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Ann lat. Super. Sanità Voi. 22, N. 3 (1986), pp. 987-990

NUOVI ASPETTI DIAGNOSTICI BATTERIOLOGICI NELL'ISOLAMENTO DI CAMPYLOBACTER E YERSINIA

D. Crotti. C. Barbieri & G. Fonzo

Laboratorio Analisi, Sez. Microbiologia Clinica, Ospedale Civile, Gorizia, Italia

Riassunto. - Vengono riportate le frequenze di isolamento di Campylobacter e Yersinia, in enteriti acute osservate nel periodo gennaio '84 e aprile '85, rispetto a Salmonella ed altri patogeni. Gli Autori ipotizzano una loro sotto- stima per inadeguate metodologie operative, suggerendo nuovi aspetti tecnici per il loro isolamento: per Campylobacter arricchimento a 4'C (24 ore) in terreni semisolidi selettivi, per Yersinia arricchimenti a 4OC in acqua pepto- nata per 7-60 e più giorni.

Summary (New bacteriological aspects £or isolating Campylobacter and Yersinia). - The Authors relate the incidence of Campylobacter and Yersinia isolates in respect of Salmonella or other pathogens, in acute enteritis observed between January '84 and Apri1 '85. The Authors suppose a low estimation because no optimal methodologies were used; so they suggest new methods for isolating the bacteria: for Campylobacter enrichment at 4OC (24 h) in semisolid selective medium and for Yersinia enrichments at 4-C in alkaline peptone water for 7-60 and more days.

Introduzione

In campo di patologia infettiva intestinale nuovi aspetti eziopatogenetici stanno emergendo. Accanto a Salmonella, Shigella, E.coli patogeno, il ruolo di altri batteri, quali Campylobacter jejunilcoli e Yersinia enterocolitica è ormai emerso (1-3). Peraltro altri schizomiceti, vuoi alloctoni vuoi autoc- toni, possono essere responsabili di danno infettivo con conseguente malattia. in situazioni particolari e contingenti. Pur essendo, nelle diarree infettive. prevalente l'eziologia virale (Rotavirus, o altri), il ruolo di Campylobacter e Yersinia è probabilmente sottostimato nel suo significato complessivo. L'esi- stenza del portatore sano, la responsabilità in forme cliniche subacute, in enteriti croniche, in altre affezioni intestinali, sono tutti aspetti meno conosciuti, verosimilmente a causa di inadeguate metodologie batteriologiche.

Sono state pertanto svolte alcune indagini, sia in campo umano che anima- le, orientate a evidenziare tali sottostime, fornendo indicazioni operative al riguardo: ne emergerà l'importanza di opportuni prearricchimenti e più consoni tempi di incubazione.

Materiali e Metodi

Per la 'ricerca di Campylobacter termofilo è stato usato Campylobacter Blood Agar (secondo Blaser-Wang, Becton-Dickinson) e brodo tioglicollato (FTM)

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arricchito con sangue laccato di cavallo (Oxoid) o sangue defibrinato di montone (Sclavo) ed FBP (Oxoid) ed antibiotato secondo Blaser-Wang e Preston (Oxoid). Per Yersinia enterocolitica è stato usato Schieman CIN Medium (Oxoid) e acqua peptonata alcalina. Per la ricerca di Rotavirus è stato usato il sistema Elisa-Abbott. Per tutti gli altri schizomiceti si sono seguite le indicazioni del1 'AMCLI.

Risultati

Nel periodo gen. '84-apr. '85 Saimonella è stata isolata nel 24% dei casi, Campylobacter jejuni/coli - nel 9%, EPEC nel lo%, Aeromonas nell1l%. Non furono mai reperiti altri schizomiceti. Rotavirus sono stati evidenziati nel 15% dei casi. Si ebbero 2 associazioni tra EPEC e Campylobacter. La ricerca di Campylo- bacter, in una successiva e mirata indagine, ha portato all'isolamento di 3 ceppi su 190 campioni (1,6%) con indagini dirette, 3 (1.6%) con prearricchimen- to secondo Blaser-Wang a 42'C e 6 (3,2%) a 4'C (24 ore), 3 (1,6%) con prearric- chimento secondo Preston a 4Z°C e 7 (3.7%) a 4'C. Tra le 20 feci diarroiche furono isolati 3 ceppi (15%) sia con semine dirette (e incubazione in microae- rofilia a 42°C per 48-72 ore) che con i prearricchimenti a 4'C, mentre con i prearricchimenti a 4Z°C si isolarono solo 2 ceppi. Tra le 170 feci normali, con le semine dirette non si isolò alcun ceppo, con gli arricchimenti a caldo si isolò 1 ceppo (0,6%), con l'arricchimento a freddo secondo Blaser-Wang 3 ceppi (1.8%). con l'arricchimento a freddo secondo Preston (modificato rispetto la formula proposta: FTM al posto di Nutrient Broth) 4 ceppi (2.4%).

In tema di Yersiniosi, furono condotte 2 indagini. La prima. in campo animale, portò all'isolamento di 40 ceppi (29%) di Y.enterocolitica tra 140 campioni di feci di cane d'allevamento. soprattutto cuccioli con precedenti episodi di enterocolite acuta. Le semine dirette furono sempre negative. 6 ceppi (4%) furono isolati dopo 15 giorni, altri 21 (15%) dopo 30; altri 5 (4%) dopo 45 e gli ultimi 8 (6%) dopo 60 giorni di prearricchimento a 4OC. 24 ceppi furono tipizzati presso 1'ISS: 14 ceppi erano Y.enterocolitica 0:3 b.4 ed erano stati tutti isolati nei cuccioli. La seconda indagine. in campo umano. portò all' osservazione di 5 (26,3%) portatori sani di Y .enterocolitica non-0: 3/O: 9 su 19 esaminati. Le semine dirette furono sempre negative. I ceppi furono isolati: 3 (19.8%) dopo 7 giorni, 1 (5.3%) dopo 21. 1 (5.3%) dopo 60 giorni.

Discussione

Osservando e commentando criticamente i risultati proponiamo nuovi proto- colli operativi per la ricerca di Campylobacter termofili e Yersinia enteroco- litica. Per Campylobacter è opportuno eseguire sempre, soprattutto per la individuazione dei portatori, sia indagini dirette su agar BW (o altro simile) sia prearricchimenti a 4-C per almeno 24 ore in Preston semisolid medium (FTM + arricchimento Preston + sangue laccato di cavallo + FBP). Per Yersinia, per la individuazione dei portatori, o in patologie infettive croniche e/o particolari a carico del canale intestinale, è opportuna la scelta di prearricchimenti in acqua peptonata alcalina a 4-C anche per 90 giorni, con sottocolture settimana- li in Schiemann CIN Medium.

Sicuramente così operando ne emergerà un quadro forse diverso, utile anche in campo epidemiologico. si da inquadrare realmente o meglio la diffusione e il significato. anche in condizioni normali o apparentemente tali, di ta1i"nuovi" schizomiceti.

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BIBLIOGRAFIA

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3. PEARSON. A.D.. SKIRROW. M.B.. ROWE. B.. DAVIES. J.R. & JONES. D.M. 1983 ~am~~lobacter-11. In ~roceedings of the Second International Workshop on Campylobacter Infections, Brussels, 6-9 September 1983. Public Health Laboratory Service.

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Ann 1st. Supa. Sanità VoL 22, N. 3 (1986), pp. 991-992

ENTERITI DI ORIGINE BATTERICA: UNO STUDIO DI COMUNITA'

E. Manso (a), P. Strusi (a), F. Di Stanislao (a), G. Perissi (b) h C. Maffei (a)

(a) Istituto di Igiene. Università degli Studi, Ancona; (b) Divisione di Pediatria, Ospedale Civile di Senigallia, Ancona, Italia

Riassunto. - Vengono riportati i risultati di uno studio comunitario sulle enteriti in età pediatrica di origine batterica. sia ospedalizzate che ambula- toriali. Le forme da C.jejuni e da Salmonella spp., che appaiono le più fre- quenti, comportano un carico assistenziale assai elevato, specie nella classe fino a 4 anni di età.

Summary (Bacterial enteritis: a community-study). - Results of a community-stu- dy on the incidente of outpatient and hospitalized enteritis of bacterial etiology are reported. Diarrhoea from C. jejuni and Salmonella spp. inf ections is an important public health problem in the study area, especially in the O to 4 years age-group.

Introduzione

La presente indagine si propone di stimare la frequenza di casi di enteri- te di origine batterica in età pediatrica (fino a 12 anni di età) in una comunità ben definita.

Materiali e Metodi

Per la durata di un anno, dal giugno 1984 al maggio 1985, nella USL 8 della Regione Marche per tutti i bambini colpiti da diarrea trattata a livello ambulatoriale sono stati registrati i seguenti dati: età, sesso, data di inizio della sintomatologia. numero massimo di scaricheldie, presenza o assenza di febbre, vomito e dolori addominali.

Ogni ambulatorio pediatrico della USL in una predefinita settimana del mese inviava anche un campione di feci per ciascun bambino colpito. L'ambulato- rio dell'unico ospedale della USL inviava invece sistematicamente un campione di feci per tutti i pazienti visitati sia in caso di ricovero che di trattamen- to ambulatoriale.

Nelle feci è stata effettuata la ricerca di Campylobacter jejuni, Yersinia enterocolitica, Salmonella spp., Shigella spp. e Escherichia coli enterotossi- genico . Risultati

Sono stati registrati in totale 262 casi ambulatoriali di diarrea, equiva- lenti ad un tasso di 29.8 visite ogni 1000 soggetti fino a 12 anni di età. Nei

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Anrr In Super. Snad VoL 22. N. 3 (1986), pp. 1001-1004

PATOGENI INTESTINALI NELLE ENTERITI INFANTILI: CASISTICA DI UN TRIENNIO NELLA POPOLAZIONE RIMINESE

R. Contestabile (a), A. Piscina (b). D. Zavalloni (a) 6 M.N. Frisoni (b)

(a) Divisione Pediatrica; (b) Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche e di Anatomia Patologica. Ospedale Civile Infermi USL 40. Rimini, Italia

Riassunto. - In questo lavoro vengono riportate le incidenze nell'infanzia dei tre patogeni intestinali Salmonella - Campylobacter - Yersinia nel triennio 1982184 nel circondario di Rimini e discussi i casi ricoverati per gastroente- rite nella Divisione Pediatrica dell'ospedale di Rimini risultati positivi all'esame coprologico.

Summary (Intestina1 pathogens in infantile enteritis: results of a 3-years study in Rimini). - In this work are reported the incidences in the children of the three intestina1 pathogens Salmonella - Campylobacter - Yersinia in the years 1982184 in Rimini and are examined the hospitalized cases in the Pedia- tric Division.

Introduzione

Questo lavoro di carattere statistico epidemiologico intende portare un contributo alla rilevazione delle enteriti infettive nell'infanzia nel Circon- dario di Rimini nel triennio 1982184. C'è subito da tenere presente che la popolazione infantile residente nei periodi estivi raddoppia per turismo. Inoltre è importante segnalare che nella casistica un grosso contributo è fornito dal Circondario tutt'ora ad economia prevalentemente agricola. Non essendo stato possibile una rilevazione dei casi ambulatoriali si è preferito in sede di discussione prendere in esame solamente i pazienti ricoverati per gastroenterite nella Divisione Pediatrica delllOspedale di Rimini risultati positivi all'esame coprologico per Salmonella - Campylobacter - Yersinia di età compresa fra O e 12 anni.

Materiali e Metodi

Nel laboratorio di analisi chimico cliniche dell'ospedale Infermi di Rimini in totale su pazienti esterni e ricoverati di età fra O - 12 anni sono state eseguite nel triennio considerato i seguenti isolamenti coprocolturali per i patogeni Salmonella (S), Campylobacter jejuni (C). Yersinia enterocoliti- ca (Y). - Anno 1982: per Salmonella - n. 86; per Campylobacter - n. 53; per Yersinia -

n. 20 Anno 1983: per Salmonella - n. 68; per Campylobacter - n. 50; per Yersinia -

n. 11 Anno 1984: per Salmonella - n. 59; per Campylobacter = n. 32; per Yersinia =

n. 11

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C'è da aggiungere che nel 1983 sono state isolate tre Shigelle. Nell'isto- gramma sotto riportato per ciascuno dei tre anni mensilmente risultano le frequenze degli isolamenti totali e tratteggiati gli isolamenti in pazienti ricoverati. Per la Salmonella complessivamente nel triennio sono stati 76, pari al 12,3% del totale dei ricoverati per gastroenterite. Per il Campylobacter complessivamente i ricoverati sono stati 37 con percentuale del 5,9% e per la Yersinia 19, pari al 3,1% dei pazienti ricoverati per gastroenterite.

40 TRIMESTRI W 1

Fig. 1. - Salmonella Campylobacter ~ersiniam.

Risultati

Uno studio epidemiologico più completo è stato effettuato come già detto sui bambini ricoverati risultati positivi nel triennio. I1 sesso più colpito come dalla letteratura segnalato è il maschile specie per le salmonellosi. Interessante anche notare per le fasce di età colpite che per oltre il 50% Salmonella e Campylobacter si registrano fra 1 - 4 anni e oltre il 20% nel primo anno di vita. Per la Yersinia massima frequenza fra 8 - 12 anni.

Sintomi: la febbre è risultata presente nel 70% di S e Y mentre per il C nel 50% dei casi. I dolori addominali in grande evidenza nella Yersinia (94%) in due casi con addome acuto associato. Vomito, nausea e disidratazione specie nell'età < a tre anni per tutti i tre patogeni. Diarrea nella quasi totalità dei casi con numero di scariche > a 6 per S e durata > a 7 giorni mentre il carattere di feci m~cosan~uinolen~e si registra massim&ente nel Campylobacter (35%) e nella Salmonella (24.2%).

Terapia: nonostante i pazienti in esame fossero ricoverati e quindi con sintomatologia rilevante insorta già da alcuni giorni a domicilio, sono stati sottoposti a terapia antibiotica solo il 31% di Salmonella (24 casi di cui quasi tutti quelli in età fra O - 11 mesi e un caso di tifo). Terapia per il 21% delle infezioni da Campylobacter ed il 10% delle Yersinie. Sulla scorta dell'antibiogramma abbiamo impiegato Ampicillina e Cotrimossazolo per le Salmonelle (il tifo è stato trattato con Cloramfenicolo), Eritromicina per il Campylobacter e Fosfomicina in due casi di Yersinia.

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Discussione

Sulla scorta dei nostri dati possiamo affermare in accordo con la lettera- tura che nell'arco del triennio le infezioni da Salmonella hanno registrato un massimo nei mesi agosto-settembre, mentre da Campylobacter e Yersinia in inverno-primavera. Altresì vi è un calo della frequenza totale dal 1982 a11'84 dovuto probabilmente al miglioramento delle condizioni igieniche. Invece nel medesimo triennio sono andati aumentando gli isolamenti coprocolturali di Rotavirus (60 nel 1982, 79 nel 1983, 67 nel 1984).

In ambiente rurale o con animali domestici spiccato è il riscontro di Salmonelle e soprattutto infezioni da Campylobacter. Comunque. ancora una volta si può ribadire che la sintomatologia è in massima parte autolimitantesi e in meno di un terzo delle gastroenteriti da patogeni esaminate si è fatto ricorso alla terapia antibiotica.

BIBLIOGRAPIA

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Ann, 1st. Sups. Lmnad Vol22. N. 3 (1986). pp. 1005-1008

EPIDEMIOLOGICAL SURVEY ON BACTERIAL. VIRAL AND PARASITIC AGENTS IN PATIENTS AFPECTED BY ACUTE ENTERITIS

W. Magliani (a). P. Somenzi (a). P. Valcavi (a), M. Tcherassen (a), P. Fanti (a). G. Moccia (b) & C. Chezzi (a)

(a) Istituto di Microbiologia, Facoltà di Medicina, Università degli Studi. Parma;

(b) 2' Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche. Ospedale Maggiore, Parma, Italy

Summary. - During the period June 1983 - May 1984, faecal specimens from 797 patients with acute enteritis were examined for the presence of bacterial, viral and parasitic agents; 209 (26.2%) enteric pathogens were identified. Bacterial agents were detected in 122 (15.3%). viruses in 63 (7.9%) and parasi- tes in 25 (3.1%) of the 797 specimens.

Riassunto (Studio epidemiologico sui batteri, virus e parassiti isolati in pazienti con enterite acuta). - Nel periodo compreso tra giugno 1983 - maggio 1984 sono stati esaminati 797 campioni di feci provenienti da pazienti affetti da enterite acuta. Sono stati identificati 122 (15,3%) batteri, 63 (7.9%) virus e 25 (3,1%) parassiti.

Introduction

Acute enteritis is one among the most important causes of illness also in developed countries.

The purpose this paper is to report the results of a l-year study on the frequency of bacterial. viral and parasitic agents in patients with acute enteritis admitted to the Genera1 Hospital of Parma, Italy, during the period June 1983 - May 1984.

Materials and Methods

Clinica1 specimens.- Faecal specimens from 797 patients with acute enteri- tis were examined for the presence of bacterial, viral and parasitic agents.

Bacteriological investigati0ns.- Stool specimens were plated on Hectoen enteric, XLD, Mc Conkey. mannitol-salt agar media and sodium selenite broth. In order to test the production of heat-labile enterotoxin (LT). ten colonies with the typical appearance of E.coli were selected from each Mc Conkey agar plate; the production of LT toxin was determined by the Vero cells assay (1, 2). Each sample was also plated on blood agar with a supplemented selective medium for

selective medium. Stools were microscopically examined for intestinal parasites and viral

agents.

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Results

From the 797 faecal specimens examined for the presence of bacterial, viral and parasitic agents 209 (26.2%) enteric pathogens were identified. Bacterial agents vere detected in 122 (15.3%), viruses in 63 (7.9%) and parasi- tes in 25 (3.1%) of the 797 specimens.

Among bacterial agents, Salmonella (5.0%). S.aureus (4.1%) and LT-produ- cing (5.1%) were the most frequent enteropathogens; the incidence of C.jejuni (1.0%) and Y.enterocolitica (0.1%) was found to be very low. Serogroup 09, biotype 2. lysotype X 3 was the unique isolated Y.enterocolitica strain.

Giardia lamblia (1.4%) and Enterobius vermicularis (1.0%) were observed as the prevalent parasitic agents, while Tenia saginata and Entamoeba coli repre- sented 0.2%. Enteromonas hominis 0.1%.

Rotavirus was the most frequently identified viral agent (Table 1).

Table 1. - Vira1 agents identified by electron microscopy and/or tissue culture andlor eneyme linked immunosorbent assay for Rotavirus antigen in 797 faecal specimens from patients affected by acute enteritis

Viruses E.M.+ T.C.i-t E.1.A.O n. % n. n. n.

Adenovirus 10 1.3 9 5 - Rotavirus 30 3.8 30 - 30 Picornavirus 20 2.5 - 20 Coronavirus 1 0.1 1 - - Astrovirus 2 0.2 2 - - Total 63 7.9 42 25 30

+ Electron microscopy i+ Tissue culture O Enzyme-linked immunosorbent assay

Seasonal variations were noted in the incidence of bacterial and viral agents. Bacteria occurred most frequently in the summer and autumn months, whereas viruses showed two peaks. the first one in sunmer, accounting for cultivable agents, the second in winter, where mainly Rotaviruses were obser- ved.

Discussion

Present microbiological investigations lead us to identify enteric patho- gens in 26% of the total faecal specimens. LT-producing E.coli, Salmonella and Rotavirus were the most frequently identified pathogens. This result confirms the importante of LT-producing E.coli as cause of enteritis in Parma (1).

The highest incidence of Rotavirus was observed during the winter in agreement with previous studies in temperate countries (3).

The isolation of Enteroviruses and Adenoviruses by tissue culture methods doesn't seem to be significant, since these viruses appear to be not important as aetiological agents in acute enteritis (3).

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Ann Id. Sups. &&i Voi. 22, N. 3 (1986). pp. 1009-1012

INCIDENZA DI INFEZIONI INTESTINALI DA SALMONELLA, SHIGELLA, CAMPYLOBACTER E YERSINIA NELL'OSPEDALE CIVILE DI RIMINI NEL TRIENNIO 1982-84

A. Piscina (a), L.T. Martelli (b), M.N. Frisoni (a) & L. Bonazzi (b)

(a) Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e di Anatomia Patologica; (b) Divi- sione di Malattie Infettive, Ospedale Civile Infermi USL 40, Rimini. Italia

Riassunto. - Le percentuali di isolamento dei patogeni sono andate diminuendo nel periodo considerato. L'età più colpita è risultata l'infanzia fino ai 5 anni. Tra le Salmonelle, che insieme alle Yersinia più spesso hanno richiesto ospedalizzazione, il sierotipo più frequente è S.typhimurium. Solo raramente le Salmonelle hanno presentato resistenze multiple ai chemioterapici.

Summary (Intestina1 infections due to Salmonella. Shigella, Campylobacter and Yersinia in a Genera1 Hospital in Rimini during 1982-84). - The percentages of isolation of pathogens have been decreasing in the examined period. The isola- tion was most frequent in children ti11 5 years of age. Among Salmonella, which together with Yersinia more often require hospitalization, the most frequent serotype is S.typhimuriurn. Saimonella only rarely showed multiple resistance to chemotherapeutic agents.

Introduzione

Ai Laboratorio dell'ospedale Infermi di Rimini afferiscono le coprocolture di soggetti sintomatici, ricoverati od ambulanti. provenienti dal territorio della USL 40 che ha una popolazione di circa 170.000 abitanti residenti. ma con punte fino a 600.000 circa durante la stagione estiva e conseguenti problemi per la possibilità di diffusione di infezioni intestinali.

Materiali e Metodi

Sui campioni di feci gli enterobatteri patogeni sono stati ricercati usando le tecniche comuni di isolamento; per Campylobacter è stato usato il terreno di Blaser-Wang, per Yersinia il Mac Conkey agar sia per la semina diretta che per la subcoltura dopo arricchimento a freddo.

Risultati

Nel triennio considerato sono state eseguite: 3540 coprocolture nel 1982. 3524 nel 1983, 3627 nel 1984. Su tutte è stata ricercata la presenza di Salmo- nelle e Shigelle, Campylbbacter e Yersiniae sono state ricercate in 1532, 1645, 1968 coprocolture rispettivamente, escludendo neonati e contatti noti.

Gli isolamenti di questi patogeni sono risultati in diminuzione nel corso degli anni (Tab. 1) (2-4). L'andamento mensile di Salmonellosi. Campylobac- teriosi e Yersiniosi è riportato nella Fig. 1.

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~abella 1. - Percentuali di coprocolture positive

Salmonella Shighella Campylobacter Yersinia

Tabella 2. - Percentuali di ricoveri ospedalieri sugli isolamenti

Patogeni Totale Ricoverati %

Salmonella 35 7 166 Campylobacter 147 4 1 Yersinia 56 2 7

Fig. 1. - Andamento mensile di Salmonellosi. Campylobacteriosi e Yersiniosi.

La fascia d'età più colpita è risultata quella compresa tra 1 - 5 anni. il 36% delle Salmonellosi. il 61% delle Campylobacteriosi. il 43% delle Yersiniosi (Fig. 2) (l, 2).

I sierotipi di Salmonelle sono risultati gli stessi nei tre anni; il gruppo B è il più frequente (52.1%) seguito dal gruppo D (24.6%). dal gruppo C (17.4%) e dal gruppo E (7.0%); i sierotipi più frequenti sono: typhimurium (33,973, panama (14.6%). infantis (7%). enteritidis e agona (4,2%). La Salmo- nella typhi è stata isolata nellfl,4Z (3).

Gli antibiotici testati sono stati: ampicillina, cotrimossazolo. cefalo- sporina, gentamicina; 20 ceppi hanno presentato resistenza all'ampicillina (5.0%). 9 ceppi al cotrimossazolo (2.0%). solo 2 alle cefalosporine (0.5%). nessuno alla gentamicina.

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SALM

CAMP

YERS

<la 1 5 6-12 13-40 41-65 > 65

FASCE DI ETA'

Fig. 2. - Numero di casi per fasce d'eth.

Discussione

Negli ultimi anni si è allargato lo spettro di indagini batteriologiche verso nuovi patogeni intestinali emergenti. Salmonelle e Campylobacter risulta- no i germi più frequentemente isolati.

Le Salmonellosi e le Yersiniosi hanno richiesto ospedalizzazione in circa la metà dei casi, solo raramente le Campylobacteriosi.

Le Salmonelle hanno mostrato raramente resistenze multiple ai chemioanti- biotici e mai tali da costituire un rilevante problema terapeutico.

BIBLIOGRAFIA

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Table 1. - Specimens examined with reference to source and symptomatology

Specimens source Patients n. Strains n. Symptomatic Asymptomatic

Pediatrics 7 2 104 19 53 Hospitalized new-born 61 73 2 59 Non hospitalized children 49 60 48 1 Adul t s 10 14 5 5

Total 192 251 74 118

Results

In Table 2 we reported the serotyping results.

Table 2. - EPEC frequency

STRAINS n. %

EPEC 6 2,39 Serotype: 0124:K72(n. 2). 086:B7. Olll:B4 055:B5 (n. 2)

AUTOAG. 42 16.73 POLIAG. 38 15.14

Only one strain, among 6 EPEC came from a symptomatic child (11 months old) . +

In Table 3 we reported the frequency of LT . ST', CNF+, haemolysin produ- cing strains.

+ Table 3. - Frequency of LT , ST', CNF', haemolysin producing strains

LT+ LT- ST+ ST- CNF+ CNF- -

STRAINS n. Haem. + Haem.

+ Al1 Strains CNF were producing haemolysin, only two fame from symptomatic

children. Among 54 haemolysin producing strains, 35 came from asymptomatic children.

Discussion

As shown by our study, EPEC strains are not frequent in our province as diarrhoea etiological agents: the presence of serotypes 0124:K72. must be pointed out, for it is thought to be rare in our country (Pasteur Institute). LT producing strains are also seldom reported and none of the strains tested for ST production was positive. That confirms previous results showing that

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E.coli (ETEC) infections in developed countries are rare. The only LT' strain was found in an asymptomatic four and a half-year old girl.

CNF seems to be more frequent as cytotoxic factor: 6 (6,2%), among 97, were positive and haemolytics; 2 only came from symptomatic children. The ability of simultaneous CNF and haemolysis has been already reported (3). Strains from symptomatic or asymptomatic individuals did not differ in their ability to produce haemolysis. These data stimulate us to go further on espe- cially in the study of CNF. Its role in the pathogenesis of diarrhoea must be further investigated.

REFERENCES

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Anrr I* S-. hbì VoL 22, N. 3 (1986). pp. 1017-1020

EPIDEMIOLOGICAL IMIESTIGATION ON ENTEROPATBOGENIC E.COL1 (EPEC) AND ENTEROTOXIGENIC E.COLI (ETEC) LT-PRODUCING STRAINS IN PORDENONE

M. Crovatto (a), P. Martelli (a), V. Chiaradia (a), M.L. Modo10 (a), G. Gava (a), G. Conedera (b) & G.P. Santini (a)

(a) Servizio di Microbiologia-Immunologia, Ospedale Civile di Pordenone, USL 11;

(b) Istituto Zooprofilattico di Pordenone. Italy

Summary. - The results of an epidemiological investigation on 431 E.coli strains from 373 hospitalized and not hospitalized children are reported. The survey of enteropathogenic E.coli (EPEC) and enterotoxigenic E.coli (ETEC) LT-producing frequencies in our region are the main object of this research.

Riassunto (Studio epidemiologico Su ceppi di E.coli enteropatogeni (EPEC) e su ceppi di E.coli enterotossici (ETEC) a ~ o r d e n T - Si riportano i risultati di uno studio epidemiologico su 431 ceppi di E.coli isolati da 373 bambini ospedalizzati e non, al fine di valutare la frequenze di ritrovamento di E.coli enteropatogeno, E.coli LT enterotossico.

Introduction

The important role of E.coli strains in diarrhoeal diseases of humans (3 ) , stimulated us to carry out an investigation in order to: - detect the frequency of EPEC and ETEC LT producing strains in our laboratory,

isolated from children's stools. - further examine the possibility of using different ce11 lines for LT detec-

tion. in addition to those generally used. - evaluate on such ce11 lines the possible action induced by toxic products of Enterobacteria not E.coli. isolated from children's stools. - evaluate the possib-of pointing out more accurately toxic activity for ce11 lines by their Giemsa staining after treatment with filtered culture supernatants from bacterial strains.

Materiale and Methods

Bacterial strains: 43LE.coli strains from 379 sto01 specimens ate exami- ned. 95 come from not hospitalized children, 151 from Pediatrics and 2 from Obstetrics hospitalized children (symptomatics), 131 from new-born (samples were co)lected independently from the presence of clinica1 signs).

LT E.coli strains: ISS 123 (0159:H4), n. 14 OMS 5362.1, n. 1 OMS 8.519.1, 02K200 (porcine).

~nterobacteria not E. coli: K.oxytoca, K.pneumoniae, E. cloacae n. 1, E.cloacae n. 2, E.agglomerans.

Ce11 lines: CHO. Vero, 37 RC, BGM, HEp-2, HeLa. E.coli serotyping: to determine the ÉPEC frequency, the slide agglutina-

tion test with specific O antisera (Pasteur Institute) was used. Toxin assay: the method described by Speirs (qdified) for LT production

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was used (1). Al1 the strains have been tested simultaneously on Vero and CHO ce11 lines. except for the first 98 , wich have been tested only on Vero. We followe$ the same technique to evaluate the possible use of other ce11 lines (for LT E.coli) and the possible effects of enterobacterial not E.coli pro- ducts. In this case the assays were carried out both in presence or absence of Foetal Bovine Serum (FBS) (1%). Samples were read after 3, 5. 7. and 24 hours of incubation.

Celi line staining: for celi line staining, Giemsa stain (1125 with water) was used.

Results

In Table 1 we reported the serotyping results.

Table 1. - EPEC frequency

Strains n. %

EPEC 12 Polyagglutinating 14 Autoagglutinating 204 Negative 201

+ In Table 2 we reported the LT strains frequency.

+ Table 2. - ETEC LT frequency

Strains n. LT+ X LT- %

431 1 0.23 430 99,77

+ The LT strains were confirmed and typed by the Istituto Superiore di

Sanità in Rome and results 06:816 LT+/ST+, CFA 11. + In Table 3 we reported the response of various ce11 lines to LT of LT

E.coli strains.

+ Table 3. - Response of various ce11 lines to LT of LT E.coli strains

Strains Vero CHO HeLa HEp-2 37RC BGM

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Enterobacterial not E.coli supernatant did not have any effect on al1 the ce11 lines tested. The presence of 1% FBS influenced the reading only for CHO, because it determined ce11 adhesion with the following elongation in al1 the plated wells. Monolayer staining did not show alteration that could be visuali- zed with reading before staining.

Discussion

The E.coli (EPEC) frequency in the samples we tested was low (2.8%). autoagglutinable strains were instead frequently found (47.3%). No considera- tions on serotype frequencies are however possible: the presence of serotype 0114:K90. usually considered rare in western+Europe (Pasteur Institut), must be stressed. The frequency of E.coli ETEC LT (0.23%) was very low, the only isqlated strain carne from an asymptomatic girl from another provipce. In Italy LT strain frequencies are 2,3-3% (2). It seems that EPEC. ETEC LT strains are seldom responsible for diarrhoea in our region. On the contrary, in other countries serious epidemic episodes have been reported (3). HeLa, HEp-2, 37 RC. BGM ce11 lines are not sensitive to LT. probably because they lack the specific receptor. Some authors observed for other strains, absence of sensitivity for HeLa. HEp-2, BGM. The not E.coli Enterobacteria tested. did not show any effect on al1 the ce11 lines employed: this can exclude the presence of an LT similar to the E.coli one, but not the possibility that they are able to produce other substances having effects appearing with different assay (2). Sipce we tested a great number of samples and we found a very low frequency of LT strains, some practical conclusions need to be stressed. These types of assays must be employed for screening procedures, but only on specimens coming from symptoma- tic patients, including adults. This could be useful for the knowledge of the still poorly defined diarrhoic syndrome.

REFERENCES

1. SPEIRS. J.I., STAVRIC. S. b KONOWALCIIUR, J. 1977. Assay of Escherichia coli heat-labile enterotoxin with Vero cells. Infect. Iuunun. 16: 617-622. -

2. BISICCHIA, R., CIAMMARUGHI, R., CAPRIOLI, A,, FALBO, V., RUGGERI, F.M., TAGLIABUE, M., BiASIO, A.. GAMBA, D., ZANELLI, M.R. h BERTELLI, M. 1983. Rilevazione di E.coli enterotossici. enteroinvasivi ed adesivi in enteriti acute. G. Mal. Infett. Parassit. 35: 789-795.

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