POF OK 2015...I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 7 concepita come uno...
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I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 2
Denominazione e Recapiti della scuola
Ordine e grado di scuola: Secondaria di 2° grado Denominazione: I.S.I.S.S “N. Stefanelli”, via Rocca dei Dragoni n. 108 81034 Mondragone (CE)
Segreteria amministrativa Tel. Fax 0823 970718
Segreteria alunni 0823 970608 e-mail: [email protected] Sito internet: www.itcstefanelli.it
Dati della scuola a.s. 2014/2015 Allievi n. 761 Classi n. 39 Classi per Indirizzo: n. 11 A.F.M., 8 TURISMO, 3 AGRARIO, 7 TRASPORTI E LOGISTICA, 4 MAT e 6 SIRIO D.S. n. 1 D.S.G.A. n. 1 Docenti n. 94 Assistenti amministrativi n. 3 Assistenti tecnici n. 7 Collaboratori scolastici n. 12
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 3
Sommario Pag.
Introduzione 6
Il Piano dell'Offerta Formativa 10
1. L’I.S.I.S.S. “Nicola Stefanelli” e Mondragone 14
1.1 Eventi significativi della nostra storia 17
1.2 Analisi territoriale 20
1.3 Esperienze di integrazione tra scuola e territorio 22
1.4 Tipologie degli allievi 25
1.5 Analisi dei bisogni formativi 26
2. Programmazione didattica 28
2.1 Metodologia 28
2.2 Verifica 31
2.3 Valutazione 31
2.3.1 Valutazione alunni diversamente abili 33
2.3.2 Accoglienza, inserimento e valutazione degli alunni stranieri 34
2.3.3 Valutazione finale classi terze IPIA 40
2.3.4 Criteri di valutazione per l’ammissione alla classe successiva 42
2.4 Obiettivi, competenze e conoscenze 43
2.4.1 Obiettivi formativi 43
2.4.2 Obiettivi didattici 46
2.4.3 Competenze e conoscenze di base 46
2.4.4 Competenze e conoscenze trasversali 51
3. Esami di Stato 52
3.1 Composizione delle Commissioni 53
3.2 Documento del Consiglio di classe 53
3.3 Crediti scolastici e formativi 54
3.4 Prove di esame 55
3.5 Valutazione 56
3.6 Esame dei candidati diversamente abili 57
3.7 Elementi da certificare 58
3.8 Tabelle di attribuzione del credito scolastico 59
4. Materia alternativa alla religione cattolica 61
5. Percorsi formativi 61
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5.1 Struttura dei corsi e loro articolazione curriculare 68
5.2 Articolazione curr.re Amministrazione, Finanza e Marketing 67
5.3 Articolazione curr.re Turismo 68
5.4 Articolazione curr.re Agrario, Agroalimentare, Agroindustriale 69
5.5 Articolazione curr.re Sirio 71
5.6 Articolazione curr.re Ipia 72
5.7 Articolazione curr.re Settore Tecnologico-Trasporti e Logistica 74
6. Viaggi di istruzione e visite guidate 76
7. Progetti anno scolastico 2015-2016 81
7.1 Monitoraggio e valutazione delle attività progettuali 82
8. Le scelte organizzative: Lo STAFF 83
8.1 Funzioni Strumentali e gruppi di lavoro 84
8.2 Coordinatori di classe 87
8.3 Responsabili dei Dipartimenti e coordinatori di indirizzo 88
8.4 Organo di Garanzia 90
8.5 Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione 90
8.6 Responsabile privacy 91
9. PERSONALE ATA 92
9.1 Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) 92
9.2 Assistenti Amministrativi: articolazioni e servizi 93
SCUOLA-FAMIGLIA E INCONTRI A SCUOLA 95
Elenco allegati 96
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ALLEGATI
CARTA DEI SERVIZI (Allegato 1)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO (Allegato 2)
REGOLAMENTO BIBLIOTECA SCOLASTICA (Allegato 3)
CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI (Allegato 4)
NUOVO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (Allegato 5)
PATTO SOCIALE DI CORRESPONSABILITÀ (Allegato 6)
REGOLAMENTO LABORATORI (Allegato 7)
PIANO PER L’INCLUSIONE - BES - (Allegato 8)
INTRODUZIONE
Il Piano dell'Offerta Formativa attinge a principi di ordine pedagogico-educativo posti
in essere per favorire la crescita della professionalità scolastica. Questi in sintesi i
principali punti:
• valorizzare la "libertà" di insegnamento (art. 33 Costituzione) per la realizzazione di un
miglior esito formativo e promuovere la centralità dello studente attivando processi educativi
centrati sui suoi bisogni (ex art. 1 DPR 417/74);
• rendere trasparente il contratto formativo attraverso tutti i mezzi informativi disponibili
e vincolando i soggetti coinvolti;
• attivare nei Consigli di Classe un metodo di lavoro che stabilisca un adeguato raccordo
tra i momenti fondamentali del processo educativo: progettazione – pianificazione – verifica –
revisione;
• favorire un confronto costruttivo tra Dipartimenti e Consigli di Classe in modo da
potenziare la ricerca didattica e da garantire il riequilibrio formativo: sostegno – motivazione –
orientamento – riorientamento.
Queste finalità sono dirette, quindi, ad attivare un continuo monitoraggio relativo ai bisogni del
territorio per adeguarvi le risposte formative ed effettuare una autovalutazione complessiva del
servizio scolastico apportando eventuali modifiche (DL n. 80 14 marzo del 2013) personali,
allo scopo di orientarlo e di far emergere i talenti individuali. Riteniamo che la scuola deve
essere il luogo in cui l’alunno scopre se stesso e le proprie potenzialità espressive e
comunicative,sviluppa abilità creative e capacità di lavorare in gruppo, perché queste sono le
competenze professionali specifiche richieste dall'attuale mondo del lavoro nei 5 settori di cui
ci occupiamo: aziendale, turistico. Professionale, nautico e agrario.
Per conseguire tali obiettivi la nostra Istituzione Scolastica si basa su una metodologia
d’insegnamento teorico/pratica, nella quale la teoria delle ore di insegnamento tradizionale,
viene approfondita e veicolata con la fase pratica attraverso la partecipazione attiva ai progetti
proposti, caratterizzati dal “fare esperienza” per assimilare le conoscenze teoriche e farle
diventare competenze, ovvero bagaglio culturale spendibile nel mondo del lavoro.
L’I.S.I.S.S. “N: Stefanelli ”è una scuola concepita e vissuta come comunità educante, in cui
ognuno, con il proprio ruolo, la propria funzione, la propria responsabilità, persegue insieme a
tutti gli altri un comune e condiviso obiettivo educativo-culturale.
E’ intesa come una scuola di vita che integri l'attività strettamente didattica curricolare con
altre attività elettive di tipo ricreativo, sportivo, artistico, associativo, sociale. La scuola è
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concepita come uno spazio vitale nel quale ognuno secondo le proprie vocazioni può trovare
stimoli, occasioni di crescita culturale, di relazioni interpersonali e di confronto dialettico che
lo predispongano ad affrontare la vita con sicurezza ed autonomia. Le attività più idonee per
realizzare la scuola di vita sono le materie d’insegnamento, che vengono utilizzate per
sviluppare le capacità personali e fare acquisire gli strumenti e le abilità per scoprire, maturare
e vivere un progetto di sé realistico e orientato verso gli altri.
Si tratta di una scuola dell’inclusione: nessuna discriminazione né culturale, né religiosa, né
sociale, né etnica.
Una scuola della interculturalità che propone l’accoglienza, il dialogo, la conoscenza delle
proprie e altrui radici storico-culturali e spirituali.
Una scuola tecnologica che educa gli alunni a vivere in società, privilegiando quelle modalità
di apprendimento che permettano di dominare l'attuale cambiamento legato all'esplosione delle
conoscenze e all'innovazione tecnologica.
Una scuola laboratoriale: scuola di produzione culturale critica, in cui lo studente apprende e
assimila per ri-elaborare personalmente.
Una scuola della contemporaneità che accompagna lo studente a saper comprendere il tempo
nel quale vive in tutte le sue dimensioni. Lo studente viene invitato a divenire interprete e
costruttore, conoscitore e profeta dell’oggi attraverso il cammino didattico-curriculare.
Una scuola di qualità: impegnata nella ricerca continua del miglioramento didattico ed
educativo.
Tenuto conto di tutto quanto premesso le nostre risorse riteniamo siano:
Genitori
Il Progetto Educativo incrocia ed assume le aspettative profonde dei genitori per i loro figli. Ai
genitori è chiesto di:
• condividere i valori educativi a cui la scuola si ispira e partecipare ad incontri formativi per
una crescita personale a sostegno e vantaggio del loro compito educativo.
• vivere con la scuola la corresponsabilità educativa
• offrire il proprio contributo attivo per la realizzazione di iniziative, proposte e attività
concordate dai diversi organi collegiali.
Per questo i genitori sono sollecitati a:
• sapere quanto la scuola propone
• conoscere l’atteggiamento educativo e il rendimento scolastico del figlio
• assumersi le proprie responsabilità in ordine alla sua educazione e formazione culturale
.esprimere pareri e proposte per il miglioramento dell’organizzazione scolastica.
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Studenti
Gli alunni della nostra scuola portano in sé le positività e le contraddizioni della realtà odierna,
sfida continua agli interventi educativi.
Agli studenti è richiesto di:
• prendersi cura di se stessi e dei compagni
• prendere a cuore la propria professione di studente
• vivere la scuola come luogo di costruzione di sé come persona, come parte di una comunità e
come cittadino del mondo.
Docenti
La passione educativa e la qualità didattica sono costitutivi della loro identità professionale.
Essi si prendono cura di tutti gli alunni e si rendono disponibili a seguire più da vicino quelli in
difficoltà di crescita e di apprendimento nelle forme e nei tempi che verranno stabiliti e
comunicati.
Ai docenti è richiesto di:
• condividere ed attuare la missione educativa dell’Istituto
• promuovere e coltivare la competenza professionale, la passione educativa e la testimonianza
di vita costitutivi dell’essere docenti
• accompagnare, seguire e sostenere lungo il percorso scolastico, specie chi è in difficoltà
• condividere la responsabilità formativo-culturale sentendosi parte viva e in relazione
collaborativa con tutti i membri della comunità educante.
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PATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA-STUDENTI
La Scuola s’impegna a La Famiglia s’impegna a Lo Studente s’impegna a
Offerta Formativa - Garantire una formazione culturale umana, civile, spirituale attenta alla identità di ogni alunno.
- Promuovere un orientamento fondato sui valori;
- Favorire l’innovazione metodologico- didattica.
- Erogare i contenuti dell’Offerta Formativa con interventi di recupero, sviluppo, potenziamento e promozione dell’eccellenza.
- Mantenere un rapporto attento con il territorio e con le Istituzioni presenti in esso
Proporre attività integrative extra curricolari (visite di istruzione, uscite didattiche...) sobrie sotto il profilo economico
Promuovere uno stile di vita attento alla salute propria e altrui nelle sue diverse componenti (educazione
- Conoscere la proposta formativa della Scuola e le forme di partecipazione al dialogo educativo.
-Condividere il Regolamento diIstituto e collaborare nel rispetto della sua attuazione.
Prendere coscienza del Progetto educativo di Istituto (PEI) e del Piano dell’offerta formativa (POF) e assumersi le conseguenti responsabilità al fine di raggiungere gli obiettivi educativo-didattici.
Relazionalità - Sviluppare un clima e uno stile pedagogico che favorisca la conoscenza, il rispetto dei diritti e doveri, la stima reciproca, l’attenzione alla persona riconosciuta nel suo valore e nella sua dignità.
-Condividere con gli Insegnanti ilProgetto educativo e la proposta formativa dell’anno;
-Collaborare con la Scuola e darecontinuità alla propria azione educativa consentendo un sereno sviluppo dell’azione didattica.
Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni,in un personale cammino di crescita.
Partecipazione e collaborazione
- Porre attenzione alle proposte avanzate dalle famiglie, dagli studenti e dai docenti.
- Coinvolgere gli studenti e le famiglie, in una relazione aperta al dialogo e alla collaborazione.
- Stimolare la rappresentanza negli Organi Collegiali e nelle varie forme previste dai Regolamenti interni.
- Informarsi sul percorso didattico-educativo dei propri figli e partecipare con regolarità alle riunioni programmate.
- Rispettare l’Istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei figli alle lezioni.
- Frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente agli impegni di studio.
- Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la partecipazione attiva alla vita della scuola anche nelle forme di rappresentanza previste dai
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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Con il DPR n. 275/99 art. 3 ogni Istituzione scolastica è stata chiamata a predisporre
un Piano dell’Offerta Formativa in cui emergesse l’identità culturale nonché la
progettazione curriculare ed extracurricolare educativa ed organizzativa dell’ Istituto
interessato.
Al comma 2 dell’art. 3 DPR n. 275/99 si legge che “il piano è coerente con gli obiettivi
generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi [...] e riflette le esigenze del contesto
culturale sociale ed economico della realtà locale”. Da quest’ultimo punto si evince la forte
flessibilità di alcune sezioni del suddetto piano che possono altresì ritenersi di valenza
pluriennale.
In coerenza con gli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione e nel rispetto della libertà di
insegnamento, delle scelte educative e formative, dei genitori e del diritto ad apprendere degli studenti,
l’autonomia è lo strumento e la risorsa attraverso cui adottare metodi di lavoro, tempi di insegnamento,
soluzioni funzionali alla realizzazione dei piani dell’offerta formativa e alle esigenze e vocazioni di
ciascun alunno. L’autonomia organizzativa consente di dare al servizio scolastico flessibilità,
diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e
delle strutture, anche attraverso l’introduzione e la diffusione di tecnologie innovative.
“ Il rilancio dell’istruzione tecnica passa anche attraverso la razionalizzazione del sistema che, grazie ai
2 settori e agli 11 indirizzi che fanno riferimento ai settori produttivi di rilevanza nazionale, punta a
predisporre un quadro coerente e trasparente dell’offerta formativa per rispondere efficacemente alla
molteplicità degli interessi e delle aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo
produttivo e delle professioni.
A tal fine, gli istituti tecnici dispongono di due opportunità:
1) utilizzare, nei percorsi educativi, la quota di autonomia del 20% dei curricoli, sia per potenziare gli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia
per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano
dell’offerta formativa;
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2) utilizzare gli spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare le aree di indirizzo in opzioni,
per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal
mondo del lavoro e delle professioni. Questo strumento va ricondotto, tuttavia, ad un quadro di criteri
generali definiti a livello nazionale, onde evitare il rischio del ritorno ad una
frammentazione e disarticolazione dei percorsi formativi”. ( Riferimenti normativi: Nota prot. 721 del
22 giugno 2006 e D.M. 47 del 13 giugno 2006).
A quanto già detto bisogna aggiungere che nella predisposizione del POF e del relativo
curricolo didattico, secondo quanto stabilito dal Titolo I, cap. III del DPR n. 275/99, si
manifesta appieno l’attività progettuale, didattica ed organizzativa, di ricerca e di sviluppo
propria dell’istituzione scolastica autonoma (ai sensi della Legge 59 art. 21 del 1997) che ha
come unico punto di riferimento la valorizzazione e la realizzazione della persona umana.
Il Piano è quindi il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa
e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito dell'autonomia.
Il presente Piano dell’Offerta Formativa ha preso in attenta considerazione i sopra citati punti,
ritenendoli elementi cardini nella programmazione d’Istituto nella piena consapevolezza che:
• la soddisfazione dell'utenza passa anche attraverso una serie di attività extracurriculari
finalizzate a garantire momenti di aggiornamento e miglioramento;
• la scuola deve imparare a capire e a soddisfare le esigenze dello studente e del
territorio;
• il dialogo e il confronto diventano i nuovi strumenti per capire e risolvere i
problemi;
• l'organizzazione scolastica deve rinnovarsi ogni anno per rispondere alla nuova
prospettiva del suo ruolo sociale;
• l'autonomia sollecita nuove modalità organizzative e un diverso modo di interpretare la
quotidianità; la scuola, per migliorarsi e misurarsi, deve analizzare attentamente la propria struttura, verificare le proprie competenze, ricercare nuove soluzioni metodologiche per interpretare in modo armonico il proprio ruolo nel sistema.
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Il P.O.F. è quindi un documento di:
• Identità dell’Istituto che definisce il quadro delle scelte metodologiche e,
naturalmente, delle finalità educative ed istituzionali della scuola che, nella piena accezione
della sua autonomia, esplicita le scelte formative di fondo, vale a dire quelle finalità
caratterizzanti, in modo peculiare, la mission dell’istituzione scolastica che si sostanzia nel
passaggio dalla condivisione alla corresponsabilizzazione di un progetto collettivo teso alla
formazione del cittadino.
• Programmazione relativa alle scelte formative e didattiche oltre che culturali,
all’interno del quadro delle finalità proprie del sistema scolastico nazionale.
• Progettazione di attività curriculari ed extracurriculari relative a progetti tendenti ad
ampliare l’offerta formativa.
• Riferimento per la vita dell’Istituto che su di esso organizza le proprie risorse di
organici, spazi ed attrezzature.
• Impegno di cui l’Istituto si fa carico verso il personale, le famiglie ed il territorio
tutto.
• Mediazione tra ciò che è prescritto a livello nazionale, quelle che sono le risorse della
scuola e la realtà locale in cui l’Istituto opera.
L' I.S.I.S.S. "N. Stefanelli" presenta il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) per l’anno
scolastico 2015/2016 quale proposta, realizzazione, verifica di progetti e iniziative nonché
prodotto di concreta attività didattica, pianificato dal Collegio dei Docenti e dallo stesso
deliberato.
L'intendimento fondamentale che ha animato la comune opera di analisi e ricerca è stato quello
di compilare una carta d'identità educativa dell'Istituto e delle professionalità che in esso si
esprimono, affinché possa chiaramente emergere il compito di istruzione, di formazione e di
formazione professionale che compete alla nostra comunità scolastica.
Si sottolinea che nella stesura del P.O.F. è rispettato il vincolo pregiudiziale delle norme e
degli ordinamenti stabiliti dalla Repubblica, in relazione ai compiti affidati alle singole scuole,
con particolare attenzione per gli aspetti legati sia agli indirizzi scolastici sia alle istanze
socio-culturali legate al territorio locale ed al più complesso ordine nazionale ed
internazionale.
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“L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l'istruzione che la figlia di un
contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che
il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione”.
Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà, 1995
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1. L’I.S.I.S.S. “N. STEFANELLI” DI MONDRAGONE
L’autonomia didattica e organizzativa, di ricerca di sperimentazione e di sviluppo è la
condizione ottimale perché il Piano dell’Offerta Formativa si sviluppi secondo categorie di
soggettività e creatività, di protagonismo e di imprenditorialità, di differenziazione e di
miglioramento, di flessibilità e di adattabilità alle esigenze formative del territorio. La nostra
scuola opera a Mondragone, una città della provincia di Caserta, posizionata sul mare, con
numerose spiagge, circondata da ampia zona collinare di grande importanza archeologica, che
negli ultimi decenni del novecento è stata investita da consistenti fenomeni di immigrazione,
nell'ordine: dai paesi nordafricani a quelli dell'est Europa, nonché da una significativa presenza
di fasce di popolazione provenienti dalla periferia urbana partenopea a seguito dell'evento
sismico del 1980 e divenuta stabile nel corso degli anni. Fenomeni che hanno inevitabilmente
inciso sul tessuto sociale della comunità, influenzandone i diversi aspetti della vita associata, i
modelli comportamentali, ponendo quindi alla scuola stessa nuove sfide educative e di
integrazione civica e sociale. Le attività lavorative sono strettamente legate alle particolari
caratteristiche ambientali e riguardano prevalentemente l’agricoltura, il commercio, il turismo,
la pesca e l’allevamento. All’interno di questa realtà l’istituzione scolastica ha un ruolo
fondamentale di crescita umana e culturale irrinunciabile e per questo motivo tutti i
rappresentanti delle istituzioni presenti sul territorio collaborano sempre in modo fattivo,
costruttivo e collaborativo.
La nostra offerta formativa configura una scuola che si ispira ai valori fondamentali della Carta
costituzionale quali l'uguaglianza sostanziale, la libertà di iniziativa, il diritto all'istruzione, la
partecipazione alla vita civile e istituzionale e i doveri di solidarietà, unitamente alle linee
guida enunciate nell'Agenda di Lisbona che ha individuato nella conoscenza e nell'innovazione
fattori irrinunciabili di sviluppo e promozione della persona, dei popoli, dei territori.
Formare le coscienze ad interagire con l’altro ispira un’autentica educazione alla mondialità,
indispensabile alla formazione di cittadini di domani e l’educazione alla mondialità diventa
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anche educazione alla pace per cui la fratellanza tra i popoli non resta un ideale, ma diventa
una pratica di vita. Conseguenza di ciò è che le nostre scelte educative si sostanziano in:
a) Educazione in chiave europea e mondiale La nostra Istituzione Scolastica ha una sua specifica identità proposta in chiave europea e
mondiale. Essa tende a creare un ambiente educativo nel quale si possa fare esperienza di valori
umani e cristiani nella convinzione che essi siano riferimento imprescindibile non solo nella
costruzione di una vita buona per i singoli, ma nella costruzione di un’Europa più aperta e solidale.
L’educazione che scegliamo e proponiamo nella scuola è educazione alla mondialità, alla
interculturalità e alla inter-religiosità aperta e senza confini.
Il nostro orizzonte educativo si sostanzia nell’accoglienza e attuazione delle Raccomandazioni del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006, che indicano otto competenze chiave
del cittadino europeo aperto al mondo:
� comunicazione nella madrelingua;
� comunicazione nelle lingua straniere;
� competenza matematico-scientifico-tecnologica;
� competenza digitale;
� imparare ad imparare;
� competenze sociali e civiche;
� senso di iniziativa e imprenditorialità;
� consapevolezza ed espressione culturale.
b) La comunità che educa: non si educa da soli, ma insieme.
Le persone che costituiscono la scuola sono chiamati a divenire comunità educante, capace di
vivere al suo interno un’alleanza educativa. E’ la comunità intera che educa e forma: comunità
capace di dialogo, di confronto anche col territorio, di servizio e di lavoro insieme.
c) L’accompagnamento educativo.
L’educazione è fare strada insieme, essere-divenire compagni di viaggio.
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d) Da classe a gruppo a comunità
Gli alunni sono accompagnati dai docenti-educatori a divenire da classe a gruppo-comunità come
luogo educativo in cui si vivono relazioni interpersonali significative che permettono di maturare
nell’identità, socialità e autonomia.
e) Il clima educativo
E’ essenziale nella scuola un clima fondato sulla comunione e condivisione delle finalità e sulla
alleanza educativa tra i soggetti della comunità scolastica.
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1.1 Eventi significativi della nostra storia
L’Istituto “N. Stefanelli” nacque nel 1980 come succursale dell’ I.T.C. “Florimonte” di Sessa Aurunca
ed ebbe come sede lo stabile Edil Garden di Via V. Emanuele. Grazie all’impegno degli operatori
scolastici, motivati a migliorare le prestazioni professionali individuali e collegiali, la platea subì un
considerevole aumento, per cui si rese necessario il reperimento di nuovi locali. Purtroppo, in mancanza
di un edificio, le uniche sedi possibili furono abitazioni civili, site in via Domitiana e in via De Gasperi,
che diedero vita, rispettivamente, alla sede Rossi e alla sede Gallo. Il 1° Settembre del 1986, finalmente,
l’Istituto divenne autonomo e fu necessario attivarsi per la costruzione di un edificio che ne facesse una
realtà concreta. Dopo anni di precarietà, disagi e lotte, nel marzo del 1990 iniziarono i lavori. Nel 1996
fu consegnata la prima parte dell’edificio e, di conseguenza, nel novembre 1999 avvenne la consegna
totale dei lavori.
Dall’anno scolastico 2013/14, oltre agli indirizzi già esistenti, è stato istituito il nuovo indirizzo di
studio: l’ AGRARIO e, a causa del dimensionamento operato dalla Regione Campania, alla nostra
scuola sono state accorpate le classi ad indirizzo “TRASPORTI E LOGISTICA”, meglio conosciuto
come Nautico, e dell’ IPIA.
L’edificio esistente è corredato da una modernissima e attrezzata palestra, che è affiancata da diversi
campi multifunzionali. Attualmente l’Istituto è dotato di 15 laboratori: Informatica (n.3), Matematica
(n.1), Economia Aziendale (n.1), Scienze Integrate fisica (n.1), Scienze Integrate chimica (n.1),
Linguistico (n.1), Sistemi (n.1), Impianti elettrici ed Elettronici (n.1), Meccanica (n.1). La Biblioteca, la
Sala proiezione, la sala multimediale per i docenti completano la struttura e consentono di progettare al
meglio le attività dell'istituto.
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Risorse umane:
Docenti interni all’Istituto;
Esperti di settore;
Professionalità acclarate in settori determinati dell’azione didattica;
Responsabile Servizi Prevenzione e Protezione;
RLS;
Addetti S.P.P.;
Addetti all’emergenza;
Addetti al primo soccorso;
Medico competente;
Coordinatore degli indirizzi Trasporti e Logistica ed Ipia;
Dirigente scolastico;
Coordinatore GLH;
Progettisti;
D.S.G.A.;
Personale ATA e Collaboratori scolastici.
La localizzazione e le strutture:
L’istituto è situato in via Rocca dei Dragoni, località San Nicola, nel centro della città e nei
pressi di altre strutture pubbliche, quali: ASL, Vigili del Fuoco, Carabinieri. Esso si presenta
moderno e rispondente alle esigenze didattiche, in grado di accogliere tutti gli alunni
frequentanti. Un servizio di trasporto pubblico collega la città ai paesi viciniori dell’interland.
Nella sede sono localizzati:
- Gli uffici: Dirigenza Scolastica, Ufficio dei Collaboratori del Dirigente, Segreteria
Didattica, Segreteria Amministrativa, Ufficio Tecnico, Ufficio Protocollo;
- Un congruo numero di aule spaziose e luminose;
- Il Laboratorio di Matematica;
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- due Laboratori di Scienze Integrate (fisica e chimica)
- tre Laboratori di Informatica;
- Il Laboratorio di Economia aziendale;
- Il Laboratorio di Sistemi;
- Il Laboratorio di Impianti elettrici ed Elettronici;
- Il Laboratorio di meccanica/Trasporti e logistica
- Il Laboratorio linguistico;
- la Sala video-proiezioni;
- La sala multimediale per i docenti;
- la Biblioteca;
- la Palestra.
La struttura è priva di barriere architettoniche ed è dotata di servizi per accogliere gli alunni diversamente abili. All’esterno sono stati allestiti spazi (campi di calcetto e basket) per lo svolgimento di attività sportive.
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1.2 Analisi territoriale. Vocazione produttiva (area territoriale di realizzazione del progetto e bacino di utenza; analisi
dei bisogni formativi; coerenza con le linee di sviluppo locale)
Il Comune di Mondragone costituisce l’area territoriale di realizzazione del progetto ed il
relativo bacino di utenza.
Il sistema produttivo casertano presenta diverse componenti settoriali (industria, artigianato,
servizi, commercio, turismo, agricoltura, caseario e pesca) che, pur configurando situazioni e
necessità strategiche differenziate, hanno possibilità di sviluppo che si determinano in un
quadro di problematiche comuni e di potenzialità condivise.
La situazione del sistema produttivo territoriale della Provincia di Caserta, in particolare quello
della città di Mondragone, appare oggi assai complessa, contrassegnata da un sistema fitto ed
articolato di forze e di debolezze.
Nelle fasi più recenti, alcuni distretti produttivi si sono affermati o consolidati facendo perno su
un’industrializzazione leggera, concentrata in settori tradizionali ma non priva di segmenti a
maggiore intensità tecnologica (ad esempio nel settore della telecomunicazione, della
meccanica, dell’elettronica, dell’ abbigliamento), con un forte peso delle Piccole e Medie
Imprese, spesso basata su specifici elementi vocazionali (quali trasformazione agroalimentare e
turismo).
Altre realtà vanno manifestandosi nei campi dell’industria, dell’agroindustria, del turismo.
Significativa è la presenza nel sistema produttivo di isole di efficienza, di innovazione, di
capacità di muoversi sui mercati internazionali (CIRA, Polo della Qualità, Tarì), di abilità a
misurarsi con le problematiche poste da un contesto territoriale per molti versi penalizzante.
Inoltre, le ampie dotazioni della Provincia nel campo delle risorse immobili, del capitale
umano, delle infrastrutture, dei centri della ricerca scientifica e tecnologica rappresentano -
anche considerando le tematiche dello sviluppo locale e della crescita del sistema produttivo
- altrettante aree di vantaggio potenziale, configurando opportunità di investimenti ad alto
rendimento economico e sociale.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 21
Dall’altra parte, la Provincia di Caserta presenta in complesso una struttura imprenditoriale
(nell’agricoltura, nell’industria, e soprattutto nel turismo) ancora fragile, come testimoniano:
• la densità imprenditoriale;
• le specializzazioni tradizionali;
• l’insufficiente qualità dei prodotti turistici;
• il carattere familiare delle imprese turistiche;
• le dimensioni modeste delle imprese;
• il basso grado di apertura ai mercati nazionali ed internazionali delle Piccole e Medie
Imprese;
• la carenza di infrastrutture e servizi specifici;
• l’ampia diffusione dell’economia sommersa che, pur segnalando in molti casi la
vitalità di base del sistema economico e l’esistenza di un’ampia riserva di produttività
potenziale, testimonia comunque un assetto involuto delle forze produttive e configura inoltre
precisi effetti negativi in termini di sostenibilità ambientale e di sostenibilità sociale dei
processi di produzione.
• La frammentazione del fondo agricolo.
Evidenti appaiono inoltre i fabbisogni di integrazione, riposizionamento e rafforzamento di
alcuni dei settori più rilevanti per l’economia della Provincia di Caserta e della città di
Mondragone: il turismo, trasporti e logistica, serricoltura agricola e viticoltura, caseario. La
crescente complessità dei processi economici nell’epoca della globalizzazione dei mercati
sottolinea l’importanza e l’urgenza di un adeguamento e di una modernizzazione dei servizi e
dei prodotti turistici offerti.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 22
In questo contesto, le azioni rivolte allo sviluppo di azioni formative possono svolgere un ruolo centrale
nella strategia complessiva del programma di sviluppo economico e sociale avviato dalle
amministrazioni locali. Tutto ciò richiede che gli sforzi di intervento siano unitariamente e
prioritariamente basati su:
• scelte selettive che, puntando prioritariamente su alcuni settori ed ambiti territoriali
economico-produttivi precedentemente citati, mirano a massimizzare il rendimento economico
e sociale proveniente dall’allocazione dei fondi strutturali a favore dei sistemi locali;
• azioni integrate che utilizzano il complesso degli strumenti messi a disposizione dalle
politiche di sviluppo nazionali ed europee per promuovere obiettivi condivisi di sviluppo
settoriale e/o del territorio;
• azioni integrate promosse dalla Regione Campania in sinergia con il MPI – MPLS e
dirette all’abbassamento dei livelli di dispersione scolastica e di abbandono dei percorsi
formativi, alla riduzione dell’emarginazione e del disagio sociale espresso e manifestato dai
giovani, nonché alla lotta concreta contro la piccola e grande criminalità.
1.3 Esperienze di integrazione e di inclusione tra scuola e territorio In una società articolata e complessa come quella attuale per ogni adolescente può risultare
difficile gestire il processo esperienziale in cui è implicato; in relazione a tale manifesta
difficoltà, divenuta ormai non più sporadica, è stata emanata la Direttiva ministeriale del 27
dicembre 2012 intitolata: “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. Dopo tale provvedimento l’espressione
“Bisogni Educativi Speciali” è entrata a far parte del linguaggio specifico del sistema
scolastico italiano e, per quanto concerne il merito, la Direttiva stessa ne precisa succintamente
il significato: “[...] l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di
speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e
della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse[...]”. L’utilizzo dell’acronimo B.E.S. sta
quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione
dell’insegnamento, sancito dalla Legge n. 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni
relativamente a peculiarità, intensività e durata.
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La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 ha previsto un Gruppo di lavoro per l’Inclusione in ciascuna
Istituzione scolastica, tale gruppo è stato investito dell’onere di elaborare una proposta di
Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di
ogni anno scolastico. A tale scopo, la nostra Istituzione scolastica alla fine del precedente anno
scolastico ha provveduto con impegno collegiale a ratificare le nomine dei componenti di tale
Gruppo di lavoro, che ha elaborato un’analisi attenta delle criticità e dei punti di forza degli
interventi di inclusione scolastica da operare all’interno della medesima istituzione, funzionali
alle molteplici problematiche del bacino d’utenza di riferimento.
Il citato piano annuale per l’Inclusività è un ulteriore elemento di riflessione da considerare con
attenzione nella predisposizione o revisione del POF, in quanto è uno strumento che
contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità scolastica sulla centralità dei
processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati educativi” da ottenere nel contesto
educante che, necessariamente, deve realizzare concretamente una scuola “per tutti e per
ciascuno”. Esso è prima di tutto un atto interno della scuola autonoma, finalizzato
all’autoconoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di
crescita e partecipazione.
In questa prospettiva di sviluppo e monitoraggio delle capacità inclusive della scuola, nel
rispetto delle prerogative dell’autonomia, il POF con la sua intrinseca flessibilità diventa,
quindi, lo strumento per una progettazione dell’offerta formativa anche in senso inclusivo.
Esso rappresenta e sempre più rappresenterà il fondamento sul quale sviluppare una didattica
particolarmente attenta ai bisogni di ciascuno e tesa a realizzare obiettivi strategici comuni da
perseguire negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi,
dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra alunni, tra docenti e
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alunni, con le famiglie mononucleari o allargate, con le case-famiglia e nei rapporti con gli Enti. Tali
complessi e delicati passaggi hanno richiesto e richiederanno nel prossimo futuro un percorso
partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità scolastica, affinché l’archivio
esperienziale che si accumula negli anni diventi risorsa disponibile per le didattiche inclusive, per la
gestione delle classi e dei percorsi personalizzati; coerentemente ad una prospettiva di miglioramento
della qualità dell’integrazione scolastica, il cui modello è assunto attualmente come riferimento per le
politiche inclusive in Europa e non solo.
E’ pacifico che il “piano per l’Inclusività” non sostituisce le funzioni dell’organico di sostegno
della scuola, le quali sono e continueranno ad essere espletate secondo le modalità tradizionali
e per i deficit relativi alle disabilità certificate, definiti dalla normativa vigente e organizzati
dall’Ambito Territoriale di riferimento; semmai, le risorse dell’organico di sostegno utilizzato
di anno in anno nell’Istituzione scolastica e professionalmente specializzato nelle metodologie
speciali di approccio didattico, verrà progressivamente reso responsabile di molti interventi
funzionali alle esigenze dell’inclusività.
Partenariato con cooperative sociali per iniziative inerenti ai BES
L’Istituzione scolastica nel corrente anno scolastico ha aderito ad un protocollo d’intesa con
soggetti del 3° settore operanti sul territorio di Mondragone, ambito C10, di seguito riportati:
� DAMARE Società Cooperativa Sociale Onlus;
� GREEN Società Cooperativa Sociale Onlus;
� DALILA Società Cooperativa Sociale Onlus;
� S.O.STENIAMO Società Cooperativa Sociale Onlus; il suddetto accordo è stato
firmato in data 11-12-2014 (Prot.4721 C/37).
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Corso SIRIO Il Corso, che si attua attraverso lezioni pomeridiane e serali, risulta organizzato secondo
interessanti aspetti innovativi per la formazione/istruzione degli adulti:
- Equilibrata struttura dell’orario settimanale delle lezioni (26 ore in cinque giorni);
- rinnovati programmi scolastici
- giornata metodologia didattica;
- tutoring (interventi di supporto per gli allievi in difficoltà);
- acquisizione di crediti formativi, che si sostanzia nel riconoscimento delle competenze già
possedute dagli iscritti in seguito a esperienze maturate in ambito lavorativo o in corsi di studi
precedenti. Tale riconoscimento, eventualmente, può comportare la promozione anticipata alla
classe successiva in una o più discipline e il conseguente esonero dalla frequenza delle lezioni
per tali insegnamenti.
1.4 Tipologia degli allievi Gli alunni che frequentano la nostra scuola provengono, per la maggior parte, da famiglie
eterogenee di media estrazione sociale. Inoltre, gli studenti hanno aspirazioni culturali
modeste.
L’eterogeneità dell’utenza è legata non solo all’estrazione sociale ma anche alla provenienza
territoriale: numerosi sono gli alunni di paesi limitrofi, mentre il numero degli studenti stranieri
è in costante crescita.
Dall’analisi dei bisogni formativi, elaborata nel corso degli anni precedenti, è emerso che la
maggior parte degli alunni che frequentano il nostro Istituto palesa il bisogno di crescere in
un ambiente nel quale si può diventare 'protagonista' della propria formazione, nella vita
sociale come in quella familiare, accettando consigli e aiuti dagli adulti ma senza subirne
passivamente i modelli culturali. Infine, quasi tutti i discenti hanno idee precise riguardo le
finalità della scuola superiore che hanno scelto, perseguono obiettivi concreti e tali da
consentire un miglioramento complessivo della qualità della loro vita.
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1.5 Analisi dei bisogni formativi
Le ragioni che hanno dato origine alla stesura del presente P.O.F. vanno ricercate in
un’approfondita analisi dei bisogni formativi espressi dal contesto territoriale cui la stessa
proposta progettuale fa riferimento.
La scuola, in accordo con le Istituzioni ed unitamente ad esse, alle forze imprenditoriali del
territorio ed alle agenzie formative, deve fronteggiare l’eterogenea composizione della
popolazione scolastica, formando percorsi educativi basati sulle diversità.
La forte presenza di minoranze svantaggiate e marginali, con necessità di aiuto ed integrazione
sociale, costituisce una grande occasione per rivedere il modello formativo come processo
centrato sui bisogni, sulle aspettative e sulle identità personali, in modo che ne prendano frutto
sia i soggetti implicati, famiglie e istituzioni sociali, sia i giovani allievi, i quali potrebbero
ancor meglio impegnare e sfruttare le potenzialità nell’investimento in un percorso formativo
diretto all’acquisizione di competenze e conoscenze maggiormente rivolte agli aspetti tecnici e
teorici posti alla base di competenze professionali specifiche e dirette all’esercizio di un’
attività lavorativa o di una professione.
Da un’indagine condotta nei precedenti anni scolastici è emerso che i giovani hanno:
- un generale e comune bisogno di modificare i propri modelli comportamentali ed
interpersonali;
- la necessità di imparare a comunicare anche e soprattutto con una seconda lingua con il
mondo esterno e ad interagire con il mondo scolastico, il mondo del lavoro e la famiglia;
- la necessità di accrescere il livello personale di autostima e interesse allo studio ealla
formazione per poter costruire un reale progetto professionale e di vita;
- la necessità di arricchire la formazione di base e di sviluppare ed appagare gli interessi ai
saperi teorici che sono alla base delle competenze tecnico-professionali necessarie per entrare
immediatamente e facilmente nel mondo del lavoro;
- l’esigenza, in alcuni casi, di poter realizzare la prospettiva di rientrare nel mondo scolastico e
di poter proseguire gli studi.
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Un'altra ragione fondamentale della rielaborazione del P.O.F. nasce dalla considerazione che le
problematiche emerse dalla gestione della eterogenea composizione della popolazione
scolastica, rende necessaria l’implementazione di forme, meccanismi e processi formativi
innovativi e vicini alle esigenze espresse dai giovani.
L’I.S.IS.S. “N. Stefanelli” propone l’uso di stili comunicativi e di insegnamento finalizzati
all’utilizzazione di metodi e strumenti didattici innovativi predisposti appositamente per
appassionare ed affascinare i giovani ed avvicinarli al mondo della scuola, della formazione e
del lavoro incrementando e valorizzando tutti i corsi Amministrazione, Finanza e Marketing,
Turismo, Agrario, Trasporto e logistica, Ipiaed il Progetto SIRIO.
Emerge, infine, la necessità di abbassare i livelli di dispersione scolastica e di abbandono dei
percorsi formativi che, nella Regione Campania e nel territorio della Provincia di Caserta,
risultano essere ancora troppo alti. I giovani, lontani dal mondo della scuola, della formazione
professionale e da quello del lavoro “regolare” risultano spesso occupati in attività legate al
cosiddetto “lavoro sommerso”, sottopagati e sfruttati anche dalle organizzazioni criminali che
numerose insistono sul territorio casertano.
L’ampliamento ed il rimodellamento della proposta formativa (attivando iniziative basate
anche su momenti e spazi dedicati alla relazione ed alla socializzazione) consentono la
formulazione di una risposta concreta ed adeguata alle problematiche ed ai fabbisogni emersi
soprattutto se finalizzata alla riduzione di un’emarginazione non solo dal mondo scolastico e
sociale ma anche, e soprattutto, dal mondo del lavoro.
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2. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
All’inizio dell'anno scolastico i singoli docenti procedono alla programmazione, strutturando
i contenuti di ogni disciplina in moduli ed U.D.A. (unità didattiche di apprendimento) , dopo
aver fissato gli obiettivi di apprendimento. L'attività di programmazione viene formalizzata
nell'ambito dei primi Consigli di Classe: l'insieme dei percorsi didattici delle diverse discipline,
approvati dai consigli di classe, costituisce la programmazione didattica.
La programmazione è soggetta a momenti di verifica e di valutazione dei risultati nei
successivi Consigli di Classe, al fine di adeguare l'azione educativa e didattica alle esigenze
concrete della classe. Nei primi Consigli di Classe, allargati alle componenti studenti e
genitori, vengono comunicati gli obiettivi di ogni disciplina, gli obiettivi trasversali, cognitivi e
comportamentali stabiliti dal Consiglio di Classe, i criteri di misurazione e di valutazione delle
prove nonché i criteri di valutazione finale.
2.1 Metodologia
Particolare attenzione viene rivolta all’aspetto metodologico della didattica, determinandone gli obiettivi specifici relativi alle competenze di base ed a quelle trasversali.
Uno dei punti di forza della nostra proposta progettuale è l’adozione di una metodologia
didattica innovativa che, basandosi sul concetto di “relazione didattico-educativa”, è capace di
instaurare una nuova forma di comunicazione tra docente, allievo ed Istituzione Scolastica, che
è il collante principale delle relazioni allievo/docente.
Per realizzare il nuovo canale comunicativo tra allievo/docente è necessario, dunque, regolare i
rapporti esistenti sulla “relazione didattica”, ovvero sulla capacità di considerare l’intero
campo di osservazione dell’interazione insegnante-alunno nel quale essi (insegnante-
alunno) s’incontrano non alla pari, ma con pari dignità.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 29
Solo allargando il campo di osservazione, includendo se stesso (il docente), l’altro (l’alunno) e le
formule d’incontro, la relazione acquista la specificità di “incontro osmotico”, teso alla comune
crescita.
L’insegnante deve essere capace di relazionarsi con l’allievo e con spiccate competenze
riflessive può:
- intervenire su ciascun allievo con strategie calibrate sulle sue peculiarità e non semplicemente
giudicare, tollerare o delegare;
- accrescere la motivazione ad apprendere degli allievi, sollecitati proprio dal rapporto
pregnante con l’insegnante;
- individuare e prevenire il disagio, intervenendo dall’interno delle relazioni: alunno-docente,
alunno-alunno, docente-genitori, alunni-genitori.
Di seguito saranno analiticamente descritti gli strumenti ed i metodi didattici coerenti con la
strategia metodologica ed operativa descritta, che saranno utilizzati durante il percorso
formativo.
Il counseling, metodologia comunicativa in grado di stimolare lo studente e di migliorare il
rendimento. Sospensione della lezione frontale a vantaggio dell’ascolto delle problematiche
personali, familiari e scolastiche. Il counseling si basa su tre principi chiave dell’accettazione,
dell’ascolto e dell’empatia.
La peereducation come comunicazione fra coetanei che instaurano un rapporto di educazione
reciproca.
Simulazioni e role-playing. Si tratta di tecniche “esperienziali”, in cui cioè l’apprendimento
avviene attraverso la sperimentazione diretta degli esiti che possono avere le proprie scelte
comportamentali, con il vantaggio però di essere in un’aula e quindi in una situazione
“protetta”.
Le simulazioni consistono nell’imitazione di una struttura lavorativa con i suoi avvenimenti
quotidiani, i problemi e le situazioni più frequenti.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 30
I role-playing, invece, riguarderanno la riproduzione di un caso articolato in cui i
comportamenti da mettere in atto non sono limitati alla semplice applicazione di una procedura
ma riguardano anche le relazioni sociali che possono essere instaurate in una situazione.
Esercitazioni e casi hanno l’obiettivo di rinforzare l’apprendimento di conoscenze ma
soprattutto di sviluppare e potenziare competenze. Esse avvicinano il discente alla
“operatività” e alla “manualità” di una specifica attività coinvolgendo gli allievi sia
individualmente che in gruppo.
Ambienti di insegnamento-apprendimento diversi dalla classe: i laboratori, la sala video, la
biblioteca, la palestra.
Lezione frontale. La trasmissione dei contenuti avviene con quattro possibili percorsi:
- percorso deduttivo, in cui si procede “a cascata” partendo da un’esposizione di principi
generali per arrivare allo sviluppo di punti specifici;
- percorso induttivo, in cui si procede dal caso specifico e si arriva al concetto generale; �
percorso ‘per problemi’, in cui si affrontano gli argomenti uno per volta;
- percorso storico-temporale, in cui si espongono i fatti dal passato al presente con relativa
contestualizzazione.
Gli elementi dei messaggi che si trasmettono agli alunni devono essere adattati alle capacità
degli allievi ed è per questo che i docenti, durante le lezioni, utilizzeranno un tipo di linguaggio
“condiviso”. Molta importanza verrà data anche alla comunicazione visiva grazie all’utilizzo di
strumenti didattici innovativi come la lavagna a fogli mobili, il computer e la lavagna
interattiva multimediale (LIM).
Grande spazio sarà riservato alla parte pratica di laboratorio in cui gli studenti troveranno
concretamente un elemento di differenziazione con l’iter tradizionale di studi.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 31
Una puntuale attenzione alle attitudini degli allievi orienterà i docenti nella scelta delle
tecniche didattiche più opportune per stimolare la classe con lo scopo di sviluppare le attitudini
che si presentano carenti rispetto ai comportamenti attesi.
2.2. Verifica
La verifica ha lo scopo di:
• assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento in corso per
orientarlo, modificarlo secondo le esigenze;
• controllare, durante lo svolgimento dell'attività didattica, l'adeguatezza dei metodi,
delle tecniche e degli strumenti utilizzati ai fini prestabiliti;
• accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
• valutare gli studenti.
La verifica della preparazione dello studente si realizza attraverso prove scritte, orali e pratiche
e rappresenta il momento di un processo finalizzato ad obiettivi specifici e, come asserisce
Tabelloni, “Verificare è necessario per insegnare”.
Importanti sono i tempi e le modalità della verifica, diversi a seconda che sia diagnostica,
formativa o sommativa.
2.3 Valutazione
La valutazione, lungi dall’essere un puro elemento sanzionatorio, è necessari all’insegnante per
tarare i tempi, i modi e i programmi, ma è utile anche allo studente
perché momento di riflessione e di autovalutazione.
Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo
di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
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Alla proposta di voto, nella valutazione finale, concorrono la misurazione delle verifiche orali,
scritte e pratiche effettuate nel corso del secondo quadrimestre e la valutazione del progresso,
dell’autonomia, della partecipazione e dell’impegno dimostrate dallo studente.
Valutazione di fine anno
Per la valutazione di fine anno è necessario che i Consigli di Classe verifichino se i livelli
raggiunti sono adeguati ai livelli minimi disciplinari indispensabili per la frequenza della classe
successiva, fissati in fase di programmazione dell'attività didattica.
Valutazione di fine periodo
La valutazione di fine periodo deve tenere conto dei risultati delle prove sommative e, specie
nei primi anni del corso, di altri elementi, concordati in seno al Consiglio di classe, quali
l'impegno, la partecipazione, la progressione rispetto ai livelli di partenza. Tali elementi
devono essere oggetto di registrazione in itinere per evitare «effetti alone».
Valutazione sommativa
La valutazione sommativa viene effettuata al termine dello svolgimento di un segmento
educativo per classificare gli studenti ed utilizza strumenti differenziati (prove scritte non
strutturate, prove scritte strutturate, prove orali), funzionali ad accertare il raggiungimento dei
diversi obiettivi prefissati. Per contenere la soggettività della valutazione delle prove non
strutturate è necessario predisporre apposite griglie.
Valutazione formativa
Considerato che la metodologia adottata si basa essenzialmente sulla programmazione
attraverso unità didattiche e che all'interno di queste assume particolare rilevanza il momento
diagnostico ai fini della modifica in itinere del processo di insegnamento/apprendimento, è
indispensabile effettuare anche la valutazione formativa che non è utilizzata per la
classificazione di profitto degli studenti, ma per individualizzare l'insegnamento e organizzare
l'attività di recupero. Tale verifica avviene al termine di ciascuna unità didattica o dopo lo
svolgimento di una sua parte significativa.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 33
L’Istituto “N. Stefanelli” pone particolare attenzione alla fase della valutazione, per cui attiva
procedure che accompagnino e seguano i percorsi formativi, in cui la valutazione medesima
assuma una funzione formativa, di accompagnamento dei processi e di stimolo al
miglioramento continuo. Vengono, così, determinati gli indirizzi generali per le attività della
scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione che il Collegio dei Docenti deve
osservare per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa:
- la progettazione curricolare, riservata alla scuola , deve essere utilizzata anche per realizzare
possibili compensazioni tra discipline e attività di insegnamento e/o per introdurre nuove
opportunità da proporre agli allievi come ampliamento delle competenze con il diploma di
qualifica in regime di sussidiarietà con la regione nell’indirizzo professionale al terzo anno;
- la progettazione extracurricolare deve prevedere l’adesione ai Progetti Speciali, Progetti
Regionali, Nazionali, Europei.
2.3.1 Valutazione alunni diversamente abili
La valutazione degli alunni con disabilità certificata è espressa in decimi e si riferisce a quanto
contenuto nel P.E.I. (Piano educativo individualizzato). Per le prove dell'esame di Stato, si
rimanda al paragrafo dedicato.
Riferimenti normativi
Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione
degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto
legge 1° settembre 2008, n.137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008,
n.169” (art.9 Valutazione degli alunni con disabilità), MIUR.
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2.3.2 Accoglienza, inserimento e valutazione degli alunni stranieri
L’alunno non italofono o non ancora sufficientemente italofono, non è generalmente un alunno
incompetente su tutto ma si trova, per qualche tempo, in una situazione nella quale non ha le
parole per dire, comunicare la sua competenza scolastica, disciplinare.
A tale scopo, l’I.S.I.S.S “N. Stefanelli”, particolarmente attento all’accoglienza degli alunni
stranieri, ha attivato il seguente
PROTOCOLLO D' ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
Il protocollo d'accoglienza prevede:
1. la costituzione di una commissione d'accoglienza;
2. l'esplicitazione dei criteri e delle indicazioni relative alla procedura d'iscrizione e all'inserimento nelle classi degli studenti stranieri;
3. la definizione delle fasi e delle modalità dell'accoglienza degli studenti stranieri a scuola;
4. le modalità d'intervento per l'apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari;
LA COMMISSIONE D'ACCOGLIENZA
La commissione d'accoglienza sarà formata da:
1. Dirigente Scolastico
2. Docente referente per gli alunni stranieri
3. Docente delle diverse discipline
4. Un addetto di segreteria
La commissione d'accoglienza potrà, inoltre, essere aperta a studenti della stessa nazionalità
del/i neo-arrivato/i. Per tale incarico, che facilità i rapporti tra scuola, famiglia e studente neo-
arrivato, il Collegio dei Docenti potrebbe riconoscere l' attribuzione agli studenti-tutor dei
crediti scolastici aggiuntivi.
La Commissione d'Accoglienza dovrà allestire un archivio d'informazioni inerenti i diversi
sistemi scolastici, di materiale informativo sull'Istituto "Stefanelli" e sulle strutture del
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territorio che forniscono servizi agli stranieri nelle lingue parlate dagli studenti stranieri così da
facilitare le prime fasi di contatto tra la scuola, la famiglia e gli studenti.
LE PROCEDURE D'INSERIMENTO
FASE 1
L'addetto di segreteria eletto nella commissione d'accoglienza,all'atto dell'iscrizione, dovrà:
Consegnare:
a) Modulistica bilingue (se lo studente non parla italiano)
b) Calendario scolastico
Richiedere:
a) Autocertificazione riguardante i dati anagrafici
b) Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni sanitarie fatte
c) Certificato attestante la scuola e la classe frequentata nel Paese
d'origine(tradotto in italiano)
d)Informazioni riguardanti il curriculum scolastico (tradotto in italiano)
Ricevuto il materiale ,dovrà informare il Dirigente Scolastico e la Commissione d'Accoglienza; il docente referente per gli stranieri, stabilirà una data per un colloquio con studenti e genitori.
L'addetto di segreteria terrà un elenco degli alunni stranieri ,costantemente aggiornato.
Il colloquio con lo studente e i suoi genitori
Il colloquio tra il docente referente per gli studenti e lo studente vuole:
1. Fornire informazioni sul sistema scolastico italiano;
2. Fornire informazioni sull'istituto Stefanelli;
3. Fornire informazioni sulle strutture del territorio che forniscono servizi agli stranieri;
4. Facilitare la compilazione dei moduli d'iscrizione;
5. Raccogliere informazioni relative il percorso scolastico dello studente;
6. Raccogliere informazioni relative il livello di conoscenza dell'italiano;
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Alla luce di quanto emerso saranno compilate:
a) SCHEDA DI RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
cui si allegherà anche il test d'ingresso in italiano lingua di contatto
b) SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ALUNNO da sottoporre all'attenzione del Dirigente Scolastico per l'accoglimento della domanda d'ammissione e per l'assegnazione della classe.
Modulistica Allegato A: scheda di rilevazione della situazione di partenza;
Allegato C: scheda di presentazione;
Prove d'ingresso per la determinazione dei livelli di conoscenza linguistica;
FASE 2
Proposta di assegnazione della classe
I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico (ora fino a 16 anni, da 16 a 18 diritto-dovere)
vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica(DPR 394/99 art.45);
l'iscrizione ad una classe diversa è possibile tenendo conto:
1. Dell'ordinamento degli studi nel Paese di provenienza dell'alunno che può determinare
l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore ;
2. Dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
3. Del titolo di studi eventualmente posseduto dallo studente.
Sulla base delle indicazioni ricevute dalla Commissione d'Accoglienza, il Dirigente Scolastico
individuerà la classe e la sezione d'inserimento. Per la scelta della sezione, il Dirigente, oltre ai
consueti criteri numerici, terrà in considerazione i seguenti elementi:
1. Presenza nella classe di alunni provenienti dallo stesso Paese;
2. Elementi di criticità (disagio, dispersione, handicap);
3. Ripartizione nelle classi di alunni stranieri per evitare la formazione di classi a
predominanza di alunni stranieri.
Nel caso d'inserimento dello studente straniero ad anno scolastico già iniziato (DPR 394/99
art.45) :
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 37
''l'iscrizione degli alunni stranieri può essere richiesta in ogni periodo dell'anno scolastico),e in
presenza di un corso di studi molto differenziato, sarà necessario :
1. Prolungare il periodo di osservazione;
2. Prevedere la possibilità d'inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica.
Il Consiglio di Classe può esprimere parere contrario all'inserimento qualora vi siano GRAVI MOTIVI OSTATIVI, tale non è però la non conoscenza della lingua italiana, secondo la normativa vigente.
FASE 3
INSERIMENTO FACILITAZIONE ED INTEGRAZIONE
Il Coordinatore del Consiglio di casse individuata dovrà ricevere dalla Commissione
d'Accoglienza:
1. La copia del titolo di studi e/o del corso di studi frequentato dallo studente nel Paese
d'origine;
2. La scheda introduttiva della situazione iniziale;
3. Fac-simile per eventuale richiesta al comune di Siena del mediatore culturale.
Il Coordinatore indirà un Consiglio di classe straordinario per informare del nuovo
inserimento.
Il Consiglio di classe dovrà:
1. Prendere atto di un percorso di alfabetizzazione o consolidamento della lingua italiana a
cui lo studente e stato preventivamente indirizzato dalla Commissione d'Accoglienza a seguito
del test d'ingresso per la lingua 2;
1. Individuare un eventuale studente tutor della stessa nazionalità o italiano;
2. individuare criteri di programmazione;
3. verifica e valutazione dello studente straniero.
Nelle materie i cui contenuti presentano maggiori difficoltà a livello linguistico(es.: storia,
geografia, scienza, diritto, inglese),il Consiglio di Classe potrà prevedere un percorso
individualizzato(come indicato nella ''Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 38
alunni stranieri'', febbraio 2006) che contempli la temporanea esclusione dal curriculum di
alcune discipline; in loro luogo verranno predisposte attività di alfabetizzazione e di
consolidamento linguistico. L'attività di alfabetizzazione o di consolidamento diviene parte
integrante della valutazione di italiano(intesa come materia curriculare),ma anche di altre
discipline nel caso in cui durante tale attività sia possibile l apprendimento dei contenuti o dei
linguaggi settoriali. L'attività di alfabetizzazione e di consolidamento saranno oggetto di
verifiche orali e scritte concordate tra il docente di alfabetizzazione e l'insegnante curriculare,
da svolgere in classe.Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline
curriculari(sempre tenendo conto che secondo recenti studi si acquisisce la lingua per studiare
in non meno di tre/cinque anni di studio/permanenza),essi dovranno essere opportunamente
selezionati ,individuando nuclei tematici irrinunciabili ,da studiare su testi semplificati.
In ogni caso il Consiglio di Classe, all'atto della valutazione, dovrà tener conto che il voto-
valutazione sommativo non potrà essere la media delle misurazioni rilevate con le varie prove,
ma dovrà tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali quali impegno,
partecipazione, progressione nell’ apprendimento, potenzialità.
Il carattere formativo di ogni valutazione in ambito scolastico non deve essere dimenticato
trascurato, per enfatizzare la dimensione certificativa. Una valutazione formativa prende in
considerazione il percorso dell’alunno, i passi effettuati, gli obiettivi possibili, la motivazione e
l’impegno. In particolare quando si deve decidere il passaggio o meno alla classe successiva,
occorre fare riferimento ad una pluralità di elementi e di considerazioni fra cui non può
mancare una previsione di “sviluppo” dell’alunno in relazione all’età, alle motivazioni, agli
interessi, alle attese della famiglia.
.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 39
Punti di attenzione generale nella valutazione delle discipline 1. Somministrare verifiche incentrate solo sui contenuti effettivamente trattati.
Privilegiare i contenuti rispetto al linguaggio utilizzato.
Considerare i progressi rispetto ai livelli di partenza
Considerare l’atteggiamento e la motivazione.
Valorizzare la capacità di autocorrezione.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 40
2.3.3 Valutazione finale nelle classi terze I.P.I.A.
Il processo di valutazione finale delle classi terze si articola in due tempi distinti ma
strettamente correlati:
• Scrutinio di ammissione
• Scrutinio finale delle prove d'esame
Scrutinio di ammissione:
Devono essere valutati i seguenti elementi:
• Profitto conseguito in ciascuna materia relativa al terzo anno;
• Risultato delle prove strutturate o semi strutturate di pre-esame:
• Risultato del primo anno;
• Risultato del secondo anno.
La valutazione complessiva dei primi due elementi comporta l'assegnazione, per ogni
disciplina, di un unico punteggio in decimi che verrà determinato dai Consigli di Classe. nel
seguente modo:
- Incidenza del profitto relativo all’anno scolastico: da valutare in percentuale in seno al
consiglio di classe
- Incidenza del risultato delle prove strutturate: (da valutare in percentuale in seno al consiglio
di classe)
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 41
I PUNTI PRECEDENTI ANDRANNO DISCUSSI E RATIFICATI IN SEDE DI COLLEGIO DEI DOCENTI.
Per ogni disciplina è prevista inoltre la formulazione di un giudizio analitico.
In caso di valutazione insufficiente in più di due materie non è possibile l’ammissione
all’esame di qualifica.
Sarà poi effettuata la media dei voti ottenuti in tutte le discipline e trasformata in centesimi.
Prove d’esame
L’esame di qualifica comprende due prove scritte.
- Prima prova di carattere linguistico espressivo.
- Seconda prova di carattere tecnico e/o tecnico-pratico.
Normalmente non sono previste prove orali. La Commissione d’esame potrebbe però decidere
di effettuare una prova orale in casi particolari in cui si rendesse necessario acquisire ulteriori
elementi di valutazione. Anche il singolo candidato potrebbe chiedere di sostenere una prova
orale.
Valutazione delle prove dell’esame di qualifica
La commissione dovrà deliberare il punteggio da assegnare per ciascuna prova in modo che la
somma dei punteggi delle due prove sia compreso tra 0 e 10.
Se la Commissione deciderà di sottoporre il candidato ad una prova orale, la sua valutazione
potrà integrare il punteggio delle prove scritte senza però superare i dieci punti complessivi.
Il punteggio d'esame, sommato al punteggio di ammissione, costituisce il voto che verrà
riportato nel diploma di qualifica e che non deve essere inferiore a 60/100.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 42
2.3.4 Criteri di valutazione per l'ammissione alla classe successiva
Il Collegio dei Docenti individua i criteri di valutazione che i Consigli di Classe sono tenuti a seguire durante lo svolgimento degli scrutini finali, pur nella salvaguardia dell’autonomia e della libertà di intervento del Consiglio di Classe. La deliberazione del Consiglio di Classe per l’assegnazione dei voti e l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, dovrà essere motivata in relazione a:
• voti assegnati per le singole discipline e, quindi, conoscenze e competenze acquisite;
• numero e gravità delle insufficienze;
• risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola ed effettiva
possibilità di colmare le lacune riscontrate;
• media complessiva dei voti;
• risultati particolarmente positivi in alcune discipline;
• dinamica del rendimento nel corso dell’anno scolastico ed evoluzione delle
prestazioni: miglioramento conseguito, in termini di differenza tra livello di partenza e livello
finale;
• possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle
discipline e di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo;
• elementi extra-cognitivi quali impegno, partecipazione, frequenza;
• curriculum scolastico, con particolare riferimento, per specifiche discipline, ad
eventuali carenze accumulate.
Il Consiglio di Classe dopo attenta valutazione dei parametri indicati e di ogni altro elemento ritenuto utile per la valutazione complessiva dello studente, assegnerà i voti.
1) Si darà immediatamente luogo alla ammissione alla classe successiva in presenza di
proposte di voto tutte almeno sufficienti. Il voto di condotta insufficiente è condizione da sola
sufficiente a determinare la non ammissione.
2) Qualora i risultati non raggiungano la sufficienza in una o più discipline, per decidere
l’ammissione alla classe successiva, il Consiglio di Classe deve tenere in considerazione gli
elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di
scrutinio finale:
- la frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola;
- il carattere occasionale delle insufficienze che non devono essere il frutto di gravi carenze
complessive di impegno o di capacità;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 43
- il fatto che le valutazioni insufficienti non conseguono ad un deliberato abbandono o rifiuto
ad impegnarsi in una o più discipline, rifiuto non occasionale e continuato nel corso del
quadrimestre.
Saranno tenuti nella debita considerazione anche:
- eventuali motivi di salute o di consistente disagio psicologico che hanno influito sul rendimento scolastico; - carenze nelle materie di indirizzo per gli studenti che provengono da altro percorso di studio, in considerazione delle disposizioni sul diritto all’istruzione e sulla necessità di facilitare i passaggi tra i diversi tipi e indirizzi di studio (art. 4 c. 6 DPR 275/99).
Il consiglio valuta, caso per caso, la possibilità dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studio dell’anno scolastico successivo sulla base delle sue attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti e gli obiettivi formativi e di contenuto delle discipline interessate.
In caso di valutazione positiva degli aspetti sopra enunciati e se si consideri recuperabile la situazione dell’allievo, il Consiglio di Classe procede alla sospensione del giudizio e individua le discipline nelle quali egli dovrà frequentare i corsi di recupero estivi e dovrà raggiungere gli obiettivi formativi fissati dai docenti.
Se però non sussistono le condizioni per le quali l’alunno sia in grado di raggiungere gli obiettivi formativi o necessiti di interventi di recupero e di sostegno tali da non essere compatibili con il tempo effettivamente disponibile o non possieda le conoscenze e le competenze necessarie per poter affrontare con efficacia lo studio nell’anno successivo, il Consiglio di Classe delibera la non ammissione alla classe successiva.
2.4 Obiettivi, competenze, conoscenze
2.4.1 Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi che l’I.S.I.S.S. ”N. Stefanelli“ intende realizzare mediante il P.O.F. si
possono così riassumere:
1. diminuzione della dispersione scolastica, dell’abbandono e dell’insuccesso attraverso
opportuni, ampi ed articolati interventi di recupero e di sostegno;
2. ampliamento, approfondimento ed innalzamento della qualità, della preparazione e della formazione
culturale, umana, scientifica e tecnologica degli studenti mediante una vasta e poliedrica offerta
formativa;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 44
3. effettuazione di un’ampia attività di Orientamento degli allievi sia in “entrata” che in
“uscita”, la prima finalizzata ad una più oculata scelta degli studi superiori, la seconda, ad un
più ragionato e consapevole proseguimento degli studi universitari, nonché per un rapido e
concreto, futuro inserimento nel mondo del lavoro e/o delle professioni;
4. maggiore coinvolgimento e partecipazione degli studenti e di tutte le componenti, operanti
nella scuola, alla vita dell’Istituzione attraverso l’organizzazione di attività pomeridiane;
5. incremento delle attività di laboratorio nelle discipline curriculari e nelle attività aggiuntive
extracurriculari mediante il rinnovo, l’ammodernamento di apparecchiature, strumentazioni e
dotazioni di
laboratorio, anche al fine di migliorarne ed incentivarne la fruizione da parte dell’utenza;
6. integrazione e fattiva partecipazione degli studenti non solo alla vita socio-culturale del
territorio (molto limitata) mediante l’adesione ad attività ed iniziative promosse dalla Regione
ed, eventualmente, da altre Istituzioni , ma anche grandi iniziative culturali promosse ed
effettuate a livello nazionale ed internazionale come: gare, concorsi, Convegni (per es.
Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani);
7. promozione dell’Istituto sul territorio;
8. innalzamento e/o arricchimento della preparazione del personale docente e non-docente
attraverso l’organizzazione e l’effettuazione di specifici corsi di formazione e/o
aggiornamento;
9. integrazione degli alunni diversamente abili al fine di:
- favorire l’inserimento degli allievi diversamente abili nelle classi, finalizzando l’intervento
educativo - didattico alla piena integrazione di ognuno;
- attivare tutte le possibili opportunità formative al fine di raggiungere l’obiettivo di consentire
a ciascun alunno di sviluppare pienamente le proprie potenzialità;
- impegnare, nella fase di integrazione degli alunni diversamente abili, docenti, alunni e
genitori in un percorso di valorizzazione della diversità costruendo, così, un importante
momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica.
- per l’inclusione ed il recupero degli alunni con disagio sociale.
10. Contribuire all’integrazione degli alunni stranieri e, più precisamente, l’Istituto si
impegna a:
- creare un clima di accoglienza tale da favorire l’inserimento degli alunni stranieri,
coinvolgendo le loro famiglie al fine di sostenere attivamente la loro interazione e integrazione;
- valorizzare la diversità culturale, trasformandola in una opportunità di crescita per tutti, in
previsione di una società multietnica e multiculturale.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 45
11. Promuovere l’educazione alla legalità per:
- favorire la costruzione di una forte consapevolezza delle regole di convivenza civile
attraverso atteggiamenti caratterizzati dal rispetto degli altri e delle cose e dalla capacità di
assunzione di responsabilità personali;
- promuovere, all’interno della classe, legami cooperativi atti a sviluppare atteggiamenti
positivi, realizzare pratiche collaborative e favorire la gestione dei conflitti indotti dalla
socializzazione.
Attraverso i summenzionati obiettivi, l’I.S.I.S.S.” N. Stefanelli” si prefigge di realizzare le
seguenti quattro finalità:
- fare in modo che gli allievi acquisiscano una solida, organica e moderna preparazione
culturale di base che consenta loro di intraprendere qualsiasi tipo di studi universitari e/o
inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro (sapere);
- fare in modo che gli studenti sappiano utilizzare conoscenze e competenze (saper
fare);
- stimolare gli allievi ad una corretta ed equilibrata coscienza di sé, sviluppando la
propria personalità (saper essere);
- promuovere atteggiamenti e comportamenti positivi e corretti circa i valori della
società, dell’etica e della solidarietà (saper vivere con gli altri).
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 46
2.4.2 Gli obiettivi didattici
Gli obiettivi didattici sono le conoscenze, le competenze e le capacità che s’intendono far
acquisire agli alunni in relazione a una determinata disciplina. Un obiettivo didattico deve
presentare le seguenti caratteristiche:
- precisione nel definir la prestazione;
- logicità nel non presentare contraddizioni interne;
- realizzabilità nel richiedere agli alunni prestazioni fattibili;
- misurabilità nel descrivere l’obiettivo in modo che sia esplicito il grado di prestazione
accettabile dell’alunno che può essere valutato;
- osservabilità nell'individuare criteri che rendano riconoscibile il conseguimento
dell'obiettivo.
I docenti di tutte le discipline dovranno, sulla traccia prescrittiva dei programmi, promuovere
negli alunni lo sviluppo delle capacità, l’apprendimento delle conoscenze, l’acquisizione delle
abilità, delle competenze, dei metodi. Gli obiettivi didattici dovranno privilegiare gli aspetti
comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali.
2.4.3 Competenze e conoscenze di base
Di seguito vengono riportate le conoscenze e le competenze di base suddivise per Aree.
AREA LINGUAGGI
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa:
- comprende le idee principali e secondarie di conversazioni formali ed informali, individuando il
punto di vista e le finalità dell’emittente;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 47
- riconosce differenti codici comunicativi all’interno del messaggio ascoltato, anche attraverso
trasmissioni radio e video;
- svolge presentazioni chiare e logicamente strutturate;
- possiede proprietà di linguaggio anche in senso lessicale e morfosintattico, adeguata a situazioni
riferibili a fatti di vita quotidiana e professionale;
- affronta situazioni comunicative diverse, impreviste, anche in contesti non noti, scambiando
informazioni ed idee, utilizzando adeguate risorse linguistiche ed esprimendo il proprio punto di vista
motivato;
Leggere per comprendere ed interpretare:
- comprende ed interpreta testi di varia tipologia, attivando strategie di comprensione
diversificate;
- identifica le informazioni fattuali e i giudizi;
- conosce testi appartenenti alla produzione letteraria italiana e straniera di epoche ed autori
diversi;
Produrre testi di differenti formati, tipologie e complessità:
- acquisisce e seleziona le informazioni utili, in funzione dei vari testi scritti da produrre (ad
es. annunci, articoli, formulari, etc.);
- produce testi di contenuto generale e tecnico adeguati rispetto alla situazione comunicativa
anche dal punto di vista lessicale e morfosintattico. Utilizzare per i principali scopi
comunicativi ed operativi una lingua straniera:
- comprende i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di
interesse personale, quotidiano o professionale;
- descrive in maniera semplice esperienze ed eventi relativi all’ambito personale e
professionale;
- interagisce in conversazioni brevi e semplici su temi di carattere personale, quotidiano o
professionale;
- comprende i punti principali e localizza informazioni all’interno di testi di breve estensione
riferiti alla vita quotidiana, all’esperienza personale, all’ambito professionale;
- scrive brevi testi di uso quotidiano riferiti ad ambiti di immediata rilevanza;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 48
- scrive correttamente semplici testi di carattere tecnico nell’ambito professionale studiato;
Utilizzare strumenti espressivi diversi dalla parola, tra loro integrati o autonomi (ad es.
fotografia, cinema, web ed in generale ipertesti, teatro, musica e altro):
- coglie gli strumenti che caratterizzano il linguaggio dell’opera d’arte ed il valore del
patrimonio artistico ed ambientale;
- riconosce i diversi codici e gli strumenti comunicativi propri delle comunicazioni non verbali
e li utilizza in relazione ai diversi contesti;
- coglie gli strumenti che caratterizzano il linguaggio audiovisivo ed interpreta il messaggio
attraverso diversi codici, finalità.
AREA TECNOLOGICA
Utilizzare strumenti tecnologici e informatici per la realizzazione di impianti ed
apparecchiature tecnologiche, per consultare archivi, gestire informazioni, analizzare dati:
- sa acquisire, leggere, creare, gestire e stampare testi usando le funzionalità di un programma
di videoscrittura;
- usa le potenzialità offerte da applicazioni specifiche per creare, elaborare e gestire un foglio
elettronico, utilizzando le funzioni aritmetiche e logiche, le normali funzionalità di trattamento
dei testi, la rappresentazione dei dati in forma grafica;
- conosce che cos’è una rete e utilizza in sicurezza internet per raccogliere informazioni,
esplorare argomenti specifici, comunicare, collaborare e condividere risorse a distanza.
- Conosce e utilizza correttamente strumenti di misura , controllo e diagnosi, esegue le
regolazioni dei sistemi e impianti.
- Conosce e utilizza la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la
corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la
manutenzione.
- Gestisce in modo appropriato gli spazi a bordo e organizza i servizi di carico e scarico, di
sistemazione delle merci e dei passeggeri.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 49
Utilizzare consapevolmente le tecnologie tenendo presente sia il contesto culturale e sociale nel quale
esse fanno agire e comunicare sia il loro ruolo per l’attuazione di una cittadinanza attiva:
- è consapevole delle regole della comunicazione telematica e utilizza gli strumenti nel rispetto
della propria e altrui privacy;
- conosce potenzialità e rischi nell’uso delle tic.
AREA SCIENTIFICA
Comprendere le procedure che consentono di esprimere e risolvere le situazioni problematiche
attraverso linguaggi formalizzati:
- individua le strategie matematiche appropriate per la soluzione di problemi inerenti la vita
quotidiana e professionale e motiva le risposte prodotte;
- analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di strumenti statistici (analisi della frequenza, tassi, probabilità) e di rappresentazioni
grafiche.
- Analizza e applica le procedure per il processo di certificazione di qualità.
- Controlla e gestisce il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di
trasporto e interviene in fase di programmazione della manutenzione. Comprendere la realtà
naturale, applicando metodi di osservazione, di indagine e le procedure sperimentali proprie
delle diverse scienze. Esplorare e comprendere gli elementi tipici e le risorse dell’ambiente
naturale ed umano inteso come sistema:
- analizza fenomeni fisici e risolve problemi individuando le grandezze fisiche, le relative
modalità di misura e le relazioni fra di esse;
- analizza e utilizza, nei contesti operativi, metodi e strumenti di diagnostica tipici delle attività
delle attività manutentive di interesse.
- Identifica, descrive e compara le tipologie e funzioni dei vari mezzi di trasporto
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 50
- riconosce i principi fisici alla base del funzionamento di uno strumento o di una innovazione tecnologica;
- riconosce il ruolo degli elementi di un sistema (fisico, naturale, sociale) e le loro
interrelazioni;
- analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni fisici e trasformazioni di energia;
- analizza fenomeni chimici, comprendendo le caratteristiche degli elementi e la struttura delle
soluzioni chimiche legate al contesto della vita quotidiana.
AREA STORICA e SOCIO – ECONOMICA - GIURIDICA
Cogliere il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali:
- riconosce le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e
di aree geografiche;
- identifica gli elementi maggiormente significativi per distinguere e confrontare periodi e aree
diversi e li utilizza per cogliere aspetti di continuità e discontinuità, analogie e differenze e
interrelazioni;
- riconosce le caratteristiche della società contemporanea come il prodotto delle vicende
storiche del passato;
- individua nel corso della storia mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione
tecnico-scientifica.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul reciproco
riconoscimento dei diritti per il pieno esercizio della cittadinanza:
- comprende le caratteristiche fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano come sistema
di regole fondate sulla Costituzione Repubblicana e si orienta nella struttura
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 51
dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, riconoscendo le funzioni dei rispettivi organi;
- conosce gli organismi di cooperazione internazionale e il ruolo dell’Unione Europea;
- comprende la dimensione storica dei sistemi di organizzazione sociale, mette a confronto
modelli diversi tenendo conto del contesto storico/culturale di riferimento;
- riconosce il significato ed il valore della diversità all’interno di una società basata
su un sistema di regole che tutelano i diritti di tutti. Conoscere il funzionamento del
sistema economico e orientarsi nel mercato del lavoro:
- riconosce ed applica concretamente in fatti e vicende della vita quotidiana e professionale i
fondamentali concetti economici e giuridici;
- conosce le principali caratteristiche del mercato del lavoro europeo, nazionale e locale e le
regole del suo funzionamento.
- Riconosce le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel sistema
socio-produttivo del proprio territorio.
- Comprende il ruolo sociale dell’impresa, analizzandone gli aspetti: contabili, fiscali e
tecnologici, che sono elementi caratteristici del funzionamento del mercato anche nella sua
dimensione europea ed internazionale.
Essere consapevole dei comportamenti adeguati per assicurare il benessere e la sicurezza:
- identifica le condizioni di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto degli
obblighi previsti dalla normativa vigente, individuando i comportamenti da adottare in
situazioni di emergenza;
- comprende la necessità di adottare nella vita quotidiana e professionale comportamenti volti
a rispettare l’ambiente;
2.4.4 Competenze e conoscenze trasversali
L’alunno è in grado di:
- lavorare in gruppo nel rispetto dei diversi compiti e ruoli;
- comunicare e relazionarsi in ogni contesto sociale e lavorativo in maniera corretta e
funzionale con gli altri;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 52
- costruire rapporti interpersonali con diversi livelli di responsabilità;
- organizzare i tempi e le modalità del piano di studio;
- utilizzare un metodo di studio consapevole e critico;
- organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma ed indipendente;
- programmare scadenze, consegne, fasi di lavorazione, gestire i tempi;
- prendere decisioni in contesti di problem solving: analizza e gestisce situazioni
problematiche;
- risolvere problemi proponendo soluzioni adeguate;
- progettare un percorso formativo in linea con le motivazioni e le esigenze personali;
- progettare un percorso professionale e prevede prospettive ed evoluzioni.
3 ESAMI DI STATO
Il nuovo esame di Stato ha introdotto formalmente un sistema di valutazione dello studente
basato sui “crediti” e sui “debiti formativi”.
Nella sostanza questo sistema prevede che la valutazione debba tenere conto dell’intero
curricolo dello studente e non solo delle ultime prove o dell’ultimo anno.
I corsi che uno studente ha frequentato a scuola o presso altre Agenzie formative, al di fuori
dell’orario delle lezioni, le particolari capacità evidenziate nell’organizzare o gestire specifici
progetti, le attività svolte nel sociale, come cittadino, tutto ciò che concorre a definir meglio le
attitudini e la personalità dello studente entra a far parte dei parametri presi in considerazione
nella valutazione di fine anno. Nel curricolo vengono anche registrati i debiti scolastici non
colmati e le connotazioni, anche negative, che possono concorrere a completare il quadro dello
studente.
In altre parole lo studente diventa il portatore di un curricolo personalizzato, di una specie di
libretto che ne descrive le caratteristiche e l’evoluzione, le attività svolte ed i progetti realizzati,
i risultati raggiunti ed i limiti ancora da superare.
I Consigli di classe, in sede di scrutinio, alla fine dell’anno scolastico, prendono in
considerazione tutti questi dati, verificano la media dei voti conseguiti e, sulla base di una
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 53
propria autonoma valutazione, decidono di trasformare in un numero il giudizio complessivo sullo studente.
Questo numero è il “credito scolastico” con cui ciascuno studente si presenta all’esame di Stato
e verrà sommato ai voti conseguiti nelle prove scritte e nel colloquio, determinando il voto
finale.
Nella scuola vengono,quindi, formalmente presi in considerazione parametri anche non
strettamente scolastici o di puro profitto e lo studente viene valutato nel suo intero curricolo e
non solo nella sua ultima prova di esame. Gli si riconosce che lo studente può essere portatore
di conoscenze e competenze non immediatamente derivate dallo studio a scuola e che queste
conoscenze e competenze entrano a buon diritto nel profitto finale dello studente stesso.
3.1 Composizione commissioni
E’ composta da un Presidente esterno nominato dal Dirigente regionale e da tre commissari
interni e tre esterni.
3.2 Il documento del Consiglio di classe
Nel documento vanno inseriti contenuti, metodi, mezzi, spazi e tempi del percorso formativo,
criteri, strumenti di valutazione adottati, obiettivi raggiunti nella didattica; inoltre, vanno
precisati i contenuti disciplinari, pluridisciplinari e interdisciplinari definiti in sede di
programmazione all’inizio dell’anno scolastico e le modalità con cui nella scuola è stata
attuata l’autonomia didattica e organizzativa. Vanno anche indicate le attività realizzate ed
elencate le eventuali unità didattiche e i moduli, nel caso in cui si fosse scelta come tipologia
d’insegnamento la didattica modulare, eventuali difficoltà incontrate dai docenti e dagli alunni
durante l’anno scolastico, nonché tutto ciò che si ritiene utile allo svolgimento degli esami. Il
resto, se si vuole, può essere inserito come allegato. Esso è di fondamentale importanza per la
commissione, che in questo testo trova un riferimento ufficiale per la definizione della
struttura della terza prova scritta e per le modalità di conduzione del colloquio. Il documento
dovrà essere pubblicato all’albo dell’istituto e consegnato in copia a ciascun candidato.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 54
Articolazione del documento. Sono previsti diversi punti:
• Breve storia dell’Istituto
• Presentazione della classe e suo excursus
• Elenco nominativi dei candidati
• Risultati dello scrutinio finale delle classi III e IV
• Situazione relativa al debito formativo classe IV
• Attività di approfondimento
• Obiettivi formativi
• Programmazione didattica multidisciplinare
• Discipline
• Attività curriculari ed extracurriculari
• Metodi, mezzi e strumenti
• Criteri e strumenti della valutazione e della misurazione
3.3 Crediti scolastici e formativi
CREDITI SCOLASTICI
A partire dal III anno vengono assegnati i crediti che tengono conto della media dei voti
riportati e della partecipazione alle attività scolastiche ed extra scolastiche dello studente. I
crediti vengono assegnati secondo la tabella riportata (Allegato 1) e costituiscono la base per la
determinazione del voto del diploma. In ottemperanza alla legge n. 1 dell’11/01/2007, l’allievo
non può essere ammesso a sostenere l’esame di stato se non ha saldato gli eventuali pregressi
debiti formativi entro il 15 marzo dell’anno in corso. La predetta legge ha avviato un processo
innovativo dell’Esame di Stato che va a regime proprio nell’a.s. 2009/2010.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 55
CREDITI FORMATIVI
Il credito formativo, invece, rappresenta le esperienze compiute negli ultimi tre anni
dall’allievo e maturate fuori della scuola di appartenenza in ambiti e settori della società civile
legati alla formazione della persona e alla crescita umana. Sono riconosciuti crediti formativi
le attività culturali e artistiche coerenti con l’indirizzo di studi seguito dall’allievo, ma anche
corsi di lingue, di musica, esperienze lavorative e di volontariato sociale o ambientale. Il
credito formativo non modifica il credito scolastico e il relativo punteggio è attribuito dai
Consigli di classe per i candidati interni e dalla commissione d’esame per i candidati esterni.
Le richieste di attribuzione del credito formativo vanno presentate entro il 15 maggio al
Consiglio di classe; le esperienze dovranno essere certificate dagli Enti e Associazioni che
hanno ospitato lo studente.
3.4 Prove di esame
L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio.
La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua
nella quale si svolge l'insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e
critiche del candidato; essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal candidato tra più
proposte di varie tipologie tradizionali e non, individuate annualmente dal Ministero della
Pubblica Istruzione.
La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha
per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio. Al candidato è data facoltà di
scegliere tra più proposte.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 56
I testi relativi alla prima e alla seconda prova scritta sono inviati dal Ministero della Pubblica Istruzione.
La terza prova, a carattere pluridisciplinare, è predisposta dalla Commissione. La prova è
rivolta ad accertare le capacità del candidato di utilizzare ed integrare conoscenze e
competenze relative alle materie dell'ultimo anno di corso. La prova consiste nella trattazione
sintetica di argomenti, nella risposta a quesiti singoli o multipli, ovvero nella soluzione di
problemi o di casi pratici e professionali o nello sviluppo di progetti. La prova è strutturata in
modo da consentire anche l'accertamento della conoscenza delle lingue straniere.
Il colloquio inizia con la trattazione dell’argomento proposto dal candidato per continuare con
argomenti relativi alle diverse discipline, anche raggruppate per aree disciplinari e con la
discussione degli elaborati delle prove scritte; tende ad accertare la padronanza della lingua, la
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione e di discutere
ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
3.5 Valutazione
Il punteggio massimo raggiungibile da ciascun candidato è 100/100 così suddiviso:
- fino ad un massimo di 45 punti cumulativamente per le tre prove scritte (15 punti massimo per
ciascuna prova);
- fino ad un massimo di 30 punti per la prova orale;
- fino ad un massimo di 25 punti per il credito scolastico.
Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame è di 60/100.
Il punteggio minimo, ovvero la sufficienza, nelle varie prove è il seguente:
Scritti: 30/45
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 57
Orali: 20/30
Credito scolastico: max 25
La Commissione d’esame può inoltre assegnare motivatamente un punteggio aggiuntivo fino a
un massimo di altri cinque punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di
almeno 15 punti e un risultato complessivo nella prova d’esame di almeno 70 punti ovvero per
prove particolarmente positive o in relazione a un curriculum scolastico particolarmente
brillante.
3.6 Esami dei candidati diversamente abili
La commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di classe,
relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia
e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle predisposte per gli altri candidati
che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi ovvero nello sviluppo di
contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono
consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e
professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame.
I candidati che hanno seguito un piano educativo personalizzato e sono stati valutati dal
Consiglio di Classe con l’attribuzione di voti solo in base allo svolgimento di tale piano
possono svolgere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto e finalizzate solo al
rilascio dell' attestato finale previsto.
O.M. n.90 del 21.05.2001 Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore. Anno scolastico 2000/2001, artt. 11 C.M. n.125 del 20.07.2001prot. n. 11186 Certificazioni per gli alunni in situazione di handicap
O.M. n.85 del 03.12.2004 Indicazioni per la valutazione degli alunni e per la certificazione delle competenze nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado.
O.M. n.26 del 15.03.2007 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006-2007., art. 17
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 58
3.7 Elementi da certificare
1. Curricolo ( il monte ore annuale, diviso per discipline, nei termini di quanto è previsto
dal Piano dell’Offerta Formativa );
2. Esperienze personalizzate: attività di integrazione, stages, attività opzionali e di
orientamento cui lo studente abbia partecipato;
3. Piano educativo individualizzato: specifico per gli studenti in situazione di handicap.
Per gli alunni che hanno seguito una programmazione differenziata si certificheranno le
competenze acquisite durante il percorso di studi con un’attestazione dell’Istituzione scolastica.
4. Competenze acquisite: elenco delle competenze che lo studente ha effettivamente
acquisito e dei livelli di apprendimento relativi al I Biennio ed al II Biennio dell’indirizzo
IPIA.
In base a queste voci, che descrivono il percorso formativo svolto, la certificazione attesta
l’adempimento dell’obbligo scolastico.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 59
3.8 Tabelle di attribuzione del credito scolastico (Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico D.M. n.99 del 16 dicembre 2009)
TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 60
TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità
Media dei voti esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M = 6 3 6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 61
4. MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE
La scuola si impegna ad offrire una materia alternativa alla religione, utilizzando insegnanti a disposizione.
Le materie dovranno comunque avere valenza formativa e saranno scelte dagli studenti fra
quelle proposte annualmente dall’Istituto.
PERCORSI FORMATIVI
Amministrazione, Finanza e Marketing
Amministrazione, finanza e marketing rientra nell’ambito degli indirizzi del settore economico previsti
dalla nuova riforma scolastica e che fanno riferimento a comparti in costante crescita sul piano
occupazionale, interessati a forti innovazioni sul piano tecnologico ed organizzativo, soprattutto in
riferimento alle potenzialità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questo tipo di
indirizzo persegue lo sviluppo di competenze relative alla gestione aziendale nel suo insieme e
all’interpretazione dei risultati economici, con le specificità relative alle funzioni in cui si articola il
sistema azienda (amministrazione, pianificazione, controllo, finanza, commerciale, sistema informativo,
gestioni speciali).
Turistico
Anche questo tipo di indirizzo rientra nell’ambito degli indirizzi del settore economico ed ha
come finalità quella di integrare le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire
all’innovazione e al miglioramento dell’impresa turistica.
Esso intende promuovere abilità e conoscenze specifiche nel campo dell’analisi dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi aziendali con l’attenzione alla valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio
culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Particolare
attenzione è rivolta alla formazione plurilinguistica.
Il diplomato deve possedere competenze di marketing (rilevare la domanda e le aspettative
dell’utenza), competenze di progettazione (definire obiettivi a breve e medio termine,
individuare le risorse necessarie), competenze di consulenza (trattare con il pubblico,
orientarne le scelte), competenze relazionali (nelle fasi di costruzione e di gestione dell’offerta
turistica), competenze di comunicazione (utilizzare le lingue straniere nel rapporto con l’utenza
o con interlocutori professionali o a fini di studio, documentazione e aggiornamento
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 62
professionale), competenze di documentazione ((ricercare, elaborare e utilizzare dati con
l’ausilio di mezzi informatici ).
Agrario, Agroalimentare e agroindustriale
L’indirizzo rientra nell’ambito del settore tecnologico ed è finalizzato all’acquisizione di
competenze relative all’organizzazione e gestione di processi produttivi e trasformativi, attività
di marketing, controllo e salvaguardia di situazioni ambientali e territoriali, eventuali giudizi di
convenienza economica, valutazione di beni, diritti e servizi, interventi per il miglioramento di
assetti territoriali rurali. Il percorso di studi prevede una formazione equilibrata, a partire da
solide basi di chimica e biologia, e in grado di analizzare le tecnologie di settore per realizzare
prodotti di qualità, attraverso sistemi puntualmente controllati.
Progetto SIRIO
Pasquale Sorrentino, 2010
“Principio sommo di ogni educazione: che si dia del cibo soltanto a chi ne ha fame!”
Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 63
Corso serale
Il rientro degli adulti nel sistema formativo assolve funzioni fondamentali:
- qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non
costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;
- consentire la riconversione professionale di adulti gia inseriti in ambito lavorativo che
vogliono ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.
- ridare fiducia agli alunni che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, già inseriti nel
mondo del lavoro e/o che presentino particolari problemi personali, dovuti al mancato
inserimento nel tessuto sociale.
Partendo dal presupposto che l’approccio al sapere in età adulta deve valorizzare l’esperienza di cui
sono portatori gli studenti, il progetto Sirio si presenta come un sistema alternativo all’istruzione
secondaria istituzionale, connotato da scelte didattico-metodologiche che si adattano perfettamente alla
realtà personale e lavorativa degli utenti. Se flessibilità e modularità sono sperimentate nel sistema
scolastico istituzionale, essi diventano una realtà ineludibile in un percorso di rientro culturale; così
pure il contratto formativo tra docenti ed alunni ed il sistema dei crediti formativi acquistano un rilievo
particolare in questo tipo di percorso.
- Consentire una differenziazione dei percorsi, in riferimento non solo alle pregresse esperienze
ma anche agli stili di apprendimento ed alle capacità personali che possono così essere
sviluppate o potenziate.
Particolarità del “Progetto SIRIO” è riconoscere le conoscenze e le competenze maturate in
anni precedenti e trasformarle in crediti, cioè in voti che verranno riportati nello scrutinio finale
e che consentono di non frequentare la materia durante l’anno scolastico.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 64
ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
I corsi
- Biennio comune – Nuovo Ordinamento Manutentori (MAT)
- Qualifica triennale – Nuovo Ordinamento Qualifica Regionale (Grazie alle ore di
autonomia destinate all’area professionalizzante)
- Diploma Biennio Post Qualifica Tecnico delle industrie elettriche (TIEL)
Il Collegio dei docenti ha stabilito di rafforzare le ore di esercitazioni pratiche, per poter
continuare ad offrire agli allievi che intendano fermarsi al terzo anno con una qualifica sia pure
a livello Regionale, una preparazione concreta, utilizzando tre ore curricolari di lingua italiana,
lingua inglese e matematica e destinarle alle materie tecniche laboratoriali.
Servizi di Manutenzione e assistenza tecnica
Il Profilo:
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli
sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali
sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica,
termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate i n relazione alle esigenze espresse dal
territorio.
È in grado di:
- controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità
del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e
sulla salvaguardia dell’ambiente;
- osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli
interventi;
- organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,
relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
- utilizzare le competenze multi disciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
- gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento;
- reperire e interpretare documentazione tecnica;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 65
- assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
- agire nel suo campo di intervento nel rispetto del le specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
- segnalare le disfunzioni non di rettamente correlate alle sue competenze tecniche; • operare
nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
- A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza
tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A, di seguito
descritti in termini di competenze.
- Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
- Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
- Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
- Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite.
- Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti .
- Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione .
- Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e integrate
in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 66
I.T.I INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA
Il diplomato in “Trasporti e Logistica" ha:
- Competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività
inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli
impianti relativi, nonché l’organizzazione dei servizi logistici;
- Opera nell’ambito dell’area logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di
gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della
conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, alla gestione dell’impresa di
trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e
intermediari logistici;
- Possiede una cultura sistematica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi
del settore in cui è orientato e di quelli collaterali.
E’ in grado di:
- Integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei
mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle
norme vigenti in materia di trasporto;
- Intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo;
- Collaborare nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 67
5.1 Struttura dei corsi (Articolati in sette giorni dal lunedì al venerdì)
5.2 Articolazione curricolare: Amministrazione, Finanza e Marketing
Quadro orario Amministrazione, Finanza e Marketing
Ore Settimanali
Biennio Triennio DISCIPLINE
Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5°
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Prima lingua straniera 3 3 3 3 3
Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 -- -- --
Scienze integrate, Fisica, (II anno Chimica) 2 2 -- -- --
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 -- -- --
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Economia aziendale 2 2 6 8 9
Informatica 2 2 2 2 --
Geografia economica 3 3 -- -- --
Diritto -- -- 3 3 3
Economia politica 2 -- 3 2 3
Religione Cattolica o A.A. 1 1 1 1 1
Totale 32 32 32 32 32
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 68
5.3 Articolazione curricolare: Turismo
Quadro orario Turismo
Ore Settimanali
Biennio Triennio DISCIPLINE
Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5a
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Prima lingua straniera 3 3 3 3 3*
Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3*
Terza lingua straniera -- -- 3 3 3*
Matematica 4 4 3 3 3
Geografia (geografia turistica dal III anno) 3 3 2 2 2
Diritto (diritto e legislazione turistica dal III anno) 2 2 3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Economia aziendale (disc. tur. e ambientali dal III anno) 2 2 4 4 4**
Informatica 2 2 -- -- --
Scienze integrate, Chimica e Fisica 2 2 -- -- --
Scienze della Terra e Biologia 2 2 -- -- --
Arte e Territorio -- -- 2 2 2
Religione Cattolica o A.A. 1 1 1 1 1
Totale 32 32 32 32 32
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 69
5.4 Articolazione curricolare “Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale”
Quadro orario Agrario, Agroalimentare e agroindustriale
Materie di studio I II III IV V
ITALIANO 4 4 4 4 4 MATEMATICA 2 2 2 2 2 LINGUA INGLESE 4 4 3 3 3 SCIENZE INTEGRATE (SC. TERRA, BIOLOGIA) 2 2 SC. INTEGRATE, CHIMICA* SC. INTEGRATE, FISICA**
3 3
3 3
RELIGIONE 1 1 1 1 1
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPR. GRAFICA* TECNOLOGIE INFORMATICHE **
3 3
3
SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 3 COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 PRODUZIONI ANIMALI 3 3 2 PRODUZIONI VEGETALI 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI 2 3 3 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
3 2 3
GENIO RURALE 3 2 BIOTECNOLOGIE AGRARIE 2 3
GESTIONE DELL'AMBIENTE E TERRITORIO 2 * Prevista un'ora in compresenza ** Previste due ore in compresenza
DISCIPLINE IN CODOCENZA AGRARIO ( ITPT)
lab. Fisica e fisica applicata I II III IV V
29c 1 1
2
lab. Chim. E chimica industriale I II III IV V
24c 1 1
2
lab. T.I.C. I II III IV V
30c 2 0
2
lab. T.R.G. I II III IV V
32c 1 1
2
lab.PROD VEG, ESTIMO, GENIO, PROD ANIM) I II III IV V
24C 0 0 8
8
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 70
5.5 Articolazione curricolare SIRIO
CORSI SERALI (PERCORSI DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO)
IT01 AFM ITAF AFM AFM
CLASSI I II III IV V
N° CLASSI 1 1 1 1 2
ITALIANO 3 3 3 3 3
STORIA 0 3 2 2 2
A050 3 6 5 5 10
MATEMATICA 3 3 3 3 3
A048 3 3 3 3 6
INGLESE 2 2 2 2 2
A346 2 2 2 2 4
FRANCESE 3 2 2 2 2
A046 3 2 2 2 4
SC. INT. CHIM/FIS 2 2 0 0 0
12/A 13/A 38/A e 60/A 2 2 0 0 0 SC. INTEGRATE 3 0 0 0 0
60/A 3 0 0 0 0
EC AZIENDALE 2 2 5 5 6
A017 2 2 5 5 12
INF0RMATICA 2 2 0 0 0
75/A, 76/A 2 2 0
INF0RMATICA 0 0 2 1 0
42/A 2 1 0
GEO EC 2 2 0 0 0
39/A 2 2 0 0 0
DIRITTO ED ECONOMIA 0 2 0 0
DIRITTO 0 0 2 2 2 DIRITTO E LEGISL TURISTICA
0 0 0 0 0
SC FIN 0 0 0 0 0
EC POL 0 0 2 2 2 DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE 19/A 0 2 4 4 8
1 0 0 1 1 RELIGIONE
1 0 0 1 2
Monte ore settimanale I II III IV V 23 23 23 23 23
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 71
5.6 Articolazione curricolare IPIA Quadro Orario Servizi di Manutenzione e assistenza tecnica
anno scolastico 2015/16 IP09: MANUTENZIONE E ASSISTENZA
CLASSI I II III IV V MONTE ORE
N° CLASSI 1 1 1 0 1 SETTIMANALE ITALIANO 3 3 4 4 4 STORIA 1 1 1 2 2 A050 4 4 5 0 6 19 MATEMATICA 4 4 3 3 3 A047 A048 A049 4 4 3 0 3 14 INGLESE 3 3 3 3 3 A346 3 3 3 0 3 12 SC. INT. CHIM 2 2 0 0 0 12/A 13/A 66/A 2 2 0 0 0 4 SC. INT. FISICA 2 2 0 0 0
38/A 2 2 0 0 0 4 SC. INTEGRATE (SC. DELLA TERRA E
2 2 0 0 0 60/A 2 2 0 0 0 4 TECNOLOGIE MECCANICHE E
0 0 3 5 1 20/A 0 0 3 0 1 4 LABORATORI TECNOLOGICI ED
3 3 4 3 3 14/C 26/C 27/C 30/C 31/C 32/C
3 3 4 0 3 13 TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E
0 0 5 3 5 34/A 35/A 0 0 5 0 5 10 TECNOLOGIE E TECNICHE DI
0 0 4 5 8 20/A 34/A 35/A 42/A 0 0 4 0 8 12 DIRITTO ED ECONOMIA
2 2 0 0 0 19/A 2 2 0 0 0 4 RELIGIONE 1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 4 ED FIS 2 2 2 2 2 29/A 2 2 2 0 2 8 TECNOLOGIA DELL'INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONE 2 2 0 0 0
34/A 35/A 42/A 76/A 2 2 0 0 0 4 tecnologie e tecniche di rappresentazione
3 3 0 0 0 16/A 20/A 27/A 34/A
35A 71/A 3 3 0 0 0 6 1 0 0 0 0
geografia a039 1 0 0 0 0 1
tecnica professionale 2 0 2 lab tecnica 0 2 2 0 4
MONTEORE SETTIMANALE SINGOLA CLASSE
I II III IV V 33 32 32 0 32 IPIA (MAT)
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 72
DISCIPLINE IN CODOCENZA lab. Fisica e fisica applicata
20/C 26/C 27/C 28/C 27/C 1 1 0 0 0
2 lab. Chim. E chimica industriale
24/C 35/C 36/C 1 1 0 0 0
2
LAB. MECCANICO - TECNOLOGICO
14/C - 32/C 2 0 2 4
LAB. DI ELETTROTECNICA 26/C 27/C 2 0 2
4
LAB. T.T.I.M.
14/C 32/C 26/C 27/C 2 0 2 4
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 73
5.7 Articolazione curricolare "Settore Tecnologico - Trasporti e logistica" INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI SETTORE TECNOLOGICO
I
II
III
IV
V
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZIONE 1 2 2 2 2 LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 MATEMATICA 4 4 4 4 4 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DELL'INDIRIZZO TRASPORTI E LOGISTICA
ESERCITAZIONI NAUTICHE 2 SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 3 3 LABORATORIO DI FISICA 2 2 SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 3 3 TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 3 3 LAB. DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPR. GRAFICA 2 2 TECNOLOGIE INFORMATICHE 2 SCIENZE TECNOLOGICHE APPLICATE 3
DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI TRASPORTI E LOGISTICA
COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 ELETTRONICA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE 3 3 3 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 2
OPZIONE, CONDUZIONE DEL MEZZO MARITTIMO, EX CAPITANI
SC. DELLA NAVIGAZIONE, STRUTT. E COSTR. DEL MEZZO 5 5 8 MECCANICA E MACCHINE 3 3 4 LOGISTICA 3 3
OPZIONE, CONDUZIONE DI IMPIANTI MARITTIMI, EX MACCHINISTI
SC. DELLA NAVIGAZIONE, STRUTT. E COSTR. DEL MEZZO 3 3 4 MECCANICA E MACCHINE 5 5 8 LOGISTICA 3 3 ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 32 32 32 32 32
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 74
CODOCENTE SC. INT. FISICA 29/C 1 1
4 CODOCENTE SC. INT. CHIMICA
24/C 1 1 4
CODOCENTE TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPP. GRAFICA 32/C 1 1
4 CODOCENTE TECNOLOGIE INFORMATICHE
30/C 31/C 2 0
4 CODOCENTE ELETTRONICA ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE
26/C 27/C 0 2 2 6
CODOCENTE SC. DELLA NAVIGAZIONE STRUTT. E COSTRUZIONE DEL MEZZO
c10 0 0 3 4 10
CODOCENTE MECCANICA E MACCHINE
17/C 23/C 32/C
0 0 2 2
6 CODOCENTE LOGISTICA
c180
0 0 1 1 0
3
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 75
6. VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
Sulla base di iniziative o di progetti presentati da singoli o più docenti e approvati dagli organi
collegiali competenti, l’Istituto organizza viaggi di istruzione e visite guidate allo scopo di
conseguire i seguenti obiettivi:
- fornire uno stimolo allo studio delle materie o dei contenuti culturali che si intendono
maggiormente approfondire e che hanno valenza pluridisciplinare;
- favorire la socializzazione del gruppo classe ed anche il recupero dell’interesse
negli studenti meno motivati;
- favorire la conoscenza di realtà economiche e produttive dal punto di vista proprio
dell’indirizzo di studio;
- favorire le iniziative relative all’educazione ambientale e alla conoscenza del
territorio;
- il Consiglio d’Istituto delibera i criteri per l’effettuazione delle visite che saranno
inseriti nella programmazione di classe. L'intera gestione delle visite guidate e dei viaggi
d’istruzione o connessi ad attività sportive in Italia ed all’estero rientra nella completa
autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno (Consiglio d'Istituto)
dell’Istituzione scolastica;
- la Scuola determina autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione
dell’iniziativa in modo che sia compatibile con l’attività didattica, nonché il numero di allievi
partecipanti, la destinazione e la durata;
- tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica
dell'istituto ed essere coerenti con gli obiettivi didattici e formativi propri di ciascun settore
scolastico, volte alla promozione personale e culturale degli allievi ed alla loro piena
integrazione scolastica e sociale. E’ opportuno consultare anche il Comitato Studentesco. E’
prevista una specifica, preliminare programmazione per visite occasionali di un solo giorno ad
aziende, musei, unità produttive ecc.;
- E’ necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e
didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse.
- E’ opportuno che la realizzazione dei viaggi non cada in coincidenza di altre particolari
attività della Scuola (scrutini, elezioni scolastiche, ecc.).
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 76
- Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione
maggioritaria degli alunni frequentanti, componenti le singole classi coinvolte; fanno eccezione
i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti appartenenti a classi
diverse ad attività di scuola-lavoro, teatrali, cinematografiche, musicali ecc., nonché i viaggi
connessi ad attività sportive agonistiche.
È opportuno non effettuare visite e viaggi nell’ultimo mese delle lezioni.
È indispensabile che i docenti accompagnatori siano individuati tra i docenti appartenenti alle
classi frequentate dagli alunni partecipanti alla visita o al viaggio.
Nella programmazione dei viaggi è prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni
quindici alunni.
Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, i componenti del
Consiglio di classe devono procedere alla designazione di un qualificato accompagnatore
scelto tra i docenti di sostegno della classe in aggiunta al numero di accompagnatori stabilito.
“Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.” Dino Basili, Tagliar corto, 1987
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 77
Viaggi all’estero/Stage linguistico NORME COMPORTAMENTALI
Durante il soggiorno in un Paese straniero usi, cultura, stile di vita sono diversi rispetto a quelli a del proprio paese; bisogna fare in modo che il viaggio si svolga in modo sereno, piacevole e sicuro. Per questo si devono rispettare le regole di seguito elencate. Bisogna che queste regole siano lette attentamente insieme ai genitori prima di apporre la firma alla scheda di iscrizione allo stage/viaggio da riconsegnare al docente referente.
FREQUENZA ALLE LEZIONI La frequenza alle lezioni è obbligatoria; nel caso in cui lo studente sia indisposto e quindi si trovi nell’impossibilità di recarsi a scuola da solo, è tenuto ad informare subito il proprio capogruppo o chiedere alla famiglia ospitante di farlo nel caso in cui non possa provvedervi personalmente. La prima assenza ingiustificata comporterà un richiamo, mentre la seconda provocherà il rimpatrio immediato del ragazzo a proprie spese.
COMPORTAMENTO INDIVIDUALE Si devono trattare sempre con rispetto tutti i compagni di corso, gli accompagnatori e ogni persona con cui si è chiamati a rapportarsi, adottando un comportamento gentile, educato e disponibile al dialogo. Non verranno tollerati comportamenti aggressivi o inappropriati, o nocivi per qualunque motivo, al buono svolgimento dello stage linguistico. Gli studenti sono inoltre pregati di vestirsi sempre in modo consono ed appropriato alle situazioni nelle quali si trovano, rispettando i costumi e le usanze locali.
IL RAPPORTO CON I GROUP LEADER Il docente accompagnatore rappresenta un punto di riferimento molto importante, visto che ci si trova a dover vivere in un luogo culturalmente diverso rispetto a quello abituale; l’ accompagnatore è sempre a disposizione degli allievi, pertanto bisogna informarlo di qualunque preoccupazione circa il corso di lingua, la famiglia ospitante o vicende personali che turbano il soggiorno; egli viaggia con gli allievi proprio per assisterli, aiutarli e contribuire alla buona riuscita del soggiorno studio, ma non può fare nulla se non lo si mette a conoscenza dei problemi che ci si può trovare ad affrontare.
ALLONTANAMENTO DALLA LOCALITÀ DI STUDIO Non si sta partecipando ad una soggiorno studio individuale, ma si è parte di un gruppo; si dovrà pertanto seguirlo in ogni cosa, momento, attività. Non ci si può allontanare dal resto del gruppo se non dopo averlo richiesto al capogruppo, averne ottenuto l’autorizzazione ed averlo informato accuratamente sulla destinazione ed i motivi dello spostamento.
ASSICURAZIONI Nel caso in cui lo studente provochi un danno ad oggetti altrui, la riparazione o la sostituzione degli stessi verrà a lui addebitata. Viene stipulata una polizza di assicurazione apposita per gli studenti, nel pieno rispetto di quanto prevedono le norme internazionali sui contratti di viaggio. Per maggiori informazioni a riguardo basta richiedere una copia della polizza, che, in ogni caso, viene inviata al capogruppo insieme ai documenti di viaggio.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 78
DIVIETI E RESTRIZIONI Anche se lo studente è maggiorenne, è severamente proibito acquistare e consumare bevande
alcoliche e sostanze stupefacenti; nel caso in cui questa regola non venga
rispettata lo studente verrà rimpatriato senza preavviso ed a sue spese. Nelle scuole e nei
college è proibito fumare; ogni Paese ha proprie leggi che regolano o vietano il fumo in locali
pubblici. In famiglia lo studente dovrà attenersi alle consuetudini della stessa.
La sicurezza e la buona riuscita di uno stage linguistico richiede anche puntualità ed il
rispetto di determinati orari; i ragazzi dovranno rientrare nei loro alloggi o presso le famiglie
ospitanti entro l’orario previsto e concordato con le famiglie ed i propri accompagnatori.
Nel caso in cui lo studente sia ritenuto colpevole di aver sottratto oggetti di valore più o meno
importante, a componenti del gruppo o ad altre persone, egli verrà rimpatriato
immediatamente, senza preavviso e con spese a suo carico; nel caso in cui il ragazzo sia
sottoposto a procedimenti giudiziali o processuali le spese legali e processuali saranno a
proprio carico.
A tutti gli studenti viene fatto divieto di:
- non prendere parte o assentarsi dalle lezioni;
- entrare e/o trattenersi nelle camere altrui;
- invitare estranei a visitare o restare nel centro senza l'autorizzazione del Direttore;
- fare schiamazzo e/o giocare nelle zone prospicienti gli uffici amministrativi, nelle aule e
negli
spazi definiti "comuni";
- arrecare comunque disturbo al personale, ai residenti nel college o durante le lezioni;
- sporcare, danneggiare, le strutture del college;
- utilizzare abusivamente gli estintori e/o il materiale ignifugo in dotazione al centro;
- allontanarsi dal college senza capo gruppo o autorizzazione;
- trascorrere le notti fuori dal college o dalla famiglia ospitante.
INOSSERVANZA DELLE REGOLE
Se non si osservano le regole elencate in questa pagina si viene rimpatriati a spese dei genitori;
il viaggio di ritorno viene concordato insieme al capogruppo, ai genitori ed ai responsabili
dell’Agenzia di viaggi studio organizzatrice, la quale si riserva comunque il diritto di prendere
la decisione finale. L’inosservanza delle regole di comportamento comporterà il rimpatrio
immediato a spese del genitore del trasgressore.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 79
7. PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Arricchimento, integrazione, ampliamento
In base alle peculiari esigenze di sviluppo e approfondimento degli allievi e della comunità scolastica, i Progetti per l’a.s. 2014/2015 si affiancano agli obiettivi di apprendimento e ai
contenuti integrativi, anche su richiesta degli alunni stessi e dei loro genitori, prevedendo
iniziative di collaborazione della scuola con enti ed istituzioni esterne e con esperti qualificati
nel campo culturale e didattico: ciò sia in ambito curricolare che extracurricolare.
I progetti d’Istituto, previsti per il corrente anno scolastico, sono quelli riportati nella tabella
che segue.
DESCRIZIONE PROGETTI 2015/2016
N.1 Grammatica comparata per le lingue INGLESE , FRANCESE, ITALIANO;
N.2 Sicurezza stradale;
N.3 Tirocinio pratico a bordo di imbarcazioni;
N.4 Primo soccorso nell’emergenza, rianimazione e igiene;
N.5 Attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica;
N.6 Giochi Matematici Kangourou;
N.7 Giornalino scolastico ISISS “N. Stefanelli”;
N.8 Corso di vela e laboratori si abilità marinaresca;
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 80
7. 1. Monitoraggio e valutazione delle attività progettuali
Le attività di monitoraggio sono determinate dalla necessità di operare una continua azione di
verifica e controllo sull’andamento delle attività progettuali.
Deputato allo svolgimento dell’azione di monitoraggio sarà il D.S. ed, eventualmente, lo
STAFF della Dirigenza che, sulla base dei risultati ottenuti e grazie alla collaborazione degli
attori principali dei progetti ( alunni, docenti, tutor) avranno il compito fondamentale di
assicurare:
• il pieno raggiungimento degli obiettivi progettuali in relazione alle finalità generali,
agli obiettivi formativi finali ed agli obiettivi formativi e specifici dei progetti;
• l’adozione delle metodologie didattiche, di orientamento;
• il gradimento e la soddisfazione del percorso formativo da parte degli allievi e dei
docenti;
• il livello di specializzazione raggiunto negli ambiti tecnici-professionale dagli allievi;
• il livello dei servizi di supporto alla persona;
• il livello di partecipazione delle famiglie degli allievi all’iniziativa progettuale;
• la ricaduta dei progetti anche nei percorsi post-diploma.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 81
La valutazione finale dell’intervento riguarderà soprattutto i risultati che il progetto è riuscito a
conseguire. Ciò significa che verranno valutati i prodotti finali e le certificazioni eventuali conseguite
dagli studenti.
L’intervento complessivo sarà valutato durante tutto il suo percorso e saranno presi con misura:
a. i risultati raggiunti dagli allievi
b. le ricadute formative
c. la percentuale di partecipazione
d. la percentuale di abbandono
La valutazione dei docenti e tutor sarà invece realizzata attraverso un’intervista semi – strutturata finalizzata a determinare: • la positività o negatività del clima d’aula • il grado di interesse e di partecipazione del gruppo alle attività formative • il livello di apprendimento generale • commenti di tipo specifico in merito alle caratteristiche di ciascuno studente. I docenti espliciteranno i criteri di valutazione nella fase iniziale del progetto, contestualmente all'esposizione dei contenuti e degli obiettivi della programmazione didattica.
8. LE SCELTE ORGANIZZATIVE: LO STAFF
L’assetto organizzativo costruito per la progettazione e la gestione del POF si articola, anche sulla base del progetto sperimentale di autonomia dell’anno precedente, nelle unità operative esplicitate di seguito.
Staff del Dirigente
Collaboratori DS Prof. Guglielmo Enzo (collaboratore vicario)
Prof.ssa Miraglia Maria (secondo collaboratore)
Responsabile dei Rapporti con l’utenza Prof. Malaspina Maria
Coordinatore degli organi collegiali e degli scrutini elettronici
Prof. Guglielmo Enzo
DSGA
Sig.ra Falconetti Angelina
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 82
Compiti dei collaboratori del Dirigente Scolastico: - Organizzazione didattico/metodologica e coordinamento degli orari delle lezioni;
- Sostituzione dei Docenti assenti con piano giornaliero, in sinergia con l’Ufficio di Segreteria;
- Coordinamento e calendarizzazione delle attività extracurriculari;
- Gestione dei lavori dei Coordinatori di Classe;
- Organizzazione e formazione delle classi;
- Compilazione graduatorie d’Istituto.
8.1 Funzioni strumentali e gruppi di lavoro
FUNZIONI: - Azioni finalizzate alla stesura, all’attuazione, al monitoraggio ed alla verifica finale
dell’attuazione del Piano;
- attuare il monitoraggio dei livelli di partenza e finali degli alunni adeguando gli strumenti di
valutazione - attuare il monitoraggio delle sperimentazioni ministeriali;
- assicurare l’Istituzione e il mantenimento del sistema qualità conforme ai requisiti delle
norme di riferimento;
- gestire i documenti e i dati del sistema qualità ed il controllo della documentazione di
registrazione della qualità;
- pianificare i tempi del proprio Gruppo di lavoro nella redazione delle procedure;
- audit periodico sull’applicazione delle procedure e sulla loro efficacia;
- analizzare tutti i suggerimenti dei Clienti/Utenti, per generare azioni correttive in sinergia con
la F.S.3;
- predisporre dei programmi di audit interni e controllo sulle esecuzioni delle verifiche ispettive
interne;
- coordinare processi di valutazione in funzione della revisione e aggiornamento POF
- predisporre l’autovalutazione dell’Istituto in funzione di verifica, correzione e sviluppo delle
scelte del P.O.F.; - aggiornare e revisionare la Carta dei Servizi;
- aggiornare e revisionare il Regolamento d’Istituto;
- coordinare i rapporti scuola-famiglia.
- Effettuare l’analisi dei bisogni formativi dei docenti, elaborare e proporre al D.S. un piano di
formazione e/o aggiornamento;
- informare i docenti e gli alunni circa il materiale didattico esistente e disponibile nella
scuola;- curare che sia messa a disposizione dei docenti la dotazione strumentale e la
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 83
documentazione didattica, contrattuale e normativa funzionale all’insegnamento ed allo
sviluppo professionale;
- guidare e coordinare i docenti e gli studenti nell’attività di ricerca e di approfondimento
soprattutto in relazione agli esami di Stato;
- predisporre la documentazione per i consigli di classe finalizzata all’attribuzione dei crediti
scolastici e formativi;
- accogliere i nuovi docenti in sinergia con la F.S. 1;
- organizzare e pianificare i servizi e l’utilizzo della biblioteca.
- gestire ed aggiornare costantemente il sito scolastico;
- implementare l’uso delle tecnologie informatiche a supporto dell’organizzazione scolastica;
- predisporre processi di apprendimento;
- svolgere attività di assistenza e counselling per i docenti motivandoli all’innovazione;
- supportare l’attività di orientamento (progettazione e produzione del materiale pubblicitario
ed illustrativo in generale);
- Coordinare l’attuazione della continuità scuola media-scuola superiore e l’accoglienza alunni;
- analizzare tutti i suggerimenti dei Clienti/Utenti, per generare azioni correttive
- garantire la presentazione
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 84
F.S. Area 1 : Monitoraggio, Valutazione, Aggiornamento P.O.F. Organizzazione ed implementazione dei
processi di qualità nel servizio scolastico
Prof.ssa Graziano Giuseppina Concetta
(coordinare il complesso di azioni finalizzate alla stesura, all’attuazione, al monitoraggio
ed alla verifica finale dell’attuazione del Piano)
Gruppo di lavoro: Proff. Enzo Guglielmo, Maria Miraglia, Maria Malaspina F.S. Area 2:
Gestione dei servizi di documentazione, formazione e diffusione delle competenze informatiche applicate alla didattica.
Prof. Pasquale Sorrentino (Curare i materiali per l’esame di stato, libri di testo, tabella dei crediti. Aggiornare quotidianamente il sito web)
F.S. Area 3: Gestione dei servizi per gli alunni
Prof. Bencivenga Mario (orientamento in itinere, in entrata e in uscita)
Gruppo di lavoro: Prof.ssa Landolfi Prof.ssa Papa- F.S. Area 4:
Rapporti con Enti pubblici per la gestione e l’integrazione degli alunni diversamente abili e
disagiati con il territorio.
Prof. Franchitto Sergio Gruppo di lavoro: prof.ssa Di Stasio Letizia F.S. Area 5:
Alternanza scuola lavoro – progetti alunni – visite guidate e viaggi di istruzione
Prof. Pietro Ciriello Gruppo di lavoro: Prof. Pisano, prof.ssa Papaccio Carmela, Alfieri A.P.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 85
8.2 Coordinatori di classe I compiti dei Coordinatori di classe sono i seguenti:
- Presiedere le riunioni del consiglio di classe su delega del DS
- Essere il referente del DS, degli altri docenti, del Consiglio di classe, degli studenti e delle
famiglie, per perseguire l’obiettivo di risolvere con discrezione, sensibilità ed equilibrio ogni
situazione problematica di ordine didattico, disciplinare o personale.
- Essere il trait d’union tra i referenti delle varie attività scolastiche (uscite didattiche, visite
guidate ecc.) e il Consiglio di classe per migliorare, a livello di informazione e
programmazione, la normale attività didattica.
- Registrare le assenze e i ritardi degli alunni e darne comunicazione in segreteria con cadenza
mensile.
- Segnalare alle rispettive famiglie i nominativi degli alunni che presentano ritardi e/o assenze
numerose, saltuarie o ingiustificate.
- Raccogliere copia dei paini di lavoro dei docenti, il prospetto dei voti e dei giudizi di tutte le
materie.
- Stilare con cura i verbali dei consigli di classe
- Consegnare ai genitori la nota informativa quadrimestrale e custodirne una copia firmata
- Curare il ritiro delle pagelle firmate del primo quadrimestre e depositarle in segreteria.
- Curare la raccolta delle proposte di adozione dei libri di testo, verificando la congruità della
spesa rispetto al tetto previsto dalla norma.
- Raccogliere entro il 15 maggio le certificazioni dei crediti formativi per le classi del triennio.
- Coordinare l’elaborazione del documento del 15 maggio (classi quinte)
- Controllare la formalizzazione completa della documentazione degli scrutini (firma docenti,
timbri, verbale comunicazione dei debiti formativi alle famiglie)
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 86
Coordinatori di classe, dipartimento e responsabili di laboratorio
Classe COORDINATORE DIPARTIMENTO RESPONSABILE
1^ A ROSSI DOMENICO Dipartimento di Italiano (Italiano, Storia, Geografia, Arte e Territorio)
Sorrentino Pasquale
2^ A TURCO ANTONIETTA Dipartimento di Economia aziendale Miraglia Francesco 3^ A A042 CRISCUOLO Dipartimento di Diritto e Religione Papa Teresa Carlotta
4^ A ZEOLA MADDALENA Dipartimento Linguistico (Inglese, Francese, Spagnolo)
Di Matteo Giuseppina
5^ A LANDOLFI MARTA Dipartimento di Ed. Fisica Nugnes Rocco AFM Dipartimento di Matematica e informatica
(Matematica, Trattamento Testi, Informatica, TIC) Castiglione Carmela
1^ B RUSSO MARIA Dipartimento Scientifico ( Scienze integrate, fisica, natura e chimica) Devastato Sebastiano
2^B NARDELLA GIOVANNA Dipartimento tecnico (elettrotecnica, meccanica, laboratori, TGR, logistica, tecnologie applicate, scienze della navigazione)
Di Francesco Luigi
3^B PALMIERI MARIA Dipartimento Sostegno Franchitto Sergio 4^B RANUCCI CLAUDIO LABORATORIO RESPONSABILE
5^B CASTIGLIONE CARMELA
LAB NAUT. (CARTOGRAFIA E SIMULAZIONE NAUTICA) MARTINO FRANCESCO
AFM BIBLIOTECA/MEDIATECA SORRENTINO PASQUALE
5^C PAPATERESA CARLOTTA
TRATTAMENTO TESTI ROMEO EVA
TURISMO MATEMATICA/INFORMATICA AFM - TUR CASTIGLIONE CARMELA 1^AT CANALE PAROLA
ELENA ECONOMIA AZIENDALE PAPACCIO CARMEN
2^AT BENCIVENGA MARIO LINGUISTICO DI MATTEO GIUSEPPINA 3^AT PAPACCIO CARMEN PALESTRA NUGNES ROCCO 4^AT OLIVA PASQUALE SALA PROIEZIONI CIRIELLO PIETRO 5^AT CRISTIANI GIUSEPPINA SCIENZE MATERIA DEVASTATO
SEBASTIANO 1^ BT CANALE PAROLA
ELENA SCIENZE NATURA GIUSTINIANO MARIO
2^BT MIRAGLIA MARIA MAT (IMP/SIST) PRISCO ALESSANDRO 3^BT CIRIELLO PIETRO TIC/TRG IPIA DI NARDO GIANFRANCO COMMISSIONI COMPONENTI FORMAZIONE CLASSI LANDOLFI AGRARIO GUGLIELMO 1^ AG
GIUSTINIANO MARIO ELETTORALE DI STASIO
2^AG GRAZIANO GIUSEPPINA C.
PALMIERI
3^AG GIUSTINIANO M. C. LANDOLFI NAUTICO EMERGENZA PACIFICO 1^ BN
DI STASIO LETIZIA IANNELLI
2^BN PISTILLO MARIANNA DI FUSCO 3^BN SORRENTINO
PASQUALE MONTEFORTE
4^ BN
MARTINO FRANCESCO D’ANGELO
1^CN DI STASIO LETIZIA PRIMO SOCCORSO NUGNES 2^CN DI MATTEO
GIUSEPPINA MIRAGLIA
3^CN NUGNES ROCCO MALASPINA PROFESSIONALE (MAT) SPP CRISTIANI 1^ AP DEVASTATO
SEBASTIANO TURCO
2^AP SABELLA ROSA FRANCHITTO 3^AP A035 ROSSI L. SORRENTINO P. 5^ AP PRISCO ALESSANDRO ROSSI F EX SIRIO ANTIFUMO DI FUSCO (ATA) 1^ I ROSSI FAUSTO BENCIVENGA 2^I GRIMALDI MASSIMO EX SIRIO IANNELLI (ATA) 3^I PAOLINO GIOVANNA 5^ I ZANNONE MARIO 4^I CERBO ANTONIO
5^ L PAOLINO GIOVANNA
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 87
COORDINATORI DI INDIRIZZO
AFM LANDOLFI PROF PRISCO
TUR. CANALE NAU MARTINO
AGR GIUSTINIANO MARIO SIR CIRIELLO
ALTRI RESPONSABILI SI SETTORI SPECIFICI
Rizzo Giuseppe: resp. rete wifi interna
Di Stasio Letizia: resp. Contenzioso
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 88
8.4 Organo di Garanzia Valuta i ricorsi presentati dagli studenti entro 15 giorni dalla irrogazione delle sanzioni
disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica e
decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del
regolamento.
8.5 . Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione RESPONSABILE SERVIZIO PROTEZIONE E PREVENZIONE
(è stato incaricato per gli adempimenti introdotti dal D. Lgs 81/2008 e successive modifiche e
integrazioni)
Prof. Guglielmo Enzo Detto Responsabile:
- Eserciterà i poteri di direzione e vigilanza degli addetti al Servizio;
- Garantirà il corretto ed effettivo espletamento dei compiti a cui il Servizio deve adempiere;
- Parteciperà alla riunione periodica di prevenzione dei rischi;
- Collaborerà alla valutazione dei rischi, all’individuazione delle misure di prevenzione e
protezione in base alla specifica conoscenza dell’organizzazione scolastica;
- Elaborerà le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche e i sistemi di controllo
della loro attuazione;
- Collaborerà nella definizione di programmi di informazione-formazione del personale
scolastico e degli studenti;
- Parteciperà alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 89
8.6. Responsabile Privacy
(Vedi art.29 D.Lg. N.196 del 30 giugno 2003) [...]omissis
Art. 4
"responsabile", la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al trattamento di dati personali;
[...]omissis
Art. 29 Responsabile del trattamento
1. Il responsabile è designato dal titolare facoltativamente.
2. Se designato, il responsabile è individuato tra soggetti che per esperienza, capacità ed affidabilità forniscano idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo relativo alla sicurezza.
3. Ove necessario per esigenze organizzative, possono essere designati responsabili più soggetti, anche mediante suddivisione di compiti.
4. I compiti affidati al responsabile sono analiticamente specificati per iscritto dal titolare.
5. Il responsabile effettua il trattamento attenendosi alle istruzioni impartite dal titolare il quale, anche tramite verifiche periodiche, vigila sulla puntuale osservanza delle disposizioni di cui al comma 2 e delle proprie istruzioni.
Funzioni dei docenti responsabili di laboratorio Rapporti
- Relazione al Dirigente sulle attività di laboratorio - Formula proposte di attività didattiche significative in sinergia con il docente utilizzatore - Formula proposte di acquisto per nuove attrezzature didattiche presenti in laboratorio - Cura ed è responsabile delle attrezzatura didattiche presenti in laboratorio - Comunica alla Dirigenza richieste di intervento per la necessaria manutenzione delle attrezzature didattiche - Organizza l’orario di utilizzo di tale spazio
Consiglio di classe Docente di materia di indirizzo
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 90
9. PERSONALE ATA
9.1. Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA)
Sig.ra Falconetti Angelina
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 91
9.2. Assistenti amministrativi
Assistenti Amministrativi nr. 4
Nr. Cognome Nome Contratto
01 Di Fusco Gaetano Tempo Indeterminato
02 La Canfora Giuseppe Tempo Indeterminato
03 Miele Rosa Tempo Indeterminato
04 Romano Maria Tempo Indeterminato
Assistenti Tecnici nr. 7
Nr. Cognome Nome Contratto
01 Capuano Pasquale Tempo Indeterminato
02 Iannelli Anna Tempo Indeterminato
03 Leone Pasquale Tempo Determinato
04 Lungo Mattia Tempo Indeterminato
05 Monica Armando Tempo Indeterminato
06 Monteforte Francesco Tempo Indeterminato
07 Raimondo Giuseppe Tempo Indeterminato
Collaboratori Scolastici nr. 12
Nr. Cognome Nome Contratto
01 Abatiello Domenico Tempo Indeterminato
02 Cattolico Emilio Tempo Indeterminato
03 Cipullo Silvana Tempo Indeterminato
04 D'Angelo Concetta Tempo Indeterminato
05 Laudato Pasquale Tempo Indeterminato
06 Pacifico Giuseppe Tempo Indeterminato
07 Toscano Giovanna Tempo Indeterminato
08 Valente Fernando Tempo Indeterminato
09 Venosa Franco Tempo Indeterminato
10 Zumbolo Giuseppe Tempo Indeterminato
11 Ferdinandi Emilio Tempo determinato
12 Di Girolamo Enzo Tempo determinato
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 92
RIPARTIZIONE DEL PERSONALE
Assistenti Amministrativi Settore: numero nominativi Settore protocollo 1 ROMANO MARIA
Settore alunni 1 LA CANFORA GIUSEPPE Settore contabilità 1 DI FUSCO GAETANO GIOVANNI Settore personale 1 MIELE ROSA RITA Settore gestione patrimoniale 1 MIELE ROSA RITA Assistenti Tecnici Laboratori: numero nominativi Scienza Natura - Scienza Materia
1 MONICA ARMANDO
Linguistico- Video-proiezione
1 LEONE PASQUALE
Impresa Simulata - Video-proiezione
1 IANNELLI ANNA M.
Informatica IPIA - Tratt. Testi
1 MONTEFORTE FRANCESCO
Elettrico/elettronico - Sistemi
1 CAPUANO
Carteggio - Simulaz. nav.- Macchina
1 LUNGO
Matematica- Multimediale docenti
1 RAIMONDO
Collaboratori Scolastici Ubicazione numero nominativi Primo Piano 4 LAUDATO
CATTOLICO D'ANGELO VALENTE
Piano Terra 5 VENOSA CIPULLO ABATIELLO FERDINANDI DI GIROLAMO
Portineria 1 TOSCANO Palestra 1 PACIFICO (piano terra) SIRIO 1 ZUMBOLO RAPPORTI CON L'UTENZA:
Segreteria alunni/genitori: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Segreteria docenti: tutti i
giorni dalle ore 12.15 alle ore 13.15
Segreteria alunni/genitori/docenti: Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 93
10. SCUOLA-FAMIGLIA E INCONTRI A SCUOLA
Un costruttivo rapporto di collaborazione tra genitori ed insegnanti è considerato un importante
fattore per il rendimento scolastico dei nostri studenti.
Le interazioni tra scuola e famiglia permettono sicuramente di affrontare con efficacia e
coordinamento i problemi sia di profitto che di comportamento degli studenti.
- Il Dirigente Scolastico comunica ai genitori informazioni relative:
- ai calendari delle convocazioni dei Consigli;
- alle assemblee di classe;
- all’orario di ricevimento dei genitori;
- alle iniziative proposte di carattere generale attraverso lettere che vengono distribuite;
- agli studenti affinché siano consegnate alle famiglie;
Su richiesta dei docenti o del Consiglio di classe, alle famiglie possono essere comunicate
particolari situazioni relative alle assenze, all’andamento didattico o disciplinare attraverso
lettere o telefonate.
Le modalità di comunicazione scuola-famiglia sono scritte e telefoniche.
- Gli incontri a scuola sono fissati dal Dirigente scolastico per conferire con le famiglie di
alunni che presentano particolari problemi; gli incontri richiesti dai genitori, vengono
concordati, previo appuntamento, con il Dirigente scolastico.
- Tutti gli insegnanti stabiliscono durante l’anno scolastico un’ora alla settimana, al mattino, in
cui si rendono disponibili per il colloquio con i genitori.
I.S.I.S.S. "Nicola Stefanelli", Piano Offerta Formativa 2015/2016 94
Gli allegati di seguito elencati costituiscono parte integrante del presente documento:
CARTA DEI SERVIZI (Allegato 1)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO (Allegato 2)
REGOLAMENTO BIBLIOTECA SCOLASTICA (Allegato 3)
CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI (Allegato 4)
NUOVO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (Allegato 5)
PATTO SOCIALE DI CORRESPONSABILITÀ (Allegato 6)
REGOLAMENTO LABORATORI (Allegato 7)
B. E. S. (Allegato 8)
Deliberato dal Collegio Docenti con delibera n. 05/23 nella seduta del 09/10/2015
Adottato dal Consiglio di Istituto con delibera n. nella seduta del / /20
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Giuseppina Casapulla
Il presente POF potrà subire delle integrazioni e/o modifiche in itinere a seguito di esigenze didattiche
ed organizzative.