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Piano Triennale Offerta Formativa Allegato 4 Piano Annuale di Inclusione A.S. 2017/2018

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Piano Triennale Offerta Formativa

Allegato 4Piano Annuale di Inclusione

A.S. 2017/2018

Piano Triennale dell’Offerta FormativaAllegato 4 - Piano Annuale di InclusioneLiceo Scientifico Statale “Gaetano Salvemini” Bari

© Liceo Scientifico “G.Salvemini” di Bari

Elaborato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14/01/2017 sulla base dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico prot. 21 del 14/01/2016

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/01/2016 con delibera n. 66

Aggiornamento del Collegio dei Docenti del 7/11/2017

(PAI: DIRETTIVA MINISTERIALE 27/12/2012, C.M. N.8 DEL 6/3/2013 E DELEGHE ALLA LEGGE 107/15 OVVERO DECRETO LEGISLATIVO 66 DEL 13 APRILE 2017 “NORME PER LA PROMO-ZIONE DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA’, A NORMA DEL-L’ART. 1, COMMI 180 E 181, LETTERA C), DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107”)

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Premessa sulla scuola inclusiva1

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, la Circolare n.8 del 6 marzo 2013 e la nota n. 2563 del 22 novembre 2013 (per ulteriori chiarimenti sulla Direttiva del 27 dicembre 2012) costituiscono i testi normativi più importanti e insieme uno strumento pratico indi-spensabile per l’individuazione di percorsi, risorse e strumenti per la realizzazione di una scuola inclusiva. In particolare la direttiva chiarisce:

• i principi di base dell’inclusione ovvero <<di un processo, di una filosofia dell’accetta-zione, ossia la capacità di fornire una cornice dentro cui gli alunni – a prescindere da abili-tà, genere, linguaggio, origine etnica o culturale – possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola>>;

• il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) che si configura come una categoria ge-nerale che comprende tutte le condizioni individuali che richiedano l’impiego, ben pondera-to e bilanciato in ragione delle esigenze di ciascuno, dei principi fondamentali dell’inclusivi-tà ovvero:

1. individualizzazione ovvero percorsi differenziati per obiettivi comuni;

2. personalizzazione ovvero percorsi e obiettivi differenziati;

3. strumenti compensativi;

4. misure dispensative;

5. impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali per raggiun-gere l’inclusività scolastica.

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• la necessità, da parte di ogni istituzione scolastica, di elaborare un’ipotesi di Piano An-nuale per l’Inclusività (PAI) che faccia riferimento a:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3 e Nota prot. N. 4274 del 4 ago-sto 2009);

2. disturbi evolutivi specifici e/o DSA (ex legge 170/2010);

3. svantaggio socio-economico, linguistico-culturale.

Mentre per la prima “fascia” è prevista l’assegnazione del docente per il Sostegno, le ulti-me due situazioni vengono affidate al Consiglio di Classe, chiamato ora ad elaborare ed ad attuare un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Il Gruppo di lavoro e di studio di Istitu-to è stato inoltre trasformato in Gruppo di lavoro per l’Inclusione (GLI) e risulta forte l’indi-cazione a valorizzare le azioni di rete sul territorio attraverso raccordi con i Centri Territoria-li per l’Inclusione.

In relazione a quanto definito nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), i singoli Consigli di Classe vengono dunque incaricati di rilevare la presenza dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e di decidere circa l’opportunità di adottare percorsi personalizzati e pratiche didatti-che inclusive all’interno della classe.

Al fine di garantire ad ogni alunno una condizione bio-psico-sociale ottimale, le indicazioni ministeriali sottolineano l’opportunità di estendere la cura e la tutela educativa anche a chi ha difficoltà – permanenti o temporanee – che possono manifestarsi in classe, attraverso la creazione delle condizioni utili alla realizzazione di percorsi di apprendimento di qualità.

L’approccio didattico inclusivo comporta l’ampliamento degli interventi da progettare per i Bisogni Educativi Speciali, rivolgendoli anche ad alunni che, pur non avendo deficit certifi-cati, incontrano, comunque, difficoltà e disagi sia nei processi di socializzazione sia in quel-li di apprendimento.

Secondo le nuove indicazioni ministeriali pertanto tutti i docenti del Consiglio di classe han-no il compito non solo di progettare interventi concreti ma anche di armonizzare i Bisogni Educativi Speciali di alcuni studenti con le differenze individuali e con la gestione dell’inte-

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ra classe, creando una comunità di apprendimento che sappia essere inclusiva, al cui inter-no cioè i bisogni degli uni e degli altri possano essere valorizzati attraverso il confronto e l’integrazione in una posizione simmetrica.

Appare evidente il tramonto di ogni forma di didattica omogeneizzante e indifferenziata e al contrario la decisa virata verso l’attuazione di forme di insegnamento e di apprendimen-to personalizzato individuale o per gruppi, senza separazione alcuna dal comune contesto di appartenenza.

L’invito è chiaro: occorre integrare le tradizionali metodologie didattiche con quelle più in-novative, inclusive, che partendo da un apprendimento collaborativo e basato sulla scoper-ta dell’imparare a imparare, ripensano spazi, tempi, ambienti di apprendimento e fanno del-l'allievo il fulcro e il punto di partenza del processo di apprendimento stesso, avendo co-me finalità strategiche le competenze disciplinari e di cittadinanza.

L’inclusione, fondamentale diritto di ogni persona, implica, infatti, il riconoscimento attivo ed autentico di tutti i cittadini, senza esclusioni e, in una prospettiva che va oltre il mondo della scuola, insieme alla cittadinanza attiva e alla cultura della partecipazione rappresenta le fondamenta delle moderne culture democratiche.

LA NUOVA SCUOLA INCLUSIVA: DELEGHE ALLA LEGGE 107/15 OVVERO Il DECRETO LEGISLATIVO 66 DEL 13 APRILE 2017 “NORME PER LA PROMOZIONE DELL’INCLUSIO-NE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA’, A NORMA DELL’ART. 1, COMMI 180 E 181, LETTERA C), DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107”

L’inclusione scolastica riguarda tutte le studentesse e gli studenti rispetto ai bisogni educa-tivi speciali; nella nostra scuola, che l’assume come impegno fondamentale, l’inclusione si realizza nell’identità culturale, educativa, progettuale, nell’organizzazione e nel curricolo.

Con il il decreto legislativo 66 del 13 aprile 2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107” sono state fatte alcune precisazioni e modifiche in meri-to a prestazioni e competenze, procedure di certificazione e documentazione per l’inclusio-ne scolastica, progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione, gruppi per l’inclu-

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sione scolastica, formazione iniziale per i docenti della scuola primaria e dell’infanzia - For-mazione in servizio, continuità del progetto educativo e didattico.

¬ Prestazioni e competenze

All’assegnazione dei docenti per il sostegno didattico, all’organico del personale ATA e al-l’assegnazione dei collaboratori scolastici per i compiti di assistenza alla persona previsti dal profilo professionale, in base alla presenza di genere tra gli studenti con disabilità, prov-vede lo Stato, tenendo conto nel riparto delle risorse professionali della presenza di stu-denti e studentesse, sempre nei limiti delle dotazioni organiche previste dalla legislazione vigente. 

L’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, in coerenza con le mansio-ni dei collaboratori scolastici, i trasporti per l’inclusione scolastica, l’accessibilità e la fruibi-lità degli spazi fisici delle scuole è garantita dagli Enti locali, nei limiti delle loro disponibilità finanziarie.

¬ Procedure di certificazione e documentazione per l’inclusione scolastica

La legge 104 del 1992 è così modificata:

U n a s s i s t e n t e s p e c i a l i s t i c o e u n m e d i c o I N P S i n t e g r a n oIa Commissione medica con redazione della certificazione attestante la condizione di disa-bilità secondo il principio di funzionamento che discende dal modello di Classificazione in-ternaz iona le de l funz ionamento, de l la D isab i l i tà e de l la Sa lute ( ICF) .Il profilo di funzionamento è propedeutico alla predisposizione del PEI e del progetto indivi-duale; definisce le competenze professionali e le misure di sostegno per l’inclusione scola-stica. È redatto con la collaborazione dei genitori e di un rappresentante dell’amministrazio-ne, preferibilmente un docente della scuola frequentata; è aggiornato ad ogni grado di istruzione o per diverse condizioni di funzionamento della persona.

¬ Progettazione e organizzazione scolastica per l’inclusione

L’Ente locale, in collaborazione con i genitori e le istituzioni scolastiche, redige il progetto individuale. Il consiglio di classe con la partecipazione dei genitori, delle figure professiona-

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li specifiche, interne ed esterne alla scuola, con il supporto dell’unità di valutazione multidi-sciplinare elabora il Piano educativo individualizzato (PEI). In particolare il PEI è elaborato dai docenti di classe con la compartecipazione dei genitori, delle professionalità specifiche interne ed esterne alla scuola.

Il Piano annuale per l’inclusione è predisposto da ciascuna istituzione scolastica all’interno del PTOF; definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, anche ai fini del mi-glioramento degli interventi, nei limiti delle risorse umane, strumentali, finanziarie disponibi-li.

¬ Gruppi per l’inclusione scolastica

Presso ogni Ufficio scolastico regionale è istituito il Gruppo di lavoro interistituzionale regio-nale (GLIR), che fornisce consulenza all’USR sui temi dei percorsi integrati scuola-territo-rio-lavoro; di fornire supporto ai gruppi per l’inclusione territoriale (GIT) e alle reti di scuole per la realizzazione dei piani di formazione in servizio del personale.

È presieduto dal direttore dell’USR o da suo delegato, prevede la partecipazione dei rap-presentanti delle Regioni, degli Enti locali, delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative.

Presso ognuno degli ambiti territoriali previsti dalla legge 107/15, art. 1 comma 66 è istitui-to il Gruppo territoriale per l’inclusione (GIT). È presieduto da un dirigente tecnico o scola-stico ed è composto da tre dirigenti scolastici dell’ambito di riferimento, da 2 docenti per la scuola dell’infanzia e la scuola superiore, nominati con decreto dell’USR.

Il GIT riceve dai dirigenti scolastici dell’ambito la quantificazione delle risorse del sostegno d i d a t t i c o , l e v e r i fic a e f o r m u l a l a p r o p o s t a a l l ’ U S R .Presso ogni istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con compiti di supporto al collegio dei docenti nella definizione del Piano di inclusione. È com-posto dai docenti, dal personale ATA, dagli specialisti dell’Azienda Sanitaria locale del terri-torio di riferimento. In sede di scrittura ed attuazione del piano per l’inclusione, il GLI si av-vale del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabili-tà.

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¬ Formazione iniziale per i docenti della scuola primaria e dell’infanzia - Formazio-ne in servizio

Gli aspiranti al corso di specializzazione per le attività di sostegno scolastico alle alunne e agli alunni con disabilità certificata, laureati in scienze della formazione primaria, una volta acquisiti nel corso di laurea 60 crediti relativi alle didattiche sull’inclusione, devono frequen-tare un corso annuale per l’acquisizione di ulteriori 60 crediti formativi comprensivi di 300 o r e d i t i r o c i n i o .È previsto il superamento di una prova di accesso predisposta dall’Università.La formazione in servizio per il personale docente ed ATA sulle tematiche dell’inclusione è predisposta dalle istituzioni scolastiche nell’ambito del piano di formazione già inserito nel PTOF.

¬ Continuità del progetto educativo e didattico

Al fine di garantire la continuità didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità cer-tificata, il dirigente scolastico propone ai docenti dell’organico dell’autonomia in possesso del titolo di specializzazione, lo svolgimento di attività di sostegno. Sempre per lo stesso fine, non prima dell’inizio dell’anno scolastico, il dirigente scolastico può proporre ulteriori contratti a tempo determinato a docenti che abbiano avuto una supplenza nell’anno scola-s t i c o p r e c e d e n t e .È istituito l’Osservatorio permanente  per l’inclusione scolastica presso il MIUR.È garantito il diritto allo studio per gli studenti che per almeno 30 giorni non possano fre-quentare la scuola a causa di gravi patologie. La scuola di concerto con gli Enti locali e l’azienda sanitaria predispongono un progetto per il quale non sono previsti ulteriori stan-ziamenti.

Copertura finanziaria: la riforma viene attuata senza che ne derivino oneri a carico della fi-nanza pubblica.

Le ricadute dell’applicazione del decreto sulle istituzioni scolastiche, sulle studentesse e gli studenti, sulle famiglie: una lettura critica.

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Con gli interventi sulla legge 104 del ‘92, l’applicazione del Decreto 66 del 13 aprile 2017 rischia di trasformarsi in un intervento di tagli al diritto al sostegno da parte dello Stato e all’assistenza alla persona e al trasporto da parte dei Comuni, considerando che la riforma v i e n e a t t u a t a s e n z a o n e r i a c a r i c o d e l l a fin a n z a p u b b l i c a .Il decreto emanato contiene di positivo il limite di 20 alunni per classe in presenza di alun-ni con disabilità (la prima stesura prevedeva 22 alunni) ed è pertanto necessario che l’appli-cazione lo rispetti rigorosamente. Appare condivisibile il principio di riparto alle scuole de-gli organici ATA in base al numero degli alunni con disabilità e al genere; tuttavia questa di-sposizione risulta molto negativa se si considera che non prevede un aumento di organico, ma un semplice spostamento di risorse tra le scuole. Positivo è il mantenimento a 5 anni del tempo di permanenza minimo nel ruolo del sostegno, ma la modalità con cui si risolve il tema della continuità didattica non garantisce il diritto al sostegno come lo prevede la leg-ge 517 del 1977. Opportuno l’inserimento degli ATA nel gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) vista l’implicazione di questo personale nell’assistenza di base secondo il mansiona-rio del CCNL.

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Gli obiettivi raggiunti dal Liceo “Salvemini

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Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) del Liceo Scientifico "G. Salvemini" per l’a.s. 2016-2017 è stato facilitato nella sua esperienza da un percorso di formazione sui Bisogni Educativi Speciali con un approfondimento dei punti chiave della DM 27/12/2012 e della CM n.8 e del 6/3/2013, svolto da tutti i docenti del Liceo fin dall’a.s. 2013-14. Altro elemen-to facilitatore è stata la lunga tradizione del Liceo Salvemini ad usufruire del Centro d’ascol-to aperto a studenti, docenti e famiglie. In generale la consulenza psicologica a scuola è significativa quando la ricerca della comprensione delle dinamiche, delle motivazioni, dei comportamenti degli studenti, delle loro famiglie, dei docenti viene programmata e ricerca-ta insieme alla valorizzazione delle competenze, degli strumenti e dei ruoli. L’individuazio-ne e la nomina di uno stesso Referente per l’inclusione degli alunni con BES, prof.ssa San-tamato, negli ultimi tre anni scolastici (2014-15, 2015-16 e 2016-17) ha consentito di raffor-zare il lavoro di individuazione e creazione di percorsi, risorse e strumenti per la realizzazio-ne di una scuola inclusiva attraverso la continuità.

In particolare all’inizio dell’a.s. 2016/2017 su tutte le classi sono state effettuate e conclu-se entro settembre le seguenti operazioni:

• tra luglio e settembre 2016 è stata effettuata dalla Referente per l’inclusione, prof.ssa Santamato, un’operazione di individuazione degli alunni con BES attraverso il controllo di tutta la documentazione di ogni singolo studente trasmessa dalle Scuole Secondarie di I grado;

• tra settembre e ottobre 2016 con la collaborazione di tutti i docenti delle singole clas-si sono stati osservati con particolare attenzione gli stili d’apprendimento e il comporta-mento in classe di ciascuno studente;

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• con la collaborazione dei Coordinatori è stata compilata dai Consigli di Classe un’ap-posita scheda per la rilevazione di BES con indicatori relativi a difficoltà nella partecipazio-ne alle attività scolastiche, a problemi relazionali con i pari e con gli adulti e a problemi emozionali. Questo lavoro si è rivelato particolarmente efficace per l’individuazione dei BES non dichiarati dalle famiglie, per programmare interventi di gruppo o individuali, per facilitare le relazioni o semplicemente per valutare lo stile relazionale dei gruppi o dei singo-li;

• con la collaborazione delle psicologhe, Dott.sse Lopane e Campo sono stati istituiti due tipi di interventi diversi: la Dott.ssa Lopane ha lavorato nelle singole classi laddove si è reso necessario un intervento specifico (come in 3G e in 3H) dopo un’osservazione struttu-rata e con i singoli individui con l’attivazione il giovedì mattina di uno sportello di ascolto psicologico rivolto ai ragazzi e ai loro genitori, chiamando anche a colloquio alcuni ragazzi che aveva seguito l'anno scorso per un feedback. Il lavoro con i singoli è stato molto inten-so e complicato in quanto la richiesta d’aiuto oltre che per i temi scolastici sull’apprendi-mento e le relazioni è stata posta per temi molto intimi e personali, dalla diffusione d’identi-tà e la ricerca di un chiaro orientamento sessuale alle relazioni problematiche vissute in fa-miglia e alla sofferenza psichica data da veri e propri disturbi. La consulenza è stata diversi-ficata e connotata sui piani della psicologia e psicopatologia dell’apprendimento, sulla psi-cologia e psicopatologia dell’età evolutiva e sugli stili disfunzionali familiari. L’intervento della consulente psicologica, di sostegno immediato e condiviso con i docenti, è stato completato con il coinvolgimento delle famiglie. La Dott. ssa Campo invece si è occupata di riorientamento prima nelle classi del triennio e poi nelle classi del biennio convocando tutti gli studenti che avevano avuto debiti formativi o che non erano stati ammessi alla clas-se successiva.

Entro ottobre 2016 sono state effettuate le seguenti operazioni:

• la Referente per l’inclusione ha analizzato le certificazioni già acquisite e avviato la compilazione di 26 PDP contro i 18 dell’anno precedente, di cui

1. 15 PDP contro i 13 dell’anno precedente per DSA;

2. 4 PDP per disturbi neuropsichiatrici;

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3. 1 PDP per un ipovedente;

4. 3 PDP per adozioni internazionali;

5. 2 PDP per malattie fisiche gravi;

6. 1 PDP per ADHD.

• il Referente per le disabilità certificate (Legge 104/92), prof. Massimo Delillo, ha segui-to con gli altri insegnanti di sostegno la compilazione di 3 PEI.

Entro il 30 novembre 2016:

• tutti i Consigli di Classe con alunni con BES hanno ricevuto la bozza dei PDP per l’analisi e l’individuazione delle adeguate misure dispensative e compensative, dei livelli essenziali di competenza, degli eventuali interventi sul piano metodologico e dopo un ade-guato periodo di osservazione e ampio confronto ne hanno prodotto una copia definitiva inviata via mail alle famigliaper l’approvazione;

• una volta approvati, i PDP sono stati stampati in triplice copia (una nel faldone perso-nale dello studente, una per la famiglia, una nel registro dei verbali del cdc).

• tutte le famiglie degli alunni con BES sono state poi convocate per la visione e l’appro-vazione e per la firma di accettazione e per la consegna della copia del PDP con redazione di un verbale di consegna;

• i Consigli di Classe con alunni con diversa abilità hanno ricevuto la bozza dei PEI, pre-parata dagli insegnanti di sostegno con la supervisione del Referente per le disabilità certi-ficate (Legge 104/92), prof. Delillo, previa convocazione dell'esperta della ASL, Dott.ssa Mustazza, per la definizione dei bisogni e degli obiettivi educativi di ciascun alunno diversa-mente abile.

Alcuni PDP (2) sono stati compilati anche nei mesi successivi per i casi di cui è stata pre-sentata una documentazione medica successiva ai termini fissati.

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Entro il 5 maggio 2016:

• sono stati convocati la Dott.ssa Mustazza, i coordinatori, i docenti di sostegno e i ge-nitori dei ragazzi interessati per la verifica del PEI (11 aprile);

• è stato creato e consegnato ai coordinatori delle classi quinte un modello di presenta-zione degli alunni con BES alle Commissioni degli Esami di Stato da allegare al documen-to del 15 maggio;

• sono stati seganalati i casi di alunni con BES alla Commissione istituita per le prove IVALSI e fissate disposizione specifiche per lo svolgimento delle prove secondo quanto in-dicato nella Nota INVALSI del 20.03.2017;

Entro il 30 giugno 2016 si è proceduto:

• alla raccolta e documentazione informatizzata degli interventi didattico-educativi posti in essere;

• al focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodolo-gie di gestione delle classi dell’anno successivo;

• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.

Entro il 15 settembre 2017 la Referente per l’inclusione ha analizzato le certificazioni già ac-quisite e avviato la compilazione per l’a.s. 2017-2018 di 34 PDP contro i 26 dell’anno pre-cedente, di cui

• 1. 23 PDP contro i 15 dell’anno precedente per DSA;

• 2. 4 PDP per disturbi neuropsichiatrici;

• 3. 1 PDP per un ipovedente;

• 4. 3 PDP per adozioni internazionali;

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• 5. 2 PDP per malattie fisiche gravi;

• 6. 1 PDP per ADHD.

Il Referente per le disabilità certificate (Legge 104/92), prof. Massimo Delillo, ha seguito con gli altri insegnanti di sostegno la compilazione di 6 PEI per l’a.s. 2017-2018.

Entro il 16 ottobre 2017 la Referente per lo Sport, pro.f.ssa Anna Torro, ha proposto ai CdC della 1H e della 3F su richiesta delle famiglie l’elaborazione di 2 PFP per studenti pra-ticanti attività agonistica di alto livello in base al Decreto Ministeriale 935 del 11/12/2015 che prevede una sperimentazione didattica, mirata ad individuare un modello per sviluppa-re una didattica innovativa supportata dalle tecnologie digitali, flessibile e adeguata ai ritmi di apprendimento degli alunni, al fine di superare le criticità della formazione scolastica de-gli studenti-atleti e le difficoltà che questi incontrano nel frequentare regolarmente le lezio-ni scolastiche. Ottenuto parere favorevole dai CdC entro il 5 novembre 2017 saranno invia-ti al MIUR i piani formativi personalizzati per i 2 studenti.

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Adesione a progetti sull’inclusione A.S. 2016/2017

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Durante il corso dell’anno 2016-2017 il nostro Liceo ha attuato i seguenti progetti sull’inclu-sione e di formazione sull’inclusione:

• progetto regionale "Teen Explorer" di promozione della salute per la prevenzione dei pericoli del web, dal cyberbullismo all'adescamento in rete, coordinato dalle prof.sse San-tamato e Dragone. Il progetto, inserito nel Piano strategico per la Salute nelle scuole realiz-zato dalla Regione Puglia e dall'Ufficio Scolastico Regionale, ha preso avvio nel gennaio 2017 con la formazione dei docenti presso l'Ospedale Pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari e si concluderà con la manifestazione del 1.06.2017 alla quale parteciperemo con una dele-gazione di 50 studenti. Il nostro Liceo ha destinato al progetto alcune seconde che impie-gano quotidianamente il tablet e il collegamento Internet come strumenti di lavoro. Tutte le classi sono state preparate su materiale comune fornito ai docenti dal servizio di Psicolo-gia-Progetto Giada dell'Ospedale Pediatrico "Giovanni XXIII" in partnership con i Gia (Grup-po interdisciplinare aziendale coordinato dal Dipartimento di prevenzione Asl). Nel corso dei mesi sono state svolte attività in classe volte ad informare e a sensibilizzare sulle pro-blematiche legate all'uso improprio del web con la produzione a fine percorso di elaborati sul tema (spot, cortometraggi, slogan, poster).

• Sportello d'ascolto psicologico per alunni, genitori e docenti tenuto dalla Dott.ssa Lo-pane;

• Interventi nelle classi con funzione di prevenzione di bullismo, cyberbullismo e omofo-bia o per la promozione della consapevoleza e per la responsabilizzazione, tenuti dalla Dott.ssa Lopane;

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• Percorso di orientamento tenuto dalla Dott.ssa Campo, destinato a studenti che ab-biano riportato debiti formativi in due o più discipline o non siano stati ammessi alla classe precedente e a studenti delle prime che abbiano riportato gravi insuccessi nel primo trime-stre;

• Progetto ASL "Incontriamoci al cinema 2016" destinato alla 3 C;

• Progetto "Pregiudizio e diversità", a cura della PeS Onlus, Cooperativa Sociale per la Promozione del Benessere, con un cineforum in 4 incontri dal 24 febbraio al 22 maggio de-stinato alle classi 1A, 2A, 2B, 1E, 1G, 1H, 2H, 3H. Tale progetto tuttavia non ha incontrato il favore dei ragazzi e delle famiglie sia per la quota contributiva richiesta sia per le modali-tà con cui gli operatori hanno presentato i temi affrontati e pertanto non sarà più ripropo-sto;

• Percorso di formazione dei docenti su dislessia, autismo, ADHD, legislazione sui BES tenuto dalla Dott.ssa Lopane tra fine settembre e inizi ottobre;

• Percorso di formazione di 20 docenti, iscritti dalla scuola al corso on-line “Dislessia amica” svoltosi tra gennaio e marzo.

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OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO 2017-2018

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IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) del Liceo Scientifico "G. Salvemini" per l’a.s. 2017-2018 in attuazione del Decreto legislativo 66 del 13 aprile 2017 “norme per la promo-zione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107” sarà composto:

1. dal Dirigente Scolastico, prof.ssa Tina Gesmundo;

2. dalla Docente Funzione Strumentale per l’inclusione e il disagio, prof.ssa Sabrina Santa-mato;

3. dal Docente referente per il gruppo H, prof. Massimo Delillo;

4. dalla Docente specializzata, prof.ssa Elisa D'addario;

5. dal Docente curricolare, prof. Francisco Oliver Catala;

6. dalla Docente curricolare, prof.ssa Annamaria Dragone;

7. da un rappresentante dei genitori degli studenti con disabilità, sig.ra Giuseppina Marinel-li;

8. da un rappresentante dei genitori degli studenticon BES, sig. ra Anna Laudiso;

9. da un rappresentante degli studenti con BES, Sara Sirago;

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10. da un rappresentante degli ATA, sig.ra Valentina Parlavecchia;

11. da un rappresentante degli ATA, sig.ra Michela Panza;

12. dalla consulente psicologica, Dott.ssa MariaLuisa Lopane;

13. dalla rappresentante ASL, Dott.ssa Anna Mustazza.

FINALITÀ DEL GLI

Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica), la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e la Legge 104/92 art. 15 comma 2, fermo re-stando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, modificata dal Decreto legisla-tivo 66 del 13 aprile 2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli stu-denti con disabilita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, attraverso l’intesa fra i rappresentanti della Scuola, delle Agenzie territoriali e del Servizio Sanitario Nazionale, il G.L.I. persegue la finalità di attuare precoci interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione, in un’ottica di piena realizzazione del diritto allo studio. A tale scopo, la citata Circolare Ministeriale, delinea e precisa la strate-gia inclusiva al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà estendendo il campo d’intervento e di responsabilità a tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali.

COMPETENZE E FUNZIONI

L'azione del G.L.I. può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale, valutativo e consultivo. In particolare:

• costituisce l’interfaccia della rete dei C.T.S. (Centri Territoriali di Supporto), dei C.T.I. (Centri Territoriali per l’Inclusione) e dei Servizi Sociali e Sanitari territoriali per l’implementa-zione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.);

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• raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzio-ne di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

• rileva i bisogni educativi speciali (B.E.S.) presenti nella scuola;

• organizza azioni di confronto sui casi;

• offre consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e sulle metodologie di gestione delle classi;

• rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola;

• raccoglie e coordina le proposte formulate dai singoli G.L.H. Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, comma 605, lettera b, della Legge 296/2006, tradot-te in sede di definizione del PEI, come stabilito dall’art. 10, comma 5 della Legge 30 luglio 2010, n. 122;

• entro il mese di giugno, elabora la proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, da redigere al termine di ogni anno scolasti-co. A tale scopo, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascor-so e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche per incremen-tare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo;

• nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, provvede all’adattamento del Piano Annuale per l’Inclusività, in base al quale il Dirigente Scolastico procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini ‘funziona-li’.

CONVOCAZIONE E PRESIDENZA

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Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico e sono presiedute da quest’ultimo o da un suo delegato. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti. I compo-nenti del GLI hanno funzione propositiva e consultiva.

Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale.

Il GLI si può riunire in seduta:

•plenaria (con la partecipazione di tutti i componenti);

•ristretta (con la presenza degli insegnanti ed eventuale personale specializzato);

•dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un singolo alunno): in quest’ultimo caso il GLI è detto GLH operativo.

Si può altresì riunire per articolazioni funzionali.

Il G.L.I. in seduta plenariasi riunirà 2 volte l'anno approssimativamente nei mesi di settem-bre/ottobre (per la ratifica dell’assegnazione delle risorse), e aprile/maggio (verifica e moni-toraggio PAI, pianificazione delle attività d’inclusione dell’anno scolastico successivo e ri-chiesta delle risorse).

Il G.L.I. in seduta ristretta si riunirà più volte l’anno (“incontri monodisciplinari”) per la con-creta organizzazione delle attività scolastiche che coinvolgono gli alunni in situazione di di-sabilità e bisogni d’inclusione per:

• definire le linee educative e didattiche condivise;

• formulare i progetti di accoglienza per gli alunni nuovi iscritti;

• formulare criteri per la distribuzione delle risorse delle attività di sostegno;

• pianificare i laboratori;

• verificare in itinere e a conclusione il lavoro svolto;

• redigere di bozza di documentazione per USP ed Enti locali.

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Il G.L.I. in seduta dedicata (GLHO) si riunirà non meno di 2 volte l’anno per la redazione e le verifiche in itinere e finale di PDP e PEI. L’ordine del giorno determinerà la composizione della riunione del G.L.I. d’Istituto.

Nello specifico, dal punto di vista organizzativo il GLI del Liceo Scientifico “G. Salvemini”, per l’a.s. 2017/2018 svolgerà la propria attività riunendosi con cadenza trimestrale, nei tem-pi e nei modi che maggiormente si confanno alla complessità interna della scuola, ossia in orari aggiuntivi o funzionali (come previsto dagli artt. 28 e 29 del CCNL 2006/2009), poten-do far rientrare la partecipazione alle attività del gruppo nei compensi già pattuiti per i do-centi in sede di contrattazione integrativa di istituto.

Il GLI, in modo innovativo rispetto all’a.s. precedente, proporrà all’inizio dell’a.s. 2017-2018 a tutti i CdC, attraverso mail ufficiale inviata al coordinatore prima del primo CdC, la segnalazione degli alunni con BES e con H con l’indicazione della diagnosi, e, al tempo stesso, delle strategie e degli strumenti essenziali per la didattica inclusiva soprattutto in vista delle prove d’ingresso. Tali operazioni sono propedeutiche alla redazione del P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività) da inserire nel PTOF.

Il GLI potrà redigere il Piano Annuale d'Inclusione relativo all'a.s. 2017/2018.

All’inizio dell’a.s. 2017/2018 il GLI proporrà al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluirà nel Piano An-nuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il Collegio procederà alla verifica dei risultati raggiunti.

Il GLI d’Istituto svolgerà inoltre le seguenti funzioni:

• raccolta e documentazione informatizzata degli interventi didattico-educativi posti in essere;

• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodolo-gie di gestione delle classi;

• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

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• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine dell’anno scolastico (entro il mese di giugno).

ALUNNI CON BES

Si intende senza dubbio acquisito che tra i BES ricadono:

1. gli alunni con disabilità certificata ai sensi della L.104/92 e perciò in possesso di dia-gnosi funzionale certificata e supportati da docenti di sostegno ed eventualmente dalle fi-gure cosiddette aggiuntive (assistenti all'autonomia e alla comunicazione, educatori profes-sionali, ecc.);

2. gli alunni DSA certificati ai sensi della L.170/2010;

3. gli alunni con altri disturbi evolutivi specifici non ricadenti sotto la tutela della L.104/92, nè della L.170/2010, ma parimenti oggetto di letture diagnostiche di senso clini-co (es.: funzionamento intellettivo al limite, disprassia, ecc.).

Dal momento che per gli alunni rientranti in tali tipologie sono stati predisposti PDP e PEI secondo la normativa vigente, si sottolinea che il Liceo Scientifico “G. Salvemini” ha già in-dividuato per l’a.s. 2016/2017 e lo farà per l’a.s. 2017/2018 un’ulteriore fascia di BES, con-nessi a tutte quelle disfunzioni che si leggono nel comportamento scolastico degli alunni in situazioni di svantaggio sociale, economico, culturale, più o meno temporanee o anche permanenti, oppure in situazioni individuali legate a vicende personali transitorie di durata temporale variabile.

Per gli alunni con certificazione ex L.104/92 saranno redatti i PEI; per tutti gli allievi che hanno presentato una relazione clinica per DSA ai sensi della L. 170/2010 saranno formula-ti i PDP e così pure per coloro che hanno presentato relazioni cliniche accertanti altri distur-bi.

La stesura viene realizzata dal CdC e condivisa dalla famiglia alla presenza, quando possi-bile, delle figure professionali di riferimento (psicologo, educatore, ecc.).

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Come già fatto nell’a.s. 2016/2017 i CdC individueranno come prioritari i seguenti bisogni:

• difficoltà derivanti da comportamenti inadeguati;

• scarsa frequenza alle lezioni come conseguenza di una modesta motivazione dovuta a problemi di natura personale, familiare, socio-ambientale;

• difficoltà ad inserirsi nel contesto classe a causa di scarsa capacità a relazionarsi con il gruppo dei pari o con i docenti;

• difficoltà derivanti da alterazione transitoria dello stato di salute (malattia, incidente, patologia della sfera psico-affettiva).

Poiché le strategie individuate per la realizzazione della didattica inclusiva sono varie, i do-centi si attiveranno nella progettazione di percorsi metodologico-didattici e realizzeranno percorsi personalizzati e individualizzati, termini a volte ritenuti impropriamente comuni si-nonimi.

La personalizzazione indica, infatti, l'attivazione di strategie didattiche finalizzate a garanti-re ad ogni studente una propria forza di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie personali potenzialità intellettive. È finalizzata a fare in modo che ogni alunno sviluppi appieno i propri personali talenti e pertanto i suoi obiettivi sono diversi-ficati in relazione ai singoli casi individuati dal CdC.

L’individualizzazione, invece, come ribadisce Massimo Baldacci, si riferisce alle strategie didattiche che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali individuate nella elaborazione del curricolo d'Istituto, attraverso una diversifi-cazione dei percorsi d'insegnamento. In altre parole, l'individualizzazione ha lo scopo di far sì che certi traguardi formativi siano conseguiti da tutti gli allievi in un certo momento, in un certo Istituto di un certo territorio, lontano da indicazioni generalizzate per l'intero Pae-se, da cui, pur tuttavia, traggono origine e delle quali sono semplici declinazioni; i suoi obiettivi sono comuni per tutti.

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Questa diversificazione degli obiettivi e questa calibratura dei percorsi didattico-formativi sugli alunni con BES comportano, necessariamente, apposite strategie e metodologie, che possono essere comuni alla classe, ma anche, talvolta, allontanarsene.

STRATEGIE, PRATICHE DIDATTICHE E STRUMENTI

Le strategie didattiche, pertanto, ritenute essenziali per una didattica inclusiva e a tal fine individuate dai docenti del Liceo Scientifico “G. Salvemini “, risultano essere le seguenti:

• supporto di natura educativa, relazionale, affettiva, empatica;

• supporto motivazionale;

• adattamenti didattici: adattamento dei materiali e dei testi, attivazione della risorsa dei compagni di classe (apprendimento cooperativo, peer tutoring), didattica laboratoriale, uso delle tecnologie;

• approfondimento, recupero;

• supporto nella gestione dell'organizzazione del lavoro.

Le pratiche didattiche che si ritengono più idonee a rendere efficaci le suddette strategie sono, come già indicato, quelle di natura laboratoriale fondate sul problemsolving, sul lavo-ro cooperativo, sulla flipped classroom soprattutto nelle classi tablet, sulla didattica dell'er-rore, sul rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento, sulla qualità del rapporto docente-discente, sull'ascolto attivo, sull'empatia, sull'azione orientata a rafforzare l'autostima, sul-l’induzione consapevole del gruppo classe alla resilienza, ovvero la capacità di far fronte in maniera positiva ad eventuali situazioni di disagio.

Gli strumenti che risultano funzionali in tali casi appaiono:

Tablet, LIM, PC portatili, chiavette USB, iPad, ibook, creazione di mappe concettuali, sche-mi utili all'adattamento dei testi, fotocopie fornite dai docenti.

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VALUTAZIONE

La valutazione, sulla base dei percorsi personalizzati non formalizzati oppure dei PDP, rice-ve anch'essa una opportuna rivisitazione delle sue pratiche comuni.

Sarebbe, infatti, opportuna una valutazione di tipo dinamico. Questa tipologia di valutazio-ne è costituita da un processo nel quale interagiscono docente ed alunno dal punto di vi-sta sia cognitivo sia emotivo. Il docente valutatore "dinamico" rappresenta una guida atti-va all'apprendimento e deve far leva su tutte le variabili del processo: cognitive, relazionali, emotive.

La finalità è quella di favorire l'autovalutazione, di coglierne le potenzialità.

La valutazione personalizzata pertanto non significa rassegnazione a rendimenti scarsi, ma investimento sulle reali potenzialità dell'allievo, con occhio sempre attento ai livelli di par-tenza e al processo di apprendimento, pronto a valutare le competenze maturate in itinere, ad analizzare e a comprendere il "significato" del voto in relazione a conoscenze e abilità, a considerare come l'alunno vi sia pervenuto, quali possibilità di progredire abbia e quali rischi corra di regredire.

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Adesione a progetti sull’inclusioneA.S. 2017/2018

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Per l'anno scolastico 2017-18 si prevede lo sviluppo dei seguenti progetti:

〈 Sportello d'ascolto psicologico “Parla con lei” per alunni, genitori e docenti curato dal-la Dr.ssa Lopane, psicologa e psicoterapeuta. Lo Sportello d’Ascolto Psicologico  rappre-senta e un servizio di promozione della salute intesa nel senso più ampio che ne dà l’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità: benessere fisico, psichico, socio-relazionale, con obietti-vi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del pro-prio equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità. Esso vuole offrire uno spazio per accogliere e supportare i ragazzi nell'affrontare i diversi compiti evolutivi, rappresentan-do così un'occasione per definire meglio i problemi emersi e individuare risorse individuali o collettive, necessarie per superare la situazione di impasse evolutivo, di disagio scolasti-co o di sofferenza personale/familiare. Questo strumento ha dunque una valenza preventi-va dal momento che produce un'accresciuta consapevolezza dei problemi, delle possibili-tà di soluzione, favorendo scelte autonome e autogestite; può anche rappresentare il pri-mo contatto con una figura di aiuto, costituendo così, nel caso di situazioni maggiormente a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all'interno di adeguate strutture territoriali. Lo Sportello d’Ascolto non si delinea, quindi, come un per-corso psicoterapico e prevede un massimo di 3-4 incontri per studente, in genere sufficien-ti per consentirgli di focalizzare le soluzioni attuabili, per riscoprire le proprie potenzialità inespresse, per uscire dall’impasse che in alcuni momenti della vita causa passività e soffe-renza. Se, invece, nel corso degli incontri dovessero emergere problematiche che necessi-tano un maggior approfondimento, la psicologa si occuperà di indirizzare lo studente pres-so un Servizio adeguato al proseguimento del lavoro. Lo sportello si costituirà anche co-me spazio di incontro e confronto per i genitori che lo desiderano, per aiutarli a compren-

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dere ed affrontare le difficoltà che possono sorgere nel rapporto con un figlio che cresce. La psicologa sarà naturalmente a disposizione di tutti gli insegnanti che richiede-ranno la sua collaborazione nel confrontarsi con problematiche vissute a scuola nel rappor-to con gli allievi, sia a livello individuale che di gruppo-classe. Potranno accedere allo Spor-tello d’Ascolto:

      • gli studenti che spontaneamente lo richiedono o gruppi-classe che manifestano disa-gi psicologici; 

      • gli insegnanti, per indicazioni psicopedagogiche di sostegno alla relazione con gli stu-denti e con il gruppo classe; 

      • i genitori degli alunni, per il potenziamento delle capacità genitoriali e comunicative, e per consulenze circa le dinamiche evolutive e cognitive dei loro figli. Lo Sportello sarà ope-rante ogni giovedì dalle 9:15 alle 13:15 presso la sede della scuola (aula infermeria situata al piano terra del plesso ) fino alla fine dell’anno scolastico.   Gli interessati potranno acce-dere allo “Sportello di ascolto” previa prenotazione, da effettuarsi rivolgendosi o alla Refe-rente di progetto, Prof.ssa Sabrina Santamato o al coordinatore di classe o scrivendo diret-tamente all'indirizzo mail: [email protected];

〈 Interventi nelle classi con funzione di prevenzione di bullismo, cyberbullismo e omofo-bia o per la promozione della consapevoleza e per la responsabilizzazione, tenuti dalla dott.ssa lopane;

〈 Progetto dell’associazione Time4dog per attività assistite dagli animali rivolta alle clas-si 1f, 1g, 1l, 1n, 2a e 4d e agli alunni con H presenti in queste classi. Le attività assistite da-gli animali, siano esse a scopo educativo e/o terapeutico, tendono a migliorare la qualità di vita dei soggetti coinvolti. Affiancare alla vita dell’adolescente con bisogni speciali o normo-dotato la presenza di un animale può rappresentare un valore aggiunto all’educazione e al tipo di esperienze che intendiamo far vivere loro. Un animale, in primis, educa alla diversi-tà. Le persone che si relazionano con gli animali domestici hanno sicuramente una capaci-tà empatica di leggere e comprendere le emozioni e i comportamenti altrui maggiore, pro-

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prio perchè allenati all’osservazione di un essere vivente ricco di bisogni fisici e “comunica-tivi” difficilmente interpretabili e alla condivisione di spazi comuni, di momenti “sociali” e di attività cooperative. I benefici sono quindi cospicui sia a livello psicologico sia a livello educativo: interagire con l’animale mette in moto il desiderio di curare un altro essere vi-vente, di sperimentarsi in una relazione, insegna ad attendere i tempi dell’altro e la virtù del-la pazienza. Inoltre ci sono benefici fisici legati all’attività motoria che il ragazzo può fare insieme all’animale, nonché sociali: l'animale diventa stimolo all'interazione, alla socializza-zione, al benessere psicofisico e motorio. I meccanismi che saranno attivati dall’attività as-sistita con i cani svolta nel Liceo Salvemini Bari sono:

¬ Meccanismo Affettivo – Relazionale

¬ Meccanismo Ludico

¬ Meccanismi Psicologici

¬ Effetto Placebo

Le aree coinvolte saranno:

¬ Area di Socializzazione

¬ Area Emotiva

¬ Area cognitiva

¬ Area motoria

Le proposte di attività (totale 30 ore di 60 minuti) sono le seguenti:

Conoscenza dell’animale: l’addomesticamento, l’evoluzione delle razze, la natura dell’ani-male, linguaggio (verbale e posturale, comunicazione intra e interspecifica), morfologia del-l’animale, cura e benessere, alimentazione, l’apprendimento dell’animale, l’approccio inter ed intra specifico, attività osservative, attitudini dell’animale (20 minuti ad incontro per un totale di ore 6)

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Interazione con l’animale: attività ludico-motorie, attività sensoriali, uso strumenti gestiona-li dell’animale, uso delle risorse, i rinforzi, cura e benessere, attività di grooming, attività di nose work, attivazione mentale/problemsolving, approccio alle attività sportive, letture assi-stite (60 minuti ad incontro per un totale di 14 ore)

Attività laboratoriali: realizzazione di giochi per attivazione mentale/problemsolving, per atti-vità sensoriali, costruzione giochi di relazione con l’animale, ideazione e costruzione di per-corsi da eseguire con l’animale tramite cartellone e cartelli “segnaletici”, Realizzazione di un libro/fumetto sulle attività svolte (60 minuti ad incontro per un totale di 10 ore).

Obiettivi previsti dalle attività dell’associazione Time4dog sono:

¬ Sensibilizzazione sul rapporto uomo animale;

¬ Riconoscimento e rispetto dell’alterità animale;

¬ Riconoscimento e rispetto della diversità intra specifica;

¬ Aumento dei tempi di attenzione;

¬ Integrazione, socializzazione e collaborazione;

¬ Rispetto dei tempi e degli spazi;

¬ Aumento dell’autocontrollo;

¬ Miglioramento della gestione dell’emotività.

Gli spazi saranno l’Aula dedicata alle attività laboratoriali e gli spazi esterni nel giardino del-la scuola per le attività di conoscenza dell’animale e di interazione con l’animale. Il proget-to si svolgerà a partire dal 2 novembre 2017 con cadenza settimanale in orario extracurri-colare alla sesta ora (13.15-14.15) nel Liceo Salvemini, ottenute le dovute autorizzazioni dei genitori degli alunni coinvolti, secondo un calendario che sarà reso noto;

• Progetto del “Centro Servizi per l’Apprendimento (CSA) Pensiero Divergente”

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che offrirà al nostro Liceo servizi integrati di informazione, formazione e training per i distur-bi specifici dell’apprendimento e i bisogni educativi speciali.

Dislessia, disortografia, disgrafia, ADHD sono neuro-diversità: non si possono eliminare, ma si può imparare ad imparare con strategie mirate. Il CSA Pensiero Divergente mira ad essere polo di riferimento per gli alunni, le famiglie e le scuole, in rete con i servizi pubblici e privati. Il centro mette in connessione l’offerta territoriale, creando progettualità comuni rispondenti ai bisogni dei fruitori, in particolare:

〉 Autonomia nello svolgimento dei compiti

〉 Aumento dell’autostima e della motivazione allo studio

〉 Supervisione ai genitori, agli insegnanti e agli educatori

〉 Progettazione di piani educativi individualizzati ed integrati

〉 Formazione e informazione sui DSA e i BES

〉 Inclusione scolastica e sociale.

Le attività e i servizi offerti saranno:

Tutoring individuale e di gruppo:

⎫ Interventi di training con gli alunni,per potenziare le capacità personali di scrittura, let-

tura, calcolo o mantenimento dell’attenzione, determinando un miglioramento dei risultati scolastici.

⎫ Rafforzamento dell’autostima e riduzione del senso di isolamento, sfiducia e frustra-

zione derivante dai disturbi.

⎫ Strategie, strumenti compensativi specifici e software.

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Parent training: colloqui individuali e azioni di gruppo, per aiutare i genitori ad accompa-gnare i loro figli nel percorso di recupero e potenziamento e a gestire i rapporti con la scuo-la.

Teacher counselling: corsi formativi e consulenza rivolti agli insegnanti di ogni ordine e gra-do, per operare in sinergia tra centro, scuola e famiglia.

Formazione e informazione: incontri di gruppo dedicati alla sensibilizzazione di genitori ed insegnanti, per agevolare il riconoscimento dei sintomi e diffondere strumenti e tecniche efficaci.

Il Centro Servizi per l’Apprendimento (CSA) Pensiero Divergente” sarà operante il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 19.00 presso il Liceo Salvemini.

Per info e contatti: [email protected]

Dott.ssa Marialuisa Lopane, psicologa psicoterapeuta ed esperta in Psicologia Scolastica e Disturbi dell’Apprendimento - 3920058265

Dott.ssa Natalia Lucaioli, sociologa ed esperta in Psicologia Scolastica e Disturbi dell’Ap-prendimento - 3331401773

Dott.ssa Nadia Saponara, psicologa ed esperta in Psicologia Scolastica e Disturbi dell’Ap-prendimento -3473634728

〈 Progetto di sensibilizzazione delle famiglie e degli studenti sul tema dell’handicap gra-ve con la presentazione del libro di Simone Korff-Sausse, Le cliniche dell’estremo. La psi-canalisi come pratica possibile.L’incontro sarà con la traduttrice e curatrice del testo, Va-lentina Vannetti, in data da stabilirsi;

〈 Progetto di formazione in servizio sul Decreto legislativo 66 del 13 aprile 2017 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;

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〈 Attivazione di un corso di alfabetizzazione in A1, italiano per stranieri. Il corso, tenuto dal prof. Oliver Català, si sta svolgendo in modalità L2, impiegando come lingua veicolare l’inglese e come strumenti le dispense on line del libro della Loescher, Italiano L2 per stra-nieri. Il corso, iniziato il 4 ottobre, prevede anche l’integrazione alla cultura italiana e si sta tenendo il lunedi alla 3h, il mercoledi alla 2h, il giovedi alla 4h, nel laborartorio linguistico. L’orario potrebbe subire variazioni.

Infine altri progetti potranno essere approvati, se presentati successivamente alla data di stesura del PAI e approvati dal Collegio docenti e dai Consiogli di classe.      

Conclusioni

Quanto illustrato nel PAI, da parte del Liceo Scientifico “G. Salvemini” esula dalla semplice ottemperanza a specifiche disposizioni di legge e risponde invece ad una precisa volontà programmatica di realizzare un ambiente inclusivo, nata dalla profonda convinzione che l’inclusione scolastica sia un elemento di qualità che deve caratterizzare globalmente il cli-ma pedagogico e le relazioni ordinarie all’interno dell’istituto (fra docenti, docenti-alunni, alunni, famiglie) e non possa essere ridotta ad una delle molteplici attenzioni che caratteriz-zano l’impostazione del POF.

Il Liceo Scientifico “G. Salvemini” pertanto si impegna a favorire la maturazione di una par-ticolare sensibilità e attenzione nei confronti di alunni con svantaggio e difficoltà nel pieno convincimento che ogni studente abbia una peculiare forza di eccellenza cognitiva e una propria caratterizzazione che esigono un'opportuna differenziazione degli itinerari di ap-prendimento.

Bari, 12 ottobre 2017

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Il Gruppo di lavoro

Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Tina Gesmundo

La Funzione Strumentale per l’inclusione e il disagio, prof.ssa Sabrina Santamato

Il referente per il gruppo H, prof. Massimo Delillo

La Docente specializzata, prof.ssa Elisabetta D'Addario

Il Docente curricolare, prof. Francisco Oliver Catala

La Docente curricolare, prof.ssa Anna Maria Dragone

Un rappresentante dei genitori degli studenti con disabilità, sig.ra Giuseppina Marinelli

Il rappresentante dei genitori degli studenticon DAS, sig.ra Anna Laudisa

La rappresentante degli studenti con DAS, Sara Sirago

La rappresentante degli ATA, sig. ra Valentina Parlavecchia

La rappresentante degli ATA, sig.ra Michela Panza

La consulente psicologica, Dott.ssa MariaLuisa Lopane

La rappresentante ASL, Dott.ssa Anna Mustazza

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