POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è...

117
1 P IANO O FFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/15 “La scuola è molto di più. In essa risiede una funzione fondamentale quale è quella dell’educazione e della formazione umana e spirituale delle nuove generazioni ”. Sandro Pertini (dal Messaggio per l’inizio del nuovo anno scolastico 1982)

Transcript of POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è...

Page 1: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

1

    

 P IANO 

  O FFERTA 

            FORMATIVA 

     

ANNO SCOLASTICO 2014/15 

         

“La scuola è molto di più. In essa risiede una funzione  fondamentale  quale  è  quella dell’educazione e della formazione umana e spirituale delle nuove generazioni ”.  Sandro Pertini (dal Messaggio  per  l’inizio del nuovo  anno scolastico 1982) 

Page 2: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

2

   

 

   

INGRESSO DELL’ISTITUTO        

Page 3: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

3

                 

  

La stesura del POF si è avvalsa del contributo delle diverse componenti la comunità scolastica, in  particolare  sono  risultate  preziose  le  riflessioni  e  le  proposte  suggerite  dai  docenti  negli incontri dei Dipartimenti e nelle riunioni di Staff.   

DELIBERA DEL COLLEGIO DOCENTI N. 12 DEL 14/10/2014ADOTTATO DAL C.D.I. CON DELIBERA N.46 DEL 20/11/2014

 Gruppo di elaborazione 

  Dirigente scolastico                          Prof.Gennaro Salzano  D. S. G. A                                             Carrella Vincenzo   Commissione POF                               Prof.ssa Boccellino Anna                                                                 Prof. Capasso Massimo                                                                  

Page 4: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

4

PREMESSA 

Le  indagini  internazionali  sulla  Scuola  e  gli  esiti  di  apprendimento  dei  nostri  giovani,  purtroppo, confermano  un  andamento  non  positivo,  che  si manifesta  con  un  generale  disorientamento  e  che ormai per molti è diventata una vera emergenza formativa.  Come uscire da questo stato di malessere?  

È possibile uscire dalla crisi solo con più formazione, con più educazione, con più istruzione, in poche parole  con  una  scuola di  qualità,  che  affronti  con  consapevolezza,  sistematicità  e  professionalità  i bisogni dichiarati e latenti del territorio all’interno del quale essa opera. 

Il Centro Scolastico “Sandro Pertini” nella sua nuova veste di Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore, consapevole del suo ruolo sociale, ha avviato, in sintonia con la riforma della secondaria superiore, ma in  continuità  con  la  sua  esperienza  sul  campo,  un’attenta  riflessione  del  contesto,  progettando  un Piano dell’Offerta Formativa dinamico e  flessibile, creando  i presupposti per un  intervento didattico‐metodologico aperto e multidimensionale così da assecondare una vasta scelta di percorsi scolastici, che,  facendo  perno  sull’asse  culturale  economico‐giuridico,  orienta  i  giovani  discenti  verso conoscenze e competenze sia in ambito aziendale, socio‐ sanitario e tecnico‐turistico, che di sostegno alla cultura scientifico‐tecnologica. La condivisa scelta del Collegio Docenti di ampliare l’offerta formativa con  l’apertura di nuovi indirizzi di  studi  inerente  all’area  liceale  “Liceo  Scientifico  delle  Scienze  Applicate”  e  “Amministrazione Finanza e Marketing”con articolazione  in Sistemi  Informativi Aziendali conferma coerentemente  il proposito dell’ISIS Pertini di consolidare la sua mission di scuola orientata ad una formazione integrale nell’ambito  degli  studi  afferenti  alle  scienze  giuridiche,  economiche    e  sociali,  perfezionando  un percorso  di  ricerca  curricolare  che  intende  offrire  ai  ragazzi  e  ai  giovani  del  territorio  scolastico opportunità di studi multiformi, ma consentendo agli studenti, alla fine del percorso quinquennale, la possibilità  di  inserirsi  nel  mondo  del  lavoro,  di  accedere  agli  albi  delle  professioni  tecniche,  di proseguire negli studi universitari e di istruzione e formazione tecnica superiore.  La  partecipazione  ai  progetti  europei  PON,  ai  progetti  ministeriali  sulla  legalità,  sul  disagio  e sull’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione completa una ricca e diversificata offerta formativa che  affianca  al  curricolo  ordinario  specifiche  iniziative  professionalizzanti  con  il mondo  del  lavoro, grazie  ai  contributi  di  qualificate  agenzie  professionali  e  imprenditoriali,  non disdegnando, ad  ogni buon conto, la collaborazione delle istituzioni locali e delle associazioni del territorio, la partecipazione ad eventi nazionali ed europei con un oculato ed esperto utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e la valorizzazione delle lingue europee. 

“Fare parti uguali tra disuguali è la più grave delle ingiustizie”. Questa nota affermazione del “prete di  Barbiana”, Don  Lorenzo Milani, mostra  sempre  una  vivace  attualità,  che,  nel  POF  d’istituto,    si concretizza, con viva sensibilità pedagogica, nella programmazione di specifici e qualificati percorsi di sostegno/recupero sia nell’area della disabilità che in quella del disagio scolastico. 

Il  condiviso  e  puntuale  lavoro  svolto  dai  docenti  nelle  riunioni  dipartimentali  e  di  classe  ha  anche individuato nell’aggiornamento e nella  formazione  in servizio  il volano di una crescita professionale necessaria per far fronte con tempestività e perizia alle sfide formative della società della conoscenza. Preziosa è risultata la collaborazione del personale ATA nell’assistenza all’uso dei numerosi laboratori (linguistici, aziendali, simulazione, multimediali) e nella progettazione del loro potenziamento. 

Gli operatori dell’I.S. Pertini sono consapevoli che  la collaborazione delle  famiglie e  la condivisione degli  alunni  al  progetto  formativo  risultano  condizioni  indispensabili  per  affrontare  con  serietà  e serenità la realizzazione dei diversi interventi previsti, ma sono altrettanto persuasi che, con il lavoro  

Page 5: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

5

 

quotidiano,  sono    portatori  di  un  preciso  e  insostituibile  compito  culturale  ed  etico:  alimentare  il dialogo  educativo  con  gli  alunni  e  contribuire,  in  prospettiva,  a  costruire  una  società  ispirata  al principio  di  responsabilità,  punto  nodale  dell’educazione  alla  cittadinanza  attiva,  in  grado  di coniugare conoscenze e competenze con la maturazione sociale e individuale.  

In  sintesi  il  POF  individua  nel  rapporto  docente‐alunno,  nella  ricerca  curricolare,  nell’innovazione didattica e nella collaborazione delle famiglie i punti fondamentali per la costruzione e la realizzazione di  un  curricolo  orientato  alla  promozione  delle  competenze  di  base  e  di  indirizzo  delle  discipline, adeguato ai  traguardi di apprendimento e di comportamento degli studenti e  idoneo alla crescita e alla maturazione della persona‐alunno. 

 

                             IL DIRIGENTE SCOLASTICO                                    Prof. Gennaro Salzano 

 

 “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐  John Dewey 

 

Page 6: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

6

“Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga,  fertile in avventure e in esperienze.” 

 Itaca (Costantino Kavafis)  

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2014/2015

Il  Piano  dell’Offerta  Formativa  accompagnerà  per  tutto  il  percorso  di  studio  gli  studenti  e  le  loro famiglie e può essere definito una vera e propria carta distintiva dell’identità della scuola, oltre che un impegno nei confronti della comunità scolastica e del suo territorio.  In particolare, esso: - è l’espressione dell’autonomia didattica e organizzativa dell’istituto; - rappresenta la capacità progettuale dei docenti; - pone al proprio centro l’alunno, la didattica e il curricolo; - illustra le varie iniziative di arricchimento dei percorsi di studio; - offre risposte ai reali bisogni degli studenti e delle famiglie; - realizza forme di collaborazione con altri soggetti del territorio. 

Page 7: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

7

VALORI CONDIVISI   

I valori che sono alla base dell’attività didattico‐educativa dell’Istituto Pertini  hanno come riferimento fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione  Italiana e si pongono come finalità la formazione dell’uomo e del cittadino 

    ACCOGLIENZA: ogni alunno, italiano o straniero, è accolto, accettato e accompagnato nella sua 

crescita indipendentemente dalla sua condizione sociale, familiare, individuale.    UGUAGLIANZA:  a  tutti  saranno  offerte  le  stesse  opportunità  formative  allo  scopo  di  

sviluppare    le potenzialità del  singolo,  rispettando  le     diversità  fino alla valorizzazione delle 

eccellenze.   

DISPONIBILITA’: una particolare attenzione è posta alla  realizzazione di un  clima educativo‐relazionale positivo e produttivo,  fondato  sul dialogo,  sulla  collaborazione e  condivisione di obiettivi.  

  PARTECIPAZIONE: docenti, non docenti, genitori e  studenti  sono protagonisti e  responsabili 

dell’attuazione  del  Piano  dell’Offerta  Formativa  che  potrà,  dunque,    realizzarsi  solo  nella 

misura in cui essi collaboreranno positivamente e responsabilmente.   

LIBERTA’ d’insegnamento e aggiornamento del personale. L’aggiornamento    rappresenta un dovere  per  tutto  il  personale  scolastico  per  garantire  livelli  di  professionalità  adeguata  al raggiungimento degli obiettivi programmati. 

  CONSAPEVOLEZZA  DEI  DIRITTI  E  DOVERI:  Il  nostro  Istituto  garantisce  la  regolarità  e  la 

continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti 

dalla legge e dei diritti dei lavoratori della scuola   

TRASPARENZA:  L’Istituto  s’impegna  a  rendere  note  le  sue  scelte  educative  e  organizzative attraverso il Piano dell’Offerta Formativa  che viene redatto, discusso e approvato dal Collegio dei docenti all’inizio di ogni anno scolastico e adottato dal Consiglio d’Istituto. 

   

    

Page 8: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

8

    

LA NOSTRA MISSION  “La scuola è molto di più. In essa risiede una funzione fondamentale quale è quella dell’educazione e della formazione umana e spirituale delle nuove generazioni.” S.Pertini (dal Messaggio per l’inizio del nuovo anno scolastico 1982)  Dalle parole del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, a  cui  la nostra  scuola è  intitolata,  trae ispirazione la mission  dell’Istituto  nei confronti degli studenti, delle famiglie, del mondo del lavoro, del  Ministero  della  Pubblica  Istruzione  e  del  territorio.  Essa,  coerentemente  ai  valori  condivisi, definisce  le finalità dell’offerta formativa volta a:  

differenziare  la  proposta  formativa  adeguandola  alle  esigenze  di  ciascuno:  a  tutti  gli  alunni deve  essere  data  la  possibilità  di  sviluppare  al  meglio  la  propria  identità  e  potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma d´emarginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità per tutti;  

 

perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi  atti  al  superamento delle difficoltà,  in un  clima  sereno e  cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all´autostima;  

 

"emozionare"  ‐ promuovere  intelligenza creativa –   sviluppare competenze professionali per un rapido inserimento nel mondo del lavoro; 

 

promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in contesti multietnici e pluriconfessionali;  

 

valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni, agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché  l´offerta  formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire processi di orientamento;  

 

rendere chiare le ragioni delle scelte educativo ‐ formative, favorendone la visibilità,    

allo scopo di …  

      

VALORIZZARE LE INTELLIGENZE “NASCOSTE” DEI NOSTRI ALLIEVI 

Page 9: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

9

          

 

  

SSeerrvviizziioo  AAccccoogglliieennzzaa  

  

  

Page 10: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

10

CChhii ssiiaammoo 

   

        

Page 11: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

11

      

NOTE STORICHE   L'Istituto  nasce  come  sede  coordinata  dell'Istituto  Professionale  di  Stato  per  il  Commercio  "Don Minzoni" di Giugliano  in Campania, per  far  fronte  alle  esigenze  formative dei  giovani di un  ampio territorio collocato a Nord di Napoli,  Dal 1 settembre 1989 esso opera come Istituto Professionale di Stato per il Commercio e il Turismo di Afragola,  a  seguito  dell'intervenuto  decreto  istitutivo  di  autonomia  da  parte  del Ministero  della Pubblica Istruzione ‐ Direzione generale dell'Istruzione Professionale. Dal marzo 2002 l’istituto ha assunto la denominazione I.P.S.S.C.T. “Sandro Pertini”. Dall’anno  scolastico  2010/2011  l’istituto  si  è  trasformato      in  Istituto  d’Istruzione  Superiore, accogliendo accanto all’istruzione professionale quella tecnica e, dal 2011/2012 anche quella liceale.  

Sandro Pertini Sandro  Pertini  è  stato  un  politico,  avvocato  e  giornalista  italiano, ma  soprattutto  un  partigiano,  insignito  con  la   Medaglia  d’Oro  e  quella  d’Argento  al  Valor Militare,  settimo    Presidente  della Repubblica. 

DATI  ANAGRAFIC I  DELL’ISTITUTO:  

CODICE   ISTITUTO   NAIS07900T 

Intitolazione:  I.S.I.S.   "Sandro Pertini"  

Via:  Lombardia, 39 

C.A.P., Città e (Prov.):  80021‐ Afragola (NA) 

Telefono:  081/8601900‐8526117 

Fax:  081/8521366 

Indirizzo e‐mail:  [email protected] 

Sito web:  www.istitutopertini.net 

Dirigente Scolastico:  Prof. Gennaro SALZANO 

DATI  RELATIVI  ALL’ANNO  SCOLASTICO   IN  CORSO:  

N. sedi   1 

N. totale allievi iscritti  999 

N. docenti  138 

N. personale ATA  24 

N. classi   45 di cui 1 articolata 

Page 12: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

12

 Viene  ricordato da molti come  il Presidente della Repubblica più amato dagli  Italiani, anche da chi non condivideva le sue idee politiche. Esponente del   Partito Socialista  Italiano  fu, sin dalla presa del potere del Fascismo, tra  i più  fervidi oppositori del regime e per questo fu condannato prima    in esilio    in Francia     e successivamente al  carcere.    Divenne  uno  degli  esponenti  di  primo  piano  della  Resistenza  Italiana    e  membro  del  Comitato di Liberazione Italiano . Nell'  Italia  Repubblicana  venne  eletto  deputato,  ricoprendo  per  due  volte  consecutive  la  carica  di Presidente della Camera   dei Deputati   per poi essere eletto   Presidente della Repubblica nel 1978. Alcune parole da un'intervista  possono aiutare a comprendere il suo pensiero politico: « Per me  libertà e giustizia sociale, che poi sono  le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera  libertà senza  la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza  libertà. Ecco, se a me socialista offrissero  la  realizzazione della  riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. Se il prezzo  fosse  la  libertà,  io questa riforma  la respingerei.  [...] Ma  la  libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. [...] Questa non è la libertà che intendo io~». 

LA STRUTTURA  L' I.S.I.S.. “S. Pertini” di Afragola opera in una struttura moderna ed accogliente.  L’edificio    si  disloca  su  tre  piani:  un  primo  e  un  secondo  piano  su  quello  rialzato.  Conta  44  aule didattiche (digitali con LIM),  7 laboratori, un’Aula Magna, un ampio auditorium, una biblioteca  e una palestra coperta.  

- La palestra interna vanta notevoli dimensioni: è dotata di adeguati arredi ginnico ‐ sportivi e di adeguate rampe d’accesso riservate ai  fruitori diversamente abili,  tale da   configurarsi come un vero e proprio palazzetto dello sport. E’ integrata   da    un complesso di strutture esterne (campo da tennis, da attrezzature, spazio per il salto in lungo e per il lancio del peso)  

- L'Auditorium  è    dotato      di  un  adeguato  impianto  microfonico  e  di  diffusione  sonora, l’ampiezza e  la  fruibilità degli  spazi  lo  rendono, dunque,  idoneo a  varie attività di  carattere aggregativo ivi comprese quelle relative a eventuali progetti attinenti alla L.R. n°39/85. 

- La Biblioteca è, al momento, adeguatamente fornita di testi di varia cultura, di riviste e di testi di cultura specifica e specializzata. Tuttavia necessita di un ulteriore arricchimento, sulla base di una programmazione mirata, che offra agli studenti e ai docenti gli strumenti necessari per la  ricerca,  per  l'ampliamento  e  l'approfondimento  culturali  e  per  l'aggiornamento professionale. 

- L’  Aula Magna  è  destinata,  oltre  che  alle  riunioni  del  Collegio  dei  Docenti,  ad  attività  di aggiornamento,  di  formazione,  a  congressi  o  conferenze.  Attrezzata  con  circa  100  comode postazioni  di  studio,  essa  presenta  un  impianto  di  amplificazione  audio  e  la  possibilità  di effettuare proiezioni multimediali. I Laboratori sono situati al secondo piano:  1 laboratorio scientifico utilizzato per l’insegnamento delle scienze presente in tutti gli indirizzi di studio 

2 laboratori di Economia/IFS dotati di postazioni PC e LIM  2 laboratori linguistici per la didattica delle lingue straniere che permettono di attivare le 

abilità audio‐orali degli studenti attraverso esercizi interattivi  1 laboratorio di didattica e documentazione 

Page 13: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

13

1  laboratorio  per  gli  alunni  diversamente  abili  posto  al  piano  terra,  attrezzato  con postazioni PC, stampante e materiale speciale per gli interventi individualizzati. 

 Dirigenza e Uffici di segreteria L’Istituto è dotato di un  intero  reparto destinato agli uffici amministrativi. Ubicati  tutti al piano terra,  in un unico complesso diviso per locali, si trovano: l’ufficio  della Dirigenza scolastica, la vice Dirigenza,  l’ufficio  del  Direttore  amministrativo  e  un  ampio  locale  suddiviso  per  4 macroaree: amministrativo‐contabile, del personale, degli alunni e degli affari generali e protocollo. Adiacente i locali della palestra è ubicato il magazzino. Tutti gli uffici, ivi compreso Dirigenza e vice Dirigenza sono  informatizzati  e  tra  loro  collegati  con  i  software  Argo  in  rete.  Tutti  gli  addetti  ai  lavori possono usufruire dei servizi telematici con MIUR e altri enti. Gli accessi al SIMPI sono protetti con password personali e identificabili.     

  

LABORATORIO SCIENTIFICO         

Page 14: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

14

  

CONTESTO SOCIO‐ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA  

DATI ISTAT COMUNE DI AFRAGOLA Alt.: mt. 43 s. l. m.   Superf.: 17,99 Kmq.  

Lon.: 14° 18' 32" E   Lat.: 40° 55' 15" N  Cod. ISTAT: 063002   Cod. Catasto: A064  C. A. P.: 80021   Pref. telefonico: 081  

 

Popolazione residente al 2011 (per sesso e fasce d'età)

   Maschi  Femmine  Totale 

Fino a 14 anni   6.819  6.421  13.240 

Da 15 a 64 anni  21.678  22.092  43.770 

Oltre 64 anni   3.064  3.907  6.971 

Totale   31.561  32.420  63.981 

Di cui stranieri   647  529  1.176  

 

 

Indicatori economici(numero di imprese/aziende per settore e variazioni intercensuali) 

   1991  2001  Variaz. '91‐'01 

Industria   271  652  +140,59% 

Commercio   880  1.055  +19,89% 

Servizi   556  780  +40,29% 

Artigianato   414  377  ‐8,94% 

Istituzioni   24  60  +150,00% 

   1990  2000  Variaz. '90‐'00 

Agricoltura   642  373  ‐41,90% 

 Fonte:Istat.  

 L’istituto è ubicato in via Lombardia n° 39 nel Comune di Afragola, a Nord di Napoli, la cui realtà socio‐economica e culturale appare piuttosto eterogenea. Le radici culturali, le tradizioni e le usanze locali convivono  con un presente  caratterizzato da un’esplosione urbanistica  caotica    che, a partire dagli anni  70/80,  ne  ha  stravolto  l’originario  aspetto  agricolo. Un  discreto  sviluppo  economico  grazie  a piccole  e  medie  imprese  di  diversa  tipologia,  la  presenza  di  grandi  insediamenti  commerciali    (Ipercoop,  Ikea,  Leroy  Merlin)  e    una  articolata  rete  viaria  ,  tuttora  in  opera,  renderanno  tale territorio,  grazie  alla  stazione  terminale  dell’Alta  Velocità,  uno  dei  nodi  essenziali  del  traffico commerciale e turistico del meridione d’Italia. Un’area, dunque, urbanizzata e in continua evoluzione a cui corrisponde un progressivo innalzamento del livello culturale del territorio. Non mancano, però, situazioni di disagio concentrate in alcune zone residenziali in cui è fortemente avvertito il fenomeno della dispersione scolastica. Pertanto, l’Istituto Pertini  si  dichiara  pronto  ad  accogliere  la  sfida  educativa  proveniente  da  questo  territorio  la  cui eterogeneità e vivacità culturale si riflette nei fruitori del suo servizio. 

Page 15: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

15

  

OLTRE AFRAGOLA  Parte attiva nello sviluppo del territorio, l’Istituto Pertini propone e realizza progetti volti al recupero, alla    qualità  e  al  successo  socio‐ambientale  e  culturale. A  tal  fine,  ha  sempre  lavorato  e  lavora  in sinergia  con  altre  Istituzioni  scolastiche  coinvolgendo  l’ Amministrazione  comunale,  le  associazioni culturali  locali,  aziende  ed  enti  vari  territoriali  ed  extra‐territoriali,  attraverso  accordi  di  rete,  di partenariato, protocolli d’intesa, azioni di cooperazione come di seguito riportati:  ‐    Accordo  di  rete    con  l’Ist.  Comp.  “  Europa Unita  di  Afragola  per  la  realizzazione  del  progetto presentato  dalla  Regione  Campania  e  dall’USR  denominato  “Segnali  3”‐  Linguaggi  giovanili  e contrasto  alle  dipendenze:  la  scuola  come  agente  di  cambiamento,  partecipazione  e  speranza. L’obiettivo  è  intervenire  attraverso  efficaci  azioni  educative    sulla  fascia  giovanile   maggiormente esposta alla problematica  delle dipendenze, ai problemi del disagio, della povertà e del degrado nella convinzione che partecipare è un modo di prevenire. Anni Sc/ci 2013/14 ‐2014/15; ‐  Protocollo  d’Intesa  con  il  Comune  di  Afragola  per  rafforzare  il  rapporto  scuola‐territorio  e promuoverne lo sviluppo culturale; 

- Protocollo  d’Intesa  con  la  Croce  Rossa  Italiana  per  attività  di  tirocinio  rivolta  alle  classi  ad indirizzo socio‐sanitario; 

- Azioni  di  cooperazione  con  operatori  della  formazione,  nell’ambito  dei  percorsi  di  Ed. Finanziaria: Agenzia delle Entrate, Banco di Napoli ed enti vari di natura economico‐giuridica. 

- Raccordo con aziende locali o regionali per la realizzazione dei percorsi di Alternanza Scuola‐lavoro; 

- Esperienze esterne di tirocinio formativo nel settore  aziendale, turistico e socio‐assistenziale nell’ambito del progetto PON‐POR Campania Annualità 2014  ‐ Azione C5  (Tirocini e Stage  in Italia e nei paesi Europei)‐; 

- Corsi di formazione linguistica all’estero con il conseguimento della certificazione DELF per la lingua francese e TRINITY/CAMBRIDGE per la lingua inglese, nell’ambito del progetto PON POR Campania Annualità 2014 ‐Azione C1 (Comunicazione in lingua straniera)‐; 

- Rapporti con associazioni culturali del territorio in occasioni di convegni e seminari; - Rapporti con l’Asl locale, per l’integrazione degli alunni diversamente abili; - Visite guidate e Viaggi d’ integrazione culturale in Italia e all’estero  per favorire lo scambio e 

il confronto culturale. - “Open  Day”,    giornate  di  apertura  della  nostra  scuola  al  territorio  per  la  presentazione 

dell’Offerta  Formativa  (piani di  studio,  attività  curriculari ed extra‐curriculari,  attrezzature e laboratori). 

Verso  tali percorsi di esperienza esterna si orienta, dunque,  l’Offerta Formativa   dell’Istituto Pertini che,  sostenuto  da  un  forte  spirito  innovativo,  crede  nei  rapporti  col  territorio  e  con  esso  vuole progettare, costruire e realizzare.        

Page 16: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

16

  

OFFERTA FORMATIVA INTEGRATA 2007/2013  Il nostro Istituto ha aderito alla Programmazione PON 2007/2013 attraverso interventi coerenti con  le  finalità  del  POF  e  rispondenti  alle  esigenze  formative  dei  docenti,  degli  studenti  e  delle  loro famiglie. I Piani Integrati autorizzati ed attuati dall’Istituto dal 2007 ad oggi hanno previsto percorsi di recupero e consolidamento delle competenze di base   e di promozione delle eccellenze attraverso l’ Azione  C1,  interventi  sull’  educazione  ambientale,    sui  diritti  umani,  sulla  legalità  e  sul  lavoro  attraverso  l’Azione C3, aggiornamento e  formazione del personale docente  (Azioni B4 – B7 – D1  ), percorsi  integrati  scuola‐lavoro  attraverso  tirocini  e  stage  (  Azioni  C2,  C5,  C6  ),  interventi  per promuovere  il  successo  scolastico  e  l’inclusione  sociale  (Azione  F2),  senza  trascurare  le  attività  di pubblicizzazione e informazione  sul Programma attraverso l’Azione L1.  

 PIANO INTEGRATO 2007/2008 Azione B4  Una scuola per tutti Azione C1  Comunicare per crescere Azione C1  Comunicare in Europa Azione C1  Computer Azione C1  Vivere e convivere Azione C1  Apprendiamo insieme  Azione C5  Imparare sul campo Azione F2  Crescere insieme                                     

 PIANO INTEGRATO 2008/2009 Azione B9  Professionalizzare l’autonomia operativa del personale scolastico  Azione C1 ECDL Obiettivo futuro Azione C1 Inglese per tutti Azione C1 Cittadini del mondo Azione C1 Impresa e territorio Azione C5 Non solo scuola Azione F2  Protagonisti nella storia Azione F2  Camminando per le strade Azione F2  Salviamo la nostra città  

 PIANO INTEGRATO 2009/2010 Azione D1  Reti didattiche Azione C1  Pixel Azione C1  Matematicando Azione C1  Informando Azione C1  Upper English Azione C1  Basic English Azione C1  Partecipiamo Azione C1  Vivere l’invivibilità Azione C1  Progetto donna Azione C5  Stage Azione C6 Simulazienda 1^annualità                                                                                             

 PIANO INTEGRATO 2010/2011 Azione D1 Multididattica Azione C1  Mouse Azione C1 Logicamente Azione C1 Giornaliamo Azione C1 Upper English Azione C1  Basic English Azione C1 Communiquer en Francais Azione C1 Conoscere per vivere l’ambiente Azione C1 Impresa in rosa Azione C6 Impresa Futuro 1^annualità Azione C6 Simulazienda 2^annualità 

 LE(g)ALI AL SUD – Un progetto per la legalità in ogni scuola‐ 2010/2011 Azione C3  Io lavoro…in chiaro Azione C3  Ambientiamoci  

Page 17: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

17

 PIANO INTEGRATO CAMPANIA 2011 Azione C1 Start Azione C1 Non sprechiamoci Azione C1 Giocando con i numeri Azione C1 Calcolando senza frontiere Azione C1 Accordi linguistici Azione C1 Io leggo, io scrivo Azione C1 English no stop Azione C1 Parler en Francais Azione C1 Voglia di vivere                                                                                                

 PON/POR CAMPANIA 2011 1^ Annualità Azione C1 English Camp Azione C1 Flying to England PON/POR CAMPANIA 2012 2^annualità    Azione C1 Towards Europe      Azione C1 Finalement la France! Azione C5 Provo e ri…provo Azione C5 Nel turismo.. il mio futuro   PON  “Simulazione  aziendale  (IFS)” 2012/2013  ‐ 3^ Annualità Azione C6 Impresa Futuro   

  PIANO INTEGRATO 2011/2012 Azione D1 Digit@scuola: competenze didattico‐ amministrative Azione C1 Esprimi@scuola Azione C1 Con un click Azione C1 Energia?…No problem Azione C1 English for you Azione C5 Stage Azione C6 Impresa Futuro 2^annualità Azione C6 Simulazienda     3^annualità     

   PIANO INTEGRATO 2013/2014   Azione B7  Towards CLIL Azione C1  Il Giornale@scuola Azione C1  English for life Azione C1  J’aime le Francais Azione C1 Logica e calcolo Azione C1  Digit@lmente bravi Azione C2 Io e gli altri Azione C2  Immagini allo specchio Azione F2 Mi scopro cittadino Azione F2 Alla ricerca del territorio perduto Azione F2 PC@perto Azione F2 Famiglia digitale 

 ATTIVITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE E INFORMAZIONE  SUL PROGRAMMA Azione L1 Annualità 2011 Inform@Scuola Pertini News  Azione L1 Annualità 2012 Inform@Scuola Pertini News  

 PON/POR CAMPANIA Annualità 2014             PON/POR CAMPANIA Annualità 2014  (PAC)             Azione C1  We  European citizens                       in attesa di autorizzazione Azione C1  Une chance en plus                         Azione C5 Di che regione sei? Azione C5  Mercato in diretta Azione C5  Speriamo che sia una scoperta Azione C5  Non viaggiamo da soli                                                                                   

Page 18: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

18

 

  

  

 

Aula Magna

SSEEMMIINNAARRIIOO:: ““ UUNNIITTAA’’ DD’’IITTAALLIIAA EE UUNNIIOONNEE EEUURROOPPEEAA ““

MMAAGGGGIIOO 22001111

Page 19: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

19

AArrttiiccoollaazziioonnee aarreeee ddii ssttuuddiioo

Page 20: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

20

CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO 

LL’’IIssttiittuuttoo PPeerrttiinnii ssii ccaarraatttteerriizzzzaa ccoommee uunn cceennttrroo ssttuuddii ii ccuuii ttrree iinnddiirriizzzzii (( lliicceeaallee,, tteeccnniiccoo ee pprrooffeessssiioonnaallee)) mmiirraannoo aadd uunnaa ffoorrmmaazziioonnee mmooddeerrnnaa ee aall ppaassssoo ccoonn ii tteemmppii nneeggllii ssttuuddii ssoocciioo--eeccoonnoommiiccoo--ggiiuurriiddiiccii ee ggaarraannttiissccoonnoo uunn’’ooffffeerrttaa ccuullttuurraallee aammppiiaa,, ddiinnaammiiccaa ee fflleessssiibbiillee iinn ggrraaddoo ddii rriissppoonnddeerree aallllee ddiivveerrssee rriicchhiieessttee ddeeii ggiioovvaannii ddeell tteerrrriittoorriioo ee ddii rreennddeerree aaggeevvoollee,, qquuaalloorraa lloo ssttuuddeennttee nnee rriivveellii rreeaallee nneecceessssiittàà,, iill ppaassssaaggggiioo aadd aallttrroo iinnddiirriizzzzoo mmeeddiiaannttee ssppeecciiffiiccii mmoodduullii iinntteeggrraattiivvii..

Page 21: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

21

I LICEI MODERNI

“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (Art. 2, comma 2 del Regolamento dei Licei)

IIll nnoossttrroo IIssttiittuuttoo ooffffrree dduuee iinnddiirriizzzzii lliicceeaallii::

-- LLiicceeoo ddeellllee SScciieennzzee UUmmaannee –– ooppzziioonnee EEccoonnoommiiccoo--ssoocciiaallee

-- LLiicceeoo SScciieennttiiffiiccoo –– ooppzziioonnee SScciieennzzee AApppplliiccaattee

--

TITOLI RILASCIATI  Accesso alle seguenti opportunità 

Diploma Liceale  Iscrizione ai corsi di laurea universitari  

Ammissione ai corsi di specializzazione regionali di più alto livello  

Accesso al mondo del lavoro nel settore  di riferimento   

Ciascun indirizzo  può essere così come esemplificato:    

 

  

SPAZIO ESTERNO ADIBITO AD ATTIVITA’ SPORTIVE 

Primo Biennio  Secondo Biennio Quinto anno Diploma Liceale

Page 22: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

22

IL LICEO DELLA CONTEMPORANEITA’

LLIICCEEOO DDEELLLLEE SSCCIIEENNZZEE UUMMAANNEE OOPPZZIIOONNEE EECCOONNOOMMIICCOO--SSOOCCIIAALLEE

Si caratterizza sia per l’ampia presenza di discipline appartenenti alle scienze umane e sociali, sia per lo studio delle scienze giuridiche ed economiche, permettendo agli studenti di cogliere nessi ed interazioni fra tali insegnamenti e riflettere sulle problematiche socio-economiche contemporanee. Il percorso formativo si rivolge a quanti sono interessati ad approfondire gli studi sia nel campo degli studi socio-antropologici sia in quello della giurisprudenza ed economia.

DIPLOMA LICEALE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE

Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: • conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche; • comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale; • individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali; • sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici,statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali • utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali; • avere acquisito nelle due lingue straniere competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

DISCIPLINE

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia e geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Scienze Umane* 3 3 3 3 3

Diritto ed Economia Politica 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera : Inglese 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera : Francese 3 3 3 3 3

Matematica** 3 3 3 3 3

Fisica 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2

Storia dell'Arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

*Antropologia, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

Page 23: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

23

IL LICEO DELL’INNOVAZIONE

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE

Il Liceo Scientifico opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, all’informatica e alle loro applicazioni, senza però trascurare l'area umanistica, di fondamentale importanza nella formazione completa della persona. Il percorso formativo si rivolge agli studenti particolarmente motivati allo studio delle materie scientifiche sia sul piano teorico sia su quello applicativo.

DIPLOMA LICEALE

LICEO SCIENTIFICO

OPZIONE SCIENZE

APPLICATE

Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:• aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso la pratica laboratoriale il cui obiettivo è quello di orientarli alla metodologia della ricerca scientifica• individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);• comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;• saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; • saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.  

QUADRO ORARIO SETTIMANALE

1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

DISCIPLINE

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera: Inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali (Biologia, Chimica, Scienze della Terra)

3 4 5 5 5

Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

N.B. è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

Page 24: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

24

ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO

““LL’’iiddeennttiittàà ddeeggllii iissttiittuuttii tteeccnniiccii ssii ccaarraatttteerriizzzzaa ppeerr uunnaa ssoolliiddaa bbaassee ccuullttuurraallee ddii ccaarraatttteerree sscciieennttiiffiiccoo ee tteeccnnoollooggiiccoo iinn lliinneeaa ccoonn llee iinnddiiccaazziioonnii ddeellll’’UUnniioonnee EEuurrooppeeaa,, ccoossttrruuiittaa aattttrraavveerrssoo lloo ssttuuddiioo,, ll’’aapppprrooffoonnddiimmeennttoo ee ll’’aapppplliiccaazziioonnee ddeeii lliinngguuaaggggii ee ddii mmeettooddoollooggiiee ddii ccaarraatttteerree ggeenneerraallee ee ssppeecciiffiiccoo eedd èè eesspprreessssoo ddaa uunn lliimmiittaattoo nnuummeerroo ddii aammppii iinnddiirriizzzzii,, ccoorrrreellaattii aa sseettttoorrii ffoonnddaammeennttaallii ppeerr lloo ssvviilluuppppoo eeccoonnoommiiccoo ee pprroodduuttttiivvoo ddeell PPaaeessee,, ccoonn ll’’oobbiieettttiivvoo ddii ffaarr aaccqquuiissiirree aaggllii ssttuuddeennttii,, iinn rreellaazziioonnee aallll’’eesseerrcciizziioo ddii pprrooffeessssiioonnii tteeccnniicchhee,, ssaappeerrii ee ccoommppeetteennzzee nneecceessssaarrii ppeerr uunn rraappiiddoo iinnsseerriimmeennttoo nneell mmoonnddoo ddeell llaavvoorroo ee ppeerr ll’’aacccceessssoo aallll’’uunniivveerrssiittàà ee aallll’’iissttrruuzziioonnee ee ffoorrmmaazziioonnee tteeccnniiccaa ssuuppeerriioorree””..

(( AArrtt..22 ccoommmmaa 11 ddeell RReeggoollaammeennttoo ddeeggllii IIssttiittuuttii TTeeccnniiccii))

GGllii iinnddiirriizzzzii ddeell SSeettttoorree EEccoonnoommiiccoo::

-- TTuurriissmmoo

-- AAmmmmiinniissttrraazziioonnee FFiinnaannzzaa ee MMaarrkkeettiinngg ccoonn aarrttiiccoollaazziioonnee SSiisstteemmii IInnffoorrmmaattiivvii AAzziieennddaallii

TITOLI RILASCIATI  Accesso alle seguenti opportunità 

Diploma di stato  Iscrizione  ai corsi di laurea universitari  

Ammissione ai corsi di specializzazione regionali di più alto livello  

Accesso al mondo del lavoro nel settore  turistico  e aziendale 

  Ciascun indirizzo può essere così come esemplificato:    

 

LABORATORIO LINGUISTICO  

Primo Biennio  Secondo Biennio Quinto anno   Diploma Tecnico

Page 25: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

25

ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO TURISMO 

L’indirizzo “ Turismo “ integra le competenze professionali del settore turistico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire al miglioramento e all’innovazione dell’impresa turistica.

QQUUAADDRROO OORRAARRIIOO SSEETTTTIIMMAANNAALLEE

1° biennio 2° biennio 5° anno 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

DISCIPLINE   Orario settimanale  

Lingua e letteratura italiana  4  4  4  4  4 

Storia ( Cittadinanza e Costituzione)  2 2 2 2   2

Lingua inglese   3   3  3  3  3 

Matematica   4   4  3  3  3 

Diritto ed economia   2  2       

Diritto e Legislazione turistica       3  3  3 

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia ) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) 

2  2 

2   2 

     

 Informatica   2  2       

Economia Aziendale   2  2       

Discipline turistiche e aziendali      4  4  4 

Geografia  3  3       

Geografia Turistica      2  2  2 

Seconda lingua comunitaria: Francese  3   3  3  3  3 

Terza lingua straniera: Spagnolo      3  3  3 

Arte e Territorio   2 2  2

Scienze motorie e sportive  2  2  2  2  2 

Religione cattolica o Attività alternative  1  1  1  1  1 

Totale complessivo ore settimanali   32  32  32  32  32 

 

 

     

DIPLOMA DI STATO

Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

analizzare l'immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile

riconoscere ed analizzare le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico;

riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.

contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici.

progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla

gestione del personale dell'impresa turistica.

Page 26: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

26

ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO AMMNISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

L’indirizzo in "Amministrazione, Finanza e Marketing", con articolazione in “Sistemi Informativi Aziendali”a partire dal secondo biennio, consente l’acquisizione di competenze avanzate nell’ambito della gestione dei sistemi informativi aziendali, della valutazione, della scelta e dell’adattamento di software applicativi.   

  

QQUUAADDRROO  OORRAARRIIOO  SSEETTTTIIMMAANNAALLEE  

  

1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

DISCIPLINE   Orario settimanale  

Lingua e letteratura italiana  4  4  4  4  4 

Storia ( Cittadinanza e Costituzione)  2  2  2   2   2  

Lingua inglese   3   3  3  3  3 

Matematica   4   4  3  3  3 

Diritto ed economia   2  2       

Diritto      3  3  2 

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) 

2 2 

2  2 

     

 Informatica   2  2  4  5  5 

Economia Aziendale   2  2  4  7  7 

Economia politica      3  2  3 

Geografia  3  3       

Seconda lingua comunitaria: Francese  3 3 3  

Scienze motorie e sportive  2  2  2  2  2 

Religione cattolica o Attività alternative  1 1 1 1  1

Totale complessivo ore settimanali   32  32  32  32  32 

           

      

DIPLOMA DI STATO

Gli studenti a conclusione del percorso quinquennale, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno riconoscere e interpretare:

le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;

i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un'azienda;

i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.

gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l'ausilio di programmi di contabilità integrata.

applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati.

inquadrare l'attività di marketing nel ciclo di vita dell'azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.

Page 27: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

27

ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE DEI SERVIZI

““LL’’iiddeennttiittàà ddeeggllii iissttiittuuttii pprrooffeessssiioonnaallii ssii ccaarraatttteerriizzzzaa ppeerr uunnaa ssoolliiddaa bbaassee ddii iissttrruuzziioonnee ggeenneerraallee ee tteeccnniiccoo--pprrooffeessssiioonnaallee,, cchhee ccoonnsseennttee aaggllii ssttuuddeennttii ddii ssvviilluuppppaarree,, iinn uunnaa ddiimmeennssiioonnee ooppeerraattiivvaa,, ssaappeerrii ee ccoommppeetteennzzee nneecceessssaarrii ppeerr rriissppoonnddeerree aallllee eessiiggeennzzee ffoorrmmaattiivvee ddeell sseettttoorree pprroodduuttttiivvoo ddii rriiffeerriimmeennttoo,, ccoonnssiiddeerraattoo nneellllaa ssuuaa ddiimmeennssiioonnee ssiisstteemmiiccaa ppeerr uunn rraappiiddoo iinnsseerriimmeennttoo nneell mmoonnddoo ddeell llaavvoorroo ee ppeerr ll’’aacccceessssoo aallll’’uunniivveerrssiittàà ee aallll’’iissttrruuzziioonnee ee ffoorrmmaazziioonnee tteeccnniiccaa ssuuppeerriioorree””..

(( AArrtt..22 ccoommmmaa 11 ddeell RReeggoollaammeennttoo ddeeggllii IIssttiittuuttii PPrrooffeessssiioonnaallii))

IIll nnoossttrroo iissttiittuuttoo ooffffrree dduuee iinnddiirriizzzzii::

-- SSeerrvviizzii CCoommmmeerrcciiaallii

-- SSeerrvviizzii SSoocciioo--ssaanniittaarrii

TITOLI RILASCIATI  Accesso alle seguenti opportunità

Diploma di stato  Iscrizione ai corsi di laurea universitari  

Ammissione ai corsi di specializzazione regionali di più alto livello  

Accesso  al  mondo  del  lavoro  nel  settore    economico  e  socio‐assistenziale 

  Ciascun indirizzo può essere così come esemplificato:    

 

PALESTRA COPERTA

Primo Biennio  Secondo Biennio Quinto anno     Diploma Professionale

Page 28: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

28

ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI L’indirizzo “Servizi Commerciali" fornisce competenze professionali nel settore della gestione dei processi amministrativi, commerciali e nelle attività di promozione delle vendite e permette allo studente di orientarsi nell'ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnes-sioni che collega economie e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali

QQUUAADDRROO  OORRAARRIIOO  SSEETTTTIIMMAANNAALLEE  

SSeerrvviizzii  CCoommmmeerrcciiaallii      

  

1° biennio 2° biennio 5° anno 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

DISCIPLINE   Orario settimanale  

Lingua e letteratura italiana  4  4  4  4  4 

Storia ( Cittadinanza e Costituzione)  2 2 2 2   2

Lingua inglese   3   3  3  3  3 

Matematica   4   4  3  3  3 

Diritto ed economia   2  2  4  4  4 

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) 

2 2 

 

2  2  

   

 Informatica e laboratorio  2  2       

Tecniche professionali dei servizi commerciali   5  5  8  8  8 

Di cui in compresenza                    2                               2  4  2 

Seconda lingua straniera: Francese  3   3  3  3  3 

Geografia  1         

Tecniche di comunicazione        2  2  2 

Scienze motorie e sportive  2  2  2  2  2 

Religione cattolica o Attività alternative  1  1  1  1  1 

Totale complessivo ore settimanali  33 32 32 32  32

DIPLOMA DI STATO

Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali.

Svolgere attività connesse all'attuazione delle rilevazioni aziendali con l'utilizzo strumenti tecnologici e software applicativi di settore.

Contribuire alla realizzazione dell'amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.

Partecipare ad attività dell'area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.

Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all'organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.

Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.

Page 29: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

29

ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO SOCIO –SANITARIO

L’indirizzo “Socio-Sanitario” fornisce competenze specifiche nel settore sociale ed assistenziale per le promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali

QQUUAADDRROO OORRAARRIIOO SSEETTTTIIMMAANNAALLEE 1° biennio 2° biennio 5° anno

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia ( Cittadinanza e Costituzione) 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica)

2 2

2 2

Scienze umane e sociali 4 4

di cui in compresenza 1

Educazione Musicale 2

di cui in compresenza 1

Metodologia Operative 2 2 3

Seconda lingua straniera: Francese 2 2 3 3 3

Igiene e cultura medico sanitaria 4 4 4

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e legislazione socio sanitaria 2 2 2

Geografia 1

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2

di cui in compresenza 1

Tecniche amministrative ed economia sociale 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Totale complessivo ore settimanali 33 32 32 32 32

DIPLOMA DI STATO

A conclusione del percorso quinquennale, gli studenti conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni

socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.

Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e

a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la qualità della vita..

Page 30: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

30

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Sulla base del “Regolamento recante norme concernenti il riordino dell’istruzione professionale” (D.P.R. n.87 del 15 marzo 2010) e in accordo con l’offerta sussidiaria integrativa (Linee guida Capo 2 Legge 40/07) del 15 giugno 2010, il nostro Istituto, per rispondere in modo più incisivo alle esigenze dei giovani del territorio , nell’ambito dell’Indirizzo Professionale “Servizi Commerciali”, realizza un percorso di durata triennale finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale in “Operatore amministrativo-segretariale” corrispondente al livello 3° dell’EQF ( European Qualifications Framework). Tale titolo consente di assolvere il diritto dovere dell’istruzione e formazione e/o di proseguire gli studi nello stesso indirizzo professionale “Servizi Commerciali” a seguito di moduli integrativi.

OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE L’Operatore amministrativo-segretariale è in grado di gestire la documentazione amministrativa, contabile e fiscale nel rispetto delle procedure aziendali e della normativa vigente utilizzando idonei strumenti informatici. Ha la funzione di elaborare, registrare, controllare e archiviare la documentazione, di aggiornare la contabilità elementare e generale, di gestire i pagamenti dei fornitori e gli incassi dei clienti. Inoltre, assolve gli adempimenti legati alle scadenze amministrative e fiscali periodiche e gestisce l’amministrazione del personale. L’ indirizzo può essere così  esemplificato:   

 

QUALIFICA PROFESSIONALE

L’operatore amministrativo-segretariale è in grado di : 1 Pianificare e organizzare il proprio lavoro sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (documenti, procedure, protocolli, ecc.) 2 Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari all’espletamento delle proprie attività, programmando e curando le attività di manutenzione ordinaria 3 Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme basiliari di prevenzione e protezione dei rischi 4 Collaborare alla gestione dei flussi informativi e comunicativi con le tecnologie e la strumentazione disponibile 5 Redigere comunicazioni anche in lingua straniera e documenti sulla base di modelli standard per contenuto e forma grafica 6 Redigere, registrare e archiviare documenti amministrativo-contabili 7 Curare l’organizzazione di riunioni, eventi e viaggi di lavoro in coerenza con gli obiettivi e le necessità aziendali.

Primo anno  Secondo anno Terzo anno     Qualifica Professionale

Page 31: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

31

 Per il corrente anno scolastico, su proposta del Collegio dei Docenti, è stato accordato nella misura del 20% della quota di autonomia il seguente quadro orario curriculare.

QQUUAADDRROO  OORRAARRIIOO  SSEETTTTIIMMAANNAALLEE  

II  ee  FFPP    OOppeerraattoorree  AAmmmmiinniissttrraattiivvoo  SSeeggrreettaarriiaallee        

  

1° anno 2° anno 3° anno

DISCIPLINE        

Lingua e letteratura italiana  4  4  4 

Storia ( Cittadinanza e Costituzione)  2  2  2  

Lingua inglese   ( 3‐1)         2  3  3 

Matematica   (4‐1)          3  4  3 

Diritto ed economia   2  2  4 

Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia)Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) 

2 2 

 

2  2  

 

 Informatica e laboratorio  (2+3) 5  2   

Tecniche professionali dei servizi commerciali   5  5  8 

Di cui in compresenza                    2                               2   

Seconda lingua straniera: Francese  (3‐1)         2  3  3 

Tecniche di comunicazione        2 

Geografia  1     

Scienze motorie e sportive  2  2  2 

Religione cattolica o Attività alternative  1  1  1 

Totale complessivo ore settimanali   34  32  32 

 

 

 

 L’intervento sul curricolo ha inteso rafforzare le discipline di indirizzo articolandole su una metodologia prettamente laboratoriale al fine di motivare l’interesse degli alunni attraverso il “saper fare”. Gli impianti curriculari per i prossimi anni saranno orientati a valorizzare le performance delle discipline di indirizzo con ulteriori ed adeguati interventi di flessibilità e autonomia concessi dalla normativa vigente.

 

 

 

 

 

 

Page 32: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

32

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OOffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa:: llee sscceellttee ddiiddaattttiicchhee

               

Page 33: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

33

 INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE DIDATTICA 

 Nella  consapevolezza  che    l’  ”apprendere  ad  apprendere”  rappresenta  l’obiettivo  primario  del processo d’insegnamento‐apprendimento,  i dipartimenti disciplinari   sono attualmente  impegnati  in un  lavoro  di      progettazione  e  sperimentazione  di  interventi  didattici  (  didattica  laboratoriale, cooperative‐learning,  ricerca‐azione)  finalizzati  a  far  acquisire  all’allievo,  non  solo  saperi  e conoscenze, ma  anche  il  gusto  di  conoscere,  di  scoprire,  di  ricercare,  di  analizzare  e  costruire,  in maniera  autonoma  e  critica,  il  proprio  contesto  di  vita.  In  tal modo,  la  scuola  diventa  luogo  di formazione cognitiva e metacognitiva e, come già affermava Dewey  in “Scuola e Società”  (1899),  il ruolo del docente è guida che organizza e regola i processi di ricerca dell’alunno. A tal fine, l’Istituto, attraverso  i percorsi didattico‐educativi programmati  in seno ai dipartimenti e     articolati  in moduli disciplinari  e  interdisciplinari,  si  propone  il  raggiungimento  di  competenze  trasversali  raggruppate nelle seguenti cinque macroaree: Area 1: Relazionarsi e orientarsi: inteso come capacità di relazionarsi rispetto al se stesso e agli altri e capacità di orientarsi ;  Area  2:  Comprendere  per  comunicare:  inteso  come  capacità    di  utilizzo  e  comprensione  degli strumenti comunicativi anche in contesti operativi diversi; Area 3: Simbolizzare: inteso come capacità di analizzare, rappresentare e generalizzare situazioni; Area 4: Strutturare (metodo di studio): inteso come capacità di orientarsi attivando percorsi operativi rispetto a situazioni problematiche; Area  5:Ideare/progettare  :  inteso  come  capacità  di  saper  porre  problemi,    fissare  degli  obiettivi  e ipotizzare piani di azione. 

  

LA PROGRAMMAZIONE  Nella programmazione educativa e didattica i Consigli di classe e i Dipartimenti   disciplinari si atterranno alle seguenti disposizioni comuni:  Ai  fini della valutazione periodica sommativa l’anno scolastico è suddiviso in due periodi:  

Pentamestre: dall’inizio delle lezioni a metà Febbraio;  Trimestre: dalla metà di Febbraio  al termine delle lezioni.  Nel corso del  Pentamestre si svolgono, in particolare, le seguenti attività:  

 Accoglienza e verifica su prerequisiti essenziali    Avvio e realizzazione dei percorsi programmati dai Dipartimenti e dai singoli Consigli di Classe  Pausa didattica: Alunni in cattedra ( Prima settimana di Dicembre)  Valutazione  intermedia con pagellino nella seconda settimana di Dicembre;  Valutazione di fine pentamestre. 

Nel corso del  Trimestre si svolgono, in particolare, le seguenti attività:   Pausa didattica: Alunni in cattedra ( Seconda  decade di marzo)  Iniziative di ri‐orientamento  Valutazione finale 

    

Page 34: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

34

IL RUOLO DEL DIPARTIMENTO DISCIPLINARE  Il dipartimento disciplinare è l'organo collegiale che coordina sotto il profilo metodologico e didattico il  lavoro di condivisione,  ricerca e sperimentazione dei docenti della  stessa disciplina o di discipline affini. Il Collegio dei Docenti ha individuato ed istituito i seguenti quattro Dipartimenti disciplinari: Area linguistica: Lettere, Inglese, Francese, Spagnolo, AD02 Area sociale-espressiva: Storia dell’Arte, Disegno, Psicologia e Scienze dell’educazione, Filosofia, Musica, Metodologie operative nei servizi sociali, Tecnica delle comunicazioni, Scienze motorie, Religione, AD04 Area matematico-scientifica Matematica, Scienze Naturali, Scienze Integrate ( Fisica, Chimica ), Igiene e cultura medico- sanitaria, AD01 Area giuridico-economico-informatica Economia aziendale, Diritto ed Economia, Geografia economica e Turistica, Tecnica dei Servizi e Pratica operativa, Informatica, Trattamento Testi, AD03  Il Dipartimento si occupa di:      

 

 

 

  Le  linee  guida  della    programmazione  didattica  vengono  tracciate  all’interno  del  Dipartimento secondo la seguente modalità:             

La progettazione del DipartimentoDefinisce 

Unità modulari di apprendimento (conoscenze,abilità, competenze) 

Saperi essenziali (unità di recupero) 

Strumenti e Criteri di verifica INDICA

Metodologie Didattiche Modalità del Recupero 

Indicare le linee guida ai consigli di classe per redigere la programmazione  annuale;  

Concordare  i principi e  le modalità della programmazione curricolare della disciplina, quale riferimento unitario del piano di lavoro di ogni docente;  

Individuare  e riflettere sulle competenze in uscita per  consentire un’efficace e concordata azione di recupero; 

Promuovere  progetti  di  ampliamento  del  Pof  ,  proponendo  percorsi,  progetti  funzionali  alla  crescita  culturale  e professionale degli  studenti; 

Individuare approcci metodologici, strategie e strumenti  , confrontandosi   su: metodologie, didattica  laboratoriale, metodi di studio, difficoltà di apprendimento, per arginare il fenomeno di insuccesso scolastico degli allievi; 

Costruire  comuni modalità  di  verifica  esplicitandone  le modalità  ed  i  criteri  di  valutazione,  elaborare  griglie  di valutazione degli studenti e prove di verifica comuni di ingresso e uscita;  

Avanzare proposte  in ordine a  iniziative di aggiornamento per  i docenti, acquisto di attrezzature e  sussidi didatti, riflettere sulle criticità dell’Istituto, proponendo azioni tese al miglioramento del servizio scolastico. 

Page 35: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

35

   

  

    

La programmazione dei dipartimenti

COMPETEN

ZE 

comuni 

Riconoscere e decodificare messaggi utilizzando linguaggi verbali, non verbali e simbolici 

Individuare analogie, stabilire differenze e relazioni 

Selezionare  informazioni  al  fine della produzione di messaggi  e della  risoluzione dei problemi 

Organizzare le conoscenze, ipotizzare strategie e generalizzare concetti 

Selezionare percorsi e strumenti efficaci, utilizzare autonomamente metodi e strategie 

Metodologie  Didattica di laboratorio,anche attraverso l’uso consapevole delle tecnologie multimediali 

Modularità  

Lezioni frontali, lavori di gruppo, lavori a coppie, simulazioni 

Processi di apprendimento ciclici e progressivi 

Cooperative Learning 

Peer Education 

Tutoring 

Tipologia di verifiche 

TEST:  destinati  alle  verifiche  di  competenze  circoscritte  a  piccoli  segmenti  di  curricoli (unità  o  sezioni  di  moduli);  essi  permettono  di  saggiare  in  tempi  brevi  il  livello  di acquisizione dei contenuti per progettare eventuali recuperi e /o eccellenze . 

PROVE SCRITTE: destinate alla verifica delle competenze relative all’intero modulo o a segmenti curriculari più ampi 

PROVE  ORALI:  destinate  a  valutare  la  capacità  di  ragionamento,  chiarezza nell’espressione e l’acquisizione dei linguaggi specifici 

RELAZIONI: destinate alla valutazione di esperienze di  laboratorio, analisi di testi e di lettura 

RICERCHE: destinate alla valutazione delle capacità di sintesi 

MULTIMEDIALIA’: destinata a interagire con il mondo virtuale della rete  

Page 36: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

36

VALUTARE PER EDUCARE  I Dipartimenti Disciplinari dell’Istituto hanno avviato un lavoro di ricerca per definire modalità e criteri di valutazione e per assicurare omogeneità, equità e trasparenza. La valutazione non può risolversi  in un semplice giudizio di merito da attribuire agli alunni, non può rispondere ad un’esigenza “ misurativa “ ma deve porsi come risorsa “formativa” o “educativa” che orienti  e  promuova  al  successo  il  processo  d’insegnamento‐apprendimento,  faccia  da  guida  alla costruzione del curricolo e  sia parte integrante di esso. A tal fine, non può essere solo“ valutazione dell’apprendimento”  che  registra, misura  e  certifica  le  competenze  (aspetti  cognitivi)  conseguite dagli  studenti ma   deve essere  anche  “  valutazione per  l’apprendimento”  che  sappia  tener  conto degli aspetti non‐cognitivi: 

‐ sfera affettivo‐emozionale ‐ condizioni ambientali e socio‐culturali ‐ impegno, partecipazione,  interesse, metodo di studio, progressi compiuti  rispetto ai  livelli di 

partenza. In  tal modo,  la valutazione assume una dimensione più ampia e  significativa perché,  considerando l’insieme  della  personalità  dell’alunno  che  apprende,  mira  a  promuoverne  il  successo  formativo individuando le strategie e gli eventuali correttivi per renderlo possibile.  

  La valutazione del processo formativo si articola in tre fasi 

                                                                             e consente di ritoccare in “itinere” tutte le azioni programmate a qualsiasi livello  E’ funzionale, quindi, ad un processo di miglioramento strutturato nelle seguenti fasi:  

A) Riprogettazione  

B) Ridefinizione  di obiettivi  

 

C) Individuazione  di interventi  

 

D) Conferma 

  

DIAGNOSTICAin quanto permette

Rilevazione dei requisiti di partenza 

Individuazione delle strategie da attivare per l’azione educativa e didattica.

FORMATIVAIn quanto

Sviluppa un continuo monitoraggio dell’azione formativa per poterla regolare ed orientare;  

Raccoglie informazioni sullo stato di avanzamento dei processi avviati

Page 37: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

37

        

   

         Per la valutazione delle prove si terrà conto dei seguenti descrittori:  

Valutazione prove scritte   

      

 

Valutazione prove orali  

SOMMATIVAin quanto permette

un giudizio complessivoriferito al raggiungimento delle seguenti  competenze:  

‐ Saper  attivare percorsi decisionali rispetto al sé stesso ed agli altri  ‐ Sapersi  orientare nello spazio e nel tempo ‐ Saper  utilizzare con consapevolezza gli strumenti della comunicazione ‐ Saper  comprendere ed utilizza le informazioni ‐ Saper  variare i registri comunicativi in base ai diversi contesti operativi ‐ Saper  analizzare situazioni ‐ Saper  rappresentare situazioni ‐ Saper  generalizzare ‐ Saper attivare percorsi operativi rispetto a situazioni problematiche ‐ Saper  porre problemi ‐ Saper fissare degli obiettivi e ipotizzare piani di azione 

Descrittori   Analisi ed individuazione dei dati iniziali 

Correttezza e ricchezza della forma  

Aderenza alla traccia e alle indicazioni di partenza  

Appropriato uso del microlinguaggio 

Coerenza logica e formale nello sviluppo dell’elaborato  

Capacità di rielaborare, in modo personale ed efficace, le proprie conoscenze  

Originalità e capacità di valutazione 

Descrittori   Capacità di orientarsi di fronte alla richieste dell’insegnante  

Rilevazione del grado di conoscenza acquisito in relazione ai vari argomenti trattati  

Capacità di esporre con chiarezza e competenza linguistica  

Acquisizione dei linguaggi tecnici delle varie discipline  

Capacità di dialogare con l’insegnante e/o con il gruppo classe  

Page 38: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

38

GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Il “Know-what“

Assimilazioni di informazioni attraverso l’apprendimento.

Il “know-how” La capacità di applicare le conoscenze per svolgere compiti e risolvere problemi

Equilibrio tra il “Know-what e know-how”

La capacità di utilizzare le conoscenze e le abilità in situazioni reali.

GIUDIZIO VOTO CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

GRAVEM. INSUFFIC.

1/3

Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con gravi errori

Compie analisi errate, non sintetizza, commette errori

INSUFFIC.

4

Conoscenze carenti con errori ed espressione impropria

Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con errori

Compie analisi parziali, sintetizza in modo scorretto, commette errori

MEDIOCRE

5

Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio

Applica le minime conoscenze con qualche errore

Compie analisi parziali, sintetizza con qualche imprecisione

SUFFICIENTE

6

Conoscenze complete ma non approfondite; esposizione semplice ma corretta

Applica correttamente le conoscenze minime

Coglie il significato di semplici informazioni, analizza e gestisce semplici situazioni

DISCRETO

7

Conoscenze complete, approfondite ed esposte usando un registro linguistico appropriato

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi ma con imperfezioni

Compie analisi complete e coerenti ma coglie parzialmente i nessi concettuali

BUONO

8

Conoscenze complete con approfondimento autonomo, esposizione linguistica corretta

Applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi più complessi, in modo corretto

Individua correlazioni, rielabora in modo corretto E individua le correlazione concettuali

OTTIMO

9

Conoscenze ed approfondite esposizione corretta e curata

Applica in modo autonomo e le conoscenze anche a problemi complessi; trova da solo soluzioni migliori

Sintetizza problematiche complesse ed in maniera efficiente, esprime valutazioni critiche originali

ECCELLENTE

10

Conoscenze ampie ed approfondite, esposizione fluida e lessicalmente ricca

Applica in modo corretto ed autonomo le conoscenze

Valuta in maniera critica ed originale individuando soluzioni fattibili e creative

                                                                     

Page 39: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

39

    PROVE INVALSI             PROVE OCSE‐PISA  

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 

 

La  valutazione  finale  degli  alunni  delle  classi  seconde,  espressa  in  decimi  dai  docenti,  andrà  ad integrarsi con elementi di valutazioni esterne  ( Prove  Invalsi e  Indagini Ocse‐Pisa  ) per una migliore definizione dei livelli di competenza per assi disciplinari da certificare alla fine del Primo Biennio. Le  Prove  Nazionali  Invalsi  sono  orientate  alla  valutazione  dei  livelli  di  apprendimento  di  base attraverso la somministrazione di una prova standardizzata in Lingua Italiana e Matematica. Le Prove Ocse‐Pisa ( periodicità triennale ) sono finalizzate ad accertare i livelli di competenza di base in Lingua Italiana, Matematica e Scienze.  I  Consigli  delle  classi  seconde,  sostenute  dal  lavoro  di  ricerca  dei  dipartimenti  e  di  una  apposita commissione, realizzeranno, in orario curricolare, iniziative tese alla esercitazione e alla valutazione di prove di  Lingua  Italiana, Matematica e  Scienze.  In particolare, nella  seconda decade di  Febbraio e ultima decade di Aprile sono previste due simulazioni delle Prove Invalsi. Nella “ Certificazione delle Competenze “si farà riferimento alle competenze di base previste dagli Assi Culturali  dei  Linguaggi,  Matematico,  Scientifico‐Tecnologico,  Storico‐Sociale,  nonché    alle   “Raccomandazione  del  Parlamento  Europeo  e  del  Consiglio”  del  18  dicembre  2006,  in  cui  si definiscono  le  otto competenze chiave: C1) Comunicazione nella madrelingua C2) comunicazione nelle lingue straniere C3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia C4) competenza digitale C5) imparare ad imparare C6) competenze sociali e civiche C7) spirito di iniziativa e imprenditorialità C8) consapevolezza ed espressione culturale.  I Dipartimenti   elaboreranno  gli obiettivi disciplinari minimi, in riferimento ai saperi indispensabili e alle competenze chiave.  Certificato delle competenze (Allegato n.3)  

        

      

Page 40: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

40

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il rispetto del Regolamento d’Istituto rappresenta il fondamento per una partecipazione attiva e responsabile. Il comportamento degli studenti, valutato dal Consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e determinerà, se insufficiente, la non ammissione all’anno successivo di corso o agli Esami di Stato. La valutazione insufficiente del comportamento in sede di scrutinio finale presuppone che lo studente, dopo l'irrogazione della sanzione disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti miglioramenti nel comportamento (art. 7 del D.P.R 122/2009) Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti DESCRITTORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE.

DESCRITTORI 1. Comportamento responsabile verso se stesso, gli altri e l’ambiente scolastico 2. Frequenza e puntualità nello svolgimento delle attività didattiche 3. Partecipazione consapevole al dialogo educativo

Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. Il sei segnala però una partecipazione in classe poco attiva e costruttiva.

CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

Le motivate osservazioni presentate dai singoli docenti sono elemento per la valutazione collegiale del voto di condotta che si atterrà ai seguenti descrittori: a) Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico b) Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione c) Frequenza alle lezioni assidua d) Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni all’interno della classe e) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

10

a) Rispetto del regolamento scolastico b) Comportamento responsabile e collaborativo c) Frequenza sistematica alle lezioni d) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni e) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

9

a) Comportamento responsabile e collaborativo b) Frequenza alle lezioni normale c) Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni d) Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche

8

a) Comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione b) Frequenza alle lezioni normale c) Discreto interesse e partecipazione alle lezioni d) Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche

7

a) Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione b) Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota di biasimo sul registro di classe, convocazione dei genitori e/o n.1 ammonizione scritta con notifica c) Frequenza alle lezioni irregolare per numero di assenze, ritardi e uscite anticipate d) Interesse e partecipazione poco attiva alle lezioni

6

Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni, comportamento scorretto nel rapporto con il personale scolastico e atteggiamenti di sopruso nei confronti dei coetanei, tale da comportare: a) ammonizione scritta con notifica alle famiglie in numero superiore a 1 b) sospensione temporanea dalle attività didattiche fino a 5 giorni

5

Grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare sospensione dalle attività didattiche fino a 10 o 15 giorni in seguito a:

a) Totale disinteresse per le attività scolastiche b) Totale mancato svolgimento dei compiti assegnati c) Comportamento gravemente scorretto e/o violento nel rapporto con il

personale scolastico e/o compagni

<= 4

SI ricorda che ai sensi della normativa vigente, lo studente non è ammesso alla classe successiva e/o all’esame di stato in casi di valutazione non sufficiente.

  

Page 41: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

41

  CRITERI GENERALI PER GLI SCRUTINI ( Art.4 D.P.R.122/2009 – C.M.89 del 18/10/2012)  Sono  fissati  i  seguenti criteri generali che guideranno gli  scrutini  intermedi e  finali, nonché  tutte  le forme ufficiali di valutazione, oggetto di divulgazione presso le famiglie:             

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ ( Art.9 D.P.R.122/09) All'alunno    con  disabilità  che  ha  svolto  un  percorso  didattico  differenziato  è  rilasciato  dalla Commissione d’Esame di Stato un   attestato   recante   gli elementi  informativi relativi al percorso di studio  seguito,  alle materie  d’insegnamento  comprese  nel  piano  di  studi,  con  l'indicazione  della durata  oraria  complessiva  destinata a ciascuna, delle  conoscenze, abilità e competenze acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame.   VALUTAZIONE    DEGLI    ALUNNI  CON  DIFFICOLTÀ  SPECIFICA  DI  APPRENDIMENTO  (  Art.10 D.P.R.122/09) Per  gli  alunni  con  difficoltà  specifiche  di  apprendimento  (DSA)  adeguatamente      certificate,    la  valutazione    e    la    verifica    degli  apprendimenti,  comprese  quelle  effettuate  in  sede  di  esame conclusivo,  devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di  tali  alunni. A  tal  fine,  nello  svolgimento   dell'attività' didattica   e   delle   prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili  secondo  la normativa  vigente, gli  strumenti metodologico  ‐ didattici    ritenuti  più idonei.  Nel  diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta  menzione    delle   modalità   di   svolgimento   e   della differenziazione delle prove.     SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO FINALE IN PRESENZA DI DEBITO FORMATIVO (D.M. 80/2007) Nei  confronti  degli  studenti  che  hanno  registrato  una  insufficienza  in  una  o  più  discipline    (  non superiori a 3)  il Consiglio di classe procede alla sospensione del giudizio. La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe,  indicando le carenze espresse dal voto  proposto  in  sede  di  scrutinio  nella  disciplina  o  nelle  discipline  nelle  quali  l’alunno  non  ha raggiunto  la  sufficienza.  In  tempi  brevi  saranno    comunicati  gli  interventi  didattici  finalizzati  al recupero  dei  debiti  formativi  che  la  scuola  è  tenuta  a  portare  a  termine  entro  la  fine  dell’anno scolastico, le modalità e tempi delle relative verifiche.  Per  la sospensione del giudizio  finale  la somma dei debiti  ( non  superiori a  tre) determinati dalle insufficienze  gravi e non gravi non deve essere minore di 10.  

a) in sede di scrutinio per tutti gli alunni parallelamente al profitto e agli obiettivi conseguiti, saranno valutate le conoscenze, le abilità e le competenze che caratterizzano la personalità dell’allievo.  

b) il voto proposto in vista dello scrutinio è espresso come numero intero positivo (compreso tra 1 e 10) e non emerge solo dalla  semplice media dei voti ottenuti. Esso  tiene conto dei   progressi compiuti dall’alunno nel corso   dell’intero anno scolastico in ordine al raggiungimento  degli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione.  

c) il  voto è  il  risultato di un adeguato numero di prove e di verifiche;  il numero delle assenze,  la  frequenza assidua e  la partecipazione  attiva  alla  scuola  sono  elementi  positivi  che  concorrono  alla  valutazione  favorevole  del  profitto dell’alunno. 

Page 42: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

42

 

 

 

IL RECUPERO DEL DEBITO FORMATIVO  

 I  genitori  degli  studenti  che  non  intendono  avvalersi  dei  corsi  di  riorientamento  intermedi  e  di recupero  finali attivati dalla Scuola devono comunicarlo  tempestivamente,  indicando  le modalità di recupero.    Il  Consiglio  di  Classe  verifica  i  risultati  conseguiti  e  formula  il  giudizio  definitivo  che comporta l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.  Al  fine di consentire  la piena efficacia dei corsi di  recupero e  la omogeneità nella verifica e nella valutazione, ogni dipartimento  indica gli obiettivi minimi  relativi ad ogni anno di corso e ad ogni indirizzo,  per  valutare    il  recupero  del  debito.  Il  singolo  docente  predispone,  sulla  base  di  detti obiettivi  condivisi  in  ambito  dipartimentale  e  sulla  base  della  programmazione  effettuata  la tipologia di prova e i contenuti da verificare.     

RIMOTIVAZIONE E RIORIENTAMENTO   

Per garantire  il  successo  formativo del  singolo  allievo e  contenere  il  fenomeno della dispersione,  i docenti dell’Istituto sono impegnati, attraverso percorsi di riflessione con gli alunni e le loro famiglie, a “ rimotivare” gli studenti che manifestino   bisogni, fragilità e  incertezze socio‐relazionali  in ambito scolastico e a “ ri‐orientarli”  verso un nuovo percorso di studio più idoneo ai loro interessi,  nel caso mostrino  perplessità  sulla  scelta  effettuata.  A  ciò  si  aggiungano,  anche,  le  attività  di  recupero strettamente disciplinari,  finalizzate a colmare  lacune e /o potenziare  le abilità di base, organizzate all’interno del nostro Istituto secondo le modalità più avanti illustrate.                    

Page 43: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

43

IL SISTEMA DEI CREDITI  Crediti Formativi Le esperienze formative acquisite dallo studente al di fuori della scuola possono essere riconosciute dal  Consiglio  di  Classe  se  coerenti  col  curricolo  di  studio  (  omogeneità,  ampliamento, approfondimento  dei  contenuti  tematici  del  corso  di  studio  frequentato)  e  se  contribuiscano  alla crescita culturale, sociale e civile dello studente. Il  D.M.  n.49  del  24/02/2000  individua  le  esperienze  che  danno  luogo  all’acquisizione  di  crediti formativi disponendo che esse:  

‐ siano esterne alla scuola di appartenenza; ‐ riguardino  iniziative culturali, artistiche,  ricreative,  sportive, di volontariato, di  solidarietà, di 

esperienza lavorativa; ‐ siano debitamente attestate e documentate da Enti/Associazioni accreditati e riconosciuti dal 

MIUR I crediti formativi contribuiscono nella misura di 0,10 all’attribuzione del credito scolastico come sarà più avanti illustrato.  

Valutazione della partecipazione ad attività didattico‐educative extra‐curriculari 

La  partecipazione  ad  attività  riferibili  a  singole  discipline  o  ambiti  disciplinari  costituisce elemento di valutazione   nella misura del 20% del voto curricolare solo per quegli allievi che abbiano fatto registrare una frequenza maggiore o uguale all’80% delle ore di lezione svolte e  mostrato  una  partecipazione  attiva  e  costruttiva.  Pertanto,  sarà  cura  dei  singoli  Consigli  di classe  l’attribuzione o   non attribuzione di    tale maggiorazione motivandola con   un giudizio  debitamente verbalizzato.  

Per le classi terze, quarte e quinte la partecipazione ad attività didattico‐educative  curriculari ed extra‐curriculari debitamente certificate ( progetti FIS, Alternanza scuola/lavoro, convegni e/o seminari, manifestazioni varie)   contribuisce nella misura di max 0,40   all’attribuzione del credito scolastico.  

                      

Page 44: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

44

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Le modalità di attribuzione del credito scolastico, pari a ¼ del punteggio finale dell’Esame di Stato sono regolate dal D.M. n.99/2009. Il credito scolastico viene attribuito ad ogni studente nello scrutinio  finale di ciascuno degli   ultimi  tre anni della  scuola  secondaria  superiore  in base alla media delle valutazione delle singole discipline cui concorre anche il voto di condotta, applicando l’apposita tabella ministeriale:  (Tabella A D.M. n.99 16 dicembre 2009) 

MEDIA DEI VOTI III anno IV anno V anno

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6 <M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 – 9 Indicatori percentuali per l’assegnazione del punteggio nell’ambito della banda di oscillazione:

A) Assiduità alla frequenza scolastica: ( X% di assenza) - 0,40 con assenze comprese tra 0 X ≤ 10 % - 0,30 con assenze comprese 10 X ≤ 20 % - 0,20 con assenze comprese 20 X ≤ 25 % - 0,10 con assenze maggiori X 25% *

per tutti coloro che hanno superato il monte orario previsto dalla normativa e in deroga sono rientrati al di sotto della soglia del 25%

B) Partecipazione e impegno al dialogo-educativo e alle attività complementari ed integrative cosi suddiviso:

- 0,40 partecipazione interessata, attiva e responsabile alle proposte - curriculari ed extracurricolari; - 0,30 partecipazione interessata e responsabile alle proposte curriculari ed

extracurriculari; - 0,20 partecipazione interessata e responsabile alle proposte curriculari; - 0,10 partecipazione alle attività curricolari;

0,20 Certificazioni rilasciate da enti esterni accreditati e riconosciuti dal MIUR (Crediti formativi)

Non si dà luogo ad attribuzione di credito scolastico per gli anni in cui l’alunno non consegue la promozione alla classe successiva. NOTA 1 : per M = 6 il valore massimo della banda di oscillazione è assegnato in base agli indicatori percentuali suindicati la cui somma complessiva deve essere superiore a 0,60; NOTA 2: la media M i cui valori decimali (X) sono compresi tra 0,10 0,50 (0,10 ≤ X≤ 0,50) l’attribuzione del valore massimo della banda di oscillazione è assegnato solo se la somma S degli indicatori percentuali è uguale o superiore a 0,60; NOTA 3: per la media M i cui valori decimali (X) sono compresi tra 0,60 ˂ 0,90 (0,60 ≤ X≤ 0,90) banda di oscillazione è assegnato indipendentemente dagli indicatori percentuali suindicati;

A) Per gli alunni che, in sede di scrutinio conclusivo di Giugno, abbiano riportato la sospensione del giudizio, l’attribuzione del credito sarà effettuata nello scrutinio finale dopo il superamento delle prove del debito, assegnando il minimo punteggio della banda di oscillazione.

B) Le attività integrative e complementari devono essere debitamente accertate dal C.d.C C) Il punteggio previsto dagli indicatori percentuali sarà assegnato dal C.d.C con le usuali procedure di votazioni all’unanimità o a maggioranza. 

Page 45: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

45

Validità a.s. 2014/15 per la valutazione degli alunni. Art. 14 del D.P.R. 122/2009.

ISTRUZIONE PROFESSIONALE ARTICOLAZIONE CLASSI MONTE ORE ANNUALE

CURRICULARE E OBBLIGATORIO

FREQUENZA PER ¾ MONTE ORE ANNUALE

(75%)

LIMITE ASSENZE ¼ MONTE ORE ANNUALE

(25%)

1° BIENNIO (NUOVO ORDINAMENTO)

ISTRUZIONE PROFESSIONALE: INDIRIZZO: - servizi commerciali; - servizi socio sanitari; ___________________________

2° BIENNIO

(NUOVO ORDINAMENTO) ISTRUZIONE PROFESSIONALE: INDIRIZZO: - servizi commerciali; - servizi socio sanitari; ____________________________

MONOENNIO (NUOVO ORDINAMENTO)

ISTRUZIONE PROFESSIONALE: INDIRIZZO: - servizi commerciali - servizi socio-sanitari;

1^ e 2^ _____ 3^ e 4^ ________ 5^

_____1.089________ _____1.089_______ _________________ _____1.056_______ _____1.056______ _________________ ____1.056_________ ____1.056_________

_____817________ _____817________ __________________ _____792________ _____792________ _________________ _____792________ _____792________

______272_______ ______272_______ _________________ _____264________ _____264________ ________________ ______264_______ ______264________

ISTRUZIONE LICEALE ARTICOLAZIONE CLASSI MONTE ORE ANNUALE

CURRICULARE E OBBLIGATORIO

FREQUENZA PER ¾ MONTE ORE ANNUALE

(75%)

LIMITE ASSENZE ¼ MONTE ORE ANNUALE

(25%)

1° BIENNIO

(NUOVO ORDINAMENTO) ISTRUZIONE LICEALE: INDIRIZZO: - liceo opz. socio economico; - liceo scienze applicate;

2° BIENNIO

(NUOVO ORDINAMENTO) ISTRUZIONE LICEALE: INDIRIZZO: - liceo opz. Socio economico; - liceo scienze applicate;

1^ e 2^

3^ e 4^

_____891________ _____891________

_____990________ _____990________

______668_______ ______668_______

______743_______ ______743_______

_______223______ _______223______

_______247______ _______247______

Page 46: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

46

ISTRUZIONE TECNICA

ARTICOLAZIONE CLASSI MONTE ORE ANNUALE CURRICULARE E OBBLIGATORIO

FREQUENZA PER ¾ MONTE ORE ANNUALE

(75%)

LIMITE ASSENZE ¼ MONTE ORE ANNUALE

(25%)

1° BIENNIO (NUOVO ORDINAMENTO)

ISTRUZIONE TECNICA:

INDIRIZZO: - turismo; - ammi.me finanza e marketing

2° BIENNIO

(NUOVO ORDINAMENTO)

ISTRUZIONE TECNICA:

INDIRIZZO: - turismo; - ammi.me finanza e marketing (sistemi informativi aziendali) __________________________

MONOENNIO

(NUOVO ORDINAMENTO)

ISTRUZIONE TECNICA:

INDIRIZZO: - turismo;

1^ e 2^

3^ e 4^

5^

____1.056________

____1.056_________

____1.056________

____1.056_________

_

___1.056________

_____792________ _____792________

_____792________ _____792________

_____792________

______264_______ ______264_______

______264_______ ______264_______

______264_______

Come stabilito dal Regolamento e ribadito dalla Circolare Ministeriale n. 20 del 04/03/2011 spetta al Collegio dei Docenti definire i criteri generali che legittimino la/le deroga/ghe al limite di frequenza che sono state deliberate nella seduta del 12/09/2014 giusta delibera n. 9 ed allegate al presente documento(Allegato n°4)

Page 47: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

47

ESAME DI STATO Prova di esame L’esame di  stato  comprende  tre prove  scritte e un  colloquio.  La prima prova  scritta, proposta dal MIUR, è tesa ad accertare la padronanza della lingua italiana. La seconda prova scritta , proposta dal MIUR, verte su   una materia caratterizzante  il corso di studi e può essere articolata  in più proposte offerte alla  scelta del  candidato. Per  la  terza prova  i dipartimenti disciplinari hanno  indicato  come opzione preferibile la tipologia B + C composta, per ognuna delle 5 discipline coinvolte, da 2 quesiti a risposta singola e 4 quesiti a scelta multipla a 4 uscite, per un totale di 30 quesiti. La valutazione sarà la seguente: Per la tipologia B :  

- 1 punto per ogni risposta completa  ed esauriente  - 0,50 per risposte essenziali  con qualche  imprecisione - 0 punti per le risposte errate o mancanti. 

Per la tipologia C : 0,25 punti per ogni risposta esatta, 0 punti per le risposte errate.  Per preparare  gli  studenti delle  classi quinte  ad  affrontare  in maniera  adeguata  le prove  scritte e quella  orale  dell’Esame  di  Stato,  si  terranno  prove  simulate  nella  seconda  decade  di  Marzo  e nell’ultima decade di Maggio , oltre che azioni di potenziamento in attività curriculari.  Il colloquio si svolgerà su argomenti di  interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al  lavoro didattico dell’ultimo anno di corso ed avrà  inizio con un argomento proposto dal candidato, in base a esperienze di ricerca e di progetto,  presentate   in forma multimediale,  in veste di tesina o con una mappa concettuale.  Punteggio finale Il punteggio  finale massimo complessivo è di 100 punti, da attribuire al termine delle prove. Vi è  la possibilità da parte della commissione di attribuire la  lode agli studenti che conseguono il punteggio massimo di 100 punti, senza fruire del bonus integrativo di 5 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame è di 60/100. Il voto finale è determinato dalla somma di vari componenti: 

‐ credito scolastico, per un massimo di   25   punti; ‐ Punteggio prove scritte, per un massimo di   45   punti; ‐ Punteggio colloquio, per un massimo di  30   punti;  ‐ Bonus, per un massimo di 5  punti; ‐ Lode,  per gli allievi che raggiungono il punteggio massimo di 100 senza fruire del bonus 

integrativo e che abbiano, inoltre, conseguito: a)  il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire dell’integrazione 

di cui all’art.11 comma 4 D.P.R.23/07/98 n.323; b) solo  voti  uguali  o  superiori  a  8  decimi,  ivi  compresa  la  valutazione  del 

comportamento, negli scrutini finali relativi ai due anni antecedenti all’ultimo; c) il credito scolastico annuale  relativo all’ultimo anno nonché  il punteggio previsto 

per ogni prova d’esame nella misura massima all’unanimità.      

  

  

Page 48: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

48

ATTIVITA’ DI RIORIENTAMENTO  Modalità organizzative  delle attività di riorientamento intermedio:  

 A. Interventi di  supporto  in orario extracurriculare  finalizzati al  superamento delle difficoltà e 

carenze gravi  rilevate  in  itinere. Hanno   durata non  inferiore alle 12 ore sia per  le discipline scritte sia per  le discipline orali. Sono organizzati per classi parallele con un numero di allievi non  superiore  a  15. Qualora  si  dovesse  registrare  per  due  volte  consecutive un  numero  di presenze  inferiori  a 9  si procederà a una  riorganizzazione del  corso. Per  il primo biennio  si favoriscono le discipline di base, per il secondo biennio  e quinto anno  quelle di indirizzo.  

 B. Pausa didattica antimeridiana : sospensione  della normale attività curricolare per dare spazio 

ad  interventi   di approfondimento, consolidamento e  rinforzo delle conoscenze acquisite.  In particolare,  si  darà  agli  alunni  delle  classi  terze,  quarte  e  quinte  l’opportunità  di  sentirsi protagonisti del proprio apprendimento seguendo l’itinerario didattico “ Alunni in cattedra “ : una nuova modalità di apprendimento basata su un cambio di prospettiva. Saranno gli alunni  

“ in cattedra” a tenere la loro lezione e a divulgare il loro “ sapere”, creando occasioni di discussione, di confronto e di verifica tra gruppi   provenienti da due o più classi  in senso verticale o orizzontale. Diventeranno un unico gruppo di progetto che, sempre guidati dai  loro docenti, dovranno ricercare, approfondire e analizzare assumendosi precise responsabilità.      

Periodo di attuazione  : 1a settimana di Dicembre  ( nel corso del Pentamestre ), 2a decade di Marzo ( nel corso del Trimestre ). 

          

          

AULA SCOLASTICA

Page 49: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

49

ATTIVITA’ DI RECUPERO   Modalità organizzative delle attività di recupero finale I corsi di recupero  sono rivolti  agli studenti per i quali i Consigli di Classe, durante lo scrutinio finale,  abbiano deliberato di sospendere  il giudizio di ammissione alla classe successiva assegnando debito formativo. 

 Modalità di comunicazione alle famiglie:  Il  Consiglio  di  Classe  tempestivamente,  tramite  comunicazione  via  fono  e/o  per  iscritto,  invita  la famiglia a scuola per il ritiro della  scheda in cui sono riportate le insufficienze registrate dall’alunno in una  o  più  discipline. Durante  il  colloquio  i  genitori  sono,  altresì,  informati  sulle modalità,  tempi  e durata dei corsi di recupero. Qualora  i genitori non ritengano di avvalersi delle  iniziative di recupero debbono comunicarlo per  iscritto, fermo restando  l’obbligo per  lo studente di sostenere  le prove di verifica programmate a termine dell’intervento.  Organizzazione  dei corsi: Sono organizzati per classi parallele con un numero di allievi non superiore a 15. Qualora si dovesse registrare per due  volte  consecutive un numero di presenze non  superiore a 9  si procederà a una riorganizzazione  del  corso.  Per  il  primo  biennio  si  favoriscono  le  discipline  di  base,  per  il  secondo biennio  e quinto anno  quelle di indirizzo.   Tempi e durata: I corsi si svolgeranno presumibilmente tra la fine di Giugno e la prima metà di Luglio. Hanno  durata non inferiore alle 15 ore sia per le discipline scritte sia per le discipline orali.  Il calendario sarà affisso all’Albo  e pubblicato sul sito web dell’Istituto.  Modelli didattici e metodologici: 

Sarà privilegiata  la didattica    laboratoriale attraverso un apprendimento cooperativo e condiviso.  Il docente  assume  il    ruolo  di  facilitatore  ed  organizzatore  delle  attività,  strutturando  “ambienti  di apprendimento”  in cui gli studenti siano  favoriti da un clima relazionale positivo.     Forme di verifica e criteri di valutazione: Alla  fine  del  corso  i  docenti  impegnati  nell’attività  somministreranno  la  prova  di  verifica precedentemente  concordata  nei Dipartimenti  disciplinari  e  volta  ad  accertare  il  superamento  del debito formativo. Per la valutazione si farà riferimento ai criteri indicati nel POF. L’esito della prova di verifica finale sarà riportato nel Registro del corso che rimarrà agli atti della scuola insieme alle prove scritte.   Modalità di raccordo tra i docenti impegnati nell’azione di recupero e i relativi Consigli di Classe: I docenti che hanno svolto  l’attività di recupero dovranno dare debita comunicazione al Consiglio di Classe dell’avvenuto o mancato superamento del debito sulla scheda appositamente predisposta.        

Page 50: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

50

L’offerta formativa per gli alunni diversamente abili  Al fine di garantire la formazione integrale della persona, nel pieno rispetto delle diversità e dei bisogni del singolo, l’I.S. “ Pertini” promuove il successo formativo dell’alunno diversamente abile e la sua integrazione nella vita della comunità scolastica e sociale. Tale finalità è il risultato di una intensa collaborazione di tutti gli operatori che ruotano intorno ai giovani diversamente abili e di una condivisione delle loro problematiche. Per il corrente anno scolastico risultano iscritti 37 alunni diversamente abili che usufruiscono di un numero di ore di sostegno adeguato alla loro situazione di disabilità. La certificazione di disabilità, ai sensi della L.104/92 artt.12 e 13, è il presupposto per l’attribuzione all’alunno con disabilità delle misure di sostegno e di integrazione scolastica. Diversamente dalla scuola media, l’alunno, nel suo itinerario di apprendimento è seguito oltre che dai docenti di base da più docenti di sostegno specializzati in quattro aree disciplinari: AD01 (area scientifica); AD02 (area umanistica); AD03 (area tecnico-professionale); AD04 (area psicomotoria). La L.104/92 individua la Diagnosi Funzione (D.F), il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) e il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) come strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità. Infatti, all’inizio di ciascun anno scolastico, per ogni alunno diversamente abile viene redatto un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) dopo un periodo di osservazione in classe, i colloqui con la famiglia, con gli operatori socio-sanitari e per gli alunni del primo anno anche con i docenti della scuola media di provenienza, per individuare il percorso più idoneo alle potenzialità dell’alunno. La sua redazione spetta al GLH.O, composto dagli insegnanti del consiglio della classe frequentata dall’alunno, insegnanti di sostegno, i genitori ed operatori del distretto socio sanitario che ha in carico l’alunno. Presiede, invece, alla programmazione generale dell'integrazione scolastica e con il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato»( L.104/1992, art. 15, c. 2) dei singoli alunni, un altro organo collegiale, il G.L.H. d’Istituto, composto dal Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale Area Disagio e Disabilità, dagli operatori socio-sanitari, dal rappresentante dei docenti di base, dal rappresentante dei docenti di sostegno e dal rappresentante dei genitori degli alunni d.a. L’individualizzazione del percorso educativo-didattico, previsto dal PEI, per l’alunno con disabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito. Infatti, si possono seguire due percorsi didattici: 1) una programmazione differenziata con obiettivi didattici non riconducibili a quelli ministeriali (con il consenso della famiglia, art.15 comma 5 O.M. n. 90/2001); 2) una programmazione con obiettivi globalmente corrispondenti a quelli ministeriali ( art. 15 comma 3 O.M. n. 90/2001). Nel primo caso, al termine del Ciclo di istruzione, l’alunno potrà sostenere l’Esame di Stato con prove differenziate, in relazione agli obiettivi del PEI, con l’acquisizione di un attestato di credito formativo non avente valore legale di diploma. Nel secondo caso conseguirà il diploma avente valore legale. Gli alunni diversamente abili partecipano a progetti che coinvolgono la classe di appartenenza, ma anche ad iniziative specifiche orientate alle operatività di base e a supporto delle iniziative in ambito didattico. Dallo scorso anno, gli alunni diversamente abili hanno usufruito di un nuovo laboratorio denominato “laboratorio della cooperazione funzionale” dotato di modernissime attrezzature per facilitare l’apprendimento di questi nostri alunni che hanno maggiori difficoltà. Il laboratorio è ubicato al piano terra, per permettere un accesso più diretto agli alunni con difficoltà motorie le cui aule sono poste anch’esse al piano terra. È dotato di sette postazioni Computer di cui una è fornita di ausili informatici specifici per disabili e di un televisore a schermo piatto. Tale laboratorio, insieme ad un altro già esistente al primo piano, sarà utilizzato per interventi didattici individualizzati,

Page 51: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

51

che si alterneranno a quelli in classe, con l’obiettivo di migliorare il grado di autonomia personale e sociale, acquisire maggiore autostima e sicurezza, aiutare a scoprire la propria identità, sviluppare e arricchire il patrimonio linguistico ed espressivo ed accrescere le conoscenze e il bagaglio esperenziale.

LLAABBOORRAATTOORRIIOO AALLUUNNNNII DDIIVVEERRSSAAMMEENNTTEE AABBIILLII

Page 52: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

52

AALLTTEERRNNAANNZZAA SSCCUUOOLLAA--LLAAVVOORROO

     

      

Page 53: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

53

I PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

L’impianto del sistema degli istituti professionali, tecnici e liceali mira a creare un ponte tra il sistema di istruzione e il mondo del lavoro e delle professioni. Dal momento che l’impianto europeo definisce la competenza come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,  in  situazioni di  lavoro o di  studio e nello  sviluppo professionale e/o personale”, diventa  un  imprescindibile  valore  educativo,  per    qualsiasi  contesto  formativo,  la  simmetria  tra  il sapere  e  il  saper  fare.  Di  conseguenza,  anche  la  valutazione  della  competenza  implica,  secondo un’efficace formula, “accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che  sa”. Nell’ottica di  tale  spirito,  si  inserisce  l’Offerta Formativa del nostro  Istituto che, mutuando esperienze didattiche e  formative dal passato,  le proietta  in una visione  innovatrice   tenendo conto sia  delle  istanze  della  riforma  sia  della mutata  e  ampliata  identità  della  nostra  Scuola.  Infatti,  la progettazione di percorsi di  formazione,  tesi a potenziare e  innalzare  la quota di professionalità del curriculo dei nostri allievi, ha lo scopo di coniugare specificità degli indirizzi offerti e bisogni formativi espressi dall’ambiente economico e sociale.  Il  punto di partenza, utile all’ inquadramento delle competenze di natura specifica o specialistica, che nel  loro  insieme  concorrono  alla  progettazione  dell’Area  di  Indirizzo,  ci  è  sembrato  il  concetto  di “filiera produttiva” e quindi “formativa”, ovvero la definizione dei percorsi di specializzazione riferiti a precisi ambiti economico‐sociali  che dovranno  caratterizzare  l’identità anche  territoriale del nostro Istituto e dovranno  trasmettere agli allievi  competenze anche di  tipo  “imprenditivo” e orientate ai futuri percorsi lavorativi e/o formativi.   Partendo  dalla  considerazione  che  gli  ambiti  di  riferimento  sono  rappresentati  dal  Settore Commerciale, Turistico e Sociale, appare naturale ipotizzare la progettazione di percorsi di formazione inseriti in ambienti socio‐economici e  imprenditoriali  così strutturatati: 

per  il  settore  Turismo  si  farà  riferimento  alle  Imprese  ricettive  e  alberghiere  per  la formazione  di  figure  da  inserire  nei  servizi  di  tipo  ricettivo,  alle  Istituzione  pubbliche  e private per la formazione di “Addetto ai servizi turistici” 

per  il settore Servizi Commerciali si farà riferimento al mondo della Distribuzione, a quello della Consulenza, alle Imprese in ambito finanziario e amministrativo  e al Marketing; 

per il settore dei Servizi Socio‐sanitari  si farà riferimento alle strutture socio‐assistenziali;  

per  il  settore  Economico‐sociale  si  farà  riferimento  alle  risorse  economiche,  storico‐sociali  e culturali del territorio circostante. 

Per la realizzazione dei percorsi di Alternanza Scuola‐Lavoro, il Dirigente Scolastico coinvolge tutte le componenti scolastiche e i partner, con i quali sarà coprogettato il piano di attività, tenendo presente quanto convenuto  tra  le parti  in base alla convenzione  ‐ che deve precedere  l’inizio delle attività  ‐ stipulata con “imprese o con enti pubblici e privati,  ivi  inclusi quelli del  terzo  settore”  (art. 4  legge 53/2003). L’interazione tra i due sistemi dell’istruzione‐formazione e del  lavoro deve essere continua, a partire dalla progettazione del percorso formativo unitario e prevede l’intreccio di tre elementi: 

le esigenze formative della scuola, previste dal Piano dell’offerta formativa; 

le aspettative delle aziende, in termini di fabbisogni professionali; 

le  attese  degli  studenti,  che  si  concretizzano  nei  piani  di  studio,  formulati  dal  consiglio  di classe. 

Il compito dei docenti della classe consiste nel valorizzare  la capacità dello  studente di apprendere dall’esperienza, mentre  l’alunno assume  ‐ attraverso  il patto  formativo  sottoscritto  con  la  scuola e l’azienda ‐ impegni e responsabilità nell’attività in aula e in quella lavorativa. 

Page 54: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

54

 Per il corrente anno scolastico il nostro Istituto favorirà, per le classi terze, quarte e quinte interventi e percorsi formativi in ambito lavorativo secondo la strategia delle precedenti esperienze di Alternanza scuola/lavoro.  I  moduli  iniziali  saranno  generalmente  di  accoglienza  e  di  orientamento,  senza  particolari connotazioni professionalizzanti.  I moduli formativi di tipo professionale seguiranno  i filoni formativi tracciati in premessa.  In generale, dal punto di vista didattico‐educativo, i percorsi di alternanza scuola/lavoro, in coerenza con  il  nostro  Piano  dell’Offerta  Formativa, mireranno  alla  finalità  di  accrescere  e  valorizzare  negli studenti i seguenti obiettivi formativi: 

migliorare il raccordo con il territorio e consolidare le relazioni con i partner del mondo del lavoro; 

innovare  le  metodologie  didattiche  attraverso  l’introduzione  nella  pratica  didattica  di metodologie induttive e laboratoriali; 

diffondere  al  proprio  interno  prassi  didattiche  più  efficaci  e  coinvolgenti  finalizzate  al perseguimento di obiettivi educativo‐formativi del curriculo scolastico; 

migliorare la capacità di progettare il curriculo per competenze; 

migliorare il successo scolastico.   

Page 55: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

55

MIGLIORAMENTO

OFFERTA FORMATIVA

Page 56: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

56

MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’Istituto arricchisce la sua offerta formativa con attività progettuali, dal percorso curricolare ed extra‐curricolare, proposte ad  inizio anno scolastico dai Dipartimenti Disciplinari ed approvate dal Collegio dei Docenti. Tali attività sono finalizzate: 

‐ all’approfondimento, ricerca e valorizzazione delle eccellenze; ‐ a favorire l’uso delle nuove tecnologie informatiche; ‐ a favorire l’integrazione , la partecipazione, la creatività; ‐ a prevenire il disagio scolastico; ‐  al recupero. 

I  percorsi proposti risponderanno ai bisogni di tutti gli alunni, compresi gli allievi diversamente abili, la cui integrazione contribuisce a dare valore aggiunto al nostro Istituto. Al  termine  di  ogni  singola  attività,  verrà  somministrato  un  questionario  per  misurare l’efficienza, l’efficacia e valutare il gradimento degli interventi.  Le  attività  proposte  saranno  orientate  verso  un  percorso  curriculare  o  extracurriculare  in funzione  della compatibilità organizzativa   e delle disponibilità finanziarie.    ATTIVITA’ META‐FORMATIVE   

CITTADINANZA E COSTITUZIONEIl progetto prevede,  in modo  trasversale,  l’educazione  alla Cittadinanza  attiva e Costituzione coinvolgendo  tutte  le  componenti  della  scuola  (  personale  docente  e  non‐docente,  alunni, famiglie)  in modo  che  ciascuno  comprenda  la propria appartenenza alla  comunità  (  famiglia, scuola, società ) alla cui vita sociale deve contribuire in modo attivo e costruttivo. In particolare, il progetto si propone di aiutare gli studenti a riflettere sul senso della norma, ad interiorizzare il concetto di legalità, a sviluppare una coscienza civica  e avvicinarli alle Istituzioni. 

 

ACCOGLIENZA Il  progetto  si  propone  di  favorire  il  processo  di  inserimento  scolastico  degli  alunni  di  prima classe  e  nasce  dalla  consapevolezza  che  l’ingresso  a  scuola  è  spesso  carico  di  tensioni  e resistenza che possono produrre situazioni di disagio e “fuga” dei più deboli. Pertanto, al fine di coinvolgere pienamente l’alunno nella vita della scuola, facendogliela sentire  luogo  in  cui  gli  operatori  intendono  prendersi  cura  di  lui,  è  necessario  l’instaurarsi  di  un rapporto di profonda conoscenza e reciproca fiducia tra docente e alunno. L'accoglienza è da intendersi non come intervento, ma  una modalità didattica e relazionale che la  scuola,  e  quindi  i  docenti  del  Consiglio  di  classe, mettono  in  atto  durante  tutto  l'anno scolastico.   

ADOTTO LA  MIA AULA Il progetto intende perseguire le seguenti finalità: 

‐ sensibilizzare gli alunni ad avere cura e rispetto per la propria aula  ‐  stimolare la loro creatività per renderla più bella ed accogliente  ‐ educarli ad un comportamento consapevole e rispettoso nei confronti di tutti gli 

ambienti  scolastici  ricordando  che  essi  rappresentano  un  bene  per  l’intera comunità. 

Alla  fine  dell’anno  scolastico,  sarà  consegnato  un  attestato  di merito  alle  classi  che  avranno dimostrato maggior partecipazione ed  interesse per l’iniziativa. 

Page 57: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

57

 

 PROGETTO BIBLIOTECA 

In una  scuola  intesa  come  luogo di progettualità e di  ricerca, non  si può non    valorizzare  il  ruolo  e  la  presenza  della  biblioteca  d’Istituto,  come  aula  speciale  o  laboratorio  culturale  al servizio della didattica. Luogo dedicato al piacere della lettura, la biblioteca deve essere parte integrante del processo educativo  e  centro  attivo  della  vita  d’Istituto.  Usare  la  biblioteca  significa  acquisire  abilità trasversali a tutte le discipline, come il saper reperire informazioni, selezionarle e organizzarle. Il progetto si propone di promuovere l’amore per la lettura intesa sia come occasione di ricerca e di studio, sia come attività emotiva e coinvolgente, e di offrire agli studenti ulteriori momenti di confronto, comunicazione e arricchimento in un luogo di incontro e socializzazione  

  

VIAGGI D’ INTEGRAZIONE CULTURALE – VISITE GUIDATE I viaggi di  integrazione culturale e  le visite guidate  rappresentano   momenti di arricchimento umano,  sociale  e  culturale  e  costituiscono  iniziative  complementari  alla  programmazione didattico‐disciplinare  stilata  in  seno  ai  Consigli  di  Classe.  Come  approvato  dal  Collegio  dei Docenti,  i viaggi d’istruzione all’estero saranno riservati alle classi quinte,  i viaggi  in  Italia alle classi  terze  e  quarte.  Le  visite  guidate  saranno  effettuate  da  tutte  le  classi  e    sarà  cura  dei  Consigli di classe indicare la scelta delle  mete e le loro motivazioni didattiche e culturali, le date e i tempi di attuazione e i nominativi dei docenti accompagnatori.  

Page 58: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

58

PROGETTI PER ASSI CULTURALI 

 

 AMBITO LINGUISTICO 

 PROGETTO CURRICULARE  PERCORSI CLIL I  Consigli  di  Classe  attiveranno  percorsi  formativi  in  lingua  straniera  individuando  contenuti interdisciplinari    da  sviluppare  secondo  la  metodologia  CLIL  che  permetterà,    non  solo  il potenziamento  della  competenza  linguistica,  ma  anche  una  più  stimolanteacquisizione  dei  contenuti  della  DNL,  favorendo  il  superamento  dei  limiti  dei  programmi disciplinari   verso l’integrazione curricolare.  PROGETTO MISTO PROGETTO: “PERTINI NEWS” Il progetto,  in continuità con quanto già realizzato negli anni scolastici precedenti, è finalizzato  alla  realizzazione  di  un  nuovo  numero  del  giornale  d’Istituto  “Pertini News”,  sia  in  formato cartaceo sia in formato digitale pubblicato sul sito web dell’Istituto. La redazione sarà costituita da un  gruppo di  allievi  che,  stimolati dal desiderio di  comunicare  ciò  che  scaturisce dai  loro interessi spontanei (attualità, musica, sport, ecc.) e di riflettere su temi di natura sociale, storica e letteraria utilizzeranno le moderne tecnologie informatiche per la costruzione di testi diversi, per  la ricerca e selezione di notizie, per  l’aspetto grafico e  iconico, per  la strutturazione delle pagine, lavorando, spesso in modalità blended con i docenti referenti.  

AMBITO SOCIO‐RELAZIONALE PROGETTI CURRICULARI PROGETTO: “SMONTA IL BULLO” Il progetto si propone di migliorare l’integrazione del gruppo‐classe, aiutando la comprensione e  l’ascolto,  di  creare  spazi  di  ascolto  in  cui  i  ragazzi  possono  esprimere  le  loro  difficoltà,  di stimolare  il  senso  di  responsabilità  e  di  aiuto  reciproco  e  di  educare  alla  comprensione  e all’ascolto. PROGETTO: “NON VIAGGIAMO DA SOLI: TECNICHE SOCIO‐ASSISTENZIALI” Il progetto si propone di  far acquisire agli alunni delle classi  terze ad  indirizzo socio‐sanitario, attraverso  l’esperienza di tirocinio professionale  in collaborazione con  la Croce Rossa  Italiana, Comitato Napoli Nord, le competenze necessarie per rispondere alle esigenze socio‐assistenziali di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio‐psico‐sociale. PROGETTO: “ORTO…GRAFIA: UN ORTO A SCUOLA” Il progetto prevede  l’impianto e  la coltivazione di un orto didattico nel giardino della scuola e l’allestimento di un semplice semenziato. Gli allievi diversamente abili saranno coinvolti nella cura delle piante e nell’organizzazione temporale delle coltivazioni. L’orto didattico vuole essere un contesto protetto che avvicina  l’alunno diversamente abile ai cicli della natura usando i sensi, sperimentando, esplorando e manipolando.   

Page 59: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

59

 PROGETTI MISTI PROGETTO: “PRESEPE A SCUOLA” L’intervento  si    propone  di  rappresentare  la  natività  di  Cristo  per  favorire  negli  studenti l’arricchimento della cultura e dei valori positivi dell’umanità, pur nel rispetto della religiosità di ogni individuo. PROGETTO: “MUSICAL: JESUS CHRIST SUPER STAR” Obiettivo  del  progetto  è  favorire,  attraverso  l’espressione  teatrale  e  musicale,  la consapevolezza dei  valori quali  l’amore per  il prossimo,  la pace  e  la  fratellanza  sull’esempio della figura di Cristo. PROGETTO: “SERVIZIO ACCOGLIENZA” Formazione di Hostess/steward ovvero “Addetti all’accoglienza”. Il  progetto  intende  offrire  l’occasione    agli  studenti  di  affrontare  situazioni  concrete  di  tipo professionale,  svolgendo  attività  pratiche  di  tirocinio  in  qualità  di  hostess  e  steward, consentendo loro una formazione culturale e umana di tipo integrato. PROGETTO: “SECURITY TEAM” Il  progetto  si  propone  di  accrescere  il  senso  di  responsabilità  degli  allievi  rendendoli protagonisti di  iniziative  finalizzate all’accrescimento della cultura della sicurezza e al rispetto delle norme e ad   indurre  gli studenti manchevoli a svolgere attività sociali o di utilità. Finalità 

Diffondere la conoscenza delle principali fonti di rischio. 

Favorire la conoscenza, la divulgazione e il rispetto delle norme.  

Allestire  un  sistema  di  prevenzione  e  controllo  con  conseguenti  interventi  tesi  al recupero e all’educazione/rieducazione degli allievi.                 

 PROGETTI EXTRACURRICULARI PROGETTO: “CIAK…..SI LEGGE E SI GIRA” Rivolto  agli  alunni  del  secondo  biennio  e  quinto  anno,  il  progetto  nasce  dalla  necessità  di promuovere il gusto della lettura e della riflessione, associati alla visione di films che trattano le stesse  tematiche.  Gli  studenti  saranno  prima  impegnati  nella  lettura  di  un  libro  a  cui  farà seguito un confronto/dibattito tra versione letteraria e versione cinematografica. PROGETTO: DISPERSIONE SCOLASTICA D.L.104/2014 Art.7 L’azione  progettuale  favorisce  la  messa  in  campo  di  nuovi  modelli  di insegnamento/apprendimento capaci di collocare l’allievo  al centro del suo processo formativo e di orientarlo   dal punto di vista personale   a partire dalla  identità di genere, vocazionale e professionale.  Per gli allievi a rischio dispersione, vivere il contesto scolastico in una veste extracurricolare, in ambiti  in  cui  possano  evidenziare  ed  esprimere  “intelligenze  nascoste”,    sarà  certamente motivo  di  un  recupero di    interesse  verso  lo  studio,  sia  come  frequenza  regolare  che  come risultato degli apprendimenti e di una maggiore sicurezza in se stessi.   Significativa  sarà  anche  l’azione  di orientamento  dell’allieva/o  allo  studio  approfondito  delle discipline sia del campo matematico – scientifico che di quello  linguistico – letterario.   

 

Page 60: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

60

AMBITO ECONOMICO‐GIURIDICO PROGETTI CURRICULARI PROGETTO. UN GIORNO CON LE ISTITUZIONI PARLAMENTARI Il progetto intende perseguire le seguenti finalità: 

‐ Avvicinare gli allievi alle Istituzioni Parlamentari ‐ Favorire  la  formazione  e  l’informazione  degli  allievi  su  tematiche  di 

rilevanza giuridica e costituzionale ‐ Valorizzare  il  lavoro  scolastico  e  favorire  l’attività  di  ricerca  e  di 

informazione PROGETTO: EDUCAZIONE FINANZIARIA PATTI CHIARI L’uso consapevole del denaro è una necessità che va trattata ed approfondita   con  l’ausilio di esperti  del  mondo  economico  e  finanziario  per  avvicinare  gli  allievi  alla  realtà  sociale, professionale ed economica che li circonda. Incontri  con  funzionari  del  Banco  di  Napoli  presenti  sul  territorio  responsabili  del  progetto “Patti chiari”. Partecipazione a convegni/dibattito presso la Sede Centrale del Banco di Napoli con addetti del mondo finanziario ed economico. Partecipazione ad eventuale concorso finale. PROGETTO: FISCO E SCUOLA Il   progetto è finalizzato a sviluppare negli studenti  la cultura della  legalità fiscale e  il senso di responsabilità  civile  e  sociale  attraverso  incontri  con  funzionari  dell’Agenzia  delle  Entrate presenti sul territorio e la partecipazione a convegni/dibattito presso la Sede della Agenzia delle Entrate  con addetti del mondo finanziario – economico e tributario. Partecipazione ad eventuale concorso finale.  PROGETTI MISTI PROGETTO:”STRATEGIE DI COMUNICAZIONE” PROGETTO:”STUDENTE LAB: SIMULAZIONE AZIENDALE” I due interventi formativi, curati non solo  da docenti interni ma  anche dall’Associazione  “IGS Campania”,  si  propongono  la  creazione  e  realizzazione  di  una  business  idea,  dalla  fase  di idealizzazione  a  quella  di  produzione  e  vendita.  Seguirà  l’organizzazione  di  una  fiera  per  la presentazione e la diffusione del prodotto stesso sul mercato.  PROGETTO EXTRACURRICULARE PROGETTO: DAL BUSINESS PLAN AL BILANCIO Il progetto si pone l’ obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti per la stesura del business plan di  un’attività  imprenditoriale/professionale  in  generale  e  del  settore  aziendale‐turistico  in particolare partendo da un’idea degli allievi e dopo aver analizzato le tecniche di marketing per lanciare la business idea.     

  

Page 61: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

61

AMBITO  MATEMATICO‐SCIENTIFICO PROGETTI CURRICULARI PROGETTO: METTIAMOCI IN PROVA Progetto teso al recupero e approfondimento delle conoscenze logico‐matematiche finalizzate alla trattazione delle Prove Invalsi. PROGETTO: SCIENZE.IT Il progetto si propone di sviluppare una coscienza critica attraverso  la quale  il giovane diventi protagonista delle proprie scelte per il conseguimento del benessere e della salute psicofisica e relazionale, parimenti acquisire un’adeguata motivazione ad interagire con la comunità sociale e comprendere il proprio ruolo di cittadino nel proprio paese e nel mondo. Il tutto avverrà attraverso l’ausilio della rivista scientifica “ Focus” e di Internet.  PROGETTO MISTO PROGETTO:”START..FOR MATH” Il  progetto  si  propone  di  abbattere  l’atteggiamento  spesso  prevenuto  nei  confronti  della matematica  cercando  di  promuovere  l’interesse  verso  la  disciplina  con  un  approccio  di  tipo ludico  finalizzato al  rafforzamento delle  capacità  logico‐critiche e mnemoniche degli  studenti per  favorire la loro partecipazione alle gare di Matematica.  PROGETTI EXTRACURRICULARI PROGETTO: “UNA VITA IN FUMO” Il progetto si propone di sviluppare una coscienza critica attraverso  la quale  il giovane diventi protagonista delle proprie scelte per il conseguimento del benessere e della salute psicofisica e relazionale, parimenti acquisire un’adeguata motivazione ad interagire con la comunità sociale e comprendere il proprio ruolo di cittadino nel proprio paese e nel mondo. PROGETTO: “LE CINQUE  R DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA” Il progetto intende perseguire le seguenti finalità: 

‐ Coinvolgere e responsabilizzare i giovani sui problemi che riguardano l’ambiente, con attenzione particolare alla raccolta differenziata 

‐ Sviluppare  una  nuova  coscienza  ecosostenibile,  attenta  alle  questioni  che riguardano la gestione dei rifiuti e allo spreco delle risorse ambientali 

‐ Supportare  la nuova  cultura ecosostenibile  rendendo  gli  studenti portavoce di una nuova mentalità orientata al rispetto dell’ambiente.  

I  C.d.C  valuteranno  in  itinere  la  partecipazione  a  bandi  e  concorsi  proposti  da  enti  pubblici, privati e associazioni 

 

Page 62: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

62

MANIFESTAZIONE “ UN PONte PER L’EUROPA “ FSE POR CAMPANIA 2012

AZIONE C1-C5                 

MANIFESTAZIONI ED EVENTI Nel corrente anno scolastico si prevedono  seminari e  convegni su precise tematiche di natura storico‐letteraria  e/o  economica‐giuridica,  open‐day  per  la    presentazione  dell’offerta formativa  al  territorio e manifestazioni per  la pubblicizzazione dei percorsi   PON  FSE – POR Campania Annualità 2014 e FIS   attraverso   la presentazione dei prodotti finali  realizzati dagli alunni e dai docenti. 

 

Page 63: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

63

INNOVAZIONE E RICERCA        

 

                                                            PERCORSI FORMATIVI DI E‐LEARNING INTEGRATO 

Consapevoli  del  valore  aggiunto  che  l’inserimento  della  tecnologia  multimediale  nella didattica    fornisce    al  processo  d’  insegnamento‐apprendimento,  i  docenti  saranno impegnati   ad  integrare  la didattica tradizionale con  l’utilizzo della Piattaforma   E‐learning attiva nel nostro Istituto. Essa permette di : ‐ supportare l’attività svolta in aula per favorire l’apprendimento ‐ approfondire e integrare le lezioni svolte in aula ‐ stimolare la motivazione e il recupero scolastico  ‐ consentire agli studenti  di poter sperimentare modalità di apprendimento diverse offrendo ulteriori momenti di riflessione e ricerca. OBIETTIVI FORMATIVI Nella  convinzione  che  tale  modalità  debba  introdursi    gradualmente  per  influenzare positivamente  l’impianto  didattico  tradizionale  affiancando  la  scuola  reale  e  senza  avere  la presunzione di potersi  sostituire ad essa,  l’obiettivo principale è quello di essere di  supporto all’attività  in  classe  proponendo  alcune  attività  di  recupero  e/o  di  approfondimento  delle discipline tutte. Attraverso l’interattività gli studenti potranno essere coinvolti nella costruzione, aggiornamento ed  integrazione  dei  contenuti  inseriti  sulla  piattaforma  dal  docente.  Ciò  potrà  avvenire attraverso l’utilizzo della rete Internet che potrà dare il suo contributo alla didattica come fonte inesauribile di contenuti e conoscenze.  Pertanto gli obiettivi sono disciplinari, trasversali specifici, trasversali generici. 

RISULTATI ATTESI Progettazione e sperimentazione di percorsi di apprendimento integrato Sperimentazione registro elettronico, valutazione periodica e finale. 

PERSONALE COINVOLTO Tutti i docenti e i tecnici di laboratorio.     

Page 64: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

64

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE E ATA  La formazione in servizio rappresenta un aspetto qualificante della professionalità del docente e di  tutto  il personale Ata.   Soprattutto oggi,  in una scuola   che ha  il compito di sviluppare e promuovere una cultura della flessibilità e del cambiamento,  l'incremento continuo d' iniziativa didattica richiesto ai docenti  e il supporto indispensabile del personale amministrativo, tecnico e  collaboratore  scolastico  nella  fase  attuativa  dei  progetti  didattici  e  di  qualificata professionalità  negli  adempimenti  dei  doveri  istituzionali,    testimoniano    la  necessità  di  un continuo  aggiornamento  e  di  una  formazione  permanente  che  si  esplicita  sia  come autoformazione  sia  come  partecipazione  ad  iniziative  predisposte  e  gestite  dall'Istituzione Scolastica, da Enti e Università. Le  proposte  di  aggiornamento,  su  base  annuale  o  pluriennale,  sono  deliberate  dal  Collegio  Docenti      in  base  ai  bisogni  formativi  espressi  dal  Collegio  stesso,  dai  Dipartimenti  e  dal  Dirigente Scolastico e, per  il personale ATA,  tenuto conto del piano di  lavoro predisposto dal Direttore SGA,  in coerenza agli obiettivi del POF. La  formazione  prevede  attività  di  aggiornamento  sia  interno  che  esterno  (  amministrazione centrale e periferica). In particolare, l’attività di aggiornamento interno prevede: 

‐ un corso di formazione della sicurezza, rivolto a tutto il personale scolastico ‐  un corso di formazione sulla valutazione rivolto ai docenti 

 

  

Page 65: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

65

FUNZIONI STRUMENTALIArea1Gestione POF

Area2Ausilio DocentiDisabilità

GLH

Area3Continuità

Orientamento

Area 4Relazioni Esterne

AREA SISTEMICO‐OPERATIVA

AREA PROGRAMMATICO‐PROGETTUALE

AREA TECNICO‐AMMINISTRATIVA

AREA DIDATTICO‐METODOLOGICA

DIRIGENTESCOLASTICO

NUCLEO DIAUTOVALUTAZIONE

DSGA

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

ASSISTENTI TECNICI

COLLABORATORI SCOLASTICI

GIUNTAESECUTIVA

CONSIGLIO D’ISTITUTO

ORGANO DIGARANZIA

COMITATO TECNICO‐SCIENTIFICO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Responsabili

DIPARTIMENTI CONSIGLI DI CLASSE

Coordinatori

COMITATO DIVALUTAZIONE

COLLEGIO DOCENTI

Accordi inter‐

istituzionali

Coordinatori Esperti

Formazione del personale

PON

FacilitatoreValutatoreTutor d’aula

Percorsi di Educazione e Formazione

ReferentiBIBLIOTECA Responsabile

CENTRO SPORTIVO Responsabile

RSU

LABORATORI

Coordinatori

2° Collaboratore DirigenzialeVICARIO

Servizio Sicurezza e SaluteRLSRSPP

CoadiutoriVigilanza

Organizzazione Eventi Referenti

GENITORI

COMMISIONI Referenti

                 

Page 66: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

66

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE  DIRIGENTE SCOLASTICO  Prof. Gennaro SALZANO  Compiti e funzioni principali: 

‐ Responsabile della scuola e rappresentante legale ‐ Assicura  l’andamento generale dell’unità scolastica nella sua autonomia  funzionale 

entro il sistema di istruzione e formazione ‐ Promuove e sviluppa l’autonomia su piano gestionale e didattico ‐ Promuove l’ esercizio dei diritti  costituzionalmente tutelati  ‐ Cura i rapporti con gli Enti locali e l’amministrazione scolastica  centrale ‐ Organizza l’attività scolastica con interventi finalizzati al miglioramento della qualità 

formativa ‐ Favorisce  provvedimenti  per  la  ricerca,  l’innovazione  e  lo  sviluppo  in  ambito 

didattico‐metodologico ‐ Valorizzazione delle risorse umane ‐ Responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del 

servizio ‐ Titolare delle relazioni sindacali ‐ Presiede la giunta esecutiva e l’organo di garanzia ‐ Garante dell’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto ‐ Cura la convocazione degli organi collegiali ‐ Vigila sull’adempimento dei doveri del personale 

  COLLABORATORI DELLA DIRIGENZA  (nomina del Dirigente Scolastico) 1° collaboratore‐vicario‐ prof. Giuseppe Perone 2° collaboratore ‐ prof.ssa Maria Rosaria Barberio Compiti e funzioni principali: 

‐ Supporto al lavoro del Dirigente Scolastico ‐ Partecipazione alle riunioni di staff ‐ Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni ‐ Organizzazione delle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti ‐ Riporto al Dirigente di eventuali problematiche relative alla sicurezza e alla privacy ‐ Altri specifici compiti sono descritti nel decreto di nomina 

 

Page 67: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

67

FUNZIONI STRUMENTALI  Compiti e funzioni principali: 

‐ Supporto al lavoro del Dirigente Scolastico ‐ Partecipazione alle riunioni di staff ‐ Pianificazione e monitoraggio delle attività previste dal POF ‐ Coordinamento di eventuali commissioni ‐ Collaborazione per l’organizzazione e l’osservazione  del Regolamento d’Istituto 

Conformemente a quanto deliberato in Collegio dei Docenti nella seduta del 03/09/2013 per il corrente anno scolastico sono previste le seguenti Funzioni Strumentali: 

Area 1 – Gestione del POF 

Area 2 ‐ Sostegno al lavoro dei docenti  

Area 3 ‐ Interventi e servizi per gli studenti  

Area 4‐ Relazioni esterne e rapporti con il territorio   Il nostro Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno procedere direttamente al proprio interno ad  individuare, dopo attenta analisi dei curricula personali,  i docenti più adatti a  rivestire  tali incarichi ed   ha poi proceduto alla loro designazione.    Area 1 ‐ Gestione del piano dell'offerta formativa  

 Docenti incaricati   Area 1.a Prof.ssa Rachela Marseglia 

DEFINIZIONE  DEI  COMPITI  

‐ Revisione ed aggiornamento del POF ‐ Arricchimento dell’offerta formativa.  Coordinamento e supporto didattico per il raggiungimento degli obiettivi del POF ‐ Cura del monitoraggio e verifica del POF.   Area 1.b Prof.ssa Adele Papa DEFINIZIONE DEI COMPITI  ‐ Progettazione e coordinamento dei progetti formativi ( FIS, PON ecc…). Visite e viaggi d’istruzione, coordinamento delle attività laboratoriali, simulazione prove d’esame, certificato delle competenze.  Interazione e supporto con gli uffici di segreteria e con il responsabile del sito web della scuola.          

Page 68: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

68

Area 2  – Sostegno al lavoro dei docenti  

Area 2  Prof.ssa Di Maso Anna DEFINIZIONE DEI COMPITI  Consulenza sugli aspetti organizzativi dell’istituto: modulistica, aggiornamento e formazione in servizio del personale ‐ Attivazione e coordinamento con strutture extrascolastiche (ASL, associazioni, enti) per attività riguardanti gli alunni diversamente abili e per gli alunni in situazione di disagio scolastico. 

 

    Area 3   – Interventi e servizi per studenti  

  Area 3.a  Prof.ssa Boccellino Anna 

DEFINIZIONE  DEI  COMPITI  

ORIENTAMENTO   IN   INGRESSO  E   IN  USCITA.  AGGIORNAMENTO  DEPLIANTS   INFORMATIVI  SULLE  

OPPORTUNITÀ  OFFERTE  DAI  DIVERSI   INDIRIZZI  DI  STUDIO.  CURA  DELLE  PRATICHE   INERENTI   I L  PASSAGGIO  TRA   INDIRIZZ I  DELLA  SCUOLA  SUPERIORE.  RACCORDI  CON  ORGANISMI  DEL  MIUR  

( INVALSI  –   INDIRE  –  ECC..)          

Area 3.b Prof.ssa Di Sarno Annamaria DEFINIZIONE  DEI  COMPITI  

Monitoraggio continuo sulla dispersione scolastica. Iniziative organizzativo‐didattiche  per gli alunni BES.  Istituzione di uno sportello d’ascolto per genitori ed alunni. Accoglienza (  )    

 Area 4 – Relazioni esterne con il territorio e rapporti con le Istituzioni scolastiche  

 Area 4 Prof. Massimo Capasso DEFINIZIONE DEI COMPITI Promozione e cura di attività inerenti la partecipazione dell’istituto ad iniziative organizzate da enti pubblici e privati  (concorsi, manifestazioni, convegni, stages, progetti europei, alternanza scuola‐lavoro).   Rapporti  col  territorio  per  la  promozione  di  progetti  di  educazione  alla cittadinanza  responsabile  (ambiente,  sicurezza,  valorizzazione  dei  beni  culturali  ed  artistici) Promozione e adesione ad accordi di rete con altre scuole. 

 

Page 69: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

69

Coordinatori dei Dipartimenti Disciplinari I Dipartimenti Disciplinari dell’Istituto sono coordinati da due docenti scelti  in base al proprio curriculum  professionale  e  ad  esperienze  pregresse.  Hanno  le  seguenti  funzioni:  supporto all’ufficio di Dirigenza, partecipazione alle riunioni di staff dell’istituto convocate dalla Dirigenza, collaborazione con le F.F.S.S., coordinamento e verbalizzazione delle attività del dipartimento.    DIPARTIMENTO DISCIPLINARE   DOCENTE COORDINATORE 

Area linguistica Lettere Inglese, Francese, Spagnolo,  AD02. 

 Prof.ssa Assunta Castaldo  Prof.ssa Carmelina Leocata 

   

Area sociale‐espressiva  Storia  dell’Arte, Disegno,  Psicologia  e  Scienze  dell’educazione, Filosofia,   Musica, Metodologie  operative  nei  servizi  sociali,  , Tecnica delle comunicazioni, Scienze motorie, Religione, AD04.  

 Prof. ssa Antonella Pecchia Prof. Vincenzo Polito 

Area matematico‐scientifica Matematica,  Scienze  Naturali,  Scienze  Integrate  (  Fisica, Chimica) , Igiene e cultura medico‐sanitaria, AD01.  

Prof.ssa Vincenza Laezza Prof.ssa De Vita Julia 

Area giuridico‐economico‐informatica Economia  aziendale,  Diritto  ed  Economia,  ,  Geografia economica  e  Turistica,  Tecnica  dei  Servizi  e  Pratica  operativa, Informatica,  Trattamento Testi, AD03.   

Prof.ssa Anna Montella Prof.ssa Fiorinta Raia 

 REFERENTI ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE Docenti incaricati : Proff. Aliperta Gennaro, D’Ambrosio Rachele, Esposito Antonio, Iaccarino Ambra  RESPONSABILE  SICUREZZA E SALUTE  (R. S.P.P.) Docente incaricato: Prof.Pietro Casalino  COADIUTORI PER LA VIGILANZA  Docenti incaricati : Proff.Di Sarno Annamaria ‐  Polito Vincenzo – Sica Adriano  RESPONSABILE CENTRO SPORTIVO Docente incaricato: Prof.ssa Ambra Iaccarino  RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA Docente incaricato: Prof.ssa Carmela Guadagni  RESPONSABILI TECNICI   DI LABORATORIO Laboratorio di scienze AA.TT. Esposito Giuseppe – Boccia Luigi  Laboratori Linguistici AA.TT. Boccia Luigi – Simeone Antonio Laboratori Economia /IFS AA.TT. Conte Giovanni – Simeone Antonio Laboratorio  didattico AA.TT. Boccia Luigi – Catapano Giuseppe  COMITATO DI VALUTAZIONE ( 4 membri effettivi e 2 supplenti ) Membri effettivi: proff.  Del Prete Teresa, Leocata Carmelina, Narciso Biagio,  Pannone Marina Membri supplenti: proff. Lanzano Assunta,  Papa Adele  NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE INTERNA  Verifica/Revisione/Qualità n.6 FF.SS. 

 

Page 70: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

70

COMMISSIONI  COMMISSIONE POF Prof.ssa Boccellino Anna, prof.Capasso Massimo 

 COMMISSIONE ORARIO DOCENTI Prof.ssa .Barberio Maria Rosaria prof.ssa  Iaccarino Ambra  COMMISSIONE GLHI‐BES Componente docente di base prof.ssa Rullo Angela Componente docente di sostegno prof. Ronga Giuseppe A supporto  dei suddetti docenti: FF.SS.: proff.Di Maso Anna e Di Sarno Annamaria  GRUPPO ASSISTENZA E REGISTRAZIONE DELLE PROVE INVALSI  e OCSE‐PISA  N.22 docenti di Italiano e Matematica classi seconde + proff. A.  Foschino e R. Marseglia + Referente Valutazione prof. M. Capasso   COMMISSIONE CLIL  Docente Responsabile del  Dipartimento Linguistico prof.ssa C. Leocata + Docente di DNL prof.ssa M. Pannone + Docenti Lingua Inglese proff. A. Boccellino e M. Karinakis 

 Coordinatori di classe 

 Compiti e funzioni: 

- Coordinamento delle attività di documentazione e verifica degli atti - Responsabili delle relazioni con gli uffici di segreteria sezione‐didattica - Organizzazione delle proposte finalizzate all’efficacia formativa dei percorsi di 

insegnamento‐apprendimento - Predisposizione delle procedure informative rivolte alle famiglie - Monitoraggio mensile circa le assenze degli alunni - Documentazione circa la richiesta del Consiglio di Classe di partecipazione a visite 

guidate e viaggi d’istruzione - Disponibilità a presiedere le riunioni del  Consiglio di Classe  su delega della Dirigenza 

 Elenco dei coordinatori di classe per il presente anno scolastico: 

CLASSE  NOMINATIVO COORDINATORE 

1A SERVIZI COMMERCIALI  BARBERIO  MARIAROSARIA 

1B SERVIZI COMMERCIALI   SICA ADRIANO 

1C SERVIZI COMMERCIALI  LANZANO ASSUNTA 

1D SERVIZI I.F.P.  IORIO CARMINE 

2A SERVIZI COMMERCIALI  RAIA FIORINTA 

2B SERVIZI COMMERCIALI  CHIANESE MARCO 

2C SERVIZI I.F.P.  AMATO A.M. 

3A SERVIZI COMMERCIALI  PACIELLO MARIA 

3B SERVIZI COMMERCIALI  CRIMALDI GABRIELLA 

4A SERVIZI COMMERCIALI  ALIPERTA GENNARO 

4B SERVIZI COMMERCIALI  FERRARA ANDREA 

Page 71: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

71

5A SERVIZI COMMERCIALI  DEL PRETE TERESA 

5B SERVIZI COMMERCIALI  CASTALDO ASSUNTA 

1A Socio Sanitari  PECCHIA ANTONELLA 

1B Socio Sanitari  PALMIERO LUDOVICO 

1C Socio Sanitari  IOVINO ANNA 

1D Socio Sanitari  ESPOSITO ANTONIO 

2A Socio Sanitari  ROMANO CATERINA 

2B Socio Sanitari  MONTEFOSCHI LINDA 

2C Socio Sanitari  MERLINO ANNUNZIATA 

3A Socio Sanitari  TERRACCIANO LISETTA 

3B Socio Sanitari  MARTINO ANNA 

4A Socio Sanitari  LAEZZA VINCENZA 

5A Servizi Sociale  PAPA ADELE 

5B Socio Sanitari  GUADAGNI  CARMELA 

1A Tecnico Turismo  LEOCATA CARMELINA 

1B Tecnico Turismo  VERDESPINA MARIA 

2A Tecnico Turismo  MANZO LORENZO 

2B Tecnico Turismo  MARSEGLIA RACHELA 

3A Tecnico Turismo  D’AMBROSIO RACHELE 

3B Tecnico Turismo  KARINAKIS MARIANGELA 

4A Tecnico Turismo  RULLO ANGELA 

4B Tecnico Turismo  DI MASO ANNA 

5A Tecnico Turismo  RUSSO FRANCESCO 

1A Tec.Finanza e Mark.  IORIO SABRINA 

2A Tec.Finanza e Mark.  FOSCHINO AURELIO 

3A Tec.Finanza e Mark S.INFORMATIVI  MONTELLA ANNA 

1A liceo economico soc.‐  AMENTA 

1B liceo economico soc  NARCISO BIAGIO 

1A liceo scientifico  PEZZULLO 

2A liceo economico soc.  MONTEFORTE 

2A liceo scientifico  BOCCELLINO ANNA 

3A liceo economico soc.  BORRIELLO CARMELA 

3A liceo scientifico  IAZZETTA EMILIA 

4A liceo economico soc.  DE VITA JULIA 

   

         

Page 72: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

72

    COMMISSIONE GLHI‐BES Con  l’acronimo BES si fa riferimento ai BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI e,  in modo particolare, a tutti quegli alunni che vivono una  situazione particolare che  li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo. Definire e ricercare    i BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI non significa “  fabbricare “ alunni diversi per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo, ma piuttosto rendersi conto delle varie difficoltà grandi e piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato.  La Direttiva Ministeriale sui BES del 27/12/2012 ricorda che “ Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi può manifestare Bisogni Educativi Speciali” . Pertanto, si    individuano   tre categorie:  quella  della  disabilità  certificata  (  Legge  104/92  ),  quella  dei  Disturbi  evolutivi specifici ( DSA – ADHA ) e quella dello svantaggio socio‐economico,  linguistico e culturale. Nei  confronti di tali categorie è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.       Il nostro Istituto attiverà la personalizzazione della didattica e le misure compensative al fine di: 

- Garantire il diritto all’istruzione; - Garantire il successo scolastico; - Ridurre i disagi formativi ed emozionali; - Adattare forme di corretta formazione; 

A tal fine si attiveranno: - Corsi di formazione per i docenti;  - Uno screening rivolto alle classi del primo biennio al fine di individuare alunni a rischio;  - Collaborazione con le famiglie e i servizi sanitari; 

E’ stato istituito un gruppo di lavoro BES che svolgerà le seguenti funzioni: - Rilevazione dei BES; - Raccolta e documentazione degli interventi didattico‐ educativo; - Confronto sui casi; - Rapporti con le Istituzioni territoriali scolastiche e non;  - Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per  l’Inclusività   e del Piano Didattico 

Personalizzato  ( PAI e PDP ).        

 

                                                                         DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Vincenzo Carrella Compiti e funzioni: 

- Direzione  dei servizi amministrativo‐ contabili - Predisposizione e stesura degli atti amministrativi - Cura della tenuta della documentazione amministrativa, contabile e fiscale - Coordinamento delle attività del personale ATA - Responsabile della pubblicazione degli atti - Cooperazione e supporto al Dirigente 

Page 73: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

73

   

COMPONENTI ED ORGANI  Gli studenti La  loro partecipazione alla vita scolastica è mediata dalla figura dei delegati di classe, cioè dei due  studenti  che ogni  anno  ciascuna  classe elegge quali  rappresentanti.  Il  rappresentante di classe  deve  informarsi  su  ciò  che  avviene  nella  scuola,  partecipare  alle  riunioni  a  cui  è convocato, organizzare  l'assemblea di classe,  informare  i compagni su quanto è emerso nelle varie  riunioni,  raccogliere dai compagni proposte ed osservazioni, coordinare  l'organizzazione delle iniziative. All'inizio di ogni anno scolastico si effettua anche l'elezione di quattro studenti rappresentanti di istituto, che hanno tra l'altro il compito di coordinare le attività studentesche che  coinvolgono  l'intera  scuola.  Gli  studenti,  però,  individualmente  o  a  gruppi  possono chiedere,  e  hanno  il  diritto  ad  ottenere,  incontri  e  colloqui  con  i  docenti  o  con  il Dirigente Scolastico: possono proporre e realizzare autonome iniziative che coinvolgono gruppi di classe o gruppi di più classi. La componente studentesca è la componente fondamentale della scuola, perché senza di essa la scuola non avrebbe ragione di esistere.  Le famiglie Le famiglie sono il destinatario indiretto del sistema scuola e, in quanto tale, sono direttamente partecipi a tutte le principali attività. La  loro partecipazione alla vita scolastica, così come quella dei figli, è mediata dalla figura dei delegati  di  classe,  cioè  dei  due  genitori  che  ogni  anno  ciascuna  classe  elegge  quali rappresentanti.  Il  rappresentante  di  classe  deve  informarsi  su  ciò  che  avviene  nella  scuola, partecipare alle riunioni a cui è convocato, partecipare ad alcuni consigli di classe, informare gli altri su quanto è emerso nelle varie riunioni, raccogliere proposte ed osservazioni, coordinare l'organizzazione delle iniziative. Devono,  inoltre, alla  luce della nuova  legislazione, essere consultati per  la progettazione   e  la realizzazione dei progetti di maggiore pregnanza e possono, essi stessi, farsi promotori e gestori di attività interne alla scuola.  I docenti  La  funzione docente,  così  come  viene espressa dalla  legislazione  sulla  scuola,  è  intesa  come attività  di  trasmissione  e  di  elaborazione  della  cultura,  nonché  come  attività  di  stimolo  alla partecipazione dell'alunno a tale processo. Il  docente  deve  collaborare  con  la  famiglia  e  le  altre  agenzie  educative  nel  promuovere  la formazione umana e critica della personalità dell'alunno. I docenti devono curare  il proprio aggiornamento culturale e professionale e partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola. All'inizio di ogni  anno  scolastico,  ciascun docente, nell'ambito dei  rispettivi Consigli di  classe  deve programmare il proprio intervento didattico indicando il profilo della classe, gli strumenti utilizzati per  la rilevazione dei requisiti,  le eventuali strategie di riallineamento o recupero, gli argomenti  che  intende  presentare  durante  l'anno  alla  classe,  i  tempi,  gli  obiettivi,  la 

Page 74: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

74

metodologia,  i  supporti  didattici  che  intende  utilizzare,  la  tipologia  delle  prove  di  verifica,  i criteri di valutazione ecc. Il docente annota sul registro personale  la progressione del proprio  lavoro,  i giudizi  in merito alla partecipazione, all'impegno, al metodo ed al profitto degli studenti, le assenze degli alunni, le note particolari relative ai rapporti scuola famiglia, ecc.  Il  docente  comunica  all'inizio  dell'anno  scolastico,  l'ora  nella  quale  si  rende  disponibile  ad incontrare  i  genitori  degli  alunni  che  necessitano  di  un  colloquio;  il  calendario  delle  ore  di ricevimento viene distribuito agli alunni affinché possano consegnarlo alle famiglie. Al  termine  dell'anno  scolastico  il  docente  deve  redigere  una  Relazione  finale  nella  quale descrive  e  commenta  il  lavoro  effettuato  durante  l'anno,  le  difficoltà  eventualmente riscontrate.   I PRINCIPALI ORGANI DEL SISTEMA SCUOLA    

Il consiglio d’Istituto Il consiglio d’istituto è eletto da tutte le componenti della comunità scolastica chiamate a farne parte,  ciascuna per  la propria  rappresentanza,  con  le modalità previste dal  regolamento del‐l’istituzione. Il consiglio resta in carica tre anni. Nello specifico il nostro consiglio è costituito dal Dirigente Scolastico, da 8 docenti, 4 genitori, 4 alunni e due rappresentanti del personale A.T.A. Al  Consiglio  d’Istituto  spettano  le  competenze  generali  in materia  di  indirizzi  gestionali  ed educativi e di programmazione economico finanziaria. 

definire gli indirizzi generali per le attività della scuola anche in relazione ai rapporti con il contesto territoriale; 

adottare  il piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica, elaborato dal collegio dei  docenti,  verificandone  la  rispondenza  agli  indirizzi  generali  e  alle  compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili; 

approvare  l’adesione  della  scuola  ad  accordi  in  coerenza  con  il  piano  dell’offerta formativa; 

determinare  i criteri per  l’utilizzazione delle risorse finanziarie, comprese quelle acqui‐site  per  l’attuazione  di  progetti  promossi  e  finanziati  con  risorse  a  destinazione specifica; 

approvare i documenti contabili fondamentali.  La giunta esecutiva La giunta esecutiva è un organo collegiale eletto in seno al Consiglio d’istituto. E’ composto  da quattro componenti eletti dal Consiglio: la componente genitori, la componente studentesca, la componente  docente  e  la  componente  ATA.  Il  Dirigente  scolastico  e  il  Direttore  SGA completano l’organo come membri di diritto. La giunta prepara i lavori per il Consiglio d’istituto, formula la proposta del programma annuale e costituisce  l’organo esecutivo delle delibere  del Consiglio stesso.  La funzioni di presidente è esercitata dal Dirigente scolastico.       

Page 75: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

75

  Il collegio dei docenti Il  collegio dei docenti è costituito da tutti  i docenti di ruolo e non di ruolo  in servizio presso l’istituzione scolastica ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il  collegio  dei  docenti  si  articola  in  dipartimenti  disciplinari  e  in  organi  di  programmazione didattico educativa e di valutazione degli alunni di norma corrispondenti ai consigli dei docenti di classe. Il  collegio dei docenti, con  le sue articolazioni, è  l’organo tecnico e professionale delle  istitu‐zioni scolastiche con competenze generali in materia di didattica e di valutazione.  Il collegio dei docenti definisce ed approva: 

il piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica per l’aspetto didattico; 

i profili didattici delle  iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali l’istituzione  intende aderire o che intenda promuovere; 

l’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe;  l’iscrizione per il 3° anno alla stessa classe;  ogni altro provvedimento connesso con l’esercizio dell’autonomia didattica; 

formula proposte per la formazione delle classi; 

formula proposte per le iniziative di aggiornamento nell’ambito delle direttive annuali.   I Consigli di Classe I consigli di classe sono composti da tutti i docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni  iscritti  alla  classe e da due  rappresentanti eletti dagli  studenti della classe. Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche i docenti tecnico pratici che coadiuvano  i docenti delle corrispondenti materie  tecniche e scientifiche.   Le proposte di voto  per  le  valutazioni  periodiche  e  finali  sono  formulate  dai  docenti  di materie  tecniche  e scientifiche, sentiti  i docenti tecnico‐pratici.  I consigli di classe  formulano proposte al Collegio docenti in merito all’adozione dei libri di testo.    Il Comitato per la Valutazione del Servizio Docenti Il comitato per la valutazione dei docenti è eletto in seno al Collegio docenti. E’ composto da 4 docenti  quali membri  effettivi  e  2  docenti  quali membri  supplenti.  Il  Dirigente  scolastico  lo presiede.  E’  competente  per  la  parte  relativa  alla  valutazione  dell’anno  di  formazione  dei docenti. Dura in carica un anno. Inoltre,  ai sensi dell’art. 448 del testo unico, D.Lvo 297/94, si esprime, solo su richiesta di parte e previa relazione del Dirigente scolastico,  sulla valutazione del servizio prestato dai docenti per un periodo non superiore all’ultimo triennio. Il giudizio di valutazione è espresso nel  rispetto del  comma 3 del  citato articolo 448 del D.Lvo 297/94.    Il comitato di valutazione per l’anno scolastico 2014/2015 è composto dai seguenti docenti: 

Del Prete Teresa 

Leocata Carmelina 

Narciso Biagio 

Pannone Marina Membri supplenti: 

Lanzano Assunta 

Page 76: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

76

Papa Adele  La R.S.U. della scuola La RSU è l’organismo di rappresentanza sindacale che garantisce un equilibrio sostanziale tra il potere decisionale del dirigente e quello dei lavoratori. La  contrattazione  di  istituto  è  la  sede  in  cui  si  definiscono  i  tempi,  gli  spazi,  le modalità  di erogazione delle prestazioni professionali e i criteri di distribuzione delle risorse. Quindi è  il contratto di  scuola  lo  strumento attraverso cui è possibile costruire un  sistema di regole  che permetta  ad ogni  lavoratore di  contare:  la  costituzione della RSU nelle  scuole ha rappresentato una tappa importante del processo riformatore, proprio perché la valorizzazione del lavoro di docenti e non docenti passa attraverso la loro partecipazione alla vita della scuola. I componenti delle rappresentanze eletti sono: 

Capasso Massimo (CISL) 

Guadagni Carmela (CGIL) 

Boccia Luigi             (UIL)  Rappresentante dei lavoratori della Sicurezza  Prof.ssa Carmela Guadagni Organo di garanzia È nominato ogni due anni dal Consiglio di Istituto e è composto da un  insegnante,  dal Dirigente che  svolgerà le funzioni di Presidente,( o un docente delegato, in sua assenza o impedimento) un  alunno, un  genitore e un membro del personale ATA.    L’organo decide  su  richiesta degli studenti della Scuola  secondaria  superiore o di  chiunque ne abbia  interesse,  sui  conflitti  che insorgono all'interno della Scuola  in merito all'applicazione del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola secondaria. 

Page 77: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

77

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

(delibera Collegio Docenti del 01/09/2014 n. 4)

DATA ORARIO DESTINATARI TIPOLOGIA IMPEGNO 01/09/2014 LUNEDI’

10.30 D.S. -DOCENTI COLLEGIO DOCENTI

02/09/2014 MARTEDI’

09.30 10.30

D.S. -DOCENTI DOCENTI

RIUNIONE PLENARIA DIPARTIMENTI DIPARTIMENTI

03/09/2014 MERCOLEDI’

08.00 08.30

DOCENTI COMMISSIONE CANDIDATI

ESAMI INTEGRATIV/IDONEITA’ CLASSE TERZA/QUINTA PROVE SCRITTE: VEDI CALENDARIO

04/09/2014 GIOVEDI’

08.30 09.30 11.30

DOCENTI COMMISSIONE CANDIDATI DOCENTI D.S. –GRUPPO ACCOGLIENZA

ESAMI INTEGRATIVI/IDONEITA’TERZA/QUINTA PROVE SCRITTE: VEDI CALENDARIO DIPARTIMENTI ACCOGLIENZA ALUNNI

05/09/2014 VENERDI’

08.00 08.30

DOCENTI COMMISSIONE CANDIDATI

ESAMI INTEGRATIVI/IDONEITA’ CLASSE TERZA/QUINTA PROVE SCRITTE: VEDI CALENDARIO

05/09/2014 VENERDI’

08.00 08.30

DOCENTI COMMISSIONE CANDIDATI

COLLOQUIO CANDIDATI AMMISSIONE CLASSE SECONDA

08/09/2014 LUNEDI’

08.30

DOCENTI COMMISSIONE CANDIDATI

PROVE ORALI:ESAMI INTEGRATIVI/IDONEITA’ CLASSE TERZA/QUINTA

09/09/20014 MARTEDI’

08.30 DOCENTI COMMISSIONE SCRUTINI ESAME INTEGRATIVO/IDONEITA’/COLLOQUIO

10/09/2014 MERCOLEDI’

09.30 11.00

DOCENTI D.S. –GRUPPO ACCOGLIENZA

DIPARTIMENTI ACCOGLIENZA ALUNNI

11/09/2014 GIOVEDI’

10.00 PUBBLICAZIONE ESITI ESAME INTEGRATIVO/COLLOQUIO

12/09/2014 VENERDI’

09.30 10.30

D.S. –DOCENTI D.S. -DOCENTI

INFORMATIVA SICUREZZA COLLEGIO DOCENTI

15/09/2014 LUNEDI’

08.00 COMUNITA’ SCOLASTICA

INIZIO ATTIVITA’ DIDATTICHE 2014/15

14/10/2014 MARTEDI’

15.00 D.S. –DOCENTI

COLLEGIO DOCENTI

16/10/2014 GIOVEDI’’

15.00 15.45 16.30

1AC 2Ac 3Ac

CONSIGLI DI CLASSE: Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

Page 78: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

78

17.15 18.00

4Ac 5Ac

17/10/2014 VENERDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1Bc 2Bc 3Bc 4Bc 5Bc

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

20/10/2014 LUNEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1Cc 1Difp 2Cfp 1Cs 2Cs

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

21/10/2014 MARTEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1As 2As 3As 4As 5As

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

22/10/2014 MERCOLEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1Ds 1Bs 2Bs 3Bs 5Bs

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

23/10/2014 GIOVEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1At 2At 3At 4At 5At

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

24/10/2014 VENERDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

1Afm 2Afm 3Afm 1Bt 2Bt

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

27/10/2014 LUNEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15 18.00

3Bt 4Bt 3Ale 4Ale 3Als

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

28/10/2014 MARTEDI’

15.00 15.45 16.30 17.15

1Ale 1Als 2Ale+2Als 1Ble

CONSIGLI DI CLASSE Programmazione didattico-educativa di classe e disciplinare

28/10/2014 MARTEDI’

Dalle 08.30 alle 10.00 dalle 11.00 alle 13.00

ALUNNI ALUNNI

ELEZIONI RAPPRESENTANTI ALUNNI CONSIGLI DI CLASSE ELEZIONI RAPPRESENTANTI ALUNNI CONSIGLIO D’ISTITUTO

29/10/2014 MERCOLEDI’

DALLE 16.00 ALLE 17.00 DALLE 17.00 ALLE 19.00

GENITORI-DOCENTI GENITORI-DOCENTI

INCONTRO SCUOLA-FAMIGLIA ELEZIONI RAPPRESENTANTI GENITORI CONSIGLI DI CLASSE

Page 79: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

79

03/11/2014 DOCENTI TERMINE PRESENTAZIONE PROGRAMMAZIONE

ANNUALE DI CLASSE E DISCIPLINARE DAL 17/11/14 AL 22/11/14

Dalle 08.00 alle 13.00

DOCENTI-GENITORI

SETTIMANA RICEVIMENTO DOCENTI-GENITORI

21/11/2014 VENERDI’

15.00 16.45

DOCENTI D.S.- DOCENTI

RIUNIONE DIPARTIMENTI COLLEGIO DOCENTI

DAL 01/12/14 AL 06/12/14

DALLE 08.00 ALLE 14.00

ALUNNI- DOCENTI

PAUSA DIDATTICA-ALUNNI IN CATTEDRA

01/12/2014 LUNEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30

1Ale 1Als 2Ale+2Als 1Ble

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

02/12/2014 MARTEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

3Bt 4Bt 3Ale 4Ale 3Als

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

03/12/2014 MERCOLEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1Afm 2Afm 3Afm 1Bt 2Bt

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

04/12/2014 GIOVEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1At 2At 3At 4At 5At

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

05/12/2014 VENERDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1As 2As 3As 4As 5As

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

09/12/2014 MARTEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1Ds 1Bs 2Bs 3Bs 5Bs

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

10/12/2014 MERCOLEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1AC 2Ac 3Ac 4Ac 5Ac

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

11/12/2014 GIOVEDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1Cc 1Difp 2Cifp 1Cs 2Cs

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

12/12/2014 VENERDI’

14.30 15.30 16.30 17.30 18.30

1Bc 2Bc 3Bc 4Bc 5Bc

CONSIGLI DI CLASSE: PAGELLINO, N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI NEGLI ULTIMI QUINDICI MINUTI

15/12/2014

DALLE 16.00

CLASSI 1° BIENNIO DOCENTI-GENITORI

INCONTRO SCUOLA-FAMIGLIA: CONSEGNA PAGELLINO

Page 80: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

80

LUNEDI’

ALLE 18.00

16/12/2014 MARTEDI’

DALLE 16.00 ALLE 18.00

CLASSI 2° BIENNIO CLASSI MONOENNIO DOCENTI- GENITORI

INCONTRO SCUOLA-FAMIGLIA: CONSEGNA PAGELLINO

18/12/2014 GIOVEDI’

Dalle 16.00 Alle 18.00

DOCENTI-GENITORI-ALUNNI OPEN-DAY

24/01/2015 SABATO

Dalle 15.30 Alle 17.30

DOCENTI-GENITORI-ALUNNI OPEN-DAY

DAL 12/01/15

DALLE 08.00 ALLE 14.00

DOCENTI-ALUNNI AVVIO ATTIVITA’ CORSI DI RI-ORIENTAMENTO

20/01/2015 MARTEDI’

15.30 DOCENTI RIUNIONE DIPARTIMENTI

27/01/2015

DALLE

COMUNITA’ SCOLASTICA “GIORNO DELLA MEMORIA” RISOLUZIONE ONU 60/7- LEGGE N. 211 DEL 7/7/2000

DAL 02/02/2015 AL 07/02/2015

DALLE 08.00 ALLE 13.00

DOCENTI-GENITORI SETTIMANA RICEVIMENTO DOCENTI-GENITORI

10/02/2015 COMUNITA’ SCOLASTICA “GIORNO DEL RICORDO” LEGGE N. 92 DEL 30/03/2004

18/02/2014 MERCOLEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1Cc 1Difp 2Cifp 1Cs 2Cs

SCRUTINI PENTAMESTRE

19/02/2015 GIOVEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1Afm 2Afm 3Afm 1Bt 2Bt

SCRUTINI PENTAMESTRE

20/02/2015 VENERDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1At 2At 3At 4At 5At

SCRUTINI PENTAMESTRE

21/02/2015 SABATO

12.30 13.30 14.30 15.30

1Ale 1Als 2Ale+2Als 1Ble

SCRUTINI PENTAMESTRE

23/02/2015 LUNEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1As 2As 3As 4As 5As

SCRUTINI PENTAMESTRE

24/02/2015 MARTEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45

1AC 2Ac 3Ac 4Ac

SCRUTINI PENTAMESTRE

Page 81: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

81

18.45 5Ac 25/02/2015 MERCOLEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1Bc 2Bc 3Bc 4Bc 5Bc

SCRUTINI PENTAMESTRE

26/02/2015 GIOVEDI’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

3Bt 4Bt 3Ale 4Ale 3Als

SCRUTINI PENTAMESTRE

27/02/2015 VENERDI’’

14.45 15.45 16.45 17.45 18.45

1Ds 1Bs 2Bs 3Bs 5Bs

SCRUTINI PENTAMESTRE

04/03/2015 MERCOLEDI’

DALLE 16.00 ALLE 18.00

CLASSI 1° BIENNIO DOCENTI-GENITORI

VISIONE, FIRMA PAGELLA – CONSEGNA AI GENITORI TABULATO VALUTAZIONE 1^ PENTAMESTRE

05/03/2015 GIOVEDI’

DALLE 16.00 ALLE 18.00

CLASSI 2° BIENNIO CLASSI MONOENNIO DOCENTI- GENITORI

VISIONE, FIRMA PAGELLA – CONSEGNA AI GENITORI TABULATO VALUTAZIONE 1^ PENTAMESTRE

DAL 09/03/15 AL 14/03/15

DALLE 08.00 ALLE 14.00

ALUNNI-DOCENTI PAUSA DIDATTICA ALUNNI IN CATTEDRA

17/03/2015 COMUNITA’ SCOLASTICA FESTA DELL’UNITA’ D’ITALIA 19/03/2015 COMUNITA’ SCOLASTICA FESTA DELLA LEGALITA’ 20/03/2015 VENERDI’

15.00 16.30

DOCENTI D.S.-DOCENTI

DIPARTIMENTI COLLEGIO DOCENTI

DAL 23/03/15 AL 28/03/15

DALLE 08.00 ALLE 13.00

GENITORI DOCENTI

SETTIMANA RICEVIMENTO DOCENTI-GENITORI

13/04/2015 LUNEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1Bc 2Bc 3Bc 4Bc 5Bc

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

14/04/2015 MARTEDI’

14.45 15.30 16.15 17.15

1Ale 1Als 2Ale+2Als 1Ble

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

15/04/2015 MERCOLEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1Ds 1Bs 2Bs 3Bs 5Bs

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

16/04/2015 GIOVEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

3Bt 4Bt 3Ale 4Ale 3Als

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

Page 82: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

82

17/04/2015 VENERDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1Afm 2Afm 3Afm 1Bt 2Bt

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

20/04/2015 LUNEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1AC 2Ac 3Ac 4Ac 5Ac

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

21/04/2015 MARTEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1Cs 2Cs 1Cc 1Difp 2Cifp

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

22/04/2015 MERCOLEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1At 2At 3At 4At 5At

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

23/04/2015 GIOVEDI’

14.45 15.30 16.15 17.00 17.45

1As 2As 3As 4As 5As

CONSIGLI DI CLASSE, ANDAMENTO DIDATTICO-DISCIPLINARE

27/04/2015 LUNEDI’

DALLE 16.00 ALLE 18.00

CLASSI 1° BIENNIO DOCENTI-GENITORI

Incontro scuola-famiglia.

28/04/2015 MARTEDI’

DALLE 16.00 ALLE 18.00

CLASSI 2° BIENNIO CLASSI MONOENNIO DOCENTI-GENITORI

Incontro scuola-famiglia.

04/05/2015 15.00 15.30 16.30 17.30 18.30

5Ac 5Bc 5At 5Ac 5Bs

STESURA DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CONSIGLI DI CLASSE MONOENNIO (QUINTE)

DAL 04/05/14 AL 09/05/14

DALLE 08.00 ALLE 14.00

DOCENTI GENITORI

Settimana di ricevimento singoli genitori

06/05/2015 15.00 DOCENTI DIPARTIMENTI PRIMO BIENNIO ADOZIONI LIBRI DI TESTO

07/05/2015 15.00 16.00

DOCENTI DOCENTI

DIPARTIMENTI SECONDO BIENNIO ADOZIONI LIBRI DI TESTO DIPARTIMENTI MONOENNIO ADOZIONI LIBRI DI TESTO

08/05/2015 Coordinatore classi 5^ CONSEGNA IN VICE DIRIGENZA “DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO” A CURA DEL COORDINATORE DI CLASSE IN FORMA CARTACEA E

Page 83: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

83

INFORMATTIZZATO

09/05/2015 COMUNITA’ SCOLASTICA

FESTA DELL’EUROPA

11/05/2015 14.45 15.15 15.45 16.15 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

1As 2As 1At 2At 1Cs 2Cs 1Cc 1Difp 2Cifp

Consigli di classe (adozione libri di testo) N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI/ALUNNI NEI PRIMI QUINDICI MINUTI

12/05/2015 14.45 15.15 15.45 16.15 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

1AC 2AC 1Afm 2Afm 1Bt 2Bt 1Ds 1Bs 2Bs

Consigli di classe (adozione libri di testo) N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI/ALUNNI NEI PRIMI QUINDICI MINUTI

13/05/2015 14.45 15.15 15.45 16.15 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

1Ale 1Als 2Ale 2Als 1Ble 1Bc 2Bc 3Bs 5Bs

Consigli di classe (adozione libri di testo) N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI/ALUNNI NEI PRIMI QUINDICI MINUTI

14/05/2015 14.45 15.15 15.45 16.15 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

3Ac 4Ac 5Ac 3At 4At 5At 3As 4As 5As

Consigli di classe (adozione libri di testo) N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI/ALUNNI NEI PRIMI QUINDICI MINUTI

15/05/2015 14.45 15.15 15.45 16.15 16.45 17.15 17.45 18.15 18.45

3Bc 4Bc 5Bc 3Bt 4Bt 3Afm 3Ale 4Ale 3Als

Consigli di classe (adozione libri di testo) N.B.= E’ PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DELLA COMPONENTE GENITORI/ALUNNI NEI PRIMI QUINDICI MINUTI

16/05/2015 DALLE 09.00 ALLE 13.00

COORDINATORI DI CLASSE SEGRETERIA DIDATTICA

CONSEGNA PROSPETTO RIASSUNTIVO ADOZIONE LIBRI DI TESTO

20/05/2015 MERCOLEDI’

16.00 D.S. -DOCENTI COLLEGIO DOCENTI – ADOZIONI LIBRI DI TESTO

23/05/2015 COMUNITA’ SCOLASTICA MANIFESTAZIONE FINALE 04/06/2015 GIOVEDI’

14.3015.30 16.30

5Ac 5Bc 5As

CONSIGLI DI CLASSE AMMISSIONE ESAME DI STATO CLASSE QUINTE

Page 84: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

84

17.3018.30

5Bs 5At

05/06/2015 VENERDI’

14.3015.30 16.30 17.30 18.30

3Ac 4Ac 3Bc 4Bc 3Bs

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

06/06/2015 SABATO

11.30 12.30 13.30 14.30 15.30

3At 4At 3Bt 4Bt 3Afm

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

08/06/2015 LUNEDI’

14.3015.30 16.30 17.30 18.30

3Ale 4Ale 3Als 1Bt 2Bt

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

09/06/2015 MARTEDI’

14.3015.30 16.30 17.30 18.30

3As 4As 1Cs 2Cs 1Ds

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

10/06/2015 MERCOLEDI’

14.3015.30 16.30 17.30 18.30

1Difp 2Cifp 1Bc 2Bc 1Cc

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

11/06/2015 GIOVEDI’

08.30 09.30 10.30 11.30 12.30 14.30 15.30 16.30

1As 2As 1Bs 2Bs 1Ac 2Ac 1Afm 2Afm

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

12/06/2015 VENERDI’

08.30 09.30 10.30 12.00 14.00 15.00

1Ale 1Als 2Ale+2Als 1Ble 1At 2At

CONSIGLI SCRUTINI FINALI

13/06/2015 11.00 ALUNNI CLASSI QUINTE PUBBLICAZIONE ESITI AMMISSIONE ESAME DI STATO

15/06/2015 08.30 DOCENTI IMPEGNATI ESAMI DI STATO

RIUNIONE COMMISSIONE ESAME DI STATO

17/06/2015 08.30 CLASSI QUINTE

ESAME DI STATO: PRIMA PROVA SCRITTA

18/06/2015 08.30 CLASSI QUINTE

ESAME DI STATO: SECONDA PROVA SCRITTA

19/06/2015 16.00 D.S.-DOCENTI COLLEGIO DOCENTI DATA DA STABILIRE

D.S.- COMPONENTI COMITATO DI VALITAZIONE- NEO IMMESSI IN RUOLO

COMITATO DI VALUTAZIONE

20/06/2015 11.00 ALUNNI CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE E QUARTE

PUBBLICAZIONE EISITI FINALI

22/06/2015 08.30 CLASSI QUINTE ESAME DI STATO: TERZA PROVA SCRITTA

Page 85: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

85

ULTIMA DECADE DI Giugno 2015

DA STABILIRE

PRIME, SECONDE,TERZE QUARTE

CORSI SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO: SEGUIRA’ CALEDARIO DETTAGLIATO

SECONDA DECADE DI Luglio 2015

DA STABILIRE

DOCENTE TITOLARE DEL CORSO DI RECUPERO/DOCENTE DELLA CLASSE

PROVE FINALI ALUNNI IN SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. Le prove dovranno essere somministrate dal docente del CORSO in collaborazione del docente della CLASSE

ULTIMA DECADE Luglio 2015

DA STABILIRE

CONSIGLI DI CLASSE SCRUTINI SOSPENSIONE GIUDIZIO CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE, QUARTE: SEGUIRA’ CALEDARIO DETTAGLIATO

                                  

Page 86: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

86

Carta dei servizi  La Carta dei Servizi dell’I.I.S.S. “S. Pertini”di Afragola si  ispira fondamentalmente agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana:  

- Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3);  

- L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. (...) ( art. 33);  - La scuola è aperta a  tutti  (...).  I capaci e  i meritevoli, anche  se privi di mezzi, hanno diritto di 

raggiungere i gradi più alti degli studi.  La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso (art. 34). 

Uguaglianza - L’erogazione del servizio sarà assicurata nel pieno rispetto dell’art. 3 della Costituzione.  

Imparzialità e regolarità - Gli operatori della Scuola, quali erogatori del servizio,  ispireranno  la  loro azione a chiari principi di 

obbiettività e di equanimità. - L’I.I.S.S. “S.Pertini”. di Afragola opererà di concerto con tulle le componenti che interagiscono nella 

Comunità  scolastica  e  con  le  altre  istituzioni  ad  esso  collegate  per  assicurare  la  regolarità  e  la continuità del servizio e delle molteplici attività di istruzione e di educazione, anche in situazioni di conflitto  sindacale, nel  rispetto dei principi  sanciti dalla  legge  e  in  applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.  

Accoglienza ed integrazione  - L’impiego di  tutti gli operatori dell’istituzione scolastica a  favorire  la  realizzazione delle condizioni 

più funzionali ad un’accoglienza valida sia nella prospettiva psicologica che pedagogica e didattica, soprattutto  in ordine alla  fase di  ingresso alle  classi  iniziali e alle  situazioni di  rilevante necessità, costituirà uno degli aspetti più qualificanti del progetto formativo di questo Istituto. E si avvarrà, in particolare,  del  pieno  coinvolgimento  delle  famiglie,  la  cui  sensibilizzazione  in  tale  direzione, pertanto, si propone come fondamentale. 

- In  questa  prospettiva  particolare  attenzione    sarà    riservata  alle  problematiche  afferenti  alla interculturalità e alla integrazione dei soggetti in situazione di svantaggio e/o diversamente abili.  

- Ciascun operatore  scolastico      ispirerà  la propria azione al  sacrosanto principio del valore e della dignità della persona umana. Pertanto, sia nella dimensione didattico‐pedagogica, che in quella più ampia della vita della   scuola nei suoi molteplici aspetti,  il rispetto del giovane,  in quanto persona,   con i suoi diritti ed interessi, costituisce fondamentale punto di riferimento.  

   

Diritto di scelta del servizio scolastico e frequenza  - La legge riconosce al cittadino la facoltà di scegliere il percorso formativo che più soddisfi le proprie 

esigenze di crescita umana, culturale e pre‐professionale. Tale sua libertà di scelta, esercitata tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, trova il suo limite nella capienza obbiettiva di ciascuna di esse.    

- Ne   consegue   che,    laddove dovesse porsi    in evenienza   contingente, quest’  I.I.S.S. “Pertini” terrà presente  la territorialità (residenza, sede di  lavoro dei familiari, disponibilità di posto e presenza di altri componenti dello stesso nucleo familiare già iscritti e frequentanti). 

- La regolarità della frequenza è assicurata  con  interventi  di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni  coinvolte che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.  

Page 87: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

87

- In applicazione della legge n° 53 del  28 marzo 2003, è garantito il passaggio tra percorso formativo integrato e percorso curriculare. In attesa dell’entrata a regime delle disposizioni legislative afferenti alla citata  legge e successivi regolamenti applicativi,    l’istituto garantisce    l’alternanza tra  i percorsi solo  in caso di adesione alle  iniziative sperimentali approvate dai competenti organi collegiali e/o successive disposizioni applicative.  

Partecipazione efficienza e trasparenza  ‐ Istituzioni, Dirigente scolastico, personale della Scuola, , genitori e  alunni, nel quadro della gestione 

partecipata, sancita dal  regolamento sull’autonomia scolastica – DPR 275/99 – si propongono come protagonisti  e  responsabili  dell’attuazione  della  presente  “Carta”.    Perciò  ciascuno  profonderà  il proprio  impegno  fattivo e responsabile, su un piano di congruente cooperazione e collaborazione, per favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.  

‐ L’I.I.S.S.  “S. Pertini” di Afragola  e  l’Amministrazione provinciale dimostrano piena  consapevolezza che  la  Scuola  si  pone  come  centro  di  promozione  culturale.  Perciò  ritengono  di  assicurare un’adeguata interazione degli impegni perché l’istituzione scolastica possa assolvere, nei modi e nei termini più congruenti, a questa importante sua funzione, che investe anche gli aspetti sociali e civili della  più  ampia  realtà,  nella  quale  essa  è  chiamata  a  svolgere  la  sua  opera.  Tale  impegno  si concretizzerà, in particolare, nella messa a disposizione, compatibilmente con le attività ordinarie ed extracurriculari, della struttura e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. 

‐ Il Dirigente  Scolastico,  nella  sua  qualità  di  legale  rappresentante  dell’istituzione,  attiverà  tutte  le disposizioni di  legge perché sia promossa ogni  forma di partecipazione. A tal  fine sarà suo preciso impegno studiare, di concerto con i competenti OO.CC., le organizzazioni sindacali,  in particolare le RSU  interne,  le  forme  più  opportune  atte  a  garantire,  attraverso  precedure  di  contrattazione  e semplificate,  una  partecipazione  e  informazione  completa  e  trasparente  a  tutte  le  componenti scolastiche. 

‐ L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. 

 ‐ Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in 

collaborazione  con  istituzioni  ed  enti  culturali,  nell’ambito  delle  linee  d’indirizzo  e  delle direttive annuali  definite dall’Amministrazione. 

  

Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale ‐ La  programmazione  educativa  e  didattica  assicura  il  rispetto  della  libertà  di  insegnamento  dei 

docenti e garantisce la formazione dell’alunno nei molteplici aspetti che costituiscono la personalità, colta nei suoi fattori dinamici ed evolutivi, in sintonia con gli obiettivi formativi posti dai programmi, recepiti nei percorsi di studio di ciascun indirizzo. 

‐ L’aggiornamento  e  la  formazione  costituiscono un  impegno/dovere  e non un obbligo per  tutto  il personale  scolastico.  Costituisce,  pertanto,  preciso  compito  dell’amministrazione  assicurare interventi organici e regolari. 

     

Area didattica ‐ La scuola è responsabile della qualità delle attività educative e s’impegna a garantire 1’ adeguatezza 

alle  esigenze  culturali  e  formative  degli  alunni,  nel  rispetto  di  obiettivi  educativi  validi  per  il 

Page 88: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

88

raggiungimento  delle  finalità  istituzionali.  Nell’assolvimento  di  questo  fondamentale  compito l’istituzione  scolastica  si  avvale  delle  competenze  professionali  del  personale,  nonché  della collaborazione del concorso delle famiglie, delle altre istituzioni e della società civile.  

‐ Per  la  sua  specifica parte di  competenza  essa  individua  ed  elabora  gli  strumenti per  garantire  la continuità educativa  tra  i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al  fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità della giovane utenza. 

‐ La  scelta  dei  libri  di  testo  e  delle  strumentazioni  didattiche  deve  avere  come  parametro  di riferimento,  sia  la  validità  culturale  e  la  funzionalità  educativa  che  gli  obiettivi  formativi  da conseguire e la loro rispondenza alle esigenze dell’utenza destinataria. 

‐ L’assegnazione dei compiti da svolgere a casa non può prescindere dalla considerazione, da un lato, degli obiettivi della programmazione didattica, e, dall’altro, di razionali tempi di realizzazione e delle esigenze di vita e di eventuali interessi di studio extra‐curricolari dei giovani. 

‐ Dialogo,  senso di  comprensione  e  condizioni di  sicurezza  affettivo  emotiva debbono  cadenzare e caratterizzare il rapporto educativo tra docenti ed alunni. 

‐ Piano formativo e programmazione.  

 Informazione all’utenza sul piano dell’offerta formativa ‐ Redazione entro il 30 ottobre salvo eccezionali impedimenti di carattere organizzativo‐strutturale. ‐ Pubblicizzazione mediante esposizione all’albo, pubblicazione nel sito web dell’istituto e incontri con 

i genitori e alunni  ‐ Copia depositata presso Uffici di SEGRETERIA e DIRIGENZA. ‐ Duplicazione presso la SEGRETERIA ALUNNI.   

Programmazione didattica E’ elaborata ed approvata dal consiglio di classe. Essa assolve ai seguenti compiti: ‐ delinea  il percorso  formativo della classe e del singolo alunno,  indicando  le strategie d’intervento 

funzionali alla realtà psicologica degli alunni e agli effettivi pre‐requisiti di ciascuno; ‐ utilizza  il  contributo  delle  varie  aree  disciplinari  per  il  conseguimento  degli  obiettivi  formativi  e 

cognitivi individuati dal Consiglio di classe e dal Collegio dei Docenti; ‐ prevede sistematici momenti di verifica e di valutazione dei risultati, perché possano essere studiati 

“in  itinere”  i più opportuni  interventi correttivi e di adeguamento alle reali esigenze  formative dei componenti il gruppo‐classe. 

 

Informazione all’utenza sulla programmazione didattica dei consigli di classe ‐ Redazione entro il 30 settembre. ‐ Copia depositata presso gli Uffici di SEGRETERIA e di DIRIGENZA ‐ Duplicazione presso la SEGRETERIA, previa richiesta autorizzata.   

SERVIZI AMMINISTRATIVI La  scuola  individua  i  seguenti  fattori  di  qualità  dei  servizi  amministrativi  di  cui  fissa  e  pubblica  gli standard, garantisce: ‐ l’osservanza e il rispetto: ‐ celerità delle procedure; ‐ trasparenza; ‐ informatizzazione dei servizi di segreteria; ‐ tempi di attesa agli sportelli; ‐ flessibilità degli orari degli uffici al contatto con il pubblico; Standard specifici delle procedure 

‐ I moduli di iscrizione sono distribuiti a vista nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 

Page 89: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

89

‐ L’iscrizione viene effettuata in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. ‐ I certificati sono rilasciati, nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo 

massimo  di  tre  giorni  lavorativi  per  quelli  di  iscrizione  e  frequenza  e  di  cinque  per  quelli  con votazioni e/o giudizi. 

‐ Gli attestati e  i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati, “a vista”, a decorrere dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 

‐ Il documento attestante gli esiti delle operazioni di verifica trimestrale/quadrimestrale è consegnato direttamente  dal  preside  o  dai  docenti  a  ciò  delegati,  entro  cinque  giorni  dal  compimento  delle operazioni di scrutinio. 

 ‐ Gli uffici di Segreteria – compatibilmente con la dotazione organica del personale amministrativo e 

con  quello  ausiliario,  deputato  all’imprescindibile  servizio  della  vigilanza  sugli  alunni,  all’interno dell’Istituto, garantiscono il ricevimento del pubblico, dalle ore 09,00 alle 13,00 del martedì, giovedì e Sabato, e, in orario pomeridiano, dalle ore 15,00 alle 16,30 nella giornata di martedì. Il personale docente è ricevuto dal personale di segreteria nei giorni dispari (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle ore 10,00 alle ore 13,30, salvo particolari esigenze inderogabili. 

 ‐ Il Direttore amministrativo riceve nei giorni dispari dalle ore 10,00 alle ore 13,00; ‐ L’ufficio  del Dirigente  riceve  il  pubblico  nei  giorni  dispari,  dalle  ore  10,00  alle  ore  13,00  e  ed  il 

martedì  dalle ore 15,00 alle ore 16,30 . In assenza del Dirigente scolastico,  per esigenze di servizio da esplicare altrove o per motivi di salute, ecc., è il suo Vicario ad assicurare tale servizio. 

‐ La  scuola  assicura all’utente  la  tempestività del  contatto  telefonico,  stabilendo al proprio  interno modalità di risposta che comprendano  il nome dell’Istituto,  il nome,  la qualifica di chi risponde,  la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. 

‐ Sono garantite le applicazioni in materia di riservatezza disposti dal decreto legislativo 196/2003. A tutti gli utenti,  ivi compreso il personale della Scuola, sarà garantito il rilascio dell’informativa di cui all’art. 13 del citato decreto.   

‐  Criteri per l’informazione 

‐ Sono assicurati spazi ben visibili adibiti all’informazione; in particolare sono predisposti: ‐ tabella dell’orario di lavoro dei docenti e tabella dell’orario, ‐ funzioni e dislocazione del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario; ‐ organigramma degli uffici di presidenza, vicepresidenza e servizi; ‐ organico del personale docente e di quello A.T.A.; ‐ albi d’istituto; ‐ organigramma organi collegiali. Si garantiscono, altresì, i seguenti spazi, del resto già esistenti: ‐ bacheca sindacale; ‐ bacheca studenti; ‐ bacheca genitori. Gli  operatori  adibiti  all’ingresso  e  presso  gli  uffici  saranno  forniti  di  necessari  strumenti  di riconoscimento e delle necessarie competenze per assicurare il servizio di prima informazione. ‐ Il  cartellino  di  riconoscimento  contraddistingue  ciascun  operatore  dei  servizi  per  l’intero  arco 

dell’orario di lavoro. ‐ Il regolamento d’Istituto é affisso all’Albo per la necessaria pubblicizzazione.  

Condizioni ambientali della scuola  

Page 90: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

90

L’impegno del personale della scuola tutta e dei suoi utenti diretti è teso ad assicurare un ambiente di fruizione  del  servizio  igienicamente  sano  e  psicologicamente  corroborante.  A  tal  fine  il  personale ausiliario garantisce la costante igiene dei servizi e il personale amministrativo e quello docente ispira il suo atteggiamento al sacrosanto principio del rispetto dell’alunno e degli altri fruitori del servizio quali persone. Tutti, poi, vogliano svolgere opera di sensibilizzazione verso le istituzioni interessate, comprese le  associazioni  dei  genitori,  perché  sia  conseguito  l’obiettivo  della  sicurezza  interna  ed  esterna  dei giovani fruitori del servizio scolastico. L’istituto s’impegna dare adeguata  informazione all’utenza sulla “vivibilità” ambientale della struttura, mediante planimetrie rilasciate dall’Ufficio tecnico e certificazioni rilasciate dalla competente A.S.L. sulla capacità  volumetrica delle  aule destinale  alla  normale  attività didattica. All’utenza  è  fornita  anche  la necessaria informazione sul numero dei laboratori in funzione per i necessari impegni di tipo tecnico ed operativo e sull’orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo dei medesimi. L’Istituto  dispone  di  una  sala  di  riunione,  capace  di  contenere  circa  150  persone  e  debitamente attrezzata con  impianto di amplificazione audio e possibilità di proiezione multimediale. Essa è adibita alle  riunioni  plenarie  del  Collegio,  oltre  che  per  attività  di  aggiornamento,  formazione,  incontri  e conferenze. Sono attive  tre  fotocopiatrici e una _oto  stampatrice  in  tre distinti  locali di dimensione accettabile e adeguata all’espletamento della bisogna. La Biblioteca dell’Istituto costa di accettabile numero di volumi il servizio di consultazione è fissato in 6 h settimanali ed è svolto da docenti affidatari e  da personale amministrativo. La  struttura dispone di numero  sufficiente di  servizi  igienici; esiste anche un bagno per handicappati fisici. L’edificio è costruito secondo criteri architettonici moderni; perciò non presenta barriere architettoniche che impediscano il diritto allo studio dei portatori di handicap; ed è dotato di ascensore. L’Istituto  dispone  di  ampi  spazi  esterni,  che,  però,  non  sono  attrezzati,  né  per  le  esigenze  ginnico‐sportive, né per parcheggio. 

 Procedure dei reclami e valutazione del servizio Ciascun utente può esprimere  reclami  verbalmente,  telefonicamente e  via  fax, per  iscritto. A  tal  fine deve indicare le proprie generalità, l’indirizzo e l’effettivo recapito. In merito va precisato che il reclamo orale e quello telefonico deve essere successivamente sottoscritto. Il reclamo anonimo é preso in considerazione solo se circostanziato. A rispondere ai sopra descritti reclami provvederà  il Dirigente scolastico o un suo delegato, dopo aver esperito  le più opportune  indagini del caso, entro  i quindici giorni dalla presentazione dell’esposto, e per iscritto, non senza essersi attivato a rimuovere le cause che motivano il reclamo. Nel caso la materia dell’esposto non fosse di sua competenza, egli  indicherà al reclamante  le necessarie  indicazioni per  la destinazione dell’esposto. Annualmente, poi, formulerà al Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami  e  dei  successivi  provvedimenti  adottati,  relazione,  che  costituisce  parte  integrante  di  quella generale che il Consiglio d’Istituto é chiamato a redigere sull’anno scolastico.  Valutazione del servizio. Mediante la compilazione dei questionari opportunamente tarati, destinati agli studenti, ai genitori e al personale scolastico, si acquisiranno gli elementi necessari per un’adeguata valutazione del servizio. Tali questionari,  che  s‘incentrano  sugli  aspetti  organizzativi,  didattici  e  amministrativi  del  servizio, prevedono  una  graduazione  delle  valutazioni  e  la  possibilità  i  formulare  proposte.  Per  la  loro formulazione  saranno  tenuti  in  considerazione  anche  eventuali  indicatori  forniti  dagli  organi dell’amministrazione scolastica e degli enti locali. Il Collegio dei Docenti è chiamato a redigere una relazione sull’attività formativa della scuola, che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio d’Istituto.  

Page 91: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

91

 Attuazione Le  indicazioni  contenute nella presente Carta dei Servizi della Scuola  si applicano  fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative nei contratti collettivi o in norme di legge. Il  Ministro  dell’Istruzione,  dell’Università  e  della  Ricerca  cura,  con  apposita  direttiva,  i  criteri  di attuazione della presente “Carta”.         

                                  

Page 92: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

92

  

Regolamento d’Istituto

Approvato e modificato con delibera n° 20 del 9/3/2011 dal Consiglio d’istituto

PARTE I

Principi fondamentali, norme di funzionamento, Attività didattiche, uso della biblioteca,

insegnamenti esterni , organi collegiale, ristoro bar, regolamento di laboratorio. Principi fondamentali

Art.1  Ogni  attività  intrapresa  all’interno  dell’Istituto  è  ispirata  a  principi  di  democrazia, trasparenza e legalità. 

Art. 2  L'Istituto adotta  il Piano dell'offerta  formativa secondo  le disposizioni del D.P.R. 275 del 8/3/1999 e nel rispetto dello statuto delle studentesse e degli studenti ai sensi del D.P.R. del 24/6/1998, n° 249, riportato,  in parte modificato e disciplinato,   nella parte seconda del presente regolamento ai sensi del D.P.R. n.235 /2007. 

Art.3  L’adozione  di  qualunque  strumento  metodologico  e  didattico,  pur  nel  rispetto  della specificità delle singole discipline, deve realizzare quale obiettivo comune  la crescita del senso  civico  negli  alunni  e  promuovere  il  corretto  inserimento  degli  stessi  nel  tessuto sociale. 

Art 4  Agli  allievi  tutti  e  a  ciascuno  di  essi  è  assicurato  da  ogni  compagine  del  personale scolastico  un  trattamento  basato  sulla  dignità  e  sul  rispetto  della  persona  e  della personalità. Ai  soggetti diversamente  abili,    è  garantita  una  perfetta  integrazione  nella comunità  scolastica. E’  compito di  tutti gli operatori di  Istituto,  ciascuno per  le proprie competenze, adoperarsi per  la  rimozione di quegli ostacoli che, di  fatto,  impediscano  la predetta  integrazione.  Tutti  i  componenti  della  scuola  sono  tenuti  a  tutelare  la riservatezza altrui e rispettare le vigenti norme sulla privacy.

 Norme di funzionamento  

Art. 5  L’orario  di  inizio  delle  lezioni  viene  fissato  annualmente  dal  Consiglio  d'Istituto, compatibilmente  con  le esigenze  studentesche e  tenuto  conto delle vigenti disposizioni dei quadri orari di insegnamento per la Scuola secondaria superiore,  rispettando i principi 

Page 93: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

93

generali  del  Piano  dell'offerta  formativa  e  del  disposto  di  cui  al  D.P.R.  275/99.  Onde consentire  un  pacifico  ed  ordinato  afflusso  degli  studenti  alle  strutture  scolastiche, l’ingresso degli stessi è consentito dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni. 

Art. 6  ARTICOLO 

MODIFICATO GIUSTA DELIBERA C.I. N.20 

DEL 09/03/11 

L’ammissione  in  classe  di  eventuali  alunni  ritardatari  è  consentita  non  oltre  dieci minuti dall’inizio della 1^ ora. L’ammissione alla 2^ ora è concessa agli alunni non accompagnati fino  alle  ore  08.30,  dopo  tale  orario,  detta  ammissione  è  possibile,  in  via  del  tutto eccezionale,  solo per  gli  alunni    accompagnati da un  genitore o  chi ne  fa  le  veci, previa autorizzazione  del  Dirigente  scolastico  o  di  chi  per  lui.  Ciò  vale  anche  per  gli  alunni maggiorenni. Gli alunni non accompagnati non saranno ammessi in classe e la famiglia sarà invitata a prelevare l’alunno 

Art. 7  Eventuali uscite anticipate degli studenti dall’Istituto sono subordinate alla autorizzazione da  annotarsi  nel  registro  di  classe,  rilasciata  esclusivamente  da  uno  dei  Docenti Collaboratori  di  Dirigenza,  in  presenza  di  comprovati motivi  e  di  soggetti  legittimati  a rilevare l’allievo che abbia fatto richiesta di uscita anticipata. Ciò non vale per gli studenti maggiorenni. 

Art. 8  L’ingresso, la permanenza e l’uscita degli studenti devono svolgersi in modo da assicurare il rispetto e l’incolumità di tutti, nonché la salvaguardia delle strutture scolastiche e delle relative  suppellettili.  A  tal  uopo,  i  collaboratori  scolastici,    i  collaboratori  tecnici  ed  il personale docente sono tenuti per  legge, ciascuno per  le proprie competenze e secondo le direttive degli organi preposti, ad effettuare la dovuta vigilanza e prevenzione, nonché a segnalare tempestivamente agli uffici competenti, eventuali disagi, disservizi, incidenti e comportamenti anomali. 

Art. 9  La  violazione  del  precedente  articolo  integra  gli  estremi  della  responsabilità  extra contrattuale per “culpa in vigilando” secondo le prescrizioni normative generali e speciali. 

Art. 10  E’  compito  del  docente  della  prima  ora  annotare  sul  registro  di  classe  e  provvedere  a segnalare al  coordinatore      le assenze quotidiane e  i  ritardi degli  studenti. Così pure,  il predetto docente cura il ricevimento, la verifica e l’annotazione nel registro di classe delle giustifiche  esibite  dagli  studenti  risultanti  assenti  nei  giorni  precedenti.  L’assenza  degli stessi,  protrattasi  per  più  di  cinque  giorni,  richiede  come  idonea  giustificazione  la presentazione  di  formale  certificazione  medica  o  l’accompagnamento  personale  dei genitori o di  chi ne  fa  le veci.  Lo  stesso docente,  in  caso di  inosservanza di  tale ultimo onere, è  tenuto a segnalare  il caso agli uffici di Dirigenza o Vicedirigenza per  l’adozione degli opportuni provvedimenti. E’  compito del  coordinatore di  classe provvedere  a  segnalare  agli uffici di  segreteria  le assenze  e i ritardi quotidiani degli studenti,  per le opportune comunicazioni alle famiglie nonché per ottemperare agli adempimenti previsti dalle leggi vigenti in materia di obbligo scolastico,  nei modi e nei tempi indicati nel disposto esecutivo del dirigente  

Art. 11  Salvo casi di necessità e/o urgenza,  l’accesso ai  servizi  igienici da parte degli  studenti è consentito a partire dall’inizio della  terza ora e  fino alla  fine della penultima.  I docenti, onde  assicurare  un  ordinato  e  sicuro  avvicendamento  degli  studenti  negli  ambienti dell’Istituto, sono tenuti a non fare allontanare dall’aula più di uno studente per volta e munito di un apposito pass.

Art. 11 bis  E’ vietato intrattenersi all’interno della scuola (interno inteso anche per gli spazi delimitati dal cancello) al  termine dell’orario delle  lezioni. Ne consegue che gli alunni partecipanti alle  attività  pomeridiane  non  potranno  intrattenersi  nell’istituto,  ma  dovranno  uscire dall’edificio e rientrare all’orario d’inizio delle attività pomeridiane alle quali partecipano. Durante  la quinta ora di  lezione è tollerata  la consumazione  in aula di una colazione da parte degli studenti sotto la vigilanza del docente. 

Art. 12  L’eventuale richiesta o presentazione di certificati presso  la segreteria didattica da parte

Page 94: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

94

degli  studenti  non  può  avvenire  se  non  dopo  l’inizio  della  terza  ora  di  lezione  e compatibilmente con le esigenze didattiche del docente di turno. 

Art. 13  È vietato l’uso del cellulare, del videofonino, e di altri dispositivi elettronici non didattici. Il ricorso all’uso del  telefono pubblico da parte degli studenti deve avvenire per motivi di necessità  ed  urgenza  previa  autorizzazione  del  Dirigente  o  di  uno  dei  collaboratori  di Presidenza. E’ vietato fotografare o filmare qualsiasi oggetto o persona. 

Art. 14  L’uso dell’ascensore è riservato esclusivamente ai soggetti diversamente abili e agli alunni con momentanei problemi locomotori. Gli   uni e gli altri devono essere accompagnati da un collaboratore scolastico. 

Art. 15  Onde  consentire  una  rapida  ed  efficace  individuazione  di  eventuali  presenze  estranee all’Istituto, gli allievi e  il personale  tutto,    sono  tenuti ad  indossare, per  tutta  la durata della  loro  permanenza  a  scuola,  apposito  tesserino  di  riconoscimento  corredato  da relativa  fotografia,  allo  scopo  rilasciato  all’inizio  dell’anno  scolastico  dall’ufficio  di segreteria. 

Art. 16  L’ingresso  degli  studenti  all’edificio  scolastico  è  assicurato mediante  apposito  varco  ad essi  esclusivamente  riservato  ed  aperto  dal  personale  di  turno  dieci  minuti  prima dell’inizio  delle  lezioni.  L’ingresso  del  personale  e  dei  veicoli  è  assicurato  mediante apposito  varco  ad  essi  esclusivamente  riservato.  E’  consentita  la  sosta  dei  veicoli all’interno  del  cortile  scolastico  in  maniera  tale  da  assicurare  il  rapido  movimento  e l’incolumità delle persone. E’  fatto  tassativo divieto di  sosta nello  spazio antistante alle scale di accesso all’Istituto, al fine di garantire il tempestivo allontanamento degli studenti dall’Istituto. L’Amministrazione è esente da responsabilità per eventuali danni, effrazioni e sottrazioni ai veicoli in sosta. Dalle ore 7,55 alle ore 8,05 e dalle ore 14,05 alle ore 14,15, orari di entrata e uscita degli alunni, il varco di uscita dei veicoli, resta chiuso per ragioni di sicurezza. 

Art. 17  L'ingresso di veicoli esterni all'interno dello  spazio esterno dell'Istituto è assolutamente vietato.  Eventuali deroghe  sono  concesse  solo  a  veicoli  adibiti  al  trasporto degli  alunni diversamente  abili. Gli  stessi dovranno munirsi di  apposita  autorizzazione del Dirigente Scolastico.  

    Attività Didattica  

Art. 18  Il  personale  docente  è  tenuto,  ai  sensi  delle  vigenti  disposizioni  in materia,  ad  essere presente  a  scuola  cinque  minuti  prima  dell’inizio  del  proprio  orario  di  servizio,  o comunque secondo quanto concordato nella contrattazione integrativa d'Istituto. 

Art. 19  Eventuali  comunicazioni,  richieste  o  esibizione  di  documentazione  presso  gli  Uffici  di Dirigenza e di Segreteria da parte del personale docente, devono essere effettuate al di fuori del proprio orario di servizio. 

Art. 20  I docenti sono direttamente responsabili della regolare tenuta dei registri personali e delle annotazioni dei registri di classe. Il docente della prima ora è tenuto a portare il giornale di classe nell'aula e quello dell'ultima ora è tenuto a depositare,  presso la sala professori,  il registro di classe ed il registro personale che, per nessun motivo, può essere trattenuto dal docente medesimo. 

Art. 21  Ciascun  docente,  durante  le  proprie  ore  di  lezione,  è  tenuto  ad  annotare tempestivamente  sul  registro  di  classe  eventuali  accadimenti,  atti  e  circostanze  o comportamenti degli alunni che possano costituire  turbamento della attività didattica e 

Page 95: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

95

del  buon  funzionamento  dell’Istituto  e  a  darne  tempestiva  comunicazione  agli  organi competenti. 

Art. 22  Eventuali  richieste  di materiale didattico  o  di  fotocopie  relative  ai  testi da  utilizzare  in classe, devono pervenire in forma scritta all’Ufficio di Vice dirigenza che, compatibilmente con le esigenze di servizio e con gli impegni di spesa e costi di manutenzione, provvederà ad autorizzarle. Ai docenti delle classi e’ fatto divieto assoluto di ricorrere agli alunni per incarichi di qualsiasi natura come ad esempio: recarsi negli uffici di segreteria, di dirigenza o sala professori per richiesta di materiali o deposito dei registri di classe e personali. A questi incarichi sono preposti i collaboratori scolastici.  

Art. 23  L’uso degli impianti sportivi é subordinato, in ogni caso, al piano di organizzazione ed uso degli  impianti  redatto dalla Commissione  Insegnanti di Educazione Fisica, presieduta dal Dirigente, che sarà chiamata ad esprimere parere scritto, nel caso di richiesta di uso degli impianti  da  parte  di  società  esterne.  L'eventuale  autorizzazione  resta  subordinata  al parere vincolante dell'Ente locale, proprietario dell'immobile. 

Art. 24  L’accesso ai  laboratori da parte degli studenti é consentito unicamente alla presenza dei docenti  della  disciplina,  i  quali  sono  tenuti,  unitamente  agli  assistenti  tecnici,  a sovrintendere al corretto uso dei macchinari da parte degli studenti. 

  Funzionamento della biblioteca  

Art. 25  L’accesso alla Biblioteca è consentito sia agli alunni che ai docenti, in modo da garantire la consultazione dei testi in tutti i giorni della settimana, in orario antimeridiano, per almeno due ore al giorno e secondo  l’orario concordato con  i responsabili designati e  l’ufficio di dirigenza ed esposto nella bacheca dell’Istituto e  all’ingresso della biblioteca. Pertanto, annualmente, tenuto conto della programmazione prevista nel POF e dell'attribuzione di eventuali figure strumentali e  incaricati di compiti specifici, sono  individuati almeno due docenti responsabili del predetto servizio, a cura dei quali saranno chiarite le modalità per l’eventuale prestito dei testi e/o riviste in dotazione dell’Istituto. La gestione dei prestiti e il controllo del carico e dello scarico del materiale librario è comunque di competenza del responsabile della biblioteca 

Art. 26  L’accesso  alla  biblioteca  di  gruppi  di  alunni  accompagnati  da  docenti  diversi  dai responsabili  di  cui  all’art.  25,    è  comunque  consentito  a  condizione  che  i  docenti accompagnatori si assumano la responsabilità di vigilare sul materiale e sugli arredi della biblioteca.  In ogni  caso  i docenti accompagnatori, per questioni di pratica  fattività, non potranno gestire i prestiti e le restituzione dei testi. 

  Prestazioni di particolari forme d'insegnamento: criteri e limiti  

Art. 27  L’affidamento  di  incarichi  ad  esperti  esterni  e/o  agenzie  formative  è  subordinato  alle esigenze didattiche previste dai piani progettuali, approvati dal Consiglio d'Istituto, sentito il Collegio dei docenti. 

Art. 28  Le materie oggetto di valutazione degli incarichi di cui al punto precedente e previsti dal D.M. n° 44 del 1/2/2001, sono coerenti con  le attività progettuali approvate nel POF,  ivi compresa  la  realizzazione  dell'area  di  professionalizzazione,  di  cui  al    D.M.  n°  98  del 15/4/1994, i progetti regionali, provinciali ed Europei

Art. 29  Il Dirigente scolastico, coadiuvato dai docenti funzioni strumentali e docenti responsabili delle classi coinvolte nei progetti,    in cui è previsto  il  raccordo con  il mondo del  lavoro, 

Page 96: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

96

individua l'esperto e/o le aziende idonei, sulla base dei curriculum professionali aggiornati e  inseriti  in  appositi  elenchi,  denominati  "albo  esperti  aziendali"  e"  albo  agenzie  di formazione", depositati presso gli uffici amministrativi.

Art.30  La  comparazione dei  curriculum  avviene, nel  rispetto dell’articolo  40 del D.I. n°  44 del 1/2/2001  e  delle  norme  di  trasparenza  di  cui  al  D.  leg.vo  n°  163  del  12/4/2006  e successive modifiche,  tenendo presente i criteri, in linea con le indicazioni del precedente art. 29,  di seguito indicati  in ordine di priorità: 1) settore  dell'attività  di  appartenenza  dell'esperto  e/o  azienda  (titolo  di  studio, 

specializzazioni e anni di esperienze coerenti con l’obiettivo progettuale); 2) valutazione  delle  esperienze  professionali maturate  nel mondo  produttivo  e  della 

formazione; 3) esperienze certificate in progetti e/o formazione nel settore Scuola, almeno triennali; 4) pubblicazioni di pertinenza all’attività didattica di riferimento; 5) disponibilità all'adattamento del calendario scolastico inerenti alle attività didattiche; 6) costo individuale orario nei limiti di  quanto previsto ai successivi artt. 32 e 33 e 34; continuità di collaborazione con l’Istituto. 

Art. 31  I  criteri di  cui al precedente  art. 30  sono applicabili anche al personale della  Scuola,  al personale docente Universitario e al personale delle Pubbliche amministrazioni 

Art.32  I limiti degli importi orari da corrispondere ad esperti aziendali e/o aziende, impegnati in attività  quali  PON  e  ogni  altra  attività  prevista  da  norme  specifiche,    restano  quelli prescritti  dalla  Circolare  del Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza  sociale  n°  41  del 05/12/2003, che si allega al presente regolamento. Sono fatti salvi i limiti previsti dai piani finanziari  approvati  dai  competenti  organi  preposti  ad  autorizzare  i  progetti  di  cui  al presente articolo. 

Art.33  I  limiti degli  importi orari da corrispondere ad esperti aziendali e/o aziende  impegnati  in attività  progettuali  previsti  nel  POF  e  finanziati  dalla  Legge  440/97  (autonomia,  DPR 567/96 etc), restano quelli previsti dal D.I. 326 del 12/10/1995, che si allega al presente regolamento 

Art.34  Al personale della Scuola si applicano le tariffe orarie previste dal Contratto collettivo del settore e da quanto concordato nella contrattazione integrativa d'Istituto. 

   

   

 Organi Collegiali    

Art. 35  La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con preavviso non inferiore a cinque giorni  rispetto alla data delle  riunioni. La convocazione del Consiglio di  Istituto é effettuata dal Presidente del Consiglio stesso mediante  lettera diretta ai singoli membri con  l’indicazione degli  argomenti posti  all’ordine del giorno.  La  convocazione degli altri organi  collegiali è effettuata dal Dirigente  scolastico mediante  circolare  interna  inserita nel  registro  degli  avvisi  ai  docenti.  La  convocazione  dei  Consigli  di  Classe  può  essere avanzata  anche dalla maggioranza dei  suoi membri  con  richiesta  scritta  e motivata.  La convocazione del Collegio dei Docenti deve avvenire ai sensi dell’Art. 7 del D. L.vo 297 del 16/4/1997. La convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti é effettuata dal Dirigente scolastico in qualità di Presidente. 

Art. 36  Le  elezioni  degli  Organi  Collegiali,  di  durata  annuale,  devono  avvenire,  per  quanto possibile,  in  un’unica  giornata,  entro  e  non  oltre  il  sessantesimo  giorno  dall’inizio dell’anno scolastico, salvo diversa disposizione ministeriale. 

Art. 37  Delle sedute degli Organi Collegiali deve essere redatto regolare e formale verbale a cura del  Segretario,  all’uopo  nominato  di  volta  in  volta  dal  Presidente  dei  diversi Organi  su 

Page 97: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

97

appositi registri regolarmente numerati e timbrati. 

Art. 38  Copia integrale dei verbali del Consiglio di Istituto, deve essere affissa, su disposizione del Dirigente, all’albo di Istituto entro e non oltre l’ottavo giorno dalla relativa seduta, e deve rimanere  esposta  per  un  periodo  non  inferiore  ai  dieci  giorni.  Il  Direttore  SGA  è responsabile  degli  adempimenti  previsti  da  norme  di  pubblicità  e  trasparenza amministrativa. Sulla  copia da affiggere deve apporre di proprio pugno  data  di affissione e  firma. 

       Funzionamento del ristoro bar (DA ART. 39 A ART. 46: ABROGATO PER CESSAZIONE SERVIZIO)    

Art. 39  A decorrere dall’anno scolastico 2004/2005 funziona all’interno dell’istituto il servizio bar buvette.  L’accesso  ai  locali  bar  è  consentito  agli  alunni,    al  personale  dipendente dell’istituto  e  al  personale  addetto  al  servizio  bar.  Il  personale  addetto  al  servizio, regolarmente autorizzato, dovrà munirsi di apposito  cartellino di  riconoscimento  su  cui saranno  apposti  il  proprio  nome,  il  cognome  e  la  fotografia,    vidimata  con  il  sigillo dell’istituto e controfirmata dal Dirigente scolastico. 

Art. 40  E’  assolutamente  vietato,    a  persone  diverse  da  quelle  indicate  al  precedente  art.  39,  l’uso del servizio bar all’interno dell’istituto.  Il personale collaboratore scolastico vigilerà sull’osservanza  della  norma  e  provvederà  a  comunicare  direttamente  al  Dirigente scolastico, o ai suoi diretti collaboratori,  eventuali inadempienze  anche se commesse dal gestore del servizio bar. 

Art. 41  Gli alunni possono utilizzare  il servizio bar rispettando  il seguente orario: dalle ore 11,30 alle ore 12,30. Al di fuori dell’orario predetto è consentito usufruire del servizio bar solo in casi eccezionali e previa autorizzazione del docente della classe (non più di un alunno per volta munito di apposito pass).In ogni caso è vietato recarsi al  locale bar prima delle ore 10,00  e dopo  le  ore  13,00.  I  docenti delle  classi,  i  responsabili  dei piani  e  il  personale collaboratore scolastico vigileranno sull’osservanza della norma. 

Art. 42  Il  gestore  del  bar  garantirà  il  regolare  servizio  nelle  ore  stabilite  e  provvederà  ad assolverlo con un numero di addetti tali da non creare afflussi disordinati e pericolosi. 

Art. 43  Il servizio bar funzionerà anche di pomeriggio durante le attività extracurriculari. In questi casi è demandata al docente della classe o del responsabile del gruppo di alunni presenti nell’istituto,    l’autorizzazione  ad  usufruire  del  servizio.  In  ogni  caso  l’autorizzazione  è limitata ad un alunno per volta. L’ufficio della Dirigenza comunicherà, in tempo debito, al gestore  del  bar  il  calendario  delle  attività  pomeridiane  e  di  eventuali  sospensioni didattiche.  

Art. 44  Il  servizio  bar  potrà  esporre  e  vendere  i  prodotti  indicati  nella  convenzione  e regolarmente autorizzati dal Consiglio d’istituto. Eventuali prodotti diversi e relativi prezzi dovranno  essere periodicamente  comunicati  e,  solo  se  autorizzati, posti  in  vendita.    In ogni caso è vietata l’esposizione e la vendita di prodotti alcolici e di ogni prodotto vietato all’utenza scolastica in quanto fattore di rischio per la incolumità delle persone. 

Art. 45  Il  servizio  bar  funzionerà  in modo  corretto  e  improntato  alla  correttezza  e  al  rispetto reciproco. Si rammenta che il servizio bar è gestito all’interno di una struttura scolastica. Per questi motivi è  superfluo  ricordare  che ogni  strumentazione della  struttura del bar 

Page 98: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

98

che dovesse arrecare disturbo o interferenze alle attività didattiche, dovrà essere rimossa (es.: uso della radio, videogiochi e altro).  

Art.46  Durante la V ora (11.30.12.30) i docenti consentiranno un intervallo in aula di dieci minuti per consumare una piccola colazione. 

   Regolamento dei laboratori   

Art.47  Costituzione   Il  Laboratorio  informatico  comprende  gli  elaboratori  elettronici,  le  apparecchiature hardware necessarie per il loro uso avanzato, gli strumenti di comunicazione elettronica, il software necessario per il funzionamento di tutte le apparecchiature. 

Art.48  Finalità  II Laboratorio ha le seguenti finalità: 1. Fornire il supporto didattico 2. Dare la possibilità di recuperare informazioni tramite internet 3. Consentire l'elaborazione di lavori multimediali e informatici mediante il ricorso alle nuove tecnologie 4. Promuovere l'utilizzo delle competenze informatiche 5. Permettere agli studenti e ai docenti di comunicare mediante le nuove tecnologie 6. Consentire l'elaborazione elettronica di attività connesse con la gestione della scuola 

Art.49  Gestione  La gestione del Laboratorio  è affidata al  docente referente incaricato dal Direttore (D.S.G.A), su parere vincolante del Dirigente Scolastico.  

Art.50   Ordinamento interno  E' di  competenza del docente  referente    la  custodia e  la  conservazione del materiale e delle attrezzature: hardware, software, mobili, sala, mediante elenchi descrittivi compilati in doppio esemplare, sottoscritti dal D.S.G.A e dal docente interessato, che risponde della conservazione del materiale affidatogli. L’operazione dovrà risultare da apposito verbale (art.27  D.M.  n.  44  del  01.02.2001).  Il  predetto  docente,  quando  cessa  dall’incarico, provvede alla riconsegna al D.S.G.A. del materiale didattico, tecnico e scientifico avuto in custodia. Il docente referente ha  il compito di segnalare tempestivamente  l’eventuale sottrazione del materiale di cui sopra o i danneggiamenti subiti dal Laboratorio Multimediale.  E'  compito  del  tecnico  di  laboratorio  controllare  il  corretto  funzionamento  delle apparecchiature  e  chiedere  alla  Direzione  della  scuola  di  attivare  il  personale  tecnico qualificato per superare eventuali problemi di funzionamento. 

Art.51  Uso di attrezzature del laboratorio fuori dalla scuola  Alcune  attrezzature  del  laboratorio,  come  videocamere  o  strumenti  di  registrazione, possono essere utilizzate fuori dai locali della scuola per finalità didattiche. La gestione di dette  apparecchiature  è  sempre  affidata  ad  un docente  il quale ne  fa  richiesta  scritta. Terminato l'uso, tali apparecchiature devono essere prontamente restituite. 

Page 99: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

99

Art.52  Installazione di programmi software  Solo  il personale  tecnico può  installare programmi  software  sulle apparecchiature della scuola.  È  fatto  divieto  a  chiunque  di  installare  sulle  attrezzature  del  Laboratorio Multimediale programmi software senza previa autorizzazione della docente referente. E' parimenti  fatto  divieto  a  chiunque  di  installare  sulle  attrezzature  del  Laboratorio Multimediale programmi software privi di licenza. 

Art.53  Installazione di hardware  Solo il personale tecnico può procedere all'installazione di nuovo hardware 

Art.54  Criteri di uso delle attrezzature  L'uso delle attrezzature deve essere ispirato a criteri di buon senso e razionalità. Gli utenti sono tenuti ad un comportamento tale che non sia di disturbo reciproco. È necessario che i materiali  siano  trattati  con  cura  e  non  danneggiati.  Per  comodità,  gli  utenti  possono salvare  in maniera  temporanea  i  loro  file  di  uso  sull'hard  disk  degli  elaboratori, ma  è sempre consigliato  il ricorso a supporti informatici. In ogni caso, periodicamente gli hard disk saranno sottoposti a pulizia e tutti i file non essenziali saranno rimossi. 

Art.55  Apparecchi di riproduzione   Gli  apparecchi  di  riproduzione  hanno  esclusiva  finalità  didattica  e  in  nessun  modo potranno essere utilizzati per attività estranee a quelle didattiche 

Art.56  Prodotti multimediali  Tutti  i  prodotti multimediali,  elaborati  anche  con  il  ricorso  alle  apparecchiature  della scuola, saranno lasciati in copia, come dotazione alla scuola 

  Titolo II: Disposizioni per l'utenza.  

Art.57  Calendario e orari   L’utilizzo del  laboratorio multimediale è consentito dalle ore 8.20 alle ore 13.50, previa prenotazione.  I professori  interessati alla  frequenza annua, devono presentare  richiesta scritta,  indicando giorno ed ora;  in caso di più richieste per  la medesima ora, si opererà una  turnazione.  Se  rimangono  dei  giorni  disponibili,  dopo  la  programmazione,  gli insegnanti che pensano di  far utilizzare  il  laboratorio dalle  loro classi  in modo  saltuario possono  prenotare  per  tali  giorni  nella  settimana  precedente  alla  lezione,  affinché  sia possibile al maggior numero di utenti l’accesso al laboratorio nelle ore curriculari. E'  compito del docente  referente  raccogliere  le  richieste da parte dei  vari docenti, per l'utilizzo  del  laboratorio  in  orario  scolastico,  e  preparare  un  calendario  settimanale  di utilizzo  del  Laboratorio Multimediale  da  parte  delle  classi.  Spetta  sempre  al  docente referente  redigere  un  analogo  calendario  per  le  attività  didattiche  che  interessano  il laboratorio in orario extrascolastico. 

Art.58  Accesso degli studenti al Laboratorio  In  orario  curriculare  è  consentito  l’accesso  solo  alle  classi  prenotate  accompagnate dall’insegnante. È previsto l’impiego di un registro delle firme per le presenze delle classi e  dei  docenti  accompagnatori.  Gli  studenti,  in  orario  extrascolastico,  potranno  avere 

Page 100: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

100

accesso al Laboratorio  e utilizzarne le attrezzature, solamente in presenza del tecnico di laboratorio e di un docente, previa prenotazione. 

Art.59  Apertura e chiusura   L’apertura e chiusura dei laboratori è una mansione di pertinenza dei collaboratori scolastico con responsabilità diretta.

Art.60  Disposizioni comuni alla gestione dei laboratori  Per  tutto  quanto  non  previsto  dal  presente  regolamento  dei  laboratori,  si  rinvia  alla normativa vigente e alle disposizioni del D. S. e del D.S.G.A. 

PARTE II Vita della comunità scolastica, diritti e doveri di studenti e studentesse (D.P.R. 24/6/1998, n° 249, modificato dal D.P.R. n° 235 del 21/11/2007), codice disciplinare, impugnazioni, organo di garanzia, patto di corresponsabilità, disposizioni finali. Vita della comunità scolastica

Art. 1  La scuola è  luogo di  formazione e di educazione mediante  lo studio,  l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 

  

Art. 2 

La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,  informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con  pari  dignità  e  nella  diversità  dei  ruoli,  opera  per  garantire  la  formazione  alla cittadinanza,  la  realizzazione  del  diritto  allo  studio,  lo  sviluppo  delle  potenzialità  di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia di New York del 20 novembre 1989,con i principi generali dell'ordinamento italiano e dell’Unione Europea. 

  

Art.3 

La  comunità  scolastica,  interagendo  con  la più  ampia  comunità  civile  e  sociale di  cui è parte,  fonda  il  suo  progetto  e  la  sua  azione  educativa  sulla  qualità  delle  relazioni insegnante‐studente,  contribuisce  allo  sviluppo  della  personalità  dei  giovani,  anche attraverso  l'educazione  alla  consapevolezza  e  alla  valorizzazione dell'identità di  genere, del  loro  senso  di  responsabilità  e  della  loro  autonomia  individuale  e  persegue  il raggiungimento  di  obiettivi  culturali  e  professionali  adeguati  all'evoluzione  delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

 Art.4 

La  vita  della  comunità  scolastica  si  basa  sulla  libertà  di  espressione,  di  pensiero,  di coscienza  e di  religione,  sul  rispetto  reciproco di  tutte  le persone  che  la  compongono, quale  che  sia  la  loro età e  condizione, nel  ripudio di ogni barriera  ideologica,  sociale e culturale.

  Diritti delle studentesse e degli studenti  

  

Art. 5 

Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle  idee. La scuola persegue  la continuità dell'apprendimento e valorizza  le  inclinazioni 

Page 101: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

101

personali  degli  studenti,  anche  attraverso  un'adeguata  informazione,  la  possibilità  di formulare  richieste,  di  sviluppare  temi  liberamente  scelti  e  di  realizzare  iniziative autonome. 

Art. 6  La  comunità  scolastica  promuove  la  solidarietà  tra  i  suoi  componenti  e  tutela  il  diritto dello studente alla riservatezza. 

Art. 7  Lo  studente ha diritto di essere  informato  sulle decisioni e  sulle norme che  regolano  la vita della scuola. 

  

Art. 8 

Lo  studente  ha  diritto  alla  partecipazione  attiva  e  responsabile  alla  vita  della  scuola.  I dirigenti  scolastici  e  i  docenti,  con  le  modalità  previste  dal  regolamento  di  istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della  scuola, di criteri di valutazione, di  scelta dei  libri e del materiale didattico. Lo  studente ha  inoltre diritto  a  una  valutazione  trasparente  e  tempestiva,  volta  ad  attivare  un  processo  di autovalutazione  che  lo  conduca a  individuare  i propri punti di  forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 

 Art. 9 

Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti maggiorenni, anche su  loro richiesta,   possono essere chiamati ad esprimere  la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati  genitori di studenti minorenni. 

 Art. 10 

Gli studenti hanno diritto alla  libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente  il diritto di scelta tra  le attività curricolari  integrative e tra  le attività aggiuntive facoltative offerte  dalla  scuola.  Le  attività  didattiche  curricolari  e  le  attività  aggiuntive  facoltative sono  organizzate  secondo  tempi  e  modalità  che  tengono  conto  dei  ritmi  di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 

 Art. 11 

Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 

     

Art. 12 

La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente  favorevole alla  crescita  integrale della persona e un  servizio educativo‐didattico di qualità; b)  offerte  formative  aggiuntive  e  integrative,  anche mediante  il  sostegno  di  iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c)  iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d)  la  salubrità  e  la  sicurezza  degli  ambienti,  che  debbono  essere  adeguati  a  tutti  gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 

Art. 13   La  scuola  garantisce  l'esercizio  del  diritto  di  riunione  e  di  assemblea  degli  studenti,  a livello di classe, di corso e di istituto. 

 Art. 14 

Il  diritto  di  assemblea  all'interno  è  consentita,  previa  richiesta  al  Dirigente  scolastico almeno 5 giorni  lavorativi prima della data  fissata, una volta al mese e non per  l’intera giornata  scolastica.  A  tal  fine,  la  durata  è  rapportata  alla  valutazione  degli  argomenti all’ordine del giorno. E’ assicurata la disponibilità dell’auditorium della Scuola. 

Art. 15  Per  favorire  il  confronto  con  ex  alunni  dell’Istituto,  possono  essere  previsti  incontri organizzati dai docenti referenti e preventivamente autorizzati dal Dirigente scolastico  in orario extra‐curriculare. 

  

Page 102: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

102

Doveri di studentesse e studenti  

Art. 16  Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente  i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 

Art. 17  Gli  studenti  sono  tenuti  ad  avere  nei  confronti  del  capo  d'istituto,  dei  docenti,  del personale  tutto della  scuola e dei  loro  compagni  lo  stesso  rispetto, anche  formale,  che chiedono per se stessi. 

Art. 18  Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui agli artt. 1, 2, 3 e 4 del presente regolamento. 

Art. 19  Gli  studenti sono  tenuti ad osservare  le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 

 Art. 20 

Gli  studenti  sono  tenuti  a  utilizzare  correttamente  le  strutture,  i macchinari  e  i  sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della  scuola.    Per  eventuali  danni  arrecati  per  dolo  o  colpa  grave  ne  rispondono personalmente o per il tramite di coloro i quali se ne assumono la potestà parentale. 

Art. 21  Gli studenti condividono  la  responsabilità di  rendere accogliente  l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. 

 Codice disciplinare – Principi generali (Ai  sensi  dell’articolo  4  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  24  giugno  1998,  n.  249  come sostituito dal D.P.R. n. 235/2007) 

        Art.22  Il  presente  regolamento  individua  i  comportamenti  tipici  che    configurano  mancanze disciplinari,  con  riferimento  ai  doveri  elencati  negli  articoli  concernenti  i  doveri  degli studenti, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica con  le relative sanzioni, gli organi competenti ad  irrogarle e  il relativo procedimento, secondo  i criteri  di  seguito  indicati.  In  nessun  caso  puo’  essere  sanzionata,  ne’  direttamente  ne’ indirettamente,  la  libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non  lesiva dell’altrui personalità 

 Art. 23 

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché  al  recupero  dello  studente  attraverso  attività  di  natura  sociale,  culturale  ed  in generale a vantaggio della comunità scolastica.  

       Art. 24  La  responsabilità  disciplinare  è  personale.  Nessuno  può  essere  sottoposto  a  sanzioni disciplinari senza essere stato prima  invitato ad esporre  le proprie  ragioni. Le  infrazione disciplinari connesse al comportamento possono influire sulla valutazione della condotta, come previsto dal d.P.R.  1 settembre 2008, n. 137 (1) 

         Art.25 

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della  riparazione del 

1 Art. 2.Valutazione del comportamento degli studenti “1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attivita' ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede. 2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento e' espressa in decimi. 3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravita' del comportamento al voto insufficiente, nonche' eventuali modalita' applicative del presente articolo”, salvo eventuali modifiche previste per legge.

Page 103: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

103

danno.  Esse  tengono  conto  della  situazione  personale  dello  studente,  della  gravità  del comportamento  e  delle  conseguenze  che  da  esso  derivano.  Allo  studente  e’  sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.   

Art.26  Le sanzioni e  i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono    adottati  dal  consiglio  di  classe  di  appartenenza    e  nei  casi  gravi  dal  Consiglio d’Istituto. 

Art.27  Il  temporaneo  allontanamento  dello  studente  dalla  comunità  scolastica  può  essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari,  per periodi non superiori ai quindici giorni. 

Art.28  Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un  rapporto, tipo obbligo di frequenza, con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 

Art.29  L’allontanamento  dello  studente  dalla  comunità  scolastica  può  essere  disposto  anche quando  siano  stati  commessi  reati  che  vìolano  il  codice  penale  o  vi  sia  pericolo  per l’incolumità delle persone.  In  tal caso  la durata dell’allontanamento è  commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile  il  disposto  dell’art.  27.    In  ogni  caso  il  Dirigente  scolastico  provvede tempestivamente alla denuncia, della quale informa lo studente interessato,  la famiglia e il consiglio d’istituto. 

Art.30  Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla  famiglia  o  dallo  stesso  studente  sconsiglino  il  rientro  nella  comunità  scolastica  di appartenenza,  allo  studente  è  consentito  di  iscriversi,  anche  in  corso  d’anno,  ad  altra scuola. 

Art.31  In caso di recidiva,  la sanzione dell’allontanamento non potrà prevedere  le condizioni di cui all’art. 28. 

Art33  L’alunno che incorre nelle sanzioni della sospensione superiore a 5 giorni nei dodici mesi successivi è escluso dai viaggi d’istruzione e da ogni altra attività  integrativa o ricreativa deliberate dai competenti organi collegiali.  

Art.34  Il  trasferimento dalla  scuola,  anche  in  corso d’anno, per  fatti  gravissimi, per  condanne penali  o  per  ragioni  cautelari,  è  deliberato  dal  Consiglio  di  classe  in  accordo  con  la famiglia, dopo aver sentito il parere dell’autorità giudiziaria e i servizi sociali competenti. 

Art.35  Per  infrazioni  gravi  che  comportano  l’allontanamento dalle  lezioni da  cinque  a quindici giorni, il Consiglio di classe stabilisce le modalità per garantire che lo studente non riceva un danno dall’interruzione temporanea degli studi 

Art36  Di  ogni  sanzione  superiore  al  richiamo  verbale  o  scritto,  viene  data  comunicazione riservata  alla  famiglia  e  al  docente  coordinatore  della  classe  di  appartenenza  dello studente inadempiente 

Art.37  Al  termine  dell’anno  scolastico,  in  sede  di  scrutinio  finale,    il  Consiglio  di  classe  deve motivare  alla  famiglia,  per  iscritto,  il  giudizio  relativo  al  comportamento  inadempiente dello studente 

Art.38  Le  sanzioni  per  le mancanze  disciplinari  commesse  durante  le  sessioni  d’esame  sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 

 Infrazioni e comportamenti sanzionabili  

Art.39  Ritardi e assenze reiterati e/o ingiustificati 

Page 104: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

104

 

Art.40  Assenze e ritardi di massa 

Art.41  Indugio nei corridoi in orario di lezione 

Art.42  Disturbo  ed  interruzione  dell’attività  scolastica  in  genere  o  con  azioni  lesive  della riservatezza e della dignità delle persone oppure pericolose 

Art.43  Svolgimento di attività non  compatibili  con  l’attività didattica di aula o  che distraggono dall’attenzione e dalla partecipazione attiva quali l’intrattenimento con soggetti estranei o con uso di “media” non autorizzati 

Art.44  Svolgimento di attività non  compatibili  con  l’attività didattica di aula o  che distraggono dall’attenzione e dalla partecipazione attiva quali l’intrattenimento con soggetti estranei o con uso di “media” non autorizzati 

Art.45  Comportamenti  reiterati  che  ostacolino  lo  svolgimento  delle  attività  didattiche  o ostacolino il perseguimento delle finalità formative 

Art.46  Comportamenti che violino la privacy e la tutela dei dati personali 

Art.47  Permanenza  ingiustificata  nell’edificio  scolastico  o  in  spazi  dell’edificio  stesso,  senza preventiva autorizzazione in assenza di attività scolastiche programmate; 

Art.48  Utilizzo del servizio bar in orario non previsto e senza autorizzazione del docente;  

Art.49  Disobbedienza ad ordini impartiti dai docenti o trasmessi dal personale su indicazione dei docenti o del Dirigente scolastico 

        Art.50  Atti oltraggiosi ed irriverenti diretti a personale della scuola o ad altri allievi;  

Art.51  Turpiloquio, ingiurie e /o offese alla dignità delle persone 

Art.52  Atti violenti con offesa alla dignità delle persone  

Art.53  Violenze psicologiche e/ o minacce verso gli altri

Art.54  Violenza e molestie sessuali  

Art.55  Atti di bullismo 

Art.56  Alterazione di risultati;  

Art.57  Falsificazione di firme 

Art.58  Violazione delle norme di sicurezza  

Art.59  Pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone 

Art.60  Furti e mancato rispetto della proprietà altrui  

Art.61  Violazione delle norme attinenti laboratori e spazi attrezzati 

Art.62  Azioni che cagionino danni al patrimonio scolastico o alle persone  (personale docente e non, allievi e terzi in genere), perpetrati dentro o fuori l’edificio scolastico in tempi in cui l’allievo è sottoposto alla vigilanza e sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica 

Art.63  Uso e spaccio di sostanze proibite; 

Art.64  Denuncia penale per  fatti avvenuti all’interno della scuola e che possono  rappresentare pericolo per l’incolumità delle persone ed il sereno svolgimento delle attività scolastiche 

Art.65  Azioni  ed  omissioni  che  causino  lesione  del  decoro  dell’Istituto  o  ne  danneggino l’immagine  anche  se  perseguiti  o  perseguibili  nelle  competenti  sedi  giurisdizionali  e/o 

Page 105: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

105

amministrative; 

Art.66  Utilizzo di dispositivi audio‐visivi‐riproduttivi di scrittura, suoni o immagini  

Art.67  Qualunque altra azione od omissione configurabile dal Dirigente scolastico o dal Consiglio di classe come  infrazione o comportamento sanzionabile, oltre a quelle qui tipizzate nei precedenti  articoli,  contrario  alla  convivenza  civile  e  ai  doveri  dello  studente,  sarà sanzionato nel rispetto del principio di gradualità della sanzione  in relazione alla gravità del fatto commesso. 

 Sanzioni in generale  

Art.68  Le  sanzioni  si  ispirano  a  principio  fondamentale  della  finalità  educativa  e  “costruttiva” della sanzione e non solo punitiva 

Art.69  A  seguito  di  comportamenti  sanzionabili  possono  essere  applicate  sanzioni  tipiche, elencate  al  capo  II,  e  atipiche,  elencate  al  capo  III  ;  le  sanzioni  tipiche possono  essere inflitte da sole o unitamente ad una sanzione atipica "accessoria". Possono altresì essere commutate in una sanzione atipica "sostitutiva". 

Art.70  Le sanzioni sostitutive e accessorie hanno valenza prevalentemente educativa e possono essere valutate in favore dell'alunno. 

Art.71  Le  sanzioni  sono  inflitte dagli organi  stabiliti negli articoli  successivi e  con  le procedure previste dal Titolo III del presente Regolamento. Le sanzioni e  i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono  adottati  dal  Consiglio  di  classe.  Le  sanzioni  che  comportano  l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle  che  implicano  l'esclusione dallo  scrutinio  finale o  la non  ammissione  all'esame  di  Stato  conclusivo  del  corso  di  studi  sono  adottate  dal Consiglio di istituto 

Art.72  Le sanzioni disciplinari sono applicabili per le stesse tipologie di comportamento anche in situazioni  scolastiche  che  si  svolgano  fuori  dei  locali  dell’Istituto  e  /o  i  orario  extra scolastico: uscite, visite guidate; viaggi di istruzione etc. 

 Sanzioni tipiche  

Art.73  Il  Richiamo  verbale  è  comminato  dal  docente  responsabile  della  classe,  dal  Dirigente scolastico o Delegato. 

Art.74  La Nota di biasimo può essere inflitta dal docente responsabile della classe, dal Dirigente scolastico o Delegato. 

Art.75  L’ammonizione  può  essere  comminata  dal  docente  ,  dal  Dirigente  Scolastico  o  dal Delegato.    Consiste  nella  riprovazione  formale,  scritta,  dei  reiterati  comportamenti sanzionabili  e  consegue  automaticamente  alla  terza  nota  semplice,  ma  può  essere applicata anche prima se  il comportamento è tale da giustificare una sanzione più grave della nota. Ai  fini dell’applicazione automatica della ammonizione  si computano  solo  le note di biasimo personali e non  si  tiene  conto delle note  alla  classe. Va  comunicata ai genitori  con  le  forme  stabilite  dalle  disposto  esecutivo  del  presente  Regolamento  impartite dal Dirigente scolastico. 

Art.76  Le  Sanzioni  che  comportano  l’allontanamento  temporaneo  dello  studente  dalla comunità  scolastica  per  un  periodo  non  superiore  a  15  giorni   (Art.  4  –  Comma  8 D.P.R.249/98) sono  adottatate dai Consigli di Classe. Tale sanzione  è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art.  3  del  D.P.R.   n.  249/98.

Page 106: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

106

Durante  il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con  lo studente e con  i suoi genitori  al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica 

Art.77  Le Sospensioni superiore a 15 giorni Art. 4 – Comma 9 D.P.R.249/98),  sono adottate dal Consiglio  di  istituto  nei  casi  di  gravi  violazioni  e  di  recidive.  Esse  sono  comminate  se ricorrono  due  condizioni:1) devono essere  stati  commessi “reati che violino  la dignità e  il  rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es.  incendio  o  allagamento); 2)  il  fatto  commesso  deve  essere  di  tale  gravità  da  richiedere  una  deroga  al  limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto.  In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.  Si precisa che  l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi  carico  la  scuola  può  essere  assunta  in  presenza  di  fatti  tali  da  configurare  una fattispecie  astratta  di  reato  prevista  dalla  normativa  penale.  Tali  fatti  devono  risultare verosimilmente  e  ragionevolmente  accaduti  indipendentemente  dagli  autonomi  e necessari accertamenti  che, anche  sui medesimi  fatti,  saranno  svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. 

Art.78  Le Sanzioni che comportano l’allontanamento  dello studente dalla comunità scolastica fino al  termine dell’anno scolastico  ( Art. 4 – comma 9bis D.P.R.249/98) competono al Consiglio d’Istituto ed è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:1)  devono  ricorrere  situazioni  di  recidiva,  nel  caso  di  reati  che  violino  la  dignità  e  il rispetto  per  la  persona  umana,  oppure  atti  di  grave  violenza  o  connotati  da  una particolare  gravità  tali  da  determinare  seria  apprensione  a  livello  sociale;2) non  sono esperibili  interventi per un  reinserimento  responsabile e  tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico;  

Art.79  Con riferimento alle sanzioni di cui agli artt. 64 e 65, occorrerà evitare che l’applicazione di  tali  sanzioni determini, quale  effetto  implicito,  il  superamento dell’orario minimo di frequenza  richiesto per  la validità dell’anno scolastico. Per questa  ragione dovrà essere prestata una  specifica e preventiva attenzione allo  scopo di verificare  che  il periodo di giorni  per  i  quali  si  vuole  disporre  l’allontanamento  dello  studente  non  comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale,  il  raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. 

Art.80  Sanzioni  che  comportano  l’esclusione  dello  studente  dallo  scrutinio  finale  o  la  non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter)Nei  casi   più  gravi  di  quelli  già  indicati  agli  artt.64  e  64  ed  al  ricorrere  delle  stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio  finale  o  la  non  ammissione  all’esame  di  Stato  conclusivo  del  corso  di  studi (Comma  9  bis).Nei  casi di  recidiva, di atti di violenza grave, o  comunque  connotati da una particolare gravità tale da  ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili  interventi per un  reinserimento  responsabile e  tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico,  la  sanzione e’ costituita dall’allontanamento dalla  comunità  scolastica con  l’esclusione dallo scrutinio  finale o  la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico 

Art.81  Nei  periodi  di  allontanamento  superiori  a  15  giorni,  la  scuola  promuove   ‐  in 

Page 107: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

107

coordinamento  con  la  famiglia  dello  studente  e,  ove  necessario,  con  i  servizi  sociali  e l’autorità  giudiziaria  –  un  percorso  di  recupero  educativo   mirato  all’inclusione,  alla responsabilizzazione  e  al  reintegro,  ove  possibile,  nella  comunità scolastica’allontanamento dello  studente dalla  comunità  scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o  vi  sia pericolo per  l’incolumità delle persone.  In  tale  caso,  in deroga al  limite generale  previsto  di  quindici  giorni,  la  durata  dell’allontanamento  e’  commisurata  alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. 

Art.82   Le  sanzioni disciplinari della  sospensione, dell’allontanamento  e della non  ammissione all’esame  conclusivo del  corso di  studi possono  essere  irrogate  soltanto previa  verifica della  sussistenza  di  elementi  concreti  e  precisi  dai  quali  si  desuma  che  l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.  

Art.83  Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla  famiglia o dallo  stesso  studente  sconsiglino  il  rientro nella  comunità  scolastica di appartenenza,  allo  studente  e’  consentito di  iscriversi,  anche  in  corso d’anno,  ad  altra scuola 

 Sanzioni atipiche  

       Art.84  Le  sanzioni atipiche possono essere principali,  sostitutive o accessorie e  sono applicate sotto la vigilanza di un docente tutor.   

Art.85  La  sanzione sostitutiva   della nota di biasimo, della ammonizione o della  sospensione è inflitta dallo stesso organo che applica la sanzione tipica da sostituire. Alle  sanzioni  sostitutive  si  applicano  le  stesse  norme  previste  per  le  sanzioni  tipiche sostituite. Le sanzioni accessorie possono essere  inflitte dal Consiglio di classe unitamente a quelle tipiche in occasione di procedimenti disciplinari successivi all'ammonizione. In  casi  di  necessità  ed  urgenza  le  sanzioni  atipiche  possono  essere  irrogate  in  via principale dal Dirigente  Scolastico o dal Delegato o dal docente  coordinatore di  classe, previa consultazione del Dirigente scolastico. 

Art.86  Le  sanzioni  atipiche  sono  misure  inflitte  in  luogo  della  sanzione  tipica  a  seguito  di valutazione  del  singolo  caso  e  consistono  nella  possibilità  di  convertire  le  sanzioni  in attività da svolgere  in  favore della comunità scolastica o  in altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione indicate negli articoli seguenti: 

a) operazioni di pulizia; b) ripristino degli arredi scolastici; c) collaborazione con il personale collaboratore scolastico; d) riordino dei laboratori, della palestra, degli spazio attrezzati e della biblioteca; e) attività di segreteria; f) piccole manutenzioni, g) attività di volontariato; riordino dei cataloghi e archivi presenti nella Scuola; h) produzione  di  elaborati  e  di  riflessioni  (composizioni  scritte  o  artistiche)  sul 

disvalore sociale di fatti accaduti a Scuola; i) frequenza a corsi specifici di formazione su temi culturali e sociali; j) intrattenimento a Scuola oltre l’orario previsto per la classe di appartenenza; k) divieto di uscire dall’aula per una o più ore. 

Art.87  Le  sanzioni  accessorie  sono misure  inflitte  in  aggiunta  ad una  sanzione  tipica o  ad una sanzione  sostitutiva  ove  queste  non  siano  sufficienti  allo  scopo  della  riparazione  e/o educazione. 

Page 108: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

108

Art.88  La sanzione sostitutiva dell'avvertimento, della nota di biasimo, della ammonizione o della sospensione è inflitta dallo stesso organo che applica la sanzione tipica da sostituire 

Art.89  Alle  sanzioni  sostitutive  si  applicano  le  stesse  norme  previste  per  le  sanzioni  tipiche sostituite. 

Art. 90  Per le modalità attuative si rinvia al disposto esecutivo del Dirigente Scolastico 

  Impugnazioni  (Ai  sensi  dell'articolo  5  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  24  giugno  1998,  n.  249  come sostituito dal D.P.R. n. 235/2007)  

            Art. 91 

Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione (scritta o verbale) della  loro  irrogazione, ad un apposito  organo  di  garanzia  interno  alla  scuola,  istituito  e  disciplinato  dal  presente  regolamento. Le  sanzioni  sono  immediatamente esecutive pur  in pendenza di un  ricorso  (art.5 D.P.R 235/2007). 

Art.92  Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva  sui  reclami  proposti  dagli  studenti  della  scuola  secondaria  superiore  o  da chiunque  vi  abbia  interesse,  contro  le  violazioni  del  presente  regolamento  24  giugno 1998, n. 249 

       Art. 93 

Contro  le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte degli studenti   e da parte dei genitori di alunni minorenni, entro 15 giorni dalla comunicazione della  loro  irrogazione, all’ apposito organo di garanzia interno alla scuola, nominato dal Consiglio d’Istituto. 

            Art. 94 

L'organo di garanzia   decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia  interesse, anche  sui  conflitti  che  sorgano  all'interno  della  scuola  in  merito  all'applicazione  del presente regolamento.  

       Art. 95 

Contro  le violazioni dello Statuto è possibile adire  l’Organo Regionale ai  sensi dell’art 5 comma 3 del D.P.R. 275/2005.  

 Organo di garanzia  

            Art. 96 

Il  Consiglio  di  Istituto  nomina  un Organo  di Garanzia  composto  da  due  insegnanti,  un alunno, un genitore e un membro del personale ATA.  Il Presidente non ha diritto di voto e svolge  funzioni  di  consulenza.  La  funzione  di  Presidente  sarà  svolta  da  un  docente delegato dal  Dirigente Scolastico.  Il  Dirigente  Scolastico  nomina,  altresì,  i  sostituti  nei  casi  accertati  di  incompatibilità, astensione e impedimento. In caso di assenza delle componenti le sostituzioni avverrano secondo il regolamento di cui al succesivo articolo 95. Le delibere sono validamente assunte con la maggioranza dei presenti 

       Art. 97  L'Organo di Garanzia dura in carica 2 anni e delibera il proprio regolamento. 

            Art. 98 

Contro  le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse  (genitori,  studenti),  entro  quindici  giorni  dalla  comunicazione  all’  Organo  di Garanzia  interno  alla  scuola.  L’organo  di  garanzia  dovrà  esprimersi  nei  successivi  dieci giorni (Art. 5 ‐ Comma 1 D.p.r. 235/2007). Qualora  l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.   

       Art. 99 

L'Organo di Garanzia decide, su richiesta degli studenti della Scuola secondaria superiore o  di  chiunque  ne  abbia  interesse,  sui  conflitti  che  insorgono  all'interno  della  Scuola  in merito  all'applicazione  del  D.P.R.  24  giugno  1998,  n.  249,  recante  lo  Statuto  delle 

Page 109: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

109

Studentesse e degli Studenti della Scuola secondaria. 

      Art. 100 

Alle  riunioni  dell'Organo  di  Garanzia  sono  ammessi,  senza  diritto  di  parola,  i rappresentanti del Consiglio di  Istituto.  Il voto  relativo ai  ricorsi sottoposti all'Organo di Garanzia è segreto. Non è consentita l'astensione. 

 Patto di corresponsabilità  

Art. 101  PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Ai  sensi  dell’art.  3  del  D.P.R.235  del  2007  gli  studenti  e    i  genitori  sono  tenuti  a sottoscrivere contestualmente all’iscrizione a scuola dello studente  il Patto educativo di corresponsabilità  a  decorrerere  dall’a.s.  2009/2010,  che  richiama  sia  la  responsabilità della famiglia sancita dall’art. 30 della Costituzione che negli artt. 147, 155, 317 bis c.c., sia il dovere dello studente di impegnarsi nella costruzione del proprio percorso di istruzione e  formazione.  L’obiettivo  del  patto  educativo,  in  sostanza,  è  quello  di  impegnare  le famiglie,  fin  dal momento  dell’iscrizione,  a  condividere  con  la  scuola  i  nuclei  fondanti dell’azione educativa.  È deliberato dal Consiglio d’Istituto nell’ambito del Piano dell’offerta formativa. 

 Disposizioni finali  

       Art. 102 

Le presenti norme fanno parte integrante del regolamento interno e della Carta dei Servizi della scuola. . 

Art.103  In  allegato  al  presente  regolamento  si  assume  la  direttiva  n.  104  del  novembre  2007 recante  indicazioni e  chiarimenti per  la  tutela della privacy e  la nota 3602 del 31  luglio 2008 del M.P.I sui chiarimenti in merito all’applicazione del D.P.R.235/2007 

Art.104  Eventuali modificazioni  sia dei  regolamenti  che del patto educativo di  corresponsabilità sono  deliberate  a maggioranza  assoluta  dal  Consiglio  di  Istituto,  anche  su  proposta  e previa consultazione degli organi collegiali rappresentativi e dell’Organo di garanzia delle varie componenti e, comunque, sentito il parere del Collegio dei docenti 

Art.105  Dei  contenuti  del presente  regolamento,  unitamente  a  quelli  del  regolamento  interno, della Carta dei servizi della scuola, del patto educativo di corresponsabilità, gli studenti e i genitori sono informati, all'atto dell'iscrizione, in forma chiara, efficace, completa.  

      Art. 106  Il  presente  regolamento,  approvato  dal  Consiglio  d’Istituto  nell’ambito  del  Piano dell’offerta formativa, sostituisce il precedente regolamento.   

Art.107  Per  quanto  non  previsto  dal  presente  regolamento  si  fa  riferimento  alle  vigenti disposizioni di legge. 

  

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Gennaro SALZANO

Page 110: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

110

PPAATTTTOO DDII CCOORRRREESSPPOONNSSAABBIILLIITTÁÁ

PPRREEMMEESSSSAA La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell’alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica. La scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita civile e culturale per una piena valorizzazione della persona, rafforzando l’esistenza di una comunità educante in cui ragazzi e adulti, docenti e genitori, vengano coinvolti in un’alleanza educativa che contribuisca ad individuare non solo contenuti e competenze da acquisire, ma anche obiettivi e valori da trasmettere per costruire insieme identità, appartenenza e responsabilità. Il Genitore esercente la potestà parentale, l’Alunno Maggiorenne e il Dirigente

Scolastico:

- Visti l’art. 3 del DPR 235/2007 e la legge n.133/2008; - Visto il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto “S.Pertini” attualmente in vigore sottoscrivono il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità: REGIME DI RECIPROCITA’ NEI DIRITTI E DOVERI

Le carte fondamentali d’istituto (carta dei servizi, regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, programmazioni e Patto di corresponsabilità) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici.

IMPEGNI DI CORRESPONSABILITA’

Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione del P.O.F., ponendo studenti, genitori, docenti e Personale tutto, nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo;

Garantire a ogni componente la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della Scuola;

I Docenti si impegnano a:

creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con gli studenti e tra gli studenti, nonché con le famiglie;

progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti;

fornire una valutazione il più possibile tempestiva e motivata e partecipata; favorire l’integrazione e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti; Gli Studenti si impegnano a: tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il

personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale (linguaggio, atteggiamento, abbigliamento), che richiedono a se stessi e consono a una corretta convivenza civile;

Conoscere e rispettare il regolamento d’istituto; frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e

opzionali scelte;

Page 111: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

111

avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il libretto personale o quaderno delle comunicazioni;

essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni;

sottoporsi alle verifiche previste dai docenti; rispettare le diversità personali e culturali, nonché la privacy altrui; evitare assenze di massa e ritardi ingiustificati; non usare a scuola telefoni cellulari, apparecchi di altro genere o altri

oggetti che distraggano e disturbino le lezioni; uscire uno per volta solo se autorizzati dal docente; far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della

scuola e le verifiche consegnate; rispettare gli ambienti e le norme di sicurezza; utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e

gli arredi di cui si usufruisce. I Genitori si impegnano a: stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a

costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle

uscite anticipate, controllare l’esecuzione dei compiti di casa; controllare e vietare ai propri figli di portare a scuola telefoni cellulari,

apparecchi o oggetti che possano disturbare la lezione; osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e

nelle carte qui richiamate; sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.

DISCIPLINA

Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;

b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione;

d) La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo ai sensi del D.P.R. 137/08.

Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.

Il Genitore esercente la potestà parentale

L’alunno/a Maggiorenne Il Dirigente Scolastico f.to GENNARO SALZANO

_________________________

_________________________

_________________________

L’alunno/a Minorenne (per presa visione) _________________________

Page 112: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

112

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELLUNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Inserire la denominazione dell'istituto

CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione

N° …….. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)

Visto il regolamento emanato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139; Visti gli atti di ufficio;

certifica(1)

che il/a studente/ssa

cognome nome

Nat il a Stato

Iscritt presso questo Istituto nella classe sez. (****)

indirizzo di studio (*****)

nell’anno scolastico

nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,

ha acquisito

le competenze di base di seguito indicate. (*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIUR anche quella della REGIONE di riferimento. (**) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”. (***) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Il dirigente scolastico” con “Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata”. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche. (****) Nel caso di percorsi IeFP realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituto nella classe …. sezione …” con “Struttura formativa accreditata”. (*****) Nel caso di percorsi IeFP occorre sostituire “indirizzo di studio” con “percorso di qualifica o diploma professionale".

Page 113: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

113

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI(2) Base Inter Avanz

Asse dei linguaggi lingua italiana • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua straniera • Utilizzare la lingua (3) per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario • Utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico - tecnologico

• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico - sociale

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione). Lì il IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Page 114: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

114

(1) Il presente certificato ha validità nazionale (2) livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse: LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (3) Specificare la prima lingua straniera studiata

Page 115: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

115

VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO 2014/15: DEROGHE

Art. 1 - Le ore di attività extrascolastica (alternanza scuola-lavoro, stage, visite guidate, viaggi d’istruzione) rientrano nel monte ore annuale personalizzato. Art. 2 – Le ore di partecipazione alle attività extracurriculari (moduli PON, giochi sportivi studenteschi, progetti didattico-educativi, iniziative di recupero, ecc..) compongono, in caso di necessità, un “BONUS” per lo studente da portare in detrazione alle ore di assenza, nella misura max del 25%. La presenza a dette attività deve essere debitamente certificata dal/i docente/i referente/i. Art. 3 - Sono ammesse, inoltre, le straordinarie deroghe al limite dei tre quarti di presenze del monte ore annuale. Assenze per : a. Motivi familiari – Lutti di membri del nucleo familiare entro il secondo grado

Assistenza a componenti della famiglia entro il secondo grado per motivi di salute

Provvedimenti dell’autorità giudiziaria Situazione di notevole disagio sociale (trasferimento, separazione dei genitori) ad esclusione di situazioni di natura reddituale

b. Motivi di salute – ricoveri ospedalieri e cure domiciliari per un tempo pari o superiore a 5 giorni

c. Visite specialistiche – accertamenti presso presidi ospedalieri e case di cura anche di un solo giorno, donazioni di sangue

d. Pratica sportiva – partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI

Art. 4 - Le deroghe di cui agli artt. 2 e 3 devono essere applicate ad assenze debitamente e tempestivamente documentate e tali da non pregiudicare, in ogni modo, a giudizio del C.d.C., la possibilità’ di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Page 116: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

116

INDICE  PREMESSA  

‐ PREMESSA‐ VALORI  CONDIVISI  ‐ LA NOSTRA MISSION 

 

Pag.  4Pag.  7 Pag.  8 

CHI SIAMO NOTE STORICHE: Chi era  Sandro Pertini STRUTTURA CONTESTO SOCIO‐ECONOMICO, CULTURALE E FORMATIVO DELLA SCUOLA OLTRE AFRAGOLA OFFERTA FORMATIVA INTEGRATA 2007/2013 

Pag . 11Pag.  12 Pag.  14  Pag.   15 Pag.   16 

ARTICOLAZIONE AREE DI STUDIO   

CARATTERISTICHE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO I NUOVI LICEI  

‐ LICEO SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE   

‐ LICERO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE  

ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO  ‐ INDIRIZZO TURISMO   ‐ INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE FINANZA E 

MARKETING ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE DEI SERVIZI  

‐ SERVIZI COMMERCIALI   ‐ SERVIZI SOCIO‐SANITARI  ‐ I.F.P.  

 

Pag.  20  Pag.   21 Pag.   22  Pag.   23  Pag.   24 Pag.   25 Pag.   26  Pag.   27 Pag.   28 Pag.   29 Pag.   30 

OFFERTA FORMATIVA: Le Scelte Didattiche  

INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE DIDATTICA LA PROGRAMMAZIONE IL RUOLO DEL DIPARTIMENTO DISCIPLINARE VALUTARE PER EDUCARE 

‐ Griglia di valutazione ‐ Certificazione delle Competenze ‐ Criteri per l’attribuzione del voto di condotta ‐ Criteri generali per gli scrutini ‐ Il recupero del debito formativo ‐ Il sistema dei crediti ‐ Credito formativo  ‐ Credito scolastico ‐ Esame di Stato ‐ Attività di Riorientamento / Recupero 

L’OFFERTA  FORMATIVA  PER  GLI  ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI  

Pag.   33Pag.   35 Pag.   36 Pag.   37 Pag.   38 Pag.   39 Pag.   40 Pag .  41 Pag.   42 Pag.   43 Pag.   43 Pag.   44 Pag.   47 Pag.  48 Pag.   50    

OFFERTA FORMATIVA: Le Scelte Curricolari 

ALTERNANZA SCUOLA/LAVOROMIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA  FORMATIVA 

‐ Attività Meta‐formative ‐ Progetti per Assi Culturali 

INNOVAZIONE E RICERCA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE E ATA  

Pag.   52Pag.   53 Pag.   56 Pag.   58 Pag.   63  Pag.64 

Page 117: POF a.s.2014-15 1 2014_15 compl… · parole con una scuola di qualit à ... “L’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale” ‐ John Dewey. 6

117

 

ORGANIGRAMMA 

ORGANIGRAMMA ORGANIZZAZIONE E GESTIONE COMPONENTI E ORGANI 

‐ I principali organi del sistema scuola 

Pag.   65Pag.   66 Pag.   67 Pag.   68  

All. n.1 CARTA DEI SERVIZI 

CARTA DEI SERVIZI: i principi generali CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA 

Pag.   86Pag.   90 

All. n.2 REGOLAMENTO D’ISTITUTO 

PRINCIPI FONDAMENTALINORME DI FUNZIONAMENTO ATTIVITA’ DIDATTICA FUNZIONAMENTO BIBLIOTECA PRESTAZIONE DI PARTICOLARI FORME DI INSEGNAMENTO ORGANI COLLEGIALI FUNZIONAMENTO E RISTORO BAR REGOLAMENTO DEI LABORATORI PARTE II VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA PATTO DI CORRESPONSABILITA’ 

Pag.   92Pag.   95 Pag.   96 Pag.   97 Pag.  97  Pag.   98 Pag.   99 Pag.   100  Pag.   102 Pag.   110 

All. n.3 CERTIFICATO DELLE COMPETENZE  

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI  Pag.   112

ALL.n.4 VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO:DEROGHE 

VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO: DEROGHE   Pag.115