PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · 12. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA p. 18 13....

56
1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2018 DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA ONLUS Il presente P.T.O.F. è stato redatto dal Collegio Docenti in data 16/09/2016 Ed approvato dal Consiglio direttivo della Fondazione Pomigliano Infanzia

Transcript of PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · 12. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA p. 18 13....

1

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

2016/2018

DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE

DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA

ONLUS

Il presente P.T.O.F. è stato redatto dal Collegio Docenti in data 16/09/2016

Ed approvato dal Consiglio direttivo della Fondazione Pomigliano Infanzia

2

INDICE

PREMESSA p. 4

1. ANALISI SOCIO-TERRITORIALE E DEL CONTESTO p. 6

2. DESCRIZIONE DELL’UTENZA p. 7

3. ORGANIZZAZIONE E DOCUMENTAZIONE p. 7

3.1 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

“DUCHESSA E. D’AOSTA” p. 7

3.2 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

“ANDREINA CAIAZZO” p. 9

3.3 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “ITALO

CALVINO” p. 9

4. MODALITA’ DI RAPPORTO CON LE FAMIGLIE p. 10

5. CONFERENZA ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE E VERIFICA p. 11

5.1 ASSEMBLEA DI SEZIONE p. 11

5.2 COMITATO DI GESTIONE p. 11

6. CALENDARIO SCOLASTICO p. 12

7. REGOLAMENTO E CARTA DEI SERVIZI p. 12

8. COLLEGIO DOCENTI p. 12

9. FINALITA’ GENERAI DEL P.T.O.F. p. 14

10. OBIETTIVI DEL PTOF p. 15

11. L’OFFERTA EDUCATIVA E DIDATTICA p. 15

12. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA p. 18

13. L’OFFERTA FORMATIVA p. 28

PROGETTI EDUCATIVI p. 30

PROGETTO ACCOGLIENZA p. 31

PROGETTO EDUCATIVO: “Terra e Mare: suoni, profumi, colori e parole…” p. 34

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE: “Strada Sicura” p. 36

PROGETTO EDUCATIVO: “Viaggio dell’apprendista cittadino” p. 40

LABORATORI DIDATTICI E DI APPROFONDIMENTO p. 46

CELEBRAZIONE DELLE FESTIVITA’ p. 46

14. RICERCA SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE p. 48

ALLEGATO 1 CARTA DEI SERVIZI p. 51

3

ALLEGATO 2 REGOLAMENTO p. 56

4

Premessa

Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” della

Fondazione Pomigliano Infanzia sono scuole paritarie.

La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e

disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti

locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali

dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da

requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima.

Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie

concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale

contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a

sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18

marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia

di parità scolastica”).

La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“),

stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano,

nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente

(Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.

21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).

Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle

istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole

adottano nell’ambito della loro autonomia.

Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre.

Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia della Fondazione Pomigliano Infanzia, coerente con gli

obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (M.I.U.R., settembre 2012), è

stato elaborato dal Collegio dei Docenti in data 16/09/2016 ed approvato dal Consiglio direttivo.

La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità

attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul

riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a

perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.

In sintesi il PTOF COSTITUISCE:

5

Un impegno per l’intera comunità scolastica;

Un’intesa scuola – famiglia – territorio.

SPECIFICA:

Finalità e valori educativi della scuola;

Modalità di utilizzo delle risorse umane e materiali;

Scelte ed innovazioni metodologiche;

Documentazione.

PIANIFICA:

Il tempo scuola;

Le attività educative e didattiche;

L’utilizzo degli spazi, dei laboratori, delle attrezzature e dei sussidi disponibili.

ORGANIZZA:

La formazione delle classi;

Le funzioni del personale docente e non docente.

6

1. Analisi socio-territoriale e del contesto

Le scuole dell’infanzia della Fondazione “Pomigliano Infanzia Onlus” si trovano ubicate nel

Comune di Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli.

La popolazione locale registrata negli ultimi dati I.S.T.A.T. del 2012 è pari a 39.934 abitanti. La

presenza di stranieri residenti a Pomigliano è pari a 648 unità, con varia provenienza geografica. Le

attività industriali del territorio occupano circa il 60% della forza lavoro costituendo una realtà

importante. Il paese è inserito in modo attivo e propositivo nell’Ambito Provinciale 4 Acerra –

Pomigliano; nell’Ambito Territoriale Regionale Napoli 12; nel Consorzio “Città del Fare”, struttura

nata da un patrimonio comune di risorse istituzionali, naturali, culturali, sociali ed economiche e

costruita nella condivisione di percorsi e strategie di sviluppo “dal basso”. La “Città del fare” è un

importante Sistema Locale di Sviluppo di dieci Comuni dell’area a nord-est di Napoli, che hanno

sperimentato la convenienza a “fare coesione” istituzionale e sociale per accompagnare la crescita

delle comunità amministrate con l’utilizzo dei fondi europei, regionali, provinciali e comunali e di

ogni altra risorsa disponibile sul territorio (industriale, territorio, di formazione, di volontariato …).

Il territorio è servito da un’importante “Biblioteca Comunale”; dalla “Biblioteca dei Ragazzi”; dalla

libreria “Feltrinelli Point”; dal Museo della Memoria; dal parco pubblico “Giovanni Paolo II”; dai

Giardini D’Infanzia; dai vari centri sportivi e polisportivi comunali e privati. Di notevole

importanza è l’A.G.V.H. O.N.L.U.S. – Associazione Genitori Volontari degli handicappati – che

promuove e organizza iniziative tese a facilitare l’integrazione sociale delle persone diversamente

abili. Per tale finalità, l’A.G.V.H. svolge attività laboratoriali il cui obiettivo è attuare terapie di tipo

occupazionale con laboratori di: taglio, cucito e ricamo; attività manipolative, disegno e pittura;

laboratori di informatica.

7

Dalla valutazione dei dati del territorio emergono i compiti dell’istituzione scolastica e delle scuole

dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” che sottoscrivono con

l’utenza un patto di formazione che da una parte garantisca a tutti pari opportunità di crescita

culturale e sviluppi in armonia la persona in tutte le sue potenzialità e, dall’altra, sia rigoroso e

adeguato alle richieste di un contesto locale allineato alle punte avanzate degli sviluppi nazionali,

regionali e provinciali, le cui esigenze di sviluppo necessitano di una seria formazione indirizzata

verso gli ambiti scientifici, di alta tecnologia, della creatività meta cognitiva.

2. Descrizione dell’utenza

In generale l’ambiente socio economico e culturale dell’utenza che frequenta le scuole dell’infanzia

della “Fondazione Pomigliano Infanzia” è medio alto. La maggioranza della popolazione che

fruisce dei servizi scolastici ha residenza nel Comune di Pomigliano D’Arco, anche se le scuole

sono pronte a raccogliere i bisogni di un bacino di utenza più ampio ed eterogeneo; come avviene,

ad esempio, nel mese di luglio, attraverso l’organizzazione del “campo scuola”. I nuclei familiari

dei bambini appartengono ad uno status sociale medio – alto, dove l’80% circa delle madri sono

impegnate in lavori sia di tipo impiegatizio che di libera professione. I genitori sono molto attenti,

non solo alla funzionalità del servizio, ma anche ai progressi, alle problematiche e alle richieste dei

loro bambini. Essi risultano propositivi e critici nei confronti dei percorsi da intraprendere,

sottolineando il loro bisogno di essere consapevoli e partecipi della formazione ed educazione dei

loro figli, favorendo, in questo modo, la continuità educativa e di sviluppo globale della personalità

dei bambini.

3. Organizzazione e documentazione

3.1 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”

L'Ambiente in cui si opera:

La scuola dell' infanzia Duchessa Elena d'Aosta è collocata presso la via M.R. Imbriani, nel comune

di Pomigliano d'Arco (NA).

SPAZI INTERNI ED ESTERNI

Spazi interni:

PIANO TERRA

8

Quattro sezioni di simili dimensioni, organizzate in angoli strutturati (manipolazione, gioco

simbolico, costruzione, collage, disegno,ecc.) , c'è da dire che la sezione dedicata ai

bambini e le bambine di 2 anni è organizzata con angoli morbidi,tappeti, palestrina,ecc. e

una zona dedicata al solo riposino pomeridiano.

un grande corridoio;

un refettorio;

una cucina;

bagno per i maschietti e un fasciatoio

bagno per le femminucce e un fasciatoio

PRIMO PIANO

un’ampia palestra allestita con materiale adeguato alla pratica psicomotoria

Segreteria;

Presidenza;

Aula adibita a laboratorio;

Sala docenti

Sala riunioni

un lungo corridoio;

Spazi esterni

Il giardino è ampio, ombreggiato e allestito con giochi di legno strutturati. Comprende:

tunnel, casa di legno, altalena, giochi vari

Agorá

Organizzazione

SEZIONI DOCENTI ALUNNI

Primavera (2 anni)

Lumachine (3 anni)

Anatroccoli (4 anni)

Delfini (5 anni)

Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti Due insegnanti

25 27 27 26

Sono inoltre presenti in istituto 2 operatori addetti all'assistenza, 2 collaboratori scolastici, 1 cuoca,

1 direttore didattico.

Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30

alle 12,00.

9

3.2 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo”

La scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo” si trova in via Terracciano presso il Comune di

Pomigliano D’Arco (NA).

La struttura si sviluppa su un piano rialzato al quale si accede attraverso un piccolo cortile.

All’entrata della scuola c’è un ingresso che fa da filtro agli ambienti interni ed una sala desktop

all’interno della quale poter dare informazioni alle famiglie. Subito dopo si apre un corridoio su cui

si affacciano tre aule, due destinate alle attività didattiche della scuola dell’infanzia e una dedicata

alla sezione primavera. Sono presenti due bagni con relativi servizi e fasciatoi. All’ingresso è

presente un ascensore adiacente alle scale che portano al piano seminterrato dove si apre un’ampia

sala per la refezione, una saletta per laboratori, in fondo alla sala refettorio c’è il locale cucina.

Al refettorio si può accedere anche dall’esterno con una rampa. Alle spalle della scuola c’è un

cortile esterno dove sono presenti alcune giostre per i bambini: scivolo, dondoli, trenino.

SEZIONI DOCENTI ALUNNI

Primavera (2 anni)

Pesciolini (3 anni)

Delfini (4, 5 anni)

Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti

12 15 33

Sono, inoltre, presenti nella scuola un cuoco; due assistenti all’infanzia; una bidella.

Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30

alle 12,00.

3.3 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Italo Calvino”

La scuola dell’infanzia “Italo Calvino”si trova in via Roma, 6 presso il Comune di Pomigliano

D’Arco (NA).

La struttura si sviluppa su un unico livello a cui si accede attraverso una corte asfaltata adiacente ad

un giardino con, tra gli atri, due alberi di pepe rosa. Alla scuola si accede attraverso alcuni gradini

e/o una pedana (che elimina le barriere architettoniche). L’ingresso funge anche da studiolo ove

sono posti alcuni piccoli divanetti, una scrivania, una poltrona, due mobili e due bacheche una

contente le routine giornaliere delle quattro sezioni e un’altra con gli avvisi. Dopo l’ingresso si apre

un ampio corridoio ad elle a destra si trovano due sezioni: una per i bambini di quattro anni; ed una

per i bambini di tre anni; entrambe hanno due ampie finestre e sono ben illuminate. Attigua alla

sezione dei tre anni c’è un piccolo locale ripostiglio. Sul lato opposto alle due sezioni ci sono due

bagni uno per le femminucce e uno per i maschietti, con i relativi servizi igienici e un fasciatoio

ciascuno. Sull’altro lato della elle sono presenti altre due sezioni una per i bambini di due anni,

10

molto ampia; e una per i bambini di cinque anni. Di fronte a queste due sezioni ci sono il locale

refettorio e il locale cucina che presenta uno spogliatoi e un piccolo bagno.

All’esterno altre alla corte e al giardino presenti vicino all’ingresso alle spalle della struttura si apre

un ampio giardino con un’area attrezzata con giostrine.

Organizzazione:

SEZIONI DOCENTI ALUNNI

Primavera (2 anni)

Anatroccoli (3 anni)

Orsetti (4 anni)

Pesciolini

Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti Due insegnanti

23 23 23 10

Sono, inoltre, presenti nella scuola due cuochi; due assistenti all’infanzia; una bidella.

Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30

alle 12,00.

4. Modalità di rapporto con le famiglie

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 specificano che: “i bambini giungono alla scuola

dell’infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia, o nella sezione primavera hanno

imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri; hanno sperimentato le prime e più

importanti relazioni… le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo

dei bambini.”. Le scuole dell’infanzia per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine e per

condurli ad una crescita armonica, assicura la continuità dell’esperienza educativa costruendo un

clima di dialogo e di cooperazione con le famiglie.

La partecipazione attiva delle famiglie alla vita della scuola e al suo progetto educativo si

concretizza attraverso:

Incontri periodici collettivi con le docenti;

Coinvolgimento in attività specifiche durante occasioni e feste particolari;

Organizzazione di un sistema informativo efficace attraverso avvisi in bacheca,

comunicazioni telefoniche, avvisi personali e sito internet della Fondazione;

Possibilità di colloqui individuali con docenti, previo appuntamento.

Per favorire un inserimento graduale e sereno per ciascun bambino nuovo iscritto nel contesto

scolastico, è previsto nella fase della prima accoglienza l’ingresso delle famiglie con un orario

concordato e flessibile.

11

5. Conferenza annuale di programmazione e verifica

5.1 Assemblea di sezione

Dell’Assemblea di Sezione fanno parte tutti i docenti della sezione e tutti i genitori dei bambini e

delle bambine iscritte. Essa si riunisce almeno due volte l’anno ed ha lo scopo di permettere ai

docenti di parlare con i genitori per renderli partecipi delle scelte pedagogiche e didattiche, del

funzionamento della scuola e di specifiche iniziative. Di norma è convocata dai docenti di sezione e

ha valore di verifica trimestrale.

5.2 Comitato di gestione

Il Comitato di Gestione interviene sui temi e i problemi che il funzionamento e la vita della scuola

propongono, comprese le scelte educative.

Nello specifico, fatte salve le competenze pedagogico-didattiche delle insegnanti, ha le seguenti

attribuzioni:

Formula pareri sulle linee della programmazione pedagogica e collabora allo sviluppo dei

rapporti scuola/famiglia/territorio;

Formula proposte sulla manutenzione, rinnovo e ampliamento delle strutture, dei locali,

degli impianti, sulla loro conservazione secondo le esigenze funzionali e pedagogiche della

scuola;

Formula proposte e suggerimenti in merito all’acquisto di attrezzature tecnico-scientifiche e

di materiale didattico;

Può convocare le conferenze annuali.

Composizione del Comitato di Gestione:

Il Presidente della Fondazione o un suo delegato;

Il Direttore Didattico o un suo delegato;

Un membro del consiglio di amministrazione;

Un membro del Consiglio Tecnico (insegnante);

Un genitore rappresentante;

Un operatore ausiliario.

Il Comitato si riunisce periodicamente su richiesta scritta e motivata del Presidente e/o del

Direttore; o straordinariamente su richiesta motivata di 1/3 dei componenti.

Le riunioni sono valide con la presenza della maggioranza dei membri; tutte le decisioni dovranno

essere prese a maggioranza dei presenti.

12

6. Calendario scolastico

Il calendario scolastico è stabilito dalle Regioni nei limiti dei 200 giorni scolastici. I Consigli di

Istituto (Comitato di gestione) possono stabilire alcuni adattamenti del calendario come specificato

ai sensi dell'art. 5 comma 2 del DPR 275/99: "Gli adattamenti del calendario scolastico sono

stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta

formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico

esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31

marzo 1998, n. 112"

Il calendario scolastico sarà reso noto all’inizio dell’anno scolastico fatti salvi alcuni giorni di

chiusura:

1 Novembre (festa di tutti i Santi);

14 Gennaio (festa del Santo Patrono);

25 Aprile (festa della Liberazione);

1 Maggio (festa dei lavoratori);

2 Giugno (festa della Repubblica);

Dal 1 al 31 Agosto.

7. Regolamento e Carta dei Servizi

Per gli approfondimenti in merito al Regolamento e alla Carta dei Servizi si rinvia alla lettura degli

allegati n. 1 e n. 2.

8. Il Collegio dei Docenti

Ai sensi del D.P.R. 275/1999 si costituisce il Collegio dei Docenti che è organo omogeneo perché

ne fanno parte tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso ogni istituto. Il collegio è

presieduto dal Dirigente Scolastico (Direttore Didattico) o da un suo delegato (coordinatore).

Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'istituto. In particolare, cura la

programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della

scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di

favorire il coordinamento interdisciplinare.

Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun

docente;

Formula proposte al dirigente per la formazione, la composizione delle classi e

l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo

svolgimento delle altre attività scolastiche;

13

Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la

suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;

Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell' azione didattica per verificarne

l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune

misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

Provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle

disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di istituto, alla scelta dei sussidi didattici

adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in

conformità a quanto previsto dal D.P.R. 275/1999;

Elegge i suoi rappresentanti;

Elabora il Piano Triennale dell’offerta Formativa, secondo quanto stabilito dalla Legge

107/2015.

Il Collegio è convocato dal Dirigente Scolastico (direttore didattico) o, su richiesta, da 1/3 dei

docenti, con almeno 5 giorni di preavviso. La comunicazione scritta, controfirmata dai docenti,

contiene la data della riunione, l'orario di inizio e l'O.d.G. Tutte le delibere approvate dovranno

essere rese operative dai Consigli di Classe e dai singoli docenti.

All'interno del Collegio Docenti, sono individuate le Funzioni Strumentali all'insegnamento ed

eventuali fiduciarie di plesso.

14

9. Finalità generali del PTOF

Il PTOF delle scuole della fondazione “Pomigliano Infanzia” si caratterizza per alcune linee di

fondo ed impegni concreti, al fine di rispondere ai bisogni formativi degli alunni e alle domande del

contesto sociale, nel pieno rispetto delle Indicazioni Nazionali:

Sviluppare ed incentivare l’interesse, la curiosità e la motivazione ad apprendere;

Insegnare a trasferire conoscenze e competenze da un campo all’altro del sapere per favorire

negli alunni la formazione del pensiero critico;

Sviluppare negli alunni la responsabilità, l’autonomia, l’abitudine all’impegno, un efficace

metodo di studio;

Favorire il raggiungimento di obiettivi educativi parallelamente a quelli didattici;

Garantire il successo formativo di tutti gli alunni differenziando la proposta formativa e

adeguandola alle esigenze di ciascuno;

Garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale;

Realizzare un progetto educativo che assuma un ampio ruolo di promozione culturale e

sociale;

Portare ogni alunno a collaborare con tutti accettando le diversità;

Riconoscere la differenza e l’uguaglianza delle opportunità come principi fondamentali

dell’azione educativa;

Aiutare gli alunni a superare con equilibrio e serenità eventuali difficoltà e insuccessi;

Alimentare l’autostima, evidenziando le diverse potenzialità e le abilità di ciascuno

attraverso l’esperienza attiva;

Far crescere gli alunni in un ambiente sereno permettendo loro di comunicare ed essere

ascoltati;

Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio;

Offrire una scuola che sia aperta alle esigenze della società e insieme sia fonte di certezza e

punto di riferimento;

Coinvolgere l’intera istituzione scolastica nella definizione di una “Politica per la qualità”

attraverso la definizione di obiettivi specifici di analisi, misurazione, miglioramento per la

graduale implementazione del sistema qualità nella scuola, in coerenza con la piena

attuazione dell’autonomia scolastica.

15

10. GLI OBIETTIVI DEL PTOF

Analizzare, Recuperare, Potenziare …

…La Memoria

Ricostruire e rivitalizzare le relazioni e i legami tra passato e presente;

Studiare, conoscere e valutare il passato per costruire consapevolmente il futuro;

Educare e formare cittadini capaci di scelte attive, libere e consapevoli.

…L’Autostima

Acquisire progressivamente una positiva immagine di sé;

Imparare a rispettare se stessi imparando a rispettare gli altri.

…La Comunicazione

Conoscere le diverse forme di comunicazione e di linguaggio;

Saper decifrare la realtà per poter comunicare in modo appropriato.

11. L’OFFERTA EDUCATIVA E DIDATTICA

La formazione secondo un’ottica di rete non può prescindere dal dialogo con l’ambiente-territorio.

Essa è offerta attraverso l’esempio, la presa di coscienza del bisogno delle regole, la necessità di

rispettarle, di sentirsi parte del sistema. L’alunno è educato all’inclusione in un gruppo, in un

ambiente, in un sistema di conoscenza e comunicazione; è accompagnato nel cammino della

costruzione della propria identità, che passa attraverso il senso di appartenenza e si consolida

attraverso la conoscenza dell’ambiente e del territorio in cui si vive, alla sua “cura”, legata al

rispetto delle norme di civile convivenza.

L’offerta educativa si colloca principalmente all’interno della sfera delle relazioni e si propone un

insieme di indicatori di comportamento, che devono essere rispettati da ciascun adulto per poter

essere proposti agli allievi.

La nostra proposta educativa, da trasformare in un patto educativo, è finalizzata a creare delle

condizioni di benessere individuale e sociale attraverso un impegno teso a:

Affrontare situazioni problematiche (circoscriverle, elaborare proposte di soluzione e

verficarne la validità);

Non trasferire i problemi particolari sul piano generale;

Avere fiducia nelle capacità di comprensione degli altri e, quindi, non avere riserve nel

chiedere aiuto;

Mettere il proprio talento a disposizione degli altri e non avere timore di essere

“protagonista dell’esperienza”;

16

Esprimere il proprio punto di vista, provare a “negoziar”, evitando di accettare passivamente

le proposte degli altri;

Aver cura di noi stessi, delle persone che “abitano” con noi la scuola e dell’ambiente che ci

circonda.

Più sinteticamente, le scuole dell’infanzia della “Fondazione Pomigliano Infanzia onlus” fondano il

loro percorso-processo educativo degli alunni sul rispetto delle regole stabilite (Regolamento di

istituto, Carta dei Servizi) nei confronti di:

Persone

Il rispetto e l’accettazione della persona (valorizzazione delle differenze);

La conoscenza e il confronto con altre culture;

La “cura” dei bambini;

La valorizzazione dei comportamenti positivi.

Luoghi

La cura e il rispetto dell’ambiente per un uso corretto dei diversi spazi;

Il recupero della memoria storica attraverso gli oggetti;

Il controllo degli sprechi e uno sviluppo ecocompatibile.

Il percorso educativo offerto ai bambini potrà essere trasferito alle famiglie attraverso i bambini

stessi, oppure essere sperimentato e promosso nell’ambito delle varie forme di dialogo individuale e

collettivo fra docenti e famiglie delle rispettive classi o attraverso iniziative di coinvolgimento dei

genitori in orario extrascolastico. La didattica è strettamente legata all’educazione: essa è l’insieme

di strumenti, percorsi, strategie, contenuti che il docente utilizza per condurre l’alunno verso la

maturità di futuro cittadino e verso la capacità di acquisire e sistematizzare conoscenze e abilità.

Affinchè l’educazione e la didattica siano efficaci sono necessari due elementi fondamentali:

Insegnanti preparati professionalmente, motivati alla propria crescita e a quella dei bambini;

Adeguati ambienti di apprendimento.

Gli insegnanti motivati sanno:

Instaurare buone relazioni con i bambini, con gli altri docenti, con le famiglie e con tutte le

persone che entrano nella scuola;

Riconoscere i propri limiti e trovare le strategie per superarli;

Cercare di utilizzare i percorsi migliori per valorizzare e sviluppare le abilità degli alunni;

Ampliare e condividere le proprie conoscenze, sia in termini di contenuti disciplinari, sia

interdisciplinari, attraverso il confronto, l’aggiornamento, il lavoro di equipe;

Creare adeguati ambienti di apprendimento;

17

Cogliere nel bambino l’emozione del conoscere e indirizzarla in percorsi di apprendimento.

Occorre, in altri termini, che l’insegnante sia capace di percepire e indirizzare i tipi di intelligenza

degli allievi, per poter offrire loro attività molteplici e varie per consentire a ciascuno di sviluppare

la propria creatività, sostenendola con adeguate metodologie di lavoro. Per imparare occorre

possedere un metodo di apprendimento. Quello proposto dalle scuole dell’infanzia della Fondazione

insistono sulle capacità del saper pervenire a nuove conoscenze attraverso l’esperienza, saper

operare confronti e paragoni, mettere in relazione, chiedersi i perché, fare (anche procedendo per

tentativi ed errori), saper riflettere sul percorso di conoscenza e di azione per sapersi correggere

(meta cognizione).

Si offre in tal modo anche alla persona creativa (adulto o bambino) la possibilità di confrontarsi con

i problemi (cognitivi e relazionali), con lo scopo di organizzare una molteplicità di risposte e di

creare reti operativi, sperimentali, scientifiche.

Gli ambienti di apprendimento sono molteplici e differenziati. Si tratta di offrire all’alunno un

sistema organizzato di ambiente di apprendimento che tenga conto:

Della loro organizzazione secondo le categorie esterni-interni, grandi-piccoli, vuoti-

attrezzati;

Della loro gestione (orari, frequenza, regolamento interno);

Dell’uso (concordato dal team docente) che ogni insegnante ne può fare, “inventando”

percorsi didattici.

L’organizzazione didattica è impostata in modo da promuovere strutture e micro-organizzazioni di

decisionalità diffusa ed ha come obiettivi:

La valorizzazione delle risorse umane;

La gestione efficace ed efficiente delle risorse umane e finanziarie, degli spazi e dei tempi;

L’attenzione a processi e prodotti facoltativi e significativi.

L’offerta didattica si articola in tre modalità di percorsi di apprendimento:

Rete interna agli istituti (attivazione nelle e tra le classi);

Rete esterna (con altre scuole, in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni, soggetti

pubblici e privati);

Percorso di carattere opzionale e/o a integrazione del curricolo.

18

“Operare lentamente, non nella luce della spiegazione più convincente,

ma nell’ombra di un lavoro condiviso”

P. Perticari

12. CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia si configura come ambiente educativo che valorizza in una dimensione di

comunità il fare e il riflettere del bambino, sostenendone e alimentandone emozioni, sentimenti e

idee. Essa, pertanto, si pone come luogo d’incontro, di partecipazione e di cooperazione delle

famiglie, come spazio d’impegno educativo per adulti e bambini.

Il bambino cresce e matura in modo ottimale in una pluralità di contesti di vita, di relazioni, di

apprendimenti: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, le realtà formative del territorio. Tali

significative coordinate relazionali, valoriali e cognitive gli consentono di strutturare l’identità,

rafforzare l’autonomia e accrescere le competenze.

FINALITÀ GENERALI

Le Indicazioni Nazionali del 2012 stabiliscono che la scuola italiana persegue la finalità generale

dello sviluppo armonico e integrale della persona. In particolar modo la scuola dell’infanzia si

pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della

competenza e li avvia alla cittadinanza.

Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio

io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in

un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona

unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,

alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo,

appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni,

abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e

frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed

emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad

assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto

tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e

discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e

condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con

simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire

progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della

necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato

sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di

genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le

fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente

19

e della natura.

Competenze di base attese in uscita dalla scuola dell’infanzia

Al termine dell'intero percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che

ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale

e che costituiscano una "impalcatura" solida sulla quale poggiare i futuri apprendimenti che

saranno poi acquisiti nel successivo livello scolastico rappresentato dalla Scuola Primaria:

Il bambino/a riconosce ed esprime le proprie emozioni, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando

occorre sa chiedere aiuto.

Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, ha sviluppato l'attitudine a porre e porsi

domande di senso su varie questioni, coglie diversi punti di vista, riflette e negozia

significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua Italiana.

Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca

soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

E' attento alle consegne, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

Ha raggiunto un buon livello di scolarizzazione che gli consente di gestire i tempi e le

modalità della routine scolastica.

Direttamente originati da quelli generali, gli obiettivi specifici sono rimarcati dal sintagma “sapere,

saper fare, saper essere”, la cui esplicazione si trova nei traguardi per lo sviluppo delle

competenze coniugate nei singoli campi d’esperienza:

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagine, suoni e colori

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il sé e l’altro Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Il bambino :

Partecipa alle attività in modo costruttivo e creativo;

Si esprime con fiducia e in modo sempre più adeguato, sviluppa il senso dell’identità

20

personale, percepisce le proprie esigenze;

Conosce la propria storia personale e familiare, apprende tradizioni della propria comunità, apprezza altre tradizioni e culture, mostra rispetto e solidarietà;

Ha una prima consapevolezza su diritti e doveri, condivide le regole del vivere insieme, riconosce istituzioni e servizi pubblici;

Riflette, si confronta, pone domande su temi esistenziali, argomenta, dialoga e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Obiettivi di apprendimento

Anni 3

Ricercare la relazione con l'adulto;

Partecipare alle attività proposte;

Avvicinarsi con interesse ai compagni, partecipando ai loro giochi;

Accettare serenamente situazioni e materiali nuovi;

Mostrare sensibilità nei confronti di un atteggiamento di gratificazione e incoraggiamento;

Rispondere positivamente al rimprovero;

Mostrare fiducia nelle proprie capacità;

Riuscire a superare il disagio emotivo dovuto al distacco dalle figure parentali:

Memorizzare le più semplici regole di vita quotidiana (rispetto del turno, ascolto condiviso...);

Trattare con rispetto ciò che appartiene agli altri;

Partecipare alla cura dell'ambiente svolgendo incarichi;

Anni 4

Condividere spazi, oggetti e giochi;

Collaborare per realizzare un lavoro comune;

Affermare la propria posizione nella situazione di confronto;

Essere consapevole della propria identità;

Riconoscere i principali stati d'animo su di sé e sugli altri;

Riconoscere ed esprimere le proprie esigenze e gli stati d'animo;

Riconoscere la propria posizione all'interno della famiglia;

Saper raccontare episodi della vita quotidiana in modo chiaro;

Saper intervenire in modo appropriato nelle discussioni

Rispettare le regole della convivenza civile e scolastica;

Svolgere piccoli incarichi;

Accogliere la diversità;

Consolidare l'immagine dell'insegnante come adulto di riferimento;

Riconoscere lo scorrere del tempo attraverso l’ utilizzo del calendario di sezione;

Anni 5

Partecipare ai giochi in piccolo e grande gruppo;

Collaborare per un lavoro comune;

Vivere positivamente nuove esperienze;

Partecipare alle proposte interagendo con gli altri;

Interagire nel gruppo esprimendo gusti e preferenze;

Scoprire valori come la solidarietà, la condivisione, l’amicizia;

Conoscere e praticare gesti di cura verso i compagni;

Riconoscere i sentimenti descritti in una storia;

Interrogarsi sul senso e sul significato di fatti quotidiani;

Mettere a disposizione degli altri le proprie cose;

Riflettere sulle proprie azioni quotidiane;

Accogliere la diversità come valore positivo;

Riconoscere che i diritti e i doveri sono indispensabili per il benessere;

Consolidare la capacità di ascolto e di attenzione;

21

Immagini, suoni, colori

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :

presenta alcune emozioni attraverso la drammatizzazione;

e;

-sonori usando il corpo e produce semplici sequenze ritmiche.

Obiettivi di apprendimento

Anni 3 Eseguire giochi simbolici

pittoriche.

nell’ambiente circostante:

disegna

policromatici

varie tecniche grafico-pittoriche

attraverso le tecniche espressive;

realizzare oggetti;

legati alla musica,

verbale con la mimica e la gestualità

brani musicali e li riproduce oni e

rumori prodotti con il corpo (battute mani e piedi, sequenze vocali)

associati all’ascolto di un brano.

Anni 4 Sperimentare con piacere

l'utilizzo di diversi materiali .

consegne dell'insegnante che propone diverse tecniche pittoriche

deducendone rapporti di causa- effetto e ricostruendo verbalmente le sequenze di una breve storia

storia ascoltata e verbalizzarla .

elaborato grafico secondo un modello dato

i propri vissuti

paste modellabili

attenzione la lettura di un racconto

brano musicale accompagnandolo con gesti appropriati

accompagnandola con i gesti

con le mani o con strumenti musicali

Anni 5

Sperimentare accostamenti di

materiali diversi;

modi per realizzare un’opera d’arte;

pittoriche diverse;

forme e strutture;

forme; Esplorare e conoscere

differenti modo di rappresentare;

figura sfondo;

immagini con diverse forme espressive;

relazioni spaziali e delle proporzioni;

re fiducia nelle proprie capacità espressive;

legati alla musica;

fenomeno sonoro;

suoi parametri

suoni diversi .

22

movimento.

Il corpo e il movimento

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :

Dimostra autonomia nel movimento e nella cura di sé;

Riconosce i segnali del corpo e gli stati di benessere e/o di malessere;

Si mette in relazione con gli altri, con lo spazio e con i materiali attraverso il corpo;

Interagisce e partecipa a giochi individuali e di gruppo concordando regole;

Controlla e coordina i movimenti nei giochi e nelle attività manuali;

Prova piacere nel movimento;

Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo;

Controlla schemi posturali e dinamici;

Si muove nello spazio anche in modo personale;

Contribuisce alla costruzione di giochi motori, corporei, spaziali

Conosce e rappresenta le diverse parti del corpo;

Obiettivi di apprendimento

Anni 3

Acquisire corrette abitudini rispetto all'alimentazione e alla cura di sé.

Muoversi con sicurezza nello spazio circostante

Assumere e modificare elementari schemi motori su imitazione

Assumere e cambiare elementari schemi motori su comando verbale

Coordinare il proprio movimento nel camminare

Coordinare il proprio movimento nel correre

Manipolare vari materiali, impugnando correttamente il mezzo grafico

Seguire con lo sguardo il proprio gesto grafico

Riconoscere le principali parti del corpo su sé stesso

Eseguire un primo tentativo nel

Anni 4

Esprimersi con sicurezza e piacere nel gioco simbolico;

Raggiungere una completa autonomia nelle routine;

Consolidare la propria identità fisica e le differenze con e tra i compagni;

Partecipare alle attività motorie di gruppo;

Imitare schemi posturali fissi e in movimento, distinguendo tra camminata e corsa

Partecipare a giochi di movimento senza esporsi a rischi evidenti e rispettando le regole;

Coordinare il proprio movimento nello spazio rispetto ai compagni;

Raggiungere un coordinamento oculo- manuale sufficiente per colorare dentro i bordi, punteggiare correttamente, ritagliare lungo linee non

Anni 5

Mettere in moto processi di scoperta rispetto al movimento;

Sperimentare con il corpo uso e caratteristiche di alcuni materiali;

Riconoscere movimenti e spazi potenzialmente pericolosi;

Conoscere e percepire la funzione delle parti del corpo;

Esprimere emozioni e sentimenti attraverso il corpo;

Camminare, correre e saltare su comando e in varie direzioni;

Esprimere stati d’animo con mimica e movimento;

Imitare e riprodurre movimenti semplici e complessi;

Orientarsi nello spazio;

Eseguire percorsi integrando gli schemi motori;

23

rappresentare la figura umana.

frastagliate

Individuare e riconoscere tutte le parti del corpo su di sé e sull'altro;

Rappresentare graficamente lo schema corporeo nella posizione statica.

Inventare e costruire affinando la manualità;

Affinare la coordinazione visuo-motoria e oculo-manuale;

Rappresentare graficamente lo schema corporeo nella posizione statica e dinamica.

I discorsi e le parole

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :

Usa il linguaggio per esprimersi e comunicare;

Dimostra fiducia nell’esprimere agli altri le proprie caratteristiche e inclinazioni;

Ascolta con interesse storie poesie, filastrocche;

Partecipa alle discussioni e interagisce verbalmente;

Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni;

Usa il linguaggio verbale in modo appropriato e pertinente alle diverse situazioni;

Arricchisce le proprie competenze lessicali;

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia;

Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta prime forme di comunicazione.

Obiettivi di apprendimento

Anni 3

Pronunciare correttamente tutti i fonemi;

Articolare ed eseguire nella giusta posizione i movimenti bocca-fonatori.

Superare la fase "olofrastica" (parola-frase);

Usare una frase strutturata;

Usare una coppia di parole (nome-azione) per esprimersi;

Raccontare le proprie esperienze di vita quotidiana;

Memorizzare e riprodurre semplici filastrocche;

Prestare attenzione

Anni 4

Comprendere la lingua italiana usarla per esprimersi in contesti diversi.

Comunicare verbalmente le proprie necessità .

Usare la lingua per interagire con adulti e coetanei in conversazioni guidate dall’insegnante o spontanee.

Acquisire la consapevolezza che il confronto con gli altri necessita di regole.

Memorizzare brevi poesie e filastrocche .

Riflettere sul senso delle parole, si interessa al significato di parole

Anni 5

Usare parole appropriate per descrivere oggetti,situazioni o spiegare le proprie scelte;

Usare il linguaggio per interagire e comunicare;

Rafforzare la capacità di parlare in modo corretto;

Partecipare attivamente e in modo pertinente alle discussioni;

Raccontare esperienze personali;

Riflettere sulla funzione del codice scritto;

Arricchire il lessico e riflettere sulla struttura della frase;

Consolidare il piacere

24

all'ascolto, comprende semplici consegne;

Essere sensibile ai linguaggi "differenti";

Produrre personali elaborati grafici cercando di dar loro un significato.

nuove .

Cimentarsi in semplici drammatizzazioni.

Sviluppare il piacere per la lettura e l’amore per il libro.

Ascoltare con attenzione storie e racconti di vario genere.

Individuare i personaggi principali di una storia

Riordinare la sequenza di una storia suddivisa in tre momenti consecutivi

Scegliere e sfoglia libri leggendone le immagini.

Scoprire l’esistenza di linguaggi diversi e vi si avvicina

positivamente

Confrontarsi con culture e lingue differenti dalla propria, memorizzando semplici canzoncine o ascoltando un racconto in lingua .

Leggere le immagini distinguendole dalle parola scritta mostrando interesse e curiosità per quest’ ultima.

della lettura;

Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni;

Riorganizzare verbalmente le fasi di una storia;

Percepire somiglianze e analogie tra fonemi, sillabe e parole;

Stabilire associazioni logiche;

Sperimentare la produzione di rime;

Sviluppare sensibilità verso il linguaggio poetico;

Confrontare e individuare somiglianze e differenze nelle parole;

Riconoscere le parole e cimentarsi nella scrittura spontanea;

Cogliere la presenza di parole nuove, e ne scopre il significato.

Riflettere sulla lingua materna, confrontandola con lingue diverse, apprezzando e sperimentando la pluralità linguistica.

La conoscenza del mondo

Oggetti, fenomeni, viventi

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :

Osserva e analizza l’ambiente e mette in relazione diversi fenomeni ed elementi;

Osserva il suo corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali registrandone i cambiamenti;

Riconosce e rispetta gli esseri viventi e la natura;

Ordina oggetti e ne identifica alcune proprietà;

Confronta e valuta quantità;

Osserva, descrive, usa strumenti e utensili;

Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i punti di vista;

Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;

25

Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;

Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.

Obiettivi di apprendimento

Anni 3

Prestare attenzione, chiedendo spiegazioni a eventi o situazioni poco conosciute

Usare i sensi per esplorare.

Localizzare e verbalizza gli oggetti presenti nell'ambiente

Partecipare a processi di ricerca intorno a materiali e strumenti.

Collocare gli oggetti al posto giusto

Familiarizzare con strumenti tecnologici.

Riconoscere e descrivere i fenomeni osservati.

Ricostruire e verbalizzare le scansioni temporali di un evento.

Discriminare sopra e sotto

una forma.

Riconoscere e descrivere forme e colori

Operare con figure geometriche, grandezze e misure.

Distinguere dentro-fuori.

Anni 4

Osservare la natura e i suoi fenomeni con curiosità e interesse ponendo domande e cercando spiegazioni

Denominare le quattro stagioni e ne riconosce le principali caratteristiche

Osservare con interesse un esperimento scientifico formulando ipotesi di spiegazione e confrontandole con quelle dei coetanei

Mettere in relazione e registrare fatti e fenomeni.

Sviluppare sensibilità e rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi del mondo vegetale e animale

Ricostruire le fasi di un’ esperienza vissuta distinguendo prima- dopo

Iniziare ad orientarsi nel tempo distinguendo tra eventi già avvenuti (passato) e ancora da venire (futuro)

Individuare punti di riferimento temporali nella giornata scolastica

Intuire la ciclicità del tempo.

Anni 5

Esplorare il materiale usando diversi canali sensoriali;

Osservare l’ambiente e porsi domande;

Mettere in relazione, ordinare, fare corrispondenze;

Osservare i cambiamenti;

Esplorare con curiosità le caratteristiche del mondo animale;

Partecipare a processi di ricerca attorno ;

Usare correttamente materiali e strumenti;

Ricostruisce quanto si è fatto, vissuto, sentito anche attraverso l’uso dei simboli;

Mettere in relazione, ordinare, creare corrispondenze;

Individuare le caratteristiche percettive (colore,forma,dimensione);

Formulare domande, interpretazioni e opinioni su fatti o fenomeni;

Cercare spiegazioni seguendo un’argomentazione logica.

La conoscenza del mondo

Numero e spazio

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :

26

Confronta e valuta quantità, riflette sull’ordine delle cose, cerca relazioni, regole e regolarità;

Riconosce e usa il linguaggio matematico dei segni e dei simboli dando prova di capire e raccontando ciò che vede;

Confronta e valuta quantità, cerca variabili, riflette sulla misura, sull’ordine e sulle relazioni;

Si relaziona con lo spazio e con gli oggetti cercando soluzioni personali;

Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i punti di vista;

Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;

Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;

Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.

Obiettivi di apprendimento

Anni 3

Raggruppare e ordinare oggetti della stessa dimensione

Classificare oggetti in base al colore

Classificare oggetti in base alla forma

Riconoscere tra due oggetti il più grande e il più piccolo

Affinare le personali abilità di conteggio.

Riconoscere in situazione il prima e il dopo.

Sperimentare il concetto di sopra e sotto con il corpo e con gli oggetti.

Sperimentare in situazione di gioco il concetto di avanti e indietro.

Riconoscere le caratteristiche di una forma.

Riconoscere e descrivere forme e colori

Operare con figure geometriche, grandezze e misure.

Anni 4

Distinguere semplici quantità (tanto, poco, niente)

Individuare l’appartenenza ad un insieme

Riordinare almeno tre oggetti in una seriazione (piccolo, medio, grande)

Compiere associazioni logiche individuando relazioni di causa-effetto

Iniziare a utilizzare semplici simboli intuitivi (per indicare presenze e assenze, per il tempo meteorologico)

Utilizzare la conta numerica come “filastrocca dei numeri” accompagnandola con il gesto dell’indicare

Compiere misurazioni in maniera intuitiva attraverso il confronto (più alto /più basso, più lungo/più corto)

Si orientare con sicurezza nello spazio scolastico

Eseguire un percorso strutturato sulla base di indicazioni verbali

Conoscere i principali concetti topologici (dentro/fuori,

Anni 5

Comprendere alcuni significati e funzioni del numero;

Operare con i numeri associando grandezze;

Riconoscere e usare il linguaggio simbolico;

Aggiungere, togliere, valutare quantità e misure;

Riconoscere l’importanza del punto di vista in una situazione spaziale;

Capire il significato del numero nel contesto in uso;

Classificare, riconoscendo differenze e associando elementi;

Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze;

Riconoscere l’utilità di semplici strumenti per contare e misurare;

Imparare ad usare il linguaggio simbolico e tecnologico;

Osservare, descrivere, confrontare le forme geometriche e i solidi.

Porre attenzione all’ordine e al ritmo di una forma in una

27

sopra/sotto, davanti/dietro)

Riconoscere e riproduce le principali forme geometriche (cerchio, triangolo,quadrato)

sequenza;

Usare strategie personali per risolvere situazioni

28

13. L’OFFERTA FORMATIVA

Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione…

(art. 28 Convenzione sui diritti del fanciullo L. 176/1991)

Gli Stati parti convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:

favorire lo sviluppo della personalità… (art. 29)

Linee didattiche generali

Le scelte, che di seguito verranno descritte, non hanno alcuna pretesa di esaustività, ma certo

pongono il lettore in una prospettiva di ordine psicopedagogico che quanto meno chiarisce il sotteso

motivo espresso nell’offerta formativa delle Scuole dell’infanzia della Fondazione. Questo sotteso

motivo può essere esplicitato dal simbolo del VIAGGIO inteso, non solo come evasione mentale

verso pensieri lontani, alimentando così il mondo fantastico ed incantato che è caratteristico dei

bambini e delle bambine di età compresa fra i due e i cinque anni, ma anche come percorso vero e

proprio (fisico) tra i saperi.

Un viaggio tale da potersi proporre come uno strumento flessibile di crescita, capace di non essere

mai un passo troppo avanti (creando panico e imbarazzo e/o stress nei bambini che

temporaneamente non riescono) né un passo indietro (creando noia e disattenzione nei bambini)

rispetto alle attese e alle potenzialità dei bambini, ma anche di tutti gli operatori, parti agenti e

costruenti questa eterna ricerca della conoscenza che si pone come:

Scelta risolutrice di problemi (problem solving)

Scelta costruttrice di competenze (mastery learning)

Scelta di aiuto e sostegno (tutoring)

Autonoma scoperta delle proprie potenzialità.

Gli ambienti verranno strutturati ed organizzati rispettando questo approccio psicopedagogico di

rivalutazione dell’azione, più che dello spontaneismo, di promozione dell’autonomia, più che del

passivo vincolo con gli oggetti di studio.

La scuola si impegna ad essere quindi:

Scuola di qualità

attraverso

progettazione

attuazione

valutazione

riprogettazione

Scuola costruttiva Nella quale i soggetti a vario titolo coinvolti (genitori,

alunni, insegnanti, dirigenti, operatori) sono attori

osservatori impegnati in un processo di costruzione attiva

29

La proposta formativa concorre a promuovere:

Formazione integrale della personalità del bambino;

Maturazione dell’identità;

Conquista dell’autonomia;

Sviluppo delle competenze;

Benessere psico-fisico;

Interazione con le famiglie.

Il percorso educativo della scuola dell’infanzia, con la mediazione delle opportune unità di

apprendimento programmate dai docenti, mira a trasformare gli “obiettivi specifici di

apprendimento” indicati nelle competenze di ciascun allievo. Pertanto, gli obiettivi specifici di

apprendimento saranno vincolati alla logica del rimando, ovvero, l’uno rimanda sempre all’altro e

non sono mai autosufficienti, ma aperti ad un complesso di rimando reciproco e continuo.

Scuola propositiva Sperimentazione laboratoriale

Scuola sinergica Continuità con gli asili nido presenti sul territorio

30

PROGETTI EDUCATIVI TRIENNIO

2016/2017

2017/2018

2018/2019

N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA

1 Terra e Mare: suoni, profumi, colori e parole Ottobre/giugno

2 Progetto Strada Sicura… Ottobre/giugno

3 Viaggio dell’apprendista cittadino Ottobre/giugno

Per l’inizio di ogni anno scolastico viene elaborato un progetto per l’Accoglienza dei bambini

N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA

1 Progetto Accoglienza Settembre

E’ previsto per ogni anno scolastico l’attivazione di progetto extra curricolari con esperti esterni

N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA

1 Progetto di Avviamento allo Sport Ottobre/giugno

2 Progetto di drammatizzazione Ottobre/giugno

3 Progetto di Lettura Ottobre/giugno

31

Fondazione Pomigliano Infanzia

Scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo”,

“Italo Calvino”

Progetto Accoglienza

La Scuola dell’Infanzia è il luogo che in virtù di una pluralità di esperienze qualificanti

consente al bambino di scoprire e conseguire gradualmente la padronanza dell’essere,

dell’agire e del convivere e pertanto di compiere avanzamenti sul piano della

maturazione dell’identità, dello sviluppo, delle competenze, dell’acquisizione e

dell’autonomia.

L’ingresso a scuola dei “nuovi” bambini di due anni e tre anni, ma anche il rientro per

i grandi (4, 5 anni), coinvolge le sfere più profonde dell’emotività e dell’affettività.

E’ un evento atteso e temuto, allo stesso tempo, carico di aspettative, di

consapevolezze e significati ma anche di ansie per il distacco. Proprio per questo

dobbiamo prestare più attenzione al tempo dell’accoglienza prevedendo percorsi in

grado di accettare e valorizzare le individualità e le risorse disponibili. Le attività dei

primi giorni sono determinanti poiché fanno trasparire lo stile educativo e relazionale

della scuola

32

ACCOGLIENZA UNITA’ DI

APPRENDIMENTO

“STAR BENE A SCUOLA”

COMPETENZE ANNI 2 - 3 - Conoscere i nomi dei compagni - Conoscere gli spazi della scuola - Conoscere le insegnanti di sezione e gli adulti presenti nella scuola

COMPETENZE ANNI 4 - Attivare schemi di individuazione e orientamento dello spazio fisico dell’aula e riconoscere gli adulti di sezione come punto di riferimento - Conoscere gli spazi della scuola e orientarsi con adeguata disinvoltura - Comunicare in modo autonomo con gli adulti per manifestare i propri

COMPETENZE ANNI 5 - Percepire la scuola come luogo in cui poter vivere piacevoli esperienze e sapersi distaccare dagli adulti di riferimento - Svolgere con adeguata sicurezza e autonomia le operazioni di routine - Partecipare e cooperare ad attività e giochi di gruppo

IL TEMPO DELLA SCUOLA si adegua ai bisogni

dell’accoglienza, sia dei nuovi iscritti sia dei bambini

che rientrano dopo le vacanze estive.

Per i bambini di due anni e tre anni nuovi iscritti si adotterà un orario flessibile e individualizzato, a partire dalla frequenza di qualche ora nei primi giorni di scuola, fino alla capacità di accettare un tempo prolungato secondo le scansioni della giornata scolastica. Per i bambini di 4 e 5 anni l’orario sarà per

la prima settimana dalle 8,30 alle 12,00. La

settimana successiva dalle 8,00 alle 17,00.

Il sabato dalle 8,30 alle 12,00.

33

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: (Il se’ e l’altro)

Promuovere l’autonomia per sviluppare e rafforzare lo spirito di amicizia.

Sviluppare e rafforzare la stima di sé e l’identità.

TRAGUARDI FORMATIVI

Conoscere il nuovo ambiente scolastico in tutte le sue dimensioni (sociali,

organizzative, logistiche) per inserirsi in esso serenamente e costruttivamente

superando le ansie iniziali.

Conquistare una progressiva autonomia anche sul piano socio-affettivo, per

distaccarsi dai genitori e allargare gradualmente la propria cerchia di amici.

CONNESSIONE CON ALTRI CAMPI DI ESPERIENZA

Il corpo in movimento – Controllare l’affettività e l’emotività in relazione all’età.

I discorsi e le parole – Interagire con i compagni e con gli adulti.

Linguaggi, creatività, espressione – Ascoltare e riconoscere il suono dei nomi.

La conoscenza del mondo – Manipolare, smontare e montare. Organizzare spazi.

In tutto questo periodo si privilegiano le seguenti ATTIVITA’:

• le attività di scoperta dell’ambiente scuola con i materiali e gli oggetti a

disposizione;

• l’appartenenza alla sezione e la conoscenza dei coetanei e degli adulti presenti;

• le attività di routine, di vita pratica e igienico-alimentari;

• le attività di gioco/canto/danza sia in piccolo gruppo che in grande gruppo;

• la scoperta delle regole di vita quotidiana;

• le attività espressive libere e guidate legate al disegno, alla pittura, alla

manipolazione di materiali;

• i giochi liberi ed organizzati negli angoli strutturati.

34

PROGETTO EDUCATIVO

TERRA E MARE: suoni, profumi, colori e parole …

Giovanni Centazzo (tra terra e mare)

PREMESSA

Durante le esperienze quotidiane i bambini vengono continuamente a contatto con la natura, con

elementi e materiali quali: la terra, la sabbia e l’acqua. Attratti dalla natura che li circonda, amano

manipolare la terra e giocare con l’acqua.

Questo progetto trova nella natura lo stimolo per coinvolgere i bambini verso l’osservazione per poi

condurli all’assunzione di quell’atteggiamento “scientifico” che, attraverso la formulazione di

ipotesi e verifiche, finalizzi la loro innata curiosità verso la ricerca delle verità dimostrabili.

I bambini si avvicineranno alla natura utilizzando varie tecniche; sperimenteranno e riconosceranno

i rumori, i suoni, i profumi che regalano la terra e il mare.

FINALITA’

Fare dell’arte sia figurata che scritta un motore dell’apprendimento per sviluppare la

creatività e forme di intelligenza divergente.

OBIETTIVI DIDATTICI

Conoscere le caratteristiche della terra e del mare;

Scoprire le molteplici forme di vita presenti negli habitat proposti;

Sviluppare la manualità e affinare le differenti percezioni;

Utilizzare segni, disegni e colori per esprimere significati;

35

Fare uso espressivo di suoni, rumori, segni, colori, materiali.

OPERATIVITA’ E METODOLOGIA

Nel progetto i bambini vengono considerati come reali protagonisti del loro percorso di crescita.

Essi seguiranno percorsi ludico creativi, grazie ai quali potranno sviluppare, riflettere, intuire e

scoprire l’importanza della terra e del mare.

DURATA DEL PROGETTO

Il progetto ha durata annuale da ottobre a giugno e si esplicherà con attività di laboratorio e

momenti di intersezione.

SPAZI

Sezioni, giardino, esplorazioni, uscite didattiche.

VERIFICHE

Le verifiche saranno effettuate dai docenti attraverso l’osservazione diretta degli alunni durante lo

svolgimento delle molteplici attività sia individuali che di gruppo.

DOCUMENTAZIONE

Produzione di elaborati grafico-pittorici, cartelloni, plastici, mostra finale.

36

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE

“STRADA SICURA…”

Premessa:

La motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto di educazione stradale nella

scuola dell’infanzia è quella di favorire nei bambini l’acquisizione di comportamenti adeguati e

sicuri per la strada.

L’interiorizzazione di alcune regole fin dalla prima infanzia assume un significato fondamentale

nel percorso di crescita del bambino in qualità di futuro cittadino e di utente consapevole e

responsabile del sistema stradale.

Finalità:

Alla base della realizzazione di tale progetto sta il favorire nei bambini, l’acquisizione di

comportamenti adeguati e sicuri per la strada.

· Sviluppare il senso di autonomia e di responsabilità personale e sociale.

· Promuovere il rispetto di sé e degli altri e la disponibilità alla collaborazione.

· Rafforzare la capacità critica, creativa e ludica.

· Fare acquisire conoscenze, competenze e consapevolezze in materia di sicurezza stradale.

· Imparare a vivere le regole di comportamento come elaborazione comune di valori condivisi.

37

· Coinvolgere attivamente i bambini, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile.

· Promuovere l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di

socializzazione tra coetanei.

Obiettivi:

Gli obiettivi del progetto si differenziano a seconda dell’età dei bambini e sono:

Conoscere semplici concetti topologici

Conoscere il ruolo del vigile e semplici comportamenti da seguire sulla strada (3 anni);

Riconoscere semplici segnali stradali

Classificarli per la loro forma

Ascoltare e comprendere racconti inerenti all’Educazione stradale (4 anni);

Conoscere i principali mezzi di trasporto

Distinguere i comportamenti corretti e quelli scorretti

Conoscere il significato delle differenti segnaletiche

Rispettare le azioni che indica il vigile

Favorire nel bambino lo sviluppo dell'autonomia per sapersi orientare da solo

Affrontare situazioni nuove con equilibrio e serenità confidando nelle proprie capacità

Ascoltare e comprendere racconti sulla strada e sui segnali stradali (5 anni)

Condividere regole di comportamento

Sviluppare capacità percettive

Eseguire percorsi

Acquisire abilità pedonali.

L’inquinamento

Contenuti e metodologie:

Attraverso il dialogo, la discussione collettiva, il gioco e l’esplorazione della città, i bambini

andranno alla scoperta giocosa delle prime regole civiche e sociali.

Risorse Umane:

Polizia Municipale: funzioni e compiti del Vigile Urbano

A.C.I., Simulazione di un percorso stradale con l’utilizzo di attrezzature mobili

Comune: supporto logistico alle varie iniziative

38

Strumenti e sussidi:

Carta, carta collage, colori a cera, carta velina, carta crespa, colori a dita, tempere, pennarelli,

pastelli, forbici, cartoni, materiale da recupero, materiale per la psicomotricità, macchina

fotografica.

Organizzazione e attivazione laboratori didattici:

Saranno organizzati ed attivati laboratori didattici in orario curricolare curati dalle insegnanti:

• Laboratorio creativo- espressivo : rappresentazione dei principali segnali stradali; realizzazione

di giochi di drammatizzazione.

• Laboratorio ludico- motorio: realizzazione di percorsi guidati a piedi ed in bicicletta in palestra o

nel cortile della scuola;

Prodotto/i finale:

• Realizzazione ed esecuzione del ”Gioco del Semaforo”

• Realizzazione di un percorso stradale che prevede otto difficoltà.

• Gimkana con le bici

Tempi e spazi:

Il progetto si svolgerà durante la bella stagione in modo da rendere possibile numerose uscite, il

periodo di svolgimento del progetto può essere compreso tra Febbraio e Maggio. Gli spazi da

utilizzare sono la sezione, il corridoio, la palestra, il giardino e spazi esterni durante le uscite.

Valutazione in itinere e finale:

Nel corso dell’anno gli insegnanti si incontreranno e si confronteranno sulle modalità

organizzative, sullo svolgimento del progetto e eventuali modifiche da apportare per favorire il

raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La valutazione finale delle abilità sociali acquisite sarà frutto di un’ osservazione sistematica da

parte degli insegnanti coinvolti nel progetto.

Documentazione:

Il Progetto di educazione stradale può essere documentato utilizzando diverse modalità: fotografie,

registrazioni su audiocassette delle conversazioni effettuate con i bambini, disegni ed elaborati dei

bambini, cartelloni.

39

Osservazioni:

Le osservazioni vanno raccolte ed illustrate su un cartellone comune. Ogni attività va rinforzata da

schede (in allegato)

DESTINATARI

Tutti i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia

40

PROGETTO EDUCATIVO

“VIAGGIO… DELL’APPRENDISTA CITTADINO”

PREMESSA

L’educazione alla cittadinanza è finalizzata alla formazione di futuri cittadini. La scuola

dell’Infanzia è un terreno fertile per sviluppare relazioni significative e per favorire l’incontro di

molteplici culture. E’ proprio nel rapporto con gli altri che il bambino impara l’importanza del

rispetto e riconosce diritti e doveri che regolano la convivenza. A marzo 2009 il Ministro M.

Gelmini ha presentato un documento di indirizzo per la sperimentazione dell’ insegnamento di “

Cittadinanza e Costituzione” una nuova materia di studio per le scuole di ogni ordine e grado.

il bambino nella scuola dell’infanzia, sviluppa la propria identità personale e il senso di

appartenenza alla propria comunità ; alla stesso tempo ha la possibilità di riflettere e confrontarsi

con i coetanei, imparando e assumendo come valore la reciprocità e il rispetto. Essere cittadini, in

questa prospettiva di apertura all’altro, implica l’acquisizione della consapevolezza che ciascuno è

portatore di diritti inalienabili ma anche di doveri nei confronti di se stesso, degli altri e

dell’ambiente.

41

I diritti e i doveri devono parlare ai bambini attraverso esperienze vissute, offrendo loro la

possibilità di sperimentare direttamente forme concrete di cooperazione in un clima scolastico dove

la condivisione è incoraggiata attraverso la libertà di espressione e dove è favorita la partecipazione.

Il bambino va educato fin da piccolo al riconoscimento e alla difesa dei propri diritti poiché egli è

FUTURO CITTADINO ma titolare sin da subito di diritti innegabili. Partendo dal suo vissuto cioè

la famiglia, la scuola ,il quartiere, la città si introduce gradatamente il concetto di gruppo come

comunità di vita regolata da leggi e principi comuni. L’attività didattica si snoda attraverso

conversazioni libere e guidate che portano i bambini a comprendere il significato di alcune parole

chiave come: Legge, Regola, Convivenza, Democrazia. Successivamente si analizza e si riflette su

aspetti della Costituzione Italiana soffermando l’attenzione soprattutto sui seguenti articoli:

L’uguaglianza di tutti di fronte alla legge(art.3)

La pace(art.11)

La tutela del paesaggio (art.9)

Il riconoscimento dei diritti e doveri di ogni uomo (art.2)

FINALITA’:

1. Favorire l’amicizia e il dialogo fra i bambini

2. Sviluppare la centralità, la partecipazione del bambino alla vita sociale per acquisire il senso di

identità ed appartenenza alla propria comunità e di prepararsi ad essere cittadino del mondo in

modo responsabile

3. Acquisire la consapevolezza che ciascun bambino è una persona portatrice di diritti e doveri

4. Favorire l’instaurarsi nel bambino del sentimento sociale e del valore di reciprocità e rispetto,

educando alla cittadinanza.

CAMPI D’ESPERIENZA

Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i Campi

d’esperienza:

• IL SE’ E L’ALTRO

• IL CORPO IN MOVIMENTO

• IL CORPO IN MOVIMENTO

• LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

• I DISCORSI E LE PAROLE

• LA CONOSCENZA DEL MONDO

42

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Istaurare rapporti interpersonale basati sulla cooperazione, lo scambio, l’accettazione dell’altro, le

regole di convivenza.

• Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti e doveri di bambino

• E’ consapevole della propria identità; presenta (racconta e spiega) le caratteristiche fisiche sue,

della sua famiglia, della sua maestra, attraverso una descrizione verbale, una serie di disegni

colorati con tecniche diverse.

• Comincia a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, si confronta con

le capacità dei compagni, tenta e/o accetta di integrarsi, in un compito affidatogli dall’insegnante o

da un adulto

• E’ cosciente della propria storia, della storia familiare, delle tradizioni della famiglia, della

comunità, della scuola e ha sviluppato senso di appartenenza

• E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto

OBIETTIVI

• Conoscere il proprio corpo e l’opportunità di

utilizzarlo.

• Conoscere aspetti della propria realtà

scolastica, familiare e sociale.

• Condividere spazi ed esperienze di gioco.

• Esprimere e comunicare agli altri le proprie

emozioni, le proprie domande e i propri

pensieri.

• Ascoltare gli altri, spiegare il proprio punto di

vista.

• Riconoscere le differenze e averne rispetto.

• Conoscere usi e costumi di altri paesi.

• Conoscere e sperimentare la pluralità

linguistica.

• Sperimentare varie tecniche espressive;

• Conoscere il proprio paese

• Conoscere le linee essenziali della

Costituzione Italiana

• Rafforzare l'autonomia e la stima

• Sviluppare il senso di sicurezza

• Esprimere ed elaborare contenuti emotivi

• Condividere con i compagni le emozioni.

• Condividere momenti di gioia

• Sapere il nome della propria Nazione

• Conoscere i colori della propria bandiera

• Attivare comportamenti di fratellanza;

• Comprendere di essere cittadini del mondo;

• Intuire l’appartenenza a un Paese e al mondo;

• Intuire e rispettare l’identità di un popolo;

• Orientarsi nelle scelte e nei comportamenti che

rispettano l’ambiente.

43

OBIETTIVI

• Rafforzare gli atteggiamenti pro sociali (

fiducia, disponibilità, collaborazione, amicizia)

• Riconoscere ed esprimere attraverso il corpo

emozioni e sentimenti

• Superare la paura attraverso il gioco

• Condividere le esperienze con gli altri

• Esplorare l'ambiente circostante

• Muoversi con precisione in relazione agli

oggetti, agli spazi, alle persone

• Muoversi nello spazio secondo ritmi stabiliti

• Accrescere la stima di sè attraverso il

movimento

• Sviluppare le proprie potenzialità

• Conoscere qualche cibo di altri paesi del

mondo

• Focalizzare l'attenzione sulle condizioni di vita

di altri Paesi

• Riconoscere il gioco come momento educativo

e socializzante

• Incoraggiare il bambino ad esprimersi

liberamente

• Sentirsi parte di un gruppo

• Favorire la socializzazione, la relazione e la

comunicazione verbale e non

• Muoversi spontaneamente e in modo guidato,

da soli e in gruppo

• Sperimentare nuovi codici di comunicazione

• Sviluppare le proprie potenzialità

• Riconoscere le proprie capacità e i propri

limiti

• Partecipare alle attività di gioco libero

• Scoprire paesi e popoli del mondo

• Attivare comportamenti di fratellanza

• Comprendere di essere cittadini del mondo

• Intuire l'appartenenza ad un paese e al mondo

• Conoscere la bandiera della propria nazione e

di quella europea

• Conoscere la moneta europea

• L'ambiente in cui vivono i bambini in altre

parti del mondo: case, palazzi, negozi

• Usanze, costumi, lingue

• Focalizzare l'attenzione sulla pace

44

METODOLOGIA:

Per affrontare l’educazione alla cittadinanza, un argomento apparentemente complesso per l’età dei

bambini, è importante ricorrere sempre alla mediazione ludica propria della scuola

dell’ Infanzia. Le proposte saranno presentate sotto forma di gioco e introdotte in modo divertente

da canzoni, storie e filastrocche. Non si tratta di trasmettere conoscenze ma di far vivere ai bambini

delle esperienze, in un percorso che diventa significativo nel momento in cui viene interiorizzato.

Le proposte vedono sempre il bambino protagonista per cui le attività, organizzate sia in piccolo che

in grande gruppo, valorizzano ciascuno e tutti facilitando la possibilità di espressione personale. In

questo percorso accompagneremo il bambino ad uscire gradualmente dal proprio egocentrismo per

aprirsi verso gli altri e riconoscere i loro punti di vista e i bisogni altrui. Partendo dalla

consapevolezza che nella relazione con gli altri ognuno si arricchisce, promuovendo una prima

acquisizione dei diritti e dei doveri. Attraverso domande stimolo opportunamente formulate, i

bambini verranno invitati a esprimersi e troveranno uno spazio adeguato di ascolto; inviteremo così

i bambini a ricercare possibili risposte e ad aprire nuovi interrogativi abituandoli al dialogo e al

confronto.

RISORSE

ESTERNE

METODOLOGIE PRODUZIONE

Famiglie

Enti locali

Esperti esterni

Ambiente naturale

Attività di ricerca-azione

Gioco

Attività di laboratorio

Uscite didattiche

Attività di brainstorning, di

ascolto e di conversazione;

Cooperative learning

Gioco spontaneo e guidato

Esperienze strutturate, guidate,

libere e differenziate;

Lavori di gruppo a livello di

sezione e di intersezione.

Elaborazione grafico-pittoriche

plastico-manipolative

musico-motorio

linguistico-espressivo

Fotografie

Rappresentazione di fine anno

Libri, cartelloni

45

TEMPI DI ATTUAZIONE

Intero anno scolastico.

MEZZI E STRUMENTI:

Carta, colori di tutti i tipi, matite, penne, pennelli, colla, libri, forbici, materiale di recupero,

computer, fotocamera, stereo, mezzi di amplificazione, ecc.

VERIFICA E VALUTAZIONE

• Verifica e valutazione saranno effettuate sia in fase intermedia che finale

• Durante tutto il percorso progettuale sarà effettuata la valutazione in itinere che permette di

valutare il lavoro a fronte dei bambini e ridefinire il percorso in base alle problematiche sorte.

La verifica sarà effettuata attraverso:

• - osservazioni sistematiche e occasionali

• - conversazioni

• - rilettura dei materiali prodotti dai bambini

• - schede

La valutazione delle prove terrà conto:

• del livello di partenza di ciascun bambino;

• delle modificazioni evidenziate nel processo di insegnamento;

• della documentazione e dei prodotti realizzati;

DOCUMENTAZIONE:

La documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione e rende

visibili i percorsi formativi e i progressi individuali e di gruppo. La documentazione delle fasi del

progetto “ Noi … piccoli cittadini del mondo” avverrà tramite:

• Cartellonistica

• DVD

• documentazione fotografica

• pubblicazione dei lavori prodotti sul sito della scuola.

46

LABORATORI DIDATTICI E DI APPROFONDIMENTO

Durante l’anno scolastico le insegnanti e le educatrici attivano, per ogni singola sezione di tutte le

scuole dell’infanzia della Fondazione, dei Laboratori didattici e di approfondimento.

NUMERO DENOMINAZIONE

1 Laboratorio di arti manuali

2 Laboratorio di lingua inglese

3 Laboratorio di drammatizzazione

4 Laboratorio di manipolazione

5 Laboratorio di pittura

6 Laboratorio di gioco-musica

7 Laboratorio di psicomotricità

8 Laboratorio di arte in movimento

9 Laboratorio di cucina

10 Laboratorio di educazione alimentare

11 Laboratorio di coltivazione

12 Laboratorio di prescrittura e precalcolo

CELEBRAZIONE DELLE FESTIVITA’

Le feste che si susseguono nel corso dell’anno scolastico devono essere vissute dai bambini come

momenti di conoscenza, condivisione e convivialità ma anche come momenti di riflessione e

scoperta di ciò che ci circonda. La scuola, in molte di queste occasioni, apre le porte alle famiglie

per sviluppare in ciascun bambino il senso di appartenenza alla sua famiglia, alla sua scuola, alla

propria comunità.

Le festività che solitamente trovano spazio nel calendario scolastico sono:

Festa dei nonni (2 ottobre);

Festa dell’autunno;

Festa di Halloween (31 Ottobre);

Festa dell’albero (21 Novembre);

Festa dell’inverno;

47

Natale (dicembre);

Carnevale (febbraio/marzo);

Festa del papà (19 marzo);

Festa della primavera;

Festa della mamma (maggio);

Festa di fine anno scolastico (giugno).

48

14. RICERCA SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE

Sezioni Primavera

Con il comma 630 della legge finanziaria 296 del 2006 è prevista l’istituzione delle sezioni

primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi, con la finalità di porre fine al fenomeno degli anticipi

nella scuola dell’infanzia. Il Regolamento del 7 ottobre 2010 ha previsto una validità triennale

dell’esperienza con l’intento di preparare il superamento della fase sperimentale e conseguire la

messa a regime dell’esperienza. Le “sezioni primavera” sono un servizio socio educativo, nato allo

scopo di agevolare le famiglie in difficoltà, con bambini che non trovavano posto al nido, fornendo

una risposta alla domanda delle famiglie per i servizi della prima infanzia e contribuendo alla

diffusione di una cultura attenta ai bisogni e alle potenzialità dei bambini, in coerenza con il

principio della continuità educativa. Quella che era partita come una sperimentazione presso le

scuole dell’infanzia della Fondazione è, ormai, una realtà affermata e di successo che è parte

integrante dell’esperienza educativa proposta dalle tre scuole.

Ai bambini che frequentano le sezioni primavera è dedicata una vera e propria programmazione di

attività adatta a questa fascia d’età che è una delle novità in pieno sviluppo.

I bambini hanno uno spazio loro dedicato e a disposizione dei servizi igienici attrezzati con fasciatoi

e mobili dove riporre i loro corredini per il cambio. Ogni sezione a loro dedicata è provvista di una

angolo per il riposo, arredato appositamente con lettini valicabili e una zona dedicata al racconto,

alla fantasia, alla fiaba. In questa parte ci sono libri e giochi specifici per i bambini di quest’età.

Ogni aula presenta l’angolo morbido con materassini ginnici, puff e divanetti morbidi: un angolo

delle coccole o dove rilassarsi. Oltre alla loro aula i bambini avranno la possibilità di muoversi

anche negli altri ambienti dove incontrare ed interagire con i “più grandi”, in tal modo si instaura un

legame sociale, ovvero un embrione di comunità allargata predisposta all’aiuto e alla solidarietà tra

i componenti. È auspicabile, infatti, promuovere attività e giochi per gruppi eterogenei

promuovendo così non solo la maturità psichica dei bambini ma anche il saper vivere insieme e il

condividere con altri. Tutto ciò dimostra che in molti casi lo scambio comunicativo con bambini più

grandi è da sprone alla crescita dei più piccoli e, viceversa, il rapporto dei più grandi con i più

piccoli è da incentivo al senso di responsabilità e alla tutela sociale e/o di gruppo.

Il presupposto psicopedagogico è che i bambini delle sezioni primavera possono vivere esperienze

di socializzazione, di sviluppo delle competenze cognitive e affettive in un contesto educativo unico

in cui possono avvalersi della molteplicità di stimoli offerti da un ambiente eterogeneo, perché

ospita bambini dai due ai cinque/sei anni. Per i piccoli, che vivono in ambienti dove le relazioni

sono quasi esclusivamente con gli adulti (genitori, nonni e baby sitter) l’inserimento nella scuola

49

dell’infanzia rappresenta la migliore opportunità per sperimentare e conoscere le prime forme di

rapporto con i pari. La ricchezza dell’esperienza educativa scaturisce dalla necessità per il gruppo

degli insegnanti di elaborare un progetto educativo capace di rispondere ai bisogni specifici di ogni

fascia d’età, offrendo risposte individuali a tutta la comunità infantile coinvolta. Tutto questo

permette la sperimentazione di una vera pedagogia dell’infanzia, di un luogo fisico e di uno spazio

mentale in cui per i più grandi e per i piccoli è possibile “Parlare i diversi linguaggi dei bambini”.

L’accoglienza

L’accoglienza è una fase, non un momento, indispensabile per il buon ambientamento dei bambini,

delle docenti, delle famiglie e anche degli spazi, che vengono così adattati nei confronti di questa

comunità nuova ed allargata. Quindi per favorire l’inserimento dei bambini e delle bambine la

scuola ha programmato l’accoglienza personalizzata di ciascun bambino.

Per evitare un ingresso a scuola troppo traumatico è consentito nelle prime settimane di Settembre

un ingresso scaglionato ed un orario flessibile. L'incontro tra scuola e famiglia si svolgerà in un

clima sereno perché il bambino viva il suo ingresso a scuola come un passaggio di consegne

affettive.

Si cercherà di capire i sentimenti dei genitori e li si renderanno partecipi dei metodi educativi

offrendo loro un'immagine viva della giornata del bambino: solo i genitori che si fidano possono

trasmettere fiducia ai loro figli.

Le scuole della Fondazione Pomigliano Infanzia si propongono come ambiente sereno, rassicurante,

sempre coinvolgente. Tutto è predisposto perché ogni bambino si ritrovi e intuisca il complessivo

tendere "all'essere insieme" per crescere, conoscersi, " imparare ad imparare". Si è provveduto a

scandire con precisione il tempo scolastico. Il ritmo della giornata è stato determinato " in modo da

salvaguardare il benessere psicofisico e da tenere nel massimo conto la percezione individuale del

tempo e le sue componenti emotive". Un ritmo frenetico danneggerebbe il bambino; un ritmo

troppo lento non agevolerebbe la sua crescita mentale.

Educazione alimentare

Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore

di godere del migliore stato di salute... ( art. 24)

Le scuole dell'infanzia adoperano un menù che ruota su quattro settimane, programmate dal

Dipartimento di prevenzione, Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione della ASL Napoli 3, in

50

quanto i bambini hanno pedagogicamente e fisiologicamente bisogno di conoscere tutti i

componenti nutrizionali fondamentali alla crescita.

51

ALLEGATO 1

CARTA DEI SERVIZI

Premessa

La Carta dei Servizi delle scuole dell’infanzia della “Fondazione Pomigliano Infanzia”, nel pieno

rispetto delle leggi che regolano la vita della scuola nei suoi aspetti generali, vuole essere uno

strumento operativo ed organizzativo, il cui scopo principale è quello di fissare le norme di

funzionamento per una puntuale e migliore qualità del servizio scolastico a vantaggio di tutti gli

utenti ed operatori scolastici. Il seguente documento, realizzato con la collaborazione di tutte le

componenti scolastiche, è parte integrante del PTOF. Esso ha valore vincolante per tutti i soggetti a

cui è indirizzato e può essere modificato con le procedure previste dagli ordinamenti scolastici,

qualora se ne ravvisi la necessità o per mutate esigenze di servizio.

PARTE PRIMA

Principi fondamentali

La Carta dei Servizi ha come fonte d’ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33, 34 della

Costituzione Italiana1. L’erogazione del servizio scolastico assicura il rispetto dei principi di

uguaglianza, imparzialità, obiettività ed equità.

La scuola, attraverso le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la

regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative anche in situazioni di conflitto

sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle

disposizioni contrattuali in materia. Attraverso l’azione sinergica di tutte le componenti in essa

operanti, si adopera per assicurare l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e

l’integrazione di questi ultimi. Promuove, pertanto, attività socializzanti di coinvolgimento ed

1 Art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,

di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli

ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il

pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,

economica e sociale del Paese”.

Art. 33: “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali

sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed

istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che

chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello

degli alunni di scuole statali. E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la

conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie,

hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I

capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende

effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per

concorso.

52

aggregazione dei bambini e di impegna per la soluzione di eventuali problematiche relative a

studenti in condizioni familiari particolari, di svantaggio, di disabilità. Etc.

Diritto di scelta e frequenza

La scuola assicura il servizio scolastico a tutti coloro che ne fanno richiesta.

Al fine di assicurare il proseguimento sereno degli studi, la scuola attua interventi di prevenzione e

controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. A titolo preventivo, la scuola dell’infanzia

prevede:

Prima dell’iscrizione, un’attenta informazione sulle attività didattiche ed extra-scolastiche

promosse dalla Fondazione;

Attività di accoglienza, con particolare riguardo ai bambini che per la prima volta

intraprendono percorsi formativi diversi da quelli familiari;

Un costante rapporto con i genitori mediante forme di programmazione partecipata e

incontri sia preordinati che su richiesta.

Partecipazione, efficienza e trasparenza

Tutte le componenti scolastiche sono protagoniste e responsabili della Carta dei Servizi attraverso

una gestione partecipata della scuola.

Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino”, in

collaborazione con gli Enti Locali, si impegna a favorire attività extra scolastiche tese a realizzare la

funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.

Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale

Le finalità dell’insegnamento di ogni disciplina sono soprattutto formative. Pertanto il PTOF, nel

rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, art. 33 Costituzione, individua obiettivi

comuni che assolvono il compito di creare le condizioni della riuscita personale, autonoma e

competente dei bambini. l’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il

personale scolastico ed un compito per l’amministrazione che assicura interventi organici e regolari.

53

PARTE SECONDA

Area didattica

La scuola dell’infanzia, con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni, della

società civile, assolve una funzione formativa in quanto educa alla socializzazione ed alla reciproca

collaborazione, trasmettendo valori che costituiscono il fondamento della vita civile. Pertanto, la

scuola si impegna a garantire che l’attività educativa sia qualitativamente adeguata alle esigenze

culturali e formative dei bambini.

Nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, le scuole della Fondazione, al fine di

promuovere uno sviluppo armonico della personalità dei bambini, intende programmare dei

protocolli di intesa con il grado superiore di istruzione, anche attraverso forme di tutoring sugli

orientamenti didattici da attuare. Nella scelta del materiale didattico dei sussidi e della

strumentazione, ogni insegnante terrà conto, oltre che dell’intrinseca valenza culturale ed educativa

degli stessi, anche della loro rispondenza agli obiettivi formativi ed alle esigenze dei bambini. le

scuole della Fondazione garantiscono l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione del PTOF, del

Regolamento e della Carta dei Servizi.

Il PTOF è un documento con cui l’istruzione scolastica esplica la sua proposta formativa,

adeguandola alle aspettative sociali. In esso sono contenute le scelte culturali, didattiche, tecniche

ed organizzative operate dalle scuole per portare a termine la loro proposta. Oltre alle attività

didattiche e alle attività facoltative, nella proposta sono contenuti eventuali accordi di rete e i

percorsi formativi integrativi. Con il Piano la scuola stabilisce con la propria utenza un contratto che

deve essere esplicito, trasparente, flessibile, realizzabile e verificabile.

54

PARTE TERZA

Servizi amministrativi

Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” individuano

nei seguenti fattori il conseguimento di una ottimale qualità dei servizi amministrativi, quali:

Celerità delle procedure;

Informatizzazione dei servizi di segreteria;

Tempi di attesa;

Flessibilità degli uffici a contatto con il pubblico.

Standard specifici delle procedure

Nello svolgimento delle sue attività, la segreteria garantisce:

La distribuzione dei moduli di iscrizione nei giorni previsti ed in un orario stabilito;

Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un tempo congruo;

La celerità, massimo dieci giorni dalla richiesta, per qualsiasi tipo di certificazione, salvo per

quelle che necessitano di richieste complesse.

La scuola garantisce l’apertura al pubblico degli uffici di segreteria nel normale orario

antimeridiano.

Nelle bacheche informative delle rispettive scuole della Fondazione vengono esposti gli orari di

ricevimento, di ammissione in segreteria, circolari, nomine e tutto quanto notificato dalle normative

vigenti. L’ufficio di direzione riceve al pubblico ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

La segreteria assicura all’utenza anche la tempestività del contatto telefonico.

55

PARTE QUARTA

Le condizioni ambientali

Le Scuole dell’infanzia della Fondazione assicurano un ambiente scolastico sicuro e curato

nell’igiene, allo scopo di rendere confortevole la presenza nella struttura di tutte le componenti.

L’edificio è inoltre dotato di un piano di sicurezza e di evacuazione dello stabile in presenza di

calamità. E’ predisposta in ogni scuola una cassettina per il primo soccorso per intervenire nei

piccoli infortuni.

Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi e dei locali delle scuole.

PARTE QUINTA

Procedura dei reclami e valutazione del servizio

In caso di eventuali disservizi, la procedura per i reclami assicura:

Lo svolgimento in tempi rapidi di soluzioni possibili;

La garanzia all’utente di una risposta completa;

La consequenziale attivazione per la rimozione delle cause.

In dettaglio la procedura è la seguente:

I reclami, espressi esclusivamente in forma scritta, devono obbligatoriamente contenere

generalità, indirizzo e reperibilità del proponente;

Il Direttore, esperita ogni possibile indagine in merito, risponde in forma scritta con la

massima celerità possibile;

Qualora il reclamo non sia di competenza del Direttore, sono fornite al proponente le

indicazioni circa il corretto destinatario.

Al fine di valutare il servizio reso, sono raccolti tutti gli elementi utili a verificare la qualità e

l’efficacia dei servizi prestati. Per conoscere i giudizi e le eventuali proposte dei genitori e del

personale, nonché dei bambini (che avranno sempre un rapporto diretto e privilegiato anche con la

direzione), sono predisposti annualmente appositi questionari relativi agli aspetti organizzativi,

didattici ed amministrativi del servizio svolto.

Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti redige una relazione sulle attività

formative della scuola, che viene sottoposta all’attenzione del Comitato di Gestione.

56

ALLEGATO 2

REGOLAMENTO

Il Regolamento nasce dall'esigenza di tutte le componenti della scuola di stabilire norme

indispensabili per una comunità improntata al dialogo e alla ricerca, formata ai valori democratici e

volta alla ricerca della persona in tutte le sue dimensioni.

Per favorire lo svolgimento delle attività educativo- didattiche e garantire la sicurezza di tutti i

bambini della scuola ogni genitore è tenuto a:

rispettare l'orario di entrata (dalle ore 8:00 ed entro le ore 9:30) e di uscita (entro le ore

17:00);

sostare nella scuola solamente il tempo necessario per affidare il proprio bambino

all'insegnante, al termine della giornata è bene non trattenersi nei corridoi;

dare comunicazioni rapide alle insegnanti durante l'entrata e l'uscita dei bambini. Per

eventuali colloqui possono essere presi accordi per un incontro su appuntamento;

i bambini possono essere ritirati solo dai genitori; le insegnanti devono essere avvisate

qualora fossero ritirati da altre persone; in tal caso è necessario far conoscere e delegare per

iscritto su apposito modulo le persone incaricate a ritirare dalla scuola il proprio bambino;

non introdurre nella struttura giochi o cibi (per tutelare i bambini che seguono

un'alimentazione differenziata e che non deve essere contaminata da "cibi di uso comune");

l'abbigliamento del bambino dovrà essere sempre comodo e funzionale (niente salopette,

cinture e scarpe con i lacci);

consultare il menù esposto in bacheca, qualora vostro figlio avesse bisogno di un alimento

particolare per indisposizione informare le insegnanti. Si ricorda inoltre per coloro che

necessitano di una dieta particolare le famiglie sono tenute a presentare un certificato

medico in direzione;

le insegnanti non possono somministrare ai bambini nessun tipo di farmaco;

per le uscite didattiche è necessario compilare da parte dei genitori l'autorizzazione specifica

fornita dalla scuola;

si invitano i genitori a leggere con attenzione gli avvisi che vengono affissi in bacheca e le

comunicazioni che trovate nello zainetto del Bambino.