Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona...

36
Piero Catt Università Cattolica S. Cu Milano-Piac Istituto Sociale - Tor Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti culturali e indicazioni operative per il RAV Milano, 14 febbraio 2015 Istituto Santa Gemma Via Baldinucci Milano 1

Transcript of Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona...

Page 1: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Piero CattaneoUniversità Cattolica S. Cuore

Milano-Piacenza

Istituto Sociale - Torino

Una “Buona Scuola” esige una buonaAUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTORiferimenti culturali e indicazioni

operative per il RAV

Milano, 14 febbraio 2015

Istituto Santa GemmaVia Baldinucci

Milano

1

Page 2: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

I punti nodali della comunicazione

1.Autonomia scolastica e autovalutazione di istituto

• I presupposti teorici – il significato dell’Autovalutazione di Istituto. Alcune esperienze pregresse in altri sistemi scolastici e in Italia

• I riferimenti normativi: gli orientamenti generali del Sistema Nazionale di

valutazione (SNV) DPR n. 80/2013 le Indicazioni Nazionali del primo ciclo di istruzione

(testo 2012) e del secondo ciclo di istruzione (testo 2010)

la Direttiva MIUR del 18.09.2014 n. 11 e la CM n. 47 del 22/10/2014

il testo de “La Buona Scuola” del Governo sul sistema scolastico italiano

2

Page 3: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

2. La procedura e gli strumenti per il processo di Autoanalisi di Istituto proposte dall’Invalsi

• I tre strumenti (novembre 2014) Rapporto di Autovalutazione (RAV)

guida all’autovalutazione I Percorsi valutativi delle scuole

inquadramento teorico del RAV (Sintesi) Mappa Indicatori per Rapporto di Autovalutazione

• La sequenza del procedimento prevede le seguenti fasi Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (statali e

paritarie) Valutazione esterna Azioni di miglioramento (Progetto di miglioramento

deliberato dal Collegio dei Docenti) Rendicontazione Sociale delle Istituzioni Scolastiche3

Page 4: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

3. La logica della proposta di Autovalutazione di Istituto

• I dati a disposizione delle singole istituzioni

• Confronto e comparazione dei dati nel tempo (per la stessa istituzione) e nello spazio (a livello locale tra scuole dello stesso tipo sul territorio comunale, provinciale, regionale, nazionale)

• Confronto e comparazione tra Modelli Culturali – Metodologici – Operativi adattati e applicati in momenti e situazioni differenti

4. I passi da compiere … tra breve. Come?

5. Le prossime tappe per il triennio 2014-2017

6. Alcune riflessioni conclusive per l’avvio e il consolidamento della cultura di autovalutazione a livello di istituto

4

Page 5: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

1. Autonomia scolastica e autovalutazione di istituto• Alcuni presupposti teorici Approcci di valutazione centrati sullo sviluppo

organizzato Le origini delle problematiche sullo sviluppo

organizzativo si possono far risalire agli scritti psico-sociologici di Kurt Lewin e datare il suo avvio nell’immediato dopoguerra con la Fondazione del National Training Laboratory

Il Progetto ISIP (International School Improvement Project) organizzato dall’OCSE e coordinato dal CERI (Center for Educational Research and Innovation) ha visto coinvolti 14 Paesi occidentali, nella maggior parte europei (Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Svezia, Svizzera) con altre 40 istituzioni interessate durante gli anni 1982-1986.L’obiettivo dichiarato del Progetto era quello di migliorare l’efficacia dei sistemi educativi nazionali operando a livello locale, ossia migliorando il funzionamento delle singole micro-strutture scolastiche (classi, plessi, scuole, istituti e centri di formazione)

5

Page 6: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Il Progetto ISIP si è sviluppato attraverso ricerche nei 14 Paesi aderenti su 6 campi di analisi:

a) L’Autovalutazione di Istitutob) La formazione di base e in servizio per i

responsabili e per gli agenti interni di cambiamento/innovazione

c) Il ruolo dei sistemi di sostegno ai processi di cambiamento/innovazioni

d) La ricerca e la valutazionee) L’elaborazione di politiche volte al miglioramentof) La messa a punto dello stesso concetto di

miglioramento del funzionamento della scuola

Rif.Mario Reguzzoni (a cura di), Nuovi metodi di valutazione di

programmi e dei processi di insegnamento, Milano, CIE, 1975

Mario Reguzzoni, Autonomia gestionale degli istituti scolastici, in «Aggiornamenti Sociali», sett.-ott. 1987, n. 9-10

6

Page 7: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Autonomia scolastica (DPR n. 275/1999 – Regolamento sull’autonomia scolastica)

POF (Piano dell’offerta formativa)o Autonomia organizzativao Autonomia didatticao Autonomia ricerca e sviluppo

Curricolo d’istitutoo Indicazioni nazionalio Competenzeo Valutazione delle competenzeo Certificazione delle competenze (Modelli di

certificazione)

7

Page 8: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Regolamento per l’autonomia scolastica

DPR 8 marzo 1999 n. 275

Art. 10 c. 1

Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero della Pubblica Istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Fino all’istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sono effettuate dal Centro europeo dell’educazione, riformato a norma dell’art. 21, comma 10 della legge 15 marzo 1997, n. 59.

8

Page 9: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Indicazioni Nazionali per il primo ciclo (testo 2012) Profilo dello studente Organizzazione del curricolo (continuità e verticalità) Valutazione – autovalutazione c

9

Page 10: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

“Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta formativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso doti di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne”

“Il sistema nazionale di valutazione (SNV) ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione”

“L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove”

10

Page 11: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Da “La Buona Scuola”Autonomia significa anzitutto

RISORSEma vuol dire almeno 4 cose

IMPORTANTI

A.Non c’è vera autonomia senza responsabilità. E non c’è responsabilità senza valutazione

quindi

ogni scuola va aiutata a costruire il suo progetto di miglioramento, partendo da un coinvolgimento sempre più significativo dei docenti e degli studenti

offrire ad ogni famiglia uno strumento di informazione e trasparenza sulla qualità della scuola dove mandano i loro figli 11

Page 12: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

B. Ogni scuola deve poter contare/schierare la migliore squadra possibile di docenti (quindi trasparenza dei curricula dei docenti e dei dirigenti)

C. Autonomia significa buona governance della scuola

quindi

Competenza dei dirigenti scolastici e dei docenti (formazione, selezione); selezione di docenti in relazione a compiti per l’innovazione; ripensare a organi collegiali aperti, agili ed efficaci

Nessuna scuola è un’isola, ma occorre rinforzare l’idea di rete sul territorio nazionale

quindi

– garantisce alle scuole un accesso più diffuso e capillare a internet e tra le scuole

– operare per il riscatto e il protagonismo

12

Page 13: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Riferimenti normativi recenti DPR n. 80/2013 (Regolamento del Sistema

Nazionale di Valutazione)

DPR 28 marzo 2013 n. 80(G.U. n. 155 del 4 luglio 2013)

IL REGOLAMENTO SUL SISTEMANAZIONALE

DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

13

Page 14: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

ORIENTAMENTI

Tutto il sistema di valutazione intende essere

leggero (di facile utilizzo e consultazione)

comparabile (con dati e strumenti comuni di riferimento)

duttile (attento ai diversi contesti e ai punti di partenza)

integrabile (con informazioni che possano essere integrate dalla scuola e/o da altri sistemi)

dinamico (attento allo sviluppo e al miglioramento che avviene nel tempo)

Il sistema non intende essere (ma è) imperfettoda D. Previtali

14

Page 15: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Il SNV è costituito dai seguenti soggetti:a) INVALSI

Istituto Nazionale per la valutazione e formazione, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286

b) INDIREIstituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, di cui all’art. 19, c. 1 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111

c) Contingente Ispettivocontingente di dirigenti di seconda fascia con funzione tecnico-ispettiva, appartenenti alla dotazione organica dirigenziale del MIUR che svolgono l’attività di valutazione nei NUCLEI di VALUTAZIONE concorrono altresì, all’attività di valutazione.

d) La conferenza: conferenza per il coordinamento funzionale del SNV

e) I Nuclei di Valutazione esterna: nuclei costituiti da un dirigente tecnico del contingente Ispettivo e da due esperti scelti nell’elenco (art. 3, c. 1, lettera l)

15

Page 16: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014Sistema nazionale di valutazione – triennio 2014-2017

C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 – Priorità strategiche della valutazione del sistema educativo, di istruzione e formazione.Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014

16

Page 17: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

2. Il procedimento e gli strumenti per il processo di Autoanalisi di Istituto proposte dall’Invalsi

Rapporto diAutovalutazione

GUIDAall’autovalutazione

Mappa indicatoriper

Rapporto diAutovalutazione

17

Page 18: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

LA SEQUENZA DEL PROCEDIMENTODPR 28 marzo 2013 n. 80

Art. 6(Procedimento di valutazione)

Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali … nelle seguenti fasi:

a)autovalutazione delle istituzioni scolastiche

b)valutazione esternac)azioni di miglioramentod)rendicontazione sociale delle

istituzioni scolasticheda D. Previtali

18

Page 19: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Fasi Attori a.s. 2014/2015

a.s. 2015/2016

a.s. 2016/2017

AUTOVALUTAZIONE TUTTE LE SCUOLE

VALUTAZIONE ESTERNA

CIRCA 800 SCUOLE (OGNI ANNO)

AZIONI DI MIGLIORAMENTO

TUTTE LE SCUOLE

RENDICONTAZIONE SOCIALE

TUTTE LE SCUOLE

19

Page 20: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

AUTOVALUTAZIONETiming delle operazioni – anno scolastico 2014-2015

Mesi di gennaio-febbraio 2015

Inserimento dei dati (a livello di singola scuola) di loro competenza ed entro il mese di marzo verranno restituiti i dati con valori di riferimento esterni (benchmark) confronto con situazioni simili ma con un più efficace processo di autovalutazione i dati fanno riferimento alle AREE in cui è articolato il RAV contesto e risorse esiti processi processo di autovalutazione individuazione delle priorità

20

Page 21: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Da marzo a giugno 2015

Luglio 2015

Ogni singola scuola, sulla base delle aree forti e deboli, individuerà, in una sezione ad hoc del RAV, le priorità strategiche con i relativi obiettivi di miglioramento

pertanto l’autovalutazione diventerà lo strumento attraverso cui ogni scuola individua i dati significativi, li esplicita, li rappresenta, li argomenta e li collega alla sua organizzazione e al suo contesto

Sul Portale “Scuola in chiaro” verrò pubblicato il RAV (Rapporto di Autovalutazione) di ogni scuola e la pubblicazione avverrà anche sul sito della singola istituzione scolastica

21

Page 22: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

AUTOVALUTAZIONEProspetto riassuntivo delle fasi per l’a.s. 2014-2015

N Azioni Soggetti Tempi

1 Predisposizione format rav

Invalsi Fino ottobre 2014

2 Apertura piattaforma informatica

MIUR Inizio gennaio 2015

3 Inserimento dati Tutte le scuole

Gen.-Feb. 2015

4 Restituzione dati con Benchmark

Invalsi Fine marzo 2015

5 Elaborazione rav Tutte le scuole

Marzo-giugno 2015

6 Pubblicazione rav Tutte le scuole

Luglio 2015

Page 23: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Valutazione esternaAzioni di miglioramento – aggiornamento RAV

(2015-2016)

nel corso del prossimo anno prenderanno il via: le visite alle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterna (primo contingente di circa 800 istituzioni scolastiche scelte:

3% casualmente 17% sulla base di indicatori di efficacia ed

efficienza)

tutte le scuole pianificheranno e avvieranno le azioni di miglioramento sulla base degli obiettivi di miglioramento indicati nel rav, avvalendosi di supporti esterni (Indire, Università, Enti e/o Associazioni professionali di formazione) 23

Page 24: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale regolazione degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016

Valutazione esternaN AZIONI SOGGETTI TEMPI

1 ADOZIONE PROTOCOLLI DI VALUTAZIONE

Conferenza coordinamento SNV, su proposta INVALSI

Marzo 2015

2 INDIVIDUAZIONE INDICATORI DI EFFICIENZA E EFFICACIA AI FINI DELL’INDIVIDUAZIONE DELLE SCUOLE

Conferenza coordinamento SNV, su proposta INVALSI

Marzo 2015

3 INDIVIDUAZIONE MODALITÀ DI SELEZIONE E FORMAZIONE ELENCHI ESPERTI NUCLEI

INVALSI 60 gg. dalla direttiva

4 CRITERI COSTITUZIONE NUCLEI DI VALUTAZIONE

Conferenza coordinamento SNV

Entro giugno

7 COSTITUZIONE DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE

INVALSI Entro luglio 2015

8 INIZIO VISITE PER VALUTAZIONE ESTERNA

Nuclei valutazione esterna

a.s. 2015/2016

24

Page 25: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

N AZIONI SOGGETTI TEMPI

1 PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Scuole con supporto INDIRE e/o in collaborazione con università, enti di ricerca e associazioni professionali e culturali

Da a.s. 2015/2016

Azioni di miglioramento

2525

Page 26: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Gli strumenti per l’Autovalutazione di Istituto

A – Rapporto di Autovalutazione (guida all’autovalutazione)

a) Indicazioni per la compilazione del RAVStruttura del RAV

Il RAV è articolato in 5 sezioni

Contesto e risorse Esiti degli studenti Processi Il processo di

Autovalutazione Individuazione delle

Priorità26

Page 27: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

1

Contesto e risorse Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali

Esiti degli studentirappresentano i risultati degli alunni nelle prove standardizzate nazionali (Prove Invalsi) e delle prove ordinarie (esami compresi)

Risultati scolastici Risultati delle prove strutturate Competenze chiave di cittadinanza Risultati a distanza

Page 28: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Processiquesta sezione si riferisce a due tipologie di processi: quelli messi in atto sul piano didattico in funzione degli apprendimenti degli allievi e quelli che attengono alle pratiche gestionali e organizzative

a) Pratiche educative e didattiche Curricolo, progettazione, valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento

b) Pratiche gestionali e organizzative Orientamento strategico e organizzazione della

scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le

famiglie

28

Page 29: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

29

Il processo di Autovalutazione Il processo di autovalutazione

Individuazione delle priorità Priorità e Traguardi Obiettivi di processo

Page 30: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

B - I Percorsi valutativi delle scuole

Inquadramento teorico del RAV

È un documento che nasce da una riflessione sulle ricerche condotte dall’Invalsi – Area Valutazione delle scuole.A partire dal 2008 l’Invalsi ha avuto l’incarico di studiare e definire un MODELLO DI VALUTAZIONE delle SCUOLE.

Tale studio denominato VALSIS (Valutazione del Sistema Scolastico e delle Scuole) il cui modello teorico di riferimento è stato il CIPP Model (Context; Input; Process; Product)

30

Page 31: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

C - Mappa degli Indicatori per il RAV

È un utile strumento perché facilita il lavoro del nucleo di valutazione interno in quanto propone esempi di

INDICATORIDESCRITTORI

con relativi codici di riferimento e fonti per il reperimento di dati

Lo schema utilizzato è il seguente scelto a titolo esemplificativo

31

Page 32: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

3. La logica della Proposta di Autovalutazione di Istituto

N.B.

Alcune esemplificazioni di dati da utilizzare nel RAV

-Alcuni esempi di modelli culturali – metodologici e operativi

-Indicazioni operative per la selezione e l’uso di dati

32

Page 33: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

4. I passi da compiere … tra breve. Come ?

Art. 6: procedimento di valutazione

a)Autovalutazione delle istituzioni scolastiche (R.A.)b)Valutazione esternac)Azioni di miglioramentod)Rendicontazione sociale

1.Analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall’Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;2.Elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;

33

Page 34: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

5. Le prossime tappe per il triennio 2014-2017

La formazione dei referenti dell’USR e degli Ispettori tecnici

La formazione dei Dirigenti Scolastici e dei Docenti

Apertura della piattaforma informatica

Inserimento dati

Restituzione dati con benchmark

Definizione RAV

Pubblicazione RAV

34

Page 35: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

6. Alcune riflessioni conclusive per l’avvio e il consolidamento del processo di Autovalutazione di Istituto

35

Autovalutazione come modalità di condivisione delle azioni da compiere per il miglioramento del funzionamento di una scuola e degli esiti dei processi di formazione

Autovalutazione come processo di trasparenza e di rendicontazione verso la comunità scolastica e la comunità territoriale

Autovalutazione come processo di assunzione di responsabilità verso gli impegni assunti nei confronti degli alunni, delle famiglie e della società

Page 36: Piero Cattaneo Università Cattolica S. Cuore Milano-Piacenza Istituto Sociale - Torino Una “Buona Scuola” esige una buona AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Riferimenti.

Bibliografia minima

Mario Reguzzoni, Autonomia gestionale degli Istituti scolastici, in Aggiornamenti Sociali, sett.-ott. 1987, n. 9-10

Mario Reguzzoni (1975), Nuovi Metodi di valutazione dei programmi e dei processi di insegnamento, Milano (CIE)

Mario Castoldi, Segnali di qualità – Valutazione con gli indicatori, La Scuola, Brescia 1999

Sitografia

www.istruzione.it

www.invalsi.it 36