Pizzo Meta 2011
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Transcript of Pizzo Meta 2011
Le Lame Rosse
Le Pisciarelle
www.caisarnano.itwww.caisarnano.itNOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) NOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) ANNO 2011 - n. IVANNO 2011 - n. IV
DIGNITÀ E PRUDENZADIGNITÀ E PRUDENZA
SIAMO SU INTERNETSIAMO SU INTERNET
I SOCI DELL’ANNO 2010 I SOCI DELL’ANNO 2010
LA “DIRETTISSIMA” DEL GRAN SASSOLA “DIRETTISSIMA” DEL GRAN SASSO
RICORDI ESCURSIONISTICI RICORDI ESCURSIONISTICI
I NOSTRI CALENDARI 2011 I NOSTRI CALENDARI 2011
IL PIANETA NELLE NOSTRE MANI?IL PIANETA NELLE NOSTRE MANI?
NEL 2010 ANCHE SULLA STAMPA DEGLI STATI UNITI
NEL 2010 ANCHE SULLA STAMPA DEGLI STATI UNITI
FOTO CURIOSEFOTO CURIOSE
SCORCI DEI MONTI SIBILLINISCORCI DEI MONTI SIBILLINI
PIZZO METAPIZZO META
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“PIZZO META” - Notiz. annuale del CAI Sarnano - www.caisarnano.it - Coordinazione redazionale, “Grafica Digit” e china di Vermiglio Petetta - Foto dei sociSegretario organizzativo, Carlo Salvatori - Sede: piazza Perfetti 13, Sarnano (MC) - cell. 338.3679319 - [email protected] - Stampa, “Grafica Sarnanese”
Supplemento al n. 9 de L’Appennino camerte del 26 febbraio 2011 - dir. resp. Vincenzo Finocchio - aut. trib. Camerino n.1 del 23/07/1949
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11 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV2 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
Il piccolo escursionista
La lingua del “fungarolo”
Gli manca... l’auto
La “lepre verde” di Fonte Trocca
“06”, romano delle Svolte
Il “protettore” dei temerari del parapendioLa cavalletta “Furia”
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Resto del Carlino legame economico, basato sul commercio della lana, l 125° del e la presentazione de “Le tra gli Appennini e la Toscana, forse con monete dello terre del Carlino” di Carlo Cambi nella sala consiliare
stesso Monte dei Paschi. Quel “mon-di Sarnano, il 25 novembre 2010, te” senese è un nome dai vari significa-hanno fornito l'occasione per fare ti. Tiberi ha ribadito che per salvare la l'elogio della montagna e in particola-montagna non basta la conservazione re degli Appennini. Con il “cugino” Sci di luoghi, ricordi e dignità, ma occorre Club è stato invitato anche il CAI di credere nel suo sviluppo per evitare lo Sarnano. Il pres. Paolo Tiberi, chiama-spopolamento. “Gli investimenti pub-to al microfono dal direttore della blici in zona montana - il suo amaro zona Umbria-Marche del Monte dei commento - sono considerati inutili, Paschi (banca compartecipe dell'inizia-visti i quattro gatti che ci vivono!”. Ha tiva), ha ricordato spirito e finalità del chiesto: “Dobbiamo tutti concentrarci CAI nazionale ma soprattutto di quello nella fascia costiera per avere i servi-sarnanese che ha puntato, sin dalla zi?”. Il sindaco di Amandola, poco sua fondazione, più sulla cultura e
prima e pure lui preoccupato, aveva addirittura pre-sulla vita della montagna, piuttosto che sugli aspetti cisato: tutti ammucchiati tra autostrada, Adriatica e fer-eroici delle scalate o fisici delle escursioni, praticate rovia. Paolo ha così concluso: “Tra le emergenze dei comunque dagli iscritti. Davanti a una sala attenta e paesi montani... quella di mantenere i servizi a partire stracolma ha toccato paesaggio e tradizioni, Parco naz. dalla scuola”. L'uomo infatti, privato dei diritti, lascia la dei M. Sibillini e montanari, che per secoli hanno reso montagna che, abbandonata, inselvatichisce, muore. E vivo il territorio, usandolo ma rispettandolo e conser-vi si spengono: tradizioni, cultura, economia, vita e vandolo. Ha esemplificato la grandezza del passato con dignità. “Reagire e, consapevoli, valorizzarla...”. la frase-metafora di uno studioso: “Le colonne delle
chiese dell'Aquila belano”. Tanto per far intendere il Il redattore V. Petetta
La dignità delle zone montaneLa dignità delle zone montane
Paolo Tiberi durante l’intervento
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tutto, spezza, taglia e schiaccia, per cui dopo la sua l nuovo anno è ancora a far capolino dietro l'angolo impressionante onda d'urto, quando fermerà la sua del 2010 che già, con i primi fiocchi di neve, abbiamo
corsa e si compatterà, difficilmente avuto soci e non soci morti da valanga. saremo ancora in condizioni di poter L'unico conforto è il non aver dovuto sopravvivere. Come esperto del Soccorso sentire dai media sciocche affermazioni del Alpino: è difficile che un soccorso, benché tipo: “montagna assassina”, “valanga organizzato in tutto il territorio nazionale assassina“ ecc. Abbiamo comunque ai massimi livelli, con l'ausilio di elicotteri e sentito altre stupidità che alcuni “interes-quant'altro necessario, arrivi sul luogo sati” vogliono propagandare, con cinismo anche in condizioni meteo ottimali prima commerciale e sfruttando l'occasione, per di venti minuti. Suggerisco quindi che una parvenza di sicurezza in ambiente oltre a frequentare adeguati corsi del invernale. Mi riferisco, ma non solo, allo
C.A.I., diretti alla conoscenza e prevenzione per andare “zaino con airbag” antivalanga che ultimamente ci in luoghi innevati con la necessaria cautela e umiltà, si hanno proposto in tv insieme a sonda, arva (cercaper-vada possibilmente insieme a persone esperte evitando sone-ricetrasmittente) e pala. Mi permetto, come di cacciarsi nei guai con la speranza che poi qualcuno ci esperto di montagna, di invitarvi a “non dare ascolto” a salvi o addirittura ci salvino la vita gli “inutili” ritrovati queste baggianate. La realtà è più cruda. Dopo dieci-tecnologici. Infine, invito a riflettere sulla necessità di quindici minuti di seppellimento sotto il manto nevoso, non mettere a repentaglio la vita dei nostri amici le possibilità di sopravvivenza diminuiscono drastica-soccorritori a causa d'improvvisazioni o gravi negligen-mente fin quasi allo zero; dopo venti-trenta minuti: ze. grave ipotermia e soffocamento. Esistono diversi tipi di
valanga oltre il tipo a neve polverosa e, per esempio, la cosiddetta “valanga a lastroni” che, oltre a travolgere
geom. Mariano Costantini Vice pres. sezione C.A.I. Sarnano
Alpinismo sì... “ma con la testa”Alpinismo sì... “ma con la testa”
Valanga
LA PAGINA DELLE CURIOSITÀ LA PAGINA DELLE CURIOSITÀ IL CAI E L’AMBIENTE IL CAI E L’AMBIENTE
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In sal t ... sen a peda i!
Con un grosso punto interrogativo
QUOTE ASSOCIATIVE 2011QUOTE ASSOCIATIVE 2011
SOCI ORDINARI 40,70 EUROSOCI FAMILIARI 21,71 EUROSOCI GIOVANI 15,69 EURO
AMMISSIONENUOVI SOCI 3,81 EURO
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a Cristiana Iommi, un'escursione con le classi della 3 pri-‘annuale appuntamento con il nostro giornalino è maria sui prati di Ragnolo fino a Pizzo Meta. Hanno par-ormai diventato “tradizione”. Il resoconto di avveni-tecipato anche molti genitori. Eravamo 136 persone ed menti, notizie, aneddoti, fotografie e attività svolta, serve è stata una giornata serena, piacevole e istruttiva a diret-per tenere informati i nostri soci, ma è anche un motivo to contatto con la natura e la fioritura dei prati montani.
in più per stare vicini e legati all'amore che ci accomuna Nel 2011 contiamo di ripeterla.
per la montagna. Sono proseguite, inoltre in una serata di fine luglio, le
Nel 2010 c'è stato un nuovo record del numero dei soci, proiezioni di diapositive da parte di Elisabetta Raschioni
ormai l'ennesimo; abbiamo infatti raggiunto quota 223.con numerosi partecipanti. Pubblicizzare la montagna e
Il 20 marzo si è tenuta l'assemblea ordinaria degli iscritti, la sezione di Sarnano, in par-
durante la quale sono stati ticolare, è sempre un'ottima
enumerati i fatti avvenuti iniziativa. Un'altra peculiarità
nell'anno precedente e si è della nostra sezione è la “bi-
proceduto, come da statuto, blioteca della montagna”,
all'approvazione del bilancio inaugurata nel 2009 e am-
consuntivo e preventivo. È pliata nel 2010 con 20 volu-
noto che la nostra associa-mi. È specialistica, tecnica e
zione non ha scopo di lucro di narrativa. Conta circa 150
ed è formata da volontari e volumi . Invitiamo perciò tutti
appassionati della monta-i soci, interessati alla lettura,
gna. A volte per organizzare ad approfittare di questa
manifestazioni importanti opportunità e a contattare la
come convegni, incontri e segreteria per eventuali ri-
conferenze, occorrerebbero chieste. Nel mese di agosto,
anche dei contributi da par-la sezione ha collaborato con
te di enti vari. Purtroppo “L'Associazione amici della
però non è facile ottenere montagna di Sassotetto” per una escursione notturna
aiuti di questo genere, allora si va avanti con le nostre partita da Sarnano, abbastanza impegnativa e che si è
forze e con la generosità degli sponsor che non finiremo conclusa intorno a mezzanotte con una spaghettata.
mai di ringraziare calorosamente.Nell'ultima domenica di novembre nel palasport di
L'importante novità del 2010 è stata la creazione del sito Sarnano, abbiamo partecipato a Snowfest e, nei giorni
internet www.caisarnano.it, realizzato dal socio Luca 11 e 12 dicembre, a Sportfest nel Loggiato. In entrambe
Tambella. Ci adopereremo di aggiornarlo con le notizie le feste con uno stand curato dai soci Nicola Mariotti e
della vita sezionale. I soci naturalmente possono sempre Danilo Staffolani. Hanno esposto fotografie di fiori, cu-
dare suggerimenti per ampliare il raggio di azione o cor-riosità e scorci montani. Gli impegni annuali si sono con-
reggere eventuali imperfezioni. clusi, come solito, con la pubblicazione dei calendari
Per quanto riguarda le escursioni, anche nel 2010, c'è 2011 da parete, da tavolo (visibili a pag. 8) e del pro-
stata una discreta partecipazione di soci e non; il nostro gramma escursionistico 2011.
scopo è sempre quello di avvicinare più gente possibile alla montagna. Il 30 maggio, abbiamo organizzato con la scuola “Don Lorenzo Milani” di Monte Urano (FM) e la collaborazione di alcune maestre, fra cui la nostra socia
Carlo SalvatoriSegretario - Tesoriere, sez. C.A.I. di Sarnano
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1998 PENNA1999 MAGLIETTA2000 CAPPELLINO2001 COLTELLINO2002 MARSUPIO2003 BORRACCIA2004 OMBRELLINO
1998 PENNA1999 MAGLIETTA2000 CAPPELLINO2001 COLTELLINO2002 MARSUPIO2003 BORRACCIA2004 OMBRELLINO
2005 PONCHO2006 ZAINETTO2007 MARSUPIO2008 BORSELLO2009 BUSSOLA2010 BERRETTO IN PILE2011 SCIARPA IN PILE
2005 PONCHO2006 ZAINETTO2007 MARSUPIO2008 BORSELLO2009 BUSSOLA2010 BERRETTO IN PILE2011 SCIARPA IN PILE
l del Club A pino di Sarnano l del Club A pino di Sarnano al 1 98 un m g o ai o iD 9 o ag i s c al 1 98 un m g o ai o iD 9 o ag i s c
3PIZZO METAPIZZO METAPIZZO METAPIZZO META 3PIZZO METAPIZZO METAPIZZO META - IVPIZZO META - IV CAI Sarnano 2011
LA SEZIONE INFORMA
LA SEZIONE INFORMA
Estrazione innocente della “lotteria d’agosto”
“Siamo su Internet e record dei soci” “Siamo su Internet e record dei soci”
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SOCI ORDINARI
SOCI FAMILIARI
SOCI GIOVANI
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Rocci Giulio, Romagnoli Angelo, Rossi Federico, Rossi Pietro Maria A., Sagripanti Massimo, Salustri Clorindo, Salustri Giorgio, Salvatori Carlo, Salvucci Giovanni, Sanson Jean Bernard, Santucci
Alessandrini Baldo, Alessandrini Graziella, Amici Giuliana, Alessio, Sardini Ivano, Sargolini Augusto, Sargolini Massimo,
Angelelli Lorenzo, Annavini Hena, Antonelli Fabrizio, Aquilanti Satulli Giuliana, Sbaffoni Maurizio, Scagnetti Alberto, Scarponi
Luciana, Archeri Barbara, Arrà Antonio, Baldassarri Andrea, Emidio, Spendolini Franco, Spinelli Claudio, Spinucci Giorgio,
Battaglioni Paolo, Bertoni Rita, Biaggi Remo, Birzer Gerhard, Staffolani Danilo, Stortoni Fausto, Superiori Faida, Taccari Marco,
Bonelli Linda, Bracci Domenico, Tamagnini Mario, Tambella Luca,
Bruni Luigina, Bruschi Adolfo, Tanucci Gedeone, Tanucci Sandro,
Burocchi Bruno, Burocchi Stefano, Tassi Emanuele, Tedeschi Censori
Cabascia Ivo, Calcina Corrado, Giovanni, Teodori Antonio, Tesei
Canzonetta Secondo, Carassai Daniele, Tesei Giuseppe, Testa
Claudio, Carassai Lorenzo, Michele, Tiberi Paolo, Tidei Alberta,
Carassai Marco, Cardarelli Roberto, Tirabasso Roberto, Tordini Pierluigi,
Carsetti Pierfrancesco, Casciotti Tossici Nazzareno, Tossici Vincenzo,
Giorgio, Casciotti Paolo, Casoni Travaglia Loretta, Turicchi Renato,
Moreno, Celi Giulio, Cencioni Ulissi Anna Maria, Venanzi Mario,
Benedetto, Censori Domenico, Venanzi Mauro, Vergari Gino,
Ceregioli Franco, Ciabocco Vergari Giuseppe, Vita Aldo,
Giancarlo, Cianconi Francesco, Zamponi Elisabetta, Zamponi
Ciarlantini Raffaele, Coccetti Mauro.
Maurizio, Compagnucci Amalia, Compagnucci Bruno, Compagnucci Leonardo, Corazza Giancarlo, Costantini Luca, Costantini Mariano, Curi Aurelio, Del Giudice Paolo Maria, Di Carlo Renzo, Di Chiara Emanuele, Birzer Jutta, Bugatti M. Grazia, Carassai Francesco, Cavalli M. Farina Remo, Ferretti Franco, Ferriccioli Giuseppe, Filoni Luigi, Grazia, Ciabocco Giovanni, Cipolla Maria, Coccetti Lucia, Fioravanti Avio, Foresi Valter, Fornari Remo, Forti Eraldo, Frasini Coccetti Luigi, Compagnucci Marco, Costantini Renato, Del Antonio, Frattali Fabio, Frollà Giancarlo, Frollini Lando, Galoni Bello Tiziana, Desideri M. Silvia, Frinchillucci Gianluca, Gibertini Maurizio, Gentili Anna, Gentili Giuseppe, Gentilozzi Marco, Silvia, Iommi Cristiana, Lucarelli M. Grazia, Maggiore Rosetta, Ghiandoni Angiolino, Gianseni Gabriele, Giardini Augusta, Manzi Emanuele, Mariotti Luca, Migliori Marco, Montanari Gibertini Gabriele, Gregori Stefano, Innamorati Flaviano, Andreina, Moretti Rosella, Orazi Fabrizia, Perlini Antonella, Innamorati Giulio, Ippoliti Alessandra, Lattughi Giuseppe, Perogio Lorenzo, Perugini M. Teresa, Perugini Simona, Ruffini Lucarelli Francesca, Lucozzi Adorna, Magrini Antonio, Mancini Cheti, Salvatori Elena, Scipioni Amalia, Tiburzi Fabiola, Toloni Monia, Mandozzi Vincenzo, Mannozzi Sergio, Manzi Giuseppe, Carmen, Viceré Stella, Virgili Sofia.Marini Graziano, Mariotti Nicola, Marzialetti Lando, Mastrocola Andrea, Mastrosani Chiara, Merelli Patrizia, Miconi Maurizio, Miconi Nazzareno, Migliori Piergiorgio, Monaldi Giuseppe, Montanari Orolando, Pacazocchi Dario, Pacetti Furio, Palmoni
Anella Nicolò, Arrà Valentina, Battistini Gaia, Battistini Lucia, Antonello, Palmoni Antonio, Palmoni Luciano, Paoletti Franco, Biaggi Rachele, Camillozzi Silvia, Canzonetta Fabio, De Palma Paolucci Loris, Papi Sandro, Pasini Bruno, Luca, Di Chiara Letizia, Di Chiara Matteo, Filoni Michele, Moretti Pennesi Antonio, Pennesi Piero, Perfetti Sharon, Petetta Alessandro, Pettinari Elisa, Pilotti Valentina, Tiberi Desiderio, Perogio Adolfo, Perugini Pierpaolo, Alessandra, Tiberi Chiara, Verolini Maria, Zamponi Elena Maria Petetta Vermiglio, Josè.Petritoli
Alessandro, Pettinari Franco, Piccinini Giuseppina, Piergentili Giacomino, Pierli Maria Angela, Poli Silvia, Quintili Emanuele, Rafaiani Luigi, Raschioni Elisabetta, Recchi Ruggero, Remoli Sergio Maria, Rocchi Claudio,
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a carta si può anche bruciare (dove esiste un rifugio è utile per accendere il fuoco)
resti del cibo si possono lasciare sulle roc-ce; ci pensano i corvi a fare pulizia
catolame e vuoti di bottiglie riportateli, per favore, a casa o dove esistono appositi raccoglitori
hiunque arrivi su una cima non può che piacergli di trovarla pulita
C. S.
4 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
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mmmooonnntttaaagggnnna a a pppuuullliiitttaaaooommm nnntttaaagggnnn a a a pppuuullliiitttaaa
TUTTI I SOCI - anno 2010
TUTTI I SOCI - anno 2010
Un sorso d’acqua a Fonte Trocca
CONSIGLIO DIRETTIVOCONSIGLIO DIRETTIVO
REVISORI DEI CONTIREVISORI DEI CONTI
FAIDA SUPERIORI ELISABETTA RASCHIONI BRUNO COMPAGNUCCI
PAOLO TIBERI MARIANO COSTANTINI CARLO SALVATORI VERMIGLIO PETETTA MAURIZIO COCCETTI MASSIMO SARGOLINI HENA ANNAVINI REMO BIAGGI VINCENZO MANDOZZI
presidente vice presidente
segretario - tesorierevice segret. - grafico
consigliereconsigliereconsigliereconsigliereconsigliere
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La “Direttissima” del Gran Sasso La “Direttissima” del Gran Sasso
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Sono passati dieci anni - sembra ieri - dall’avventura sul Corno Grande, raggiunto passando per la via
direttissima. Il ricordo ancora entusiasma e fa tremare le ginocchia. Trekking speciale al Gran Sasso d’Italia, il 20 agosto 2000, con gli amici del Club Alpino di Sarnano. Si parte prestissimo da piazza della Libertà per l’Abruzzo. Siamo in otto: Mariano “della canottiera ros-sa”, Fabrizio di S. Angelo in Pontano, Remo di Sarna-no, Maurizio di Comu-nanza, Giovanni di Empoli e Laura, una signora di Macerata con il marito. A Giulianova si prende per Teramo. Alla vista del San-tuario di S. Gabriele, la mia silenziosa preghiera pen-sando alla grande monta-gna che ci aspetta... Ci s’infila per 10 km nel tun-nel del Gran Sasso e, all’u-scita, ecco la strada per Campo Imperatore tra bo-schi di conifere, prati, staz-zi di pecore e cani bianchi abruzzesi. Arriviamo da-vanti all'albergo, dove fu imprigionato Mussolini. Altimetro tarato e zaino in spalla, inizia l'avventura. Dalle cupole dell’osserva-torio geofisico si sale di di-slivello e si prosegue per un sentiero ondulato. Tan-ti escursionisti: chi va e chi viene. Il rifugio Duca degli Abruzzi s’allontana alle no-stre spalle. La vista è in-comparabile. Cielo terso e aria calda. Ovunque: piano-ri, conche e massi sparsi sui prati, arsi dal sole. Sul Vado di Corno (1924 m), la visione del Corno Grande, pos-sente e minaccioso. Col binocolo inquadriamo, sul ver-sante est, alpinisti in parete. Altri più in basso sono pres-so una tenda rossa. Scendiamo dalla “sella” e risaliamo fino a un bivio. Un cartello indica la “Direttissima” e a si-nistra la via normale, che aggira a ovest la montagna. Laura si ferma sgomenta, vedendo la parete del Gran Sasso. Il sentiero è segnato da triangoli verdi che si per-dono tra i macigni. Fabrizio tocca la corda, nello zaino, e ci rassicura. Alcuni escursionisti sono in alto e salgono. Qualcuno, scoraggiato, torna indietro. Decidiamo di sa-lire. Mariano indica una linea scura e strettissima, quasi
dritta, lungo la parete sud. Solo l’inizio è agevole. Presto il sentiero s’inerpica tra massi giganteschi. Alcuni romani procedono con cautela. I passaggi diventano stretti e verticali. Un uomo avanza a fatica rotolando sassi peri-colosi. Riusciamo a passare. Il “budello” è stretto e impe-disce di vedere il vuoto. Meglio così! Un gruppo rinun-ciatario scende: altre difficoltà nel passare. Ci arrampi-
chiamo con i consigli di Mariano che chiude la fila. Una ragazza romana è fer-ma e blocca la salita. È do-lorante: ha due scarpette di tela rosa. Non le rispar-miamo bonari rimproveri. I nostri, dopo averla im-bracata, la tirano su di pe-so. È l’unica soluzione. Salgo per fare spazio e mi trovo capofila. Sulla de-stra: gli alpinisti, visti dalla “sella”, piantano chiodi al-la parete. L’occhio va ver-so l’alto. Il punto è “sco-perto”e le mani cercano la presa. Resto attaccato alla parete, senza guarda-re in basso. Non soffro di vertigini ma il baratro è spaventoso: forse 500 m. Nella zona in ombra, le rocce sono gelate. I se-gnali a triangolo mi rassi-curano: il percorso è giu-sto. Da un piccolo terraz-zo rivedo il vallone del bi-vio e Laura. Il marito è con noi. Ancora un altro passaggio, tra due burroni.
Ecco un vocio venire dalla vetta. Ce l’ho fatta! Sono sul Corno Grande (2914 m). Il sole splende alto... Escursionisti mangiano e parlano. Scattano foto. Una ragazza in reggiseno prende il sole. Esuberanti ragazzi di Lanciano mi dicono: “Siamo giunti... dal sentiero”. Rispondo: “Bravi, ma la Direttissima è un’altra cosa!”. Il panorama è immenso. Solo il Corno Piccolo chiude uno spicco d’orizzonte. L’Aquila è giù, lontana, “forte e gentile” come l’Abruzzo. Lontane e da venire, le brut-ture: terremoto, macerie e risate al telefono..
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Vermiglio Petetta Corrispondente - “L’Appennino Camerte” Writer - “La Gazzetta Italiana” Cleveland, Stati Uniti
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5 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IV PIZZO META - IV
SI RACCONTA IN MONTAGNA SI RACCONTA IN MONTAGNA
Finita la Direttissima, ormai sulla vetta
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ESCURSIONI
Fiabilandia, Gardaland, niente di tutto ciò . Stop al contraffatto, alle riproduzioni, alla pseudo-realtà. Alcune maestre della scuola primaria di Monte
Urano, in occasione della tradizionale gita di fine anno scolastico, hanno voluto organizzare per i loro piccoli alunni di terza classe una gita decisamente diversa, seppure ugualmente gioiosa e divertente: una passeggiata in montagna con gli amici animatori del CAI di Sarnano. Più di cento neo-escursionisti in lunga fila indiana, il30 maggio, hanno percorso per lungo e per largo i Piani del Ragnolo, illuminati da un sole che ha permesso di apprezzare nel migliore dei modi un variopinto tappeto di fiori che si stendeva per tutto l'altopiano. Erano stati tutti sollecitati a munirsi di calzature e giubbotto idonei, zaino leggero ma fornito di acqua, maglione per il freddo, kway, quaderno e penna per prendere appunti. Questi ultimi sono usciti fuori in un lampo, più velocemente del fazzoletto dal cappello del prestigiatore, quando ci si è fermati per osservare la margherita, la genzianella, il nontiscordardime, il ranuncolo . Arrivati ai piedi di Pizzo Meta e informati della possibilità di poter raggiungerne la cima, tutti hanno manifestato il desiderio di salire. Altro che la monorotaia di Fiabilandia! Un'emozione vera! Lassù : il cielo a 360 gradi, il sentirsi un'aquila che volteggia tra le sue rocciose cime, l'immaginarsi alla guida di un deltaplano, il sole a portata di mano e, giù, tutto il resto del mondo. Sicuramente si è trattato di un evento pieno di emozioni, possibile e ripetibile. Grande è stata la soddisfazione delle maestre per aver dato un'opportunità in più ai propri alunni, per aver gettato un seme che può germogliare il piacere di andar per monti . Il piacere d'immergersi in una natura ancora incontaminata che può suscitare solo serenità e gioia di vivere in un mondo che da quelle parti, in montagna, sa dare il meglio di sé. Fa sognare, meravigliare, progettare di stare un'altra volta insieme ... i bambini e la montagna.
chirurgo Vincenzo Mandozzi • insegnante Cristiana lommi •
CAI Sarnano 2011
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La “Direttissima” del Gran Sasso La “Direttissima” del Gran Sasso
8 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
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Sono passati dieci anni - sembra ieri - dall’avventura sul Corno Grande, raggiunto passando per la via
direttissima. Il ricordo ancora entusiasma e fa tremare le ginocchia. Trekking speciale al Gran Sasso d’Italia, il 20 agosto 2000, con gli amici del Club Alpino di Sarnano. Si parte prestissimo da piazza della Libertà per l’Abruzzo. Siamo in otto: Mariano “della canottiera ros-sa”, Fabrizio di S. Angelo in Pontano, Remo di Sarna-no, Maurizio di Comu-nanza, Giovanni di Empoli e Laura, una signora di Macerata con il marito. A Giulianova si prende per Teramo. Alla vista del San-tuario di S. Gabriele, la mia silenziosa preghiera pen-sando alla grande monta-gna che ci aspetta... Ci s’infila per 10 km nel tun-nel del Gran Sasso e, all’u-scita, ecco la strada per Campo Imperatore tra bo-schi di conifere, prati, staz-zi di pecore e cani bianchi abruzzesi. Arriviamo da-vanti all'albergo, dove fu imprigionato Mussolini. Altimetro tarato e zaino in spalla, inizia l'avventura. Dalle cupole dell’osserva-torio geofisico si sale di di-slivello e si prosegue per un sentiero ondulato. Tan-ti escursionisti: chi va e chi viene. Il rifugio Duca degli Abruzzi s’allontana alle no-stre spalle. La vista è in-comparabile. Cielo terso e aria calda. Ovunque: piano-ri, conche e massi sparsi sui prati, arsi dal sole. Sul Vado di Corno (1924 m), la visione del Corno Grande, pos-sente e minaccioso. Col binocolo inquadriamo, sul ver-sante est, alpinisti in parete. Altri più in basso sono pres-so una tenda rossa. Scendiamo dalla “sella” e risaliamo fino a un bivio. Un cartello indica la “Direttissima” e a si-nistra la via normale, che aggira a ovest la montagna. Laura si ferma sgomenta, vedendo la parete del Gran Sasso. Il sentiero è segnato da triangoli verdi che si per-dono tra i macigni. Fabrizio tocca la corda, nello zaino, e ci rassicura. Alcuni escursionisti sono in alto e salgono. Qualcuno, scoraggiato, torna indietro. Decidiamo di sa-lire. Mariano indica una linea scura e strettissima, quasi
dritta, lungo la parete sud. Solo l’inizio è agevole. Presto il sentiero s’inerpica tra massi giganteschi. Alcuni romani procedono con cautela. I passaggi diventano stretti e verticali. Un uomo avanza a fatica rotolando sassi peri-colosi. Riusciamo a passare. Il “budello” è stretto e impe-disce di vedere il vuoto. Meglio così! Un gruppo rinun-ciatario scende: altre difficoltà nel passare. Ci arrampi-
chiamo con i consigli di Mariano che chiude la fila. Una ragazza romana è fer-ma e blocca la salita. È do-lorante: ha due scarpette di tela rosa. Non le rispar-miamo bonari rimproveri. I nostri, dopo averla im-bracata, la tirano su di pe-so. È l’unica soluzione. Salgo per fare spazio e mi trovo capofila. Sulla de-stra: gli alpinisti, visti dalla “sella”, piantano chiodi al-la parete. L’occhio va ver-so l’alto. Il punto è “sco-perto”e le mani cercano la presa. Resto attaccato alla parete, senza guarda-re in basso. Non soffro di vertigini ma il baratro è spaventoso: forse 500 m. Nella zona in ombra, le rocce sono gelate. I se-gnali a triangolo mi rassi-curano: il percorso è giu-sto. Da un piccolo terraz-zo rivedo il vallone del bi-vio e Laura. Il marito è con noi. Ancora un altro passaggio, tra due burroni.
Ecco un vocio venire dalla vetta. Ce l’ho fatta! Sono sul Corno Grande (2914 m). Il sole splende alto... Escursionisti mangiano e parlano. Scattano foto. Una ragazza in reggiseno prende il sole. Esuberanti ragazzi di Lanciano mi dicono: “Siamo giunti... dal sentiero”. Rispondo: “Bravi, ma la Direttissima è un’altra cosa!”. Il panorama è immenso. Solo il Corno Piccolo chiude uno spicco d’orizzonte. L’Aquila è giù, lontana, “forte e gentile” come l’Abruzzo. Lontane e da venire, le brut-ture: terremoto, macerie e risate al telefono..
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Vermiglio Petetta Corrispondente - “L’Appennino Camerte” Writer - “La Gazzetta Italiana” Cleveland, Stati Uniti
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5 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IV PIZZO META - IV
SI RACCONTA IN MONTAGNA SI RACCONTA IN MONTAGNA I CALENDARI DEL 2011 I CALENDARI DEL 2011
Finita la Direttissima, ormai sulla vetta
In questa pagina funziona la sillabazione automatica
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remo, pensando allo sci-alpinismo pro-
grammato per domenica. È la mia prima
uscita CAI da organizzatrice. Sabato, la prima
brutta notizia: Mariano e Remo, impossibilitati
per problemi personali. La notte non è miglio-
re: mia figlia Lucia decide che non le va di dor-
mire fino a mezzanotte e alle quattro si sveglia per fare colazione!
Morale della favola, io e mio marito Daniele ci prepariamo con
molto anticipo, tanto di dormire non se ne parla. Arrivati puntuali
in piazza, aspettiamo ma nessuno arriva. Nonostante tutto, deci-
diamo di andare in macchina verso Frontignano. Il sole splende,
ma una nuvoletta bianca sopra la cresta del Bove ci allarma. Salia-
mo con la seggiovia e, appena scesi, c'investe un vento freddo e
fortissimo. Indossate pelli di foca iniziamo a salire verso il Bove
Sud, ma il vento è troppo forte e una via in cresta è pericolosa
Dobbiamo rinunciare. Amareggiati, scendiamo alla macchina con
gli sci. Che fare ora? Uno skipass per le piste? Io e Daniele ci guar-
diamo; basta un secondo per capirsi. “Monte Lieto?” propone.
“Andata” rispondo. Partiamo per i piani di Castelluccio. Giungia-
mo in zona riparata e col vento da sud-est. Il sole è ormai alto. Ini-
ziamo la salita, già battuta da un gruppo di sci-alpinisti mentre altri
tre salgono dietro di noi. Salita senza intoppi. Sulla vetta ci conce-
diamo uno spuntino e un sorso di tè ormai freddo. La discesa è
splendida e ci ripaga di tutte le disavventure della giornata. Cielo
terso, neve perfetta, fondo compatto con neve polverosa. A sera
un po' d'amarezza per lo scarso successo dell'iniziativa. Per fare at-
tività alpinistica serve un gruppo affiatato e sufficientemente nume-
roso. Tutti abbiamo impegni e problemi. Nei mesi successivi, ol-
tre a Remo e Mariano, ho conosciuto persone che fanno alpini-
smo e spero di trovarne altre per condividere esperienze e trarre
insegnamenti. Inoltre, grazie a supporto ed entusiasmo di Massi-
mo e Mariano, si è creato un gruppo che sta organizzando attività
per avvicinare i ragazzi a tali discipline. dott.ssa veter. Hena Annavini
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iportare l'uomo a “prendersi cura della Terra” appare oggi ché nel momento in cui ogni luogo riesce a collegarsi con le reti un'esigenza dei cittadini non più differibile. Nell'or- globali, le caratterizzazioni territoriali diventano vantaggi com-
ganizzazione della città crescono le offerte di spazi verdi a scopo petitivi. Le risorse immobili possono così efficacemente legarsi al-ricreativo, sportivo, culturale, di mobilità lenta e il parco naturale le risorse mobili (delle grandi reti globali, dove circolano denaro, aspira a divenire metafora vivente di un nuovo rapporto uomo- lavoro, imprenditorialità, …) e dare origine ai processi di svilup-ambiente. Analogamente, il tema del paesaggio è sempre più og- po. getto di attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni. In questo scenario, l'attenzione al paesaggio, inteso come ponte Esso viene considerato un elemento fondamentale della qualità tra natura e cultura, diventa passaggio ineludibile. Esso rap-della vita dei cittadini, un valore culturale da contrapporre alla presenta un buon antidoto agli incombenti processi di delo-perdita d'identità dei luoghi, seguita ai processi di globalizzazione, calizzazione e di disaffezione nei confronti dei luoghi purché, una risorsa economica che nell'interpretazione e nella produce occupazione e red- valutazione paesaggistica, si dito. Diventa urgente un nuo- chiami in causa la “popola-vo impegno da pa r te zione interessata” (come la dell'ambientalismo per soste- definisce la Convenzione Eu-nere l'emergente interesse ropea del Paesaggio) che per la natura e la montagna da non è solo quella di mon-parte dei cittadini. Facilitare tagna. contatti e relazioni profonde e Il paesaggio, testimone silen-feconde tra montanari e citta- zioso delle scelte di sviluppo dini è il nuovo scenario in cui delle comunità, è chiamato a occorre muoversi, nella con- fornire spazi di confronto e sapevolezza che “montanari mediazione, spostando l'at-non si nasce, ma si diventa” tenzione dai monumenti na-(Annibale Salsa) e che non e- turali e culturali ai sistemi ter-siste visione della montagna se- ritoriali. È in gioco la capa-parata da quella della città. cità di creare nuovi equilibri Il CAI si sta calando in questa alternativi a quelli atopici del-nuova sfida. Con il 98° Con- la città diffusa contempora-gresso Nazionale (il dibattito è poi stato ripreso in diversi altri ap- nea e due sono le prospettive: a) la separazione, che tende a puntamenti, tra cui il Convegno nazionale di Sarnano, nel 2009, mettere la parte più celebre al riparo dagli assalti urbani (“salvan-“Tra montagna e città”) ha avviato un formidabile “cambio di mar- do il salvabile”) dividendo, spazialmente, le parti in conflitto; b) cia” culturale, volto a impreziosire la nostra grande associazione l'integrazione, che prende atto di identità diverse, ancora estre-e a portare la montagna al centro degli interessi nazionali ed eu- mamente ricche di contraddizione, estendendo all'intero terri-ropei. Il CAI ha una vocazione costitutiva all'agire concreto sul torio le politiche di qualità ambientali e paesistiche, facendo pre-territorio ed è ben cosciente che, per “dare reali opportunità al- valere le logiche dell'influenza su quelle dell'appartenenza. la montagna e ai montanari e per dare futuro alle attività In questa seconda opzione, diviene basilare concentrare l'at-sull'alpe” (Pier Giorgio Oliveti), occorra sfruttare appieno le mol- tenzione sulle aree di bordo tra natura e città, sugli spazi di confi-teplici condizioni favorevoli (talune di portata storica) che oggi si ne (sono le aree collinari e pedemontane come quelle che inte-presentano. In questa prospettiva, il CAI sa che non può rima- ressano il territorio del comune di Sarnano), introducendo vi-nere arroccato sulle posizioni di coltivare il puro gesto atletico sioni sistemiche tese a raccordare punti di vista e saperi differenti, dell'alpinismo, ma deve portare il proprio contributo alla matu- in cui lo sguardo dei tecnici sappia coniugarsi e integrarsi con razione di una nuova correlazione tra patrimonio naturale- quello dei poeti, le progettualità endogene con quelle esogene, storico-culturale e dinamiche socio economiche, tra fissità e mo- le interpretazioni scientifiche con gli immaginari delle collettività vimento, tra identità tradizionali localmente riconoscibili e nuo- locali. ve forme di nomadismo. I parchi naturali potrebbero divenirne i primi luoghi di appli-Per far sì che la montagna possa ristabilire un fecondo legame cazione sperimentale di queste nuove concezioni. con la città, o meglio ancora con l'intero territorio, sarà neces-sario intervenire in quel coacervo di relazioni che regolano il rap-porto coevolutivo delle società locali con il loro ambiente, origi-nando paesaggio. Il momento è propizio. Con la globa-lizzazione riemerge l'attenzione per le specificità territoriali, poi-
prof. Massimo Sargolini Facoltà di Architettura - Università di Camerino
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Tra montagna e cittàTra montagna e città
9 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
L’UOMO E L’AMBIENTE L’UOMO E L’AMBIENTE
La roccia di Valvasseto
QUOTE ASSOCIATIVE 2011QUOTE ASSOCIATIVE 2011
SOCI ORDINARI 40,70 EUROSOCI FAMILIARI 21,71 EUROSOCI GIOVANI 15,69 EURO
AMMISSIONENUOVI SOCI 3,81 EURO
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a Cristiana Iommi, un'escursione con le classi della 3 pri-‘annuale appuntamento con il nostro giornalino è maria sui prati di Ragnolo fino a Pizzo Meta. Hanno par-ormai diventato “tradizione”. Il resoconto di avveni-tecipato anche molti genitori. Eravamo 136 persone ed menti, notizie, aneddoti, fotografie e attività svolta, serve è stata una giornata serena, piacevole e istruttiva a diret-per tenere informati i nostri soci, ma è anche un motivo to contatto con la natura e la fioritura dei prati montani.
in più per stare vicini e legati all'amore che ci accomuna Nel 2011 contiamo di ripeterla.
per la montagna. Sono proseguite, inoltre in una serata di fine luglio, le
Nel 2010 c'è stato un nuovo record del numero dei soci, proiezioni di diapositive da parte di Elisabetta Raschioni
ormai l'ennesimo; abbiamo infatti raggiunto quota 223.con numerosi partecipanti. Pubblicizzare la montagna e
Il 20 marzo si è tenuta l'assemblea ordinaria degli iscritti, la sezione di Sarnano, in par-
durante la quale sono stati ticolare, è sempre un'ottima
enumerati i fatti avvenuti iniziativa. Un'altra peculiarità
nell'anno precedente e si è della nostra sezione è la “bi-
proceduto, come da statuto, blioteca della montagna”,
all'approvazione del bilancio inaugurata nel 2009 e am-
consuntivo e preventivo. È pliata nel 2010 con 20 volu-
noto che la nostra associa-mi. È specialistica, tecnica e
zione non ha scopo di lucro di narrativa. Conta circa 150
ed è formata da volontari e volumi . Invitiamo perciò tutti
appassionati della monta-i soci, interessati alla lettura,
gna. A volte per organizzare ad approfittare di questa
manifestazioni importanti opportunità e a contattare la
come convegni, incontri e segreteria per eventuali ri-
conferenze, occorrerebbero chieste. Nel mese di agosto,
anche dei contributi da par-la sezione ha collaborato con
te di enti vari. Purtroppo “L'Associazione amici della
però non è facile ottenere montagna di Sassotetto” per una escursione notturna
aiuti di questo genere, allora si va avanti con le nostre partita da Sarnano, abbastanza impegnativa e che si è
forze e con la generosità degli sponsor che non finiremo conclusa intorno a mezzanotte con una spaghettata.
mai di ringraziare calorosamente.Nell'ultima domenica di novembre nel palasport di
L'importante novità del 2010 è stata la creazione del sito Sarnano, abbiamo partecipato a Snowfest e, nei giorni
internet www.caisarnano.it, realizzato dal socio Luca 11 e 12 dicembre, a Sportfest nel Loggiato. In entrambe
Tambella. Ci adopereremo di aggiornarlo con le notizie le feste con uno stand curato dai soci Nicola Mariotti e
della vita sezionale. I soci naturalmente possono sempre Danilo Staffolani. Hanno esposto fotografie di fiori, cu-
dare suggerimenti per ampliare il raggio di azione o cor-riosità e scorci montani. Gli impegni annuali si sono con-
reggere eventuali imperfezioni. clusi, come solito, con la pubblicazione dei calendari
Per quanto riguarda le escursioni, anche nel 2010, c'è 2011 da parete, da tavolo (visibili a pag. 8) e del pro-
stata una discreta partecipazione di soci e non; il nostro gramma escursionistico 2011.
scopo è sempre quello di avvicinare più gente possibile alla montagna. Il 30 maggio, abbiamo organizzato con la scuola “Don Lorenzo Milani” di Monte Urano (FM) e la collaborazione di alcune maestre, fra cui la nostra socia
Carlo SalvatoriSegretario - Tesoriere, sez. C.A.I. di Sarnano
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1998 PENNA1999 MAGLIETTA2000 CAPPELLINO2001 COLTELLINO2002 MARSUPIO2003 BORRACCIA2004 OMBRELLINO
1998 PENNA1999 MAGLIETTA2000 CAPPELLINO2001 COLTELLINO2002 MARSUPIO2003 BORRACCIA2004 OMBRELLINO
2005 PONCHO2006 ZAINETTO2007 MARSUPIO2008 BORSELLO2009 BUSSOLA2010 BERRETTO IN PILE2011 SCIARPA IN PILE
2005 PONCHO2006 ZAINETTO2007 MARSUPIO2008 BORSELLO2009 BUSSOLA2010 BERRETTO IN PILE2011 SCIARPA IN PILE
el Cl Alp n d an d ub i o i Sarn oel Cl Alp n d an d ub i o i Sarn oal 8 D 199 un omaggio ai soci al 8 D 199 un omaggio ai soci
3PIZZO METAPIZZO META10 CAI Sarnano 2008 - 110 PIZZO METAPIZZO META 3PIZZO METAPIZZO METAPIZZO META - IVPIZZO META - IV CAI Sarnano 2011CAI Sarnano 2011PIZZO META - IvPIZZO META - Iv
RASSEGNA STAMPA - 2010 RASSEGNA STAMPA - 2010 LA SEZIONE INFORMA
LA SEZIONE INFORMA
La riproduzione di sopra è metà della pagina bilingue,uscita nel numero di luglio 2010
(con articolo italiano e china del writer Vermiglio Petetta e traduzione inglese della copy editor Patrizia Petetta Argentieri),
dedicata da “La Gazzetta Italiana” di Cleveland (Ohio, Stati Uniti) all’attività escursionistica della sezione CAI di Sarnano. ¢
Estrazione innocente della “lotteria d’agosto”
“Siamo su Internet e record dei soci” “Siamo su Internet e record dei soci”
In questa pagina funziona la sillabazione automatica
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“PIZZO META” - Notiz. annuale del CAI Sarnano - www.caisarnano.it - Coordinazione redazionale, “Grafica Digit” e china di Vermiglio Petetta - Foto dei sociSegretario organizzativo, Carlo Salvatori - Sede: piazza Perfetti 13, Sarnano (MC) - cell. 338.3679319 - [email protected] - Stampa, “Grafica Sarnanese”
Supplemento al n. 9 de L’Appennino camerte del 26 febbraio 2011 - dir. resp. Vincenzo Finocchio - aut. trib. Camerino n.1 del 23/07/1949
11 CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
Il piccolo escursionista
La lingua del “fungarolo”
Gli manca... l’auto
La “lepre verde” di Fonte Trocca
“06”, romano delle Svolte
Il “protettore” dei temerari del parapendioLa cavalletta “Furia”
LA PAGINA DELLE CURIOSITÀ LA PAGINA DELLE CURIOSITÀ
i
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In sal ta... senza peda i!
Con un grosso punto interrogativo
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I MONTI SIBILLINI I MONTI SIBILLINIspazio titolopagina
CAI Sarnano 2011PIZZO META - IVPIZZO META - IV
Le Lame Rosse
Le Pisciarelle
Nella prima di copertina: “Il laghetto di Foce - Montemonaco”
Vita tra le rocce
Primavera sui Monti Sibillini L’estate sui Monti Sibillini
L’orrido dell’Infernaccio Neve sui Monti Sibillini
La corona della “Sibilla”
Le trocche di Capanna Ghezzi
www.caisarnano.itwww.caisarnano.itNOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) NOTIZIARIO ANN. DELLA SEZIONE CAI - SARNANO (MC) ANNO 2011 - n. IVANNO 2011 - n. IV
DIGNITÀ E PRUDENZADIGNITÀ E PRUDENZA
SIAMO SU INTERNETSIAMO SU INTERNET
I SOCI DELL’ANNO 2010 I SOCI DELL’ANNO 2010
LA “DIRETTISSIMA” DEL GRAN SASSOLA “DIRETTISSIMA” DEL GRAN SASSO
RICORDI ESCURSIONISTICI RICORDI ESCURSIONISTICI
I NOSTRI CALENDARI 2011 I NOSTRI CALENDARI 2011
IL PIANETA NELLE NOSTRE MANI?IL PIANETA NELLE NOSTRE MANI?
NEL 2010 ANCHE SULLA STAMPA DEGLI STATI UNITI
NEL 2010 ANCHE SULLA STAMPA DEGLI STATI UNITI
FOTO CURIOSEFOTO CURIOSE
SCORCI DEI MONTI SIBILLINISCORCI DEI MONTI SIBILLINI
Tavolozza d’autunno
Da Sassotetto all’Adriatico