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Istituto Comprensivo Statale "N. SAURO"
Via Gibelli, 2 18100 IMPERIA
Tel. 0183/293440
COD. FIS. 91041550087
www.icssauroimperia.org
Istituto Comprensivo
"Nazario Sauro"
Imperia
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
Anni scolastici
2016/17
2017/18
2018/19
! 1
INDICE
INDICE PAG. 2
PREMESSA PAG. 3
PRINCIPI FONDAMENTALI PAG. 4
FINALITÀ E PRIORITÀ STRATEGICHE PAG. 5
PUNTI DI FORZA PAG. 6
OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV PAG. 7
PROGETTAZIONE CURRICOLARE PAG. 9
ORGANIGRAMMA PAG. 12
AMBITI PROGETTUALI PAG. 13
IDENTIFICAZIONE DELLE MACROAREE DI PROGETTO PAG. 15
PROGETTI TRIENNALI RELATIVI ALLE MACROAREE PAG. 16
PIANO DI MIGLIORAMENTO PAG. 20
FABBISOGNO DI ORGANICO PAG. 21
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE PAG. 23
PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE PAG. 24
ALLEGATI da PAG. 27
! 2
PREMESSA
IL COLLEGIO DOCENTI
- VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta Legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongano il piano triennale dell'offerta formativa
(P.T.O.F.);
2) il piano debba essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi
per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal Dirigente scolastico;
3) il piano debba essere approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i
limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo
USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
- VISTO l’Atto di Indirizzo (allegato), elaborato dal D.S. in data 30/11/2015 prot. N.
6299, inviato al Collegio dei Docenti per la predisposizione del P.T.O.F.;
- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli
organismi e dalle associazioni dei genitori;
REDIGE
il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di
eventuali modifiche.
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PRINCIPI FONDAMENTALI
La scuola è il luogo di vita e d’apprendimento per gli
studenti e per i docenti. Le attività previste non sono
svolte in modo a sé stante, ma tutte sono correlate
all’attività complessiva dell'Istituto e di ogni classe, e
inserite nella programmazione didattica.
Gli Istituti Comprensivi rispondono al principio
democratico di elevare il livello di educazione e di
istruzione personale di ciascun cittadino e in generale di tutto il popolo italiano, potenziando la capacità di
partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della
convivenza sociale.
Il P.T.O.F. è l’espressione dell’esigenza formativa individuata dal Collegio Docenti in
base ad una attenta lettura del territorio, alla conoscenza approfondita della realtà
locale, della sua storia e della particolare tipologia di alunni che si è venuta a delineare.
Il P.T.O.F. vuole essere un progetto culturale incentrato sui valori della persona, come
descritto nel nostro Curricolo di Istituto (allegato).
Il nostro Istituto, pertanto, s’impegna ad accompagnare l’alunno dal suo ingresso
nell’ambiente scolastico fino alla sua “uscita”,al termine del primo ciclo di istruzione,
valorizzandone le attitudini, orientandolo, assicurandogli uno spazio di ascolto ed un
adeguato sostegno psicologico per eventuali e particolari momenti di difficoltà.
L’autonomia scolastica è intesa come opportunità:
• Per individuare quelle strategie che consentano a tutti, alunni, docenti e non docenti
di “ stare bene a scuola”,in particolare lo studente, persona che deve essere
collocata al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti.
• Per intraprendere un percorso di auto-valutazione del servizio e dell’attività
formativa in un’ottica di responsabilità diffusa;
• Per realizzare in modo organico, completo, individualizzato gli obiettivi formativi e
didattici individuati dal Collegio dei Docenti.
•
Il P.T.O.F. esprime, in concreto, l’identità culturale e progettuale della scuola ed è il
documento con cui esplicita al territorio la sua proposta formativa, costruttiva,
flessibile, adeguata alle esigenze degli allievi ed alle aspettative sociali e culturali delle
famiglie.
Vi è profonda convinzione che il compito di una buona scuola sia quello di spingere ogni
individuo a dare il meglio di sé, valorizzando ogni sua attitudine e cercando di colmare
ogni sua lacuna, tenendo ben presente che ognuno ha i suoi tempi ed il proprio tipo
d’intelligenza come evidenziato da Gardner (Teoria delle Intelligenze multiple).
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FINALITÀ
Il nostro P.T.O.F. si ispira alle finalità complessive della Legge 107/2015, con particolare
riferimento all’ art. 1 comma 1, che possono essere così sintetizzate:
• Centralità dello studente;
• Affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, e
innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti;
• Contrasto alle disuguaglianze socio – culturali e territoriali;
• Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica;
• Realizzazione di una scuola aperta quale laboratorio di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;
• Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di
istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia
delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
1. PRIORITÀ STRATEGICHE
Il nostro Istituto, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali, in relazione
all'offerta formativa che intende realizzare, come previsto dalla L. 107/2015, art. 1,
comma 7, individua le seguenti priorità strategiche:
• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione
Europea;
• Potenziamento delle competenze matematico – logiche e scientifiche;
• Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale;
• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, assunzione di senso di responsabilità e di
solidarietà;
• Potenziamento delle nuove metodologie e delle nuove tecnologie digitali;
sperimentazione, in particolare, con il supporto della figura dell’animatore
digitale, di nuova individuazione,di innovativi approcci al sapere;
• Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
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• Potenziamento delle attività espressive, corporee e motorie, sviluppo di
comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento
all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;
• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo;
• Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali;
• Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua per alunni
stranieri;
• Potenziamento del sistema di orientamento.
I NOSTRI PUNTI DI FORZA
tratti dal RAV (Rapporto di autovalutazione d’Istituto)
• Il 90,5% dei docenti ha contratto a tempo indeterminato,
valore ben superiore alla media provinciale, regionale e
nazionale;
• Si evidenzia stabilità sia fra i docenti sia fra il personale
ATA, il che favorisce la continuità del progetto educativo;
• I docenti a T. I. per il 64,9% si collocano nella fascia tra i
34 e i 54 anni;
• L’ Istituto partecipa a Progetti Ministeriali e a Progetti in rete con altre scuole;
• Il numero di non ammessi alla classe successiva è nella media o inferiore alla
media regionale e nazionale;
• Superiore alla media la valutazione in uscita dalla Secondaria di I grado;
• A livello di test INVALSI i risultati sono in media con i risultati nazionali, superiori
per la secondaria (risultati attendibili al netto del cheating);
• Gli esiti in uscita sia della primaria che della secondaria di primo grado sono
superiori alla media;
• Dal questionario di autovalutazione sottoposto alle famiglie non sono emersi seri
episodi di bullismo;
• Gli alunni collaborano e aiutano i compagni nel 93% dei casi;
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• Dal questionario di autovalutazione sottoposto alle famiglie si evince che il 91%
ritiene efficace l’organizzazione della scuola e il 94% è d’accordo o molto
d’accordo nel consigliarla ad altri utenti;
• La scuola utilizza le LIM, partecipa a iniziative territoriali e nazionali, a concorsi
sotto forma di competizioni matematiche e informatiche con ottimi risultati. Il
nostro I.C., in coerenza con il Piano Nazionale Scuola Digitale, ha presentato un
progetto per l’assegnazione dei fondi PON-FSE 2014-2020 e ha individuato
l’animatore digitale che si occuperà della diffusione di nuove metodologie e
tecnologie per l’innovazione didattica e il raggiungimento delle competenze
digitali;
• Vi sono referenti BES e DSA per ogni ordine di scuola e si attivano screening
precoci sia nell’infanzia, sia nel primo anno di primaria;
• Vi è particolare attenzione all’inclusione e al senso di legalità;
• Sia nella primaria sia nella secondaria si effettuano corsi di recupero;
• Nei progetti artistico – espressivi e musicali viene speso il 44,4% dei fondi
(l’attività musicale si svolge nei tre ordini di scuola), valore alto rispetto alle
medie regionali e nazionali.
OBIETTIVI CON RIFERIMENTO AL RAV
Il RAV elaborato nei mesi precedenti ha consentito, anche attraverso i descrittori messi
a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:
• Area contesto e risorse. Medio lo status economico culturale delle famiglie,
che sono motivate nei confronti della scuola. Gli alunni presentano una
formazione di base eterogenea; nonostante una bassa percentuale di alunni
stranieri la scuola ha affinato pratiche metodologiche didattiche ispirate a valori
dell’intercultura e dell’integrazione, con messa in atto di metodologie innovative
a forte valore inclusivo.
Sono aperte collaborazioni con il Comune, enti e associazioni presenti sul
territorio.
Le strutture della scuola sono facilmente raggiungibili; nel corso degli anni sono
stati fatti interventi di manutenzione e adeguamento alle norme di sicurezza.
Le dotazioni tecnologiche sono state implementate e si è aderito al PON.
• Area esiti. Buoni i risultati scolastici, grazie anche alla personalizzazione dei
percorsi educativi. Il numero degli ammessi alla classe successiva è superiore
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alla media della Liguria, come superiore alla media è anche la valutazione in
uscita dalla secondaria. Sono stati attivati corsi di recupero per gli alunni in
difficoltà di apprendimento sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria.
Da quest’anno si utilizzeranno anche le risorse legate al PDM e all’organico
potenziato a disposizione dell’Istituto.
Per gli alunni stranieri di recente immigrazione sono stati attivati corsi sia di
Livello 1 che di Livello 2, sia nella primaria che nella secondaria di primo grado.
I risultati nei test INVALSI (affidabili e al netto del cheating) sono globalmente
nella media nazionale, con qualche caduta nell’area logico matematica.
• Area processi – pratiche educative e didattiche. L’alunno è il protagonista
del percorso formativo, pertanto particolare importanza viene attribuita alla
continuità sia dal punto di vista educativo, sia organizzativo. Ogni ordine di
scuola dedica speciali attenzioni all’inclusione di tutti gli alunni, attivando
percorsi specifici per i BES, anche con il supporto di insegnanti interni
specializzati. Sarà potenziata la programmazione per competenze, promossa la
partecipazione dei docenti a specifici corsi di aggiornamento, anche mediante
accordi di rete. Le attività di recupero vengono svolte con diverse modalità,
grazie all’ausilio, da quest’anno, dell’Organico potenziato.
A partire da quest’anno scolastico sarà attivato, dall’animatore digitale, il
monitoraggio delle conoscenze e competenze digitali dei docenti, per predisporre
eventuali workshop al fine di potenziare l’utilizzo di nuove pratiche didattiche e
laboratoriali.
• Area processi - pratiche gestionali e organizzative.
Positiva l’organizzazione dell’Istituto.
Poiché nella secondaria di primo grado sono presenti due Corsi ad indirizzo
musicale, particolare attenzione viene data all’educazione musicale:
- nella scuola dell’infanzia con attività propedeutiche e canto corale,
- nella primaria con avvio allo strumento e canto corale,
- nella secondaria con lo studio di strumenti, pratica orchestrale e canto corale.
Ciò permette anche di interagire con il territorio partecipando a varie manifestazioni.
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2. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E
ORGANIZZATIVA
Organizzazione didattica complessiva
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
PLESSI SEZIONI ORARIONUM.
DOCENTI
NUM. PERS.
ATA
SPAZI INTERNI ED ESTERNI
SERVIZI
Viale
Europa3
7.45 - 16.00
uscite
11.30/12.00
13.30/14.00
15.30/16.00
3 aule didattiche (1 per sezione)
salone polifunzionale (inglese, musica, accoglienza, ecc.)
aula pittura
palestra
aula biblioteca
aula del sonno
refettorio
laboratori
giardino pensile con gazebo
terrazzo con fascia-orto
giardino con prato, ulivi e giochi
servizio mensa: pasti confezionati dal servizio comunale esterno
Argine
Destro3
7.45 -16.00
uscite
11.30/12.00
13.30/14.00
15.30/16.00
Aula didattica
aula psicomotricità
aula computer
angolo della musica
zona dei travestimenti
spazio teatro
zona biblioteca
giardino
orto
parcheggio interno
servizio scuolabus comunale a pagamento su richiesta dei genitori
servizio mensa interno
Via Armelio 3
8.00 - 16.00
uscite
11.30/12.00
13.30/14.00
15.30/16.00
3 aule didattiche (1 per sezione)
salone polifunzionale
aula di inglese
aula computer
refettorio
ampio giardino attrezzato
servizio mensa: i pasti sono confezionati dal servizio comunale esterno
24 totali 6 totali
! 9
PLESSI TIPOLOGIA
ORARIO NUM.
DOCENTI
NUM. PERS.
ATA
SPAZI INTERNI ED ESTERNI
SERVIZI
Borgo
S. Moro
Modulo
5 classi
lu-me-ve
8.25-12.35
ma-gi
8.25-16.30
5 aule didattiche
palestra
aula informatica
LIM
servizio scuolabus comunale a pagamento su richiesta dei genitori
prescuola comunale a pagamento su richiesta dei genitori
pranzo assistito comunale a pagamento su richiesta dei genitori
doposcuola comunale a pagamento su richiesta dei genitori
Castelvecchio
modulo
5 classi
tempo pieno
5 classi
lu-me-ve
8.25-12.35
ma-gi
8.25-16.30
lu-ve
8.30-16.30
10 aule didattiche
palestra
campetto
giardino con orto didattico
biblioteca
aula informatica
LIM
salone con videoproiettore
mensa interna
servizio scuolabus comunale a pagamento su richiesta dei genitori
prescuola comunale a pagamento su richiesta dei genitori
Via Gibelli
Tempo pieno
9 classi
lu-ve
8.30-16.30
9 aule didattiche
palestra
campetto
biblioteca
aula informatica
LIM
mensa interna
servizio scuolabus comunale a pagamento su richiesta dei genitori
prescuola comunale a pagamento su richiesta dei genitori
58 totali 8 tot.
! 10
SCUOLA SECONDARIA di I grado
PLESSITIPOLOGI
AORARIO
NUM.
DOCENTI
NUM.
PERS.
ATA
SPAZI INTERNI ED ESTERNI
SERVIZI
Via
Gibelli
Corsi a
T.Normale
sez. G-
2M
Corsi ad
indirizzo
Musicale
sez.E-F-N
30 moduli
orari
7.40-13.20
30 moduli
orari
7.40-13.20
+ 2 rientri
(per un
totale di tre
ore)
concordati
con ins. di
strumento
a partire
dalle 14.00
13 aule didattiche
aula di sostegno
LIM
biblioteca
palestra
laboratorio di scienze
laboratorio artistico – espressivo
aula di informatica
aula orchestra
strumenti musicali: pianoforte, flauto
traverso, percussioni, violoncello, chitarra,
clarinetto
mensa interna
servizio mensa assistita
servizio scuolabus comunale a pagamento
su richiesta dei genitori
Castelve
cchio
Normale
sez. H-I-
1 e 3 M
30 moduli
orari
7.40-13.20
8 aule didattiche
aule di sostegno
biblioteca
palestra
aula di informatica
aula dotata di sistema video
LIM
servizio scuolabus comunale a pagamento
su richiesta dei genitori
58 totali 8 tot.
! 11
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO: dott.ssa Bianchi Elisabetta
STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI DEL D.S.:
PRIMO COLLABORATORE VICARIO: Lippiello Egle (Secondaria di primo grado)
SECONDO COLLABORATORE VICARIO: Cereda Adriana (Primaria)
COORDINATRICE SCUOLA DELL’INFANZIA: Pinzone Caterina
RESPONSABILI DI PLESSO :
INFANZIA: Via Armelio: Ferretti Rossana
Argine Destro: Novaro Angela /Masili Simona
Viale Europa: Pinzone Caterina
PRIMARIA: Via Gibelli: Massabò Lucia
Castelvecchio: Trucco Santina
Borgo S. Moro: Trifilio Elvira
SECONDARIA: Via Gibelli: Bonanno Rosamaria
Castelvecchio: Lippiello Egle
SEGRETERIA
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: Mastrocicco Barbara
Assistenti amministrativi: Consiglio Monica
Ferrandini Alessio
Ferrua Sandra
Fidale Daniela
Sciacca Maria
Soprano Stella
! 12
AMBITI PROGETTUALI
Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’Infanzia si inserisce in un percorso educativo iniziato in famiglia e pone le
basi degli apprendimenti futuri nella scuola primaria.
Le azioni educative sono sostenute da scelte pedagogiche di fondo che privilegiano
l’esperienza come fonte di conoscenza attraverso:
• Il GIOCO: risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le
relazioni;
• L’ESPLORAZIONE e la RICERCA: modalità propria del bambino che impara ad
indagare e conoscere attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con la
natura, le cose, i materiali;
• La VITA di RELAZIONE: contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione e la
ricerca in un clima sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e delle capacità
di ciascuno;
• La PROMOZIONE dell’AUTONOMIA PERSONALE nel processo di crescita.
La scuola dell’Infanzia è particolarmente sensibile ai bisogni di ogni bambino e per
soddisfare tali necessità struttura e attua in modo condiviso il proprio lavoro attraverso
Progetti Personalizzati, Laboratori e attività in piccolo gruppo.
Scuola Primaria
La scuola Primaria si propone di accompagnare gli alunni attraverso un percorso
pluriennale di crescita personale che si fonda su alcune scelte educative ritenute
importanti dal corpo docente.
Per raggiungere le sue finalità, la scuola deve trovare metodologie di lavoro adeguate
facendo soprattutto leva sull’interesse e sulla partecipazione attiva dei bambini.
Pertanto l’approccio di base per un apprendimento formativo prevede alcuni aspetti
rilevanti:
• Partire dall’esperienza e dagli interessi dell’alunno inteso come soggetto attivo;
• Accertarne le abilità di partenza;
• Conoscere e valorizzare le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e
del patrimonio culturale individuale;
• Realizzare un clima sociale positivo.
! 13
Scuola Secondaria di 1° grado
Il percorso educativo della scuola secondaria di primo grado, nella prospettiva della
maturazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente, atteso per la
conclusione del primo ciclo dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici d’apprendimento
esplicitati nel documento delle Indicazioni Nazionali, ordinati per discipline e per
educazioni. Alcune scelte educative importanti sono:
• COSTRUIRE una solida preparazione di base, favorendo l’acquisizione
consapevole di saperi e competenze ritenuti essenziali;
• PREVENIRE le varie forme di disagio che possono verificarsi nelle fasi della
crescita, nelle tappe dell’apprendimento scolastico e nel passaggio da un ciclo
scolastico all’altro;
• PROMUOVERE E RAFFORZARE le diverse componenti dell’autonomia personale in
ambito scolastico, sia per gli aspetti relativi all’uso e alla gestione degli
strumenti, delle tecniche e del tempo nelle varie attività scolastiche, sia per
quelli relativi alle conoscenze, alla gestione delle emozioni nei rapporti;
• FAVORIRE la relazione interpersonale nel riconoscimento e nel rispetto delle
diversità;
• EDUCARE al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della convivenza
civile, favorendone sempre più l’interiorizzazione;
• PROMUOVERE il benessere in ogni alunno:
• riconoscere, accanto a possibili disabilità di vario tipo, le risorse da
valorizzare;
• conoscere e valorizzare le varie identità culturali e costruire percorsi di
accoglienza, alfabetizzazione ed integrazione degli alunni stranieri;
• conoscere e sperimentare le diverse forme di comunicazione espressiva;
• porre attenzione all’ambiente, cogliendone gli aspetti fisici e quelli propri
dell’intervento umano;
• SVILUPPARE negli alunni il senso di identità e di appartenenza in un’ottica di
formazione di una cittadinanza attiva e consapevole;
• CONOSCERE i linguaggi, con particolare attenzione al linguaggio della Musica, e
gli strumenti multimediali della nostra società e sperimentare l’utilizzo
consapevole di alcuni di essi.
! 14
IDENTIFICAZIONE DELLE MACROAREE DI PROGETTO
FINALITA'
AREA LINGUISTICO –
ARGOMENTATIVA –
COMUNICATIVA
Guidare l’alunno alla scoperta delle potenzialità
comunicative ed espressive che le discipline offrono.
Riflettere sul diverso significato che messaggi simili
possono assumere nei codici tipici delle diverse
discipline.
Conoscere gli elementi comuni dei vari linguaggi e la
loro specificità.
Costruire l’identità personale quale mezzo per la
formazione di una cittadinanza attiva e comprensione di
sé e dell’altro.
AREA SCIENTIFICO –
MATEMATICA – TECNOLOGICA
Guidare l ’alunno nella costruzione di schemi
interpretativi, nel collegamento di fatti e fenomeni
naturali e nello sviluppo di capacità argomentative,
critiche e di giudizio.
Esercitare una cittadinanza attiva attraverso decisioni
motivate.
Comprendere ed utilizzare linguaggi specifici.
AREA ARTISTICO-MUSICALE-
MOTORIA
Guidare l’alunno nello sviluppo di una espressione
creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia
varietà di mezzi di comunicazione, educando all'ascolto
e alla concentrazione.
Promuovere processi di cooperazione e socializzazione,
acquisendo strumenti di conoscenza, nel rispetto di
valori etici alla base della convivenza civile per la
formazione di un valido patrimonio culturale personale.
AREA DEI BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI
Guidare l'alunno alla valorizzazione della specificità
individuale di ognuno, con interventi e competenze
didattiche e pedagogiche diversificate e integrate.
Promuovere la diversità, ricchezza individuale, come
risorsa.
Rispondere alle richieste di speciali attenzioni degli
alunni che per varie ragioni ne abbiano necessità.
! 15
PROGETTI TRIENNALI RELATIVI ALLE MACRO-AREE
AREA LINGUISTICO-ARGOMENTATIVA-COMUNICATIVA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Continuità Attività di continuità
fra docenti, alunni e
famiglie.
Per i docenti: attività
di formazione e di
ricerca – azione.
Incontri per la
formazione delle
classi.
Per gli alunni: incontri
fra gruppi di alunni di
5 anni e alunni
frequentanti la classe
prima nei plessi di
scuola primaria.
Laboratori di canto, di
educazione musicale,
di psicomotricità
Per i genitori: Incontri
di conoscenza con i
docenti e con i
rappresentanti dei
vari plessi nella
scuola dell’infanzia,
incontri con il
dirigente e i docenti
per la visita dei plessi
di scuola primaria.
Scuola aperta
Attività di continuità
fra docenti, alunni e
famiglie.
Per i docenti: attività
di formazione e di
ricerca – azione.
Incontri per la
formazione delle
classi.
Per gli alunni: incontri
fra gruppi di alunni di
5 anni e alunni
frequentanti la classe
prima nei plessi di
scuola primaria.
Incontri fra alunni
delle classi V e alunni
delle classi prime
della sc. secondaria di
primo grado
Attività corale e
progetti realizzati in
continuità tra le classi
– ponte su tematiche
relative alla
cittadinanza, legalità,
mondialità
Per i genitori: Incontri
di conoscenza con i
docenti e con i
rappresentanti dei
vari plessi nella
scuola dell’infanzia,
incontri con il
dirigente e i docenti
per la visita dei plessi
di scuola primaria.
Scuola aperta
Attività di continuità
fra docenti, alunni e
famiglie.
Per i docenti: attività
di formazione e di
ricerca – azione.
Incontri per la
formazione delle
classi.
Per gli alunni: Incontri
alunni delle classi V e
alunni delle classi
prime della
secondaria. Attività
corale e progetti
realizzati in continuità
tra le classi – ponte
su tematiche relative
alla cittadinanza,
legalità, mondialità
Per i genitori: Incontri
di conoscenza con i
docenti e con i
rappresentanti dei
vari plessi, incontri
con il dirigente e i
docenti per la visita
dei plessi.
Attività di scuola
aperta
! 16
Educazione alla
cittadinanza
Progetto di
educazione stradale
(importanza
dell’acquisizione di
regole).
Incontri con i
rappresentanti di Enti,
forze di Polizia,
Associazioni…
Incontri con i nonni.
Educazione alla
cittadinanza.
Percorso di
educazione alla
cittadinanza.
Incontri con i
rappresentanti di
Enti, forze di Polizia,
Associazioni…
Progetto Cittadinanza
e costituzione cl V.
Consiglio Comunale
dei ragazzi.
Educazione alla
cittadinanza.
Percorso di
educazione alla
cittadinanza.
Incontri con i
rappresentanti di Enti,
forze di Polizia,
Associazioni…
Consiglio Comunale
dei ragazzi.
Educazione alla
cittadinanza.
Biblioteca e
multimedia
Visita alla Biblioteca,
a librerie,
partecipazione ad
iniziative sul territorio
attinenti la lettura e
multimedia.
Percorsi di ascolto
legati alla lettura ad
alta voce.
Visita alla Biblioteca,
a librerie,
partecipazione ad
iniziative sul territorio
attinenti la lettura e
multimedia.
Percorsi di ascolto
legati alla lettura ad
alta voce. Incontri
con l’autore.
Multimedia
Partecipazione alle
attività previste ed
organizzate per la
Fiera del Libro
Visita alla Biblioteca,
a librerie,
partecipazione ad
iniziative sul territorio
attinenti la lettura e
multimedia.
Percorsi di ascolto
legati alla lettura ad
alta voce. Incontri
con l’autore.
Multimedia
Partecipazione a
Progetti:Giralibro,
Libriamoci
Partecipazione alle
attività previste ed
organizzate per la
Fiera del Libro
Sicurezza Incontri con enti
preposti. Percorsi
relativi alla fruizione
degli spazi scolastici
in sicurezza.
Incontri con enti
preposti. Percorsi
relativi alla fruizione
degli spazi scolastici
in sicurezza.
Progetto INAIL
Progetto pedibus
Incontri con enti
preposti. Percorsi
relativi alla fruizione
degli spazi scolastici
in sicurezza.
(sicurezza
informatica, stradale,
domestica….)
Potenziamento L2 Progetto Happy
English su tutti gli
alunni di 5 anni
Potenziamento
francese
Potenziamento L2:
Progetto KET e
FLUENCY
Potenziamento Potenziamento latino
(classi terze)
! 17
AREA SCIENTIFICO-MATEMATICA-TECNOLOGICA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Approccio con il Pc Un amico PC; primi approcci alla tecnologia
Utilizzo del PC, delle LIM anche in contesti di studio ed educativi.
Conoscenza dei principali software e loro utilizzo
Utilizzo del PC, delle LIM anche in contesti di studio ed educativi.
Conoscenza dei principali software e loro utilizzo.
Olimpiadi Problem Solving
Educazione alla salute
Okkio alle 3 A (in collaborazione con ASL)
Frutta nelle scuole (Progetto Ministeriale)
Progetto coloriamo le nostre vite (in collaborazione con ASL)
Frutta nelle scuole (Progetto Ministeriale)
Alimentazione (in collaborazione con Regione Liguria e EMNPAB) rivolto anche ai genitori
Educazione all'affettività (in collaborazione con ASL).
Screening colonna vertebrale (in collaborazione con ASL).
Potenziamento di logica
Laboratori di logica Laboratori di logica Olimpiadi del Problem Solving.
Potenziamento logico- matematico.
Giochi matematici.
AREA ARTISTICO-MUSICALE-MOTORIA
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Psicomotricità Progetto psicomotricità, danza educativa
Progetto sport in classe (Ministeriale). Progetto Sport in collaborazione con società sportive a titolo gratuito.
Progetto sport e danza.
Gruppo sportivo.
Giochi sportivi studenteschi.
Educazione musicale Progetti in continuità di educazione musicale
Progetto di educazione musicale: opportunità, propedeutica agli apprendimenti musicali degli anni successivi, con approccio alla pratica vocale, strumentale e di musica d’insieme. Classi prima e seconda esperienze con lo xilofono. Classe terza xilofono, flauto dolce e musica corale. Classi quarte e quinte flauto dolce e musica corale.
Educazione musicale per l’orientamento. Pratica di strumento e canto corale in orario extracurricolare.
Teatro Progetti di teatro Progetti di teatro Progetti di teatro e/o concerti musicali con coro e orchestra
! 18
AREA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Screening DSA Screening precoce
DSA alunni 5 anni
Screening precoce
DSA a fine classe
prima
Attività mirate e uso
di mappe concettuali
Alfabetizzazione
per alunni stranieri
Progetto per alunni
stranieri che
utilizzano l’italiano
come L2 su due livelli
Progetto per alunni
stranieri che
utilizzano l’italiano
come L2 su due livelli
Integrazione
diversamente abili
Laboratori, sezioni
aperte
Anno Ponte:
Progetto per gli alunni
diversamente abili di
avvio alla frequenza
nella scuola primaria
posticipando
l’ingresso all’anno
successivo
Progetto di attività
multifunzionali e
potenziamento delle
abilità possedute
Progetto di attività
multifunzionali e
potenziamento delle
abilità possedute
Scuola in ospedale Progetto Regione
Liguria per gli alunni
ospedalizzati:
insegnamento
individualizzato e
domiciliare
Progetto Regione
Liguria per gli alunni
ospedalizzati:
insegnamento
individualizzato e
domiciliare
! 19
3. PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il gruppo di lavoro ha predisposto, per l’anno scolastico 2015/16, il PDM che fa
riferimento alle aree del RAV individuate come prioritarie:
- obiettivi di processo (curricolo, progettazione e valutazione)
- competenze (chiave e di cittadinanza)
L’obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale ...” dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e
pratiche scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età
degli alunni. La priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è
connessa all’obiettivo di processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti
di valutazione oggettivi e momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di
principi, tenendo presenti le differenti culture, i valori non negoziabili e il carattere
dialogico di tale esperienza. Anche il traguardo “Monitorare i livelli di competenze
raggiunti formalizzando un processo condiviso a livello di Istituto” si intreccia con
l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica di lifelong-learning e di
comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
In allegato il documento PDM
! 20
4. FABBISOGNO DI ORGANICO
Consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti.
a. Posti comuni e di sostegno
INFANZIA E PRIMARIA
SECONDARIA
Annualità
Fabbisogno per il triennio
MotivazionePosto
comune
Posto di
sostegno
Scuola
Infanzia
a.s. 2016-17 18 7
Organico necessario per il funzionamento di 9 sezioni e consentire la frequenza degli alunni disabili iscritti
a.s. 2017-18 18 7
a.s. 2018-19 18 7
Scuola Primaria
a.s. 2016-1744 11
Organico necessario per il funzionamento di 24 classi e consentire la frequenza degli alunni disabili iscritti
a.s. 2017-18 46 11
Si prevede l’aumento di una classe a tempo pieno nell’organico
a.s. 2018-19 46 11
Classe di concorso
sostegno
a.s.
2016-17a.s. 2017/18 a.s. 2018/19 Motivazione
A043 13 13 13
Organico necessario per il
funzionamento di 21 classi e
consentire la frequenza degli
alunni disabili iscritti
Si prevede l’aumento di due classi
nell’organico
A059 8 8 8
A245 3 3 3
A345 4 4 4
A028 3 3 3
A033 3 3 3
A032 3 3 3
A030 3 3 3
A077 8 8 8
AD00 10 10 10
! 21
b. Posti per il potenziamento
c. Posti personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 L 107/2015
Tipologia n. docenti Motivazione:
A043 2
Esonero 1° collaboratore Dirigente scolastico.
Coordinamento delle attività in un Istituto che
presenta numerose complessità a causa della
particolarità del contesto territoriale.
Alfabetizzazione e potenziamento
A032 2Progetti in rete
Area di progetto Musica e coro
A345 1 Progetto potenziamento L2
Posto comune primaria1
2
Progetto Alfabetizzazione (progetto in rete)
Progetto Recupero e potenziamento
Tipologia A.S. 2016-17 A.S. 2017-18 A.S. 2018-19
Assistente
amministrativo1 1 1
Collaboratore
scolastico3 3 3
Assistente area
informatica per
sostegno alle attività
digitali e tecnologiche
1 1 1
! 22
5. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
La realizzazione del presente Piano Triennale nei termini indicati, resta comunque
condizionata dall’effettivo potenziamento delle infrastrutture collegato al Piano
Nazionale che il MIUR deve ancora elaborare.
Infrastruttura/
attrezzatura
Motivazione, in riferimento alle
priorità strategiche e alla
progettazione
Fonti di finanziamento
LIM n. 20 e PC
connessi
Completare la dotazione delle classi
dei diversi plessi dell’Istituto
Comprensivo al fine di diffondere e
utilizzare nuove metodologie e
tecnologie per l’innovazione didattica
ed il raggiungimento delle competenze
digitali.
Arredo apposito per la custodia sicura
delle attrezzature informatiche
Piano Nazionale scuola
digitale
Piano Nazionale di
Miglioramento
PON-FSE
Fondi PON-FESR
Potenziamento rete wi-fi
dei singoli plessi
Individuato l’animatore digitale, censiti
i diversi livelli di competenza del corpo
docente, un potenziamento della rete
wi-fi consente di sviluppare la capacità
di uso critico, responsabile e
consapevole dei social; utilizzare le
risorse digitali per lo sviluppo delle
competenze di cittadinanza; facilitare
gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali nelle competenze meta-
cognitive e logiche.
Piano Nazionale scuola
digitale
Piano Nazionale di
Miglioramento
PON-FSE
Fondi PON-FESR
Software vari Diffusione di programmi facilitatori per
una didattica innovativa e laboratoriale
Piano Nazionale scuola
digitale
Piano Nazionale di
Miglioramento
PON-FSE
Fondi PON-FESR
! 23
6. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
FORMAZIONE RIVOLTA AI DOCENTI
Anno Scolastico 2015-16
ATTIVITA' DATA DESCRIZIONE
ADHD alunni iperattivi, disattenti e impulsivi
20/11/15 Affronta le tematiche, sempre più presenti nella scuola, di alunni con difficoltà comportamentali e offre un momento di riflessione ai docenti su possibili modalità di intervento da concertare con personale ASL e famiglie.
TEACHER TRAINING
in collaborazione con AIFA ONLUS/ Dea Scuola
Gen-feb
2016
REDIGE Prosecuzione del progetto “A scuola di competenze”, per migliorare la progettazione per competenze ed attuare un confronto tra le pratiche didattiche più efficaci da utilizzare con gli alunni secondo le Nuove Indicazioni.
APRIRE LA SCUOLA AL MONDO
AIFO - riconosciuto come aggiornamento obbligatorio
Formazione per docenti R.C. Verranno trattate tematiche relative alla religione cattolica, all'inter-cultura, all’educazione ambientale e all’educazione alla cittadinanza.
MARTEDI' BIBLICI
aggiornamento obbligatorio per docenti R.C.
Approfondimento della conoscenza delle Sacre Scritture
PROGETTARE IL CURRICOLO VERTICALE: STRATEGIE DI PROMOZIONE DELLE COMPETENZE
Apr-mag
2016
2 giorni
Formazione per i docenti di tutti gli ordini di scuola, della durata di 12 ore da svolgersi in due giornate consecutive nel periodo aprile-maggio 2016, con intervento di formatore esperto del Centro Studi Ericskon
EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE
Gennaio 2016
4 h
L. Ghiglia Imperia
Il percorso è finalizzato a migliorare l’approccio formativo con i ragazzi che si affacciano al mondo adolescenziale nel delicato passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, in collaborazione con ASL.
Sistema Nazionale di Valutazione
curato da USR Liguria
14-12-15
Genova
Seminario regionale per approfondire tematiche relative al Piano di Miglioramento e al PTOF
! 24
ABCD ORIENTAMENTI 4-5 dic
2015
Seminario regionale sulla valutazione con esperti
del CIDI di Milano, curati dal prof. Walter Moro,
nell’ambito del progetto in rete “Rete dei Saperi”
con altre scuole e con istituto capofila l’I.C. di
Diano Marina, avviato già a partire dall’a.s.
2013/2014, con la supervisione dell’USR della
LIGURIA.
ANIMATORE DIGITALE 09/12/15 Formazione ministeriale (Miur) prof. S. Schiavon
“Monitoraggio competenze
DIGITALI”
Febbr.
2016
Questionario per monitorare i livelli delle
competenze digitali dei docenti da parte
dell’animatore digitale, per strutturare workshop
formativi e implementare l’esperienza didattica.
STESURA RAV E PDM 14/12/15
4h
Formazione tramite seminario regionale (MIUR)
del gruppo di lavoro
RETE DEI SAPERI Gruppi di ricerca-azione composti da docenti dei
tre ordini di scuola
Progetto RE.DI.GE. Gruppi di ricerca-azione composti da docenti dei
tre ordini di scuola
RETE costituita con IC Boine e
CPIA Prov. Imperia
Gruppi di ricerca-azione composti da docenti dei
tre ordini di scuola. Saranno trattate tematiche
inerenti a progetti realizzati in rete: “Sostegno
linguistico e promozione dell’integrazione fra
diverse culture”, “Musica come espressione,
ascolto, crescita e sollievo”
C&A verso un cambiamento
nelle forme di comunicazione
nella classe e nella scuola
8-10 set
1-16 ott
6 nov
maggio
2016
Serie di incontri di formazione in presenza
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
PROBLEMI DI
APPRENDIMENTO
Trattazione di tematiche varie in questi ambiti, a
cura dell'ASL di Imperia
SE LA MANGI TI FRUTTA Aggiornamento su tematiche inerenti educazione
alimentare nel progetto gestito dal Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali
LIM Workshop per gruppi di docenti sull'uso della LIM
e approfondimento nella gestione delle risorse
digitali
! 25
FORMAZIONE RIVOLTA AI DOCENTI E AL PERSONALE ATA
Anno scolastico 2015-16
In attesa che il MIUR definisca con apposito decreto ministeriale il “Piano Nazionale di
formazione” (comma 124 legge 107/2015), come da nota ministeriale del 7 Gennaio
2016 “ indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la
formazione del personale” e in attesa delle “linee di azione nazionali”
Il Collegio dei Docenti
per gli aa.ss. 2016-2019
propone il seguente Piano di Formazione Triennale
che sarà successivamente specificato nei tempi e nelle modalità nella programmazione
dettagliata per ogni anno scolastico.
ATTIVITA' DATA DESCRIZIONE
SICUREZZA Attività di formazione, relative all’applicazione
della L. 626/94, L.81/08 sulla sicurezza e sue
successive applicazioni.
PRIMO SOCCORSO Settembre
2015
Corso di formazione di 12 ore per “Addetti
all’attuazione delle misure di primo soccorso
aziendale” (D.M. 388/03 del 15/07/2003) come
previsto dall’art. 45 D.lgs. 81 del 9/04/2008,
con la collaborazione della Croce Bianca di
Imperia
Attività formativa Anno scolastico Priorità strategica correlata
Progettare per competenze
Percorsi attivi di ricerca-azione
Valutare per competenze
2016-17
2017-18
2018-19
potenziamento nuove metodologie
potenziamento e diffusione nuove tecnologie e risorse digitali
Rete dei Saperi e REDIGE potenziamento nuove metodologie e potenziamento competenze digitali
Corsi BES-DSA-ADHD potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
Corsi ASL adolescenza, affettività, dipendenze
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, miglioramento risultati scolastici
Cittadinanza attiva Promuovere comportamenti responsabili
! 26
ALLEGATIAtto di indirizzo
Curricolo
RAV – Rapporto di Auto-Valutazione
Piano di Miglioramento
Progetti
Patto d’aula
Patto di corresponsabilità
Regolamento di Istituto
!
Istituto Comprensivo Statale “N. Sauro”
Cod. Fisc. 91041550087
Via P. Gibelli, 2 - 18100 IMPERIA
Tel. 0183/ 293440, fax 0183 293640 e.mail: [email protected]
Prot. n. 6299
Imperia, 30 novembre 2015
Al Collegio dei Docenti
Al Consiglio di Istituto
Ai Genitori
Al Personale Ata
Agli Atti
All’ Albo
Oggetto: ATTO DI INDIRIZZO al Collegio dei Docenti
per la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa:
triennio 2016 – 2019.
Il Dirigente scolastico
- Visto il Dlgs.n.297/94;
- Visto il DPR 275/1999;
- Visto il D.Lgs 165 del 2001, così come modificato dal D. Lgs. n. 150 del 2009;
- Vista la L. 107 del 2015, in particolare il c.14.4, nel quale è previsto che il DS definisca gli
“indirizzi per le attività delle scuole e le scelte di gestione e di amministrazione” affinché il
Collegio dei Docenti possa elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
- Visti i risultati degli scrutini 2014/15;
- Visto il rapporto di restituzione dati delle valutazioni INVALSI;
- Visto il rapporto di autovalutazione dell’Istituto (RAV), redatto nell’ a.s. 2014-15;
- Visto il monitoraggio della valutazione centralizzata di istituto effettuata nel mese di giugno 2015
Considerato che
- la scuola, come sottosistema complesso della società si evolve continuamente,
attraverso le spinte modellatrici della società stessa, le nuove disposizione legislative ed il
lavoro dei docenti che, costantemente cercano di dare risposte adeguate per una
formazione sempre più rispondente agli scenari presenti e futuri;
- nel suo costante rimodellamento, l’agenzia educativa non può fare a meno di assumere un
ruolo strategico, che sappia indirizzare i ragazzi verso la società ed in particolare verso il
mondo del lavoro, mettendo in atto tutte le azione possibili che creino presupposti per
cambiamento, flessibilità, orientamento, integrazione, abilità sociali, capacità organizzative
e creative, senso critico e mentalità rispettose della persona e dell’ambiente;
- le innovazioni introdotte dalla Legge n.107/15 e finalizzate alla valorizzazione
dell’autonomia scolastica, inducono la scuola a riflettere sulle sue scelte, a
esplicitarne i motivi e a lavorare in modo coerente per ottenere progressi e continui
miglioramenti, creando un’azione a cascata sulla società, attraverso le famiglie dei
ragazzi che devono essere coinvolte in tale processo;
- gli alunni devono risultare al centro della progettazione che deve partire sempre da
un’analisi dei bisogni e della realtà circostante;
- i progetti e la programmazione delle varie aree disciplinari devono rispecchiare tale vincolo
e devono contenere metodologie capaci di coinvolgere i ragazzi a più livelli, dando la
possibilità a ognuno di essere artefice della sua formazione;
- nella progettazione vanno sempre tenuti presenti i diversi piani della realtà circostante: il
quartiere, in cui è ubicato ogni plesso dell’I. C.; il Comune, in cui operano altri attori sociali
con cui la scuola si relaziona; lo scenario nazionale, europeo e mondiale in un’ottica di
"villaggio globale”, spazio nel quale ormai i ragazzi sono immersi attraverso i social
network;
- la comunicazione, in tale contesto, è un aspetto da “curare” non solo sul piano delle TIC
ma anche rispetto al tema dell’incontro con l’altro, al fine di arginare tempestivamente
possibili atteggiamenti e comportamenti non adeguati al cittadino/persona di oggi e di
domani
dispone il seguente:
ATTO DI INDIRIZZO
fornendo precise indicazioni per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa 2016-2019
Il presente Atto, dunque, intende delineare il percorso entro cui l’Istituto comprensivo "N.
Sauro" di Imperia è chiamato a svolgere la propria azione didattico-educativa, tenendo conto
della realtà socioeconomica del territorio e di quella relativa al panorama europeo e mondiale,
delle differenti età evolutive dei bambini/ragazzi sul piano cognitivo, nonché delle specificità di
cui ogni studente è portatore e delle risorse interne all’istituto in termini di persone,
attrezzature e fondi a disposizione.
Le azioni della scuola
Ai docenti si richiede: spirito collaborativo e capacità di lavorare in team, quindi capacità
organizzative e di confronto, senso critico e competenze sul piano progettuale e valutativo.
Saranno, pertanto, chiamati a mettere in atto le seguenti azioni:
- osservazioni, confronti, ricerca-azione
- progettazione, verifica, valutazione
- orientamenti, verticalizzazione sul piano metodologico-didattico e pedagogico
- monitoraggi, raccolta dati, pubblicizzazione di esiti ed interventi educativo-didattici
- relazione e cooperazione con altre scuole (reti) e con Enti presenti sul territorio (progetti
condivisi)
- formazione su diversi ambiti disciplinari, pedagogici, ed in materia di educazione alla salute
e alla sicurezza.
In particolare, vengono elencate le linee guida che devono caratterizzare tutte le attività
didattiche dell’Istituto nel triennio:
1. innovazione metodologica e didattica (sviluppo del lavoro in rete con altre scuole)
2. cura dell’ambiente di apprendimento (progetti riguardanti varie tematiche, svolti con
metodologie innovative, finalizzati ad un apprendimento attivo da parte del discente)
3. cura del clima scolastico (in ogni spazio educativo, con particolare riguardo alle attività
gestite in gruppo)
4. valorizzazione, da parte del Dirigente, delle risorse interne, attraverso promozione di
competenze e capacità e sviluppo di un know how adeguato ed efficace (collaboratori del
dirigente – funzioni strumentali – responsabili di plesso – responsabili di progetti –
membri di commissioni e gruppi di lavoro)
5. coinvolgimento di risorse esterne alla scuola (reti – rapporti con scuole ed altri Enti
presenti sul territorio per formazione e/o condivisione di eventi culturali, progetti, iniziative
e concorsi)
6. professionalità aperta (trasferimento di competenze tra docenti – cooperazione – flessibilità
– accoglienza dei docenti neoassunti da parte dei tutor e dell’intero gruppo docente del
plesso)
7. gestione economica: individuazione ed abbattimento delle spese superflue; ridefinizione
delle spese in funzione del corrente progetto educativo della scuola; reperimento, ove è
possibile, di fondi esterni; decremento della progettualità di routine che depaupera il fondo
di istituto senza reali vantaggi e sostegno della progettualità con soggetti terzi, che
favorisce lo sviluppo della professionalità docente, il lavoro in rete e in gruppo
8. organizzazione: team delle classi: equilibrato – impiego delle risorse nell’ambito
dell’organico di potenziamento tramite una progettualità che consenta di attivare recupero
per gli alunni in difficoltà, alfabetizzazione per gli scolari stranieri che necessitano di tale
percorso, e spazi di approfondimento e potenziamento per coloro che seguono il
programma scolastico senza particolari difficoltà
9. apertura mentale: sviluppo di progetti ed iniziative culturali concernenti le lingue straniere
e le TIC – partecipazione a rappresentazioni teatrali per gli alunni dei tre ordini scuola –
partecipazione ad eventi sul territorio riguardanti tematiche di ampio respiro (pace –
intercultura – ambiente – energie rinnovabili – valori della persona – diritti del bambino –
diritti dell’uomo – valori della Costituzione…)
10.sviluppo competenze europee: (curriculo verticale – progetti di recupero e potenziamento
in ambito curriculare, specialmente in lingua italiana e matematica)
11.sviluppo competenze di cittadinanza attiva (progetti di educazione alla cittadinanza –
progetti ed iniziative finalizzate all’orientamento)
Si precisa che i vari aspetti del presente Atto di indirizzo sono, nel loro insieme, una visione
ragionata su come rendere migliore il servizio rivolto all’utenza, e vengono presentati al corpo
docente e al personale tutto, al fine di stimolare un dialogo costruttivo tra le parti. Tale atto,
inoltre, vuol anche essere un invito a tutto il personale a proseguire il lavoro con impegno,
interesse e coerenza con i valori ed i principi più alti della persona, nella consapevolezza che
non sarà facile per nessuno perché le difficoltà sono una costante del nostro tempo e lo
scoraggiamento non potrà essere un’attenuante di fronte a mancanze e lacune e nella certezza
che di fronte alle sfide che dovranno affrontare le nuove generazioni una scuola “buona” (nel
senso di accogliente, stimolante, formativa, interessante, coinvolgente…) potrà fare la
differenza.
Obiettivi di miglioramento
Il Dirigente Scolastico, considerato quanto sopra, indica, per il successivo triennio 2016-19, i
seguenti obiettivi da ritenersi prioritari per il miglioramento:
Alunni:
- diminuire la percentuale dei non ammessi;
- mantenimento della percentuale di frequentanti fino a giugno;
- migliorare il livello di competenze in ogni ambito disciplinare;
- potenziare le abilità sociali e migliorare il livello di competenze nell’ambito della cittadinanza
attiva;
- ridurre l’insuccesso degli studenti con BES;
- migliorare la prestazione scolastica degli alunni stranieri;
- potenziare la didattica laboratoriale (soprattutto per le discipline di tradizionali);
- migliorare la media delle performance individuali rilevate con le prove INVALSI;
- incrementare il numero di alunni che consegue anche la certificazione in lingua da parte di
terzi accreditati;
- favorire l’avvicinamento degli alunni alla musica in tutti gli ordini di scuola, sia come pratica
musicale, sia come canto corale e musica d’insieme, considerate le valenze altamente
formative e culturali che tale disciplina è in grado di veicolare.
Tali priorità guideranno la determinazione dell’organico di potenziamento.
Formazione del personale
Al fine di migliorare le competenze specifiche e la professionalità del personale docente e ATA
saranno individuati e programmati particolari percorsi di formazione
• Per il personale docente la formazione privilegerà:
- L’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento e
l’apprendimento
- Percorsi relativi alla progettazione per competenze,alle modalità di verifica e valutazione
- La didattica inclusiva e l’adozione di nuovi stili di insegnamento, con riferimento ai
bisogni e alle competenze cognitive e sociali degli alunni
- L’aggiornamento disciplinare secondo le necessità emerse dai gruppi di Dipartimento
del Collegio Docenti
- Corsi relativi alla promozione della salute e sicurezza, compatibilmente con le risorse a
disposizione.
• Per il personale ATA la formazione privilegerà, nell’ambito dell’azione amministrativa, l’uso
di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione dei dati e i processi di dematerializzazione, la conoscenza e la familiarizzazione
con l’impianto della segretaria digitale
A seguito di questo atto di indirizzo verrà elaborato un Piano dell’Offerta Formativa consono
alla realizzazione di un percorso triennale capace di dare risultati in questa direzione e cioè
finalizzato al concreto miglioramento delle capacità e delle competenze degli alunni e alla reale
spendibilità sul piano pratico-operativo dei loro apprendimenti, al fine di rendere l’esperienza
scolastica uno scenario formativo stimolante e ricco di opportunità.
I docenti che ricoprono le aree di Funzione Strumentale individuate dal Collegio Docenti, i
Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari di plesso, gli insegnanti titolari di incarichi, i
Capi Dipartimento, i Coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio, avranno il compito di
favorire la comunicazione ed il raccordo tra l’ambito organizzativo-gestionale e quello didattico-
educativo.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Elisabetta Bianchi
Imperia, 30 novembre 2015
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“Nazario Sauro”
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I.C. Nazario Sauro Imperia
Il nostro
CurricoloDalla scuola dell'infanzia alla Scuola Secondaria di I gradoin musica
Condividiamo
La VISION
La scuola migliore che possiamo IMMAGINARE per i nostri alunni
Il termine "VISION" (in italiano "Visione") viene utilizzato per indicare la proiezione di uno scenario che si vuole "vedere" nel futuro e che rispecchia i suoi valori, i suoi ideali e le sue aspirazioni generali.
Realizzare
un percorso di apprendimento unitario,
graduale e significativo
continuo e progressivo,
verticale e orizzontale
che preveda,
nella continuità educativo – didattica,
il pieno sviluppo
delle potenzialità e delle competenze
di ogni alunno,
dai 3 ai 14 anni.La Nostra Vision
La MISSION definisce il ruolo della Scuola per attuare la Vision.
Serve per definire le risorse che devono essere utilizzate per arrivare ad essa.
E’ la strada che si vuole percorrere per realizzare la Vision.
E’ la scuola migliore che possiamo
REALIZZARE per i nostri alunni
sulla base della realtà del nostro
Istituto Comprensivo
La nostra MISSION
Nascita e composizione
L’Istituto Comprensivo Nazario Sauro nasce nel settembre 2012 dall’accorpamento di alcuni plessi scolastici
del II e III Circolo di Imperia
Il nostro Istituto è composto da tre plessi di scuola dell’infanzia, tre plessi di scuola primaria e due di
scuola secondaria di I grado.
L’Istituto vanta due corsi di scuola secondaria di I grado ad indirizzo musicale e dall’anno scolastico
2014/2015 un progetto di educazione musicale esteso a tutte le classi di scuola primaria e all’ultimo anno
di scuola dell’infanzia.
Risorse materiali:
Le risorse materiali di cui dispongono i plessi dell’I.C.Sauro sono
• Dotazione LIM in forza nei tre ordini di scuola
• Strumenti musicali e aule preposte, suddivise per orientamento
• Laboratori di scienze
• Laboratori informatici
• Laboratorio per le orchestre
• Palestre nei diversi plessi
• Biblioteche di plesso
Operatori
Nell’I.C. Sauro operano:
Il Dirigente Scolastico
24 docenti di scuola dell’infanzia;
54 di scuola primaria;
57 di scuola secondaria di I grado.
Il nostro comprensivo accoglie alunni diversamente abili, con il supporto di docenti specializzati, secondo le disponibilità date dal Ministero.
Nell’ I.C. Sauro collaborano per tutti gli aspetti funzionali:
Il DSGA
il personale di segreteria
il personale ATA
i collaboratori scolastici
le funzioni strumentali al Dirigente Scolastico
I Nostri VALORI
I valori che guidano il nostro lavoro sono:
La centralità dell’alunno
con attenzione particolare all’individuazione precoce dei Bisogni Educativi Speciali (BES in senso esteso) e
la predisposizione del miglior ambiente di apprendimento possibile.
La corresponsabilità educativa
di tutte le figure che operano nell’Istituto Comprensivo, in collaborazione e cooperazione con le
famiglie e le altre agenzie istituzionali territoriali.
La formazione permanente dei docenti
attraverso la sottoscrizione di accordi in rete con le altre Agenzie presenti sul territorio o l’attivazione di
percorsi di ricerca-azione, o laddove le risorse economiche lo permettano, l’organizzazione di corsi di
formazione d’interesse per l’Istituto.
La Continuità verticale
è condizione necessaria per garantire a ogni allievo la centralità, favorendo un processo di apprendimento
in cui il sapere si espande e si organizza mettendo in collegamento le conoscenze possedute con quelle più
complesse che verranno progressivamente acquisite ed elaborate.
I Nostri Obiettivi Formativi
Gli obiettivi didattici ed educativi che l’ I.C. Sauro si prefigge e persegue rispondono ai bisogni di:
Imparare a conoscere
Imparare a fare
Imparare a vivere insieme
Imparare a essere
(Rapporto DELORS 1996 – UNESCO)
e vengono esplicitati nella programmazione di Unità di Apprendimento disciplinari (UdA) allineate con le
Nuove Indicazioni Nazionali degli Annali 2012, concordate e condivise in continuità orizzontale e verticale
sui diversi ordini di scuola, anche attraverso la sperimentazione di percorsi di ricerca-azione su singoli
argomenti.
FINALITÀ DEL CURRICOLO
SAPERE
Acquisire conoscenze
SAPER FARE
Acquisire e mettere in atto strumenti e tecniche
SAPER ESSERE
Operare in modo responsabile sulla realtà costruendo relazioni positive e rispettose delle future
generazioni
ACQUISIRE COMPETENZE
PREMESSA
A partire dai riferimenti pedagogici di Edgard Morin, Giancarlo Cerini e Daniela Maccario
Considerati: • l’impegno assunto nel RAV(rapporto di autovalutazione) compilato nei mesi di giugno e luglio 2015;
• quanto emerso dai corsi di ricerca-azione effettuati in rete con altre scuole (REDIGE – RETE DEI
SAPERI), centrati sul curricolo e sulle competenze;
• gli esiti delle rilevazioni degli istituti di ricerca Ocse-Pisa che evidenziano quanto segue:
“Gli studenti italiani incontrano difficoltà:
perché non conoscono in modo approfondito il linguaggio specifico delle diverse aree disciplinari
perché non padroneggiano i concetti scientifici elementari
perché hanno difficoltà a passare da una forma di comunicazione ad un’altra
perché hanno paura a mettersi in gioco in contesti nuovi
perché non sono abituati ad argomentare”
• le nuove disposizioni legislative ed i riferimenti normativi
Il CURRICOLO VERTICALE per COMPETENZE
si propone
un curricolo verticale che vuol essere un percorso formativo unitario, ispirato a una logica
progressiva che porti allo sviluppo e al raggiungimento di COMPETENZE definite sia negli
specifici ambiti disciplinari sia in quelli trasversali e metodologici.
La progettazione si basa sulle otto competenze chiave europee e di cittadinanza attiva perché esse
rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell'educazione in quanto necessarie per la
realizzazione e lo sviluppo personale, l’inclusione sociale, l’occupazione e possono fungere da filo
conduttore unitario dell’insegnamento/apprendimento attribuendogli senso e significato; traguardi
irrinunciabili per la formazione di una persona in grado di vivere una realtà mutevole, in cui le certezze si
sgretolano dove, pertanto, è necessario ricercare nuove soluzioni.
Otto competenze chiave europee e di cittadinanza attivaQuadro di riferimento europeo
COMPETENZE CHIAVE (Raccomandazione del Parlamento Europeo 18/12/2006)
COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA
(D.M. 22/08/ 2007 n. 139)
1. Comunicazione nella madrelingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di base
in scienze e tecnologia;
4. Competenza digitale;
5. Imparare a imparare;
6. Competenze sociali e civiche;
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
3. Comunicare (comprendere, rappresentare)
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
Otto competenze chiaveIl quadro di riferimento delinea otto competenze chiave e descrive le conoscenze, le abilità e le attitudini essenziali ad esse collegate. Queste competenze chiave sono:
• la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale
sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul
piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali;
• la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali
la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e
scrivere;
• la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e
applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo,
dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di
conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività
umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
• la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede
quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
• imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento sia a
livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità;
• le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è
collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone
agiscono. La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e
diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica;
• senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di
rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è
in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno
bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e
promuovere il buon governo;
• consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed
emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
Le competenze chiave sono tutte interdipendenti e ogni volta l’accento è posto sul pensiero critico, la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la
valutazione del rischio, la presa di decisioni e la gestione costruttiva delle emozioni.
CAMPI di ESPERIENZA
SCUOLA DELL’ INFANZIA
i DISCORSI e le PAROLE
CONOSCENZA del MONDO
Il SE’ e l’ALTROIl CORPO e il
MOVIMENTO
IMMAGINISUONI
COLORI
DISCIPLINE
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO INGLESE
MATEMATICASCIENZE
TECNOLOGIA
STORIAGEOGRAFIARELIGIONE
EDUCAZIONE MOTORIA
ARTE e IMMAGINEMUSICA
DISCIPLINE
SCUOLA SECONDARIA DI
I GRADO
ITALIANO INGLESE LINGUA 2
MATEMATICASCIENZE
TECNOLOGIA
STORIAGEOGRAFIARELIGIONE
EDUCAZIONE MOTORIA
ARTE e IMMAGINEMUSICA
Il curricolo favorisce la CONTINUITA’ del percorso educativo dai 3 ai 14 anni e viene predisposto
con riferimento al “Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione”, ai “Traguardi per lo
sviluppo delle competenze” e agli “Obiettivi di apprendimento” specifici per ogni disciplina .
Si articola attraverso:
• i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia,
• le aree disciplinari nella scuola primaria
• le discipline nella scuola secondaria di 1^ grado.
Un CURRICOLO VERTICALE: dalla SCUOLA DELL’INFANZIA alla SCUOLA SECONDARIA
Il curricolo verticale si realizza in un percorso costruito per gli alunni, al fine di offrire occasioni di apprendimento attivo,
secondo una didattica che stimoli i diversi tipi di intelligenza, attento alla dimensione interattiva e affettiva oltre che
disciplinare; un percorso in cui l’alunno possa imparare attraverso il fare e l’interazione con i compagni.
E’ stata curata la continuità tra gli ordini, sottolineando l’importanza di evidenziare quanto si è svolto nell’ordine scolastico
precedente per costruire un effettivo percorso che permetta di realizzare un itinerario progressivo e continuo, come viene
sottolineato nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
ELEMENTI di RACCORDO SCUOLA dell'INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA
Nel passaggio Infanzia–Primaria è giusto attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base, che strutturano la
sua crescita personale e confluiscono nel consolidamento dell’identità, nello sviluppo dell’autonomia, nell’acquisizione delle
competenze e nell’approccio di prime esperienze di Cittadinanza.
ELEMENTI di RACCORDO SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA
Data la complessità dello sviluppo linguistico, che si intreccia strettamente con quello cognitivo e richiede tempi lunghi e distesi, si
deve tener presente che i traguardi per la scuola secondaria costituiscono un'evoluzione di quelli della primaria e che gli obiettivi di
ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente ( Indicazioni Nazionali). Considerata questa premessa, sono stati
individuati alcuni punti fondamentali che costituiscono elementi di raccordo fra la scuola primaria e la secondaria di primo grado, per
l'avvio o, meglio, la prosecuzione di un lavoro armonico al fine di stabilire i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine
della scuola secondaria.
COMPETENZE da raggiungere al TERMINE di OGNI ORDINE di SCUOLA
I traguardi di riferimento per la progettazione curricolare, posti al termine dei più significativi snodi del percorso
scolastico, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione
educativa nello sviluppo integrale dell’alunno, secondo quanto indicato dagli Annali 2012 - Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del Primo ciclo di Istruzione.
SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Area linguistica
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina
I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO ITALIANO
Il bambino
-Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il primo lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. -Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. -Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazione, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. -Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. -Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. - Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
L’alunno
-Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. - Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. - Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
- Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
- Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. - Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
-Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. -Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. -È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). -Acquisisce e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
L’alunno
-Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. -Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio, nella realizzazione di giochi o prodotti nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali -Ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione del mittente -Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca anche avvalendosi di rapporti specifici, schemi, mappe, presentazione al computer, ecc. -Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborativi, per ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. -Legge testi letterari di vario tipo (narrativo, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. -Scrive correttamente testi di tipo diverso(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. -Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento di linguaggi verbali con quelli iconici e sonori e corporei -Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso, di alta disponibilità). -Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. -Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. -Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. -Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa , ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
INGLESE INGLESE INGLESE Le competenze sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento – European Framework.
Il bambino
-Comprende semplici frasi ed espressioni di uso frequente.
-Riconosce oggetti, parti del corpo e aspetti familiari del proprio vissuto.
-Interagisce nel gioco, utilizzando rime, filastrocche, parole e canzoni memorizzate.
L’alunno -Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. -Interagisce e drammatizza lo story-telling guidato nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. -Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. -Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
L’alunno
-Comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero; -Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio; -Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti; -Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo; -Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contesti di studio di altre discipline; -Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari; -Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera; -Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti; -Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. -Simula dialoghi in contesti significativi -Analizza le diverse lingue in modo contrastivo
FRANCESE Le competenze sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento – European Framework
L’alunno
-Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; -Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.; -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; -Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante; -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio; -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare
SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Area socio-antropologica
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina
IL SÉ E L’ALTRO STORIA STORIA
Il bambino
-Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini -Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le proprie esigenze ed i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. -Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità mette a confronto con altre. -Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
L'alunno
-Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. -Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. -Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. -Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
-Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. -Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. -Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. -Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, se contestualizzati su argomenti noti, anche con risorse digitali. -Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. -Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
L’alunno
-Si informa in modo guidato e/o autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. -Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi. -Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. -Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. -Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. -Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica anche con la possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. -Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il bambino -Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. -pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto a una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. -Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
L’alunno:
-Prende consapevolezza dell’altro,
-Interagisce positivamente con i compagni,
-Mette in pratica semplici regole della convivenza civile,
-Riconosce la diversità,
-Pratica la solidarietà,
-Ha cura di se stesso e degli altri,
-Ha cura dell’ambiente che lo circonda,
-Coopera e collabora con i suoi pari
Lo studente:
-Collabora e partecipa con i pari interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità; -Agisce in modo autonomo e responsabile nel rispetto delle regole del vivere civile; -E’ sensibile alle esigenze della vita sociale comunitaria; -Lavora per acquisire la consapevolezza della pari dignità sociale e dell’uguaglianza di tutti i cittadini; -Acquisisce gradualmente autonomia di giudizio, di responsabilità e di decisione; - Partecipa alla vita della propria comunità
GEOGRAFIA GEOGRAFIA
L’alunno
-Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. -Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. -Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). -Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) -Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. -Coglie/osserva nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. -Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza
Lo studente:
-Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche -Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi -Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaboratori digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. -Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Area matematico-scientifico-tecnologica
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina
LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA MATEMATICA
Il bambino
-Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità, utilizza simboli per registrarle, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. -Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
-Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. -Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. -Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi . -Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. -Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc, e segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
L’alunno
-Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. -Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. -Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. -Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). -Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. -Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. -Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. -Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. -Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. -Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). -Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
L’alunno
-Si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. -Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. -Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. -Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. -Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. -Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). -Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. -Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. -Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi…) si orienta con valutazioni di probabilità.
-Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE SCIENZE
L’alunno
-Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. -Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. -Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. -Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. -Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. -Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. -Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. -Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio il più possibile appropriato, -Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
L’alunno:
-Esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause. -Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. -Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. -Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. -Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. -È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. -Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. -Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Area linguistico-espressiva
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina
IMMAGINI, SUONI, COLORI MUSICA MUSICA
Il bambino
-Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. -Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologie. -Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. -Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e di produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. -Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. -Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
L’alunno
-Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. -Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. -Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. -Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. -Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. -Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. -Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
L'alunno
-Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali. -É in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l'improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. -Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico- culturali. -Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE ARTE ARTE
Il bambino: -Esplora i materiali a disposizione ed utilizzarli in modo personale -Rappresenta sul piano grafico, pittorico , plastico : sentimenti, pensieri , fantasie, la propria personale visione della realtà. -Usa modi diversi per stendere il colore. -Utilizza diversi materiali per rappresentare. -Impugna differenti strumenti e ritagliare. -Legge ed interpreta le proprie produzioni , quelle degli altri , e degli artisti. -Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e scegliere con cura materiali e strumenti in relazione all’attività da svolgere.
L’alunno
-Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). -È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) -Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. -Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
L’alunno
-Realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. -Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. -Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. -Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. -Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza
SCUOLA PRIMARIA Area motoria
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina
IL CORPO E IL MOVIMENTO SCIENZE MOTORIE EDUCAZIONE FISICA
Il bambino
-Vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. -Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di se’, di igiene e di sana alimentazione. -Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori ,li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. -Controlla l’esecuzione del gesto valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. -Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento
L’alunno
-Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. -Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. -Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. -Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. -Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. -Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. -Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
L’alunno
-È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. -Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. -Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi(fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. -Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. -Rispetta criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri. -È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
TECNOLOGIA TECNOLOGIA
L’alunno
-Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. -E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. -Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. -Sa ricavare informazioni uti l i su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. -Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. -Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando costruendo modellini tecnici( elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali). -Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
L’alunno:
-Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che si stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. -Conosce i principali processi di trasformazione di risorse e di produzione dei beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. -È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. -Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. -Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. -Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. -Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. -Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. -Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione
Adattamento dal testo Ministeriale Annali - Indicazioni Nazionali per il I ciclo di istruzione 2012
RELIGIONE RELIGIONE RELIGIONE
I traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza, di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:
- Relativamente a Il sé e l’altro: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. -Relativamente a Il corpo in movimento: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. -Relativamente a Linguaggi, creatività, espressione: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. -Relativamente a I discorsi e le parole: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. -Relativamente a La conoscenza del mondo: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
L’alunno
-riflette su Dio Creatore e Padre, sugli dati fondamentali della vita di Gesù e sa cogliere i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale , familiare e sociale. -Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. -Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
L’alunno
-è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendere e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. -Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Riconosce i linguaggi espressivi della fede(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. -Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
Intesa MIUR-CEI sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione 1 agosto 2009 (DPR 11 febbraio 2010)
ALLEGATO Obiettivi di apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze per l’IRC
“Integrazioni alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione relative all’insegnamento della religione cattolica.”
Curricolo del
corso musicalele nostre caratteristiche più specifiche
La musica è un linguaggio affascinante che dialoga con la pittura, la poesia, l’architettura e tutte le discipline scolastiche.
Il nostro Istituto Comprensivo offre accanto alle numerose opportunità di apprendimento in vari ambiti
disciplinari, due corsi ad indirizzo musicale.
Si tratta di un particolare piano di studi nel quale l'area espressiva diventa punto di riferimento privilegiato
in dialogo con tutte le discipline.
In esso i ragazzi, oltre alle due ore di Educazione musicale mattutine, approfondiscono lo studio di uno
strumento musicale.
Suonare uno strumento musicale è un'attività che sviluppa facoltà espressive, razionali, educa all'ascolto e
alla concentrazione, ed oltre ad essere una ottima occasione di socializzazione, rimane per sempre come
patrimonio culturale personale, anche se non necessariamente finalizzato ad una professione.
La scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale non si propone di formare degli strumentisti
professionisti ma, in accordo con le finalità generali scolastiche, svolge un percorso educativo e formativo
attraverso la musica fornendo, al tempo stesso, le competenze necessarie a chi intende continuare gli studi
musicali.
L’offerta formativa prevede due incontri settimanali per un totale di tre ore pomeridiane. Esse sono così
ripartite:•Una lezione individuale alla settimana dello strumento prescelto•Una lezione collettiva di teoria musicale, lettura intonata, ritmica, solfeggio o musica d’insieme
Le lezioni di strumento si svolgono durante le ore pomeridiane
La scuola offre la possibilità agli studenti che ne faranno espressamente richiesta, di iniziare ed approfondire
lo studio di uno dei seguenti strumenti musicali:
•Chitarra•Clarinetto•Flauto traverso•Percussioni•Pianoforte•Violoncello
Si specifica che le cattedre di flauto traverso e pianoforte sono raddoppiate.
Gli alunni che esprimono la volontà di frequentare il corso ad indirizzo musicale dovranno sostenere una
prova attitudinale per la quale non è richiesta alcuna preparazione musicale.
I docenti, in tale sede, verificheranno le attitudini musicali del ragazzo ed eventuali predisposizioni per lo
studio di un particolare strumento.
Verrà inoltre chiesto all’alunno di elencare in ordine di preferenza i 6 strumenti. Tale ordine di gradimento
ha valore puramente indicativo: in fase di formazione delle classi di strumento si terrà conto, per quanto
possibile, della richiesta espressa da parte dell’alunno/genitore, anche se l’assegnazione dello strumento
viene stabilita dai docenti in base alla graduatoria ed ai posti disponibili.
Le Manifestazioni
Durante l'anno scolastico sono organizzati saggi di classe, concerti, attività di collaborazione con enti o
associazioni, scambi culturali con altre scuole e partecipazione a rassegne musicali e concorsi.
La Musica d’Insieme
La pratica della musica d'insieme si pone come strumento metodologico privilegiato.
Fin dai primi tempi gli alunni svolgono attività di musica d'insieme opportunamente progettate per
consentire la partecipazione all’esperienza, a prescindere dal livello di competenze raggiunto.
Suonare diventa strumento di comunicazione e piacere di stare insieme oltre che mezzo di confronto e
collaborazione.
L’ attività di Orientamento
Ogni anno i docenti di strumento musicale organizzano incontri finalizzati a far conoscere gli strumenti
musicali presenti nei corsi. Tali incontri sono rivolti agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola
primaria del nostro istituto comprensivo.
L’orientamento favorisce inoltre l’interazione dei diversi ordini di scuola grazie all’attività corale. Essa viene
svolta in diversi momenti dell’anno scolastico e può essere finalizzata a pubbliche esibizioni.
Linee guida ed obiettivi generali del corso Musicale
Classe 1ª
• Obiettivi:
Conoscere le caratteristiche timbriche e costruttive dello strumento studiato;
Leggere correttamente le note musicali;
Leggere correttamente le figurazioni ritmiche;
Eseguire correttamente i brani affrontati;
Acquisire le tecniche di base specifiche di ogni strumento;
Elaborare capacità di ascolto sia nella pratica individuale sia nelle esercitazioni di musica d’insieme dal duo sino all’orchestra. Capacità di autocontrollo, di autocritica e di collaborazione con i compagni e con i docenti
• Contenuti:
Oltre alla lettura ritmica e melodica i contenuti si diversificano per ogni pratica strumentale specifica
tenendo conto delle capacità di ogni singolo allievo;
• Metodo:
il metodo d’insegnamento, essendo legato alla specifica
prassi strumentale, viene elaborato nella programmazione
annuale di ogni singolo docente;
• Valutazione:
ogni lezione rappresenta un momento di verifica del
processo di apprendimento. Si precisa che ulteriori
verifiche sono rappresentate dai saggi e dai concerti
organizzati durante l’anno scolastico.
Si allega la tabella di valutazione.
La scansione cronologica, la scelta di metodi specifici nonché dei brani da studiare, e quant’altro attenga alla prassi strumentale verrà espresso in maniera articolata nella specifica programmazione di ogni singolo docente
Classe 2ª
• Obiettivi:
Acquisire ulteriori elementi tecnici per ogni singola
pratica strumentale;
Introdurre i primi elementi di interpretazione musicale;
Potenziare la lettura ritmico melodica;
Valorizzazione della pratica condivisa tramite l’attività
orchestrale;
• Contenuti:
I contenuti si diversificano per ogni pratica strumentale
specifica;
• Metodo:
Il metodo d’insegnamento, essendo legato alla specifica
prassi strumentale, viene elaborato nella programmazione annuale di ogni singolo docente;
• Valutazione:
Ogni lezione rappresenta un momento di verifica del processo di apprendimento. Si precisa che ulteriori verifiche sono rappresentate dai saggi e dai concerti organizzati durante l’anno scolastico.
Si allega la tabella di valutazione.
La scansione cronologica, la scelta di metodi specifici nonché dei brani da studiare, e quant’altro attenga alla prassi strumentale verrà espresso in maniera articolata nella specifica programmazione di ogni singolo docente.
Classe 3ª
• Obiettivi:
Acquisire ulteriori elementi tecnici per ogni singola pratica strumentale;
Acquisire una maggiore consapevolezza interpretativa nei diversi generi musicali;
Consolidare la lettura ritmo melodica affrontando brani progressivamente più complessi;
Capacità di gestirsi autonomamente e di interagire nella pratica musicale d’assieme, sia in piccoli gruppi che in orchestra
• Contenuti:
I contenuti si diversificano per ogni pratica strumentale specifica in base ai risultati personali raggiunti;
• Metodo:
il metodo d’insegnamento, essendo legato alla specifica
prassi strumentale, viene elaborato nella
programmazione annuale di ogni singolo docente;
• Valutazione:
Ogni lezione rappresenta un momento di verifica del processo di apprendimento. Si precisa che ulteriori verifiche sono rappresentate dai saggi e dai concerti organizzati durante l’anno scolastico.
Nell’ambito dell’esame di licenza l’alunno verrà valutato sulla base dell’esecuzione di un brano fornendo per tanto la dimostrazione del livello raggiunto dopo il triennio di
studi.
Si allega la tabella di valutazione.
La scansione cronologica, la scelta di metodi specifici nonché dei brani da studiare, e quant’altro attenga alla prassi strumentale verrà espresso in maniera articolata nella specifica programmazione di ogni singolo docente.
COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DEL TRIENNIO
Il percorso triennale ha come scopo principale la formazione strumentale di base.
Essa si traduce in tutte quelle competenze necessarie all’analisi critica, all’interpretazione ed all’ esecuzione di un brano.
In questi tre elementi infatti si racchiudono tutti gli argomenti esposti e sviluppati nel triennio. Il discente è in grado di attuare su un
brano di semplice difficoltà, tutte le strategie funzionali alla gestione di una parte strumentale.
Competenze musicali generali:
- Tempo
- Tonalità
- Chiave utilizzata ed alterazioni
- Indicazioni agogiche e dinamiche
- Sezioni del brano
Competenze strumentali:
- Utilizzo degli aspetti tecnici tipici e fondamentali
- Sonorità caratteristiche
- Strategie di gestione delle parti in funzione delle sezioni d’orchestra
- Scritture specifiche
- Letteratura storica
- Acquisire ulteriori elementi tecnici per ogni singola pratica strumentale;
- Acquisire una maggiore consapevolezza interpretativa nei diversi generi musicali;
- Consolidare la lettura ritmo melodica affrontando brani progressivamente più complessi;
- Capacità di gestirsi autonomamente e di interagire nella pratica musicale d’assieme, sia in piccoli gruppi, sia in orchestra.
Per quanto concerne il solfeggio la valutazione sarà disgiunta da quella di strumento nel primo quadrimestre e
congiunta nel secondo per tutto il triennio di studi. Il voto dell’esame di licenza esprimerà la sintesi delle due
valutazioni.
TABELLA DI VALUTAZIONE
- Corso Musicale Scuola Secondaria di I Grado -
Valutazione Competenza strumento Competenza solfeggio
10 Esecuzione a memoria sicura e personale di brani relativi alla programmazione annuale
Lettura sicura a prima vista di una sequenza ritmico – melodica nelle due chiavi (violino e basso) relativa alla programmazione annuale
9Esecuzione sicura e personale dei brani relativi alla programmazione annuale
Lettura scorrevole di sequenze ritmico melodiche conosciute
8Esecuzione personale con buona padronanza tecnica di brani relativi alla programmazione annuale
Lettura sicura di sequenze ritmico melodiche conosciute
7 Esecuzione abbastanza personale con sufficiente padronanza tecnica di brani relativi alla programmazione annuale
Lettura corretta di sequenze ritmico melodiche conosciute
6Esecuzione sostanzialmente corretta anche se con qualche incertezza tecnica di brani relativi alla programmazione annuale
Lettura lenta, ma sostanzialmente corretta, di sequenza ritmico melodiche conosciute
5 Esecuzione incerta che rimanda ad una preparazione ritmico melodica e tecnica disomogenea
Lettura incerta e confusa di sequenze ritmico melodiche conosciute che rimanda ad una preparazione disomogenea e lacunosa
4–0 Preparazione di base carente, mancanza di impegno e progressi irrilevanti
Lettura stentata, mancanza di impegno, progressi irrilevanti.
Appendice
LA COMPETENZAè la capacità di applicare una conoscenza in un contesto dato, riconoscendone le specifiche caratteristiche e adottando comportamenti funzionali al conseguimento del risultato
Il curricolo richiede di progettare per competenze in un ‘ottica di life-learning, apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Alla base del concetto di competenza c’è il principio di mobilizzazione e integrazione delle conoscenze e abilità procedurali con le risorse personali che un soggetto mette in campo di fronte a un problema o compito autentico da risolvere (capacità cognitive, metacognitive, emotivo/affettive/identitarie, etico/relazionali, senso/motorie/percettive).
Il concetto di competenza, quindi, si coniuga con un modello di insegnamento/apprendimento che mette in gioco il ruolo dei processi di elaborazione personale delle conoscenze, attraverso problemi (compiti di realtà) che suscitino forte interesse da parte dell’allievo e per la cui risoluzione, i contenuti disciplinari, considerati in forma integrata, devono costituire risorse fondamentali .
Secondo Giancarlo Cerini “La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principiante impara in situazioni di apprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare saperi e abilità anche fuori della scuola per risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnanti hanno praticato una didattica per competenze. Avere competenza significa, infatti, utilizzare anche fuori della scuola quei comportamenti colti promossi nella scuola “
Stabilita la competenza che si vuol far acquisire, si progetta il percorso necessario al suo conseguimento (discipline, strumenti, strategie).
Questo è possibile attraverso un insegnamento-apprendimento il più possibile unitario, impostando una didattica di tipo modulare-costruttivista: si organizzano progetti integrati, al cui interno ci sono uno o più moduli di insegnamento-apprendimento interdisciplinari in sé compiuti.
Le discipline coinvolte vengono segmentate in percorsi specifici ed esaustivi.
I moduli, così, rappresentano una parte significativa, unitaria ed organica di un percorso formativo disciplinare e interdisciplinare, che potrà essere sviluppato progressivamente in altri “step” del progetto integrato.
Il compito unitario di prestazione ( o situazione-problema) ne è lo strumento.
Esso, infatti, viene utilizzato all’inizio dell’unità di lavoro (per stimolare la voglia di apprendere), durante ( per mettere in atto i propri talenti e le capacità - cognitive, meta cognitive, relazionali ... ed apprendere/esercitare nuovi apprendimenti) e al termine (per certificare la competenza).
Attraverso la sperimentazione, l’interazione con l’insegnante, la personale elaborazione dei materiali e dati/documento, l’autovalutazione, la discussione con i compagni, l’approfondimento conseguente, l’alunno costruisce il proprio sapere.
Ad ogni step, si propone un nuovo contesto didattico, per insegnare a trasferire le conoscenze. Tale modo di procedere, necessita di una didattica per problemi e per progetti , di attività laboratoriali e di una metodologia basata sull’apprendistato cognitivo.
INSEGNARE PER COMPETENZE
Centratura sull’allievo: vanno limitate tutte le attività nelle quali è il docente ad avere il ruolo di attore principale ( lezioni frontali, dimostrazioni, sintesi proposte…).
Mobilitazione di un insieme integrato di risorse differenti: devono essere attività che richiedono risorse di varia natura (capacità, conoscenze,abilità operative…) che devono essere articolate tra loro.
Esercizio diretto della competenza attesa: proporre attività che mettano l’allievo in condizione di esercitare direttamente una certa competenza. (Es.: costruire un gioco seguendo le istruzioni; costruire figure o piante, tenendo conto delle descrizioni scritte, attività da svolgere a partire da una la lettura autonoma)
Significatività: l’attività proposta deve fare riferimento il più possibile all’esperienza dell’allievo, deve coinvolgerlo, orientandolo verso un obiettivo che dia senso alla sua azione (leggere per cercare un’informazione…)
PROGETTARE PER COMPETENZE
definire la competenza attesa
definire gli apprendimenti che si vogliono integrare
Scegliere una situazione appartenente ad una famiglia di situazioni, di un livello di complessità adatto, che sia significativa, che sia nuova, che offra l’occasione di integrare ciò che si vuol fare integrare
strutturare le modalità di realizzazione, non solo per assicurarsi della funzionalità delle attività stesse, ma anche per garantire che sia l’allievo al centro dell’attività
definire gli strumenti di valutazione
CONDURRE IL LAVORO D’AULA
Si deve precisare:
ciò che fanno gli allievi
ciò che fa l’insegnante
il materiale che gli allievi hanno a disposizione
la consegna precisa data agli allievi
le modalità di lavoro (individuale, in gruppo, che tipo di gruppo…)
le fasi del lavoro
indicazione degli scogli da evitare
Intervento di Edgar Morin alla presentazione del documento “Cultura Scuola Persona”
Cultura scuola e persona sono inscindibili e per questo è stato giusto definire con questi tre termini il documento culturale che fungerà da base alle prossime Indicazioni Nazionali.
“Voglio apprendere a vivere”
questa frase rimarca l’importanza vitale della formazione sia da un punto di vista di umanità che di cittadinanza perché per risolvere i problemi fondamentali dell’uomo è necessaria un’alleanza educativa tra cultura umanistica e cultura scientifica. La mancanza di congiunzione tra le due infatti non può servire ad una adeguata maturazione morale e spirituale. Ma ci sono delle difficoltà in questo percorso, che sono date in primo luogo dalla iper-specializzazione che impedisce il necessario “dialogo” tra i saperi. Dove andremo senza unità di saperi? In una stella possiamo analizzare le particelle, possiamo conoscere delle cose estremamente interessanti sul suo essere fisico ma, senza la soggettività umana che si esprime nella letteratura e nell’arte, rimarrebbe sterile. È necessario umanizzare i saperi per limitare la dispersione della conoscenza: questo è un problema da affrontare già nei primi anni di scuola e deve proseguire lungo tutto il percorso degli studi. Una conoscenza priva di contestualizzazione è una conoscenza povera. Come fare a riunire i saperi delle varie discipline? Serve un pensiero complesso che permetta di unire ciò che è separato. Oggi serve un nuovo umanesimo. Nuovo perché il primo umanesimo fu virtuale, non c’erano problemi che riguardavano tutta l’umanità, mentre oggi nel mondo globalizzato i problemi del fanatismo razziale e religioso e quello dell’inquinamento della biosfera accomunano tutta l’umanità: un umanesimo concreto. L’ecologia oggi è conoscenza perché unisce le scienze alla civiltà umana, ridà unità alla natura prima studiata solamente nei suoi innumerevoli aspetti fisici e biologici. Come apprendere a vivere? La conoscenza non si ha con la frammentazione ma con l’unione. È necessaria una riforma della conoscenza del pensiero, un nuovo umanesimo globale che sappia affrontare i temi della persona e del pianeta. I giovani oggi si sentono persi, non trovano le ragioni dell’essere. Durante la seconda guerra mondiale i ragazzi dovevano resistere al nazismo, divennero partigiani, contribuirono a liberare le loro vite e le loro nazioni. E oggi? Oggi i giovani sono chiamati ad affrontare un compito ancora più ampio: la salvezza del genere umano. Hanno una missione grande davanti a loro e dobbiamo educarli ad apprendere e a maturare una conoscenza adeguata ad assolvere a questo compito fondamentale a cui sono chiamati.
E. Morin in “Una testa ben fatta” scrive che l’organizzazione delle conoscenze comporta operazioni di interconnessione e di separazione. Il processo, afferma, è circolare: passa dalla separazione al collegamento, dal collegamento alla separazione. Si è per lungo tempo privilegiata la separazione a scapito dell’interconnessione, l’analisi invece della sintesi. E’ necessario concepire ciò che connette e dà senso agli eventi, i principi organizzatori della conoscenza. Il curricolo perciò è essenziale, progressivo, unitario e si sviluppa secondo una spirale.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Nella primavera del 1997 (in coincidenza con la presentazione di un ambizioso disegno di ristrutturazione complessiva del sistema scolastico italiano, il cosiddetto "riordino dei cicli") il Ministro della Pubblica Istruzione costituì una Commissione di Studio con il compito di definire il quadro delle conoscenze irrinunciabili che dovranno padroneggiare i ragazzi al termine della formazione scolastica. La Commissione composta da 44 esperti, subito identificati dai mass-media come "Saggi", produsse una vasta mole di contributi e di riflessioni individuali, raccolti ora in un volume oltre che in un floppy-disk, ed un primo documento di sintesi (maggio 1997) curata dal coordinatore del gruppo Roberto Maragliano.
Un secondo documento, denominato "I contenuti fondamentali per la formazione di base" fu successivamente elaborato da un gruppo più ristretto di sei "saggi" e presentato all’Accademia dei Lincei, a Roma, il 20 marzo 1998. Nei mesi successivi il documento fu sottoposto ad un’ ampia consultazione tra gli operatori scolastici, sulla base di una scheda per la raccolta delle diverse opinioni espresse da docenti, studenti e genitori. Una sintesi della consultazione fu poi redatta da un apposito gruppo di lavoro e "restituita" alle scuole con una lettera del Ministro (aprile 1999).
In seguito ha operato un gruppo di Ispettori presso il Coordinamento nazionale dell’autonomia del Ministero, che ha prodotto un documento di lavoro sul tema delle competenze e dei nuclei fondanti delle discipline (gennaio 2000), pubblicato sugli Annali della P.I. Dal documento ha preso avvio una riflessione in presa diretta con una ventina di scuole, per verificare l’impatto del dibattito sui "saperi" sui "curricoli" realmente praticati nelle scuole (coordinamento curato da Frabboni, Scurati, Forte). Parallelamente, un gruppo di lavoro interno all’Amministrazione (Ispettori tecnici) ha redatto un documento di sintesi intitolato "Appunti di lavoro per l’attuazione del riordino dei cicli" (giugno 2000) che riassume alcune delle questioni di natura istituzionale, curricolare ed organizzativa sottese alla legge n. 30/2000.
Nel mese di giugno 2000 è stata poi costituita una Commissione di esperti, con il compito di definire i criteri generali per l’elaborazione dei nuovi curricoli, nell’ambito del piano di attuazione della legge sul riordino dei cicli. Gli esiti dell’intenso lavoro, avvenuto prevalentemente su "siti telematici" dedicati, sono stati resi pubblici in un documento datato 12 settembre 2000 che ha costituito la base di riferimento per la predisposizione del Piano quinquennale per l’attuazione dei cicli approvato dal Governo (3 novembre 2000) ed inoltrato successivamente al Parlamento per il prescritto parere (previsto per il dicembre 2000). I materiali fino ad ora prodotti saranno poi utilizzati per la concreta elaborazione dei curricoli nazionali, operazione richiesta anche dall’attuazione dell’art.8 del Regolamento dell’autonomia (DPR 275/99). Il nuovo contesto dell’autonomia richiede ad ogni istituto di assumersi la responsabilità di dotarsi di un proprio "curricolo di scuola" ed implica, perciò, il superamento di rigidi e minuziosi programmi nazionali in favore di quadri culturali più sintetici e di indirizzi di riferimento il cosiddetto "curricolo nazionale". (G. Cerini “Saperi, curricolo, competenze”).
Successivamente al 2000 sono stati varati diversi documenti ministeriali:♣ 1 settembre 2000 legge dell’Autonomia: non ci sono più programmi. Ci sono le indicazioni per il curricolo che, secondo il regolamento dell’Autonomia,
il Ministro deve emanare.♣ 2001 Indirizzi per il curricolo, ministro De Mauro♣ 2004 Indicazioni Nazionali per gli indirizzi di studio, ministro Moratti♣ 2007 Nuove Indicazioni per il curricolo, ministro Fioroni (sono in fase di sperimentazione; entreranno definitivamente a regime alla fine dell’anno
scolastico 2009/2010)♣ 2009 Atto di indirizzo 1° ciclo di istruzione♣ Ambiti disciplinari /assi culturali♣ Quadri di riferimento SNV (INVALSI) e OCSE-PISA♣ 2012 Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
GLOSSARIOLemmi Definizioni
ABILITA’
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how (sapere – come) per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Fonte: Raccomandazione del Parlamento europeo e del consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01)
ACCOUNTABILITY
Strumento di rendicontazione sociale che indica l’obbligo di render conto, a chi vi è interessato (Stakeholders), dei risultati della propria azione .
Fonte: Strumento introdotto nella scuola, nel 1988, dal governo conservatore di Margaret Thatcher con le riforme contenute nell’EducationAct
ANALISI DELLA SITUAZIONE
Rappresenta, nell’elaborazione di una programmazione didattica, il primo momento di riflessione e consiste nell’analisi particolareggiata di tutti quei fattori ed elementi che costituiscono lo scenario entro il quale opererà concretamente la programmazione stessa. In questo quadro di riferimento è fondamentale, da un lato, effettuare un rigoroso check up iniziale d’ingresso degli alunni (per poi verificare e valutare in itinere e alla fine gli esiti formativi raggiunti), mentre dall’altro è altrettanto importante definire gli aspetti connotanti il contesto storico, sociale, culturale, istituzionale, organizzativo nel cui ambito operano gli educatori.
APPRENDIMENTOProcesso attraverso il quale un soggetto in formazione acquisisce e rielabora, in modo intenzionale e personale, predeterminati contenuti della conoscenza, maturando perciò competenze ed abilità.
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
(Cooperative learning)
Metodo didattico - educativo di apprendimento costituito dalla cooperazione fra gli studenti, ciascuno dei quali mette a disposizione del gruppo il suo sapere e le sue competenze. Apprendere in un gruppo si rivela molto efficace non solo sul piano cognitivo ma anche per quanto riguarda l’attivazione dei positivi processi socio – relazionali; ciascun componente, infatti, accresce la propria autostima, si responsabilizza nei processi di apprendimento, cresce nelle abilità sociali, imparando a cooperare per il conseguimento di un obiettivo comune.
Fonte: Termine usato per indicare un metodo adottato, alla fine del Settecento, dall’educatore inglese Andrew Bell e sostenuto, più tardi, dal pedagogista John Dewey e dallo psicologo e pedagogista Jean Piaget
APPRENDIMENTO IN CONTESTO FORMALE
Apprendimento che si realizza in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione, o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale ( in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente e di norma sfocia in una convalida e/o in una certificazione.
Fonte: Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” – Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008;Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678 ]
APPRENDIMENTO IN CONTESTO NON FORMALE
Apprendimento che si realizza nell’ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale non sfocia di norma in una certificazione. L’apprendimento non formale, a volte denominato “apprendimento semi – strutturato”, è intenzionale dal punto di vista del discente.
Fonte: Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” – Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008;Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678]
APPRENDIMENTO PERMANENTE
Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale.
Fonte: Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario[COM (2001)678]
Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente (2002/C 163/01)
AREA DISCIPLINARE
Raggruppamento di discipline su cui si articola il curricolo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. L e a r e e disciplinari sono tre: linguistico-artistico-espressiva, storico- geografico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica.
Fonte
Indicazioni Nazionali per il curricolo (2007)
Rapporto Autovalutazione
Periodo di Riferimento - 2014/15
RAV Scuola - IMIC81100G
I.C. SAURO IMPERIA
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1 Contesto e risorse
1.1 Popolazione scolastica
Sezione di valutazione
Domande Guida
Qual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?
Qual e' l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?
Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica eculturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)
In alcune classi il contesto socio economico di provenienzadegli allievi risulta alto o medio alto, con famiglie conmotivazioni e atteggiamenti positivi nei confronti del contestoscuola.Sul piano socio – educativo – cognitivo il POF è stato costruitoper favorire le potenzialità di sviluppo del singolo, cercando diprevenire l’insuccesso scolastico.La percentuale di allievi di origine straniera nell’Istituto risultaun po’ inferiore rispetto alla media regionale; i bambini oragazzi stranieri sono sia di recente immigrazione, sia diseconda generazione e rappresentano una grande occasione perapprezzare somiglianze e differenze, per crescere nel rispettodel “diverso”, per sviluppare una visione globale e multietnica.
Oltre ad esservi classi con un background familiare alto omedio – alto, vi sono classi con livello medio – basso e, nellasua globalità, l’Istituto si colloca nella fascia media, ciòevidenzia una eterogeneità della popolazione scolastica percondizione socioeconomica, talora ciò ha conseguenze e creadifficoltà sul piano dell’apprendimento (alcuni genitori non ingrado di seguire il figlio, limitata collaborazione scuola –famiglia), soprattutto in alcuni plessi. La differenza tra glistudenti provenienti da ceto medio – alto e alunni stranieri avolte amplia il divario con questi ultimi.Rispetto all’anno scolastico di riferimento quest’anno risultanoin aumento le difficoltà economiche dovute alla crisi.Pur avendo una percentuale di allievi immigrati frequentantiinferiore alla media, occorre tener presente che la zona diImperia è area a forte processo migratorio (allievi provenientidal Nord Africa, dall’Est Europa, ma anche dall’America latina)e ciò crea una certa disomogeneità delle lingue d’origine oparlate dagli alunni.Alcuni allievi giungono ad anno scolastico iniziato da tempo erisulta difficile, a volte, riuscire ad attivare corsi di primaalfabetizzazione.Durante il mese di Dicembre giungono studenti di famiglie chelavorano nelle giostre o luna park.
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1.2 Territorio e capitale sociale
Sezione di valutazione
Domande Guida
Per quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?
Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?
Qual e' il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e piu' in generale per le scuole delterritorio?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)
La nostra zona è legata alla cultura del mare (c'è il MuseoNavale), alla coltivazione dell’olivo, diverse sono le aziendeproduttrici di olio, importante è la manifestazione“Olioliva”,l’azienda di produzione di pasta è in grossedifficoltà.La scuola ha attivato una serie di reti con scuole viciniori conscopi formativi, sperimentali, educativo-didattici e diorientamento e lotta alla dispersione scolastica.Gli Istituti di Istruzione superiore sono presenti in vasta gamma,l’Università di Genova ha aperto da anni alcune sedi in Imperia:Facoltà di Legge, Economia e Commercio, DAMS, scienzeinfermieristiche.Sul territorio sono presenti vari centri sportivi: palazzetto dellosport, campo sportivo, piscina, pista ciclabile, palestrecomunali.Molte società sportive collaborano con l’Istituto e sono attivatiprogetti del MIUR in collaborazione con il CONI.Per quanto concerne i contributi del Comune di Imperia vi sonoi seguenti servizi: trasporti, mense, assistenza agli alunnidiversamente abili gravi e agli alunni in difficoltà (progettodispersione), prescuola e doposcuola.Il Comune di Imperia collabora alla predisposizione di progettiche attuano integrazione tra scuola e territorio, si segnalano inparticolare i progetti: Pedibus, progetti di EducazioneAmbientale e il progetto di Educazione alla Cittadinanza “Ilsindaco dei ragazzi” nel quale gli alunni sono chiamati asperimentare la vita democratica.
L’Istituto Comprensivo N. Sauro (di recente istituzione) èsituato in un’area geografica a forte processo migratorio,considerata la vicinanza alla frontiera francese e al porto diGenova.L’economia del territorio è basata prevalentemente sul piccolocommercio e su alcune aziende, purtroppo negli ultimi anni lepiccole imprese (soprattutto quelle nel campo dell’edilizia, elegate al settore terziario) hanno risentito della crisi economica,vi sono stati contrazioni negli organici, alcuni negozi hannochiuso, alcune famiglie di immigrati hanno preferito spostarsi inFrancia o tornare nel paese di origine.Le difficoltà economiche hanno investito anche il Comune, cheoffre servizi per allievi disabili e allievi in difficoltà.Altri servizi comunali sono attivati su richiesta delle famiglie.
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1.3 Risorse economiche e materiali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Qual e' la qualita' delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?
Qual e' la qualita' degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?
Quali le risorse economiche disponibili?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)
Per quanto riguarda la qualità delle strutture, che hanno parzialeadeguamento, nell'estate 2015 il Comune ha provveduto allasostituzione degli infissi nella sede di Via Gibelli (primaria esecondaria) e ad altri lavori di manutenzione.I plessi dell’Istituto (tre sedi per la Scuola dell'Infanzia, tre sediper la scuola primaria, due sedi per la scuola secondaria diprimo grado) sono facilmente raggiungibili, perché situati inzona ben servita dai servizi pubblici, quasi tutti i plessi sonoserviti dallo scuolabus – alcuni genitori scelgono il nostroIstituto per comodità in quanto vicino alla loro sede lavorativa(Ospedale di Imperia, Caserma dei Vigili del Fuoco..)Per la dotazione tecnologica tutti i plessi della primaria e dellasecondaria dispongono di aule informatiche attrezzate eINTERNET, con un buon numero di postazioni.Alcuni sedi hanno palestre e cortili utilizzabili per le attivitàdidattiche, in uso un solo laboratorio di scienze ben attrezzato.Come risulta dai dati la Scuola utilizza i fondi ministeriali(97.1%).
Alcuni degli edifici scolastici dell’Istituto sono datati, nel corsodegli anni hanno subito interventi di manutenzione e diadattamento alle norme di sicurezza, anche se dai dati ricevutirisulta, in alcuni settori, un parziale adeguamento.Alcune sedi hanno disagi per quanto concerne la palestra, nonvicina all'edificio scolastico, oppure da condividere con altroordine di scuola dello stesso Istituto.Per l’ambito sportivo la scuola utilizza i fondi ministeriali, cheperò sono stati notevolmente diminuiti, ciò con granderammarico dell’utenza (per alcune famiglie è un modo di farpraticare sport).L’Istituto, per quanto riguarda le LIM, si è attivato perpotenziarne l’acquisto e dotare le classi delle attrezzature.
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1.4 Risorse professionali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', stabilita' nella scuola)?
Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)
Il 90.5% degli insegnanti hanno contratto a tempoindeterminato, valore ben superiore alla media della provincia,della Regione e della Nazione; gli insegnanti T.I. per il 64,9% sicollocano nella fascia di età compresa tra i 35 e 54 anni, datodiscreto rispetto alla media della provincia (57,9%) e regionale(56,8%).Il 50,5 % degli insegnanti a T.I. è in servizio nella scuola da 6 -10 anni e oltre 10 anni, a testimonianza di una certa stabilità,ciò ha favorito la continuità del progetto educativo. Il Dirigentescolastico, con esperienza di più di 5 anni, è stabile da tre anni.A livello di personale ATA e di Segreteria non vi è mai stato unperdente posto, anche per loro si nota discreta stabilità.Un gruppo di docenti dei tre ordini di scuola ha sperimentatoUDA verticalizzate nell’ambito di un progetto in rete con altriIstituti comprensivi con il supporto del CIDI e dell’USR dellaLiguria (Rete dei saperi). Un gruppo di docenti ha partecipato alseminario “A scuola di competenze” con la rete “REDIGE”.
Se è vero che il 50.5 % degli insegnanti è stabile nella scuola daalmeno 6 anni, è anche vero che il 14.7% è in servizio da soloun anno e il 34.7 % è in servizio da 2 a 5 anni, quest’ultimodato di riferimento è superiore alla media nazionale, il chedimostra azione di continuità da potenziare.La percentuale dei laureati nell'Infanzia, Primaria e Secondariadi Primo Grado non ha raffronti con la media nazionale.La mancanza di ore di contemporaneità, ormai azzerata nellascuola primaria, e un organico funzionale ridotto alle sole orefrontali condiziona la possibilità di attuare al meglio l’offertaformativa e l’ampliamento della stessa, sia per quanto riguardal'attuazione dei progetti sia il recupero degli allievi in difficoltà.
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2 Esiti
2.1 Risultati scolastici
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perche'? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni dicorso o indirizzi di studio per le scuole superiori?
Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline,anni di corso, indirizzi o sezioni?
I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti?
Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato(es. una parte consistente si colloca nelle fasce piu' basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dalconfronto con il dato medio nazionale)?
Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Sono stati attivati corsi di recupero per gli allievi in difficoltànelle materie “portanti”: Italiano, Matematica e Linguestraniere; inoltre vi sono stati corsi di alfabetizzazione perallievi stranieri di recente immigrazione e per coloro che hannoancora evidenziato problemi di comprensione e esposizionenella Lingua italiana.I criteri di valutazione adottati dalla scuola sono stati adeguati ehanno garantito il successo formativo.I pochi allievi non ammessi nella scuola primaria sono dovutiall’offerta formativa “anno ponte” previsto per i bambini condisabilità gravi.Il numero dei non ammessi alla classe successiva è inferiore onella media della Liguria.Superiore alla media la valutazione in uscita dalla Secondaria diPrimo Grado.
Si nota movimento alunni in entrata e in uscita, dovuti in parte atrasferimenti delle famiglie sia su territorio comunale, sia fuoriComune.Per gli alunni non ammessi alla classe successiva, nellaSecondaria un discreto numero riguarda allievi stranieri,pertanto i corsi di alfabetizzazione livello 1 e 2 dovrebberoessere potenziati.Per la prevenzione dell’abbandono scolastico e la gestione deglialunni in difficoltà (BES o quelli privi di certificazione) silamentano risorse modeste.
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola garantisce il successoformativo degli studenti.
Situazione della scuola
La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tuttigli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da unanno all'altro, oppure c'e' una percentuale anomala ditrasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazionianomale di non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoniin alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione eccessiva nelle fasce piu' basse.
1 - Molto critica
2 -
La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un annoall'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. Ladistribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia unaconcentrazione anomala in alcune fasce.
3 - Con qualche criticita'
4 -
La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro,tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studentiper fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
5 - Positiva
6 -
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La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altroe accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzionedegli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione diequilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sonoadeguati a garantire il successo formativo degli studenti.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
Dall'analisi delle varie statistiche risulta che l'Istituto si colloca bene a livello della Provincia di Imperia, della Regione Liguria ea livello nazionale per quanto concerne gli ammessi alla classe successiva, i casi di non ammissione sono pochi e all'interno diquesti vi sono alunni facenti parte dei progetti inseriti nel POF, per agevolare l'inserimento dei disabili gravi ("Anno ponte").I trasferimenti sono legati a movimenti del nucleo famigliare.
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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?
La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenutoaffidabile - conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto di comportamenti opportunistici (cheating)?
Le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati sono in aumento o in regressione nel corso dellaloro permanenza a scuola?
Queste disparita' sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
A livello di Istituto, i risultati sono nella media nazionale per leclassi seconde e quinte.I risultati dei test Invalsi nella scuola secondaria di primo grado,sono superiori alla media nazionale.Discreta omogeneità nei risultati sia tra le classi che dentrosingola classe.I risultati sono ritenuti affidabili al netto del cheating, segno diprofessionalità dei docenti.Si evidenzia un miglioramento dei risultati nella progressionedegli studi.
Si nota disparità negli esiti Invalsi tra i plessi, in particolare perun plesso della Primaria, ove è presente una maggiorepercentuale di allievi stranieri.Sempre per la Primaria si registrano “cadute” nell’areamatematica, i risultati sono leggermente sotto la medianazionale.
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione deilivelli essenziali di competenze (misurate con le prove
standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.
Situazione della scuola
Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle proveINVALSI e' inferiore rispetto a quello di scuole conbackground socio-economico e culturale simile. I punteggi dellediverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e lavarianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamentesuperiore a quella media. La quota di studenti collocata neilivelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmentesuperiore alla media nazionale.
1 - Molto critica
2 -
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ein matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano molto dalla media dellascuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano ematematica che si discostano in negativo. La quota di studenticollocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in lineacon la media nazionale.
3 - Con qualche criticita'
4 -
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano ematematica e' in linea o di poco inferiore a quella media, ipunteggi delle classi non si discostano dalla media della scuolaoppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota distudenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e'inferiore alla media nazionale.
5 - Positiva
6 -
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle proveINVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed e' superiore alla medianazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica e'inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi initaliano e matematica non si discostano dalla media dellascuola. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italianoe in matematica e' decisamente inferiore alla media nazionale.
7 - Eccellente
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Motivazione del giudizio assegnato
Situazione da migliorare nella scuola primaria, anche se a lungo termine (Invalsi esame di Stato Scuola Secondaria di Primogrado) la ricaduta è buona; infatti la percentuale dei promossi e le prestazioni delle prove Invalsi sono soddisfacenti.
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2.3 Competenze chiave e di cittadinanza
Sezione di valutazione
Domande Guida
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalita' e diun'etica della responsabilita', la collaborazione e lo spirito di gruppo)?
La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?
La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi? In che modo lascuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?
Qual e' il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sonodifferenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti: ilrispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e diun'etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito digruppo.Il POF dà importanza alle competenze relazionali e sono attivatiprogetti (Scuola Sicura, Uso di Internet …..)Per l’assegnazione del voto di comportamento sono adottaticriteri comuni a livello di classi parallele per la primaria e per laSecondaria mediante documento condiviso facente parte delRegolamento d’Istituto e Patto di corresponsabilità.L’autonomia fa parte degli indicatori di valutazione, vienevalutata prevalentemente mediante osservazione delcomportamento e approccio metodologico al lavoro didattico inclasse e approfondimenti nei lavori assegnati a casa.Il livello delle competenze chiave è buono, non sono emersi seriepisodi di bullismo, come si evince dalle risposte fornite dagliallievi e dalle famiglie al questionario di autovalutazionedell’Istituto.Non degne di nota le differenze tra le diverse classi dei variplessi.
Occorre strutturare maggiormente il percorso relativo allecompetenze di cittadinanza nel curricolo verticale.Occorre coinvolgere maggiormente le famiglie, per una presa dicoscienza dei regolamenti vigenti e delle loro responsabilità(come emerso anche dal questionario di autovalutazione)Sarebbe auspicabile il supporto di esperti psicologi perprevenire il disagio sia per alunni sia per famiglie, dunque sirichiederebbe una maggiore presa in carico da parte degli Entilocali.
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dellecompetenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
Situazione della scuola
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti non e' soddisfacente; nella maggior parte delleclassi le competenze sociali e civiche sono scarsamentesviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispettodelle regole). La maggior parte degli studenti non raggiungeuna adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio enell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adottamodalita' comuni per la valutazione delle competenze chiave edi cittadinanza degli studenti.
1 - Molto critica
2 -
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni(classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civichesono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studentiraggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, maalcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento, ma non utilizza strumenti per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.
3 - Con qualche criticita'
4 -
SNV - Scuola: IMIC81100G prodotto il :15/01/2016 13:39:41 pagina 10
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sonoadeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari,responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte deglistudenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazionedello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Nonsono presenti concentrazioni anomale di comportamentiproblematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. Lascuola adotta criteri comuni per la valutazione delcomportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare ilraggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza deglistudenti.
5 - Positiva
6 -
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiuntodagli studenti e' elevato; in tutte le classi le competenze socialie civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione trapari, responsabilita' e rispetto delle regole) e in alcune classiraggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studentiraggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dellostudio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte diessi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenticoncentrazioni anomale di comportamenti problematici inspecifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adottacriteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizzapiu' strumenti per valutare il raggiungimento delle competenzechiave e di cittadinanza degli studenti.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sonoadeguatamente sviluppate.Dalle rilevazioni mediante questionari alle famiglie e agli studenti non sono emersi nè casi gravi né numerosi di bullismo. Ancheda parte degli insegnanti si rileva un livello globale di maturità, autonomia e senso di responsabilità positivi, anche i rapportiscuola famiglia risultano essere improntati sulla collaborazione e sul dialogo. Un po' da intensificare l'informazione scuola -famiglia
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2.4 Risultati a distanza
Sezione di valutazione
Domande Guida
Per la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuolasecondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria delmedesimo Istituto Comprensivo si puo' utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini]
Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo? In che misura ilconsiglio orientativo e' seguito? In che misura il consiglio orientativo e' efficace?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studentiiscritti all'universita' non hanno conseguito crediti? Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti inmisura adeguata (tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? (La scuola potrebbeconsiderare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolodi studio conseguito e il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione diappartenenza e quanti al di fuori di essa).
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria e facentiparte del Comprensivo sono stati positivi e superiori alla mediasia regionale, sia nazionale. L’incidenza di respinti è davveroesigua e riguarda soprattutto allievi stranieri o con disagiosociale.Per la scuola secondaria di I grado i risultati degli studenti nelpercorso scolastico successivo sono positivi e superiori allamedia regionale e nazionale. Il consiglio orientativo è statoseguito in percentuale maggiore rispetto alla media regionale enazionale, ma anche la parte di alunni che non aveva seguitoconsiglio orientativo ha avuto discreti esiti; pertanto si deduceche il Consiglio orientativo è stato efficace e che lapreparazione di base sia stata completa in quanto la maggiorparte degli alunni ha affrontato il successivo grado di istruzionecon buoni risultati.
Dato che i non ammessi, (tabella 2.1.a.1 studenti ammessi allaclasse successiva) pur essendo poco numerosi sono in partealunni stranieri, anche di non recente immigrazione, sarebbeopportuno potenziare ulteriormente gli interventi compensativi.L’orientamento degli alunni in uscita dalla secondaria di Primogrado, dipendendo dalla scelta della famiglia, non sempre harispecchiato le indicazioni della scuola, si potrebberointensificare i rapporti con le famiglie prima dell’iscrizione.La scuola dovrebbe monitorare con più regolarità i risultatidegli studenti nei successivi percorsi di studio, da potenziare icontatti con gli Istituti superiori.
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola favorisce il successo deglistudenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
Situazione della scuola
Per le scuole del I ciclo - La scuola non monitora i risultati adistanza degli studenti oppure i risultati degli studenti nelsuccessivo percorso di studio non sono soddisfacenti: una quotaconsistente di studenti o specifiche tipologie di studenti incontradifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandona gli studi nel percorso successivo. Per lescuole del II ciclo - La scuola non monitora i risultati deglistudenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento almondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e illoro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero diimmatricolati all'universita' e' inferiore a quello medioprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono molto bassi (la mediana deicrediti conseguiti all'universita' dai diplomati dopo 1 e 2 anni e'inferiore a 20 su 60).
1 - Molto critica
2 -
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Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono sufficienti: diversi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e/o abbandonano gli studi nel percorso successivo. Perle scuole del II ciclo - La scuola non raccoglie in modosistematico informazioni sui risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' nella media o di poco inferiore alla mediaprovinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studentiimmatricolati all'universita' sono mediocri (la mediana deicrediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e'compresa tra 20 e 30 su 60).
3 - Con qualche criticita'
4 -
Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivopercorso di studio sono buoni: pochi studenti incontranodifficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classesuccessiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo distudio) e il numero di abbandoni nel percorso di studisuccessivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - Lascuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studentinei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomatidopo 1 e 2 di universita' anni e' almeno 30 su 60).
5 - Positiva
6 -
Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorsosuccessivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studentiincontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi allaclasse successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzodi studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nelpercorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuolamonitora in maniera sistematica i risultati degli studenti neisuccessivi percorsi di studio e di avviamento al mondo dellavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loroinserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolatiall'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. Irisultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita'sono molto positivi (la mediana dei crediti conseguiti daidiplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' superiore a 40 su 60).
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono positivi: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento.Il fatto che la media dei promossi sia elevata anche nei casi degli allievi che non hanno seguito il Consiglio orientativo fariflettere in modo positivo sulla preparazione che la Scuola ha fornito, ma nello stesso tempo implica che la scuola debbariflettere ulteriormente sull’efficacia dell’orientamento per non precludere eventuali possibilità di iscrizione in altri corsi distudio.Dev’essere data più importanza al monitoraggio nel successivo ordine di scuola.
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3A Processi - Pratiche educative e didattiche
3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione
Subarea: Curricolo e offerta formativa
Subarea: Progettazione didattica
Domande Guida
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studentie alle attese educative e formative del contesto locale?
La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuateanche le competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attivita'?
Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?
Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamentodell'offerta formativa?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Il curricolo d’Istituto risponde ai bisogni formativi deglistudenti, in particolare per la Scuola secondaria di Primo gradocon risultati soddisfacenti. Esso risponde alle attese educativedelle famiglie e della comunità di appartenenza (dalle rispostedel questionario di autovalutazione delle famiglie risulta che il91% ritiene efficace l’organizzazione della scuola, il 94% èd’accordo o molto d’accordo nel consigliare la scuola ad altriutenti).La scuola ha individuato nelle competenze trasversali unelemento di rilevanza e si sta attivando per definire il percorsoattuativo di tale intento.La progettazione del POF prevede uno sviluppo temporale chetiene conto del percorso educativo-didattico dell’alunno nelpassaggio nei vari ordini di scuola.Gli obiettivi e le abilità sono individuate in modo chiaro,mediante riunioni mensili/bimensili per classi parallele,verifiche iniziali e intermedie e finali.Da quest’anno scolastico a seguito della partecipazione alpercorso in rete “La rete dei saperi”, sono stati individuatipercorsi verticali su alcune competenze logico – matematiche,vi è stata la sperimentazione di UDA verticalizzate strutturateper competenze.
Da potenziare la condivisione delle scelte metodologiche,pedagogiche e didattiche del curricolo.Sono individuate le competenze trasversali per educazione allacittadinanza e competenze sociali/civiche, ma si avverte lanecessità di rendere oggettiva la loro valutazione.Necessità di strutturare i traguardi di sviluppo per competenzeverticalizzati nelle discipline.Necessità di approfondimento e formazione sull'insegnamentoper competenze.
Domande Guida
Nella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?
I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Perquali ordini/indirizzi di scuola?
In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
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Subarea: Valutazione degli studenti
Nella scuola secondaria vi sono figure di riferimento perdiscipline.Nella scuola primaria la programmazione avvienesettimanalmente per fare il punto della situazione e definire leattività didattiche legate alle discipline e interdisciplinari (uscitedidattiche, interventi di collaboratori esterni a titolo gratuito,iniziative varie), i docenti programmano le discipline per teamdi classe e la progettazione educativa avviene percoordinamento di plesso.Con cadenza bimestrale si realizza la programmazione a classiparallele dei tre plessi della Primaria sulla base della quale sieffettuano modifiche e/o integrazioni, in tale sede si definisconole prove di verifica quadrimestrali, gli obiettivi e la griglia divalutazione.Nella scuola secondaria di primo grado la programmazioneavviene per materie/ambiti con adattamento della stessa allasituazione contingente della classe.
Nella scuola secondaria di primo grado si avverte la necessità diincrementare la programmazione per classi parallele.Occorrerebbe potenziare la programmazione nell'Infanzia che ètalora legata alle scelte e alle esigenze del singolo plesso.
Domande Guida
Quali aspetti del curricolo sono valutati?
Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini discuola e' piu' frequente l'uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?
La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Sonoadottati criteri comuni per la correzione delle prove?
Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto e' diffuso illoro utilizzo?
La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Gli insegnanti nella Scuola secondaria utilizzano per tutte lediscipline criteri comuni di valutazione.Si utilizzano prove strutturate per classi parallele per materiescientifiche e letterarie, in generale per tutte le classi sia diprimaria che di secondaria di primo grado. I criteri comuni sonoadottati per tutte le classi per Matematica, Italiano, per laSecondaria anche di Inglese e Francese, con particolareattenzione per le classi terminali della secondaria di primogrado.Nella scuola secondaria di primo grado si effettuano provestrutturate oggettive e concordate per classi parallele perl'identificazione dei prerequisiti in entrata e la certificazionedelle abilità di base in uscita in italiano, matematica, inglese efrancese.Nella scuola dell'Infanzia la valutazione periodica avviene alivello di sezione con prove pratiche, orali e grafiche.Nella Primaria la programmazione per UDA è completa eriguarda tutte le discipline dalla classe prima alla quinta.La scuola, sia a livello di intersezione, di interclasse, di consiglidi classe e a livello di Collegio Docenti, utilizza gli esiti dellevalutazioni per predisporre piani di intervento specifici sullecriticità emerse.Vengono attivati corsi di recupero a classi parallele, nellaPrimaria per Italiano e Matematica, nella secondaria perItaliano, Matematica, Inglese e Francese.Sono attivati corsi di alfabetizzazione a due livelli.
Sono poco utilizzate prove autentiche o rubriche divalutazione, il loro utilizzo è da sviluppare/potenziare.Occorre lavorare sui profili di competenza delle variediscipline.E’ stata sperimentata nell’ambito logico – matematico laprogettazione di UDA verticalizzate, all'interno del progetto "LaRete dei Saperi" tra ordini di scuola diversi.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderentealle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche
coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzandocriteri e strumenti condivisi.
Situazione della scuola
La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si e'limitata a riportare nel POF i criteri presenti nei documentiministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono statidefiniti profili di competenze che gli studenti dovrebberoacquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presentima non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gliobiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sonodefiniti in modo chiaro. Non sono definiti obiettivi diapprendimento comuni per classi parallele o per ambitidisciplinari. Non sono utilizzati criteri di valutazione estrumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazionee gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo dapochi insegnanti o per poche discipline.
1 - Molto critica
2 -
La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documentiministeriali di riferimento. La definizione dei profili dicompetenza per le varie discipline e anni di corso e' dasviluppare in modo piu' approfondito. Le attivita' diampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti conil progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi edelle abilita'/competenze da raggiungere deve essere migliorata.Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o lavalutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se ilpersonale interno e' coinvolto in misura limitata. Laprogettazione didattica periodica viene condivisa da un numerolimitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri divalutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo inalcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per lavalutazione. La progettazione di interventi specifici a seguitodella valutazione degli studenti non viene effettuata in manierasistematica.
3 - Con qualche criticita'
4 -
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profilidi competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita'di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progettoeducativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze daraggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero diinsegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuatain modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buonnumero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordinidi scuola. La scuola utilizza forme di certificazione dellecompetenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenticomuni per la valutazione e hanno momenti di incontro percondividere i risultati della valutazione. La progettazione diinterventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e'una pratica frequente ma andrebbe migliorata.
5 - Positiva
6 -
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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire daidocumenti ministeriali di riferimento, declinando le competenzedisciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gliinsegnanti utilizzano come strumento di lavoro per laprogrammazione delle attivita' didattiche. Il curricolo sisviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogniformativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamentodell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativodi istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione moltochiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sullaprogettazione didattica e/o la valutazione degli studenti edipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in manieradiffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimentospecifici ed effettuano sistematicamente una progettazionedidattica condivisa. La scuola utilizza forme di certificazionedelle competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazionecomuni e usano strumenti diversificati per la valutazione deglistudenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.).L'utilizzo di prove strutturate comuni e' sistematico e riguardala maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gliindirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente si incontranoper riflettere sui risultati degli studenti. C'e' una forte relazionetra le attivita' di programmazione e quelle di valutazione deglistudenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati inmodo sistematico per ri?orientare la programmazione eprogettare interventi didattici mirati.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, occorre lavorare maggiormente suiprofili di competenza delle varie discipline e nei diversi anni di corso.Le attività legate al POF sono coerenti con il progetto formativo della scuola, gli obiettivi e le abilità da raggiungere sono definitiin modo chiaro.Ci sono i referenti delle varie discipline per la progettazione.Si utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione e in questo caso si usano criteri di valutazione comuni definiti alivello di scuola. La progettazione di interventi specifici per allievi con risultati al di sotto degli obiettivi è attivata con regolaritàe in modo mirato, anche se dipende dalle risorse economiche disponibili.
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3A.2 Ambiente di apprendimento
Subarea: Dimensione organizzativa
Subarea: Dimensione metodologica
Domande Guida
In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?Gli studenti hanno pari opportunita' di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misuraminore)?
In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attivita'scientifiche, materiali per le attivita' espressive, ecc.)?
In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento? L'articolazione dell'orario scolastico e'adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento deglistudenti?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Ogni scuola è dotata di una biblioteca, il plesso di Via Gibelliha in funzione un’aula di orchestra (ben curata dalle figure diriferimento dei corsi ad indirizzo musicale) e un laboratorio discienze, ben fornito di materiale e gestito dalle insegnanti. Illaboratorio di informatica è presente nelle sedi della primaria esecondaria.L’articolazione dell’orario scolastico è adeguata alle esigenzedell’utenza e consente un equilibrato rapporto fra le disciplinenella distribuzione oraria della giornata e della settimanascolastica, con equa ripartizione del lavoro a casa.La scuola riesce ad offrire, per quanto riguarda la secondaria diprimo grado, il servizio mensa anche ad allievi che non sonoiscritti alle attività pomeridiane dei corsi musicali.Per la Primaria, nei plessi che non funzionano a tempo pieno, lascuola offre il pranzo assistito o doposcuola per andare incontroalle esigenze delle famiglie.In generale la scuola cerca ogni anno di acquistare materialicon i fondi a disposizione o utilizzando anche raccolte di punti,si partecipa ad iniziative sul territorio per implementare ilmateriale a disposizione.L'articolazione dell'orario scolastico è adeguata alle esigenze diapprendimento degli alunni e alle richieste e necessità dellefamiglie. La durata delle lezioni rispetta i tempi di attenzionedei ragazzi ed i loro ritmi di apprendimento, nel rispetto dellediversità.
L’istituto è frammentato sul territorio, con più sedi di diversiordini di scuola, non tutti gli studenti possono usufruire dellaboratorio di scienze. Il laboratorio di informatica e la palestra,per secondaria e primaria di Via Gibelli, sono in comune, taloravi sono incompatibilità per l'orario. Deve essere più efficientel’accesso a Internet.Sarebbe auspicabile aumentare gli spazi interni ed esterni perl'attività motoria, grazie all’intervento dell’ente locale.Necessità di dotare tutte le classi e sezioni di LIM, sarebbeimportante che in ogni plesso della scuola dell’Infanzia fossepresente una LIM.Necessità di potenziare le attività laboratoriali, per migliorarel'inclusione, la motivazione, arginando, per quanto è possibile,la dispersione scolastica.
Domande Guida
La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative?
La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalita' didattiche innovative?
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Subarea: Dimensione relazionale
Quest’anno scolastico, a seguito della partecipazione al progettoin rete “La rete dei saperi” (con supporto USR Regione Liguriae CIDI), sono stati individuati percorsi verticali su competenzelogico – matematiche.La scuola lavora mediante metodo del problem solving,cooperative learning e ricerca – azione.La scuola si mette in gioco partecipando a competizioninazionali (Kangourou di matematica; la secondaria hapartecipato alle olimpiadi di problem solving con esiti eccellentiin Liguria – anno 2013 e 2014 finalista alla fase nazionale aRoma - ).La scuola partecipa a concorsi di arte, storia, scrittura creativaanche in previsione della locale “Fiera del Libro”.Gli insegnanti utilizzano le LIM che consentono nuove forme diinsegnamento più consone agli stili di apprendimento deglialunni.Alcuni docenti, dei tre ordini di scuola, hanno seguito corsi diformazione riguardanti didattica innovativa e tecnologica ostanno seguendo corsi per l'insegnamento con strategieinnovative per gli alunni con disabilità, o DSA o BES.Nell'Istituto vi sono referenti DSA/BES per ogni ordine discuola.Vengono attivati screening precoci sia nell'Infanzia che nelprimo e secondo anno della Primaria per individuazione didifficoltà e monitorare i casi segnalati.C’è collaborazione fra docenti per la realizzazione di modalitàinnovative.
Le modalità didattiche innovative coinvolgono in modo parzialei docenti (dal questionario somministrato ai docenti è diffusa lapratica della lezione frontale).Le attività e le strategie didattiche innovative richiedono unaimplementazione.La partecipazione a corsi di aggiornamento dedicati alle nuovepratiche metodologiche è difficoltosa, per alcuni motivi:A) durante l’anno scolastico vi è concomitanza con ore dilezione, B) pochi sono i corsi offerti sul territorio limitrofo.Vero è che è possibile prendere giorni per la partecipazione acorsi sul territorio nazionale, ma oltre ai costi per glispostamenti e il soggiorno, vi è anche un problema nella“sostituzione” che non sempre si riesce a garantire, ol’insegnante non vuole “perdere” ore di lezione.
Domande Guida
In che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti?
In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?
La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilita',attivita' di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', collaborazione e lo spirito digruppo, ecc.)? Queste attivita' coinvolgono gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Sono allegati al POF: il Regolamento di Istituto, il Pattoeducativo di corresponsabilità e il Patto d'aula. I documentisono adattati per tenere conto delle diverse età degli studenti.Alcuni documenti sono distribuiti alle famiglie in versione miniPOF.I punti del regolamento sono esaminati con gli allievi ediventano spunto di riflessione e di condivisione ordinaria estraordinaria (in caso di mancanze).In caso di comportamenti problematici, la scuola contatta ecoinvolge i genitori per una collaborazione proficua, atta arisolvere il disagio che si è presentato. L'azione sugli alunni nonè repressiva ma tende a recuperare i buoni comportamenti.Dal questionario, compilato dagli allievi e dalle famiglie,emerge che rari sono stati i casi problematici di bullismo o diesclusione dal gruppo classe. Gli alunni collaborano nei compitie aiutano i compagni per circa il 93%.Nella progettazione educativa è sempre presente l'attenzioneall'inclusione, al rispetto dei pari e degli adulti e delledifferenze.Esistono progetti specifici tendenti allo sviluppo del senso dilegalità, dello spirito democratico e della responsabilità, anchecon la collaborazione del Comune di Imperia, di altre autoritàcompetenti e di Agenzie/Associazioni culturali presenti sulterritorio.
Talora la comunicazione Scuola – Famiglia, sulleproblematiche relative al comportamento non adeguatodell’alunno, risulta difficoltosa. In alcune situazioni la famigliatende a minimizzare o sottovalutare le problematichecomportamentali degli studenti e non sempre la collaborazioneè efficace.La risposta degli enti locali, delle autorità competenti e delleagenzie del territorio che supportano l'istituzione scolastica neicasi di disagio hanno tempi lunghi di risposte, cosicché a volteil problema non può essere affrontato tempestivamente.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola offre un ambiente diapprendimento innovativo, curando gli aspetti
organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.
Situazione della scuola
L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali non ci sonoo sono usati solo da una minoranza di studenti. La scuola nonincentiva l'uso di modalita' didattiche innovative, oppure questevengono adottate in un numero esiguo di classi. Le regole dicomportamento non sono definite. I conflitti non sono gestiti osono gestiti ricorrendo a modalita' non efficaci.
1 - Molto critica
2 -
L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmentealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alleloro potenzialita'. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita'didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti oad alcune discipline o anni di corso. Le regole dicomportamento sono definite, ma sono condivise in mododisomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se nonsempre le modalita' adottate sono efficaci.
3 - Con qualche criticita'
4 -
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze diapprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usatida un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo dimodalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi,utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole dicomportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitticon gli studenti sono gestiti in modo efficace.
5 - Positiva
6 -
L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimalealle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazilaboratoriali sono usati con frequenza elevata in tutte le classi.La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative.Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie,realizzano ricerche o progetti come attivita' ordinarie in classe.La scuola promuove le competenze trasversali attraverso larealizzazione di attivita' relazionali e sociali che vedono lapartecipazione attiva degli studenti. Le regole dicomportamento sono definite e condivise in tutte le classi. Iconflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace,ricorrendo anche a modalita' che coinvolgono gli studentinell'assunzione di responsabilita'.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
L’organizzazione degli spazi e dei tempi è adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti, le attività laboratoriali sonocondotte in un buon numero di classi. Le didattiche innovative sono adottate, ma limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcunediscipline.Le regole di comportamento sono definite e condivise fra le classi e nei diversi ordini di scuola, da potenziare la condivisionetotale di indicatori di riferimento per il comportamento e la collaborazione scuola – famiglia.Pochi i casi di gravi mancanze di rispetto del regolamento, i casi di conflitti sono gestiti in modo adeguato.La scuola potenzia modalità di lavoro in gruppi, per ricerche o progetti, così da promuovere le competenze trasversali epotenziare attività relazionali e sociali.
SNV - Scuola: IMIC81100G prodotto il :15/01/2016 13:39:41 pagina 20
3A.3 Inclusione e differenziazione
Subarea: Inclusione
Subarea: Recupero e potenziamento
Domande Guida
La scuola realizza attivita' per favorire l'inclusione degli studenti con disabilita' nel gruppo dei pari? Queste attivita' riescono afavorire l'inclusione degli studenti con disabilita'?
Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sonoefficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimentodegli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarita'?
In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sonoaggiornati con regolarita'?
La scuola realizza attivita' di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorirel'inclusione degli studenti stranieri?
La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire ilsuccesso scolastico degli studenti stranieri?
La scuola realizza attivita' su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversita'? Qual e' la ricaduta di questi interventisulla qualita' dei rapporti tra gli studenti?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
In ogni ordine di scuola si realizzano attività mirateall'inclusione di tutti gli alunni, specialmente quelli condisabilità, DSA o BES.Gli alunni sono inseriti in classe e lavorano con supportodell’insegnante e/o con metodologie che adeguano il lavoroscolastico alle loro esigenze e potenzialità. A volte sono inseritiin piccoli gruppi di pari per attività specifiche di recupero orinforzo mirato.Alla formulazione dei PEI e PDP partecipa il consiglio di classecon il coordinamento del docente di sostegno e del GLI.Le famiglie sono coinvolte nella valutazione/compilazione deiPiano per una collaborazione proficua per il successo formativodell'alunno. Il PDP o PEI è continuamente monitorato, èsuscettibile di modifiche.L’Istituto realizza strategie mirate all'accoglienza, all'inclusioneanche degli alunni stranieri con corsi di prima alfabetizzazioneed educazione all'intercultura.Tali azioni hanno una ricaduta positiva riguardo la dispersionescolastica, migliora l’accoglienza dell’alunno straniero,disabile o con bisogni educativi speciali grazie al clima diaccettazione che gli insegnanti mettono in atto, facendocomprendere che la diversità (nelle sue varie sfaccettature) èricchezza.
Difficoltà a gestire percorsi di prima alfabetizzazionenell'inserimento di alunni stranieri, soprattutto se ad annoiniziato. L’attività si svolge prevalentemente al mattino, lafrequenza pomeridiana è difficoltosa, e talora l’alternanza difigure sullo stesso bambino frammenta l’azione rendendolameno efficace.Necessità di disporre di maggiori risorse finanziarie dautilizzare ad hoc.
Domande Guida
Quali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?
Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?
Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?
Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?
In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?
Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?
Nel lavoro d'aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati?
Quanto e' diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
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Per alunni stranieri con difficoltà di apprendimento, soprattuttonella lingua italiana e di conseguenza nelle materie cherichiedono competenze linguistiche elevate o nelle materie distudio, viene predisposto un PDP che consenta loro unasemplificazione del lavoro e dei contenuti, per poter garantire ilsuccesso formativo.Esiste un valido gruppo di docenti con formazione specifica perdiversamente abili, DSA e BES.Nella scuola primaria si utilizzano ore aggiuntive diinsegnamento nell'ambito del progetto di recupero per lavoraresu piccoli gruppi. Per gli alunni particolarmente dotati vengonoproposti approfondimenti da eseguire individualmente o inpiccoli gruppi con la supervisione dell’insegnante.L’attività di recupero è inserita nella didattica curricolare e gliinsegnanti predispongono attività integrative e differenziate aseconda delle difficoltà o esigenze emerse.Talvolta le classi possono essere divise per gruppi di livello,ove lavorano insegnanti della classe delle materie darecuperare/ potenziare per consentire alternativamente lavori direcupero e potenziamento.Nella secondaria dopo individuazione di casi di difficoltà diapprendimento vengono organizzati nel primo e nel secondoquadrimestre corsi di recupero extracurricolari per classiparallele in italiano, matematica, inglese, francese.Per ogni intervento di recupero viene attuato report finaleriguardo alle competenze di base fissate.
Non sempre è possibile intervenire con tempestività, infatti nonè facile attuare l'istantanea messa in opera di interventi direcupero o alfabetizzazione poiché i docenti tutti sono giàimpegnati sulle classi e l’impegno finanziario dipende dal F.I.È auspicabile una gestione dell’orario atta ad agevolarel’attività a classi aperte.Sarebbe opportuno nelle attività di recupero l’utilizzo di variestrategie metodologiche, è da incentivare la “peer education”I corsi di recupero in orario extracurricolare risultano ingenerale troppo brevi come monte ore rispetto alle esigenzedegli alunni.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenticon bisogni educativi speciali, valorizza le differenze
culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi diciascun allievo attraverso percorsi di recupero e
potenziamento.
Situazione della scuola
Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantirel'inclusione degli studenti che hanno specifici bisogni formativi.La scuola non dedica sufficiente attenzione ai temiinterculturali. La differenziazione dei percorsi didattici infunzione dei bisogni educativi degli studenti e' assente oinsufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsidifferenziati in poche classi, senza forme di coordinamentodelle attivita' a livello di scuola.
1 - Molto critica
2 -
Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono sufficienti. La qualita' degliinterventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusionee' in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gliobiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definitie il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedicaun'attenzione appena sufficiente ai temi interculturali. Ladifferenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisognieducativi degli studenti e' sufficientemente strutturata a livellodi scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sonopoco specifici e non sono presenti forme di monitoraggio evalutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventiindividualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello discuola.
3 - Con qualche criticita'
4 -
Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti chenecessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita'didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti chepossono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettiviprevisti per gli studenti che necessitano di inclusione sonocostantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delledifferenze e della diversita' culturale. La differenziazione deipercorsi didattici in funzione dei bisogni educativi deglistudenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivieducativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degliesiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sonoefficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azionidi differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavorod'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.
5 - Positiva
6 -
Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversisoggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, entilocali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita'didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono dibuona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per glistudenti che necessitano di inclusione sono costantementemonitorati e a seguito di cio', se necessario, gli interventivengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente ilrispetto delle diversita'. La differenziazione dei percorsididattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' benstrutturata a livello di scuola; le attivita' rivolte ai diversi gruppidi studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gliobiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalita' diverifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per lamaggioranza degli studenti destinatari delle azioni didifferenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzatisono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula.
7 - Eccellente
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Motivazione del giudizio assegnato
Le attività per l’inclusione realizzate dalla Scuola sono efficaci, l’Istituto ha una lunga esperienza di accoglienza nei confrontidella diversità. Le attività didattiche sono di buona qualità e il raggiungimento degli obiettivi per studenti che necessitano diinclusione è monitorato ed eventualmente rimodulato. Gli interventi individualizzati sono diffusi e per la maggior parte utilizzatiin modo sistematico nel lavoro in classe. Le attività messe in atto in campo di inclusione, recupero e potenziamento si possonoconsiderare di BUON livello.
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3A.4 Continuita' e orientamento
Subarea: Continuita'
Subarea: Orientamento
Domande Guida
Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi?
Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuita' educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?
La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?
Gli interventi realizzati per garantire la continuita' educativa sono efficaci?
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Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per laformazione delle classi, i contatti vengono tenuti anche con lescuole di altri comprensivi, per facilitare la formazione di classiomogenee ed equilibrate, sia dal punto di vistacomportamentale che cognitivo e per le differenze di genere.Le azioni di continuità messe in atto prevedono: visitereciproche tra alunni e docenti dei vari ordini di scuolanell'ambito di particolari progetti, visita e attività didattiche agruppi aperti nelle future scuole per la conoscenza degliinsegnanti, della proposta formativa, degli ambienti e dellastruttura organizzativa.Tra le azioni per la continuità si elaborano anche documenti diraccolta dati (“progetto valigia”, consegna di materiali elaboratidagli allievi).Esiste un “progetto scuola aperta”, per Infanzia e Secondariaper la visita dei plessi aperta a famiglie, vi sono incontri traallievi delle quinte elementari e le orchestre della scuola, inoltregli insegnanti di strumento collaborano con le quinte dellaprimaria per allestimento del coro per saggi di Natale e fineanno.Il progetto coro coinvolge studenti della secondaria e delleclassi quarte e quinte della primaria.Sempre nell'ambito dell'educazione musicale vengono effettuateincontri fra primaria e infanzia come prerequisito allecompetenze musicali e di intonazione.I risultati degli alunni sono oggetto di riflessione e discussionetra i docenti dei differenti ordini di scuola.
Gli scambi fra i diversi ordini di scuola, come si evince daiquestionari di autovalutazione, andrebbero implementati, sirichiedono maggiori scambi non solo con alunni ma anche tradocenti.Nel complesso le azioni messe in atto risultano discrete, maancora migliorabili nelle modalità e nelle tempistiche
Domande Guida
La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?Questi percorsi coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?
La scuola realizza attivita' di orientamento finalizzate alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo? Queste attivita'coinvolgono le realta' scolastiche/universitarie significative del territorio?
La scuola realizza attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali?
La scuola organizza incontri/attivita' rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico/universitario successivo?
Le attivita' di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?
La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un elevatonumero di famiglie e studenti?
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L’Istituto ha una figura strumentale dedicata all'orientamento irisultati sono positivi come si evince dalla ricaduta riguardantela corrispondenza tra consiglio orientativo, scelta dell’Istitutosecondario e successo degli allievi nel nuovo corso di studi.In particolare nella scuola secondaria si realizzano percorsi diorientamento per la comprensione di sé e delle proprieinclinazioni con progetti specifici che prevedono lapresentazione agli studenti dei diversi indirizzi di scuolasecondaria di II grado presenti sul territorio e attività diorientamento con vari istituti superiori al fine di sperimentare lediverse realtà educative.Buona è stata la predisposizione da parte della Provincia diImperia del “Salone dell’Orientamento”Gli studenti, inoltre, hanno la possibilità di avere colloquidedicati con il docente referente per l’orientamento, o conl’insegnante coordinatore di classe al fine di ricevere supportonella scelta della tipologia di scuola superiore.Il Consiglio di classe nella sua totalità è coinvolto eresponsabile per la valutazione delle attitudini dell’allievo perindirizzarlo verso il corso di studi che gli si adatta.Nell'Istituto si attua il progetto di alternanza scuola – scuola conattività laboratoriali che preparano al mondo del lavoro.L’azione di orientamento viene promossa anche con ilcoinvolgimento delle famiglie.
Da sviluppare l’attività di orientamento nel passaggio trainfanzia e primaria, primaria e secondaria.Necessità di un monitoraggio costante rispetto alla scelta delconsiglio orientativo dato dalla scuola e gli esiti scolastici deglistudenti nel corso del proseguimento degli studi e rispetto algrado di corrispondenza tra esiti in uscita dalla secondaria di Igrado e quelli ottenuti al termine della scuola superiore.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' deipercorsi scolastici e cura l'orientamento personale,
scolastico e professionale degli studenti.
Situazione della scuola
Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti oinsufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' dicontinuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni,senza forme di coordinamento a livello di scuola.
1 - Molto critica
2 -
Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazionesufficiente anche se sono prevalentemente orientate allaformazione delle classi. Le attivita' di orientamentocoinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delleattivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche seper lo piu' limitate a presentare i diversi istitutiscolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studiouniversitari. La scuola non monitora i risultati delle proprieazioni di orientamento.
3 - Con qualche criticita'
4 -
Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazionetra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuolarealizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare glistudenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Leattivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgonoanche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati allaconoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studentidell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare allepresentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studiouniversitario, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuoledell'ordine successivo o nelle universita'. La scuola realizzaattivita' di orientamento alle realta' produttive e professionalidel territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azionidi orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.
5 - Positiva
6 -
Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. Lacollaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' benconsolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' pergli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra unordine di scuola e l'altro / all'universita'. La scuola predisponeinformazioni articolate sul percorso scolastico dei singolistudenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da unordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni diorientamento finalizzate a far emergere le inclinazioniindividuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelledell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscerel'offerta formativa presente sul territorio, anche facendosvolgere attivita' didattiche nelle scuole/universita' del territorio.La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioniindividuali/attitudini degli studenti, tenendo conto diinformazioni degli anni precedenti sulla propria popolazionestudentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi delterritorio. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate epubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuolamonitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; lastragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue ilconsiglio orientativo della scuola.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
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La scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.Gli studenti e le famiglie partecipano alle presentazioni delle diverse scuole e sono abbastanza coinvolti in attività organizzateper preparare il passaggio all’ordine successivo di scuola.L’Istituto predispone informazioni articolate sul percorso scolastico degli studenti e realizza azioni di orientamento finalizzate afare emergere le inclinazioni individuali.La scuola realizza attività di orientamento alle realtà / opportunità lavorative del territorio.Una buona percentuale di studenti e famiglie segue il consiglio orientativo formulato dalla Scuola.
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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative
3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Subarea: Missione e obiettivi prioritari
Subarea: Controllo dei processi
Subarea: Organizzazione delle risorse umane
Domande Guida
La missione dell'istituto e le priorita' sono definite chiaramente?
La missione dell'istituto e le priorita' sono condivise all'interno della comunita' scolastica? Sono rese note anche all'esterno,presso le famiglie e il territorio?
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La missione dell’Istituto è stata definita in modo chiaro ed è inlinea con la strategia di Lisbona;il POF è un progetto culturale incentrato sui valori dellapersona, infatti mira alla formazione di ciascuno, evidenziando ibisogni, le aspirazioni, gli interessi di ognuno inoltre assolve ilcompito di accompagnare l’alunno nel suo percorso formativodai 3 ai 14 anni, fino alle soglie dell’adolescenza, curando irapporti con i compagni e con il gruppo classe.Le priorità sono definite e riguardano il potenziamento dellecompetenze verticali del curricolo, il miglioramento degli esitiformativi e lo stare bene a scuola.
Nei tre ordini di scuola i percorsi sulla misurazione delleperformance e sugli strumenti di valutazione sono condivisi; ladistribuzione delle risorse e economiche avviene in modotrasparente ed equo.La condivisione della missione all'interno dell’Istituto è buona.
L’Istituto Comprensivo Statale “N. Sauro” nasce nel 2012 dallafusione del terzo Circolo con alcuni plessi del secondo Circolo(appartenenti a loro volta a Istituti diversi) e, per la scuolasecondaria di primo grado, i plessi di Via Gibelli eCastelvecchio, pertanto vi è una frammentazione delle risorse edei diversi contesti in cui si opera.E’ ancora in atto il processo di unificazione tra i diversi ordinidi scuola. Il percorso del curricolo in verticale è iniziato ed è invia di miglioramento.La condivisione con le famiglie e il territorio è un aspetto dasviluppare ulteriormente.
Domande Guida
In che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi?
In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti dicontrollo sono adottati?
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La scuola calendarizza riunioni per ordine di scuola in modo dadefinire obiettivi comuni quantificabili e raggiungibili,valutabili in forma oggettiva.Sono predisposte dai gruppi disciplinari verifiche intermedieI Consigli di classe esaminano con regolarità la situazionedidattico – disciplinare di ogni singolo allievo.Vi sono Collegi docenti, in cui alcuni punti, sono dedicatiall'analisi e valutazione dei casi critici di ogni classe per poterintervenire con efficacia.
La scuola monitora il raggiungimento degli obiettivi con grigliedi sintesi, ma il monitoraggio dei dati è da perfezionare.
Domande Guida
C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra i docenti con incarichi di responsabilita'?
C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra il personale ATA?
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Subarea: Gestione delle risorse economiche
C’è una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività tra idocenti, divisione dei compiti nota anche alle famiglie.Le risorse interne sopperiscono in parte alle assenze delpersonale, garantendo così una continuità educativa e il regolarefunzionamento della scuola (dai dati poche risultano le ore noncoperte, grazie alla professionalità e disponibilità dei docenti).C’è una chiara divisione anche tra il personale ATA.
Da un’analisi delle tabella (punto 3.5.c) occorre coinvolgere eresponsabilizzare maggiormente il Collegio docenti in alcunescelte decisionali.Occorre coinvolgere un maggior numero di docenti in attivitàfunzionali all’insegnamento perché il totale di coloro cheaccedono al FIS è inferiore alla media nazionale.
Domande Guida
Quale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano dell'Offerta Formativa) e l'allocazione delle risorse economiche (es.programma annuale)?
Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola?
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Le scelte educative adottate sono coerenti con il POF, alcunemotivate dal fatto che l’Istituto ha, nella secondaria di primogrado, sezioni di corso ad indirizzo musicale, sulla Primaria èin atto un progetto di educazione musicale su tutte le classi delComprensivo, nell’Infanzia i progetti di continuità vertonosempre sull’Educazione Musicale.A ciò corrisponde un’adeguata gestione delle risorseeconomiche in quanto viene investito il 44,4% delle risorse suiprogetti artistico- espressivi (valore alto rispetto alle medieprovinciali, regionali e nazionali)Gli altri due progetti fondanti sono collegati al precedente inquanto si occupano della prevenzione del disagio sociale e dellaconvivenza civile (i progetti artistico – espressivi potenziano lecompetenze relazionali e lo star bene a scuola e possonointegrare allievi in difficoltà).Alcuni progetti della scuola (coro, orchestre..) sono utili alterritorio per le manifestazioni indette.
Indice di spesa per i progetti risulta bassa e la retribuzione deidocenti coinvolti nei progetti è di nuovo bassa (6.25%confronto alla media nazionale dello 16.87%)Su alcune delle tematiche prioritarie si concentra il 15% dellerisorse, pertanto occorre rivedere alcune scelte, in quanto altrecriticità o altri punti da sviluppare sono da prendere inconsiderazione per il futuro.La numerosità dei progetti, (alcuni con contributo dellefamiglie) è in numero superiore alla media.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola individua le priorita' daraggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e
monitoraggio, individuando ruoli di responsabilita' ecompiti per il personale, convogliando le risorse economiche
sulle azioni ritenute prioritarie.
Situazione della scuola
La missione della scuola e le priorita' non sono state definiteoppure sono state definite in modo vago. Non sono presentiforme di controllo o monitoraggio delle azioni. La definizionedelle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componentiscolastiche e' poco chiara o non e' funzionale all'organizzazionedelle attivita'. Le risorse economiche e materiali sonosottoutilizzate, oppure sono disperse nella realizzazione dimolteplici attivita' e non sono indirizzate al raggiungimentodegli obiettivi prioritari.
1 - Molto critica
2 -
La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la lorocondivisione nella comunita' scolastica e con le famiglie e ilterritorio e' da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delleazioni sono attuati in modo non strutturato. e' presente unadefinizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diversecomponenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiarie funzionali all'organizzazione delle attivita'. Le risorseeconomiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nelperseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto.
3 - Con qualche criticita'
4 -
La scuola ha definito la missione e le priorita'; queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico omonitoraggio dell'azione. Responsabilita' e compiti dellediverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente.Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per ilraggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuolae' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR.
5 - Positiva
6 -
La scuola ha definito la missione e le priorita' e queste sonocondivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e ilterritorio. Per raggiungere tali priorita' la scuola ha individuatouna serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme dicontrollo strategico o di monitoraggio dell'azione, chepermettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni.Responsabilita' e compiti sono individuati chiaramente e sonofunzionali alle attivita' e alle priorita'. Le risorse economiche emateriali della scuola sono sfruttate al meglio e sonoconvogliate nella realizzazione delle priorita'. La scuola e'impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelliprovenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento dellapropria missione.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola ha definito la missione e le priorità che sono condivise nella comunità scolastica con le famiglie e il territorio, maoccorre migliorare la “visibilità” esterna e potenziare il coinvolgimento delle famiglie e delle Istituzioni.Il controllo e il monitoraggio delle azioni devono essere attuati in modo più strutturato.Le risorse economiche e materiali (tolte le spese a livello organizzativo) sono indirizzate al perseguimento degli obiettiviconsiderati prioritari dell'istituto.Al momento vi sono difficoltà a reperire fondi dalle altre Agenzie del territorio.
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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Subarea: Formazione
Subarea: Valorizzazione delle competenze
Subarea: Collaborazione tra insegnanti
Domande Guida
La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?
Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologiedidattiche, ecc.)?
Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?
Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attivita' ordinaria della scuola?
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La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e delpersonale ATA divulgando le iniziative relative a corsi offertisul territorio (partecipazione a convegni, corsi specifici…)La scuola ha creato un gruppo di lavoro che ha partecipato acorsi sul curricolo verticale, ritenendo quest’aspetto difondamentale importanza per uno sviluppo omogeneo eorganico del Comprensivo.Importanza è stata data anche a corsi su bisogni educativispeciali, dato che il numero di tali allievi è in aumento.
Dai dati emerge che una percentuale bassa di insegnantipartecipa ai corsi di formazione, d’altra parte, però, i pochi chehanno frequentato lo hanno fatto per un elevato numero di ore,in quanto il numero medio di ore di formazione per insegnanterisulta in media sia a livello provinciale, che regionale enazionale.L’Istituto dovrebbe promuovere maggiormente corsi per cercaredi coinvolgere un numero maggiore di docenti.Da migliorare la ricaduta della partecipazione dei docenti ai varicorsi con più spazio per le condivisioni e comunicazioni alCollegio dei docenti.
Domande Guida
La scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum, esperienze formative, corsi frequentati)?
Come sono valorizzate le risorse umane?
La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es.assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?
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La scuola raccoglie le competenze del personale, utilizzandoleal meglio per l’ampliamento dell’offerta formativa.Le funzioni strumentali (su richiesta /domanda) vengonoassegnate in base alle competenze professionali dei docenti.Le specifiche competenze formative e gli specifici corsi diaggiornamento sono tenuti presenti per assegnare incarichi diresponsabilità. (coordinamento, referenti..)
Poche sono le persone che si rendono disponibili per assunzioneincarichi di responsabilità, così come già scritto, poca è lapartecipazione dei docenti ai corsi di aggiornamento, anche acausa difficoltà organizzative e di distanza rispetto alle sedi deicorsi.
Domande Guida
La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalita' organizzative (es.Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?
I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?
La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici?
La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti e' ritenuta adeguata?
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SNV - Scuola: IMIC81100G prodotto il :15/01/2016 13:39:41 pagina 32
La scuola è organizzata per gruppi disciplinari, i docenti dellaprimaria lavorano per classi parallele e si incontrano una voltaal mese in modo da concordare programmazioni quadrimestralie prove di verifica condivise per italiano e matematica, per lascuola secondaria i docenti si incontrano per dipartimenti performulare argomenti da sviluppare, prove di verifica, temid’esame.
A volte i corsi attivati (come quello sul curricolo tenuto aSanremo) non hanno prodotto validi risultati, sono teorici emancano di aspetti pratici. Nella scuola vengono attivati pochigruppi di lavoro, per problemi economici, lo spazio per lacondivisione dei materiali è limitato.La programmazione della scuola dell’Infanzia risulta talvoltalegata alle scelte del plesso.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola valorizza le risorseprofessionali tenendo conto delle competenze per
l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsiformativi di qualita', incentivando la collaborazione tra
pari.
Situazione della scuola
La scuola non promuove iniziative di formazione per i docenti,oppure le iniziative attivate non sono in relazione ai bisogniformativi del personale o sono di scarsa qualita'. Non sonopresenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppure i gruppinon producono esiti utili alla scuola. Non ci sono spazi per lacondivisione di materiali didattici tra docenti. Lo scambio e ilconfronto professionale tra docenti e' scarso.
1 - Molto critica
2 -
La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di qualita' sufficiente, anche seincontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nellascuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti,anche se la qualita' dei materiali o degli esiti che producono e'disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per lacondivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita'dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confrontoprofessionale tra docenti e' presente ma non diffuso (es.riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).
3 - Con qualche criticita'
4 -
La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Leproposte formative sono di buona qualita' e rispondono aibisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personaletenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, dellecompetenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi dilavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esitidi buona qualita'. Sono presenti spazi per il confrontoprofessionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizionesono vari e di buona qualita'. La scuola promuove lo scambio eil confronto tra docenti.
5 - Positiva
6 -
La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tieneconto per la definizione di iniziative formative. Queste sono diqualita' elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulleattivita' scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnandogli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nellascuola sono presenti piu' gruppi di lavoro composti dainsegnanti, che producono materiali/strumenti di qualita'eccellente, utili per la comunita' professionale. Sono presentispazi per il confronto tra colleghi, i materiali didatticidisponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docentistessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente loscambio e il confronto tra docenti.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola valorizza il personale e per l’assegnazione di incarichi tiene conto delle competenze possedute.La scuola divulga iniziative formative di discreta qualità per i docenti, in generale vanno incontro alle esigenze formative degliinsegnanti, ma dev'essere potenziata la partecipazione ai corsi.Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali, la qualità è ulteriormentemigliorabile.Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari.Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è promosso dalla scuola.
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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Subarea: Collaborazione con il territorio
Subarea: Coinvolgimento delle famiglie
Domande Guida
Quali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?
Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?
Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?
Qual e' la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
La scuola partecipa ad accordi di rete con media partecipazione,ha alta apertura verso le altre scuole ed interagisce con soggettipubblici.La motivazione della partecipazione alla rete riguarda aspettiper il miglioramento dell’attività didattica, formativa evalutativa.La scuola contribuisce e risponde positivamente alle richiesteprovenienti dal territorio.
La scuola non è capofila in accordi di rete, inoltre devepotenziare le attività di formazione e aggiornamento delpersonale.Da potenziare la collaborazione con la Regione e quella con isoggetti privati (al momento non è presente collaborazione inatto con soggetti privati), d’altra parte l’Istituto è situato in uncontesto socioeconomico che investe poco sulla scuola.
Domande Guida
In che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?
Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi?
La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d'istituto, del Patto di corresponsabilita' o di altri documentirilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?
La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (es. registro elettronico)?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Le famiglie sono coinvolte nella definizione dell’offertaformativa durante le riunioni sotto forma di assemblee durantele interclassi/intersezioni /consigli di classe. I dati dimostranouna buona partecipazione alle attività della scuola.Vi sono collaborazioni, alcuni genitori si sono resi disponibiliper lezioni (a titolo gratuito) su argomenti concordati con idocenti, in base alle loro competenze e professionalità.Dal questionario di autovalutazione compilato dalle famiglie sievidenzia un buon funzionamento della comunicazione scuola –famiglia.
Da iniziare un percorso che preveda iniziative per i genitorisotto forma di corsi/conferenze.La percentuale di genitori votanti effettivi sul totale degli aventidiritto, per il Consiglio di Istituto, è basso dunque occorrespiegare meglio alle famiglie l’importanza di tale organo.I genitori vengono coinvolti per il regolamento di istitutonell'ambito del Consiglio di Istituto, dunque occorre migliorarela conoscenza del regolamento anche in altre riunioni.
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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione
Criterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivonella promozione di politiche formative territoriali e
coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa.
Situazione della scuola
La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni consoggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno unaricaduta per la scuola. La scuola (secondo ciclo) non attivastage e collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola noncoinvolge i genitori nel progetto formativo oppure le modalita'di coinvolgimento adottate risultano non efficaci.
1 - Molto critica
2 -
La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggettiesterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono esseremaggiormente integrate con la vita della scuola. La scuola(secondo ciclo) ha intrapreso percorsi per promuovere stage einserimenti lavorativi ma in modo occasionale e nonsistematico. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sueiniziative, anche se sono da migliorare le modalita' di ascolto ecollaborazione.
3 - Con qualche criticita'
4 -
La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggettiesterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modoadeguato con l'offerta formativa. La scuola e' coinvolta inmomenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per lapromozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo)propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti. La scuolacoinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie leidee e i suggerimenti dei genitori.
5 - Positiva
6 -
La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e hacollaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioniattivate contribuiscono in modo significativo a migliorare laqualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto diriferimento nel territorio per la promozione delle politicheformative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modoorganico nella propria offerta formativa esperienze di stage einserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nellavalutazione del percorso formativo degli studenti. La scuoladialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti permigliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modoattivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazionedi iniziative di vario tipo.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggetti esterni, anche se alcune di queste collaborazioni, ad esempio con iprivati e la Regione, devono essere sviluppate e alcune devono essere maggiormente integrate con la vita della scuola.La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, le modalità di ascolto e collaborazione sono buone, da incentivarele iniziative rivolte alle famiglie.
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5 Individuazione delle priorita'
Priorità e Traguardi
Obiettivi di processo
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLAPRIORITA' (max 150caratteri spazi inclusi)
DESCRIZIONE DELTRAGUARDO (max 150
caratteri spazi inclusi)
Risultati scolastici
Risultati nelle provestandardizzate nazionali
Competenze chiave e dicittadinanza
Costruzione rubrica valutativaoggettiva,consona etàevolutiva, per i 3 ordini sucompetenze chiave e dicittadinanza.
Creare un processo condiviso emonitorare i livelli dicompetenza raggiunti.
Risultati a distanza
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)
Programmare e valutare per competenze aiuta a riflettere su un nuovo modo di insegnare e implica un processo di valutazionedegli alunni continuativo e condiviso nei diversi ordini di scuola.Uno degli aspetti da potenziare dell'Istituto è quello relativo allosviluppo del curricolo verticale, pertanto individuare una tematica comune trasversale, come Educazione alla Cittadinanza,permette di sviluppare una riflessione condivisa nei tre ordini di scuola.Lavorare sulla competenza di Cittadinanza consente di avere una ricaduta formativa in grado di generare comportamentisocialmente validi e corretti.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVODI PROCESSO (max 150 caratteri
spazi inclusi)
Curricolo, progettazione e valutazione Formulazione curricolo verticalestrutturato per competenze relative agliobiettivi disciplinari, in continuità sui 3ordini di scuola
Stesura di protocolli comuni diosservazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
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Continuita' e orientamento
Orientamento strategico e organizzazionedella scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorseumane
Integrazione con il territorio e rapporticon le famiglie
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratterispazi inclusi)
Attraverso il curricolo gli studenti sono aiutati a conseguire il successo formativo. Tale successo ha un aspetto didattico-disciplinare e uno socio-educativo, quest'ultimo viene declinato mediante le competenze di Cittadinanza che costituiscono unaspetto fondamentale per favorire la crescita personale e lo sviluppo completo dell'allievo sia come persona, sia come futurocittadino consapevole, in grado cioè di compiere scelte critiche e responsabili nei confronti della società, dell'ambiente e ingenerale del mondo che lo circonda, in grado di cogliere le sfide del futuro, riconoscendo l’educazione come requisitoindispensabile al processo di maturazione e di emancipazione di ogni individuo.
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Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica IMIC81100G
I.C. SAURO IMPERIA
Indice
Sommario
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
3.2 Tempi di attuazione delle attività
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di
processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Costruzione rubrica valutativa oggettiva,consona età evolutiva, per i 3 ordini su competenze chiave e di cittadinanza.
Traguardi Creare un processo condiviso e monitorare i livelli di competenza raggiunti.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Priorità 2
Traguardi
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
Obiettivo di processo elencati
Fattibilità (da 1 a 5)
Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza
dell'intervento
_ L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di processo e si interfaccia c o n i l b i s o g n o d i condividere strumenti di valutazione oggettivi e momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo present i l e d i ffe ren t i cu l ture , i va lor i non negoziabili ed il carattere d i a l o g i c o d i t a l e e s p e r i e n z a . A n c h e i l traguardo “Monitorare i l ivel l i d i competenze raggiunti formalizzando un processo condiv iso a l ivello di ist i tuto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica di lifelong learning e di c o m p o r t a m e n t i responsabili ed aperti al cambiamento.
3 3 9
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Risultati attesi 1.Maggiore omogeneità nel percorso educativo 2.condivisione di interessi, metodologie e pratiche scolastiche 3.strumenti di valutazione oggettive 4.maggior focalizzazione sulle competenze chiave
Indicatori di monitoraggio
1.progetti condivisi dai tre ordini di scuola 2.interventi dei docenti nei differenti ordini di scuola 3.costruzione di griglie di rilevamento verticalizzate 4.realizzazione di progetti, esperienze educative finalizzati alle competenze europee
Modalità di rilevazione
1. verifica dei progetti 2.focus ad inizio e fine anno scolastico tra gli insegnanti dell'istituto sul lavoro svolto 3.raccolta ed interpretazione dei dati relativi alla valutazione 4. somministrazione di questionari per tutti gli alunni -----------------------------------------------------------
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di processo
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Azione prevista
Stesura di un curricolo verticale contenente competenze in chiave europea per ogni disciplina/area disciplinare/campo di esperienza.
Effetti positivi a medio termine
Confronto didattico - educativo tra insegnanti di diversi ordini scolastici per raccordarsi su obiettivi e competenze.
Effetti negativi a medio termine
Sovraccarico di lavoro per i docenti sul piano della programmazione
Effetti positivi a lungo termine
Creare una continuità metodologica tra diversi ordini di scuola, costruendo un percorso progressivo verso il successo formativo
Effetti negativi a lungo termine
Difficoltà pratica nel coinvolgimento integrale attivo e collaborativo del corpo docente nella sua totalità
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Azione prevista
Costruzione e realizzazione di almeno una unità didattica verticalizzata con verifiche finali concordate.
Effetti positivi a medio termine
Confronto metodologico-didattico tra insegnanti di diversi ordini scolastici su metodi e pratiche di lavoro
Effetti negativi a medio termine
Difficoltà organizzative dovute a carenze organiche e finanziarie, classi numerose che richiedono contemporaneità di docenti per la realizzazione delle varie attività
Effetti positivi a lungo termine
Creare una continuità metodologica tra diversi ordini di scuola, una maggiore flessibilità didattica, costruendo un percorso senza soluzione di continuità
Effetti negativi a lungo termine
Sovraccarico di lavoro per i docenti dovuto alle difficoltà organizzative individuate tra gli effetti negativi a breve termine
—————————————————————————————
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Figure professionali
Tipologia di attività
Ore aggiuntive presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti 6 docenti del gruppo PDM
90 1575 Saranno utilizzati i fondi Miur legati al
PdM o FIS
Personale ATA
1 impiegato per dare supporto ai
docenti nell'inserimento
dei dati in piattaforma
10 185 Saranno utilizzati i fondi Miur legati al
PdM o FIS
Altre figure Il DS per effettuare la
supervisione del lavoro svolto
20 200 compenso forfettario qualora ci
fosse possibilità
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 3000 formatori impegnati sui temi della valutazione, del ptof e del PDM, verranno usati fondi specifici per formazione ed aggiornamento
Consulenti 600 consulenze professionali
Attrezzature 2500 si useranno le attrezzature a d ispos iz ione ne l l ' i s t i tu to , acquisto proiettore portatile, p o s t a z i o n e i n f o r m a t i c a completa a carrello, 3 computer portatili, 2 stampanti di ultima generazione
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Tempistica delle attività
Servizi 1000 V e r r a n n o u t i l i z z a t e l e piattaforme ed i siti ministeriali senza nessun aggravio di spesa per l'amministrazione. Potenziamento rete wifi.
Altro 500 Supporti tecnologici, materiale di cancelleria e facile consumo etc
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Costruzione e realizzazione di almeno una unità didattica verticalizzata con verifiche finali concordate
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (in corso)
Stesura di un curriculo verticale contenente competenze in chiave europea per ogni disciplina /area disciplinare/ campo di esperienza
azione (in corso)
azione (in corso)
azione (attuata o conclusa)
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
Obiettivo di processo
L'obiettivo di processo del RAV “Formulazione di un curricolo verticale …" dà maggiore
omogeneità al percorso educativo e crea condivisione di interessi, metodologie e pratiche
scolastiche, in un’ottica di approfondimento continuo, secondo le diverse età degli alunni. La
priorità del RAV (sezione “competenze chiave e di cittadinanza”) è connessa all’obiettivo di
processo e si interfaccia con il bisogno di condividere strumenti di valutazione oggettivi e
momenti di riflessione sulla convivenza e sulla ricerca di principi, tenendo presenti le
differenti culture, i valori non negoziabili ed il carattere dialogico di tale esperienza. Anche il
traguardo “Monitorare i livelli di competenze raggiunti formalizzando un processo condiviso
a livello di istituto” si intreccia con l’urgenza di riformulare l’impianto educativo in un’ottica
di lifelong learning e di comportamenti responsabili ed aperti al cambiamento.
Data di rilevazione
21/05/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
classi coinvolte nell'unità didattica verticalizzata;livelli di competenza raggiunti dagli alunni
Strumenti di misurazione
questionario per plessi sulle pratiche didattiche ed organizzative, attuate in termini di efficacia ed adeguatezza; questionario di autovalutazione da parte degli alunni
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Priorità
1A
Esiti Competenze chiave e di cittadinanza
Data rilevazione
21/05/2016
Indicatori scelti creare un documento che permetta di valutare in modo efficace e oggettivo i livelli di competenza (documento attualmente mancante)
Risultati attesi miglioramento dei livelli di competenza in ambito linguistico, matematico e di cittadinanza.
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Nucleo interno di valutazione, consigli di classe, interclasse, intersezione, collegio docenti, consiglio di istituto
Persone coinvolte
Dirigente scolastico, docenti, personale ATA, genitori
Strumenti questionari, progetti, UDA, focus
Considerazioni nate dalla condivisione
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti L'aggiornamento dei risultati del PDM avverrà in riunioni a livello di organi collegiali, tramite il sito dell'istituto che pubblicherà gli esiti ed i progetti costituenti parte viva del processo di miglioramento.
Destinatari Vengono coinvolti, oltre ai docenti, i genitori, attraverso consigli di intersezione, interclasse e di classe ed il personale ATA in quanto coinvolti nel processo sul piano organizzativo. Gli stakeholders esterni vengono raggiunti anche con il sito
Tempi fine anno scolastico (presumibilmente maggio 2016 - prima informativa sui risultati)
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti Il sito dell'istituto pubblicherà gli esiti ed i progetti costituenti parte viva del processo di miglioramento.Verrà distribuito, inoltre, materiale divulgativo, riguardante il PTOF ed il PDM di istituto.
Destinatari delle azioni Gli stakeholders esterni ( Comune, enti territoriali, utenza potenziale, scuole limitrofe con cui si lavora in rete, istituti scolastici presenti sul territorio verranno raggiunti tramite sito.)
Tempi Aggiornamento in itinere del sito scolastico, distribuzione del materiale divulgativo in prossimità delle nuove iscrizioni (dicembre-gennaio).
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome Ruolo
Bianchi Elisabetta
Amerio Piera Gastaldi Valeria Gazzano Adele Iridini Paola Malerba Federica Vatteone Anna
Dirigente scolastico
docenti
ALLEGATO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO “N. SAURO” IMPERIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTO DI ATTIVITA’
A.S. 2015/2016
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Progetto di Educazione alla cittadinanza”
RESPONSABILE DEL PROGETTO
Il Progetto coinvolge tutti di docenti (consigli di classe, sezione, intersezione)
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
Competenze chiave e di cittadinanza
SITUAZIONE IN CUI SI INTERVIENE
Miglioramento delle competenze di cittadinanza negli alunni
ATTIVITA’ PREVISTE Graduale acquisizione di regole nei diversi gradi di istruzione
RISORSE FINANZIARIE Costo relativo alla documentazione del percorso (fotocopie e materiale di segreteria )
RISORSE UMANE
ORE AGGIUNTIVE (Indicare i nomi dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che collaborano alla realizzazione del progetto, specificando per ognuno le ore di insegnamento e di non insegnamento necessarie e suddividendo le ore per anno finanziario)
NOMINATIVI E RUOLO ORE PER IL PROGETTO
INFANZIA:doc che operano con alunni 5 anni
Il progetto sarà attuato in orario curricolare, ma si prevede la partecipazione a manifestazioni organizzate da enti e associazioni sul territorio anche in orario extracurricolare
PRIMARIA: docenti di classe
SECONDARIA : docenti di classe
Esperti esterni e rappresentanti di associazioni di volontariato
DESTINATARI DEL PROGETTO (Indicare il numero indicativo degli alunni interessati, l’ordine di scuola e la classe di appartenenza)
Gli alunni dei tre ordini di scuola dell’ Istituto: i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia, gli alunni delle scuole primarie , gli alunni della scuola secondaria di I grado.
TEMPISTICA DEL PROGETTO (Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua, la scansione delle fasi operative, individuando le attività da svolgere nel primo e nel secondo quadrimestre)
Da novembre 2015 a maggio 2016
FASI: I Quadrimestre
• Percorso nella scuola materna • Percorso nella scuola primaria • Percorso nella scuola secondaria di primo grado
II Quadrimestre • Produzione di questionari di verifica per monitorare i
livelli di competenze raggiunti dagli alunni dei tre ordini di scuola
• Interpretazione dei risultati emersi e conseguente riorientamento dell’azione didattica futura
OBIETTIVI DEL PROGETTO (Indicare gli obiettivi e le finalità che si intendono raggiungere con il progetto, facendo particolare attenzione alle competenze che si vogliono favorire rispetto alle competenze chiave europee e a quelle di cittadinanza)
• Rendere i bambini/ragazzi consapevoli attori nel ruolo di cittadino responsabile
• Riconoscere la ricchezza della democrazia partecipata • Individuare il senso di responsabilità personale come
asse portante della società civile • Cogliere il significato del rispetto delle regole • Consolidare comportamenti ed atteggiamenti che
promuovano rapporti sociali positivi • Mettere in atto pratiche per migliorare la
comunicazione tra i pari e tra adulto e bambino • Creare un clima collaborativo nelle classi e nei plessi
tra i bambini/ragazzi anche di ordini di scuola diversi o fra classi diverse
BENI E SERVIZI (Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione del progetto. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario)
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno le aule ed i laboratori presenti nella scuole. Materiale di cancelleria (carta per fotocopie, toner, dorsetti, spirali per rilegare, buste plastificate ecc.)
INDICATORI UTILIZZATI A fine percorso verrà fornito un questionario con indicatori qualitativi che gli alunni compileranno tramite il portavoce dopo confronto in classe ( l’ insegnante funge da moderatore) con moderatore
Imperia, 14/01/2016 Il Dirigente Scolastico
ATTIVITA’ PREVISTE (Descrivere le metodologie e le attività da utilizzare per la realizzazione del progetto)
I bambini della scuola dell’infanzia saranno coinvolti nel percorso specifico relativo all’ educazione stradale, svolto in continuità con i compagni frequentanti la classe prima, con la presa di coscienza della consapevolezza dell’ importanza delle regole L’ attività interdisciplinare coinvolgerà tutti i campi di esperienza . Gli alunni della scuola primaria a loro volta, sulla base degli stimoli scaturiti dal lavoro dei più piccoli e sulla tematica relativa all’ educazione stradale , produrranno una serie di attività in continuità che poi illustreranno ai compagni negli incontri a classi aperte.Si effettueranno attività interdisciplinari : comprensione del testo, filastrocche, commenti alle immagini, costruzione di propri elaborati sulla tematica. In ogni classe sarà individuato un “Portavoce”/”Rappresentante di classe” eletto dai compagni. Lo stesso meccanismo sarà riproposto nelle altre classi: costui si farà carico, durante l’ anno, di attività di coordinamento, rilevamento e raccolta di informazione sul percorso della classe (come presa di coscienza e senso di responsabilità nell’ ottica della crescita personale, dell’ educazione alla cittadinanza e come riflessione sul metodo di studio). Lo stesso si farà a livello di scuola secondaria di primo grado implementando l’ aspetto relativo alla cittadinanza consapevole e responsabile nell’ ottica di una crescita personale nel percorso scolastico L’ attività a staffetta sul piano pedagogico ha un’importante valenza formativa in quanto sviluppa il lavoro in continuità, così da vedere come tutta una comunità di studenti può cooperare per un contributo utile a rendere migliore la convivenza e ,in futuro ,l’ inserimento nella società. Gli alunni degli ordini di scuola superiore faranno da tutor ai più piccoli quando possibile, altrimenti lo saranno quelli delle classi superiori .
RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE (Indicare eventuali collaborazioni con soggetti esterni alla scuola)
Il progetto si avvale anche di altri progetti ed iniziative che in corso d’anno sono stati approvati dal Collegio dei Docenti (es. Progetto ed. ambientale,Progetto Continuità,Progetto Educazione alla Cittadinanza,) e della collaborazione di Enti e Corpi di polizia presenti nel territorio ( Polizia Municipale, Carabinieri,Capitaneria di Porto,Comune di Imperia …. )
ISTITUTO COMPRENSIVO “N.SAURO” IMPERIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO DI ATTIVITA’
AA.SS. 2016/2019
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Musica come espressione, ascolto, crescita ”
FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO
N 2 docenti Sc.Secondaria A032 I docenti svolgeranno le attività previste nel Progetto, ruotando su tutti i plessi dell’ Istituto in base alla necessità; saranno anche utilizzati per attività programmate con eventuale apertura della scuola in orario extracurricolare (oltre che nelle supplenze brevi in base allo storico)
SOGGETTI COINVOLTI ED ORE AGGIUNTIVE (Indicare i nomi dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che collaborano alla realizzazione del progetto, specificando per ognuno le ore di insegnamento e di non insegnamento necessarie e suddividendo le ore per anno finanziario)
NOMINATIVI E RUOLO ORE a progetto
N 1 docente Sc.Secondaria A032
100 h circa
N 1 docente Sc.Secondaria A032
100 h circa
DESTINATARI DEL PROGETTO (Indicare il numero indicativo degli alunni interessati, l’ordine di scuola e la classe di appartenenza)
Alunni dei tre ordini di scuola (infanzia,primaria e secondaria di primo grado),degli istituti in rete (Istituto comprensivo Sauro, Istituto comprensivo Boine) utenti della Casa Circondariale Imperia in carico presso CPIA Imperia.
TEMPISTICA DEL PROGETTO
FINALITA' DEL PROGETTO
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• Creare una rete per attività di coordinamento, d’informazione, di scambio di materiali, risorse, tra i vari ordini di scuola e tra i tre Istituti coinvolti in relazione alla formazione musicale in un’ottica di scoperta, di conoscenza approfondimento ed orientamento, assecondando le vocazioni e sviluppando le capacità individuali.
• Creare una continuità nel percorso degli indirizzi musicali fra la scuola d’istruzione secondaria di primo e secondo grado e con l’utenza della casa circondariale in carico presso il CPA .
• Dare gradualmente consapevolezza e coscienza della propria identità musicale attraverso una progressiva scoperta degli interessi ,delle attitudini, delle capacità , delle competenze e dei talenti.
• Sperimentare ed utilizzare le nuove tecnologie informatiche nell’ambito della formazione musicale
• Considerare la musica come linguaggio capace di promuovere possibilità di comunicazione;
• Sensibilizzare all’ascolto di un repertorio musicale adeguato all’età;
• Rendersi conto delle possibilità espressive legate agli strumenti e alla voce;
• Scoprire le proprie attitudini musicali. • Comunicazione e socializzazione: creare la
c onsapevo l e z za de l l e p r op r i e c apac i t à comunicative attraverso l’espressione musicale;
• Attivazione e consolidamento del potenziale espressivo di ciascuno, nei momenti di incontro tra gli alunni di varie fasce d’età e di diversi livelli di competenza musicale, tra i ragazzi e gli adulti sia in ambito scolastico che sociale.
BENI E SERVIZI (Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione del progetto. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario)
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno le aule ed i laboratori presenti nella scuole dotati di computer, materiale multimediale e LIM. Laboratorio di musica attrezzato all'interno della struttura carceraria. Per quanto concerne gli strumenti si utilizzeranno strumenti ritmici,musicali ,materiale informatico e brani di musica. Acquisto di strumenti propedeutici e non. A.s. 2016/17 Lettori CD con porta USB. A.s. 2016/17 Microfoni A.s. 2017/18 Sussidi didattici: libri con CD. A.s. 2016/17 Materiale di cancelleria (carta, toner, ecc)
Imperia, 14/01/2016 Il Dirigente Scolastico
ATTIVITA’ DEL PROGETTO (Descrivere le metodologie e le attività da utilizzare per la realizzazione del progetto)
Scuola dell’infanzia e primaria
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno scolastico e prevedono:
• lezioni di un’ora di un insegnante musicista, una volta alla settimana per tutte le scuole dell’Infanzia e primarie degli Istituti coinvolti;
• partecipazione ai laboratori pomeridiani di propedeutica strumentale realizzati da docenti specializzati
Scuola secondaria di primo grado
• organizzazione di attività orchestrali di gruppi di alunni della scuola secondaria con incontri aperti agli alunni della primaria;
• per gli alunni e le alunne interessati è prevista la partecipazione ai laboratori pomeridiani di propedeutica strumentale realizzati da docenti specializzati che proporranno percorsi con gli strumenti non presenti nell’organico dell’Istituto.
Attività presso la casa circondariale
• ascolto di brani organizzati e selezionati • discussione e confronto sugli stati d’animo evocati
dai brani ascoltati
• attività corale
✓ Si prevedono iniziative aperte al territorio con la partecipazione anche di ex alunni iscritti alla scuola superiore per una continuità dell’ Offerta Formativa
Partecipazione a manifestazioni e a competizioni canore
RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE (Indicare eventuali collaborazioni con soggetti esterni alla scuola)
Il progetto prevede la costituzione di una rete tra scuole, la rete “Musica come espressione, ascolto, crescita ” vede la partecipazione dei seguenti istituti scolastici, diretti dalla Preside Prof.ssa Elisabetta Bianchi: I.C. Nazario Sauro di Imperia I.C. G. Boine di Imperia CPIA…di Taggia
ISTITUTO COMPRENSIVO “N. SAURO” IMPERIA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO DI ATTIVITA’ AA.SS. 2016/2019
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
“Sostegno linguistico e promozione dell’integrazione fra diverse culture”
FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO
N 1 docente Sc.Secondaria A043N1 docente Sc. Primaria I docenti svolgeranno le attività previste nel Progetto, ruotando su tutti i plessi dell’ Istituto in base alla necessità; saranno anche utilizzati per attività programmate con eventuale apertura della scuola in orario extracurricolare (oltre che nelle supplenze brevi in base allo storico )
SOGGETTI COINVOLTI ED ORE AGGIUNTIVE (Indicare i nomi dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori esterni che collaborano alla realizzazione del progetto, specificando per ognuno le ore di insegnamento e di non insegnamento necessarie e suddividendo le ore per anno finanziario)
NOMINATIVI E RUOLO
ORE NON INSEGNAMENTO a.s.2016/2017
ORE NON INSEGNAMENTO a.s.2017/2018
ORE NON INSEGNAMENTO 2018/2019
Facilitatori linguistici/ mediatori
10 h Scuola Secondaria
10 h Scuola Secondaria
10 h Scuola Secondaria
Facilitatori linguistici/ mediatori
10 h Scuola Primaria
10 h Scuola Primaria
10 h Scuola Primaria
Facilitatori linguistici/ mediatori
10 h Scuola Infanzia
10 h Scuola Infanzia
10 h Scuola Infanzia
1 doc sc secondaria
Tot a progetto 100 h
1 doc .sc. primaria
Tot a progetto 100h
DESTINATARI DEL PROGETTO (Indicare il numero indicativo degli alunni interessati, l’ordine di scuola e la classe di appartenenza)
-Gli alunni stranieri dei tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di I grado) che non parlano l’italiano o che utilizzano l’ italiano come L2 con difficoltà, -i genitori degli alunni che ,con l’ ausilio dei facilitatori, possono migliorare sia l’ integrazione dei propri figli che la comunicazione scuola – famiglia I genitori degli alunni stranieri e/o gli adulti che intendono imparare o approfondire la lingua italiana.
TEMPISTICA DEL PROGETTO
OBIETTIVI DEL PROGETTO (Indicare gli obiettivi e le finalità che si intendono raggiungere con il progetto, facendo particolare attenzione alle competenze che si vogliono favorire rispetto alle competenze chiave europee e a quelle di cittadinanza)
• Favorire l’accoglienza, l’inserimento e la socializzazione • Ridurre le difficoltà scolastiche degli alunni figli di immigrati • Costituire un gruppo di docenti che si occupi dei temi
dell’intercultura e della didattica della lingua italiana come L2
• Attivare laboratori linguistici a sostegno dei ragazzi e degli adulti per l’apprendimento della lingua italiana come LINGUA 2
• Mettere in atto pratiche per migliorare la comunicazione tra i pari , tra adulto e bambino, tra scuola e famiglia
• Creare un clima collaborativo nelle classi e nei plessi tra i bambini/ragazzi
• Costruire una rete tra scuole per veicolare le pratiche scolastiche più efficaci nell’alfabetizzazione dei minori e degli adulti
• Documentare a fine anno scolastico i percorsi attivati, considerando gli elementi positivi, le pratiche innovative, le difficoltà, le criticità e gli esiti raggiunti dall’utenza
BENI E SERVIZI (Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione del progetto. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario)
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno le aule ed i laboratori presenti nella scuole. Tali spazi sono in genere dotati di computer, stampante ,si utilizzano anche aule con le LIM. Per quanto concerne gli strumenti si utilizzeranno libri, quaderni operativi, giornali, siti INTERNET, materiale strutturato e non per i più piccoli. ACQUISTI : Materiale informatico (chiavette USB su cui inserire i lavori prodotti in modo che diventino patrimonio dell’ Istituto, una per plesso, ecc.) A.S. 2016/2017 Acquisto di quaderni operativi ( una collana per plesso di primaria e una collana per plesso di secondaria di primo grado ) Materiale di cancelleria (carta per fotocopie, toner, ecc.) aa.ss. 2016/2019 . Software per creare mappe concettuali a.s. 2018/2019
Imperia, 14 /1/2016
Il responsabile del progetto
ATTIVITA’ DEL PROGETTO (Descrivere le metodologie e le attività da utilizzare per la realizzazione del progetto)
I laboratori verranno condotti sfruttando in larga parte le strategie dei gruppi, il lavoro a coppie, il cooperative learning, il tutoring e saranno privilegiate tutte queste attività: • laboratorio di italiano lingua 2 nella scuola dell’
infanzia (spazi dedicati a giochi, manipolazione, lettura di immagini, ascolto, drammatizzazione, psicomotricita’, set educativi predisposti per favorire il linguaggio in situazione, verifiche tramite prove pratiche) nell’ambito dell’orario scolastico
• laboratorio di italiano lingua 2 nella scuola primaria (set educativi predisposti per favorire il linguaggio in situazione, lettura di immagini, ascolto, giochi linguistici, completamento di schede, drammatizzazione, fumetti, verifiche tramite prove pratiche, orali e scritte) nell’ambito dell’orario scolastico
• laboratorio di italiano lingua 2 nella scuola secondaria di I° grado (set educativi predisposti per favorire il linguaggio in situazione, lettura di immagini, ascolto, giochi linguistici, completamento di schede, elaborazione di piccole storie, composizione di didascalie per corredare immagini, drammatizzazione, fumetti, letture, comprensioni del testo, verifiche tramite prove pratiche, orali e scritte) nell’ambito dell’orario scolastico
• laboratori di italiano lingua 2 per gli adulti nell’ambito dei corsi offerti dal CPIA (set educativi predisposti per favorire il linguaggio in situazione, lettura di immagini, ascolto, giochi linguistici, completamento di schede, letture di testi di vario genere, fumetti, comprensioni del testo, verifiche tramite prove pratiche, orali e scritte) nell’ambito dell’orario dei corsi suddetti
RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE (Indicare eventuali collaborazioni con soggetti esterni alla scuola)
Il progetto prevede la costituzione di una rete tra scuole, la rete “sostegno linguistico e promozione dell’intercultura” vede la partecipazione dei seguenti istituti scolastici, diretti dalla Preside Prof.ssa Elisabetta Bianchi: I.C. Nazario Sauro di Imperia I.C. G. Boine di Imperia CPIA di Taggia Arma Comune Imperia Associazioni culturali : ASS. ALBA Enti
ISTITUTO COMPRENSIVO “N.SAURO” IMPERIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO DI ATTIVITA’
AA.SS. 2016/2019
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Recupero e Potenziamento
FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO
N 2 docenti Sc. Primaria I docenti svolgeranno le attività previste nel Progetto, ruotando su tutti i plessi dell’ Istituto in base alla necessità; saranno anche utilizzati per attività programmate con eventuale apertura della scuola in orario extracurricolare (oltre che nelle supplenze brevi in base allo storico)
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
Competenze chiave e di cittadinanza – imparare ad imparare
SOGGETTI COINVOLTI ED ORE AGGIUNTIVE (Indicare i nomi dei
docenti, dei non docenti
e dei collaboratori
esterni che collaborano
alla realizzazione del
progetto, specificando
per ognuno le ore di
insegnamento e di non
insegnamento
necessarie e
suddividendo le ore per
anno finanziario)
NOMINATIVI E RUOLO Ore per progetto
1 Docente di scuola primaria
100 h circa
1 Docente di scuola primaria
100 h circa
DESTINATARI DEL PROGETTO (Indicare il numero indicativo degli alunni interessati, l’ordine di scuola e la classe di appartenenza)
Alunni dei due ordini di scuola (primaria e secondaria di primo grado) dell’Istituto Comprensivo Sauro.
FINALITA' DEL PROGETTO
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• rinforzare e supportare le difficoltà di apprendimento
degli alunni con BES, in senso allargato;
• potenziare le competenze sviluppate dagli alunni più
meritevoli
• approfondire le competenze per potenziare le
eccellenze
————————————————————————————
• individuare strategie compensative individualizzate e
personalizzate;
• educare all’uso di risorse e strumenti compensativi
adeguati per rispondere a Bisogni Educativi Speciali;
• rinforzare l’autostima nelle proprie capacità;
• potenziare competenze di comunicazione, espressione,
calcolo e logica;
• potenziare le competenze nelle diverse aree di
apprendimento
BENI E SERVIZI (Indicare le r isorse l o g i s t i c h e e d organizzative che si prevede di utilizzare per la real izzaz ione del progetto. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario)
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno le aule
ed i laboratori presenti nei singoli plessi di scuola
primaria e secondaria di I grado.
Materiale informatico:computer, materiale multimediale
e LIM; software specifici; testi strutturati e materiale fotocopiato;
Strumenti compensativi vari (come linee dei numeri o
calcolatrici; tabelle per l’analisi grammaticale e linee
giuda per la strutturazione del testo; mappe mentali o
cognitive per lo studio delle diverse discipline)
Imperia, 14/01/2016 Il Dirigente Scolastico
ATTIVITA’ DEL PROGETTO (Descrivere le metodologie e le attività da utilizzare per la realizzazione del progetto)
Scuola primaria
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno
scolastico e prevedono:
• laboratori individuali o in piccolo gruppo, in
modalità di didattica frontale, della durata di
un’ora, una o più volte volta alla settimana, a
seconda delle dotazioni in organico, per tutte le
classi coinvolte o su singoli alunni a seconda dei
Bisogni Educativi Speciali rilevati
Scuola secondaria di primo grado
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno
scolastico e prevedono:
• laboratori individuali o in piccolo gruppo, in
modalità di didattica frontale, della durata di
un’ora, una o più volte volta alla settimana, a
seconda delle dotazioni in organico, per tutte le
classi coinvolte o su singoli alunni a seconda dei
Bisogni Educativi Speciali rilevati
• Potenziamento del tempo scolastico
RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE (Indicare eventuali collaborazioni con soggetti esterni alla scuola)
Il progetto non prevede la costituzione di una rete tra scuole
ISTITUTO COMPRENSIVO “N.SAURO” IMPERIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO DI ATTIVITA’
AA.SS. 2016/2019
DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
Potenziamento Lingua inglese
FABBISOGNO ORGANICO POTENZIATO
. I docenti svolgeranno le attività previste nel Progetto, ruotando su tutti i plessi dell’ Istituto in base alla necessità; saranno anche utilizzati per attività programmate con eventuale apertura della scuola in orario extracurricolare (oltre che nelle supplenze brevi in base allo storico)
PRIORITA’ A CUI SI RIFERISCE
Competenze chiave e di cittadinanza – comunicazione nelle lingue straniere
SOGGETTI COINVOLTI ED ORE AGGIUNTIVE (Indicare i nomi dei
docenti, dei non docenti
e dei collaboratori
esterni che collaborano
alla realizzazione del
progetto, specificando
per ognuno le ore di
insegnamento e di non
insegnamento
necessarie e
suddividendo le ore per
anno finanziario)
NOMINATIVI E RUOLO Ore per progetto
N 1 docente di lingua inglese Sc.Secondaria A345
100 h
DESTINATARI DEL PROGETTO (Indicare il numero indicativo degli alunni interessati, l’ordine di scuola e la classe di appartenenza)
Alunni dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo Sauro.
FINALITA' DEL PROGETTO
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• Approccio ludico alla comunicazione in L2;
• Sviluppare le competenze comunicative in L2;
• Potenziare le competenze sviluppate dagli alunni in L2.
————————————————————————————
—
• Avvicinare, attraverso modalità di gioco, i bambini di
scuola del l ’ infanzia (5 anni) ad una pr ima
comunicazione in lingua inglese
• Avviare gli alunni della scuola primaria alla
conversazione e all’uso consapevole delle espressioni
informali della lingua inglese
• Potenziare competenze di comunicazione e dialogo in
lingua inglese, con particolare riferimento al linguaggio
dei social network e della community
BENI E SERVIZI (Indicare le r isorse l o g i s t i c h e e d organizzative che si prevede di utilizzare per la real izzaz ione del progetto. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario)
Per la realizzazione del progetto si utilizzeranno le aule
ed i laboratori presenti nei singoli plessi di scuola dei tre
ordini di scuola, fotocopie; LIM; connessione internet
a. s. 2016/2017 Materiale di cancelleria (carta per
fotocopie ,toner, ecc.)
n 2 Plastificatrici
Imperia, 14/01/2016
Il Dirigente Scolastico
ATTIVITA’ DEL PROGETTO (Descrivere le metodologie e le attività da utilizzare per la realizzazione del progetto)
Scuola dell’ Infanzia
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno
scolastico e prevedono:
• canti e giochi in lingua inglese, laboratori in piccoli
gruppi o di classe
Scuola primaria
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno
scolastico e prevedono:
• laboratori della durata di un’ora, una volta alla
settimana, a seconda delle dotazioni in organico, per
tutte le classi coinvolte, per potenziare le abilità
comunicative orali in L2
Scuola secondaria di primo grado
I percorsi progettuali verranno svolti durante l’anno
scolastico e prevedono:
• laboratori della durata di un’ora, una volta alla
settimana, a seconda delle dotazioni in organico, per
tutte le classi coinvolte, per potenziare le abilità
comunicative orali in L2
RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE (Indicare eventuali collaborazioni con soggetti esterni alla scuola)
Il progetto non prevede la costituzione di una rete tra scuole
ISTITUTO COMPRENSIVO ”N .SAURO”
PATTO D’AULA
SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA 1°gr
a.s. 2015/ 2016
GLI ALUNNI DELLA CLASSE SI IMPEGNANO A :
1. Rispettare gli altri
2. Portare, tenere e curare il materiale proprio, altrui e della scuola
3. Tenere puliti gli ambienti scolastici
4. Curare la propria persona: igiene e corretta alimentazione
5. Tenere un comportamento educato e rispettoso della sensibilità altrui (non bere, non
masticare e non mangiare durante le lezioni senza chiedere il permesso)
6. Rispettare gli orari e le norme stabilite nel Regolamento di Istituto
7. Aiutare e non deridere i compagni in difficoltà
8. Evitare ogni forma di aggressività sia verbale che fisica usando un linguaggio educato
9. Mantenere un comportamento corretto, non violento né agitato all’entrata e all’uscita della
scuola, durante l’intervallo, il cambio degli insegnanti e gli spostamenti
10. Non assumere atteggiamenti che disturbino il lavoro della classe; non portare a scuola
oggetti elettronici. Qualora l’alunno abbia il cellulare, esso deve rimanere in cartella spento .
11. Intervenire in modo coerente ed equilibrato, rispettando il proprio turno
12. Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati; in caso di assenza l’alunno si informa dai
compagni e si mette alla pari
13. Eseguire i compiti assegnati
14. Portare sempre a scuola il diario (primaria) e il libretto di valutazione ( per la secondaria )
15. Mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato verso tutto il personale della scuola
16. Non spostarsi da un piano all’altro degli edificio senza il permesso degli insegnanti
GLI INSEGNANTI SI IMPEGNANO A:
1. Essere sempre disponibili ad ascoltare
2. Aiutare e guidare i ragazzi ad utilizzare correttamente e produttivamente i libri di testo
3. Essere disponibili a rispiegare ogni volta che venga richiesto, se c’è stato l’ascolto da parte
dell’ alunno
4. Educare i ragazzi a “programmare” il proprio lavoro domestico nella settimana
5. Assegnare compiti e lezioni in quantità accettabile: limitare il carico di lavoro a casa per il
giorno successivo al rientro pomeridiano
6. Stabilire accordi affinché gli zaini non siano troppo pesanti
7. Spiegare sempre le motivazioni di ogni provvedimento
8. Non usare il cellulare in classe, salvo casi particolari autorizzati dal Dirigente o dal
responsabile di plesso
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “N. SAURO”
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof.ssa Elisabetta BIANCHI)________________________________
FIRMA DEL GENITORE: __________________________________________ ALUNNO:____________________________________ sezione: _________
LE FAMIGLIE SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
La costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione Essere cooperativi nei gruppi di lavoro Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante
Il rispetto delle scelte educative e didattiche Rispettare persone, ambienti attrezzature Favorire momenti di ascolto e di dialogo
Atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti
Usare un linguaggio corretto ed adeguato ad un ambiente educativo: nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario
Incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno
Comportamenti di solidarietà e collaborazione e di rispetto di idee e stili di vita diversi dal proprio
Attuare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni, anche in relazione alla sicurezza propria e degli altri
Favorire la solidarietà e l’accettazione di idee e stili di vita diversi dal proprio
Atteggiamenti di rispetto da parte dei propri figli verso persone, ambienti,attrezzature, oggetti personali e a risarcire eventuali danni
Attuare comportamenti di solidarietà e collaborazione e rispettare idee e stili di vita diversi dal proprio
Promuovere le motivazioni dell’apprendimento
Il rispetto dell’orario d’entrata e uscita Rispettare i tempi e ritmi dell’apprendimento
La garanzia di una frequenza assidua alle lezioni .In caso di assenze prolungate,non dovute a motivi di salute ,la famigli dovrà darne anticipata comunicazione alla scuola.
Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare nuovi apprendimenti
Il controllo quotidiano del corredo personale che deve essere contrassegnato
Favorire l’acquisizione e il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione dell’esperienza personale
La partecipazione degli incontri periodici scuola famiglia
Far conoscere alla famiglia il percorso educativo/ formativo della scuola
Il rispetto dei regolamenti scolastici Adattare strutture, locali, sussidi, laboratori alle necessità didattiche e alle norme di sicurezza
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “N. SAURO”
SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA di primo grado PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
FIRMA DEL GENITORE: ________________________________________ ALUNNO: ____________________________________________________ Il DIRIGENTE SCOLASTICO
classe: ________ (Prof.ssa Elisabetta BIANCHI)_________________________________________
LE FAMIGLIE SI IMPEGNANO A: GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
Costruire un dialogo costruttivo con l’Istituzione scolastica Collaborare con i docenti, tutto il personale scolastico e i compagni per un dialogo costruttivo
Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, favorendo momenti di ascolto e di dialogo costruttivo
Assumere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti Essere cooperativi e collaborativi, nelle diverse attività e nei lavori di gruppo
Incoraggiare il processo di formazione di ciascuno, stimolando la fiducia nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti
Rispettare le scelte educative e didattiche dell'Istituzione scolastica Mantenere un comportamento corretto durante le attività curricolari ed extracurricolari accettando le scelte educative e didattiche proposte dall'Istituzione scolastica
Far conoscere alla famiglia il percorso educativo/didattico e formativo della scuola. Favorire l’acquisizione e il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione dell’esperienza personale, promuovendo le motivazioni all’apprendere.
Assumere comportamenti di solidarietà, collaborazione e rispetto di idee e di stili di vita diversi dal proprio
Attuare un comportamento corretto, solidale e collaborativo, adeguato alle diverse situazioni. Usare un linguaggio consono all’ambiente educativo, nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario
Favorire la solidarietà e l’accettazione di idee e stili di vita diversi dal proprio, aiutando a collaborare e cooperare Rendere consapevole lo/la studente/studentessa del valore dello studio nella formazione della persona e del cittadino
Usare in modo consapevole e responsabile strutture, locali, sussidi scolastici, ambienti, attrezzature, oggetti personali, garantendo atteggiamenti di rispetto verso persone e cose. Controllare i materiali che il figlio/figlia porta a scuola, (evitando materiali pericolosi). Rispettare il principio della riparazione e/o risarcimento del danno, nel caso in cui il/la figlio/a si renda responsabile di danneggiamenti, a livello individuale e/o di gruppo
Utilizzare strutture, locali, sussidi, laboratori, in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola e nel rispetto delle norme di sicurezza. Attuare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni, anche in relazione alla sicurezza propria e degli altri. Aver cura degli arredi e del materiale didattico e non causare danni a persone o cose
Fornire strutture, locali, sussidi, laboratori – in base alla disponibilità di locali e di risorse economiche - rispondenti alle necessità didattiche e alle norme di sicurezza Promuovere e incentivare comportamenti corretti e rispettosi nei confronti di persone, ambienti e cose Far acquisire una graduale consapevolezza del rispetto per l'ambiente scolastico; garantire la vigilanza in ogni attività. Segnalare alla famiglia le eventuali mancanze disciplinari commesse in orario curricolare ed extra curricolare.
Assicurare la puntualità e il rispetto dell’orario d’entrata e uscita e la frequenza regolare alle lezioni. (In caso di assenze prolungate non dovute a motivi di salute, la famiglia darà in anticipo comunicazione scritta alla scuola)
Essere sempre puntuale, frequentare regolarmente le lezioni. Mantenere attenzione costante e partecipazione attiva, svolgendo con senso di responsabilità quanto richiesto dagli insegnanti.
Assicurare la puntualità Rispettare i tempi e ritmi dell’apprendimento Segnalare alla famiglia i ritardi ripetuti e/o le eventuali assenze che possono configurarsi come “sospette”.
Tenersi informate sul profitto e sul comportamento del figlio/figlia anche mediante controllo regolare di diario, quaderni e libretto scolastico (in dotazione alla secondaria) che deve essere siglato quotidianamente.
Tenere aggiornato il diario Informare puntualmente la famiglia in merito al proprio profitto e al proprio comportamento
Informare la famiglia sul profitto e sul comportamento del/la figlio/a Garantire la trasparenza nelle valutazioni
Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia Informare regolarmente la famiglia degli incontri in calendario Favorire la partecipazione della famiglia ai ricevimenti periodici
Condividere e sensibilizzare i propri figli al rispetto dei regolamenti scolastici, aiutando a sviluppare un comportamento corretto e responsabile, in tutte le attività curricolari ed extracurricolari, stimolando la riflessione sugli episodi di conflitto e criticità.
Rispettare i regolamenti scolastici, mediante un comportamento corretto e responsabile, in tutte le attività curricolari ed extracurricolari, diventando soggetti attivi del percorso educativo-formativo.
Rispettare i regolamenti scolastici, mediante un comportamento corretto e responsabile, in tutte le attività curricolari ed extracurricolari, con particolare attenzione verso l’aspetto formativo.
Assicurare un impegno costante e serio nello studio domestico, favorire la presa di coscienza da parte del/la proprio/a figlio/a dell’importanza dello studio come valore fondamentale nella formazione della persona e del cittadino
Dedicarsi con costanza e serietà agli impegni di studio domestico Segnalare alla famiglia l’inefficacia e/o l’inadeguatezza dell’impegno di studio domestico Proporre eventuali percorsi di studio individualizzati
Disincentivare l’uso di cellulari o strumenti elettronici a scuola e in attività extracurricolari, salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico o personale delegato
A non utilizzare cellulari o strumenti elettronici a scuola e in attività extra curricolari scolastiche, salvo autorizzazione
Non utilizzare strumenti elettronici e cellulari a scuola, salvo quelli per uso didattico. Vigilare affinché gli alunni non usino cellulari o strumenti elettronici a scuola e in attività extracurricolari, senza autorizzazione.
ISTITUTO COMPRENSIVO “N. SAURO” – IMPERIA
Sintesi del Regolamento d’Istituto
A.S. 2015 – 2016
CAPO I VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti, personale ATA e operatori) sono protagonisti responsabili del mondo della scuola. Essa è “comunità educante” centro di promozione culturale sociale e civile. La sua organizzazione istituzionale (Consiglio di Istituto e Collegio dei docenti) ha come unico scopo la promozione culturale e sociale di tutti. Ognuno deve prendere coscienza dei suoi doveri verso gli altri da vivere con responsabilità, rispetto e cooperazione per creare un ambiente stimolante con l’apporto degli operatori interni e agenzie esterne La scuola deve essere luogo di dialogo, d’incontro, di cultura , di sviluppo civile e sociale. Il rispetto dei diritti, dei bisogni, dei desideri e delle necessità dello studente è il requisito fondamentale per “star bene insieme”. Programmare, pianificare il lavoro è fondamentale al raggiungimento degli scopi specifici dell’Istituzione Scolastica e di questi tutti devono esserne coscienti. Ben consapevoli che i diritti vivono con i doveri ogni membro deve imparare a vivere di conseguenza aprendosi agli altri, alle loro culture in un clima di comprensione, dialogo e solidarietà. Il regolamento è una guida per chi fa parte del mondo scolastico: chi non segue le regole crea danno agli altri e a sé e deve impegnarsi in ogni modo a superare la propria individualità.
DOCENTI Art. 1 – Indicazioni sui doveri dei docenti
l. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e sono delegati dal Dirigente Scolastico alla vigilanza. 2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti e controllare le giustificazioni degli allievi dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe o di sezione l’avvenuta o la mancata presentazione della giustificazione. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, ne segnalerà in Presidenza il nominativo. 3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe. Dopo cinque ingressi in ritardo il docente coordinatore segnalerà il nominativo al Dirigente Scolastico. 4. Richieste di uscita anticipata devono essere prodotte per iscritto da chi detiene la patria podestà, dovrà indicare la persona incaricata del ritiro, se diversa dallo scrivente e in tal caso un collaboratore scolastico o il docente di classe controlleranno le generalità. Il docente inserisce nel Registro la richiesta o una copia, si assicura che sia stata firmata la liberatoria che inserisce nel Registro di classe. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l’autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e la persona che è venuta a prelevarlo. 5. I docenti coordinatori devono predisporre per ciascuna classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico da consegnare in segreteria. 7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli o incustoditi. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
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8. Durante l’intervallo i docenti vigilano sull’intera classe. In caso di intervallo fuori della classe, o negli spazi comuni, collaborano con i colleghi delle altre classi. Le finestre devono rimanere chiuse così come durante i cambi dell’ora. 9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati ed è necessario assicurarsi che gli spazi comuni siano vigilati. 10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. Si raccomanda ai docenti sollecitudine nei cambi di ora. 11. Non è ammesso punire gli alunni indisciplinati allontanandoli dall’aula. 12. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell’aula senza creare problemi. 13. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi. 14. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e costruttivo al di fuori degli orari di lezione. Sono altresì tenuti ad incontrare i genitori che ne facciano richiesta scritta nell’ambito dell’orario di ricevimento. 15. I docenti devono avvisare tramite diario le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte. 16. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo sia per non ostacolare il lavoro del D.S. sia per non provocare nell’alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate. 17. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 18. É assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernidas, vernici, solventi, etc. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc. ..) verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. 19. É assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 20. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell’edificio scolastico accessibile agli alunni. 21. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente Scolastico o al Responsabile di Plesso per la sicurezza o all’RSPP. 22. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di Intersezione, di Interclasse o di Classe con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 23. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati. 24. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari o dispositivi elettronici in classe o in corridoio durante l’attività di lezione e/o durante le riunioni per fini non inerenti l’attività scolastica. 25. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali, ma solo per motivi
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d’ufficio. É permesso l’uso per gravi motivi familiari. 26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della Dirigenza. 27. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. Durante la mensa e durante il periodo post-mensa si richiede un’attenta vigilanza. 28. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita e vigilano affinché gli alunni escano in maniera ordinata, attenendosi alle disposizioni impartite dai responsabili. 29. Ogni insegnante è invitato a recarsi a scuola vestito in modo decoroso e a mantenere nei confronti dei colleghi, del personale e degli alunni un comportamento consono ad un educatore. 30. I docenti devono utilizzare un linguaggio consono all’ambiente scolastico e in conformità con il loro ruolo di educatori. 31. Gli insegnanti non possono ricevere persone estranee alla Scuola durante le ore di lezione, né si faranno chiamare al telefono per questioni personali, eccetto che per gravi motivi. 32. I docenti della scuola secondaria di primo grado devono sempre apporre la propria firma sul registro di classe nell’ora di lezione. Nel caso di una compresenza il docente che interviene deve affiancare la propria firma a quella del titolare; devono annotare sul registro di classe i compiti assegnati per casa e le attività svolte anche sul registro personale. Sul registro personale i docenti devono annotare quotidianamente le assenze degli alunni nell’apposito riquadro. I registri personali devono essere depositati al termine delle lezioni quotidiane nel proprio cassetto personale in aula professori. I registri devono essere debitamente compilati e consegnati in Segreteria alla fine dell’anno scolastico. 33. I docenti della I ora del pomeriggio annotano sul registro di classe le assenze degli eventuali alunni assenti. 34. In caso di infortuni o malessere si precisa quanto segue: dopo una prima valutazione, ove ritenuto necessario, occorre mettersi immediatamente in contatto con il servizio sanitario pubblico (118) e con la famiglia chiedendo l’intervento. Nel caso in cui le indicazioni del servizio sanitario pubblico fossero di accompagnare l’alunno al Pronto Soccorso, un docente dovrà affidare la classe ad un collega per accompagnare l’allievo. I docenti devono ricordare ai genitori che tutta la documentazione medica deve essere consegnata, compilando l’apposito modulo predisposto dalla segreteria della scuola, a guarigione avvenuta, dagli stessi genitori ed eventualmente alla sede dell’assicurazione. Per incidenti non particolarmente gravi si può affidare l’alunno ai famigliari. Qualora i famigliari non fossero reperibili, si dovrà tenere l’alunno a scuola fino al termine delle lezioni.
CAPO II - PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 2 – Doveri del personale amministrativo
1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze, è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell’Istituzione Scolastica e il proprio nome. 3. Non potrebbe utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro, salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico o del DSGA. 4. Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e d’accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. 5. Collabora con i docenti. 6. Accoglie con cortesia e professionalità il pubblico e il personale. La qualità del rapporto col
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pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede il cartellino timbro personale.
CAPO III - COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 3 – Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la timbratura elettronica del cartellino personale. 2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. Provvedono all’apertura delle porte ai piani. 3. I collaboratori scolastici: · Indossano il grembiule e, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro; · devono essere presenti all’ingresso e all’uscita degli alunni; · sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; · collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; · comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita; · collaborano con i docenti per assicurare la vigilanza · collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e, previa disponibilità, nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio; · favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap; · vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; · riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; · sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell’insegnante; · impediscono, con le buone maniere, che alunni di altre classi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi; · sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; · evitano di parlare ad alta voce; · tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; · provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia, con acqua e detersivi disinfettanti, dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; · non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. dal Dirigente Scolastico; · non consentono a persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico, di entrare nella Scuola. A tale proposito si terranno informati dei giorni e degli orari in cui si svolgono assemblee, colloqui e orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; · prendono visione del calendario di tutte le riunioni (consigli di interclasse, di classe, collegi dei docenti o consigli di istituto…) tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio; · sorvegliano l’uscita dalle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie;
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· possono collaborare con i docenti nella somministrazione di farmaci agli alunni; · possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatori durante uscite, viaggi e visite di istruzione. 4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria o al docente responsabile del plesso o della Sicurezza. Segnalano, sempre in Segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. I lavori richiesti devono essere annotati su apposito registro o agenda. 5. Accolgono il genitore dell’alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Nel caso non conoscano personalmente la persona ne verificano le generalità e si assicurano che l’uscita sia stata comunicata per iscritto, fanno compilare il modulo di manleva e lo consegnano all’insegnante quando si recano in classe a prendere l’alunno. Oppure, se la manleva risulta scritta su apposito registro conservato dai Collaboratori, comunicherà all’insegnante l’uscita dell’allievo e la persona che è venuta a prelevarlo, in modo che il docente possa trascrivere queste informazioni sul registro di classe. Dopo di che l’alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: · che tutte le luci siano spente; · che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; · che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; · che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; · che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; · gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. 7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola s’intendono regolarmente notificati al personale tutto. 8. E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. 9. Durante il servizio non dovrebbe utilizzare il telefono cellulare e o altro dispositivo elettronico, salvo autorizzazione del Dirigente scolastico o del Direttore dei Servizi G.A.
ART. 4 – Somministrazione di farmaci a scuola I docenti e il personale ATA possono somministrare farmaci agli alunni, in tal caso hanno il diritto di dare o meno la propria disponibilità. 1. La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle certificazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle ASL; 2. Tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto; 3. La somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge ciascuno per le proprie responsabilità e competenze: - le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale; - la Scuola: Dirigente Scolastico, personale docente ed ATA; - i Servizi Sanitari: medici di base e le ASL competenti territorialmente; - gli Enti Locali: operatori assegnati in riferimento al percorso di integrazione scolastica e formativa dell’alunno. 4. La somministrazione di farmaci in orario scolastico dev’essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale al Dirigente Scolastico, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di
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somministrazione, posologia). 5. Il Dirigente Scolastico, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci: - effettua una verifica delle strutture scolastiche mediante l’individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; - concede, ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci; - verifica la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non sia possibile l’intervento dei genitori, esercitanti la potestà genitoriale o di loro delegati. 6. A tale scopo saranno individuati prioritariamente tra il personale docente ed ATA gli operatori scolastici che abbiano seguito i corsi di primo soccorso ai sensi del D.L. N° 81/2008.
CAPO IV – ALUNNI Art. 5 – Norme di comportamento
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti degli insegnanti, del Dirigente Scolastico, di tutto il Personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, come previsto sia dal Regolamento interno dell’Istituzione Scolastica sia dalle più elementari norme di convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Le assenze dovranno essere giustificate sul diario o sull’apposito libretto, da uno dei Genitori o da chi ne fa le veci. 3. Gli alunni entrano negli orari stabiliti annualmente dal Consiglio di Istituto. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal C. di c. 4. Gli alunni devono rispettare rigorosamente gli orari di ingresso e di uscita del proprio plesso di appartenenza. La scuola, in ogni caso, non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso e dopo la loro uscita. La puntualità è rispetto degli altri e del loro lavoro. 5. Al suono della prima campanella gli studenti devono recarsi individualmente in classe dove li attendono gli insegnanti. Durante l’arco della mattina si potrà uscire dalla classe solo per validi motivi e con l’autorizzazione del docente. 6. L’orario scolastico sarà per quanto possibile impostato didatticamente. 7. Gli alunni in ritardo all’inizio delle lezioni, o che giungono oltre l’orario di accoglienza, saranno giustificati dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato e i genitori dovranno motivarlo per iscritto. Dopo il quinto ritardo verrà informato il Dirigente Scolastico che provvederà ad informare la famiglia. 8. Si richiede il rispetto dell’orario anche all’uscita dalle attività didattiche. 9. La serietà dell’impegno scolastico richiede che le assenze siano limitate a casi di necessità. Le giustificazioni dei genitori saranno controllate dagli insegnanti in servizio. 10. Non è consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i Genitori dovranno preventivamente avvertire la Scuola tramite comunicazione scritta sul diario, o apposito libretto, e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto, indicando le generalità, un’altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento). 11. Quando le richieste di uscita anticipata sono numerose, i docenti informeranno il Dirigente Scolastico che convocherà la Famiglia. In caso di uscite in orario scolastico per l’effettuazione di terapie, per un periodo di più giorni, l’anticipo dovrà essere autorizzato dal Dirigente Scolastico. 12. Per gli alunni della Secondaria di Primo grado la richiesta di uscita anticipata dovrà essere autorizzata dal Dirigente Scolastico o dai suoi Collaboratori. In caso di improvvisa indisposizione gli studenti potranno su autorizzazione del Dirigente Scolastico o dei suoi Collaboratori, sospendere le lezioni e dopo avviso per telefono potranno essere accompagnati a casa da un membro adulto della famiglia o da persona da essa delegata.
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13. In caso di malattia infettiva valgono le norme del D.P.R. 22 dicembre 1967 n° 1518 e successive modificazioni. Per altre assenze prolungate (superiori a cinque giorni), la famiglia dovrà prendere contatto con la Scuola anche per mettere al corrente lo studente del lavoro svolto. Per la Scuola dell’Infanzia, se l’assenza è superiore ad un mese, la famiglia deve mettere per iscritto il periodo dell’assenza. Si ricorda che, per la Secondaria di Primo Grado, se il numero di assenze supera il 25% del tempo scuola, l’alunno/a non potrà essere ammesso/a all’anno successivo. 14. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule…. 15. L’intervallo si svolgerà come stabilito per ogni singolo plesso. 16. Durante gli intervalli, sia nella Scuola che nel cortile, sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad esempio spingersi, salire e scendere le scale…); gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 17. Le attività in cortile, palestra o laboratori possono svolgersi solo sotto il controllo e la responsabilità di un docente. 18. I servizi igienici vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 19. Al termine delle lezioni l’uscita dalle classi deve avvenire con ordine. 20. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola tutto l’occorrente per i compiti, le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e/o oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti. Gli alunni sono altresì responsabili dei loro oggetti, pertanto alla fine delle lezioni avranno cura di controllare di aver preso tutto il materiale e non lasciarlo in classe. 21. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della Scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza della classe, di un gruppo di alunni o di un singolo allievo, durante le ore di lezione della sorveglianza di corridoi e servizi; 22. Ogni studente deve essere munito del diario e per la Scuola Secondaria del libretto scolastico delle giustificazioni rilasciato dalla Scuola e consegnato ad un genitore dopo che questi avrà apposto la sua firma nell’apposito spazio, convalidata dal timbro della Scuola. 23. Ogni studente deve possedere e usare con ordine il diario personale per annotare puntualmente i lavori domestici assegnati ed esso deve essere il normale mezzo di comunicazione fra Scuola e Famiglia. Il diario non potrà essere sostituito nel corso dell’anno e dovrà essere utilizzato solo per annotazioni scolastiche e dovrà essere controllato dalla Famiglia e dagli insegnanti. 24. Per la Scuola Secondaria potrà accadere che le classi siano fatte entrare alla 2a ora in caso di necessità preventivamente comunicata per iscritto sul diario alle famiglie. Le classi non saranno mai fatte uscire prima dell’orario scolastico previsto, anche in assenza di insegnanti. Solo per lo
svolgimento di assemblee sindacali del personale potranno essere fatti uscire in anticipo. 25. Tutti gli avvisi scritti per gli studenti e per i genitori verranno dati con congruo anticipo. Le firme di dette comunicazioni saranno controllate dagli insegnanti della classe. Gli avvisi di carattere generale per la Scuola dell’Infanzia saranno affissi all’Albo. 26. Ogni alterazione della scrittura nella corrispondenza fra Scuola e Famiglia sarà considerata mancanza grave. 27. A norma di legge è proibito fumare in ogni locale della scuola, nel cortile e nelle pertinenze della stessa: in caso di mancata osservanza, verranno applicati i provvedimenti previsti dalla normativa vigente e sanzioni disciplinari. Non è consentito portare a scuola taglierini o altro materiale pericoloso. Si fa altresì presente che la scuola non potrà essere ritenuta responsabile se petardi, accendini, fiammiferi o altro materiale saranno usati senza alcuna autorizzazione in scuola
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o al di fuori dell’edificio scolastico. 28. Gli alunni non possono circolare liberamente nei corridoi. 29. Gli studenti potranno recarsi ai servizi in modo ordinato, sotto la vigilanza del personale ausiliario, e passeggiare nei corridoi senza correre, né uscire dall’edificio. Gli insegnanti e personale ATA controlleranno che tutto si svolga con ordine e regolarità. Non si può passeggiare nei corridoi con bibite durante gli intervalli. E’ proibito portare lattine e bottigliette o contenitori in vetro. 30. É assolutamente vietato l’uso dei telefoni cellulari e di ogni altro strumento elettronico (mp3, radio, video game, DS….) durante le attività didattiche. E’ possibile portare il telefono cellulare a scuola, ma deve essere tenuto spento. Qualora ciò non avvenisse e il telefono squillasse, lo stesso sarà ritirato dal docente e riconsegnato al termine della mattinata. Contestualmente sarà comminata una nota sul diario personale avvisando dell’infrazione anche la famiglia. Nel caso di uso
volontario sarà comminata una nota sul registro, ritirato il telefono, consegnato al Dirigente scolastico o al responsabile di plesso che lo riconsegnerà solo al genitore convocato. 31. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: chi provocherà guasti al materiale o alle suppellettili della Scuola o del Comune sarà invitato a risarcire i danni. 32. É fatto divieto agli alunni di intrattenersi con estranei nella Scuola. 33. Per maggiore chiarezza si riporta una classificazione dei comportamenti scorretti e relative sanzioni disciplinari. (vedi allegato)
Art. 6 – Diritto di trasparenza nella didattica L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore del Consiglio si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del consiglio di classe o di interclasse. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
CAPO V - GENITORI Art. 7 – Indicazioni
1. La Legge attribuisce in primis ai genitori il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.). L’inosservanza di tale dovere comporterà responsabilità civile a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo, o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone, o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche; si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del “PATTO di CORRESPONSABILITÁ”, ove venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Le comunicazioni sul diario devono essere firmate dal genitore depositario della firma. 2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di: - trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; - stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno per gli alunni; - controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul diario e/o sul libretto
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personale; - per la scuola dell’Infanzia i genitori sono tenuti al controllo quotidiano di informazioni e comunicazioni affisse all’Albo della Scuola; - partecipare con regolarità alle riunioni previste; - favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; - osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; - sostenere gli Insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa; - educare ad un comportamento corretto durante le ore di lezioni, le attività extrascolastiche e l’attività di mensa. 3. I Genitori degli studenti, o chi li rappresenta, possono conferire con gli Insegnanti nelle ore di ricevimento settimanale. Inoltre potranno conferire con tutti gli insegnanti in orario pomeridiano predefinito e comunicato alle famiglie all’inizio dell’anno scolastico (ricevimento generale sia nel I sia nel II quadrimestre). Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni un avviso di convocazione. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti in servizio. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. Allo scopo di mantenere vivi e proficui i rapporti di collaborazione con la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Art. 8 – Accesso dei genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia. 2. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica, o all’ingresso e all’uscita per colloqui individuali riguardanti l’alunno, nei confronti del quale deve essere assicurata l’opportuna riservatezza. 3. I genitori degli alunni della Scuola Secondaria di primo Grado possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti, previa richiesta scritta da formulare sul diario del proprio figlio. 4. I Genitori dei plessi di Borgo San Moro e Castelvecchio – Scuola Primaria – devono attendere l’uscita dei propri figli al di fuori dei cancelli.
CAPO VI – MENSA Art. 9 – Norme sul servizio mensa
1. La partecipazione alla mensa è obbligatoria per le classi a tempo pieno, in casi eccezionali e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, gli alunni del TEMPO PIENO possono pranzare a casa, previa richiesta per iscritto da parte dalla famiglia, e devono rientrare alle ore 13,30 o 14,00 in accordo con i docenti di classe. I bambini frequentanti le classi a modulo, che non usufruiscono del servizio mensa, devono rientrare alle 13.30 nei giorni previsti. 2. L’attività Mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione.
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Per la Scuola Secondaria di I grado, non essendo obbligatoria la Mensa, l’alunno che non rispetta le regole e le disposizioni dei docenti in assistenza, manifestando un comportamento ripetutamente scorretto, può essere ripreso o allontanato dalla mensa – previa comunicazione ai genitori. 3. Per la Scuola Secondaria di I Grado gli iscritti solitamente alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante dichiarazione scritta sul libretto personale o tramite diario. 4. I docenti della mensa si dovranno attenere alle disposizioni impartite per l’assistenza alla mensa.
CAPO VII - LABORATORI Art. 10 – Uso dei laboratori e aule speciali.
l. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso, propone interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc... 2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. 3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili. 4. L’orario di utilizzo dei laboratori e delle aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. 5. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. 6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. 7. L’insegnante avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. 8. Ogni laboratorio o aula speciale deve essere dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe e ogni evento inerente alle stesse. 9. Per ogni altro argomento non contemplato nel CAPO VII si fa riferimento ai regolamenti specifici (aule informatica, artistica, scienze, palestra).
Art. 11 – Sussidi didattici 1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso il plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l’uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, il personale ATA e gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi.
Art. 12 – Diritto d’autore 1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 13 – Sala e strutture audiovisive 1. La prenotazione per l’utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne
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ha usufruito in data anteriore. Art. 14 – Uso esterno della strumentazione tecnica
(macchine fotografiche, telecamere,portatili,sussidi vari, ecc...) L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell’apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell’attrezzatura, l’incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’apposito registro la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 15 - Uso dei Laboratori di Informatica
NORME GENERALI 1) Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un Responsabile per i laboratori d’informatica. 2) L’accesso all’aula è consentito esclusivamente per lo svolgimento di attività didattiche coordinate da un insegnante che possieda le competenze necessarie per gestire le apparecchiature e controllare l’operato degli alunni. Per questo motivo si sconsiglia l’uso del laboratorio al solo scopo di intrattenere una classe in supplenza, o comunque per attività non legate alla didattica, durante le quali la vigilanza non può essere attenta e sicura. L’accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri momenti deve essere autorizzato e concordato con la Dirigenza o con il Responsabile. 3) All’inizio dell’anno scolastico viene definito un orario del laboratorio di Informatica concordato con i docenti che prevedono di farne uso che viene affisso sulla porta dell’aula; le ore rimaste libere potranno essere prenotate di settimana in settimana sull’apposita tabella posta a fianco dell’orario generale. 4) I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per ognuno di loro la postazione che occuperà per tutto l’anno scolastico. Ogni allievo dovrà compilare il modulo di postazione sul quale annoterà data, orario di utilizzo, classe e nominativo. Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Gli insegnanti che riscontrano anomalie nel funzionamento delle apparecchiature sono pregati di segnalare il fatto sull’apposito quaderno posto accanto al server. 5) Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento e non si arrechi danno agli impianti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio. 6) Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/o nelle altre periferiche. 7) É vietato intervenire sulle impostazioni base del sistema senza il preciso consenso dell’insegnante. Se la modifica alle impostazioni di un ambiente viene effettuata per scopi didattici (schermo, desktop…….) o di un’applicazione di grande uso (Word, Excel….), al termine della lezione si deve riportare il sistema nelle condizioni di partenza. 8) É vietato cancellare icone di programma inserite sul desktop. La loro funzione è di rendere più immediato per i principianti l’accesso ad un’applicazione e non c’è alcun motivo di eliminarle. 9) Si sconsiglia di occupare il desktop con cartelle personali, spesso vuote o con documenti di prova. Al termine di una lezione che prevede la creazione di cartelle personali sul desktop, l’insegnante provvederà affinché vengano cancellate o spostate da un’altra parte. Il desktop deve essere disponibile solo alle applicazioni. 10) É vietato intervenire sulle cartelle che non sono di competenza dell’alunno. E’ consentito spostare, rinominare e cancellare solo le cartelle create dallo stesso utente. 11) É possibile l’utilizzo di pen drive, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del Responsabile.
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12) L’uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva anteprima di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro. 13) Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano a loro posto, che non vi siano cartacce o rifiuti e che la sessione di Windows sia stata chiusa correttamente. 14) Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dai esponsabili senza alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di backup previste sul server. Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l’aggiornamento del software antivirus e a verificare la consistenza dei firewall. 15) La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente sospensione dell’accesso ad internet e/o alle risorse informatiche. Policy d’Istituto 16) Falsificazioni e imbrogli sono comportamenti vietati dall’Istituzione Scolastica. 17) Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell’Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici. 18) Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del Responsabile e solo nel caso si tratti di free software. 19) Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza di utilizzo. Si richiama l’osservanza delle norme per il rispetto del diritto d’autore e del copyright. 20) É vietato connettersi a siti proibiti, ed è vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie 21) Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette). 22) Comportamenti palesemente scorretti da parte dell’utente, quali compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.), costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili. Account 23) Gli allievi accederanno alla rete solo tramite l’account della scuola. 24) Il servizio Internet è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca. 25) Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente d’aula. 26) Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l’indirizzo della scuola. 27) Il docente d’aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare indicazioni su come devono utilizzare internet e li informerà che le loro navigazioni saranno monitorate. Art. 19 – Biblioteca – Mediateca 1. La biblioteca – mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.. 2. Compito della biblioteca – mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti. 3. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della stessa con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l’aggiornamento della schedatura e del catalogo. 4. Alla biblioteca – mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. 5. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro
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loro competenza. 6. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. 7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... 8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. 9. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell’apposito registro elettronico. 10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri o altri materiali smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
Art. 16 – Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’Istituto 1. Il Dirigente nomina all’inizio dell’anno scolastico uno o più docenti responsabili dell’area sportiva dell’I.S.A. che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. 3. I discenti dovranno uscire ed entrare dalle aule in silenzio almeno sino alle porte di ingresso dei piani di appartenenza. 4. Scenderanno e saliranno le scale per accedere alle palestre e al cortile e di ritorno alle aule, mantenendo un comportamento corretto, senza correre e senza spingersi, restando in fila per due anche per le scale. 5. Durante il tragitto dalle aule alla palestra e al cortile, gli alunni saranno accompagnati dall’insegnante di scienze motorie e/o da un collaboratore scolastico che, occasionalmente, potrà svolgere tale incarico senza la presenza dell’insegnante. 6. Nella zona palestre i discenti potranno usufruire dei bagni siti allo stesso piano, previa richiesta all’insegnante. 7. Nella zona palestre è indispensabile che le operazioni di cambio d’abito avvengano celermente. 8. Se la lezione si svolgerà in cortile gli alunni/e una volta espletate le operazioni di cambio d’abito, dovranno disporsi in riga di fronte all’ingresso che da sulla Scuola ed attendere ordinatamente le disposizioni dell’insegnante per l’inizio della lezione. 9. Nella zona palestre sono presenti locali adibiti a deposito attrezzi; i discenti NON POSSONO ACCEDERE a tale area, se non in straordinarie occasioni e/o con il permesso dell’insegnante. 10. Gli spazi esterni e gli attrezzi ginnici, compresi palloni di vario tipo, potranno essere utilizzati solo dagli alunni impegnati in ore curricolari o di gruppo sportivo e comunque sempre alla presenza degli insegnanti di scienze motorie. 11. Gli spazi esterni, o le palestre, sono ricreazione dopo la mensa prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane, a tal fine si sottolinea che il deposito attrezzi dovrà restare chiuso in quanto i discenti non potranno utilizzare gli attrezzi usati normalmente durante l’ora di scienze motorie, anche se potranno svolgere attività ludiche sotto la sorveglianza degli insegnanti preposti. 12. La sorveglianza durante la ricreazione sarà compito degli insegnanti preposti.
Art. 17 – Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l’utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. 2. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale
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personale incaricato. Il toner va sostituito con le dovute precauzioni, tenendo aerato il locale apposito. 3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con almeno 1 giorno di anticipo il materiale da riprodurre. 4. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
CAPO VIII – SICUREZZA Art. 18 – Norme di comportamento.
1. Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; 2. Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore; 3. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori; 4. Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; 5. Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore; 6. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. Prima di salire sulle scale doppie, controllare che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole al muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone; 7. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; 8. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc... ), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione; 9. Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto; 10. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, nè abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro; 11. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata; 12. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell’evento; 13. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta; 14. Non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. 15. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati; 16. Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro; 17. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; 18. Adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere; 19. Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile; 20. In caso di movimentazione manuale dei carichi (risme di carta, dossier, ecc: ) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide quando si trasportano, mentre quando si prendono da terra ci si deve piegare sulle ginocchia,piegando il meno possibile la schiena in avanti, facendo quindi sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere
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il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia; 21. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti; 22. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; 23. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola; 24. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di transito di 90 cm; 25. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso; 26. L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni, le porte di sicurezza devono sempre essere chiuse dall’esterno. I prodotti chimici non devono essere miscelati tra di loro e devono essere custoditi negli appositi armadi chiusi. Non devono essere presenti prodotti infiammabili.
Art. 19 – Tutela delle lavoratrici madri 1. Le mansioni a rischio per le lavoratrici in gravidanza e in periodo di allattamento riguardano: - le insegnanti della Scuola dell’Infanzia (sollevamento bambini e stazione eretta prolungata); - insegnanti di sostegno ad allievi non autosufficienti dal punto di vista motorio (nel caso debbano essere sollevati o aiutati negli spostamenti); - insegnanti di sostegno ad alunni con gravi disturbi comportamentali; - collaboratrici scolastiche (eventuale movimentazione di pesi, uso di prodotti per la pulizia pericolosi per la salute) 2. Le lavoratrici dovranno segnalare il loro stato di gravidanza non appena ne vengano a conoscenza; 3. Il Dirigente verifica se le mansioni svolte dalla lavoratrice rientrano, tutte o in parte, tra quelle a rischio per la gravidanza, in caso affermativo modifica le condizioni di lavoro della lavoratrice ai fini dell’eliminazione del rischio; 4. Quando non risulti possibile l’eliminazione del rischio, il Dirigente invita la lavoratrice a presentare domanda di anticipazione/prolungamento maternità, consegnandole la propria dichiarazione sull’impossibilità del cambio di mansione; 5. Qualora la lavoratrice presenti gravi complicanze della gestazione o preesistenti patologie che potrebbero essere aggravate dallo stato di gravidanza, ha diritto all’anticipo dell’astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza a rischio.
CAPO IX – COMUNICAZIONI Art. 20 – Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
l. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2. É garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3. É garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. 4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. 6. Per gli alunni si prevede di: a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’ organizzazione della scuola. b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la
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Scuola, purché l’iniziativa non persegua fini di lucro. Art. 21 – Comunicazioni docenti – genitori
1. Nell’orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ora per i colloqui, su appuntamento, con i genitori degli alunni, per la scuola della Primaria è prevista la possibilità di colloquio su appuntamento del giorno in cui si effettua la programmazione. Per la Scuola dell’Infanzia secondo necessità, sempre previo appuntamento. 2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell’alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali , accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’alunno deve sostenere e l’esito di tali interventi.
Art. 22 – Informazioni sul Piano dell’Offerta Formativa 1.All’inizio dell’anno scolastico, in apposita assemblea, il coordinatore del consiglio di classe o gli insegnanti illustrano agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative e/o opzionali; 2.Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti; 3.Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca o sul sito della scuola, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti. 4.Gli stessi materiali saranno pubblicati sul sito web dell’Istituzione scolastica.
CAPO X - ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 23 – Accesso di estranei ai locali scolastici
1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al Dirigente Scolastico, che a sua volta richiederà al C. di Istituto una delibera in tal senso. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessuna persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. Dopo l’entrata degli alunni verranno chiuse per tutta la durata dell’attività didattica le porte d’accesso, in modo che dall’esterno nessuno possa liberamente entrare. 4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l’albo d’istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di Segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi. 5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni. 6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.
CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’ AREA SCOLASTICA Art. 24 - Accesso e sosta
1. Il cortile è SPAZIO SCOLASTICO a tutti gli effetti, pertanto durante l’orario di apertura della Scuola, NON è consentita la circolazione e la sosta di mezzi di trasporto privati, salvo eventuali deroghe espressamente previste dal presente Regolamento; 2. E’ consentito l’accesso con l’automobile nel cortile dei plessi scolastici ESCLUSIVAMENTE a chi accompagna (genitori, o a chi ne fa le veci) alunni portatori di handicap per un ingresso e una
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una uscita più agevoli. La sosta è consentita per il tempo strettamente necessario; 3. E’ consentito l’accesso ai cortili dei plessi da parte di furgoni per il rifornimento della cambusa, purché ciò non ostacoli le attività didattiche; 4. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente scolastico può adottare i provvedimenti opportuni anche di carattere restrittivo; 4. L’accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della scuola sono disponibili solo agli insegnanti ed al personale A.T.A. solo al di fuori dell’orario scolastico pomeridiano. 5. Moto, motorini e biciclette devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi. 6. I mezzi devono procedere a passo d’uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne di pertinenza della scuola. 7. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa, se impraticabile ogni altro accesso, sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d’uomo e con prudenza e per tempo strettamente necessario.
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