Porporato come eravamo · esempio, un poco claudicante, era soprannominato “Giambo”,...

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Porporato come eravamo La professoressa Mimma Quattrini, ex-allieva e docente del Porporato, regala a studenti di ieri e di oggi i suoi ricordi. Ogni anno, lo stesso giorno tutte le scuole d'Italia, partecipavano ai “Ludi iuveniles”: consistevano nello svolgimento di un tema proposto dal ministero. I migliori scritti partecipavano alle selezioni provinciali, ed i migliori tra questi, partecipavano alla finale nazionale a Roma. Ricordo un solo tema: “Perché amo il Duce”. L'atmosfera era rispettosa ma serena, e il rapporto con gli insegnanti quasi affettuoso, sebbene riservato; difatti, al termine della terza ginnasio si faceva la foto di gruppo con il professore di lettere; idem in quinta ginnasio, e alla maturità. I bidelli -uno per il ginnasio, l'altro per il liceo-, si sentivano molto compresi della loro funzione, pur essendo parecchio disponibili con gli allievi. Le ragazze -dalla prima ginnasio alla terza liceo-, indossavano sempre un grembiule nero, mentre i ragazzi in ginnasio giacca, pantaloni corti o alla zuava ed al liceo giacca e pantaloni lunghi. Le classi erano miste, ma nell'intervallo le ragazze dovevano ritirarsi in una grande sala dove si poteva chiacchierare, ridere e scherzare, ginnasio e liceo mescolati; i maschi erano liberi nel corridoio sorvegliati dai bidelli. I rapporti fra compagni e compagne erano molto amichevoli e cordiali nel passarsi i compiti e nel suggerirsi; nonostante l'apparente austerità degli ambienti e dell'epoca, esisteva una simpatica goliardia. I professori, ai quali -ripeto- eravamo molto affezionati, avevano quasi tutti un nomignolo che ricordava qualche loro difetto o debolezza. Un certo preside, ad esempio, un poco claudicante, era soprannominato “Giambo”, “Banano”, professore buono e paziente ma un poco distratto con il quale a volte si poteva bluffare durante le interrogazioni, Uno dei tanti insegnanti di matematica era “Cigonomecia” per il suo accento e “Carletto”, diminutivo del nome, al quale era anche dedicata una canzoncina sull'aria de “La Molisana”, come pure un altro professore, detto “Zio Pan” (canzoncina sull'aria di “Ciribiribin”), l'insegnante di scienze, era “Paquita”, canzoncina sull'aria di “Amapola”, il professore di storia e filosofia -molto severo-, aveva solo il cognome -francese- storpiato in piemontese. Se d’autunno si semina bene In un tempo in cui spesso, e volentieri, si parla male della scuola e si lamentano, sovente a buon diritto, carenze e limiti dell’istruzione, Onda d’urto vuole testimoniare parecchie luci: respiri di futuro e germogli di primavera, proprio mentre tutto sembra autunno. Il giornalino è un po’ cassa di risonanza di tutto il bene che si compie dentro le mura del Porporato: penso agli allori di Agnese, documentati in questo numero, o alle varie esperienze di master dei talenti, o ancora alle numerosissime iniziative di progetti e attività che urlano la voglia di credere nel domani. Penso alla novella redazione che mi trovo attorno, così entusiasta, vivace, fresca e giovane. Penso, con gioiosa sorpresa, alle risposte degli ex-allievi di fronte alla mia richiesta di partecipare alla rubrica Porporato com’eravamo: s’affastellano ricordi che esprimono gratitudine per tanti percorsi di crescita culturale e soprattutto umana. Il Porporato, ha tracciato fertili solchi in terra buona: i semi hanno prodotto fiore e frutto e, se non vedo male, continueranno a farlo. Joram Gabbio Agnese Mulatero, campionessa italiana nei 100 ostacoli A cura di Greta Gontero Per la rubrica “Artisti e campioni tra noi” abbiamo un’intervista ad una super campionessa italiana: Agnese Mulatero, (liceo Linguistico) Agnese, quando hai iniziato uno sport così impegnativo come l’atletica e perché? Ho iniziato 10 anni fa, prima avevo fatto un po' di nuoto e un paio d'anni di danza classica.. Ma questa non faceva per me perché era una disciplina troppo tranquilla per i miei gusti. Così, un giorno i miei genitori mi hanno portata a provare atletica, mi è subito piaciuto e ho deciso di iniziare, ora il campo è la mia seconda casa! Sei prima in Italia nei 100 ostacoli, è un grande risultato. La tua “carriera” atletica è sempre stata piena di successi? Carriera forse è una parola ancora grande per me, ho sempre avuto le mie piccole soddisfazioni correlate all'età, come i vari titoli provinciali e regionali e la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani cadetti dello scorso anno. A quali eventi o concorsi hai partecipato? I traguardi stanno diventando sempre più importanti e il 2013 mi ha portato grandi soddisfazioni, tra le quali la vittoria del meeting internazionale "Brixia", il minimo per i Campionati Mondiali allievi, indossare la mia prima maglia azzurra in occasione delle Olimpiadi Giovanili Europee (EYOF) lo scorso Luglio a Utrecht (Paesi Bassi), e il titolo italiano sui 100 metri ostacoli, a Ottobre, con la conseguente convocazione in nazionale per le Gymnasiadi che si svolgeranno a fine Novembre in Brasile. È stato molto bello e interessante competere in una dimensione internazionale e aver la possibilità di confrontarmi con atlete di altri Paesi. Finora sono state esperienze positive che mi hanno aiutata a crescere sia a livello tecnico che mentale. Sei anche tra le vincitrici del concorso “Donna Sport -l’atleta più brava a scuola”…raccontaci. Si tratta di un concorso nazionale che ha visto la partecipazione di 177 atlete di diverse discipline sportive. Ho partecipato sapendo di avere dei buoni risultati sportivi e una buona media scolastica, ma senza conoscere il livello delle altre concorrenti. Quando ad Ottobre ho ricevuto la notizia, sono stata molto felice di questo premio, che si è aggiunto alle tante soddisfazioni di quest'anno. Un fattore positivo e uno negativo riguardo questo sport. Questo sport mi regala tantissime emozioni difficili da descrivere, è ormai parte di me! (Fattori positivi ce ne sono tanti.. Le amicizie, le esperienze, la gioia delle soddisfazioni... L'unico fattore negativo è la mancanza di strutture coperte per l'allenamento invernale, che mi costringe ad allenarmi sempre all'aperto, anche quando nevica e fa molto freddo. Periodico del Liceo Porporato, Pinerolo - Anno XIV, n.2, nov ‘13- ins. resp. Joram Gabbio SuperSic 58: Marco Simoncelli (Cattolica 1987,Sepang 2011),fu un motociclista della classe regina del motomondiale,al centro dei riflettori e nel cuore degli Italiani Marco,per gli amici Sic,è non solo un motociclista ma un esempio da prendere,un ragazzo come tanti ma con una grande passione ed un'anima ''pura''così definita dal padre e da migliaia di fan. Morto in seguito ad un tragico incidente,il Re del 250 e l'angelo del 1000, è morto a causa della rottura del collo e i danni alla cassa toracica,un incidente che ha coinvolto anche l'amico Valentino Rossi. A pochi anni dalla commemorazione e poco piu di un mese dal secondo anniversario di morte ,è stata aperte un Onlus a suo nome per la raccolta fondi di un ospedale in Emilia Romagna e per la sicurezza delle piste,un posto dove tanti,troppi ragazzi come il Sic hanno perso la vita,dando la vita per quello che amano.E' stata da poco effettuata la partita:Amici del Sic Vs Nazionale Cantanti,per raccogliere fondi,un iniziativa originale ed importante. Super Sic corri sempre nei nostri cuori. Samuele Borghese IB,S.U.

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Porporato come eravamo La professoressa Mimma Quattrini, ex-allieva e docente del Porporato,

regala a studenti di ieri e di oggi i suoi ricordi.

Ogni anno, lo stesso giorno tutte le scuole d'Italia, partecipavano ai “Ludi iuveniles”:

consistevano nello svolgimento di un tema proposto dal ministero. I migliori scritti

partecipavano alle selezioni provinciali, ed i migliori tra questi, partecipavano alla

finale nazionale a Roma. Ricordo un solo tema: “Perché amo il Duce”. L'atmosfera

era rispettosa ma serena, e il rapporto con gli insegnanti quasi affettuoso, sebbene

riservato; difatti, al termine della terza ginnasio si faceva la foto di gruppo con il

professore di lettere; idem in quinta ginnasio, e alla maturità. I bidelli -uno per il

ginnasio, l'altro per il liceo-, si sentivano molto compresi della loro funzione, pur

essendo parecchio disponibili con gli allievi. Le ragazze -dalla prima ginnasio alla

terza liceo-, indossavano sempre un grembiule nero, mentre i ragazzi in ginnasio

giacca, pantaloni corti o alla zuava ed al liceo giacca e pantaloni lunghi. Le classi

erano miste, ma nell'intervallo le ragazze dovevano ritirarsi in una grande sala dove

si poteva chiacchierare, ridere e scherzare, ginnasio e liceo mescolati; i maschi

erano liberi nel corridoio sorvegliati dai bidelli. I rapporti fra compagni e compagne

erano molto amichevoli e cordiali nel passarsi i compiti e nel suggerirsi; nonostante

l'apparente austerità degli ambienti e dell'epoca, esisteva una simpatica goliardia. I

professori, ai quali -ripeto- eravamo molto affezionati, avevano quasi tutti un

nomignolo che ricordava qualche loro difetto o debolezza. Un certo preside, ad

esempio, un poco claudicante, era soprannominato “Giambo”, “Banano”, professore

buono e paziente ma un poco distratto con il quale a volte si poteva bluffare durante

le interrogazioni, Uno dei tanti insegnanti di matematica era “Cigonomecia” per il

suo accento e “Carletto”, diminutivo del nome, al quale era anche dedicata una

canzoncina sull'aria de “La Molisana”, come pure un altro professore, detto “Zio

Pan” (canzoncina sull'aria di “Ciribiribin”), l'insegnante di scienze, era “Paquita”,

canzoncina sull'aria di “Amapola”, il professore di storia e filosofia -molto severo-,

aveva solo il cognome -francese- storpiato in piemontese.

Se d’autunno si semina bene In un tempo in cui spesso, e volentieri, si parla male della scuola e si lamentano, sovente a buon diritto, carenze e limiti dell’istruzione, Onda d’urto vuole testimoniare parecchie luci: respiri di futuro e germogli di primavera, proprio mentre tutto sembra autunno. Il giornalino è un po’ cassa di risonanza di tutto il bene che si compie dentro le mura del Porporato: penso agli allori di Agnese, documentati in questo numero, o alle varie esperienze di master dei talenti, o ancora alle numerosissime iniziative di progetti e attività che urlano la voglia di credere nel domani. Penso alla novella redazione che mi trovo attorno, così entusiasta, vivace, fresca e giovane. Penso, con gioiosa sorpresa, alle risposte degli ex-allievi di fronte alla mia richiesta di partecipare alla rubrica Porporato com’eravamo: s’affastellano ricordi che esprimono gratitudine per tanti percorsi di crescita culturale e soprattutto umana. Il Porporato, ha tracciato fertili solchi in terra buona: i semi hanno prodotto fiore e frutto e, se non vedo male, continueranno a farlo.

Joram Gabbio

Agnese Mulatero,

campionessa italiana nei 100 ostacoli A cura di Greta Gontero

Per la rubrica “Artisti e campioni tra noi” abbiamo un’intervista ad una

super campionessa italiana: Agnese Mulatero, (liceo Linguistico)

Agnese, quando hai iniziato uno sport così impegnativo come l’atletica e

perché?

Ho iniziato 10 anni fa, prima avevo fatto un po' di nuoto e un paio d'anni

di danza classica.. Ma questa non faceva per me perché era una disciplina

troppo tranquilla per i miei gusti. Così, un giorno i miei genitori mi

hanno portata a provare atletica, mi è subito piaciuto e ho deciso di

iniziare, ora il campo è la mia seconda casa!

Sei prima in Italia nei 100 ostacoli, è un grande risultato. La tua

“carriera” atletica è sempre stata piena di successi?

Carriera forse è una parola ancora grande per me, ho sempre avuto le mie

piccole soddisfazioni correlate all'età, come i vari titoli provinciali e

regionali e la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani cadetti dello

scorso anno.

A quali eventi o concorsi hai partecipato?

I traguardi stanno diventando sempre più importanti e il 2013 mi ha

portato grandi soddisfazioni, tra le quali la vittoria del meeting

internazionale "Brixia", il minimo per i Campionati Mondiali allievi,

indossare la mia prima maglia azzurra in occasione delle Olimpiadi

Giovanili Europee (EYOF) lo scorso Luglio a Utrecht (Paesi Bassi), e il

titolo italiano sui 100 metri ostacoli, a Ottobre, con la conseguente

convocazione in nazionale per le Gymnasiadi che si svolgeranno a fine

Novembre in Brasile.

È stato molto bello e interessante competere in una dimensione

internazionale e aver la possibilità di confrontarmi con atlete di altri

Paesi. Finora sono state esperienze positive che mi hanno aiutata a

crescere sia a livello tecnico che mentale.

Sei anche tra le vincitrici del concorso “Donna Sport-l’atleta più brava a

scuola”…raccontaci.

Si tratta di un concorso nazionale che ha visto la partecipazione di 177

atlete di diverse discipline sportive. Ho partecipato sapendo di avere dei

buoni risultati sportivi e una buona media scolastica, ma senza conoscere

il livello delle altre concorrenti. Quando ad Ottobre ho ricevuto la notizia,

sono stata molto felice di questo premio, che si è aggiunto alle tante

soddisfazioni di quest'anno.

Un fattore positivo e uno negativo riguardo questo sport.

Questo sport mi regala tantissime emozioni difficili da descrivere, è

ormai parte di me! (Fattori positivi ce ne sono tanti.. Le amicizie, le

esperienze, la gioia delle soddisfazioni... L'unico fattore negativo è la

mancanza di strutture coperte per l'allenamento invernale, che mi

costringe ad allenarmi sempre all'aperto, anche quando nevica e fa molto

freddo.

Periodico del Liceo Porporato, Pinerolo - Anno XIV, n.2, nov ‘13- ins. resp. Joram Gabbio

SuperSic 58:

Marco Simoncelli (Cattolica 1987,Sepang 2011),fu un motociclista della classe

regina del motomondiale,al centro dei riflettori e nel cuore degli Italiani Marco,per

gli amici Sic,è non solo un motociclista ma un esempio da prendere,un ragazzo

come tanti ma con una grande passione ed un'anima ''pura''così definita dal padre

e da migliaia di fan.

Morto in seguito ad un tragico incidente,il Re del 250 e l'angelo del 1000, è morto a

causa della rottura del collo e i danni alla cassa toracica,un incidente che ha

coinvolto anche l'amico Valentino Rossi. A pochi anni dalla commemorazione e

poco piu di un mese dal secondo anniversario di morte ,è stata aperte un Onlus a

suo nome per la raccolta fondi di un ospedale in Emilia Romagna e per la sicurezza

delle piste,un posto dove tanti,troppi ragazzi come il Sic hanno perso la vita,dando

la vita per quello che amano.E' stata da poco effettuata la partita:Amici del Sic Vs

Nazionale Cantanti,per raccogliere fondi,un iniziativa originale ed importante.

Super Sic corri sempre nei nostri cuori. Samuele Borghese IB,S.U.

Page 2: Porporato come eravamo · esempio, un poco claudicante, era soprannominato “Giambo”, “Banano”, professore buono e paziente ma un poco distratto con il quale a volte si poteva

Un esperimento ben riuscito

Difficile descrivere i tre mesi passati in Irlanda col progetto Master dei Talenti, rivolto ai neodiplomati: non è stata una semplice vacanza all'estero, ma abbiamo vissuto e lavorato in un posto che è ormai la nostra seconda patria. Partiti a metà luglio, abbiamo passato le prime due settimane a Bandon, un paesino carino e minuscolo nel sud dell'Irlanda. Qui abbiamo frequentato il corso di inglese e ci siamo preparati per sostenere il colloquio di lavoro nelle aziende che avrebbero potuto ospitarci: io ho scelto di lavorare in un asilo, che lassù viene chiamato crèche (una parola francese dalla pronuncia molto simile al suono poco rassicurante “crash”, immaginatevi la mia faccia alla proposta “What do you think about this crèche?”). Due giorni dopo il colloquio -molto meno terrificante di quanto pensassi-, mi sono trasferita a Cork, a casa di una vecchia signora molto gentile; con me c'era un'altra ragazza italiana, partita con lo stesso progetto. Ecco, l'unica pecca di questa esperienza è stata il fatto che il nostro gruppo era composto soltanto da italiani, con i quali -pur avendo mille buoni propositi-, parli la tua lingua e non ti sforzi di comunicare in Inglese. Quando ormai stavo perdendo le speranze, a casa nostra è arrivata una ragazza tedesca e dopo un indiano, con cui passavamo lunghe serate a mangiare insieme e chiacchierare (in inglese, finalmente!). Lo stage mi ha permesso di chiarirmi le idee sulla professione che sceglierò; ho imparato tanto dalle maestre dell'asilo, che mi hanno trattato come una di loro, e mi sono affezionata ai “miei” bambini: quanto è stato difficile lasciarli! È stata una bellissima esperienza. Come ci avevano detto le professoresse scherzando prima di partire, noi siamo state le cavie, poiché il Porporato non aveva mai partecipato a questo progetto prima. Ora che sono tornata posso dire che l'esperimento è riuscito perfettamente!

Lucia Rosso, ex IIIB classico

Il soffiare del vento nel bosco, lo scricchiolio delle foglie sotto i passi del cacciatore… il frusciare dell’erba mossa dalla corsa di un capriolo, e infine il colpo di un’arma da fuoco che manca il bersaglio. Il tempo sembra fermarsi, l’animale si gira, ha il muso corrucciato… Capriolo: “Ehi! Cosa ti è saltato in mente?” grida furente al cacciatore. L’uomo rimane immobile, con in volto dipinta un’espressione di completo stupore: “Tu parli?”. Capriolo: “Certo che parlo! Cosa credevi? Pensavi che solo per il fatto che non sono come te non sia in grado di operare secondo “i tuoi standard”? Beh mio caro, mi spiace deluderti, ma io agisco come gli uomini anche se in pochi me lo riconoscono!” Cacciatore: “Tu non puoi agire come la mia specie, noi siamo superiori a voi animali!” disse l’uomo con tono di stizza. Capriolo: “Ah sì? Ma non mi dire! Allora spiegami perché una marea di persone non la pensano come te, ma anzi, sostengono la LAC? Spiegamelo dai, sono curioso!” Il cacciatore guardò di sbieco la bestiola: “Cos’è la LAC?” .Capriolo: “Dovevo immaginarlo… La LAC è la “Lega per l’Abolizione della Caccia”, un’associazione che sostiene i diritti degli animali, lotta per l’abolizione della caccia e della pesca e tutela l’ambiente!”

Cacciatore: “Molto attivi mi dicono… ma dove operano?” Capriolo: “In tutta Italia! Sono tutte persone volontarie che hanno a cuore lo scopo dell’associazione! Hanno delle iniziative ammirevoli e cercano di diffondere tra la gente la consapevolezza che noi animali abbiamo il loro stesso diritto alla vita” Cacciatore: “Wow, sono ammirevoli… non deve essere facile sostenere una causa come la loro!” Capriolo: “No, per niente, soprattutto dovendo fronteggiare voi cacciatori! Ma se sei una persona con un po’ di cuore puoi abbandonare il fucile e unirti a loro!” Il cacciatore gettò l’arma a terra e sorrise all’animale “Mi hai convinto! Abbandonerò il fucile e mi unirò alla LAC” e detto ciò, l’uomo salutò l’animale e con la mente leggera scomparì nel folto del bosco, pronto a partire per una nuova e meravigliosa avventura.

Boglione L., Gabrieli G (Con la straordinaria partecipazione di Cecia.)

Il signor elettrone.

La porta della classe si spalanca e seguito da un simpatico: “buongiorno signorine”, entra il professore Enrico Moriondo, la mente affollata delle più complesse formule matematiche. Il professor Moriondo, dopo gli studi universitari di geologia, ha cominciato la sua carriera da professore, e per un certo verso non ha mai smesso di andare a scuola! “La scuola è una società onesta”, così spiega Moriondo per farci capire perché abbia scelto di insegnare; il Porporato gli piace, poiché pensa che abbia un’ apertura verso tutto. Per quanto riguarda la tecnologia e la rivoluzione del registro elettronico, ritiene che sia una questione complessa da affrontare, ma che ci siano sia dei pro e dei contro, perciò è giusto trovare un equilibrio. Abbiamo domandato anche al professor Moriondo il significato del suo tipico grido di battaglia “buongiorno signorine”, e lui ci ha semplicemente detto che è così che gli piace. Va bene, pensiamo di esserci già distratte troppo, forse sarebbe meglio se tornassimo ad ascoltare la lezione di scienze.

Boglione L., Cavallin F., Gabrieli G.

Ipse dixit

Gabbio:"Ragazzi lunedì c'è un test a sorpresa,quindi quando vi darò le verifiche dovrete fingervi sorpresi!"

Boasso mentre spiega:"Perchè se berrete per tutta la vita il latte a lunga conservazione non ci sarà più un verme che vi vorrà mangiare quando sarete morti!"

Prof di alternativa:"Allora,per scegliere chi di voi metterà per primo la musica avrei deciso per una lotta all'ultimo sangue,mi raccomando non macchiate le pareti!"

Prof mentre fa una domanda:"Oscurato,rispondi tu!Che c'è stai in ultima fila per oscurarti?"

Toscano:"Un esempio di insieme vuoto potrebbero essere gli elefanti che volano" Studente:"Non se consideriamo Dumbo!"

Prof di matematica prima di una verifica:"Chi non fa da sè prende tre!"

a cura di :Francesca Beltramo

Poter vivere è un diritto di tutti

I ragazzi migranti al Porporato L’associazione di volontariato AnLIB – Anime Libere onlus di Pinerolo ha proposto alle classi del Liceo un incontro per far riflettere gli studenti sul tema dell'accoglienza dei Migranti. AnLIB ha collaborato in questi ultimi mesi con il Comitato Antirazzista Saluzzese per aiutare i ragazzi africani ospitati in un accampamento di tende, container e baracche al Foro Boario di Saluzzo. Il campo è tristemente nominato Guantanamo, per le misere condizioni di accoglienza riservate alle persone ospitate (nello scorso mese di agosto i ragazzi erano circa 600, senz’acqua corrente, senza luce e con fogne a cielo aperto).Tra le varie iniziative intraprese (raccolte di indumenti e coperte e una raccolta firme per muovere all’azione per un’accoglienza degna le istituzioni del territorio) l’Associazione sta cercando di far conoscere agli studenti questa realtà. Gli studenti, sono stati molto bravi a coinvolgere gli insegnanti e prenotare con soli due giorni di avviso. Si è pattuito di rispettare le programmate perciò tutti gli studenti coinvolti hanno svolto le interrogazioni previste. L'incontro si è rivelato molto interessante e proficuo, i partecipanti hanno apprezzato l' esperienza.