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Pista ciclabile di via Altinia

Relazione tecnico illustrativa Progetto Preliminare

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INDICE

1 PREMESSA.............................................................................................. 3

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO.............................................................. 42.1.1 Normativa per la progettazione stradale ......................................................4

2.1.2 Sicurezza stradale .......................................................................................4

2.1.3 Norme di progettazione strutturale...............................................................5

2.1.4 Illuminazione stradale ..................................................................................7

2.1.5 Espropri........................................................................................................7

2.1.6 Norme di progettazione idraulica .................................................................7

2.1.7 Norme in materia di sicurezza .....................................................................7

3 STATO DI FATTO.................................................................................... 83.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE..................................................................8

3.2 FILOSOFIA DEL PROGETTO.............................................................................8

4 QUADRO DELL’ATTUALE VIABILITÀ................................................... 94.1 VIA ALTINIA ........................................................................................................9

5 ANALISI DEL PROGETTO.................................................................... 105.1 PERCORSO CICLO-PEDONALE SUL LATO OVEST DI VIA ALTINIA ............10

5.2 RIQUALIFICAZIONE CURVA STRADALE DI VIA ALTINIA..............................12

5.3 CARATTERISTICHE DALLA PAVIMENTAZIONE ............................................12

5.4 OPERE IDRAULICHE .......................................................................................13

5.5 ILLUMINAZIONE PUBBLICA ............................................................................14

5.6 SEGNALETICA .................................................................................................14

6 INTERFERENZE CON I SERVIZI DI RETE........................................... 15

7 COMPATIBILITA’ CON GLI STRUMENTI URBANISTICI .................... 16

8 ESPROPRI ............................................................................................. 17

9 TEMPI DI ESECUZIONE........................................................................ 18

10 QUADRO TECNICO – ECONOMICO.................................................... 19

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1 PREMESSA

La presente documentazione progettuale è relativa al Progetto Preliminare per la

realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che collega il centro di Favaro Veneto

con la località Dese in Comune di Venezia parallelamente alla SP n. 40 “via

Altinia”.

L’intervento si inserisce in un contesto che, a metà strada tra gli abitati di Favaro

Veneto e Dese, costituisce il cuore del Bosco di Mestre, 200ha previsti dal Piano

Regolatore sistemati a bosco, la cui realizzazione è stata iniziata nell’autunno del

2004 su aree agricole di proprietà privata. Il progetto della pista ciclopedonale

deve dunque innanzitutto interagire con i percorsi pedonali e ciclabili già esistenti

sul territorio e prevedere dei collegamenti con quelli in progetto non ancora

realizzati.

Il progetto si inserisce inoltre nel quadro di interventi più ampio costituito dal

progetto denominato Biciplan del Comune di Venezia.

Localizzazione area oggetto d’intervento

AREA D’INTERVENTO

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2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il carattere multi-disciplinare dell’opera implica una accentuata moltiplicazione delle normative e delle istruzioni da utilizzare come riferimento, siano esse Leggi dello Stato o semplici raccomandazioni tecniche.

Si ritiene utile di seguito riportare l’elenco delle principali norme da seguite durante l’iter progettuale, opportunamente suddiviso in base alle discipline ingegneristiche coinvolte.

2.1.1 Normativa per la progettazione stradale

Norme statali e regionali

� Decreto legislativo 30 aprile 1992 n.285. Nuovo Codice della Strada.

� D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495. Regolamento di attuazione del Nuovo Codice della Strada.

� Decreto 5 novembre 2001 “Norme geometriche e funzionali per la costruzione delle strade”

� Decreto 19 aprile 2006 “Norme tecniche per le intersezioni stradali”

� Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”

Norme CNR

� CNR 60/78. Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade urbane.

� CNR 77/80. Istruzioni per la redazione dei progetti di strade.

� CNR 90/83. Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle intersezioni stradali.

� CNR 150/92. Norme sull’arredo funzionale delle strade urbane.

� Rapporto 13 novembre 1998 della “Commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali e progettazione, costruzione e manutenzione delle strade” costituita con Decreto Pres. CNR n. 13465 11 settembre 1995. Norme geometriche e funzionali per la costruzione di strade.

� Rapporto 29 aprile 1994 della “Commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali, costruzione e manutenzione strade”. Catalogo delle pavimentazioni stradali.

2.1.2 Sicurezza stradale

� Circolare LL.PP. n. 2337 del 11/07/1987 (istruzioni sulle barriere di sicurezza stradali in acciaio);

� D.M. LL.PP. del 04/05/1990 (Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo dei Ponti stradali);

� D.M. LL.PP. n. 223 del 18/02/1992 (Regolamento istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza);

� Circolare LL.PP. n. 2595 del 09/06/1995 ;

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� Circolare LL.PP. n. 2357 del 16/05/1996;

� D.M. LL.PP. del 15/10/1996 (Aggiornamento del D.M. LL.PP. n. 223 d.d. 18/02/1992);

� Circolare LL.PP. n. 4622 del 15/10/1996 (Istituti autorizzati all’esecuzione di prove di impatto su barriere di sicurezza stradali);

� Circolare A.N.A.S. n. 17600 del 05/12/1997;

� Circolare A.N.A.S. n. 6477 del 27/05/1998;

� D.M. LL.PP. del 03/06/1998 (Ulteriore aggiornamento del D.M. LL.PP. n. 223 del 18/02/1992);

� D.M. LL.PP. del 11/06/1999 (Integrazioni del D.M. LL.PP. del 03.06.1998);

� Circolare A.N.A.S. n. 7735/99 (Direttive per la sicurezza della circolazione nelle gallerie stradali);

� Circolare LL.PP. n. 7938 del 06/12/1999 (Sicurezza della circolazione nelle gallerie stradali con particolare riferimento ai veicoli che trasportano merci pericolose);

� Circolare LL.PP. del 06/04/2000 n. 2424 – G.U. n. 97 del 27/04/2000 (Istituti autorizzati all’esecuzione di prove di impatto su barriere di sicurezza stradali);

� D.M. II.TT. del 02/08/2001 (Proroga dei termini previsti dall’art. 3 del D.M. 11/06/1999);

� D.M. II.TT. del 23/12/2002 (Proroga dei termini previsti dall’art. 1 del D.M. 02/08/2001);

� D.M. II.TT. del 21/06/2004 n. 2367 - G.U. n. 182 del 05/08/2004 (Aggiornamento delle istruzioni tecniche per la progettazione, l'omologazione e l'impiego delle barriere stradali di sicurezza e le prescrizioni tecniche per le prove delle barriere di sicurezza stradale.).

� DIRETTIVA 25 agosto 2004, n. 3065 (Criteri di progettazione, installazione, verifica e manutenzione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali)

� D.P.R. 27 aprile 1978 n.384. Regolamento di attuazione in materia di barriere architettoniche e trasporti pubblici.

� L.R. Veneto 30 agosto 1993 n.41. Norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

2.1.3 Norme di progettazione strutturale

� Legge 5 novembre 1971, n. 1086 Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Circolare n. 11951, 14 febbraio 1974 Istruzioni relative alla Legge 5 novembre 1971.

� Legge 2 febbraio 1974, n. 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Decreto ministeriale 14 febbraio 1992 Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Decreto ministeriale 9 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Circolare n. 252 AA.GG/STC, 15 ottobre 1996 Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche� di cui al decreto ministeriale 9 gennaio 1996.

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� Ministero dei Lavori Pubblici. Decreto ministeriale 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo dei ponti stradali.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Circolare n. 34233, 25 febbraio 1991 Legge 2 febbraio 1974, n. 64, art. 1 - Decreto Ministeriale 25 febbraio 1991. Istruzioni relative alla normativa tecnica dei ponti stradali.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Decreto ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Decreto ministeriale 11 marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

� Ministero dei Lavori Pubblici. Circolare n. 30483, 24 settembre 1988

� Legge 2 febbraio 1974, n. 64, art. 1 - D.M. 11 marzo 1988. Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per l’applicazione.

� EN 206-1: 2006 – UNI 11104: Marzo 2004 Durabilità e classi di esposizione ambientale nelle strutture in calcestruzzo.

� Norma CNR-UNI 10011 “Costruzioni di acciaio. Istruzioni per il calcolo , l’esecuzione e la manutenzione”

� Norma CNR-UNI 10024 Analisi delle strutture mediante calcolatore elettronico: impostazione e redazione delle relazioni di calcolo.

� Ordinanza del Presidente del Consiglio n°3274 del 20.03.2003, e allegati

� “Normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica e connessa classificazione sismica del territorio nazionale”

� Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio servizio Sismico Nazionale

� “Nota esplicativa dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20.03.2003” datata 04.06.2003.

� Ordinanza del Presidente del Consiglio n°3316

� “Modifiche ed integrazioni all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.”

� D.M. 14.09.2005 “Norme tecniche per le costruzioni. ”

� EUROCODICE 2 ”Progettazione delle strutture di calcestruzzo”

� EUROCODICE 3 ”Progettazione delle strutture di acciaio”

� ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 3519 del 28 Aprile 2006

� “Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone”

� D.M. 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni ” e successive modifiche ed integrazioni.

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2.1.4 Illuminazione stradale

� Istruzioni tecniche CEI 88 – 1990

� Legge n° 186 del 1 marzo 1968 (Regola d'Arte).

� Legge n° 46 del 5 marzo 1990 (Norme per la sicurezza degli impianti).

� UNI 11248 - 2007 ‘Selezione delle categorie illuminotecniche’ che va a sostituire la UNI 10439 ‘Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato’.

� L.R. Veneto n.17 del 07.08.2009 Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici.

2.1.5 Espropri

� D.P.R. 8 giugno 2001, n.327 : “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” e successive modifiche ed integrazioni.

2.1.6 Norme di progettazione idraulica

� D.G.R.V. n. 1322/2006 Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione degli strumenti urbanistici. Modalità operative e indicazioni tecniche- aggiornamento marzo 2006

2.1.7 Norme in materia di sicurezza

� - D.Lgs. n.81 del 09.04.2008, Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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3 STATO DI FATTO

3.1 Inquadramento territoriale

L’area oggetto dell’intervento è situata a nord-est del Comune di Venezia,

precisamente lungo la SP n. 40 – “via Altinia” dalla zona a nord del centro abitato

di Favaro Veneto fino alla zona sud-ovest del centro abitato di Dese per una

lunghezza totale di circa 2.100 metri.

3.2 Filosofia del progetto

La filosofia di progetto è quella di procedere alla realizzazione di un percorso

ciclabile che colleghi il centro abitato di Favaro V.to con quello di Dese e che

funga da interconnessione con i vari percorsi ciclo-pedonali inseriti nell’area

naturalistica del Bosco di Mestre che via Altinia attraversa.

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4 QUADRO DELL’ATTUALE VIABILITÀ

4.1 Via Altinia

Attualmente via Altinia, nel tratto oggetto di intervento, ha una larghezza media di

circa 6,30 metri, realizzata in leggero rilevato rispetto al piano campagna di circa

75 cm. Ai lati della sede stradale sono presenti due fossi di guardia.

Sempre ai lati della sede stradale sono presenti alcune alberature (Platani) che

formano un viale alberato.

Lungo tutto il tratto stradale è presente un impianto di illuminazione pubblica

stradale composto da pali e lampade posizionati prevalentemente sul lato destro di

via Altinia con interasse di circa 27 metri.

Lungo il primo tratto di via Altinia (dal parcheggio scambiatore fino al ponte sul

Canale Scolmatore), sul lato sinistro, è già presente un percorso ciclo-pedonale

della lunghezza di circa 300 metri con larghezza variabile da 1 a 3 metri circa.

Sul lato nord-ovest della stessa è presente sia una rete aerea di distribuzione

dell’energia elettrica Enel, sia una rete aerea telefonica Telecom.

Inoltre via Altinia attraversa, mediante manufatti in C.A., due opere idrauliche

rilevanti quali il Canale Scolmatore e lo Scolo Acque Alte Cattal.

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5 ANALISI DEL PROGETTO

5.1 Percorso ciclo-pedonale sul lato ovest di via Altinia

Il progetto prevede la realizzazione di una percorso ciclo-pedonale sul lato ovest

di via Altinia di 2.100 m di lunghezza e di larghezza variabile da 2,5 m a 3 m, più

elemento separatore di 0,50 m quando il percorso si sviluppa in adiacenza alla

sede stradale.

Il percorso ha inizio di fronte al parcheggio scambiatore sito all’ingresso nord del

centro urbano di Favaro Veneto. Il tratto iniziale del percorso è caratterizzato dalla

presenza di recinzioni e passi carrai e pedonali di accesso alle abitazioni che si

affacciano su via Altinia. Pertanto per non arrecare danni o disagi alle proprietà e

per limitare il costo dell’opera, il progetto, per il primo tratto, prevede la

realizzazione di una pista ciclabile della larghezza di 2,50 metri più un elemento

separatore di larghezza pari a 0,50 metri. In alcuni tratti tale percorso subisce dei

restringimenti dovuti alla morfologia dello stato di fatto. Tali restringimenti

riducono la larghezza del percorso fino ad un massimo di 2,17 metri.

Il superamento del Canale Scolmatore avviene mediante la realizzazione di un

ponte di terza categoria. La passerella ciclo-pedonale avrà una lunghezza di 14

metri e larghezza netta pari a 3 metri. Il nuovo manufatto ha una struttura in

legno-acciaio in modo da inserire meglio l’opera nell’ambito ambientale e

naturalistico in cui va a collocarsi.

Dove non sono più presenti abitazioni che si affacciano direttamente su via Altinia

il percorso subisce una leggera deflessione verso sinistra e prosegue adagiandosi

sul piano campagna e lambendo, a circa 1 metro di distanza, la sponda sinistra del

fosso di guardia stradale. La sezione in questo tratto ha una larghezza di 3 metri.

Alla progressiva 650 il percorso trova come ostacolo la presenza di una ulteriore

recinzione e si riporta in adiacenza alla sede stradale garantendo comunque una

larghezza minima di 2,50 metri oltre ad un elemento separatore di 0,50 metri.

Per la realizzazione di questo tratto è necessario procedere all’abbattimento di n. 3

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Platani posti sul margine stradale e tombinare il fosso di guardia con un manufatto

in c.a. di forma rettangolare con sezione 160x100 cm.

Il percorso poi riscende a piano campagna costeggiando l’area già sistemata a

Bosco fino all’incrocio con via Forte Cosenz . Qui il percorso prima

dell’intersezione con il Canale Acque Alte Cattal si riporta sulla sede stradale

della vecchia via Altinia.

Il progetto prevede la sistemazione dell’ingresso a via Forte Cosenz mediante la

realizzazione di due dissuasori della velocità atti a limitare la velocità del traffico

veicolare in ingresso su via Forte Cosenz per favorire il transito in sicurezza degli

utenti deboli della strada. Sarà inoltre realizzato un dosso artificiale pavimentato

in asfalto colorato e stampato per meglio evidenziare il percorso ciclo-pedonale da

quello stradale e limitare nel contempo ulteriormente la velocità dei veicoli a

motore nel nodo.

Da questo punto il percorso prosegue lungo il vecchio sedime di via Altinia oggi

in disuso. Qui vengono realizzate n. 3 piazzole di sosta attrezzate con panchina e

cestino portarifiuti.

Quando il percorso interseca nuovamente la viabilità ordinaria si riporta sul piano

campagna e prosegue lambendo la zona sistemata a Bosco.

L’ultimo tratto è caratterizzato dalla presenza di alcune abitazioni e relativa

recinzioni che si affacciano su via Altinia separate dalla sede stradale dal fosso di

guardia. Per la realizzazione del percorso si rende necessario procedere al

tombinamento del fosso mediante la posa di un manufatto scatolare in c.a. di

forma rettangolare con sezione 160x100 cm. Qui la pista presenta una sezione di 3

metri con un’aiuola separatrice dalla sede stradale di larghezza pari a 1,5 metri

all’interno della quale trovano posto le alberature già presenti sul ciglio stradale.

Nel tratto di connessione finale verso il centro di Dese il progetto prevede la

deviazione dell’asse stradale ridisegnando la curva stradale e occupando alcune

aree a sud in modo da dare continuità al percorso e garantire una larghezza pari a

3 metri oltre elemento separatore di 0,50 m.

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Qui il percorso si innesta con l’attuale marciapiede che porta al centro di Dese.

Al fine di garantire il corretto deflusso delle acque dalla piattaforma, è prevista la

realizzazione di una nuova rete di smaltimento acque meteoriche lungo tutto il

tratto oggetto dell’intervento.

5.2 Riqualificazione curva stradale di via Altinia

Per garantire l’inserimento del percorso nel tratto terminale dell’intervento è

necessario procedere alla riprogettazione della curva stradale e la deflessione

verso sud dell’asse viario. Questo è possibile inserendo una curva di raggio pari a

250 metri, allargando la sede stradale e spostando l’attuale fosso di guardia.

Questo comporta l’occupazione di alcune proprietà private.

5.3 Caratteristiche dalla pavimentazione

Il pacchetto della pista ciclabile è di due tipi:

Tipo A: Pista ciclabile in adiacenza della sede stradale:

- tradizionale con sottofondo in misto granulometrico stabilizzato dello

spessore di 15 cm, massetto in c.a. dello spessore di 12 cm con rete in

acciaio elettrosaldata diametro 8 mm e maglia 20x20 e tappeto di usura in

conglomerato bituminoso dello spessore di 3 cm;

Tipo B: Pista ciclabile lungo il percorso che lambisce il Bosco di Mestre:

con pavimentazione ecocompatibile in conglomerante ecologico certificato

tipo “Bio-Strasse” per la realizzazione di pavimentazioni stradali

ecologiche mediante utilizzo di prodotti inorganici, privi di etichettatura di

pericolosità, di rischio e totalmente privo di materie plastiche in qualsiasi

forma a tutela dell’ecosistema ambientale.

Questo tipo di materiale oltre a non contenere alcun tipo di sostanza

proveniente dal petrolio, ha la caratteristica di garantire il drenaggio delle

acque nel sottosuolo mediante la realizzazione di idoneo sottofondo

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drenante. In questo modo si limita il formarsi si pozze e ristagni d’acqua

che nei mesi invernali possono ghiacciare provocando disagi agli utenti.

Inoltre può essere colorato a tutto impasto mediante pigmentazioni

atossiche e non si surriscanda con l’irraggiamento solare dorante i mesi

estivi. Altro aspetto da valutare che essendo un prodotto a base

cementizia viene posato con l’utilizzo di una vibro finitrice a freddo.

Il pacchetto così realizzato ha la seguente stratigrafia:

- geotessuto di separazione e rinforzo del piano di posa;

- misto granulometrico stabilizzato drenante dello spessore di 25 cm;

- pavimentazione ecologica drenante colorata dello spessore si 7 cm.

5.4 Opere idrauliche

Per la realizzazione dell’opera in oggetto sono necessari alcuni interventi per la

raccolta delle acque piovane e per garantire la continuità idraulica delle opere

esistenti.

In particolar modo è necessario tombinare per alcuni tratti il fosso di guardia

presente sul lato ovest di via Altinia. Tale tombatura è realizzata mediante la posa

in opera di un manufatto scatolare in c.a. di adeguata sezione atta a mantenere

invariato l’invaso e la portata garantita dall’attuale fosso.

Nei tratti in cui la pista è in aderenza alla sede stradale viene prevista la

sistemazione e la realizzazione di una rete di raccolta della acque piovane

mediante la posa di caditoie stradali sifonate.

Inoltre per meglio favorire il deflusso delle acque e nello stesso tempo non

apportare maggiori carichi idraulici alla rete esistente la pavimentazione del

percorso ciclabile realizzato nelle aree a Bosco è di tipo drenante.

Per una migliore definizione delle opere si rimanda alla relazione idrologica e

idraulica allegata al progetto.

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5.5 Illuminazione pubblica

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica

lungo l’intero percorso. I nuovi punti luce sono disposti a margine del percorso

con una interdistanza di 20 metri. I pali hanno un’altezza di 5 metri e montano

lampade con potenza pari a 70 w.

5.6 Segnaletica

Il progetto è completato dalla segnaletica orizzontale e verticale attraverso la

quale sono chiaramente individuati gli spazi, gli obblighi ed i divieti previsti dal

codice della strada e a cui devono attenersi gli utenti e gli automobilisti.

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6 INTERFERENZE CON I SERVIZI DI RETE

Dal sopralluogo effettuato, una sommaria valutazione dei sottoservizi rilevati, e

dalla documentazione pervenuta dagli enti gestori dei servizi di rete è emerso che

lungo via Altinia sono presenti le seguenti reti:

- rete di fornitura energia elettrica in parte interrata e in parte aerea su pali in

cemento visibile sul lato ovest di via Altinia;

- rete servizi di telefonia anch’essa in parte interrata e in parte aerea su pali

visibile sul lato ovest di via Altinia;

- rete di distribuzione del gas metano;

- rete acquedotto;

- rete fognatura acque nere che si limita alle zone urbanizzate dell’intervento;

- impianto di illuminazione pubblica stradale sul lato est di via Altinia.

Inoltre sono presenti due Canali gestiti dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive

in particolare il Canale Scolmatore ed il Canale Acque Alte Cattal.

Da una prima analisi e sovrapposizione delle reti con il progetto non emergono

grandi interferenze con i servizi di rete considerato che l’intervento prevede opere

superficiali. Particolare attenzione dovrà essere posta durante le successive fasi

progettuali per l’individualizzazione dei sottoservizi eventualmente presenti nelle

aree a ridosso delle spalle del Canale Scolmatore dove verranno realizzate le

fondazioni della passerella di attraversamento di quest’ultimo.

Inoltre è già stato accertato che alcuni pali che sorreggono la rete telefonica

interferiscono con la pista ciclabile e pertanto si prevede già l’interramento di

suddetto tratto di linea della lunghezza di circa 100 metri.

Nel presente progetto sono stati considerati, su base preventiva e in relazione a

precedenti esperienze, i costi necessari per lo spostamento dei sottoservizi

interferenti per un importo stimato di € 25.000.

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7 COMPATIBILITA’ CON GLI STRUMENTI URBANISTICI

Nel vigente PRG del Comune di Venezia l’area oggetto d’intervento risulta

ricadere nelle aree di seguente destinazione urbanistica:

o Zona F-SP – F Speciale – Bosco di Mestre;

o Zona E2.3 – Zona agricola estensiva orticola;

o Zona E4 – zona nuclei rurali;

o Zona C1.1 – Zona residenziale di espansione.

Nell’attuale piano urbanistico non è già previsto il nuovo percorso ciclo-pedonale,

sarà pertanto necessaria una variante tecnica al piano urbanistico.

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8 ESPROPRI

L’intervento rende necessaria l’espropriazione di alcune aree private meglio

individuabili nell’elaborato relativo al “Piano particellare d’esproprio” redatto

secondo le disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica 08 giugno

2001, n. 327 ‘’Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia

di espropriazione per pubblica utilità” e s.m.i.

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9 TEMPI DI ESECUZIONE

L’opera potrà essere realizzata mantenendo la circolazione lungo la strada

provinciale con la realizzazione di opportune deviazioni temporanee e

parzializzazioni della carreggiata.

Per la realizzazione dell’intervento saranno necessari circa 6 mesi. Mentre per il

collaudo dello stesso si prevedono sempre 6 mesi.

Si riporta di seguito un diagramma riepilogativo:

Pista ciclabile di via Altinia

Relazione tecnico illustrativa Progetto Preliminare

11004R001P4_REL_TEC.doc 19

10 QUADRO TECNICO – ECONOMICO

Con riferimento ai costi nudi unitari di opere simili e valutazioni in analogie riferite a

recenti interventi è stato definito il costo delle opere e conseguentemente è stato

redatto il seguente quadro economico.

Per la stima delle opere è stato adottato il prezziario ufficiale 2011 del Comune di

Venezia e solo per alcune lavorazioni non presenti in tale listino sono stati utilizzati

prezzi unitari ricavati da opere simili recentemente realizzate.