Portfolio Pettorazzi Luca

17

description

Memoriale ai Carristi

Transcript of Portfolio Pettorazzi Luca

Page 1: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 2: Portfolio Pettorazzi Luca

Fin dal principio del processo ideativo-progettuale si è resa necessaria la chiarezza. Non tanto estetica-compositi-va ma di pensiero. Si era consci dell'impossibilità di affrontare un progetto di tale portata inscrivendo le nostre riflessioni all'interno di sole logiche tettoniche e spaziali.Si avvertiva il bisogno di salire più in alto, lontano dai fogli di carte e dalle matite.Abbiamo lasciato che il progetto si svelasse lentamente sotto ai nostri occhi, sottraendosi così all'arbitrio delle mode e del tempo. Lo strumento di lavoro che più di tutti gli altri ha accompagnato il nascere del memoriale è stato l'orecchio: met-tersi cioè all'ascolto; all'ascolto della chiarezza della parola. Ciò vuol dire ricercare la massima libertà, lasciare agire in se le possibilità autentiche dell'esserci umano; una lenta oscillazione tra le possibilità di essere e di essere nulla. Essendo il nostro un cammino avente come fine una presenza, un esserci, bisognava essere molto chiari sulle modalità dell'apparire. E semplicemente sull'apparire si ragionò.

La sapienza occidentale insegna nella sua lunga storia fondamentalmente una modalità dell'esserci( cioè del cono-scere):Per trattenere nella svelatezza sia ciò che si mostra, sia le modalità del suo mostrarsi è necessaria una custo-dia, una casa per l'essere. Una casa non può essere casa se non protegge; ma da cosa l'essere è minacciato? Sempli-cemente dal velamento e dall'occultamento agenti su esso. Per proteggere l'esserci dall'occultamento bisogna custodirlo e per custodirlo celarlo.Due sono i poli attraverso i quali si muove la storia del pensiero greco e successivamente tutto il pensiero occi-dentale: lo svelamento e la sua custodia.La forza che svela, ciò che si schiude il µ e la forza trattenente ( di reminiscenze paoline) π .Un simbolo è corso in nostro aiuto per fermare su carta questo ragionamento in un modo a noi chiaro.

Da questo tutto ne consegue: i pensieri sulla massa e sulla guerra, sulla figura dell'eroe come sopravvissuto, il sopravvivere, il timore dei morti... Una interminabile serie di ragionamenti e di idee nate da coincidenze fortuite,da accadimenti personali, da rilettu-re casuali. E' innegabile il fascino esercitato da alcuni scritti di , Canetti, di Ries, di Mircea Eliade , di Ver-nant e testi di heideggardiana memoria. Un viaggio a Roma, le ore nei musei passate a studiare le mense, le are e i termini sepolcrali , le conversazioni con epigrafisti e storici, senza dimenticare i reduci dell'ultimo conflitto che gentilmente ci hanno concesso il loro tempo e la loro memoria. Qui si mostra solo la punta di un iceberg che ancora prima di essere architettura è stata vita, emozione e soprat-tutto scoperta di una modalità del progettare passante attraverso l'uomo e la sua storia, e solo in un secondo mo-mento si è vista condensarsi nella pietra e nella luce immateriale di questo foglio.

Page 3: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 4: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 5: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 6: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 7: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 8: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 9: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 10: Portfolio Pettorazzi Luca

HIGHER PLAN

PIANTA SUPERIORE

Page 11: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 12: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 13: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 14: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 15: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 16: Portfolio Pettorazzi Luca
Page 17: Portfolio Pettorazzi Luca