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Il progettista
COMUNE DI VALDAGNOCOMUNE DI VALDAGNOCOMUNE DI VALDAGNOCOMUNE DI VALDAGNO REGIONE VENETOREGIONE VENETOREGIONE VENETOREGIONE VENETO
architetto Giancarlo Zarantonelloarchitetto Giancarlo Zarantonelloarchitetto Giancarlo Zarantonelloarchitetto Giancarlo Zarantonello
857 Ordine degli Architetti di Vicenza
Via Fincare 3 – Muzzolon, 36073 Cornedo (VI)
tel. e fax 0445/431274
e_mail arch.zarantonello@interplanet .it
Il Responsabile del procedimento
Documento n°:
doc 1
progetto coprogetto coprogetto coprogetto co----finanziato confinanziato confinanziato confinanziato con fondi fondi fondi fondi PAR FSC PAR FSC PAR FSC PAR FSC 2007200720072007----2013201320132013 Regione VenetoRegione VenetoRegione VenetoRegione Veneto
data:
GENNAIO 2016GENNAIO 2016GENNAIO 2016GENNAIO 2016
Committente:
comune di comune di comune di comune di
ValdagValdagValdagValdagnononono
PISTA CICLABILEPISTA CICLABILEPISTA CICLABILEPISTA CICLABILE
AGNOAGNOAGNOAGNO---- GUA’GUA’GUA’GUA’
STRALCIO STRALCIO STRALCIO STRALCIO DI NOVALEDI NOVALEDI NOVALEDI NOVALE (da via L.A. Manzoni a via Gardini)(da via L.A. Manzoni a via Gardini)(da via L.A. Manzoni a via Gardini)(da via L.A. Manzoni a via Gardini)
PROGETTO PROGETTO PROGETTO PROGETTO
DEFINITIVODEFINITIVODEFINITIVODEFINITIVO
COLLABORATORI
dis. Stefania Zarantonello arch. Francesca Pellizzari
rilievi geom. Luca Vallortigara
calcoli statici ing. Nicola Turcato
geologia studio Giara Engineering
idraulica ing. Gaspare Andreella
illuminotecnica Studio Nova Progetti
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 1
RELAZIONE TECNICA
sommario
paragrafo 1: la pista ciclabile lungo il torrente Agno - Guà.
paragrafo 2: possibilità di interconnessione con la rete ciclabile triveneta.
paragrafo 3: potenzialità di utilizzazione della pista ciclabile.
paragrafo 4: descrizione dell’intervento “stralcio di Novale” da via Lungo Agno Manzoni a via
Gardini.
paragrafo 5: caratteristiche tecniche e quadro economico.
paragrafo 1: la pista ciclabile lungo il torrente Agno - Guà
Riepilogo delle iniziative volte alla realizzazione del percorso
Il torrente Agno sorge in territorio di Recoaro Terme e si sviluppa lungo l’omonima valle
fino a Trissino lambendo i 6 comuni che si identificano nella valle, detta appunto
dell’Agno. Superato Trissino il fiume scorre nella pianura veneta, attraversando
Arzignano, poi Montecchio, quindi Montebello e il suo nome si trasforma in Guà.
L’idea di una pista ciclabile che si sviluppi lungo il corso del torrente Agno parte alla
fine degli anni ’80, quando il Consorzio dei comuni della Valle dell’Agno redige uno
studio di fattibilità dell’opera. La realizzazione dei primi tratti ciclabili si ha però solo con
il nuovo millennio grazie a finanziamenti concessi prima a Brogliano, Cornedo e
Trissino tramite la L. R. 39/91 e poi a Brogliano, Trissino, Arzignano e Valdagno tramite
la L. S. 366/98.
Nel dicembre 2004 i comuni di Recoaro Terme, Valdagno, Cornedo Vic., Brogliano,
Trissino, Arzignano, Montecchio Maggiore, Montebello Vic., la comunità montana
Agno-Chiampo e la provincia di Vicenza sottoscrissero un accordo di programma per
interconnettere i tratti esistenti e prolungare il percorso in modo da ottenere una pista
ciclabile lungo il torrente Agno-Guà per una lunghezza complessiva di 35,7 Km da
Recoaro a Montebello. I comuni interessati si impegnarono a reperire le risorse
economiche necessarie per il completamento dell’opera.
Nel 2005 i comuni di Brogliano, Cornedo Vicentino e Valdagno ottennero due contributi
regionali per realizzare due tratte di collegamento intercomunali.
Nel 2007 i comuni di Cornedo e Valdagno ottennero altri due contributi - l’uno regionale
e l’altro finanziato da Stato/Regione - per la realizzazione dei tratti mancanti tra la pista
Prien Am Chiemsee a Valdagno e via Monte Ortigara a Cornedo.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 2
Gli obiettivi perseguiti dai sottoscrittori dell’Accordo di Programma, mediante la
realizzazione dell’intervento, sono:
• promuovere la mobilità pulita e sostenibile;
• realizzare un percorso ciclabile in un’area di pregio ambientale per una forma di
turismo alternativo;
• sostenere, sviluppare ed agevolare l’uso della bicicletta quale mezzo di trasporto
alternativo ai mezzi motorizzati privati per favorire il decongestionamento del
traffico;
• incentivare la fruizione dell’ambiente e del paesaggio e dei beni culturali dell’area.
I benefici attesi dalla realizzazione dell’intervento sono:
• la variazione dei modelli di mobilità della popolazione locale a favore del mezzo
bicicletta;
• la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera provenienti dai
veicoli privati;
• il rilancio delle attività turistiche presenti nell’area interessata dall’intervento, in
particolare del centro turistico di Recoaro Terme.
Lo stato di realizzazione della pista ciclabile lungo il torrente Agno-Guà
Alla data odierna è realizzato un lungo tratto di pista ciclabile lungo il torrente Agno.
I comuni di Arzignano, Trissino, Brogliano e Cornedo hanno completato i lavori per la
realizzazione del percorso sul proprio territorio comunale e Valdagno dispone di un
tratto di pista di circa 2,4 Km collegato alla precedente.
Il comune di Montecchio Maggiore ha già realizzato circa 200 metri.
In data odierna sono pertanto già percorribili con continuità 18 Km e 900 metri di pista
ciclabile da piazza Cavour in comune di Valdagno (a nord) fino alla strada provinciale
Arzignano-Montecchio (a sud).
Il comune di Recoaro sta inoltre per partire con i lavori per la realizzazione del tratto
ciclabile presente nel proprio territorio. L’opera è stata completamente finanziata dal
fondo O.D.I. 2010-2011 erogato con delibera n. 8 del 18/12/2012.
Le prospettive di completamento della pista lungo il torrente Agno-Guà
In seguito all’accordo di programma sottoscritto nel dicembre 2004, anche i comuni di
Montecchio e Montebello si stanno impegnando nella ricerca di finanziamenti per
realizzare i tratti di pista mancanti.
Il comune di Valdagno con il presente progetto potrà realizzare lo stralcio di
Novale tra via Lungo Agno Manzoni (all’altezza di piazza Cavour) e via Gardini.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 3
Rimarrà poi da realizzare il tratto tra via Ss. Trinità e la frazione di San Quirico per
congiungersi con il tratto di prossima realizzazione a Recoaro Terme.
Le tavole 1A e 1B riportano l’intero percorso pari a circa 35,7 Km di pista e nelle stesse
sono indicati, con diversi colori, i tratti di pista già realizzati e quelli da realizzare.
paragrafo 2: possibilità di prosecuzione dell’itinerario e interconnessione con la
rete ciclabile triveneta e nazionale
La pista in progetto oltre alla bellezza del percorso in sé presenta ulteriori punti di forza
se rapportata alle potenzialità di prosecuzione sia a nord che a sud e
all’interconnessione con la vallata del Chiampo e la rete ciclabile triveneta.
Il nuovo master-plan delle piste ciclabili della Regione Veneto
Il nuovo master-plan della Regione Veneto relativo alle piste ciclabili, approvato il 6
ottobre 2014, ha incluso l’itinerario della pista ciclabile Agno-Guà nell’itinerario
regionale C8 delle valli dell’Agno e del Chiampo, della lunghezza di circa 104 Km da
Recoaro ad Este (vedi estratto della planimetria sottoriprodotto).
Il master-plan ha inoltre previsto la tabellazione di un’escursione ciclabile tra le valli
dell’Agno e del Chiampo che sarà identificata con la sigla E8. E’ inoltre previsto tra le
valli dell’Agno e del Chiampo un parco ciclistico e a Recoaro la prosecuzione
dell’itinerario nella provincia di Trento.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 4
prosecuzione dell’itinerario a nord fino a Rovereto e a sud fino a Chioggia
Il comune di Recoaro sta proseguendo l’itinerario con opportuna tabellazione
attraverso percorsi su strade poco trafficate fino alla località Campogrosso.
Il passo di Campogrosso costituisce il valico spartiacque della Vallata dell’Agno con la
Vallarsa e fin da epoca medioevale è zona di confine: ancora oggi la località segna il
confine tra le province di Vicenza e Trento. Considerato il dislivello da superare (la
pendenza media è pari al 9%) si tratta di un percorso adatto più a pedoni, ciclisti
sportivi o utilizzatori di bici elettriche e non a famiglie in bicicletta come il resto del
percorso della pista Agno-Guà. La località costituisce comunque un punto di forte
attrattiva (sia per la posizione geografica che per le bellezze naturalistiche dell’intorno)
ed è sempre meta ambita del ciclista allenato e costituisce pertanto un forte valore
aggiunto all’iniziale itinerario della pista Agno-Guà.
Il comune di Vallarsa ha già predisposto un progetto preliminare per collegare la
località Campogrosso con Rovereto, utilizzando in parte strade forestali e sentieri già
esistenti. Anche in questo caso si tratta di un percorso adatto al ciclista sportivo o
allenato.
La Valle dell’Agno Guà si apre direttamente sulla pianura veneta a Montebello e il
corso del torrente Agno - Guà prosegue fino al mare Adriatico (cambiando più volte il
nome) andandosi ad immettere nel fiume Brenta a 4 Km dal mare, nei pressi di
Chioggia. L’itinerario sugli argini fino al mare è già parzialmente percorribile e
sporadicamente attrezzato con piste ciclabili.
L’itinerario nel suo complesso attraversa territori di alta valenza ambientale sotto il
profilo naturalistico e paesaggistico con episodi di assoluta eccellenza in più di un
comune soprattutto nei tratti montani e vallivi.
La pista ciclabile lungo il torrente Chiampo
Lungo il torrente Chiampo sono realizzati circa 10 Km di pista ciclabile da Montebello
Vicentino a Chiampo. I comuni di Chiampo, San Pietro Mussolino, Altissimo e
Crespadoro, stanno inoltre per avviare i lavori al fine di proseguire il percorso verso
nord - da Chiampo a Crespadoro - in continuazione con la pista esistente. Nei comuni
di Montebello e Arzignano è possibile attuare due connessioni tra la pista ciclabile
lungo il Chiampo e quella lungo l’Agno - Guà.
Il futuro collegamento di Castelgomberto e Sovizzo e la connessione a Vicenza
Castelgomberto, unico comune della Valle dell’Agno non collegato con la pista ciclabile
Agno-Guà, sta progettando un itinerario di connessione alla stessa e ipotizza inoltre la
continuazione lungo la valle dell’Onte fino a Sovizzo. Sovizzo sta inoltre già
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 5
realizzando un collegamento con Montecchio per cui in futuro si potrà realizzare un
anello che diramandosi dalla pista Agno-Guà in comune di Brogliano si ricollegherà alla
stessa in comune di Montecchio Maggiore. Inoltre i comuni di cintura della città di
Vicenza stanno progettando un itinerario che attestandosi sul detto anello prosegua
verso Vicenza attraversando Sovizzo, Creazzo e Monteviale.
Il sistema ciclabile triveneto e l’intermodalità
Negli ultimi anni molto è stato fatto per diffondere l’uso della bicicletta, in particolare la
FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha progettato una rete ciclabile
estesa sull’intero territorio nazionale (rete bicitalia: vedi planimetria sottoallegata).
Grazie alla sensibilità a questi temi di alcune Regioni, questi itinerari, prima presenti
solo sulla carta, stanno gradualmente diventando realtà. Spina dorsale del sistema è la
ciclopista del sole dal Brennero a Santa Teresa di Gallura (Km 3.000) che è già una
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 6
realtà ciclabile nel tratto trentino e in quello del parco del Mincio. Su questo percorso
principale è situata Rovereto.
La Regione Veneto ha inoltre tabellato nel 2013 quattro itinerari ciclabili su strade poco
trafficate. L’itineario n. 1 (lago di Garda – Venezia) transita per Montebello punto di
arrivo e di raccordo tra le piste del Chiampo e dell’Agno-Guà (vedi planimetria).
Nell’ipotesi inoltre di prolungare il percorso in direzione di Este va segnalato
l’intersezione dell’itinerario dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia, che da anni si tenta di
trasformare nell’itinerario ciclabile principale di attraversamento della pianura veneta.
Importante è anche segnalare la presenza a Montebello Vicentino e a Rovereto delle
stazioni del treno, caposaldi per lo scambio intermodale treno-bicicletta, mentre a
Recoaro già sono utilizzate dagli appassionati della “down hill” le funivie per Recoaro
Mille e Monte Falcone.
paragrafo 3: utilizzazione della pista ciclabile e potenzialità turistiche
L’utilizzazione da parte della popolazione locale.
La Valle dell’Agno è caratterizzata da una densità insediativa molto alta, oltre che una
consistente concentrazione di insediamenti produttivi. Le aree residenziali e le aree
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 7
produttive e artigianali sono state previste in maniera diffusa e non coordinata sul
territorio. Questo comporta, come effetto principale, una grande mobilità delle persone
e delle merci sul territorio che provoca un forte congestionamento delle arterie stradali.
La mobilità delle persone e delle merci risulta molto elevata e crescente negli anni:
negli otto Comuni interessati dal percorso ciclabile sono oltre 58.000 i residenti che
ogni giorno si spostano per motivi di studio o lavoro, vale a dire il 51% della
popolazione complessivamente residente. Il 41% delle persone che si spostano
giornalmente lo fanno fuori del loro comune di dimora.
Proprio per risolvere i problemi dovuti alla forte mobilità di persone e merci, viene a vari
livelli promossa la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali che consentano una mobilità
alternativa all’automobile.
L’intervento è, dunque, finalizzato, in primo luogo, a soddisfare la domanda di mobilità
sostenibile alternativa all’automobile e la domanda di fruizione ambientale espressa
innanzitutto dalla popolazione dei comuni direttamente interessati dal percorso ciclabile
complessivo. Negli ultimi anni si è sempre più diffuso l’uso della bicicletta in tutte le
fasce d’età e con una sempre maggiore varietà di tipologie di utenti.
Per quanto riguarda la popolazione residente, i residenti direttamente interessati
all’utilizzo del percorso ciclo-turistico sono quelli dei comuni attraversati dalla pista
ciclabile, pari a circa 114.000, in costante crescita. Molti più potrebbero essere in caso
di prosecuzione dell’itinerario nella provincia di Trento.
Le piste ciclabili già realizzate nella valle, ed in particolare quelle lungo il torrente,
costituiscono una forte attrattiva per la popolazione locale che le utilizza sia a scopo
sportivo, che per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola, che per uso ricreativo.
Le piste sono utilizzate tanto dai ciclisti quanto dai pedoni pertanto risulta più corretto
parlare di percorsi ciclo-pedonali, ma l’utenza può essere estesa anche ai pattinatori, ai
disabili in carrozzina, alle persone in fase di riabilitazione. Alta la presenza di famiglie,
bambini, anziani e persone che praticano jogging.
Le potenzialità turistiche.
Una pista ciclabile di queste dimensioni costituisce comunque anche un grande
interesse per la sua potenzialità di attrazione turistica.
Si è andato diffondendo negli ultimi anni un turismo legato alla frequentazione di
ciclopiste rinomate per le caratteristiche ambientali o panoramiche oltre che per la
lunghezza e sicurezza del percorso: si pensi – restando nel panorama italiano - alla
pista San Candido – Lienz, alla Peschiera – Mantova o alla ciclabile della Valsugana.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 8
Non si tratta solamente di un “micro-turismo” legato a spostamenti giornalieri di piccoli
gruppi o di nuclei familiari, ma sempre più di un turismo ricco e organizzato che
coinvolge anche le strutture di ricettività alberghiera.
Una indagine conoscitiva basata su intervista dei ciclisti realizzata nel 2010 dalla
provincia di Trento1 su 4 piste ciclabili campione (Val d’Adige, Val di Sole, Valsugana e
Garda trentino) ha messo in evidenza la grande percentuale di ciclisti che è lì in
vacanza proprio per la presenza della pista ciclabile. Si tratta in piccola parte di
cicloturisti di lunga percorrenza (i turisti che effettuano la vacanza spostandosi in
bicicletta lungo un itinerario) in percentuale maggiore di turisti ciclisti (i turisti che nel
luogo di vacanza amano andare in bicicletta). In particolare è interessante rilevare che
tra gli intervistati sulla pista ciclabile Valsugana la presenza della pista ciclabile era la
2° motivazione della scelta turistica, subito dopo la presenza dei laghi e prima ancora
della presenza della montagna e delle terme.
Una stima del giro di affari annuo dovuto alla presenza nelle quattro piste ciclabili di
queste due categorie di turisti fornisce la considerevole cifra di 85 milioni di euro.
In questa logica dello sviluppo turistico una pista ciclabile di 35 km, un itinerario per
appassionati di salita di 11 km con meta Campogrosso e la possibilità di prosecuzione
in territorio trentino possono innescare fattori di sviluppo economico finora non
sperimentati e potrebbero contribuire senz’altro al rilancio delle attività alberghiere di
Recoaro Terme.
L’intervento mira dunque anche a soddisfare la domanda di ciclo-turismo, in crescita
esponenziale negli ultimi anni.
I fattori di maggiore interesse della pista ciclabile Agno-Guà.
La maggiore attrattiva del percorso è costituita dalla presenza del torrente e di un
ambiente agreste. Nonostante la massiccia edificazione edilizia degli ultimi anni la
fascia lungo il torrente è rimasta praticamente inedificata a parte le eccezioni dei centri
abitati di Spagnago, Valdagno, Novale e Recoaro. Per anni il torrente è stato
dimenticato dal panorama urbano e solo con la costruzione delle piste ciclabili se ne
sta riscoprendo la bellezza sotto il profilo ambientale.
Punti di eccellenza del percorso sono comunque:
• Il tratto tra Campogrosso e Recoaro. L’itinerario corre parallelo e a volte interseca i
percorsi CAI n. 1 e 5, condividendone le bellezze naturalistiche. In alcuni tratti
presenta magnifici scorci panoramici d’alta quota sulle valli dell’Agno e del Leogra.
• Parecchi tratti del percorso tra Recoaro e Valdagno. Si tratta di episodi inseriti in un
contesto ambientale e panoramico incantevole, a margine del torrente, o nei boschi
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 9
o su radure, o a fianco dei campi, sempre con la stretta presenza dei profili
montuosi delle Piccole Dolomiti.
• La roggia ex Marzotto a Valdagno e Recoaro. Costituisce un sistema idraulico di
alimentazione per una serie di centrali elettriche costruite per l’apporto di energia
alle fabbriche Marzotto di Maglio e Valdagno e ora utilizzate da due società
(Eusebio s.r.l. e Agno servizi) per la produzione di energia elettrica. La presenza
della roggia abbellisce il percorso per la presenza dell’acqua, ma anche per le
strutture murarie di sostegno ad arco (sul tipo degli acquedotti romani). Può
costituire uno stimolo per la realizzazione di un itinerario di archeologia industriale
affiancato alla pista o per la visita delle centrali elettriche emblema di produzione di
energia pulita a basso impatto ambientale.
• La zona delle Rotte del Guà a Trissino e Arzignano. Si tratta di un’ampia area
(circa 100 Ha) abbandonata alla vegetazione spontanea in seguito ad una rotta del
torrente ai primi del ‘900, che ha assunto interesse per gli elementi faunistici e
vegetazionali di cui si è arricchita negli anni. E’ una zona che può fornire in futuro
grosse potenzialità di utilizzo per scopi ricreativi.
L’offerta turistica non si limita a questi episodi maggiori, dal momento che il percorso
offre la possibilità di valorizzazione anche episodi minori, ma egualmente interessanti
sotto il profilo storico, artistico, ambientale o folcloristico.
In particolare si segnalano la roggia dei mulini e la roggia delle Tezze nei comuni di
Valdagno, Cornedo Vicentino, Brogliano, Castelgomberto e Trissino, elementi
fondamentali dello sviluppo economico del territorio dal medioevo fino al secondo
dopoguerra, la cui importanza è stata documentata da un interessante studio storico
che ha messo in luce l’abbondanza di decreti, mappe e altri documenti che ne hanno
regolato l’utilizzo nei secoli. Si sta progettando un itinerario sulle rogge – parallelo al
percorso ciclabile – che permetta di visitare, oltre alle rogge, i resti di antichi mulini,
delle chiaviche e altri manufatti per la regolazione delle acque ancora presenti sul
territorio.
Elenchiamo a seguito altri elementi di interesse turistico raggruppati per gli 8 comuni su
cui si sviluppa l’itinerario.
Comune di Recoaro Terme
Il complesso termale e il suo parco. In centro storico: la chiesa parrocchiale di San
Antonio Abate e le vie del centro caratterizzate dagli alberghi a facciate decorate in
stile liberty. La seggiovia che porta a Recoaro Mille, la stazione sciistica di Pizzegoro,
l’altopiano delle Montagnole. I numerosissimi sentieri che si sviluppano dal centro fino
1 cicloturismo e cicloturisti in trentino.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 10
alle montagne che lo coronano (le Piccole Dolomiti), teatro del 1° conflitto mondiale. Il
Museo della vita del soldato durante la 1a guerra mondiale.
Comune di Valdagno
In centro storico: le ville Valle, Gajanigo, Pedoni, Zanuso, i palazzi Festari e Nanti, le
chiese di San Clemente, San Giuseppe. Appena fuori del centro storico l’ex convento
di Santa Maria delle Grazie, la chiesa di San Cristoforo. La città Sociale di Gaetano
Marzotto, e parecchi episodi di archeologia industriale, il Museo delle macchine tessili
e il Museo civico “Dal Lago”, i parchi di Villa Serena e della Favorita.
Comune di Cornedo
In centro storico: le ville Trissino, Veronica, Pretto con il suo parco e le chiese di San
Giovanni Battista e di San Sebastiano. A Spagnago la cava di marmo Grolla, unica
cava del marmo di Chiampo rimasta attiva.
Comune di Brogliano
La chiesa di San Martino risalente all’XI secolo, chiesa madre di tutta la valle dell’Agno.
Comune di Castelgomberto
Il giardino e la villa Piovene - Da Schio, il palazzo Barbaran e il Palazzetto, la chiesa di
San Fermo in cui è stata trovata sotto l’altare una lapide romana del II secolo dopo
cristo, la zona naturalistico-ambientale delle Poscole al confine tra i comuni di Cornedo
e Castelgomberto.
Comune di Trissino
Il parco e la villa Trissino - Marzotto, i resti di un villaggio paleoveneto presso il
cimitero, la piscina scoperta adiacente la pista.
Comune di Arzignano
I resti dell’acquedotto romano a Tezze, la rocca scaligera e il castello di Arzignano in
località Castello.
Comune di Montecchio Maggiore
I castelli scaligeri detti “di Giulietta e Romeo”, le ville Cordellina-Lombardi e Gualda, il
museo civico di villa Lorenzoni.
Comune di Montebello Vicentino
Il castello dei Maltraverso, le ville palladiane Zonin e la villa Miara in centro storico, il
maneggio e il poligono di tiro di via Borgo adiacenti alla pista ciclabile.
Per brevità di trattazione non elenchiamo le miriadi di sentieri naturalistici presenti in
tutti i comuni e le varie feste, fiere e sagre. Ricordiamo solamente a Montebello la
strada del Recioto e del Durello, a Trissino, Brogliano, Cornedo e Arzignano l’areale di
produzione della patata dop del monte Faldo e a Recoaro il gnocco con la fioreta: tutti
elementi di eccellenza per la valorizzazione enogastronomica del territorio.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 11
paragrafo 4: descrizione dello “stralcio di Novale” da via Gardini a via Lungo
Agno Manzoni.
vantaggi per la mobilità sostenibile offerti dal tratto in progetto
Lo stralcio in oggetto oltre alle potenzialità di miglioramento dell’offerta turistica
sostenibile, che abbiamo ampiamente illustrato nei paragrafi precedenti, offre
opportunità di collegare il capoluogo con i centri minori e in particolare sarà esteso in
modo da svilupparsi nei quartieri residenziali e fino alle aree destinate a servizi o
all’istruzione.
La pista in progetto permette inoltre di mettere in rete tronconi di pista già esistenti a
Maglio di Sopra e itinerari ciclo-pedonali già utilizzati dalla popolazione in località Ruari.
L’intervento si propone inoltre di migliorare l’accessibilità alle scuole medie di Novale e
- con la creazione di un nuovo tronco ciclabile che dal centro di Novale va verso il
ponte Briscola - faciliterà il collegamento con il quartiere di Maglio di Sopra, posto sulla
sponda destra del torrente Agno.
descrizione dell’itinerario di progetto: da via Gardini all’area scolastica di Novale
Partendo da nord la pista ha inizio in via Gardini nei pressi del ponte stradale che porta
a via SS. Trinità.
Da via Gardini sarà aperto un varco sulla recinzione esistente per permettere il transito
della pista presso dei giardini privati che si sviluppano parallelamente all’argine del
torrente Agno. All’inizio del percorso sarà predisposta anche una pista sterrata per
permettere la futura realizzazione di un ponte ciclo-pedonale di attraversamento del
torrente e la prosecuzione della pista verso via SS. Trinità (località “Busa del Maglio”)
in alternativa al transito sul ponte stradale esistente. Per la pista sterrata si dovrà
effettuare un consistente sbancamento che, dai tracciamenti in nostro possesso, non
andrà però ad interessare il tubo del gas ad alta pressione della Pasubio gas. Sarà
comunque cura della ditta appaltatrice verificare, con un tracciamento più puntuale e
con eventuali assaggi, l’esatta posizione del tubo prima di effettuare gli scavi.
La pista che sarà realizzata con il presente stralcio si sviluppa verso sud costeggiando
una serie di orti e frutteti che fronteggiano le abitazioni private. In questo primo tratto
sono presenti nel sottosuolo due linee del gas: quella gestita dalla SNAM e quella di
distribuzione gestita da Pasubio gas. Nel primo e ultimo tratto prima della Val Rossia (o
di Carpanedo) la pista si mantiene sul limite dell’argine già esistente mentre a metà
percorso deve invadere maggiormente i giardini per garantire la distanza minima dal
metanodotto SNAM prevista dall’ente gestore.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 12
Nel tratto che transita sui mappali 1527 e 1941 del foglio 7, sarà necessario sistemare
l’argine con una protezione di massi irregolari posati a secco.
Per superare la val Rossia (detta anche Val Carpanedo) si realizzerà un ponte in
calcestruzzo poggiante su pile laterali rivestite con malta colorata stesa a “sbruffo”. Le
pile poggeranno su sottofondazioni in micropali.
Dopo la Val Rossia la pista transita molto arretrata rispetto al torrente in modo da non
invadere un’area golenale che in caso di piene può costituire un polmone d’espansione
del torrente. Anche in questo tratto la pista transiterà su un argine che sarà
parzialmente protetto con massi irregolari posati a secco. L’argine sarà costruito
recuperando terreno misto ghiaioso depositatosi nell’ansa del torrente posta poco più a
sud e la cui escavazione dovrà essere concordata con l’ufficio regionale del Genio
Civile di Vicenza. Sarà comunque lasciata …………….
Parte del suddetto argine potrà essere allagata in caso di piene eccezionali (del tempo
di ritorno di 200 anni) e pertanto saranno posizionati dei cartelli di avviso del pericolo di
piene.
Dopo l’area golenale la pista transiterà sopra alle difese spondali realizzate con
gabbioni dal Genio Civile. Nel tratto in corrispondenza del mappale 618 si dovrà
sbancare un terrapieno realizzato dai proprietari dell’area. Il terreno del giardino che
resterà al privato andrà sostenuto con una berlinese in micropali. Tutto il tragitto sui
gabbioni dovrà sempre essere realizzato con micropali posti a sostegno di un solaietto
in calcestruzzo su cui avverrà il transito della pista. Questo perché l’Ufficio regionale
del Genio Civile di Vicenza ha voluto che vi sia indipendenza tra le strutture di difesa
spondale (gabbioni) e le opere di sostegno della pista.
In tutto questo tratto sono presenti tre sottoservizi: la fognatura, la linea del metano di
Pasubio gas e quella della SNAM. Per gran parte dell’itinerario le opere di
realizzazione della pista sono compatibili con quelle degli altri sottoservizi mentre sui
mappali 618 e parte del 1347 si dovrà procedere con lo spostamento della linea di
Pasubio gas per un tratto di lunghezza pari a circa 40 ml.
l’attraversamento dell’area scolastica di Novale
L’area scolastica di Novale posta a ridosso del torrente Agno ospita le scuole medie
comunali e la scuola dell’infanzia parrocchiale ed è caratterizzata da un’ampia fascia a
verde situata tra il torrente e le scuole. Inizialmente la pista ciclabile occupa una parte
del giardino della scuola materna posto lungo l’argine. Qui non sono necessarie
complicate lavorazioni per realizzare la pista. Giunti sul limite dell’area parrocchiale la
pista deve gradualmente scendere di quota per portarsi al livello dell’area verde delle
scuole medie. A fianco di questo tratto sarà creato un riporto di terra (recuperando il
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 13
materiale proveniente dalle escavazioni per la pista) in modo da poter ampliare il
giardino di pertinenza della scuola materna. La Parrocchia ha infatti richiesto di
permutare l’area occupata dalla pista con altra superficie ora facente parte delle scuole
medie, ma di fatto abbandonata e invasa da rovi e sterpaglie.
A sud dell’area che sarà data in permuta alla Parrocchia sarà creata una pista con
sottofondo ghiaioso a disposizione del Genio Civile per interventi di manutenzione o di
emergenza dentro l’asta fluviale.
La pista ciclabile si svilupperà in direzione sud lungo l’argine a margine dell’ampia
fascia a verde che fronteggia l’area delle scuole medie di Novale, in parte abbandonata
e caratterizzata da un bosco misto a rovi e sterpaglie. Qui, una volta effettuata la
pulizia generale dei rovi, la pista potrà essere realizzata con semplicità dovendosi
costruire unicamente il corpo stradale (costituito da tessuto non tessuto, ghiaione,
stabilizzato, asfalto, staccionata, impianto d’illuminazione pubblica). Nel tratto a nord
della briglia la fascia a verde verso il torrente degrada dolcemente fino all’acqua.
L’intenzione è di mantenere l’area coltivata a prato, con parti arbustive e qualche
albero tipico dell’ambiente fluviale, senza staccionate di protezione rispetto alla pista.
L’area potrà essere soggetta ad allagamenti in caso di piene eccezionali. Nella parte a
confine con l’area scolastica sarà mantenuto il boschetto esistente.
A sud della briglia la pista sarà tenuta ad una distanza di circa 4 metri dall’argine. La
pista avrà una distanza di circa 4 metri anche dalla nuova recinzione che sarà
realizzata per delimitare l’area scolastica. Considerando che la pista avrà una
larghezza pari a 3 metri si avrà una fascia di circa 11 metri posta sull’argine -
piantumata con un filare alberato e arredata con panchine e cestini – che costituirà un
piccolo parco lungo il corso del torrente. Accanto alla rete di delimitazione dell’area
scolastica sarà messa a dimora una siepe.
Giunti al limite sud dell’area scolastica sarà sistemato anche il vialetto di accesso al
ponte Briscola. Il vialetto ora fatiscente sarà ricostruito e sarà sostituito il tubo interrato
che alimenta la roggia di irrigazione.
Attraverso il ponte Briscola sarà possibile aprire il percorso all’itinerario che già esiste e
che, tramite tratti in parte su strade poco trafficate e in parte su piste ciclabili già
realizzate, porta al quartiere di Maglio di Sopra e a tutte le aree e gli edifici pubblici ivi
esistenti.
Dal vialetto di accesso al ponte Briscola sarà anche realizzato un tronco ciclopedonale
che, mantenendosi sul limite della scarpata che delimita l’area scolastica a est,
raggiunge la strada di accesso alla scuola e da qui via Pasubio. Detto percorso
costituirà un‘importante strada d’accesso alla pista ciclabile dal centro di Novale (Ra).
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 14
dall’area scolastica di Novale al quartiere Ruari
Superato il ponte Briscola si costeggiano ancora orti, vigneti e prati posti dirimpetto alle
abitazioni private, destinate dal vigente piano regolatore ad aree verde di perequazione
(sono presenti 3 perequazioni: PER10, PER13, PER14). Inizialmente si dovrà
realizzare una rampa per raggiungere la quota dei giardini posti ad un livello più basso
rispetto all’area scolastica. Successivamente fino alla valle del Barba (detta anche val
dell’Oro) la pista sarà realizzabile con lavorazioni molto semplici.
Per il ponte di attraversamento della valle si realizzerà un manufatto “gemello” di quello
previsto per la Val Rossia.
Superata la valle la pista sarà sempre realizzata con lavorazioni semplici, ma giunti sul
mappale 481 del foglio 2 sarà necessario spostarsi verso le proprietà private
sovrapassando il metanodotto SNAM in modo da poter rispettare le distanze imposte
dall’ente erogatore del gas. In questo tratto non è prevista la staccionata di
separazione tra pista e torrente.
Giunti sul mappale 1531 sarà realizzato un troncone ciclabile per il collegamento con
via Novegno (Rb). La pista ciclabile principale proseguirà verso sud fino ad accostarsi
all’argine in pietra in corrispondenza della briglia sul torrente.
Nel tratto ciclabile posto sui mappali 1902 e 1515 si dovranno mettere in opera delle
difese spondali sull’argine del torrente Agno che in passato è stato oggetto di erosioni.
Le difese saranno realizzate con massi irregolari posati a secco.
Giunti sull’ampia area coltivata a prato posta tra via Pasubio e il torrente Agno la pista
si sviluppa per un primo tratto a fianco del torrente sul prato che ora degrada
dolcemente verso l’alveo. Anche qui si verrà a creare un ambiente di tipo fluviale simile
a quello previsto per l’area scolastica. Non saranno posate staccionate di delimitazione
tra la pista e il torrente. Giunti alla briglia la pista prosegue sull’argine del torrente, che
in questo tratto è sostenuto da un muro in pietra costruito dopo la piena del 1966.
Si dovrà aggirare in questo tratto un traliccio della Terna. Sarà previsto anche un
cancello sulla staccionata che delimita il prato in modo da permettere l’accesso dei
mezzi della Terna in caso di manutenzione al traliccio.
Sul limite del prato prima della ripresa del tessuto urbano costruito - caratterizzato da
condomini misti a case monofamiliari - sarà realizzato un altro troncone di raccordo con
via Pasubio e il quartiere “Ruari”. In particolare il raccordo Rc permetterà di collegarsi
con il Circolo Concordia e la zona storica del quartiere “Ruari”.
A sud del raccordo Rc sarà prevista una fascia a parcheggio della larghezza di 5 metri
separata dalla pista da un’aiuola della larghezza di 1 m. Il parcheggio sarà accessibile
dalla strada pubblica che da via Pasubio va verso il torrente Agno e che attualmente
viene utilizzata dagli abitanti del condominio di via Pasubio n. 31 per accedere ai
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 15
garage. Il parcheggio sarà di uso pubblico a servizio sia degli abitanti del quartiere dei
Ruari che degli utenti della pista ciclabile che intendano parcheggiare la macchina,
scaricare la bicicletta e fare un giro lungo la pista ciclabile. Il parcheggio sarà
pavimentato in asfalto; una fascia di 3 metri posta a cavallo del metanodotto SNAM
sarà lasciata a verde.
dal quartiere Ruari alla rotatoria di via Lungo Agno Manzoni
L’itinerario lungo il torrente prosegue quindi a ridosso dei giardini di un altro gruppo di
case, fino a sbucare alla rotonda stradale dei Lanifici (o delle Vasche). Piuttosto
complicato sarà il superamento di un piazzale di manovra per l’accesso a 6 garage
interrati. Al fine di evitare pericolosi punti di conflittualità tra auto e bici sarà realizzato
un tratto di passerella a sbalzo. Per il sostegno della passerella si dovrà operare con
una fondazione in micropali su cui ancorare un grosso cordolo in calcestruzzo che a
sua volta servirà per sostenere la passerella. Dopo questo tratto il transito sull’argine
avverrà asportando terreno in modo da non caricare ulteriore peso sul muro di
sostegno dell’argine. Il sostegno dei giardini privati avverrà con l’utilizzo di gabbioni
metallici riempiti con sassi. Sui mappali 1588 e 1589 del foglio 4 saranno predisposti
dei micropali per il sostegno di un cordolo di contenimento dell’argine in modo da
evitare di invadere troppo il parcheggio posto a servizio di un piccolo condominio in via
Pasubio.
L’attraversamento del braccio della rotatoria che porta a Novale sarà spostato più ad
est rispetto alla collocazione attuale degli attraversamenti pedonali. Lo spostamento si
rende necessario al fine di favorire una maggiore visibilità sia agli automobilisti che ai
ciclisti. L’allontanamento dell’attraversamento dalla rotatoria limita il rischio di
intasamento del traffico in quanto le auto ferme per il passaggio di pedoni e ciclisti non
ostacolano la circolazione entro la rotatoria.
Sarà comunque realizzata un’isola a metà attraversamento per garantire la sicurezza
di pedoni e ciclisti. Per far questo si dovrà demolire il cordolo che ora divide la strada
dall’aiuola del parcheggio e spostare la corsia stradale verso il parcheggio stesso.
La pista occuperà parte dell’aiuola e successivamente il marciapiede che costeggia il
centro tennistico “Meeting Club”. Si dovrà anche demolire il muro di confine del centro
tennis ed occupare una porzione di circa 2 m in modo da realizzare una pista ciclabile
di 3 m di larghezza separata dalla strada da un cordolo di protezione della larghezza di
circa 1 m.
L’attraversamento del ramo stradale che si sviluppa in via Lungo Agno Manzoni
avverrà dove è situato l’attuale, ma saranno attuate della variazioni nell’andamento
planimetrico in modo da migliorare la sicurezza stradale.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 16
Superata la prima corsia stradale l’attraversamento ciclo-pedonale ha una deviazione
(a forma di zeta) che permettere di creare una piccola zona di sosta in centro strada,
prima di attraversare l’altra corsia. Con questo stratagemma si riesce ad allontanare
leggermente l’attraversamento ovest dalla rotatoria migliorando la visibilità e lo spazio
di sosta per le auto in attesa che i pedoni e i ciclisti attraversino. L’attraversamento
risulta inoltre più agevole perché non va ad interferire con la struttura muraria posta sul
prolungamento della pila del ponte stradale.
Particolare attenzione sarà posta nella realizzazione della segnaletica orizzontale e
verticale in prossimità dei due attraversamenti stradali. Gli attraversamenti stessi
saranno leggermente rialzati rispetto al piano stradale.
il transito in via Lungo Agno Manzoni
Il marciapiede posto in via Lungo Agno Manzoni tra le sezioni n. 46 e n. 48 sarà
allargato di circa 1,5 m verso il torrente fino ad arrivare al ponte delle “Vasche”, un
vecchio ponte stradale, ora utilizzato solo pedonalmente.
Superato il ponte la pista proseguirà sul marciapiede posto lungo l’argine di via Lungo
Agno Manzoni. Il marciapiede ha una larghezza media di circa m 2.00. Esso sarà
allargato di circa 50 cm a scapito della strada carrabile che attualmente ha una
larghezza di circa 8.00 m e che a fine intervento sarà larga circa 7.50 m. Il marciapiede
sarà inoltre allargato anche verso il torrente di una larghezza variabile tra i 20 e i 50 cm
andando ad eliminare l’esistente siepe. L’allargamento sarà condizionato dalla
presenza del metanodotto SNAM dal quale si dovrà mantenere per un lungo tratto una
distanza minima di circa 1 m.
Saranno anche eliminati gli esistenti pali di illuminazione pubblica che ora ostruiscono
la viabilità sul marciapiede. Tutto l’impianto di illuminazione di via Lungo Agno Manzoni
dalla rotatoria fino alla val Grossa sarà spostato sull’altro lato stradale, mentre dopo la
Val Grossa fino all’incrocio con via Vittorio Emanuele Marzotto sarà mantenuto lungo la
pista un’illuminazione a doppio corpo illuminante (uno verso la pista e l’altro verso la
strada) similmente al tratto di pista già realizzato in via Lungo Agno Manzoni. L’intero
impianto sarà rifatto con illuminazione a led.
Nel tratto tra la rotatoria e l’immissione nello svincolo del traforo a separazione del
traffico stradale da quello ciclabile sarà realizzato un parapetto dell’altezza di circa 1 m
posto sul margine della pista.
Superata la Val Grossa la pista sarà pavimentata con betonelle e il parapetto metallico
verso il torrente sarà realizzato con lo stesso disegno della pista già esistente.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 17
paragrafo 5: caratteristiche tecniche, quadro economico e suddivisione in stralci.
caratteristiche dimensionali della pista ciclabile
La pista ciclabile a doppio senso di marcia, come da normativa vigente, avrà sempre
una larghezza minima pavimentata di m 2.50. Il margine libero da ostacoli laterali sarà
di minimo 25 cm, pertanto la larghezza minima della carreggiata ciclabile sarà, per
quanto possibile, almeno pari a m 3.00; per alcuni brevi tratti la larghezza sarà ridotta a
m. 2.50. Anche per i ponti si rispetteranno le suddette dimensioni minime. La pendenza
media della pista è inferiore all’1%. Nelle rampe di raccordo la pendenza sarà
contenuta al di sotto del 10%.
Le lavorazioni stradali.
Saranno necessari alcuni interventi di pulizia da rovi e sterpaglie e di taglio di zone
boscose. Oltre allo scotico del substrato vegetale numerosi saranno gli interventi di
sterro e riporto per la creazione del piano viabile. Il solido stradale sarà costituito da un
sottofondo in ghiaione di circa 30 cm, da uno strato di stabilizzato di 10 cm e da una
pavimentazione di asfalto (conglomerato bituminoso semichiuso) dello spessore di 7
cm. Si è scelto di non utilizzare finiture superficiali in graniglia in quanto costituiscono
una limitazione all’utilizzo della pista da parte dei pattinatori. Quando la larghezza lo
permetterà si creerà ai fianchi della pista una banchina di circa 50 cm pavimentata con
stabilizzato.
In alcuni punti è prevista la posa di caditoie e tubi di scarico, per il trasporto delle acque
superficiali nelle rogge o nelle valli.
Sottofondazioni, muri di sostegno e opere di protezione degli argini
Nel tratto tra le sezioni 11 e 15, per non gravare sulle vetuste opere di difesa fluviale,
sarà necessario creare una sottofondazione in micropali per il sostegno di un solaio in
calcestruzzo su cui transiterà la pista ciclabile. Nel tratto tra le sezioni 11.2 e 12 dovrà
essere predisposta una berlinese in micropali per il sostegno di un terrapieno esistente.
Tra le sezioni 31 e 35 dei micropali sosterranno un solaio che tra le sezioni 31 e 33
sarà utilizzato per il passaggio della pista, mentre nel tratto 32-35 servirà per ancorare
la passerella metallica posta a sbalzo sull’area fluviale. Nel tratto tra le sezioni 37-38
l’argine sarà rinforzato con dei micropali e un cordolo di coronamento posto in testa
agli stessi.
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 18
Nel tratto 1-2 sarà realizzato un piccolo terrapieno sostenuto con una terra armata.
Nei tratti tra le sezioni 7-9, 18-19, 21-22 saranno realizzati dei piccoli muretti in c.a. per
il contenimento del terreno. Nel tratto di raccordo Rb, per non gravare su un muro già
esistente, saranno realizzati dei muri interrati di contenimento del terrapieno della pista.
Nei tratti 35-38 il terreno dei giardini privati sarà sostenuto con dei gabbioni metallici
riempiti con sassi locali posati a secco. Tra le sezioni 5-7 e le sezioni 28-29 si dovrà
ricostruire l’argine o predisporre una protezione in caso di piene con l’utilizzo di
scogliere di massi irregolari posati a secco.
Staccionate, recinzioni e delimitazioni
Verso il torrente Agno sarà presente una staccionata di protezione nei tratti
caratterizzati da un argine di discreta altezza, mentre nei tratti che degradano
dolcemente verso il torrente o dove l’argine è sufficientemente largo, essa non sarà
installata. La staccionata sarà realizzata utilizzando sostegni verticali in acciaio corten
e pali orizzontali in castagno delle Piccole Dolomiti che sarà messo a disposizione
grazie a un progetto di sfruttamento e valorizzazione del castagno locale a cui aderisce
anche il comune di Valdagno.
A delimitazione delle proprietà private è generalmente prevista una recinzione
metallica di altezza pari a m 1.50. Nei tratti interessati dalle aree scolastiche l’altezza
della recinzione sarà pari a 2 m. Nei campi aperti posti in via Novegno e via Pasubio
(sezioni 26-27 e 29-30) la proprietà privata sarà delimitata con la staccionata.
In via Lungo Agno Manzoni, nel tratto maggiormente trafficato per l’accesso agli
svincoli del traforo, sarà realizzato un parapetto di separazione tra la pista e la strada.
Nel tratto compreso nella città sociale – dopo la Val Grossa – la pista sarà delimitata
verso il torrente con l’identico parapetto già previsto nella pista già realizzata. Nei punti
di accesso alla pista dalle strade saranno realizzati dei dissuasori in acciaio corten
riportanti il logo della pista.
manufatti per il superamento delle valli.
Per l’attraversamento delle valli del Barba e di Carpanedo saranno realizzati due
piccoli ponticelli in calcestruzzo con i parapetti in legno e acciaio.
I ponti saranno posati su plinti laterali in calcestruzzo realizzati ai lati delle sponde
fluviali poggianti su sottofondazioni in micropali. La presenza delle strutture in
calcestruzzo sarà mitigata tramite un intonaco colorato steso a “sbruffo”.
Impianto pubblica illuminazione
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 19
Sarà posato un cavidotto interrato e plinti pozzetti. I corpi illuminanti saranno a led
avendo cura di realizzare un impianto che comporti la minima illuminazione sufficiente
a garantire il transito in sicurezza sul parcheggio e sulla pista apportando il minor
impatto luminoso possibile. Nel tratto di via Lungo Agno Manzoni in cui è presente lo
svincolo del traforo Valdagno-Schio l’illuminazione sarà realizzata in strada e sarà di
intensità superiore dato il tipo di traffico. Qui non ci sarà una illuminazione specifica
per la pista, bastando quella proveniente dalla strada limitrofa.
Nel tratto facente parte della città sociale l’illuminazione sarà a doppio corpo
illuminante – uno per la pista e l’altro per la strada- con lampioni identici a quelli già
installati nella pista esistente.
Impatto ambientale, sicurezza dei lavori, relazione geologica e calcoli strutturali.
Per le considerazioni relative a: impatto ambientale, sicurezza dei lavori, relazione
geologica e calcoli strutturali si rimanda agli specifici documenti che saranno allegati
successivamente al passaggio del progetto in commissione edilizia.
Parere di enti
Si è già in possesso delle autorizzazioni per l’attraversamento delle valli “Carpanedo” e
del “Barba” rilasciate dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta.
Si è inoltre avuto il benestare dei seguenti enti gestori di servizi:
- ditta Terna per il transito nei pressi del traliccio di sua competenza,
- ditta Pasubio Gas per le interferenze con il metanodtoto di media e bassa pressione;
- ditta A.V.S. per le interferenze con l’impianto fognario e quello dell’acqua;
Si stanno ottenendo i seguenti pareri:
- autorizzazione Genio Civile di Vicenza.
- autorizzazione SNAM.
Per il Genio Civile si dovranno realizzare 3 rampe di accesso all’alveo per permettere
l’intervento in caso di manutenzioni o emergenze. La Snam ha già richiesto la
predisposizione di manufatti interrati di protezione del metanodotto nei punti in cui la
pista lo sovrappassa.
Deve ancora essere richiesta l’autorizzazione beni ambientali.
Non è necessario il parere forestale.
Non si sono rilevate interferenze con le linee telefoniche.
Acquisizione delle aree
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 20
Gran parte dei terreni interessati dall’itinerario sono di proprietà privata. Alcuni sono già
di uso pubblico altri sono strade di proprietà comunale.
Si dovrà pertanto procedere con interventi di acquisizione di parecchie aree. A tal fine
si sono previsti nel quadro economico € 250.000,00. Gran parte dei terreni privati sono
situati in zona di perequazione destinata a verde pubblico sui quali è già previsto il
passaggio della pista ciclabile.
Elenco degli allegati
doc 1. Relazione tecnica illustrativa;
doc 2. Relazione fotografica;
doc 3. Piano particellare di esproprio.
1A) planimetria generale della pista Agno – Guà: tratto a nord
(scala 1:27.000) Elab. grafico 1/20
1B) planimetria generale della pista Agno – Guà: tratto a sud
(scala 1:27.000) Elab. grafico 2/20
2) planimetria generale: individuazione delle sezioni tipo e dei coni fotografici
(scala 1:2500 - 1:5.000) Elab. grafico 3/20
3) planimetria e sezioni tipo: da via Gardini alla valle Carpanedo
(1:100 - 1:500) Elab. grafico 4/20
4) planimetria e sezioni tipo: dalla valle Carpanedo al ponte Briscola
(1:500) Elab. grafico 5/20
4A) planimetria generale area scolastica (1:500 - 1:2000) Elab. grafico 6/20
5) planimetria e sezioni tipo: dal ponte Briscola al raccordo con
via Novegno (scala 1:100 - 1:500) Elab. grafico 7/20
6) planimetria e sezioni tipo: dal raccordo con via Novegno alla
briglia di via Pasubio (scala 1:100 - 1:500) Elab. grafico 8/20
7) planimetria e sezioni tipo: dalla briglia di via Pasubio al civico
n. 11 di via Pasubio (1:100 - 1:500) Elab. grafico 9/20
7A) planimetria di progetto parcheggio e attraversamento pedonale
di via Pasubio (1:200 - 1:2000) Elab. grafico 10/20
8) planimetria e sezioni tipo: dal civico n. 11 di via Pasubio alla
rotatoria di via Lungo Agno Manzoni (1:100 - 1:500) Elab. grafico 11/20
8A) planimetria di progetto per la messa in sicurezza degli attraversamenti
a raso presso la rotatoria di via Lungo Agno Manzoni (scala 1:200)Elab. grafico 12/20
9) planimetria e sezioni tipo: dalla rotatoria di via Lungo Agno Manzoni
al ponte della Libertà (scala 1:100 - 1:200 - 1:500) Elab. grafico 13/20
Pista ciclabile Agno-Guà: stralcio di Novale
Relazione tecnica 21
10) profilo longitudinale (scala 1:200 - 1:2000) Elab. grafico 14/20
11) ponti sulla valli Carpanedo e del Barba (scala 1:100 - 1:2000) Elab. grafico 15/20
12) passerella a sbalzo in via Pasubio (scala 1:50 - 1:1000) Elab. grafico 16/20
13) illuminazione da via Novegno alla rotatoria delle Vasche - stato
di progetto(scala 1:500 - 1:1000) Elab. grafico 17/20
14) illuminazione tratto tra piazza Cavour e ponte delle Vasche - stato
di progetto(scala 1:500 - 1:1000) Elab. grafico 18/20
15) staccionate, recinzioni ed elementi di delimitazione del traffico
(scala 1:20 - 1:2000) Elab. grafico 19/20
16) planimetria generale: individuazione della segnaletica verticale
(scala 1:5000) Elab. grafico 20/20
il progettista
Cornedo Vicentino, 28/01/2016