PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del...

76
P P I I A A N N O O T T R R I I E E N N N N A A L L E E D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A 2 2 0 0 1 1 6 6 / / 2 2 0 0 1 1 9 9

Transcript of PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del...

Page 1: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE

DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA

FFOORRMMAATTIIVVAA

22001166//22001199

Page 2: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INDICE SINTETICO

I. IDENTITÀ II. INDIRIZZI DI STUDIO e QUADRI ORARIO III. MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

E. MEDIAZIONE DIDATTICA e VERIFICA-VALUTAZIONE

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA

IV. PIANO DI MIGLIORAMENTO, ASSETTI ORGANIZZATIVI, GESTIONE RISORSE

Page 3: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INDICE ANALITICO

I. IDENTITÀ storia della scuola contesto socio-culturale e caratteristiche dell'utenza valori di riferimento e finalità educative profilo formativo e risultati attesi orientamento strategico

II. INDIRIZZI DI STUDIO e QUADRI ORARIO

III. MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO A1. Disabilità A2. DSA, svantaggio psicosanitario, BES A3. Stranieri A4. Pari opportunità e prevenzione violenza di genere A5. Recupero

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO

B1. Flessibilità didattica (di istituto e di singoli consigli di classe) B2. Opzionalità e convenzioni B3. Eccellenze B4. Certificazioni linguistiche B5. Turismo scolastico: viaggi, stages linguistici, scambi B6. Mobilità studentesca all'estero B7. Occasioni formative facoltative B8. Reti di scuole

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

C0. Sedi, laboratori, strumenti, servizi regolamento interno

C1. Condivisione delle regole: frequenza e comportamento C2. Benessere come prevenzione del disagio: accoglienza, educazione alla salute

C3. Centro ascolto C4. Cittadinanza attiva C5. Coinvolgimento famiglie C6. Animazione studentesca: gruppo di lettura, cineforum, eventi C7. Partecipazione studentesca: rappresentanze, assemblee e miniassemblee

C8. Giornale studentesco L'ACUTO C9. Gestione strumenti strumenti social (canale, FB, radio...) C10. Creatività studentesca in rete territoriale C11. Promozione culturale: teatro, musica, arte, conferenze... C12. Eventi speciali (Notte classici, Settimana cultura scientifica,) C13. Manutenzione sito istituzionale C14. Condivisione materiali per la didattica C15. Pubblicazione collane QUADERNI DEL GIOIA e BUONE PRATICHE

Page 4: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO D1. Orientamento in ingresso dalla scuola media: Scuola Aperta, terze secondarie di 1° grado in aula D2. Orientamento post-liceale D3. Articolazione nel triennio stage di inserimento lavorativo D4. Rapporti con università locali D5. Risultati a distanza

E. MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE

E1. Programmazione - collegiale dei Consigli di classe (trasversalità formative) - disciplinare dei dipartimenti (competenze fondanti e prove di verifica di

livello) E2. Innovazione metodologica, in particolare tramite tecnologia digitale

E3. Continuità con altri ordini di scuola E4. Criteri trasversali di valutazione dell'apprendimento E5. Risultati scolastici / allineamento esiti INVALSI

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Prospettiva triennale Elementi permanenti Elementi specifici annuali

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA

G1. Autovalutazione interna: questionari utenza e relazione finale docenti G2. Rapporto di AutoValutazione (RAV) G3. Valutazioni esterne

IV. PIANO DI MIGLIORAMENTO, ASSETTI ORGANIZZATIVI, GESTIONE RISORSE

Page 5: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

PREMESSA (2015-16)

«Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia» (ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999 e dell’art. 14 della Legge di Riforma n. 107/2015). Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) non è solo il documento attraverso il quale l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità ma, avvalendosi delle scelte progettuali degli anni precedenti, deve consolidare le azioni ritenute positive e avviare, sulla base degli elementi di miglioramento individuati dal RAV (Rapporto Autovalutazione Istituto), quelle attività volte alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane, per garantire il successo formativo di tutti gli studenti. La presente stesura (gennaio 2016) del primo piano triennale (2016-2019) rappresenta il tentativo di traghettare la consueta dichiarazione d'intenti contenuta nel POF annuale verso l'adempimento di quanto richiesto alle scuole dall'Amministrazione nel corrente anno scolastico, a partire dalla fase estiva della compilazione del RAV 2015. Pertanto il documento risulta ibrido: da una parte intende già dotarsi, avvalendosi dell'impianto e del lessico del RAV, di una struttura organica di pianificazione di tutto quanto si muove nella attuale scuola reale (cfr indice analitico), anche a costo di enunciare al momento i soli titoli delle attività; dall'altra non rinuncia ancora a ereditare quanto si è andato accumulando nel POF della scuola, sì in relazione alla progettazione annuale ma anche ad adempimenti legislativi in corso d'opera e ad adeguamento di trasparenza. Ne deriva la necessità di una revisione globale in tempi più distesi, finalizzata a correzione di inevitabili refusi, completamento di alcune parti, snellimento generale, uniformità di stesura, leggibilità da parte dell'utenza. Quanto attiene gli assetti organizzativi e la gestione delle risorse richiede poi la risoluzione da parte dell'Amministrazione di nodi strutturali tuttora estremamente problematici, relativi all'incrocio tra esigenze reali della scuola e disponibilità delle risorse materiali e professionali, tanto più complesso quanto determinato da contingenze esterne e non prevedibili a priori.

Page 6: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

I.

IDENTITÀ

denominazione Liceo Ginnasio “Melchiorre Gioia”

istituzione 11 febbraio 1860 con denominazione “Regio Liceo”

indirizzi di studio classico / linguistico / linguistico internazionale /scientifico

ubicazione Piacenza - Viale Risorgimento 1, con adiacenti succursali tel. 0523306209 fax: 0523332233 http://www.liceogioia.it e-mail: [email protected]

operatori

- Dirigente scolastico: Maurizio Sartini - Direttore amministrativo: Concetta Cerasti - Personale: 144 Docenti e 34 ATA di cui 11 assistenti amministrativi, 2 assistenti tecnici e 21

collaboratori scolastici organi della partecipazione

- Collegio dei Docenti e sue articolazioni - Comitato degli studenti, in relazione con Consulta Provinciale degli Studenti - Comitato dei genitori - Consiglio d’Istituto

Page 7: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

STORIA DELLA SCUOLA: sempre tradizione, sempre innovazione

Il Liceo Ginnasio Statale “Melchiorre Gioia” di Piacenza entra di diritto nel novero dei licei pluricentenari d’Italia. Nacque come “Regio Liceo” nel 1860 dal preesistente “Collegio Piacentino” istituito dai Gesuiti alla fine del ‘500 presso la Chiesa di S. Pietro, poi secolarizzato da Ferdinando Borbone nel 1768, quindi parificato alle scuole secondarie degli Stati Parmensi vigente la riforma di Maria Luigia (1831). La Scuola era finanziata dal Comune di Piacenza con il concorso dei Comuni della provincia. Vi erano ammessi i ragazzi che, dopo gli studi primari, “per volontà ed attitudine volevano indirizzarsi alle scienze, al sacerdozio e all’esercizio delle facoltà”. Comprendeva il Ginnasio (diviso in cinque classi, tre di grammatica latina e due di belle lettere) e il Liceo (un corso triennale filosofico da cui si accedeva alle Facoltà universitarie). Dal 1836 al 1848 l’insegnamento fu affidato ancora alla Compagnia di Gesù. Pur attraverso varie vicende e riforme legate ai sovvertimenti politici successivi, la Scuola di S. Pietro mantenne la sua vitalità fino al decreto del 1860 del Governatore della Regia Provincia dell’Emilia e all’applicazione della legge Casati: da allora il Regio Liceo di Piacenza condivise le sorti degli altri Licei governativi. L’intestazione a Melchiorre Gioja, celebre economista e pensatore piacentino che alla fine del Settecento fu tra i primi e più autorevoli sostenitori dell’unità nazionale italiana, è attestata per la prima volta nel 1866.

Melchiorre Gioja nasce a Piacenza nel 1767 dove studia dapprima nella Scuola di

San Pietro, quindi nel Collegio Alberoni. Nel 1796 vince il concorso bandito dalla Società di Pubblica Istruzione di Milano sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d’Italia", con una dissertazione in cui sostiene la tesi di un'Italia libera, repubblicana, retta da istituzioni democratiche, indivisibile per i suoi vincoli geografici, linguistici, storici e culturali. Fu giornalista, storiografo, quindi economista. Morì a Milano nel 1829. Nel 1860 gli venne intitolato il Liceo Regio di Piacenza.

Nella nuova situazione, il Liceo si trovò da un lato a non essere più la sola scuola secondaria della provincia (è del 1860 la creazione dell’Istituto Tecnico, poi intitolato a Gian Domenico Romagnosi), dall’altro a collocarsi al vertice del sistema scolastico locale, per la chiusura delle facoltà universitarie in precedenza attive in città. Questo stato di cose si consolidò con la successiva riforma di Gentile, che ampliava lo spettro dei corsi liceali (nascevano anche a Piacenza lo scientifico e il “femminile”, poi Istituto Magistrale), stabilendo al centro di essi la cardinalità di quello classico; e non si sarebbe sostanzialmente modificato fino agli ultimi decenni del Novecento, allorché il “Gioia” iniziò a diversificare la sua proposta formativa mentre, per altro verso, la città tornava ad essere polo universitario via via più dinamico. In questo primo secolo della sua storia, entro un contesto socioculturale sostanzialmente stabile il Liceo si caratterizzò come: - uno dei centri di auto-organizzazione del ceto intellettuale locale, specie di spiriti

risorgimentali e laici (come attesta la storia della sua biblioteca, di rilevante interesse) e, correlativamente, di riproduzione di quel ceto stesso e dei suoi codici etico-culturali

- una delle sedi deputate alla formazione di un pubblico colto della letteratura, delle arti, delle scienze nel loro sviluppo così locale come nazionale

- luogo di formazione propedeutica all’esercizio delle professioni liberali (la giurisprudenza e la medicina tra tutte), a garantirne l’ereditarietà sociale per lo più, ma anche ad integrarvi

Page 8: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

prudentemente nuovi quadri, di diversa e più modesta estrazione. Questo ruolo si è arricchito e modificato nel corso degli ultimi decenni. Nella radicale trasformazione della società italiana e, con ritmi più lenti, della comunità locale, il Liceo ha per un verso presidiato i valori della tradizione di contro all’accresciuta difficoltà di trasmetterli alle generazioni più giovani, e ha per altro verso cercato di interpretare la diversa domanda di formarsi e acculturarsi che da queste ultime emergeva. È del 1982 l’avvio di un fortunato corso linguistico, che inaugurava a Piacenza la stagione delle sperimentazioni e che non avrebbe solo modificato la composizione sociale dell’utenza, ma introdotto altresì stimoli culturali, capacità progettuali, prospettive didattiche e metodologiche assai innovative nel corpo docente. Ne sono manifestazione le successive modifiche al curricolo classico ordinamentale, con l’estensione a tutti i cinque anni degli insegnamenti di storia dell’arte e lingua straniera. L’espansione degli insegnamenti scientifici secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Informatico, mentre corrispondeva ai solleciti di una rivoluzione tecnologica in atto, recuperava una vocazione secolare dell’Istituto, testimoniata dai prestigiosi gabinetti di scienze e di fisica ereditati dal Collegio San Pietro e rimasta attiva fino alla riforma Gentile, per essere poi rinverdita negli anni ’60 e ’70 dai Corsi Pilota di fisica e di biologia. La “mutazione antropologica” intervenuta nelle generazioni successive al ’68 avrebbe visto il “Gioia” farsi laboratorio di nuove esperienze volte al benessere e alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma nazionale di “Scuola orientata allo Studente”. La moltiplicazione dei contatti con le autorità scolastiche centrali ha portato infine, nel ‘97, all’inserimento del Liceo, con altri 21 del territorio nazionale, in quel “Progetto Autonomia” che più di ogni altro ne ha aggiornato i lineamenti: non solo per l’introduzione di un terzo corso liceale, quello scientifico, per il sensibile aumento delle iscrizioni e per il variare, tra gli studenti, di interessi culturali, stili cognitivi, modalità di aggregazione che ne sono conseguiti, ma soprattutto per la diversa fisionomia dei curricoli (tetto orario a 30/31 ore settimanali, insegnamenti in compresenza, nuove discipline quali Linguaggi non verbali e multimediali o Laboratorio di chimica e di fisica, “quota locale del curricolo” autonomamente definita dall’Istituto con l’inserimento nel triennio di insegnamenti opzionali) e per il capillare riassetto delle modalità organizzative e didattiche dell’intero servizio. Un’esperienza simile ha reso il Liceo interlocutore naturale dell’IRRE emiliano-romagnolo, così come dell’Università piacentina e degli Enti Locali, per tutte le esperienze “di frontiera” vissute dalla scuola o ad essa proposte. Oggi il territorio piacentino ha nel “Gioia” una delle presenze culturali più sensibili e dinamiche del suo panorama. In quella che resta una delle province più scolarizzate d’Italia, il ruolo del Liceo non è solo quello di disimpegnare un segmento per quanto ampio ed esigente della domanda di formazione, ma anche quello di trainare - per cooperazione e per concorrenza - l’intero sistema scolastico secondario verso obiettivi di qualità e di efficienza. Alle funzioni tradizionali di aggancio al passato e di riproduzione del presente si è aggiunta una più matura attenzione al futuro personale, professionale e sociale dei giovani in un contesto di estrema mobilità e incertezza.

CONTESTO SOCIO-CULTURALE E CARATTERISTICHE DELL'UTENZA

Il territorio di Piacenza è uno dei più importanti poli terziari e dei servizi a livello nazionale, mentre il settore manifatturiero presenta le sue eccellenze, in particolare, nella filiera agro-alimentare, nella meccanica avanzata (industria di precisione e meccatronica) e nell'industria dei materiali da costruzione. Il clima umido senza bruschi sbalzi di temperatura ed i grandi boschi solcati da torrenti formano da sempre l'ambiente ideale per l'allevamento, in particolare di suini. Fin dall'antichità, inoltre, il Piacentino è terra di vini: la Val Tidone, la Val Trebbia, la Val Nure e la Val d'Arda hanno tutte una spiccata vocazione per la coltivazione di vigneti. Un altro prodotto agricolo estremamente importante per l'economia piacentina è il pomodoro da industria. I risultati produttivi raggiunti sono di grande eccellenza, rendendo quella del pomodoro la più redditizia tra le grandi colture tradizionali del territorio. L'attività di trasformazione del

Page 9: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

pomodoro ha radici storiche molto forti nel territorio piacentino, ma attualmente solo pochi stabilimenti sono ubicati nella provincia, mentre circa metà del pomodoro piacentino viene lavorato da imprese operanti nelle province limitrofe. Anche la filiera del latte costituisce un punto di forza dell'agricoltura locale, specie in pianura. Rimane poi significativa, pure in un contesto generale di abbandono, la presenza dell'attività di allevamento in montagna e nelle aree svantaggiate. Il latte piacentino trasformato dalle imprese locali è destinato principalmente alla produzione di Grana Padano di elevata qualità. Un altro settore significativo per l'economia provinciale è la robotica industriale, con la presenza di un importante polo di ricerca e costruzione. La specializzazione nella meccatronica è data dalla presenza di numerose aziende produttrici di macchine utensili, che presentano in genere una significativa struttura dimensionale e sono spesso leader di mercato (nello specifico settore in oggetto, le imprese piacentine rappresentano circa il 16% di tutte quelle attive in Italia). La posizione geografica di Piacenza ha, peraltro, accresciuto progressivamente la rilevanza di un settore strategico come quello logistico: oggi la città e il suo territorio svolgono, infatti, una funzione di cerniera tra il sistema metropolitano milanese e centro-padano e quello ad industrializzazione molecolare dell'Emilia. Il territorio piacentino vanta, in particolare, una diffusa cultura ed esperienza nel settore dei trasporti, con la presenza di numerose imprese specializzate nel trasporto terrestre, nella movimentazione merci e nel magazzinaggio. Questa vocazione territoriale ha indotto la Regione a localizzare a Piacenza l'Istituto sui Trasporti e la Logistica, punto di riferimento per la programmazione regionale in materia. Il tessuto produttivo locale gode della stretta collaborazione con le due Università che hanno deciso di insediarsi in città (Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano), le quali sono impegnate in programmi e progetti finalizzati a consolidare l'ingente patrimonio tecnologico e produttivo disponibile in loco. Da tali sinergie ha avuto origine la specializzazione dell'economia locale in settori ad alto contenuto di conoscenza: oltre alla meccanica avanzata, si stanno notevolmente sviluppando la filiera delle energie rinnovabili ed il comparto dell'alta tecnologia informatica e telematica. Il settore dei servizi alle imprese è, infine, particolarmente diffuso sul territorio provinciale e registra significativi tassi di crescita: oltre agli sportelli bancari, sono presenti qualificate società di consulenza (anche in ambito tecnologico) in grado di assistere le imprese in tutte le fasi della loro attività.

DOMICILIO TOTALE

F M Tot

città Piacenza 32,46 18,66 51,12

provincia Piacenza 29,88 11,91 41,79

provincia Lodi 3,55 2,12 5,67

provincia Pavia 0,97 0,29 1,26

altre province 0,17 0,00 0,17

TOTALE 67,03 32,97 100,00

Il bacino di utenza è costituito al 51,12% dalla città di Piacenza e al 41,79% dai comuni della provincia, con prevalenza di quelli maggiormente vicini alla città. Una parte percentualmente ridotta (il 5,67%) ma numericamente consistente in termini assoluti (99 studenti), proviene dalla provincia di Lodi, da quei comuni che raggiungono con più facilità la

51,116 41,786

5,667

1,259 ,172 Piacenza

provincia Piacenza

provincia Lodi

provincia Pavia

altre

Page 10: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

città di Piacenza grazie al trasporto pubblico (Casalpusterlengo, Codogno, Guardamiglio) o che sono nell’immediato confine con Piacenza (San Rocco al Porto). Residuale (1,26% pari a 22 studenti) è la provenienza dalla provincia di Pavia grazie alla disponibilità del collegamento ferroviario con Piacenza. La provenienza dalla città è più alta nel liceo classico e, in misura più ridotta, nel liceo scientifico. Per quest’ultimo (diffuso anche in provincia) si accentua la provenienza dal lodigiano, il che testimonia un incremento di attrattività sul territorio.

VALORI DI RIFERIMENTO E FINALITÀ EDUCATIVE

Per un paradosso che sta scritto nell’etimo stesso della parola, la scuola è il tempo libero nella vita di un giovane, anzi nella vita di un essere umano. Paradosso solo apparente: è ben facile rendersi conto di come nell’età “scolare” si sia liberi da preoccupazioni materiali, la necessità di lavorare per mantenersi, ad esempio, e si sia liberi di dedicarsi alla costruzione di sé, di coltivarsi in ciò che è più congeniale, di dare forma al proprio progetto di esistenza. Quello che vale per ogni giovane studente, e per ogni persona che, a qualunque età, affranchi un po’ di tempo dalla tirannia del bisogno o del profitto per dedicarlo alla propria crescita spirituale, vale in modo eminente per un ragazzo o una ragazza di Liceo, che hanno scelto una prospettiva di scolarità lunga. Questa scelta, non finalizzata ad un rapido ingresso nel mondo del lavoro, consente

un più libero esercizio della mente e del cuore, a contatto con quanto di meglio mente e cuore d’essere umano abbiano concepito dalle origini della nostra civiltà. Sopravvive davvero, in questo tipo di esperienza, qualcosa della classica scholé, la condizione di libertà dal lavoro che l’uomo antico - una ben ristretta scelta d’uomini, in verità - poteva investire nell’azione politica, nell’impresa atletica o militare, nello studio della natura, nella ricerca della bellezza: in tutto ciò che, in definitiva, avrebbe potuto sottrarlo per sempre al dominio della necessità, cioè alla morte, nel ricordo e nella devozione dei posteri. Certo quel mondo non è da rimpiangere, così come il nostro non è da celebrare acriticamente: in esso, del resto, i liceali di oggi non saranno propriamente delle comparse. Anche nel mondo del lavoro potranno avere maggiori strumenti di controllo sulle sue dinamiche, non ne saranno risucchiati o espulsi tanto facilmente, meglio sopravvivranno alle ricorrenti catastrofi tecnologiche, sapranno se necessario inventarselo o equilibrarlo con una ricca vita interiore. Saranno fecondamente “inattuali”, così come inattuale e feconda è la sfida che la “dimensione liceale” rappresenta nello scenario storico di oggi. Una simile sfida comporta per noi il riconoscimento e la difesa dei seguenti valori:

- la gratuità del sapere, in quanto non immediatamente finalizzato alla soddisfazione di un bisogno o al raggiungimento di un utile: donde la centralità dell’educazione alla bellezza, all’astrazione, alla complessità di tutto ciò che esiste, all’autonoma dignità della ricerca;

- la libertà dell’individuo, intesa come processo incessante di emancipazione dai condizionamenti materiali e spirituali, e come capacità della più ampia autodeterminazione;

- l’accettazione di sé, l’autostima, la cura di sé come di un bene primario, che merita di essere coltivato, migliorato, valorizzato;

- la coscienza morale come coraggio di concepire e abbracciare idee forti, cioè di uscire da sé e spendersi per qualcosa di utile al bene di tutti e alla comune libertà;

- l’unitarietà del sapere inteso come sistema di conoscenze e di strategie aperte ad una inesauribile attualizzazione;

- l’accettazione dell’altro nella sua diversità.

Page 11: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

PROFILO FORMATIVO E RISULTATI ATTESI

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE LICEALE

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilita e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”.

[art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”]

Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

- lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica - la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari - l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,

saggistici e di interpretazione di opere d’arte - l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche - la pratica dell’argomentazione e del confronto - la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale - l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DI TUTTI I PERCORSI LICEALI

1. Area metodologica - aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche

e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita

- essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti

- saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline

2. Area logico-argomentativa

- saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui

- acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni

- essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione

3. Area linguistica e comunicativa

- padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia)

a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti - aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze

comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

Page 12: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

- saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche

- saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare

4. Area storico umanistica

- conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini

- conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri

- utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilita, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

- conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture

- essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessita di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione

- collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee

- saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive

- conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue

5. Area scientifica, matematica e tecnologica

- comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà

- possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

- essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi

PROFILO IN USCITA DAL “GIOIA”

Lo studente liceale del “Gioia” al termine della sua esperienza scolastica, dovrebbe dunque possedere:

1. buone capacità logiche, ovvero:

1.1. capacità di analisi per cui sia in grado - di cogliere e denominare gli elementi costitutivi di una realtà complessa

(un testo letterario, un articolo di fondo, un’opera pittorica, una struttura

Page 13: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

politica, un fenomeno naturale, un ambiente geofisico ….) - individuare analogie e differenze in realtà esaminate con gli stessi

parametri

1.2. capacità di astrazione e di sintesi per cui sappia - cogliere i concetti chiave di un testo di qualsiasi tipo - cogliere la struttura di una realtà (sociale, politica, scientifica,

culturale, …) e saperla rappresentare - ricostruire nelle linee essenziali un testo - individuare in situazioni e ambiti diversi elementi comuni - riconoscere in situazioni ed ambiti non esperiti nozioni e concetti appresi - trasferire da un ambito del sapere e della vita ad un altro concetti e

modelli - definire realtà astratte

2. capacità critica per cui sia in grado di - riconoscere varie ottiche interpretative della realtà - esprimere un giudizio personale e motivato su ciò che conosce - armonizzare l’educazione razionale con la sfera degli affetti per esprimere in

modo più partecipato interessi, progetti, investimenti

3. capacità di comunicare per cui possa - intervenire in ogni situazione comunicativa in modo adeguato, cioè con

attenzione al destinatario e al contesto, con aderenza all’argomento, motivando le proprie opinioni

- decodificare i testi espressi nei linguaggi e negli ambiti del sapere a lui noti - usare in modo appropriato ed efficace i codici appresi (linguistici e non) - strutturare il discorso orale e scritto in modo chiaro, corretto e coerente,

rispettando l’argomento e usando un lessico specifico appropriato

4. capacità di storicizzare per cui sia in grado di - collocare personaggi, fatti e fenomeni culturali, sociali e politici nel tempo e

nello spazio - contestualizzare gli “eventi” e i “prodotti” culturali - individuare e descrivere genesi, dinamiche e sviluppi di un processo culturale - ricercare cause e conseguenze di fatti e fenomeni - confrontando realtà diverse, cogliere gli elementi di continuità e di novità - riconoscere nella cultura del presente i segni della cultura del passato - ipotizzare, motivandole culturalmente, le linee di tendenza della società attuale

5. metodo di lavoro, ovvero la capacità di fare ricerca individuale e/o con altri, quindi: - porsi problemi, individuare gli aspetti problematici di una realtà - raccogliere dati - formulare ipotesi motivate - leggere e selezionare i dati secondo criteri funzionali alla ricerca - giungere a tesi coerenti - rispettare le procedure tipiche di ogni fase di lavoro - utilizzare proficuamente il tempo e le risorse a disposizione

6. bagaglio culturale adeguato al proprio curriculum di studi - organico - fondato sullo statuto epistemologico delle discipline e aggiornato in ogni ambito

disciplinare - aperto a temi e problemi di attualità e a discipline non curricolari - improntato ad una dimensione europea

Lo studente liceale del “Gioia” inoltre dovrebbe essere diventato, al termine degli studi liceali, una

Page 14: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

persona

- responsabile e consapevole dei propri doveri

- precisa nell’adempimento dei propri compiti

- disponibile ad accettare correzioni e a mettersi in discussione ad affrontare nuove situazioni a confrontarsi a collaborare

- rispettosa degli altri e delle loro idee della diversità in ogni forma, situazione, accezione degli impegni e delle scadenze

- attenta e aperta alle esigenze degli altri ai fermenti di novità ai valori di ogni tempo e di ogni persona alla pluralità delle culture umane alla pacifica convivenza nella prospettiva del reciproco arricchimento e del

superamento di ogni ottica razzista

- autonoma, ovvero indipendente nel lavoro in grado di trovare soluzioni nelle situazioni problematiche culturali ed

esistenziali.

Gli alunni in uscita dal Liceo “Gioia” dovrebbero quindi aver acquisito la conoscenza di un patrimonio di civiltà e tradizione, sintesi di memoria storica e visione critica del presente. Questa dimensione formativa viene garantita dalle varie aree disciplinari, tutte con pari importanza e dignità, che offrono strumenti e conoscenze per la comprensione e l’interpretazione della realtà nei suoi aspetti molteplici, così da determinare la consapevolezza che una vera cultura non nasce solo dalla conoscenza delle auctoritates, ma anche da un approccio ad esse non dogmatico e critico.

ORIENTAMENTO STRATEGICO

Il Liceo “M. Gioia” di Piacenza ritiene di dover dare adeguato rilievo, nella sua offerta formativa, ad alcune opzioni prioritarie di sviluppo, che corrispondono ad altrettante vocazioni costruite in anni recenti dalla Scuola.

1. DIMENSIONE INTERNAZIONALE: UN LICEO PER L'EUROPA Tradizionalmente perseguita con la valorizzazione delle lingue e culture straniere si realizza attraverso:

- conoscenza ravvicinata delle istituzioni e delle problematiche dell'Unione Europea - scambio e diretta collaborazione con scuole dei paesi europei - specifici accordi con il Governo tedesco ed il Governo francese che portano al

termine degli studi nell'indirizzo linguistico alla doppia valenza del titolo di studio (il titolo di studio italiano viene formalmente riconosciuto in Germania e Francia)

- grande potenziamento della lingua inglese come lingua veicolare, quindi non solo studiata, ma utilizzata in altre discipline

- certificazione internazionale della lingua inglese EDEXCEL IGCSE, (il Liceo “M. Gioia” di Piacenza è stato individuato quale International Academic Centre per tale certificazione); gli studenti, al termine di un percorso triennale di formazione linguistica, a richiesta, potranno sostenere gli esami per ottenere le certificazioni:

Page 15: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

IGCSE Biology, IGCSE Science Double Award (Physics and Chemistry), IGCSE History e IGCSE Geography

- certificazione internazionale della lingua francese come sede per l’esame DELF (Diplome Elémentaire de Langue Française) di francese

- nel corso dell’anno 2015, a seguito degli accordi stipulati con l’Instituto Cervantes di Milano, il nostro liceo è divenuto sede d’esame di certificazione linguistica DELE (Diploma de Español como Lengua Extranjera), titolo ufficiale che accredita il livello di competenza e il dominio della lingua spagnola e viene conferito dal Ministero spagnolo di Educazione, Cultura e Sport; conseguire la certificazione delle competenze linguistiche rappresenta un traguardo importante, spendibile sia in ambito universitario che lavorativo, oltre ad essere un’occasione di apprendimento per lo sviluppo e l’arricchimento personale e comunitario; l’opportunità di sostenere tali esami è offerta agli alunni interni del nostro liceo, e a tutta la cittadinanza

- organizzazione dell'orario settimanale delle lezioni su cinque giorni secondo il modello europeo (lunedì/venerdì) in tutte le classi

- CLIL: sulla base della “Riforma Gelmini”, al triennio del Liceo Linguistico e al quinto anno del Liceo Classico e del liceo Scientifico una disciplina deve essere insegnata in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Il Liceo “M. Gioia” adempie a tale obbligo legislativo articolando un'offerta formativa tesa al potenziamento delle competenze nelle quattro principali lingue europee: francese, inglese, spagnolo e tedesco.

2. SCUOLA IN DIGITALE - utilizzo della comunicazione informatica nei rapporti con le famiglie, che arricchisce

quella tradizionale (registro elettronico che consente un costante monitoraggio delle assenze, valutazioni e attività di classe)

- impiego di tecnologie informatiche avanzate nelle didattica - studio e utilizzo dei linguaggi multimediali con produzione diretta da parte degli

studenti. Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge n. 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di: - migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole

delle stesse - implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti

didattici e laboratori ali ivi presenti - favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini

dell’innovazione didattica - individuare un animatore digitale - partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative. Il progetto tende a favorire il processo di digitalizzazione della didattica e prevede l’introduzione della figura dell’Animatore Digitale. L’espletamento di tale funzione consisterà nelle seguenti mansioni: - stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l'organizzazione di laboratori formativi, favorendo l'animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative

- favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell'organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui tempi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e agli altri attori del territorio

Page 16: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

- individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola: uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata la pratica di una metodologia comune informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole un laboratorio di coding per tutti gli studenti.

E-SCHOOL - SIAMO PRONTI PER IL FUTURO?

Nelle classi e-school la parte preponderante delle “lezioni frontali” è sostituita da una serie di podcast, predisposti dai vari docenti, della durata di 15 minuti circa; ogni studente avrà cura di ascoltare le lezioni come compito a casa, a cadenza variabile ma non quotidiana. Gli studenti quindi arrivano a scuola ogni giorno avendo già ascoltato le spiegazioni del docente: i podcast in cui sono spiegati i concetti basilari utili alla lezione sono stati infatti postati qualche giorno prima su un cloud in Internet e i ragazzi sono stati avvisati della presenza del nuovo materiale sul gruppo Facebook della classe, a cui sono iscritti tutti gli studenti e tutti i docenti. In classe rimane quindi molto più tempo per chiarimenti su argomenti meditati, approfondimenti, laboratori: si discute sui problemi emersi durante l’ascolto della lezione e si lavora, singolarmente o a gruppi, su quegli argomenti, chiarendo dubbi e aumentando progressivamente il livello di difficoltà di quanto appreso; il tutto con la guida e la supervisione dell’insegnante. I tradizionali banchi scolastici sono sostituiti da banchi realizzati in materiali a forma di onda in modo da rendere immediata e semplice una qualunque configurazione che favorisca lavori di gruppo o laboratori. La cattedra è sostituita da una poltrona mobile con supporto per il materiale per il device, adatta a spostarsi velocemente nell’aula e affiancare i gruppi di lavoro. Inoltre due proiettori sono sempre a disposizione degli studenti per le presentazioni dei lavori prodotti, mentre il collegamento wireless al proiettore principale della LIM sempre attiva consente una rapida comunicazione con l’intera classe. Tutti i ragazzi sono dotati di un notebook dotato di software che, oltre a gestire in modo semplice la connessione a Internet degli studenti, permette il controllo del desktop alunni da remoto, lo scambio rapido di files, la realizzazione di rapidi indagini, di test e di tanto altro. I libri sono in versione digitale e sono tutti contenuti nel notebook. I quaderni per gli appunti non sono eliminati, però sono facoltativi e comunque dipendono dalle specifiche di ogni materia. La valutazione avviene in modo continuativo, tramite l’osservazione del lavoro, l’impegno e l’intraprendenza degli studenti durante i laboratori, il loro interesse e la partecipazione. Ogni trimestre vengono effettuate verifiche scritte, calendarizzate all’inizio dell’anno scolastico e somministrate negli ultimi 15 gg di ogni trimestre. Le verifiche orali invece possono variare a seconda delle diverse esigenze di ogni insegnante e in relazione alla

Page 17: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

disciplina. Nei quindici giorni successivi alle tornata di verifiche formalizzate si svolgono, solo per gli studenti interessati, attività aggiuntive di recupero nelle discipline in cui sono emerse difficoltà. La prova formale di recupero si svolge in orario pomeridiano, entro il mese successivo alla prova ufficiale ed è calendarizzata all’inizio dell’anno scolastico.

Per tutta la durata dell’anno scolastico un’ora settimanale (App!hour) è dedicata ad approfondimenti in compresenza tra due/più docenti della classe, quali: progetti pluridisciplinari, preparazione alla partecipazione a concorsi, utilizzo di pacchetti informatici, preparazione a certificazioni; nell'anno scolastico 2013-2014, per esempio, si sono svolti: - un corso per l'uso avanzato del foglio elettronico - attività che hanno portato alla realizzazione di un quotidiano online - un corso europeo sulle nanotecnologie. Ogni attività realizzata in queste ore viene valutata attraverso un prodotto multimediale realizzato dagli studenti.

3. CENTRALITÀ DELLO STUDENTE

- attenzione allo studente come persona con l’attivazione di servizi specificamente dedicati (tutoring, peer education …)

- attività di approfondimento (Settimana della Flessibilità, Assemblee e Miniassemblee di istituto, attività aggiuntiva pomeridiana)

- attività di supporto allo studio (tutoring disciplinare, peer education, attività di recupero)

- Centro Ascolto e Educazione alla Salute - possibilità per il singolo studente di arricchimento del proprio percorso scolastico

(attività integrative a scelta) - riconoscimento valorizzazione delle esperienze formative extra scolastiche

individuali, grazie alle convenzioni sottoscritte con Conservatorio Musicale, CONI e SVEP

4. ORIENTAMENTO POST-LICEALE - organizzazione di stage lavorativi (alternanza scuola-lavoro) - convenzioni con Enti pubblici e privati per attività di lavoro durante il periodo

estivo - orientamento in uscita mediante contatti diretti con Università italiane e straniere - corsi preparatori ai test di ingresso ai corsi universitari a numero programmato

Page 18: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. La legge n. 107/2015 stabilisce un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che coinvolgeranno, a partire dalle classi terze, tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione per almeno 200 ore nei licei, da inserire nel Piano triennale dell’offerta formativa. Sulla base del progetto, messo a punto dalla scuola in collaborazione con i soggetti ospitanti, l’inserimento degli studenti nei contesti operativi può essere organizzato, tutto o in parte, nell’ambito dell’orario annuale dei piani di studio oppure nei periodi di sospensione delle attività didattiche come sviluppo di attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi previsti nel progetto educativo personalizzato. Il periodo in contesti lavorativi nella struttura prescelta è preceduto da un periodo di preparazione in aula, con la partecipazione di esperti esterni e successivamente accompagnato da momenti di raccordo in aula tra i percorsi disciplinari e l’attività formativa esterna; si conclude con la valutazione congiunta dell’attività svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno. La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi.

Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procede: a. alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli

apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti;

b. all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato.

A conclusione del percorso triennale di alternanza, l’istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all’interno del certificato rilasciato ai sensi dell’articolo 11 del D.P.R. 89 del 2010 per i licei.

Page 19: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

II.

INDIRIZZI DI STUDIO

e

QUADRI ORARIO

Page 20: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INDIRIZZO CLASSICO

«Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita e a maturare le competenze a ciò necessarie»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4

Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia - - 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Filosofia - - 3 3 3

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica - - 2 2 2

Scienze naturali - 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 - 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 31 31 31

CLASSICO NEW MEDIA

In questo corso di studi l’area artistico-espressiva viene potenziata con l’introduzione della disciplina Storia dell’arte nel primo anno, non prevista nei quadri orari della Riforma Gelmini. Inoltre il curricolo è arricchito da approfondimenti nelle discipline letterarie ed antichistiche supportati da laboratori finalizzati all'acquisizione di competenze in ambito tecnologico ed informatico.

CLASSICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL

Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Storia/Geografia in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione History Edexcel e/o Geography Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno (1 ora di compresenza Storia/Storia in inglese), 31 al quinto anno.

Page 21: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 22: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO CLASSICO

Gli studenti del liceo classico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente

- avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico

- aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacita di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate

- saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.

Page 23: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

SCIENTIFICO BASE

In questo corso di studi l’area scientifica viene potenziata con il ricorso ad una metodologia sperimentale e l’introduzione della disciplina Laboratorio di chimica nel biennio non prevista nei quadri orari della Riforma Gelmini, e l'aggiunta di 1 ora di Scienze naturali al quarto anno e 1 ora di Fisica al quinto anno.

SCIENTIFICO E-SCHOOL

In questo corso di studi viene seguita la metodologia didattica Flipped-Classroom e le attività didattiche sono interamente digitali. Tutti gli studenti devono essere dotati dello stesso device digitale su cui sono caricati tutti i testi scolastici in formato digitale. Per ulteriori spiegazioni vedere il paragrafo E-SCHOOL - SIAMO PRONTI PER IL FUTURO? in I. orientamento strategico.

SCIENTIFICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL

Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Scienze in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione Science Double Award (Biology & Physics/Chemistry) Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno, 30 ore al quinto anno.

INDIRIZZO SCIENTIFICO

«Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 2 2

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Storia - - 2 2 2

Filosofia - - 3 3 3

Matematica 5 5 4 4 4

Fisica – 2 3 3 4

Laboratorio di fisica 2 - - - -

Scienze naturali 2 2 3 4 3

Laboratorio di chimica - 2 - - -

Disegno e storia dell’arte 2 – 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

Page 24: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 25: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO SCIENTIFICO

Gli studenti del liceo scientifico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica - comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, biotecnologia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Page 26: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

(a) comprese 33 ore annuali di conversazione con il docente di madrelingua

LINGUISTICO

Nelle sezioni del Linguistico il Liceo “M. Gioia” introduce l’insegnamento di Diritto comunitario per avvicinare gli studenti alla conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee.

LINGUISTICO con CERTIFICAZIONE IGCSE EDEXCEL

Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Storia/Geografia in inglese, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua in preparazione alla certificazione History Edexcel e/o Geography Edexcel di 4° anno. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno, 30 ore al quinto anno.

LINGUISTICO con POTENZIAMENTO DELLA LINGUA SPAGNOLA

Alle discipline curricolari si aggiungono 2 ore settimanali di Storia in Spagnolo, insegnamento impartito su 4 anni (240 ore) da docenti madrelingua. L’orario scolastico è di 29 ore settimanali al biennio, 32 al terzo e quarto anno, 30 ore al quinto anno.

INDIRIZZO LINGUISTICO

«Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse»

[Art. 5 comma 1, D.I. n. 211 del 7/10/2010]

Discipline I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua latina 3 3 - - -

Lingua e cultura straniera 1 (a) 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2 (a) 3 3 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 (a) - 2 4 4 4

Storia - - 2 2 2

Storia e Geografia 3 3 - - -

Filosofia - - 2 2 2

Diritto comunitario 2 - - - -

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica - - 2 2 2

Scienze naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’arte - - 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

Page 27: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 28: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 29: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

LINGUE STUDIATE

La sequenza delle lingue studiate nelle classi del corso linguistico è:

Sezioni Lingua straniera 1 Lingua straniera 2 Lingua straniera 3

C Inglese Francese Spagnolo

D-G-E (*) Inglese Tedesco Spagnolo

F (**) Inglese Spagnolo Francese

(*) sezione con potenziamento della lingua inglese

(**) sezione con potenziamento della lingua spagnola RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL LICEO LINGUISTICO

Gli studenti del liceo linguistico, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni (vedere Sezione 1 - Risultati di apprendimento di tutti i percorsi liceali), dovranno:

- avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

- avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento

- saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali

- riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari - conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,

attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni

- sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.

Page 30: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INDIRIZZO LINGUISTICO SEZIONE AD OPZIONE INTERNAZIONALE FRANCESE

Discipline I II III* IV* V+ Italiano 4 4 4 4 4

Latino 4 4 2 2 -

Francese (a) 5 5 4 4 4

Inglese (a) 4 4 4 4 4

Tedesco (a) - - 4 3 4

Storia in francese 3 3 2 2 3

Diritto / Geografia 2 2 - - -

Filosofia - - 3 3 3

Linguaggi: cinema e arte 2 2 - - -

Storia dell’arte - - 2 2 2

Matematica 3 3 2 3 3

Fisica - - 2 - -

Scienze 2 2 - 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Potenziamento lingue tedesco1/francese2 - - 21 21 22

Totale 32 32 32 32 32

* nel triennio vengono realizzate compresenze di Italiano/filosofia e di arte/inglese per un’ora settimanale

LINGUISTICO INTERNAZIONALE con LINGUA VEICOLARE FRANCESE

Tre ore settimanali di Storia nel biennio e due ore nel triennio sono insegnate in lingua francese. Nel biennio, l’insegnamento di Diritto è utilizzato per lo svolgimento dello studio di “Educazione alla cittadinanza Europea” per approfondire la conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee. L'esame di Stato comprende una quarta prova scritta di Lingua e Letteratura Francese e di Storia in francese, nonché di un colloquio orale di Lingua e letteratura francese. Al termine del corso, oltre al diploma italiano, gli studenti conseguono il titolo di studio francese (Esabac). Il livello linguistico raggiunto è il livello B2/C1 del quadro di riferimento europeo.

Page 31: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 32: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INDIRIZZO LINGUISTICO SEZIONE AD OPZIONE INTERNAZIONALE TEDESCO

Discipline I II III* IV* V* Italiano 4 4 4 4 4

Latino 4 4 2 2 -

Tedesco (a) 5 5 4 4 4

Inglese (a) 4 4 4 4 4

Francese (a) - - 4 3 4

Storia 3 3 2 2 3

Diritto / Geografia 2 2 - - -

Filosofia - - 3 3 3

Linguaggi: cinema e arte 2 2 - - -

Storia dell’arte - - 2 2 2

Matematica 3 3 2 3 3

Fisica - - 2 - -

Scienze 2 2 - 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

Potenziamento lingue tedesco/francese - - 2 2 2

Totale 32 32 32 32 32

* nel triennio vengono realizzate compresenze di Italiano/filosofia e di arte/inglese per un’ora settimanale

LINGUISTICO INTERNAZIONALE con LINGUA VEICOLARE TEDESCA

Tre ore settimanali di Storia nel biennio e due ore nel triennio e un’ora di Geografia nel biennio sono insegnate in lingua tedesca. Nel biennio, l’insegnamento di Diritto è utilizzato per lo svolgimento dello studio di “Educazione alla cittadinanza Europea” per approfondire la conoscenza della legislazione e delle istituzioni europee. L'esame di Stato comprende una quarta prova scritta di Storia e Letteratura in tedesco, nonché di un colloquio orale di Storia e di Lingua e letteratura tedesca. Al termine del corso, oltre al diploma italiano, gli studenti conseguono la certificazione che permette l’accesso diretto alle università tedesche senza dover sostenere esami di lingua. Il livello linguistico raggiunto è il livello B2/C1 del quadro di riferimento europeo.

Page 33: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma
Page 34: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

III.

MACROAREE DI PROGETTO

A. INCLUSIONE e RECUPERO

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO

E. MEDIAZIONE DIDATTICA e VERIFICA-VALUTAZIONE

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA

Page 35: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

A. INCLUSIONE e RECUPERO

A1. DISABILITÀ

Interventi a favore degli studenti con disabilità certificata

Il Liceo predispone il Piano Educativo Individualizzato (PEI) che descrive il progetto per il singolo studente, elaborato con il contributo di tutti i docenti e gli operatori coinvolti (docenti curricolari, docenti specializzati, assistenti educatori, facilitatori della comunicazione, operatori dei servizi e del territorio), attraverso l’osservazione pedagogica e la documentazione raccolta sullo studente e sul contesto scolastico e territoriale. Viene redatto nei primi mesi di ogni anno scolastico a cura del docente referente e diventa il documento base negli incontri di verifica e ri-progettazione tra gli operatori della scuola, la famiglia ed i servizi sanitari e/o sociali. Il PEI è anche un patto tra la scuola, la famiglia e lo studente stesso, perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione. La famiglia, attraverso il PEI, è a conoscenza di ciò che si fa a scuola e collabora per la parte che le compete. I docenti, sottoscrivendolo, si impegnano, ciascuno per la propria parte, a realizzare il percorso previsto per lo studente. La valutazione intermedia e finale dello studente deve essere congruente con quanto definito nel PEI: - in caso di percorso semplificato, in una o più discipline per il raggiungimento degli obiettivi

minimi previsti, la valutazione fa riferimento al percorso della classe (sono previste le stesse prove degli altri studenti oppure sono consentite prove equipollenti con eventuali tempi più lunghi nello svolgimento e il superamento delle prove dell'Esame di Stato consente il rilascio del diploma)

- in caso di percorso differenziato, nell’apprendimento di una o più discipline, verrà espresso un giudizio di valutazione che tenga conto delle conoscenze di partenza e del percorso effettivamente svolto; di ciò va fatta menzione esplicita sul relativo certificato di competenze che viene rilasciato al posto del diploma (“votazione riferita al PEI e non ai programmi ministeriali ex art. 13 O.M. 80/1995”).

A2. DSA, svantaggio PSICOSANITARIO, BES (per maggiori informazioni vedere il Piano di Inclusività reperibile sul sito web)

Interventi a favore degli studenti con DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Con il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento si intende un disturbo che investe le funzioni relative ai processi di apprendimento delle abilità strumentali di base di lettura, scrittura e calcolo. Tali disturbi interessano uno specifico dominio di abilità, ma all’interno di un funzionamento intellettivo nella norma. Appartengono ai DSA, la dislessia (disturbo specifico della lettura), la disgrafia (disturbo specifico della scrittura negli aspetti prassici), la disortografia (disturbo specifico della scrittura intesa nelle sue componenti fonologiche, metafonologiche e ortografiche), la discalculia (disturbo specifico delle abilità aritmetiche). Per gli studenti con DSA è elaborato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali altri operatori, che preveda misure dispensative e/o strumenti compensativi adottati, anche in via temporanea. In sede d’esame finale nel secondo ciclo d’istruzione, le prove non possono essere differenziate. Ciò significa che lo studente dovrà in ogni caso sostenere tutte le prove scritte, ma potrà avvalersi delle misure dispensative e degli strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno, mantenendo le modalità di lavoro definite nel PDP.

Page 36: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

Interventi a favore degli studenti in situazioni di svantaggio psicologico-sanitario

Le situazioni di svantaggio psicologico e/o sanitario (ad esempio anoressia, trattamenti oncologici, attacchi di panico, epilessia, ecc.), anche temporanee, possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo. L’assunzione del parere di uno specialista in psicologia o in neuropsichiatria, non necessariamente dell’ASL, ma ove presente, dello psicologo scolastico, favorisce una comprensione più approfondita e completa della situazione personale e socio/ambientale dello studente. Nei casi previsti dalla normativa vengono predisposti specifici progetti di istruzione ospedaliera e/o di istruzione domiciliare post-ricovero. Anche per gli studenti con situazioni di svantaggio è elaborato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali altri operatori. In sede di esame finale, per gli studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del progetto personalizzato (PDP) portato avanti in corso d’anno.

Interventi a favore di studenti con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Il concetto di BES si fonda su una visione globale della persona che fa riferimento al modello della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health - ICF) come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Il Liceo “M. Gioia” è una scuola inclusiva che si impegna a fornire ausili ed interventi specifici agli studenti in qualunque modo svantaggiati, nell’intento di favorire la loro integrazione scolastica attraverso la valorizzazione delle differenze.

A3. STUDENTI STRANIERI

Anche le situazioni di svantaggio linguistico-culturale degli studenti stranieri neo-arrivati in Italia, possono compromettere in modo significativo la frequenza ed il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo. A tal fine (limitatamente al primo anno di arrivo in Italia) il Liceo “M. Gioia” individua un docente referente con il compito di curare:

- accoglienza e assistenza alle famiglie degli studenti stranieri neoarrivati - stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato) concordato fra docenti, famiglia ed eventuali

altri operatori - relazioni e coordinamento del Consiglio di classe con la famiglia per quanto riguarda la

comunicazione del PDP, dei risultati e della valutazione, promuovendo coinvolgimento e collaborazione

- attivazione di interventi individuali di alfabetizzazione della lingua italiana in orario curricolare

- sostegno allo studio con docenti o studenti tutor. La progettazione personalizzata (PDP) può presentare anche caratteristiche di differenziazione consistente dal percorso regolare, sia nei contenuti disciplinari, sia per quanto riguarda la tipologia. La valutazione delle prove dovrà tenere conto della situazione particolare dello studente.

A4. PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE VIOLENZA DI GENERE

Il MIUR ha firmato il 4 aprile 2014 un Protocollo d’intesa con il Soroptimist International, Associazione che promuove l’avanzamento della condizione femminile per prevenire e contrastare violenza e discriminazione e per sostenere le pari opportunità. Il protocollo ha l’obiettivo di sostenere, anche mediante percorsi formativi in ambito scolastico, la

Page 37: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

cultura del rispetto, dei diritti e delle pari opportunità nonché di prevenire e contrastare ogni tipo di violenza e discriminazione anche con il coinvolgimento delle Forze di Polizia, delle Associazioni e del Volontariato sociale. Si ipotizza di affrontare questi argomenti nel corso di assemblee, incontri, attività di formazione/ricerca rivolte a docenti/studenti. Le iniziative di studio, di riflessione e di formazione si collocano nel quadro più generale dell’educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla convivenza civile, al fine di favorire nelle studentesse e negli studenti la costruzione dell’identità personale e la consapevolezza di essere titolari di diritti e doveri.

A5. RECUPERO

La normativa che riguarda i “debiti formativi” (termine che indica le insufficienze registrate nelle singole materie sia in sede di scrutinio intermedio, sia in sede di scrutinio finale) disciplina l’organizzazione degli interventi didattico-educativi di sostegno e di recupero durante il corso dell’anno e al termine dello scrutinio finale. Le principali modalità di recupero proposte dalla scuola sono le seguenti:

- attività di sostegno o recupero in orario curricolare (recupero “in itinere”), con la classe intera o articolata in gruppi, finalizzate al consolidamento dei pre-requisiti richiesti, alla migliore acquisizione di conoscenze e competenze ed all'acquisizione di un metodo di studio più adeguato

- lavoro individualizzato attraverso l'assegnazione di esercizi supplementari mirati al rafforzamento di conoscenze e competenze specifiche

- servizi di tutoring con personale adulto nel biennio e/o con altri studenti (tutoring fra pari “progetto Snoopy”)

- giornate della flessibilità: per un breve e determinato periodo, (di norma una settimana nel mese di febbraio), viene interrotta la normale programmazione nelle classi per effettuare attività di ripasso, di recupero, di riepilogo o di esercizio (per gli altri studenti sono organizzate attività di approfondimento, anche al di fuori della scuola)

- corsi di recupero: attività extracurricolare di recupero per gruppi di studenti su obiettivi raggiungibili nell'arco del tempo prescelto, sia disciplinari che relativi al metodo di studio, dopo gli scrutini intermedi e finali per gli alunni che presentano insufficienze in una o più materie.

Vengono effettuate prove di verifica della persistenza delle lacune individuate in occasione dello scrutinio intermedio, dopo l’effettuazione delle attività di recupero. Del superamento o della persistenza di tali lacune sarà data comunicazione alle famiglie. Nell’ambito del Centro Ascolto (cfr C2) è allestito SNOOPY, un progetto di educazione tra pari

(peer education) attivo dal 2009, in cui studenti del 3°, 4° e 5° anno affiancano in un’azione di tutoraggio individuale studenti del biennio in difficoltà. Obiettivi di questo progetto sono :

- favorire il benessere degli studenti - promuovere il successo scolastico - diffondere forme di partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola - consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica - agevolare il recupero o l’inserimento di allievi a rischio di insuccesso o emarginazione.

Gli studenti in difficoltà sono affidati dalla responsabile del Centro Ascolto a tutor appartenenti allo stesso indirizzo o, quando è possibile, alla stessa sezione. In tal modo i tutor possono spendere non solo le loro competenze disciplinari, ma anche la propria esperienza personale. I tutor collaborano con i docenti della classe e in particolare con quelli della disciplina oggetto del recupero, che forniscono consigli e assistenza. Il rapporto uno a uno determina la creazione di relazioni empatiche fortemente motivanti per entrambi i soggetti e la personalizzazione dell’intervento.

Page 38: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO B1. FLESSIBILITÀ didattica (di Istituto e di singoli CdC)

La “Settimana della flessibilità”, che da più di un decennio caratterizza l’attività didattica del nostro Liceo, consiste in una modifica strutturale “flessibile” dell’impianto orario, della costituzione delle classi, dello spazio-scuola e infine dello stesso corpo-docente, insomma una radicale trasformazione. - La modifica del quadro orario delle lezioni consente la realizzazione, in parallelo e a classi aperte,

di circa 70 corsi di recupero disciplinare per gli studenti in difficoltà e di altrettanti corsi di approfondimento per i rimanenti studenti. Non c’è alcuna sospensione di lezioni, anzi un maggior impegno nella progettazione e personalizzazione della proposta didattica.

- I corsi di recupero, intensivi e per piccoli gruppi, sono previsti per gli studenti che negli scrutini di gennaio hanno mostrato lacune in quelle discipline che statisticamente hanno il maggior numero di insufficienze nei vari indirizzi di studio (in genere sono Latino, Greco, Lingue straniere, Matematica, Fisica, Scienze); il Liceo inserisce questa opportunità in un quadro più ampio di iniziative dedicate al supporto allo studio e al recupero che si sviluppa lungo tutto l’arco dell’anno scolastico e con iniziative e modalità diverse: dai classici corsi di recupero pomeridiani a quelli estivi, al tutoring fra pari; da attività per classi a quelle per gruppi di livello, fino ad attività individuali (cfr. progetto Snoopy).

- Invece per quanto riguarda gli approfondimenti della Settimana della flessibilità l’ampia scelta degli argomenti intende offrire agli studenti contenuti e metodi sempre più innovativi: da una parte temi che li possano orientare nelle future scelte lavorative o accrescere i loro orizzonti di interesse e motivazione e dall’altra una didattica sempre più laboratoriale.

- Ne consegue che si costituiscono classi “flessibili” sulla base della libera scelta dei temi offerti, scelta che gli studenti fanno con mezzi e modalità informatiche: chi organizza provvede poi ad attribuire ad ogni studente i corsi sulla base di un unico criterio, quello di formare gruppi-classe con un numero medio di circa 25-30 allievi; per questo motivo si possono formare classi “aperte” con studenti che provengono non solo da sezioni diverse, ma anche da indirizzi diversi (classico, linguistico e scientifico) e da anni diversi.

- Lo spazio-scuola è ampliato e aperto in quanto non è più dato solo dagli spazi interni al Liceo, ma anche da quelli esterni, che possono essere offerti dai vari enti del territorio che intervengono: la scuola si apre alla società e la società torna sui banchi di scuola.

- Infine anche il corpo-docente si rivoluziona in quanto i nostri docenti collaborano sia con esperti esterni sia con ex studenti, spesso neolaureati, che ritornano per aggiornarci sulle novità delle loro ricerche, dimostrando che il senso di identità e di appartenenza al Liceo e alla scuola continua nel tempo ed è fertile di innovazioni culturali.

In questo quadro si inserisce anche la possibilità offerta a quegli studenti che usufruiscono delle Convenzioni (CONI Piacenza, Conservatorio di Piacenza e SVEP) e che non hanno l’obbligo di frequenza ai corsi di recupero, di dedicarsi in questa settimana al potenziamento o delle discipline sportive o delle discipline musicali o alle attività di volontariato. La valutazione da parte degli studenti della Settimana della flessibilità, verificata e rilevata nei questionari di valutazione di fine anno, è sempre decisamente molto positiva in quanto percepita per coloro che seguono gli approfondimenti come momento di libera scelta, di possibilità di uscire e aprirsi all’esterno, di conoscere anche ambiti radicalmente nuovi, per quelli invece che seguono le iniziative di recupero come momento importante per riallinearsi ai compagni.

B2. OPZIONALITÀ e CONVENZIONI

Il Liceo ha stipulato convenzioni che hanno ricadute anche sulla valutazione mediante riconoscimento di crediti, con il Conservatorio di Musica "G. Nicolini" di Piacenza per gli studenti del liceo che seguono i suoi corsi, con il CONI provinciale per gli studenti che svolgono attività

Page 39: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

agonistica a livello nazionale, con lo SVEP per gli studenti che svolgono attività di volontariato. Una importante convenzione è stata stipulata con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza per il riconoscimento e l'utilizzo della biblioteca scolastica "M.G. Cherchi" quale biblioteca comunale aperta a tutta la cittadinanza. Convenzioni sono state stipulate con:

- Banca di Piacenza per poter accedere ad un prestito a tasso zero per sostenere spese inerenti l'attività scolastica

- Teatro "Gioco-Vita" di Piacenza per lo sviluppo di progetti di attività teatrale - Associazione "Phlox" per attività pomeridiane in favore di studenti DSA (anche di altri

istituti scolastici) - Associazione "Esagramma" di Milano per la formazione di docenti nell'ambito di un

progetto di musicoterapia per ragazzi diversamente abili (anche di altri istituti scolastici).Importante la collaborazione pluriannuale con l'Archivio di Stato, con l’ISREC e con l’Ass. Amici del Gioia per progettazione e realizzazione di progetti di ricerca e di studio.

B3. ECCELLENZE

- Forum filosofia - Olimpiadi di filosofia - Olimpiadi Matematica - Olimpiadi Fisica - Giochi Chimica - Olimpiadi Italiano - Olimpiadi Lingue Classiche - Certamina letterari - Borse di studio (vedere sito web per bandi)

B4. CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE (vedere in I. orientamento strategico, punto 1: DIMENSIONE INTERNAZIONALE )

B5. TURISMO SCOLASTICO - viaggi - stages linguistici (francese, spagnolo e tedesco per gli studenti del liceo linguistico, inglese

per tutti e tre gli indirizzi) - scambi con l’estero (gemellaggio con il Königin-Katharina-Stift- Gymnasium di Stoccarda,

Germania, per lo scambio di studenti e docenti).

B6. MOBILITÀ studentesca all'estero

Studiare presso una scuola all’estero è un’opportunità per conoscere una nuova realtà e sviluppare competenze non solo in campo linguistico, ma anche in quello culturale, confrontando la propria esperienza personale e i propri modelli di vita con quelli di altri Paesi con cultura e tradizioni differenti. Consente inoltre lo sviluppo di competenze trasversali quali l’autonomia e la responsabilità, in quanto lo studente è chiamato ad organizzare lo studio e la giornata in modo autonomo, relazionarsi con nuovi amici e svolgere con loro le attività preferite tra quelle offerte dalla scuola. Le esperienze di studio compiute all'estero da alunni del Gioia, attraverso i soggiorni individuali, sono valide per la riammissione nella classe di provenienza e sono valutate, ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dai programmi di insegnamento italiani. L’anno di studio all’estero, quindi, è valido a tutti gli effetti come anno di studio frequentato con risultati positivi nel territorio nazionale.

Page 40: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

B7. OCCASIONI FORMATIVE FACOLTATIVE

- Acuto e AcutoWeb - GioaWebRadio - Animazione Biblioteca e Gruppo di Lettura - Eventi culturali Caffè Letterario - Cineforum - Orchestra e Coro - Attività sportive - Corso sub - Corsi del Girello (rock e rap, tecnico del suono, dj, laboratori di fotografia, fumetto, moda,

teatro...) - Lezioni d'arte in Galleria Ricci-Oddi - Corso ECDL per il conseguimento della patente europea di informatica - Corsi per lo studio di una seconda lingua comunitaria - Corsi di preparazione per le certificazioni linguistiche - Corsi di lingue “altre”: cinese, giapponese, arabo, russo, catalano, neo-greco.

B8. RETI DI SCUOLE

Le Istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete (art. 7, DPR n. 275/1999), per lo svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo, coerenti con le finalità delle scuole. Il Liceo “M. Gioia” ha aderito a reti permanenti (o quantomeno pluriannuali), ed a reti che vengono costituite per specifici progetti. RETE “AVANGUARDIE EDUCATIVE”

È una rete scolastica, avente come capofila l’Istituto Nazionale Di Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) con sede a Firenze, che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione della scuola italiana. La rete è strutturata ad hub, con ciascuna delle 22 scuole fondatrici che, a sua volta, è capofila di una “idea”. Il Liceo “M. Gioia” è capofila nazionale dell’idea Flipped Classroom (“classe capovolta”) in cui l’idea base è che la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di “mentor”, il regista dell’azione pedagogica. RETE REGIONALE DEI LICEI LINGUISTICI DELL’EMILIA-ROMAGNA A SUPPORTO DELLA METODOLOGIA CLIL

È una rete scolastica, avente come capofila il Liceo Statale “L. Galvani” di Bologna (che a sua volta fa parte della rete nazionale dei Licei Linguistici), che ha lo scopo di diffondere sul territorio regionale la metodologia CLIL. Il Liceo “M. Gioia” è capofila provinciale di tale rete con lo scopo di organizzare i corsi di formazione di docenti che vogliono insegnare la propria disciplina in lingua inglese mediante la metodologia CLIL. RETE REGIONALE CERTILINGUA®

È una rete scolastica, avente come capofila l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, che si raccorda alla rete internazionale CertiLingua®, e che ha lo scopo di promuovere l’eccellenza, il plurilinguismo e la mobilità tra gli studenti delle scuole secondarie di 2° grado tramite il rilascio dell’Attestato europeo di eccellenza CertiLingua® per gli studenti che abbiano:

Page 41: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

- competenze linguistiche di livello B2 o superiore del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, accertate tramite Ente Certificatore riconosciuto a livello internazionale, in almeno 2 lingue diverse dalla propria lingua madre

- frequenza di corsi CLIL (Content and Language Integrated Learning) in una o più discipline, per almeno 70 ore nell’ultimo biennio (oppure 140 negli ultimi 4 anni)

- competenze di cittadinanza europea a livello 4 del Quadro Comune per le Competenze Europee realizzato da European Elos Network; competenze maturate tramite la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale.

RETE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI

È una rete nazionale in via di predisposizione, per la condivisione e la diffusione di buone pratiche e percorsi significativi di sperimentazione metodologica innovativa, di continuità ed orientamento, di alternanza scuola lavoro, di potenziamento e ri-organizzazione dei percorsi curricolari. RETE INTERPROVINCIALE “LINKED TOGETHER & CONNECTEZ-VOUS”

È una rete interprovinciale, avente come capofila il Liceo Scientifico-Linguistico “G. Marconi” di Parma, che ha lo scopo di progettare e sperimentare moduli CLIL con l’ausilio delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Information and Communications Technology - ICT) per l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua inglese e francese, nelle classi quinte dei licei. RETE FRA GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI 2° GRADO DI PIACENZA “SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE E GIOVANI IMMIGRATI: UN PERCORSO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER VIVERE DA CITTADINI A PIACENZA”

È una rete, avente come capofila l’ISII “G. Marconi” di Piacenza, che lo scopo di: - favorire l’integrazione nella scuola e nel contesto sociale italiano degli studenti stranieri neo

arrivati e favorire il loro successo scolastico - orientare gli studenti stranieri nella scelta dell’indirizzo di studi - formare i docenti nelle metodologie di insegnamento verso allievi non italofoni.

RETE FRA GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI 2° GRADO DI PIACENZA “INTEGRAZIONE SENZA BARRIERE”

È una rete, avente come capofila l’ISI “G.D. Romagnosi” di Piacenza, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Piacenza che lo scopo di:

- favorire l’integrazione per i viaggi d’istruzione e visite guidate per classi con alunni diversamente abili per cui sono necessari mezzi di trasporto speciali e assistenza specialistica.

Page 42: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

SEDI

Il Liceo “M. Gioia” è ospitato in tre edifici scolastici, due dei quali di proprietà dell’Amministrazione Provinciale (sede centrale e succursale presso IISS “G.D. Romagnosi”) mentre il terzo (succursale di via della Ferma, ex Convento dei Gesuiti) appartiene alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

SEDE CENTRALE: PALAZZO BACIOCCHI

La sede centrale è Palazzo Baciocchi, in viale Risorgimento. L’edifico fu concepito e realizzato nel 1937 dall’architetto Mario Baciocchi, racchiuso in un blocco nella misura di una “insula” urbana piacentina quale richiamo alla struttura romana originaria della città. La facciata ha una zoccolatura inferiore realizzata in pietra grigia, mentre la parte superiore è realizzata con un rivestimento in cotto dello stesso colore del Palazzo Farnese. Sui fianchi della facciata sono realizzati due ordini giganti di pilastri. Nello spazio interno è inserita una scala a pianta circolare che rappresenta l’elemento figurale ed iconico dell’edificio stesso.

Inizialmente fu sede del “Palazzo delle Mostre”, destinato ad ospitare una serie di stand commerciali e culturali. Fu solo nell’ottobre 1938 che il Regio Liceo “Melchiorre Gioia” traslocò dalla vecchia sede di via Taverna alla sede attuale, ma solo per pochi anni. Dopo l’8 settembre 1943 le truppe nazifasciste presero possesso dei locali. Il Liceo si spostò al Collegio Sant’Agostino, sullo stradone Farnese, da dove fece ritorno in viale Risorgimento solamente al termine del conflitto.

Page 43: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

SEDI LIMITROFE

succursale di via Bacciocchi succursale di via Della Ferma

SPAZI, STRUMENTAZIONI, SERVIZI

Uffici: Presidenza; Vicepresidenza; Direzione amministrativa; Segreteria amministrativa; Segreteria didattica; Ufficio personale.

Aule: n. 73 di cui 47 nella sede centrale (viale Risorgimento 1), 16 in sede staccata presso l’ex convento Gesuiti (via della Ferma 43), 10 nella sede staccata presso l’ISI “G.D. Romagnosi” (via Baciocchi 1)

Spazi per l’Educazione Fisica: palestra della Scuola Primaria “G. Mazzini”; palestra dell’Istituto Statale “G.D. Romagnosi”, palestra della Canottieri “Vittorino da Feltre” (solo al mattino), palestra di via X Giugno; Arena Daturi, e (solo al pomeriggio) palestra Palacheope e palestra dell’Istituto Statale “G. Marconi”

Aule speciali: Sala riunioni; Aula Magna (n. 2); sale insegnanti (n. 3 di cui 2 nelle sedi staccate); spazi studenti; Centro stampa

Laboratori per la didattica:

laboratorio di chimica laboratorio di biologia

laboratorio di fisica laboratorio delle T.I.C.

Page 44: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

di chimica di biologia di fisica con radiotelescopio installato sul tetto del liceo; sede ufficiale della sezione

AIF di Piacenza delle tecnologie informatiche e della comunicazione (T.I.C.)

Strumentazioni informatiche Tutti i locali della scuola sono cablati; tutte le aule sono dotate di notebook, tutte le classi (73) sono dotate di videoproiettore e di LIM; ogni studente è in possesso di un netbook personale; ogni docente è in possesso di una chiave USB come registro personale e di classe.

Biblioteca multimediale “Grazia Cherchi” Convenzionata con gli Enti Locali territoriali per l’apertura al pubblico in orario mattutino e pomeridiano, è dotata di sala di lettura con circa 8.000 volumi disposti a scaffale aperto, 40 posti a sedere, postazione multimediale; Mediateca con circa 700 documenti audiovisivi e 200 documenti sonori, spazio ascolto individuale o di gruppo in cuffia, impianti hi-fi, postazione multimediale; aula conferenze e proiezioni, con circa 100 posti a sedere; spazio espositivo libri antichi e pregiati (circa 1000 documenti fra cui alcuni volumi del ‘500); ufficio catalogo con postazione multimediale.

Centro di documentazione didattica, annesso alla Biblioteca

Il servizio di Documentazione Didattica interno all’Istituto svolge azione di supporto alle necessità informativo/documentarie del sistema scuola e salvaguarda la fruibilità dei materiali mediante la catalogazione. Nell’attuale fase prevale il compito di garantire, in particolare ai docenti tramite accesso ad aree di

Page 45: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

condivisione digitale, l’accessibilità ai prodotti dell’Istituto (documenti generali di organizzazione, programma o verifica, preparatori e conclusivi Esame di Stato, elaborati di ampia ricaduta comune quali prove di livello, occasioni formative, modulistica didattica, procedure documentalistiche, …). Su tali rilevanze verte anche la ricognizione iniziale sulla scuola da parte dei nuovi docenti. La dotazione si arricchisce talvolta della documentazione prodotta volontariamente da docenti della scuola come riflessione sull’esperienza didattica, ossia sul processo di apprendimento / insegnamento attivato. Al catalogo della documentazione prodotta all’interno della scuola (oltre 700 elementi, organizzati per ambito didattico di produzione), si accompagna il catalogo dei materiali di natura didattica acquisiti dall’esterno (oltre 1600 voci). La scaffalatura a vista, presente nel locale attiguo alla biblio-mediateca, è organizzata per aree tematiche incentrate sulle trasversalità educative e sulle discipline.

Sala prove/laboratorio musicale/sede della Web radio Gioia

Caffè Letterario: presso la sede centrale; oltre al servizio di ristoro agli studenti, al personale ed ai visitatori, vi si allestiscono mostre ed eventi musicali e culturali vari (ad esempio Festival del Jazz, incontri con Autori, …).

REGOLAMENTO INTERNO

Costituisce parte integrante del PTOF (vedere sito web).

C1. CONDIVISIONE DELLE REGOLE: FREQUENZA E COMPORTAMENTO

FREQUENZA SCOLASTICA

Il numero di assenze non incide sull’attribuzione dei voti delle singole discipline se si hanno sufficienti elementi per proporre un voto, ma incide preliminarmente perché, ai sensi dell’art. 11, c. 1 del D.Lgs. n. 59 del 19 febbraio 2004 e successive modificazioni, “ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (…) Per casi eccezionali le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite”. Se uno studente non ha raggiunto la prevista frequenza per la validità dell’anno scolastico non può essere valutato (a meno che le assenze non ricadano nelle tipologie per cui il collegio dei docenti ha stabilito la deroga) e quindi automaticamente non è ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato indipendentemente dalle votazioni riportate nelle altre discipline. Le deroghe individuate dal Collegio dei Docenti sono:

- gravi motivi di salute adeguatamente documentati - terapie e/o cure programmate - donazioni di sangue - ore di assenza previste per gli studenti che si avvalgono delle convenzioni stipulate dal

Liceo con Conservatorio di Musica “G. Nicolini”, CONI o SVEP - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sulla base dell’intesa stipulata il 27/2/1987).

Page 46: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

L’art. 2 della Legge n. 169/2008 ha stabilito che il comportamento di ciascuno studente delle scuole secondarie di 2° grado debba essere valutato mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, e che lo stesso comportamento concorre alla valutazione complessiva dello studente. L’attribuzione dei voti è di competenza del consiglio di classe che la effettua collegialmente sulla base di criteri prestabiliti dal collegio dei docenti:

- senso di responsabilità e consapevolezza dei doveri che discendono da una esperienza di vita comunitaria, ovvero rispetto delle regole che la disciplinano, degli ambienti in cui si svolge, delle risorse e delle strutture di cui si serve

- disponibilità a confrontarsi e a collaborare con tutti gli attori della comunità scolastica, nel rispetto del loro ruolo e della loro funzione, in vista dell'adempimento della missione didattica e formativa propria dell'istituzione

- rispetto degli altri e delle loro idee ovvero attenzione alla pluralità delle culture e alla pacifica convivenza nella prospettiva del reciproco arricchimento e del superamento di ogni forma di esclusione

- partecipazione assidua e produttiva al complesso dell'attività didattica riscontrabile nella regolarità e puntualità della frequenza, nel vivo interesse per le proposte culturali, nell'attenzione per gli elementi di qualità del lavoro, ma anche nel rispetto degli impegni e delle scadenze, nel rpeciso adempimento dei compiti assegnati

- autonomia, ovvero indipendenza nel lavoro, capacità di trovare soluzioni nelle situazioni problematiche culturali, esistenziali o relazionali.

I comportamenti positivi ispirati a questi criteri si esprimono con la valutazione 8-10, mentre i comportamenti non positivi (descritti dal Regolamento di Istituto nella sezione Sanzioni disciplinari) si esprimono con la valutazione 6-7. La valutazione negativa del comportamento (voto 5) comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato indipendentemente dalle votazioni riportate nelle altre discipline, e viene assegnata secondo quanto previsto dalla normativa ministeriale.

C2. BENESSERE COME PREVENZIONE DEL DISAGIO: ACCOGLIENZA, EDUCAZIONE ALLA SALUTE

ACCOGLIENZA PRIME CLASSI

Star bene nella nuova scuola: l’accoglienza per le classi prime prevede il coinvolgimento di studenti tutor del triennio, che nei primi giorni di scuola attivano una serie di attività socializzanti rivolte ai nuovi studenti. Il Liceo “M. Gioia” favorisce l’incontro con il valore educativo dello sport. I contenuti sportivi sono affrontati sia in palestra che al campo e diversificati in base alle classi e alle caratteristiche degli alunni. Inoltre, le proposte sportive del nostro Liceo sono ampliate da:

- specifica convenzione Sportiva da noi ideata stipulata con il CONI di Piacenza (consultabile sul sito web del Liceo)

- Centro Sportivo Studentesco, che organizza tornei interni, attraverso attività sportiva pomeridiana; gare e dimostrazioni pratiche di diversi sport (calcetto, pallavolo, atletica, nuoto, corsa campestre, rugby, arrampicata sportiva)

- attività sportiva durante le giornate di flessibilità - partecipazione alle competizioni studentesche in ambito provinciale e regionale (dove il

Gioia si è sempre distinto, ottenendo ogni anno diverse medaglie) - soggiorni e gare di istituto in montagna finalizzati alla pratica degli sport invernali - progetto sub con attività pomeridiana in piscina e conseguenti escursioni nel mare di

Corsica e Mar Rosso - calcetto con Dipartimento Salute Mentale ASL - progetti sportivi multidisciplinari

Page 47: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

- collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) finalizzata all’inserimento di alunni diversamente abili.

Il Liceo è nel circuito regionale “Scuole che promuovono la salute” e attua forme di collaborazione con enti esterni presenti sul territorio, non solo ASL ma anche il mondo del volontariato “medico”. Completano le valenze educative e salutiste delle lezioni di Scienze Motorie alcune proposte finalizzate al miglioramento dello stile di vita:

- iniziative di alimentazione sana - pratica di attività in ambiente naturale.

GIORNATE DELLA SALUTE

Iniziativa di informazione e prevenzione rivolte a tutte le classi ma in particolare alle classi terze. Tale fascia di età è stata individuata per approfondimenti strutturati con l’ausilio di esperti ASL, associazioni del settore, peer educator. Il coinvolgimento degli studenti è previsto nella progettazione, nell'attuazione e verifica delle giornate della salute: le tematiche specifiche, quali dipendenze, pronto soccorso, stili di vita, ecc., sono condivise dal referente con gli studenti rappresentanti delle classi terze.

EDUCAZIONE STRADALE per le classi del 4°anno

C3. CENTRO ASCOLTO

Il Centro Ascolto è un servizio di "ascolto individuale" per problemi/bisogni degli studenti che si propone di

- stimolare la riflessione personale - favorire il riconoscimento dei problemi e la loro autonoma soluzione - agevolare la comunicazione (con i docenti, con il Consiglio di classe, con la famiglia) - indirizzare, se necessario, ai servizi per gli adolescenti già esistenti a scuola e/o sul

territorio - offrire un periodo di affiancamento finalizzato al recupero del disagio scolastico quale

sostegno al successo formativo. Lo scopo degli incontri, individuali previo appuntamento, è quello di dare spazio e voce agli studenti per prevenire il disagio giovanile. Il Centro Ascolto, si avvale della consulenza di un esperto esterno e di insegnanti tutor. Questi accolgono lo studente in rapporto uno a uno, creando l’ambiente relazionale più adeguato per favorirne, nella riservatezza, l’apertura al dialogo. In tal modo svolgono un compito di orientamento didattico e promozione dello “star bene” degli allievi e collaborano con i docenti del consiglio di classe per favorire un clima di serena operosità. Gli studenti possono accedere al Centro Ascolto:

- contattando il docente referente - contattando un altro docente del Centro Ascolto - rivolgendosi al docente coordinatore o a un altro docente del consiglio di classe - scrivendo una mail a [email protected].

Per i genitori occorre la prenotazione telefonica attraverso la segreteria.

Page 48: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

C4. CITTADINANZA ATTIVA

La scuola programmaticamente mira a sviluppare l’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA degli studenti, ossia

- il rispetto delle regole - la collaborazione e lo spirito di gruppo - lo sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità - la pratica del volontariato - la consapevolezza digitale (prevenzione cyberbullismo) - la consapevolezza ambientale (raccolta differenziata) e planetaria (commercio equosolidale).

Educazione alla cittadinanza che viene assunta sia come potenziale trasversalità educativa dell’arricchimento didattico progettato dai consigli di classe, sia declinata in attività mirate e specifiche, come:

- il ripristino della materia “DIRITTO” nel biennio linguistico dopo la soppressione ministeriale, all’interno dell’autonoma flessibilità oraria

- la programmazione della materia alternativa a IRC in percorsi di discussione etica e di cittadinanza attiva

- la partecipazione strutturata annuale di varie classi al FESTIVAL DEL DIRITTO - la collaborazione con SVEP sul volontariato e con LIBERA su legalità e mafia - la collaborazione con la Polizia Postale per incontri di sensibilizzazione sui rischi del web - l’adesione alla rete ConCittadini, coordinata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-

Romagna, per sostenere percorsi su Memoria-Legalità-Diritti - la partecipazione a ricorrenze civili e anniversari (Memoria, Ricordo, Liberazione, Europa

etc) - anche avvalendosi della collaborazione con Enti territoriali - (ISREC, Archivio di Stato, ANPI, Istituto Cervi, Scuola di Pace di Monte Sole, Cedost,

Assemblea Legislativa Regionale, ecc.) - il sostegno all’organizzazione di uscite didattiche/viaggi d’istruzione (per es. viaggi della

Memoria) e di momenti assembleari studenteschi volti all’approfondimento di tematiche dalla rilevanza sociale e civile.

C5. COINVOLGIMENTO FAMIGLIE

Come già accaduto in passato, con l’ausilio dei loro rappresentanti nel Consiglio di Istituto saranno allestiti incontri rivolti ai genitori su temi legati a problematiche relazionali e di sicurezza, quali corretto utilizzo dei social network e contrasto alle dipendenze (alcol, fumo, ecc.).

INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE SULL'ANDAMENTO SCOLASTICO DEGLI STUDENTI

Le modalità di informazione delle famiglie relativamente all'andamento scolastico dei propri figli sono stabiliti annualmente dal Consiglio di Istituto e consistono in:

- udienze generali: in giorni prefissati dal piano di lavoro annuale nel mese di dicembre e nel mese di maggio tutti i docenti sono a disposizione dei genitori per illustrare i risultati scolastici

- udienze settimanali: in periodi prestabiliti dell'anno scolastico (nel mese di novembre e nei mesi di marzo e aprile), tramite prenotazione sul registro elettronico, ciascun docente è a disposizione per incontrare i genitori

- registro elettronico: ciascun genitore all'atto dell'iscrizione al Liceo riceve una password per poter accedere alle pagine riservate al proprio figlio/a tramite il registro elettronico; in questo modo potrà tenere sotto controllo la frequenza scolastica (assenze, entrate in ritardo, uscite anticipate, giustificazioni), il profitto nelle diverse discipline (i voti conseguiti nelle

Page 49: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

verifiche), il comportamento (sanzioni disciplinari), gli argomenti svolti e le eventuali comunicazioni dei singoli docenti.

C6. ANIMAZIONE STUDENTESCA: GRUPPO DI LETTURA, CINEFORUM, EVENTI

(vedere punto successivo C11)

C7. PARTECIPAZIONE STUDENTESCA: RAPPRESENTANZE, ASSEMBLEE E MINIASSEMBLEE

C8. GIORNALE STUDENTESCO L'ACUTO

C9. GESTIONE STRUMENTI STRUMENTI SOCIAL (CANALE, FB, RADIO...)

Attività digitali sviluppate con la fattiva collaborazione degli studenti:

a) Canale You Tube Liceo Gioia (https://www.youtube.com/user/liceogioia?feature=results_main) pagina web dove postare i video relativi ai vari progetti e/o attività svolti

b) Acuto on line (https://acuto.wordpress.com/) pagina web in cui è pubblicato in forma digitale il giornale studentesco del Liceo

c) Pagina FaceBook Liceo Gioia (https://www.facebook.com/gioiawebradio/?fref=nf) angolo social dove gli studenti del Liceo possono scambiarsi informazioni e notizie

d) Gioia Web Radio (https://www.facebook.com/gioiawebradio/?fref=nf) prima radio studentesca di Piacenza

C10. CREATIVITÀ STUDENTESCA IN RETE TERRITORIALE

Progetto GIRELLO: rock e rap, tecnico del suono, dj, laboratori di fotografia, fumetto, moda, teatro.

C11. PROMOZIONE CULTURALE

TEATRO e MUSICA

Il Liceo “M. Gioia” promuove la formazione culturale dei propri allievi attraverso l’incontro con la musica e il teatro secondo diverse modalità:

- specifica convenzione con il Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza (consultabile sul sito web del Liceo)

- rapporto di partnership con il Teatro alla Scala (G.I.S. - Gruppo interesse alla Scala) grazie al quale è possibile organizzare attività di preparazione agli spettacoli al fine di promuovere una sensibilizzazione verso un patrimonio artistico di grande rilevanza culturale e civile

- allestimento dell’Orchestra del Gioia e del Coro del Gioia - progetto “Tutta un’altra musica” di musicoterapia orchestrale per alunni diversamente abili - convenzione con Teatro Gioco-Vita di Piacenza: laboratori per l’allestimento di spettacoli

teatrali e per la scrittura di recensioni, preparazione agli spettacoli in cartellone,

Page 50: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

promozione della campagna abbonamenti - collaborazione con Il Piccolo teatro di Milano: preparazione da parte di esperti e

partecipazione ad alcuni spettacoli in cartellone - adesione a proposte teatrali di interesse rilevante, anche da parte di altri enti teatrali

milanesi - stagione di lirica, concertistica e danza.

Una serie di attività culturali sono collegate alla biblioteca “Maria Grazia Cherchi” e al Caffè Letterario: cineforum, conferenze, concerti acustici, laboratori di lettura per il biennio, progetto“Bibliopedìa” e “Bookcrossing”, nei quali un ruolo rilevante viene assegnato al protagonismo dei ragazzi. In autonomia o grazie al sostegno di enti munifici, in particolare la Fondazione di Piacenza, si realizzano conferenze, convegni, seminari di livello accademico, frequentati dai docenti come momenti di approfondimento della propria disciplina, valorizzati per la formazione in servizio e aperti agli studenti, in particolare quelli degli ultimi anni. Si segnalano in particolare: ARTE: collaborazione con la locale GALLERIA RICCI-ODDI, i principali musei italiani (tra cui MART di Rovereto, MAMBO di Bologna) ed il FAI. LETTERATURA e FILOSOFIA: incontri in Fondazione con i massimi studiosi del panorama italiano. In tale ambito di promozione culturale, costante risulta infine la collaborazione con tutti gli enti culturali locali (tra cui Biblioteca Passerini Landi e Archivio di Stato), per la realizzazione di specifiche attività didattiche rivolte agli studenti.

C12. EVENTI SPECIALI

- Notte classici - Settimana della cultura scientifica.

C13. MANUTENZIONE SITO ISTITUZIONALE

C14. CONDIVISIONE MATERIALI PER LA DIDATTICA

Il Liceo ha allestito (nei due anni di sperimentazione di organico funzionale in autonomia), un centro interno di documentazione didattica, proprio allo scopo di valorizzare la riflessione sul processo di insegnamento/apprendimento, raccogliendo e catalogando i materiali di natura specificamente didattica, prodotti dalla scuola e/o acquisiti dall'esterno.

C15. PUBBLICAZIONE COLLANE QUADERNI GIOIA, BUONE PRATICHE

Il Liceo ha sempre curato la sedimentazione e divulgazione della propria progettualità didattica, pubblicando all'interno della collana I QUADERNI DEL GIOIA, per lo più di natura letteraria, i volumi 1, 6, 9 (quest'ultimo sugli anni dell'Autonomia 1998-2010). Annualmente vengono prodotti e pubblicati dei volumi riportanti alcuni progetti nell’ambito di una collana denominata “LE BUONE PRATICHE”. Altre possibilità di messa in visione di prodotti laboratoriali vengono offerte dalla pagina Facebook del Liceo (accessibile dal sito web). Qui vengono postati dei video conclusivi di alcuni progetti o di attività svolte dalla scuola.

Page 51: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

D. ORIENTAMENTO E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

D1. ORIENTAMENTO IN INGRESSO DALLA SCUOLA MEDIA

Il rapporto di collaborazione con la scuola media, per un efficace Orientamento in entrata, rappresenta un'istanza particolarmente avvertita dal Liceo “M. Gioia”, a cui è rivolto l'impegno costante di docenti dello staff di presidenza. Vengono organizzati incontri presso le scuole medie del territorio, allo scopo di illustrare l’offerta formativa del Liceo, e sono calendarizzate giornate di apertura pomeridiana della scuola, in cui studenti e docenti del Liceo accolgono gli allievi delle scuole medie in “Scuola Aperta”, mostrando loro, in funzione di orientamento, attività didattiche laboratori ali qualificanti i diversi indirizzi presenti nella scuola. L'iniziativa che risponde in modo maggiormente efficace alle esigenze delle scuole medie sembra essere quella dell'inserimento nelle normali lezioni mattutine di gruppi di studenti di terza media, che vengono ospitati in aula, a seconda delle richieste e degli interessi prevalenti. Tali inserimenti rappresentano ormai una prassi consolidata, sempre meglio organizzata e sempre più valorizzata dai docenti ospitanti.

D2. ORIENTAMENTO POSTLICEALE

L'Orientamento rappresenta da molti anni una preoccupazione costante del Liceo. Tale ambito (che ha trovato assetto a partire dai due anni di sperimentazione di organico funzionale in autonomia) prevede che già al termine della quarta tutti gli studenti dei vari indirizzi svolgano uno stage lavorativo di due settimane (in orario curricolare ed extracurricolare, in quanto collocato nell'ultima settimana di scuola e in quella successiva) presso enti/realtà lavorative del territorio, secondo gli interessi censiti. Gli stage spesso hanno prolungamento facoltativo nel periodo estivo (alcuni minimamente retribuiti). Università e collegi di eccellenza (Bocconi di Milano e Normale di Pisa) propongono altri stage orientativi nel periodo estivo di fine classe quarta, di cui sono informati gli studenti meritevoli, che in caso di adesione vengono accompagnati da specifica presentazione predisposta dal coordinatore di classe. In tutte le classi quinte, sono poi consuete le seguenti iniziative di orientamento: visite alle sedi universitarie di proprio interesse; organizzazione di apposita mattinata di orientamento universitario, in cui presso la scuola vengono allestiti stand a cura delle Università limitrofe, delle Accademie e dei Collegi di merito, nonché delle Accademie delle Forze Armate; divulgazione costante delle informazioni riguardo attività didattiche per le classi quinte delle università cittadine (Cattolica e Politecnico).

D3. ARTICOLAZIONE NEL TRIENNIO DEGLI STAGE DI INSERIMENTO LAVORATIVO

vedere I. orientamento strategico (punto 4): ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

D4. RAPPORTI CON UNIVERSITÀ LOCALI

Ai fini dell’orientamento nella scelta universitaria degli studenti delle classi quinte, annualmente viene allestita la giornata “Gioia Orienta” in cui presso il liceo rappresentanti delle diverse università sia locali (“Cattolica” e Politecnico) che di altre province e/o regioni, assieme a rappresentanti di strutture formative statali (ad esempio, Marina, Esercito e Polizia) tramite

Page 52: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

appositi stand incontrano gli studenti. Le università locali, inoltre, collaborano con il Liceo per lo svolgimento di progetti relativi a vari ambiti (ad esempio l’Università “Cattolica” organizza annualmente uno stage linguistico a Reims presso la locale università nonché seminari di approfondimento su determinate tematiche).

D5. RISULTATI A DISTANZA

Il Liceo riesce a dare di sé un profilo chiaro che consente alla stragrande maggioranza degli studenti che si iscrivono alla classe prima di ottenere risultati positivi. Gran parte degli studenti in uscita sceglie di iscriversi all’università e, qualunque sia l’ambito individuato, porta avanti il percorso acquisendo un numero di CFU superiore alle medie di riferimento. Inoltre i diplomati che hanno iniziato un rapporto di lavoro presentano un tempo d’attesa per il primo contratto in media con i valori di riferimento. È stato approntato e sarà ampliato nel corso del prossimo anno scolastico, un sistema di monitoraggio dei risultati universitari degli studenti diplomati, al fine di ricavare informazioni utili alla predisposizione delle diverse programmazioni didattiche.

Page 53: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

E. MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE

E1. PROGRAMMAZIONE

Il Liceo indica nel curricolo d’istituto gli obiettivi formativi comuni (capacità logiche, critiche, di comunicazione e di storicizzazione, bagaglio culturale e metodo di lavoro), che trovano declinazione in specifici profili di competenza all'interno delle singole materie. Il Liceo individua le competenze trasversali (in particolare: educazione a salute - benessere - socialità solidale - cittadinanza, consapevolezza digitale, orientamento, fruizione culturale di occasioni del territorio), considerandole trasversalità che permeano ricorsivamente l'attività ordinaria, in termini di arricchimento della didattica delle classi. In tal senso esse sono previste nel POF come ambiti coordinati da figure di sistema, che ne predispongono la configurazione annuale per i Consigli di Classe, i quali realizzano momenti formativi o più ampi progetti annuali. Anche le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate e selezionate in base a coerenza rispetto alle finalità formative indicate dal POF, oltre che efficacemente organizzate. Nel Liceo sono presenti dipartimenti disciplinari, coordinati da referenti, indicati annualmente dal Dirigente, secondo criteri di turnazione e di effettiva disponibilità all'incarico. Tali gruppi per materia effettuano una programmazione annuale soprattutto di attività aggiuntive d'Istituto e di specifici progetti, di cui gli stessi dipartimenti si fanno carico in quanto propositori e organizzatori (laboratori nella settimana di sospensione flessibilità ed extracurricolari, conferenze con esperti esterni, preparazione per concorsi di eccellenza, collaborazione con enti esterni ...). Tali gruppi per materia hanno elaborato in passato, in particolare nella fase dell'autonomia, curricoli disciplinari per competenza.

E2. INNOVAZIONE METODOLOGICA, IN PARTICOLARE TRAMITE TECNOLOGIA DIGITALE

Costante risulta essere la ricerca di modalità didattiche innovative: già dagli anni Novanta la maxisperimentazione di liceo linguistico ha contagiato gradualmente il tessuto didattico (in particolare circa il passaggio dai programmi alla programmazione), ulteriormente stimolato nella fase dell'Autonomia, in cui l'elaborazione dei curricoli disciplinari per competenza e una valutazione finale (già nello scrutinio intermedio) tramite voto unico di competenza (anche nelle materie tradizionalmente valutate come scritto/orale) hanno favorito il diffondersi di una didattica laboratoriale. L'esperienza didattica più innovativa oggi risulta essere quella della Flipped Classroom (una sezione del liceo scientifico al terzo anno di corso). Al di là degli aspetti peculiari che la caratterizzano (vedere E-SCHOOL - SIAMO PRONTI PER IL FUTURO?), e che andranno monitorati sulla distanza, tale esperienza funge da utile provocazione, invitando alla riflessione in gruppo aperto DidaLab tutti coloro che intendano mantenere problematica la questione dell'efficacia del fare scuola. Ricorrenti e significative, seppur non ordinarie, sono la collaborazione tra docenti di classi parallele su progetti proposti dalla scuola e/o da enti esterni e la didattica per classi aperte, con gruppi di ricerca interclasse, guidati da un docente-coach, spesso per concorsi e/o progetti. Si realizzano occasioni di peer-education: gruppi di studenti formatisi in particolari ricerche didattiche “fanno lezione” ad altre classi.

E3. CONTINUITÀ CON ALTRI ORDINI DI SCUOLA

In base a necessità di omogeneo incremento delle competenze di ITALIANO e MATEMATICA nel primo biennio (vedere risultati prove Invalsi sul sito web), si delinea per il prossimo triennio una apposita iniziativa di formazione.

Page 54: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

INIZIATIVA PROVINCIALE di raccordo tra ordini di scuola per favorire continuità con la scuola media.

E4. CRITERI TRASVERSALI DI VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO

Il Liceo "M. Gioia" ha avviata una riflessione metodologico-didattica sulla valutazione per competenze disciplinari, dotandosi degli idonei strumenti di rilevazione. Tale percorso, se da un lato ha portato ad articolare la valutazione tradizionale in forme più analitiche, per altro verso ha condotto a formulazioni più sintetiche della valutazione complessiva, mediante l’adozione del voto unico in tutte le discipline, unitamente alla suddivisione dell’anno scolastico in trimestre (dall'inizio delle lezioni alle vacanze natalizie) e pentamestre (da gennaio al termine delle lezioni). L’adozione del voto unico comporta:

- l’utilizzo in ogni materia di diverse modalità di verifica - l’individuazione di macrocompetenze disciplinari e la definizione di prove di verifica

mirate all’accertamento di una o più competenze - la comunicazione agli studenti:

al momento della definizione del piano annuale di lavoro di una mappa delle macrocompetenze delle singole discipline, a partire dalle quali sarà costruita la serie annuale delle verifiche maggiormente significative

prima di ogni verifica scritta: delle specifiche competenze monitorate che giustificano una certa configurazione della prova; degli indicatori di valutazione che giustificano l’attribuzione del voto e rendono possibile il recupero

per le verifiche orali e per i quesiti di simulazione di terza prova: degli indicatori di valutazione condivisi dal Consiglio di Classe che giustificano l’attribuzione del voto e rendono possibile il recupero.

La valutazione viene espressa in voti, secondo una scala decimale, in cui la sufficienza è fissata a 6/10. L’omogeneità dei criteri di valutazione è garantita dall’accordo stabilito dal Collegio dei Docenti nelle riunioni di Dipartimento. Ogni singolo Consiglio di classe resta comunque sovrano in sede di scrutinio, essendo questo momento la fase conclusiva di un percorso coerente, condiviso e monitorato in tutte le sue tappe. Il passaggio da una classe alla successiva (nonché l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del 2° ciclo) avviene con decisione assunta collegialmente ed a maggioranza purché in ciascuna disciplina sia stato attribuito un voto non inferiore a sei decimi. Il giudizio di non ammissione alla classe successiva dipende dalla valutazione del singolo studente che il Consiglio di classe esprime, opportunamente motivandola, in ordine agli obiettivi minimi disciplinari. Viene espresso quando l’alunno, in riferimento alla classe di appartenenza, nonostante gli interventi di recupero messi in atto dalla scuola, continua a presentare nella preparazione lacune tali da non poter affrontare la classe successiva, neppure con un’attività di studio e recupero estivi. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nella classe successiva nonostante le predette lacune. In tale caso può procedere all’ammissione alla classe successiva anche se l’alunno non ha conseguito un voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline. Tale circostanza è comunicata alla famiglia mediante specifica nota nel documento individuale di valutazione. La sospensione del giudizio è deliberata dal Consiglio di classe, nello scrutinio di giugno, nei confronti di quegli allievi che non abbiano raggiunto in una o più discipline i livelli minimi di preparazione per poter accedere alla frequenza della classe successiva e presentino dunque valutazioni insufficienti. A tali studenti e alle loro famiglie viene data chiara e tempestiva comunicazione formale riguardo alle materie con giudizio sospeso e alle forme di recupero da mettere in atto nel corso dell’estate.

Page 55: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

Per gli allievi con giudizio sospeso si procede, nel mese di settembre, all’integrazione dello scrutinio finale, onde deliberare la loro ammissione o non ammissione alla frequenza della classe successiva, dopo che hanno sostenuto prove scritte e orali nelle materie valutate insufficienti, secondo il calendario stabilito dalla scuola. Per fornire agli allievi gli strumenti con cui prevenire o superare la sospensione del giudizio, il Consiglio di Classe ricorre alle attività di recupero, curricolare e/o extracurricolare, anche durante l’estate, che si affiancano all’indispensabile attività di studio personale autonomo che ogni studente è chiamato a svolgere. Le famiglie si impegnano a far rispettare i percorsi di lavoro indicati.

CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Secondo quanto previsto dalla programmazione di inizio anno, dal Regolamento di istituto, dal D.M. n. 5 del 16/01/20091 e dalla delibera del Collegio dei Docenti del 18 maggio 2009, i parametri di giudizio in base ai quali deve essere formulata la valutazione sono i seguenti:

1. acquisizione dei contenuti e degli obiettivi minimi della disciplina individuati in sede di programmazione e verificata attraverso la misurazione dell’apprendimento

2. frequenza assidua e partecipazione attiva alla vita della classe e della scuola (valutata in base al coinvolgimento dello studente nel dialogo educativo)

3. interesse (motivazione allo studi) 4. impegno (lavoro svolto a casa, approfondimento, svolgimento dei compiti assegnati e

fedeltà alle consegne, percorso individuale effettuato) 5. autonomia di lavoro (capacità di individuare le proprie difficoltà e di organizzare il

lavoro per superarle) 6. frequenza e rendimento nei corsi di recupero 7. voto del comportamento tenuto a scuola.

Nei confronti degli studenti che presentino un’insufficienza in una o più discipline, il Consiglio di Classe, procede ad una valutazione che tenga conto:

1. della possibilità dell’allievo di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate attraverso il lavoro estivo

2. della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo; in particolare tali alunni vanno valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

Il Consiglio di Classe nell’assumere la deliberazione finale, dovrà opportunamente valutare i giudizi nelle singole discipline, integrarli con ogni altro elemento a propria disposizione ed esprimere collegialmente le motivazioni di ammissione, non ammissione alla classe successiva o sospensione dello scrutinio. Per il Consiglio di Classe che deve valutare allievi stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico – per i quali i Piani Individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare – diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”, si prendono in considerazione il percorso dell’allievo, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può

1 - Integrato dal D.P.R. n. 122 del 22/6/2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.

Page 56: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

mancare una previsione di sviluppo dell’allievo (Linee guida per l’accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri del febbraio 2014). Tutti gli studenti per i quali lo scrutinio è stato sospeso riceveranno una comunicazione scritta, come programmato, sostitutiva della pagella. Nella stessa occasione i docenti delle discipline insufficienti forniranno circostanziate indicazioni scritte per il lavoro estivo. Gli studenti non ammessi alla classe successiva riceveranno insieme alla pagella la motivazione scritta di non promozione, di cui avranno comunicazione preventiva. Tale giudizio dovrà contenere una breve sintesi del percorso scolastico dello studente all’interno del liceo e l’indicazione:

- delle attività di recupero proposte e seguite e del loro esito - delle comunicazioni messe in atto con la famiglia oltre al registro elettronico - del comportamento tenuto dallo studente - degli aspetti più problematici che hanno portato alla decisione.

IL SISTEMA DEI CREDITI

Il credito scolastico è un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di 2° grado e che dovrà essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto finale dell’esame di Stato. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in comportamento, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così determinato è di 25 crediti. L’attribuzione si basa sulla seguente tabella:

media dei voti

credito scolastico 3° anno

credito scolastico 4° anno

credito scolastico 5° anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M < 7 4-5 4-5 5-6

7 < M < 8 5-6 5-6 6-7

8 < M < 9 6-7 6-7 7-8

9 < M < 10 7-8 7-8 8-9

Il punteggio di credito è modulato sulla base dei seguenti criteri:

- calcolo della media dei voti di scrutinio escludendo IRC o delle materie alternative - in presenza di almeno tre dei seguenti indicatori anche della stessa tipologia, si attribuisce

il massimo di fascia: profitto: media dei voti di scrutinio superiore o uguale a 6,5 - 7,5 - 8,5 - 9,5 frequenza alle lezioni: assenze non superiori al 10% del totale annuo delle ore

indipendentemente dalla motivazione corrispondente a 100 ore equivalenti a circa 20 giorni

partecipazione costruttiva alla vita della scuola: rappresentanza in OO.CC., sostegno alle attività della scuola, giornale del Liceo, orientamento in entrata, allestimento mostre, produzione di filmati, CD, attività di ricerca, partecipazione a gare disciplinari (anche sportive) in rappresentanza del Liceo), partecipazione con interesse all’IRC o alle materie alternative all’IRC (voto non inferiore a ottimo)

partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola: frequenza di almeno 20 ore anche se risultanti dalla partecipazione ad attività diverse

crediti formativi: attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive) di almeno 20 ore, certificazioni di competenza linguistica rilasciate da Enti riconosciuti dal MIUR, assegnazione di borse di studio per merito e stage estivi e frequenza ad attività di orientamento/approfondimento

Page 57: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

universitario pomeridiano di almeno 8 ore - nel caso di sospensione dello scrutinio il credito verrà attribuito a settembre dopo la

verifica del superamento delle lacune; in caso di promozione con voto di consiglio, verrà attribuito il punteggio minimo di fascia anche in presenza di tre indicatori.

ESAME DI STATO

All'Esame di Stato sono ammessi gli studenti che hanno riportato nello scrutinio finale dell’ultima classe la sufficienza in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. In vista dell'Esame di Stato, viene steso, entro il 15 maggio, il Documento del Consiglio: esso contiene le relazioni dei Consigli di Classe e dei singoli docenti sulle classi quinte, relazioni che mettono in luce i metodi didattici adottati, i programmi svolti ed i risultati conseguiti; il documento è immediatamente affisso all'albo dell'istituto e consegnato in copia a ciascun candidato; chiunque ne abbia interesse può estrarne copia. Sulla base della normativa vigente, l'Esame di Stato consiste di:

- una prima prova scritta di Italiano - una seconda prova scritta di una disciplina caratterizzante il percorso di studi individuata

annualmente dal MIUR - una terza prova scritta pluridisciplinare su 4-5 discipline definite collegialmente dalla

commissione d'esame nell'ambito delle discipline rappresentate nella Commissione d'esame

- una quarta prova scritta nella lingua straniera caratterizzante le sezioni internazionale (francese per la 5AL - tedesco per la 5BL)

- un colloquio pluridisciplinare nell'ambito delle discipline rappresentate nella Commissione d'esame.

PUNTEGGI D’ESAME

- il punteggio minimo complessivo per superare l'esame è 60/100 - credito scolastico: massimo 25 punti, per valorizzare la carriera scolastica dello studente (8

punti al terzo e 8 punti al quarto anno di studi, 9 punti al quinto anno di studi) - prove scritte: 45 il totale dei punti, ripartiti in ugual misura tra le prove (da 1 a 15 punti

ciascuna); a ciascuna delle prove scritte giudicata sufficiente non potrà essere attribuito un punteggio inferiore a 10

- colloquio orale: massimo 30 punti - bonus di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti

(su un massimo di 25) e un risultato complessivo della prova di esame pari almeno a 70 punti (su un massimo di 75)

- a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire dell’integrazione può essere attribuita la lode dalla commissione a condizione che abbia riportato negli ultimi 3 anni scolastici valutazioni uguali o superiori a 8 per tutte le materie e che abbia conseguito il credito massimo ottenibile all’unanimità in tutti e tre gli anni del triennio.

LICEO LINGUISTICO ESABAC AD OPZIONE INTERNAZIONALE FRANCESE (5LA)

Sulla base della normativa vigente, l'esame ESABAC comprende la quarta prova scritta di lingua e letteratura francese e di storia in francese, ed una prova orale di lingua e letteratura francese. Per il rilascio del diploma di Baccalauréat, previo superamento dell’esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell’esame ESABAC un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15).

Page 58: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

LICEO LINGUISTICO AD OPZIONE INTERNAZIONALE TEDESCA (5LB)

Sulla base della normativa vigente, l'esame internazionale di tedesco comprende una quarta prova scritta di lingua e letteratura tedesca, ed un colloquio orale di tedesco e di storia in lingua tedesca. Per il rilascio del diploma tedesco (Urkunde), previo superamento dell’esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell’esame internazionale un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15).

E5. RISULTATI scolastici

ESITI DEGLI SCRUTINI

Gli esiti degli scrutini delle classi intermedie e degli Esami di Stato per la classe quinta mostrano valori in linea con le corrispondenti medie regionali e nazionali (con percentuali di ammissione alla classe successiva però sempre maggiori). L’incidenza degli abbandoni è del tutto marginale, dalla prima alla quinta; non c’è correlazione neppure con l’indirizzo.

a.s. 2011/2012 a.s. 2012/2013 a.s. 2013/2014 a.s. 2014/2015

Esito n. % n. % n. % n. %

scrutinati (comprese le quinte)

1647 100,00 1731 100,00 1753 100,00 1775 100,00

ammessi a giugno 1333 80,94 1334 77,07 1392 79,40 1433 80,73

giudizio sospeso 272 16,51 344 19,87 319 18,20 298 16,79

respinti a giugno 42 2,55 53 3,06 42 2,40 44 2,48

ammessi a settembre 247 15,00 329 19,01 301 17,17 284 16,00

respinti a settembre 25 1,52 15 0,87 18 1,03 14 0,79

Anche i trasferimenti in uscita hanno valori medi uguali o minori di quelli regionali o nazionali. Si osserva una media leggermente superiore nelle classi prime dell’indirizzo linguistico: si tratta comunque di una fascia d’età in cui il riorientamento è ancora in corso. La presenza di tre indirizzi distinti nell’Istituto limita gli abbandoni e rende meno problematico il cambiamento di corso di studi. Le discipline caratterizzanti ogni indirizzo sono quelle in cui si registrano maggiori sospensioni di giudizio, ma il dato non è necessariamente negativo, poiché esprime una maggiore complessità incontrata dagli studenti nella costruzione del loro profilo specialistico. La scuola mostra quindi di essere inclusiva verso i propri studenti.

ESITI PROVE INVALSI 2014/2015

I risultati nella prova standardizzata INVALSI sia di italiano che di matematica sono superiori ai valori medi di regione, area, nazione sia come Istituto sia nel confronto con i licei. In particolare tutte le classi dell’indirizzo scientifico ottengono esiti migliori dei valori medi di regione, area e Italia. Inoltre gli esiti appaiono molto affidabili.

Page 59: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Liceo Gioia Emilia Romagna

Nord-Est Italia

74 70 69

63 59 59 58

50

ITALIANO

MATEMATICA

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Liceo Classico Liceo Linguistico

Liceo Scientifico

LICEO GIOIA

74 70

77 74

55

45

77

59

ITALIANO

MATEMATICA

Page 60: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

F. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. Ai sensi dell'art. 1, comma 124, della Legge n. 107/2015, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione. Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA. Il piano di formazione del personale docente dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal RAV e le istanze rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che circoscritti alle singole realtà.

PROSPETTIVA TRIENNALE della FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO

linea strategica permanente: mantenere operativi entrambi i versanti della formazione docente: AGGIORNAMENTO FORMATIVO-CULTURALE: massima libertà di opzioni individuali AGGIORNAMENTO DIDATTICO: massima funzionalità rispetto a ciò che serve alla crescita del sistema (cfr RAV-PdM), valorizzando la ricerca didattica interna in condizioni di contesto già delineate:

- ruolo trainante dell'Istituto (capofila di reti di scuole, più o meno istituzionalizzate) in ambiti formativi individuati come prioritari già dall'Amministrazione Scolastica, per supportare l'effettivo adempimento urgente degli obblighi di legge (ad esempio CLIL, PIANO DIGITALE)

- iniziative formative stabilmente già presenti nella scuola (accoglienza nuovi docenti in servizio al Gioia per un inserimento efficace nella scuola, passaggi in ruolo, tirocini, occasioni culturali di livello universitario)

- ampia offerta di aggiornamento dal territorio (in particolare di enti accreditati istituzionali: iniziative isolate o strutturate in veri e propri seminari di formazione)

ELEMENTI PERMANENTI DEI

PROSSIMI PIANI ANNUALI DI FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO

Formazione a livello di ISTITUTO

Sarà realizzata secondo le rilevanze formative generali del sistema scolastico (digitalizzazione, CLIL) e in base agli specifici bisogni formativi emergenti dal Piano di Miglioramento del RAV, anche con l'ausilio di esperti esterni:

- successo scolastico alunni DSA-BES tramite predisposizione di PDP inclusivi - omogeneo incremento delle competenze di ITALIANO e MATEMATICA nel primo

biennio (cfr risultati Invalsi), con ampia valorizzazione della ricerca didattica interna e auspicabile progettazione nel corso del triennio di iniziativa di formazione provinciale in raccordo con gli altri ordini di scuola, per favorire continuità con la scuola media.

Page 61: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

Formazione presso ENTI ESTERNI

Rientrano nel Piano annuale di aggiornamento tutte quelle attività di formazione svolte a titolo individuale dai docenti presso altri Istituti scolastici statali o presso Enti esterni accreditati quali enti di formazione dal MIUR, o presso strutture universitarie statali o private.

Formazione dei docenti neo-immessi in RUOLO

Per i docenti neo-immessi in ruolo vengono organizzati momenti di formazione con l’ausilio di un docente tutor della stessa disciplina e con il supporto informativo-documentario del servizio di documentazione didattica. L’attività formativa, che viene impostata come riflessione di processo su un segmento vissuto di insegnamento-apprendimento, termina con la valutazione dell’attività didattica del docente in prova da parte del Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti, che propone al dirigente scolastico la conferma in ruolo.

Formazione TIROCINANTI universitari

Il Liceo Statale "M. Gioia" di Piacenza collabora con diversi atenei sia statali (Parma, Bologna, Milano, Pavia) che privati (Cattolica) per le attività di tirocinio di studenti universitari che seguono corsi di studio per l’insegnamento.

Formazione SICUREZZA e PRIMO SOCCORSO Rivolta a tutto il personale, docenti e ATA.

ELEMENTI SPECIFICI DEL PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE-AGGIORNAMENTO 2015-2016

Formazione “DIDATTICA DIGITALE”

- realizzazione di presentazioni multimediali con Prezi - realizzazione di podcast per la didattica - progettazione, realizzazione e gestione di un blog - progettazione, realizzazione e gestione di un semplice sito web - Social Network e didattica: come utilizzare in modo proficuo Twitter, Facebook, Whatsapp,

Instagram - come essere dei buoni e-Citizen: tutto quello che i nostri studenti dovrebbero conoscere e

saper fare nel web - ricerca, condivisione e catalogazione di siti utili alla didattica, trasversali e disciplinari - realizzare un e-book - progettazione e gestione di una stampante e di uno scanner 3D.

Formazione “CLIL”

Il Liceo Statale "M. Gioia" di Piacenza è stato individuato dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna quale organizzatore di corsi linguistico / comunicativi integrativi nella lingua inglese di formazione di docenti CLIL di tutti i licei ed istituti tecnici della provincia di Piacenza. In questo anno scolastico sarà allestito un corso di 130 ore di cui 60 ore in presenza e 70 ore on-line, destinato prioritariamente a docenti che insegnano discipline non linguistiche (DNL) con un livello di competenza nella lingua inglese pari al livello B1 o B2 da portare al livello C1. Rientrano nella formazione CLIL tutte quelle attività di apprendimento delle lingue straniere (francese, inglese, spagnolo e tedesco) svolte a titolo individuale dai docenti presso le scuole di lingua, anche private o all'estero, tese a conseguire una certificazione internazionale di competenza linguistica di livello non inferiore al B1, nonché la partecipazione a progetti di mobilità internazionale quali, ad esempio, Erasmus Plus.

Page 62: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA Il Liceo “M. Gioia” prosegue la collaborazione con l’INVALSI e l’INDIRE intesa a definire strumenti comuni ed oggettivi per il monitoraggio del sistema scuola. Parallelamente, il Liceo svolge azione di monitoraggio e autovalutazione ormai da anni. Tutti gli operatori della Scuola e i suoi utenti costituiscono soggetto legittimo e pertinente per la valutazione dei risultati:

- gli insegnanti, come singoli e all’interno dei vari organi collegiali, sono impegnati a valutare l’efficacia dell’insegnamento attraverso i tempi e gli strumenti previsti dalla programmazione

- la dirigenza, attraverso una opportuna raccolta dati (tra cui le relazioni finali dei docenti, i questionari compilati da genitori e studenti, i risultati del profitto conseguito dagli studenti nelle varie materie), valuta l’efficienza dell’organizzazione e la funzionalità del servizio all’inizio e al termine dell’anno scolastico nelle sedi istituzionali (Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto)

- i genitori e gli studenti esprimono una valutazione sull’efficacia dell’insegnamento e sull’organizzazione nel suo complesso nelle sedi istituzionali attraverso i propri rappresentanti e direttamente attraverso gli strumenti che l’Istituto mette loro a disposizione e che vengono annualmente predisposti.

G1. AUTOVALUTAZIONE INTERNA: questionari utenza e relazione finale docenti

La riflessione sulla qualità degli esiti legata alla stesura del Rapporto di Auto Valutazione ha ampliato l’azione di monitoraggio che il Liceo “M. Gioia” porta avanti dal 2001. I docenti valutano l’efficacia dell’insegnamento attraverso tempi e strumenti della programmazione e tramite la relazione finale. Dall’anno scolastico 2006/2007 è stato avviato un processo di autovalutazione di istituto che ha coinvolto docenti, genitori e studenti per monitorare l’efficacia dell’azione didattica, individuarne le positività e le criticità, migliorare la qualità sia della didattica che dell’organizzazione di sistema. Gli strumenti utilizzati per tale processo sono:

- questionari somministrati agli studenti di tutte le classi dalla prima alla quarta - questionari somministrati agli studenti e ai genitori delle classi seconde e quinte

(dall’anno scolastico 2006/07 fino al 2013/14 la valutazione è stata condotta su un campione casuale di cinque studenti e cinque genitori per ciascuna classe seconda e quinta; a partire dal 2014/15 sulla totalità degli studenti e dei genitori delle classi suddette)

- relazioni finali compilate dai docenti. Dall’anno scolastico 2014/2015 la rilevazione è stata condotta predisponendo appositi link per la compilazione elettronica sia dei questionari per studenti e genitori sia delle relazioni finali dei docenti. La valutazione dei dati dei questionari delle classi dalla prima alla quarta viene svolta dal coordinatore di classe che comunica i dati rilevati ai componenti del Consiglio di classe in tutte le sue componenti (docenti, studenti e genitori) per individuare le azioni di miglioramento che il Consiglio deve predisporre. La valutazione dei dati delle relazioni finali dei docenti e dei questionari destinati a genitori e studenti delle classi seconde e quinte è affidata allo staff di dirigenza, che provvede a comunicare al Collegio dei Docenti l’esito di tale processo, depositato presso il Centro di documentazione didattica del liceo e disponibile per la consultazione sul sito web. I dati emersi dalla verifica dei risultati raggiunti nei vari ambiti costituiscono punto di riferimento e di attenzione per le attività educative e didattiche dell’anno successivo.

Page 63: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

G2. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) (accessibile da “Scuola in Chiaro” ma pubblicato in versione integrale solo sul sito della scuola)

Con l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV), il Liceo “M. Gioia” ha individuato le priorità in termini di esiti, concretizzandole in traguardi da raggiungere tramite obiettivi di processo. Il POF recepisce tali priorità, come pure i traguardi e le azioni di miglioramento indicate nel PdM, inserendole nell’orizzonte triennale previsto dal nuovo quadro normativo. La coerenza tra i vari documenti assicura che gli obiettivi siano utili alla promozione di un processo innovativo in cui riveste un ruolo centrale il ciclo autovalutazione/miglioramento. La Scuola intende realizzare l’equità, intesa come garanzia di una offerta formativa di pari livello in ogni classe. Perciò l’impegno dei Dipartimenti disciplinari è verso una maggiore uniformità dei curricoli, nelle classi parallele dei differenti indirizzi.

G3. VALUTAZIONI ESTERNE

L'impegno autovalutativo della scuola si affianca alla costante disponibilità a sottoporsi a VALUTAZIONE ESTERNA degli apprendimenti prodotti (progetto-pilota INVALSI già nel 2003, rilevazioni OCSE PISA dal 2006), oltre che ad altre valutazioni di sistema (l'ultima: INDIRE 2015).

VALUTAZIONE PISA 2012 Il Liceo “M. Gioia” è stato oggetto di rilevazioni PISA (Programme for International Student Assessment) nel 2006, 2009 e 2012 mediante somministrazione a studenti di 15 anni di prove standardizzate nazionali in lettura, matematica e scienze. In tutte e tre le rilevazioni i risultati sono stati eccellenti.

VALUTAZIONE EDUSCOPIO

L’Istituto ottiene una ottima valutazione anche nell’indagine condotta da EDUSCOPIO (progetto della Fondazione Agnelli), su dati provenienti dal MIUR e dall’Anagrafe degli studenti universitari, che focalizza i risultati universitari degli studenti che si sono diplomati al Liceo Gioia: quasi il 90% degli allievi si iscrive all’università, scegliendo prevalentemente ambiti coerenti con l’indirizzo classico, linguistico o scientifico, frequentati e la gran parte di essi conclude il percorso di laurea triennale.

0

100

200

300

400

500

600

700

Matematica Lettura Scienze

570 602

582

521 537 530

543 561 557

487 496 501

485 490 484

Liceo "Gioia"

Licei italiani

Licei Emilia-Romagna

Scuole Paesi OCSE

Scuole Italia

Page 64: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

IV.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

ASSETTI ORGANIZZATIVI

GESTIONE RISORSE

Page 65: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento del Liceo Statale "M. Gioia" parte dalle risultanze dell'autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera il liceo, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV. Le priorità che il Liceo si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) risultati nelle prove standardizzate nazionali: a. riduzione del cheating b. incrementare la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella

prova INVALSI 2) risultati a distanza sistematica rilevazione dei risultati universitari.

I traguardi che il Liceo si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) abbattimento dell'indice di cheating al di sotto dei livelli considerati fisiologici

dall'INVALSI 2) portare la correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi

a livelli di omogeneità 3) censimento dei risultati del primo anno di università dei diplomati.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: sono i tre elementi di maggiore debolezza riscontrati nell’autovalutazione.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) curricolo, progettazione e valutazione: a. circa le competenze trasversali (chiave e di cittadinanza) del POF: fornire ai diversi

CdC una scheda di progettazione organica e flessibile b. circa la valutazione: non abbandonare la prospettiva di prove di verifica di livello,

ricercandone la standardizzazione su competenze irrinunciabili 2) inclusione e differenziazione: Incrementare le azioni di formazione dei docenti relativamente

agli alunni DSA o con BES 3) continuità e orientamento:

a. favorire la continuità tra ordini di scuola, ricercando un raccordo in ambito più specificamente metodologico e didattico-disciplinare

b. costruire un sistema di monitoraggio degli esiti universitari degli studenti diplomati 4) sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:

a. incrementare le azioni di formazione, in particolare quelle sulle strategie didattiche per gli alunni con DSA o BES

b. cercare di costruire un sistema di premialità integrativo alla retribuzione standard 5) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie: incrementare i rapporti con le

organizzazioni del mondo del lavoro (Confindustria e Confcommercio) e il Politecnico. e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (in termini di risultati scolastici, anche a distanza, e di competenze chiave e di cittadinanza) in quanto una maggiore uniformità dei curricoli disciplinari sulla base di una comune struttura didattica per competenze e la condivisione di metodologie e fasi di verifica standardizzate per tempi e tipologie

Page 66: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

costituiscono gli elementi necessari a migliorare la pratica del curricolo e della trasparente valutazione. Anche la condivisione dei progetti e la diffusione di prodotti, così come l’uso pieno e consapevole della tecnologia digitale, farebbero circolare l’innovazione e stimolerebbero pratiche di aggiornamento costante, permettendo a tutti gli studenti di fruire di quelle esperienze (anche di eccellenza) vissute ora solo da pochi gruppi e/o classi. Una maggiore continuità con gli altri ordini di scuola e con il mondo universitario, ed un più stretto rapporto con il mondo del lavoro, permetterebbero alla scuola di aprirsi verso realtà istituzionali esterne, anche extrascolastiche, reagendo positivamente agli stimoli e ai bisogni socio-culturali e formando così studenti capaci di diventare cittadini attivi e consapevoli. È l'orizzonte di riferimento verso cui la scuola si muove da anni, ma che stenta a mantenere a causa di rigidità organizzative, di risorse esigue, di scarso riconoscimento delle tante attività e delle specifiche professionalità che spesso agiscono su base individuale e volontaria.

SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

I risultati nella prova standardizzata INVALSI sia di italiano che di matematica sono superiori ai valori medi di regione, area, nazione sia come Istituto sia nel confronto con i licei. In particolare tutte le classi dell’indirizzo scientifico ottengono esiti migliori dei valori medi di regione, area e Italia. Inoltre gli esiti appaiono molto affidabili. Il Liceo "Gioia" è stato anche oggetto di rilevazioni nazionali PISA nel 2006, 2009 e 2012 mediante somministrazione a studenti di 15 anni di prove standardizzate nazionali in lettura, matematica e scienze. In tutte e tre le rilevazioni i risultati sono stati eccellenti (nel 2012 in matematica 570 contro 521 sei licei italiani, in lettura 602 contro 537 dei licei italiani, in scienze 582 contro 530 dei licei italiani).

ed i seguenti punti di debolezza: I risultati nella prova standardizzata INVALSI di italiano sono affetti da cheating (indice di propensione alla copiatura). Da più parti è stato però sollevato il dubbio se l'indice di cheating come determinato dall'INVALSI, sia effettivamente in grado di determinare la propensione alla copiatura, soprattutto nelle classi di livello alto. Gli esiti di italiano delle singole classi sono molto diversi, anche nello stesso indirizzo. La varianza tra classi è molto elevata, mentre all’interno di ciascuna classe è piccola. Problematica è pure la bassa correlazione tra voto della classe e punteggio riportato nella prova Invalsi.

Per quanto riguarda la riduzione del cheating già nelle prove INVALSI 2015 i dati si sono ridotti drasticamente:

a) nella prova di Italiano in 11 classi su 14 è zero, e nelle restanti tre classi è 1,3 - 2,1 - 4,7 b) nella prova di Matematica in 10 classi su 14 è zero, e nelle restanti quattro classi è 0,7 - 3,3 -

3,6 - 4,7.

Page 67: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

AZIONI DI MIGLIORAMENTO relative agli ESITI

ESITI STUDENTI Priorità 1 Traguardi Risultati 1 anno Risultati 2 anno Risultati 3 anno

RISULTATI SCOLASTICI

Risultati prove standardizzate

riduzione del cheating

abbattimento dell'indice di cheating al di sotto dei livelli

considerati fisiologici dall'INVALSI

nelle prove relative all'a.s. 2014/2015 (i cui

risultati non erano disponibili al

momento della stesura del RAV) il cheating è

già azzerato

incrementare la correlazione tra voto

della classe e punteggio riportato

nella prova INVALSI

portare a livelli di omogeneità

la correlazione tra voto della classe e

punteggio riportato nella prova Invalsi

maggior confronto tra docenti

analisi delle prove e condivisione per classi

parallele delle competenze irrinunciabili

condivisione di programmazione e modalità verifica-

valutazione in ITALIANO-

BIENNIO dei tre indirizzi e in

MATEMATICA-BIENNIO classico e

linguistico

COMPETENZE DI CITTADINANZA

Risultati a distanza rilevazione dei risultati

universitari sistema di rilevazione

censimento dei risultati del primo

anno di università dei diplomati 2014/2015

prosecuzione prosecuzione

Page 68: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

AZIONI DI MIGLIORAMENTO relative ai PROCESSI

AREA DI PROCESSO Obiettivi di processo PRIORITÀ

1 2

Curricolo, progettazione e valutazione

1. circa le competenze trasversali (chiave e di cittadinanza): omogeneità di programmazione dei CdC

X

2. circa la valutazione: elaborazione prove di verifica di livello, standardizzate su competenze irrinunciabili

X

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Inclusione e differenziazione predisposizione PDP inclusivi per DSA e BES X

Continuità e orientamento

1. continuità tra ordini di scuola, tramite raccordo in ambito più specificamente metodologico e didattico-disciplinare

X

2. monitoraggio degli esiti universitari degli studenti diplomati X ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

1. incremento azioni di formazione, in particolare sulle strategie didattiche per gli alunni con DSA o BES

X

2. sistema di premialità integrativo alla retribuzione standard X

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

rapporti con le organizzazioni del mondo del lavoro (Confindustria e Confcommercio) e il Politecnico

X

per ARTICOLAZIONE COMPLETA cfr allegato PIANO DI MIGLIORAMENTO

Page 69: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

ASSETTI ORGANIZZATIVI

ORGANIGRAMMA

La complessità raggiunta dall'offerta formativa, in particolare a partire dalla fase dell'autonomia, richiede la definizione di ruoli professionali di sistema, ricoperti da docenti in collaborazione con il Dirigente. Tale ampia collaborazione nell'ultimo decennio è stata faticosamente garantita dalle figure dei collaboratori, delle funzioni strumentali, dei referenti di attività di sistema, il cui lavoro si è collocato finora all'interno dei margini ristrettissimi di “ore a disposizione” nell'orario-cattedra, almeno formalmente, sostanzialmente molto al di fuori dell'orario di lavoro retribuito (dal RAV 2015: “Si può quindi ritenere che il funzionamento complessivo del sistema si regga sulla disponibilità volontaria di tutti quei docenti che ancora accettano di collocarsi professionalmente anche al di fuori del loro già gravoso lavoro con le classi”). Si impone il passaggio ad una collocazione professionale dell'organico effettivamente funzionale alla tenuta e allo sviluppo del sistema, in relazione all'ORIENTAMENTO STRATEGICO della scuola (cfr I IDENTITÀ) e all'articolazione indicata nelle MACROAREE DI PROGETTO (cfr III), all'interno delle quali è dettagliato tutto quanto la scuola intende continuare a garantire (cfr INDICE

ANALITICO). A tali figure di sistema, ciascuna nel proprio specifico ambito di intervento, saranno affidati compiti di rilevazione dei bisogni e progettazione, organizzazione e coordinamento generale, sensibilizzazione e condivisione, verifica e riprogettazione. L'individuazione dei soggetti coinvolti in tali incarichi di sistema terrà conto anzitutto della attuale

Page 70: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

configurazione delle risorse: le non numerose disponibilità ad operare in ambito “non solo d'aula” sono e saranno valorizzate in relazione a riscontro di competenze professionali relative alle macroaree individuate. Si dovrà altresì garantire a tutto il personale la potenziale “investitura di sistema”, garantendo contemporaneamente continuità e ricambio del gruppo allargato di collaborazione alla Dirigenza: si prevede quindi di articolare nel triennio una modalità più precisa di censimento dei profili professionali del personale (curricolo, titoli, formazione, competenze organizzative) e di ricognizione costante delle eventuali disponibilità ad operare anche a livello di sistema. Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono individuate le seguenti figure organizzative (non superiori al 10% dell'organico dell'autonomia):

A. Docenti Collaboratori della dirigenza ex art. 34 del CCNL 29/11/2007 I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono:

1) docente collaboratore vicario: - sostituire il Dirigente Scolastico in caso di brevi assenze, o di coincidenza di

impegni (funzione vicaria) - gestione dell’assetto organizzativo dell’Istituto - gestione delle relazioni esterne con l’amministrazione ed il territorio

2) docente collaboratore: - gestione dell’assetto organizzativo dell’Istituto e dei rapporti con gli studenti

eletti negli organi collegiali - gestione delle relazioni esterne con il territorio e delle attività di

informazione alle scuole secondarie di 1° grado ed ai genitori ed agli alunni di tali scuole

B. Docenti Collaboratori della dirigenza ex art. 88 del CCNL 29/11/2007 I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono:

3) docente collaboratore: - gestione dei processi didattici e dell’assetto organizzativo dell’Istituto e

dell'organizzazione e gestione dell'attività di recupero e della settimana della flessibilità

4) docente collaboratore: - gestione dei processi didattici e dell’assetto organizzativo dell’Istituto e

dell'organizzazione e gestione delle attività legate alla flessibilità scolastica 5) docente collaboratore:

- gestione dei processi didattici e dell’assetto organizzativo dell’Istituto e dell'organizzazione e gestione della valutazione del servizio scolastico e delle scelte e degli esiti dei diplomati nel primo anno d'università.

C. Responsabili di progetto I compiti loro attribuiti dal Dirigente Scolastico mediante apposita delega sono:

6) ANIMATORE DIGITALE 7) Responsabile della Macroarea di progetto “INCLUSIONE e RECUPERO” 8) Responsabile della Macroarea di progetto “DIFFERENZIAZIONE e

AMPLIAMENTO” 9) Responsabile della Macroarea di progetto “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” 10) Responsabile della Macroarea di progetto “ORIENTAMENTO e ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO” 11) Responsabile della Macroarea di progetto ”MEDIAZIONE DIDATTICA e

VERIFICA-VALUTAZIONE“ 12) Responsabile della Macroarea di progetto ”FORMAZIONE e

AGGIORNAMENTO“ 13) Responsabile della Macroarea di progetto ”VALUTAZIONE DI SISTEMA“.

È altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in

Page 71: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola: - essere portavoce delle esigenze delle componenti del Consiglio di Classe, cercando di

armonizzarle tra loro - informare il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi

della classe, riferendo sui problemi rimasti insoluti - mantenere il contatto con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto,

sull'interesse e sulla partecipazione degli studenti - fornire suggerimenti specifici in collaborazione con altri docenti della classe - preoccuparsi della corretta tenuta del registro di classe, controllare regolarmente le assenze

degli studenti, verificare l'esistenza di una equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a scuola per le singole discipline

- preoccuparsi di una corretta organizzazione di visite guidate o viaggi di istruzione della classe

- essere il primo referente per l’ascolto dei genitori, nonché dei referenti di Dipartimento che hanno i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

- essere portavoce delle esigenze dei docenti del Dipartimento disciplinare - proporre l'adozione dei libri di testo sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e

dal Collegio dei Docenti - predisporre prove di livello per gli studenti in uscita dal biennio - predisporre prove di verifica unitarie per indirizzo e per tipologia scolastica per gli

studenti per i quali sono stati sospesi i giudizi - coordinare la definizione degli standard minimi di apprendimento declinati in termini di

conoscenze, abilità e competenze - coordinare la definizione dei contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con

le indicazioni nazionali.

Page 72: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

GESTIONE RISORSE

Il Liceo “M. Gioia” offre all’utenza: - sezioni liceali di indirizzo Classico, Linguistico e Scientifico, con curricoli ordinamentali

recanti limitate modifiche ai quadri orari (autonomia 20%) - due sezioni maxisperimentali di Liceo Linguistico ad opzione internazionale francese e

tedesco, con curricoli e quadri orari propri. Nell’anno scolastico in corso (2015-16) il Liceo risulta frequentato da circa 1800 studenti, in complessive 73 classi. Una sommaria analisi diacronica sui numeri dell’istituto consente di ricavare alcune ipotesi previsionali sul triennio a venire:

- da qualche anno stabilizzato il numero delle sezioni di Liceo Classico e di Liceo Linguistico/Linguistico Internazionale – rispettivamente 3 e 6 – pare lecito attendersi la conferma di questi numeri negli anni 2016/2019, con eventuali variazioni in eccesso

- soggetto ad oscillazione, invece, il numero delle sezioni del Liceo Scientifico, che risente di un’offerta territoriale molto articolata, incluse le opzioni Scienze applicate e Sportivo non presenti al Liceo “M. Gioia”; pur nella problematicità della previsione, appare credibile a fine triennio una stabilizzazione del Liceo Scientifico su 5 sezioni e, per conseguenza

- una stabilizzazione intorno a settanta del numero complessivo delle classi del Liceo “M. Gioia”.

ORGANICO COMUNE

Nella seguente tabella sono ricapitolati i numeri fondamentali che misurano, per il triennio 2016-2017, l’organico del Liceo “M.Gioia”:

Liceo Numero classi

2015-16 2016-17 2017-18 2018-19

Classico 15 15 15 15

Internazionale 10 10 10 10

Linguistico 21 21 21 21

Scientifico 27 26 24 24

TOTALE 73 72 70 70

Con riferimento allo stesso triennio 2016-2019, la tabella successiva articola l’organico del Liceo “M. Gioia” per classi di concorso, indicando per ciascuna numero di cattedre intere, ammontare dei residui orari e dei titolari in servizio. Va precisato che il numero complessivo dei docenti in servizio incrementa di 20/30 unità annue se si considerano i docenti impegnati su residui orari e part-time, quelli di religione e di materia alternativa alla religione e gli esperti madrelingua impegnati in insegnamenti aggiuntivi in lingua straniera (storia/geografia e scienze in inglese; storia in francese, in tedesco e in spagnolo). Dalla tabella emerge un quadro di sostanziale stabilità dell’organico del Liceo “M. Gioia” nel periodo considerato.

Page 73: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

Classi di concorso

a.s. 2015/2016 a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

cattedre ore

residue cattedre

ore residue

cattedre ore

residue cattedre

ore residue

A019 - Diritto* 1 - 1 - 1 - 1 -

A025 - Disegno e storia dell'arte* 2 8 2 6 2 2 2 2

A029 - Educazione fisica 8 2 8 - 7 14 7 14

A037 - Filosofia e storia 12 8 12 7 11 12 11 12

A049 - Matematica e fisica* 20 4 19 13 18 15 18 15

A050 - Italiano e storia 2 - 2 - 2 - 2 -

A051 - Italiano, latino e storia* 23 7 22 12 22 3 22 3

A052 - Lettere antiche 9 - 9 - 9 - 9 -

A060 - Scienze naturali* 9 - 8 17 8 12 8 12

A061 - Storia dell'arte* 3 10 3 10 3 10 3 10

A246 - Francese* 4 - 4 - 4 - 4 -

A346 - Inglese 13 4 13 - 12 12 12 12

A446 - Spagnolo* 3 8 3 8 3 8 3 8

A546 - Tedesco 4 6 4 6 4 6 4 6

C246 - Conversazione Francese* 1 - 1 - 1 - 1 -

C346 - Conversazione Inglese 1 13 1 13 1 13 1 13

C446 - Conversazione Spagnolo* 1 - 1 - 1 - 1 -

C546 - Conversazione Tedesco 1 - 1 - 1 - 1 -

TOTALI 117 70 114 92 110 107 110 107

Il carico orario delle classi di concorso contrassegnate da asterisco è stato modificato dal Collegio Docenti ai sensi dell'art. 10 del DPR n. 89/2010. Più precisamente:

- A019 Diritto: già presente nel biennio del Liceo Linguistico Internazionale, aggiunge due ore nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale

- A025 Disegno e storia dell'arte: l’insegnamento perde due ore nella classe seconda del Liceo Scientifico

- A042 Informatica: già presente nel curricolo del Liceo Linguistico Internazionale e, in autonomia, sul triennio del Liceo Scientifico, l’insegnamento viene eliminato dai curricola del Liceo a partire dall’a. s. 2015-2016

- A049 - Matematica e fisica: l’insegnamento di fisica acquisisce un’ora aggiuntiva sulla classe quinta del Liceo Scientifico

- A051 - Italiano, latino e storia: l’insegnamento di latino acquisisce un’ora aggiuntiva sul biennio del Liceo Linguistico ordinamentale e perde un’ora nelle classi quarta e quinta del Liceo Scientifico

- A060 Scienze naturali: l’insegnamento perde due ore nella classe prima del Liceo Classico; aggiunge due ore - come Laboratorio di chimica - nella classe seconda e un’ora nella classe quarta del Liceo Scientifico

- A061 Storia dell'arte: l’insegnamento aggiunge due ore nella classe prima del Liceo Classico

- A246 Francese: l’insegnamento, ove presente come terza lingua, è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico e ridotto di un’ora nelle classi seconde

- A446 Spagnolo: l’insegnamento, ove presente come terza lingua, è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico e ridotto di un’ora nelle classi seconde

- C246 Conversazione Francese: l’insegnamento è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale ove il Francese è presente come terza lingua

- C446 Conversazione Spagnolo: l’insegnamento è eliminato nelle classi prime del Liceo Linguistico ordinamentale ove lo Spagnolo è presente come terza lingua.

In considerazione di quanto anticipato circa la gestione delle risorse, pare ragionevole prevedere per il prossimo triennio un quadro di questo tipo:

1. organico comune: assestamento del fabbisogno su livelli prossimi/non superiori a quelli dell’organico del corrente anno scolastico (2015-2016)

2. organico di potenziamento: n. 8 posti come da tabella sotto riportata 3. organico per supplenze brevi: il fabbisogno per copertura supplenze brevi dovrebbe

aggirarsi su 800 ore circa, recuperabili con l’utilizzo del personale incluso in organico di potenziamento.

Page 74: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Anche l'organico di potenziamento sarà utilizzato per favorire la realizzazione di quanto già indicato come priorità di tenuta e di sviluppo del sistema, ossia in relazione all'ORIENTAMENTO STRATEGICO della scuola (cfr I IDENTITÀ) e all'articolazione indicata nelle MACROAREE DI PROGETTO (cfr III), all'interno delle quali è dettagliato tutto quanto la scuola intende continuare a garantire (cfr INDICE ANALITICO). L'inserimento professionale di tali risorse di potenziamento sarà quindi stabilito in funzione della

realizzazione di attività didattiche e/o particolari progetti riconducibili alle seguenti rilevanze, che costituiscono nel loro insieme organica rappresentazione del “sistema Gioia”:

A. INCLUSIONE e RECUPERO

B. DIFFERENZIAZIONE e AMPLIAMENTO

C. “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO

D. ORIENTAMENTO e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

E. MEDIAZIONE DIDATTICA e VERIFICA-VALUTAZIONE

F. FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO

G. VALUTAZIONE DI SISTEMA.

In ragione della dimensione della scuola ammontano ad 8 le risorse in organico di potenziamento destinate al Liceo. Nella tabella seguente si descrivono sommariamente per i docenti individuati le aree d’intervento ed i progetti su cui indirizzeranno la loro attività.

Classe di concorso

Ore da prestare

Esonero vicario

Supplenze brevi

Corsi di recupero /

potenziamento Progetti

Ore di insegnamento

A019 600 100 0 400 (2) (4) 100

A037 600 470 130 0 0 0

A037 600 100 100 200 (2) (3) 200

A037 600 100 100 200 (1) (6) 200

A049 (o A038 o A047)

600 100 150 150 (5) (7) 200

A060 600 130 70 60 80 (4) 260

A346 600 100 200 300 (2) (3) 0

A546 600 100 100 300 (2) (3) 100

TOTALE 4800 600 800 710 1630 1060

Page 75: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

PROGETTI

(1) Macroarea A - INCLUSIONE E RECUPERO

(2) Macroarea B - DIFFERENZIAZIONE E AMPLIAMENTO

(3) Macroarea C - AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(4) Macroarea D - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

(5) Macroarea E - MEDIAZIONE DIDATTICA E VERIFICA-VALUTAZIONE

(6) Macroarea F - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

(7) Macroarea G - VALUTAZIONE DI SISTEMA.

Posti aggiuntivi per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015

Tipologia n. Motivazioni

Assistente tecnico e relativo profilo

1 dell’area Informatica (RRA6)

la forte digitalizzazione del Liceo (vedere 4. Ambiente di apprendimento) richiede la presenza di una ulteriore

figura di personale tecnico specializzato per tutte le attività di monitoraggio e manutenzione dei

sistemi informatici

Le presenti Linee Guida, insieme al Rapporto di Autovalutazione, al Piano di Miglioramento, al Piano di Inclusività, al Patto di Corresponsabilità, al Regolamento interno e all’opuscolo informativo Sicurezza nella scuola, compongono il Piano Triennale dell’Offerta Formativa del Liceo “M. Gioia” per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Tutti i documenti sono reperibili sul sito web del Liceo (www.liceogioia.it/PTOF) nella sezione dedicata.

Page 76: PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE … · alla partecipazione studentesca dapprima nell’ambito del “Progetto Giovani ‘93” e poi, con altre 15 scuole della penisola, nel programma

Allegato - Progetti di partecipazione ai Programmi Operativi Nazionali (PON) 2014-2020

1. Progetto per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete

LAN/WLAN - PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico - 10.8 - “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” - Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

Il progetto “Rete WiFi e gestione in Lan delle lezioni” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.

2. Progetto per la realizzazione di ambienti digitali per la gestione in TIC delle lezioni - PON

AOODGEFID/12810 del 15/10/2015 - Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico - 10.8.1 - “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave del PON per la scuola” - competenze e ambienti per l’apprendimento - 10.8.1.A3 Ambienti multimediali.

Il progetto “Realizzazione di ambienti digitali” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista delle strumentazioni informatiche e delle attività didattiche ad esse legate. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica digitale che sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del know-how tecnologico dei nostri docenti.