Pop art americana e cultura di massa

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P Art Amicana & Cult a di Massa “Le masse vogliono essere anticonformiste ciò significa che l’anticonformismo deve essere prodotto per le masse”

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Pop Art Americana

& Cultura di

Massa“Le masse vogliono essere anticonformiste ciò significa che l’anticonformismo deve essere prodotto per le masse”

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Indice

La cultura di massa ……………. Il consumismo ……………………. La Pop Art americana ………… I nuovi materiali e tecniche Pop ………………………. Il colore della Pop ………………. Il cibo come soggetto Pop …… La banalità del consumo ……. Conclusione ………………………..

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La Cultura Di MassaLa cultura di massa è la cultura popolare prodotta dalle tecniche industriali di produzione di massa, venduta con il fine di ottenere un profitto dai consumatori.

Il dibattito sulla cultura inizia negli anni ’20, con l’avvento del cinema e del video, ed emerge negli anni ’50 quando si afferma una vera e propria “industria della cultura”.

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La Cultura Di MassaCon l'industria culturale, il sistema dei media veniva concepito come una vera e propria industria dove i prodotti erano standardizzati e omologati al consumo di massa.

La produzione orientata alla vendita e al consumo riduce la cultura a merce, sostituendo il loro valore d'uso con il loro valore di scambio.

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La Cultura Di MassaSi ha una distinzione tra cultura alta in via di estinzione e cultura popolare estesa alla maggior parte della popolazione, altamente attirata dalla nuovi prodotti.

E sono proprio questi i protagonisti di un altro importante fenomeno che si sviluppa contemporaneamente alla cultura di massa, il consumismo.

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Il Consumismo

Il consumismo è uno degli aspetti più controversi delle moderne società occidentali poiché coniuga fattori positivi con altri negativi e consiste nell’aumento dei consumi, sostenuto in gran parte dalla pubblicità, con effetto espansivo sulla produzione e ulteriore bisogno indotto di nuovi consumi.

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La Pop Art Americana

dal cartellone pubblicitario alla televisione, dal cinema stesso alla musica leggera, dai rotocalchi ai fumetti, dalla moda alla confezione delle merci di consumo.

Il termine “Pop Art”, abbreviazione di “Popular Art”, fu coniato nel 1955 da due studiosi inglesi, Leslie Fiedler e Reyner Banham.

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Le Cause Della Pop

- l’espansione economica del dopoguerra,

- il consumismo, - le guerre in Corea e Vietnam, - la logica ossessiva e

invadente dei mass media, - la lotta contro la

discriminazione razziale e per i diritti civili dei neri,

- la contestazione giovanile e l’anticonformismo.

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Le Caratteristiche Della Pop

Si caratterizza per la tendenza a utilizzare i materiali visivi e gli oggetti legati al mondo della “popular culture”, con particolare predilezione per la scena urbana

luogo d’elezione dell’uomo contemporaneo nonché spazio privilegiato della produzione e del consumo di immagini su vasta scala.

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Le Caratteristiche Della Pop

Il risultato

è un linguaggio apparentemente semplice

ma estremamente efficace e di grande comunicatività, sostenuto da un’iconografia accattivante e di facile lettura, densa di richiami alla vita e all’immaginario comune.

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L’artista Pop

Il giovane americano che debutta nella Pop è consapevole di appartenere a una condizione socio-culturale privilegiata.

La sua “apertura al mondo”sostanzialmente avviene attraverso la figura del consumatore-già-consumato che interviene creando un consumo estetico.

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L’oggetto: Il Nuovo Protagonista PopL’oggetto più esibito ora è la Marca, il valore dell’oggetto di consumo è tutto nel segno del consumo, non nel proprio valore d’uso.

Nella Pop l’oggetto è sospeso, come isolato dal contesto: la collocazione di una bibita o di una scatola di zuppa divora, nell’ostentazione della presenza, il tempo presente della consumazione.

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La quotidianità Pop è rappresentata attraverso la ripetizione:

l’Hamburger o la lattina di Coca-Cola, isolati sulla tela, sono l’estrema significazione del processo di svuotamento della quotidianità, esibita e come pubblicizzata.

L’oggetto: Il Nuovo Protagonista Pop

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L’inserimento della tecnologia, utensile, nell’arte pop potrebbe tentare il riscatto non dell’oggetto banale quanto del soggetto in crisi.

La riappropriazione dei mezzi del lavoro, che sono anche prodotti di mercato, esprimerebbe così il desiderio di superamento dell’alienazione dell’io.

L’oggetto: Il Nuovo Protagonista Pop

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Gli artisti della Pop Art si interrogarono sul problema della riproducibilità dell'arte nell'epoca industriale, sul come e se mantenere il carattere esclusivo dell'opera d'arte, o se invece conciliare la realtà consumistica con il proprio linguaggio.

I Nuovi Materiali E Tecniche Pop

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Dalle diverse risposte date a questi interrogativi nacque la diversità di stili e di tecniche tipica della pop art.

I Nuovi Materiali E Tecniche Pop

Da un lato la creazione artistica divenne meccanica, dall'altro vennero recuperate le lezioni delle principali avanguardie del Novecento

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In “Close Cover Before Striking (Pespi- Cola) la pittura non ha più nulla della pennellata svogliata e gocciolante che caratterizzava anche le prime di queste immagini, ricordandopiuttosto la grafica semplificata e immediatamente comunicativa dei grandi manifesti pubblicitari.

1. Andy Warhol

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Con l’adozione della serigrafia, Warhol abbandona il lavoro manuale in favore di un procedimento impersonale e meccanico

La Serigrafia

limitando al minimo il suo intervento offre all’arte la possibilità di riprodurre un’immagine potenzialmente all’infinito, come se fosse un prodotto in serie.

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La ricerca artistica di Claes Oldenburg si concentra sugli oggetti di consumo, indaga il rapporto tra l’uomo e l’oggetto, la condizione di vita nella società dei consumi.

2. Claes Oldenburg

L’artista crea enormi e fastose sculture di torte, gelati, tartine, hot dog, bistecche, rappresentando ironicamente l’ipernutrita popolazione americana.

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L’operazione di George Segal ferma, rendendole eterne, situazioni e pose comuni, attimi anonimi e insignificanti della condizione umana nella società di massa.

2. George Segal

l’artista realizza calchi in gesso a grandezza naturale che congelano la banalità e la ripetitività di gesti e circostanze quotidiane, esprimendo, con immediatezza ed efficacia, il vuoto spirituale e il materialismo dell’epoca.

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Quello che negli anni cinquanta era ancora un insieme di forma e colore è invece, nella Pop, ridefinito attraverso una composizione asettica che predilige i colori puri ed evita le gradazioni tonali.

Il Colore della Pop

Il cromatismo negli anni sessanta, è intimamente legato alla simbologia dell’oggetto per esprimere la particolare “situazione esistenziale” del consumo.

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Uno dei più rappresentativi artisti Pop che utilizzarono colori sgargianti per le proprie opere fu sicuramente Andy Warhol.

1. Andy Warhol

Nei primi ritratti di Marilyn, risalenti sl 1962, l’artista sembra trascurare volutamente la qualità della stampa serigrafia, ora eccedendo nell’inchiostrazione, ora evitando di pulire il telaio di seta e ottenendo quindi delle immagini quasi cancellata, sfalsate rispetto alle aree di colore sottostanti.

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Prendiamo in considerazione la serie di opere dedicate alla sedia elettrica di Warhol, opere che chiudono la fase di lavoro sulla morte americana.

1. Andy Warhol

In essa si è spesso tentato di leggere una denuncia alla condanna di morte, ma, come si è notato più volte, il commento è programmaticamente assente dalle opere dell’artista, e se è vero che il suo lavoro rende visibile ciò che alla nostra percezione sfugge

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Tecnica e consumo si ritrovano anche nella prima “bandiera” di Jasper Johns: l’oggetto è diventato quadro annullando la distinzione tra arte sulla tela e vita fuori di essa.

2. Jasper Johns

Johns ha utilizzato come immagine d'elezione la bandiera americana, in questo caso in versione segnatamente materica, in tutta una serie di dipinti realizzati attorno alla metà degli anni '50

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I colori striduli e chiassosi e i materiali melmosi e plastificati, che sembrano ricordarci certa fluidità materica dell’Informale, presentano la consumazione come la deteriorabili del quotidiano.

Il Cibo come Soggetto Pop

L’iconografia della Pop è quella di un mondo già sazio, di un grande pannello pubblicitario in cui la Pepsi-Cola, la Coca-Cola, la minestra in scatola e le sigarette si offrono a un consumato dall’oggetto.

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Tom Wesselmann è considerato uno dei maggiori artisti di New York Pop Art , insieme a Roy Lichtenstein e Andy Warhol.

1. Tom Wesselmann

Meglio conosciuto per la sua serie 1960 "Great American Nude”, che ha caratterizzato figure piane in una tavolozza intensa di rosso, bianco, blu e altri colori patriottici.

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Sicuramente se entriamo nel tema del cibo come soggetto dell’opera dobbiamo prendere in considerazione anche le opere di Andy Warhol

2. Andy Warhol

acquistando al supermercato un esemplare per ogni versione di minestra, l’artista dedica a ciascuna un ritratto frontale, su sfondo bianco, ingrandendolo fino a riempire l’intera superficie della tela.

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Nelle sue opere pittoriche Rosenquist adotta una metodologia che consiste nella contaminazione dei temi più disparati accostati in maniera inquietante, nell’utilizzo di immagini rese realisticamente, ma assemblate e giustapposte in modo incongruo, spaesante.

3. James Rosenquist

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Ci troviamo di fronte ad una società dominata dalle apparenze, “una società dello spettacolo”, quella in cui la Pop newyorkese si riferisce per creare, in seno alla stessa, la richiesta del consumo estetico.

La Banalità del Consumo

Il prodotto non è il risultato ma il presupposto di una relazione affettiva, calda e intima tra singolo e società, dove la seconda soddisfa il desiderio mai appagato di felicità.

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La Banalità del Consumo

Gli oggetti tipici dei supermercati circolano con il loro marchio: è questo che li rende artistici mercificando il consumo dell’identità dell’artista.

All’esposizione “The American Supermarket”, alla Bianchini Gallery di New York nel 1964, Johns, Rosenquist, Watts, Warhol, Lichtenstein, Wesselmann e Oldenburg firmarono confezioni di frutta e verdura, lattine di birra e salami.

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1. Andy Warhol

Nel 1962 Warhol organizzò la sua prima personale, in cui espose 32 lattine di zuppa Campell’s.

Dichiarare opera d’arte un barattolo di minestra significa, per l’artista pop, sottrarsi al lavoro di produzione che caratterizza l’età capitalistica anteriore.

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2. Roy Lichtenstein

I fumetti di Lichtenstein non sono inventati, ma riprendono modelli reali dalla stampa di diffusione sottoponendo però le immagini ad alcune variazioni, realizzate per esaltare il segno e il colore.

Egli comincia a produrre dipinti ispirati ai fumetti o ad altre immagini di largo consumo, comprese le riproduzioni di celebri capolavori d’arte.

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ConclusionePossiamo quindi affermare, a seguito di questa discussione, che la pop art ripropone tutto ciò in una pittura che riproduce in maniera fredda ed impersonale le immagini proposte dai mass-media.

La Pop Art documenta in maniera precisa la cultura popolare americana da cui quindi il suo nome, dove pop sta per diminutivo di popolare, trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass-media.

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ConclusioneRappresenta come uno specchio la realtà del periodo: le riprese economiche postbelliche, il boom economico, la progressiva formazione di una società di consumi e le nuove tecnologie fotografiche e cinematografiche, di cui gli esponenti del movimento si faranno grandi utilizzatori.

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ConclusioneE in ciò testimoniano nuovi idoli o miti in cui le masse popolari tendono ad identificarsi.

Miti ovviamente creati dalla pubblicità e dai mass- media che proiettano sulle masse sempre più bisogni indotti, e non primari, per trasformarli in consumatori sempre più avidi di beni materiali.

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Pop Art Americana

& Cultura di

MassaSimona Valotti Teoria e Metodo dei Mass Media Grafica II a. s. 2015/2016