Politica in rete

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Politica in rete Il ruolo del web nella campagna elettorale italiana 2013 Corso di Laurea in Mass Media e politica Presentazione tesi di laurea in Comunicazione politica Settembre 2013 Alessia Zuppelli

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Politica in reteIl ruolo del web nella campagna elettorale

italiana 2013

Corso di Laurea in Mass Media e politicaPresentazione tesi di laurea in Comunicazione politica

Settembre 2013

Alessia Zuppelli

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Lo sviluppo di una cultura globale, una comunicazione dai confini sempre più labili e l’emergere di una cultura convergente dove, nelle parole di Jenkins, nuovi e vecchi media si scontrano, hanno investito e ridefinito il ruolo tradizionale degli attori della comunicazione politica:

•Istituzioni

•Mass Media

•Cittadini-elettori

Internet e politica

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Le forme di comunicazione attraverso internet.Media tradizionali comunicazione broadcast (one to many)

Internet “rete di reti” (Chadwich 2006)comunicazione many to many.

Castells: Autocomunicazione di massa.

di massa perché raggiunge un ventaglio abbastanza ampio di utenti

Auto perché è il singolo soggetto che seleziona i messaggi/contenuti in un “ipertesto digitale composito e interattivo”.

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“Le tecnologie hanno proprietà politiche se queste vengono utilizzate in un contesto politico”.

(Chadwich)

I media digitali, per gli attori politici, sembrano stimolare l’opportunità di

riprendere la parola scavalcando l’intermediazione giornalistica

Soffermarsi su un tema specifico Riallacciare un contatto diretto con i cittadini Offrire nuove forme di partecipazione

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Internet come opportunità

Internet e i media digitali stanno consentendo nuove prospettive di partecipazione. Tuttavia la rete deve essere considerata più come opportunità che come risposta alla presunta incapacità di risposta da parte degli attori politici e istituzionali.

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Le funzioni dei media digitali per i partiti ed i politici

Economicità Velocità Reperire risorse economiche Mobilitare i sostenitori Networking

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Più tecnologia, più democrazia?

Per potere analizzare efficacemente la digitalizzazione della comunicazione politica ed il coinvolgimento dei cittadini per la partecipazione e l’informazione a questioni di carattere politico e sociale è bene comunque tenere conto del bacino di utenza di un determinato paese.

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Le tecnologie possono avere effetti positivi se una buona parte della popolazione di un determinato paese ha possibilità di accedervi

Situazione italiana (dati Istat 2012) Quota di famiglie che accedono a Internet 55,5% Il 43,3% dichiara di non usufruire del servizio in

quanto incapace di gestire la tecnologia Il 26,5% non si connette perché non riconosce l’utilità

di internet Il 15,8% non accede per ragioni economiche.

Alla questione del digital divide va ad aggiungersi il concetto di disuguaglianze digitali.

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Gli utenti online non rappresentano l’elettorato nel loro insieme

Visti i dati, in Italia non possiamo ancora parlare di internet come un mezzo di comunicazione di massa. Per questo motivo la comunicazione online di siti e candidati non abbraccia l’intero elettorato. Inoltre non tutti utilizzano la rete a fini informativi, di conoscenza e di approfondimento di tematiche legate alla società e alla politica.

Inoltre l’utente che si interessa di politica online è già interessato anche fuori dal web.

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Le campagne elettorali

“Una campagna elettorale è un complesso compito nella sua creazione, trasmissione e mutazione di simboli politici” (Howard 2005)

Durante questo periodo, la relazione fra partiti candidati e media è simbiotica. Ognuno ha bisogno dell’altro.

Per indicare le campagne elettorali, ad oggi, spesso si utilizzano termini come gara, horse race, partita al fine di sottolineare che si tratta fondamentalmente di un gioco di potere, dove al di là delle proposte e dei programmi, vince chi comunica meglio e soprattutto chi è in grado di suscitare i sentimenti migliori.

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Hypermedia Campaign

Per Howard l’Hypermedia Campaign non è solo una campagna che include le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma è un’occasione per riadattare l’organizzazione, gli obiettivi e le varie relazioni fra leader, volontari e donatori.

La creazione e lo sviluppo di campagna elettorali attraverso Internet è un processo di personalizzazione dei contenuti, non

per il consumo di massa ma per un consumo privato.

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Origine e-campaign negli Stati Uniti

1992, Bill Clinton (invio di e-mail) 1996, Bob Dole (annunciò l’indirizzo web

del suo sito) 2000, McCain (raccolta di denaro online), Al

Gore (possibilità di chattare con il candidato)

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E-campaign in Italia

1995, i candidati alla regione Lazio e Lombardia, rispettivamente Badaloni e Formigoni aprirono un loro sito web.

1996, presenza online di An e Lega Nord. 2001, fra i partiti più presenti in rete spiccano

Forza Italia e i DS.

Siti internet “vetrina” o “volantino”. Fornivano informazioni sul candidato e sulle sue proposte.

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Amministrative 2004-2005

Fra il 2004 e il 2005 alcuni esponenti del centro sinistra come Soru, Cofferati, Bassolino, Emiliano e Vendola utilizzarono blog personali per raccontare la loro esperienza.

Uso di un linguaggio meno “politichese” Diffusione materiale comunicativo Creazione di forum per raccogliere idee e

proposte da parte dei cittadini

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2006, ritorno al sistema proporzionale

Ampia presenza di siti di partiti visto il ritorno del proporzionale che ha incentivato la proliferazione di liste.

Mancata possibilità di esprimere la preferenza dei candidati nei collegi: riaffermazione centralità del mezzo televisivo

Vari partiti come la Margherita e Forza Italia si sono dotati di blog e siti appositi aventi una loro autonomia e dedicati ai sostenitori come “Incontriamoci” di Prodi

Assumono rilievo gli “speciali”da parte dei maggiori quotidiani e si assiste alla crescita dei blog, sia da parte di cittadini interessati alla politica che ti aspiranti attori politici come nel caso di Beppe Grillo.

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2008, Pdl e Pd

Maggiori protagonisti di questa campagna elettorale furono Berlusconi che con Fini diede vita al Pdl e Veltroni del Pd.

Veltroni tour elettorale in pullman (come Prodi). Blog “La nuova stagione”. Funzioni informative e di partecipazione da parte degli utenti attraverso la produzione e la condivisione di contenuti

Berlusconi forte presenza in tv. Oltre al sito del Pdl era attivo un sito creato ad hoc per la campagna elettorale “votaberlusconi.it”. Un network per condividere notizie e scambiarsi informazioni, oltre che per mobilitarsi.

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2013, prime elezioni “social” ?Le elezioni 2013 sono state siglate dalla media tradizionali come

le prime elezioni social, come spesso si evinceva dal titolo e dal contenuto entusiasmante di molti articoli che cercavano di enfatizzare il ruolo svolto da Facebook e Twitter in particolar modo.

Vista la presenza di quasi tutti i leader e candidati su queste piattaforme e l’utilizzo da parte di questi, limitato per lo più al postare uno Status o inviare un Tweet come piccoli comunicati stampa, ha innestato un certo entusiasmo nei media tradizionali e nel cittadino più disincantato e ottimista, come segnale di riavvicinamento fra mondo politico e sfera pubblica.

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Contesto tecnologico

Web 1.0 evoluzione tecnologica--Web 2.0 Ambiente comunicativo Prodotto culturale Piattaforma Intelligenza collettiva Interattività Possibilità di connettersi in mobilità (smartphone,

tablet)

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Blog e social media

Diffusione crescente dei weblogs (blog). Primi strumenti attraverso cui ognuno, potenzialmente, poteva comunicare ad un vasto pubblico.

Negli ultimi anni l’importanza, la diffusione e l’utilizzo dei blog cede il passo ai social media, che possono essere considerati mezzi e strumenti di condivisione di contenuti.

Le community online che ne usufruiscono concorrono a formare, attraverso l’interazione e lo scambio di informazioni in merito a interessi comuni, il social network, ovvero la rete sociale.

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Facebook

Facebook, Socialnetwork sites ideato nel 2004 da Mark Zuckerberg. I politici italiani gestiscono la loro presenza su Facebook attraverso le “Fan page”. Uno spazio economico e facile da gestire. Gli iscritti in Italia sono circa venti milioni.

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Twitter

Da “To Tweet” che vuol dire “cinguettare” nasce nel 2006 grazie a Jack Dorsey.

Messaggi di massimo 140 caratteri Comunicazione “a stella”. Parole chiave categorizzate attraverso

“hashtag” #. Timeline, lista delle parole chiave e degli

hashtag che raccolgono maggiore successo. Utenti iscritti, circa quattro milioni.

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I siti di partiti e candidati: perché essere online.

Il sito internet rappresenta il punto di partenza per la presenza online di un candidato. Punto di riferimento per conoscere la sua vita, la sua storia, le sue proposte.

Possibilità di stabilire una connessione permanente con gli utenti Raccogliere fondi Reclutare volontari Per i movimenti appena formati può servire da piattaforma di

lancio per farsi conoscere Promuovere eventi sul territorio Possono fornire all’utente la possibilità di iscriversi online

Il sito dovrebbe “diventare l’ufficio di rappresentanza virtuale di ogni politico in cui (…) è fornita la possibilità ai cittadini di informarsi, partecipare e mobilitarsi”. (Miani, 2003)

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Tipologie di sito Sito Vetrina: offre informazioni sul candidato e sul

programma senza alcuna possibilità di interazione da parte dell’utente.

Sito Bacheca: oltre alle informazioni, sono presenti iniziative sul territorio e richieste di sostegno.

Sito Volantino: si propone di far conoscere il candidato e la sua offerta, sollecitando il voto

Sito community: presenta vari strumenti interattivi come forum e newsletter

Sito hi-tech: sfrutta le varie opportunità offerte dalle nuove tecnologie attraverso varie occasioni di coinvolgimento degli elettori.

Bentivegna 2005

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Partiti online nella campagna elettorale 2013. Presenza e informazione

In totale la media di tutti i siti rispetto agli strumenti di informazione è pari a 17. Vi è quindi un notevole distacco 27 punti rispetto al valore totale. Complessivamente, in questo gruppo di valutazione, i siti con una migliore performance si rivelano il Pd (32) l’Udc (28) il sito Agenda Monti (23), PSI (23), Fare per fermare il declino (25), il blog di Beppe Grillo (22), Lega Nord (21), Fratelli d’Italia e Rivoluzione Civile (20). In una posizione intermedia si collocano Pdl, Sel, bersani2013 e il blog di Fini (19), e M5S (18) Tutti gli altri come Centro Democratico, la Destra e Fli (15) e Scelta Civica (14) raccolgono un punteggio davvero basso per sfiorare casi come 8 punti per Mpa.

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Aspetti principali

Siti creati “ad hoc” per la campagna elettorale: bersani2013, Agenda Monti, Forza Silvio.

Il programma è presente in quasi tutti i siti ma le informazioni non sono suddivise per precise categorie socio demografiche, tematiche o per fasce di età. Eccezioni: Pd e Agenda Monti.

24 siti su 35 offre la possibilità di iscriversi a newsletter. Ma nessuno fornisce l’opzione di iscrizione differenziata per gusti o appartenenze.

Hanno inviato maggiormente mail Pd, Scelta Civica, Udc e Fare. Tutti i siti, nel periodo di campagna elettorale, hanno pubblicato

dalle tre alle cinque notizie al giorno. A parte il sito bersani2013 e Lega Nord nessun altro ha fornito

informazioni riguardo la modilità di voto o sulla legge elettorale.

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Partecipazione

I siti di partiti e candidati che dovrebbero rappresentare un canale privilegiato visto il loro potenziale di raggiungere in modo semplice un vasto pubblico sul tutto il territorio nazionale al fine di coinvolgere ed eventualmente ingaggiare in propri sostenitori a supporto della campagna elettorale, non sembrano invece prestare molta attenzione al contributo che la rete nella sua accezione di “intelligenza collettiva”, ricordata nel capitolo precedente, potrebbe rappresentare. I 35 siti presi in considerazione raccolgono una media di 8 punti. Un punteggio bassissimo, che può descritto in due modi differenti: lo scarso coinvolgimento dei cittadini da parte degli partiti oppure l’assenza di volontà a utilizzare alcune funzionalità.

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Aspetti principali

Possibilità di inviare mail solo nel sito si di Alfano, Casini, Grillo, Pdl, Forza Nuova, Meloni, La destra, Partito Pensionati, PRI, PSI, UDC.

Non è possibile commentare le pagine nei siti di: Pd, bersani2013, Sel, Centro Democratico, Scelta Civica, Forza nuova, Fratelli d’Italia, Grande Sud, La destra, Lega Nord, Mpa, Pensionati,PC dei lavorati, PRI, PSI, UDC, blog di Storace e sito di Nichi Vendola. - Sito Vetrina: ricco negli aggiornamenti ma non interattivo.

Nel complesso il gruppo di variabili riguardante l’ interazione online ottiene solo 3 punti in media rispetto ai 16 totali. Un’interattività quindi tanto conclamata ma pressoché inesistente.

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Mobilitazione

Molti siti di partiti e candidati hanno totalmente escluso questa opzione. Fra i partiti che invece hanno deciso di fornire questa possibilità troviamo sia i tradizionali che i nuovi: Pd, Pdl, M5S, Fare, Sel, La Destra, Forza Nuova e il Partito Pirata.

È stato possibile effettuare richiesta come volontario solo nel caso del Pd, bersani2103, Agenda Monti e Scelta Civica, M5S, Fare, Casa Pound, UDC e Casini, Fratelli d’Italia e Forza Silvio.

Inviando delle e-mail di richiesta di partecipazione o dettate dalla volontà di contribuire alla campagna elettorale su 36 siti hanno riposto Pdl, Rivoluzione Civile, Scelta Civica, Sel, Centro Democratico entro un giorno e Fare, Forza Nuova, Fratelli d’Italia e Partito Comunista dei lavoratori entro quattro giorni. Dagli altri nessuna risposta.

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Su 38 punti massimi infatti, il risultato più alto è ottenuto dal sito del Pd, soprattutto grazie alla sezione “mobilitanti”, con 17 punti. Nonostante non rappresenti un punteggio altissimo, tuttavia, dimostra la volontà del Pd di cercare di attivare quante più funzioni possibili online, dall’iscrizione al coinvolgimento dei volontari, all’organizzazione di eventi e così via. Segue con 14 punti il blog di Beppe Grillo. Fermo restando che tutto ciò che è possibile fare online riguarda esclusivamente gli aderenti al Movimento. Infine, Agenda Monti (12 punti), che come la piattaforma partecipativa “mobilitanti” del Pd i non discrimina gli utenti non iscritti al partito, come avviene per il M5S, presentandosi, pertanto, come più inclusivi.

Risultati principali

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Professionalità

Sul fronte della Professionalità per un valore complessivo di 27 punti, in media i partiti raccolgono un punteggio inferiore alla metà cioè 11.

Riguardo Design e Multimedia, tutti i siti oltre la home page contenevano pagine con grafica e in molti casi anche con foto. Solo il sito della Lega Nord conteneva una pagina iniziale animata e musica di sottofondo a differenza di tutti gli altri.

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Aspetti principali Dal sito del Pd, M5S e Grillo attraverso il canale “La cosa”,

Fare e Lega Nord hanno offerto la possibilità di seguire eventi in streaming .

Nessun partito ha presentato una guida alla navigazione, poco più della metà ha presentato un motore di ricerca interno e in media solo lo il 25% una mappa del sito.

In merito alla navigazione, su 5 punti massimi in totale i siti hanno totalizzato un media di 3 punti.

Riguardo l’aggiornamento delle pagine, visto il periodo di campagna elettorale la media è stata di 4 punti su 5 ed i principali attori politici in competizione hanno pubblicato più di 7 notizie.

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Partiti a confronto

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Aspetti principali

Per quanto riguarda Scelta Civica il sito proprio del partito ottiene un punteggio minore rispetto ad Agenda Monti. Quest’ultimo si presenta più dinamico e con più strumenti di partecipazione.

Per il Pd, invece, avviene praticamente il contrario. Cioè è stata prestata più attenzione al sito del partito che a quello dedicato al candidato premier Bersani soprattutto in relazione agli strumenti di informazione e partecipazione.

Il sito del Pdl si concentra soprattutto sulla figura di Silvio Berlusconi. Frasi estratte dalle sue dichiarazioni sono state rielaborate e presentate come slogan chiari in home page. In alto a destra è presente il link che indirizza verso il sito Forza Silvio.

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M5S e Beppe GrilloSono due piattaforme strettamente intrecciate fra loro dove l’una rimanda all’altra a seconda del contenuto che si vuole visualizzare e soprattutto in base alla volontà dell’utente di mettersi in relazione con il movimento

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Caratteristiche La prima cosa da evidenziare parlando di Beppe Grillo e del suo

Movimento riguarda gli indirizzi Url. Infatti beppegrillo.it è l’indirizzo del suo blog personale mentre beppegrillo.it/movimento riguarda specificatamente notizie sul Movimento. Anche dagli attivisti, dai parlamentari e da Grillo stesso, il blog anziché il sito del Movimento è stato considerato come “sede decisionale” del M5S.

Il commento è possibile, come già ricordato, solo da parte degli utenti iscritti i quali possono partecipare ai sondaggi che il leader propone

Il sito del movimento si presenta come una bacheca a attraverso il quale poter visualizzare il programma, leggere i comunicati politici e creare la propria lista. Assume connotati più “hi-tech” e interattivi , alla luce di quanto esposto, solo per gli iscritti che possono anche inviare i propri video commenti, dichiarazioni di sostegno e discutere nei forum che come specificato in home page sono privati

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Considerazioni Si è registrato un uso di internet poco “2.0”. La tv, congiuntamente alla lettura dei quotidiani e al

dialogo con la propria cerchia di conoscenze si conferma, al momento, come il canale più utilizzato sia dai cittadini sia dagli attori politici per fare passare i propri messaggi, nonostante sia cresciuto il numero degli utenti, come riportato, che nel corso di questa campagna, ha consultato i siti. Si configura così uno scenario dove non è ancora possibile, nonostante i vari auspici, parlare di disintermediazione della politica, ma certamente di una politica mediatizzata che vive e si alimenta da e attraverso i media tradizionali, facendo così della Rete un palcoscenico accessorio.

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Twitter e politica. Leader e candidati a confronto

Le elezioni de 2013, sono state definite dai media, e non solo, le prime elezioni “social”, contribuendo ad enfatizzare il ruolo non tanto di Facebook e altra social media ma soprattutto di Twitter.

Account analizzati: @pbersani, @SenatoreMonti, @beppe_grillo, @AntonioIngroia, @OGiannino e @forzasilvioit.

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Contenuti a confronto

Ciascuno degli account sopracitati ha “twittato”, nel periodo analizzato, ma tendenzialmente durante tutto il corso della campagna elettorale, contenuti volti a sponsorizzare alcuni punti del programma, promuovere eventi mediatici o sul territorio, attaccare l’avversario e riproporre dichiarazioni apparse sui giornali o durante programmi televisivi.

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Bersani

La presenza su Twitter di Bersani, a livello di contenuto, si caratterizza come un ulteriore spazio comunicativo attraverso il quale il candidato premier del Pd ha soprattutto lanciato proposte (69) e promosso le tappe del suo tour elettorale (43) e attaccato gli avversari (31). Spesso, durante gli appuntamenti sul territorio, Bersani ha aggiunto anche foto attraverso “Instagram”, social media dedicato alla condivisione di immagini

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I Tweet di Bersani non pare ricevano l’attenzione di molti. Nel periodo analizzato il tweet che registra un maggior numero di Retweet (244) è un Tweet contenente una critica dura nei confronti dell’avversario del Pdl riguardo al rimborso dell’Imu definito un imbroglio.

Menzioni degli utenti nei confronti di @pbersani

favorevoli

sfavorevoli

ambigue

sarcasmo o insulto

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Solo due interazioni.

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Mario Monti

Come Bersani, l’utilizzo di Twitter da parte di Monti sembra per lo più funzionale alla promozione di eventi, alla diffusione di messaggi come piccoli comunicati stampa e un’occasione in più per ribadire la differenza fra lui e gli altri, in virtù soprattutto di essere stato lodato durante il suo governo per avere salvato l’Italia dalla catastrofe finanziaria. Il 5 gennaio 2013 tenta di rispondere alle domande degli utenti attraverso un “Live” da molti contestato in quanto ha risposto a poco più di quindici domande e ad utenti che pare abbiano una certa influenza sul web.

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Su 327 tweets ben 189 riguardano dichiarazioni rilasciate sui media, 92 riguardano il lancio di proposte e 51 contengono attacchi all’avversario.

Nel complesso potremmo attribuire, almeno per i contenuti, una modalità “Megafono”a questo account, vista la gran quantità di Tweet inviati durante la presenza di Monti a trasmissioni televisive o radiofoniche, per ottenere insomma una certa eco mediatica e per far rimbalzare la notizia.

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Beppe Grillo Ha Retwittato spesso i suoi sostenitori. il contenuto dei suoi Tweet riguardava soprattutto la promozione

dei suoi eventi (38), tipo “oggi sono qui…segui la diretta”, ma soprattutto rinviavano, come accade ad oggi, al suo blog (47).

Ha annunciato su Twitter di rinunciare all’intervesta prevista su “Sky Tg24”

Questo episodio contribuisce a configurare, per il leader del Movimento cinque stelle, i social media ed il suo blog come vere e proprie piattaforme di disintermediazione, attraverso le quali fornire le proprie notizie e smentirne altre, rilasciare dichiarazioni.

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A livello di interazioni si dimostra l’assenza di dialogo con gli utenti.

Fra i tweet di Grillo più retwittati dagli utenti (490) si segnala un Tweet del 20 Febbraio che rinvia al suo blog. L’oggetto in questione è una sorta di endorsement da parte del cantante A. Celentano, il testo di una canzone, video incluso, il cui titolo è “Se non voti ti fai male”

Menzioni degli utenti nei confronti di @beppe_grillo

favorevoli

sfavorevoli

ambigue

sarcasmo o insulto

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La cronologia dei tweet di Giannino è molto breve, solo 68. Il Tweet più Retwittato (1310) riguarda le sue dimissioni in seguito alla

denuncia di un altro esponente del movimento, Luigi Zingales, in merito a titoli di studio mai conseguiti: «@ogiannino: Dimissioni irrevocabili da presidente in Direzione. I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a @fare2013»

Menzioni degli utenti nei confronti di @Ogiannino

favorevoli

sfavorevoli

ambigue

sarcasmo o insulto

Oscar GianninoIl contenuto riguarda fondamentalmente piccoli slogan in 140 caratteri Non mancano comunque gli attacchi all’avversario da Monti a Bersani a Grillo, ma soprattutto a Berlusconi definito “Berlusconiglio” o “BerMonti

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Antonio IngroiaHa twittato come Giannino abbastanza poco.Sono presenti molti RT,

il cui contenuto esprime sostegno,qualche collegamento a canale Youtube e foto dei sostenitori. Non ha attaccato particolarmente gli avversari e ha più che altro promosso eventi sul territorio.

Su 81 Tweet, dal 10 al 21 Febbraio, Ingroia ha risposto a ben 35 utenti. Il tweet che ha ricevuto più Retweet è stato (297), come nel caso di Bersani, quello che si scagliava contro la proposta shock di Berlusconi di restituzione dell’Imu definendo il gesto “voto di scambio”.

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Forza Silvio (account gestito dallo staff)Dall’account del network ufficiale di Berlusconi, forzasilvioit, sono

stati inviati nel periodo sopraindicato, ben 830 Tweet. Un’attività “frenetica” che si è riscontrata anche dal più seguito account berlusconi2013.Il contenuto riguardava, dichiarazioni sui media edi cavalli di battaglia del centro destra dalla discesa in campo di Berlusconi: la riduzione delle tasse, la “lotta” contro la sinistra comunista che invece impone più tasse, la libertà. Vanno ad aggiungersi contenuti riguardanti la presunta persecuzione giudiziaria da parte dei magistrati e la famosa “proposta shock”.

L’hashtag più utilizzato è stato proprio il nome del leader del Pdl visto che sono state riportate, sostanzialmente, le sue dichiarazioni apparse altrove.

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Considerazioni Twitter è stato utilizzato come un ulteriore medium attraverso il

quale far circolare delle informazioni Questo social media non sembra inoltre essere stato così tanto

“social”, visto che si è percepita la tendenza più a informare che a comunicare

la facilità del mezzo e la peculiarità di contenuti abbastanza brevi ha reso Twitter ed i Tweets oggetti notiziabili e fruibili dai media tradizionali

Pare, soprattutto, essere stato il punto di riferimento per commentare le performance degli attori politici durante le innumerevoli trasmissioni televisive andate in onda durante il periodo di campagna elettorale, creando una rete di soggetti interessati alle vicende politiche che hanno dibattuto sugli argomenti più discussi

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Conclusioni finali. Elezioni Social? No!

I grandi partiti, sì ormai tutti hanno stabilito una presenza online, ma la tv si propone anche in questa tornata elettorale come la miglior piazza attraverso cui presentarsi e promuovere il proprio programma e per i cittadini il canale più utilizzato per la fruizione di informazioni di natura politica.

il web è stato percepito dai protagonisti della politica come un mezzo di comunicazione accessorio

tendenza ad informare più che comunicare Il sito che dovrebbe considerarsi oltre che un biglietto da visita virtuale

per il partito o il candidato e piattaforma di interazione con il cittadino-elettore ha assunto spesso i tratti di un sito “vetrina” o “bacheca”

Anche Twitter, così, è stato utilizzato come “Vetrina”. L’enfasi posta sui social media ha consegnato un’immagine distorta della realtà dei fatti, visto che nessun candidato li ha utilizzati per ascoltare e dialogare con i cittadini