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ISTITUTO COMPRENSIVO n. 2 ARZACHENA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016-2017 INSIEME di PR O S P E TT I V E

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ISTITUTO COMPRENSIVO n. 2

ARZACHENA

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2016-2017

INSIEME

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Le due scuole

Al mondo ci sono due tipi di scuole.

In uno si insegnano tutte le cose vere: chi ha veramente fondato Roma, qual è veramente la

montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua.

Nell’altro invece si insegnano tutte le cose false: che Roma l’ha fondata Remo o Numa Pompilio, e

che sott’acqua ci stanno draghi e sirene.

Fra i due tipi di scuole c’è una bella differenza. Di verità ce n’è una sola. Se è vero che Romolo ha

fondato Roma, non può essere vero che l’ha fondata nessun altro. Quindi i bambini che vanno a

questo tipo di scuola imparano tutti la stesse cose, e quando le hanno imparate passano il tempo a

ripeterle:” Roma è stata fondata da Romolo”, “ Sott’acqua ci vivono i pesci” eccetera eccetera. In

ogni momento dell’anno, se entrate in una scuola così ci trovate tutti i bambini che ripetono la

stessa cosa, per esempio che Roma è stata fondata da Romolo. Se uno sgarra e dice che Roma l’ha

fondata qualcun altro, gli danno dell’asino. Perché in queste scuole si insegna la verità, e di verità

ce n’è una sola.

A lungo andare, anche i bambini che vanno a queste scuole diventano tutti uguali: hanno tutti un

grembiulino bianco, i capelli rossi e neri e gli occhi gialli e blu, e mangiano tutti il gelato alla

crema di ribes. Quando crescono, vogliono tutti una macchina grande grande, con dentro il

telefono e il frigorifero e la lavatrice.

L’altro tipo di scuola è molto diverso. Siccome per ogni cosa vera ci sono infinite cose false, ogni

scuola di questo tipo insegna ai bambini cose diverse, anzi ogni bambino in una scuola così impara

cose diverse dagli altri. Uno impara che Roma l’ha fondata Remo, un altro che l’ha fondata Numa

Pompilio e un altro ancora che l’ha fondata suo zio Gustavo, che tanto non ha mai niente da fare.

Se entrate in una scuola così ci trovate un gran pandemonio, con tutti i bambini che raccontano

storie diverse e nessuno può dire a un altro che ha torto perché tanto hanno torto tutti e lo sanno in

partenza. E i bambini, anche, sono diversi: uno ha gli occhi verdi e un altro bianchi, uno ha il naso

davanti e un altro dietro, uno porta il grembiule e un altro lo scafandro. Quando crescono, uno

vuole una macchina con dentro il frigorifero e un altro un frigorifero con dentro la macchina, uno

va in giro con il vestito e la cravatta e un altro senza cravatta e senza vestito.

Il problema adesso è:

quale di queste è una scuola davvero?

Tratto da “La Filosofia in trentadue favole”

di Ermanno Bencivenga, ed. Mondadori, 2001

In copertina: particolare della litografia “Relativity”, 1953 di M.C. Esher

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Indice

Introduzione: Prospettive di insieme, insieme di prospettive …………….pag. 4

Premessa: Una Scuola. Tante scuole ………..………………………….......pag. 5

Sezione I: Chi siamo 1.1 Analisi del contesto……….....………………………………………….... pag. 5 1.2 L’Ente locale e le risorse del territorio…..……….................….…………pag. 12 1.3 Alunni e docenti: un’accoppiata vincente...….....…………………............ pag. 14 1.4 Le famiglie……………........ …………………………………………......pag. 15 1.5 Il personale ATA………………………….……………………………....pag. 15 1.6 Le nostre scuole……………………………………………………….…...pag. 16

Sezione II: Cosa facciamo

2.1 Il curricolo…………………………………………………………pag. 19 La mappa formativa ………………………………………………………....pag. 19 Finalità: perché insegniamo (progettazione e valutazione)…………………...pag. 20 Saperi: cosa insegniamo (le aree disciplinari)………………………….……..pag. 21 Le competenze………………………………………………………………...pag. 22 I criteri di Valutazione………………………………………………………...pag. 32 La formazione degli adulti……………………………………………….…....pag. 42 Le aree laboratoriali…………………………………………………………...pag. 36 Tabella sviluppi progettuali…………………………………………………....pag. 38

2.2 L’organizzazione………...…………………………………………. pag. 43 La Presidenza………………………………………..………………………....pag. 43 Lo Staff (Collaboratori del DS e Funzioni Strumentali) …… …………………..……pag. 43 La Segreteria (DSGA e personale amministrativo);Chiusura Uffici………………...pag. 44

2.3 La sicurezza ………………….…….……………………………….pag. 45 2.4 Gli Organi Collegiali………………….………………………… pag. 46

Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione …………………………………..pag. 46 Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva……………………………………... pag. 46 Collegio dei Docenti ……………….………………………………………….pag. 47 Gli organi di garanzia…………………….……………………………………pag. 48 Revisore dei conti e RSU………………….…………………………………...pag. 48

2.5. Valutazione del POF………………………………………….... pag. 49

Allegati A. Piano Annuale degli Incontri Collegiali, incontri Scuola-Famiglia e Calendario Festività. B. Presidenza, Staff, Segreteria ed elenco componenti Consigli di classe , interclasse,

intersezione e Consiglio di Istituto. C. Schede Progettuali e tabella di sintesi D. Carta dei Servizi. E. Regolamento di Istituto. F. Regolamento dei Viaggi di Istruzione. G. Progettazione d’Istituto. H. Regolamento GLIS e Regolamento GLI I. Servizio di Prevenzione e Protezione e Squadre di emergenza.

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INTRODUZIONE

Prospettive di Insieme. Insieme di prospettive

Per effetto di un atto deliberativo della Regione Sardegna (Del. RAS n. 48 del 20.01.09 e n. 8/28 del 4.2.09), teso al dimensionamento degli Istituti Scolastici sardi, dal 1° settembre del 2009

sono presenti nel Comune di Arzachena due Istituti Comprensivi, così chiamati in quanto comprendono i tre gradi scolastici della scuola di base: la scuola dell’infanzia (ex materna), la scuola primaria (ex elementare), la scuola secondaria di 1° grado (ex media). Il nostro Istituto Comprensivo, denominato n. 2 (si è attivata la procedura per poter sostituire questo numero con un nome), riunisce la scuola dell’infanzia di Porto Cervo, le scuole primarie di Arzachena e di Abbiadori, la scuola secondaria di 1° grado di Abbiadori, per un totale di circa 680 alunni. Le scuole dell’infanzia di Arzachena e di Cannigione, la scuola primaria di Cannigione costituiscono con la scuola secondaria di 1° grado di Arzachena, l’Istituto Comprensivo n. 1, per un totale di circa 560 alunni.

Due sono i fronti strategici su cui tutti gli operatori scolastici si sono trovati ad agire: uno interno a ciascun Istituto, teso all’unificazione (non uniformazione) dei tre gradi scolastici; uno esterno, teso alla collaborazione dei due Istituti comprensivi.

Con sistematiche strategie di accoglienza e di continuità, si intende costruire due comunità scolastiche, non parallele tra loro, ma comunicanti, al cui interno non si realizzi la politica del “condominio”.

“NO CONDOMINIO”, si specifica negli annunci relativi alle vendite immobiliari, un valore aggiunto all’immobile che si mette in vendita: il condominio, si sa, implica costi ulteriori in termini di risorse finanziarie (spesso per pagare una bolletta della luce occorre pagare un amministratore!) e in termini di tempo (le lunghe e interminabili riunioni condominiali…).

Per evitare o almeno ridurre il rischio condominiale, il nostro Istituto si è proposto di costruire un curricolo scolastico continuo e coerente per le bambine e i bambini dai 30/36 mesi ai tredici anni, individuando le competenze imprescindibili da raggiungere al termine di ogni grado scolastico, delineando strategie condivise e costruendo percorsi comuni, descritti nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che si articola in cinque aree laboratoriali:

AREA 1. INTEGRAZIONE/POTENZIAMENTO/INCLUSIONE: Insieme… si può

AREA 2. ACCOGLIENZA/CONTINUITA’SCOLASTICA: Insieme… passo dopo passo

AREA 3. CONTINUITA’ TERRITORIALE: Insieme… è meglio

AREA 4. SUPPORTO/APPROFONDIMENTO: Insieme… per imparare

AREA 5. DOCUMENTAZIONE/CONDIVISIONE: Insieme… in rete.

Buon Viaggio… insieme!!!

La Dirigente Scolastico e il suo Staff

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Una Scuola. Tante scuole Pur nell’uguaglianza di alcuni tratti, dati dal rispetto delle leggi, garanti della democrazia, e

dalla condivisione dei principi pedagogici di base e delle più diffuse metodologie didattiche, ogni scuola del territorio nazionale si caratterizza per le sue specificità, determinate dai tratti distintivi di chi la abita e la anima. Una scuola, separata dalla società che la costituisce, decreta la propria fine, come ci dimostrano gli alti tassi di mortalità scolastica: molti, troppi giovani, abbandonano la scuola, spesso anche senza altre valide alternative di vita. Da qui, la necessità di una scuola autonoma, capace di declinare il livello nazionale (ideale) con il contesto locale (reale). Da qui, l’esigenza di un documento di identità (DPR 275/99) per ogni scuola, pensato a più voci e scritto a più mani: il Piano dell’Offerta Formativa… per gli amici: POF!

Sezione I

Chi siamo

Analisi del Contesto (Il Rapporto di Auto Valutazione – RAV) Non tutte le cose che si possono contare contano

e non tutto ciò che si può contare conta” Albert Einstein

AREA 1. CONTESTO (funzione orientativa)

OPPORTUNITA’ L’Istituto Comprensivo 2 sorge nel territorio del Comune di Arzachena, la cui nascita risale al

periodo romano; fino all'Ottocento era soltanto un gruppo di case raccolte intorno alla chiesa.

Negli anni ‘60 fu creato il Consorzio Costa Smeralda con lo scopo di promuovere lo sviluppo

turistico del territorio e furono gradualmente costruite una serie di strutture di prestigio, a tutt’oggi

di elevata qualità, che sono per questo territorio la risorsa economica per eccellenza, con edilizia e

servizi. La scuola collabora da sempre con gli enti locali, in particolar modo con il Comune, che

finanzia progetti per l'inclusione e il potenziamento degli alunni, lo screening per la prevenzione

delle difficoltà per gli alunni cinquenni, lo screening DSA per le classi seconde delle scuole

primarie e le classi prime della scuola secondaria, l'ingresso di educatori, pedagogisti e psicologo

con il SET (Servizio Educativo Territoriale), che collaborano con i docenti nelle diverse realtà.

Sono attive forme di collaborazione con altri servizi comunali (Consultorio familiare di

Arzachena), in particolare con il progetto “Scuola Viva”, le cui attività mirano allo sviluppo di

atteggiamenti di solidarietà, sensibilizzazione al sociale e al rispetto dell’ambiente. Innumerevoli le

collaborazioni anche con associazioni culturali, sportive e simili del territorio, che contribuiscono

ad arricchire l’offerta formativa. Ulteriore risorsa è la collaborazione con i servizi ASL e in

particolare con il centro di recupero educativo didattico FKT, per gli alunni con difficoltà di

apprendimento o con diverse abilità.

Il contesto socio economico di provenienza degli studenti è multiculturale, visti i flussi migratori

per motivi lavorativi legati al settore turistico e dell'edilizia. L'incidenza degli alunni con

cittadinanza non italiana è del 6%: sono per lo più alunni provenienti dal Marocco, dalla Romania,

dalla Cina. Non si registrano alunni provenienti da aree particolarmente svantaggiate. Nelle

diverse realtà in cui opera la scuola, gli enti locali (in specie i servizi sociali) svolgono funzioni

fondamentali per aiutare i nuclei famigliari in difficoltà e il servizio educativo contribuisce al

supporto scolastico ed extra-scolastico degli alunni con difficoltà educative e didattiche. La scuola

diviene così un potenziale luogo di scambio interculturale tra diverse etnie e un'opportunità

formativa per garantire la piena integrazione di alunni e famiglie, e per superare lo svantaggio

socio-culturale.

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L'istituto si articola su quattro plessi, situati in frazioni del Comune e distanti tra loro. I locali

scolastici sono vecchie costruzioni che nel corso degli anni hanno visto ristrutturazioni e

ampliamenti, per migliorarne la condizione e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Nei

plessi sono presenti tre laboratori di informatica (alcuni dei quali ristrutturati in tempi recenti e

dotati solo parzialmente di nuove apparecchiature), biblioteca, palestra o campetto sportivo, sala

mensa e cucina attrezzate e gestite dal Comune. Alcune aule sono dotate di LIM di nuova

generazione, ottenute grazie al progetto regionale Semidas, a contributi comunali e forniture

dirette (anche donazioni di privati). Gli istituti sono dotati di una rete Wireless. I finanziamenti

comunali riguardano l'85% delle risorse disponibili e sono utilizzate per l'acquisto di materiali di

didattica e facile consumo, e per l'attivazione di progetti per l'ampliamento del POF; le altre

risorse economiche provengono dai finanziamenti statali e da progetti specifici di reti di scuole

ministeriali e regionali.

Il corpo docente a T.I. con medio-alta anzianità di servizio garantisce continuità didattica ed

efficienza educativa, data dalla conoscenza del territorio sociale, delle famiglie, degli alunni e

dall'esperienza. Il Dirigente Scolastico è di ruolo e ricopre tale funzione da 7 anni. Si evidenzia una

disponibilità degli insegnanti a tempo indeterminato e determinato alla formazione, le cui

tematiche convergono principalmente su DSA, BES, inclusione e utilizzo delle nuove tecnologie

(attivazione nel corrente anno del corso Master Theacher). VINCOLI La popolazione scolastica è eterogenea e si evidenzia un contesto socio-culturale medio basso (elevata incidenza di famiglie in possesso di licenza di Scuola Secondaria di primo grado), eccetto per un plesso dell'Istituto dove il livello ESCS è medio alto. Vincolanti anche le condizioni lavorative del nucleo familiare, che spingono a delegare il processo educativo dei figli quasi esclusivamente alla scuola. Purtroppo, non tutte le famiglie ritengono la Scuola come un’opportunità di crescita del cittadino. In questi ultimi anni, la crisi economica percepita in maniera massiccia anche nel Comune di Arzachena, ha causato la diminuzione delle risorse finanziarie erogate dallo stesso con una conseguente diminuzione di finanziamenti per l'ampliamento dell'offerta formativa. La dislocazione dei plessi non favorisce l'ottimizzazione delle risorse materiali e una continuità didattica verticale tra i vari gradi scolastici. Anche l’articolazione dei tre gradi scolastici tra i due istituti comprensivi non favorisce la continuità. Il numero di LIM per tutte le classi e il numero di docenti formati per il loro utilizzo è ancora limitato. La diminuzione dei finanziamenti comunali negli ultimi anni ha impoverito l'Offerta Formativa, rendendo meno incisive soprattutto quelle azioni di recupero degli svantaggi che condizionano l'apprendimento e lo sviluppo delle competenze. Alcuni plessi non sono dotati di connessione ADSL ad uso esclusivo della didattica, rendendo difficoltoso l’utilizzo delle aule di informatica e delle LIM con la sola rete wireless. L'Istituto Comprensivo ha un'elevata percentuale di docenti a tempo determinato in tutti i gradi scolastici (rispetto alla provincia di Sassari, alla Regione e all'Italia) e questo non garantisce un’adeguata continuità didattica ed educativa. Entro il secondo anno di incarico una percentuale molto alta di docenti a T.I. chiede il trasferimento per avvicinamento alla famiglia. Il titolo di studio prevalente del corpo docente a T.I. è il diploma. AREA 2. RISULTATI (funzione *valutativa) *1= fortemente critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente

1. ESITI

Si è individuato il livello 4, perché la scuola ha una percentuale di studenti ammessi alla classe successiva del 100% nell'a.s. 2013-2014, non perde generalmente studenti nel passaggio da un anno all'altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole nella scuola secondaria; d'altra parte, la distribuzione degli studenti per fasce di voto conseguito

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all'esame, evidenzia una concentrazione tra la valutazione sei e otto e quindi si colloca nelle fasce più basse rispetto alle medie nazionali, seppure dal confronto con il dato medio nazionale si può rilevare che nel nostro Istituto la percentuale della valutazione dieci è doppia rispetto alla media provinciale e comunque superiore a quella nazionale.

2. PROVE NAZIONALI

Si è attribuito il livello 2, in quanto il punteggio di italiano e di matematica della scuola alle prove INVALSI è generalmente inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile; anche l'osservazione dei risultati negli anni non mostra un segno positivo sistematico. I punteggi delle diverse classi in italiano e in matematica sono molto distanti dalla media soprattutto nelle classi seconde della scuola primaria, dove si precisa che sono stati successivamente riconosciuti n. 4 alunni con L. 104/92 e si è arrivati allo sdoppiamento di una classe nell'anno scolastico in corso. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale a quella media, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo o anche in positivo; mentre la varianza interna è superiore alla media regionale e nazionale. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano, e soprattutto in matematica, e' notevolmente superiore alla media nazionale.

3. COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

Si è optato per il livello 3 in quanto seppure il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti sia globalmente accettabile, sono presenti alcune situazioni nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma non in tutti i casi. Inoltre, la scuola adotta formalmente criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti scientifici per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza del singolo studente, anche al fine di pervenire così ad una condivisione sostanziale.

4. RISULTATI A DISTANZA

Si è individuato il livello 4, in quanto i risultati degli studenti nel passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria risultano buoni in entrambi i plessi. In corso di definizione l'indagine in merito ai risultati nel passaggio dal primo al secondo grado della scuola secondaria: pochi studenti sembrano incontrare difficoltà di apprendimento (non ammessi alla classe successiva o con debiti formativi) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo sembra molto contenuto; ma il sistema di indagine deve essere messo a punto, sia nel passaggio dalla primaria alla secondaria di primo grado, che da quest'ultima a quella di secondo grado. La corrispondenza del consiglio orientativo offerto agli alunni della secondaria non sembra avere grande rilevanza sul successo formativo, mentre si sta analizzando l’importanza del consiglio orientativo consegnato alle famiglie dai docenti della scuola dell’infanzia in merito all’opportunità di passare al grado scolastico successivo per i bambini cosiddetti “anticipatari” (nati entro aprile).

AREA 3A - PROCESSI EDUCATIVI E DIDATTICI (*funzione valutativa) *1= fortemente

critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente

1. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

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Si è individuato il livello 4 in quanto la scuola ha definito formalmente gli aspetti del curricolo, seppur rimandando sostanzialmente a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo più approfondito e contestualizzato. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo più coerenti con il progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere deve essere migliorata, soprattutto nella ricerca di indicatori misurabili. Non ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti; i dipartimenti disciplinari faticano ad avviarsi. La progettazione didattica periodica viene condivisa nelle scuole primarie e nella scuola dell'infanzia; da sviluppare nella scuola secondaria. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione (solo per italiano, matematica e lingue straniere). La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti, non viene effettuata in maniera sistematica in tutti i gradi scolastici e in tutte le classi. Anche i risultati INValSI non sono utilizzati sistematicamente in tutte le classi e da tutti i docenti per la progettazione delle attività in italiano e in matematica. Si utilizzano forme di certificazione delle competenze per le classi in uscita, ma e' da sviluppare la valutazione autentica. 2. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Il livello assegnato è 4, in quanto si ritiene che seppure l'organizzazione di spazi e tempi risponda solo parzialmente, soprattutto nella scuola secondaria e in parte nelle scuole primarie, alle esigenze di apprendimento degli studenti, i docenti compiano in molti casi notevoli sforzi al fine di creare ambienti di apprendimento significativi. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialità. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative, ma la risposta dei docenti non è unanime. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se non sempre le modalità adottate sono efficaci.

3. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

Il livello assegnato è 5, perché l'istituto investe molte energie e risorse sia economiche che professionali per garantire ai suoi studenti un ambiente di apprendimento ad alta inclusività e in generale le attività e i percorsi proposti risultano efficaci per un buon numero di casi. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è però ancora da potenziare, in specie per gli alunni con alte competenze (valorizzazione delle eccellenze), ad oggi piuttosto occasionale. L'Istituto cerca di promuovere il rispetto delle differenze e delle diversità culturali, anche se in alcuni casi i risultati non sembrano effettivamente sostanziali. Tra gli aspetti da potenziare maggiormente: una politica scolastica territoriale più forte che permetterebbe una distribuzione più efficace delle risorse esistenti; una disponibilità più diffusa alla formazione porterebbe ad un innalzamento della qualità degli interventi; le attività finalizzate alla promozione di riflessioni multietniche e interculturali andrebbero maggiormente strutturate e sistematizzate.

4. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

Il livello attribuito è 3, in quanto le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazione accettabile ma da sviluppare e sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi, coinvolgendo peraltro solo le classi finali.

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L'orientamento si realizza esclusivamente con la presentazione dei diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore. La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di continuità e di orientamento.

AREA 3B PRATICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (funzione *valutativa) *1=

fortemente critico; 3= con qualche criticità;5= positivo; 7 = eccellente �� ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE

Si è assegnato un livello 4, in quanto sebbene la scuola abbia definito la propria missione e le priorità; queste sono condivise ancora parzialmente nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di monitoraggio delle azioni, con un rendiconto in itinere e finale in capo ai referenti/coordinatori di attività/progetti. Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati, anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attività. Una buona parte delle risorse economiche è impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola e si cerca di raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR.

�� SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Il livello attribuito è 6, in quanto la definizione delle iniziative formative è conseguente alla rilevazione dei bisogni formativi del personale. I percorsi formativi offerti al personale docente sono di alta qualità e la formazione ha avuto ricadute positive sulle attività scolastiche dei docenti coinvolti. Si valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute; sebbene la disponibilità ad assumere incarichi non sia diffusa. I gruppi di lavoro, spesso coordinati dalle funzioni strumentali, producono materiali/strumenti di buona qualità, utili per la comunità professionale. In alcuni plessi, sono presenti spazi per il confronto tra colleghi e i materiali didattici disponibili sono vari, compresi quelli prodotti dai docenti stessi. Lo scambio e il confronto tra docenti è ancora da potenziare.

�� INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Si è attribuito un livello pari a 6, in quanto il nostro Istituto coordina due reti (Edufibes e Ichnos) e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni (Università, associazioni professionali, servizi comunali, etc.),che contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità dell'offerta formativa. Seppure si rappresenti un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative, queste ultime sono da potenziare sia con le altre scuole del territorio che con l'amministrazione comunale. Le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa attraverso le proposte presentate dai rappresentanti dei genitori negli incontri finali dei consigli di classe/interclasse e intersezione e nel focus group finale condotto dalla DS e dal suo Staff. I genitori sono parte attiva nella festa del libro e in alcuni progetti particolari; inoltre, grazie al progetto del POF "I genitori collaborano", si realizzano particolari attività grazie alle competenze specifiche di alcuni genitori o alla loro disponibilità (vd. apertura biblioteche scolastiche e realizzazione progetto frutta nelle scuole). Per comunicare con le famiglie si utilizza il registro elettronico per le primarie e la secondaria e il sito della scuola per tutti. Da potenziare la partecipazione delle famiglie negli organi collegiali della scuola e da migliorare la percezione in merito alla continuità tra i diversi gradi scolastici, all'oggettività della valutazione e all'importanza dell'inclusione e della valorizzazione delle differenze per la crescita di individui equilibrati e autonomi.

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AREA 4 PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE (funzione documentativa) Composizione del Nucleo di AutoValutazione (NAV): Cinus Maria Filomena: Dirigente Scolastico Campus Maria Angela: Docente Primaria; funzione strumentale disagio; referente INVALSI Erriu Maria Luigia: Docente Primaria; referente "Di scuola in scuola" Malu Adriana: Docente Primaria; II collaboratore DS Scampuddu Giovanna Paola: Docente Primaria; referente "Conosco il mio paese". A tale nucleo, si sono poi integrati i seguenti componenti: Pintus Teodora: DSGA e Casula Monserrata: a.a. area alunni Bianciotti M.Stella: docente primaria; I collaboratore DS Pittorru Claudia: responsabile Scuola dell'infanzia Decandia Cristina: docente di matematica e corresponsabile Scuola Secondaria I grado Deiana Barbara: docente di sostegno e corresponsabile Scuola Sec. I grado;funzione strumentale L.104 Dedola Maria Antonietta/Siffu Giuseppina: docenti scuola primaria; funz. strum. documentazione/sito Demuro Gabriella/Ferrari Giulia: docenti primaria;Referenti GLIS/GLI; funz.strum. L.104/170 Viti Silvia/Casu Giacinta: docenti primaria; referenti "Librolandia" In data 25.6.2015, il NAV ha incontrato il Gruppo di AutoValutazione di Istituto, come previsto dal POF, condividendo il rapporto di autovalutazione e ogni singola rubrica di valutazione con la Presidente del Consiglio di Istituto e la DSGA, che si propone facciano parte integrante del NAV dal prossimo anno scolastico. Si evidenziano le seguenti criticità nel processo di autovalutazione: non avendo risorse umane disponibili per la tabulazione manuale, si è optato per l'utilizzo della tabulazione offerta da Google

Form. La maggiore criticità si è, pertanto, rilevata nell'avere la collaborazione delle famiglie con la compilazione on line dei questionari, che richiedeva di avere anche un preciso indirizzo elettronico (.gmail). Dal prossimo anno scolastico si propone di coinvolgere le classi quarte della scuola primaria, anzi che le classi quinte. Anche per il personale ATA si sono riscontrate difficoltà, superate con una versione cartacea del questionario, rielaborato dalla DSGA. Nell'interpretazione dei dati e nell'espressione dei giudizi, la maggiore difficoltà è data dall'avere a disposizione ristretti ambiti di confronto reale e collegiale. Infatti, non sono sufficienti le ore previste per contratto per gli incontri collegiali per affrontare adeguatamente tale riflessione; per non parlare poi dei docenti che, impegnati su più istituti, sono totalmente latitanti nella metacognizione professionale e nella riflessione collegiale, spesso non tanto per mancanza di disponibilità, ma perché divisi su realtà scolastiche e professionali innumerevoli e distanti. Sino allo scorso anno, si è utilizzato come prototipo per l’autovalutazione di Istituto il modello del Monitoraggio del POF (MONIPOF,2000-2002) elaborato dal Ministero di intesa con gli Istituti Regionali di Ricerca educativa, senza arrivare all'elaborazione della rappresentazione grafica finale (il "diamante"), vista l'assenza di un'interlocuzione esterna, gli "amici critici". Nello specifico si sono utilizzati gli assi di indagine (dichiarato, agito, pensato e percepito) e le macro-aree di indagine ( responsabilità, integrazione e flessibilità cui si è aggiunta l'area organizzazione); gli strumenti di rilevazione del dichiarato e dell'agito e la tecnica del focus Group, condotto dalla DS e dal suo Staff con tutti i rappresentanti dei genitori. Inoltre, si sono prodotti internamente i questionari di gradimento per i genitori delle classi in ingresso e in uscita dei diversi gradi scolastici, per gli alunni delle classi iniziali e finali delle scuole primarie e della secondaria di primo grado e per tutto il personale interno, docente e ATA. I risultati dell'autovalutazione, definiti dalla Commissione apposita, composta dalla DS, dal suo Staff, dalla DSGA e dalla Presidente del Consiglio di Istituto, vengono presentati dalla DS in sede di Collegio dei docenti finale e dalla Presidente del Consiglio di Istituto in occasione dell'incontro di luglio. Nel sito scolastico, nell'area "autovalutazione di istituto" viene riportata la sintesi del

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percorso auto-valutativo con la pubblicazione degli strumenti e dei risultati. Dall' a.s. 2013-2014, ogni docente ha utilizzato una scheda di riflessione sul miglioramento possibile, fornita dalla DS, compilata individualmente o in gruppo nel periodo di chiusura estiva e riportata all'avvio dell'anno scolastico successivo, al fine di pianificare azioni di miglioramento condivise e sostenibili.

AREA 5 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ (funzione operativa) PIANO DI MIGLIORAMENTO

Considerato che le priorità devono necessariamente riguardare gli esiti degli studenti, esse sono facilmente individuabili nella seconda area (risultati delle prove nazionali), dove si riporta la valutazione più bassa in assoluto (2 su 7). Sebbene vi siano ragioni di contesto che giustifichino alcuni risultati (per es.: alto numero di bambini con BES) è evidente, anche dall'analisi diacronica dei dati, che non si registra un sistematico trend positivo, soprattutto in matematica. Pertanto, ben lontani dal pensare che la didattica della Matematica e quella dell'Italiano si esauriscano in un mero addestramento al superamento delle prove nazionali, si ritiene prioritario e doveroso migliorare le nostre prestazioni Invalsi cercando di aumentare le percentuali registrate finora nei nostri risultati, al fine di consentire alla nostra utenza di avere pari possibilità in un futuro formativo (accesso all'università) e professionale (superamento concorsi nazionali e internazionali), oltre che offrire un sistema scolastico equo. La variabilità dei punteggi tra le classi, accettabile, indica un buon lavoro di squadra nella formazione delle stesse e nell'attribuzione dei docenti ai corsi, mentre la grande variabilità interna alle classi, conseguente alle ovvie differenze individuali degli alunni, registra una forte tendenza verso il basso da correggere nel percorso scolastico, così che la scuola porti al superamento delle stesse. AREAPRIORITA’:

1) Migliorare il punteggio della scuola in matematica e in italiano

2) Ridurre le percentuali di alunni collocati nei livelli 1 e 2 (e di

conseguenza aumentare le percentuali nei livelli 3,4,5)

TRAGUARDI (indicatori osservabili/misurabili da svilupparsi in un triennio): • Registrare un trend positivo nel punteggio della scuola in matematica e in italiano,

avvicinandosi così alla media regionale • Registrare una diminuzione della percentuale degli alunni collocati ai livelli 6 e 7,

avvicinandosi così alla media regionale

OBIETTIVI DI PROCESSO

Azioni da realizzarsi nell’anno scolastico 2015-2016 e 2016-2017 per il raggiungimento dei traguardi dichiarati e delle priorità individuate: CURRICOLO/PROGETTAZIONE/VALUTAZIONE: 1. creare un DIPARTIMENTO LOGICO/MATEMATICO/SCIENTIFICO stabile e un DIPARTIMENTO LINGUISTICO (italiano e lingue altre) stabile, con docenti infanzia/primaria/secondaria, preferibilmente di istituti diversi, con esperti di supporto (dei diversi settori; anche CLIL), per la definizione di moduli progettuali comuni, anche a partire dalla riflessione sincronica e diacronica sui risultati Invalsi in ciascuna classe/disciplina, sulla base delle tendenze innovative della didattica. INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO/RAPPORTI CON LE FAMIGLIE: 2. costruire un POF TERRITORIALE TRIENNALE con le altre scuole situate nel Comune di Arzachena (IC n.1- IPSEOA - Liceo Scientifico); sensibilizzare l'amministrazione comunale alla realizzazione di una politica formativa concertata e pianificata con le scuole e non solo per le scuole. ORIENTAMENTO STRATEGICO/ORGANIZZAZIONE:

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3. realizzare un ORGANIGRAMMA chiaro per tutto il personale dell'istituto, anche in condivisione con gli altri istituti del territorio; costruire forme di CONTROLLO SISTEMATICO delle azioni intraprese.

Gli obiettivi di processo sopraelencati contribuiranno al raggiungimento delle priorità individuate (migliorare il punteggio della scuola in matematica e in italiano; ridurre le percentuali di alunni

collocati nei livelli 1 e 2, e di conseguenza aumentare le percentuali nei livelli 3,4,5) in quanto sostanzialmente tesi a modificare la didattica, in specie della matematica, dell’italiano e delle altre lingue, potenziando forme laboratoriali più interattive e consapevoli, i cui esiti non potranno che portare al miglioramento degli apprendimenti e allo sviluppo delle competenze di base di ciascun alunno/a.

L’Ente Locale e le risorse territoriali

Considerato che gli alunni e i genitori delle nostre scuole, sono rispettivamente i futuri e gli attuali cittadini del nostro paese, l’amministrazione scolastica e quella comunale, rappresentata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, hanno convenuto di costituire un tavolo di progettazione

integrata permanente, in cui le emergenze sociali del nostro territorio possano diventare opportunità formative e le urgenze scolastiche possano rivelarsi occasioni di sviluppo delle risorse per la collettività.

Nello specifico, l’Ente Locale si è fatto promotore e garante delle seguenti iniziative dedicate alla scuola:

� iniziative di collaborazione col centro di aggregazione diurno per minori; � collaborazione con la biblioteca comunale; � partecipazione alla Settimana dello Sport; � collaborazione con il Servizio Educativo Territoriale (S.E.T); � disponibilità delle seguenti figure: psicologo, mediatore culturale, mediatore

scolastico, per consulenze su richiesta fatte dai membri della comunità scolastica (alunni, genitori, docenti, personale tutto);

oltre alla consueta disponibilità per il servizio mensa, quello dei trasporti (non solo routinari, ma anche per escursioni nel territorio), il servizio degli assistenti tutelari per gli alunni in gravi difficoltà e i fondi stanziati per il finanziamento delle diverse attività didattiche, oltre che per le manutenzioni e le dotazioni ordinarie e straordinarie degli edifici scolastici.

Nelle collaborazioni col territorio, riveste una rilevanza strategica anche l’intervento del Consultorio di Arzachena, non solo nella figura del suo Dirigente, che mette a disposizione della scuola la sua competenza di psicologo, ma anche nella figura dell’assistente sociale, impegnato nella realizzazione di un importante progetto di educazione sociale e civica, denominato “Io e gli altri”, destinato agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria di 1 grado.

Di seguito, si riportano in sintesi tutte le maglie che costituiscono l’iniziale rete territoriale della nostra scuola, che auspichiamo possa nel tempo crescere e infittirsi.

� Servizi Territoriali Socio-Culturali di Pubblica Utilità:

Servizio biblioteca comunale Prestito libri, apporto per ricerche, utilizzo di internet, lettura di riviste e quotidiani. Ufficio pubblica istruzione Contributi per le scuole.

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Rimborsi spese viaggio studenti pendolari. Borse di studio. Ufficio sport Erogazioni contributi regionali e comunali per lo sport. Utilizzo impianti sportivi. Settimana dello Sport. Ufficio servizi sociali Operatori: assistenti sociali e psicologo. Centro sociale e Comunità alloggio per minori. Servizio educativo diurno di sostegno alle famiglie, attività di socializzazione e supporto scolastico. Operano educatori e pedagogisti. Consultorio familiare ASL Psicologo. Assistente sociale.

� Associazioni Sociali e Culturali

A.V.I.S. Attività sociali e di volontariato. U.M.U.S. e Amici di Nemo Attività di sostegno alle persone diversamente abili e alle famiglie. C.I.F. (Centro Italiano Femminile) Attività di sostegno e formazione femminile. Corsi di lingua italiana per donne straniere. Attività creative e manipolative per gli alunni delle scuole. PROLOCO Arzachena Attività culturali e sociali. LIONS CLUB Iniziative sociali su temi ambientali, sanitari, culturali. (Un bosco Lions; Il libro parlato, progetto dislessia; Lions Quest, progetto adolescenza) GEN’S 2000 Attività di sostegno organizzativo ed associativo di volontariato. Redazione di un foglio informativo: Il Semaforo. AGENTI SOCIALI Nata all’interno della scuola primaria. Gli iscritti diffondono informazioni di pubblica utilità, segnalano al comune problemi, propongono soluzioni. A.C.D.-CONSULTA GALLURESE Attività culturale dialettale. Teatro e programma radiofonico su Radio Internazionale. Valorizzazione e difesa del dialetto e della cultura gallurese. FONDAZIONE DEMURO Iniziative di carattere culturale, storico, linguistico, archeologico. Promozione di attività laboratoriali per le scuole. Redazione di un foglio informativo: Spazio Libero. LITHOS ANEMOS Attività di valorizzazione ambientale e territoriale (siti archeologici). PARROCCHIE Iniziative di coinvolgimento giovanile con le attività dell’oratorio: coro dei bambini, laboratorio artistico. Organizzazione di attività nelle varie ricorrenze della vita comunitaria. U.N.I.T.A.L.S.I. Sensibilizzazione delle comunità scolastiche verso problemi di carattere sociale. LEGAMBIENTE Iniziative per la salvaguardia dell’ambiente con la collaborazione delle scuole.

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PROTEZIONE CIVILE Collaborazione con i Vigili Urbani all’entrata e all’uscita degli alunni dalla scuola. ARTE CHE PASSIONE Collaborazione socio- culturale (attività arte disegno pittura). ALZA A PIAZZA Cultura del territorio. OKIDOKI Collaborazione socio-culturale.

� Associazioni Sportive

ATLETICA ARZACHENA Attività di formazione e avviamento all’atletica rivolta ai ragazzi in età scolare. CLUB NAUTICO ARZACHENA Corsi di vela per ragazzi delle scuole primarie e secondarie. ZANSHIN KARATE ARZACHENA Corsi di Karate per bambini e ragazzi. Scuola Wudang Kung fu

CENTRO GAIA SHO BU KAN KARATE Corsi di Karate per bambini e ragazzi. TENNIS CLUB ARZACHENA Corsi di tennis per bambini e ragazzi in età scolare. MINIVOLLEY ARZACHENA Corsi per bambini e ragazzi. SOCIETA’ SPORTIVA IL FUNGO Corsi di pallavolo per bambini e ragazzi. PEVERO GOLF CLUB PORTO CERVO Scuola di Golf per bambini. GEOVILLAGE NUOTO OLBIA Lezioni di nuoto per bambini e adulti. S.C.C SCUOLA BASKET OLBIA Corsi di pallacanestro per i bambini e adulti. SCUOLA CALCIO ARZACHENA Corsi di calcio per bambini e ragazzi. DAY CAMP (Corsi estivi di calcio per bambini e ragazzi).

1.1 Alunni e docenti: un’accoppiata vincente

I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze sono i veri protagonisti della nostra scuola. Con la loro spontaneità, curiosità e vivacità, quotidianamente ci manifestano la necessità di conoscere, di relazionarsi, di sviluppare competenze. Costituiscono la risorsa più importante e imprescindibile: attivi e creativi, ci portano ad ideare, allestire, costruire campi d’azione comune, ambienti di apprendimento in cui si costruiscono insieme nuove conoscenze, nuove relazioni.

Il loro approccio ci spinge, come adulti educatori, a misurarci con quello che ognuno di loro è, con quello che esprime, con le sue aspirazioni, passioni, competenze, bisogni, emozioni e sofferenze, utilizzando le risorse disponibili, concentrando l'impatto sulle priorità, moltiplicando tutte le pratiche che si rivelano buone e tralasciando, per economia della nostra azione, quelle meno buone. Come docenti, cerchiamo di proporci obiettivi specifici e contestuali, che ci consentano di muoverci in una data situazione ed entro il realizzarsi effettivo della relazione educativa; impegnandoci a non dare risposte uniche e onnicomprensive, nonostante le difficoltà date dal contesto reale, fatto spesso di classi numerose, tempi ristretti, aspettative, anche sociali, talvolta un po’ limitanti.

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I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che frequentano la nostra scuola sono circa 700. La differenza di genere è il primo valore aggiunto della nostra scuola: si impara sin da piccoli a rispettarsi e ad apprezzare l’essere diversi, come un valore arricchente.

In tal senso, rappresentano una risorsa speciale per la crescita di ciascun alunno, gli alunni figli di famiglie non italiane (5%) e gli alunni diversamente abili (1,5%), che con le loro specificità, culturali per i primi, personali per i secondi, consentono di creare contesti di vita reali, in cui s’impara ad entrare in relazione positiva non solo con ciò che può essere simile a noi, ma anche, e soprattutto, visto che è meno semplice, con ciò che è differente

Andando, infine, a specificare le caratteristiche dei docenti del nostro Istituto, vediamo che, allo stato attuale, prestano servizio circa 70 docenti. Solo un ristretto gruppo di docenti insegna da meno di 10 anni, mentre la maggioranza opera nel mondo della scuola da oltre 20 anni. Nonostante la differente anzianità di servizio, l’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro è generalmente comune.

Il desiderio di migliorare la propria professionalità e l’interesse ad accrescere le proprie competenze porta tutto il corpo docente a frequentare numerosi corsi di aggiornamento su tematiche di carattere didattico, psico-pedagogico e sociale e a partecipare a convegni e seminari organizzati da vari enti. Anche in campo informatico, la volontà di arricchire le proprie conoscenze è forte: si utilizzano le nuove tecnologie, sia in ambito didattico, che durante la progettazione e la valutazione delle attività.

1.4 Le famiglie

Anche le quasi 700 famiglie che tutti i giorni ci affidano i propri figli, rappresentano un’importante risorsa per la nostra istituzione. Il rapporto di collaborazione scuola-famiglia si è consolidato negli anni, non solo attraverso gli incontri istituzionali (colloqui e assemblee) e la rappresentanza dei genitori negli organi collegiali (Consiglio di Istituto, Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione, Gruppo di lavoro per l’Integrazione Scolastica), ma anche attraverso la realizzazione di attività pratiche, concertate tra docenti e genitori, i quali hanno messo le loro competenze e le loro conoscenze al servizio dei percorsi didattici progettati dai docenti. Eppure, come in tutto il sistema scolastico italiano, anche nel nostro contesto territoriale, si registrano alcune battute d’arresto: non totale partecipazione ai colloqui e alle assemblee, difficoltà nel reperire genitori disponibili a ricoprire gli incarichi sopraddetti, eccessiva delega alla scuola, vista spesso solo come una ‘controparte’. E’ importante, pertanto, lavorare al meglio per recuperare le famiglie lontane o allontanate e per rinforzare quelle che continuano a dare totale disponibilità alla scuola e alle sue iniziative.

Alla fine di ogni anno scolastico, viene coinvolta l’utenza nell’Autovalutazione di Istituto, che dall’a.s. 2014-2015 viene condotta in tutta la nazione con il protocollo Invalsi, concludente nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), sintetizzato nel par. 1.1.

1.5 Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario)

Se è vero che ‘ausiliario’ significa di aiuto e di supporto, non servono tante parole per comprendere il valore per la scuola del lavoro del personale A.T.A., che presta servizio negli uffici di segreteria e nei diversi plessi scolastici. Come per i docenti, anche questo è un mondo colorato di ‘rosa’, con una percentuale di presenza maschile minima. Il personale di segreteria ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento, sia in presenza che on-line.

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Per quanto concerne le competenze informatiche, risulta una buona preparazione del personale di segreteria con utilizzo dell’applicativo Office, del programma Sissi e del portale Sidi, dei programmi Protocollo e Contabilità, oltre all’utilizzo di posta elettronica e Internet.

1.6 Le nostre scuole

La Scuola dell’Infanzia di PORTO CERVO Indirizzo: via Cala Romantica; Tel.: 0789/94644

La scuola è composta da cinque aule, due delle quali hanno spazi intercomunicanti, di cui una adibita a biblioteca, un gran salone (dove si affacciano le aule, attrezzato con vari giochi), l’ingresso, una cucina ben attrezzata (che comprende anche la dispensa e i servizi igienici per il personale), la sala mensa, una bidelleria, servizi igienici per i bambini comunicanti con le aule e un servizio igienico per gli adulti situato all’entrata principale. Esternamente gli alunni possono usufruire di un parco giochi alberato adiacente e comunicante con il cortile della scuola.

Si osserva il seguente orario: dal lunedì al venerdì

ingresso: dalle ore 8:05 entro le ore 9:15

uscita: dalle ore 15:45 entro le ore 16:05

per un totale di 40 ore settimanali.

Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 70.

I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 25 ore, suddivise generalmente in 5 ore giornaliere, in due turni (antimeridiano: 8:05-13:05 e pomeridiano 11:05-16:05), che si alternano quotidianamente. Il responsabile di Plesso è nominato annualmente.

I collaboratori scolastici (n. 2 unità) prestano servizio per 36 ore settimanali con una turnazione tesa al buon funzionamento della scuola. Ogni sezione ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.

La Scuola Primaria di ARZACHENA Indirizzo: via Petrarca; Tel.: 0789/82050 - 81369

La Scuola Primaria di Arzachena è situata in una zona centrale del paese tra Via F. Petrarca

e Viale P. Dettori. Il suo edificio, nato nel 1975, è stato recentemente ristrutturato. I locali sono molto luminosi ed ognuno è dotato di un arredo completo e funzionale. L’entrata e l’uscita avvengono attraverso tre ingressi. L’edificio è collocato all’interno di uno spazio recintato ed è strutturato su due piani. Al piano terra sono ubicati un ampio refettorio e un’attrezzata cucina, un’aula di informatica, un’aula adibita a palestra per le attività motorie in piccoli gruppi o individuali e un’altra per attività individualizzate, i servizi igienici e un ripostiglio. Dall’androne si accede ad un’ampia palestra, attraverso un tunnel. Nel cortile antistante l’edificio è presente un campetto di calcio. Al piano primo, all’ingresso principale, è situata la bidelleria, quattro vani per la direzione e gli uffici amministrativi, un archivio e un piccolo spazio per le attività individualizzate. Nei due ampi androni laterali sono collocate nove aule e due servizi igienici per gli alunni e gli adulti, con relativo ripostiglio.

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Il secondo piano è composto di due aree separate e raggiungibili da due diverse rampe di scale. Nell’ala Est sono situate cinque aule ordinarie, un ripostiglio e i servizi igienici. Nell’ala Ovest, oltre a quattro aule e ai servizi igienici, è presente la biblioteca del Plesso. L’orario di inizio delle lezioni è fissato alle ore 8.30 (ingresso 8:25). Per le classi a tempo ordinario, l’uscita è prevista per le ore 13:30, con 1 rientro nel caso in cui si effettuino 27 ore settimanali (uscita alle ore 16:30); oppure con 2 rientri, nel caso si garantiscano 30 ore settimanali (uscita alle ore 17:00). Le classi a tempo pieno (40 ore settimanali) escono dal lunedì al venerdì alle ore 16:30. Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 390. I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 22 ore di insegnamento più 2 di progettazione (generalmente svolta nella giornata di martedì). La funzione di Responsabile di plesso, è affidata dal Dirigente Scolastico ai suoi 2 Collaboratori, in quanto generalmente in servizio nella sede di Presidenza. I collaboratori scolastici (n. 6/7 unità) svolgono un orario di servizio di 36 ore settimanali. Ogni classe ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.

La Scuola Primaria di ABBIADORI Indirizzo: Loc.Abbiadori Tel.: 0789/96606

L’edificio della scuola, in buone condizioni generali, è strutturato su due livelli. Il piano terra comprende l’ingresso principale con l’androne utilizzato per l’accoglienza ed un’aula; da questo si accede alle sei aule ordinarie, ai servizi igienici, alla bidelleria, ad un’aula per le attività individualizzate e biblioteca, oltre a due corridoi, un refettorio e una cucina. Al piano inferiore, sono situate due aule una adibita a laboratorio e una recentemente ristrutturata per istituire un laboratorio di informatica, completo di Lavagna Interattiva Multimediale ed un servizio igienico con ripostiglio. Dal cortile si accede ad un locale adibito a palestra, attualmente non agibile, inoltre è presente un campetto di calcio recintato. Nella parte antistante la scuola sono stati fatti lavori di recinzione e sistemazione con piante ed alberi, offrendo ai bambini nuovi spazi di gioco. Si osserva il seguente orario:

ingresso: ore 8:15; inizio lezioni ore 8:20

uscita: ore 16:20.

Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 110. I docenti svolgono un orario di lavoro settimanale di 22 ore di insegnamento più 2 di progettazione (generalmente svolta nella giornata di martedì). Il responsabile di Plesso è individuato annualmente. I collaboratori scolastici (n.2 unità) svolgono un orario di servizio di 36 ore settimanali. Ogni classe ha un proprio rappresentante dei genitori, eletto generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.

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La Scuola Secondaria di I° grado di ABBIADORI Indirizzo: Loc. Abbiadori; Tel.: 0789/96080

Il caseggiato della Scuola Secondaria di 1° di Abbiadori consta dei seguenti spazi (interni e esterni) adibiti alle varie attività didattiche. Area esterna: cortile in parte lastricato e recintato; campo da tennis e/o da calcio; palestra attrezzata. Area interna: n°5 aule ordinarie, n°1 aula biblioteca, n°1 aula multimediale, n°1 aula informatica, n°1 aula video, n°1 aula adibita a laboratorio scientifico, n°1 aula laboratorio, n°1 ripostiglio, n°1 bagno per diversamente abili, n°1 bagno per collaboratori, n°1 bagno per docenti, n°2 bagni per alunni. Gli ingressi all’edificio sono due: uno principale sul lato che da sulla strada e l’altro sul retro, per l’accesso al solo personale scolastico. Lo spazio antistante alla scuola è riservato al transito degli scuolabus e di eventuali mezzi di trasporto disabili o mezzi di soccorso. Gli alunni che frequentano la nostra scuola sono circa 100. Tutte le classi hanno un orario strutturato in 30 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, con ingresso

alle ore 8:10 e uscita alle ore 14:15. I Docenti svolgono generalmente un orario settimanale di 18 ore in classe (molti su più scuole) e sono specializzati nelle seguenti discipline: italiano, storia e geografia; tecnologia; arte e

immagine; lingua inglese; lingua francese; educazione fisica; matematica e scienze; musica;

religione cattolica/attività alternative alla R.C.

Il responsabile di Plesso è individuato annualmente.

I collaboratori scolastici (n.1/2 unità) prestano servizio per 36 ore settimanali. Ogni classe ha sino a 4 rappresentanti dei genitori, eletti generalmente entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.

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Sezione II

Cosa facciamo

2.1 Il curricolo MAPPA FORMATIVA

CURRICOLO

DELLA

SCUOLA

SAPERI Cosa insegniamo?

VALUTAZIONE

Come valutiamo? Cosa certifichiamo?

FINALITA’ Perché insegniamo?

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FIN

ALI

TA’

PERCHE’

INSEGNIAMO?

…perché gli alunni possano:

♣ Conoscere se stessi, gli altri, il mondo … Sapere

♠ Fare insieme …

Interagire

♦ Ricercare il senso delle cose …

Comprendere

♥ Appassionarsi a … Amare

Perché progettiamo? Se vogliamo che la nostra azione didattico/formativa non si riduca a “ travaso di ciò che manca”, occorre progettare come stimolo alla crescita di ciò che c’è in ogni alunno/a e orientare verso la conquista, di livelli più elevati, articolati, complessi.

Come progettiamo? Generalmente, nella Scuola dell’Infanzia si progetta per Sfondo Integratore, nella Scuola Primaria e in quella Secondaria di I° anche con l’utilizzo delle mappe concettuali; tutti i gradi scolastici utilizzano un modulo progettuale condiviso. Il numero dei moduli progettuali è di almeno quattro. I docenti dell’Istituto stabiliscono all’inizio di ogni anno scolastico: 1) Obiettivi comuni per ogni classe/sezione; 2) Contenuti minimi comuni per ciascun anno, con scansione temporale; 3) Tipologia e numero minimo delle prove di verifica, di cui almeno una prova

esperta condivisa per ciascuna disciplina a fine del primo e del secondo quadrimestre; 4) Criteri di valutazione comuni; 5) Proposte progettuali traversali o per classi parallele (risorse umane e materiali). Gli obiettivi comuni, i contenuti minimi e le modalità di verifica, suddivisi per classe e grado scolastico, sono sviluppati nella Progettazione di Istituto allegata al presente Piano dell’Offerta Formativa. Come valutiamo? Per valutare e certificare le competenze nella Scuola Primaria e nella Scuola

Secondaria di I° grado utilizzeremo la Scheda di valutazione: ha cadenza quadrimestrale e la valutazione è espressa in decimi. Per gli alunni delle classi in

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uscita della scuola primaria e secondaria è prevista anche la certificazione delle competenze. Gli alunni della classe quinta vengono accompagnati al grado scolastico successivo con il Percorso

Formativo, strumento di valutazione formativa. Nella scuola dell’Infanzia utilizzeremo il Diario di Bordo per i bambini di 3-4 anni e

sperimentalmente la certificazione delle competenze per i bambini di 5 anni.

Le classi seconde e quinte della Scuola Primaria sono, inoltre, inserite nella Valutazione nazionale condotta dall’Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI), relativa all’italiano e alla matematica. Per la Scuola Secondaria di 1° grado, tali prove costituiscono parte integrante dell’Esame di Stato.

COSA

INSEGNIAMO?

AREA UMANISTICO-ESPRESSIVA

SCUOLA DELL'INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole

Avvicinamento alla Lingua Inglese ( progetto specifico)

Immagini, suoni, colori

Il corpo e il movimento

Religione cattolica

Il sé e l'altro

I discorsi e le parole

Cittadinanza e Costituzione

SCUOLA PRIMARIA AMBITI DISCIPLINARI

Italiano

Lingue comunitarie (inglese)

Musica

Arte e Immagine

Educazione Fisica

Religione cattolica

Storia

Geografia

Cittadinanza e Costituzione

SCUOLA SECONDARIA I° DISCIPLINE

Italiano Approfondimento letterario

Inglese e seconda lingua comunitaria

(francese)

Musica Arte e Immagine

Eduzazione fisica

Religione cattolica

Storia

Geografia

Cittadinanza e Costituzione

AREA SCIENTIFICA LOGICO-TECNOLOGICA

SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I°

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22

La conoscenza del mondo: numero e

spazio

La conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi

I Discorsi e le parole

Matematica

Scienze

Tecnologia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Quali competenze?

Il 4 settembre 2012 sono state rese pubbliche dal Miur le Indicazioni nazionali per il curricolo della

scuola dell'infanzia e del primo ciclo di Istruzione. In questo documento viene definito un profilo dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione: vengono indicati i traguardi, che ogni alunno dovrebbe raggiungere in ogni singola disciplina, alla fine della Scuola Secondaria di I°. Questi traguardi sono prescrittivi e perciò sono un punto di riferimento, per la programmazione didattica di ogni docente. Si ispirano competenze chiave (un bagaglio di abilità, conoscenze e attitudini) che ogni cittadino europeo dovrebbe possedere per realizzarsi e inserirsi nella società e nel mondo del lavoro. Tali competenze sono otto e sono state definite dal Parlamento europeo e dal consiglio dell'Unione europea nel dicembre 2006: Vengono individuate in riferimento a otto ambiti:

− comunicazione nella madrelingua; − comunicazione nelle lingue straniere; − competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; − competenza digitale; − imparare ad imparare;competenze sociali e civiche; − spirito di iniziativa e imprenditorialità − consapevolezza ed espressione culturale

Queste competenze dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell'istruzione. Sulla base delle Indicazioni Nazionali e il quadro di riferimento Europeo nel nostro Istituto, l’azione di ricerca e studio sulle competenze avviene all’interno dei due Dipartimenti:

• area umanistico-espressiva • area scientifico-logico-tecnologica

All’interno dei dipartimenti, che si riuniranno almeno due volte l’anno, si costruiranno percorsi formativi trasversali basati sulla didattica per competenze. Pertanto, nei dipartimenti si esplicherà quanto segue:

1) programmazione del curricolo verticale; 2) definizione di segmenti progettuali pluridisciplinari; 3) individuazione di strumenti di valutazione delle competenze (prove esperte, compiti autentici); 5) delineazione di forme di autovalutazione dell’alunno.

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23

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24

S

i rip

orta

di s

egui

to u

na d

ecli

nazi

one

dell

e co

mpe

tenz

e, s

uddi

vise

per

gra

do s

cola

stic

o, r

appr

esen

tate

da

una

tabe

lla

di c

onfr

onto

dai

3 a

i 14

anni

Infa

nzi

a

La c

on

osc

enza

del

mo

nd

o

Nu

mer

o e

sp

azi

o

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Ma

tem

ati

ca

Cla

sse

II

pri

ma

ria

Ma

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ca

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sse

III

pri

ma

ria

Ma

tem

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ca

Cla

sse

IV p

rim

ari

a

Ma

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ca

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sse

V

pri

ma

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Ma

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sse

I

seco

nd

ari

a I

°

Ma

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ca

Cla

sse

II

seco

nd

ari

a I

°

Ma

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ati

ca

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sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Ma

tem

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Pon

e do

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de,

disc

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con

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ta

ipot

esi

spie

gazi

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solu

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i e

azio

ni.

Inte

rior

izza

, di

stin

guen

dole

ne

lle

cara

tter

isti

che

più

impo

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ti,

alcu

ne f

igur

e ge

omet

rich

e.

Ric

onos

ce

negl

i og

gett

i le

fi

gure

ge

omet

rich

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rris

pond

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, le

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segn

a e

le

conf

ront

a tr

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ro.

Con

fron

ta e

va

luta

qua

ntit

à;

util

izza

sem

plic

i si

mbo

li p

er

regi

stra

rli.

Fam

ilia

rizz

a co

n le

str

ateg

ie d

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cont

are,

de

ll’o

pera

re c

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del

m

isur

are.

In

seri

sce

al p

osto

gi

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un

ogge

tto

all’

inte

rno

di u

na

sequ

enza

.

Ric

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ce

rela

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i di

gran

dezz

a us

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for

me

sim

boli

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O

pera

con

i nu

mer

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rdin

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or

dina

li,

attr

aver

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sem

plic

i op

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ioni

ar

itm

etic

he.

Ope

ra c

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natu

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e

riso

lve

situ

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ni

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lem

atic

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Dis

egna

, de

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ina

e de

scri

ve

alcu

ne

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amen

tali

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gure

ge

omet

rich

e de

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no e

de

llo

spaz

io.

Pad

rone

ggia

st

rate

gie

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alco

lo

iner

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all

e qu

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o op

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ri

cono

scen

do e

ap

plic

ando

le

risp

etti

ve p

ropr

ietà

. E

ffet

tua

mis

ure

dire

tte

e in

dire

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gran

dezz

e e

le

espr

ime

seco

ndo

unit

à di

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ura

conv

enzi

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i e

non.

D

escr

ive

e co

stru

isce

, in

cont

esti

div

ersi

, re

lazi

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sign

ific

ativ

e ri

cono

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do

anal

ogie

e

diff

eren

ze.

Ris

olve

sit

uazi

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prob

lem

atic

he

util

izza

ndo

sist

emi

oper

ativ

i div

ersi

.

Uti

lizz

a co

n pa

dron

anza

div

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te

cnic

he d

i cal

colo

. C

onos

ce e

ope

ra c

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atur

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de

cim

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li r

appr

esen

ta

in m

odi d

iver

si e

li

mod

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a pe

r m

ezzo

de

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ni.

Con

osce

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pazi

o e

le

figu

re g

eom

etri

che

per

orie

ntar

si e

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n es

se, e

ffet

tuan

do

tras

form

azio

ni.

Ris

olve

sit

uazi

oni

prob

lem

atic

he

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izza

ndo

sist

emi

oper

ativ

i div

ersi

. P

reve

de il

ver

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arsi

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un e

vent

o e

ne c

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la

la p

roba

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tà.

Ric

onos

ce e

uti

lizz

a ra

ppre

sent

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ni

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rse

di o

gget

ti

mat

emat

ici (

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deci

mal

i, fr

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ni …

)

Ope

ra c

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sicu

rezz

a ne

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lcol

o m

enta

le

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ritt

o.

Esa

min

a le

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vers

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tuaz

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pr

oble

mat

iche

, an

che

geom

etri

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fo

rmul

a ip

otes

i e

indi

vidu

a el

emen

ti u

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al

la lo

ro

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luzi

one.

C

onfr

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e

util

izza

le p

com

uni

tecn

iche

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mis

ura.

stim

e ap

pros

sim

ate

anch

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fin

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val

utar

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pl

ausi

bili

tà d

i un

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olo

già

fatt

o.

Rap

pres

enta

i nu

mer

i su

una

rett

a.

Uti

lizz

a sc

ale

grad

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in

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esti

sig

nifi

cati

vi p

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sc

ienz

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la te

cnic

a.

Indi

vidu

a m

ulti

pli e

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viso

ri d

i un

num

ero

natu

rale

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ulti

pli e

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ri c

omun

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Sa

scom

porr

e i

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n fa

ttor

i pri

mi e

co

nosc

e l’

util

ità

dell

a sc

ompo

sizi

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per

dive

rsi

fini

. Con

osce

il s

igni

fica

to

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oten

za, l

a su

a us

uale

co

nnot

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ne c

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espo

nent

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tero

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osit

ivo;

è

in g

rado

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escr

iver

e co

n un

a es

pres

sion

e nu

mer

ica

la s

eque

nza

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pera

zion

i ch

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rnis

ce la

sol

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ne a

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pro

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a.

È c

apac

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ese

guir

e se

mpl

ici e

spre

ssio

ni d

i ca

lcol

o es

send

o co

nsap

evol

i del

sig

nifi

cato

de

lle

pare

ntes

i e d

elle

co

nven

zion

i sul

la

prec

eden

za d

elle

ope

razi

oni

Sa

rapp

rese

ntar

e pu

nti,

segm

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e f

igur

e su

un

pian

o ca

rtes

iano

.

E’

in g

rado

di d

escr

iver

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ppor

ti e

quo

zien

ti

med

iant

e fr

azio

ni

(fra

zion

i gen

erat

rici

).

Uti

lizz

a fr

azio

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equi

vale

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eri

deci

mal

i per

den

otar

e un

o st

esso

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mod

i. C

alco

la p

erce

ntua

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Con

osce

la r

adic

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adra

ta c

ome

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ator

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o de

ll’e

leva

men

to

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uadr

ato.

S

a es

egui

re s

empl

ici

espr

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colo

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radi

ce, e

ssen

do

cons

apev

ole

del

sign

ific

ato

dell

e pa

rent

esi

e de

lle

conv

enzi

oni s

ulla

pr

eced

enza

del

le

oper

azio

ni.

Con

osce

def

iniz

ioni

e

prop

riet

à si

gnif

icat

ive

dell

e pr

inci

pali

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ure

pian

e (t

rian

goli

, qu

adri

late

ri p

olie

dri

rego

lari

, cer

chio

).

Con

osce

il te

orem

a di

P

itag

ora

e le

sue

ap

plic

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ni m

atem

atic

he

e co

ncre

te, e

sa

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lver

e i p

robl

emi r

elat

ivi.

Con

osce

la n

otaz

ione

de

i num

eri r

elat

ivi e

d il

su

o si

gnif

icat

o.

Sa

scri

vere

dei

num

eri

rela

tivi

su

una

rett

a o

un

sist

ema

di a

ssi

cart

esia

no.

Sa

eseg

uire

le q

uatt

ro

oper

azio

ni c

on i

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eri

rela

tivi

. E

’ ca

pace

di r

ipro

durr

e fi

gure

e d

iseg

ni

geom

etri

ci, u

tili

zzan

do

in m

odo

appr

opri

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e co

n ac

cura

tezz

a op

port

uni s

trum

enti

. S

a es

egui

re s

empl

ici

espr

essi

oni d

i cal

colo

co

n i n

umer

i rel

ativ

i. S

a ri

solv

ere

una

espr

essi

one

lett

eral

e so

stit

uend

o al

le le

tter

e de

i num

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ati.

Sa

eseg

uire

sem

plic

i es

pres

sion

i alg

ebri

che

lett

eral

i. C

onos

ce l

e fo

rmul

e pe

r ca

lcol

are

le a

ree

del e

i vo

lum

i del

le p

rinc

ipal

i fi

gure

sol

ide

e sa

ri

solv

ere

i pro

blem

i re

lati

vi u

tili

zzan

do le

pr

opri

età

geom

etri

che

dell

e fi

gure

.

Page 25: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

25

Infa

nzi

a

I d

isco

rsi

e

le p

aro

le;

la

con

osc

enza

del

mo

nd

o

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Tec

no

log

ia

Cla

sse

II

pri

ma

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Tec

no

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ia

Cla

sse

III

pri

ma

ria

Tec

no

log

ia

Cla

sse

IV

pri

ma

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Tec

no

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ia

Cla

sse

V

pri

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Tec

no

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ia

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sse

I

seco

nd

ari

a I

°

Tec

no

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ia

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sse

II

seco

nd

ari

a I

°

Tec

no

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ia

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Tec

no

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ia

Esp

lora

le

pote

nzia

lità

of

fert

e da

lle

tecn

olog

ie.

Si a

vvic

ina

alla

ling

ua

scri

tta

util

izza

ndo

anch

e le

te

cnol

ogie

di

gita

li e

i nu

ovi m

edia

.

Ha

acqu

isit

o pr

oced

ure

per

una

prim

a fo

rma

di

inte

razi

one

tra

l’uo

mo

e la

m

acch

ina.

Indi

vidu

a le

fu

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ni d

egli

st

rum

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ad

oper

ati,

clas

sifi

cand

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n ba

se a

lla

funz

ione

sv

olta

. U

tili

zza

il

com

pute

r pe

r es

egui

re s

empl

ici

gioc

hi

anch

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datt

ici.

Uti

lizz

a st

rum

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op

erat

ivi p

er u

na

prim

a fo

rma

di

inte

razi

one

con

la

real

tà te

cnol

ogic

a e

usa

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roce

dure

più

el

emen

tari

dei

li

ngua

ggi d

i ra

ppre

sent

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ne

graf

ico/

icon

ico.

Oss

erva

div

ersi

m

odel

li d

i mac

chin

e pe

r sc

opri

rne

prob

lem

i e f

unzi

oni.

Con

osce

e u

tili

zza

le

dive

rse

appl

icaz

ioni

di

alc

uni p

rogr

amm

i in

form

atic

i.

Indi

vidu

a le

fu

nzio

ni d

i una

se

mpl

ice

mac

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a;

util

izza

ogg

etti

e

stru

men

ti

coer

ente

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te

con

le lo

ro

funz

ioni

. C

onos

ce i

prin

cipa

li

prog

ram

mi

info

rmat

ici e

li

util

izza

per

le

atti

vità

di

datt

iche

.

Con

osce

e u

tili

zza

gli

stru

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ti d

a di

segn

o pe

r ra

ppre

sent

are

figu

re g

eom

etri

che

pian

e.

Ril

eva

le p

ropr

ietà

fo

ndam

enta

li d

ei

prin

cipa

li m

ater

iali

e il

ci

clo

di p

rodu

zion

e co

n cu

i son

o ot

tenu

ti.

Con

osce

gli

ele

men

ti

basi

lari

che

co

mpo

ngon

o un

co

mpu

ter

e le

rel

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ni

esse

nzia

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ra d

i ess

i.

Uti

lizz

a i p

rogr

amm

i ap

plic

ativ

i per

el

abor

are

dati

e

prod

urre

doc

umen

ti in

di

vers

e si

tuaz

ioni

.

Ese

gue

la

rapp

rese

ntaz

ione

gr

afic

a di

sol

idi

geom

etri

ci, p

ezzi

m

ecca

nici

e o

gget

ti

util

izza

ndo

le r

egol

e de

ll’a

sson

omet

ria

e de

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proi

ezio

ni

orto

gona

li.

Ese

gue

rili

evi

sull

’am

bien

te

scol

asti

co e

sul

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prop

ria

abit

azio

ne.

Com

pren

de i

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lem

i le

gati

all

a pr

oduz

ione

di

ene

rgia

. Svi

lupp

a se

nsib

ilit

à pe

r i

prob

lem

i eco

nom

ici,

ecol

ogic

i e d

ella

sal

ute

lega

ti a

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vari

e fo

rme

e m

odal

ità

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prod

uzio

ne

dell

’ene

rgia

. U

tili

zza

gli s

trum

enti

in

form

atic

i e d

i co

mun

icaz

ione

(T

IC)

per

rice

rcar

e, e

labo

rare

da

ti, t

esti

e im

mag

ini,

per

prod

urre

doc

umen

ti

in d

iver

se s

itua

zion

i.

Com

pren

de l’

impi

ego

degl

i ut

ensi

li e

del

le m

acch

ine

con

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icol

are

rife

rim

ento

a

quel

li p

er la

pro

duzi

one

alim

enta

re, l

’edi

lizi

a,

l’ag

rico

ltur

a.

Ric

onos

ce, d

escr

ive

reti

e

asse

tti

terr

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iali

nel

le lo

ro

proc

edur

e co

stru

ttiv

e, n

elle

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ro p

arti

e n

ella

loro

co

ntes

tual

izza

zion

e e

in

base

all

a so

sten

ibil

ità

soci

ale.

E

segu

e la

rap

pres

enta

zion

e gr

afic

a in

sca

la d

i sol

idi

geom

etri

ci, p

ezzi

mec

cani

ci

e og

gett

i uti

lizz

ando

le

rego

le d

ell’

asso

nom

etri

a,

dell

e pr

oiez

ioni

ort

ogon

ali,

dell

a pr

ospe

ttiv

a.

Page 26: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

26

Infa

nzi

a

La

con

osc

enza

del

mo

nd

o

Og

get

ti,

fen

om

en

i,

viv

enti

.

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Sci

enze

Cla

sse

II

pri

ma

ria

Sci

enze

Cla

sse

III

pri

ma

ria

Sci

enze

Cla

sse

IV

pri

ma

ria

Sci

enze

Cla

sse

V

pri

ma

ria

Sci

enze

Cla

sse

I

seco

nd

ari

a I

°

Sci

enze

Cla

sse

II

seco

nd

ari

a I

°

Sci

enze

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Sci

enze

È c

urio

so e

d es

plor

ativ

o.

Oss

erva

i fe

nom

eni

natu

rali

e g

li

orga

nism

i vi

vent

i. E

splo

ra

l’am

bien

te

circ

osta

nte

util

izza

ndo

i 5

sens

i. In

divi

dua

le

posi

zion

i di

ogge

tti e

pe

rson

e ne

llo

spaz

io e

seg

ue

corr

etta

men

te

un p

erco

rso

sull

a ba

se d

i in

dica

zion

i ve

rbal

i. C

ogli

e le

tr

asfo

rmaz

ioni

na

tura

li e

pro

va

inte

ress

e pe

r gl

i ar

tefa

tti

tecn

olog

ici,

sa

scop

rire

le

funz

ioni

e i

poss

ibil

i usi

.

Usa

co

nsap

evol

men

te

le e

sper

ienz

e pe

r os

serv

are,

ri

flet

tere

, es

prim

ere.

R

acco

glie

dat

i e li

or

dina

sec

ondo

le

loro

ca

ratt

eris

tich

e.

Des

criv

e un

am

bien

te e

ster

no

met

tend

olo

in

rela

zion

e co

n l’

atti

vità

um

ana.

E

splo

ra u

n am

bien

te e

ne

regi

stra

si

stem

atic

amen

te le

va

riaz

ioni

.

Oss

erva

, des

criv

e,

conf

ront

a,

sper

imen

ta e

met

te

in r

elaz

ione

el

emen

ti d

ella

re

altà

. In

divi

dua

le

rela

zion

i deg

li

orga

nism

i viv

enti

co

n il

loro

am

bien

te.

Cog

lie

e in

dica

le

rela

zion

i tra

gli

es

seri

viv

enti

e,

attr

aver

so il

co

nfro

nto,

in

divi

dua

le

cara

tter

isti

che

com

uni e

dif

fere

nti

per

pote

rli

clas

sifi

care

. R

eali

zza

e ra

ppre

sent

a es

peri

enze

con

cret

e ed

ope

rati

ve.

Con

osce

e a

dott

a at

tegg

iam

enti

di

tute

la a

dif

esa

dell

’am

bien

te.

Oss

erva

, leg

ge e

in

terp

reta

la r

ealt

à co

glie

ndo

la

rela

zion

e uo

mo-

ambi

ente

. E

ffet

tua

espe

rim

enti

su

feno

men

i. A

degu

a i p

ropr

i co

mpo

rtam

enti

all

e co

nosc

enze

app

rese

su

lle

prob

lem

atic

he

ambi

enta

li.

Con

osce

le

cara

tter

isti

che

dei

vive

nti,

e sa

ra

ppre

sent

are

in u

n di

segn

o la

cel

lula

ed

i suo

i org

anul

i, de

i qu

ali c

onos

ce le

fu

nzio

ni.

Con

osce

i ca

ratt

eri

sist

emat

ici d

ei 5

re

gni d

ei v

iven

ti e

sa

indi

care

il r

egno

di

appa

rten

enza

di u

n da

to e

sser

e vi

vent

e.

Sa

prep

arar

e un

pr

epar

ato

per

mic

rosc

opio

e s

a os

serv

arlo

al

mic

rosc

opio

in

auto

nom

ia.

Con

osce

la te

oria

at

omic

a de

lla

mat

eria

. S

a ra

ppre

sent

are

graf

icam

ente

la

stru

ttur

a di

un

atom

o co

lloc

ando

in m

odo

corr

etto

le p

arti

cell

e su

b at

omic

he.

Con

osce

i tr

e ti

pi d

i le

gam

e ch

imic

o:

cova

lent

e, c

oval

ente

po

lare

e io

nico

. S

a di

stin

guer

e ac

idi

basi

e s

osta

nze

neut

re

in f

unzi

one

del l

oro

com

port

amen

to

chim

ico.

S

a de

scri

vere

una

pr

oced

ura

indi

cand

o ne

l giu

sto

ordi

ne le

va

rie

azio

ni

dell

’ope

rato

re.

Con

osce

lo s

chel

etro

um

ano

e l’

appa

rato

m

usco

lare

. È

con

sape

vole

de

ll’i

mpo

rtan

za d

ei

prin

cipi

nut

riti

vi e

de

i sin

tom

i di

care

nza.

Con

osce

l’

appa

rato

dig

eren

te

nell

’ins

iem

e e

le

funz

ioni

del

le s

ue

com

pone

nti .

Con

osce

la

clas

sifi

cazi

one

dell

e ro

cce

e le

def

iniz

ioni

di

: sta

to c

rist

alli

no,

rocc

ia, m

agm

a, la

va.

Con

osce

i di

vers

i pr

oces

si c

he g

ener

ano

le tr

e fa

mig

lie

dell

e ro

cce.

S

a cl

assi

fica

re u

na

rocc

ia, i

n fu

nzio

ne

dell

e ca

ratt

eris

tich

e os

serv

ate.

C

onos

ce la

teor

ia

attu

alm

ente

più

ac

cred

itat

a su

ll’o

rigi

ne

dell

’uni

vers

o e

e de

lla

terr

a.

Sa

rapp

rese

ntar

e gr

afic

amen

te la

st

rutt

ura

dell

a te

rra

e i

prin

cipa

li a

mbi

enti

ge

odin

amic

i del

la

teor

ia d

ella

tett

onic

a a

zoll

e.

Con

osce

la s

trut

tura

de

gli o

rgan

i rec

etto

ri

dei 5

sen

si e

de

ll’a

ppar

ato

ripr

odut

tivo

um

ano.

gl

i app

arat

i ed

i si

stem

i del

cor

po

uman

o.

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27

Infa

nzi

a

I d

isco

rsi

e

le p

aro

le

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Ita

lia

no

Cla

sse

II

pri

ma

ria

Ita

lia

no

Cla

sse

III

pri

ma

ria

Ita

lia

no

Cla

sse

IV

pri

ma

ria

Ita

lia

no

Cla

sse

V

pri

ma

ria

Ita

lia

no

Cla

sse

I s

eco

nd

ari

a I

°

Ita

lia

no

Cla

sse

II s

eco

nd

ari

a I

°

Ita

lia

no

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Ita

lia

no

Pro

nunc

ia

corr

etta

men

te l

e pa

role

indi

cand

o in

mod

o ad

egua

to

ogge

tti,

pers

one,

az

ioni

ed

even

ti

Arr

icch

isce

il

prop

rio

baga

glio

le

ssic

ale

util

izza

ndo

un

ling

uagg

io

appr

opri

ato

nell

e di

vers

e at

tivi

Dia

loga

e

desc

rive

si

tuaz

ioni

con

i pa

ri e

l’ad

ulto

. E

spri

me

le

prop

rie

emoz

ioni

e le

pr

opri

e id

ee

argo

men

tand

o in

di

vers

e si

tuaz

ioni

co

mun

icat

ive.

P

one

dom

ande

A

scol

ta,

com

pren

de,

mem

oriz

za e

in

vent

a fi

abe,

st

orie

, rac

cont

i e

fila

stro

cche

e f

a ip

otes

i sui

si

gnif

icat

i. R

icon

osce

i se

gni d

ella

li

ngua

scr

itta

C

onfr

onta

li

ngue

div

erse

.

Asc

olta

, co

mpr

ende

e

riel

abor

a or

alm

ente

se

mpl

ici

mes

sagg

i e

test

i. E

spri

me

pens

ieri

e

racc

onta

es

peri

enze

pe

rson

ali.

Leg

ge e

co

mpr

ende

se

mpl

ici

fras

i e b

revi

te

sti d

i ca

ratt

ere

pers

onal

e.

Scr

ive

sem

plic

i fr

asi i

n m

odo

auto

nom

o e

guid

ato.

Com

unic

a in

m

odo

atti

vo e

pe

rtin

ente

: ra

ccon

ta

espe

rien

za e

as

colt

a qu

elle

al

trui

. L

egge

e

com

pren

de

sem

plic

i tes

ti.

Rie

labo

ra

oral

men

te

sem

plic

i tes

ti,

in m

odo

guid

ato

e au

tono

mo.

S

criv

e in

mod

o gu

idat

o se

mpl

ici t

esti

ri

spet

tand

o le

co

nven

zion

i or

togr

afic

he

cono

sciu

te.

Inte

ragi

sce

in

mod

o ad

egua

to e

pe

rtin

ente

in u

na

conv

ersa

zion

e co

llet

tiva

: es

prim

e le

sue

id

ee e

asc

olta

e

risp

etta

que

lle

altr

ui.

Asc

olta

e le

gge

te

sti d

i div

erso

ge

nere

e n

e co

mpr

ende

il

sign

ific

ato

glob

ale.

R

iela

bora

or

alm

ente

e in

fo

rma

scri

tta

le

info

rmaz

ioni

ac

quis

ite

segu

endo

una

st

ruttu

ra d

ata.

P

rodu

ce

sem

plic

i tes

ti d

i di

vers

o ti

po in

m

odo

guid

ato

e au

tono

mo

e ri

spet

ta le

co

nven

zion

i or

togr

afic

he e

m

orfo

sint

atti

che

cono

sciu

te

Dia

loga

con

co

mpa

gni e

adu

lti

con

un li

ngua

ggio

ch

iaro

e

pert

inen

te,

risp

etta

ndo

rego

le

e pu

nti d

i vis

ta

dive

rsi.

Leg

ge in

man

iera

es

pres

siva

var

ie

tipo

logi

e di

test

i e

ne c

ompr

ende

il

sign

ific

ato.

R

iela

bora

in m

odo

sint

etic

o e

pers

onal

e un

test

o le

tto

o as

colt

ato.

R

iela

bora

e

prod

uce

test

i coe

si

e co

eren

ti c

on

fina

lità

dive

rse

e ri

spet

ta le

co

nven

zion

i or

togr

afic

he e

m

orfo

-sin

tatt

iche

co

nosc

iute

. A

scol

ta e

co

mpr

ende

test

i or

ali c

ogli

endo

il

sens

o, lo

sco

po e

l’

argo

men

to d

ei

mes

sagg

i di v

ario

ge

nere

.

Esp

rim

e in

mod

o ch

iaro

e

pert

inen

te il

suo

pe

nsie

ro e

as

colt

a,

com

pren

de e

ri

spet

ta q

uello

al

trui

. L

egge

in

man

iera

es

pres

siva

var

ie

tipo

logi

e te

stua

li, n

e co

mpr

ende

le

fina

lità.

R

iela

bora

in

mod

o pe

rson

ale

e si

ntet

ico

dive

rse

tipo

logi

e te

stua

li.

Pro

duce

test

i co

esi e

coe

rent

i di

div

ersa

nat

ura

e co

n di

vers

e fi

nalit

à

risp

etta

ndo

le

conv

enzi

oni

orto

graf

iche

e

mor

fo-s

inta

ttic

he

cono

sciu

te

Com

pren

sion

e li

ngua

ora

le:

com

pren

de m

essa

ggi e

fac

ili

test

i ora

li; r

iela

bora

qua

nto

asco

ltat

o ra

ppor

tand

olo

al

cono

sciu

to. C

ompr

ensi

one

della

ling

ua s

crit

ta:

com

pren

de g

loba

lmen

te te

sti;

co

mpr

ende

in m

odo

appr

ofon

dito

(an

alis

i, si

ntes

i, va

luta

zion

e). P

rodu

zion

e de

lla li

ngua

ora

le: i

nter

vien

e co

n pe

rtin

enza

, con

il r

ispe

tto

del p

ropr

io tu

rno;

esp

one

chia

ram

ente

il p

ensi

ero;

as

colt

a ri

spet

tosa

men

te i

com

pagn

i. P

rodu

zion

e de

lla

ling

ua s

crit

ta: p

rodu

ce te

sti

pert

inen

ti, e

saur

ient

i ed

appr

ofon

diti

. con

coe

sion

e te

stua

le, c

orre

ttez

za s

inta

ttic

a,

mor

folo

gica

e o

rtog

rafi

ca.

Con

osce

nza

della

str

uttu

ra

della

ling

ua: p

ossi

ede

cono

scen

ze m

orfo

-sin

tatt

iche

: pr

inci

pali

reg

ole

dell’

orto

graf

ia, p

arti

del

di

scor

so e

d el

emen

ti d

i ana

lisi

lo

gica

; acq

uisi

ta c

onos

cenz

a de

lle

line

e es

senz

iali

del

la

stor

ia d

ella

ling

ua. R

icon

osce

gl

i ele

men

ti d

i bas

e de

lla

mor

folo

gia

e de

lla s

inta

ssi

della

fra

se s

empl

ice.

C

onos

c. e

d or

gani

zzaz

ione

de

i con

tenu

ti. a

cqui

sita

co

nosc

enza

del

la s

trut

tura

e

dell

e fu

nzio

ni d

ei v

ari t

ipi d

i te

sto;

rie

labo

ra q

uant

o ap

pres

o e

ipot

izza

co

lleg

amen

ti tr

a le

dis

cipl

ine.

Com

pren

sion

e de

lla li

ngua

ora

le:

com

pren

de u

n te

sto

oral

e na

rrat

ivo,

es

posi

tivo

, poe

tico

; è c

apac

e di

pr

ende

re a

ppun

ti. C

ompr

ensi

one

della

li

ngua

scr

itta

: è c

apac

e di

com

pren

dere

in

form

azio

ni im

plic

ite

ed e

spli

cite

, fu

nzio

ni e

str

uttu

ra d

ei d

iver

si te

sti;

pr

ova

piac

ere

nella

lett

ura.

Pro

duzi

one

della

ling

ua o

rale

: usa

un

less

ico

appr

opri

ato

e di

reg

istr

o ad

egua

to;

espo

ne il

pen

sier

o e

è ca

pace

di

argo

men

tare

. Pro

duzi

one

della

ling

ua

scri

tta:

pro

duce

test

i scr

itti

sec

ondo

gli

sc

opi e

i de

stin

atar

i; e

spon

e in

man

iera

ch

iara

e c

orre

tta

(ort

ogra

fia,

m

orfo

logi

a, s

inta

ssi)

. Con

osce

nza

della

st

ruttu

ra d

ella

ling

ua: c

onos

ce g

li

elem

enti

e le

fun

zion

i del

la

com

unic

azio

ne; c

onos

ce le

par

ti d

el

disc

orso

(an

alis

i gra

mm

atic

ale,

ana

lisi

lo

gica

); c

onos

ce le

line

e es

senz

iali

de

lla s

tori

a de

lla li

ngua

. Ric

onos

ce g

li el

emen

ti d

i bas

e de

lla m

orfo

logi

a e

della

sin

tass

i del

la f

rase

sem

plic

e.

Con

osce

nza

e or

gani

zzaz

ione

dei

co

nten

uti d

ella

ling

ua: c

onos

ce la

st

ruttu

ra e

le f

unzi

oni d

ei v

ari t

ipi d

i te

sto

(pro

sa: r

acco

nti d

i var

io g

ener

e,

test

i esp

osit

ivi,

rego

lati

vi, le

tter

a,

diar

io, c

rona

ca. P

oesi

a: li

ngua

ggio

po

etic

o, le

tter

atur

a it

alia

na. M

ass

med

ia: l

ingu

aggi

o de

l cin

ema,

del

gi

orna

le…

). È

cap

ace

di r

ifer

ire

con

sicu

rezz

a i c

onte

nuti

app

resi

. Rie

labo

ra

quan

to a

ppre

so e

ipot

izza

col

lega

men

ti

tra

le v

arie

dis

cipl

ine.

Com

pren

sion

e de

lla li

ngua

ora

le:

ha a

cqui

sito

la c

apac

ità

di a

scol

to

di u

n m

essa

ggio

e l’

uso

delle

ne

cess

arie

tecn

iche

di s

uppo

rto.

C

ompr

ensi

one

della

ling

ua s

crit

ta:

ha a

cqui

sito

la c

apac

ità

di le

ttur

a e

com

pren

sion

e d

i un

mes

sagg

io

scri

tto

P

rodu

zion

e de

lla li

ngua

ora

le e

sc

ritt

a: h

a ac

quis

ito

la c

apac

ità

di

prod

urre

, in

form

a co

rret

ta,

mes

sagg

i scr

itti

e o

rali

ade

guat

i al

lo s

copo

e a

l des

tina

tari

o.

Con

osce

nza

della

str

uttu

ra d

ella

li

ngua

: ha

acqu

isit

o la

con

osce

nza

e l’

uso

dell

e st

rutt

ure

gram

mat

ical

i. H

a ac

quis

ito

la c

apac

ità

di f

are

appr

ofon

dim

enti

lett

erar

i au

tono

mi.

Cla

sse

I C

lass

e C

lass

Cla

ssC

lass

e C

lass

e I

Cla

sse

II

Cla

sse

III

Cla

sse

I-II

Cla

sse

III

Page 28: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

28

Infa

nzi

a

Imm

ag

ini,

suo

ni,

co

lori

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

II

pri

ma

ria

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

III

pri

ma

ria

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

IV

pri

ma

ria

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

V

pri

ma

ria

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

I

seco

nd

ari

a I

°

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

II

seco

nd

ari

a I

°

Art

e e

Imm

ag

ine

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Art

e e

Imm

ag

ine

Sa

dise

gnar

e,

pitt

urar

e e

man

ipol

are

Sa

util

izza

re

dive

rse

tecn

iche

es

pres

sive

E

splo

ra v

ari

mat

eria

li e

li

util

izza

con

cr

eati

vità

S

a po

rtar

e a

term

ine

un

prog

etto

S

i esp

rim

e at

trav

erso

at

tivi

tà d

i ra

ppre

sent

azio

ne e

dr

amm

atiz

zazi

one.

Oss

erva

, de

scri

ve e

co

mpr

ende

un

’im

mag

ine.

C

onos

ce e

ut

iliz

za il

se

gno

graf

ico

e i c

olor

i per

es

prim

ersi

. U

tili

zza

l’im

mag

ine

per

rico

stru

ire

racc

onti

as

colt

ati o

le

tti.

Oss

erva

, de

scri

ve e

co

mpr

ende

il

sign

ific

ato

di

un’i

mm

agin

e.

Con

osce

e

util

izza

il s

egno

gr

afic

o e

i co

lori

per

es

prim

ersi

.

Uti

lizz

a li

nee,

co

lori

, for

me

per

com

porr

e un

’im

mag

ine

con

fina

lità

com

unic

ativ

e.

Leg

ge,

inte

rpre

ta e

de

scri

ve

imm

agin

i di

ffer

enti

.

Leg

ge e

in

terp

reta

in

mod

o pe

rson

ale

il

ling

uagg

io

icon

ogra

fico

. U

tili

zza

segn

o gr

afic

o e

colo

re in

m

odo

pers

onal

e e

crea

tivo

per

co

mun

icar

e.

Leg

ge e

in

terp

reta

in

mod

o cr

itic

o e

pers

onal

e il

li

ngua

ggio

ic

onog

rafi

co.

Uti

lizz

a in

m

odo

pers

onal

e e

crea

tivo

seg

no

graf

ico

e co

lore

pe

r co

mun

icar

e .

Per

cett

ivo

visi

vo: p

adro

negg

ia g

li

elem

enti

del

la g

ram

mat

ica

del

ling

uagg

io v

isua

le, l

egge

e

com

pren

de i

sign

ific

ati d

i im

mag

ini

stat

iche

e in

mov

imen

to e

di f

ilm

ati

audi

ovis

ivi.

E’

cap

ace

di o

sser

vare

e

di r

ipro

durr

e u

n’im

mag

ine

visi

va.

Leg

gere

e c

ompr

ende

re: d

escr

ive

e co

mm

enta

ope

re d

’art

e, b

eni

cultu

rali

, im

mag

ini s

tati

che

e in

m

ovim

ento

, uti

lizz

ando

il li

ngua

ggio

ve

rbal

e sp

ecif

ico.

Ric

onos

ce g

li

elem

enti

pri

ncip

ali d

el p

atri

mon

io

cultu

rale

, ar

tist

ico

e am

bien

tale

del

pr

opri

o te

rrit

orio

ed

è se

nsib

ile

ai

prob

lem

i del

la s

ua tu

tela

e

cons

erva

zion

e. L

egge

le o

pere

più

si

gnif

icat

ive

prod

otte

nel

l’a

rte

an

tica

e m

edie

va

le s

apen

dole

co

lloca

re n

ei r

ispe

ttiv

i con

test

i st

oric

i, cu

ltura

li e

am

bien

tali

; ri

cono

sce

il v

alor

e cu

ltura

le d

i im

mag

ini,

di o

pere

e d

i ogg

etti

ar

tigi

anal

i pro

dott

i in

paes

i div

ersi

da

l pro

prio

. Pro

durr

e e

riel

abor

are:

re

aliz

za u

n el

abor

ato

pers

onal

e e

crea

tivo

, app

lica

ndo

le r

egol

e de

l li

ngua

ggio

vis

ivo,

uti

lizz

ando

te

cnic

he e

mat

eria

li d

iffe

rent

i anc

he

con

l’in

tegr

azio

ne d

i più

med

ia e

co

dici

esp

ress

ivi.

Per

cett

ivo

visi

vo: p

adro

negg

ia g

li

elem

enti

del

la g

ram

mat

ica

del

ling

uagg

io v

isua

le, l

egge

e c

ompr

ende

i si

gnif

icat

i di i

mm

agin

i sta

tich

e e

in

mov

imen

to e

di f

ilm

ati a

udio

visi

vi. E

capa

ce d

i oss

erva

re e

di r

ipro

durr

e

un’i

mm

agin

e vi

siva

. L

egge

re e

com

pren

dere

: des

criv

e e

com

men

ta o

pere

d’a

rte,

ben

i cul

tura

li,

imm

agin

i sta

tich

e e

in m

ovim

ento

, ut

iliz

zand

o il

ling

uagg

io v

erba

le

spec

ific

o. R

icon

osce

gli

ele

men

ti

prin

cipa

li d

el p

atri

mon

io c

ultu

rale

, ar

tist

ico

e am

bien

tale

del

pro

prio

te

rrit

orio

ed

è se

nsib

ile

ai p

robl

emi d

ella

su

a tu

tela

e c

onse

rvaz

ione

. Leg

ge le

op

ere

più

sign

ific

ativ

e pr

odot

te n

ell’

arte

a

nti

ca, m

edie

va

le e

mo

der

na

, sa

pend

ole

coll

ocar

e ne

i ris

pett

ivi

cont

esti

sto

rici

, cul

tura

li e

am

bien

tali

; ri

cono

sce

il v

alor

e cu

ltura

le d

i im

mag

ini,

di o

pere

e d

i ogg

etti

ar

tigi

anal

i pro

dott

i in

paes

i div

ersi

dal

pr

opri

o. P

rodu

rre

e ri

elab

orar

e: r

eali

zza

un e

labo

rato

per

sona

le e

cre

ativ

o,

appl

ican

do le

reg

ole

del l

ingu

aggi

o vi

sivo

, uti

lizz

ando

tecn

iche

e m

ater

iali

di

ffer

enti

anc

he c

on l’

inte

graz

ione

di p

med

ia e

cod

ici e

spre

ssiv

i.

Per

cett

ivo

visi

vo: p

adro

negg

ia g

li e

lem

enti

de

lla g

ram

mat

ica

del l

ingu

aggi

o vi

sual

e,

legg

e e

com

pren

de i

sign

ific

ati d

i im

mag

ini s

tati

che

e in

mov

imen

to e

di

film

ati a

udio

visi

vi. E

’ c

apac

e di

oss

erva

re

e di

rip

rodu

rre

un’

imm

agin

e vi

siva

. L

egge

re e

com

pren

dere

: des

criv

e e

com

men

ta o

pere

d’a

rte,

ben

i cul

tura

li,

imm

agin

i sta

tich

e e

in m

ovim

ento

, ut

iliz

zand

o il

ling

uagg

io v

erba

le s

peci

fico

. R

icon

osce

gli

ele

men

ti p

rinc

ipal

i del

pa

trim

onio

cul

tura

le ,

arti

stic

o e

ambi

enta

le d

el p

ropr

io te

rrit

orio

ed

è se

nsib

ile

ai p

robl

emi d

ella

sua

tute

la e

co

nser

vazi

one.

Leg

ge le

ope

re p

sign

ific

ativ

e pr

odot

te n

ell’

arte

an

tica

,

med

ieva

le, m

od

ern

a e

co

nte

mp

ora

nea

, sa

pend

ole

coll

ocar

e ne

i ris

pett

ivi c

onte

sti

stor

ici,

cultu

rali

e a

mbi

enta

li; r

icon

osce

il

valo

re c

ultu

rale

di i

mm

agin

i, di

ope

re e

di

ogge

tti a

rtig

iana

li p

rodo

tti i

n pa

esi d

iver

si

dal p

ropr

io. P

rodu

rre

e ri

elab

orar

e: r

eali

zza

un e

labo

rato

per

sona

le e

cre

ativ

o,

appl

ican

do le

reg

ole

del l

ingu

aggi

o vi

sivo

, ut

iliz

zand

o te

cnic

he e

mat

eria

li di

ffer

enti

an

che

con

l’in

tegr

azio

ne d

i più

med

ia e

co

dici

esp

ress

ivi.

Page 29: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

29

Infa

nzi

a

Imm

ag

ini,

su

on

i e

colo

ri

Cla

sse

I

pri

ma

ria

Mu

sica

Cla

sse

II

pri

ma

ria

Mu

sica

Cla

sse

III

Mu

sica

Cla

sse

IV

pri

ma

ria

Mu

sica

Cla

sse

V p

rim

ari

a

Mu

sica

Cla

sse

I

Sec

on

da

ria I

°

Mu

sica

Cla

sse

II

Sec

on

dari

a I

°

Mu

sica

Cla

sse

III

Sec

on

da

ria I

°

Mu

sica

Si i

nter

essa

all’

asco

lto

della

mus

ica

e al

la

frui

zion

e di

ope

re d

’art

e.

Uti

lizz

a il

cor

po e

la v

oce

per

imit

are

ripr

odur

re,

inve

ntar

e su

oni,

rum

ori,

mel

odie

e c

anti

. U

tili

zza

il c

orpo

per

co

mun

icar

e ed

esp

rim

ere

emoz

ioni

. Rip

rodu

ce

sem

plic

i seq

uenz

e so

noro

-m

usic

ali.

Uti

lizz

a st

rum

enti

mul

tim

edia

li

Asc

olta

div

ersi

eve

nti s

onor

i dis

crim

inan

done

i s

uoni

e il

rit

mo.

U

sa la

voc

e, s

trum

enti

e o

gget

ti s

onor

i per

pr

odur

re, r

ipro

durr

e e

crea

re e

vent

i son

ori.

Ese

gue

bran

i mus

ical

i in

grup

po o

in

divi

dual

men

te.

Asc

olta

div

erse

ti

polo

gie

mus

ical

i co

n co

nsap

evol

ezza

. D

escr

ive

sens

azio

ni

ed e

moz

ioni

su

scit

ate

da v

ari

bran

i mus

ical

i. E

segu

e br

ani v

ocal

i in

gru

ppo

o in

divi

dual

men

te.

Con

osce

alc

uni

aspe

tti d

ella

sto

ria

della

mus

ica.

D

escr

ive

sens

azio

ni

ed e

moz

ioni

su

scit

ati d

a br

ani

mus

ical

i. A

scol

ta b

rani

m

usic

ali d

i div

erse

ti

polo

gie

e ne

es

egue

in g

rupp

o o

Indi

vidu

alm

ente

.

Sa

legg

ere

sem

plic

i bra

ni d

i M

usic

a D

isti

ngue

suo

ni e

rum

ori

Rip

rodu

ce u

na m

elod

ia le

tta

dal

pent

agra

mm

a R

iesc

e a

suon

are

assi

eme

ad u

n gr

uppo

ab

itua

ndos

i alla

ges

tual

ità

del

Dir

etto

re

Oss

erva

l’ev

oluz

ione

del

la

mus

ica

in r

elaz

ione

alla

soc

ietà

de

l tem

po e

d ai

suo

i cos

tum

i R

icon

osce

alc

uni d

ei n

ostr

i st

rum

enti

tipi

ci

Ric

onos

ce g

li s

trum

enti

pr

inci

pali

Con

osce

le tr

adiz

ioni

pop

olar

i e

le lo

ro m

usic

he

Sa

asco

ltar

e la

mus

ica

Ric

onos

ce le

fam

igli

e de

gli

stru

men

ti

Ric

onos

ce u

n ge

nere

di m

usic

a in

re

lazi

one

al p

erio

do S

tori

co

stud

iato.

Acq

uisi

sce

auto

nom

ia n

el

legg

ere

la m

usic

a. S

a de

cifr

are

uno

spar

tito

mus

ical

e se

mpl

ice.

Rip

rodu

ce u

na

mel

odia

lett

a da

l pe

ntag

ram

ma.

Rie

sce

a su

onar

e as

siem

e ad

un

grup

po

abit

uand

osi a

lla g

estu

alit

à de

l D

iret

tore

. Oss

erva

l’ev

oluz

ione

de

lla m

usic

a in

rel

azio

ne a

lla

soci

età

del t

empo

ed

ai s

uoi

cost

umi.

Acq

uisi

sce

com

pete

nze

sui n

ostr

i st

rum

enti

tipi

ci. D

isti

ngue

gli

st

rum

enti

pri

ncip

ali.

Con

osce

le

trad

izio

ni p

opol

ari e

le lo

ro

mus

iche

. Sa

asco

ltar

e la

m

usic

a. R

icon

osce

le f

amig

lie

degl

i str

umen

ti (

Sac

hs).

R

icon

osce

un

gene

re d

i mus

ica

in r

elaz

ione

al p

erio

do S

tori

co

stud

iato

.

Leg

ge b

rani

di m

edia

dif

fico

ltà.

D

isti

ngue

suo

ni e

rum

ori.

Sa

com

porr

e un

pic

colo

bra

no.

Rip

rodu

ce u

na m

elod

ia le

tta

dal

pent

agra

mm

a. R

iesc

e a

suon

are

assi

eme

ad u

n gr

uppo

abi

tuan

dosi

al

la g

estu

alit

à de

l Dir

etto

re.

Oss

erva

l’ev

oluz

ione

del

la

mus

ica

in r

elaz

ione

alla

soc

ietà

de

l tem

po e

d ai

suo

i cos

tum

i. A

cqui

sisc

e co

mpe

tenz

e su

i nos

tri

stru

men

ti ti

pici

. Dis

ting

ue g

li

stru

men

ti p

rinc

ipal

i. C

onos

ce le

tr

adiz

ioni

pop

olar

i e le

loro

m

usic

he. S

a as

colt

are

la m

usic

a.

Ric

onos

ce le

fam

igli

e de

gli

stru

men

ti (

Sach

s).

Ric

onos

ce u

n ge

nere

di m

usic

a in

re

lazi

one

al p

erio

do S

tori

co

stud

iato

.

Infa

nzi

a

Il

co

rpo

in

mo

vim

ento

Cla

sse

I

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

II

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

III

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

IV

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

V

pri

ma

ria

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

I

seco

nd

ari

a I

°

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

II

sec

on

dari

a I

°

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

°

Ed

uca

zio

ne

fisi

ca

Pos

sied

e un

buo

n gr

ado

di

auto

nom

ia p

erso

nale

nel

la

gior

nata

sco

last

ica.

C

onos

ce il

pro

prio

cor

po e

lo

rap

pres

enta

gr

afic

amen

te. R

icon

osce

la

dest

ra e

la s

inis

tra

su d

i sé.

C

onos

ce le

dif

fere

nze

sess

uali

. Im

ita

posi

zion

i gl

obal

i del

cor

po, c

oord

ina

i mov

imen

ti d

egli

art

i e s

a st

are

in e

quil

ibri

o. S

a m

uove

rsi s

pont

anea

men

te

e in

mod

o gu

idat

o ne

llo

spaz

io c

irco

stan

te e

nel

gi

oco.

Sa

muo

vers

i da

solo

e

in g

rupp

o as

colt

ando

su

oni,

rum

ori,

mus

ica

e in

dica

zion

i. U

tili

zza

in

mod

o ad

egua

to v

ari

attr

ezzi

, ogg

etti

per

sona

li e

mat

eria

li d

iver

si.

Ric

onos

ce le

var

ie

situ

azio

ni d

i per

icol

o.

Con

osce

lo s

chem

a co

rpor

eo e

ne

iden

tifi

ca le

pa

rti.

S

i muo

ve n

ell’

ambi

ente

ci

rcos

tant

e in

mod

o ad

egua

to e

sic

uro.

S

peri

men

ta d

iver

se

anda

ture

.

Spe

rim

enta

e

util

izza

in

mod

o co

nsap

evol

e di

vers

e an

datu

re e

gli

sc

hem

i mot

ori

di b

ase.

P

arte

cipa

al

gioc

o di

sq

uadr

a in

m

odo

leal

e e

coop

erat

ivo.

Si m

uove

nei

div

ersi

am

bien

ti r

ispe

ttan

do

crit

eri d

i sic

urez

za.

Uti

lizz

a co

nsap

evol

men

te e

coo

rdin

a di

vers

i sch

emi m

otor

i.

Ass

ume

atte

ggia

men

ti r

espo

nsab

ili e

co

oper

ativ

i nel

gio

co d

i squ

adra

e n

elle

co

mpe

tizi

oni

Per

cepi

sce

e ri

cono

sce

il p

ropr

io

spaz

io c

orpo

reo

anch

e in

re

lazi

one

agli

alt

ri; p

ossi

ede

un

buon

equ

ilib

rio

in s

itua

zion

i st

atic

he e

din

amic

he; c

orre

a

ritm

o co

stan

te p

er a

lmen

o ot

to

min

uti (

resi

sten

za);

pos

sied

e to

nici

tà m

usco

lare

gen

eral

e (f

orza

); e

segu

e m

ovim

enti

vel

oci

ed e

ffic

aci (

toni

cità

); c

onos

ce i

fond

amen

tali

di a

lcun

e at

tivi

spor

tive

: atl

etic

a le

gger

a, c

alci

o,

palla

volo

; sa

rela

zion

arsi

e

colla

bora

re c

on g

li a

ltri

; gio

ca

risp

etta

ndo

i com

pagn

i e g

li

avve

rsar

i; r

ispe

tta

le r

egol

e de

lla

disc

ipli

na s

port

iva

a cu

i pa

rtec

ipa.

Ric

onos

ce e

d ut

iliz

za g

li

orie

ntam

enti

del

pro

prio

cor

po;

cam

min

a e

corr

e in

tutt

e le

di

rezi

oni;

lanc

ia e

d af

ferr

a pa

lloni

di v

arie

dim

ensi

oni;

di

mos

tra

capa

cità

di e

quil

ibri

o in

sit

uazi

oni s

tati

che

e di

nam

iche

; ese

gue

vari

tipi

di

eser

cizi

a r

itm

o gu

idat

o; c

orre

a

ritm

o co

stan

te p

er a

lmen

o se

i m

inut

i (re

sist

enza

); e

segu

e m

ovim

enti

vel

oci e

d ef

fica

ci

(vel

ocit

à); e

segu

e am

pi

mov

imen

ti c

on le

pri

ncip

ali

arti

cola

zion

i (m

obil

ità

arti

cola

re);

pre

sent

a un

a su

ffic

ient

e to

nici

tà m

usco

lare

ge

nera

le (

forz

a); c

onos

ce i

fond

amen

tali

di a

lcun

e at

tivi

spor

tive

: pal

lam

ano,

pal

lavo

lo,

calc

io; è

in g

rado

di

rela

zion

arsi

e c

olla

bora

re c

on

gli a

ltri

; gio

ca r

ispe

ttan

do i

com

pagn

i e g

li a

vver

sari

.

Con

osce

noz

ioni

di i

gien

e pe

rson

ale;

cor

re in

mod

o co

rret

to

con

vari

azio

ni d

i rit

mo;

ric

onos

ce

e ut

iliz

za il

rit

mo

nel g

esto

sp

orti

vo; c

orre

a r

itm

o co

stan

te

per

alm

eno

12 m

inut

i (re

sist

enza

);

util

izza

div

ersi

sis

tem

i per

m

igli

orar

e la

for

za; u

tili

zza

lo

stre

tchi

ng; c

onos

ce il

cor

rett

o ra

ppor

to tr

a es

erci

zio

fisi

co

alim

enta

zion

e e

bene

sser

e.

Page 30: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

30

Infa

nzi

a

Rel

igio

ne

Catt

oli

ca

Scu

ola

pri

mari

a

Cla

ssi

I-II

-III

-IV

-V

Rel

igio

ne

Catt

oli

ca

A

ttiv

ità a

lter

nati

ve

all

a

reli

gio

ne

c

att

oli

ca

Cla

sse

I s

eco

nd

ari

a I

°

Rel

igio

ne

Catt

oli

ca

Cla

sse

II s

eco

nd

ari

a

Rel

igio

ne

Catt

oli

ca

Cla

sse

III

secon

da

ria I

°

Rel

igio

ne

Catt

oli

ca

Att

ivit

à a

lter

nati

ve

all

a

ca

ttoli

ca

Sco

pre

e ri

cono

sce

nell

a B

ibbi

a,

ed in

pa

rtic

olar

e ne

i V

ange

li, l

a pe

rson

a e

l’in

segn

amen

to

di G

esù;

ap

pren

de c

he

Dio

è P

adre

di

ogni

per

sona

e

che

la C

hies

a è

la c

omun

ità

di u

omin

i e

donn

e un

iti

nel s

uo n

ome.

Impa

ra a

con

osce

re D

io e

l’uo

mo

con

i pri

ncip

ali r

ifer

imen

ti s

tori

ci

e do

ttri

nali

del

cri

stia

nesi

mo.

S

a co

nsul

tare

la B

ibbi

a e

le f

onti

pe

r of

frir

e un

a ba

se d

ocum

enta

le

alla

con

osce

nza.

C

onos

ce il

ling

uagg

io r

elig

ioso

ne

lle

sue

decl

inaz

ioni

ver

bali

e

non

verb

ali.

Impa

ra a

con

osce

re i

valo

ri e

tici

e

reli

gios

i per

illu

stra

re il

lega

me

che

unis

ce g

li e

lem

enti

rel

igio

si

con

la c

resc

ita

del s

enso

mor

ale

e lo

svi

lupp

o di

una

con

vive

nza

civi

le e

res

pons

abil

e.

(Com

pete

nza

chia

ve E

urop

ea

CO

NS

AP

EV

OL

EZ

ZA

ED

E

SP

RE

SS

ION

E C

UL

TU

RA

LE

IDE

NT

ITA

’ S

TO

RIC

A)

Con

osce

re e

col

loca

re n

ello

sp

azio

e

nel t

empo

fat

ti e

d ev

enti

del

la

stor

ia

dell

a pr

opri

a co

mun

ità,

del

P

aese

, del

le

civi

ltà

Indi

vidu

are

tras

form

azio

ni d

elle

ci

vilt

à ne

lla

stor

ia, n

el p

aesa

ggio

e

nell

e so

ciet

à U

tili

zzar

e co

nosc

enze

e a

bili

per

orie

ntar

si n

el p

rese

nte,

per

co

mpr

ende

re i

prob

lem

i fo

ndam

enta

li

del m

ondo

con

tem

pora

neo,

per

sv

ilup

pare

att

eggi

amen

ti c

riti

ci e

co

nsap

evol

i.

Con

osce

il q

uadr

o di

ri

feri

men

to s

tori

co-

legi

slat

ivo

ital

iano

in c

ui

si in

seri

sce

l’IR

C;

cono

sce

e pe

rcep

isce

la

vari

età

e co

mpl

essi

tà d

el

mon

do r

elig

ioso

; con

osce

le

tapp

e fo

ndam

enta

li

dell

a st

oria

del

la s

alve

zza

narr

ata

nell

a B

ibbi

a;

iden

tifi

ca i

trat

ti

fond

amen

tali

del

la f

igur

a di

Ges

ù ne

i van

geli

si

nott

ici;

con

osce

nel

la

Bib

bia

i rif

erim

enti

all

a st

oria

Ebr

ea; r

icon

osce

i pr

inci

pali

gen

eri l

ette

rari

ne

lla

Bib

bia;

cog

lie

nell

e op

ere

d’ar

te il

mes

sagg

io

Cri

stia

no in

ess

o es

pres

so; c

ompr

ende

l’

impo

rtan

za, d

el f

atto

re

ligi

oso;

cog

lie

i val

ori

fond

amen

tali

del

cr

isti

anes

imo,

met

tend

o in

rel

azio

ne a

lle

dom

ande

su

l sen

so d

ella

vit

a e

ai

valo

ri p

ropo

sti d

alle

alt

re

reli

gion

i; s

vilu

ppa

un

atte

ggia

men

to d

i co

nfro

nto,

di r

ispe

tto

e di

di

alog

o ve

rso

ogni

es

pres

sion

e re

ligi

osa;

ut

iliz

za i

ling

uagg

i sp

ecif

ici.

Con

osce

le o

rigi

ni

dell

a ch

iesa

gen

erat

e da

Van

gelo

di C

rist

o;

cono

sce

gli e

lem

enti

es

senz

iali

del

le

com

unit

à cr

isti

ane;

co

nosc

e al

cune

tapp

e im

port

anti

del

la s

tori

a de

lla

chie

sa; c

ogli

e ne

lle

oper

e d’

arte

il

mes

sagg

io c

rist

iano

in

esse

esp

ress

o;

indi

vidu

a il

mes

sagg

io

cent

rale

di a

lcun

i tes

ti

neo

test

amen

tari

ut

iliz

zand

o di

vers

i m

etod

i di l

ettu

ra e

in

form

azio

ni s

tori

co-

lett

erar

ie; c

ogli

e le

ce

ntra

lità

di c

rist

o ne

ll’e

sper

ienz

a de

lle

altr

e ch

iese

e c

omun

ità

cris

tian

e; c

ogli

e i

valo

ri f

onda

men

tali

del

cr

isti

anes

imo,

esp

ress

i ne

lle

real

tà lo

cali

di

dioc

esi e

par

rocc

hie;

sv

ilup

pa u

n at

tegg

iam

ento

di

conf

ront

o, d

i ris

pett

o e

di d

ialo

go v

erso

ogn

i co

nfes

sion

e cr

isti

ana;

sa

uti

lizz

are

i li

ngua

ggi s

peci

fici

; in

divi

dua

alcu

ni

elem

enti

e s

igni

fica

ti

del s

acro

nel

pas

sato

e

nell

’ogg

i.

È c

apac

e di

arg

omen

tare

in

torn

o al

pro

blem

a de

lla

libe

rtà

a pa

rtir

e da

l vis

suto

pr

eado

lesc

enzi

ale;

co

nosc

e la

dic

hiar

azio

ne

univ

ersa

le d

ei d

irit

ti

dell

’uom

o in

rif

erim

ento

al

tem

a de

lla

libe

rtà;

sa

indi

vidu

are

lo s

peci

fico

cr

isti

ano

risp

etto

all

a pr

opos

ta d

i alt

re v

isio

ni

reli

gios

e; é

cap

ace

di

legg

ere

alcu

ni te

sti b

ibli

ci

anal

izza

ndo

il g

ener

e le

tter

ario

e c

ogli

e la

st

rutt

ura

del t

esto

; con

osce

l’

impo

rtan

za e

le

cara

tter

isti

che

di a

lcun

i te

sti s

acri

di a

ltre

rel

igio

ni;

cono

sce

alcu

ni d

ei

docu

men

ti p

iù im

port

anti

de

l mag

iste

ro d

ella

Chi

esa

catt

olic

a, in

rif

erim

ento

ai

tem

i del

la s

alva

guar

dia

del

crea

to, d

ella

dig

nità

del

la

pers

ona

e al

dia

logo

in

terr

elig

ioso

; cog

lie

gli

elem

enti

ess

enzi

ale

degl

i in

segn

amen

ti c

rist

iani

su

ll’a

mic

izia

, su

ll’a

ffet

tivi

tà e

sul

la

sess

uali

tà; s

a le

gger

e il

pl

ural

ism

o cu

ltur

ale

e re

ligi

oso

nell

a pr

ospe

ttiv

a de

lla

“con

vivi

alit

à de

lle

diff

eren

ze s

peci

fici

del

le

reli

gion

i stu

diat

e.

(Com

pete

nza

chia

ve

Eur

opea

C

ON

SA

PE

VO

LE

ZZ

A E

D

ES

PR

ES

SIO

NE

C

UL

TU

RA

LE

IDE

NT

ITA

’ S

TO

RIC

A)

Con

osce

re e

col

loca

re

nell

o sp

azio

e

nel t

empo

fat

ti e

d ev

enti

de

lla

stor

ia

dell

a pr

opri

a co

mun

ità,

del

P

aese

, del

le

civi

ltà

Indi

vidu

are

tras

form

azio

ni

dell

e ci

vilt

à ne

lla

stor

ia,

nel p

aesa

ggio

e n

elle

so

ciet

à U

tili

zzar

e co

nosc

enze

e

abil

ità

per

orie

ntar

si n

el p

rese

nte,

per

co

mpr

ende

re i

prob

lem

i fo

ndam

enta

li

del m

ondo

co

ntem

pora

neo,

per

sv

ilup

pare

att

eggi

amen

ti

crit

ici e

co

nsap

evol

i.

Att

ivit

à a

lter

na

tiv

e a

lla R

elig

ion

e C

att

oli

ca: i

l Col

legi

o de

i Doc

enti

, ann

ualm

ente

, ind

ivid

ua i

cont

enut

i di t

ali a

ttiv

ità,

gen

eral

men

te im

post

ati s

ulle

tem

atic

he d

ell’

inte

rcul

tura

lità

e

il D

irig

ente

Sco

last

ico

ne d

efin

isce

l’or

gani

zzaz

ione

, sul

la b

ase

dell

e ri

sors

e um

ane

disp

onib

ili,

anch

e pr

oced

endo

a s

tipu

lare

spe

cifi

ci c

ontr

atti

a te

mpo

det

erm

inat

o.

Page 31: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

31

Infa

nzi

a

Il s

é e

l’a

ltro

Cla

sse

I p

rim

ari

a

Sto

ria

Cla

sse

II p

rim

ari

a

Sto

ria

Cla

sse

III

pri

ma

ria

Sto

ria

Cla

sse

IV p

rim

ari

a

Sto

ria

Cla

sse

V p

rim

ari

a

Sto

ria

Cla

ssi

I- I

I

seco

nd

ari

a I

°

Sto

ria

Cla

sse

III

seco

nd

ari

a I

° S

tori

a

Con

osce

la s

ua s

tori

a pe

rson

ale

e fa

mil

iare

e s

a ri

cost

ruir

la u

tili

zzan

do

imm

agin

i e p

arol

e.

Con

osce

e u

tili

zza

cate

gori

e te

mpo

rali

(p

rim

a do

po).

Ric

onos

ce

attr

aver

so s

empl

ici f

onti

di

info

rmaz

ione

, fat

ti,

stor

ie e

sit

uazi

oni e

sa

espo

rle

e ra

ppre

sent

arle

.

Si o

rien

ta n

el te

mpo

a

part

ire

dall’

espe

rien

za

pers

onal

e e

ric

onos

ce la

su

cces

sion

e de

gli e

vent

i;

rico

nosc

e il

rap

port

o di

co

ntem

pora

neit

à tr

a az

ioni

e s

itua

zion

i;

util

izza

str

umen

ti

conv

enzi

onal

i per

la

mis

uraz

ione

del

tem

po.

Ric

onos

ce r

elaz

ioni

di

succ

essi

one

e di

co

ntem

pora

neit

à; s

i or

ient

a ne

l tem

po e

ut

iliz

za s

trum

enti

per

ra

ppre

sent

arlo

; con

osce

el

emen

ti s

igni

fica

tivi

del

su

o pa

ssat

o e

del s

uo

ambi

ente

di v

ita.

Con

osce

ele

men

ti

sign

ific

ativ

i del

pas

sato

de

l suo

am

bien

te d

i vit

a e

rico

nosc

e le

trac

ce

stor

iche

pre

sent

i sul

te

rrit

orio

. C

onos

ce g

li a

spet

ti

fond

amen

tali

della

P

reis

tori

a, d

ella

P

roto

stor

ia, e

indi

vidu

a le

re

lazi

oni t

ra g

rupp

i um

ani e

con

test

i spa

zial

i. C

ompr

ende

sem

plic

i tes

ti

stor

ici e

sa

racc

onta

re i

fatt

i stu

diat

i.

Con

osce

gli

asp

etti

fo

ndam

enta

li de

lla s

tori

a an

tica

e d

elle

soc

ietà

st

udia

te e

d in

divi

dua

le

rela

zion

i tra

gru

ppi

uman

i e c

onte

sti s

pazi

ali;

O

rgan

izza

la c

onos

cenz

a te

mat

izza

ndo

e us

ando

se

mpl

ici c

ateg

orie

(c

ultu

ra, d

ifes

a,

reli

gion

e).

Com

pren

de i

test

i sto

rici

pr

opos

ti, u

sa c

arte

st

oric

o–ge

ogra

fich

e,

(anc

he c

on l’

ausi

lio

di

stru

men

ti in

form

atic

i) e

la

line

a de

l tem

po p

er

iden

tifi

care

e c

ollo

care

un

per

iodo

sto

rico

. S

a r

acco

ntar

e i f

atti

st

udia

ti.

Con

osce

gli

asp

etti

fo

ndam

enta

li de

lla s

tori

a de

lle

anti

che

Civ

iltà

e

indi

vidu

a re

lazi

oni t

ra

cont

esto

spa

zial

e e

azio

ne

degl

i uom

ini.

Com

pren

de i

test

i sto

rici

pr

opos

ti.

Sa

usar

e ca

rte

geo-

stor

iche

. O

rgan

izza

la c

onos

cenz

a,

tem

atiz

zand

o e

usan

do

sem

plic

i cat

egor

ie

(cul

tura

, dif

esa,

al

imen

tazi

one)

. P

rodu

ce s

empl

ici t

esti

st

oric

i e s

a ra

ccon

tare

i fa

tti s

tudi

ati.

Con

osce

nza

degl

i eve

nti

stor

ici:

indi

vidu

a id

ee

chia

ve in

un

test

o;

riel

abor

a e

orga

nizz

a co

nosc

enze

; con

osce

gli

ar

gom

enti

trat

tati

; pa

rtec

ipa

alla

lezi

one.

C

apac

ità

di s

tabi

lire

re

lazi

oni t

ra f

atti

sto

rici

: co

nosc

e ed

org

aniz

za la

cr

onol

ogia

sto

rica

; cog

lie

rela

zion

i all’

inte

rno

di

un’e

poca

trat

tata

; ipo

tizz

a le

gam

i tra

i fe

nom

eni;

co

nfro

nta

quad

ri s

tori

ci

di c

ivil

tà s

tudi

ate

anch

e in

rap

port

o al

pre

sent

e.

Com

pren

sion

e de

i fo

ndam

enti

e d

elle

is

titu

zion

i del

la v

ita

soci

ale,

civ

ile

e po

liti

ca:

cono

sce

le p

rinc

ipal

i no

rme

della

vit

a so

cial

e;

rapp

orta

i co

nten

uti

appr

esi a

lle e

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32

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Come valutare?

Ritenendo di dover operare per assicurare omogeneità, equità e trasparenza nella valutazione degli alunni, per quanto attiene alla Scuola Primaria si stabilisce che:

� si accompagnerà il lavoro quotidiano degli alunni, non solo con voti, ma con brevi commenti, consigli, parole di incoraggiamento;

� si valuteranno con voti da 5 a 10 le prove di verifica delle abilità cognitive, secondo la seguente scala: non sufficiente=5; sufficiente=6; più che sufficiente=7; buono=8; distinto= 9; ottimo=10;

� si effettuerà la valutazione quadrimestrale tenendo conto del livello di partenza (potenzialità), del livello raggiunto più frequentemente nelle verifiche delle abilità, dell’impegno e dei risultati (competenze), secondo la tabella allegata “A”;

� si valuterà il comportamento tenendo conto soprattutto della qualità della relazione dell’alunno con i compagni, con gli insegnanti e con il personale scolastico e della correttezza nella osservanza delle regole e nel rispetto dell’ambiente scolastico. La valutazione sarà espressa mediante “aggettivazione”: non sufficiente; sufficiente; più che

sufficiente; buono; distinto; ottimo.

SCUOLA PRIMARIA (TABELLA “A”)

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34

Criteri generali di ammissione alla classe successiva Scuola Primaria

“Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. (Art. 3 comma 1-bis, Legge 169/08) Il Collegio dei Docenti stabilisce che:

• eventuali votazioni inferiori al sei riferite a singole discipline, non costituiscono necessariamente impedimento di ammissione alla classe successiva, qualora i docenti di classe non ritengano opportuno trattenere l’alunno per specifiche e dichiarate motivazioni; le difficoltà riscontrate devono essere segnalate alla famiglia, unitamente alle indicazioni delle abilità da rinforzare e delle attività da far svolgere nel periodo di chiusura estiva per il recupero dei ritardi negli apprendimenti;

• le motivazioni che possono indurre al trattenimento sono le seguenti: - forte divario tra età anagrafica e sviluppo cognitivo e comportamentale dell’alunno; - forte divario tra il livello di competenza conseguito dall’alunno e quello della classe di

riferimento; - mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per la classe di appartenenza,

anche in seguito a specifico piano personalizzato: se il livello iniziale di competenza non consente al bambino di inserirsi nel percorso educativo - didattico predisposto dagli insegnanti per la classe di appartenenza, è necessario pianificare e attuare un intervento individualizzato documentato relativamente alle specifiche unità di apprendimento, con opportune osservazioni, verifiche e valutazione.

Per quanto attiene alla Scuola Secondaria di I° grado si stabilisce che si valuteranno il rendimento scolastico ed il comportamento di ciascun alunno sulla base dei seguenti criteri: risultati raggiunti nelle discipline con voti numerici espressi i decimi (tabella allegata “B”)

risultati conseguiti in tutte le attività svolte dagli alunni ed in particolare nelle attività di recupero delle conoscenze e/o abilità disciplinari;

documentato e intenzionale sviluppo di abilità e competenze sociali soprattutto per gli alunni stranieri e/o per coloro che partono da situazioni di svantaggio socio-culturale;

possibilità di recupero delle insufficienze di risultato e delle carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, basate su credibili prospettive di sviluppo futuro;

livello globale di maturazione; voto di comportamento espresso collegialmente in decimi.

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TABELLA “B”

SCUOLA SECONDARIA

Voto in decimi Giudizio sintetico Giudizio analitico

1 -3 Non vengono utilizzati

4 Gravemente insufficiente

Possiede conoscenze frammentarie e superficiali; commette errori nell'esecuzione di compiti semplici; ha difficoltà a condurre analisi corrette e non sa sintetizzare. Manca di autonomia nello studio. Possiede un lessico scorretto. L'impegno nel lavoro scolastico è scarso.

5 Insufficiente

Possiede conoscenze non approfondite, commette ancora errori nell'applicazione e nell'analisi; non ha autonomia nella rielaborazione e coglie parzialmente gli aspetti essenziali. Non sempre rispetta gli impegni scolastici.

6 Sufficiente Conoscenze adeguate ma non approfondite. Linguaggio abbastanza corretto. Connessioni logiche e competenze essenziali.

7 Buono Conoscenze adeguate e puntuali. Terminologia appropriata. Capacità di analisi e di collegamento soddisfacenti. Competenze abbastanza sicure.

8 Distinto Conoscenze soddisfacenti e approfondite. Esposizione chiara. Buona capacità di rielaborazione personale. Valide competenze disciplinari.

9 - 10 Ottimo Conoscenze ampie, complete e approfondite. Capacità di muoversi in ambiti disciplinari diversi. Sicura padronanza della terminologia. Competenze eccellenti.

Prima di ogni valutazione, si dovrà preliminarmente verificare il numero delle assenze, che

non dovrà superare il tetto massimo previsto dalla normativa (D. L.vo 19/02/2004, n.59 art. 10 comma 1 e art.11 comma 1), pari ad un quarto dell’orario; si potrà procedere a specifica deroga in presenza di alunni con gravi patologie certificate o condizioni familiari particolarmente gravi o svantaggiate documentabili.

Nel caso di ammissione alla classe successiva o all’esame, pur in presenza di carenze negli apprendimenti, con voto a maggioranza del Consiglio di Classe, si informerà la famiglia con specifica comunicazione. In tale comunicazione dovranno essere riferite le motivazioni che hanno portato all’ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame di licenza, pur in presenza di carenze negli apprendimenti. Conseguentemente, dovrà essere raccomandato alla famiglia particolare cura nel recupero delle carenze. Gli stessi contenuti di tale comunicazione dovranno essere riportati sinteticamente in apposita tabella inserita nel verbale dello scrutinio.

Nel caso di non ammissione alla classe successiva o all’esame, si informerà la famiglia con specifica comunicazione, fatta pervenire prima della pubblicazione dei tabelloni. In tale comunicazione dovrà essere riportata la notizia della non ammissione e le relative motivazioni. Ogni giudizio di non ammissione dovrà essere adeguatamente motivato e riportato nel verbale dello scrutinio.

In merito alla certificazione delle competenze è stato introdotto un modello sperimentale

per i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola del’infanzia, per le classi quinte della scuola primaria e per le classi terze della scuola secondaria.

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CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

Il voto di comportamento «concorre alla valutazione complessiva dello studente e, se inferiore a 6/10, determina la non ammissione al successivo anno o all’esame conclusivo

Il criterio di fondo adottato è quello di valutare il modo di essere studente, di come interpreta la vita scolastica, di come, seppur a livelli diversi, partecipa per cui , con il voto di comportamento si tiene conto di due macroindicatori fondamentali quali la “partecipazione all’attività didattica” (impegno, interesse, frequenza e rispetto delle consegne) e l’ “acquisizione di una coscienza civile” (comportamento nei confronti degli altri, utilizzazione delle strutture della scuola, rispetto del regolamento).

L’assegnazione definitiva avviene in seno al Consiglio di Classe che, dopo aver definito e deliberato i voti di profitto delle discipline del curricolo, vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all’attribuzione del voto considerando il quadro che più risponde al comportamento dell’allievo.

Il Consiglio di classe collegialmente assegnerà una votazione compresa fra 5 e 10 decimi secondo la corrispondenza fra voto e indicatori del comportamento (partecipazione al dialogo educativo; partecipazione al dialogo didattico; rispetto delle regole d’istituto; impegno scolastico):

La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale deve essere verbalizzata e motivata con riferimento alla casistica prevista dall’art.7 del DPR. n.122 del 2.6.2009. Secondo la norma citata il voto inferiore a sei può essere attribuito dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente inflitta una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità dei seguenti comportamenti: a. reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o procurato pericolo per l’incolumità delle persone, con conseguente allontanamento dell’allievo dalla comunità scolastica b. non assolvimento degli impegni di studio, frequenza non regolare dei corsi,inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’istituto (violazione doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 art. 3 DPR n.235 del 21.11.2007).

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TABELLA DEI CRITERI

VOTO

DECIMAL

E

INDICATORI DESCRITTORI

VOTO

9/10

Comportamento MOLTO CORRETTO E RISPETOSO DELLE REGOLE L’alunno/a è sempre molto corretto nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Non si rende responsabile di assenze, di ritardi ingiustificati e non partecipa ad astensioni dalle lezioni di massa. Manifesta una partecipazione costante ed attiva al dialogo educativo

Atteggiamento IRREPRENSIBILE Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola

Note disciplinari NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, Assenze e

Ritardi REGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari

Rispetto delle Consegne PUNTUALE E COSTANTE Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante ed è sempre munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc)

VOTO

8

Comportamento

SOLITAMENTE CORRETTO E RISPETTOSO

DELLE REGOLE Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è solitamente corretto. Talvolta, si rende responsabile di qualche assenza e/o ritardo non giustificato ma non partecipa ad assenze di massa Manifesta una partecipazione generalmente attiva al dialogo educativo

Atteggiamento

ADEGUATO Non sempre irreprensibile

Note disciplinari

SPORADICHE ammonizioni verbali e/o scritte non superiori a due nell’arco del quadrimestre

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola RARAMENTE INAPPROPRIATO Non sempre utilizza in maniera diligente il materiale

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38

e le strutture della scuola

Frequenza, Assenze e/o

ritardi RARAMENTE IRREGOLARE Frequenta con assiduità le lezioni ma non sempre rispetta gli orari

Rispetto delle consegne NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTE Talvolta non rispetta le consegne e non sempre è munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc)

VOTO

7

Comportamento.

POCO CORRETTO E NON SEMPRE

RISPETTOSO DELLE REGOLE, L’alunno/a ha spesso comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei compagni, e del personale della scuola. Si rende responsabile di assenze e ritardi ingiustificati e partecipa ad assenze di massa. Poca la partecipazione al dialogo educativo.

Atteggiamento

REPRENSIBILE L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiamento più consono

Note disciplinari

FREQUENTI Ammonizioni verbali e scritte superiori a due nell’arco di ciascun quadrimestre

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola INADEGUATO Utilizza in maniera poco diligente il materiale e le strutture della scuola.

Frequenza, Assenze e

Ritardi IRREGOLARE La frequenza è connotata da assenze e ricorrenti ritardi

Rispetto delle Consegne CARENTE Non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante, a volte è sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).

VOTO

6

Comportamento

NON SEMPRE CORRETTO E RISPETTOSO

DELLE REGOLE,CORRETTO Il comportamento dell’alunno nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale della scuola è spesso connotato da azioni sconvenienti. Si rende spesso responsabile di assenze e/o ritardi non giustificati e partecipa ad assenze di massa. Manifesta scarsa partecipazione al dialogo educativo

Atteggiamento

BIASIMEVOLE L’alunno viene ripetutamente ripreso per

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39

l’arroganza con cui si atteggia nei confronti dei docenti e dei compagni e del personale ATA.

Note disciplinari

RIPETUTE E NON GRAVI ammonizioni verbali e/o scritte e/o allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni non gravi.

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola

Frequenza, Assenze e/o

ritardi DISCONTINUA Frequenta in maniera discontinua le lezioni e non sempre rispetta gli orari.

Rispetto delle consegne

MOLTO CARENTE Rispetta le consegne solo saltuariamente. Poco assiduo nell’esecuzione dei compiti assegnati. Ripetutamente sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).

Il 6 è attribuito allo studente che si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione, ma ha mostrato di essersi ravveduto con concrete azioni riparatorie, recedendo dai suoi comportamenti scorretti e modificando positivamente l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo didattico ed educativo. Egli ha così dimostrato di aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122.

VOTO

5

Comportamento

GRAVEMENTE SCORRETTO E SCARSAMENTE

RISPETTOSO DELLE REGOLE Il comportamento dell’alunno è improntato sul mancato rispetto dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. Si rende responsabile di continue assenze e/o ritardi non giustificati e promuove o partecipa alle astensioni dalle lezioni di massa. L’Impegno, l’interesse e la partecipazione dello studente alle attività didattiche sono stati nulli o quasi nulli in tutte le discipline

Atteggiamento RIPROVEVOLE L’alunno viene sistematicamente ripreso per la spavalderia con cui si atteggia nei confronti dei docenti e dei compagni e del personale ATA

Note disciplinari RIPETUTE E GRAVI Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione dalle lezioni per un periodo inferiore a 15 giorni/superiore a 15 giorni. A seguito dell’irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi

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comportamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122. .

Uso del Materiale e delle

strutture della scuola IRRESPONSABILE Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il materiale e le strutture della scuola, Con comportamenti dolosi, colposi ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chi frequenta l’ambiente scolastico. Lo studente si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o materiali di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.

Frequenza, Assenze e/o

ritardi

DISCONTINUA E IRREGOLARE Frequenta in maniera discontinua le lezioni e molto spesso si rende responsabile del mancato rispetto degli orari la frequenza alle lezione nel primo periodo è inferiore ai ¾ delle giornate di lezione ;nell’arco dell’intero anno scolastico supera i 50 giorni in assenza di una documentata causa di forza maggiore.

Rispetto delle consegne INESISTENTE Non rispetta le consegne. Solitamente sprovvisto del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).

ESAME DI STATO L’esame di licenza media è un esame di Stato e costituisce l’accertamento che conclude il 1°

ciclo di Istruzione; consiste nello svolgimento di prove scritte di italiano, matematica, inglese, eventualmente seconda lingua straniera, prova nazionale INVALSI e un colloquio pluridisciplinare. Le prove scritte saranno sorteggiate direttamente dagli alunni la mattina stessa della prova tra tre terne diverse ma equivalenti fra loro. Nello scrutinio di fine anno i docenti esprimeranno un giudizio di idoneità o non idoneità per

l’ammissione all’esame sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al termine

del triennio. Il giudizio finale terrà conto dei giudizi e dei voti espressi nelle singole discipline, nelle attività opzionali/facoltative, sul comportamento e sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità ed alle attitudini dimostrate. Il Consiglio di Classe potrà riservarsi

sino ad un massimo di 2 punti aggiuntivi, per integrare la media finale, qualora non esprima

sufficientemente l’intero percorso formativo dell’alunno.

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ELENCO DELLE PROVE ITALIANO (4 ore): è consentito l’uso del vocabolario e dizionario sinonimi/contrari. Le tracce per la prova scritta, in numero di tre, fra le quali il candidato opererà la scelta, sono formulate in modo da rispondere quanto più possibile agli interessi degli alunni, tenendo conto delle seguenti indicazioni di massima: esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia, sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto ecc.; trattazione di un argomento d’ interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni personali; relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina. Tale prova dovrà accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità di espressione personale ed il corretto uso della lingua.

MATEMATICA (3 ore): è consentito l’uso delle tavole numeriche e degli strumenti specifici. La prova deve tendere a verificare le capacità e abilità essenziali indicate dalle indicazioni ministeriali, con riferimento ad un certo numero di argomenti, scelti tra quelli maggiormente approfonditi nel triennio. A tal fine si darà una prova che dovrà riferirsi a più aree tematiche ed a diversi tipi di conoscenze. La prova sarà articolata su quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra. I quesiti possono toccare sia aspetti numerici, sia aspetti geometrici; uno dei quesiti riguarderà gli aspetti matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte nel campo delle scienze sperimentali, dell’ed. tecnica o di altri ambiti di esperienza.

LINGUA INGLESE (3 ore): è consentito l’uso del vocabolario bilingue. La prova deve avere carattere nettamente produttivo, essa si articola su due tracce, sulle quali gli allievi eserciteranno la loro scelta, che possono essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle seguenti indicazioni di massima: riassunto di un brano; composizione di lettere personali; composizione di un dialogo; completamento di un dialogo; risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura. L’alunno dovrà esprimersi in lingua straniera ed i criteri di valutazione terranno conto delle capacità di comprensione e di produzione.

2^LINGUA STRANIERA (3 ore): è consentito l’uso del vocabolario bilingue. Anche questa prova dovrà avere carattere produttivo, essa si articolerà su due tracce, sulle quali gli allievi eserciteranno la loro scelta, che possono essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle seguenti indicazioni di massima: composizione di lettere personali; composizione di un dialogo; completamento di un dialogo; risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura.

PROVA NAZIONALE INValSI (data stabilita ministerialmente, 2 ore): la prova sarà divisa in due sezioni. 1. La prima, che riguarda l’italiano, dovrà accertare la comprensione della lettura, ovvero un testo narrativo seguito da quesiti, e le conoscenze grammaticali, per le quali sarà predisposto un questionario specifico. I quesiti potranno essere sia a scelta multipla che a risposta aperta. 2. Nella seconda parte della prova, che riguarda la matematica, si propongono quesiti a scelta multipla e a risposta aperta sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.

A differenza delle prime quattro verifiche (che vengono stabilite dalle singole commissioni d’esame) la prova nazionale sarà comune a tutte le scuole. Alla commissione resterà, però, il compito di valutare i risultati ottenuti dagli studenti.

Il tempo di somministrazione, per ogni fascicolo, è 60 minuti escluso il tempo di consegna e di lettura delle istruzioni, le stesse in entrambi i fascicoli. La procedura di svolgimento della prova è la seguente: • consegna fascicolo 1; • lettura istruzioni; • inizio e fine lavoro (60 minuti); • ritiro fascicolo 1; • pausa (15 minuti); • consegna fascicolo 2; • inizio e fine lavoro (60 minuti); • ritiro fascicolo 2; • fine prova.

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SOMMINISTRAZIONE PER PARTICOLARI TIPOLOGIE DI ALUNNI

• La prova è obbligatoria per tutti gli alunni ammessi all'esame, anche per quelli con cittadinanza non italiana.

• Per le minoranze linguistiche tedesche e slovene i testi delle prove verranno predisposti in lingua madre dall'INVALSI.

• Per alunni con disabilità intellettiva la costruzione della prova è affidata alle sottocommissioni.

• Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia sosterranno la prova con l'ausilio degli strumenti compensativi impiegati durante l'anno scolastico (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale...), oltre all'assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova stabilito dalla commissione (di norma 20 minuti).

IL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline e dovrà svolgersi con la maggiore possibile coerenza nella trattazione dei vari argomenti. Durante la prova orale sarà dato maggiore spazio alle discipline per le quali non sono previste prove scritte. VALUTAZIONE FINALE DEI RISULTATI DEGLI ESAMI La commissione esaminatrice (costituita dai componenti del Consiglio di classe e dal Presidente), formula:

� il voto finale, che è costituito dalla media del giudizio di idoneità e dei voti in decimi

ottenuti nelle singole prove d’Esame (le quali possono prevedere anche i valori dello

0,5); tale media finale, come previsto dalla normativa vigente, dovrà poi essere arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5;

� un giudizio motivato complessivo sul livello globale di maturazione raggiunto da ogni candidato;

� un consiglio orientativo sulle scelte scolastiche e successive dei singoli candidati.

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ET

EN

ZE

: dal

la p

roge

ttaz

ione

, all

a re

aliz

zazi

one,

all

a va

luta

zion

e e

alla

cer

tifi

cazi

one

dell

e co

mpe

tenz

e

DID

AT

TIC

A L

AB

OR

AT

OR

IAL

E: s

trat

egie

di a

ppre

ndim

ento

coo

pera

tivo

.

Are

a 2

. In

siem

e, p

ass

o d

op

o p

ass

o e

Are

a 3

. In

siem

e è

meg

lio

CO

NT

INU

ITA

’ V

ER

TIC

AL

E e

OR

IZZ

ON

TA

LE

Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: Cuc

cu R

osse

lla

Sc.

Pri

mar

ia A

bbia

dori

: Mul

as G

iuse

ppa

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46

Sc.

Infa

nzia

P.C

ervo

: O

recc

hion

i Mon

ica

Sc.

Sec

onda

ria

Abb

iado

ri: O

rien

tam

ento

: doc

enti

di I

tali

ano

con

inte

rven

to e

sper

to e

ster

no p

er le

cla

ssi t

erze

, pro

gett

o “U

no, d

ue, t

re: m

e. L

abor

ator

io p

er c

onos

cers

i e o

rien

tars

i”.

Scu

ola

VIV

A (

ex I

o e

gli A

ltri

)

CO

LL

AB

OR

AZ

ION

E C

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SU

LT

OR

IO A

RZ

AC

HE

NA

D

ocen

ti c

lass

i qui

nte

scuo

la P

rim

aria

e d

ocen

ti c

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i pri

me

Scu

ola

Sec

onda

ria.

Coo

rdin

ator

e P

rim

aria

Arz

ache

na: C

uccu

Ros

sell

a

Coo

rdin

ator

e P

rim

aria

Abb

iado

ri: M

ulas

Giu

sepp

a

Coo

rdin

ator

e S

econ

dari

a A

bbia

dori

: Dem

uro

Gio

rgio

/Rui

u B

arba

ra

Esp

erti

est

erni

Con

sult

orio

: ass

iste

nte

soci

ale,

sig

. Ago

stin

o A

zara

I G

EN

ITO

RI

CO

LL

AB

OR

AN

O

Col

labo

razi

oni c

on c

onve

nzio

ne g

ratu

ita

con

i gen

itor

i dis

poni

bili

con

com

pete

nze

docu

men

tate

, su

rich

iest

a de

i doc

enti

di c

lass

e/se

zion

e

Are

a 4.

Ins

iem

e pe

r im

para

re

IN

Val

SI

CO

OR

DIN

AM

EN

TO

PIA

NO

DI

MIG

LIO

RA

ME

NT

O (

PO

F e

RA

V)

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47

CO

OR

DIN

AM

EN

TO

AT

TIV

ITÀ

VA

LU

TA

ZIO

NE

NA

ZIO

NA

LE

DE

GL

I A

PP

RE

ND

IME

NT

I

Fun

zion

e st

rum

enta

le P

OF

/RA

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DM

: Dep

peru

Ann

a M

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Com

mis

sion

e P

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: Dep

peru

, Ore

cchi

oni

NA

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alu,

Err

iu, F

ois

Cos

titu

zion

e re

te “

Scu

ole

dell

a G

allu

ra”

per

cost

ruzi

one

PT

OF

(P

iano

tri

enna

le d

ell’

offe

rta

form

ativ

a) 2

016-

2019

: IC

n.1

Arz

ache

na, P

alau

e

La

Mad

dale

na, I

IS P

alau

/Arz

ache

na e

La

Mad

dale

na.

4. In

siem

e pe

r im

para

re

Via

ggia

mo

per

cono

scer

e… C

onos

co il

mio

Pae

se

Con

osce

nza

dire

tta

e in

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tta

del t

erri

tori

o co

mun

ale,

reg

iona

le, n

azio

nale

, eur

opeo

. Edu

cazi

one

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enta

le. C

urri

colo

loca

le

Ref

eren

ti

Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: Foi

s M

argh

erit

a

Sc.

Pri

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bbia

dori

: Boi

Ant

onel

la

Sc.

Inf

anzi

a P

.Cer

vo: S

cato

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Ste

fani

a

Sc.

Sec

onda

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Cab

ras

DS

GA

di I

stit

uto

per

viag

gi d

i ist

ruzi

one

Esc

ursi

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er tu

tte

le c

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i/se

zion

i i c

ui d

ocen

ti s

iano

dis

poni

bili

;

viag

gi d

i ist

ruzi

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per

le c

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i in

usci

ta (

quin

te p

rim

aria

e te

rze

seco

ndar

ia),

i cu

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sia

no d

ispo

nibi

li.

PR

OG

ET

TO

“ I

CH

NO

S”

Lin

gua

e C

ultu

ra S

arda

: stu

dio

dell

e li

ngue

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elle

trad

izio

ni c

ultu

rali

app

arte

nent

i ad

una

min

oran

za li

ngui

stic

a

Page 48: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

48

Per

tutt

e le

cla

ssi/

sezi

oni i

nter

essa

te

Eve

ntua

li e

sper

ti e

ster

ni in

ling

ua s

arda

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ssoc

iazi

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erri

tori

ali v

arie

Pro

gett

o “N

oi e

le f

este

/ Edu

cazi

one

alla

pac

e e

all’

inte

rcul

tura

” C

oord

inam

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: doc

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di R

elig

ione

Cat

toli

ca e

di A

ttiv

ità

alte

rnat

ive

alla

R.C

. del

l’Is

titu

to

Att

ivit

à di

datt

iche

int

erdi

scip

lina

ri c

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ram

mat

izza

zion

e fi

nale

in

occa

sion

e de

lle

fest

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tali

zie

e pa

squa

li,

da t

ener

si p

ress

o le

Par

rocc

hie

del

terr

itor

io,

per

gli

alun

ni a

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izza

ti d

alle

fam

igli

e o

pres

so a

ltri

con

test

i (A

udit

oriu

m A

rzac

hena

, C

onfe

renc

e P

orto

Cer

vo,

Bib

liot

eca

com

unal

e o

altr

i spa

zi e

ster

ni d

a in

divi

duar

e) p

er g

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lunn

i le

cui f

amig

lie

scel

gano

que

sta

opzi

one.

Scu

ola

SIC

UR

A: a

ttiv

ità

di p

reve

nzio

ne e

cul

tura

del

la s

icur

ezza

Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: Mal

u A

dria

na

Sc.

del

l’In

fanz

ia: M

alla

u D

anil

a

Sc.

Pri

mar

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dori

: Ded

ola

M. A

nton

iett

a

Sc.

Sec

onda

ria

Abb

iado

ri: C

ossu

Gig

liol

a

DS

GA

di I

stit

uto,

RL

S d

i Is

titu

to, R

SP

P, m

edic

o co

mpe

tent

e ed

eve

ntua

li a

ltre

fig

ure

spec

ific

he d

i sup

port

o

Att

ivit

à di

pre

venz

ione

e f

orm

azio

ne c

on g

li a

lunn

i; a

ttiv

ità

obbl

igat

orie

pre

vist

e da

l D.L

gs. 8

1; f

orm

azio

ne s

ulla

sic

urez

za d

i tut

to il

per

sona

le

scol

asti

co.

LIB

RO

land

ia

AT

TIV

ITA

’ D

I E

DU

CA

ZIO

NE

AL

PIA

CE

RE

DE

LL

A L

ET

TU

RA

Res

pons

abil

i Bib

liot

eca

Sco

last

ica

(pri

mar

ia-s

econ

dari

a 1°

) / F

ES

TA

DE

L L

IBR

O)

Are

a 4.

Ins

iem

e pe

r im

para

re

Page 49: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

49

Var

giu

(C

oord

inat

ore)

Var

giu

(Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

)

Pir

ina

Sab

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(S

c. P

rim

aria

Abb

iado

ri)

Mat

tia

Spe

ranz

a

(Sc.

Inf

anzi

a P

orto

Cer

vo)

2° d

ocen

te d

i let

tere

(Sc.

Sec

onda

ria

Abb

iado

ri)

Co

no

sco

il

mio

co

rpo

co

n l

o s

po

rt e

il

mo

vim

en

to

PO

TE

NZ

IAM

EN

TO

AT

TIV

ITà

MO

TO

RIE

E S

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IVA

Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: Cas

u G

iaci

nta

Sc.

Pri

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dori

: Nol

i Sam

anta

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Sec

onda

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doc

ente

ed.

Fis

ica

Esp

erti

ass

ocia

zion

i spo

rtiv

e te

rrit

oria

li

Per

tut

ti i

gra

di s

cola

stic

i, ri

chie

sto

*fin

anzi

amen

to m

inis

teri

ale

per

real

izza

zion

e at

tivi

tà d

i bi

oene

rget

ica/

biod

anza

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ttiv

ità

mot

orie

/spo

rtiv

e (P

roge

tto

Ric

rea-

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ION

E).

Sta

r b

ene

AT

TIV

ITÀ

DI

ED

UC

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E A

LL

A S

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UT

E

Fru

tta

nell

e sc

uole

(pr

imar

ie)

PR

OG

ET

TO

NA

ZIO

NA

LE

Mer

enda

sal

utar

e (s

econ

dari

a) A

rea

4. I

nsie

me

per

impa

rare

Coo

rdin

ator

e: G

attu

Seb

asti

ana

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50

Sc.

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: G

attu

Seb

asti

ana

Sc.

Pri

mar

ia A

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dori

: Mul

as G

iuse

ppa

Med

ico

Nut

rizi

onis

ta A

SL

Olb

ia, s

u ri

chie

sta

La

mer

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sal

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e,cl

assi

scu

ola

seco

ndar

ia, d

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ti d

i sci

enze

di I

stit

uto.

Il m

ondo

dei

pic

coli

A

RR

ICC

HIM

EN

TO

OF

FE

RT

A F

OR

MA

TIV

A S

CU

OL

A I

NF

AN

ZIA

A

rea

4. I

nsie

me

per

impa

rare

Sc.

Infa

nzia

P.C

ervo

: Cam

pus

Vin

cenz

a

Lab

orat

ori s

peci

fici

(po

tenz

iam

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cam

pi d

i esp

erie

nza

e av

vici

nam

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ad

altr

i reg

istr

i lin

guis

tici

) a

cura

dei

doc

enti

inte

rni

Esp

erto

ingl

ese

da in

divi

duar

e

Are

a 5

. In

siem

e… i

n r

ete.

CL

ICC

AN

DO

s'im

para

A

TT

IVIT

à D

I P

OT

EN

ZIA

ME

NT

O E

US

O C

ON

SA

PE

VO

LE

NU

OV

E T

EC

NO

LO

GIE

Ded

ola

M. A

nton

iett

a

(Ref

eren

te d

i Ist

itut

o S

ITO

sco

last

ico)

Res

pons

abil

i L

abor

ator

io I

nfor

mat

ica/

Sit

o

Scu

ola

Infa

nzia

: Cam

pus

Vin

cenz

a

Page 51: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

51

Scu

ola

Pri

mar

ia A

rzac

hena

: Sci

orti

no A

nton

io

Scu

ola

Pri

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ia A

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dori

: Ded

ola

M. A

nton

iett

a

Scu

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Sec

onda

ria:

doc

ente

di t

ecno

logi

a

Tec

nici

info

rmat

ici e

ster

ni;

Con

sule

nza

sito

web

esp

erto

est

erno

.

Ani

mat

ore

digi

tale

: Sif

fu G

iuse

ppin

a

Gru

ppo

inno

vazi

one

digi

tale

: Ded

ola/

Cas

u/S

cior

tino

Per

tut

ti i

gra

di s

cola

stic

i, ri

chie

sto

*fin

anzi

amen

to m

inis

teri

ale

per

la r

eali

zzaz

ione

di

ambi

enti

dig

ital

i, co

n il

coo

rdin

amen

to d

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ocen

ti c

on

la q

uali

fica

di M

AS

TE

R T

EA

CH

ER

(D

edol

a M

aria

Ant

onie

tta,

Sif

fu G

iuse

ppin

a, C

ampu

s M

yria

m)

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52

Tab

ell

a s

vil

up

pi

pro

gett

uali (

per

i fi

nan

zia

men

ti a

nn

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i ri

man

da a

ll’A

ll.C

)

Are

a1.

Insi

eme…

si p

FI

NA

LITÁ

D

ESTI

NA

TAR

I ES

PER

TI

(in

tern

i/es

tern

i)

A.I

nte

rven

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i p

reve

nzi

on

e e

sup

po

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B

.Po

ten

ziam

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e

recu

per

o

com

pet

enze

di

bas

e C

.Arr

icch

imen

to

off

erta

fo

rmat

iva

mir

ata

all’

incl

usi

on

e

Att

ivit

à m

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ll’i

ncl

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e d

i tu

tti

gli

alu

nn

i

con

pa

rtic

ola

re a

tte

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on

i a

i b

iso

gn

i e

du

cati

vi

spe

cia

li d

i ci

asc

un

o.

-Alu

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ive

rsa

me

nte

ab

ili

de

ll’I

stit

uto

e

alu

nn

i co

n

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ific

azi

on

e s

pe

cia

list

ica

.

-D

oce

nti

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sost

eg

no

e d

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cla

sse

.

-Co

lla

bo

rato

ri s

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stic

i.

Alu

nn

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i, d

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a s

cuo

la p

rim

ari

a e

se

con

da

ria

,

sia

co

n d

iffi

colt

à

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ap

pre

nd

ime

nto

, si

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po

ten

zia

lità

ele

vate

, a

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ne

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inn

esc

are

str

ate

gie

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tuto

rin

g.

Esp

ert

i in

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i:

pri

ori

tari

am

en

te d

oce

nti

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sost

eg

no

de

ll’I

stit

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e

do

cen

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i cl

ass

e.

Esp

ert

i e

ste

rni:

Se

rviz

io s

oci

o a

ssis

ten

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le C

om

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e d

i A

rza

che

na

Co

nsu

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rio

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Arz

ach

en

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Ce

ntr

o F

.K.T

Arz

ach

en

a e

Olb

ia;

Se

rviz

io E

du

cati

vo T

err

ito

ria

le

AS

L n

° 2

Olb

ia;

spe

cia

list

i e

d e

spe

rti

di

alt

ri e

nti

ev

en

tua

li d

oce

nti

est

ern

i a

co

ntr

att

o

2.

Dis

turb

i sp

ecif

ici

app

ren

di

men

to

scre

enin

g L.

17

0

Pre

ve

nir

e,

att

rav

ers

o s

iste

mi

di

valu

tazi

on

e

cog

nit

iva

, si

tua

zio

ni

a r

isch

io.

Co

stru

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pe

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rsi

ria

bil

ita

tivi

, p

er

la r

idu

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ne

de

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dif

fico

ltà

.

Svi

lup

pa

re l

a f

orm

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on

e s

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cifi

ca d

i tu

tti

gli

op

era

tori

sco

last

ici.

Pe

r il

po

ten

ziam

en

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alu

nn

i co

n c

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on

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i co

n p

resu

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Dis

turb

i S

pe

cifi

ci d

i

Ap

pre

nd

ime

nto

;

alu

nn

i in

via

di

cert

ific

azi

on

e.

Pe

r lo

scr

ee

nin

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i cl

ass

i in

izia

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scu

ola

in

fan

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Esp

ert

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inse

gn

an

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sp

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ali

zza

zio

ne

o a

ltri

do

cen

ti

dis

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nib

ili.

Esp

ert

i e

ste

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da

in

div

idu

are

Fo

rma

zio

ne

:

esp

ert

i d

a i

nd

ivid

ua

re

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53

Lab

ora

tori

di

acco

glie

nza

e

con

tin

uit

à In

siem

e… p

asso

d

op

o p

asso

FIN

ALI

DES

TIN

ATA

RI

ESP

ERTI

5. D

i scu

ola

… in

sc

uo

la

Fa

vori

re u

n s

ere

no

in

seri

me

nto

ne

lle

cla

ssi

de

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nu

ovo

ord

ine

di

scu

ola

.

Alu

nn

i d

ell

e c

lass

i in

in

gre

sso

e i

n u

scit

a

Inse

gn

an

ti s

cuo

la d

ell

’in

fan

zia

, p

rim

ari

a e

se

con

da

ria

di

Azi

on

e 1

C

hi b

en

com

inci

a…è

a m

età

del

l’o

per

a

Av

vici

na

re g

rad

ua

lme

nte

gli

alu

nn

i a

l g

rad

o

sco

last

ico

su

cce

ssiv

o,

con

pa

rtic

ola

re r

igu

ard

o

ag

li a

lun

ni

cosi

dd

ett

i “a

nti

cip

ata

ri”.

Cre

are

co

nte

sti

acc

og

lie

nti

e m

oti

van

ti.

Alu

nn

i a

nti

cip

ata

ri e

di

an

ni

tre

Scu

ola

de

ll’I

nfa

nzi

a e

alu

nn

i cl

ass

i p

rim

e S

cuo

la P

rim

ari

a d

ell

’Ist

itu

to

Alu

nn

i cl

ass

e p

rim

a s

eco

nd

ari

a e

alt

ri a

lun

ni

de

lla

scu

ola

.

Tu

tti

i d

oce

nti

de

lla

scu

ola

de

ll’i

nfa

nzi

a (

sta

tale

e

pri

vata

) co

n a

lun

ni

di

an

ni

tre

e t

utt

i i

do

cen

ti d

ell

e

cla

ssi

pri

me

de

lle

scu

ole

pri

ma

rie

de

ll’I

stit

uto

Tu

tti

i d

oce

nti

de

lla

Scu

ola

Se

con

da

ria

e i

do

cen

ti d

ell

e

ex

cla

ssi

qu

inte

pri

ma

ria

.

Azi

on

e 3

Il p

rofe

sso

re in

cl

asse

P

rove

di i

talia

no

e

mat

emat

ica

Att

ivit

à p

on

te e

d e

lab

ora

zio

ne

di

pro

ve d

i

ing

ress

o/u

scit

a c

om

un

i p

rim

ari

a e

se

con

da

ria

di

gra

do

(I.

C.n

. 1

– I

.C.

n.

2)

Att

ivit

à s

pe

cifi

che

tra

i d

ue

gra

di

sco

last

ici

(ad

es.

la

bo

rato

rio

lin

gu

isti

co i

ng

lese

, a

ttiv

ità

in

bib

lio

teca

, g

iorn

ali

no

sco

last

ico

, si

to,

etc

.)

Alu

nn

i cl

ass

i 5

de

lla

Scu

ola

Pri

ma

ria

di

Arz

ach

en

a e

Ab

bia

do

ri

Inse

gn

an

ti d

ell

a c

lass

e q

uin

ta d

ell

a s

cuo

la P

rim

ari

a d

i

Ab

bia

do

ri e

Arz

ach

en

a e

d

ell

a s

eco

nd

ari

a d

i I°

Azi

on

e 4

Ori

enti

amo

ci

Fa

r fa

mil

iari

zza

re g

li a

lun

ni

de

lla

scu

ola

Se

con

da

ria

di

Pri

mo

Gra

do

co

n l

’ist

itu

zio

ne

de

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Scu

ola

Se

con

da

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di

Se

con

do

Gra

do

.

Ori

en

tare

gli

alu

nn

i n

ell

a s

celt

a d

el

gra

do

sco

last

ico

su

cce

ssiv

o.

Alu

nn

i in

usc

ita

de

lla

Scu

ola

Se

con

da

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di

gra

do

Inse

gn

an

ti d

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a s

eco

nd

ari

a d

i I°

Do

cen

ti e

alu

nn

i S

cuo

le S

eco

nd

ari

e A

rza

che

na

, O

lbia

,

Pa

lau

, La

Ma

dd

ale

na

Page 54: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

54

LA

BO

RA

TO

RI D

I C

ON

TIN

UIT

A’

TER

RIT

OR

IALE

In

siem

e…è

meg

lio

FIN

ALI

DES

TIN

ATA

RI

ESP

ERTI

6. U

na

scu

ola

tra

fa

mig

lia e

te

rrit

ori

o

Fa

vori

re r

ap

po

rti

scu

ola

fa

mig

lia

uti

lizz

an

do

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che

i s

erv

izi

off

ert

i d

al

terr

ito

rio

.

Tu

tte

le

fa

mig

lie

de

ll’I

stit

uto

Co

mp

ren

sivo

Do

cen

ti e

ge

nit

ori

de

ll’I

stit

uto

Co

mp

ren

sivo

,

Me

dia

tore

Lin

gu

isti

co,

Me

dia

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Sco

last

ico

e

Me

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Cu

ltu

rale

, A

ssis

ten

te s

oci

ale

e P

sico

log

a d

el

Se

rviz

io d

i A

ffid

o,

Ed

uca

tric

i d

el

Ce

ntr

o d

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gg

reg

azi

on

e

Diu

rno

, E

spe

rti

S.E

.T,

Esp

ert

i B

ibli

ote

ca C

om

un

ale

,

Ass

oci

azi

on

i va

rie

.

Azi

on

e 1

U

n n

om

e n

on

nu

me

ro

Att

iva

zio

ne

pro

ced

ura

pe

r l’

att

rib

uzi

on

e d

i u

na

de

no

min

azi

on

e p

er

og

nu

na

de

lle

qu

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ro

scu

ole

e p

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l’Is

titu

to.

Gli

alu

nn

i i

l p

ers

on

ale

do

c u

ne

nte

, tu

tte

le

fa

mig

lie

de

ll’I

stit

uto

Co

mp

ren

sivo

A

zio

ne

2

Aff

idia

mo

ci

Co

lla

bo

razi

on

e c

on

il

serv

izio

di

Aff

ido

Fa

mil

iare

de

l te

rrit

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o d

i A

rza

che

na.

Alu

nn

i d

ell

’Ist

itu

to c

om

pre

nsi

vo

Azi

on

e 5

I g

en

ito

ri C

olla

bo

ran

o

Co

lla

bo

razi

on

e g

ratu

ita

co

n i

ge

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de

gli

alu

nn

i d

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’Ist

itu

to i

n p

oss

ess

o d

i p

art

ico

lari

req

uis

iti

con

sid

era

ti,

da

lle

do

cen

ti,

di

sup

po

rto

e d

i a

pp

rofo

nd

ime

nto

pe

r la

cla

sse

.

G

en

ito

ri c

on

cu

rric

ulu

m s

pe

cifi

co,

esp

eri

en

ze p

ert

ine

nti

e d

isp

on

ibil

ità

Azi

on

e4

Su

pp

ort

o s

pe

cial

isti

co

Su

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o d

i fi

gu

re s

pe

cia

list

e,

qu

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i M

ed

iato

ri

Lin

gu

isti

co,

Sco

last

ico

e C

ult

ura

le

alu

nn

i e

fa

mig

lie

Azi

on

e 7

C

olla

bo

razi

on

i co

n il

te

rrit

ori

o

Co

lla

bo

razi

on

e c

on

en

ti

terr

ito

ria

li/a

sso

cia

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ni,

a s

ost

eg

no

de

lla

fam

igli

a e

de

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scu

ola

pe

rso

na

le d

oce

nte

, tu

tte

le

fa

mig

lie

de

ll’I

stit

uto

Co

mp

ren

sivo

Esp

ert

i A

sso

cia

zio

ni

Te

rrit

ori

ali

Page 55: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

55

Lab

ora

tori

di

Sup

po

rto

/ap

pr

ofo

nd

imen

to

Insi

eme…

per

im

par

are

FIN

ALI

DES

TIN

ATA

RI

ESP

ERTI

7. I

l mo

nd

o d

ei

pic

coli

Svi

lup

pa

re l

’id

en

tità

, l’

au

ton

om

ia e

le

com

pe

ten

ze a

ttra

vers

o

l’a

rea

psi

com

oto

ria

,

l’a

rea

lo

gic

a e

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gu

isti

ca (

ing

lese

).

Alu

nn

i S

cuo

la d

ell

’In

fan

zia

Po

rto

Ce

rvo

S.E

.T.

(Se

rviz

io E

du

cati

vo T

err

ito

ria

le)

Co

mu

ne

di

Arz

ach

en

a

Esp

ert

o i

n l

ing

ua

in

gle

se (

I g

en

ito

ri c

oll

ab

ora

no

)

8. C

on

osc

o il

m

io p

aese

C

on

osc

ere

il

terr

ito

rio

; sv

ilu

pp

are

la

coll

ab

ora

zio

ne

co

n i

l C

on

sult

ori

o,

il L

ion

s

Clu

b e

le

alt

re a

sso

cia

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ni

cult

ura

li d

i

Arz

ach

en

a.

Scu

ole

pri

ma

rie

e s

eco

nd

ari

a d

i 1

° g

rad

o

9. L

ibro

lan

dia

P

aro

le d

i car

ta,

par

ole

da

legg

ere

Cre

are

un

ce

ntr

o

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gre

gati

vo c

he

co

nse

nta

di

pro

mu

ove

re l

’am

ore

pe

r la

le

ttu

ra.

Tu

tti

gli

alu

nn

i e

le

alu

nn

e,

le/g

li i

nse

gn

an

ti

de

lla

scu

ola

se

con

da

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, p

rim

ari

a e

de

ll’i

nfa

nzi

a,

face

nti

pa

rte

d

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’Ist

itu

to;

ge

nit

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, n

on

ni/

e,

zii/

e

de

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/lle

a

lun

ni/

e.

Au

tori

, e

spe

rti,

Re

fere

nti

Bib

lio

teca

co

mu

na

le

10

. Co

no

sco

il

mio

co

rpo

co

n

lo s

po

rt e

il

mo

vim

ento

Av

via

me

nto

all

o s

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rt;

pa

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can

est

ro;

min

ivo

lle

y;

vela

; g

olf

; a

ltre

att

ivit

à

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lest

re s

cuo

le p

rim

ari

e

e s

eco

nd

ari

a

Alu

nn

i Is

titu

to C

om

pre

nsi

vo

Ass

oci

azi

on

i

Te

rrit

ori

ali

11

. In

siem

e p

er

Fa

r co

no

sce

re i

l co

dic

e d

ell

a s

tra

da

A

lun

ni

che

po

ssie

do

no

i r

eq

uis

iti

ne

cess

ari

pe

r il

E

spe

rti

Scu

ola

Gu

ida

Page 56: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

56

le s

trad

e d

el

mo

nd

o

co

nse

gu

ime

nto

de

l P

ate

nti

no

pe

r la

co

nd

uzi

on

e

de

i ci

clo

mo

tori

12

. Sta

rbe

ne

C.I

.A.O

. E.

R.O

.S.

Acq

uis

ire

un

co

mp

ort

am

en

to c

orr

ett

o i

n m

en

sa

e r

ice

vere

un

a c

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ett

a e

du

cazi

on

e a

lim

en

tare

spo

rte

llo

d

i a

sco

lto

(p

sico

log

o)

pe

r a

lun

ni,

ge

nit

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e p

ers

on

ale

sco

last

ico

scu

ola

se

con

da

ria

di

gra

do

att

ivit

à d

i e

du

cazi

on

e r

ela

zio

na

le,

em

oti

va e

di

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en

tam

en

to s

ess

ua

le p

er

gli

alu

nn

i d

ell

a s

cuo

la

seco

nd

ari

a d

i 1

° g

rad

o

Tu

tti

gli

alu

nn

i d

ell

a s

cuo

la d

ell

’In

fan

zia

e d

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a

scu

ola

Pri

ma

ria

alu

nn

i, g

en

ito

ri e

pe

rso

na

le s

cola

stic

o i

nte

ress

ato

scu

ola

se

con

da

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di

gra

do

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nn

i e

do

cen

ti c

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i d

isp

on

ibil

i

scu

ola

se

con

da

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di

gra

do

Me

dic

o n

utr

izio

nis

ta A

SL

Olb

ia e

alt

re f

igu

re

Psi

colo

go

me

sso

a d

isp

osi

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ne

da

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om

un

e d

i A

rza

che

na

Psi

colo

gh

e m

ess

e a

dis

po

sizi

on

e d

al

Co

nsu

lto

rio

di

Arz

ach

en

a

13

. Via

ggia

mo

p

er c

on

osc

ere

Co

gli

ere

dif

fere

nze

e s

imil

itu

din

i tr

a a

mb

ien

ti

div

ers

i

Alu

nn

i cl

ass

i V

pri

ma

ria

e c

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i te

rze

se

con

da

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con

il

con

trib

uto

co

mu

na

le.

Alu

nn

i d

i tu

tte

le

cla

ssi/

sezi

on

i co

n l

’esc

lusi

vo

con

trib

uto

de

lle

fa

mig

lie

.

14

. Sic

ure

zza

a sc

uo

la

Ed

uca

re a

lla

pre

ven

zio

ne

e a

lla

cu

ltu

ra d

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a

sicu

rezz

a

Tu

tti

gli

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nn

i e

tu

tto

il

pe

rso

na

le d

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a s

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la

Esp

ert

i e

ste

rni

da

in

div

idu

are

Lab

ora

tori

di

Do

cum

enta

zio

ne

Insi

eme…

in r

ete

FIN

ALI

DES

TIN

ATA

RI

ES

PER

TI

15

. Il

no

stro

sit

o

Web

… C

licca

nd

o

s’im

par

a

Do

cum

en

tare

le

att

ivit

à f

orm

ati

ve d

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a s

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la.

Uti

lizz

are

lin

gu

ag

gi

mu

ltim

ed

iali

pe

r st

imo

lare

la c

ap

aci

tà d

i ri

cerc

a

Re

nd

ere

e m

an

ten

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fu

nzi

on

ali

i l

ab

ora

tori

di

info

rma

tica

.

Tu

tti

gli

alu

nn

i, g

en

ito

ri,

do

cen

ti,

pe

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na

le A

TA

de

ll’i

stit

uto

co

mp

ren

sivo

.

Alu

nn

i d

ei

ple

ssi

pri

ma

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Ab

bia

do

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Arz

ach

en

a,

seco

nd

ari

a A

bb

iad

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.

Esp

ert

i e

ste

rni

(co

nsu

len

ti s

ito

we

b)

Co

nsu

len

za t

ecn

ici

spe

cia

list

i

16

. IN

Val

SI

Iscr

ive

re l

e c

lass

i a

lle

pro

ve

; co

lla

bo

rare

co

n l

a

Se

gre

teri

a p

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tutt

i g

li a

de

mp

ime

nti

co

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ess

i

all

e p

rove

; ri

cerc

are

il

ma

teri

ale

pri

ma

e

du

ran

te l

e p

rove

; so

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inis

tra

re s

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cifi

che

pro

ve p

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pre

pa

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gli

alu

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i a

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pro

va

uff

icia

le;

cale

nd

ari

zza

re l

e p

rove

e o

rga

niz

zare

il

lavo

ro d

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do

cen

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ura

nte

la

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inis

tra

zio

ne

Tu

tti

gli

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i d

ell

e c

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i se

con

de

e q

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e

scu

ole

pri

ma

rie

di

Arz

ach

en

a e

Ab

bia

do

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tutt

i g

li

alu

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i d

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a c

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e p

rim

a e

de

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cla

sse

terz

a d

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a s

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la s

eco

nd

ari

a.

Co

invo

lgim

en

to i

n p

rosp

ett

iva

de

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e

cla

ssi

pri

me

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ua

rte

de

lle

du

e s

cuo

le p

rim

ari

e.

Esp

ert

i In

vals

i

Page 57: PR O INSIEME di S P E TT I V E - scuoladiarzachena.it 2016-2017.pdf · montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. ... va in giro con il vestito e la cravatta e

57

e l

a c

orr

ezi

on

e d

ell

e p

rov

e.

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58

2.2 L’organizzazione

LA PRESIDENZA Il coordinamento dell’Istituto è affidato al Dirigente Scolastico (DS), che è il legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica.

A tale funzione si accede per concorso interno, in quanto occorre avere almeno 5 anni di insegnamento a tempo indeterminato ed aver svolto positivamente un corso di studi universitario. Tale provenienza del DS chiarisce il suo stesso ruolo: la funzione pedagogica predomina su quella amministrativa, la quale deve essere al servizio della prima. Certo le incombenze quotidiane e le emergenze, possono portare a perdere di vista tale prospettiva, ma anche in questo caso, come per i docenti, sono le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze, a ridare ad ogni cosa il suo giusto peso.

Per svolgere il suo delicato compito, il Dirigente si avvale di uno Staff, composto da due collaboratori, scelti con nomina diretta e alcune funzioni strumentali alla realizzazione del POF, individuate dal Collegio dei Docenti. Quando l’Istituzione si compone di diversi plessi, ognuno sarà affidato ad un Responsabile, nominato dal Dirigente, su proposta dei docenti del plesso. Tutti gli incarichi di staff hanno durata annuale.

LO STAFF

STAFF TECNICO-ORGANIZZATIVO

Dirigente scolastico

1° Collaboratore

2° Collaboratore Responsabili di plesso: Scuola Infanzia Porto Cervo Scuola primaria Abbiadori Scuola Secondaria I° grado

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

STAFF PEDAGOGICO-ORGANIZZATIVO

• DS e suoi Collaboratori

• Funzioni Strumentali:

- Coordinamento L.104 e GLIS

- Coordinamento L.170 e GLI

- Coordinamento POF e RAV

LA SEGRETERIA

E’ gestita dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che coordina l’attività amministrativa dell’istituto e il servizio svolto dagli assistenti

amministrativi e dei collaboratori scolastici.

Assistenti Amministrativi:

• Amministrazione del personale docente

• Gestione alunni –Stipendi – TFR – Inventario

• Tenuta protocollo e archivio-Personale ATA

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ORARI UFFICI SEGRETERIA

Gli Uffici di Segreteria, durante l’anno scolastico, sono aperti al pubblico col

seguente orario:

• Mattino: lunedì-martedì-giovedì-venerdì dalle 11,30 alle 13,30

Mercoledì dalle 8,30 alle 10,30

• Pomeriggio: giovedì dalle 14:30 alle 17:30. L’orario di servizio del personale amministrativo è di 36 ore settimanali,

distribuite su 6 giorni, con una turnazione che consenta l’apertura degli uffici

dalle ore 7:30 alle ore 14:00 dal lunedì al sabato e dalle ore 15:00 alle ore 18:00

del martedì e giovedì. Durante le vacanze di Natale, Pasqua e le vacanze estive verrà effettuato l’orario

giornaliero antimeridiano compreso il sabato (8.00-14.00) senza rientri

pomeridiani.

Martedì dalle 10.30 alle 11.30

Dati identificativi dell’Istituto

ORDINE E GRADO: SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E

SECONDARIA 1°

UFFICI PRESIDENZA E SEGRETERIA:

VIA PETRARCA, 31

C.A.P. : 07021 CITTA’ : ARZACHENA

PROV. : OLBIA-TEMPIO

TEL. 078982050; 078981369 FAX 078982050

COD. FISCALE: 91024940909

COD. MEC. : SSIC834004

Aggiungere codici plessi E-MAIL :

SSIC834004 @istruzione.it

SITO WEB: www.scuoladiarzachena.it

POSTA CERTIFICATA: [email protected]

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2.3 LA SICUREZZA NELLE NOSTRE SCUOLE

Il nostro Istituto Comprensivo non è solo impegnato negli adempimenti richiesti dalla vigente normativa in materia di sicurezza (Testo Unico D.Lgs.81/2008), ma intende promuovere azioni concrete finalizzate a gestire con efficacia il sistema di sicurezza e a diffondere la "cultura della

prevenzione". La scuola, infatti, può e deve diventare il luogo primo e prioritario in cui si insegna e si attua la "prevenzione", per evitare o ridurre i rischi nell'ambiente scolastico, nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti.

ORGANIGRAMMA DELLE RESPONSABILITA’

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

• Datore di lavoro

• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

• Addetti Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP)

• Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

• Medico competente

• Lavoratori = insegnanti, alunni, personale ATA

Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

Come previsto dalla normativa, è stato delineato attraverso un’analisi dettagliata di ciascun plesso il documento di valutazione dei rischi, anche avvalendosi del supporto di un consulente esterno con specifica formazione. SQUADRE DI EMERGENZA (ALL. L) (figure sensibili, addetti all’evacuazione, all’antincendio e al primo soccorso) Nel corso dell’anno verranno attivati specifici momenti di informazione/formazione,

come previsto dal D.leg. 81/08 (T.U. sulla Sicurezza).

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2.4 Gli Organi Collegiali

Gli Organi Collegiali della scuola, se si esclude il Collegio dei Docenti, prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, perciò rappresentano uno strumento che garantisce il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche e il raccordo tra scuola e territorio. L’elenco dei componenti è allegato al presente POF (allegato B). I genitori dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono eletti annualmente. Il Consiglio di Istituto e la sua Giunta esecutiva è triennale; i membri che si assentano, per più di 3 volte consecutive, decadono e si procede a surroga sino ad esaurimento dell’elenco dei candidati.

Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe

I primi riguardano la Scuola dell’infanzia, i secondi quella primaria e i terzi la secondaria di1° grado. Sono composti da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni/classi interessate e fino a quattro nelle classi della secondaria 1°; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. Hanno il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione,

nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

Consiglio di Istituto

Nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, come nel nostro caso, è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 rappresentanti dei genitori degli alunni e il dirigente scolastico; è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Esso elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell’Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare, approva il Piano dell'offerta formativa, elaborato dal Collegio dei Docenti. Inoltre, elabora i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

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La Giunta esecutiva è composta da un docente, un assistente amministrativo o collaboratore scolastico e da 2 genitori, che vengono eletti dal Consiglio di Istituto. Di diritto ne fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che ha anche funzioni di segretario della Giunta stessa. La Giunta prepara i lavori del Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa dello stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44/01, ha il compito di proporre al Consiglio di Istituto il programma delle attività finanziarie dell’istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei Revisori. Nella relazione, su cui il Consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse, in coerenza con le Indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

Collegio dei Docenti

Costituito da tutti i docenti dell’Istituto, presieduto dal Dirigente Scolastico, svolge i seguenti compiti: � ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto. In particolare, cura la

programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;

� elabora il Piano dell’Offerta Formativa, sentite tutte le componenti territoriali e individua le funzioni strumentali al P.O.F.

� formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;

� delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;

� valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

� provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e di Classe, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici;

� adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione; � promuove iniziative di aggiornamento/formazione dei docenti dell’Istituto; � elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del servizio del personale docente; � programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili e degli alunni figli

di famiglie non italiane; � esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di

irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;

� esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute;

� si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

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Gli organi di garanzia A garanzia della conduzione democratica della scuola, la sua azione,

soprattutto nei suoi risvolti amministrativo-contabili, è sottoposta al controllo di un organismo esterno, rappresentato dai Revisori dei Conti e da un organismo interno, costituito dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria.

Revisori dei Conti N. 2 unità, hanno il compito di effettuare un controllo dell’attività amministrativo-contabile per verificare la legittimità, la regolarità e la correttezza delle azioni amministrative, oltre che per dimostrare

la coerenza dell’impiego delle risorse con gli obblighi del programma annuale.

RSU La Rappresentanza Sindacale Unitaria ha principalmente il compito di tutelare i diritti dei lavoratori, in un contesto in cui il Dirigente Scolastico, che si configura come datore di lavoro, deve principalmente rappresentare l’interesse generale dell’Istituzione stessa. La specificità dell’istituzione scolastica, che non produce beni materiali come una qualsiasi azienda, ma ha a che fare con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, determina un particolare contesto di relazioni sindacali, dove spesso i rispettivi interessi si contemperano nel fine supremo che è rappresentato dal ben-essere degli alunni. Le relazioni sindacali si configurano sinteticamente in un’azione di informazione preventiva, una contrattazione d’istituto e un’informazione successiva.