PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s....

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0 Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “GIOVANNI XXIII” - BARILE con sezioni aggregate in RIPACANDIDA e GINESTRA Via Vecchia Nazionale, 4 – 85022 BARILE 09727702380972771877– C.F. 85001030767 – Cod. Mecc. PZIC822004 http:// www icbarile.gov.it E-Mail [email protected] PEC: [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO 2015-2016/2016-2017/2017-2018 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. AGGIORNAMENTO a. s. 2017-2018 1. Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 31 ottobre 2017 2. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta Del 28 ottobre 2017

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Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “GIOVANNI XXIII” - BARILE con sezioni aggregate in RIPACANDIDA e GINESTRA

Via Vecchia Nazionale, 4 – 85022 BARILE 09727702380972771877– C.F. 85001030767 – Cod. Mecc. PZIC822004

http:// www icbarile.gov.it E-Mail [email protected] PEC: [email protected]

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO 2015-2016/2016-2017/2017-2018

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

AGGIORNAMENTO a. s. 2017-2018

1. Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 31 ottobre 2017

2. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta Del 28 ottobre 2017

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INDICE Pag.

1. Premessa……………………………………………………………………………………………………….… 2 2. Priorità, traguardi ed obiettivi…………………………………………………………………….…… 3 3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI…………………………………………… 4 4. Monitoraggio e valutazione……………………………………………………………………………….5 5. Piano di miglioramento………………………………………………………………………………..….11 6. Finalità della legge 107/15 e compito della scuola……………………………………..……27 7. Vision della Scuola.. ………… …………………………………………………………………………… 27 8. Mission della scuola e linee d’indirizzo…………………………………………………………… 28 9. Fabbisogno di organico –Personale della Scuola………………………………………………29

a. Posti comuni e di sostegno b. Posti per il potenziamento c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario

10. Dotazione e fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali…………………33 11. Obiettivi prioritari adottati dalla scuola da quelli indicati dalla legge……………..34 12. Scelte organizzative e gestionali………………………………………………………………………34

a. Organizzazione e gestione descrizione funzioni b. Organizzazione area didattica c. Integrazione scolastica: una scuola per l ’ inclusività d. Strutturazione ordini di scuola

13. Rapporti Scuola Famiglia e territorio ………………………………………………………………49 a. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza.

14. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale…………………………………….51

15. Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso………………………………………………………………………….52 16. Educazione didattica integrativa…………………………………………………………………….52

a. Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere. b. Educazione alla Salute c. Sensibilizzazione e prevenzione del bullismo

17. Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche…………………………………55

18. Piano Formazione Insegnanti ………………………………………………………………………….55 a. Reti attivate dalla Scuola

19. Ampliamento offerta formativa –Educazione alla Legalità-………………………………62

a. Continuità e Orientamento b. Sala Lettura c. Uscite Didattiche e Viaggi d’Istruzione d. Progetti

20. Allegati

1. Piano Digitale……………………………………………………………………………………….…….…94 2. Piano di Azione “Generazioni Connesse”…………………………………………...…….….102

3. Regolamento di Valutazione degli apprendimenti…………………………..…….….….104

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1. Premessa

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “GIOVANNI XXIII” – BARILE, con sezioni aggregate in RIPACANDIDA e GINESTRA, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015. Decreti attuativi della legge 107 del 2015 (Buona Scuola):

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62,

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66,

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64,

DM 742/2017. - Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3615 del 30/09/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 31/10/17 - il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 28/10/17 ; - il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il piano è stato aggiornato dal collegio docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 5483 –A/22 del 24/10/2016;

- Il Piano ha ricevuto l’aggiornamento delle delibere degli OOCC; - il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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2. Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.icbarile.gov.it. Si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV (a.s. 2014-2015 e a.s. 2016/2017) cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo e per l’aggiornamento il Monitoraggio e la valutazione del processo messo in atto col presente piano.

L’Istituto si è assegnato nel triennio di riferimento:

PRIORITA’ RAV a.s. 2014/2015 RAV a.s. 2016/2017

1.Risultati nelle prove standardizzate nazionali

- Risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria. - Riduzione della Variabilità fra le classi.

Mantenere i risultati positivi conseguiti in italiano e matematica nella scuola Primaria e migliorare quelli della scuola secondaria di I grado.

Riduzione della variabilità fra le classi.

2.Competenze chiave e di cittadinanza

Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

TRAGUARDI a.s. 2014/2015 a.s.2016/2017

Esiti studenti nelle Prove standardizzate nazionali

Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica

Per le classi di Scuola Secondaria tendere al dato del Sud e Isole per italiano e matematica.

Esiti studenti nelle Prove standardizzate nazionali

Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Ridurre fra e dentro le classi in matematica e italiano tendendo al dato di Sud e Isole e/o nazionale

Esiti studenti nelle Competenze chiave e di cittadinanza

Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo..

Sviluppare le competenze del Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione ad un livello medio alto.

Motivazioni delle scelte effettuate: a. s. 2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17:

Dall'analisi effettuata attraverso il RAV redatto, la scuola evidenzia la necessità di continuare il processo di miglioramento degli esiti degli studenti nelle prove standardizzate nazionali e di ridurre la varianza fra e dentro le classi soprattutto fra le

Dall'analisi effettuata dei risultati dell'autovalutazione, monitoraggio azioni e questionari (studenti, genitori, docenti, personale ATA, territorio), la scuola evidenzia la necessità di continuare il processo di miglioramento degli esiti

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classi quinte. La scuola deve favorire il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza.

degli studenti nelle prove standardizzate nazionali e di ridurre la varianza fra e dentro le classi. La scuola deve favorire il raggiungimento delle competenze del Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1) Curricolo, progettazione e valutazione. 2) Ambiente di apprendimento.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Per l'area "Curricolo, progettazione e valutazione" gli obiettivi di processo individuati consentono di monitorare il percorso intrapreso dalla scuola con il curricolo verticale basato sulla programmazione per competenze nonché di perfezionare la didattica, avendo condiviso i traguardi di competenza, per classi parallele, per tutte le discipline (in particolare italiano e matematica) al termine di ogni anno scolastico. Per l'area "Ambiente di apprendimento" aver posto come obiettivi: 1. Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di metodologie didattiche innovative. 2. Promuovere strategie specifiche per lo sviluppo delle competenze sociali degli studenti di tutti gli ordini di scuola

3. Auto-formazione e Formazione Docenti consentirà alla scuola di costruire una serie di relazioni utili agli alunni nel processo di orientamento e sviluppo delle competenze sociali e civiche.

3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI (situazione iniziale)

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati prove standardizzate di italiano e matematica per le classi II primaria sono mediamente superiori rispetto alla media nazionale, regionale e rispetto al Sud e isole. Rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (diff. ESCS) i risultati in italiano e matematica sono superiori. Per la scuola sec. di primo gr., classi III, i risultati nelle prove standardizzate sono in linea con i valori nazionali, regionali, Sud e isole, maggiori per matematica. La differenza ESCS è zero. La variabilità dei risultati tra le classi nelle prove di italiano è inferiore alla media nazionale e nettamente inferiore rispetto alla media Sud e Isole. La scuola riesce ad assicurare esiti sostanzialmente uniformi nella prova di italiano. Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI può essere ritenuto affidabile se consideriamo che il voto delle prove non è mai superiore al voto di classe e che il cheating è praticamente inesistente ad eccezione di una classe V.

I risultati delle prove standardizzate di ita e mat per le classi II e V primaria sono mediamente sup. rispetto alla media naz., reg. e rispetto al Sud e isole. Per la classe v primaria la differenza di punteggio rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile è maggiore in italiano. La variabilità dei risultati nelle prove di matematica tra le classi è inferiore alla media nazionale e al valore del Sud e Isole per la classe seconda in matematica. La variabilità dei risultati dentro le classi in italiano e matematica è inferiore rispetto al valore naz. e Sud e Isole ed inferiore anche per la classe seconda in italiano. Gli studenti nei diversi livelli in italiano e matematica per le classi seconda e quinta primaria si concentrano maggiormente nel livello cinque e alquanto equamente nei livelli dal due al quattro . L'effetto scuola sui risultati è pari alla media regionale per la scuola primaria.

Ed i seguenti punti di debolezza:

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a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17:

I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica per le classi quinte della primaria sono inferiori alla media nazionale e meridionale. Per le prove di italiano il valore medio relativo alla diff. ESCS (scuole con contesto socio-economico e culturale simile) è pari a -3.2 con valore max. pari a -11.2; per le prove di matematica il valore medio della differenza ESCS è pari a - 9.2. Per le classi suddette, pertanto, gli esiti non sono uniformi. La variabilità dei risultati nelle prove di matematica tra le classi è superiore alla media nazionale di circa l’8% mentre rispetto al valore del Sud e Isole è di circa il 2%. La variabilità dei risultati dentro le classi in italiano è sensibilmente maggiore rispetto al Sud e Isole (10% in più) e rispetto al dato nazionale (circa il 4% i più). Si evince che la disparità a livello di risultati tra gli alunni è un dato variabile a seconda delle classi, delle discipline e delle sedi

Per la scuola sec.I gr. classi III, i risultati nelle prove standardizzate sia di italiano che di matematica sono inferiori rispetto ai valori naz., reg., Sud e isole. Per la classe v primaria la differenza di punteggio rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile è minima in matematica. La variabilità dei risultati nelle prove di italiano tra le classi è superiore alla media nazionale e al valore del Sud e Isole sia per la seconda che per la quinta mentre per matematica è superiore solo per la classe quinta. La variabilità dei risultati dentro le classi in matematica è superiore rispetto al valore naz. e Sud e Isole ed e per la classe seconda in matematica. Gli studenti della secondaria si concentrano maggiormente nei livelli uno e due in italiano e matematica in misura superiore rispetto al dato nazionale e della Basilicata. Poichè le classi della scuola sono dislocate in tre sedi diverse risulta difficile assicurare una variabilità fra le classi. L'effetto scuola sui risultati degli alunni della scuola secondaria è sotto la media nazionale sia per italiano che per matematica, le cause sono riconducibili ad un organico non stabile negli anni.

4. Monitoraggio e valutazione Il monitoraggio del PdM in questi tre anni è stato eseguito con regolarità ad inizio anno scolastico, fine primo quadrimestre e fine anno, tutti i dati sono stati computati e rielaborati dal NIV che ha fornito accurata documentazione agli atti della scuola e pubblicati sul sito della stessa.

Il processo messo in campo in questi anni, volto al miglioramento, ha consolidato le seguenti azioni: 1. Condivisione ad inizio anno di un “Vademecum buone pratiche” intraprese dalla scuola, di supporto

in particolare ai nuovi docenti.

2. Scelta condivisa fra i tre ordini di scuola, in base al PTOF e al curricolo, di un tema per la definizione

di nuclei tematici per la progettazione per competenze, ed elaborazione di quattro UDA trasversali

(una a bimestre).

3. Analisi esiti prove Invalsi Nazionali

4. Raccolta ed analisi esiti degli alunni di: prove strutturate, Voto quadrimestrale, voto di comportamento e livelli di competenza.

5. Risultati a distanza. 6. Revisione prove strutturate da somministrare in ingresso, in itinere e finali.

Di seguito si riporta, in base alla restituzione dati dell’Invalsi, la situazione della scuola; nonché l’analisi del voto finale di italiano e matematica e dei livelli di competenza per le classi quinte della scuola Primaria e classi terze della scuola secondaria di primo grado.

a. Esiti Invalsi Andamento negli ultimi anni scolastici

Classi II

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6

Classi V

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EFFETTO SCUOLA L’insieme delle azioni poste in essere dalla scuola per la promozione degli apprendimenti (scelte didattico-metodologiche, organizzazione della scuola, ecc.).

Classi quinte- Effetto scuola Italiano -Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

regionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

della macroarea Sud e isole

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

della macroarea

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media della macroarea

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

nazionale

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

nazionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media nazionale

X

- Classi quinte Tavola- Effetto scuola Matematica- Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

regionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

della macroarea Sud e isole

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

della macroarea

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media della macroarea

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

nazionale

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

nazionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media nazionale

X

b. Classi III secondaria di primo grado

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Classi terze sec.1° - Effetto scuola Italiano- Istituzione scolastica nel suo complesso

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

regionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

della macroarea Sud e isole

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

della macroarea

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media della macroarea

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

nazionale

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

nazionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media nazionale

X

Classi terze sec.1° - Effetto scuola Matematica- Istituzione scolastica nel suo complesso

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9

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

regionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media regionale

Intorno alla media regionale

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

della macroarea Sud e isole

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

della macroarea

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media della macroarea

X

Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio

nazionale

Effetto scuola positivo

Effetto scuola leggermente positivo

Effetto scuola pari alla media

nazionale

Effetto scuola leggermente negativo

Effetto scuola negativo

Sopra la media nazionale

Intorno alla media nazionale

Sotto la media nazionale

X

c. Esiti Scolastici a.s. 16/17di Italiano e matematica

0

5

10

15

cinque sei sette otto nove dieci

0

42

14 15

9

voto curriculare italiano classi VII quadrimestre a.s.16/17

Serie1

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d. Livelli di competenza alunni

Le otto Competenze U.E.,( comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale) rilevate rispetto a quattro livelli: A -Avanzato, B-Intermedio, C-Base, D-Iniziale.

0

5

10

15

20

cinque sei sette otto nove dieci

03

6

10

16

8

voto curriculare matematica classi VII quadrimestre a.s.16/17

Serie1

0

5

10

15

20

quattro cinque sei sette otto nove dieci

1

7

11

16

11

0 1

voto curriculare matematica classi III secondariaII Quadrimestre a.s.16/17

Serie1

0

5

10

15

20

cinque sei sette otto nove dieci

0

1816

9

6

1

classe III secondaria 1° voto curriculare italianoII Quadrimestre a.s.16/17

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11

e.Risultati a Distanza tra Secondaria di 1° e di 2°

5. Piano di miglioramento

Si riporta di seguito il Piano di Miglioramento, redatto secondo il modello predisposto dall’INDIRE. Indice

0 5 10 15 20 25

1

2

3

4

5

6

7

8

competenze chiave classi VII quadr.

D

C

B

A

0 5 10 15 20 25

1

2

3

4

5

6

7

8

alunni

com

pet

enze

Competenze chiave classi IIIII Quadr. a.s.16/17

D

C

B

A

livelli

36

5

9

alunni ammessi alla classe IIsecondaria di II grado a.s.15/16

A. 72%

N.A 10%

G.S. 18%

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Introduzione SEZIONE 1 - Obiettivi di processo - Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. - Scala di rilevanza degli obiettivi di processo. - Elenco degli obiettivi di processo, dei risultati attesi, degli indicatori di monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati. SEZIONE 2 - Azioni per ciascun obiettivo di processo - Azioni da compiere ed possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel lungo termine. - Caratteri innovativi degli obiettivi di processo. SEZIONE 3 – Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo - Impegno delle risorse umane e le risorse strumentali. - Definizione dei tempi di attuazione delle attività. - Programmazione e monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo. SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento - Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV. - Descrizione dei processi di condivisione del piano all’interno della scuola. - Descrizione delle modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione scolastica. - Descrizione delle modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione.

Introduzione

Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni:

1. Obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. 2. Azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. 3. Pianificazione degli obiettivi di processo individuati. 4. Valutazione, condivisione e diffusione de i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di

Valutazione.

SEZIONE 1 - Obiettivi di processo più rilevanti e necessari

Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Per assicurarsi che la strada imboccata sia quella giusta la pianificazione del miglioramento è ripartita da qui.

- Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

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13

Area

di processo

Obiettivi di processo

E’ connesso alle priorità…

1 2

Curricolo,

progettazione

e valutazione

a.s.14/15

1.Implementare la didattica per

competenze a tutte le classi dei vari

ordini di scuola.

2.Elaborare compiti di prestazione e

relative rubriche per la valutazione delle

competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale.

Aggiornamento a.s.16/17

1.Perfezionare la didattica per

competenze in tutte le classi dei vari

ordini di scuola favorendo la continuità.

2.Individuare un gruppo di docenti per

lo studio dei quadri Invalsi e affinare le

prove strutturate della banca dati della

scuola

a.s.14/15 Miglioramento dei risultati

degli studenti nelle prove di

italiano e di matematica

soprattutto per le classi V di

scuola Primaria (prove

standardizzate nazionali).

Aggiornamento a.s.16/17 Mantenere i risultati positivi

conseguiti in italiano e

matematica nella scuola

Primaria e migliorare quelli

della scuola secondaria di I

grado

Aggiornamento a.s.16/17

-Implementare la progettazione e la

realizzazione dei compiti di prestazione

-Perfezionare le rubriche per la

rilevazione dei livelli di competenza.

Aggiornamento a.s.16/17 Perfezionamento del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

Ambiente di

apprendimen

to

a.s.14/15

1.Promuovere la collaborazione fra

docenti per la realizzazione di

metodologie didattiche innovative.

a.s.14/15 Riduzione della variabilità fra le classi (prove standardizzate nazionali)

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14

a.s.14/15 2 Promuovere strategie specifiche per

lo sviluppo delle competenze sociali

degli studenti in tutti gli ordini di

scuola.

Aggiornamento a.s.16/17 1 Promuovere la collaborazione fra

docenti per la realizzazione di

metodologie didattiche innovative.

2 Promuovere strategie specifiche per

lo sviluppo delle competenze sociali

degli studenti in tutti gli ordini di

scuola.

3 Auto-formazione e Formazione

Docenti.

a.s.14/15 Messa a punto delle

strategie e del sistema di

valutazione delle

competenze chiave per

l'apprendimento permanente

per i tre ordini.

Aggiornamento a.s.16/17 Perfezionamento del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini

- Elenco degli obiettivi di processo dei risultati attesi, degli indicatori di

monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati.

Tabella 2 - Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

1 Implementare la didattica per competenze in tutte le classi dei vari ordini di scuola. Elaborazione di prove strutturate per classi parallele che permettano l’obiettività della rilevazione.

Aggiornamento a.s.16/17 -Perfezionare la didattica per competenze in tutte le classi dei vari ordini di scuola favorendo la continuità. -Individuare un gruppo di docenti per lo studio dei quadri Invalsi e affinare le prove strutturate della banca dati della scuola

- Riduzione della varianza fra e all’interno delle classi che dovrà tendere al dato di sud e isole per matematica e a quello nazionale per italiano; - omogeneità tra i dati d’istituto e i dati regionali per italiano e tra i dati d’istituto e quelli relativi al sud e isole per matematica, con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico.

- esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio 2015- 2018.

-Raccolta dati, - elaborazione di un format per l’analisi degli esiti nel corrente a.s. e nel triennio di riferimento.

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15

2 Elaborare compiti di prestazione e relative rubriche per la valutazione delle competenze per le classi V primaria e III sec. di I grado, in relazione al modello ministeriale adottato dalla scuola. Aggiornamento a.s.16/17

-Implementare la progettazione e la realizzazione dei compiti di prestazione -Perfezionare le rubriche per la rilevazione dei livelli di competenza.

- Incremento dei livelli di competenza. - Utilizzo di indicatori univoci per la valutazione.

Numero alunni che si attestano nei livelli Avanzato, Intermedio, Base, Iniziale .

- Compiti Autentici - Osservazione Sistematiche -Autobiografie cognitive

SEZIONE 2 - Azioni da compiere e possibili effetti negativi e positivi nel medio e

nel lungo termine

Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione

prevista

Effetti positivi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a medio

termine

Effetti positivi

all’interno della

scuola a lungo

termine

Effetti negativi

all’interno della

scuola a lungo

termine

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1a Laboratori di formazione-ricerca condotti dai docenti coadiuvati da esperti esterni per innovare le metodologie didattiche 1b Laboratori di ricerca-azione condotti dai docenti in collaborazione con esperti dell’ASP destinati agli alunni per la sperimentazione di nuove procedure didattiche.

Innovazione dei processi di insegnamento/ apprendimento favorenti lo sviluppo delle nuove metodologie didattiche anche attraverso il supporto delle TIC. Innalzamento dei livelli di apprendimento in Matematica e Italiano con conseguente successo formativo degli alunni.

Sovraccarico di lavoro in riferimento alla variazione delle procedure di insegnamento e di valutazione.

Raggiungimento di obiettivi e strategie comuni. Eliminazione della varianza fra le classi e conseguimento dell’allineamento dei risultati con quelli regionali.

-Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo. -Stress dovuto a un processo di organizzazione del lavoro troppo analitico e dettagliato.

2a Laboratori di formazione-ricerca condotti dai docenti in collaborazione con esperti esterni per la redazione di compiti autentici e relative rubriche e predisposizione modelli di rilevazione esiti

Creazione banca dati: compiti autentici e relative rubriche e modelli.

Sovraccarico di lavoro

Conseguimento di procedure e documenti utili al raffronto e al miglioramento.

Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo.

2b Laboratori di formazione-ricerca-azione condotti dai docenti coadiuvati da esperti esterni e in collaborazione con vari Enti del territorio, destinati agli alunni

Evoluzione delle performance degli alunni finalizzate all’apprendimento autentico.

Sovraccarico di lavoro

- Conseguimento di conoscenze durevoli -Maturazione identità personale.

Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo.

- Caratteri innovativi degli obiettivi di processo

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Le azioni che s’intendono attivare vengono di seguito messe in relazione con il quadro di riferimento al lavoro che INDIRE svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”. Nella tabella si fa riferimento:

● A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015; ● B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta lavorando

per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole.

Tabella 5 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento A e B

Obiettivo 1

Affiancamento a metodologie didattiche di insegnamento/apprendimento già sperimentate e in uso di nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare anche attraverso attività di laboratorio che utilizzino le ICT e i linguaggi digitali.

L.107/2015 art.1 Comma 7

a) Valorizzazione delle competenze linguistiche; b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; i) Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio;

Innovazione Indire AE 2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare; 7) Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

Obiettivo 2

Ottimizzazione risorse interne ed esterne attraverso momenti di formazione, ricerca e azioni in rete con altre scuole del territorio.

L.107/2015 art.1 Comma 7 c) Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte,nel cinema; d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace,il rispetto attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità; e) Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale; J) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; K) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; o) Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; q) Definizione di un sistema di orientamento.

Innovazione Indire AE 3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento; 6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento; frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda …); 7) Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.

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SEZIONE 3 - Azioni di ciascun obiettivo di processo

- Impegno delle risorse umane e strumentali

La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del piano. Si parte con la previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo ciò che esula dalle normali funzioni di servizio e che ha un impatto aggiuntivo di carattere finanziario (docenti, personale ATA, DS) e di quelle esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte. L’importo riportato nelle tabelle 6 e 7 è riferito all’anno scolastico 15-16.

Tabella 6 - Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività

ore aggiuntive

presunte

Costo previsto

(lordo

Stato)

Fonte

finanziaria

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Nucleo di

autovalutaz

ione

costituito da tre

docenti

F.S. -area

1 e area 3

Docenti

Elaborazione RAV - PdM Gestione della Raccolta e tabulazione dei dati relativi agli esiti degli alunni. Analisi degli esiti riguardanti le prove Invalsi. - Partecipazione alla formazione in rete con altre scuole -Partecipazioni a corsi per la formazione on line presenti nel web di Istituti Accreditati e della Piattaforma Indire. - Elaborazione percorsi didattici trasversali per favorire l’acquisizione delle competenze chiave della UE e di cittadinanza. - Studio dei “quadri Invalsi”, per una ricerca/azione finalizzata alla definizione di procedure operative per la costruzione di prove standardizzate, da proporre agli alunni, in linea con la logica risolutiva dell’Invalsi a cura dei Dipartimenti. - Costruzione e/o rielaborazione di un curricolo verticale al fine di addivenire ad una progettazione curriculare per competenze, con l’elaborazione di compiti in situazione e di rubriche di osservazione e valutazione delle competenze.

(Quota parte ore

destinate alla funzione)

QUOTA PARTE ORE DA DESTINAREALLA

FOMAZIONE

QUOTA PARTE MONTE ORE CONSIGLI DI

CLASSE

QUOTA PARTE MONTE ORE DI

PROGRAMMAZIONE

QUOTA PARTE ORE NUCLEO DI

AUTOVALUTAZIONE E COMMISSIONE PTOF

(Quota parte

compenso F.S.)

------

-------

-------

Da definire In sede di CII

MOF

----------

----------

----------

QUOTA PARTE MOF

- Progetti presenti nel POF, rivolti agli alunni e miranti al raggiungimento del successo formativo. - Elaborazione e condivisione di procedure e modelli di monitoraggio delle azioni intraprese per steps periodici.

.………

QUOTA PARTE ORE NUCLEO DI

AUTOVALUTAZIONE E COMMISSIONE PTOF

Da definire In sede di CII

Da definire In sede di CII

QUOTA PARTE MOF +

finanziamento MIUR

QUOTA PARTE MOF

Personale

ATA

Azione di supporto alle attività progettuali e laboratoriali.

108 (Collab. Scol.) 57 (Ass. Amm.)

Da definire In sede di CII

QUOTA PARTE MOF

Altre figure - collaborazione con associazioni professionali e culturali. - panel di esperti. - genitori.

---------

Da stabilire in base alla disponibilità

----------

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Tabella 7 -Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o

beni e servizi

Impegni finanziari per

tipologia di spesa

Impegno presunto

Fonte

finanziaria

Formatori In corso di definizione IN BASE AI FINANZIAMENTI

Finanziamento MIUR

Consulenti ---------

Attrezzature In corso di definizione SPONSOR E CONTRIBUTI ENTI

LOCALI

Servizi In corso di definizione SPONSOR E CONTRIBUTI ENTI

LOCALI

Altro ---------

- Tempi di attuazione delle attività

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.

Tabella 8 – Tempistica1delle attività

Attività Pianificazione delle attività

1 Sett.

2 Ott.

3 Nov.

4 Dic.

5 Gen.

6 Feb.

7 Mar.

8 Apr.

9 Mag.

10 Giu.

Formazione per i Docenti

X X x X X X X X

Analisi delle prove INVALSI al fine di rilevarne

le criticità.

X x

Realizzazione di una banca dati

dei prodotti (prove

standardizzate compiti autentici

e rubriche)

X X X

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Somministrazione prove per rilevare

conoscenze, abilità e

competenze in ingresso, “in

itinere” e finali

X X X X X

Azione formativa rivolta agli alunni.

X X X x X x

Analisi e comparazione dei

risultati

X X X

Realizzazione di una banca dati

dei prodotti (diari bordo e schede di

rilevamento competenze)

X

X

X

Coinvolgimento delle famiglie per

la condivisione delle azioni formative.

X

x

X

X

X

X

- Programmazione del monitoraggio periodico dello stato di avanzamento

dell’obiettivo di processo

La scuola prevede la messa in atto di operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori consentiranno una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola potrà riflettere sui dati e individuare le eventuali necessità di modifica del piano.

TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni

Data di rilevazione

Indicatori di monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate

Progressi rilevati

Modifiche/ necessità di

aggiustamenti

Settembre

- risultati esiti prove Invalsi

Restituzione dati invalsi Scheda monitoraggio

Poca disponibilità dei docenti alla lettura dei dati Difficoltà di analisi

Maggiore consapevolezza rispetto agli esiti

Predisporre team di studio per classi parallele

Somministrazione prove per rilevare

conoscenze, abilità e competenze in

ingresso.

-esiti alunni Le prove elaborate negli anni pecedenti presenti in banca dati necessitano di revisione

Maggiore condivisione

Predisporre prove per gruppi di alunni

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Ottobre

- Partecipazione dei docenti a laboratori di formazione –ricerca con il contributo di esperti esterni per innovvare le metodologie didattiche.

-attestati di frequenza

Contemporaneità di corsi

Didattica innovativa

Incoraggiamento ad introdurre metodologie innovative

coerenza progetti PTOF al raggiungimento del successo formativo

-aderenza obiettivi di processo

Organizzazione orari

Maggiore consapevolezza nella progettazione

Da rilevare a fine progetto

Novembre

Partecipazione

delle famiglie a vari momenti di condivisione dell’azione formativa

- presenza incontri

Azione formativa rivolta agli alunni.

-esiti alunni

Dicembre

- Ampliamento della banca dati dei prodotti (Diari bordo e schede di rilevamento competenze)

-esiti alunni

Gennaio Somministrazione prove per rilevare

conoscenze, abilità e competenze in

ingresso, “in itinere”

-numero prove elaborate

Febbraio

Partecipazione dei docenti a laboratori di formazione –ricerca con il contributo di esperti esterni per innovvare le metodologie didattiche.

- presenza incontri

Azione formativa rivolta agli alunni.

esiti alunni

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Marzo

Azione formativa rivolta agli alunni.

-esiti alunni

Aprile coerenza progetti al

raggiungimento del successo

formativo

-aderenza traguardi di processo

Maggio

Somministrazione prove per

rilevare conoscenze,

abilità e competenze finali

esiti alunni

Giugno condivisione di vari momenti

dell’azione formativa con le

famiglie

Partecipazione dei genitori

SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di

miglioramento

- Risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV.

La valutazione periodica in itinere, effettuata dal NIV, ha permesso di capire l’efficacia della pianificazione messa in atto e di introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali. Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV). In questa sezione dunque si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Diventa dunque fondamentale riprendere la sezione 5 del RAV e la mappa degli Indicatori per ciascuna priorità individuata.

Tabella 10 - Valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità1

Esiti degli studenti

(dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)

Data rilevazione

Indicatori

scelti

Risultati attesi

Risultati

riscontrati

Differenza

Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

a.s.2014/15 Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

a.s.2016/17 -Mantenere i risultati positivi conseguiti in italiano e matematica nella scuola Primaria e-migliorare quelli della scuola secondaria di I grado. -Riduzione della variabilità fra le classi.

Settembre –ottobre 2016

Settembre –ottobre 2017

- esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio.

omogeneità tra i dati d’istituto e i dati regionali per italiano e tra i dati d’istituto e quelli relativi al sud e isole per matematica, con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico.

a.s.2015-16 classe V i traguardi stabiliti sono stati raggiunti e superati anche al netto del cheating sia in italiano che in matematica.

a.s.2016-17 classe V i traguardi stabiliti sono stati raggiunti e superati anche al netto del cheating sia in italiano che in matematica

a.s.2015-16 i risultati attesi sono stati superati

a.s.2016-17 classi V italiano > Basilicata +10.72 > Sud e Isole +15.62 > Italia +11.38

> ESCS

+8.68 Matematica > Basilicata +5.65 > Sud e Isole +14.99 > Italia +10.19

> ESCS

+6.5 Classi III sec. I grado Italiano > Basilicata +5.02 > Sud e Isole +8.27 > Italia +3.28

= ESCS

Matematica = Basilicata > Sud e Isole +3.85 < Italia -1.92

= ESCS

a.s.2015-16 -Permane una varianza tra le classi. -E’ aumentato il cheating in alcune classi.

a.s.2016-17

-E’ aumentato il cheating in alcune classi.

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Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

-esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio 2015- 2018

- Riduzione della varianza fra e all’interno delle classi che dovrà tendere al dato di sud e isole per matematica e a quello nazionale per italiano;

a.s.2015-16 -Permane una varianza molto alta fra le classi rispetto al dato nazionale

a.s.2016-17 -Permane una varianza molto alta fra le classi rispetto al dato nazionale

a.s.2015-16 -E’ possibile il confronto solo con il dato nazionale poiché non è disponibile quello con l’area di confronto.

a.s.2016-17 varianza altra nelle classi e fra le classi

a.s.2015-16 -La mancanza di continuità degli insegnanti ha influito sul risultato. -Permane una varianza tra le classi.

a.s.2016-17 discontinuità di servizio corpo docenti nella stessa sede.

Priorità 2

Esiti degli studenti (dalla sez. 5 del RAV)

Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)

Data rilevazione

Indicatori

scelti

Risultati attesi

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazio -ni critiche e proposte di integrazione e/o modifica

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Competenze chiave e di cittadinanza

Sviluppare le competenzechiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018

Numero alunni che si attestano nei livelli avanzato, intermedi,base, iniziale.

- Incremento dei livelli di competenza. - Utilizzo di indicatori univoci per la valutazione. a.s.2015-16 Gli indicatori utilizzati sono quelli del modello ministeriale proposto per la sperimentazione a.s.2016-17 Gli indicatori utilizzati sono quelli del modello ministeriale Proposto per la sperimentazione

DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO

a.s.2015-16 Il processo per l’acquisizione delle competenze è stato avviato. a.s.2016-17 Il team dei Docenti ha progettato e realizzato uda trasversali per una didattica per competenze in tutti gli ordini di scuola in base alle competenze chiave e di cittadinanza

DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO

a.s.2015-16 Il percorso deve essere completato, implementato, condiviso e monitorato. a.s.2016-17 il monitoraggio ha rilevato un incremento dei livelli di competenza chiave e di cittadinanza

DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO

a.s.2015-16 Non è possibile effettuare un’analisi compiuta dei dati perché la didattica per competenze non è ancora a pieno regime a.s.2016-17 La scuola ha costituito Reti con altre scuole per incentivare la formazione dei docenti. Sono state realizzate banche dati con strumenti per la didattica e valutazioni alunni.

- Processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne a tal fine si riportano di seguito i processi di condivisione individuati.

Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di

condivisione

interna

Persone

coinvolte

Strumenti

Considerazioni

nate dalla

condivisione

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Collegio docenti Dipartimenti disciplinari Consigli di classe Consigli di intersezione Consigli di interclasse Consiglio d’Istituto

Dirigente Scolastico Docenti Personale ATA Rappresentanti di classe Rappresentanti di sezione Nucleo di autovalutazione

Piattaforma registri on-line Bacheca docenti dei registri on-line Sito Web della scuola

Solo la formazione specifica fornisce gli strumenti per poter seguire tutto il processo di miglioramento, l’affiancamento di esperti è comunque auspicabile.

- Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.

Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e irisultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders interessati alla vita della comunità scolastica.

Tabelle 12 e 13 - Azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Pubblicazione di comunicazioni periodiche sulla bacheca docenti dei registri on-line

Docenti Comunicazioni contestuali

Pubblicazione di comunicazioni periodiche sul sito web della scuola

Docenti Personale ATA

Comunicazioni contestuali

Diffusione di documenti nell’ambito dei dipartimenti disciplinari

Docenti Settembre/Novembre/Febbraio/Aprile

Diffusione di documenti nell’ambito dei consigli di classe

Docenti Comunicazioni contestuali

Diffusione di documenti nell’ambito del Collegio docenti Docenti Comunicazioni periodiche in occasione dei Collegi

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi

Sito Web della scuola Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali

Bacheca registro on-line Comunicazioni cartacee

Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali

- Descrizione delle modalità di lavoro del Nucleo di valutazione

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Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di crescita della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto.

Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Tania Lacriola Dirigente scolastico

Olga Nardozza F.Strumentali Area 1

Rosanna Tringolo e Verrastro F. Strumentali Area 2

Annita Mecca F. Strumentali Area 3

Luca Gerla F. Strumentali Area 4

Carmela Caselle Docente Secondaria primo grado

Giuseppina Guglielmucci Docente Secondaria primo grado

Maria Antonietta Martino Docente Secondaria primo grado

Rosalba Grieco Commissione Ptof

Carmela Marino Commissione Ptof

6. Finalità della legge e compito della scuola (Commi 1 – 4 Legge 107/15)

La legge 107/2015 ha individuato dei principi guida relativi alla progettazione, organizzazione, realizzazione e valutazione della vita della scuola che costituiscono linee guida,ai quali il collegio dei docenti si è attenuto ed ispirato per la stesura del presente piano. Finalità della legge: - Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza; - Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti; - Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali; - Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica; - Realizzazione di una scuola aperta; - Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

7. Vision della scuola

La vision del nostro Istituto Comprensivo consiste nel proporsi come comunità educante aperta al territorio, attenta ai bisogni di ciascuno (specialmente dei più deboli) che realizza interventi formativi adeguati affinché ogni alunno sviluppi i propri talenti nonché un’identità consapevole, critica ed apertain un clima di convivialità relazionale intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi.

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8. Mission della scuola e linee d’indirizzo

L’offerta formativa del nostro Istituto pone al centro dell’attività didattica l’alunno in una scuola che si propone come ambiente educativo e di apprendimento in cui il benessere scolastico assume rilevanza e significato. L’individualizzazione e la personalizzazione degli interventi didattici dei docenti sono calibrati alle effettive capacità di ogni alunno fino alla valutazione. Il percorso didattico mira a costruire un sistema formativo integrato basato sulla cooperazione con altre scuole e con altre agenzie formative valorizzando l’interazione costruttiva con le famiglie. I docenti adottano nei confronti di ogni gruppo classe, atteggiamenti che favoriscono la crescita serena dei rapporti interpersonali e creano un ambiente di lavoro adeguato al conseguimento degli obiettivi educativi prefissati nonché delle conoscenze, abilità e competenze. l Dirigente scolastico per il triennio 2016/19 indica come prioritarie le seguenti linee d’indirizzo:

a. INCLUSIONE SCOLASTICA

Potenziare gli interventi di prevenzione e recupero del disagio attraverso forme di apprendimento attivo e cooperativo, anche estendendo l'utilizzo delle procedure a tutto il corpo docente;

b.INNOVAZIONE DIDATTICA E QUALITA' DELL' INSEGNAMENTO

Si ravvisa la necessità di integrare meglio nella programmazione curriculare le competenze chiave

di cittadinanza (Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18

dicembre 2006).

Anche in questo caso sarà importante sviluppare capacità di condivisione delle buone pratiche e

della sperimentazione in atto (ricerca-azione) al fine di conseguire risultati positivi e misurabili.

Si sottolinea l'importanza di un'apertura della scuola durante il periodo estivo, attraverso la

partecipazione ai Progetti Miur, per combattere la dispersione scolastica con interventi a sostegno

di studenti a livello didattico, ma anche con attività integrative ed azioni rivolte alle famiglie di

appartenenza.

c.FORMAZIONE

Organizzare attività di formazione e di aggiornamento che supportino il progetto educativo-

didattico, nella prospettiva della formazione permanente e continua.

Promuovere l’introduzione di processi innovativi con particolare riguardo all’uso delle nuove

tecnologie nella didattica, alla conoscenza delle lingue straniere, alla didattica per competenze, per

come previsto dal Piano per la formazione dei docenti 2016-2019 del Miur.

d.QUALITA' DEI SERVIZI

- Favorire l’informazione e la comunicazione, adottare criteri di trasparenza e flessibilità.

- Gestire le risorse secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.

- Semplificare le procedure amministrative e darne adeguata pubblicità.

- Avviare processi di autovalutazione mirati al concreto innalzamento della qualità del servizio offerto.

e. PARTECIPAZIONE

- Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra alunni, tra scuola, famiglia e territorio.

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- Intensificare il dialogo con la famiglia, sollecitandola alla corresponsabilità educativa nell’ottica del “patto formativo”.

9. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (Comma 5 Legge 107/15) In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle

sezioni previste e le loro

caratteristiche (tempo pieno e

normale, pluriclassi….)

Posto

comune

Posto di sostegno

Scuola

dell’infanzia

a.s. 2016-17: n. 12 Tempo scuola di 40 ore

a.s. 2017-18: n. 10 Tempo scuola di 40 ore

a.s. 2018-19: n. 10 Tempo scuola di 40 ore

Scuola

primaria

a.s. 2016-17: n. 22 2 posti + 12 h Tempo scuola normale 27 ore e

tempo pieno 40 ore.

N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra

PZEE822038

a.s. 2017-18: n. 22 4 posti Tempo scuola normale 27 ore e

tempo pieno 40 ore.

N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra

PZEE822038

a.s. 2018-19: n. 22 4 posti Tempo scuola normale 27 ore e

tempo pieno 40 ore.

N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra

PZEE822038

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PZMM822015 – BARILE

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Classe di

concorso/sostegno

a.s.

2016-17

a.s. 2017-

18

a.s. 2018-

19

Motivazione: indicare il piano delle classi

previste e le loro caratteristiche

A22(Materie

Letterarie)

2 posti +

4 h

1 posto +

12 h

1 posto +

12 h

Tempo scuola normale 30 ore + indirizzo

musicale 2 ore

A28 (Matematica e

Scienze)

1 posto +

6 h

1 posto 1 posto

A25(Inglese) 12 ORE 9 ORE 9 ORE

A25(Francese) 08 ORE 6 ORE 6 ORE

A01(Arte) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A49(Ed.Fisica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A60(Tecnologia) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A30(Musica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

AB77 1 posto 1 posto 1 posto

AJ77 1 posto 1 posto 1 posto

AI77 1 posto 1 posto 1 posto

AM77 1 posto 12 h 6 h

AK77 06 h 12ore h

AD00 1 posto

+ 6 h

06 h 06 ore h

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PZMM822026 – RIPACANDIDA

Classe di

concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione:

indicare il piano

delle classi previste

e le loro

caratteristiche

A22(Materie

Letterarie)

3 posti + 6 h 2 posti + 9 h 2 posti + 9 h

Tempo prolungato

36 ore

A28 (Matematica e

Scienze)

2 posti 1 posto + 9 h 1 posto + 9 h

A25(Inglese) 12 ORE 9 ORE 9 ORE

A25(Francese) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A01(Arte) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A49(Ed.Fisica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A60(Tecnologia) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

A30(Musica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE

AD00 2 posti 2 posti +12 h 1 posto+12 h

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b. Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune

primaria, classe di concorso scuola

secondaria, sostegno…)*

n.

docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I

e alla progettazione del capo III)

N.1 Posto di Lingua Inglese e n.1

Posto Comune di Scuola Primaria

2 Necessita almeno n.1 posto di lingua inglese +n.1 posto

comune come si evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è

assegnato per il prossimo triennio sono le competenze chiave e

di cittadinanza e i risultati delle prove standardizzate). Difatti

nella seduta del 25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente

ai campi di potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente

ordine di priorità:

1. Potenziamento linguistico

2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la

legalità

3. Potenziamento scientifico

4. Potenziamento laboratoriale

5. Potenziamento artistico e musicale

6. Potenziamento motorio

N.1 Posto di A030 Scuola

Secondaria di primo grado

PZMM822015 - BARILE

1(18

ORE)

Necessita almeno n.1 posto di Inglese o di Italiano come si

evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è assegnato per il

prossimo triennio sono le competenze chiave e di cittadinanza

e i risultati delle prove standardizzate). Difatti nella seduta del

25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente ai campi di

potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente ordine di priorità: 1. Potenziamento linguistico

2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la

legalità

3. Potenziamento scientifico

4. Potenziamento laboratoriale

5. Potenziamento artistico e musicale

6. Potenziamento motorio

N.1 Posto di AD00 Scuola

Secondaria di primo grado

PZMM822026 - RIPACANDIDA

1(18

ORE)

Necessita almeno n.1 posto di Inglese o di Italiano come si

evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è assegnato per il

prossimo triennio sono le competenze chiave e di cittadinanza

e i risultati delle prove standardizzate). Difatti nella seduta del

25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente ai campi di

potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente ordine di priorità: 1. Potenziamento linguistico

2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la

legalità

3. Potenziamento scientifico

4. Potenziamento laboratoriale

5. Potenziamento artistico e musicale

6. Potenziamento motorio

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c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti

e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo

3

Collaboratore scolastico

10

Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)

0

Altro

10.Dotazione e Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (Comma 6 – Legge 107/15)

Dal punto di vista dell’azione educativa e didattica, l’I.C. è caratterizzato dalle grosse opportunità che offre in termini di continuità verticale (tra i diversi ordini di scuola) ed orizzontale (tra scuola e territorio, famiglie, amministrazioni locali, ecc…), con l’attivazione di iniziative comuni tra alunni di scuola dell’infanzia/primaria e secondaria di 1° grado, anche attraverso l’impiego “incrociato” di docenti di diversi ordini di scuola.

Dotazione

L’Istituto complessivamente nei tre plessi è dotato, oltre che di varie aule per la didattica, dei seguenti spazi e attrezzature: 2 laboratori multimediali, attrezzatura per laboratori scientifici, 1 laboratorio di informatica, 1 biblioteca, 1 sala lettura, 1 aula di inglese, 4 aule laboratori musicali, 6 lavagne interattive multimediali, PC e TABLET di supporto alla didattica nelle due classi 2.0, 3sale mensa, 2 palestre, 7 aule per attività di recupero, di sostegno e di approfondimento, punti di accesso alla rete “internet”, Rete wi-fi, sale professori, uffici di segreteria, ufficio di presidenza, sussidi audio–visivi, (televisori, videoregistratori, lavagne luminose, registratori, telecamere, fotocamera digitale, videoproiettore), Strumenti musicali per i plessi di Barile e di Ripacandida (pianola, pianoforte, percussioni, flauti, batteria, chitarra), vetreria per laboratorio chimico, duplicatore digitale, 4 fotocopiatrici, software didattici, materiale librario.

Fabbisogno Gran parte degli arredi e dell’attrezzatura in dotazione risulta obsoleta e non a norma sarebbe necessario sostituire banchi, armadi, sedie. Sarebbe auspicabile dotare tutte le classi di supporti digitali per la didattica.

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11. Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge (Comma 7 Legge 107/15)

Si fa riferimento alla tab.5 sez.2 del PDM riportato nel presente documento.

12. Scelte organizzative e gestionali (Comma 14 Legge 107/15)

L’Istituto Comprensivo di Barile, nato nel 1998 a seguito della riorganizzazione della rete scolastica, aggrega sotto un’unica gestione didattica ed amministrativa, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Barile, Ripacandida e dall’a.s. 2012/2013 la Scuola dell’Infanzia e Primaria di Ginestra. L’Istituto Comprensivo di Barile ha come sede centrale l’edificio scolastico “Giovanni XXIII”, in Via Nazionale, 22 dove sono ubicate la scuola dell’Infanzia la Primaria e la Secondaria di 1° Grado. A Ripacandida in via S. Maria insiste l’edificio scolastico che ospita la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Secondaria di 1°. A Ginestra la sede scolastica è in via P.Parisi ed ospita la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria. Ha, pertanto, una struttura più complessa rispetto a un Circolo Didattico o ad una Scuola Media, anche perché insiste su tre Comuni.

a) Organizzazione e gestione

Dal punto di vista organizzativo, un Istituto Comprensivo non può essere la semplice giustapposizione degli

organi e delle strutture delle scuole che lo compongono, ma necessita di un peculiare modello

organizzativo. In particolare, la gestione delle risorse umane e professionali esige la consapevolezza di

appartenere all’istituzione scolastica, la disponibilità all’assunzione di responsabilità e di comportamenti

conseguenti improntati alla collaborazione e sulla piena condivisione delle finalità e degli obiettivi.

BARILE RIPACANDIDA GINESTRA

INFANZIA INFANZIA INFANZIA PRIMARIA PRIMARIA PRIMARIA SECONDARIA 1° SECONDARIA 1°

3 SEZ. 1 SEZ. 1 SEZ. 5 CLASSI 5 CLASSI 3 CLASSI 5 CLASSI 3 CLASSI 3 CLASSI

62 103 52 18 66 57 20 30

TOTALE ALUNNI 408

ISTITUTO COMPRENSIVO

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ORGANIGRAMMA SICUREZZA

Pertanto l’Istituto Comprensivo si è dato una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro i cui

compiti sono di seguito elencati.

Primo Collaboratore

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE SCOLASTICO

ADDETTI PREPOSTI

LAVORATORI

RSPP Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

RLS Squadra di

Primo

Soccorso

Squadra

Antincendio

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Descrizione funzioni

Al fine di garantire lo svolgimento regolare delle diverse attività organizzative e gestionali nei plessi più grandi (Barile e Ripacandida) è istituita la figura del collaboratore del Dirigente, i cui compiti sono così definiti: Dirigente Scolastico: Dott.ssa Tania Lacriola 1°collaboratore: Ins. Giuseppa Grieco - sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza o impedimento; - organizzazione delle attività collegiali d'intesa con il Dirigente Scolastico; - collaborazione con il Dirigente Scolastico nella predisposizione dell'ordine del giorno del Collegio dei docenti, dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, delle riunioni, ecc. e nella predisposizione delle altre pratiche di ufficio che il Dirigente Scolastico riterrà di affidargli di volta in volta; - verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti; - definizione delle procedure da sottoporre al Dirigente Scolastico per l'elaborazione delle indagini valutative dell'Istituto; - collaborazione nelle operazioni di definizione degli organici e nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal C. d I; - cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie e con gli enti esterni; - promozione delle iniziative poste in essere dall'Istituto. - coordinamento delle attività dei docenti incaricati di funzioni Strumentali al POF (documentazione); - concessione di permessi brevi al personale docente e sostituzione dei docenti assenti; - controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; - coordinamento delle attività dei plessi dell’istituto, con delega a concordare e assumere decisioni d’intesa con i Responsabili di plesso; - vigilanza sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso; - raccolta e controllo delle indicazioni dei coordinatori di classe in merito alla scelta dei libri di testo per la scuola primaria; - supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM; - firma degli atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia; - firma di atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA; - firma della corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza; - firma della corrispondenza con l’Amministrazione MIUR (centrale, USR Basilicata e Ambito territoriale provincia Potenza) avente carattere di urgenza; - firma richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi; - firma richieste ingressi posticipati e uscite anticipate alunni. 2°collaboratore: Prof.ssa Teresa Musto - programmazione dell’orario di servizio del personale docente, articolazione dell’orario di lavoro, nonché modalità di accertamento del suo rispetto; - organizzazione delle attività collegiali d'intesa con il Dirigente Scolastico; - collaborazione nelle operazioni di definizione degli organici e nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal C.dI; - cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie e con gli enti esterni; - promozione delle iniziative poste in essere dall'Istituto; - concessione di permessi brevi al personale docente e sostituzione dei docenti assenti; - controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; - coordinamento delle attività dei plessi dell’istituto, con delega a concordare e assumere - vigilanza sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso;

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- raccolta e controllo delle indicazioni dei coordinatori di classe in merito alla scelta dei libri di testo per la scuola secondaria di I° grado; - supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è istituita la figura del coordinatore di plesso: Prof.ssa Carmela Caselle, Ins. Anna MariaTeresa Parisi, Ins. Isabella Labriola, i cui compiti sono così definiti: - è attribuita la delega a svolgere le funzioni amministrative e didattiche inerenti l’attività istruttoria e

l’emanazione degli atti relativamente alle sotto elencate attività: - la programmazione dell’orario di servizio del personale docente, l’articolazione dell’orario di lavoro,

nonché le modalità di accertamento del suo rispetto; - mantenimento dei normali rapporti con le famiglie degli allievi e con Enti, Associazioni e Istituzioni per

ogni questione inerente le attività scolastiche; - rilevazione di esigenze di interesse organizzativo e didattico modalità di coordinamento del lavoro,

valutazione dell’andamento generale e di problematiche particolari; - modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per far fronte ad ogni esigenza

connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione del servizio scolastico, in caso di necessità gli alunni delle classi senza docente devono essere accorpati alle altre classi;

- vigilanza e segnalazione formale agli uffici di eventuali situazioni di pericolo, derivanti dalle condizioni delle strutture e degli impianti;

- Supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. - La delega ha carattere generale ed è limitata all’anno scolastico in corso. E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe la figura: del coordinatore di interclasse per la scuola Primaria: ins. Larotonda Rosa, Di Lonardo Maria Carmela, Giorgio Stefania, Grieco Giuseppa, Grieco Rosa, Libutti Irene, Martino Vanda, Signore Vilma, Disabato Anna, Nigro Rosa, Dell’Osso Incoronata, Latorraca Antonia; del coordinatore di classe per la Scuola Secondaria di 1° grado: prof.sse Verrastro Anna , Curto Maria Caselle Carmela, Musto Teresa, Martino Maria, Guglielmucci Giuseppina, Battafarano; che hanno i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

- promuovere un dialogo costante tra docenti che compongono il consiglio di classe; - interagire con le famiglie per tutte le necessità di contatto e comunicazione che chiamano in causa il

dialogo educativo nella sua globalità; - ricevere indicazione dai docenti del consiglio di Classe riguardo a situazioni di profitto particolarmente

negative riguardanti alunni/e, al fine di attivare un tempestivo dialogo con le famiglie; - adottare ogni misura utile ed opportuna qualora si rilevino situazioni che compromettano la serenità del

singolo allievo o dell’intera classe, dando comunicazione al Capo d’istituto; - verificare la presenza dei genitori in occasione dei colloqui, prendendo successivamente contatto telefonico

con gli assenti; - coordinare i lavori delle riunioni del Consiglio di Classe, periodicamente convocato, e redigerne il verbale; - Supportare il gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM.

Al fine di garantire la Gestione PTOF, PDM e RAV, Progettazione e Valutazione per competenze è istituita la funzione strumentale AREA 1: Prof.ssa Nardozza Olga, i cui compiti sono così definiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna delle attività relative alla propria area dell’Istituto; - Gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa: adeguamento, monitoraggio, verifica e valutazione

del PTOF; predisposizione brochure all’atto delle iscrizioni; - Promuovere e coordinare la progettazione e valutazione per competenze. - Autovalutazione dei processi di insegnamento e del funzionamento dell’Istituto; aggiornamento-

monitoraggio PDM e RAV - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche.

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E’ istituita altresì anche la funzione strumentale AREA 2- Alunni: Valutazione degli apprendimenti, Orientamento, coordinamento attività di Continuità PDM e RAV: Doc. Tringolo Rosanna e Ins. Vaccaro Teresa, i cui compiti sono così definiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria

area; - Coordinare e gestire le attività di tutoraggio e orientamento stabilendo rapporti con le scuole Superiori; - Promuovere attività di accoglienza e sostegno agli alunni stranieri con difficoltà; - Autovalutazione dei processi di insegnamento e del funzionamento dell’Istituto; aggiornamento-

monitoraggio PDM e RAV; - Promuovere un linguaggio comune sulla valutazione degli alunni per il passaggio nei diversi ordini di

scuola dell’Istituto; - Redigere un Annuario Scolastico; - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche. L’altra funzione strumentale istituita è quella relativa all’Area 3 - AREA 3 / Rapporti con il TERRITORIO Ins. Annita Mecca, con i seguenti compiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria

area; - Gestire i rapporti scuola-famiglia; - Coordinare stage-formazione e progetti destinati ad alunni genitori ed enti esterni; - Interagire con Enti e Istituzioni esterne; - Promuovere attività di educazione alla salute; - Promuovere azioni formative volte a favorire lo sviluppo di identità e senso di appartenenza alla scuola,

al territorio; - Diffondere la cultura della prevenzione – Bullismo: progetto MIUR; - Viaggi di istruzione; - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche. L’ultima funzione strumentale istituita è quella relativa all’Area 4/SOSTEGNO AI DOCENTI: tecnologia-formazione- Invalsi Prof. Luca Gerla, con i seguenti compiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria

area; - Promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie e multimedialità; - Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, delle risorse informatiche, dei progetti sulla

multimedialità; - Gestione e aggiornamento del sito della scuola; - Supporto ai docenti nel progetto ministeriale “CODING”; - Supporto ai docenti per la compilazione del registro on line; - Supporto ai docenti nel progetto ministeriale “classe 2.0” scuola secondaria; - Elaborazione ed inoltro di questionari richiesti dal MIUR (scuola in chiaro), INDIRE, INVALSI ed altri Enti

ai fini del monitoraggio delle attività svolte dall’Istituto e segnalazione di possibili elementi utili alla scelta delle priorità progettuali per la programmazione dell’a. s. successivo;

- Analisi dei bisogni formativi dei docenti e gestione piano annuale di formazione e di aggiornamento; - Produzione CD per le iscrizioni e brochure delle manifestazioni (Natale e fine anno scolastico); - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche Per facilitare il processo di cambiamento, è stata individuato una nuova figura, l’Animatore Digitale, con il compito specifico di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Prof.Pace Franceso L’animatore sarà formato in modo specifico (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) affinché possa: “Favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale. Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale”.

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Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale.

Ambiti di intervento dell’Animatore Digitale

Per le funzioni di prevenzione, protezione e sicurezza secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è istituita la figura del Responsabile Interno del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Ins. Di Lonardo Maria Carmela, con le seguenti funzioni: - individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; - elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di cui all'art. 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; - elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; - proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; - partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'art. 35; - fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'art. 36; - elaborare il Documento Valutazione Rischi degli edifici scolastici. Relativamente all’area didattica è istituita anche la figura del referente per il sostegno, BES e DSA, prof.ssa Donata Traficante, i cui compiti sono:

- curare il rapporto con gli Enti del territorio (Comune, ASP, Associazioni, ecc…), CTS, CTI e UST; - supportare i Cdc/Team per l’individuazione di casi di alunni BES; - raccogliere, analizzare la documentazione (certificazione diagnostica/segnalazione) aggiornando il fascicolo

personale e pianificare attività/progetti/strategie ad hoc; - partecipare ai Cdc/Team, se necessario, e fornire collaborazione/consulenza alla stesura di PdP; - monitorare/valutare i risultati ottenuti e condividere proposte con il Collegio dei Docenti e Consiglio

d’Istituto; - gestire il sito web della scuola in merito ai BES e collaborare con le varie funzioni strumentali; - aggiornarsi continuamente sulle tematiche relative alle diverse “tipologie” che afferiscono ai BES. - fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti;

FORMAZIONE

INTERNA

Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un

formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità

scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso

gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO

DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti

nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del

PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori

del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI

SOLUZIONI

INNOVATIVE

Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere

all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la

didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;

informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding

per tutti gli studenti, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,

anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

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- fornire indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;

- collaborare, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA;

- diffondere e pubblicizzare le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; - fornire informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per

le tematiche in oggetto; - fornire informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di

DSA, BES, …; - offrire supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; - curare la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; - fungere da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL.

ed agenzie formative accreditate nel territorio; - informare eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni diversamente abili, BES e DSA; - convocare e presiedere le riunioni del gruppo H, nel caso di delega del Dirigente Scolastico; - collaborare con il dirigente scolastico e il GLH d’Istituto per l’assegnazione degli alunni alle classi di

riferimento e delle relative ore di sostegno; - organizzare e programmare gli incontri tra ASP, scuola e famiglia; - partecipare agli incontri di verifica iniziale, intermedia e finale, con gli operatori sanitari; - fissare il calendario delle attività del gruppo H e di quelle di competenza dei Consigli di Classe che

riguardano gli alunni in situazione di disabilità; - coordinare il gruppo degli insegnanti di sostegno, raccogliendo i documenti da loro prodotti nel corso

dell’anno scolastico e le buone pratiche da essi sperimentate; - gestire i fascicoli personali degli alunni diversamente abili; - gestire il passaggio di informazioni relative agli alunni tra le scuole e all’interno dell’istituto al fine di

perseguire la continuità educativo-didattica; - favorire i rapporti tra Enti Locali e Ambito territoriale; - richiedere, qualora ve ne sia la necessità, ausili e sussidi particolari; - promuovere le iniziative relative alla sensibilizzazione per l’integrazione/inclusione scolastica degli alunni,

proposte dal dipartimento. Sempre relativamente all’area didattica è istituita la figura del Docente Coordinatore del Dipartimento Disciplinare, per ogni ordine di scuola, ins.ti Berardi Angela, Parisi Anna Maria Teresa, Giuseppa Grieco e prof.ssa Nardozza Olga, i cui compiti sono: - presiedere le riunioni del dipartimento (incontri annuali per ogni ordine di scuola e incontri in continuità scuola infanzia - primaria - secondaria); - coordinare le attività di programmazione disciplinare per:

rivedere sistematicamente i curricoli e le unità di apprendimento; rilevare situazioni di eventuali differenze nella programmazione delle classi da sottoporre all’attenzione dei

colleghi; approfondire problematiche sulla valutazione; dare indicazioni al gruppo di autovalutazione sui contenuti e sullo svolgimento delle prove di verifica in

itinere e di fine anno per la rilevazione delle competenze; - far circolare materiali didattici prodotti all’interno dell’istituto; - informare periodicamente il Dirigente sullo sviluppo della programmazione disciplinare nelle varie classi e sulla funzionalità del dipartimento; - Supportare il gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM; - stendere la relazione a consuntivo del dipartimento. Di supporto alla gestione del Ptof è presente La Commissione PTOF composta da due componenti fra insegnanti e docenti: Ins.ti Carmela Marino e Rosa Grieco,i cui compiti sono: stesura e aggiornamento del Piano dell'Offerta Formativa;

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raccolta proposte delle varie componenti o dei singoli docenti per l'elaborazione, la verifica e la revisione del Piano;

verifica progetti per la rispondenza alle linee guida del piano dell'offerta formativa e al PDM; monitoraggio e verifica andamento dei progetti di Istituto, di Plesso e di Classe; Supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. In seguito alle votazioni del 15 novembre 2015, il Consiglio d’Istituto risulta costituito dai seguenti componenti:

dirigente scolastico: dott.ssa Tania Lacriola;

genitori: M. Antonietta Martino, Oliverio Stella, Antonio Deoregi, M. Incoronata Gagliardi, Rosaria Aquila, Salvatore Grimolizzi;

docenti: Teresa Musto, M. Carmela Di Lonardo, Rosa Spera, Anna Di Lonardo, Carmela Di Stasi, Anna Paglia;

ATA: Palmira Pipolo. E’ istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti, come stabilito dal decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, art. 11, sostituito dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 129. Il comitato è presieduto dal dirigente scolastico, Dott.ssa Tania Lacriola, ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, ins. Grieco Giuseppa, Parisi Anna Maria Teresa e Guglielmucci Giuseppina; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di Istituto, la sig.ra Aquila Rosaria e la sig.ra Oliverio Stella; c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici, Dott. M. Giammatteo, dirigente scolastico in pensione I cui compiti sono:

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Ha il compito inoltre di valorizzazione del merito del personale docente, Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 126, sulla base di motivata valutazione. La somma di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 127, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.

Il comitato esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede dai docenti di cui al comma 2, lettera a)del presente articolo, ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.

La valutazione del servizio di cui all'articolo 448 ha luogo su richiesta dell'interessato previa relazione del dirigente scolastico.

Nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto.

Il comitato ha durata di tre anni scolastici.

Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente di cui all’articolo 501 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, art. 11, come sostituito dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 129.

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Le funzioni di segretario del comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei membri del comitato stesso. Per il sistema di valutazione della propria progettualità formativa è istituito il NIV composto da due docenti, Martino Maria Antonietta e Caselle Carmela e Guglielmucci Giuseppina che elabora un Rapporto di Autovalutazione sulla base del format ministeriale previsto dal DPR 80/2013 (Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione) e meglio precisato nella direttiva 11 del settembre 2014, nel nostro Istituto è costituito da tutte le Funzioni Strumentali. Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei propri esiti. L’autovalutazione d’istituto rappresenta il punto di partenza fondamentale per intraprendere processi di qualificazione e di miglioramento del servizio. La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente Scolastico in collaborazione con il nucleo di Autovalutazione che nel nostro istituto è formata da tutte le funzioni strumentali.

a) ORGANIZZAZIONE AREA DIDATTICA

L’attività didattica, è strutturata secondo le indicazioni del D.lgs. 169/2008. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Le attività si svolgeranno durante l’orario curricolare ed extracurricolare secondo le seguenti tipologie organizzative: · gruppo classe · abbinamento di classe parallele e/o aperte · gruppi omogenei di livello per attività di recupero, integrazione, approfondimento · gruppi di interesse · gruppi per moduli

La programmazione dell’intervento formativo

La traccia e i criteri per la costruzione del “curricolo verticale” in continuità fra i tre ordini di scuola sono coerenti con la migliore storia educativa e didattica del nostro Istituto Comprensivo, che nel corso degli anni ha dimostrato di non volersi ripiegare su se stesso, riproponendo schemi di lavoro obsoleti o legati solo ed esclusivamente alla tradizione.

Competenze e traguardi

Il nostro curricolo, in linea con le I.N., si caratterizza come strumento dinamico di progettazione, di rilancio di ipotesi di esperienze sempre nuove, di scoperta di sentieri e percorsi flessibili, intenzionale, ma non predefinito a prescindere dal contesto classe o ordine di scuola ed intoccabile, ma rivedibile e sottoposto ad un processo di verifica e miglioramento continuo. I traguardi alla fine del primo ciclo di istruzione e nelle fasi intermedie, sono sì prescrittivi, ma le “direzioni” dell'azione educativa e didattica non sono obbligatorie: modalità di azione, strategie didattiche, individuazione dei nuclei fondanti delle discipline, tengono conto, ovviamente, della libertà di insegnamento, delle capacità di “espressione” e organizzative di ogni docente. Ciò che abbiamo condiviso è la necessità trasgredire possibilmente, dalla logica della lezione puramente trasmissiva, per recuperare il senso e il valore dell'essere docenti oggi.

Criteri selezionati

descrizione di competenze disciplinari ed interdisciplinari, tenendo conto dei traguardi alla fine del primo ciclo di istruzione e delle otto competenze chiave di cittadinanza, situate e contestualizzate all'interno di percorsi significativi e condivisi di vita e di cultura;

condivisione degli strumenti di osservazione e valutazione, non nell'ottica della attribuzione del semplice valore numerico, ma del riadattamento e della ridefinizione continua ed in itinere delle proposte

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didattiche;

definizione di processi di apprendimento partecipato in relazione al profilo dello studente;

progettazione di percorsi “aperti”, che ogni docente potrà valorizzare al meglio, nei propri contesti operativi;

attenzione costante alla relazione insegnamento- apprendimento, motivato e motivante, sia per i docenti che per gli alunni;

descrizione essenziale di conoscenze, abilità, competenze;

definizione delle U.D.A bimestrali, secondo una matrice comune condivisa;

documentazione e raccolta di prodotti significativi rispettando l'anima e il cuore del curricolo stesso, che per l'anno scolastico 2017-2018 ha individuato nell'Educazione al Coraggio, nelle sue varie sfaccettature (comportamenti, rispetto dell'altro e dell'ambiente, senso del sé e senso di appartenenza), il focus formativo intorno al quale ruoterà l'azione educativa e didattica di tutti i docenti della nostra scuola impegnati sul fronte dell’Educazione alla legalità.

Valutazione alunni (in allegato regolamento)

Alla valutazione concorrono diversi elementi: la situazione iniziale dell’alunno, le potenzialità, la partecipazione, l’impegno e i progressi in termini di avvicinamento agli obiettivi prefissati. Il processo di valutazione è un'azione partecipata e trasparente, sia per ragioni educative che di chiarezza. (continua a leggere nell’allegato)

c) INTEGRAZIONE SCOLASTICA: Una scuola per l’inclusività

Una scuola che “include” è una scuola che “pensa” e che “progetta” tenendo ben presenti i bisogni educativi di tutti i suoi alunni. Una scuola che non opera in condizioni precarie e contingenti ai bisogni di ciascun allievo con specificità che si differenziano da quelle della maggioranza. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Tale impostazione rafforza il paradigma inclusivo della nostra scuola e richiede di contestualizzare il modello all’interno di uno scenario cambiato, potenziando soprattutto la cultura dell’inclusione.

I Bisogni Educativi Speciali

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: - Disabilità certificata, - Disturbi evolutivi specifici (oltre i disturbi specifici di apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate, il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico). Tutte queste differenti problematiche non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, e non danno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno. · Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

LE STRATEGIE D’INTERVENTO CHE LA SCUOLA METTE IN ATTO SONO LE SEGUENTI:

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- Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con BES, attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate; La scuola con determinazioni assunte dai consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base delle considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico può avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010, relativa ai DSA LA SCUOLA RISPONDE CON LE SEGUENTI METODOLOGIE:

- Apprendimento cooperativo: sviluppo di forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e veicolazione delle conoscenze/abilità/competenze; - Tutoring (apprendimento fra pari – lavori a coppie); · Didattica Laboratoriale (anche in assenza di laboratorio come spazio fisico) che favorisce la centralità del ragazzo e realizza la sintesi fra saper e fare, sperimentando in situazione; Processi di apprendimento strutturati e sequenziali: proposta di attività con modello fisso e dal semplice al complesso, che faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti; - Sostegno della motivazione ad apprendere; - Problematizzazione; - Attività finalizzate all’accrescimento nell’alunno della fiducia nelle proprie capacità; - Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) che incrementa l’apprendimento; - Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici). - LIM: permette di accedere ad una quantità infinita d’informazioni, alla visualizzazione di immagini o filmati, interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi), costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile; -Attività finalizzate a favorire e promuovere l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinché realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccoli gruppi per favorire l’apprendimento costruttivo ed esplorativo.

Accoglienza alunni stranieri

La nostra scuola favorisce l'integrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico e sociale del territorio, mediante iniziative che si propongono di ridurre le difficoltà degli alunni figli di immigrati, di favorire l'accoglienza, l'inserimento e la socializzazione.

Accoglienza alunni con disabilità

La scuola riserva particolare cura all’inserimento e all’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap e/o rientranti nella casistica BES. Ad ogni alunno e alla classe nella quale esso è inserito, viene assegnato, secondo la normativa vigente, un insegnante “specializzato” che opera per un tempo limitato rispetto al monte ore dell’alunno. Egli coordina le attività per l’integrazione scolastica e, insieme agli altri docenti della classe, individua le strategie più adatte per facilitare il percorso formativo dell’alunno in ogni momento della vita scolastica. Al fine di garantire la massima efficacia nel processo di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, è istituito ai sensi dell’art. 15 della legge 104/92 e della Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione). Esso, nell’ottica di una “integrazione di competenze”, si organizza su due livelli: · G.L.I. di istituto (costituito in data 26 giugno 2013): è composto da genitori, da specialisti e operatori dei servizi socio- sanitari dell’A.S.P., da insegnanti (curriculari e specializzati). Ha il compito di individuare le tematiche che costituiscono un interesse comune, discutere ed analizzare tali tematiche e verificare la realizzazione del Piano Educativo Personalizzato. · GRUPPO OPERATIVO costituito per ogni alunno in difficoltà formato da Insegnanti di Sostegno, Assistenti ad personam, Personale ATA per supporto all’Handicap, Consigli di classe, Psicomotricisti e Logopedisti. I Docenti che svolgono attività di integrazione e di sostegno sono rispettivamente: un docente nella scuola dell’infanzia;

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tre docenti di sostegno nella scuola Primaria; cinque docenti di sostegno nella Scuola Secondaria di primo grado. Si registra, inoltre, un crescente numero di alunni stranieri provenienti in larga maggioranza dall’Albania e da altri Paesi esterni alla Comunità Europea. I docenti sono disponibili ad inserire con successo questi alunni, anche se consapevoli delle difficoltà che si incontrano e della ristrettezza di mezzi e metodi adeguati alle loro specifiche esigenze. La scuola ha inoltre già attivato uno “Sportello di ascolto BES”. Per le tematiche relative all’inclusione degli alunni rientranti nei Bes si fa riferimentoal P.A.I. dell’istituto, approvato in data 26 giugno 2015 dal Collegio dei Docenti, pubblicato sul sito dell’istituto.

Scuola in Ospedale e Istruzione domiciliare

Il progetto di istruzione domiciliare attivato dalla scuola è previsto su richiesta/consenso dei genitori degli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno 30 giorni (C.M.n.149 del 10.10.2001-C.M.n.84 del 22.07.2002 –c.m.n.56 del 4.07.2003-c.m.4308/AO del 15.102004-C.M.prot.5286 del 26.09.2006-C.M.prot.n.108 del 5.12.2007 –C.M.n.87 prot.272 del 27.10.2008).Il referente per l’inclusione della scuola coordina e monitora le diverse azioni previste in seguito ad adeguata pianificazione didattica per un monte ore non superiore alle 4 ore a settimana.

d) STRUTTURAZIONE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMPOSTA DA TRE SEDI: Barile, Ripacandida e Ginestra.

Il servizio garantisce l’orario completo su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì: La turnazione dei docenti avviene come di seguito: 1° turno 8:30’ – 13:30’; 2° turno 10:30’ –16:30’ Per la scuola dell’Infanzia non si ritiene né possibile né opportuno quantificare le quote orarie dei singoli campi di esperienza educativa che indichiamo di seguito come riportate nelle Indicazioni Nazionali – Allegato A D. Lgs. N.59/2004:

Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)

Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)

I discorsi e le parole (comunicazione, cultura)

Immagini,Suoni,Colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)

La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)

TOTALE: n. 40 ore settimanali x 35 settimane = ORE 1400 Barile - Ripacandida - Ginestra

TEMPI DELL’INSEGNAMENTO E SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’

ORE 8:30’ – 9:30’: accoglienza in sezione

Ore 09:30 – 09:45’:attività ludiche collettive e di intersezione

Ore 09:45’ – 12:00’: svolgimento di attività in relazione ai campi di esperienza

Ore 12:00’ – 12:30’: uso dei servizi igienici, preparazione per il pranzo

Ore 12:30’ – 13:30’: pranzo

Ore 13:30’ - 14:00: attività libere

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Ore 14:00’ – 16:00’: Stimoli ed esplorazioni sonore con oggetti e strumentini, fiabe sonorizzate. - Attività di ascolto e di rilassamento. - Movimenti liberi, girotondi e marce. - Filastrocche da raccontare e da cantare, canti per imitazione, giochi cantati e mimati.

Ore 16:00’- 16:30: uscita.

SCUOLA PRIMARIA COMPOSTA DA TRE SEDI: Barile, Ripacandida e Ginestra. PLESSO DI BARILE

L’attività didattica, è strutturata secondo le indicazioni del D.Lgs. 169/2008. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Tutte le classi sono organizzate a tempo modulare. Dall’anno scolastico 2015-2016 è stato attivato un laboratorio di Educazione musicale per la SPERIMENTAZIONE E PRATICA STRUMENTALE E CORALE ai sensi del D.M. n.8 del 31/01/2011 per le Classi IV e V. L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:30’ alle ore 12:50’ nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ il martedì e giovedì, giorni di rientro/permanenza pomeridiano. Nei giorni di rientro pomeridiano è funzionante il servizio mensa dalle ore 12:30’ alle ore 13:30’.

I II III IV V

Materie ore ore ore ore ore

Religione 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

Italiano 8 8 7 7 7

Matematica 5 5 5 5 5

Scienze-Tecnol. 3 2 2 2 2

Storia 3 3 3 3 3

Geografia 2 2 2 2 2

Immagine 1 1 1 1 1

Scienze Motorie 1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Mensa 2 2 2 2 2

Totale 29 29 29 29 29

PLESSO DI RIPACANDIDA L’attività didattica prevede l’articolazione oraria del tempo pieno, per ogni classe: 1 docente che cura l’ambito linguistico – espressivo; 1 docente che cura l’ambito logico – matematico; 1 docente di lingua inglese (1 ora in prima, 2 ore in seconda e 3 ore in terza, quarta e quinta) 1 docente di religione cattolica (2 ore settimanali) L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ dal lunedì al venerdì. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 12:30’ alle ore 13:30’.

I II

III IV

V

Materie ore ore ore ore ore

Religione 2 2 2 2 2

Inglese 1 2 3 3 3

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Italiano 10 9 8 8 8

Matematica 8 8 8 8 8

Scienze-Tecnol. 3 3 3 3 3

Storia 3 3 3 3 3

Geografia 2 2 2 2 2

Immagine 2 2 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2 2 2

Musica 2 2 2 2 2

Mensa 5 5 5 5 5

Totale 40 40

40 40 40

PLESSO DI GINESTRA

Tutte le classi sono organizzate a tempo pieno. L’orario giornaliero è articolato dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ dal lunedì al venerdì. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 12:30 alle ore 13:30. Per gli alunni della scuola primaria frequentanti le classi di Ginestra e di Ripacandida (a tempo pieno) l’orario obbligatorio di frequenza è fissato in 1320 ore annue e comprende il tempo dedicato alla mensa, per gli alunni della scuola primaria frequentanti le classi di Barile l’orario obbligatorio di frequenza è fissato in 891 ore annue e non comprende il tempo dedicato alla mensa.

I-V

PLURICLASSE II-III

PLURICLASSE IV

Materie ore ore ore

Religione 2 2 2

Inglese 3 3 3

Italiano 8 8 8

Matematica 8 8 8

Scienze-Tecnol. 3 3 3

Storia 3 3 3

Geografia 2 2 2

Immagine 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2

Musica 2 2 2

Mensa 5 5 5

Totale 40 40 40

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO COMPOSTA DA DUE SEDI: Barile e Ripacandida. PLESSO DI BARILE

Il Corso ad Indirizzo Musicale è stato attivato presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Barile nell’a. s. 2005-2006, per gli insegnamenti di Chitarra, Pianoforte, Percussioni, Violino e dall’a. s. 2017/18, Sassofono. Gli alunni che si iscrivono al Corso devono superare una prova orientativo-attitudinale, se idonei ed ammessi, aggiungono all'orario curriculare, per tutti i tre anni, una lezione individuale settimanale di Strumento Musicale, della durata di un'ora e lezioni di Musica d'Insieme. Gli alunni hanno poi l'opportunità di svolgere attività performative durante l'anno scolastico, partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali appositamente organizzati per gli studenti delle Scuole Secondarie di

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Primo Grado. Le lezioni si tengono durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente concorda con il proprio insegnante. L’alunno ha diritto ad una lezione di strumento musicale individuale e/o per piccoli gruppi (art. 3 del DM n. 201 del 1999). Alle lezioni di teoria e solfeggio e di musica d’insieme viene dedicata un’ora settimanale per classe. La frequenza ai corsi è obbligatoria, triennale e non può essere ritirata. Obiettivi formativi: - Promuovere la formazione globale dell’individuo offrendo allo studente, attraverso lo studio di uno strumento musicale, occasione di maturazione logica, espressiva e comunicativa. - Consentire allo studente, in coerenza con i bisogni formativi, una consapevole appropriazione del linguaggio musicale nella sua globalità, inteso come mezzo di espressione e comunicazione, di comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civiltà, di sviluppo del senso estetico e del giudizio creativo. - Fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni con disabilità. Gli alunni che seguono le lezioni di strumento sono delle classi I A, II A, III A.

ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 30 ore curriculari. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Le attività formative e didattiche come stabilito dal D. Lgs. 169/2008, sono strutturate secondo le Indicazioni della Riforma. L’orario delle attività didattiche è fissato dalle ore 8:00’ alle 14:00’ dal lunedì al venerdì. PLESSO DI RIPACANDIDA Il tempo prolungato offre più ore curricolari per l’italiano e la matematica rispetto al tempo normale, questo consente il potenziamento delle attività scolastiche volte al consolidamento delle competenze di base. Le ore in più sono distribuite su due pomeriggi la settimana, giorni in cui viene garantito il servizio mensa. Le attività formative e didattiche, come stabilito dal D.Lgs. 169/2008, sono strutturate secondo le Indicazioni della Riforma. L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:00’ alle ore 14:00’ nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8:00’ alle ore 17:00’ il martedì e giovedì, giorni di rientro/permanenza pomeridiano. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 13:00 alle ore 14:00. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 28 ore curriculari in orario antimeridiano 6 ore curriculari in orario pomeridiano 2 ore di pausa mensa La quota obbligatoria Scuola Secondaria di I grado Ripartizione monte ore per insegnamenti, educazioni e attività: Tempo Normale: BARILE La quota oraria obbligatoria si compone di 30 ore settimanali ripartita in 12 insegnamenti e attività. Tempo prolungato: RIPACANDIDA La quota oraria obbligatoria si compone di 36 ore settimanali ripartita in 12 insegnamenti e attività.

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2 PLESSI BARILE

A TEMPO NORMALE

RIPACANDIDA

A TEMPO PROLUNGATO

Insegnamenti Ore anno Ore settimanali Ore anno Ore settimanali

Italiano 165 5 264 8

Approfondimento

italiano

33 1 33 1

Storia 66 2 99 2

Geografia 66 2 33 2

Matematica 132 4 198 5

Scienze 66 2 66 2

Tecnologia 66 2 66 2

Inglese 99 3 99 3

Francese 66 2 66 2

Arte e immagine 66 2 66 2

Musica 66 2 66 2

Scienze Motorie 66 2 66 2

Religione 33 1 33 1

TOTALE 990 30 1155 36

13. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA E TERRITORIO

La scuola al fine di Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra alunni, tra scuola, famiglia e

territorio ed intensificare il dialogo con la famiglia, sollecitandola alla corresponsabilità educativa

nell’ottica del “patto formativo mette in atto le seguenti modalità, attività e documenti:

Rapporti con gli Enti Locali, Associazioni ecc. attraverso la figura del Dirigente Scolastico e/o suoi delegati e funzioni preposte;

Realizzazione di feste della Scuola come occasione di incontro e ritrovo della comunità.

Realizzazione di manifestazioni di fine anno con spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre dei lavori degli alunni.

Atti predisposti: Carta dei Servizi, Regolamento d'Istituto, Patto di Corresponsabilità.

Incontri per l’illustrazione del P.T.O.F. e della Programmazione di classe/sezione in apposita assemblea.

Sito internet dell'istituto aggiornato, accurato e chiaro

Colloqui individuali docenti/genitori per uno scambio di informazioni sul percorso di ciascun alunno, con modalità stabilite e a cadenze periodiche.

Assemblee di classe/sezione tra docenti e genitori: per informazioni relative alla programmazione didattica e sue verifiche.

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Assemblee dei genitori: su richiesta dei rappresentanti o di più genitori, per informazioni e/o discussione di problematiche scolastiche di comune interesse.

Consigli di classe/ interclasse/ ed intersezione tra docenti e rappresentanti dei genitori eletti: a scadenze regolari nel corso dell’anno, per una verifica dell’andamento educativo e organizzativo generale, e per proposte adozione dei libri di testo nella scuola primaria e secondaria.

Commissione mensa: composta da docenti, genitori ed operatori, per affrontare tutti i problemi relativi al servizio.

13.a Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati contattati i rappresentanti del

territorio e dell’utenza.

Le scuole dell’I.C. di Barile/Ripacandida/Ginestra hanno un rapporto costante con i rispettivi Comuni,

aderendo alle varie proposte e/o collaborando a progetti ed iniziative di valore educativo per la

realizzazione dell’Offerta Formativa ed il potenziamento dell’efficacia dei servizi erogati dagli Enti Locali

(varie figure professionali, mense, trasporti, fornitura di locali, arredi scolastici, sussidi e contributi

economici).

Con gli Enti locali e le associazioni presenti sul territorio di seguito elencate sono in atto forme di

collaborazione

Associazione: “Ieri, oggi, domani” di Ripacandida .

Associazione: “ACLI” di Ripacandida

AVIS.

Amministrazione comunale di Ripacandida.

Amministrazione comunale di Ginestra.

Pro-Loco di Barile.

FIDAS Barile.

Amministrazione Comunale di Barile

Associazioni : Croce Rossa; Avis; Fidas; Terza Età; Intercultura; Pro-Loco.

L’Arma dei Carabinieri di Barile e di Ripacandida per la formazione sulla cultura alla legalità.

SIAN (Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione) ASP Potenza .

ASP PZ-Distretto di Rionero: incontri sulla Prevenzione e l’Igiene Consultorio di Rionero percorsi di formazione per alunni e genitori sul Bullismo.

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14. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale. (Commi 56 – 59 Legge 107/15)

Come indicato dalla legge 107 il nostro Istituto promuove all’interno del piano, in collaborazione con il MIUR, azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale.

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE prof. Francesco Pace

Premessa Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) (D.M. n.851 del 27/10/2015) è il documento di indirizzo del MIUR finalizzato all’innovazione della scuola in un ottica non più “unicamente trasmissiva” ma “aperta e inclusiva in una società che cambia” coerentemente con una visione di educazione nell’era digitale, anche al fine di sostenere l’apprendimento life-long e life-wide. Al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. “Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati, il loro successo formativo e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più flessibilità ed agilità mentale” (PNSD).

Le azioni previste sono coerenti con quanto contenuto nel PDM e nel PTOF di istituto, in particolare:

- Migliorare i risultati delle prove nazionali degli studenti;

- Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

- Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali;

- Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati;

- Formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale;

- Formazione del personale amministrativo per l'innovazione digitale nell'amministrazione;

- Apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.

Attività, azioni, interventi e relativi contenuti e obiettivi sono descritti nell’Allegato 1.

15. Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso.

L’Istituto, relativamente a quanto disposto nel comma 15 della Legge 107/15, prevede l’attivazione dei necessari rapporti con le ASP del territorio e con la Croce Rossa per promuovere iniziative di formazione destinate agli studenti per la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. Tale progetto è maturato nell’ambito delle iniziative di educazione alla salute promosse nel corso degl i anni a partire dalla direttiva n. 1360 del 21/11/2001 fino alla novità legislativa introdotta al comma 10 dell'art. 1 della legge di riforma della scuola (legge n. 107 del 13 luglio 2015 -”. Il riferimento legislativo propone di promuovere e diffondere in modo capillare nelle scuole dell'obbligo Corsi di cultura del primo soccorso con l'obiettivo di creare maggiore consapevolezza fra gli alunni sui comportamenti a rischio e prevenire i loro

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effetti (incidenti stradali, dipendenza da sostanze, ecc.). Questa azione prevede l'elaborazione di un modello di intervento didattico e operativo condiviso (operatori scuola-aziende sanitarie), modulato per classi di età degli studenti, affidato ai docenti delle scuole e a operatori sanitari specializzati es.: 118, Volontari Croce Rossa Italiana, altri operatori del Soccorso (associazionismo), Medici, Infermieri abilitati, con esercitazioni teoriche e pratiche (test, manovre base RCP, simulazioni, ecc.). La nostra scuola intende estendere detta attività anche ai genitori degli alunni. A tal fine si prevedono, quale integrazione dell’offerta formativa, incontri programmati con operatori del settore nel campo dell’emergenza/urgenza per la diffusione di iniziative utili ma disomogenee fra di loro sul piano dei contenuti, il progetto si pone come obiettivo quello di definire un format comune e coerente, graduato in base alle esigenze degli allievi appartenenti ai vari gradi delle scuole dell’obbligo, che consenta l’acquisizione di analoghe conoscenze e competenze. In particolare, le finalità del progetto sono:

- Coinvolgere attivamente in un progetto di sensibilizzazione e formazione sui gesti terapeutici d’urgenza le componenti individuali ed istituzionali coinvolte direttamente o indirettamente nel mondo scolastico insieme ad esperti della materia. - Fornire agli allievi e ai genitori elementi conoscitivi e formativi sulle funzioni vitali del corpo umano e sul loro riconoscimento e sulle modalità di primo intervento in urgenza. - Fornire agli allievi una conoscenza “diretta” sull’organizzazione del sistema dell’emergenza, sul suo funzionamento e sulla sua attivazione. - Contribuire a divulgare la cultura dell’emergenza- urgenza e i valori che la improntano (solidarietà, senso civico, …) In particolare per le classi IV e V della Scuola Primaria si è programmato un Corso di Primo Soccorso e la redazione di un vademecum di Primo Soccorso sia per gli alunni che per genitori e personale Ata.

16.EDUCAZIONE DIDATTICA INTEGRATIVA a. Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere. (Commi 15 – 16 Legge 107/15)

Parte integrante dell’educazione alla cittadinanza promossa dall’istituto sono i principi di pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni (comma 16 della legge 107/15). I predetti principi sono così sviluppati:

nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;

in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e att. Alternative);

attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);

Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …).

Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio.

b. Educazione alla Salute

La Scuola si trova ad essere in molti casi, dopo la famiglia, l'unica agenzia di socializzazione primaria ed educativa di riferimento per gli alunni, oltre ad essere sempre più frequentemente l'unico centro di aggregazione a disposizione, per accogliere sfide di integrazione che non riguardano più solo i soggetti certificati, ma riguardano in generale il disagio diffuso, visibile ed invisibile. La Scuola riconosce la promozione della salute come finalità sottesa a tutto il curricolo formativo, promuovendo la stessa come condizione di benessere di tutti coloro che in essa operano, preoccupandosi del:

benessere fisico ( assicurando ambienti ed attrezzature idonee) benessere psichico, attraverso la realizzazione di un clima socio – affettivo positivo,

configurandosi come ambiente di vita, di relazioni, umane, sociali tra giovani ed con gli adulti;

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benessere intellettuale che si assicura quando i ragazzi stanno bene a scuola perché riescono ad acquisire delle competenze di vita trasmesse grazie ad una fruizione interessante e coinvolgente delle discipline.

predetti principi sono così sviluppati:

nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;

in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e attività Alternative);

attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);

Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …).

Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio per costruire insieme percorsi formativi e interventi efficaci sui temi dell’Educazione alla Salute.

c.Sensibilizzazione e prevenzione del bullismo

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni

preposte all’educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine

all'educazione alla salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella

informativa e quella formativa, da esplicare in modo continuativo e strutturale,

attraverso programmi che si avvalgano degli strumenti ordinari dell'attività

scolastica e mediante un’azione concertata e condivisa con le agenzie socio-

sanitarie del territorio. La scuola rappresenta il luogo in cui gli studenti quotidianamente sperimentano i

processi di apprendimento vivendo straordinarie opportunità di crescita intellettuale, di maturazione, di

acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità ma, al tempo stesso, in cui si misurano anche con

le difficoltà, la fatica, gli errori, le relazioni con pari ed i momentanei insuccessi. Ne consegue che la qualità

delle relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive la scuola influenzano, più o meno

direttamente, la qualità della vita, nonché la percezione del benessere e della salute. Il benessere fisico,

come noto, non è determinato solo dall’assenza di malattia o di comportamenti a rischio, ma dipende,

anche, da variabili soggettive quali l’autostima, la visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la

propria vita, le relazioni sociali, soprattutto con i coetanei con i quali gli studenti condividono la maggior

parte delle esperienze che fanno a scuola. La scuola è l’ambito in cui il bullismo e la prevaricazione in

genere si esprime maggiormente e tutti gli utenti scolastici, a vario titolo, possono essere coinvolti nel

fenomeno: alunni, genitori, insegnanti, personale non-docente e dirigenti. E’ dunque particolarmente

importante che tutti i soggetti abbiamo le competenze per affrontare tali situazioni, ma è ancora più

importante prevedere percorsi specifici per la prevenzione di tali fenomeni. L’osservazione della

dimensione affettiva dei bambini in età scolare, ha evidenziato l’influenza delle variabili di natura

emozionale sul processo educativo e sulle dinamiche relazionali. La sfera razionale e quella emotiva non

sono aspetti separati del funzionamento umano, ma si influenzano in vario modo, tanto da poter parlare

oggi di “intelligenza emotiva” per indicare la capacità di adattarsi al meglio nelle diverse situazioni della

vita, grazie ad autocontrollo, empatia e capacità di attenzione agli altri. Percorsi di formazione su questi

temi dunque si configurano come azioni preventive in particolare nelle scuola dell’infanzia e primaria.

Mentre nelle scuole secondarie diventa particolarmente importante che i docenti siano in grado di gestire i

conflitti, creare un clima positivo all’interno delle classi, possedere gli strumenti per riconoscere i problemi,

discuterli con gli allievi e gestire la situazione. Il coinvolgimento attivo dei genitori in famiglia e nella scuola

è fondamentale nella prevenzione e nel contrasto del bullismo. La famiglia, oltre ad essere il nucleo entro il

quale si strutturano comportamenti e stili di vita, può diventare il nucleo dove essi possono modificarsi per

diventare più funzionale e adeguato.

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Tutti gli alunni delle diverse classi e sezioni dell’Istituto Comprensivo saranno seguiti dagli insegnanti delle équipe pedagogiche di ogni ordine di scuola in vari movimenti:

nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;

in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e att. Alternative);

attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);

Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …). Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio.

17. Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche. (Comma 61 Legge 107/15) Previa richiesta al Consiglio d’Istituto e nulla osta dell’amministrazione comunale, i soggetti esterni possono usufruire dei locali dell’edificio scolastico per effettuare attività didattiche e culturali e sono responsabili della sicurezza e del mantenimento del decoro degli spazi.

18. Piano Formazione insegnanti (nota MIUR n.2915 del 15/09/2016)

PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE 2016-2019 RIFERIMENTI NORMATIVI

La materia dell’aggiornamento e della formazione del personale della scuola ha la sua normativa fondamentale nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, precisamente negli artt. n. 63 e 66 riguardanti rispettivamente la formazione in servizio e la predisposizione del Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione del personale docente ed ATA. Recentemente la Legge n. 107 del 13 luglio2015 ha innovato notevolmente la materia con l’introduzione della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti al fine di sostenere la formazione continua di essi e di valorizzarne le competenze professionali. La Carta può essere utilizzata per le seguenti finalità: -acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste; -acquisto di hardware e di software; -iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale; -rappresentazioni teatrali o cinematografiche; -ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; -iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche e dai Piani di Formazione dei docenti previsti dal comma 124 dell'art. 1 della legge 107. Nella Legge 107/2015 inoltre due commi fondamentali dell’art. 1 riguardano l’aggiornamento e la formazione: COMMA 124. Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. COMMA 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano

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contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. In ultimo la C.M. n. 35 del 7/1/2016 che ha fornito indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale.

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE

Per “ aggiornamento” si intende un insieme di operazioni atte a migliorare gli strumenti

e le tecniche posseduti e usati per raggiungere un determinato obiettivo, fino a quando non appare

opportuna una revisione critica delle procedure e delle conoscenze consolidate nell’esperienza. La

necessità dell’aggiornamento è, perciò, generalmente dettata dalla constatazione che conoscenza,

strumenti e tecnica, fin qui posseduti, sono superati, in parte o del tutto, dalla complessità della

situazione.

In questa luce, l’attività aggiornativa diventa ricerca, documentazione, confronto, capacità di

interpretare, sperimentare e verificare: in una parola, essa consente il recupero del ruolo, della

professionalità, della competenza di chi si aggiorna. Il docente della scuola odierna non può essere

considerato come un semplice esecutore di norme e criteri didattici elaborati altrove. Egli è anche

animatore dell’ innovazione della scuola. In altre parole, spetta anche a lui accertare le rinnovantesi

esigenze dell’apprendere e dell’insegnare e provvedere alla ricerca di adeguate risposte. Da ciò

deriva la convinzione che l’aggiornamento non è un’evenienza occasionale e sporadica, tramite la

quale si recepiscono informazioni, spesso sterili nei riguardi del cambiamento nell’attività

d’insegnamento, ma è un fattore fondante la professionalità del docente; senza di essa la figura

professionale del docente rimane atrofizzata ed incapace di dispiegare un’efficace ed adeguata

opera di educazione. In questo contesto di motivi si può correttamente interpretare il disposto del

comma 124 art. 1 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015, per il quale “ la formazione in servizio

dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”: non più solamente un dovere da

assolvere, ma un “diritto” ad un personale progetto di crescita professionale continua.

Si delinea, con riferimento altresì alla nota Miur n. 35 del 7/1/2016, un nuovo modello di

formazione da realizzare attraverso le metodologie dei laboratori, workshop, ricerca azione,

peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, secondo

un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione,

lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. La formazione

privilegerà così canali formali (quali possono essere appunto corsi di aggiornamento in presenza

o in rete, seminari, convegni ecc.) ma anche informali (quali ad es.cinema, teatro, concerti,

partecipazione ad eventi di ampio respiro culturale, ecc.).

Questa più ampia prospettiva del progetto di formazione implica la progressiva costruzione di un

Portfolio personale del docente che si arricchirà nel corso del triennio degli esiti formativi e

delle esperienze realizzate nell’ambito del piano formativo di istituto e di quello nazionale.

La formazione, in quanto fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la

crescita professionale di chi in esso opera, coinvolge, a diversi livelli, tutto il personale scolastico:

docenti, ATA e dirigenti scolastici.

FINALITA’ ED OBIETTIVI DEL PIANO

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Il Piano di Istituto contiene la previsione di massima pluriennale delle azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate al personale scolastico. Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro Istituto sono i seguenti:

Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto dovere del personale docente e ATA;

migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca;

fornire occasione di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica;

valorizzare e promuovere la crescita professionale in termini di conoscenze, competenze e approcci didattici e pedagogici in linea con quanto richiesto a livello europeo e internazionale;

saper affrontare i cambiamenti e i bisogni formativi che la società presenta e che comportano l’acquisizione di nuove modalità di lavoro inclusive (cooperative learning, classi aperte con gruppi di livello, peer tutoring, CLIL, flipped classroom, coding ecc…) ;

promuovere nei giovani corretti stili di vita (educazione alla legalità, contrasto al bullismo, educazione ad una corretta alimentazione, educazione sportiva, educazione ambientale);

passare da una didattica “trasmissiva” ad una didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili.

IL PROCESSO DELLA FORMAZIONE

La Formazione del Personale si articolerà su tre livelli: livello Nazionale; livello individuale; livello di istituzione scolastica o reti di scuole. Formazione a livello nazionale Con la Buona Scuola, la formazione in servizio diventa obbligatoria, permanente e strutturale, un’occasione strategica per sviluppare un solido sistema di istruzione. Il piano di formazione obbligatoria dei docenti per il prossimo triennio, presentato dal MIUR, prevede per la prima volta 9 priorità tematiche nazionali che afferiscono alle seguenti aree: 1. Autonomia organizzativa e didattica 2. Didattica per competenze e innovazione metodologica 3. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento 4. Competenze di lingua straniera 5. Inclusione e disabilità 6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 7. Integrazione: competenze di cittadinanza e cittadinanza globale 8. Scuola e Lavoro 9. Valutazione e miglioramento.

Il Miur assume la regia nazionale della formazione: stabilisce le priorità, ripartisce le risorse, monitora i risultati delle attività, sviluppa accordi nazionali con partner della formazione. Le scuole, sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso i Piani individuali di formazione, progetteranno e organizzeranno, anche in reti di scuole, la formazione del personale. Ogni docente avrà un portfolio digitale che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche, certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, storia formativa. Le attività formative saranno incardinate nel Piano dell’Offerta e saranno perciò coerenti con il progetto didattico di ciascun istituto. La formazione potrà svolgersi in modo diversificato: con lezioni in presenza o a distanza, attraverso una documentata sperimentazione didattica, attraverso la progettazione. Formazione individuale

Ogni singolo docente potrà impiegare, in base alle proprie esigenze formative, anche il bonus scuola assegnato annualmente attraverso la Carta del Docente attraverso la realizzazione dell’identità

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digitale unica, al profilo personale del docente saranno associate le molteplici informazioni e interazioni amministrative (fascicolo del docente), oltre che quelle relative alla crescita professionale, anche finanziata mediante le risorse attribuite sulla Carta del Docente.

Formazione a livello di istituzione scolastica o reti di scuole programmate per gli anni scolastici 2016/19

La formazione può essere considerata come un processo articolato in quattro fasi sequenziali, fra loro collegate:

analisi attenta dei bisogni e della domanda formativa rilevati tra i docenti ed il personale ATA mediante un’indagine conoscitiva;

programmazione dell’attività formativa con la definizione degli obiettivi e delle azioni;

attuazione concreta delle attività formative;

valutazione dei risultati della formazione e ricaduta nell’attività curricolare.

Si riportano di seguito le iniziative formative deliberate dal Collegio docenti, derivanti dall'analisi dei bisogni

degli insegnanti, dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto, evidenziate dall'autovalutazione

(RAV) e dal piano di miglioramento (PdM).

Corso di Formazione “Il Bullismo” in collaborazione con l’ASP di Venosa.

Corso di formazione in rete per azioni di ricerca e formazione sulla didattica per competenze

e innovazione metodologica

Corso di formazione in rete per la predisposizione e attuazione di curricoli digitali.

Corso di formazione in rete su Inclusione e disabilità

Interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto

Legislativo n.81/2008 e ssmm/Sicurezza sui luoghi di lavoro).

Formazione docenti scuola secondaria per le classi 2.0 – “Progetto addestramento e

formazione docente nell’uso di strumenti e metodologie innovative nell’insegnamento per la

scuola 2.0” – Regione Basilicata.

Formazione/Aggiornamento proposti dall’USR di Basilicata.

Il piano di istituto prevede azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, a:

docenti neoassunti

gruppi di miglioramento

docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica

consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione

insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative

figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso etc.

Di seguito Tabella di sintesi dei Corsi di Formazione da realizzarsi nel triennio 2016/2019 derivanti

dall'analisi dei bisogni degli insegnanti, dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto,

evidenziate dall'autovalutazione (RAV) e dal piano di miglioramento (PdM).

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ATTIVITA’ FORMATIVA PERSONALE COINVOLTO PRIORITA’ STRATEGICA

CORRELATA

Corso di Formazione “Il Bullismo” in

collaborazione con l’ASP di Venosa.

Insegnanti e docenti delle classi

coinvolte

Messa a punto delle

strategie e del sistema di

valutazione delle

competenze chiave per

l'apprendimento

permanente per i tre

ordini.

Corso di formazione in rete per azioni di

ricerca e formazione sulla didattica per

competenze e innovazione

metodologica

Insegnanti e docenti impegnati in

innovazioni curricolari

Miglioramento dei

risultati degli studenti

nelle prove di italiano e di

matematica soprattutto

per le classi V di scuola

Primaria (prove

standardizzate nazionali).

Corso di formazione in rete per la

predisposizione e attuazione di curricoli

digitali.

Docenti impegnati nello sviluppo

dei processi di digitalizzazione

Riduzione della variabilità

fra le classi (prove

standardizzate nazionali)

Corso di formazione in rete su Inclusione

e disabilità

Insegnanti e Docenti coinvolti nei

processi di inclusione e

integrazione

Riduzione della variabilità

fra le classi (prove

standardizzate nazionali)

Corsi di Sicurezza Personale d’Istituto, docenti e

ATA. – 30 persone circa per anno

scolastico in relazione arisorse

finanziarie disponibili

Responsabili ed Addetti alla

sicurezza e tutto il personale

impegnato nei temi di sicurezza,

prevenzione, primo soccorso etc.

Formazione generale h 8

e Formazione specifica h 4

art. 20, comma 2, lett. h

D.Lgs. n. 81/2008

Formazione docenti scuola secondaria

per le classi 2.0 – “Progetto

addestramento e formazione docente

nell’uso di strumenti e metodologie

innovative nell’insegnamento per la

scuola 2.0” – Regione Basilicata.

Docenti scuola secondaria Riduzione della variabilità

fra le classi (prove

standardizzate nazionali)

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Formazione/Aggiornamento proposti

dall’USR di Basilicata

Insegnanti e docenti impegnati in

innovazioni curricolari ed

organizzative

Riduzione della variabilità

fra le classi (prove

standardizzate nazionali)

Formazione USR di Basilicata Docenti neoassunti

Valutazione e Miglioramento

Nucleo di miglioramento Messa a punto delle

strategie e del sistema di

valutazione delle

competenze chiave per

l'apprendimento

permanente per i tre

ordini.

Formazione team digitale Personale ATA e docenti impegnati

nello sviluppo dei processi di

digitalizzazione.

Formazione/autoformazione

personale ATA su piattaforma Argo

Gecodoc Pro e Archiviazione

digitale;

Servizio conservazione

Infocert.

Messa a punto delle

strategie e del sistema di

valutazione delle

competenze chiave per

l'apprendimento

permanente per i tre

ordini.

Investire in innovazione

digitale seguendo il “piano

nazionale scuola

Digitale “(PNSD) in

particolare secondo le

indicazioni previste dal

piano della

digitalizzazione della

pubblica amministrazione

e dall’AGID.

Favorire la formazione del

personale amministrativo

nel passaggio dal cartaceo

al digitale.

Potenziamento

dell’offerta digitale dei

Servizi

Amministrativi

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Formazione per incentivare l’

innovazione metodologica

Insegnanti e docenti impegnati in

innovazioni curricolari ed

organizzative

Messa a punto delle

strategie e del sistema di

valutazione delle

competenze chiave per

l'apprendimento

permanente per i tre

ordini.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA

NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE

Per ciascuna attività formativa:

il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;

i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.

Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo

specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo.

Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze

acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.

Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR.

Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati.

Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro

l’accreditamento.

Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta

proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.

LE MODIFICHE IN CORSO

Trattandosi di un’azione sperimentale sia a livello di sistema sia a livello di riflessione d’Istituto sia a livello

della professionalità dei docenti, potranno essere apportate modifiche al piano in funzione di nuovi

documenti normativi, dei fondi assegnati e della valutazione in corso di miglioramenti di quanto deliberato.

Tali modifiche verranno riportate alla riflessione comune nell’ambito del Collegio Docenti.

RETI con le scuole:

- La scuola I.C.Giovanni XXIII è scuola capofila per la tutela delle minoranze linguistiche;

- La scuola è in rete con l’IC “Berardi-Nitti” per l’inclusione e con l’IC di Bella per la promozione delle biblioteche edella lettura.

- La scuola I.C. Giovanni XXIII è in rete con ……

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19. Ampliamento offerta formativa: “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Il nostro Istituto ha posto al centro del Piano dell’Offerta Formativa “l’Educazione alla Legalità”, un tema fortemente sentito in questo periodo di grave crisi economica e di perdita di valori.

La legalità è un dovere e va costruita e difesa non esclusivamente con atti di eroismo, ma attraverso atteggiamenti e gesti quotidiani: rispettando le regole, facendo prevalere l’empatia e la solidarietà sull’egoismo e la smania di veder soddisfatti i propri desideri.

L’intento della scuola, Istituzione indispensabile allo sviluppo di pratiche di legalità, è di promuovere la cultura della legalità educando gli alunni al rispetto della dignità

umana, attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.

Pertanto si è costruito un percorso didattico-educativo sul tema della legalità che investe tutta l’istituzione scolastica, in particolare gli alunni dei tre gradi scolastici e i docenti di tutte le aree disciplinari e che, ponendosi in continuità verticale, permette di raccordare tra loro i principali progetti, le iniziative e le U.D.A. interdisciplinari della scuola. Titolo comune dell’azione educativo-didattica è “Testimoni di legalità” con un’attenzione particolare all’ educazione al “Coraggio”.

In tal senso vengono privilegiate attività e iniziative volte ad educare e sensibilizzare l’alunno al rispetto della legalità nei vari settori della vita: a scuola, in famiglia, in strada, nello sport, nella comunità, e nello stesso tempo a favorire l’apertura della scuola al territorio per meglio conoscerlo e valorizzarlo. Anche e soprattutto in linea con quanto stabilito dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 comma 7 in particolare ai punti d, e,m.

19.a ATTIVITA’ DI SUPPORTO AL PROCESSO FORMATIVO: “Continuità e Orientamento”

Continuità L'istanza della continuità educativa, affermata nelle indicazioni per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, investe l'intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e le pari dignità educative di ogni scuola. Le attività che son state progettate hanno come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e si realizzano attraverso un progetto Continuità valido per i tre ordini di scuola e che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni. L'idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del "nuovo", per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell'infanzia, alla scuola primaria fino alla scuola secondaria di primo grado e secondaria di II grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre ad essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola che intendono dare importanza alla centralità del bambino nel processo di insegnamento -apprendimento.

OBIETTIVI:

a) favorire un rapporto di continuità metodologico- didattico tra gli ordini scolastici; b) favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale; c) favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino;

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d) sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola; e) promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà.

ATTIVITA’

Conoscenza dell’ambiente, degli spazi, del loro uso, della la loro organizzazione.

Scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, condivisione di percorsi educativi e didattici e passaggio di informazioni tra docenti dei diversi ordini di scuola.

Incontri con i genitori delle classi quinte della scuola primaria e degli alunni del terzo anno delle scuola dell'infanzia per illustrare il Piano dell’Offerta Formativa

Condivisione tra docenti dei diversi ordini di scuola di strumenti di osservazione e verifica. DESTINATARI

Gli alunni e gli insegnanti del terzo anno delle scuole dell’Infanzia di Barile, Ginestra e Ripacandida.

Gli alunni e gli insegnanti delle classi prime e quinte Scuola Primaria di Barile, Ginestra e Ripacandida.

Gli alunni e gli insegnanti delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado di Barile e Ripacandida.

Orientamento

L’attuale contesto sociale ed economico richiede una continua trasformazione delle metodologie didattiche e delle politiche dell’orientamento per fornire agli alunni competenze e conoscenze che li rendano consapevoli delle proprie scelte se pur in un mondo del lavoro in continua evoluzione e che richiede sempre più agli individui la capacità di essere versatili, mobili e sempre aggiornati.

La formazione oggi è quindi orientata principalmente alla conoscenza di sé e alle offerte formative delle varie scuole. L’alunno è messo al centro dell’attenzione, del resto tutta l’azione educativa e didattica è fondata sull’orientamento, sull’apprendere attraverso il fare, sullo sviluppo di competenze, sulla personalizzazione dei processi di formazione e istruzione.

In questo quadro d’azione appare evidente che i docenti, in quanto interlocutori privilegiati dei giovani in formazione, sono chiamati a svolgere un compito complesso, mettendo in atto sempre nuove strategie e utilizzando strumenti innovativi per accompagnare giovani e famiglie nella scelta dei percorsi di formazione. I percorsi programmati per l’a.s. 2017-187 garantiscono attività inerenti l’orientamento per una scelta consapevole per il prosieguo degli studi. E’ l’insegnante il primo riferimento degli studenti e dei genitori: il suo agire professionale e la sua capacità di cogliere i bisogni e le risorse degli/delle allievi/le sono strumenti insostituibili nel percorso di orientamento che si sviluppa in particolare durante i tre anni della scuola secondaria di primo grado.

OBIETTIVI:

Favorire la conoscenza di sé sulla base delle proprie competenze.

Riflettere sulla propria personalità come sintesi di un processo di evoluzione e punto di partenza per una carriera professionale.

Stimolare le capacità decisionali sulla base dei continui e repentini cambiamenti socio-ambientali e lavorativi.

ATTIVITÀ:

L'Istituto sviluppa le proprie attività di orientamento prevalentemente in due direzioni:

ORIENTAMENTO FORMATIVO

Rivolto a tutti gli studenti, tende a rafforzare, attraverso le attività curriculari ed extra curriculari, la preparazione degli alunni, lo sviluppo delle loro capacità di scelta, la consapevolezza di inclinazioni, interessi, competenze, conoscenze maturate ed acquisite.

Nell’ambito dell’orientamento formativo, si programmano esperienze didattiche relative all’indirizzo artistico, condivise con la scuola secondaria di 2°, attraverso la presenza di docenti di Discipline Progettuali e Laboratoriali durante le ore di lezione dei docenti di Arte e Immagine .

Visite conoscitive presso scuole secondarie di 2° del territorio .

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ORIENTAMENTO INFORMATIVO

Rivolto agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, consiste nel fornire all'alunno un'ampia e puntuale azione di informazione sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mondo della formazione e dal mercato del lavoro. Altra finalità dell’azione orientativa messa in atto dal nostro istituto è anche quella di preparare gli studenti in uscita al nuovo contesto scolastico.

Le differenti fasi di questo percorso orientativo, per le classi terze, sono così motivate:

Step 1: il coordinatore di classe illustra in termini generali il percorso di orientamento educativo che gli studenti andranno a realizzare. Si tratta di spiegare le finalità e gli obiettivi del percorso di orientamento, di chiarire tempi e modi di realizzazione del percorso, piani di studio e prospettive professionali degli istituti presenti sul territorio (fase A)

Step 2: lo studente è stimolato a ricostruire l’immagine che ha del lavoro e della scuola in termini di occasione per la realizzazione di sé e come mezzo di sviluppo sociale; di confrontare le sue opinioni con quelle di altre figure significative: amici, genitori, insegnanti al fine di riflettere sugli elementi dell’esperienza scolastica e lavorativa che possono risultare motivanti (fase B)

Step 3: l’attività successiva di compilazione di un questionario è finalizzata a rendere consapevole lo studente circa le sue risorse e i suoi interessi. Le risorse personali indagate sono quelle relative all’impegno personale, al modo di affrontare i compiti da svolgere ed organizzarli, all’autonomia, alla creatività, al modo di ragionare, alle principali differenze tra risorse richieste dal contesto scolastico. Gli interessi riguardano le attività extrascolastiche e le preferenze per alcune aree lavorative. (fase C).

A

Vengono svolti percorsi di riflessione con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado per far conoscere i vari Istituti di scuola secondaria di 2° grado, i piani di studio e le prospettive professionali

Docente coordinatore del Consiglio di classe

B 1 Vengono instaurate relazioni con le scuole Secondarie di 2° grado. Funzione strumentale

B 2

Vengono effettuati incontri pomeridiani di presentazione delle

scuole secondarie di 2° grado

Funzione Strumentale, responsabile di plesso e coordinatore del Consiglio di classe (genitori e alunni di terza)

Barile dicembre 2017 dicembre 2017

Ripacandida dicembre 2017 gennaio 2018

B 3 Attività di orientamento presso l’istituto “G. Fortunato” di Rionero 5

dicembre 2017

Funzione Strumentale e Docente coordinatore del Consiglio di classe

B4 Vengono effettuati incontri pomeridiani con l’Apofil Funzione Strumentale e Docente coordinatore del Consiglio di classe

C 1 Gli alunni compilano un questionario attitudinale autovalutativo

sulle proprie capacità e interessi di cui si terrà conto per la redazione

del consiglio orientativo

Docente coordinatore del Consiglio di classe

Per favorire una scelta consapevole verrà consegnato alle famiglie la scheda “Consiglio Orientativo” compilato dal Consiglio di classe in base al percorso del triennio di ciascun alunno.

19.b SALA LETTURA

“ LIBRANDO”

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A cura delle insegnanti: Giorgio Stefania e Mollica Carmela

Attraverso la biblioteca si cerca di avviare fin dalla scuola dell’infanzia, l’approccio al libro, di

curare il rapporto bambino/libro, di sollecitarne la scoperta sia come piacere della lettura sia come

aspetto importante della cultura ,con il quale trovare soddisfazione a dubbi, curiosità,

approfondimento e studio.

OBIETTIVI:

Scoprire la lettura come attività piacevole;

Attivare attraverso la lettura atteggiamenti cognitivi, ludici, critici;

Passare dalla lettura passiva alla lettura attiva;

Comprendere e interpretare il messaggio e le informazioni del testo,

Cominciare ad orientarsi nella diversità dei libri ed acquisire una reale familiarità con il libro

attraverso la biblioteca;

Educare all’ascolto e alla convivenza,

Coinvolgere alunni e docenti nella lettura ad alta voce nelle classi.

METODOLOGIA:

Il primo lavoro da svolgere è quello di riordinare e catalogare alcuni libri già presenti in sala

lettura;

Aumentare il patrimonio di libri incrementando acquisti(se possibile) e donazioni;

Individuare regole, compiti e comportamenti condivisi in sala lettura ,

Creare spazi di lettura, narrazione, ascolto e approfondimento.

ARTICOLAZIONE:

La scuola sarà impegnata in diverse iniziative volte ad accrescere la passione per la lettura

e conoscere sempre più lo straordinario mondo dei libri.

Attività lettura-DONO:(DURANTE L’ANNO SCOLASTICO)

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E’ una lettura ad alta voce di un libro che non viene seguita da alcuna attività

didattica ,restando semplicemente un dono, un bel momento di conversazione per

rispondere alle eventuali domande o commenti dei bambini.

Il libro viene semplicemente goduto nel suo ascolto. Gli alunni di una classe o una

parte di essi, si recheranno dagli alunni della classe precedente per leggere alcune

pagine significative di un libro precedentemente scelto.

In occasione di questa visita agli alunni visitatori doneranno un segnalibro, ai

bambini che li ospiteranno in classe.

SETTIMANA DELLA LETTURA (SECONDA O TERZA SETTIMANA DI MAGGIO)

o Mostra del libro presso la sala lettura della scuola in collaborazione con una libreria che

lascerà il 15/20% dell’incasso alla scuola in libri.(In occasione di questa iniziativa la sala

lettura sarà aperta alle famiglie);

o Durante la settimana della lettura, verrà a scuola il “ Bibliomotocarro” del maestro Antonio

per divulgare e trasmettere ai bambini il piacere della lettura;

o Partecipazione al torneo di lettura di alcune classi, promosso dall’I.C. di Bella.

19.c Programmazione Uscite Didattiche e Viaggi d’Istruzione a.s.2017/2018

Funzione Strumentale : Annita Mecca

Scuola dell’Infanzia

CLASSI DATA META

Sez.di Ripacandida 25/05/2018

(dalle ore 7,30 alle18,30)

Montecorvino Pugliano(SA)

Museo di Arte e Cultura

Contadina

Sez.di Barile,Ripacandida e

Ginestra

11/05/2018

(dalle ore 8,30 alle 17,30)

Country House Villa delle Rose

Atella-Monticchio(PZ)

Scuola Primaria

CLASSI DATA META

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1^di Ripacandida;1^,2^/ 3^ di

Ginestra

25/05/2018

(dalle ore 7,30 alle18,30)

Montecorvino Pugliano (SA)

Museo di Arte e Cultura

Contadina

4^ di Ginestra Giugno

(dalle 7,00 alle 19,00)

Aliano e Valsinni

I luoghi di:

“Carlo Levi e Isabella Morra”

5^ di Barile,Ripacandida

e Ginestra

16 Maggio Kalòs Archeodromo del

Salento Caprarica di Lecce

3^ di Barile e di

Ripacandida,4^ di

Barile,Ginestra e Ripacandida

Maggio 2018

(dalle 6,30 alle 20,00)

Parco della Laguna di Lesina

2^ di Barile e di Ripacandida

con 2^/3^ di Ginestra

( da stabilire ) Visita allo Stabilimento della

Barilla-Melfi(PZ)

Scuola Secondaria di Primo Grado

CLASSI DATA META

3^ di Barile e Ripacandida Maggio (tre giorni) Firenze

1^ , 2^e 3^ di Ripacandida Da stabilire

(dalle 8,30 alle 16,00)

Visita ad Amendola(FG)

Museo dell’Aeronautica

Militare

1^ e 2^ di Barile e Ripacandida 24/04/2018

(dalle 6,30 alle 22,00)

Area Archeologica di Pompei e

Sorrento

3^ di Barile e Ripacandida 23 Gennaio 2018 ore 9,30 Spettacolo Teatrale:”Le più

belle pagine dei Promessi

Sposi”Don Bosco-Potenza

1^ e 2^ di Barile e Ripacandida 22 Gennaio ore 9,30 Spettacolo Teatrale:”L’Iliade di

Omero”Don Bosco-Potenza

3^ di Barile 8 Febbraio ore 9,00 Spettacolo Teatrale:"Saint-

Germain des Prés"

Don Bosco-Potenza

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19.d PROGETTI :

L’ampliamento dell’offerta formativa viene realizzato con progetti triennali legati all’organico potenziato, da progetti in ore curriculari a costo zero e da progetti in ore aggiuntive pagati con finanziamenti diversi: Fondo dell’Istituzione Scolastica, Enti Locali, genitori, agenzie del territorio, che il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto approvano annualmente. I principi e le scelte didattico educative dell’Istituto si realizzano, oltre che nel perseguimento di buone pratiche condivise, in progetti specifici di Istituto che le comprendono e che si caratterizzano per una metodologia laboratoriale, di cooperative learning, peer education e di ricerca-azione. Le attività progettuali sono strutturate sia a piccolo che grande gruppo di alunni anche di classi diverse, secondo metodologie più operative e significative per gli alunni. Possono prevedere interventi di operatori esterni che integrano l’intervento degli insegnanti. Gli insegnanti (di team, di plesso, di più classi diverse, facenti parte di un Consiglio di classe/Intersezione/Interclasse) elaborano e aderiscono ai Progetti di Istituto adattandoli alla propria specifica situazione, attraverso specifiche schede. Durante l’anno scolastico viene effettuato, con apposite schede, il monitoraggio dei progetti. Al termine dell’anno scolastico viene effettuata una valutazione delle diverse attività. La commissione per il P.T.O.F. ha l’incarico di redigere una scheda di valutazione riassuntiva dei Progetti conclusi. Di seguito sono raccolte le schede descrittive dei singoli Progetti. Sono previsti due eventi nel corso dell’anno scolastico, uno in occasione del Santo Natale e uno a fine anno durante i quali saranno allestite mostre, spettacoli teatrali e musicali, esposizioni varie dei lavori degli alunni con riferimento ai progetti svolti durante l’anno scolastico. In ogni plesso sono messe in scena le rappresentazioni teatrali e musicali conclusive dei percorsi seguiti. Sono previste giornate di apertura della scuola ai genitori per condividere dei momenti educativi comuni e prolungamenti pomeridiani e serali delle attività didattico educative. Anche quest’anno la scuola parteciperà a vari concorsi e progetti in linea con la progettazione didattica programmata proposti dal Miur in collaborazione con vari Enti.

Progetti già selezionati:

“Progetto Generazioni connesse” coordinato dal MIUR per promuovere strategie finalizzate per rendere internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani.

“Progetto Crocus” proposto dalla Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto, consente di introdurre i giovani all’argomento dell’Olocausto ed aumentare la consapevolezza dei rischi del razzismo, della discriminazione, del pregiudizio e dell’odio.

“Progetto settimana della Gentilezza” quale occasione in più per iniziare a moltiplicare le parole e i gesti di rispetto verso gli altri.

“Olimpiadi della matematica” alunni scuola secondaria di primo grado

“Olimpiadi del Problem Solving” l Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per l’anno scolastico 2017-2018, propone le “Olimpiadi di Problem Solving. Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo” rivolte all’intero ciclo della scuola dell’obbligo.

“Coding” Il MIUR, in collaborazione con il CINI con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica.

Giornalino on line “Barile web” in collaborazione con Albopress albo nazionale dei giornalini scolastici.

“Il sole in classe” in collaborazione con l’associazione Anter, percorso ludico-didattico per promuovere la salvaguardia dell’ambiente.

Schede Progettuali:

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Scheda n.1

Titolo del progetto: “Il coraggio dell’amore” – La favola di Amore e Psiche

Referente di progetto: GRIECO GIUSEPPA

Destinatari: Alunni classe V A Barile

Tempi di realizzazione: Febbraio - Maggio

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per

competenze a tutte le classi dei vari

ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione o Elaborare compiti di prestazione e

relative rubriche per la valutazione delle

competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale.

o Promuovere la collaborazione fra docenti

per la realizzazione di metodologie

didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli

studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé

Favorire il pieno sviluppo delle potenzialità, spesso sommerse di cui tutti gli alunni sono portatori

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70

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): L’ascolto, la lettura e l’interpretazione delle favole

favorisce diversi aspetti del percorso evolutivo e in particolare migliora lo sviluppo affettivo ed emotivo

attraverso l’identificazione con i personaggi, la partecipazione alle loro difficoltà e l’ideazione di soluzioni per

fronteggiarle; permette, inoltre, di riflettere sui valori e sui disvalori, favorendo lo sviluppo sociale e morale

degli alunni.

Attività/Azioni previste: Lettura della favola di Apuleio e visione di un video. Distribuzione delle parti e

drammatizzazione delle scene. Scelta delle musiche e delle danze. Parallelamente nei laboratori di scenografia

verranno realizzati gli elementi di scena con materiali vari (legno, stoffa, cartone, cartelloni, colori a tempera,

polistirolo, carta crespa…). Prove generali in teatro.

Metodologie e strategie didattiche adottate: Conversazione guidata e libera. Analisi e riflessione sul testo.

Drammatizzazione. Esperienze di Cooperative Learning.

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

GRIECO GIUSEPPA DOCENTE

MECCA ANNITA DOCENTE

MARINO CARMELA DOCENTE

Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

Indicatori di verifica: Il progetto sarà valutato a medio termine dagli insegnanti considerando l’interesse, la

partecipazione ed il coinvolgimento degli alunni.

Risultati attesi: Creare uno spazio di espressione e con-divisione al fine di favorire una maggiore conoscenza di

sé. Dare a ciascun alunno la possibilità di sperimentare modi diversi di stare insieme, attraverso un recupero

della dimensione creativa al fine di favorire la socializzazione.

Prodotto finale: Spettacolo teatrale

Valutazione: Verrà utilizzata la rubrica di valutazione della prova esperta che consentirà di mettere a fuoco il

grado di padronanza complessivo raggiunto, la valutazione sarà necessariamente multicompetenza e

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interdisciplinare.

Scheda n.2

Titolo del progetto: “La strada giusta”

Referente di progetto: Nardozza Olga

Destinatari: Alunni dell’istituto

Tempi di realizzazione: Ottobre-Novembre

Priorità e

Traguardi indicati nel RAV e

nel PdM di

riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo

indicati nel RAV e

nel PdM di

riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze

a tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e

relative rubriche per la valutazione delle competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti

per la realizzazione di metodologie

didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli

studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

Facilitare l’integrazione di alunni stranieri;

Sviluppare la creatività e l’inventiva;

Incoraggiare l’autostima;

Acquisire la padronanza delle proprie emozioni;

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Acquisire la capacità di lavorare in gruppo;

Saper controllare e organizzare il proprio corpo nello spazio e nel tempo;

Far acquisire sicurezza e disinvoltura nella espressione in presenza di estranei;

Rendere gli alunni capaci di comprendere, applicare, confrontare, analizzare, classificare, con una

progressiva visione unitaria, tutti i contenuti proposti, sia nell’area linguistica che in quella

matematica e di logica.

Saper eseguire esercizi complessi di difficoltà crescente, che richiedano la comprensione e

rielaborazione del testo, l’uso di regole grammaticali o matematiche e l’uso di proprietà.

Sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e a trasferire le conoscenze in

contesti diversi

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): La scuola considera la necessità di elaborare un

progetto di intervento per favorire il successo formativo e il recupero degli alunni stranieri e con difficoltà.

Sono urgenti interventi specifici, individualizzati e prolungati nel tempo, con tecniche e strumenti idonei

che permettano a questi ragazzi di integrarsi effettivamente nelle classi e di sviluppare quanto possibile le

abilità cognitive.

Attività/Azioni previste: I ragazzi saranno liberi di scegliere le tecniche, di sperimentarne molteplici per

approdare alla conoscenza mediante la ricerca-azione e la sperimentazione.

Metodologie e strategie didattiche adottate: E' previsto l'utilizzo di diverse metodologie di

apprendimento al fine di promuovere un sapere significativo nel rispetto dei diversi stili cognitivi. In

particolare: Lezione frontale - Attività di studio e ricerca individuale e/o di gruppo - Letture guidate –

Brainstorming - Cooperative learning - Peer tutoring - Costruzione di mappe concettuali - Circle – time.

Risorse Umane Interne: Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare,

Indicando per ciascuna unità di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di

riferimento

Numero ore Tipo di attività

Grieco Giuseppa Docente

Giorgio Stefania Docente

Mecca Annita Docente

Marino Carmela Docente

Di Lonardo Maria C Docente

Nardozza Olga Docente Laboratorio didattico

Caselle Carmela Docente Laboratorio didattico

Franchomme Maria

Rosaria

Docente Laboratorio didattico

Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

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Sussidi: Materiale scolastico, Computer,Lim.

Altre risorse:

Indicatori di verifica: Le verifiche delle abilità degli alunni avverranno attraverso colloqui, conversazioni

guidate in classe, prove oggettive e/o graduate, test e prove pratiche, scritte e orali. Le verifiche delle

competenze socio relazionali vengono realizzate attraverso osservazioni dirette e sistematiche nei vari

momenti e contesti scolastici.

Risultati attesi: Miglioramento dei risultati scolastici e dell’inclusione sia degli apprendimenti sia del

comportamento del singolo e dei gruppi-classe attraverso lo sviluppo del senso di responsabilità, autostima,

cooperazione con gli altri, capacità decisionali.

Prodotto finale: Partecipazione concorsi

Valutazione: La valutazione degli alunni terrà conto dei progressi conseguiti stante la situazione

di partenza di ciascun discente, pertanto sarà di carattere soggettivo e non oggettivo. I tempi di realizzazione delle attività saranno personalizzati.

Scheda n.3

Titolo del progetto: Ripristino Orto Botanico con erbe aromatiche

Referente di progetto: ins. Maria Carmela Di Lonardo

Destinatari: alunni di Sc. Primaria

Tempi di realizzazione: da Novembre 2017 a giugno 2018

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

X Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

Area di processo

X Implementare la didattica per competenze a

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nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

tutte le classi dei vari ordini di scuola. Curricolo, progettazione e

valutazione o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle competenze

classi V e III sec. di I grado come da modello

ministeriale. X Promuovere la collaborazione fra docenti per

la realizzazione di metodologie didattiche

innovative.

Ambiente di apprendimento

X Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi: La particolarità del progetto è che nell’orto si affrontano tutte le materie scolastiche curricolari (geografia, storia, matematica etc) in modo che l’orto diventi una vera aula a cielo aperto. Si crede profondamente che coltivare la terra sia un fattore determinante nel percorso educativo di ogni bambino. Una convinzione che, a distanza di quasi un secolo, si rinnova e si fa strada sempre più tra gli istituti e i percorsi scolastici del territorio italiano «L’orto come strumento didattico» è oggi usato in varie scuole pubbliche con progetti sostenuti dal Miur. Oltre all’educazione ambientale si sviluppa l’educazione alimentare, poiché gli alunni vedono realmente la realizzazione di prodotti esclusivamente naturali.

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): ripristinare l’orto botanico della scuola già esistente

che a causa di lavori è stato abbandonato

Attività/Azioni previste: laboratori di giardinaggio Bonifica di una zona del cortile della scuola e sistemazione

a orto-giardino.

Sistemazione dell’area degli anni precedenti, scelta delle semine e arbusti.

Sistemazione dell’aiuola delle aromatiche.

Attività di compostaggio.

Realizzazione di un piccolo oliveto

Rilevazione di dati meteo e attività sperimentali sul campo di vario genere.

Lettura e commento di schede di botanica nonchè realizzazione di altre schede.

Attività di ricerca in rete e non solo (calendari della stagionalità, libri).

Interdisciplinarità (collegamenti con le Scienze, Lettere, Inglese, Arte e Immagine). Documentazione con ricchi

fotoreportage del lavoro svolto e produzione di diversi power point (uno anche bilingue, italiano-inglese)

pubblicati sul sito della scuola.

Organizzazione di giornate per la mostra finale.

Metodologie e strategie didattiche adottate: lavoro di gruppo, ricerche, raccolte fotografiche

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

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Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

Di Lonardo M. Carmela Ins. Primaria Orario curricolare Laboratorio

giardinaggio

Mecca Annita

Romeo Beatrice

Ins. Primaria

Ins. Primaria

Orario curricolare

Orario curricolare

Laboratorio

giardinaggio

Altre risorse: Esperto esterno

Indicatori di verifica: La verifica avverrà in itinere e alla fine dell’anno con la realizzazione completa

dell’orto botanico .

Risultati attesi: Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto e un approccio di tipo

operativo; far apprendere conoscenze in campo botanico e agrario, elementi di zoologia degli invertebrati e

conoscenze sulla natura del terreno attraverso esperienze laboratoriali (osservazioni in campo e al microscopio,

analisi del terreno e determinazione del ph del suolo, analisi del ciclo vitale di una pianta, classificazione di

e al rispetto di un bene pubblico; educare i ragazzi ad un uso corretto, responsabile e consapevole delle

tecnologie per diversi scopi: progettazione, ricerca, documentazione e informazione; apprendere ad analizzare

la struttura di quanto viene percepito e confrontare esperienze e sensibilità diverse e saperle comunicare agli

altri; saper comunicare, in diverse forme, le varie informazioni; far emergere e promuovere le diverse

inclinazioni.

Per tutti gli alunni della scuola non direttamente coinvolti: Apprezzare la presenza di un orto-giardino ben

curato nel cortile della scuola; educare al mantenimento e al rispetto di un bene pubblico; confrontarsi con

ragazzi della stessa età sui temi trattati, sulle azioni svolte. Il lavoro dell’orto botanico porta gli alunni allo

sviluppo dell’educazione ambientale e del rispetto verso la natura.

Prodotto finale: Produzione di olive , di olio e delle erbe aromatiche piantate.

Valutazione:

Scheda n.4

Titolo del progetto: Romeo and Juliet: il coraggio di amarsi (Progetto di Legalità)

Referente di progetto: ins. Maria Carmela Di Lonardo

Destinatari: alunni di Sc. Primaria e Sec.di I° di Barile

Tempi di realizzazione: da Gennaio 2018 a Maggio 2018

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

X Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

XSviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

XImplementare la didattica per competenze a

tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle

competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale. X Promuovere la collaborazione fra docenti per

la realizzazione di metodologie didattiche

innovative.

Ambiente di apprendimento

X Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): abbattere la dispersione scolastica che è

conseguenza e concausa della diffusione dell’illegalità . Lavorare con gruppi multietnici. Educare alla

legalità come lotta alla mafia, all’omertà, all’indifferenza, alla corruzione

Attività/Azioni previste: Attività di drammatizzazione e laboratoriali( Romeo e Giulietta al tempo di

oggi)

Metodologie e strategie didattiche adottate: lavori di gruppo, esercitazioni guidate, laboratori

creativi e multimediali

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

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Di Lonardo M. Carmela Ins. Primaria Laboratorio scrittura

Verrastro Anna Ins.Sec.I° Laboratorio scrittura

Di Lorenzo Incoronata Ins.Sec.° Drammatizzazione

Tringolo Rosanna Ins.Sec.I° Ricerche storiche

Altre risorse: Sale o ambienti di recitazione- locations

Indicatori di verifica: La verifica avverrà attraverso uno spettacolo teatrale alla fine dell’anno

scolastico e con la produzione di un dvd di tutto il lavoro svolto con back- stage e riprese dal vivo. Nel

rispetto delle esigenze degli alunni (stranieri e disagiati) saranno garantite opportunità differenziate al

fine di promuovere il massimo coinvolgimento, riservando ruoli e impegni particolari soprattutto agli

alunni in situazioni di handicap e a quelli che presentano difficoltà legate all’apprendimento.

Risultati attesi: raggiungimento della Legalità attraverso un incisivo orientamento che

scopra, coltivi e valorizzi i carismi, le attitudini, le inclinazioni, le vocazioni di ogni alunno,

rispettando i tempi, i ritmi personali nei processi della crescita evolutiva. Nella cultura della

legalità rientra anche il concetto di interculturalità che richiama “i principi generali

dell’universalismo”, della centralità e della dignità della persona cui si ispira la

Costituzione italiana. Comprensione delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.

Comprensione il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche. Sviluppare un’ottica

morale-etica critica nei confronti dei propri comportamenti

Prodotto finale: Produzione di un DVD e spettacolo teatrale di fine anno

Valutazione: Schede di gradimento, monitoraggio in itinere e finale relazione finale, valutazione D.S. e

personalità

Scheda n.5

Titolo del progetto: Ti racconto il Natale: Una storia d’amore e di coraggio

Referente di progetto : Volonnino Erminia

Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia di Barile

Tempi di realizzazione :Novembre- Dicembre

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze a

tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle competenze

classi V e III sec. di I grado come da modello

ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti per

la realizzazione di metodologie didattiche

innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

- Vivere la festa di Natale in modo ludico e gioioso condividendo emozioni e sentimenti con i

coetanei, le insegnanti, i familiari

- Superare paure, timidezze, inibizioni, partecipando alla manifestazione di Natale

- Arricchire lessico, conoscenze, abilità

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):

- Conoscere la storia dettagliata della nascita di Gesù.

- Conoscere le tradizioni tipiche, legate a questo avvenimento, della nostra comunità.

- Vivere le emozioni che hanno pervaso il cuore di Maria , Giuseppe i pastori i magi

immedesimandosi nei vari personaggi della storia

Attività/Azioni previste: Ascolto di storie, dialoghi, drammatizzazioni, poesie, canti , coreografie,

realizzazione di addobbi per la scenografia e doni.

Metodologie e strategie didattiche adottate :

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Ascolto e rielaborazione verbale e grafico pittorica di storie; giochi di ruolo; ascolto e

memorizzazione di canti poesie e filastrocche, esercizi di rito e movimento

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

Volonnino-Paglia Ins. sez C Progetto curriculare

Belluscio- Mollica Ins. sez. B =

Moriello-Placido Ins sez .A =

Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

Indicatori di verifica: il lavoro verrà verificato mediante l’esatta esecuzione dei compiti e dei ruoli da

svolgere durante la manifestazione finale

Risultati attesi: Il raggiungimento degli Obiettivi preposti

Prodotto finale: Manifestazione di Natale

Valutazione:

Scheda n.6

Titolo del progetto: English for children

Referenti di progetto: Palermo Raffaela – Franchomme Maria Rosaria – Marino Carmela

Destinatari: Alunni scuola dell’infanzia 4 e 5 anni di Barile, Ginestra e Ripacandida

Tempi di realizzazione:

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze a

tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle

competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti

per la realizzazione di metodologie

didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi: Avvicinarsi ad un nuovo codice linguistico;

stimolare interesse e curiosità verso l'apprendimento di una lingua straniera;

valorizzare e promuovere la diversità linguistica e culturale.

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):

Attività/Azioni previste: Attività di gruppo e individuali. Schede operative. Ascolto e visione di materiale

multimediale, ove è possibile l’uso del computer con programmi specifici.

Metodologie e strategie didattiche adottate: Il metodo didattico che verrà adottato sarà prevalentemente

basato sul gioco, sulla musica e sulla pratica orale. Fin dall’ inizio si utilizzeranno cartelloni, flashcards, burattini,

si organizzeranno giochi individuali e di gruppo e si impareranno facili canzoncine e filastrocche.

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

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Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

Indicatori di verifica:

• osservazione della partecipazione ai giochi e alle attività proposte; • osservazione delle modalità di interazione

nel gruppo; • osservazione degli elaborati in cui il bambino analizza e interiorizza l’esperienza svolta; •

osservazione delle verbalizzazioni dei bambini;

Risultati attesi: • acquisire i primi elementi lessicali del nuovo codice linguistico; • sperimentare e combinare

elementi in lingua inglese per formulare brevi frasi ed espressioni di routine; • imparare e saper utilizzare

vocaboli legati alla realtà quotidiana del bambino.

Prodotto finale:

libricino dei lavori svolti

Valutazione: partecipazione ai giochi e alle attività proposte.

Scheda n.7

Titolo del progetto: Con gli occhi di San Francesco: Il presepe vivente

Referente di progetto: Teresa Musto

Destinatari: tutti gli alunni del plesso di Ripacandida

Tempi di realizzazione: novembre-dicembre

Priorità e

Traguardi indicati nel RAV e

nel PdM di

riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Page 83: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel

PdM di

riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per

competenze a tutte le classi dei vari

ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione o Elaborare compiti di prestazione e

relative rubriche per la valutazione

delle competenze classi V e III sec.

di I grado come da modello ministeriale.

o Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di

metodologie didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

o X Promuovere strategie specifiche

per lo sviluppo delle competenze

sociali degli studenti in tutti gli ordini

di scuola

Altri obiettivi: comunicare -progettare -collaborare e partecipare -agire in modo autonomo e

responsabile -risolvere problemi.

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Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): Ripacandida è un piccolo paese in cui non ci

sono molte opportunità educative al di fuori della scuola , perciò, nel periodo che precede il Natale,

vorremmo vivacizzare ed impegnarci nel sociale attraverso una proposta educativa che sia fruibile da tutta

la comunità. Il riferimento a San Francesco nasce dalla familiarità che la comunità di Ripacandida ha con la

figura di questo santo sia perché presente negli affreschi del Santuario di S Donato, sia per la presenza più

che centenaria delle suore francescane, sia per il privilegio della nostra comunità di essere gemellata con la

Basilica di san Francesco ad Assisi. Il 6 aprile 1980 è apparsa la bolla pontificia con cui Giovanni Paolo II

dichiarava S. Francesco patrono dei cultori dell’ecologia. Questo significa che vi è la precisa coscienza che S.

Francesco possa dire qualcosa sul tema dell’ambiente anche ai nostri giorni, nonostante la situazione sia

molto diversa rispetto al Medio Evo. Al suo tempo, infatti, non si presentavano quelle minacce che insidiano

la sopravvivenza dell’uomo moderno che si è fatto dominatore e manipolatore senza scrupoli della natura.

Inoltre a lui si deve il primo presepe vivente.

Attività/Azioni previste: attraverso materiali di recupero si andranno a realizzare gli ambienti

tipici del presepe; si studieranno canti, musiche coreografie e adeguate.

Metodologie e strategie didattiche adottate: aiutare gli alunni a produrre testi originali attraverso

un lavoro di cooperative learning e a classi aperte; laboratoriale per creare dai rifiuti

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità

di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di

riferimento

Numero ore Tipo di attività

A BERARDI INS.TE INFANZIA Allestimento ambiente

A GIOIOSA INS.TE INFANZIA Allestimento ambiente

I LABRIOLA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

R GRIECO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

M PIERRI INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

R PALERMO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

I LIBUTTI INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

V MARTINO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

R PALMITESSA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

GIORGIO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

M LALLO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

E RITA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

A DISABATO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente

M MARTINO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

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T MUSTO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

C LAROTONDA INS.TE SECONDARIA Coreografie

F PACE INS.TE SECONDARIA Sostegno h

V RELLA INS.TE SECONDARIA Canti e musica

G TOMASULO INS.TE SECONDARIA Scenografie

D TRAFICANTE INS.TE SECONDARIA Sostegno h

R TRINGOLO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

Risorse umane esterne (Specialisti): ASSOCIAZIONI

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.

Risultati attesi: Giungere ad una approfondita conoscenza del santo di Assisi

Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato

Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse

Prodotto finale: MANIFESTAZIONE FINALE DEL PRESEPE VIVENTE PRESUMIBILMENTE DOMENICA

17 DICEMBRE

Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore

sicurezza e disinvoltura

Scheda n.8

Titolo del progetto: Difendiamo i valori per dare un senso al futuro

Referente di progetto: Teresa Musto

Destinatari: tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Ripacandida

Tempi di realizzazione: marzo-maggio

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

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85

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze a tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e relative rubriche per la valutazione delle competenze

classi V e III sec. di I grado come da modello

ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti per la

realizzazione di metodologie didattiche

innovative.

Ambiente di apprendimento

o X Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi: comunicare

progettare

collaborare e partecipare

agire in modo autonomo e responsabile

risolvere problemi

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): Il progetto Difendiamo i valori si propone l’obiettivo

di informare e sensibilizzare i giovani sulle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della

legalità, della giustizia, del senso civico e democratico e all'impegno contro ogni forma di corruzione. Il progetto

coinvolge tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado e rappresenta un’imperdibile occasione per lo

sviluppo di una consapevole coscienza civica, una testimonianza di lotta contro l’illegalità diffusa, per veder

realizzata la società futura auspicata e non quella meramente probabile.

Attività/Azioni previste: a partire dalla conoscenza degli eroi della legalità e della difesa dei valori universali ,

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86

si andranno a realizzare dei laboratori espressivi di scrittura creativa, il laboratorio artistico; si studieranno canti,

musiche e coreografie adeguate.

Metodologie e strategie didattiche adottate: aiutare gli alunni a produrre testi originali attraverso un lavoro

di cooperative learning e a classi aperte; laboratoriale

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

M MARTINO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

T MUSTO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

C LAROTONDA INS.TE SECONDARIA Coreografie

F PACE INS.TE SECONDARIA Sostegno h

V RELLA INS.TE SECONDARIA Canti e musica

G TOMASULO INS.TE SECONDARIA Scenografie

D TRAFICANTE INS.TE SECONDARIA Sostegno h

R TRINGOLO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi

Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

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Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.

Risultati attesi

•Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle

• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della

cittadinanza

•Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio

originale e positivo contributo

•Comprendere il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche

Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato

Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse

Prodotto finale: performance fine maggio

Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore

sicurezza e disinvoltura

Scheda n.9

Titolo del progetto: Sala lettura ”Librando”

Referenti del progetto:Giorgio Stefania-Mollica Carmela

Destinatari: alunni della scuola dell’infanzia,primaria e secondaria di 1° grado

Tempi di realizzazione: ottobre -maggio

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

Area di processo

Implementare la didattica per competenze

a tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Page 89: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale.

Curricolo, progettazione e

valutazione

Promuovere la collaborazione fra docenti

per la realizzazione di metodologie

didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli

studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi: far nascere nello studenti la curiosità e la gioia di leggere

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):

Attività/Azioni previste: Attività di lettura nelle classi -Settimana della lettura:giornata mostra con

vendita di libri ,incontro con il Bibliomotocarro del maestro Antonio .

Metodologie e strategie didattiche adottate:Programmare una metodologia di percorsi di lettura,da

avviare nelle singole classi.

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

Mollica Carmela Docente infanzia

Giorgio Stefania Docente primaria

Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Maestro Antonio con

Bibliomotocarro

Cartolibreria” Il mondo di

Remigino”

Altre risorse:

Indicatori di verifica:

Risultati attesi: motivazione a leggere

Prodotto finale: Settimana della lettura nel mese di maggio

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Valutazione: INIZIALE: Rilevazione situazione e risorse disponibili; INTERMEDIA: Monitoraggio esperienze in

corso; FINALE: Sintesi consuntiva dell’esperienza

Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.

Risultati attesi

•Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle

• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della

cittadinanza

•Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e

positivo contributo

•Comprendere il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche

Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato

Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse

Prodotto finale: performance fine maggio

Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore

sicurezza e disinvoltura

Scheda n.10

Titolo del progetto: OLIMPIADI PROBLEM SOLVING

Referente di progetto: Prof. Olga Nardozza

Destinatari: scuola secondaria plesso di Barile

Tempi di realizzazione: novembre -maggio

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Page 91: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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Risultati nelle prove standardizzate nazionali

X Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze a

tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle competenze

classi V e III sec. di I grado come da modello ministeriale.

o Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di metodologie didattiche

innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo sviluppo delle competenze sociali degli

studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):

Attività/Azioni previste: Il progetto è rivolto agli studenti della Scuola secondaria di Primo grado all’interno delle

attività di potenziamento delle competenze logiche deduttive. Sarà articolato in un’ottica interdisciplinare per un uso

corretto di procedure e presupposti teorici. A staffetta i docenti di matematica, inglese italiano e tecnologia, forniranno

assistenza, consulenza e guida metodologica a ciascun allievo per apprendere ed organizzare in modo significativo le proprie

conoscenze, sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e trasferire le conoscenze in contesti diversi.

Metodologie e strategie didattiche adottate: Attività laboratoriale di studio ed analisi dei test delle Olimpiadi del

Problem Solving

Risorse Umane Interne:Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare,

Indicando per ciascuna unità di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

Nardozza Olga docente

Caselle Carmela docente

Franchomme Maria

Rosaria

docente

Risorse materiali:

Page 92: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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Indicare dettagliatamente il materiale che si prevede di utilizzare per la realizzazione

Sussidi:

Altre risorse: laboratorio classe 3.0

Indicatori di verifica: Processo di apprendimento. Rendimento scolastico. Comportamento. Risultati attesi: Capacità a dominare situazioni complesse nonché sviluppo di vari aspetti della personalità: senso di

responsabilità, autostima, cooperazione con gli altri e capacità decisionali.

Prodotto finale: Partecipazione alle gare d’istituto e regionali del problem solving

Valutazione: risultati gare rilevati dalle classifiche OPS, osservazione e rilevazione competenze maturate.

Scheda n.11

Titolo del progetto: Il coraggio dell’amicizia: un arcobaleno di emozioni…dai voce ai tuoi sentimenti.

Referente di progetto : Volonnino Erminia

Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia di Barile

Tempi di realizzazione : Aprile-Maggio-Giugno

Priorità e

Traguardi indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

interessa)

PRIORITA’ TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).

o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.

o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.

Competenze chiave e di cittadinanza

o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.

o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.

Obiettivi di

processo indicati

nel RAV e nel PdM

di riferimento:

(Spuntare ciò che

Area di processo

o Implementare la didattica per competenze a

tutte le classi dei vari ordini di scuola.

Curricolo, progettazione e

valutazione

o Elaborare compiti di prestazione e relative

rubriche per la valutazione delle

competenze classi V e III sec. di I grado

come da modello ministeriale.

Page 93: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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interessa) o Promuovere la collaborazione fra docenti

per la realizzazione di metodologie

didattiche innovative.

Ambiente di apprendimento

o Promuovere strategie specifiche per lo

sviluppo delle competenze sociali degli

studenti in tutti gli ordini di scuola

Altri obiettivi:

-Conoscere, apprezzare e rispettare la diversità: fisica di temperamento , di carattere

-Sviluppare sentimenti di rispetto, solidarietà, collaborazione superando individualismi e

protagonismi

-Ampliare abilità, conoscenze e competenze

-Superare paure, timidezze, inibizioni

Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):

- Sviluppare nei bambini il senso di appartenenza ad una comunità che condivide valori e tradizioni.

- Conoscere accettare e rispettare i valori e le tradizioni tipiche di altre comunità presenti nel nostro

territorio.

-Far acquisire al bambino l’idea di essere parte di una realtà variegata in cui ognuno è portatore di

talenti e valori senza prevaricazioni e isolamenti

Attività/Azioni previste: Ascolto di storie, dialoghi, drammatizzazioni, poesie, canti , coreografie,

realizzazione di addobbi per la scenografia e doni da regalare.

Metodologie e strategie didattiche adottate :

Ascolto e rielaborazione verbale, e grafico pittorica di racconti sulla diversità; giochi di ruolo; ascolto

e memorizzazione di canti poesie e filastrocche; esercizi di ritmo e movimento; coreografie con

musiche etniche di varie parti del mondo

Risorse Umane Interne:

Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di

personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.

Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività

Volonnino-Paglia Ins. sez C Progetto curriculare

Belluscio- Mollica Ins. sez. B =

Moriello-Placido Ins sez .A =

Page 94: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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Risorse umane esterne (Specialisti):

Cognome e nome Competenze Numero di ore

Altre risorse:

Indicatori di verifica: Accurata esecuzione di attività, ruoli e consegne

Risultati attesi: Interiorizzazione degli obiettivi del progetto

Prodotto finale: Festa di fine anno

Valutazione:

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94

20.Allegato 1

PROGETTOPERL’ATTUAZIONEDELPNSDNELPTOF2016-2018

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO

DELL’ANIMATORE DIGITALE

Pianodiintervento triennale Azioni dell’animatore digitale- anno

scolastico2015/2016 Fase preliminare

Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione

F

OR

MA

ZIO

NE

INTE

RN

A

FOR

MA

ZIO

NE

INTE

RN

A

Individuare i bisogni

formativi degli alunni.

Acquisizione competenza

personale scolastico

coinvolto direttamente

nell’attuazione del PNSD.

Sensibilizzazione e

diffusione del pensiero

computazionale.

Sviluppare e migliorare la

cultura digitale nell’istituto.

Aggiornamento personale

ATA su uso

dell’informatica nei

rapporti tra la Pubblica

Amministrazione.

Agenda digitale di carta

Partecipazione alla formazione

specifica rivolta agli animatori

digitali e al team digitale.

Formazione rivolta in particolare alle

insegnanti della scuola primaria sul

pensiero computazionale e sul

progetto “Programma il Futuro”.

Formazione del personale

amministrativo sul corretto uso e

gestione del sito dell’ I.C. ( a cura del

webmaster)

Formazione CAD – DPCM 13/11/2014

Inserimento dati

e pubblicizzazione

su piattaforma

Regione

Basilicata.

Page 96: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

95

CO

INV

OLG

IMEN

TO D

ELLA

CO

MU

NIT

A’

SCO

LAST

ICA

Informare sul PNSD e

sulle iniziative della scuola

coerenti al piano.

Sviluppare le competenze

digitali degli alunni.

Divulgazione aspetti salienti del

PSND in ambito collegiale.

Creazione sul sito istituzionale

della scuola di uno spazio dedicato

al PNSD.

Creazione del team digitale.

Partecipazione a comunità di

pratica in rete con altri animatori

del territorio e con la rete

nazionale.

Partecipazione delle classi V della

scuola primaria al progetto:

Programma il Futuro (MIUR-CINI) per

l’introduzione del coding e la

diffusione del pensiero

computazionale a scuola

Partecipazione della scuola secondaria

(classi prime) al progetto: Programma

il Futuro e al concorso nazionale:

“Coding…amo”.

CR

EAZI

ON

E D

I

SOLU

ZIO

NI I

NN

OV

ATI

VE

Potenziare le infrastrutture

di rete.

Realizzazione nuovi ambienti

di apprendimento.

Realizzazione laboratori

tecnologici

Revisione e integrazione della rete

Wi-Fi d’Istituto mediante la

partecipazione a progetti PON

(attività a cura del DS e del

personale amministrativo).

Programma Operativo Nazionale

“Competenze e ambienti per

l’apprendimento” (attività a cura del

DS e del personale amministrativo)

Partecipazione bando “Atelier

Creativi”

Pubblicizzazion

e e divulgazione

dei risultati sul

sito istituzionale

della scuola

Page 97: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

96

Azioni ed interventi dell’animatore digitale a.s. 2016/2017

Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione

FO

RM

AZI

ON

E IN

TER

NA

Individuare i bisogni

formativi del personale

scolastico.

Sviluppare, migliorare e

integrare l’innovazione

didattica e la cultura digitale

nell’Istituto.

Acquisizione conoscenze e

abilità da parte degli alunni

circa strumentazione

tecnologica in dotazione e

d’istituto.

Somministrazione questionario on

line per la rilevazione delle

conoscenze/competenze

tecnologiche dei docenti.

Attività formativa rivolti al personale

ATA.

Formazione n. 10 docenti su

“Tecnologie e approcci metodologici

innovativi” – Nota Ministeriale

AOODGEFID/6355 del 12/04/2016.

Attività formativarivoltiaidocenti su:

usodeglistrumentitecnologicigiàpres

enti a scuola;

usodellaLIM;

metodologieeusodegliambientiperla

didattica digitale integrata;

servizi di clouding

utilizzo e creazione di ebook.

Google App for Education

OER

Didattica e social media

Alfabetizzazione informatica e

tecnologica curata dai docenti

coinvolti nelle classi 2.0 e aula 3.0.

Questionario

dimonitoraggiop

er la rilevazione

del livello di

competenze

digitali acquisite.

Pubblicizzazione

degli esiti dei

questionario

Page 98: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

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CO

INV

OLG

IMEN

TO D

ELLA

CO

MU

NIT

A’

SCO

LAST

ICA

Diffondere la cultura del

digitale

Condividere

leesperienzedigitali

Utilizzare la didattica in rete

Promuove la collaborazione

scolastica attraverso l’uso

delle Tecnologie

dell’Informazione e della

Comunicazione (TIC)

Potenziare l’utilizzo del

registro elettronico per la

comunicazione

Scuola-famiglia

Sviluppare le competenze

digitali e trasversali degli

alunni.

Creazione del sito “scuola

digitale”, a cura dell’AD.

Creazione gruppi di lavoro

docenti.

Incentivare i docenti a produrre

versioni digitali dei lavori realizzati

nelle classi per la pubblicazione

sul sito web di Istituto e/o nei blog

di classe.

Partecipazione programma

E- Twinning.

Formazione specifica

Laboratorio permanente di coding

per tutti gli alunni.

Partecipazione CodeWeek EU

Partecipazione Olimpiadi del

Problem Solving

Formazione su cittadinanza

digitale e cyber bullismo.

Creazione gruppi di lavoro

docenti per costruire curricola

verticali.

Questionarioper

la

rilevazionedelliv

ellodi

soddisfazionedel

lavorosvolto

dall’AnimatoreDi

gitale e del team

innovazione.

Page 99: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

98

CR

EAZI

ON

E D

I

SOLU

ZIO

NI I

NN

OV

AT

IVE

Utilizzare e potenziare gli

strumenti necessaria

migliorare i processi di

innovazione digitale.

Progettazione e avvio “Classi

2.0”

Progettazione e avvio spazi

flessibili: “Classe 3.0”

Supporto tecnico per la scuola

del primo ciclo.

Promozione dell’educazione

all’informazione (information

literacy) e della lettura anche

in ambiente digitale.

Inclusione BES e studenti

stranieri: Rendere accessibili

contenuti, materiali, risorse,

prodotti multimediali e i

processi con cui si comunica,

si interagisce, si apprende.

Accesso ad Internet tramite rete wifi

per tutto il personale e per tutte le

classi dell’istituto.

Dotazione Notebook individuali in

alcune classi campione della scuola

sec.

Regolamentazione uso delle

attrezzature tecnologiche d at e i n

dot az i on e e d i q uel l e della

scuola.

Selezione di siti dedicati, App,

Software e Cloud per la didattica; E-

Safety; OER Collaborazione e

comunicazione in rete;

Sperimentazione e utilizzo della

piattaforma Class Flow; Utilizzo di

Google App Education; Educazione ai

social media. Realizzazione

“giornalino on line”.

Sperimentazione in alcune classi del

modello BYOD.

Avvio presidio di “pronto soccorso

tecnico” PNSD azione #26.

Sperimentazione Biblioteca Digitale

in rete.

Creazione gruppi di lavoro docenti

Laboratorio “Impara facendo”.

Utilizzo di strumenti e metodologie

didattiche innovative.

Questionario di

monitoraggio per

la rilevazione del

livello di

competenze

digitali acquisite.

Questionario

dimonitoraggio

per la rilevazione

dell’utilizzo delle

attrezzature e

degli strumenti

tecnologici in

dotazione.

Page 100: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

99

Azioni ed interventi dell’animatore digitale a.s. 2017/2018

Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione

FOR

MA

ZIO

NE

INTE

RN

A

Ampliare e potenziare conoscenze, abilità e competenze AD, team innovazione e personale ATA

Formazione avanzata sulle

metodologie e sull'uso degli

ambienti per la Didattica digitale

integrata.

Realizzare pagine web.

Formazione specifica

Percorsi di formazione e aggiornamento anche in modalità blended, e-learning, webinar, ecc. rivolti ai d o c e n t i .

Formazione base per redazione spazi web.

Questionario di monitoraggio per la rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Pubblicizzazione

Degli Esiti del questionario

Page 101: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

100

CO

INV

OLG

IMEN

TO D

ELLA

CO

MU

NIT

A’

SCO

LAST

ICA

Diffondere la cultura digitale

Condividere leesperienzedigitali

Utilizzare la didattica in rete Promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) Consolidare l’utilizzo del registro elettronico per la comunicazione scuola-famiglia

Sviluppare le competenze digitali e

trasversali degli alunni.

Gestione e aggiornamento a cura

dell’AD del sito “Scuola Digitale”.

Mantenimento gruppi di lavoro.

Produzione e condivisione di versioni digitali dei lavori realizzati nelle varie attività didattiche e pubblicazione sul sito web di Istituto e/o nei blog di classe. Partecipazione programma E- Twinning. Formazione e aggiornamento Laboratorio permanente di coding per tutti gli alunni. Partecipazione CodeWeek EU Partecipazione Olimpiadi del Problem Solving Formazione su cittadinanza digitale e cyberbullismo Mantenimento gruppi di

lavoro docenti per

costruire curricola verticali.

Questionarioper la rilevazionedellivellodi soddisfazionedellavorosvolto dall’AnimatoreDigitale e dal team innovazione.

Page 102: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO ... · 5 a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica

101

CR

EAZI

ON

E D

I

SOLU

ZIO

NI I

NN

OV

AT

IVE

Consolidamento e ampliamento attività nell’ambito delle “Classi 2.0” Estendere l’utilizzo dello spazio flessibile - “Classe 3.0” a tutte le classi.

Supporto tecnico per la scuola del primo ciclo.

Promozione dell’educazione all’informazione (information literacy) e della lettura anche in ambiente digitale.

Inclusione BES e alunni stranieri: Rendere accessibili contenuti, materiali, risorse, prodotti multimediali e i processi con cui si comunica, si interagisce, si apprende.

Partecipazione a bandi nazionali,

europei ed internazionali

Sperimentazione e utilizzo nuove App, Software e Cloud per la didattica. Certificazioni E-Safety

Collaborazione e comunicazione in rete. Utilizzo della piattaforma Class Flow e sperimentazione di altre piattaforme didattiche e risorse in rete. Giornalino on line.

Mantenimento presidio di “pronto soccorso tecnico”.

Mantenimento gruppi di lavoro

Incentivazione utilizzo Biblioteca Digitale in rete.

Laboratorio

“Impara facendo”.

Questionariodimonitoraggioper la rilevazione del livello di competenze digitaliacquisite.

Il presente piano di interventi essendo un documento coerente e strettamente

collegato al PTOF potrà subire modifiche, variazioni e aggiornamenti nel corso

del presente anno e degli anni successivi.

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20. Allegato 2

PROGETTO-Piano d’AZIONE

In quali aree o in quali aspetti ti senti forte come Scuola/Istituto

La scuola dispone di una rete fissa e Wi-fi, anche se la rete wireless andrebbe potenziata. Ha un laboratorio

informatico in due plessi ed è dotata di 5 Lim. Ha aderito al progetto Distretto Scolastico 2.0, in collaborazione

con una rete di scuole per condividere nuove pratiche didattiche e sperimentazione nell'uso delle TIC. E’stata

attivata una classe 3.0.

In quali aree o in quali aspetti vuoi migliorare come Scuola/Istituto

La scuola necessita di filtri per la navigazione sicura degli alunni. Ha bisogno inoltre di computer nuovi e aggiornati in quanto quelli in uso sono vetusti. Si avverte la necessità, inoltre, di formare in maniera adeguata i docenti sull'utilizzo avanzato delle Tic ed individuare percorsi, anche con esperti esterni, per sensibilizzare tutta

la comunità scolastica ad un uso corretto di internet./ Azioni da compiere

1) Dotare la scuola di filtri di sicurezza per la navigazione di internet.

2) Monitorare il tipo di utilizzo di internet, da parte degli studenti.

3) Promuovere la partecipazione del corpo docente a corsi di formazione sull'utilizzo avanzato e l'integrazione

delle TIC nella didattica.

4) Promuovere la partecipazione del corpo docente a corsi di formazione sull'utilizzo consapevole e sicuro di

Internet e delle tecnologie digitali.

5) Realizzare un blog scolastico affidato alla supervisione di un gruppo di docenti e che preveda il contributo dei

ragazzi.

6) Organizzare incontri con esperti.

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7) Creare un gruppo interdisciplinare di docenti per valorizzare e ottimizzare le competenze esistenti nella

scuola.

8) Sviluppare moduli didattici per lo svolgimento di attività di ricerca, utilizzo critico delle fonti online e

rielaborazione dei contenuti.

9) Messa a disposizione dei docenti di software didattici per un pieno utilizzo delle potenzialità della LIM e per la

messa a punto di lezioni interattive.

10) Organizzare eventi e/o attività extrascolastiche per la promozione del rispetto della diversità: rispetto delle

differenze di genere; di orientamento e identità sessuale; di cultura e provenienza, ecc., con la partecipazione

attiva degli studenti.

11) Creare moduli didattici per la promozione del rispetto della diversità: rispetto delle differenze di genere; di

orientamento e identità sessuale; di cultura e provenienza, ecc..

12) Assicurare una formazione specifica dell'operatore sui temi connessi all'utilizzo di Internet e media delle

tecnologie digitali, da parte dei più giovani.

13) Coinvolgere gli studenti nella produzione di contenuti per il blog/sito web della scuola.

14)Coinvolgere attivamente i genitori, gli studenti e il personale della scuola nell'ideazione, nella

pianificazione e nella realizzazione di eventi sui temi della diversità e dell'inclusione rivolti a tutta la

comunità scolastica.

15) Organizzare uno o più incontri di sensibilizzazione ad un utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle

tecnologie digitali rivolti agli studenti.

16) Organizzare uno o più incontri dedicati alla prevenzione dei rischi associati all'utilizzo di internet e delle

tecnologie digitali, rivolti agli studenti, con il coinvolgimento di esperti.

17) Promuovere azioni di sensibilizzazione e formazione all'utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle

tecnologie digitali durante lo svolgimento della didattica, assicurando la partecipazione attiva degli

studenti.

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21. Allegato 3 Regolamento di Valutazione degli apprendimenti

CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE

LINEA DI AZIONE COMUNE E CONDIVISA A LIVELLO COLLEGIALE

nella seduta del 31/10/2017

SOMMARIO Riferimenti normativi .................................................................................................................................. 2

Premessa – Criteri e Modalità di Valutazione I ciclo .................................................................................... 2

Momenti della valutazione .......................................................................................................................... 3

Oggetti della valutazione ............................................................................................................................. 4

Elementi e strumenti ................................................................................................................................... 7

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti ................................................................................ 7

a) Scuola infanzia......................................................................................8

b) Scuola primaria e secondaria di primo grado.......................................13

c) Assenze.................................................................................................14

Criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento .............................................................. 16

Modalità per la valutazione degli insegnamenti curriculari per gruppi di alunni e alunne..........................25

Modalità di valutazione delle attività e degli insegnamenti finalizzati all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa...................................................................................................................................30 Definizione delle specifiche strategie da attivare per il miglioramento dei livelli di apprendimento.............................................................................................................................................32 Definizione delle attività svolte nell’ambito di cittadinanza e costituzione che saranno oggetto di valutazione...................................................................................................................................................32 Definizione delle modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico......................................................................................................................................................33 Definizione delle competenze significative sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e informale che la scuola valorizzerà............................................................................................................34

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RIFERIMENTI NORMATIVI

DPR il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante norme sull'autonomia delle istituzioni scolastiche, e, in particolare, l'articolo IO

concernente modelli di certificazione nazionali;

legge I0 marzo 2000, n. 62, recante Norme per la parità scolastica;

legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;

legge 8 ottobre 2010, n. 170 recante norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente;

decreto ministeriale 16 novembre 2012, n. 254, recante "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione" e, in particolare

il "Profilo dello studente";

decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e, in particolare, l'articolo 3, concernente il "Sistema nazionale di certificazione delle competenze";

Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa;

"New skills Agenda for Europe", adottata dalla Commissione europea in data 10 giugno 2016;

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti;

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante "Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma

dell'articolo I, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 101";

in particolare, l'articolo 9 del citato decreto legislativo n. 62/2017, concernente la

certificazione delle competenze nel primo ciclo;

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, concernente norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e, in particolare, l'articolo 7;

decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, recante Disciplina della scuola italiana all’estero.

D.M.742/2017 del 3/10/107, relativo alla certificazione delle competenze nel primo ciclo.

C.M.1865/2017- Indicazioni su valutazione, certificazione competenze e esame di stato primo ciclo.

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PREMESSA – Criteri e Modalità della Valutazione nel I ciclo

“Le nuove modalità di valutazione mettono al centro l’intero processo formativo i risultati di

apprendimento, con l’obiettivo di dare più valore al percorso fatto dalle alunne e dagli alunni, e sono

improntate ad una loro presa in carico complessiva per contrastare le povertà educative e favorire

l’inclusione, attivando tutte le strategie di accompagnamento necessarie”

(MIUR ufficio stampa)

LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO

Alla valutazione concorrono diversi elementi: la situazione iniziale dell’alunno, le potenzialità, la

partecipazione, l’impegno e i progressi in termini di avvicinamento agli obiettivi prefissati. Il processo di

valutazione è un'azione partecipata e trasparente, sia per ragioni educative che di chiarezza:

l’alunno deve conoscere gli obiettivi, i percorsi e la propria situazione scolastica;

il docente deve esprimere la propria offerta formativa e motivare i propri interventi;

i genitori devono conoscere l’offerta formativa e collaborare nell’ambito educativo.

La valutazione degli obiettivi generali del processo educativo si realizza attraverso:

l’osservazione diretta, griglie di rilevazione, scambio di informazioni tra docenti, tra genitori e operatori coinvolti a vario titolo nell’attività educativo-didattica;

riguarda il comportamento dell’alunno in rapporto all’attività didattica (individuale, di gruppo, di classe) e alle relazioni interpersonali con coetanei e adulti.

La valutazione è riferita alla realtà specifica del singolo alunno, valutato non in confronto agli altri compagni,

ma a se stesso, cioè al percorso formativo fatto dal ragazzo. L’insegnante rileva consapevolmente

apprendimenti specifici (conoscenze e abilità); osservazioni occasionali su apprendimenti spontanei

(situazioni di apprendimento non formale e informale);

Attraverso l’attività di valutazione, l’insegnante organizza e gestisce le attività di insegnamento al fine di

promuovere opportunità formative di apprendimento per tutti gli allievi.

MOMENTI DELLA VALUTAZIONE

In relazione alla valutazione degli apprendimenti si identificano le seguenti fasi:

Valutazione iniziale o diagnostica: serve ad individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso,

il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di

recupero. Rappresenta l’analisi della situazione per la progettazione educativo-didattica mirata ai bisogni e

alle potenzialità rilevate.

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Valutazione in itinere o formativa: si colloca nel corso degli interventi didattici e, più precisamente, va a

valutare l’efficacia dei percorsi d’insegnamento messi in atto con lo scopo di progettare azioni di recupero

per alunni con preparazione di livello essenziale, consolidamento delle abilità per quelli con preparazione di

livello medio e potenziamento per la valorizzazione delle eccellenze.

Valutazione finale o sommativa: si effettua alla fine del quadrimestre, a fine anno, a termine dell’intervento

formativo, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi ed esprimere un giudizio sul

livello di maturazione dell’alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia dei traguardi attesi.

Valutazione autentica: L’intento della “valutazione autentica” è quello di coinvolgere gli studenti in compiti

che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale attraverso compiti autentici

interdisciplinari. Ogni consiglio di classe ne progetta uno a quadrimestre effettuando altresì osservazioni

sistematiche e autobiografie cognitive .

OGGETTI DELLA VALUTAZIONE

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa sull’osservazione sistematica e occasionale dei

comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Avviene a livello iniziale, in itinere,

finale. La valutazione finale tiene conto dei livelli di autonomia e competenza raggiunti da ciascun

alunno.

Nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado la valutazione sommativa del primo quadrimestre e

finale fa riferimento a:

i risultati degli apprendimenti (verifiche scritte e orali, prove pratiche, colloqui, lavori di gruppo…) di

ciascun alunno in riferimento agli obiettivi della programmazione didattica; i risultati degli apprendimenti di

ciascun alunno in rapporto alla situazione di partenza, dei progressi compiuti; la partecipazione, l’interesse

e l’impegno dimostrati, l’osservazione del comportamento nelle diverse situazioni di apprendimento. La

valutazione analizza anche i livelli di competenza sviluppati da ciascun alunno, attraverso “conoscenze”,

“abilità” ma anche “atteggiamenti” e “motivazioni” durante le sue performances in compiti autentici.

Gli apprendimenti. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti si esprime tramite indicatori

numerici che vanno da 1 a 10, ed è illustrata anche attraverso un giudizio analitico sul livello

globale di maturazione raggiunto.

Il comportamento. In sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato i l comportamento di ogni

studente non solo durante tutto i l periodo di permanenza nella scuola ma anche in relazione alla

partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche fuori

della propria sede.

La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un giudizio sintetico che

tiene conto anche delle competenze di cittadinanza raggiunte e dei comportamenti positivi delle

alunne e degli alunni.

Le competenze

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Il DPR 122/09 prevede che al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione sia

rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso

formativo frequentato.

La certificazioni delle competenze, rilevata in base al modello ministeriale D.M. 742 del 03.10.2017,

che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli

alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge

informazioni utili in senso qualitativo; attesta le competenze in fase di acquisizione, accompagna le

tappe più significative di un percorso formativo di base, quinta classe primaria, terza classe

secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato (Dlgs 59/04). La nostra scuola

ha partecipato alla sperimentazione del modello ministeriale C.M. 3/2015 negli a.s. 2015-16 e

2016-17.

I documento di certificazione delle competenze, che, è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo, fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006. Sono otto le competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare (intesa come autonomia negli apprendimenti), competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale. La valutazione di una competenza, viene rilevata rispetto a quattro livelli: A -Avanzato, B-Intermedio, C-Base, D-Iniziale. ( le rubriche dei tre ordini di scuola sono allegate al curricolo verticale)

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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E RIFERIMENTO ALLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE D.M. 742 DEL 03.10.2017

Competenze chiave Descrittori profilo Livello

1 Comunicazione nella

madrelingua o lingua

di istruzione.

Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere enunciati, di

raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle

diverse

situazioni.

2 Comunicazione nelle

lingue straniere.

È in grado di sostenere in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici

situazioni di vita quotidiana.

3

Competenza

matematica e

competenze di base

in scienza

e tecnologia.

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e

giustificare soluzioni a problemi reali.

4 Competenze digitali. Usa con responsabilità le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare

informazioni e per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla

soluzione di problemi semplici.

5 Imparare ad

imparare.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare

nuove

informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

6 Competenze sociali e

civiche.

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e

collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o

insieme agli altri.

7 Spirito di iniziativa e

intraprendenza

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si

assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede.

8

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni

e

produzioni artistiche.

9 Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di

rispetto reciproco.

10 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli

sono più congeniali: motori, artistici e musicali.

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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E

RIFERIMENTO ALLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Competenze chiave Descrittori profilo Livello

1 Comunicazione nella

madrelingua o lingua di

istruzione.

Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere e

produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie

idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

Comunicazione nelle lingue

straniere.

E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del

Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea,

di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita

quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

3

Competenza matematica e

competenze di base in

scienza e tecnologia.

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per

analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi

quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per

affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse.

4

Competenze digitali. Utilizza con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricercare,

produrre ed elaborare dati e informazioni, per interagire con altre persone,

come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi.

5 Imparare ad imparare. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo

stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si

impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.

6 Competenze sociali e civiche. Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita

sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una

convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento

il lavoro

iniziato, da solo o insieme ad altri.

7 Spirito di iniziativa e

intraprendenza

Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si

assume le proprie responsabilità, chiede

aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’

disposto ad analizzare se stesso e a

misurarsi con le novità e gli imprevisti.

8 Consapevolezza ed espressione

culturale

Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,

in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Si orienta nello spazio e nel

tempo e interpreta i sistemi simbolici

9 Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali

della società.

10 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli

ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.

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ELEMENTI E STRUMENTI

Le prove di verifica: le prove di verifica per l’accertamento e conseguente valutazione degli

apprendimenti:

sono effettuate in relazione agli obiettivi ed ai contenuti programmati e tengono conto della situazione dell’alunno;

hanno funzione formativa, in quanto tendenti al miglioramento dei processi di apprendimento degli alunni e alla differenziazione degli interventi all’interno della classe (recupero, consolidamento, potenziamento);

Tipologia prove di verifica:

prove oggettive o quantitative

test d’ingresso; prove oggettive (basate su vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenza),

prove grafiche, tecniche, riconducibili a misurazioni oggettive; x prove scritte (domande strutturate, riassunti, saggi brevi rapporti di ricerca);

prove soggettive o qualitative

tema, interrogazione;

osservazioni, dirette, occasionali o sistematiche; conversazioni.

Prove autentiche

Compiti di realtà, Biografie cognitive.

Tabelle di valutazione redatte dai dipartimenti disciplinari (sul sito in modulistica docenti)

- griglie di valutazione prove scritte, orali e pratiche;

- rubrica livelli di competenze disciplinari;

- rubrica criteri valutazione comportamento;

- rubrica criteri di valutazione competenze chiave di cittadinanza.

VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI APPRENDIMENTI

L’attività di valutazione risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna,

descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini,

perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.

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a) Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia si pone come finalità il consolidamento dell’identità, la conquista dell’autonomia, il

riconoscimento e sviluppo delle competenze, l’acquisizione delle prime forme di educazione alla

cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile.

Consolidare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in

un ambiente allargato.

La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio

corpo, partecipare alle attività in diversi contesti, avere fiducia di sé e fidarsi degli altri, realizzare le proprie

attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi

linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana.

Sviluppare la competenza significa tendere verso un crescente livello di padronanza della capacità di

trasferire le “esperienze e i saperi” in campi diversi da quelli appresi e in tutti i contesti della vita

quotidiana.

Educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti

attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio

pensiero, l’attenzione dal punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.

La scuola ha predisposto il Curricolo Verticale nel rispetto delle finalità e dei traguardi di competenza posti

nelle Indicazioni Nazionali. Il curricolo si articola in campi di esperienza: essi sono i luoghi del fare e

dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti. La scuola, all’interno della sua

autonomia didattica, articola i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino

aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle diversità.Al termine del

percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato

alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.

Le schede di valutazione della scuola dell’Infanzia da compilare alla fine dell’anno scolastico aiutano

a stilare un profilo sintetico sul percorso effettuato dal bambino dai 3, 4 e 5 anni, in rapporto agli

indicatori dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti nei Campi di esperienza.

La valutazione di una competenza, viene rilevata rispetto a quattro livelli

A= competenza ampiamente raggiunta, B= competenza raggiunta, C= competenza raggiunta in parte, D=

livello minimo di competenza raggiunta, con l’aiuto dell’insegnante.

SCHEDA PERSONALE ANNI 3

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Campo di

esperienza

Indicatore I Quadr. II Qadrim.

A B C D A B C D

IL SE’ E

L’ALTRO

Controlla le emozioni relative al distacco dai familiari

Accetta la condivisione di giochi e materiali

Interagisce con adulti e coetanei

Comprende la necessità di norme che regolano la vita di

gruppo

Riconosce la propria e altrui identità sessuale

Fornisce il proprio aiuto se gli viene richiesto

E’ autosufficiente a tavola e in bagno

Partecipa alle attività di gruppo

Dimostra autonomia durante le attività didattiche

Nel gioco collabora con i suoi compagni per la

realizzazione di uno scopo comune

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Controlla gli schemi motori di base statici e dinamici

Conosce e denomina le principali parti del corpo

Sa orientarsi nello spazio fisico

Esegue movimenti in base a suoni e rumori

Mostra una dominanza laterale

Realizza, nel gioco, semplici progetti

IMMAGINI,

SUONI,

COLORI

Dipinge, colora e manipola materiali mostrando interesse

Attribuisce significato ai propri elaborati grafici

Percepisce e domina i colori primari

Utilizza più colori quando disegna

Riproduce semplici ritmi

Produce suoni utilizzando semplici strumenti

Dimostra curiosità verso le attività didattiche e di gioco

I DISCORSI E

Esprime verbalmente i propri bisogni

Ascolta e comprende semplici racconti

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Religione

Cattolica

Indicatore I Quadr. II Quadr.

A B C D A B C D

Ascolta con meraviglia e stupore semplici racconti biblici

Racconta con l’aiuto dell’Insegnante brevi episodi della Bibbia

Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei

SCHEDA PERSONALE ANNI 4

LE PAROLE Memorizza e ripete semplici filastrocche

Memorizza nuove parole

Parla con i suoi compagni e con le insegnanti,

comunicando emozioni e bisogni

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Discrimina le percezioni sensoriali

Riconosce e denomina le condizioni atmosferiche

Comprende concetti temporali

(giorno-notte/prima-dopo)

Raggruppa oggetti uguali o dello stesso genere

Distingue e valuta le dimensioni

(grande-piccolo)

Raggruppa oggetti secondo semplici relazioni

Comprende ed opera secondo il concetto quantitativo:

uno-tanti

Risolve semplici problemi legati alla vita scolastica

Comprende ed interpreta semplici messaggi

Coglie semplici collegamenti e relazioni

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115

Campo di Esperienza

Indicatore I Quadr. II Quadr.

IL SE’ E

L’ALTRO

A B C D A B C D

Riconosce e riferisce i suoi stati emotivi

Partecipa alle attività di gruppo

Interagisce con adulti e coetanei

Offre spontaneamente il proprio aiuto

Riferisce e rappresenta, attraverso il disegno, il proprio

nucleo familiare

Si relazione con gli altri attraverso i giochi simbolici e

cooperativi

Conosce e rispetta le norme che regolano la vita di gruppo

Mostra rispetto verso forme di diversità

Esegue le attività didattiche in modo autonomo e

responsabile

Collabora con i suoi compagni per la realizzazione di uno

scopo comune

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Controlla gli schemi motori di base statici e dinamici

Conosce il corpo e sa rappresentare la figura umana

Memorizza ed esegue semplici coreografie

Distingue e riproduce i diversi stati emotivi attraverso la

mimica

Sa orientarsi in spazi grafici

E’ cosciente della propria dominanza laterale

Realizza semplici progetti

IMMAGINI,

SUONI,

COLORI

Associa i colori ai vari elementi della realtà

Percepisce e denomina i colori primari e derivati

Riconosce e riproduce suoni e rumori

Completa sequenze ritmiche

Si esprime attraverso diverse tecniche decorative

Utilizza creativamente strumenti e materiali

Conosce semplici strumenti musicali

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116

Dimostra interesse e curiosità nei confronti delle diverse

attività didattiche

I DISCORSI E

LE PAROLE

Ascolta, comprende e riferisce contenuti di narrazioni

Memorizza e ripete canti, poesie e filastrocche

Verbalizza bisogni, vissuti ed esperienze

Memorizza ed usa correttamente nuove parole

Comunica emozioni, esperienze e vissuti con coetanei e

insegnanti

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Riconosce, denomina e rappresenta le diverse condizioni

atmosferiche

Riconosce e denomina le principali forme geometriche

Distingue e valuta le dimensioni (grande – medio -piccolo)

Comprende i connettivi temporali

Riordina immagini in sequenza

Risolve semplici problemi legati alla vita scolastica

Acquisisce ed interpreta semplici informazioni

Individua semplici collegamenti e relazioni

RELIGIONE CATTOLICA

Religione

Cattolica

Indicatore I Quadr. II Quadr.

A B C D A B C D

Percepisce il creato come dono di Dio che va rispettato

Ascolta, comprende e racconta alcuni episodi biblici

Esprime con parole e gesti il suo sentimento religioso

Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei

SCHEDA PERSONALE ANNI 5

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117

Campo di

esperienza

Indicatore I Quadr. II Quadr.

IL SE’ E

L’ALTRO

A B C D A B C D

Effettua scelte sapendole motivare

Partecipa e contribuisce attivamente alla vita di sezione

Interagisce con adulti e coetanei

Conosce e rispetta le norme che regolano la vita di gruppo

Riconosce i suoi stati emotivi e ne riferisce i fattori determinanti

Si mostra rispettoso e disponibile nei confronti degli altri

Esprime, rappresenta e drammatizza vissuti emotivi- affettivi

Attribuisce significati a immagini simboliche

Sa accogliere la diversità come valore

IL CORPO E IL

MOVIMENTO

Esegue percorsi integrando gli schemi motori statici e dinamici

Esegue l’autoritratto

Coordina i propri movimenti nell’ambito di coreografie di gruppo

Esegue grafismi

Distingue destra e sinistra in relazione al proprio corpo

IMMAGINI,

SUONI,

COLORI

Conosce l’origine dei colori derivati

Sa usare i colori in modo sia realistico che fantastico

Sa distinguere tra suoni e rumori naturali e artificiali

Conosce e sa applicare varie tecniche decorative

Riproduce e inventa strutture ritmiche

Si esprime creativamente secondo le proprie attitudini

I DISCORSI E

LE PAROLE

Ascolta,comprende e rielabora narrazioni

Memorizza canti, ripete poesie e filastrocche

Dialoga esprimendo bisogni,opinioni e riferendo episodi

Assimila e generalizza i nuovi termini memorizzati

Conta e riconosce i simboli numerici

Conosce le principali caratteristiche delle stagioni

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118

Religione

Cattolica

Indicatore I Quadr II Quadr

A B C D A B C D

Percepisce il creato come dono di Dio che va rispettato e custodito

Sa esporre i racconti biblici ascoltati

Sa esprimere con parole e gesti il suo sentimento religioso

Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei

Competenze

di

cittadinanza

Indicatore I Quadr. II Quadr.

A B C D A B C D

Si dimostra interessato e curioso nei confronti degli apprendimenti

di lettura,scrittura e calcolo

Ha una buona capacità di cooperare con i compagni per la

realizzazione di uno scopo comune

Parla, descrive, racconta, dialoga con grandi e coetanei

Ha la capacità di portare a termine gli incarichi in modo autonomo e

responsabile, senza essere continuamente richiamato/a e

sollecitato/a

Segue abitualmente le istruzioni e le regole che gli vengono date

Risolve situazioni problematiche legate alla vita scolastica

Individua collegamenti e relazioni

Realizza progetti legati alle diverse attività didattiche

b) Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

LA

CONOSCENZA

DEL MONDO

Esegue seriazioni e le riproduce graficamente

Riconosce,denomina e rappresenta le principali figure

geometriche

Sa costruire storie in ordine cronologico

Confronta e stabilisce relazioni tra insiemi

Conosce gli organi di senso e la loro funzionalità

Esegue confronti, valutazioni e misurazioni

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119

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti nel primo ciclo è espressa con votazione in decimi che

indicano differenti livelli di apprendimento nelle singole discipline di studio e con giudizi globali che

indicano il livello raggiunto complessivamente in tutte le discipline.

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo per ciascuna disciplina riportano i traguardi per lo sviluppo delle

competenze che costituiscono uno strumento utile per definire i differenti livelli di apprendimento.

I l voto disciplinare di fine quadrimestre esprime la sintesi valutativa di:

1. Esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi; 2. Progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; 3. Impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; 4. Organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio).

I l Collegio Docenti ha stabilito

nella Scuola Primaria

di partire dal voto cinque ;

L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado ( articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017 ) è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.

Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, i docenti della classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. La decisione è assunta all'unanimità sulla base dei seguenti criteri definiti dal collegio dei docenti:

- casi di eccezionale gravità in cui si registrino contemporaneamente le seguenti condizioni:

1. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (letto-

scrittura, calcolo, logica, matematica);

2. mancati processi di miglioramento cognitivo, pur in presenza di documentati percorsi

individualizzati;

3. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di documentati stimoli

individualizzati, relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla

partecipazione, alla responsabilità e all’impegno.

nella Scuola Secondaria di primo grado

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120

partire dal voto quattro

di utilizzare come criterio di riferimento per la non ammissione alla classe successiva, il numero di insufficienze: -non saranno ammessi all’esame di stato e alle relative classi successive, gli alunni che

alla fine del 2° quadrimestre avranno n° 4 o superiore a 4 insufficienze;

-coloro a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (in

base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti).

il consiglio di Classe, qualora siano presenti un numero di insufficienze inferiore a 4, discute l’ammissione alla classe successiva tenendo conto di:

o progressi rispetto al 1° quadrimestre o volontà dimostrata nel recupero delle lacune

o atteggiamento collaborativo nei confronti delle opportunità offerte o problematiche socio-familiari o capacità o predisposizione verso le discipline o voto di comportamento

o andamento scolastico dell’allievo nelle attività dei laboratori

Amissione all’Esame conclusivo del I ciclo

Per poter sostenere l’Esame, le alunne e gli alunni del terzo anno delle scuole

secondarie di I grado dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore

annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione

all’Esame, e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese.

c) Assenze

I l DPR n 122 del 22 giugno 2009, all’art. 2 c. 10 dispone quanto segue:

“Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11 comma 1,

del decreto legislativo n. 59 del (frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato) e

successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate

deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione

che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.

L’impossibilità di procedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame

finale del ciclo.

Tali circostante sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente

verbalizzate”. Programmi di apprendimento personalizzati. Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura,

seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla

scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 122/2009).

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121

TABELLA DI RIFERIMENTO

CORSO TEMPO

NORMALE

ORE ANNUALI ORE DI ASSENZA

CONSENTITE

GIORNI DI ASSENZA

CONSENTITI 30 ORE SETTIMANALI 990 248 41

CORSO TEMPO

PROLUNGATO

ORE ANNUALI ORE DI ASSENZA

CONSENTITE

GIORNI DI ASSENZA

CONSENTITI

36 ORE SETTIMANALI 1155 289 48

In ragione della suddetta normativa il Collegio dei docenti delibera i seguenti criteri:

a) Calcolo della percentuale di assenze Tutte le assenze incluse le entrate e le uscite fuori orario vengono annotate dai docenti sul registro elettronico e

sono sommate a fine anno. Il monte ore annuale di riferimento è quello complessivo e non quello delle singole

discipline.

Le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione), vanno regolarmente

riportate nel registro di classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento.

Sono comunque computate come ore di assenza:

a) -Le entrate in ritardo dopo 15’dall’inizio della 1^ora di lezione

b) -Le uscite in anticipo

c) -La non frequenza, in caso di partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate o attività all’interno dell’orario

scolastico (es. teatrali, musicali, premiazioni, celebrazioni istituzionali organizzate dall’istituto, feste fine anno o

nel corso dell’anno).

d) -Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe comporta l’esclusione

dall’scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva all’esame finale di ciclo (art. 4 comma 7 DPR

122/2009).

Motivate deroghe al limite previsto di frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico:

La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non

pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano:

motivi di salute pari o superiori a 5 giorni (ricovero ospedaliero o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) e visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite a un giorno);

per gli alunni diversamente abili, mancata frequenza dovuta all’handicap o anche allo

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svantaggio socio-ambientale

motivi personali e o di famiglia (provvedimenti autorità giudiziaria attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi patologie e lutti dei

componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel o dal paese d’origine per motivi

legali, trasferimento della famiglia o altre motivazioni debitamente e preventivamente

certificate);

alunni giostrai qualora non sia possibile un controllo preciso delle frequenze/assenze nel fascicolo personale o di un elenco di frequenze e/o assenze che segua l’alunno negli spostamenti da una scuola all’altra;

per alunni nomadi per i quali si prevede un percorso ed una valutazione personalizzati, tenuto conto: del DPR 394/99 (capo VII – disposizioni in materia di istruzione diritto allo studio e professioni – art. 45) e del protocollo d’intesa MIUR e Opera Nomadi (2009 con validità di tre anni) al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, della dispersione scolastica e del ritardo didattico per i minori Rom/Sinti e Camminati.

alunni stranieri neo arrivati in Italia con conoscenze livello zero della lingua italiana nel corso del primo quadrimestre;

assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in carico gli alunni interessati;

Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente documentate.

In tutti i casi previsti il numero delle assenze non dovrà pregiudicare la possibilità di valutare l’alunno/a, nel

secondo periodo dell’anno scolastico, attraverso un numero di prove sugli argomenti fondamentali o tenuto conto

del percorso formativo (impegno, senso di responsabilità).

E’ compito del Consiglio di Classe verificare nel rispetto degli articoli del presente regolamento, deliberato dal

Collegio Docenti, se il singolo alunno/a abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur

rientrando nelle deroghe previste dal Collegio Docenti, impediscano comunque di procedere alla fase valutativa,

considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.

Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe

successiva o all’esame di stato mediante redazione di apposito verbale da parte del Consiglio di Classe.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO Tabella A: DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI

APPRENDIMENTI.

SCUOLA PRIMARIA

10

L’alunno possiede conoscenze complete, approfondite ed organiche;

E’ in grado di applicare concetti, regole e procedure, in situazioni nuove,

con correttezza e originalità, usando un linguaggio specifico appropriato;

E’ capace di operare collegamenti tra discipline utilizzando un metodo di

studio efficace e personale.

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123

9

L’alunno possiede conoscenze complete ed ampie; E’ in grado di applicare quanto appreso a situazioni nuove con qualche apporto personale, usando un linguaggio specifico appropriato; E’ capace di rielaborare le conoscenze acquisite utilizzando un metodo di studio autonomo e corretto.

8

L’alunno possiede conoscenze complete e, di norma, sicure; E’ in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenziate, in modo soddisfacente; Esegue con metodo di studio corretto e con impegno le consegne e i compiti assegnati.

7

L’alunno possiede discrete conoscenze; E’ in grado di applicare quanto appreso a situazioni nuove anche se, talvolta, con qualche incertezza; Coglie il senso dei contenuti delle consegne, utilizzando un metodo di studio non sempre sicuro e ben strutturato.

6

L’alunno possiede conoscenze semplici dei contenuti disciplinari p i ù significativi; Applica in modo sufficientemente corretto concetti, regole e procedure; Il metodo di studio nell’esecuzione delle consegne e dei compiti assegnati non è autonomo.

5 L’alunno possiede conoscenze frammentarie e superficiali; Non è in grado di applicare quanto appreso in situazioni nuove; Il metodo di studio è inadeguato e si applica con discontinuità.

VOTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

10

Conoscenze complete, approfondite e organizzate. Esecuzione autonoma, personale e originale dei compiti richiesti senza errori. Analisi corrette e approfondite. Sintesi coerenti e originali. Metodo di studio maturo ed efficace. Utilizzo corretto, ricco e appropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementi costitutivi dei testi. Capacità di collegamenti interdisciplinari e di valutazioni autonome e approfondite. Impegno considerevole.

9

Conoscenze complete e organizzate. Esecuzione autonoma e personale dei compiti senza errori rilevanti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Metodo di studio efficace. Utilizzo corretto, ricco e appropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementi costitutivi dei testi. Capacità di collegamento tra più discipline e di valutazioni autonome. Impegno costante.

8

Conoscenze complete e organizzate. Applicazione autonoma dei contenuti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Capacità di rielaborazione. Metodo di studio sicuro e organico. Utilizzo corretto dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti i livelli del testo con guida. Capacità di collegamenti interdisciplinari e di valutazioni autonome. Impegno continuo.

7

Buona conoscenza dei contenuti. Capacità di applicazione e rielaborazione dei contenuti. Semplici analisi e sintesi appropriate. Adeguato metodo di studio. Utilizzo di un linguaggio semplice ma corretto. Capacità di collegamenti interdisciplinari. Comprensione globale del testo. Capacità di valutazioni autonome. Impegno abbastanza regolare.

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124

6

Conoscenza degli aspetti essenziali degli argomenti. Capacità di esecuzione di semplici compiti. Analisi e sintesi guidate. Metodo di studio da consolidare. Utilizzo di un linguaggio semplice e non sempre adeguato. Comprensione non completa dei testi. Capacità di alcune valutazioni con guida. Impegno superficiale.

5

Conoscenza parziale degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con errori. Manifestazione di capacità di analisi e sintesi, utilizzate, però, in modo insicuro o non autonomo. Metodo di studio incerto. Utilizzo di un linguaggio generico e impreciso. Comprensione settoriale del testo. Capacità di alcune valutazioni molto superficiali con guida. Impegno discontinuo.

4

Conoscenza lacunosa degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con gravi errori, anche con guida. Analisi e sintesi non significative. Metodo di studio molto incerto. Utilizzo di un linguaggio elementare e non corretto, con esposizione disorganizzata degli argomenti. Mancata comprensione del testo. Impegno molto scarso.

Tabella B : DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA (per la redazione della “speciale nota” di cui all’art.309 del D.Lgs. n.297 del 1994)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare

i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il

significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali

festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra

cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica

le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a

lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del

cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano

per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga

sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di I grado

• L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità̀ e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di

senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa

interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità̀ capace di accoglienza, confronto e

dialogo.

• Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e

dell’insegnamento di Gesù̀, del cristianesimo delle origini.

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125

• Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia

civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.

• Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in

ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale

e spirituale.

• Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita

progettuali e responsabili.

• Inizia a confrontarsi con la complessità̀ dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per

relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

DESCRITTORI

Giudizio

Non ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti per l'unità di apprendimento NON SUFFICIENTE

Ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti per l'unità di apprendimento SUFFICIENTE

Ha una conoscenza completa ma non approfondita dei contenuti proposti

nell'unità di apprendimento

BUONO

Ha una conoscenza precisa dei contenuti proposti nell'unità di apprendimento DISTINTO

Ha conoscenza precisa e approfondita dei contenuti dimostrando una capacità di

rielaborazione critica

OTTIMO

Tabella C : GIUDIZI SINTETICI PER LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE

ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (per la redazione della nota di cui al comma 7

dell’art.2 del D.Lgs. n.62 del 2017, indicante l’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti)

In alternativa alla religione cattolica s’intende impegnare gli alunni in un percorso didattico-educativo per

conoscere e riconoscere nella vita scolastica ed extrascolastica il valore delle regole nella convivenza civile,

il senso della legalità e della giustizia per un percorso di educazione verso scelte responsabili e consapevoli.

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126

La normativa afferma che: “La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti le modalità di

differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione

diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite”

(Linee Guida sui DSA, allegate al DM 12 luglio 2011) e D.lgs n. 66 del 13 aprile 2017, concernente norme per

la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e, in particolare, l'articolo 7.

Obiettivi

INDICATORI -Impadronirsi dei

valori della legalità

affinché questa non

resti una parola

vuota ma si riempia

di significati reali,

concreti.

-Riconoscersi come

soggetti di

diritti/doveri

(individuali e

collettivi).

- L’importanza delle

leggi e del bene

comune in

particolare la

salvaguardia

dell’ambiente.

- AUTONOMIA:

è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo

efficace;

- RELAZIONE:

interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima pro-

positivo;

- PARTECIPAZIONE:

collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;

- RESPONSABILITÀ:

rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna

ricevuta;

- FLESSIBILITÀ:

reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni

funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;

- CONSAPEVOLEZZA:

è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.

( Indicatori tratti dalle linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione

allegate a suo tempo alla C.M. n. 3 del 13.02.2015 integrate dalla nota prot. n. 2000/2017).

GIUDIZIO DESCRITTORE

OTTIMO L’alunno rispetta e propone regole condivise, si relaziona positivamente con l’adulto ed ha acquisito un notevole senso del dovere e di responsabilità. Collabora efficacemente con l’adulto e il gruppo dei pari. E’ autonomo nel reperire e usare efficacemente strumenti di lavoro.

DISTINTO L’alunno rispetta le regole, si relaziona positivamente con l’adulto ed ha acquisito un buon livello di responsabilità e senso del dovere. Collabora con gli adulti e il gruppo di pari. E’ autonomo e collaborativo.

BUONO L’alunno generalmente rispetta le regole, si relaziona abbastanza positivamente con gli altri ed ha acquisito un discreto livello di autonomia, responsabilità e senso del dovere. Collabora con i suoi pari.

SUFFICIENTE L’alunno non sempre rispetta le regole, si relaziona con gli altri con qualche difficoltà ed ha acquisito un parziale senso del dovere, di responsabilità e autonomia.

INSUFFICIENTE L’alunno raramente rispetta le norme comportamentali, si relaziona con gli altri con difficoltà, dimostra scarsa responsabilità, limitato senso del dovere e modesta autonomia.

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127

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica. Nella scuola del primo ciclo il comportamento viene analizzato in una dimensione prettamente educativa e, pertanto, la valutazione dello stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma deve consistere in una formulazione allargata in riferimento alla costruzione/maturazione di competenze comportamentali attraverso GIUDIZI SINTETICI che tengano conto : di : Autonomia - Relazione - Partecipazione- Responsabilità - Flessibilità- Consapevolezza. Il giudizio sintetico fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica, Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio. C.M. 1865/17 In particolare la scelta del Collegio Docenti è ricaduta sulle competenze di cittadinanza : -Collaborare e Partecipare -Agire in modo autonomo e responsabile e sulla valorizzazione dei comportamenti positivi delle alunne e degli alunni.

Tabella F : criteri per la valutazione del comportamento in base al D. LGS. n.62/2017.

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128

GIUDIZIO INDICATORI DESCRITTORI TAB. F

OTTIMO

Corretto, responsabile e

controllato.

FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenza assidua alle lezioni, rispetta gli orari e non ha

ritardi.

COLLABORARE -saper discutere

-rispettare i diversi punti di vista

- capacità di rafforzare la

responsabilità di altre persone

(famiglia, parenti, amici, vicini...)

-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito ed è

quasi sempre disponibile a cambiare un punto di vista alla

luce di opinioni diverse dalle proprie.

-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti di

vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa qualcosa

per ricercare soluzioni condivise.

- Tenta di incoraggiare gli altri ad essere più consapevoli

ed informati sui diversi problemi incontrati

nell’esperienza e su come adottare atteggiamenti utili per

la loro soluzione.

PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.

-Sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni

orientate all’interesse comune, sa coinvolgere altri

soggetti.

-Sa adeguare il proprio punto di vista, adattandosi a nuovi

contesti e/o problemi connessi all'evoluzione delle

situazioni, senza perdere la coerenza con il progetto

iniziale.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti

-Assumersi responsabilità e prendere decisioni

- assolve gli impegni scolastici in

maniera puntuale e costante (compiti, materiale

didattico, prove di verifica e avvisi scolastici da far

sottoscrivere)

-L’allievo sa prendere decisioni fondate dopo attenta

considerazione dei diversi aspetti del problema in esame.

E’ inoltre consapevole delle responsabilità connesse alle

decisioni prese.

DISCIPLINA -assumere comportamenti positivi

-non ha a suo carico note e provvedimenti disciplinari; ha invece segnalazioni positive da parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile; il suo comportamento è apprezzato per responsabilità e serietà in varie situazioni scolastiche e non.

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129

DISTINTO

Corretto

FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenza assidua alle lezioni, rispetta gli orari ed

ha rari ritardi.

- Non ha ritardi COLLABORARE -saper discutere

-rispettare i diversi punti di vista

- capacità di rafforzare la

responsabilità di altre persone

(famiglia, parenti, amici, vicini...)

-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito

ed è disponibile a cambiare un punto di vista alla

luce di opinioni diverse dalle proprie.

-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti

di vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa

del suo meglio per ricercare soluzioni condivise.

-Aiuta attivamente gli altri a raggiungere una

maggiore consapevolezza e comprensione dei

problemi incontrati nell’esperienza e del proprio

ruolo nella loro soluzione.

PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in

formazioni, azioni, progetti finalizzati alla

soluzione di problemi

-affrontare situazioni problematiche nella loro

evoluzione che pongono il soggetto di fronte a

nuovi contesti e/o problemi non previsti.

-Sa condividere con il gruppo di appartenenza

azioni orientate all’interesse comune, è molto

attivo nel coinvolgere altri soggetti.

-Sa adeguare pienamente il proprio punto di vista,

adattandosi a nuovi contesti e/o problemi connessi

all'evoluzione delle situazioni, senza perdere la

coerenza con il progetto iniziale.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti

-Assumersi responsabilità e prendere decisioni

- Dà importanza al rispetto gli impegni scolastici

(compiti, materiale didattico, prove di verifica e

avvisi scolastici da far sottoscrivere)

-L’allievo sa prendere decisioni fondate dopo

attenta considerazione dei diversi aspetti del

problema in esame. E’ inoltre consapevole delle

responsabilità connesse alle decisioni prese.

DISCIPLINA

- assumere comportamenti positivi

-non ha a suo carico provvedimenti disciplinari;

ha invece eventuali segnalazioni positive da

parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle

regole della convivenza civile; il suo

comportamento è apprezzato per responsabilità e

serietà in varie situazioni scolastiche.

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130

BUONO

Vivace ma responsabile

FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta abbastanza regolarmente le lezioni, rispetta

quasi sempre gli orari.

- Non ha ritardi COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)

- Si coinvolge nel dibattito ma spesso mantiene

testardamente il suo punto di vista di fronte a opinioni

diverse dalle proprie.

- L'allievo dimostra l'accettazione di opinioni, convinzioni e

punti di vista diversi dai propri; tende raramente a

ricercare soluzioni condivise.

- Tenta casualmente di incoraggiare gli altri a raggiungere

una maggiore consapevolezza e comprensione dei

problemi incontrati nell’esperienza e del proprio ruolo

nella loro soluzione. PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.

- Sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni orientate all’interesse comune, ma collabora solo se spronato da chi è più motivato. -Sa adeguare ragionamenti e atteggiamenti solo quando i nuovi contesti e/o problemi da affrontare non si discostano troppo da quelli già conosciuti.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti

-Assumersi responsabilità e prendere decisioni

- Non sempre dà importanza al rispetto degli impegni

scolastici (compiti, materiale didattico, prove di verifica e

avvisi scolastici da far sottoscrivere)

-L’allievo si assume responsabilità sul piano personale,

ma non si impegna in prima persona per contribuire alla

soluzione di problemi collettivi.

DISCIPLINA - assumere comportamenti positivi

-nessuna segnalazione sul registro o segnalazioni di scarsa rilevanza; rare segnalazioni positive da parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile; il suo comportamento è apprezzato per responsabilità e serietà in sporadiche situazioni.

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SUFFICIENTE

Eccessivamente

vivace

Eccessivamente vivace

FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta in modo saltuario le lezioni, entra

sistematicamente in ritardo ed esce anticipatamente.

COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)

-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito ed è

disponibile a cambiare un punto di vista alla luce di

opinioni diverse dalle proprie.

-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti di

vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa del suo

meglio per ricercare soluzioni condivise.

-Aiuta attivamente gli altri a raggiungere una maggiore

consapevolezza e comprensione dei problemi incontrati

nell’esperienza e del proprio ruolo nella loro soluzione.

PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.

-L’allievo sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni orientate all’interesse comune, ma collabora solo se spronato da chi è più motivato -L'allievo è in grado di adeguare ragionamenti e atteggiamenti solo quando i nuovi contesti e/o problemi da affrontare non si discostano troppo da quelli già conosciuti.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti

-Assumersi responsabilità e prendere decisioni

-Assolve raramente gli impegni scolastici

-L’allievo si assume responsabilità sul piano personale,

ma non si impegna in prima persona per contribuire alla

soluzione di problemi collettivi.

DISCIPLINA

- assumere comportamenti positivi

-Disturba frequentemente l’attività didattica,

ha a suo carico un numero rilevante di ammonizioni gravi;

ha segnalazioni negative da parte del C.d.C. per il rispetto

delle regole della convivenza civile; il suo comportamento

evidenzia irresponsabilità e scarsa serietà in varie situazioni.

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INSUFFICIENTE

Poco responsabile

FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta in modo saltuario ed entra sistematicamente

in ritardo.

COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)

-L'allievo evita la discussione

- L'allievo non tollera convinzioni/opinioni diverse dalle proprie; diventa verbalmente aggressivo verso coloro che esprimono convinzioni/opinioni diverse. -L’allievo non sviluppa comportamenti attivi finalizzati alla soluzione di problemi comuni con il gruppo di appartenenza.

PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.

-L’allievo non sviluppa comportamenti attivi finalizzati alla soluzione di problemi comuni con il gruppo di appartenenza -In situazioni che pongono il soggetto di fronte a problemi nuovi, egli non sa adeguare i propri ragionamenti e/o atteggiamenti, si limita a ripetere procedure già conosciute, senza sforzarsi di adattarli ai nuovi contesti.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti

-Assumersi responsabilità e prendere decisioni

-Non assolve mai gli impegni scolastici.

-L’allievo non sa assumersi responsabilità, individuali e

collettive, non considera la possibilità di agire in prima

persona per contribuire alla soluzione del problema.

DISCIPLINA - comportamenti positivi

-Disturba frequentemente l’attività didattica, ha a suo carico un numero consistente di provvedimenti disciplinari per violazione reiterata del regolamento d’istituto; ha a suo carico una sospensione dalle lezioni per comportamenti che violano la dignità ed il rispetto della persona umana e dell’ambiente.

MODALITA’ PER LA VALUTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI CURRICOLARI PER GRUPPI DI ALUNNE E DI ALUNNI

A livello generale, la valutazione degli alunni con BES deve:

essere coerente con gli interventi e i percorsi pedagogici e didattici programmati (PEI o PDP);

essere effettuata sulla base di criteri personalizzati e adattati all’alunno/a, definiti, monitorati e documentati nel PDP/PEI e condivisi da tutti i docenti del team di classe;

tenere presente:

la situazione di partenza degli alunni

i risultati raggiunti dagli alunni nei propri percorsi di apprendimento

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i livelli essenziali di competenze disciplinari previsti dalle Indicazioni Nazionali

le competenze acquisite nel percorso di apprendimento

verificare il livello di apprendimento degli alunni, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti riferiti alle abilità deficitarie, e curando principalmente il processo di apprendimento piuttosto che il prodotto elaborato;

prevedere la possibilità di aumentare i tempi di esecuzione e di ridurre quantitativamente le consegne;

essere effettuata con gli strumenti compensativi e le misure dispensative individuate nell’ambito del PDP.

Nel PDP/PEI si farà riferimento ai criteri di valutazione attuati nelle verifiche scritte e orali; a tal proposito, è

meglio NON scrivere su ogni verifica gli adattamenti fatti, in quanto l’azione di evidenziare in una prova le

personalizzazioni adottate a favore di un alunno con DSA/BES ha molti più aspetti negativi che positivi. La

personalizzazione delle verifiche, se fatta secondo il DM 5669/11, ha il compito di evitare che il disturbo di

apprendimento condizioni i risultati della prova indipendentemente dalle conoscenze o abilità dell'alunno.

Non va considerata quindi come un favore o agevolazione, ma come atto di sostanziale equità. Rimarcare, a

ogni prova, la personalizzazione tende a far apparire il tutto come una serie di concessioni e questo non

solo non è giusto ma può avere ricadute pesanti su autostima e motivazione. Si possono scrivere

annotazioni a proposito della verifica somministrata, se proprio necessario, nel registro elettronico e nei

documenti riservati all’ufficio della Direzione Scolastica.

Valutazione degli alunni con altri BES (Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale):

Sulla base della DM 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e della C.M. n° 8 del 06/03/2013.

Si riporta la parte della circolare esplicativa (n° 8 del 06/03/2013) che espone la posizione del Ministero

sugli alunni con Bisogni educativi speciali. Si vuole inoltre richiamare ulteriormente l’attenzione su

quell’area dei BES che interessa lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La Direttiva, a tale

proposito, ricorda che “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni

Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è

necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”~ “Tali tipologie di BES dovranno essere

individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali),

ovvero di ben ondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per

coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni

di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema

scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre

che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta

voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità

sopra indicate ".

Nella circolare viene chiarito che spetta al team docenti verbalizzare i casi che devono essere presi in carico

come BES e individuare in quella sede gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare e le strategie

da mettere in atto per personalizzare il percorso educativo degli alunni con BES.

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134

Per la valutazione i team docenti faranno riferimento:

ai progressi evidenziati, considerati i livelli di partenza, sia in relazione all’apprendimento sia alla maturazione personale;

all’impegno profuso, pur in presenza di un livello di competenza ancora incerto.

È, inoltre, importante che il team docenti, relativamente ai percorsi personalizzati per gli alunni in

situazione di svantaggio e considerata la caratteristica di temporaneità di tali percorsi:

individui modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano prove assimilabili a quelle del percorso comune;

stabilisca livelli essenziali di competenze disciplinari che consentano di valutare la contiguità con il

percorso comune;

sulla base dei livelli essenziali di competenze disciplinari, definisca i contenuti della valutazione, curando principalmente il processo di apprendimento piuttosto che il prodotto elaborato.

Un’adeguata comunicazione con la famiglia, ove sia possibile, può favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei percorsi.

Valutazione del percorso scolastico valutazione alunni non italofoni

La valutazione degli alunni stranieri deve avere un carattere orientativo e formativo, finalizzato alla

promozione della persona nell’interezza della sua storia.

La valutazione iniziale, nella fase dell’accoglienza, prevede alcune azioni:

1. I docenti procedono alla rilevazione delle conoscenze per mezzo di osservazioni ed, eventualmente, della somministrazione di prove oggettive di ingresso di lingua italiana e di altre discipline.

2. I docenti identificano livelli e bisogni formativi e didattici.

Successivamente potrà esservi i l necessario adattamento dei programmi di insegnamento (D.P.R. 394 del

1999, art. 45) definito in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri.

La circolare n. 24 del 2006 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” fornisce un

quadro riassuntivo di indicazioni finalizzate all’organizzazione dell’inserimento e dell’integrazione degli

alunni stranieri.

In questo contesto che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, I Consigli di Classe

prendono in considerazione tutti, o solo in parte, i seguenti indicatori:

•il percorso scolastico pregresso;

•gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;

•risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;

•i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;

la motivazione;

la partecipazione;

l’impegno;

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La progressione e le potenzialità d’apprendimento.

Alla fine del l primo quadrimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è prossimo alla stesura dei

documenti di valutazione, i l Consiglio di Classe, dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, potrà

esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di questo tipo:

“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunni si trova nella fase di alfabetizzazione in

lingua italiana”.

Oppure:

“La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio Personalizzato), programmato

per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua

italiana”.

Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, i l Consiglio di Classe può ricorrere alla seconda

formulazione, tenendo conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale.

Valutazione degli alunni diversamente abili

Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa

riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi. Nel valutare l’esito scolastico i docenti faranno

riferimento:

al grado di maturazione e di autonomia raggiunto globalmente dall’alunno;

al conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi, individuati nel PEI Nel DPR del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che” La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.” Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, è rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione.

Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce,

coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione

sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate

nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe d’inserimento.

La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi

individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa

sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.

Nei casi in cui la valutazione differenziata per discipline sia particolarmente difficoltosa in presenza di PEI rivolti

principalmente al raggiungimento di una maturazione globale di autonomie personali e sociali e delle capacità

di comunicazione e relazione, si fa riferimento alla valutazione degli obiettivi previsti nei Campi di Esperienza

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degli Orientamenti della Scuola dell'Infanzia, tra i quali è possibile rintracciare i precursori degli obiettivi

disciplinari della Scuola Primaria.

Valutazione degli alunni con DSA

E’ effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative sia agli strumenti compensativi

adottati. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione

migliore possibile. È opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalità più

facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengono formulate (organizzazione percettiva delle informazioni

nello spazio pagina, ripasso pochi minuti prima della verifica, formulazione della stessa domanda con differenti

modalità...). Le eventuali prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo

modalità compatibili con le difficoltà che presenta lo studente. La prestazione orale va privilegiata e

considerata come compensativa della prestazione scritta. Buona prassi applicare, anche nell’ambito delle

verifiche, le misure che possono favorire le condizioni ottimali per una miglior prestazione possibile ricorrendo

anche all’uso di audiolibri e di sintesi vocali associate, come pure all’uso del PC con correttore automatico e

dizionario digitale

I team docenti delle classi frequentate da alunni con DSA dovranno:

programmare le prove di verifica (scritte e/o orali);

impostare le verifiche scritte con prevalenza di quesiti strutturati secondo la modalità verso la quale l’alunno/a abbia mostrato maggiore familiarità;

permettere l’uso dei mediatori didattici (schemi, immagini, mappe) durante le prove di verifica (scritte e/o orali);

recuperare e/o integrare le prove scritte negative o incomplete con interrogazioni orali, concordate nei tempi e nei contenuti;

tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti; tenere conto dei contenuti piuttosto che della forma, nella valutazione delle prove scritte;

nell’esposizione orale, non pretendere la memorizzazione di date e di elementi mnemonici (es. tabelline);

valutare la partecipazione attiva nelle attività inclusive tenendo conto delle caratteristiche del disturbo;

passare da una valutazione sommativa (di prestazione) dei processi di apprendimento a una valutazione formativa (dove c’ğ il compito sfidante) i cui tratti distintivi sono: la valutazione autentica e autovalutazione.

- SI ALLEGANO PROSPETTO RIASSUNTIVO E SUGGERIMENTI OPERATIVI

PROSPETTO RIASSUNTIVO

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137

VALUTAZIONE DI CIASCUN ALUNNO/A CON BES:

PERSONALIZZATA

PREVISTA NEL PDP/PEI

CONDIVISA DAL TEAM DOCENTI

FLESSIBILE CHE UTILIZZA GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI PREVISTI DALLA NORMA

CHE NON PUO’, QUINDI, ESSERE UGUALE PER TUTTI

SUGGERIMENTI OPERATIVI

GLI ERRORI DA EVITARE NELLA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO/ A CON BES

Non proporre compiti superiori alle effettive capacità dell’alunno/a.

Non proporre modalità valutative che non siano previste nel PDP/PEI.

Non proporre verifiche su parti del programma che non siano state effettivamente

svolte e ripetute in classe.

Non dare eccessiva importanza a errori che non recano pregiudizio all’esito finale in

termini di acquisizione dei contenuti disciplinari.

Non rilevare gli errori interrompendo durante la prestazione valutativa.

ASPETTI DA FAVORIRE DURANTE LA VALUTAZIONE

Selezionare le competenze fondamentali tralasciando gli aspetti marginali di ogni disciplina.

Valutare sempre il rapporto tra risultato e sforzo richiesto.

Accontentarsi di risultati parziali confidando in un apprendimento per accumulazione nel tempo, anche verso la fine di un ciclo.

Nel commento a un’interrogazione, identificare gli aspetti positivi prima di quelli negativi, dimostrandosi ottimisti quanto alle possibilità di recupero alla fine dell’unità di apprendimento o del percorso scolastico annuale.

Valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto; anche visivamente, segnare in modo diverso gli errori effettivamente legati all’oggetto della verifica da quelli di tipo strumentale.

Permettere all’alunno/a di ripetere la stessa verifica quando sente di avere superato gli ostacoli iniziali o comunque dargli atto che li ha superati.

Consentire l’utilizzo delle misure compensative e dispensative previste nel PDP/ PEI.

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MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DEGLI INSEGNAMENTI FINALIZZATI ALL’AMPLIAMENTO E ALL’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

La valutazione dei progressi degli alunni sarà effettuata con le stesse modalità di valutazione

degli apprendimenti e della rilevazione delle competenze già in uso per la didattica (r ubriche

valutative e autovalutative, griglie per le osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive); anche le

attività proposte saranno oggetto di valutazione tramite schede di autovalutazione per i Docenti

e per gli alunni.

Il momento di autovalutazione per i Docenti ha lo scopo di migliorare le proprie modalità organizzative e di progettazione del processo d’insegnamento; per gli alunni, invece, fa parte di un più ampio processo di apprendimento volto alla piena consapevolezza dei progressi individuali.

SCHEDA DI MONITORAGGIO ALUNNI Primaria

PROGETTO PTOF:_________________________________________________________________

NOME ______________________________ COGNOME____________________________________

SCUOLA______________________________CLASSE FREQUENTATA _________SEZ. _________

PLESSO ________________

L’ARGOMENTO DEL PROGETTO TI E’ SEMBRATO INTERESSANTE?

□ Sì □ No

E’ STATO PIACEVOLE COLLABORARE CON I TUOI COMPAGNI?

□ Sì □ No

HAI RILEVATO QUALCOSA CHE NON TI HA COMPLETAMENTE SODDISFATTO? CHE COSA? CHE COSA CAMBIERESTI?

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________

QUALI COMPETENZE HAI ACQUISITO (cosa sai fare e cosa hai imparato)

___________________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________

SPIEGA SE DURANTE LE VARIE ATTIVITA’ TI SEI ANNOIATO E PERCHE’:

___________________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________

AL TERMINE DEL PROGETTO CHE COSA E’ CAMBIATO NEL TUO MODO DI FARE E DI

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139

PENSARE?

□ Sì specificare cosa__________________________________________________________________

□ No □ In parte

IL PROGETTO E’ SERVITO ANCHE AD AIUTARTI A RICONOSCERE E A CORREGGERE ALCUNI ERRORI ?

□ Si (specificare le discipline)_______________________________________________________

□ No □ Altro _________________________________________________________

IL PROGETTO SI E’ SVOLTO COSI’ COME TI ASPETTAVI?

□ Sì

□ No, perché ___________________________________

PARTECIPERAI AD ALTRI PROGETTI PTOF?

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________

SCHEDA DI MONITORAGGIO ALUNNI secondaria di I°

PROGETTO PTOF:_________________________________________________________________

NOME ______________________________ COGNOME____________________________________

SCUOLA______________________________CLASSE FREQUENTATA _________SEZ. _________ PLESSO ________________

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DEL CORSO:

□ Interesse per la tematica affrontata □ Propensioni personali □ Coinvolgimento da parte dei docenti □ Desiderio di a llargare i

propri orizzonti culturali □ Coinvolgimento da parte dei compagni

DIFFICOLTA’ INCONTRATE:

□ Orario □ Organizzazione □ Tempi □ Strutturazione □ Metodologie usate

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SUGGERIMENTI ( cosa modificheresti?)

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………

COMPETENZE ACQUISITE (cosa sai fare e cosa hai imparato)

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________

SPECIFICARE SE DURANTE L’ATTIVITA’ C’E’ STATO UN CALO DI INTERESSE E PERCHE’:

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________

IL CORSO HA AVUTO UNA RICADUTA SULL’ATTIVITA’CURRICULARE?

□ Si specificare quale________________________________________

□ No □ In parte

IL CORSO E’ SERVITO A COLMARE LACUNE DI BASE?

□ Si (specificare le discipline)________________________________________

□ No □ Altro _________________________________________

IL PROGETTO E’ STATO RISPONDENTE ALLE TUE ASPETTATIVE?

□ Rispondente alle aspettative

□ Altro ___________________________________

PARTECIPERAI AD ALTRI PROGETTI PTOF?

____________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

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DEFINIZIONE DELLE SPECIFICHE STRATEGIE DA ATTIVARE PER IL MIGLIORAMENTODEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Da un’attenta analisi dei bisogni formativi, e grazie all’ organico potenziato, è possibile nei diversi contesti

classe attivare dei progetti di recupero, potenziamento e consolidamento delle competenze e delle abilità

di base, nell’ottica di progettare e realizzare risposte adeguate alle peculiari esigenze personali degli alunni.

La scuola promuove anche, attraverso progetti extracurriculari, vari interventi atti al miglioramento per un

approccio globale, attento alle potenzialità complessive degli alunni e alle varie risorse presenti nella

scuola.

L’intento è poter garantire ad ogni alunno l’originalità del suo percorso individuale attraverso la definizione

e la realizzazione di strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di

ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità (I.N.).

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NELL’AMBITO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE CHE

SARANNO OGGETTO DI VALUTAZIONE.

La valutazione delle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione" trova espressione nel

complessivo voto delle discipline dell'area storico-geografica, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 169/2008.

Da anni il curricolo verticale del nostro I.C. pone l’educazione alla legalità, al centro dell’azione didattica ed

educativa dei tre gli ordini di scuola. Le otto competenze chiave europee, costituiscono lo sfondo e i

traguardi finali del nostro percorso, che si snoda attraverso quattro UdA interdisciplinari, incentrate sui

temi propri della cittadinanza attiva:

o riconoscimento del sé e dell’altro;

o intercultura e solidarietà;

o valori sociali e morali;

o rispetto della legge;

o salute e sicurezza;

o salvaguardia dell’ambiente e delle risorse;

o valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali. La didattica per competenze è la grande sfida che i docenti della nostra scuola hanno accolto sollecitando in

ogni UdA un approccio significativo ai temi proposti, attraverso compiti autentici (o di realtà), in cui gli

allievi devono affrontare dei problemi reali o realistici, “agire” da cittadini, esercitando le competenze in

contesti significativi e di esperienza, realizzare dei prodotti.

Le competenze di cittadinanza si caratterizzano per il loro carattere di “trasversalità”, non sono dunque riconducibili ad un’area disciplinare specifica: “le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire” (I.N.). In effetti le nostre UDA, hanno titoli emblematici:

Il coraggio di essere se stessi;

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Il coraggio di accogliere l’altro e impegnarsi nel sociale;

Il coraggio degli eroi;

Il coraggio di difendere i valori; Tutte le Unità di Apprendimento contano sul linguaggio proprio di tutte le discipline di studio, che insieme concorrono verso il “nuovo umanesimo” invocato dalle I.N., ma soprattutto raccontano lo sforzo di tutti i docenti di uscire dallo schema consueto della didattica tradizionale, fondata soprattutto sulla lezione frontale, per puntare su un apprendimento significativo e coinvolgente. Il raggiungimento dei traguardi di competenza previsti nelle diverse unità di apprendimento verrà valutato in itinere e alla fine del percorso. La Valutazione del profitto (accertamento delle conoscenze e delle abilità), attraverso verifiche e osservazioni sistematiche, condotte con strumenti diversi: interrogazioni, prove strutturate e semi-strutturate, redazione di testi, prove pratiche…, sarà affiancata dalla Valutazione delle Competenze (Valutazione Formativa), che osserva l’alunno alle prese con un compito significativo, considerando “il processo (come lavora, come si relaziona, la diligenza, la puntualità, la capacità di far fronte alle crisi, ecc.) e il prodotto (mediante la valutazione degli elementi importanti propri del prodotto)” (F. Da Re). La valutazione formativa si avvarrà di rubriche valutative e autovalutative, griglie per le osservazioni

sistematiche e autobiografie cognitive, costruite ad hoc.

DEFINIZIONE DELLE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE EFFICACI E TRASPARENTI IN MERITO ALLA

VALUTAZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO

La scuola assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la

valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto

delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne

tecnologie attraverso il Registro elettronico, comunicazioni scritte e/o verbali (colloqui quadrimestrali e

nelle ore di ricevimento).

DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE SIGNIFICATIVE SVILUPPATE IN SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO

NON FORMALE E INFORMALE CHE LA SCUOLA VALORIZZERA’

Le attività extrascolastiche rivestono un ruolo importante nella socializzazione dei giovani: gli spazi

ricreativi, formativi e del tempo libero esterni alle strutture scolastiche offrono un contesto organizzato

e danno a bambini e ragazzi l’opportunità di impegnarsi, coltivare gli interessi personali, sviluppare le

facoltà intellettive ed emotive e la creatività, imparare ad assumersi responsabilità sociale e ad acquisire

competenze chiave, le cosiddette soft skill (ad es. capacità di lavorare in gruppo, capacità comunicative

e di gestione dei conflitti, spirito imprenditoriale, motivazione) per riuscire a integrarsi socialmente e

professionalmente.

La scuola valorizzerà, al di fuori dell’apprendimento formale in un’istituzione scolastica, esperienze di

apprendimento non formali. Previa presentazione di certificazioni, promuoverà tutte quelle attività

extrascolastiche svolte in diversi ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive) che

favoriscono nei ragazzi il benessere fisico, che li aiutano a divenire persone capaci di assumersi le

proprie responsabilità a livello personale, culturale e sociale.

Il Consiglio di Classe valorizzerà anche la :

partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica;

partecipazione ad attività esterne organizzate dalla scuola o da essa richieste;

partecipazione attiva e continuativa a manifestazioni e progetti in orario curricolare e non.