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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI GORGO AL MONTICANO Via Roma, 60/2 31040 - GORGO AL MONTICANO (TV) - C. F. 94141420268 0422/740428 0422/208023 e- mail [email protected] e-mail certificata [email protected] sito: www.icgorgo.gov.it Comuni di: GORGO AL MONTICANO - CHIARANO - MANSUE’- PORTOBUFFOLE’ PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 11-01-2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI GORGO AL MONTICANO Via Roma, 60/2 31040 - GORGO AL MONTICANO (TV) - C. F. 94141420268

0422/740428 0422/208023 e- mail [email protected] e-mail certificata [email protected]

sito: www.icgorgo.gov.it Comuni di: GORGO AL MONTICANO - CHIARANO - MANSUE’- PORTOBUFFOLE’

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 11-01-2016

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INDICE

Premessa pag. 1 SEZIONE 1: Contesto e risorse. pag. 2

SEZIONE 2 : Priorità, traguardi ed obiettivi e Piano di Miglioramento. pag. 4 SEZIONE 3 : La progettualità e l’organico dell’autonomia. pag. 26

SEZIONE 4 : Le scelte di carattere organizzativo. pag. 27

SEZIONE 5 : Monitoraggio del Piano Triennale. pag. 30

SEZIONE 6 : PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) 2015/2016 pag. 31

Premessa

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Statale di Gorgo al Monticano, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 10664/C23 del 07/10/2015 ;

il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 07-01-2016;

il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 11-01-2016 ;

il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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SEZIONE 1: Contesto e risorse.

CONTESTO Gli alunni che frequentano l’I.C. di Gorgo al Monticano, provengono dai Comuni di Gorgo al Monticano, Mansuè, Portobuffolè e Chiarano. L’ambiente socio-economico dell’utenza continua a subire cambiamenti: il territorio, dopo aver conosciuto un rapido sviluppo sul piano economico, nell’ultimo quinquennio è stato interessato dalla crisi che ha investito tutti i settori occupazionali delle attività lavorative e produttive con conseguente aumento dei lavoratori disoccupati o in mobilità. Ciò ha determinato una limitazione delle risorse economiche a disposizione dei nuclei familiari e ha costretto numerose famiglie provenienti da altre regioni o da Paesi Europei/Extraeuropei a ritornare nei luoghi di origine.

La nuova situazione economica che si è venuta a creare ha influenzato la richiesta di bisogni educativi e di istruzione dell’utenza, tant’è che si registra un continuo aumento di domanda finalizzata a dotare gli alunni di un solido bagaglio di competenze cognitive, relazionali, emotive, civiche e sociali per affrontare i nuovi scenari sociali.

LA NOSTRA SCUOLA Appartengono all’Istituto n. 2 scuole dell’infanzia, n. 3 scuole primarie e n. 3 scuole secondarie di primo grado.

PLESSO NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI TEMPO SCUOLA Scuola dell'Infanzia “Santa Favero” di Basalghelle- Mansuè

2 52 40 ORE

Scuola dell'Infanzia di Chiarano

5 133 40 ORE

Scuola Primaria “A. Luciani” di Gorgo al Monticano

10 184 30 ORE

Scuola Primaria “F. Dall'Ongaro” di Mansuè

14 278 27 ORE

Scuola Primaria “A. Volta” di Chiarano

10 205 30 ORE

Scuola Secondaria di primo grado di Gorgo al Monticano

6 119 30 ORE

Scuola Secondaria di primo grado di Mansuè

7 159 30 ORE

Scuola Secondaria di primo grado “S. Battistioli”di Chiarano

6 110 30 ORE

a. Risorse professionali a disposizione dell'Istituto.

Si fa riferimento al POF 2015-2016 (pag.37)

Inoltre, per l'anno scolastico in corso, è stato assegnato all'Istituto da parte di U.A.T. di Treviso con prot. n. 0011755/C21a del 23/11/2015 il seguente organico potenziato: n. 5 docenti AN, da utilizzare per la copertura del semiesonero del collaboratore del

dirigente scolastico, per la realizzazione di progetti di recupero e potenziamento disciplinare, per la realizzazione di progetti a sostegno degli alunni con BES, per la sostituzione di insegnanti assenti, ….

n. 1 docente di scuola secondaria di primo grado (10/18) – classe di concorso A 032.

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b. Risorse strutturali dell'Istituto.

Sono descritte nel POF 2015-2016 (pp. 34-37).

MISSION E VISION I valori, la mission e la vision della nostra scuola si possono riassumere in un’unica finalità:

“ Porre attenzione alla persona e favorire nei futuri cittadini d’Europa un apprendimento attivo, critico ed efficace”.

In particolare, il nostro Istituto: 1. persegue i seguenti valori educativi: istruzione-educazione-cultura, impegno e

responsabilità, solidarietà, uguaglianza, collaborazione, inclusione, integrazione e dialogo, trasparenza e correttezza, rispetto delle regole e della legalità;

2. promuove la collaborazione, il coinvolgimento, la valorizzazione delle persone attraverso il costante lavoro collegiale e la condivisione di scelte e metodologie educative;

3. organizza un ambiente di lavoro accogliente, sicuro, stimolante e sereno per alunni, famiglie e personale scolastico;

4. consolida e amplia i rapporti con gli enti locali e con tutte le istituzioni del territorio, impegnandosi nella collaborazione e garantendo la propria disponibilità a perseguire obiettivi comuni.

Pertanto, l’Istituto Comprensivo di Gorgo al Monticano si caratterizza come un’istituzione scolastica orientata a:

diventare sempre di più centro di promozione ed elaborazione della cultura; potenziare la cultura della solidarietà; favorire l’accoglienza e l’integrazione multiculturale; promuovere l’inclusione di tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di poter

partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il successo scolastico in un’ottica di cittadinanza attiva;

mettere in atto molteplici strategie di natura educativo-didattica per rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni alla vita sociale e culturale;

attuare una didattica inclusiva basata su: - strategie attive di partecipazione e collaborazione degli studenti - riconoscimento e valorizzazione delle diversità - flessibilità di tempi e spazi di apprendimento - flessibilità e adattamento dei percorsi e delle risorse; trarre dalla diversità occasione di crescita e di sviluppo sociale e civile; porsi come istituzione attenta alle esigenze dei bambini e degli adolescenti, ai loro

bisogni e alle loro problematiche esistenziali, nei diversi momenti dell’età evolutiva, sviluppando gradualmente le capacità progettuali che consentono a ciascuno di essere protagonista del proprio percorso educativo;

far emergere le reali potenzialità individuali attraverso l’accurato sviluppo di un percorso formativo che valorizzi le peculiari competenze dei singoli alunni;

interpretare i bisogni formativi degli alunni e promuovere interventi di sostegno, recupero e/o potenziamento al fine di sopperire alle loro difficoltà.

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SEZIONE 2 : Priorità, traguardi ed obiettivi e Piano di Miglioramento.

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/TVEE88001P/albino-luciani/

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l'analisi più approfondita del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

2.1 Priorità, traguardi ed obiettivi

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: Risultati scolastici Competenze chiave e di cittadinanza

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

Riduzione della percentuale di studenti collocati nella fascia di voto medio bassa e conseguente aumento della percentuale di studenti nella fascia di voto più alta

Implemento delle competenze chiave e di cittadinanza attiva attraverso l'elaborazione di un curricolo trasversale e verticale.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

“I docenti del gruppo ritengono prioritario diminuire la percentuale di studenti licenziati con voto nella fascia medio-bassa e aumentare quella di studenti collocati nella fascia medio-alta per far sì che gli studenti stessi conseguano in maniera più efficace la competenza europea dell'imparare a imparare e applichino conoscenze e abilità in contesti diversi presenti e/o futuri. I docenti del gruppo di lavoro ritengono di dare priorità anche alle azioni per il miglioramento delle competenze sociali e civiche al fine di contribuire nella formazione di studenti come persone autonome, responsabili e partecipi alla vita civile. Tale miglioramento si attua partendo dall'elaborazione e dalla condivisione di un curricolo per competenze chiave di cittadinanza da realizzare in continuità tra i diversi ordini di scuola e tra le diverse discipline.”

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

curricolo, progettazione e valutazione ambiente di apprendimento inclusione e differenziazione continuità e orientamento orientamento strategico e organizzazione della scuola

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

“Gli obiettivi di processo elaborati sono direttamente funzionali al conseguimento delle priorità individuate in quanto considerano:

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- il curricolo, la progettazione e la valutazione come processi attraverso i quali attuare interventi didattici finalizzati al miglioramento degli esiti degli studenti - l'ambiente di apprendimento come indicatore delle variabili spazio-temporali relative alle azioni di miglioramento - l'inclusione e la differenziazione come denominatore comune di una scuola accogliente e promotrice di cittadinanza attiva - la continuità e l'orientamento per sostenere il percorso formativo degli studenti - l'orientamento strategico e l'organizzazione al fine di predisporre progetti di ampliamento dell'offerta formativa con forme di monitoraggio, di controllo e di valutazione dell'azione intrapresa per il conseguimento degli obiettivi ritenuti prioritari.” 2.2 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati: Amministrazione Comunale di Gorgo al Monticano, Amministrazione Comunale di Mansuè, Associazioni sportive operanti nel territorio, Comitato Genitori scuola primaria/secondaria di primo grado di Chiarano, Comitato Genitori scuola dell'Infanzia di Chiarano, Comitato Biblioteca di Chiarano, Comitato Biblioteca di Gorgo al Monticano.

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte a favore di:

inclusione scolastica e successo formativo degli alunni (Amministrazione Comunale di Gorgo al Monticano)

competenze sociali e civiche (Amministrazione Comunale di Mansuè – Comitati Genitori) integrazione con il territorio (Associazioni sportive presenti nel territorio dei Comuni di

Gorgo al Monticano, Chiarano e Mansuè) competenze chiave - promozione della lettura (Biblioteca Comunale di Chiarano e

Biblioteca Comunale di Gorgo al Monticano) 1. competenze chiave – Psicomotricità ed Educazione Fisica (Comitati Genitori Chiarano)

Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di allegare al Piano di Miglioramento il seguente obiettivo di processo:

AREA “Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie”

DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO: Individuazione di percorsi condivisi finalizzati al miglioramento dell'Offerta Formativa.

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2.3 Piano di miglioramento.

PIANO DI MIGLIORAMENTO 2016/2019

Nucleo Interno di Valutazione (NIV) a.s. 2015-2016: Cognome e Nome

Ruolo Ruolo nel NIV:

Casagrande Laura

Dirigente Scolastico (DS)

Responsabile del PdM

Viotto Marta DSGA Responsabile budget Bertacco Monica

Docente – collaboratore del DS

Responsabile area autovalutazione d’istituto – ricerca educativa: Indicazioni Nazionali 2012- prevenzione/inclusione (GLI e BES)

Zamperoni Elena

Docente – collaboratore del DS

Responsabile area orientamento

Tasco Patrizia Docente – Funzione strumentale

Responsabile area POF – PTOF Responsabile sicurezza – RSPP

Coral Lorena Docente – Funzione strumentale

Responsabile area continuità nei tre ordini di scuola

Davanzo Emanuela Rossi Roberto

Docenti – Funzione strumentale

Responsabili area nuove tecnologie/registro elettronico

Carpenè Adila Vizzotto Carla

Docenti – Funzione strumentale

Responsabili area autovalutazione/ valutazione SNV

Borin Chiara Casagrande Rosanna Franzin Lorella Gomiero Sabrina Breseghello Sara

Docenti Fiduciari di sede scolastica

Battistetti Barbara Saia Genny Zambello Pia

Docenti Membri della Commissione Curricolo

Premessa Il Piano di Miglioramento è lo strumento che permette di pianificare in concreto azioni sulla base delle priorità/traguardi e degli obiettivi di processo che la scuola si è prefissata dopo aver analizzato le criticità rilevate attraverso l’elaborazione del RAV. E’ parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e rappresenta la politica strategica dell’istituzione scolastica utile per intraprendere un’azione di miglioramento della qualità. In quest’ottica il presente Piano di Miglioramento ha lo scopo di:

definire operativamente in modo chiaro le azioni su cui si intende agire ed i soggetti coinvolti

articolare in forma osservabile e/o misurabile le attività da intraprendere, in modo che possano essere oggetto di monitoraggio costante o almeno periodico

indicare chiaramente i risultati attesi e l’arco temporale di riferimento (breve periodo: un anno scolastico; lungo periodo: due/tre anni scolastici).

La struttura così definita sarà la base di partenza per la definizione dei Progetti di Miglioramento specifici per ogni macroarea di processo e declinati ad inizio di ogni anno scolastico sulla base degli esiti del monitoraggio delle azioni svolte per poter raggiungere, nell’arco del triennio, i traguardi definiti nel RAV.

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SEZIONE A Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati: definizione temporale delle priorità indicate nelle aree di processo definite nel RAV.

1. CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE PRIORITA’

A.S. 2015-

16

A.S. 2016-

17

A.S. 2017-

18

A.S. 2018-

19

RESPONSABILE PROCESSO PROGETTI

1.1.a Elaborazione del Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza 2 X X X Collaboratore del

dirigente MACROAREA 1

1.1.b Elaborazione di una progettazione didattica condivisa per unità di lavoro e unità di apprendimento 1 X X X X

Docenti di classe/ responsabile dell’obiettivo di processo 1.1.b

MACROAREA 1

1.2 Elaborazione di strumenti per il monitoraggio (prove strutturate) in ingresso, intermedie e in uscita per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado

1 X X X X

Docenti di classe/Responsabile obiettivo di processo 1.2

MACROAREE 2-3

2. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO PRIORITA’ A.S.

2015-16

A.S. 2016-

17

A.S. 2017-

18

A.S. 2018-

19

RESPONSABILE PROCESSO PROGETTI

2.1.aStrutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento (con personale aggiuntivo)

1 – 2 X X X X Dirigente Scolastico/ Docenti di classe MACROAREE 1- 2 – 3

2.1.b Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni (in orario curricolare)

1 -2 X X X Referente Commissione MACROAREE 1 – 2 – 3

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4. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO PRIORITA’ A.S.

2015-16

A.S. 2016-

17

A.S. 2017-

18

A.S. 2018-

19

RESPONSABILE PROCESSO PROGETTI

4.1.a Individuazione di un percorso condiviso finalizzato alla formazione integrale della persona in continuità nei tre ordini di scuola

1 – 2 X X X X Referente continuità verticale MACROAREA 1

4.1.b Individuazione di un percorso condiviso finalizzato all’orientamento dello studente come pratica diffusa

1 - 2 X X X Collaboratore del Dirigente Scolastico MACROAREA 1

4.1.c Individuazione di un percorso condiviso finalizzato all’orientamento dello studente della scuola secondaria di primo grado

1 - 2 X X X X Collaboratore del Dirigente Scolastico MACROAREA 1

5. ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIORITA’

A.S. 2015-

16

A.S. 2016-

17

A.S. 2017-

18

A.S. 2018-

19

RESPONSABILE PROCESSO PROGETTI

5.1 Utilizzo di un format efficace per la stesura di progetti che preveda strumenti di controllo strategico, di monitoraggio delle azioni e valutazione

1 X X X Referente della commissione

MACROAREA 1

3. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE PRIORITA’ A.S.

2015-16

A.S. 2016-

17

A.S. 2017-

18

A.S. 2018-

19

RESPONSABILE PROCESSO PROGETTI

3.1Organizzazione di attività finalizzate alla rilevazione precoce degli alunni con DSA 1 X X X X

Responsabili Progetto “Rilevare le difficoltà per nuove opportunità”

MACROAREE 1- 2 – 3

3.2Progettazione di moduli per il recupero e per il potenziamento delle competenze organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni

1-2 X X X X Responsabili progetto MACROAREE 1- 2 – 3

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SEZIONE B: Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi a breve termine AREA DI PROCESSO: Curricolo, progettazione e valutazione OBIETTIVO DI PROCESSO: 1.1 Elaborazione di una progettazione didattica condivisa per unità di lavoro e unità di apprendimento

PRIORITA’ : 1 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

1.1.a Elaborazione del Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza. a. Costituire la commissione “Curricolo di Istituto”

Dirigente Scolastico/Collegio dei Docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione del gruppo di lavoro

b. Individuare il responsabile dell’azione 1.1.a

Dirigente Scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presenza di una figura di riferimento responsabile delle azioni del gruppo

c. Elaborare il curricolo delle competenze chiave di cittadinanza rispondente alle esigenze specifiche dell’istituto

Commissione del collegio Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Stesura del Curricolo trasversale delle competenze chiave di cittadinanza

d. Condividere il documento “Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza” elaborato dalla commissione

Responsabile di commissione Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presentazione del documento in sede collegiale e trasmissione dello stesso alle diverse sedi scolastiche

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e. Approvare il documento “Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza”

Collegio dei Docenti Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Assunzione di responsabilità rispetto alle finalità del documento

f. Pubblicare il documento “Curricolo delle competenze chiave di cittadinanza” nel sito della scuola

Docente incaricato della pubblicazione sul sito

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Diffusione del documento “Curricolo delle competenza chiave di cittadinanza”

g. Attuazione dei contenuti presenti nel documento

Docenti dell’istituto Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Utilizzo del curricolo delle competenze chiave di cittadinanza nella fase di progettazione didattica

h. Verifica della fattibilità del curricolo competenze chiave

Commissione del collegio Anno scolastico 2018/2019

Valutazione sommativa sulla fattibilità del curricolo sulla base delle osservazioni rilevate dai docenti dell’istituto

1.1.b Elaborazione di una progettazione didattica condivisa per unità di lavoro e unità di apprendimento a. Condividere un format di progettazione per ciascun ordine di scuola desunto dal Curricolo di Istituto

Dirigente Scolastico e collegio dei docenti

Settembre/Ottobre 2015

Adozione di strategie comuni finalizzate a garantire il raggiungimento dei traguardi di competenza a tutti gli alunni

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b. Organizzare il Collegio in dipartimenti disciplinari

Dirigente Scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Pianificare e condividere la progettazione didattica di classe

c. Nominare il responsabile per l’archivio della documentazione (UDL/UDA)

Dirigente Scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presenza di una figura di riferimento responsabile dell’azione di raccolta dei materiali elaborati

d. Definire unità di lavoro disciplinari distinte per classe

Docenti dei tre ordini di scuola

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Garanzia per tutti gli alunni di proposte didattiche finalizzate al raggiungimento dei traguardi di competenza rispettando le peculiarità di ciascun gruppo

e. Elaborare UdA trasversali riferite alle competenze chiave, ai traguardi e agli obiettivi di apprendimento contenuti nelle I.N.2012

Docenti di sezione/classe/Consiglio di Classe

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Costruzione di percorsi formativi utili a far comprendere agli alunni l’unitarietà del sapere

f. Organizzare l’attività didattica in funzione delle UdA programmate

Docenti di sezione/classe/Consiglio di Classe

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Aumento della motivazione di tutti gli alunni ad apprendere attraverso la realizzazione attività laboratoriali

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g. Realizzare la progettazione per UDA

Docenti di sezione/classe/Consiglio di Classe

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Attuazione delle UDA progettate

h. Verificare la trasferibilità dei format di progettazione nel tempo

Dirigente e staff Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Condivisione e diffusione di buone pratiche

i. Predisporre un archivio della documentazione

Responsabile dell’archivio della documentazione

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Offerta a tutti i docenti dell’istituto di consultare i materiali sperimentati per farli propri

l. Aggiornare/integrare la documentazione elaborata nel corso dell’anno scolastico precedente

Docenti dei 3 ordini di scuola (commissione/dipartimento)

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Condivisione, integrazione e diffusione di buone pratiche didattiche

m. Aggiornare l’archivio della documentazione (UDL/UDA)

Responsabile dell’archivio della documentazione

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Costruzione di un archivio di materiali delle buone prassi

OBIETTIVO DI PROCESSO: 1.2 Elaborazione di strumenti per il monitoraggio (prove strutturate) in ingresso, intermedie e in uscita per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado

PRIORITA’: 1- 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

a. Organizzare dipartimenti disciplinari per realizzare l’obiettivo di processo 1.2

Dirigente scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione dei gruppi di lavoro che attui le zioni previste dall’obiettivo di processo 1.2

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b. Individuare il responsabile di dipartimento per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado

Dirigente scolastico/ Collegio docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presenza di una figura di riferimento responsabile della raccolta dei materiali elaborati

c. Predisporre prove strutturate di ingresso nella scuola primaria (con parametri di valutazione comuni)

Docenti di scuola primaria suddivisi per dipartimento

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Uniformità delle prove somministrate e dei parametri di valutazione adottati

d. Predisporre prove strutturate di ingresso, intermedie e finali nella scuola secondaria di 1° grado (con parametri di valutazione comuni)

Docenti di scuola secondaria suddivisi per dipartimento

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Uniformità delle prove somministrate e e dei parametri di valutazione adottati

e. Somministrare le prove elaborate in ingresso, intermedie e finali – scuola primaria

Docenti di classe Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione degli apprendimenti dei singoli alunni e dei gruppi classe

f. Somministrare le prove elaborate in ingresso, intermedie e finali – scuola secondaria di 1° grado

Docenti di classe Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione degli apprendimenti dei singoli alunni e dei gruppi classe

g. Correggere le prove somministrate adottando i criteri di valutazione stabiliti nei dipartimenti

Docenti di classe Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Anno scolastico 2016/2017

h. Valutare l’efficacia delle prove strutturate somministrate nel corso dell’anno scolastico

Docenti di scuola primaria/ docenti secondaria di primo grado non impegnati negli esami di stato

Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018 Giugno 2019

Verifica dell’efficacia degli strumenti per il monitoraggio utilizzati nel corso dell’a.s.

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i. Predisporre eventuali azioni correttive

Docenti dei due ordini di scuola suddivisi per dipartimenti

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Apportare variazioni agli strumenti per il monitoraggio in relazione agli esiti della valutazione della loro efficacia

l. Utilizzare gli strumenti per il monitoraggio (prove strutturate) in ingresso, intermedie e in uscita per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado

Docenti di classe Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione degli apprendimenti dei singoli alunni e dei gruppi classe adottando prove strutturate e criteri di valutazione comuni

AREA DI PROCESSO: Ambiente di apprendimento

OBIETTIVO DI PROCESSO: 2.1 Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni

PRIORITA’ : 1 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

2.1.a Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento (con personale aggiuntivo) a. Rilevare i bisogni formativi degli studenti e formare gruppi di lavoro

Consiglio di Classe/ Interclasse soli docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Elaborazione del progetto

b. Individuare il personale docente dell’organico di potenziamento a cui affidare progetti di recupero organizzati per gruppi di alunni

Dirigente Scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Assegnazione dell’incarico

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c. Elaborare un orario funzionale alla realizzazione dei progetti di recupero in orario antimeridiano e/o pomeridiano

Consiglio di Classe/ Interclasse soli docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Stesura di un orario antimeridiano e/o pomeridiano funzionale alle attività di recupero

d. Attuare gli interventi secondo l’orario strutturato

Personale dell’organico di potenziamento

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Attivazione dei percorsi di recupero

e. Verificare l’efficacia dell’organizzazione oraria

Consiglio di Classe/ Interclasse soli docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione dei risultati di processo e di prodotto

2.1.b Strutturazione dell’orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni (in orario curricolare) a. Costituire la commissione-orario (fiduciari di sede) scuola secondaria 1°grado

Dirigente scolastico Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione di gruppo di lavoro per la pianificazione delle zioni dell’obiettivo di processo 2.1.b

b. Individuare il responsabile di commissione scuola secondaria

1°grado – azione 2.1.b Dirigente scolastico

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presenza di una persona che provveda

al coordinamento

delle azioni previste

dall’obiettivo di processo 2.1.b

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c. Elaborare un orario in funzione degli interventi di recupero e di potenziamento per la scuola secondaria 1°grado (classi aperte)

Commissione -orario Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Stesura di un orario funzionale alle attività di recupero e potenziamento organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni

d. Condividere e approvare l’orario funzionale agli interventi di recupero e di potenziamento scuola secondaria 1°grado

Docenti scuola secondaria 1°grado

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Approvazione dell’orario funzionale alle attività di recupero e di potenziamento

e. Attuare gli interventi secondo l’orario strutturato

Docenti scuola secondaria 1°grado

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Attivazione dei percorsi di recupero e di potenziamento

f. Verificare l’efficacia dell’organizzazione oraria

Docenti scuola secondaria 1°grado

Anni scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione dei risultati di processo e di prodotto

AREA DI PROCESSO: Inclusione e differenziazione

OBIETTIVO DI PROCESSO: 3.1 Organizzazione di attività finalizzate alla rilevazione precoce degli alunni con DSA

PRIORITA’ : 1 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

a. Individuare i responsabili del progetto per la rilevazione precoce casi DSA

Dirigente scolastico Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Assegnazione dell’incarico di progetto

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b. Presentare il progetto al Collegio dei docenti per l’approvazione

Collegio docenti Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presentazione delle fasi di progetto e delle azioni previste

Presentazione del progetto alle scuole paritarie del territorio

c. Somministrare le prove di competenza nelle sezioni e nelle classi

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Somministrazione delle prove di competenza nelle sezioni dei 5 anni nelle classi quarte primaria e prime secondaria I grado

d. Restituire i risultati ai docenti delle classi coinvolte nel progetto

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Lettura dei dati rilevati e individuazione di situazioni a rischio

e. Presentare percorsi per il recupero sulle abilità indagate

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presentazione di proposte operative per il consolidamento delle abilità

f. Realizzare lo sportello per i genitori/docenti

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

g. Somministrare “re-test” agli alunni del terzo anno di scuola infanzia

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Somministrazione prove CMF e BIN

h. Passare le informazioni per la formazione delle future

classi prime di scuola primaria

Docenti incaricati e docenti delle classi

quinta in uscita (dopo passaggio informativo)

Anni scolastici

2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Conoscenza delle caratteristiche futuri alunni classe prima

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i.Formare le future classi prime di scuola primaria

Docenti incaricati e docenti delle classi quinta in uscita (dopo passaggio informativo)

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione classi prime di scuola primaria

l. Verificare il progetto attuato rispetto a indicatori di prodotto e di processo

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione dei risultati di prodotto e di processo

OBIETTIVO DI PROCESSO: 3.2 Progettazione di moduli per il recupero e per il potenziamento delle competenze organizzati per classi aperte o per gruppi di alunni

PRIORITA’ : 1 – 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

a.Definire i bisogni formativi rilevati e formare i gruppi di lavoro

Consiglio di Classe/ Interclasse soli docenti

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Individuazione dei bisogni formativi presenti nelle diverse sedi scolastiche dell’I.C.

b. Elaborare il progetto di moduli per il recupero e/o il potenziamento per rispondere ai bisogni formativi rilevati

Docenti di classe e Docenti incaricati

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Stesura del progetto di recupero e / di potenziamento

c. Condividere il progetto con le famiglie interessate

Docenti di classe e docenti incaricati

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Collaborazione scuola-famiglia

d. Attuare le azioni del progetto di recupero e /o di potenziamento

Docenti incaricati Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Attuazione dei moduli di recupero e/o di potenziamento nelle diverse sedi scolastiche

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e. Verificare l’efficacia del progetto elaborato

Consiglio di Classe/ Interclasse soli docenti e docenti incaricati

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Valutazione dei risultati di prodotto e di processo

AREA DI PROCESSO: Continuità e Orientamento

OBIETTIVO DI PROCESSO: 4.1 Individuazione di un percorso condiviso finalizzato alla continuità e all’orientamento dello studente come pratica diffusa

PRIORITA’ : 1

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

4.1.a Individuazione di un percorso condiviso finalizzato alla formazione integrale della persona in continuità nei tre ordini di scuola a. Costituire la commissione continuità infanzia/primaria/secondaria

Collegio dei docenti Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Formazione del gruppo di lavoro

b. Nominare il referente di commissione continuità – azione 4.1.a

Collegio dei docenti Dirigente Scolastico

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Presenza di una figura di riferimento responsabile delle azioni del gruppo

c. Elaborare un documento utile al passaggio informativo scuola dell’infanzia-scuola primaria

Commissione continuità Anni scolastici 2015/2016

Stesura della “Griglia per il passaggio informativo scuola dell’infanzia –scuola primaria”

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d. Elaborare un documento utile al passaggio informativo scuola primaria-scuola secondaria

Commissione continuità Anni scolastici 2015/2016

Stesura della “Griglia per il passaggio informativo scuola primaria –scuola secondaria

e. Approvare il documento “Griglia per il passaggio informativo scuola dell’infanzia –scuola primaria- scuola secondaria”

Collegio dei docenti Anni scolastici 2015/2016

Delibera del Collegio dei docenti

f. Utilizzare il documento “Griglia per il passaggio informativo scuola dell’infanzia –scuola primaria- scuola secondaria”

Docenti dell’ultimo anno scuola infanzia/ docenti classi quinte/docenti classi prime scuola secondaria di 1° grado

Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Composizione omogenea delle classi prime di scuola Primaria e Secondaria di 1° grado

g. Progettare attività di accoglienza in continuità fra i tre ordini di scuola

Commissione continuità Anni scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Realizzazione della giornata dell’accoglienza tra scuola infanzia/scuola primaria e tra scuola primaria/scuola secondaria di 1° grado

4.1.b Individuazione di un percorso condiviso finalizzato all’orientamento dello studente come pratica diffusa a. Individuare il responsabile delle attività di orientamento relative all’obiettivo di processo 4.1.b

Dirigente Scolastico Settembre 2015 Settembre 2016 Settembre 2017 Settembre 2018

Presenza di una figura di riferimento responsabile delle azioni di orientamento

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b. Individuare azioni di orientamento atte al raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza

Responsabile dell’orientamento/Docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria

Settembre 2016 Settembre 2017 Settembre 2018

Selezione di azioni significative per favorire il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza

c. Programmazione di attività di orientamento sottese al raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza

Docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria

Settembre 2016 Settembre 2017 Settembre 2018

Pianificazione di una didattica orientativa coerente con le competenze chiave di cittadinanza

d. Realizzazione di attività di orientamento sottese al raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza

Docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria

Anni Scolastici 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Conseguimento degli obiettivi previsti da parte degli studenti

4.1.c Individuazione di un percorso condiviso finalizzato all’orientamento dello studente della scuola secondaria di primo grado a. Individuare il responsabile delle attività di orientamento relative all’obiettivo di processo 4.1.c

Dirigente Scolastico Settembre 2015 Settembre 2016 Settembre 2017 Settembre 2018

Presenza di una figura di riferimento responsabile delle azioni di orientamento

b. Predisporre le attività di orientamento nel corso del triennio della Scuola Secondaria

Responsabile dell’orientamento/Docenti Consiglio di Classe

Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Pianificazione di attività di orientamento

c. Realizzare le attività di orientamento concordate per le classi del triennio della Scuola Secondaria

Docenti di Classe Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Conseguimento degli obiettivi previsti da parte degli studenti

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d. Predisporre le attività di orientamento per la Scuola Secondaria concordate con la rete

Responsabile dell’orientamento

Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Pianificazione di attività di orientamento concordate con la rete

e. Realizzare le attività di orientamento per la Scuola Secondaria concordate con la rete

Docenti di classe Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Conseguimento degli obiettivi previsti da parte degli studenti

f. Realizzare le attività stabilite per le classi terze di scuola secondaria di 1° grado

Docenti di Classe Febbraio 2016 Febbraio 2017 Febbraio 2018 Febbraio 2019

Conseguimento degli obiettivi previsti da parte degli studenti

g. Sviluppare la conoscenza del territorio finalizzata alla scelta del percorso scolastico futuro per le classi terze di scuola secondaria di primo grado

Docenti di Classe Settembre 2015/Febbraio 2016 …

Scelta dell’indirizzo di scuola per il prosieguo del percorso di studi

h. Promuovere la partecipazione ad attività organizzate dal territorio per le classi terze di scuola secondaria di primo grado

Responsabile dell’orientamento

Settembre 2015/Febbraio 2016 …

Incremento della partecipazione degli studenti alle iniziative del territorio

i. Organizzare visite ad aziende del territorio per le classi della Scuola Secondaria

Docenti della classe Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Offerta di ulteriori elementi informativi per un orientamento consapevole

l. Pubblicare attività e iniziative promosse dall’Istituto e dalle scuole del territorio

Responsabile del sito Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Divulgazione delle attività e delle iniziative di orientamento

m. Coordinare il percorso di formazione con esperti esterni per gli studenti della scuola secondaria di primo grado

Responsabile dell’orientamento

Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Attivazione di efficaci interventi di formazione

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n. Organizzare incontri con genitori degli studenti della scuola secondaria di primo grado

Responsabile dell’orientamento

Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Incremento della partecipazione dei genitori alle iniziative del territorio

o. Somministrare questionari agli alunni di classe terza della Scuola Secondaria e tabularne i dati

Docenti/ Responsabile dell’orientamento

Anni Scolastici 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019

Raccolta, analisi e valutazione dei dati relativi alle azioni di orientamento

p. Formulare il Consiglio Orientativo per le classi terze della Scuola Secondaria

Consigli di Classe Dicembre 2015 Dicembre 2016 Dicembre 2017 Dicembre 2018

Stesura del Consiglio Orientativo

AREA DI PROCESSO: Orientamento strategico e organizzazione della scuola

OBIETTIVO DI PROCESSO: 5.1 Utilizzo di un format efficace per la stesura di progetti che preveda strumenti di controllo strategico, di monitoraggio delle azioni e di valutazione

PRIORITA’ : 1 2

Azioni previste Soggetti responsabili dell’attuazione

Termine previsto di conclusione

Risultati attesi per ciascuna azione

Adeguamenti effettuati in itinere

Azione realizzata entro il termine stabilito

Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione

a. Costituire la commissione di lavoro per realizzare l’obiettivo di processo 5.1

Collegio Docenti Settembre 2016

Formazione del gruppo di lavoro per la realizzazione dell’obiettivo di processo 5.1

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b. Individuare il referente della commissione di lavoro

Dirigente scolastico Settembre 2016

Individuazione di una figura di riferimento responsabile di coordinare le azioni relative all’obiettivo di processo 5.1

c. Rivedere il format in uso in modo che preveda strumenti di controllo strategico, di monitoraggio delle azioni e valutazione

Commissione (un docente per ordine di scuola)

Ottobre 2016 Stesura di un format che risponda ai criteri di efficacia e di efficienza previsti dal Piano annuale del DS

d Condividere ed approvare il format

Collegio dei docenti Ottobre 2016 Delibera del Collegio dei docenti

d. Elaborare criteri di priorità nella scelta dei progetti da attuare

Collegio dei docenti Ottobre 2016 Stesura di criteri per individuare la priorità dei progetti

e. Approvare i criteri di priorità Collegio dei docenti Ottobre 2016 Delibera del Collegio dei docenti

f. Ordinare e finanziare i progetti in base all’aderenza ai criteri

DS DSGA responsabile della commissione e commissione

Dicembre 2016 Stesura di una graduatoria dei progetti da finanziare

g.Comunicare la graduatoria dei progetti finanziati al personale scolastico interessato

Dirigente Scolastico Dicembre 2016 Divulgazione della graduatoria dei progetti finanziati

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h.Elaborare criteri per la valutazione finale dei progetti

Responsabile della commissione e commissione

Aprile 2017 Stesura dei criteri di valutazione

i.Approvare i criteri di valutazione finale dei progetti

Collegio dei docenti Maggio 2017 Delibera del Collegio dei docenti

l. Valutare i progetti Responsabile della commissione e commissione

Giugno 2017 Valutazione dei progetti in termini di efficacia e di efficienza

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SEZIONE 3 : La progettualità e l’organico dell’autonomia. Questa sezione del Piano triennale presenta l’organizzazione del curricolo rispetto alla missione dell’istituto, cioè al raggiungimento di quelle priorità triennali declinate nel Piano di Miglioramento e che, se coerentemente e strategicamente organizzate tra loro, restituiscono chiara l’identità della scuola. Le competenze attese fanno riferimento ai documenti ministeriali del primo ciclo di istruzione e sono esplicitate nel curricolo della scuola in termini di abilità e conoscenze. Coerentemente con quanto dichiarato nel RAV, nell’Istituto è stato costituito un gruppo di lavoro con il compito di elaborare un curricolo trasversale riferito alle competenze-chiave di cittadinanza. L’obiettivo di fondo è quello di delineare un piano, rivedibile annualmente, che descriva le istanze progettuali nell’ottica di identità strategica e dinamica, capace di unire coerentemente la mission dell’Istituto alle azioni realizzabili nel lungo periodo con le risorse a disposizione.

3.1 Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento specifici al termine del primo ciclo di istruzione

Vedasi POF 2015-2016 (pp. 56-73) e Curricolo d’Istituto (Allegato al POF 2015-2016)

3.2 Iniziative di arricchimento e di ampliamento curricolare

Le attività proposte sono funzionali al raggiungimento delle priorità precedentemente fissate nel Piano di Miglioramento e delle finalità dei Progetti dell’Istituto contenuti nel POF 2015-2016 (pp. 96-98) 3.3 Azioni della scuola in relazione ai Bisogni Educativi Speciali Vedasi POF 2015-2016 (pp. 74-80) 3.4 Linee metodologiche e modalità di monitoraggio delle attività anche in termini di orientamento degli alunni/degli studenti nella prosecuzione del percorso di studi Vedere POF 2015-2016 (p. 80)

3.5 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni/degli studenti

Vedere Pof 2015-2016 (pp 82-93)

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SEZIONE 4 : Le scelte di carattere organizzativo.

Questa sezione comprende tutte le scelte di natura organizzativa funzionali alla realizzazione del PTOF. Nello specifico si prevede l’organizzazione e, quindi, la descrizione dei seguenti aspetti:

- Organizzazione degli aspetti didattici con previsione dell’utilizzo dell’organico

dell’autonomia e modalità di verifica dell’efficacia delle azioni attivate;

Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con l’utenza;

- Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative;

- Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro (d. lgs.

N. 81/08);

- Piano di formazione del personale docente e ATA.

4.1 Modello organizzativo per la didattica Il periodo didattico è organizzato in quadrimestri. Vengono attivati i Dipartimenti disciplinari, ciascuno coordinato da un docente referente incaricato dal Dirigente Scolastico. I Laboratori didattici informatici sono affidati a docenti responsabili che ne controllano l’utilizzo e ne verificano lo stato di funzionamento. Le biblioteche didattiche sono gestite da docenti responsabili che provvedono alla conservazione, al prestito e alla registrazione della dotazione libraria. Viene individuata la figura del docente animatore digitale con i seguenti compiti: 1. stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, 2. favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio 3. individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola

Per la realizzazione delle attività opzionali e con riferimento alle iniziative descritte nella sezione 3.2 “Iniziative di arricchimento e di ampliamento curricolare di questo Piano si ritiene necessario attivare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia assegnato a questa istituzione, per il triennio 2016-2019 il seguente organico potenziato.

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ORGANICO DI PONTENZIAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE I.C. STATALE GORGO AL MONTICANO

SCUOLA PRIMARIA – totale posti da richiedere 5 posti interi e uno spezzone di 12/24 ore settimanali

POSTI ATTIVITA’ 12/24 ore settimanali

Semiesonero del Collaboratore DS

a. Incrementare il tempo scuola in orario pomeridiano – classi terze – quarte e quinte

b. Flessibilizzare l’orario

c. Pianificare azioni di supporto allo studio in orario pomeridiano

d. Pianificare attività laboratoriali in orario curricolare

36/24 ore settimanali – Gorgo - proiezione formazione n. 10 classi

e. Supplenze del personale docente a. Incrementare il tempo scuola in orario pomeridiano – classi terze – quarte e quinte b. Flessibilizzare l’orario

c. Pianificare azioni di supporto allo studio in orario pomeridiano d. Pianificare un percorso musicale permanente

36/24 ore settimanali - Chiarano - proiezione formazione n. 10 classi

e. Supplenze del personale docente

a. Incrementare il tempo scuola in orario pomeridiano – classi terze – quarte e quinte

b. Flessibilizzare l’orario

c. Pianificare azioni di supporto allo studio in orario pomeridiano

f. Pianificare attività laboratoriali in orario curricolare

48/24 ore settimanali ore settimanali – Mansuè - proiezione formazione n. 13 classi

d. Supplenze del personale docente

SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO – TOTALI POSTI da chiedere

2 posti interi e uno spezzone di 8/18 ore settimanali

8/18 – A 043 Esonero parziale del collaboratore del DS a. Incrementare il tempo scuola in orario pomeridiano b. Flessibilizzare l’orario c. Pianificare attività laboratoriali in orario extracurricolare

18/18 ore settimanali A043 18/18 ore settimanali A059

d. Supplenze del personale docente

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POSTI DI SOSTEGNO – vengono richiesti sulla base dei dati disponibili nel corso dell’anno scolastico in corso

SCUOLA INFANZIA: n. 1 posto – 25/25 ore settimanali SCUOLA PRIMARIA: n. 7 posti 24/24 ore settimanali + spezzone di 18/24 ore settimanali SCUOLA SECONDARIA di 1° Grado - GORGO AL MONTICANO - n. 1 posto a 18/18 ore settimanali e uno spezzone 6/18 ore settimanali - MANSUE’ – n. 4 posti a 18/18 ore settimanali (si osserva che n. 3 alunni in ingresso si trovano in situazione di disabilità grave – art. 3 comma 3 – Legge 104/92)

* I posti di sostegno EH e AD00 costituiscono un dato fortemente variabile e di difficile previsione poiché il numero delle certificazioni di disabilità varia di anno in anno. Da tempo, si registra un crescente aumento di certificazioni di gravità – Art. 3 - co. 3 - della Legge 104/92, per cui si rende necessaria la predisposizione di progetti in deroga (nel mese di giugno) per garantire agli allievi la copertura totale del tempo scuola. ORGANICO DI POTENZIAMENTO DEL PERSONALE ATA – n. 3 posti

n. 1 posto - Tecnico di laboratorio informatico

1. controllo funzionamento computer 2. controllo connessioni di rete 3.configurazioni ambienti a seguito di particolari richieste dai docenti 4. conoscenza dei nuovi programmi di utilizzo didattico che il docente intende utilizzare 5. supporto al servizio di segreteria

n. 2 posti di Collaboratore scolastico Garantire l’apertura delle sedi scolastiche in orario pomeridiano

4.2 Articolazione degli Uffici e modalità di rapporto con l’utenza Vedasi POF 2015-2016 (pp 112-113) 4.3 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative

Vedasi POF 2015-2016 (pp. 113-114)

4.4 Piano di Informazione e formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro - D. Lgs. n. 81/08 e Accordo Stato-Regioni del 28-12-2011 Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa al personale attraverso un collegio tematico che si svolge nel corso dell’anno scolastico. Il personale in organico in possesso di competenze certificate e il personale che necessita di specifica formazione ai sensi della normativa vigente in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro sono censite in un file allegato al DVR.

4.5 Piano di formazione del personale docente e ATA Valutate le priorità del Piano triennale e le esigenze formative si prevede di organizzare un piano di formazione per il personale docente e ATA che verrà definito nel corso del presente anno scolastico.

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SEZIONE 5 . Monitoraggio del Piano Triennale. Il monitoraggio delle azioni è funzionale proprio alla tenuta del PTOF delineato da questo Istituto sia in merito alle scelte didattiche che a quelle organizzative nell’arco del triennio. È evidente che il Piano così delineato non ha alcuna pretesa esaustiva ed è suscettibile di modifiche, integrazioni, ampliamenti ed è soggetto a necessità di aggiustamenti anche in previsione di nuove indicazioni ministeriali per i molti aspetti rispetto ai quali si attendono maggiori chiarimenti.

In quest’ottica di continua costruzione di un percorso comune si prevede che il monitoraggio del Piano sia condotto dal dirigente e dal NIV (Nucleo Interno di Valutazione) affinché valutino in maniera condivisa e partecipata gli eventuali correttivi da apportare alle scelte didattiche e organizzative per il raggiungimento finale delle priorità triennali anche in considerazione dell’efficacia delle azioni realizzate e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse sia professionali che materiali.

Il monitoraggio farà riferimento ai seguenti indicatori:

5.1 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate 5.2 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte 5.3 Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza 5.4 Valutazione complessiva del processo in atto

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-2016

Se vuoi arrivare primo, corri da solo; se vuoi arrivare lontano, cammina insieme. (Kenya)

Nella progettazione dell’offerta formativa, il Collegio fa riferimento : - alla L. n. 53/2003 - al D.Lgs n. 59/2004 - al D.Lgs 226 del 17.10.2005 - art. 25 - al D.M. 31.07.07 - al DPR 275/1999 - Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni

scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 - al D. M. n. 37 del 26.03.09 - art. 2 - al Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 16/11/2012. - al D.M. n.254 del 16-11-2012 (pubblicato nella G.U. n. 30 del 05-02-2013) - alla L. n. 104/92 e al DPCM n.185/2006 - alla L. n. 170/2010, alla Legge Regionale n. 16/2010 e all’Accordo Stato-

Regioni n. 140/2012, al DM n. 5669/2011 - alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, alla C.M. n. 8 del 06/03/2013 e alla

Nota MIUR n.2563 del 22/11/2013 - alla legge n.107/2015 art.1 - comma 14

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la carta d’identità di ogni istituzione scolastica autonoma (art. 3 del DPR 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della L. 15/03/1997, n. 59”). Nel POF sono esplicitati i percorsi formativi, educativi e didattici, le attività curricolari ed extracurricolari, i progetti e i servizi offerti dall’Istituto agli alunni e alle loro famiglie per concretizzare il mandato costituzionale e rispondere alle esigenze del contesto socio- culturale ed economico della realtà locale. Il POF esprime il progetto che la scuola elabora e realizza per valorizzare la crescita della persona all’interno di un contesto di relazioni, di legami interpersonali e di condivisione di intenti, volti a garantire il successo formativo, lo sviluppo cognitivo ed educativo degli alunni che la frequentano. Alla stesura del POF partecipano diversi soggetti, secondo le loro specificità: i docenti, le famiglie, le agenzie educative, le associazioni del territorio e gli enti locali. Elaborato dal Collegio dei Docenti, secondo le linee guida indicate dal Consiglio di Istituto, il documento scandisce i percorsi di istruzione, di insegnamento-apprendimento, l’impostazione metodologica e didattica, le scelte formative e valutative adottate dai Docenti nello svolgimento delle attività scolastiche. Il piano esplicita inoltre la struttura e l’organizzazione della scuola. Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio, secondo criteri di efficienza ed efficacia (Art. 25 del D.lgs.165/2001).

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CRITERI- GUIDA CHE CARATTERIZZANO IL P.O.F.

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Statale di Gorgo al Monticano si basa sul rispetto dei seguenti criteri guida:

- CONDIVISIONE- COLLEGIALITA’- CORRESPONSABILITA’ per condividere obiettivi, scelte educative, modelli organizzativi, strategie ed interventi.

- COLLABORAZIONE per attivare azioni di sviluppo, di collegamento e di continuità tra: i diversi ordini di scuola, scuola dell’infanzia - scuola primaria - scuola secondaria di

1° grado; le aree disciplinari e i campi di esperienza; la scuola e il territorio; per orientarsi in modo coerente verso il medesimo obiettivo cioè il successo

formativo dello studente inteso come persona.

- FLESSIBILITA’ per ascoltare i bisogni dell’utenza e per adeguare strategie e metodi rispondenti a tali bisogni.

- TRASPARENZA per rendere visibili le azioni in relazione alle finalità istituzionali indicate dalle Leggi dello Stato e dalla Costituzione.

LA MISSION E LA VISION DELL’ISTITUTO I valori, la mission e la vision della nostra scuola si possono riassumere in un’unica finalità:

“ Porre attenzione alla persona e favorire nei futuri cittadini d’Europa un apprendimento attivo, critico ed efficace”.

In particolare, il nostro Istituto:

a. persegue i seguenti valori educativi: istruzione-educazione-cultura, impegno e responsabilità, solidarietà, uguaglianza, collaborazione, inclusione, integrazione e dialogo, trasparenza e correttezza, rispetto delle regole e della legalità;

b. promuove la collaborazione, il coinvolgimento, la valorizzazione delle persone attraverso il costante lavoro collegiale e la condivisione di scelte e metodologie educative;

c. organizza un ambiente di lavoro accogliente, sicuro, stimolante e sereno per alunni, famiglie e personale scolastico;

d. consolida e amplia i rapporti con gli enti locali e con tutte le istituzioni del territorio, impegnandosi nella collaborazione e garantendo la propria disponibilità a perseguire obiettivi comuni.

Pertanto, l’Istituto Comprensivo di Gorgo al Monticano si caratterizza come un’istituzione scolastica orientata a: diventare sempre di più centro di promozione ed elaborazione della cultura; potenziare la cultura della solidarietà; • favorire l’accoglienza e l’integrazione multiculturale; promuovere l’inclusione di tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di poter

partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il successo scolastico in un’ottica di cittadinanza attiva;

mettere in atto molteplici strategie di natura educativo-didattica per rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni alla vita sociale e culturale;

attuare una didattica inclusiva basata su: - strategie attive di partecipazione e collaborazione degli studenti - riconoscimento e valorizzazione delle diversità - flessibilità di tempi e spazi di apprendimento - flessibilità e adattamento dei percorsi e delle risorse;

trarre dalla diversità occasione di crescita e di sviluppo sociale e civile; porsi come istituzione attenta alle esigenze dei bambini e degli adolescenti, ai loro bisogni e

alle loro problematiche esistenziali, nei diversi momenti dell’età evolutiva, sviluppando

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gradualmente le capacità progettuali che consentono a ciascuno di essere protagonista del proprio percorso educativo;

far emergere le reali potenzialità individuali attraverso l’accurato sviluppo di un percorso formativo che valorizzi le peculiari competenze dei singoli alunni;

interpretare i bisogni formativi degli alunni e promuovere interventi di sostegno, recupero e/o potenziamento al fine di sopperire alle loro difficoltà.

ANALISI DEL CONTESTO A) SITUAZIONE TERRITORIALE

Gli alunni che frequentano l’I.C. di Gorgo al Monticano, provengono dai Comuni di Gorgo al Monticano, Mansuè, Portobuffolè e Chiarano.

L’ambiente socio-economico dell’utenza continua a subire cambiamenti: il territorio, dopo aver conosciuto un rapido sviluppo sul piano economico, nell’ultimo quinquennio è stato interessato dalla crisi che ha investito tutti i settori occupazionali delle attività lavorative e produttive con conseguente aumento dei lavoratori disoccupati o in mobilità. Ciò ha determinato una limitazione delle risorse economiche a disposizione dei nuclei familiari e ha costretto alcune famiglie provenienti da altre regioni o da Paesi Europei/Extraeuropei a ritornare nei luoghi di origine. La nuova situazione economica che si è venuta a creare ha influenzato la richiesta di bisogni educativi e di istruzione dell’utenza, tant’è che si registra un continuo aumento di domanda finalizzata a dotare gli alunni di un solido bagaglio di competenze cognitive, relazionali, emotive, civiche e sociali per affrontare i nuovi scenari sociali. B) ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE Appartengono all’Istituto 2 scuole dell’infanzia, 3 scuole primarie e 3 scuole secondarie di primo grado. Le Amministrazioni Comunali garantiscono, per tutte le scuole, il servizio di trasporto degli alunni. Scuola dell’Infanzia Statale – Chiarano

Via G.Marconi 31040 Chiarano ( TV ) tel. 0422/746552 L’edificio si sviluppa su un piano sul quale si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica, le aule speciali per le attività di psicomotricità e per la mensa. Sono disponibili spazi esterni recintati dotati di attrezzature e giochi da giardino e un’apposita area adibita a campo permanente di educazione stradale.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 16.00 (per gli alunni che si avvalgono del tempo scuola di 40 ore settimanali) o dalle ore 8.00 alle ore 13.00 (per gli alunni che si avvalgono del tempo scuola di 25 ore settimanali).

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Scuola dell’Infanzia Statale “Santa Favero” di Mansuè – loc. Basalghelle

Via Cornarè 31040 Basalghelle di Mansuè ( TV ) tel. 0422/755166 L’edificio si sviluppa su un piano sul quale si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica e per la mensa. Sono disponibili spazi esterni recintati dotati di attrezzature e giochi da giardino.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 16.00 (per gli alunni che si avvalgono del tempo scuola di 40 ore settimanali) o dalle ore 8.00 alle ore 13.00 (per gli alunni che si avvalgono del tempo scuola di 25 ore settimanali). Scuola Primaria “Albino Luciani” di Gorgo al Monticano

Via Roma, 60 31040 Gorgo al Monticano tel. 0422-740028 L’edificio si sviluppa su due piani sui quali si distribuiscono le aule per la didattica, le aule speciali di arte, musica, scienze, lingua straniera ed informatica. E’ presente un’aula polifunzionale utilizzata sia per attività collegiali, sia per la mensa scolastica. La scuola usufruisce della palestra comunale sita presso la scuola secondaria di primo grado. Sono disponibili spazi verdi recintati e un ampio parcheggio esterno alla scuola.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 12.30; il martedì dalle ore 13.30 alle ore 16.30 per le classi quarte e quinte. Dalle ore 12.30 alle ore 13.30 è attivo il servizio mensa. Presso lo stesso edificio vi è la sede degli Uffici di Segreteria dell’Istituto Comprensivo Statale di Gorgo al Monticano. Tel. 0422-740428. Scuola Primaria "A. Volta" di Chiarano

Via Roma, 69/A 31040 Chiarano - ( TV ) tel. 0422/74 L’edificio si sviluppa su due piani sui quali si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica (tutte dotate di LIM), le aule adibite a laboratorio e l’aula polifunzionale. Vi è uno spazio riservato alla biblioteca scolastica. Gli alunni usufruiscono della palestra comunale di Chiarano. Sono disponibili spazi esterni recintati.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 12.30, il martedì pomeriggio dalle ore 13.30 alle 16.30 per le classi quarte e quinte. Dalle ore 12.30 alle ore 13.30 è attivo il servizio di consumazione del pasto frugale.

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Scuola Primaria “F. Dall’Ongaro” di Mansuè

Via P. Molin 31040 Mansuè tel. 0422/741330 L’edificio si sviluppa su un piano sul quale si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica, le aule speciali di arte, di informatica e per la mensa. La palestra fa parte del complesso edilizio della scuola. Sono disponibili spazi esterni recintati.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 12.30. Scuola Secondaria di 1° grado di Gorgo al Monticano

Via Roma, 58 31040 Gorgo al Monticano tel. 0422-740118 L’edificio si sviluppa su due piani sui quali si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica, le aule speciali di artistica, scienze ed informatica. La palestra è adiacente alla scuola. Sono disponibili spazi esterni recintati.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle 13.00.

Scuola Secondaria di 1° grado “S. Battistioli” di Chiarano

Via Roma, 60 31040 Chiarano ( TV ) tel. 0422/746061 L’edificio si sviluppa su due piani sui quali si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica, le aule speciali di artistica, scienze ed informatica. La palestra è adiacente alla scuola. Sono disponibili spazi esterni recintati.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

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Scuola Secondaria di 1° grado di Mansuè

Via P. Molin 31040 Mansuè ( TV ) tel. 0422/741464 L’edificio si sviluppa su due piani sui quali si distribuiscono le aule utilizzate per la didattica, le aule speciali di artistica, scienze ed informatica. La palestra è adiacente alla scuola. Sono disponibili spazi esterni recintati.

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI: Dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00. C) SITUAZIONE DELL’ISTITUTO

RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

PERSONALE ESTERNO: n. 7 unità di personale addetto all’assistenza scolastica per minori disabili non autosufficienti.

POPOLAZIONE SCOLASTICA

Dirigente Scolastico

Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

Assistenti Amministrativi

Collaboratori Scolastici

1 2 1 7 23

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA Docenti di posto comune

Docenti di L2

Docenti di sostegno

Docenti IRC

47

3 10 4

DOCENTI SCUOLA INFANZIA Docenti di posto comune

Docenti di sostegno

Docenti IRC

14

2 1

DOCENTI SC.SEC. 1°GRADO Docenti

Docenti di sostegno

Docenti IRC

36 4

1

GORGO MANSUE’ CHIARANO TOTALE SCUOLA INFANZIA LOC. BASALGHELLE

52 133 185

SCUOLA PRIMARIA 184

278 205 667

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

119 159 110 388

TOTALE 303 489 448 1240

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RISORSE FINANZIARIE:

- Fondi del MIUR per il funzionamento amministrativo e didattico - Contributi regionali per attività progettuali - Contributi degli Enti Locali per attività progettuali - Beni in comodato d’uso/donazioni da parte di genitori , Comitati di Genitori e

Amministrazioni Comunali - Contributo delle famiglie per l’innovazione tecnologica e l’ampliamento dell’offerta

formativa. STRUTTURE DEL TERRITORIO: Comuni, Biblioteche, Istituti Musicali, Associazioni Polisportive e Culturali, Scuole dell’Infanzia non statali, Asili nido ………

SCELTE FORMATIVE

SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia persegue la seguente finalità educativa:

Promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini per favorire lo

sviluppo di cittadini liberi, responsabili, attivi e partecipi alla vita della comunità. Tale formazione avviene attraverso:

la maturazione dell’identità la conquista dell’autonomia lo sviluppo delle competenze lo sviluppo del senso della cittadinanza

La Scuola dell’Infanzia promuove l’identità personale, l’autonomia, lo sviluppo delle competenze e il senso della cittadinanza collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario, che riconosce, sul piano educativo, il ruolo fondamentale della famiglia e del territorio di appartenenza.

SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria sostiene e accompagna l’alunno nella crescita di cittadino responsabile e consapevole, gli consente l’acquisizione degli strumenti culturali di base e lo affianca nell’ esperienza di vita quotidiana. Pertanto, essa persegue prioritariamente i seguenti obiettivi formativi:

la maturazione della propria identità: □ conoscenza di sé □ relazione con gli altri

lo sviluppo di competenze la consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri attraverso:

□ l’educazione alla salute e alla sicurezza □ l’educazione alla cittadinanza e alla legalità □ l’educazione affettivo/relazionale □ l’educazione ambientale

In particolare, la Scuola Primaria si propone:

La formazione graduale e armonica di un alunno autonomo, competente, creativo, socializzato

Le scelte educative sono orientate dai seguenti presupposti psicopedagogici: □ la qualità delle relazioni interpersonali e la creazione di un clima sociale caratterizzato

da accoglienza, inclusione, sicurezza, fiducia, autonomia, autostima, aiuto reciproco e collaborazione;

□ l’individuazione di sequenze metodologiche tali da consentire un apprendimento significativo, che permetta all’alunno non solo la semplice memorizzazione, ma un’effettiva riorganizzazione dei propri quadri mentali e interiorizzazione delle esperienze di apprendimento;

□ l’individualizzazione degli interventi;

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□ la flessibilità dell’organizzazione didattica: tempi, pratica laboratoriale, spazi e materiali. Gli obiettivi perciò saranno orientati all’acquisizione delle seguenti competenze:

5. Imparare a conoscere, ovvero acquisire gli strumenti e le strategie per la comprensione della realtà (sapere) 6. Imparare a fare, ovvero acquisire le competenze per affrontare molteplici situazioni e per lavorare in gruppo (saper fare) 7. Imparare ad essere, ovvero sviluppare al meglio la propria personalità ed essere in grado di agire con una crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità personale nel rispetto delle regole della convivenza e nell’accettazione della diversità in un’ottica di collaborazione e di partecipazione (saper essere e saper vivere).

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il primo ciclo d’istruzione ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni. In questo periodo, infatti, si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. Pertanto, la Scuola Secondaria di Primo grado, in continuità la Scuola Primaria, pone come prioritari i seguenti obiettivi formativi:

la maturazione della personalità dell’alunno, in modo organico e globale, al fine di: □ acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse; □ sviluppare atteggiamenti positivi verso le situazioni di vita e di studio; □ consolidare abilità di collaborazione e cooperazione;

lo sviluppo di competenze ove le discipline si pongono come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato;

la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità volti al rispetto dei diritti inviolabili di ogni essere umano, sanciti e tutelati nella Costituzione.

In particolare, la Scuola secondaria di 1° grado si propone:

L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.

Le scelte educative sono l’esplicitazione dello stile educativo della scuola. Esse si fondano sui seguenti presupposti psicopedagogici:

□ centralità dell’alunno e non del programma, □ la cooperazione e non la competitività, □ la creatività e non l’omologazione, □ la il sapere critico e non ripetitivo, □ l’individualizzazione e non la standardizzazione.

Le scelte educative, quindi, si concretizzano attraverso: i saperi che la Scuola propone, il modo in cui li propone e l’attenzione alla relazione

apprendimento/insegnamento; l’azione coordinata e integrata del Consiglio di Classe, che realizza interventi coerenti

con le finalità del progetto educativo; la proposta di percorsi curriculari legati all’esperienza degli studenti e all’identità

culturale del territorio.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ

SCUOLA FAMIGLIA E REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale. Per una piena valorizzazione della persona occorre un’alleanza educativa tra alunni, docenti e genitori, per fare acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche valori tesi a sviluppare la responsabilità personale, la collaborazione e la gestione di eventuali conflitti. Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi. Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione. Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa. Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno. La scuola offre agli studenti e alle famiglie:

1. accoglienza 2. dialogo aperto e rapporto di fiducia 3. condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo.

La comunità scolastica vuol essere solidale nel perseguimento di alcuni fondamentali obiettivi: il rispetto della persona nella sua integrità; il rispetto delle cose come beni di fruizione comune; l’utilizzazione del gruppo come contesto in cui sviluppare la socialità e la

corresponsabilità; l’educazione alla pace e alla tolleranza.

Inoltre la scuola si impegna nell’individuazione dei bisogni formativi, nello sforzo di renderli espliciti e,

nel limite del possibile, di soddisfarli; si impegna a individuare, comprendere e valorizzare gli stili cognitivi personali

attraverso l’adozione di strategie didattiche diversificate e ad aiutare lo studente affinché diventi consapevole della dinamica dei suoi processi cognitivi e responsabile di sé;

si propone di interagire con le richieste formative della società e di operare in collegamento con il territorio;

vuol garantire l’accesso alle nuove tecnologie, condizione di un effettivo esercizio della cittadinanza nel contesto europeo;

intende promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei valori a fondamento delle società democratiche nell’epoca della complessità;

intende garantire il diritto degli alunni stranieri nella loro identità favorendo iniziative di accoglienza e di tutela delle loro lingue e culture.

In considerazione di quanto espresso in premessa si stipula con la famiglia dello studente il seguente patto educativo di corresponsabilità per gli studenti della scuola primaria: 1. I docenti sono impegnati a:

□ conoscere il Regolamento Di Istituto; □ rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i

ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; □ rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente

educativo di apprendimento sereno e partecipativo; □ promuovere tutti gli aspetti della crescita personale, affinché ogni studente

sviluppi la capacità di operare scelte autonome e responsabili, in rapporto all’età;

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□ favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa, nel rispetto dei reciproci ruoli;

□ realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto all’apprendimento;

□ comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre agli aspetti inerenti al comportamento e alla condotta.

2. I genitori sono impegnati a: □ conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo,

collaborando con i docenti; □ conoscere il Regolamento di Istituto, il Regolamento di Disciplina e il Regolamento

sulla Sicurezza; □ seguire quotidianamente l’attività scolastica del proprio figlio, sostenendo la

motivazione, aiutandolo a conciliare studio e ogni altra esperienza; garantendo inoltre il possesso del materiale scolastico necessario;

□ rivolgersi ai docenti di classe ogni qualvolta insorgano problematiche che possano avere ripercussioni sull’andamento scolastico e disciplinare dello studente. Solo in caso di gravi motivi di salute i Genitori potranno contattare direttamente il Dirigente Scolastico;

□ far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le assenze e le uscite anticipate, giustificare in modo plausibile e puntuale le assenze, anche del giorno del rientro pomeridiano;

□ tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente nel libretto personale le comunicazioni scuola-famiglia, e partecipare con regolarità alle riunioni;

□ intervenire, con responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno;

□ curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; □ controllare che lo studente porti a scuola solo il materiale strettamente necessario

per le attività scolastiche; □ vietare ai propri figli di portare a scuola oggetti che possano disturbare la lezione; □ rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte

metodologiche e didattiche; □ accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o

provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione. 3. I Docenti e i Genitori sono impegnati congiuntamente nei confronti degli studenti affinché

gli stessi si impegnino a: □ rispettare le persone, le regole, le consegne, gli impegni, le strutture e gli orari; □ tenere un comportamento corretto e usare un linguaggio consono all’ambiente

educativo in cui si vive; □ seguire con attenzione le proposte educative dei docenti; □ essere leali con le persone e affrontare gli impegni con onestà; □ essere disponibili a migliorare, a partecipare, a collaborare, a coltivare relazioni

costruttive con i compagni e le persone che lavorano nella Scuola.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA-FAMIGLIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PREMESSA La scuola è una risorsa fondamentale in quanto luogo di crescita civile e culturale. Per una piena valorizzazione della persona occorre un’alleanza educativa tra alunni, docenti e genitori, per fare acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche valori tesi a sviluppare la responsabilità personale, la collaborazione e la gestione di eventuali conflitti. Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi, per favorire il dialogo e il confronto suggerendo le strategie per la soluzione dei problemi. Tutti i componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione.

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Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai antagoniste e costruiscano così un’importante alleanza formativa. Il Patto Educativo vuole rendere esplicite quelle norme che facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno. La scuola offre agli studenti e alle famiglie:

1. accoglienza 2. dialogo aperto e rapporto di fiducia 3. condivisione e corresponsabilità dei valori nel rapporto educativo.

La comunità scolastica vuol essere solidale nel perseguimento di alcuni fondamentali obiettivi: il rispetto della persona nella sua integrità; il rispetto delle cose come beni di fruizione comune; l’utilizzazione del gruppo come contesto in cui sviluppare la socialità e la

corresponsabilità; l’educazione alla pace e alla tolleranza.

Inoltre la scuola si impegna nell’individuazione dei bisogni formativi, nello sforzo di renderli espliciti e,

nel limite del possibile, di soddisfarli; si impegna a individuare, comprendere e valorizzare gli stili cognitivi personali

attraverso l’adozione di strategie didattiche diversificate e ad aiutare lo studente affinché diventi consapevole della dinamica dei suoi processi cognitivi e responsabile di sé;

si propone di interagire con le richieste formative della società e di operare in collegamento con il territorio;

vuol garantire l’accesso alle nuove tecnologie, condizione di un effettivo esercizio della cittadinanza nel contesto europeo;

intende promuovere il confronto interculturale e la consapevolezza critica dei valori a fondamento delle società democratiche nell’epoca della complessità;

intende garantire il diritto degli alunni stranieri nella loro identità favorendo iniziative di accoglienza e di tutela delle loro lingue e culture.

In considerazione di quanto espresso in premessa si stipula con la famiglia dello studente il seguente patto educativo di corresponsabilità per gli studenti della scuola secondaria di primo grado: 1. DOCENTI La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. I docenti hanno il diritto:

alla libertà di scelta sul piano metodologico e didattico secondo le indicazioni del C.C.N.L. e del Piano dell’Offerta Formativa. L’esercizio di tale libertà è finalizzato a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli studenti;

al rispetto della propria persona e della propria professionalità da parte di tutte le componenti della comunità scolastica;

alla difesa e tutela della propria dignità professionale; ad una scuola che funzioni, affinché insegnanti ed educatori possano esplicare il proprio

ruolo; all’uso dei servizi e dei supporti disponibili per svolgere adeguatamente il proprio lavoro; al miglioramento della propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di

aggiornamento e di confronto con esperti e colleghi (diritto-dovere). I docenti hanno il dovere di:

mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa vigente; svolgere le lezioni con perizia, professionalità e puntualità; vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli studenti in tutte le attività e gli ambienti

scolastici; rispettare gli studenti e tutte le componenti della comunità scolastica; creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione con le famiglie e con gli

studenti e tra gli studenti; saper ascoltare, favorendo la comunicazione e tutelando, al tempo stesso, la

riservatezza; progettare le attività rispettando tempi e modalità di apprendimento degli studenti;

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essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studente e alle famiglie le proprie scelte metodologiche ed educative;

fornire una valutazione motivata e motivante, nell’intento di attivare negli studenti processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento;

far conoscere alle famiglie in modo semplice e dettagliato il proprio itinerario di lavoro e fornire indicazioni su come sostenere il percorso scolastico dei figli;

elaborare e verificare le programmazioni didattiche ed educative in dimensione interdisciplinare e multidisciplinare;

favorire l’integrazione di ciascun alunno nel gruppo classe e nel contesto scolastico per accrescere le potenzialità di tutti gli studenti;

non utilizzare i telefoni cellulari e non fumare durante le attività scolastiche; essere sensibili alle iniziative scolastiche che possano incrementare la collaborazione tra

scuola e famiglia. 2. GENITORI I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. I genitori hanno il diritto di:

vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza;

essere informati sul “Piano dell’Offerta Formativa”, sui Regolamenti e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola;

essere informati sulle attività curricolari e non, programmate per la classe di appartenenza del figlio;

avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio-relazionale e didattico del figlio;

essere informati di comportamenti scorretti e dei provvedimenti disciplinari eventualmente adottati;

conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti sul proprio figlio e visionare le verifiche effettuate;

effettuare assemblee di sezione, di classe o d’Istituto nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo col Dirigente Scolastico.

I genitori hanno il dovere di: trasmettere ai figli la convinzione che la scuola è di fondamentale importanza per

costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; stabilire rapporti regolari e corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima

di reciproca fiducia; rivolgersi ai docenti di classe ogni qualvolta insorgano problematiche che possano avere

ripercussioni sull’andamento scolastico e disciplinare dello studente. Solo in caso di gravi motivi di salute i Genitori potranno contattare direttamente il Dirigente Scolastico;

controllare ogni giorno il libretto personale per leggere e firmare tempestivamente gli avvisi;

permettere assenze, entrate posticipate e uscite anticipate solo per validi e giustificati motivi;

rispettare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate stabilite dal regolamento d’Istituto,

controllare l’esecuzione dei compiti assegnati per casa (che rispondono all’esigenza di riflessione personale, di acquisizione di un’abitudine allo studio e all’esercitazione individuale), senza sostituirsi ai figli, ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare tempo e impegni extrascolastici;

partecipare con regolarità alle riunioni previste con gli insegnanti (colloqui o assemblee);

favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; educare i figli a mantenere un comportamento corretto in ogni circostanza e in ogni

ambiente; curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli; controllare che lo studente porti a scuola solo il materiale strettamente necessario per

le attività scolastiche; vietare ai propri figli di portare a scuola oggetti che possano disturbare la lezione;

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rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche;

accettare con serenità e spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua maturazione.

3. STUDENTI Gli studenti hanno il diritto:

ad essere rispettati da tutto il personale della scuola; ad avere una scuola attenta alla sensibilità e alle problematiche dell’età; ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla

pluralità delle idee; ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della crescita psico-fisica, della

maturazione e dell’apprendimento; ad essere oggetto di un’ attenta programmazione educativo-didattica che possa

sviluppare le potenzialità di ciascuno e far maturare le competenze personali; ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono

chiarimenti; ad essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; ad una valutazione trasparente che non va mai intesa come giudizio di valore sulla

persona, ma come aiuto ad individuare i propri punti di forza e di debolezza per migliorare il proprio rendimento;

alla riservatezza, secondo quanto stabilito dalle disposizioni legislative vigenti; a trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti; a poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità tramite la

scuola e gli uffici di segreteria. Gli studenti hanno il dovere di:

rispettare il Dirigente Scolastico, i docenti, tutto il personale della scuola e i compagni; rispettare le norme contenute nel Regolamento scolastico e quelle stabilite con gli

insegnanti per le singole classi; frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, disciplinari e opzionali scelte; prestare attenzione durante le lezioni, favorirne lo svolgimento con la partecipazione

attiva senza arrecare disturbo; svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa; avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni, il diario, il libretto

personale; essere puntuali per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni; non portare a scuola telefoni cellulari, non usare apparecchi elettronici in genere o altri oggetti che distraggano e disturbino le

lezioni (è previsto il ritiro immediato e la riconsegna ai genitori); non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri o di valore; far leggere e firmare tempestivamente ai genitori le comunicazioni della

scuola e le verifiche consegnate; utilizzare con cura e mantenere integro il materiale didattico che si utilizza e gli arredi di

cui si usufruisce; mantenere ordinati i locali della scuola collaborando con il personale; avere un abbigliamento decoroso e consono all’ambiente scolastico; usare un linguaggio corretto e rispettoso; non effettuare videoriprese o fotografie se non espressamente autorizzate dal docente; rispettare le valutazioni dei docenti; rispettare le norme previste dal Regolamento d’Istituto per le uscite scolastiche.

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PER GLI STUDENTI Il Consiglio di Istituto

Visto il R.D. n. 653 del 04/05/1925 Visto il R.D. n. 1927 del 26/04/1928 Visto l’art. n. 328 del DPR n. 297/1994 Visto il DPR. n. 235/2007 recante modifiche ed integrazioni al DPR n. 249/1998 Visto il DPR n. 275/1999; Vista la Direttiva prot. n. 30 del 15/03/2007 Vista la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007; Vista la legge n. 169 del 30/10/2008 Vista la C. M. prot. n. 3602 del 31/07/2008 Vista la legge n. 241/1990 e successive modificazioni Visto il D. M. 31/07/2007 Vista la delibera del Collegio dei docenti n. 23 del 19/12/2012; Vista la delibera del Consiglio di Istituto n. 12 del 21/12/2012; Vista la delibera del Collegio dei docenti n. 92 del 12/12/2013; Vista la delibera del Consiglio di Istituto n. 75 del 13/12/2013;

redige il seguente Regolamento di Disciplina.

PREMESSA La scuola è il luogo di formazione, di crescita civile e culturale della persona e rappresenta, insieme alla famiglia, la risorsa più idonea a far acquisire e trasmettere valori volti alla formazione di cittadini liberi, responsabili e consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Il presente regolamento costituisce un modello di disciplina ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al recupero, al rafforzamento del senso di responsabilità e dei valori della legalità, della collaborazione e del rispetto delle persone. In quest’ottica formativa ed educativa, la scuola ha elaborato il regolamento di disciplina per gli studenti dell’Istituto anche allo scopo di garantire la massima trasparenza e la tutela degli alunni nei cui confronti dovesse essere avviato un procedimento disciplinare. I docenti nella fase di accoglienza, condividono con le famiglie e gli studenti il Patto di Corresponsabilità educativa che sarà sottoscritto dalle parti. I docenti illustrano agli studenti il regolamento di disciplina che verrà presentato ai genitori nella prima riunione assembleare di classe ad inizio di anno scolastico. I docenti chiariscono agli studenti i comportamenti ritenuti inaccettabili e ne discutono i motivi e le ragioni.

PRINCIPI E FINALITA’

Con questo regolamento si vuole dare alla scuola gli strumenti concreti di carattere sia educativo sia sanzionatorio per:

1. favorire lo sviluppo del senso di responsabilità degli studenti 2. garantire la formazione alla cittadinanza attraverso l’educazione alla cultura della

legalità, intesa come rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile e sociale

3. realizzare un’alleanza educativa fra famiglie, studenti e personale scolastico, dove le parti assumano impegni e responsabilità reciproche e possano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti.

Diritti dello studente Lo studente ha il diritto di:

1. frequentare la scuola e acquisire conoscenze e abilità per sviluppare competenze 2. avere una scuola ordinata, pulita, confortevole e salubre 3. avere una scuola dotata di ambienti adeguati alle varie attività 4. essere informato sugli orari scolastici e su eventuali loro cambiamenti nonché sulle

norme che regolano la vita della scuola 5. esprimere le proprie opinioni ed essere rispettato sia dai compagni sia dagli insegnanti 6. avere spiegazioni della lezione e ulteriori chiarimenti nel caso in cui l’argomento non sia

stato completamente compreso, pur avendo prestato la dovuta attenzione 7. essere rispettato e sostenuto nel proprio ritmo d’apprendimento

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8. fruire di iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione della dispersione scolastica

9. essere sostenuto nella realizzazione di scelte personali ed iniziative autonome 10. avere una valutazione tempestiva e trasparente che lo aiuti a conoscere i propri punti di

forza e di debolezza per poter migliorare le proprie competenze 11. essere rispettato nelle scelte religiose e culturali 12. essere rispettato nelle propria riservatezza

Doveri dello studente L’alunno ha il dovere di:

1. presentarsi a scuola con puntualità e regolarità 2. ascoltare con attenzione le consegne e le spiegazioni degli insegnanti 3. portare a scuola il materiale necessario allo svolgimento delle attività didattiche, essere

responsabile di tutti gli oggetti e del denaro che ciascuno porta con sé 4. non portare a scuola materiale estraneo allo svolgimento dell’attività didattica se non

autorizzato dagli insegnanti 5. avere cura del materiale proprio, altrui e della scuola: non rovinare, non sprecare e

non deteriorare i materiali 6. lasciare puliti e in ordine gli ambienti scolastici (aule, mensa, laboratori, palestra, bagni,

cortile …) 7. impegnarsi nello studio e nello svolgimento dei compiti assegnati sia in classe sia a casa 8. venire a scuola pulito indossando un abbigliamento decoroso e adeguato 9. utilizzare attrezzature e sussidi didattici seguendo scrupolosamente le

indicazioni/istruzioni degli insegnanti. Utilizzare in modo corretto i PC e la rete Internet 10. rispettare le disposizioni contenute nella Direttiva ministeriale prot. n. 30 del

15/03/2007, relativa all’uso di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici. In caso di comprovata necessità il genitore presenterà formale autorizzazione scritta al Dirigente Scolastico che valuterà le motivazioni fornite per consentire la detenzione del dispositivo elettronico. Unitamente all’autorizzazione scritta i genitori dovranno dimostrare al Dirigente Scolastico di aver provveduto ad istruire il loro figlio, in modo consapevole e responsabile, circa l’ utilizzo del dispositivo elettronico. Il dispositivo, se presente a scuola, dovrà essere consegnato al personale preposto e custodito in luogo sicuro e non accessibile agli studenti.

11. esprimersi in modo corretto evitando espressioni e gesti volgari o scurrili 12. astenersi da qualsiasi forma di aggressione e/o offesa verbale e non verbale nei

confronti dei compagni e del personale scolastico 13. astenersi da qualsiasi forma di aggressione fisica nei confronti dei compagni e del

personale scolastico 14. far firmare puntualmente e regolarmente gli avvisi, le comunicazioni scuola – famiglia e

le giustificazioni di assenza/ritardo 15. non contraffare il libretto scolastico 16. far visionare ai genitori gli esiti delle verifiche scritte ed orali comunicate dagli

insegnanti 17. rispettare le norme stabilite dal regolamento sulla sicurezza 18. riconoscere e rispettare il ruolo degli adulti e dei pari 19. assumere un comportamento corretto durante le visite guidate ed i viaggi di istruzione 20. eseguire le eventuali sanzioni disciplinari irrogate.

Mancanze disciplinari Si configurano mancanze disciplinari da parte degli studenti i comportamenti che risultano trasgressivi dei doveri; esse si possono raggruppare in: A) Mancanze lievi:

1. presentarsi alle lezioni occasionalmente o ripetutamente in ritardo senza giustificato motivo

2. giocare, chiacchierare o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le lezioni o le attività scolastiche occasionalmente o ripetutamente

3. presentarsi occasionalmente o ripetutamente alle lezioni sprovvisti di materiale scolastico

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4. portare o fare uso di oggetti non pertinenti all’attività didattica all’interno delle strutture scolastiche occasionalmente o ripetutamente, (giocattoli, figurine, materiali pericolosi, …) senza l’autorizzazione dell’insegnante

5. non svolgere occasionalmente o ripetutamente i compiti assegnati in classe e/o per casa

6. Indossare occasionalmente o ripetutamente un abbigliamento non consono alla vita della scuola.

B) Mancanze gravi:

7. sprecare e danneggiare intenzionalmente i materiali propri, altrui e della scuola occasionalmente o ripetutamente

8. sporcare e/o danneggiare intenzionalmente i locali, gli arredi, in particolare mettere fuori uso i servizi igienici, lanciare oggetti dalle finestre occasionalmente o ripetutamente

9. utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche, i pc e la rete internet 10. portare e tenere con sé il cellulare ed altri dispositivi elettronici, non autorizzati dagli

insegnanti e dai genitori, per una volta 11. usare occasionalmente e ripetutamente linguaggi e gesti scurrili e volgari 12. offendere i compagni e il personale scolastico con parole, gesti o azioni 13. falsificare la firma dei genitori 14. falsificare la valutazione degli insegnanti comunicata tramite libretto scolastico o con

invio della verifica 15. sottrarsi dal far firmare le comunicazioni scuola – famiglia 16. contraffare il libretto scolastico 17. presentarsi a scuola senza giustificazione di assenza/ritardo 18. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento

sulla sicurezza e nel piano di emergenza, esponendo a pericolo se stessi e gli altri, in particolare spostarsi nell’edificio scolastico senza motivo o senza autorizzazione.

C) Mancanze gravissime: 19. compiere atti di violenza fisica verso i compagni e il personale scolastico 20. compiere atti di bullismo minacciando o ricattando i compagni 21. eludere intenzionalmente la vigilanza e/o arrecare danni ai mezzi di trasporto, alle

strutture e agli ambienti visitati, durante le visite guidate e i viaggi di istruzione 22. portare e tenere con sé il cellulare ed altri dispositivi elettronici, non autorizzati dagli

insegnanti e dai genitori per la seconda volta. 23. rifiutare di eseguire la sanzione irrogata.

Sarà inoltre cura dei docenti verificare con i genitori eventuali responsabilità degli alunni in ordine ad assenze, ritardi ripetuti e fatti che violino i doveri dello studente. Sanzioni disciplinari Le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità e a ripristinare rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna sanzione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione ed ispirate alla riparazione del danno. Le sanzioni disciplinari tengono conto dell’ età e della situazione personale dell’alunno e potranno essere sostituite e/o accompagnate da provvedimenti educativi volti al rimedio del danno, alla riflessione e al ravvedimento, al fine di stimolare nello studente l’acquisizione del senso del limite, della responsabilità e della condivisione delle regole della convivenza civile e sociale. Le sanzioni disciplinari che comportano l’allontanamento dalle lezioni sono irrogate per tutelare l’incolumità e la salute sia del singolo alunno sia di tutta la comunità scolastica. Le sanzioni relative alle mancanze disciplinari di cui ai punti 19, 20 e 21 potranno comportare l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del 1° Ciclo di Istruzione (Legge n. 169/2008 – art. 2 e DPR n. 122/2009 art. 2 comma 8) Nei periodi di allontanamento dello studente deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori, tale da preparare il suo reintegro nella comunità scolastica.

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Nel caso di sanzioni che comportino l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, per escludere un alunno dallo scrutinio finale e per non ammetterlo all’esame di Stato, occorre esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”. La reiterazione di gravi e gravissime mancanze disciplinari influisce sul voto del comportamento. Le sanzioni disciplinari cessano il loro effetto al termine dell’anno scolastico. Tipologia di sanzioni e organi competenti ad irrogarle.

Sanzione Organo competente all’irrogazione

A Richiamo verbale Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare

B Richiamo verbale Dirigente Scolastico C Richiamo scritto sul libretto scolastico

personale (da riportare sul registro di classe)

Il Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare la comunica alla famiglia esigendo la controfirma

D Convocazione dei genitori tramite libretto scolastico

Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare

E Comunicazione scritta ai genitori mediante lettera

Dirigente Scolastico

F Convocazione dei genitori mediante lettera/telefonata

Dirigente Scolastico

G Ritiro momentaneo del materiale non idoneo allo svolgimento dell’attività didattica con riconsegna dello stesso al termine delle lezioni

G 1 Ritiro momentaneo del cellulare con riconsegna dello stesso ai genitori

Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare e/o il Dirigente Scolastico

H In caso di recidiva, ritiro momentaneo del materiale non idoneo allo svolgimento dell’attività didattica con riconsegna dello stesso al genitore, appositamente convocato, per telefono o per iscritto

Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare

I Risarcimento o riparazione del danno Dirigente Scolastico L Obbligo di presentare le scuse ai compagni

e al personale scolastico Docente che ha ravvisato la mancanza disciplinare

M In caso di gravi offese obbligo di presentare le scuse ai compagni e al personale scolastico

Dirigente Scolastico

N

Sospensione da un’attività didattica integrativa/ricreativa o di approfondimento (es: torneo sportivo, visita guidata o viaggio di istruzione), con obbligo per lo studente di frequentare le lezioni. L’alunno sarà impegnato in attività didattiche e formative e inserito in altra classe.

Consiglio di interclasse/classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori.

O Sospensione dalle lezioni, con obbligo di frequenza, ad orario ridotto, per un massimo di 5 giorni. L’alunno verrà sorvegliato da personale incaricato dal Dirigente.

Consiglio di interclasse/classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori.

P In caso di reiterazione, sospensione dalle lezioni, con obbligo di frequenza, ad orario ridotto, fino ad un massimo di 15 giorni. L’alunno verrà sorvegliato da personale incaricato dal Dirigente.

Consiglio di interclasse/classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori.

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Q Sospensione dalle lezioni con allontanamento dello studente dalla comunità scolastica superiore a 15 giorni. Tale sanzione è prevista solo nel caso in cui si ravvisi pericolo per l’incolumità dello studente e delle persone presenti nella scuola. La durata dell’allontanamento dello studente è commisurata al permanere della situazione di pericolo.

Consiglio di interclasse/classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori e Consiglio di Istituto.

R Assegnazione del 5 in comportamento nel Documento di Valutazione

Consiglio di classe tecnico (composto solo dai docenti)

Sospensione cautelare Qualora uno studente commetta gravi atti di violenza (fisica, psicologica o verbale) o altri atti particolarmente gravi, il Dirigente Scolastico, sentito il coordinatore di classe/gli insegnanti della classe, può sospendere cautelativamente lo studente dalle lezioni, con effetto immediato, per non più di tre giorni, informandone la famiglia, al fine di garantire l’incolumità fisica o psicologica di altri soggetti. Entro tre giorni dall’inizio della sospensione cautelare, l’organo collegiale competente (Consiglio di Classe/docenti della classe), anche appositamente convocato, esamina il caso e stabilisce l’eventuale conseguente sanzione disciplinare. Qualora l’organo collegiale competente decida di non comminare alcuna sanzione di sospensione, la sospensione cautelare, precedentemente irrogata, non avrà alcuna conseguenza in sede di valutazione del comportamento (scrutinio). Procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari

1. Le sanzioni di cui ai punti A, C, D, G, H e L, irrogate dal docente, vengono comminate dopo aver contestato immediatamente allo studente la violazione disciplinare, aver ascoltato le eventuali spiegazioni dello studente sull’infrazione e aver ravvisato oggettivamente la sussistenza della stessa.

2. Le sanzioni di cui ai punti B, E, F, I e M, irrogate dal dirigente scolastico, vengono comminate dopo aver ascoltato individualmente le ragioni dello studente.

3. Le sanzioni di cui ai punti N, O, P e Q, di competenza del Consiglio di Interclasse/Classe, nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori, e del Consiglio di Istituto (solo per la sanzione Q) , vengono irrogate secondo la procedura di seguito indicata:

a. il docente segnala, con relazione scritta, la violazione al dirigente scolastico b. il dirigente scolastico, valutata la gravità della violazione, convoca, entro 3

giorni lavorativi dalla segnalazione dell’illecito disciplinare, il Consiglio di Interclasse/Classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori. In tale seduta, il docente che ha ravvisato la mancanza presenta al Consiglio di Interclasse/Classe una puntuale relazione descrittiva dei fatti e dei comportamenti che hanno reso necessaria la convocazione dell’Organo Collegiale. Dell’incontro viene redatto apposito verbale

c. il dirigente scolastico, entro 2 giorni lavorativi dalla seduta del Consiglio di Interclasse/Classe, dà avvio al procedimento disciplinare, comunicando ai genitori, con raccomandata A. R., di presentare, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della raccomandata A. R., le proprie controdeduzioni in forma scritta, oppure la richiesta di essere ascoltati insieme al proprio figlio dal Consiglio di Interclasse/Classe

d. trascorsi i 5 giorni lavorativi previsti al punto c), il Consiglio di Interclasse/Classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori, esaminata la documentazione acquisita in fase istruttoria, valutate le controdeduzioni scritte dei genitori e/o ascoltati gli interessati, delibera, seduta stante l’entità della sanzione da irrogare all’alunno. Qualora la famiglia si dichiari disponibile a collaborare con l’Istituzione scolastica ad attuare percorsi educativi per il proprio figlio, potrà essere irrogata una sanzione alternativa (attività di riflessione: commentare un testo dove la regola sia contemplata, servizio utile alla classe o all’intera comunità scolastica del tipo: pulire dove sporcato,

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riordinare dove messo a soqquadro con sorveglianza di personale ausiliario, riparare se possibile il danno arrecato e/o prestare aiuto agli altri compagni ….)

e. la sanzione disciplinare verrà comunicata telefonicamente ai genitori dal dirigente scolastico o suo delegato il giorno successivo a quello in cui è stata comminata. Successivamente, la sanzione sarà formalizzata per iscritto entro 3 giorni lavorativi mediante l’invio di raccomandata A.R., precisando che avverso la sanzione è ammessa l’impugnazione

f. nei verbali delle riunioni del Consiglio di Interclasse/Classe nella sua componente collegiale, comprensiva dei rappresentanti dei genitori devono essere chiaramente espresse le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della sanzione, tenendo conto del principio della proporzionalità e della gradualità della sanzione stessa.

g. Nel caso in cui un alunno non esegua la sanzione irrogata, il Consiglio di Classe, nella sola componente docente, esaminerà il comportamento dell’alunno in sede di scrutinio, valutando la possibilità di assegnare il voto 5 in comportamento nel Documento di Valutazione

h. La sanzione di cui al punto Q viene irrogata dal Consiglio di Istituto su proposta del Consiglio di classe (artt. 5 e 10 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297 e art. 19 del R.D. 4 maggio 1925, n. 653). Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica non superiori a quindici giorni è previsto un rapporto con lo studente e i genitori tale da garantire un sereno reintegro nella comunità scolastica, anche mediante periodici rientri a scuola, senza la partecipazione alle lezioni, e contatti con i docenti. Nei periodi superiori a quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, se necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero che miri al reintegro nella comunità scolastica.

NOTA: in ogni momento, prima dell’avvio del procedimento disciplinare, lo studente e i propri genitori hanno la facoltà di chiedere di essere ascoltati dal Dirigente Scolastico per esporre le proprie ragioni.

IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari N), O), P) e Q) è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia interno alla scuola da parte dei genitori interessati, entro 15 giorni dalla comunicazione dell’irrogazione. Tale Organo decide in merito alla corretta applicazione del regolamento di disciplina degli studenti, entro 10 giorni lavorativi dalla data dell’impugnazione. Il provvedimento sanzionatorio è impugnabile con ricorso al T.A.R. Veneto o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nei termini rispettivamente di 60 giorni e di 120 giorni. ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia viene nominato dal Consiglio di Istituto e rimane in carica un anno scolastico e comunque fino all’insediamento del successivo. Funzioni dell’Organo di Garanzia. L’Organo di Garanzia, di seguito indicato O. G., decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, in merito alla corretta applicazione del regolamento di disciplina degli studenti. Composizione dell’Organo di Garanzia. L’Organo di Garanzia è composto da 5 membri effettivi e da 3 membri supplenti.

I membri effettivi sono rappresentati da: - Dirigente Scolastico, Laura Casagrande che ricopre la funzione di Presidente; - 2 Genitori appartenenti al Consiglio di Istituto: a) RINALDO Franco b) ZANCHETTA Nello - 2 Docenti nominati dal Collegio Docenti: a) FORLIN Vania - per la Scuola Primaria b) ROSSI Roberto - per la Scuola Secondaria di 1° grado I membri supplenti sono : - un Collaboratore del Dirigente Scolastico individuato con delega scritta - 1 Genitore appartenente al Consiglio di Istituto: PASQUALI Nicola - 2 Docenti nominati dal Collegio Docenti: a) SARRI Scilla - per la Scuola Primaria b) RUBERT Silvano - per la Scuola Secondaria di 1° grado

Un membro dell’Organo di Garanzia decade quando non fa più parte di alcune delle categorie in esso rappresentate.

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Regolamento dell’Organo di Garanzia.

1. L’Organo di Garanzia (di seguito indicato O.G.) dura in carica 1 anno scolastico e comunque fino all’insediamento del successivo.

2. La designazione dei membri dell’O.G., per la componente Genitori avviene di norma nella prima seduta del Consiglio di Istituto di ciascun anno scolastico. La componente Docenti viene designata dal Collegio Docenti.

3. Per l’anno scolastico in corso, l’O.G. viene eletto dal Consiglio di Istituto nella seduta del 11/01/2016 – delibera n. 13.

4. L’O.G. viene convocato dal Presidente. 5. La convocazione ordinaria deve avvenire almeno con 3 giorni di anticipo sulla data della

convocazione. In caso di urgenza motivata, il Presidente potrà convocare l’O. G. anche con un solo giorno di anticipo.

6. In caso di incompatibilità (qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di dovere di astensione (qualora faccia parte dell’O.G. un genitore dello studente sanzionato), verranno convocati i membri supplenti.

7. L’O.G. svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita e di eventuali memorie scritte prodotte da chi impugna la sanzione o dall’organo che ha comminato la sanzione disciplinare per verificare la correttezza della procedura.

8. L’O.G. è chiamato a decidere in merito ai conflitti che insorgano all’interno della scuola circa l’applicazione del presente regolamento.

9. Per la validità delle deliberazioni da parte dell’O.G. è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

10. Le deliberazioni dell’O.G. sono assunte a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Non è ammessa l’astensione dalla votazione.

11. Ogni riunione dell’O.G. è verbalizzata in un registro a pagine numerate e sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, che viene individuato, seduta stante dal Presidente.

12. Le deliberazioni assunte con le relative motivazioni sono messe per iscritto e firmate da tutti i componenti dell’O.G.. Le stesse vengono notificate, in modo riservato, alle persone interessate mediante raccomandata A. R..

13. Il Presidente dell’O.G. provvede ad informare l’organo che ha irrogato la sanzione con nota scritta.

Il presente Regolamento viene fornito in copia ai genitori degli studenti, affisso permanentemente all’albo dell’Istituto e pubblicato sul sito web della scuola. Il presente regolamento è integrato dal quadro sinottico che mette in relazione i doveri, le mancanze disciplinari, la casistica, le sanzioni e gli organi competenti all’irrogazione delle stesse nonché le note esplicative. QUADRO SINOTTICO DELLE INFRAZIONI

A) MANCANZE LIEVI Doveri Mancanze

disciplinari Casistica Sanzioni/or

gani competenti

Note esplicative

Occasionalmente

A Presentarsi a scuola con puntualità e regolarità

Presentarsi alle lezioni in ritardo senza giustificato motivo

Ripetutamente B + C

Occasionalmente

A Ascoltare con attenzione le consegne e le spiegazioni degli insegnanti

Giocare, chiacchierare o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le lezioni o le attività scolastiche

Ripetutamente C In alternativa alla sanzione C lo studente sarà impegnato nel commento di un testo che contempli la regola trasgredita

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Occasionalmente

A Portare a scuola il materiale necessario allo svolgimento delle attività didattiche, essere responsabile di tutti gli oggetti e del denaro che ciascuno porta con sé

Presentarsi alle lezioni sprovvisti di materiale scolastico

Ripetutamente C In alternativa alla sanzione C lo studente sarà impegnato nel commento di un testo che contempli la regola trasgredita

Occasionalmente

G Non portare a scuola materiale estraneo allo svolgimento dell’attività didattica se non autorizzato dagli insegnanti

Portare o fare uso di oggetti non pertinenti all’attività didattica all’interno delle strutture scolastiche occasionalmente o ripetutamente, (giocattoli, figurine materiali pericolosi, …) senza l’autorizzazione dell’insegnante.

Ripetutamente H

Occasionalmente

C/D Impegnarsi nello studio e nello svolgimento dei compiti assegnati sia in classe sia a casa

Non eseguire i compiti assegnati in classe e/o a casa

Ripetutamente E/F

Occasionalmente

A/B Venire a scuola pulito indossando un abbigliamento decoroso e adeguato

Indossare un abbigliamento non consono alla vita della scuola

Ripetutamente B/C

B) MANCANZE GRAVI

Occasionalmente C Avere cura del materiale proprio, altrui e della scuola: non rovinare, non sprecare e non deteriorare i materiali

Sprecare e/o danneggiare intenzionalmente i materiali propri, altrui e della scuola

Ripetutamente D + I Sostituire i materiali rovinati e, qualora sussista la necessità, riparare materialmente il danno con spese a carico dei genitori

Occasionalmente C Lasciare puliti e in ordine gli ambienti scolastici

Sporcare e danneggiare intenzionalmente i locali, gli arredi, in particolare mettere fuori uso i servizi igienici, lanciare oggetti dalle finestre

Ripetutamente F + I In alternativa alla sanzione F, pulire dove sporcato, riparare se possibile il danno sotto la sorveglianza del personale scolastico

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Utilizzare attrezzature e sussidi didattici seguendo scrupolosamente le indicazioni/istruzioni degli insegnanti. Utilizzare in modo corretto i PC e la rete Internet

Utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche, i PC e la rete Internet

Occasionalmente C + D

Rispettare le disposizioni contenute nella nota ministeriale n. 30 del 15/03/2007, relativa all’uso di telefonini cellulari e altri dispositivi elettronici (E’ consentito portare il cellulare solo previa l’autorizzazione scritta dei genitori e il dispositivo sarà custodito dal personale scolastico)

Portare e tenere con sé il cellulare ed altri dispositivi elettronici, non autorizzati dagli insegnanti e dai genitori, durante lo svolgimento delle attività didattiche

per la prima volta

F + G1

Occasionalmente A + L

Esprimersi in modo corretto evitando espressioni e gesti volgari o scurrili

Usare occasionalmente o ripetutamente linguaggi e gesti volgari e scurrili

Ripetutamente C + D + L

In alternativa alla sanzione C l’alunno sarà impegnato nella lettura, nel commento e/o nella produzione di un testo a carattere riflessivo. In alternativa alla sanzione D l’alunno sarà impegnato nell’espletamento di servizi utili alla classe.

Occasionalmente C + L Astenersi da qualsiasi forma di aggressione e/o offesa verbale e non verbale nei confronti dei compagni e del personale scolastico

Offendere i compagni e il personale scolastico con parole, gesti o azioni

Ripetutamente D + M o N Per la sanzione N si valuterà la reiterazione del comportamento

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Sottrarsi dal far firmare le comunicazioni scuola – famiglia

B + D

Falsificare la firma dei genitori

C/E/F

Occasionalmente C

Far firmare puntualmente e regolarmente gli avvisi, le comunicazioni scuola – famiglia e le giustificazioni di assenza/ritardo

Presentarsi a scuola senza la giustificazione di assenza/ritardo

Ripetutamente F

Far visionare ai genitori gli esiti delle verifiche scritte ed orali comunicate dagli insegnanti

Falsificare la valutazione degli insegnanti comunicata tramite libretto scolastico o con invio della verifica

E + F

Non contraffare il libretto scolastico

Contraffare il libretto scolastico

F

Occasionalmente A Rispettare le norme stabilite dal regolamento sulla sicurezza

Non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel Regolamento sulla sicurezza e nel Piano di Emergenza, esponendo a pericolo se stessi e gli altri, in particolare spostarsi nell’edificio scolastico senza motivo o senza autorizzazione

Ripetutamente C + D

C) MANCANZE GRAVISSIME

Occasionalmente E + F + N In alternativa alla sanzione N l’alunno sarà impegnato nell’espletamento di servizi utili alla classe e alla comunità

Astenersi da qualsiasi forma di aggressione fisica nei confronti dei compagni e del personale scolastico

Compiere atti di violenza fisica verso i compagni e il personale scolastico

Ripetutamente O + P/Q Per le sanzioni P/Q, qualora la famiglia si renda disponibile a collaborare con la scuola potrà essere irrogata una sanzione alternativa

Riconoscere e rispettare il ruolo degli adulti e dei pari

Compiere atti di bullismo minacciando o ricattando i compagni

E + F + N/O/P/Q

Per le sanzioni N/O/P/Q, qualora la famiglia si renda disponibile a collaborare con la scuola potrà essere irrogata una sanzione alternativa

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Assumere un comportamento corretto durante le visite guidate ed i viaggi di istruzione.

Eludere intenzionalmente la vigilanza e/o arrecare danni ai mezzi di trasporto, alle strutture e agli ambienti visitati, durante le visite guidate e i viaggi di istruzione

E + F + I

N/O

Per la sanzione N e O, qualora la famiglia si renda disponibile a collaborare con la scuola potrà essere irrogata una sanzione alternativa

Rispettare le disposizioni contenute nella nota ministeriale n. 30 del 15/03/2007, relativa all’uso di telefonini cellulari e altri dispositivi elettronici (E’ consentito portare il cellulare solo previa l’autorizzazione scritta dei genitori e il dispositivo sarà custodito dal personale scolastico)

Portare e tenere con sé il cellulare ed altri dispositivi elettronici, non autorizzati dagli insegnanti e dai genitori, durante lo svolgimento delle attività didattiche

per la seconda volta

O

per la prima volta

F + reitero della sanzione non eseguita

Eseguire la sanzione disciplinare irrogata

Rifiutare di eseguire la sanzione irrogata

per la seconda volta

F + R

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SCELTE DIDATTICHE

IL CURRICOLO D’ISTITUTO

Il Collegio dei Docenti elabora il Curricolo d’Istituto, cuore del POF, contenente i percorsi didattico-formativi della Scuola correlati alle finalità e agli indirizzi contenuti nelle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” (Nota MIURAOODGOS prot. 5559 del 5 settembre 2012; Nota MIURAOODGOS prot. 7734 del 26/11/2012; Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 16/11/2012).

PREMESSA Le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - 2012” si caratterizzano come testo programmatico:

□ GIURIDICAMENTE DEFINITO □ STABILE per tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado,

statali e paritarie del Paese □ OBBLIGATORIO negli esiti definiti nel “Profilo dello studente al termine del primo

ciclo di istruzione” □ COERENTE con le Raccomandazione EU/2006.

Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006, invitano gli Stati membri a sviluppare, nell’ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare l’acquisizione delle competenze chiave, atte a preparare tutti i giovani alla vita adulta ed offrire loro un metodo per continuare ad apprendere durante tutto l’arco della vita. L’obbligo di istruzione intende fornire ai giovani gli strumenti per l’acquisizione dei saperi e delle competenze indispensabili per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo forniscono alla scuola linee guida cui attenersi nella progettazione di percorsi didattico-educativi flessibili e condivisi sulla base dell’ autonomia scolastica sancita dal DPR 275/99. I CONCETTI CHIAVE NELLE “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 si pongono in continuità con quelle del 2007 e si caratterizzano per la forte coerenza tra le premesse pedagogico-culturali e gli aspetti più prettamente didattici. Di fronte alla crescente complessità del contesto socio-culturale, alla necessità di rispondere a richieste di inclusione e interculturalità, nonché alla continua evoluzione dei saperi tecnico-scientifici (cultura/sviluppo), la scuola deve porsi la sfida di formare persone capaci di affrontare i nuovi scenari, frutto delle trasformazioni del tempo. I rapidi e radicali cambiamenti in atto nel contesto sociale chiedono alla scuola di sviluppare negli allievi capacità di immaginazione, di senso critico e di autonomia di pensiero, volte alla costruzione di un proprio futuro flessibile e dinamico. Per questo la finalità della scuola di educare alla cittadinanza si declina oggi nella finalità di creare le condizioni per un apprendimento continuo per tutto l’arco della vita (Lifelong Learning). Le scelte di fondo della scuola pertanto devono essere indirizzate:

1. alla costruzione di un curricolo disciplinare che metta al centro l’acquisizione di strumentalità di base e di competenze fondamentali, senza impoverire la qualità della didattica;

2. alla definizione di un curricolo verticale orientato al principio della continuità e basato sulla ricerca puntuale della progressione delle competenze, della ricorsività degli apprendimenti, della linearità o ciclicità dei contenuti, della differenziazione degli ambienti di apprendimento;

3. alla realizzazione di un apprendimento non esecutivo, ma dinamico e attivabile in situazione, finalizzato allo sviluppo di competenze;

4. alla promozione di una cultura della valutazione nei suoi aspetti diagnostico/sommativo/formativo;

5. al raggiungimento dei “traguardi per lo sviluppo delle competenze”, intesi secondo il significato delle tre parole-chiave:

TRAGUARDI: indicano i risultati attesi, in termini di standard formativi;

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SVILUPPO: richiama il dinamismo dei processi, l’attenzione ai percorsi, ai contesti e alla motivazione;

COMPETENZE, che riconducono alle competenze-chiave europee per l’apprendimento permanente: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4 competenza digitale; 5. imparare ad imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa ed imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.

Le competenze si conseguono attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza dei saperi contenuti negli assi culturali (linguaggi – matematico/scientifico/tecnologico – storico/sociale) con la motivazione, la curiosità e l’attitudine alla collaborazione, aspetti che integrano le conoscenze, valorizzano gli stili cognitivi individuali, facilitano la possibilità di conoscere le proprie attitudini e potenzialità. IL PROFILO DELLO STUDENTE Il profilo delle competenze dell’allievo al termine del primo ciclo di istruzione, novità del documento programmatico, si innesta sul profilo del cittadino europeo e, nello stesso tempo, valorizza la centralità della persona che apprende, attribuisce importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici, tiene in considerazione gli apprendimenti diffusi (formali, non formali e informali) che si succedono nella vita di ciascun ragazzo. Si tratta di un profilo atteso che esprime la direzione di un processo fondamentalmente aperto, in quanto diverso da allievo ad allievo, e nel quale si realizza un giusto equilibrio tra standard definiti uguali per tutti e percorsi di apprendimento personalizzati. PER UNA NUOVA CITTADINANZA Il termine “cittadinanza” ricorre molte volte in tutto il testo delle Indicazioni. La legge n. 169/2008 ha introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale. Oggi nel sistema scolastico italiano tale insegnamento viene svolto in una dimensione integrata, all’interno di una disciplina (storia e geografia), e in una dimensione trasversale che riguarda tutte le discipline. L’azione didattica deve essere finalizzata al raggiungimento dei seguenti traguardi:

□ essere cittadini in grado di concepire non solo la propria presenza e i propri diritti, ma anche la presenza e i diritti dell’altro;

□ rispettare le regole del vivere comune e del convivere, regole che non devono essere imposte dall’esterno, ma riconosciute e interiorizzate come elementi regolatori del proprio agire.

D’altra parte non si apprende ad essere cittadino senza aver chiaro i concetti di Stato-Nazione, di società e di comunità. Pertanto, come esplicitato nella Premessa delle Indicazioni 2012, “la nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali, ma solo attraverso la consapevolezza di far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria”. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, si parla della scuola intesa come ambiente di apprendimento, ossia uno spazio d’azione in cui si verificano interazione e scambio tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni. In questo spazio gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo e interpersonale/sociale. Per la scuola del primo ciclo si suggerisce di utilizzare l’aiuto reciproco, l’apprendimento cooperativo, l’apprendimento tra pari: tutte modalità di lavoro che comportano interazione e collaborazione nel contesto di una didattica di tipo laboratoriale improntata all’operatività. L’ambiente di apprendimento, quindi, è inteso come contesto multicomponenziale dove si realizzano apprendimenti significativi e si promuove il successo formativo per tutti gli alunni. L’ambiente di apprendimento si connota come luogo ove si attuano azioni educativo-didattiche finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

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OBIETTIVI ◌ Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

◌ Considerare il curriculum implicito, comportamentale ed esperienziale dello studente.

◌ Promuovere l’inclusione di tutti gli alunni

◌Considerare nelle classi i diversi livelli di apprendimento presenti, le diverse e specifiche inclinazioni e gli interessi personali, gli stati emotivi ed affettivi, le situazioni multiculturali e linguistiche, i disturbi specifici di apprendimento, le gravi disabilità ◌ Attuare interventi che valorizzino la diversità

◌ Favorire l’esplorazione e la scoperta

◌Utilizzare metodologie che favoriscano l’apprendimento basato sui problemi e sulle “sfide”.

◌ Incoraggiare l’apprendimento collaborativo

◌ Potenziare la dimensione sociale dell’apprendimento attraverso metodologie e strategie imperniate sull’aiuto reciproco, sul peer tutoring (tutoraggio tra pari), sul tutoring e attraverso l’uso di tecnologie e ambienti virtuali basati sul costruttivismo sociale.

◌ Promuovere nello studente la consapevolezza del proprio modo di apprendere

◌ Guidare l’allievo ad individuare il proprio stile di apprendimento nonché i propri punti di forza e di debolezza e a sviluppare il proprio metodo di studio, attraverso riflessioni sugli stili personali di apprendimento, sulle preferenze auditive, visuali e cinestetiche.

◌ Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio

◌ Attuare una didattica attiva fondata sull’operatività, sulla riflessione e sulla ricerca, sia all’interno degli spazi della scuola, sia all’esterno nel territorio (musei, fattorie e ambienti naturali, …).

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO IN VERTICALE

Campi di esperienza

SC

UO

LA

DE

LL’I

NFA

NZI

A

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini suoni e colori

Discipline

SC

UO

LA

PR

IMA

RIA

Italiano Inglese

Matematica

Scienze Tecnologia

Storia

Geografia Cittadinanza/C

ostituzione Religione

Educazione

fisica

Arte e

Immagine Musica

Discipline

SC

UO

LA

SE

CO

ND

AR

IA D

I P

RIM

O G

RA

DO

Italiano Inglese

2^ lingua comunitaria

Matematica

Scienze Tecnologia

Storia

Geografia Cittadinanza/ Costituzione

Religione

Educazione

fisica

Arte e

Immagine Musica

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a

scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

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Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Curricolo verticale di ITALIANO

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

I discorsi e le parole Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

Scuola Primaria

Ascolto e parlato Lettura

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli

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Scrittura Acquisizione ed espansione del lessico Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della parola

scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei

testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Scuola Secondaria di primo grado

Ascolto e parlato Lettura Scrittura

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

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Acquisizione ed espansione del lessico Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della parola

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

Curricolo verticale di LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA

COMUNITARIA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell’Infanzia

I discorsi e le parole Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Scuola Primaria

Ascolto (comprensione orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura (comprensione scritta) Scrittura (produzione scritta)

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

Scuola Secondaria di primo grado

Ascolto (comprensione orale) Parlato (produzione e interazione orale) Lettura (comprensione scritta) Scrittura (produzione scritta)

LINGUA INGLESE L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti

essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli

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Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento

veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

SECONDA LUNGUA COMUNITARIA L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti

relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo

uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

Curricolo verticale di MATEMATICA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

La conoscenza del mondo

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Scuola Primaria

Numeri Spazio e figure Relazioni, dati e previsioni

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti

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logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di

contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

Scuola Secondaria di primo grado

Numeri Spazio e figure Relazioni e funzioni Dati e previsioni

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.

Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

Curricolo verticale di SCIENZE

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

La conoscenza del mondo

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Scuola Primaria

Oggetti, materiali e trasformazioni

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

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Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Scuola Secondaria di primo grado

Fisica e chimica Astronomia e Scienze della Terra Biologia

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Curricolo verticale di TECNOLOGIA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

Immagini, suoni e colori La conoscenza del mondo

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

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Scuola Primaria

Vedere, osservare e sperimentare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire e trasformare

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Scuola Secondaria di primo grado

Vedere e osservare Prevedere e immaginare Intervenire, trasformare e produrre

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

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Curricolo verticale di STORIA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell’Infanzia

Il sé e l’altro La conoscenza del mondo

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Scuola Primaria

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione scritta e orale

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Scuola Secondaria di primo grado

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione scritta e orale

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.

Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia

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mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

Curricolo verticale di GEOGRAFIA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

Il sé e l’altro Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Scuola Primaria

Orientamento Linguaggio della geo-graficità Paesaggio Regione e sistema territoriale

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Scuola Secondaria di primo grado

Orientamento Linguaggio della geo-graficità Paesaggio Regione e sistema territoriale

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

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Curricolo verticale di RELIGIONE CATTOLICA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell’Infanzia

Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo

Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni della e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Scuola Primaria

Dio e l’uomo La Bibbia e le fonti Il linguaggio religioso I valori etici e religiosi

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Scuola Secondaria di primo grado

Dio e l’uomo La Bibbia e le fonti

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e

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Il linguaggio religioso I valori etici e religiosi

i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.

Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili.

Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda

Curricolo verticale di EDUCAZIONE FISICA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola dell’Infanzia

Il corpo e il movimento

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Scuola Primaria

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio

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benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Scuola Secondaria di primo grado

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi

responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

Curricolo verticale di ARTE E IMMAGINE

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell’Infanzia

Immagini, suoni e colori

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scuola Primaria

Esprimersi e comunicare Osservare e leggere le immagini Comprendere e apprezzare le opere d’arte

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)

Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Scuola Secondaria di primo grado

Esprimersi e comunicare Osservare e leggere le immagini Comprendere e

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di

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apprezzare le opere d’arte

prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte

antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

Curricolo verticale di MUSICA

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Scuola dell’Infanzia

Immagini, suoni e colori

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

Scuola Primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Scuola Secondaria di primo grado

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche

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sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali

riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

Il Collegio dei Docenti ha elaborato anche il Curricolo declinato in obiettivi di apprendimento e/o abilità e conoscenze per ogni sezione/classe di ciascun ordine di scuola (Allegato n. 1).

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IL PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITÁ Il Piano Annuale dell’Inclusività è il documento che sintetizza gli elementi volti a migliorare l’azione educativa e inclusiva della scuola verso tutti gli alunni che la frequentano. L’attenzione è posta sui Bisogni Educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogico-didattici effettuati nelle classi nell’anno scolastico corrente e sugli obiettivi programmati per l’anno successivo. Il MIUR con nota prot. n. 2563 del 22-11-2013 ha precisato che lo scopo del PAI è quello di far emergere criticità e punti di forza della scuola rilevando le tipologie dei diversi Bisogni Educativi Speciali e le risorse utilizzate e utilizzabili per rispondere a tali bisogni. Pertanto, nell’anno scolastico in corso, nell’Istituto Comprensivo di Gorgo al Monticano, è stata condotta la rilevazione dei Bes, i cui esiti sono registrati nel seguente prospetto.

RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES

DISABILITA’ LEGGE 104/92

DSA LEGGE 170/2010 SVANTAGGIO C.M.8/2013

SCUOLA INFANZIA SCUOLA INFANZIA SCUOLA INFANZIA

n. sedi n. alunni

Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

%

2 3 185 1,6

2 0 185 0

2 0 185 0

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

n. sedi n. alunni

Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

%

3 17 667 2,5 3 5 667 0,7 3 11 667 1,6 SCUOLA SECONDARIA DI

1° GRADO SCUOLA SECONDARIA DI

1° GRADO SCUOLA SECONDARIA DI

1° GRADO n. sedi n.

alunni Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

% n. sedi n. alunni

Tot alunni

%

3 13 388 3,4 3 13 388 3,4 3 17 388 4,4 TOTALE L.104

33 1240 2,7 TOTALE L. 170

18 1240 1,5 TOTALE C.M. 8

28 1240 2,3

La medesima nota del MIUR ha specificato che il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) deve essere inteso come “lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusività (GLI) nel corso dell’anno scolastico 2014-2015, ha elaborato il PAI che è stato approvato nel Collegio Docenti del 30/06/2015 (Allegato n. 2).

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LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI SEZIONE/CLASSE E LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE

Gli insegnanti delle sezioni e delle classi, entro due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, predispongono la Programmazione educativa di sezione/classe e la Programmazione didattico-disciplinare che delineano l’organizzazione e il percorso educativo/formativo delle sezioni/classi, nonché l’articolazione dei percorsi disciplinari.

Tali programmazioni sono illustrate ai Genitori in un’assemblea di sezione/classe che si tiene, come da consuetudine, nel mese di ottobre.

LA PROGRAMMAZIONE La Programmazione educativa di sezione/classe e la Programmazione didattico-disciplinare costituiscono il documento di pianificazione degli interventi e delle attività fondamentali per la vita della scuola. Tale documento traccia le linee basilari dell’azione che tutti i docenti si impegnano ad espletare nel corso dell’anno, in coerenza con le esigenze della classe. Motore della programmazione è l’analisi della situazione di partenza degli alunni in rapporto al contesto socio-culturale, all’evoluzione dei loro processi di apprendimento in relazione alle specifiche esigenze formative, alla continuità educativo-didattica, allo sviluppo del percorso cognitivo. Attraverso la programmazione i docenti della classe hanno cura di:

realizzare il coordinamento dei propri interventi al fine di perseguire con maggiore efficacia le finalità educative e di istruzione della scuola del primo ciclo;

definire percorsi educativo-didattici strutturati e calibrati sulle esigenze dei singoli alunni, idonei a determinare lo sviluppo delle abilità e potenzialità di ciascuno, assicurando agli stessi i contenuti essenziali della formazione personale;

utilizzare al meglio le risorse e rendere il sistema scolastico più rispondente alle istanze formative di una società in rapida trasformazione in un’ottica di efficienza ed efficacia;

sperimentare modelli organizzativi rispondenti ad esigenze di funzionalità ed efficienza; fornire opportunità formative riconoscendo e valorizzando la diversità e le propensioni di

tutti e ciascuno.

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE - CONOSCENZA DELL’ALUNNO: Analisi della situazione di partenza.

Le rilevazioni, riguardanti la partecipazione alla vita della scuola, il comportamento, l’impegno e il possesso delle conoscenze e delle abilità nelle singole discipline, vengono effettuate nella fase iniziale dell’anno scolastico dai docenti di classe:

attraverso conoscenze indirette (esame del fascicolo personale di ciascun alunno, esame degli atti del Consiglio di Interclasse/Classe dell’anno precedente, esame della scheda personale di valutazione);

attraverso conoscenze dirette (livelli di uscita relativi all’anno scolastico trascorso, osservazioni sistematiche, prove di ingresso, prove oggettive e non).

Tali rilevazioni hanno lo scopo: di realizzare un’analisi articolata, puntuale e concreta della situazione educativo –

didattica di ciascun alunno (e di conseguenza dell’intera classe); di giungere alla individuazione di mete educative e di obiettivi di apprendimento ben

definiti ed organizzati secondo i criteri della gradualità e della propedeuticità; obiettivi e mete che, una volta definiti, diventano il luogo di incontro e confluenza dell’azione dei singoli insegnamenti e costituiscono altrettanti vincoli per ciascun docente e, nel rispetto di una vera coerenza collegiale, un comune impegno a perseguirli per realizzare una organica cooperazione interdisciplinare orientata allo sviluppo di competenze.

La programmazione delle modalità organizzative di ogni attività e l’individuazione di contenuti, metodi, materiali e sussidi, che risultino funzionali al raggiungimento degli obiettivi stabiliti, sono, pertanto, strettamente correlati a questa prima fase diagnostica. - INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

La definizione degli obiettivi e l’organizzazione dei relativi interventi devono rispondere al criterio della gradualità, della propedeuticità e prevedere l’apporto formativo di ciascuna disciplina, per realizzare un’effettiva azione educativo-didattica. Il conseguimento degli obiettivi, siano essi cognitivi o appartenenti alla sfera dei

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comportamenti, non può prescindere dalla necessità di rendere il contesto scolastico un idoneo ambiente educativo, alla cui realizzazione si giunge solo attraverso il convinto concorso di tutti gli operatori scolastici che devono conformare la loro azione al fine di rendere la scuola un ambiente di lavoro sereno, operoso, costantemente improntato alla trasmissione di valori educativi e in grado di testimoniare, attraverso l’azione e l’esempio dei singoli operatori, la specificità della funzione formativa che la scuola è chiamata a svolgere. L’azione dei docenti è orientata ad indurre l’alunno al rispetto delle norme sociali (del gruppo, della classe, della scuola e dell’extrascuola) attraverso la riflessione sulle stesse. Pertanto gli insegnanti devono essere costantemente impegnati a far conseguire consapevolezza dei “codici di comportamento” sia nei rapporti tra i pari sia in quelli tra ragazzi e adulti.

- CRITERI METODOLOGICI E DIDATTICI Le metodologie dell’insegnamento risultano tanto più efficaci quanto maggiore è il livello di armonizzazione tra le varie articolazioni del sapere. La costante attenzione a realizzare interrelazioni tra le diverse discipline di insegnamento, rispettose di una vera continuità didattica verticale ed orizzontale, e fondata su una sistematica rilevazione dei bisogni e delle situazioni di partenza di ciascun alunno, rappresenta la condizione ineludibile per far conseguire agli alunni apprendimenti sicuri, ben articolati e, nel contempo, unitari. Questa impostazione deve necessariamente essere correlata a interventi didattici che realizzino apprendimenti graduali partendo da situazioni semplici e concrete per estendersi, in momenti successivi, a situazioni sempre più complesse ed astratte. A tale scopo verrà riservata particolare attenzione alla programmazione di attività, preventivamente organizzate in funzione degli obiettivi da perseguire: attività, singole e di gruppo, che avranno sviluppo in ambiti operativi fondati sulla ricerca, sulla individuazione e sulla definizione dei problemi, sulla elaborazione di ipotesi risolutive e sulla verifica delle stesse in rapporto al conseguimento degli obiettivi prefissati. L’esecuzione di attività calibrate sulle reali possibilità dell’alunno e strutturate avvalendosi del criterio della difficoltà crescente, costituirà un importante momento di ricerca, di approfondimento, di applicazione e di verifica delle conoscenze e perciò verrà utilizzata come consueto strumento per far acquisire abilità operative sempre più evolute ed articolate. Il lavoro svolto dall’alunno, a casa e/o in classe, verrà “corretto“, in maniera individuale o collettiva, nel più breve tempo possibile, essendo la correzione tanto più efficace quanto più prossima al momento della produzione. La correzione inoltre sarà orientata a far considerare l’errore un valido strumento di apprendimento, attraverso l’identificazione delle cause che lo hanno generato, e un’ occasione necessaria per richiamare l’argomento di studio al fine di mettere l’alunno nella condizione di non ripeterlo. I docenti della classe ritengono particolarmente importante dare preventivamente a ciascun alunno la puntuale conoscenza degli obiettivi che è chiamato a perseguire e dei percorsi didattici programmati a tale scopo. La conoscenza da parte degli alunni di ciò che ad essi si chiede e dell’itinerario didattico del loro apprendimento, costituisce un valido strumento per incentivare la loro motivazione, per attivare i loro interessi e quindi renderli partecipi e protagonisti consapevoli del loro apprendimento. Tale importante momento di comunicazione e coinvolgimento verrà puntualizzato all’inizio di ogni unità didattica e/o lezione. La lezione (frontale, dialogata/partecipata o collaborativa) costituisce il fulcro centrale di un inter-agire didattico, impostato in termini di problem solving, propositivi e di “provocazione” e si propone di dare risposte alle esigenze cognitive e motivazionali dell’alunno. Il richiamo costante di temi e di situazioni correlati con l’argomento trattato daranno la possibilità all’alunno di organizzare le conoscenze che, di volta in volta acquisisce, in un sistema unitario ed integrato e di avvalersene, nelle applicazioni, in modo sempre più interdisciplinare e personale. Il libro di testo, anche se non unico, è un importate supporto alla lezione e all’apprendimento dell’alunno. L’utilizzo metodico di tale strumento, offre all’alunno sia la possibilità di un approccio disciplinare organizzato secondo percorsi strutturati e sequenziali, sia l’opportunità di approfondire, sistemare e rafforzare le conoscenze.

- LA VALUTAZIONE La valutazione costituisce il luogo di incontro di tutti i momenti dell’attività scolastica in quanto rappresenta:

a) il presupposto (valutazione diagnostica) indispensabile ad ogni agire educativo-didattico,

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b) il monitoraggio continuo (valutazione formativa) del processo di insegnamento-apprendimento

c) il momento conclusivo (valutazione sommativa) dell’azione didattica. Pertanto, essa: si fonda su una puntuale definizione della situazione di partenza di ciascun alunno sotto

il profilo socio-culturale e cognitivo e, di conseguenza, su una chiara individuazione dei bisogni di ciascuno di essi;

è realizzata attraverso la predisposizione di un sistema organico di osservazione e di rilevazione dei dati e degli elementi utili a caratterizzare le risposte che ciascun alunno dà agli stimoli prodotti dagli insegnanti e, di conseguenza, a definire i progressi cognitivi e comportamentali realizzati da ciascuno di essi;

è espressa, durante il percorso formativo, attraverso un costante dialogo educativo ricco di suggerimenti, stimoli, incoraggiamenti, gratificazioni, richiami e richieste motivate e, al termine del percorso, in forma di giudizio sommativo come rapporto di congruenza tra la situazione di partenza e i livelli raggiunti alla luce dell’impegno profuso e delle potenzialità espresse da ogni alunno. Il giudizio di valutazione sarà comunque aperto e dinamico e, di per sé, assume un’importante funzione di stimolo all’essere più consapevole e veri protagonista della crescita personale;

è scandita da momenti di verifica periodica (correlata a ciascuna unità di apprendimento), sviluppati e organizzati con l’ausilio di prove opportunamente scelte o costruite in ragione di ciò che si va a verificare;

è resa trasparente, nei criteri e negli strumenti, agli alunni e alle loro famiglie al fine di coinvolgerli e attivarne la collaborazione.

- STRATEGIE DI RECUPERO E DI RINFORZO Il ricorso sistematico ed ordinario alla diversificazione didattica e ad una più vasta varietà di strategie operative, offrono ai docenti della classe maggiori possibilità di recuperare e sostenere alunni che si trovino in situazioni di disagio socio-culturale e in difficoltà di apprendimento non recuperabili in assenza di didattiche flessibili e opportunamente calibrate per le specifiche caratteristiche degli alunni in difficoltà. Il ricorso a strategie di recupero e di rinforzo negli apprendimenti attraverso attività personalizzate diventa perciò momento ordinario di intervento in tutte le discipline. Particolarmente efficaci per il recupero e il rinforzo degli apprendimenti risultano:

le attività di recupero e di sostegno disciplinare o metodologico, riservato agli alunni che manifestano evidenti difficoltà nella comprensione dei linguaggi disciplinari o che presentino particolari lacune cognitive di base nelle singole discipline di insegnamento (recupero in matematica, recupero in lingua straniera, recupero in lingua italiana);

gli interventi di potenziamento e di espansione culturale (attività’ di informatica, linguaggio filmico, giornalino d’Istituto, laboratorio teatrale e di drammatizzazione, ecc.);

le particolari attività didattiche rispondenti a situazioni generali (educazione alla salute, prevenzione alle svariate forme di dipendenza, educazione stradale, educazione all’Europa, educazione alla legalità, adozione a distanza, progetti obiettivo per integrazione di alunni con gravi difficoltà, ecc);

le visite guidate, i viaggi di istruzione, le visite a scuole ed ad aziende finalizzate all’orientamento scolastico e professionale.

- MONITORAGGIO La programmazione di periodiche verifiche del piano d'azione in modo da controllarne i problemi e i progressi consentirà opportuni interventi di revisione capaci di assicurare il conseguimento degli obiettivi fissati. Sotto costante osservazione saranno poste le modalità di comunicazione e le relazione fra tutti i responsabili del piano, affinché gli eventuali problemi o proposte migliorative vengano segnalati, approfonditi e risolti in maniera tempestiva. La definizione di parametri oggettivi per stimare i punti di forza, gli aspetti da perfezionare e l’individuazione di indicatori di successo, consentirà un’ efficace azione di monitoraggio dell’intera programmazione per determinarne le eventuali modifiche. La valutazione degli esiti dell’azione sviluppata sarà effettuata attraverso verifiche periodiche in momenti definiti e con il concorso di tutte le componenti coinvolte nella gestione del piano dell’offerta formativa. Gli esiti delle verifiche e delle valutazioni saranno opportunamente documentate.

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PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF)

Il PDF è il documento che viene redatto dalla Scuola in collaborazione con la famiglia e i servizi, successivamente alla Diagnosi Funzionale, elaborata dai servizi sociali di competenza. Come previsto dal DPR 24/02/1994, il PDF ha lo scopo di integrare le diverse informazioni acquisite, relative all’alunno, ed indicare “il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni)”.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) Ai fini dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è indispensabile ricordare che l’obiettivo fondamentale della Legge 104/92, art. 12, c. 3, è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale.

L’integrazione degli alunni disabili rappresenta un compito essenziale del nostro sistema scolastico, in quanto risponde al fondamentale principio di uguaglianza (art.3 della Costituzione Italiana).

La progettazione educativa individualizzata degli alunni con disabilità dovrà individuare interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione, preferendo in linea di principio che l’apprendimento avvenga nell’ambito della classe e nel contesto del programma in essa attuato.

Per favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili, gli insegnanti predispongono il Piano Educativo Individualizzato, sulla base dell’Accordo di Programma sottoscritto nell’anno 2007, dagli Enti, dalle ASL, dalle Conferenze dei Sindaci e dalle Scuole Statali e Paritarie di ogni ordine e grado della provincia di Treviso, contenente l’indicazione degli interventi specifici previsti.

L’integrazione degli alunni diversamente abili nella scuola interessa sia gli aspetti sociali e relazionali, sia gli aspetti prettamente didattici della vita di classe. A questo scopo, gli insegnanti di classe programmano e utilizzano una serie di strategie utili a promuovere interventi e rapporti positivi tra tutti gli alunni. Tali strategie comprendono la sensibilizzazione della classe verso i bisogni educativi speciali di alcuni alunni, modelli di insegnamento mediati dai compagni, progetti diretti a coinvolgere gli alunni nella didattica a favore dei disabili, azioni educative volte al rinforzo delle interazioni in contesti spontanei, l’insegnamento esplicito dei valori di accettazione e di rispetto.

Una progettazione educativa che scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo sviluppo, nella logica anche della costruzione di un Progetto di vita, non può che definirsi all’interno dei Gruppi di lavoro deputati a tal fine per legge.

Struttura del PEI

Nell’IC è stato istituito il Gruppo Interprofessionale Operativo (G.I.O. L. 104/92 - art. 15, co. 2) per l’inserimento e l’integrazione degli alunni diversamente abili, formato dal Capo d’Istituto, dall’insegnante referente, dagli insegnanti che operano con lo studente, dagli Specialisti dell’ASL e dagli operatori educativo-assistenziali. Agli incontri partecipano anche i genitori degli alunni.

Il G.I.O. provvede alla stesura, all’aggiornamento e alla verifica del Profilo Dinamico Funzionale. In sintesi, il Gruppo ipotizza un progetto di vita compatibile con le potenzialità e le difficoltà proprie del soggetto; opera nel segno della continuità scolastica, sociale, lavorativa del soggetto, identificando prospettive di sviluppo realizzabili dentro/fuori/oltre la scuola. Il Gruppo, inoltre, documenta la sua attività mediante la compilazione del verbale degli incontri che viene sottoscritto dai componenti e conservato agli atti della scuola.

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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) La Legge 170/2010 – “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico- esplicita le finalità relative alla progettazione e all’ attuazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato)”-, la Legge Regionale n. 16/2010, la DM n. 5669/2011 e l’Accordo Stato-Regioni n. 140/2012 individuano per gli alunni con DSA le finalità di seguito descritte: a. Garantire il diritto all’istruzione b. Favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità. c. Ridurre i disagi relazionali ed emozionali d. Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti e. Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA f. Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi g. Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione h. Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. Questa Istituzione Scolastica in riferimento alle disposizioni introdotte dal Decreto Ministeriale n. 5669 del 12/07/2011 e alle Linee guida ad esso allegate, alle indicazioni contenute nella nota MIURA00DRVEUff.4/n.1259 - C27e del 31-01-2013, ha affidato a due docenti il compito di:

supportare il lavoro degli insegnanti nell’attuazione di specifici progetti di screening per la rilevazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento;

fornire indicazioni specifiche per la progettazione di percorsi di studio personalizzati per alunni con DSA.

Per gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento, i docenti predispongono il Piano Didattico Personalizzato (PDP) nel quale vengono definiti i percorsi individualizzati e personalizzati, le metodologie più efficaci nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative per assicurare il conseguimento delle competenze fondamentali del Curricolo e il successo formativo di ciascuno studente. Il PDP viene redatto in stretta collaborazione fra le strutture socio-sanitarie, le famiglie e l’Istituzione Scolastica. Struttura del Piano Didattico Personalizzato 1) Dati relativi all’alunno 2) Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali 3) Caratteristiche del processo di apprendimento 4) Strategie utilizzate dall’alunno per lo studio 5) Strumenti utilizzati dall’alunno nello studio 6) Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il

conseguimento delle competenze fondamentali 7) Strategie metodologiche e didattiche adottate 8) Strumenti compensativi e misure dispensative 9) Criteri e modalità di verifica e valutazione 10) Patto con la famiglia La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, la C.M. n. 8 del 06/03/2013 e la Nota MIUR n.2563 del 22/11/2013, ridefiniscono e precisano l’area di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante. Tale area, definita dei bisogni educativi speciali (BES), comprende “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse” (D.M./2012). L’area dei Bisogni Educativi Speciali – BES o Special Educational Needs – SEN è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit: ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e/o sociali. La Nota MIUR protocollo n. 2563 del 22/11/2013, tuttavia, precisa che “la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all’attivazione di un percorso specifico con la conseguente compilazione di un Piano didattico Personalizzato”. Nell’area dei BES sono comprese tre grandi sotto-categorie:

□ DISABILITA’ (LEGGE 104/92) □ DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (LEGGE 170/210)

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□ SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE E LINGUISTICO (C.M.8/ 2013) Nell’ottica della presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni, in stretta collaborazione con le famiglie, la scuola ha l’obbligo di predisporre un documento programmatico specifico che, per la disabilità e i disturbi specifici di apprendimento, parte dal riconoscimento del deficit/disturbo, mentre, per gli altri BES, si innesca sulla valutazione dell’effettiva convenienza della strategia didattica personalizzata che si intende attuare. Diversamente dalla disabilità e dai DSA, la normativa non definisce il contenuto per i BES non certificati e/o non diagnosticati, ma lascia libera la scuola di strutturare autonomamente questo documento, previa autorizzazione da parte della famiglia, anche per un periodo temporaneo.

L’IMPOSTAZIONE METODOLOGICA E DIDATTICA Per consentire agli alunni l’acquisizione delle competenze declinate nel Curricolo, il Collegio dei Docenti si avvale di una pluralità di metodologie volte a:

valorizzare l’esperienza e le conoscenze pregresse dell’alunno, per aggiungerne di nuove;

attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per evitare che si trasformino in disuguaglianze;

favorire l’esplorazione e la scoperta, per promuovere nuove conoscenze; incoraggiare l’apprendimento collaborativo; promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, per “imparare ad

apprendere”; realizzare percorsi in forma laboratoriale, per favorire l’operatività, il dialogo e la

riflessione su ciò che si fa. Pertanto potranno essere utilizzate molteplici metodologie e strategie appartenenti a quattro tipologie:

□ metodologie di tipo costruttivo (organizzatori anticipati, conversazioni cliniche, mappe cognitive e concettuali, …)

□ metodologie di tipo co-costruttivo e collaborativo (apprendimento cooperativo, insegnamento reciproco,…)

□ metodologie di tipo discorsivo e narrativo (discussione, conversazione autobiografica,…)

□ metodologie di tipo matacognitivo e di autoregolazione (a sostegno della motivazione, dell’autostima , del senso del Sé)

Verranno impiegati numerose tecniche (quali circle time, brainstorming, peer tutoring, lavoro di gruppo, …) e varie modalità di insegnamento (frontali, interrogative, attive, cooperative)

Gli insegnanti nella loro attività progettuale faranno ricorso a:

stesura della programmazione didattico-educativa; attivazione di progetti multidisciplinari e interdisciplinari; realizzazione di interventi personalizzati/individualizzati per gli alunni con bisogni

educativi speciali nell’ottica della didattica inclusiva; attuazione di attività di recupero e di sviluppo per gruppi di livello; effettuazione di attività di accoglienza e integrazione; realizzazione di attività per l’alfabetizzazione in L2 (Italiano- livello A1 e A2) elaborazione di strumenti, modalità e strategie utili alla continuità tra i diversi gradi di

scuola; partecipazione a progetti di formazione anche in collaborazione con l’extrascuola: Enti,

Associazioni, Cooperative, ….; adeguamento del rapporto docente-alunno ai principi del dialogo e della

responsabilizzazione. Gli insegnanti nella pratica didattica potranno avvalersi di:

pratica del lavoro di gruppo, del cooperative learning, del peer tutoring, dello scaffolding e del fading;

attività laboratoriali finalizzate all’imparare facendo; visite guidate e viaggi d’istruzione; uso di sussidi audiovisivi e degli strumenti multimediali.

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ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

RIPARTIZIONE DEL TEMPO DA DEDICARE ALLE SINGOLE DISCIPLINE

A. Scuola Primaria L’attribuzione del monte ore da dedicare alle diverse discipline, l’articolazione dei tempi dedicati ai laboratori o ai progetti, le corresponsabilità previste in relazione alla conduzione delle attività didattiche di aula e di laboratorio, con il gruppo classe o con gruppi diversamente formati, attiene all’autonomia progettuale della scuola e trova i suoi criteri esplicitati nel presente documento. CRITERI

1. Coerenza ed unitarietà d’impianto didattico-organizzativo 2. Progettazione elaborata secondo progetti, unità di apprendimento o mappe 3. Articolazione dei tempi e delle modalità delle discipline concordata a livello di insegnanti

di classe su base annuale e flessibile. Discipline/ monte ore settimanale

Classe Prima

Classe Seconda Classi Terza – Quarta - Quinta

Religione Cattolica o Attività Alternative

2 ore 2 ore 2 ore

Italiano 8 ore 7 ore 7 ore Lingua Inglese 1 ora 2 ore 3 ore Musica 1 ora 1 ora a settimane

alterne 1 ora a settimane alterne

Arte e immagine 2 ore 2 ore 1 ora Educazione Fisica 1 ora 1 ora 1 ora Storia e Geografia 3 ore 4 ore 4 ore Matematica 6 ore 6 ore 6 ore Scienze 2 ore 2 ore 2 ore

Tecnologia 1 ora 1 ora a settimane alterne

1 ora a settimane alterne

B. Scuola Secondaria di Primo Grado. Discipline Classi Prima – Seconda – Terza

Monte ore settimanale

Lettere: italiano – storia e geografia 6 italiano – 2 storia – 2 geografia Matematica e Scienze 4 matematica – 2 scienze Inglese 3 Inglese potenziato 5 Seconda lingua comunitaria: francese o spagnolo

2

Arte e immagine 2 Tecnologia 2

Musica 2 Educazione Fisica 2 Religione Cattolica o Attività Alternative 1

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LA VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA Il DPR 122 del 22 giugno 2009 sancisce finalità e caratteri della valutazione. In particolare, la valutazione è “espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva...” Ne deriva che la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. La valutazione accompagna i processi di insegnamento – apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica. Essa risponde a diverse esigenze:

deve essere costante, basata sull’osservazione sistematica del comportamento dell’alunno e dei suoi stili di apprendimento;

si deve proporre come uno strumento che ha lo scopo principale di migliorare l’azione didattica ed educativa dell’insegnante. Pertanto quest’ultimo la considera come strumento per procedere ad eventuali aggiustamenti della sua pratica didattica, in uno sforzo di continuo ripensamento della propria programmazione e azione con e verso gli allievi. La valutazione è intesa a promuovere il pieno sviluppo della personalità e , dunque, mira ad educare prima che a giudicare;

deve essere rapportata strettamente alla persona in quanto la valutazione parte dall’individuazione dei livelli di partenza del singolo allievo e ne misura i personali ed originali progressi. In altre parole giudizi finali che possono apparire simili, misurano in realtà il punto di partenza e quello di arrivo di ciascun allievo, nella sua unicità.

COME SI ARTICOLA LA VALUTAZIONE FORMATIVA L’art.1, comma 3 del DPR 122/2009, ribadisce il ruolo formativo della valutazione:

“La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,…”.

La valutazione formativa, pertanto, si articola nei seguenti momenti: momento iniziale con osservazioni alla Scuola dell’Infanzia e prove d’ingresso alla

Scuola Primaria e Secondaria di Primo grado, per delineare un quadro delle reali capacità con le quali si accede ai tre ordini di scuola e alle classi successive alla prima della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado;

momento intermedio alle varie sequenze curricolari, che consente di modificare ed individualizzare le proposte didattiche e formative ed i percorsi di apprendimento;

momento finale per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa e didattica e del significato globale dell’esperienza scolastica.

DESTINATARI DELLA VALUTAZIONE La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:

all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati e l’adeguatezza o meno delle modalità di lavoro utilizzate;

ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento;

alla famiglia i livelli conseguiti in funzione di abilità / capacità, conoscenze, comportamenti.

MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

A giugno, gli insegnanti della scuola dell’Infanzia valutano le competenze e il livello di maturazione globale raggiunti dai bambini. Modalità: il Collegio dei Docenti ha adottato per ciascun alunno, in uscita dalla Scuola dell’Infanzia, la scheda del percorso educativo e dello sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’infanzia.

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MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione si articola secondo tre fasi fondamentali: 1^ fase: - somministrazione delle prove d’ingresso; 2^ fase: - somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta; - compilazione del documento di valutazione personale relativo al primo quadrimestre 3^ fase: - somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta; - compilazione del documento di valutazione personale relativo al secondo quadrimestre. Per la Scuola Primaria, le prove disciplinari oggettive intermedie e finali di Istituto sono state elaborate e condivise dal Collegio dei Docenti; i criteri di valutazione delle medesime sono stati così formalizzati:

5

Inferiore al 56 %

5/6 dal 56% al 59% 6 dal 60% al 65%

6/7 dal 66% al 69% 7 dal 70% al 74%

7/8 dal 75% al 79% 8 dal 80% al 84%

8/9 dal 85% al 89% 9 dal 90% al 94%

9/10 dal 95% al 99% 10 100%

Per la Scuola Secondaria di 1° grado, il Collegio sono state predisposte prove d’ingresso e intermedie comuni di Istituto. I parametri di valutazione come indicato dal prospetto di seguito riportato.

4 Inferiore al 46% 4/5 dal 46% al 49%

5 dal 50% al 55% 5/6 dal 56% al 59%

6 dal 60% al 65% 6/7 dal 66% al 69%

7 dal 70% al 74% 7/8 dal 75% al 79%

8 dal 80% al 84% 8/9 dal 85% al 89%

9 dal 90% al 94% 9/10 dal 95% al 99%

10 100% Per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, la valutazione periodica e finale è espressa con voti numerici riportati in decimi (art.2 comma 2 del DPR 122/2009) che indicano il grado di apprendimento delle conoscenze – abilità. La valutazione espressa nel Documento di Valutazione tiene conto dei seguenti criteri di valutazione.

Criteri di valutazione adottati per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado La valutazione ha una funzione essenzialmente formativa ed è pertanto tesa ad educare

e a promuovere il pieno sviluppo della personalità . La valutazione individua i livelli di partenza del singolo allievo e ne rileva i personali ed

originali progressi. Gli alunni vengono valutati sulla base di: colloqui, conversazioni guidate in classe, prove di verifica disciplinari, osservazioni dirette e sistematiche nei vari momenti e contesti scolastici. In particolare, per quanto riguarda le osservazioni sistematiche, queste si riferiscono a:

motivazione scolastica; partecipazione alle attività; sviluppo della vita di relazione; livello di autocontrollo; grado di integrazione nel contesto della classe; intensità, frequenza e modalità dell’impegno scolastico;

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autonomia ed efficacia nel lavoro; ritmo dell’apprendimento

Tali osservazioni vengono registrate periodicamente su apposite griglie predisposte dai docenti oppure vengono redatte sotto forma di relazione scritta. Ogni voto numerico espresso nelle discipline che compaiono nel Documento di Valutazione, sia per la Scuola Primaria sia per la Scuola Secondaria di primo grado, è riconducibile al corrispondente descrittore, come di seguito indicato.

DESCRITTORE VOTO NUMERICO

L’alunno non ha raggiunto le abilità strumentali: conosce in maniera frammentaria e superficiale informazioni, regole e terminologia; commette gravi errori nell’applicazione e si esprime in modo scorretto necessita della guida costante dell’insegnante per eseguire e organizzare il lavoro scolastico. (solo per la Scuola Secondaria di primo grado)

4

L’alunno ha raggiunto solo in parte le abilità strumentali: conosce parzialmente le informazioni, le regole, la terminologia che applica con difficoltà anche nelle situazioni note; si esprime in modo frammentario. Non è autonomo nell’esecuzione e nell’organizzazione dei lavori.

5

L’alunno è in possesso di abilità strumentali e conoscenze essenziali: conosce e comprende sufficientemente le informazioni, le regole, la terminologia, pur non riuscendo sempre ad applicarla i maniera autonoma; si esprime in modo semplice. Il suo livello non sempre è adeguato alle richieste e alle difficoltà crescenti dell’attività scolastica.

6

L’alunno dimostra una discreta sicurezza nelle abilità strumentali e possiede conoscenze disciplinari più che sufficienti: conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia; le applica e si esprime in modo corretto. E’ in grado di applicare semplici procedure in contesti noti.

7

L’alunno possiede buone abilità strumentali: conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia; inizia ad organizzare in modo autonomo le conoscenze acquisite; si esprime con proprietà di linguaggio. E’ in grado di applicare procedure in contesti noti.

8

L’alunno padroneggia con sicurezza le abilità strumentali: conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia e le applica correttamente; sa autonomamente collegare argomenti diversi; si esprime con proprietà di linguaggio E’ in grado di applicare procedure in contesti diversi.

9

L’alunno padroneggia pienamente le abilità strumentali: conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia e le applica autonomamente e con sicurezza. Sa esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche personali in diversi contesti.

10

Sia per la Scuola Primaria sia per la Scuola Secondaria di 1° grado vengono definiti i seguenti criteri di valutazione per le prove non oggettive (es. testo scritto di italiano di vario genere letterario, testo scritto in lingua straniera, relazioni argomentative di scienze, storia, geografia… interrogazioni):

VOTO CRITERI

La prova non oggettiva contiene errori gravi e le risposte sono incomplete o errate; sono presenti gravi difficoltà nell’applicazione delle procedure (solo per la scuola secondaria di 1° grado)

4

La prova non oggettiva contiene diversi errori e le risposte sono superficiali. Si riscontrano difficoltà nell’applicazione delle procedure.

5

La prova non oggettiva è accettabile anche se contiene carenze non gravi. L’applicazione delle procedure risulta sufficiente.

6

La prova non oggettiva è globalmente corretta, ma presenta qualche imprecisione. L’applicazione delle procedure risulta discreta.

7

La prova non oggettiva risulta essere corretta e sostanzialmente completa, ma non sempre articolata e approfondita. L’applicazione delle

8

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procedure risulta buona. La prova non oggettiva risulta corretta, sostanzialmente completa, articolata e abbastanza approfondita. L’applicazione delle procedure risulta sicura.

9

La prova non oggettiva è corretta, completa, articolata, approfondita e rielaborata criticamente. L’applicazione delle procedure risulta sicura e precisa.

10

Per la Scuola Secondaria di primo grado è previsto anche il voto in comportamento, che viene espresso in decimi e fa riferimento ad uno specifico descrittore.

COMPORTAMENTI VOTI Comportamenti di particolare gravità che hanno violato la dignità e il rispetto della persona e/o che hanno creato concrete situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone.

5

Comportamento molto scorretto nei confronti delle persone e dell’ambiente scolastico: frequenti azioni di forte disturbo del regolare svolgimento delle attività e/o limitato adempimento degli impegni scolastici.

6

Comportamento spesso scorretto: numerosi episodi di mancato rispetto per le persone e per l’ambiente scolastico e/o molte inadempienze riguardo agli impegni scolastici.

7

Comportamento abbastanza corretto con un sostanziale rispetto nei confronti delle persone e dell’ambiente scolastico e/o alcune inadempienze riguardo agli impegni scolastici.

8

Comportamento corretto e rispettoso nei confronti delle persone e dell’ambiente scolastico e/o rare inadempienze riguardo agli impegni scolastici.

9

Comportamento sempre corretto, collaborativo, solidale rispettoso nei confronti delle persone, dell’ambiente scolastico e degli impegni scolastici.

10

In riferimento al DPR 122/2009 – art. 2. comma 10, ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di derogare dal suddetto limite in casi eccezionali e debitamente documentati per: a) motivi di salute che impediscono o abbiano impedito allo studente di frequentare regolarmente la scuola (certificazione medica); b) assenze per gravi ed eccezionali motivi di famiglia, da documentare al Dirigente Scolastico anche in forma riservata, che impediscono o abbiano impedito allo studente di frequentare con regolarità ( ad es. rientro temporaneo nel Paese Straniero d’origine per un massimo di 15 giorni oltre il limite consentito).

CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AL SUCCESSIVO GRADO DI ISTRUZIONE

La non ammissione alla classe successiva o al successivo grado d’istruzione deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per conseguire gli obiettivi di apprendimento che si ritiene egli possa raggiungere. Per la Scuola Primaria, limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi di apprendimento, i docenti della classe, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione (art. 8 comma 2 L. 59/2004) Il Collegio Docenti, considerato che:

i docenti si fanno carico di attivare tutte le forme di recupero organizzando interventi individualizzati nell’ambito dell’attività curricolare;

il Collegio dei Docenti si è impegnato ad attivare, compatibilmente con le risorse disponibili, corsi di recupero per alunni che hanno evidenziato particolari difficoltà nel processo di apprendimento;

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i docenti si fanno carico di coinvolgere la famiglia dell’alunno affinché la stessa collabori alla responsabilizzazione del minore sostenendolo nell’affrontare e nel frequentare i corsi di recupero o di alfabetizzazione linguistica attivati dalla scuola;

ha deliberato i seguenti criteri:

1) non ammettere l’alunno alla classe successiva nel caso in cui, dopo aver messo in atto

tutte le azioni di cui sopra, egli non abbia conseguito il livello essenziale degli apprendimenti che possa garantirgli di proseguire il percorso degli studi;

2) non ammettere l’alunno alla classe successiva qualora la frequenza, senza valido e giustificato motivo, sia risultata saltuaria ed abbia impedito il conseguimento del livello essenziale degli apprendimenti che possa garantirgli di proseguire il percorso degli studi degli obiettivi minimi contemplati nel Curricolo di Istituto;

3) in tutti i casi, i docenti valuteranno responsabilmente, di volta in volta, (valutazione di impatto), a seconda delle caratteristiche dell’alunno, la soluzione più consona, affinché la non ammissione venga vissuta dal minore come un’opportunità per colmare le lacune/ridurre le difficoltà e non come una punizione.

Nella Scuola Primaria, per la valutazione si utilizzano gli strumenti di seguito indicati: - Colloqui, conversazioni guidate, interrogazioni in classe - Prove di verifica disciplinari - Prove di ingresso - Prove oggettive intermedie e finali - Prove individualizzate per gli alunni certificati - Prove personalizzate per alunni con DSA e per gli alunni stranieri di recente

immigrazione - Osservazioni dirette e sistematiche nei vari momenti e contesti scolastici.

Per la Scuola Secondaria di primo grado, la progressione da un anno all’altro avviene attraverso una valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni. Sono ammessi alla classe successiva, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, compreso il voto di comportamento. Il ruolo del Consiglio di Classe è decisivo perché l’accertamento del livello di preparazione e il giudizio di ammissione all’anno successivo siano coerenti. I voti e i giudizi relativi alle singole discipline concorrono a ricostruire l’itinerario formativo di ogni singolo studente: entrano nella valutazione il riferimento alle tappe già percorse e a quelle attese; vengono considerati i progressi compiuti e le potenzialità da sviluppare. Tuttavia la valutazione non può nascondere o sottovalutare quelle carenze gravi che pregiudicano la prosecuzione lineare del percorso. Il Collegio dei Docenti ha deliberato i criteri di non ammissione alla classe successiva per gli alunni della scuola secondaria di primo grado. Premesso che 1. l’ammissione alla classe successiva degli alunni è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico; 2. si concepisce la non ammissione:

- come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più lunghi e adeguati ai ritmi individuali;

- come circostanza in cui siano rese partecipi le famiglie per il prosieguo del percorso formativo dello studente;

- come evento accuratamente predisposto affinché si creino le condizioni per l’inserimento/re-inserimento dell’alunno nella classe futura;

3. la norma stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano conseguito la valutazione non inferiore a 6/10 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento; il Consiglio di Classe, entro la seconda metà del mese di marzo, comunica alla famiglia la situazione dell’alunno in particolare difficoltà, al fine di consentire una preventiva condivisione e in modo da poter stilare un eventuale piano di recupero individuale delle abilità nelle quali l’alunno appare carente. Il verbale del CdC dovrà riportare l’elenco degli alunni ammessi in presenza di carenze, ma ricondotte a sei per voto di Consiglio e, per ciascuno degli alunni, i voti riportati nella singole

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discipline. La decisione presa dal CdC di “sanare” con un voto sufficiente eventuali carenze dello studente deve essere, quindi, formalizzata analiticamente sul registro dei verbali, ma anche notificata alla famiglia.

AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO L’ammissione all’esame degli alunni interni è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, nei confronti degli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal CdC in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo. La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al CdC, presieduto dal Dirigente scolastico (o suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione “Ammesso” o “Non ammesso” . In caso di non ammissione all’esame, la Scuola adotta idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. I voti espressi in decimi assegnati in sede di scrutinio finale a ciascuna disciplina e al comportamento e il giudizio di idoneità, sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale dei voti.

CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

Premesso che il Consiglio di Classe: 1. considera la valutazione conclusiva utile, anche e soprattutto, ad evidenziare l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo studente nel corso degli studi; 2. attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno, ma al processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione; il CdC adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di formulazione del giudizio d’idoneità: “il giudizio di idoneità, espresso dal Consiglio di Classe in decimi, sarà formulato considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado” (DPR n. 122/2009 – art. 3-co. 2). Riguardo all’insegnamento delle lingue straniere, il Decreto Ministeriale 5669 del 12 luglio 2011 - Linee guida sui disturbi specifici di apprendimento - Art. 6 comma 6. stabilisce che “Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono – su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998”. Si precisa che l’esonero è l’autorizzazione a non affrontare una disciplina, quindi a non apprenderla. La dispensa, invece, è l’autorizzazione a non affrontare l’attività di studio di una disciplina nella misura o nelle modalità richieste agli altri studenti. Nel caso dello studio della lingua straniera da parte di studenti con DSA, la normativa prevede sia l’esonero che la dispensa:

- in caso di esonero (realizzabile soltanto in presenza di condizioni molto precise) al termine della scuola secondaria di 1° grado si potrà ottenere solo un attestato;

- in caso di dispensa, la prova scritta viene sostituita con una equivalente orale e la prova risulta valida ai fini della certificazione delle competenze in uscita dalla scuola secondaria di 1° grado

Per la Scuola Secondaria di 1° grado, il D.Lgs n. 297/94 all’art.192/4 precisa che la non ammissione alla classe successiva o al successivo grado di istruzione, per due anni consecutivi, implica il cambio di Istituto, salvo casi eccezionali: “Una stessa classe di istituto o scuola statale, pareggiata o legalmente riconosciuta può frequentarsi soltanto per due anni. In casi assolutamente eccezionali, il collegio dei docenti, sulla proposta del consiglio di classe, con la

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sola componente dei docenti, ove particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con deliberazione motivata, l'iscrizione per un terzo anno”.

VALUTAZIONE INVALSI Il DPR n. 80/2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”, all’art. 3 definisce i compiti e le funzioni dell’INVALSI. La rilevazione degli apprendimenti interessa le classi II e V primaria, mentre per la scuola secondaria di primo grado la prova nazionale riguarderà solamente la classe III e verrà sostenuta nel corso dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per tali classi, le modalità di conduzione della rilevazione sono sostanzialmente immutate, rispetto all’anno scolastico precedente. Per quanto riguarda la prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione, in ordine ai testi delle prove si rinvia all’apposita direttiva periodica dell’art.1, comma 4-ter, della legge 25 ottobre 2007, n. 176. La finalità ultima della misurazione degli apprendimenti consiste nel fornire a ogni scuola uno strumento diagnostico per migliorare il proprio lavoro. Le prove sono costruite sulla base dei quadri di riferimento per la valutazione pubblicati sul sito dell’INVALSI. I principi ispiratori e le linee-guida che sottostanno alla struttura e ai contenuti delle prove INVALSI sono coerenti con l’attuale formulazione delle Indicazioni Nazionali 2012.

DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA CLASSE QUINTA DI SCUOLA PRIMARIA

E DALLA CLASSE TERZA DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le Raccomandazione del Parlamento del 23 aprile 2008 – Unione Europea precisano che le “Competenze” fanno riferimento “alla comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”. Pertanto, nel corso dell’anno scolastico 2012/2013, il Collegio dei Docenti ha elaborato il Documento di Certificazione delle Competenze al termine della Scuola Primaria e il Documento di Certificazione delle Competenze in uscita dalla Scuola Secondaria di primo grado, come di seguito descritti.

1. DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

DI BASE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA In attesa del modello fornito dal MIUR

COMPETENZE DISCIPLINARI

Lingua italiana Voti in decimi

1. Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

2. Comprende testi di vario tipo in vista di scopi funzionali, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura funzionali agli scopi.

3. Legge testi letterari di vario genere, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali.

4. Produce testi legati alle diverse occasioni di scrittura, rielabora testi. 5. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica.

Matematica 1. Utilizza le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico con i numeri naturali e decimali.

2. Individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi. 3. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche. 4. Rappresenta relazioni e dati, utilizza rappresentazioni grafiche per ricavare informazioni.

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Storia 1. Colloca sulla linea del tempo gli eventi fondamentali della storia antica. 2. Conosce le società studiate, individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

3. Sa raccontare i fatti storici.

Geografia 1. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

2. Conosce gli elementi geografici, fisici e antropici degli ambienti. 3. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche, carte tematiche e grafici.

Scienze 1. Osserva e descrive fenomeni della realtà circostante. 2. Espone con il linguaggio della disciplina. 3. Osserva, analizza, formula ipotesi e previsioni, registra, classifica. Lingua Inglese 1. L'alunno comprende ed utilizza espressioni d'uso quotidiano per soddisfare bisogni di tipo concreto.

2. Comprende il senso globale e le informazioni principali che riguardano aspetti della vita quotidiana.

3. Produce brevi messaggi su argomenti familiari utilizzando modelli dati. 4. Riconosce e utilizza alcune strutture linguistiche di base della lingua inglese. 5. Interagisce in modo semplice purché l'altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.

Arte e immagine 1. Legge alcuni aspetti formali di opere d’arte.

2. Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare immagini, attraverso l’uso di tecniche, materiali e strumenti diversificati.

Corpo Movimento Sport 1. Padroneggia gli schemi motori e posturali sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.

2. Partecipa a giochi rispettando le regole, i compagni e le strutture. Tecnologia 1. Realizza oggetti seguendo una definita metodologia procedurale, valutando il tipo di materiali in funzione dell' impiego.

2. Utilizza le nuove tecnologie ed i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline.

Musica 1. Gestisce diverse possibilità espressive della voce e di oggetti sonori, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.

2. Esegue semplici sequenze ritmiche con segni convenzionali e/o non. Competenze sociali e civiche

1. Conosce e rispetta le regole di convivenza e sa collaborare. 2.Rispetta gli ambienti e gli spazi scolastici.

3.Riconosce nella Costituzione della Repubblica Italiana i principali diritti e doveri del cittadino.

Competenze dell’imparare ad imparare 1. Trova informazioni da fonti diverse. 2. Utilizza strategie di memorizzazione. 3. Individua collegamenti tra informazioni appartenenti ad aree diverse. 4. Utilizza le informazioni possedute per risolvere problemi di esperienza. 5. Applica strategie di studio . Ogni voto numerico espresso nelle discipline che compaiono nel Documento di Certificazione delle Competenze per la Scuola Primaria è riconducibile ad un livello e al corrispondente descrittore, come di seguito indicato.

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LIVELLO VOTO DESCRITTORE

Basilare 6 Possiede le conoscenze e le abilità in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo, indicazioni e /o supporti didattici.

Adeguato 7 Possiede in modo sostanzialmente adeguato le conoscenze e le abilità e le esercita con sufficiente autonomia.

Sicuro 8 Padroneggia in modo adeguato le conoscenze e le abilità e le utilizza per risolvere problemi legati all’ esperienza.

Esperto 9 Padroneggia in modo completo le conoscenze e le abilità e le utilizza per risolvere problemi anche in contesti nuovi.

Eccellent

e

10 Padroneggia in modo completo e approfondito le conoscenze e le abilità; è in grado di reperire le conoscenze, di organizzarle e di mettere a punto procedure di soluzione personali.

2. DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI IN

USCITA DALLASCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO In attesa del modello fornito dal MIUR

COMPETENZE livello voto

COMPETENZE LINGUISTICHE - ITALIANO

Interagisce in modo efficace nelle diverse situazioni comunicative sostenendo le proprie idee. Legge, comprende ed interpreta testi scritti di vario genere. Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Riconosce, analizza ed utilizza funzioni logiche della frase semplice e complessa.

COMPETENZE STORICHE

Comprende i cambiamenti e le diversità dei tempi storici attraverso il confronto fra epoche e aree geografiche diverse. Espone le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e servendosi di linguaggio specifico. Utilizza strumenti e documenti storici per ricercare informazioni sulle civiltà che si sono succedute nel tempo.

COMPETENZE GEOGRAFICHE

Si orienta nello spazio, nel tempo e sulle carte geografiche per leggere l’organizzazione di un territorio utilizzando il linguaggio della geo-graficità. Utilizza gli strumenti propri della disciplina per individuare e comprendere le trasformazioni nel paesaggio naturale ed antropico. Riconosce le modifiche apportate nel tempo dall’uomo sul territorio e ne analizza le conseguenze positive e negative.

COMPETENZE NELLE LINGUE COMUNITARIE

Comprende brevi messaggi orali e scritti su argomenti legati al proprio vissuto, racconta oralmente e per iscritto, in modo semplice, avvenimenti ed esperienze in contesti noti. Interagisce con i pari e con gli adulti su argomenti personali. Conosce alcuni elementi culturali della civiltà. Confronta forme linguistiche delle lingue studiate.

COMPETENZE MATEMATICHE

Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo scritto e mentale. Ricerca strategie per risolvere problemi e ne verifica la validità delle soluzioni. Raccoglie, organizza, rappresenta ed interpreta dati. Rappresenta figure geometriche, ne confronta le proprietà e ne analizza elementi varianti ed invarianti nelle loro trasformazioni. Conosce i fondamentali concetti geometrici e riesce a metterli in relazione utilizzando metodi funzionali allo scopo. Comprende ed usa il linguaggio matematico e la simbologia.

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COMPETENZE SCIENTIFICHE

Osserva la realtà per cogliere relazioni, riconoscere modificazioni, individuare i rapporti causali e gli elementi tipici dell’ambiente naturale e antropico. Formula ipotesi sui fenomeni scientifici analizzati e ne verifica la validità. Utilizza il linguaggio scientifico per descrivere e rappresentare fatti e fenomeni. Mostra interesse e curiosità verso gli studi scientifici e il loro sviluppo.

COMPETENZE TECNOLOGICHE

Riconosce e analizza i principali sistemi tecnologici costruiti dall’uomo e riconosce le loro interazioni con l’ambiente. Analizza, progetta e rappresenta semplici processi produttivi attraverso la realizzazione di mappe, modelli, grafici e schemi. Descrive e analizza aspetti tecnologici legati all’utilizzo delle fonti e forme energetiche e alle loro trasformazioni. Rispetta le regole e le convenzioni del disegno tecnico.

COMPETENZE ARTISTICHE

Utilizza metodi progettuali per la realizzazione di elaborati. Descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze personali attraverso i vari linguaggi espressivi. Ha sviluppato capacità per la lettura dei vari linguaggi e movimenti artistici, individuandone la funzione comunicativa e sociale.

COMPETENZE MUSICALI

Sa eseguire e interpretare brani strumentali e vocali riferiti a contesti storici, generi e culture differenti. Ascolta, comprende e rielabora i diversi linguaggi musicali. Mette in relazione il linguaggio musicale ad altri linguaggi espressivi.

COMPETENZE MOTORIE

Ha consapevolezza dei cambiamenti funzionali e morfologici del proprio corpo. Riesce a stabilire relazioni positive con i coetanei utilizzando il linguaggio motorio e corporeo. Rispetta le regole e utilizza i fondamentali tecnici dei giochi sportivi praticati, tenendo conto della sicurezza propria e altrui.

COMPETENZE DIGITALI

Usa le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per effettuare ricerche, per documentarsi, per comunicare, per elaborare e scambiare informazioni a partire dalle attività di studio.

IMPARARE AD IMPARARE

Organizza le proprie conoscenze individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, in funzione del tempo disponibile e del personale metodo di studio e di lavoro. Crea collegamenti tra le conoscenze e le riutilizza in altri contesti.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Partecipa in modo efficace e costruttivo alla vita sociale.

E’ consapevole che l’esperienza personale deve rapportarsi con un sistema di regole fondato sui diritti e sui doveri enunciati nella Costituzione per la tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

SPIRITO DI INIZIATIVA ED INTRAPRENDENZA

Assume e porta a termine compiti ed iniziative personali. Individua le strategie ed ipotizza soluzioni per risolvere problemi di vita pratica.

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CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Legge e interpreta le espressioni del patrimonio culturale in relazione al contesto storico - ambientale per coglierne significati e valori. Rispetta il patrimonio musicale, artistico, culturale e storico presente nel territorio. E’ consapevole del valore comunicativo ed emozionale del linguaggio gestuale e corporeo.

Ogni voto numerico espresso nelle discipline che compaiono nel Documento di Certificazione delle Competenze per la Scuola Secondaria di primo grado è riconducibile ad un livello e al corrispondente descrittore, come di seguito indicato. LIVELLO BASILARE ADEGUATO SICURO ESPERTO ECCELLENTE VOTO 6 7 8 9 10 DESCRITTORE

Possiede le conoscenze e le abilità, in modo essenziale. Esegue i compiti richiesti con il supporto di domande stimolo, indicazioni e/o con l’utilizzo di supporti didattici.

Possiede in modo adeguato le conoscenze e le abilità, che esercita con sufficiente autonomia.

Padroneggia in modo sicuro le conoscenze e le abilità; lavora e si organizza con responsabilità, e in autonomia. Utilizza le conoscenze e le abilità per affrontare compiti diversi secondo le indicazioni fornite.

Padroneggia in modo completo e preciso le conoscenze e le abilità; lavora e si organizza con responsabilità, in autonomia e con efficacia. Utilizza le conoscenze e le abilità per risolvere problemi legati all’esperienza in contesti noti. Sa organizzare e trasferire conoscenze.

Padroneggia in modo completo e approfondito conoscenze e abilità. Assume iniziative e lavora in modo autonomo e responsabile; utilizza conoscenze e abilità per risolvere problemi di natura diversa. Sa organizzare le conoscenze per trasferire le abilità personali in contesti non noti.

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE

In base all’art. 4 del DPR 275/199, all’art. 45 comma 4 del DPR 394 del 31.08.1999 e al DPR n. 122/2009, il Collegio dei Docenti ha stabilito di adeguare le proposte curricolari alle reali esigenze di ciascun alunno straniero, in conseguenza a ciò anche la valutazione viene adeguata al percorso personalizzato. La valutazione degli apprendimenti dell’alunno straniero di recente immigrazione terrà conto di:

a) per gli alunni arrivati all’inizio dell’anno o in corso d’ anno: ● situazione di partenza; ● livello globale di maturazione riferito alle attitudini e alle capacità dimostrate, ● progressi rispetto alla situazione di partenza; ● conseguimento degli obiettivi previsti nel percorso personalizzato.

Per la valutazione dell’Italiano L2 si considereranno: 1) i livelli dell’apprendimento del lessico e delle strutture linguistiche; 2) le competenze raggiunte nelle 4 abilità (ascoltare, parlare, leggere e

scrivere). b) per gli alunni arrivati in prossimità della scadenza quadrimestrale: la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento evidenziate; le competenze eventualmente rilevate con l’aiuto del mediatore linguistico-culturale, in

ambito linguistico (lingua d’origine, straniera e italiana), logico-matematica, grafico-espressivo, relazionale e comunicativo.

Si darà priorità alla valutazione delle discipline che utilizzano linguaggi non verbali.

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INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE

La valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione viene espressa nel documento di valutazione, corredato, se necessario, da un ulteriore documento, predisposto dal Collegio dei Docenti che tiene conto dei livelli di alfabetizzazione:

- livello A1: ● Lingua italiana La valutazione sarà la sintesi delle indicazioni degli insegnanti che lavorano con l’alunno, sulla base del percorso personalizzato ● Altre discipline La valutazione viene espressa in relazione agli obiettivi personalizzati.

Nel secondo quadrimestre le valutazione vanno obbligatoriamente espresse per tutti gli alunni in tutte le discipline, in quanto indispensabili per il passaggio alla classe successiva. CRITERI PER L’ESAME DI STATO PER GLI ALUNNI STRANIERI DI RECENTE IMMIGRAZIONE Per lo svolgimento dell’esame di Stato degli alunni stranieri di recente immigrazione, gli insegnanti provvederanno a:

predisporre prove ad incremento progressivo di difficoltà; stabilire criteri di valutazione coerenti con gli obiettivi fissati nelle programmazioni

personalizzate. In base all’art. 4 del DPR 275/1999 e all’art. 45 comma 4 del DPR 394 del 31.08.1999, il Collegio dei Docenti ha stabilito di adeguare le proposte curricolari alle reali esigenze di ciascun alunno straniero, in conseguenza a ciò anche la valutazione viene adeguata al percorso personalizzato. La valutazione degli apprendimenti dell’alunno straniero di recente immigrazione terrà conto di:

c) per gli alunni arrivati all’inizio dell’anno o in corso d’ anno: ● situazione di partenza; ● livello globale di maturazione riferito alle attitudini e alle capacità dimostrate, ● progressi rispetto alla situazione di partenza; ● conseguimento degli obiettivi previsti nel percorso personalizzato.

Per la valutazione dell’Italiano L2 si considereranno: 3) i livelli dell’apprendimento del lessico e delle strutture linguistiche; 4) le competenze raggiunte nelle 4 abilità (ascoltare, parlare, leggere e

scrivere). d) per gli alunni arrivati in prossimità della scadenza quadrimestrale: ● la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento evidenziate. Si darà priorità alla valutazione delle discipline che utilizzano linguaggi non verbali.

DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA

DALLA SCUOLA PRIMARIA E DALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Tenuto conto della valutazione periodica degli apprendimenti, relativi alle discipline di insegnamento, delle osservazioni sistematiche che evidenziano i livelli di maturazione raggiunti dall'alunno, il Documento di certificazione delle competenze degli alunni stranieri, attesta il livello di competenza in lingua italiana - A1 o A2 - sulla base delle indicazioni del QCER (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue).

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IL MIGLIORAMENTO DELL’ATTIVITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA E L’ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA Si attuano attraverso attività laboratoriali per:

la prevenzione del disagio scolastico l’integrazione e l’inclusione di tutti gli alunni; la promozione del successo formativo.

L’ipotesi pedagogica di intervento mira principalmente: a determinare le condizioni per promuovere il benessere scolastico e per prevenire

l’insorgere e il consolidarsi di situazioni di disagio degli studenti particolarmente esposti; ad individuare le modalità per incrementare la motivazione degli alunni verso le attività, le

proposte scolastiche e lo studio, presupposto per il miglioramento del tasso di successo scolastico.

Le proposte di attività didattiche si realizzano attraverso strategie metodologiche che utilizzano molteplici approcci: attività laboratoriali, di piccolo e grande gruppo, incontri con esperti e autori,….; visione di film, spettacoli teatrali, gioco-sport, canto,…. Tali proposte sono descritte nelle schede di progetto presenti nella sezione PROGETTI DELL’ISTITUTO.

IN SINTESI

SI ATTUA ATTRAVERSO IL COINVOLGIMENTO DI

DIRIGENTE DOCENTI GENITORI ENTI E ALTRE PERSONALE SCOLASTICO ASSOCIAZIONI SCUOLE AMMINISTRATIVO

SI ATTUA ATTRAVERSO

PROGRAMMAZIONE/ DIFFERENZIAZIONE INCREMENTO FORMAZIONE

PROGETTAZIONE DELL’APPROCCIO DELLA CONTINUA

METODOLOGICO MOTIVAZIONE DEL DOCENTE

MIGLIORAMENTO ORGANIZZATIVO

MIGLIORAMENTO DIDATTICO

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ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE Il Collegio dei docenti individua, per l’orientamento scolastico e professionale, le seguenti specifiche mete educative generali trasversali a tutte le discipline di insegnamento: ● Portare gradualmente l’alunno a conoscere se stesso e le sue propensioni L’azione dei docenti sarà orientata ad offrire all’alunno stimoli, occasioni di riflessione e costante supporto per approfondire gradualmente la conoscenza della propria identità, le proprie capacità, la consapevolezza delle proprie azioni e le motivazioni che lo inducono ad operare scelte responsabili e consapevoli. ● Portare l’alunno gradualmente a conoscere le attività lavorative e le professioni Lo studente verrà avviato alla conoscenza del mondo del lavoro, delle attività produttive del territorio anche in riferimento alle problematiche e alle implicazioni economiche e sociali. Gli insegnanti valorizzeranno le attitudini personali dello studente attraverso specifiche opportunità formative (visite guidate in ambienti di lavoro, conoscenze tecniche e tecnologiche, incontri con esperti e con insegnanti delle scuole superiori). ● Abituare l’alunno a programmare, progettare e ad utilizzare il proprio tempo e i mezzi di cui dispone Gli insegnanti guideranno l’alunno a compiere ponderate riflessioni personali sulle possibili motivazioni che saranno di stimolo ad effettuare scelte in accordo con la famiglia. L’abilità a progettare costituirà la base di partenza per giungere a scelte responsabili e consapevoli. ● Guidare l’alunno a saper scegliere e a saper decidere in modo responsabile Gli insegnanti opereranno in modo da porre l’alunno nelle condizioni di valutare le possibili opzioni di scelta in modo che essa risulti commisurata ai suoi reali interessi per garantirgli il successo formativo. ● Capacità di adattamento e disponibilità al cambiamento - flessibilità Gli insegnanti guideranno l’alunno a riflettere sulle opportunità di modificare le proprie scelte in funzione degli interessi e delle abilità personali, delle propensioni individuali, del percorso degli studi effettuato e del consiglio di orientamento fornito dai docenti del Consiglio di Classe . Il percorso di orientamento richiede la sinergia tra diverse componenti: 1. i docenti corresponsabili e globalmente coinvolti negli interventi di orientamento poiché il percorso è parte integrante della loro professionalità; 2. la famiglia informata e coinvolta nelle attività e nei percorsi formativi che vengono proposti ai figli in modo da valorizzarne gli apporti e la collaborazione; 3. l’alunno partecipe e coinvolto nel proprio percorso di crescita; 4. il Consiglio di Classe in quanto organo collegiale cui compete la programmazione di attività educativo-didattiche coerenti con il curricolo formativo.

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I PROGETTI DELL’ISTITUTO Nell’anno scolastico 2015/2016 gli Organi Collegiali dell’Istituto Comprensivo di Gorgo al Monticano hanno approvato i seguenti Progetti suddivisi per macro-area:

MACROAREA FINALITA’ OBIETTIVI

MACROAREA 1 Potenziamento Umanistico Socio-economico e per la legalità

1. Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, dell'educazione alla pace e alla solidarietà, la cura dei beni comuni, lo sviluppo della consapevolezza dei diritti e dei doveri, nel rispetto della differenza e del dialogo tra culture.

2. Prevenire e contrastare la dispersione scolastica, ogni forma di discriminazione e il bullismo, anche informatico; potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni del settore

3. Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

4. Promuovere percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti.

□ Partecipare a programmi di istruzione domiciliare

□ Partecipare attivamente alle attività, ai giochi, alle conversazioni

□ Conoscere i propri punti di forza e di debolezza per compiere scelte consapevoli

□ Collaborare con i compagni alla realizzazione di un prodotto

□ Comprendere e condividere i fondamentali diritti e doveri che regolano la convivenza civile

□ Rispettare le regole di convivenza concordate

□ Rispettare le norme per la sicurezza e la salute proprie e altrui

□ Rispettare norme per la salvaguardia dell'ambiente

□ Conoscere culture e modi di vita diversi dai propri

□ Esprimersi e comunicare attraverso linguaggi verbali

□ Conoscere i rischi connessi all'uso delle tecnologie della comunicazione

□ Individuare precocemente difficoltà di apprendimento per predisporre percorsi a supporto dell'apprendimento

□ Utilizzare strumenti e strategie per compensare difficoltà di apprendimento

MACROAREA 2 – Potenziamento Linguistico

1. Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea

2. Alfabetizzare e perfezionare

l'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto della comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali

□ Collaborare con i compagni alla realizzazione di un prodotto

□ Utilizzare il computer per esprimersi e comunicare

□ Ricercare, organizzare e rielaborare informazioni con l'uso di hardware e software

□ Ascoltare e comprendere la lettura di brani in lingua italiana

□ Esprimersi e comunicare oralmente in lingua italiana

□ Leggere e comprendere in lingua italiana

□ Scrivere messaggi, frasi e testi in lingua italiana

□ Ascoltare e comprendere in lingua inglese

□ Comunicare oralmente in lingua inglese

□ Scrivere brevi messaggi in lingua inglese

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□ Utilizzare tecniche e strategie per lo studio autonomo

□ Ascoltare e comprendere la lingua romena

□ Comunicare oralmente e per iscritto in lingua romena

MACROAREA 3 – Potenziamento Scientifico

1. Potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche

2. Individuare percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti

□ Collaborare con i compagni alla realizzazione di un prodotto

□ Scrivere messaggi in modo creativo utilizzando diverse forme espressive e strumenti tecnologici

□ Conoscere il ciclo vitale di piante e animali

□ Progettare e realizzare spazi per allevare e coltivare

□ Conoscere fasi e utilizzo delle tecnologie della filiera dei prodotti ortofrutticoli

□ Risolvere problemi geometrici e aritmetici

□ Utilizzare strategie e procedure nel calcolo orale e scritto

□ Utilizzare strumenti per la costruzione di figure geometriche

MACROAREA 4 – Potenziamento artistico e musicale

1. Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti nel settore

2. Alfabetizzare all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini

□ Collaborare con i compagni alla realizzazione di un prodotto

□ Sperimentare e utilizzare in modo creativo diverse tecniche artistiche e materiali vari

□ Rispettare e gestire strumenti, materiali e spazi di lavoro

□ Progettare e realizzare prodotti grafici, plastici e pittorici

□ Conoscere a applicare elementi costitutivi della tecnica del fumetto

□ Realizzazione di una tavola con la tecnica del fumetto

□ Leggere e comprendere immagini cinematografiche

□ Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie in modo creativo e consapevole

□ Conoscere e utilizzare strumenti musicali etnici

□ Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza

□ Eseguire brani musicali d'insieme MACROAREA 5 – Potenziamento motorio

1. Potenziare le discipline motorie e sviluppare comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; tutelare il diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

□ Conoscere gli elementi essenziali del linguaggio tecnico specifico e le regole principali di alcune discipline sportive

□ Rispettare le regole dei giochi e degli sport proposti

□ Dimostrare interesse per la pratica sportiva

□ Partecipare ai giochi di squadra

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□ Collaborare con i compagni nei giochi di squadra

□ Conoscere i propri limiti e i propri punti di forza nell'uso del gesto motorio

□ Utilizzare strategie per gestire lo sforzo fisico

□ Sviluppare e/o consolidare gli schemi motori di base

□ Sviluppare e/o consolidare le abilità coordinative e spazio temporali (equilibrio, ritmo,...) e le condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare)

Ogni progetto è descritto attraverso una apposita scheda, depositata agli Atti presso gli Uffici di Segreteria e verrà realizzato compatibilmente con le risorse che saranno erogate.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono programmati e attuati al fine di integrare le esperienze scolastiche degli allievi ed hanno lo scopo di valorizzare il territorio come risorsa per l’approfondimento curricolare. Essi costituiscono perciò uno stimolo rilevante per lo sviluppo della personalità degli alunni ed assumono importanza come strumenti di collegamento tra l’esperienza scolastica ed una più ampia esperienza extrascolastica, favorendo, in tal modo, la socializzazione e l’apprendimento.

1. Riferimento normativo I riferimenti normativi per l’effettuazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione o connessi ad attività sportive sono: - C.M. n. 623/96 - C.M. n. 291/92 - C.M. n. 311 del 23.10.1987 2. Finalità Caratteristica comune di tutte le uscite è l’integrazione con la normale attività della scuola e con la formazione generale della personalità degli alunni. Pertanto, fondamento di queste iniziative saranno le motivazioni culturali e didattiche. 3.Tipologia delle visite e dei viaggi Si dovranno distinguere: 1. le visite guidate a piedi, in orario scolastico; 2. le visite guidate con mezzi noleggiati, pubblici o scuolabus in orario scolastico; 3. le visite d’istruzione che si protraggono oltre l’orario scolastico, ma non oltre la

giornata; 4. i viaggi d’istruzione della durata di più giorni con l’uso di mezzi noleggiati, pubblici o

scuolabus 5. scambi culturali con l’estero nell'ambito di programmi o di progetti comunitari 4.Periodo di svolgimento delle attività Tutte le iniziative potranno avere luogo in qualsiasi periodo dell’anno scolastico e, comunque, non oltre un mese dal termine delle lezioni (fatta eccezione per le uscite a scopo naturalistico). 5.Destinatari Alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti alle scuole dell’istituto. In nessun caso, potranno essere autorizzati viaggi o visite guidate che prevedano la partecipazione di meno del 80% degli alunni componenti le classi coinvolte. Di norma non è prevista la partecipazione dei genitori o di altre persone (parenti o amici) che non siano state designate dal Dirigente Scolastico, trattandosi di attività strettamente legate all’attività didattica. La partecipazione dei genitori degli studenti potrà essere consentita, nei casi eccezionali, sentito il parere dei docenti, alle seguenti condizioni:

□ non dovrà comportare oneri a carico del bilancio della scuola;

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□ i genitori non dovranno interferire nello svolgimento delle attività didattiche e culturali degli alunni;

□ i genitori accompagnatori dovranno assumersi la responsabilità della sorveglianza come previsto dal Codice Civile (art.2047).

6. Garanzie assicurative Tutti i partecipanti ai viaggi e alle visite (accompagnatori e alunni), dovranno essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni (C.M. 291/92) 7. Accompagnatori La C.M. 291/92 fissa il rapporto minimo alunni/accompagnatori in 1: 15. Si valuteranno tutti

i casi particolari per cui si presenti l’esigenza di un ulteriore accompagnatore. Al termine del viaggio o della visita i docenti accompagnatori segnaleranno al D. S. gli

eventuali inconvenienti verificatisi nel corso dell’uscita, anche in riferimento al servizio di trasporto.

8. Consenso delle famiglie E’ obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare degli alunni. 9. Modalità organizzative

La proposta degli insegnanti sarà illustrata ai genitori nel Consiglio di Interclasse/Classe, in seguito verrà vagliata dal Collegio Docenti e infine approvata dal Consiglio di Istituto.

Il Consiglio di Istituto ha delegato il Dirigente Scolastico ad autorizzare le uscite nel territorio da effettuarsi con il pulmino comunale. 10. Finanziamento L’intero onere finanziario relativo ai viaggi e alle visite d’istruzione, quando non siano possibili contributi da parte dell’Amministrazione Comunale o da enti o privati, è ripartito tra le famiglie degli alunni che partecipano all’iniziativa. Le quote versate dalle famiglie degli alunni dovranno essere raccolte e versate, tramite Bonifico nel conto corrente postale dell’IC. 11. Scambi culturali: trattasi di viaggi previsti da programmi o progetti comunitari.

Tali viaggi hanno l'intento di promuovere la conoscenza di realtà scolastiche diverse, sia nazionali sia europee, e di facilitare un processo di integrazione culturale. Per tali viaggi si applica la speciale normativa di cui alla C.M. n. 311 del 23.10.1987.

LA CONTINUITÀ EDUCATIVA

Il progetto “Continuità”, in conformità a quanto richiesto dalla legislazione scolastica, si propone di favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’infanzia a quella della Scuola Primaria e dalla Scuola primaria alla Scuola Secondaria di primo grado. In particolare vengono: progettate e realizzate attività comuni nei vari ordini di scuola con il coinvolgimento dei

bambini e dei ragazzi; organizzate attività congiunte fra gli insegnanti dei vari ordini di scuola per raccordare

obiettivi e modalità di lavoro; effettuati incontri fra insegnanti per lo scambio di informazioni riguardanti i percorsi

scolastici di ogni singolo alunno, con particolare attenzione per quelli con difficoltà. La continuità scuola-famiglia si realizza attraverso il costante raccordo con le Famiglie all’interno di:

incontri individuali e assembleari volti a: □ facilitare nei Genitori l’assunzione del proprio ruolo educativo □ aiutare i Genitori a gestire eventuali problematiche dei propri figli, sia a livello

familiare che scolastico specifici momenti di informazione/formazione in collaborazione con gli Enti territoriali.

FAMIGLIA

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

GRADO

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

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SCELTE ORGANIZZATIVE

SCUOLA DELL’INFANZIA

ISCRIZIONI Le iscrizioni e le riconferme alla scuola dell’infanzia vengono effettuate di norma entro il termine stabilito annualmente dalla circolare ministeriale e dai criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, di seguito elencati in ordine di priorità: 1. Continuità - riconferma iscrizioni alunni già frequentanti 2 a) Bambine e bambini residenti nel Comune di Chiarano, per la Scuola dell’Infanzia di Chiarano, con precedenza agli alunni diversamente abili. 2 b) Bambine e bambini residenti nel Comune di Mansuè, per la Scuola dell’Infanzia di Mansuè – loc. Basalghelle, con precedenza agli alunni diversamente abili. 3. Precedenza per età - l’alunno di 5 anni precede quello di 4 o 3 anni 4. Distribuzione in sezioni diverse di fratelli e di fratelli-gemelli 5 a) Residenti fuori Comune di Chiarano (con precedenza per gli alunni diversamente abili) 5 b) Residenti fuori Comune di Mansuè (con precedenza per gli alunni diversamente abili) 6. Nel caso in cui l’alunno neo iscritto non si presenti a scuola entro 30 giorni dall’inizio delle lezioni, verrà recapitata ai genitori richiesta di giustificazione di assenza. Qualora la scuola, entro il 30 ottobre dell’anno in corso, non disponga di giustificato motivo di assenza, formulato per iscritto, l’alunno perderà il diritto alla frequenza. A seguito di ciò, il Dirigente Scolastico, potrà decidere di iscrivere e far frequentare la scuola ad un altro bambino collocato in lista d’attesa, secondo l’ordine di priorità, o proveniente da altro Comune del territorio limitrofo. 7. In caso di formazione della lista d’attesa, gli alunni anticipatari (che compiono i tre anni di età dopo il 31 dicembre dell’anno di riferimento ed entro il 30 aprile dell’anno successivo), subordinatamente alla disponibilità di posti e alla precedenza ai bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre, verranno accolti per ultimi, previa disponibilità di posti e comunque a decorrere dal periodo successivo alle vacanze natalizie.

FORMAZIONE DELLE SEZIONI Il Consiglio di Istituto ha definito i seguenti criteri per la formazione delle sezioni: indicazioni fornite dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di riferimento; costituzione di sezioni eterogenee al proprio interno ed omogenee tra loro, tenendo conto

delle caratteristiche cognitive, relazionali e sociali degli alunni; distribuzione in sezioni diverse dei fratelli e dei fratelli gemelli; eventuali richieste dei genitori non in contrasto con i criteri dei punti precedenti; nei primi 15 gg. di scuola le sezioni sono tenute in gruppi mobili per verificare l’efficacia

della suddivisione e per studiare le dinamiche relazionali che vanno via via a costituirsi. Gli spostamenti di sezione saranno attuati solamente dagli insegnanti per ottimizzare gli equilibri relazionali all’interno dei gruppi.

L’ACCOGLIENZA INIZIALE Prima dell’inizio dell’anno scolastico le insegnanti, in apposita riunione, incontrano i Genitori delle sezioni per presentare l’organizzazione della Scuola e per concordare, con gli stessi, i tempi e le modalità della prima accoglienza dei singoli bambini. La Scuola per favorire l’integrazione degli alunni stranieri, promuove attività di accoglienza. A tale scopo è stato elaborato un protocollo che contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’inserimento degli alunni stranieri e definisce i compiti e i ruoli degli operatori scolastici.

IL TEMPO SCOLASTICO La Scuola dell’Infanzia funziona dal lunedì al venerdì con tempo giornaliero di apertura di 8 ore oppure di 8 ore e 15 minuti per coloro che richiedano l’entrata anticipata. Dalle ore 7.45 alle ore 7.55 funziona il servizio di accoglienza per gli alunni che necessitano di accedere anticipatamente all’edificio scolastico. Tale servizio è svolto dai Docenti titolari della sede.

I TEMPI DELLE ATTIVITÀ Le insegnanti delle singole sezioni definiscono l’articolazione giornaliera dei tempi e delle attività, in modo tale da rispettare l’equilibrio psico-fisico del bambino e da favorire l’acquisizione di corrette abitudini igieniche e il rispetto delle regole di comportamento.

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IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO: SCUOLA DELL’INFANZIA Per il buon funzionamento del servizio erogato dalla scuola dell’infanzia si ritiene utile dare alcune informazioni e ricordare le norme previste dal regolamento interno.

ORARIO DELLE LEZIONI

DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 16.00

INGRESSO ANTICIPATO SU RICHIESTA SCRITTA E DEBITAMENTE MOTIVATA

DALLE ORE 7.45

USCITA ANTIMERIDIANA: DALLE ORE 11.45 ALLE ORE 12.00 POMERIDIANA: DALLE ORE 12.45 ALLE ORE 13.45

INGRESSO E’ CONSENTITO, SALVO CASI ECCEZIONALI, ENTRO E NON OLTRE LE ORE 9.00

USCITA POMERIDIANA: DALLE ORE 15.45 ALLE ORE 16.00

Non è consentito ritirare i bambini al di fuori dei suddetti orari. I genitori che accompagnano e ritirano i bambini dalla scuola, sono tenuti a rispettare gli orari stabiliti per non intralciare lo svolgimento delle attività educative. Per questo motivo, i genitori sono invitati a non soffermarsi nei locali scolastici. All’uscita delle ore 16.00, i bambini saranno consegnati ai genitori che devono sostare all’esterno dell’edificio e verranno consegnati soltanto a persone adulte conosciute, in caso contrario verranno trattenuti. I genitori sono invitati a comunicare per iscritto i nominativi delle persone delegate che devono essere maggiorenni. Si consiglia per i primi 15 giorni la frequenza dalle ore 9.00 alle ore 12.00 per i bambini appartenenti alla fascia di età di 3 anni. Per consentire che la consumazione del pasto avvenga in modo ottimale, i genitori sono pregati di non entrare in refettorio, ma di attendere la consegna del figlio nell’ingresso. La vigilanza dei bambini, durante il trasporto, è affidata al personale messo a disposizione dal Comune. In caso di sciopero dei docenti e/o del personale A.T.A., i genitori sono pregati di verificare di persona il regolare svolgimento delle attività la mattina stessa dello sciopero. Assenze alunni: dopo 6 giorni di assenza l’alunno potrà essere riammesso a scuola il settimo giorno solo previa presentazione del certificato medico; per le assenze dovute ad altri motivi, è opportuno preavvisare le insegnanti e l’assenza dovrà essere giustificata dal genitore. E’ opportuno che i genitori evitino di telefonare a scuola, salvo casi eccezionali, per non arrecare disagio alle attività educativo-didattiche. E’ opportuno che il bambino indossi sempre il grembiule. Si consiglia di non portare a scuola oggetti personali e giocattoli; in caso di smarrimento o rottura le insegnanti declinano ogni responsabilità. Si raccomanda di non dare ai bambini dolci vari e merende. I rapporti tra Famiglia e Scuola si organizzano nella duplice modalità di incontri in assemblea per confrontarsi sugli aspetti organizzativi comuni ed incontri individuali per esaminare il percorso formativo dei singoli alunni. Con cadenza almeno quadrimestrale la Scuola prevede momenti di incontro con i Genitori. I Genitori possono richiedere in ogni momento dell’anno scolastico, per problemi nuovi o urgenti, un colloquio con le insegnanti. Al termine dell’anno scolastico le insegnanti presenteranno ai Genitori la loro valutazione globale sul percorso formativo annuale del bambino. Al termine dell’ultimo anno di frequenza della Scuola dell’Infanzia le insegnanti presenteranno ai Genitori il documento di passaggio degli alunni alla Scuola Primaria contenente le osservazioni utili per un positivo suo inserimento nella nuova scuola.

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SCUOLA PRIMARIA

SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Il Collegio dei Docenti ha deliberato la suddivisione, ai fini della valutazione, dell’anno scolastico in due quadrimestri al fine di poter disporre di un tempo sufficientemente congruo per esprimere una valutazione fondata sullo svolgimento del percorso formativo dei singoli alunni:

- 1° Quadrimestre dal 16 settembre 2015 al 31 gennaio 2016 - 2° Quadrimestre dal 1 febbraio 2016 al 08 giugno 2016 Al termine di ciascun quadrimestre verrà presentato alle famiglie il Documento di Valutazione in un’ apposita riunione.

CRITERI PER L’ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

Il Consiglio di Istituto ha definito i seguenti criteri per la formazione delle classi. Le iscrizioni alla classe prima della scuola primaria, vengono effettuate entro il termine fissato dalla Circolare Ministeriale emanata annualmente dal MIUR, e sono regolamentate dai criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto, secondo il seguente ordine di priorità:

1) Bambini e bambine residenti nei Comuni di Gorgo al Monticano, Mansuè, Portobuffolè e Chiarano, per le rispettive Scuole Primarie;

2) fratelli di alunni già frequentanti la sede richiesta; 3) figlio/i di genitore, residente nel Comune cui la scuola fa capo, che esercita la patria

potestà sul minore; 4) alunni che vivono con un solo genitore; 5) alunni che risiedono in altro Comune, ma di cui almeno uno dei genitori svolga attività

lavorativa stabile nel Comune di ubicazione della Scuola (da documentare); 6) distribuzione in classi diverse di fratelli e di fratelli/gemelli, ove possibile; 7) nel caso di attivazione di tempo scuola per una sola classe, coincidente con la scelta

espressa dalla famiglia, fratelli e/o fratelli-gemelli saranno inseriti nella medesima classe.

Inoltre si dispone quanto segue: - nella Scuola Primaria, qualora si raggiunga il numero massimo di presenze dopo la

formazione definitiva delle classi, non saranno accettate ulteriori domande di iscrizione. Il Consiglio di Istituto ha deliberato di delegare al D.S. la valutazione di casi e di condizioni particolari che dovessero presentarsi al momento dell’ammissione degli alunni alle classi di Scuola Primaria non compresi fra i criteri precedentemente indicati.

CRITERI PER L’ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE SUCCESSIVA ALLA

PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA. 1. Riconferma iscrizione alunni già frequentanti, disposta d’ufficio; 2. residenti nei Comuni di Gorgo al Monticano, Mansuè, Portobuffolè (obbligati alla

frequenza nel Comune di Mansuè) e Chiarano; 3. figlio/i di genitore, residente nel Comune cui la scuola fa capo, che esercita la patria

potestà sul minore; 4. alunni che vivono con un solo genitore; 5. alunni che risiedono in altro Comune, ma di cui almeno uno dei genitori svolga attività

lavorativa stabile nel Comune di ubicazione della Scuola (da documentare); 6. distribuzione in classi diverse di fratelli e/o gemelli, ove possibile.

Inoltre si dispone quanto segue: - nella Scuola Primaria, qualora si raggiunga il numero massimo di presenze dopo la

formazione definitiva delle classi, non saranno accettate ulteriori domande di iscrizione. Il Consiglio di Istituto ha deliberato di delegare al D. S. la valutazione di casi e particolari situazioni che dovessero presentarsi al momento dell’iscrizione degli alunni alle classi di Scuola Primaria non compresi fra i criteri precedentemente indicati.

LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Prima della formazione delle classi, gli insegnanti delle future “prime” incontrano le insegnanti della Scuola dell’Infanzia di provenienza degli alunni. Successivamente una commissione, formata dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato e dagli insegnanti designati, procederà

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alla formazione delle classi tenendo presente quanto segue:

1. indicazioni fornite dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di riferimento; 2. indicazioni fornite dalle docenti responsabili del progetto “Riconoscere le difficoltà per

scoprire nuove opportunità” dopo l’analisi dei dati raccolti attraverso la somministrazione di prove di competenza;

3. l’esigenza di costituire classi eterogenee al proprio interno ed omogenee tra loro, tenendo conto delle caratteristiche cognitive, relazionali e sociali degli alunni;

4. distribuzione in classi diverse dei fratelli e dei gemelli; 5. eventuali richieste dei Genitori non in contrasto con le indicazioni riportate nei punti

precedenti. Nell’a.s. 2014-2015 la Commissione Continuità scuola infanzia- scuola primaria, ha elaborato un format per la raccolta di dati, riferiti a ciascun alunno in uscita dalla scuola dell’infanzia, finalizzata al passaggio informativo tra i due ordini di scuola (Allegato n. 3). Nei primi 15 giorni di scuola le classi prime sono tenute in gruppi mobili per verificare l’efficacia della suddivisione. Gli spostamenti di sezione saranno attuati solamente dagli insegnanti per ottimizzare gli equilibri relazionali all’interno dei gruppi. Le indicazioni sopra riportate saranno utilizzate anche per l’eventuale sdoppiamento delle classi già costituite. L’eventuale accorpamento di classi è effettuato dal Dirigente Scolastico sentite le proposte elaborate dal Collegio Docenti sulla base dei criteri deliberati dal Consiglio di Istituto:

a. salvaguardare la classe in cui sia inserito uno o più alunni disabili b. suddividere la classe con documentata problematicità sulla base della

segnalazione da parte del Consiglio di Interclasse; c. suddividere la classe composta dal minor numero di alunni; d. a parità di condizioni, si procede al sorteggio della classe da dividere, in

presenza dei rappresentanti di classe - componente genitori. Gli alunni della classe da dividere saranno assegnati alle sezioni secondo i criteri che si usano nella formazione delle classi prime, per creare classi il più possibile omogenee tra loro.

L’ACCOGLIENZA All’inizio dell’anno scolastico, gli insegnanti convocano una riunione dei Genitori delle classi “prime” per avviare una prima conoscenza Scuola-Famiglia e per presentare l’organizzazione della Scuola.

L’Istituto, per favorire l’integrazione degli alunni stranieri promuove attività di accoglienza. A tale scopo è stato elaborato un protocollo, documento che contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri e definisce i compiti e i ruoli degli operatori scolastici. Indica inoltre le possibili modalità e le fasi dell’accoglienza e dell’inserimento degli alunni nelle classi. L’assegnazione dell’alunno alla sezione sarà effettuata in base all’art.45 del DPR 31/08/99 n. 394 e terrà conto di:

□ numero degli alunni □ numero dei casi problematici □ numero di alunni non italofoni e loro provenienza □ altra lingua straniera conosciuta.

IL TEMPO SCOLASTICO

ORARIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE SETTIMANALI. In tutte le sedi, l’attività scolastica si svolge dal lunedì al sabato e vengono garantite: - 27 ore di lezione settimanale - 30 ore di lezione settimanale, per le classi quarte e quinte. Per le lezioni che si svolgono sia in orario antimeridiano sia pomeridiano viene garantita un’ora di servizio di mensa scolastica o di consumazione del pasto frugale.

ORARIO DEL SERVIZIO DI VIGILANZA/ACCOGLIENZA ANTICIPATA Il servizio di vigilanza/accoglienza anticipata è effettuato dai collaboratori scolastici. Il servizio è riservato agli alunni che usufruiscono del trasporto comunale e a quelli le cui Famiglie ne facciano richiesta scritta motivata.

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PLESSO GIORNI ORARIO PERSONALE INCARICATO

GORGO Classi 1^-2^-3^-4^-

5^

Da lunedì a sabato 7.20 – 7.55

N. 2 collaboratori scolastici

MANSUE’ Classi 1^-2^-3^-4^-

5^

Da lunedì a sabato 7.45 – 7.55

N. 2 collaboratori Scolastici

CHIARANO Classi 1^-2^-3^-4^-

5^

Da lunedì a sabato 7.45 – 7.55 N. 2 collaboratore scolastico

IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO: SCUOLA PRIMARIA

1. Obbligo di frequenza: i ragazzi devono frequentare sia l’orario antimeridiano sia i rientri pomeridiani senza alcuna deroga, secondo il tempo-scuola scelto all’atto dell’iscrizione.

2. Avvisi: tutti gli avvisi e le comunicazioni devono essere controfirmate dai genitori. 3. Ingresso alunni: gli alunni possono accedere ai locali scolastici nell’arco di tempo che

precede di 5 minuti l’inizio delle lezioni. L’ingresso degli alunni, prima di tale orario, sarà consentito solo previa richiesta dei genitori al Dirigente Scolastico, compatibilmente con la disponibilità di sorveglianza da parte dei collaboratori scolastici in servizio nella sede, e comunque, non prima di 15 minuti precedenti l’inizio delle lezioni. Nelle sedi in cui i pulmini comunali giungono prima delle ore 7.45, gli alunni che si servono del servizio di trasporto possono accedere ai locali. E’ vietato accedere con l’auto nel cortile della scuola per motivi di sicurezza. L’ingresso è concesso solo ai veicoli autorizzati.

4. Rispetto dell’orario scolastico e rientri pomeridiani: per l’orario scolastico nei diversi plessi si fa riferimento al paragrafo “Il tempo scolastico” del POF. Ogni entrata posticipata o uscita anticipata dovrà essere comunicata per iscritto dai genitori che avranno cura di accompagnare e ritirare personalmente il proprio figlio. I ritardi persistenti verranno segnalati dai docenti al Dirigente Scolastico. Nei giorni di rientro l’assistenza degli alunni che pranzano a casa è assicurata da parte della scuola solamente 5 minuti prima dell’inizio dell’orario pomeridiano.

5. Accesso all’edificio scolastico: ai genitori non è consentito, salvo particolari esigenze, l’accesso ai locali scolastici durante lo svolgimento delle lezioni. Qualora i rappresentanti dei genitori avessero necessità di organizzare riunioni nei locali scolastici, dovranno fare richiesta scritta al Dirigente Scolastico. In orario extra scolastico gli alunni non possono accedere ai locali scolastici. Durante gli incontri individuali e le riunioni scuola-famiglia, i genitori non dovranno condurre con sé i propri figli in quanto i Collaboratori Scolastici sono tenuti a svolgere servizi ausiliari e non di sorveglianza.

6. Assenze: tutte le assenze dovranno essere giustificate per iscritto. L’assenza causata da malattia oltre i 5 giorni consecutivi, comprensiva di interruzione delle lezioni, va sempre giustificata con certificato medico. È responsabilità dei genitori comunicare tempestivamente alla scuola il manifestarsi di malattie infettive o pediculosi dei propri figli per consentire agli insegnanti per predisporre l’informativa alle famiglie. Le assenze non dovute a motivi di salute, quali famiglia, viaggi, … dovranno essere preventivamente comunicate ai docenti. Per periodi più lunghi andranno comunicate al Dirigente Scolastico. Tutte le assenze dovranno comunque essere giustificate per iscritto.

7. Scioperi: in caso di sciopero dei docenti e/o del personale ATA, i genitori sono invitati a controllare personalmente il regolare svolgimento delle lezioni la mattina stessa dello sciopero.

8. Infortuni: in caso di infortunio, di malore o di insorgenza di malattia a scuola, l’insegnante cui è affidato il minore avvertirà la famiglia con il mezzo più celere e, nel contempo, presterà tutte le cure più opportune in relazione alla particolare situazione. Nei casi più gravi telefonerà immediatamente al pronto soccorso o al medico di base reperibile. Nel caso di infortuni a scuola, i genitori sono pregati di consegnare quanto prima in segreteria i referti medici rilasciati dal Pronto Soccorso per denuncia all’Assicurazione e all’INAIL.

9. Assicurazione: il Dirigente Scolastico stipula una polizza assicurativa per infortunio e responsabilità civile.

10. Uscita: l’uscita degli alunni al termine delle lezioni avviene con la vigilanza del personale docente, che accompagna i propri alunni al cancello della scuola. Gli insegnanti

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accompagnano le classi in fila all’uscita e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. I genitori sono invitati a comunicare per iscritto le modalità del ritiro dei propri figli. Il rientro autonomo dei bambini è consentito solo agli alunni che hanno compiuto i 10 anni di età, previa sottoscrizione dell’Accordo Scuola – Famiglia sull’uscita degli alunni al termine delle lezioni.

11. Uso dei pulmini comunali: durante il tragitto casa-scuola e viceversa, gli alunni che fruiscono del trasporto comunale devono essere disciplinati per non disturbare l’autista nello svolgimento del proprio lavoro e per non arrecare danni ai compagni e al pulmino stesso.

12. Rapporti fra Famiglia e Scuola: i rapporti fra Famiglia e Scuola si organizzano in duplice modalità: assembleare per confrontarsi sugli aspetti organizzativi comuni e individuale per esaminare il percorso formativo dei singoli alunni. Con cadenza bimestrale la Scuola prevede momenti di incontro con i Genitori. I Genitori possono richiedere in ogni momento dell’anno scolastico, per problemi nuovi o urgenti, un colloquio con gli insegnanti. Entro il mese di ottobre vengono illustrate ai Genitori le linee essenziali della programmazione educativo-didattica prevista per la classe. Al termine del primo quadrimestre e dell’anno scolastico gli insegnanti presentano il Documento di Valutazione. Tale documento, consegnato dagli insegnanti di classe, va ritirato personalmente da un genitore esercente la potestà genitoriale. Nel caso di genitori separati, se l’affido del minore non è congiunto, il documento di valutazione va consegnato al genitore affidatario. Se il documento viene ritirato da altra persona è necessaria la delega di entrambi i genitori. Al termine dell’anno scolastico, i documenti non ritirati vengono depositati in segreteria. La richiesta di qualsiasi altro certificato (iscrizione, frequenza, NULLA OSTA, accesso agli atti,…) dovrà essere inoltrata in Segreteria firmata da entrambi i genitori del minore.

13. Visite guidate e viaggi d’istruzione: nel corso dell’anno scolastico si possono effettuare visite e viaggi d’istruzione. Le uscite possono essere effettuate con autobus e pullman di linea, pullman a noleggio, treno o scuolabus. I viaggi di istruzione, ad eccezione di quelli che prevedono l’utilizzo dello scuolabus, devono essere preventivamente programmate per avere l’approvazione del Consiglio di Istituto. Per i viaggi d’istruzione di più giorni è necessario contattare in via preliminare tutti i genitori interessati. Per ogni visita viene richiesta l’autorizzazione scritta da parte dei genitori degli alunni interessati, mentre le uscite a piedi vengono autorizzate preventivamente ad inizio anno scolastico dal Dirigente Scolastico. Gli alunni privi di autorizzazione sottoscritta dal genitore rimarranno nei locali scolastici e verranno affidati ad altri insegnanti in servizio. I viaggi d’istruzione saranno realizzati con l’adesione minima dell’80% della scolaresca.

14. Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite d’istruzione: le visite e i viaggi d’istruzione non hanno finalità meramente ricreative, rappresentano attività didattica finalizzata alla formazione culturale. I partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza.

In autobus: □ si sta seduti al proprio posto □ si allacciano le cinture di sicurezza ove presenti □ non si mangia, né si beve □ si conversa senza fare confusione

Nei trasferimenti: □ si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnate o della

guida □ non si toccano, né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza

permesso 15. Compiti per casa: gli insegnanti si impegnano, nei limiti del possibile, a programmare

l’assegnazione dei compiti per casa in modo che siano distribuiti equamente tra i giorni della settimana. È importante che i compiti vengano eseguiti con impegno e ordine, essi favoriscono:

□ il consolidamento delle abilità □ l’instaurarsi di corrette abitudini di organizzazione personale □ l’autodisciplina

E’ richiesta una giustificazione scritta da parte dei genitori per la mancata esecuzione dei compiti. Nel caso in cui un alunno non esegua con continuità i compiti per casa, gli insegnanti potranno adottare provvedimenti disciplinari adeguati.

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16. Abbigliamento: è consigliato l’uso del grembiule. 17. Telefoni cellulari: è vietato il loro uso all’interno della scuola. 18. Apparecchiature MP3, registratori, cineprese, macchine fotografiche: sono consentiti

solo per motivi strettamente didattici. 19. Oggetti personali: si fa esplicito divieto di portare a scuola oggetti personali (giocattoli,

figurine, …) in quanto, in caso di rottura o smarrimento, l’Amministrazione Scolastica declina ogni responsabilità.

20. Strutture e materiali scolastici: gli alunni devono avere rispetto per tutto ciò che appartiene alla scuola, senza danneggiare strutture, arredi e strumenti, in quanto patrimonio della Comunità. Per gli alunni responsabili di danni arrecati volontariamente alle attrezzature della scuola o ad oggetti dei compagni saranno presi provvedimenti disciplinari, inoltre i loro genitori verranno invitati a rifondere il danno arrecato.

21. Regolamento dei laboratori di informatica: i laboratori di informatica allestiti presso le quattro scuole dell’Istituto sono assegnati ad un docente sub consegnatario. Essi sono a disposizione secondo le norme del presente regolamento:

□ Il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave quando non utilizzato □ Gli alunni possono accedervi a classi intere, a piccoli gruppi o singolarmente

sotto la sorveglianza di un docente □ I docenti cureranno che gli alunni utilizzino in modo adeguato e responsabile le

apparecchiature del laboratorio □ Ogni docente che utilizza il laboratorio, con o senza alunni, è tenuto a compilare

l’apposito registro in ogni sua parte □ La chiave del laboratorio deve essere ricollocata nel luogo stabilito per la

custodia □ Nei laboratori dotati di un indirizzo e-mail, i gruppi-classe o i docenti

utilizzeranno la posta elettronica solo per scopi didattici □ L’accesso a internet è consentito solo sotto la tutela dell’insegnante □ E’ vietato scaricare programmi o altri file che non siano strettamente connessi

all’attività didattica □ Deve essere attuata la scansione periodica con l’antivirus su ogni

apparecchiatura del laboratorio □ Per l’installazione di nuovo software è necessaria l’autorizzazione del

responsabile del laboratorio □ Ogni software installato deve avere la propria licenza d’uso □ I docenti che utilizzano il laboratorio ad uso personale devono attenersi al

regolamento □ E’ vietato salvare file contenenti dati sensibili e inerenti la valutazione degli

alunni sul computer. □ Il personale ATA – Assistenti Amministrativi- utilizza i computer in dotazione agli

uffici amministrativi; l’eventuale accesso ai laboratori è consentito solo per motivi professionali o inerenti ad attività della scuola ed è soggetto alle regole sopra indicate.

22. Norme di comportamento all’interno dell’edificio scolastico: per motivi di sicurezza è fatto divieto di correre all’interno dell’edifico scolastico e di giocare sulle scale (dove esse sono presenti). Gli alunni non possono usare le scale se non accompagnati da un adulto. Durante la ricreazione, qualora un genitore desideri che il proprio figlio rimanga all’interno dell’edificio, per motivi di salute, deve darne comunicazione scritta agli insegnanti

23. Esperti: durante l’orario scolastico è consentita la presenza di esperti, convocati dai docenti, per lo svolgimento di attività didattica programmata dall’insegnante stesso (interviste, relazioni,…), previa autorizzazione del Dirigente Scolastico

24. Materiale propagandistico: è consentita la distribuzione di materiale di informazione proveniente dalle Amministrazioni Comunali, Biblioteche Comunali, Associazioni Culturali e Sportive presenti nel territorio, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Non sarà divulgato materiale informativo a scopo pubblicitario e politico. Eventuale altro materiale potrà essere distribuito all’esterno della zona scolastica, senza responsabilità dell’Amministrazione scolastica.

25. Sponsorizzazioni: il Dirigente Scolastico è autorizzato a prendere accordi e a stipulare contratti di sponsorizzazione a favore della scuola, purché gli stessi non comportino un condizionamento didattico e progettuale. Donazioni e sponsorizzazioni dovranno comportare una forma discreta di pubblicizzazione. Per forme di pubblicizzazione

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diversa va acquisita apposita delibera del Consiglio di Istituto. Di ogni avvenuta sponsorizzazione verrà data comunicazione al Consiglio di Istituto, i finanziamenti devono essere iscritti nel bilancio della Scuola.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Il Collegio dei Docenti ha deliberato la suddivisione, ai fini della valutazione, dell’anno scolastico in due quadrimestri al fine di poter disporre di un tempo sufficientemente congruo per esprimere una valutazione fondata sullo svolgimento del percorso formativo dei singoli alunni:

- 1° Quadrimestre dal 16 settembre 2015 al 31 gennaio 2016 - 2° Quadrimestre dal 1 febbraio 2016 al 08 giugno 2016 Al termine di ciascun quadrimestre verrà presentato alle famiglie il Documento di Valutazione in un’ apposita riunione.

CRITERI PER L’ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Il Consiglio di Istituto ha definito i seguenti criteri per la formazione delle classi. Le iscrizioni alla classe prima della scuola secondaria di primo grado, vengono effettuate entro il termine fissato dalla Circolare Ministeriale emanata annualmente dal MIUR, e sono regolamentate dai criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto, secondo il seguente ordine di priorità:

1. alunni già frequentanti le sedi di scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo (es.: spostamenti da una sede scolastica all’altra per trasferimento di residenza);

2. alunni frequentanti le classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo, con precedenza agli alunni disabili;

3. alunni residenti nei Comuni di ubicazione della scuola secondaria di primo grado, con precedenza agli alunni disabili;

4. alunni con fratelli già frequentanti la sede scolastica richiesta; 5. precedenza all’alunno che vive con un solo genitore residente nel Comune di ubicazione

della scuola secondaria di 1° grado; 6. precedenza agli alunni con particolari situazioni di disagio (da documentare in forma

riservata al Dirigente Scolastico); 7. precedenza all’alunno la cui famiglia risieda in altro Comune, ma di cui almeno uno dei

due genitori svolga attività lavorativa stabile nel Comune di ubicazione della scuola (da documentare);

8. iscrizione in classi diverse di fratelli e di fratelli - gemelli; 9. nel caso di attivazione di tempo scuola per una sola classe, coincidente con la scelta

espressa dalla famiglia, fratelli e/o fratelli - gemelli saranno inseriti nella medesima classe.

CRITERI PER L’ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE SUCCESSIVA ALLA

PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. 1. Riconferma iscrizione alunni già frequentanti, disposta d’ufficio; 2. riconferma nella stessa classe degli alunni ripetenti, salvo diversa e motivata indicazione

del Consiglio di Classe; 3. residenti nei Comuni di Gorgo al Monticano, Mansuè, Portobuffolè (obbligati alla

frequenza nel Comune di Mansuè) e Chiarano; 4. figlio/i di genitore, residente nel Comune cui la scuola fa capo, che esercita la patria

potestà sul minore; 5. alunni che vivono con un solo genitore; 6. alunni che risiedono in altro Comune, ma di cui almeno uno dei genitori svolga attività

lavorativa stabile nel Comune di ubicazione della Scuola (da documentare); 7. distribuzione in classi diverse di fratelli e di gemelli.

Inoltre si dispone quanto segue:

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- nella Scuola Secondaria di primo grado, qualora si raggiunga il numero massimo di presenze dopo la formazione definitiva delle classi, non saranno accettate ulteriori domande di iscrizione.

Il Consiglio di Istituto ha deliberato di delegare al Dirigente Scolastico la valutazione di casi e particolari situazioni che dovessero presentarsi al momento dell’iscrizione degli alunni alle classi di Scuola Secondaria di primo grado non compresi fra i criteri precedentemente indicati.

LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Prima della formazione delle classi, gli insegnanti delle classi iniziali incontrano le insegnanti della Scuola Primaria di provenienza degli alunni. Successivamente una commissione, formata dal Dirigente Scolastico, o da un suo delegato, e dagli insegnanti designati, procederà alla formazione delle classi tenendo presente quanto segue:

1. indicazioni fornite dalle insegnanti della Scuola Primaria di riferimento; 2. esigenza di costituire classi eterogenee al proprio interno ed omogenee tra loro,

tenendo conto delle caratteristiche cognitive, relazionali e sociali degli alunni; 3. distribuzione in classi diverse dei fratelli e dei gemelli, ove possibile; 4. Nel caso di attivazione di tempo scuola per una sola classe, coincidente con la scelta

espressa dalla famiglia, fratelli e/o fratelli gemelli saranno inseriti nella medesima classe;

5. il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto hanno deliberato di affidare al Dirigente Scolastico la sola valutazione di eccezionali condizioni, correlate al contesto, e di casi particolari che dovessero presentarsi al momento della formazione delle classi, con conseguente possibile disattesa delle indicazioni di cui ai punti precedenti. Di tali situazioni , se opportuno, il Dirigente Scolastico riferirà al Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto.

Nell’a.s. 2014-2015 la Commissione Continuità scuola primaria – scuola secondaria di 1° grado, ha elaborato un format per la raccolta di dati, riferiti a ciascun alunno in uscita dalla scuola primaria, finalizzata al passaggio informativo tra i due ordini di scuola (Allegato n. 4). Le indicazioni sopra riportate saranno utilizzate anche per l’eventuale sdoppiamento delle classi già costituite. L’eventuale accorpamento di classi è effettuato dal Dirigente Scolastico sentite le proposte elaborate dal Collegio Docenti sulla base dei criteri deliberati dal Consiglio di Istituto: 1. salvaguardare la classe in cui sia inserito uno o più alunni disabili; 2. suddividere la classe con documentata problematicità sulla base della segnalazione del

Consiglio di Classe; 3. suddividere la classe composta dal minor numero di alunni; 4. a parità di condizioni, si procede al sorteggio della classe da dividere, in presenza dei

rappresentanti di classe - componente genitori. Gli alunni della classe da sdoppiare saranno assegnati alle sezioni secondo i criteri che si usano nella formazione delle classi prime, per creare classi il più possibile omogenee tra loro.

L’ACCOGLIENZA Durante il primo incontro scuola-famiglia in forma assembleare, gli insegnanti presentano le classi e l’organizzazione della Scuola.

L’Istituto, per favorire l’integrazione degli alunni stranieri promuove attività di accoglienza. A tale scopo è stato elaborato un protocollo, documento che contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri e definisce i compiti e i ruoli degli operatori scolastici. Indica inoltre le possibili modalità e le fasi dell’accoglienza e dell’inserimento degli alunni nelle classi. L’assegnazione dell’alunno alla sezione sarà effettuata in base all’art.45 del DPR 31/08/99 n. 394 e terrà conto di:

□ numero degli alunni □ numero dei casi problematici □ numero di alunni non italofoni e loro provenienza □ altra lingua straniera conosciuta.

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IL TEMPO SCOLASTICO ORARIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE SETTIMANALI. In tutte le sedi, l’attività scolastica si svolge dal lunedì al sabato e vengono garantite 30 ore di lezione settimanale ORARIO DEL SERVIZIO DI VIGILANZA/ACCOGLIENZA ANTICIPATA Il servizio di vigilanza/accoglienza è effettuato dai collaboratori scolastici. Il servizio di vigilanza è riservato agli alunni che usufruiscono del trasporto comunale e a quelli le cui Famiglie ne facciano richiesta scritta motivata. PLESSO GIORNI ORARIO PERSONALE

INCARICATO GORGO

Da lunedì a sabato 7.20 – 7.55

N. 1 collaboratore scolastico

MANSUE’

Da lunedì a sabato 7.45 – 7.55

N. 1 collaboratore scolastico

CHIARANO

Da lunedì a sabato 7.45 – 7.55 N. 1 collaboratore scolastico

Nel corrente a.s., per garantire la vigilanza sugli studenti che attendono il trasporto comunale, dalle ore 13.00 alle ore 13.15, l’Istituto ha stipulato con l’Amministrazione Comunale di Chiarano una convenzione finalizzata ad assicurare il servizio di sorveglianza posticipata rispetto al termine delle lezioni. Il servizio, a turno, è effettuato da un collaboratore scolastico. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO: SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

1. Obbligo di frequenza: i ragazzi devono frequentare sia l’orario antimeridiano sia i rientri pomeridiani senza alcuna deroga, secondo il tempo-scuola scelto all’atto dell’iscrizione.

2. Avvisi: tutti gli avvisi e le comunicazioni devono essere controfirmate dai genitori. 3. Ingresso alunni: gli alunni possono accedere ai locali scolastici nell’arco di tempo che

precede di 5 minuti l’inizio delle lezioni. L’ingresso degli alunni, prima di tale orario, sarà consentito solo previa richiesta dei genitori al Dirigente Scolastico, compatibilmente con la disponibilità di sorveglianza da parte dei collaboratori scolastici in servizio nella sede, e comunque, non prima di 15 minuti precedenti l’inizio delle lezioni. Nelle sedi in cui i pulmini comunali giungono prima delle ore 7.45, gli alunni che si servono del servizio di trasporto possono accedere ai locali. E’ vietato accedere con l’auto nel cortile della scuola per motivi di sicurezza. L’ingresso è concesso solo ai veicoli autorizzati.

4. Rispetto dell’orario scolastico e rientri pomeridiani: per l’orario scolastico nei diversi plessi si fa riferimento al paragrafo “Il tempo scolastico” del POF. Ogni entrata posticipata o uscita anticipata dovrà essere comunicata per iscritto dai genitori che avranno cura di accompagnare e ritirare personalmente il proprio figlio. I ritardi persistenti verranno segnalati dai docenti al Dirigente Scolastico. Nei giorni di rientro pomeridiano per lo svolgimento di attività di recupero e/o potenziamento, l’assistenza degli alunni che pranzano a casa è assicurata da parte della scuola solamente 5 minuti prima dell’inizio dell’orario pomeridiano.

5. Accesso all’edificio scolastico: ai genitori non è consentito, salvo particolari esigenze, l’accesso ai locali scolastici durante lo svolgimento delle lezioni. Qualora i rappresentanti dei genitori avessero necessità di organizzare riunioni nei locali scolastici, dovranno fare richiesta scritta al Dirigente Scolastico. In orario extra scolastico gli alunni non possono accedere ai locali scolastici. Durante gli incontri individuali e le riunioni scuola-famiglia, i genitori non dovranno condurre con sé i propri figli in quanto i Collaboratori Scolastici sono tenuti a svolgere servizi ausiliari e non di sorveglianza.

6. Assenze: tutte le assenze dovranno essere giustificate per iscritto. L’assenza causata da malattia oltre i 5 giorni consecutivi, comprensiva di interruzione delle lezioni, va sempre giustificata con certificato medico. È responsabilità dei genitori comunicare tempestivamente alla scuola il manifestarsi di malattie infettive o pediculosi dei propri figli per consentire agli insegnanti per predisporre l’informativa alle famiglie. Le assenze non dovute a motivi di salute, quali famiglia, viaggi, … dovranno essere preventivamente comunicate ai docenti. Per periodi più lunghi andranno comunicate al Dirigente Scolastico. Tutte le assenze dovranno comunque essere giustificate per iscritto.

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7. Scioperi: in caso di sciopero dei docenti e/o del personale ATA, i genitori sono invitati a controllare personalmente il regolare svolgimento delle lezioni la mattina stessa dello sciopero.

8. Infortuni: in caso di infortunio, di malore o di insorgenza di malattia a scuola, l’insegnante cui è affidato il minore avvertirà la famiglia con il mezzo più celere e, nel contempo, presterà tutte le cure più opportune in relazione alla particolare situazione. Nei casi più gravi telefonerà immediatamente al pronto soccorso o al medico di base reperibile. Nel caso di infortuni a scuola, i genitori sono pregati di consegnare quanto prima in segreteria i referti medici rilasciati dal Pronto Soccorso per denuncia all’Assicurazione e all’INAIL.

9. Assicurazione: il Dirigente Scolastico stipula una polizza assicurativa per infortunio e responsabilità civile.

10. Uscita: l’uscita degli alunni al termine delle lezioni avviene con la vigilanza del personale docente, che accompagna i propri alunni al cancello della scuola. Gli insegnanti accompagnano le classi in fila all’uscita e vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. I genitori sono invitati a comunicare per iscritto le modalità del ritiro dei propri figli. Il rientro autonomo dei bambini è consentito solo agli alunni che hanno compiuto i 10 anni di età, previa sottoscrizione dell’Accordo Scuola – Famiglia sull’uscita degli alunni al termine delle lezioni.

11. Uso dei pulmini comunali: durante il tragitto casa-scuola e viceversa, gli alunni che fruiscono del trasporto comunale devono essere disciplinati per non disturbare l’autista nello svolgimento del proprio lavoro e per non arrecare danni ai compagni e al pulmino stesso.

12. Rapporti fra Famiglia e Scuola: i rapporti fra Famiglia e Scuola si organizzano in duplice modalità: assembleare per confrontarsi sugli aspetti organizzativi comuni e individuale per esaminare il percorso formativo dei singoli alunni. I Genitori possono richiedere in ogni momento dell’anno scolastico, per problemi nuovi o urgenti, un colloquio con gli insegnanti. Entro il mese di ottobre vengono illustrate ai Genitori le linee essenziali della programmazione educativo-didattica prevista per la classe. Al termine del primo quadrimestre e dell’anno scolastico gli insegnanti presentano il Documento di Valutazione. Tale documento, consegnato dagli insegnanti di classe, va ritirato personalmente da un genitore esercente la potestà genitoriale. Nel caso di genitori separati, se l’affido del minore non è congiunto, il documento di valutazione va consegnato al genitore affidatario. Se il documento viene ritirato da altra persona è necessaria la delega di entrambi i genitori. Al termine dell’anno scolastico, i documenti non ritirati vengono depositati in segreteria. La richiesta di qualsiasi altro certificato (iscrizione, frequenza, NULLA OSTA, accesso agli atti,…) dovrà essere inoltrata in Segreteria firmata da entrambi i genitori del minore.

13. Visite guidate e viaggi d’istruzione: nel corso dell’anno scolastico si possono effettuare visite e viaggi d’istruzione. Le uscite possono essere effettuate con autobus e pullman di linea, pullman a noleggio, treno o scuolabus. I viaggi di istruzione, ad eccezione di quelli che prevedono l’utilizzo dello scuolabus, devono essere preventivamente programmate per avere l’approvazione del Consiglio di Istituto. Per i viaggi d’istruzione di più giorni è necessario contattare in via preliminare tutti i genitori interessati. Per ogni visita viene richiesta l’autorizzazione scritta da parte dei genitori degli alunni interessati, mentre le uscite a piedi vengono autorizzate preventivamente ad inizio anno scolastico dal Dirigente Scolastico. Gli alunni privi di autorizzazione sottoscritta dal genitore rimarranno nei locali scolastici e verranno affidati ad altri insegnanti in servizio. I viaggi d’istruzione saranno realizzati con l’adesione minima dell’80% della scolaresca.

14. Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite d’istruzione: le visite e i viaggi d’istruzione non hanno finalità meramente ricreative, rappresentano attività didattica finalizzata alla formazione culturale. I partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria e dell’altrui sicurezza. In autobus:

□ si sta seduti al proprio posto □ si allacciano le cinture di sicurezza ove presenti □ non si mangia, né si beve □ si conversa senza fare confusione

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Nei trasferimenti:

□ si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnate o della guida

□ non si toccano, né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza permesso

15. Compiti per casa: gli insegnanti si impegnano, nei limiti del possibile, a programmare l’assegnazione dei compiti per casa in modo che siano distribuiti equamente tra i giorni della settimana. È importante che i compiti vengano eseguiti con impegno e ordine, essi favoriscono:

□ il consolidamento delle abilità □ l’instaurarsi di corrette abitudini di organizzazione personale □ l’autodisciplina

E’ richiesta una giustificazione scritta da parte dei genitori per la mancata esecuzione dei compiti. Nel caso in cui un alunno non esegua con continuità i compiti per casa, gli insegnanti potranno adottare provvedimenti disciplinari adeguati.

16. Abbigliamento: deve essere decoroso e adeguato. 17. Telefoni cellulari: è vietato il loro uso all’interno della scuola. 18. Apparecchiature MP3, registratori, cineprese, macchine fotografiche: sono consentiti

solo per motivi strettamente didattici. 19. Oggetti personali: si fa esplicito divieto di portare a scuola oggetti personali (giocattoli,

figurine, …) in quanto, in caso di rottura o smarrimento, l’Amministrazione Scolastica declina ogni responsabilità.

20. Strutture e materiali scolastici: gli alunni devono avere rispetto per tutto ciò che appartiene alla scuola, senza danneggiare strutture, arredi e strumenti, in quanto patrimonio della Comunità. Per gli alunni responsabili di danni arrecati volontariamente alle attrezzature della scuola o ad oggetti dei compagni saranno presi provvedimenti disciplinari, inoltre i loro genitori verranno invitati a rifondere il danno arrecato.

21. Regolamento dei laboratori di informatica: i laboratori di informatica allestiti presso le quattro scuole dell’Istituto sono assegnati ad un docente sub consegnatario. Essi sono a disposizione secondo le norme del presente regolamento:

22. Il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave quando non utilizzato 23. Gli alunni possono accedervi a classi intere, a piccoli gruppi o singolarmente sotto la

sorveglianza di un docente 24. I docenti cureranno che gli alunni utilizzino in modo adeguato e responsabile le

apparecchiature del laboratorio 25. Ogni docente che utilizza il laboratorio, con o senza alunni, è tenuto a compilare

l’apposito registro in ogni sua parte 26. La chiave del laboratorio deve essere ricollocata nel luogo stabilito per la custodia 27. Nei laboratori dotati di un indirizzo e-mail, i gruppi-classe o i docenti utilizzeranno la

posta elettronica solo per scopi didattici 28. L’accesso a internet è consentito solo sotto la tutela dell’insegnante 29. E’ vietato scaricare programmi o altri file che non siano strettamente connessi

all’attività didattica 30. Deve essere attuata la scansione periodica con l’antivirus su ogni apparecchiatura del

laboratorio 31. Per l’installazione di nuovo software è necessaria l’autorizzazione del responsabile del

laboratorio 32. Ogni software installato deve avere la propria licenza d’uso 33. I docenti che utilizzano il laboratorio ad uso personale devono attenersi al regolamento 34. E’ vietato salvare file contenenti dati sensibili e inerenti la valutazione degli alunni sul

computer. 35. Il personale ATA – Assistenti Amministrativi- utilizza i computer in dotazione agli uffici

amministrativi; l’eventuale accesso ai laboratori è consentito solo per motivi professionali o inerenti ad attività della scuola ed è soggetto alle regole sopra indicate.

36. Norme di comportamento all’interno dell’edificio scolastico: per motivi di sicurezza è fatto divieto di correre all’interno dell’edifico scolastico e di giocare sulle scale (dove esse sono presenti). Gli alunni non possono usare le scale se non accompagnati da un adulto. Durante la ricreazione, qualora un genitore desideri che il proprio figlio rimanga all’interno dell’edificio, per motivi di salute, deve darne comunicazione scritta agli insegnanti

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37. Esperti: durante l’orario scolastico è consentita la presenza di esperti, convocati dai docenti, per lo svolgimento di attività didattica programmata dall’insegnante stesso (interviste, relazioni,…), previa autorizzazione del Dirigente Scolastico

38. Materiale propagandistico: è consentita la distribuzione di materiale di informazione proveniente dalle Amministrazioni Comunali, Biblioteche Comunali, Associazioni Culturali e Sportive presenti nel territorio, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Non sarà divulgato materiale informativo a scopo pubblicitario e politico. Eventuale altro materiale potrà essere distribuito all’esterno della zona scolastica, senza responsabilità dell’Amministrazione scolastica.

39. Sponsorizzazioni: il Dirigente Scolastico è autorizzato a prendere accordi e a stipulare contratti di sponsorizzazione a favore della scuola, purché gli stessi non comportino un condizionamento didattico e progettuale. Donazioni e sponsorizzazioni dovranno comportare una forma discreta di pubblicizzazione. Per forme di pubblicizzazione diversa va acquisita apposita delibera del Consiglio di Istituto. Di ogni avvenuta sponsorizzazione verrà data comunicazione al Consiglio di Istituto, i finanziamenti devono essere iscritti nel bilancio della Scuola.

IL SERVIZIO DI SEGRETERIA E DIREZIONE L’ufficio di segreteria segue gli aspetti amministrativi e contabili della Scuola, rilascia i documenti scolastici e cura la tenuta degli atti.

Osserva il seguente orario di funzionamento: Orario - Dal lunedì al venerdì 7.30 – 17.00 - Il sabato 7.30 – 13.30 L’orario di ricevimento del pubblico è il seguente: * Dal 29/09/2015 al 30/06/2016 Orario antimeridiano Orario pomeridiano Dal lunedì al venerdì 12.00 – 13.00 15.00 - 16.00 Sabato 10.30 – 11.30 * Dal 01/07/2016 fino all’inizio dell’attività scolastica con rientro pomeridiano Orario antimeridiano Dal lunedì al venerdì 12.00 – 13.00 Sabato 10.30 – 11.30 Il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi ricevono su appuntamento. Il Consiglio di Istituto ha disposto la chiusura al pubblico della Scuola nelle giornate sotto indicate:

07 Dicembre 2015 24 Dicembre 2015 31 Dicembre 2015 26 Marzo 2016 16, 23 e 30 Luglio 2016 06, 13 e 20 Agosto 2016.

Modalità di rilascio dei certificati Entro 3 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta, previa apposizione della firma di entrambi i genitori, la Segreteria rilascia il nulla-osta per il trasferimento in altre scuole ed ogni altro certificato e/o documento.

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Informazioni La Segretaria dell’IC assicura all’utenza informazioni rapide anche su richiesta telefonica,

nel rispetto della privacy (DLgs 196/2003). A tal riguardo, l’utente dovrà fornire le proprie generalità, come pure l’addetto al telefono.

Presso la sede dell’IC sono predisposti appositi spazi in cui sono esposte gli orari di funzionamento della segreteria, l’albo dell’istituto, l’albo sindacale e l’albo della sicurezza.

Duplicazioni I genitori, il personale docente e chiunque abbia interesse può avere copia della Carta dei servizi e del POF. Gli atti obbligatori vengono forniti gratuitamente, previa richiesta scritta.

SCELTE GESTIONALI

RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE

L’Istituto ha aderito, mediante stipula di convenzione, alla RETI di seguito indicate:

Rete Integrazione Alunni Stranieri – Scuola capofila I.C. di Ponte di Piave

FINALITA’: la rete ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura dell’integrazione, svolgendo una funzione di coordinamento delle esperienze, di consulenza e di documentazione. Cura, inoltre, l’elaborazione di un progetto unitario di accoglienza e supporto agli alunni stranieri e alle loro famiglie, che prevede il coinvolgimento dei Comuni, degli Enti Locali, delle Associazioni, delle Università e la formazione dei docenti.

Rete “Centro Territoriale Integrazione alunni diversamente abili” – Scuola Capofila I.C. di San Polo di Piave

FINALITA’: la rete ha lo scopo di promuovere e diffondere la cultura dell’inclusione scolastica, svolgendo una funzione di coordinamento delle esperienze, di consulenza e di documentazione delle buone prassi. Cura, inoltre, l’elaborazione di un progetto unitario di accoglienza, integrazione, inclusione e supporto agli alunni BES e alle loro famiglie, che prevede il coinvolgimento dell’ULSS, dei Comuni, degli Enti Locali, delle Associazioni, delle Università e la formazione dei docenti.

Rete di coordinamento inter-scolastico - Scuola Capofila I.C. di Oderzo

FINALITA’: in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche che operano nel territorio dell’Opitergino-Mottense, a seguito della stipula di un accordo- ai sensi dell’art.7 del DPR n. 275/99, è stata istituita una rete a livello distrettuale, avente come oggetto:

a) la stipula di accordi specifici per: - lo svolgimento di attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione, di

formazione e di aggiornamento dei docenti e del personale ATA; - l’organizzazione e lo svolgimento d’altre attività coerenti con le finalità

proprie delle Istituzioni Scolastiche; b) il periodico confronto tra Dirigenti scolastici

Rete “La Grande Guerra – la Grande Pace” - Scuola Capofila I.C. Breda di Piave. Finalità: organizzare, in collaborazione con le scuole del territorio trevigiano, eventi e manifestazioni nel centenario della prima guerra mondiale. Rete ORIENT – FOR - Scuola Capofila CFP Lepido Rocco di Motta di Livenza Finalità: organizzare sul territorio i servizi di orientamento e promuovere il coordinamento tra i diversi soggetti e le azioni che vengono realizzate. Rete per la promozione alla salute. L’Istituto aderisce alla rete istituita tra ULSS n.9, UST e scuole di ogni ordine e grado dei 37 comuni del territorio attraverso l’adozione della Carta per una promozione della salute globale centrata sulle competenze.

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L’Istituto si avvale delle seguenti COLLABORAZIONI ESTERNE: Università di Trieste – Università di Udine Facoltà di Scienze della Formazione L’Istituto ha stabilito, tramite apposita convenzione, un rapporto di collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione delle Università di Trieste e di Udine allo scopo di promuovere negli allievi l’acquisizione delle competenze professionali legate all’esercizio dell’insegnamento e della pratica scolastica.

Il progetto prevede l’attività di tirocinio presso le scuole dell’I.C. di Gorgo al Monticano nel corso dell’a. s. 2015/2016, durante lo svolgimento delle attività didattiche e funzionali all’insegnamento. L’Istituzione Scolastica si impegna a: 1. individuare e includere le attività e i progetti di Tirocinio nel Piano dell’Offerta Formativa di

Istituto; 2. nominare, tra i docenti di ruolo con almeno 5 anni di anzianità, i docenti accoglienti che

assistono i tirocinanti e ne organizzano, in accordo e in collaborazione con i tutor coordinatori/organizzatori del tirocinio, le attività nell’ambito della scuola;

3. individuare, di norma nel periodo iniziale dell’a.s., le classi coinvolte e i progetti cui parteciperanno i tirocinanti;

4. autorizzare, con decisione del Capo d’Istituto, la partecipazione dei tutor coordinatori/organizzatori del tirocinio alle attività didattiche che ritengono necessarie per lo svolgimento ottimale del Tirocinio;

5. favorire la partecipazione dei docenti accoglienti e coinvolti nelle azioni di Tirocinio alle attività di puntualizzazione e verifica dei progetti didattici dei singoli tirocinanti;

6. collaborare all’espletamento delle attività di monitoraggio sullo svolgimento del Tirocinio; 7. collaborare con l’Università per realizzare iniziative a carattere didattico e culturale

promossi dall’Università; 8. firmare le presenze degli studenti tirocinanti nella scuola e garantire la riservatezza nel

trattamento dei dati. Università di Padova e Verona L’Istituto ha stabilito, tramite apposita convenzione, un rapporto di collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova e di Verona. Collaborazioni delle famiglie Le Famiglie degli studenti gestiscono iniziative volte a dare visibilità alle attività scolastiche condotte dai docenti e dagli alunni. Esse si fanno carico di allestire e coordinare mercatini, mostre, tornei sportivi, marce podistiche, passeggiate ecologiche, giochi, animazioni teatrali, …, il cui ricavato viene, in parte devoluto in beneficenza, in parte investito in donazione di materiale di facile consumo e di sussidi alla scuola. Nel territorio di Chiarano, i genitori hanno costituito un Comitato Genitori per la scuola dell’infanzia e un Comitato Genitori per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado che operano nel medesimo Comune al fine di svolgere un attivo ruolo di collaborazione con l’Istituzione scolastica. Collaborazione con le Amministrazioni Comunali Nell’anno scolastico in corso tutte le Amministrazioni comunali sostengono i percorsi educativo-didattici rivolti alle classi delle rispettive sedi scolastiche attraverso la predisposizione di interventi di personale specializzato oppure la fornitura di strumentazioni e materiali ad uso didattico. Interventi di volontariato. Ai sensi della C. M. n. 127/1994 sono stati organizzati interventi educativo – didattici per favorire il recupero e l’alfabetizzazione linguistica degli alunni, valorizzando le competenze di docenti in quiescenza.

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ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE O DI INTERCLASSE E’ costituito da: - Formula proposte sull’organizzazione e sull’azione - 1 Genitore per ogni sezione/classe educativa e didattica e sulle sperimentazioni - gli Insegnanti di ogni sezione/classe - Agevola ed estende i rapporti tra Docenti e Genitori - il Capo d’Istituto o un suo delegato - Esamina i problemi e propone soluzioni che lo presiede

CONSIGLIO DI CLASSE E’ costituito da: - Formula proposte sull’organizzazione e sull’azione - 4 Genitore per ogni classe educativa e didattica e sulle sperimentazioni - gli Insegnanti di ogni classe - Agevola ed estende i rapporti tra Docenti e Genitori - il Capo d’Istituto o un suo delegato - Esamina i problemi e propone soluzioni che lo presiede

COLLEGIO DEI DOCENTI E’ costituito da: - Delibera il funzionamento didattico dell’Istituto, - i Docenti della Scuola dell’Infanzia, le attività di Sperimentazione, il piano di aggiornamento, della Scuola Primaria e della Scuola la scelta dei libri di testo Secondaria di primo grado - Elabora il Piano dell’Offerta Formativa - il Capo d’Istituto che lo presiede - Cura la stesura della Programmazione Educativa

- Indica i criteri per la formazione e composizione delle classi

e l’assegnazione dei Docenti - Valuta la realizzazione di quanto indicato nel POF

- Elegge il comitato di Valutazione e individua le Funzioni

Strumentali CONSIGLIO DI ISTITUTO

E’ costituito da: - Elabora e adotta gli indirizzi generali (POF) - 8 Genitori, uno dei quali presiede - Delibera il bilancio e l’impiego dei mezzi finanziari - 8 Docenti - Predispone il regolamento interno - 2 Personale ATA - Adatta il calendario scolastico - il Capo d’Istituto - Delibera il piano dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate

GIUNTA ESECUTIVA E’ costituita da: - Predispone i lavori del Consiglio di Istituto - il Capo d’Istituto che è il presidente - 2 Genitori - 1 Docente - 1 Personale ATA - il Direttore dei servizi generali ed amministrativi

COMITATO DI VALUTAZIONE E’ costituito da: - Valuta il servizio dei docenti nell’anno di prova o - il Capo d’Istituto che lo presiede formazione e dei Docenti che, in qualsiasi

momento, ne - 4 Docenti eletti dal Collegio dei Docenti fanno richiesta

STAFF ORGANIZZATIVO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE, RESPONSABILI DI SEDE, FUNZIONI STRUMENTALI.

N. 2 collaboratori del DS N. 10 responsabili di sede N. 7 Funzioni strumentali

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DIPARTIMENTI E COMMISSIONI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTI e. Composizione: sono costituiti dai docenti della stessa

area disciplinare dei due ordini di scuola f. Funzioni: elaborano l’attività didattica delle rispettive

aree, nell’ottica della continuità curricolare orizzontale e verticale.

COMMISSIONI 1. Commissione Sicurezza 2. Commissione POF/NIV/Curricolo 3. Commissione Continuità Verticale 4. Commissione Valutazione/Autovalutazione/SNV

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO,

ESIGENZE FORMATIVE DELL’ISTITUTO

Ogni anno viene redatto e deliberato dal Collegio dei Docenti il Piano di aggiornamento della Scuola che comprende:

- Corsi organizzati autonomamente utilizzando i finanziamenti destinati alla formazione del personale

- Corsi sulla Sicurezza organizzati autonomamente utilizzando i finanziamenti destinati alla formazione e all’aggiornamento, organizzati dalla rete

- Adesione a Corsi organizzati dall’Amministrazione Scolastica o da altri Enti - Piano di aggiornamento ministeriale volto alla formazione dei docenti - Corsi attivati dal MIUR: L2 - Corsi specifici organizzati dai C.T.I. del territorio - Corsi organizzati dalle reti (Alunni stranieri)

I corsi di formazione/aggiornamento senza oneri per la scuola, vengono attivati in qualsiasi momento dell’anno scolastico. A supporto del lavoro dei Docenti, i materiali prodotti durante i corsi sono a disposizione dei docenti presso gli Uffici di Segreteria.

SICUREZZA

Servizio di prevenzione e protezione:

□ E’ stata costituito il Servizio di Prevenzione e Protezione cui fanno parte il D.S., Prof.ssa Laura Casagrande, e il R.S.P.P., insegnante Patrizia Tasco; il S.P.P. è affiancato da una Commissione formata da un referente per ciascuna sede scolastica

Piano di Primo Soccorso: □ E’ stato predisposto un Piano di Primo Soccorso allo scopo di gestire al meglio l’emergenza dovuta a incidenti di grave-media-lieve entità.

Piano di emergenza: □ E’ stato predisposto un Piano di Emergenza di Istituto comprendente, per ogni

plesso, lo specchio numerico delle presenze, le planimetrie indicanti le vie di fuga e i punti di raccolta, il piano di evacuazione e la calendarizzazione delle simulazioni (due prove di evacuazione ogni anno scolastico), l’insieme delle misure preventive adottate dai docenti per ridurre i rischi, le norme di comportamento da adottare in caso di emergenza. In ogni sede sono stati individuati e incaricati gli addetti all’emergenza (antincendio e primo soccorso)

Documento di valutazione dei rischi: □ Viene aggiornato regolarmente da parte del Dirigente Scolastico e del RSPP.

DVR – rischi da stress lavoro correlato: □ Viene aggiornato regolarmente con cadenza biennale dal D. S. e dal RSPP in

collaborazione con il Gruppo di Valutazione (G. V.) composto dai referenti della Commissione Sicurezza e da un rappresentante del personale Amministrativo.

ADDETTI ALL’EMERGENZA: □ In ogni sede scolastica sono stati nominati gli addetti all’antincendio e gli

addetti al primo soccorso

RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE: □ l’incarico è ricoperto da un docente interno all’Istituto

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REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE NELLA

SCUOLA

Informazione al Personale in merito alla sicurezza e alla salute nell’ambiente di lavoro Disposizioni del datore di lavoro - DLgs 81/2008. Premessa In qualsiasi luogo di lavoro tutto il personale, anche se impiegato in ruoli diversi e con gradi di responsabilità diversi, partecipa in prima persona a perseguire e a realizzare un obiettivo comune, quello di aumentare i livelli di sicurezza nell’ambiente e durante le attività lavorative. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e di quella delle altre persone che lavorano nello stesso posto di lavoro e risponde degli effetti delle sue azioni o delle sue mancanze. Il lavoratore è tenuto ad osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro, in tal caso il Dirigente Scolastico, ad utilizzare in modo corretto le apparecchiature, a segnalare al dirigente e/o RSPP eventuali situazioni di pericolo e a sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei suoi confronti. Lo scopo del seguente regolamento è quello di informare tutto il personale su alcuni aspetti relativi alla sicurezza e alla prevenzione, sulla base di quanto previsto dal DLgs 81/2008. Le informazioni contenute devono essere note e rispettate da tutto il Personale delle diverse categorie. OBBLIGHI DEL PERSONALE. VIGILANZA SUGLI ALUNNI. Si rammenta che la vigilanza sugli alunni e la conseguente responsabilità per i docenti e per il personale ATA è regolamentata da:

30 Art. 28 della Costituzione; 31 Artt. 2043;2047 e 2048 del Codice Civile; 32 CCNL 29.11.2007 - art. 28 co. 10 e art. 29 co.5; 33 Art. 61 della Legge n. 312 del 11.07.1980.

Al fine di prevenire fatti che possano comportare gravi responsabilità, i lavoratori sono tenuti ad osservare costantemente, scrupolosamente e con la massima diligenza le norme che regolano gli obblighi di servizio connessi alla vigilanza degli alunni. In particolare, ferme restando tutte le altre incombenze, a qualunque titolo dovute, si richiama l’attenzione sulle norme di comportamento di seguito indicate:

1. ORARIO DI SERVIZIO a) Trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni (o del turno lavorativo)

per ricevere i propri alunni e assisterli durante l’ingresso: nessun alunno può essere inviato in aula prima che vi acceda l’intera scolaresca in presenza dell’insegnante.

b) Assicurare che le attività didattiche abbiano effettivo inizio ed effettivo termine all’orario stabilito. La dimissione degli alunni della scuola, per tutti i tre ordini, ha luogo, ordinatamente, entro i 5 minuti successivi al termine delle lezioni. L’insegnante lascia la scuola solo dopo l’affidamento di tutti gli alunni della propria classe, gruppo o sezione, ai genitori, salvo il caso di alunni autorizzati, per iscritto, a tornare a casa autonomamente. In quest’ultimo caso, gli insegnanti e i collaboratori scolastici dovranno accertarsi che non vi siano situazioni di pericolo nei pressi della scuola. Gli alunni rimasti incustoditi, compresi quelli che, eventualmente, attendono l’autobus del servizio scolastico, sono affidati alla sorveglianza dei collaboratori scolastici.

c) Non allontanarsi dalla classe o dalla scuola per nessun motivo, neanche per brevissimo tempo, durante l’orario di servizio, se non nel caso in cui si ravvisino gli estremi della causa di forza maggiore (ad es.: improvviso malessere dell’insegnante o prestazioni di primo soccorso ad un alunno infortunato); gli scolari non potendo essere lasciati incustoditi, devono essere affidati ad un collaboratore scolastico o, nell’impossibilità di provvedere in questo modo, distribuiti nelle altre classi. Qualora il docente debba uscire dalla classe per rispondere al telefono, la stessa sarà vigilata dal collaboratore scolastico.

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2. PERMANENZA DELL’ALUNNO NELLA SCUOLA a) Giunto a scuola l’ alunno può uscire solo al termine dell’orario scolastico. Le famiglie

degli alunni devono essere sicure che, una volta varcato il cancello d’ingresso a scuola, nessuno ne esca se non per necessità e con le dovute cautele.

b) L’insegnante consente l’uscita anticipata dell’alunno solo se prelevato personalmente dal genitore o da una persona maggiorenne, delegata per iscritto, previa compilazione della richiesta di uscita anticipata, presente nel libretto personale scolastico (solo per gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado).

3. SORVEGLIANZA DURANTE LE LEZIONI Durante l’orario di lezione, l’insegnante è responsabile dell’incolumità dei propri alunni (artt. 2047 e 2048 del Codice Civile). In caso di evento-danno verificatosi in classe il docente non è responsabile solo quando, nonostante la più assidua e abituale vigilanza in atto, l’evento stesso non poteva essere assolutamente evitato. 4. SORVEGLIANZA DEGLI AMBIENTI COMUNI I collaboratori scolastici sono tenuti a svolgere un’attenta e assidua sorveglianza negli ambienti comuni (corridoi, atri, antibagni, ecc…) nei quali potrebbero trovarsi alunni non soggetti alla diretta vigilanza dei docenti. A tal riguardo si precisa che, durante la ricreazione e nel cambio delle ore di lezione, i collaboratori scolastici sono tenuti a sospendere le attività di pulizia, fotocopiatura di materiali didattici e ad effettuare la vigilanza in ciascun antibagno al quale accedono gli alunni per recarsi ai servizi igienici. 5. RICREAZIONE DELLA SCOLARESCA Si rammenta che i ragazzi hanno diritto alla ricreazione e che, quando il tempo lo consente, tale attività deve svolgersi all’aperto, nel cortile della scuola. I collaboratori scolastici curano la preventiva ricognizione delle aree dove si svolge la ricreazione degli alunni. Per i bambini il cui stato di salute sia tale da consigliare la loro permanenza all’interno dell’edificio scolastico occorre organizzare un apposito servizio di sorveglianza, raggruppando gli alunni in un unico locale sotto la vigilanza di un insegnante o avvalendosi, se necessario, dei collaboratori scolastici. La durata dell’intervallo è di 10 minuti per gli studenti della scuola secondaria di 1° grado e di 15 minuti per gli alunni della scuola primaria. Per non arrecare disturbo alle altre classi nello svolgimento delle attività didattiche programmate, tutte le scolaresche devono fruire della ricreazione nello stesso periodo, salvo rari casi di attività/progetti particolari che prevedono la presenza di esperti esterni. Si eviti il prolungamento dell’intervallo oltre il tempo stabilito. Durante l’intervallo l’insegnante deve essere fisicamente presente fra i propri alunni e adottare quegli accorgimenti che valgono a prevenire possibili incidenti/infortuni. A tal riguardo gli insegnanti, tramite la responsabile di sede, entro la prima settimana di lezione, faranno pervenire in Presidenza una piantina/prospetto, suddiviso in zone, nel quale vengono indicati gli spazi del cortile, in cui gli allievi sostano o giocano durante la ricreazione, con la precisa indicazione dei nominativi dei docenti preposti alla vigilanza di dette aree. Si ricorda che la giurisprudenza ha ritenuto che la mancata sorveglianza costituisca l’ipotesi di grave “culpa in vigilando”. Al fine di limitare i possibili rischi, si provveda affinché gli alunni delle ultime classi effettuino la ricreazione in zona distinta da quella occupata dagli alunni delle prime classi. Si eviti, inoltre, che gli alunni vengano a trovarsi in zone del cortile o della scuola non sottoposte alla diretta sorveglianza dell’insegnante. L’uscita e il rientro dalla ricreazione dovrà avvenire ordinatamente, classe per classe, in presenza dell’insegnante. 6. ACQUISIZIONE DELLE COSIDDETTE “LIBERATORIE” E’ fatto divieto di richiedere ai genitori speciali autorizzazioni, in gergo definite “liberatorie”, che si sostanziano in formule di esonero di responsabilità dell’Amministrazione scolastica per gli eventuali danni conseguenti ad attività o situazioni che non assicurino la vigilanza degli allievi. Dette “liberatorie” non costituiscono cause esimenti la responsabilità dell’Istituzione Scolastica, ma costituiscono, in un eventuale giudizio risarcitorio, elemento probatorio di responsabilità, infatti, esse si risolvono in un’implicita ammissione dell’omessa vigilanza degli alunni. 7. CONSENSO SCRITTO DEGLI ESERCENTI LA POTESTA’ FAMILIARE I docenti sono tenuti ad acquisire il consenso scritto degli esercenti la potestà familiare per la partecipazione degli alunni a visite guidate, viaggi di istruzione e/o a particolari iniziative che si svolgono al di fuori della sede scolastica. Per gli alunni che frequentano le classi 4^ - 5^ di scuola primaria (che abbiano compiuto i 10 anni di età) e per tutti gli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado, il rientro a casa

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in autonomia sarà possibile solo dopo la sottoscrizione da parte dei genitori dell’accordo Scuola – Famiglia. Il rientro autonomo a casa del minore sarà condizionato dalle dichiarazioni rilasciate dai genitori al Dirigente Scolastico. 8. OBBLIGHI DI VIGILANZA PER I COLLABORATORI SCOLASTICI Il dovere di vigilanza è annoverato anche tra gli obblighi spettanti ai collaboratori scolastici. Il vigente CCNL (29/11/2007) del comparto scuola individua, infatti, per i collaboratori scolastici rilevanti mansioni di accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, durante la ricreazione ed è esteso anche ai tempi di permanenza in mensa. I collaboratori scolastici dovranno personalmente verificare la chiusura dei cancelli e delle porte di ingresso durante lo svolgimento delle attività didattiche e verificare personalmente che gli alunni, una volta entrati a scuola, non possano uscire autonomamente. 9. ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE FISICA Quando si svolge all’aperto, ad esempio, nel cortile della scuola, appare necessaria una preliminare ricognizione del terreno al fine di accertare che non sussistano ostacoli o oggetti costituenti pericolo. In ogni caso è cura dell’insegnante proporre esercizi proporzionati alla comune capacità, forza fisica, abilità e destrezza dei propri alunni, attuare interventi che risultano idonei a moderare la naturale irruenza dei ragazzi durante le fasi di gioco. 10. RISCHI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ CHE PREVEDONO L’USO DI

APPARECCHIATURE ELETTRICHE Per evitare rischi da contatti diretti con parti in tensione, gli insegnanti e i collaboratori scolastici devono controllare visivamente l’integrità delle prese e degli interruttori delle aule nonché delle spine e dei conduttori di allacciamento delle apparecchiature didattiche elettriche (videoproiettori, computer lavagne interattive multimediali, ecc…) Per l’attività didattica nel laboratorio di informatica gli insegnanti devono informare gli allievi sulle misure specifiche di prevenzione e di protezione durante le esercitazioni e, prima di dare tensione agli impianti devono verificare che non siano presenti condizioni che possano causare incendi o infortuni dovuti a contatti diretti e indiretti con parti in tensione. L’utilizzo della lavatrice deve avvenire esclusivamente durante l’orario di apertura dell’edificio scolastico, cioè dalle ore 7.30 fino al momento della chiusura dei locali scolastici. Al di fuori di tale orario non è consentito il funzionamento dell’elettrodomestico e, l’ultimo collaboratore che termina il servizio deve provvedere a staccare la spina dalla presa di corrente elettrica. E’ severamente vietato l’uso del fornello elettrico, se non conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro. 11. RICOGNIZIONE D’AMBIENTE NEI DINTORNI DELLA SCUOLA L’uscita dalla scuola per una ricerca d’ambiente pone in essere una situazione che è definita dai seguenti principali fattori: il luogo che si intende visitare, l’itinerario da percorrere, l’attività che si prevista nel corso della ricognizione, il numero e l’età degli alunni e il loro abituale comportamento. In rapporto a tali fattori spetta agli insegnanti valutare se sussistano pericoli o difficoltà, di fatto prevedibili o probabili e, in ragione di ciò, stabilire l’adeguatezza del servizio di vigilanza, custodia e protezione della scolaresca. 12. ASSENZA DELL’INSEGNANTE DA SCUOLA In caso di assenza di un docente, spetta, in primo luogo all’insegnante responsabile di sede e, in sua assenza, agli insegnanti in servizio provvedere alla custodia degli alunni del collega fino all’arrivo dell’insegnante supplente. In linea di massima, il servizio di vigilanza può essere assicurato tramite misure provvisorie quali ad esempio l’abbinamento di due classi, la ripartizione degli alunni tra le varie classi, oppure, per brevi ritardi, l’affidamento della classe ad un collaboratore scolastico, sotto la supervisione dell’insegnante della classe attigua, il quale provvederà ad assegnare i compiti agli alunni. In nessun caso gli alunni potranno essere lasciati incustoditi né, tanto meno, rimandati a casa. 13. SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI In caso di sciopero è cura degli insegnanti trasmettere ai genitori con congruo anticipo e su disposizione della Segreteria, le opportune informazioni circa le modalità di svolgimento dello sciopero stesso. E’ altresì cura degli insegnanti raccogliere e custodire la ricevuta della comunicazione firmata dai genitori. Gli insegnanti e il personale collaboratore scolastico in servizio nel giorno dello sciopero sono tenuti a fornire ai genitori degli alunni le informazioni sulla presenza in servizio degli insegnanti dei propri figli.

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Qualora giungano a scuola alunni, non accompagnati dai genitori, gli alunni stessi saranno trattenuti e ripartiti fra le varie classi funzionanti. Nel caso in cui risultasse impossibile garantire un idoneo servizio di vigilanza, si inviteranno telefonicamente i genitori recarsi a scuola per ritirare i propri figli. 14. PRESTAZIONI DI PRIMO SOCCORSO – Vedasi Piano di Primo Soccorso

presente in ciascuna sede scolastica. In caso di infortunio leggero, l’insegnante affida l’alunno al collaboratore scolastico per il lavaggio, disinfezione e bendaggio della ferita o per l’applicazione del ghiaccio. Qualora, invece, l’infortunio sia grave, l’insegnante affida l’alunno all’addetto di primo soccorso, se in servizio, il quale valuta la gravità della situazione, pone in essere le azioni contemplate dal Piano di Primo Soccorso. In caso di incidente grave, la Segreteria dell’Istituto deve essere immediatamente informata del fatto e dei provvedimenti assunti. L’insegnante presente al sinistro è tenuto a compilare il modulo di denuncia di infortunio e a trasmetterlo tempestivamente all’Ufficio di Segreteria. Durante le visite guidate è fatto obbligo ai docenti di portare con sé la valigetta di primo soccorso. In caso di infortunio ai denti che comporti la rottura o la caduta di denti definitivi, si prega di attenersi alle seguenti norme di comportamento dettate dall’Associazione Dentisti Italiani (A.D.I.):

a) recuperare il dente o il frammento di dente limitando la manipolazione allo stretto necessario;

b) riporlo immediatamente in un contenitore ripieno di soluzione fisiologica reperibile nell’armadietto dei medicinali o, in mancanza di questa, nel latte o nell’acqua (non disinfettare, poiché questa operazione potrebbe danneggiare i tessuti);

c) far in modo che l’alunno sia condotto al Pronto Soccorso o dal dentista di famiglia portando con sé i frammenti di dente o il dente intero, conservati nel modo sopra descritto.

E’ indispensabile che le prime cure siano praticate entro le 2 ore dall’incidente. Per eventuali dubbi su provvedimenti da assumere, è opportuno rivolgersi al servizio di emergenza sanitaria che risponde al numero telefonico 118. 15. ACCOMPAGNAMENTO DEGLI ALUNNI DA UN AMBIENTE ALL’ALTRO DELLA SCUOLA

Qualora gli insegnanti si trovassero nell’impossibilità di accompagnare gruppi di alunni da un ambiente all’altro della scuola (laboratori, biblioteca, aula computer, palestra…), vi provvederanno i collaboratori scolastici in servizio. Si rammenta che è fatto divieto agli alunni di spostarsi autonomamente all’interno dei locali scolastici, ad eccezione dell’utilizzo dei servizi igienici, previo consenso degli insegnanti.

16. SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI SALVAVITA Si ricorda al Personale che è fatto divieto di somministrare farmaci agli alunni senza il

consenso scritto del Dirigente Scolastico, che dovrà acquisire dai genitori o dagli esercitanti la patria potestà una certificazione medica, rilasciata dal medico/pediatra di base, attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere. A tal riguardo si fa riferimento alla Circ. Prot. n. 2312/Dip/Segr del 25/11/2005.

DISPOSIZIONI DEL DATORE DI LAVORO PER LA SICUREZZA 1. Utilizzo delle apparecchiature elettriche. Il Personale è tenuto ad utilizzare l’impianto elettrico e le attrezzature con le necessarie precauzioni di seguito vengono indicate:

- non manomettere o modificare le parti di un impianto elettrico e di attrezzature audiovisive;

- segnalare repentinamente al D.S., al DSGA e/o al RSPP, interruttori, prese di corrente o scatole di deviazione danneggiate, malfunzionanti e comunque non integre;

- disattivare l’impianto elettrico durante la sostituzione di lampade e nell’inceppamento del fotocopiatore;

- non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico: nel disinserire la spina dalla presa del muro si deve tirare la spina premendo la presa contro il muro stesso;

- se si dovesse riscontrare il malfunzionamento di un’apparecchiatura o se si avvertisse il surriscaldamento delle prese si dovrà sospendere l’utilizzo delle apparecchiature e avvisare prontamente il D.S. o il DSGA o il RSPP;

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- non utilizzare apparecchiature con fili elettrici danneggiati o parzialmente scoperti, spine di fortuna o deviazioni i cui componenti non siano conformi alle norme CE;

- non utilizzare le apparecchiature elettriche con le mani bagnate o umide. 2. Igiene e rischio chimico. Il Personale Collaboratore Scolastico è tenuto ad osservare le seguenti disposizioni:

- al termine delle lezioni effettuare un’accurata pulizia di aule, laboratori, corridoi e palestra (laddove presente), arieggiare abbondantemente i locali per assicurare il ricambio d’aria;

- lavare i pavimenti dei locali quando alunni ed insegnanti sono usciti dagli stessi; - è fatto divieto di procedere al lavaggio dei pavimenti fin tanto che nei locali scolastici si

registra la presenza di alunni, docenti, genitori e utenza in genere; - durante il lavaggio dei pavimenti devono essere esposti i segnalatori di “pavimento

bagnato” di cui ciascuna sede scolastica è dotato; - pulire con cura i servizi igienici utilizzando guanti (DPI), spugne, panni destinati

esclusivamente a quei locali; - detersivi e prodotti di pulizia devono essere usati correttamente e con moderazione - un

uso improprio potrebbe originare reazioni indesiderate e inquinare l’ambiente; - preliminarmente all’uso di un prodotto, leggere attentamente le istruzioni riportate

sull’etichetta rispettando le dosi consigliate e le frasi di rischio (R) o consigli di prudenza (S) nell’uso del prodotto stesso;

- non mescolare mai tra loro diversi prodotti di pulizia; - utilizzare i prodotti solo per gli usi destinati; - al termine dei lavori riporre i contenitori sempre chiusi con il tappo e sistemare i carrelli

in luogo sicuro ed inaccessibile agli allievi; - non trasferire mai un detersivo o un prodotto da un contenitore ad un altro su cui sia

riportata una dicitura o un’indicazione diversa da quella del contenuto immesso; - non lasciare fuori nell’ambiente prodotti nocivi, corrosivi o tossici. Tali sostanze vanno

sempre riposte con la massima diligenza in luoghi o armadietti inaccessibili a terzi; - non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore, in quanto possono esplodere; - usare bombolette spray solo se perfettamente integre.

Per l’uso dei prodotti di pulizia si fa riferimento alle schede tecniche presenti nelle sedi scolastiche (qualora non presenti inoltrare richiesta presso la Segreteria). Durante il servizio i collaboratori scolastici sono tenuti ad utilizzare un abbigliamento comodo, calzare scarpe chiuse, prive di tacco o zeppa, con suola antiscivolo e guanti di gomma. Quest’ultimi vengono indicati quali DPI - artt. 69 -79 del DLgs 81/2008.

Rischio alimentare: divieto di introduzione e consumo di alimenti ad uso collettivo nella scuola

L’alimentazione nella scuola implica il richiamo di temi connessi alla salute e alla sicurezza. La distribuzione e il consumo collettivo di alimenti all'interno delle sezioni/classi richiama tre gravi problematiche: a) il forte aumento di casi di bambini allergici o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti b) la difficoltà di garantire sicurezza e salubrità di alimenti prodotti in ambienti casalinghi c) la difficoltà oggettiva di diversificare nella sezione/classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno. Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa, associati al consumo di cibo “insieme”, tuttavia l’introduzione nell’Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili e per la scuola il rischio di contravvenire alle disposizione degli artt. 1218 e 2043 del Codice Civile, fatto per cui la Scuola potrebbe essere esposta a sanzioni e a risarcimenti come stabilito dalla normativa vigente, con responsabilità sia di natura civile sia penale. Pertanto, dalla considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, il Dirigente Scolastico dispone che è assolutamente vietato il consumo collettivo di alimenti all'interno delle sezioni di Scuola dell'Infanzia e delle classi di Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Nell’ottica della prevenzione e della sicurezza si invitano inoltre i genitori a:

- segnalare tempestivamente in segreteria eventuali intolleranze e allergie dei loro figli, anche se non usufruiscono del servizio mensa, al fine di prevenire possibili situazioni di pericolo;

- non portare a scuola, in occasione di compleanni e feste varie, prodotti dolciari quali: torte, pasticcini, biscotti, budini (sia di produzione propria sia artigianale e industriale), cioccolatini e bevande…, al fine di evitare di esporre a rischio la salute degli studenti.

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4. Laboratorio di scienze. Durante le esercitazioni utilizzare sostanze e reagenti in quantità minima, tenere chiusi in appositi armadietti i prodotti chimici, riporre i recipienti contenenti sostanze chimiche in appositi contenitori. 5. Laboratori di tecnologia e di arte ed immagine Gli allievi potranno utilizzare piccoli utensili (seghetti, taglierini,…) solo sotto il diretto controllo dell’insegnante. 6. Utilizzo di scale portatili Relativamente all’utilizzo di scale portatili, si ricorda che le operazioni in quota oltre il 3° e entro il terzultimo gradino devono essere effettuate con l’assistenza di altro personale dello stesso profilo. E’ fatto esplicito divieto di effettuare lavori in quota salendo su scale portatili non a norma di sicurezza e non conformi alle norme UNI EN 131-1 e UNI EN 131-2. Particolare attenzione va posta quando si usano le scale in prossimità di finestre e vetrate: in questa situazione, devono essere abbassate le tapparelle e/o chiuse la finestre. Altresì non devono essere utilizzati sgabelli di fortuna per effettuare lavori in quota. Qualora si rendessero necessari lavori di tale tipologia, ad esempio la pulizia di finestre, si dovrà ricorrere all’utilizzo di ventose dotate di manico allungabile. Nel caso di lavori in quota, di tipo diverso da quello precedentemente esemplificato, come l’installazione di tendaggi e di cartellonistica, i collaboratori scolastici sono tenuti ad avvisare il Dirigente Scolastico che chiederà la collaborazione degli operai comunali. 7. Utilizzo di computer e videoterminali. Si rammenta a tutto il personale, in particolare agli Assistenti Amministrativi, che l’utilizzo del computer è consentito per un tempo di 120 minuti continuativi con una pausa di 15 minuti e per un tempo pari a 20 ore settimanali. Per gli alunni il tempo è ridotto a 90 minuti giornalieri. L’immagine sullo schermo deve essere stabile e nitida, esente da sfarfallamento o da altre forme di instabilità. Il laboratorio di informatica, allestito in ciascuna sede scolastica, è predisposto solo a fini didattici, quindi l’utilizzo è riservato esclusivamente a docenti e ad alunni. Pertanto, ai collaboratori scolastici non è consentito l’uso delle apparecchiature informatiche se non espressamente incaricato/autorizzato dal Dirigente Scolastico. 8. Utilizzo di apparecchiature elettroniche L’uso del cellulare è vietato a tutto il personale durante l’orario di servizio (C.M. n. 362 del 25.08.1998), in quanto costituisce elemento di disturbo all’attività didattica e mancanza di rispetto nei confronti degli alunni e dei docenti; pertanto tali apparecchi dovranno essere spenti durante le ore di lezione. Il dipendente che si trovi, temporaneamente, in situazioni di particolare gravità dovute a motivi familiari o altro, può ottenere una deroga, comunicando per iscritto al Dirigente Scolastico le particolari circostanze in cui lo stesso viene a trovarsi. L’uso del telefono della scuola è consentito solo per motivi attinenti alla funzionalità dell’istituzione scolastica; non sono consentite, se non per motivi di emergenza, telefonate private. Gli insegnanti che dovessero essere chiamati al telefono durante l’orario di lavoro, dovranno provvedere alla custodia dei propri alunni anche tramite altri docenti o personale A.T.A. Il personale docente ha l’obbligo di far rispettare agli studenti il Regolamento di disciplina che contempla al suo interno il divieto all’uso del cellulare durante lo svolgimento delle attività didattiche e la permanenza a scuola. Come stabilito dalle Legge n. 98 del 09/08/2013, è fatto divieto all’utilizzo del fax, salvo eccezionali situazioni di emergenza. Laddove risulta attivo il collegamento alla rete internet, la corrispondenza fra segreteria e sedi scolastiche dovrà avvenire esclusivamente via posta elettronica. 9. Movimentazione dei carichi. Possono essere sollevati individualmente carichi inferiori ai 25 Kg, per una donna, e inferiori ai 30 Kg per un uomo. Quando si tratta di spostare, spingere, tirare o sollevare carichi voluminosi o di peso superiore a quello precedentemente indicato, la movimentazione manuale dei carichi deve essere eseguita con sistemi automatici, carrelli o con specifiche procedure sulla movimentazione, come precisato dal RSPP nei corsi di formazione specifica rivolta ai lavoratori. (Accordo Stato-Regioni 21-12-2011). 10. Gestione dell’emergenza /Piano di emergenza. Tutto il personale è obbligato a prendere visione del Piano di emergenza, presente in

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ciascuna sede e ad osservare scrupolosamente le indicazioni ivi contenute. Tale piano dovrà essere illustrato dettagliatamente dai docenti agli alunni. Si ricorda a tutti che le prove di evacuazione servono a rendere abituale il comportamento, favorendo il mantenimento della calma e della prontezza di spirito per affrontare le situazioni imprevedibili. A tal riguardo vedasi il Piano di Emergenza e i relativi allegati. 11. Interventi di primo soccorso/Piano di primo soccorso. Tutto il personale è obbligato ad osservare scrupolosamente le indicazioni di seguito fornite e a prendere visione del Piano di Primo Soccorso, presente in ciascuna sede. Quando si effettua una chiamata di Pronto Soccorso si dovranno rispettare i seguenti accorgimenti essenziali:

- fornire informazioni precise; - dare la propria identità, precisando la scuola e la sua ubicazione; - riferire con precisione che cosa è accaduto: trauma.,infortunio, malore…; - dire dove è avvenuto: palestra, cortile, aula,… - dire quando è accaduto, fornendo l’ora esatta; - indicare il luogo esatto dove devono giungere i soccorsi; - chiedere con chi si è parlato e scrivere cognome, nome e qualifica -da comunicare al

D.S. insieme alla descrizione scritta dell’accaduto prima possibile e comunque entro il termine della giornata.

10. Divieto di fumo Si rinvia alla legge 16 gennaio 2003 n. 3, art. 51 “Tutela della salute dei non fumatori” 11. Norme per le lavoratrici in stato di gravidanza. Ai sensi del DLgs 26-03-2001, n. 151, art. 7 che fa riferimento all’art. 5 del DPR 1026/76, le lavoratrici in stato di gravidanza devono:

- esibire al più presto possibile la documentazione relativa allo stato di gravidanza, per poter applicare gli eventuali provvedimenti di cui all’ art. 7, comma 3 ed art. 12 del D.Lgs 26-03-2001 n. 151;

- verificare il proprio stato di immunizzazione, in relazione al toxoplasma e al virus della rosolia;

- astenersi da lavori su scale fisse e portatili; - astenersi da lavori di movimentazione di carichi; - astenersi da lavori che richiedano una stazione eretta per un tempo superiore alla metà

dell’orario di lavoro e che richiedano una posizione affaticante; - evitare movimenti che richiedano sforzo e rischi dorso-lombari; - astenersi dall’usare prodotti che contengono sostanze etichettate R40, R45, R46, R47

come da direttiva n, 67/548/CEE, mercurio e suoi derivati, sostanze antimitotiche, monossido di carbonio e agenti chimici pericolosi di comprovato assorbimento cutaneo.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE del P.O.F. Il processo di valutazione ed autovalutazione avviato nell’Istituto si articola a vari livelli: dalla diagnosi degli apprendimenti all’analisi del processo educativo ed organizzativo, fra loro connessi.

L’obiettivo è finalizzato ad innescare processi generalizzati di consapevolezza della necessità di avviare percorsi di autovalutazione attraverso l’introduzione graduale di un modello di AUTOANALISI DI ISTITUTO intesa come analisi sistematica del reale funzionamento della Scuola al fine di introdurre cambiamenti migliorativi. FASI DI ARTICOLAZIONE: Esame degli AMBITI DI INDAGINE: il contesto della Scuola, le risorse, i processi e i risultati

dell’azione scolastica. Definizione di una MAPPA DI INDICATORI Definizione degli STRUMENTI Esame dei risultati dell’indagine.

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INDICE

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-2016............................................................32

CRITERI- GUIDA CHE CARATTERIZZANO IL P.O.F........................................................33

LA MISSION E LA VISION DELL’ISTITUTO ...................................................................33

ANALISI DEL CONTESTO..............................................................................................34

A) SITUAZIONE TERRITORIALE ...................................................................................34

B) ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE...........................................................................34

C) SITUAZIONE DELL’ISTITUTO...................................................................................37

SCELTE FORMATIVE.....................................................................................................38

SCUOLA DELL’INFANZIA ..............................................................................................38

SCUOLA PRIMARIA ......................................................................................................38

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.....................................................................39

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ SCUOLA FAMIGLIA E REGOLAMENTO DI DISCIPLINA.................................................................................................................40

SCELTE DIDATTICHE....................................................................................................56

IL CURRICOLO D’ISTITUTO .........................................................................................56

IL PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITÁ.......................................................................74

LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI SEZIONE/CLASSE E LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE .........................................................................................75

LA PROGRAMMAZIONE ................................................................................................75

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE .............................................................................75

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF).....................................................................78

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI) ............................................................78

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)...............................................................79

L’IMPOSTAZIONE METODOLOGICA E DIDATTICA ........................................................80

ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE..................................................................81

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LA VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA............................................................82

IL MIGLIORAMENTO DELL’ATTIVITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA E L’ARRICCHIMENTO ......................................................................................................94

DELL’OFFERTA FORMATIVA .........................................................................................94

ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE .......................................................95

I PROGETTI DELL’ISTITUTO ........................................................................................96

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ................................................................98

LA CONTINUITÀ EDUCATIVA .......................................................................................99

SCELTE ORGANIZZATIVE ...........................................................................................100

SCUOLA DELL’INFANZIA ............................................................................................100

SCUOLA PRIMARIA ....................................................................................................102

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO...................................................................107

IL SERVIZIO DI SEGRETERIA E DIREZIONE...............................................................112

SCELTE GESTIONALI..................................................................................................113

RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE .........................................................113

ORGANI COLLEGIALI .................................................................................................115

STAFF ORGANIZZATIVO.............................................................................................115

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO, ESIGENZE FORMATIVE DELL’ISTITUTO ..............116

SICUREZZA ................................................................................................................116

REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE NELLA SCUOLA..........................117

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F..............................................................123