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Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “GIOVANNI XXIII” - BARILE con sezioni aggregate in RIPACANDIDA e GINESTRA
Via Vecchia Nazionale, 4 – 85022 BARILE 09727702380972771877– C.F. 85001030767 – Cod. Mecc. PZIC822004
http:// www icbarile.gov.it E-Mail [email protected] PEC: [email protected]
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PER IL TRIENNIO 2015-2016/2016-2017/2017-2018
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
AGGIORNAMENTO a. s. 2017-2018
1. Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 31 ottobre 2017
2. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta Del 28 ottobre 2017
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INDICE Pag.
1. Premessa……………………………………………………………………………………………………….… 2 2. Priorità, traguardi ed obiettivi…………………………………………………………………….…… 3 3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI…………………………………………… 4 4. Monitoraggio e valutazione……………………………………………………………………………….5 5. Piano di miglioramento………………………………………………………………………………..….11 6. Finalità della legge 107/15 e compito della scuola……………………………………..……27 7. Vision della Scuola.. ………… …………………………………………………………………………… 27 8. Mission della scuola e linee d’indirizzo…………………………………………………………… 28 9. Fabbisogno di organico –Personale della Scuola………………………………………………29
a. Posti comuni e di sostegno b. Posti per il potenziamento c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario
10. Dotazione e fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali…………………33 11. Obiettivi prioritari adottati dalla scuola da quelli indicati dalla legge……………..34 12. Scelte organizzative e gestionali………………………………………………………………………34
a. Organizzazione e gestione descrizione funzioni b. Organizzazione area didattica c. Integrazione scolastica: una scuola per l ’ inclusività d. Strutturazione ordini di scuola
13. Rapporti Scuola Famiglia e territorio ………………………………………………………………49 a. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza.
14. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale…………………………………….51
15. Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso………………………………………………………………………….52 16. Educazione didattica integrativa…………………………………………………………………….52
a. Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere. b. Educazione alla Salute c. Sensibilizzazione e prevenzione del bullismo
17. Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche…………………………………55
18. Piano Formazione Insegnanti ………………………………………………………………………….55 a. Reti attivate dalla Scuola
19. Ampliamento offerta formativa –Educazione alla Legalità-………………………………62
a. Continuità e Orientamento b. Sala Lettura c. Uscite Didattiche e Viaggi d’Istruzione d. Progetti
20. Allegati
1. Piano Digitale……………………………………………………………………………………….…….…94 2. Piano di Azione “Generazioni Connesse”…………………………………………...…….….102
3. Regolamento di Valutazione degli apprendimenti…………………………..…….….….104
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1. Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado “GIOVANNI XXIII” – BARILE, con sezioni aggregate in RIPACANDIDA e GINESTRA, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015. Decreti attuativi della legge 107 del 2015 (Buona Scuola):
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62,
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66,
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64,
DM 742/2017. - Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3615 del 30/09/2015;
- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 31/10/17 - il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 28/10/17 ; - il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il piano è stato aggiornato dal collegio docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 5483 –A/22 del 24/10/2016;
- Il Piano ha ricevuto l’aggiornamento delle delibere degli OOCC; - il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
3
2. Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.icbarile.gov.it. Si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV (a.s. 2014-2015 e a.s. 2016/2017) cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo e per l’aggiornamento il Monitoraggio e la valutazione del processo messo in atto col presente piano.
L’Istituto si è assegnato nel triennio di riferimento:
PRIORITA’ RAV a.s. 2014/2015 RAV a.s. 2016/2017
1.Risultati nelle prove standardizzate nazionali
- Risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria. - Riduzione della Variabilità fra le classi.
Mantenere i risultati positivi conseguiti in italiano e matematica nella scuola Primaria e migliorare quelli della scuola secondaria di I grado.
Riduzione della variabilità fra le classi.
2.Competenze chiave e di cittadinanza
Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
TRAGUARDI a.s. 2014/2015 a.s.2016/2017
Esiti studenti nelle Prove standardizzate nazionali
Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica
Per le classi di Scuola Secondaria tendere al dato del Sud e Isole per italiano e matematica.
Esiti studenti nelle Prove standardizzate nazionali
Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Ridurre fra e dentro le classi in matematica e italiano tendendo al dato di Sud e Isole e/o nazionale
Esiti studenti nelle Competenze chiave e di cittadinanza
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo..
Sviluppare le competenze del Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione ad un livello medio alto.
Motivazioni delle scelte effettuate: a. s. 2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17:
Dall'analisi effettuata attraverso il RAV redatto, la scuola evidenzia la necessità di continuare il processo di miglioramento degli esiti degli studenti nelle prove standardizzate nazionali e di ridurre la varianza fra e dentro le classi soprattutto fra le
Dall'analisi effettuata dei risultati dell'autovalutazione, monitoraggio azioni e questionari (studenti, genitori, docenti, personale ATA, territorio), la scuola evidenzia la necessità di continuare il processo di miglioramento degli esiti
4
classi quinte. La scuola deve favorire il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza.
degli studenti nelle prove standardizzate nazionali e di ridurre la varianza fra e dentro le classi. La scuola deve favorire il raggiungimento delle competenze del Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) Curricolo, progettazione e valutazione. 2) Ambiente di apprendimento.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Per l'area "Curricolo, progettazione e valutazione" gli obiettivi di processo individuati consentono di monitorare il percorso intrapreso dalla scuola con il curricolo verticale basato sulla programmazione per competenze nonché di perfezionare la didattica, avendo condiviso i traguardi di competenza, per classi parallele, per tutte le discipline (in particolare italiano e matematica) al termine di ogni anno scolastico. Per l'area "Ambiente di apprendimento" aver posto come obiettivi: 1. Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di metodologie didattiche innovative. 2. Promuovere strategie specifiche per lo sviluppo delle competenze sociali degli studenti di tutti gli ordini di scuola
3. Auto-formazione e Formazione Docenti consentirà alla scuola di costruire una serie di relazioni utili agli alunni nel processo di orientamento e sviluppo delle competenze sociali e civiche.
3. Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI (situazione iniziale)
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17: I risultati prove standardizzate di italiano e matematica per le classi II primaria sono mediamente superiori rispetto alla media nazionale, regionale e rispetto al Sud e isole. Rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (diff. ESCS) i risultati in italiano e matematica sono superiori. Per la scuola sec. di primo gr., classi III, i risultati nelle prove standardizzate sono in linea con i valori nazionali, regionali, Sud e isole, maggiori per matematica. La differenza ESCS è zero. La variabilità dei risultati tra le classi nelle prove di italiano è inferiore alla media nazionale e nettamente inferiore rispetto alla media Sud e Isole. La scuola riesce ad assicurare esiti sostanzialmente uniformi nella prova di italiano. Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI può essere ritenuto affidabile se consideriamo che il voto delle prove non è mai superiore al voto di classe e che il cheating è praticamente inesistente ad eccezione di una classe V.
I risultati delle prove standardizzate di ita e mat per le classi II e V primaria sono mediamente sup. rispetto alla media naz., reg. e rispetto al Sud e isole. Per la classe v primaria la differenza di punteggio rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile è maggiore in italiano. La variabilità dei risultati nelle prove di matematica tra le classi è inferiore alla media nazionale e al valore del Sud e Isole per la classe seconda in matematica. La variabilità dei risultati dentro le classi in italiano e matematica è inferiore rispetto al valore naz. e Sud e Isole ed inferiore anche per la classe seconda in italiano. Gli studenti nei diversi livelli in italiano e matematica per le classi seconda e quinta primaria si concentrano maggiormente nel livello cinque e alquanto equamente nei livelli dal due al quattro . L'effetto scuola sui risultati è pari alla media regionale per la scuola primaria.
Ed i seguenti punti di debolezza:
5
a.s.2014-2015 Aggiornamento a. s. 2016-17:
I risultati degli studenti nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica per le classi quinte della primaria sono inferiori alla media nazionale e meridionale. Per le prove di italiano il valore medio relativo alla diff. ESCS (scuole con contesto socio-economico e culturale simile) è pari a -3.2 con valore max. pari a -11.2; per le prove di matematica il valore medio della differenza ESCS è pari a - 9.2. Per le classi suddette, pertanto, gli esiti non sono uniformi. La variabilità dei risultati nelle prove di matematica tra le classi è superiore alla media nazionale di circa l’8% mentre rispetto al valore del Sud e Isole è di circa il 2%. La variabilità dei risultati dentro le classi in italiano è sensibilmente maggiore rispetto al Sud e Isole (10% in più) e rispetto al dato nazionale (circa il 4% i più). Si evince che la disparità a livello di risultati tra gli alunni è un dato variabile a seconda delle classi, delle discipline e delle sedi
Per la scuola sec.I gr. classi III, i risultati nelle prove standardizzate sia di italiano che di matematica sono inferiori rispetto ai valori naz., reg., Sud e isole. Per la classe v primaria la differenza di punteggio rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile è minima in matematica. La variabilità dei risultati nelle prove di italiano tra le classi è superiore alla media nazionale e al valore del Sud e Isole sia per la seconda che per la quinta mentre per matematica è superiore solo per la classe quinta. La variabilità dei risultati dentro le classi in matematica è superiore rispetto al valore naz. e Sud e Isole ed e per la classe seconda in matematica. Gli studenti della secondaria si concentrano maggiormente nei livelli uno e due in italiano e matematica in misura superiore rispetto al dato nazionale e della Basilicata. Poichè le classi della scuola sono dislocate in tre sedi diverse risulta difficile assicurare una variabilità fra le classi. L'effetto scuola sui risultati degli alunni della scuola secondaria è sotto la media nazionale sia per italiano che per matematica, le cause sono riconducibili ad un organico non stabile negli anni.
4. Monitoraggio e valutazione Il monitoraggio del PdM in questi tre anni è stato eseguito con regolarità ad inizio anno scolastico, fine primo quadrimestre e fine anno, tutti i dati sono stati computati e rielaborati dal NIV che ha fornito accurata documentazione agli atti della scuola e pubblicati sul sito della stessa.
Il processo messo in campo in questi anni, volto al miglioramento, ha consolidato le seguenti azioni: 1. Condivisione ad inizio anno di un “Vademecum buone pratiche” intraprese dalla scuola, di supporto
in particolare ai nuovi docenti.
2. Scelta condivisa fra i tre ordini di scuola, in base al PTOF e al curricolo, di un tema per la definizione
di nuclei tematici per la progettazione per competenze, ed elaborazione di quattro UDA trasversali
(una a bimestre).
3. Analisi esiti prove Invalsi Nazionali
4. Raccolta ed analisi esiti degli alunni di: prove strutturate, Voto quadrimestrale, voto di comportamento e livelli di competenza.
5. Risultati a distanza. 6. Revisione prove strutturate da somministrare in ingresso, in itinere e finali.
Di seguito si riporta, in base alla restituzione dati dell’Invalsi, la situazione della scuola; nonché l’analisi del voto finale di italiano e matematica e dei livelli di competenza per le classi quinte della scuola Primaria e classi terze della scuola secondaria di primo grado.
a. Esiti Invalsi Andamento negli ultimi anni scolastici
Classi II
6
Classi V
7
EFFETTO SCUOLA L’insieme delle azioni poste in essere dalla scuola per la promozione degli apprendimenti (scelte didattico-metodologiche, organizzazione della scuola, ecc.).
Classi quinte- Effetto scuola Italiano -Istituzione scolastica nel suo complesso
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
regionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media regionale
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
della macroarea Sud e isole
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
della macroarea
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media della macroarea
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
nazionale
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
nazionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media nazionale
X
- Classi quinte Tavola- Effetto scuola Matematica- Istituzione scolastica nel suo complesso
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
regionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media regionale
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
della macroarea Sud e isole
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
della macroarea
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media della macroarea
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
nazionale
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
nazionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media nazionale
X
b. Classi III secondaria di primo grado
8
Classi terze sec.1° - Effetto scuola Italiano- Istituzione scolastica nel suo complesso
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
regionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media regionale
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
della macroarea Sud e isole
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
della macroarea
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media della macroarea
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
nazionale
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
nazionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media nazionale
X
Classi terze sec.1° - Effetto scuola Matematica- Istituzione scolastica nel suo complesso
9
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio della regione Basilicata
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
regionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media regionale
Intorno alla media regionale
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
della macroarea Sud e isole
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
della macroarea
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media della macroarea
X
Confronto tra il punteggio osservato dell'istituzione scolastica e il punteggio
nazionale
Effetto scuola positivo
Effetto scuola leggermente positivo
Effetto scuola pari alla media
nazionale
Effetto scuola leggermente negativo
Effetto scuola negativo
Sopra la media nazionale
Intorno alla media nazionale
Sotto la media nazionale
X
c. Esiti Scolastici a.s. 16/17di Italiano e matematica
0
5
10
15
cinque sei sette otto nove dieci
0
42
14 15
9
voto curriculare italiano classi VII quadrimestre a.s.16/17
Serie1
10
d. Livelli di competenza alunni
Le otto Competenze U.E.,( comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale) rilevate rispetto a quattro livelli: A -Avanzato, B-Intermedio, C-Base, D-Iniziale.
0
5
10
15
20
cinque sei sette otto nove dieci
03
6
10
16
8
voto curriculare matematica classi VII quadrimestre a.s.16/17
Serie1
0
5
10
15
20
quattro cinque sei sette otto nove dieci
1
7
11
16
11
0 1
voto curriculare matematica classi III secondariaII Quadrimestre a.s.16/17
Serie1
0
5
10
15
20
cinque sei sette otto nove dieci
0
1816
9
6
1
classe III secondaria 1° voto curriculare italianoII Quadrimestre a.s.16/17
11
e.Risultati a Distanza tra Secondaria di 1° e di 2°
5. Piano di miglioramento
Si riporta di seguito il Piano di Miglioramento, redatto secondo il modello predisposto dall’INDIRE. Indice
0 5 10 15 20 25
1
2
3
4
5
6
7
8
competenze chiave classi VII quadr.
D
C
B
A
0 5 10 15 20 25
1
2
3
4
5
6
7
8
alunni
com
pet
enze
Competenze chiave classi IIIII Quadr. a.s.16/17
D
C
B
A
livelli
36
5
9
alunni ammessi alla classe IIsecondaria di II grado a.s.15/16
A. 72%
N.A 10%
G.S. 18%
12
Introduzione SEZIONE 1 - Obiettivi di processo - Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. - Scala di rilevanza degli obiettivi di processo. - Elenco degli obiettivi di processo, dei risultati attesi, degli indicatori di monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati. SEZIONE 2 - Azioni per ciascun obiettivo di processo - Azioni da compiere ed possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel lungo termine. - Caratteri innovativi degli obiettivi di processo. SEZIONE 3 – Pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo - Impegno delle risorse umane e le risorse strumentali. - Definizione dei tempi di attuazione delle attività. - Programmazione e monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo. SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento - Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV. - Descrizione dei processi di condivisione del piano all’interno della scuola. - Descrizione delle modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione scolastica. - Descrizione delle modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione.
Introduzione
Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni:
1. Obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. 2. Azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. 3. Pianificazione degli obiettivi di processo individuati. 4. Valutazione, condivisione e diffusione de i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di
Valutazione.
SEZIONE 1 - Obiettivi di processo più rilevanti e necessari
Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Per assicurarsi che la strada imboccata sia quella giusta la pianificazione del miglioramento è ripartita da qui.
- Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
13
Area
di processo
Obiettivi di processo
E’ connesso alle priorità…
1 2
Curricolo,
progettazione
e valutazione
a.s.14/15
1.Implementare la didattica per
competenze a tutte le classi dei vari
ordini di scuola.
2.Elaborare compiti di prestazione e
relative rubriche per la valutazione delle
competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale.
Aggiornamento a.s.16/17
1.Perfezionare la didattica per
competenze in tutte le classi dei vari
ordini di scuola favorendo la continuità.
2.Individuare un gruppo di docenti per
lo studio dei quadri Invalsi e affinare le
prove strutturate della banca dati della
scuola
a.s.14/15 Miglioramento dei risultati
degli studenti nelle prove di
italiano e di matematica
soprattutto per le classi V di
scuola Primaria (prove
standardizzate nazionali).
Aggiornamento a.s.16/17 Mantenere i risultati positivi
conseguiti in italiano e
matematica nella scuola
Primaria e migliorare quelli
della scuola secondaria di I
grado
Aggiornamento a.s.16/17
-Implementare la progettazione e la
realizzazione dei compiti di prestazione
-Perfezionare le rubriche per la
rilevazione dei livelli di competenza.
Aggiornamento a.s.16/17 Perfezionamento del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
Ambiente di
apprendimen
to
a.s.14/15
1.Promuovere la collaborazione fra
docenti per la realizzazione di
metodologie didattiche innovative.
a.s.14/15 Riduzione della variabilità fra le classi (prove standardizzate nazionali)
14
a.s.14/15 2 Promuovere strategie specifiche per
lo sviluppo delle competenze sociali
degli studenti in tutti gli ordini di
scuola.
Aggiornamento a.s.16/17 1 Promuovere la collaborazione fra
docenti per la realizzazione di
metodologie didattiche innovative.
2 Promuovere strategie specifiche per
lo sviluppo delle competenze sociali
degli studenti in tutti gli ordini di
scuola.
3 Auto-formazione e Formazione
Docenti.
a.s.14/15 Messa a punto delle
strategie e del sistema di
valutazione delle
competenze chiave per
l'apprendimento permanente
per i tre ordini.
Aggiornamento a.s.16/17 Perfezionamento del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini
- Elenco degli obiettivi di processo dei risultati attesi, degli indicatori di
monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati.
Tabella 2 - Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di processo in via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
1 Implementare la didattica per competenze in tutte le classi dei vari ordini di scuola. Elaborazione di prove strutturate per classi parallele che permettano l’obiettività della rilevazione.
Aggiornamento a.s.16/17 -Perfezionare la didattica per competenze in tutte le classi dei vari ordini di scuola favorendo la continuità. -Individuare un gruppo di docenti per lo studio dei quadri Invalsi e affinare le prove strutturate della banca dati della scuola
- Riduzione della varianza fra e all’interno delle classi che dovrà tendere al dato di sud e isole per matematica e a quello nazionale per italiano; - omogeneità tra i dati d’istituto e i dati regionali per italiano e tra i dati d’istituto e quelli relativi al sud e isole per matematica, con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico.
- esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio 2015- 2018.
-Raccolta dati, - elaborazione di un format per l’analisi degli esiti nel corrente a.s. e nel triennio di riferimento.
15
2 Elaborare compiti di prestazione e relative rubriche per la valutazione delle competenze per le classi V primaria e III sec. di I grado, in relazione al modello ministeriale adottato dalla scuola. Aggiornamento a.s.16/17
-Implementare la progettazione e la realizzazione dei compiti di prestazione -Perfezionare le rubriche per la rilevazione dei livelli di competenza.
- Incremento dei livelli di competenza. - Utilizzo di indicatori univoci per la valutazione.
Numero alunni che si attestano nei livelli Avanzato, Intermedio, Base, Iniziale .
- Compiti Autentici - Osservazione Sistematiche -Autobiografie cognitive
SEZIONE 2 - Azioni da compiere e possibili effetti negativi e positivi nel medio e
nel lungo termine
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
16
1a Laboratori di formazione-ricerca condotti dai docenti coadiuvati da esperti esterni per innovare le metodologie didattiche 1b Laboratori di ricerca-azione condotti dai docenti in collaborazione con esperti dell’ASP destinati agli alunni per la sperimentazione di nuove procedure didattiche.
Innovazione dei processi di insegnamento/ apprendimento favorenti lo sviluppo delle nuove metodologie didattiche anche attraverso il supporto delle TIC. Innalzamento dei livelli di apprendimento in Matematica e Italiano con conseguente successo formativo degli alunni.
Sovraccarico di lavoro in riferimento alla variazione delle procedure di insegnamento e di valutazione.
Raggiungimento di obiettivi e strategie comuni. Eliminazione della varianza fra le classi e conseguimento dell’allineamento dei risultati con quelli regionali.
-Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo. -Stress dovuto a un processo di organizzazione del lavoro troppo analitico e dettagliato.
2a Laboratori di formazione-ricerca condotti dai docenti in collaborazione con esperti esterni per la redazione di compiti autentici e relative rubriche e predisposizione modelli di rilevazione esiti
Creazione banca dati: compiti autentici e relative rubriche e modelli.
Sovraccarico di lavoro
Conseguimento di procedure e documenti utili al raffronto e al miglioramento.
Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo.
2b Laboratori di formazione-ricerca-azione condotti dai docenti coadiuvati da esperti esterni e in collaborazione con vari Enti del territorio, destinati agli alunni
Evoluzione delle performance degli alunni finalizzate all’apprendimento autentico.
Sovraccarico di lavoro
- Conseguimento di conoscenze durevoli -Maturazione identità personale.
Demotivazione dei docenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo.
- Caratteri innovativi degli obiettivi di processo
17
Le azioni che s’intendono attivare vengono di seguito messe in relazione con il quadro di riferimento al lavoro che INDIRE svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”. Nella tabella si fa riferimento:
● A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015; ● B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta lavorando
per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole.
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento A e B
Obiettivo 1
Affiancamento a metodologie didattiche di insegnamento/apprendimento già sperimentate e in uso di nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare anche attraverso attività di laboratorio che utilizzino le ICT e i linguaggi digitali.
L.107/2015 art.1 Comma 7
a) Valorizzazione delle competenze linguistiche; b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; h) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; i) Potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio;
Innovazione Indire AE 2) Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare; 7) Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
Obiettivo 2
Ottimizzazione risorse interne ed esterne attraverso momenti di formazione, ricerca e azioni in rete con altre scuole del territorio.
L.107/2015 art.1 Comma 7 c) Potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte,nel cinema; d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace,il rispetto attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità; e) Rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale; J) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; K) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; o) Individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; q) Definizione di un sistema di orientamento.
Innovazione Indire AE 3) Creare nuovi spazi per l’apprendimento; 6) Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento; frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda …); 7) Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
18
SEZIONE 3 - Azioni di ciascun obiettivo di processo
- Impegno delle risorse umane e strumentali
La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del piano. Si parte con la previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo ciò che esula dalle normali funzioni di servizio e che ha un impatto aggiuntivo di carattere finanziario (docenti, personale ATA, DS) e di quelle esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte. L’importo riportato nelle tabelle 6 e 7 è riferito all’anno scolastico 15-16.
Tabella 6 - Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività
ore aggiuntive
presunte
Costo previsto
(lordo
Stato)
Fonte
finanziaria
19
Nucleo di
autovalutaz
ione
costituito da tre
docenti
F.S. -area
1 e area 3
Docenti
Elaborazione RAV - PdM Gestione della Raccolta e tabulazione dei dati relativi agli esiti degli alunni. Analisi degli esiti riguardanti le prove Invalsi. - Partecipazione alla formazione in rete con altre scuole -Partecipazioni a corsi per la formazione on line presenti nel web di Istituti Accreditati e della Piattaforma Indire. - Elaborazione percorsi didattici trasversali per favorire l’acquisizione delle competenze chiave della UE e di cittadinanza. - Studio dei “quadri Invalsi”, per una ricerca/azione finalizzata alla definizione di procedure operative per la costruzione di prove standardizzate, da proporre agli alunni, in linea con la logica risolutiva dell’Invalsi a cura dei Dipartimenti. - Costruzione e/o rielaborazione di un curricolo verticale al fine di addivenire ad una progettazione curriculare per competenze, con l’elaborazione di compiti in situazione e di rubriche di osservazione e valutazione delle competenze.
(Quota parte ore
destinate alla funzione)
QUOTA PARTE ORE DA DESTINAREALLA
FOMAZIONE
QUOTA PARTE MONTE ORE CONSIGLI DI
CLASSE
QUOTA PARTE MONTE ORE DI
PROGRAMMAZIONE
QUOTA PARTE ORE NUCLEO DI
AUTOVALUTAZIONE E COMMISSIONE PTOF
(Quota parte
compenso F.S.)
------
-------
-------
Da definire In sede di CII
MOF
----------
----------
----------
QUOTA PARTE MOF
- Progetti presenti nel POF, rivolti agli alunni e miranti al raggiungimento del successo formativo. - Elaborazione e condivisione di procedure e modelli di monitoraggio delle azioni intraprese per steps periodici.
.………
QUOTA PARTE ORE NUCLEO DI
AUTOVALUTAZIONE E COMMISSIONE PTOF
Da definire In sede di CII
Da definire In sede di CII
QUOTA PARTE MOF +
finanziamento MIUR
QUOTA PARTE MOF
Personale
ATA
Azione di supporto alle attività progettuali e laboratoriali.
108 (Collab. Scol.) 57 (Ass. Amm.)
Da definire In sede di CII
QUOTA PARTE MOF
Altre figure - collaborazione con associazioni professionali e culturali. - panel di esperti. - genitori.
---------
Da stabilire in base alla disponibilità
----------
20
Tabella 7 -Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per
tipologia di spesa
Impegno presunto
Fonte
finanziaria
Formatori In corso di definizione IN BASE AI FINANZIAMENTI
Finanziamento MIUR
Consulenti ---------
Attrezzature In corso di definizione SPONSOR E CONTRIBUTI ENTI
LOCALI
Servizi In corso di definizione SPONSOR E CONTRIBUTI ENTI
LOCALI
Altro ---------
- Tempi di attuazione delle attività
Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.
Tabella 8 – Tempistica1delle attività
Attività Pianificazione delle attività
1 Sett.
2 Ott.
3 Nov.
4 Dic.
5 Gen.
6 Feb.
7 Mar.
8 Apr.
9 Mag.
10 Giu.
Formazione per i Docenti
X X x X X X X X
Analisi delle prove INVALSI al fine di rilevarne
le criticità.
X x
Realizzazione di una banca dati
dei prodotti (prove
standardizzate compiti autentici
e rubriche)
X X X
21
Somministrazione prove per rilevare
conoscenze, abilità e
competenze in ingresso, “in
itinere” e finali
X X X X X
Azione formativa rivolta agli alunni.
X X X x X x
Analisi e comparazione dei
risultati
X X X
Realizzazione di una banca dati
dei prodotti (diari bordo e schede di
rilevamento competenze)
X
X
X
Coinvolgimento delle famiglie per
la condivisione delle azioni formative.
X
x
X
X
X
X
- Programmazione del monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
dell’obiettivo di processo
La scuola prevede la messa in atto di operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori consentiranno una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola potrà riflettere sui dati e individuare le eventuali necessità di modifica del piano.
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/ necessità di
aggiustamenti
Settembre
- risultati esiti prove Invalsi
Restituzione dati invalsi Scheda monitoraggio
Poca disponibilità dei docenti alla lettura dei dati Difficoltà di analisi
Maggiore consapevolezza rispetto agli esiti
Predisporre team di studio per classi parallele
Somministrazione prove per rilevare
conoscenze, abilità e competenze in
ingresso.
-esiti alunni Le prove elaborate negli anni pecedenti presenti in banca dati necessitano di revisione
Maggiore condivisione
Predisporre prove per gruppi di alunni
22
Ottobre
- Partecipazione dei docenti a laboratori di formazione –ricerca con il contributo di esperti esterni per innovvare le metodologie didattiche.
-attestati di frequenza
Contemporaneità di corsi
Didattica innovativa
Incoraggiamento ad introdurre metodologie innovative
coerenza progetti PTOF al raggiungimento del successo formativo
-aderenza obiettivi di processo
Organizzazione orari
Maggiore consapevolezza nella progettazione
Da rilevare a fine progetto
Novembre
Partecipazione
delle famiglie a vari momenti di condivisione dell’azione formativa
- presenza incontri
Azione formativa rivolta agli alunni.
-esiti alunni
Dicembre
- Ampliamento della banca dati dei prodotti (Diari bordo e schede di rilevamento competenze)
-esiti alunni
Gennaio Somministrazione prove per rilevare
conoscenze, abilità e competenze in
ingresso, “in itinere”
-numero prove elaborate
Febbraio
Partecipazione dei docenti a laboratori di formazione –ricerca con il contributo di esperti esterni per innovvare le metodologie didattiche.
- presenza incontri
Azione formativa rivolta agli alunni.
esiti alunni
23
Marzo
Azione formativa rivolta agli alunni.
-esiti alunni
Aprile coerenza progetti al
raggiungimento del successo
formativo
-aderenza traguardi di processo
Maggio
Somministrazione prove per
rilevare conoscenze,
abilità e competenze finali
esiti alunni
Giugno condivisione di vari momenti
dell’azione formativa con le
famiglie
Partecipazione dei genitori
SEZIONE 4 - Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di
miglioramento
- Risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV.
La valutazione periodica in itinere, effettuata dal NIV, ha permesso di capire l’efficacia della pianificazione messa in atto e di introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali. Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV). In questa sezione dunque si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Diventa dunque fondamentale riprendere la sezione 5 del RAV e la mappa degli Indicatori per ciascuna priorità individuata.
Tabella 10 - Valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità1
Esiti degli studenti
(dalla sez. 5 del RAV)
Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)
Data rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati attesi
Risultati
riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
24
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
a.s.2014/15 Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
a.s.2016/17 -Mantenere i risultati positivi conseguiti in italiano e matematica nella scuola Primaria e-migliorare quelli della scuola secondaria di I grado. -Riduzione della variabilità fra le classi.
Settembre –ottobre 2016
Settembre –ottobre 2017
- esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio.
omogeneità tra i dati d’istituto e i dati regionali per italiano e tra i dati d’istituto e quelli relativi al sud e isole per matematica, con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire dal corrente anno scolastico.
a.s.2015-16 classe V i traguardi stabiliti sono stati raggiunti e superati anche al netto del cheating sia in italiano che in matematica.
a.s.2016-17 classe V i traguardi stabiliti sono stati raggiunti e superati anche al netto del cheating sia in italiano che in matematica
a.s.2015-16 i risultati attesi sono stati superati
a.s.2016-17 classi V italiano > Basilicata +10.72 > Sud e Isole +15.62 > Italia +11.38
> ESCS
+8.68 Matematica > Basilicata +5.65 > Sud e Isole +14.99 > Italia +10.19
> ESCS
+6.5 Classi III sec. I grado Italiano > Basilicata +5.02 > Sud e Isole +8.27 > Italia +3.28
= ESCS
Matematica = Basilicata > Sud e Isole +3.85 < Italia -1.92
= ESCS
a.s.2015-16 -Permane una varianza tra le classi. -E’ aumentato il cheating in alcune classi.
a.s.2016-17
-E’ aumentato il cheating in alcune classi.
25
Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
-esiti scolastici bimestrali e prove Invalsi nazionali, - esiti scolastici scorsi anni di italiano e matematica - esiti scolastici di italiano e matematica nel triennio 2015- 2018
- Riduzione della varianza fra e all’interno delle classi che dovrà tendere al dato di sud e isole per matematica e a quello nazionale per italiano;
a.s.2015-16 -Permane una varianza molto alta fra le classi rispetto al dato nazionale
a.s.2016-17 -Permane una varianza molto alta fra le classi rispetto al dato nazionale
a.s.2015-16 -E’ possibile il confronto solo con il dato nazionale poiché non è disponibile quello con l’area di confronto.
a.s.2016-17 varianza altra nelle classi e fra le classi
a.s.2015-16 -La mancanza di continuità degli insegnanti ha influito sul risultato. -Permane una varianza tra le classi.
a.s.2016-17 discontinuità di servizio corpo docenti nella stessa sede.
Priorità 2
Esiti degli studenti (dalla sez. 5 del RAV)
Traguardo (dalla sez. 5 del RAV)
Data rilevazione
Indicatori
scelti
Risultati attesi
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazio -ni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
26
Competenze chiave e di cittadinanza
Sviluppare le competenzechiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO Giugno 2016 Giugno 2017 Giugno 2018
Numero alunni che si attestano nei livelli avanzato, intermedi,base, iniziale.
- Incremento dei livelli di competenza. - Utilizzo di indicatori univoci per la valutazione. a.s.2015-16 Gli indicatori utilizzati sono quelli del modello ministeriale proposto per la sperimentazione a.s.2016-17 Gli indicatori utilizzati sono quelli del modello ministeriale Proposto per la sperimentazione
DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO
a.s.2015-16 Il processo per l’acquisizione delle competenze è stato avviato. a.s.2016-17 Il team dei Docenti ha progettato e realizzato uda trasversali per una didattica per competenze in tutti gli ordini di scuola in base alle competenze chiave e di cittadinanza
DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO
a.s.2015-16 Il percorso deve essere completato, implementato, condiviso e monitorato. a.s.2016-17 il monitoraggio ha rilevato un incremento dei livelli di competenza chiave e di cittadinanza
DA VERIFICARE NEL CORSO DEL TRIENNIO
a.s.2015-16 Non è possibile effettuare un’analisi compiuta dei dati perché la didattica per competenze non è ancora a pieno regime a.s.2016-17 La scuola ha costituito Reti con altre scuole per incentivare la formazione dei docenti. Sono state realizzate banche dati con strumenti per la didattica e valutazioni alunni.
- Processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne a tal fine si riportano di seguito i processi di condivisione individuati.
Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di
condivisione
interna
Persone
coinvolte
Strumenti
Considerazioni
nate dalla
condivisione
27
Collegio docenti Dipartimenti disciplinari Consigli di classe Consigli di intersezione Consigli di interclasse Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico Docenti Personale ATA Rappresentanti di classe Rappresentanti di sezione Nucleo di autovalutazione
Piattaforma registri on-line Bacheca docenti dei registri on-line Sito Web della scuola
Solo la formazione specifica fornisce gli strumenti per poter seguire tutto il processo di miglioramento, l’affiancamento di esperti è comunque auspicabile.
- Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.
Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e irisultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders interessati alla vita della comunità scolastica.
Tabelle 12 e 13 - Azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti Destinatari Tempi
Pubblicazione di comunicazioni periodiche sulla bacheca docenti dei registri on-line
Docenti Comunicazioni contestuali
Pubblicazione di comunicazioni periodiche sul sito web della scuola
Docenti Personale ATA
Comunicazioni contestuali
Diffusione di documenti nell’ambito dei dipartimenti disciplinari
Docenti Settembre/Novembre/Febbraio/Aprile
Diffusione di documenti nell’ambito dei consigli di classe
Docenti Comunicazioni contestuali
Diffusione di documenti nell’ambito del Collegio docenti Docenti Comunicazioni periodiche in occasione dei Collegi
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi
Sito Web della scuola Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali
Bacheca registro on-line Comunicazioni cartacee
Famiglie - alunni Comunicazioni contestuali
- Descrizione delle modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
28
Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di crescita della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto.
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome Ruolo
Tania Lacriola Dirigente scolastico
Olga Nardozza F.Strumentali Area 1
Rosanna Tringolo e Verrastro F. Strumentali Area 2
Annita Mecca F. Strumentali Area 3
Luca Gerla F. Strumentali Area 4
Carmela Caselle Docente Secondaria primo grado
Giuseppina Guglielmucci Docente Secondaria primo grado
Maria Antonietta Martino Docente Secondaria primo grado
Rosalba Grieco Commissione Ptof
Carmela Marino Commissione Ptof
6. Finalità della legge e compito della scuola (Commi 1 – 4 Legge 107/15)
La legge 107/2015 ha individuato dei principi guida relativi alla progettazione, organizzazione, realizzazione e valutazione della vita della scuola che costituiscono linee guida,ai quali il collegio dei docenti si è attenuto ed ispirato per la stesura del presente piano. Finalità della legge: - Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza; - Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti; - Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali; - Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica; - Realizzazione di una scuola aperta; - Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.
7. Vision della scuola
La vision del nostro Istituto Comprensivo consiste nel proporsi come comunità educante aperta al territorio, attenta ai bisogni di ciascuno (specialmente dei più deboli) che realizza interventi formativi adeguati affinché ogni alunno sviluppi i propri talenti nonché un’identità consapevole, critica ed apertain un clima di convivialità relazionale intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi.
29
8. Mission della scuola e linee d’indirizzo
L’offerta formativa del nostro Istituto pone al centro dell’attività didattica l’alunno in una scuola che si propone come ambiente educativo e di apprendimento in cui il benessere scolastico assume rilevanza e significato. L’individualizzazione e la personalizzazione degli interventi didattici dei docenti sono calibrati alle effettive capacità di ogni alunno fino alla valutazione. Il percorso didattico mira a costruire un sistema formativo integrato basato sulla cooperazione con altre scuole e con altre agenzie formative valorizzando l’interazione costruttiva con le famiglie. I docenti adottano nei confronti di ogni gruppo classe, atteggiamenti che favoriscono la crescita serena dei rapporti interpersonali e creano un ambiente di lavoro adeguato al conseguimento degli obiettivi educativi prefissati nonché delle conoscenze, abilità e competenze. l Dirigente scolastico per il triennio 2016/19 indica come prioritarie le seguenti linee d’indirizzo:
a. INCLUSIONE SCOLASTICA
Potenziare gli interventi di prevenzione e recupero del disagio attraverso forme di apprendimento attivo e cooperativo, anche estendendo l'utilizzo delle procedure a tutto il corpo docente;
b.INNOVAZIONE DIDATTICA E QUALITA' DELL' INSEGNAMENTO
Si ravvisa la necessità di integrare meglio nella programmazione curriculare le competenze chiave
di cittadinanza (Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18
dicembre 2006).
Anche in questo caso sarà importante sviluppare capacità di condivisione delle buone pratiche e
della sperimentazione in atto (ricerca-azione) al fine di conseguire risultati positivi e misurabili.
Si sottolinea l'importanza di un'apertura della scuola durante il periodo estivo, attraverso la
partecipazione ai Progetti Miur, per combattere la dispersione scolastica con interventi a sostegno
di studenti a livello didattico, ma anche con attività integrative ed azioni rivolte alle famiglie di
appartenenza.
c.FORMAZIONE
Organizzare attività di formazione e di aggiornamento che supportino il progetto educativo-
didattico, nella prospettiva della formazione permanente e continua.
Promuovere l’introduzione di processi innovativi con particolare riguardo all’uso delle nuove
tecnologie nella didattica, alla conoscenza delle lingue straniere, alla didattica per competenze, per
come previsto dal Piano per la formazione dei docenti 2016-2019 del Miur.
d.QUALITA' DEI SERVIZI
- Favorire l’informazione e la comunicazione, adottare criteri di trasparenza e flessibilità.
- Gestire le risorse secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
- Semplificare le procedure amministrative e darne adeguata pubblicità.
- Avviare processi di autovalutazione mirati al concreto innalzamento della qualità del servizio offerto.
e. PARTECIPAZIONE
- Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra alunni, tra scuola, famiglia e territorio.
30
- Intensificare il dialogo con la famiglia, sollecitandola alla corresponsabilità educativa nell’ottica del “patto formativo”.
9. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (Comma 5 Legge 107/15) In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle
sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Posto
comune
Posto di sostegno
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-17: n. 12 Tempo scuola di 40 ore
a.s. 2017-18: n. 10 Tempo scuola di 40 ore
a.s. 2018-19: n. 10 Tempo scuola di 40 ore
Scuola
primaria
a.s. 2016-17: n. 22 2 posti + 12 h Tempo scuola normale 27 ore e
tempo pieno 40 ore.
N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra
PZEE822038
a.s. 2017-18: n. 22 4 posti Tempo scuola normale 27 ore e
tempo pieno 40 ore.
N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra
PZEE822038
a.s. 2018-19: n. 22 4 posti Tempo scuola normale 27 ore e
tempo pieno 40 ore.
N. 2 pluriclassi nel plesso di Ginestra
PZEE822038
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PZMM822015 – BARILE
31
Classe di
concorso/sostegno
a.s.
2016-17
a.s. 2017-
18
a.s. 2018-
19
Motivazione: indicare il piano delle classi
previste e le loro caratteristiche
A22(Materie
Letterarie)
2 posti +
4 h
1 posto +
12 h
1 posto +
12 h
Tempo scuola normale 30 ore + indirizzo
musicale 2 ore
A28 (Matematica e
Scienze)
1 posto +
6 h
1 posto 1 posto
A25(Inglese) 12 ORE 9 ORE 9 ORE
A25(Francese) 08 ORE 6 ORE 6 ORE
A01(Arte) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A49(Ed.Fisica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A60(Tecnologia) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A30(Musica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
AB77 1 posto 1 posto 1 posto
AJ77 1 posto 1 posto 1 posto
AI77 1 posto 1 posto 1 posto
AM77 1 posto 12 h 6 h
AK77 06 h 12ore h
AD00 1 posto
+ 6 h
06 h 06 ore h
32
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – PZMM822026 – RIPACANDIDA
Classe di
concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione:
indicare il piano
delle classi previste
e le loro
caratteristiche
A22(Materie
Letterarie)
3 posti + 6 h 2 posti + 9 h 2 posti + 9 h
Tempo prolungato
36 ore
A28 (Matematica e
Scienze)
2 posti 1 posto + 9 h 1 posto + 9 h
A25(Inglese) 12 ORE 9 ORE 9 ORE
A25(Francese) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A01(Arte) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A49(Ed.Fisica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A60(Tecnologia) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
A30(Musica) 8 ORE 6 ORE 6 ORE
AD00 2 posti 2 posti +12 h 1 posto+12 h
33
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune
primaria, classe di concorso scuola
secondaria, sostegno…)*
n.
docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I
e alla progettazione del capo III)
N.1 Posto di Lingua Inglese e n.1
Posto Comune di Scuola Primaria
2 Necessita almeno n.1 posto di lingua inglese +n.1 posto
comune come si evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è
assegnato per il prossimo triennio sono le competenze chiave e
di cittadinanza e i risultati delle prove standardizzate). Difatti
nella seduta del 25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente
ai campi di potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente
ordine di priorità:
1. Potenziamento linguistico
2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la
legalità
3. Potenziamento scientifico
4. Potenziamento laboratoriale
5. Potenziamento artistico e musicale
6. Potenziamento motorio
N.1 Posto di A030 Scuola
Secondaria di primo grado
PZMM822015 - BARILE
1(18
ORE)
Necessita almeno n.1 posto di Inglese o di Italiano come si
evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è assegnato per il
prossimo triennio sono le competenze chiave e di cittadinanza
e i risultati delle prove standardizzate). Difatti nella seduta del
25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente ai campi di
potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente ordine di priorità: 1. Potenziamento linguistico
2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la
legalità
3. Potenziamento scientifico
4. Potenziamento laboratoriale
5. Potenziamento artistico e musicale
6. Potenziamento motorio
N.1 Posto di AD00 Scuola
Secondaria di primo grado
PZMM822026 - RIPACANDIDA
1(18
ORE)
Necessita almeno n.1 posto di Inglese o di Italiano come si
evince dal PdM (le priorità che l’Istituto si è assegnato per il
prossimo triennio sono le competenze chiave e di cittadinanza
e i risultati delle prove standardizzate). Difatti nella seduta del
25/9/2015 il C.D. ha deliberato relativamente ai campi di
potenziamento (deliberazione n. 5) il seguente ordine di priorità: 1. Potenziamento linguistico
2. Potenziamento umanistico, socio economico e per la
legalità
3. Potenziamento scientifico
4. Potenziamento laboratoriale
5. Potenziamento artistico e musicale
6. Potenziamento motorio
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c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti
e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
3
Collaboratore scolastico
10
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)
0
Altro
10.Dotazione e Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (Comma 6 – Legge 107/15)
Dal punto di vista dell’azione educativa e didattica, l’I.C. è caratterizzato dalle grosse opportunità che offre in termini di continuità verticale (tra i diversi ordini di scuola) ed orizzontale (tra scuola e territorio, famiglie, amministrazioni locali, ecc…), con l’attivazione di iniziative comuni tra alunni di scuola dell’infanzia/primaria e secondaria di 1° grado, anche attraverso l’impiego “incrociato” di docenti di diversi ordini di scuola.
Dotazione
L’Istituto complessivamente nei tre plessi è dotato, oltre che di varie aule per la didattica, dei seguenti spazi e attrezzature: 2 laboratori multimediali, attrezzatura per laboratori scientifici, 1 laboratorio di informatica, 1 biblioteca, 1 sala lettura, 1 aula di inglese, 4 aule laboratori musicali, 6 lavagne interattive multimediali, PC e TABLET di supporto alla didattica nelle due classi 2.0, 3sale mensa, 2 palestre, 7 aule per attività di recupero, di sostegno e di approfondimento, punti di accesso alla rete “internet”, Rete wi-fi, sale professori, uffici di segreteria, ufficio di presidenza, sussidi audio–visivi, (televisori, videoregistratori, lavagne luminose, registratori, telecamere, fotocamera digitale, videoproiettore), Strumenti musicali per i plessi di Barile e di Ripacandida (pianola, pianoforte, percussioni, flauti, batteria, chitarra), vetreria per laboratorio chimico, duplicatore digitale, 4 fotocopiatrici, software didattici, materiale librario.
Fabbisogno Gran parte degli arredi e dell’attrezzatura in dotazione risulta obsoleta e non a norma sarebbe necessario sostituire banchi, armadi, sedie. Sarebbe auspicabile dotare tutte le classi di supporti digitali per la didattica.
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11. Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge (Comma 7 Legge 107/15)
Si fa riferimento alla tab.5 sez.2 del PDM riportato nel presente documento.
12. Scelte organizzative e gestionali (Comma 14 Legge 107/15)
L’Istituto Comprensivo di Barile, nato nel 1998 a seguito della riorganizzazione della rete scolastica, aggrega sotto un’unica gestione didattica ed amministrativa, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado dei comuni di Barile, Ripacandida e dall’a.s. 2012/2013 la Scuola dell’Infanzia e Primaria di Ginestra. L’Istituto Comprensivo di Barile ha come sede centrale l’edificio scolastico “Giovanni XXIII”, in Via Nazionale, 22 dove sono ubicate la scuola dell’Infanzia la Primaria e la Secondaria di 1° Grado. A Ripacandida in via S. Maria insiste l’edificio scolastico che ospita la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Secondaria di 1°. A Ginestra la sede scolastica è in via P.Parisi ed ospita la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria. Ha, pertanto, una struttura più complessa rispetto a un Circolo Didattico o ad una Scuola Media, anche perché insiste su tre Comuni.
a) Organizzazione e gestione
Dal punto di vista organizzativo, un Istituto Comprensivo non può essere la semplice giustapposizione degli
organi e delle strutture delle scuole che lo compongono, ma necessita di un peculiare modello
organizzativo. In particolare, la gestione delle risorse umane e professionali esige la consapevolezza di
appartenere all’istituzione scolastica, la disponibilità all’assunzione di responsabilità e di comportamenti
conseguenti improntati alla collaborazione e sulla piena condivisione delle finalità e degli obiettivi.
BARILE RIPACANDIDA GINESTRA
INFANZIA INFANZIA INFANZIA PRIMARIA PRIMARIA PRIMARIA SECONDARIA 1° SECONDARIA 1°
3 SEZ. 1 SEZ. 1 SEZ. 5 CLASSI 5 CLASSI 3 CLASSI 5 CLASSI 3 CLASSI 3 CLASSI
62 103 52 18 66 57 20 30
TOTALE ALUNNI 408
ISTITUTO COMPRENSIVO
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ORGANIGRAMMA SICUREZZA
Pertanto l’Istituto Comprensivo si è dato una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro i cui
compiti sono di seguito elencati.
Primo Collaboratore
DATORE DI LAVORO
DIRIGENTE SCOLASTICO
ADDETTI PREPOSTI
LAVORATORI
RSPP Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
RLS Squadra di
Primo
Soccorso
Squadra
Antincendio
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Descrizione funzioni
Al fine di garantire lo svolgimento regolare delle diverse attività organizzative e gestionali nei plessi più grandi (Barile e Ripacandida) è istituita la figura del collaboratore del Dirigente, i cui compiti sono così definiti: Dirigente Scolastico: Dott.ssa Tania Lacriola 1°collaboratore: Ins. Giuseppa Grieco - sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza o impedimento; - organizzazione delle attività collegiali d'intesa con il Dirigente Scolastico; - collaborazione con il Dirigente Scolastico nella predisposizione dell'ordine del giorno del Collegio dei docenti, dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, delle riunioni, ecc. e nella predisposizione delle altre pratiche di ufficio che il Dirigente Scolastico riterrà di affidargli di volta in volta; - verbalizzazione delle sedute del Collegio dei Docenti; - definizione delle procedure da sottoporre al Dirigente Scolastico per l'elaborazione delle indagini valutative dell'Istituto; - collaborazione nelle operazioni di definizione degli organici e nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal C. d I; - cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie e con gli enti esterni; - promozione delle iniziative poste in essere dall'Istituto. - coordinamento delle attività dei docenti incaricati di funzioni Strumentali al POF (documentazione); - concessione di permessi brevi al personale docente e sostituzione dei docenti assenti; - controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; - coordinamento delle attività dei plessi dell’istituto, con delega a concordare e assumere decisioni d’intesa con i Responsabili di plesso; - vigilanza sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso; - raccolta e controllo delle indicazioni dei coordinatori di classe in merito alla scelta dei libri di testo per la scuola primaria; - supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM; - firma degli atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia; - firma di atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA; - firma della corrispondenza con l’Amministrazione regionale, provinciale, comunale, con altri enti, Associazioni, uffici e con soggetti privati avente carattere di urgenza; - firma della corrispondenza con l’Amministrazione MIUR (centrale, USR Basilicata e Ambito territoriale provincia Potenza) avente carattere di urgenza; - firma richieste di intervento forze dell’ordine per gravi motivi; - firma richieste ingressi posticipati e uscite anticipate alunni. 2°collaboratore: Prof.ssa Teresa Musto - programmazione dell’orario di servizio del personale docente, articolazione dell’orario di lavoro, nonché modalità di accertamento del suo rispetto; - organizzazione delle attività collegiali d'intesa con il Dirigente Scolastico; - collaborazione nelle operazioni di definizione degli organici e nella formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal Collegio dei Docenti e dal C.dI; - cura dei rapporti e delle comunicazioni con le famiglie e con gli enti esterni; - promozione delle iniziative poste in essere dall'Istituto; - concessione di permessi brevi al personale docente e sostituzione dei docenti assenti; - controllo della regolarità dell’orario di lavoro del personale docente; - coordinamento delle attività dei plessi dell’istituto, con delega a concordare e assumere - vigilanza sull’andamento generale del servizio, con obbligo di riferire qualunque fatto o circostanza che possa, a suo parere, pregiudicare un regolare svolgimento dello stesso;
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- raccolta e controllo delle indicazioni dei coordinatori di classe in merito alla scelta dei libri di testo per la scuola secondaria di I° grado; - supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso è istituita la figura del coordinatore di plesso: Prof.ssa Carmela Caselle, Ins. Anna MariaTeresa Parisi, Ins. Isabella Labriola, i cui compiti sono così definiti: - è attribuita la delega a svolgere le funzioni amministrative e didattiche inerenti l’attività istruttoria e
l’emanazione degli atti relativamente alle sotto elencate attività: - la programmazione dell’orario di servizio del personale docente, l’articolazione dell’orario di lavoro,
nonché le modalità di accertamento del suo rispetto; - mantenimento dei normali rapporti con le famiglie degli allievi e con Enti, Associazioni e Istituzioni per
ogni questione inerente le attività scolastiche; - rilevazione di esigenze di interesse organizzativo e didattico modalità di coordinamento del lavoro,
valutazione dell’andamento generale e di problematiche particolari; - modifiche e riadattamento temporaneo dell’orario delle lezioni, per far fronte ad ogni esigenza
connessa alle primarie necessità di vigilanza sugli alunni e di erogazione, senza interruzione del servizio scolastico, in caso di necessità gli alunni delle classi senza docente devono essere accorpati alle altre classi;
- vigilanza e segnalazione formale agli uffici di eventuali situazioni di pericolo, derivanti dalle condizioni delle strutture e degli impianti;
- Supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. - La delega ha carattere generale ed è limitata all’anno scolastico in corso. E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe la figura: del coordinatore di interclasse per la scuola Primaria: ins. Larotonda Rosa, Di Lonardo Maria Carmela, Giorgio Stefania, Grieco Giuseppa, Grieco Rosa, Libutti Irene, Martino Vanda, Signore Vilma, Disabato Anna, Nigro Rosa, Dell’Osso Incoronata, Latorraca Antonia; del coordinatore di classe per la Scuola Secondaria di 1° grado: prof.sse Verrastro Anna , Curto Maria Caselle Carmela, Musto Teresa, Martino Maria, Guglielmucci Giuseppina, Battafarano; che hanno i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
- promuovere un dialogo costante tra docenti che compongono il consiglio di classe; - interagire con le famiglie per tutte le necessità di contatto e comunicazione che chiamano in causa il
dialogo educativo nella sua globalità; - ricevere indicazione dai docenti del consiglio di Classe riguardo a situazioni di profitto particolarmente
negative riguardanti alunni/e, al fine di attivare un tempestivo dialogo con le famiglie; - adottare ogni misura utile ed opportuna qualora si rilevino situazioni che compromettano la serenità del
singolo allievo o dell’intera classe, dando comunicazione al Capo d’istituto; - verificare la presenza dei genitori in occasione dei colloqui, prendendo successivamente contatto telefonico
con gli assenti; - coordinare i lavori delle riunioni del Consiglio di Classe, periodicamente convocato, e redigerne il verbale; - Supportare il gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM.
Al fine di garantire la Gestione PTOF, PDM e RAV, Progettazione e Valutazione per competenze è istituita la funzione strumentale AREA 1: Prof.ssa Nardozza Olga, i cui compiti sono così definiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna delle attività relative alla propria area dell’Istituto; - Gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa: adeguamento, monitoraggio, verifica e valutazione
del PTOF; predisposizione brochure all’atto delle iscrizioni; - Promuovere e coordinare la progettazione e valutazione per competenze. - Autovalutazione dei processi di insegnamento e del funzionamento dell’Istituto; aggiornamento-
monitoraggio PDM e RAV - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche.
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E’ istituita altresì anche la funzione strumentale AREA 2- Alunni: Valutazione degli apprendimenti, Orientamento, coordinamento attività di Continuità PDM e RAV: Doc. Tringolo Rosanna e Ins. Vaccaro Teresa, i cui compiti sono così definiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria
area; - Coordinare e gestire le attività di tutoraggio e orientamento stabilendo rapporti con le scuole Superiori; - Promuovere attività di accoglienza e sostegno agli alunni stranieri con difficoltà; - Autovalutazione dei processi di insegnamento e del funzionamento dell’Istituto; aggiornamento-
monitoraggio PDM e RAV; - Promuovere un linguaggio comune sulla valutazione degli alunni per il passaggio nei diversi ordini di
scuola dell’Istituto; - Redigere un Annuario Scolastico; - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche. L’altra funzione strumentale istituita è quella relativa all’Area 3 - AREA 3 / Rapporti con il TERRITORIO Ins. Annita Mecca, con i seguenti compiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria
area; - Gestire i rapporti scuola-famiglia; - Coordinare stage-formazione e progetti destinati ad alunni genitori ed enti esterni; - Interagire con Enti e Istituzioni esterne; - Promuovere attività di educazione alla salute; - Promuovere azioni formative volte a favorire lo sviluppo di identità e senso di appartenenza alla scuola,
al territorio; - Diffondere la cultura della prevenzione – Bullismo: progetto MIUR; - Viaggi di istruzione; - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche. L’ultima funzione strumentale istituita è quella relativa all’Area 4/SOSTEGNO AI DOCENTI: tecnologia-formazione- Invalsi Prof. Luca Gerla, con i seguenti compiti: - Promuovere la comunicazione interna ed esterna dell’Istituto relativamente alle attività della propria
area; - Promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie e multimedialità; - Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, delle risorse informatiche, dei progetti sulla
multimedialità; - Gestione e aggiornamento del sito della scuola; - Supporto ai docenti nel progetto ministeriale “CODING”; - Supporto ai docenti per la compilazione del registro on line; - Supporto ai docenti nel progetto ministeriale “classe 2.0” scuola secondaria; - Elaborazione ed inoltro di questionari richiesti dal MIUR (scuola in chiaro), INDIRE, INVALSI ed altri Enti
ai fini del monitoraggio delle attività svolte dall’Istituto e segnalazione di possibili elementi utili alla scelta delle priorità progettuali per la programmazione dell’a. s. successivo;
- Analisi dei bisogni formativi dei docenti e gestione piano annuale di formazione e di aggiornamento; - Produzione CD per le iscrizioni e brochure delle manifestazioni (Natale e fine anno scolastico); - Informatizzazione di tutto il lavoro con l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle risorse informatiche Per facilitare il processo di cambiamento, è stata individuato una nuova figura, l’Animatore Digitale, con il compito specifico di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Prof.Pace Franceso L’animatore sarà formato in modo specifico (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) affinché possa: “Favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale. Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale”.
40
Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale.
Ambiti di intervento dell’Animatore Digitale
Per le funzioni di prevenzione, protezione e sicurezza secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è istituita la figura del Responsabile Interno del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Ins. Di Lonardo Maria Carmela, con le seguenti funzioni: - individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; - elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di cui all'art. 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; - elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; - proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; - partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'art. 35; - fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'art. 36; - elaborare il Documento Valutazione Rischi degli edifici scolastici. Relativamente all’area didattica è istituita anche la figura del referente per il sostegno, BES e DSA, prof.ssa Donata Traficante, i cui compiti sono:
- curare il rapporto con gli Enti del territorio (Comune, ASP, Associazioni, ecc…), CTS, CTI e UST; - supportare i Cdc/Team per l’individuazione di casi di alunni BES; - raccogliere, analizzare la documentazione (certificazione diagnostica/segnalazione) aggiornando il fascicolo
personale e pianificare attività/progetti/strategie ad hoc; - partecipare ai Cdc/Team, se necessario, e fornire collaborazione/consulenza alla stesura di PdP; - monitorare/valutare i risultati ottenuti e condividere proposte con il Collegio dei Docenti e Consiglio
d’Istituto; - gestire il sito web della scuola in merito ai BES e collaborare con le varie funzioni strumentali; - aggiornarsi continuamente sulle tematiche relative alle diverse “tipologie” che afferiscono ai BES. - fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti;
FORMAZIONE
INTERNA
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un
formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità
scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso
gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITA’
SCOLASTICA
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori
del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere
all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la
didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding
per tutti gli studenti, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,
anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
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- fornire indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
- collaborare, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA;
- diffondere e pubblicizzare le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; - fornire informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per
le tematiche in oggetto; - fornire informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di
DSA, BES, …; - offrire supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; - curare la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; - fungere da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL.
ed agenzie formative accreditate nel territorio; - informare eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni diversamente abili, BES e DSA; - convocare e presiedere le riunioni del gruppo H, nel caso di delega del Dirigente Scolastico; - collaborare con il dirigente scolastico e il GLH d’Istituto per l’assegnazione degli alunni alle classi di
riferimento e delle relative ore di sostegno; - organizzare e programmare gli incontri tra ASP, scuola e famiglia; - partecipare agli incontri di verifica iniziale, intermedia e finale, con gli operatori sanitari; - fissare il calendario delle attività del gruppo H e di quelle di competenza dei Consigli di Classe che
riguardano gli alunni in situazione di disabilità; - coordinare il gruppo degli insegnanti di sostegno, raccogliendo i documenti da loro prodotti nel corso
dell’anno scolastico e le buone pratiche da essi sperimentate; - gestire i fascicoli personali degli alunni diversamente abili; - gestire il passaggio di informazioni relative agli alunni tra le scuole e all’interno dell’istituto al fine di
perseguire la continuità educativo-didattica; - favorire i rapporti tra Enti Locali e Ambito territoriale; - richiedere, qualora ve ne sia la necessità, ausili e sussidi particolari; - promuovere le iniziative relative alla sensibilizzazione per l’integrazione/inclusione scolastica degli alunni,
proposte dal dipartimento. Sempre relativamente all’area didattica è istituita la figura del Docente Coordinatore del Dipartimento Disciplinare, per ogni ordine di scuola, ins.ti Berardi Angela, Parisi Anna Maria Teresa, Giuseppa Grieco e prof.ssa Nardozza Olga, i cui compiti sono: - presiedere le riunioni del dipartimento (incontri annuali per ogni ordine di scuola e incontri in continuità scuola infanzia - primaria - secondaria); - coordinare le attività di programmazione disciplinare per:
rivedere sistematicamente i curricoli e le unità di apprendimento; rilevare situazioni di eventuali differenze nella programmazione delle classi da sottoporre all’attenzione dei
colleghi; approfondire problematiche sulla valutazione; dare indicazioni al gruppo di autovalutazione sui contenuti e sullo svolgimento delle prove di verifica in
itinere e di fine anno per la rilevazione delle competenze; - far circolare materiali didattici prodotti all’interno dell’istituto; - informare periodicamente il Dirigente sullo sviluppo della programmazione disciplinare nelle varie classi e sulla funzionalità del dipartimento; - Supportare il gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM; - stendere la relazione a consuntivo del dipartimento. Di supporto alla gestione del Ptof è presente La Commissione PTOF composta da due componenti fra insegnanti e docenti: Ins.ti Carmela Marino e Rosa Grieco,i cui compiti sono: stesura e aggiornamento del Piano dell'Offerta Formativa;
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raccolta proposte delle varie componenti o dei singoli docenti per l'elaborazione, la verifica e la revisione del Piano;
verifica progetti per la rispondenza alle linee guida del piano dell'offerta formativa e al PDM; monitoraggio e verifica andamento dei progetti di Istituto, di Plesso e di Classe; Supporto al gruppo di Autovalutazione nella compilazione del RAV e PDM. In seguito alle votazioni del 15 novembre 2015, il Consiglio d’Istituto risulta costituito dai seguenti componenti:
dirigente scolastico: dott.ssa Tania Lacriola;
genitori: M. Antonietta Martino, Oliverio Stella, Antonio Deoregi, M. Incoronata Gagliardi, Rosaria Aquila, Salvatore Grimolizzi;
docenti: Teresa Musto, M. Carmela Di Lonardo, Rosa Spera, Anna Di Lonardo, Carmela Di Stasi, Anna Paglia;
ATA: Palmira Pipolo. E’ istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti, come stabilito dal decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, art. 11, sostituito dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 129. Il comitato è presieduto dal dirigente scolastico, Dott.ssa Tania Lacriola, ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto, ins. Grieco Giuseppa, Parisi Anna Maria Teresa e Guglielmucci Giuseppina; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di Istituto, la sig.ra Aquila Rosaria e la sig.ra Oliverio Stella; c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici, Dott. M. Giammatteo, dirigente scolastico in pensione I cui compiti sono:
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Ha il compito inoltre di valorizzazione del merito del personale docente, Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 126, sulla base di motivata valutazione. La somma di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 127, definita bonus, è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.
Il comitato esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede dai docenti di cui al comma 2, lettera a)del presente articolo, ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.
La valutazione del servizio di cui all'articolo 448 ha luogo su richiesta dell'interessato previa relazione del dirigente scolastico.
Nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici.
Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente di cui all’articolo 501 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, art. 11, come sostituito dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, art. 1, comma 129.
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Le funzioni di segretario del comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei membri del comitato stesso. Per il sistema di valutazione della propria progettualità formativa è istituito il NIV composto da due docenti, Martino Maria Antonietta e Caselle Carmela e Guglielmucci Giuseppina che elabora un Rapporto di Autovalutazione sulla base del format ministeriale previsto dal DPR 80/2013 (Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione) e meglio precisato nella direttiva 11 del settembre 2014, nel nostro Istituto è costituito da tutte le Funzioni Strumentali. Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei propri esiti. L’autovalutazione d’istituto rappresenta il punto di partenza fondamentale per intraprendere processi di qualificazione e di miglioramento del servizio. La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente Scolastico in collaborazione con il nucleo di Autovalutazione che nel nostro istituto è formata da tutte le funzioni strumentali.
a) ORGANIZZAZIONE AREA DIDATTICA
L’attività didattica, è strutturata secondo le indicazioni del D.lgs. 169/2008. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Le attività si svolgeranno durante l’orario curricolare ed extracurricolare secondo le seguenti tipologie organizzative: · gruppo classe · abbinamento di classe parallele e/o aperte · gruppi omogenei di livello per attività di recupero, integrazione, approfondimento · gruppi di interesse · gruppi per moduli
La programmazione dell’intervento formativo
La traccia e i criteri per la costruzione del “curricolo verticale” in continuità fra i tre ordini di scuola sono coerenti con la migliore storia educativa e didattica del nostro Istituto Comprensivo, che nel corso degli anni ha dimostrato di non volersi ripiegare su se stesso, riproponendo schemi di lavoro obsoleti o legati solo ed esclusivamente alla tradizione.
Competenze e traguardi
Il nostro curricolo, in linea con le I.N., si caratterizza come strumento dinamico di progettazione, di rilancio di ipotesi di esperienze sempre nuove, di scoperta di sentieri e percorsi flessibili, intenzionale, ma non predefinito a prescindere dal contesto classe o ordine di scuola ed intoccabile, ma rivedibile e sottoposto ad un processo di verifica e miglioramento continuo. I traguardi alla fine del primo ciclo di istruzione e nelle fasi intermedie, sono sì prescrittivi, ma le “direzioni” dell'azione educativa e didattica non sono obbligatorie: modalità di azione, strategie didattiche, individuazione dei nuclei fondanti delle discipline, tengono conto, ovviamente, della libertà di insegnamento, delle capacità di “espressione” e organizzative di ogni docente. Ciò che abbiamo condiviso è la necessità trasgredire possibilmente, dalla logica della lezione puramente trasmissiva, per recuperare il senso e il valore dell'essere docenti oggi.
Criteri selezionati
descrizione di competenze disciplinari ed interdisciplinari, tenendo conto dei traguardi alla fine del primo ciclo di istruzione e delle otto competenze chiave di cittadinanza, situate e contestualizzate all'interno di percorsi significativi e condivisi di vita e di cultura;
condivisione degli strumenti di osservazione e valutazione, non nell'ottica della attribuzione del semplice valore numerico, ma del riadattamento e della ridefinizione continua ed in itinere delle proposte
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didattiche;
definizione di processi di apprendimento partecipato in relazione al profilo dello studente;
progettazione di percorsi “aperti”, che ogni docente potrà valorizzare al meglio, nei propri contesti operativi;
attenzione costante alla relazione insegnamento- apprendimento, motivato e motivante, sia per i docenti che per gli alunni;
descrizione essenziale di conoscenze, abilità, competenze;
definizione delle U.D.A bimestrali, secondo una matrice comune condivisa;
documentazione e raccolta di prodotti significativi rispettando l'anima e il cuore del curricolo stesso, che per l'anno scolastico 2017-2018 ha individuato nell'Educazione al Coraggio, nelle sue varie sfaccettature (comportamenti, rispetto dell'altro e dell'ambiente, senso del sé e senso di appartenenza), il focus formativo intorno al quale ruoterà l'azione educativa e didattica di tutti i docenti della nostra scuola impegnati sul fronte dell’Educazione alla legalità.
Valutazione alunni (in allegato regolamento)
Alla valutazione concorrono diversi elementi: la situazione iniziale dell’alunno, le potenzialità, la partecipazione, l’impegno e i progressi in termini di avvicinamento agli obiettivi prefissati. Il processo di valutazione è un'azione partecipata e trasparente, sia per ragioni educative che di chiarezza. (continua a leggere nell’allegato)
c) INTEGRAZIONE SCOLASTICA: Una scuola per l’inclusività
Una scuola che “include” è una scuola che “pensa” e che “progetta” tenendo ben presenti i bisogni educativi di tutti i suoi alunni. Una scuola che non opera in condizioni precarie e contingenti ai bisogni di ciascun allievo con specificità che si differenziano da quelle della maggioranza. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Tale impostazione rafforza il paradigma inclusivo della nostra scuola e richiede di contestualizzare il modello all’interno di uno scenario cambiato, potenziando soprattutto la cultura dell’inclusione.
I Bisogni Educativi Speciali
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: - Disabilità certificata, - Disturbi evolutivi specifici (oltre i disturbi specifici di apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate, il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico). Tutte queste differenti problematiche non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, e non danno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno. · Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
LE STRATEGIE D’INTERVENTO CHE LA SCUOLA METTE IN ATTO SONO LE SEGUENTI:
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- Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con BES, attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate; La scuola con determinazioni assunte dai consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base delle considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico può avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010, relativa ai DSA LA SCUOLA RISPONDE CON LE SEGUENTI METODOLOGIE:
- Apprendimento cooperativo: sviluppo di forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e veicolazione delle conoscenze/abilità/competenze; - Tutoring (apprendimento fra pari – lavori a coppie); · Didattica Laboratoriale (anche in assenza di laboratorio come spazio fisico) che favorisce la centralità del ragazzo e realizza la sintesi fra saper e fare, sperimentando in situazione; Processi di apprendimento strutturati e sequenziali: proposta di attività con modello fisso e dal semplice al complesso, che faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti; - Sostegno della motivazione ad apprendere; - Problematizzazione; - Attività finalizzate all’accrescimento nell’alunno della fiducia nelle proprie capacità; - Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) che incrementa l’apprendimento; - Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici). - LIM: permette di accedere ad una quantità infinita d’informazioni, alla visualizzazione di immagini o filmati, interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi), costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile; -Attività finalizzate a favorire e promuovere l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinché realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccoli gruppi per favorire l’apprendimento costruttivo ed esplorativo.
Accoglienza alunni stranieri
La nostra scuola favorisce l'integrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico e sociale del territorio, mediante iniziative che si propongono di ridurre le difficoltà degli alunni figli di immigrati, di favorire l'accoglienza, l'inserimento e la socializzazione.
Accoglienza alunni con disabilità
La scuola riserva particolare cura all’inserimento e all’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap e/o rientranti nella casistica BES. Ad ogni alunno e alla classe nella quale esso è inserito, viene assegnato, secondo la normativa vigente, un insegnante “specializzato” che opera per un tempo limitato rispetto al monte ore dell’alunno. Egli coordina le attività per l’integrazione scolastica e, insieme agli altri docenti della classe, individua le strategie più adatte per facilitare il percorso formativo dell’alunno in ogni momento della vita scolastica. Al fine di garantire la massima efficacia nel processo di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, è istituito ai sensi dell’art. 15 della legge 104/92 e della Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione). Esso, nell’ottica di una “integrazione di competenze”, si organizza su due livelli: · G.L.I. di istituto (costituito in data 26 giugno 2013): è composto da genitori, da specialisti e operatori dei servizi socio- sanitari dell’A.S.P., da insegnanti (curriculari e specializzati). Ha il compito di individuare le tematiche che costituiscono un interesse comune, discutere ed analizzare tali tematiche e verificare la realizzazione del Piano Educativo Personalizzato. · GRUPPO OPERATIVO costituito per ogni alunno in difficoltà formato da Insegnanti di Sostegno, Assistenti ad personam, Personale ATA per supporto all’Handicap, Consigli di classe, Psicomotricisti e Logopedisti. I Docenti che svolgono attività di integrazione e di sostegno sono rispettivamente: un docente nella scuola dell’infanzia;
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tre docenti di sostegno nella scuola Primaria; cinque docenti di sostegno nella Scuola Secondaria di primo grado. Si registra, inoltre, un crescente numero di alunni stranieri provenienti in larga maggioranza dall’Albania e da altri Paesi esterni alla Comunità Europea. I docenti sono disponibili ad inserire con successo questi alunni, anche se consapevoli delle difficoltà che si incontrano e della ristrettezza di mezzi e metodi adeguati alle loro specifiche esigenze. La scuola ha inoltre già attivato uno “Sportello di ascolto BES”. Per le tematiche relative all’inclusione degli alunni rientranti nei Bes si fa riferimentoal P.A.I. dell’istituto, approvato in data 26 giugno 2015 dal Collegio dei Docenti, pubblicato sul sito dell’istituto.
Scuola in Ospedale e Istruzione domiciliare
Il progetto di istruzione domiciliare attivato dalla scuola è previsto su richiesta/consenso dei genitori degli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno 30 giorni (C.M.n.149 del 10.10.2001-C.M.n.84 del 22.07.2002 –c.m.n.56 del 4.07.2003-c.m.4308/AO del 15.102004-C.M.prot.5286 del 26.09.2006-C.M.prot.n.108 del 5.12.2007 –C.M.n.87 prot.272 del 27.10.2008).Il referente per l’inclusione della scuola coordina e monitora le diverse azioni previste in seguito ad adeguata pianificazione didattica per un monte ore non superiore alle 4 ore a settimana.
d) STRUTTURAZIONE ORDINI DI SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMPOSTA DA TRE SEDI: Barile, Ripacandida e Ginestra.
Il servizio garantisce l’orario completo su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì: La turnazione dei docenti avviene come di seguito: 1° turno 8:30’ – 13:30’; 2° turno 10:30’ –16:30’ Per la scuola dell’Infanzia non si ritiene né possibile né opportuno quantificare le quote orarie dei singoli campi di esperienza educativa che indichiamo di seguito come riportate nelle Indicazioni Nazionali – Allegato A D. Lgs. N.59/2004:
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)
I discorsi e le parole (comunicazione, cultura)
Immagini,Suoni,Colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)
La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
TOTALE: n. 40 ore settimanali x 35 settimane = ORE 1400 Barile - Ripacandida - Ginestra
TEMPI DELL’INSEGNAMENTO E SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’
ORE 8:30’ – 9:30’: accoglienza in sezione
Ore 09:30 – 09:45’:attività ludiche collettive e di intersezione
Ore 09:45’ – 12:00’: svolgimento di attività in relazione ai campi di esperienza
Ore 12:00’ – 12:30’: uso dei servizi igienici, preparazione per il pranzo
Ore 12:30’ – 13:30’: pranzo
Ore 13:30’ - 14:00: attività libere
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Ore 14:00’ – 16:00’: Stimoli ed esplorazioni sonore con oggetti e strumentini, fiabe sonorizzate. - Attività di ascolto e di rilassamento. - Movimenti liberi, girotondi e marce. - Filastrocche da raccontare e da cantare, canti per imitazione, giochi cantati e mimati.
Ore 16:00’- 16:30: uscita.
SCUOLA PRIMARIA COMPOSTA DA TRE SEDI: Barile, Ripacandida e Ginestra. PLESSO DI BARILE
L’attività didattica, è strutturata secondo le indicazioni del D.Lgs. 169/2008. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Tutte le classi sono organizzate a tempo modulare. Dall’anno scolastico 2015-2016 è stato attivato un laboratorio di Educazione musicale per la SPERIMENTAZIONE E PRATICA STRUMENTALE E CORALE ai sensi del D.M. n.8 del 31/01/2011 per le Classi IV e V. L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:30’ alle ore 12:50’ nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ il martedì e giovedì, giorni di rientro/permanenza pomeridiano. Nei giorni di rientro pomeridiano è funzionante il servizio mensa dalle ore 12:30’ alle ore 13:30’.
I II III IV V
Materie ore ore ore ore ore
Religione 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
Italiano 8 8 7 7 7
Matematica 5 5 5 5 5
Scienze-Tecnol. 3 2 2 2 2
Storia 3 3 3 3 3
Geografia 2 2 2 2 2
Immagine 1 1 1 1 1
Scienze Motorie 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Mensa 2 2 2 2 2
Totale 29 29 29 29 29
PLESSO DI RIPACANDIDA L’attività didattica prevede l’articolazione oraria del tempo pieno, per ogni classe: 1 docente che cura l’ambito linguistico – espressivo; 1 docente che cura l’ambito logico – matematico; 1 docente di lingua inglese (1 ora in prima, 2 ore in seconda e 3 ore in terza, quarta e quinta) 1 docente di religione cattolica (2 ore settimanali) L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ dal lunedì al venerdì. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 12:30’ alle ore 13:30’.
I II
III IV
V
Materie ore ore ore ore ore
Religione 2 2 2 2 2
Inglese 1 2 3 3 3
48
Italiano 10 9 8 8 8
Matematica 8 8 8 8 8
Scienze-Tecnol. 3 3 3 3 3
Storia 3 3 3 3 3
Geografia 2 2 2 2 2
Immagine 2 2 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Musica 2 2 2 2 2
Mensa 5 5 5 5 5
Totale 40 40
40 40 40
PLESSO DI GINESTRA
Tutte le classi sono organizzate a tempo pieno. L’orario giornaliero è articolato dalle ore 8:30’ alle ore 16:30’ dal lunedì al venerdì. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 12:30 alle ore 13:30. Per gli alunni della scuola primaria frequentanti le classi di Ginestra e di Ripacandida (a tempo pieno) l’orario obbligatorio di frequenza è fissato in 1320 ore annue e comprende il tempo dedicato alla mensa, per gli alunni della scuola primaria frequentanti le classi di Barile l’orario obbligatorio di frequenza è fissato in 891 ore annue e non comprende il tempo dedicato alla mensa.
I-V
PLURICLASSE II-III
PLURICLASSE IV
Materie ore ore ore
Religione 2 2 2
Inglese 3 3 3
Italiano 8 8 8
Matematica 8 8 8
Scienze-Tecnol. 3 3 3
Storia 3 3 3
Geografia 2 2 2
Immagine 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2
Musica 2 2 2
Mensa 5 5 5
Totale 40 40 40
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO COMPOSTA DA DUE SEDI: Barile e Ripacandida. PLESSO DI BARILE
Il Corso ad Indirizzo Musicale è stato attivato presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Barile nell’a. s. 2005-2006, per gli insegnamenti di Chitarra, Pianoforte, Percussioni, Violino e dall’a. s. 2017/18, Sassofono. Gli alunni che si iscrivono al Corso devono superare una prova orientativo-attitudinale, se idonei ed ammessi, aggiungono all'orario curriculare, per tutti i tre anni, una lezione individuale settimanale di Strumento Musicale, della durata di un'ora e lezioni di Musica d'Insieme. Gli alunni hanno poi l'opportunità di svolgere attività performative durante l'anno scolastico, partecipando a concerti, saggi e concorsi musicali appositamente organizzati per gli studenti delle Scuole Secondarie di
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Primo Grado. Le lezioni si tengono durante le ore pomeridiane, in orari e giorni che ogni studente concorda con il proprio insegnante. L’alunno ha diritto ad una lezione di strumento musicale individuale e/o per piccoli gruppi (art. 3 del DM n. 201 del 1999). Alle lezioni di teoria e solfeggio e di musica d’insieme viene dedicata un’ora settimanale per classe. La frequenza ai corsi è obbligatoria, triennale e non può essere ritirata. Obiettivi formativi: - Promuovere la formazione globale dell’individuo offrendo allo studente, attraverso lo studio di uno strumento musicale, occasione di maturazione logica, espressiva e comunicativa. - Consentire allo studente, in coerenza con i bisogni formativi, una consapevole appropriazione del linguaggio musicale nella sua globalità, inteso come mezzo di espressione e comunicazione, di comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civiltà, di sviluppo del senso estetico e del giudizio creativo. - Fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni con disabilità. Gli alunni che seguono le lezioni di strumento sono delle classi I A, II A, III A.
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 30 ore curriculari. L’orario scolastico si esplica in 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Le attività formative e didattiche come stabilito dal D. Lgs. 169/2008, sono strutturate secondo le Indicazioni della Riforma. L’orario delle attività didattiche è fissato dalle ore 8:00’ alle 14:00’ dal lunedì al venerdì. PLESSO DI RIPACANDIDA Il tempo prolungato offre più ore curricolari per l’italiano e la matematica rispetto al tempo normale, questo consente il potenziamento delle attività scolastiche volte al consolidamento delle competenze di base. Le ore in più sono distribuite su due pomeriggi la settimana, giorni in cui viene garantito il servizio mensa. Le attività formative e didattiche, come stabilito dal D.Lgs. 169/2008, sono strutturate secondo le Indicazioni della Riforma. L’orario giornaliero è fissato dalle ore 8:00’ alle ore 14:00’ nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8:00’ alle ore 17:00’ il martedì e giovedì, giorni di rientro/permanenza pomeridiano. Il servizio mensa è funzionante dalle ore 13:00 alle ore 14:00. ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 28 ore curriculari in orario antimeridiano 6 ore curriculari in orario pomeridiano 2 ore di pausa mensa La quota obbligatoria Scuola Secondaria di I grado Ripartizione monte ore per insegnamenti, educazioni e attività: Tempo Normale: BARILE La quota oraria obbligatoria si compone di 30 ore settimanali ripartita in 12 insegnamenti e attività. Tempo prolungato: RIPACANDIDA La quota oraria obbligatoria si compone di 36 ore settimanali ripartita in 12 insegnamenti e attività.
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2 PLESSI BARILE
A TEMPO NORMALE
RIPACANDIDA
A TEMPO PROLUNGATO
Insegnamenti Ore anno Ore settimanali Ore anno Ore settimanali
Italiano 165 5 264 8
Approfondimento
italiano
33 1 33 1
Storia 66 2 99 2
Geografia 66 2 33 2
Matematica 132 4 198 5
Scienze 66 2 66 2
Tecnologia 66 2 66 2
Inglese 99 3 99 3
Francese 66 2 66 2
Arte e immagine 66 2 66 2
Musica 66 2 66 2
Scienze Motorie 66 2 66 2
Religione 33 1 33 1
TOTALE 990 30 1155 36
13. RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA E TERRITORIO
La scuola al fine di Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra alunni, tra scuola, famiglia e
territorio ed intensificare il dialogo con la famiglia, sollecitandola alla corresponsabilità educativa
nell’ottica del “patto formativo mette in atto le seguenti modalità, attività e documenti:
Rapporti con gli Enti Locali, Associazioni ecc. attraverso la figura del Dirigente Scolastico e/o suoi delegati e funzioni preposte;
Realizzazione di feste della Scuola come occasione di incontro e ritrovo della comunità.
Realizzazione di manifestazioni di fine anno con spettacoli, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre dei lavori degli alunni.
Atti predisposti: Carta dei Servizi, Regolamento d'Istituto, Patto di Corresponsabilità.
Incontri per l’illustrazione del P.T.O.F. e della Programmazione di classe/sezione in apposita assemblea.
Sito internet dell'istituto aggiornato, accurato e chiaro
Colloqui individuali docenti/genitori per uno scambio di informazioni sul percorso di ciascun alunno, con modalità stabilite e a cadenze periodiche.
Assemblee di classe/sezione tra docenti e genitori: per informazioni relative alla programmazione didattica e sue verifiche.
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Assemblee dei genitori: su richiesta dei rappresentanti o di più genitori, per informazioni e/o discussione di problematiche scolastiche di comune interesse.
Consigli di classe/ interclasse/ ed intersezione tra docenti e rappresentanti dei genitori eletti: a scadenze regolari nel corso dell’anno, per una verifica dell’andamento educativo e organizzativo generale, e per proposte adozione dei libri di testo nella scuola primaria e secondaria.
Commissione mensa: composta da docenti, genitori ed operatori, per affrontare tutti i problemi relativi al servizio.
13.a Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati contattati i rappresentanti del
territorio e dell’utenza.
Le scuole dell’I.C. di Barile/Ripacandida/Ginestra hanno un rapporto costante con i rispettivi Comuni,
aderendo alle varie proposte e/o collaborando a progetti ed iniziative di valore educativo per la
realizzazione dell’Offerta Formativa ed il potenziamento dell’efficacia dei servizi erogati dagli Enti Locali
(varie figure professionali, mense, trasporti, fornitura di locali, arredi scolastici, sussidi e contributi
economici).
Con gli Enti locali e le associazioni presenti sul territorio di seguito elencate sono in atto forme di
collaborazione
Associazione: “Ieri, oggi, domani” di Ripacandida .
Associazione: “ACLI” di Ripacandida
AVIS.
Amministrazione comunale di Ripacandida.
Amministrazione comunale di Ginestra.
Pro-Loco di Barile.
FIDAS Barile.
Amministrazione Comunale di Barile
Associazioni : Croce Rossa; Avis; Fidas; Terza Età; Intercultura; Pro-Loco.
L’Arma dei Carabinieri di Barile e di Ripacandida per la formazione sulla cultura alla legalità.
SIAN (Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione) ASP Potenza .
ASP PZ-Distretto di Rionero: incontri sulla Prevenzione e l’Igiene Consultorio di Rionero percorsi di formazione per alunni e genitori sul Bullismo.
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14. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale. (Commi 56 – 59 Legge 107/15)
Come indicato dalla legge 107 il nostro Istituto promuove all’interno del piano, in collaborazione con il MIUR, azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale.
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE prof. Francesco Pace
Premessa Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) (D.M. n.851 del 27/10/2015) è il documento di indirizzo del MIUR finalizzato all’innovazione della scuola in un ottica non più “unicamente trasmissiva” ma “aperta e inclusiva in una società che cambia” coerentemente con una visione di educazione nell’era digitale, anche al fine di sostenere l’apprendimento life-long e life-wide. Al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. “Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati, il loro successo formativo e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più flessibilità ed agilità mentale” (PNSD).
Le azioni previste sono coerenti con quanto contenuto nel PDM e nel PTOF di istituto, in particolare:
- Migliorare i risultati delle prove nazionali degli studenti;
- Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
- Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali;
- Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati;
- Formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale;
- Formazione del personale amministrativo per l'innovazione digitale nell'amministrazione;
- Apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.
Attività, azioni, interventi e relativi contenuti e obiettivi sono descritti nell’Allegato 1.
15. Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
L’Istituto, relativamente a quanto disposto nel comma 15 della Legge 107/15, prevede l’attivazione dei necessari rapporti con le ASP del territorio e con la Croce Rossa per promuovere iniziative di formazione destinate agli studenti per la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. Tale progetto è maturato nell’ambito delle iniziative di educazione alla salute promosse nel corso degl i anni a partire dalla direttiva n. 1360 del 21/11/2001 fino alla novità legislativa introdotta al comma 10 dell'art. 1 della legge di riforma della scuola (legge n. 107 del 13 luglio 2015 -”. Il riferimento legislativo propone di promuovere e diffondere in modo capillare nelle scuole dell'obbligo Corsi di cultura del primo soccorso con l'obiettivo di creare maggiore consapevolezza fra gli alunni sui comportamenti a rischio e prevenire i loro
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effetti (incidenti stradali, dipendenza da sostanze, ecc.). Questa azione prevede l'elaborazione di un modello di intervento didattico e operativo condiviso (operatori scuola-aziende sanitarie), modulato per classi di età degli studenti, affidato ai docenti delle scuole e a operatori sanitari specializzati es.: 118, Volontari Croce Rossa Italiana, altri operatori del Soccorso (associazionismo), Medici, Infermieri abilitati, con esercitazioni teoriche e pratiche (test, manovre base RCP, simulazioni, ecc.). La nostra scuola intende estendere detta attività anche ai genitori degli alunni. A tal fine si prevedono, quale integrazione dell’offerta formativa, incontri programmati con operatori del settore nel campo dell’emergenza/urgenza per la diffusione di iniziative utili ma disomogenee fra di loro sul piano dei contenuti, il progetto si pone come obiettivo quello di definire un format comune e coerente, graduato in base alle esigenze degli allievi appartenenti ai vari gradi delle scuole dell’obbligo, che consenta l’acquisizione di analoghe conoscenze e competenze. In particolare, le finalità del progetto sono:
- Coinvolgere attivamente in un progetto di sensibilizzazione e formazione sui gesti terapeutici d’urgenza le componenti individuali ed istituzionali coinvolte direttamente o indirettamente nel mondo scolastico insieme ad esperti della materia. - Fornire agli allievi e ai genitori elementi conoscitivi e formativi sulle funzioni vitali del corpo umano e sul loro riconoscimento e sulle modalità di primo intervento in urgenza. - Fornire agli allievi una conoscenza “diretta” sull’organizzazione del sistema dell’emergenza, sul suo funzionamento e sulla sua attivazione. - Contribuire a divulgare la cultura dell’emergenza- urgenza e i valori che la improntano (solidarietà, senso civico, …) In particolare per le classi IV e V della Scuola Primaria si è programmato un Corso di Primo Soccorso e la redazione di un vademecum di Primo Soccorso sia per gli alunni che per genitori e personale Ata.
16.EDUCAZIONE DIDATTICA INTEGRATIVA a. Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere. (Commi 15 – 16 Legge 107/15)
Parte integrante dell’educazione alla cittadinanza promossa dall’istituto sono i principi di pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni (comma 16 della legge 107/15). I predetti principi sono così sviluppati:
nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;
in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e att. Alternative);
attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);
Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …).
Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio.
b. Educazione alla Salute
La Scuola si trova ad essere in molti casi, dopo la famiglia, l'unica agenzia di socializzazione primaria ed educativa di riferimento per gli alunni, oltre ad essere sempre più frequentemente l'unico centro di aggregazione a disposizione, per accogliere sfide di integrazione che non riguardano più solo i soggetti certificati, ma riguardano in generale il disagio diffuso, visibile ed invisibile. La Scuola riconosce la promozione della salute come finalità sottesa a tutto il curricolo formativo, promuovendo la stessa come condizione di benessere di tutti coloro che in essa operano, preoccupandosi del:
benessere fisico ( assicurando ambienti ed attrezzature idonee) benessere psichico, attraverso la realizzazione di un clima socio – affettivo positivo,
configurandosi come ambiente di vita, di relazioni, umane, sociali tra giovani ed con gli adulti;
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benessere intellettuale che si assicura quando i ragazzi stanno bene a scuola perché riescono ad acquisire delle competenze di vita trasmesse grazie ad una fruizione interessante e coinvolgente delle discipline.
predetti principi sono così sviluppati:
nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;
in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e attività Alternative);
attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);
Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …).
Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio per costruire insieme percorsi formativi e interventi efficaci sui temi dell’Educazione alla Salute.
c.Sensibilizzazione e prevenzione del bullismo
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni
preposte all’educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine
all'educazione alla salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella
informativa e quella formativa, da esplicare in modo continuativo e strutturale,
attraverso programmi che si avvalgano degli strumenti ordinari dell'attività
scolastica e mediante un’azione concertata e condivisa con le agenzie socio-
sanitarie del territorio. La scuola rappresenta il luogo in cui gli studenti quotidianamente sperimentano i
processi di apprendimento vivendo straordinarie opportunità di crescita intellettuale, di maturazione, di
acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità ma, al tempo stesso, in cui si misurano anche con
le difficoltà, la fatica, gli errori, le relazioni con pari ed i momentanei insuccessi. Ne consegue che la qualità
delle relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive la scuola influenzano, più o meno
direttamente, la qualità della vita, nonché la percezione del benessere e della salute. Il benessere fisico,
come noto, non è determinato solo dall’assenza di malattia o di comportamenti a rischio, ma dipende,
anche, da variabili soggettive quali l’autostima, la visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la
propria vita, le relazioni sociali, soprattutto con i coetanei con i quali gli studenti condividono la maggior
parte delle esperienze che fanno a scuola. La scuola è l’ambito in cui il bullismo e la prevaricazione in
genere si esprime maggiormente e tutti gli utenti scolastici, a vario titolo, possono essere coinvolti nel
fenomeno: alunni, genitori, insegnanti, personale non-docente e dirigenti. E’ dunque particolarmente
importante che tutti i soggetti abbiamo le competenze per affrontare tali situazioni, ma è ancora più
importante prevedere percorsi specifici per la prevenzione di tali fenomeni. L’osservazione della
dimensione affettiva dei bambini in età scolare, ha evidenziato l’influenza delle variabili di natura
emozionale sul processo educativo e sulle dinamiche relazionali. La sfera razionale e quella emotiva non
sono aspetti separati del funzionamento umano, ma si influenzano in vario modo, tanto da poter parlare
oggi di “intelligenza emotiva” per indicare la capacità di adattarsi al meglio nelle diverse situazioni della
vita, grazie ad autocontrollo, empatia e capacità di attenzione agli altri. Percorsi di formazione su questi
temi dunque si configurano come azioni preventive in particolare nelle scuola dell’infanzia e primaria.
Mentre nelle scuole secondarie diventa particolarmente importante che i docenti siano in grado di gestire i
conflitti, creare un clima positivo all’interno delle classi, possedere gli strumenti per riconoscere i problemi,
discuterli con gli allievi e gestire la situazione. Il coinvolgimento attivo dei genitori in famiglia e nella scuola
è fondamentale nella prevenzione e nel contrasto del bullismo. La famiglia, oltre ad essere il nucleo entro il
quale si strutturano comportamenti e stili di vita, può diventare il nucleo dove essi possono modificarsi per
diventare più funzionale e adeguato.
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Tutti gli alunni delle diverse classi e sezioni dell’Istituto Comprensivo saranno seguiti dagli insegnanti delle équipe pedagogiche di ogni ordine di scuola in vari movimenti:
nell’ambito delle attività progettate per l’acquisizione delle competenze di “Cittadinanza e Costituzione”;
in modo trasversale fra varie discipline (lettura ed elaborazioni di brani letterari o poetici, analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC e att. Alternative);
attraverso la progettazione di esperienze formative mirate quali visite di istruzione, partenariati (con UNICEF, Prefettura, ecc);
Testimonianze, partecipazione delle classi a iniziative (Workshop, convegni …). Partecipazione e collaborazioni alle iniziative proposte sul tema da Enti ed Associazioni del Territorio.
17. Uso dei locali al di fuori dei periodi di attività didattiche. (Comma 61 Legge 107/15) Previa richiesta al Consiglio d’Istituto e nulla osta dell’amministrazione comunale, i soggetti esterni possono usufruire dei locali dell’edificio scolastico per effettuare attività didattiche e culturali e sono responsabili della sicurezza e del mantenimento del decoro degli spazi.
18. Piano Formazione insegnanti (nota MIUR n.2915 del 15/09/2016)
PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE 2016-2019 RIFERIMENTI NORMATIVI
La materia dell’aggiornamento e della formazione del personale della scuola ha la sua normativa fondamentale nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, precisamente negli artt. n. 63 e 66 riguardanti rispettivamente la formazione in servizio e la predisposizione del Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione del personale docente ed ATA. Recentemente la Legge n. 107 del 13 luglio2015 ha innovato notevolmente la materia con l’introduzione della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti al fine di sostenere la formazione continua di essi e di valorizzarne le competenze professionali. La Carta può essere utilizzata per le seguenti finalità: -acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste; -acquisto di hardware e di software; -iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali svolti da enti accreditati presso il MIUR, a corsi di laurea, laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico inerenti il profilo professionale, ovvero a corsi di laurea post lauream o a master universitari inerenti il profilo professionale; -rappresentazioni teatrali o cinematografiche; -ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo; -iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Piano Triennale dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche e dai Piani di Formazione dei docenti previsti dal comma 124 dell'art. 1 della legge 107. Nella Legge 107/2015 inoltre due commi fondamentali dell’art. 1 riguardano l’aggiornamento e la formazione: COMMA 124. Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. COMMA 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il predetto piano
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contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. In ultimo la C.M. n. 35 del 7/1/2016 che ha fornito indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale.
IL RUOLO DELLA FORMAZIONE
Per “ aggiornamento” si intende un insieme di operazioni atte a migliorare gli strumenti
e le tecniche posseduti e usati per raggiungere un determinato obiettivo, fino a quando non appare
opportuna una revisione critica delle procedure e delle conoscenze consolidate nell’esperienza. La
necessità dell’aggiornamento è, perciò, generalmente dettata dalla constatazione che conoscenza,
strumenti e tecnica, fin qui posseduti, sono superati, in parte o del tutto, dalla complessità della
situazione.
In questa luce, l’attività aggiornativa diventa ricerca, documentazione, confronto, capacità di
interpretare, sperimentare e verificare: in una parola, essa consente il recupero del ruolo, della
professionalità, della competenza di chi si aggiorna. Il docente della scuola odierna non può essere
considerato come un semplice esecutore di norme e criteri didattici elaborati altrove. Egli è anche
animatore dell’ innovazione della scuola. In altre parole, spetta anche a lui accertare le rinnovantesi
esigenze dell’apprendere e dell’insegnare e provvedere alla ricerca di adeguate risposte. Da ciò
deriva la convinzione che l’aggiornamento non è un’evenienza occasionale e sporadica, tramite la
quale si recepiscono informazioni, spesso sterili nei riguardi del cambiamento nell’attività
d’insegnamento, ma è un fattore fondante la professionalità del docente; senza di essa la figura
professionale del docente rimane atrofizzata ed incapace di dispiegare un’efficace ed adeguata
opera di educazione. In questo contesto di motivi si può correttamente interpretare il disposto del
comma 124 art. 1 della Legge n. 107 del 13 luglio 2015, per il quale “ la formazione in servizio
dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”: non più solamente un dovere da
assolvere, ma un “diritto” ad un personale progetto di crescita professionale continua.
Si delinea, con riferimento altresì alla nota Miur n. 35 del 7/1/2016, un nuovo modello di
formazione da realizzare attraverso le metodologie dei laboratori, workshop, ricerca azione,
peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, secondo
un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione,
lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. La formazione
privilegerà così canali formali (quali possono essere appunto corsi di aggiornamento in presenza
o in rete, seminari, convegni ecc.) ma anche informali (quali ad es.cinema, teatro, concerti,
partecipazione ad eventi di ampio respiro culturale, ecc.).
Questa più ampia prospettiva del progetto di formazione implica la progressiva costruzione di un
Portfolio personale del docente che si arricchirà nel corso del triennio degli esiti formativi e
delle esperienze realizzate nell’ambito del piano formativo di istituto e di quello nazionale.
La formazione, in quanto fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la
crescita professionale di chi in esso opera, coinvolge, a diversi livelli, tutto il personale scolastico:
docenti, ATA e dirigenti scolastici.
FINALITA’ ED OBIETTIVI DEL PIANO
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Il Piano di Istituto contiene la previsione di massima pluriennale delle azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate al personale scolastico. Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro Istituto sono i seguenti:
Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto dovere del personale docente e ATA;
migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca;
fornire occasione di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica;
valorizzare e promuovere la crescita professionale in termini di conoscenze, competenze e approcci didattici e pedagogici in linea con quanto richiesto a livello europeo e internazionale;
saper affrontare i cambiamenti e i bisogni formativi che la società presenta e che comportano l’acquisizione di nuove modalità di lavoro inclusive (cooperative learning, classi aperte con gruppi di livello, peer tutoring, CLIL, flipped classroom, coding ecc…) ;
promuovere nei giovani corretti stili di vita (educazione alla legalità, contrasto al bullismo, educazione ad una corretta alimentazione, educazione sportiva, educazione ambientale);
passare da una didattica “trasmissiva” ad una didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili.
IL PROCESSO DELLA FORMAZIONE
La Formazione del Personale si articolerà su tre livelli: livello Nazionale; livello individuale; livello di istituzione scolastica o reti di scuole. Formazione a livello nazionale Con la Buona Scuola, la formazione in servizio diventa obbligatoria, permanente e strutturale, un’occasione strategica per sviluppare un solido sistema di istruzione. Il piano di formazione obbligatoria dei docenti per il prossimo triennio, presentato dal MIUR, prevede per la prima volta 9 priorità tematiche nazionali che afferiscono alle seguenti aree: 1. Autonomia organizzativa e didattica 2. Didattica per competenze e innovazione metodologica 3. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento 4. Competenze di lingua straniera 5. Inclusione e disabilità 6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile 7. Integrazione: competenze di cittadinanza e cittadinanza globale 8. Scuola e Lavoro 9. Valutazione e miglioramento.
Il Miur assume la regia nazionale della formazione: stabilisce le priorità, ripartisce le risorse, monitora i risultati delle attività, sviluppa accordi nazionali con partner della formazione. Le scuole, sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso i Piani individuali di formazione, progetteranno e organizzeranno, anche in reti di scuole, la formazione del personale. Ogni docente avrà un portfolio digitale che raccoglierà esperienze professionali, qualifiche, certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni, storia formativa. Le attività formative saranno incardinate nel Piano dell’Offerta e saranno perciò coerenti con il progetto didattico di ciascun istituto. La formazione potrà svolgersi in modo diversificato: con lezioni in presenza o a distanza, attraverso una documentata sperimentazione didattica, attraverso la progettazione. Formazione individuale
Ogni singolo docente potrà impiegare, in base alle proprie esigenze formative, anche il bonus scuola assegnato annualmente attraverso la Carta del Docente attraverso la realizzazione dell’identità
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digitale unica, al profilo personale del docente saranno associate le molteplici informazioni e interazioni amministrative (fascicolo del docente), oltre che quelle relative alla crescita professionale, anche finanziata mediante le risorse attribuite sulla Carta del Docente.
Formazione a livello di istituzione scolastica o reti di scuole programmate per gli anni scolastici 2016/19
La formazione può essere considerata come un processo articolato in quattro fasi sequenziali, fra loro collegate:
analisi attenta dei bisogni e della domanda formativa rilevati tra i docenti ed il personale ATA mediante un’indagine conoscitiva;
programmazione dell’attività formativa con la definizione degli obiettivi e delle azioni;
attuazione concreta delle attività formative;
valutazione dei risultati della formazione e ricaduta nell’attività curricolare.
Si riportano di seguito le iniziative formative deliberate dal Collegio docenti, derivanti dall'analisi dei bisogni
degli insegnanti, dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto, evidenziate dall'autovalutazione
(RAV) e dal piano di miglioramento (PdM).
Corso di Formazione “Il Bullismo” in collaborazione con l’ASP di Venosa.
Corso di formazione in rete per azioni di ricerca e formazione sulla didattica per competenze
e innovazione metodologica
Corso di formazione in rete per la predisposizione e attuazione di curricoli digitali.
Corso di formazione in rete su Inclusione e disabilità
Interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo n.81/2008 e ssmm/Sicurezza sui luoghi di lavoro).
Formazione docenti scuola secondaria per le classi 2.0 – “Progetto addestramento e
formazione docente nell’uso di strumenti e metodologie innovative nell’insegnamento per la
scuola 2.0” – Regione Basilicata.
Formazione/Aggiornamento proposti dall’USR di Basilicata.
Il piano di istituto prevede azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, a:
docenti neoassunti
gruppi di miglioramento
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica
consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative
figure sensibili impegnante nei temi di sicurezza, prevenzione, primo soccorso etc.
Di seguito Tabella di sintesi dei Corsi di Formazione da realizzarsi nel triennio 2016/2019 derivanti
dall'analisi dei bisogni degli insegnanti, dalla lettura ed interpretazione delle esigenze dell'istituto,
evidenziate dall'autovalutazione (RAV) e dal piano di miglioramento (PdM).
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ATTIVITA’ FORMATIVA PERSONALE COINVOLTO PRIORITA’ STRATEGICA
CORRELATA
Corso di Formazione “Il Bullismo” in
collaborazione con l’ASP di Venosa.
Insegnanti e docenti delle classi
coinvolte
Messa a punto delle
strategie e del sistema di
valutazione delle
competenze chiave per
l'apprendimento
permanente per i tre
ordini.
Corso di formazione in rete per azioni di
ricerca e formazione sulla didattica per
competenze e innovazione
metodologica
Insegnanti e docenti impegnati in
innovazioni curricolari
Miglioramento dei
risultati degli studenti
nelle prove di italiano e di
matematica soprattutto
per le classi V di scuola
Primaria (prove
standardizzate nazionali).
Corso di formazione in rete per la
predisposizione e attuazione di curricoli
digitali.
Docenti impegnati nello sviluppo
dei processi di digitalizzazione
Riduzione della variabilità
fra le classi (prove
standardizzate nazionali)
Corso di formazione in rete su Inclusione
e disabilità
Insegnanti e Docenti coinvolti nei
processi di inclusione e
integrazione
Riduzione della variabilità
fra le classi (prove
standardizzate nazionali)
Corsi di Sicurezza Personale d’Istituto, docenti e
ATA. – 30 persone circa per anno
scolastico in relazione arisorse
finanziarie disponibili
Responsabili ed Addetti alla
sicurezza e tutto il personale
impegnato nei temi di sicurezza,
prevenzione, primo soccorso etc.
Formazione generale h 8
e Formazione specifica h 4
art. 20, comma 2, lett. h
D.Lgs. n. 81/2008
Formazione docenti scuola secondaria
per le classi 2.0 – “Progetto
addestramento e formazione docente
nell’uso di strumenti e metodologie
innovative nell’insegnamento per la
scuola 2.0” – Regione Basilicata.
Docenti scuola secondaria Riduzione della variabilità
fra le classi (prove
standardizzate nazionali)
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Formazione/Aggiornamento proposti
dall’USR di Basilicata
Insegnanti e docenti impegnati in
innovazioni curricolari ed
organizzative
Riduzione della variabilità
fra le classi (prove
standardizzate nazionali)
Formazione USR di Basilicata Docenti neoassunti
Valutazione e Miglioramento
Nucleo di miglioramento Messa a punto delle
strategie e del sistema di
valutazione delle
competenze chiave per
l'apprendimento
permanente per i tre
ordini.
Formazione team digitale Personale ATA e docenti impegnati
nello sviluppo dei processi di
digitalizzazione.
Formazione/autoformazione
personale ATA su piattaforma Argo
Gecodoc Pro e Archiviazione
digitale;
Servizio conservazione
Infocert.
Messa a punto delle
strategie e del sistema di
valutazione delle
competenze chiave per
l'apprendimento
permanente per i tre
ordini.
Investire in innovazione
digitale seguendo il “piano
nazionale scuola
Digitale “(PNSD) in
particolare secondo le
indicazioni previste dal
piano della
digitalizzazione della
pubblica amministrazione
e dall’AGID.
Favorire la formazione del
personale amministrativo
nel passaggio dal cartaceo
al digitale.
Potenziamento
dell’offerta digitale dei
Servizi
Amministrativi
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Formazione per incentivare l’
innovazione metodologica
Insegnanti e docenti impegnati in
innovazioni curricolari ed
organizzative
Messa a punto delle
strategie e del sistema di
valutazione delle
competenze chiave per
l'apprendimento
permanente per i tre
ordini.
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA
NELL’ATTIVITA’ CURRICULARE
Per ciascuna attività formativa:
il direttore del corso provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione;
i docenti partecipanti ad attività esterne all’Istituto dovranno mettere a disposizione dei colleghi il materiale prodotto o distribuito durante il corso.
Per le iniziative di formazione la verifica di efficacia è costituita dalla realizzazione di materiali inerenti allo
specifico o alla dimostrazione del possesso di competenze documentate sul campo.
Il D.S. accerta l’avvenuta formazione mediante “Attestato di partecipazione” o “Diploma di competenze
acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.
Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR.
Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati.
Tutti gli altri devono riportare in calce agli attestati gli estremi del decreto ministeriale che conferisce loro
l’accreditamento.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.
LE MODIFICHE IN CORSO
Trattandosi di un’azione sperimentale sia a livello di sistema sia a livello di riflessione d’Istituto sia a livello
della professionalità dei docenti, potranno essere apportate modifiche al piano in funzione di nuovi
documenti normativi, dei fondi assegnati e della valutazione in corso di miglioramenti di quanto deliberato.
Tali modifiche verranno riportate alla riflessione comune nell’ambito del Collegio Docenti.
RETI con le scuole:
- La scuola I.C.Giovanni XXIII è scuola capofila per la tutela delle minoranze linguistiche;
- La scuola è in rete con l’IC “Berardi-Nitti” per l’inclusione e con l’IC di Bella per la promozione delle biblioteche edella lettura.
- La scuola I.C. Giovanni XXIII è in rete con ……
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19. Ampliamento offerta formativa: “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Il nostro Istituto ha posto al centro del Piano dell’Offerta Formativa “l’Educazione alla Legalità”, un tema fortemente sentito in questo periodo di grave crisi economica e di perdita di valori.
La legalità è un dovere e va costruita e difesa non esclusivamente con atti di eroismo, ma attraverso atteggiamenti e gesti quotidiani: rispettando le regole, facendo prevalere l’empatia e la solidarietà sull’egoismo e la smania di veder soddisfatti i propri desideri.
L’intento della scuola, Istituzione indispensabile allo sviluppo di pratiche di legalità, è di promuovere la cultura della legalità educando gli alunni al rispetto della dignità
umana, attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
Pertanto si è costruito un percorso didattico-educativo sul tema della legalità che investe tutta l’istituzione scolastica, in particolare gli alunni dei tre gradi scolastici e i docenti di tutte le aree disciplinari e che, ponendosi in continuità verticale, permette di raccordare tra loro i principali progetti, le iniziative e le U.D.A. interdisciplinari della scuola. Titolo comune dell’azione educativo-didattica è “Testimoni di legalità” con un’attenzione particolare all’ educazione al “Coraggio”.
In tal senso vengono privilegiate attività e iniziative volte ad educare e sensibilizzare l’alunno al rispetto della legalità nei vari settori della vita: a scuola, in famiglia, in strada, nello sport, nella comunità, e nello stesso tempo a favorire l’apertura della scuola al territorio per meglio conoscerlo e valorizzarlo. Anche e soprattutto in linea con quanto stabilito dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 comma 7 in particolare ai punti d, e,m.
19.a ATTIVITA’ DI SUPPORTO AL PROCESSO FORMATIVO: “Continuità e Orientamento”
Continuità L'istanza della continuità educativa, affermata nelle indicazioni per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo grado, investe l'intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze già acquisite, che riconosca la specificità e le pari dignità educative di ogni scuola. Le attività che son state progettate hanno come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e si realizzano attraverso un progetto Continuità valido per i tre ordini di scuola e che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni. L'idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del "nuovo", per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell'infanzia, alla scuola primaria fino alla scuola secondaria di primo grado e secondaria di II grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre ad essere un momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola che intendono dare importanza alla centralità del bambino nel processo di insegnamento -apprendimento.
OBIETTIVI:
a) favorire un rapporto di continuità metodologico- didattico tra gli ordini scolastici; b) favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale; c) favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino;
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d) sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola; e) promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà.
ATTIVITA’
Conoscenza dell’ambiente, degli spazi, del loro uso, della la loro organizzazione.
Scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, condivisione di percorsi educativi e didattici e passaggio di informazioni tra docenti dei diversi ordini di scuola.
Incontri con i genitori delle classi quinte della scuola primaria e degli alunni del terzo anno delle scuola dell'infanzia per illustrare il Piano dell’Offerta Formativa
Condivisione tra docenti dei diversi ordini di scuola di strumenti di osservazione e verifica. DESTINATARI
Gli alunni e gli insegnanti del terzo anno delle scuole dell’Infanzia di Barile, Ginestra e Ripacandida.
Gli alunni e gli insegnanti delle classi prime e quinte Scuola Primaria di Barile, Ginestra e Ripacandida.
Gli alunni e gli insegnanti delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado di Barile e Ripacandida.
Orientamento
L’attuale contesto sociale ed economico richiede una continua trasformazione delle metodologie didattiche e delle politiche dell’orientamento per fornire agli alunni competenze e conoscenze che li rendano consapevoli delle proprie scelte se pur in un mondo del lavoro in continua evoluzione e che richiede sempre più agli individui la capacità di essere versatili, mobili e sempre aggiornati.
La formazione oggi è quindi orientata principalmente alla conoscenza di sé e alle offerte formative delle varie scuole. L’alunno è messo al centro dell’attenzione, del resto tutta l’azione educativa e didattica è fondata sull’orientamento, sull’apprendere attraverso il fare, sullo sviluppo di competenze, sulla personalizzazione dei processi di formazione e istruzione.
In questo quadro d’azione appare evidente che i docenti, in quanto interlocutori privilegiati dei giovani in formazione, sono chiamati a svolgere un compito complesso, mettendo in atto sempre nuove strategie e utilizzando strumenti innovativi per accompagnare giovani e famiglie nella scelta dei percorsi di formazione. I percorsi programmati per l’a.s. 2017-187 garantiscono attività inerenti l’orientamento per una scelta consapevole per il prosieguo degli studi. E’ l’insegnante il primo riferimento degli studenti e dei genitori: il suo agire professionale e la sua capacità di cogliere i bisogni e le risorse degli/delle allievi/le sono strumenti insostituibili nel percorso di orientamento che si sviluppa in particolare durante i tre anni della scuola secondaria di primo grado.
OBIETTIVI:
Favorire la conoscenza di sé sulla base delle proprie competenze.
Riflettere sulla propria personalità come sintesi di un processo di evoluzione e punto di partenza per una carriera professionale.
Stimolare le capacità decisionali sulla base dei continui e repentini cambiamenti socio-ambientali e lavorativi.
ATTIVITÀ:
L'Istituto sviluppa le proprie attività di orientamento prevalentemente in due direzioni:
ORIENTAMENTO FORMATIVO
Rivolto a tutti gli studenti, tende a rafforzare, attraverso le attività curriculari ed extra curriculari, la preparazione degli alunni, lo sviluppo delle loro capacità di scelta, la consapevolezza di inclinazioni, interessi, competenze, conoscenze maturate ed acquisite.
Nell’ambito dell’orientamento formativo, si programmano esperienze didattiche relative all’indirizzo artistico, condivise con la scuola secondaria di 2°, attraverso la presenza di docenti di Discipline Progettuali e Laboratoriali durante le ore di lezione dei docenti di Arte e Immagine .
Visite conoscitive presso scuole secondarie di 2° del territorio .
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ORIENTAMENTO INFORMATIVO
Rivolto agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, consiste nel fornire all'alunno un'ampia e puntuale azione di informazione sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mondo della formazione e dal mercato del lavoro. Altra finalità dell’azione orientativa messa in atto dal nostro istituto è anche quella di preparare gli studenti in uscita al nuovo contesto scolastico.
Le differenti fasi di questo percorso orientativo, per le classi terze, sono così motivate:
Step 1: il coordinatore di classe illustra in termini generali il percorso di orientamento educativo che gli studenti andranno a realizzare. Si tratta di spiegare le finalità e gli obiettivi del percorso di orientamento, di chiarire tempi e modi di realizzazione del percorso, piani di studio e prospettive professionali degli istituti presenti sul territorio (fase A)
Step 2: lo studente è stimolato a ricostruire l’immagine che ha del lavoro e della scuola in termini di occasione per la realizzazione di sé e come mezzo di sviluppo sociale; di confrontare le sue opinioni con quelle di altre figure significative: amici, genitori, insegnanti al fine di riflettere sugli elementi dell’esperienza scolastica e lavorativa che possono risultare motivanti (fase B)
Step 3: l’attività successiva di compilazione di un questionario è finalizzata a rendere consapevole lo studente circa le sue risorse e i suoi interessi. Le risorse personali indagate sono quelle relative all’impegno personale, al modo di affrontare i compiti da svolgere ed organizzarli, all’autonomia, alla creatività, al modo di ragionare, alle principali differenze tra risorse richieste dal contesto scolastico. Gli interessi riguardano le attività extrascolastiche e le preferenze per alcune aree lavorative. (fase C).
A
Vengono svolti percorsi di riflessione con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado per far conoscere i vari Istituti di scuola secondaria di 2° grado, i piani di studio e le prospettive professionali
Docente coordinatore del Consiglio di classe
B 1 Vengono instaurate relazioni con le scuole Secondarie di 2° grado. Funzione strumentale
B 2
Vengono effettuati incontri pomeridiani di presentazione delle
scuole secondarie di 2° grado
Funzione Strumentale, responsabile di plesso e coordinatore del Consiglio di classe (genitori e alunni di terza)
Barile dicembre 2017 dicembre 2017
Ripacandida dicembre 2017 gennaio 2018
B 3 Attività di orientamento presso l’istituto “G. Fortunato” di Rionero 5
dicembre 2017
Funzione Strumentale e Docente coordinatore del Consiglio di classe
B4 Vengono effettuati incontri pomeridiani con l’Apofil Funzione Strumentale e Docente coordinatore del Consiglio di classe
C 1 Gli alunni compilano un questionario attitudinale autovalutativo
sulle proprie capacità e interessi di cui si terrà conto per la redazione
del consiglio orientativo
Docente coordinatore del Consiglio di classe
Per favorire una scelta consapevole verrà consegnato alle famiglie la scheda “Consiglio Orientativo” compilato dal Consiglio di classe in base al percorso del triennio di ciascun alunno.
19.b SALA LETTURA
“ LIBRANDO”
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A cura delle insegnanti: Giorgio Stefania e Mollica Carmela
Attraverso la biblioteca si cerca di avviare fin dalla scuola dell’infanzia, l’approccio al libro, di
curare il rapporto bambino/libro, di sollecitarne la scoperta sia come piacere della lettura sia come
aspetto importante della cultura ,con il quale trovare soddisfazione a dubbi, curiosità,
approfondimento e studio.
OBIETTIVI:
Scoprire la lettura come attività piacevole;
Attivare attraverso la lettura atteggiamenti cognitivi, ludici, critici;
Passare dalla lettura passiva alla lettura attiva;
Comprendere e interpretare il messaggio e le informazioni del testo,
Cominciare ad orientarsi nella diversità dei libri ed acquisire una reale familiarità con il libro
attraverso la biblioteca;
Educare all’ascolto e alla convivenza,
Coinvolgere alunni e docenti nella lettura ad alta voce nelle classi.
METODOLOGIA:
Il primo lavoro da svolgere è quello di riordinare e catalogare alcuni libri già presenti in sala
lettura;
Aumentare il patrimonio di libri incrementando acquisti(se possibile) e donazioni;
Individuare regole, compiti e comportamenti condivisi in sala lettura ,
Creare spazi di lettura, narrazione, ascolto e approfondimento.
ARTICOLAZIONE:
La scuola sarà impegnata in diverse iniziative volte ad accrescere la passione per la lettura
e conoscere sempre più lo straordinario mondo dei libri.
Attività lettura-DONO:(DURANTE L’ANNO SCOLASTICO)
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E’ una lettura ad alta voce di un libro che non viene seguita da alcuna attività
didattica ,restando semplicemente un dono, un bel momento di conversazione per
rispondere alle eventuali domande o commenti dei bambini.
Il libro viene semplicemente goduto nel suo ascolto. Gli alunni di una classe o una
parte di essi, si recheranno dagli alunni della classe precedente per leggere alcune
pagine significative di un libro precedentemente scelto.
In occasione di questa visita agli alunni visitatori doneranno un segnalibro, ai
bambini che li ospiteranno in classe.
SETTIMANA DELLA LETTURA (SECONDA O TERZA SETTIMANA DI MAGGIO)
o Mostra del libro presso la sala lettura della scuola in collaborazione con una libreria che
lascerà il 15/20% dell’incasso alla scuola in libri.(In occasione di questa iniziativa la sala
lettura sarà aperta alle famiglie);
o Durante la settimana della lettura, verrà a scuola il “ Bibliomotocarro” del maestro Antonio
per divulgare e trasmettere ai bambini il piacere della lettura;
o Partecipazione al torneo di lettura di alcune classi, promosso dall’I.C. di Bella.
19.c Programmazione Uscite Didattiche e Viaggi d’Istruzione a.s.2017/2018
Funzione Strumentale : Annita Mecca
Scuola dell’Infanzia
CLASSI DATA META
Sez.di Ripacandida 25/05/2018
(dalle ore 7,30 alle18,30)
Montecorvino Pugliano(SA)
Museo di Arte e Cultura
Contadina
Sez.di Barile,Ripacandida e
Ginestra
11/05/2018
(dalle ore 8,30 alle 17,30)
Country House Villa delle Rose
Atella-Monticchio(PZ)
Scuola Primaria
CLASSI DATA META
67
1^di Ripacandida;1^,2^/ 3^ di
Ginestra
25/05/2018
(dalle ore 7,30 alle18,30)
Montecorvino Pugliano (SA)
Museo di Arte e Cultura
Contadina
4^ di Ginestra Giugno
(dalle 7,00 alle 19,00)
Aliano e Valsinni
I luoghi di:
“Carlo Levi e Isabella Morra”
5^ di Barile,Ripacandida
e Ginestra
16 Maggio Kalòs Archeodromo del
Salento Caprarica di Lecce
3^ di Barile e di
Ripacandida,4^ di
Barile,Ginestra e Ripacandida
Maggio 2018
(dalle 6,30 alle 20,00)
Parco della Laguna di Lesina
2^ di Barile e di Ripacandida
con 2^/3^ di Ginestra
( da stabilire ) Visita allo Stabilimento della
Barilla-Melfi(PZ)
Scuola Secondaria di Primo Grado
CLASSI DATA META
3^ di Barile e Ripacandida Maggio (tre giorni) Firenze
1^ , 2^e 3^ di Ripacandida Da stabilire
(dalle 8,30 alle 16,00)
Visita ad Amendola(FG)
Museo dell’Aeronautica
Militare
1^ e 2^ di Barile e Ripacandida 24/04/2018
(dalle 6,30 alle 22,00)
Area Archeologica di Pompei e
Sorrento
3^ di Barile e Ripacandida 23 Gennaio 2018 ore 9,30 Spettacolo Teatrale:”Le più
belle pagine dei Promessi
Sposi”Don Bosco-Potenza
1^ e 2^ di Barile e Ripacandida 22 Gennaio ore 9,30 Spettacolo Teatrale:”L’Iliade di
Omero”Don Bosco-Potenza
3^ di Barile 8 Febbraio ore 9,00 Spettacolo Teatrale:"Saint-
Germain des Prés"
Don Bosco-Potenza
68
19.d PROGETTI :
L’ampliamento dell’offerta formativa viene realizzato con progetti triennali legati all’organico potenziato, da progetti in ore curriculari a costo zero e da progetti in ore aggiuntive pagati con finanziamenti diversi: Fondo dell’Istituzione Scolastica, Enti Locali, genitori, agenzie del territorio, che il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto approvano annualmente. I principi e le scelte didattico educative dell’Istituto si realizzano, oltre che nel perseguimento di buone pratiche condivise, in progetti specifici di Istituto che le comprendono e che si caratterizzano per una metodologia laboratoriale, di cooperative learning, peer education e di ricerca-azione. Le attività progettuali sono strutturate sia a piccolo che grande gruppo di alunni anche di classi diverse, secondo metodologie più operative e significative per gli alunni. Possono prevedere interventi di operatori esterni che integrano l’intervento degli insegnanti. Gli insegnanti (di team, di plesso, di più classi diverse, facenti parte di un Consiglio di classe/Intersezione/Interclasse) elaborano e aderiscono ai Progetti di Istituto adattandoli alla propria specifica situazione, attraverso specifiche schede. Durante l’anno scolastico viene effettuato, con apposite schede, il monitoraggio dei progetti. Al termine dell’anno scolastico viene effettuata una valutazione delle diverse attività. La commissione per il P.T.O.F. ha l’incarico di redigere una scheda di valutazione riassuntiva dei Progetti conclusi. Di seguito sono raccolte le schede descrittive dei singoli Progetti. Sono previsti due eventi nel corso dell’anno scolastico, uno in occasione del Santo Natale e uno a fine anno durante i quali saranno allestite mostre, spettacoli teatrali e musicali, esposizioni varie dei lavori degli alunni con riferimento ai progetti svolti durante l’anno scolastico. In ogni plesso sono messe in scena le rappresentazioni teatrali e musicali conclusive dei percorsi seguiti. Sono previste giornate di apertura della scuola ai genitori per condividere dei momenti educativi comuni e prolungamenti pomeridiani e serali delle attività didattico educative. Anche quest’anno la scuola parteciperà a vari concorsi e progetti in linea con la progettazione didattica programmata proposti dal Miur in collaborazione con vari Enti.
Progetti già selezionati:
“Progetto Generazioni connesse” coordinato dal MIUR per promuovere strategie finalizzate per rendere internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani.
“Progetto Crocus” proposto dalla Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto, consente di introdurre i giovani all’argomento dell’Olocausto ed aumentare la consapevolezza dei rischi del razzismo, della discriminazione, del pregiudizio e dell’odio.
“Progetto settimana della Gentilezza” quale occasione in più per iniziare a moltiplicare le parole e i gesti di rispetto verso gli altri.
“Olimpiadi della matematica” alunni scuola secondaria di primo grado
“Olimpiadi del Problem Solving” l Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per l’anno scolastico 2017-2018, propone le “Olimpiadi di Problem Solving. Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo” rivolte all’intero ciclo della scuola dell’obbligo.
“Coding” Il MIUR, in collaborazione con il CINI con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica.
Giornalino on line “Barile web” in collaborazione con Albopress albo nazionale dei giornalini scolastici.
“Il sole in classe” in collaborazione con l’associazione Anter, percorso ludico-didattico per promuovere la salvaguardia dell’ambiente.
Schede Progettuali:
69
Scheda n.1
Titolo del progetto: “Il coraggio dell’amore” – La favola di Amore e Psiche
Referente di progetto: GRIECO GIUSEPPA
Destinatari: Alunni classe V A Barile
Tempi di realizzazione: Febbraio - Maggio
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per
competenze a tutte le classi dei vari
ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione o Elaborare compiti di prestazione e
relative rubriche per la valutazione delle
competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale.
o Promuovere la collaborazione fra docenti
per la realizzazione di metodologie
didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli
studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé
Favorire il pieno sviluppo delle potenzialità, spesso sommerse di cui tutti gli alunni sono portatori
70
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): L’ascolto, la lettura e l’interpretazione delle favole
favorisce diversi aspetti del percorso evolutivo e in particolare migliora lo sviluppo affettivo ed emotivo
attraverso l’identificazione con i personaggi, la partecipazione alle loro difficoltà e l’ideazione di soluzioni per
fronteggiarle; permette, inoltre, di riflettere sui valori e sui disvalori, favorendo lo sviluppo sociale e morale
degli alunni.
Attività/Azioni previste: Lettura della favola di Apuleio e visione di un video. Distribuzione delle parti e
drammatizzazione delle scene. Scelta delle musiche e delle danze. Parallelamente nei laboratori di scenografia
verranno realizzati gli elementi di scena con materiali vari (legno, stoffa, cartone, cartelloni, colori a tempera,
polistirolo, carta crespa…). Prove generali in teatro.
Metodologie e strategie didattiche adottate: Conversazione guidata e libera. Analisi e riflessione sul testo.
Drammatizzazione. Esperienze di Cooperative Learning.
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
GRIECO GIUSEPPA DOCENTE
MECCA ANNITA DOCENTE
MARINO CARMELA DOCENTE
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
Indicatori di verifica: Il progetto sarà valutato a medio termine dagli insegnanti considerando l’interesse, la
partecipazione ed il coinvolgimento degli alunni.
Risultati attesi: Creare uno spazio di espressione e con-divisione al fine di favorire una maggiore conoscenza di
sé. Dare a ciascun alunno la possibilità di sperimentare modi diversi di stare insieme, attraverso un recupero
della dimensione creativa al fine di favorire la socializzazione.
Prodotto finale: Spettacolo teatrale
Valutazione: Verrà utilizzata la rubrica di valutazione della prova esperta che consentirà di mettere a fuoco il
grado di padronanza complessivo raggiunto, la valutazione sarà necessariamente multicompetenza e
71
interdisciplinare.
Scheda n.2
Titolo del progetto: “La strada giusta”
Referente di progetto: Nardozza Olga
Destinatari: Alunni dell’istituto
Tempi di realizzazione: Ottobre-Novembre
Priorità e
Traguardi indicati nel RAV e
nel PdM di
riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo
indicati nel RAV e
nel PdM di
riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze
a tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e
relative rubriche per la valutazione delle competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti
per la realizzazione di metodologie
didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli
studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
Facilitare l’integrazione di alunni stranieri;
Sviluppare la creatività e l’inventiva;
Incoraggiare l’autostima;
Acquisire la padronanza delle proprie emozioni;
72
Acquisire la capacità di lavorare in gruppo;
Saper controllare e organizzare il proprio corpo nello spazio e nel tempo;
Far acquisire sicurezza e disinvoltura nella espressione in presenza di estranei;
Rendere gli alunni capaci di comprendere, applicare, confrontare, analizzare, classificare, con una
progressiva visione unitaria, tutti i contenuti proposti, sia nell’area linguistica che in quella
matematica e di logica.
Saper eseguire esercizi complessi di difficoltà crescente, che richiedano la comprensione e
rielaborazione del testo, l’uso di regole grammaticali o matematiche e l’uso di proprietà.
Sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e a trasferire le conoscenze in
contesti diversi
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): La scuola considera la necessità di elaborare un
progetto di intervento per favorire il successo formativo e il recupero degli alunni stranieri e con difficoltà.
Sono urgenti interventi specifici, individualizzati e prolungati nel tempo, con tecniche e strumenti idonei
che permettano a questi ragazzi di integrarsi effettivamente nelle classi e di sviluppare quanto possibile le
abilità cognitive.
Attività/Azioni previste: I ragazzi saranno liberi di scegliere le tecniche, di sperimentarne molteplici per
approdare alla conoscenza mediante la ricerca-azione e la sperimentazione.
Metodologie e strategie didattiche adottate: E' previsto l'utilizzo di diverse metodologie di
apprendimento al fine di promuovere un sapere significativo nel rispetto dei diversi stili cognitivi. In
particolare: Lezione frontale - Attività di studio e ricerca individuale e/o di gruppo - Letture guidate –
Brainstorming - Cooperative learning - Peer tutoring - Costruzione di mappe concettuali - Circle – time.
Risorse Umane Interne: Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare,
Indicando per ciascuna unità di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di
riferimento
Numero ore Tipo di attività
Grieco Giuseppa Docente
Giorgio Stefania Docente
Mecca Annita Docente
Marino Carmela Docente
Di Lonardo Maria C Docente
Nardozza Olga Docente Laboratorio didattico
Caselle Carmela Docente Laboratorio didattico
Franchomme Maria
Rosaria
Docente Laboratorio didattico
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
73
Sussidi: Materiale scolastico, Computer,Lim.
Altre risorse:
Indicatori di verifica: Le verifiche delle abilità degli alunni avverranno attraverso colloqui, conversazioni
guidate in classe, prove oggettive e/o graduate, test e prove pratiche, scritte e orali. Le verifiche delle
competenze socio relazionali vengono realizzate attraverso osservazioni dirette e sistematiche nei vari
momenti e contesti scolastici.
Risultati attesi: Miglioramento dei risultati scolastici e dell’inclusione sia degli apprendimenti sia del
comportamento del singolo e dei gruppi-classe attraverso lo sviluppo del senso di responsabilità, autostima,
cooperazione con gli altri, capacità decisionali.
Prodotto finale: Partecipazione concorsi
Valutazione: La valutazione degli alunni terrà conto dei progressi conseguiti stante la situazione
di partenza di ciascun discente, pertanto sarà di carattere soggettivo e non oggettivo. I tempi di realizzazione delle attività saranno personalizzati.
Scheda n.3
Titolo del progetto: Ripristino Orto Botanico con erbe aromatiche
Referente di progetto: ins. Maria Carmela Di Lonardo
Destinatari: alunni di Sc. Primaria
Tempi di realizzazione: da Novembre 2017 a giugno 2018
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
X Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
Area di processo
X Implementare la didattica per competenze a
74
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
tutte le classi dei vari ordini di scuola. Curricolo, progettazione e
valutazione o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle competenze
classi V e III sec. di I grado come da modello
ministeriale. X Promuovere la collaborazione fra docenti per
la realizzazione di metodologie didattiche
innovative.
Ambiente di apprendimento
X Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi: La particolarità del progetto è che nell’orto si affrontano tutte le materie scolastiche curricolari (geografia, storia, matematica etc) in modo che l’orto diventi una vera aula a cielo aperto. Si crede profondamente che coltivare la terra sia un fattore determinante nel percorso educativo di ogni bambino. Una convinzione che, a distanza di quasi un secolo, si rinnova e si fa strada sempre più tra gli istituti e i percorsi scolastici del territorio italiano «L’orto come strumento didattico» è oggi usato in varie scuole pubbliche con progetti sostenuti dal Miur. Oltre all’educazione ambientale si sviluppa l’educazione alimentare, poiché gli alunni vedono realmente la realizzazione di prodotti esclusivamente naturali.
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): ripristinare l’orto botanico della scuola già esistente
che a causa di lavori è stato abbandonato
Attività/Azioni previste: laboratori di giardinaggio Bonifica di una zona del cortile della scuola e sistemazione
a orto-giardino.
Sistemazione dell’area degli anni precedenti, scelta delle semine e arbusti.
Sistemazione dell’aiuola delle aromatiche.
Attività di compostaggio.
Realizzazione di un piccolo oliveto
Rilevazione di dati meteo e attività sperimentali sul campo di vario genere.
Lettura e commento di schede di botanica nonchè realizzazione di altre schede.
Attività di ricerca in rete e non solo (calendari della stagionalità, libri).
Interdisciplinarità (collegamenti con le Scienze, Lettere, Inglese, Arte e Immagine). Documentazione con ricchi
fotoreportage del lavoro svolto e produzione di diversi power point (uno anche bilingue, italiano-inglese)
pubblicati sul sito della scuola.
Organizzazione di giornate per la mostra finale.
Metodologie e strategie didattiche adottate: lavoro di gruppo, ricerche, raccolte fotografiche
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
75
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
Di Lonardo M. Carmela Ins. Primaria Orario curricolare Laboratorio
giardinaggio
Mecca Annita
Romeo Beatrice
Ins. Primaria
Ins. Primaria
Orario curricolare
Orario curricolare
Laboratorio
giardinaggio
Altre risorse: Esperto esterno
Indicatori di verifica: La verifica avverrà in itinere e alla fine dell’anno con la realizzazione completa
dell’orto botanico .
Risultati attesi: Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto e un approccio di tipo
operativo; far apprendere conoscenze in campo botanico e agrario, elementi di zoologia degli invertebrati e
conoscenze sulla natura del terreno attraverso esperienze laboratoriali (osservazioni in campo e al microscopio,
analisi del terreno e determinazione del ph del suolo, analisi del ciclo vitale di una pianta, classificazione di
e al rispetto di un bene pubblico; educare i ragazzi ad un uso corretto, responsabile e consapevole delle
tecnologie per diversi scopi: progettazione, ricerca, documentazione e informazione; apprendere ad analizzare
la struttura di quanto viene percepito e confrontare esperienze e sensibilità diverse e saperle comunicare agli
altri; saper comunicare, in diverse forme, le varie informazioni; far emergere e promuovere le diverse
inclinazioni.
Per tutti gli alunni della scuola non direttamente coinvolti: Apprezzare la presenza di un orto-giardino ben
curato nel cortile della scuola; educare al mantenimento e al rispetto di un bene pubblico; confrontarsi con
ragazzi della stessa età sui temi trattati, sulle azioni svolte. Il lavoro dell’orto botanico porta gli alunni allo
sviluppo dell’educazione ambientale e del rispetto verso la natura.
Prodotto finale: Produzione di olive , di olio e delle erbe aromatiche piantate.
Valutazione:
Scheda n.4
Titolo del progetto: Romeo and Juliet: il coraggio di amarsi (Progetto di Legalità)
Referente di progetto: ins. Maria Carmela Di Lonardo
Destinatari: alunni di Sc. Primaria e Sec.di I° di Barile
Tempi di realizzazione: da Gennaio 2018 a Maggio 2018
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
76
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
X Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
XSviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
XImplementare la didattica per competenze a
tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle
competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale. X Promuovere la collaborazione fra docenti per
la realizzazione di metodologie didattiche
innovative.
Ambiente di apprendimento
X Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): abbattere la dispersione scolastica che è
conseguenza e concausa della diffusione dell’illegalità . Lavorare con gruppi multietnici. Educare alla
legalità come lotta alla mafia, all’omertà, all’indifferenza, alla corruzione
Attività/Azioni previste: Attività di drammatizzazione e laboratoriali( Romeo e Giulietta al tempo di
oggi)
Metodologie e strategie didattiche adottate: lavori di gruppo, esercitazioni guidate, laboratori
creativi e multimediali
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
77
Di Lonardo M. Carmela Ins. Primaria Laboratorio scrittura
Verrastro Anna Ins.Sec.I° Laboratorio scrittura
Di Lorenzo Incoronata Ins.Sec.° Drammatizzazione
Tringolo Rosanna Ins.Sec.I° Ricerche storiche
Altre risorse: Sale o ambienti di recitazione- locations
Indicatori di verifica: La verifica avverrà attraverso uno spettacolo teatrale alla fine dell’anno
scolastico e con la produzione di un dvd di tutto il lavoro svolto con back- stage e riprese dal vivo. Nel
rispetto delle esigenze degli alunni (stranieri e disagiati) saranno garantite opportunità differenziate al
fine di promuovere il massimo coinvolgimento, riservando ruoli e impegni particolari soprattutto agli
alunni in situazioni di handicap e a quelli che presentano difficoltà legate all’apprendimento.
Risultati attesi: raggiungimento della Legalità attraverso un incisivo orientamento che
scopra, coltivi e valorizzi i carismi, le attitudini, le inclinazioni, le vocazioni di ogni alunno,
rispettando i tempi, i ritmi personali nei processi della crescita evolutiva. Nella cultura della
legalità rientra anche il concetto di interculturalità che richiama “i principi generali
dell’universalismo”, della centralità e della dignità della persona cui si ispira la
Costituzione italiana. Comprensione delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.
Comprensione il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche. Sviluppare un’ottica
morale-etica critica nei confronti dei propri comportamenti
Prodotto finale: Produzione di un DVD e spettacolo teatrale di fine anno
Valutazione: Schede di gradimento, monitoraggio in itinere e finale relazione finale, valutazione D.S. e
personalità
Scheda n.5
Titolo del progetto: Ti racconto il Natale: Una storia d’amore e di coraggio
Referente di progetto : Volonnino Erminia
Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia di Barile
Tempi di realizzazione :Novembre- Dicembre
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
78
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze a
tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle competenze
classi V e III sec. di I grado come da modello
ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti per
la realizzazione di metodologie didattiche
innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
- Vivere la festa di Natale in modo ludico e gioioso condividendo emozioni e sentimenti con i
coetanei, le insegnanti, i familiari
- Superare paure, timidezze, inibizioni, partecipando alla manifestazione di Natale
- Arricchire lessico, conoscenze, abilità
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):
- Conoscere la storia dettagliata della nascita di Gesù.
- Conoscere le tradizioni tipiche, legate a questo avvenimento, della nostra comunità.
- Vivere le emozioni che hanno pervaso il cuore di Maria , Giuseppe i pastori i magi
immedesimandosi nei vari personaggi della storia
Attività/Azioni previste: Ascolto di storie, dialoghi, drammatizzazioni, poesie, canti , coreografie,
realizzazione di addobbi per la scenografia e doni.
Metodologie e strategie didattiche adottate :
79
Ascolto e rielaborazione verbale e grafico pittorica di storie; giochi di ruolo; ascolto e
memorizzazione di canti poesie e filastrocche, esercizi di rito e movimento
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
Volonnino-Paglia Ins. sez C Progetto curriculare
Belluscio- Mollica Ins. sez. B =
Moriello-Placido Ins sez .A =
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
Indicatori di verifica: il lavoro verrà verificato mediante l’esatta esecuzione dei compiti e dei ruoli da
svolgere durante la manifestazione finale
Risultati attesi: Il raggiungimento degli Obiettivi preposti
Prodotto finale: Manifestazione di Natale
Valutazione:
Scheda n.6
Titolo del progetto: English for children
Referenti di progetto: Palermo Raffaela – Franchomme Maria Rosaria – Marino Carmela
Destinatari: Alunni scuola dell’infanzia 4 e 5 anni di Barile, Ginestra e Ripacandida
Tempi di realizzazione:
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
80
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze a
tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle
competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti
per la realizzazione di metodologie
didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi: Avvicinarsi ad un nuovo codice linguistico;
stimolare interesse e curiosità verso l'apprendimento di una lingua straniera;
valorizzare e promuovere la diversità linguistica e culturale.
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):
Attività/Azioni previste: Attività di gruppo e individuali. Schede operative. Ascolto e visione di materiale
multimediale, ove è possibile l’uso del computer con programmi specifici.
Metodologie e strategie didattiche adottate: Il metodo didattico che verrà adottato sarà prevalentemente
basato sul gioco, sulla musica e sulla pratica orale. Fin dall’ inizio si utilizzeranno cartelloni, flashcards, burattini,
si organizzeranno giochi individuali e di gruppo e si impareranno facili canzoncine e filastrocche.
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
81
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
Indicatori di verifica:
• osservazione della partecipazione ai giochi e alle attività proposte; • osservazione delle modalità di interazione
nel gruppo; • osservazione degli elaborati in cui il bambino analizza e interiorizza l’esperienza svolta; •
osservazione delle verbalizzazioni dei bambini;
Risultati attesi: • acquisire i primi elementi lessicali del nuovo codice linguistico; • sperimentare e combinare
elementi in lingua inglese per formulare brevi frasi ed espressioni di routine; • imparare e saper utilizzare
vocaboli legati alla realtà quotidiana del bambino.
Prodotto finale:
libricino dei lavori svolti
Valutazione: partecipazione ai giochi e alle attività proposte.
Scheda n.7
Titolo del progetto: Con gli occhi di San Francesco: Il presepe vivente
Referente di progetto: Teresa Musto
Destinatari: tutti gli alunni del plesso di Ripacandida
Tempi di realizzazione: novembre-dicembre
Priorità e
Traguardi indicati nel RAV e
nel PdM di
riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
82
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel
PdM di
riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per
competenze a tutte le classi dei vari
ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione o Elaborare compiti di prestazione e
relative rubriche per la valutazione
delle competenze classi V e III sec.
di I grado come da modello ministeriale.
o Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di
metodologie didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
o X Promuovere strategie specifiche
per lo sviluppo delle competenze
sociali degli studenti in tutti gli ordini
di scuola
Altri obiettivi: comunicare -progettare -collaborare e partecipare -agire in modo autonomo e
responsabile -risolvere problemi.
83
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): Ripacandida è un piccolo paese in cui non ci
sono molte opportunità educative al di fuori della scuola , perciò, nel periodo che precede il Natale,
vorremmo vivacizzare ed impegnarci nel sociale attraverso una proposta educativa che sia fruibile da tutta
la comunità. Il riferimento a San Francesco nasce dalla familiarità che la comunità di Ripacandida ha con la
figura di questo santo sia perché presente negli affreschi del Santuario di S Donato, sia per la presenza più
che centenaria delle suore francescane, sia per il privilegio della nostra comunità di essere gemellata con la
Basilica di san Francesco ad Assisi. Il 6 aprile 1980 è apparsa la bolla pontificia con cui Giovanni Paolo II
dichiarava S. Francesco patrono dei cultori dell’ecologia. Questo significa che vi è la precisa coscienza che S.
Francesco possa dire qualcosa sul tema dell’ambiente anche ai nostri giorni, nonostante la situazione sia
molto diversa rispetto al Medio Evo. Al suo tempo, infatti, non si presentavano quelle minacce che insidiano
la sopravvivenza dell’uomo moderno che si è fatto dominatore e manipolatore senza scrupoli della natura.
Inoltre a lui si deve il primo presepe vivente.
Attività/Azioni previste: attraverso materiali di recupero si andranno a realizzare gli ambienti
tipici del presepe; si studieranno canti, musiche coreografie e adeguate.
Metodologie e strategie didattiche adottate: aiutare gli alunni a produrre testi originali attraverso
un lavoro di cooperative learning e a classi aperte; laboratoriale per creare dai rifiuti
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità
di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di
riferimento
Numero ore Tipo di attività
A BERARDI INS.TE INFANZIA Allestimento ambiente
A GIOIOSA INS.TE INFANZIA Allestimento ambiente
I LABRIOLA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
R GRIECO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
M PIERRI INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
R PALERMO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
I LIBUTTI INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
V MARTINO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
R PALMITESSA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
GIORGIO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
M LALLO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
E RITA INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
A DISABATO INS.TE PRIMARIA Allestimento ambiente
M MARTINO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
84
T MUSTO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
C LAROTONDA INS.TE SECONDARIA Coreografie
F PACE INS.TE SECONDARIA Sostegno h
V RELLA INS.TE SECONDARIA Canti e musica
G TOMASULO INS.TE SECONDARIA Scenografie
D TRAFICANTE INS.TE SECONDARIA Sostegno h
R TRINGOLO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
Risorse umane esterne (Specialisti): ASSOCIAZIONI
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.
Risultati attesi: Giungere ad una approfondita conoscenza del santo di Assisi
Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato
Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse
Prodotto finale: MANIFESTAZIONE FINALE DEL PRESEPE VIVENTE PRESUMIBILMENTE DOMENICA
17 DICEMBRE
Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore
sicurezza e disinvoltura
Scheda n.8
Titolo del progetto: Difendiamo i valori per dare un senso al futuro
Referente di progetto: Teresa Musto
Destinatari: tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Ripacandida
Tempi di realizzazione: marzo-maggio
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
85
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
X Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze a tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e relative rubriche per la valutazione delle competenze
classi V e III sec. di I grado come da modello
ministeriale. o Promuovere la collaborazione fra docenti per la
realizzazione di metodologie didattiche
innovative.
Ambiente di apprendimento
o X Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi: comunicare
progettare
collaborare e partecipare
agire in modo autonomo e responsabile
risolvere problemi
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza): Il progetto Difendiamo i valori si propone l’obiettivo
di informare e sensibilizzare i giovani sulle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della
legalità, della giustizia, del senso civico e democratico e all'impegno contro ogni forma di corruzione. Il progetto
coinvolge tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado e rappresenta un’imperdibile occasione per lo
sviluppo di una consapevole coscienza civica, una testimonianza di lotta contro l’illegalità diffusa, per veder
realizzata la società futura auspicata e non quella meramente probabile.
Attività/Azioni previste: a partire dalla conoscenza degli eroi della legalità e della difesa dei valori universali ,
86
si andranno a realizzare dei laboratori espressivi di scrittura creativa, il laboratorio artistico; si studieranno canti,
musiche e coreografie adeguate.
Metodologie e strategie didattiche adottate: aiutare gli alunni a produrre testi originali attraverso un lavoro
di cooperative learning e a classi aperte; laboratoriale
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
M MARTINO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
T MUSTO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
C LAROTONDA INS.TE SECONDARIA Coreografie
F PACE INS.TE SECONDARIA Sostegno h
V RELLA INS.TE SECONDARIA Canti e musica
G TOMASULO INS.TE SECONDARIA Scenografie
D TRAFICANTE INS.TE SECONDARIA Sostegno h
R TRINGOLO INS.TE SECONDARIA Elaborazione testi
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
87
Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.
Risultati attesi
•Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle
• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della
cittadinanza
•Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio
originale e positivo contributo
•Comprendere il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche
Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato
Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse
Prodotto finale: performance fine maggio
Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore
sicurezza e disinvoltura
Scheda n.9
Titolo del progetto: Sala lettura ”Librando”
Referenti del progetto:Giorgio Stefania-Mollica Carmela
Destinatari: alunni della scuola dell’infanzia,primaria e secondaria di 1° grado
Tempi di realizzazione: ottobre -maggio
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
Area di processo
Implementare la didattica per competenze
a tutte le classi dei vari ordini di scuola.
88
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale.
Curricolo, progettazione e
valutazione
Promuovere la collaborazione fra docenti
per la realizzazione di metodologie
didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli
studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi: far nascere nello studenti la curiosità e la gioia di leggere
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):
Attività/Azioni previste: Attività di lettura nelle classi -Settimana della lettura:giornata mostra con
vendita di libri ,incontro con il Bibliomotocarro del maestro Antonio .
Metodologie e strategie didattiche adottate:Programmare una metodologia di percorsi di lettura,da
avviare nelle singole classi.
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
Mollica Carmela Docente infanzia
Giorgio Stefania Docente primaria
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Maestro Antonio con
Bibliomotocarro
Cartolibreria” Il mondo di
Remigino”
Altre risorse:
Indicatori di verifica:
Risultati attesi: motivazione a leggere
Prodotto finale: Settimana della lettura nel mese di maggio
89
Valutazione: INIZIALE: Rilevazione situazione e risorse disponibili; INTERMEDIA: Monitoraggio esperienze in
corso; FINALE: Sintesi consuntiva dell’esperienza
Indicatori di verifica: impegno, rispetto delle consegne.
Risultati attesi
•Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle
• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della
cittadinanza
•Riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e
positivo contributo
•Comprendere il ruolo e la funzione delle istituzioni democratiche
Esprimersi utilizzando linguaggi diversi, parlato, cantato e figurato
Saper interagire all’interno del gruppo utilizzando competenze, linguaggi ed esperienze diverse
Prodotto finale: performance fine maggio
Valutazione: socializzazione, capacità di gestione dei rapporti interpersonali, acquisizione di una maggiore
sicurezza e disinvoltura
Scheda n.10
Titolo del progetto: OLIMPIADI PROBLEM SOLVING
Referente di progetto: Prof. Olga Nardozza
Destinatari: scuola secondaria plesso di Barile
Tempi di realizzazione: novembre -maggio
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
90
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
X Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze a
tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle competenze
classi V e III sec. di I grado come da modello ministeriale.
o Promuovere la collaborazione fra docenti per la realizzazione di metodologie didattiche
innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo sviluppo delle competenze sociali degli
studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):
Attività/Azioni previste: Il progetto è rivolto agli studenti della Scuola secondaria di Primo grado all’interno delle
attività di potenziamento delle competenze logiche deduttive. Sarà articolato in un’ottica interdisciplinare per un uso
corretto di procedure e presupposti teorici. A staffetta i docenti di matematica, inglese italiano e tecnologia, forniranno
assistenza, consulenza e guida metodologica a ciascun allievo per apprendere ed organizzare in modo significativo le proprie
conoscenze, sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e trasferire le conoscenze in contesti diversi.
Metodologie e strategie didattiche adottate: Attività laboratoriale di studio ed analisi dei test delle Olimpiadi del
Problem Solving
Risorse Umane Interne:Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare,
Indicando per ciascuna unità di personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
Nardozza Olga docente
Caselle Carmela docente
Franchomme Maria
Rosaria
docente
Risorse materiali:
91
Indicare dettagliatamente il materiale che si prevede di utilizzare per la realizzazione
Sussidi:
Altre risorse: laboratorio classe 3.0
Indicatori di verifica: Processo di apprendimento. Rendimento scolastico. Comportamento. Risultati attesi: Capacità a dominare situazioni complesse nonché sviluppo di vari aspetti della personalità: senso di
responsabilità, autostima, cooperazione con gli altri e capacità decisionali.
Prodotto finale: Partecipazione alle gare d’istituto e regionali del problem solving
Valutazione: risultati gare rilevati dalle classifiche OPS, osservazione e rilevazione competenze maturate.
Scheda n.11
Titolo del progetto: Il coraggio dell’amicizia: un arcobaleno di emozioni…dai voce ai tuoi sentimenti.
Referente di progetto : Volonnino Erminia
Destinatari: tutti i bambini della scuola dell’infanzia di Barile
Tempi di realizzazione : Aprile-Maggio-Giugno
Priorità e
Traguardi indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
interessa)
PRIORITA’ TRAGUARDI
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
o Miglioramento dei risultati degli studenti nelle prove di italiano e di matematica soprattutto per le classi V di scuola Primaria (prove standardizzate nazionali).
o Per le classi V di scuola Primaria tendere al dato della Basilicata per italiano e a quello di Sud e Isole per matematica.
o Ridurre la varianza fra classi in matematica tendendo al dato di Sud e Isole e quella dentro le classi per italiano tendendo al dato nazionale.
Competenze chiave e di cittadinanza
o Messa a punto delle strategie e del sistema di valutazione delle competenze chiave per l'apprendimento permanente per i tre ordini.
o Sviluppare le competenze chiave e di cittadinanza degli studenti da raggiungere al termine del primo ciclo.
Obiettivi di
processo indicati
nel RAV e nel PdM
di riferimento:
(Spuntare ciò che
Area di processo
o Implementare la didattica per competenze a
tutte le classi dei vari ordini di scuola.
Curricolo, progettazione e
valutazione
o Elaborare compiti di prestazione e relative
rubriche per la valutazione delle
competenze classi V e III sec. di I grado
come da modello ministeriale.
92
interessa) o Promuovere la collaborazione fra docenti
per la realizzazione di metodologie
didattiche innovative.
Ambiente di apprendimento
o Promuovere strategie specifiche per lo
sviluppo delle competenze sociali degli
studenti in tutti gli ordini di scuola
Altri obiettivi:
-Conoscere, apprezzare e rispettare la diversità: fisica di temperamento , di carattere
-Sviluppare sentimenti di rispetto, solidarietà, collaborazione superando individualismi e
protagonismi
-Ampliare abilità, conoscenze e competenze
-Superare paure, timidezze, inibizioni
Analisi dei bisogni formativi (situazione di partenza):
- Sviluppare nei bambini il senso di appartenenza ad una comunità che condivide valori e tradizioni.
- Conoscere accettare e rispettare i valori e le tradizioni tipiche di altre comunità presenti nel nostro
territorio.
-Far acquisire al bambino l’idea di essere parte di una realtà variegata in cui ognuno è portatore di
talenti e valori senza prevaricazioni e isolamenti
Attività/Azioni previste: Ascolto di storie, dialoghi, drammatizzazioni, poesie, canti , coreografie,
realizzazione di addobbi per la scenografia e doni da regalare.
Metodologie e strategie didattiche adottate :
Ascolto e rielaborazione verbale, e grafico pittorica di racconti sulla diversità; giochi di ruolo; ascolto
e memorizzazione di canti poesie e filastrocche; esercizi di ritmo e movimento; coreografie con
musiche etniche di varie parti del mondo
Risorse Umane Interne:
Indicare se docenti, collaboratori scolastici o altri che si prevede di utilizzare, Indicando per ciascuna unità di
personale i nominativi, le ore e il tipo di attività da svolgere.
Cognome e nome Profilo di riferimento Numero ore Tipo di attività
Volonnino-Paglia Ins. sez C Progetto curriculare
Belluscio- Mollica Ins. sez. B =
Moriello-Placido Ins sez .A =
93
Risorse umane esterne (Specialisti):
Cognome e nome Competenze Numero di ore
Altre risorse:
Indicatori di verifica: Accurata esecuzione di attività, ruoli e consegne
Risultati attesi: Interiorizzazione degli obiettivi del progetto
Prodotto finale: Festa di fine anno
Valutazione:
94
20.Allegato 1
PROGETTOPERL’ATTUAZIONEDELPNSDNELPTOF2016-2018
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO
DELL’ANIMATORE DIGITALE
Pianodiintervento triennale Azioni dell’animatore digitale- anno
scolastico2015/2016 Fase preliminare
Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione
F
OR
MA
ZIO
NE
INTE
RN
A
FOR
MA
ZIO
NE
INTE
RN
A
Individuare i bisogni
formativi degli alunni.
Acquisizione competenza
personale scolastico
coinvolto direttamente
nell’attuazione del PNSD.
Sensibilizzazione e
diffusione del pensiero
computazionale.
Sviluppare e migliorare la
cultura digitale nell’istituto.
Aggiornamento personale
ATA su uso
dell’informatica nei
rapporti tra la Pubblica
Amministrazione.
Agenda digitale di carta
Partecipazione alla formazione
specifica rivolta agli animatori
digitali e al team digitale.
Formazione rivolta in particolare alle
insegnanti della scuola primaria sul
pensiero computazionale e sul
progetto “Programma il Futuro”.
Formazione del personale
amministrativo sul corretto uso e
gestione del sito dell’ I.C. ( a cura del
webmaster)
Formazione CAD – DPCM 13/11/2014
Inserimento dati
e pubblicizzazione
su piattaforma
Regione
Basilicata.
95
CO
INV
OLG
IMEN
TO D
ELLA
CO
MU
NIT
A’
SCO
LAST
ICA
Informare sul PNSD e
sulle iniziative della scuola
coerenti al piano.
Sviluppare le competenze
digitali degli alunni.
Divulgazione aspetti salienti del
PSND in ambito collegiale.
Creazione sul sito istituzionale
della scuola di uno spazio dedicato
al PNSD.
Creazione del team digitale.
Partecipazione a comunità di
pratica in rete con altri animatori
del territorio e con la rete
nazionale.
Partecipazione delle classi V della
scuola primaria al progetto:
Programma il Futuro (MIUR-CINI) per
l’introduzione del coding e la
diffusione del pensiero
computazionale a scuola
Partecipazione della scuola secondaria
(classi prime) al progetto: Programma
il Futuro e al concorso nazionale:
“Coding…amo”.
CR
EAZI
ON
E D
I
SOLU
ZIO
NI I
NN
OV
ATI
VE
Potenziare le infrastrutture
di rete.
Realizzazione nuovi ambienti
di apprendimento.
Realizzazione laboratori
tecnologici
Revisione e integrazione della rete
Wi-Fi d’Istituto mediante la
partecipazione a progetti PON
(attività a cura del DS e del
personale amministrativo).
Programma Operativo Nazionale
“Competenze e ambienti per
l’apprendimento” (attività a cura del
DS e del personale amministrativo)
Partecipazione bando “Atelier
Creativi”
Pubblicizzazion
e e divulgazione
dei risultati sul
sito istituzionale
della scuola
96
Azioni ed interventi dell’animatore digitale a.s. 2016/2017
Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione
FO
RM
AZI
ON
E IN
TER
NA
Individuare i bisogni
formativi del personale
scolastico.
Sviluppare, migliorare e
integrare l’innovazione
didattica e la cultura digitale
nell’Istituto.
Acquisizione conoscenze e
abilità da parte degli alunni
circa strumentazione
tecnologica in dotazione e
d’istituto.
Somministrazione questionario on
line per la rilevazione delle
conoscenze/competenze
tecnologiche dei docenti.
Attività formativa rivolti al personale
ATA.
Formazione n. 10 docenti su
“Tecnologie e approcci metodologici
innovativi” – Nota Ministeriale
AOODGEFID/6355 del 12/04/2016.
Attività formativarivoltiaidocenti su:
usodeglistrumentitecnologicigiàpres
enti a scuola;
usodellaLIM;
metodologieeusodegliambientiperla
didattica digitale integrata;
servizi di clouding
utilizzo e creazione di ebook.
Google App for Education
OER
Didattica e social media
Alfabetizzazione informatica e
tecnologica curata dai docenti
coinvolti nelle classi 2.0 e aula 3.0.
Questionario
dimonitoraggiop
er la rilevazione
del livello di
competenze
digitali acquisite.
Pubblicizzazione
degli esiti dei
questionario
97
CO
INV
OLG
IMEN
TO D
ELLA
CO
MU
NIT
A’
SCO
LAST
ICA
Diffondere la cultura del
digitale
Condividere
leesperienzedigitali
Utilizzare la didattica in rete
Promuove la collaborazione
scolastica attraverso l’uso
delle Tecnologie
dell’Informazione e della
Comunicazione (TIC)
Potenziare l’utilizzo del
registro elettronico per la
comunicazione
Scuola-famiglia
Sviluppare le competenze
digitali e trasversali degli
alunni.
Creazione del sito “scuola
digitale”, a cura dell’AD.
Creazione gruppi di lavoro
docenti.
Incentivare i docenti a produrre
versioni digitali dei lavori realizzati
nelle classi per la pubblicazione
sul sito web di Istituto e/o nei blog
di classe.
Partecipazione programma
E- Twinning.
Formazione specifica
Laboratorio permanente di coding
per tutti gli alunni.
Partecipazione CodeWeek EU
Partecipazione Olimpiadi del
Problem Solving
Formazione su cittadinanza
digitale e cyber bullismo.
Creazione gruppi di lavoro
docenti per costruire curricola
verticali.
Questionarioper
la
rilevazionedelliv
ellodi
soddisfazionedel
lavorosvolto
dall’AnimatoreDi
gitale e del team
innovazione.
98
CR
EAZI
ON
E D
I
SOLU
ZIO
NI I
NN
OV
AT
IVE
Utilizzare e potenziare gli
strumenti necessaria
migliorare i processi di
innovazione digitale.
Progettazione e avvio “Classi
2.0”
Progettazione e avvio spazi
flessibili: “Classe 3.0”
Supporto tecnico per la scuola
del primo ciclo.
Promozione dell’educazione
all’informazione (information
literacy) e della lettura anche
in ambiente digitale.
Inclusione BES e studenti
stranieri: Rendere accessibili
contenuti, materiali, risorse,
prodotti multimediali e i
processi con cui si comunica,
si interagisce, si apprende.
Accesso ad Internet tramite rete wifi
per tutto il personale e per tutte le
classi dell’istituto.
Dotazione Notebook individuali in
alcune classi campione della scuola
sec.
Regolamentazione uso delle
attrezzature tecnologiche d at e i n
dot az i on e e d i q uel l e della
scuola.
Selezione di siti dedicati, App,
Software e Cloud per la didattica; E-
Safety; OER Collaborazione e
comunicazione in rete;
Sperimentazione e utilizzo della
piattaforma Class Flow; Utilizzo di
Google App Education; Educazione ai
social media. Realizzazione
“giornalino on line”.
Sperimentazione in alcune classi del
modello BYOD.
Avvio presidio di “pronto soccorso
tecnico” PNSD azione #26.
Sperimentazione Biblioteca Digitale
in rete.
Creazione gruppi di lavoro docenti
Laboratorio “Impara facendo”.
Utilizzo di strumenti e metodologie
didattiche innovative.
Questionario di
monitoraggio per
la rilevazione del
livello di
competenze
digitali acquisite.
Questionario
dimonitoraggio
per la rilevazione
dell’utilizzo delle
attrezzature e
degli strumenti
tecnologici in
dotazione.
99
Azioni ed interventi dell’animatore digitale a.s. 2017/2018
Ambito Obiettivi Attività/Contenuti Monitoraggio eValutazione
FOR
MA
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NE
INTE
RN
A
Ampliare e potenziare conoscenze, abilità e competenze AD, team innovazione e personale ATA
Formazione avanzata sulle
metodologie e sull'uso degli
ambienti per la Didattica digitale
integrata.
Realizzare pagine web.
Formazione specifica
Percorsi di formazione e aggiornamento anche in modalità blended, e-learning, webinar, ecc. rivolti ai d o c e n t i .
Formazione base per redazione spazi web.
Questionario di monitoraggio per la rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
Pubblicizzazione
Degli Esiti del questionario
100
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SCO
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ICA
Diffondere la cultura digitale
Condividere leesperienzedigitali
Utilizzare la didattica in rete Promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) Consolidare l’utilizzo del registro elettronico per la comunicazione scuola-famiglia
Sviluppare le competenze digitali e
trasversali degli alunni.
Gestione e aggiornamento a cura
dell’AD del sito “Scuola Digitale”.
Mantenimento gruppi di lavoro.
Produzione e condivisione di versioni digitali dei lavori realizzati nelle varie attività didattiche e pubblicazione sul sito web di Istituto e/o nei blog di classe. Partecipazione programma E- Twinning. Formazione e aggiornamento Laboratorio permanente di coding per tutti gli alunni. Partecipazione CodeWeek EU Partecipazione Olimpiadi del Problem Solving Formazione su cittadinanza digitale e cyberbullismo Mantenimento gruppi di
lavoro docenti per
costruire curricola verticali.
Questionarioper la rilevazionedellivellodi soddisfazionedellavorosvolto dall’AnimatoreDigitale e dal team innovazione.
101
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IVE
Consolidamento e ampliamento attività nell’ambito delle “Classi 2.0” Estendere l’utilizzo dello spazio flessibile - “Classe 3.0” a tutte le classi.
Supporto tecnico per la scuola del primo ciclo.
Promozione dell’educazione all’informazione (information literacy) e della lettura anche in ambiente digitale.
Inclusione BES e alunni stranieri: Rendere accessibili contenuti, materiali, risorse, prodotti multimediali e i processi con cui si comunica, si interagisce, si apprende.
Partecipazione a bandi nazionali,
europei ed internazionali
Sperimentazione e utilizzo nuove App, Software e Cloud per la didattica. Certificazioni E-Safety
Collaborazione e comunicazione in rete. Utilizzo della piattaforma Class Flow e sperimentazione di altre piattaforme didattiche e risorse in rete. Giornalino on line.
Mantenimento presidio di “pronto soccorso tecnico”.
Mantenimento gruppi di lavoro
Incentivazione utilizzo Biblioteca Digitale in rete.
Laboratorio
“Impara facendo”.
Questionariodimonitoraggioper la rilevazione del livello di competenze digitaliacquisite.
Il presente piano di interventi essendo un documento coerente e strettamente
collegato al PTOF potrà subire modifiche, variazioni e aggiornamenti nel corso
del presente anno e degli anni successivi.
102
20. Allegato 2
PROGETTO-Piano d’AZIONE
In quali aree o in quali aspetti ti senti forte come Scuola/Istituto
La scuola dispone di una rete fissa e Wi-fi, anche se la rete wireless andrebbe potenziata. Ha un laboratorio
informatico in due plessi ed è dotata di 5 Lim. Ha aderito al progetto Distretto Scolastico 2.0, in collaborazione
con una rete di scuole per condividere nuove pratiche didattiche e sperimentazione nell'uso delle TIC. E’stata
attivata una classe 3.0.
In quali aree o in quali aspetti vuoi migliorare come Scuola/Istituto
La scuola necessita di filtri per la navigazione sicura degli alunni. Ha bisogno inoltre di computer nuovi e aggiornati in quanto quelli in uso sono vetusti. Si avverte la necessità, inoltre, di formare in maniera adeguata i docenti sull'utilizzo avanzato delle Tic ed individuare percorsi, anche con esperti esterni, per sensibilizzare tutta
la comunità scolastica ad un uso corretto di internet./ Azioni da compiere
1) Dotare la scuola di filtri di sicurezza per la navigazione di internet.
2) Monitorare il tipo di utilizzo di internet, da parte degli studenti.
3) Promuovere la partecipazione del corpo docente a corsi di formazione sull'utilizzo avanzato e l'integrazione
delle TIC nella didattica.
4) Promuovere la partecipazione del corpo docente a corsi di formazione sull'utilizzo consapevole e sicuro di
Internet e delle tecnologie digitali.
5) Realizzare un blog scolastico affidato alla supervisione di un gruppo di docenti e che preveda il contributo dei
ragazzi.
6) Organizzare incontri con esperti.
103
7) Creare un gruppo interdisciplinare di docenti per valorizzare e ottimizzare le competenze esistenti nella
scuola.
8) Sviluppare moduli didattici per lo svolgimento di attività di ricerca, utilizzo critico delle fonti online e
rielaborazione dei contenuti.
9) Messa a disposizione dei docenti di software didattici per un pieno utilizzo delle potenzialità della LIM e per la
messa a punto di lezioni interattive.
10) Organizzare eventi e/o attività extrascolastiche per la promozione del rispetto della diversità: rispetto delle
differenze di genere; di orientamento e identità sessuale; di cultura e provenienza, ecc., con la partecipazione
attiva degli studenti.
11) Creare moduli didattici per la promozione del rispetto della diversità: rispetto delle differenze di genere; di
orientamento e identità sessuale; di cultura e provenienza, ecc..
12) Assicurare una formazione specifica dell'operatore sui temi connessi all'utilizzo di Internet e media delle
tecnologie digitali, da parte dei più giovani.
13) Coinvolgere gli studenti nella produzione di contenuti per il blog/sito web della scuola.
14)Coinvolgere attivamente i genitori, gli studenti e il personale della scuola nell'ideazione, nella
pianificazione e nella realizzazione di eventi sui temi della diversità e dell'inclusione rivolti a tutta la
comunità scolastica.
15) Organizzare uno o più incontri di sensibilizzazione ad un utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle
tecnologie digitali rivolti agli studenti.
16) Organizzare uno o più incontri dedicati alla prevenzione dei rischi associati all'utilizzo di internet e delle
tecnologie digitali, rivolti agli studenti, con il coinvolgimento di esperti.
17) Promuovere azioni di sensibilizzazione e formazione all'utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle
tecnologie digitali durante lo svolgimento della didattica, assicurando la partecipazione attiva degli
studenti.
104
21. Allegato 3 Regolamento di Valutazione degli apprendimenti
CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE
LINEA DI AZIONE COMUNE E CONDIVISA A LIVELLO COLLEGIALE
nella seduta del 31/10/2017
SOMMARIO Riferimenti normativi .................................................................................................................................. 2
Premessa – Criteri e Modalità di Valutazione I ciclo .................................................................................... 2
Momenti della valutazione .......................................................................................................................... 3
Oggetti della valutazione ............................................................................................................................. 4
Elementi e strumenti ................................................................................................................................... 7
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti ................................................................................ 7
a) Scuola infanzia......................................................................................8
b) Scuola primaria e secondaria di primo grado.......................................13
c) Assenze.................................................................................................14
Criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento .............................................................. 16
Modalità per la valutazione degli insegnamenti curriculari per gruppi di alunni e alunne..........................25
Modalità di valutazione delle attività e degli insegnamenti finalizzati all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa...................................................................................................................................30 Definizione delle specifiche strategie da attivare per il miglioramento dei livelli di apprendimento.............................................................................................................................................32 Definizione delle attività svolte nell’ambito di cittadinanza e costituzione che saranno oggetto di valutazione...................................................................................................................................................32 Definizione delle modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione del percorso scolastico......................................................................................................................................................33 Definizione delle competenze significative sviluppate in situazioni di apprendimento non formale e informale che la scuola valorizzerà............................................................................................................34
105
RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante norme sull'autonomia delle istituzioni scolastiche, e, in particolare, l'articolo IO
concernente modelli di certificazione nazionali;
legge I0 marzo 2000, n. 62, recante Norme per la parità scolastica;
legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
legge 8 ottobre 2010, n. 170 recante norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente;
decreto ministeriale 16 novembre 2012, n. 254, recante "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione" e, in particolare
il "Profilo dello studente";
decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e, in particolare, l'articolo 3, concernente il "Sistema nazionale di certificazione delle competenze";
Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa;
"New skills Agenda for Europe", adottata dalla Commissione europea in data 10 giugno 2016;
legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti;
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante "Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma
dell'articolo I, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 101";
in particolare, l'articolo 9 del citato decreto legislativo n. 62/2017, concernente la
certificazione delle competenze nel primo ciclo;
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, concernente norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e, in particolare, l'articolo 7;
decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, recante Disciplina della scuola italiana all’estero.
D.M.742/2017 del 3/10/107, relativo alla certificazione delle competenze nel primo ciclo.
C.M.1865/2017- Indicazioni su valutazione, certificazione competenze e esame di stato primo ciclo.
106
PREMESSA – Criteri e Modalità della Valutazione nel I ciclo
“Le nuove modalità di valutazione mettono al centro l’intero processo formativo i risultati di
apprendimento, con l’obiettivo di dare più valore al percorso fatto dalle alunne e dagli alunni, e sono
improntate ad una loro presa in carico complessiva per contrastare le povertà educative e favorire
l’inclusione, attivando tutte le strategie di accompagnamento necessarie”
(MIUR ufficio stampa)
LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO
Alla valutazione concorrono diversi elementi: la situazione iniziale dell’alunno, le potenzialità, la
partecipazione, l’impegno e i progressi in termini di avvicinamento agli obiettivi prefissati. Il processo di
valutazione è un'azione partecipata e trasparente, sia per ragioni educative che di chiarezza:
l’alunno deve conoscere gli obiettivi, i percorsi e la propria situazione scolastica;
il docente deve esprimere la propria offerta formativa e motivare i propri interventi;
i genitori devono conoscere l’offerta formativa e collaborare nell’ambito educativo.
La valutazione degli obiettivi generali del processo educativo si realizza attraverso:
l’osservazione diretta, griglie di rilevazione, scambio di informazioni tra docenti, tra genitori e operatori coinvolti a vario titolo nell’attività educativo-didattica;
riguarda il comportamento dell’alunno in rapporto all’attività didattica (individuale, di gruppo, di classe) e alle relazioni interpersonali con coetanei e adulti.
La valutazione è riferita alla realtà specifica del singolo alunno, valutato non in confronto agli altri compagni,
ma a se stesso, cioè al percorso formativo fatto dal ragazzo. L’insegnante rileva consapevolmente
apprendimenti specifici (conoscenze e abilità); osservazioni occasionali su apprendimenti spontanei
(situazioni di apprendimento non formale e informale);
Attraverso l’attività di valutazione, l’insegnante organizza e gestisce le attività di insegnamento al fine di
promuovere opportunità formative di apprendimento per tutti gli allievi.
MOMENTI DELLA VALUTAZIONE
In relazione alla valutazione degli apprendimenti si identificano le seguenti fasi:
Valutazione iniziale o diagnostica: serve ad individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso,
il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di
recupero. Rappresenta l’analisi della situazione per la progettazione educativo-didattica mirata ai bisogni e
alle potenzialità rilevate.
107
Valutazione in itinere o formativa: si colloca nel corso degli interventi didattici e, più precisamente, va a
valutare l’efficacia dei percorsi d’insegnamento messi in atto con lo scopo di progettare azioni di recupero
per alunni con preparazione di livello essenziale, consolidamento delle abilità per quelli con preparazione di
livello medio e potenziamento per la valorizzazione delle eccellenze.
Valutazione finale o sommativa: si effettua alla fine del quadrimestre, a fine anno, a termine dell’intervento
formativo, serve per accertare in che misura sono stati raggiunti gli obiettivi ed esprimere un giudizio sul
livello di maturazione dell’alunno, tenendo conto sia delle condizioni di partenza sia dei traguardi attesi.
Valutazione autentica: L’intento della “valutazione autentica” è quello di coinvolgere gli studenti in compiti
che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale attraverso compiti autentici
interdisciplinari. Ogni consiglio di classe ne progetta uno a quadrimestre effettuando altresì osservazioni
sistematiche e autobiografie cognitive .
OGGETTI DELLA VALUTAZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione si basa sull’osservazione sistematica e occasionale dei
comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Avviene a livello iniziale, in itinere,
finale. La valutazione finale tiene conto dei livelli di autonomia e competenza raggiunti da ciascun
alunno.
Nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado la valutazione sommativa del primo quadrimestre e
finale fa riferimento a:
i risultati degli apprendimenti (verifiche scritte e orali, prove pratiche, colloqui, lavori di gruppo…) di
ciascun alunno in riferimento agli obiettivi della programmazione didattica; i risultati degli apprendimenti di
ciascun alunno in rapporto alla situazione di partenza, dei progressi compiuti; la partecipazione, l’interesse
e l’impegno dimostrati, l’osservazione del comportamento nelle diverse situazioni di apprendimento. La
valutazione analizza anche i livelli di competenza sviluppati da ciascun alunno, attraverso “conoscenze”,
“abilità” ma anche “atteggiamenti” e “motivazioni” durante le sue performances in compiti autentici.
Gli apprendimenti. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti si esprime tramite indicatori
numerici che vanno da 1 a 10, ed è illustrata anche attraverso un giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto.
Il comportamento. In sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato i l comportamento di ogni
studente non solo durante tutto i l periodo di permanenza nella scuola ma anche in relazione alla
partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche fuori
della propria sede.
La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un giudizio sintetico che
tiene conto anche delle competenze di cittadinanza raggiunte e dei comportamenti positivi delle
alunne e degli alunni.
Le competenze
108
Il DPR 122/09 prevede che al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione sia
rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso
formativo frequentato.
La certificazioni delle competenze, rilevata in base al modello ministeriale D.M. 742 del 03.10.2017,
che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge
informazioni utili in senso qualitativo; attesta le competenze in fase di acquisizione, accompagna le
tappe più significative di un percorso formativo di base, quinta classe primaria, terza classe
secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato (Dlgs 59/04). La nostra scuola
ha partecipato alla sperimentazione del modello ministeriale C.M. 3/2015 negli a.s. 2015-16 e
2016-17.
I documento di certificazione delle competenze, che, è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo, fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006. Sono otto le competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare (intesa come autonomia negli apprendimenti), competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale. La valutazione di una competenza, viene rilevata rispetto a quattro livelli: A -Avanzato, B-Intermedio, C-Base, D-Iniziale. ( le rubriche dei tre ordini di scuola sono allegate al curricolo verticale)
109
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA E RIFERIMENTO ALLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE D.M. 742 DEL 03.10.2017
Competenze chiave Descrittori profilo Livello
1 Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere enunciati, di
raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse
situazioni.
2 Comunicazione nelle
lingue straniere.
È in grado di sostenere in lingua inglese una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana.
3
Competenza
matematica e
competenze di base
in scienza
e tecnologia.
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e
giustificare soluzioni a problemi reali.
4 Competenze digitali. Usa con responsabilità le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare
informazioni e per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla
soluzione di problemi semplici.
5 Imparare ad
imparare.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare
nuove
informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
6 Competenze sociali e
civiche.
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole condivise e
collabora con gli altri. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o
insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa e
intraprendenza
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Si
assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed
espressione culturale.
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo ambienti, fatti, fenomeni
e
produzioni artistiche.
9 Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di
rispetto reciproco.
10 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli
sono più congeniali: motori, artistici e musicali.
110
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E
RIFERIMENTO ALLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Competenze chiave Descrittori profilo Livello
1 Comunicazione nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere e
produrre enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
2
Comunicazione nelle lingue
straniere.
E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua europea,
di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita
quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
3
Competenza matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per
analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi
quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse.
4
Competenze digitali. Utilizza con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricercare,
produrre ed elaborare dati e informazioni, per interagire con altre persone,
come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi.
5 Imparare ad imparare. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo
stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si
impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
6 Competenze sociali e civiche. Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita
sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una
convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento
il lavoro
iniziato, da solo o insieme ad altri.
7 Spirito di iniziativa e
intraprendenza
Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si
assume le proprie responsabilità, chiede
aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’
disposto ad analizzare se stesso e a
misurarsi con le novità e gli imprevisti.
8 Consapevolezza ed espressione
culturale
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,
in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Si orienta nello spazio e nel
tempo e interpreta i sistemi simbolici
9 Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali
della società.
10 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli
ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.
111
ELEMENTI E STRUMENTI
Le prove di verifica: le prove di verifica per l’accertamento e conseguente valutazione degli
apprendimenti:
sono effettuate in relazione agli obiettivi ed ai contenuti programmati e tengono conto della situazione dell’alunno;
hanno funzione formativa, in quanto tendenti al miglioramento dei processi di apprendimento degli alunni e alla differenziazione degli interventi all’interno della classe (recupero, consolidamento, potenziamento);
Tipologia prove di verifica:
prove oggettive o quantitative
test d’ingresso; prove oggettive (basate su vero/falso, scelta multipla, completamento, corrispondenza),
prove grafiche, tecniche, riconducibili a misurazioni oggettive; x prove scritte (domande strutturate, riassunti, saggi brevi rapporti di ricerca);
prove soggettive o qualitative
tema, interrogazione;
osservazioni, dirette, occasionali o sistematiche; conversazioni.
Prove autentiche
Compiti di realtà, Biografie cognitive.
Tabelle di valutazione redatte dai dipartimenti disciplinari (sul sito in modulistica docenti)
- griglie di valutazione prove scritte, orali e pratiche;
- rubrica livelli di competenze disciplinari;
- rubrica criteri valutazione comportamento;
- rubrica criteri di valutazione competenze chiave di cittadinanza.
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI APPRENDIMENTI
L’attività di valutazione risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna,
descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini,
perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.
112
a) Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia si pone come finalità il consolidamento dell’identità, la conquista dell’autonomia, il
riconoscimento e sviluppo delle competenze, l’acquisizione delle prime forme di educazione alla
cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile.
Consolidare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in
un ambiente allargato.
La conquista dell’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio
corpo, partecipare alle attività in diversi contesti, avere fiducia di sé e fidarsi degli altri, realizzare le proprie
attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto, esprimere con diversi
linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana.
Sviluppare la competenza significa tendere verso un crescente livello di padronanza della capacità di
trasferire le “esperienze e i saperi” in campi diversi da quelli appresi e in tutti i contesti della vita
quotidiana.
Educare alla cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti
attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio
pensiero, l’attenzione dal punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
La scuola ha predisposto il Curricolo Verticale nel rispetto delle finalità e dei traguardi di competenza posti
nelle Indicazioni Nazionali. Il curricolo si articola in campi di esperienza: essi sono i luoghi del fare e
dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti. La scuola, all’interno della sua
autonomia didattica, articola i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino
aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle diversità.Al termine del
percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato
alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
Le schede di valutazione della scuola dell’Infanzia da compilare alla fine dell’anno scolastico aiutano
a stilare un profilo sintetico sul percorso effettuato dal bambino dai 3, 4 e 5 anni, in rapporto agli
indicatori dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti nei Campi di esperienza.
La valutazione di una competenza, viene rilevata rispetto a quattro livelli
A= competenza ampiamente raggiunta, B= competenza raggiunta, C= competenza raggiunta in parte, D=
livello minimo di competenza raggiunta, con l’aiuto dell’insegnante.
SCHEDA PERSONALE ANNI 3
113
Campo di
esperienza
Indicatore I Quadr. II Qadrim.
A B C D A B C D
IL SE’ E
L’ALTRO
Controlla le emozioni relative al distacco dai familiari
Accetta la condivisione di giochi e materiali
Interagisce con adulti e coetanei
Comprende la necessità di norme che regolano la vita di
gruppo
Riconosce la propria e altrui identità sessuale
Fornisce il proprio aiuto se gli viene richiesto
E’ autosufficiente a tavola e in bagno
Partecipa alle attività di gruppo
Dimostra autonomia durante le attività didattiche
Nel gioco collabora con i suoi compagni per la
realizzazione di uno scopo comune
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Controlla gli schemi motori di base statici e dinamici
Conosce e denomina le principali parti del corpo
Sa orientarsi nello spazio fisico
Esegue movimenti in base a suoni e rumori
Mostra una dominanza laterale
Realizza, nel gioco, semplici progetti
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
Dipinge, colora e manipola materiali mostrando interesse
Attribuisce significato ai propri elaborati grafici
Percepisce e domina i colori primari
Utilizza più colori quando disegna
Riproduce semplici ritmi
Produce suoni utilizzando semplici strumenti
Dimostra curiosità verso le attività didattiche e di gioco
I DISCORSI E
Esprime verbalmente i propri bisogni
Ascolta e comprende semplici racconti
114
Religione
Cattolica
Indicatore I Quadr. II Quadr.
A B C D A B C D
Ascolta con meraviglia e stupore semplici racconti biblici
Racconta con l’aiuto dell’Insegnante brevi episodi della Bibbia
Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei
SCHEDA PERSONALE ANNI 4
LE PAROLE Memorizza e ripete semplici filastrocche
Memorizza nuove parole
Parla con i suoi compagni e con le insegnanti,
comunicando emozioni e bisogni
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Discrimina le percezioni sensoriali
Riconosce e denomina le condizioni atmosferiche
Comprende concetti temporali
(giorno-notte/prima-dopo)
Raggruppa oggetti uguali o dello stesso genere
Distingue e valuta le dimensioni
(grande-piccolo)
Raggruppa oggetti secondo semplici relazioni
Comprende ed opera secondo il concetto quantitativo:
uno-tanti
Risolve semplici problemi legati alla vita scolastica
Comprende ed interpreta semplici messaggi
Coglie semplici collegamenti e relazioni
115
Campo di Esperienza
Indicatore I Quadr. II Quadr.
IL SE’ E
L’ALTRO
A B C D A B C D
Riconosce e riferisce i suoi stati emotivi
Partecipa alle attività di gruppo
Interagisce con adulti e coetanei
Offre spontaneamente il proprio aiuto
Riferisce e rappresenta, attraverso il disegno, il proprio
nucleo familiare
Si relazione con gli altri attraverso i giochi simbolici e
cooperativi
Conosce e rispetta le norme che regolano la vita di gruppo
Mostra rispetto verso forme di diversità
Esegue le attività didattiche in modo autonomo e
responsabile
Collabora con i suoi compagni per la realizzazione di uno
scopo comune
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Controlla gli schemi motori di base statici e dinamici
Conosce il corpo e sa rappresentare la figura umana
Memorizza ed esegue semplici coreografie
Distingue e riproduce i diversi stati emotivi attraverso la
mimica
Sa orientarsi in spazi grafici
E’ cosciente della propria dominanza laterale
Realizza semplici progetti
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
Associa i colori ai vari elementi della realtà
Percepisce e denomina i colori primari e derivati
Riconosce e riproduce suoni e rumori
Completa sequenze ritmiche
Si esprime attraverso diverse tecniche decorative
Utilizza creativamente strumenti e materiali
Conosce semplici strumenti musicali
116
Dimostra interesse e curiosità nei confronti delle diverse
attività didattiche
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascolta, comprende e riferisce contenuti di narrazioni
Memorizza e ripete canti, poesie e filastrocche
Verbalizza bisogni, vissuti ed esperienze
Memorizza ed usa correttamente nuove parole
Comunica emozioni, esperienze e vissuti con coetanei e
insegnanti
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Riconosce, denomina e rappresenta le diverse condizioni
atmosferiche
Riconosce e denomina le principali forme geometriche
Distingue e valuta le dimensioni (grande – medio -piccolo)
Comprende i connettivi temporali
Riordina immagini in sequenza
Risolve semplici problemi legati alla vita scolastica
Acquisisce ed interpreta semplici informazioni
Individua semplici collegamenti e relazioni
RELIGIONE CATTOLICA
Religione
Cattolica
Indicatore I Quadr. II Quadr.
A B C D A B C D
Percepisce il creato come dono di Dio che va rispettato
Ascolta, comprende e racconta alcuni episodi biblici
Esprime con parole e gesti il suo sentimento religioso
Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei
SCHEDA PERSONALE ANNI 5
117
Campo di
esperienza
Indicatore I Quadr. II Quadr.
IL SE’ E
L’ALTRO
A B C D A B C D
Effettua scelte sapendole motivare
Partecipa e contribuisce attivamente alla vita di sezione
Interagisce con adulti e coetanei
Conosce e rispetta le norme che regolano la vita di gruppo
Riconosce i suoi stati emotivi e ne riferisce i fattori determinanti
Si mostra rispettoso e disponibile nei confronti degli altri
Esprime, rappresenta e drammatizza vissuti emotivi- affettivi
Attribuisce significati a immagini simboliche
Sa accogliere la diversità come valore
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Esegue percorsi integrando gli schemi motori statici e dinamici
Esegue l’autoritratto
Coordina i propri movimenti nell’ambito di coreografie di gruppo
Esegue grafismi
Distingue destra e sinistra in relazione al proprio corpo
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
Conosce l’origine dei colori derivati
Sa usare i colori in modo sia realistico che fantastico
Sa distinguere tra suoni e rumori naturali e artificiali
Conosce e sa applicare varie tecniche decorative
Riproduce e inventa strutture ritmiche
Si esprime creativamente secondo le proprie attitudini
I DISCORSI E
LE PAROLE
Ascolta,comprende e rielabora narrazioni
Memorizza canti, ripete poesie e filastrocche
Dialoga esprimendo bisogni,opinioni e riferendo episodi
Assimila e generalizza i nuovi termini memorizzati
Conta e riconosce i simboli numerici
Conosce le principali caratteristiche delle stagioni
118
Religione
Cattolica
Indicatore I Quadr II Quadr
A B C D A B C D
Percepisce il creato come dono di Dio che va rispettato e custodito
Sa esporre i racconti biblici ascoltati
Sa esprimere con parole e gesti il suo sentimento religioso
Sa relazionarsi positivamente con adulti e coetanei
Competenze
di
cittadinanza
Indicatore I Quadr. II Quadr.
A B C D A B C D
Si dimostra interessato e curioso nei confronti degli apprendimenti
di lettura,scrittura e calcolo
Ha una buona capacità di cooperare con i compagni per la
realizzazione di uno scopo comune
Parla, descrive, racconta, dialoga con grandi e coetanei
Ha la capacità di portare a termine gli incarichi in modo autonomo e
responsabile, senza essere continuamente richiamato/a e
sollecitato/a
Segue abitualmente le istruzioni e le regole che gli vengono date
Risolve situazioni problematiche legate alla vita scolastica
Individua collegamenti e relazioni
Realizza progetti legati alle diverse attività didattiche
b) Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Esegue seriazioni e le riproduce graficamente
Riconosce,denomina e rappresenta le principali figure
geometriche
Sa costruire storie in ordine cronologico
Confronta e stabilisce relazioni tra insiemi
Conosce gli organi di senso e la loro funzionalità
Esegue confronti, valutazioni e misurazioni
119
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti nel primo ciclo è espressa con votazione in decimi che
indicano differenti livelli di apprendimento nelle singole discipline di studio e con giudizi globali che
indicano il livello raggiunto complessivamente in tutte le discipline.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo per ciascuna disciplina riportano i traguardi per lo sviluppo delle
competenze che costituiscono uno strumento utile per definire i differenti livelli di apprendimento.
I l voto disciplinare di fine quadrimestre esprime la sintesi valutativa di:
1. Esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi; 2. Progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza; 3. Impiego pieno o parziale delle potenzialità personali; 4. Organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio).
I l Collegio Docenti ha stabilito
nella Scuola Primaria
di partire dal voto cinque ;
L'ammissione alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado ( articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017 ) è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.
Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, i docenti della classe, in sede di scrutinio finale presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. La decisione è assunta all'unanimità sulla base dei seguenti criteri definiti dal collegio dei docenti:
- casi di eccezionale gravità in cui si registrino contemporaneamente le seguenti condizioni:
1. assenza o gravi carenze delle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (letto-
scrittura, calcolo, logica, matematica);
2. mancati processi di miglioramento cognitivo, pur in presenza di documentati percorsi
individualizzati;
3. gravi carenze e assenza di miglioramento, pur in presenza di documentati stimoli
individualizzati, relativamente agli indicatori del comportamento che attengono alla
partecipazione, alla responsabilità e all’impegno.
nella Scuola Secondaria di primo grado
120
partire dal voto quattro
di utilizzare come criterio di riferimento per la non ammissione alla classe successiva, il numero di insufficienze: -non saranno ammessi all’esame di stato e alle relative classi successive, gli alunni che
alla fine del 2° quadrimestre avranno n° 4 o superiore a 4 insufficienze;
-coloro a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (in
base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti).
il consiglio di Classe, qualora siano presenti un numero di insufficienze inferiore a 4, discute l’ammissione alla classe successiva tenendo conto di:
o progressi rispetto al 1° quadrimestre o volontà dimostrata nel recupero delle lacune
o atteggiamento collaborativo nei confronti delle opportunità offerte o problematiche socio-familiari o capacità o predisposizione verso le discipline o voto di comportamento
o andamento scolastico dell’allievo nelle attività dei laboratori
Amissione all’Esame conclusivo del I ciclo
Per poter sostenere l’Esame, le alunne e gli alunni del terzo anno delle scuole
secondarie di I grado dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore
annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione
all’Esame, e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese.
c) Assenze
I l DPR n 122 del 22 giugno 2009, all’art. 2 c. 10 dispone quanto segue:
“Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11 comma 1,
del decreto legislativo n. 59 del (frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato) e
successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate
deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione
che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
L’impossibilità di procedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame
finale del ciclo.
Tali circostante sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente
verbalizzate”. Programmi di apprendimento personalizzati. Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura,
seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla
scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 122/2009).
121
TABELLA DI RIFERIMENTO
CORSO TEMPO
NORMALE
ORE ANNUALI ORE DI ASSENZA
CONSENTITE
GIORNI DI ASSENZA
CONSENTITI 30 ORE SETTIMANALI 990 248 41
CORSO TEMPO
PROLUNGATO
ORE ANNUALI ORE DI ASSENZA
CONSENTITE
GIORNI DI ASSENZA
CONSENTITI
36 ORE SETTIMANALI 1155 289 48
In ragione della suddetta normativa il Collegio dei docenti delibera i seguenti criteri:
a) Calcolo della percentuale di assenze Tutte le assenze incluse le entrate e le uscite fuori orario vengono annotate dai docenti sul registro elettronico e
sono sommate a fine anno. Il monte ore annuale di riferimento è quello complessivo e non quello delle singole
discipline.
Le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione), vanno regolarmente
riportate nel registro di classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento.
Sono comunque computate come ore di assenza:
a) -Le entrate in ritardo dopo 15’dall’inizio della 1^ora di lezione
b) -Le uscite in anticipo
c) -La non frequenza, in caso di partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate o attività all’interno dell’orario
scolastico (es. teatrali, musicali, premiazioni, celebrazioni istituzionali organizzate dall’istituto, feste fine anno o
nel corso dell’anno).
d) -Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe comporta l’esclusione
dall’scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva all’esame finale di ciclo (art. 4 comma 7 DPR
122/2009).
Motivate deroghe al limite previsto di frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico:
La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano:
motivi di salute pari o superiori a 5 giorni (ricovero ospedaliero o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) e visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite a un giorno);
per gli alunni diversamente abili, mancata frequenza dovuta all’handicap o anche allo
122
svantaggio socio-ambientale
motivi personali e o di famiglia (provvedimenti autorità giudiziaria attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi patologie e lutti dei
componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel o dal paese d’origine per motivi
legali, trasferimento della famiglia o altre motivazioni debitamente e preventivamente
certificate);
alunni giostrai qualora non sia possibile un controllo preciso delle frequenze/assenze nel fascicolo personale o di un elenco di frequenze e/o assenze che segua l’alunno negli spostamenti da una scuola all’altra;
per alunni nomadi per i quali si prevede un percorso ed una valutazione personalizzati, tenuto conto: del DPR 394/99 (capo VII – disposizioni in materia di istruzione diritto allo studio e professioni – art. 45) e del protocollo d’intesa MIUR e Opera Nomadi (2009 con validità di tre anni) al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, della dispersione scolastica e del ritardo didattico per i minori Rom/Sinti e Camminati.
alunni stranieri neo arrivati in Italia con conoscenze livello zero della lingua italiana nel corso del primo quadrimestre;
assenze per motivi “sociali”, su certificazione analitica dei servizi che hanno in carico gli alunni interessati;
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente documentate.
In tutti i casi previsti il numero delle assenze non dovrà pregiudicare la possibilità di valutare l’alunno/a, nel
secondo periodo dell’anno scolastico, attraverso un numero di prove sugli argomenti fondamentali o tenuto conto
del percorso formativo (impegno, senso di responsabilità).
E’ compito del Consiglio di Classe verificare nel rispetto degli articoli del presente regolamento, deliberato dal
Collegio Docenti, se il singolo alunno/a abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur
rientrando nelle deroghe previste dal Collegio Docenti, impediscano comunque di procedere alla fase valutativa,
considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.
Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe
successiva o all’esame di stato mediante redazione di apposito verbale da parte del Consiglio di Classe.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO Tabella A: DESCRITTORI DEL PROCESSO E DEL LIVELLO GLOBALE DI SVILUPPO DEGLI
APPRENDIMENTI.
SCUOLA PRIMARIA
10
L’alunno possiede conoscenze complete, approfondite ed organiche;
E’ in grado di applicare concetti, regole e procedure, in situazioni nuove,
con correttezza e originalità, usando un linguaggio specifico appropriato;
E’ capace di operare collegamenti tra discipline utilizzando un metodo di
studio efficace e personale.
123
9
L’alunno possiede conoscenze complete ed ampie; E’ in grado di applicare quanto appreso a situazioni nuove con qualche apporto personale, usando un linguaggio specifico appropriato; E’ capace di rielaborare le conoscenze acquisite utilizzando un metodo di studio autonomo e corretto.
8
L’alunno possiede conoscenze complete e, di norma, sicure; E’ in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenziate, in modo soddisfacente; Esegue con metodo di studio corretto e con impegno le consegne e i compiti assegnati.
7
L’alunno possiede discrete conoscenze; E’ in grado di applicare quanto appreso a situazioni nuove anche se, talvolta, con qualche incertezza; Coglie il senso dei contenuti delle consegne, utilizzando un metodo di studio non sempre sicuro e ben strutturato.
6
L’alunno possiede conoscenze semplici dei contenuti disciplinari p i ù significativi; Applica in modo sufficientemente corretto concetti, regole e procedure; Il metodo di studio nell’esecuzione delle consegne e dei compiti assegnati non è autonomo.
5 L’alunno possiede conoscenze frammentarie e superficiali; Non è in grado di applicare quanto appreso in situazioni nuove; Il metodo di studio è inadeguato e si applica con discontinuità.
VOTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
10
Conoscenze complete, approfondite e organizzate. Esecuzione autonoma, personale e originale dei compiti richiesti senza errori. Analisi corrette e approfondite. Sintesi coerenti e originali. Metodo di studio maturo ed efficace. Utilizzo corretto, ricco e appropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementi costitutivi dei testi. Capacità di collegamenti interdisciplinari e di valutazioni autonome e approfondite. Impegno considerevole.
9
Conoscenze complete e organizzate. Esecuzione autonoma e personale dei compiti senza errori rilevanti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Metodo di studio efficace. Utilizzo corretto, ricco e appropriato dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti gli elementi costitutivi dei testi. Capacità di collegamento tra più discipline e di valutazioni autonome. Impegno costante.
8
Conoscenze complete e organizzate. Applicazione autonoma dei contenuti. Analisi corrette e sintesi coerenti. Capacità di rielaborazione. Metodo di studio sicuro e organico. Utilizzo corretto dei linguaggi specifici. Comprensione di tutti i livelli del testo con guida. Capacità di collegamenti interdisciplinari e di valutazioni autonome. Impegno continuo.
7
Buona conoscenza dei contenuti. Capacità di applicazione e rielaborazione dei contenuti. Semplici analisi e sintesi appropriate. Adeguato metodo di studio. Utilizzo di un linguaggio semplice ma corretto. Capacità di collegamenti interdisciplinari. Comprensione globale del testo. Capacità di valutazioni autonome. Impegno abbastanza regolare.
124
6
Conoscenza degli aspetti essenziali degli argomenti. Capacità di esecuzione di semplici compiti. Analisi e sintesi guidate. Metodo di studio da consolidare. Utilizzo di un linguaggio semplice e non sempre adeguato. Comprensione non completa dei testi. Capacità di alcune valutazioni con guida. Impegno superficiale.
5
Conoscenza parziale degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con errori. Manifestazione di capacità di analisi e sintesi, utilizzate, però, in modo insicuro o non autonomo. Metodo di studio incerto. Utilizzo di un linguaggio generico e impreciso. Comprensione settoriale del testo. Capacità di alcune valutazioni molto superficiali con guida. Impegno discontinuo.
4
Conoscenza lacunosa degli argomenti. Esecuzione di compiti semplici con gravi errori, anche con guida. Analisi e sintesi non significative. Metodo di studio molto incerto. Utilizzo di un linguaggio elementare e non corretto, con esposizione disorganizzata degli argomenti. Mancata comprensione del testo. Impegno molto scarso.
Tabella B : DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE CATTOLICA (per la redazione della “speciale nota” di cui all’art.309 del D.Lgs. n.297 del 1994)
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare
i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il
significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali
festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra
cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica
le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a
lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.
Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano
per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga
sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di I grado
• L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità̀ e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di
senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa
interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità̀ capace di accoglienza, confronto e
dialogo.
• Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù̀, del cristianesimo delle origini.
125
• Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia
civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole.
• Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in
ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale
e spirituale.
• Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili.
• Inizia a confrontarsi con la complessità̀ dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
DESCRITTORI
Giudizio
Non ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti per l'unità di apprendimento NON SUFFICIENTE
Ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti per l'unità di apprendimento SUFFICIENTE
Ha una conoscenza completa ma non approfondita dei contenuti proposti
nell'unità di apprendimento
BUONO
Ha una conoscenza precisa dei contenuti proposti nell'unità di apprendimento DISTINTO
Ha conoscenza precisa e approfondita dei contenuti dimostrando una capacità di
rielaborazione critica
OTTIMO
Tabella C : GIUDIZI SINTETICI PER LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE
ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (per la redazione della nota di cui al comma 7
dell’art.2 del D.Lgs. n.62 del 2017, indicante l’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti)
In alternativa alla religione cattolica s’intende impegnare gli alunni in un percorso didattico-educativo per
conoscere e riconoscere nella vita scolastica ed extrascolastica il valore delle regole nella convivenza civile,
il senso della legalità e della giustizia per un percorso di educazione verso scelte responsabili e consapevoli.
126
La normativa afferma che: “La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti le modalità di
differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione
diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite”
(Linee Guida sui DSA, allegate al DM 12 luglio 2011) e D.lgs n. 66 del 13 aprile 2017, concernente norme per
la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità e, in particolare, l'articolo 7.
Obiettivi
INDICATORI -Impadronirsi dei
valori della legalità
affinché questa non
resti una parola
vuota ma si riempia
di significati reali,
concreti.
-Riconoscersi come
soggetti di
diritti/doveri
(individuali e
collettivi).
- L’importanza delle
leggi e del bene
comune in
particolare la
salvaguardia
dell’ambiente.
- AUTONOMIA:
è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo
efficace;
- RELAZIONE:
interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima pro-
positivo;
- PARTECIPAZIONE:
collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;
- RESPONSABILITÀ:
rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna
ricevuta;
- FLESSIBILITÀ:
reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni
funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
- CONSAPEVOLEZZA:
è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.
( Indicatori tratti dalle linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione
allegate a suo tempo alla C.M. n. 3 del 13.02.2015 integrate dalla nota prot. n. 2000/2017).
GIUDIZIO DESCRITTORE
OTTIMO L’alunno rispetta e propone regole condivise, si relaziona positivamente con l’adulto ed ha acquisito un notevole senso del dovere e di responsabilità. Collabora efficacemente con l’adulto e il gruppo dei pari. E’ autonomo nel reperire e usare efficacemente strumenti di lavoro.
DISTINTO L’alunno rispetta le regole, si relaziona positivamente con l’adulto ed ha acquisito un buon livello di responsabilità e senso del dovere. Collabora con gli adulti e il gruppo di pari. E’ autonomo e collaborativo.
BUONO L’alunno generalmente rispetta le regole, si relaziona abbastanza positivamente con gli altri ed ha acquisito un discreto livello di autonomia, responsabilità e senso del dovere. Collabora con i suoi pari.
SUFFICIENTE L’alunno non sempre rispetta le regole, si relaziona con gli altri con qualche difficoltà ed ha acquisito un parziale senso del dovere, di responsabilità e autonomia.
INSUFFICIENTE L’alunno raramente rispetta le norme comportamentali, si relaziona con gli altri con difficoltà, dimostra scarsa responsabilità, limitato senso del dovere e modesta autonomia.
127
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni viene espressa, per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica. Nella scuola del primo ciclo il comportamento viene analizzato in una dimensione prettamente educativa e, pertanto, la valutazione dello stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma deve consistere in una formulazione allargata in riferimento alla costruzione/maturazione di competenze comportamentali attraverso GIUDIZI SINTETICI che tengano conto : di : Autonomia - Relazione - Partecipazione- Responsabilità - Flessibilità- Consapevolezza. Il giudizio sintetico fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica, Il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio. C.M. 1865/17 In particolare la scelta del Collegio Docenti è ricaduta sulle competenze di cittadinanza : -Collaborare e Partecipare -Agire in modo autonomo e responsabile e sulla valorizzazione dei comportamenti positivi delle alunne e degli alunni.
Tabella F : criteri per la valutazione del comportamento in base al D. LGS. n.62/2017.
128
GIUDIZIO INDICATORI DESCRITTORI TAB. F
OTTIMO
Corretto, responsabile e
controllato.
FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenza assidua alle lezioni, rispetta gli orari e non ha
ritardi.
COLLABORARE -saper discutere
-rispettare i diversi punti di vista
- capacità di rafforzare la
responsabilità di altre persone
(famiglia, parenti, amici, vicini...)
-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito ed è
quasi sempre disponibile a cambiare un punto di vista alla
luce di opinioni diverse dalle proprie.
-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti di
vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa qualcosa
per ricercare soluzioni condivise.
- Tenta di incoraggiare gli altri ad essere più consapevoli
ed informati sui diversi problemi incontrati
nell’esperienza e su come adottare atteggiamenti utili per
la loro soluzione.
PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.
-Sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni
orientate all’interesse comune, sa coinvolgere altri
soggetti.
-Sa adeguare il proprio punto di vista, adattandosi a nuovi
contesti e/o problemi connessi all'evoluzione delle
situazioni, senza perdere la coerenza con il progetto
iniziale.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti
-Assumersi responsabilità e prendere decisioni
- assolve gli impegni scolastici in
maniera puntuale e costante (compiti, materiale
didattico, prove di verifica e avvisi scolastici da far
sottoscrivere)
-L’allievo sa prendere decisioni fondate dopo attenta
considerazione dei diversi aspetti del problema in esame.
E’ inoltre consapevole delle responsabilità connesse alle
decisioni prese.
DISCIPLINA -assumere comportamenti positivi
-non ha a suo carico note e provvedimenti disciplinari; ha invece segnalazioni positive da parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile; il suo comportamento è apprezzato per responsabilità e serietà in varie situazioni scolastiche e non.
129
DISTINTO
Corretto
FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenza assidua alle lezioni, rispetta gli orari ed
ha rari ritardi.
- Non ha ritardi COLLABORARE -saper discutere
-rispettare i diversi punti di vista
- capacità di rafforzare la
responsabilità di altre persone
(famiglia, parenti, amici, vicini...)
-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito
ed è disponibile a cambiare un punto di vista alla
luce di opinioni diverse dalle proprie.
-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti
di vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa
del suo meglio per ricercare soluzioni condivise.
-Aiuta attivamente gli altri a raggiungere una
maggiore consapevolezza e comprensione dei
problemi incontrati nell’esperienza e del proprio
ruolo nella loro soluzione.
PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in
formazioni, azioni, progetti finalizzati alla
soluzione di problemi
-affrontare situazioni problematiche nella loro
evoluzione che pongono il soggetto di fronte a
nuovi contesti e/o problemi non previsti.
-Sa condividere con il gruppo di appartenenza
azioni orientate all’interesse comune, è molto
attivo nel coinvolgere altri soggetti.
-Sa adeguare pienamente il proprio punto di vista,
adattandosi a nuovi contesti e/o problemi connessi
all'evoluzione delle situazioni, senza perdere la
coerenza con il progetto iniziale.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti
-Assumersi responsabilità e prendere decisioni
- Dà importanza al rispetto gli impegni scolastici
(compiti, materiale didattico, prove di verifica e
avvisi scolastici da far sottoscrivere)
-L’allievo sa prendere decisioni fondate dopo
attenta considerazione dei diversi aspetti del
problema in esame. E’ inoltre consapevole delle
responsabilità connesse alle decisioni prese.
DISCIPLINA
- assumere comportamenti positivi
-non ha a suo carico provvedimenti disciplinari;
ha invece eventuali segnalazioni positive da
parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle
regole della convivenza civile; il suo
comportamento è apprezzato per responsabilità e
serietà in varie situazioni scolastiche.
130
BUONO
Vivace ma responsabile
FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta abbastanza regolarmente le lezioni, rispetta
quasi sempre gli orari.
- Non ha ritardi COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)
- Si coinvolge nel dibattito ma spesso mantiene
testardamente il suo punto di vista di fronte a opinioni
diverse dalle proprie.
- L'allievo dimostra l'accettazione di opinioni, convinzioni e
punti di vista diversi dai propri; tende raramente a
ricercare soluzioni condivise.
- Tenta casualmente di incoraggiare gli altri a raggiungere
una maggiore consapevolezza e comprensione dei
problemi incontrati nell’esperienza e del proprio ruolo
nella loro soluzione. PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.
- Sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni orientate all’interesse comune, ma collabora solo se spronato da chi è più motivato. -Sa adeguare ragionamenti e atteggiamenti solo quando i nuovi contesti e/o problemi da affrontare non si discostano troppo da quelli già conosciuti.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti
-Assumersi responsabilità e prendere decisioni
- Non sempre dà importanza al rispetto degli impegni
scolastici (compiti, materiale didattico, prove di verifica e
avvisi scolastici da far sottoscrivere)
-L’allievo si assume responsabilità sul piano personale,
ma non si impegna in prima persona per contribuire alla
soluzione di problemi collettivi.
DISCIPLINA - assumere comportamenti positivi
-nessuna segnalazione sul registro o segnalazioni di scarsa rilevanza; rare segnalazioni positive da parte del C.d.C. per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile; il suo comportamento è apprezzato per responsabilità e serietà in sporadiche situazioni.
131
SUFFICIENTE
Eccessivamente
vivace
Eccessivamente vivace
FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta in modo saltuario le lezioni, entra
sistematicamente in ritardo ed esce anticipatamente.
COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)
-E’ in grado di impegnarsi attivamente nel dibattito ed è
disponibile a cambiare un punto di vista alla luce di
opinioni diverse dalle proprie.
-Di fronte alla diversità di opinioni, interessi e punti di
vista, l'allievo capisce le ragioni degli altri e fa del suo
meglio per ricercare soluzioni condivise.
-Aiuta attivamente gli altri a raggiungere una maggiore
consapevolezza e comprensione dei problemi incontrati
nell’esperienza e del proprio ruolo nella loro soluzione.
PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.
-L’allievo sa condividere con il gruppo di appartenenza azioni orientate all’interesse comune, ma collabora solo se spronato da chi è più motivato -L'allievo è in grado di adeguare ragionamenti e atteggiamenti solo quando i nuovi contesti e/o problemi da affrontare non si discostano troppo da quelli già conosciuti.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti
-Assumersi responsabilità e prendere decisioni
-Assolve raramente gli impegni scolastici
-L’allievo si assume responsabilità sul piano personale,
ma non si impegna in prima persona per contribuire alla
soluzione di problemi collettivi.
DISCIPLINA
- assumere comportamenti positivi
-Disturba frequentemente l’attività didattica,
ha a suo carico un numero rilevante di ammonizioni gravi;
ha segnalazioni negative da parte del C.d.C. per il rispetto
delle regole della convivenza civile; il suo comportamento
evidenzia irresponsabilità e scarsa serietà in varie situazioni.
132
INSUFFICIENTE
Poco responsabile
FREQUENZA E PUNTUALITÀ - Frequenta in modo saltuario ed entra sistematicamente
in ritardo.
COLLABORARE -saper discutere -rispettare i diversi punti di vista - capacità di rafforzare la responsabilità di altre persone (famiglia, parenti, amici, vicini...)
-L'allievo evita la discussione
- L'allievo non tollera convinzioni/opinioni diverse dalle proprie; diventa verbalmente aggressivo verso coloro che esprimono convinzioni/opinioni diverse. -L’allievo non sviluppa comportamenti attivi finalizzati alla soluzione di problemi comuni con il gruppo di appartenenza.
PARTECIPARE -condividere con il gruppo di appartenenza in formazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi -affrontare situazioni problematiche nella loro evoluzione che pongono il soggetto di fronte a nuovi contesti e/o problemi non previsti.
-L’allievo non sviluppa comportamenti attivi finalizzati alla soluzione di problemi comuni con il gruppo di appartenenza -In situazioni che pongono il soggetto di fronte a problemi nuovi, egli non sa adeguare i propri ragionamenti e/o atteggiamenti, si limita a ripetere procedure già conosciute, senza sforzarsi di adattarli ai nuovi contesti.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -esercitare coerenza tra conoscenze, valori e comportamenti
-Assumersi responsabilità e prendere decisioni
-Non assolve mai gli impegni scolastici.
-L’allievo non sa assumersi responsabilità, individuali e
collettive, non considera la possibilità di agire in prima
persona per contribuire alla soluzione del problema.
DISCIPLINA - comportamenti positivi
-Disturba frequentemente l’attività didattica, ha a suo carico un numero consistente di provvedimenti disciplinari per violazione reiterata del regolamento d’istituto; ha a suo carico una sospensione dalle lezioni per comportamenti che violano la dignità ed il rispetto della persona umana e dell’ambiente.
MODALITA’ PER LA VALUTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI CURRICOLARI PER GRUPPI DI ALUNNE E DI ALUNNI
A livello generale, la valutazione degli alunni con BES deve:
essere coerente con gli interventi e i percorsi pedagogici e didattici programmati (PEI o PDP);
essere effettuata sulla base di criteri personalizzati e adattati all’alunno/a, definiti, monitorati e documentati nel PDP/PEI e condivisi da tutti i docenti del team di classe;
tenere presente:
la situazione di partenza degli alunni
i risultati raggiunti dagli alunni nei propri percorsi di apprendimento
133
i livelli essenziali di competenze disciplinari previsti dalle Indicazioni Nazionali
le competenze acquisite nel percorso di apprendimento
verificare il livello di apprendimento degli alunni, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti riferiti alle abilità deficitarie, e curando principalmente il processo di apprendimento piuttosto che il prodotto elaborato;
prevedere la possibilità di aumentare i tempi di esecuzione e di ridurre quantitativamente le consegne;
essere effettuata con gli strumenti compensativi e le misure dispensative individuate nell’ambito del PDP.
Nel PDP/PEI si farà riferimento ai criteri di valutazione attuati nelle verifiche scritte e orali; a tal proposito, è
meglio NON scrivere su ogni verifica gli adattamenti fatti, in quanto l’azione di evidenziare in una prova le
personalizzazioni adottate a favore di un alunno con DSA/BES ha molti più aspetti negativi che positivi. La
personalizzazione delle verifiche, se fatta secondo il DM 5669/11, ha il compito di evitare che il disturbo di
apprendimento condizioni i risultati della prova indipendentemente dalle conoscenze o abilità dell'alunno.
Non va considerata quindi come un favore o agevolazione, ma come atto di sostanziale equità. Rimarcare, a
ogni prova, la personalizzazione tende a far apparire il tutto come una serie di concessioni e questo non
solo non è giusto ma può avere ricadute pesanti su autostima e motivazione. Si possono scrivere
annotazioni a proposito della verifica somministrata, se proprio necessario, nel registro elettronico e nei
documenti riservati all’ufficio della Direzione Scolastica.
Valutazione degli alunni con altri BES (Area dello svantaggio socio-economico, linguistico e culturale):
Sulla base della DM 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e della C.M. n° 8 del 06/03/2013.
Si riporta la parte della circolare esplicativa (n° 8 del 06/03/2013) che espone la posizione del Ministero
sugli alunni con Bisogni educativi speciali. Si vuole inoltre richiamare ulteriormente l’attenzione su
quell’area dei BES che interessa lo svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La Direttiva, a tale
proposito, ricorda che “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”~ “Tali tipologie di BES dovranno essere
individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali),
ovvero di ben ondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per
coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni
di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema
scolastico nell’ultimo anno - è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre
che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio la dispensa dalla lettura ad alta
voce e le attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità
sopra indicate ".
Nella circolare viene chiarito che spetta al team docenti verbalizzare i casi che devono essere presi in carico
come BES e individuare in quella sede gli strumenti compensativi e dispensativi da utilizzare e le strategie
da mettere in atto per personalizzare il percorso educativo degli alunni con BES.
134
Per la valutazione i team docenti faranno riferimento:
ai progressi evidenziati, considerati i livelli di partenza, sia in relazione all’apprendimento sia alla maturazione personale;
all’impegno profuso, pur in presenza di un livello di competenza ancora incerto.
È, inoltre, importante che il team docenti, relativamente ai percorsi personalizzati per gli alunni in
situazione di svantaggio e considerata la caratteristica di temporaneità di tali percorsi:
individui modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano prove assimilabili a quelle del percorso comune;
stabilisca livelli essenziali di competenze disciplinari che consentano di valutare la contiguità con il
percorso comune;
sulla base dei livelli essenziali di competenze disciplinari, definisca i contenuti della valutazione, curando principalmente il processo di apprendimento piuttosto che il prodotto elaborato.
Un’adeguata comunicazione con la famiglia, ove sia possibile, può favorire la comprensione dei criteri e la gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei percorsi.
Valutazione del percorso scolastico valutazione alunni non italofoni
La valutazione degli alunni stranieri deve avere un carattere orientativo e formativo, finalizzato alla
promozione della persona nell’interezza della sua storia.
La valutazione iniziale, nella fase dell’accoglienza, prevede alcune azioni:
1. I docenti procedono alla rilevazione delle conoscenze per mezzo di osservazioni ed, eventualmente, della somministrazione di prove oggettive di ingresso di lingua italiana e di altre discipline.
2. I docenti identificano livelli e bisogni formativi e didattici.
Successivamente potrà esservi i l necessario adattamento dei programmi di insegnamento (D.P.R. 394 del
1999, art. 45) definito in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri.
La circolare n. 24 del 2006 “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” fornisce un
quadro riassuntivo di indicazioni finalizzate all’organizzazione dell’inserimento e dell’integrazione degli
alunni stranieri.
In questo contesto che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, I Consigli di Classe
prendono in considerazione tutti, o solo in parte, i seguenti indicatori:
•il percorso scolastico pregresso;
•gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
•risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2;
•i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
la motivazione;
la partecipazione;
l’impegno;
135
La progressione e le potenzialità d’apprendimento.
Alla fine del l primo quadrimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è prossimo alla stesura dei
documenti di valutazione, i l Consiglio di Classe, dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, potrà
esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di questo tipo:
“La valutazione non viene espressa in quanto l’alunni si trova nella fase di alfabetizzazione in
lingua italiana”.
Oppure:
“La valutazione espressa fa riferimento al P.S.P. (Piano di Studio Personalizzato), programmato
per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua
italiana”.
Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, i l Consiglio di Classe può ricorrere alla seconda
formulazione, tenendo conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale.
Valutazione degli alunni diversamente abili
Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa
riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi. Nel valutare l’esito scolastico i docenti faranno
riferimento:
al grado di maturazione e di autonomia raggiunto globalmente dall’alunno;
al conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi, individuati nel PEI Nel DPR del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che” La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.” Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, è rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione.
Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce,
coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione
sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate
nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe d’inserimento.
La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi
individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa
sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.
Nei casi in cui la valutazione differenziata per discipline sia particolarmente difficoltosa in presenza di PEI rivolti
principalmente al raggiungimento di una maturazione globale di autonomie personali e sociali e delle capacità
di comunicazione e relazione, si fa riferimento alla valutazione degli obiettivi previsti nei Campi di Esperienza
136
degli Orientamenti della Scuola dell'Infanzia, tra i quali è possibile rintracciare i precursori degli obiettivi
disciplinari della Scuola Primaria.
Valutazione degli alunni con DSA
E’ effettuata sulla base del PDP in relazione sia alle misure dispensative sia agli strumenti compensativi
adottati. La strutturazione delle verifiche dovrà consentire allo studente di mostrare il grado di prestazione
migliore possibile. È opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalità più
facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengono formulate (organizzazione percettiva delle informazioni
nello spazio pagina, ripasso pochi minuti prima della verifica, formulazione della stessa domanda con differenti
modalità...). Le eventuali prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo
modalità compatibili con le difficoltà che presenta lo studente. La prestazione orale va privilegiata e
considerata come compensativa della prestazione scritta. Buona prassi applicare, anche nell’ambito delle
verifiche, le misure che possono favorire le condizioni ottimali per una miglior prestazione possibile ricorrendo
anche all’uso di audiolibri e di sintesi vocali associate, come pure all’uso del PC con correttore automatico e
dizionario digitale
I team docenti delle classi frequentate da alunni con DSA dovranno:
programmare le prove di verifica (scritte e/o orali);
impostare le verifiche scritte con prevalenza di quesiti strutturati secondo la modalità verso la quale l’alunno/a abbia mostrato maggiore familiarità;
permettere l’uso dei mediatori didattici (schemi, immagini, mappe) durante le prove di verifica (scritte e/o orali);
recuperare e/o integrare le prove scritte negative o incomplete con interrogazioni orali, concordate nei tempi e nei contenuti;
tenere conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti; tenere conto dei contenuti piuttosto che della forma, nella valutazione delle prove scritte;
nell’esposizione orale, non pretendere la memorizzazione di date e di elementi mnemonici (es. tabelline);
valutare la partecipazione attiva nelle attività inclusive tenendo conto delle caratteristiche del disturbo;
passare da una valutazione sommativa (di prestazione) dei processi di apprendimento a una valutazione formativa (dove c’ğ il compito sfidante) i cui tratti distintivi sono: la valutazione autentica e autovalutazione.
- SI ALLEGANO PROSPETTO RIASSUNTIVO E SUGGERIMENTI OPERATIVI
PROSPETTO RIASSUNTIVO
137
VALUTAZIONE DI CIASCUN ALUNNO/A CON BES:
PERSONALIZZATA
PREVISTA NEL PDP/PEI
CONDIVISA DAL TEAM DOCENTI
FLESSIBILE CHE UTILIZZA GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI PREVISTI DALLA NORMA
CHE NON PUO’, QUINDI, ESSERE UGUALE PER TUTTI
SUGGERIMENTI OPERATIVI
GLI ERRORI DA EVITARE NELLA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO/ A CON BES
Non proporre compiti superiori alle effettive capacità dell’alunno/a.
Non proporre modalità valutative che non siano previste nel PDP/PEI.
Non proporre verifiche su parti del programma che non siano state effettivamente
svolte e ripetute in classe.
Non dare eccessiva importanza a errori che non recano pregiudizio all’esito finale in
termini di acquisizione dei contenuti disciplinari.
Non rilevare gli errori interrompendo durante la prestazione valutativa.
ASPETTI DA FAVORIRE DURANTE LA VALUTAZIONE
Selezionare le competenze fondamentali tralasciando gli aspetti marginali di ogni disciplina.
Valutare sempre il rapporto tra risultato e sforzo richiesto.
Accontentarsi di risultati parziali confidando in un apprendimento per accumulazione nel tempo, anche verso la fine di un ciclo.
Nel commento a un’interrogazione, identificare gli aspetti positivi prima di quelli negativi, dimostrandosi ottimisti quanto alle possibilità di recupero alla fine dell’unità di apprendimento o del percorso scolastico annuale.
Valutare in modo costruttivo, separando l’errore dal contenuto; anche visivamente, segnare in modo diverso gli errori effettivamente legati all’oggetto della verifica da quelli di tipo strumentale.
Permettere all’alunno/a di ripetere la stessa verifica quando sente di avere superato gli ostacoli iniziali o comunque dargli atto che li ha superati.
Consentire l’utilizzo delle misure compensative e dispensative previste nel PDP/ PEI.
138
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DEGLI INSEGNAMENTI FINALIZZATI ALL’AMPLIAMENTO E ALL’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La valutazione dei progressi degli alunni sarà effettuata con le stesse modalità di valutazione
degli apprendimenti e della rilevazione delle competenze già in uso per la didattica (r ubriche
valutative e autovalutative, griglie per le osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive); anche le
attività proposte saranno oggetto di valutazione tramite schede di autovalutazione per i Docenti
e per gli alunni.
Il momento di autovalutazione per i Docenti ha lo scopo di migliorare le proprie modalità organizzative e di progettazione del processo d’insegnamento; per gli alunni, invece, fa parte di un più ampio processo di apprendimento volto alla piena consapevolezza dei progressi individuali.
SCHEDA DI MONITORAGGIO ALUNNI Primaria
PROGETTO PTOF:_________________________________________________________________
NOME ______________________________ COGNOME____________________________________
SCUOLA______________________________CLASSE FREQUENTATA _________SEZ. _________
PLESSO ________________
L’ARGOMENTO DEL PROGETTO TI E’ SEMBRATO INTERESSANTE?
□ Sì □ No
E’ STATO PIACEVOLE COLLABORARE CON I TUOI COMPAGNI?
□ Sì □ No
HAI RILEVATO QUALCOSA CHE NON TI HA COMPLETAMENTE SODDISFATTO? CHE COSA? CHE COSA CAMBIERESTI?
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________
QUALI COMPETENZE HAI ACQUISITO (cosa sai fare e cosa hai imparato)
___________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________
SPIEGA SE DURANTE LE VARIE ATTIVITA’ TI SEI ANNOIATO E PERCHE’:
___________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________
AL TERMINE DEL PROGETTO CHE COSA E’ CAMBIATO NEL TUO MODO DI FARE E DI
139
PENSARE?
□ Sì specificare cosa__________________________________________________________________
□ No □ In parte
IL PROGETTO E’ SERVITO ANCHE AD AIUTARTI A RICONOSCERE E A CORREGGERE ALCUNI ERRORI ?
□ Si (specificare le discipline)_______________________________________________________
□ No □ Altro _________________________________________________________
IL PROGETTO SI E’ SVOLTO COSI’ COME TI ASPETTAVI?
□ Sì
□ No, perché ___________________________________
PARTECIPERAI AD ALTRI PROGETTI PTOF?
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________
SCHEDA DI MONITORAGGIO ALUNNI secondaria di I°
PROGETTO PTOF:_________________________________________________________________
NOME ______________________________ COGNOME____________________________________
SCUOLA______________________________CLASSE FREQUENTATA _________SEZ. _________ PLESSO ________________
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DEL CORSO:
□ Interesse per la tematica affrontata □ Propensioni personali □ Coinvolgimento da parte dei docenti □ Desiderio di a llargare i
propri orizzonti culturali □ Coinvolgimento da parte dei compagni
DIFFICOLTA’ INCONTRATE:
□ Orario □ Organizzazione □ Tempi □ Strutturazione □ Metodologie usate
140
SUGGERIMENTI ( cosa modificheresti?)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………
COMPETENZE ACQUISITE (cosa sai fare e cosa hai imparato)
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________
SPECIFICARE SE DURANTE L’ATTIVITA’ C’E’ STATO UN CALO DI INTERESSE E PERCHE’:
___________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________
IL CORSO HA AVUTO UNA RICADUTA SULL’ATTIVITA’CURRICULARE?
□ Si specificare quale________________________________________
□ No □ In parte
IL CORSO E’ SERVITO A COLMARE LACUNE DI BASE?
□ Si (specificare le discipline)________________________________________
□ No □ Altro _________________________________________
IL PROGETTO E’ STATO RISPONDENTE ALLE TUE ASPETTATIVE?
□ Rispondente alle aspettative
□ Altro ___________________________________
PARTECIPERAI AD ALTRI PROGETTI PTOF?
____________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
141
DEFINIZIONE DELLE SPECIFICHE STRATEGIE DA ATTIVARE PER IL MIGLIORAMENTODEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
Da un’attenta analisi dei bisogni formativi, e grazie all’ organico potenziato, è possibile nei diversi contesti
classe attivare dei progetti di recupero, potenziamento e consolidamento delle competenze e delle abilità
di base, nell’ottica di progettare e realizzare risposte adeguate alle peculiari esigenze personali degli alunni.
La scuola promuove anche, attraverso progetti extracurriculari, vari interventi atti al miglioramento per un
approccio globale, attento alle potenzialità complessive degli alunni e alle varie risorse presenti nella
scuola.
L’intento è poter garantire ad ogni alunno l’originalità del suo percorso individuale attraverso la definizione
e la realizzazione di strategie educative e didattiche che tengano conto della singolarità e complessità di
ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità (I.N.).
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE NELL’AMBITO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE CHE
SARANNO OGGETTO DI VALUTAZIONE.
La valutazione delle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione" trova espressione nel
complessivo voto delle discipline dell'area storico-geografica, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 169/2008.
Da anni il curricolo verticale del nostro I.C. pone l’educazione alla legalità, al centro dell’azione didattica ed
educativa dei tre gli ordini di scuola. Le otto competenze chiave europee, costituiscono lo sfondo e i
traguardi finali del nostro percorso, che si snoda attraverso quattro UdA interdisciplinari, incentrate sui
temi propri della cittadinanza attiva:
o riconoscimento del sé e dell’altro;
o intercultura e solidarietà;
o valori sociali e morali;
o rispetto della legge;
o salute e sicurezza;
o salvaguardia dell’ambiente e delle risorse;
o valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali. La didattica per competenze è la grande sfida che i docenti della nostra scuola hanno accolto sollecitando in
ogni UdA un approccio significativo ai temi proposti, attraverso compiti autentici (o di realtà), in cui gli
allievi devono affrontare dei problemi reali o realistici, “agire” da cittadini, esercitando le competenze in
contesti significativi e di esperienza, realizzare dei prodotti.
Le competenze di cittadinanza si caratterizzano per il loro carattere di “trasversalità”, non sono dunque riconducibili ad un’area disciplinare specifica: “le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire” (I.N.). In effetti le nostre UDA, hanno titoli emblematici:
Il coraggio di essere se stessi;
142
Il coraggio di accogliere l’altro e impegnarsi nel sociale;
Il coraggio degli eroi;
Il coraggio di difendere i valori; Tutte le Unità di Apprendimento contano sul linguaggio proprio di tutte le discipline di studio, che insieme concorrono verso il “nuovo umanesimo” invocato dalle I.N., ma soprattutto raccontano lo sforzo di tutti i docenti di uscire dallo schema consueto della didattica tradizionale, fondata soprattutto sulla lezione frontale, per puntare su un apprendimento significativo e coinvolgente. Il raggiungimento dei traguardi di competenza previsti nelle diverse unità di apprendimento verrà valutato in itinere e alla fine del percorso. La Valutazione del profitto (accertamento delle conoscenze e delle abilità), attraverso verifiche e osservazioni sistematiche, condotte con strumenti diversi: interrogazioni, prove strutturate e semi-strutturate, redazione di testi, prove pratiche…, sarà affiancata dalla Valutazione delle Competenze (Valutazione Formativa), che osserva l’alunno alle prese con un compito significativo, considerando “il processo (come lavora, come si relaziona, la diligenza, la puntualità, la capacità di far fronte alle crisi, ecc.) e il prodotto (mediante la valutazione degli elementi importanti propri del prodotto)” (F. Da Re). La valutazione formativa si avvarrà di rubriche valutative e autovalutative, griglie per le osservazioni
sistematiche e autobiografie cognitive, costruite ad hoc.
DEFINIZIONE DELLE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE EFFICACI E TRASPARENTI IN MERITO ALLA
VALUTAZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO
La scuola assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la
valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto
delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne
tecnologie attraverso il Registro elettronico, comunicazioni scritte e/o verbali (colloqui quadrimestrali e
nelle ore di ricevimento).
DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE SIGNIFICATIVE SVILUPPATE IN SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO
NON FORMALE E INFORMALE CHE LA SCUOLA VALORIZZERA’
Le attività extrascolastiche rivestono un ruolo importante nella socializzazione dei giovani: gli spazi
ricreativi, formativi e del tempo libero esterni alle strutture scolastiche offrono un contesto organizzato
e danno a bambini e ragazzi l’opportunità di impegnarsi, coltivare gli interessi personali, sviluppare le
facoltà intellettive ed emotive e la creatività, imparare ad assumersi responsabilità sociale e ad acquisire
competenze chiave, le cosiddette soft skill (ad es. capacità di lavorare in gruppo, capacità comunicative
e di gestione dei conflitti, spirito imprenditoriale, motivazione) per riuscire a integrarsi socialmente e
professionalmente.
La scuola valorizzerà, al di fuori dell’apprendimento formale in un’istituzione scolastica, esperienze di
apprendimento non formali. Previa presentazione di certificazioni, promuoverà tutte quelle attività
extrascolastiche svolte in diversi ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive) che
favoriscono nei ragazzi il benessere fisico, che li aiutano a divenire persone capaci di assumersi le
proprie responsabilità a livello personale, culturale e sociale.
Il Consiglio di Classe valorizzerà anche la :
partecipazione ad attività istituzionali della vita scolastica;
partecipazione ad attività esterne organizzate dalla scuola o da essa richieste;
partecipazione attiva e continuativa a manifestazioni e progetti in orario curricolare e non.
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