POESIE SCELTE di Tarcisio Scelte - Tarcisio DOMANI I sampietrini volano sotto i passi veloci giu'...

Poesie Scelte - Tarcisio

POESIE SCELTE

diTarcisio

2005-2009

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INTRODUZIONE.

Un giorno, durante una intervista televisiva, Fabrizio De Andrè affermò che tutti scrivono poesie fino a 18 anni. Poi continuano soltanto i poeti … ed i cretini.

Anche io ho scritto poesie fino a circa 23 anni, poi ho smesso. Non esiste un motivo preciso per giustificare la cosa. Ho smesso e basta. Quella che i libri scolastici chiama “la vena poetica” … si era esaurita.

Poi a 50 anni ho scoperto di saper esprimere quello che mi passava per la testa con parole scritte ed ho ripreso a produrre. Queste brevi riflessioni ad alta voce non credo si possano definire vera e propria poesia. Io vi offro queste pagine così come sono e per quello che sono. Se saranno utili anche ad una sola persona, tra quelle che leggeranno, io sarò contento … altrimenti scusatemi.

In questa raccolta non ho inserito tutte le dediche e le date. Anzi a dire il vero non ho inserito neanche tutte le poesie, ma solo alcune. Ne esistono altre che sono solo mie e di altre singole persone (che posseggono l’originale manoscritto dei testi).

Buona lettura

Tarcisio




LA CALMA NELLA PINETA

La ghiaia scricchiolasotto i passi incerti nel silenzio profondo.

Occhi distratti mi osservano fissi dagli ovali intorno.

Amici parenti conoscenti tutti allineati in fila aspettano senza tempo.

Il sole scalda le fredde pietre bianche dove i nomi scorrono immobili.

Il mare lontano si muove con onde rispettose senza far rumore.

Qui tutto e' fermo tutto e' immutabile tutto e' in attesa.

Il cancello sempre aperto attende visitatori recanti omaggi oppure nuovi ospiti stanchi del frenetico correre dei giorni.

A chi non ha piu' fretta

Acquafredda 2 novembre 2005




DOMANI

I sampietrini volanosotto i passi velocigiu' per vicoletti.

Devo spicciarmi.Troppo ho indugiatosotto il piumone con lei.

Il freddo pungentemorde le orecchiememori di altro.

Domani due biscotti in meno nel caffelatte fumante.Devo spicciarmi.

Giu' per la scalettache rapida scende assonnatanel paese silenzioso.

Domani meno coccolesulla porta di casa.Devo spicciarmi.

L'aria gelida entracon forza nei polmoniancora caldi dellanotte trascorsa.

Salgo in volosul treno che pigrosi muove verso la citta'.

Domani ... domani ...

Domani non lavoroe mi appisolonel caldo vagonepieno di umanita'

e sogno ... il domaniozioso sotto le lenzuolaodorose della nottetrascorsa ... con lei ...




LA SVEGLIA

Ticchete TaccheteTicchete Tacchete

ma dove vai ?corri corri ... e poi ?


uomini cercano inutilidi fermare le sfere


ho buttato vial'orologio da polsoe libero vo' nel presente


ed io ti rispondochissene frega ...

Alla svegliasul comodinoaccanto al lettone

Velletri 4 giugno 2006




IO RIDO TU RIDI

io rido tu ridimentre tuffo la mia barbatra i suoi seni bianchi

io rido tu ridimentre scambiamomordicchi bacettisulle labbra carnose

io rido tu ridisapendo chela notte e' giovanee ...domanic'e' tempo perfar tardi




E IO NON CI SARO'

E io non ci saro'.

Nelle lunghe notti insonnida solocon il mio PC ...io non ci saro'.

Quando ti vorro' parlareed il telefono m'informache non sei raggiungibile ...io non ci saro'.

Quando feliceoccuperai gli ultimicinque minuti del tuo tempocon l'ennesimo lavoroche ti mancava ...io non ci saro'.

Quando stanca e imbufalitadallo stressti aggirerai per casacome furia distruttrice ...io non ci saro'.

Tu forse ti chiederaiil perche' ...ma io non ci saro'.

Saro' altrove perparlare gioire amare viverecon chi vorra'parlare gioire amare vivereinsieme a mefinche'io non ci saro' piu' ...definitivamente.

Roma 6 luglio 2006




PALLIDA ILLUSIONE

Luna pienaLuna intriganteLuna

Ci guardi di lassu'con la tua freddaluce al neon.

Noi quaggiu'viviamo correndomentre tuci guardi tranquilla.

Noi viviamo affannatie amiamoma tu continuia guardare senza tempole nostre pene ele nostre gioie.

Luna puttanaLuna guardonaLuna

Piano piano scorri nel cielodonando a tuttola tua luce d'argento.

Noi per controti seguiamo fissiipnotizzatidal tuo pallido tondosognando mondi lontani.

Nella tua luce falsavediamo amori estivipaesaggi argenteichimere senza tempo.

Con te scordiamola nostra naturae ci crediamo eterni come tefermi immutabili nel cielo notturno.

Per poi svegliarciall'alba e scoprireche un altro giornoe' trascorso, e' finito.

E noi ti aspettiamoinguaribili romanticimese dopo meseper sognare drogatidai tuoi pallidi raggiquei momenti fugacidi eterna umanita'.




STUPIDI MIOPI

Non avete mai Pace,ne' vi viene di cercarla ?E allora ...

Scannatevi brutti animali !Godete fino in fondonell'uccidervi a vicenda.

Desertificate i giardinistrappati con sforzoalla sabbia.

Missili intelligentismembrano di qua e di la'poveri corpi umani.

Fate scorrerefino all'ultima gocciail sangue vostro e del fratello.

E alla fine del macelloqualcuno arrivera'per godere sornionedella vostra stupidita'.

ai belligeranti

Roma 19 luglio 2006




IO E TE ... NOI

Gli occhi socchiusile labbra protesei corpi tremanti.

Io con tetu con meio in te

Il respiro sincronoai corpi sudatinella calda frescuradell'estate da cicale.

E poi occhi sornioniche spianocorpi dormienti

nella complice ombradi profumi d'agrumied essenze d'oriente.




C'E' TEMPO ...

Il treno avanzacarico di assonnato teporenel freddo pungentedel mattino.

Io non sono la'.Da sotto le coperteguardo l'amore assonnatosornione e felice.

Ancora una voltarimango un'oradi gioia rubatalontano dalla citta' convulsa.

Perche' correre via ?Lei e' qui ...calda ... invitantecon occhi di gatta.

Non posso ... Non voglioresistere e ... resto.Rotolandomi sui cuscinicon lei.

Impegni ... Lavoro ...Appuntamenti ...c'e' tempo ...un treno ogni ora ...fino a stasera.




FUOCHI D'ARTIFICIO

Il petardosale correndonel cielo

oscilla, barcolla,sembra fermarsi,ricade?

Poi sembra rivivere eriparte ondulante.

Di botto lo scoppio.Irrefrenabile,rumoroso epieno di luce.

Chi prima temevaora godedi luci e colori.

Il buio cielorisplende ...poi tutto ritornacon calme cadutedi strie.

I presentiguardanoassorti il prossimo ...e il prossimo ...e il prossimo ...




AMORE CHE ARRIVI

Ti ho cercato nel ventovolando nel temposeguendo sognandoil tuo greco profilo.

I tuoi occhi socchiusistizziti ma asciuttiche guardan lontanoben oltre la soglia.

Son qui ... son vicinopiu' di quello che pensi.Dietro la curva lontananell'orizzonte che albeggia.

Ancora un po' e son li'a fugare per semprei pensieri che haie scacciare per semprechi non ti merita punto.

L'anno nuovo e' latoredi liete novelle.Attendi tranquilla.Il mio arrivo e' vicino.

Alla luce del solei bambini giocantispariranno nell'ombralasciando a noi due ...la vita che vuoi,che aspetti e che voglio.

Noi due nella vitaabbracciati nel mondoinsieme per sempreaspettando il tramonto.




PER DOPO

Profumi d'Orientedi verdi bevandecircondanorosse ciliege cheguardano in alto.

Occhi socchiusisognanti guidanola piccola manoche gioca distrattanella barba disfatta.

Una campana rintoccaun cane che abbaianella luce del giornoche filtra la tendadiscreta e diffonde d'intorno.

La calma di dopoaleggia nell'ariaed una penna velocefissa tuttoper ora ... per dopo ...per sempre.




IL PIANTO DEL CUCULO

Eppure era qua.Ho volato radentetra i filari appaiati.Giu' dal colledi lato al fienile.

Quel masso ...la fronda pendente ...il casolare di sfondo ...Era qua ...Era questo l'albero.

Ho posato leggerole uova ancor caldenel nido ospitaleper poi volar via.

Quel masso ...la fronda pendente ...Ed ora son quaper avido sentirele giovani grida.

Ma il vento sospinge fogliestridule e mutesull'erba che cresce.

Dove siete mieipiccoli implumi,qui a tortolasciati ?

Dove sietead allietareil mondocon garrule risa ?

Son tornato ...son qui ...La silente campagnaosserva e non parla.

Eppure era qua.Quel masso ...la fronda pendente ...il casolare di sfondo ...

Attendo paziente.Era qua ...Era questo l'albero.

Un breve riposoe poi in tondo volandole nubi vagliandoaspettando un segno ...uno stormire di piume ...




Un grido lontanopapa' e' tornato.Nessuno risponde ...ed e' tutto silenzio.

Ai piccoli persi nei nidi altrui

Velletri 8 gennaio 2007




LA FARFALLA

La farfallasvolazza veloceinseguitadal bimboche vuolela catturi.

La corsa felicesi arrestaed il bimbosi ferma sull'erbagiunto stanco alla meta.

La bella farfallaritorna e si posanon paga del gioco.

Felice trastullatra le piccole manidi bimboefiniscono insiemein altoil loro volo.




INCOMPRENSIONE

Parole scritteParole detteParole non dette

Contenitori finitidi pensieri infinitiche liberi vivono.

Costrittori violentidi eterni sentimentieterei.

Un gestoUno sguardopuo' di piu'.

Basta queste righeBasta questi versi.

Hanno gia' troppoucciso una partedi me.




IO E TE

Due mondi infinitisi sono sfiorati.

L'osmosi d'amoreha confuso gli animi.

Sconcerte le mentinon capisconolo scambio veloce.

Io in teTu con mein un vorticeapocalittico.

FermiamociCapiamoper non finire qui.




LA POESIA

La penna corre sul foglioI pensieri scorrono la menteRime confuse si accavallano.

Idee come guizzi di luceattraversano occhi socchiusinel vigile sonno dell'uomo.

L'incontro e lo scontroL'inchiostro cattura l'emozioneLo costringe in segni sul bianco.

Tu leggi ... ma capisci ?

Liberi il mio animo dalle parolema lo fai tuo.

Cosi' lo senti e lo vuoi

Le nostre menti si sono toccateIo il passato e tu il futuro

In un eterno passaggio senza fine




OMBRE NELLA NOTTE

Lupo solitariosi leccavecchie e nuoveferite del corpo.

L'animo segnatoresta senzaun sollievo.

Perche' tutto accade ?

Dove trotterellischivo nella luceincerta della sera ?

Non ti bastaquello che haiquello che non haiquello che non puoi ?

Riposa stanco senza tanascansato dai passanti.

Fermatinell'ombra uggiosadella seratra le ombre confusedi un passato presentee di un presente passato.




A CHE PENSI

"A che pensi ?"Gli occhi socchiusison persimilioni di anni piu' in la'.

Pensieri s'accavallanoconvulsi e confusisciabordandocome cavallonidei mari del sud.

D'improvvisoti fermi.Sorridi. Ritorni.Rivedi il presente.E la bocca risponde"A niente !"

Due parole. Tre sillabecompendiano in pocole migliaiadi idee passatenei pochi secondid'assenza.

Resto fesso.Scontentodi tale pochezza.Ma nulla possoper sapere di piu'.

M'accontento curiosoe tralasciotutto il restocontento d'averti.

Ma dove sei stata ?Qui davantiai miei occhiin quell'attimoeternodi fuga dal mondo.

T'abbraccio.M'abbracci.Di nuovo d'insieme.Poi penso ...rivedo la vita ...e tu mi chiedi in un soffio"A che pensi ?"




A CASA

Sono in treno.

Teste ciondoloniassecondanoil lento incedere ritmato.

Migliaia di pensiericorrono velocinella stanca umanita'.

Cuffiette mutedistribuisconomelodie isolate.

Fuori non corrono palinel buio dove c'erastamane la campagna.

"A casa" diconogli sguardi dietroocchi arrossati.

"A casa" rispondonogli instancabili solutoridi rebus.

"A casa" imploranoi piedi stanchidel lungo andare.

"A casa" si sentenelle borse pienedi mollicose gavette.

A casa ... per stareun poco con lei ...ed il sonno ...prima di ripartire ...domattina.

ai pendolari




BACCO TABACCO & VENERE

Non fumo,ma aspiro il tuo odorenei miei polmoni !

Non bevo,ma spesso mi ritrovoubriaco di te !

Non vado a donne,cosa mi potrebbero offriredi più e di meglio di te ?

Come posso guarire ?Ma voglio guarire ?Certo che no !

E torno ebbrotra le tue braccia.




LA SABBIA

E tu piccolo bimbogiochi con le manipiene di sabbiamentre il solesorge splendente.

E tu giovane uomotieni saldamentenel pugno serratola sabbia abbondantesotto il sole cocente.

E tu vecchiocon le dita nodosecerchi di tratteneregli ultimi graninel tramonto di fuoco.

Ma la sabbia vae nulla si puo'tranne vivere.




LA VITA

La clessidra della vitainesorabile va

Non attardartia guardarla

Ipnotica ti catturaperdendoti l'intorno.

Vivi la vitaprima che la vita svanisca.

Ignora il tempoche non esiste

per avere tempoper esistere.

E sarai eterno.




L'AMORE

L'Amore l'ho vistocorreva veloceinseguito dai piu'

Fermati aspettanon farti sfuggentelasciati prendere un po'

La gente affannatasi ferma sgomentasfinita e riparte

Nessuno si guarda d'intornol'Amore e' li'vicino e affannato

Tutti vogliono il sogno d'Amoree non sanno chel'Amore concretocorre accanto ad ognuno

Fermati. Guardati a latotrovando che cerchi

E se sei fortunatoanche l'altro si fermae ti vede stupito

Ed insieme nel mondoandate felicivivendo da svegliun sogno cercato.




SPIRITELLO GENTILE

Dove seispiritello gentileche scivoli tra la gentedonandoscherzi infantili.

Hai finalmenteraggiuntola tua formadi elfo egiri pel mondo.

Invisibile puoiagire tranquilloridendosenza patiredell'altruiincomprensione.

Mi piace vederticol berretto calcatosui pochi capelliarruffatidi bimbo cresciutoin un corpo d'adultovivere felicenella tua dimensione.

Hai superato la sogliadell'umana naturae felice t'aggiricon la tua ciccasempre accessaminacciandoridendodi bucare la vestea San Pietro.

a Ennio

Velletri 29 dicembre 2007




MEA CULPA

Con il capo chinovengo alla tuaimmensa presenzanella mianullità temporale.

Signore, perchè ?Perchè non capicola mia colpa ?Come posso pentirmidi una cosache rifarei ?

La mia conoscenzanon serve.Capisco moltoma non tutto.Aiutami.Illuminami.Fammi capire.

Il mio spiritoavverte qualcosache non vedo.Focalizzo ombreindistintesul mio cammino.

Non so.Non vedo.No capisco.

"Signorenon son degnodi parteciparealla tua mensama di' una parolaed io saro'salvato !"

Velletri Pasqua 2008




ANCORA UN PO'

Il treno avanzanella campagna afosache svogliatamentemi guarda.

Il sole ed il lavoromi fanno socchiuderegli occhi stanchinel dondolio lento.

Pensieri a milionisi affacciano fugaci.La penna afferrai più lenti.

D'intornoumanita' stancariposa scossadalla voce sgraziatache metallicaricorda le soste.

Ancora un po'e ci siamo.Ancora un po'e poi leimentre la campagnacorre distratta.




DOPO ...

La mano scorre lentasfiorando la pelle.Un fremito leggerodel tuo corpo la segue.

Una musica silenziosapervade la mentealeggiando nell'ariad'intorno.

Profumi evocatidi spezie e di fioriricordano complicii momenti passati.

Non io, non tuma un'unico sognoci uniscein un essere solo

che non puo'e non deve,ma uguale esistee sara' dopo di noi.

E' la musica silenziosadei nostri pensieriche piano scivolanell'odore del sonno.




PARTIRE

Lancette inesorabilisi rincorronocome gechisul muro.

L'ora della partenzaarriva mentreil treno in stazioneaspetta sornione.

Partire non e'un po' morire.Partire e' lasciaretutto qui sospeso.

Partire e' saperedi non essercimentre tuttoprosegue.

Partire e' leilontano da tementre tuvai via da qui.

Partire e' sapereper certo il ritorno.di nuovo insieme ...ed allora puoi partire.




RICCIOLI ROSSI

Riccioli rossispumeggiantisu un maredi efelidi sparse.

Il tuo nasino all'insu'mi distraementre occhi celestiguardano intornosmarritinei tuoi pensieridi adolescente.

Un attimo, un istante.

La tua visionespariscenel mare di zainettidel pullman che parte.

Sei esistita ?

Il caldotrastulla la menteassonnata.

Chiunque tu siagrazie per questogiro di valzer mentaleinatteso.

a non-so-chi




RISPOSTE ?

Niente e'il tutto.

Rutilantedi incertesicurezze.Sempre prontoin agguato.

Affiora in rispostaalle repentinedomandea cuinon vorrestirispondere.

Niente.Amara conclusionedi un dialogomai iniziato.

Incuriosiscechi lo riceve.Non assolvechi lo usa.

Resta sospesocome i puntiniche nessunocolma.

E tutto vaperche'in fondonon e' successoniente.




DUBBI

Due occhismarritinel nienteindaganosenzaparlare.

Inutilidomandesenza rispostaaffollanole mentiprese.

Ma tupensiche io ...la non rispostaarrivapuntuale.

Due corpifuganoi dubbi.Il lavoronon avra'la nostra vita.

In ritardo.sull'ultimafila scrivofeliceversi.

Due occhiridentim'aspettanosicuridi noinel presente.




MATRIMONIO

Vita di coppia.Matrimonio.Convivenza.

Fili di lanacaprinas'intreccianonei teli multicoloridella vita.

Come capire ?Come scegliere ?Cosa fare ?

Decisionipiu' grandidi noici bloccanoin uno stallodi vita.

Promesse eternedi esseri finitinel tempo.

Impegniper la vitadi semplici mortali.

Che senso ?Che scopo ?Che valore ?

Il matrimonioe' giornodopo giorno.

Due controil mondoavverso.

Spalla contro spallaper superaretutto.

a chi si sposa




PENSIERI D'INCHIOSTRO

Il pullman va.

La penna versapensieri d'inchiostro.

Il foglioscorre velocecon la campagna.

Versi liberiscendono la collinaverso la citta'.

Il mondo e' chiaroe si disponeordinato sulle righe.

La mente psichedelicasupera velocelo scritto sul blocco.

L'odore di tiglim'inebriascansando lo smog.

Gli occhidella memoriasi aprono.

Visioni passaterivivonovivide e fresche.

Sorridocontentonel sogno.

La signoraqui accantomi guarda stonata.

Non sa.Non capisce.Non vede.

Io si ...




PIAZZA GARIBALDI

L'alba frescaanticipa l'afadi poi.

Troppo prestoper i primipendolari.

Troppo tardiper gli ultimiviveur.

La piazza restasilenziosadi macchine.

Mi giungel'odore dicastagni lontani.

Il profumocon delicata prepotenzapervade d'intorno.

L'acqua scrosciantedella fontanarisuona discreta.

Canta la suaninna nannaagli insonni

alleviandoi mille pensieridi sempre.

Con passi felpatiritornoal mio letto.

Mi sdraiocon occhi socchiusie ripenso.

Aspettandola svegliasonnecchio.




ODORI DI SESSO

Odori di sessoe di sonnonel grande lettonedisfatto.

Corpi nudicercanole dolci carezzedel dopo.

Fuorila fredda stagiones'avanza.

Noisotto le coltriviviamoil nostro angolodi eternaprimavera.

Ignari del tempoche passafissiamoistanti felicidi vita.

La penna scrive.Coccole sbarazzine.Spengo la luce.

C'e' tempoper scrivere ...




AVEVANO RAGIONE I PELLEROSSA

L'autobustraballanteattraversa paesisvuotati.

Il cielogrigio scuromenteun maltempoche non c'e'.

Migliaiadi caffettieresbuffanoin cucina.

Un pennarellosul vetronarra di gesta erotiche edi amori finiti.

Una mareadi pensierimi travolge.

Un tempola menteimpegnatanel traffico.

Orarallentatopenso.

Come un filosofopendolarerincorroil sapereassaporandola vita.

Avevano ragionei pellerossa.

La palla di fuoconel cielodona la vita.

Ma e' quellafalce d'argentoche guida il cammino.

Troppo brevee veloceil passaggiodel primo.




Piu' lentae pacatala Lunac'insegna.

Ma l'uomonon capisce.Corre es'affanna.

Invecchiandocomprendee si fermaa osservare.

La LunaLe stelleLa vita che scorre.

La Terrache ruotaveloceda fermadiventaun metronomoche svela il mistero.




FERMATI

Il vecchio sedutoa bordo di stradaguarda tranquilloil mondo d'intorno.

Le rughe profondecome solchi d'aratrosorridono immobilidel giovane affanno.

Lui sa.Ha capito.La vita non e'correre veloce.

Rallentare.Questo e' il segreto.L'anziano come un gecoinsaziabileassapora l'istante.

Osserva.Comprende.Gode l'essenza.

Non divorala bucciama studiail nocciolo.

Non buttail piccioloma ne cercalo scopo.

Ogni fogliaOgni stellaOgni filo del prato

Ogni grilloOgni zollaOgni cosa che trova

Ha un suo scopo nell'immensomosaico del mondo.

RallentaFermatiNon perderti nulla.

La luceche bucala teladi ragno.




Il labbroche succhiadel bimboche dorme.

Una pescasuccosa edun fico seccoinfornato.

Tutto e' vita.Tutto vale.Rallenta Fermati.Non perdertinulla.

ai giovani




NIBBIO

Il cielo garrisceil nastro rossodella zampa del nibbio.

Lenti larghi cerchicon sapienti invisibilimovimenti di piume.

Lo stregone lo seguecon occhi socchiusigettando nel fuocopolveri magiche.

Ed io vedocon l'occhio del nibbioi pensieri del vecchio.

Sono in altoe nel fuoco.

Vedo il mondolontano con lasaggezza dei secoli.

Tu mi chiamied io scendoplanandomentre un sorrisofelice percorrerughe silenti.

Il vecchio stregoneaccoglie il nibbioed insieme svanisconoin sogno.

Nel buio accoglientesolo iosolo tu.

Appagati enon sazidei momenti trascorsi.

Uno stridulo versoci richiama lontano ...pronto il nibbioa volareper un cennodi amanti.




FIORELLINO

Piu' mi avvicino a tee piu' sto meglio.

Piu' mi allontanoe piu' sfiorisco.

Nontiscordardime.




FERMATA METRO MANZONI

La scala mobilesi inerpicalenta e instancabile.

Mi lascio andareimmobilenella salitaverso il sole.

Accanto a mefrettolosa umanita'corre zigzagando.

Infine i gradinisparisconovelocemente nel suolo.

E sono in cimapochi secondi dopo il giovane che,

prima di corsaed ora chino,si allaccia la scarpa

mentre passo e vado.




I FIGLI

I figlinon sono del padre.

Crescono.

Un sottilecordoneli legaalla madre.

Le loro gambevanno.

Quei passettiincertie barcollantisono finiti.

Ora vannosenza memoria.

A terestanofoto sul muro.

Voci al telefonoche non dicono.

Tanti piccolimomenti passatisvanentidalla memoria.

I figlinon sonodel padre.

Sono del mondotrannemomenti,a sprazzi,nella mente seniledei vecchi.

Tarcisio



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