PLEIADI - creval.it · Matrice popolare, stretto collegamento con i territori di insediamento ......

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PLEIADI GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE PLEIADI - Periodico quadrimestrale - n. 54 dicembre 2009 EROS RAMAZZOTTI TRA TERRA E CIELO UN’AULA INfORMATICA PER IL BARRIO’S INAUgURATA LA 500 a fILIALE

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EROS RAMAZZOTTI TRA TERRA E CIELO UN’AULA INfORMATICA PER IL BARRIO’S INAUgURATA LA 500a fILIALE

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EDITORIALE

Il Gruppo Credito Valtellinese è una realtà che viene da lontano e guarda lontano grazie a tre elementi distintivi:1. la modalità cooperativa e solidaristica del fare credito, che è sancita nell’art. 2 dello Statuto del Credito Valtellinese e si riflette, in virtù dell’appartenenza al Gruppo, nell’operatività di tutte le banche terri-toriali che lo compongono;2. il radicamento locale delle nostre sette banche, presenti con oltre 500 filiali in dieci regioni e quarantatre province italiane;3. una cultura d’impresa sana e basata sui princìpi dell’innovazione, della flessibilità organizzativa e della sostenibilità (come da sempre evidenziato dal Rapporto Sociale, che quest’anno giunge alla quindi-cesima edizione).Matrice popolare, stretto collegamento con i territori di insediamento e cultura d’impresa basata sulla responsabilità sociale – che si esplicita anche con la coerenza dei comportamenti rispetto ai valori di riferi-mento – rappresentano la nostra bussola di orientamento e il migliore biglietto da visita nei confronti dei Soci, dei Clienti e della collettività in generale con i quali abbiamo instaurato relazioni di lungo periodo, fondate sulla conoscenza e sulla trasparenza.Dinanzi ad una crisi di inedita intensità – dopo la quale, come ammo-nisce il Governatore di Banca d’Italia Draghi, “le cose non torneran-no come prima” – quei principi si sono dimostrati vincenti ed il nostro Gruppo intende tener loro fede, pur declinandoli ed attualizzandoli nella prospettiva della nuova dimensione globale dell’economia e della società.Lo spirito di solidarietà e cooperazione che ispira l’azione delle nostre banche deve oggi tradursi in comportamenti che tengano conto del-l’appartenenza, derivante appunto dal processo di globalizzazione, ad un’unica e più ampia comunità. L’approccio con gli altri attori economici – non mi stancherò di ri-cordare che le banche sono “operatori tra gli operatori” – che a noi si rivolgono per avere il credito deve trovarci predisposti a valutare le richieste degli imprenditori non solo con la lente delle garanzie presta-te (che pure non può essere completamente accantonata, proprio per-ché le banche sono anch’esse imprese), ma anche valutando l’impatto sociale del progetto sottostante. In tale ottica assumeranno valenza fondamentale il contenuto innovativo, la valorizzazione delle risorse umane e la potenzialità di crescita per il territorio che il progetto im-prenditoriale da finanziare presenta. Fare credito favorendo lo sviluppo ed il progresso: è questo il non semplice compito che le banche sono oggi chiamate a svolgere e che richiede l’accorto bilanciamento dei criteri di economicità con quelli di responsabilità sociale.

Come i due volumi del Centenario bene hanno illustrato, la banca vive nella e della economia e, pertanto, non può restare estranea ai suoi meccanismi ma deve accompagnarne gli attori in modo proatti-vo, per averli al suo fianco in un rapporto fiduciario forte e duraturo.Un autorevole monito a questa etica del comportamento ci giunge dall’ultima Enciclica papale, ove si legge : «L’intero sistema finanziario deve essere finalizzato al sostegno di un vero sviluppo. Soprattutto, bisogna che l’intento di fare del bene non venga contrapposto a quello dell’effettiva capacità di produrre dei beni. Gli operatori della finanza devono riscoprire il fondamento propriamente etico della loro attivi-tà per non abusare di quegli strumenti sofisticati che possono servire per tradire i risparmiatori. Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza» (Caritas in Veritate, n. 65).L’ispirazione originaria delle banche popolari, fondata su una visione di lungo periodo e sulla ricerca del bene comune, ben si attaglia alle parole del Santo Pontefice, così illuminanti in questo momento di gua-do da una crisi profonda e di confronto con un mondo globalizzato.La coerenza ai valori fondanti rappresenta dunque la migliore garan-zia per il domani, la bussola per non perdere l’orientamento, la spinta forte per affrontare con energia e determinazione un futuro che inten-de guardare lontano.

gruppo a matrice popolare La natura e la cultura d’impresa cooperativa dinanzi alla globalizzazione

Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese

“L’intero sistema finanziario deve essere finalizzato al soste-gno di un vero sviluppo. Soprattutto, bisogna che l’intento di fare del bene non venga contrapposto a quello dell’effettiva capacità di produrre dei beni.” (Caritas in Veritate, n. 65)

Palazzo Sertoli a Sondrio, sede del Credito Valtellinese

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Gli indicatori qualitativi che sintetizzano le attese dei consumatori e delle imprese hanno iniziato a migliorare sul volgere dell’estate. I dati dell’economia reale (produzione indu-striale e prodotto interno lordo) dopo una fase di stabilizzazione hanno anch’essi abbozzato qualche segnale di ripresa nel corso di ago-sto e settembre, contribuendo a rafforzare gli scenari di uscita dalla crisi. La sintesi di questi due elementi permette di guardare al futuro con maggiore fiducia, ma senza dimenticare che ci troviamo ancora nella parte bassa del ciclo economico. Inoltre, il miglioramento del quadro di riferimento cui stiamo assisten-do è il frutto congiunto delle politiche fiscali e delle politiche monetarie espansive messe in atto da Governi e Banche Centrali. L’eco-nomia si è risollevata a forza di massicce dosi di iniezioni di ‘vitamine energizzanti’. Come emerso dai recenti meeting tenutisi nella pri-ma decade di novembre (BCE, BoE, FED e G-20), la ‘mano visibile’ degli Stati rimarrà, ancora per diversi mesi, come sostegno alla ripresa congiunturale mondiale, in modo da condurre l’economia e i mercati finanziari su un percorso di crescita e stabilità autonomo, nonché, ci si auspica, virtuoso. È doveroso sottolineare in questa sede che le diverse aree geografiche del mondo hanno però presentato riscontri diversi, poiché que-sta crisi ha inciso in maniera eterogenea sulle loro economie rispetto a quanto accaduto

Gli stimoli fiscali e monetari

imprimono una svolta a favore della ripresa

nelle precedenti occasioni. In particolare, i paesi di nuova industrializzazione sono stati colpiti in misura inferiore al previsto, segna-lando che le loro economie sono in parte le-gate al commercio internazionale, ma anche la componente della domanda interna si è ormai sviluppata su livelli che hanno con-sentito di arginare la recessione. La Cina e l’India hanno continuato a permanere su tassi di crescita del Pil che – pur in sensibile contrazione nei momenti più acuti della crisi – sono rimasti comunque intorno al +6%, per poi incrementare nei trimestri più recenti sino all’8,9% (Cina, terzo trimestre 2009). Il ruolo di locomotiva del mondo, che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale è stato sempre svolto dagli Stati Uniti d’America, per la prima volta è stato impersonato dalla Cina, dall’India e dalle economie emergenti. L’effetto contagio – con accezione positiva questa volta – è risultato emblematico sul-l’area del Pacifico. Il Giappone e l’Australia hanno iniziato sin dai primi mesi del 2009 a riportare chiari segnali di ripresa e d’intensifi-cazione degli scambi commerciali con Pechi-no. Tecnologia da Tokyo e materie prime da Canberra sono le principali importazioni che il ‘Celeste Impero’ necessita per alimentare la sua fame di crescita e di ammodernamento, che sta trasformando la società cinese e che vede le imprese impegnate a specializzarsi in produzioni a sempre maggior valore ag-

giunto. Dal fronte delle Autorità preposte alla regolamentazione e alla supervisione dei mer-cati i segnali che giungono sono univoci e in-discutibili: sarà contrastato il rigenerarsi delle circostanze che hanno condotto sul baratro l’economia e la finanza mondiale, con par-ticolare attenzione alla struttura del settore creditizio, laddove i manager non dovranno più basare le loro scelte sulla convinzione che ‘le banche troppo grosse non possono fallire’. Un ruolo di primo piano è svolto dal Finan-cial Stability Board (FSB), presieduto dal Go-vernatore della Banca d’Italia, prof. Mario Draghi, che sta ripensando e riscrivendo un nuovo assetto regolamentare da sottoporre al vaglio e all’approvazione dei prossimi appun-tamenti del G-20. I punti cardine per arrivare a un sistema finanziario più prudente, più sta-bile e più idoneo a sostenere l’economia sono individuabili nella necessità di avere organi-smi con più capitale, meno debito, controlli estesi a tutti i tipi di intermediari che possono generare rischio sistemico, meccanismi in grado di limitare la ciclicità della finanza e sistemi di ‘governance’ volti a contenere gli incentivi all’assunzione di rischi eccessivi. Interventi che nel loro complesso mirano a ridurre la probabilità e la portata dell’even-tuale fallimento di istituzioni finanziarie con importanza globale, rendendo il sistema più solido e capace di assorbire questo tipo di shock. In più occasioni lo stesso Governatore della Banca d’Italia ha sottolineato la neces-sità di imporre miglioramenti alla qualità del capitale delle banche e contemporaneamente limitare l’eccessivo uso della leva finanziaria, che in questa crisi ha agito pro-ciclicamente facendo diventare più complessa la gestione e il reperimento della liquidità per le imprese. Inoltre, la Banca d’Italia, nelle sue ultime rile-vazioni, ha messo in risalto che tra il secondo e il terzo trimestre del 2009 i finanziamenti alle imprese si sono contratti del 3%, prin-

ECONOMIA flash

di Umberto Colli Direttore Generale Bancaperta

ANDAMENTO PIL ZONA UE E USA

Fonte: Fondo Monetario Internazionale - Outlook Ottobre 2009

Cultura

LE MOSTRE

EvENTI

Solidarietà Fondazione Mariani, al servizio della neurologia infantile

Un’aula informaticacontro il disagio sociale

EvENTI

Sport

Gran finale per la Gruppo bancario Credito Valtellinese Golf Cup 2009

Creval Meeting di successo

EvENTI

Riconoscimenti

Il Credito Valtellinese vince l’Oscar di Bilancio

Concorso ‘PattiChiari’ con l’economia

A Natale compra un CD e regala un sorriso ai bambini in ospedale

Direttore responsabile:Roberto GrazioliComitato di redazione:Miro Fiordi, Enzo Rocca Responsabile di redazione:Cristina RizziHanno collaborato:Gabriella Armanasco, Paolo Baroli, Michela Beltrama, Giancarlo Benzi, Attilio Bertini, Marta Bongini, Marco Bormolini, Giampietro Bracchi, Nicola Coiatelli, Tiziana Colombera,Ugo Colombo, Chiara Cornalba,Paola Cottica, Michele De Dosso, Fabio Della Torre, Cinzia Franchetti, Astrid Ivone, Elisabetta Mero, Christian Moretti, Cristina Quadrio Curzio, Carlo Vella

PLEIADIPeriodico quadrimestrale delGruppo bancario Credito Valtellinesespedizione ap 70% - Sondrion. 54 - dicembre 2009Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167del 15 gennaio 1985Progetto grafico di Elever SrlFascicolo impaginato daImmaginario di Gerardo Iuorioe stampato da Postel SpAIndirizzo: redazione Pleiadi c/o DirezioneMercato - Credito Valtellinese,Piazza Quadrivio 8 - 23100 [email protected] in 180.000 copie

In copertina: Il Duomo di Milano

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INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003

Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quad-rivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a [email protected] .

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fLASh ECONOMIAGli stimoli fiscali e monetari imprimono una svolta a favore della ripresa

SPECIALSOCIOGruppo Creval, risultati al terzo trimestre 2009

L’ampliamento del centro servizi di via Feltre a Milano

Credito Artigiano, una banca al servizio dell’economia dei territori

Credito Artigiano, la crisi economica e i rapporti con la clientela

NUOvI PRODOTTIGrazie a TELLCARD MOBILEoggi paghi con il cellulare

A Roma la nuova filiale InPegno del Credito Siciliano

Creval Accanto a Te, un progetto di educazione e marketing sociale

IMPRESE E MERCATIL’utilizzo intelligente dei dati al servizio delle imprese e dei clienti

Economia

PERSONAggI DEL MESEEros Ramazzotti in fuga verso la stabilità

Tiziano Sclavi, il papà di Dylan Dog

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cipalmente a seguito del pronunciato rallen-tamento della dinamica degli impieghi dei gruppi bancari di maggiori dimensioni che attingono dai mercati internazionali la liqui-dità per poi trasferirla al mondo produttivo. Il vaporizzarsi di questo mercato nel 2008 e il suo languire nel 2009 hanno quindi stretto in un circolo vizioso questo meccanismo di trasmissione. L’intervento del Governo e le operazioni di rifinanziamento dell’Eurosiste-ma hanno attenuato le difficoltà delle banche e la situazione si sta normalizzando. Nello stesso rapporto la Banca d’Italia fa notare che in settembre il costo medio dei prestiti a bre-ve termine alle imprese era del 4%, inferiore di quasi 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il costo dei mutui a tasso variabi-le per le famiglie si è dimezzato al 2,3%. Di fronte a una dinamica dei tassi così delineata ci si sarebbe dovuto attendere un’impennata delle domande di finanziamento per l’acqui-sto di beni durevoli; cosa che però non è avve-nuta. La stessa domanda di nuovi macchinari langue. Questa constatazione si scontra con il sensibile miglioramento degli indicatori di fiducia delle imprese, che però non metabo-lizzano ancora la loro stessa speranza trasfor-mandola in un atteggiamento pro-attivo di rinnovamento e miglioramento aziendale.

Cambi: il dollaro resta al centro della specula-zione Nonostante le difficoltà e i tentennamenti che l’Europa palesa nel risollevarsi dalla cri-si, l’euro ha continuato ad apprezzarsi dalla fine dell’estate nei confronti sia del dollaro sia della sterlina. A gravare sul biglietto verde c’è la pressione affinché venga creata una nuova moneta di conto internazionale (con effetti di lungo periodo), unita al ruolo che in questi mesi sta rivestendo il ‘carry trade’, pratica basata sul prendere a prestito fondi in dolla-ri finanziati a tassi prossimi allo zero, per poi reinvestire i capitali in altre valute o mercati con maggiori prospettive. Si genera quindi una forte pressione che agisce a sfavore del dollaro. Quando gli indici di borsa salgono, cresce anche l’euro, con i massimi di borsa che corrispondono quasi perfettamente ai massimi del rapporto di cambio. Come abbiamo verificato nei momenti di ritracciamento dei mercati, le operazioni di

‘carry trade’ si invertono e il dollaro ritrova slancio. È doveroso sottolineare che il mercato valu-tario assolve da cuscinetto tra le ragioni di scambio dei diversi paesi, ma attira anche un’intensa attività speculativa che, rispetto ai mercati monetario, obbligazionario e aziona-rio, trova gli Stati e le Banche Centrali con possibilità d’intervento meno incisive.

Borse: anno con volatilità alle stelle, ma indici con performance a due cifre La stabilizzazione prima e la successiva ripre-sa delle economie mondiali, unite all’abbon-danza di liquidità e al ritorno della specula-zione tramite ‘carry trade’, stanno facendo da volano al recupero degli indici di borsa. Al 23 novembre l’indice Dow Jones segnava un pro-gresso del 19% da fine 2008, lo S&P500 del 22%, il Dax di Francoforte del 20%, il FTSE-MIB del 18%, il Nikkei225 dell’8%. Progressi significativi e lusinghieri, se ricordiamo che a inizio anno l’unico scenario considerato era quello di un ‘crash’ dei mercati finanziari. Il timore che sia l’eccesso di liquidità a sostenere gli indici viene stemperato dalle parole delle stesse Banche Centrali, che all’unisono e ripe-tutamente hanno ribadito che gli stimoli sa-ranno ridotti gradualmente, in modo da non turbare gli equilibri dei mercati. Per come hanno sorvegliato e aiutato i mercati nel cor-so della crisi, questi moniti delle Banche Cen-trali dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione.

Materie prime: la ripresa sostiene le commodity I segnali di ripresa economica si sono fatti sentire anche sul mercato della materie pri-me, con il petrolio che è tornato in area 80 dollari al barile, registrando un progresso da

fine 2008 pari al 72% e l’oro che ha raggiunto nuovi record storici in area 1160 dollari l’on-cia, realizzando un +33%. Il rame ha invece conosciuto una fase di tumultuoso ritraccia-mento nei momenti più acuti della crisi, per poi riprendersi rapidamente (+138% al 23 novembre da fine 2008), grazie all’accelera-zione della locomotiva cinese. Non è un caso se il dollaro australiano (Paese ove sono ubi-cati i maggiori giacimenti mondiali di rame) si è apprezzato notevolmente da inizio anno, anche in virtù della ripresa delle esportazioni di questo metallo verso Pechino.

Obbligazioni: rendimenti statali stabili ma con prospettive di rialzo Dagli Stati Uniti al Giappone, passando per la Germania, gli stimoli statali per rianima-re il sistema creditizio e industriale saranno finanziati dall’emissione di nuovi titoli go-vernativi. Il rientro dalla fase più acuta del-la crisi, durante la quale si era assistito alla compressione dei rendimenti riconducibile all’avversione al rischio degli investitori, ha aperto dunque nuovi scenari per questi titoli. Per le scadenze entro i 12 mesi, i rendimenti rimangono ai minimi storici, coerentemen-te con una politica monetaria che dovrebbe mantenersi espansiva ancora per diversi mesi e per l’assenza di spinte inflazionistiche. Le obbligazioni decennali continuano a offrire rendimenti storicamente contenuti, ma le prospettive di un’offerta che deve giocoforza crescere presenta nel lungo periodo prospet-tive di rialzo e, simmetricamente, di ribasso delle quotazioni.

ANDAMENTO ANNUALE BORSE MONDIALI

Il documento è stato elaborato sulle base delle informazioni disponibili al 23 novembre 2009

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stro Gruppo, che ormai ha assunto a tutti gli effetti un rilievo nazionale, grazie ad una rete commerciale operativa in 10 regioni e 41 province. Il Credito Valtellinese conti-nua dunque a perseguire con coerenza gli obiettivi primari della soddisfazione dei propri clienti e dell’allargamento graduale del proprio perimetro, secondo una strate-gia di espansione costante sul territorio e un

ECONOMIA Specialsocio

gruppo Creval risultati al terzo trimestre 2009RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2009I risultati al 30 settembre 2009 riaffermano l’attenzione del Gruppo Creval al sostegno delle economie reali dei territori di riferi-mento. Pur in un contesto congiunturale particolarmente critico, nei primi nove mesi dell’anno i crediti verso clientela segnano un aumento del 6,4% rispetto a fine 2008 e del 19,1% rispetto a settembre 2008 (+ 10,4% al netto di Carifano) atte-standosi a 19.556 milioni di euro. Così pure la raccolta diretta, principale indicatore del rapporto fiduciario tra banca e clienti, cre-sce del 3,4% rispetto a fine dicembre 2008 e del 19% su settembre 2008 (+ 8,9% a perimetro costante) raggiungendo i 19.290 milioni di euro, mentre la raccolta indi-retta, con una consistenza di 12.820 milio-ni di euro, segna un aumento del 6,5% su dicembre, sostenuto anche dalla ripresa dei mercati finanziari. La raccolta globale, pari a 32.110 milioni di euro evidenzia una crescita del 4,6% su dicembre 2008 e del 14,1% rispetto al 30 settembre 2008 (+ 6% al netto di Carifano). I proventi operati-vi raggiungono 603,4 milioni di euro, con un aumento del 7,9% rispetto a 559,2 mi-lioni a settembre dello scorso anno (+ 1% a perimetro costante). Il risultato netto della gestione operativa si rappresenta in 209,7 milioni di euro, stabile rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Gli oneri fiscali del periodo, stimati in 44,3 milioni di euro e gli utili di pertinenza di terzi per 9,8 milioni di euro attestano il ri-sultato netto di periodo a 58,3 milioni di euro rispetto a 71,7 milioni del periodo di raffronto.

PATRIMONIO CLIENTIAl 30.09.2009 i clienti del Gruppo sono 851.871 in crescita del 4,2% rispetto agli 817.296 di fine 2008, a conferma della ca-pacità del Gruppo di attrarre nuova clien-tela nelle zone di recente insediamento e di mantenere il ‘patrimonio clienti’ nelle pro-vince di radicamento storico.

Dati economici 01/01/2009 01/01/2008 var% (2) �0/09/2009 �0/09/2008

Margine di interesse 380.570 390.105 -2,44%

Proventi operativi 603.406 559.196 7,91%

Oneri operativi -393.739 -349.882 12,53%

Risultato netto della gestione operativa 209.667 209.314 0,17%

Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte 112.441 145.272 -22,60%

Utile dell’operatività corrente al netto delle imposte 68.113 85.949 -20,75%

Utile del periodo 58.277 71.667 -18,68%DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30.09.2009 ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO

gRUPPO CREDITO vALTELLINESE: IMPIEghI +6,4%

Dati patrimoniali consolidati �0/09/2009 �0/09/2008 var% (1)

Crediti verso Clientela 19.555.690 16.417.219 19,12%

Attività e passività finanziarie 671.083 865.158 -22,43%

Partecipazioni 239.153 204.573 16,90%

Totale dell’attivo 23.546.744 20.238.463 16,35%

Raccolta diretta da Clientela 19.290.481 16.214.534 18,97%

Raccolta indiretta da Clientela 12.819.702 11.928.884 7,47%

di cui

- Risparmio gestito 5.832.031 5.634.741 3,50%

Raccolta globale 32.110.183 28.143.418 14,09%

Patrimonio netto 1.756.454 1.710.016 2,72%

(1) Calcolata rispetto al 3° trimestre dell’anno precedente. (2) Calcolata rispetto al periodo 01/01-30/09 dell’anno precedente.

RETE TERRITORIALEInaugurata la 500a filiale, una crescita nella tradizioneAl 30 settembre 2009 il Gruppo Creval contava 499 sportelli. Il 26 ottobre 2009 ha inaugurato la 500ª filiale, con l’apertura dello sportello di Olginate (Lc) del Credito Valtellinese. Trattasi di una tappa molto importante nel percorso di sviluppo del no-

EvOLUZIONE NUMERO CLIENTI DEL gRUPPO

31.12.2008

817.286 +4,2%

851.871

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CREDITOvALTELLINESE

CREDITO PIEMONTESE

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Gruppo Creval 500Quota Sportelli 1,5%

Numero sportelli per banca

Credito Valtellinese 121

Credito Artigiano 141

Credito Siciliano 136

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Credito Piemontese 27

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Banca Cattolica 9

Gruppo Creval con acquisizione di Banca Cattolica 509

fILIALI DEL gRUPPO E qUOTA SPORTELLIA fINE NOvEMBRE 2009

business model improntato alla trasparen-za e alla prudente gestione dei rischi. Una crescita dunque non fine a se stessa, ma in-dirizzata a servire al meglio le famiglie e le imprese, grazie ad un modello di ‘impresa a rete’ fondato su partnership e accordi com-merciali con primarie realtà finanziarie e indirizzato a conseguire adeguate sinergie ed economie di scala nel lungo periodo. L’obiettivo dei 500 sportelli è un risultato

Banca Cattolica entra a far parte del gruppo Creval

Dopo il pieno successo di adesione al-l’offerta pubblica di acquisto e scambio, conclusasi il 6 novembre 2009 con il conferimento di n. 611.456 azioni BC (ol-tre il 96% delle azioni), in data 8 novem-bre 2009 l’Assemblea dei Soci di Banca Cattolica ha deliberato la trasformazio-ne della Banca da società cooperativa a società per azioni e l’adozione di un nuovo statuto, in linea con quello delle altre società bancarie del Gruppo Credi-to Valtellinese. Il Credito Valtellinese ha quindi acquistato una partecipazione dell’80% nel capitale sociale di Banca Cattolica, che ha così fatto ingresso nel Gruppo Creval dal 23 novembre 2009.L’operazione di integrazione di Banca Cattolica si inserisce nella direttrice di sviluppo territoriale individuata dal Piano Strategico e consente al Creval un ulteriore rafforzamento della propria rete territoriale nel Centro Italia, area a forte valenza commerciale e con buone prospettive di sviluppo. Il modello cultu-rale e organizzativo con cui Banca Cat-tolica opera è del tutto analogo a quello del Gruppo Creval: è una banca radicata nel territorio di riferimento, con un rap-porto diretto, duraturo e costante con la propria clientela, rappresentata pre-valentemente da famiglie, PMI, artigia-ni, professionisti e istituzioni no profit. Opera coniugando la produzione di beni economici e sociali, nell’ottica dello svi-luppo sostenibile del territorio nel lungo periodo.

PRINCIPALI gRANDEZZE DIMENSIONALI

dati in migliaia di euro 1° semestre 2009

Crediti verso Clientela 215.900

Raccolta Diretta 226.500

Raccolta Indiretta 51.700

Totale attivo 268.096

Patrimonio Netto ante utile 28.763

Utile 624

Dipendenti 62

Inaugurazione della 500a filiale a Olginate (LC) alla presenza del Presidente del Creval Giovanni De Censi, del Direttore Generale Miro Fiordi e del Direttore della filiale Christian Sironi.

importante raggiunto con un anno di an-ticipo rispetto a quanto previsto dal Piano strategico e si è concretizzato nel tempo anche per effetto di mirate acquisizioni, a partire da metà degli anni ’90, di banche nate dalla stessa matrice sociale, preservan-do e valorizzando le specifiche fisionomie di forte radicamento nei rispettivi ambiti locali e di promozione socio-economica del territorio di riferimento.

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giovanni De Censi nominato membro del Consiglio di Sovrintendenza dello IORPrestigioso inca-rico per il Presi-dente del Credi-to Valtellinese, dott. Giovanni De Censi. Il 23 settembre scorso, la Commissio-ne Cardinalizia

dell’Istituto per le Opere di Religione

(IOR), presieduta dal Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, ha rin-novato il Consiglio di Sovrintendenza del medesimo Istituto. Del nuovo con-siglio di Sovrintendenza fanno parte oltre al dott. De Censi, il dott. Carl A. Andersen, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo (USA), il prof. Ettore Gotti Tedeschi, Presidente del-la Santander Consumer Bank Italia, il

dott. Ronaldo Hermann Schmitz e il dott. Manuel Soto Serrano. Secondo i dettami statuari, la menzionata Com-missione Cardinalizia, su proposta del nuovo Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, ha nominato il prof. Ettore Gotti Tedeschi nuovo Presidente del Consiglio di Sovrintendenza e il dott. Ronaldo Hermann Schmitz Vice-Pre-sidente.

Obbligazioni Convertibili “Credito valtellinese 2009/201� a tasso fisso 4,25%” offerto in opzione ai Soci del Credito valtellinese PRINCIPALI CARATTERISTIChE DELLE OBBLIgAZIONI CONvERTIBILI:

(i) rapporto di assegnazione in opzione in ragione di 1 obbligazione convertibile del valore nominale di Euro 75,00 ogni 25 azioni ordinarie Credito Valtellinese possedute;

(ii) l’emissione delle obbligazioni convertibili avverrà per l’importo nominale complessivo massimo di Euro 624.572.400,00 mediante emissione di massimo n. 8.327.632 obbligazioni convertibili;

(iii) tasso di interesse fisso pari al 4,25% annuo lordo del valore nominale delle obbligazioni convertibili da corrispondersi agli obbligazionisti;

(iv) sono previste tre tranche di rimborso: - 29 giugno 2011: scadenza di nominali 25 euro su 75 euro di nominale iniziale; - 29 giugno 2012: scadenza di nominali 25 euro su 75 euro di nominale iniziale; - 29 giugno 2013: scadenza di nominali 25 euro su 75 euro di nominale iniziale;

(v) il prestito avrà una durata complessiva di 42 mesi; alla scadenza di ogni tranche, l’obbligazionista avrà la facoltà di chiedere la conversione del valorenominale in scadenza in azioni Credito Valtellinese di nuova emissione ad un prezzo di sottoscrizione parametrato alla media delle quotazioni delle azioni ordinarie Credito Valtellinese nel periodo precedente la scadenza, con l’applicazione, a favore dell’obbligazionista, di uno sconto su tale media pari al 10%;

(vi) successivamente al rimborso della prima tranche (2011), la Banca avrà la facol-tà di riscattare anticipatamente il valore nominale residuo delle Obbligazioni Convertibili, procedendo al suo rimborso in denaro oppure mediante consegna di azioni ordinarie del Credito Valtellinese di nuova emissione, informando i portatori delle Obbligazioni Convertibili con un congruo anticipo. Qualora il rimborso del va-lore residuo delle Obbligazioni Convertibili avvenga, a scelta del Creval, mediante conversione in azioni, il prezzo per azione utilizzato per determinare il rapporto di conversione sarà parametrato alla media delle quotazioni di borsa delle azioni Creval con l’applicazione di uno sconto del 15%.

WARRANT AZIONI ORDINARIE CREDITO vALTELLINESE 2010 E 2014

• numero massimo warrant azioni ordinarie Credito Valtellinese scadenza 2010: 33.310.528 (4 warrant per ogni Obbligazione convertibile, ciascuno dei quali darà diritto a sottoscrivere un’azione ordinaria Credito Valtellinese di nuova emissione);

• numero massimo Warrant azioni ordinarie Credito Valtellinese scadenza 2014: 41.638.160 (5 warrant per ogni Obbligazione convertibile, ciascuno dei quali darà diritto a sottoscrivere un’azione ordinaria Credito Valtellinese di nuova emissione).

L’ammontare degli sconti da applicare ai valori medi delle azioni Credito Valtellinese al fine della determinazione del prezzo di emissione delle nuove azioni a servizio del-l’emissione de warrant 2010 e dei warrant 2014 per è fissato, rispettivamente, al 10% e al 15%.

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rie e alla valutazione immobiliare per la tutela del credito, occupa un ruolo strategico l’organizzazione e la gestio-ne degli spazi ufficio e di supporto per le diverse Società del Gruppo. Da qui prende origine l’iniziativa di cui parlia-mo con il Direttore Generale di Stelli-ne, architetto Fernando Grattirola.

Direttore, quali sono le ragioni dell’amplia-mento del Centro Servizi di Via Feltre?Sono due gli obiettivi generali che fanno da sfondo alla scelta di amplia-re il Centro Servizi. Da un lato, l’at-tenzione a ottimizzare il valore degli investimenti immobiliari delle Società del Gruppo, in questo caso del Credi-to Artigiano, storico proprietario del complesso di Via Feltre; dall’altro, la volontà di adeguare le dimensioni e le funzionalità del Centro Servizi alle nuove esigenze operative del Gruppo. Il primo obiettivo è stato conseguito

portando a buon fine una procedura autorizzativa molto complessa, che ha reso disponibile un diritto edificatorio di oltre 13.000 mc aggiuntivo rispetto alle strutture esistenti. Il secondo obiet-tivo è strettamente connesso con la for-te crescita dimensionale del Gruppo, che richiede notevoli impegni organiz-zativi per la gestione del personale e di tutte le attività produttive funzionali alla rete commerciale delle banche dif-fuse sul territorio. La posizione bari-centrica di Milano e le caratteristiche del centro servizi esistente in via Feltre bene si prestano a rispondere a tale esigenza. Ampliare gli spazi esistenti e accentrare alcune importanti attività strumentali, come la formazione del personale, in moderni ambienti di la-voro, significa razionalizzare i servizi e mettere a sistema le complesse esi-genze aziendali che la vivace dinamica economica e finanziaria del Gruppo

ECONOMIA Specialsocio

L’ampliamento del centro servizi di via Feltre a Milano

Il Gruppo Creval possiede un immobi-le destinato a centro servizi a Milano in via Feltre, dove si trovano le strutture operative di diverse Società del Grup-po, tra cui il Centro di Formazione per il personale dipendente. Anche Stelli-ne, la Società che presidia le tematiche immobiliari per l’intero Gruppo, è pre-sente con un proprio ufficio che si ag-giunge alla sede di Sondrio e agli altri uffici distaccati di Acireale e Palermo. Tra le attività di Stelline, oltre al core business rappresentato dai settori dedi-cati all’apertura di nuove filiali banca-

Il nuovo centro servizi di Via Feltre: un’anteprima

Fernando Grattirola, Direttore Generale di Stelline

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richiede. Il tutto sarà ottenuto raddop-piando i circa 150 posti di lavoro oggi disponibili, riducendo nel contempo al di sotto dei 20 mq/addetto il fabbiso-gno di spazio pro-capite, e dotando la struttura di ogni funzione di supporto, dalle sale riunioni alla ristorazione alle autorimesse interrate.

Costruire oggi un edificio destinato al ter-ziario avanzato significa confrontarsi con complesse tematiche tecniche ed econo-miche. In che modo e con quali soluzioni la Società Stelline affronta le necessità immobiliari del Gruppo?Disponendo di procedure e tecniche operative sicure. In particolare, ricca di una venticinquennale esperienza professionale nel settore dell’architet-tura e dell’engineering, Stelline è oggi in grado di gestire secondo un Sistema Qualità certificato l’intero processo di ricerca, progettazione, realizzazione, collaudo e consegna di nuovi immobili, sia per le filiali operative che, come in questo caso, per le strutture centrali e quelle di servizio. Attraverso le compe-tenze e le attività di qualificati tecnici, garantiamo non solo la qualità spaziale degli ambienti e gli standard necessari alla produttività delle Società ma, so-pratutto, la sicurezza, i tempi di realiz-zazione e l’ottimizzazione dei costi del-l’intero processo edilizio. Qui rientra ovviamente la selezione di collabora-zioni tecniche specialistiche di elevato livello e l’affidamento degli appalti per l’esecuzione delle opere mediante gare che mettono in competizione le miglio-ri ditte operanti in ciascun settore.

Come sarà l’edificio una volta terminati i lavori? Il nuovo edificio si porrà in stretta con-tinuità con il contesto insediativo del quartiere di via Feltre, con l’adiacente parco Lambro e con la tipologia e la struttura del fabbricato esistente. Il pro-getto di ampliamento vedrà un nuovo corpo di fabbrica a L che permetterà di definire una nuova corte di ingresso al-l’intera struttura, il baricentro dell’inte-

ro complesso. Il nuovo edificio disposto su 6 livelli – per 15.000 mq di superficie –, di cui due interrati per 150 posti auto e 4 livelli fuori terra per sale corsi, sala conferenze, uffici e mensa/caffetteria, avrà una distribuzione interna razio-nale e flessibile e una veste esterna con facciate ventilate in cotto con grandi ve-trate ad alta prestazione. Questa scelta, oltre a riprendere il linguaggio storico del mattone in uso nel quartiere Feltre, soddisfa contemporaneamente tutti i requisiti di efficienza energetica imposti dalle normative più recenti.

Oggi qualunque tema immobiliare si deve conciliare con una nuova sen-sibilità ambientale imposta sia dalla normativa, sia dal valore strategico ri-servato all’attenzione sociale ed ecolo-gica: come risponde a queste esigenze il nuovo centro servizi?Da sempre la progettazione deve essere tesa non solo a creare un oggetto archi-tettonico esteticamente valido, ma an-che a soddisfare le esigenze di comfort ambientale delle persone che andran-no ad abitare l’edificio, due obiettivi da raggiungere attraverso l’applicazione di tecnologie edilizie, materiali e dota-zioni di impianti sempre più innovativi e sofisticati. Il progetto di architettura, che riveste un ruolo essenziale nel con-dizionare gli equilibri ambientali e che influenza direttamente la qualità della vita, non può che muoversi quindi al-l’interno di scenari sostenibili, in cui la sostenibilità è da intendersi nella sua accezione più ampia riferita a obiettivi ambientali, sociali ed economici. Tra i requisiti che contribuiscono alla qualità di vita per gli utilizzatori, senz’altro la semplicità di gestione e la facilità di ma-nutenzione degli immobili realizzati.

Allargando lo sguardo sul settore e approfittando del vostro osservatorio privilegiato, è possibile fare qualche osservazione sulla situazione del mer-cato immobiliare in questo periodo so-cioeconomico?La conoscenza e il monitoraggio del

mercato immobiliare costituiscono, in questo periodo più ancora che in passa-to, un requisito strategico per l’attività degli Istituti di credito. In generale si può affermare che, su tale argomento, l’ubicazione del bene e la sua qualità realizzativa oggi fanno la differenza; in particolare, in questo periodo abbiamo rilevato che il valore degli immobili ha mantenuto livelli elevati nei centri delle città più importanti ma anche in alcune zone a forte valenza turisti-co ambientale. Il mercato residenzia-le, pur attraversando una situazione di stasi per il comparto della seconda casa, mantiene livelli elevati di prezzo se gli immobili rispondono anche alle nuove richieste in termini di comfort, efficienza energetica e rispondenza alle mutevoli esigenze esistenziali e sociali. Nota dolente invece per gli ‘immobili contenitori’ a vocazione commerciale e artigianale, che sono stati realizza-ti negli ultimi anni non sulla base di specifiche esigenze produttive, ma per obiettivi di investimento che potremmo definire ‘speculativo’. L’esagerata pro-liferazione di questa specifica edilizia, quasi sempre in aree periferiche, spesso caratterizzate da una situazione di de-grado che le nuove costruzioni hanno in qualche caso contribuito a peggio-rare, oltre a rappresentare un gravoso problema di gestione territoriale, de-termina anche una difficile situazione di riconversione e ricollocamento eco-nomico, potenzialmente pericolosa an-che per le banche. Relativamente agli immobili a destinazione specialistica terziaria, come nel caso di via Feltre, va innanzitutto rilevato che la dotazione di spazi con questa destinazione a Milano è oggi più bassa rispetto ad altre analo-ghe città europee; oltre a ciò, mi preme sottolineare che investire oggi, in tempi difficili, ma in presenza di una specifica esigenza imprenditoriale, costringe sì a scelte molto più attente ma, contem-poraneamente, consente di contenere i costi di costruzione, arrivando così a un risultato sicuramente interessante per la proprietà.

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Il Credito Artigia-no è iscritto dal 1995 nel perime-tro unitario del Gruppo bancario Credito Valtelli-nese, di cui con-divide la mission operativa e le strutture centrali funzionali al busi-ness (in particolare

con riferimento alla gestione delle tecnologie informatiche – Bankadati –, del patrimonio immobiliare – Stelline –, dei servizi di corpora-te center – Deltas – e delle funzioni di finanza specializzata). Il modello organizzativo del Gruppo stesso, a ‘impresa-rete’, enfatizza il ruolo delle banche territoriali, che presidiano in via esclusiva i singoli mercati di riferimen-to, mentre le società strumentali offrono il necessario supporto operativo alle stesse. In questo contesto è sottolineato il vantaggio di prossimità delle reti e minimizzato il sorgere di asimmetrie informative; in ultima istanza non sono solo le dimensioni dei singoli inter-mediari che contano ma i princìpi di specia-lizzazione e flessibilità e la distinzione chiara e condivisa di funzioni produttive e attività di-stributive. La concezione di mercato è orien-tata alla creazione di valore nel medio-lungo periodo e allo sviluppo socio-economico dei territori di insediamento, in continuità con i valori fondativi dell’istituto.

Focalizzazione al retailLa Banca ha fondato – accentuandola sem-pre più – la relazione con la propria clien-tela sulla base della personalizzazione (“una persona per volta” – riassume efficacemente l’ultimo Rapporto Sociale di Gruppo a pag. 27) cercando sistematicamente il consolida-mento di una fiducia ricambiata, grazie ad un’offerta di prodotti e servizi aggiornata e tesa a soddisfarne le specifiche esigenze. Par-ticolare attenzione viene rivolta alle famiglie, ai professionisti, agli artigiani, alle piccole-medie imprese e al mondo del no profit, in coerenza con la natura di banca retail ed in linea con il principio di azienda orientata al cliente. L’attenzione al territorio – sotto forma di fornitura di ‘beni sociali’ – porta il Credito Artigiano a valorizzare la propria presenza sostenendo e supportando sistema-ticamente iniziative che integrano i bisogni espressi in ambito sociale, con particolare ri-ferimento alle aree con più evidente disagio; la banca ha altresì accompagnato iniziative nel campo artistico e della cultura, del volon-tariato e dell’associazionismo – ad esempio mediante convegni, concerti e mostre d’arte in proprio ed instaurando proficue collabo-razioni con importanti istituzioni nelle diver-se città di insediamento.A fronte di una contrazione del Prodotto In-terno Lordo per il nostro Paese nell’ordine del 4,7% per il 2009 (ultimissima stima della Commissione europea), la natura di banca al servizio dei territori si riflette nei dati re-

lativi ai più significativi aggregati aziendali: nonostante la complessa situazione congiun-turale, il Credito Artigiano ha continuato a garantire un flusso di crediti adeguato alle esigenze dell’economia non ritirandosi dal mercato; costante è risultato l’affiancamen-to a famiglie, artigiani, professionisti e PMI. L’ammontare totale di crediti alla clientela assomma a giugno scorso a 6,5 miliardi di euro (+5,8% rispetto a fine 2008 e +9,8% con riguardo al primo semestre 2008). Il dato appare in controtendenza significativa rispetto alla somma degli affidamenti con-cessi dal sistema bancario italiano nel suo complesso (+2,7% su base annuale a fine giugno) e testimonia chiaramente la valenza dell’attività svolta e sopra richiamata.In questo quadro puntiamo a un equili-brato rapporto servizio-redditività: non ci siamo mai fatti attrarre dai facili percorsi che portano ad elevate redditività di breve periodo ma espongono contestualmente a grandi rischi.

Radicamento territoriale e crescita della rete operativaLa banca è presente in quattro regioni – Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio – e dodici province. La politica di svi-luppo della rete ha portato dalle 37 filiali del 1995 alle 141 attuali consentendo un’espan-sione particolarmente marcata nella capitale lombarda (ove gli sportelli sono a fine settem-bre 26), nel pavese, nel pratese e a Roma (25)

ECONOMIA

Focalizzazione nel settore retail, radicamento territoriale e contestuale crescita delle rete operativa al servizio dei bi-sogni dell’economia, sostegno deciso alle zone di insediamento in questa fase di difficile congiuntura costituiscono i tre pilastri dei primi 63 anni di vita del Credito Artigiano. Ne parliamo con il Direttore Generale, dott. Luciano Camagni.

Credito ArtigianoUna banca al servizio dell’economia dei territori

Luciano Camagni, Direttore Generale Credito Artigiano

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e garantendo un radicamento territoriale effettivo e quindi percepito. La crescita della presenza sul territorio avviene di norma nel-la logica di ‘banca a maglie strette’ attraverso progressivi insediamenti limitrofi a filiali ca-pozona di riferimento e si giova di processi di assunzione e formazione mirati all’individua-zione dei talenti e di reali capacità distintive in termini di professionalità, nuove energie e capacità relazionale e commerciale; infatti solo ingenti e qualificati investimenti in risor-se umane, supportati da percorsi di carriera che premiano i meriti e i talenti permettono un attento ed equilibrato processo di crescita che intendiamo continuare focalizzandoci in aree ad elevato potenziale di sviluppo econo-mico ed ancora non presidiate. L’organico è così oggi composto da oltre 1.100 dipendenti – a fronte dei 722 collaboratori di fine 2005 – la cui professionalità, dedizione e coin-volgimento costituisce la premessa per una politica indirizzata a una sempre maggiore focalizzazione in aree a elevato potenziale di sviluppo economico e all’espansione in zone non presidiate.

Il Credito Artigiano e la crisi dell’economiaAll’interno dell’indirizzo univoco proprio del Gruppo Credito Valtellinese, il Credito Artigiano ha aderito a tutte le iniziative di sistema – in alcuni casi addirittura antici-pandole – volte a consentire una gestione compatibile con lo stato di difficoltà gene-ralizzato dell’economia che si riflette nella crescita delle posizioni debitorie. Tramite il posticipo delle scadenze di pagamento di imprese e famiglie si è confermato il so-stegno al fabbisogno del tessuto economico e sociale complessivo, che si è articolato in particolare tramite:1. l’accordo volto a garantire un interven-to rapido ed efficace a favore dei lavorato-ri coinvolti in processi di ristrutturazione aziendale che abbiano dato luogo all’ac-cesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS); in questo senso vale un’apposita apertura di credito in conto corrente in grado di anticipare il trattamen-to economico relativo da parte dell’Inps;2. l’intesa denominata ‘Avviso comune per la sospensione dei debiti delle Pmi verso il

sistema creditizio’, grazie alla quale società con buone potenzialità di crescita e prospet-tive di redditività – ma temporaneamente in difficoltà per la grave crisi economica in corso – accedono a uno strumento che consente l’interruzione per dodici mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa;3. la convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti volta al supporto dell’operatività delle Pmi stesse tramite l’utilizzo di fondi per progetti di medio-lungo termine a con-dizioni vantaggiose – ammontare comples-sivo 8 miliardi di euro (a livello di sistema).Queste ed altre iniziative, anche prospetti-che (penso in particolare alla sospensiva per un anno del pagamento dei mutui abitativi per le famiglie in particolare difficoltà), in-dicano la fornitura di un aiuto semplice, ef-fettivo, tempestivo e straordinario alle realtà economiche dei territori con interventi mi-rati, leggendo i valori d’impresa nostri pro-pri sotto forma di opere di sostegno verso le situazioni maggiormente problematiche e giovandoci dell’elevata professionalità di operatori di filiale qualificati. Siamo fidu-ciosi che anche in questo modo migliori ul-teriormente il rapporto tra unità produttive e banche assumendo la veste di un dialogo continuativo e strutturato in grado di en-fatizzare la natura di banca del territorio – tipica del Credito Artigiano e di tutte le banche retail del Gruppo Credito Valtelli-nese, a matrice popolare.Da parte nostra, ce la metteremo tutta svol-gendo sino in fondo la nostra parte.La sede del Credito Artigiano in Piazza San Fedele a Milano

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Credito ArtigianoLa crisi economica e i rapporti con la clientela

Presidente, come impatta la crisi sulle banche retail come il Credito Artigiano?Come noto, la crisi originatasi nel 2008 nel mercato finanziario si è propagata in bre-ve tempo nell’economia reale, interessando ormai tutto l’anno in corso, pur essendoci – come emerge dagli ultimi dati macroeco-nomici – alcuni segnali di ripresa; se si vuole definire la situazione in modo meno ottimi-stico, forse è terminata la fase di recessione. Dobbiamo purtroppo prendere atto che è sta-ta consumata ricchezza in brevissimo tempo e il capitale economico delle imprese si è ridotto di colpo in misura consistente. In questo qua-dro si collocano anche le banche, in quanto imprese a tutti gli effetti: come tali, anch’esse stanno vivendo questa negativa esperienza e il Credito Artigiano, pur avendo mostrato negli ultimi tre anni ritmi di crescita nei fondamen-tali di gran lunga superiori rispetto ai propri concorrenti, dando notevoli soddisfazioni an-che ai propri azionisti, risente a sua volta degli effetti negativi della crisi. Nella realtà attuale sul risultato economico delle banche agiscono negativamente due fattori: 1. si è ridotto nella formazione del risultato della gestione operativa il contributo di una componente fondamentale – il margine di in-teresse – a causa del calo dei tassi di mercato e dell’esigenza di riduzione del costo del denaro

per le imprese per permettere loro, a fronte di un livello di risultato della gestione industriale già relativamente debole, di non subire un ul-teriore aggravio da elevati oneri finanziari; 2. la crescita consistente delle sofferenze: il progressivo deterioramento della qualità del credito impone accantonamenti relativamen-te importanti per far fronte al rischio - di gran lunga maggiore rispetto agli esercizi prece-denti.Ciò impone la ricerca di sempre maggiore efficienza tramite riduzione di costi; la nostra banca ha agito con immediatezza in tal senso, con effetti che permettono positive valutazioni prospettiche - siamo ormai a fine anno - sul risultato del 2009. Un tema richiamato sovente dai mass media riguarda il rapporto banca-cliente. Qual è il suo giudizio in proposito?Da tempo si richiama nell’operare economi-co ‘l’etica’, termine sovente impropriamente utilizzato quale slogan pubblicitario (che para-dosso!); oggi nel mondo bancario si è aggiunto un ulteriore riferimento da cavalcare, la ‘ter-ritorialità’, che fino a ieri era considerato su-perato soprattutto dalle banche medio-grandi e, all’opposto, ritenuto da sempre valore dalle banche medio-piccole e, in particolare, dal-le banche popolari e di credito cooperativo. Entrambi i riferimenti non possono essere

‘governati’ da dichiarazioni – anche forti –, ma devono ‘solo’ essere vissuti concretamen-te sul campo, ogni giorno. Non mi stanco di raccomandare ai dirigenti e soprattutto ai responsabili delle filiali che i nostri clienti si at-tendono molto dalla banca con la quale ope-rano in termini di affidabilità e di correttez-za: i risparmiatori, che ci affidano i frutti del loro lavoro; le imprese che, oltre al sostegno finanziario, auspicano suggerimenti e consigli. Questi sono valori che devono caratterizzare una ‘banca di casa’. Al Credito Artigiano non si può muovere la critica di avere ‘chiuso l’om-brello’ in questo periodo di crisi: gli impieghi nel 2009 sono chiaramente cresciuti rispetto al 2008 e ciò costituisce la prova più evidente dell’assunto. La gestione di ogni impresa ri-chiede ai propri amministratori l’assunzione di decisioni coerenti con il principio, sancito in modo esplicito anche dalla Banca d’Italia, della ‘sana e prudente gestione’, e, in questo contesto, noi condividiamo sul campo le diffi-coltà dell’imprenditore assicurando un soste-gno ‘intelligente’ – mutuando l’espressione del Governatore Mario Draghi alla recente Gior-nata Mondiale del Risparmio – alle imprese impegnate nei processi di ristrutturazione.

ANgELO PALMA

Nato a Como nel 1940.Docente di economia aziendale presso l’Uni-versità Cattolica di Milano.Fondatore Studio Palma Commercialisti As-sociati in Como e Milano.Autore di numerose pubblicazioni in materia aziendale e relatore in convegni.Membro del comitato scientifico di riviste aziendali.Membro del Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese, Consigliere e Presidente del Credito Artigiano, Consigliere e Vice-Pre-sidente del Credito Piemontese, Consigliere del gruppo Lechler, del gruppo Gerosa, di Svi-luppo Como, di Rigamonti Salumificio.Sindaco di Edison e di Acsm-Agam.

Angelo Palma, Presidente del Credito Artigiano

Intervista al Prof. Angelo Palma, Presidente del Credito Artigiano 15

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Avreste mai pensato di trovarvi al bar e pagare il caffè con il cellulare? Ora è possibile. Il Credito Valtellinese, in collaborazione con Visa Europe e Key Client Cards & Solutions, ha presentato - primo in Europa - il progetto sperimentale di pagamento contactless tramite telefono cellulare abbinato a una carta V PAY, la carta di debito europea di Visa. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto TELLCARD, avviato lo scorso anno in tutta la provin-cia di Sondrio per i pagamenti contactless di piccolo importo (fino a 15 euro) utilizzando le carte V PAY Credito Valtellinese. In questo caso, anziché la carta, si prevede l’utilizzo del cellulare come strumento di pagamento per i piccoli acquisti di tutti i giorni (giornale, caffè, fast food), in alternativa al contante o alla carta di pagamento. Scopriamo i dettagli del pro-getto di sperimentazione con il Direttore Generale del Credito Valtellinese, Miro Fiordi.

Nuovi prodotti

Direttore, qual è il principale obiettivo di questa sperimentazione?L’obiettivo principale è quello di promuovere ulteriormente l’utilizzo della moneta elettroni-ca avvalendosi di uno strumento – il telefono cellulare – largamente diffuso nel mercato ita-liano, in particolare presso le generazioni di clienti più giovani e più propensi all’innovazione

tecnologica. Abbiamo scelto di anticipare una tendenza che coinvolgerà nei prossimi anni diversi operatori e banche.

Come si sviluppa il progetto?Il progetto vede il coinvolgimento di cinquanta dipendenti del Credito Valtellinese ai quali è stato consegnato un cellulare Nokia dotato di applicazione TELLCARD MOBILE. Attraverso il semplice avvicinamento del telefono cellulare al lettore POS contactless, potranno essere effettuati acquisti per importi fino a 15 euro presso i 180 esercizi commerciali convenzionati nelle città di Son-drio, Chiavenna, Morbegno, Tirano e Bormio. La struttura di accettazione per questo tipo di pagamento, infatti, è la medesima già utilizzata per il progetto TELLCARD.

Perché proprio la Valtellina, quale area di sperimentazione?Confermiamo la scelta della Valtellina perché è un’area geograficamente definita, in cui la nostra quota di mercato ci consente di intervenire in modo efficace sia nei confronti dei commercianti, sia dei titolari di carte. Siamo fiduciosi che altri operatori, in altre aree geografiche, diano il proprio contributo per lo sviluppo delle transazioni contactless, visto il notevole interesse che queste forme innovative di pagamento stanno registrando.

Come avviene il pagamento tramite cellulare?Per effettuare un acquisto con il cellulare è sufficiente che l’esercente di-giti l’importo della transazione sul Pos e che il cliente avvicini il telefonino al lettore: immediatamente, il display del terminale indica che l’acquisto è stato completato, il tutto in meno di un secondo.

Come è stato possibile realizzare un metodo di pagamento così innova-tivo e quali sono i vantaggi per i consumatori?A rendere effettivo il pagamento via cellulare è la tecnologia contactless, che consente di pagare con la carta di pagamento senza strisciarla o in-serirla in un lettore. Per applicarla ai telefonini, è bastato inserire al loro interno un secondo microchip, collegato al conto corrente. Il principale vantaggio per i consumatori è quello di avere la garanzia di pagamenti più sicuri rispetto a quelli delle tradizionali carte di credito. Infatti su questi di-spositivi non è presente la banda magnetica, il supporto a maggior rischio di clonazione.

Quali invece i vantaggi per la banca? Questo progetto pone la nostra banca all’avanguardia su un fronte ad alto potenziale di sviluppo.

Miro Fiordi, Direttore Generale del Credito Valtellinese

Grazie a TELLCARD MOBILE oggi paghi con il cellulare

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Come mai, tra le banche del Gruppo, pro-prio il Credito Siciliano?Il credito su pegno può essere validamente proposto soltanto da chi ha solido know how e strutture idonee. Tra le banche del Grup-po - e oserei dire anche a livello nazionale - la nostra Banca è una delle pochissime in Italia a offrire questo servizio con adeguati livelli di efficienza e professionalità.Come pensate di imporvi sulla piazza di Roma, notoriamente appannaggio esclusi-vo di Unicredit-Banca di Roma?La Direzione Mercato di Gruppo ha ap-prontato un efficace progetto per il totale rinnovamento dell’immagine di questo prodotto e per il lancio della nuova agenzia romana. In questo quadro è stato creato il nuovo marchio ‘InPegno’ più moderno e meno legato alla tradizione siciliana, è sta-ta varata una campagna di comunicazione tramite affissioni, radio e giornali ed è sta-to realizzato il sito internet dedicato www.inpegno.it. Qui, oltre a dare tutte le infor-mazioni sul ‘mondo pegni’, sarà inserita una apposita vetrina con gli oggetti più in-teressanti che andranno in licitazione nelle varie aste organizzate dalla Banca.Ha parlato di grande flessibilità. Come si concretizza?

ECONOMIA Nuovi prodotti

A Roma la nuova filiale del Credito SicilianoLo scorso 19 ottobre il Credito Siciliano ha inaugurato a Roma una nuova filiale esclu-sivamente dedicata al servizio di credito su pegno. La Banca isolana è l’unica in seno al Gruppo a offrire anche questo servizio e si colloca nel settore ai primi posti in campo nazionale per volume di affari e numero di clienti, grazie alla plurisecolare esperienza che parte dal 1807, anno della fondazione del ‘Monte Grande di Pietà Sant’Agata di Catania’ da parte di Mons. Corrado Maria Deodato, Arcivescovo della Città. L’Agen-zia di Roma è in via Parigi 9, nei pressi di Piazza della Repubblica (Esedra per i ro-mani), ove Stelline ha realizzato un lay-out che coniuga il buon gusto alla necessità di offrire a tutti gli stakeholders, dipendenti e clienti in primo luogo, le migliori condizio-ni di fruibilità e riservatezza. Lo sportello è aperto al pubblico dalle 7.30 alle 13.50 e ha nel proprio organico tre periti tra cui un gemmologo, in grado di assicurare alla clientela la più qualificata assistenza anche per le operazioni più impegnative, che ven-gono espletate riservatamente. Scopriamo con Giancarlo Benzi, responsabile della Direzione Pegni del Credito Siciliano, le peculiarità di questo servizio.

Dott. Benzi, come na-sce l’idea dell’apertura di una ‘filiale pegni’ a Roma?Il credito su pegno rap-presenta sicuramente un valore aggiunto nel-

la offerta del Credito Siciliano, in quanto consente particolari flessibilità di intervento che non sono proprie di altre forme di fi-nanziamento. Ciò è motivo di grande ap-prezzamento da parte di un numero sem-pre crescente di clienti, il che ci ha spinto a investire nel comparto per razionalizzare e ampliare la rete degli sportelli. In questa ottica rientra questa nuova agenzia extra isolana in una piazza, quella di Roma, sto-ricamente la più importante del settore.

Il credito su pegno è l’unica forma di finan-ziamento istantaneo. Il cliente viene in ban-ca e va via con il finanziamento già erogato. Il rimborso avverrà alla scadenza del con-tratto - dopo 3 o 6 mesi - salvo la facoltà del cliente di chiedere il rinnovo per un analogo periodo, senza rate intermedie.Chi è il cliente-tipo di questo servizio?Negli ultimi anni abbiamo assistito a una notevole evoluzione nel target della cliente-la che si accosta al credito su pegno, non più solo àncora di salvezza per i meno abbien-ti ma sempre più moderno strumento per ottenere, anche da parte di professionisti e imprenditori, finanziamenti immediati per fare fronte a esigenze impreviste o per con-cludere affari che altrimenti sarebbero persi. Abbiamo poi anche una numerosa e quali-ficata clientela che frequenta le nostre aste per cogliere occasioni di sicuro interesse.Organizzerete aste anche a Roma?Certamente. Già dalla metà del prossimo anno partiremo con aste che si affianche-ranno a quelle settimanali di Catania e Pa-lermo.Vi fermerete al Centro Italia?La giovane storia del Credito Siciliano è tutta improntata a un crescendo di obiettivi sfidanti. Perché pensare di fermarsi?

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CREvAL ACCANTO A TEun progetto di relazione e marketing sociale

L’attenzione del Gruppo Creval nei confronti del sociale ha dato vita a una nuova iniziativa: Creval Accanto a Te. Ne abbiamo parlato con il Direttore Mercato, Roberto Grazioli.

Nuovi prodotti

Direttore, che cos’è Creval Accanto a Te?Creval Accanto a Te è un’iniziativa che ha lo scopo di promuovere la cultura della diversità.Da un lato, una vantaggiosa linea di prodotti destinata alle persone diversamente abili, che offre: conto corrente a zero spese, tassi d’interesse competitivi, bancomat e dossier-titoli gra-tuiti e un finanziamento agevolato per l’acquisto di mezzi di trasporto e di ausilio. Dall’altro, un programma di formazione degli operatori di filiale avente come fine la sensibilizzazione degli stessi verso la clientela.

Come nasce questa iniziativa?Nasce in un contesto di interventi rivolti al sociale: alla persona, ai suoi valori e all’ambiente in cui essa vive. Da alcuni anni infatti è già attivo a Milano, presso la sede del Credito Artigiano di piazza San Fedele, il primo (in Italia) sportello convenzionato per sordomuti, gestito da un

operatore non udente, in grado quindi di interpretare correttamente le richieste dei clienti e di proporre chiaramente i prodotti e servizi bancari anche attraverso la LIS (Lingua Italiana dei Segni). Ora abbiamo pensato di fare un passo avanti per aiutare a risolvere i problemi di comunicazione e interazione delle persone diversamente abili che solitamente hanno difficoltà ad entrare in filiale e a ricevere consulenza bancaria.

Con Creval Accanto a Te sarà più facile l’accesso in Ban-ca per tutti?Certo, il concetto di accessibilità non deve essere soltan-to fisico, e quindi inteso come eliminazione delle barrie-re architettoniche, ma deve prendere in considerazione anche altri aspetti. È per questo che, oltre al programma di formazione di cui ho fatto cenno in precedenza, abbia-mo realizzato una guida, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi, L’UNITALSI e l’Ente Nazionale Sordomuti, che suggerisce a tutti i nostri operatori di sportello come agevolare l’interazione con le persone diversamente abili.

Ha accennato a un programma di formazione per gli operatori di filiale. In che cosa consiste?Il diversamente abile è prima di tutto una persona e come tale va accolta e considerata, anche in banca. Partendo da questo presupposto, che deve essere un valore ricono-sciuto a tutti i livelli della società, è pur vero che solita-mente la persona diversamente abile ha spesso difficoltà di relazione più consistenti degli altri. Per questo è dove-roso riservarle delle attenzioni e degli aiuti particolari. Il nostro programma formativo utilizza la guida per orien-tare i dipendenti del Gruppo nella gestione delle relazioni quotidiane con i clienti diversamente abili che entrano in banca. L’obiettivo è farli sentire a proprio agio all’interno delle nostre filiali, perché si sentano diversi, sì, ma solo per le attenzioni e il valore che diamo loro.

Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval

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I primissimi chip contenevano pochi cir-cuiti, cosicché il primo vero micropro-cessore (composto da una Central proces-sing unit o CPU) è identificato nell’Intel 4004, con 2300 transistor e in grado di sommare due numeri di quattro bit in circa dieci milionesimi di secondo. Se-condo Federico Faggin (responsabile del progetto di disegno e sviluppo) l’essenza dell’invenzione, datata gennaio 1971, fu il suo design in silicio, in quanto nessu-no prima di allora era ancora riuscito a realizzare un microprocessore monoliti-co con tale materiale.Grazie alla potenza dei nuovi computer, che oggi raddoppia circa ogni due anni a parità di costo (secondo l’intuizione di Gordon Moore co-fondatore con Robert Noyce della Intel), e per merito delle nuove modalità elaborative, che parallelizzano i calcoli utilizzando pro-cessori a più nuclei (multi core), la socie-tà moderna può elaborare e archiviare una quantità sempre crescente d’infor-mazioni.Il più facile accesso ai dati che si è re-gistrato in questi ultimi anni ha favo-rito, inoltre, un innovativo processo di utilizzo dei contenuti. Alle tradizionali informazioni, principalmente di fonte ufficiale e professionale, si sono aggiunti dati e notizie informali contenenti abi-tudini e opinioni. Infatti, il desiderio di comunicare e di condividere le proprie esperienze anche personali ha arricchi-to le basi informative reperibili su inter-net rendendole più interessanti per l’uso aziendale e per il soddisfacimento della propria clientela.Questo momento dell’evoluzione tecno-logica, noto come web 2.0, si differenzia dalla prima ‘versione’ della rete internet

esclusivamente per le modalità di comu-nicazione degli ‘internauti’. Si è passati, infatti, da uno stato di passiva consul-tazione delle fonti informative (anche supportata da potenti strumenti di ri-cerca e di aggregazione delle stesse) a una situazione di attiva collaborazione, condividendo le proprie idee e progetti con gli altri utilizzatori della rete.

Business IntelligenceGrazie a questo impulso, le aziende si trovano ad affrontare una nuova fase di sviluppo tecnologico che può essere definita di ‘combinatorial innovation’ . Si tratta di un periodo caratterizzato dalla

grande disponibilità di componenti web (software, protocolli, linguaggi) unita alla capacità di combinarli tra loro in modo innovativo, come ha dichiarato Hal Va-rian (professore nella School of Infor-mation, nell’Haas School of Business, e nel Dipartimento di economia del-l’Università della California a Berkeley e chief economist di Google) in ‘How the web challenges managers’ (McKinsey Quarterly, gennaio 2009).Sempre secondo Varian, la cosa straor-dinaria del periodo attuale è che i sud-detti elementi sono rappresentati tutti da bit. Ciò significa che essi sono sempre disponibili e, inoltre, possono essere ri-

ECONOMIA Imprese e mercati

L’utilizzo intelligente dei dati al servizio delle imprese e dei clientidi Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese

Il desiderio di comunicare e di condividere le proprie esperienze anche perso-nali ha arricchito le basi informative reperibili su internet, rendendole più in-teressanti per l’uso aziendale e per il soddisfacimento della propria clientela.

LE PRIME DIECI PRIORITà DI BUSINESS E TECNOLOGICHE

Fonte: Gartner Executive Programs EXP, Worldwide survey of 1,500 CIOs, gennaio 2008

Priorità di business Classifica Priorità tecnologiche

Miglioramento dei processi aziendali 1 Applicazioni di Business intelligence

Attrarre e mantenere nuovi clienti 2 Applicazioni aziendali (ERP, CRM e altri)

Creazione di nuovi prodotti e servizi (innovazione) � Server e tecnologie di archiviazione

Espansioni in nuovi mercati 4 Ammodernamento, aggiornamento e o aree geografiche potenziamento dei sistemi di legacy Ridurre i costi aziendali 5 Infrastrutture tecniche

Migliorare l’efficacia della forza lavoro aziendale 6 Tecnologie per la sicurezza

Espansione delle relazioni con i clienti attuali 7 Networking, voce e dati

Aumentare l’utilizzo di informazioni e di analisi dei dati 8 Tecnologie di collaborazione

Individuazione dei clienti e dei mercati 9 Gestione dei documenti in modo più efficace (document management)

Acqusizione di nuove imprese e capacità 10 Service-oriented architecture (SOA) (fusioni e acquisizioni) e service-oriented business applications (SOBA)

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da il cui business model si basa proprio sul-l’analisi intelligente dei dati) il cui brand, anche nella crisi in atto, risulta quello a maggiore tasso di crescita a livello glo-bale (si veda la relativa tavola).All’interno dei dati che sono accumu-lati giorno dopo giorno nelle memo-

prodotti, duplicati e diffusi ovunque con minori problemi di immagazzinaggio rispetto ai beni materiali. Con il risul-tato che ci sono migliaia di ricercatori che combinano e ricombinano le stes-se parti per creare nuove applicazioni, determinando questa straordinaria fase d’innovazione a cui stiamo assistendo.Ora la sfida per molte imprese è, quindi, riuscire a organizzare e sfruttare questa grande mole di nuovi dati per realizzare delle applicazioni di business intelligence (termine coniato nel 1958 da Hans Pe-ter Luhn, ricercatore tedesco dell’Ibm), alcune delle quali anche tese a prevede-re in modo più scientifico l’andamento dei mercati e dei propri affari.Negli Stati Uniti d’America essa è di-ventata una delle aree più attrattive per il mercato del lavoro. I neolaureati in statistica specializzati nell’analisi dei dati e nell’utilizzo delle tecnologie più inno-

All’interno dei dati che sono accumulati giorno dopo giorno nelle memorie elettroniche, giacciono le risposte a molteplici domande.

Ora la sfida per molte imprese è riuscire a organizzare e sfruttare questa grande mole di nuovi dati per realizzare delle applicazioni di business intelligence.

rie elettroniche, giacciono le risposte a molteplici domande. Basta solo saperle porre, ma purtroppo non esiste ancora una scuola in cui la direzione aziendale possa imparare la business intelligence so-stituendo con essa l’utilizzo dei tradizio-nali software per ufficio (in particolare i fogli di calcolo elettronici). Quest’ultimi rappresentano una delle principali inno-vazioni tecniche di sempre, avendo per-messo ai manager, per la prima volta, di manipolare ed esporre direttamente i propri numeri, emancipandosi dalla mediazione degli specialisti tecnici (pro-grammatori) e amministrativi (contabi-li). La business intelligence è, comunque, qualcosa di profondamente diverso dai programmi di office, in quanto consente un approccio forward-looking, ossia fina-lizzato alla previsione del futuro, cosic-

ché le strategie aziendali si adattano ra-pidamente al contesto di riferimento. I dati non sono ‘muti’ come appaiono. Oggi è possibile andare al di là delle tra-dizionali forme d’interrogazione (infor-mation retrieval) basate su comandi testua-li e sui seguenti due concetti: la ‘query’, ossia un’interrogazione che utilizza stringhe di parole chiave rappresentan-ti l’informazione richiesta, e l’‘oggetto’ inteso come l’entità che racchiude le in-formazioni ricercate. L’innovazione spinge a indagare nuove correlazioni informative. Un caso ab-bastanza conosciuto è quello del profiling dei consumatori, mentre più nuovo è lo sviluppo del computational advertising che ha come obiettivo quello di individuare e proporre ai potenziali clienti pubblicità mirate sulla base della conoscenza delle abitudini del cliente. Si tratta di tecni-che di data mining e di knowledge extraction, ossia applicazioni che estraggono con metodi automatici (o semi-automatici) il sapere o la conoscenza da grandi basi di dati per comprendere meglio il modo nel quale operano le aziende.

Nuova frontiera dell’innovazioneLa nuova frontiera è forse rappresen-tata dagli agent mining, ossia dall’utilizzo di software capaci di comportarsi e ap-prendere in modo autonomo e di coo-perare tra loro (multi-agent) che interagi-scono e si integrazione con il data mining. Un esempio di questa nuova frontiera è rappresentata dal lavoro, così come descritto in ‘Ubiquitous Intelligence in Agent Mining’ (ADMI 2009) di tre ri-cercatori dell’università di Sidney, Lon-gbing Cao, Dan Luo e Chengqi Zhang, che stanno cercando di definire i cinque tipi di intelligenza onnipresente (dei dati, umana, dei domini, di rete e del web, organizzativa e sociale) con l’obiet-tivo di utilizzare queste conoscenze per la risoluzione di problemi complessi.

vative sono ricercati per svolgere quello che è stato definito, sempre da Varian, il lavoro più ‘sexy’ dei prossimi dieci anni. Egli aggiunge, poi, che l’abilità di comprendere il significato delle infor-mazioni sarà una competenza sempre più importante, non solo a livello pro-fessionale, ma anche a livello educativo per i bambini di scuola elementare, per i ragazzi delle scuole superiori e del colle-ge. Perché ora disponiamo diffusamente di dati essenzialmente liberi, cosicché il fattore complementare che diviene scar-so è la capacità di capirli e di estrarre valore da essi.Secondo il ‘Worldwide survey of 1,500 CIOs’ degli analisti di Gartner (si veda la relativa tavola), sebbene il migliora-mento dei processi aziendali si confermi per il quarto anno consecutivo la prin-cipale priorità di business, sul fronte tec-nologico per il terzo anno di fila a essere in testa alle urgenze dei CIO è la business intelligence. D’altronde tutti hanno pre-sente il caso della Google (ossia l’azien-

Google 31,980 25%

Amazon.com 7,858 22%

Zara 6,789 14%

Nestlé 6,319 13%

Apple 15,433 12%

H&M 15,375 11%

Ikea 12,004 10%

Wrigley 6,731 10%

Danone 5,960 10%

Heinz 7,244 9%

Marchio valore del marchio variazione (Milioni $) dal 2008

Fonte: Business week, 100 Best Global Brands, 28 settembre 2009

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difOCUS Il personaggio del mese

‘Ali e Radici’, il nuovo album, ha un titolo emblematico. Solido e definito, ma an-che lieve e immaginifico. Come hai risol-to in musica questo contrasto?È il tema dell’eterna dualità che l’uomo ha in sé. Da un lato la libertà dell’ani-

ma, la voglia di fuggire, mettersi in gio-co, e dall’altro la stanzialità, la voglia di mettere radici e vivere una vita più tranquilla e sicura.

Molti vedono in te l’esponente principa-le della grande melodia all’italiana, sia pure in chiave moderna. Anche il titolo di quest’ultimo album, in un certo sen-so, lo testimonia. È così? Sono sicuramente uno degli esponenti del panorama musicale italiano mo-derno… Probabilmente uno di quelli che si spingono maggiormente oltre le nostre frontiere. Ma la mia speranza è che ognuno di noi si possa riconoscere in questo titolo.

“Io cerco sempre di dare il massimo, e chi mi segue lo sa. La continua ricerca di migliorare è una mia caratteristica”

Il cantautore italiano, cliente del Credito Artigiano, torna in scena con il suo undicesimo album e parte per il nuo-vo tour mondiale. Durante la sola prevendita, con oltre 210.000 prenotazioni, si è aggiudicato tre dischi di platino.

Sono trascorsi quattro anni dal prece-dente album ‘Calma apparente’. La sen-sazione è che sia sempre più difficile comporre canzoni in grado di soddisfare la crescente esigenza di qualità… Sicuramente non è facile, ma io cer-co sempre di dare il massimo. E chi mi segue da sempre lo sa. Per me si trat-ta di una continua sfida, e la ricerca di migliorare è una mia caratteristica. Gli arrangiamenti, i testi, tutto è analizza-to con attenzione estrema. Solo così mi sento sicuro di aver creato un prodotto di cui essere orgoglioso.

Sei famoso anche per i tuoi duetti: con quale personaggio hai stabilito un fee-

Eros Ramazzottiin fuga verso la stabilità

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Eros Ramazzottiin fuga verso la stabilità

ling migliore? E con chi vorresti “incro-ciare” la tua voce in futuro? Tina Turner e Anastacia, sopra tutti. Con loro ho stabilito un rapporto di amicizia che va al di là dello spazio di un duetto. Ho scelto, in questo album, di non avvalermi della collaborazione di un altro interprete perché sono sta-to io per primo ad aprire la strada dei duetti, che ora percorrono in molti. ‘Ali e Radici’ è un album maturo e questa volta volevo che fosse solo mio.

Come adatti i tuoi ‘live show’ ai diversi continenti che attraversi durante i tour mondiali? E come ti confronti con le di-verse lingue e le diverse sensibilità?La mia musica e, soprattutto, la mia voce sono il linguaggio universale che accomuna tutti coloro che partecipano ai miei concerti. In molti paesi canto in lingua spagnola, ma è sempre una grande emozione ascoltare i cori in ita-liano dei miei fan anche in luoghi in cui l’italiano non è compreso.

La musica e internet, una voragine che tutto accoglie e appiattisce, annullando perfino il diritto d’autore… Quali sono gli aspetti positivi di questo mezzo nel tuo lavoro?Internet è un mezzo meraviglioso, ma molto pericoloso. Se, da un lato, sem-plifica il mio lavoro velocizzando la preparazione di un album e, contem-poraneamente, offre una facile vetrina a chi vuole emergere, dall’altro mette a rischio la musica stessa. Chi scari-ca illegalmente mette a repentaglio la possibilità di continuare a offrire dei prodotti di grande livello e preclude ai

nuovi artisti la possibilità di esprimere il loro valore.

Il programma musicale più visto in tv - X Factor - mostra un’Italia piena di ragazzi di talento, che sanno cantare, e bene. Nonostante i giudici non scelgano pressoché mai le tue canzoni, pensi di aver contribuito ad alimentare questa passione? Con il mio gruppo di lavoro sto produ-cendo dei giovani artisti, dei quali spero sentirete parlare molto presto.

Qual è il tuo personale rapporto con la tecnologia? Non solo quella ipersofi-sticata degli studi di registrazione, ma anche quella di consumo. Ti ritieni un ‘passatista’ o - per dirla con un termine di cui ricorre quest’anno il centenario – un ‘futurista’?

La tecnologia ci accompagnerà sempre più nei gesti quotidiani. L’importante è mantenere il valore della comuni-cazione reale, quella fra persone vere. Proprio come succede nel mio nuovo videoclip. Lì si capisce il mio punto di vista sull’argomento.

“In molti paesi canto in lingua spagnola, ma è sempre una grande emozio-ne ascoltare i cori in italiano dei miei fan”

EROS RAMAZZOTTI

Nasce a Cinecittà, Roma, il 28 ottobre 1963. La sua carriera artistica inizia nel 1981 con la partecipazione al Concorso Voci Nuove di Castrocaro: arriva in finale con ‘Rock 80’ Il primo singolo è del 1982 ‘Ad un amico’, ma il trionfo arriva nel 1984 a Sanremo dove Eros vince nella catego-ria ‘giovani proposte’ con ‘Terra Promes-sa’. L’anno successivo tra i ‘big’ ottiene il sesto posto con ‘Una storia importante’, contenuto nell’album di esordio ‘Cuori agitati’. Questa canzone diviene subito un hit europeo. La strada verso il successo internazionale di Eros è aperta.

DISCOGRAFIA1985 Cuori agitati 1986 Nuovi eroi 1987 In certi momenti 1988 Musica è 1990 In ogni senso 1991 Eros in concert 1993 Tutte storie 1996 Dove c’è musica 1997 Eros 1998 Eros live 2000 Stilelibero 2003 9 2005 Calma apparente 2007 e² 2009 Ali e radici

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Come si diventa autore di fumetti?Soprattutto leggendo. Di tutto, non solo fumetti. E vedendo una marea di film. Io almeno ho fatto così, da autodidatta. Oggi esistono anche scuole di fumetto, di cui una famosa a Milano, ma direi che il requisito fondamentale, prima di im-parare la tecnica, è la passione.

Come nascono i suoi personaggi? Quan-do li crea, li immagina fisicamente, in tut-ti i particolari, o lascia che alcuni aspetti fisici nascano dalla libera interpretazione del disegnatore?Di solito sono molto preciso nelle indi-cazioni al disegnatore. Mi piace pensare di essere, più che lo scrittore della sto-ria, il regista. Nelle sceneggiature poi faccio moltissimi riferimenti al cinema.

Lo stesso Dylan Dog, ispirato a Rupert Everett quando non era ancora famoso, è nato così: ho mandato il disegnatore che studiava l’aspetto grafico del per-sonaggio al cinema, a vedere ‘Another Country’, e lui ha fatto i primi schizzi nel buio della sala.

Sclavi-Bonelli: un matrimonio di succes-so. Quanto è importante, per un autore, trovare il ‘giusto’ editore?È essenziale. Dylan Dog non sarebbe di-ventato quello che è senza la Casa editri-ce di Sergio Bonelli, sia per la sua forza sul mercato sia per l’estrema cura edito-riale. E come in un matrimonio, appun-to, i vantaggi sono reciproci: credo e spe-ro di avere per così dire ‘ricompensato’ la Bonelli in ogni modo possibile.

Lei ha anche scritto romanzi e libri per bambini. Com’è riuscito a coniugare que-ste tre anime?Veramente io ho ‘anche’ scritto fumet-ti, visto che sono nato come autore di romanzi e racconti. In ogni caso non si tratta di due anime separate ma solo di due aspetti della stessa passione, quella per lo scrivere. Qualunque cosa: storie, sceneggiature, pubblicità, testi televisi-vi. Ho fatto di tutto. Quanto ai libri per bambini, è forse la cosa che mi è piaciu-ta di meno, per il fatto che gli acquirenti non sono i diretti interessati, ma i geni-tori (che di solito dei gusti infantili capi-scono poco o niente).

Qual è il personaggio da lei creato cui è più affezionato?

A pochi mesi dall’uscita del film ‘Dead of Night’, incentrato sulle avventure di Dylan Dog, abbiamo incontrato l’ideatore del celebre personaggio a fumetti.

fOCUS Il personaggio del mese

il papà di Dylan DogTiziano Sclavi

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Anche se può sembrare scontato, senz’altro Dylan Dog. Ho investito su di lui quasi trent’anni della mia vita, e lui mi ha ripagato ampiamente.

C’è un personaggio che gira da sempre nella sua mente e non ha mai pensato di trasportare sulla carta?Ho sempre sognato di scrivere un fumet-to completamente italiano, ambientato qui da noi e non sempre nel mondo an-glosassone. A dirlo così può sembrare fa-cile, ma in realtà non lo è per niente, e infatti i personaggi italiani riusciti si contano sul-le dita di una mano. Questo perché l’Italia, checché se ne dica, non ha una tradizione romanzesca, specialmente nei romanzi di genere (per fare solo un esempio, il giallo e l’horror sono prettamente anglo-americani).

Se le dico “nessuno siamo perfetti”, che cosa mi risponde?Ognuno ci abbiamo i suoi difetti! Era un tormentone di una rubrica che tene-vo sul ‘Corriere dei Ragazzi’, intitolata ‘Sottosopra’. Roba di trentacinque anni fa. Il fatto che qualcuno ancora se la ri-cordi mi fa molto piacere, vuol dire che sono (siamo) ancora giovani.

ChI È TIZIANO SCLAvI Nasce a Broni, nell’Oltrepò pavese, il 3 aprile 1953. Con articoli e racconti, ha collaborato a una miriade di riviste come Corriere dei Ragazzi, Amica, Salve, Corriere dei Piccoli, Millelibri, Il Giornalino. Come autore di fumetti, ha creato ‘Altai & Jonson’ e ‘Silas Finn’ (disegnati da Gior-gio Cavazzano), ‘Agente Allen’ (disegnato da Mario Rossi), ‘Vita da cani’ (reso graficamente da Gino Gavioli). Nel 1982, entra a far parte della redazione Bonelli, per la quale scrive due sceneggiature di Ken Parker (su soggetto di Giancarlo Berardi), alcune storie di Zagor (tra cui la più lunga mai pubblicata dalla Casa editrice), Mister No e Martin Mystère e crea Kerry il Trapper (nel 1983, per i disegni dei fratelli Di Vitto e di Marco Bianchini), Dylan Dog (nel 1986, il personaggio che lo ha consacrato come uno dei maggiori talenti del fumetto moderno) e Roy Mann (1987, disegnato da Attilio Micheluzzi). Sclavi è stato anche sceneggiatore televisivo, paroliere di canzoni, copywriter pubblicitario e disegnatore. Oltre all’intensa attività di fumet-tista, ha al suo attivo oltre dieci romanzi, tra gli altri, ‘Film’, ‘Tre’, ‘Dellamorte Dellamore’, ‘Nero’, ‘Sogni di sangue’, ‘Apocalisse’, ‘La circolazione del sangue’, ‘Le etichette delle camicie’, ‘Non è successo niente’, ‘Il tornado di valle Scuropasso’. Due di questi romanzi sono diventati film. Uno in particolare, ‘Dellamorte Dellamore’, diretto da Michele Soavi, con Rupert Everett e Anna Falchi è stato distribuito in molti paesi del mondo con il titolo ‘The Cemetery Man’.

Tiziano Sclavi (foto di Alberto Mori)

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diCULTURA Le mostre: anteprima

A volte succede che eventi in apparen-za funesti si tramutino in eventi propi-zi. Questo è quanto è successo ad Elda Henry, vedova del grande artista, Mau-rice. La cantina della signora, in seguito al nubifragio del mese di giugno, è sta-ta oggetto di un allagamento, una vera calamità visto che lì erano custoditi, tra le altre cose, decine di documenti. La si-gnora è stata quindi costretta, con l’aiuto dell’amico-collezionista Guido Peruz, a spostare tutto il materiale presente ed è a questo punto che il disastroso avveni-mento ha assunto connotazioni positive. Lì, in mezzo a tanti oggetti diversi, ormai dimenticati, giacevano in una cassetta un migliaio di disegni di Maurice. Una scoperta assolutamente inaspettata, che oltre a rendere felici la signora Henry e Guido Peruz, fa felici i critici e il mondo dell’arte intero, che da oggi potrà ap-prezzare migliaia di nuovi piccoli capo-lavori. Per celebrare questo avvenimento la Fondazione Gruppo Credito Valtelli-nese ha realizzato una piccola pubblica-zione, in tiratura limitata, che riproduce fedelmente una trentina di disegni ritro-vati. Questa è in distribuzione presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano in contemporanea con la grande mostra personale dedicata ad Henry, in corso fino al 14 marzo.

La Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano ha ospitato una mostra personale di Emilio Giannelli dedicata alle celebri vi-gnette satiriche dell’avvocato-artista bo-lognese, da oltre vent’anni ‘editorialista’ di prima pagina del Corriere della Sera. Esposte, in uno spazio ricavato nel cuore del Refettorio delle Stelline, un centinaio di vignette dedicate ai temi del rischio e delle assicurazioni, alcune realizzate appositamente per l’esposizione milanese e altre stori-che provenienti dall’archivio dell’artista. La mostra è stata prodotta da CINEAS, consor-zio universitario specializzato nello studio e nella formazione sulle tematiche legate alla gestione del rischio, in occasione dell’apertura del suo 23° anno accademico.

LA CURIOSITÁ (Non tutti i mali vengono per nuocere…)Maurice Henry. Une poetique de l’humourMilano, Galleria Gruppo Credito Valtellinesefino al 14 marzo 2010

(Henry) 1976Nell’ultima settimana di ottobre, 150 disegni di bambini dalla periferia del mondo sul tema dei diritti dell’infanzia hanno trovato spazio presso il chiostro delle Stelline al 59 di corso Magenta a Milano. La mostra ‘Il disegno più lungo del mon-do’ è stata prodotta da Coopi-Cooperazione In-ternazionale, organizzazione non governativa da anni impegnata nelle aree di crisi di Africa, Ame-rica Latina e Medioriente, finanziata dal Ministe-

ro degli Affari Esteri, con il sostegno tecnico del Credito Artigiano. Al progetto hanno partecipato trenta classi italiane di cinque diverse regioni (Lombardia, Toscana, Veneto, Piemonte, Lazio) e tre classi di tre stati esteri (Palestina, Perù e Repubblica Centrafricana). Gli alunni tra i 9 e gli 11 anni hanno ideato e realizzato degli elaborati artistici che sono stati raccolti e selezionati sulla base della loro forza espressiva. I 150 elaborati scelti costituiscono la mostra che, partita da Milano, verrà allestita in diverse città italiane (Venezia, Grosseto, Torino, Roma), raggiungerà il Perù, la Palestina e la Repubblica Democratica del Congo e si fermerà infine a Bruxelles.

Una mostra da sfogliare fatta dai bambini, dall’Italia al resto del mondo

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È il titolo dell’installazione ‘site-specific’ che avrà luogo nello spazio delle Stelline an-tistante la Galleria Gruppo Credito Valtellinese in corrispondenza della settimana di eventi, show e sfilate di ‘Milano Moda Collezioni’ a partire dal 15 gennaio 2010. L’artista quarantenne ha alle spalle una lunga tradizione di collaborazione con i distretti produt-tivi della lana e della seta nella fascia geografica compresa fra il biellese e il comasco, e per l’occasione realizzerà una mostra-performance di matrice onirica e fiabesca che con sguardo ironico osserva il mon-do delle bambole, prodotte in forma ciclopica, dei feticci totemici di an-tiche civiltà come di moderna tra-dizione. Curatore: Roberto Borghi. Sponsor il Credito Artigiano.

La satira di Emilio giannelliMilano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese

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1946 ...“Non avevo nemmeno più un ate-lier. Cosa fare? Niente: non potevo farci niente. Torno a dipingere nell’appartamen-to di mia madre. Se Cézanne aveva scritto che si sentiva il più grande pittore di Francia e Gauguin il più grande del mondo, allora io non ero nemmeno il più grande pittore del quartiere di Wollishofen, per-ché ci viveva Gret Niggli, specializzata in genziane”… 1967 …”Una casa di campagna. Una bambinaia, naturalmente con il relativo bambino, una lavatrice, il Premio all’arte città di Zurigo, una lavastoviglie, mia moglie con l’ostentata pelliccia d’ocelot, una Fiat, le unghie sempre pulite e i pantaloni sempre in piega. Come dice sempre la mia cara sorella gemella Erna: “Adesso sei completamente imborghesito, più in basso non puoi più cadere”…. (Citazioni dall’autobiografia dell’artista)

Diliberto, senza titolo, 2006

Degli artisti siciliani, di solito, si conoscono quelli che hanno lasciato la Sicilia. E sono mol-ti. Questa mostra vuole presentare l’opera di tre artisti siciliani molto significativi della generazione di mezzo, perfettamente inscritti nei luoghi e nelle tradizioni delle zone d’ori-gine, che sono, non a caso, i tre angoli che compongono i vertici geografici della Trinacria: Palermo (Emanuele Diliberto), Catania (Gianfranco Anastasio), Sciacca (Cosimo Barna). Una sessantina di opere recenti, per lo più acrilici su tela, di medio e grande formato, ca-ratterizzeranno l’esposizione. La mostra è curata da Marco Meneguzzo e accompagnata da un catalogo edito da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.

Est-Ovest-SudAnastasio-Diliberno-BarnaAcireale, Galleria Credito Siciliano 30 gennaio-28 marzo 2010

Una serata da intenditori

Il 5 novembre, alla Galleria Credito Siciliano di Aci-reale, si è tenuta la presentazione del libro d’artista, di Emilio Isgrò, ‘Fratelli d’Italia’. Il Maestro ha illu-strato al pubblico il suo rapporto privilegiato con la parola scritta, con l’immagine ad essa correlata, con la forma tradizionale e antica del libro. Ha parlato delle motivazioni che lo hanno spinto a cimentarsi nella creazione del libro, prodotto in soli 80 esemplari numerati con cifre arabe, non in distribuzione, e die-ci prove d’artista contrassegnate da numeri romani. Alla conferenza erano presenti, oltre all’amministra-tore delegato del Credito Siciliano Francesco Gia-cobbi, Daniela Lorenzi, stampatrice-litografa e Mar-co Meneguzzo, curatore della mostra ‘Emilio Isgrò. L’invasione delle formiche ovvero Fratelli d’Italia’, che hanno spiegato gli aspetti costruttivi e le diverse tecniche di riproduzione che sono state usate con-temporaneamente nella produzione dell’opera. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, a seguito dei tragici eventi dell’alluvione di Messina, ha mes-so a disposizione dei collezionisti cinque esemplari dell’opera al fine di destinare la somma raccolta alle popolazioni colpite dalla calamità nell’ambito di una vasta operazione di raccolta fondi già promossa dal Credito Siciliano.

La mostra itinerante composta da oltre 150 immagini e testi per la cura di Franco Monte-forte, presentata per la prima volta il 12 luglio 2008 in oc-casione delle celebrazioni del Centenario del Credito Val-tellinese nella Corte Rustica di

Palazzo Sertoli a Sondrio ed allestita poi dall’inizio dell’anno presso sette sedi delle banche del Gruppo, è giunta al termine. Dopo le tappe estive di Torino e Firenze è stata esposta presso la Sede di Roma del Credito Artigia-no di via San Pio X dal 5 al 14 ottobre e presso la Sede di Fano della Cassa di Risparmio di Fano dal 15 ottobre al 2 novembre. L’iniziativa, forte di un ottimo riscontro da parte dei responsabili di agenzia, del pubblico e dei collaboratori delle banche del Gruppo, ha chiuso il suo viaggio in Sicilia in dicembre, presso le sedi del Credito Siciliano di Catania e Palermo.

UN SECOLO DI vITA DEL CREDITO vALTELLINESE 1908/2008

Francesco Giacobbi, amministratore delegato del Credito Siciliano, con l’artista Emilio Isgrò

La mostra allestita a Roma

Varlin con la figlia Patrizia, 1967

vARLIN artista della vitaSondrio, Galleria Credito Valtellinese MVSA Museo valtellinese di storia e artefino al 27 marzo 2010

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CULTURA Eventi

Promosso dalla Fondazione Gruppo Credi-to Valtellinese, il convegno del 29 settembre scorso a Sondrio ha presentato al pubblico l’importante nuovo servizio di orientamento de il Quadrivio che nasce a seguito di una se-rie di azioni specifiche degli ultimi due anni. La Fondazione ha aderito alla partnership nel progetto GEdA (Giovani Energie di Attiva-zione) cofinanziato da Regione Lombardia e promosso da diversi enti locali, allo scopo di consolidare i rapporti di collaborazione in rete con istituzioni e associazioni di categoria provinciali e potenziare la sua attività di pro-mozione dello sviluppo socio-economico del territorio valtellinese e valchiavennasco. Tra-mite una ricerca sul campo durata un anno e mezzo, che ha coinvolto 1500 ragazzi dai 18 ai 30 e una trentina di adulti, tra cui molti imprenditori, si è rilevata la situazione occu-pazionale e del mercato del lavoro della pro-vincia di Sondrio, le aspettative e la volontà di impegno da parte dei giovani, la loro situa-zione di autonomia e di capacità di essere in-dipendenti ed attivi. Contemporaneamente, grazie ai risultati dei progetti di orientamento scolastico consolidati e attuati da sei anni, si

sono potute evidenziare le tendenze e gli inte-ressi dei giovani e si sono elaborati tutti i dati rilevati, così da ricavarne un quadro attendi-bile per una lettura oggettiva della situazione giovanile provinciale che ha costituito la base di partenza per impostare il progetto Job Match, il nuovo strumento di orientamento professionale. I lavori del convegno sono stati introdotti dal direttore della Fondazione Ti-ziana Colombera e si sono sviluppati in due distinte sessioni.1. ‘Giovani e mondo del lavoro: un dia-logo necessario’, dedicato agli alunni delle quinte classi degli Istituti Scolastici di 2° gra-do e ai loro insegnanti a cui è stato presentato ‘L’impegno della Fondazione per il futuro dei giovani’ da parte del Presidente della Fonda-zione, Avv. Francesco Guicciardi e, a seguire, un intervento della prof.a C. Castelli, diret-tore del CROSS dell’Università Cattolica, sulI’importanza dell’attività di orientamento per identificare le competenze e le attitudini richieste oggi dal mondo del lavoro. Lo spa-zio principale dell’incontro della mattina è stato destinato allo scenario occupazionale, attuale e prospettico, in provincia di Sondrio,

da parte dell’ing. S. Schena della Società di Sviluppo Locale, del dr. Bonat della CCIAA e dai rappresentanti delle Associazioni di Ca-tegoria (Confcooperative, Confartigianato, Coldiretti, Confindustria e Unione Com-mercio) che hanno presentato agli studenti la realtà produttiva attuale e prospettica, le competenze richieste dalle aziende e le op-portunità formative e lavorative offerte dai propri settori di competenza. Infine la dr.ssa Cinzia Franchetti, responsabile dell’Orien-tamento e Formazione della Fondazione ha spiegato il progetto Job Match, creato per favorire il contatto tra giovani e aziende allo scopo di migliorare la conoscenza reciproca, fattore determinante per la promozione di un migliore equilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Il servizio sarà operativo dal 2010 e sarà accessibile tramite un portale web gestito da il Quadrivio.2. ‘Dalla ricerca Giovani adulti nuove prospettive per il futuro’ sono stati presen-tati al pubblico i risultati della ricerca-azione ‘Giovani adulti: autonomia e lavoro’ condotta da ottobre 2007 a marzo 2009 sulla situazio-ne lavorativa o di studio della popolazione fino ai 30 anni della provincia di Sondrio e riportati nel n.7 della pubblicazione ‘i temi’. La descrizione dell’attività d’indagine, a cura della dr.ssa Katri Mingardi, ed i commenti e le considerazioni ai risultati, a cura del prof. A. Quadrio Aristarchi, professore emerito di psicologia sociale presso l’Università Cattoli-ca, che ha condotto la ricerca, hanno stimo-lato diversi interventi da parte di esponenti del mondo imprenditoriale, della formazione professionale, dell’amministrazione pubblica, tutti volti a sostenere il progetto della Fonda-zione e, più in generale, l’occupabilità giova-nile in provincia.

Convegno ‘Giovani adulti: autonomia e lavoro’

L’apertura dei lavori con la sessione ‘Giovani e mondo del lavoro: un dialogo necessario’

Situazioni e opportunità per la promozione dell’occupabilità in provincia di Sondrio

Un momento della relazione ‘Dalla ricerca Giovani adulti nuove prospettive per il futuro’

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“La storia dell’Occidente cristiano raccontata attraverso le vicende dei suoi protagonisti”. “La saga dello scontro tra potere e religione, tra civitas ed ecclesia, tra corone e aureole”. “L’affascinante e complesso intreccio tra la storia dell’Europa e dei suoi popoli e le vicen-de cristiane della civiltà d’Occidente”. Così si avviano i comunicati stampa della grande mostra romana di Palazzo Venezia, inaugurata il 7 ottobre dal Cardinale Tarcisio Bertone, Se-gretario di Stato, e dall’On. Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio e in corso fino al 31 gennaio 2010, da cui il tema del volume stren-na del Gruppo per il 2009 ha preso avvio. Il volume, a cura di Don Alessio Geretti, curatore della mostra, e Serenella Castri e con saggi di Francesco D’Agostino, Gian Luigi Falchi, Ro-berto Fusco, Alessio Geretti, Gábor Klaniczay, Gianfranco Ravasi, ripercorre proprio le radici storiche e culturali dell’Europa leggendole attraverso l’arte sacra. Un progetto, altresì, di forte attualità, alla luce dell’ampio dibattito in

Il Potere e la grazia.I Santi Patroni d’EuropaVolume strenna 2009

Le chiese di San Bartolomeo de Ca-stelàz e San Mar-tino di Serravalle, poste sulla via di accesso alla contea di Bormio, a mezza costa nel versante sud della stretta val-lata di Sant’Antonio Morignone, hanno avuto un importan-te ruolo in momenti storici definiti. Gli studi archeologici,

storici e artistici condotti su questi edifici, ambedue riccamente affre-scati e di grande pregio, permettono di ricostruire attraverso un’at-tenta analisi interdisciplinare il succedersi degli avvenimenti che in epoche diverse hanno avvicinato queste valli alla storia europea. Così gli affreschi di San Martino e i materiali archeologici provenienti dal-lo scavo divengono illuminanti per comprendere l’importanza della maglia viaria che univa la pianura ai paesi transalpini, principalmente le valli retiche, contribuendo con il transito di popolani e aristocratici, mercanti e pellegrini a creare una cultura artistica comune. A seguito

corso nel quale vengono con insistenza evoca-ti i concetti di ‘matrice cristiana dell’Europa’, ‘accoglienza’, ‘rispetto delle identità socio-culturali dei popoli’. Come dice il Presidente Giovanni De Censi nella prefazione ”Provare nostalgia della santità e vivere il bene comune sono i due poli caratterizzanti attraverso cui si intessono i contenuti de Il Potere e la Grazia e che siamo chiamati a realizzare ogni giorno, con fiducia e speranza”. Un volume riccamen-te illustrato che ci porta a compiere un viaggio nel tempo, nella cultura e nella storia sociale e politica d’Occidente, ammirando le opere di oltre ottanta artisti. Tra tavole medioevali e dipinti imponenti, preziosi diademi e codici

miniati, i capolavori dell’arte da un lato pre-sentano conversioni e persecuzioni, battesimi e battaglie che hanno congiunto la vicenda dei popoli europei al cristianesimo, e dall’altro dischiudono le porte regali di una ideale ico-nostasi, confine dove si congiungono fede e bellezza, visibile e invisibile, temporale e spiri-tuale. I settanta santi patroni dei diversi popoli europei hanno ispirato nei secoli le migliori espressioni delle arti, della liturgia, della mi-stica e della religiosità popolare, a riprova che l’Europa è molteplice, nel segno delle identità e delle autonomie che la compongono da sempre, ma anche una, quanto ai fondamenti culturali della sua civiltà. Con la partecipazio-ne alla mostra ‘Il Potere e la Grazia’ e la rea-lizzazione di questo volume, in stretta conti-nuità con la collaborazione avviata da alcuni anni con il Comitato di San Floriano, tramite la sua Fondazione, il Gruppo ha voluto dare un contributo a un progetto culturale di ampio respiro, che offre al grande pubblico la pos-sibilità di riflettere attraverso un’eccezionale selezione di capolavori, sull’identità culturale e sociale dell’Europa.

Due chiese di Valtellina: scavi e ricercheSan Martino di Serravalle e San Bartolomeo de Castelàz

della frana che, nel 1987, distrusse San Martino, indagini archeologi-che stratigrafiche effettuate nelle vicinanze della chiesa di San Barto-lomeo hanno messo in luce un insediamento, distrutto da un incendio, del quale si conserva almeno un edificio in cui erano presenti, oltre a oggetti d’uso, resti di derrate alimentari (cereali, castagne, segale) di grande interesse per ricostruire l’alimentazione e lo stile di vita delle genti del luogo. L’analisi dello scavo all’interno e accanto alla chiesa di San Bartolomeo chiarisce come questo edificio fu costruito dopo la prima distruzione delle mura di Serravalle, a cavallo tra XIII e XIV secolo. I cicli pittorici, che ancora oggi ne decorano l’interno, testi-moniano un momento più recente della vita della vallata in età post-medioevale. Ne risulta un’illustrazione interessante dal punto di vista sia sociale sia dei movimenti artistici che nelle diverse epoche hanno operato in queste valli, apparentemente isolate dalla grande storia ma che di fatto hanno agito come snodo vitale nella intermediazione tra culture. Il volume, a cura di Gian Pietro Brogiolo e Valeria Mariotti, è inserito nella Collana Commemorativa della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ed è stato presentato a Sondrio il 14 ottobre con interventi di Raffaella Poggiani Keller, Soprintendente per i Beni Ar-cheologici della Lombardia, Sandrina Bandera, Soprintendente per il Patrimonio Storico artistico ed etnoantropologico per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese e Direttore dell’Accademia di Brera, Valeria Mariotti, Paola Marina De Marchi e Cecilia Ghibaudi.

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Dopo due anni di permanenza nella splendida cornice del Teatro Filarmonico di Verona, sede invernale dell’Arena, il Concerto è approdato a Catania presso il Teatro Massimo Bellini. La manifestazione si è tenuta il 6 dicembre scorso ed è stata trasmessa da Rai Due in prima serata il 24 dicembre. Il Credito Siciliano ha contribuito alla realizzazione di un evento che, trasmesso da sedici anni in televisione in prima serata la vigilia di Natale, è divenuto l’appuntamento televisivo natalizio tradizionale più atteso e più amato dagli italiani, colonna sonora della loro cena di Vigilia. L’evento che per ricchezza numerica delle proposte è secondo solo al Festival di Sanremo, ha proposto un cast di livello internazionale a conferma di una manifestazione dedicata all’incontro e all’accoglien-za di diverse culture. Hanno partecipato Malika Ayane, Mario Biondi, Alex Britti, Gigi D’alessio, Simphiwe Dana , Jarabe De Palo, Rosalia De Souza, Eddie Floyd dei Blues Brothers, Andrea Griminelli, Vincenzo La Scola, Noemi, Stadio, Benedict Gospel Choir , Coro “GAUDEA-MUS IGITUR” CONCENTUS di Catania. Come nelle precedenti edizioni, alla trasmissione televisiva è stata abbinata una raccolta-fondi a scopo benefico. Quest’anno l’attenzione è stata rivolta al progetto ‘La precedenza agli ultimi’, messo a punto dall’Associazione Santa Chiara di Palermo a favore di chi, in fuga dalla guerra o anche soltanto dalla miseria, sbarca nell’isola in cerca di un diverso futuro.

Da Palermo - patria del progetto - a Catania, si moltiplicano le iniziative per incubatori in rosa di microfinan-za nei settori artigianato, agricoltura, commercio, turismo, terziario e servi-zi. Il Credito Siciliano e i consorzi fidi della Confcommercio sono scesi in campo per sostenere un progetto di microcredito legato all’imprenditoria femminile con l’intento di ridurre il gap di partecipazione delle donne in Sicilia al mercato del lavoro, regione in cui la componente femminile è inferiore al 20% rispetto al Nord del paese che registra il 56 %. Il proget-to, realizzato in collaborazione con la Cisl e con Terziario donna, l’or-ganizzazione rappresentativa delle imprenditrici associate al sistema Confcommercio, si chiama ‘Incu-batore rosa, work angels’ e intende sostenere l’autoimpiego femminile come strumento di inclusione sociale ed economica attraverso l’apertura di una linea di microcredito e un’as-sistenza a 360 gradi. A beneficiarne sono le microimprese condotte da donne italiane o immigrate in posses-so di regolare permesso di soggiorno e residenza nelle province siciliane: ditte individuali e cooperative con un massimo di dieci dipendenti. Il Credi-to Siciliano si impegna a concedere un affidamento fino al 75% dell’in-vestimento, per un importo massimo finanziabile di 25 mila euro, rimborsa-bile anche in 60 rate mensili. A fornire le garanzie saranno i consorzi della Confcommercio; la Cisl e la Confcom-mercio offriranno alle imprese un’at-tività di assistenza tecnica.

In Sicilia al via il progetto ‘Incubatore rosa, work angels’

Distretti e quarto capitalismoVolume n 11 della Collana Socio-EconomicaÈ uscito per la Collana Socio-Economica della Fondazione GCV, presso la Franco Angeli, il volume a cura di Daniele Schilirò, professore ordinario di Economia Politica all’Università di Messina e membro del Comitato Scienti-fico del Centro di Ricerche in Analisi Economica (CRANEC) dell’Università Cattolica, il cui tema d’indagine è l’emergere del ‘Quarto capitalismo’, entità nuova rappresentata dalle PMI di taglia media, diventate le protagoniste nei mercati internazionali con le loro strategie basate sull’innovazione e l’interna-

zionalizzazione, e le non numerose imprese di dimensione medio-grande, in grado di incrinare il modello interpretativo del sistema produttivo italiano basato sulla polarizzazione fra grandi imprese, da un lato, e piccole imprese dall’altro, evidenziando una realtà produttiva ampia e complessa. Il volume si concentra anche sui nuovi distretti produttivi siciliani di recente costituzione. Nelle sue pagine si sostiene che per uno sviluppo sostenibile della Sicilia sarebbe necessario avviare un modello socio-economico in cui istituzioni, società ed economia, interagiscono in modo virtuoso avendo come riferimento il principio di sussidiarietà, che coniuga libertà, responsabilità e imprenditorialità.

Il teatro Massimo Bellini di Catania

Il Credito Siciliano sponsorizza la XVII edizione del Concerto di Natale

Lo scorso 25 ottobre, presso il Pa-lazzo Pretorio di Sondrio, dove le opere sono rimaste esposte fino al 1 novembre, si è svolta la cerimonia di premiazione del VI Concorso di pittura ‘Città di Sondrio e le sue val-li’ con tema ‘Luoghi e costumi della Valtellina e Lombardia’, organizzato dalla Casa dell’Arte con il patrocinio

della Provincia di Sondrio, del Comune di Sondrio, della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, del BIM e della Fondazione ProValtellina. Il primo premio è andato a Giuseppe Perlini, dipenden-te del Credito Valtellinese presso la filiale di Morbegno, con la seguente motivazione: “Lontani echi della grande pittura nord europea del ‘900 caratterizzano quest’opera dai toni aurorali, che presenta un tema tradizionale del paesaggio, risolto con soluzioni compositive e cromatiche di estremo rigore”. Il Premio Speciale Credito Valtellinese giunto alla seconda edizione, con tema ‘L’acqua’, riservato agli studenti del Liceo Artistico di Morbegno è stato assegnato ai primi quattro classificati Marco Tumminaro, Rossana De Gianni, Federica Berbenni e Deborah Tommasini ai qua-li Tiziana Colombera, direttore della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, ha consegnato una targa e una macchina fotografica digitale mentre ogni studente partecipante ha ricevuto omaggi e uno splendido catalogo d’arte, molto apprezzato dai ragazzi. Targhe e riconoscimenti anche a Silvia Zucchi, Carlotta De Stefani, Sebastiano Belatti, Giulia Baraglia, Giulia Novi e Lisa Polinelli.

VI concorso di pittura‘Città di Sondrio e le sue valli’

I premiati con il Direttore della Fondazione Tiziana Colombera

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fESTIvAL DEL CINEMA AfRICANO. vERSO I vENT’ANNI

Contribuire a favorire cambiamenti di pensiero e di stile di vita che ge-nerino un nuovo approccio al Sud del mondo, che permettano di aprire nuove strade in direzione della tolleranza, della pace, dello sviluppo so-stenibile e della lotta alla povertà. Questa la finalità principale del ‘Festi-val del Cinema Africano, d’Asia e America Latina’ che ogni anno porta a Milano un numero considerevole di opere cinematografiche di registi del Sud del mondo, offrendo alla città significative opportunità di incon-tro con culture ancora troppo poco conosciute. Per una settimana ben cinque sale cinematografiche presentano oltre ottanta opere cinema-tografiche coinvolgendo non sono un pubblico adulto appassionato di cinema e di ‘culture altre’, ma anche molte scuole e Università di Milano

Con 15 film e 25 spettacoli teatrali, la ras-segna culturale ‘Da vicino nessuno è nor-male’ all’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini rappresenta una delle piazze culturali più interessanti di Milano e l’unica in periferia. Giunta quest’anno alla tredicesima edizio-ne, ha presentato un affollato calendario di spettacoli teatrali ed eventi da metà giugno a fine luglio. L’apertura della rassegna si è

svolta nel segno dell’Africa con la messa in scena del mito di ‘Sundjata Keita’, noto in tutta l’Africa subsahariana per aver riunito sotto il suo potere tutti i paesi nel grande regno mandingo. Coloro che fino a oggi hanno tramandato la saggezza e le gesta del grande Sundjata sono i griot, conservatori della memoria e depositari della cultura. Sundiata rivive tra gli abitanti di Diol Kadd, piccolo paese in Senegal. Il regista Mandiaye N’Diaye, dopo anni di vita e lavoro con il Teatro delle Albe, torna nel proprio paese d’origine per combinare lavoro e riflessioni ‘italiane’ con lo sviluppo di Diol Kadd e per utilizzare il teatro come ponte tra Europa e Africa. Una delle interpreti più sensibili della scena italiana, Lella Costa, ha letto la ‘Preghiera darwiniana’ di Michele Luzzatto, saggio-monologo del 2008 che si inserisce nel dibattito sull’evoluzione, nel-l’ambito del quale i darwinisti sono a volte accusati di amoralità, se non di empietà. L’autore suggerisce al contrario un parallelo tra il naturalista inglese e le figure di Giacobbe e di Giobbe. In questo contesto, paradossalmente, si ro-vescia la prospettiva e avviene che chi si scaglia contro Darwin finisce col trovarsi piuttosto distante da Dio. Una serata particolare è stata dedicata a ‘I sogni della Comasina’. Gli attori del Teatro delle Ariette hanno attraversato per un mese il quartiere milanese della Comasina, intervistando gli abitanti sui loro sogni e producendone un video. Il Credito Artigiano è sponsor della manifestazione.

Sito web www.olinda.org

L’AfRICA ABITA AL PINI

Momenti di bella musica quelli offerti-ci da Samuel Parent la sera del 9 ottobre allo Sporting Club di Monza. Il giovane pianista francese, vincitore del premio Credito Artigiano nell’ultima edizio-

ne del Concorso ‘Sala Gallo’, ha eseguito con ispirata maestria un interessante e piacevole programma che comprendeva importanti sonate di Mozart e Beethoven e brani di Faurè, Ravel, Albeniz e Balakirew. Di quest’ultimo ha proposto Islamey (fantasia orientale), superandone con tecnica invidia-bile le impervie difficoltà che pochi pianisti osano affrontare in concerto e trascinando il pubblico in calorosi applausi e richieste di bis. Nel corso della serata è stata presenta-ta la futura edizione del concorso, entrato a far parte della prestigiosa Federazione Mondiale dei Concorsi di Musica di Ginevra. Anche alla prossima edizione non manche-rà il supporto del Credito Artgiano.

Samuel Parent in concerto a Monza

e di altre città della Lombardia. Varie sono le sezioni cinematografiche presentate: concorsi ‘Finestre sul mondo’ per film lungometraggi e per documentari, concorso cortometraggi africani, concorso Miglior film africano, sezione informativa e sezione a tema. Giurie internazionali assegneranno i premi ufficiali. Da alcuni anni accanto alle proiezioni, il Festival offre anche, nello spazio del Festival Center, proposte di attività multidisciplinari per conoscere cultura, passatempi e attività ludiche dei tre continenti. Alla prossima edizione, che avrà luogo dal 15 al 21 mar-zo 2010, il Festival compirà vent’anni. Un anniversario importante per il Festival, che ha visto ogni anno una crescita significativa di pubblico. È la conferma della sua capacità di rispondere al bisogno di conoscenza delle realtà, delle problematiche e delle culture dei paesi dell’Africa, del-l’Asia e dell’America Latina riducendo il più possibile la mediazione del-l’Occidente, dando la parola direttamente alle persone che a tali culture e realtà appartengono, stimolando un vero scambio culturale. Sponsor Credito Artigiano.Sito web www.festivalcinemaafricano.org

L’attrice Valeria Golino alla serata di Premiazione

Un fotogramma del film JERMAL, vincitore della XIX edizione

‘Da vicino nessuno è normale’: tutti i protagonisti

Lella Costa

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Sondrio Festival, la mostra internazionale dei documentari sui Parchi ha at-tirato nel capoluogo valtellinese più di 15 mila presenze, con un tutto esaurito ogni sera alle proiezioni e un programma ricco e articolato di manifestazioni. Ha vinto il primo premio il prestigioso ‘Città di Sondrio’, il documentario ‘Sul-le tracce della volpe’ del francese Jerome Bouvier, girato nel parco Nazionale dell’Abruzzo, che racconta come la pazienza e la tenacia dell’uomo riescano a conquistare la fiducia di un animale elusivo per natura. La presidente dell’or-ganizzazione di Assomidop, Marina Cotelli, esprime tutta la sua soddisfazione. “È stato un festival memorabile, sia per la partecipazione di pubblico, che per la qualità degli ospiti. Avere avuto in città Marcia Theóphilo, la poetessa brasi-liana paladina dell’Amazzonia, è stato un momento importante per una rassegna che punta sull’educazione ambientale. Siamo riusciti a coinvolgere più di 3 mila bambini in laboratori, giochi ed esperienze educative e a farli incontrare con personaggi come Cino Tortorella, Jacopo Sarno, Marco Confortola”. Quale futuro per la manifestazione? “Puntiamo a consolidare sempre più un appuntamento che ha da anni una dimensione internazionale, realizzando un ancora maggiore coinvolgimento di sponsor, enti, imprese e associazioni. Nella convinzione che l’unione possa davvero fare la forza di Sondrio Festival”.

La rassegna sondriese si è aperta il 24 ottobre con la sfida per gli occhi, l’ol-fatto e il palato di ‘Pasticceri, io e mio fratello Roberto’, duetto dal tratto comi-co e sentimentale, che Roberto Abbiati e Leonardo Capuano hanno concluso con una golosa sorpresa per il pubblico. È stata poi la volta di ‘Appuntamento a Londra’, pièce di Mario Vargas Llosa, con Pamela Villoresi e David Sebasti. Una riflessione profonda sul tema dell’identità e delle scomode verità che si nascondono nella vita delle persone, attraverso un gioco teatrale che si av-vale di linguaggio e immagini. Imperdibile il grande ritorno di Cochi e Renato (con i Goodfellas) ne ‘Una coppia infedele’: gag surreali, sketch vecchi e nuo-vi, i famosissimi tormentoni ma, soprattutto, un cabaret di raffinata fattura, che mescola e sovverte senso e significato delle azioni. Il nuovo anno comin-cia con il funambolo della parola Alessandro Bergonzoni in ‘Nel’, esercizio per il cervello (con risata differita), gioco enigmistico o semplicemente Bergon-zoni, il meno etichettabile degli attori. In gennaio David Riondino, coltissimo menestrello, in ‘Fermata provvisoria’ racconterà un po’ l’Italia degli ultimi decenni, senza rinunciare a fare il verso ai Padri della canzone d’autore. E poi, l’esilarante ‘A qualcuno piace carta’, di e con Ennio Marchetto, spettacolo di trasformismo con oltre 150 costumi di carta ; ‘Morso di luna nuova’ di Erri de Luca, per la regia del grande Giancarlo Sepe. Le “quattro giornate di Napoli” del 1943 e la resistenza di una città che con eroismo allontana l’occupante tedesco vengono rivissute dall’interno di un rifugio antiaereo; ‘Divorzio con sorpresa’ vedrà sulla scena Paola Gassman e Pietro Longhi nella storia di una coppia che si trova, proprio malgrado, a riprendere le fila di un antico senti-mento. Chiude la stagione, il 12 aprile, ‘La badante’, pluripremiata commedia con lo sviluppo di un giallo che tocca uno dei temi di massima attualità: la de-voluzione a terze persone, spesso straniere, della cura di anziani e bambini, con le contraddizioni sociali che ciò inevitabilmente scatena.

Info sul sito www.comune.sondrio.it

LA NUOvA STAgIONE DI ‘SONDRIO TEATRO’Nove spettacoli all’insegna della drammaturgia contemporanea, del teatro di narrazione e di quello musicale

Alessandro Bergonzoni

XXIII Edizione del film festival sui Parchi

Ai nove appuntamenti della stagio-ne teatrale organizzata dal Comu-ne, il Circolo Musicale di Sondrio ne offre altrettanti al pubblico ap-passionato di musica. Dopo quasi mezzo secolo di attività, la qualità, la varietà e l’originalità delle propo-ste continuano a essere elementi centrali della programmazione. Una pianista russa di eccezionale talento - Yulianna Avdeeva - inaugura il car-

tellone con un doveroso omaggio a Mendelssohn e a Chopin, di cui ricorrono i duecento anni dalla nascita. Un anniversario diverso - i vent’anni dalla caduta del muro di Berlino - ha fornito lo spunto per una serata interamente dedicata al compositore vivente Arvo Pärt e al canto gregoriano, da cui la sua musica trae profondità. Il recital del violinista Francesco Senese ci of-fre la piacevole occasione di ascoltare un artista “germogliato” nella nostra terra che ha intrapreso un’importante carriera. Un altro musicista cresciuto nella nostra terra, il chitarrista Luca Trabucchi, presenta in anteprima, in occasione del concerto prenatalizio presso il Palazzo della Provincia, il CD dal ‘Trio Concertando’, di cui fa parte. Il primo appuntamento dell’anno nuovo è dedicato alla rassegna ‘Per il grande jazz’, con la pre-senza di un quartetto che, per rendere omaggio a una delle più prestigiose formazioni, il quartetto di Benny Goodman (di cui ricorre il centenario della nascita), ne ripropone l’organico originale. E, per la sera del “compleanno” di Chopin, una festa a lui dedicata, con la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma,nella quale ascol-teremo pagine insolite per violon-cello e pianoforte.

Sito web www.circolomusicale.it

AL vIA LA 49ª STAgIONE CONCERTISTICA DEL CIRCOLO MUSICALE SONDRIO

David Riondino

Yulianna Avdeeva

Arvo Pärt

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Sull’onda del successo di pubblico e di critica che ha accompagnato l’edizione pilota dello scorso anno, sono cresciute quest’anno le ambi-zioni del progetto ComOn, il primo sistema di ‘creativity sharing’ su scala europea volto a individuare e a supportare i talenti più pro-mettenti negli ambiti della moda,

del design e dell’arte. Un progetto unico ed esclusivo che nasce sotto l’egida di Confindustria Como e dall’intuizione di un grup-po di giovani imprenditori lariani con l’obiettivo di avviare una piattaforma di scambio culturale e un laboratorio di formazione permanente, non solo come attività di talent scouting, ma piut-tosto come qualificato crocevia di sensibilità creativa che trova rispondenza nella città di Como e nella sua tradizione. Temi tra-sversali di questa edizione sono stati il riciclo e l’ecosostenibilità nella moda, nel design e nell’arte che hanno prodotto progetti e prototipi per l’evento culminante del progetto ComOn, ovvero ‘La settimana della Creatività’, tenutasi dal 12 al 18 di ottobre a Como, che ha visto la città lariana vestirsi di giallo e ospitare mo-stre ed eventi in cui i veri protagonisti sono stati i giovani e i loro lavori. Prezioso il contributo di una delle menti ispiratrici di Co-mOn, Li Edelkoort, trend forecaster di fama mondiale, che tanto ha voluto questo progetto. Il Creval ha partecipato all’iniziativa in qualità di sponsor.

Sito web www.comon-co.it

ORTICOLARIO. Il giardino tra mode e tradizioneSono stati oltre 14 mila gli appas-sionati che in due giorni hanno visitato la prima edizione di Or-ticolario, esposizione dell’eccel-lenza ortofloricola organizzata da Ortofloricola Comense con il supporto di Orticola di Lombar-dia, associazione milanese che da 150 anni promuove la cono-scenza delle piante, dell’arte dei giardini e del paesaggio vegetale spontaneo e che da 14 anni or-ganizza la visitatissima e qualifi-cata mostra mercato ‘Orticola’ a

Milano, nei giardini di via Palestro. Per gli organizzatori di Orticolario la soddisfazione è grande. “Siamo molto contenti per il risultato ottenuto in termini di visitatori. Evidentemente il magnifico contesto di Villa Erba, le splendide giornate autunnali e il catalogo eccellente degli espositori hanno costituito un bouquet vincente”. Entusiasta anche il pubblico: “Fre-quento manifestazioni florovivaistiche da anni, ma come questa raramen-te mi è capitato di vederne – esclama un visitatore carico di piante - “Orti-colario mi ha colpito per la qualità degli espositori”. In molti hanno scelto di raggiungere Villa Erba con il battello navetta. L’azienda agricola Facchini ha ricevuto il riconoscimento per la sua straordinaria collezione di ulivi. Il Vivaio delle Naiadi per l’attenzione alla flora spontanea. Le Essenze di Lea per la fedeltà alla collezione monotematica (salvie). Tropicamente per la dedizione alla continua ricerca e alla divulgazione di specie esotiche. Le figlie del vento per la collezione di tillantie. Malvarosa per la qualità della sua collezione di gelsomini. Orticolario non è stata soltanto una esposi-zione, ma anche un’occasione di conferenze, presentazioni di libri, attività per bambini, corsi di pittura botanica, workshop floreali. I proventi sono stati devoluti ad associazioni del territorio impegnate nel volontariato so-ciale. Il Creval ha sostenuto l’evento in qualità di sponsor.

Curata dalla Fondazione Riccardo Cassin, la mostra allestita a Lec-co dal 19 settembre al 22 novembre scorsi ha raccontato da vicino e in modo originale il grande alpinista lecchese scomparso il 6 agosto scorso all’età di cent’anni. Tema della rassegna, le ‘parole semplici’ che hanno segnato tutta la vita di Riccardo Cassin: amicizia, rispetto, libertà, prudenza, volontà, amore... Il percorso si snodava attraverso la ricostruzione del campo base del Gasherbrum IV, la proiezione di una serie di film-documentari sulle più importanti imprese di Riccar-do Cassin e una galleria di 70 immagini inedite con i diversi aspetti della sua vita: la sua passione per la montagna, che l’ha portato a scrive-re con le sue leggendarie imprese la storia dell’alpinismo internaziona-le del Novecento; ma anche i suoi affetti, le sue esperienze di pugile, operaio, sciatore, imprenditore e partigiano. Uno spazio interattivo è stato dedicato ai ragazzi, soprattutto a quelli in età scolare che, ascoltando brevi filmati sulle ‘Parole semplici’ di Riccardo Cassin, sono stati invitati ad arricchire con i loro contributi (scritti o disegni) la mostra. Il Creval è stato tra gli sponsor dell’evento.

100per100cassin - Parole Semplici

“Assaggiare” un territorio nei suoi molteplici aspetti, dall’enogastro-nomia alla cultura con visite guidate, concerti, spazio bimbi, percorsi in mountain bike e trekking passando per l’artigianato. È la proposta o, meglio, la ricetta… di ‘Alta Rezia da gustare’, la manifestazione svoltasi lo scorso settembre in Valtellina, a Tovo Sant’Agata. Largo spazio anche al mercatino, dove è stato possibile conoscere e degu-stare i prodotti tipici valtellinesi - i pizzoccheri, gli sciatt, i chiscioi

e la polenta taragna, i formaggi DOP Bitto e Casera - accompagnati dai gran-di vini DOCG prodotti sul territorio, su tutti lo Sfursàt. E poi la bresaola IGP e altri salumi tipici, le gustose mele della Valtellina e i piccoli frutti, il miele di montagna. Non sono mancate le produ-zioni artigianali con i pezzotti, la pietra ollare, il cuoio, il legno. Il Creval è stato tra gli sponsor della manifestazione.

Alta Rezia da gustareUn weekend enogastronomico a Tovo S. Agata (SO)

ComON, la Settimana della Creatività a Como

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Momenti di svago alla Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto ‘C. Besta’, sostenuto dalla Fondazione Mariani (foto Istituto Besta/Harari)

SOLIDARIETàSOLIDARIETà

fondazione Marianial servizio della neurologia infantile

È la concretezza, unita alla solidarietà, il principio fondante delle azioni della Fon-dazione Pierfranco e Luisa Mariani. Quella stessa concretezza che aveva improntato il lavoro di Pierfranco Mariani, stimato in-dustriale milanese. Alla sua scomparsa, nel 1984 la moglie Luisa Toffoloni, sua unica erede, decise di destinare l’intero patrimonio alla costituzione di un ente di utilità sociale, ritenendo che il miglior modo per ricordare il consorte fosse mettere a disposizione dei bisognosi il frutto della sua imprenditorialità. La scelta della signora Mariani fu di indiriz-zare l’operato della nascente Fondazione al sostegno della neurologia infantile. Sin dagli anni 40 svolgeva infatti attività di volontariato nel reparto infantile dell’Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’ di Milano: una esperienza for-te, che l’aveva portata a conoscere da vicino i problemi e le necessità dei piccoli malati e dei medici che prestavano loro cura. Su consiglio di Renato Boeri, allora direttore scientifico del Besta, Luisa Mariani volle così affidare alla Fondazione intitolata al marito – che alla sua scomparsa porterà anche il suo nome – il compito di continuare ad aiutare l’infanzia più fragile. Un gesto coraggioso, dettato da grande generosità, che tuttora produce risul-

La no-profit milanese opera da 25 anni a favore dei bambini affetti da patologie neurologiche.

tati tangibili nelle quattro aree di intervento della Fondazione: Assistenza, Formazione, Ricerca e Cooperazione internazionale. Il recente ingresso della Fondazione Mariani in qualità di primo partecipante privato nell’at-tuale Fondazione IRCCS ‘C. Besta’, a cui la Mariani è statutariamente legata, segna nel giugno 2009 un nuovo significativo traguar-do di questo percorso di altruismo. Ne parliamo con l’Avvocato Antonio Ma-gnocavallo, Presidente della Fondazione Mariani.L’Assistenza è il vostro primo settore di intervento? Fin dall’atto costitutivo, l’assistenza al bam-

bino e alla sua famiglia è indicata come la vocazione primaria della nostra Fondazione. Molte sono le forme in cui si esplica questo impegno: dal servizio di assistenza sociale a quello di segreteria per i due odierni Diparti-menti infantili del Besta; dal supporto ad as-sociazioni che operano in ambito ospedaliero a favore dei bimbi, all’erogazione di fondi per garantire consulenze specialistiche aggiuntive negli istituti, sempre nell’ottica di agire non in sostituzione ma con complementarietà. E poi il sostegno a centri specializzati come il Centro ‘Fondazione Mariani’ per le Malattie Metaboliche dell’Infanzia presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, ma anche iniziative pensate per offrire occasioni di svago a chi soffre le limitazioni imposte dalla malattia, come il progetto ‘Vela Speciale’ per disabili.E accanto all’Assistenza, la Formazione…Sì, la formazione del personale medico e paramedico addetto alla cura dei bambini è un’altra finalità della nostra Fondazione, da subito individuata come prioritaria dal-la fondatrice. Negli anni, oltre a finanziare borse di studio per giovani medici, sono stati organizzati numerosi corsi di aggiornamento (accreditati presso il Ministero della Salute) e convegni nazionali e internazionali. Tra I coniugi Mariani

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questi ultimi, anche meeting dedicati al pio-nieristico e promettente filone di studi che in-dagano il rapporto tra musica e cervello, con particolare attenzione alle ricerche che tratta-no i disturbi neurologici in età pediatrica. A completamento dell’attività congressuale, che continua a essere intensa, vengono pubblicati volumi specialistici curati da una nostra équi-pe interna. Mentre la Ricerca?L’area della Ricerca – ovvero il finanziamen-to di progetti di ricerca – risale alla fine degli anni 80 e ha avuto una crescita esponenziale. Promuovere la ricerca scientifica in neurolo-gia infantile è parso un irrinunciabile arricchi-mento della nostra missione, un investimento sul futuro che confidiamo porterà benefici ai bambini con problemi neurologici. La selezio-ne dei progetti più meritevoli avviene tramite un bando di concorso annuale. Nella valuta-zione delle proposte sono coinvolti il nostro Comitato Scientifico e referee esterni (italiani e stranieri) di chiara fama. Ci teniamo a sotto-lineare che la nostra area Ricerca, così come la Formazione, ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2000.

E da ultima, ma non per importanza, la Cooperazione internazionale…L’area Cooperazione è l’ultima nata in Fon-dazione Mariani, i primi passi risalgono al 1999. Dal 2003 sono stati realizzati progetti e studi di fattibilità in varie zone disagiate del mondo con l’intento di far maturare in loco una conoscenza più approfondita in materia di neurologia infantile. In collaborazione con partner locali (centri clinici, istituti universi-tari e associazioni), vengono attuate attività di assistenza e aggiornamento specialistico puntando al trasferimento di esperienze e competenze che possano condurre a uno sviluppo autonomo e sostenibile. Tra i pae-si interessati dagli interventi: Albania, Siria,

fondazione Marianial servizio della neurologia infantile

Eritrea, Colombia e il Nicaragua, dove abbia-mo costruito una residenza – la ‘Casa Alber-gue Fundación Pierfranco e Luisa Mariani’ – destinata a ospitare le famiglie durante la degenza e le visite di controllo dei loro bimbi presso l’Ospedale Pediatrico ‘La Mascota’ di Managua. Quali prospettive dunque per il futuro della vostra Fondazione?L’auspicio è di proseguire con successo il cammino intrapreso. Per questo abbiamo da poco dato vita a una nuova filiazione, la Fondazione Mariani CARE Onlus (Cura As-sistenza Riabilitazione Età Evolutiva), anche nell’intento di aumentare gli interventi nei settori della Formazione e dell’Assistenza, compresa la Cooperazione internazionale. Tra i suoi obiettivi a medio termine vi è quel-lo di affiancare al sostegno finanziario della Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani, che resterà peraltro indispensabile, altre fonti di fi-nanziamento. Va detto infatti che se l’ingente patrimonio iniziale della Fondazione Mariani – e la notevole valorizzazione che ne è stata fatta – ci hanno finora consentito di perse-guire con determinazione gli scopi statutari (prima sul territorio lombardo poi, dal 2001, oltre i confini regionali), oggi il quadro è cam-biato. A causa delle incertezze economiche mondiali, le rendite non sono più sufficienti a reggere il crescente volume delle attività. Ci auguriamo quindi che l’esempio di Luisa Mariani possa ispirare gesti generosi verso la neonata Fondazione CARE, che intende rac-cogliere appieno la sua lezione di ammirevole sensibilità.

Sito web www.fondazione-mariani.org

LA fONDAZIONE MARIANI IN CIfRE 20 le persone che lavorano stabilmente per la Fondazione 25 gli anni di attività 36 le borse di studio finora concesse 45 le pubblicazioni edite 80 i progetti di ricerca finanziati 115 i corsi e i convegni organizzati oltre 1.800 i docenti italiani e stranieri che hanno insegnato ai suoi corsi e convegni oltre 12.000 i partecipanti che hanno frequentato i suoi corsi e convegni

EROGAZIONI AL 31/12/2008€ 5.486.849 per l’Assistenza€ 7.139.526 per la Formazione € 7.949.911 per la Ricerca € 1.832.361 per la Cooperazione

COME CONTRIBUIREÈ possibile sostenere le attività della Fondazione Mariani CARE tramite: • bonifico bancario a Fondazione Mariani CARE Onlus, c/o Credito Artigiano Agenzia n.14 di Milano IBAN IT 51 S 03512 01619 000000000187• assegno non trasferibile intestato a Fondazione Mariani CARE Onlus • 5 per mille: compilare la scheda CUD, modello 730 o Unico e firmare nel riquadro indicato come ‘Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale’ scrivendo il codice fiscale della Fondazione Mariani CARE Onlus n. 97503540151

Per maggiori informazioni [email protected]

La barca ‘speciale’ Fionda, appositamente modificata per consentire l’accesso alle persone disabili

Attività presso i Dipartimenti infantili dell’Istituto ‘C. Besta’ (foto Istituto Besta/Harari)

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Un’aula informatica contro il disagio sociale

“Questa iniziativa - afferma il dott. Lu-ciano Camagni, Direttore Generale del Credito Artigiano - si inserisce nel contesto delle attività che il Gruppo Cre-dito Valtellinese realizza sul territorio a favore del sociale e delle nuove genera-zioni. Non si tratta di un’iniziativa spora-

Il Gruppo Credito Valtellinese ha donato 12 postazioni computer di ultima generazione al Barrio’s di Milano, il centro d’aggregazione giovanile nato nel 1997 grazie al sostegno economico dell’Associazione Ami-ci di Edoardo Onlus, al Comune di Milano, che ha concesso lo spazio, e all’esperienza di solidarie-tà di Don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria e Presidente di Comunità Nuova.Posto nel quartiere periferico della Barona, il Barrio’s è divenuto in breve tempo un punto di riferimento per l’intera città.

dica, ma di una tappa in un percorso vol-to a colmare una necessità – la possibilità di utilizzare internet e il computer nella vita quotidiana – che spesso è preclusa alle fasce più indifese e a maggior rischio di isolamento, ovvero i giovani. Da oltre un anno infatti il nostro Gruppo banca-rio realizza aule informatiche nei reparti pediatrici dei principali ospedali italiani, per permettere a bambini e adolescenti ospedalizzati di mantenere il contatto con il proprio contesto sociale.”

Dott. Camagni, come fa un Gruppo ban-cario come il Creval ad accostare l’infor-matica alla solidarietà?Da sempre il Gruppo Creval è all’avan-guardia nell’utilizzo di strumenti tecno-logici per l’operatività bancaria. Tutta-via, il nostro approccio alla tecnologia – e all’informatica in particolare – è di tipo funzionale: essa deve rappresenta-re un facilitatore del vivere quotidiano e come tale deve poter trovare applica-zione presso gli strati più deboli della

Luciano Camagni, Direttore Generale Credito Artigiano, Rosella Milesi Saraval, Presidente Associazione Amici di Edoardo e Don Gino Rigoldi, Presidente Comunità Nuova, inaugurano l’aula informatica al Barrio’s di Milano

“Ogni uomo ha una grande patria di riferimento, di solito la terra dove è nato. Ma sente il bisogno di avere anche una patria più piccola, un luogo che misura quanto basta a fare quattro passi, un angolo di strada o una piazzetta con un Barrio’s Cafè dove si beve insieme una birra e si chiac-chiera, si mettono in piedi iniziative o magari solo si sogna, ma per vivere con soddisfazione e in pace.”

Ermanno OlmiIl centro Barrio’s di Milano

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società. Nel nostro caso, i bambini in ospedale e i ragazzi delle periferie e dei grandi centri urbani.

Che cos’è l’Associazione Amici di Edoar-do e in che modo è legata al Barrio’s? Ce lo spiega la Presidente, Rosella Milesi SaravalL’Associazione Amici di Edoardo Onlus nasce a Milano nel 1996 per costruire e finanziare un centro d’aggregazione dove i giovani delle periferie potessero incontrarsi e coltivare le proprie passio-ni. Da allora l’Associazione promuove iniziative culturali e svolge attività di re-lazioni e di raccolta fondi per finanziare il Barrio’s e le sue attività. Dieci anni fa, inoltre, l’Associazione ha istituito il “Premio letterario ‘Edoardo Kihlgren’ Opera Prima” dedicato a giovani scrit-tori italiani.

Perché la scelta di finanziare il Barrio’s?Milano non è solo un luogo di contrad-dizioni dolorose, con le sue periferie grigie, le vie scintillanti del centro e i tanti problemi irrisolti. È anche la città delle energie positive che continuano a crescere spontanee e di tante persone, diverse tra loro, che hanno in comune la voglia di migliorare la qualità della vita sul territorio urbano. È cosi che Edoar-do, prematuramente scomparso e cui l’associazione è dedicata, guardava alla nostra città e con questo spirito aveva

scelto di indirizzare il proprio impegno civile negli ultimi anni della sua breve vita.

Don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria e presidente di Comu-nità Nuova è tra coloro che nel Barrio’s hanno creduto fin dall’inizio. Che cosa fa concretamente il Barrio’s?

L’esperienza ci insegna che le periferie dei grandi centri urbani sono troppo spesso luoghi di disagio e dispersione, due fenomeni che possono sfociare in isolamento sociale, criminalità e tossico-dipendenze, soprattutto per quelle fasce di popolazione maggiormente a rischio, ovvero i giovani e gli stranieri. Per ar-ginare queste pericolose conseguenze, il Barrio’s promuove ogni giorno attività artistiche, culturali e ricreative per tutti i giovani della città attraverso concerti, spettacoli teatrali e cinematografici, fe-ste, attività di formazione, doposcuola, laboratori d’italiano per stranieri. L’al-fabetizzazione informatica, in particola-I bambini del doposcuola nella nuova aula pc donata dal Creval

“Se ci fosse un Barrio’s vivo e funzionante in ogni quartiere di periferia è assai probabile che la vita nelle grandi città sarebbe più sicura.”

Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista

“Ogni uomo ha una grande patria di riferimento, di solito la terra dove è nato. Ma sente il bisogno di avere anche una patria più piccola, un luogo che misura quanto basta a fare quattro passi, un angolo di strada o una piazzetta con un Barrio’s Cafè dove si beve insieme una birra e si chiac-chiera, si mettono in piedi iniziative o magari solo si sogna, ma per vivere con soddisfazione e in pace.”

Ermanno Olmi

re, rappresenta uno strumento efficace per colmare i divari sociali. Grazie al-l’aula multimediale donata dal Creval, possiamo contribuire alla crescita edu-cativa di molte decine di giovani italiani e stranieri.

Siti web www.amicidiedoardo.org www.barrios.it

AIUTA IL BARRIO’S. SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE AMICI DI EDOARDOCirca il 95% dei contributi è impiegato per finanziare le attività del Barrio’s. Soltanto la residua percentuale è impiegata per le spese di gestione dell’Associazione.

Diventa socio:

• socio sostenitore 50 euro annui

• socio promotore 150 euro annui

Fai una donazione:I versamenti, intestati ad Associazione Amici di Edoardo Onlus, possono essere effettuati:

• sul c/c postale n. 29205226;

• mediante bonifico bancario sul conto corrente del Credito Artigiano IBAN: IT39F0351201619000000000243 La donazione è fiscalmente deducibile

Dona 5 per mille a favore dell’Associazione Amici di Edoardo Onlus:indica il codice fiscale della nostra Associazione e apponi la tua firma nell’apposito riquadro “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”.Amici di Edoardo Onlus, Codice Fiscale 97180320158

Sostieni uno specifico progetto di Amici di Edoardo – per aziende:Telefona allo 02/798544 per fissare un incontro e individuare con noi il progetto a cui destinare il tuo contributo.

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Lo scorso 1o ottobre Internet Saloon, la scuola di computer per over 50, è stata presentata a Roma al Capo Dipartimen-to per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione tecno-logica Renzo Turatto da tutti i partner del progetto, a cominciare da Franco Bernabè, AD di Telecom Italia, Luigi Freguia AD di HP, Umberto Paolucci, Vice President di Microsoft Corpora-tion, Giuseppe Torrani, Presidente Aim e Mario Cotelli, Consigliere di ammini-strazione del Credito Valtellinese. Partita nel 2000 con l’inaugurazione della sede di Milano, nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline in Corso Magenta, la scuola, promossa dal Credito Valtelli-nese, ha visto negli anni la creazione di nuove sedi a Sondrio nel 2004, Pavia nel 2007, Catania nel 2009. Nell’autunno di questo stesso anno si è aperta una nuo-va strategica fase per il progetto Internet Saloon: le scuole stabili per imparare a

Presentato a Roma il progetto nazionale di alfabetizzazione informatica degli over 50

Inaugurazione della scuola di Napoli

dalle Alpi alla Sicilia

Inaugurazione della scuola di Ancona

navigare in rete, leggere la posta elettro-nica e utilizzare tutti gli altri programmi del computer sono diventate sette, con le aperture di tre nuove sedi ad Ancona, Bari e Napoli, conferendo all’iniziati-va una dimensione nazionale. A questo proposito, l’intervento di Franco Berna-bè, AD di Telecom Italia ha voluto sotto-lineare come il livello di alfabetizzazione informatica del nostro Paese sia tra i più bassi in Europa. “E i dati sono ancor meno incoraggianti – ha chiosato Ber-nabè – se guardiamo alla popolazione senior. Diffondere la cultura tecnologica è una sfida a cui sono chiamate a colla-borare le istituzioni e i privati in maniera sinergica. Per questo Telecom Italia ha deciso di aderire al progetto sin dalla nascita e sostenerne l’ampliamento su scala nazionale, grazie all’apertura delle tre nuove sedi di Ancona, Bari e Napo-li”. A differenza dalle altre iniziative di alfabetizzazione informatica per senior

Inaugurazione della scuola di Bari

Il progetto Internet Saloon presentato a Roma dai partner. A destra in piedi, Luisa Toeschi, direttore di AIM

Iscrizioni ai corsi per l’anno 2009/2010 • Milano: 3800• Sondrio: 820• Pavia: 770• Catania: 500• Napoli: 650• Bari: 700• Ancona: 450 Dati al 30/11/2009

Dal 2000 al 2008 i corsisti sono stati oltre 35mila nelle sedi di Milano, Sondrio, Pavia e Catania.

SOLIDARIETà

nate negli ultimi anni, Internet Saloon si caratterizza per essere una scuola stabile: tutti i giorni nelle varie sedi si tengono corsi in aule multimediali dove, nell’arco di un solo giorno, studenti universitari in-segnano anche a chi non ha mai toccato un mouse a navigare in rete e utilizzare la posta elettronica, sulla base di una me-todologia originale nata e sviluppata con il progetto in relazione alla tipologia di target. Il Creval sponsorizza l’iniziativa fin dalle origini e, come ha evidenziato nel corso della presentazione Mario Co-telli, Consigliere di amministrazione del Credito Valtellinese, “il Gruppo, ancora una volta, ha concretizzato sul territorio i princìpi di solidarietà, sussidiarietà e localismo che appartengono alla sua sto-ria di banca cooperativa e popolare”. La previsione per il 2010 è di oltre 10.500 corsisti nelle sette sedi nazionali.

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La fondazione e l’Università Cattolica di Milano per i minoriIn seguito al terremoto che ha duramente colpito l’Abruzzo, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha attivato un pro-getto denominato: “Una scuola per l’Abruz-zo”, per il recupero dei traumi subiti dalla popolazione e in particolare per i minori. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha sostenuto il progetto nell’ambito dell’opera-zione di raccolta fondi lanciata all’indomani del terremoto con l’apertura di un apposi-to conto corrente presso la sede di Sondrio del Credito Valtellinese (coordinate IBAN

Sono 11 i progetti premiati da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Pro Valtellina nell’ambito del bando speciale sul tema ‘Giovani e società: dalla crescita individuale a cittadini della comunità in provincia di Sondrio’. Gli 80 mila euro messi a disposizione dai due organismi filantropici, 40 mila ciascuno, sono stati distribuiti fra enti e associazioni no profit di Valtellina e Valchiavenna che hanno sviluppato progetti finalizzati alla crescita consapevole dei giovani nella comunità, alla loro forma-zione culturale e morale. La speciale commissione che ha valutato i progetti pervenuti, formata da quattro membri, per la Pro Valtellina i consiglieri Piergiordano Pasini e Lorenzo Grillo Della Berta, per la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese il presidente Francesco Guicciardi e il direttore Tiziana Colombera, ne ha approfonditamente esaminato contenuti e finalità rispetto agli obiettivi del bando, assegnando contributi da 5 a 12 mila euro ciascuno. Tra le attività prioritarie individuate dal bando figuravano percorsi di relazioni educative, il potenziamento della capacità di rispondere in modo appropriato agli eventi, il rafforzamento della resistenza individuale ad affrontare le difficoltà, l’instaurazione di legami di attaccamento e di supporto, la condivisione dei problemi della crescita e il miglioramento della qualità dei rapporti interpersonali. Nello specifico, i progetti dovevano evidenziare gli aspetti socio-affettivi, la disponibilità alla relazione tra i giovani che partecipano all’esperienza, l’in-teresse verso la proposta, la consapevolezza delle proprie capacità e l’autonomia operativa. I contributi sono stati concessi ad associazioni, cooperative sociali e parrocchie che hanno sviluppato progetti destinati ai giovani in diversi ambiti: scuola, musica, teatro, sicurezza stradale, sport. Iniziative accomunate dall’obiettivo di coinvolgere i giovani e di favorirne la crescita offrendo loro gli strumenti più adatti. L’elenco completo dei beneficiari con l’ammontare dei contributi concessi è pubblicato sui siti internet dei due organismi filantropici valtellinesi www.creval.it e.www.provaltellina.org.

Premiati 11 progetti per i giovani

Iniziative pro terremotati Abruzzo

IT10W0521611010000000052500). Il pro-getto si è suddiviso in 3 fasi: una prima fase, avviatasi nell’immediato post-terremoto e durata fino alla fine del periodo scolastico, di sostegno alle maestre nelle tende scuola e di gestione di una ludoteca per svolgere delle attività creative-espressive nelle ore pomeri-diane; una seconda fase in cui è stato realiz-zato un campo estivo denominato ‘rEstate Insieme’, protrattosi fino all’inizio del nuo-vo anno scolastico, che, attraverso attività di laboratorio e ludico–sportive, consentiva di affrontare una tra le seguenti tematiche: quattro elementi, pianeta terra, emozioni, famiglia, casa, fantasia, cultura, corpo, na-tura, amicizia, futuro e ‘valigia dei talenti’; la terza fase, attualmente in sperimenta-zione, si occuperà di costruire uno spazio funzionale alle attività creative–espressive e ludico–sportive, che prenderà il nome di ‘La fabbrica del talento per l’Abruzzo’ per por-tare avanti queste attività anche al di fuori di un contesto di emergenza come è stato il campo con le tende.

Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Pro Valtellina

Con il bando speciale 2009 distribuiti 80 mila euro alle associazioni della provincia di Sondrio

Abruzzo, la presentazione del lavoro a tema ‘casa’ durante il campo estivo ‘rEstate insieme’

Il Credito Siciliano a sostegno delle popolazioni della provincia di Messina colpita dall’alluvione

In seguito al disastro che ha duramente colpito la provincia di Messina, il Credito Siciliano ha attivato una raccolta fondi su un apposito conto corrente aperto presso la propria filiale di Messina. All’iniziativa di solidarietà, che intende rappresentare un segno concreto di vicinanza alla popola-zione, ha già aderito il Credito Siciliano con un versamento di 30.000 euro tramite la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Le donazioni possono essere effettuate, sen-za alcuna spesa, presso le 500 filiali delle banche del Gruppo, o dal sito internet www.creval.it entrando nella tua banca, tramite la funzione ‘Donazioni a favore di inizia-tive umanitarie’ della linea banc@perta, sul conto n. 1002078 intestato a Credito Siciliano PRO CALAMITA’ MESSINA 2009 con le seguenti coordinate bancarie: IBAN IT31I0301916502000001002078.

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d’eccellenza ‘Galbusera’ e ‘La Fiorida’ e dal media partner ‘Il Mondo del Golf ’. Il circuito, da sempre, affianca all’attività sportiva quella socia-le, realizzando importanti iniziative. Nel corso della Cena di Gala, svoltasi al termine della competizione presso il Salone delle Feste del Grand Hotel della Posta di Sondrio. Il Presi-dente dell’Associazione Culturale Claudio Moretti, Annama-ria Andreoli, ha presentato in anteprima l’iniziativa “Caro papà Natale… 2”, in cui una cinquantina di artisti di fama nazionale e internazionale hanno nuovamente regalato la loro interpretazione di brani natalizi a favore di tutti i bambini ri-coverati nei reparti di lungodegenza delle strutture ospedaliere italiane.

Gran finale per la gruppo bancario Credito valtellinese golf Cup 2009

Si è conclusa con grande successo la ‘Gruppo bancario Credi-to Valtellinese Golf Cup 2009’: una manifestazione che da 6 anni ha l’obiettivo di far conoscere e di promuovere la cultura, le tradizioni e i prodotti della Valtellina. Teatro della finale è stato il Valtellina Golf Club di Caiolo, il circolo presieduto da Roberto Brivio che ha da poco avviato i lavori di ampliamen-to del campo con 9 nuove buche e che, a breve, si proporrà come punto di attrazione per i numerosi appassionati di golf completando così la già eccellente offerta turistica della Valle. Nella gara finale si sono fronteggiati i migliori classificati nelle 11 tappe di qualifica svoltesi nei più prestigiosi circoli italiani presenti nei territori in cui il Gruppo Creval opera con i suoi 500 sportelli - Picciolo, Margherita, Franciacorta, Pinetina, Castelconturbia, Villa d’Este, Valtellina, Molinetto, Conero, Bormio e Acquabona. La competizione ha decretato i successi di Fernando Grattirola – Valtellina G.C. – con 38 punti stableford (1° netto 1ª categoria), Massimo Lanfranconi – Virginia Country Golf Club – con 33 punti stableford (1° lordo) e Enrico Birolini – Golf Indoor Bergamo – con 44 punti stableford (1° netto 2ª categoria). Anche nella giornata finale, così come nel corso di tutte le gare, è stato rilevante ed estremamente apprezzato il contributo della Camera di Commercio di Sondrio e dei consorzi enogastronomici val-tellinesi, partner storici ora riuniti dal marchio ‘Valtellina. C’è più gusto!’, che hanno promosso i propri prodotti offrendo ricche degustazioni ai giocatori. Altrettanto fondamentale per il successo delle manifestazioni l’apporto dato delle aziende

Foto ricordo della premiazione

Durante la cena di Gala è stata presentata l’iniziativa sociale “Caro papà Natale… 2”

Giovanni De Censi e Annamaria Andreoli con il nuovo cd ‘Caro papà Natale... 2’

SPORT Eventi

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RTCreval Meeting di successo

Marco Confortola con il presidente di Pentacom Eugenio Formolli

gruppo sportivo di Chiuro e Pentacom. Molte le autorità presenti: dal Presiden-te del Credito Valtellinese Giovanni De Censi, al vice-direttore commerciale del Creval Claudio Garzetti, al consigliere d’amministrazione Creval Mario Cotel-li, anima della storica ‘valanga azzurra’; oltre al presidente del Coni Provinciale Ettore Castoldi, al sindaco di Chiuro Ti-ziano Maffezzini, all’Assessore allo Sport di Sondrio Alberto Pasina. A sostenere gli atleti anche l’alpinista Marco Conforto-la, sei gli 8.000 scalati (tra i quali il K2, l’Everest e l’Annapurna): “Mai mollare! ha detto Confortola ai giovani presenti – Lo sport insegna a vivere, a stare con gli altri, a lottare, a perdere. Se non avessi avuto la capacità di lottare, io sul K2 avrei perso la vita!”SUCCESSO LOMBARDO Netto suc-cesso della formazione della Lombardia in questa terza edizione del Creval Mee-ting di Chiuro andata in scena in una

splendida giornata di sole di settembre. Gli atleti lombardi hanno totalizzato 148 punti. Secondo il Piemonte con 120 punti e terza la formazione del Veneto con 112 punti, in una competizione che ha visto in campo una serie di gare, circa una venti-na, dove lo spettacolo non è mancato con in corsia e pedana circa 300 atleti. Ancora una volta il Credito Valtellinese conferma il proprio sostegno al mondo dello sport.

Siti web: www.gschiuro.net www.fidal-lombardia.it

Lo scorso 14 novembre, in occasione del match tra Italia e la nazionale neozelandese, l’agenda di Jonah era un dedalo di incastri. Così è cominciato un complesso gioco di telefo-nate, appostamenti, messaggi. L’accordo con Jonah c’era stato, al telefono, grazie a un amico del CUS. Ma avevamo 2 problemi: la sua agenda da incubo (interviste, pranzi, cene, partita, terzo tempo…), e il suo manager, rigidamente legato al programma ufficiale. Venerdì sera abbiamo pensato alla svolta. Telefonata e conferma: appuntamento al CUS alle 11. Organizziamo una macchina: un U20 si presenta in albergo. Il

Rugby

foto ricordo con Jonah LomuA Milano per la sfida tra Italia e All Blacks

Jonah Lomu, mitico All Black degli anni ’90, con i ragazzi del CUS

signor Lomu è già uscito. Panico. Telefonata in sede per scio-gliere il gruppo: si va a casa. Poi un’auto sportiva si ferma lì davanti, e scende un gigante con la faccia buona. Il resto lo raccontano le foto: Lomu tra i ragazzi del CUS, con la nostra maglia. I sogni qualche volta si avverano.

Creval Meeting, rassegna di atletica giun-ta alla sua terza edizione, ha visto sabato 5 settembre ai nastri di partenza i migliori interpreti delle rappresentative regionali della regina delle discipline olimpiche. Una simpatica cerimonia di apertura sul-l’impianto sportivo di Chiuro in Valtellina per la terza edizione del Creval Meeting - incontro per rappresentative regionali del settore assoluto maschile e femminile - inserito quale manifestazione di apertura della XXVI edizione del Grappolo d’oro, qualificato appuntamento con i vini della Valtellina. ‘Piccolo’, lo scoiattolo-mascot-te del Gruppo Credito Valtellinese, che ha festeggiato il 101° compleanno e che da anni sostiene l’attività sportiva sia sul territorio sia a livello regionale, ha ac-compagnato la sfilata dei 300 atleti delle formazioni di Bolzano, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Rhone Alpes France, Trentino, Veneto. Protago-nisti della sfilata anche i giovanissimi del

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Il Trofeo Kima è la madre di tutte le skyrace, vale a dire quelle maratone di alta montagna che vedono gli atleti cimentarsi in una faticosa, ma appassionante gara di corsa in montagna. Teatro del Kima il Sentiero Roma in Val Masino: 3.650 metri di dislivello e 48 km di lunghezza. Dal 2009 il trofeo è divenuto a cadenza biennale. L’appuntamento scivola quindi al 2010, quando farà parte del circuito mondiale di specialità. Al posto del trofeo Kima quest’anno è andata in scena la 2ª edizione della ‘Valmasino Skyrace’, in programma per domenica 23 agosto. La manifestazione fa parte di un più ampio programma di appuntamenti per far conoscere al mondo la Valmasino e le sue bellezze scolpite di granito. L’organiz-zazione della tre giorni è affidata all’Associazione ‘Kima’, nata nel 1994 e intitola-ta a Pierangelo Marchetti, detto Kima, giovane guida alpina scomparsa nel luglio 1994, in seguito ad un tragico incidente durante un’operazione di elisoccorso. Il Credito Valtellinese ha partecipato in qualità di sponsor alla manifestazione.

È andata in scena domenica 27 settembre a Chiavenna la ventottesima edizione del Trofeo Marmitte dei Giganti, gara nazionale di corsa in montagna a squadre. La peculiarità di questa ‘classica’ della corsa in montagna è il percorso unico nel suo genere, che si svolge all’interno dell’omonimo parco - riserva naturale regionale - famoso in tutta Europa per i fenomeni di erosione glaciale (le ‘marmitte’, appunto), le incisioni rupestri e le antiche cave di pietra ollare con passaggi su scivoli glaciali, dentro le ‘trone’ (cave in grotta), tra i sug-gestivi ‘crotti’. Il percorso - davvero di una bellezza mozzafiato - parte da Pratogiano fino al Belvedere, poi la traversata fino al Roccolo e da qui al passo di Capiola; inizia la prima lunga discesa fino alla presa dell’acquedotto, la nuova salita con il passaggio in grotta nella trona, sopra le Marmitte dei Giganti a Pratogrande, di nuovo al Passo di Capiola quindi la discesa fino a Prosto e da qui attraverso Poiatengo, il passaggio in Piazza Castello e l’ar-rivo tra i Crotti in Pratogiano. A vincere il terzetto dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe composto da Zanaboni, Terzi e Regazzoni. Tra gli sponsor della kermesse anche il Credito Valtellinese, sempre vicino al mondo della corsa.

TROfEO MARMITTE DEI gIgANTI

IL KIMA DIvENTA BIENNALE E PUNTA AL MONDIALE 2010

Un vero pilastro nel sostegno dell’atletica. La mission del Credito Valtellinese in quali-tà di main sponsor della Fidal, Federazione Italiana di atletica leggera, si concretizza nella presenza in tutte le manifestazione che organizza il Comitato Lombardo, compresi gli eventi internazionali. Gli atleti lombardi si sono distinti nel corso dei Campionati Ita-liani in programma a Desenzano sul Garda il 10 e 11 ottobre. Andrea Ramaglia, porta-colori della Pro Patria Bustese di atletica, si è laureato campione italiano nella specialità Pentatlon, categoria cadetti.

ANDREA RAMAgLIA CAMPIONE ITALIANO

L’atleta Andrea Ramaglia

Una manifestazione enogastronomica, il Grappolo d’Oro, che da alcuni anni abbina anche una gara podistica. Que-sta la cartolina dalla Valtellina per una delle rassegne più sentite, organizzata grazie anche al sostegno del Credito Valtellinese e di vari enti locali. Sotto un sole di settembre tiepido, domeni-ca 13 settembre in centotrenta atleti si sono dati appuntamento a Chiuro. Alta partecipazione alla quinta edizione della Camminata delle Fontane. Gara per tutti, in massa hanno risposto al-l’appello del Gruppo Sportivo Chiuro, la maggior parte dei quali ha affronta-to l’impegno con piglio agonistico. Due percorsi, uno di 3 km che si snodava nel centro storico di Chiuro, uno di 6

km, dove il più veloce è risultato Ro-berto Simonelli, che ha fatto segnare anche il record della gara. Al via anche il sindaco di Chiuro, Tiziano Maffez-zini, ottavo nella gara corta, ma una menzione particolare merita Caterina Pusterla. Classe 1921 e grinta da ven-dere, ha dimostrato come l’esercizio fisico, quando la salute regge, non co-nosca limiti di età. Il pranzo, e la ricca premiazione, hanno avuto luogo nella consueta sede del capannone della Pro Loco di Chiuro.

CAMMINATA DELLE fONTANE

Sul podio Caterina Pusterla, classe 1921

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Prendi la magia del Lago, quel ramo che volge a mez-zogiorno, e unisci il fascino della vela. Questi gli ingre-dienti per la trentacinquesima edizione del Campionato Invernale Interlaghi, Trofeo Credito Valtellinese, andato in scena il week-end del 31 ottobre-1 novembre nel Golfo di Lecco. La vittoria di questo ambito trofeo è andata a Cesare Carobbio, 53 anni di Como, timoniere del Justin 25 ‘Erika’. Successo grazie al poker di vittorie ottenute in classe libera nella giornata di sabato. Infatti nella giorna-ta di domenica 1 novembre il vento si è preso una gior-nata di vacanza. Gli organizzatori erano riusciti a dare il via alla quinta prova del programma ma a metà regata la breva (vento da Sud tipico del Lario) è andato via via calando costringendo le 71 barche al via a fare rientro in darsena.Da segnalare che la Joe Fly Junior Cup, per il velista più giovane in regata, è andata quest’anno a Elena Gislon tredicenne di Segrate e tesserata per la Canottieri Lecco. L’ambita targa del Presidente del Repubblica per meriti sportivi è andata quest’anno al lecchese Marco Bonaiti. Il Campionato si è concluso con la cerimonia di premia-zione, che ha visto anche la presenza dell’olimpionico di canoa Antonio Rossi e numerosi partners della regata.

Ottimi risultati per gli atleti targati Creval che hanno partecipato ai Campionati Italiani Ban-cari di ciclismo, sia nella prova su strada che quella in mountain bike. Edizione n° 18 dei Campionati Italiani in MTB organizzati da Uni-

credit che si è disputata lo scorso 6 settembre a Tregnago (VR), inserita nell’ambito della 12a edizione della gran fondo “Tre Valli”, su un impegnativo percorso di 24 Km. con oltre 600 mt. di dislivel-lo. I portacolori del Gruppo Credito Valtellinese si sono distinti portando a casa ben tre titoli individuali. Nella categoria Femminile Valentina Salvagni ha bissato il titolo già conquistato l’an-no scorso, laureandosi campionessa italiana. Ti-toli anche per Fabio Brunoro nella junior e titolo nella senior e vittoria assoluta della Gran Fondo light di 24 Km. per Umberto Pastorino.

A un anno dalle celebrazioni per il centenario, che hanno visto tra gli eventi di rilievo anche l’ATP Tour Challenger Centenario Credito Valtellinese –‘Città di Como’, il Creval anche quest’anno ha dato il proprio sostegno a un’iniziativa che valorizza i giovani cam-pioni e il territorio comasco. L’ATP Tour Challenger Credito Valtellinese ‘Città di Como’, in programma dal 29 agosto al 6 settembre presso il Tennis Como, è un torneo che, grazie all’entusiasmo e al coinvolgimento degli organizzatori e del pubblico, è ormai diventato uno degli eventi sportivi più importanti per la città e ormai fiore all’occhiello per tutto il panorama sportivo italiano. Per quanto riguarda il risultato sportivo, l’ucraino Oleksan-dr Dolgopolovsi è aggiudicato il torneo battendo in finale l’argentino Juan Martin Aran-guren. La coppia azzurra Marco Crugnola e Alessandro Motti si è aggiudicata il doppio.

‘ERIKA’ SI AggIUDICA IL TROfEO INvERNALE INTERLAghI TROfEO CREDITO vALTELLINESE

gRANDE TENNIS IN RIvA AL LAgO DI COMO

Creval vola su due ruote

Il team di Erika con Antonio Rossi

I due campioni Italiani Bancari su strada da sin: Marco Migliavacca - Andrea Martignoni

I tre campioni Italiani bancari di MTB da sin: Umberto Pastorino, Valentina Salvagni, Fabio Brunoro

IL SAO CREvAL vINCE LA COPPA DELLA SOLIDARIETàLa squadra del Sao Creval, composta interamente da dipendenti del Gruppo, si è aggiudicata la 7° edizione del torneo di calcetto ‘Memorial Italo’, svoltosi lo scorso 26 settembre sui campi del Tennis Club Sondrio. Obiettivo della manife-stazione è quello di raccogliere fondi per Casa do Sol, ONLUS nata con lo scopo di sostenere il progetto avviato nel 1997 da Padre Luis Lintner e Pina Rabbiosi, volontaria valtellinese, in un quartiere dell’estrema periferia di Salvador de Bahia in Brasile. Casa do Sol è a tutti gli effetti una casa pensata per accogliere e formare bambini e ragazzi delle favelas fino ai 18 anni, dando loro la possibilità di frequentare un corso di preparazione ai test per l’ammissione all’Università.

In piedi (da sinistra): Giovanni De Agostini, Cristiano Pierucci, Fabio Pozzoni, Ugo Crapella. Seduti: Gigi Del Molino, Nicola Coiatelli, Andrea Pozzoni, Enea Colombo

Sostieni Casa do Sol con un versamento libero sul conto corrente del Credito Valtellinese, IBAN IT56V0521652230000000003641 oppure destina il 5 per 1000 a favore di Casa do Sol Onlus, C. F. 91008040148DIDA Contatti: [email protected]

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Concorso ‘PattiChiari con l’economia’

RICONOSCIMENTI

Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval, con la classe vincitrice del concorso

I ragazzi dell’Istituto scolastico Fontana di Rovereto (TN) trionfano con il Credito Valtellinese al concorso di ‘PattiChiari’ e vincono un viaggio a Bruxelles.

Grazie al sostegno del Credito Valtellinese, i ragazzi della IIIA Programmatori dell’Istituto scolastico di Ro-vereto hanno vinto il concorso nazionale indetto da PattiChiari e lo scorso novembre sono volati a Bruxel-les per visitare le sedi delle Istituzioni Europee. Dopo aver superato, il mese di giugno, la selezione regionale con il progetto ‘Una mela al giorno toglie il medico di torno’, la classe di Rovereto è stata decretata vincitrice nazionale del concorso a Roma, primeggiando sugli altri 11 progetti presentati da altrettante classi prove-nienti da molteplici Regioni italiane. Il progetto di edu-cazione finanziaria che ha dato vita al concorso ‘Svi-luppa la tua idea imprenditoriale’ è stato reso possibile grazie al contributo degli esperti del Gruppo Credito Valtellinese e dei maggiori gruppi italiani (Gruppo

Ubi Banca, UniCredit, Gruppo Carismi): gli istituti bancari si sono impegnati sul rispetti-vo territorio di presidio svolgendo un’intensa attività formativa presso le scuole, con il preciso intento di avvicinare gli studenti ai temi econo-mici e bancari.

Dopo essere stato iscritto per due anni consecutivi nel novero dei finalisti della manifestazione il Credito Valtellinese si è aggiudicato l’Oscar di Bilancio ‘Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Fi-nanziarie’ 2009. In una logica di ascolto e di confronto, il prezioso riconoscimento ricompensa sia la tradizionale Relazione di esercizio sia la rendicontazione di sostenibilità (Rapporto Sociale) e testimonia un percorso di miglioramento continuo fondato sui pilastri della trasparenza, del valore condiviso - tra cui il valore di rendere conto e di

creare relazioni forti e durevoli - e di un investimento strategico in una modalità di comunica-zione coerente e rigorosa. L’indipendenza, la credibilità e l’autorevolezza del giudizio premia-no una modalità di comunicazione chiara, completa e tesa a enfatizzare, oltre alle ‘tradiziona-li’ risultanze economico-patrimoniali d’esercizio, princìpi di sensibilità sociale e competitività responsabile connaturati all’identità e alla cultura d’impresa di un Gruppo a matrice popolare all’interno del quale è condiviso un orizzonte di valori non limitato esclusivamente al profitto e strutturato sul rapporto impresa-territorio. In questo senso un’attenta ricerca di nuovi linguag-gi ha inteso rivolgere la reportistica a un pubblico ben più vasto della tradizionale cerchia degli ‘addetti ai lavori’ indirizzandosi alla platea dei portatori di interessi nel loro insieme.

Il Credito valtellinese vince l’Oscar di Bilancio

Gli alunni della II C del Liceo Massimo d’Azeglio di Torino, vincitori della selezione regionale

Gli alunni della V Istituto Alberghiero Karol Wojtyla di Catania, vincitori della selezione regionale

Premiati il Rapporto Sociale e la Relazione di Esercizio 2008

Il 20 novembre è stato presentato all’Ospedale San Raffaele

di Milano il CD ‘Caro papà Natale… 2’, la seconda edizione di un progetto di successo che, grazie al ricavato delle vendite, regalerà nuo-ve aule di informatica nei reparti di pediatria dei principali ospedali italiani. La prima aula sarà installata proprio nel reparto di oncologia del San Raffaele, come ricordano Renato Botti, Direttore Genera-le Area Sanitaria e Giuseppe Chiumello, Primario di Pediatria, nel ringraziare l’Associazione Claudio Moretti e il Gruppo Creval che insieme hanno promosso l’iniziativa pensata per dare un sorriso ai bambini costretti a lunghi periodi di ricovero in ospedale.La realizzazione del CD ‘Caro papà Natale… 2’, ha visto l’impegno di 50 artisti di fama nazionale e internazionale che, coinvolti dall’Associazione Culturale Claudio Mo-retti, hanno interpretato 18 magiche canzoni natali-zie. In occasione di questa edizione gli artisti si sono impegnati in originali collaborazioni: Katia Riccia-relli & Andrea Mingardi, Molella & Sherrita, The Golden Guys & Daniele Magro oltre a interpretazioni

A Natale compra un CD e regala un sorriso ai bambini in ospedale

di Nicky Nicolai, Matia Bazar, Andrea Mirò, Silvia Mezzanote, Riccardo Fogli e molti altri.Una nota speciale va al brano inedito ‘Il Sorriso di un Bambino’ interpretato da un nutrito gruppo di cabarettisti e attori comici quali: Claudio Batta, Baz, Enrico Beruschi, Gabriele Cirilli, Raul

Cremona, Fabrizio Fontana, Mr. Forest, Leonardo Manera accompagnati, per l’occasione, dall’Orchestra di ragazzi ‘speciali’ Esagramma.Durante la conferenza stampa, Annamaria Andreoli, Presidente dall’Associazione Claudio Moretti e Miro Fiordi, Direttore Generale del Credito Valtellinese,

hanno lanciato il nuovo obiettivo: la vendita di 30.000 CD che consentiranno la realizzazione di 30 nuove aule informatiche. Per sostenere tale obiettivo, il Creval si è impegnato a distribuire presso i suoi 500 sportelli le copie del CD, acquistabile anche sul sito

ww.caropapanatale.it

Da martedì 24 novembre sarà messa all’asta su www.ebay.it la chitarra autografata dagli artisti che hanno partecipato al pro-getto. Anche il ricavato di questa vendita contribuirà alla realizzazione delle aule di informatica previste dalla seconda edizione.

Il Direttore Generale Creval Miro Fiordi con Annamaria Andreoli Presidente dell’Associazione Culturale Claudio Moretti

1. Comicinsieme - Il Sorriso di un Bambino (C. Moretti - G. Pescini)2. Andrea Mingardi & Katia Ricciarelli Ave Maria (soul version) (F. Schubert – English Lyrics by C. Previn)3. Amedeo Minghi - Natale è Qui (A. Minghi - P. Audino - A. Minghi)4. Matia Bazar - Oh Mio Signore (G. Golzi - P. Cassano)5. Alan Farrington, Roby Matano & Elisa Rovida Santa Claus Is Comin’ To Town (H. Gillespie - J. F. Coots)6. Nicky Nicolai - River (J. Mitchell)7. Sandy Chambers & Gianni Pescini On A Christmas Day (G. Pescini - C. Moretti - G. Pescini)8. Molella ft. Sherrita Duran - Dream of Christmas (M. Molella - S. Duran - V. Gaffurini)

9. Sabrina de Siena & Korrado - Tanti Auguri a Te (G. Colonnello - M. Mortaroli - G. Colonnello)10. Paola Milzani & The Golden Guys ft. Daniele Magro I’ll Be There (B. Gordy - B. West - H. Davis - W. Hutch)11. Andrea Mirò - While Shepherds Watched Their Flocks (N. Tate)12. Riccardo Fogli - Pace (L. Lopez - G. Ullu - C. Vistarini)13. Marco Ferradini & Charlotte - Buona Stella (M. Ferradini)14. Bobby Solo - Santa Claus Is Back To Town (J. Leiber - M. Stoller)15. Cheryl Porter with David Massey - You’ve Got A Friend (C. King)16. Annalisa Minetti - L’Ancella del Signore (P. Schiavazzi - B. Porceddu)17. Silvia Mezzanotte - Ave Maria (C. Gounod - S. Mezzanotte)18. Little Tony & Cristiana - Natale nel Mondo (P. Maria - A. Petruccetti)

CARO PAPA’ NATALE … 2

Foto ricordo con gli artisti