POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema...

108
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Montebelluna 2 Scuole dell’infanzia, Scuole primarie, Scuola secondaria di 1° grado Via Crociera,1 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423. 24055/23809 Fax 0423.23809 Codice Fiscale 92035640264 e-mail [email protected] pec [email protected] www.icmontebelluna2.gov.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEBELLUNA 2 SCUOLE DELL’INFANZIA Bergamo Pilastroni SCUOLE PRIMARIE Serena Baracca Manzoni Foscolo Saccardo SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Biadene

Transcript of POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema...

Page 1: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO COMPRENSIVO Montebelluna 2

Scuole dell’infanzia, Scuole primarie, Scuola secondaria di 1° gradoVia Crociera,1 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423. 24055/23809 Fax 0423.23809

Codice Fiscale 92035640264 e-mail [email protected] pec [email protected] www.icmontebelluna2.gov.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2015/2016

COLLEGIO DEI DOCENTI 13.11.2015 - CONSIGLIO DI ISTITUTO 19.11.2015INDICE

ISTITUTO

COMPRENSIVO

MONTEBELLUNA 2

SCUOLE DELL’INFANZIA

BergamoPilastroni

SCUOLE PRIMARIE

SerenaBaraccaManzoniFoscolo

Saccardo

SCUOLA SECONDARIADI 1° GRADO

Biadene

Page 2: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

pag. 5 Premessa

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 2 di 83

Page 3: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

PRIMA PARTEChi siamo, le risorse umane dell’Istituto, l’identità socio-culturale del contesto territoriale in cui la scuola opera.

pag. 7 L’Istituto Comprensivo n. 2 di Montebellunapag. 8 Le risorse umanepag. 9 Gli organi collegialipag. 12 Orario dell’ufficio di segreteriapag. 13 Calendario scolasticopag. 14 Orari delle scuolepag. 14 Il contesto territoriale di riferimento

SECONDA PARTELe caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico. I principi, le finalità e gli obiettivi per rispondere ai bisogni generali del territorio, ai bisogni formativi degli alunni e alle aspettative delle famiglie.

pag. 17 I bisogni ai quali l’Istituto intende fornire rispostepag. 17 I bisogni generali del territoriopag. 17 I bisogni formativi degli alunnipag. 17 I bisogni educativi specialipag. 19 Le aspettative delle famiglie

TERZA PARTELe risorse e le collaborazioni di cui la scuola necessita per dare pieno corso al suo mandato.

pag. 20 L’importanza di essere “sistema”pag. 20 Le risorse fornite dallo Statopag. 20 Le risorse localipag. 21 Il sostegno delle famigliepag. 21 I servizi di supporto all’attività didatticapag. 22 Il lavoro in retepag. 22 Le collaborazioni richiestepag. 22 Il rapporto con le famigliepag. 23 Il rapporto con gli Enti localipag. 24 Il rapporto con altre agenzie formativepag. 25 Il contributo degli esperti

QUARTA PARTECome l’Istituto si è organizzato per rispondere efficacemente al suo mandato.

pag. 26 Ogni scuola deve avere un mandatopag. 26 Le nostre idee-guidapag. 28 Le dimensioni dell’apprendimentopag. 28 La funzione educativa del rispetto delle regolepag. 29 I principi ispiratori del servizio scolasticopag. 30 Finalità e organizzazione del curricolopag. 31 Obiettivi educativipag. 34 Curricolo per l’educazione relazionale-affettiva e alla cittadinanza

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 3 di 83

Page 4: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

pag. 34 Nuclei tematici per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzionepag. 35 Il curricolo di Istitutopag. 36 Il raccordo tra le scuolepag. 36 Gli elementi di continuità tra le scuolepag. 37 Attività di educazione alla salutepag. 37 Sicurezza scolasticapag. 38 Attività di educazione alla legalitàpag. 38 Partecipazione ad eventi e concorsipag. 38 Attività musicalipag. 38 Progetto Lettura della biblioteca comunalepag. 38 Attività alternative all’insegnamento della religione cattolicapag. 39 I compiti per casapag. 40 L’accoglienzapag. 40 Lo Spazio-Ascoltopag. 41 I docenti incaricati di funzioni strumentali al POFpag. 41 Le commissioni di lavoropag. 41 La valorizzazione della diversità come risorsapag. 41 L’inclusione degli alunni stranieripag. 43 Le scelte metodologiche

QUINTA PARTECome l’Istituto procede all’autovalutazione e al controllo dei risultati. Il sistema di valutazione delle attività di insegnamento e apprendimento.

pag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramentopag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istitutopag. 46 Il ruolo degli utentipag. 46 La valutazione degli alunnipag. 46 Gli oggetti dell’atto valutativopag. 46 Pratiche misurative e pratiche valutativepag. 47 I documenti della valutazionepag. 47 La valutazione nella scuola dell’infanziapag. 48 Procedure per la valutazione nella scuola primaria e secondariapag. 48 La valutazione degli alunni con disabilitàpag. 49 La valutazione degli alunni stranieripag. 50 La valutazione degli alunni nella scuola primariapag. 51 La valutazione degli alunni nella scuola secondaria di 1° gradopag. 52 Valutazione del comportamento nella schedapag. 53 Frequenza minima necessaria per la validità dell’anno e per l’ammissione

agli scrutini

SESTA PARTEI principali aspetti caratterizzanti i vari gradi scolastici: progetto formativo e modelli orari.

pag. 54 Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzionepag. 55 Il progetto formativo della scuola dell’infanziapag. 55 Il modello orario della scuola dell’infanziaPiano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 4 di 83

Page 5: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

pag. 55 Il progetto formativo della scuola primariapag. 56 Il modello orario della scuola primariapag. 56 L’articolazione dell’orario della scuola primariapag. 56 Le disciplinepag. 56 Ripartizione del tempo fra le disciplinepag. 58 Il progetto formativo della scuola secondaria di primo gradopag. 58 Il modello orario della scuola secondaria di 1° gradopag. 59 L’offerta formativapag. 59 L’orario settimanale delle singole classipag. 60 Il corso ad indirizzo musicale nella scuola secondaria

SETTIMA PARTELe caratteristiche del servizio di ciascuna scuola

pag. 61 Scuola dell’infanzia “Bergamo” - PEEPpag. 63 Scuola dell’infanzia “Pilastroni Feltrina” - CENTROpag. 66 Scuola primaria “Serena” - CAONADApag. 68 Scuola primaria “Baracca” - BIADENEpag. 70 Scuola primaria “Manzoni” - PEDERIVApag. 72 Scuola primaria “Foscolo” – SAN GAETANOpag. 74 Scuola primaria “Saccardo” - PEEPpag. 76 Scuola secondaria di 1° grado - BIADENE

ALLEGATI

Funzionigramma d’Istituto Curricoli disciplinari Curricolo per l’ed. relazionale-affettiva e alla cittadinanza Regolamenti di Istituto/Scuola Protocollo per l’accoglienza e l’inclusione degli alunni stranieri Piano per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali Piano Annuale delle attività del personale docente

PREMESSA

L’istituto Comprensivo di Montebelluna 2 nasce il 1° settembre del 2012, a seguito della delibera della Giunta Regionale del Veneto n.120 del 31/01/2012.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 5 di 83

Page 6: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Il nuovo Istituto consta di due scuole dell’infanzia, cinque scuole primarie e una scuola secondaria di 1° grado.

Il corpo docenti, che assieme al personale amministrativo ed ausiliario rappresenta il cuore pulsante e vivo di questa realtà, ha accolto la sfida e ha contribuito alla realizzazione di un progetto formativo che possa rispondere al meglio al mandato ministeriale, ai bisogni formativi degli alunni, alle richieste e alle aspettative delle famiglie e del territorio. L’autonomia delle istituzioni scolastiche prevede, infatti, che la scuola non sia autoreferenziale, ma al centro di molteplici dinamiche inter-istituzionali e protagonista delle proprie scelte in funzione delle richieste e delle esigenze degli utenti.

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento con cui ogni scuola comunica e rende comprensibili la progettazione educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono. È un qualcosa di dinamico, un laboratorio in continua trasformazione migliorativa al quale ciascun componente della comunità educante può offrire il proprio contributo.

Più nel dettaglio il POF:

È un atto di indirizzo interno Si pone come uno “strumento di lavoro” che offre delle indicazioni finalizzate all’armonizzazione delle attività dell’Istituto e a rendere il più possibile omogenei gli esiti formativi. Con il POF la scuola autoregola le proprie attività, progettando la propria azione formativa, effettuando scelte in ordine agli indirizzi contenutistici, metodologici, organizzativi e gestionali. Pur concedendo margini di flessibilità alle situazioni contingenti proprie di ogni plesso/classe qualsiasi organizzazione venga adottata dovrà comunque rispondere ai criteri della massima efficacia, cioè del reale perseguimento degli scopi istituzionali, e dell’efficienza, nel senso che i risultati devono essere ottenuti con il miglior impiego possibile delle risorse a disposizione.

È un atto dichiarativo di intenti Si configura come documento attraverso cui la Scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Essendo pubblico porta a conoscenza degli alunni e delle famiglie l’assetto pedagogico-didattico della scuola. Questo principio di trasparenza vuole garantire la piena conoscenza delle attività svolte facendo strada al concetto di informazione. Essendo il POF un documento attraverso cui la Scuola nel suo insieme assume delle responsabilità nei confronti dei risultati che produce, e quindi nei confronti degli utenti del servizio, ciascun operatore scolastico assumerà a sua volta le responsabilità che gli competono per la buona riuscita del piano dell'offerta formativa.

Sul versante interno le scelte del POF trovano attuazione essenzialmente attraverso la programmazione educativo-didattica, il piano annuale delle attività, i progetti e il piano organizzativo della scuola.

Sul versante esterno fa riferimento a strumenti attuativi, come, ad esempio, gli accordi di rete, associazioni con altre scuole, convenzioni, intese di programma con gli EE.LL.

Deliberato dal collegio dei docenti per gli aspetti formativi, di organizzazione della didattica e pedagogici, dal consiglio di istituto per gli aspetti finanziari ed organizzativi generali, il POF potrà essere modificato nel corso dell’anno scolastico per far fronte ad eventuali esigenze sopravvenute.Il Piano può essere rivisto e/o integrato anche a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli utenti o gli operatori.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 6 di 83

Page 7: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Le proposte di modifica, integrazione e aggiornamento vengono predisposte, eventualmente anche su propria iniziativa, dalla Commissione POF; vengono poi inviate ai collegi dei docenti e al consiglio di istituto per le conseguenti delibere di approvazione e adozione.

Il POF viene controllato e aggiornato anche in riferimento ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati: autoanalisi dei diversi team/consigli di classe analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione

comune analisi collegiale degli esiti delle prove INVALSI analisi della congruenza fra obiettivi dei progetti e risultati raggiunti questionari rivolti agli alunni e alle famiglie eventuali incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto

Il POF è costituito dalle seguenti parti:

1. la prima parte esplicita chi siamo, quali siano le risorse umane dell’Istituto, quale l’identità socio-culturale del contesto territoriale in cui la scuola opera

2. la seconda parte espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico, definendo quindi i principi, le finalità e gli obiettivi dell’Istituto per rispondere ai bisogni generali del territorio, ai bisogni formativi degli alunni e alle aspettative delle famiglie

3. la terza parte esplicita le risorse e le collaborazioni di cui la scuola necessita per dare pieno corso al suo mandato

4. la quarta parte evidenzia come l’Istituto si è organizzato per rispondere efficacemente al suo mandato

5. la quinta parte dà conto di come l’Istituto proceda all’autovalutazione e al controllo dei risultati e definisce il sistema di valutazione delle attività di insegnamento e apprendimento

6. la sesta parte chiarisce i principali aspetti caratterizzanti i vari gradi scolastici: progetto formativo e modelli orari

7. la settima parte riporta in forma sintetica le caratteristiche del servizio di ciascuna scuola

È del tutto evidente che alcune parti presentano un “respiro” pluriennale e, pertanto, si trasformano con un ritmo più lento rispetto ad altre che necessitano, invece, di una rielaborazione annuale (in particolare la sesta e la settima parte).

PRIMA PARTEPiano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 7 di 83

Page 8: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

L’ISTITUTO COMPRENSIVO N. 2 DI MONTEBELLUNAL'istituto Comprensivo è un modello organizzativo che si è andato affermando soprattutto dal 2000, con l’avvio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Si caratterizza per l’accorpamento di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado, superando così un’impostazione, giustificata dalla diretta dipendenza delle scuole alla Direzioni Generali del Ministero, che ha retto fino agli anni ’90 e che faceva corrispondere ogni tipo di scuola ad un livello di ordinamento. Con il passaggio al regime di autonomia questa logica non aveva più ragione di esistere.L'Istituto Comprensivo è dunque rappresentativo di tutte le scuole che rientrano nel Primo Ciclo di istruzione e formazione, come previsto nella Legge n. 53/2003, e della Scuola dell’infanzia, che ne costituisce la fase propedeutica opzionale, ancorché scelta dalla quasi totalità delle famiglie.Gli Istituti Comprensivi sono dunque giovani e hanno bisogno del fattivo concorso di tutte le componenti della comunità educativa per essere sostenuti nel loro processo di crescita.

Il nostro è un Istituto Comprensivo completo, poiché riunisce 2 plessi di Scuola dell'infanzia, 5 plessi di scuola primaria e 1 plesso di scuola secondaria di 1° grado, tutti con riferimento all’area territoriale di Montebelluna:

sede classisezion

i

indirizzo

Scuola dell’infanzia “Bergamo” - PEEP

5 Via Malipiero 109Telefono/Fax 0423.21876

Scuola dell’infanzia “Pilastroni Feltrina” – GUARDA

4 Piazza ViennaTelefono/Fax 0423.22483

Scuola primaria“Serena” - CAONADA

6 Via Crociera 1Telefono/Fax 0423.21481

Scuola primaria “Baracca” - BIADENE

5 Via Anassillide 7Telefono/Fax 0423.22804

Scuola primaria “Manzoni” - PEDERIVA

4 Via 18 giugno 1Telefono/Fax 0423.609426

Scuola primaria “Foscolo” - SAN GAETANO

10 Via Alte 3/ATelefono/Fax 0423.615022

Scuola primaria “Saccardo” - PEEP

10 Via Vivaldi 6Telefono/Fax 0423.609950

Scuola secondaria di 1° grado BIADENE

18 Via Moretti 8Telefono 0423.603982Fax 0423.609938

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 8 di 83

Page 9: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Oltre alle scuole del 1° ciclo di istruzione, con alunni che vanno dai 3 ai 14 anni circa, l’Istituto ospita anche la sezione del CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) per i territori di Montebelluna, Trevignano, Volpago, Giavera, Nervesa, Crocetta, Caerano, Cornuda, Pederobba, Valdobbiadene, Segusino, Vidor, Moriago e Sernaglia.

Ad esso fanno riferimento alunni/corsisti dai 15/16 anni in poi, con varie proposte formative.CPIA - CTP di Montebelluna presso la Scuola secondaria di 1° grado BIADENE

Via Moretti 8Telefono/Fax 0423.609938e-mail [email protected]

LE RISORSE UMANEL’Istituto serve una popolazione scolastica di 1.418 alunni (233 infanzia, 760 primaria, 425 secondaria) e può contare sul seguente personale:

PERSONALE AMMINISTRATIVO1 direttore dei servizi generali ed amministrativi7 assistenti amministrativi

PERSONALE AUSILIARIO17 collaboratori scolastici

PERSONALE DOCENTE DI SC. DELL’INFANZIA19 insegnanti su posto comune2 insegnanti su posto di sostegno 2 insegnanti specialisti per la religione cattolica

PERSONALE DOCENTE DI SC. PRIMARIA50 insegnanti su posto comune 8 insegnanti su posto di sostegno 4 insegnanti specialisti per la lingua inglese 5 insegnanti specialisti per la religione cattolica

PERSONALE DOCENTE DI SC. SECONDARIA10 insegnanti di italiano, storia e geografia6 insegnanti di matematica e scienze4 insegnanti di inglese 1 insegnante di francese1 insegnanti di tedesco2 insegnanti di arte e immagine 2 insegnanti di tecnologia2 insegnanti di musica 3 insegnanti di educazione fisica 1 insegnante di religione4 insegnanti di strumento8 insegnanti su posto di sostegno

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 9 di 83

Page 10: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

L'Istituto, qualora sussistano le condizioni coerenti alla normativa vigente, attingendo alle risorse messe a disposizione dal Ministero, dall’Amministrazione comunale e dai genitori, può avvalersi di collaboratori esterni, esperti nello sviluppo delle attività di laboratorio o di progetto programmate annualmente in coerenza con gli obiettivi generali del POF.L'Istituto, inoltre, collabora sistematicamente con figure professionali che possono garantire un'azione di supporto al lavoro dei docenti, quali gli operatori socio-sanitari dell’ULSS n. 8 di Asolo e del Distretto sanitario locale, gli operatori sociali delle Amministrazioni Comunali, gli esperti che prestano la loro attività a favore della scuola a titolo volontario o a seguito di contratto di prestazione di lavoro.

GLI ORGANI COLLEGIALIIl Consiglio di istitutoÈ un organo collegiale triennale composto dal dirigente scolastico e dalle sottoelencate persone a titolo elettivo:

COMPONENTE DOCENTI

TESSARIOL LUISASTEFFANUTO ANTONELLAZANNONI FRANCAFABIAN ANTONIETTATIVERON MAUROMIONETTO LAURABOMBASSEI VITTOR ANNA

COMPONENTE NON DOCENTI MARINELLO GIUSEPPE

COMPONENTE GENITORI

MOCELLIN GIANLORENZOBERTO ANNASKARZYNSKA SERNAGLIA JUSTYNA A.FOGLIATO CHIARADURANTE CLAUDIACARNIELLO MIRCODE LUIGI XENIAMARCHETTO MICHELA

Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali per le varie attività dell’Istituto, delibera il programma finanziario, adotta il Regolamento interno, stabilisce gli adattamenti del calendario scolastico, indica i criteri generali della programmazione educativa, promuove i contatti con le altre scuole, adotta forme particolari per lo svolgimento di attività assistenziali, esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto, esercita competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

La Giunta EsecutivaSegue la triennalità del Consiglio di Istituto, di cui ne è emanazione, ed è composta dalle seguenti persone:

DSGA NETTO LUISACOMPONENTE DOCENTI TESSARIOL LUISACOMPONENTE NON DOCENTI MARINELLO GIUSEPPECOMPONENTE GENITORI MOCELLIN GIANLORENZO

DE LUIGI XENIA

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 10 di 83

Page 11: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

I Consigli di Intersezione della scuola dell’infanziaSono organi collegiali annuali formati dai docenti della scuola e da un genitore rappresentante di ciascuna sezione eletto dai genitori degli alunni iscritti. Sono presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante delegato. Le riunioni (di norma tre all'anno) hanno luogo in orario extrascolastico col compito di agevolare ed estendere i rapporti scuola-famiglia e di formulare proposte al Collegio dei Docenti in merito all'azione educativa e didattica. I Consigli possono contribuire ad individuare le opportune iniziative integrative idonee ad arricchire di motivazioni e di interessi l'impegno degli alunni. Fra i compiti dei Consigli rientra la valutazione sulle attività che le sezioni intendono svolgere, comprese le visite guidate.

Per il corrente a.s. i genitori eletti sono:

Infanzia

BERGAMO

A BASSO ELISAB GUIZZO SARAC GALASSO CHIARAD RUSALEM SARAE BEDA STEFANIA

Infanzia

PILASTRONI FELTRINA

A RACHWAL MALGORZATAB MANGIACOTTI GIUSEPPEC PASTRO ELISAD HASANI VULLNET

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 11 di 83

Page 12: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

I Consigli di Interclasse della scuola primariaSono organi collegiali annuali formati dai docenti della scuola e da un genitore rappresentante di ciascuna classe eletto dai genitori degli alunni iscritti. Sono presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante delegato. Le riunioni (di norma tre all'anno) hanno luogo in orario extrascolastico col compito di agevolare ed estendere i rapporti scuola-famiglia e di formulare proposte al Collegio dei Docenti in merito all'azione educativa e didattica. I Consigli possono contribuire ad individuare le opportune iniziative integrative idonee ad arricchire di motivazioni e di interessi l'impegno degli alunni. Fra i compiti dei Consigli rientra la valutazione sulle attività che le classi intendono svolgere, comprese le visite guidate.

Per il corrente a.s. i genitori eletti sono:

“A.SERENA”CAONADA

1A BOLZONELLO MARIA DORIANA2A GALLINA ELISABETTA2B FAVERO LAURA3A CORNUDA MARTINO4A MODESTO IVAN5A GASTALDON SONIA

“F. BARACCA”BIADENE

1A GALLINA RAFFAELLA2A DE BORTOLI STEFANIA3A VENDRAMIN ELENA4A PODINI SARA5A COSMA ORNELLA

“A.MANZONI”PEDERIVA

2A CAVASIN PAOLO3A DE MARCHI NADIA4A RATTI BARBARA5A DE FAVERI FRANCESCA

“U. FOSCOLO”SAN GAETANO

1A GUADAGNINI SONIA1B GALLINA BARBARA2A CARBONE SARAH LUCIA ANNA2B BOSCHIN MARIA CHIARA3A GIROTTO OMAR3B GUARDA MARCO4A SARTOR MAURO4B POSITELLO LUCIANA5A BERGAMO FEDERICA5B ROCCO NUNZIO

“SACCARDO”ZONA PEEP

1A BEN MANSUR LEYLAZAD1B GERLIN GEMILA2A CALLEGARI MARIKA2B DE LUCA MARIA3A BARRO SILVIA3B FONTE BASSO GIUSEPPE4A POLONI MONIA4B CADILI DANIELA ALESSANDRA5A BALDIN EMANUELA5B BOLZONELLO FANNI

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 12 di 83

Page 13: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

I Consigli di Classe della scuola secondaria di primo gradoSono organi collegiali annuali formati dai docenti di classe e da quattro genitori rappresentanti di ciascuna classe eletti dai genitori degli alunni iscritti. Sono presieduti dal dirigente scolastico o da un insegnante delegato. Le riunioni (di norma tre all'anno) hanno luogo in orario extrascolastico col compito di agevolare ed estendere i rapporti scuola-famiglia e di formulare proposte al Collegio dei Docenti in merito all'azione educativa e didattica. I Consigli possono contribuire ad individuare le opportune iniziative integrative idonee ad arricchire di motivazioni e di interessi l'impegno degli alunni. Fra i compiti dei Consigli rientra la valutazione sulle attività che le classi intendono svolgere, comprese le visite guidate.

Per il corrente a.s. i genitori eletti sono:

1A BALZAN MOIRA HAEMMERLE KOSCHAT P.

LAVEDER STEFANIA PANZIERA GIANNI

1B GIOTTO MARTINA MARTIGNAGO GIROLAMO

MARTIGNON SONIA PRANDIN FRANCESCA

1C BERTO ANNA DAL BELLO CHRISTIAN GASTALDON SONIA POLONI MONICA1D BANDIERA LINDA BIANCONI LARA MENEGON SERGIO MICHIELIN LARA1E BORTOLAMI CHIARA FERRARA CARMELA GUERRETTA DENISE NICOLA MERI1F BAGAROLO NICOLETTA CARNIO MILENA POLONI MONIA VENDRAMIN ELENA2A CARUSO RITAMARIA PALM ASA MARIA PIERRI LUCIA REN LORENZO2B DA RIVA PAOLA FRUSCALZO MERI LAVEDER VIVIANA2C BOLZONELLO PAOLA CARNIEL ANGELA PAULON DANIELA TREVELIN UMBERTA2D BORDIN ALBERTA CASOLIN TIZIANA

ELENAMEROTTO LORENA POGGI PAOLO

2E DE LUIGI XENIA GAZZOLA ANTONIA SOLAGNA MELANIA VISENTIN LUCA2F BORELLA ROSSELLA CASAGRANDE

MICHELAFATTORUSO MONICA MINISGALLO BARBARA

3A CARNIELLO MIRCO MEONI MANUELA PELLIZZARI FEDERICA3B BARBARISI ELVIRA MOCELLIN

GIANLORENZO3C BINOTTO FIORELLA CARUSO ANGELA MORLIN ANNAMARIA ROSSETTO STEFANIA3D BRUSCHETTA PAOLA GATTO LUCA PELLIZZON SILVIA TROI MARINA3E BRUSTOLIN ORNELLA MONTAGNER DANIELE SARTORATO FIORENZO3F DE MARCHI NADIA FANTIN GIUSEPPE LOMBARDI CINZIA ZANNIN NICOLA

ORARIO DELL’UFFICIO DI SEGRETERIALa segreteria si trova al primo piano della sc. primaria di Caonada (tel. 0423.24055/23809 – fax 0423.23809). Parcheggio e accesso tramite scala esterna sul lato est della scuola. Apertura al pubblico nei seguenti orari:

da settembre a giugno luglio e agosto e nei periodi di sospensione delle lezioni (Natale e Pasqua)

lunedi dalle 7.50 alle 13.30 dalle 8.00 alle 13.00

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 13 di 83

Page 14: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

martedi dalle 7.50 alle 13.30 dalle 8.00 alle 13.00mercoledi

dalle 7.50 alle 13.30 dalle 8.00 alle 13.00

giovedi dalle 7.50 alle 13.30 dalle 8.00 alle 13.00venerdi dalle 7.50 alle 16.30 dalle 8.00 alle 13.00Sabato dalle 7.50 alle 12.30

CALENDARIO SCOLASTICO

SCUOLE DELL’INFANZIA

INIZIO 16 settembre, con orario 08.00-12.00, senza mensa17 e 18 settembre orario 08.00-13.00, con mensadal 21 settembre orario completo 08.00-16.00

FESTIVITÀ 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 28 marzo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno

VACANZE 7 dicembre (ponte dell’Immacolata)dal 24 dicembre al 6 gennaio (vacanze natalizie)dall’8 al 9 febbraio (carnevale)dal 24 al 29 marzo (vacanze pasquali)3 giugno

FINE 30 giugno, orario 08.00-13.00, con mensa

SCUOLE PRIMARIE

INIZIO 16 settembre, con i seguenti orari per il primo giorno:- 08.00-12.30 per le scuole di Caonada, Pederiva e San Gaetano- 08.15-12.35 per la scuola di Biadene e la scuola “Saccardo”

dal 17 settembre orario con rientri pomeridiani e servizio mensa dove previstiFESTIVITÀ 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 28 marzo, 25 aprile, 1

maggio, 2 giugno

VACANZE 7 dicembre (ponte dell’Immacolata)dal 24 dicembre al 6 gennaio (vacanze natalizie)dall’8 al 10 febbraio (carnevale e mercoledì delle ceneri)dal 24 al 29 marzo (vacanze pasquali)

FINE 8 giugno, solo mattino:- 08.00-12.30 per le scuole di Caonada, Pederiva e San Gaetano- 08.15-12.35 senza mensa per la scuola di Biadene e la scuola “Saccardo”

SCUOLA SECONDARIA

INIZIO 16 settembre (alunni di cl.1^ iniziano alle 9.00)

FESTIVITÀ 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, 28 marzo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno

USCITA 23 dicembre orario 08.00-11.00

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 14 di 83

Page 15: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

ANTICIPATAVACANZE 7 dicembre (ponte dell’Immacolata)

dal 24 dicembre al 6 gennaio (vacanze natalizie)dall’8 al 10 febbraio (carnevale e mercoledì delle ceneri)dal 24 al 29 marzo (vacanze pasquali)

FINE 8 giugno, orario 08.00-11.00

ORARI DELLE SCUOLE

SCUOLE DELL’INFANZIATEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

ORARIO DI ENTRATA

USCITAPRIMA DEL PRANZO

PRIMA USCITA POMERIDIANA RIENTRO POMERIDIANO

SECONDA USCITA POMERIDIANA

PILASTRONI

40 ore - da lunedì a venerdì

08:00/16:00 08:00/09:00

11:45/11:50 13:00/13:15 15:30/16:00

BERGAMO40 ore - da lunedì a venerdì

08:00/16:00 08:00/09:00

11:45/12:15 13:15/13:30 15:40/16:00

SCUOLE PRIMARIECLASSI TEMPO SCUOLA

SETTIMANALEORARIO GIORNALIERO

CAONADA Tutte 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

BIADENE Tutte 27 ore - da lunedì a venerdì 08.15 – 12.35

martedì 13.35 – 16.15 giovedì 13.35 – 16.15

PEDERIVA Tutte 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

S. GAETANOA sett. lunga 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

A sett. corta 27 ore - da lunedì a venerdì 08.00 – 12.30

martedì 13.30 – 15.45

giovedì 13.30 – 15.45

SACCARDO Tutte 40 ore - da lunedì a venerdì 08.15 – 16.15

SCUOLA SECONDARIA

BIADENE

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

Curricolo Ordinario 30 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 13.00

Indirizzo Musicale 30 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 13.00 più due ore

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 15 di 83

Page 16: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

pomeridiane

IL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTOIl Comune di Montebelluna si trova nell’Alto Trevigiano, all’intersezione tra le direttrici Treviso-Feltre e Vicenza-Friuli. Il suo territorio, classificato con un grado di sismicità medio, è costituito da una fascia pianeggiante e da una porzione collinare corrispondente alla parte ovest del Montello e al Montelletto. La sua vocazione di Comune capo-comprensorio e la presenza di servizi pubblici e privati a dimensione distrettuale fa sì che su di esso gravitino i Comuni del circondario. La popolazione ha superato i 30mila abitanti. Come in tutta l’Alta Italia, la popolazione è soggetta ad un progressivo invecchiamento determinato dalla diminuzione delle nascite e dall’innalzamento dell’età media di vita. I servizi scolastici sono costituiti da un asilo nido comunale e da alcune strutture private. Sono poi presenti 6 scuole dell’infanzia statali e 6 paritarie; 7 scuole primarie statali e 2 paritarie; due scuole secondarie di 1° grado; 3 scuole secondarie di 2° grado che offrono vari indirizzi. Ci sono poi associazioni e fondazioni che organizzano attività di formazione per varie fasce d’età (Istituti e associazioni musicali, Fondazione del Museo dello Scarpone e di Tecnologia e Design, Università della Terza Età). Servizi e strutture culturali a servizio della collettività sono costituite dalla Biblioteca civica, dal Museo di storia e scienze naturali, dal Museo dello Scarpone, dal Centro Giovani, dal Cinema Italia-Eden. Sono inoltre presenti spazi ad uso promiscuo utilizzabili per iniziative culturali: i palazzetti dello sport, l’auditorium Bachelet, alcuni stabili comunali distribuiti anche in periferia.Molteplice è anche la disponibilità di strutture sportive, che si articolano in tre palazzetti dello sport e palestre annesse alle scuole, impianti di calcio sia in centro che nei quartieri, impianto di atletica leggera, impianti di tennis, impianti natatori, campo da rugby, pista da pattinaggio, piastre polivalenti. Particolarmente ricca e variegata è l’offerta nel campo delle attività motorie e sportive; presenti tante Associazioni e gruppi sportivi che, in non pochi casi, collaborano attivamente con le scuole. Spazi ad uso ricreativo e sportivo vengono poi messi a disposizione dalle parrocchie.

I collegamenti sono costituiti dalle linee ferroviarie per Feltre, Treviso, Padova, dalle autolinee che a raggiera collegano Montebelluna agli altri Comuni, dalle statali 248 (Marosticana-Priula) e 348 (Feltrina) che attraversano il territorio comunale rispettivamente con direzione ovest-est e nord-sud.

Dal punto di vista urbanistico il Comune è ripartito in 11 quartieri, ognuno dei quali ha un proprio centro aggregante. La sua progressiva espansione ha comportato la commistione di insediamenti residenziali con insediamenti produttivi. Domina in generale un’edilizia costituita da case singole o abbinate e pochi risultano essere i complessi residenziali che ospitano numerose unità abitative. Dal punto di vista economico l’area montebellunese è caratterizzata da una rete di piccole e medie aziende radicate soprattutto nell’abbigliamento e nel calzaturiero e a forte vocazione all’export. Si tratta in genere di industria a tecnologia avanzata e a ridotta occupazione di manodopera generica. Il settore calzaturiero sta vivendo da alcuni anni una forte delocalizzazione produttiva soprattutto verso i paesi dell’est europeo ma anche verso le aree del sud-est e dell’est dell’Asia.Tale fenomeno dal punto di vista economico ha comportato il mantenimento nel distretto delle funzioni direttive, progettuali, di marketing e commercializzazione e di produzione degli articoli a maggiore contenuto tecnologico, mentre le lavorazioni a basso contenuto tecnologico sono state delocalizzate; dal punto di vista sociale e culturale ciò ha aperto nuovi e capillari contatti con i paesi dell’est europeo.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 16 di 83

Page 17: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

L’evoluzione tecnologica vissuta dal distretto industriale ha introdotto nella collettività un fenomeno comune ai paesi più industrializzati: il rifiuto dei lavori manuali. Ciò ha favorito l’afflusso di manodopera dai paesi extraeuropei ed extracomunitari: prima dal Marocco e in generale dall’area del Maghreb, poi dal Senegal, dall’ex Iugoslavia, dall’Albania, dal Kosovo e infine dalla Cina.L’evoluzione del tessuto industriale ha trainato anche lo sviluppo del terziario, che attualmente offre percentuali di occupazione più elevate che nel secondario. Accanto al terziario tradizionale, legato soprattutto al commercio e ai servizi di base, ha avuto un forte impulso il terziario avanzato legato ai servizi alle imprese.

Il settore primario ha una limitata incidenza. Si caratterizza per una adeguata meccanizzazione, per una buona qualità dei prodotti, per la prontezza a sostituire colture in base all’andamento del mercato, ma lo spezzettamento della proprietà terriera ne ha contenuto lo sviluppo.Come in tutto il nord-est si è in presenza di un benessere economico piuttosto diffuso, anche se in questi utili tempi tale benessere si certamente affievolito a causa dalla perdurante crisi economica e occupazionale che ha investito il nostro Paese.

I veloci mutamenti intervenuti nell’economia hanno modificato struttura e comportamenti sociali.L’afflusso di manodopera straniera in una società passata abbastanza bruscamente da una cultura rurale ad una industriale ha prodotto comportamenti opposti: da una parte il proliferare di associazioni operanti nel campo dell’integrazione sociale, aggiuntesi ad un associazionismo diffuso in tutti i settori della vita sociale, sportiva, culturale, dall’altra atteggiamenti di rifiuto nei confronti dei nuovi arrivati.La scuola, oggi, data la politica dei ricongiungimenti familiari, può diventare la palestra dove sperimentare ed attuare nuove forme di integrazione e di reciproco arricchimento culturale. Da qualche anno si sta infatti intensificando la presenza a scuola di ragazzi provenienti dai paesi extraeuropei e dalla penisola balcanica. Così l'utenza presenta un substrato socio-culturale molto vario, che costituisce una fonte di ricchezza nel quadro di una proposta finalizzata a far convivere e interagire esperienze diverse.In generale le famiglie seguono le vicende scolastiche dei propri figli e ritengono la scuola fondamentale nell’educazione dei giovani.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 17 di 83

Page 18: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

SECONDA PARTEI BISOGNI AI QUALI L’ISTITUTO INTENDE FORNIRE RISPOSTE

Il lavoro di analisi dell'insieme dei bisogni, delle esigenze, delle aspettative che utenti e soggetti sociali esprimono costituisce punto di riferimento e di attenzione degli operatori scolastici. La prima preoccupazione della scuola è di dare risposte a questi bisogni, di costruire un progetto di apprendimento e di educazione che riesca a produrre soddisfazione e condivisione nei suoi attori: alunni, docenti, famiglie e collaboratori.

I BISOGNI GENERALI DEL TERRITORIOIl primo bisogno del territorio al quale la scuola è chiamata a rispondere consiste nell'offrire un servizio formativo che sia al passo con i tempi, con lo sviluppo culturale e tecnologico e con le esigenze del mercato del lavoro.Per quanto riguarda in particolare il primo ciclo, occorre che la scuola assolva anche ad una specifica funzione aggregativa: lavorando al fianco della famiglia per il consolidamento delle abilità sociali, sviluppando soddisfacenti livelli di socializzazione e di integrazione, migliorando la qualità dei rapporti e della convivenza.Altra necessità e quella di prestare attenzione nell'arginare i fattori di rischio e le diverse forme di dipendenza e di devianza che minacciano la salute fisica e mentale dei ragazzi. Alla scuola e a tutti coloro che svolgono il ruolo di educatori compete dunque una funzione educativa che deve vedere attivamente impegnato l'intero contesto territoriale, a partire dal nucleo fondamentale costituito dalla famiglia.

I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNIL'Istituto Comprensivo serve una popolazione scolastica che va dai 3 ai 14 anni. All’interno di questo ampio arco temporale i bisogni formativi sono molto differenziati e pertanto è necessario tenerne conto nel lavoro di declinazione dell’attività didattico-educativa in metodologie, obiettivi, contenuti, livelli di approfondimento.La prima preoccupazione della scuola è quella di organizzare percorsi di apprendimento che tengano conto del livello di evoluzione dell'alunno, predisponendo tutte le condizioni più favorevoli per la sua partecipazione attiva e consapevole alle attività della classe e della scuola, con l’obiettivo di raggiungere i traguardi formativi definiti al termine del Primo Ciclo di istruzione.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 18 di 83

Page 19: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Condizioni imprescindibili perché ciò avvenga sono il rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento, la valorizzazione delle attitudini personali, l’individualizzazione e la personalizzazione del lavoro, la considerazione dei progressi e la gratificazione dei successi.

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALIRecentemente, soprattutto a seguito della Direttiva Ministeriale sui BES, si parla insis-tentemente di “inclusione”. È questo un termine che amplia il significato di “inte-grazione” almeno su due aspetti. Il primo è interno alla scuola, che diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le di-versità e riformulare per questa finalità le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche e logistiche. Il secondo aspetto riguarda tutto ciò che è esterno all'ambito scolastico e richiede, allora, collaborazioni e alleanza tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo, associazioni ecc..... È allora del tutto evidente che le pratiche inclusive intervengono sul contesto non meno che sulla persona.

L'inclusione, se intesa come accoglienza non condizionata dalla disponibilità della maggioranza ad integrare una minoranza ma come scaturita dal riconoscimento del comune diritto alla diversità (intesa non solo come disabilità), si configura pertanto come una condizione intrinseca alla normalità.

La Direttiva e gli atti successivi in materia di BES ricordano poi che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

La scuola deve quindi porre particolare attenzione alle pratiche inclusive, in particolare per quelle situazioni che possono condizionare, più o meno pesantemente, il processo di apprendimento e di maturazione degli alunni. Tali situazioni possono essere raggruppate, in senso lato, nei seguenti ambiti:

DISABILITÀAll'interno dell’area della disabilità sono da collocare tutte le situazioni che presentano un deficit di natura fisiologica o intellettiva, certificato da una diagnosi clinico-funzionale redatta a livello medico-specialistico. Questi alunni evidenziano la compromissione di alcune aree cognitive e/o relazionali e quindi presentano specifici bisogni a livello di integrazione, di personalizzazione del percorso di apprendimento, di adozione di particolari metodologie di natura sia didattica che affettivo-relazionale.

L'inclusione degli alunni/e disabili, garantita ai sensi della Legge Quadro n. 104/1992 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili, regola la materia e individua le responsabilità, le competenze e le azioni che ciascun ente e istituzione deve attivare. Tutto ciò è finalizzato a favorire l’inclusione sul piano scolastico e sociale promuovendo indicazioni e suggerimenti utili a coloro che guidano e sostengono il soggetto disabile nel suo percorso di integrazione.

Si precisa che il coinvolgimento costante e la partecipazione attiva della famiglia, anche attraverso la condivisione di un costruttivo progetto di vita, e il supporto specialistico degli operatori sanitari, sono indispensabili alla piena riuscita dell'intero percorso.

DSA

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 19 di 83

Page 20: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Per gli alunni che presentano disturbi specifici di apprendimento (DSA), certificati da una Diagnosi clinico-funzionale redatta a livello medico-specialistico, occorre individuare metodologie volte alla valorizzazione delle capacità e al contenimento delle difficoltà oggettive ed emotive conseguenti al disturbo.

I disturbi specifici di apprendimento si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni generalmente con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Nel nostro Istituto sono già consolidati i progetti per il riconoscimento precoce delle difficoltà di apprendimento e l’attivazione di laboratori di recupero per gli alunni a rischio nei primi due anni della scuola primaria. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Per gli alunni DSA il Consiglio di classe/team predispone un Piano Didattico Personalizzato, sul quale vengono evidenziate le azioni che si intende adottare in relazione al disturbo, ai suggerimenti degli operatori che hanno redatto la segnalazione e quelli espressi dalla famiglia.Il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe/team e dal Dirigente Scolastico e viene conservato nel fascicolo personale dell’alunno.

SVANTAGGIO (SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI)All'interno dell'area dello svantaggio sono da collocare una serie di tipologie non sempre facilmente definibili, in quanto non supportate da una diagnosi clinica. A volte si tratta di uno svantaggio di natura sociale e culturale, legato allo scarso valore che viene attribuito dall'alunno e dalla sua famiglia alla funzione formativa della scuola. Altre volte si tratta di disturbi connaturati al processo di crescita e di sviluppo, che producono fenomeni di scarso autocontrollo, di aggressività, di rifiuto verso le regole e i doveri scolastici.Anche in questo caso la scuola si trova a dover rispondere a bisogni molto particolari che richiedono interventi mirati e individualizzati.Nell'area dello svantaggio vanno anche annoverati alcuni casi di inserimento di alunni stranieri, per i quali la non conoscenza della lingua italiana e le difficoltà di una positiva integrazione sociale costituiscono, a volte, ostacoli al processo di apprendimento. A questi bisogni specifici occorre rispondere con percorsi individualizzati di alfabetizzazione e con specifiche strategie di inclusione nella classe e nella scuola.

ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTEL’Istituto assicura agli alunni ospedalizzati o in particolari situazioni di salute la disponibilità dei docenti a fornire, in collaborazione con la famiglia e gli operatori del servizio ospedaliero, la propria professionalità per la costruzione e l’attuazione di percorsi formativi personalizzati.

L’Istituto orienta la sua attività al fine di favorire tutti gli alunni e, in particolare, quanti vengano individuati con bisogni educativi speciali. L’esplicitazione delle pratiche inclusive trova pertanto riscontro nell’intera architettura del piano dell’offerta formativa e viene ulteriormente rafforzata con il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) allegato al POF.

LE ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 20 di 83

Page 21: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Le aspettative delle famiglie costituiscono uno dei principali riferimenti dell'azione della scuola. Non sempre è possibile rispondere appieno alla singola richiesta, perché ciò risulta incompatibile con l'esigenza di ricercare il punto di equilibrio più alto e più vantaggioso per l'insieme degli utenti; ma la soddisfazione delle famiglie resta un orientamento preciso della scuola.Attraverso il confronto con i genitori, realizzato e consolidato nei diversi momenti di incontro e di discussione, l’Istituto ha modo di verificare le aspettative più frequenti che, sinteticamente, riportiamo di seguito:

Sapere che il proprio figlio è inserito in un ambiente sereno, sicuro e rispettoso, che garantisce una buona preparazione scolastica

Trovare insegnanti professionalmente preparati, disponibili al dialogo, con comportamenti coerenti

Avere garanzie sulla stabilità degli insegnanti (condizione che, però, non dipende dalla scuola, ma è subordinata a vincoli contrattuali e normativi)

Essere informati in modo chiaro sull'organizzazione della scuola Essere informati e coinvolti nel percorso formativo dei figli e nella sua

documentazione Poter contare su attività di recupero e di potenziamento individualizzate Poter contare, se necessario, sull'aiuto di esperti Poter contare su offerte formative obbligatorie o liberamente organizzate con

progetti ministeriali o dell’Istituto Sapere che il figlio sarà seguito in un percorso di orientamento che gli sarà di

aiuto per le scelte future Poter contare su efficienti supporti organizzativi (mensa, trasporto, materiali…)

TERZA PARTE

L'IMPORTANZA DI ESSERE "SISTEMA"I precedenti capitoli dovrebbero aver fornito un'idea abbastanza precisa della complessità che ormai caratterizza la gestione del servizio scolastico.Differenziati sono i bisogni e le aspettative, necessariamente differenziate devono essere le risposte organizzative e gestionali che la scuola è tenuta ad approntare.In fondo, la qualità del servizio consiste essenzialmente nella capacità di mettere in relazione domanda e offerta di formazione, facendo in modo che si riesca a soddisfare al meglio bisogni degli utenti e aspettative del contesto.Ma la scuola non può pretendere di fare da sola, di essere autosufficiente. Al contrario, il processo di autonomia necessita di un rapporto più diretto con la realtà territoriale nelle sue diverse espressioni, ed è con questa che occorre dialogare, negoziare, operare sintesi, sviluppare condivisione, in una parola "fare sistema".In una logica sistemica è necessario attivare tutte le risorse interne attraverso un’efficace comunicazione e una gestione collegiale dei compiti d'istituto, ma è altresì necessario stabilire una rete che permetta di attivare tutte le risorse esterne co-interessate alla funzione della scuola e quindi coinvolgibili in una progettazione integrata.

L'Istituto ha già fatto propria questa impostazione, come evidenziano le attività progettate in collaborazione con varie agenzie formative e con l’Amministrazione comunale.

All'interno del "sistema" trovano pertanto spazio i Comitati genitori, le associazioni culturali, le altre agenzie educative, le imprese, ognuno nel proprio ruolo e ognuno con

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 21 di 83

Page 22: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

il proprio bagaglio di proposte. A questi interlocutori la scuola chiede attenzione, disponibilità, rispetto verso le proprie scelte, ed è disposta a sua volta a garantire il massimo di collaborazione.

LE RISORSE FORNITE DALLO STATOIl funzionamento dell'Istituto Comprensivo è assicurato, in primo luogo, dalle risorse messe a disposizione dallo Stato. Si tratta principalmente di risorse umane, costituite dal personale direttivo, docente, amministrativo e ausiliario.A queste vanno aggiunte le risorse finanziarie.Tutti i trasferimenti da parte dello Stato sono gestiti attraverso il Programma Annuale e verificati in fase di Conto consuntivo. Le scelte relative alla programmazione delle risorse finanziarie competono al Consiglio d'Istituto, mentre la gestione amministrativa rientra nelle competenze del dirigente scolastico e quella contabile nelle competenze del direttore dei servizi generali e amministrativi.

LE RISORSE LOCALII fondi di provenienza statale sono integrati, a livello locale, con le risorse destinate alla scuola nel bilancio annuale dell’Amministrazione comunale di Montebelluna. Vi è poi il concorso dell’Ente Regione che finanzia in quota parte i piani annuali per il diritto allo studio. Va aggiunto che al Comune competono anche tutti gli interventi relativi agli immobili, alla loro manutenzione, alla loro sicurezza, agli arredi e alle attrezzature della palestra.

IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIEAlle famiglie viene chiesto un contributo per coprire il premio assicurativo annuale obbligatorio per tutti gli alunni, per il diario scolastico e per la realizzazione del POF. I fondi raccolti servono per:

1) sostenere le esigenze didattiche delle scuole con l’acquisto di carta, cancelleria e piccoli sussidi

2) sostenere le esigenze didattiche delle scuole per progetti che richiedono interventi di esperti esterni

3) mantenere attivo in tutte le scuole il servizio di consulenza psicoeducativa

Viene inoltre chiesta la quota di compartecipazione alle spese del servizio di accoglienza anticipata (solo per chi usufruisce di tale servizio con ricorso a personale esterno) e in corso d’anno potranno essere necessarie modeste somme per il pagamento degli automezzi in occasione di uscite e visite guidate e/o il pagamento dei biglietti in occasione di manifestazioni/spettacoli a cui la scuola ha aderito.

Il sostegno concreto delle famiglie si manifesta anche attraverso la partecipazione diretta a manifestazioni della scuola e a spettacoli degli alunni. In questo caso si distingue, in particolare, l'azione dei Comitati genitori di Plesso, i quali non solo prestano la loro attività volontaria ma raccolgono anche contribuzioni che possono essere utilizzate per l'acquisto di materiali e di attrezzature, per abbassare il costo pro-capite relativo ai progetti di plesso, per il pagamento di esperti, per calmierare il costo delle visite guidate, ecc..

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 22 di 83

Page 23: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

I SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ATTIVITÀ DIDATTICAL'attività didattica della scuola, già di per sé impegnativa, necessita anche dell'attivazione di una serie di servizi di supporto che contribuiscono a qualificare l'offerta complessiva della scuola.Un primo servizio essenziale è il TRASPORTO SCOLASTICO, che interessa quasi tutte le scuole dell’Istituto (ad eccezione della scuola dell’infanzia Bergamo e della scuola primaria Saccardo). Il servizio è di competenza dell’ Amministrazione comunale, la quale determina annualmente il percorso e la quota di abbonamento, comprese le eventuali agevolazioni di carattere sociale.Indispensabile per molte famiglie è poi il SERVIZIO MENSA. È attivo in tutti i plessi di scuola dell’infanzia e nei plessi di scuola primaria il cui orario prevede uno o più rientri per le attività pomeridiane. Il servizio è di competenza dell’Amministrazione comunale ed è operativamente gestito su appalto da una Ditta specializzata nel catering per grandi collettività. Alla scuola compete, invece, nei limiti dell’organico assegnato all’Istituto, l'assistenza durante i pasti e nel periodo di interscuola fino alla ripresa dell'attività pomeridiana. Gli alunni che non usufruiscono del servizio escono dalla scuola al termine delle attività antimeridiane e rientrano all'inizio di quelle pomeridiane.L’Amministrazione comunale ha istituito una commissione mensa, composta da rappresentanti delle parti interessate, docenti e genitori, per il controllo e il miglioramento continuo del servizio stesso.Un terzo servizio, predisposto direttamente dalla scuola, consiste nella CONSULENZA PSICOEDUCATIVA per gli insegnanti e i genitori. Esso ha la finalità di sostenere il lavoro dei docenti e i compiti dei genitori nelle situazioni didattiche ed educative che si rivelano più problematiche. Un altro supporto, al quale le famiglie e i docenti possono ricorrere per situazioni di disabilità o svantaggio, è il SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE. Si tratta di un'emanazione dell’ULSS nr. 8 di Asolo ed è localizzato su base distrettuale.Sempre alla ULSS fa capo il CONSULTORIO FAMILIARE, al quale è possibile ricorrere per situazioni di malessere sociale e ambientale. Anche tale servizio è localizzato su base distrettuale.Altra importante opportunità è offerta dai SERVIZI SOCIALI che fanno capo all’Amministrazione comunale e che si occupano abitualmente di esigenze di assistenza sociale, di integrazione di alunni in situazioni di svantaggio, di progetti educativi integrati o gestiti in rete.

IL LAVORO IN RETEPer l’attuazione delle proprie finalità la scuola aderisce a progetti, convenzioni ed altre forme di accordo con gli enti territoriali. L’art. 7 del D.P.R. 275/99 (Regolamento dell’Autonomia) prevede che le istituzioni scolastiche possano promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e che possano inoltre partecipare ad accordi e convenzioni per il coordinamento di attività di comune interesse.La Scuola ha aderito alle seguenti Reti:

1. SCUOLAACOLORI per l’inclusione degli alunni stranieri (capofila) www.scuolaacolori.it

2. ORIZZONTI per l’orientamento (capofila) www.progettoorizzonti.it 3. VALMONT Centro Territoriale per l’Integrazione di Montebelluna e

Valdobbiadene 4. ISIDE per l’educazione ambientale e il risparmio energetico5. SPAZIO-ASCOLTO per alunni della sc. secondaria 6. MUSICATREVISO per la condivisione e diffusione di iniziative musicali7. Rete di SCUOLE PER LA SICUREZZA della Provincia di Treviso8. Rete per la gestione dei SERVIZI AMMINISTRATIVI

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 23 di 83

Page 24: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

9. Rete FORMAZIONE

LE COLLABORAZIONI RICHIESTELa scuola va aiutata garantendo attenzione e rispetto per il suo lavoro; interessandosi e partecipando alla sua vita; approfondendo la conoscenza dei suoi meccanismi; sopperendo per quanto possibile alla limitatezza delle sue risorse. E' importante che le persone e le istituzioni avvertano la scuola come una presenza "amica", della quale è possibile fidarsi e alla quale è giusto dare una mano.

IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIELa presenza attiva dei genitori nella vita scolastica, ciascuno con le proprie competenze e responsabilità, costituisce una vera "risorsa", in quanto le famiglie rappresentano la prima e fondamentale “agenzia educativa” con la quale la scuola deve collaborare per raggiungere comuni finalità formative ed educative.La scuola si impegna a favorire le occasioni di incontro e di collaborazione con le famiglie e ad accettare il loro contributo a livello individuale e di gruppo in più modi. Di seguito vengono riportate le occasioni più significative:

Programma di accoglienza per i genitori delle classi prime dei diversi ordini di scuola, per conoscersi e conoscere il progetto educativo-didattico

Incontri periodici scuola-famiglia, individuali e di gruppo, per la presentazione del Curricolo, per illustrare l’andamento delle attività educativo-didattiche, per comunicare l’andamento scolastico dei singoli alunni, per la consegna del documento di valutazione

assemblee di classe, Consigli d'intersezione, d'interclasse e di classe aperti ai rappresentanti dei genitori

Consiglio d'Istituto con rappresentanti dei genitori e pubblico Quaderno e Diario personale dell'alunno per le comunicazioni tra la scuola e la

famiglia (valutazioni, avvisi, giustificazioni, autorizzazioni, richiami, ecc.) Intesa educativa tra la scuola e le famiglie di alunni che presentano situazioni

problematiche sul piano dell’apprendimento o del comportamento e che richiedono un intervento specifico e mirato, fondato su una forte collaborazione tra docenti e genitori

Patto Educativo di corresponsabilità: dichiarazione degli impegni assunti dalla scuola, dalla famiglia e dagli studenti al fine di promuovere il successo scolastico

Attività di incontro e formazione dei genitori su problematiche educative Momenti comunitari, costituiti da rappresentazioni e spettacoli, feste,

premiazioni, manifestazioni sportive, in occasione dei quali i genitori possono svolgere un importante ruolo di supporto.

È insomma di fondamentale importanza il coinvolgimento dei genitori per la buona riuscita di un progetto formativo che accompagni l'alunno dall'infanzia fino alla pre-adolescenza. A tal fine la collaborazione scuola-famiglia potrebbe essere riassunta in quelli che dovrebbero essere gli atteggiamenti educativi dei genitori degli insegnanti:

Atteggiamenti educativi dei genitori:- sostenere l’opera educatrice della scuola e in caso di contrasti o problemi

parlarne direttamente con gli insegnanti, instaurando così un dialogo costruttivo- sottolineare nel figlio gli aspetti positivi apprezzando e lodando ciò che sa fare,

senza denigrare ciò che non sa fare- creare un ambiente sereno e stimolante, ricercando un rapporto di fiducia con il

figlio- promuovere ed incoraggiare l’impegno scolastico del figlio- sostenere il figlio nel momento della sconfitta educandolo ad affrontare le

difficoltà come occasione di crescita

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 24 di 83

Page 25: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

- esercitare un’azione di controllo sull’operato del figlio (controllare il diario, pretendere che la cartella venga fatta alla sera e non al mattino e che contenga tutto l’occorrente, stabilire un orario dedicato allo studio pomeridiano, badare che le attività sportive e ricreative non siano eccessive, tali da escludere o limitare eccessivamente lo studio)

- mantenere un atteggiamento equilibrato e coerente sia nel punire che nel premiare

- non sostituirsi al figlio nello svolgimento dei compiti domestici, perché è più costruttivo affrontare con i propri mezzi le difficoltà, anziché trovare chi risolve per lui tutti i problemi

- concordare eventuali interventi di ordine didattico con l’insegnante

Atteggiamenti educativi dei docenti:- sottolineare in ogni alunno gli aspetti positivi, apprezzando e lodando quanto

sanno fare, senza denigrare ciò che ancora non sanno fare- creare un ambiente sereno e stimolante ricercando un rapporto di fiducia con gli

alunni- coinvolgerli nelle attività così da stimolare il loro interesse trasformandoli da

soggetti passivi in soggetti attivi- far conoscere preventivamente agli alunni gli obiettivi che si intendono

raggiungere esplicitando tempi, modi e criteri di valutazione delle attività- discutere, fissare regole di comportamento con gli alunni rendendoli

corresponsabili- non dare per scontate le conoscenze, ma accertarle preventivamente- utilizzare l’errore come momento di riflessione utile nell’apprendimento- predisporre per gli alunni più deboli attività in cui possano sperimentare il

successo- incentivare lo spirito di collaborazione- promuovere l’autovalutazione in cui ognuno può verificare i propri progressi- dare all’alunno la sensazione di una presenza sicura ed affidabile che lo può

aiutare, indirizzare ed anche controllare, senza sconfinare nell’autoritarismo

IL RAPPORTO CON GLI ENTI LOCALILa creazione dell'Istituto Comprensivo e l'avvio del processo di autonomia rafforzano il rapporto con gli Enti locali e lo rendono più impegnativo. Si rende pertanto necessario un maggior coordinamento tra il servizio scolastico e gli altri servizi sociali ed educativi nella prospettiva di un'offerta formativa più efficace, proprio perché integrata.Tra gli elementi costitutivi dell'Istituto il territorio è quello più pregnante, essendo proprio i parametri territoriali determinanti nel definirne la configurazione.

La collaborazione con gli Enti locali ha come interlocutori privilegiati l’Amministrazione comunale di Montebelluna e si concretizza in:

Attribuzione di risorse per la gestione economica delle spese di funzionamento dell'Istituto Comprensivo (per l’acquisto di sussidi e attrezzature per l'attività didattica, per il finanziamento di specifici progetti didattici presentati dalle singole scuole, per l’acquisto di materiale di facile consumo necessario al funzionamento dell’attività didattica)

Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici Interventi per la messa in sicurezza delle strutture e degli impianti, come

previsto dalla Legge 81/08 Acquisto di arredi scolastici e di attrezzature per le attività motorie Interventi tesi ad assicurare il diritto allo studio attraverso: - fornitura di testi scolastici per gli alunni della scuola primaria e contributo per

l'acquisto dei testi della scuola secondaria agli aventi diritto

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 25 di 83

Page 26: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

- servizio di trasporto scolastico- servizio mensa (predisposizione di locale idoneo ed attrezzato e convenzione

con Ditta fornitrice del servizio)

Tra gli Enti locali va annoverata anche l'ULSS nr. 8 di Asolo, la quale offre una serie di servizi di supporto alle scuole. In particolare ci si riferisce:

- al Servizio di Neuropsichiatria Infantile - al Consultorio familiare - al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica

IL RAPPORTO CON ALTRE AGENZIE FORMATIVELa collaborazione riguarda anche tutte le Associazioni, gli Enti, gli Istituti di istruzione/formazione, le Università che a vario titolo sono interessati direttamente o indirettamente al lavoro e alla funzione educativa, culturale e sociale della scuola. L'autonomia mette la scuola in grado di poter stipulare con queste realtà un "patto educativo" di cui possano beneficiare i bambini e i ragazzi sia nei tempi scolastici che in quelli extrascolastici.Il coordinamento di sforzi e di risorse, oltre a favorire l'integrazione tra la scuola e il territorio, facilita la costruzione dell'identità dell'Istituto, di una progettualità disseminata e la valorizzazione dei soggetti e delle agenzie coinvolti nella realizzazione dei progetti educativi.

Le Convenzioni formalizzate attualmente in essere vedono la collaborazione con:

ISTITUZIONE MONTEBELLUNA CULTURA-BIBLIOTECA Per dare regolarità e continuità alle iniziative di promozione della lettura e per promuovere presso alunni e famiglie la fruizione dei servizi e delle varie iniziative della Biblioteca

ISTITUZIONE MONTEBELLUNA CULTURA-MUSEO DI STORIA NATURALE ED ARCHEOLOGIA Per dare regolarità e continuità alle iniziative di promozione delle conoscenze scientifico-naturalistiche-storiche e per promuovere presso alunni e famiglie la fruizione dei servizi e delle varie iniziative del Museo

CAI-CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI MONTEBELLUNAPer promuovere la diffusione della conoscenza del territorio nei suoi aspetti naturalistici collaborando all’organizzazione di uscite a carattere ambientalistico durante l’anno scolastico e nel periodo estivo

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI DI VENEZIAPer consentire agli studenti universitari di perfezionare la loro formazione accademica e professionalizzante attraverso l’esperienza del tirocinio diretto a scuola

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVAPer consentire agli studenti universitari di perfezionare la loro formazione accademica e professionalizzante attraverso l’esperienza del tirocinio diretto a scuola

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRENTOPer consentire agli studenti universitari di perfezionare la loro formazione accademica e professionalizzante attraverso l’esperienza del tirocinio diretto a scuola

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 26 di 83

Page 27: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE “SOLIDARIETÀ’” E ASSOCIAZIONE “AMICI DELLA SOLIDARIETA’” DI MONTEBELLUNAPer gestire progetti/iniziative formative improntate alla comprensione della differenza e disabilità anche attraverso momenti di vita in comune

ISTITUTO “ANGELA VERONESE” DI MONTEBELLUNAPer agevolare le scelte di istruzione/formazione e professionali degli studenti attraverso l’esperienza del tirocinio di formazione e orientamento presso la scuola

ISTITUTO “SCARPA-EINAUDI” DI MONTEBELLUNAPer agevolare le scelte di istruzione/formazione e professionali degli studenti attraverso l’esperienza del tirocinio di formazione e orientamento presso la scuola

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE DI TREVISO-VITTORIO VENETOPer agevolare le scelte di istruzione/formazione e professionali dei corsisti attraverso l’esperienza del tirocinio di formazione e orientamento presso la scuola

IL CONTRIBUTO DEGLI ESPERTILa scuola ha talvolta bisogno di ricorrere alle competenze di figure esperte per far fronte a specifiche esigenze di carattere didattico e organizzativo.Nel campo didattico risulta a volte utile integrare l'attività dei docenti con le competenze di persone esperte in specifici settori: è così per psicomotricisti, istruttori sportivi, guardie ecologiche, consulenti psicoeducativi, ecc. In tutti questi casi la scuola adotta specifici progetti, propri o integrati con l’Amministrazione comunale o altri enti, che entrano nel repertorio delle attività curricolari o integrative, arricchendo l'offerta formativa della scuola.Accanto a questi vi è anche un'altra categoria di esperti che potremmo definire occasionali, in quanto intervengono nell'attività delle classi solo in presenza di uno specifico bisogno. Vanno annoverati tra questi gli esperti del mondo del lavoro, testimoni di tradizioni e di fatti storici, medici, tecnici, ambientalisti, ecc. In questo caso gli esperti intervengono con una testimonianza, una lezione, una dimostrazione, ad integrazione del lavoro già predisposto e portato avanti dai docenti.Anche i problemi organizzativi e gestionali richiedono, a volte, l'apporto di competenze esterne utili a trovare soluzioni e ad applicare al contesto scolastico strumenti e modelli già sperimentati in altri ambiti aziendali e di servizio. In questo ambito vanno inquadrate le diverse forme di collaborazione con esperti in qualità, in sicurezza, in gestione delle apparecchiature e della rete telematica.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 27 di 83

Page 28: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

QUARTA PARTE

OGNI SCUOLA DEVE AVERE UN "MANDATO"Il Ministero dell’Istruzione mantiene la gestione del personale e delle risorse e fornisce degli indirizzi di carattere generale, utili a garantire l'unitarietà del sistema formativo, ma spetta alle scuole attuare quegli indirizzi nelle forme che le stesse scuole ritengono più efficaci e più funzionali ai bisogni dei propri utenti e del territorio di riferimento.Il cambiamento è di grande rilevanza, ma comporta anche l'assunzione di una delicata responsabilità: saper leggere i bisogni, saper progettare le risposte in termini di offerta formativa, saper controllare i processi, imparare a valutare i risultati.Queste, in sintesi, le nuove competenze del servizio scolastico, le quali richiedono che accanto alla tradizionale cultura pedagogica si sviluppi tra gli operatori scolastici anche una cultura dell'organizzazione e della qualità.Ciò richiede che ogni Istituto operi delle scelte precise, espliciti il suo "mandato", dichiari le proprie priorità, e sia disponibile a negoziare le sue scelte con i propri utenti e con tutte le parti interessate al buon funzionamento del servizio formativo, sapendo che non esistono scelte definitive e che occorre essere orientati al cambiamento e al miglioramento degli standard del servizio che la scuola eroga.

LE NOSTRE IDEE-GUIDAL’Istituto ha definito il proprio "mandato", ponendosi fondamentalmente la seguente domanda: quale modello di scuola ci interessa offrire ai nostri alunni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado?La risposta è che la scuola acquista "senso" per chi la frequenta e per chi ci lavora nel momento in cui riesce ad essere:

- tempo e luogo di sostegno al processo generale di crescita- tempo e luogo di apprendimenti significativi, idoneo a promuovere il successo

formativo di tutti gli alunni (maturazione socio-affettiva, acquisizione/approfondimento di conoscenze, abilità e competenze significative)

- tempo e luogo di relazioni significative con coetanei e adulti

Queste nostre scelte, esplorate più in profondità per evitare il rischio che rimanessero solo enunciazioni di principio, sono state declinate in obiettivi di lavoro che debbono necessariamente caratterizzare l'offerta formativa della scuola in stretta connessione con le Indicazioni Nazionali.

INDICAZIONI NAZIONALI

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 28 di 83

Page 29: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Centralità della persona Una nuova cittadinanza Un nuovo umanesimo

LA SCUOLA COME LUOGO DI SOSTEGNO AL PROCESSO DI CRESCITA

Offerta di percorsi che favoriscano la conoscenza di sé e l’autovalutazionefinalizzati allo sviluppo e al rinforzo dell’autostima

Individualizzazione dei percorsi di lavoro didattico secondo le potenzialità e gli stili di apprendimento

Attività di orientamento personale e scolastico lungo tutto il curricolo

In caso di necessità possibilità di supporti specialistici in collaborazione con i servizi territoriali

INDICAZIONI NAZIONALIScuola orientativa Scuola della motivazione e

del significatoScuola della prevenzione dei disagi e del recupero

degli svantaggi

LA SCUOLA COME LUOGO DI APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI

Progressiva evoluzione dai vissuti personali ai saperi codificati delle discipline

Continuo confronto con la realtà come fonte di conoscenze da scoprire

Graduale consolidamento dei meccanismi cognitivi di base

Acquisizione progressiva del metodo di studio inteso come capacità di auto-regolazione nel modo più efficace del percorso di apprendimento

Progressiva familiarizzazione con le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Attribuzione di valenza formativa alle attività di verifica e di valutazione (errore come stimolo al miglioramento)

INDICAZIONI NAZIONALIScuola che colloca nel

mondo Scuola che intende educare istruendo

Scuola che educa alla convivenza valorizzando le

diverse identità e radici culturali

LA SCUOLA COME LUOGO DI RELAZIONI SIGNIFICATIVE CON COETANEI E ADULTI

Clima di tolleranza e di rispetto verso le idee, le opinioni, i valori, le diverse culture

Centralità delle occasioni di “ascolto” dei bisogni e dei problemi degli alunni

Selezione delle metodologie didattiche che favoriscano la relazione, lo scambio, la disponibilità al lavoro cooperativo

Acquisizione progressiva delle competenze sociali necessarie alla convivenza, alla cooperazione e all’integrazione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 29 di 83

Page 30: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Attribuzione di valenza formativa all’uso delle norme regolamentari e agli eventuali provvedimenti disciplinari

Sono queste le coordinate che orientano il lavoro degli insegnanti e di tutto il personale della scuola; le priorità alle quali devono ispirarsi le progettazioni dei percorsi di apprendimento di sezione e di classe. Solo restando coerenti con questi indirizzi l’Istituto acquista una identità collettiva e risulta riconoscibile e apprezzabile dagli alunni e dai loro genitori.

LE DIMENSIONI DELL’APPRENDIMENTONella scuola ogni percorso di apprendimento è al tempo stesso un percorso di crescita personale. I due aspetti sono interagenti, l'apprendimento favorisce la crescita e viceversa; è possibile anche constatare frequentemente che qualunque forma di malessere o di disagio a livello personale condiziona i progressi sul piano cognitivo.Occorre, dunque, organizzare la proposta della scuola tenendo conto delle due dimensioni nelle quali si articola il processo di apprendimento:

- la dimensione didattica, attenta allo sviluppo di conoscenze e di abilità attinenti ai saperi codificati nelle discipline;

- la dimensione educativa, interessata all’acquisizione di un sistema di competenze personali,alla maturazione globale dell'alunno, al consolidamento di comportamenti e di atteggiamenti positivi, allo sviluppo dell'autonomia e del senso di responsabilità.

La progettazione del lavoro di sezione e di classe tiene conto della necessità di perseguire le diverse dimensioni dello sviluppo dell’alunno.Il piano formativo, definito dal team per la scuola primaria e dell’Infanzia e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, costituisce lo strumento specifico di progettazione. Le Unità di Apprendimento, che ne sono le parti costitutive, hanno proprio la funzione di comprendere all’interno di una visione unitaria le diverse dimensioni dell’azione formativa, affinché l’apprendere sia sempre accompagnato ed integrato da una crescita e da una maturazione globale della persona-alunno.

LA FUNZIONE EDUCATIVA DEL RISPETTO DELLE REGOLEI genitori e gli alunni devono potersi riconoscere nelle scelte di fondo di una scuola interessata ad aprirsi al dialogo e alla partecipazione. Questa disponibilità al confronto è la migliore garanzia della corrispondenza tra aspettative e bisogni, da un lato, e scelte educative e organizzazione delle attività, dall'altro.Ma in un sistema complesso, quale è la scuola, l'organizzazione deve avere salde fondamenta anche in un preciso sistema di regole che definisca meccanismi di funzionamento, ruoli delle persone e degli organi, codici di comportamento, sistema delle relazioni.

Compito della scuola è anche quello di formare negli alunni la consapevolezza che le regole sono necessarie al buon funzionamento di qualunque sistema sociale, dal più semplice al più complesso, che il livello di rispetto di queste regole è indice della qualità civile di una comunità. Le attività didattiche devono essere, perciò, mirate a suscitare negli alunni una naturale attitudine ad assumere atteggiamenti corretti e "sani", tali da concorrere al buon andamento dell'organizzazione scolastica. Il rapporto con gli altri, con l'ambiente scolastico, con i materiali e con gli arredi, deve necessariamente essere improntato al massimo rispetto delle persone e di un patrimonio che, proprio perché collettivo, va sentito come proprio.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 30 di 83

Page 31: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Una buona relazione educativa non esclude la possibilità di ricorrere a richiami, rimproveri e, se necessario, a segnalazioni alla famiglia e a provvedimenti disciplinari. Ogni intervento in tal senso ha la funzione di mettere l’alunno di fronte alle sue responsabilità e di confrontarsi con il sistema di regole che governa la comunità scolastica. Il richiamo alla normatività, purché giusto, equilibrato, diventa quindi un'ulteriore occasione educativa attraverso la quale è possibile sviluppare l'autocontrollo, riflettere sui propri comportamenti, costruire una più nitida visione di sé e del mondo.Scuola e Famiglia sono chiamate a costruire e a sottoscrivere patti di corresponsabilità educativa, condividendo valori e strategie, pur nella diversità dei ruoli, al fine di trasmettere ai bambini e ai ragazzi una proposta educativa chiara, che ponga gli adulti nel ruolo che loro spetta, di guide e di autorevoli punti di riferimento. I bambini e i ragazzi potranno quindi sentirsi concretamente accompagnati nel loro cammino di crescita, di costruzione della personalità, di inserimento nella società.

I PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICOLa scuola garantisce l’assoluta uguaglianza di opportunità e di trattamento a tutti gli utenti, senza alcuna discriminazione, e si impegna a svolgere il proprio ruolo secondo criteri di obiettività, imparzialità e giustizia.La pari opportunità viene garantita attraverso l’adozione di:

criteri collegiali nell’assegnazione degli alunni alle classi, che tengano conto delle esigenze degli alunni e delle loro famiglie, ma soprattutto della necessità pedagogica:

o di avere classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra loroo di favorire corretti rapporti tra maschi e femmineo di favorire l’integrazione culturale tra alunni di religione, lingua, razza,

etnie diverse soluzioni didattiche ed organizzative dell’orario delle lezioni in grado di

rispondere alle esigenze di alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica

convenzioni o accordi con ULSS ed Ente locale allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica a soggetti in difficoltà, assistenza igienico-sanitaria ad alunni con disabilità fisica, ausili pedagogici ad alunni con disabilità sensoriale

provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche per alunni portatori di disabilità fisica

La scuola si prefigge inoltre di: promuovere la formazione della persona intesa come sviluppo delle capacità

affettive e relazionali di ogni individuo educare al rispetto delle regole e alla convivenza civile favorire lo “star bene a scuola” favorire il rapporto genitori-insegnanti valorizzare la diversità come risorsa utilizzare nella gestione i criteri fissati dal Consiglio d’Istituto

La scuola opera in accordo con i principi di: uguaglianza come garanzia di pari opportunità per tutti gli allievi accoglienza ed integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e di

disagio degli alunni educazione alla civile convivenza imparzialità e regolarità del servizio

L’Istituto intende impegnarsi nel processo di miglioramento del servizio scolastico dando continuità alle scelte che caratterizzano la qualità dell’offerta formativa della

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 31 di 83

Page 32: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

scuola, quali, ad esempio, il valorizzare la metodologia dello studio come ricerca e l’imparare attraverso il confronto costruttivo col gruppo dei pari.

FINALITÁ E ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

(dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012)

Scuola, Costituzione, Europa

Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3).L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispettodei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2).La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizionidi accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativitraguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006i) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4)competenza digitale 5) imparare a

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 32 di 83

Page 33: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato.L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine delprimo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre,in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita.Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.

OBIETTIVI EDUCATIVI (da modulare a seconda dell’età dei discenti)

Nella propria azione educativa, la Scuola fissa obiettivi relativi ai seguenti ambiti: CONOSCENZA DI SÉ RELAZIONE CON GLI ALTRI ORIENTAMENTO

Per il raggiungimento di tali obiettivi è fondamentale che ci sia collaborazione fra Scuola e Famiglia e coerenza fra gli atteggiamenti dei docenti e quelli dei genitori; solo se gli educatori (docenti e genitori) condividono lo stesso modello è possibile che il progetto educativo abbia pieno successo.

CONOSCENZA DI SÉ

Acquisire la coscienza di sé, del controllo delle proprie emozioni e reazioni nel rapporto con i compagni e gli insegnanti.Atteggiamenti educativi dei docentiForniscono gli strumenti per far acquisire agli alunni la capacità di parlare di sé descrivendo anche le proprie emozioni. Mettono a disposizione degli alunni spazi e tempi per raccontare e comunicare vissuti ed esperienze. Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriMettono a disposizione del figlio spazi per il dialogo su esperienze di vita scolastica.

Acquisire e consolidare la conoscenza di sé e delle proprie capacità.Atteggiamenti educativi dei docentiImpostano lezioni che coinvolgono abilità e forme di apprendimento diverse. Adottano strategie didattiche rispettose della molteplicità di intelligenze. Sottolineano in ogni alunno gli aspetti positivi, apprezzando ciò che sa fare, senza denigrarlo per ciò che ancora non sa fare. Aiutano l’alunno a diventare consapevole dei propri punti di forza e di debolezza in vista del miglioramento.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriSi dimostrano sensibili all’esistenza di una molteplicità di intelligenze utili in molteplici ambiti, anche extrascolastici. Sottolineano nel figlio gli aspetti positivi, apprezzando ciò che sa fare, senza denigrarlo per ciò che ancora non sa fare. Riconoscono nel figlio punti di forza e di debolezza in vista del miglioramento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 33 di 83

Page 34: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Risolvere i problemi che di volta in volta incontra.Atteggiamenti educativi dei docentiInsegnano modelli di gestione del materiale scolastico e del diario. Assegnano un carico equilibrato di compiti per casa. Definiscono l’obiettivo da conseguire o il prodotto da realizzare lasciando scegliere all’alunno tra le modalità operative proposte dall’insegnante.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriSostengono il figlio nella scelta del modello di gestione del materiale scolastico e del diario. Non si sostituiscono al figlio nello svolgimento dei compiti domestici, perché è più costruttivo per il ragazzo superare le difficoltà, anziché trovare chi risolve per lui tutti i problemi. Sostengono il figlio nel momento della sconfitta e lo educano ad affrontare le difficoltà come momento di crescita.

Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre, e assumendosi delle responsabilità.Atteggiamenti educativi dei docentiSpiegano e assegnano incarichi, controllano e valutano la corretta esecuzione dei compiti assegnati, stimolano l’autovalutazione sulla modalità di esecuzione dei compiti assegnati.

Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriSpiegano e assegnano incarichi, controllano la corretta esecuzione dei compiti assegnati, stimolano l’autovalutazione. Comunicano al figlio l’importanza primaria della scuola e dello studio.

Assumere un atteggiamento attivo e critico di fronte a stimoli e informazioni.Atteggiamenti educativi dei docentiPresentano una pluralità di opinioni. Aiutano gli alunni ad analizzare criticamente le informazioni ricevute.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriIncoraggiano il figlio al dialogo. Aiutano il figlio ad analizzare criticamente le informazioni ricevute.

RELAZIONE CON GLI ALTRI

Dimostrare rispetto nei confronti degli insegnanti, del personale della scuola, dei compagni e dell’ambiente interno ed esterno.Atteggiamenti educativi dei docentiRichiedono che gli alunni dimostrino rispetto nei confronti degli insegnanti, del personale della scuola, dei compagni e dell’ambiente interno ed esterno; rinforzano la richiesta con il proprio esempio. Comunicano con gli alunni in modo rispettoso della privacy.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriSostengono l’opera educatrice della scuola e dimostrano rispetto nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico. Partecipano almeno due volte nell’arco dell’anno scolastico agli incontri con i docenti.

Avere cura della propria persona con riferimento all’igiene e alla pulizia.Atteggiamenti educativi dei docenti

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 34 di 83

Page 35: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Richiedono che gli alunni abbiano cura della propria persona con riferimento all’igiene e alla pulizia.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriControllano che il figlio abbia cura della propria persona con riferimento all’igiene e alla pulizia.

Vestirsi in modo adeguato all’ambiente scolastico.Atteggiamenti educativi dei docentiRichiedono che l’abbigliamento degli alunni sia adeguato all’ambiente scolastico e rinforzano la richiesta con il proprio esempio.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriControllano che l’abbigliamento del figlio sia adeguato all’ambiente scolastico.

Utilizzare tono e linguaggio improntati a cortesia e rispetto degli altri.Atteggiamenti educativi dei docentiRichiedono che gli alunni utilizzino toni e linguaggi cortesi e rispettosi degli altri e rinforzano la richiesta con il proprio esempio.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriControllano che il figlio utilizzi toni e linguaggi cortesi e rispettosi degli altri.

Dimostrare sincerità, lealtà e solidarietà con i compagni nel rispetto degli obiettivi educativi fissati dalla scuola; dimostrare sincerità e lealtà con gli insegnanti. Dimostrare disponibilità ad accettare, comprendere e rispettare le idee e i sentimenti altrui.Atteggiamenti educativi dei docentiNel rapporto tra compagni, aiutano gli alunni a distinguere i comportamenti positivi da quelli negativi, i comportamenti costruttivi da quelli distruttivi.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriNel rapporto tra coetanei, aiutano il figlio a distinguere i comportamenti positivi da quelli negativi, i comportamenti costruttivi da quelli distruttivi.

Acquisire e rispettare le norme che regolano la vita scolastica.Atteggiamenti educativi dei docentiRichiedono che gli alunni dimostrino rispetto nei confronti delle norme che regolano la vita scolastica e rinforzano la richiesta con il proprio esempio.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriChiedono al figlio di dimostrare rispetto nei confronti delle norme che regolano la vita scolastica.Vigilano sulla frequenza scolastica del figlio e sulla puntualità. Valutano con attenzione i casi in cui è necessario che il figlio si assenti da scuola.

ORIENTAMENTO

Sviluppare capacità di autovalutazione.Atteggiamenti educativi dei docentiFissano preventivamente e comunicano in modo chiaro agli alunni i criteri di valutazione adottati.Favoriscono la pratica dell’autovalutazione.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriFavoriscono la pratica dell’autovalutazione.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 35 di 83

Page 36: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Sviluppare la capacità di prendere decisioni in modo responsabile.Atteggiamenti educativi dei docentiCreano situazioni in cui gli alunni possano esercitare un’opzione in merito alle modalità di realizzazione di un’attività.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriCreano situazioni in cui il figlio possa esercitare un’opzione in merito alle modalità di realizzazione di un’attività.

Elaborare, esprimere e argomentare un proprio progetto di vita che tenga conto del percorso svolto.Atteggiamenti educativi dei docentiRealizzano attività di orientamento alla scelta.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriPartecipano alle attività di orientamento organizzate dalla scuola rivolte ai genitori.

Interagire con persone e organizzazioni che possono portare alla definizione e attuazione del proprio progetto di vita.Atteggiamenti educativi dei docentiOrganizzano, nell’ambito delle attività di orientamento, visite alle scuole di grado superiore e a servizi e strutture del territorio.Atteggiamenti educativi richiesti ai genitoriPartecipano alle attività di orientamento organizzate dalla scuola rivolte ai genitori.

CURRICOLO PER L’EDUCAZIONE RELAZIONALE-AFFETTIVA E ALLA CITTADINANZA

Una matrice comune che abbraccia in verticale tutte le scuole è costituita dal curricolo d’Istituto sulle competenze comportamentali, relazionali e culturali (in allegato al POF).

NUCLEI TEMATICI PER L’INSEGNAMENTO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONEFermo restando che tutto il personale della scuola deve concorrere alla formazione degli alunni, affinché questi ultimi:

assumano atteggiamenti e comportamenti rispettosi nella vita in comunità riconoscano diritti e doveri della civile convivenza imparino a conoscere e rispettare culture e sensibilità diverse

nell’ambito dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione si intendono approfondire i seguenti nuclei tematici:CLASSI NUCLEI TEMATICI DA APPROFONDIRE1^ primaria La famiglia e le sue regole.

La scuola e le sue regole.2^ primaria Le regole del gruppo.

Il gioco e le sue regole.3^ primaria Le norme che regolano la vita comunitaria.

Il regolamento di classe partecipato.4^ primaria La Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia.

Diritti e doveri.5^ primaria Il territorio di appartenenza (tradizioni, beni artistici, organizzazione).

La Costituzione Italiana (nascita e principi ispiratori).1^ secondaria Il Regolamento Interno di Disciplina.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 36 di 83

Page 37: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti.I diritti ed i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria ed altrui, alla sicurezza stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero).Aspetti organizzativi del Comune, delle Regioni e dello Stato.

2^ secondaria Aspetti organizzativi del Comune, delle Regioni e dello Stato.La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.L’organizzazione politica ed economica della UE.La Carta dei diritti dell’UE e la Costituzione Europea.I diritti e i doveri del lavoratore.

3^ secondaria La Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare:-i principi ispiratori del documento;-la distinzione tra autonomia e decentramento nei servizi che dipendono dallo Stato;-la connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica; da una parte, e la valorizzazione dell’autonomia e del decentramento dall’altra (art.5);-il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Titolo V, sez. II del testo del 1948;La Corte Costituzionale.Le formazioni sociali delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislativa.La sussidiarietà orizzontale e verticale.I principali Organismi Internazionali.

Il docente di storia approfondirà gli argomenti previsti per ogni classe nell’ambito delle proprie ore curricolari. La valutazione degli apprendimenti nell’ambito dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione farà parte integrante del voto di storia.Educazione stradale, educazione ambientale, educazione alla salute, educazione alimentare ed educazione all’affettività sono da considerarsi insegnamenti trasversali alla cittadinanza e costituzione, svolti e valutati da tutti i docenti curriculari nell’ambito della propria disciplina.

IL CURRICOLO DI ISTITUTOIl curricolo d’Istituto, basato sulle Indicazioni Nazionali, è costituito dall’insieme dei processi formativi orientati a formare persone competenti. Per competenza si intende l’insieme di conoscenze, di abilità e di atteggiamenti che l’alunno acquisisce e matura al termine dei percorsi scolastici e che sa padroneggiare in termini personali applicandolo a situazioni concrete e in maniera responsabile per sé stesso e per gli altri. Per fare un esempio, potremmo dire che un alunno conosce un certo teorema se lo recita a memoria, ma lo definiremo abile e competente se dimostrerà di saper risolvere una situazione problematica quotidiana reale proprio grazie alla capacità di applicare la conoscenza di quel teorema. Quindi, il vero successo scolastico non consiste soltanto nel possesso di conoscenze di tipo enciclopedico o di abilità disciplinari ma anche, e soprattutto, nella padronanza e nell’uso produttivo ed eticamente responsabile dei saperi acquisiti.

Il piano formativo è costituito dalle unità di apprendimento formulate all’inizio dell’anno scolastico dal team/consiglio di classe dopo la fase iniziale di osservazione degli alunni, al fine di delineare un possibile percorso sulla base dei bisogni individuati. Può essere rivisto e aggiornato in qualunque momento dell’anno scolastico, alla luce dei risultati e dei problemi emersi nel corso dell’attività didattica. Va da sé che detto piano è ancorato al curricolo di Istituto e ne costituisce, per così dire, la concreta attuazione attraverso le singole unità di apprendimento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 37 di 83

Page 38: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Negli schemi che seguono è possibile visualizzare l’articolazione del curricolo obbligatorio nella nuova organizzazione scolastica, così come è configurata a seguito della riforma degli ordinamenti:

Scuola dell’Infanzia: I CAMPI D’ESPERIENZA Il sé e l'altro Il corpo in movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Religione cattolica

Scuola primaria e secondaria di primo grado: LE DISCIPLINE Italiano Lingua inglese Seconda lingua comunitaria (francese o tedesco per la sc. secondaria) Storia Geografia Matematica Scienze Musica Arte e immagine Educazione fisica Tecnologia Religione cattolica

Si può agevolmente notare come ci si trovi di fronte ad un processo di lenta e progressiva astrazione, che parte inizialmente dai vissuti e dai campi di esperienza dei bambini più piccoli per arrivare gradualmente ad un sistema di saperi codificato nelle discipline; processo che avrà il suo naturale sviluppo nel Secondo Ciclo di istruzione e formazione.

IL RACCORDO TRA LE SCUOLEL’Istituto presta una particolare attenzione all’esigenza di raccordare il lavoro dei diversi gradi scolastici nei quali è articolato, in modo da dare continuità e coerenza agli aspetti relativi alla dimensione pedagogica, alla valenza orientativa dell’attività scolastica, ai contenuti culturali, alle strategie metodologiche, alle soluzioni organizzative.Il raccordo consiste, quindi, nella strutturazione di un percorso unitario e verticale, che si snoda dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado, centrato sulla continuità degli apprendimenti e dello sviluppo delle competenze del bambino/ragazzo.Gli alunni vengono in questo modo “accompagnati” da un segmento scolastico all’altro attraverso attività e strumenti di osservazione condivisi. La continuità nei diversi processi formativi e la condivisione dei progetti permettono loro di conoscere e comprendere meglio se stessi e la realtà esterna e di sviluppare progressive capacità di auto-valutazione e di riflessione.

GLI ELEMENTI DI CONTINUITÀ TRA LE SCUOLEL'Istituto ha avviato l'attuazione di esperienze di continuità che si sono rivelate particolarmente efficaci e che vengono presentate sinteticamente.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 38 di 83

Page 39: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Gestione coordinata del passaggio da un grado all’altroLa possibilità di realizzare attività di accoglienza diviene, nell'Istituto Comprensivo, più organica e continua, in quanto i docenti dei tre gradi di scuola, riuniti in unico Collegio, predispongono e condividono il medesimo progetto educativo e gli strumenti di lavoro.

Le attività di orientamentoL’Istituto ha elaborato un proprio percorso di orientamento scolastico, che costituisce punto di riferimento per diverse attività del POF. Le attività hanno lo scopo di accompagnare il processo di crescita del bambino che diventa pre-adolescente attraverso un’attività interdisciplinare che si basa su quattro aree di lavoro:

1. la conoscenza di sé2. il rapporto con gli altri3. la conoscenza del territorio4. le abilità e i comportamenti di studio

Obiettivi relativi all’area della conoscenza di sé:- riflettere sui propri interessi e aspettative- riflettere in modo sereno sul proprio vissuto emotivo- comprendere il processo che porta alle decisioni- ricercare la cause delle proprie difficoltà

Obiettivi relativi all’area dei rapporti con gli altri:- imparare ad ascoltare gli altri- accettare e rispettare le regole come mezzi per la convivenza- assumersi le proprie responsabilità- riconoscere ed apprezzare i diritti comuni

Obiettivi relativi all’area della conoscenza del territorio:- conoscere le caratteristiche storiche essenziali del nostro territorio- conoscere il sistema lavorativo del nostro territorio- conoscere alcune realtà produttive del nostro territorio

Obiettivi relativi all’area delle abilità e comportamenti di studio:- migliorare la capacità di concentrazione- migliorare l’organizzazione dell’attività di studio- sviluppare la capacità di auto valutarsi

Ogni team/consiglio di classe cura la programmazione degli interventi, alla cui realizzazione partecipano i docenti delle varie discipline utilizzando ognuno la valenza educativa della propria materia.

L’Istituto è capofila di una rete di scuole per il progetto di orientamento. L’iniziativa coinvolge scuole secondarie (di primo grado e di secondo grado), enti e istituzioni della zona del Distretto di Montebelluna - Valdobbiadene, e si articola in una serie di azioni di informazione e sensibilizzazione a valenza orientativa per gli alunni e le famiglie.

Oltre che nella progettazione di un curricolo verticale, la continuità si realizza anche nell’organizzazione di un sistema di raccolta di dati sull'alunno relativi al rendimento scolastico, alle osservazioni sistematiche dei docenti, agli interventi individualizzati, ai relativi esiti. Tutto questo richiede la messa a punto di un sistema di valutazione omogeneo tra i diversi gradi di scuola, fondato su criteri e strumenti comuni.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 39 di 83

Page 40: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTELa scuola è il tempo e il luogo ideali ed efficace per un’educazione completa ed integrale della persona. In questo senso l’educazione alla salute entra a pieno diritto nell’ordinario svolgimento delle varie attività educative e didattiche; non solo come semplice educazione sanitaria, ma come educazione alla persona chiamata a ricercare il suo equilibrio, il suo benessere psico-fisico e relazionale.In particolare, l’educazione alla salute prevede di mettere al centro delle varie attività i “vissuti degli alunni”, migliorando il clima dell’ambiente scolastico aprendolo all’ascolto, alla collaborazione e all’aiuto. Sempre in tale ambito educativo si propongono precisi interventi educativi che aiutino i bambini/ragazzi ad uscire da situazioni di disagio, sia fisico che relazionale.

SICUREZZA SCOLASTICALa Scuola assume il tema della sicurezza quale termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute. Conseguentemente gli interventi didattici coinvolgono a vari gradi di complessità tutti gli alunni e si svolgono sulla base dei seguenti punti:

promozione della cultura della prevenzione dei rischi informazione per la prevenzione sviluppo dell’abitudine a prevedere le possibili conseguenze delle proprie ed

altrui azioni o di eventi ambientali interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di

vita.

Le azioni comprendono:1) contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei programmi

disciplinari ordinari2) rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti

scolastici 3) promozione e adozione dei comportamenti preventivi conseguenti4) vigilanza al fine di prevenire posture scorrette (in particolare a carico della

schiena e degli occhi)5) esposizione limitata ai video-terminali6) partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura

consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne7) trasferimento degli apprendimenti afferenti i temi della sicurezza anche in

ambito extra-scolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, ecc)8) sensibilizzazione degli alunni sulla necessità di osservare le norme igieniche e di

effettuare controlli periodici di tipo ortopedico, oculistico e dentale

Ciascun insegnante assicura interventi informativi su:- i fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici- corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni scolastiche- comportamenti preventivi

ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀL’Istituto si impegna ad arricchire la proposta formativa con percorsi di educazione alla legalità, anche in collaborazione con il Comando dei Carabinieri di Montebelluna. Attraverso tali percorsi, che coinvolgono soprattutto gli alunni della scuola secondaria, è possibile educare gli allievi all’utilizzo consapevole dei mezzi multimediali a loro disposizione (internet, telefoni cellulari, fotocamere digitali, ecc.).

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 40 di 83

Page 41: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

PARTECIPAZIONE AD EVENTI E CONCORSILa nostra scuola promuove la partecipazione a concorsi ed eventi ispirati alle finalità educative e didattiche dell’Istituto.

ATTIVITÀ MUSICALIPer gli alunni del corso musicale della scuola secondaria si prevede la realizzazione di lezioni concerto per le scuole primarie, concerti in talune occasioni significative, saggi interni. Si prevede inoltre la partecipazione a rassegne strumentali e a concorsi nazionali.

PROGETTO LETTURA DELLA BIBLIOTECA COMUNALEOgni anno la Scuola aderisce alle attività promosse dalla Biblioteca comunale nell’ambito delle iniziative di promozione della lettura. Il progetto è finalizzato a conoscere e ad incentivare l’uso della biblioteca intesa come spazio ludico, per la ricerca, per la documentazione. Il progetto, inoltre, si propone di guidare gli alunni più grandi ad un corretto uso della biblioteca attraverso lo sviluppo di specifiche conoscenze ed abilità.

ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICAPremesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense (art. 9.2), le famiglie possono scegliere che i propri figli si avvalgano o meno dell’insegnamento della religione.I genitori degli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono optare per una delle seguenti opzioni attivate dall’istituto: - attività didattiche formative- attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente - uscita dalla scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica (se l’orario lo

consente)La scelta va operata all’atto dell’iscrizione ed ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce e per i successivi anni di corso in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine annuale delle iscrizioni.

I COMPITI PER CASAI compiti domestici sono importanti per il processo di apprendimento e di consolidamento dell’autonomia di lavoro. Servono all'alunno per:

esercitarsi e verificare il suo sapere o non saper fare approfondire e rielaborare i contenuti affrontati a scuola imparare a gestire autonomamente il tempo da dedicare allo studio acquisire un metodo di studio

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 41 di 83

Page 42: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

I compiti devono essere adeguati all'età dell'alunno. Nell'assegnare le esercitazioni gli insegnanti hanno cura di non impegnare tutto l'intero arco di tempo libero dell'alunno per permettergli il dovuto recupero delle energie psico-fisiche.

GLI INSEGNANTI avranno cura di: Definire e concordare all’interno del team/consiglio di classe:

-le finalità dei compiti in riferimento ad obiettivi educativi e didattici-il carico cognitivo settimanale e giornaliero-i criteri di assegnazione dei compiti in prossimità delle vacanze e dei giorni

festivi Abituare l’alunno ad usare il diario in modo corretto Accertarsi che:

-le consegne siano chiare all’alunno-i tempi di esecuzione non siano superiori al carico stabilito-i compiti siano eseguibili dall’alunno

In casi particolari (alunni stranieri, alunni trasferiti, alunni con difficoltà di apprendimento) differenziare i compiti in base alle esigenze e alle abilità

Proporre agli alunni con capacità di apprendimento buone o molto buone dei compiti più elaborati e con una scansione temporale anche non giornaliera (es: ricerche particolari, lettura di un libro, ecc.)

Correggere sempre i compiti individualmente o collettivamente Far socializzare le ricerche con strumenti differenti al fine di attuare un

arricchimento reciproco fra gli alunni

I GENITORI (o altre persone adulte responsabili degli alunni: nonni, fratelli, ecc.) avranno cura di:

Abituare i bambini e i ragazzi ad assumersi responsabilità relative a piccoli lavori non scolastici e pretendere che siano portati a termine nel miglior modo possibile

Predisporre uno spazio adatto all’esecuzione dei compiti Organizzare il tempo favorevole all’esecuzione dei compiti (si consiglia di non farli

eseguire subito dopo pranzo o in tarda serata e di evitare fonti di distrazione) Pianificare l’attività settimanale in modo che le attività pomeridiane dell’alunno

trovino equilibrio ed efficienza. È opportuno tenere una copia dell'orario scolastico del figlio e metterla bene in vista. Sapendo quali materie sono in programma si può suggerirgli di anticipare qualche esercizio organizzando il lavoro nell'arco della settimana

Non sostituirsi al figlio nell’esecuzione dei compiti. Il genitore non dovrebbe sempre aiutare il ragazzo a fare gli esercizi e a ripetere la lezione, ma controllare che il lavoro sia stato eseguito. Essere disponibili non significa sostituirsi ai figli

Seguire particolarmente il figlio nella lettura a voce alta in prima e seconda classe primaria

Seguire particolarmente il figlio nella ripetizione degli argomenti trattati ad iniziare dalla classe terza primaria

Abituare il figlio a preparare e selezionare il materiale scolastico giorno per giorno.

Scrivere sul diario eventuali difficoltà nell’esecuzione dei compiti Se capita un pomeriggio senza compiti si può suggerire di fare comunque

qualcosa di utile, per esempio leggere un libro o rivedere i propri elaborati

L’ACCOGLIENZASaper gestire una buona accoglienza significa contribuire al raggiungimento dei fini educativi e didattici propri dell'istituzione scolastica: uno “stare bene” insieme a scuola che riguarda in primo luogo gli alunni, ma di rimando un "positivo clima generale" che comprende tutta la comunità scolastica e costituisce la condizione essenziale per l'apprendimento.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 42 di 83

Page 43: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Il passaggio da un grado scolastico all’altro costituisce per gli alunni una tappa significativa della loro esperienza di vita. L'alunno è chiamato a ricercare nuovi equilibri nei confronti dei compagni di classe, dei docenti e degli altri adulti che fanno parte dell'istituzione scuola. Il Progetto Accoglienza (principalmente diretto alle classi prime) mira a "facilitare" questo passaggio.L'accoglienza è rivolta anche a chi chiede l'iscrizione in un'altra classe, a chi "ripete" la classe e si trova in un nuovo gruppo (anche con nuovi insegnanti), a chi durante l'anno in corso arriva da un'altra scuola e si iscrive nella nostra (pensiamo agli alunni di provenienza extraeuropea). Anche verso questo tipo di utenza la scuola è chiamata a "fare accoglienza".Il Progetto Accoglienza mira a:- favorire un buon impatto con il nuovo ambiente fisico- aiutare gli alunni a conoscere l'istituzione scuola- aiutare gli alunni a sentirsi parte significativa dell'istituzione scuola- prendere coscienza del sostegno che la scuola può dare alle situazioni di bisogno di

ogni singolo alunno- facilitare la socializzazione all'interno della scuola- illustrare e discutere gli obiettivi, le metodologie, le attività di studio di ogni

disciplina

LO SPAZIO-ASCOLTOLo Spazio-Ascolto è un’attività con cui la nostra scuola secondaria di 1° grado intende offrire agli alunni un’ulteriore opportunità di esprimere le proprie esigenze. L’attività si svolge secondo intese di Istituto concordate in sede collegiale e prevede un luogo interno all’istituto a cui gli alunni possano accedere (secondo modalità stabilite da un apposito regolamento e in orari fissi) per incontrare l’operatore dello Spazio-Ascolto, un docente appositamente formato.L’Istituto ha inoltre aderito ad un Progetto di Rete per lo Spazio-Ascolto che ha permesso la formazione congiunta di tutti i docenti coinvolti nell’iniziativa, nonché sedi di confronto sull’attività e scambi di materiali.Il Progetto di Rete ha le seguenti finalità:

contribuire alla prevenzione della dispersione scolastica tramite l’attività dello Spazio-Ascolto

supportare le scuole nello svolgimento dell’attività dello Spazio-Ascolto stimolare modalità di confronto sull’attività tra le scuole coinvolte nella Rete

Gli ambiti in cui si articola il progetto di Rete e d’Istituto sono i seguenti: Organizzazione (dell’attività d’Istituto e di Rete) Formazione (Formazione per i docenti al 1^ e 2^ anno, supervisione per i

docenti degli anni successivi, consulenza mensile o bimestrale con la Coordinatrice di Rete)

Colloqui Comunicazione (dell’attività d’Istituto alle varie componenti: alunni, docenti,

personale ATA genitori, rapporti del Referente d’Istituto con il DS e con gli organismi di Rete)

Archiviazione (Conservazione, tutela e fruizione di tutti i materiali prodotti dalla Rete e dai singoli Istituti)

Verifica (monitoraggi dei colloqui, incontri di discussione sull’attività e somministrazione di questionari di percezione, valutazione dell’attività sulla base delle riflessioni e dei dati emersi da monitoraggi e questionari)

In base alle risorse umane e finanziarie disponibili l’attività potrà essere estesa agli alunni di classe 5^ primaria.

I DOCENTI INCARICATI DI FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 43 di 83

Page 44: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Previa disponibilità finanziaria vengono annualmente individuati all’interno del Collegio docenti per occuparsi di specifiche aree di intervento che interessano l’intero Istituto e relative, prevalentemente, al coordinamento dell’attività didattica, al supporto agli alunni e al supporto all’attività dei docenti. Ogni docente titolare di funzione strumentale pianifica la sua attività e relaziona in fase intermedia e finale al Collegio dei docenti circa i risultati conseguiti.

LE COMMISSIONI DI LAVOROPrevia disponibilità finanziaria vengono istituite su proposta del Collegio Docenti e formalizzate nel Piano annuale delle attività. Sono di norma formate da insegnanti rappresentanti dei tre gradi di scuola, salvo specifiche esigenze di settore, e svolgono attività di studio e di ricerca a vantaggio dell’intero Istituto, per migliorare e per valutare l'offerta formativa secondo una logica di miglioramento continuo.Ogni Commissione ha un suo coordinatore, solitamente Funzione Strumentale, che sovrintende allo svolgimento dei compiti assegnati.

LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITÀ COME RISORSA “Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell’articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo” (DPR 275/1999).In sintonia con quanto previsto dal DRP 275/99, al fine di valorizzare la diversità come risorsa, la scuola:

promuove le potenzialità di ogni alunno rafforza la fiducia degli alunni nelle proprie capacità garantisce all’alunno la possibilità di esprimere se stesso in un ambiente

disponibile all’ascolto promuove nell’alunno la capacità di percepire e ascoltare l’altro abitua l’alunno al confronto con gli altri promuove la collaborazione fra gli alunni stimola gli alunni a cooperare per il raggiungimento di obiettivi comuni stimola l’alunno a scoprire nuovi punti di vista valorizza l’educazione interculturale attraverso il contributo di tutte le discipline individua e valorizza le modalità con cui ogni alunno apprende considera l’errore un momento utile all’apprendimento riconosce e valorizza la creatività e ne promuove lo sviluppo

L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERIParticolare attenzione viene dedicata agli alunni stranieri, numerosi nel nostro territorio, accomunati dalle difficoltà che incontrano a livello linguistico e a livello di integrazione culturale. L'inclusione di tali alunni va considerata un'importante occasione di tipo educativo, utile tanto agli interessati quanto alla classe e alla scuola nel suo complesso.Realizzare una situazione di accoglienza significa soprattutto tener conto:

- delle difficoltà psicologiche derivanti dall'inserimento in un ambiente nuovo e per molti versi estraneo

- delle difficoltà di comprensione derivanti dalla conoscenza approssimativa o nulla della lingua italiana

- dell'esigenza di controllare un sistema di rapporti che può essere turbato, anche inconsapevolmente, da pregiudizi o diffidenze

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 44 di 83

Page 45: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

- di un contesto familiare che vive i problemi non facili dell'integrazione sociale in termini di lavoro, alloggio, relazione ecc..

- di usi, culture, credenze che a volte non si conoscono, ma che influenzano profondamente le abitudini di vita.

Alla luce di queste esigenze ogni team/consiglio di classe interessato all'inserimento di alunni stranieri si preoccupa di:

- organizzare piani di lavoro individualizzati, che tengano conto di questi specifici bisogni formativi, ma non sgancino gli alunni dalla realtà della classe

- favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla "cultura" di provenienza, in modo che le conoscenze degli alunni stranieri diventino una risorsa culturale per la classe

- favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la collaborazione, lo scambio di idee, l'aiuto reciproco

- discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i comportamenti più opportuni

Per facilitare e rendere omogenee le varie azioni l’Istituto si è dotato di un PROTOCOLLO PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI.Al fine di migliorare le pratiche di inclusione la nostra scuola collabora con altre all’interno della Rete per l’integrazione degli alunni stranieri “Scuolaacolori” (www.scuolaacolori.it), di cui è Istituto capofila. La Rete ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura dell’integrazione, svolgendo una funzione di coordinamento delle esperienze, di consulenza e di documentazione.La Rete cura l’elaborazione di un progetto unitario di accoglienza e di supporto agli alunni stranieri e alle loro famiglie, prevedendo il coinvolgimento dei Comuni, degli Enti locali, delle Associazioni e delle Università e si occupa inoltre della formazione dei docenti.La Rete a suo tempo ha stipulato una Convenzione con l’ULSS e la Conferenza dei Sindaci per la realizzazione di un progetto che prevede l’intervento di mediatori culturali all’interno della scuola. La Rete rende più fluida e attiva la comunicazione tra i soggetti coinvolti e può realizzare un valido coordinamento tra scuole e agenzie presenti sul territorio. Tutto questo avendo ben chiaro che la prima risorsa a cui attingere sono gli insegnanti, i primi mediatori interculturali, e che la scuola deve assumersi il ruolo preminente nella progettazione.Si tratta di tessere “trame” di collaborazione che permettano di prendere le distanze dall’urgenza del fare, dal dover dare risposte immediate e provare a costruire assieme percorsi, imparando e sperimentando la cooperazione e la gestione delle relazioni.Condividere un progetto di rete permette di sperimentare “in situazione” e di riservarsi lo spazio per verificare e imparare dall’esperienza, di documentare e conservare le tracce dei percorsi.Sarà così possibile ridefinire le professionalità, rielaborare i curricoli formativi e i percorsi educativi, individuare nuovi strumenti didattici per fare della scuola un ambiente in cui ognuno abbia la possibilità di riconoscersi e di crescere assieme agli altri.

Ogni scuola della rete:- istituisce una commissione stranieri che si occupa dell’assegnazione degli alunni

alle varie classi, dei problemi relativi all’insegnamento dell’italiano come L2 e della diffusione della didattica interculturale

- designa un insegnante referente che partecipa alle attività di Rete- partecipa agli incontri di formazione organizzati dalla Rete- approva il “Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri” e favorisce iniziative e

progetti per il miglioramento delle pratiche di inclusione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 45 di 83

Page 46: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

LE SCELTE METODOLOGICHENella progettazione di tutto il percorso formativo dai 3 ai 14 anni sono adottate le seguenti linee metodologiche generali, ovviamente tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo:

La comunicazioneÈ la capacità di trasmettere messaggi per saper interagire con l'ambiente e capire stati d'animo e sentimenti. La prima fonte di comunicazione è il linguaggio, che si concretizza in testi orali (discorsi, conversazioni), scritti (testi scolastici, libri, documenti), multimediali (TV, teatro, giornali, rete telematica,...). E' importante imparare a decodificare (capire a fondo) il messaggio che viene di volta in volta recepito; è un'operazione che prevede le due modalità dell'ascolto e della lettura.Ascoltare significa capire ciò che viene comunicato, interiorizzarlo ed essere poi in grado di rispondere all’ interlocutore. Occorrono attenzione, silenzio e concentrazione. Leggere significa assimilare un messaggio scritto o multimediale. La lettura attenta e consapevole aiuta a scoprire, a riflettere, a divertirsi, a stupirsi, a formare e a sviluppare proprie competenze personali.

L'esperienzaÈ la capacità di selezionare gli stimoli che la scuola e il mondo esterno offrono.Osservare, ascoltare, leggere, sono azioni che arricchiscono l'esperienza personale e sviluppano la riflessione e la capacità di giudizio. La riflessione consente di comprendere a fondo le diverse esperienze. Il giudizio consente di confrontare ciò che si vede, si sente, si legge con il proprio sistema di valori. La cultura di una persona è determinata dalla sua capacità di comunicare, assumere un'esperienza, risolvere un problema, riflettere e confrontarsi criticamente. La scuola ha il compito di fornire mezzi (conoscenze, abilità, occasioni di riflessione) per raggiungere una base culturale soddisfacente, per sviluppare un sistema di competenze personali, per far sì che tutti comprendano quanta volontà, consapevolezza e passione occorrono per diventare bravi cittadini.

La ricercaÈ la capacità di acquisire abilità nell'uso degli strumenti per lo studio. Sfrutta la curiosità di conoscere a fondo un fenomeno e punta a sviluppare nell’alunno la capacità di trovare più informazioni sullo stesso argomento, di coordinarle, di confrontarle criticamente e giudicarle.Occorre sapere che cosa cercare e per quale scopo, individuare il campo di approfondimento, consultare diversi testi e fonti, formulare ipotesi risolutive, pianificare la ricerca, raccogliere i dati, interpretarli, confrontarli con le ipotesi formulate, e infine verificare la validità delle conclusioni e comunicare i risultati in forma ordinata e coerente.

Problem solvingÈ la capacità di utilizzare strategie e conoscenze per individuare una soluzione innovativa ad un problema. Richiede una specifica procedura: riconoscere l'esistenza di un problema e analizzarlo, analizzare le diverse possibili procedure di soluzione, individuare il percorso più efficace, utilizzare schemi, grafici, mappe per mettere a fuoco i diversi concetti e favorire la riflessione personale e collettiva (brainstorming), definire i tempi per formalizzare le soluzioni. Questa metodologia favorisce la partecipazione attiva e sviluppa l'intuito e la creatività; inoltre aiuta i ragazzi a confrontarsi e ad accettare le idee altrui.Le scelte metodologiche specifiche, che sono esplicitate all’interno delle unità di apprendimento, hanno un fine essenzialmente strumentale: trovare il modo più

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 46 di 83

Page 47: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

efficace per facilitare i processi di apprendimento e quindi garantire il successo formativo degli alunni. Esse vanno adattate e differenziate in rapporto all'età degli alunni.

Nella scuola dell'infanzia la programmazione educativa tiene conto degli elementi che agiscono, direttamente o indirettamente, sulla vita dei bambini in un attento lavoro che promuove un percorso operativo in cooperazione costruttiva con la famiglia. Sulla base di queste considerazioni vengono prevalentemente adottate le seguenti linee metodologiche:

- valorizzare l'esperienza diretta dei bambini- preparare l'ambiente e le situazioni motivanti che sollecitino i bambini ad

operare, a porsi delle domande nell'ambito dei diversi campi d'esperienza- favorire una prima forma di elaborazione dell'esperienza - favorire una rielaborazione cognitiva degli spunti educativi attraverso l'uso del

linguaggio orale e grafico- promuovere un clima di "benessere" relazionale

Nella scuola primaria le scelte metodologiche sono volte a favorire il successo formativo di ogni alunno, ponendo particolare attenzione alla definizione di percorsi didattici dal semplice al complesso, dal concreto all'astratto. In particolare vengono più frequentemente adottate le seguenti linee metodologiche:

- muovere sempre dall'esperienza e dai bisogni dei bambini- valorizzare le esperienze, le conoscenze personali e le risorse già presenti negli

alunni e fornite dal contesto scolastico ed extra-scolastico- privilegiare la partecipazione attiva degli stessi nelle diverse fasi di sviluppo dei

percorsi proposti- creare percorsi e situazioni che lascino spazio alla ricerca personale- curare il coordinamento tra l'attività dei vari insegnanti- rispettare i ritmi di apprendimento di ciascun bambino- creare una situazione di "benessere", con richieste di impegno e serietà

necessari per il lavoro quotidiano e, nello stesso tempo, con attività motivanti e coinvolgenti

- potenziare il lavoro individualizzato in modo da consolidare le abilità strumentali indispensabili ai segmenti formativi successivi

A livello di scuola secondaria di primo grado l'azione didattica va adeguata alla particolare realtà del pre-adolescente e deve tener conto delle sue caratteristiche psicologiche ed intellettuali. Il metodo di lavoro risponde ai seguenti criteri:

- coordinamento e coerenza tra le diverse discipline ed attività, sia in rapporto all'impostazione educativa sia alla proposta dei contenuti

- impostazione del lavoro didattico in rapporto all'analisi della situazione iniziale del singolo alunno, elaborata attraverso le prove d'ingresso e le osservazioni sistematiche

- organizzazione del lavoro in rapporto alle fasce di livello degli alunni, con l'attivazione di interventi mirati al sostegno, al recupero, al potenziamento delle capacità e dei comportamenti positivi

- valorizzazione della curiosità, della creatività, della operatività espresse dagli alunni

- attenzione ai diversi stili di apprendimento: la lezione frontale dovrà alternarsi ad attività di gruppo nonché alle lezioni dialogate. Si dovrà far leva sulla responsabilità individuale, sulla partecipazione attiva, sull'auto-valutazione, sul controllo del linguaggio, sulla consapevolezza degli obiettivi da raggiungere nelle diverse attività

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 47 di 83

Page 48: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

QUINTA PARTE

L'AUTONOMIA COME STIMOLO AL MIGLIORAMENTOAvere la possibilità di usufruire di servizi efficienti, specialmente se finanziati attraverso risorse Pubbliche messe a disposizione dallo Stato o dagli Enti locali, è un'aspettativa legittima di ogni cittadino. La scuola rientra tra i servizi nei confronti dei quali più alte sono le aspettative, soprattutto perché ad essa è demandata la delicata funzione di formare le nuove generazioni. Pertanto compete alla scuola il dovere di esprimere la più alta qualità che le condizioni normative, contrattuali e dicontesto consentono.Le scuole hanno l'opportunità di interpretare il mandato loro assegnato decidendo priorità, modelli organizzativi, arricchimenti del curricolo, attività integrative. Ma è bene tenere presente che queste opportunità possono essere colte con diversi livelli di consapevolezza, di chiarezza di indirizzi, di efficacia operativa, e quindi di qualità globale dell'offerta.

IL SISTEMA DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTOPerché quanto si è detto si traduca in un servizio di qualità occorre che la scuola gestisca tre passaggi fondamentali:- saper leggere e interpretare i bisogni e le aspettative che vengono espressi dagli

utenti e dalle parti interessate- saper definire gli elementi del servizio in modo che soddisfino le aspettative degli

utenti- saper tenere sotto controllo i processi costituenti il servizio attraverso un costante

lavoro di autovalutazioneQuesto specifico orientamento all'utente, all'innovazione, al controllo dei processi, costituisce un impegno che l’Istituto fa proprio attraverso un lavoro di autoanalisi e autovalutazione orientato ad individuare tutti i principali processi organizzativi e gestionali dai quali dipende il livello qualitativo del servizio erogato, ad organizzarne il monitoraggio continuo, ad attivare tutte le azioni che possono produrre effetti di miglioramento del sistema stesso e, quindi, del servizio.

L'Istituto Comprensivo è un'organizzazione complessa, che comporta il controllo di una serie di processi che interessano compiti istituzionali, gestione di persone, gestione di risorse, rapporti con gli utenti, interazioni con il territorio di riferimento. Per affrontare la complessità occorre, da un lato, definire chiaramente ruoli e responsabilità, dall'altro mettere a punto meccanismi operativi che garantiscano la funzionalità dell'intero sistema.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 48 di 83

Page 49: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Il tutto, affinché funzioni, richiede una logica di controllo dei processi e di valutazione dei risultati, tale da orientare le ulteriori scelte gestionali.

Un grande aiuto per il processo di miglioramento del servizio è dato dal sistema nazionale di valutazione (SNV) che ha preso definitivamente il via nell’a.s. 2014/2015 attraverso la compilazione del rapporto di autovalutazione (RAV), al quale farà seguito dal 2015/2016 il piano di miglioramento.

IL RUOLO DEGLI UTENTINel processo di autovalutazione è centrale il livello di soddisfazione espresso dagli utenti, intesi come alunni e genitori, e dalle parti interessate, intese come insieme dei soggetti sociali che vedono nella scuola un interlocutore privilegiato. Anche gli utenti, quindi, naturalmente ciascuno con i propri ruoli e le proprie competenze, sono chiamati ad una fattiva collaborazione con la scuola per il perseguimento e il mantenimento del più elevato standard possibile di qualità del servizio formativo.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNIL'attività di valutazione è elemento fondamentale di qualsiasi attività che abbia uno scopo formativo, poiché consente di verificare se apprendimento c'è stato e in quale misura. La valutazione soddisfa dunque un duplice interesse: quello del docente finalizzato a verificare l'efficacia del suo operato e quello del discente, finalizzato a verificare i progressi del suo apprendimento.La riforma degli ordinamenti del Primo Ciclo di istruzione assegna agli Istituti il compito di istruire educando in vista del raggiungimento dei traguardi di competenza definiti nelle Indicazioni per il Curricolo.Questo significa che lo scopo dell’attività formativa è quello di far acquisire a ciascun alunno un proprio sistema di competenze personali attraverso un’oculata progettazione di significative unità di apprendimento. Anche la valutazione è dunque formativa, nel senso che è finalizzata ad intervenire nei processi e ad eliminare gli ostacoli di varia natura che condizionano l'apprendimento; è di tipo globale, in quanto investe gli aspetti del comportamento, degli atteggiamenti, delle relazioni, delle conoscenze e delle competenze; ed è, infine, individualizzata, in quanto ogni alunno è valutato in funzione degli obiettivi programmati e dei progressi compiuti.

GLI OGGETTI DELL’ATTO VALUTATIVOPossiamo allora elencare gli oggetti su cui deve convergere l’attività valutativa dei singoli docenti e del team/consiglio di classe nel suo complesso:• le conoscenze• le abilità• le competenze• il comportamento

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 49 di 83

Page 50: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

… che hanno come riferimento gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze definiti nelle Indicazioni Nazionali, da considerarsi quindi prescrittivi e costituenti il repertorio al quale attingere per programmare i percorsi di apprendimento.La funzione primaria delle attività educative non è, dunque, l’acquisizione sistematica dei saperi disciplinari, ma la trasformazione delle capacità potenziali di ogni alunno, attraverso la mediazione didattica rappresentata dal lavoro sulle conoscenze e sulle abilità, in un sistema di competenze personali da utilizzare nei successivi gradi di istruzione e nella vita.

PRATICHE MISURATIVE E PRATICHE VALUTATIVEL’atto valutativo adotta il sistema decimale, in cui l’uno rappresenta il livello inferiore ed il dieci l’eccellenza; il sei rappresenta la soglia della accettabilità, che corrisponde alla prestazione minima, personale e socialmente accettabile, rispetto all’esito dell’apprendimento atteso. L’atto valutativo nei documenti formali adotta il numero intero.Le pratiche misurative sono riferite all’accertamento degli apprendimenti come acquisizione da parte degli alunni di oggetti socio-culturali (processo di acculturazione) ed hanno come riferimento gli Obiettivi di Apprendimento. Le prestazioni che non superano la soglia dell’ accettabilità evidenziano una difficoltà di apprendimento che richiede l’attivazione di interventi compensativi di recupero. È soprattutto in questa situazione che la valutazione deve dimostrare il suo valore formativo.Ogni verifica riporta gli esiti delle singole misurazioni.

Le pratiche valutative sono invece finalizzate ad accertare e a valutare la trasformazione e la maturazione dei modi di essere della persona a seguito dell’azione formativa.Hanno come oggetto la sintesi in itinere o periodica delle misurazioni (valutazioni sintetiche) riferite alle singole discipline, alle attività di “Cittadinanza e costituzione”, all’insegnamento della religione cattolica o di attività alternativa, alle attività integrative, al comportamento e al sistema di competenze personali.Per quanto riguarda il comportamento, il campo di osservazione e di valutazione interessa l’area della cittadinanza e dell’identità, l’area dell’impegno e della autonomia. I docenti valutano periodicamente gli alunni in rapporto agli indicatori sul comportamento e ne informano le famiglie con un unico giudizio (scuola primaria) ed un unico voto decimale (scuola secondaria).Per quanto riguarda invece le competenze è importante ricordare che esse sono gli elementi costitutivi di un percorso di apprendimento e di maturazione personale. Un soggetto può essere definito competente quando padroneggia in modo personale conoscenze e abilità per risolvere problemi, interpretare la realtà ed intervenire su di essa. La competenza non può essere “misurata” alla stregua di un apprendimento riferito ad un obiettivo e ad uno standard. La valutazione da verifica quantitativa deve quindi trasformarsi in analisi qualitativa.Accertare le competenze personali significa, quindi, raccogliere esempi concreti di comportamenti, di gesti e di prodotti che danno evidenza di una o più competenze.La certificazione delle stesse, per volontà del legislatore, è espressa in decimi.

I DOCUMENTI DELLA VALUTAZIONEGli atti valutativi che il singolo docente o il team/consiglio di classe nel suo insieme compiono sono documentati all’interno del Registro di classe o di team e certificati nel Documento di valutazione.

1. Documento di valutazione (annuale, con valutazione quadrimestrale).

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 50 di 83

Page 51: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Serve per valutare le singole discipline e il comportamento e vi trova spazio il giudizio globale. L’insegnamento della religione cattolica o di attività alternativa è valutato su apposito foglio. Ha valore certificativo.

2. Certificazione delle competenze (al termine del 5° anno della scuola primaria e del 3° anno della scuola secondaria di primo grado). Serve per certificare le competenze personali acquisite dall’alunno rispetto all’identità personale, agli strumenti culturali, agli ambiti della convivenza civileConsiglio orientativo (nel corso del 3° anno della scuola secondaria di primo grado). Offre indicazioni all’alunno e alla famiglia per l’iscrizione alla scuola secondaria di II grado, tenuto conto del percorso formativo compiuto nell'arco del triennio.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIAL’azione valutativa nella scuola dell’infanzia assume caratteristiche proprie, legate al tipo di attività educativa e all’età degli alunni. È strettamente legata all’osservazione sistematica ed è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei comportamenti nei diversi contesti e nei diversi significati cognitivi, affettivi e relazionali. La valutazione, inoltre, è intesa come costante riflessione sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica volta al miglioramento continuo delle proposte. Tale pratica precede, accompagna e segue i percorsi curriculari evitando di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.

PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIANella parte iniziale dell’anno scolastico si colloca la fase di raccolta delle informazioni necessarie all’analisi del profilo formativo dell’alunno, in particolare degli alunni delle classi prime. A questo scopo vengono somministrati dei test d’ingresso.

La valutazione degli allievi in merito alle conoscenze e abilità avviene a più livelli che si integrano al momento della stesura dei voti:

- Valutazione diagnostica : ad inizio anno vengono effettuate prove d’ingresso (alcune d’istituto, alcune a discrezione dei singoli dipartimenti e/o docenti) finalizzate a programmare l’attività in modo adeguato e a valutare il grado di preparazione nelle discipline e/o abilità trasversali

- Valutazione periodica : viene svolta tramite le prove di verifica scritte, pratiche e orali, effettuate nelle varie discipline, calibrate sugli obiettivi prefissati. Tali verifiche trovano il loro momento di sintesi nei voti sulla scheda in sede di valutazione quadrimestrale

- Valutazione sommativa : consiste nelle prove d’uscita (alcune d’istituto, alcune a discrezione dei singoli dipartimenti e/o docenti) quadrimestrali e finali volte ad accertare l’evoluzione rispetto alle prove d’ingresso

La valutazione degli allievi sulle competenze trova la sua esplicazione finale nell’apposito certificato rilasciato al termine del 5° anno della scuola primaria e del 3° anno della scuola secondaria. Gli strumenti periodici per la valutazione delle competenze consisteranno in registrazioni condivise dal team/consiglio di classe sulle effettive capacità dell’alunno di utilizzare conoscenze ed abilità in situazioni significative programmate e gestite dagli insegnanti o presentatesi occasionalmente in corso d’anno.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 51 di 83

Page 52: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

La valutazione degli alunni con disabilità viene operata sulla base del piano educativo individualizzato, al fine di valutare il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità e ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali.I suddetti alunni possono svolgere prove differenziate rispetto ai compagni, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del Piano educativo individualizzato; tali prove, sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario, hanno comunque valore equipollente ai fini della valutazione dell’alunno.Per quanto riguarda gli alunni con disabilità visiva vengono utilizzati, in rapporto alle necessità, strumenti dispensativi e compensativi quali Braille, lettura digitale, sintetizzatore vocale, ecc.Per gli studenti con disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia) adeguatamente certificati, la normativa vigente prevede la possibilità di adottare in campo scolastico apposite misure dispensative1 da alcune prestazioni non essenziali e idonei strumenti compensativi2. In sede di esame di Stato non vi può essere nei confronti di alunni affetti da disturbi dell’apprendimento dispensa dalle prove scritte. Le oggettive difficoltà di tali studenti dovranno essere pertanto compensate mediante l'assegnazione di tempi più distesi per l'espletamento delle prove scritte (ivi compresa la prova nazionale)3, l'utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni opportuno strumento compensativo; si prevede inoltre che la valutazione delle prove scritte avvenga tenendo conto prevalentemente del contenuto più che della forma. In tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella nativa, i docenti sono tenuti a riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta.Nel diploma finale, nelle certificazione sostitutive, nonché nella pubblicizzazione degli esiti conclusivi degli esami, non deve esservi menzione delle misure compensative e dispensative disposte nei confronti degli studenti con disabilità e degli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERILa normativa vigente rafforza il ruolo e la responsabilità delle singole istituzioni e dei singoli docenti relativamente alla valutazione di tutti gli alunni, ivi compresi gli alunni non italofoni con competenze linguistiche limitate. In modo particolare l’art. 45, comma 4, del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999 afferma: “Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”.Il team/consiglio di classe, dopo aver attentamente analizzato le informazioni relative al contesto socio economico della famiglia e alla storia scolastica pregressa dell’alunno, è pertanto tenuto a programmare interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati. Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, deve opportunamente selezionare i contenuti individuandone i nuclei tematici 1 Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tenere conto dei seguenti punti: dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta; programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa; organizzazione di interrogazioni programmate; valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.2 Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e tabella dei caratteri; tavola pitagorica; tabella delle misure e tabella delle formule geometriche; calcolatrice; registratore; computer con programmi di video scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale.3 Cconcedere agli alunni affetti da DSA 30’ aggiuntivi per lo svolgimento delle prove scritte dell’Istituto (italiano, matematica, inglese); per quanto riguarda la prova INVALSI ci si atterrà invece alla normativa vigente.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 52 di 83

Page 53: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

fondamentali sulla base dei quali redigere una programmazione personalizzata. Il piano di studio personalizzato diventa quindi il punto di riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno straniero. Nella valutazione si privilegia la valutazione formativa rispetto a quella sommativa; inoltre, vanno considerati:

- il percorso scolastico pregresso- gli obiettivi raggiunti rispetto alla posizione di partenza- i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2- il lavoro svolto dal discente nei corsi di alfabetizzazione e/o di sostegno

linguistico - i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati- la motivazione ad apprendere, l’impegno e la partecipazione.

Relativamente all’esame di stato a conclusione del ciclo di studi, la normativa vigente prevede: “una particolare attenzione merita la situazione di molti alunni con cittadinanza non italiana la cui preparazione scolastica può essere spesso compromessa da un percorso di studi non regolare e dalla scarsa conoscenza della lingua italiana. Nelle linee guida predisposte da questo Ministero e trasmesse con circolare n. 24 del 1 marzo 2006, nel rammentare che il superamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è condizione assoluta per il prosieguo del corso di studi, si fornivano, in proposito, indicazioni per mettere in atto ogni misura di accompagnamento utile agli alunni stranieri per conseguire il titolo finale.Pur nella inderogabilità della effettuazione di tutte le prove scritte previste per l’esame di Stato e del colloquio pluridisciplinare, le Commissioni vorranno considerare la particolare situazione di tali alunni stranieri e procedere ad una opportuna valutazione dei livelli di apprendimento conseguiti che tenga conto anche delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta”.Relativamente alla seconda lingua straniera, la normativa vigente prevede: “… fermo restando l’obbligo per tutti gli alunni di essere sottoposti alle prove di esame anche per la seconda lingua comunitaria nelle forme deliberate dal collegio dei docenti, si conferma l’opportunità che le sottocommissioni esaminatrici adottino particolari misure di valutazione, soprattutto in sede di colloquio pluridisciplinare, nei confronti di quegli alunni con cittadinanza non italiana di recente scolarizzazione che non hanno potuto conseguire le competenze linguistiche attese. In tali circostanze è opportuno procedere prioritariamente all’accertamento del livello complessivo di maturazione posseduto prima ancora di valutare i livelli di padronanza strumentale conseguiti.”

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIALa valutazione degli obiettivi di apprendimento sarà preceduta da opportune prove di verifica e sarà strettamente collegata alla programmazione educativa e didattica. I consigli di interclasse e i singoli team studieranno sistemi di riferimento il più possibile omogenei sia per elaborare le prove di verifica che per stabilire criteri di valutazione condivisi. Gli strumenti di verifica potranno essere: questionari - prove soggettive/oggettive - prove di verifica - test oggettivi - colloqui con gli alunni (interrogazioni), opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative - controllo del lavoro domestico. Per la valutazione delle prove di verifica si utilizzerà la seguente scala ordinale:

4 - Foglio bianco o con nessuna risposta- Prova totalmente errata o con gravi e numerosi errori

5 - Prova lacunosa e imprecisa - Parecchi errori

6 - Prova complessivamente accettabile - Con errori

7 - Prova complessivamente corretta e ordinata - Errori non determinanti

8 - Prova completa, corretta e ordinata

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 53 di 83

Page 54: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

- Qualche errore non determinante

9/10 - Prova completa, corretta e ordinata - Assenza di errori di ogni genere- Presenza di collegamenti e/o riflessioni personali nelle verifiche che ne consentono la

rilevazione

I risultati delle prove di verifica saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. La valutazione globale terrà conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato. Per la valutazione si utilizzerà la seguente scala ordinale:

4 - conoscenza frammentaria dei contenuti- capacità di elaborazione delle conoscenze molto carente- metodo di lavoro non produttivo

5 - conoscenza superficiale ed incerta di alcuni contenuti- non ancora presente la capacità di elaborazione delle conoscenze- metodo di lavoro scarsamente produttivo

6 - conoscenza essenziale dei contenuti- capacità di elaborazione delle conoscenze ancora in via di sviluppo- metodo di lavoro non sempre efficace e adeguato

7 - conoscenza e comprensione dei contenuti ben presenti- capacità di elaborazione delle conoscenze ancora in via di sviluppo con corretta ed

autonoma capacità di comprendere, applicare, spiegare concetti e procedimenti in situazioni simili di apprendimento

- metodo di lavoro abbastanza efficace

8 - conoscenze presenti in modo soddisfacente con rielaborazione personale dei contenuti- capacità di elaborazione delle conoscenze ancora in via di sviluppo con corretta ed

autonoma capacità di comprendere, applicare, spiegare concetti e procedimenti in situazioni simili di apprendimento

- metodo di lavoro autonomo

9 - conoscenze presenti in modo quasi completo con rielaborazione personale dei contenuti- capacità di comprendere, applicare, spiegare concetti e procedimenti trasferendoli in

qualsiasi situazione di apprendimento- metodo di lavoro autonomo e personale

10 - conoscenze presenti in modo completo con rielaborazione personale dei contenuti- capacità di comprendere, applicare, spiegare concetti e procedimenti trasferendoli in

qualsiasi situazione di apprendimento- metodo di lavoro autonomo e personale

Definizione del punteggio sufficiente 1. in tutte le prove con punteggio la sufficienza è raggiunta con i 3/5 del punteggio

attribuito

2. nella definizione del punteggio di un problema i punti assegnati alla indicazione devono essere pari alla metà + 1 del punteggio totale

3. nella valutazione dei dettati si considera sufficiente la prova con un numero di errori non superiore alla media di errori della classe. Per avere un punto di riferimento comune possiamo considerare questo dato:

a. a fine 2^ in un dettato di 100 parole è sufficiente una prova con 7 errorib. a fine 3^ in un dettato di 100 parole è sufficiente una prova con 5 erroric. a fine 4^ e 5^ in un dettato di 100 parole è sufficiente una prova con 3

errori

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 54 di 83

Page 55: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

4. per quanto riguarda i testi liberi sarebbe opportuno adottare uno schema di valutazione articolato nel seguente modo:

a. ortografiab. lessicoc. sintassid. coerenzae. completezza

in questo caso la prova sarà sufficiente se 3 punti su 5 saranno sufficienti

5. per definire il valore di una prova rispetto alla classe possiamo adottare questa tabella00 - 25 % di prove sufficienti (conoscenza/abilità non acquisita)26 – 50 % di prove sufficienti (esistono problemi da rilevare)51 – 75 % di prove sufficienti (sufficiente padronanza)76 – 100 % di prove sufficienti (padronanza generale, salvo alunni con difficoltà)

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per la valutazione del comportamento verranno utilizzati dei descrittori da riportare nel documento di valutazione.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOIl comma 2 dell’articolo 3 della Legge n.169/2008 prevede “dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi”.Il Collegio dei Docenti ha deliberato di utilizzare per la valutazione annuale degli apprendimenti degli alunni i voti compresi tra 3 e 10.

Si fa presente che il comma 3 dell’articolo 3 della Legge n.169/2008 prevede “nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline”.

Il Collegio dei Docenti ha deciso che, nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia, unitamente ad una comunicazione scritta concernente le effettive carenze dell’alunno.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCHEDACome previsto dall’articolo 2 della Legge n.169/2008: “nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla propria sede”.

La valutazione relativa al comportamento va inserita nella scheda di valutazione; essa viene espressa in decimi, assumendo come indicatori:

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 55 di 83

Page 56: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

1) l’adempimento dei propri doveri scolastici (frequentare regolarmente le lezioni, svolgere le attività assegnate in classe, svolgere i compiti assegnati per casa, portare il materiale richiesto, aver cura del materiale didattico);

2) il rispetto delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare (così come indicato nel regolamento interno di disciplina).

5L’alunno ha subito almeno un allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (per aver gravemente violato i doveri sanciti dal Regolamento Interno di Disciplina) e non ha, in seguito, dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.

6L’alunno/a raramente:

adempie ai propri doveri scolastici rispetta le regole sancite dal regolamento interno di disciplina

7L’alunno/a spesso non:

adempie ai propri doveri scolastici rispetta le regole sancite dal regolamento interno di disciplina

8L’alunno/a a volte:

adempie ai propri doveri scolastici rispetta le regole sancite dal regolamento interno di disciplina

9L’alunno/a sempre:

adempie ai propri doveri scolastici rispetta le regole sancite dal regolamento interno di disciplina

L’alunno/a non ha ricevuto note disciplinari.

10L’alunno/a sempre:

adempie ai propri doveri scolastici rispetta le regole sancite dal regolamento interno di disciplina rappresenta un esempio positivo per i compagni si dimostra disponibile e collaborativo/a nei confronti di compagni in difficoltà

L’alunno/a non ha ricevuto note disciplinari.La maggioranza dei membri del Consiglio di Classe ritiene che l’alunno/a rappresenti un esempio positivo per i compagni (per esempio per l’impegno che dimostra nonostante le difficoltà familiari, di salute, linguistiche ecc.)La maggioranza dei membri del Consiglio di Classe ritiene che l’alunno/a, compatibilmente con i propri aspetti caratteriali, sia disponibile e collaborativo nei confronti di compagni in difficoltà.

Si precisa che, data l’impossibilità di generalizzare in materia di valutazione del comportamento, i descrittori sopra illustrati sono da intendersi come indicazioni per i consigli di classe: ogni singola situazione verrà infatti considerata dal consiglio di classe, che valuterà collegialmente e nel modo ritenuto più adeguato il comportamento di ogni alunno.È bene ricordare che, secondo quanto stabilito nel comma 3 dell’articolo 2 della Legge n.169/2008, “la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.

FREQUENZA MINIMA PER LA VALIDITÀ DELL’ANNO E AMMISSIONE AGLI SCRUTINI

Ai fini della validità dell’anno è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato (Legge n.59 del 19 febbraio 2004 - Capo IV - Scuola secondaria di I grado, Art.11). La Circolare Ministeriale n.85 del 3 dicembre 2004 (punto D. Scrutini, non ammissione alla classe successiva, validazione dell’anno ed esami) rammenta che l’ammissione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 56 di 83

Page 57: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

agli scrutini di fine anno nella scuola secondaria di 1° grado è condizionata, ai sensi dell’art.11, comma 1 del Decreto Legislativo n.59/2004, alla verifica della validità dell’anno scolastico per ciascun alunno sulla base delle assenze effettuate.

Il Collegio dei Docenti, per singoli casi eccezionali, ha la facoltà di validare l’anno scolastico anche in deroga al limite di assenze.

Il Collegio dei Docenti si è espresso favorevolmente nei confronti di deroghe per: - motivi di salute fisica o psichica- incompatibilità ambientale e/o disagio socio-familiare

SESTA PARTE

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012)

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 57 di 83

Page 58: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIALa scuola dell’infanzia concorre alla formazione degli alunni ispirando la propria azione educativa e didattica ai traguardi di sviluppo delle competenze definiti nelle Indicazioni per il curricolo.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 58 di 83

Page 59: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Le insegnanti hanno rilevato che il proprio lavoro di programmazione delle attività educative non può prescindere da un’attenta analisi della situazione di partenza dei singoli bambini. Essa consiste nella necessità e capacità di conoscere la realtà educativa entro cui e con cui si opera, per determinare le difficoltà da superare preventivamente e le competenze da conseguire con ragionevole possibilità di successo.Il processo conoscitivo va riferito:

- in primo luogo alla situazione reale e specifica dell’ambiente socio-familiare- in secondo luogo alla realtà individuale di ciascun bambino (fisico-sensoriale,

affettiva, intellettuale…), tenendo conto che le differenze possono riscontrarsi nello stesso individuo in tempi diversi, anche relativamente vicini

- in ultimo luogo alle risorse educative disponibili nella situazione scolastica in cui si opera

Le docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali dei bambini e sulla base delle seguenti idee-guida:

- La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, come condizione per fare, pensare, agire

- La promozione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni, per valorizzare le diverse dimensioni della personalità dei bambini

- Il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura

La programmazione didattica ha come riferimento le Indicazioni per il Curricolo (2012) e le Indicazioni per il Curricolo di religione cattolica (2010).

IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIAL’orario annuale della scuola dell’infanzia, comprensivo anche delle ore destinate all’insegnamento della religione cattolica, può essere articolato da un minimo di 875 ore ad un massimo di 1700 ore.Tenuto conto delle preferenze espresse dalle famiglie, le scuole adottano un orario giornaliero che va dalle ore 08.00 alle 16.00, con possibilità di uscite anticipate per i piccoli neo-iscritti e per quanti necessitano della consumazione del pasto a casa (con possibilità di rientrare a scuola per le attività pomeridiane). In entrambe le scuole è attivo il servizio di accoglienza anticipata e il servizio di prolungamento orario gestito dagli stessi genitori dei bambini che ne usufruiscono.

IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA PRIMARIALa scuola primaria concorre alla formazione degli alunni ispirando la propria azione educativa e didattica ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni per il curricolo. I docenti, tenendo presenti i suddetti riferimenti, progettano il piano delle attività formative, lo attuano nel lavoro quotidiano con gli alunni, adottando tutte le strategie utili a contenere situazioni di disagio e di svantaggio e ne verificano l’efficacia in termini di apprendimento (conoscenze, abilità e competenze) e di maturazione personale. Gli esiti di questa attività di formazione sono testimoniati nei documenti di valutazione.La programmazione didattica ha come riferimento le Indicazioni per il Curricolo (2012), le Indicazioni per il Curricolo di religione cattolica (2010), il Documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” (2009).

IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA PRIMARIA

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 59 di 83

Page 60: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Il modello orario della scuola primaria può essere di:- 24 ore settimanali (al momento non richiesto dai genitori e non attivato)- 27 ore settimanali (attivato presso le scuole di Caonada, Biadene, Pederiva e San Gaetano)- 30 ore settimanali (al momento non attivabile per insufficienza di organico)- 40 ore settimanali (attivato presso la scuola Saccardo)

L’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DELLA SCUOLA PRIMARIANella scuola primaria l’affidamento degli insegnamenti ai diversi docenti tiene conto della continuità didattica, della professionalità e delle inclinazioni nel rispetto dei criteri definiti dall’ Istituto.In ogni classe sono previsti i docenti specialisti di inglese e religione e, se assegnati, i docenti di sostegno. Tutti fanno parte a pieno titolo del team.

LE DISCIPLINEIl progetto culturale ed educativo esige di essere svolto secondo un passaggio continuo che va da un’impostazione unitaria pre-disciplinare all’emergere di ambiti disciplinari progressivamente differenziati.Il principio enunciato puntualizza l’istanza didattica di fare riferimento all’esperienza e al vissuto del bambino per introdurlo progressivamente in un rapporto fecondo con il sapere formalizzato. In tal senso il sapere si offre come uno strumento di comprensione e lettura critica della realtà, come organizzatore cognitivo, ripudiando, in questa fase evolutiva, un approccio puramente concettuale e disciplinaristico.

Le aree disciplinari si prestano ad essere interpretate non tanto come rispondenti ad esigenze di natura funzionale ed organizzativa, quanto ad istanze di natura epistemologico-didattica, con lo scopo di favorire un approccio integrato e significativo alla conoscenza. La costituzione delle aree mira inoltre a favorire competenze arricchite e spazi di interazione tra i docenti piuttosto che a tracciare confini.

RIPARTIZIONE DEL TEMPO FRA LE DISCIPLINEIn considerazione dell’esperienza fin qui maturata, il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato:

CURRICOLO 24 ORE non attivo

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

ITALIANO 8 7 6 6 6INGLESE 1 2 3 3 3MUSICA 1 1 1 1 1ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1STORIA 2 2 2 2 2GEOGRAFIA 1 1 1 1 1MATEMATICA 5 5 5 5 5SCIENZE 1 1 1 1 1TECNOLOGIA 1 1 1 1 1RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 60 di 83

Page 61: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

CURRICOLO 27 ORE attivo 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ITALIANO 9 8 7 7 7INGLESE 1 2 3 3 3MUSICA 1 1 1 1 1ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1STORIA 2 2 2 2 2GEOGRAFIA 2 2 2 2 2MATEMATICA 6 6 6 6 6SCIENZE 1 1 1 1 1TECNOLOGIA 1 1 1 1 1RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

CURRICOLO 30 ORE non attivo

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

ITALIANO 9 8 7 7 7INGLESE 1 2 3 3 3MUSICA 1 1 1 1 1ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1STORIA 2 2 2 2 2GEOGRAFIA 2 2 2 2 2MATEMATICA 7 7 7 7 7SCIENZE 2 2 2 2 2TECNOLOGIA 1 1 1 1 1RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

CURRICOLO 40 ORE attivo 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ITALIANO 9 9 8 8 8INGLESE 1 2 3 3 3MUSICA 2 2 2 2 2ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2STORIA 2 2 2 2 2GEOGRAFIA 2 2 2 2 2MATEMATICA 8 7 7 7 7SCIENZE 2 2 2 2 2TECNOLOGIA 1 1 1 1 1RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

Le famiglie, all’atto dell’iscrizione, scelgono se avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica o delle attività alternative previste.L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione viene svolto dall’insegnante di storia, anche se alcuni contenuti possono essere svolti e approfonditi trasversalmente.Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va inteso in modo rigido, in quanto esigenze ambientali od organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni. Per esempio, le attività di educazione scientifico-ambientale possono richiedere una intensificazione in determinati momenti dell’anno; analogamente possono essere opportune riduzioni orarie di alcune discipline in relazione ad assenze diffuse degli alunni. Le compensazioni temporali devono comunque consentire di assegnare a ciascuna disciplina un numero di ore annuali congruo e tendenzialmente pari ai valori della tabella.L’insegnamento di informatica e tecnologia comprende sia le attività svolte con l’utilizzo di strumentazione informatica sia le attività didattiche che attengono concetti tipici

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 61 di 83

Page 62: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

dell’informatica e che possono essere realizzate senza fare ricorso ad attrezzature specifiche.

Per alcune attività vi sono locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici.La gestione delle risorse umane è improntata a criteri di efficacia e flessibilità, anche tenuto conto di quanto previsto dalle norme in materia di organico funzionale di Istituto. Ciò significa che si opera per utilizzare nel maggior numero possibile di classi gli insegnanti formati in campo musicale o per la lingua straniera, o i docenti che hanno comunque acquisito specifiche competenze (educazione all’immagine, educazione motoria e psicomotoria, tecnologie didattiche, ...). In conseguenza a tale organizzazione non sempre esiste una corrispondenza precisa e univoca tra insegnanti e classi, ma i criteri dell’impiego delle risorse dipendono dall’identità e dalle necessità del singolo contesto.

IL PROGETTO FORMATIVO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOLa scuola secondaria continua l’azione formativa avviata dalla scuola primaria, perseguendo le finalità e gli obiettivi definiti nei documenti ministeriali e d’istituto per la promozione di competenze e di comportamenti positivi. I docenti che operano sulla singola classe, tenendo presenti i suddetti riferimenti, individuano gli obiettivi più adatti ai bisogni e alle potenzialità degli alunni, progettano il piano delle attività formative, lo attuano nel lavoro quotidiano con gli alunni, adottando tutte le strategie utili a contenere situazioni di disagio e di svantaggio, e ne verificano l’efficacia in termini di apprendimento (conoscenze, abilità e competenze) e di maturazione personale. Gli esiti di questa attività di formazione sono riportati nei documenti di valutazione.La programmazione didattica ha come riferimento le Indicazioni per il Curricolo (2012), le Indicazioni per il Curricolo di religione cattolica (2010), il Documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” (2009).

IL MODELLO ORARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADOL’orario annuale obbligatorio delle lezioni è pari a 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali in 33 settimane convenzionali di lezione, più 33 ore annuali da destinare ad un approfondimento in materie letterarie.Di seguito è illustrato il quadro orario settimanale per gli insegnamenti della scuola secondaria di 1° grado, definiti tenendo conto dei nuovi piani di studio e fatto salvo quanto previsto dall’articolo 4 comma 2 del D.P.R. n.275/1999.

ORARIO ANNUALE OBBLIGATORIO 990 ore in 33 settimane di lezione

DISCIPLINE ore intere settimanali

totale ore annuali

ITALIANO 5 165

STORIA 2 66

GEOGRAFIA 2 66

APPROFONDIMENTO IN MATERIE LETTERARIE 1 33

MATEMATICA E SCIENZE 6 198

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 62 di 83

Page 63: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

TECNOLOGIA 2 66

INGLESE 3 99

2A LINGUA COMUNITARIA 2 66

ARTE E IMMAGINE 2 66

MUSICA 2 66

EDUCAZIONE FISICA 2 66

RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVA 1 33

totale ore 30 990

Le famiglie, all’atto dell’iscrizione, indicano la preferenza per la seconda lingua comunitaria obbligatoria (francese o tedesco) e comunicano se intendono avvalersi o meno dell’insegnamento della Religione cattolica.

L’OFFERTA FORMATIVAL’offerta formativa prevede le seguenti opzioni:

TIPO DI CORSO ORE DILEZIONE

RIENTRIPOMERIDIANI

curricolo ordinario 30

indirizzo musicale 32 e 15’ da uno a tre

L’ORARIO SETTIMANALE DELLE SINGOLE CLASSI

DISCIPLINE ED ATTIVITÀORE

Curricolo ordinarioORE

Indirizzo musicaleITALIANO 5 5STORIA 2 2GEOGRAFIA 2 2APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE 1 1MATEMATICA E SCIENZE 6 6TECNOLOGIA 2 2INGLESE 3 32A LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE O TEDESCO) 2 2ARTE E IMMAGINE 2 2MUSICA 2 2EDUCAZIONE FISICA 2 2RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVA 1 1ATTIVITÀ MUSICALE (INDIRIZZO MUSICALE) 2 e 15’

ORE SETTIMANALI 30 32 E 15’

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 63 di 83

Page 64: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

L’insegnamento dell’informatica è trasversale e viene quindi svolto da uno o più docenti della classe nell’ambito del proprio orario curriculare.

L’attività dell’indirizzo musicale prevede lezioni di strumento (chitarra, flauto traverso, percussioni e pianoforte), lezioni di teoria e solfeggio e musica d’insieme.

IL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIAAttraverso lo studio di uno strumento musicale la scuola offre l’opportunità di potenziare le capacità artistico-espressive degli alunni, importanti per meglio determinare gli interessi personali e per una migliore formazione culturale di base.

Finalità- Arricchire la personalità- Affinare la concentrazione, l’ascolto, l’autocontrollo- Imparare a suonare da soli e con i compagni

Obiettivi- Raggiungere una buona padronanza tecnico-espressiva dello strumento al fine

di produrre con consapevolezza interpretativa eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale

- Acquisire abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata- Sviluppare l’aspetto senso-motorio inteso come capacità di collegare segno-

gesto-suono

La scelta di frequentare il corso ad indirizzo musicale viene esercitata in fase di iscrizione. Per l’ammissione bisogna superare una prova orientativo-attitudinale che non prevede la conoscenza della musica.Gli ammessi impareranno a suonare uno strumento fra i quattro disponibili (chitarra, flauto traverso, percussioni, pianoforte) e al termine del triennio il loro ciclo di studi musicali è ufficialmente attestato insieme a quello di tutte le altre materie scolastiche.

L’apprendimento della musica non è basato solo sulle lezioni individuali e sullo studio della teoria e lettura musicale, ma anche sulla pratica della musica d’insieme, attività questa dal grande valore socializzante e gratificante per i ragazzi.

Le ore di strumento vengono impartite singolarmente e/o a piccoli gruppi. Le lezioni di strumento musicale sono impartite di pomeriggio, la distribuzione oraria avviene in collaborazione con i genitori.In momenti particolari dell’anno l’impegno degli allievi è premiato e i loro progressi resi visibili grazie a pubbliche manifestazioni, saggi, concerti, concorsi nazionali.

Va da sé che per una proficua frequenza del corso gli alunni dovranno impegnarsi a:

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 64 di 83

Page 65: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

1. frequentare con regolarità le lezioni pomeridiane2. esercitarsi giornalmente nei compiti assegnati per casa3. partecipare alle attività musicali organizzate dalla scuola

SETTIMA PARTE

SCUOLA DELL’INFANZIA BERGAMO – PEEP (5 sezioni)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio scolastico costituisce un tutt’uno con la struttura che ospita la scuola primaria “Saccardo” e comprende, oltre alla mensa e ai servizi igienici, cinque aule che ospitano altrettante sezioni, un salone, una biblioteca, una palestra attrezzata, un ampio giardino provvisto di manto erboso e giochi da esterno (lato sud) e un giardino in comune con la scuola Saccardo, dal quale si accede all’edificio (lato nord).

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle 8.00 (accoglienza dalle 7.30 per chi ne faccia richiesta al Dirigente Scolastico per comprovati motivi) alle 16.00.

TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

ORARIO DI ENTRATA

USCITAPRIMA DEL PRANZO

PRIMA USCITA POMERIDIANA RIENTRO POMERIDIANO

SECONDA USCITA POMERIDIANA

40 ore - da lunedì a venerdì 08:00/16:00 08:00/09:00 11:45/12:15 13:15/13:30 15:40/16:00

Alcuni genitori hanno organizzato e gestiscono il servizio di prolungamento orario che permette la permanenza a scuola dalle 16.00 alle 18.00, per chi ne faccia richiesta.

Le attività giornaliere vengono organizzate in modo flessibile e prevedono, in linea di massima, la seguente scansione:

8.00-9.00Accoglienza

Attività insezione o

intersezione

Attività ludico-

formative insezione e/o per gruppi

Pranzo eattività

ricreativa

Attività insezione

15.40-16.00Uscita

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 65 di 83

Page 66: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 11Insegnanti di sostegno 2Insegnanti di religione 1Collaboratori scolastici 2

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA13 ottobre 2015 assemblea5 novembre 2015 consiglio di intersezioneDal 16 al 27 novembre 2015 colloqui individuali4 febbraio 2016 consiglio di intersezione11 marzo 2016 assemblea5 maggio 2016 consiglio di intersezioneDal 16 al 31 maggio 2016 colloqui individuali

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAFESTE A SCUOLA

Progetto rivolto a tutti i bambini della scuola

Comprende varie iniziative e momenti per soli bambini come la castagnata, la festa di Natale con l’arrivo di Babbo Natale, la festa di carnevale in maschera con spettacolo, la festa dei diplomi e compleanni estivi, il pic-nic di fine anno e gelato a scuola per tutti. La festa di Primavera, organizzata dal Comitato Genitori in una domenica di maggio, è per tutta la famiglia.

AMICO LIBRO

Progetto rivolto a tutti i bambini della scuola

Oltre a percorsi guidati, ad opera delle insegnanti, per un corretto uso del libro attraverso la lettura nella biblioteca scolastica o in sezione, il progetto comprende due iniziative:- servizio del prestito del libro che una volta alla settimana viene

scelto e portato a casa da ogni bambino (da novembre ad aprile).

- Visite alla biblioteca comunale di Montebelluna (per confrontare e conoscere realtà diverse da quella scolastica) e possibilità di partecipare ai laboratori qui proposti (bambini dell’ultimo anno).

PROGETTO CONTINUITÀ

Progetto rivolto ai bambini dell’ultimo anno

Ha la finalità di rendere graduale il passaggio dei bambini dalla realtà della scuola dell’infanzia a quella della scuola primaria. Gli alunni hanno la possibilità di conoscere la nuova realtà attraverso una visita programmata alla scuola primaria di riferimento (Saccardo) dove i bambini dell’ultimo anno dell’infanzia e del primo e/o ultimo anno della scuola primaria collaboreranno impegnandosi insieme in un’attività piacevole e significativa.

EDUCAZIONE STRADALE

Progetto rivolto ai bambini dell’ultimo anno.

Oltre all’approfondimento in classe delle regole stradali e della figura e ruolo del vigile urbano, il progetto comprende due attività pratiche:- passeggiate per le vie di Montebelluna accompagnati dal vigile - esercitazione a piedi e in bicicletta all’interno del percorso

mobile allestito a scuola dal maestro G. Merlo.PSICOMOTRICITÀ/ACQUATICITÀ ED INTEGRAZIONE

Progetto rivolto a tutti i bambini della scuola

Il progetto “Psicomotricità” consiste in un percorso di 12/16 incontri, svolto in palestra in piccolo gruppo, con esperto esterno.In casi eccezionali, per le sezioni che necessitano di un particolare intervento volto all’inclusione, può essere proposto in alternativa il progetto “Acquaticità ed Integrazione” che consiste in un percorso di 8 incontri, nella piscina comunale di Montebelluna, con personale esperto. Entrambe le iniziative richiedono il contributo economico delle famiglie.

TERRACQUA

Progetto rivolto a tutti i bambini della scuola

Oltre ad attività di sensibilizzazione verso la natura previste dalla programmazione curricolare, tale progetto comprende due momenti:- cura dell’orto a scuola (per tutti i bambini)- laboratori con esperto esterno del consorzio Contarina-Priula-

TV3 (bambini dell’ultimo anno)

DENTISTA A SCUOLA Attraverso l’osservazione di cartelloni e libri, discussioni guidate in

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 66 di 83

Page 67: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Progetto rivolto ai bambini dell’ultimo anno

gruppo e divertenti giochi di simulazione provando a fare i dentisti su una grande dentiera o trasformando in modo divertente alcuni oggetti utilizzati dal dentista, i bambini imparano a conoscere meglio questa figura e il suo lavoro, verbalizzano e superano le proprie paure, imparano a spazzolarsi correttamente i denti e ad osservare buone pratiche di igiene e cura di sé.

NONNI E BAMBINI SI INCONTRANOProgetto rivolto a tutti i bambini della scuola

Consiste in momenti di incontro intergenerazionale con dei nonni volontari del territorio che coinvolgono i bambini in laboratori e/o uscite trasmettendo ai piccoli le loro esperienze e conoscenze.

SI COMINCIA A LEGGERE

Progetto rivolto ai bambini dell’ultimo anno delle sezioni aderenti

Caratterizzato da osservazioni volte all’individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento e dalla rilevazione e sviluppo, attraverso giochi ed attività divertenti, delle abilità cognitive, linguistiche e visuo-spaziali che precedono e supportano gli apprendimenti successivi (durante la scuola primaria).

SCUOLA DELL’INFANZIA PILASTRONI FELTRINA – CENTRO (4 sezioni)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio si sviluppa su un unico piano, in cui si trovano le quattro aule principali, una piccola stanza adibita a biblioteca, un’aula adattata a palestra per l’attività motoria e/o psicomotoria, una sala da pranzo, un salone (con una parte di questo adattata a seconda sala da pranzo), i servizi igienici. Le quattro aule principali sono dotate di computer e nel salone è presente un impianto di riproduzione e amplificazione del suono. All’esterno sono presenti due giardini.

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle 8.00 (accoglienza dalle 7.30 per chi ne faccia richiesta al Dirigente Scolastico per comprovati motivi) alle 16.00.

TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

ORARIO DI ENTRATA

USCITAPRIMA DEL PRANZO

PRIMA USCITA POMERIDIANA RIENTRO POMERIDIANO

SECONDA USCITA POMERIDIANA

40 ore - da lunedì a venerdì 08:00/16:00 08:00/09:00 11:45/11:50 13:00/13:15 15:30/16:00

Alcuni genitori hanno organizzato e gestiscono il servizio di prolungamento orario che permette la permanenza a scuola dalle 16.00 alle 18.00, per chi ne faccia richiesta.

Le attività giornaliere vengono organizzate in modo flessibile e prevedono, in linea di massima, la seguente scansione:

8.00-9.00Accoglienza

Attività insezione o

intersezione

Attività ludico-

formative in

Pranzo eattività

ricreativa

Attività insezione

15.30-16.00Uscita

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 67 di 83

Page 68: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

sezione e/o per gruppi

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 9Insegnanti di sostegno 1Insegnanti di religione 2Collaboratori scolastici 2

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA14 ottobre 2015 Assemblea in tutte le sezioni preceduta da un’assemblea

comune5 novembre 2015 Consiglio di intersezione4 febbraio 2016 Consiglio di intersezione15 febbraio 2016 Assemblea sez.B16 febbraio 2016 Assemblea sez.C17 febbraio 2016 Assemblea sez.D18 febbraio 20165 maggio 2016

Assemblea sez.AConsiglio di intersezione

10 maggio 2016 Assemblea sez. C13 maggio 2016 Assemblea sez.A30-31 maggio 2016 Colloqui individuali sezione B6-7 giugno 2016 Colloqui individuali sezione D

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAA MANI APERTE

Le accoglienze

Attività di laboratorio del giovedì

Questo percorso si sviluppa su più filoni: le accoglienze e le attività laboratoriali della giornata del giovedì.

LE ACCOGLIENZEQuella per i bambini nuovi iscritti e le loro famiglie si concretizzerà soprattutto nel primo periodo di avvio dell’anno scolastico con la cura dell’ambiente, con la proposta di un orario flessibile per le prime due settimane, con la ricerca e proposta di attività/momenti significativi che favoriscano l’accettazione dell’ambiente scolastico con i suoi operatori e le sue regole.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO DEL GIOVEDÌMotivazione: ampliare le relazioni sia con gli adulti presenti sia con i bambini delle altre classi, sfruttare maggiormente le competenze delle insegnanti, lavorare in un gruppo più piccolo del gruppo classe.

o Da ottobre a dicembre apertura delle sezioni B e D: attività d’intersezione per i bambini dell’ultimo anno con la proposta di percorsi specifici per i 5 anni.

o Da ottobre a dicembre apertura della sezione D e C: attività d’intersezione per i bambini di 4 anni con la proposta di un percorso musicale-linguistico.

o Da gennaio a maggio attività espressive di laboratorio con l’apertura di tutte le sezioni. (la sezione A dei bambini del primo anno, sarà coinvolta dal secondo quadrimestre)

STORIE PER OGNI STAGIONE(trasversale a tutti i campi d’esperienza)

Questo percorso, grazie alle storie, attraverserà nella quotidianità tutte le stagioni e favorirà l’acquisizione delle competenze curriculari lavorando su un terreno accattivante. Le fiabe proposte daranno inoltre la possibilità al bambino di identificarsi con il personaggio che partendo da una situazione negativa e superando prove e ostacoli approderà a una risoluzione positiva. Le fiabe costituiranno pertanto una valida occasione per affrontare in un contesto sicuro emozioni difficili da esprimere. Il bambino verrebbe così aiutato a ridurre l’ansia, a scacciare paure ma, soprattutto a capire che le difficoltà quotidiane possono essere superate attingendo dalle risorse personali.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 68 di 83

Page 69: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

Per ogni periodo è stata individuata una fiaba: - RICCIOLI D’ORO per il periodo autunnale.Riccioli d’oro, raccontandoci le peripezie di una bambina in crescita che cerca la sua identità, ci porterà alla scoperta dell’ambiente bosco e dei suoi frutti, delle caratteristiche dei personaggi, degli elementi/misure di grandezza…- IL BRUTTO ANATROCCOLO per il periodo invernale Il brutto anatroccolo, raccontandoci le sue difficoltà, dovrà sopportare anche il freddo dell’inverno; ci farà scoprire le caratteristiche di questa stagione, le azioni necessarie alla cura della salute e soprattutto ci aiuterà a rafforzare la nostra autostima accettando le differenze che ci distinguono dal gruppo ed esserne fieri.-JACK E IL FAGIOLO MAGICO per il periodo primaverileJack con le sue avventure ci accompagnerà con osservazioni, ipotesi, confronti e registrazioni nell’attività dell’orto con la semina e la cura delle piante di fagiolo. Ci farà fantasticare e ci insegnerà come sia possibile usando nel modo migliore la propria intelligenza e il senso pratico, superare le difficoltà.Inoltre nel periodo di maggio, per la crescita e l’autostima, sarà proposto ai bambini grandi il racconto “IL BRUCO E LA FARFALLA” ; racconto che suggerisce al bambino di non scoraggiarsi di fronte le difficoltà della crescita e di essere determinato nel percorso verso i propri obiettivi.

MANI IN TERRA(curare l’orto)

I bambini avranno la possibilità di esplorare e scoprire l’ambiente utilizzando i cinque sensi, affinando abilità e atteggiamenti di tipo scientifico come: lo stimolo a esplorare, il gusto della scoperta, la curiosità. Inoltre, ogni bambino, attraverso il lavoro di gruppo nell’orto e la cura che deve avere delle piantine, acquisirà il concetto di responsabilità verso l’ambiente e verso il prossimo, il concetto di tempo, le buone regole per una sana alimentazione. Queste attività pratiche saranno poi supportate, ampliate, rielaborate in aula con attività trasversali ai vari campi di esperienza. Le attività nell’orto saranno potenziate dall’esperto Mauro Flora. Altre attività di conoscenza dei prodotti dell’orto vedranno invece la collaborazione dell’associazione Orti Solidali Montebelluna.

MANI CHE RISPETTANO(rispettare la natura e differenziare i rifiuti)

Dal 23 al 27 novembre, nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti, si attuerà un percorso particolare per far raggiungere ai bambini le competenze specifiche in quest’ambito rafforzate ogni giorno dal coinvolgimento nella suddivisione dei rifiuti nei rispettivi contenitori presenti in ogni classe.

Gli esperti Contarina -TV3-Priula proporranno agli alunni dell’ultimo anno un laboratorio specifico.Sono previste brevi uscite nei dintorni della scuola per la sensibilizzazione dei bambini all’attenzione del mondo naturale (oltre alle azioni volte al rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi messe in atto quotidianamente nelle aree verdi dell’ambiente scolastico).È stata inoltre programmata una visita al settore naturalistico del Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna per i bambini di 4 e 5 anni

MANI-FESTARE(intercultura/educazione all’altro)

I momenti di festa a scuola permetteranno i bambini di rinnovare il piacere di stare con gli altri, di conoscere le nostre tradizioni, di utilizzare il corpo quale strumento di espressione e comunicazione. Queste occasioni danno modo di:- essere consapevoli dell’esistenza di diversi modi di fare e

vivere la festa- preparare un dono per i genitori e per le persone che a scuola

ogni giorno ci aiutano e, con questi gesti, imparare a dire grazie

- sperimentare canti e danze popolari (strumenti per migliorare le relazioni interpersonali)

- creare, in certe occasioni, momenti di incontro tra genitori.MANI CHE PARLANO(laboratorio linguistico)

Questo progetto ha due finalità: - l’arricchimento della lingua italiana e l’acquisizione della

lingua italiana per i bambini che non la conoscono (memorizzazione di filastrocche, poesie e canti-giochi fonetici, giochi per l’arricchimento del lessico, attività di riflessione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 69 di 83

Page 70: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

linguistica…)- trovare piacere nel guardare, sfogliare, leggere ed ascoltare

un libro utilizzandolo correttamenteLe attività saranno strutturate in:- lettura di libri in biblioteca/classe da parte delle insegnanti- esperienze nella biblioteca scolastica in piccolo gruppo (una

volta alla settimana) e prestito del libro a casa- lettura in classe di racconti o filastrocche in lingue diverse da

parte di genitori dei bambini- momenti specifici con piccoli gruppi di bambini - visita alla biblioteca comunale per i bambini dell’ultimo anno.

MANI E CORPO IN PALESTRA Una volta la settimana, in palestra, a turni, con metà classe, le insegnanti proporranno l’attività motoria (o psicomotoria in alcune classi). Le attività saranno legate alla scoperta del sé corporeo, al gioco simbolico e allo sviluppo di abilità relazionali e sociali.

PER MANO (EDUCAZIONE STRADALE)

La visita del vigile a scuola, la passeggiata in centro e le attività svolte in classe saranno finalizzate a far diventare i bambini consapevoli dei pericoli che ci sono e quindi ad acquisire comportamenti corretti, riconoscendo il linguaggio del codice della strada.Alla fine del terzo anno i bambini saranno invitati con le loro biciclette a sperimentare un percorso strutturato allestito in una scuola vicina.

NONNI E BAMBINI SI INCONTRANO

La nostra scuola aderisce da alcuni anni al progetto che prevede attività in classe e/o uscite nel territorio proposte dai nonni. In queste occasioni i bambini possono godere della loro esperienza, e soprattutto avere la possibilità di relazionarsi piacevolmente con la figura del nonno, figura spesso lontana perché rimasta nel Paese di origine dei genitori. In particolare quest’anno per i bambini di 5 anni abbiamo chiesto di poter percorrere la via dei Stek per approfondire assieme a nonno Raffaelle i fiori del nostro territorio. Per i bambini di 3 anni invece continueremo a godere dell’iniziativa già conosciuta negli anni scorsi:“Le nonne raccontano”

MANO A MANO(continuità)

Il percorso è dedicato ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e si articola in tre fasi:

la fase progettuale e informativa che coinvolge le insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria

la fase operativa in cui i bambini della scuola dell’infanzia visitano una scuola primaria e preparano “il materiale della continuità”

il momento della consegna dei diplomi ai bambini e alle bambine dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, alla presenza dei loro genitori.

SCUOLA PRIMARIA SERENA – CAONADA (6 classi)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICALa scuola è disposta su due piani, un piano terra e un primo piano; è presente anche un piccolo ripostiglio interrato. Al piano terra si trovano quattro locali adibiti a classe, un locale per attività di piccolo gruppo utilizzato anche come ripostiglio dei materiali didattici, una grande la sala polifunzionale (riunioni, attività didattiche). Al primo piano si accede tramite una stretta scala interna. Non è presente l’ ascensore. Al primo piano ci sono altri due locali adibiti a classe e il laboratorio di informatica. Ogni aula normale è inoltre dotata di una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM).La scuola è circondata da un ampio spazio esterno recintato, in parte alberato, dove si svolgono tutti i momenti d’intervallo e numerose attività di tipo motorio.Nelle immediate vicinanze è inoltre presente e disponibile una grande palestra per le attività motorie e sportive.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 70 di 83

Page 71: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 27 ore settimanali distribuite su sei giorni:

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

CAONADA Tutte 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 8Insegnanti specialisti di inglese 1Insegnanti di sostegno 3Insegnanti di religione 2Collaboratori scolastici 1

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA4 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima15 ottobre 2015 assemblea genitori15 ottobre 2015 assemblea genitori06 novembre 2015 consiglio di interclasse10 dicembre 2015 colloqui individuali18 febbraio 2016 consegna documenti di valutazione26 febbraio 2016 consiglio di interclasse7 aprile 2016 colloqui individuali13 maggio 2016 consiglio di interclasse16 giugno 2016 consegna documento di valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAPROGETTO NONNI E BAMBINISI INCONTRANO

Percorso laboratoriale a cui partecipano tutte le classi del plesso in collaborazione con i Servizi Sociali di Montebelluna e gli anziani di Casa Roncato. Ha la finalità di valorizzare il contributo educativo della figura dei nonni creando un percorso di conoscenze tra generazioni diverse attraverso la trasmissione di arti e mestieri.

PROGETTO DI EDUCAZIONESTRADALE

Destinatari: tutte le classi.La finalità è quella di stimolare una coscienza civica della circolazione stradale, la consapevolezza di condotte sicure attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle nozioni relative al Codice della Strada e la stimolazione a comportamenti miranti la sicurezza propria e altrui nel rispetto dell’altro e dell’ambiente. Ogni insegnante attuerà le attività teoriche e pratiche che si riterranno opportune per la propria classe. Responsabile del progetto: Merlo Gino in collaborazione con la Polizia Locale del Comune di Montebelluna.

PROGETTO STORIA IN CLASSE Laboratori didattici animati a cui partecipano gli alunni di classe 3^, 4^ e 5^. Le attività saranno concordate dalle insegnanti e andranno ad integrare la programmazione disciplinare. Operatore didattico: Merlo Gino.

PROGETTO Destinatari: tutti gli alunni del plesso. Promotori: Associazione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 71 di 83

Page 72: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

DIDATTICO-MUSICALE”LA CENERENTOLA” DI G.ROSSINI

Europa Incanto in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Tempi: l’intero anno scolastico. Il percorso consiste in seminari, incontri e laboratori per alunni e docenti, studiati e progettati per scoprire e conoscere vita, opere, personaggi, trama e arie del capolavoro Rossiniano. Al termine delle attività i docenti e gli alunni parteciperanno alla messa in scena dello spettacolo presso il Teatro Comunale di Treviso. Poiché il progetto prevede la consegna di materiale didattico specifico verrà richiesto il contributo dei genitori.

PROGETTO SCACCHI A SCUOLA Destinatari: alunni di classe 2^, 3^,4^,5^. Tempi: 10 lezioni di un ora ciascuna con cadenza settimanale; 5 lezioni per la classe 1^ nella seconda parte dell’anno scolastico. Promotori: Associazione dilettantistica C.S.”B.Vergani” di Montebelluna.Il progetto ha la finalità di migliorare le capacità attentive e di concentrazione, favorire la funzione socializzante e cognitiva, incentivare il rispetto delle regole. Il contributo per il corso sarà a carico dei genitori.

PROGETTO LETTURA Le classi seconde si recheranno in visita alla Bibliteca Comunale e parteciperanno ad una lettura animata. La Biblioteca collabora con la scuola fornendo alle insegnanti libri in prestito per gli alunni.

PROGETTO “MELA-MELA MANGIO”

Destinatari: alunni di classe 3^e 4^ .Promotori: C.E.O.D. Solidarietà di Biadene.Con tale percorso laboratoriale si intende sensibilizzare gli alunni al consumo consapevole della frutta. Ci si addentrerà nello specifico caso della mela, sperimentando ricette che permettono di utilizzare la mela al meglio e in tutte le sue parti.

PROGETTO “GUERRA E PANE” Destinatari: alunni di classe 5^. Promotori: C.E.O.D. Solidarietà di Biadene in collaborazione con il Museo della Grande Guerra di Alano di Piave.Progetto laboratoriale volto alla conoscenza dell’alimentazione dei soldati durante la grande guerra.

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀE ALLA SESSUALITÀ

Una persona esperta esterna affronta con gli alunni di classe quinta, coinvolgendo anche i genitori, il tema della sessualità partendo dalle emozioni di ognuno e dal rispetto di genere, in collegamento con il programma di scienze (l’apparato riproduttivo). Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

PROGETTO “VOLANDO SULLE DOLOMITI”

Destinatari: alunni di classe 4^ e 5^. Promotori: Gruppo Alpini Montebelluna sez. di Treviso in collaborazione con il Centro Studi di Treviso (iniziativa Centenario della Grande Guerra). Progetto mirato alla salvaguardia della montagna e alla diffusione della cultura alpina tra i giovani. Gli alunni saranno guidati alla conoscenza delle Dolomiti come patrimonio dell’UNESCO, l’ inquadramento geografico e una particolare attenzione al dissesto geologico. Inoltre non mancheranno collegamenti storico geografici con la Grande Guerra.

SCUOLA PRIMARIA BARACCA – BIADENE (5 classi)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio consta di due piani: un piano terra dove si trovano quattro aule, un piccolo ripostiglio, i servizi igienici e la mensa, mentre al primo piano si trovano tre aule normali, l’aula adibita ad informatica, un’ampia sala per le attività motorie e l’aula insegnanti. Non è presente l’ascensore. Ogni aula normale è inoltre dotata di una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM).All’esterno è presente un cortile, in parte alberato, dove gli alunni svolgono la ricreazione quando il tempo lo permette.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 72 di 83

Page 73: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 27 ore settimanali distribuite su cinque giorni:

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

BIADENE Tutte 27 ore - da lunedì a venerdì 08.15 – 12.35

martedì 13.35 – 16.15 giovedì 13.35 – 16.15

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 6Insegnanti specialisti di inglese 2Insegnanti di sostegno 2Insegnanti di religione 1Collaboratori scolastici 1

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA4 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima15 ottobre 2015 assemblea genitori15 ottobre 2015 assemblea genitori06 novembre 2015 consiglio di interclasse10 dicembre 2015 colloqui individuali18 febbraio 2016 consegna documenti di valutazione26 febbraio 2016 consiglio di interclasse7 aprile 2016 colloqui individuali13 maggio 2016 consiglio di interclasse16 giugno 2016 consegna documento di valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVAEDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ

Un esperto esterno affronta con gli alunni di classe quinta il tema della sessualità partendo dalle emozioni di ognuno e dal rispetto di genere, in collegamento con il programma di scienze (l’apparato riproduttivo). Ė un progetto sostenuto dal contributo economico dei genitori con i quali si prevedono due incontri formativi con l’esperto scelto.

PROGETTO PSICOMOTRICITÀ Il progetto ha lo scopo di far conoscere ai bambini più piccoli le proprie abilità e i propri limiti, quindi la conoscenza di sé. Mira inoltre all’ aumento dell’autostima (costo a carico dei genitori)

PROGETTO NONNI E BAMBINI SI INCONTRANO

Percorso laboratoriale a cui partecipano tutte le classi del plesso in collaborazione con i Servizi Sociali di Montebelluna e gli anziani di Casa Roncato. Ha la finalità di valorizzare il contributo educativo

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 73 di 83

Page 74: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

della figura dei nonni creando un percorso di conoscenze tra generazioni diverse attraverso la trasmissione di arti e mestieri.

SCACCHI A SCUOLA In collaborazione con il Circolo Scacchistico Vergani di Montebelluna viene proposto un corso di 10 ore per la classi 3a, 4a e 5a e un corso di 5 ore per le classi 1a e 2a. Il gioco degli scacchi è uno strumento, ludicoe interattivo, che, impegnando gli alunni nell’affrontare e nel risolvere situazioni problematiche, ne favorisce lo sviluppo di capacità logiche e di pensiero procedurale insieme alla fiducia nei propri mezzi, al rispettodegli altri e all’accettazione del confronto.È richiesto un contributo economico alle famiglie.

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI - INTERCULTURA

Per fornire ai bambini di origine non italofona le conoscenze e le abilità basilari nella lingua italiana ai fini di una maggiore partecipazione alle attività di classe e ai percorsi di insegnamento-apprendimento.

PROGETTO CONOSCIAMO L’ATLETICA

In collaborazione con la società Atletica di Montebelluna per l’introduzione all’atletica leggera nelle classi quarta e quinta (conoscenza e pratica delle principali discipline quali la marcia, la corsa veloce, la corsa di resistenza, la corsa ad ostacoli, la staffetta, il salto in lungo e in alto, il lancio del vortex)Al termine del ciclo di lezioni si prevede un’uscita presso il Campo sportivo Biagi.

PROGETTO USCITE NEL TERRITORIO (TUTTE LE CLASSI)

Verranno effettuate a piedi e con pullmino comunale nei dintorni della scuola (Biadene, Montebelluna…), sollecitando i bambini a conoscere le risorse del territorio nei suoi aspetti naturalistici ed antropici.

PROGETTO MUSICA Una prima iniziativa in campo espressivo-musicale interessa gli alunni di 4^ e 5^ classe, attuata con la collaborazione di un esperto esterno per il mese di novembre. L’attività verrà arricchita da una rappresentazione esterna in occasione dei mercatini di Natale e Montebelluna.Una seconda iniziativa di educazione alla musica riguarda le classi 1^, 2^ e 3^, condotta da un’insegnante volontaria sulla base del metodo Kodaly.Si prevede un progetto di educazione musicale con insegnante di potenziamento.

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE

La finalità è quella di stimolare una coscienza civica della circolazione stradale, la consapevolezza di condotte sicure attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle nozioni relative al Codice della Strada con lapratica di comportamenti rispettosi della sicurezza propria e altrui.Ogni insegnante attuerà le attività teoriche e pratiche opportune per la propria classe. Responsabile del progetto: Merlo Gino in collaborazione con la Polizia Locale del Comune di Montebelluna. Partecipanti: tutte le classi.

PROGETTO LETTURA La classe seconda si recherà in visita alla Biblioteca Comunale partecipandoad una lettura animata. La Biblioteca collabora con la scuola fornendo alle insegnanti libri in prestito per gli alunni.

PROGETTO ORTO E SIEPE DIDATTICA

Con la collaborazione di alcuni genitori si curerà la realizzazione di un piccolo orto e della siepe nell’aiuola a bordo cortile asfalto.

PROGETTO STORIA Si realizzeranno laboratori tematici (scavo archeologico, fossili, scrittura cuneiforme, paleoveneti…) in collaborazione con il collega Gino Merlo e il Museo Civico di Montebelluna.

SCUOLA PRIMARIA MANZONI – PEDERIVA (4 classi)

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 74 di 83

Page 75: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio si sviluppa su due piani, un piano terra e un primo piano, ed è presente un piccolo ripostiglio interrato. Al piano terra si trovano tre locali adibiti ad aule e un salone per le attività motorie. Al primo piano, a cui si accede tramite una scala interna (non è presente l’ascensore), si trovano altri tre locali: 2 adibiti ad aule e 1 a laboratorio multimediale nel quale sono presenti nove postazioni computer per le attività di informatica. Cinque aule sono dotate della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM).All’esterno è presente un piccolo cortile, in parte alberato.

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 27 ore settimanali distribuite sei giorni:

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

PEDERIVA Tutte 27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 5Insegnanti specialisti di inglese 1Insegnanti di sostegno 1Insegnanti di religione 1Collaboratori scolastici 1

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA4 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima15 ottobre 2015 assemblea genitori15 ottobre 2015 assemblea genitori06 novembre 2015 consiglio di interclasse10 dicembre 2015 colloqui individuali18 febbraio 2016 consegna documenti di valutazione26 febbraio 2016 consiglio di interclasse7 aprile 2016 colloqui individuali13 maggio 2016 consiglio di interclasse16 giugno 2016 consegna documento di valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVABENVENUTI A SCUOLA Il progetto, nato dall’esigenza di accogliere i nuovi iscritti

nell’ambiente scolastico creando un contesto emotivo e sociale coinvolgente, quest’anno è stato riadattato e, durante i primi giorni di scuola, gli alunni delle 4 classi hanno ascoltato la lettura

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 75 di 83

Page 76: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

animata del libro “Guizzino” di Leo Lionni e collaborato all’allestimento di un pannello decorativo in atrio.

NONNI E BAMBINI SI INCONTRANO

Il progetto è realizzato in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Montebelluna e negli anni si è rivelato un fecondo momento di incontro tra nonni e bambini in cui vengono condivise esperienze di vita, competenze e relazioni significative. I laboratori proposti hanno indicativamente la durata di un paio di incontri e si concludono a maggio con la Festa dei “giochi di una volta” e la mostra degli elaborati prodotti.

TUTTI AL CINEMA… L’attività fa entrare fisicamente i bambini nell’ambiente Cinema per fruire di un linguaggio multimediale specifico. La collocazione nella settimana precedente la pausa natalizia fa vivere agli alunni un’esperienza coinvolgente e aggregante immersi nell’atmosfera festosa dell’attesa.È richiesto un contributo economico alle famiglie.

… E A TEATRO! Accogliendo la proposta dell’associazione Spazio Rosa Bergamo, nella seconda parte dell’anno gli alunni assisteranno ad uno spettacolo teatrale presso Villa Pisani di Biadene. Lo spettacolo rivisita la favola “I musicanti di Brema” per riflettere sul tema dell’accoglienza.È richiesto un contributo economico alle famiglie.

SCUOLA ALL’OPERA Alcune classi aderiscono alla proposta didattica dell’Associazione Musicale Europa InCanto che prevede seminari per i docenti e laboratori nelle scuole durante i quali gli alunni potranno scoprire tutto l’incanto dell’opera. L’atto conclusivo del progetto coinvolge attivamente gli alunni in uno spettacolo lirico, occasione di fruizione collettiva e di condivisione dell’esperienza maturata.L’opera di riferimento è “La Cenerentola” di G. Rossini.Potrebbe essere richiesto un contributo economico alle famiglie.

USCITE DIDATTICHE Per approfondire aspetti scientifici, ambientali, naturalistici, storici vengono proposte uscite didattiche, anche di durata superiore alle 4 ore, che rafforzano il clima di condivisione e di partecipazione e diventano occasioni importanti per sperimentarsi in compiti situati e concreti. Se possibile vengono individuate mete che permettano di aggregare due o più classi. È richiesto un contributo economico alle famiglie.

SCACCHI A SCUOLA In collaborazione con il Circolo Scacchistico Vergani di Montebelluna viene proposto un corso di 10 ore per tutte le classi. Il gioco degli scacchi è uno strumento ludico e interattivo, che, impegnando gli alunni nell’affrontare e nel risolvere situazioni problematiche, ne favorisce lo sviluppo di capacità logiche e di pensiero procedurale insieme alla fiducia nei propri mezzi, al rispetto degli altri e all’accettazione del confronto.È richiesto un contributo economico alle famiglie.

ED. ALLA SICUREZZA STRADALE Le attività teoriche e pratiche proposte alle diverse classi per stimolare la conoscenza e l’approfondimento delle nozioni relative al Codice della Strada e l’assunzione di comportamenti rispettosi della propria e altrui sicurezza, hanno come sintesi conclusiva la partecipazione al percorso ciclo-pedonale allestito presso la scuola secondaria di primo grado dal responsabile del progetto, sig. Gino Merlo, in collaborazione con la Polizia Locale del Comune di Montebelluna.

PROGETTO BIBLIOTECA La classe seconda si reca in visita alla Biblioteca Comunale e partecipa ad una lettura animata. La Biblioteca collabora con la scuola fornendo alle insegnanti libri in prestito per gli alunni.

NEL MEZZO DEL BOSCO… Alcune classi aderiscono al progetto sostenuto dalla Fondazione Coin che mette a disposizione gratuitamente un educatore del Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna per un laboratorio in classe e un’escursione a BoscAsolo (Col San Martino). È richiesto un contributo economico alle famiglie per il mezzo di trasporto.

GIOCO SPORT In collaborazione con le società sportive del territorio verranno svolte alcune lezioni di attività motorie propedeutiche alle varie discipline sportive.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 76 di 83

Page 77: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

SCUOLA PRIMARIA FOSCOLO – SAN GAETANO (10 classi)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio si sviluppa su due piani, un piano terra e un piano seminterrato. Al piano terra si trovano dieci locali adibiti ad aule e la mensa. Al piano interrato, a cui si accede tramite una scala interna (presente anche un ascensore), si trovano la palestra, un’aula per attività espressive, l’aula per le attività di inglese e il laboratorio di informatica. Ogni aula normale è inoltre dotata di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM).All’esterno è presente una grande area verde, in parte alberata.

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 27 ore settimanali distribuite per lo più su sei giorni (classi 1^A, 2^A e 3^A su cinque giorni):

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

S. GAETANOA sett. lunga1B-2B-3B- 4A-4B-5A-5B

27 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 12.30

A sett. corta1A-2A-3A

27 ore - da lunedì a venerdì 08.00 – 12.30

martedì 13.30 – 15.45

giovedì 13.30 – 15.45

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 13Insegnanti specialisti di inglese 1Insegnanti di sostegno 2Insegnanti di religione 2Collaboratori scolastici 2

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA4 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima15 ottobre 2015 assemblea genitori15 ottobre 2015 assemblea genitori06 novembre 2015 consiglio di interclasse10 dicembre 2015 colloqui individuali18 febbraio 2016 consegna documenti di valutazione26 febbraio 2016 consiglio di interclasse7 aprile 2016 colloqui individuali13 maggio 2016 consiglio di interclasse16 giugno 2016 consegna documento di valutazione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 77 di 83

Page 78: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVASCACCHI A SCUOLA

Conoscenza del gioco degli scacchi come valido strumento per potenziare attenzione e memoria e sviluppare l’autocontrollo.Vi partecipano le classi 2^ - 3^ - 4^ - 5^

UNA STORIA PER FAR MUSICA: UGO

Il progetto si svolge da novembre a maggio e coinvolge tutte le classi. Filo conduttore è una storia di pura invenzione che attinge dalla realtà dei nostri giorni per offrire spunti di riflessione e approfondimento sulla sana alimentazione, sull’accoglienza e sull’immigrazione. La drammatizzazione finale collettiva avverrà a fine anno scolastico, alternando parti recitate a canti, balli e sonorizzazioni.

VISITANDO… S’IMPARA!

Per approfondire aspetti scientifici, ambientali, naturalistici, storici vengono proposte gite della durata superiore alle 4 ore che rafforzano il clima di condivisione e di partecipazione e diventano occasioni importanti per sperimentarsi in compiti situati e concreti. Sono interessate tutte le classi.

NONNI E BAMBINI SI INCONTRANO

Percorso laboratoriale a cui partecipano tutte le classi del plesso incollaborazione con i Servizi Sociali di Montebelluna e gli anziani diCasa Roncato. Ha la finalità di valorizzare il contributo educativodella figura dei nonni creando un percorso di conoscenze tra generazioni diverse attraverso la trasmissione di arti e mestieri.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE

La finalità e quella di stimolare una coscienza civica della circolazione stradale, la consapevolezza di condotte sicure attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle nozioni relative al Codice della Strada e la stimolazione a comportamenti miranti la sicurezza propria e altrui nel rispetto dell’altro e dell’ambiente. Ogni insegnante attuerà le attività teoriche e pratiche che si riterranno opportune per la propria classe. parteciperanno tutte le classi. Responsabile del progetto è Merlo Gino, in collaborazione con la Polizia Locale del Comune di Montebelluna.

STORIA IN CLASSE Laboratori didattici animati a cui partecipano gli alunni di classe 3^,4^ e 5^. Le attività saranno concordate dalle insegnanti e andrannoad integrare la programmazione disciplinare.Operatore didattico: Merlo Gino.

GIOCO SPORT In collaborazione con le società sportive del territorio verranno svolte alcune lezioni di attività motorie propedeutiche alle varie discipline sportive (volley, atletica…).

PROGETTO LETTURA Le classi seconde si recano in visita alla Biblioteca Comunale e partecipano ad una lettura animata. La Biblioteca collabora con la scuola fornendo agli insegnanti libri in prestito per gli alunni.

PROGETTO DIRE-FARE-MANGIARE Le classi seconde parteciperanno al laboratorio “Mela-mela mangio” sperimentando ricette che permettono di utilizzare la mela al meglio e in tutte le sue parti. Le classi quarte impareranno a riconoscere i cereali che ogni giorno sono tra noi e a scoprirne i diversi utilizzi, così da non buttare via nulla. I laboratori sono proposti dalla Cooperativa Solidarietà di Biadene.

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ

Una persona esperta esterna affronta con gli alunni di classe quinta, coinvolgendo anche i genitori, il tema della sessualità partendo dalle emozioni di ognuno e dal rispetto di genere, in collegamento con il programma di scienze (l’apparato riproduttivo). Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 78 di 83

Page 79: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

SCUOLA PRIMARIA SACCARDO – PEEP (10 classi)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio si sviluppa su un solo piano ed è dotato di un ampio giardino su entrambi i lati. È inoltre presente un giardinetto interno. Tutte le aule hanno un’uscita diretta al giardino e sono molto luminose. Vi sono inoltre un’aula adibita a sala di proiezione dotata di sussidi audiovisivi, un’aula multimediale dotata di computer, stereoscopio e videoproiettore, dieci aule per le normali attività didattiche dotate ognuna di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), una biblioteca scolastica periodicamente integrata e rinnovata, una palestra con spogliatoi, un orto didattico, nel giardino due spazi per lezioni all’aperto.

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 40 ore settimanali (tempo pieno), su cinque giorni e per tutte le classi.

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE

ORARIO GIORNALIERO

SACCARDO Tutte 40 ore - da lunedì a venerdì 08.15 – 16.15

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti su posto comune 18Insegnanti specialisti di inglese 1Insegnanti di sostegno 1Insegnanti di religione 2Collaboratori scolastici 2

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA4 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima15 ottobre 2015 assemblea genitori06 novembre 2015 consiglio di interclasse10 dicembre 2015 colloqui individuali18 febbraio 2016 consegna documenti di valutazione26 febbraio 2016 consiglio di interclasse7 aprile 2016 colloqui individuali13 maggio 2016 consiglio di interclasse16 giugno 2016 consegna documento di valutazione

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 79 di 83

Page 80: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVANONNI E BAMBINI S’INCONTRANO

Durante degli incontri strutturati, in classe o nei luoghi preposti, i nonni trasmettono ai bambini le loro esperienze. Grazie a questa modalità le diverse generazioni possono incontrarsi e confrontarsi in modo proficuo partendo dalla peculiarità delle arti e dei mestieri. Il progetto si svolge in collaborazione con i Servizi Sociali del comune di Montebelluna e gli utenti di Casa Roncato.

PIÙ SPORT A SCUOLA Varie associazioni sportive presenti nel territorio, grazie agli operatori inviati a scuola, coinvolgono gli alunni nelle diverse pratiche sportive proponendo attività motorie e giochi propedeutici allo sport.

STORIA IN CLASSE Il maestro Gino Merlo propone agli alunni delle classi 3^, 4^, 5^ dei laboratori di approfondimento inerenti alle programmazioni di Storia.

EDUCAZIONE AMBIENTALE Un operatore del TV3 entra in classe ed elabora con gli alunni dei comportamenti positivi sul tema dei rifiuti partendo dalla differenziazione, per arrivare al loro riutilizzo, al loro riciclo e al risparmio consapevole volto ad evitare gli sprechi.

PROGETTO LETTURA Visita alla Biblioteca Comunale da parte delle classi seconde. ATTIVITÀ PSICOMOTORIA PER LE CLASSI PRIME

È un’iniziativa che ha lo scopo di permettere ai bambini di sperimentare ed approfondire attraverso il gioco la conoscenza di sé dal punto di vista motorio, affettivo, emozionale e relazionale. L’attività si svilupperà in giochi simbolici, di ruolo e in giochi di regole. Per ciascuna classe sono previsti dieci incontri settimanali di un’ora ciascuno. Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE

Gli alunni di tutte le classi eseguono in bicicletta un percorso strutturato con segnali stradali e semaforo, mettendo in pratica ciò che hanno imparato in classe relativamente all' educazione stradale.

A SCUOLA DI SCACCHI Un esperto esterno insegna agli alunni di tutte le classi le regole del gioco degli scacchi. La scuola partecipa anche ai tornei scolastici. Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

DAI BULLI MI DIFENDO Un esperto esterno, utilizzando metodologie attive e coinvolgenti, invita gli alunni di classe V ad esprimere le proprie emozioni relativamente all' ambito della classe e del gruppo in generale, promuovendo così il rispetto di sé e dell’altro. Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ

Una persona esperta esterna affronta con gli alunni di classe quinta, coinvolgendo anche i genitori, il tema della sessualità partendo dalle emozioni di ognuno e dal rispetto di genere, in collegamento con il programma di scienze (l’apparato riproduttivo). Ė un progetto attivato con il contributo economico dei genitori.

SCUOLA INCANTO “CENERENTOLA” DI G. ROSSINI

Utilizzando e prendendo spunto dai materiali elaborati dall' associazione musicale “Europa InCanto” gli alunni delle classi IV e V, durante le ore di Musica, scopriranno l'affascinante mondo dell’opera lirica. Conosceranno la figura del compositore Gioachino Rossini e, nello specifico, l'opera “Cenerentola”. La fase finale del percorso didattico prevede la partecipazione attiva degli alunni all' allestimento de “La Traviata” presso il Teatro Comunale di Treviso. E' previsto inoltre un allestimento da parte delle classi coinvolte presso la sala polivalente della Parrocchia di San Gaetano. Ė un progetto attivato grazie al sostegno economico dei genitori.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 80 di 83

Page 81: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BIADENE (18 classi)

LE RISORSE DELLA STRUTTURA SCOLASTICAL’edificio si sviluppa su due piani, un piano terra e un primo piano. È presente un ascensore e all’esterno vi è un’ampia area verde, parte della quale utilizzata per le attività di ed. fisica.Al piano terra si trovano l’aula insegnanti, utilizzata anche per l’attività musicale pomeridiana, alcuni spazi attrezzati ad ufficio di segreteria, sette aule normali, la sala musica utilizzata anche per incontri collettivi, il laboratorio di informatica, le aule per attività laboratoriali (ed. artistica, ed. tecnica, ed. scientifica) e un’aula adibita a biblioteca.Al primo piano sono ubicate altre dieci aule normali.Ogni aula normale è inoltre dotata di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM).Annessa alla scuola è presente una palestra per le attività fisiche e sportive.

GLI ORARI DI FUNZIONAMENTOLa scuola ha un’organizzazione a 30 ore settimanali, su sei giorni e per tutte le classi.Gli alunni del corso ad indirizzo musicale svolgono in più due ore pomeridiane, distribuite su due o tre pomeriggi, per le lezioni di strumento, musica d’insieme, teoria e solfeggio.

CLASSI TEMPO SCUOLA SETTIMANALE ORARIO GIORNALIERO

Curricolo Ordinario 30 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 13.00

Indirizzo Musicale 30 ore - da lunedì a sabato 08.00 – 13.00 più due ore pomeridiane

LE RISORSE UMANE PRESENTIInsegnanti disciplinari 35Insegnanti di religione 1Insegnanti di sostegno 8Collaboratori scolastici 5

IL PIANO DEGLI INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA3 settembre 2015 assemblea genitori degli alunni di classe prima16 ottobre 2015 assembleasettimanalmente ricevimento dei docenti dal 17 novembre 2015 consigli di classe11 dicembre 2015 colloqui individuali12 febbraio 2016 consegna documenti di valutazionedal 16 febbraio 2016 consigli di classedal 19 aprile 2016 consigli di classe8 aprile 2016 colloqui individuali

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 81 di 83

Page 82: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

17 giugno 2016 consegna documenti di valutazione

LE INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVALABORATORIO PICCOLO CORO Con questa iniziativa, oramai pluriennale, i ragazzi saranno aiutati

a migliorare la conoscenza di sé e la stima personale, evidenziare le proprie doti di canto, aumentare la sicurezza di sé e favorire la musica d’insieme.

SPORTIVAMENTE A SCUOLA Approfondimento di varie discipline sportive, educazione fair play e potenziamento fisiologico. Corsa campestre, gare di triathlon indoor, gare di atletica leggera, torneo di pallamano (prime), pallacanestro (seconde), pallavolo (terze).

ALTRO SPORT A SCUOLA Classi prime: orienteering, sport per diversamente abili, educazione stradale e rugby; classi seconde: judo, tennis tavolo e Viet Vo Dao; classi terze: Break dance, rugby e incontro handicap psichici e sport.

MENTI APERTE/CLASSI APERTE Per tre giorni consecutivi, alla fine del primo quadrimestre, tutti gli alunni saranno impegnati in vari laboratori realizzati dai docenti, anche con la collaborazione dei genitori. Laboratori che spaziano su diversi ambiti: espressivo, corporeo, manuale, teatrale, creativo –artigianale. Un quarto giorno si svolgerà un momento pubblico aperto alle famiglie di presentazione dei lavori svolti.

LABORATORIO TECNOLOGIA Il laboratorio di tecnologia, dotato di materiali e strumenti adatti ai ragazzi, offre la possibilità di sperimentare operativamente ciò che studiano teoricamente sviluppando in loro, oltre che abilità trasversali a molte discipline, anche capacità di scelta e di orientamento per il loro futuro.

GIORNALE IN CLASSE La scuola ha aderito all'iniziativa dell'Osservatorio dei giovani editori, promuovendo la lettura di un quotidiano in classe (Corriere Della Sera) una volta la settimana e da quest’anno la lettura dell’inserto POPOTUS pubblicato dal quotidiano AVVENIRE. A questo si affianca la produzione di un giornale on line sulla piattaforma www.alboscuole.it con il coinvolgimento diretto dei ragazzi nella costruzione di una vera e propria redazione.

IL TERRITORIO COME LABORATORIO DIDATTICO

In convenzione col CAI di Montebelluna. Verranno effettuate escursioni sul territorio montano e collinare del Veneto con residenzialità in rifugio nel mese di settembre. È un’iniziativa rivolta ai ragazzi di tutte le classi con l’intento di far conoscere, amare e difendere l’ambiente che ci circolnda e conservare la memoria storica del nostro territorio.

PROGETTO LETTURA Il Dipartimento di lettere propone un progetto di promozione della lettura per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado. In sintesi:Classi prime: incontro con un autore in collaborazione con la libreria Zanetti di Montebelluna. Classi seconde: adesione al progetto della Biblioteca Comunale di Montebelluna. Classi terze: incontro con l’autore in collaborazione con la libreria Massaro di Castelfranco V.to.

PROGETTO METODO DISTUDIO

Le classi prime realizzeranno un percorso volto ad individuare gli stili di apprendimento di ciascuno, a riflettere su modi e tempi per affrontare lo studio con efficacia. In particolare si eserciteranno a realizzare semplici mappe concettuali. Le classi seconde continueranno il percorso approfondendo l’uso degli strumenti per studiare con metodo; in particolare eserciteranno la capacità di fare sintesi, produrre riassunti, prendere appunti.

LABORATORIO DI ITALIANO L2 Rivolto agli alunni stranieri con i livelli di competenza linguistica 0, A1, A2 al fine di migliorare le competenze degli alunni nella lingua della comunicazione e nella lingua dello studio.

CORSO SULL’AFFETTIVITA’ ED EMOZIONI

La preadolescenza è un'età ricca di cambiamenti fisico – psicologici. Il corso vuole aiutare i ragazzi e le ragazze a riconoscere, accettare, comprendere tali cambiamenti sia nel loro

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 82 di 83

Page 83: POF06-07_2€¦  · Web viewpag. 45 L’autonomia come stimolo al miglioramento pag. 45 Il sistema di autovalutazione di Istituto pag. 46 Il ruolo degli utenti pag. 46 La valutazione

forte impatto emotivo che relazionale.I contenuti del corso saranno distinti per le classi seconde e terze.

PROGETTO EUROPAIN CANTO

Dare l'opportunità agli alunni di avvicinarsi ad un'opera lirica (“La CENERENTOLA”) con l'ausilio di un testo e la collaborazione esterna di esperti. Il percorso si conclude con la partecipazione alla messa in scena dell'opera al Teatro Comunale di Treviso.

PERCORSI DELLA MEMORIA E' una consuetudine per la nostra scuola coinvolgere gli alunni delle classi terze in percorsi interdisciplinari attorno alle tematiche dell'antisemitismo. In quest’ anno scolastico è previsto un percorso allargato sul tema del dovere civile della memoria e del ricordo: si ascolteranno testimoni o racconti sulla Shoà, sulla tragedia degli internati e dei profughi istriani.

CORSI DI RECUPERO E/OPOTENZIAMENTO

Sono previsti interventi di recupero in matematica – su disponibilità data dai docenti; un percorso di potenziamento di lingua inglese sia per le classi seconde che per le terze (per quest’ultima viene data la possibilità di conseguire la certificazione KET).

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E DIRITTI UMANI

Il progetto coinvolge tutte le classi e associazioni del territorio che si occupano di promozione dei diritti verso i minori come ACTION AID, NATs A conclusione dei percorsi formativi paralleli si promuove una marcia dei diritti per ricordare la Convenzione dei diritti dell'Infanzia, il 20 novembre.Rifletteranno sul tema dei diritti anche i ragazzi di prima (sule tema della fame nel mondo e dello spreco di cibo) e quelli di terza ( in particolare sui temi degli squilibri nord-sud del mondo e effetti della globalizzazione).. La scuola ha aderito al progetto “PARTECIP–AZIONE” finalizzato alla creazione di un gruppo locale di cittadinanza attiva. Il percorso nasce dalla collaborazione con il Rotary Act e l’amministrazione comunale.

PERCORSI MUSICALI Musica da camera con gruppi miste/voci soliste rivolto agli alunni che hanno attitudini, esperienze e motivazioni verso la musica d’insieme (due prove mensili e saggio finale); concerti esterni del gruppo di “Ri–percussioni giovanili”; corso di perfezionamento di Percussioni latine.Saranno attivati anche due corsi, a pagamento, di arpa e basso elettrico.

Piano dell’Offerta Formativa 2015/2016 Pagina 83 di 83