Poesie di Paesi Lontani Sono l'uomo universo Io sono labitante delle pietre senza memoria, sete...

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Poesie di Paesi Lontani

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Poesie di

Paesi Lontani

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Sono l'uomo universo

Io sono l’abitante delle pietre senza memoria, sete d’ombra verde;

il popolano di tutti i villaggi e delle prodigiose capitali;

sono l’uomo universo, marinaio di tutte le finestre

della terra stordita dai motori. Sono l’uomo di Tokyo che si nutre di pesciolini e bambù,

il minatore d’Europa, fratello della notte; l’operaio del Congo e della spiaggia,

il pescatore della Polinesia, sono l’indio d’America, il meticcio, il giallo, il nero:

io sono tutti gli uomini. Sopra il mio cuore firmano le genti un patto eterno

di vera pace e fraternità. Jorge Carrera Andrade

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Canto eschimese

Parole magicheNei primi tempi, proprio all'inizio

Quando uomini e animali vivevano insieme sulla terraUna persona poteva diventare un animale se voleva

E un animale poteva diventare una persona.Alle volte erano uomini,Alle volte erano animali.

Non c'era differenza.Tutti parlavano la stessa lingua.

A quel tempo le parole erano magia.La mente umana possedeva poteri misteriosi

E una parola pronunciata a casoPoteva avere strane conseguenze:

Poteva improvvisamente acquistare vitaE quello che gli uomini dicevano si avverava.

Bastava solo dirlo.Nessuno lo può spiegare:

Ma era così.Trad.L. Stortoni-hager

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Canto nezahualcoyotl

Per un breve istante viviamo veramente sulla terra?Viviamo per sempre?

Solo per un istante viviamo.Anche le pietre più dure si spaccano,Anche l'oro viene ossidato dal tempo.

Anche le piume preziose Sono rapite dal vento.

Solo per un istanteSiamo qui sulla terra!

(Trad.L. Stortoni-hager)

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Il sangueChi può versare

Sangue neroSangue giallo

Sangue biancoMezzo sangue?

Il sangue non è indio, polinesiano o inglese.Nessuno ha mai visto

Sangue ebreoSangue cristiano

Sangue musulmanoSangue buddista

Il sangue non è ricco, povero o benestante.Il sangue è rosso

Disumano è chi lo versaNon chi lo porta.Ndjock Ngana

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GauchosCome potevano sapere che i loro antenati

erano venuti su un mare,come potevano sapere cosa sono un mare e le sue acque

Meticci dell'uomo bianco, lo stimarono pocometicci dell'uomo rosso gli furono nemici

Molti di essi non avranno mai udito la parola Gauchoo l'avranno sentita come un'ingiuria

Impararono le vie delle stelle,le usanze del vento e dell'uccello,

le profezie delle nubi del Sud e della luna alonataFurono pastori di bestie selvagge,

saldi sul cavallo del deserto, domato al mattino,veloci a prendere il lazo,

marchiatori, mandriani, capiguardiani,talvolta banditi,

qualcuno, quello che si ascoltava fu il payadorCantava senza fretta, perche' l'alba tarda

a far chiaro, e non alzava la voce. J. Luis Borges

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Ella in cieloPregava Dio,

pregava con fervoreperche facesse di lei

una felice ragazza bianca.E se ormai è tardi per simili cambiamenti,allora, Signore Iddio, guarda quanto peso

e toglimene almeno la metà.Ma Dio benevolo disse No.

Posò soltanto la mano sul suo cuore,le guardò in gola, le carezzò il capo.

E quando tutto sarà compiuto – aggiunse –mi allieterai venendo a me,

mia nera gioia, tronco colmo di canto.Traduzione di Pietro Marchesani

Wislawa Szymborska

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Le fiaccole

Voglio accendere le mie fiaccole sulla terra.La mia fiaccola starà

in ogni cortile notturnosulle alpi, dove il cielo è malinconia.

O mia fiaccola, illumina il volto di chi è impaurito,di chi ha pianto, di chi è turbato, di chi si è lordato.

Un dio dolce vi porge la mano:senza bellezza l'uomo non vive un attimo.

Edith Södergran

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Diglah; Tigri: fiume dell’Iraq 

Lo saluto, mentre il mio cuore è nella mia mano

lo saluto mentre la mia anima è sulla lingua.

 Mi fermo davanti ad esso: davanti a me si rivelano le meraviglie del tempo.

 Amin ar-Rihani

1876-1940

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Pps realizzata da Macc Dany

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