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1 PIANTE MEDICINALI: L’ELEMENTO ACQUA AUTORE: LUIGI GIANNELLI Proseguendo speditamente attraverso i Quattro Elementi e le loro espressioni biologiche, gli Umori, incontriamo l’ Acqua. L’ Acqua esprime la sua potenza e le sue “operazioni” per dirla come i medici tardorinascimentali con l’ Umore Flemma. La Flemma, come dice Galeno e la Dottrina Umorale Ippocratica, da lui “restaurata” nel II° secolo d.C., si forma nello stomaco come precursore e si definisce nella testa, dalla quale “cola” in tutto il corpo. Questa “discesa verticale” dà luogo a quello che noi, liberamente estrapolando con la nostra moderna semplificazione, all’ “Asse Maggiore Verticale”, nel quale in sequenza, si trovano lo stomaco, poi la testa e poi, discendendo, i polmoni, i reni, l’intestino, e diffondendosi verso l’esterno, il sistema linfatico, le articolazioni e la pelle. Tutte le affezioni inerenti a questi organi, sono da imputarsi “in primo grado” allo stomaco e poi alla testa, che con la loro azione “configurano” l’Umore, che scende. Non a caso, il termine “discesa” o “flusso” viene detto in greco “catarrho” o “rheuma”: le affezioni catarrali che affliggono l’apparato respiratorio (ma non solo) e quelle reumatiche che affliggono le articolazioni, rappresentano il ricordo di questa visione fisiologica antica. Quindi, se è vero che lo stomaco governa e domina l’ Acqua organica, come possiamo agire per compensarne e curarne gli squilibri? Innanzitutto occorre chiarire che lo stomaco è un organo molto caldo, mentre la testa è sicuramente un organo ben più freddo: quindi le trasformazioni che si compiono in essi e attraverso di essi saranno determinate dalle condizioni dello stomaco, dato che la testa non potrà che aggiustare, “rifinire”, completare una trasformazione compiuta in modo quasi completo nello stomaco. Solo così la Flemma che si forma è “giusta”, fluida, fresca o tiepida e adatta compiere le sue funzioni solventi e fluidificanti. Se invece lo stomaco ha una deficitaria capacità di trasformazione o si è raffreddato (lo stomaco, al contrario del fegato, che tende a surriscaldarsi), tende a raffreddarsi e a produrre della Flemma troppo Fredda, troppo Umida e tendenzialmente vischiosa, collosa, insomma del muco appiccicoso e ostruente. Queste forme si raccolgono soprattutto nelle vie respiratorie e nelle reni dove tende a formare calcolosi; inoltre genera la stasi linfatica e le sindromi cellulitiche. Invece, se, così pervertita, si mescola a secrezioni biliari surriscaldate, forma un siero corrosivo nelle articolazioni, oppure sulla pelle dove crea dermatosi desquamanti e/ pruriginose. E’ fondamentale quindi, nella cura delle malattie inerenti all’ “asse verticale maggiore”, rendere lo stomaco ben Caldo e funzionale. Le tisane più importanti per rendere uno stomaco ben funzionale sono con piante Calde, delicate come la Melissa o più energiche come le spezie, soprattutto la Cannella e lo Zenzero. Utile è la Malva, che dà allo stomaco una buona Umidità e la Liquirizia che riduce i processi infiammatori, le tendenze ulcerose e “lega” le virtù delle altre droghe presenti. Relazione presentata in occasione del Convegno Espositivo ERBORISTERIA 2013 – www.senaf.it

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PIANTE MEDICINALI: L’ELEMENTO ACQUA  AUTORE: LUIGI GIANNELLI     Proseguendo speditamente attraverso i Quattro Elementi e le loro espressioni biologiche, gli Umori, incontriamo l’ Acqua. L’ Acqua esprime la sua potenza e le sue “operazioni” ‐ per dirla come i medici tardo‐rinascimentali ‐ con l’ Umore Flemma. La Flemma, come dice Galeno e  la Dottrina Umorale  Ippocratica, da  lui “restaurata” nel  II° secolo d.C., si forma nello stomaco come precursore e si definisce nella testa, dalla quale “cola” in tutto il corpo. Questa  “discesa  verticale”  dà  luogo  a  quello  che  noi,  liberamente  estrapolando  con  la  nostra moderna  semplificazione,  all’  “Asse  Maggiore  Verticale”,  nel  quale  in  sequenza,  si  trovano  lo stomaco,  poi  la  testa  e  poi,  discendendo,  i  polmoni,  i  reni,  l’intestino,  e  diffondendosi  verso l’esterno, il sistema linfatico,  le articolazioni e la pelle.  Tutte le affezioni inerenti a questi organi, sono da imputarsi “in primo grado” allo stomaco e poi alla testa, che con la loro azione “configurano” l’Umore, che scende. Non a caso, il termine “discesa” o “flusso” viene detto in greco “catarrho” o “rheuma”: le affezioni catarrali che affliggono l’apparato respiratorio  (ma  non  solo)  e  quelle  reumatiche  che  affliggono  le  articolazioni,  rappresentano  il ricordo di questa visione fisiologica antica.  Quindi,  se è  vero  che  lo  stomaco governa e domina  l’ Acqua organica,  come possiamo agire per compensarne e curarne gli squilibri?  Innanzitutto  occorre  chiarire  che  lo  stomaco  è  un  organo  molto  caldo,  mentre  la  testa  è sicuramente un organo ben più freddo: quindi le trasformazioni che si compiono in essi e attraverso di  essi  saranno  determinate  dalle  condizioni  dello  stomaco,  dato  che  la  testa  non  potrà  che aggiustare,  “rifinire”,  completare  una  trasformazione  compiuta  in  modo  quasi  completo  nello stomaco. Solo così  la Flemma che si forma è “giusta”, fluida, fresca o tiepida e adatta compiere  le sue funzioni solventi e fluidificanti. Se invece lo stomaco ha una deficitaria capacità di trasformazione o si è raffreddato (lo stomaco, al contrario del  fegato,  che  tende  a  surriscaldarsi),  tende  a  raffreddarsi e  a produrre della  Flemma troppo Fredda, troppo Umida e tendenzialmente vischiosa, collosa, insomma del muco appiccicoso e ostruente. Queste forme si raccolgono soprattutto nelle vie respiratorie e nelle reni ‐ dove tende a formare  calcolosi;  inoltre  genera  la  stasi  linfatica  e  le  sindromi  cellulitiche.  Invece,  se,  così pervertita, si mescola a secrezioni biliari surriscaldate, forma un siero corrosivo nelle articolazioni, oppure sulla pelle dove crea dermatosi desquamanti e/ pruriginose.  E’ fondamentale quindi, nella cura delle malattie inerenti all’  “asse verticale maggiore”, rendere lo stomaco ben Caldo e funzionale.  Le tisane più  importanti per rendere uno stomaco ben  funzionale sono con piante Calde, delicate come la Melissa o più energiche come le spezie, soprattutto la Cannella e lo Zenzero. Utile  è  la Malva,  che  dà  allo  stomaco  una  buona  Umidità  e  la  Liquirizia  che  riduce  i  processi infiammatori, le tendenze ulcerose e “lega” le virtù delle altre droghe presenti.  

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Le tisane più attive sono di due tipi: 1  ‐  delicate  e  versatili  come  questa  ‐  Melissa,  Verbena  odorosa,  Malva,  Liquirizia  e  Anice  (o Finocchio), parti uguali; riduce gli spasmi, i gonfiori, l’iperacidità, il rallentamento delle funzioni; 2 ‐ più potenti come questa ‐ Cannella, Zenzero, Arancio scorze, Ginepro, Anice stellato, parti uguali  Queste tisane  favoriscono  la cura più specifica per  le vie respiratorie, per quelle renali, per quelle articolari, cutanee e anche per la stasi linfatica.  Una volta riscaldato lo stomaco, e si consiglia di prendere queste tisane ben calde alla fine dei pasti principali; associate ai giusti gemmoderivati (primo tra tutti il Ficus carica, ma meglio se associato ad Alnus glutinosa e Tilia tomentosa).   I grandi rimedi dell’ Acqua organica  Acqua‐Flemma viscosa delle vie respiratorie: ‐ tisana fluidificante per il muco: Issopo 20%, Enula 20%, Altea 40%, Erisimo 20%; ‐ tisana fluidificante del muco e contro la tosse: Issopo, Iris , Papavero rosso, Lichene, parti uguali. ‐  tisana  lenitiva per  la  tosse  secca: Tiglio,  Farfara  (oppure Papavero  rosso),  Lichene, Malva, parti uguali. ‐ tisana per la sinusite e per le riniti (anche allergiche), sia da bere che per fare vapori:       Elicriso, Boldo, Eucalipto (parti uguali, secondo Iozzi). ‐  tisana  per  le  riniti  allergiche,  da  bere:  Elicriso,  Papavero  rosso,  Combreto,  Curcuma,  Cannella, Ginepro (parti uguali). ‐ tisana per le stesse affezioni: Alloro foglie, Eucalipto, Curcuma, Rosa canina bacche, Zenzero, parti uguali.  Acqua  Flemma  viscosa  per  l’apparato  renale,  dove  ciò  che  nelle  vie  respiratorie  e  nell’intestino forma muco, in questo forma calcoli: ‐ Ceterach, Ononide, Rusco e Mais ‐ parti uguali; ‐ Capelvenere, Parietaria, Curcuma, Ononide, parti uguali; ‐ Mais, Equiseto, Uva Ursina, Ononide, parti uguali; ‐ Altea, Ononide, Rusco, Parietaria, parti uguali. Grande tisana antiinfettiva ed antiinfiammatoria renale e vescicale, secondo Iozzi, che opera anche con inesorabile potenza sulle calcolosi è questa: ‐ Mais, Uva Ursina, Equiseto, Ononide, parti uguali.  Tra  tutte  le  piante,  sicuramente  l’Ononide  la  possiamo  definire  come  la  disgregatrice  del  “muco calcolifero”  renale  e  vescicale;  le  piante  che  crescono  sulle  pietre  possiedono  un  naturale  e inequivocabile tropismo per le “pietre” che si formano nelle reni; inoltre piante come la Ceterach e il  CapelVenere,  Felci,  sono  le  piante  d’elezione  della  “gran  pietra”  dell’organismo  e  che  tutte  le pietre  forma,  la  milza.  Ovviamente  le  calcolosi  renali  e  vescicali  nascono  dalle  disfunzioni  di stomacoe milza, ma con il concorso necessario del Calore epatico. Certe volte è necessario agire con piante antiinfettive come l’Una Ursina, magari alcalinizzando con sali alcalini di Potassio e Magnesio. In caso di coliche renali, è eccelente rimedio la tisana: ‐ Mais, Curcuma, parti uguali (secondo Iozzi).  

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Quando la Flemma viscosa si addensa sulla pelle, creando e condizioni di dermatosi desquamanti e croniche, soprattutto la psoriasi, occorre agire su stomaco e fegato insieme come con questa tisana, a base di piante amare: ‐ Carciofo, Centaurea minore, Ononide, Equiseto, Olmo. Essa agisce potentemente anche su dislipidemie, affezioni articolari, oltre che sulle dermatosi. ‐ Fumaria, Curcuma, Ononide, Bardana, Cannella. ‐ Fumaria, Viola tricolor, Papavero rosso, Olmo, Cannella. Queste  agiscono  sia  sullo  stomaco  e  sulla  pelle,  con  potenza  e  rapidità;  tolgono  il  prurito (rapidamente) e sulla parte desquamante (in più tempo).  Invece  se  la  Flemma,  fredda  e  abbastanza  fluida  ristagna  nel  sistema  linfatico  e  predispone  alle varici, ma soprattutto crea le basi per la cellulite e per la ritenzione idrica agli arti inferiori, possiamo formulare potenti drenanti, ed allo stesso tempo delicati e privi di effetti collaterali, prima occorre riscaldare  lo stomaco con  le formule che abbiamo visto all’inizio e che vanno assunte dopo  i pasti, lontano dai pasti si danno questi “drenanti linfatici”: ‐ Mais, Ononide, Ceterach, Salsapariglia, Rusco, parti uguali; ‐ Mais, Ononide, Salsapariglia, Meliloto, parti uguali; ‐ Thè verde, Meliloto, Centella, Ononide, parti uguali. Soprattutto  unite  ai  “riscaldanti  gastrici”,  queste  composizioni  provocano  un  drenaggio massivo dell’Acqua  che  ristagna nei dotti  linfatici degli  arti  inferiori  ed  anche negli  altri distretti organici. Possiedono anche un buon effetto immunomodulante.  Quando  la Flemma  fluida assume  impurità Biliari corrosive e si  installa nelle articolazioni, occorre provocare un intenso drenaggio articolare: ‐ Enula, Iris, Altea, Agarico, Parietaria, parti uguali; se c’è anche forte dolore locale: ‐ Artiglio del Diavolo, Salsapariglia, Agarico, Enula, Iris, parti uguali; ‐ Artiglio del Diavolo, Salsapariglia, Echinacea, Enula, parti uguali. Insieme  è  opportuno  assumere,  al mattino  e  prima  dei  pasti  un  energico  drenante  Biliare,  così formulato: ‐ Curcuma, Combreto, Fumaria, Bardana, Cannella, parti uguali.  Come possiamo vedere, l’Acqua organica se troppo Fredda e viscosa, ristagnante o impura di residui Biliari corrosivi per le articolazioni, può essere espulsa compiendo due operazioni: 1 ‐ riscaldare lo stomaco con piante aromatiche più blande (Melissa, Verbena odorosa, Ombrellifere come l’Anice o il Finocchio o più energiche come la Cannella e/o lo Zenzero; 2 ‐ drenare con piante fondamentalmente diuretiche e mucolitiche o drenanti anche Biliari.  Gli effetti possono essere rapidi e decisivi. Ripetuti durante  l’anno, evitano che vi siano  ricadute; ma attenzione! L’inverno è  la stagione che favorisce  la stasi e  il  ristagno, mentre con  il Caldo estivo è più  facile predisporsi alle calcolosi nel periodo successivo (autunno) o alle mucosità delle vie respiratorie nella stagione ancora più fredda, quella invernale o alle malattie articolari dolorose e corrosive delle articolazioni.  Ma come “ben nutrire” stomaco e testa, con i giusti alimenti e con alcune materie che sono anche rimedi,  in modo  che  produca  della  buona  Flemma?  Che  questa  Flemma  conservi  le  sue  qualità solventi, lubrificanti, veicolanti, che sia la Buona Acqua del nostro corpo? Innanzitutto un corretto Regime deve essere impostato anche in base alla stagione. 

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Tutti  i frutti sugosi e acquosi fanno bene, ma  il  loro consumo va fortemente  limitato alla stagione Calda o alle ore dove prevale la Bile gialla‐Fuoco organico, ovvero dall’alba a mezzogiorno; ottime le insalate, prima  tra  tutte  la Lattuga.  I soggetti con  lo stomaco debole o Freddo ne devono  far uso parsimonioso e prevalentemente nelle stagioni e nelle ore più Calde. Anche un consumo limitato di latticini freschi e poco salati e dello stesso Latte, per gli stomachi forti possono andare bene; ma sempre stando ben attenti alla quantità ed alla stagione. Tra  le piante che donano una buona Umidità si  trova  la Malva ed  il Papavero  rosso; quest’ultimo favorisce anche un buon drenaggio biliare, che elimina  l’eccesso opposto, ovvero  il Calore biliare surriscaldante. Una buona  Freschezza Umida  la donano  anche  la Piantaggine, pianta miracolosa per  lo  stomaco irritato e per le sue ulcerazioni, insieme alla Liquirizia, che Umidifica senza squilibrare.  Concludendo:  lo  stomaco e  l’asse  stomaco‐testa  sono  curati  con piante Calde e  aromatiche e  la Flemma buona è ben prodotta con cibi Umidi, ma che possiedono una Umidità Fresca e transitoria. Già i latticini, che sono adatti agli stomachi forti (e soprattutto a coloro che hanno gruppo sanguigno B ‐ i discendenti degli antichi pastori), nelle stagioni Calde e solo in quantità moderata. Uno  stomaco Caldo  (o  adeguatamente  riscaldato  con  le droghe  giuste) e  cibi  con Umidità molto mobile, permettono la formazione di una ottimale Acqua organica‐Flemma fisiologica.   _________________________________________________________________________________     BIBLIOGRAFIA  Platone ‐ Opere complete ‐ varie edizioni Lucrezio T.C. ‐ “De rerum natura” ‐ varie edizioni Apuleio ‐ “Metamorfosi” ‐ varie edizioni Vitruvio P. ‐ “De Architectura” ‐ a cura di P. Gros ‐ Einaudi ‐ Torino 1997 Varrone M. T. ‐ “Opere scelte” ‐ Classici UTET 1974 ‐ rist. 1996 Plinio G.S. “Storia Naturale” ‐ vers. M.L. Domenichi ‐ Venezia ‐ 1612 Plinio G.S. “Storia Naturale” ‐ a cura di G.B. Conte ‐ Einaudi ‐ Torino 1983‐1995 Plutarco “Quaestiones conviviales” ‐ varie edizioni Dioscoride P.  “Materia Medica” ‐ vedi vers. Ruellio ‐ Venezia 1538 e Mattioli ‐ Venezia 1557 e                              1568. Galeno C.  “De Compositione medicamentorum secundum locos” ‐ vers. J. Cornario ‐ XVI° sec. Galeno C. “De Antidotis” Galeno C. “De Compositione medicamentorum per genera”     [le tre opere sopra citate fanno parte di una raccolta danneggiata del  XVI° sec.]. Galeno C. “Methodi Medendi” ‐ Edizione generale ‐ Venezia 1565 Galeno C. “De Simplicium medicamentorum facultatibus” vers.   Gaudano ‐ Lione 1547 Alessandro di Tralles  ‐ “I Dodici libri di Medicina” ‐ Venezia 1573 (originale: VI° secolo d.C.) Paolo di Egina ‐ “Totius rei mediche” ‐ autore bizantino VII° secolo ‐ ediz. latina Basilea 1556 Du Ruel J. (Ruellio)  ‐ “Pedacii Dioscoridis Anazarbei De Medicinali Materia Libri Quinque”‐ Venezia 1538 Mattioli P.A. “Discorsi”    Venezia 1557 (Rist. anastatica Biokyma‐Anghiari AR ‘93) 

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Galeno C. ‐ “De Theriaca ad Pisonem” ‐ vers. E. Coturri ‐ L. Olschki ‐ Firenze 1959 Galeno C. ‐ “De bonis malisque sucis” ‐ vers. A.M. Ieraci Bio ‐ M.D’Auria ‐ Napoli 1987 Galeno C. ‐ “Le facoltà naturali” ‐ vers.  ‐ Oscar classici Mondadori ‐ Milano 2000 Plateario M.  ‐ “Circa  instans”  ‐ Scuola Salernitana XI°‐XII° secolo  ‐ ed.  italiana “Il  libro delle piante       medicinali” ‐ Vallardi/Garzanti ‐ Milano 1990 Rabelais F. ‐ “Gargantua e Pantagruele” ‐ XVI° secolo ‐ varie edizioni moderne Alessandro di Tralles  “I Dodici libri di Medicina” ‐ Venezia 1573 (originale: VI° secolo d.C.) Avicenna   “Canone della Medicina” ‐ vers. G.Cremonese‐correz.A. Alpago ‐ Basilea 1556 Avicenna   “Canone della Medicina” ‐ vers. G.Cremonese‐correz.A. Alpago ‐ Venezia 1595 AA.VV. “Regimen Sanitatis ‐ Flos Medicinae Scholae Salerni” ‐ vers. A.Sinno ‐ Mursia‐Milano 1987 AA.VV. “Ricettario Fiorentino” ‐ edizione 1498 ‐ a cura dell’Istituto Medico‐Farmaceutic de Calunya                     Barcelona 1992 AA.VV. “Ricettario Fiorentino” ‐ edizione 1550 ‐ a cura di Laboratori Biokyma ‐ Anghiari (AR)                          2004 Campanella T. ‐ “Il senso delle cose o La Magia” ‐ F.lli Melita editore ‐ Milano 1980. Fernel J. ‐ “Therapeutices universalis, seu medendi rationis libri septem” ‐ Francoforte 1593  Cristini P.B. ‐ “Pratica Medicinale et Osservationi” ‐ Bologna 1680 Castelli B.‐ “Lexicon Medicum Graeco‐Latinum” ‐ Padova 1762 Baumè A. ‐ “Elementi di Farmacia” ‐ Venezia 1773 Murray J.A. ‐ “Apparatus Medicaminum etc.” ‐ Venezia 1795 Pazzini A.‐ “Storia della Medicina” ‐ Società Editrice Libraria ‐ Milano 1947 Masino C.  ‐  “Voci di  Spezieria dei  secoli XIV°‐XVIII°”  ‐ Accademia  Italiana di  Storia della  Farmacia                       Piacenza  1988 Iozzi S. ‐ “Fitopratica” ‐ Giunti ‐Firenze 1980 Giannelli L. ‐ “Medicina Tradizionale Mediterranea” ‐ Tecniche Nuove ‐ Milano 2006              _________________________________________________________________________________                      

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