PIETRO GIORGIO ZENDRINIBalcania di Vladislav Bajac), che ha fatto sì che le figure e i dettagli...

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PIETRO GIORGIO ZENDRINI opere e progetti 1975-2000 GIORGIO AZZONI PIETRO GIORGIO ZENDRINI opere e progetti 1975-2000 GIORGIO AZZONI

Transcript of PIETRO GIORGIO ZENDRINIBalcania di Vladislav Bajac), che ha fatto sì che le figure e i dettagli...

  • PIETRO GIORGIO ZENDRINIopere e progetti 1975-2000

    GIORGIO AZZONI

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    Copertina 8-02-2007 16:59 Pagina 1

  • € 12 .00

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    uno SCIAME dal CONFINO

    FRAMMENTI DI “MEDIETÀ”PER ARCHITETTI, DESIGNER E...

    PIETRO GIORGIO ZENDRINI

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    PIETRO GIORGIO ZENDRINI

    (VALSAVIORE BS 1953) ARCHITETTO, TIENE I COR-

    SI DI ECODESIGN E DI DESIGNSOSTENIBILE ALLA

    LABA (LIBERA ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRE-

    SCIA).

    HA FREQUENTATO FIN DA PICCOLO I CANTIERI

    EDILI, SEGUENDO IL PADRE EMIGRATO IN SVIZZE-

    RA, DAL 1972 AL 1974, HA LAVORATO COME OPE-

    RAIO EDILE; AUTODIDATTA, DAL 1975 ESERCITA IL

    MESTIERE CON STUDIO IN CEVO (BS).

    CON PAZIENZA, SI RAPPORTA CON LO STATO DEL

    NECESSARIO, E SU QUESTA VIA NEGLI ULTIMI ANNI

    “SCAVA...” SU QUELLA CHE FU LA CONDIZIONE

    DELL’ABITARE NEL LUOGO DI APPARTENENZA,

    PROPONENDOSI DI RI-PRENDERE DA: NON-IDEN-

    TITÀ RURALE, UN ABITARE NON DUALISTICO E UN

    POSSIBILE RITORNO AL NECESSARIO ESSENZIA-

    LE, (NATURA-UOMO, MEZZO-FINALITÀ, SOGGET-

    TO-OGGETTO).

    PUBBLICAZIONI:

    “PIETRO GIORGIO ZENDRINI, OPERE E PROGETTI

    1975-2000” A CURA DI GIORGIO AZZONI, DICEM-

    BRE 2000;

    “S’VÖT... SI VEDE CHE C’È QUALCOSA” DI FABRI-

    ZIO FERRI E PIETRO GIORGIO ZENDRINI, OTTOBRE

    2009;

    PIETRO GIORGIO ZENDRINI “RESISTENTE/WIDER-

    STANDFÄHIG, COSTRUIRE SENZA IL VERBO AVE-

    RE” A CURA DI PAOLO MESTRINER, SIRACUSA,

    LETTERAVENTIDUE, 2012.

    USO “MEDIETÀ” DAL FRANCESE “MÉDIANCE”,

    TRADUZIONE DI AUGUSTIN BERQUE DELLA PA-

    ROLA GIAPPONESE FÛDOSEI (WATSUJI TETSURŌ);

    BERQUE ASSEGNA AD ESSA IL SEGUENTE SIGNI-

    FICATO: « UNA STRUTTURA ONTOLOGICA DEFINI-

    TA COME “IL MOMENTO STRUTTURALE DELL’ESI-

    STENZA UMANA”; DAL LATINO MEDIETAS (METÀ,

    MEDIETÀ, GIUSTA MISURA), STA A SIGNIFICARE

    CHE L’ESSERE UMANO NON SI LIMITA AL SUO

    CORPO INDIVIDUALE, MA COMPRENDE NECES-

    SARIAMENTE UN CORPO “MEDIATO” ECO-TEC-

    NO-SIMBOLICO, COSTITUITO DALLE RELAZIO-

    NI-INTEGRAZIONI CON IL SUO MILIEU».

    9 788884 865816

    ISBN 978-88-8486-581-6

    Libera accademia di beLLe arti

    Quaderni dell’accademia

    numero “6”

  • Questo è uno dei tanti tentativi che si possono fare per portare alla luce correlazioni e comportamenti che dovrebbero appartenere all’archetipo dell’essere umano; ed è per questa ragione che a�ermo, nonostante l’apparenza autobiogra�ca, di non avere nulla da accampare al di là degli interrogativi e dei dubbi che mi porto appresso.La chiave di accesso a questo periplo e l’ottica con cui a�ronto questa tematica consiste nel credere che esista, e sia esistito, per l’umanità un “circolo del ritorno” al quale appartengono cose e azioni già pensate, già dette, già scritte e... già fatte! Cose che nel tempo cambiano di veste, ma non cambiano di sostanza poiché sono incarnate in una prassi di pensiero aperta alla naturalità originaria; con però l’avvertenza che: «Il ritorno alle origini serve a trovare il signi�cato, ma basarsi sulle apparenze signi�ca lasciarsi sfuggire la causa.» (Sosan)

    Pietro Giorgio Chusei Zendrini (Valsaviore BS, 1953) Chusei è il nome da monaco ricevuto dal Maestro Engaku Taino, Scuola Lin-chi di Chan (Rinzai Zen), Bukkosan Zenshinji -Scaramuccia- Orvieto. Architetto, tiene i corsi di Ecodesign e di Designsostenibile alla LABA (Libera Accademia di Belle Arti di Brescia). Ha frequentato �n da piccolo i cantieri edili, seguendo il padre emigrato in Svizzera, dal 1972 al 1974, ha lavorato come operaio edile; autodidatta, dal 1975 esercita il mestiere con studio in Cevo (BS). Con pazienza, si rapporta con lo stato del necessario, e su questa via negli ultimi anni “scava...” su quella che fu la condizione dell’abitare nel luogo di appartenenza, proponendosi di ri-prendere da: non-identità rurale, un abitare non dualistico e un possibile ritorno al necessario essenziale, (natura-uomo, mezzo-�nalità, soggetto-oggetto).

    Pubblicazioni:Pietro Giorgio Zendrini, Opere e progetti 1975-2000, a cura di Giorgio Azzoni, dicembre 2000.S’vöt... Si vede che c’è qualcosa, di Fabrizio Ferri e Pietro Giorgio Zendrini, ottobre 2009.Pietro Giorgio Zendrini, Resistente/Widerstandfähig, costruire senza il verbo avere, a cura di Paolo Mestriner, ed. LetteraVentidue, Siracusa 2012.Pietro Giorgio Zendrini, Uno Sciame dal con�no. Frammenti di medietà per architetti, designer e..., Massetti Rodella Editori, Roccafranca (BS) 2013.Pietro Giorgio Zendrini Architracce, l ’intuizione dello spazio nell ’uomo di montagna, ed. LetteraVentidue, Siracusa 2014.

    www.letteraventidue.com € 9,90

    PERIPLOPietro Giorgio Zendrini

    Circolo(i) nell’ordinaria Natura delle cose

    con uno scritto diMauro Martinuz

    PERIPLO

  • 10,00 EURO Questo libro è in vendita anche su: www.Liberodiscrivere.it

    NARRATIVA E SPIRITUALITÀ

    > Pietro Giorgio ZENDRINI

    Verbigerazionec’era un vecchio sul treno

    Era da tempo che mi prospettavo qualcosa, che derivavada una mistura di suggestioni personali; l’invito poi, mi ègiunto anche dalla lettura di un libro duale (HammanBalcania di Vladislav Bajac), che ha fatto sì che le figuree i dettagli iniziassero a concatenarsi dando il via a unasorta di verbigerazione diaristica: il richiamo della “cosa”che ha per effetto il viaggio immaginario nel visibile enell’invisibile. Il personaggio, ha un suo punto di vista, sadi incontrare-perdere ad ogni passo e si muove sul “ter-reno” da testimone confinato gustando il luogo, milieau,con la lingua materna: il dialetto.

    Pietro Giorgio Chusei Zendrini (Valsaviore BS, 1953) Chusei è ilnome da monaco ricevuto dal Maestro Engaku Taino, Scuola Lin-chi diChan (Rinzai Zen), Bukkosan Zenshinji -Scaramuccia- Orvieto. Architetto,tiene i corsi di Ecodesign e di Designsostenibile alla LABA (Libera Acca-demia di Belle Arti di Brescia). Ha frequentato fin da piccolo i cantieri edili,seguendo il padre emigrato in Svizzera, dal 1972 al 1974 ha lavorato comeoperaio edile. Con pazienza, si rapporta con lo stato del necessario, e suquesta via negli ultimi anni “scava... ” su quella che fu la condizione dell’abi-tare nel luogo di appartenenza, proponendosi di ri-prendere da: non-identi-tà rurale, un abitare non dualistico e un possibile ritorno al necessarioessenziale, (natura-uomo, mezzo-finalità, soggetto-oggetto).

    Pubblicazioni:“Pietro Giorgio Zendrini, Opere e progetti 1975-2000” a cura di Giorgio Azzoni, dicem-bre 2000 (stampa in proprio);“S’vöt... Si vede che c’è qualcosa” di Fabrizio Ferri e Pietro Giorgio Zendrini, ottobre2009 (stampa in proprio);Pietro Giorgio Zendrini “Resistente/Widerstandfähig, costruire senza il verbo avere” acura di Paolo Mestriner, ed. LetteraVentidue, Siracusa, 2012;Pietro Giorgio Zendrini “Uno Sciame dal Confino, frammenti di medietà per architetti,designer e... ” Massetti Rodella Editori, Roccafranca (BS), 2013;Pietro Giorgio Zendrini “Architracce, l’intuizione dello spazio nell’uomo di montagna”, ed.LetteraVentidue, Siracusa, 2014;Pietro Giorgio Zendrini “PERIPLO, Circolo(i) nell’ordinaria Natura delle cose”, ed. Lette-raVentidue, Siracusa, 2015.

    In copertina: disegno di Tiziana L. Zendrini Pietro Giorgio Z

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    Verbigerazione

  • 6,00 EURO Questo libro è in vendita anche su: www.Liberodiscrivere.it

    SPIRITUALITÀ E CRESCITA PERSONALE

    > Pietro Giorgio Chūsei Zendrini

    ANTIDOTO al VELENOper il CUORE

    Per chi non conosce il Sutra del Cuore e ilcommento di Hakuin, questo libro di Zendrini èuna buona opportunità per iniziare a conoscereun testo fondamentale per lo sviluppo delpensiero umano.

    Massimo Shidō Squilloni

    Pietro Giorgio Chū

    sei ZEN

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    Pietro Giorgio Chūsei ZendriniChūsei è il nome da monaco ricevuto dal Maestro EngakuTaino, Scuola Lin-chi di Chan (Rinzai Zen), BukkosanZenshinji. Vive a Cevo in Valsaviore. Architetto, ha frequentato fin da piccolo i cantieri edili,seguendo il padre emigrato in Svizzera, dal 1972 al 1974, halavorato come operaio edile. Con pazienza, si rapporta con lo stato del necessario, e suquesta via negli ultimi anni “scava...” su quella che fu lacondizione dell’abitare nel luogo di appartenenza,proponendosi di ri-prendere da: non-identità rurale, unabitare non dualistico e un possibile ritorno al necessarioessenziale, (natura-uomo, mezzo-finalità, soggetto-oggetto).Per LetteraVentidue, Siracusa, ha pubblicato: Pietro GiorgioZendrini “Resistente/Widerstandfähig, Costruire senza ilverbo avere” a cura di Paolo Mestriner, 2012; “Architracce.L’intuizione dello spazio nell’uomo di montagna”, 2014;“Periplo. Circolo(i) nell’ordinaria natura delle cose” , 2015.Per Massetti Rodella Editori, Roccafranca (BS) “Uno Sciamedal Confino. Frammenti di medietà per architetti, designere...”, 2013. Con Liberodiscrivere, Genova, ha pubblicato,“VERBIGERAZIONE, c’era un vecchio sul treno”, 2016.

    Massimo Shidō Squilloni è un monaco zen, maestro diDharma del monastero Scaramuccia Bukkosan Zenshinji.Dirige il centro zen Zenshinkai di Pisa.Per le sue pubblicazioni: www.massimoshido.it

  • Pietro Giorgio Chūsei Zendrini

    Evidenza dell’ovvio96 piccoli scritti

    con 16 fotografie di Fabrizio Ferri

    liberedizioni€ 10,00

    Nella pletora di pubblicazioni che si dicono Zen (spesso in modo, a dir poco, fraudolento) final-mente uno scritto che è veramente Zen nel senso più profondo del termine, ove si sente un fruire/esperire il mondo in modo autenticamente aperto e libero.

    Marco Valli-Osel Dorje

    Pietro Giorgio Chūsei Zendrini (Valsaviore, 1953). Chūsei è il nome da mona-co ricevuto dal Maestro Engaku Taino, Scuola Lin-chi di Chan (Rinzai Zen), Bukkosan Zen-shinji. Vive a Cevo in Valsaviore. Architetto, ha frequentato fin da piccolo i cantieri edili seguendo il padre emigrato in Svizzera, dal 1972 al 1974 ha lavorato come operaio. Con pazienza si rapporta con lo stato del necessa-rio e su questa via negli ultimi anni “scava...” su quella che fu la condizione dell’abitare nel luogo di appartenenza, proponendosi di ri-prendere da: non-identità rurale, un abitare non dualistico e un possibile ritorno al neces-sario essenziale, (natura-uomo, mezzo-finali-tà, soggetto-oggetto).Per LetteraVentidue, Siracusa, ha pubblica-to:“Resistente/Widerstandfähig, Costruire senza il verbo avere” a cura di Paolo Mestri-ner, 2012; “Architracce. L’intuizione dello spazio nell’uomo di montagna”, 2014; “Pe-riplo. Circolo(i) nell’ordinaria natura delle cose”, 2015. Per Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs) “Uno Sciame dal Confino. Frammenti di medietà per architetti, designer e...”, 2013. Con Liberodiscrivere, Genova, ha pubblicato, “VERBIGERAZIONE, c’era un vecchio sul treno”, 2016; “Antidoto al veleno per il cuore”, 2016.

    Fabrizio Ferri(Brescia, 1963). È docente di tecnica fotogra-fica all’Istituto C. Golgi (grafico pubblicitario) di Brescia. Sin dalla fine degli anni 80 si è oc-cupato di fotografia artistica e commerciale (moda) passando dalla mansione di fotografo a quella di stylist e art-buyer per importanti agenzie pubblicitarie nazionali e internaziona-li. Particolarmente interessato alla fotografia antropologica, nel 2007 con le trilogie foto-grafiche “s_oggetto” ha interpretato l’anima in dissolvimento del mondo rurale; ha viaggiato in Nepal e Tibet per documentare attraverso un film-documentario la sostenibilità del pia-neta e per realizzare una serie di immagini sul popolo tibetano. Opere di interesse: “s_ogget-to” trilogie, Valsaviore 2007; con PG Zendrini il catalogo fotografico “Svöt” , 2009; per la condotta SlowFood della Valle Camonica la serie “fare cibo”, 2012.

    Cover_libri_16.pdfCover_libri.pdfCopert_Zendrini.pdfcover_svot.pdfcover_resistente.pdfsciame copertina low.pdfcover_architracce.pdfcover_zendrini_periplo.pdf

    3607-CP-Zendrini-1.pdf

    3630-COP-ZENDRINI.pdfCopEvidenza9_1.pdf

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