Pista ciclabile di via Altinia - Comune di Venezia...visibile, l'interazione delle reti tecnologiche...

Pista ciclabile di via Altinia Relazione descrittiva alberature stradali Progetto Preliminare

1

SOMMARIO

1 PREMESSA.................................................................................................................................2

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...........................................................................................3

2.1 NORME STATALI E REGIONALI.....................................................................................................3

3 QUADRO GENERALE DELLO STATO ATTUALE ..............................................................3

4 METODOLOGIA UTILIZZATA ..............................................................................................4

4.1 LA SCHEDA PER IL RILEVAMENTO DELLE ALBERATE .....................................................................44.2 DATI IDENTIFICATIVI .................................................................................................................44.3 CARATTERISTICHE DELL’ALBERATURA .......................................................................................44.4 ELEMENTI GENERALI DI VALUTAZIONE........................................................................................54.5 ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLO STATO FITOSANITARIO E DELLA STABILITÀ..............................64.6 VALUTAZIONI GENERALI ............................................................................................................7

5 ILLUSTRAZIONE DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE..................................................7

5.1 OPERE DI SISTEMAZIONE A VERDE...............................................................................................75.2 PRESCRIZIONI E ONERI PER L’ABBATTIMENTO DELLE ALBERATURE ESISTENTI................................8

6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ..................................................................................9

7 SCHEDE DESCRITTIVE......................................................................................................... 15

8 TAVOLE GRAFICHE.............................................................................................................. 16

9 ALLEGATO : NORMATIVA .................................................................................................. 17


2

1 PREMESSA

La presente documentazione è relativa all’intervento per la realizzazione di un percorso

ciclo-pedonale che collega il centro di Favaro Veneto con la località Dese in Comune di

Venezia.

Il percorso affianca la SP n. 40 via Altinia ed ha una lunghezza di 2100 metri.

L’intervento si inserisce in un contesto che, a metà strada tra gli abitati di Favaro Veneto

e Dese, costituisce il cuore del Bosco di Mestre, 200ha previsti dal Piano Regolatore

sistemati a bosco, la cui realizzazione è stata iniziata nell’autunno del 2004 su aree

agricole di proprietà privata. Il progetto della pista ciclopedonale deve dunque

innanzitutto interagire con i percorsi pedonali e ciclabili già esistenti sul territorio e

prevedere dei collegamenti con quelli in progetto non ancora realizzati.

Il progetto si inserisce inoltre nel quadro di interventi più ampio costituito dal progetto

denominato Biciplan del Comune di Venezia.

L’intervento richiede la riqualificazione del verde pubblico, mediante l’abbattimento di 3

platani appartenenti a filari lato strada oltre a circa 150 essenze di vario tipo e la

successiva piantumazione di alberature ad alto fusto ed ad arbusto ad integrazione di

quelle abbattute.

Da questa premessa parte il presente studio condotto con l’esigenza di avere un quadro

chiaro dello stato vegetativo generale delle alberature stradali nell’area dell’intervento,

per poi definire priorità ed indirizzi attraverso cui operare la riqualificazione ambientale

di questo tratto di Provinciale.


3

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

2.1 Norme statali e regionali

- D.M. del 23 settembre 1987 n.412 per la “lotta obbligatoria contro il cancro

colorato del platano

- D.G.R. Veneto del 26 gennaio 1988 n.281

- D.M. 17 aprile 1998 “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro

colorato del platano “Ceratocystis fimbriata”

- Circolare applicativa del D.M. 17 aprile 1998 Concernente le note tecniche per la

salvaguardia del platano dal “cancro colorato”

3 QUADRO GENERALE DELLO STATO ATTUALE

Le alberate stradali presentano caratteristiche del tutto particolari rispetto agli alberi dei

parchi e dei giardini o, ancor di più, dei boschi. L'ambiente urbano per quanto presenti

caratteristiche di vivibilità e limitato inquinamento atmosferico, è sempre causa di forti

stress per le piante, soprattutto se queste si trovano lungo le strade piantate su terreni

spesso inadeguati, poco permeabili, oggetto di urti e traumi di diverso tipo, generalmente

con ridotto spazio, sia sotterraneo sia superficiale ed aereo, a disposizione. Le specie

arboree possono risentire negativamente dei particolari aspetti del microclima urbano

(temperature in genere più elevate, calore riflesso dalle superfici pavimentate,

ombreggiamenti dovuti agli edifici, elevate concentrazioni di polveri atmosferiche,

eccetera) che possono, fra l'altro, agevolare l'attacco da parte di parassiti vegetali (funghi

e batteri) e fitofagi (insetti ed acari).

Di grande rilevanza in questo ambito è la lotta obbligatoria contro il cancro del platano

“Ceratocystis fimbriata”, definita dal D.M. del 17 aprile 1998 e dalla circolare

applicativa, che regolamenta l’abbattimento di platani infetti, il trasporto e lo smaltimento

di legname infetto, le potature dei platani e i reimpianti.

Attualmente nell’area oggetto dell’intervento, la strada provinciale SP 40 che collega il

centro di Favaro Veneto con quello di Dese, è costeggiata per la maggior parte da alberi

ad alto fusto ed in particolare platani, che interferiscono in alcuni punti con il percorso


4

ciclo-pedonale in progetto.

Il presente studio, come meglio specificato in seguito, parte dalla raccolta dei dati

riguardanti ogni singolo albero e dal suo stato vegetativo generale per una corretta

definizione delle misure preventive e manutentive da prendere nel caso di abbattimento

degli alberi stessi.

4 METODOLOGIA UTILIZZATA

4.1 La scheda per il rilevamento delle alberate

La scheda predisposta contiene una prima parte utile all'identificazione e localizzazione

del filare stradale cui è associato un numero identificativo con l'indicazione

toponomastica della via. A questa parte segue in modo ben più articolato e sviluppato

una serie di campi inerenti le condizioni ambientali locali e lo stato fitosanitario e

vegetativo delle piante.

In sintesi i diversi parametri di valutazione utilizzati possono essere così raggruppati:

1. Dati identificativi;

2. Caratteristiche dell’alberatura;

3. Elementi generali di valutazione;

4. Elementi di valutazione dello stato fitosanitario e della stabilità.

4.2 Dati identificativi

Si tratta degli elementi essenziali per riconoscere l'alberata cui ci si riferisce sia sulla carta

sia in campo, con indicazione quindi del numero progressivo assegnato, della zona o

quartiere ove individuabili ed ovviamente del nome della via o piazza. Sono inoltre

descritti i limiti che circoscrivono il tratto omogeneo tradotti poi graficamente sulla

cartografia.

4.3 Caratteristiche dell’alberatura

POSIZIONE - Questo campo definisce la collocazione dell’albero, distinta tra centrale e


5

laterale, in relazione alla sua posizione rispetto al filare a cui appartiene. In quest’ottica si

può valutare l’impatto che l’abbattimento di uno o più alberi di un filare, potrebbe

causare in relazione alla sua posizione. L’interruzione intermedia di un filare è

naturalmente più impattante rispetto all’eliminazione di alberi all’inizio o alla fine di un

filare.

SPECIE – Identifica la specie a cui appartiene l’albero.

CIRCONFERENZA AD 1 m DALLA BASE – Individua la circonferenza del tronco a

circa 1 m dalla base.

4.4 Elementi generali di valutazione

Questa parte del rilievo ha considerato tutti quegli aspetti che riguardano direttamente le

caratteristiche di impianto dell'alberata:

COLLOCAZIONE - Questo campo contiene in realtà anche aspetti legati

all'identificazione del filare; tuttavia si considerano prevalenti le conseguenze rispetto allo

stato vegetativo. In effetti, la collocazione su strada, piazza o parco comporta

implicazioni e soprattutto spazi disponibili per le piante assai differenti, così come la

presenza di filari su entrambi i lati della strada o su uno solo.

ALTEZZA MEDIA - Dipende direttamente dalla specie e dall'età, oltre che dalle

condizioni pedoclimatiche in cui le piante si trovano nonché della concorrenza luminosa

esercitata da edifici o altre piante; di rilevante importanza nella valutazione del grado di

rischio (un albero più è alto e più è potenzialmente pericoloso).

DISTANZA TRA LE PIANTE - Fondamentale per garantirne un ottimale sviluppo è lo

spazio, sia aereo sia sotterraneo, che ha a disposizione ciascun albero. Questo parametro

raffrontato al tipo di specie offre già una buona indicazione sulle potenziali condizioni di

sviluppo e quindi un giudizio sul corretto posizionamento.

DISTANZA DA EDIFICI - La presenza di edifici nello spazio aereo (e sotterraneo) di

crescita dell'alberatura ne può compromettere l'equilibrio di crescita e richiede spesso

dannosi e pesanti interventi di potatura. Spesso alberate addossate ad edifici hanno


6

individui con il fusto inclinato verso il centro della strada. Molto importante poiché meno

visibile, l'interazione delle reti tecnologiche presenti nel sottosuolo con gli apparati

radicali soprattutto se realizzate successivamente allo sviluppo della pianta.

INTERFERENZA LINEE AEREE - La presenza di cavi e fili tra i rami degli alberi può

essere la causa di interventi manutentivi straordinari sulle alberate.

4.5 Elementi di valutazione dello stato fitosanitario e della stabilità

PRESENZA DI BRANCHE SECCHE - Evidente elemento di rischio immediato per la

sicurezza dell'alberatura. Una branca od un ramo secco possono cadere al suolo in

qualsiasi momento, vanno perciò sempre eliminate.

CHIOMA DIRADATA - Alberi che presentano una chioma diradata rispetto al

portamento abituale della specie evidenziano un deperimento che può essere indice di

diverse sofferenze, alcune delle quali possibile causa di rischio statico.

FERITE O DANNI ALLA CORTECCIA - La corteccia rappresenta la barriera di

protezione del legno nei confronti degli agenti dei marciumi e dei cancri, danneggiamenti

rilevanti a questo tessuto possono portare irrimediabilmente a problemi di stabilità

dell'albero, altre a ridurne la capacità vegetativa. In particolare in ambiente urbano

risultano spesso determinanti in quanto potenziali vie di ingresso di patogeni. le ferite

subite alla base del fusto dovute per lo più ad urti di automezzi in particolare durante i

parcheggi.

STATO VEGETATIVO GENERALE - Si riferisce alle condizioni vegetative generali

delle alberature al momento del sopralluogo, ossia alla eventuale presenza di sofferenze

delle piante dovute alle cause più diverse: attacchi fungini, fitofagi, fisiopatie, stress

idrici, ecc. Questo dato rappresenta ovviamente una valutazione soggettiva del rilevatore

basata però sull'analisi visiva dei parametri sopra citati.


7

4.6 Valutazioni generali

Nel complesso le piante esaminate, come compare dalle schede descrittive, sono in

buono stato vegetativo, compresi i tre platani dei quali il progetto ne prevede

l’abbattimento per poter inserire il percorso ciclo-pedonale.

5 ILLUSTRAZIONE DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE

5.1 Opere di sistemazione a verde

Gli interventi progettuali prevedono l’inserimento di un percorso ciclo-pedonale che si

estende per la lunghezza di circa 2100 m e che collega il centro di Favaro Veneto con il

centro di Dese.

La parte iniziale del tracciato si sviluppa lungo una tratto urbanizzato dove è già presente

un percorso pedonale del quale viene prevista l’intera riqualificazione e lungo il quale ad

oggi non sono presenti alberature e, visti gli spazi ristretti, il presente progetto non

prevede la piantumazione di alberature.

Il percorso prosegue poi in una zona definita agricola dal PRG e in gran parte facente

parte del Bosco di Mestre. Su ambo i lati delle strada sono presenti dei Platani disposti a

filare che interferiscono parzialmente con il percorso. Infatti il progetto prevede il

posizionamento del percorso a piano campagna oltre il fosso di guardia stradale presente

sul ciglio sinistro di via Altinia. In questo modo si andranno ad abbattere le sole

alberature poste sul ciglio della provinciale che vanno ad interferire pesantemente con il

percorso stesso dove quest’ultimo non possa trovare collocazione oltre i fosso di guardia

prima citato, costituite da n. 3 esemplari di Platano meglio descritti nelle specifiche

schede di seguito allegate.

Un ragionamento diverso va fatto per le alberature costituenti il fonte strada del Bosco di

Mestre. Infatti come già detto il percorso occupa aree destinate a bosco e lambisce le

piantumazioni che lo costituiscono. C’è da precisare che tra il fosso di guardia stradale e

le alberature del bosco è presente una fascia non piantumata di larghezza media pari a 6

metri. Il percorso occuperà parte di tale area in modo da non dover abbattere o

trapiantare solo alcuni esemplari che interferiscono con il percorso. In corrispondenza


8

della duna a verde si dovrà invece procedere alla rimozione di 140 arbusti che possono

trovare facilmente collocazione in altra zona del Bosco o a lato del percorso ciclo-

pedonale per meglio separarlo dal fosso di guardia stradale.

Inoltre si prevede la potatura di alcune specie arbustive (salici, gelsi, acace) presenti a

lato del fosso di guardia che in parte dovrebbero interferire con il percorso.

5.2 Prescrizioni e oneri per l’abbattimento delle alberature esistenti

Come precedentemente enunciato per l’esecuzione delle opere in progetto è necessario

l’abbattimento di n. 3 Platani e la rimozione con successivo reimpianto di 140 arbusti.

Nel caso che i platani siano infetti da “Cancro Colorato” dovranno essere adottate le

procedure prescritte dal servizio forestale della Regione del Veneto.

In particolare il taglio controllato delle alberature ammalate sarà da effettuare come da

DM 17/04/98 "lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano" , con obbligo per

la ditta appaltatrice di comunicazione 5 gg prima dell'effettuazione del taglio stesso

tramite la compilazione della scheda di smaltimento rifiuti prevista per legge. Lo

smaltimento del legname è a carico della ditta (discarica tipo 2B rifiuti speciali) oppure,

in alternativa, la ditta potrà stoccare il materiale per 12-18 mesi secondo le norme vigenti

in materia, procedendo poi, una volta trascorso tale periodo, al trasposto del legname,

previa richiesta al Servizio fitosanitario Regione del Veneto di certificato di esenzione di

agente patogeno.

Per il taglio dei platani non ammalati, essendo il legname patrimonio demaniale, si

prevede l’alienazione del materiale mediante decurtazione del prezzo previsto per la

lavorazione di taglio e smaltimento del legname.

In generale per il trasporto del materiale a seguito del taglio, la ditta deve avere

l'autorizzazione (c.d. passaporto del verde) allo spostamento come previsto dal D.M.

31.01.96 e s.m.i.


9

6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Di seguito alcune foto dei filari interessati dall’opera oggetto dell’intervento.

SEZIONI 10-13 - Filare di alberature poste sul ciglio esterno fosso – Non interferenti

SEZIONI 10-13 - Filare di alberature poste sul ciglio esterno fosso – Non interferenti


10

SEZIONE 14 - Filare di alberature poste sul ciglio stradale – Previsto abbattimento 3 esemplari

SEZIONI 15-17 - Filare di alberature poste sul ciglio stradale e filari bosco di Mestre

Non interferenti


11

SEZIONI 15-17 - Filare di alberature Bosco di Mestre - Non interferenti

SEZIONI 20-22 - Filare di arbusti Bosco di Mestre - Rimozione e reimpianto delle essenze interferenti


12




13

SEZIONE 23 - Filare di alberature poste sul ciglio esterno fosso – Non interferenti

SEZIONE 28 - Filare di alberature poste sul ciglio stradale – Non interferenti


14

SEZIONE 30 - Filare di alberature poste sul ciglio stradale – Non interferenti


15

7 SCHEDE DESCRITTIVE

Provincia di VeneziaComune di Venezia – Loc. Favaro Veneto

ALBERON. 1

Via ALTINIA Contesto Territoriale - Centro abitato - Periferia - Area industriale

Filare continuo di piante n.

Posizione - Centrale - Laterale

Specie PLATANO

Collocazione ALBERATURA STRADALE

Alberi - Su un lato - Su due lati

Circonferenza ad 1 m dalla base: 1.60 m

�

5

�

�

Altezza media - < 6 m - 6-10 m - 10-15 m - > 15 m

Distanza tra le piante - < 4 m - 4-8 m - 8-12 m - > 12 m

Distanza da edifici - Sufficiente - Insufficiente

�

�

�

Interferenza linee aeree - Si- Futura - No

Presenza branche secche - Sporadica - Rilevante - Significativa - Assente

Chioma diradata - Sporadica - Rilevante - Significativa - Assente

�

�

�

Presenza di piante alla base - Sporadica - Rilevante - Significativa - Assente

Ferite/danni corteccia - Non presenti - < 20% - 20-50 % - >50%

Stato vegetativo generale - Buono - Mediocre - cattivo

�

�

�


ALBERON. 2




Specie PLATANO




�

5

�

�




�

�

�




�

�

�




�

�

�


ALBERON. 3




Specie PLATANO




�

5

�

�




�

�

�




�

�

�




�

�

�


16

8 TAVOLE GRAFICHE


17

9 ALLEGATO : NORMATIVA

Pista ciclabile di via Altinia - Comune di Venezia...visibile, l'interazione delle reti tecnologiche...

Documents

Transcript of Pista ciclabile di via Altinia - Comune di Venezia...visibile, l'interazione delle reti tecnologiche...