Poesia Incivile

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Raccolta delle poesie lette durante i reading dal 2010 al 2013 POESIAinCIVILE Contiene testi inediti mai letti in pubblico.

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A Mara che mi ha supportato

e sopportato in questo progetto malsano.

DIO ODI IL MIO ODIO

Dio,2

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Odiil mio odio.Anima persa come sasso affondato,corpo abbandonato alla deriva dellostesso mare.La scintilla è già spenta all'alba,una nuova politica clericale.

Se fossi tutto orecchi sarei nel labirinto, il timpano mi imprigiona, ma tu odi il mio odio o Dio.

Siamo esseri e non servi, serviamo il nostro corpo per non perire,e non ingrassiamo in ville da saccheggio.Non esistiamo per essere soggiogati, ne soggioghiamo per essere.

Se fossi tutto occhi sarei nella pupilla, L’iride mi imprigiona, ma tu odi il mio odio o Dio.

La voce crolla silente in bandiere e arazzi,la folla urla, agita cogiti ideologici.Crollano muri, crescono trincee di carne,palazzi di catrame dorato,la moneta del cambiamento è già depositata.

Odi, o Dio il mio Odio.

IL PONTE

Ci sono notti in cui senti il dolore del vento,ci sono giorni in cui vorresti osservare

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la tua immagine morente nello specchio.

Solo adesso puoi accorgerti del nessotra quel ponte e la tua Incapacità a solcarlo,solo adesso che hai comprato una nuova macchina super potente,ora puoi sentirti più maschio di quello che in realtà hai.

Ci sono incubi che non riposano nella notte,ci sono orecchie che grondano parole inascoltate bagnate dei tuoi giorni.

Solo adesso puoi gustare la barretta al sesamo imbustata nella confezione color chic,solo adesso puoi accarezzare la nudità della sua carne, essendo un nuovo eroe da sacrificare.

O forse sei solo morto, un inutile merdoso essere rotto in culo,comprato dalle falsità popolari.Odiati, ucciditi definitivamente, abbattiti,usa il ponte; tuffati.

SUICIDIO

Abbacinato dal tuo grottesco essere domestico,trasporti il tuo grasso lembo di pelle nel via vai,distratto

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come se fossi l’unico a capire.

Ma nel tetro terrazzo ti affacci aspettando il tonfo del tuo capo.

Trascinato dalla tachicardia del momento poni le manisul divano; ti rialzi.

Ti siedi su quella sedia atrofizzatadal tuo corpo;di nuovo in piedi.

Freneticamente ti avvicini,ti allontani e ora sei in strada.

GONFIORE

I semi sepoltifra unghie e carnehanno attecchito in poco tempo.

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Il caldo doloreporta dentro di ségermogli di fiori meravigliosi.

Con la lentezzadel divenire vivaradici si insinuano negli arti.

E i fiori sboccianodal mio corpocome estensioni neoplastiche.

PELLICCIA

Carogne immacolate,decapitando l’orgoglio del beneficio del tuo benessere,pelli dissanguate,strappando l’incanto

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del tuo divenire divina.

Pellicce di cadaveri appese al cappio del tuo amabile calore emotivo,mutilata e ricucital’essenza del valore del prestigio d’innocenza.

Carcasse morenti,scuoiate nel sonnodei tuoi desideri terreni,foderati d’arroganza,strappando sguardi inumanialla passeggiata dell’ecidio.

URLO EUNUCO

Dico a voi, insolenti!Decadenti e puerili individui,vi siete mai prostrati alla misericordia?

Non solo non posso possederla, ma in me il seme mentale esplode.

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Un’eiaculazione meccanica;pensiero e non desiderio.

Sono stato cresciuto e condizionato,sono stato evirato, con perfezione maniacale,un bisturi,ago,e la carne crolla.

Un mentore, un servo, guardiano della verginità altrui,un paciere dei sensi;osservo e non immagino.

Ora giudicatemi, Vigliacchi!Sono colpevole delle vostre beffe,vi siete mai sentiti spogliati nell’intimo?

CREDO

Nell’anticamera del male,il segreto Divino si consuma;conservato e sigillato,stantio e rarefattol’aroma si disperdealla soglia del peccato.

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ANSIMI MALATI

Gracido eco filiforme,atroce balia di nervi,frange il male crudo,

assimilo il dolore nel corpo con aghi ghiacciati;

turgido strappo di pelle,

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testicoli atrofizzati,inibizione corporea.

CHIESA

Croci tatuate a fuoco in emblemi roboanti,tuniche incensate,orinali dorati in lista di attesa,confessami padre di mille figlie untore di sperma;la parola divina divide la folla,la trinità disegna triangoli

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per non comprendere la madre eterna, un quadrato ha spigoli più lievi,e nel dolore del corpo vergine violentatopiega la testa sul seno flaccido;costruisci contenitori di fede,parole che rimbombano in crani vuoti,fragili da temere la superstizionedelle tenebre o la mistificazione di miracoli veicolati dai soldi,parlami signore, attendo la tua voce,sovrasta il pianto di creature morenti,mi inginocchierò solo quando tu ti alzeraisul mondo, pregherò appena potrai ascoltareil silenzio del tuo esistere;raccolgo soldi per non costruire altre barriere di fede, nutro le mie speranze e i miei sognidall’interminabile sacrificio del lavoro,congiungo le mani solo per potermi nutriredi certezze, mai di finzioni astratte;bancali di carne in attesail sacro gesto di cannibalismo estremo,

ingerire cristo e il suo corpo, per poi defecarlo negli abissi;ho peccato nel credere che si possa peccare,ho provato odio e amore per quello che vivo,ho pagato le conseguenze, vivendo di imprecisata incertezzasul rimorso o il senso di colpa,tutti sono colpevolie tutti sono dei bersagli,tu o gli altri da prospettive diverse,ma raggiungibili,

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il sangue versato per la fede nutre ancora il santo padre,si ingrassa sull’esistenza del divinonon ponendosi domande,accettando solo inutili dogmi.

S.B.

Muori servo lapidario,muori incanalato nella nuda pietra,muori sepolto dai tumulti giornalieri;Rimanda alla terra il seme della carne,i cieli ne sono pieni della tua merda,santificando il cemento,devoto al marmo,alzo lode a te o diabolo immondo,

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che il cuore tuo cessi ora i rintocchi,per sempre nei secoli dei secoli.

SEZIONE DI UN AMICIZIA PERDUTA

Amico muori,tra abbracci sparsi,stanco, deluso;semplicemente abbacinatoal volere accondiscendente,mentre dal ventrelibellule dalle ali bruciatesi dimenano in follicorse in circolo,tra dipartita di focolaimorenti di addii assenti.

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FOTTITI, FATTI FOTTERE

Fottiti, fatti fottere ruba al giorno le virtù,trascinati in pubblica piazza;Fottiti,fatti fottererisplendi di luce elettrica,schermi digitali putridi;

Fottiti, fottiti, fottiti.

Cunicoli di carne,

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lingua, cazzo, ano, vagina, seni,selezione di anatomia perversa.

Fottiti,fatti fotterepompose proposte assolte,pubblicità bagnatein liquidi di piacere.

Fottiti, fottiti, fatti fottere.

PLUTONIO

Radiazioni!

Il nocciolo del problema,radiazioni!

Fisso nel poterela fusione cerebrale;radiazioni!

L’energia umanadisgrega la carne,mutazioni genetiche,mostri creati

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e divorai dal plutonio;radiazioni!

Metastasi monetarietentacolari.

Cancro, tumore, Radiazioni!

Città fantasmadi cadaveri dimenticati;dissolvi il nucleareche ti annienta!

IL MONDO DEL DIO PORCO BASTARDO

Voglio conoscere Dio, se esiste; ucciderlo, torturarlo fino a vederlo morto. voglio essere il suo assassino.se Gesù Cristo vorrà aiutarmiporterà la croce per la Madonnache salirà in cielo con le piaghe al seno.

Voglio vedere nel cielo buio un sole all’improvviso che risplende nella notte:Un principio della fine del mondo.

Voglio un nuovo mondo non ipocritanon preconfezionato, odio il mondoodio gli umani, odio la commercializzazione

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del pensiero comune, odio la genteche parla per fotocopia vocale,odio la moda che impone la riluttanteforma identica espressiva.

Voglio vedere nel cielo buio un sole all’improvviso che risplende nella notte:Un principio della fine del mondo.

Voglio che la gente piangalacrime di fuoco per bruciarsi il volto.voglio che il mondo collassi e risucchimerda fino a puzzare l’intero cosmo.se esiste un sogno non esiste il suocreatore, se esiste il suo creatore è solouno stolto o un dio in una realtà perversa.

Io sono stolto.

Voglio vedere nel cielo buio un sole all’improvviso che risplende nella notte:Un principio della fine del mondo.

Voglio non pensare, esiste un metodoper non pensare, per essere consideratointelligente per la mancanza di pensiero?se esisti Dio io ti cercherò fino a fartiimpazzire, ti torturerò nella carne enello spirito del Santo cazzo.mondo Implodi, ora, adesso,macina carne, divora il cielo e vomita all’infinito sangue.

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Voglio vedere nel cielo buio un sole all’improvviso che risplende nella notte:Un principio della fine del mondo.

Il resto lo lascio al dolore. Alla rabbia. Alla tristezza.

Mondo ti prego implodi.

PREZZO

Terra unta da muschioe menzogne,prezzo;mari bagnati da olie cadaveri,prezzo;aria pesante da gase idiozia,prezzo;carne in vetrina,prezzo;vagine in affitto,prezzo;idee,prezzo;

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abbracci,prezzo;baci,prezzo;

Cartoline piegateDal fronte,prezzo;catrame e cementonei boschi,prezzo;amianto e diossinanelle scuole,prezzo;Culi a noleggio,

prezzo;religione imposta,prezzo;lavoro richiesto,prezzo;carezze,prezzo;tette,prezzo;sogni,prezzo.

Tv non pensante,espressioni telecomandate;politica reietta,sapore dei soldi,PREZZO!

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Indolenza alimentare,surplus umano;educazione malsana,politica clericale,PREZZO!

Ora sei in vendita,datti un prezzo.

AMORE

Ho strappato petali ai fioriper vederli sanguinare,pronunciando la parola amore,ancora una volta nel simulacro tetro di un passato;ho accartocciato le mie speranzedivorando buchi di carne vuoti,atavica scoperta del corpo ignudo,ancora una volta nella cameraabbagliante di un presente;ed ora nel futuro razionale,rincorro odi di addii assecondanti.

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DESIDERIO CLERICALE

Suora stuprata,dal sacrificio di carità divina,immacolata concezione di sto cazzo!

Nella verginità terrestredell’umiltà di seghe banchi di genuflessioni,su e giù peni benediconogli altari di sperma.

Ti sei toccato stanotte?Pensi mai alla figa?

Non posso giudicare coloroche dovrebbero non giudicare,seguendo una giustizia divina,dovrei piegarmi in sacrifici eterei

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non in penetrazioni clericali.

Carnale esercizio di professione,la fede immolata al cristo redento,nascondendosi tra parche e porchecelebrazioni del corpo.

ODE A PAM

Dovrei stare fermo,quando mi dicono cosa fare.

Dovrei stare zitto,quando mi chiedono di parlare.

Dovrei stare calmo,quanto sento che mi dovrei agitare.

Il mio amico chimico,non occorre pregare,il mio amico chimico,solo lui mi può aiutare,il mio amico chimico.

Vedrò il lato dolce della rugiada morta,udirò il canto dei desideri assopititra carezze agli occhi,baciati di fuliggine colorata;

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mi accorgerò dei sogni congelatiin bicchieri sporchi, al risvegliocon il mio amico chimico sul comodino.

INFERNO E PARADISO

Angeli incatenati,decapitati sull’orlodel giudizio,grondano speranze assorte in vessilli di tendinidivelti a bastonate,ferocia e rabbia,odio, e dolore,frantumi di fede assopiti,cerchi ed enormi baratricontenitori sazi di reliquie putride,candele sazie di parole,mani unte che si accoppiano,genuflessioni generali su lastredi cadaveri immolati e arsi vivi.Ferocia, angosce,dimentica il tuo confessorecolpevole di essere umano e carnale,ingrassato ed arricchito di pessimi consigli,implora pietà al cielo ribaltato

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tra le fiamme di un luogo inesistente,che si rispecchia nella terra arsadal sudore e stupidità umana.

PRETI PEDOFILI

Cado dall’altarecedendo il posto ai santi;inumidisco gli spettridel seme di Dio,aspettando il calicerovesciato e vuoto.

I miei occhi deglutisconoi peccati del mio corpo,svuotando i miei sensiin sussurri ed angosce;mi nutro di Dio,mi disseto pregandoe ingrasso il mio corpodi puro odio.

La croce difendeciò che albeggiatra le menti,per la colpadi adorare il corpo

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fragile e tenero.

FALLATIO! Succhia e stringitroia indomita, assorbi nella cavitàla semenza del mio membro.

Fallatio!Fallatio!Fallatio!

Sibila e ingoiasgualdrina sognatrice,domina il mio santo Grall di carne estesa.

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PEDOCRISTIALIA

Lucido spiraglio di fedeindotta;padroni ai servizi occultisvelati e cuciti sulla geometriaancestrale;carezze dipinte tra lenzuoliferoci e friabili nel credoilluminato da luci variabilidall’intensità rosacea.Tendenti al rosso, fragranze incensatesradicate in vasi dorati.

La croce si ripudia,tradendo le fantasie opposte nei giorni.

Verrà il giorno,dove le federe parleranno agli occhi della gente.

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STRISCIARE

Strisciare, tra le mangrovie umide,abbaglianti tesi su auto in sosta.

Strisciare, vertigine insistente,elogio all’alcool asperso .

Strisciare tra file umane gelide,declino della socializzazione.

Strisciare, indotti pensieri ipocriti,legacci di stracci colorati parlanti.

Strisciare, In abbracci sterili,scale imponenti al potere.

Strisciare, verso l’orizzonte,carri armati petroliferi.

Strisciare, con il volto nel fango,assoldati da politici assordanti.

Strisciare, per poi affondare,strisciare, per poi non guardare,strisciare, per poter di nuovo strisciare.

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CREATURE VUOTE

Decesso, ascesso del male supremo,compromesso benevolo al cuore dismesso.

Fruisci del ticchettio insistente, frattura le membra in caroselli quotidiani,allieta al maligno la tua esistenzaversando le tue orazioniper vivere nella libertà di essere morto.

Nutri nell’orgoglio le piante del tuo ben pensare,gratifica l’immane dazio del tuo destino.

Manifesti appesi a pareti di muscoli atrofizzati,mastica la sostanza mantenendoti libero di urinare sul pensiero astratto.

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PENETRAZIONE

Il mio testosteroneaffacciato alla finestra,distratto;indotto dal desiderio,consumato;vigila al crepuscolo,nascente.

Fottere, fottereinnanzi ad essere fottuti.

Il risveglio percuoteappoggiato al letto,vibrazioni;testicoli ribollono turgidi,attivi;erezione congegno pulsante,carnivoro.

Penetrazione, penetrazione!

Cavità recluse,implodono piacere;impongono piacere.

Aaaaaaaaaah!

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Spasmi muscolari,godono, godono, godono.

Nel mentre divampaorgasmo cellulare.

Neurotrasmettitori,segnali ONsegnali OFF.

Fine delle trasmissioni.

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TELEVISIONE

Ho lacerato al fetoil pensiero primario,trascinando i suoi sogniin caverne tenebrose .

Ho bruciato ai bambinila speranza nei giorni,Infilando certezzein recipienti di dubbi.

Ho distrutto ai giovanila voglia di cambiamento,intrappolando gli ormoniin celle mediatiche.

Ho evirato agli uominila sensibilità delle cose,ponendo la realtà in città di carne putrida.

Ho atrofizzato agli anzianii dolci ricordi del tempo,avvolgendo la noiain paradisi delle ore morte.

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P. P.

Cado dall’altarecedendo il posto ai santi;inumidisco gli spettridel seme di Dio,aspettando il calicerovesciato e vuoto.

I miei occhi deglutisconoi peccati del mio corpo,svuotando i miei sensiin sussurri ed angosce;mi nutro di Dio,mi disseto pregandoe ingrasso il mio corpodi puro odio.

La croce difendeciò che albeggiatra le menti,per la colpadi adorare il corpofragile e tenero.

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PERSO

Ho perso strade assolate,nel contemplare sassi che rotolano,ho calpestato terra sabbiosaricercando dove iniziasse il mare.

Ho cavalcato onde iniettate di riflessi,inabissandomi nel ventre bluastro,ho assaporato folate di ghiaccio scalando dalle vette i confini del cielo.

Ho perso nel tempo lo spazio percorso,nell’aria ho abbandonato passi e sospiri,ho scagliato spiritualità oltre i marginisperando inutilmente di ritrovare se stessi.

Ho perso la grazia di essere salvato, ho perso l’invocazione atavica,ho perso ogni singola parte di me.

Nel tentativo di ritrovare ciò che ho perso.

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CORVI II

Corvi gracchiano nel divisoriodella stasi frenetica del domino umano.

Uno, due, tre, quattro.

Schegge di gabbie toraciche imploseinfettano cervelli.Bocche assecondano dialoghi:decessi di ascessi al male supremocompromessi benevoli al pensiero dismesso.

Cinque: freme la fame.

Abbacinato dal tuo grottesco essere domestico,distratto, atrofizzato dal comune sensounico dei sensi, trascinato dal branco.

Sei, sette: avvolti in piume tiepide, assecondatiin sussurri flebili, ci adagiamo.Accogli le voci del cammino lungo l’argine del vuoto, affacciato al destino comune del quotidiano.

Otto: Le ali frullano, strappano lembi di carne,masticano i corvi cortecce celebrali decadenti.Fruisci del ticchettio insistente, frattura le membra in caroselli quotidiani,nutri nell’orgoglio le piante del tuo ben pensare,gratifica l’immane dazio del tuo destino.

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Page 35: Poesia Incivile

Nove: inseminano appuntiti becchi la non coscienza,assetano la conoscenza rigurgitando spore avvelenate.Sopravvivi ora, oscillati al tempo divenuto infinito e statico,lasciati divorare, lentamente, molto lentamente… lentamente…

Dieci: pascoliamo ora tra prati identici.

RIVOLTARE

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Esseri rettilisibilanopolitiche asettiche,

E ADESSO?

Costruisci sferedi incubi neri,carni marceideologiadel ricordo regolare,

E ADESSO?

Sistema al collasso verticalel’eccessodel decesso sistemico!

E ADESSO?

Massacro imminentegente impotenteal gesto eclatante.

E ADESSO?

Mi alzo al richiamo di rossi tamburi bucati

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adagiatia terra.

E ADESSO?

Nulla,

E’ ADESSO!Ora E’ ADESSO!

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TI STO SVEGLIANDO (O MUORI!)

Strofina i genitali sul lastricato della tua miseria,

abbagliati dal nutrire rancore verso il surplus del benessere umanoaggroviglia le membra in forme assurde tra coiti di pilates

IO MI SCOLO LA TUA ESSENZA!

Rimanda la tua preghiera da santo bestemmiatoregratifica l’aumento del tuo capo, membro onorifico colanteinsemina le tue piante notturne affamate

SPILLARE LA TUA CARNE!SPILLARE LA TUA MENTE!SPILLARE E BRINDARE AL TUO ESSERE!

Asseconda la sete ignorante incollato a led provocantinon digiunare dal potere dei tuoi vuoti discorsiframmenta le immagini radicali mischiandoti in cocktail di pensieri comuni

ASSORTO TRA LE CARCASSE DI MEDIOCRITA’

ADDORMENTATO NELLA MONDANA RICERCA

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DEL VIVERE ORDINARIO COMATOSO E GENUFLESSO ALLA MATERIALITA’

Svegliati!

SVEGLIATI!

Destati dal tuo stato vegetativo di larva fetida,

SVEGLIATI!

Freddo agghiacciante d’essere inutile

SVEGLIATI! SVEGLIATI! SVEGLIATI!

BANCHETTI DI BANCHE

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Filiali di debiti umanitari crollano sotto l’assedio esplosivo di borse cariche di inflazioni.

DEPOSITA PER SEMPRE LA TUA VITA, FINO ALLA MORTE!

Conti aperti alla speculazionetravolti dalle condizioni essenziali in commerci armati di bombe liberatrici.

BANCHETTANO CON I TUOI RISPARMI SUDATI!

Mutui tentacolari estirpano vite all’infinitoversano sangue in liquidi da versare allo sportello.

SFRUTTANO POPOLAZIONI, DISTRUGGONO NAZIONI!

Interessi congelati al riciclo costante del contante dosi di potere in polvere acquistate e rivendute al mercato nero di sostanze bianche.

LA TUA BANCA INVESTE PERSONE, LE MACELLA, LE SPOLPA, LE DISINTEGRA!

Capitali in capi malavitosi esportati rimpatriano all’onore del capo del governopoliticamente asciutti dal mare contaminato.MASSICCI MASSONI GOVERNANO IL POTERE DELLE BANCHE, AL BENEFICIO DELLA POLITICA DELLE NAZIONI AL SINGOLO STATO

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ESISTENZIALE DEL POLITICO CORROTTO, UN INDIVIDUO SPINTO DAL FINE DI POSSEDERE IL CONTROLLO DELLA NAZIONE STESSA E DELLA POPOLAZIONE IGNARA, INGRANAGGI DI SISTEMI FALLATI AL COSPETTO MONETARIO GLOBALE.

A TE

Ed oracome se fosse ora,addio,

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respingo insonne il mutare assiduo;frugo distrattamente nel rovesciodella mia epidermidemi rivesto alla nudità del malessere,cucirò di nastri corrosivi gli occhi,fonderò i canali auditivi con il piaceredi un dolore,di un altro indistintodolore.

Ed ora,arrivedercia mai più,al mattino preso in prestitoal sonno gelido,al risveglio,dannato destarsi ancoraed ancora.A te invoco in loco la colpa,essere o avere dell’essere senza colpa,dormi e non destarti;agli orrori,agli errori,alla formaferma della vita,alla morte,dispersa nella tua bruma.

DOMANI MI SUICIDO NON CHIAMATEMI

Credo sia ora,adesso potrei sopportareil malessere del mondo.

 E saggiamente,

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Page 43: Poesia Incivile

appoggiando la testaprecipito nel vuoto,

senza rimorsi.La mia carne vibra,nuda e ghiacciata

sprofonda più sotto,nel vento mattutinocome le foglie, cado.

Ora sono acqua più di quanto lo fossi prima,il mare mi inghiotte

e quel tempo è solo porzione di spazio infinito,il vento insiste e io,

finalmente, nelle onde posso trovare il lento scorrere

dei miei pensieri.

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INDICE:

3 – Dio odi il mio odio 4 – Il ponte 5 – Suicidio6 – Gonfiore7 – Pelliccia8 – Urlo eunuco9 – Credo10 – Ansimi malati11 – Chiesa13 – S.B.14 – Sezione di un amicizia perduta15 – Fottiti, fatti fottere16 – Plutonio17 – Il mondo del dio porco bastardo19 – Prezzo

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Page 55: Poesia Incivile

21 – Amore22 – Desiderio clericale23 – Ode a Pam24 – Inferno e paradiso25 – Preti pedofili26 – Fallatio!27 – Pedocristialia28 – Strisciare29 – Creature vuote30 – Penetrazione31 – Televisione32 – P.P. 33 – Perso34 – Corvi II36 – Rivoltare38 – Ti sto svegliando (O muori!) 40 – Banchetti di banche42 – A te43 – Domani mi suicido non chiamatemi44 – Alcune locandine dei reading

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GRUPPO FACEBOOK:https://www.facebook.com/groups/POESIAinCIVILE/

Un ringraziamento a chi ha condiviso il “palco” con me:

Dana DrunkAlessandro Ettore Cimò

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Fabio BarcellandiDave Lordan

Un enorme ringraziamento a chi ci ha accompagnato musicalmente in questi

anni!

Un grazie a chi ci ha ospitati!

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