Polinesiadanzare in Paradiso - ballareviaggiando.it · noti della Polinesia la ‘hula’ hawaiiana...

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Polinesia...danzare in Paradiso Sabato 02 Febbraio 2013 10:59 "A tutti coloro che sognano mondi lontani, piccole perle disperse tra il blu del cielo e dell'oceano, dove ancora si vive in armonia con la terra” . Musica,danze, ghirlande di fiori, il suono dell'ukulele, sorrisi: è questo  il benvenuto classico che ricevono i viaggiatori in Polinesia. Ed è questa l’accoglienza che ha ricevuto a Tahiti  il gruppo di danzatrici della scuola Mana Tahiti, guidata dalla insegnante Amanda Zapata Mendoza, approdato  in questo paradiso per seguire uno stage di danza Ori Tahiti presso il Conservatorio Artistico di Papeete. Il loro racconto attraverso le lezioni di ballo, il contatto con una popolazione sorridente, la scoperta di una destinazione affascinante... 1 / 4

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Polinesia...danzare in ParadisoSabato 02 Febbraio 2013 10:59

"A tutti coloro che sognano mondi lontani, piccole perle disperse tra il blu del cielo edell'oceano, dove ancora si vive in armonia con la terra” .

Musica,danze,  ghirlande di fiori, il suono dell'ukulele, sorrisi: è questo   il  benvenutoclassico che ricevono i viaggiatori in Polinesia.  Ed è questa l’accoglienza che ha ricevuto a Tahiti   il gruppo di danzatrici  della scuola Mana  Tahiti,  guidata dallainsegnante  Amanda  Zapata Mendoza,  approdato   in questo paradiso per seguireuno stage di danza  Ori Tahiti  presso il Conservatorio  Artistico di Papeete.  Il lororacconto  attraverso le lezioni di ballo, il contatto con una popolazione sorridente, lascoperta di  una destinazione  affascinante...

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Musica, danze , ghirlande di fiori, il suono della chitarra ukulele, sorrisi: è questo   il  benvenutoclassico che ricevono i viaggiatori in Polinesia, un insieme di arcipelaghi da sogno, isole montagnose o bassi atolli  circondati da tutte le sfumature dell’azzurro.  Ed è questal’accoglienza che ha  ricevuto a Tahiti (Isole della Società) il gruppo di danzatrici  della scuola Mana  Tahiti, guidato dall' insegnante  Amanda Zapata Mendoza,di origine messicana  ma da sempre  appassionata di danze delle Hawaii e Tahiti,  approdata in questo paradiso per seguire uno stage di  Ori Tahiti dedicato a  ballerine straniere,  presso il Conservatorio  Artistico di Papeete, dove  studiano tutti i migliori ballerini e dove si imparano le basi della danza tradizionale.  Unaesperienza umana, culturale e professionale al tempo stesso.

Danza polinesiana: origini sacre, antiche e leggendarie

La danza tradizionale polinesiana, attraverso la quale si esprimono emozioni e sentimenti,  èmolto antica e legata  a riti primordiali che simbolizzano l'unione con la madre terra: quandoquesti popoli furono conquistati, i colonizzatori vietarono queste danze che rischiarono discomparire se non si fossero tramandate di padre in figlio clandestinamente  e attraverso ricordie tradizioni orali.  Ai primi del 900,  tornarono  in auge come   attrazione turistica ma il lorovalore culturale e spirituale  è oggi assolutamente riconosciuto, tutelato e diffuso. Tra gli  stili piùnoti  della Polinesia la ‘hula’ hawaiiana e il tamuré tahitiano conosciuto anche come  Ori. La Hula rappresenta in pieno  lo spirito delle isole Hawaii: di origine antichissima e sacra,  è diventatanel tempo  anche  danza di  intrattenimento senza perdere però  il legame con il significato dellesue movenze  che raccontano  storie  legate alla natura  e alla vita. 

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L'Ori Tahiti porta con sé maggiore energia  ed è più conosciuta con il nome di Tamurè, segue  il ritmo  delle percussioni ed accentua il movimento dei fianchi. Anche se la danza vieneproposta oggi come attrazione turistica,  la popolazione continua a  danzare e a tramandarne  lostile originario  nelle loro feste e cerimonie.   Importanti gli eventi legati alle danze: a luglio l’Heiva  i Tahiti, gara annuale  di gruppi di ballo e cori tradizionali nella piazza di Papeete, e a dicembre  il Festival   Hura Tapairu, sempre a Papeete.

Un sogno che si fa realtà

Attraverso gli occhi delle danzatrici, le loro  esperienze  e i loro racconti, possiamo riviverel’intensità del loro viaggio, capire il valore della  danza per questo popolo e  conoscere  unadestinazione ricca di natura,  di cultura,  e  di tante leggende  che spiegano  la nascita di un'isola, di un fiore, la tradizione dei tatuaggi ... Una terra ospitale e serena.

“Tutto è cominciato come un sogno - esordiscono  le danzatrici amanti dell’avventura -. “Abbiamo appreso da un volantino  di un corso  di danze polinesiane dove si sarebbe studiata laHula (danza delle Hawaii)  e Ori (danza della Polinesia francese). Fatta la prova, rimanemmotutte folgorate dalla bellezza e solarità di questa danza e dalla dolcezza dell’insegnante Amanda.  Nel corso delle nostre  lezioni , oltre alla danza,  abbiamo approfondito la cultura di questi magnifici popoli  attraverso la  lettura di libri e  lo studio di canzoni,  sognandosempre ad occhi aperti ….. ”.

Desideri e aspettative  non sono state vane perché un giorno l’insegnante Amanda, che va ognianno regolarmente a Tahiti per studiare danza con i migliori docenti  di tutta la PolinesiaFrancese,  ha presentato  loro una proposta che non si poteva rifiutare: la possibilità  dipartecipare  a uno  stage di Ori Tahiti  presso il Conservatorio di Papeete (il viaggio si èsvolto tra novembre e dicembre 2012 ndr) .  

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"Entusiasmo alle stelle, eravamo a 3 metri da terra   naturalmente….  e via ai preparativi. Grazie alla nostra compagna Daniela  Di Molfetta, contitolare   della mitica  agenzia di viaggiTUVIAGGI di Milano, già esperta e  amante della destinazione,  e  ad Amanda e  ai suoicontatti,  siamo riusciti a organizzare  il viaggio dei sogni.  Per condividere questa esperienza con le nostre compagne rimaste a casa e  i nostri fan   abbiamo creato una  pagina dellascuola su facebook  " Scuola Mana Tahiti visita Tahiti e la Polinesia ". L’itinerario previsto: Tahiti, sede del corso,  Moorea,  Bora Bora, Maupiti, Raiatea l'isola sacra,  IsoleMarchesi. Magia del luogo e...  via alle danze “A Papeete siamo state accolte con le profumatissime collane di fiori, inebriate dal suonodell'ukulele e stregate da ballerine stupende che danzando  ci davano il loro benvenuto. Dafavola la nostra sistemazione, in una casetta sulla collina con un giardino  ben  curato conalberi di mango, papaya e frangipani. Era bellissimo svegliarsi la mattina, guardare il mareall'orizzonte, infilarsi un fiore tra i capelli e fare colazione con i frutti della terra...eravamodavvero  in paradiso …- continua il racconto.

E dopo la magia il via alle danze.  “I corsi, molto duri,  consistevano - proseguono le ragazze  –in   3 ore di danzapartendo dai passi base più  2 ore di musica nel corso delle  quali  si studiava ukulelee toere, uno strumento a percussione formato da un tronco cavo e percosso con una bacchetta.Questo è uno degli strumenti più  importanti,  usato soprattutto nei pezzi di tamurè. Nelpomeriggio  imparavamo   a realizzare  collane  con fiori ed altri materiali naturali.   Oltre anoi italiane erano presenti ballerine provenienti dal Giappone, Stati Uniti, Francia, Messico, paesi in cui questa danza è  oltivata  da tempo.   Grazie al Conservatorio,  e alla dedizione epazienza di tutti gli insegnanti , abbiamo  imparato passi importanti   ma soprattutto  la storiae l'origine di questa danza che ha radici molto profonde, l'importanza di rispettarla econdividerla e diffonderla nel modo giusto. A fine corso abbiamo sostenuto un esame (unacoreografia) che ci ha molto agitato in verità  ma che  abbiamo superato  tutte  a pieni voti”.

“Siamo state anche  molto fortunate - sottolineano-  perchè in quei giorni si teneva a Papeete ilFestival " Hura Tapairu 2012 ", un importante festival di danza  al quale partecipavano   imigliori gruppi di Tahiti e delle altre isole della Polinesia francese, una occasione da nonperdere per vedere  dal vivo una varietà di danze dell ’area, costumi e colori”. Alla scoperta della destinazione

Negli intervalli dallo stage  il must era conoscere il luogo, andando   in giro per  Papeete e scoprendo angoli nascosti  di  Tahiti.   "Papeete, capitale amministrativa e fulcro della vita dellaPolinesia Francese, è  il cuore moderno e più evoluto dell’isola,  ma conserva intatte moltetradizioni , e si presenta come      un perfetto connubio tra modernità e tradizione.Affascinante  la visita al  Mercato di Papeete  dove si può trovare di tutto, da frutta e verdura acollane di conchiglie, stoffe, parei, more, madreperle, fiori, oggetti in cocco e sculture in pietra.E’   una vera e propria esplosione di colore ed artigianato: qui    abbiamo acquistato   ilnostro pareo bianco per il  corso al Conservatorio  e  altri materiali per i nostri costumi. Importante la visita del  Museo di Tahiti , preziosa fonte di conoscenza  sulla storia,  cultura earte  del Sud Pacifico”.  “Con un’auto in affitto siamo andate poi  alla scoperta degli angoli più nascosti di  Tahiti,  stupenda isola poco vissuta dai turisti che vi si fermano solo qualche giorno di passaggio.Invece ha molto da offrire.  Uscendo dalla capitale si incontrano paesaggi unici e magici, cascate, promontori, monti imponenti, spiagge segrete, antichi marae nascosti nella giungla(luoghi di culto all’aperto). 

Qui ogni cosa è avvolta nel mistero e ogni luogo è caratterizzato da antiche leggende.  Nellafitta vegetazione emergono  piccoli e semplici villaggi che ancora vivono in perfetta armoniacon la natura e godono di quello che offre Fenua (terra in polinesiano). La vita a Tahiti è moltosemplice, la cosa più’ bella è il modo in cui si viene accolti, con un sorriso caloroso. Permuoverci  abbiamo usato spesso anche  l'autostop, in pochi minuti qualcuno era semprepronto a darci un passaggio,  un ottimo modo per conoscere le persone e il loro modo di vivere.A Natale siamo state invitate a passare la giornata a casa di Moeata, un'insegnante danzatrice'storica'  a Tahiti, un 'istituzione dell'Ori,  con cui abbiamo fatto un corso privato: ci ha accoltocon  dolcezza, ci ha   fatto sentire parte della sua famiglia, ci ha fatto partecipare a unaesibizione con il suo gruppo e ci ha pure fatto dei regalini.” Da un paradiso all'altro...

Alla fine del corso, il gruppo non si è fermato: in programma    Moorea,  Bora Bora, Maupiti,Raiatea l'isola sacra, Hiva Oa e Tahuta nell'arcipelago delle Marchesi“scoprendo  scenari mozzafiato ,  isole diverse tra loro  e sempre il  sorriso dei suoi abitanti”.Moorea, isola vulcanica vicina a Tahiti, ricercata dai turisti, ha accolto le danzatrici con la sua lagunastupenda,  le sue spiagge , la sua vegetazione e cascate da favola. Nell’isola si può contare suun avvistamento dei delfini lungo tutto l’arco dell’anno. Bora Boraè considerata la perla del Pacifico; scoperta nel 1777 da James Cook,   si offre alla vista con isuoi monti che si specchiamo nel mare.

Raiatea è l’isola del fiore  simbolo di tahiti, il Tiare, la cui origine è legata naturalmente auna leggenda che parla di amore e cuori spezzati. Qui ci sono le tracce di un Tempio  meta dipellegrinaggio di Maori e  Hawaiani. E poi il gioiello  di Maupiti,della cui bellezza parla una leggenda.... Infine un tuffo nelle Isole Marchesi,a settentrione della Polinesia Francese, dove  è nata l’arte  del tatuaggio:  paesaggiindescrivibili, montagne, mare, colori… è qui che  Paul Gauguin scelse di vivere…. www.polinesia.it www.tahiti-tourisme.it http://www.tuviaggimilano.com La  scuola Mana Tahiti è su facebook

Ringraziamo le danzatrici  della scuola Mana Tahiti  e la loro maestra per il loro contributo: Amanda Mendoza Zapata, Daniela Di Molfetta, Federica Gallo, SabrinaGaravaglia, Daniela Della Volpe. E l’ accompagnatore fotografo e surfista Serghej Petrov

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