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Semestrale di testimonianze, ricordi, scritti. È la rivista a cura dellaPostulazione per la Causa di beatificazione della VenerabileSuor M. Consolata Betrone.

Aut. Tribunale di Torino n. 4945 del 13.9.1996

Direttore responsabile: Sergio Torta

Redazione:Clarisse Cappuccine - Monastero Sacro Cuore

Stampa: Gengraf

Impaginazione: Fotocomposizione Santarosa

Questo periodico non ha quota di abbonamentoma è sostenuto dalla generosità dei lettori.Per offerte a sostegno della stampa e dellaCausa di beatificazione di Suor M. Consolataservirsi del:- c/c postale n. 13490107

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Corrispondenza:Postulazione presso Monastero Sacro CuoreVia Duca d’Aosta, 110024 Moncalieri (TO) - ItaliaTel. 011 6810114 e-mail: [email protected]

Rif.: D. Lgs. n.196/2003 - Il Monastero Sacro Cuore,editore di questo periodico, informa i lettori che i dati per-sonali forniti saranno trattati, con la riservatezza previstadalla legge, unicamente per l’invio delle proprie pubblica-zioni. Garantisce inoltre che, su semplice richiesta dell’in-teressato, questi dati potranno rapidamente essere retti-ficati o cancellati.

Sommario

3 - Carissimi Amici e Lettori

5 - Con grande amore

6 - Suor M. Consolata Betrone è Venerabile!

11 - Suor M. Consolata e la "Voce" misteriosa

18 - Ci scrivono per Suor M. Consolata

Si affidano a Suor M. Consolata

24 - Catechesi sui comandamenti di Papa Francesco

29 - Associazione

31 - Messaggi a Suor M. Consolata

dall’album presso l’urna

35 - Preghiera in Monastero

36 - Pubblicazioni su Suor M. Consolata

40 - 18 luglio - 73° Anniversario della Nascita al Cielo di Suor M. Consolata

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Il2 aprile 2019 i Padri Cardinali e Vescovi, membri della Congregazione delleCause dei Santi, riuniti nella Sessione ordinaria, sotto la Presidenza del Car-

dinale Prefetto, Angelo Becciu, ed essendo Ponente della causa il Card. Mauro Pia-cenza, hanno espresso il loro parere, che è risultato affermativo, circa l’eroicità dellevirtù della Serva di Dio Suor M. Consolata Betrone, per cui la Causa stessa è statapresentata al Santo Padre Francesco, per il suo giudizio definitivo.A Lui il Prefetto del Dicastero ha pertanto sottoposto le conclusioni della Sessioneordinaria, chiedendo di confermare quel parere e di ordinare la promulgazione delrelativo Decreto.

Ciò è avvenuto sabato 6 aprile, una data assai significativa nella biografia di SuorM. Consolata, essendo la data della sua nascita. Con il riconoscimento della eroicità delle virtù, alla Serva di Dio è attribuito iltitolo di Venerabile.

Carissimi Amici e Lettori

“Rendiamo grazie al Signore perché è buono, il suo amore è per sempre”.

La Serva di Dio Suor M. Consolata Betrone é

VENERABILE

Torino, 8 febbraio 1995 - Apertura della Causa di Beatificazione

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Al traguardo della VENERABILITA’ si è giunti al termine del lungo iter dellacausa, iniziato nella fase diocesana a Torino, l’8 febbraio 1995, quando Arcivescovoera il Card. Giovanni Saldarini, e passato il 23 aprile 1999 alla fase romana per lapreparazione della Positio (volume che raccoglie il materiale dell’indagine dio-cesana e una corposissima biografia documentata), perché fosse sottoposta allostudio, dapprima da parte dei Consultori storici, e poi, con opportuni approfondi-menti, da parte dei Consultori Teologi.

Un significativo impulso alla causa era stato dato da Mons. Claudio Iovine, no-minato nel luglio del 2013 nuovo Relatore della causa, ossia l’Officiale della Con-gregazione designato a seguire la Positio.Il fine essenziale di una causa di beatificazione e canonizzazione è il raggiungi-mento della verità, in questo caso sulle virtù “eroiche”, cioè esercitate sopra lamisura comune, del candidato.

Circa la nozione di “virtù eroica”, è bene ricordare l’insegnamento del Papa Pio XI,il quale spiegava: “non nelle cose straordinarie consiste la santità, ma nelle cosecomuni non comunemente adempite”. Ed ancora San Paolo VI, ebbe a dire di unnuovo Beato: “fu uomo straordinario nell’ordinario”.Al di là dei fenomeni mistici, di cui Suor M. Consolata fu arricchita, l’eroicità, o sevogliamo, la straordinarietà delle sue virtù consiste soprattutto nell’essere stata“straordinaria” nella sua ordinaria vita di religiosa.

Per pronunciarsi, ciascuno degli otto Consultori Teologi deve raggiungere la cer-tezza morale circa il grado “eroico” (nel senso sopra accennato) dell’esercizio dellevirtù, certezza che deve escludere la probabilità del contrario.Ogni fondata obiezione, che metta in dubbio la materia sotto esame, deve essere ri-solta perché la causa possa avere esito positivo.

Tale esito quindi è frutto, come si è detto, di un lungo ed accurato discernimento,che, iniziato a livello popolare nella fama di santità diffusa nel popolo di Dio, e pro-seguito a livello di indagine diocesana e, in seguito, di studio presso la Congrega-zione, ha avuto nel Sommo Pontefice il Giudice definitivo.

Ora, non rimane che intensificare la preghiera, affinché, con il riconoscimento di unmiracolo, attribuito alla intercessione della Venerabile Suor M. Consolata Betrone,si possa giungere alla tanto auspicata beatificazione.

Avv. Emilio Artiglieri - Postulatore

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CON GRANDE AMORE

“Cuore di Gesù, grazie, confido in Te e mi fido di Te”.

“Il mio fine. Per farmi santa, bisogna dare tutto a Gesù, e non riprendere più nulla”.

“Il Cuore di Gesù è essenzialmente bontà, misericordia e indulgenza, e perciò rassomiglia aLui il cuore più buono, più misericordioso, più ricco di indulgenza”.

“Non basta tutto dare: bisogna tutto ricevere, nulla riprendere e tutto soffrireper amore di Gesù”.

Gesù Ti amo, sì, Ti amo con tutto il cuore, ma non mi basta. Ho tanta sete d’amarTi, O Gesù, fa’ che Ti ami alla follia!”.

“In quel giorno, compresi il perché il Cuore SS. di Gesù si china con tanta misericordiosacondiscendenza verso i piccoli, gli umili e perché la nostra debolezza lo conquista!

Lui non può resistere a tanta nostra debolezza”.

“Mi abbandono sul Tuo Cuore, totalmente: voglio fidarmi ciecamente di Te! Tu penseraia tutto, provvederai a tutto, e la tua povera creatura penserà unicamente a cantare

il suo canto d’amore sempre, in qualsiasi ora, senza un sollievo mai!”.

“Mi sentii pervasa dal bisogno infinito di amare Gesù che mi ama alla follia con amore di pari follia e sentii che a ripetere a Gesù i desideri infiniti di amarLo

vi era un altro cuore nel mio: il Cuore divino”.

“Il pensiero della bontà del Cuore Divino verso i piccoli, i deboli, gli oppressi, si fece vivo al mio spirito. Oh! Come Egli sa proteggerci! Come sa ricompensare largamente

le tenui sofferenze di chi si affida ciecamente a Lui e si fida di Lui”.

Suor M. Consolata

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San Giovanni Paolo II cheistituì questa Domenicadella Divina Misericordiadisse nel 2001, citando lasua Dives in Misericordia:“La Croce, anche dopo larisurrezione del Figlio diDio, ‘parla e non cessa maidi parlare di Dio­Padre cheè assolutamente fedele alsuo eterno amore versol’uomo… credere in taleamore significa crederenella misericordia…”. Vo­gliamo rendere grazie peril Suo amore che si rivela esi attua come misericordianella nostra quotidianaesistenza.

A vent’anni esatti dalla chiusura solennedella fase diocesana del Processo, av­venuta il 23 aprile 1999, la causa di beatifi­cazione di Suor Consolata è giunta ad untraguardo importante con un passo fonda­mentale e decisivo che fa ben sperare al­l’approssimarsi della beatificazione,quando sarà riconosciuto un miracolo ot­tenuto da Dio con l’ intercessione della Ve­nerabile Serva di Dio. Allora potremo direche si sarà realizzato il grande desiderioche, forse ingenuamente, si era lasciatascappare svelando la sua ardente ricerca di

perfezione evan­gelica, anche se latroppa sinceritàcausò le reprimendedell’Abbadessa e dialcune consorelle. Sì,perché Suor MariaConsolata non si ac­contentava di essereuna santa qua­lunque, o come di­remmo oggi una“santa della portaaccanto” come ci hainsegnato il PapaFrancesco nella suarecente esortazione:“Gaudete et exulta‐

te”, espressione che ben si radica nell’inse­gnamento del Concilio Vaticano II con laLumen Gentium sulla vocazione universalealla santità comune a tutti i fedeli bat­tezzati. Lei invece aveva questo ardire, po­tremmo dire questa mistica “follia”, desi­derare di essere: “una santa da altare”.Non era superbia la sua, era davvero unpasso più avanti, quando di fronte aqualche piccola mancanza Suor MariaConsolata domandava alla Badessa: “Possoancora sperare di andare sugli altari?”.

Espressione che va ben intesa nel contestodella sua personalità e del suo profilo spiri­

SUOR M. CONSOLATA BETRONE E’ VENERABILE!

II Domenica di Pasqua ­ 28 aprile 2019e Celebrazione per l’Anniversario della nascita

della Venerabile Suor M. Consolata BetroneOmelia di Mons. Claudio Iovine ­ Relatore della Causa di Beatificazione

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tuale di profondo livello, perché altrimentifarebbe pensare ad una presuntuosa ri­cerca di affermazione, contraria alla virtùdell’umiltà e della modestia, o della mi­norità, tipica della vita francescana. InSuor M. Consolata, come hanno messoben in luce i teologi che ne hanno scanda­gliato a fondo la vita e le virtù, questa nonera una presuntuosa ambizione, mal’espressione di una umiltà che ne rispec­chiava la verità e la semplicità da lei mo­strate senza infingimenti. La “picco­lissima” aveva in animo le più grandi, bellee sante aspirazioni che le sono tipiche.

Scrive un teologo che Suor M. Consolata:“si sentì amata da Dio e quindi felice: loscopo della sua vita fu quello di farsi santa.Nel noviziato rispondeva alla MadreMaestra riguardo al suo obiettivo di farsisanta, nonostante le sue imperfezioni:“Cadere è da esseri umani, ma ci si riprendecon l’aiuto di Dio: posso ancora farmisanta?” 1.

Questo desiderio di santità l’animava. Leistessa si domandava, proprio a propositodell’umiltà: “Tutti questi desideri infiniti,queste tendenze alle cime più alte, questodesiderio di amare Gesù come nessuno loha amato, queste brame di salvare tanteanime: è tutta presunzione? Lo so che da‐vanti a Dio sono fango e nulla più (…).Come vorrei consumarmi per Lui solo, ognigiorno, sino all’esaurimento. Anche questoforse è superbia? Sono un’anima di de‐sideri. Ebbene, Dio solo per l’anima e leanime con Dio”2.

Bisogna aggiungere che nella vita dei can­didati alla santità vengono esaminatianche i difetti e tutti i santi, in quantoesseri umani, ne hanno: chi pochi, chi tanti.Suor M. Consolata non ne è immune, tantoche la Madre Abbadessa l’aveva sopranno­minata: “suor folgore e tempesta” per la

1 Relatio et Vota, Roma 2019, pag 782 Lettera 20 giugno 1934

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sua esuberanza e vivacità di carattere 3 cherichiesero sforzo e impegno notevoli perconvertire alla grazia una natura e una per­sonalità spiccata di grandi potenzialità nelbene, ma altrettanto esposte a seri rischid’inclinazione al male. Una testimonianzadel tempo del noviziato è molto simpatica,perché i santi, bisogna dirlo, non sonomusoni o tristi, ma sono simpatici: “In corola vidi sempre in ginocchio anche se stancamorta tanto da crollare (a mattutino) per ilsonno e da lasciarsi cadere il breviario inmano. Naturalmente a ricreazione avevamoil motivo per prenderla in giro: ‘Eh, SuorConsolata, com’è fervorosa in coro a mat‐tutino (…)’ e lei sorridente, taceva sempre,sempre serena, pronta a riprendersi subitodopo un qualunque momentaneo scatto diimpazienza quasi fuggito”.

Una bella sintesi di tutto ciò ce la dà leistessa quando tra le altre cose scrive aduna consorella: “La nostra vita è fatta disalti e di ruzzoloni: l’importante è rialzarsi infretta e riprendere a correre”4.

Direte voi: ma non siamo qui per parlaredelle virtù di Suor M. Consolata? Certo,

però anche queste annotazioni rendono levirtù ancor più consistenti, diciamo pureeroiche, come ora la Chiesa ci invita a ri­tenere, proprio per la lotta a contrastare esuperare le difficoltà e i difetti.

La causa di beatificazione di Suor MariaConsolata è stata avviata dopo quasi cin­quant’anni dalla sua scomparsa. Il ritardoperò non è dovuto a cattiva volontà delMonastero, né al venir meno della fama disantità: spiegandone le cause, l’Abba­dessa di allora riconobbe e scrisse che:“solo con la beatificazione di Suor Fau­stina Kowalska è venuta la spinta achiedere alla Postulazione dei Frati MinoriCappuccini di iniziare la Causa”. Già al­l’origine quindi si intrecciano queste duefigure dell’agiografia cattolica: Suor Fau­stina, anch’essa umile suora portinaia ecuoca del suo convento in Polonia, tenutaper decenni sotto l’osservazione del S. Uf­fizio, sconosciuta ai più finché S. GiovanniPaolo II la rivelò al mondo come deposi­

3 Biographia Documentata in Positio, p.7504 Positio, Voto del III Teologo Censore, p. 911

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taria (anzi lei stessa si sentì definire ‘segre­taria’ della Divina Misericordia) di rivela­zioni che hanno suscitato un solco di pro­fondo risveglio spirituale in milioni di cat­tolici in tutto il mondo; l’altra, Suor MariaConsolata, un po’ frenata per diversimotivi nel suo cammino verso gli Altari, an­ch’essa depositaria di illuminazioni spiri­tuali che tanto bene hanno fatto a tanteanime, ma ancora più lo potranno con labeatificazione. E’ molto bello celebrarequesto travaso di spiritualità che si inte­grano e si completano, si arricchisconol’una con l’altra: a queste ci si può abbe­verare nella misura in cui si conoscono e sene sperimentano gli effetti beneficiperché opera dello Spirito Santo, checompie in noi ogni santificazione. Più chemai oggi, nella festa della Divina Miseri­cordia dobbiamo mettere in luce questolegame provvidenziale e far salire al Cieloin benedizione il nome di Santa Faustina eringraziarla anche, e tanto, per aver datouna spinta a questa ‘piccolissima’ Sorella

come lei altrettanto degna, a Dio pia­cendo, di salire all’onore degli Altari.

Ora vorrei sostanziare questa nostra medi­tazione con una domanda che si sono fattai Teologi al Congresso sulle virtù celebratoil 12 giugno dell’anno scorso: “Quale voltodi Dio Suor M. Consolata incontrava?”. La ri­sposta è: “Quello rivelato nell’Incarna­zione, il volto di Gesù nella sua tenerezza emisericordia”5. La Venerabile Betrone “hacercato il volto di Dio misericordioso, ri­velato in Gesù Cristo. Con la Vergine hacantato le sue misericordie” e ancora: “as­sapora la misericordia che le fa sentire lafollia della croce. Si rimane colpiti dal ca­rattere tragico delle sue parole, quandoevoca l’amore del Padre che vuole comuni­carsi agli uomini e da loro è disconosciuto erespinto. E’ il desiderio di lodare Dio che laspinge ad offrirsi all’Amore, che la fa ar­

5 Relatio et Vota pagg.90-91

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rivare al massimo di questa apertura.L’oblazione è il soffio del sacrificio, manell’offerta in vittima d’olocausto vi è la ri­sposta del Signore”6.

Oggi nella festa della Divina Misericordia èopportuno mettere in luce quanto SuorMaria Consolata ebbe a cuore la salvezzadelle anime più sofferenti: carcerate, pro­stitute, ragazze madri, mamme cheavevano figli in armi (…). Desiderava eoperava per la salvezza di costoro. C’è unfatto particolarmente toccante e riguardaun parroco di 29 anni per il quale Suor M.Consolata si offrì vittima per salvarloperché travolto dalle passioni e deciso alsuicidio. Si mise a parlare con Gesù, propriocome si legge nella Bibbia facevano iProfeti in trattativa con Dio per salvare uncerto numero di persone e chiesta la sal­vezza del sacerdote anche a costo di subirel’inferno, pensate, e si sentì risponderedalla ‘Voce’: “All’inferno non posso man­darti, ma per salvarlo farò provare a te l’in­ferno in vita e sai cos’è l’inferno? La priva­zione di Dio, con ogni male (…), senzaalcun bene (…). Pensa, rifletti alle tue

parole Consolata! E lei a ribadire: “Gesù, iolo voglio salvo, o con me in Paradiso, o iocon lui nell’inferno (…). Poiché mi sono of­ferta vittima, abbandonata al dolore; nonfu per salvare i miei fratelli?”7.

Sono scambi spirituali e mistici che nonsono né devono essere imitabili, ma ci ri­cordano una cosa tanto dimenticata: cheper il bene delle anime, anche di una sola,dovremmo essere pronti a tutto. Chi parlapiù della salvezza delle anime, che d’altraparte nella Chiesa dovrebbe essere semprela legge suprema?8. E invece proprioquesto ci ricordano sia Santa Faustina chela Venerabile Suor M. Consolata con il suo“Gesù, Maria vi amo, salvate anime!”. Im­pariamo da loro che la forza della vita cri­stiana e della santità, persino, è ricevere ilperdono di Dio, e andare avanti, diperdono in perdono, rapiti nel misterodella misericordia infinita del Signore.

6 Positio, Informatio , p.347 Positio, Biographia Documentata, p.3638 CIC canone 1752

Giovedì 18 Luglio 2019Giovedì 18 Luglio 201973° Anniversario della Nascita al Cielo della Venerabile

SSUORUOR M. CM. CONSOLATAONSOLATA BBETRONEETRONE

ore 20,30ore 20,30

Concelebrazione Eucaristica e lettura Concelebrazione Eucaristica e lettura del Decreto di Venerabilitàdel Decreto di Venerabilità

presiede sua Eccellenza Mons. Cristiano Bodo Vescovo di Saluzzo

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1. Dalla Sacra Scrittura alla tradizionedella Chiesa

Molte volte, aprendo la Bibbia, ci si imbattein espressioni che da una parte ci sono di-ventate - o ci sembrano - familiari, dall’altrainvece - e così dovrebbe sempre essere -c’interrogano interpellando anche la nostracuriosità. Un esempio è forse la vocazionedi Abramo: “Il Signore disse ad Abram”(Gen 12, 1). Non ci è detto come gli parlò, masolo che gli parlò con quello strano ordinedi “esodo” da ogni sua certezza: di luogo, diaffetti, di cultura. Come però Abramo udì ilSignore? Più esplicita è l’esperienza delProfeta Elia, che al soffio del “ventoleggero” udì “una voce” (cf. 1 Re 19, 13). GliIsraeliti confessano dinanzi al Decalogo diaver “udito la voce [del Signore] in mezzo

alle tenebre… dal fuoco” (Dt 5, 23-24). Ilgiovane Samuele per tre volte sentì chiara-mente pronunciare il suo nome daqualcuno e si destò dal sonno per correreda Eli, convinto che questi l ’avessechiamato (cf. 1 Sam 3, 1-11).

Nel Nuovo Testamento sono Saulo di Tarso(futuro San Paolo) e l’Apostolo Giovannicoloro che sperimentano “la voce”, esclu-dendo le varie teofanie evangeliche se-gnate dalla voce del Padre. San Paolo ri-corda: “Sentii una voce che mi diceva” e af-ferma che quanti l’accompagnavano viderola luce, ma non udirono quella voce(cf. At 22, 7ss), come invece è scritto da SanLuca nel capitolo sulla sua conversione(cf. At 9, 4ss). Nel libro dell’Apocalisse, SanGiovanni per due volte dice: “Udii una vocepotente” (Ap 1, 10 e 21, 3), mentre una terzala sente “partire dal trono” (cf. Ap 19, 5).

A questi pochissimi esempi biblici citati, va

SUOR M. CONSOLATA E LA “VOCE” MISTERIOSA

Luciana Maria Mirri - Teologa

Il profeta Elia

Il patriarca Abramo

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aggiunta l’ampia letteratura profetica vete-rotestamentaria. Volenti o nolenti, a nomedi Dio, quegli uomini che parlarono pronun-ciando “l’oracolo del Signore” fecero di LuiAltissimo diretta esperienza di ascoltoprima che di annuncio. Mai, tuttavia, nellaSacra Scrittura, compare la parola “mistica”,che invece accompagnerà la lettura cri-stiana di una ricca esperienza spirituale ereligiosa.Va precisato che, essendo l’essere umanocreato a immagine e somiglianza di Dio(Gen 1, 26), esso è “capace di Dio”, cioè resoin grado dal Creatore stesso di essergli in-terlocutore, di poter entrare in relazionecon Lui da persona a persona. Non stupisceallora che certa esperienza spirituale, reli-giosa e mistica possa darsi anche al di fuoridel Cristianesimo, facendo leva su questadimensione della creatura umana, anchedopo il peccato originale. La nostalgia di Dioè l’arcano richiamo che in varie formel’uomo avverte del “Padre nostro che è neicieli”. L’esperienza spirituale, in ogni reli-gione, lo conduce alla consapevolezza diuna realtà superiore, benché non necessa-riamente ben definita. L’esperienza reli-

giosa lo conduce all’incontro personale conDio come essere supremo.

Nel Cristianesimo il salto specifico di qualitàè costituito dall’esperienza e dalla co-scienza di un rapporto con Dio Padre, Figlioe Spirito Santo, nella luce e nella graziadella vita divina e nella relazione fondatasull’Amore. La creatura sa chi cerca e sa conchi parla o chi ascolta, superando la perce-zione di una presenza “non definita”, “tre-menda” o “nascosta”. Questa ancoraconnota esperienze nell’Antico Testamento,ma già “la voce di un silenzio simile a unsoffio” (cf. 1 Re 19, 12) evoca il fascino di unaPresenza sublime, suscita gioia e schiude ilcuore al colloquio segreto, educa la ca-pacità all’ascolto ineffabile, affina la perce-zione interiore verso l’arcano. L’uomo è pel-legrino dell’Assoluto, ma dall’altra parte c’èDio che si rivela come il “Padre che cercaadoratori in spirito e verità” (cf. Gv 4, 23). Il“timor di Dio” si trasfigura così in “amor diDio”, consapevole della Santità dell’AmatoAmante. La percezione della sua presenzapuò variare di forma, ma sempre è auten-ticata dalla pace e dalla gioia che desta. San

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Paolo l’ha spiegato benissimo ai Grecipagani di Atene nel suo famoso discorsoall’Areopago: Dio non è lontano da noi,perché “per lui, infatti, viviamo, ci muo-viamo ed esistiamo” (At 17, 28).

La tradizione di fede cristiana ha subito evi-denziato questa verità nella stessa testimo-nianza dei martiri, tra i quali eccelleSant’Ignazio vescovo di Antiochia, cheprossimo alla morte scrive: “Le mie aspira-zioni sono crocifisse. Un’acquaviva parla dentro di me emi dice: Vieni al Padre”(Lettera ai Romani, 4, 1-2).L’acqua viva delloSpirito Santo è lavoce che lo invitaal Padre per mezzodel Figlio. La cono-scenza di Dio cheegli esprime inpoche espressionicon semplicità, im-mediatezza e umil-tà scaturisce daun’intima unioned’amore con DioUno e Trino e fa dilui un bell’esempiodi mistica cristiana, tanto delicata e di-screta quanto intima e verace. Nei secolisarà la fenomenologia di questa gratuitaesperienza di Dio a captare l’attenzione, asorprendere o a far discutere. Infatti, ci sipreoccuperà di verificare il carattere so-prannaturale autentico del fenomeno mi-sterioso o straordinario, appurando chenon si tratti di un fatto patologico e, quindi,di allucinazione, illusione o condiziona-mento vario. La Chiesa formulerà criterifondati sulla personalità e la vita cristianadel soggetto che ne è protagonista e sul

contenuto, cioè sull’analisi della dottrinaespressa. L’autorità ecclesiale si riserverà lavalutazione di eventuali atteggiamenti efrutti concomitanti con l’esperienza misticadata.

2. I fenomeni misticiLa manifestazione di fenomeni misteriosiha varia tipologia. Sono considerati “straor-dinari” quelli non “essenziali” - cioè, in uncerto senso, non “fondamentalmente ne-

cessari” - alla vita mistica in sé.Tra questi, i più noti sono

i fenomeni psico-fisici, come la

stimmatizzazionee la bilocazione.Di ordine detto,invece, intellet-tuale - cioè checoinvolgono lefacoltà mentali -sono le visioni ele locuzioni. Conqueste ultime siintende il “senti-re parlare”, tantoche una volta itrattati di asce-tica e mistica le

definivano “parole soprannaturali”. Oggivengono più semplicemente chiamate“parole interiori” di Dio all’uomo, fina-lizzate al nostro bene per pura misericordiadi Dio stesso, perché “aveva già parlato neitempi antichi molte volte e in diversi modiai padri per mezzo dei profeti” e nella pie-nezza del tempo “ha parlato a noi permezzo del Figlio”, Colui che “sostiene tuttocon la potenza della sua parola” (Eb 1, 1-3).

Tramite tali parole Dio, Gesù, la Madonna, iSanti, gli Angeli buoni o caduti e i defunti

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comunicano il proprio pensiero. Questemanifestazioni possono essere percepitedai sensi esterni, fisicamente con l’udito,come provenienti da una voce normale.Perciò sono dette esteriori o locuzionivocali o corporali, in quanto risuonano agliorecchi. Nella casistica mistica sembranorare. Più ricorrenti, invece, sono le locuzioniinteriori, che si suddividono in due tipi: im-maginarie e intellettuali. Si tratta sempre dipercezioni sensibili, avvertite dalla personadentro di sé e “dal di dentro”. Si dicono im-maginarie se percepite dall’immaginazione,sia da svegli che nel sonno, e intellettuali serivolte direttamente all’intelletto, senzaalcun coinvolgimento dei sensi. Le locuzioniintellettuali, a loro volta, si distinguono in“successive”, se frutto di un ragionamentoche si forma sotto l’azione dello SpiritoSanto come un parlare del soggetto fra sé esé, e “formali”, se le parole sono formulatedistintamente da un altro soggetto. Infine,si chiamano locuzioni “sostanziali” se, im-primendosi nell’anima, queste parole pro-ducono l’effetto del loro contenuto. Mai sitratta di parole udite dalle orecchie fisica-mente, ma solo “sentite” chiaramente nel-l’intimo della persona.

Quanto al contenuto, tali fenomeni si anno-verano tra le rivelazioni private, distintedalla Rivelazione pubblica che è la Parola diDio contenuta nella Bibbia e trasmessadalla Tradizione divino-apostolica, inter-pretata dal Magistero della Chiesa e allaquale è dovuta l’obbedienza della fede(cf. Dei Verbum, n. 5). Le rivelazioni private ri-tenute autentiche sono stimate un atto diamore e di condiscendenza di Dio per ildono di una più profonda conoscenza deisuoi misteri rivelati e l’esortazione a viverlipiù fruttuosamente, specialmente in deter-minati contesti storici, per una o più

persone o per la Chiesa intera. È in questocomplesso quadro che s’iscrive anche lastraordinaria vicenda spirituale dellaCappuccina di Moncalieri Suor MariaConsolata Betrone.

3. La “Voce” in Suor M. Consolata BetroneLa “Voce” di cui la Venerabile parla èun’esperienza mistica che l’accompagna,quasi quotidianamente, per circa sei anni,senza includere episodi precedenti nella suavita. La Betrone acquisisce, infatti, una fami-liarità quasi “naturale” con questa miste-riosa Presenza che identifica spontanea-mente con quella del Signore Gesù daquando a 13 anni, ricevendo l’Eucaristia in-sieme alle Figlie di Maria l’8 dicembre 1916,percepì distintamente in sé la domanda:“Vuoi essere tutta mia?”. Va osservato chequesto non le appare nulla di eccezionale enon ne parla oltre. Si tratta di un’esperienzaabituale? Tuttavia quell’inizio viene da leimedesima indicato come significativo, inquanto fu l’avvio di un consenso alla voca-zione più chiara in seguito. In ogni caso, giàclaustrale, dichiarerà al Padre Spirituale inproposito: “Mi permetto di ricordarle che trala «Voce» di Gesù, e quella del Padre [Spiri-tuale] e della Madre [Abbadessa], obbediscoalla Madre e al Padre, sempre, mi creda e …mi provi, e poi a Gesù” (15 novembre 1935).Può stupire, ma è un tema questo presentenell’autentica mistica: l’obbedienza al Sa-cerdote. È al suo vaglio e alle sue decisioniche il Signore stesso si attiene nel suooperare tramite le anime da lui prescelte.L’umiltà di Dio è tale da non sovrapporsi maialla libertà umana e la creatura favorita didoni soprannaturali non deve mai ritenersiautosufficiente con essi. Nel caso poi di reli-giosi e religiose, spesso le decisioni spiritualio di altro dipendono dall’obbedienza sia alPadre Spirituale, che ai Superiori.

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Un brano di una lettera della Betrone aPadre Lorenzo Sales (1889-1972, Missionariodella Consolata) è, poi, molto esplicativo suldato del discernimento della “Voce” inte-riore. In esso, tra l’altro, si viene a sapere chenon è il Confessore a porle domande in pro-posito e meravigliano la semplicità e insiemela chiarezza con cui Suor M. Consolata trattaquello che potrebbe apparire argomento dif-ficile da descrivere e non solo riservato nelpudore dell’anima. Predomina invece ilcandore di un’autentica “infanzia spirituale”per franchezza di esposizione: “Oggi lescrivo perché Gesù lo vuole. È Gesù, sa, nonlo Spirito Santo. La voce di Gesù è più tenera,è da Sposo; quella dello Spirito Santo è più«da Maestro», m’insegna tante cose; quelladel Divin Padre è paterna, quella della Ma­donna è soavemente dolce, quelle dei Santi

generalmente mi sussurrano: «Coraggio… eavanti». Però i Santi parlano al cuore, e po­trebbe essere anche illusione, quella di Gesùno, perché parla nel cuore; siamo sempre in­sieme, giorno e notte, e quando sono buona,intenta solo ad amarLo, Lo vedo intellettual­mente nel mio cuore in atto di riposo, magrande, così come figurano Gesù sui 30 anni.Però tutti questi doni, sono doni del Signore,mi sembra di non essere attaccata, come meli ha dati, può anche riprenderseli, ed allora,Consolata ritorna, non solo nulla, ma fango,il più vile; e non si stupisca. La mia debolezzal’ho sempre presente, unita però ad unagrande confidenza: «Oh no, Gesù non milascia cadere, io confido in Lui, credo al Suoimmenso amore per me»” (29 giugno 1935).

Suor M. Consolata, dunque, pone una nettadistinzione tra le locuzioni interiori dellePersone divine e quelle dei Santi. Sembrache queste ultime, che ella definisce come“fuori” dal cuore a cui si rivolgono, siano lo-cuzioni di tipo “immaginarie”, cioè per­cepite nell’anima e in maniera sensibile.Non sono però del tipo “vocale” o “cor-porale”. La Venerabile Serva di Dio, perce-pendole nitidamente con la sensibilità inte­riore, teme tuttavia possano anche esserefrutto della sua fantasia, non escludendocon diffidenza di sé che si tratti persino di“illusioni”, e questo perché il fenomeno èdiverso da quello dell’altra “Voce”, divina enon creaturale. Qui la sua percezione è chela “Voce” salga dal cuore e raggiunga la suacoscienza: Gesù “parla” nel cuore, dentro ilcuore e da esso. È intimità “altra”. Nonprecisa se anche il Padre e lo Spiritovengano da lei percepiti allo stesso modo:di Loro indica soltanto la differenza tra l’una“Voce” e l’altra ed è interessante che, nellasua breve descrizione, la “Voce” è laPersona divina nella proprietà che le si

1946 - Padre Lorenzo Sales al cimitero di Moncalieri presso la tomba di Suor M. Consolata

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confà: il Divin Padre paterno, lo SpiritoSanto Maestro e Gesù è Sposo. Anche tra laMadonna e i Santi non specifica se vi sia si-militudine di locuzione al cuore, come sipuò interpretare il suo testo. Da una parte,infatti, discerne il “parlare” del mondodivino, dall’altra di quello creaturale, perquanto beatifico. Sembra di poter asserireche solo Dio parla nel cuore, mentre laVergine e i Santi parlino al cuore. Le locu-zioni divine, infine, potrebbero appar-tenere a quelle definite “intellettuali”, cioèin un certo senso “mentali”, appuntoperché sembra di capire dalle parole dellaBetrone che trascendono il sensibile, siaesterno che interno, e possono, in deter-minate condizioni di quiete e di raccogli-mento, tramutarsi persino in visione, cheella stessa definisce “intellettuale nelcuore”, quindi non “immaginaria” nei sensiinterni, ma ancora oltre ogni captazionedelle facoltà sensibili.

L’esperienza mistica di Suor M. Consolata,che lascia in lei memoria indelebile del datonegli anni fino alla morte, corrisponde per-fettamente all’analisi scientifica che diquesti fenomeni si ha come manifestazionisoprannaturali. La fenomenologia delle vi-sioni intellettuali consiste in conoscenze so-prannaturali che giungono immediate esemplici nell’intelligenza, senza nessunarappresentazione interna o esterna. Vannostimate come le più sicure per l’esclusionedi giudizio e interpretazione personale, e illoro effetto resta a lungo, a volte pure peranni.La familiarità che la Venerabile ha con iSanti sembra appartenere, invece, alla di-mensione delle locuzioni e delle visioni im­maginarie, perché percepite con i sensidell’anima, da quanto almeno si può in-tendere in una relazione spontanea che ag-giunge in una lettera a Padre Sales. I tonistilistici della Betrone fanno comprenderela naturalezza con cui viveva, senza cercarlené darvi importanza straordinaria, questecomunicazioni soprannaturali: “Mi dimen-ticavo, don Andrea Beltrami e don AugustoCzartoryski? Vede sono due miei Protettoridel Cielo che mi sono eletti a fratelli. E unanotte, dopo Mattutino, don Beltrami midisse ciò che ha letto nel notes, con tanto didate, e la domenica sera 25 novembrequando ero uscita da Meditazione per ul-timare un lavoro urgente. Ritornando, pernon disturbare, mi ero fermata presso il ta-bernacolo, e protetta dall’oscurità pregavo.Ad un tratto una luce possente mi colpisce econ gli occhi dell’anima vedo don Augusto…e mi disse ciò che ha letto. Non fu immagi­nazione, perché l’impressione di bontà chemi rimase durò tanto tempo. Compresi chein Paradiso i Santi tra loro si amano intensa-mente e teneramente… e senza scrupoli. Sivede che sono piccina piccina, perché

Una pagina dal Diario di Suor M. Consolata

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prima di andarsene don Augusto mi bene-disse e poi mi baciò sulla fronte così comeun tenero fratello depone un bacio sullafronte della sorellina ancora in culla, e nonprovai nessun turbamento, ma mi sembròla cosa più naturale. E adesso P. Sales che satutto è contento?” (24 luglio 1935).

Si è volutamente riportato l’intero branoevidenziando i luoghi significativi. Il baciosulla fronte viene dalla Venerabile para-gonato a quello di un fratello a una sorellinain culla, perché certamente le ricordava ilracconto di famiglia con cui apre la rela-zione della sua vita, affermando “di essereintimamente persuasa di aver ricevuto ilgrande dono della vocazione alla nascita,cioè quando le sorelline, di ritorno dallafunzione della loro Prima Comunione, de-posero un bacio che era Eucaristico sullasua fronte”. Per la Betrone fu un ricordosempre tenerissimo della sua infanzia, incui lesse il bacio e la predilezione del

Signore nel gesto delle sorelle. L’efficacia,perciò, di detto linguaggio simbolico nel-l’esperienza mistica che vive è palese nellaimmediatezza con cui l’interpreta e, ancoraa distanza di molti mesi, sente impressa insé la freschezza dell’esperienza: dal 25 no-vembre 1934 del fatto, si è già al 24 luglio1935 per la sua descrizione. Che non sitratti di fantasia o di autosuggestione, bensìdi comunicazione soprannaturale è con-fermato dal dato che il soggetto, pur tro-vandosi dinanzi a cose note come la cono-scenza dei propri appunti - persino la lorodatazione! - e a Santi venerati dalle prece-denti esperienze di consacrazione, non viha parte attiva di lavorio psicologico oattesa: il tutto avviene inaspettatamente,tanto che provoca sentimenti di stupore nelsoggetto stesso e persino di “verifica” nellaconsiderazione dell’assenza di ogni turba-mento e della presenza, invece, dei fruttidello Spirito (cf. Gal 5, 22).

(1 - continua)

www.consolatabetrone-monasterosacrocuore.it

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Ci scrivono per Suor M. Consolata

Il Signore vi dia pace, carissime Sorelle, vi informo che ho ricevuto il materiale su Suor M. Con-solata e vi ringrazio infinitamente: i suoi scritti e il mio impegno nel percorrere la “piccolissimavia d’amore” mi aiutano ancora di più ad entrare e a vivere nel cuore della Regola del SeraficoPadre San Francesco. Vi ricordo e vi chiedo una preghiera per me dato che si avvicina il giornodel rinnovo dei miei voti religiosi. Nel Cuore Immacolato di Maria. Fr. Antonio Domenico Pio

Sono spagnola e scrivo perché 20 anni fa lessi un libro di Suor Consolata. Si impresse nel miocuore l’invocazione dell’incessante atto d’amore: “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” e oggiconsidero un regalo di Pasqua l’aver trovato sul vostro sito web tante informazioni. Sin d’allora,leggendo gli scritti di Suor Consolata, mia grande amica, ho desiderato consacrarmi come “pic-colissima”, e ora con rinnovato fervore, chiedo la pagellina di iscrizione al registro delle “animepiccolissime”. Vorrei anche ricevere i due libri in spagnolo di P. Lorenzo Sales: “Il Cuore diGesù al mondo” e “Trattatello sulla piccolissima via d’amore” insieme a immagini e medaglieper diffondere questa spiritualità tanto profonda che il Signore mi ha donato, dato che, a motivodella mia infermità agli occhi, ho difficoltà a leggere: quindi vivere l’incessante atto d’amore è lamia continua preghiera e dialogo con il Signore. Chiedo ancora di ricevere l’olio benedetto chearde sull’urna di Suor M. Consolata per implorare, attraverso la su intercessione, la guarigionedei miei occhi. Un abbraccio in Gesù. Margarita

Sono un giovane impegnato come ministro straordinario dell'Eucaristia della comunità di Co-quimbo, in Cile. Amo profondamente la vita monastica e di preghiera. Ho conosciuto sul sitoweb il vostro bellissimo Monastero Sacro Cuore, la figura di Suor M. Consolata e il suo itine-rario spirituale nell’amore a Gesù. Soprattutto mi entusiasma il messaggio della “piccolissimavia” che ci insegna ad offrire ogni momento della vita come atto di amore a Gesù e mi piace-rebbe approfondirlo. Per questo, se è possibile, vorrei ricevere qualche immagine di Suor MariaConsolata per diffondere la sua conoscenza e perché dal Cielo accompagni la mia preghiera, mibenedica, guidi il mio cammino per amare Gesù con tutta la forza del mio cuore e quindi miaffido alla sua intercessione. Manuel

Care Sorelle del Monastero Sacro Cuore, vi scrivo per chiedere una copia del libro “Il Cuore diGesù al mondo” che tanto mi aiuta nel cammino spirituale: ora vorrei donarlo ad un’amica perchéil messaggio di Suor M. Consolata la illumini nel suo cammino di fede. Ringrazio. Mario

Ho conosciuto la figura di Suor M. Consolata tramite una trasmissione di Radio Maria che seguospesso e poi per approfondire la sua spiritualità ho visitato il sito internet. Ho sentito molto pro-

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fonda la sua preghiera, per cui ho pensato di chiederle di intercedere la guarigione da una gravemalattia di una mia conoscente e tanto sostegno per il suoi familiari. So che il Signore ci ascoltasempre nonostante la nostra debolezza e viene in nostro aiuto. Marco

Care Sorelle Clarisse Cappuccine, vi scrivo dagli Stati Uniti per informarvi che intendo dif-fondere il libro “Trattatello sulla piccolissima via d’amore” in lingua inglese in America e inaltri Stati. E per questo desidero rimanere in contatto con voi perché insieme a Suor Consolata miaccompagnate con la preghiera in questa bella missione. I suoi scritti mi hanno colpito profonda-mente, in particolare le parole rivolte a lei da Gesù e il suo messaggio di amore e di misericordiaper il mondo intero. Gesù, Maria vi amo, salvate anime. Il Signore vi benedica. Mary Lou

Sono una cattolica praticante e vi scrivo dalla Nigeria; desidero far parte delle “anime picco-lissime” e per questo chiedo la pagellina di iscrizione e una preghiera per mantenere il mio im-pegno all’atto d’amore. Emilia

Pace e bene, sono un sacerdote benedettino e vi scrivo per chiedervi l’olio della lampada chearde sulla tomba di Suor Maria Consolata. Ringraziandovi per la vostra preghiera, vi porgo i piùcordiali saluti. Il Signore vi benedica. Padre Giacomo

Carissime Sorelle, ho ricevuto il pacco contenente i libri su Suor M. Consolata che vi ho richiestoe vi ringrazio di cuore: saranno oggetto della nostra preghiera e meditazione comunitaria. Du-rante il mese scorso ho proposto alle mie Consorelle di ripetere l’invocazione “Gesù, Maria viamo, salvate anime”; molte hanno ricordato che ci è stata insegnata anni fa in noviziato e sonostate contente di riprenderla e pregarla con nuovo fervore. Vi auguro ogni bene e vi chiedo unapreghiera perché sappia sempre rispondere alla quotidiana chiamata del Signore. Suor Anna

Care Sorelle, scrivo dall’Argentina e sarei immensamente grato di poter ricevere molto mate-riale relativo a Suor Consolata: infatti, quanto finora ho diffuso per farla conoscere, immagini,pieghevoli e medagliette, ha prodotto un effetto meraviglioso su coloro che hanno ricevuto ehanno iniziato a recitare l’invocazione “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. Per questo vichiedo in modo particolare l’olio benedetto che arde sull’urna della Serva di Dio per unpiccolo infermo con un tumore in testa e mi unisco alla vostra preghiera a Suor M. Consolataaugurandomi che presto possiamo vederla elevata all’onore degli altari come modello diumiltà e confidenza in Dio. Isabel

Carissime Sorelle Clarisse Cappuccine, sono il segretario della “Confraternita de las CincoLlagas” e vi scrivo dall’Argentina per comunicarvi che oggi ho ricevuto il vostro pacco e nonpotete immaginare la felicità che mi ha recato. Moltissime grazie! A fine settimana condividerò ilmateriale su Suor Maria Consolata con le diverse parrocchie della mia città, perché questa spiri-tualità della confidenza e della misericordia sia sempre più diffusa e molti che lo desideranopossano vivere la “piccolissima via d’amore”. Speriamo che tutto questo apostolato possa contri-buire al processo di beatificazione di Suor Maria Consolata. Chiedo la vostra disponibilità di in-viarmi ancora materiale per la diffusione che mi è molto gradito e vi auguro ogni bene. Gesù,Maria vi amo, salvate anime. Vicente José

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Scrivo dall’Australia e vi chiedo preghiere, per intercessione di Suor M. Consolata, per la miasalute duramente provata dal cancro: per questo desidererei qualche sua immagine e medagliaper sentirla più vicina. Michael

È stata una sorpresa sconvolgente per noi, quindici anni fa, scoprire la “piccolissima viad’amore” di Suor M. Consolata Betrone, una via per vivere in modo straordinario l'ordinariodel quotidiano; una via nascosta e silenziosa che riempie la vita e ci cambia facendoci scoprirel’Amore infinito e gratuito di Dio per chi si fida di Lui, e quindi per i “piccoli” del Vangelo. Cisiamo sentite ricolme di una gioia incontenibile che non si può descrivere a parole ma comescrisse S. Agostino: “... tardi ti amai...” o come S. Bernardo “... amo perché amo, amo peramore”. È un Amore che ci apre alla beatitudine e ci infonde il coraggio di amare senza limitie senza misura il prossimo, la Chiesa e il mondo intero perché ci sentiamo amati immensa-mente dal Padre Celeste. Per noi, l’incontro con questa spiritualità è stato un dono grande cheGesù ci ha fatto e noi ci sentiamo povere, limitate e bisognose di perdono per la nostra igno-ranza di fede. La “piccolissima via d’amore” è anche un percorso molto impegnativo da se-guire e da vivere: infatti dire sempre di sì a tutto e a tutti col sorriso e dunque a tutte le diffi-coltà della vita, imprevisti e situazioni di sofferenza non è facile, ma la grazia di Dio dà laforza necessaria a rimanere fedeli al “sì” promesso a Gesù con la sua chiamata d’amore. Inquesto modo ci liberiamo dalle preoccupazioni e dalle angosce della vita e possiamo pregare:“Dio mi ha provato duramente ma non mi ha consegnato alla morte” e ancora “... mi vantodelle mie debolezze perché mi sento tanto amata e portata sul palmo delle mani di Dio”.Siamo un gruppo di “anime piccolissime” e operiamo nella nostra Diocesi con la preghiera enel nascondimento delle nostre famiglie per il bene di tutti, dei sacerdoti e della Chiesa intera.Ci sentiamo come il sale e il lievito evangelici e proprio perché il sale non diventi insipido e illievito non fermenti più la pasta, tutte noi, chiediamo l’intercessione di Suor M. Consolataperché ci aiuti ad essere perseveranti con la gioia e con l’affidamento totale al Cuore di Gesù.Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. Un gruppo di “anime piccolissime”

Care Sorelle Clarisse Cappuccine, pace e bene dal Venezuela. Ho ricevuto con profonda emo-zione il libro “Il Cuore di Gesù al mondo” nella novena in preparazione al primo venerdì digiugno. Prego il Signore che vi benedica abbondantemente e ricambi la generosità del vostrodono. Ho una grande speranza, che presto possiamo vedere beatificata la nostra cara Suor Con-solata e per questo prego sempre. Con affetto fraterno. Lisette

Grazie per l’invio dei libri che ho ricevuto: meditando questi scritti ricevo molte grazie spiri-tuali e un sempre più chiaro invito a vivere l’incessante atto d’amore. Come ringraziamentoprego per voi lo Spirito Santo che vi trasformi in una eterna offerta alla gloria di Dio epregate Suor M. Consolata affinché interceda la mia fedeltà alla “piccolissima via”. NeiCuori di Gesù e di Maria. Fr. Yann

Sono un’anima piccolissima e vivo in Portogallo; sono una consacrata nel mondo e gradirei dellepreghiere per la mia perseveranza e del materiale per diffondere nella mia parrocchia l’atto in-cessante d’amore di Suor M. Consolata. Heloisa

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Pace e bene, Sorelle! A distanza di tanto tempo vi riscrivo per raccontarvi l’ultimo anno della miatravagliata sofferenza e per chiedervi del materiale di Suor M. Consolata. Ho cinquantadue annie sono cristiano praticante, futuro terziario francescano, purtroppo disabile e in carrozzina acausa della sclerosi multipla e affetto da una forma tumorale alle ghiandole endocrine in tutto ilcorpo. Lo scorso anno ho passato più giorni in ospedale che a casa, mesi e mesi inchiodato in unfreddo letto ma con la compagnia costante di un crocifisso alla parete: quelle braccia spalancatein un amoroso abbraccio consolatore! Quel volto sofferente che a tratti sorrideva e mi con-fortava! Che bella e dolorosa esperienza! Sul comodino l’immagine dei Sacri Cuori con l’invo-cazione “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” per ricordarmi che tanta sofferenza deve servirealla salvezza delle anime più dimenticate del purgatorio! Nel mio breviario c’è sempre la caraimmagine di Suor M. Consolata che mi sorride e che prega con me e per me. Nei giorni scorsi,una brutta caduta mi ha procurato un lieve spostamento di due vertebre con la conseguenteperdita di sensibilità al braccio sinistro e alla mano destra. In attesa che si liberi un posto in unastruttura specializzata, ho iniziato delle fisioterapie nell’ospedale vicino al mio paese. Qui siamoin montagna, è bello pregare nel verde e nell’aria fresca, sembra di stare più vicini al Paradiso,ma non ci sono tutte le comodità della città. Ospedali ce ne sono pochi, due soltanto in una valle

Denise

Antonio, Gabriele, Letizia, Serena e SimonaDaniele

Valentina e Diana

Si affidano a

Suor M. Consolata

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lunga 60 chilometri, per cui ogni mattina mi devo far portare in un paese vicino. Un lato positivoc’è: tra una terapia e l’altra, ho parecchi ritagli di tempo e così ho la fortuna di poter stare nellachiesetta a pregare e a fare compagnia a Gesù, perché mi rattrista tanto saperlo solo, chiuso neltabernacolo! E così ieri, trovandomi appunto in cappella per la liturgia delle ore, ho conosciutoun ragazzo, anche lui devoto di Suor M. Consolata Betrone! Che bello, così distanti da voieppure uniti con voi! Abbiamo avuto modo successivamente di parlare un poco e abbiamopensato di rivolgerci a voi per chiedere del materiale informativo e devozionale sulla “picco-lissima via”, immaginette, pieghevoli e anche dei libri. Vivendo così tanto tempo negli ospedali,ho capito che questi sono orti fertili del Signore! Qui dobbiamo seminare per avere buoni frutti.La sofferenza riavvicina a Dio e l’apostolato tra i malati, sono sicurissimo, è uno dei mezzi piùsemplici ed efficaci che il Signore ci dà per tornare a Lui. Vi ringrazio e vi ricordo nella mia quo-tidiana preghiera e offerta a Dio della mia infermità anche per le vostre necessità. Un fraterno ab-braccio e chissà se un giorno qualcuno potrà portarmi a pregare sulla tomba della “piccolissima”Suor Consolata! Guido

Care Sorelle, vi chiedo una preghiera per la mia prossima ordinazione diaconale e l'intercessionedi Suor M. Consolata affinché mi ottenga di essere un santo sacerdote con tanto zelo per la gloriadi Dio e per il bene delle anime. Fr. David

Care Sorelle, il Signore vi benedica e vi ricolmi dei suoi doni. Vi ringrazio di tutto cuore peravermi inviato del materiale per conoscere meglio la spiritualità di Suor M. Consolata che miaiuta tanto nel mio cammino. Con molto piacere gradirei aiutarvi a far conoscere il messaggiodella "piccolissima via" perché Gesù e Maria siano amati ogni giorno di più e quindi vi chiedo diinviarmi altro materiale per la diffusione. Uniti nella preghiera. Manuel

Dall’archivio. . .STUDENTATO FILOSOFICO

DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI

ALATRI (Fr)

Alatri, li 2-6-1958

Molto Reverenda Madre,

Le sono doppiamente grato: e per i due volumi della biografia di

Suor Consolata, che già disperavo di trovare nella prima edizione, e per

l’omaggio che me ne è stato fatto. Il dono è tanto più apprezzato, perché

Lei ha dovuto privarsene per mandarlo. La ringrazio perciò ben di cuore,

pregando il Signore di pensare Lui a rendere a Lei e alla Comunità una

degna ricompensa.

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Mi ha fatto anche grande piacere apprendere che sta per uscire, per

opera di un nostro confratello, una nuova biografia di Suor Consolata e at-

tendo fiducioso di conoscerla sperando che essa possa fare almeno altrettanto

bene alle anime di quella di P. Sales. Intanto Le posso assicurare che

Suor Consolata fa sentire sensibilmente la sua protezione rispondendo alle

preghiere in modo tangibile, sia per quanto riguarda persone a me care che il

mio apostolato. Far conoscere Suor Consolata alle anime significa dare una

impronta nuova alla pietà; indicare una via sicura, breve, rapida, particolar-

mente adatta allo stato d’animo del tempo, per cui si potrebbe chiamare “mo-

derna”. Sono queste le prime impressioni che ricavo dal ministero del confes-

sionale e credo di poterne avere una chiara conferma per il futuro. Le parole

di Gesù a Suor Consolata e a tutte le anime piccolissime che vogliono se-

guirla, arrivano al cuore e attraggono, mentre l’esempio di Suor Consolata

trascina nella via dell’Amore.

Ringraziando il Signore del dono di questo suo Messaggio che è una

nuova manifestazione del suo Amore, Lo preghiamo di rendercene degni fa-

cendoci corrispondere pienamente al suo amoroso richiamo sulla scia di Suor

Consolata che ci auguriamo di veder presto nella gloria dei Santi.

Ora mi occorrerebbero subito due copie della prima edizione della

biografia di Suor Consolata del P. Sales, e prevedendo di aver bisogno in

seguito di altre copie, in attesa di conoscere la nuova del confratello, vorrei

sapere se, come e quante potrei averne. Però la prego, se ciò avvenisse per suo

mezzo, di farmi conoscere l’importo da soddisfare, altrimenti mi impedirebbe

di rivolgermi nuovamente a Lei non volendo approfittare della sua bontà e

carità.

Pregando che “ignem sui amoris accendat Deus in cordibus nostris”,

La ringrazio nuovamente e, come posso, La benedico insieme alla sua Co-

munità.

Dev.mo Confratello in S. Francesco

P. Fernando da Cove O.F.M. Cap.

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3. L’amore di Dio precede la legge e le dà senso

Cari fratelli e sorelle, continuiamo a parlare deicomandamenti che, come abbiamo detto, piùche comandamenti sono le parole di Dio al suopopolo perché cammini bene; parole amo­revoli di un Padre. Le dieci Parole iniziano così:«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fattouscire dalla terra d’Egitto, dalla condizioneservile» (Es 20,2). Questo inizio sembrerebbeestraneo alle leggi vere e proprie che seguono.Ma non è così.

Perché questa proclamazione che Dio fa di sé edella liberazione? Perché si arriva al MonteSinai dopo aver attraversato il Mar Rosso: il Diodi Israele prima salva, poi chiede fiducia. Ossia:il Decalogo comincia dalla generosità di Dio. Dio mai chiede senza dare prima. Mai.Prima salva, prima dà, poi chiede. Così è il nostro Padre, Dio buono. E capiamo l’im­portanza della prima dichiarazione: «Io sono il Signore, tuo Dio». C’è un possessivo,c’è una relazione, ci si appartiene. Dio non è un estraneo: è il tuo Dio. Questo il­lumina tutto il Decalogo e svela anche il segreto dell’agire cristiano, perché è lostesso atteggiamento di Gesù che dice: «Come il Padre ha amato me, anche io hoamato voi» (Gv 15,9). Cristo è l’amato dal Padre e ci ama di quell’amore. Lui nonparte da sé ma dal Padre.

Spesso le nostre opere falliscono perché partiamo da noi stessi e non dalla gratitudine.E chi parte da sé stesso, dove arriva? Arriva a sé stesso! È incapace di fare strada, tornasu di sé. È proprio quell’atteggiamento egoistico che, scherzando, la gente dice:“Quella persona è un io, me con me, e per me”. Esce da se stesso e torna a sé.

La vita cristiana è anzitutto la risposta grata a un Padre generoso. I cristiani che se­guono solo dei “doveri” denunciano di non avere una esperienza personale di quelDio che è “nostro”. Io devo fare questo, questo, questo … Solo doveri. Ma ti mancaqualcosa! Qual è il fondamento di questo dovere? Il fondamento di questo dovere è

Catechesi sui comandamentidi Papa Francesco

Piazza San Pietro ‐ 27 giugno e 1 agosto 2018

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l’amore di Dio Padre, che prima dà, poi comanda. Porre la legge prima della rela­zione non aiuta il cammino di fede. Come può un giovane desiderare di essere cri­stiano, se partiamo da obblighi, impegni, coerenze e non dalla liberazione? Maessere cristiano è un cammino di liberazione! I comandamenti ti liberano dal tuoegoismo e ti liberano perché c’è l’amore di Dio che ti porta avanti.

La formazione cristiana non è basata sulla forza di volontà, ma sull’accoglienza dellasalvezza, sul lasciarsi amare: prima il Mar Rosso, poi il Monte Sinai. Prima la sal­vezza: Dio salva il suo popolo nel Mar Rosso; poi nel Sinai gli dice cosa deve fare. Maquel popolo sa che queste cose le fa perché è stato salvato da un Padre che lo ama.La gratitudine è un tratto caratteristico del cuore visitato dallo Spirito Santo; per ob­bedire a Dio bisogna anzitutto ricordare i suoi benefici. Dice San Basilio: «Chi nonlascia cadere nell’oblio tali benefici, si orienta verso la buona virtù e verso ogniopera di giustizia» (Regole brevi, 56).

Dove ci porta tutto ciò? A fare esercizio di memoria: quante cose belle ha fatto Dioper ognuno di noi! Quanto è generoso il nostro Padre celeste! Adesso io vorrei pro­porvi un piccolo esercizio, in silenzio, ognuno risponda nel suo cuore. Quante cosebelle ha fatto Dio per me? Questa è la domanda. In silenzio ognuno di noi risponda.

Quante cose belle ha fatto Dio per me? E questa è la liberazione di Dio. Dio fa tantecose belle e ci libera. Eppure qualcuno può sentire di non aver ancora fatto una veraesperienza della liberazione di Dio.Questo può succedere. Potrebbe essere che ci si guardi dentro e si trovi solo sensodel dovere, una spiritualità da servi e non da figli. Cosa fare in questo caso? Comefece il popolo eletto. Dice il libro dell’Esodo: «Gli Israeliti gemettero per la loroschiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Dioascoltò il loro lamento, Dio si ricordò della sua alleanza con Abramo, Isacco e Gia­cobbe. Dio guardò la condizione degli Israeliti, Dio se ne diede pensiero» (Es 2,23­25).Dio pensa a me. L’azione liberatrice di Dio posta all’inizio del Decalogo – cioè dei co­mandamenti ­ è la risposta a questo lamento. Noi non ci salviamo da soli, ma da noi

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può partire un grido di aiuto: “Signore salvami, Signore insegnami la strada, Signoreaccarezzami, Signore dammi un po’ di gioia”. Questo è un grido che chiede aiuto.Questo spetta a noi: chiedere di essere liberati dall’egoismo, dal peccato, dallecatene della schiavitù. Questo grido è importante, è preghiera, è coscienza di quelloche c’è ancora di oppresso e non liberato in noi. Ci sono tante cose non liberate nellanostra anima. “Salvami, aiutami, liberami”. Questa è una bella preghiera al Signore.Dio attende quel grido, perché può e vuole spezzare le nostre catene; Dio non ci hachiamati alla vita per rimanere oppressi, ma per essere liberi e vivere nella grati­tudine, obbedendo con gioia a Colui che ci ha dato tanto, infinitamente più di quantomai potremo dare a Lui. È bello questo. Che Dio sia sempre benedetto per tuttoquello che ha fatto, fa e farà in noi!

4. Non avrai altri dei di fronte a me

Abbiamo ascoltato il primo comandamento del Decalogo: «Non avrai altri dei difronte a me» (Es 20,3). E’ bene soffermarsi sul tema dell’idolatria, che è di grandeportata e attualità. Il comando vieta di fare idoli o immagini di ogni tipo di realtà:tutto, infatti, può essere usato come idolo. Stiamo parlando di una tendenzaumana, che non risparmia né credenti né atei. Per esempio, noi cristiani possiamochiederci: quale è veramente il mio Dio? E’ l’Amore Uno e Trino oppure è la mia im­magine, il mio successo personale, magari all’interno della Chiesa? «L’idolatria nonconcerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione dellafede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio» (Catechismo della Chiesa Cattolica,n. 2113). Che cos’è un “dio” sul piano esistenziale? È ciò che sta al centro dellapropria vita e da cui dipende quello che si fa e si pensa. Si può crescere in una fa­miglia nominalmente cristiana ma centrata, in realtà, su punti di riferimentoestranei al Vangelo. L’essere umano non vive senza centrarsi su qualcosa. Alloraecco che il mondo offre il “supermarket” degli idoli, che possono essere oggetti, im­magini, idee, ruoli. Per esempio, anche la preghiera. Noi dobbiamo pregare Dio, ilnostro Padre.

Ricordo una volta che ero andato in una parrocchia nella diocesi di Buenos Aires percelebrare una Messa e poi dovevo fare le cresime in un’altra parrocchia a distanza diun kilometro. Sono andato, camminando, e ho attraversato un parco, bello. Ma inquel parco c’erano più di 50 tavolini ciascuno con due sedie e la gente seduta unadavanti all’altra. Che cosa si faceva? I tarocchi. Andavano lì “a pregare” l’idolo.Invece di pregare Dio che è provvidenza del futuro, andavano lì perché leggevano lecarte per vedere il futuro. Questa è una idolatria dei nostri tempi. Io vi domando:quanti di voi siete andati a farvi Leggere le carte per vedere il futuro? Quanti di voi,per esempio, siete andati a farvi leggere le mani per vedere il futuro, invece dipregare Il Signore? Questa è la differenza: il Signore è vivo; gli altri sono idoli, ido­latrie che non servono.

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Come si sviluppa un’idolatria? Il comandamento descrive delle fasi: «Non ti faraiidolo né immagine […]. / Non ti prostrerai davanti a loro / e non li servirai» (Es 20,4­5).La parola “idolo” in greco deriva dal verbo “vedere”. Un idolo è una “visione” chetende a diventare una fissazione, un’ossessione. L’idolo è in realtà una proiezione disé stessi negli oggetti o nei progetti. Di questa dinamica si serve, ad esempio, la pub­blicità: non vedo l’oggetto in sé ma percepisco quell’automobile, quello smar­tphone, quel ruolo – o altre cose – come un mezzo per realizzarmi e rispondere aimiei bisogni essenziali. E lo cerco, parlo di quello, penso a quello; l’idea di possederequell’oggetto o realizzare quel progetto, raggiungere quella posizione, sembra unavia meravigliosa per la felicità, una torre per raggiungere il cielo (cfr Gen 11,1­9), etutto diventa funzionale a quella meta. Allora si entra nella seconda fase: «Non ti pro­strerai davanti a loro».

Gli idoli esigono un culto, dei rituali; ad essi ci si prostra e si sacrifica tutto. In anti­chità si facevano sacrifici umani agli idoli, ma anche oggi: per la carriera si sacrificanoi figli, trascurandoli o semplicemente non generandoli; la bellezza chiede sacrificiumani. Quante ore davanti allo specchio! Certe persone, certe donne quantospendono per truccarsi?! Anche questa è un’idolatria. Non è cattivo truccarsi; ma inmodo normale, non per diventare una dea. La bellezza chiede sacrifici umani. Lafama chiede l’immolazione di sé stessi, della propria innocenza e autenticità. Gli

Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.Rendete grazie al Dio degli dei,

perché il suo amore è per sempre.Rendete grazie

al Signore dei Signori,perché il suo amore è per sempre.

Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,

perché il suo amore è per sempre.

Sl 136,1-4

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idoli chiedono sangue. Il denaro ruba la vita e il piacere porta alla solitudine. Lestrutture economiche sacrificano vite umane per utili maggiori.

Pensiamo a tanta gente senza lavoro. Perché? Perché a volte capita che gli impren­ditori di quell’impresa, di quella ditta, hanno deciso di congedare gente, per guada­gnare più soldi. L’idolo dei soldi. Si vive nell’ipocrisia, facendo e dicendo quel che glialtri si aspettano, perché il dio della propria affermazione lo impone. E si rovinanovite, si distruggono famiglie e si abbandonano giovani in mano a modelli distruttivi,pur di aumentare il profitto. Anche la droga è un idolo. Quanti giovani rovinano lasalute, persino la vita, adorando quest’idolo della droga. Qui arriva il terzo e piùtragico stadio: «…e non li servirai», dice. Gli idoli schiavizzano. Promettono felicitàma non la danno; e ci si ritrova a vivere per quella cosa o per quella visione, presi inun vortice auto­distruttivo, in attesa di un risultato che non arriva mai.

Cari fratelli e sorelle, gli idoli promettono vita, ma in realtà la tolgono. Il Dio vero nonchiede la vita ma la dona, la regala. Il Dio vero non offre una proiezione del nostrosuccesso, ma insegna ad amare. Il Dio vero non chiede figli, ma dona suo Figlio pernoi. Gli idoli proiettano ipotesi future e fanno disprezzare il presente; il Dio vero in­segna a vivere nella realtà di ogni giorno, nel concreto, non con illusioni sul futuro:oggi e domani e dopodomani camminando verso il futuro. La concretezza del Diovero contro la liquidità degli idoli. Io vi invito a pensare oggi: quanti idoli ho o qual èil mio idolo preferito? Perché riconoscere le proprie idolatrie è un inizio di grazia, emette sulla strada dell’amore. Infatti, l’amore è incompatibile con l’idolatria: se unqualcosa diventa assoluto e intoccabile, allora è più importante di un coniuge, di unfiglio, o di un’amicizia. L’attaccamento a un oggetto o a un’idea rende ciechi al­l’amore. E così per andare dietro agli idoli, a un idolo, possiamo persino rinnegare ilpadre, la madre, i figli, la moglie, lo sposo, la famiglia … le cose più care. L’attacca­mento a un oggetto o a un’idea rende ciechi all’amore. Portate questo nel cuore: gliidoli ci rubano l’amore, gli idoli ci rendono ciechi all’amore e per amare davvero bi­sogna esseri liberi da ogni idolo. Qual è il mio idolo? Toglilo e buttalo dalla finestra!

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c/o Monastero Sacro CuoreVia Duca D’Aosta 1

10024 Moncalieri TO

Ringrazio per la generosità che dimostrate nei miei con-fronti e soprattutto per le preghiere che sono la forza chemi sostiene e mi aiuta a dire sempre "sì" alla chiamata diDio. Ormai sono all'ultimo anno della mia formazione quinel Seminario Maggiore dell'Assunta in Guatemala, alterzo anno di Teologia. La formazione nelle scienze sacreè una grande ricchezza, c'è molto da studiare e da appro-fondire per essere in grado di comunicarlo a quanti desi-derano conoscere e amare di più Gesù Cristo. Ognigiorno cerco di vivere intensamente la vicinanza delSignore che trasforma i cuori e mi aiuta a compiere il suo

progetto con speranza e fiducia. Sono molto contento perché ho ricevuto il ministero delLettorato e mi sento benedetto da Dio perché mi ha dato molti talenti. Ogni giorno mi per-feziono per servire sempre meglio i fedeli nelle comunità dove siamo inviati periodica-mente: mi piace cantare, amo la musica e suono la chitarra e la tastiera. Ricordatevisempre che avete un amico in Guatemala che vi vuole molto bene perché siete Sorelle eamici che mi dimostrate affetto, sostenendomi non solo con la preghiera ma anche con leofferte che mi inviate. La SS.ma Vergine Maria, Madonna del Rosario, patrona del Gua-temala vi protegga sempre e ci aiuti tutti a crescere ancora di più nella fede.

SOSTEGNO MISSIONARIO IN GUATEMALA

Edgar Efren Gramajo Gonzalez

CASA SUOR CONSOLATA - VIA SAN MASSIMO 36 - TORINO

PER INFORMAZIONI E VISITE AL MUSEO PREVIO APPUNTAMENTO:

mail: [email protected]

cell. 349 6694494 (ARNALDO) - 334 5781743 (DANIELA)

EVENTI E INCONTRI DI PREGHIERA:CONSULTARE SITO: www.consolatabetrone-monasterosacrocuore.it

seguici su: (Casa Suor Consolata Betrone)

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"La Ferme Consolata" ­ Kinshasa ­ Congo

Ci scrive Padre Ghislain Tshikendwa Matadi, Direttore del Centro di Ricerca e di Co-municazione in sviluppo sostenibile dell'Università Loyola del Congo, che ci dà no-tizie dell'azienda "La Ferme Consolata". Questa attività è stata inserita in un pro-gramma di sostegno agricolo e il lavoro procede con un gruppo di supporto au-striaco: è stato seminato il mais e la manioca e il raccolto promette bene. Inoltre èanche iniziata la produzione di miele perché tre membri dell'Associazione si sonospecializzati in apicultura. Abbiamo ricevuto anche alcune foto che ci illustrano l'at-tività. Padre Ghislain ci annuncia anche che, come professore, ha pubblicato inFrancia, nella medesima lingua, un libro dal titolo "Le Depart". Inoltre ci informache i due giovani che abbiamo sostenuto nei loro studi, hanno concluso l'Uni-versità, uno è avvocato e la giovane è un'economista. Continuiamo a seguire que-st'opera di formazione culturale e di lavoro per questa porzione di Congo, la cui si-tuazione è molto difficile.

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Chiedo l’intercessione di Suor M. Consolataper Chiara e Antonio perché il Signore doniloro luce e discernimento sul loro camminodi coppia.

Perché il Signore, per intercessione di SuorM. Consolata, guidi Maria nella scelta chedeve compiere.

Prego Suor Maria Consolata perché in-terceda per noi e ci aiuti nel nostro difficilecammino di tutti i giorni. Illumini me e miomarito e ci permetta di fare le scelte giusteper il nostro bene. Le affido anche le tanteincertezze che ho nel mio lavoro perché si ri-solvano per il meglio. Grazie. Gesù, Mariavi amo, salvate anime.

Cara Suor M. Consolata ti affido i miei figli,Maria Luisa e Davide e tutta la famiglia, imiei amici e parenti. Grazie.

Suor Consolata aiuta Roberto perché lo as-sumano nell’azienda dove ha fatto il col-loquio e Federico nel suo cammino di cre-scita umana e spirituale. Affida a Gesù lenostre famiglie.

Cara Suor Maria Consolata e care Sorellechiedo di ricordarmi nelle vostre preghiereperché possa riuscire ad affrontare i mieiprossimi impegni lavorativi; ho tanto bi-sogno della forza interiore che ci dona loSpirito Santo perché da sola non sono nulla erischio di perdermi. Ringrazio il Signore perla mia vita e per tutto ciò che ogni giorno midona. Con affetto. Gesù, Maria vi amo,salvate anime.

Suor Consolata, prega perché nel mondoregni l’amore. Grazie.

Suor Maria Consolata aiutaci a trovarel’equilibrio e la serenità in famiglia e ad affi-darci a Gesù che ci guida verso il nostro bene.

Carissima Suor Consolata grazie della tuavicinanza, specialmente nei momenti di dif-ficoltà. Aiuta le nostre famiglie e le mieamiche più care.

Cara Suor Consolata grazie perché, dopotanto tempo mi hai fatto ritornare qui pressola tua urna. Ti chiedo di proteggere Isabella,la mia ragione di vita: prega per la sua salutee fa’ che domani superi un esame importanteall’università. Da quando ho incontrato Gesùla mia vita è cambiata: prega per tutta la miafamiglia e per la mia salute che è migliorata,così se Gesù vuole posso fare del volonta-riato: aiutare gli altri è sempre stato un miodesiderio. Ti voglio bene e sei nel mio cuorecon Gesù e Maria Santissima. Grazie.

Cara Suor Consolata, sono tanto contenta diessere qui nella Cappella di questo bel mona-stero. Ti sono grata per la grazia che mi hai ot-tenuto riguardo ad una persona cara: tel’affido ancora per la sua salute spirituale ecorporale. Ottieni a me e ai miei cari il donodella pace vera, stabile e duratura del cuore.Guidami a fare sempre la volontà del Signore.Grazie. Gesù, Maria vi amo, salvate anime!

Cara Suor Maria Consolata aiutami a ri-trovare la serenità d’animo e l’equilibrio in-teriore, dopo tanta sofferenza causata dalla

Messaggia Suor M. Consolata

dall’album presso l’urna della Venerabile

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separazione da mio marito. Gesù, Maria viamo, salvate anime!

Care Sorelle, unite a Suor M. Consolatastate sempre vicino con la preghiera a miofiglio Lorenzo, per il quale chiedo la graziadella guarigione del corpo, della mente edello spirito e la protezione per il suocammino. Grazie.

Cara Suor M. Consolata, questa è l’ultimavolta che sono qui presso la tua urna perchémi trasferirò presto in un altro luogo. È statoun dono venire in questa Cappellina tutti ilunedì a pregare; oggi per la prima volta èpotuto venire anche Davide, il mio sposo eanche per questo ringrazio il Signore. Tiaffido il nostro trasferimento, i miei esamiscolastici, la mia fede e la missione a cui misento chiamata di servire il Signore comepsicologa, se riuscirò ad avere l’abilitazioneil mese prossimo. Grazie.

Suor Consolata ti ringrazio per tutto l’aiuto eil conforto che mi stai dando. Ti supplico diaiutare la mia famiglia a ritornare unita.Gesù, Maria vi amo, salvate anime.

Cara Suor Maria Consolata ti conosco soloora, il tuo dolcissimo sguardo mi rassicura esento che mi aiuterai a guarire da tutte le miesofferenze. Grazie.

Ti affido, Suor Consolata, la mia mammanel giorno del suo compleanno. Grazie dicuore.

Suor Consolata, sono ancora una volta qui aringraziarti di tutto! Ti affido Mariella, Bea-trice e tutti i nostri cari. Proteggici tutti!

Suor Maria Consolata confido nel S. Cuoredi Gesù e, per tua intercessione, chiedo ilsuo aiuto e la sua protezione.

È stato un balsamo per la mia anima venireoggi qui, in questo monastero, presso la tuaurna: Suor Maria Consolata proteggi me ed i

miei cari e donami nuovamente la speranzanel futuro.

Suor Consolata, torniamo a salutarti primadi rientrare alle nostre case. Aiutaci semprenei nostri propositi. Ti vogliamo bene!

Suor Consolata, consola i familiari di Do-menica per la grave perdita della loromamma. Grazie.

Ti prego, Suor Consolata, proteggi Gianlucae la sua famiglia. Grazie.

Suor Maria Consolata, tu che hai sopportatotante sofferenze, ti prego, custodisci lanostra famiglia; tu sai quali sono le nostrenecessità, sono una mamma tanto bisognosadel tuo aiuto. Gesù, Maria vi amo, salvateanime. Grazie.

Suor Consolata, ti voglio bene.

Affidiamo all’intercessione di Suor MariaConsolata il nostro gruppo di preghiera.

Ti affido Tiziana, cara Suor Consolata.

Aiutaci tutti, Suor Consolata.

Prega, Suor M. Consolata, per la conver-sione di tutta la mia famiglia.

Suor Consolata cara, proteggi tutta la mia fa-miglia, in particolare Chiara.

Suor Consolata, chiedo la tua intercessioneper mio figlio Jose e tutta la mia famiglia.

Cara Suor Consolata, ti affido tutte lepersone bisognose della tua intercessioneper ricevere un miracolo, e in particolareCorrado e la sua mamma. Prega anche perme e per la mia famiglia, per Vittoria e pertutte le persone consacrate che conosco.

Suor Maria Consolata, ti affido la mia famigliache è sempre in difficoltà: chiedo in parti-

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colare la tua preghiera perché possiamoprendere la decisione giusta per il nostro bene.

Suor Maria Consolata ti affido Fabio, Fa-brizio e Alfredo: prega perché si convertano.Ti sono tanto grata.Cara Suor Consolata, dopo due anni sono ri-tornata a trovarti: ti affido il matrimonio dimio cugino che sarà celebrato domani. Con-tinua a pregare per noi; grazie per essercisempre vicina. A presto.

Cara Suor Consolata, sono felice di esserequi oggi, vicino alla tua urna, con alcuni ca-rissimi amici. Ti affidiamo le nostre famigliee ti vogliamo bene.

Cara Suor Consolata grazie per la tua pre-ziosa intercessione. Ti affido ancora miofiglio e tutti i miei cari. Sostienici sempre nel nostro cammino.

Grazie, Suor Consolata. Gesù, Maria vi amosalvatemi, salvate anime!

Cara Suor Consolata, sono stata in Cappellaper l’adorazione Eucaristica e ora ti chiedouna preghiera incessante per tutta l’umanità,per i miei familiari ed amici e per tutticoloro che hanno tanto bisogno della tua in-tercessione.

Suor Consolata, tu che sei stata scelta dal Si-gnore per essere la prima delle “anime pic-colissime”, aiuta me e tutte le anime che tiseguono nella tua “piccolissima via” aessere fedeli nel pregare con il cuore l’invo-cazione “Gesù, Maria vi amo, salvateanime” che tanto conforto dona ai Cuori diGesù e di Maria, in questo mondo così indif-ferente ai valori dello spirito. Benedici inmodo particolare la Sardegna da cui ve-niamo e il Piemonte in cui siamo nati.

Suor Consolata prega per Enrica e per la miafamiglia. Grazie di cuore.

Aiutaci, Suor Consolata; prega particolar-

mente per Salvatore, Alessia, Alfonso,Andrea, Margherita, Marina, Vanessa, Lu-crezia, Giovanna e Giuseppe. Sostienianche due sacerdoti che conosco con le loronecessità.

Carissima Suor Consolata, grazie al Signoreho potuto realizzare il desiderio di venire apregare presso la tua urna. Chiedi al SacroCuore di Gesù per me la tua stessa fedeltàalla mia consacrazione religiosa; prega perme, per la mia piccola comunità, per la miafamiglia e per tutte le persone a me care.Voglio seguirti nel vivere l’atto d’amore conrinnovato impegno. Grazie. Gesù, Maria viamo, salvate anime.

Intercedi per noi, Suor Consolata, in questomondo che va troppo di corsa e pensa soloalle cose materiali, dimenticandosi deivalori morali e della dignità di ogni creaturadi Dio. Prega affinché la società possa ral-lentare i suoi ritmi, tornare alla fonte dellaVita, vivendo d’amore e solo per Amore.

Carissima Suor Maria Consolata, siamovenuti a chiederti di intercedere un miracoloper Maria Teresa, tanto ammalata: confi-diamo nel tuo aiuto. Ti affidiamo anche tuttii nostri cari e tutte le persone del nostrogruppo di preghiera. Grazie.

Ringrazio il Signore perché oggi sono qui inmonastero a pregare per tutte le anime biso-gnose e lontane da Dio, per i miei cari e perle sofferenze dei più piccoli. La Mamma ce-leste e Suor Consolata intercedano per tuttequeste intenzioni. Grazie.

Cara Suor Consolata aiuta le persone chesono lontane da Dio perché possano ricre-dersi e ricominciare da capo in modo di-verso, riscoprendo l’amore e la devozione aGesù e al prossimo. Ti raccomando la miafamiglia e in particolare mio marito.

Grazie, Suor Consolata! Gesù, Maria viamo, salvate anime.

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Cara Suor Maria Consolata ti prego di ac-compagnare i miei figli nella loro vita, dipregare per me, per mio marito e per tutti gliammalati, perché tu puoi consolarli e guarirli.

Cara Suor Consolata sono contenta di esserequi presso la tua urna; ti affido me stessa e imiei figli Caterina e Francesco. Tu conoscile loro aspirazioni ed i loro desideri: pensacitu e grazie di quello che farai per noi.

Oggi siamo qui a ringraziarti, cara SuorConsolata e a benedire il Signore per le me-raviglie che dona a noi “piccolissime” e allanostra Diocesi. Prega anche tu con noi af-finché il progetto che Gesù ci affida portifrutto a tante anime. Grazie. Gesù, Maria viamo, salvate anime.

Ti prego, cara Suor Maria Consolata, di aiu-tarmi a pregare di più e ad essere sempre unbuon cristiano e di proteggere i miei fratelliin questo momento molto difficile e i mieicari nipoti Francesco, Alberta e Leonardo.

Piccola, cara Suor Consolata, metto nelle tuemani tutta la mia famiglia, i miei amici, imiei nemici, i sacerdoti, i consacrati, laChiesa, il mio padre spirituale, in particolarmodo mia zia Flavia. Confido nella tua in-tercessione presso Gesù, accompagnatadalla Vergine Maria. Da una “piccolissima”:Gesù, Maria vi amo, salvate anime!

Continua a pregare per noi, cara Suor Con-solata!

Ritornare seppur per breve tempo in questoluogo santo, accanto a Suor Consolata, èfonte ristoratrice di gioia spirituale.

Suor Maria Consolata cara, ti prego di pro-teggere la mia famiglia, in particolare Bene-detta, Laura, Simone e Gioacchino.

A te Suor Maria Consolata chiedo una graziaper Rita e ti sarò riconoscente.

Suor Maria Consolata aiutaci, donaci uncuore nuovo, puro, dove nascono solo senti-menti belli: perdono, gioia e amore nellanostra famiglia travagliata. Grazie.

Dolce Suor Consolata e tutte voi Sorelle, visupplico di pregare per la salute di miamamma, che possa guarire presto, per la mianipotina e per tutti i miei cari. Pregate ancheperché possa cambiare presto il mio lavoro.Gesù, Maria vi amo, salvate anime.

Suor Consolata ti affido la mia vita sacer-dotale.

Ti affido il desiderio che porto nel cuore,Suor Consolata, di diventare diacono, unsanto diacono. Non deve però essere fatta lamia ma la volontà dell’Altissimo. Ricordatidei piccoli Raffael e Mattia e tutte le personeche porto nel cuore.

Supplico l’intercessione di Suor Maria Con-solata per ottenere la grazia della guarigionedella mia amica Patrizia, gravemente am-malata.

Suor Consolata ti chiedo una preghiera perAlessandro di 41 anni, malato di tumore alcervello, e per la sua famiglia. Lui è giuntoquasi al termine del suo cammino e i suoicari hanno vissuto questo lungo anno di sof-ferenze con l’aiuto della fede e con tanta di-gnità e coraggio.

Ti prego, Suor Maria Consolata, porta aGesù tutti i miei bisogni spirituali e mate-riali. Aiuta i miei nipoti nello studio e nellavoro e fa’ che non perdano mai la buonastrada verso Dio. Gesù, Maria vi amo,salvate anime.

Suor Consolata intercedi per me e la mia fa-miglia per la salvezza delle nostre anime, tuche per volere del Cuore di Gesù, sei statachiamata a questo progetto di misericordiacon la preghiera incessante. Grazie.

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Preghiera in MonasteroFeriali

Lodi ore 7,30Ora Terza ore 9,00Ora Sesta ore 12,30Ora Nona ore 15,30Vespri ore 17,30Eucaristia ore 18,00

Festivi

Lodi ore 8,30Eucaristia ore 9,00Ora Terza ore 9,45S. Rosario ore 18,00Vespri ore 18,30

Sacramento del perdono:OGNI VENERDÌ

ore 16 - 17,30

Adorazione EucaristicaDa Lunedì a Venerdì: ore 8 - 19,30

Sabato: ore 12 - 22Domenica: ore 10 - 19,30

Primo Venerdì in onore del Sacro Cuore di GesùGiornata di preghiera e adorazione Eucaristica e consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.

L’Eucaristia del giorno 18 di ogni mese è celebrata secondo le intenzioni dei devoti diSuor M. Consolata Betrone e dei benefattori pro Causa di Canonizzazione vivi e defunti.

SOLENNITÀ DEL SACRO CUORE DI GESÙ EGIORNATA DELLA SANTIFICAZIONE DEL CLERO

Venerdì 21 Giugno 2019ore 20,30 Concelebrazione Eucaristica presieduta da Don Adriano Gennari

Venerdì 28 Giugno 2019ore 7,30 Lodi e Adorazione Eucaristicaore 17,00 Coroncina al Sacro Cuore di Gesù e Vespriore 18,00 Concelebrazione Eucaristica presieduta da

Mons. Piergiorgio Micchiardi - Vescovo Emerito di Acqui Termeore 21,00 Concerto della corale “Giuseppe Verdi” di Moncalieri

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Pubblicazioni su Suor M. Consolata

SUOR

M. CONSOLATA

BETRONE

Clarissa Cappuccina(1903-1946)

II edizione, 1998, 493 pp.

Biografia realizzata dalle Sorelle ClarisseCappuccine del Monastero Sacro Cuore: uti-lissima per consultazione perché ben docu-mentata sugli scritti della Venerabile.

Paolo Risso

L’AMORE

PER VOCAZIONE:SUOR CONSOLATA

BETRONE

Editrice Àncora, 2001, 111 pp.

«La vita di Suor Consolata Betrone che l’Autore ci pre-senta è una narrazione scorrevole e avvincente, unasemplice e divulgativa biografia…È scritta come un richiamo per tutti noi alla santità…(Suor Consolata) brilla come un astro nel nostrotempo». (Dalla presentazione)

† Diego Bona, Vescovo

I MIEI PENSIERI

IN DIO

Atti del Convegnodi studi

sulla Serva di DioSuor Consolata Betrone

Clarissa Cappuccina

Supplemento 1 al n. 2 - dicembre 2002 “La piccolissima via d’amore di Suor M Con-solata Betrone”, 87 pp.

P. Lorenzo Sales

TRATTATELLO

SULLA

PICCOLISSIMA

VIA D’AMOREa cura di Luciana Mirri

II edizione, 1998, 96 pp.

Questo libro è utile a quanti conoscono già “IL CUORE

DI GESÙ AL MONDO”. In forma catechistica chiarisce ipunti costitutivi della “piccolissima via d’amore” ma-nifestata da Gesù a Suor Maria Consolata facili-tandone al lettore la comprensione. Anche tradotto ininglese, spagnolo, portoghese, francese e polacco.

Padre Giuseppe M. Borgiada Torino ofm. cap.

SUOR CONSOLATA

BETRONE

II edizione, 1993, 88 pp.

L’autore conobbe intimamente la Venerabile esi documentò anche sulle testimonianze delleConsorelle. Biografia agile e utile per chi diSuor Maria Consolata vuole avere notizieconcise, ma sicure.

PICCOLISSIMA IN TERRA

GRANDISSIMA IN CIELO

Suor Maria ConsolataBetrone

Clarissa Cappuccina

a cura di Edoardo Spagnolini

«La capacità di sintesi in queste pagine si abbinamirabilmente a quella di aver colto l’essenziale delmessaggio della Clarissa Cappuccina, “portavoce”del “Cuore di Gesù al mondo” sull’annuncio dellaconfidenza nella Sua divina Misericordia».(Dalla presentazione) Luciana Mirri

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P. Lorenzo Sales

IL CUORE DI GESÙ

AL MONDO

a cura diLuciana Mirri

Libreria Editrice Vaticana,ristampa 2005, 293 pp.

Il messaggio del Cuore di Gesù al mondo, ac-colto con fedeltà e testimoniato con l’eroicitàdella vita da Suor M. Consolata, è stato va-gliato con la prudenza del direttore spiritualeda P. Lorenzo Sales, che lo ha offerto a tutticon illuminata sapienza. La sua versione ori-ginale del 1952 viene ora ripresentata, ag-giornata nella forma linguistico-letteraria,nelle annotazioni e nelle citazioni bibliche,offrendo così al lettore contemporaneo ungioiello di spiritualità cristiana al quale hannogià reso ragione le molte ristampe italiane etraduzioni in altre lingue.Anche tradotto in francese, inglese, tedesco,portoghese, polacco, spagnolo, russo.

P. Lorenzo Sales

TRE FIAMME

FUSE IN UNA FIAMMASuor Consolata Betrone

Libreria Editrice Vaticana,2003, 374 pp.

«Per conoscere meglio la grandezza diquesta donna tutta dedicata a Dio viene ri-stampata la biografia di P. Lorenzo Sales…Sono convinto che la Chiesa del terzo mil-lennio abbia un forte bisogno di punti di ri-ferimento per ‘andare al largo’ ed af-frontare il mare in tempesta. La vita diquesta Suora Clarissa Cappuccina ci offremotivi per rinnovare la fiducia nella tene-rezza di Dio e per attrezzarci meglio per af-frontare i rischi della traversata». (Dalla prefazione)

† Giuseppe Guerrini, Vescovo

P. Lorenzo SalesSuor Consolata Betrone

QUANDO IL SOLE

ACCAREZZA

LE CIMEEpistolario dell’anima

a cura di Luciana Mirri

Libreria Editrice Vaticana,2002, 668 pp.

Qui ci troviamo davanti a un duplice tesoro:quello riversato dal Signore nel cuore dellaVenerabile Suor M. Consolata Betrone equello riposto dall’Altissimo nel sacer-dozio di Padre Sales. Nell’epistolarioemerge il loro essere “tutto a tutti”, insiemead una vasta gamma di contenuti spirituali,teologici e teologali che hanno colmato dueesistenze capaci di gioire dell’istante del-l’amore e dell’essenza del dolore, di ogniofferta o prova.

Suor M. ConsolataBetrone

APPUNTI

IN CORO

Diaria cura di

Luciana Mirri

LibreriaEditrice Vaticana, 2006,

1104 pp.

«Le pagine che seguono ci offrono il trattopiù genuino di Suor M. Consolata, ripropo-nendoci in versione quasi integrale il se-greto di una sequela di Cristo Uomo deidolori perché Dio di amore e Misericor-dioso e Buono, divenuto tale ‘per noiuomini e per la nostra salvezza’. Questepagine ci insegnano ad aprire il cuore diogni uomo e di ogni donna a Colui che ‘staalla porta e bussa’ (cf. Ap 3,20) e a vivere fi-duciosi e confidenti l’intimità divina».(Dalla prefazione)

† Severino Poletto, Cardinale

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CD musicale che, sulla base di un’unica gra-devole e facilmente memorizzabile melodia,‘canta’ in sei lingue (polacco - italiano - croato -inglese - francese - tedesco) l’incessante ATTOD’AMORE:

“Gesù, Maria vi amo, salvate anime”

LA CONFIDENZA

IN DIO

secondo la Piccolissima via d’amore di Suor

M. Consolata Betrone

a cura di Fabrice Harschene

Edizioni Segno, 2013, 58 pp.

Le prime pagine di questo libretto sono unestratto dal “Trattatello sulla piccolissima viad’amore” a cui fa seguito, nella seconda parte, acura della Prof.ssa Luciana Mirri, il testo di pre-ghiera della Via Crucis del Signore Gesù con ver-setti tratti dal volume “Appunti in Coro-Diari”.

FILMATO SULLA VITA E

LA SPIRITUALITÀ DI

SUOR M. CONSOLATA

Realizzazione e produzione:

Mimep Docete, Milano 2005

DVD che introduce alla vita e alla preghieradella Venerabile. Autentica contemplativa, traDio e lei sta il mondo intero e ciascuna creaturabisognosa di misericordia. Il messaggio spiccadi evidente attualità ed assume tutta la portata diun vangelo d’amore e di speranza per il nostrotempo; attraverso di esso Dio offre, all’uomosoffocato dal materialismo e dall’indifferen-tismo religioso, il rimedio del respiro spirituale.

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Olio della lampada che arde sull’urna diSuor M. Consolata

che viene benedetto ogni primo venerdì del mese ed è a disposizione di quanti nefaranno richiesta. Il segno fatto con quest’olio ha il significato di implorare sulla nostrapovertà la forza spirituale della preghiera della Venerabile Suor M. Consolata rivolta aCristo Signore, per ravvivare nei nostri cuori la luce della fede, a sollievo del corpo edell’anima.

Per informazioni e per richieste di materiale o dei libri presentati in queste pagine, i soli di cui la Postulazione riconosce attendibilità storica e teologica, rivolgersi a:

Monastero Sacro Cuore - Via Duca d’Aosta, 1 - 10024 Moncalieri (TO)Tel. 011 6810114 - www.consolatabetrone-monasterosacrocuore.it

[email protected]

Ogni testimonianza sulla Venerabile Suor M. Consolata e ogni presunta guarigione ottenutagrazie alla sua intercessione va tempestivamente notificata alla Postulazione.Compito della Postulazione è salvaguardare la figura e la spiritualità della Venerabile, oltre a di-mostrare la sua fama di santità e, a nome della Chiesa e in via di una futura Beatificazione, devecustodire, promuovere, vigilare: pertanto si precisa che è doveroso informare preventivamente laPostulazione riguardo a eventuali realizzazione di opere quali libri, opuscoli, dvd, cd, sullafigura della Venerabile. Si precisa ancora che nessuno ha il diritto di produrre e vendere “santini”con la preghiera e la reliquia della Venerabile Suor M. Consolata Betrone senza il permesso dellaPostulazione: non si permette “lucro” sulle immagini sacre.

Preghiera per la glorificazionedi Suor M. Consolata

Padre di ogni misericordia,tu hai suscitato in mezzo a noila Venerabile Suor M. Consolata Betroneper diffondere nel mondol’incessante amore verso il tuo Figlio Gesùnella semplice via di confidenza e di amore.Rendi capaci anche noi,guidati dal tuo Spirito,di essere ardenti testimoni del tuo amoree nella tua immensa bontà concedici,per sua intercessione,le grazie di cui abbiamo bisogno.Per Cristo nostro Signore. Amen

(Con approvazione ecclesiastica)

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Situato a Moncalieri, frazione Moriondo, a circa 12 km daTorino, il Monastero Sacro Cuore si può raggiungere facil-mente sia con i mezzi privati, sia con quelli pubblici.

• Dalle autostrade TO-Mi A4, TO-AO A5: tangenziale Sud,uscita Moncalieri San Paolo per fraz. Moriondo.

• Dall’autostrada TO-SV A6: uscita Moncalieri San Paoloper fraz. Moriondo.

• Dall’autostrada TO-PC/BS A21 e G. Toce A26: uscitaSantena, statale 29 fino a Trofarello, via Torino, stradaGenova fino alla fraz. Moriondo.

• Dalle stazioni ferroviarie di Torino: Porta Nuova, PortaSusa e Lingotto, treni regionali con fermata a Trofarello, apoche centinaia di metri dalla fraz. Moriondo.

• Dalle stazioni ferroviarie di Torino: Porta Nuova e PortaSusa, linea metropolitana fino a piazza Carducci e pullman45 con fermata Rigolfo (solo feriale).

Giovedì 18 Luglio 2019Giovedì 18 Luglio 201973° Anniversario della Nascita

al Cielo della Venerabile

SSUORUOR M. CM. CONSOLATAONSOLATA

BBETRONEETRONE

ore 8,30 Lodi – S. Messa

ore 17,30 Vespri

ore 20,30ore 20,30

Concelebrazione Concelebrazione Eucaristica e lettura Eucaristica e lettura

del Decreto di venerabilitàdel Decreto di venerabilitàpresiede sua EccellenzaMons. Cristiano Bodo

Vescovo di Saluzzo

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