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1. Radici e loro molteplicita .
Teorema 1 (di Ruffini) Sia P (x) ∈ K[x] un
polinomio. x0 ∈ K e una radice di P (x) se, e
solo se, x− x0 divide P (x).
Teorema 2 Sia P (x) ∈ K[x] un polinomio.
x0 ∈ K e una radice di P (x) di molteplicita
almeno m ∈ N se, e solo se,
P (i)(x0) = 0, i = 0, . . . , m− 1,
dove P (i)(x) e la derivata i−esima di P (x).
x0 ∈ K e radice di P (x) di molteplicita esat-
tamente m ∈ N se, e solo se, oltre alle con-
dizioni precedenti si ha anche che
P (m)(x0) 6= 0.
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2. Esistenza delle radici e
fattorizzazione su C.
Teorema 3 [fondamentale dell’ algebra]
Sia P (x) ∈ C[x] un polinomio a coefficienti
complessi di grado almeno 1. Allora P (x) ha
almeno una radice z ∈ C.
Corollario 4 Ogni polinomio P (x) a coeffi-
cienti complessi si fattorizza completamente
su C come prodotto di potenze di fattori di
grado 1, ossia esiste a ∈ C tale che
P (x) = a(x− z1)m1 · · · (x− zr)
mr
dove z1, . . . , zr sono tutte e sole le radici di
P (x) di molteplicita m1, . . . , mr rispettivamen-
te.
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3. Polinomi a coefficienti reali.
Osservazione 5 Ogni polinomio P (x) a co-
efficienti reali, puo anche considerarsi come
un polinomio a coefficienti complessi. Pos-
siamo allora affermare che esso ha almeno
una radice complessa, ma non che esso ha
almeno una radice reale. Ad esempio, si con-
sideri il polinomio P (x) = x2 + 1 : esso non
ha radici reali, ma ha le due radici complesse
z1 = i, z2 = −i.
Proposizione 6 Sia P (x) un polinomio a co-
efficienti reali e sia z ∈ C\R una radice di P (x)
di molteplicita m ∈ N. Allora z, complesso co-
niugato di z, e una radice di P (x) della stessa
molteplicita m ∈ N.
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4. Fattorizzazione su R.
Osservazione 7 Sia z = a + ib un numero
complesso con b 6= 0. Allora
(x− z)(x− z) = x2 − 2ax + a2 + b2
e un polinomio a coefficienti reali di secondo
grado avente discriminante ∆ = −4b2 nega-
tivo.
Teorema 8 Ogni polinomio P (x) a coeffici-
enti reali si fattorizza come prodotto di po-
tenze di polinomi di grado ≤ 2 avendo i fattori
di grado 2 discriminante ∆ negativo, ossia e-
siste a ∈ R tale che
P (x) = a(x− x1)m1 · · · (x− xr)
mrpn11 · · · pns
s
dove x1, . . . , xr sono le radici reali di moltepli-
cita m1, . . . , mr e p1, . . . , ps sono polinomi di
grado 2 con ∆ < 0 e danno le radici com-
plesse coniugate di P (x) con la relativa molte-
plicita .
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5. Radici dei numeri complessi.
Teorema 9 Sia z = ρ(cos θ + i sin θ) un nu-
mero complesso di modulo ρ > 0 ed argo-
mento θ. Allora l’ equazione
xn − z = 0
ha n radici distinte w0, . . . , wn−1 date da
wi = n√
ρ
(cos
θ + 2iπ
n+ i sin
θ + 2iπ
n
)con i = 0, . . . , n − 1, e dove n
√ρ e l’ unico
numero reale positivo che elevato alla n da ρ.
Osservazione 10 I numeri w0, . . . , wn−1 sono
i vertici di un poligono regolare ad n lati in-
scritto in una circonferenza di centro l’ origine
del piano complesso ed avente raggio n√
ρ.
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