………………………………... pag. 46 Collegio dei Docenti ……………….………………………………………….pag. 47 Gli organi di garanzia…………………….……………………………………pag. 48 Revisore dei conti e RSU………………….…………………………………...pag. 48
2.5. Valutazione del POF………………………………………….... pag. 49
Allegati A. Piano Annuale degli Incontri Collegiali, incontri Scuola-Famiglia e Calendario Festività. B. Presidenza, Staff, Segreteria ed elenco componenti Consigli di classe , interclasse,
intersezione e Consiglio di Istituto. C. Schede Progettuali e tabella di sintesi D. Carta dei Servizi. E. Regolamento di Istituto. F. Regolamento dei Viaggi di Istruzione. G. Progettazione d’Istituto. H. Regolamento GLIS e Regolamento GLI I. Servizio di Prevenzione e Protezione e Squadre di emergenza.
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INTRODUZIONE
Prospettive di Insieme. Insieme di prospettive
Per effetto di un atto deliberativo della Regione Sardegna (Del. RAS n. 48 del 20.01.09 e n. 8/28 del 4.2.09), teso al dimensionamento degli Istituti Scolastici sardi, dal 1° settembre del 2009
sono presenti nel Comune di Arzachena due Istituti Comprensivi, così chiamati in quanto comprendono i tre gradi scolastici della scuola di base: la scuola dell’infanzia (ex materna), la scuola primaria (ex elementare), la scuola secondaria di 1° grado (ex media). Il nostro Istituto Comprensivo, denominato n. 2 (si è attivata la procedura per poter sostituire questo numero con un nome), riunisce la scuola dell’infanzia di Porto Cervo, le scuole primarie di Arzachena e di Abbiadori, la scuola secondaria di 1° grado di Abbiadori, per un totale di circa 680 alunni. Le scuole dell’infanzia di Arzachena e di Cannigione, la scuola primaria di Cannigione costituiscono con la scuola secondaria di 1° grado di Arzachena, l’Istituto Comprensivo n. 1, per un totale di circa 560 alunni.
Due sono i fronti strategici su cui tutti gli operatori scolastici si sono trovati ad agire: uno interno a ciascun Istituto, teso all’unificazione (non uniformazione) dei tre gradi scolastici; uno esterno, teso alla collaborazione dei due Istituti comprensivi.
Con sistematiche strategie di accoglienza e di continuità, si intende costruire due comunità scolastiche, non parallele tra loro, ma comunicanti, al cui interno non si realizzi la politica del “condominio”.
“NO CONDOMINIO”, si specifica negli annunci relativi alle vendite immobiliari, un valore aggiunto all’immobile che si mette in vendita: il condominio, si sa, implica costi ulteriori in termini di risorse finanziarie (spesso per pagare una bolletta della luce occorre pagare un amministratore!) e in termini di tempo (le lunghe e interminabili riunioni condominiali…).
Per evitare o almeno ridurre il rischio condominiale, il nostro Istituto si è proposto di costruire un curricolo scolastico continuo e coerente per le bambine e i bambini dai 30/36 mesi ai tredici anni, individuando le competenze imprescindibili da raggiungere al termine di ogni grado scolastico, delineando strategie condivise e costruendo percorsi comuni, descritti nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che si articola in cinque aree laboratoriali:
AREA 1. INTEGRAZIONE/POTENZIAMENTO/INCLUSIONE: Insieme… si può
AREA 2. ACCOGLIENZA/CONTINUITA’SCOLASTICA: Insieme… passo dopo passo
AREA 3. CONTINUITA’ TERRITORIALE: Insieme… è meglio
AREA 4. SUPPORTO/APPROFONDIMENTO: Insieme… per imparare
AREA 5. DOCUMENTAZIONE/CONDIVISIONE: Insieme… in rete.
Buon Viaggio… insieme!!!
La Dirigente Scolastico e il suo Staff
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Una Scuola. Tante scuole Pur nell’uguaglianza di alcuni tratti, dati dal rispetto delle leggi, garanti della democrazia, e
dalla condivisione dei principi pedagogici di base e delle più diffuse metodologie didattiche, ogni scuola del territorio nazionale si caratterizza per le sue specificità, determinate dai tratti distintivi di chi la abita e la anima. Una scuola, separata dalla società che la costituisce, decreta la propria fine, come ci dimostrano gli alti tassi di mortalità scolastica: molti, troppi giovani, abbandonano la scuola, spesso anche senza altre valide alternative di vita. Da qui, la necessità di una scuola autonoma, capace di declinare il livello nazionale (ideale) con il contesto locale (reale). Da qui, l’esigenza di un documento di identità (DPR 275/99) per ogni scuola, pensato a più voci e scritto a più mani: il Piano dell’Offerta Formativa… per gli amici: POF!
Sezione I
Chi siamo
Analisi del Contesto (Il Rapporto di Auto Valutazione – RAV) Non tutte le cose che si possono contare contano
e non tutto ciò che si può contare conta” Albert Einstein
AREA 1. CONTESTO (funzione orientativa)
OPPORTUNITA’ L’Istituto Comprensivo 2 sorge nel territorio del Comune di Arzachena, la cui nascita risale al
periodo romano; fino all'Ottocento era soltanto un gruppo di case raccolte intorno alla chiesa.
Negli anni ‘60 fu creato il Consorzio Costa Smeralda con lo scopo di promuovere lo sviluppo
turistico del territorio e furono gradualmente costruite una serie di strutture di prestigio, a tutt’oggi
di elevata qualità, che sono per questo territorio la risorsa economica per eccellenza, con edilizia e
servizi. La scuola collabora da sempre con gli enti locali, in particolar modo con il Comune, che
finanzia progetti per l'inclusione e il potenziamento degli alunni, lo screening per la prevenzione
delle difficoltà per gli alunni cinquenni, lo screening DSA per le classi seconde delle scuole
primarie e le classi prime della scuola secondaria, l'ingresso di educatori, pedagogisti e psicologo
con il SET (Servizio Educativo Territoriale), che collaborano con i docenti nelle diverse realtà.
Sono attive forme di collaborazione con altri servizi comunali (Consultorio familiare di
Arzachena), in particolare con il progetto “Scuola Viva”, le cui attività mirano allo sviluppo di
atteggiamenti di solidarietà, sensibilizzazione al sociale e al rispetto dell’ambiente. Innumerevoli le
collaborazioni anche con associazioni culturali, sportive e simili del territorio, che contribuiscono
ad arricchire l’offerta formativa. Ulteriore risorsa è la collaborazione con i servizi ASL e in
particolare con il centro di recupero educativo didattico FKT, per gli alunni con difficoltà di
apprendimento o con diverse abilità.
Il contesto socio economico di provenienza degli studenti è multiculturale, visti i flussi migratori
per motivi lavorativi legati al settore turistico e dell'edilizia. L'incidenza degli alunni con
cittadinanza non italiana è del 6%: sono per lo più alunni provenienti dal Marocco, dalla Romania,
dalla Cina. Non si registrano alunni provenienti da aree particolarmente svantaggiate. Nelle
diverse realtà in cui opera la scuola, gli enti locali (in specie i servizi sociali) svolgono funzioni
fondamentali per aiutare i nuclei famigliari in difficoltà e il servizio educativo contribuisce al
supporto scolastico ed extra-scolastico degli alunni con difficoltà educative e didattiche. La scuola
diviene così un potenziale luogo di scambio interculturale tra diverse etnie e un'opportunità
formativa per garantire la piena integrazione di alunni e famiglie, e per superare lo svantaggio
socio-culturale.
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L'istituto si articola su quattro plessi, situati in frazioni del Comune e distanti tra loro. I locali
scolastici sono vecchie costruzioni che nel corso degli anni hanno visto ristrutturazioni e
ampliamenti, per migliorarne la condizione e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Nei
plessi sono presenti tre laboratori di informatica (alcuni dei quali ristrutturati in tempi recenti e
dotati solo parzialmente di nuove apparecchiature), biblioteca, palestra o campetto sportivo, sala
mensa e cucina attrezzate e gestite dal Comune. Alcune aule sono dotate di LIM di nuova
generazione, ottenute grazie al progetto regionale Semidas, a contributi comunali e forniture
dirette (anche donazioni di privati). Gli istituti sono dotati di una rete Wireless. I finanziamenti
comunali riguardano l'85% delle risorse disponibili e sono utilizzate per l'acquisto di materiali di
didattica e facile consumo, e per l'attivazione di progetti per l'ampliamento del POF; le altre
risorse economiche provengono dai finanziamenti statali e da progetti specifici di reti di scuole
ministeriali e regionali.
Il corpo docente a T.I. con medio-alta anzianità di servizio garantisce continuità didattica ed
efficienza educativa, data dalla conoscenza del territorio sociale, delle famiglie, degli alunni e
dall'esperienza. Il Dirigente Scolastico è di ruolo e ricopre tale funzione da 7 anni. Si evidenzia una
disponibilità degli insegnanti a tempo indeterminato e determinato alla formazione, le cui
tematiche convergono principalmente su DSA, BES, inclusione e utilizzo delle nuove tecnologie
(attivazione nel corrente anno del corso Master Theacher). VINCOLI La popolazione scolastica è eterogenea e si evidenzia un contesto socio-culturale medio basso (elevata incidenza di famiglie in possesso di licenza di Scuola Secondaria di primo grado), eccetto per un plesso dell'Istituto dove il livello ESCS è medio alto. Vincolanti anche le condizioni lavorative del nucleo familiare, che spingono a delegare il processo educativo dei figli quasi esclusivamente alla scuola. Purtroppo, non tutte le famiglie ritengono la Scuola come un’opportunità di crescita del cittadino. In questi ultimi anni, la crisi economica percepita in maniera massiccia anche nel Comune di Arzachena, ha causato la diminuzione delle risorse finanziarie erogate dallo stesso con una conseguente diminuzione di finanziamenti per l'ampliamento dell'offerta formativa. La dislocazione dei plessi non favorisce l'ottimizzazione delle risorse materiali e una continuità didattica verticale tra i vari gradi scolastici. Anche l’articolazione dei tre gradi scolastici tra i due istituti comprensivi non favorisce la continuità. Il numero di LIM per tutte le classi e il numero di docenti formati per il loro utilizzo è ancora limitato. La diminuzione dei finanziamenti comunali negli ultimi anni ha impoverito l'Offerta Formativa, rendendo meno incisive soprattutto quelle azioni di recupero degli svantaggi che condizionano l'apprendimento e lo sviluppo delle competenze. Alcuni plessi non sono dotati di connessione ADSL ad uso esclusivo della didattica, rendendo difficoltoso l’utilizzo delle aule di informatica e delle LIM con la sola rete wireless. L'Istituto Comprensivo ha un'elevata percentuale di docenti a tempo determinato in tutti i gradi scolastici (rispetto alla provincia di Sassari, alla Regione e all'Italia) e questo non garantisce un’adeguata continuità didattica ed educativa. Entro il secondo anno di incarico una percentuale molto alta di docenti a T.I. chiede il trasferimento per avvicinamento alla famiglia. Il titolo di studio prevalente del corpo docente a T.I. è il diploma. AREA 2. RISULTATI (funzione *valutativa) *1= fortemente critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente
1. ESITI
Si è individuato il livello 4, perché la scuola ha una percentuale di studenti ammessi alla classe successiva del 100% nell'a.s. 2013-2014, non perde generalmente studenti nel passaggio da un anno all'altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole nella scuola secondaria; d'altra parte, la distribuzione degli studenti per fasce di voto conseguito
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all'esame, evidenzia una concentrazione tra la valutazione sei e otto e quindi si colloca nelle fasce più basse rispetto alle medie nazionali, seppure dal confronto con il dato medio nazionale si può rilevare che nel nostro Istituto la percentuale della valutazione dieci è doppia rispetto alla media provinciale e comunque superiore a quella nazionale.
2. PROVE NAZIONALI
Si è attribuito il livello 2, in quanto il punteggio di italiano e di matematica della scuola alle prove INVALSI è generalmente inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile; anche l'osservazione dei risultati negli anni non mostra un segno positivo sistematico. I punteggi delle diverse classi in italiano e in matematica sono molto distanti dalla media soprattutto nelle classi seconde della scuola primaria, dove si precisa che sono stati successivamente riconosciuti n. 4 alunni con L. 104/92 e si è arrivati allo sdoppiamento di una classe nell'anno scolastico in corso. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale a quella media, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo o anche in positivo; mentre la varianza interna è superiore alla media regionale e nazionale. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano, e soprattutto in matematica, e' notevolmente superiore alla media nazionale.
3. COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
Si è optato per il livello 3 in quanto seppure il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti sia globalmente accettabile, sono presenti alcune situazioni nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma non in tutti i casi. Inoltre, la scuola adotta formalmente criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti scientifici per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza del singolo studente, anche al fine di pervenire così ad una condivisione sostanziale.
4. RISULTATI A DISTANZA
Si è individuato il livello 4, in quanto i risultati degli studenti nel passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria risultano buoni in entrambi i plessi. In corso di definizione l'indagine in merito ai risultati nel passaggio dal primo al secondo grado della scuola secondaria: pochi studenti sembrano incontrare difficoltà di apprendimento (non ammessi alla classe successiva o con debiti formativi) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo sembra molto contenuto; ma il sistema di indagine deve essere messo a punto, sia nel passaggio dalla primaria alla secondaria di primo grado, che da quest'ultima a quella di secondo grado. La corrispondenza del consiglio orientativo offerto agli alunni della secondaria non sembra avere grande rilevanza sul successo formativo, mentre si sta analizzando l’importanza del consiglio orientativo consegnato alle famiglie dai docenti della scuola dell’infanzia in merito all’opportunità di passare al grado scolastico successivo per i bambini cosiddetti “anticipatari” (nati entro aprile).
AREA 3A - PROCESSI EDUCATIVI E DIDATTICI (*funzione valutativa) *1= fortemente
critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente
1. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
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Si è individuato il livello 4 in quanto la scuola ha definito formalmente gli aspetti del curricolo, seppur rimandando sostanzialmente a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo più approfondito e contestualizzato. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo più coerenti con il progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere deve essere migliorata, soprattutto nella ricerca di indicatori misurabili. Non ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti; i dipartimenti disciplinari faticano ad avviarsi. La progettazione didattica periodica viene condivisa nelle scuole primarie e nella scuola dell'infanzia; da sviluppare nella scuola secondaria. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione (solo per italiano, matematica e lingue straniere). La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti, non viene effettuata in maniera sistematica in tutti i gradi scolastici e in tutte le classi. Anche i risultati INValSI non sono utilizzati sistematicamente in tutte le classi e da tutti i docenti per la progettazione delle attività in italiano e in matematica. Si utilizzano forme di certificazione delle competenze per le classi in uscita, ma e' da sviluppare la valutazione autentica. 2. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Il livello assegnato è 4, in quanto si ritiene che seppure l'organizzazione di spazi e tempi risponda solo parzialmente, soprattutto nella scuola secondaria e in parte nelle scuole primarie, alle esigenze di apprendimento degli studenti, i docenti compiano in molti casi notevoli sforzi al fine di creare ambienti di apprendimento significativi. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative, ma la risposta dei docenti non è unanime. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se non sempre le modalità adottate sono efficaci.
3. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Il livello assegnato è 5, perché l'istituto investe molte energie e risorse sia economiche che professionali per garantire ai suoi studenti un ambiente di apprendimento ad alta inclusività e in generale le attività e i percorsi proposti risultano efficaci per un buon numero di casi. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è però ancora da potenziare, in specie per gli alunni con alte competenze (valorizzazione delle eccellenze), ad oggi piuttosto occasionale. L'Istituto cerca di promuovere il rispetto delle differenze e delle diversità culturali, anche se in alcuni casi i risultati non sembrano effettivamente sostanziali. Tra gli aspetti da potenziare maggiormente: una politica scolastica territoriale più forte che permetterebbe una distribuzione più efficace delle risorse esistenti; una disponibilità più diffusa alla formazione porterebbe ad un innalzamento della qualità degli interventi; le attività finalizzate alla promozione di riflessioni multietniche e interculturali andrebbero maggiormente strutturate e sistematizzate.
4. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Il livello attribuito è 3, in quanto le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazione accettabile ma da sviluppare e sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi, coinvolgendo peraltro solo le classi finali.
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L'orientamento si realizza esclusivamente con la presentazione dei diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore. La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di continuità e di orientamento.
AREA 3B PRATICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (funzione *valutativa) *1=
fortemente critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente �� ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE
Si è assegnato un livello 4, in quanto sebbene la scuola abbia definito la propria missione e le priorità; queste sono condivise ancora parzialmente nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di monitoraggio delle azioni, con un rendiconto in itinere e finale in capo ai referenti/coordinatori di attività/progetti. Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati, anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attività. Una buona parte delle risorse economiche è impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola e si cerca di raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR.
�� SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Il livello attribuito è 6, in quanto la definizione delle iniziative formative è conseguente alla rilevazione dei bisogni formativi del personale. I percorsi formativi offerti al personale docente sono di alta qualità e la formazione ha avuto ricadute positive sulle attività scolastiche dei docenti coinvolti. Si valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute; sebbene la disponibilità ad assumere incarichi non sia diffusa. I gruppi di lavoro, spesso coordinati dalle funzioni strumentali, producono materiali/strumenti di buona qualità, utili per la comunità professionale. In alcuni plessi, sono presenti spazi per il confronto tra colleghi e i materiali didattici disponibili sono vari, compresi quelli prodotti dai docenti stessi. Lo scambio e il confronto tra docenti è ancora da potenziare.
�� INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Si è attribuito un livello pari a 6, in quanto il nostro Istituto coordina due reti (Edufibes e Ichnos) e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni (Università, associazioni professionali, servizi comunali, etc.),che contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità dell'offerta formativa. Seppure si rappresenti un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative, queste ultime sono da potenziare sia con le altre scuole del territorio che con l'amministrazione comunale. Le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa attraverso le proposte presentate dai rappresentanti dei genitori negli incontri finali dei consigli di classe/interclasse e intersezione e nel focus group finale condotto dalla DS e dal suo Staff. I genitori sono parte attiva nella festa del libro e in alcuni progetti particolari; inoltre, grazie al progetto del POF "I genitori collaborano", si realizzano particolari attività grazie alle competenze specifiche di alcuni genitori o alla loro disponibilità (vd. apertura biblioteche scolastiche e realizzazione progetto frutta nelle scuole). Per comunicare con le famiglie si utilizza il registro elettronico per le primarie e la secondaria e il sito della scuola per tutti. Da potenziare la partecipazione delle famiglie negli organi collegiali della scuola e da migliorare la percezione in merito alla continuità tra i diversi gradi scolastici, all'oggettività della valutazione e all'importanza dell'inclusione e della valorizzazione delle differenze per la crescita di individui equilibrati e autonomi.
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AREA 4 PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE (funzione documentativa) Composizione del Nucleo di AutoValutazione (NAV): Cinus Maria Filomena: Dirigente Scolastico Campus Maria Angela: Docente Primaria; funzione strumentale disagio; referente INVALSI Erriu Maria Luigia: Docente Primaria; referente "Di scuola in scuola" Malu Adriana: Docente Primaria; II collaboratore DS Scampuddu Giovanna Paola: Docente Primaria; referente "Conosco il mio paese". A tale nucleo, si sono poi integrati i seguenti componenti: Pintus Teodora: DSGA e Casula Monserrata: a.a. area alunni Bianciotti M.Stella: docente primaria; I collaboratore DS Pittorru Claudia: responsabile Scuola dell'infanzia Decandia Cristina: docente di matematica e corresponsabile Scuola Secondaria I grado Deiana Barbara: docente di sostegno e corresponsabile Scuola Sec. I grado;funzione strumentale L.104 Dedola Maria Antonietta/Siffu Giuseppina: docenti scuola primaria; funz. strum. documentazione/sito Demuro Gabriella/Ferrari Giulia: docenti primaria;Referenti GLIS/GLI; funz.strum. L.104/170 Viti Silvia/Casu Giacinta: docenti primaria; referenti "Librolandia" In data 25.6.2015, il NAV ha incontrato il Gruppo di AutoValutazione di Istituto, come previsto dal POF, condividendo il rapporto di autovalutazione e ogni singola rubrica di valutazione con la Presidente del Consiglio di Istituto e la DSGA, che si propone facciano parte integrante del NAV dal prossimo anno scolastico. Si evidenziano le seguenti criticità nel processo di autovalutazione: non avendo risorse umane disponibili per la tabulazione manuale, si è optato per l'utilizzo della tabulazione offerta da Google
Form. La maggiore criticità si è, pertanto, rilevata nell'avere la collaborazione delle famiglie con la compilazione on line dei questionari, che richiedeva di avere anche un preciso indirizzo elettronico (.gmail). Dal prossimo anno scolastico si propone di coinvolgere le classi quarte della scuola primaria, anzi che le classi quinte. Anche per il personale ATA si sono riscontrate difficoltà, superate con una versione cartacea del questionario, rielaborato dalla DSGA. Nell'interpretazione dei dati e nell'espressione dei giudizi, la maggiore difficoltà è data dall'avere a disposizione ristretti ambiti di confronto reale e collegiale. Infatti, non sono sufficienti le ore previste per contratto per gli incontri collegiali per affrontare adeguatamente tale riflessione; per non parlare poi dei docenti che, impegnati su più istituti, sono totalmente latitanti nella metacognizione professionale e nella riflessione collegiale, spesso non tanto per mancanza di disponibilità, ma perché divisi su realtà scolastiche e professionali innumerevoli e distanti. Sino allo scorso anno, si è utilizzato come prototipo per l’autovalutazione di Istituto il modello del Monitoraggio del POF (MONIPOF,2000-2002) elaborato dal Ministero di intesa con gli Istituti Regionali di Ricerca educativa, senza arrivare all'elaborazione della rappresentazione grafica finale (il "diamante"), vista l'assenza di un'interlocuzione esterna, gli "amici critici". Nello specifico si sono utilizzati gli assi di indagine (dichiarato, agito, pensato e percepito) e le macro-aree di indagine ( responsabilità, integrazione e flessibilità cui si è aggiunta l'area organizzazione); gli strumenti di rilevazione del dichiarato e dell'agito e la tecnica del focus Group, condotto dalla DS e dal suo Staff con tutti i rappresentanti dei genitori. Inoltre, si sono prodotti internamente i questionari di gradimento per i genitori delle classi in ingresso e in uscita dei diversi gradi scolastici, per gli alunni delle classi iniziali e finali delle scuole primarie e della secondaria di primo grado e per tutto il personale interno, docente e ATA. I risultati dell'autovalutazione, definiti dalla Commissione apposita, composta dalla DS, dal suo Staff, dalla DSGA e dalla Presidente del Consiglio di Istituto, vengono presentati dalla DS in sede di Collegio dei docenti finale e dalla Presidente del Consiglio di Istituto in occasione dell'incontro di luglio. Nel sito scolastico, nell'area "autovalutazione di istituto" viene riportata la sintesi del
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percorso auto-valutativo con la pubblicazione degli strumenti e dei risultati. Dall' a.s. 2013-2014, ogni docente ha utilizzato una scheda di riflessione sul miglioramento possibile, fornita dalla DS, compilata individualmente o in gruppo nel periodo di chiusura estiva e riportata all'avvio dell'anno scolastico successivo, al fine di pianificare azioni di miglioramento condivise e sostenibili.
AREA 5 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ (funzione operativa) PIANO DI MIGLIORAMENTO
Considerato che le priorità devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti, esse sono facilmente individuabili nella seconda area (risultati delle prove nazionali), dove si riporta la valutazione più bassa in assoluto (2 su 7). Sebbene vi siano ragioni di contesto che giustifichino alcuni risultati (per es.: alto numero di bambini con BES) è evidente, anche dall'analisi diacronica dei dati, che non si registra un sistematico trend positivo, soprattutto in matematica. Pertanto, ben lontani dal pensare che la didattica della Matematica e quella dell'Italiano si esauriscano in un mero addestramento al superamento delle prove nazionali, si ritiene prioritario e doveroso migliorare le nostre prestazioni Invalsi cercando di aumentare le percentuali registrate finora nei nostri risultati, al fine di consentire alla nostra utenza di avere pari possibilità in un futuro formativo (accesso all'università) e professionale (superamento concorsi nazionali e internazionali), oltre che offrire un sistema scolastico equo. La variabilità dei punteggi tra le classi, accettabile, indica un buon lavoro di squadra nella formazione delle stesse e nell'attribuzione dei docenti ai corsi, mentre la grande variabilità interna alle classi, conseguente alle ovvie differenze individuali degli alunni, registra una forte tendenza verso il basso da correggere nel percorso scolastico, così che la scuola porti al superamento delle stesse. AREAPRIORITA’:
1) Migliorare il punteggio della scuola in matematica e in italiano
2) Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 (e di
conseguenza aumentare le percentuali nei livelli 3,4,5)
TRAGUARDI (indicatori osservabili/misurabili da svilupparsi in un triennio): • Registrare un trend positivo nel punteggio della scuola in matematica e in italiano,
avvicinandosi così alla media regionale • Registrare una diminuzione della percentuale degli alunni collocati ai livelli 6 e 7,
avvicinandosi così alla media regionale
OBIETTIVI DI PROCESSO
Azioni da realizzarsi nell’anno scolastico 2015-2016 e 2016-2017 per il raggiungimento dei traguardi dichiarati e delle priorità individuate: CURRICOLO/PROGETTAZIONE/VALUTAZIONE: 1. creare un DIPARTIMENTO LOGICO/MATEMATICO/SCIENTIFICO stabile e un DIPARTIMENTO LINGUISTICO (italiano e lingue altre) stabile, con docenti infanzia/primaria/secondaria, preferibilmente di istituti diversi, con esperti di supporto (dei diversi settori; anche CLIL), per la definizione di moduli progettuali comuni, anche a partire dalla riflessione sincronica e diacronica sui risultati Invalsi in ciascuna classe/disciplina, sulla base delle tendenze innovative della didattica. INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO/RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: 2. costruire un POF TERRITORIALE TRIENNALE con le altre scuole situate nel Comune di Arzachena (IC n.1- IPSEOA - Liceo Scientifico); sensibilizzare l'amministrazione comunale alla realizzazione di una politica formativa concertata e pianificata con le scuole e non solo per le scuole. ORIENTAMENTO STRATEGICO/ORGANIZZAZIONE:
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3. realizzare un ORGANIGRAMMA chiaro per tutto il personale dell'istituto, anche in condivisione con gli altri istituti del territorio; costruire forme di CONTROLLO SISTEMATICO delle azioni intraprese.
Gli obiettivi di processo sopraelencati contribuiranno al raggiungimento delle priorità individuate (migliorare il punteggio della scuola in matematica e in italiano; ridurre le percentuali di alunni
collocati nei livelli 1 e 2, e di conseguenza aumentare le percentuali nei livelli 3,4,5) in quanto sostanzialmente tesi a modificare la didattica, in specie della matematica, dell’italiano e delle altre lingue, potenziando forme laboratoriali più interattive e consapevoli, i cui esiti non potranno che portare al miglioramento degli apprendimenti e allo sviluppo delle competenze di base di ciascun alunno/a.
L’Ente Locale e le risorse territoriali
Considerato che gli alunni e i genitori delle nostre scuole, sono rispettivamente i futuri e gli attuali cittadini del nostro paese, l’amministrazione scolastica e quella comunale, rappresentata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, hanno convenuto di costituire un tavolo di progettazione
integrata permanente, in cui le emergenze sociali del nostro territorio possano diventare opportunità formative e le urgenze scolastiche possano rivelarsi occasioni di sviluppo delle risorse per la collettività.
Nello specifico, l’Ente Locale si è fatto promotore e garante delle seguenti iniziative dedicate alla scuola:
� iniziative di collaborazione col centro di aggregazione diurno per minori; � collaborazione con la biblioteca comunale; � partecipazione alla Settimana dello Sport; � collaborazione con il Servizio Educativo Territoriale (S.E.T); � disponibilità delle seguenti figure: psicologo, mediatore culturale, mediatore
scolastico, per consulenze su richiesta fatte dai membri della comunità scolastica (alunni, genitori, docenti, personale tutto);
oltre alla consueta disponibilità per il servizio mensa, quello dei trasporti (non solo routinari, ma anche per escursioni nel territorio), il servizio degli assistenti tutelari per gli alunni in gravi difficoltà e i fondi stanziati per il finanziamento delle diverse attività didattiche, oltre che per le manutenzioni e le dotazioni ordinarie e straordinarie degli edifici scolastici.
Nelle collaborazioni col territorio, riveste una rilevanza strategica anche l’intervento del Consultorio di Arzachena, non solo nella figura del suo Dirigente, che mette a disposizione della scuola la sua competenza di psicologo, ma anche nella figura dell’assistente sociale, impegnato nella realizzazione di un importante progetto di educazione sociale e civica, denominato “Io e gli altri”, destinato agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria di 1 grado.
Di seguito, si riportano in sintesi tutte le maglie che costituiscono l’iniziale rete territoriale della nostra scuola, che auspichiamo possa nel tempo crescere e infittirsi.
� Servizi Territoriali Socio-Culturali di Pubblica Utilità:
Servizio biblioteca comunale Prestito libri, apporto per ricerche, utilizzo di internet, lettura di riviste e quotidiani. Ufficio pubblica istruzione Contributi per le scuole.
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Rimborsi spese viaggio studenti pendolari. Borse di studio. Ufficio sport Erogazioni contributi regionali e comunali per lo sport. Utilizzo impianti sportivi. Settimana dello Sport. Ufficio servizi sociali Operatori: assistenti sociali e psicologo. Centro sociale e Comunità alloggio per minori. Servizio educativo diurno di sostegno alle famiglie, attività di socializzazione e supporto scolastico. Operano educatori e pedagogisti. Consultorio familiare ASL Psicologo. Assistente sociale.
� Associazioni Sociali e Culturali
A.V.I.S. Attività sociali e di volontariato. U.M.U.S. e Amici di Nemo Attività di sostegno alle persone diversamente abili e alle famiglie. C.I.F. (Centro Italiano Femminile) Attività di sostegno e formazione femminile. Corsi di lingua italiana per donne straniere. Attività creative e manipolative per gli alunni delle scuole. PROLOCO Arzachena Attività culturali e sociali. LIONS CLUB Iniziative sociali su temi ambientali, sanitari, culturali. (Un bosco Lions; Il libro parlato, progetto dislessia; Lions Quest, progetto adolescenza) GEN’S 2000 Attività di sostegno organizzativo ed associativo di volontariato. Redazione di un foglio informativo: Il Semaforo. AGENTI SOCIALI Nata all’interno della scuola primaria. Gli iscritti diffondono informazioni di pubblica utilità, segnalano al comune problemi, propongono soluzioni. A.C.D.-CONSULTA GALLURESE Attività culturale dialettale. Teatro e programma radiofonico su Radio Internazionale. Valorizzazione e difesa del dialetto e della cultura gallurese. FONDAZIONE DEMURO Iniziative di carattere culturale, storico, linguistico, archeologico. Promozione di attività laboratoriali per le scuole. Redazione di un foglio informativo: Spazio Libero. LITHOS ANEMOS Attività di valorizzazione ambientale e territoriale (siti archeologici). PARROCCHIE Iniziative di coinvolgimento giovanile con le attività dell’oratorio: coro dei bambini, laboratorio artistico. Organizzazione di attività nelle varie ricorrenze della vita comunitaria. U.N.I.T.A.L.S.I. Sensibilizzazione delle comunità scolastiche verso problemi di carattere sociale. LEGAMBIENTE Iniziative per la salvaguardia dell’ambiente con la collaborazione delle scuole.
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PROTEZIONE CIVILE Collaborazione con i Vigili Urbani all’entrata e all’uscita degli alunni dalla scuola. ARTE CHE PASSIONE Collaborazione socio- culturale (attività arte disegno pittura). ALZA A PIAZZA Cultura del territorio. OKIDOKI Collaborazione socio-culturale.
� Associazioni Sportive
ATLETICA ARZACHENA Attività di formazione e avviamento all’atletica rivolta ai ragazzi in età scolare. CLUB NAUTICO ARZACHENA Corsi di vela per ragazzi delle scuole primarie e secondarie. ZANSHIN KARATE ARZACHENA Corsi di Karate per bambini e ragazzi. Scuola Wudang Kung fu
CENTRO GAIA SHO BU KAN KARATE Corsi di Karate per bambini e ragazzi. TENNIS CLUB ARZACHENA Corsi di tennis per bambini e ragazzi in età scolare. MINIVOLLEY ARZACHENA Corsi per bambini e ragazzi. SOCIETA’ SPORTIVA IL FUNGO Corsi di pallavolo per bambini e ragazzi. PEVERO GOLF CLUB PORTO CERVO Scuola di Golf per bambini. GEOVILLAGE NUOTO OLBIA Lezioni di nuoto per bambini e adulti. S.C.C SCUOLA BASKET OLBIA Corsi di pallacanestro per i bambini e adulti. SCUOLA CALCIO ARZACHENA Corsi di calcio per bambini e ragazzi. DAY CAMP (Corsi estivi di calcio per bambini e ragazzi).
1.1 Alunni e docenti: un’accoppiata vincente
I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze sono i veri protagonisti della nostra scuola. Con la loro spontaneità, curiosità e vivacità, quotidianamente ci manifestano la necessità di conoscere, di relazionarsi, di sviluppare competenze. Costituiscono la risorsa più importante e imprescindibile: attivi e creativi, ci portano ad ideare, allestire, costruire campi d’azione comune, ambienti di apprendimento in cui si costruiscono insieme nuove conoscenze, nuove relazioni.
Il loro approccio ci spinge, come adulti educatori, a misurarci con quello che ognuno di loro è, con quello che esprime, con le sue aspirazioni, passioni, competenze, bisogni, emozioni e sofferenze, utilizzando le risorse disponibili, concentrando l'impatto sulle priorità, moltiplicando tutte le pratiche che si rivelano buone e tralasciando, per economia della nostra azione, quelle meno buone. Come docenti, cerchiamo di proporci obiettivi specifici e contestuali, che ci consentano di muoverci in una data situazione ed entro il realizzarsi effettivo della relazione educativa; impegnandoci a non dare risposte uniche e onnicomprensive, nonostante le difficoltà date dal contesto reale, fatto spesso di classi numerose, tempi ristretti, aspettative, anche sociali, talvolta un po’ limitanti.
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I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che frequentano la nostra scuola sono circa 700. La differenza di genere è il primo valore aggiunto della nostra scuola: si impara sin da piccoli a rispettarsi e ad apprezzare l’essere diversi, come un valore arricchente.
In tal senso, rappresentano una risorsa speciale per la crescita di ciascun alunno, gli alunni figli di famiglie non italiane (5%) e gli alunni diversamente abili (1,5%), che con le loro specificità, culturali per i primi, personali per i secondi, consentono di creare contesti di vita reali, in cui s’impara ad entrare in relazione positiva non solo con ciò che può essere simile a noi, ma anche, e soprattutto, visto che è meno semplice, con ciò che è differente
Andando, infine, a specificare le caratteristiche dei docenti del nostro Istituto, vediamo che, allo stato attuale, prestano servizio circa 70 docenti. Solo un ristretto gruppo di docenti insegna da meno di 10 anni, mentre la maggioranza opera nel mondo della scuola da oltre 20 anni. Nonostante la differente anzianità di servizio, l’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro è generalmente comune.
Il desiderio di migliorare la propria professionalità e l’interesse ad accrescere le proprie competenze porta tutto il corpo docente a frequentare numerosi corsi di aggiornamento su tematiche di carattere didattico, psico-pedagogico e sociale e a partecipare a convegni e seminari organizzati da vari enti. Anche in campo informatico, la volontà di arricchire le proprie conoscenze è forte: si utilizzano le nuove tecnologie, sia in ambito didattico, che durante la progettazione e la valutazione delle attività.
1.4 Le famiglie
Anche le quasi 700 famiglie che tutti i giorni ci affidano i propri figli, rappresentano un’importante risorsa per la nostra istituzione. Il rapporto di collaborazione scuola-famiglia si è consolidato negli anni, non solo attraverso gli incontri istituzionali (colloqui e assemblee) e la rappresentanza dei genitori negli organi collegiali (Consiglio di Istituto, Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, Gruppo di lavoro per l’Integrazione Scolastica), ma anche attraverso la realizzazione di attività pratiche, concertate tra docenti e genitori, i quali hanno messo le loro competenze e le loro conoscenze al servizio dei percorsi didattici progettati dai docenti. Eppure, come in tutto il sistema scolastico italiano, anche nel nostro contesto territoriale, si registrano alcune battute d’arresto: non totale partecipazione ai colloqui e alle assemblee, difficoltà nel reperire genitori disponibili a ricoprire gli incarichi sopraddetti, eccessiva delega alla scuola, vista spesso solo come una ‘controparte’. E’ importante, pertanto, lavorare al meglio per recuperare le famiglie lontane o allontanate e per rinforzare quelle che continuano a dare totale disponibilità alla scuola e alle sue iniziative.
Alla fine di ogni anno scolastico, viene coinvolta l’utenza nell’Autovalutazione di Istituto, che dall’a.s. 2014-2015 viene condotta in tutta la nazione con il protocollo Invalsi, concludente nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), sintetizzato nel par. 1.1.
1.5 Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario)
Se è vero che ‘ausiliario’ significa di aiuto e di supporto, non servono tante parole per comprendere il valore per la scuola del lavoro del personale A.T.A., che presta servizio negli uffici di segreteria e nei diversi plessi scolastici. Come per i docenti, anche questo è un mondo colorato di ‘rosa’, con una percentuale di presenza maschile minima. Il personale di segreteria ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento, sia in presenza che on-line.
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Per quanto concerne le competenze informatiche, risulta una buona preparazione del personale di segreteria con utilizzo dell’applicativo Office, del programma Sissi e del portale Sidi, dei programmi Protocollo e Contabilità, oltre all’utilizzo di posta elettronica e Internet.
1.6 Le nostre scuole
La Scuola dell’Infanzia di PORTO CERVO Indirizzo: via Cala Romantica; Tel.: 0789/94644
La scuola è composta da cinque aule, due delle quali hanno spazi intercomunicanti, di cui una adibita a biblioteca, un gran salone (dove si affacciano le aule, attrezzato con vari giochi), l’ingresso, una cucina ben attrezzata (che comprende anche la dispensa e i servizi igienici per il personale), la sala mensa, una bidelleria, servizi igienici per i bambini comunicanti con le aule e un servizio igienico per gli adulti situato all’entrata principale. Esternamente gli alunni possono usufruire di un parco giochi alberato adiacente e comunicante con il cortile della scuola.
Si osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì
ingresso: dalle ore 8:05 entro le ore 9:15
uscita: dalle ore 15:45 entro le ore 16:05
per un totale di 40 ore settimanali.
Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 70.
I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 25 ore, suddivise generalmente in 5 ore giornaliere, in due turni (antimeridiano: 8:05-13:05 e pomeridiano 11:05-16:05), che si alternano quotidianamente. Il responsabile di Plesso è nominato annualmente.
I collaboratori scolastici (n. 2 unità) prestano servizio per 36 ore settimanali con una turnazione tesa al buon funzionamento della scuola. Ogni sezione ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
La Scuola Primaria di ARZACHENA Indirizzo: via Petrarca; Tel.: 0789/82050 - 81369
La Scuola Primaria di Arzachena è situata in una zona centrale del paese tra Via F. Petrarca
e Viale P. Dettori. Il suo edificio, nato nel 1975, è stato recentemente ristrutturato. I locali sono molto luminosi ed ognuno è dotato di un arredo completo e funzionale. L’entrata e l’uscita avvengono attraverso tre ingressi. L’edificio è collocato all’interno di uno spazio recintato ed è strutturato su due piani. Al piano terra sono ubicati un ampio refettorio e un’attrezzata cucina, un’aula di informatica, un’aula adibita a palestra per le attività motorie in piccoli gruppi o individuali e un’altra per attività individualizzate, i servizi igienici e un ripostiglio. Dall’androne si accede ad un’ampia palestra, attraverso un tunnel. Nel cortile antistante l’edificio è presente un campetto di calcio. Al piano primo, all’ingresso principale, è situata la bidelleria, quattro vani per la direzione e gli uffici amministrativi, un archivio e un piccolo spazio per le attività individualizzate. Nei due ampi androni laterali sono collocate nove aule e due servizi igienici per gli alunni e gli adulti, con relativo ripostiglio.
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Il secondo piano è composto di due aree separate e raggiungibili da due diverse rampe di scale. Nell’ala Est sono situate cinque aule ordinarie, un ripostiglio e i servizi igienici. Nell’ala Ovest, oltre a quattro aule e ai servizi igienici, è presente la biblioteca del Plesso. L’orario di inizio delle lezioni è fissato alle ore 8.30 (ingresso 8:25). Per le classi a tempo ordinario, l’uscita è prevista per le ore 13:30, con 1 rientro nel caso in cui si effettuino 27 ore settimanali (uscita alle ore 16:30); oppure con 2 rientri, nel caso si garantiscano 30 ore settimanali (uscita alle ore 17:00). Le classi a tempo pieno (40 ore settimanali) escono dal lunedì al venerdì alle ore 16:30. Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 390. I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 22 ore di insegnamento più 2 di progettazione (generalmente svolta nella giornata di martedì). La funzione di Responsabile di plesso, è affidata dal Dirigente Scolastico ai suoi 2 Collaboratori, in quanto generalmente in servizio nella sede di Presidenza. I collaboratori scolastici (n. 6/7 unità) svolgono un orario di servizio di 36 ore settimanali. Ogni classe ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
La Scuola Primaria di ABBIADORI Indirizzo: Loc.Abbiadori Tel.: 0789/96606
L’edificio della scuola, in buone condizioni generali, è strutturato su due livelli. Il piano terra comprende l’ingresso principale con l’androne utilizzato per l’accoglienza ed un’aula; da questo si accede alle sei aule ordinarie, ai servizi igienici, alla bidelleria, ad un’aula per le attività individualizzate e biblioteca, oltre a due corridoi, un refettorio e una cucina. Al piano inferiore, sono situate due aule una adibita a laboratorio e una recentemente ristrutturata per istituire un laboratorio di informatica, completo di Lavagna Interattiva Multimediale ed un servizio igienico con ripostiglio. Dal cortile si accede ad un locale adibito a palestra, attualmente non agibile, inoltre è presente un campetto di calcio recintato. Nella parte antistante la scuola sono stati fatti lavori di recinzione e sistemazione con piante ed alberi, offrendo ai bambini nuovi spazi di gioco. Si osserva il seguente orario:
ingresso: ore 8:15; inizio lezioni ore 8:20
uscita: ore 16:20.
Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 110. I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 22 ore di insegnamento più 2 di progettazione (generalmente svolta nella giornata di martedì). Il responsabile di Plesso è individuato annualmente. I collaboratori scolastici (n.2 unità) svolgono un orario di servizio di 36 ore settimanali. Ogni classe ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
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La Scuola Secondaria di I° grado di ABBIADORI Indirizzo: Loc. Abbiadori; Tel.: 0789/96080
Il caseggiato della Scuola Secondaria di 1° di Abbiadori consta dei seguenti spazi (interni e esterni) adibiti alle varie attività didattiche. Area esterna: cortile in parte lastricato e recintato; campo da tennis e/o da calcio; palestra attrezzata. Area interna: n°5 aule ordinarie, n°1 aula biblioteca, n°1 aula multimediale, n°1 aula informatica, n°1 aula video, n°1 aula adibita a laboratorio scientifico, n°1 aula laboratorio, n°1 ripostiglio, n°1 bagno per diversamente abili, n°1 bagno per collaboratori, n°1 bagno per docenti, n°2 bagni per alunni. Gli ingressi all’edificio sono due: uno principale sul lato che da sulla strada e l’altro sul retro, per l’accesso al solo personale scolastico. Lo spazio antistante alla scuola è riservato al transito degli scuolabus e di eventuali mezzi di trasporto disabili o mezzi di soccorso. Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 100. Tutte le classi hanno un orario strutturato in 30 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, con ingresso
alle ore 8:10 e uscita alle ore 14:15. I Docenti svolgono generalmente un orario settimanale di 18 ore in classe (molti su più scuole) e sono specializzati nelle seguenti discipline: italiano, storia e geografia; tecnologia; arte e
immagine; lingua inglese; lingua francese; educazione fisica; matematica e scienze; musica;
religione cattolica/attività alternative alla R.C.
Il responsabile di Plesso è individuato annualmente.
I collaboratori scolastici (n.1/2 unità) prestano servizio per 36 ore settimanali. Ogni classe ha sino a 4 rappresentanti dei genitori, eletti generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
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Sezione II
Cosa facciamo
2.1 Il curricolo MAPPA FORMATIVA
CURRICOLO
DELLA
SCUOLA
SAPERI Cosa insegniamo?
VALUTAZIONE
Come valutiamo? Cosa certifichiamo?
FINALITA’ Perché insegniamo?
20
FIN
ALI
TA’
PERCHE’
INSEGNIAMO?
…perché gli alunni possano:
♣ Conoscere se stessi, gli altri, il mondo … Sapere
♠ Fare insieme …
Interagire
♦ Ricercare il senso delle cose …
Comprendere
♥ Appassionarsi a … Amare
Perché progettiamo? Se vogliamo che la nostra azione didattico/formativa non si riduca a “ travaso di ciò che manca”, occorre progettare come stimolo alla crescita di ciò che c’è in ogni alunno/a e orientare verso la conquista, di livelli più elevati, articolati, complessi.
Come progettiamo? Generalmente, nella Scuola dell’Infanzia si progetta per Sfondo Integratore, nella Scuola Primaria e in quella Secondaria di I° anche con l’utilizzo delle mappe concettuali; tutti i gradi scolastici utilizzano un modulo progettuale condiviso. Il numero dei moduli progettuali è di almeno quattro. I docenti dell’Istituto stabiliscono all’inizio di ogni anno scolastico: 1) Obiettivi comuni per ogni classe/sezione; 2) Contenuti minimi comuni per ciascun anno, con scansione temporale; 3) Tipologia e numero minimo delle prove di verifica, di cui almeno una prova
esperta condivisa per ciascuna disciplina a fine del primo e del secondo quadrimestre; 4) Criteri di valutazione comuni; 5) Proposte progettuali traversali o per classi parallele (risorse umane e materiali). Gli obiettivi comuni, i contenuti minimi e le modalità di verifica, suddivisi per classe e grado scolastico, sono sviluppati nella Progettazione di Istituto allegata al presente Piano dell’Offerta Formativa. Come valutiamo? Per valutare e certificare le competenze nella Scuola Primaria e nella Scuola
Secondaria di I° grado utilizzeremo la Scheda di valutazione: ha cadenza quadrimestrale e la valutazione è espressa in decimi. Per gli alunni delle classi in
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uscita della scuola primaria e secondaria è prevista anche la certificazione delle competenze. Gli alunni della classe quinta vengono accompagnati al grado scolastico successivo con il Percorso
Formativo, strumento di valutazione formativa. Nella scuola dell’Infanzia utilizzeremo il Diario di Bordo per i bambini di 3-4 anni e
sperimentalmente la certificazione delle competenze per i bambini di 5 anni.
Le classi seconde e quinte della Scuola Primaria sono, inoltre, inserite nella Valutazione nazionale condotta dall’Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI), relativa all’italiano e alla matematica. Per la Scuola Secondaria di 1° grado, tali prove costituiscono parte integrante dell’Esame di Stato.
COSA
INSEGNIAMO?
AREA UMANISTICO-ESPRESSIVA
SCUOLA DELL'INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole
Avvicinamento alla Lingua Inglese ( progetto specifico)
Immagini, suoni, colori
Il corpo e il movimento
Religione cattolica
Il sé e l'altro
I discorsi e le parole
Cittadinanza e Costituzione
SCUOLA PRIMARIA AMBITI DISCIPLINARI
Italiano
Lingue comunitarie (inglese)
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
Religione cattolica
Storia
Geografia
Cittadinanza e Costituzione
SCUOLA SECONDARIA I° DISCIPLINE
Italiano Approfondimento letterario
Inglese e seconda lingua comunitaria
(francese)
Musica Arte e Immagine
Eduzazione fisica
Religione cattolica
Storia
Geografia
Cittadinanza e Costituzione
AREA SCIENTIFICA LOGICO-TECNOLOGICA
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I°
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La conoscenza del mondo: numero e
spazio
La conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi
I Discorsi e le parole
Matematica
Scienze
Tecnologia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Quali competenze?
Il 4 settembre 2012 sono state rese pubbliche dal Miur le Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell'infanzia e del primo ciclo di Istruzione. In questo documento viene definito un profilo dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione: vengono indicati i traguardi, che ogni alunno dovrebbe raggiungere in ogni singola disciplina, alla fine della Scuola Secondaria di I°. Questi traguardi sono prescrittivi e perciò sono un punto di riferimento, per la programmazione didattica di ogni docente. Si ispirano competenze chiave (un bagaglio di abilità, conoscenze e attitudini) che ogni cittadino europeo dovrebbe possedere per realizzarsi e inserirsi nella società e nel mondo del lavoro. Tali competenze sono otto e sono state definite dal Parlamento europeo e dal consiglio dell'Unione europea nel dicembre 2006: Vengono individuate in riferimento a otto ambiti:
− comunicazione nella madrelingua; − comunicazione nelle lingue straniere; − competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; − competenza digitale; − imparare ad imparare;competenze sociali e civiche; − spirito di iniziativa e imprenditorialità − consapevolezza ed espressione culturale
Queste competenze dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell'istruzione. Sulla base delle Indicazioni Nazionali e il quadro di riferimento Europeo nel nostro Istituto, l’azione di ricerca e studio sulle competenze avviene all’interno dei due Dipartimenti:
• area umanistico-espressiva • area scientifico-logico-tecnologica
All’interno dei dipartimenti, che si riuniranno almeno due volte l’anno, si costruiranno percorsi formativi trasversali basati sulla didattica per competenze. Pertanto, nei dipartimenti si esplicherà quanto segue:
1) programmazione del curricolo verticale; 2) definizione di segmenti progettuali pluridisciplinari; 3) individuazione di strumenti di valutazione delle competenze (prove esperte, compiti autentici); 5) delineazione di forme di autovalutazione dell’alunno.
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33
Come valutare?
Ritenendo di dover operare per assicurare omogeneità, equità e trasparenza nella valutazione degli alunni, per quanto attiene alla Scuola Primaria si stabilisce che:
� si accompagnerà il lavoro quotidiano degli alunni, non solo con voti, ma con brevi commenti, consigli, parole di incoraggiamento;
� si valuteranno con voti da 5 a 10 le prove di verifica delle abilità cognitive, secondo la seguente scala: non sufficiente=5; sufficiente=6; più che sufficiente=7; buono=8; distinto= 9; ottimo=10;
� si effettuerà la valutazione quadrimestrale tenendo conto del livello di partenza (potenzialità), del livello raggiunto più frequentemente nelle verifiche delle abilità, dell’impegno e dei risultati (competenze), secondo la tabella allegata “A”;
� si valuterà il comportamento tenendo conto soprattutto della qualità della relazione dell’alunno con i compagni, con gli insegnanti e con il personale scolastico e della correttezza nella osservanza delle regole e nel rispetto dell’ambiente scolastico. La valutazione sarà espressa mediante “aggettivazione”: non sufficiente; sufficiente; più che
sufficiente; buono; distinto; ottimo.
SCUOLA PRIMARIA (TABELLA “A”)
34
Criteri generali di ammissione alla classe successiva Scuola Primaria
“Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. (Art. 3 comma 1-bis, Legge 169/08) Il Collegio dei Docenti stabilisce che:
• eventuali votazioni inferiori al sei riferite a singole discipline, non costituiscono necessariamente impedimento di ammissione alla classe successiva, qualora i docenti di classe non ritengano opportuno trattenere l’alunno per specifiche e dichiarate motivazioni; le difficoltà riscontrate devono essere segnalate alla famiglia, unitamente alle indicazioni delle abilità da rinforzare e delle attività da far svolgere nel periodo di chiusura estiva per il recupero dei ritardi negli apprendimenti;
• le motivazioni che possono indurre al trattenimento sono le seguenti: - forte divario tra età anagrafica e sviluppo cognitivo e comportamentale dell’alunno; - forte divario tra il livello di competenza conseguito dall’alunno e quello della classe di
riferimento; - mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per la classe di appartenenza,
anche in seguito a specifico piano personalizzato: se il livello iniziale di competenza non consente al bambino di inserirsi nel percorso educativo - didattico predisposto dagli insegnanti per la classe di appartenenza, è necessario pianificare e attuare un intervento individualizzato documentato relativamente alle specifiche unità di apprendimento, con opportune osservazioni, verifiche e valutazione.
Per quanto attiene alla Scuola Secondaria di I° grado si stabilisce che si valuteranno il rendimento scolastico ed il comportamento di ciascun alunno sulla base dei seguenti criteri: risultati raggiunti nelle discipline con voti numerici espressi i decimi (tabella allegata “B”)
risultati conseguiti in tutte le attività svolte dagli alunni ed in particolare nelle attività di recupero delle conoscenze e/o abilità disciplinari;
documentato e intenzionale sviluppo di abilità e competenze sociali soprattutto per gli alunni stranieri e/o per coloro che partono da situazioni di svantaggio socio-culturale;
possibilità di recupero delle insufficienze di risultato e delle carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, basate su credibili prospettive di sviluppo futuro;
livello globale di maturazione; voto di comportamento espresso collegialmente in decimi.
35
TABELLA “B”
SCUOLA SECONDARIA
Voto in decimi Giudizio sintetico Giudizio analitico
1 -3 Non vengono utilizzati
4 Gravemente insufficiente
Possiede conoscenze frammentarie e superficiali; commette errori nell'esecuzione di compiti semplici; ha difficoltà a condurre analisi corrette e non sa sintetizzare. Manca di autonomia nello studio. Possiede un lessico scorretto. L'impegno nel lavoro scolastico è scarso.
5 Insufficiente
Possiede conoscenze non approfondite, commette ancora errori nell'applicazione e nell'analisi; non ha autonomia nella rielaborazione e coglie parzialmente gli aspetti essenziali. Non sempre rispetta gli impegni scolastici.
6 Sufficiente Conoscenze adeguate ma non approfondite. Linguaggio abbastanza corretto. Connessioni logiche e competenze essenziali.
7 Buono Conoscenze adeguate e puntuali. Terminologia appropriata. Capacità di analisi e di collegamento soddisfacenti. Competenze abbastanza sicure.
8 Distinto Conoscenze soddisfacenti e approfondite. Esposizione chiara. Buona capacità di rielaborazione personale. Valide competenze disciplinari.
9 - 10 Ottimo Conoscenze ampie, complete e approfondite. Capacità di muoversi in ambiti disciplinari diversi. Sicura padronanza della terminologia. Competenze eccellenti.
Prima di ogni valutazione, si dovrà preliminarmente verificare il numero delle assenze, che
non dovrà superare il tetto massimo previsto dalla normativa (D. L.vo 19/02/2004, n.59 art. 10 comma 1 e art.11 comma 1), pari ad un quarto dell’orario; si potrà procedere a specifica deroga in presenza di alunni con gravi patologie certificate o condizioni familiari particolarmente gravi o svantaggiate documentabili.
Nel caso di ammissione alla classe successiva o all’esame, pur in presenza di carenze negli apprendimenti, con voto a maggioranza del Consiglio di Classe, si informerà la famiglia con specifica comunicazione. In tale comunicazione dovranno essere riferite le motivazioni che hanno portato all’ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame di licenza, pur in presenza di carenze negli apprendimenti. Conseguentemente, dovrà essere raccomandato alla famiglia particolare cura nel recupero delle carenze. Gli stessi contenuti di tale comunicazione dovranno essere riportati sinteticamente in apposita tabella inserita nel verbale dello scrutinio.
Nel caso di non ammissione alla classe successiva o all’esame, si informerà la famiglia con specifica comunicazione, fatta pervenire prima della pubblicazione dei tabelloni. In tale comunicazione dovrà essere riportata la notizia della non ammissione e le relative motivazioni. Ogni giudizio di non ammissione dovrà essere adeguatamente motivato e riportato nel verbale dello scrutinio.
In merito alla certificazione delle competenze è stato introdotto un modello sperimentale
per i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola del’infanzia, per le classi quinte della scuola primaria e per le classi terze della scuola secondaria.
36
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Il voto di comportamento «concorre alla valutazione complessiva dello studente e, se inferiore a 6/10, determina la non ammissione al successivo anno o all’esame conclusivo
Il criterio di fondo adottato è quello di valutare il modo di essere studente, di come interpreta la vita scolastica, di come, seppur a livelli diversi, partecipa per cui , con il voto di comportamento si tiene conto di due macroindicatori fondamentali quali la “partecipazione all’attività didattica” (impegno, interesse, frequenza e rispetto delle consegne) e l’ “acquisizione di una coscienza civile” (comportamento nei confronti degli altri, utilizzazione delle strutture della scuola, rispetto del regolamento).
L’assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di Classe che, dopo aver definito e deliberato i voti di profitto delle discipline del curricolo, vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all’attribuzione del voto considerando il quadro che più risponde al comportamento dell’allievo.
Il Consiglio di classe collegialmente assegnerà una votazione compresa fra 5 e 10 decimi secondo la corrispondenza fra voto e indicatori del comportamento (partecipazione al dialogo educativo; partecipazione al dialogo didattico; rispetto delle regole d’istituto; impegno scolastico):
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale deve essere verbalizzata e motivata con riferimento alla casistica prevista dall’art.7 del DPR. n.122 del 2.6.2009. Secondo la norma citata il voto inferiore a sei può essere attribuito dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente inflitta una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità dei seguenti comportamenti: a. reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o procurato pericolo per l’incolumità delle persone, con conseguente allontanamento dell’allievo dalla comunità scolastica b. non assolvimento degli impegni di studio, frequenza non regolare dei corsi,inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’istituto (violazione doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 art. 3 DPR n.235 del 21.11.2007).
37
TABELLA DEI CRITERI
VOTO
DECIMAL
E
INDICATORI DESCRITTORI
VOTO
9/10
Comportamento MOLTO CORRETTO E RISPETOSO DELLE REGOLE L’alunno/a è sempre molto corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Non si rende responsabile di assenze, di ritardi ingiustificati e non partecipa ad astensioni dalle lezioni di massa. Manifesta una partecipazione costante ed attiva al dialogo educativo
Atteggiamento IRREPRENSIBILE Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola
Note disciplinari NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari
Uso del Materiale e delle
strutture della scuola APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.
Frequenza, Assenze e
Ritardi REGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari
Rispetto delle Consegne PUNTUALE E COSTANTE Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante ed è sempre munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc)
VOTO
8
Comportamento
SOLITAMENTE CORRETTO E RISPETTOSO
DELLE REGOLE Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è solitamente corretto. Talvolta, si rende responsabile di qualche assenza e/o ritardo non giustificato ma non partecipa ad assenze di massa Manifesta una partecipazione generalmente attiva al dialogo educativo
Atteggiamento
ADEGUATO Non sempre irreprensibile
Note disciplinari
SPORADICHE ammonizioni verbali e/o scritte non superiori a due nell’arco del quadrimestre
Uso del Materiale e delle
strutture della scuola RARAMENTE INAPPROPRIATO Non sempre utilizza in maniera diligente il materiale
38
e le strutture della scuola
Frequenza, Assenze e/o
ritardi RARAMENTE IRREGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni ma non sempre rispetta gli orari
Rispetto delle consegne NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTE Talvolta non rispetta le consegne e non sempre è munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc)
VOTO
7
Comportamento.
POCO CORRETTO E NON SEMPRE
RISPETTOSO DELLE REGOLE, L’alunno/a ha spesso comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei compagni, e del personale della scuola. Si rende responsabile di assenze e ritardi ingiustificati e partecipa ad assenze di massa. Poca la partecipazione al dialogo educativo.
Atteggiamento
REPRENSIBILE L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiamento più consono
Note disciplinari
FREQUENTI Ammonizioni verbali e scritte superiori a due nell’arco di ciascun quadrimestre
Uso del Materiale e delle
strutture della scuola INADEGUATO Utilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della scuola.
Frequenza, Assenze e
Ritardi IRREGOLARE La frequenza è connotata da assenze e ricorrenti ritardi
Rispetto delle Consegne CARENTE Non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante, a volte è sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).
VOTO
6
Comportamento
NON SEMPRE CORRETTO E RISPETTOSO
DELLE REGOLE,CORRETTO Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso connotato da azioni sconvenienti. Si rende spesso responsabile di assenze e/o ritardi non giustificati e partecipa ad assenze di massa. Manifesta scarsa partecipazione al dialogo educativo
Atteggiamento
BIASIMEVOLE L’alunno viene ripetutamente ripreso per
39
l’arroganza con cui si atteggia nei confronti dei docenti e dei compagni e del personale ATA.
Note disciplinari
RIPETUTE E NON GRAVI ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni non gravi.
Uso del Materiale e delle
strutture della scuola NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola
Frequenza, Assenze e/o
ritardi DISCONTINUA Frequenta in maniera discontinua le lezioni e non sempre rispetta gli orari.
Rispetto delle consegne
MOLTO CARENTE Rispetta le consegne solo saltuariamente. Poco assiduo nell’esecuzione dei compiti assegnati. Ripetutamente sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).
Il 6 è attribuito allo studente che si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione, ma ha mostrato di essersi ravveduto con concrete azioni riparatorie, recedendo dai suoi comportamenti scorretti e modificando positivamente l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo didattico ed educativo. Egli ha così dimostrato di aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122.
VOTO
5
Comportamento
GRAVEMENTE SCORRETTO E SCARSAMENTE
RISPETTOSO DELLE REGOLE Il comportamento dell’alunno è improntato sul mancato rispetto dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. Si rende responsabile di continue assenze e/o ritardi non giustificati e promuove o partecipa alle astensioni dalle lezioni di massa. L’Impegno, l’interesse e la partecipazione dello studente alle attività didattiche sono stati nulli o quasi nulli in tutte le discipline
Atteggiamento RIPROVEVOLE L’alunno viene sistematicamente ripreso per la spavalderia con cui si atteggia nei confronti dei docenti e dei compagni e del personale ATA
Note disciplinari RIPETUTE E GRAVI Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni per un periodo inferiore a 15 giorni/superiore a 15 giorni. A seguito dell’irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi
40
comportamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122. .
Uso del Materiale e delle
strutture della scuola IRRESPONSABILE Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il materiale e le strutture della scuola, Con comportamenti dolosi, colposi ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chi frequenta l’ambiente scolastico. Lo studente si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o materiali di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
Frequenza, Assenze e/o
ritardi
DISCONTINUA E IRREGOLARE Frequenta in maniera discontinua le lezioni e molto spesso si rende responsabile del mancato rispetto degli orari la frequenza alle lezione nel primo periodo è inferiore ai ¾ delle giornate di lezione ;nell’arco dell’intero anno scolastico supera i 50 giorni in assenza di una documentata causa di forza maggiore.
Rispetto delle consegne INESISTENTE Non rispetta le consegne. Solitamente sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).
ESAME DI STATO L’esame di licenza media è un esame di Stato e costituisce l’accertamento che conclude il 1°
ciclo di Istruzione; consiste nello svolgimento di prove scritte di italiano, matematica, inglese, eventualmente seconda lingua straniera, prova nazionale INVALSI e un colloquio pluridisciplinare. Le prove scritte saranno sorteggiate direttamente dagli alunni la mattina stessa della prova tra tre terne diverse ma equivalenti fra loro. Nello scrutinio di fine anno i docenti esprimeranno un giudizio di idoneità o non idoneità per
l’ammissione all’esame sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al termine
del triennio. Il giudizio finale terrà conto dei giudizi e dei voti espressi nelle singole discipline, nelle attività opzionali/facoltative, sul comportamento e sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle attitudini dimostrate. Il Consiglio di Classe potrà riservarsi
sino ad un massimo di 2 punti aggiuntivi, per integrare la media finale, qualora non esprima
sufficientemente l’intero percorso formativo dell’alunno.
41
ELENCO DELLE PROVE ITALIANO (4 ore): è consentito l’uso del vocabolario e dizionario sinonimi/contrari. Le tracce per la prova scritta, in numero di tre, fra le quali il candidato opererà la scelta, sono formulate in modo da rispondere quanto più possibile agli interessi degli alunni, tenendo conto delle seguenti indicazioni di massima: esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia, sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto ecc.; trattazione di un argomento d’ interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni personali; relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina. Tale prova dovrà accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità di espressione personale ed il corretto uso della lingua.
MATEMATICA (3 ore): è consentito l’uso delle tavole numeriche e degli strumenti specifici. La prova deve tendere a verificare le capacità e abilità essenziali indicate dalle indicazioni ministeriali, con riferimento ad un certo numero di argomenti, scelti tra quelli maggiormente approfonditi nel triennio. A tal fine si darà una prova che dovrà riferirsi a più aree tematiche ed a diversi tipi di conoscenze. La prova sarà articolata su quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra. I quesiti possono toccare sia aspetti numerici, sia aspetti geometrici; uno dei quesiti riguarderà gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte nel campo delle scienze sperimentali, dell’ed. tecnica o di altri ambiti di esperienza.
LINGUA INGLESE (3 ore): è consentito l’uso del vocabolario bilingue. La prova deve avere carattere nettamente produttivo, essa si articola su due tracce, sulle quali gli allievi eserciteranno la loro scelta, che possono essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle seguenti indicazioni di massima: riassunto di un brano; composizione di lettere personali; composizione di un dialogo; completamento di un dialogo; risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura. L’alunno dovrà esprimersi in lingua straniera ed i criteri di valutazione terranno conto delle capacità di comprensione e di produzione.
2^LINGUA STRANIERA (3 ore): è consentito l’uso del vocabolario bilingue. Anche questa prova dovrà avere carattere produttivo, essa si articolerà su due tracce, sulle quali gli allievi eserciteranno la loro scelta, che possono essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle seguenti indicazioni di massima: composizione di lettere personali; composizione di un dialogo; completamento di un dialogo; risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura.
PROVA NAZIONALE INValSI (data stabilita ministerialmente, 2 ore): la prova sarà divisa in due sezioni. 1. La prima, che riguarda l’italiano, dovrà accertare la comprensione della lettura, ovvero un testo narrativo seguito da quesiti, e le conoscenze grammaticali, per le quali sarà predisposto un questionario specifico. I quesiti potranno essere sia a scelta multipla che a risposta aperta. 2. Nella seconda parte della prova, che riguarda la matematica, si propongono quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.
A differenza delle prime quattro verifiche (che vengono stabilite dalle singole commissioni d’esame) la prova nazionale sarà comune a tutte le scuole. Alla commissione resterà, però, il compito di valutare i risultati ottenuti dagli studenti.
Il tempo di somministrazione, per ogni fascicolo, è 60 minuti escluso il tempo di consegna e di lettura delle istruzioni, le stesse in entrambi i fascicoli. La procedura di svolgimento della prova è la seguente: • consegna fascicolo 1; • lettura istruzioni; • inizio e fine lavoro (60 minuti); • ritiro fascicolo 1; • pausa (15 minuti); • consegna fascicolo 2; • inizio e fine lavoro (60 minuti); • ritiro fascicolo 2; • fine prova.
42
SOMMINISTRAZIONE PER PARTICOLARI TIPOLOGIE DI ALUNNI
• La prova è obbligatoria per tutti gli alunni ammessi all'esame, anche per quelli con cittadinanza non italiana.
• Per le minoranze linguistiche tedesche e slovene i testi delle prove verranno predisposti in lingua madre dall'INVALSI.
• Per alunni con disabilità intellettiva la costruzione della prova è affidata alle sottocommissioni.
• Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia sosterranno la prova con l'ausilio degli strumenti compensativi impiegati durante l'anno scolastico (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale...), oltre all'assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova stabilito dalla commissione (di norma 20 minuti).
IL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline e dovrà svolgersi con la maggiore possibile coerenza nella trattazione dei vari argomenti. Durante la prova orale sarà dato maggiore spazio alle discipline per le quali non sono previste prove scritte. VALUTAZIONE FINALE DEI RISULTATI DEGLI ESAMI La commissione esaminatrice (costituita dai componenti del Consiglio di classe e dal Presidente), formula:
� il voto finale, che è costituito dalla media del giudizio di idoneità e dei voti in decimi
ottenuti nelle singole prove d’Esame (le quali possono prevedere anche i valori dello
0,5); tale media finale, come previsto dalla normativa vigente, dovrà poi essere arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5;
� un giudizio motivato complessivo sul livello globale di maturazione raggiunto da ogni candidato;
� un consiglio orientativo sulle scelte scolastiche e successive dei singoli candidati.
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2.2 L’organizzazione
LA PRESIDENZA Il coordinamento dell’Istituto è affidato al Dirigente Scolastico (DS), che è il legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica.
A tale funzione si accede per concorso interno, in quanto occorre avere almeno 5 anni di insegnamento a tempo indeterminato ed aver svolto positivamente un corso di studi universitario. Tale provenienza del DS chiarisce il suo stesso ruolo: la funzione pedagogica predomina su quella amministrativa, la quale deve essere al servizio della prima. Certo le incombenze quotidiane e le emergenze, possono portare a perdere di vista tale prospettiva, ma anche in questo caso, come per i docenti, sono le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze, a ridare ad ogni cosa il suo giusto peso.
Per svolgere il suo delicato compito, il Dirigente si avvale di uno Staff, composto da due collaboratori, scelti con nomina diretta e alcune funzioni strumentali alla realizzazione del POF, individuate dal Collegio dei Docenti. Quando l’Istituzione si compone di diversi plessi, ognuno sarà affidato ad un Responsabile, nominato dal Dirigente, su proposta dei docenti del plesso. Tutti gli incarichi di staff hanno durata annuale.
LO STAFF
STAFF TECNICO-ORGANIZZATIVO
Dirigente scolastico
1° Collaboratore
2° Collaboratore Responsabili di plesso: Scuola Infanzia Porto Cervo Scuola primaria Abbiadori Scuola Secondaria I° grado
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
STAFF PEDAGOGICO-ORGANIZZATIVO
• DS e suoi Collaboratori
• Funzioni Strumentali:
- Coordinamento L.104 e GLIS
- Coordinamento L.170 e GLI
- Coordinamento POF e RAV
LA SEGRETERIA
E’ gestita dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che coordina l’attività amministrativa dell’istituto e il servizio svolto dagli assistenti
amministrativi e dei collaboratori scolastici.
Assistenti Amministrativi:
• Amministrazione del personale docente
• Gestione alunni –Stipendi – TFR – Inventario
• Tenuta protocollo e archivio-Personale ATA
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ORARI UFFICI SEGRETERIA
Gli Uffici di Segreteria, durante l’anno scolastico, sono aperti al pubblico col
seguente orario:
• Mattino: lunedì-martedì-giovedì-venerdì dalle 11,30 alle 13,30
Mercoledì dalle 8,30 alle 10,30
• Pomeriggio: giovedì dalle 14:30 alle 17:30. L’orario di servizio del personale amministrativo è di 36 ore settimanali,
distribuite su 6 giorni, con una turnazione che consenta l’apertura degli uffici
dalle ore 7:30 alle ore 14:00 dal lunedì al sabato e dalle ore 15:00 alle ore 18:00
del martedì e giovedì. Durante le vacanze di Natale, Pasqua e le vacanze estive verrà effettuato l’orario
giornaliero antimeridiano compreso il sabato (8.00-14.00) senza rientri
pomeridiani.
Martedì dalle 10.30 alle 11.30
Dati identificativi dell’Istituto
ORDINE E GRADO: SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E
SECONDARIA 1°
UFFICI PRESIDENZA E SEGRETERIA:
VIA PETRARCA, 31
C.A.P. : 07021 CITTA’ : ARZACHENA
PROV. : OLBIA-TEMPIO
TEL. 078982050; 078981369 FAX 078982050
COD. FISCALE: 91024940909
COD. MEC. : SSIC834004
Aggiungere codici plessi E-MAIL :
SSIC834004 @istruzione.it
SITO WEB: www.scuoladiarzachena.it
POSTA CERTIFICATA: [email protected]
60
2.3 LA SICUREZZA NELLE NOSTRE SCUOLE
Il nostro Istituto Comprensivo non è solo impegnato negli adempimenti richiesti dalla vigente normativa in materia di sicurezza (Testo Unico D.Lgs.81/2008), ma intende promuovere azioni concrete finalizzate a gestire con efficacia il sistema di sicurezza e a diffondere la "cultura della
prevenzione". La scuola, infatti, può e deve diventare il luogo primo e prioritario in cui si insegna e si attua la "prevenzione", per evitare o ridurre i rischi nell'ambiente scolastico, nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti.
ORGANIGRAMMA DELLE RESPONSABILITA’
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
• Datore di lavoro
• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
• Addetti Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP)
• Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
• Medico competente
• Lavoratori = insegnanti, alunni, personale ATA
Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
Come previsto dalla normativa, è stato delineato attraverso un’analisi dettagliata di ciascun plesso il documento di valutazione dei rischi, anche avvalendosi del supporto di un consulente esterno con specifica formazione. SQUADRE DI EMERGENZA (ALL. L) (figure sensibili, addetti all’evacuazione, all’antincendio e al primo soccorso) Nel corso dell’anno verranno attivati specifici momenti di informazione/formazione,
come previsto dal D.leg. 81/08 (T.U. sulla Sicurezza).
61
2.4 Gli Organi Collegiali
Gli Organi Collegiali della scuola, se si esclude il Collegio dei Docenti, prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, perciò rappresentano uno strumento che garantisce il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche e il raccordo tra scuola e territorio. L’elenco dei componenti è allegato al presente POF (allegato B). I genitori dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono eletti annualmente. Il Consiglio di Istituto e la sua Giunta esecutiva è triennale; i membri che si assentano, per più di 3 volte consecutive, decadono e si procede a surroga sino ad esaurimento dell’elenco dei candidati.
Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe
I primi riguardano la Scuola dell’infanzia, i secondi quella primaria e i terzi la secondaria di1° grado. Sono composti da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni/classi interessate e fino a quattro nelle classi della secondaria 1°; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. Hanno il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione,
nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.
Consiglio di Istituto
Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, come nel nostro caso, è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 rappresentanti dei genitori degli alunni e il dirigente scolastico; è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Esso elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell’Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare, approva il Piano dell'offerta formativa, elaborato dal Collegio dei Docenti. Inoltre, elabora i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
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La Giunta esecutiva è composta da un docente, un assistente amministrativo o collaboratore scolastico e da 2 genitori, che vengono eletti dal Consiglio di Istituto. Di diritto ne fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che ha anche funzioni di segretario della Giunta stessa. La Giunta prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa dello stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44/01, ha il compito di proporre al Consiglio di Istituto il programma delle attività finanziarie dell’istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei Revisori. Nella relazione, su cui il Consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse, in coerenza con le Indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.
Collegio dei Docenti
Costituito da tutti i docenti dell’Istituto, presieduto dal Dirigente Scolastico, svolge i seguenti compiti: � ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto. In particolare, cura la
programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;
� elabora il Piano dell’Offerta Formativa, sentite tutte le componenti territoriali e individua le funzioni strumentali al P.O.F.
� formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;
� delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;
� valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
� provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e di Classe, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;
� adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione; � promuove iniziative di aggiornamento/formazione dei docenti dell’Istituto; � elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del servizio del personale docente; � programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili e degli alunni figli
di famiglie non italiane; � esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di
irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;
� esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute;
� si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.
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Gli organi di garanzia A garanzia della conduzione democratica della scuola, la sua azione,
soprattutto nei suoi risvolti amministrativo-contabili, è sottoposta al controllo di un organismo esterno, rappresentato dai Revisori dei Conti e da un organismo interno, costituito dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Revisori dei Conti N. 2 unità, hanno il compito di effettuare un controllo dell’attività amministrativo-contabile per verificare la legittimità, la regolarità e la correttezza delle azioni amministrative, oltre che per dimostrare
la coerenza dell’impiego delle risorse con gli obblighi del programma annuale.
RSU La Rappresentanza Sindacale Unitaria ha principalmente il compito di tutelare i diritti dei lavoratori, in un contesto in cui il Dirigente Scolastico, che si configura come datore di lavoro, deve principalmente rappresentare l’interesse generale dell’Istituzione stessa. La specificità dell’istituzione scolastica, che non produce beni materiali come una qualsiasi azienda, ma ha a che fare con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, determina un particolare contesto di relazioni sindacali, dove spesso i rispettivi interessi si contemperano nel fine supremo che è rappresentato dal ben-essere degli alunni. Le relazioni sindacali si configurano sinteticamente in un’azione di informazione preventiva, una contrattazione d’istituto e un’informazione successiva.