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O MAR 2014 n.3 CONTIENE I.P. ANNO 88 - n° 1015 - 3,00 Poste Italiane S.p.a. spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA

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Aiuto! Le grandi navi irrompono nella incantevole e fragile Venezia. La straordinaria avventura, in due puntate, della Banda PM (fumetto), che scende in campo a fianco dei veneziani per salvare la loro splendida città. Il mese di marzo, come sempre, dedicato al mondo femminile. Donne protagoniste anche nel numero di marzo del PM. Si comincia con Violetta (attualità), la giovanissima star adorata delle ragazzine di tutto il mondo. Una vita completamente diversa quella di Vera Vigevani (chasqui), anziana madre e nonna italo-argentina, che da anni lotta con la parola per il rispetto dei diritti dei più deboli. Il mese di marzo ci porta la primavera, celebrata con grandi feste (speciale Newroz) in molte regioni di Europa e Medio oriente. E per finire, ancora aria di bella stagione con un simpatico fumetto intitolato Il Popolo dei Pluviali e il mistero dell’uovo scomparso. Chi ritroverà l’uovo misterioso? Lo saprai leggendo il numero di marzo 2014 del PM!

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ANTI-SPRECOMAR 2014 n.3

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Anno 88 - n° 1015 - € 3,00Poste italiane S.p.a. spedizione

in abbonamento postale D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VeRonA

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Attualità

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L ' u r A g A n oa cura di Chiara Milano

C erto non si può dire che non sia brava e bella. È diventata model-

lo d’ispirazione per il mondo dei teenagers, le ragazzine ne vanno pazze e già dalla prima puntata della serie televisiva che la vede come protagoni-sta, Violetta ha registrato un record di ascolti. Sarà la voce, il modo di muoversi, il look sempre alla moda e curato nei dettagli, lo sguardo che attrae e un make up sui toni del rosa, fatto sta che Violetta coinvolge le sue V-lovers in un turbine di emozioni.

Miti da apprezzare e da sfatare sulla star argentina, che fa battere

il cuore delle sue lovers

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Violetta: a vestire i panni della star musicale è Martina Stoessel, che vince il ruolo di protagonista nel 2012 in un casting Disney. Per il ruolo in Violetta vince il premio come “Miglior rivelazione” all’edizione del 2012 dei Kids’ Choice Awards Argentina

RaGaZZiNe: Baby-consumatrici che si fanno comprare qualsiasi cosa abbia a che fare con il loro idolo televisivo, come Violetta. il mercato pro-duce linee di prodotti a loro dedicati, trovando nuove forme di guadagno

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con il padre Germain prende un volo diretto a Buenos Aires, luogo che la vedrà realizzarsi in campo musicale e, chissà, sentimentale. Le giornate e i mesi si susseguono, tra una prova e un duetto con il bello della situazione e subito le lo-vers in campo si dividono; da una parte la squadra che so-stiene Tomas e dall’altra quella che sostiene Leon. Ma che fare quando i pretendenti diventa-no tre?

Amore che vieni, amore

che vaiLe fedeli seguaci, quelle che non perdono nemmeno una puntata dell’amatissima serie creata da Disney Channel e in onda anche su Rai Gulp, sono le ragazzine tra i 6 e i 14 anni. Tutto inizia all’aeroporto di Madrid, dove la protagonista

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NewrozSpeciale

E sbocciò la primavera. Come a Pasqua

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a cura di Antonio Romero

“n ewroz è il nuovo g i o r n o . Ne w roz è primavera”. La

mia amica Ilhama Mamedo-va, originaria dell’Azerbaijan, cerca di spiegarmi con paro-le semplici l’importanza del capodanno primaverile, una delle principali feste cele-brate in quella vasta area che va dall’Iran alle repubbliche caucasiche e dell’Asia centra-le, fino al Pakistan. «Per noi, Newroz o Nowruz, come la chiamiamo qui in Azerbai-jan, è una festa al femminile, dove tutto ha un richiamo alla fecondità. La “nuova vita” è rappresentata anche dai colo-ri che usiamo nel dipingere le uova: il giallo del sole, il verde degli alberi e l’azzurro del cie-lo rappresentano il passaggio dalla morte alla vita».

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AGLI ALBORI DELL’UMANITÀ

I l Newroz o Noorooz (persiano زورون) è una festa tradizionale che ricorre il 21

marzo, data dell’equinozio di primavera. la stessa data segna l’inizio del calenda-rio legale luni-solare dell’Iran, la nazione dove, probabilmente, è nata questa festa e dove è più sentita. il termine significa “nuovo giorno” e deriva dall’associazione di due parole antico-persiane: nava (“nuo-vo”) e rəzaŋh (“giorno”). Secondo la tra-dizione mitologica iraniana, il Newroz ri-sale a circa 15.000 anni fa, all’epoca del leggendario re persiano Yima.

La vittoria della primavera

Con l’inizio della primave-ra, la terra rinasce. La natura si risveglia dal sonno freddo dell’inverno e riprende vita in una esplosione di luce, colori e fiori. La lotta tra la primavera che vince sul vecchio inverno, eternamente sconfitto, è sim-boleggiata da due maschere

comiche che si fronteggiano a colpi di uova colorate. Kechal, il calvo, rappresenta la prima-vera; il suo antagonista, il bar-buto Kyosa, è l’inverno, simbo-leggiato dalle uova rotte disse-minate sul campo di battaglia. La forza vincitrice della natura primaverile accompagna i combattenti di galli, le corse di cavalli e altre competizioni popolari che animano il mese di marzo azero e i giorni che precedono la data dell’equi-

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Chasqui

a cura di Pablo Sartori

P enso di aver tutto il diritto di dimen-ticare. Vorrei ma non posso. Sono sta-te tre le tragedie che hanno segnato

per sempre la mia vita. Una più devastante dell’altra, ma tutte e tre da conservare come storie da trasmettere alle giovani generazioni di oggi.La prima si chiama “fascismo” e le sue leggi razziali contro gli ebrei. Quando avevo appe-na undici anni, io e la mia famiglia di ebrei italiani fummo costretti a fuggire in Argentina

perché il regime fascista ci aveva tolto ogni di-ritto. Per noi niente scuola, niente lavoro né assistenza sanitaria, nemmeno la possibilità di pensare, parlare e credere in libertà.La seconda tragedia è quella che ha colpito mio nonno Ettore e con lui migliaia di ebrei italiani. È stato l’olocausto (shoah) organiz-zato dai nazisti, che prevedeva la deporta-zione e lo sterminio nel campo di concen-tramento di Auschwitz. Nonno Ettore, unico della famiglia rimasto in Italia, partì in un vagone bestiame dal binario 21 della stazio-ne di Milano il 30 gennaio 1944. Destinazione

Mai più silenzio!

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