PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA...

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “G.Bruno” Corsi di Liceo Scientifico, Scienze Umane, Linguistico e Artistico Sede Centrale Via Volpicelli 80022 ARZANO (NA) tel./fax081/5732625 Sede staccata: Via F. Capecelatro – Grumo Nevano Cod. Fisc. 93032980638 - Cod. Mecc. NAPS43000T email: [email protected] www.liceogiordanobruno.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA REVISIONE EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Elaborato dal Collegio Docenti nella seduta del 25 ottobre 2018 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 ottobre 2018

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “G.Bruno”

Corsi di Liceo Scientifico, Scienze Umane, Linguistico e ArtisticoSede Centrale Via Volpicelli 80022 ARZANO (NA) tel./fax081/5732625

Sede staccata: Via F. Capecelatro – Grumo NevanoCod. Fisc. 93032980638 - Cod. Mecc. NAPS43000T

email: [email protected] – www.liceogiordanobruno.gov.it

PIANO TRIENNALEDELL’OFFERTA FORMATIVA

REVISIONEEX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

Elaborato dal Collegio Docenti nella seduta del 25 ottobre 2018

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 ottobre 2018

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INDICE

PREMESSA 4

PARTE PRIMA:

L’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO LA VISION 5

LA MISSION 5 IDENTITÀ DELL’ISTITUTO 6

o STRUTTURA 6 o CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL BACINO DI UTENZA 7o QUADRO VALORIALE DI RIFERIMENTO 8

PARTE SECONDA:

RAV (rapporto annuale di autovalutazione) e PDM (piano di miglioramento): 12

PRIORITÀ E TRAGUARDI. 12

ORGANICO 15

FORMAZIONE DOCENTI E ATA: 17 o Piano di formazione docenti 17 o Piano di Formazione e Aggiornamento del personale ATA 19 o Piano Nazionale Scuola Digitale 21

PROGETTAZIONE CURRICULARE, EXTRACURRICULARE ED ORGANIZZATIVA 22

LA DIDATTICA 22 o Innovazioni Didattiche 24 o Sperimentazione di Unità di apprendimento per classi parallele 25 o Applicazione della metodologia CLIL (Content and Language integrated learning) 25 o Introduzione di metodologie didattiche alternative 25 o Attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro 25 o Potenziamento dell’offerta formativa 26

COMITATO DI VALUTAZIONE 26

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 27

ORIENTAMENTO 30

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 31

LA VALUTAZIONE DEL PTOF 31 o Fasi della valutazione 31 o Valutazione attività area curricolare ed educativa 31o Valutazione area attività complementari 32 o Valutazione area progettazione extra-curricolare 32 o Valutazione del sistema attraverso questionari 32

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ALLEGATI

1. Atto di indirizzo della Dirigente Scolastica

2. RAV

3. Piano di Miglioramento

4. Piano Triennale Animatore Digitale

5. Organigramma a. Organigramma b. Organigramma grafico c. Funzionigramma grafico

6. Programmazioni, criteri di valutazione, griglie di valutazione prove scritte ed orali

7. Regolamento d’istituto, Patto educativo di corresponsabilità,

8. Piano annuale delle attività, Sedi ed orari di funzionamento

9. Piano Annuale di Inclusione (PAI)

10. Patto BYOD

11. Piano della Formazione

a. Docenti

b. Ata

12. Progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Conoscere per fare”

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PREMESSA

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA del Liceo Scientifico “Giordano Bruno” siconfigura come una struttura ordinata per promuovere:

● la certificazione di identità;● la progettazione educativa; ● la legittimazione di spesa.

e si propone come unità sistemica e dinamica al tempo stesso, tale da rendere possibili collegamenti,interazioni, rapporti e tutti i processi di regolazione e i circuiti di verifica e di controllo.

In quanto unità sistemica, esso riassume in sé una serie di decisioni e di azioni all’interno di un progettoorganico e coerente. In quanto unità dinamica si presenta pienamente flessibile in ragione delle esigenzedel contesto e del campo d’azione.

Strumento di innovazione e di sperimentazione, il PTOF:

● apre il sistema scolastico alla ricerca-azione e alla tecnologia; ● cura la formazione e la professionalità; ● assicura un costante e puntuale riscontro per gli aspetti patrimoniali o di controllo di spesa;

accoglie e include la programmazione curriculare come elemento flessibile e raccordabile con gliinteressi, i bisogni e gli orientamenti culturali degli alunni.

Il Presente PTOF consta di una parte definitoria e di n. 10 allegati che costituiscono parte integrante deldocumento.

Del presente PTOF si dispone un utilizzo pieno e compiuto, in quanto esso:

è diffuso all'interno della comunità scolastica, affinché funzioni da riferimento per l’azione quotidiana;

è reso noto ai rappresentanti dei genitori, anche attraverso la sua pubblicazione sul sito della scuola, perché possano fare osservazioni, suggerire miglioramenti e valutare la congruenza dell'azione

educativa; è consegnato in copia alle altre scuole del territorio, agli enti locali interessati e alle istituzioni e

associazioni culturali di Arzano e di Grumo Nevano che ne facciano richiesta, e ciò al fine di dare eraccogliere stimoli per sinergie e collaborazioni;

è affisso all'albo della scuola, affinché chiunque possa prenderne visione; è pubblicato sul sito web dell’istituto (www.liceogiordanobruno.gov.it), perché possa essere

conosciuto da chiunque all’esterno della scuola.

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PARTE PRIMAL’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO

LA VISION

La Vision del nostro liceo è quella di proporsi come:

CENTRO DI INNOVAZIONE E DI PROMOZIONE CULTURALE, UMANA EDEMOCRATICA

non solo PER GLI ALUNNI

ma anche PER IL TERRITORIO

La scuola, in tal senso, è chiamata a:

●Dare ai giovani una cultura di base adeguata e gli strumenti essenziali per essere persone capaci di

comprendere e gestire il cambiamento, mediante la padronanza di conoscenze, abilità e competenze per

decodificare i messaggi e vivere nella società con atteggiamento critico, autonomo, responsabile;

●Educare ai valori presenti nella Costituzione che costituiscono il comune orizzonte educativo (libertà,

giustizia, solidarietà, responsabilità, dignità umana, partecipazione, bene comune, cittadinanza,

legalità...) per combattere l’individualismo, l’egoismo e l’idea di non poter modificare e apportare

cambiamenti nella nostra società.

Rimangono validi I QUATTRO PILASTRI DELL'EDUCAZIONE indicati anche dalla CommissioneDelors:

IMPARAREA CONOSCERE

IMPARAREA FARE

IMPARAREA VIVERE CON GLI

ALTRI

IMPARAREAD ESSERE

possedere una culturagenerale di base

che permette di avere gli strumenti

dell’acquisizionegraduale e progressiva

delle conoscenze

trasformare le conoscenze in competenze

necessarie alla vitasociale

e professionale

educarsi all’eserciziodella cittadinanza,

al rispetto dell’altro edella diversità,

alla cooperazione, alla legalità,

al bene comune

assumersi le responsabilità

di uomini e di cittadinichiamati a costruire unnuovo umanesimo per

sé e per gli altri

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LA MISSION

Nel Liceo Scientifico “Giordano Bruno” di Arzano tutte le attività curricolari ed extracurricolariconvergono alla:

PROMOZIONE CULTURALE, CIVILE, SOCIALE E MORALE DEGLI ALLIEVI,come PERSONE

inserite in contesti comunitari diversi, di carattere locale, nazionale, europeo,aperti alle problematiche mondiali, al confronto delle idee e tra le culture.

Tutte le azioni in atto quindi confluiscono verso GLI OBIETTIVI:

di valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche; di potenziamento delle competenze matematiche e logico-scientifiche; di valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare

e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale; di individuazione di percorsi e sistemi funzionali alla premialità; di valorizzazione del merito degli alunni attraverso la partecipazione a olimpiadi di italiano e lingue

straniere, al Certame Vichiano, ai colloqui fiorentini, a giochi a squadre di matematica; di miglioramento e valorizzazione dei percorsi di ASL e di contrasto al cyberbullismo; di sviluppo e potenziamento delle competenze sociali e civiche.

STRUTTURA

DENOMINAZIONE SCUOLA INDIRIZZI ED ARTICOLAZIONI

NUMERO DICLASSI

NUMERO DIALUNNI

Liceo Giordano Bruno Sede di Arzano

Liceo Scientifico 15 329

Liceo Linguistico 13 303

Liceo delle Scienze umane 13 290

Liceo Giordano Bruno Sede di Grumo Nevano

Liceo Scientifico 17 367

Liceo Artistico 5 110

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CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL BACINO DI UTENZA

Il bacino di utenza dell’istituto comprende alcuni comuni situati nell’area a Nord-Ovest di Napoli.

Quest'area, come d'altronde tutto l’hinterland napoletano, ha vissuto, a partire dagli anni sessanta,

profonde ed intense trasformazioni di ordine socio-culturale e ciò per due ordini di motivi:

1. da un'economia quasi esclusivamente agricola si è passati, nel breve volgere di quattro decenni, a

una

nettissima prevalenza dei settori secondario e terziario;

2. l’intero tessuto economico si è sviluppato con caratteristiche di precarietà diffusa e di crisi più o

meno permanente.

Questi due processi hanno determinato cambiamenti radicali, di segno ambivalente, nella mentalità, nel

costume e nelle relazioni sociali. Da un lato, si registra una maggiore dinamicità sociale e una spinta

all’autonomia delle giovani generazioni; dall’altro, la tendenziale positività di tali spinte si perde

continuamente nella condizione di precarietà che caratterizza l’insieme delle relazioni economiche e

sociali.

Va anche detto che l’insediamento delle fabbriche e della grande distribuzione sul territorio ha favorito il

fenomeno della denucleazione del capoluogo e, di converso, la inurbazione abnorme di tutta la cintura

immediatamente contigua. Arzano ha perso, in tal modo, la sua identità di paese definito, assorbito

facilmente nelle linee della cementificazione selvaggia che si distende senza alcuna soluzione di

continuità in direzione di Casoria, Casavatore, Casandrino, Grumo Nevano, della stessa Napoli. Al

contempo si registra una crescita esponenziale della densità demografica, che attualmente nel comune di

Arzano supera le 9000 unità per kmq, mentre più ridotta risulta quella di Grumo Nevano

In tale contesto di degrado particolarmente penalizzati risultano gli strati giovanili, preoccupati, più di

ogni altra cosa, di un futuro di disoccupazione e disagio sociale.

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QUADRO VALORIALE DI RIFERIMENTO

La nostra scuola si ispira, come è ovvio, alla Costituzione Italiana, in particolare agli articoli 3, 33 e 34,ponendoli alla base di tutta l’attività scolastica.

UGUAGLIANZA E DIVERSITÀIl nostro istituto, in quanto luogo di promozione della persona, di educazione, di acquisizione diconoscenza e di sviluppo di competenze, si impegna a intervenire sulle cause dell’insuccesso scolasticoattraverso idonee iniziative di sostegno e recupero. Nessuna discriminazione nell’erogazione del serviziopuò essere compiuta per motivi “di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Con questo la scuola intende sottolineare la necessità che l’azione educativa non si realizzi in un’offertaunica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si articoli in modo da tenerconto delle situazioni di partenza di ciascuno. L’assunzione delle diversità come punto di partenza delpercorso educativo va tradotta continuamente in effettiva uguaglianza delle opportunità. L’azione dellascuola è tesa a fornire a tutti gli alunni gli strumenti idonei alla loro autonoma crescita culturale attraversouna base comune di conoscenze e abilità procedurali. Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per valorizzare le molteplici risorse esistenti sulterritorio (enti locali, associazioni culturali, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare unprogetto educativo ricco e articolato, affinché l’offerta formativa della scuola, oltre alle fondamentaliattività curriculari, assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale. A tali contenuti disciplinari si affiancano: il rispetto per ogni cultura e la sua valorizzazione entro il processo di costruzione di nuove identità

globali; il rifiuto di ogni forma di discriminazione. Relativamente all’educazione al rispetto pieno delle diversità, il nostro istituto ritiene fondamentalel’assunzione attiva della problematica da parte di tutte le componenti, e in particolare dei genitori,affinché contribuiscano a rendere “pratica viva” quanto disposto dalla Dichiarazione dei Diritti dell’ONU,dalla nostra Costituzione e dalle leggi dello stato italiano. D’altronde proprio i genitori sono chiamati acooperare attivamente al percorso educativo e formativo dei propri figli esercitando il diritto/dovere chel’art. 30 della nostra Costituzione riconosce loro. Le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere, diconoscere i contenuti del Piano dell’Offerta Formativa, sottoscrivere formalmente il Patto educativo dicorresponsabilità per vivere in maniera consapevole il rapporto tra istituzione scolastica autonoma,studenti e famiglie, in particolare aiutando la scuola a rendere efficace il suo dovere istituzionale digarantire la pari dignità tra tutti gli alunni e fare in modo che nessuna discriminazione venga compiuta permotivi di razza, lingua, religione, sesso, inclinazioni sessuali, opinioni politiche e condizionisocioeconomiche. La nostra istituzione scolastica si impegna a favorire, mediante opportune azioni che coinvolgano tutte lecomponenti della scuola, l’accoglienza e l’integrazione di tutti gli alunni.

ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONEInclusione. In un’ottica di personalizzazione e di educazione comunitaria, consideriamo protagonisti diprocessi inclusivi tutti gli alunni della scuola. In particolare sono destinatari di percorsi ed attività diinclusione alunni con: disabilità (ai sensi della Legge104/92, Legge 517/77); disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.

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Per gli alunni diversamente abili, con difficoltà e/o limitazioni di natura psicofisica si organizzanoattività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli eventualiassistenti materiali o specialistici, per l’autonomia, nonché di tutto il personale docente ed Ata. Ildocente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutte le componenti coinvolte nel processodi integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le figure specialistiche dellestrutture pubbliche. All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorentil’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di tipolaboratoriale, le lezioni differite. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze deglialunni si adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari. Gli studenti diversamenteabili sono valutati in base al Pei che può essere curricolare e globalmente riconducibile alla programmazione oppure totalmente differenziato

Per gli alunni con bisogni educativi speciali che vivono situazioni temporanee o permanenti diparticolare ostacolo nell’apprendimento e/o nello sviluppo. Questa situazioni possono essere di tipoorganico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale. Esse causano direttamente oindirettamente difficoltà, ostacoli o rallentamenti nei processi di apprendimento che dovrebberosvolgersi nei vari contesti. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno necessità di interventidefiniti accuratamente in base alla loro situazione di difficoltà. In alcuni casi questa attenzioneformativa e didattica prenderà la forma di un Piano didattico Personalizzato (pdp), che risponda inmodo mirato alle esigenze degli alunni prevedendo la personalizzazione del loro percorso.

Ulteriore attenzione viene data in questo ambito all’accoglienza degli studenti stranieri. L’istituto si propone per questi ragazzi di: definire pratiche condivise all’interno delle scuole in temadi accoglienza di alunni stranieri; facilitare l’ingresso di ragazzi di altra nazionalità nel sistemascolastico e sociale; sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventualiostacoli alla piena integrazione; promuovere, relativamente alla didattica, attività di piccolo gruppo,semplificazione, facilitazione linguistica per ogni disciplina, rilevando i bisogni specifici diapprendimento ed elaborando, ove possibile, percorsi didattici in L2. La politica di inclusione del Liceo Giordano Bruno è definita e presentata in dettaglio nella suaarticolazione didattica ed organizzativa nel PAI allegato.

SVILUPPO DELLE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHELe competenze sociali e civiche costituiscono il campo in cui tutte le altre competenze si manifestano erealizzano tutta la loro potenzialità. Padroneggiare pienamente la lingua italiana o una straniera rimanda dunque alla possibilità di vivere lacittadinanza dal lato della capacità di esprimere il proprio pensiero con chiarezza e anche di intessereautentiche e significative relazioni sociali; riconoscere gli snodi significativi della storia italiana edeuropea o la natura delle istituzioni politiche e sociali del mondo contemporaneo rimanda alla padronanzadi categorie interpretative con le quali leggere criticamente la realtà dell’oggi. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei sembra declinare le competenze sociali e civichesu due piani fondamentali: da un lato in termini di capacità critica, ermeneutica, di comprensioneapprofondita della realtà. In questo senso la finalità del percorso di studi è esplicita: le discipline, i saperisostengono lo studente nella costruzione degli strumenti concettuali che gli permettono di analizzare larealtà secondo diverse prospettive. Dall’altro lato l’accento è posto sulla capacità argomentativa, di espressione di sé ma, nello stesso tempo,di ascolto dell’altro, dimensioni entrambe essenziali alla pratica della cittadinanza. In altre parole la padronanza della lingua e la conoscenza precisa di alcuni snodi storici e delle principaliistituzioni, la capacità di lettura critica e quella argomentativa, coniugata con lo spazio per l'ascolto,alludono a un passaggio fondamentale della crescita democratica: non si può parlare di cittadinanza e didemocrazia, né si può viverle, senza gli strumenti necessari per farlo. Se non comprendiamo che lecompetenze sociali e civiche non possono più restare lettera morta e devono invece tradursi in interventodi sistema, allora non possiamo neppure dare il giusto peso e valore a questo tema.

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La sfida per la scuola è, pertanto, quella di aiutare i nostri alunni a possedere le chiavi di lettura, dicomprensione e di interpretazione della realtà, attraverso l’interiorizzazione di schemi logico-concettualimediante i quali integrare i diversi saperi. Oltre che le competenze di cittadinanza tradizionalmente intese sempre più si va sviluppando l’attenzioneper quelle abilità trasversali, dette SOFT SKILLS, che sembrano fondamentali per coloro che devonoaffrontare il mondo globalizzato. Tra le SOFT SKILLS più ricercate, secondo l’indagine di Unioncamere(2015), troviamo la capacità dei giovani di saper lavorare in gruppo, la flessibilità e l’adattamento allecondizioni di lavoro, la capacità di lavorare in autonomia, le abilità di comunicazione, e quelle dirisoluzione dei problemi. Altri studi indicano tra le competenze soft più richieste anche l’orientamento alrisultato, la capacità di avere visione d’insieme nel proprio agire, l’abilità di essere leader, la capacità di collaborare con gli altri e lo spirito d’iniziativa. La scuola ha pensato, alla luce di quanto detto, di potenziare ulteriormente le competenze sociali e civichecon la realizzazione dei seguenti progetti declinati attraverso la vision del liceo Giordano Bruno cheidentifica la scuola come luogo di innovazione e di promozione culturale, umana e democratica non soloper gli alunni ma anche per il territorio. Si sottolinea che anche l'alternanza scuola-lavoro è stata sentita e vissuta con questa finalità in linea conl'atto d'indirizzo della Dirigente. In tale contesto vanno inseriti i seguenti progetti specifici :

- Promozione della Parità di genere - Premio Napoli - Progetto “Adotta un monumento”- Progetto Scrivania digitale - Circoli di lettura - Progetto sull’affettività - Progetto "Atella viva" - cultura, volontariato, cambiamento - Attività di Alternanza scuola – lavoro - Progetti di Sicurezza e Prevenzione- Attività di volontariato/Protezione civile

Nell’ambito della promozione delle competenze sociali e civiche sono da considerare anche le seguentiulteriori importanti attività sistemiche ed azioni progettuali: In coerenza con gli obiettivi di Agenda 2030*, Le attività di promozione di una cultura ecologica voltaalla tutela del territorio e all’assunzione di stili di vita e comportamenti ecosostenibili;Le attività di educazione allo sviluppo sostenibile, proposti nell’ambito del piano formativodell’alternanza scuola-lavoro

*L’Agenda 2030 richiede di: “trasmettere a tutti gli studenti le conoscenze e competenze necessarie apromuovere lo sviluppo sostenibile” (Goal 4.7) mettendo il benessere delle persone e del pianeta al centrodella politica, dell’economia e della società. La prospettiva è quindi quella di una continua crescita dellecompetenze di cittadinanza, in una scuola quale comunità educativa, motore di crescita e cambiamentoper lo sviluppo di una società fondata sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Attività di prevenzione e contrasto al cyberbullismo La nostra scuola in riferimento alla Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 - Linee di indirizzogenerali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, dopo aver designato undocente con funzioni di referente per le iniziative contro il cyberbullismo, che collaborerà con le Forze dipolizia, le associazioni e con i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio, ha articolato un percorso progettuale a più livelli: Formazione degli insegnanti. I docenti devono “conoscere” per essere in grado di affrontare queste

fenomenologie complesse ad alto grado di criticità e comportamenti che nel tempo possono portare aconseguenze molto gravi. Una formazione mirata e concreta, volta a fornire strumenti operativi econoscenze teoriche permette agli insegnanti non solo di riconoscere i segnali precursori e attivarsicoinvolgendo gli operatori specializzati, ma anche di relazionarsi con studenti e famiglie con un grado

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di consapevolezza maggiore, con strumenti interpretativi adeguati e con possibilità di orientamento e intervento efficaci. Dall’a.s. in corso 2018-19 la nostra scuola si registrerà alla Piattaforma ELISA per le strategieAntibullismo. Si tratta di una piattaforma E-learning degli insegnanti sulle Strategie Antibullismorealizzata dal MIUR in collaborazione con il dipartimento di Scienze della formazione e psicologiadell’università di Firenze allo scopo di dotare docenti e scuole di strumenti d'intervento efficaci suitemi del bullismo e del cyberbullismo (wwwpiattaformaelisa.it)Come previsto dal Piano Nazionale per la Formazione dei docenti 2016/2019 e dalla Legge 29maggio 2017 n.71, la nostra scuola aderirà al percorso di formazione progettato dal MIUR e rivolto aidocenti referenti di bullismo e cyberbullismo per l’acquisizione delle competenze psicopedagogiche esociali per la prevenzione del disagio giovanile.

Con questa finalità saranno organizzati, inoltre, incontri di informazione per i genitori dei nostrialunni con psicologi, polizia postale ed esperti del diritto aperto al territorio. Proprio le famiglie inmoltissimi casi si rivelano del tutto ignare della vita di relazione che i propri figli conducono sul web, non riescono a percepire i rischi o i comportamenti e gli atti già in essere, arrivando anche asottovalutare tali fenomeni considerandoli azioni goliardiche. Durante l’anno scolastico sono previstiincontri degli alunni con la Polizia Postale sul tema del bullismo, cyberbullismo, sicurezza in rete.

Moduli di alternanza scuola-lavoro. Si attueranno percorsi afferenti all'ambito giuridico e percorsonell'ambito del progetto scuola-viva rivolti agli studenti e alle famiglie.

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PARTE SECONDARAV(Rapporto Annuale di Autovalutazione) e PDM (Piano di Miglioramento)

PRIORITÀ , TRAGUARDI, OBIETTIVI

Il Liceo Scientifico di Arzano intende perseguire il successo formativo dello studente, lo indirizza e losostiene nel rispetto delle diverse individualità, ne osserva l’evoluzione e le diverse fasi, promuoveiniziative di riflessione e di ricerca per migliorare l’efficacia dell’azione didattica e garantirne l’equità. Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapportodi Autovalutazione (RAV) allegato 2 del presente documento, e pubblicato sul sito della scuola, nonchégià presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV in allegato per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui operal’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esitidocumentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementiconclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il triennio 2016/2019 sono: Stabilizzare il numero degli esiti insufficienti in matematica e italiano nel primo biennio Aumentare di almeno un punto la percentuale di alunni collocati nei livelli 2 e 3 delle prove Invalsi

per la matematica. Accrescere negli alunni la capacità di reperire, organizzare, collegare e recuperare informazioni

(Imparare ad imparare) Attivare modalità di monitoraggio efficaci per l’orientamento in uscita. Proseguire nell’attivazione di azioni strutturate per l'attuazione di percorsi di alternanza scuola-

lavoro.

I TRAGUARDI che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: Ridurre progressivamente l'insuccesso scolastico (bocciature e giudizi sospesi) fino ad una

percentuale del 15 % attraverso la revisione della progettazione didattica Uguagliare la percentuale di successo con scuole che hanno simile background socio economico Aumentare progressivamente il numero di studenti davvero autonomi nell'organizzazione dello

studio Rendere stabile la relazione culturale più stabile con il territorio, anche al fine di promuovere una

cittadinanza consapevole nei nostri alunni. Implementare nell'arco del triennio un sistema di monitoraggio rivolto agli studenti che

intraprendono la carriera universitaria e/o lavorativa. Implementare progressivamente azioni "strutturate" finalizzate all'attuazione dell'alternanza scuola-

lavoro. Finora si è intervenuto prioritariamente sugli esiti di apprendimento, poiché essirappresentavano un punto di particolare criticità della scuola. Dall'anno scorso si è rilevato unmiglioramento di questi esiti per cui pur costituendo punto di attenzione costante, è possibilerivolgere le nostre energie agli altri punti rilevati a cominciare dalla stabilizzazioni dei rapporti con il territorio

Le PRIORITÀ DEL RAV saranno: 1. Rafforzare le competenze di base da parte degli alunni; 2. Favorire l’acquisizione di una mentalità più aperta all’innovazione metodologica e didattica da parte

dei docenti; 3. Facilitare la capacità di orientamento degli alunni (università e mondo del lavoro);

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4. Sviluppare una dinamica di maggiore apertura della nostra scuola verso il territorio circostante. 5. Migliorare la comunicazione con i genitori ed alunni per favorire una più attiva partecipazione alla

vita scolastica. Gli OBIETTIVI DI PROCESSO, che l’Istituto ha scelto di implementare in vista del raggiungimentodei traguardi, analiticamente contenuti nel Piano di Miglioramento, sono specificati analiticamente nelPDM allegato 3 del presente documento, sono:

Area di miglioramento

Obiettivi di processo

Connessione con le priorità

Connessione con i traguardi

1) Curricolo, progettazione evalutazione

Elaborare un curricolo per competenze.

Ridurre gli esiti negativi nel primo biennio.

Ridurre progressivamente l'insuccesso fino ad una percentuale del 15 % attraverso la revisione della progettazione didattica.

Elaborare prove di verifica comuni in particolare nelleclassi del biennio nelle discipline italiano, matematica, scienze, lingue straniere.

Diminuire di almeno un punto la percentuale di alunni collocati nel livello 2 delle prove INVALSI.

Uguagliare la percentuale con scuole che hanno simile background socio-economico entro i prossimi 3 anni.

Elaborare struttura valutazione formativa che valorizzi le competenze, nonsolo le conoscenze, degli alunni riferita anche a attività extracurricolari.

Creazione di dipartimenti per aree disciplinari.

Creazione di rubriche di valutazione per la didattica per competenze

2) Ambiente diapprendimento

Utilizzare in maniera semprepiù integrata attività laboratoriali e nuove tecnologie informatiche.

Fare acquisire la capacità di reperire, collegare e recuperare informazioni (imparare ad imparare).

Aumentare progressivamente ilnumero di studenti autonomi nell'organizzazione dello studio.

3) Continuità eorientamento

Creare un raccordo stabile con le scuole secondarie di I grado presenti sul territorio.

Costruzione di un curricolo verticale

"Costruire" nell'arco del triennio un sistema di monitoraggio costante rivolto agli studenti che intraprendono la carriera universitaria. Potenziare le attività di

orientamento universitario. Attivare azioni strutturate per l’attuazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Implementare progressivamenteazioni "strutturate" finalizzate all'attuazione dell'A.S.L.

Rafforzare il legame con il territorio con accordi,

reti,convenzioni anche per percorsi di alternanza scuola lavoro.

Relativamente all’area di processo 1 e per conseguire gli obiettivi in essa indicati si svolgeranno leseguenti attività:

● Elaborazione di Unità di apprendimento (UDA) costruite su competenze e attraverso un lavoro diricerca-azione da un gruppo di docenti che delinea e sperimenta linee di intervento adeguate allapriorità individuata;

● Elaborazione di un curricolo verticale digitale che in particolare accompagni lo studente nelpassaggio dal primo biennio agli anni successivi, ma anche coinvolga in rete le scuole del territorionell’ottica della costruzione di un percorso condiviso e centrato sulla continuità tra ordini di scuola differenti;

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Relativamente all’area di processo 2 e per conseguire gli obiettivi in essa indicati si svolgeranno leseguenti attività:

● Corsi di formazione per docenti della rete “RETEANDO” volti a riflettere e illustrare nuovemodalità di insegnamento/apprendimento e nuovi ambienti di apprendimento;

● Corso di formazione per docenti sulle Gsuite (Google Apps); ● Corso di formazione digitale per alunni “La scrivania digitale”, finalizzato al superamento

dell’esame per il conseguimento dell’ECDL. ● Corso di formazione digitale per docenti “Pillole di digitale” sulla didattica innovativa.

Relativamente all’area di processo 3 e per conseguire gli obiettivi in essa indicati si svolgeranno leseguenti attività:

● Costruzione di reti di ambito e di scopo tra scuole del territorio di riferimento, come strumenti dicooperazione fra istituzioni scolastiche autonome che si impegnano, in attuazione di un programmacomune, a collaborare reciprocamente scambiandosi informazioni, realizzando molteplici attività,lavorando alla costruzione di un curricolo verticale e contrastando fenomeni di esclusione sociale eculturale;

● Progetto “Ponti e staffette: ponti verso il futuro e staffette tra generazioni”, che prevede lapartecipazione di ex alunni del liceo entrati nel mondo del lavoro e portatori della propriaesperienza formativa e professionale successiva al percorso scolastico ai fini dell’orientamento degli studenti in uscita dal liceo;

● Percorsi di alternanza scuola-lavoro,

In riferimento alle reti tra scuole, di cui ai commi 70 e 71 dell’art. 1 della legge 107/2015, cosiddetta della“Buona Scuola”, si fa presente che il liceo “Giordano Bruno” è già parte della Rete campana dei liceiartistici e intende impegnarsi in ogni possibile forma di collaborazione con altre scuole. Oltre alle reti diambito e scopo tra le scuole del territorio di riferimento, si intende promuovere il gemellaggio tra il nostroliceo e altre realtà scolastiche italiane ed europee nella più ampia rete di eTwinning, dal cui impatto siattendono ricadute significative anche sulle pratiche didattiche, sulle competenze degli insegnanti e sulle opportunità di sviluppo professionale. Gli obiettivi di processo consentono un'organizzazione e una gestione delle attività più efficace, efficientee funzionale alle esigenze formative degli studenti. Essi possono essere più agevolmente monitorati perverificare non solo i risultati delle azioni intraprese e per apportare eventuali azioni correttive, ma ancheper verificare la validità degli aspetti organizzativi, relazionali e il livello di soddisfazione delle aspettative.

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ORGANICO

Per organico dell'autonomia, si intende l’organico complessivo della scuola, incluso quello dipotenziamento. Il suo compito è di soddisfare le esigenze e le necessità formative/didattiche e ampliare iprogetti della scuola (comma 7 dell'articolo 1 della legge 107/15). La nostra Scuola ha individuato il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offertaformativa che ha inteso realizzare per il raggiungimento degli obiettivi formativi:

A. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche; B. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; C. potenziamento delle competenze nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei

media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche con il coinvolgimento deimusei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

D. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza; E. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; F. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; G. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network; H. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; I. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; J. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi

speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; K. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese leorganizzazioni del terzo settore e le imprese;

L. incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; M. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti;

Per quanto detto precedentemente, la gestione dell’organico dell’autonomia sarà finalizzata a:

● Perseguire gli obiettivi presenti nel PdM; ● Agire in una prospettiva di valorizzazione delle competenze professionali di tutti i docenti;● Progettare e realizzare interventi in rete; ● Utilizzare tutte le risorse professionali sia in attività curricolari di lezione che in altre attività

caratterizzanti la funzione docente; ● utilizzare con coerenza e razionalità tutti i docenti dell’organico dell’autonomia, così da realizzare

le forme di flessibilità previste dal PTOF; ● attuare progetti innovativi, finalizzati al potenziamento delle competenze e delle attitudini degli

allievi, riducendo in tal modo anche la dispersione scolastica; ● sopperire alle assenze dei docenti, attraverso la sostituzione degli stessi per brevi periodi.

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Posti di organico, comuni e di sostegno che, nell’ORGANICO DI DIRITTO a. s. 2018 -2019, sono staticonteggiati per le nostre due sedi nel seguente modo:

A046 Scienze giuridiche ed economiche

2 cattedre di cui una Coe (10+8) 1 cattedra Arzano1 cattedra Grumo

A027 Matematica e fisica

14 cattedre + 6 ore 7 cattedre + 6 ore Arzano6 cattedre Grumo

A017 Disegno e storia dell’arte

5 cattedre + 2 ore 3 cattedre Arzano 2 cattedre Grumo

A011 Discipline letterariee latino

26 cattedre +8 ore 17 cattedre +8 ore Arzano 9 cattedre a Grumo

A048 Scienze motorie e sportive

8 cattedre 5 cattedre Arzano 3 cattedre Grumo

IRC 3 cattedre + 5 ore Arzano 6 ore Grumo

A018 Filosofia e scienze umane

3 cattedre + 5 ore Arzano

A050 Scienze Naturali

9 cattedre 6 Arzano 3 Grumo

A019 Filosofia e Storia

11 cattedre 8 cattedre Arzano 3 cattedre Grumo

A045 Disciplineeconomiche ed aziendali

1 cattedra Arzano

AA24 Lingua francese

2 cattedre + 12 ore(Coe) Arzano

A08 Discipline geometriche

6 ore Grumo

AB24 Lingua inglese

11 cattedre + 14 ore 7 cattedre Arzano 4 cattedre a Grumo

A09 Discipline pittoriche

2 cattedre Grumo

AC24 Lingua spagnola

2 cattedre + 12 ore (Coe) Arzano

A014 Discipline plastiche 6 ore Grumo

BA02 Conversazione francese

13 ore (Coe) Arzano

A054 Storia dell’arte 15 ore Grumo

BB02 Conversazione inglese

13 ore (Coe) Arzano

A061 Tecnica e ripresa cinematografica

1 cattedra + 3 ore Grumo

BC02 Conversazione spagnolo

13 ore (Coe) Arzano

Sostegno 7 cattedre

Grumo-Arzano

A026 Matematica

6 cattedre 4 cattedre Arzano 2 cattedre Grumo

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PIANI DI FORMAZIONE DOCENTI E ATA

Il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale Docente e ATA previsto dal MIUR nel triennio2016/2019 evidenzia che nella nostra società la “conoscenza” viene spesso utilizzata per definire leprincipali caratteristiche del sistema economico e produttivo contemporaneo, in quanto sempre di più ilsapere, invece del capitale materiale, diventa una risorsa indispensabile per la produzione e lo sviluppoeconomico. In particolare, conoscenza, istruzione, informazione, attitudini tecniche favoriscononell’individuo la capacità di svolgere attività di trasformazione e creazione finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Pertanto, in un sistema economico in cui la conoscenza gioca un ruolo centrale, il capitale umano diventauna risorsa fondamentale del sistema produttivo.

PIANO DI FORMAZIONE DOCENTIL’autonomia scolastica e i processi di innovazione e di riforma in atto richiedono un continuoarricchimento e aggiornamento della professionalità del personale docente in riferimento: alle competenze metodologico-didattiche, organizzative, relazionali e di ricerca; alle attività funzionali alla piena realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa

Sulla base di tali premesse il Collegio docenti elabora il Piano di Formazione articolato nella seguenti Unità Formative:

Unità Formativa Personalecoinvolto

Priorità correlate al (RAV – PdM)

Contenuti

RETEANDO.

Tutti i docenti Rispondere ai bisogni formativi individuati dalle scuole della rete;

I contenuti specifici sono riportati sulla piattaforma S.O.F.I.A.Inclusione e disabilità; Valutazione e miglioramento; Didattica per competenze einnovazione tecnologica; Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento

FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA

Tutto il Personaledell’Istituto,

docente ed ATAnon formato

Adempimenti di legge in materia di sicurezza D. Lgs. n. 81/2008 e privacy

Corso base lavoratore, formazione primo soccorso, formazione antincendio, formazione RLS e ASPP. Corsi di aggiornamento sul GDPR.

FORMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Docentidell'Istituto

Sviluppare le competenze sociali degli studenti

Educazione alla legalità, prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo (Bull#Off)

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA

Docentidell'Istituto

Competenze di lingua straniera

Potenziamento delle competenze linguistiche del personale docente coinvolto nei progetti CLIL e del personale docente dell’Istituto. Certificazione B1 inglese. Alfabetizzazione lingua francese e spagnola.

COMPETENZE DIGITALI E NUOVIAMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Team digitale;PersonaleDocente

Formazione digitale Miglioramento della formazione e dei processi di innovazione digitale dell’istituzione scolastica.Progetto di scrittura professionale. Costruzione e gestione di blog didattici. Progetto Patente Europea del Computer.

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INCLUSIONE E DISABILITÀ

Docentidell'Istituto

Migliorare le strategie e gli interventi didattici e di inclusione per gli alunni con bisogni educativi speciali Riconoscere i segnali precoci dei disturbi specificidell’apprendimento

Formazione per il riconoscimento precoce e la prevenzione di disturbidell'apprendimento. Formazione relativa a bisogni educativi speciali. Progetto Relazione educativa. Dislessia Amica.

COMPETENZE DIDATTICHE DISCIPLINARI

Docentidell'Istituto

Migliorare la competenza didattica e metodologica disciplinare

Formazione rivolta a singoli docenti per aspetti specifici della disciplina insegnata.Progetto Curricolo Verticale e Programmazione per competenze.

ALTERNANZASCUOLA-LAVORO

Docenti coinvoltinel progetto

Professionalizzazione e alternanza scuola lavoro

Analisi di diverse esperienze didattiche;Individuazione di performance attese per i diversi anni di corso;Applicazione delle performance alle attività didattiche disciplinari.Progetto Big History.

METODOLOGIE DIDATTICA PER COMPETENZE

Docentidell'Istituto

Migliorare le strategie e gli interventi didattici da parte dei docenti e finalizzati a tutti gli studenti

Le nuove Metodologie didattiche:-Flipped Classroom-Cooperative Learning-Strumenti Digitali

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Docentidell'Istituto

Utilizzo di nuove strategie e metodologie nella didattica per meglio rispondere alle esigenze delprocesso di apprendimento degli alunni.Aumento della condivisione e della collaborazione tra i docenti nella pianificazione delle attività.

Diffusione di pratiche didattiche innovative attraverso attività di :-autoformazione-formazione tra pari-occasioni formative con esperti esterni sulla didattica e la valutazione per competenze.

Attività formative presenti sulla piattaforma S.O..F.I.A attivati nell’ a.s. 2018-19 presso il liceo “G. Bruno” di Arzano

Unità Formativa Personalecoinvolto

Finalità e Contenuti Durata

IL DOCUMENTO BEN FORMATO

20 docenti

Acquisire competenze specifiche relative alla scrittura professionale;miglioramento comunicazione interna dell’istituto;lavorare in gruppoAmbienti di apprendimentoFormazione digitale del personale

25 ore

I VISSUTI EMOTIVI DEI DOCENTI NELLA RELAZIONE EDUCATIVA

20 docentipotenziare la competenza comunicativa e relazionale dei docenti; incrementare il bagaglio metodologico dei docenti per aumentare l’efficacia didattica

20 ore

COSTRUZIONE E GESTIONE DI BLOG DIDATTICI

20 docentiFavorire lo sviluppo di competenze digitali dei docenti;favorire la cultura della collaborazione e della condivisione mediante l’utilizzo di repository già esistenti

30 ore

CORSO D’INGLESE 20 docenti interni Conseguimento certificazione linguistica 30 ore

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LIVELLO B1 di disciplina non linguistica

di livello B1 con esame British school

"SPAGNOLO, CLARO QUE SI"

20 docenti Conseguimento certificazione linguistica di livello B1

30 ore

"ESPANOL CLARO QUE SI"

20 docenti Conseguimento certificazione linguistica di livello A1

30 ore

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE ATA

Il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale ATA previsto dal MIUR nel triennio 2016/2019evidenzia che nella nostra società la “conoscenza” viene spesso utilizzata per definire le principalicaratteristiche del sistema economico e produttivo contemporaneo, in quanto sempre di più il sapere,invece del capitale materiale, diventa una risorsa indispensabile per la produzione e lo sviluppoeconomico. In particolare, conoscenza, istruzione, informazione, attitudini tecniche favoriscononell’individuo la capacità di svolgere attività di trasformazione e creazione finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Pertanto, in un sistema economico in cui la conoscenza gioca un ruolo centrale, il capitale umano diventauna risorsa fondamentale del sistema produttivo. Tra le aree di intervento previste dal MIUR, le più incisive, riguardano “La prevenzione e la repressionedella corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” (L. n. 190/2012), il “Riordino delladisciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte dellepubbliche amministrazioni” (D.lgs. n. 33/2013), e “La digitalizzazione dei processi amministrativi”(DPCM 22 febbraio 2013). Un altro ambito prioritario di formazione ed aggiornamento richiesto al personale ATA è il settore dellaprotezione dei dati (General Data Protection Regulation), ufficialmente regolamento (UE) n. 2016/679meglio noto con la sigla GDPR. Si tratta di un regolamento dell'Unione europea in materia di trattamentodei dati personali e di privacy ed introduce un’unica legislazione negli stati dell’UE. In Italia sostituisce ilCodice Privacy (Dlgs 196/2003). Tali impulsi normativi comportano, di conseguenza, un rinnovato impegno da parte delle pubblicheamministrazioni a sviluppare e valorizzare i processi formativi rispetto al passato per migliorare leperformance del proprio personale ed assicurare, al contempo, la competitività e l’efficienza dellepubbliche amministrazioni. Infatti, solo attraverso interventi mirati a prevenire ed a reprimere lacorruzione e l'illegalità, a garantire la trasparenza, a favorire la comunicazione tra P.A. e cittadini, siaccresce la credibilità e quindi la fiducia nella pubblica amministrazione. Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivitrasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il climanell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre cheal tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.Lo sviluppo professionale del personale ATA deve essere inteso come un processo sistematico eprogressivo di consolidamento ed aggiornamento delle competenze, che permetta di realizzare, attraversola crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento dell’istituzione scolastica nel suo complesso. Il personale ATA vive il processo di innovazione da una sua peculiare prospettiva. E’ fondamentale,pertanto, che, dal punto di vista oggettivo, le azioni formative vengano declinate secondo le peculiarispecificità e che, dal punto di vista soggettivo, rappresentino un'occasione per costruire ed affinare unasensibilità verso l’innovazione ed il miglioramento delle proprie competenze e dell’intero sistema,L'obiettivo, tenuto conto della specificità di ogni profilo professionale, è quindi quello di offrire unaformazione orientata alla valorizzazione, all’acquisizione di nuove competenze connesse conl’attribuzione delle mansioni associate alle posizioni economiche e alla “messa in situazione” delpersonale ATA che si confronta quotidianamente con le complessità connesse al sistema dell’autonomiadelle istituzioni scolastiche e ai processi di riordino in atto, anche in relazione alla legge n. 107/2015 (“La

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buona scuola”) di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Il Piano di formazione edaggiornamento del personale ATA, prevede, per il corrente anno scolastico 2018/2019, la partecipazioneprioritaria ad iniziative di formazione inerenti le seguenti tematiche: Collaboratori scolastici:

L’accoglienza, la vigilanza e la comunicazione; L’assistenza agli alunni con disabilità; Sicurezza sui luoghi di lavoro e la funzionalità e la sicurezza dei laboratori; La gestione dei beni nei laboratori dell’istituzione scolastica; Il supporto tecnico all’attività didattica per la propria area di competenza.

Assistenti amministrativi Ricostruzione di carriera ed i nuovi adempimenti su istanze on line; Le procedure digitali su portale SIDI e la dematerializzazione; L’attività negoziale: i contratti e le procedure amministrativo-contabili; Gestione piattaforme informatiche Perla PA, PCC, SIMOG (CIG), DURC, Mepa; Trattamento dei dati personali e di privacy GDPR (General Data Protection Regulation),

regolamento (UE) n. 2016/679

DSGA La nuova disciplina in materia di appalti pubblici (D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii.); La disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative (trasparenza,D.Lgs.

33/2013, FOIA); Trattamento dei dati personali e di privacy GDPR (General Data Protection Regulation),

regolamento (UE) n. 2016/679 Gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro.

Sono, quindi, compresi nel piano di formazione ed aggiornamento del personale ATA i corsi di formazione organizzati da MIUR e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse

agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale ometodologico decise dall’Amministrazione;

i corsi proposti dal MIUR, USR, Enti e associazioni professionali accreditati presso il Ministero,coerenti con gli obiettivi del presente piano di formazione;

i corsi organizzati dalla Scuola Polo formativo dell’Ambito n. 18 cui la scuola appartiene; gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,

autonomamente progettati e realizzati dalla scuola; gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (D.Lgs.

81/2008).

Il presente piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in voltaproposte a livello nazionale, regionale e provinciale ed a cui l’istituto aderisce.

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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il (PNSD), parte integrante di questo documento come allegato n. 4, ha l’obiettivo di modificare gliambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamentidella società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, c. 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:

migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse; implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e

laboratoriali ivi presenti; favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica; partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative

ANNUALITÀ 2018-2019 Prosecuzione del piano di formazione interna per i docenti: Didattica digitale integrata: Condivisione/repository documenti; Metodologie avanzate di didattica attiva e collaborativa; Creazione di video lezioni; Aggiornamento repository a disposizione dei docenti sul sito d'Istituto con raccolta di siti web,

applicazioni etc. utili per l'innovazione didattica per mezzo di strumenti di didattica digitale; Aggiornamento del repository di strumenti a disposizione dei docenti (videolezioni e lezioni Prezi e

similari) di immediato utilizzo, per favorire la diffusione della metodologia flipped classroom nellediverse discipline;

Coordinamento del gruppo di lavoro interno eventualmente costituito sui temi della didattica digitale(gruppo di ricerca sulla didattica digitale) - anche per iniziative digitali per l'inclusione;

Autoformazione e formazione dell'animatore digitale; Coordinamento in rete con gli altri AD della Campania e nazionali (per attuare autoaggiornamento

mediante i gruppi di lavoro online); Coordinamento in rete con altri AD di Comune e Provincia (per razionalizzare il piano di formazione

interna per i docenti con eventuali iniziative formative aperte e condivise); Monitoraggio di finanziamenti e bandi del PNSD;

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PARTE TERZAPROGETTAZIONE CURRICULARE,

EXTRACURRICULARE ED ORGANIZZATIVA

LA DIDATTICA

L’offerta formativa tende a sviluppare nello studente l’autonomia culturale e intellettuale attraverso: ● l’acquisizione di valide conoscenze specifiche, sia in ambito scientifico, sia in ambito umanistico-

artistico, sia con riferimento a contenuti di carattere metadisciplinare; ● l’educazione al rigore logico nei processi di apprendimento, lo sviluppo ed il potenziamento delle

capacità logiche e critiche, lo sviluppo delle abilità trasversali di studio e di risoluzione di situazioniproblematiche attraverso gli strumenti più opportuni;

● la conoscenza di sé e le capacità di autovalutazione, anche ai fini dell’orientamento nelle scelte future distudio, di lavoro, di vita civile e sociale;

● l’educazione ad una visione complessa e articolata dei fenomeni, trasferibile dall’ambito teorico-disciplinare all’interpretazione della realtà in cui si è calati;

● la consapevolezza delle proprie radici culturali e civili e la valorizzazione delle diversità; il rispetto deivalori civili in una prospettiva di piena cittadinanza di tutte le persone indipendentemente dai proprispecifici religiosi, culturali e sessuali;

●La piena valorizzazione della pratica democratica e la ricerca libera ed autonoma di riferimenti ideali edetico-morali, da porre a supporto delle proprie scelte e dei propri comportamenti.

Il PTOF assume tutte le programmazioni individuali dei docenti, che verranno redatte tenendo presenti leindicazioni ministeriali, ma anche alla luce della innovazione didattica e organizzativa proposta dallaprogrammazione complessiva di Istituto, Nonché dei fabbisogni e delle specificità dei sincoli alunni edelle classi nella doppia prospettiva inclusiva e integrativa. La programmazione educativa e didattica si articola, in effetti, in tre momenti: collegio, consiglio diclasse, singolo docente. Il Collegio dei docenti, anche nella articolazione per dipartimenti disciplinari e per assi, individua finalità,obiettivi, metodi, modalità di valutazione in relazione anche al contesto in cui si trova ad operare, inmodo da progettare significative e reali risposte educative alle domande implicite ed esplicite deglialunni, articolando in tal modo le stesse finalità generali della nostra istituzione. In concreto, elabora il PTOF. Sulla base di questo lavoro opera il consiglio di classe, che specifica e ritaglia per sé un ambito operativocollettivo (i viaggi di istruzione, la partecipazione a progetti d’istituto, la costruzione di specifici percorsimultidisciplinari, ecc.). Ad esso si agganciano le programmazioni didattiche dei singoli docenti, chedevono collegare il programma generale e la progettazione specifica tanto dell’istituto quanto della classe.In tutti e tre i passaggi la programmazione dovrà commisurare alla situazione concreta degli alunnil’insieme degli obiettivi, dei percorsi, dei sistemi di valutazione e delle procedure di autovalutazione. Il cuore operativo di un tale processo risiede negli Assi disciplinari, che si riuniranno periodicamente colcompito di monitorare l’andamento concreto del lavoro in classe, di confrontare i risultati, di predisporreeventuali compiti scritti uguali o simili, di accertare l’esito delle griglie di valutazione comuni, discambiare pareri sui libri di testo in uso, di generalizzare le esperienze didattiche più convincenti. GliAssi, in sostanza, costituiscono il cuore dello sforzo complessivo della innovazione didattica, Tale lavorodi raccordo e di convergenza delle azioni didattiche avviene, oltre che nei dipartimenti, anche negliincontri interdipartimentali. Le indicazioni di massima serviranno a orientare le scelte dei consigli di

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classe, calando il modello fornito dai dipartimenti nella situazione concreta della classe, in funzione dellosviluppo e del rafforzamento delle competenze chiave richieste a conclusione dei bienni e dell’intero corso di studi. Il progetto didattico del nostro Liceo mantiene inalterata l’organizzazione dei curricoli previsti dallanormativa nazionale. Interviene invece: sulla articolazione didattica dei programmi, che vengonoparzialmente ridefiniti in strutture modulari; sul potenziamento dell’offerta formativa, che prevedemomenti di consulenza e di recupero e varie attività extracurriculari; infine sui criteri della valutazione,che mirano a rendere quanto più oggettivo e unitario possibile il processo di osservazione delle capacitàdegli alunni e quanto più trasparente possibile la stessa formulazione dei giudizi in itinere e in sede di scrutinio. La pratica concreta dei vari curricoli è sempre stata accompagnata dalle riflessioni dei docenti sullestrategie didattiche e valutative di volta in volta più adeguate. A questo proposito, si riconosce particolarevalenza alla metodologia dell’apprendimento per “scoperta”, il più efficace a facilitare il recupero o ilpotenziamento della motivazione e i processi di orientamento e riorientamento. È infatti fondamentale chegli alunni, oltre ad avere chiara la “storia” delle discipline, imparino a costruire reti di saperi e attività concui le discipline stesse sono naturalmente preparate a dialogare. Una didattica coerentemente organizzata considera sostanzialmente concluso il proprio iter al mostrarsidelle abilità e delle conoscenze previste in sede di progettazione, di modo che il controllo venga riferito aciascun segmento del curricolo in modo da rendere più semplice la certificazione delle competenze. Tale certificazione dovrà pienamente tesaurizzare un’impostazione culturale complessiva che veda ilriconoscimento della diversità come valore positivo, esiga il diritto all’originalità del metodo e procedaalla taratura degli interventi secondo i bisogni particolari degli alunni e nel rispetto degli stili cognitivi. Di così particolare rilievo nella pratica didattica è anche il concetto di valutazione formativa. La suaparticolarità risiede nel fatto che la stessa valutazione si traduce in struttura dialogica tra docente eallievo, in vero e proprio input didattico, una occasione ulteriore per aiutare l’alunno a raggiungere unamaggiore consapevolezza dei suoi limiti e, soprattutto, delle sue potenzialità.

È in questa sede che si espone la scelta del nostro liceo riguardo all’ insegnamento alternativo all’IRCper gli alunni non avvalentesi.Il Collegio Docenti come richiesto da varie disposizioni ministeriali (C.M.302/1986 ,C.M. 316/1987,art.28 CCNL /2007, Sentenza del Consiglio di stato 2749/2010), ha definito le attività didattiche e formative alternative all’IRC. Come indicato dalla C.M. è stato presentato, agli alunni, al momento dell’iscrizione, il moduloriguardante la facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica e le relative opzioni. Dopo aver esaminato le loro indicazioni il Collegio ha predisposto un progetto specifico che ha comefinalità generali:- la presa di coscienza del valore inalienabile dell'uomo come persona e delle responsabilità individuali

e sociali che ne derivano;- L’acquisizione di senso civico e la capacità di partecipare consapevolmente e responsabilmente alla

vita sociale, politica e comunitaria, nel pieno riconoscimento dell’importanza del rispetto delle regole,delle libertà e delle identità personali, culturali e religiose.

La tematica attorno alla quale ruoterà e si articoleranno le varie trattazioni specifiche sarà quella dei"diritti dell'uomo". In sostanza si tratterà di un approfondimento sul modo in cui i diritti naturalidell’uomo siano entrati nella Costituzione italiana e nelle Costituzioni di altre nazioni europee. Il rispettodella persona umana costituisce infatti il fondamento su cui poggia l’intera struttura normativa dellaCostituzione. Le persone, capaci di rispettare le regole di relazione, sono cittadini capaci di rispettare le leggi dello Stato. la forma della classe articolata, ossia nel momento in cui in una classe siano presenti alunni che hannooptato per la materia alternativa essi seguiranno il docente nell'aula preposta e svolgeranno, anche incompresenza con alunni di altre classi la materia alternativa.La scansione quinquennale e l’articolazione didattica settimanale prevede lezioni per classi prime eseconde, per classi terze e per classi quarte-quinte.

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Si ricorda che la valutazione della disciplina non esprime voti ma un giudizio e analogamente a quantoavviene per l’IRC, non fa media alla fine dell’anno scolastico e non determina debiti o la mancata promozione, ma contribuisce alla determinazione dell’attribuzione del credito scolastico per gli alunni deltriennio unitamente agli altri elementi-criteri stabiliti dal collegio docenti e confermati dai consigli diclasse.(per il dettaglio del progetto vedi allegato).Il Dirigente scolastico incontrerà gli alunni e i genitori per illustrare l’offerta educativa e le modalitàorganizzative.

INNOVAZIONI DIDATTICHE

Tra le finalità più significative espresse dal comma 1 della legge “Buona scuola”, si manifestal’intenzione di realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione einnovazione didattica attraverso l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse umane e strutturali,l’introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale”. In questaprospettiva, il liceo “Giordano Bruno” si impegna su più fronti sperimentando proposte di innovazioneche contribuiscono a trasformare l’organizzazione tradizionale della didattica, del tempo, dello spazio edel “fare scuola” al fine di garantire un’offerta formativa dinamica, personalizzata e al passo con i tempi ein grado di rispondere ai tanti e continui cambiamenti in corso negli studenti, nella società e nel mondodel lavoro. La sperimentazione di metodologie e strategie didattiche innovative trova riscontro in alcune azioni significative che il nostro liceo sta attivando come:

1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimentoall’italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue della Comunità europea anche mediantel'utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL), come espressamenteprevisto dalla normativa vigente;

2. potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche; 3. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia

dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e deisuoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

4. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso lavalorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo trale culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, nonché della solidarietà e della cura deibeni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

5. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensierocomputazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché allaproduzione e ai legami con il mondo del lavoro;

6. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado disviluppare ed aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese leorganizzazioni del terzo settore e le imprese;

7. implementazione dell'alternanza scuola-lavoro; 8. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzionealla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

9. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

10. definizione di un sistema di orientamento.

Tali scelte progettuali saranno perseguite anche attraverso l’organico dell’autonomia, i cui docenti concorrono alla realizzazione del piano dell’offerta formativa con attività di insegnamento, dipotenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione, e di coordinamento (L.107, comma 5). Le innovazioni specifiche per l’anno scolastico 2018-19 sono di seguito elencate:

Sperimentazione di Unità di apprendimento per classi parallele

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Esse sono elaborate, nelle linee generali, dai dipartimenti per assi, e poi progettate e realizzate nelle classiII secondo la seguente scansione temporale:

I QUADRIMESTRE Novembre/Dicembre CLASSI II

II QUADRIMESTRE Febbraio/Marzo CLASSI II

La tematica individuata dal singolo Consiglio di Classe tratterà sia argomenti dell’asse umanistico che scientifico. La tematica unica è nata dalla necessità di costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, unprofilo coerente e unitario dei processi culturali. I Consigli di Classe hanno sentito l’esigenza dievidenziare i punti fondamentali di convergenza, i momenti storici e i nodi concettuali che richiedonol’intervento congiunto di più discipline per essere compresi nella reale loro portata.

Applicazione della metodologia CLIL (Content and Language integrated learning) Si tratta di un approccio didattico di tipo immersivo per l’apprendimento delle lingue straniere, che puntaalla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allosviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. L'approccio CLIL ha il duplice obiettivo difocalizzarsi tanto sulla disciplina insegnata che sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi dellalingua straniera. Il nostro liceo applica la metodologia CLIL nelle classi quinte di tutti gli indirizzi e nelleterze e quarte del liceo linguistico, condividendo l’intento, espresso nel comma 7 della legge “Buonascuola”, di valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea.

Introduzione di metodologie didattiche alternative Ad esempio la “flipped classroom”, una modalità di insegnamento che, grazie alle nuove tecnologie,rende possibile far seguire agli studenti una lezione a casa ed usare le ore a scuola per esercitarsi. In una"classe capovolta" l'insegnante mette a disposizione degli alunni dei materiali in rete, delle vere e proprielezioni registrate, che possono essere anche risorse già presenti in internet e che vengono studiate a casadi pomeriggio. La mattina, in classe, i ragazzi sono coinvolti in laboratori, lavori di gruppo, che mettonoal centro la loro creatività e le loro intelligenze.

Attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza educativa, coprogettata dalla scuola con altri soggetti eistituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato profilo.L’alternanza è parte integrante della metodologia didattica e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro costituisce un vero e proprio work in progress, che vieneimplementato continuamente dall’attività complessa ed articolata svolta dalla Presidenza, dalle FunzioniStrumentali per stringere accordi, soprattutto nel territorio e da docenti che si sono proposti per progettarepercorso di Alternanza Scuola Lavoro. Esso trova la sua assunzione da parte del Collegio dei Docenti efatto proprio dai Consigli delle Classi terze, quarte e quinte, che progettano di svolgere attività per questeclassi, atteso che il progetto tiene conto dei bisogni dei singoli alunni. Il Consiglio di Classe curerà il progetto nelle seguenti parti:

● Formazione in classe all'ASL con contributi disciplinari finalizzati a mantenere la sensibilità per ilmondo del lavoro;

● Individuazione delle competenze da raggiungere al termine del percorso ● Supporto al Tutor di classe con suggerimenti e condivisioni a livello organizzativo, progettativo,

attuativo ● Valutazione condivisa dei risultati di apprendimento in sede di scrutinio finale. (La valutazione

finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti del

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Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno sullabase degli strumenti predisposti. La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante dellavalutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguitinell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi).

Per il piano generale d’istituto delle attività di Alternanza scuola-lavoro e per le diverse articolazionididattiche e progettuali vedi Allegato n°12

Potenziamento dell’offerta formativa In coerenza con gli obiettivi indicati dal comma 7 della legge n° 107 e individuati come prioritaridall’istituto, in accordo con le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dalcomma 3 della stessa legge, il Liceo “Giordano Bruno” prevede una molteplicità di percorsi curricolari edextracurricolari nonché di attività da proporre agli studenti allo scopo di arricchire, articolare epersonalizzare l’offerta formativa sulla base delle scelte di indirizzo del PTOF e delle tematiche e dellepeculiarità contestuali. Essi sono il risultato di scelte ponderate, che tengono in considerazione lecaratteristiche e le esigenze specifiche della scolaresca, le risorse professionali interne e la ricaduta delleattività in termini educativi e didattici.

Determinati gli obiettivi, e tenuto conto dell’esigenza di provvedere alla sostituzione dei collaboratori delDirigente scolastico (A011 per 8h; AB24 per 12h), si è strutturato una rimodulazione del monte orariocurricolare con un potenziamento del tempo scolastico e con una diversa articolazione degli alunni per gruppi di classi.

COMITATO DI VALUTAZIONE Dall'anno scolastico in corso l'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, è sostituito dal seguente: «Art. 11 (Comitato per la valutazione dei docenti): Presso ogni istituzionescolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per lavalutazione dei docenti. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico edè costituito dai seguenti componenti: - tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di

istituto; - un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione,

scelti dal consiglio di istituto; - un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e

dirigenti tecnici. Relativamente ai passaggi che riguardano in particolare la valorizzazione della professionalità docente el’attribuzione del relativo “bonus” derivante dal merito, il PTOF recepirà come ulteriore allegato ildocumento di indirizzo che sarà predisposto dal Comitato di valutazione, una volta insediatosi.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’Istituto favorisce l’arricchimento dell’offerta formativa mediante una pluralità di interventi didatticiextracurriculari aggiuntivi e facoltativi che vengono proposti e progettati, sia dai singoli docenti che daiconsigli di classe, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti e delle disponibilità finanziarie delFondo dell’istituzione scolastica. I percorsi proposti sono calibrati in modo da poter valorizzare lemolteplici attitudini e capacità degli allievi e potenziarne, accanto all’area cognitiva, anche la sferadell’emotività. Essi vengono di seguito indicati:

PROGETTO PRIORITÀ OBIETTIVI DESTINATARI *OBIETTIVI

PDM

OLIMPIADI D’ITALIANO

Valorizzare le eccellenze. Partecipare ad una competizione confasi di gara da cittadine nazionali, misurandosi con altre realtà ed esperienze.

Rafforzare lo studio dellalingua italiana e sollecitare gli studenti migliorare la padronanza della propria lingua.

Tutti gli alunni di tuttigli indirizzi

del liceo

nn.1,4,5,7

OLIMPIADI DELLA MATEMATICA.

Consolidamento delle performance

Potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche

Tutti gli alunni di tuttigli indirizzi(max 4 per

classe)

nn. 5,6

OLIMPIADI DELLA FISICA

Ampliamento dell’offertaformativaIndividuazione percorsifunzionali alla premialità ed alla valorizzazione del merito degli alunni

Potenziare e valorizzare le eccellenze in ambito scientifico.

Classi deltriennio

del Liceoscientifico (max 4 per

classe)

nn. 5,6

SCRITTURA FUNZIONALE ALLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Potenziamento competenze in lingua madre

Usare la scrittura nelle sue diverse tipologie al fine di affrontare l’esame di Stato concompetenza e padronanza.

Alunni classiquinte

nn. 5,6

POTENZIAMENTO PER LA II PROVA DELL’ESAME DI STATO

Potenziamento delle competenze logico, matematiche e scientifiche

Essere in grado di risolvere un ampi spettro di problemi riguardanti la matematica e la fisica

n. 30 alunnidelle classi

quintedel Liceo scientifico

nn. 5,6

LAUREE SCIENTIFICHE E MASTERCLASS DIFISICA DELLE PARTICELLE

Stimolare le vocazioni scientifiche degli alunni; valorizzazione del merito degli alunni

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;orientare alle scelte universitarie;

Alunni delleclassi terze,

quarte e quinte del

Liceoscientifico

nn. 5,6

PLS(progetto laureescientifiche in

Favorire lo studio della matematica e fisica mediante una didattica

Stimolare le vocazioni scientifiche ed orientare la scelta universitaria

12-15 allunidelle classi

quarte e

n.8

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matematica e fisica) laboratoriale quinte delliceo

scientifico

SCRIVANIA DIGITALE

Formazione digitale

Conoscenza teorico-disciplinare del pc e acquisizione di una preparazione idonea a sostenere esami di certificazione informatica

Tutti gli alunni

nn. 6,7

SCRITTURA FUNZIONALE ALLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Potenziamento competenze in lingua madre

Usare la scritturanelle sue diverse tipologie al fine di affrontare l’esame di Stato concompetenza e padronanza.

Alunni classiquinte

nn. 5,6

DELF B1

Potenziamento competenze linguistiche di altrelinguedell’Unione europea

Conseguimento delle certificazioni pari al livello B1Valorizzazionee potenziamentodelle competenze linguistiche

20 alunniclassi

triennioliceo

linguistico

nn. 5,6

DELF 2 Valorizzazionee potenziamento delle competenze linguistiche

Conseguimento delle certificazioni pari al livello B2;

15 alunniclassi

triennioliceo

linguistico

nn. 5,6

FIRST CERTIFICATE IN ENGLISH

Potenziamento competenze linguistiche

Conseguimento delle certificazioni B2 (Fce)

20 alunni deltriennio di

tutti gliindirizzi

nn. 5,6

PRELIMINARY ENGLISH TESTPET-B1

Valorizzazionee potenziamentodelle competenze linguistiche

Conseguimento della certificazione B1 di inglese

20 alunni deltriennio di

tutti gliindirizzi

2 edizionicorsuali

(Arzano eGrumo)

nn. 5,6

STAGES LINGUISTICIPer Inglese, francese, spagnolo

Consolidare e potenziare la competenza comunicativa corrispondente al livelliB1/B2 del quadro comune europeo

Visitare paesi dell’UE;Conseguire certificazioni linguistiche;Soggiornare in Paesi dell’UE;

Tutti glialunni

del secondoanno

e del triennio

nn. 5,6

DELE B1

Potenziamento delle competenze linguistiche di altre lingue dell’Unione europea

Conseguimentodella certificazione DELE B1

20 alunni classi

del trienniodi tutti gliindirizzi

nn. 5,6

DELE B2

Potenziamento delle competenze di cittadinanza europea in ambito multilinguistico

Conseguimentodella certificazione DELE B2

15 alunni classi

del trienniodel liceo

linguistico

nn. 5,6

CERTAMEN Aumentare fra gli alunni l’interesse per la

Incrementare capacità logiche e di problem solving;

Tutti glialunni n.6

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CAFIEROGara a squadre di matermatica

matematica Approcciarsi alla matematica con modalità diverse

del liceo

CIRCOLIO DI LETTURA

Miglioramento dell’approccio al testo scritto e sviluppo di capacità critiche e valutative

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano

30-40 alunnidel biennio eclassi terzedi tutti gliindirizzi e

sedi del liceo

nn.4,5,6,7,8

LYCEUMGiornale scolastico cartaceo e online

Favorire lo sviluppo di competenze linguistiche e comunicative attraversol’uso integrato del codice verbale e del codice iconico-grafico

Sviluppare competenze digitali;Favorire la collaborazione tra studenti;favorire e potenziare lacomunicazione nella comunità scolastica

n° 25 alunnidi tutte leclassi del

liceonn. 6,7

CORO DEL LICEO

Sviluppare competenzemultiple e favorire la partecipazione e l’appartenenza alla comunità scolastica

Preparare ed eseguire un concerto

Tutti glialunni

del liceo

nn. 5,6, 9

COMPAGNIASTABILE DELLICEO

Potenziare le competenze sociali e civiche

Allestimento di uno spettacolo teatrale su un tema specifico

Tutti glialunni

del liceo

nn. 5,6, 9

LABORATORIO TEATRALE

Valorizzazione delle intelligenze multiple

Sviluppo di abilità sociali; valorizzazione linguaggio espressivo-corporeo.

n.20 alunnidelle classi

prime eseconde delliceo – sededi Grumo

nn. 5,6, 9

CIRCOLI DI LETTURA PREMIO NAPOLI

Consolidamento delle performance valorizzazione del merito degli alunni

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano

Alunni biennio

CONTRASTO AL CYBERBULLISMO

Prevenzione e contrastodi ogni forma di discriminazione.

Favorire il benessere psico-sociale degli alunni

Tutti gli alunni

PROGETTO INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALL’IRC

La presa di coscienza del valoreinalienabile dell’uomo come persona

Conoscenza dei principali documenti nazionali ed internazionali dei diritti umani.

Tutti gli alunni

che hannorichiesto

uninsegnament

oalternativo

all’IRCPROTEZIONE CIVILE

Favorire il collegamento e la collaborazione tra Scuola e territorio, Promuovere e sostenere percorsididattici finalizzati alla tutela dell’uomo e

Diffondere la cultura della prevenzione orientando quindi i comportamenti dei ragazzi verso la tutela della persona in caso di emergenza.

Alunni triennio

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dell’ambiente.

*Obiettivi di Miglioramento d’Istituto a cui fanno riferimento i progetti:Curricolo, progettazione e valutazione1. Elaborare un curricolo per competenze2. Formazione personale docente: corsi lingua inglese per conseguimento certificazioni B1/B2-progetto ricerca-azione

The Big History3. Introduzione didattica innovativa con metodologia CLIL4. Elaborare prove di verifica comuni in particolare nelle classi del biennio nelle discipline italiano, matematica, scienze,

lingue straniere.5. Elaborare struttura valutazione formativa che valorizzi le competenze, non solo le conoscenze degli alunni, anche

riferita ad attività extracurriculariAmbiente di apprendimento6. Far acquisire le capacità di reperire, collegare e recuperare informazioni (imparare ad imparare)7. Utilizzo tools di Google Suite in maniera integrataContinuità ed orientamento8. Costruzione di un curricolo verticale tra scuole secondarie di I e II grado9. Partecipazione ad incontri con esponenti di università campane /al PLS10. Avviare attività di alternanza scuola lavoro con attività di apprendimento in situazione dal valore motivante ed

orientante

ORIENTAMENTO

L’importanza dell’orientamento connesso alla scelta formativa e all’inserimento professionale deigiovani, assume, oggi, rilevanza particolare, anche in considerazione dell’aumentata possibilità di sceltaofferta al singolo individuo da un contesto estremamente complesso e in rapida evoluzione. Non a caso, ilMinistero della Pubblica Istruzione insiste molto proprio sulla pratica dell’orientamento, che vaconsiderato come attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado e come parte integrante del processo educativo e formativo. Se si considera nel suo complesso l’attività didattico-formativa del nostro Istituto, essa si presenta giàintrinsecamente orientativa, in quanto valorizza l’interazione quotidiana tra docenti e allievi, che è essastessa il momento più significativo di quel processo di orientamento e riorientamento che consente di faremergere negli studenti interessi e attitudini. Tuttavia il nostro Liceo prevede specifiche attività di orientamento, sia in entrata che in uscita.L’orientamento in ingresso coinvolgerà gli studenti delle classi 3^ medie e i loro genitori per tutta ladurata dell’anno scolastico, attraverso la partecipazione a specifici incontri promossi dalle singole scuoledel territorio (Arzano, Grumo Nevano, Casavatore, Melito, Frattamaggiore). Oltre a ciò verrà divulgato materiale pubblicitario del nostro istituto, sarà disponibile uno sportelloorientativo per consigli individualizzati, nonché incontri di orientamento in situazione. Di particolare importanza l’organizzazione di giornate di open day presso il nostro liceo, in cui genitori ealunni di 3^ media potranno incontrare docenti e studenti del liceo per ricevere informazioni e visitare i locali e le strutture. Per incrementare i rapporti con il territorio il nostro liceo si impegna a promuovere le iniziative diraccordo tra le diverse presenze istituzionali del territorio stesso, a far conoscere all’esterno della scuola ilnostro PTOF; a partecipare a riunioni e manifestazioni promosse dai Comuni di Arzano e Grumo Nevano,a collaborare con i docenti referenti PTOF delle scuole medie del territorio e a organizzare eventi apertialla popolazione scolastica ed extrascolastica.

L’orientamento in entrata, che riguarda soprattutto gli alunni delle classi prime, è volto a: ● migliorare il rapporto tra l’allievo e l’istituzione scuola; ● ridurre l’inevitabile disagio iniziale dell’alunno, in contatto con un ambiente assolutamente nuovo ● favorire la conoscenza del nuovo ambiente e delle sue regole ● far conoscere l’identità culturale dell’Istituto e le finalità del percorso educativo prescelto.

Esso si concretizza: ● nell’incontro con gli studenti degli ultimi anni per scambio di esperienze;

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● nella visita ai locali della scuola, anche con la collaborazione degli alunni delle ultime classi; ● nella acquisizione di informazioni relative agli orari e ai servizi che l’Istituto offre; ● nella illustrazione del P.T.O.F. alle famiglie; ● nel contattare le scuola medie del distretto, fornendo materiale utile all’orientamento; ● nella realizzazione, ove possibile, di progetti di continuità con le scuole medie del territorio.

L’orientamento in uscita è volto a: ● Attivare un monitoraggio efficace sul successo universitario dei nostri alunni ● Promuovere incontri con i rappresentanti del mondo universitario ● Organizzare analisi e simulazione dei test d’ingresso alle varie facoltà.

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

Il Collegio dei Docenti del Liceo “Giordano Bruno” normalmente considera i viaggi di istruzione e levisite guidate come parte integrante della didattica, configurandoli pertanto come attività extracurriculari.Gli itinerari vengono stabiliti dai singoli consigli di classe, coordinati dalle figure strumentali a ciòpreposte e in stretto rapporto con i contenuti della programmazione didattica di classe. Viene considerata la possibilità di viaggi di più giorni anche in presenza dell’iscrizione a iniziativeculturali all’esterno della scuola, che prevedano un percorso didattico costruito su più giorni.

LA VALUTAZIONE DEL PTOF

La valutazione del complesso delle attività dell’offerta formativa ha una funzione di vero e propriobilancio della programmazione didattica, da cui ricavare indicazioni fondate per modificarne emigliorarne l’assetto strutturale e organizzativo.

Fasi della valutazione La valutazione permette di valorizzare le esperienze educative e i progetti realizzati nell’Istituto e diorientare al miglioramento la qualità dei servizi offerti. Essa si articola come esterna all’Istituzione, comecon le prove INVALSI e gli eventuali rapporti dei N.E.V.. Dal punto di vista dell’amministrazione laparte esterna è svolta daI revisori. Esse sono rivolte alla valutazione del sistema d’istruzione e degliapprendimenti degli alunni e il Collegio dei revisori dei conti rivolto alla valutazionedell’Amministrazione. Essa è interna in quanto autovalutazione d’Istituto per verificare la congruità nei confronti degli obiettivi che si sono individuati nel PTOF. Anche quest’anno la valutazione del Piano dell’offerta formativa, nel nostro Liceo, sarà effettuataattraverso due fasi: una esterna e una interna all’istituto.

Fase I - Esterna FASE II - Interna

Il Liceo partecipa alla valutazione nazionaleattraverso le prove INVALSI. Verranno sostenute le prove di Italiano,Matematica e Questionario studente per le classiSeconde. I risultati delle prove Invalsi saranno resinoti sul sito istituzionale.

Essendo la valutazione un processo complesso,che non si risolve in un’unica procedura, èopportuno articolarlo in varie indagini, chetengano conto della specificità delle diverse areein cui è strutturato ilPiano Triennale dell’Offerta Formativa.

Valutazione attività area curricolare ed educativa La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e lacertificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti; agli stessi è affidata la

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valutazione dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo e il miglioramento dei processidi apprendimento.

Valutazione area attività complementari Le attività di potenziamento vengono valutate all’interno della valutazione individuale dei singoli docentie sottoposte all’approvazione del Consiglio di classe; le altre attività complementari vengono monitorateattraverso questionari di gradimento e relazioni intermedie e finali redatte dai docenti referenti esottoposte all’approvazione dei Consigli di classe e del Collegio docenti.

Valutazione area progettazione extra-curricolare I progetti extra-curricolari vengono sottoposti ad una prima analisi di fattibilità dove vengono definiti everificati, dal punto di vista formale e della funzionalità didattico-educativa, gli elementi per un’adeguataprogettazione. Nel corso dell’anno il loro stato di attuazione viene continuamente monitorato attraversoincontri tra le Funzioni Strumentali per la gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e iresponsabili di progetto, al fine di verificare l’andamento dei progetti dal punto di vista sia didattico cheorganizzativo, di rilevare eventuali problemi e possibili soluzioni e di valutare la risposta degli allievi.Inoltre è prevista una verifica intermedia attraverso una scheda di rilevazione oggettiva, al fine dimonitorare scientificamente lo stato di raggiungimento degli obiettivi. La verifica finale del progettoavviene attraverso schede di misurazione oggettive e/o questionari di gradimento somministrati a tutti gli attori coinvolti. I risultati vanno inseriti nella relazione del referente alla valutazione. In definitiva, la valutazione generale dell’efficacia dell’Offerta Formativa e dell’organizzazione viene nelnostro liceo svolta dal N.I.V. e si configura come autovalutazione di tutti i processi messi in atto con ilPiano Triennale dell’Offerta Formativa.

Valutazione del sistema attraverso questionari La valutazione del sistema e dei processi messi in atto in questo istituto avviene attraverso questionari rivolti a: • docenti • alunni • genitori • ATA

Avviene attraverso relazioni, verifiche interne, volte ad accertare la corretta applicazione, ilfunzionamento, l’aggiornamento e l’efficacia delle attività realizzate e anche attraverso le misure, lavalutazione e l’analisi dei dati risultanti dalla misura degli apprendimenti. Avviene infine attraverso auditinterni su alcuni settori della scuola circa la qualità del servizio reso all’utenza. Le suddette azioniconfluiscono nell’attività di riesame da parte del N.I.V. presieduto dal D.S.. Ci si servirà di indicatoridiversi per le varie analisi che si faranno. Essi si possono facilmente ricavare dai verbali del N.I.V. e dalverbale di riesame che confluirà nella relazione finale della Funzione Strumentale PTOF/Valutazione. Tutto ciò al fine del miglioramento continuo a cui è chiamata l’istituzione scolastica ed in preparazione del bilancio sociale.

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