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23.01.2018 1 EQUITY COMPANY NOTE INITIATION OF COVERAGE IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO’ ESSERE DISTRIBUITO NEGLI STATI UNITI, IN CANADA, GIAPPONE E AUSTRALIA RACCOMANDAZIONE Buy Poligrafici Editoriale Gruppo Monrif Target Price 0,69 Settore: Publishing & Printing Codice di negoziazione Bloomberg: POL IM Prezzo al 22/01/2018 0,195 Capitalizzazione di Borsa: Numero di azioni: Patrimonio netto 2016: 25.740.000 126.336.080* 29.986.000 (*) al netto delle azioni proprie Anno al 31/12 (k ) 2016A 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E Ricavi netti 142.497 134.945 136.193 136.314 137.814 140.585 140.882 Valore della Produzione 150.371 140.676 140.135 140.058 141.558 144.329 144.626 Valore Aggiunto 78.435 71.414 72.939 74.457 75.970 78.795 79.392 EBITDA 13.302 10.500 12.315 12.673 13.110 14.827 15.224 EBIT 4.575 1.779 5.516 6.372 7.055 8.627 9.280 Utile netto 829 -2.644 1.916 2.642 2.923 3.958 4.345 Cash-flow 9.797 5.990 8.856 9.219 9.412 10.717 10.840 Pfn -48.417 -31.003 -15.346 -5.906 6.327 16.504 22.539 Roe 2,76 - 6,08 7,74 7,64 9,35 9,23 Fonte: Poligrafici Editoriale; Stime: Banca Finnat Data ed ora di produzione: 23.01.2018 ore 14.00 Data ed ora di prima diffusione: 23.01.2018 ore 15.00 Ufficio Ricerca ed Analisi Gian Franco Traverso Guicciardi (AIAF) Tel. +39 0669933.440 Tatjana Eifrig Tel. +39 0669933.413 Stefania Vergati Tel. +39 0669933.228 E-mail: [email protected] Il valore della stampa ai tempi di internet Poligrafici Editoriale è attiva nel settore dell’editoria nazionale. L’attività editoriale include anche l’attività di stampa, in conto proprio/conto terzi, nonché la raccolta pubblicitaria. Il settore sta uscendo da un decennio particolarmente difficile e caratterizzato da profondi cambiamenti. Il calo delle vendite di quotidiani dovrebbe progressivamente rallentare con il raggiungimento di un nucleo stabile di lettori che ancora preferiscono le pubblicazioni cartacee. Il Gruppo ha lanciato un fascicolo sinergico, il “Quotidiano Nazionale”, da abbinare non solo alle proprie testate ma anche a testate locali di terzi, ai fini di un rafforzamento della propria presenza sul territorio. Per il periodo 2017-2022 stimiamo una crescita media annua dei ricavi netti dello 0,86%. L’Ebitda dovrebbe poter registrare, nel periodo previsionale, una crescita media annua del 7,71% grazie al taglio dei costi operativi. Il risultato netto dovrebbe poter passare da una perdita pari a 2,6 milioni di euro prevista a consuntivo 2017 a 4,3 milioni di euro di utile nel 2022. Sulla base della metodologia valutativa applicata, riteniamo il titolo ampiamente sottovalutato.

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23.01.2018 1

EQUITY COMPANY NOTE

INITIATION OF COVERAGE

IL PRESENTE DOCUMENTO NON PUO’ ESSERE DISTRIBUITO NEGLI STATI UNITI, IN CANADA, GIAPPONE E AUSTRALIA

RACCOMANDAZIONE

Buy

Poligrafici Editoriale Gruppo Monrif

Target Price 0,69 €

Settore: Publishing & Printing Codice di negoziazione Bloomberg: POL IM

Prezzo al 22/01/2018 0,195 €

Capitalizzazione di Borsa: Numero di azioni: Patrimonio netto 2016:

25.740.000 € 126.336.080*

29.986.000 €

(*) al netto delle azioni proprie

Anno al 31/12 (k €)

2016A 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

Ricavi netti 142.497 134.945 136.193 136.314 137.814 140.585 140.882

Valore della Produzione 150.371 140.676 140.135 140.058 141.558 144.329 144.626

Valore Aggiunto 78.435 71.414 72.939 74.457 75.970 78.795 79.392

EBITDA 13.302 10.500 12.315 12.673 13.110 14.827 15.224

EBIT 4.575 1.779 5.516 6.372 7.055 8.627 9.280

Utile netto 829 -2.644 1.916 2.642 2.923 3.958 4.345

Cash-flow 9.797 5.990 8.856 9.219 9.412 10.717 10.840

Pfn -48.417 -31.003 -15.346 -5.906 6.327 16.504 22.539

Roe 2,76 - 6,08 7,74 7,64 9,35 9,23 Fonte: Poligrafici Editoriale; Stime: Banca Finnat

Data ed ora di produzione: 23.01.2018 ore 14.00 Data ed ora di prima diffusione: 23.01.2018 ore 15.00 Ufficio Ricerca ed Analisi

Gian Franco Traverso Guicciardi (AIAF) Tel. +39 0669933.440 Tatjana Eifrig Tel. +39 0669933.413 Stefania Vergati Tel. +39 0669933.228 E-mail: [email protected]

Il valore della stampa ai tempi di internet

Poligrafici Editoriale è attiva nel settore dell’editoria nazionale. L’attività editoriale include anche l’attività di stampa, in conto proprio/conto terzi, nonché la raccolta pubblicitaria.

Il settore sta uscendo da un decennio particolarmente difficile e caratterizzato da profondi cambiamenti.

Il calo delle vendite di quotidiani dovrebbe progressivamente rallentare con il raggiungimento di un nucleo stabile di lettori che ancora preferiscono le pubblicazioni cartacee.

Il Gruppo ha lanciato un fascicolo sinergico, il “Quotidiano Nazionale”, da abbinare non solo alle proprie testate ma anche a testate locali di terzi, ai fini di un rafforzamento della propria presenza sul territorio.

Per il periodo 2017-2022 stimiamo una crescita media annua dei ricavi netti dello 0,86%. L’Ebitda dovrebbe poter registrare, nel periodo previsionale, una crescita media annua del 7,71% grazie al taglio dei costi operativi. Il risultato netto dovrebbe poter passare da una perdita pari a 2,6 milioni di euro prevista a consuntivo 2017 a 4,3 milioni di euro di utile nel 2022.

Sulla base della metodologia valutativa applicata, riteniamo il titolo ampiamente sottovalutato.

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Il Mercato di Riferimento Il mercato di riferimento di Poligrafici Editoriale S.p.A. è quello dell’editoria nazionale. Il Gruppo è presente sul mercato da oltre mezzo secolo ed è noto ai lettori principalmente quale editore de il Resto del Carlino, La Nazione ed Il Giorno. A partire dal 1997, dall’aggregazione sinergica delle redazioni nazionali dei tre quotidiani sopramenzionati, è nato il fascicolo sinergico Quotidiano Nazionale (QN) il quale, insieme al Quotidiano Sportivo (QS Sport), viene prodotto da un'unica redazione centrale con sede a Bologna. Le testate del Gruppo hanno quindi modificato le proprie denominazioni in QN La Nazione, QN Il Resto del Carlino e QN Il Giorno. Sia il QN che il QS possono essere diffusi insieme ad altre testate locali, di editori terzi, ampliando così la distribuzione a livello nazionale. Nel mese di novembre del 2017 il Quotidiano Nazionale, fascicolo sinergico de il Resto del Carlino, La Nazione ed Il Giorno, si è confermato, per l’ottavo mese consecutivo, primo quotidiano italiano per copie medie giornaliere vendute in edicola nonché primo giornale generalista per numero medio di lettori giornalieri. Le attività del Gruppo includono anche la raccolta pubblicitaria e la stampa (in contro proprio/conto terzi). L’industria italiana dell’editoria sta vivendo un’epoca caratterizzata da una profonda e radicale trasformazione, in linea con l’andamento del settore anche al di fuori dei confini nazionali. I cambiamenti riguardano non solo l’elaborazione della notizia ma anche la veicolazione dei contenuti, l’acquisizione della pubblicità, la vendita dei contenuti ai lettori e agli abbonati ed infine il rapporto con gli “over the top”, Google e Facebook in primis, che stanno condizionando in modo sempre più incisivo il mondo digitale. Negli ultimi anni una quota crescente di lettori si sta spostando dal “prodotto cartaceo “ al “mondo digitale”. Il prodotto cartaceo, però, non pare destinato a sparire dal mercato. Il settore della “carta” dovrebbe essere destinato, nel prossimo futuro, a rappresentare una “nicchia di mercato” che richiederà qualità elevata dei contenuti, approfondimenti ed inchieste specifiche, arricchite da immagini e dati, con una approfondita verifica delle fonti. Nel 2016 la riduzione delle copie cartacee di quotidiani diffuse in Italia è risultata pari all’11,5% rispetto all’anno precedente. Questi dati risultano abbastanza in linea con l’evoluzione del settore a livello globale, fatta eccezione per alcuni Paesi tra i quali l’India che ha visto, nell’ultimo decennio, una vendita media giornaliera di quotidiani aumentata da 39 milioni di copie a 62 milioni di copie. Nel 2016 solo il 60% della produzione nazionale complessiva di quotidiani è risultata venduta. La resa ha interessato il 32% della produzione (la resa di Poligrafici è pari al 20%-22%) mentre gli abbonamenti pagati hanno coperto solo il 6% della produzione.

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Peculiarità negativa del settore è la scarsa elasticità del sistema distributivo italiano incentrato sulle edicole, la GDO ed i distributori di benzina. Ai fini di un marcato miglioramento della resa servirebbe una maggiore liberalizzazione del sistema distributivo. Si potrebbe consentire l’apertura di punti vendita presso attività commerciali e di servizi per venire maggiormente incontro alle nuove esigenze ed abitudini dei consumatori. Rispetto ad altri Paesi, l’Italia poi soffre di una forte caduta della cosiddetta “readership”, cioè l’attitudine a sfogliare o leggere un quotidiano almeno una volta, in media, nel corso di una settimana. In questo contesto, nel periodo 2010-2016, i lettori sono passati da 24 a 17 milioni (-26,7%) a fronte di una popolazione (+1,5%) rimasta sostanzialmente invariata. Nel 2016 tra le testate più diffuse in Italia troviamo al primo posto il Corriere della Sera, con poco meno di 270 mila copie giornaliere, seguito da La Repubblica (233 mila copie) e da La Gazzetta dello Sport (182 mila copie).

Fonte: Asig (Associazione Stampatori Italiani Giornali) su dati Ads (Accertamenti Diffusione Stampa) Nel periodo 2013-2016, i volumi produttivi annui della produzione nazionale complessiva di quotidiani hanno subito un costante calo. Le copie vendute hanno registrato una contrazione del 26,7%, gli abbonamenti del 22,8% e le copie gratuite del 30,8%. La voce “altro” (vendite in blocco, abbonamenti gratuiti, diffusione estero) ha segnato un calo del 58,9% e la resa ha registrato una contrazione del 19,8%. Complessivamente, la tiratura ha subito un decremento del 25%.

Fonte: Asig su dati Ads

60%

6% 1%

1%

32%

Vendite

AbbonamentipagatiCopie gratuite

Altro

Resa

0

100,000

200,000

300,000

400,000

500,000

2013 2014 2015 2016

Vendite

Abbonamentipagati

Copie gratuite

Altro

Resa

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Sopra le 100 mila copie troviamo La Stampa (161 mila), il Sole 24 Ore (131 mila), Il Messaggero (115 mila), Avvenire (107 mila) e QN il Resto del Carlino (105 mila). Se a quest’ultimo aggiungiamo le vendite di QN Il Giorno e QN La Nazione, la diffusione totale della testata QN raggiunge complessivamente le 229 mila copie. Per quanto riguarda le copie digitali, al primo posto si trova il Sole 24 Ore con 86 mila copie vendute. Seguono il Corriere della Sera (75 mila) e La Repubblica (41 mila copie). Il sito internet più visitato risulta essere quello di La Repubblica che nel 2016 ha registrato una media giornaliera di 1,6 milioni di utenti e 11 milioni di pagine visitate. Il Corriere della Sera ha registrato una media giornaliera di 1,1 milioni di utenti e 5,6 milioni di pagine visitate mentre la Gazzetta dello Sport ha dichiarato 800 mila utenti e 5,3 milioni di pagine visitate.

Oggi giorno ci troviamo in un contesto mediatico caratterizzato da una sovrabbondanza di fonti direttamente accessibili e fruibili. Il lettore conduce uno stile di vita sempre più dinamico e “mobile”, incrementando l’utilizzo delle testate on-line (a pagamento e non) o di altri siti rispetto al cartaceo. Il lettore “tipo” delle testate on-line a pagamento dispone abitualmente di una scolarità elevata e di buone disponibilità economiche, con un’alta propensione all’acquisto. Rispetto alle più variegate notizie diffuse in rete, le testate on line dovrebbero garantire una maggiore certezza delle fonti ed una qualità più elevata. Rispetto ai contenuti gratuiti della rete, le testate a pagamento si dovrebbero distinguere per una maggiore professionalità e serietà. Riteniamo che il calo del segmento cartaceo dovrebbe iniziare a subire un rallentamento qualora riesca a presentarsi quale mercato di nicchia destinato ad un pubblico di livello culturale medio-alto. La carta potrà così continuare a distinguersi dal mondo digitale per:

L'elevato coinvolgimento sensoriale, in una relazione quasi fisica con il lettore.

La sensazione di ‘possesso’; il giornale è sentito come strettamente personale e può essere piegato, stropicciato, plasmato a proprio piacimento.

L’adattamento posturale rispetto alla rigidità della lettura a schermo. L’ampiezza dimensionale, rispetto all'abitudine ormai consolidata al

‘piccolo’ (oggi in particolare lo smartphone) che asseconda concentrazione e rallentamento del tempo.

L’efficacia del colpo d’occhio visivo su carta nel veicolare una struttura, un ordine, da cui deriva la grande attenzione riservata all’impaginazione come valore aggiunto di una testata.

Il mondo digitale, però, raggiunge una platea di lettori molto più vasta e caratterizzata da pluri livelli culturali. Tuttavia, il crescente numero di “fake news” in rete dovrebbe incrementare la diffidenza verso il mondo digitale a favore delle testate cartacee e le testate on line a pagamento potrebbero beneficiare di una maggiore autorevolezza rispetto alle fonti gratuite reperibili on line.

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Le testate stanno svolgendo un ruolo di generatore di valore all’interno di un ampio sistema di comunicazione, valorizzando un brand editoriale attraverso diversi canali, dal sito internet alle pagine social, includendo anche gli eventi culturali e gli incontri B2B. Poligrafici Editoriale ha acquisito a tal scopo, una partecipazione in una società – “Con-Fine Art”- dedicata ad eventi culturali.

Fonte: AUDIPRESS

Il settore editoriale è ovviamente legato al mercato pubblicitario. Quest’ultimo dipende, a sua volta, dall’andamento economico di un Paese. Nell’ultimo decennio il settore ha sofferto non poco a causa della crisi economica che ha colpito molti Paesi, in particolare l’Italia. Tra il 2010 ed il 2016 il mercato pubblicitario italiano ha segnato, complessivamente, (quotidiani, periodici, televisione, radio, affissioni, cinema, internet, direct mail) un calo, a livello nazionale, pari al 23%, passando dagli 8,6 miliardi di euro nel 2010 a 6,4 miliardi di euro a fine 2016, con un lieve recupero proprio in quest’ultimo anno (+1,7%). Nel 2008 il mercato pubblicitario italiano aveva toccato anche i 10 miliardi di euro di spesa pubblicitaria. Nell’arco 2010-2016 il valore della pubblicità sui soli quotidiani italiani è sceso da 1,56 miliardi di euro nel 2010 a 0,69 miliardi di euro a fine 2016.

Fonte: Elaborazione Asig su dati Nielsen ed Istat (in migliaia di euro)

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A consuntivo 2017 è prevista una crescita del mercato pubblicitario italiano dell’1,8% e la normativa sul tax credit destinata agli investimenti pubblicitari dovrebbe poter dare una maggiore spinta al settore a partire dal 2018.

Le quote del mercato pubblicitario italiano (dati 2016), sono dominate con il 60% dalla televisione (53,6% nel 2010), seguono i quotidiani con il 10,8% (16,9% nel 2010), Internet con il 7,2% (4,2%), i periodici con il 7,1% (9,6%), la radio con il 6% (5,4%), la Direct Mail con il 4,9% (6,4%), le Affissioni all’1,4% (1,6%) ed il Cinema allo 0,3% (0,7%).

Fonte: Elaborazioni Asig su Dati Nielsen Media Research

Nel solo 2016, rispetto al 2015, hanno registrato investimenti in crescita la televisione (+5,4%), la radio (+2,3%) ed il cinema (+6,9%). Nei primi sei mesi del 2017 la maggior parte degli investimenti pubblicitari è stata destinata alla televisione, con una quota del 47,6%, seguita dal settore digitale (28,8%) e dal settore cartaceo (12,6%). Un crescente utilizzo di dispositivi “ad-blocking” (programmi che bloccano la pubblicità) rendono però il settore digitale meno attraente del previsto. Esclusi i social, Google e Facebook, la pubblicità on line sembra riservare un minore potenziale di crescita rispetto a quanto universalmente preventivato. Un crescente numero di lettori “on line” non sta generando una maggiore spesa nel segmento “internet”. Nel 2016 gli investimenti pubblicitari su internet (esclusa la raccolta pubblicitaria effettuata da Google e Facebook) hanno segnato una contrazione pari al 2,3% rispetto al 2015. Il settore pubblicitario on line sembrerebbe quindi sempre più destinato ad essere gestito direttamente da Google e Facebook i quali sono portati a trattenere una quota sempre maggiore di pubblicità a danno degli editori. A tale proposito, il Gruppo editoriale tedesco Axel Spinger ha progressivamente lasciato il server della pubblicità di Google a favore di un altro sistema, sviluppato da “App-Nexus”, al fine di garantirsi una maggiore indipendenza ed anche costi minori.

16.9% 10.8% 5.4% 6.0%

4.2% 7.2% 9.6% 7.1%

1.6% 1.4% 6.4% 4.9%

53.6% 60.0%

0.7% 0.3%

1.5% 2.3%

0.0%

20.0%

40.0%

60.0%

80.0%

100.0%

120.0%

2010 2016

Altro

Cinema

Televisione

Direct Mail

Affissioni

Periodici

Internet

Radio

Quotidiani

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In Italia gli impianti di stampa stanno registrando una lenta riduzione sia nel numero che nella capacità produttiva. Tra il 2016 ed il 2017 si è registrata una ulteriore riduzione nel numero degli stabilimenti da 66 a 63, rispetto ai 92 ancora in essere nel 2011.

Fonte: Asig

Il numero di stabilimenti cosidetti “monotestata”, cioè gli stabilimenti che stampano un solo quotidiano, sembrerebbe destinato a scendere da 26 a 20 mentre quelli “pluritestata” dovrebbero salire da 40 a 43 grazie ad un maggiore utilizzo delle rotative. Il numero d’impianti complessivo è passato da 152 nel 2011 a 112 stimati per il 2017. Anche la capacità produttiva si conferma in costante calo. Al netto di fermi macchina, cambi di edizione, imprevisti vari, si stima un utilizzo limitato al 15% pur con un parco impianti che per il 64% del totale della capacità è stato installato dopo il 2007.

Fonte: Asig

6% 2% 2%

26% 64%

Età del parco rotative installato (% della capacità installata)

prima del 1990

1990-1997

1998-2003

2004-2007

dopo il 2007

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Molti di questi impianti presentano quindi ancora un considerevole valore residuo da ammortizzare. Se si dichiarasse finita la vita produttiva utile di questi impianti si potrebbero aprire” falle” anche consistenti nei bilanci delle società editrici e stampatrici. Alla luce del numero d’impianti installati, ci vorranno ancora in media circa 10-15 anni per chiudere il processo di ammortamento. Molte aziende del settore stanno quindi lavorando ad una marcata riduzione dei costi variabili quali, in primis, il costo del lavoro, seguito dai costi della carta, dell’inchiostro e delle lastre. Il basso grado di utilizzo della capacità produttiva, abbinata ad un costante calo della domanda, spinge i prezzi sempre più in basso. Per frenare questa spirale negativa si dovrebbero avviare fusioni, accorpamenti, alleanze produttive e commerciali, con un incremento delle dimensioni aziendali. Aziende stampatrici, controllate da Gruppi editoriali, non si limitano più, oggi giorno, alla stampa delle testate “madre” ma tentano di sfruttare tutte le finestre temporali possibili al fine di poter stampare anche pubblicazioni di terzi.

Le principali problematiche del settore si possono quindi riassumere:

Crescente spostamento dalla carta al digitale. Basso tasso di lettura in Italia. Sistema distributivo poco elastico. Mercato pubblicitario che favorisce la TV. Mercato pubblicitario sempre più dominato da Google e Facebook.

A sostegno del settore si prevedono:

Un credito d’imposta per investimenti pubblicitari su quotidiani e su periodici.

Il rifinanziamento dei prepensionamenti dei giornalisti. Una maggiore liberalizzazione della rete di vendita.

Le case editrici dovrebbero quindi intervenire su:

Maggiore convergenza tra canali (stampa, online e broadcast) e tra funzioni (tecnologia, editoriale e commerciale).

Investimenti in nuove tecnologie, taglio dei costi ed ottimizzazione delle risorse.

Crescente utilizzo dei social media sia per la diffusione di contenuti che di e-commerce.

Una maggiore separazione tra l’attività di stampa e quella propriamente editoriale; gli impianti di stampa potranno essere utilizzati per stampare tutto ciò che viene richiesto dal mercato, anche prodotti commerciali.

Maggiori alleanze strategiche tra gli imprenditori del settore. Adattamento dei contenuti alle richieste dei lettori con inchieste,

approfondimenti e notizie di servizio.

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Attività e Strategie Poligrafici Editoriale S.p.A., controllata dal Gruppo Monrif, è attiva nel settore editoriale nazionale. Le attività principali riguardano l’editoria, la stampa e la raccolta pubblicitaria. Il Gruppo Poligrafici Editoriale è editore dei seguenti quotidiani e periodici:

Nel 1997 nasce il Quotidiano Nazionale, inizialmente quale fascicolo comune allegato ai soli quotidiani locali editi dal Gruppo quali La Nazione, il Resto del Carlino ed Il Giorno. A partire da luglio 2017 si aggiunge, ai quotidiani locali del Gruppo, Il Telegrafo (Livorno). Al momento, QN risulta essere abbinato anche a “La Città” di Salerno e “La Città” di Teramo e si cercherà di ampliarne la distribuzione allegandolo a quotidiani locali. Una nuova grafica e nuovi contenuti editoriali potrebbero rendere il QN sempre più attraente quale allegato per testate locali dal Nord al Sud del Paese. Questa maggiore visibilità potrebbe positivamente riflettersi, nel tempo, anche sulla raccolta pubblicitaria. Da quest’anno, QN, quale fascicolo nazionale delle quattro testate del Gruppo (La Nazione, il Resto del Carlino, il Giorno ed il Telegrafo) ha raggiunto il primo posto, per vendite in edicola, a livello nazionale. Le testate QN La Nazione, QN Il Resto del Carlino, QN Il Giorno e QN Il Telegrafo vengono vendute come prodotto intero anche se sono composti da tre fascicoli: nazionale (QN), locale e sportivo (QS).

La formula editoriale del “Quotidiano Sportivo”, allegato anche esso alle testate del Gruppo, prevede una componente di sport nazionale, comune alle diverse edizioni, ed una componente di sport locale ed amatoriale sviluppata in funzione delle specificità territoriali di ogni edizione. Il QS, insieme al QN, può essere indipendentemente allegato anche ad altre testate locali, di editori terzi, ampliandone così la diffusione a livello nazionale.

E’ il primo quotidiano dell’Emilia-Romagna e delle Marche con diffusione anche nel Veneto meridionale.

Primo quotidiano della Toscana con diffusione anche in Umbria e nella provincia di La Spezia.

Secondo quotidiano per numero di copie diffuse in Lombardia.

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A partire da luglio 2017 Poligrafici Editoriale, sulla piazza di Livorno, ha deciso di rilanciare “Il Telegrafo”, storica testata livornese sostituendo l’edizione locale della Nazione. I fascicoli QN e QS sono entrambi allegati al quotidiano.

Cavallo Magazine, in edicola dal 1986, è il mensile leader nel settore dell’equitazione. Il mensile presenta anche alcune pagine dedicate alle cronache regionali, suddivise in tre macro-aree: Nord, Centro e Sud.

Il settimanale, dedicato all’enigmistica, si trova in edicola a partire dal 2010. Viene distribuito in Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lombardia.

Monrif.net nasce nel 1999 e si occupa delle attività digitali del Gruppo curando le versioni on line delle testate del Gruppo. Attualmente il capitale sociale di Poligrafici Editoriale ammonta a 34.320.000 euro suddiviso in 132.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,26 cadauna. Il 62,016% del capitale sociale fa capo a Monrif S.p.A. mentre il 18,695% è costituito da flottante sul mercato. ADV Media e la Fondazione CR di Trieste detengono, rispettivamente, il 9,999% ed il 5% del capitale sociale. Il 4,29% è costituito da azioni proprie.

Fonte: Poligrafici Editoriale S.p.A.

62.016%

9.999%

5.000%

4.290%

18.695% Monrif S.p.A.

ADV Media S.r.l.

Fondazione CR Trieste

Poligrafici EditorialeS.p.A.

Mercato

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Fonte: Poligrafici Editoriale

Le radici del Gruppo Monrif risalgono al 1941 ma il Gruppo dedicato all’editoria nasce nel 1976 quando “l’Editoriale - Società Generale Finanziaria Editoriale”(a partire dal 1996 denominata Monrif) acquista la partecipazione di controllo di “S.A. Poligrafici il Resto del Carlino”, holding a cui fanno capo le società editrici dei quotidiani “La Nazione” ed “il Resto del Carlino”. In seguito all’incorporazione, nel 1977, di tali società editrici direttamente nella holding, quest’ultima cambia la denominazione sociale in “Poligrafici Editoriale”. Nel 1986 sia Poligrafici che l’Editoriale (ora Monrif) si quotano in borsa. Nel 1989 Poligrafici acquisisce il controllo di “Spe” -Società Pubblicità Editoriale- (ora denominata “Speed”). Nel 1997 avviene l’acquisizione della “Editrice Il Giorno” da parte di Poligrafici. Nel 1999 nasce “Monrif Net” dedicata alle attività digitali. Nel 2007 viene costituito il Gruppo Poligrafici Printing dedicato al settore della stampa in conto proprio ed in conto terzi. Nel mese di marzo 2010 avviene la quotazione di “Poligrafici Printing” sul mercato AIM di Borsa Italiana.

Al 30 giugno 2017 il break down dei ricavi netti evidenzia un peso del segmento “quotidiani e riviste” al 57,63%, seguito dalla ”pubblicità” con il 39,73%. Di minore incidenza i “prodotti in abbinamento” (1,35%), i “ricavi editoriali diversi” (1,09%) e “la stampa conto terzi” (0,20%).

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Fonte: Poligrafici Editoriale

Nell’attuale struttura del Gruppo si possono distinguere cinque aree di business: Editoria & Pubblicità, Stampa, New Media, Mostre Eventi ed Immobiliare.

57.63% 1.35%

39.73%

0.20% 1.09%

Quotidiani e riviste

Prodotti inabbinamento

Pubblicità

Stampa conto terzi

Fonte: Poligrafici Editoriale

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Editoria & Pubblicità

La capogruppo Poligrafici Editoriale S.p.A. si occupa delle edizioni dei quotidiani (QN il Resto del Carlino, QN La Nazione, QN Il Giorno e QN Il Telegrafo, QN e QS).

Superprint Editoriale S.r.l., detenuta al 100% da Poligrafici Editoriale, edita le riviste Cavallo Magazine e l’Enigmistica; inoltre si occupa di servizi amministrativi per le società del Gruppo.

Speed S.p.A. (ex “Spe”- Società Pubblicità Editoriale), controllata al 100% da Poligrafici, gestisce le attività di concessionaria pubblicitaria per il Gruppo e per editori terzi.

Editrice Il Giorno S.r.l., controllata anch’essa interamente da Poligrafici, ha affittato a Poligrafici il ramo d’azienda riconducibile alla testata “Il Giorno”.

Stampa

Poligrafici Printing S.p.A., holding del settore stampa, detenuta all’89,7% da

Poligrafici Editoriale, è stata quotata sul mercato AIM nel mese di marzo 2010.

Centro Stampa Poligrafici S.r.l. (interamente controllata da Poligrafici Printing) è attiva nella stampa dei quotidiani del Gruppo presso i propri stabilimenti (QN La Nazione e QN Il Telegrafo a Campi Bisenzio (FI), QN il Resto del Carlino a Bologna); QN Il Giorno viene stampato a Milano tramite uno stampatore terzo; a partire da febbraio 2018 presso lo stabilimento di Bologna sarà stampato il quotidiano la “Gazzetta di Parma”;

Rotopress International (detenuta al 33% da Poligrafici Printing; consolidata con il metodo del patrimonio netto) è attiva nella stampa commerciale e di alcune edizioni de il Resto del Carlino e del Corriere di Romagna; è proprietaria di un centro di stampa a Loreto. L’azienda ha acquistato, a fine dicembre 2017, nell’ambito di una riorganizzazione industriale della stampa commerciale, il 100% del capitale sociale di Grafica Editoriale Printing da Poligrafici Printing. Il controvalore dell’operazione è stato fissato a 1,5 milioni di euro. Alla luce del valore di carico della partecipazione, pari a 5,6 milioni di euro, l’operazione determinerà una svalutazione a livello consolidato pari a 4,1 milioni di euro nel bilancio 2017, ridotta a 1,878 milioni di euro grazie ad un riversamento di fondi pari a 2,265 milioni di euro. L’operazione avrà un impatto positivo sull’indebitamento netto per 9 milioni di euro (6,1 milioni di euro di posizione debitoria verso le banche ed i restanti 2,9 milioni di euro riferibili ai crediti finanziari verso Rotopress). Rotopress subentrerà nei contratti di leasing in essere.

New Media

Costituita nel 1999, Monrif Net S.r.l., detenuta al 57% da Poligrafici Editoriale, si occupa delle attività di editoria digitale e di servizi digitali; si occupa, in particolare, dei siti: www.quotidiano.net, www.ilrestodelcarlino.it, www.lanazione.it e www.ilgiorno.it. Nel 2017 le pagine viste “con sfoglio gallery” (si conteggia una pagina vista ogni foto che viene visualizzata dall’utente in una gallery di foto sullo stesso argomento) hanno registrato una crescita del 21,2% rispetto al 2016 ed il numero di visitatori unici mensili è salito del 47,9%.

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Monrif Net controlla a sua volta il 100% di Go Speed S.r.l., attiva nel segmento dei servizi digitali attraverso consulenze e directories on line.

Promoqui S.r.l. (controllata al 15,02% da Monrif Net) si occupa della diffusione di volantini digitali.

Hardware Upgrade S.r.l. (controllata al 20% da Monrif Net) esercita attività di editoria digitale e gestisce il sito dedicato all’innovazione tecnologica www.hardwareupgrade.it.

Motorionline S.r.l. (25% detenuto da Monrif Net) offre un portale online relativo al settore auto motive.

Urbanpost S.r.l. (19,35% detenuto da Monrif Net) è un Web Magazine di nuova generazione che si occupa di editoria digitale trattando argomenti quali ambiente, attualità, business, finanza, lavoro, cinema, satira, gossip, calcio e tecnologia.

Sgnam S.r.l., detenuta per il 4,36% da Monrif Net, si occupa di servizi digitali per la ristorazione; Poligrafici Editoriale investe in startup ove possa intravedere sinergie con le attività del Gruppo.

PBB S.r.l. è in liquidazione.

Mostre Eventi Nell’ambito di una strategia rivolta ad una maggiore diversificazione delle attività e per attirare maggiormente gli investitori in comunicazione, l’azienda ha acquistato il 33,33% del capitale di “CON-FINE ART S.r.l.”, società che si occupa della progettazione e gestione di eventi culturali, mostre ed incontri “B2B”, beneficiando, sui territori coperti dalle proprie testate, dell’autorevolezza del brand. I restanti due terzi del capitale sono detenuti da due soci con specifico know how circa l’organizzazione tecnica e culturale di eventi. Immobiliare

Poligrafici Editoriale detiene il 100% di “Poligrafici Real Estate S.r.l.”, proprietaria di un immobile direzionale in Bologna locato interamente alle società del Gruppo nonché sede del Gruppo stesso.

C.A.F.I. S.r.l. (Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare), controllata al 51% da Poligrafici Real Estate, risulta essere proprietaria di un terreno prevalentemente agricolo di 75,5 ettari nel Comune di Bologna con potenziali sviluppi urbanistici anche rilevanti.

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Strategie Alla luce dei cambiamenti epocali che il settore dell’editoria sta vivendo da tempo, Poligrafici Editoriale ha avviato, negli ultimi anni, una strategia di valorizzazione dei propri punti di forza: forte radicamento sul territorio, testate storiche e molto note, fidelizzazione spinta dei propri lettori. Per il periodo 2017-2021 stimiamo che, in virtù del difficile contesto del mercato, il Gruppo possa registrare un calo medio annuo del numero di copie cartacee vendute (il Resto del Carlino, La Nazione ed Il Giorno) pari al 5,1%. A sostegno dei ricavi riteniamo però che l’azienda potrebbe aumentare i prezzi delle testate in virtù della forte fidelizzazione dei propri lettori e del radicamento territoriale. Un primo aumento di prezzo, pari a 0,10 €, potrebbe essere varato nel secondo semestre del 2018 a partire dal 1° agosto; un altro varato (sempre da 0,10 €) a partire dall’inizio del 2020 ed un terzo (0,10 €) prima della fine del 2021. Questi ipotizzati aumenti potranno generare un impatto positivo sui conti del Gruppo. In abbinamento a testate locali, riteniamo che ci possa essere spazio per un incremento della distribuzione delle testate QN e QS. Alla luce del previsto calo nel numero di copie cartacee tradizionali, sarà più che indispensabile incrementare la vendita on line di copie singole e/o di abbonamenti. Il lettore già fidelizzato dovrà abituarsi sempre di più a cambiare mezzo di comunicazione, pur rimanendo fedele alla propria testata. Poligrafici intende distribuire le proprie testate in format digitale attraverso canali distinti quali il web, app ed Apple Store/Android Store. A partire da settembre 2017 è stata realizzata una piattaforma tecnologica “APPLIX” con l’obiettivo di spostare i pagamenti dei clienti da “apple” e “google store” direttamente alla società risparmiando sulle commissioni. Stimiamo che il Gruppo possa registrare, per la vendita di quotidiani in versione digitale, ricavi in crescita dai 742 mila euro del 2017 a 1,239 milioni di euro nel 2021.

Stime: Banca Finnat Ai fini di un miglior controllo sugli introiti pubblicitari, il Gruppo Poligrafici ha quindi accentrato nella controllata Speed tutta la raccolta pubblicitaria nazionale e gli effetti positivi dovrebbero cominciare ad intravedersi a partire dal 2018. Speed, inoltre, raccoglierà la pubblicità locale e “premium” non solo per le proprie testate ma anche per “Libero edizione Lombardia” ed il “Corriere della Sera edizione Bologna e Firenze”. La raccolta pubblicitaria dovrebbe beneficiare anche di una crescente diffusione delle testate QN e QS a livello nazionale. La recente modifica tecnologica sulle rotative di proprietà, l’aggiornamento ai differenti format di stampa, renderà anche possibile offrire ad altri editori finestre temporali per la stampa di quotidiani (per esempio, da febbraio 2018, sarà stampata presso lo stabilimento di Bologna la Gazzetta di Parma).

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Tra il 2007 ed il 2016 sono stati effettuati interventi importanti in merito agli organici dei giornalisti e dei poligrafici, con conseguente abbassamento del costo del lavoro. Inoltre, sono continuati gli interventi congiunturali con applicazione di contratti di solidarietà. Il numero medio dei dipendenti a tempo indeterminato è passato da 1.368 del 2007 (per un costo annuo pari a 111,3 milioni di euro) a 916 nel terzo trimestre del 2016 (con un costo annuo di 66,3 milioni di euro).

Stime: Banca Finnat Inoltre, sono stati rinegoziati tutti i principali contratti di fornitura, con un abbattimento dei costi industriali. Il Gruppo intende procedere con le cessioni. Nel mese di agosto 2017 è stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita di terreni edificabili vicino allo stabilimento di Campi Bisenzio per un importo di circa 2 milioni di euro. Il contratto dovrebbe trovare formalizzazione nel 2018 con una plusvalenza di circa 1,8 milioni di euro. Alla luce della crescente importanza del settore digitale, il Gruppo Poligrafici ha realizzato, a metà dicembre 2017, l’acquisizione del 4% del capitale sociale di “NANA BIANCA” S.r.l. tramite un aumento di capitale riservato per un importo complessivo di 1,08 milioni di euro. La società, creata dai fondatori di “DADA”, ha ottenuto la qualifica di incubatore certificato ed opera in ambito digitale favorendo lo sviluppo di startup basate su innovativi modelli di business. I settori di interesse prevalente sono le tecnologie collegate all’advertising e al marketing digitale, i servizi, le applicazioni mobili e l’e-commerce.

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Principali competitors quotati Tra i principali competitors quotati evidenziamo:

GEDI: Gruppo editoriale a capo delle testate la Repubblica, La Stampa, Il Secolo, Il Tirreno, Limes, National Geographic; il Gruppo è ben presente in quasi tutti i segmenti di attività, fatta eccezione per libri, “news agency”e convegni.

RCS MediaGroup: edita il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, El Mundo, OGGI; non è presente nel segmento libri e non dispone di una propria agenzia di notizie.

Caltagirone Editore: edita Il Messaggero, Il Mattino, LEGGO, il Quotidiano di Puglia; edita solo quotidiani e quindi non è attivo su periodici né libri; non gestisce radio o TV; non organizza eventi e non gestisce una propria “news agency”.

Classeditori: edita Milano Finanza, Capital, Class, Global Finance, Italia Oggi, MF International; non edita libri, non dispone di una società propria destinata alla raccolta pubblicitaria “in house”.

Gruppo Mondadori: edita Panorama, Chi, Focus, Cucina Moderna; non edita quotidiani, non dispone di canali Tv o radio, non organizza eventi e/o convegni e non dispone di una propria “news agency”.

Fonte: Ufficio Studi Banca Finnat

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Financial Highlights - 1H 2017 EUR (K) 1H 2016* 1H 2017 VAR %

Ricavi netti 71.421 66.779 -6,50

Quotidiani e riviste 41.241 38.487 -6,68

Prodotti in abbonamento 1.083 904 -16,53

Pubblicità 27.832 26.530 -4,68

Stampa conto terzi 577 131 -77,30

Ricavi editoriali diversi 688 727 5,67

Altri Ricavi 3.241 1.972 -39,15

Variazione delle rimanenze 6 21

Valore della produzione 74.668 68.772 -7,90

Materiali 8.807 8.159 -7,36

% 12,33 12,22 Altri costi operativi 27.509 26.596 -3,32

% 38,52 39,83 VALORE AGGIUNTO 38.352 34.017 -11,30

% 51,48 50,42 Costo del lavoro 31.971 30.120 -5,79

% 44,76 45,10 Incentivi e prepensionamenti 1.584 349 -77,97

% 2,22 0,52

EBITDA 4.797 3.548 -26,04

% 6,72 5,31 Ammortamenti & Svalutazioni 3.462 3.395 -1,94

EBIT 1.335 153 -88,54

% 1,87 0,23 Oneri (Proventi) finanziari 697 630 Utile Ante Imposte 638 -477 -

% 0,89 - Imposte 471 -226 Tax rate (%) 0,74 - Risultato delle attività di funzionamento 167 -251 -

Risultato attività destinate alla vendita -291 -1.778 Minorities 251 34

RISULTATO NETTO -124 -2.029

RISULTATO NETTO DI GRUPPO -375 -2.063

% - -

Cash Flow 3.338 1.366 -59,08

% 4,67 2,05 PFN -41.665** -38.696***

Fonte: Poligrafici Editoriale; (*) riclassificato tenuto conto dei costi e dei ricavi riconducibili alla cessione di GEP; (**) al 31.12.2016; (***) incluso il debito di 6.884 mila euro relativo alle attività in dismissione

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Poligrafici Editoriale ha chiuso i primi sei mesi del 2017 con ricavi netti in calo del 6,5% rispetto al primo semestre del 2016. Il segmento “quotidiani e riviste” ha segnato una contrazione del 6,68% mentre quello dedicato alla “pubblicità” un calo del 4,68%. I dati rispecchiano le problematiche di settore. La società ha però proseguito con il taglio dei costi operativi. Nonostante la riduzione di questi ultimi, in particolare del costo del lavoro (-5,79%), dei costi legati agli incentivi e prepensionamenti (-78%) e dei materiali (-7,36%), l’Ebitda è sceso del 26% rispetto al periodo di confronto (da 4,8 milioni di euro a 3,5 milioni di euro), con una marginalità rispetto ai ricavi netti in calo dal 6,72% al 30.06.2016 al 5,31% al 30.06.2017. Un lieve calo degli ammortamenti (-1,94%) non ha impedito al risultato operativo netto (Ebit) di registrare un calo dell’88,54% rispetto al 30.06.2016 (da 1,3 milioni di euro a 0,153 milioni di euro). Il Ros, di conseguenza, si è portato dall’1,87% allo 0,23%. L’utile ante imposte è risultato negativo per 477 mila euro contro i 638 mila euro di profitti lordi del primo semestre 2016. Il risultato netto di Gruppo ha chiuso con una perdita di 2,06 milioni di euro rispetto alla perdita di 375 mila euro registrata al 30.06.2016. Sul dato pesano le perdite delle attività destinate alla vendita, legate alla cessione di Grafica Editoriale Printing (GEP) a Rotopress International, per un totale di 1,778 milioni di euro. In miglioramento l’indebitamento netto che passa dai 41,665 milioni di euro al 31.12.2016 a 38,696 milioni di euro, incluso un debito dell’ammontare di 6,884 milioni di euro legato alle attività in dismissione.

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Outlook 2017-2022

EUR (K) FY2017E FY2018E FY2019E FY2020E FY2021E FY2022E CAGR 17/22

Ricavi netti 134.945 136.193 136.314 137.814 140.585 140.882 0,86

Quotidiani e riviste 76.803 76.562 75.579 75.581 75.697 75.797 -0,26

Prodotti in abbonamento 1.832 1.707 1.607 1.610 1.637 1.689 -1,61

Pubblicità 54.500 56.010 57.167 58.656 61.273 61.373 2,40

Stampa conto terzi 264 439 407 412 418 458 11,65

Ricavi editoriali diversi 1.546 1.475 1.554 1.555 1.560 1.565 0,24

Altri Ricavi 5.731 3.942 3.744 3.744 3.744 3.744 -7,99

Valore della produzione 140.676 140.135 140.058 141.558 144.329 144.626 0,56

Materiali 16.466 15.528 15.254 15.083 14.639 14.639 -2,32

% 12,20 11,40 11,19 10,94 10,41 10,39

Altri costi operativi 52.796 51.668 50.347 50.505 50.895 50.595 -0,85

% 39,12 37,94 36,93 36,65 36,20 35,91

VALORE AGGIUNTO 71.414 72.939 74.457 75.970 78.795 79.392 2,14

% 52,92 53,56 54,62 55,13 56,05 56,35

Costo del lavoro 60.914 60.624 61.784 62.860 63.968 64.168 1,05

% 45,14 44,51 45,32 45,61 45,50 45,55

EBITDA 10.500 12.315 12.673 13.110 14.827 15.224 7,71

% 7,78 9,04 9,30 9,51 10,55 10,81

Ammortamenti & Svalutazioni 8.721 6.799 6.301 6.055 6.200 5.944 -7,38

EBIT 1.779 5.516 6.372 7.055 8.627 9.280 39,15

% 1,32 4,05 4,67 5,12 6,14 6,59

Oneri (Proventi) finanziari 3.540* 1.776 1.066 952 839 839

Utile Ante Imposte -1.761 3.740 5.306 6.103 7.788 8.441 -

% - 2,75 3,89 4,43 5,54 5,99

Imposte 970 1.683 2.388 2.746 3.271 3.545

Tax rate (%) - 45 45 45 42 42

RISULTATO NETTO -2.731 2.057 2.918 3.357 4.517 4.896 -

Minorities 87 141 276 434 559 551

RISULTATO NETTO DI GRUPPO -2.644 1.916 2.642 2.923 3.958 4.345 -

% - 1,41 1,94 2,12 2,82 3,08

Cash Flow 5.990 8.856 9.219 9.412 10.717 10.840 12,59

% 4,44 6,50 6,76 6,83 7,62 7,69 PFN -31.003 -15.346 -5.906 6.327 16.504 22.539 ROI 2,79 10,47 13,82 18,36 26,23 28,87 ROE - 6,08 7,74 7,64 9,35 9,23

Stime: Banca Finnat; le stime non incorporano eventuali plusvalenze derivanti da cessioni ; (*) il dato include la minusvalenza su partecipazioni pari a 1,878 milioni di euro legata all’operazione Gep/Rotopress

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Per l’intero periodo previsionale 2017-2022 stimiamo una crescita

media annua dei ricavi netti pari allo 0,86%. Questo dato dovrebbe riflettere sia la ripresa del mercato pubblicitario che il rallentamento previsto nel calo delle vendite di quotidiani. La persistente politica di taglio dei costi consentirà all’Ebitda di registrare una crescita media annua pari al 7,71% con una marginalità in miglioramento dal 7,78% prevista a consuntivo 2017 al 10,81% a fine periodo previsionale. Ammortamenti in calo (-7,83%) dovrebbero poter consentire al reddito operativo netto (Ebit) di portarsi da1,8 milioni di euro previsti nel 2017 a 9,3 milioni di euro nel 2022, con contestuale incremento del Ros dall’1,32 % nel 2017 al 6,59% nel 2022. Il risultato netto di Gruppo dovrebbe passare da una perdita pari a 2,6 milioni di euro stimati a consuntivo 2017 a 4,3 milioni di euro nel 2022. Sul dato del 2017 pesa la minusvalenza su partecipazioni legata all’operazione Gep/Rotopress, ridotta da 4,143 milioni di euro a 1,878 milioni di euro grazie ad un riversamento fondi pari a 2,265 milioni di euro. Tenuto conto che non si prevedono rilevanti investimenti, la posizione finanziaria netta potrà beneficiare di una non indifferente generazione di cassa. Stimiamo che il Gruppo possa passare da un indebitamento netto pari a 31,003 milioni di euro a fine 2017 ad una posizione finanziaria netta positiva pari a 22,539 milioni di euro nel 2022.

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Valuation

A fini valutativi abbiamo utilizzato le seguenti metodologie:

1. 1. Il Discounted Cash Flow

Abbiamo applicato la metodologia del Discounted Cash Flow con previsione esplicita dei flussi di cassa generati nel periodo 2018/2022. Abbiamo fissato un tasso di crescita perpetua allo 0,5% e calcolato un WACC al 7,5% come risultante di un Free Risk Rate al 2,0%, un Coefficiente Beta pari all’unità ed un Market Risk Premium al 5,50%. Abbiamo ottenuto un Enterprise Value pari a 144 milioni di euro ed un Valore ad Equity pari a 0,86 euro per azione.

Cash Flow Model (K €)

FY2018E FY2019E FY2020E FY2021E FY2022E

EBIT 5.516 6.372 7.055 8.627 9.280

Tax rate 45 45 45 42 42

NOPAT 3.034 3.505 3.880 5.004 5.382

D&A 6.799 6.301 6.055 6.200 5.944

Capex 1.000 1.000 1.000 1.000 1.000

CNWC -3.022 -33 -624 -249 87

FOCF 11.855 8.839 9.559 10.453 10.239 Stime: Banca Finnat

DCF Model Valuation (k €)

WACC Calculation (%) Perpetual Growth Rate (%) 0,50 Risk free rate 2,00

WACC (%) 7,50 Market risk premium 5,50 Discounted Terminal Value 102.623 Beta (x) 1

Cum. Disc. Free Operating Cash Flow 41.420 Cost of Equity 7,50 Enterprise Value 144.043

Net financial position as of 31/12/2017 -31.003 WACC 7,50

Equity Value 113.040 Nr. azioni (k) 132.000

Value per share 0,86 Stime: Banca Finnat Stime: Banca Finnat

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2. Peer Comparison

Abbiamo quindi eseguito una valutazione sulla base dei multipli di mercato prendendo a confronto un panel di peers italiani quotati del settore editoriale (Arnoldo Mondadori Editore Spa, GEDI Gruppo Editoriale Spa, RCS MediaGroup Spa).

I multipli medi di mercato sono stati applicati ai valori di bilancio di Poligrafici Editoriale stimati per gli esercizi 2018 e 2019. Utilizzando tale metodologia, siamo giunti a valorizzare il titolo Poligrafici Editoriale euro 0,52.

P/E 2018

P/E 2019

EV/sales 2018

EV/sales 2019

EV/Ebitda 2018

EV/Ebitda 2019

EV/Ebit 2018

EV/Ebit 2019

Arnoldo Mondadori Editore Spa 14,7 14,5 0,6 0,6 6,9 6,3 9,8 8,8

GEDI Gruppo Editoriale Spa 11,1 10,0 0,5 0,4 5,1 4,0 7,2 5,4

RCS MediaGroup Spa 11,7 11,5 1,0 0,9 5,9 5,4 8,8 8,0

Media 12,51 11,99 0,70 0,64 5,96 5,23 8,59 7,39

Poligrafici Editoriale 12,86 9,32 0,29 0,22 3,25 2,41 7,25 4,79

Valore della Società ad azione sulla base della media dei Comparables

0,18 0,24 0,87 0,74 0,68 0,56 0,49 0,42

Media 0,52

Fonte: Factset

Valuation Summary

Metodi di Valorizzazione

Multipli di mercato 0,52

Discounted Cash Flow 0,86

Media 0,69

Target Price Euro 0,69

Stime: Banca Finnat

Dall’utilizzo congiunto delle metodologie applicate otteniamo una valorizzazione del titolo Poligrafici Editoriale pari a 0,69 Euro.

La Raccomandazione è: BUY.

Key to Investment Rankings ( 12 Month Horizon )

BUY: Upside potential at least 15%

HOLD: Expected to perform +/- 10%

REDUCE: Target achieved but fundamentals disappoint

SELL: Downside potential at least 15%

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INCOME STATEMENT (Eur k) 2016 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

Valore della produzione 150.371 140.676 140.135 140.058 141.558 144.329 144.626

Materiali 17.172 16.466 15.528 15.254 15.083 14.639 14.639

Altri costi operativi 54.764 52.796 51.668 50.347 50.505 50.895 50.595

Valore Aggiunto 78.435 71.414 72.939 74.457 75.970 78.795 79.392

Costo del Lavoro 65.133 60.914 60.624 61.784 62.860 63.968 64.168

EBITDA 13.302 10.500 12.315 12.673 13.110 14.827 15.224

Ammortamenti & Svalutazioni 8.727 8.721 6.799 6.301 6.055 6.200 5.944

EBIT 4.575 1.779 5.516 6.372 7.055 8.627 9.280

Oneri (Proventi) finanziari 1.816 3.540 1.776 1.066 952 839 839

Utile Ante Imposte 2.759 -1.761 3.740 5.306 6.103 7.788 8.441

Imposte 1.689 970 1.683 2.388 2.746 3.271 3.545

Tax-rate (%) 50 - 45 45 45 42 42

RISULTATO NETTO 1.070 -2.731 2.057 2.918 3.357 4.517 4.896

Minorities 241 87 141 276 434 559 551

RISULTATO NETTO DI GRUPPO 829 -2.644 1.916 2.642 2.923 3.958 4.345

Cash Flow 9.797 5.990 8.856 9.219 9.412 10.717 10.840

BALANCE SHEET (Eur k) 2016 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

Patrimonio netto di Gruppo 29.986 27.183 31.521 34.147 38.245 42.334 47.075

Totale Patrimonio Netto 35.529 32.835 37.314 40.216 44.748 49.396 54.688 PFN -48.417 -31.003 -15.346 -5.906 6.327 16.504 22.539

Capitale Investito Netto 83.946 63.838 52.660 46.122 38.421 32.892 32.149

FINANCIAL RATIOS (%) 2016 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

EBITDA margin 9,33 7,78 9,04 9,30 9,51 10,55 10,81

EBIT margin 3,21 1,32 4,05 4,67 5,12 6,14 6,59

Net margin 0,58 - 1,41 1,94 2,12 2,82 3,08

ROI 5,45 2,79 10,47 13,82 18,36 26,23 28,87

ROE 2,76 - 6,08 7,74 7,64 9,35 9,23

GROWTH (%) 2016 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

Value of Production -7,42 -6,45 - 0,38 -0,05 1,07 1,96 0,21

EBITDA 9,39 -21,06 17,29 2,91 3,45 13,10 2,68

EBIT 138,03 -61,11 210,06 15,52 10,72 22,28 7,57 Net Profit - -418,94 -172,47 37,91 10,61 35,43 9,77 Cash Flow -22,95 -38,86 47,85 4,10 2,09 13,87 1,14

VALUATION METRICS 2016 2017E 2018E 2019E 2020E 2021E 2022E

P/E 29,72 - 12,86 9,32 8,43 6,22 5,67

P/CF 2,51 4,11 2,78 2,67 2,62 2,30 2,27

P/BV 0,82 0,91 0,78 0,72 0,64 0,58 0,52

EV/SALES 0,51 0,41 0,29 0,22 0,13 0,06 0,01

EV/EBITDA 5,49 5,30 3,25 2,41 1,40 0,55 0,14

EV/EBIT 15,97 31,28 7,25 4,79 2,60 0,94 0,23

Fonte: Poligrafici Editoriale; Stime: Banca Finnat

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BANCA FINNAT S.p.A. E’ STATA AUTORIZZATA DALLA BANCA D’ITALIA ALLA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO DI CUI AL D.LGS.N.58/1998 ED E’ SOTTOPOSTA ALLA SUA VIGILANZA NONCHE’ A QUELLA DELLA CONSOB. CIO’ PREMESSO, IL PRESENTE DOCUMENTO RIENTRA, PER CONTENUTI E FINALITA’, NELL’AMBITO DELLE DISPOSIZIONI FISSATE DAL REGOLAMENTO DELEGATO UE N. 2016/958 DEL 9 MARZO 2016 E TIENE CONTO DI QUANTO DISPOSTO DAGLI ARTICOLI 34,36 E 37 DEL REGOLAMENTO DELEGATO UE N. 2017/565. BANCA FINNAT AGISCE QUALE OPERATORE SPECIALISTA SUL TITOLO POLIGRAFICI EDITORIALE S.p.A. QUOTATO SUL SEGMENTO MTA DI BORSA ITALIANA. IL DOCUMENTO E’ STATO REDATTO DALL’UFFICIO STUDI E RICERCHE DI BANCA FINNAT NELLA PERSONA DELL’ANALISTA TATJANA EIFRIG, IN ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI CONTRATTUALI CHE LEGANO LA BANCA ALL’EMITTENTE IN FORZA DEL SUO INCARICO DI OPERATORE SPECIALISTA. PERTANTO, LA BANCA PERCEPISCE COMPENSI DALLA REDAZIONE DELLO STESSO. I MODELLI DI VALUTAZIONE SONO DISPONIBILI PRESSO IL DIPARTIMENTO DI RICERCA ED ANALISI DELLA BANCA. L’EMITTENTE NON DETIENE PARTECIPAZIONI NELLA BANCA SUPERIORI AL 5% DEL SUO CAPITALE AZIONARIO TOTALE. LA BANCA:

A) NON E’ MARKET MAKER O LIQUIDITY PROVIDER PER GLI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALLA SOCIETA’ OGGETTO DELL’ANALISI; B) NON HA SVOLTO NEI 12 MESI PRECEDENTI LA FUNZIONE DI GLOBAL COORDINATOR NELL’AMBITO DEL COLLOCAMENTO SUL

MERCATO MTA DEI TITOLI DELL’EMITTENTE OGGETTO DELL’ANALISI; C) LA BANCA O LE SUE CONTROLLATE NON HANNO ACCORDI CIRCA LA PRESTAZIONE DI SERVIZI BANCARI O FINANZIARI - IVI INCLUSI

FINANZIAMENTI DIRETTI- CON IL SOGGETTO DELL’ANALISI (O CON ALTRA SOCIETA’ DEL GRUPPO). L’UFFICIO STUDI DELLA BANCA E’ UN DIPARTIMENTO A SE’ STANTE ED E’ INQUADRATO NELL’AMBITO DELLA VICE DIREZIONE GENERALE FINANZA CUI RISPONDE DIRETTAMENTE. NESSUN ANALISTA DELL’UFFICIO STUDI E RICERCHE DELLA BANCA DETIENE STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALLA SOCIETA’ OGGETTO DELL’ANALISI NE’ SVOLGE RUOLI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE O CONSULENZA PER IL SOGGETTO STESSO. L’ANALISTA DICHIARA DI NON ESSERE A CONOSCENZA DI PERSONE APPARTENENTI ALLA BANCA O AL GRUPPO DELLA BANCA CHE ABBIANO INTERESSI IN CONFLITTO CON UNA VALUTAZIONE OBIETTIVA DELL’ OGGETTO DELL’ANALISI. NESSUNA RICOMPENSA DIRETTA E/O INDIRETTA E’ STATA, NE’ SARA’, RICEVUTA DALL’ANALISTA A SEGUITO DELLE OPINIONI ESPRESSE NELL’ANALISI. LA REMUNERAZIONE DELL’ANALISTA NON DIPENDE DIRETTAMENTE DALLO SPECIFICO SERVIZIO OFFERTO, DALLE COMMISSIONI DI NEGOZIAZIONE NE’ DA ALTRE OPERAZIONI SVOLTE DALLA BANCA O DA SOCIETA’ APPARTENENTI ALLO STESSO GRUPPO. I RESPONSABILI DEI SERVIZI DELLA BANCA CHE POSSONO AVERE INTERESSE AD INFLUENZARE LA VALUTAZIONE DELL’ OGGETTO DELL’ANALISI HANNO SOTTOSCRITTO APPOSITA DICHIARAZIONE NELLA QUALE SI OBBLIGANO A NON INTERFERIRE IN ALCUN MODO CON L’ATTIVITA’ DI VALUTAZIONE DELL’ANALISTA. NESSUNA PERSONA DIVERSA DALL’ANALISTA HA AVUTO ACCESSO AI CONTENUTI DELL’ANALISI PRIMA DELLA SUA DIFFUSIONE. SALVO QUANTO PREVISTO DALL’ACCORDO TRA L’EMITTENTE E LA BANCA, QUEST’ULTIMA VIETA AI PROPRI DIPENDENTI DI:

i. RICEVERE COMUNQUE INCENTIVI DA PARTE DELLA SOCIETA’ OGGETTO DELL’ANALISI O ii. PROMETTERE TRATTAMENTI DI FAVORE NEI CONFRONTI DEL MEDESIMO OGGETTO DELL’ANALISI.

DAL MOMENTO IN CUI L’UFFICIO STUDI INIZIA LA PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO E FINO A QUANDO ESSO NON E’ PUBBLICATA SUL SITO DI BORSA ITALIANA E’ INOLTRE FATTO DIVIETO A TUTTI I DIPENDENTI DELLA BANCA, IVI COMPRESI I COMPONENTI DELL’UFFICIO STUDI, DI COMPIERE QUALSIASI OPERAZIONE PERSONALE RIGUARDANTE LO STRUMENTO FINANZIARIO OGGETTO DEL DOCUMENTO STESSO. QUALSIASI OPINIONE, PREVISIONE O STIMA CONTENUTA NEL PRESENTE DOCUMENTO E’ ESPRESSA SULLA BASE DELLA SITUAZIONE CORRENTE ED E’ QUINDI POSSIBILE CHE I RISULTATI O GLI AVVENIMENTI FUTURI SI DISCOSTINO RISPETTO A QUANTO INDICATO IN TALI OPINIONI, PREVISIONI E STIME. TUTTE LE INFORMAZIONI IVI CONTENUTE PROVENGONO DALLA SOCIETA’ OGGETTO DELL’ANALISI E SONO COSTITUITE DALLE PUBBLICAZIONI PERIODICHE DELLA SOCIETA’ STESSA (BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO CONSOLIDATO), SULLA CUI ATTENDIBILITA’ RISPONDE LA SOCIETA’ MEDESIMA. L’ATTENDIBILITA’ DELLE FONTI NON E’ STATA AL MOMENTO OGGETTO DI ACCERTAMENTI, PROVVEDIMENTI O PUBBLICHE SMENTITE DA PARTE DI AUTORITA’ GIUDIZIARIE O DI VIGILANZA. E’ PRASSI SOTTOPORRE LA BOZZA DELL’ANALISI EFFETTUATA, SENZA VALUTAZIONE O PREZZO DI RIFERIMENTO, ALLA SOCIETA’ OGGETTO DI ANALISI, ESCLUSIVAMENTE AL FINE DI VERIFICARE LA CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI IVI CONTENUTE E NON DELLA VALUTAZIONE. LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI QUESTO DOCUMENTO E’ CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE. IL PRESENTE DOCUMENTO, O COPIA O PARTI DI ESSO, NON POSSONO ESSERE PORTATI, TRASMESSI, DISTRIBUITI O COMUNQUE UTILIZZATI NEGLI USA O DA PERSONA STATUNITENSE, NE’ IN CANADA, AUSTRALIA, GIAPPONE O DA ALCUNA PERSONA IVI RESIDENTE. LA DISTRIBUZIONE DEL PRESENTE DOCUMENTO IN ALTRI STATI POTRA’ ESSERE OGGETTO DI RESTRIZIONI NORMATIVE E LE PERSONE CHE SIANO IN POSSESSO DEL PRESENTE DOCUMENTO DOVRANNO INFORMARSI SULL’ESISTENZA DI TALI RESTRIZIONI ED OSSERVARLE. CON L’ACCETTAZIONE DELLA PRESENTE ANALISI FINANZIARIA SI ACCETTA DI ESSERE VINCOLATI DALLE RESTRIZIONI SOPRA ILLUSTRATE.

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