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1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015. Proposto dal Collegio dei Docenti del 3 settembre 2018 Approvato dal Consiglio di Istituto del 17 ottobre 2018 SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – Fax 011/66.02.077 e.mail: [email protected] Cod. Ministeriale: TOMM25900N Cod. Fiscale : 97602630010 PLESSO MATTEOTTI C.so Sicilia, 40 – 10133 TORINO Tel. 011/66.14.514 – Fax 011/66.12.922 www.nievomatteotti.gov.it

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015.

Proposto dal Collegio dei Docenti del 3 settembre 2018

Approvato dal Consiglio di Istituto del 17 ottobre 2018

SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – Fax 011/66.02.077

e.mail: [email protected] Cod. Ministeriale: TOMM25900N Cod. Fiscale : 97602630010

PLESSO MATTEOTTI C.so Sicilia, 40 – 10133 TORINO Tel. 011/66.14.514 – Fax 011/66.12.922 www.nievomatteotti.gov.it

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INDICE

Premessa pag. 4

Presentazione dell’Istituto pag. 5

I DESCRIZIONE CONTESTO pag. 6

1.1 Breve storia pag. 6 1.2 Studenti pag. 7 1.3 Territorio pag. 8 1.4 Edilizia e sicurezza pag. 11 1.5 Organigramma Sicurezza pag. 14

II RISORSE pag. 15

2.1 Risorse umane pag. 15

2.1.1 Necessità comuni pag. 18

2.1.2 Organigramma – Funzioni strumentali pag. 20

2.1.3 Organico di potenziamento pag. 22

2.1.4 Organico Amministrativo pag. 23

2.1.5 Organizzazione amministrativa pag. 24

2.1.6 Famiglie e Banca del Tempo pag. 25

2.2 Risorse tecnico-strumentali pag. 27

2.3 Risorse finanziarie pag. 28

III RISORSE DI RETI pag. 30

IV OFFERTA ATTUALE pag. 36

4.1 Strategie pag. 36

4.2 Piano orario pag. 36

4.3 Indirizzo musicale pag. 38

4.4 Progetti pag. 39

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4.4.1 Progetti per la tutela della salute pag. 45

4.4.2 Progetti per la formazione dei docenti e personale ATA pag. 46

4.5 Potenziamento linguistico pag. 48

4.6 Piano per l’inclusività pag. 50

4.7 Progetto Fuoriclasse pag. 53

V VALUTAZIONE pag. 54

5.1 Valutazione e competenze pag. 54

5.2 Valutazione di Istituto e dei progetti pag. 72

VI ESITI pag. 73

6.1 Scrutinio per fasce pag. 73

6.2 Prove nazionali INVALSI pag. 73

6.3 Scuola superiore - consiglio orientativo pag. 73

VII AZIONI IN COERENZA CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

(PNSD) pag. 76

VIII PIANO DI MIGLIORAMENTO pag. 78

ALLEGATI:

Allegato 1: Protocollo di Accoglienza pag. 88

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Premessa - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo alla Scuola Secondaria di

Primo Grado “Nievo-Matteotti” di Torino, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione

e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 4079/AU del 30 Settembre 2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del

03/09/2018; ;

- il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 17/10/2018;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di

legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico

assegnato;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola e nel sito d’Istituto

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Presentazione dell’Istituto (secondo i requisiti del Marchio SAPERI) Mission: - definire strategie didattiche che permettano a tutti gli studenti il miglior successo formativo attraverso percorsi personalizzati - formare cittadini consapevoli, rispettosi degli altri e dell’ambiente che li circonda

Obiettivi strategici:

- attenzione alle fasce deboli

- attenzione alla valorizzazione delle eccellenze

- attenzione allo “star bene a scuola” sia per gli studenti sia per il personale

- valorizzazione e miglioramento delle competenze professionali e delle

strategie didattiche

- miglioramento dell’utilizzo delle TIC

- miglioramento della progettazione trasversale per competenze

- miglioramento della costruzione di rapporti sul territorio

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I. DESCRIZIONE DEL CONTESTO

1.1 BREVE STORIA

La Scuola Media Statale “Nievo-Matteotti”, oggi Secondaria di Primo Grado, è nata nell’anno scolastico 2000 /2001 a seguito del dimensionamento delle istituzioni scolastiche e si è caratterizzata per le sperimentazioni, didattiche e organizzative, introdotte e realizzate nei due plessi.

Il plesso Ippolito NIEVO sin dal 1981 si è contraddistinto per il progetto di

sperimentazione (art. 3 DPR 419/74) che, anticipando la flessibilità didattica ed organizzativa, ha tracciato la strada all’autonomia scolastica poi introdotta sul territorio nazionale. Grazie alla decennale esperienza nella sperimentazione scolastica, ha dato vita al Polo Sperimentale Internazionale Europeo, costituitosi scuola autonoma nell’anno scolastico 2000/2001.

Il plesso Giacomo MATTEOTTI si è distinto per la sperimentazione della flessibilità - nell'orario e nella didattica - già introdotta alla fine degli anni '80. Nel 1997/98 ha aderito, quale Istituto pilota, al "Progetto Copernico" che ha portato alla razionalizzazione della struttura organizzativa e ad una più efficace progettazione pedagogica. Inoltre la scuola ha sperimentato, con due anni di anticipo, l'organico funzionale per una maggiore stabilità del personale docente ed un migliore utilizzo delle risorse. Il Collegio dei Docenti, nell'anno scolastico 2000/2001, riconoscendo la validità e l’efficacia dei percorsi dei due plessi, ha individuato le finalità comuni, gli obiettivi educativi e didattici trasversali da conseguire ed i criteri di valutazione; di conseguenza, ha integrato le metodologie didattiche ed organizzative, ottimizzando risorse e strategie. Dall’a.s. 2011-2012 è stato attivato nel plesso Nievo un corso ad indirizzo musicale. Dall’a.s. 2016-2017 è attiva l’Orchestra del plesso Matteotti, gestita da tutti i docenti di educazione musicale.

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1.2 STUDENTI

Gli studenti della scuola provengono prevalentemente da un contesto socio - economico medio alto, anche se è presente un numero significativo di allievi con situazioni di disagio. L' eterogeneità degli allievi, principio base nella formazione delle classi prime, porta a considerare prioritaria l' integrazione e rende indispensabile un costante dialogo con le famiglie che, in gran parte, rivelano forti aspettative di successo per i propri figli. Pertanto risulta complesso mantenere con i genitori rapporti che evitino ingerenze nella didattica nel rispetto reciproco dei ruoli. Gli studenti si ritrovano in un ambiente costruttivo e sereno, per cui in genere non si registrano abbandoni o trasferimenti, se non legati a esigenze lavorative del nucleo familiare. Soprattutto negli ultimi due anni il numero degli studenti è aumentato ed è stato necessario incrementare il numero di classi: ciò nonostante, l’Istituto ha dovuto prevedere dei criteri a punteggio, pubblicati sul sito della scuola, per accettare le iscrizioni. Questo non ha impedito la formazione di una lista di attesa, sia per le classi prime sia per le altre.

Numero di

allievi plesso

Nievo

Classi

attivate

Numero di

allievi plesso

Matteotti

Classi

attivate

a.s. 2017-18 529 23 560 24

a.s. 2016-17 550 23 566 23

a.s. 2015-16 525 22 546 22

a.s. 2014-15 509 21 545 22

a.s. 2013-14 511 21 536 22

a.s. 2012-13 478 20 542 22

a.s. 2011-12 497 21 505 21

a.s. 2010-11 499 21 490 21

La buona fama di accoglienza costruita nel tempo dall’Istituto, grazie al costante aggiornamento dei docenti sulle tematiche relative e alla flessibilità della didattica, ha fatto sì che il numero di studenti con disagi di vario genere (certificazioni BES e DSA) sia andato aumentando. A questa tipologia di allievi se ne affianca un’ altra, legata alla presenza di alcuni alunni in situazione di handicap fisico e/o psichico e di altri in situazione di svantaggio. Esistono inoltre diverse situazione di ospedalizzazione temporanea in collaborazione con la scuola in ospedale del Regina Margherita. Frequentano la scuola anche alunni provenienti dalle Comunità della zona e nomadi, figli di giostrai. Negli ultimi anni è aumentato il numero di alunni di altra nazionalità per i quali la lingua italiana è da acquisire o da perfezionare.

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Allievi con

certificazioni

hc plesso

Nievo

Allievi con

certificazioni

hc plesso

Matteotti

Allievi con

certificazioni

BES/DSA

plesso Nievo

Allievi con

certificazioni

BES/DSA

plesso

Matteotti

a.s. 2017-18 15 19 65 67

a.s. 2016-17 15 8 43 57

a.s. 2015-16 13 8 40 52

a.s. 2014-15 12 10 35 42

a.s. 2013-14 7 13 48 69

a.s. 2012-13 10 10 25 39

a.s. 2011-12 13 8 18 25

a.s. 2010-11 13 10 15 20

TABELLA RIASSUNTIVA ANNO SCOLASTICO 2017-2018

Plesso NIEVO

Plesso MATTEOTTI

TOTALE

Numero ALUNNI 529 560 1089

Numero CLASSI 23 24 47

Numero Classi PRIME 7 8 15

Numero Classi SECONDE 8 8 16

Numero Classi TERZE 8 8 16

Numero DOCENTI 66 (*) 70

Numero DOCENTI in comune tra plessi o con altri Istituti

13

Numero totale DOCENTI 131 (*)

Numero ATA Collaboratori scolastici 8 6 14

Assistenti amministrativi 6 - 6

Direttore SGA 1 - 1

(*) di cui 2 docenti comunali

1.3 TERRITORIO

La Scuola fa parte della nuova Circoscrizione 8 "San Salvario – Cavoretto – Borgo Po" a cui si è unita l’ex Circoscrizione 9 “Nizza Millefonti – Lingotto – Filadelfia”. Copre un territorio molto ampio, costituito dalla fascia a destra del fiume Po, da corso Gabetti ai confini di Moncalieri, in cui si trovano i due plessi scolastici, oltre ad una parte sulla riva sinistra, attorno alla zona ospedaliera e corso Bramante, tra via Canova e via Abegg. Ci sono accordi di collaborazione, alcuni consolidati nel tempo, con Enti e associazioni per incrementare risorse e opportunità. Vengono realizzati percorsi formativi di educazione stradale, alla legalità, alla cittadinanza, alla salute e all'

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ambiente. Gli accordi con associazioni sportive hanno consentito agli studenti di partecipare a numerose competizioni, distinguendosi a livello regionale e nazionale. Ottimi sono i rapporti e la collaborazione con la Circoscrizione 8/TO per stimolare il senso civico degli studenti e aprire la scuola al territorio. La presenza della sezione musicale e di una serie di progetti legati al territorio, nonché i due giornalini dei plessi, entrambi con pubblicazione ormai ventennale, offrono alla scuola visibilità e prestigio. Gli istituti scolastici, sia statali che legalmente riconosciuti, di ogni ordine e grado, presenti sul territorio in cui opera la Scuola, sono numerosi; per tali motivi, gli allievi dell’Istituto si rivolgono a differenti Scuole Superiori, anche al di fuori del Comune di Torino. Con vari istituti non mancano i legami. Per quanto riguarda le Scuole Primarie, si attuano progetti di “continuità” consolidati nel tempo con le scuole di riferimento:

- Circolo Didattico “D’Azeglio” - Circolo Didattico “Pellico” - Istituto Paritario Primario “Saint Denis School” - Istituto Paritario Primario “San Michele” - Istituto Paritario Primario “Cadorna” - Istituto Paritario Primario “Buon Consiglio”

Per quanto riguarda le Secondarie di Secondo Grado, il nostro Istituto, oltre ai progetti di “orientamento”, ha costruito nel tempo numerose Reti e progetti di vario genere. Le istituzioni scolastiche statali coinvolte sono:

- Liceo Classico Alfieri - Liceo Classico D’Azeglio - Liceo Scientifico Gobetti - Segrè - Liceo Scientifico N. Copernico - IIS Majorana di Moncalieri - IIS Majorana di Torino - IIS Regina Margherita - IIS Gobetti Marchesini Casale Arduino

• Circoscrizione 8 e 9, sede via Ormea 45 e corso Corsica 55:

- Segreteria – via Ormea 45 - Informa 8 - via Ormea 45 e corso Corsica 55 - Anagrafe - via Campana 30, corso Moncalieri 18, corso Corsica 55 e via Nizza 168

- Servizio socio-assistenziale - via Ormea 45 e via Vado 2 - Sport – via Ormea 45 e corso Corsica 55 - Istruzione, turismo, cultura, tempo libero – via Ormea 45 e corso Corsica 55 - Ufficio Tecnico e Verde Pubblico – corso Moncalieri 18 - Ufficio Tecnico Viabilità e Ambiente – corso Corsica 55

• ASL n. 1, Direzione – via S.Secondo 29. Servizi :

- Poliambulatorio specialistico, via S.Secondo 29 bis - N.P.I. (Neuropsichiatria infantile): Segreteria - via S. Secondo 29 bis Ambulatorio – via Silvio Pellico 28 e via Alassio 36/e - Consultorio pediatrico, via Silvio Pellico 28, corso Corsica 55

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e via Ventimiglia 112 - Ser.T, Servizio tossicodipendenze – Ambulatorio , via Petitti 24 e via Montevideo 45

• Consiglio Scolastico Distrettuale, organo collegiale previsto dai decreti

delegati a livello di distretto, SMS A. Manzoni, corso Marconi 28.

• Biblioteche e Musei : - Biblioteca civica "A. Geisser" - Biblioteca civica “D. Bonhoeffer” - Biblioteca comunale “N. Ginzbourg” - Museo "Don Bosco"

- Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” - Museo della Frutta - Museo di Anatomia “Cesare Lombroso” - Borgo Medievale - Castello del Valentino - Promotrice delle Belle Arti

Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, si segnalano le seguenti risorse: - Linee urbane: 66, 73, 52, 70, 53, 16 , 61, 67, 47 - Linea metro fermata Carducci, nelle vicinanze del plesso Matteotti - Navigazione sul Po: Murazzi/Borgo Medioevale, Murazzi/Italia 61

• Servizi culturali e sociali offerti dagli enti locali :

- Comune di Torino: - Servizi Culturali - via S. Francesco da Paola 3 - Servizi Socio Educativi - via Bazzi 4 - Area Sport e Tempo Libero - corso Ferrucci 122.

- Città Metropolitana: Istruzione e Cultura – corso Inghilterra 7/9 - Regione Piemonte – piazza Castello 165:

- Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale – via Magenta 12 - Cultura, Turismo - via Bertola 34 - Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Diritti Civili – via Bertola 34 - Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa – via Bertola 34 - Sport, Polizia Locale – via Viotti 8 - Sanità, Livelli Essenziali di Assistenza – corso Regina Margherita 153/bis

• Servizi Sociali, Comunità per i Minori, Servizio di NPI e degli UTS ad

esso collegati. per un inserimento efficace dei ragazzi che presentano particolari forme di disagio.

• A partire dal gennaio 2002, è stata individuata sulla base del decreto del

Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) la Direzione Generale Regionale del Piemonte che sostituisce il Provveditorato agli Studi e la Sovrintendenza Regionale, assumendo su di sé alcune funzioni già appartenenti agli uffici centrali del Ministero. Il Direttore generale regionale per il Piemonte è il dott. Fabrizio MANCA; l’USR ha sede in corso Vittorio Emanuele, 70.

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In merito ai servizi decentrati del MPI, l’istituto può inoltre far riferimento all’ Ambito Territoriale per la Provincia di Torino, avente come Dirigente il Dott. SURANITI.

• Verde pubblico : Parco del Valentino, Parco Leopardi, Parco Michelotti, Parco Europa, Parco del Colle della Maddalena, Villa Genero.

1.4 EDILIZIA E SICUREZZA Caratteristiche e stato dei due edifici scolastici La sede della S.M.S. Nievo e la sede della S.M.S. Matteotti risultano realizzate in base ad un unico progetto architettonico e, strutturalmente, si possono considerare identiche. Entrambe sono composte da due corpi di fabbrica con base quadrata che si intersecano fra di loro e sono sfalsati in quota dell’equivalente di mezzo piano. Due rampe parallele di scale poste nella zona di intersezione, collegano i 9 livelli della scuola. Due palestre uguali e parallele con i relativi servizi costituiscono un terzo corpo autonomo. Gli edifici sono dotati di molti laboratori e spazi vari per le attività didattiche. Entrambi gli edifici, anche grazie ad un attento monitoraggio e attività di manutenzione, le ultime delle quali effettuate tra 2015 e 2017, (ad esempio tra l’altro rifacimento o miglioramenti ad ascensore, vetrate, impianto termico, ecc) presentano una soddisfacente situazione edilizia interna ed esterna. Sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori L’Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e di sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D.Lgs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 in materia di prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D.M. 21 giugno 1996 n. 292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS) (v. organigramma). Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08. Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza. In particolare: 1) Esistono depositati in Istituto il DVR e i DUVRI; 2) Esiste il piano di emergenza; 3) Ogni anno si provvede all'informazione di tutte le componenti

scolastiche attraverso la distribuzione e la presentazione commentata dell’opuscolo sulla sicurezza;

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4) Viene attuato il servizio di prevenzione e protezione secondo l'organigramma seguente;

5) Organigramma e opuscolo sulla sicurezza sono pubblicati sul sito istituzionale;

6) Secondo la vigente normativa, si tengono annualmente corsi di formazione e/o attività di aggiornamento sulle tematiche della prevenzione e della sicurezza rivolti a tutto il personale Per gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, gli Addetti Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso vengono attivate, in collaborazione del RSPP esterno, le attività di formazione / aggiornamento previste dalla normativa vigente;

7) Sono previsti momenti di formazione per gli allievi e informazione per gli utenti esterni (in particolare sul piano di emergenza), finalizzati allo sviluppo della cultura della sicurezza;

8) E' stato ultimato il programma degli adeguamenti relativi al rischio delle attività (dipendenti dal Dirigente Scolastico) e al rischio strutturale e impiantistico che compete alla proprietà (Comune di Torino).

9) Nel corso dell’a.s. 2014-2015 si è svolto il primo corso per l’utilizzo del defibrillatore (seguito dai previsti corsi di aggiornamento) al quale hanno partecipato il DS, il DSGA e alcuni docenti. Piemonte Cuore Onlus ha organizzato ulteriori corsi di sensibilizzazione nei quali sono state coinvolte alcune classi di entrambi i plessi. I defibrillatori, donati dall’Associazione sopra-citata sono stati collocati permanentemente in entrambi i plessi. Periodicamente vengono organizzati per le classi corsi di primo soccorso (disostruzione pediatrica e interventi di prima rianimazione)

Certificazioni – Barriere architettoniche Dal punto di vista della sicurezza la scuola è in possesso di tutte le certificazioni previste (idoneità statica, prevenzione incendi, autorizzazione igienico-sanitaria, conformità impianti elettrici, verifica impianto di messa a terra..). Il superamento delle barriere architettoniche è garantito in entrambi i plessi. La situazione è quindi di adeguamento e rispetto delle norme a tutela della sicurezza. Gli allievi raggiungono facilmente i luoghi di erogazione dei servizi attraverso una rete efficiente di mezzi pubblici. L’ente proprietario contribuisce alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici anche se, talvolta, la lentezza burocratica e la mancanza di risorse rallentano gli interventi necessari che la scuola, comunque, segnala con tempestività e costringe ad adottare tutele che, se prolungate eccessivamente nel tempo, possono diventare anche d’ostacolo al mantenimento dell’efficacia dell’azione didattica progettata e preventivamente comunicata agli stakeholders. La cura nella diffusione della cultura della sicurezza, l’ osservanza delle procedure di emergenza, l’attenzione e il monitoraggio continuo da parte dei preposti e di tutti gli utenti della scuola, supportati da aggiornamenti periodici e controllo costante, costituiscono buone pratiche consolidate. Il mantenimento di buoni livelli di sicurezza viene rafforzato dalla tendenza a non consolidare mai la certezza di ambiente sicuro che potrebbe indurre a

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sottovalutare aspetti importanti e ad allentare la rigidità delle procedure di sicurezza e il monitoraggio continuo.

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1.5 ORGANIGRAMMA SICUREZZA

DATORE DI LAVORO

Dott.Andrea RASTELLI

ADDETTI AL SERVIZIO

PREVENZIONE E

PROTEZIONE Elena CARLONE

Federica LORENZONI

Chiara TORRETTA

Monica VIARA

ANTINCENDIO EMERGENZA

Fiorenza BERNARDI

Laura DIANA

Gino FANTON

Luisa NAPOLI

Antonino PICCIONE

Vincenza QUAGLIA

Roberta STRUZZI

PRIMO SOCCORSO

Agata ARENA

Angela BARATTA

Cinzia MORELLO

Massimo SERENO

Chiara TORRETTA

RESPONSABILE SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

Arch. Flavio PASCHETTA

MEDICO COMPETENTE

Dott. Giulio Angelo BOARIO

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

Eleonora SESSO

LAVORATORI DIPENDENTI

121 (+ 1101 allievi)

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II RISORSE

2.1. RISORSE UMANE

Area della dirigenza. Il Dirigente scolastico è il prof. Andrea RASTELLI che si avvale della collaborazione di uno staff costituito da 19 docenti, 4 collaboratori di presidenza e 15 figure di sistema che svolgono attività concordate e definite dal Collegio Docenti (vedi tabella allegata). A fianco del DS opera in costante e quotidiana collaborazione, il Direttore dei servizi generali e amministrativi, sig.ra Daniela GAUDIO, che cura in particolare la programmazione e la gestione finanziaria ed organizzativa.

Incarico Collaboratori

Responsabile sezione staccata – Collaboratore

vicario e responsabile per il S.G.Q

Claudia BOCCA (plesso Matteotti)

Collaboratori della Presidenza

Barbara AUDINO e Giovanna BAIMA POMA (Plesso Nievo)

Roberta STRUZZI (Plesso Matteotti) e responsabile per il S.G.Q

Orientamento Simona SOMMARUGA (plesso Nievo), Claudia BOCCA (plesso Matteotti)

Continuità Elena ROMANELLO e Fabio FALVO (plesso Nievo) Clara DI MEZZA e Enrica LAVAZZA (plesso Matteotti)

Educazione alla salute e Referenti DSA - BES

Giovanna BAIMA POMA– (plesso Nievo) Laura CALDERAZZO (plesso Matteotti)

Inclusione alunni disabili Maria AMATO e Gino FANTON (plesso Nievo), Caterina LIETI e Sandra MAZZUCCO (plesso Matteotti)

Coordinamento del servizio prevenzione e protezione

Chiara TORRETTA (plesso Nievo) Monica VIARA (plesso Matteotti)

Coordinamento Rapporti con il Territorio

Cecilia ROSATELLI (plesso Nievo) Roberta STRUZZI (plesso Matteotti)

A seguito della Legge 107/2015, il Collegio dei Docenti ha definito le modalità di nomina del previsto Comitato di Valutazione, per la parte di sua competenza. Tenendo conto dell’Atto di Indirizzo, del Piano di Miglioramento e della costituzione di un Comitato di Valutazione eletto secondo quanto indicato dalle linee guida definite in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Istituto, documenti pubblicati per trasparenza sul sito della scuola, sono stati inoltre distribuiti i fondi destinati all’incentivare la professionalità docente.

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Area docenti. L’organico funzionale che consentiva una gestione flessibile delle risorse e una conseguente riorganizzazione delle cattedre in funzione delle attività previste nel piano dell’offerta formativa, è stato abolito dal MIUR dall’anno scolastico 2002/2003. Le risorse sono state assegnate quindi in funzione del numero delle classi e degli alunni. Nell’a.s. 2004/05, con l’applicazione della Legge 53/03, sono state progressivamente ridotte le risorse docenti provocando un calo di organico significativo; con la Legge 133/08 è stato rivisto il tempo scuola e la conseguente assegnazione di risorse del personale è stata ulteriormente dimensionata. Il numero delle cattedre (e gli “spezzoni” orari abbinati all’organico di altre scuole) è indicato nella tabella seguente:

ORGANICO DI FATTO – Docenti - a.s. 2017-2018

Docenti

titolari O.D. Completamento

Docenti

non titolari Ore Completamento

A022 27 1 18

1 13 si

A028 16 si 1 18

AB25 8 1 9

AA25 4

AC25 2 1 4

A001 5 1 10

A049 5 1 4

A030 6 1 4

A060 5 1 4

A077 4 1 6 si

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Religione 2 1 7 si

1 3 si

Sostegno* 10 + 2 (*) 18

Posti in

deroga

* Insegnanti comunali

Dal confronto dei dati degli ultimi due anni, si evince un ulteriore aumento della stabilità del corpo docente, con l’arrivo di nuovi docenti a tempo indeterminato, per nuove immissioni in ruolo o su trasferimento. Le caratteristiche socio anagrafiche del personale rivelano una media di docenti a tempo indeterminato titolari dell’87%, a tempo indeterminato non titolari del 5.5% (percentuali superiori alle medie nazionali e locali), che denota una buona stabilità, confermata anche dalla presenza continuativa nell’istituto, che per quasi il 65% dei docenti è superiore ai 6 anni. Questo permette un’ottima continuità didattica, riconosciuta ed apprezzata dall’utenza (come da tabella sopra riportata, il numero delle iscrizioni è risultato in crescita, fino al limite massimo di capienza dell’istituto). Circa il 69% dei docenti a tempo indeterminato è superiore ai 45 anni di età, dimostrando quindi ampia esperienza didattica e professionale. Inoltre il livello professionale del corpo docente, per l’84,7% formato da laureati, è connotato dalla presenza di vari insegnanti che sono anche autori di saggistica o di testi didattici, che tengono corsi di aggiornamento o collaborano con l’Università, che risultano docenti o tutor per studenti SISS o TFA. Praticamente tutti i docenti hanno seguito negli anni molti corsi di aggiornamento, sia per quanto riguarda la didattica delle rispettive discipline, sia per la formazione con l’utilizzo delle TIC, ben presenti nell’istituto ed ulteriormente incrementati anche grazie all’adesione ai progetto PON. Particolare cura e attenzione, con corsi di formazione anche organizzati all’interno, è stata data all’inclusione, soprattutto per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento. Buona anche la presenza di certificazioni linguistiche. Le variazioni di organico, con l’incremento nell’ultimo anno di nuovi docenti immessi in ruolo, apportatore di energie ed entusiasmi nuovi, ma anche l’età media elevata della maggior parte dei docenti, fa prevedere in tempi medi un ulteriore avvicendamento di molti docenti, visto che parecchi si avviano verso l’età pensionabile. Tali elementi potrebbero diventare vincoli e limiti, ma possono rivelarsi risorse nel momento in cui i docenti attualmente presenti in istituto, che in gran parte continuano ad aggiornarsi e ad affrontare le sfide dell’insegnamento con entusiasmo, riescono a trasmettere la propria esperienza ai nuovi colleghi che nei prossimi anni gradualmente subentreranno. Per quanto riguarda le risorse professionali, seguendo le indicazioni del Marchio e con un progetto inserito nel Piano di Miglioramento, è stato creato un data base interno con i curriculum vitae di tutti i docenti, in modo da condividere e sfruttare meglio le notevoli competenze in loro possesso. Prima di progettare nell’ambito degli Organi Collegiali, quando necessario, si preparano proposte a livello di gruppi di lavoro più piccoli quali le commissioni, lo staff costituito dai docenti Funzione Strumentale e dai Collaboratori del Dirigente scolastico, la Giunta Esecutiva.

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In collaborazione con il Capo d’Istituto operano quindi nella scuola, individualmente o in gruppo, persone che svolgono funzioni e compiti in ambiti diversi, finalizzati tutti ad una organizzazione della scuola il più possibile rispondente alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie. Si viene così a creare una rete di interventi coordinati la cui responsabilità è assunta dalle seguenti persone:

a. collaboratori del Dirigente scolastico

b. Direttore SGA

c. funzioni strumentali

d. collaboratori sulla sicurezza scolastica

e. funzioni aggiuntive

f. coordinatori dei Consigli di Classe

g. commissioni

h. referenti dei progetti

i. referenti dei laboratori

j. referenti delle discipline

A fronte dei problemi da risolvere si indicono nell’arco dell’anno scolastico riunioni a cui partecipano tutte o alcune delle componenti sopra elencate secondo le specificità delle funzioni svolte.

2.1.1 NECESSITA’ COMUNI

In relazione alle necessità comuni (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari), commi 5-7 e 14 della legge n.107 del 13.07.2015 , recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, si Individuano in particolare le seguenti priorità: - valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea (francese/spagnolo); - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, anche attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, del patrimonio e delle attività culturali;

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- alfabetizzazione all’arte; -attività finalizzate alla partecipazione attiva degli studenti attraverso il loro coinvolgimento in eventi, mostre e iniziative finalizzate all’accoglienza e continuità con le scuole elementari ( peer to peer); - attività di sensibilizzazione e di guida verso il corretto utilizzo dei media e delle tecnologie; - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all’utilizzo critico e consapevole della Rete e dei social network; - potenziamento delle metodologie laboratoriali; - prevenzione-contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di bullismo, anche informatico; - potenziamento dell’inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche col supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore; - considerazione della scuola intesa come comunità attiva, luogo di formazione e valorizzazione della “persona”, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e la comunità locale; - individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni; - sviluppo di attività organizzate mirate a garantire efficaci percorsi di orientamento; -realizzazione di iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso anche in collaborazione con gli enti locali e diverse associazioni. Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture informatiche, l’adesione ai progetti PON/FESR ha permesso di potenziare la rete WiFi (con suddivisione della rete interna in rete docenti, studenti, ospiti, ticket), dotare tutte le aule di pc portatile e schermi fissi, mettere a disposizione della didattica videoproiettori portatili. La programmazione futura prevede: - completamento del potenziamento dell’infrastruttura informatica esistente in modo funzionale alla didattica, all’organizzazione e alla gestione generale; - miglioramento del nuovo sito web con l’inserimento di nuovi canali di comunicazione che permettano ai docenti di diffondere agevolmente esperienze didattiche nuove e all’istituto di dare la giusta visibilità alle diverse attività svolte, ai progetti ed agli apprezzabili risultati conseguiti dagli allievi; - esaminare l’eventuale necessità di nuovi spazi attrezzati per la didattica laboratoriale; -creazione di un Dominio con attivazione di Google App for Educational per permettere ai docenti di utilizzare applicazioni web dedicate alla comunicazione e alla collaborazione in ambiente scolastico. - il potenziamento di LIM, progressivamente in tutte le classi, in modo che tutti possano usufruire di questo strumento Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, si fa riferimento alla tabella dell’organico di fatto esposta al punto 2.1 Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario si fa riferimento al punto 2.1.4 Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa si fa riferimento al punto 2.1.3

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Nell’ambito delle scelte di organizzazione sono inoltre previsti:

la figura del docente “coordinatore di classe”;

i dipartimenti per aree disciplinari con relativa funzione di “coordinatore di

dipartimento”;

l’istituzione di un team che curi lo sviluppo e la valutazione delle competenze trasversali (il gruppo sarà costituito almeno dai coordinatori di dipartimento) per specifiche attività interdisciplinari e, soprattutto, per l’organizzazione di azioni mirate alla didattica e alla valutazione per competenze (attività e prove trasversali comuni).

2.1.2 ORGANIGRAMMA – FUNZIONI STRUMENTALI

Il Collegio dei Docenti ha eletto al suo interno i componenti delle commissioni che svolgono compiti diversi:

- organizzazione della scuola (orario, formazione classi, formazione dei gruppi per le attività opzionali, commissione elettorale, responsabili mensa e dei laboratori, responsabili delle biblioteche, responsabili della gestione dati Qualità)

- coordinamento dei dipartimenti disciplinari e dei Consigli di Classe

- inclusione degli allievi in situazione di handicap, degli alunni con DSA e dei minori stranieri

- animatore digitale

- organizzazione/gestione della sicurezza con nomina degli ASPP, Addetti Antincendio, Addetti Primo Soccorso

A seguito della Legge 107/2015, il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto hanno nominato le rispettive componenti per il previsto Comitato di Valutazione, che ha definito i criteri per l’assegnazione del Bonus, le cui risultanze sono state rese pubbliche. Il Collegio dei Docenti ha inoltre individuato i settori funzionali al PTOF, definito le aree e nominato le figure funzionali all’offerta formativa.

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STAFF DI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

E ATTIVITA’ LORO ATTRIBUITE

FIGURE FUNZIONALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

ATTIVITA’ ATTRIBUITE

Proff. Barbara AUDINO e Giovanna BAIMA (Nievo) Proff. Claudia BOCCA – Collaboratore Vicario – Responsabile sezione staccata e Roberta STRUZZI (Matteotti)

COLLABORATORI DI PRESIDENZA

1. Sostituzione del Dirigente negli orari concordati; 2. Cura delle sostituzioni dei colleghi assenti; 3. Risoluzione delle problematiche nei rispettivi plessi. 4. Aggiornamento PTOF e Marchio SAPERI

Prof.ssa Simona SOMMARUGA (Nievo) Prof.ssa Claudia BOCCA (Matteotti) Proff. Elena ROMANELLO e Fabio FALVO (Nievo) Prof.ssa Clara DI MEZZA e Prof.ssa Enrica LAVAZZA (Matteotti)

ORIENTAMENTO 1. Facilitazione del rapporto scuola-famiglia nella

definizione delle scelte educative; 2. Coordinamento delle attività relative ai test di

orientamento scolastico; 3. Organizzazione degli incontri degli allievi delle classi

terze con docenti e allievi delle scuole superiori; 4. Organizzazione di incontri per allievi e famiglie con

esperti di orientamento 5. Organizzazione del materiale inerente l’orientamento. CONTINUITA’ 1. Facilitazione del passaggio di informazioni tra scuole

attraverso attività didattiche comuni e incontri con insegnanti;

2. Organizzazione della conoscenza, del confronto e dell’integrazione dei programmi dei vari ordini di scuole;

3. Facilitazione della costruzione di un clima culturale e relazionale ottimale per l’accoglienza;

4. Organizzazione delle giornate di accoglienza per gli alunni delle classi quinte e delle mattinate di “porte aperte”;

5. Cura del rapporto scuola-famiglia nella definizione delle scelte educative.

Prof.ssa Maria AMATO e Prof. Gino FANTON (Nievo) Prof.ssa Sandra MAZZUCCO e Prof.ssa Caterina LIETI (Matteotti)

INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 1. Coordinamento e monitoraggio di tutti i progetti e degli

aspetti organizzativi – interni ed esterni; 2. Promozione e coordinamento raccordo con il territorio e

di iniziative di formazione per i docenti in merito all’handicap;

3. Coordinamento attività di sostegno nel plesso e cura della documentazione alunni diversamente abili.

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Proff. Giovanna BAIMA POMA (Nievo) Prof.ssa Laura CALDERAZZO (Matteotti)

STAR BENE A SCUOLA – DSA – BES - STRANIERI 1. Coordinamento e monitoraggio PDP 2. Diffusione normativa di riferimento allievi DSA e BES e organizzazione dell’aggiornamento per i docenti 3. Cura rapporti scuola – famiglia in merito alle

problematiche individuali 4. Accoglienza e didattica per gli allievi stranieri

Prof. Cecilia ROSATELLI (Nievo) Prof. Roberta STRUZZI (Matteotti)

COORDINAMENTO RAPPORTI CON IL TERRITORIO (Circoscrizione 8 e Comune di Torino) 1. Coordinamento e monitoraggio dei progetti e degli

aspetti organizzativi dei medesimi; 2. Partecipazione agli incontri con le Commissioni della

Circoscrizione (Ambiente e Cultura) 3. Coordinamento del progetto “La scuola adotta un

monumento” per il plesso di competenza. 4. Informazione ai docenti del plesso sulle varie iniziative.

2.1.3 ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa la richiesta

inoltrata era stata di 7 unità di personale docente; la previsione teneva conto anche

del semiesonero del vicario.

La richiesta, nel dettaglio, era la seguente:

- 3 docenti afferenti all’area “Potenziamento umanistico-socio economico

e per la legalità” per la “valorizzazione di percorsi formativi individualizzati

e coinvolgimento degli alunni e degli studenti” (in particolare per il supporto

agli allievi con difficoltà, per lo sviluppo generalizzato delle abilità di

comprensione del testo, per il potenziamento delle competenze trasversali)

- 2 docenti afferenti all’area “Potenziamento scientifico” per il

“potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche”;

- 1 docente afferente all’area “Potenziamento laboratoriale” per il

“potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e

in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la

comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore”

- 1 docente afferente all’area “Potenziamento motorio” per il “potenziamento

delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo

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sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti

attività sportiva agonistica”.

Tuttavia nel corrente a.s. l’assegnazione dell’Organico di Potenziamento risulta

di fatto così strutturata:

Classe concorso N. Docenti Ore

A-22 ex A043 Italiano, Storia, Ed. Civica, Geografia 1 600

A-30 ex A032 Ed. Musicale 1 600

A-25 ex A245 Lingua straniera - Francese 1 600

EH Sostegno Sostegno 1 600

Con le risorse effettivamente disponibili viene attuata una parziale copertura per le supplenze brevi (calcolata sulla base dei dati storici), un rafforzamento delle attività di recupero e di approfondimento, un supporto all’attività progettuale in corso e un decisivo impulso verso nuova progettualità.

2.1.4 ORGANICO AMMINISTRATIVO

L’organico del personale ATA assegnato alla scuola, definito in base al numero delle classi che funzionano in entrambi i plessi scolastici, riesce a far fronte al funzionamento amministrativo della scuola con notevole difficoltà in quanto il numero degli assistenti amministrativi, pari a 6 unità, risulta inadeguato rispetto alla complessità delle pratiche assegnate. Analoga difficoltà si pone per la risorsa dei collaboratori scolastici, costituita da 14 unità, che non riescono sempre a garantire un servizio efficace viste le caratteristiche strutturali degli edifici, le numerose attività programmate ed il numero di allievi.

Titolari Non titolari

DSGA 1

Personale amministrativo 2 4

Collaboratori scolastici 8 6

Organico di fatto a.s. 2017-2018

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Funzioni aggiuntive ATA. Le funzioni aggiuntive individuate quest'anno in seguito alla riunione del personale ATA sono cinque; il personale svolge le attività indicate nella tabella seguente.

2.1.5 ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

Gli uffici amministrativi hanno sede in via Mentana 14, dove opera il personale di segreteria, al quale fanno riferimento i docenti, i genitori e gli alunni di entrambi i plessi. Per rispondere almeno in parte alle esigenze quotidiane, si è garantita la presenza per due volte alla settimana di un assistente amministrativo nella sede del plesso Matteotti di corso Sicilia. I collaboratori scolastici effettuano turni pomeridiani al fine di garantire i servizi necessari alla realizzazione dei progetti e delle attività previste dal PTOF. Gli uffici di segreteria osservano il seguente orario: - Segreteria DIDATTICA (alunni ed ex-alunni): Sede Nievo: dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 9.10 e il martedì/giovedì dalle

Funzione

Incaricato

Assistenti amministrativi

Aiuto DSGA: supporto gestione fiscale e contabile

Maria VALLONE

Graduatorie d’Istituto Maria VALLONE, Giuseppe MANCUSO

Sicurezza Laura MILONE

Collaboratori scolastici

Supporto ufficio di segreteria MATTEOTTI

Enza QUAGLIA

Supporto ufficio di segreteria NIEVO

Fiorenza BERNARDI

Piccola manutenzione MATTEOTTI

Antonino PICCIONE

Piccola manutenzione NIEVO Laura DIANA

Assistenza allievi HC Raffaele D’ANNA, Vincenzo POLIMENO, Clarissa PICCIONE, Fiorenza BERNARDI, Laura DIANA, Anna ANZIOSO

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13.45 alle 14.45 Plesso Matteotti: dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 9.10 e il martedì/giovedì dalle 13.45 alle 14.45 - Segreteria AMMINISTRATIVA (docenti e personale ATA) dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 10,30 e dalle 13,45 alle 14,45. Il Dirigente scolastico e il Direttore Amministrativo ricevono su appuntamento. Gli uffici di segreteria garantiscono trasparenza, celerità delle procedure e tempi minimi di attesa allo sportello.

Tempi di rilascio di

- certificati di servizio

- dichiarazioni generiche

- certificati di iscrizione,

frequenza, esiti scolastici

- diplomi sostitutivi

- gg. 6 lavorativi

- gg. 3 lavorativi

- gg. 3 lavorativi

- gg. 3 lavorativi

Gli uffici di segreteria operano da qualche anno esclusivamente servendosi di personal computer collegati in rete. Per la gestione del bilancio, degli alunni e del personale vengono utilizzati i programmi ministeriali, SIDI e i programmi ARGO. La segreteria è in grado di ricevere la posta elettronica e di collegarsi ad Internet e Intranet (collegamento con il MIUR). La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome della scuola, il nome e la qualifica di chi risponde. Inoltre la presenza di un nuovo sito, costruito ex novo prima dell’inizio dell’attuale a.s. 2016-2017, ha facilitato l’accesso da parte delle famiglie, ma anche del personale interno, ad una cospicua serie di informazioni strutturate.

2.1.6 FAMIGLIE E BANCA DEL TEMPO

Di particolare importanza per favorire un proficuo dialogo educativo risulta il rapporto con le famiglie. Per le classi in entrata sono organizzati incontri informativi, due giornate di “Open Day” e attività laboratoriali nelle classi della nostra scuola e/o direttamente, in alcune delle scuole degli alunni futuri iscritti. Particolare attenzione è rivolta ai genitori di allievi con disabilità, BES e DSA. (vedi protocollo di accoglienza. La rappresentanza delle famiglie è garantita dai rappresentanti eletti nei singoli CdC e nel CI e durante l' anno scolastico ci sono vari momenti di incontro, come i colloqui settimanali e collegiali o la consegna delle pagelle. Nel caso di scarso rendimento scolastico o in situazioni particolari, le famiglie vengono sollecitate anche attraverso comunicazioni scritte, per poter attivare, in

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collaborazione con i docenti, delle strategie correttive che permettano il superamento delle difficoltà. ll Dirigente Scolastico, i docenti o i Coordinatori di Classe possono decidere di convocare i genitori, per necessità urgenti, anche in orari diversi da quelli indicati. Il primo giorno di scuola vengono presentati e condivisi il “Patto educativo di corresponsabilità”, il “Regolamento d'Istituto” e il sito. A ogni famiglia viene fornita la password per l’accesso personale al registro elettronico. E' attivo uno Sportello di ascolto psicologico e vengono organizzati vari incontri (progetto “Pianeta Adolescenza”) e un “Focus Group”. E' richiesto un contributo finanziario, per la copertura dei costi, anche a favore delle famiglie disagiate, per le certificazioni linguistiche e per altre attività extracurricolari. Le famiglie possono seguire il processo educativo : -partecipando agli incontri con il Dirigente Scolastico organizzati all’inizio dell’anno e, periodicamente, in corso d’anno (Rappresentanti dei genitori) o chiedendo un appuntamento per particolari problematiche in qualsiasi momento dell’anno, anche con i Collaboratori di Presidenza di ogni plesso.

- partecipando ai Consigli di Classe in cui viene delineata la programmazione - intervenendo alle assemblee dei genitori in cui viene illustrata l’organizzazione della scuola - incontrando gli insegnanti in colloqui individuali al mattino previa la segnalazione al docente interessato tramite il diario scolastico (prenotazione) in modo da garantire i tempi necessari al colloquio stesso e in momenti pomeridiani stabiliti dalla scuola, prevalentemente dedicati a quelle famiglie impossibilitate a partecipare, per impegni di lavoro, ai colloqui mattutini. In questi incontri pomeridiani i genitori hanno la possibilità di colloquiare con tutti i docenti della classe dei propri figli. - partecipando alle attività dei ragazzi programmate dai Consigli di Classe (spettacoli teatrali, concerti, mostre …) - partecipando agli incontri con esperti di orientamento scolastico.

Per realizzare una vera collaborazione scuola – famiglia, che vada oltre il rapporto individuale legato all’alunno, si è pensato da anni, nel rispetto delle linee programmatiche del PTOF, di organizzare una “Banca del tempo e delle risorse” permanente dei genitori per integrare i percorsi didattici, le attività di laboratorio e delle sale lettura, per accompagnare le classi durante le uscite didattiche. I genitori, in orari più ampi possibili, concordati con i docenti, liberamente e senza alcun obbligo, a seconda delle proprie competenze, mettono gratuitamente a disposizione della scuola un po’ del loro tempo libero per collaborazioni didattico professionali, iniziative di solidarietà ed altre. E’ così possibile ad esempio tenere aperta la sala lettura, organizzare interventi con i ragazzi sull’educazione alla salute o alla legalità. La “Banca del Tempo” rende inoltre possibile la collaborazione dei genitori anche come ausilio ad alcune uscite sul territorio o in occasione di manifestazioni sportive. E’ attiva anche una “Banca del tempo” per gli ex docenti della scuola che mettono gratuitamente a disposizione della scuola le loro competenze per progetti ed iniziative particolari, come l’organizzazione dell’open day o dei mercatini di solidarietà, di attività di laboratorio relative al loro curriculum e di incontri per favorire l’orientamento scolastico. Dall’a.s. 2016-2017 si è attivata una nuova forma di Banca del Tempo degli ex allievi attraverso varie modalità:

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- azioni di tutoraggio per gli allievi con problemi di alfabetizzazione e difficoltà nello studio con l’alternanza scuola-lavoro secondo progetti di partnership con IIS (Alfieri, Majorana di Moncalieri) che ospitano ex allievi - laboratori inseriti nei piani di attività di alcune classi, per approfondire tematiche relative ai percorsi universitari di ex allievi (es. anatomia comparata per le classi seconde della Matteotti; affiancamento in attività sportive o musicali)

2.2 RISORSE TECNICO-STRUMENTALI

La scuola è dotata di numerose aule laboratorio indispensabili per realizzare le attività aggiuntive e di laboratorio:

- 2 laboratori di informatica completamente rinnovati con 25 postazioni ciascuno (collegati in rete didattica tra di loro ed in rete Internet e dotati di schermo a scomparsa)

- 2 laboratori di arte applicata - 4 laboratori di musica - 2 laboratori di scienze - 1 laboratorio di tecnologia - 2 aule video + postazioni mobili su ogni piano - 2 - 3 LIM per ogni piano in ciascun plesso, in fase di ulteriore

incremento - Tutte le aule che non dispongono di una LIM sono attrezzate con

strumenti per l’uso del digitale in classe, schermi per proiezione con teli a parete e 10 video proiettori di nuova generazione

- i 2 laboratori di cucina sono stati trasformati in aule nell’a.s. 2016-2017 per accogliere l’incremento di allievi

- inoltre 30 nuovi pc, ad incremento o in sostituzione di alcuni; in ogni aula è presente un pc

In entrambi gli edifici esistono poi le seguenti strutture:

due palestre

un refettorio

un salone con postazione audio video e schermo a scomparsa

una sala lettura

due ampi spazi esterni, attrezzati con pista di atletica e campo polivalente per pallavolo e basket ( cortile e area verde, che nel plesso Matteotti è anche parco dotato di percorso botanico e storico aperto al pubblico) .

Le postazioni informatiche per il lavoro degli insegnanti sono presenti in entrambi i plessi sia nelle aule che in altri locali. La scuola ha presentato e realizzato definitivamente i progetti FESR/PON che hanno come obiettivo il potenziamento della rete informatica (fino al raggiungimento di copertura totale negli edifici in cui si svolgono le attività didattiche) e il progetto Riconnessioni della Fondazione San Paolo per la trasformazione delle aule tradizionali in ambienti digitali idonei alla sperimentazione di nuove forme di didattica. Questo ha permesso un incremento della dotazione informatica e l’installazione nell’atrio della sede

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Nievo di un totem interattivo che in futuro potrà essere utilizzato sia per attingere alle informazioni presenti sul sito dell’Istituto, sia per accedere, attraverso prenotazione, ai vari servizi offerti dalla scuola (sportello di ascolto, orientamento, consulenza BES e DSA). In entrambi i plessi è in funzione ogni giorno il servizio mensa, organizzato, per quanto riguarda la preparazione e la distribuzione dei pasti, dal Comune di Torino. L’intervallo di tempo è di un’ora, situata al termine dell’attività didattica del mattino dalle ore 13.40 alle ore 14.35, oppure dopo la penultima ora di lezione dalle ore 12.45 alle ore 13.40. E’ necessario infatti effettuare due turni per motivi organizzativi. In ottemperanza alle Sentenze del Tribunale, alle direttive dell’USR e alle Indicazioni fornite dalla Citta Metropolitana, dall’a.s. 2016-17 in entrambi i plessi è stato organizzato un apposito spazio perché, nei giorni di rientro obbligatorio, i ragazzi che lo desiderano possano consumare il pasto portato da casa. Le famiglie sono state informate sugli aspetti organizzativi e sulle regole di entrambe le modalità di fruizione dei pasti. Durante il pranzo e nell’intervallo successivo destinato ai giochi, gli alunni sono assistiti dagli educatori dell’associazione sportiva UISP. Il servizio ha le seguenti caratteristiche: • gli operatori sono laureati o laureandi delle Facoltà afferenti al campo dell’educazione (Scienze della Formazione, Scienze dell’Educazione, Scienze Motorie…); il rapporto adulti/alunni è di uno per classe o di uno per gruppo di 20 allievi (nel caso dei pomeriggi con attività aggiuntive) e la dislocazione dei medesimi è effettuata sulle varie “zone” del cortile; • per ogni turno di mensa, oltre all’intervento quotidiano del coordinatore UISP, è presente un docente che svolge un’ulteriore funzione di sorveglianza. Sia gli alunni sia gli adulti (operatori e docenti) si devono attenere alle indicazioni contenute nel Regolamento mensa • vengono effettuate riunioni di verifica del servizio (inizio anno, entro Natale, prima delle vacanze pasquali) con il Dirigente Scolastico o con un collaboratore di presidenza per la verifica del servizio stesso. 2.3 RISORSE FINANZIARIE I contributi più rilevanti di cui dispone la scuola per la realizzazione dell’offerta formativa e per la formazione del personale, sono quelli ministeriali, assegnati alle scuole secondo parametri legati alla dimensione dell’istituto e all’organico del personale docente. Con la stessa modalità, vengono assegnati i fondi per l’attuazione del miglioramento dell’offerta formativa in riferimento alla L. 440/97. La scuola dispone, inoltre, dei contributi del Comune di Torino per il diritto allo studio, che consentono di far fronte all’ assistenza scolastica con l’acquisto dei libri in prestito d’uso, i contributi per le visite e uscite didattiche e alla necessità di dotare i laboratori di attrezzature didattiche e la biblioteca di libri. Infine, dal Miur viene assegnato il Fondo di Istituto per incentivare il personale della scuola impegnato in attività di insegnamento oltre l’orario di lezione, in

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attività funzionali all’insegnamento, e in attività aggiuntive necessarie al funzionamento dei servizi amministrativi e alla gestione quotidiana della scuola, conseguenti alle attività richieste per il miglioramento dell’offerta formativa. Sulla base della Legge 107/2015, tenendo conto dell’Atto di Indirizzo, del Piano di Miglioramento e della costituzione di un Comitato di Valutazione eletto secondo quanto indicato dalle linee guida definite in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Istituto, documenti pubblicati per trasparenza sul sito della scuola, sono stati inoltre distribuiti i fondi destinati all’incentivare la professionalità docente.

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III RISORSE DI RETI

La partecipazione a reti di scuole è finalizzata a migliorare la qualità didattica educativa, in linea con gli obiettivi del PTOF e in coerenza con le direttive del MIUR. Si realizzano progetti legati a manifestazioni ed eventi finalizzati alla sensibilizzazione degli allievi su tematiche di rilevanza sociale, alla diffusione della Strategia di comunicazione e delle modalità di attuazione del PON “Per la Scuola” 2014-2020. Si aderisce a progetti per la formazione e l’ aggiornamento del personale (PNFD); la nostra scuola è capofila per la Regione Piemonte del progetto di ReteDialogues e del MIUR per la formazione e l’aggiornamento dei docenti mediante la partecipazione agli incontri organizzati in videoconferenza con le sedi organizzatrici. Si tengono corsi finalizzati alla formazione per la valutazione degli apprendimenti, alla certificazione delle competenze e all'autovalutazione. Altre attività sono quelle relative all'orientamento e all' inclusione di studenti con disabilità, DSA o BES Gli accordi di rete stabiliscono gli impegni e le modalità di collaborazione delle scuole che vi aderiscono.

La scuola aderisce inoltre ai progetti Lapis e Provaci Ancora Sam per agevolare il percorso formativo degli studenti a rischio dispersione scolastica, in prospettiva di futuri sbocchi professionali.

Accordi di rete

RETE

Finalità

SIRQ Scuole in rete per la qualità

1) Miglioramento continuo dei processi di gestione e insegnamento-apprendimento; dell’autovalutazione degli istituti e dei docenti; della rendicontazione sociale 2) Formazione del personale e sviluppo di ricerche sugli strumenti, sui principi e sui sistemi di gestione per la qualità e l’eccellenza (Marchio SAPERI, EFQM/CAF) 3) Formazione del personale sul SNV, il RAV, il monitoraggio dei processi, i riesami, le metodologie didattiche innovative; formazione degli Esperti del Miglioramento, Auditor SAPERI, ISO, Excellence Assessor EFQM, Esperti in peer review, da mettere a disposizione delle scuole 4) Sviluppo di progetti comuni con altre scuole della rete, costituite in sottoreti, per l’adesione a progetti comuni per il miglioramento didattico, organizzativo e per la rendicontazione sociale

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5) Utilizzo dei materiali prodotti dalla ricerca SIRQ 6) Effettuazione di economie di scala su iniziative comuni con gli Istituti SIRQ

MIRE’ Musica in rete

Ricerca didattica e sperimentazione; Valorizzazione delle attività artistiche; Formazione del personale; Organizzazione di rassegne, concerti, incontri con musicisti professionisti Istituzione e partecipazione di occasioni di socializzazione e valorizzazione di esperienze diverse; Ricerca di sponsor per sostenere le diverse iniziative; Scambio di docenti e allievi; Scambio delle migliori pratiche didattiche e metodologie; Partecipazione a progetti europei (e-twinning - ECAS) Creazione e diffusione di materiale didattico

Agenzie formative CNOS-FAP Regione Piemonte, Immaginazione e Lavoro CIOFS FP Piemonte Istituzioni scolastiche

Progetto LAPIS finalizzato a: -miglioramento del successo formativo e conseguimento del titolo di studio; -diminuzione dei rischi di dispersione; -percorsi didattici innovativi; -accompagnamento in un percorso di orientamento – formazione professionale

Re-Ge-Co Rete per la gestione consapevole

Iniziative di formazione, di aggiornamento e di supporto rivolte al personale delle scuole aderenti; Iniziative in coerenza con il dettato del D.P.R. 275/99 – art. 7

UTS Scuola polo ITSSE Levi Arduino Istituzioni scolastiche

Gestione risorse-sussidi didattici necessari agli alunni disabili; Miglioramento dell’utilizzo degli strumenti e promozione di formazione al riguardo

Rete Dialogues e Generation Global

Rete Dialogues é una rete di scuole italiane che formano una comunità di apprendimento professionale "intergenerazionale" per sviluppare un dialogo interculturale come fondamento della cittadinanza globale Generation Global è un programma innovativo per le scuole, il cui scopo è

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migliorare la conoscenza culturale delle religioni, mettendo a contatto diretto ragazzi con diverse fedi e credi. In questo modo si aiutano i giovani ad acquisire conoscenze e competenze per resistere ai richiami dell’estremismo e del pregiudizio

VIVI COME MANGI

Diffusione delle buone abitudini alimentari e di un corretto stile di vita

STUDIARE, INFORMARSI, DECIDERE: DA STUDENTI A CITTADINI

Promozione della cultura della sicurezza in modo attivo e consapevole; Coinvolgimento allievi e famiglie in un procedimento di scelta consapevole di atteggiamenti civici corretti e di comportamenti rispettosi dell’ambiente, del territorio, del proprio corpo

Rete Nazionale delle Scuole contro le Discriminazioni in collaborazione con ITIS Armellini di Roma

Percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle diverse forme di discriminazione e intolleranza

FILO DI ARIANNA con Liceo Gobetti e IC Marconi-Antonelli di Torino

Organizzazione di attività finalizzate all’adesione a progetti mirati e alla produzione di materiali digitali per lo sviluppo di percorsi di Orientamento e Auto-Orientamento

CON I NOSTRI OCCHI con IC via Ricasoli e IC Peyron di Torino

Sviluppo di metodologie pedagogiche rivolte ai genitori

DIDASFERA con IC Tommaseo di Torino

Attuazione di iniziative comuni finalizzate alla realizzazione di attività di didattica inclusiva

RETE PHILOSOPHY FOR CHILDREN Rete Rotary “Mediamente Bullo”

Attività finalizzate alla prevenzione del bullismo

L'Istituto è “Scuola Polo” per la realizzazione della Strategia di comunicazione delle Azioni di disseminazione in presenza delle modalità di attuazione del PON “Per la Scuola” 2014-2020, attraverso la comunicazione e sensibilizzazione nonché manifestazioni e momenti d’incontro su temi di carattere generale o su temi individuati per rispondere a esigenze particolari e seminari tematici su tutto il territorio nazionale, punto di riferimento di carattere organizzativo e gestionale per le altre scuole del

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territorio che in collaborazione con l’Amministrazione centrale, l’Autorità di gestione e gli Uffici scolastici regionali si occuperà del coordinamento delle iniziative a livello territoriale, organizzando incontri e al fine di offrire un supporto alle altre scuole sulle attività di disseminazione del Programma e sulle modalità di attuazione dello stesso. L'Istituto ha sottoscritto con il Comune di Torino il protocollo d' intesa del 2008, aggiornato con delibera della Giunta Comunale 2011/ 0620 del 15/02/2011. Tale protocollo prevede l’erogazione alle istituzioni scolastiche dei servizi di competenza del Comune di Torino per l’assistenza all’ autonomia personale, sociale e al miglioramento della comunicazione personale degli alunni disabili, sia presso le scuole, sia presso i CESM (centri educativi speciali comunali). La Polizia Municipale è impegnata da anni nella sensibilizzazione degli studenti sul codice della strada e sui corretti comportamenti. Il Nucleo di Prossimità e la Polizia di Stato partecipano regolarmente al progetto “Un buon cittadino? Io lo conosco!” di notevole valenza educativa e con un’ottima risonanza sul territorio La Scuola ha avviato una collaborazione con i Carabinieri sui pericoli del web, dei social networks e dei media. Continua la collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Torino sulle tematiche cittadine con un confronto attivo con le esperienze di altre scuole. La Polizia Postale è coinvolta nella formazione degli insegnanti e in momenti informativi per i ragazzi e le loro famiglie sulle problematiche legate agli strumenti multimediali e sulle conseguenze di un uso improprio di Internet e dei cellulari. Si è attivata una relazione costruttiva con il personale medico delle ASL in modo da favorire interventi di promozione alla salute che coinvolgano in modo attivo i ragazzi sui temi dell’ alimentazione, delle dipendenze, della sessualità attraverso un percorso di presa di coscienza di se stessi. La Scuola ha predisposto il PAI , grazie ai servizi culturali e sociali offerti dagli enti locali, che è stato approvato dal Collegio dei Docenti. Il collegio Docenti ha aderito al progetto Inner Peace che è nato dalla fusione di due progetti internazionali, volti a diffondere nelle nuove generazioni il desiderio di un mondo senza più guerre. Protocolli d’intesa

Enti

Finalità

Città di Torino, Area Servizi Educativi Servizio Orientamento Adolescenti Università e Inclusione C.O.S.P.

Favorire il successo scolastico e contrastare la dispersione offrendo informazioni e consulenza orientativa per l’accompagnamento alla scelta scolastica e formativa

Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile ITER

Partecipare al progetto “La scuola adotta un monumento”, favorire lo studio di monumenti appartenenti al patrimonio artistico del Paese; realizzare manifestazioni finalizzate alla diffusione alla cittadinanza della

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cultura e delle caratteristiche del patrimonio artistico

Città di Torino CRESCERE IN CITTA’

Elaborare una programmazione educativa e culturale che tenga conto delle esigenze delle realtà scolastiche; Realizzare innovazioni didattiche; Promuovere gruppi di lavoro tra insegnanti comunali e statali

U.S.R. Piemonte “PROVACI ANCORA SAM” Tutela integrata

Ridurre la dispersione scolastica

Fondazione per la Scuola Compagnia San Paolo – Progetto Riconnessioni

Riconnessioni è un progetto che accompagna le scuole alla trasformazione; ha come obiettivo quello di creare un modello di innovazione a livello nazionale partendo dalla città di Torino, grazie all’impegno e all’investimento della Fondazione per la Scuola e della Compagnia di San Paolo.

Servizi Sociali – Istituzioni scolastiche Circoscrizione 8 – Servizio di Neuropsichiatria infantile Asl TO 1 – distretto 8

Cura dei disagio dei minori. Consulenza, confronto, scambio delle prassi di lavoro delle scuole e dei servizi

“SCUOLA DEI COMPITI” – Comune di Torino – USR – Politecnico di Torino – Università di Torino

Contrasto al fenomeno della dispersione scolastica attraverso il recupero formativo in alcune materie (Italiano, Matematica. Lingue straniere)

CASA OZ - PROGETTO contro la povertà educativa

Apertura al territorio con collaborazione con Casa Oz per il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica attraverso il recupero formativo in alcune materie (Italiano, Matematica. Lingue straniere), l’utilizzo di libri di testo, della biblioteca e del ParClò della Matteotti per attività extrascolastiche in comune

PROTOCOLLI DI INTESA con IIS

Recupero formativo individuale di allievi segnalati dai CdC con il supporto di studenti di licei con i quali

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progetto alternanza scuola – lavoro sono stati definiti protocolli di intesa per l’attuazione dell’attività di alternanza scuola-lavoro

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IV OFFERTA ATTUALE

4.1 STRATEGIE

La progettazione educativa e didattica parte dalla lettura dei bisogni formativi degli alunni, per programmare in modo coerente:

il curricolo di base e le competenze di cittadinanza (Indicazioni Nazionali)

i percorsi interdisciplinari integrativi (curricolo integrativo-autonomia) che si esplicitano attraverso le seguenti tappe successive comuni:

l’individuazione di finalità

la scelta di obiettivi educativi e di competenze trasversali alle discipline

la definizione di obiettivi didattici specifici di ciascuna disciplina

la scelta di contenuti

la scelta di metodologie

l’analisi degli strumenti disponibili: laboratori e attrezzature didattiche

la verifica e la valutazione dei risultati di apprendimento degli alunni e della qualità del servizio erogato.

La progettazione viene elaborata da Organi Collegiali diversi a seconda delle caratteristiche e delle finalità della progettazione . L’offerta formativa dell’Istituto prevede secondo la Mission identificata ( Definire strategie didattiche che permettano a tutti gli studenti il miglior successo formativo attraverso percorsi personalizzati. Formare cittadini consapevoli, rispettosi degli altri e dell’ambiente che li circonda)

- un orario curricolare strutturato secondo la forma di flessibilità prevista dal

Regolamento dell’Autonomia

- una serie di progetti, parte inseriti in orario curricolare parte nei pomeriggi

4.2 PIANO ORARIO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ATTIVITA’ CURRICOLARI CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

ITALIANO 7 6 6

STORIA 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2

INGLESE 3 3 3

FRANCESE O SPAGNOLO 2 2 2

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APPROFONDIMENTO L2 1

MATEMATICA, SCIENZE 6 6 7

TECNOLOGIA 2 2 2

EDUCAZIONE ARTISTICA 2 2 2

EDUCAZIONE MUSICALE 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2

RELIGIONE 1 1 1

TOTALE 31 31 31

L’orario curriculare, di 31 moduli settimanali da 55 minuti ciascuno, prevede un’ora di approfondimento settimanale differenziata per ordine di classe: · in prima con il docente di Lettere, viene proposta un’ora di approfondimento di

Italiano per consentire agli allievi di consolidare le conoscenze acquisite nella scuola elementare e rafforzare le basi per i successivi apprendimenti, in particolare per la comprensione e la produzione di testi e per l’uso di linguaggi specifici fondamentale per la ricaduta su tutte le discipline. L’attività si svolge con l’intero gruppo classe.

· in seconda, con i docenti di Lingua Straniera, viene proposta un’ora di approfondimento quadrimestrale di Inglese e di Francese/Spagnolo per far sì che gli allievi possano usufruire di un tempo particolare per il rafforzamento o il recupero. L’attività viene organizzata per classi aperte. Agli alunni di madre lingua non italiana viene proposta un’attività di arricchimento del lessico italiano.

· in terza, con il docente di Matematica e scienze, viene proposta un’ora settimanale di approfondimento di matematica al fine di perfezionare le conoscenze acquisite nel triennio, anche in vista dell’esame conclusivo e del successivo ciclo di studi. L’attività si svolge con l’intero gruppo classe.

L’attività didattica si svolge su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, di cui tre giorni con orario 8.00-13.40, un giorno con rientro pomeridiano obbligatorio (martedì per le prime, mercoledì per le seconde e giovedì per le terze) con orario 8.00-16.25 comprensivo della pausa mensa e il venerdì con orario 8.00-12,45. Gli alunni dell’indirizzo musicale escono al venerdì alle 13.40 e svolgono un’ora settimanale individuale di strumento che si concorda direttamente con il docente. Insegnamento della Religione Cattolica e attività alternative Per quanto riguarda l’Insegnamento della Religione Cattolica, l’Istituto si attiene a quanto definito a livello sia Ministeriale sia dell’USR Piemonte (prot.621 del 23 gennaio 2014). La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell’iscrizione. Tale scelta ha valore per l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta iniziale per l’anno scolastico successivo, esclusivamente su iniziativa degli interessati, tramite un’espressa dichiarazione.

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Nei confronti degli alunni/studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, vengono posti in essere tutti gli adempimenti necessari per garantire il diritto di frequentare attività alternative (C.M. n. 18 del 4 luglio 2013) attraverso le seguenti opzioni possibili:

- attività didattiche e formative;

- attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;

- non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica, se nell’orario la lezione è posta all’inizio o alla fine dell’orario giornaliero. Per quanto concerne la programmazione delle attività alternative, i cui contenuti non devono risultare discriminanti secondo le CM 129/86 e 130/86 si propongono contenuti volti “all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alle tematiche relative ai valori fondamentali della vita e della convivenza civile” (C.M. 130), ricorrendo anche a “documenti del pensiero e della esperienza umana relativa ai valori fondamentali della vita e della esperienza umana”. Per quanto riguarda la valutazione, secondo l’OM 13/13 si concorda che “i docenti di Religione Cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e al profitto che ne ha tratto. (art. 8, 13). Analogamente, partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico i docenti delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica. Detti docenti si esprimono sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto, limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività, partecipando a pieno titolo ai consigli di classe per gli scrutini periodici e finali. La parte del PTOF relativa alla valutazione contine anche i dettagli al riguardo. 4.3 INDIRIZZO MUSICALE Normativa di riferimento: L. 3 maggio 1999 n. 124 D.M. 6 agosto 1999 n. 201 D.M. 26 marzo 2009 n. 37 A partire dall'anno scolastico 2011/2012 il plesso Nievo della Scuola “NIEVO MATTEOTTI” offre la possibilità di frequentare il corso ad indirizzo musicale; offerta formativa che permette agli alunni ammessi al corso di vivere concretamente l'esperienza musicale e di condividerla con i compagni anche attraverso attività di musica d’insieme, dando vita a momenti di crescita emotiva e culturale. Il corso, organizzato secondo le modalità previste dal D.M. 201 del 6 agosto 1999, offre la possibilità di intraprendere lo studio di uno tra i quattro strumenti presenti: FLAUTO TRAVERSO, CHITARRA, VIOLINO, PIANOFORTE. La finalità principale di tale indirizzo, in accordo con quelle generali della Scuola Secondaria di Primo grado, consiste nello svolgere un percorso educativo e formativo attraverso la musica e nel fornire, al tempo stesso, competenze necessarie a chi intende continuare gli studi musicali in ambito professionale.

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Al corso possono iscriversi tutti gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria che ne facciano espressa richiesta al momento dell’iscrizione. Non è richiesta nessuna preparazione musicale specifica. Gli allievi vi accedono tramite un test orientativo-attitudinale che si svolge, di norma, subito dopo la chiusura delle iscrizioni.

Le scelte metodologiche ed organizzative in merito all’insegnamento dello STRUMENTO MUSICALE sono improntate sulla formazione musicale, sulla pratica strumentale e sulla musica d’insieme.

Nell’orario settimanale delle lezioni sono inserite due ore in più rispetto al tempo ordinario: la lezione di strumento individuale pomeridiana e la lezione di esercitazione orchestrale, la quale solitamente si svolge nella mattinata del venerdì. L’orchestra scolastica è formata dalle classi II e III con eventuali elementi aggiunti dei più meritevoli della classe I, in collaborazione con il coro scolastico. La pratica della Musica d’Insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. Fin dai primi mesi di studio gli alunni svolgono attività di musica d’insieme (dal duo all’orchestra) opportunamente progettate sulla base di differenziate capacità operativo-strumentali, che consentano la partecipazione allo stesso evento anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto. Fanno parte della programmazione: concerti e spettacoli musicali-teatrali presso diverse sedi del territorio, manifestazioni, gemellaggi, partecipazione a concorsi regionali, nazionali e internazionali, saggi di classe, concerto di Natale e di fine anno. L’istituto ha aderito all’accordo di Rete musicale MIRE’ costituitosi tra tutte le scuole medie presso le quali è istituito il corso ad indirizzo musicale al fine di potersi scambiare progetti, raccordare iniziative e promuovere formazione per i docenti. Alcuni alunni selezionati entrano a far parte dell’Orchestra MIRE’, che racchiude al suo interno giovani musicisti provenienti dalle formazioni orchestrali istituite tra le scuole Secondarie di Primo grado ad indirizzo musicale di Torino e provincia, rendendo così possibile rappresentare e valorizzare la qualità dell’esperienza orchestrale in esse maturata. Nel Plesso Matteotti, in cui non è previsto il corso ad indirizzo musicale, si svolge una attività orchestrale con la collaborazione di tutti i docenti di Educazione Musicale. Al venerdì dalle 12,35 alle 13,40 gli studenti interessati si ritrovano per lavorare insieme, seguiti a turno dai docenti. L’attività orchestrale permette esibizioni in varie occasioni dell’anno.

4.4 PROGETTI

Per ampliare la programmazione didattica delle varie discipline e per sviluppare le competenze degli allievi, il nostro Istituto ha individuato delle Aree tematiche (specifiche per classe ed età degli allievi) e Aree trasversali (comuni a tutti gli allievi della scuola), alle quali tutti i progetti devono afferire e che i docenti di qualsiasi disciplina possono decidere di proporre o adottare nelle proprie classi nell’arco del triennio.

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ORGANIGRAMMA DELLA PROGETTAZIONE

COLLEGIO DOCENTI

RIUNIONI PER DISCIPLINA

CONSIGLIO DI CLASSE

CONSIGLIO DI ISTITUTO

GENERALE DISCIPLINARE TRASVERSALE GENERALE

FINALITA’

COMPETENZE CITTADINANZA

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

COMPETENZE TRASVERSALI

OBIETTIVI ORGANIZZATIVI FINANZIARI

Descrivono: principi e fini generali stabiliti dai decreti Ministeriali e calati nella realtà della scuola

Descrivono: - contenuti da apprendere - abilità e/o prestazioni (ciò che un alunno deve saper fare con i contenuti)

Descrivono: capacità di fornire la prestazione descritta dal- l’obiettivo specifico

Descrivono: - modalità organizzative - costi della gestione del servizio formativo

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I docenti scelgono e propongono progetti con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni e realtà locali, prediligono attività e iniziative che mirano alla formazione della “Persona” attraverso la valorizzazione “delle potenzialità e stili di apprendimento cooperativo, la costruzione del pensiero critico, lo sviluppo affettivo e relazionale, favoriscono l’interazione con le famiglie (Banca del tempo), utilizzano didattiche e strategie innovative mediante l’utilizzo di strumenti come LIM, Tablet, Software e Piattaforme online. Tutti i progetti, dopo la loro approvazione, vengono inseriti nel sito web della scuola, per permettere a tutti i docenti dei due plessi di poter condividere la progettualità d’Istituto. A fine percorso ogni progetto viene valutato dagli allievi che vi hanno partecipato, mediante la compilazione di un questionario di gradimento. I progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa concorrono alla valutazione per la certificazione delle competenze degli allievi, secondo criteri stabiliti dal Collegio Docenti. (Allegato n.2) LE AREE TEMATICHE SONO: Area 1: AMBIENTE (classi prime) Area 2: AFFETTIVITA’ E RELAZIONE (classi seconde) Area 3: MONDIALITA’ E INTERCULTURA (classi terze) LE AREE TRASVERSALI SONO:

A. CITTADINANZA B. CREATIVITA’ E OPERATIVITA’ C. SCIENZE E SALUTE D. SOCIALITA’ E SOLIDARIETA’

Della progettualità d’Istituto fanno parte anche le attività di classe. Ogni anno i docenti delle varie discipline, sulla base delle proposte provenienti da varie Istituzioni (MIUR, Provincia, Regione, Comune), Enti, Associazioni e privati presenti sul territorio Nazionale o locale, accordi di rete, protocolli di intesa con altri Istituti, decidono di aderire a iniziative e attività che, nel rispetto delle aree di riferimento della progettazione d’Istituto, possono avere validità solo per l’anno scolastico di riferimento. Il Piano di Attività di ogni singola classe, presentato e condiviso con i genitori ad inizio a.s. in una apposita riunione, viene inserito sul sito della scuola. Tenendo conto delle risultanze del RAV, il nostro Istituto ritiene di fondamentale importanza innalzare i livelli di istruzione e sviluppare le competenze degli allievi, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire l’abbandono scolastico e valorizzare le eccellenze. Per questo si deve creare un progetto in cui è prevista una scuola sempre più aperta al territorio, in cui la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione didattica permettano la partecipazione attiva e garantiscano ad ogni allievo il diritto allo studio, le pari opportunità e il successo formativo. Nel nostro modello di programmazione triennale, si prevede di incrementare l’apertura della comunità scolastica al territorio mediante un sempre maggiore coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali, con modalità di progettazione che mirano a realizzare interventi didattici innovativi, condivisi, efficaci ed efficienti.

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Sono previsti:

percorsi di formazione rivolti agli studenti, finalizzati alla promozione della

conoscenza delle tecniche di primo soccorso in collaborazione con il servizio

di emergenza territoriale <<118>> e con il contributo delle realtà presenti sul

territorio.

Iniziative di formazione rivolte a studenti, genitori e docenti, finalizzate alla

prevenzione della violenza di genere, alla sensibilizzazione e alla promozione

della cultura del rispetto della persona e della parità tra i sessi.

Iniziative ed eventi finalizzati alla promozione dei diritti umani, alla promozione

dei valori della pace e accoglienza delle varie identità etniche e religiose.

Iniziative e percorsi formativi attraverso cui gli alunni meritevoli abbiano

l’opportunità di esprimersi e sentirsi valorizzati attraverso un itinerario di studio

e di apprendimento che rispetti le individualità e riconosca i talenti, senza

perdere di vista le mete da raggiungere.

Per stimolare gli studenti più motivati, il nostro Istituto promuove iniziative culturali a diversi livelli :

- progetti strutturati come il giornalino scolastico (Bolle di sapone e Carpe Diem) e Scrivere che passione, percorso di scrittura creativa

- potenziamento delle Lingue straniere con certificazioni (Cambridge, Delf, Dele); - preparazione e partecipazione dei migliori alunni a competizioni nazionali di

matematica e scienze in un'ottica di valorizzazione delle eccellenze e di rafforzamento delle competenze disciplinari e interdisciplinari di ciascuno;

- preparazione e partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi, per elevare il gusto motorio degli allievi;

- partecipazione degli allievi che frequentano l’indirizzo musicale nel plesso Nievo e alcuni allievi coinvolti nel progetto dell’Orchestra della Matteotti, a concerti e spettacoli musicali e teatrali sul territorio, oltre a concorsi regionali, nazionali e interregionali; inoltre l’adesione della scuola alla rete MIRE’ offre agli allievi più meritevoli l’opportunità di entrare a far parte dell’Orchestra Mirè.

- Partecipazione a concorsi ed eventi del PSND : coding, robotica, uso del digitale

nella didattica.

- Partecipazione attiva degli allievi alla vita scolastica nei vari momenti di

aggregazione (open day, eventi, solidarietà) secondo la metodologia peer

educational.

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Tutti i percorsi che mirano alla valorizzazione delle eccellenze, prevedono l’utilizzo da parte dei docenti di metodologie didattiche innovative, nonché di software e strumenti interattivi per la preparazione e presentazione di materiali durante le lezioni delle differenti materie di studio, che diventano così più divertenti e accattivanti, favorendo negli allievi una sana competizione, finalizzata a premiare il talento e il merito.

Attraverso il potenziamento dell’offerta formativa, nel triennio 2015/2016 2016/2017 2017/2018, la nostra scuola si pone come obiettivo, attraverso progetti mirati, di rafforzare in particolare i seguenti aspetti: 1) sicurezza; 2) alimentazione salute e ambiente; 3) azioni contro il bullismo e il cyber bullismo; 4) cittadinanza, affettività, relazione e spiritualità; 5) intercultura e solidarietà. (Allegato n.1). ATTIVITA’ PROGETTUALE A.S. 2017-2018 (Proposta dal Collegio dei Docenti e approvata dal Consiglio di Istituto)

Progetto TITOLO FINALITA'

1 Sala lettura Matteotti Diffondere la cultura tramite la lettura

2 Women's Day - Generation Global

Partecipazione al Progetto internazionale Generation Global sulla documentazione

3 Team Blogging Partecipare attivamente alla Community on line

degli studenti

4 Educ@rcere Informare sulla realtà carceraria

5 Sala Lettura Nievo Apertura sala lettura

6 Orchestra Studentesca Valorizzare le eccellenze

7 Un buon cittadino? Io lo conosco!

Cogliere situazioni di cittadinanza attiva sul territorio

8 Giornalino scolastico Bolle di Sapone - Matteotti

Affinare tecniche di comunicazione informativa, divulgativa, letteraria ed artistica

9 Il Giardino del Dialogo Aprire al territorio il Parclò del plesso Matteotti

10 Solidarietà Educare i ragazzi alla solidarietà e alla

vicinanza all'altro in situazioni di fragilità

11 Educhange AIESEC Introdurre alla mondialità attraverso l'ospitalità

di uno studente universitario

12 Percorso botanico Parco Matteotti

Conoscere il percorso botanico e organizzare visite guidate

13 Note pericolanti Approfondire e potenziare le capacità musicali

degli alunni

14 Progetto continuità: Nievo/Matteotti

Stabilire e consolidare relazioni con le scuole primarie di riferimento

15 OMT - Rete Orchestra MIRE'

Acquisire esperienza di musica d'assieme e orchestra, relazionarsi con compagni e in

contesti musicali diversi

16 Giornalino scolastico Carpe Diem - Nievo

Avvicinarsi al mondo dei giornali, condividere passioni e conoscenze

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17 Certificazione linguistica DELE

Superamento delle prove d'esame per la certificazione linguistica spagnola

18 Giochiamo con lo sport Gruppo Sportivo

Partecipare alle competizioni sportive

19 La scuola a casa Contribuire alla costruzione di un percorso

didattico individualizzato

20 Scrivere…che passione! Produzione di tre volumi con testi e disegni

realizzati dagli alunni

21 Progetto RENKEN Potenziare l'apprendimento del francese e

migliorare l'educazione alla mondialità

22 Certificazione DELF Potenziamento della comprensione e

produzione orale e scritta in lingua francese

23 Teatro Francese e Inglese Potenziamento della comprensione delle lingue

straniere

24 Progetto orto: un ambiente di apprendimento

Conoscere e sensibilizzare sul tema della biodiversità e della tutela dell'ambiente

25 Mettiamoci in gioco! Partecipazioni a concorsi

26 Cambridge Potenziare le competenze linguistiche e

superare esami di certificazioni europee di lingua inglese

27 Stranieri come Noi Sostenere e aumentare le competenze di allievi

stranieri

28 La settimana dello sport Favorire la partecipazione attiva alle attività

sportive di generi diversi incontrando esperti di differenti tematiche legate allo sport

29 Progetto Musica alunni HC Sviluppare le competenze musicali degli allievi

30 Progetto assistenza educativa HC

Favorire l'inclusione di allievi HC

31 Anatomia comparata Confrontare e comprendere i principali apparati

biologici nell’uomo e negli animali

32 Mat-Scienze un giorno da scienziati

Presentazione di approfondimenti da parte di gruppi di allievi se seconda e di terza che

illustrano tematiche scientifiche, presentate al pubblico e valutate da una giuria

33 Educazione stradale Incontro con esperti per imparare a muoversi in sicurezza tra le regole del codice della strada

34 Suoniamo insieme – tastiera digitale

Utilizzare uno strumento a tastiera valido durante i concerti, le lezioni e per

accompagnare il coro o i gruppi di musica da camera

35 Philosophy for children Incontri nelle classi con discussioni utilizzando il

metodo maieutico

36 Educazione digitale Incontri con esperti informatici per utilizzare il

web in modo sicuro e corretto

37 Gruppo di lavoro progetti 2017-2018

Selezionare e raccogliere le proposte progettuali di Istituto; raccogliere i monitoraggi

sugli utenti

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4.4.1 . Progetti per la tutela della salute

Salute e prevenzione

Poiché una delle finalità è lo “Star bene a scuola”, facendo riferimento alle indicazioni Ministeriali, il nostro Istituto realizza le seguenti attività: -Incontri per le classi con esperti della Polizia postale sull’uso consapevole di Internet e dei dispositivi elettronici; -Progetto di prevenzione con interventi per genitori ed allievi della psicologa della scuola sul cyber bullismo (progetto PEGASO) -Progetto per la prevenzione di azioni di bullismo “ Mediamente Bullo” (Rotary) -Corso di formazione e campagna di informazione per allievi e docenti sulla Disostruzione pediatrica -Lezioni di formazione agli studenti, sulle dipendenze: alcol, fumo, droga (progetto UNPLUGGED, svolto in classe da docenti interni). -Lezioni svolte da docenti interni su tematiche legate all’importanza della qualità del cibo nell’alimentazione -Inner Peace Day, nella giornata dedicata alla Pace nel Mondo nelle scuole, gli studenti possono sperimentare l’esperienza concreta della pace interiore, attraverso la meditazione.

-Incontri e lezioni sulle tecniche di rilassamento per il benessere psico-fisico (Yoga), svolti a livello di classe -Incontri con esperti sull’Educazione al Benessere (sessualità, gestione dei conflitti), nell’età adolescenziale. -Organizzazione di un evento a scuola per sensibilizzare gli alunni sul rispetto e la valorizzazione delle differenze: The Women’s Day. Donne della città “Sportello di Ascolto” Dall’a.s.2007/2008 è attivo nella nostra scuola uno Spazio di Ascolto psicologico, che intende presentarsi come momento di sostegno per allievi, docenti e famiglie, per la prevenzione di eventuali problematiche collegate alla delicata fase evolutiva della preadolescenza. Lo sportello, affidato alla dott.ssa Giorgia GHIRARDI, psicologa, è uno spazio di accoglienza e intende fornire a chi fa domanda di colloquio, ascolto, sostegno e orientamento al fine di analizzare e chiarire la situazione in cui si è coinvolti e cercare insieme possibili soluzioni. Possono liberamente usufruire dello “Spazio di Ascolto” tutti gli allievi, i genitori e il personale della scuola. Lo sportello si tiene settimanalmente negli orari concordati annualmente. I ragazzi e gli insegnanti possono prenotarsi inserendo un biglietto con il proprio nome e la classe nell’apposita cassetta presente nell’atrio, mentre per i genitori la prenotazione avviene telefonando alla segreteria dei rispettivi plessi, secondo le modalità individuate ad inizio anno scolastico; con l’installazione di un Totem touch screen interattivo nell’atrio del plesso Nievo e con l’attivazione del servizio di Google App for educational, si prevede di sostituire il tradizionale servizio di prenotazione allo sportello e degli appuntamenti con una metodologia online più rapida e riservata. In caso di sovrapposizioni di richieste, la priorità è accordata agli allievi. Affinché gli allievi possano usufruire dello Spazio di ascolto è necessaria, a norma di legge, l’autorizzazione preventiva di entrambi i genitori.

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4.4.2 Progetti per la formazione dei docenti e personale ATA

Per il Piano di Formazione triennale previsto dalla L.107/2015 la scuola, in accordo con la scuola polo per l’ambito territoriale TO 03 IIS Majorana di Torino, sulla base delle proposte formulate dai dipartimenti disciplinari e ratificate dal Collegio dei Docenti, predispone un piano di formazione sulla base dei bisogni evidenziati in sintonia con il Piano di Miglioramento di Istituto. L’ambito organizza anche formazione specifica per il personale ATA. Inoltre vengono attivati nel nostro Istituto momenti di formazione e aggiornamento per

gli insegnanti dei due plessi che riguardano:

Problematiche adolescenziali

Metodologie didattiche e innovazione digitale

Strategie della comunicazione e del dialogo

Didattica per competenze

Nuove tecnologie (LIM e registro elettronico), uso delle App e degli strumenti di

condivisione

Difficoltà di apprendimento (DSA, BES)

Internet nella vita degli adolescenti (video conferenze con esperti) fatte con

ReteDialogues

Un percorso di formazione con Reggio Children, che al momento (in via

sperimentale) coinvolge una classe della sede Nievo

Primo Soccorso e Sicurezza scolastica (formazione/aggiornamento obbligatori in

base al D.Lgs 81/08)

Si prevedono incontri con l’intervento di esperti o percorsi di autoformazione.

Durante l’anno scolastico 2017-2018 si sono svolti i seguenti momenti di

formazione relativi a:

didattica e valutazione per competenze

didattica inclusiva, documentazione, valutazione, relative ai Disturbi Specifici di

Apprendimento (Dislessia Amica)

autovalutazione a cura del Marchio Saperi

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utilizzo sussidi didattici multimediali – Pearson

per docenti e personale ATA, utilizzo del defibrillatore (CPR e AED) e pratiche per

la disostruzione pediatrica

educazione alla valorizzazione e rispetto dell’Altro parità tra sessi

formazione prevista dal PNSD e PNFD

percorso per docenti di rilassamento consapevole e coaching

educazione al rispetto della Persona nella sua identità culturale, sessuale e

religiosa

nuove tecnologie nella didattica: LIM, tablet, registro elettronico, pc, video

proiettore, robotica

nuove piattaforme e strumenti innovativi con l’uso del digitale per la comunicazione

tra i plessi

Si prevede anche di organizzare percorsi formativi ad hoc per il personale amministrativo e per i collaboratori scolastici che si devono occupare degli allievi disabili.

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4.5 POTENZIAMENTO LINGUISTICO L'insegnamento delle lingue straniere nell'ambito della nostra istituzione si propone di far proprio il criterio del multilinguismo auspicato dalla Unione Europea.

Pertanto nella scuola sono presenti tre lingue:

◊ inglese, comune a tutte le classi;

◊ francese, come seconda lingua

◊ spagnolo, come seconda lingua Nell'insegnamento di tutte e tre le lingue, gli insegnanti fanno riferimento al Quadro di riferimento Europeo, pubblicato nel 2001; il documento stabilisce i livelli di padronanza che gli alunni devono raggiungere alla fine del triennio di studio. Come verifica del pieno raggiungimento di tali obiettivi, gli allievi che lo richiedono possono sostenere gli Esami di Certificazione delle Competenze acquisite presso gli Enti individuati dal Ministero dell’Istruzione, che ne ha riconosciuto con la firma di un Protocollo il ruolo di Certificatori. Gli esami sostenibili sono:

Certificazioni CAMBRIDGE, per la lingua inglese: Starters, Movers, Flyers, Ket e Pet;

Certificazione DELF A2, per la lingua francese;

Certificazione DELE, A2/B1 escolar per la lingua spagnola. La scuola è sede accreditata per la preparazione e lo svolgimento degli esami Cambridge

Si promuovono inoltre iniziative che mirano al potenziamento dello studio delle tre lingue: la presenza di un lettore madrelingua, in compresenza con l’insegnante, sia in forma istituzionalizzata dal Ministero, sia sotto forma di collaborazione convenzionata in forma privata dalla scuola;

la partecipazione a spettacoli in lingua e laboratori;

la partecipazione a progetti che, attraverso l’uso della lingua straniera studiata, portino gli allievi alla conoscenza delle espressioni culturali presenti nel nostro continente, sottolineandone la ricchezza.

La partecipazione degli alunni al Progetto Renken, uno scambio culturale in lingua francese tra i nostri alunni e gli alunni di Malika e Dakar in Sénégal. Il progetto, inizialmente nato come attività svolta dall’insegnante in ore curriculari con intervento a scuola anche di esperti esterni, volontari dell’Associazione Renken Onlus, in questi ultimi anni si è via via ampliato, stabilendo contatti con scuole di Malika e Dakar in Sénégal e attivando scambi inizialmente solo epistolari, poi di più ampio respiro culturale. Gli alunni di alcune classi prime e di alcune classi seconde sono impegnati in corrispondenze epistolari. Gli alunni delle classi terze coinvolti nel progetto approfondiscono il loro scambio in qualità di “fotoreporter” cercando di illustrare con foto/immagini e documentare in lingua francese la propria quotidianità

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(scuola, famiglia, tempo libero….), la propria città, usi, costumi tradizioni del proprio paese ed eventuali altri argomenti concordati con il docente senegalese di Malika. Si prevede la produzione di documenti cartacei e il montaggio di video da poter inviare in Sénégal. In occasione del festival Torinese “Ottobre Africano”, le classi impegnate nel progetto hanno la possibilità di partecipare ad attività offerte dall’Associazione Renken Onlus: conferenze con scrittori francofoni, uscite con accompagnatore interculturale alla scoperta di culture di tutto il mondo rimanendo nella propria città

collaborazione con Associazioni straniere

attività pomeridiane di conversazione in lingua straniera (Inglese, Francese e Spagnolo)

Corsi per certificazioni – Lingua Inglese (Cambridge) in collaborazione con Pegaso World Languages http://www.pegasocsf.com

Attività rivolta ad allievi di classe prima, seconda e terza

La scuola Nievo-Matteotti è centro di preparazione agli esami di certificazione Cambridge della lingua Inglese (Cambridge English Language Assessment Exam Preparation Centre 2014) dall’anno scolastico 2013-2014.

Nella scelta delle attività pomeridiane sono previsti corsi di inglese di livello:

Starters

Movers

Flyers

Ket

Pet Ogni anno nel mese di maggio la SMS Nievo Matteotti è sede Cambridge per lo svolgimento degli esami di tutti gli allievi frequentanti la scuola che desiderino acquisire una certificazione europea.

Corsi di conversazione – Lingua Francese (docenti dell’Alliance Française) http://www.alliancefrto.it/?lang=fr

Attività pomeridiana di conversazione in lingua francese rivolta ad allievi di classe seconda e terza Il corso si articola in lezioni della durata di un’ora settimanale. I corsi di conversazione in lingua francese sono organizzati in collaborazione con l’Alliance Française di Torino e tenuti da insegnanti madrelingua, abilitati come esaminatori per esami di certificazione delle competenze DELF SCOLAIRE. L'obiettivo per le classi seconde è il potenziamento delle abilità comunicative e lo sviluppo integrato delle quattro abilità con focalizzazione sull’aspetto orale. L'obiettivo per le classi terze è preparare gli allievi a sostenere l'esame di certificazione delle competenze in lingua FRANCESE a valore internazionale DELF

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A 2 Scolaire, diploma che corrisponde al secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). L'esame di certificazione si svolge durante il mese di maggio presso il centro dell'Alliance Française di Torino.

Corso di conversazione - Lingua Spagnola (docente Trinidad Fernandez González)

Attività pomeridiana di conversazione in lingua spagnola rivolta ad allievi di classe seconda e terza Il corso si articola in lezioni della durata di un'ora settimanale. I corsi di conversazione in lingua spagnola sono organizzati in collaborazione con la docente Trinidad Fernandez Gonzalez, che collabora a Torino anche con l'Università Popolare e il Centro Cultural Español de Turín, ed è un' insegnante madrelingua abilitata come esaminatrice per esami di certificazione delle competenze DELE A2/B1 escolar. L'obiettivo per le classi seconde è il potenziamento delle abilità comunicative e lo sviluppo integrato delle quattro abilità con focalizzazione sull’aspetto orale. L'obiettivo per le classi terze è preparare gli allievi a sostenere l'esame di certificazione delle competenze in lingua spagnola a valore internazionale DELE A2/B1 escolar diploma che corrisponde al secondo livello del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). L'esame di certificazione si svolge durante il mese di maggio presso il Liceo Vittoria di Torino o presso le aule della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne di Torino.

Laboratorio di lingua francese e lingua spagnola

Dall’anno scolastico 2016-2017 la prof.ssa Simona Nano, docente di lingua francese e la prof.ssa Elena Zanon, docente di lingua spagnola, propongono, ciascuna per la propria materia, un laboratorio pomeridiano per gli allievi delle classi prime che siano interessati a iniziare lo studio di una terza lingua straniera, diversa da quelle già studiate in orario curricolare. Le lezioni hanno la durata di un'ora settimanale.

4.6 PIANO PER L’INCLUSIVITA’ L’Istituto ha aderito, nell’a.s. 2015/16, al Piano Annuale di Inclusività nato dalla collaborazione tra UST, Ufficio IV dell’USR Piemonte, l’Ufficio per lo studente – l’integrazione e la partecipazione, la Città Metropolitana, l’Area Istruzione e Formazione Professionale L’Istituto, principalmente attraverso le funzioni strumentali per gli alunni DSA/BES e per l’integrazione degli alunni disabili, si occupa della stesura e dell’aggiornamento di un proprio Piano Annuale per l’Inclusività, di un Piano di Accoglienza allievi stranieri e di un Piano di Accoglienza degli allievi con DSA/ BES. Sono documenti che rappresentano la reale espressione delle scelte politiche, metodologiche e didattiche volte a favorire le dinamiche inclusive in tutti i livelli della vita scolastica, dalla semplice attenzione agli alunni in situazioni temporaneamente critiche, alla definizione dei protocolli procedurali di accoglienza ed accompagnamento per gli alunni con specifiche certificazioni. Fatta salva infatti un’attenzione generale alle situazioni di difficoltà, è maturata, nel

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corso degli anni, una definizione di ruoli che, sebbene possa apparire delegante e direttiva, dall’altro consente un’efficacia di intervento che gli approcci esclusivamente empatici o basati su divisioni dei compiti poco chiare non potrebbero garantire. L’inclusione scolastica si esprime attraverso una catena di interventi che parte dal Dirigente scolastico e coinvolge, ciascuna nel proprio ambito, le figure strumentali dei diversi settori (disabilità, DSA/BES), i docenti di sostegno, i coordinatori di classe, il personale ATA e tutti gli operatori (anche esterni) che intervengono a livello scolastico per il benessere degli alunni. La filosofia di intervento del nostro istituto è la costruzione di un Progetto di Vita, che prevede la presa in carico degli alunni in tutte le loro componenti (scolastica, familiare, sanitaria, educativa) in una prospettiva che abbracci l’intera vita della persona, per ciò che è possibile determinare e prevedere. In quest’ottica, è buona prassi della scuola operare in stretta relazione con gli altri agenti coinvolti a vario titolo nella crescita degli alunni attraverso una consolidata collaborazione (favorita da una relativa stabilità dell’organico) con i Servizi sanitari, gli enti territoriali e le agenzie educative del territorio. In questo modo si costituiscono, laddove possibile, vere e proprie reti di intervento, alla ricerca di un efficace scambio di informazioni e di un confronto didattico e metodologico a vantaggio degli alunni stessi. Per lo stesso motivo, al momento dell’uscita verso le scuole superiori, la rete coinvolge abitualmente anche i docenti delle scuole Secondarie di Secondo Grado. Le funzioni strumentali per gli alunni disabili, al di là del lavoro di coordinamento degli interventi di sostegno, rivestono un ruolo di monitoraggio ed assistenza ai docenti con meno esperienza nel lavoro in classe o nella gestione della documentazione specifica, oltre che rappresentare una forma di tutela per le situazioni in cui non sia possibile garantire la continuità didattica. Spettano infine alle funzioni strumentali il coordinamento delle azioni di intervento di assistenza di base (operatori scolastici con funzioni specifiche), l’intervento integrato (educatori ed assistenti sanitari), il delicato compito di contatto iniziale con le famiglie e, soprattutto, la difesa del ruolo del sostegno come elemento facilitatore nelle relazioni, a beneficio dell’intero gruppo classe. Le funzioni strumentali per gli alunni con DSA/BES supportano gli insegnanti di classe nella lettura delle diagnosi e nell’individuazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari per ogni singolo alunno. Supportano i colleghi nella stesura dei Piani Didattici Personalizzati e nel mantenere i contatti con i curanti. Sono poi a disposizione dei genitori per un confronto ed una condivisione pedagogica/didattica durante ciascun anno scolastico, nel momento della continuità con la scuola primaria e in quello dell’orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Le Funzioni Strumentali DSA/BES aggiornano i colleghi sui materiali da utilizzare, sulle nuove normative e organizzano degli incontri informativi su questa tematica per i colleghi nuovi arrivati. E’ stato stilato un protocollo di accoglienza per alunni con Bisogni Educativi Speciali Programmazione individualizzata La programmazione individualizzata si esprime attraverso due tipi di documento: il PEI (Piano Educativo Individualizzato), redatto per gli alunni che presentano forme di disabilità, ed il PDP (Piano Didattico Personalizzato), per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

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Tali documenti sono costruiti e condivisi dall’intero Consiglio di Classe e sono firmati, e quindi condivisi, dalle famiglie e, per quanto riguarda il PEI, dal Servizio sanitario. Il GLHI Nella nostra scuola da diversi anni è attivo il GLHI, il Gruppo di Lavoro per l’Integrazione e l’Inclusione, articolato in due forme: una forma assembleare (Dirigente Scolastico, tutti i docenti di sostegno, tutti i genitori degli alunni con disabilità, un rappresentante dei docenti curricolari ed uno del personale ATA), ed una forma operativa, (Dirigente Scolastico, funzioni strumentali per l’integrazione ed un rappresentante per ognuna delle componenti docenti curricolari, personale ATA e genitori). Generalmente la partecipazione viene estesa anche ad un rappresentante del Servizio sanitario di zona (ASLTO1). La prima forma è utilizzata per gli incontri di presentazione e di verifica dell’andamento dei processi inclusivi nella scuola, la seconda si occupa invece delle fasi operative dei progetti, dei rapporti con gli enti locali e dell’organizzazione pratica e burocratica delle attività di sostegno. Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola si avvale della presenza di personale altamente qualificato per lo svolgimento dei compiti di coordinamento dei diversi settori relativi agli ambiti dell’inclusione. Uno dei docenti che si occupano della referenza per il settore DSA/BES ha ottenuto il master di primo livello su “Disturbi dello sviluppo e difficoltà di apprendimento”, due docenti del GLHI sono stati supervisori in ambito universitario per i corsi di abilitazione e sono parecchi i docenti di sostegno che hanno ottenuto titoli di formazione specifica su alcune delle tematiche relative alla disabilità (“Comunicazione Aumentativa e Alternativa”, “Nuove Tecnologie e Disabilità”, “Lingua Italiana dei Segni”, “Linguaggio ICF”, ecc). In alcuni casi la scuola ha organizzato corsi di aggiornamento interni per i docenti di sostegno e curricolari, aperti agli istituti della zona, anche di diverso ordine scolastico. Da anni, inoltre, la scuola accoglie i tirocinanti dei corsi abilitanti, affidati ai docenti con maggior esperienza didattica e professionale. Alunni Stranieri Per quanto riguarda gli alunni stranieri, qualora la loro conoscenza della lingua italiana sia molto scarsa, grazie anche al contributo della Circoscrizione 8 ci si avvale dell’intervento di mediatori culturali. Nella maggioranza dei casi sono sufficienti dei momenti di potenziamento della lingua italiana, gestiti da insegnanti curriculari. Attività esterne Il nostro istituto è membro “fondatore” della rete Necessità Educative Speciali (UTSNES), nata con lo scopo di condividere esperienze e risorse specifiche (anche materiali) fra le varie scuole del polo. In tale ambito vengono inoltre organizzati corsi di aggiornamento sulle tematiche dell’inclusione. I corsi sono rivolti a tutti i docenti delle scuole affiliate. Nella tradizione del nostro istituto sono previste diverse attività rivolte agli alunni in situazione di handicap; alcune di esse sono sovvenzionate da enti privati (ippoterapia), altre, a carattere maggiormente inclusivo, sono erogate da enti locali (arteterapia, teatroterapia) ed altre ancora sono organizzate e gestite direttamente

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dai docenti dell’istituto (orto scolastico, partecipazione alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi). Per i ragazzi con diagnosi di DSA è stato attivato un servizio compiti facoltativo, a carico delle famiglie che lo richiedono, gestito direttamente da personale specializzato. Si rimanda all’Allegato 1: Protocollo di accoglienza allievi stranieri e allievi con DSA/BES

4.7 PROGETTO “FUORICLASSE” “Dare ad ogni alunno la possibilità, attraverso proposte culturali molteplici e diverse, di seguire l’itinerario didattico più rispondente alle proprie esigenze ed interessi e più adeguato allo sviluppo della propria personalità” è sempre stata la finalità storica dell’Istituto Nievo Matteotti. Fin dall’a.s. 2008/09 la scuola ha messo in atto un progetto formativo flessibile a livello metodologico, didattico e organizzativo che propone un’ampia offerta di attività facoltative e permette alle famiglie di scegliere l’orario più adeguato alle proprie esigenze. A partire dall’anno scolastico 2009/2010, in seguito alle riforme attuate dal Miur, le risorse professionali e finanziarie della scuola sono state notevolmente ridotte. Tuttavia, per non annullare totalmente la peculiarità dell’offerta formativa e per ampliare le opportunità di formazione, si è deciso di proporre attività aggiuntive pomeridiane (a pagamento) per gli alunni che ne facciano richiesta. A seguire le proposte che sono state attivate nell’anno scolastico 2017-2018, pubblicate anche sul sito della scuola. PROPOSTE ATTIVATE NELL’A.S. 2017-2018 Nievo Matteotti

1 Latino primo livello X X

2 Latino secondo livello X

3 Corsi per certificazioni di lingua Inglese (Cambridge) – più livelli X X

4 Corsi di conversazione in lingua Francese (Alliançe Française) X X

5 Corso di conversazione in lingua Spagnola X X

6 Corso di chitarra X

7 Laboratorio teatrale X

8 Calcetto X

9 Atletica leggera X X

10 Progetto “Avviamento al Volley (Pallavolo)” X X

11 Basket X

12 Hit Ball X X

13 Laboratorio danza Hip Hop X X

14 Canoa/Canottaggio X X

15 Compiti e studio assistito X X

16 Consulenza compiti allievi con DSA – Metodo di studio X X

Le Schede illustrative del Progetto Fuoriclasse sono pubblicate sul sito della scuola

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V VALUTAZIONE

5.1 VALUTAZIONE E COMPETENZE

Obiettivi generali

La valutazione è un percorso circolare che si ripete per i vari segmenti progettati e si conclude tenendo conto oltre che dei risultati conseguiti, di una serie di fattori emergenti dalla situazione di partenza, l’impegno e il coinvolgimento personali. Essa ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento degli alunni, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli studenti, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione di ciascuno studente in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. Ha lo scopo, inoltre, di monitorare l’efficacia dell’azione educativo-didattica offrendo la possibilità di “riorientare” la programmazione. Ha come riferimento imprescindibile il profilo dello studente definito all’interno delle indicazioni nazionali per il curricolo e che viene di seguito riportato: <<Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di

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ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti>>. La valutazione è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa. Premesso ciò, come sancito nel D. Lgs n. 62 del 2017, il Collegio dei Docenti della S.M.S. “Nievo – Matteotti” ha deciso di sintetizzare e definire con chiarezza tempi e modalità della valutazione e di condividerli con le allieve, gli allievi e le loro famiglie. In sede di dipartimento i docenti concordano la progettazione didattica successivamente adattata alle esigenze specifiche di ciascun Consiglio di Classe. I contenuti vengono articolati in competenze e conoscenze valutati secondo le seguenti modalità di verifica:

Controllo dei quaderni e del materiale scolastico.

Interrogazioni orali.

Prove scritte non strutturate, semi strutturate, strutturate, esercizi di completamento.

Prove grafiche, tecnico-pratiche.

Produzione di testi, rielaborazioni personali, elaborati al computer, relazioni su argomenti del programma o su attività di laboratorio secondo specifiche procedure nella presentazione dei contenuti.

Partecipazione a concorsi

Compiti di realtà e autobiografie cognitive Tempi e modalità di valutazione: Come da delibera di Collegio Docenti, al fine della valutazione, l’anno scolastico viene suddiviso in due quadrimestri: il primo da settembre a gennaio, il secondo da febbraio a giugno. Inoltre la Scuola redige per ogni singolo alunno un documento, la situazione di partenza, che viene compilato collegialmente dal Consiglio di Classe e consegnato alle famiglie. Situazione di partenza: viene verificata e comunicata alle famiglie nel primo mese di scuola. Per le classi prime e per le sole discipline di Italiano e Matematica, si considerano i risultati delle prove effettuate nel mese di giugno dagli allievi iscritti nel nostro istituto.

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La valutazione della situazione di partenza tiene conto dei seguenti obiettivi educativi trasversali:

Conosce le regole e le ha fatte proprie

Partecipazione alla vita scolastica

Comprensione del valore e dell'importanza del materiale scolastico (proprio e altrui) e della sua gestione Tali obiettivi vengono valutati secondo i seguenti parametri:

non del tutto

parzialmente

abbastanza

pienamente Valutazione intermedia e finale: Al termine di ogni quadrimestre vengono valutate le singole discipline utilizzando una scala numerica dal 4 al 10 corrispondenti alla scala docimologica qui riportata. I voti di ogni singola disciplina saranno proposti interi, tenuto conto dei voti delle singole prestazioni, del percorso di crescita e di ogni altro elemento ritenuto utile e dovranno essere coerenti con le scale docimologiche adottate da ogni dipartimento (allegate al presente documento).

VALUTAZIONE Conoscenze

Competenze

4

- non conosce i contenuti - non sa usare linguaggi, materiali e strumenti e non ha acquisito metodi

- mancanza di autonomia in applicazioni e processi - capacità personali non finalizzate

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5

- conosce i contenuti in modo parziale - usa linguaggi, materiali e strumenti in modo poco autonomo e non ha acquisito metodi

- parziale autonomia in applicazioni e processi - capacità personali parzialmente finalizzate

6

- conoscenza di base dei contenuti - uso corretto, ma incerto di linguaggi, materiali e strumenti. Acquisizione parziale dei metodi

- autonomia non consolidata in applicazioni e processi - capacità personali finalizzate, ma non strutturate

7

- buona conoscenza dei contenuti - uso adeguato di linguaggi, materiali e strumenti. Buona acquisizione dei metodi

- buona autonomia in applicazioni e processi - capacità personali finalizzate, ma ancora non del tutto strutturate

8

- conoscenza completa dei contenuti - uso autonomo di linguaggi, materiali e strumenti. Acquisizione consolidata dei metodi

- autonomia in applicazioni e processi - capacità personali strutturate e finalizzate

9

- conoscenza completa e approfondita dei contenuti - uso autonomo e personale di linguaggi, materiali e strumenti. Acquisizione significativa dei metodi

- piena autonomia in applicazioni e processi - capacità personali strutturate, finalizzate e consolidate

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10

- conoscenza completa, approfondita e personalizzata dei contenuti - uso efficace e produttivo di linguaggi, materiali e strumenti. Acquisizione consolidata e sicura dei metodi

- autonomia piena e consolidata in applicazioni e processi - capacità personali strutturate, approfondite e critiche

Secondo quanto dispone la normativa vigente, in sede di valutazione intermedia e finale sono attribuiti giudizi finali che tengano conto dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti secondo i seguenti descrittori:

sviluppo culturale: senso pratico, adattamento all'ambiente, interazione

sviluppo sociale: partecipazione alla vita sociale, assunzione delle regole condivise

sviluppo personale: crescita e maturazione

sviluppo apprendimenti: disponibilità, interesse, partecipazione e autonomia

VOTO

CORRISPONDENTE PROCESSI FORMATIVI LIVELLO GLOBALE SVILUPPO APPRENDIMENTI

4

- sviluppo culturale: nonostante ambienti e stimoli, l'allievo/a non ha senso pratico e strumenti per affrontare la realtà e adattarsi all'ambiente; non è in grado di interagire con gli altri per effettuare scambi reciproci. - sviluppo sociale: non ha acquisito le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, assumendone le norme di civile convivenza - sviluppo personale: nonostante gli stimoli e la valorizzazione, non è stato/a in grado di crescere e di maturare e, quindi, di realizzare un processo di sviluppo

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a non si è reso/a disponibile nei confronti delle attività didattiche proposte mostrando, piuttosto, disinteresse e assenza di partecipazione. Non vi è, quindi, autonomia organizzativa nel lavoro e l'intervento dell'adulto risulta più sostitutivo che di aiuto.

5

- sviluppo culturale: l'allievo/a ha scarso senso pratico e gli strumenti per affrontare la realtà e adattarsi all'ambiente sono limitati; difficile l’interazione con gli altri per effettuare scambi reciproci. - sviluppo sociale: ha acquisito in modo limitato le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, acquisendo in misura non del tutto adeguata le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: nonostante gli stimoli e la valorizzazione dei processi, non è stato/a in grado di crescere e di maturare in misura corretta e, pertanto, il processo di sviluppo non è ancora raggiunto.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a ha affrontato le attività didattiche proposte mostrando scarsa partecipazione e interesse. L’autonomia organizzativa nel lavoro è inadeguata e si è reso spesso necessario l'intervento dell'adulto per affrontare gli obiettivi e i processi.

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6

- sviluppo culturale: l'allievo/a ha limitato senso pratico, gli strumenti per affrontare la realtà e adattarsi all'ambiente sono talvolta non adeguati; l’interazione con gli altri per effettuare scambi reciproci è ridotta. - sviluppo sociale: ha acquisito le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale in misura minima, acquisendo solo in parte le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: la maturazione e il grado di crescita sono limitati; il processo di sviluppo è in fase di consolidamento.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a ha affrontato le attività didattiche proposte con una limitata partecipazione e con poco interesse. L’autonomia organizzativa nel lavoro è limitata e si è reso spesso necessario l'intervento dell'adulto come guida per affrontare gli obiettivi e i processi.

7

- sviluppo culturale: l'allievo/a recepisce ambienti e stimoli, ha sviluppato senso pratico e strumenti per affrontare la realtà; buona l’interazione con gli altri per effettuare scambi reciproci. - sviluppo sociale: ha acquisito in modo adeguato le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, acquisendo parzialmente le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: in miglioramento la maturazione e il grado di crescita; il processo di sviluppo è in evoluzione.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a si è reso disponibile verso le attività didattiche proposte con una buona partecipazione e interesse. L’autonomia organizzativa nel lavoro è sufficientemente raggiunta.

8

- sviluppo culturale: l'allievo/a recepisce in modo positivo ambienti e stimoli, ha sviluppato un serio senso pratico per affrontare la realtà; costruttiva l’interazione con gli altri per effettuare scambi reciproci. - sviluppo sociale: ha acquisito in modo adeguato e corretto le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, acquisendo le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: la maturazione e il grado di crescita sono in progresso; il processo di sviluppo è corretto e continuativo.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a ha affrontato le attività didattiche proposte con una buona e continua partecipazione, mostrando un interesse personale. L’autonomia organizzativa nel lavoro è raggiunta e sicura.

9

- sviluppo culturale: l'allievo/a ha sviluppato un positivo senso pratico per affrontare la realtà e l’ambiente; concreta e produttiva l’interazione con gli altri per effettuare scambi reciproci. - sviluppo sociale: ha acquisito pienamente le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, acquisendo le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: la crescita e il grado di maturare sono positivi e adeguati, il processo di sviluppo procede correttamente e in modo autonomo.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a si è reso/a disponibile verso le attività didattiche proposte con un’attiva partecipazione e mostrando un interesse concreto. L’autonomia organizzativa nel lavoro, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni è pienamente raggiunta.

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10

- sviluppo culturale: l'allievo/a ha sviluppato un valido e corretto senso pratico per affrontare la realtà e l’ambiente; solida e produttiva l’interazione con gli altri per effettuare continui scambi reciproci. - sviluppo sociale: ha acquisito integralmente le conoscenze, le abilità, i comportamenti che gli/le permettono di partecipare alla vita sociale, acquisendo pienamente le norme di civile convivenza. - sviluppo personale: la crescita e il grado di maturare sono positivi e costanti, il processo di sviluppo procede correttamente e in modo autonomo.

Nel corso del I quadrimestre/anno l’alunno/a si è reso/a disponibile verso le attività didattiche proposte mostrando una concreta e proficua partecipazione, manifestando un positivo interesse personale. L’autonomia organizzativa nel lavoro è completa, anche in situazioni nuove e problematiche.

Nel caso di mancato o parziale raggiungimento di uno o più obiettivi, sono avvisate opportunamente e tempestivamente le famiglie e sono poste in essere le seguenti attività, strategie e azioni per il miglioramento dei livelli:

sospensione dell’attività didattica per una settimana dopo il primo quadrimestre. Durante questa settimana saranno organizzate le attività di recupero facendo ricorso anche alle compresenze;

compresenze per recuperi mirati; Valutazione Insegnamento religione cattolica: Per la valutazione delle attività di religione cattolica si fa riferimento alla seguente tabella:

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Conoscenze Competenze Motivazione giudizio

Non Sufficiente Conosce i contenuti in maniera parziale

Non ha raggiunto sufficiente autonomia nella conoscenza dei linguaggi specifici della religione

Non ha raggiunto un livello sufficiente nella conoscenza dei contenuti essenziali della religione

Sufficiente Conoscenza di base dei contenuti e dei linguaggi specifici della religione

Acquisizione parziale del metodo

Autonomia e uso dei processi personali finalizzati, ma non ancora strutturati

Sufficiente conoscenza dei contenuti ed uso adeguato dei linguaggi specifici della disciplina

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Buono Conoscenza completa della disciplina

Uso autonomo dei linguaggi e dei materiali

Metodo strutturato

Autonomia nell’applicazione dei processi

Capacità personali strutturate

Buone conoscenze ed uso dei linguaggi specifici nella rielaborazione personale

Distinto Conoscenza completa e approfondita dei contenuti

Piena autonomia nell’uso dei linguaggi

Piena applicazione dei processi

Capacità personali strutturate, finalizzate e consolidate

Valide conoscenze della disciplina, uso sicuro dei linguaggi specifici

Ottimo Conoscenza completa e approfondita

Uso sicuro ed efficace nei vari contesti interdisciplinari

Autonomia piena e consolidata in applicazione dei processi

Capacità personali strutturate, approfondite e critiche

Ottima, sicura e approfondita conoscenza della disciplina, capacità di confronto e riflessione critica

Valutazione attività alternative alla religione cattolica: I docenti incaricati per attività di alternativa alla religione cattolica partecipano agli scrutini fornendo al consiglio di classe elementi di giudizio relativo agli alunni seguiti e partecipano alla decisione di ammissione non ammissione alla classe successiva o agli esami conclusivi. PROGRAMMAZIONE I docenti di Alternativa alla Religione dovranno redigere un piano di lavoro da presentare ai CdC e ai genitori. La programmazione dovrà seguire una delle tre seguenti aree del PTOF: Area 1: AMBIENTE (classi prime) Area 2: AFFETTIVITA‟ E RELAZIONE (classi seconde) Area 3: MONDIALITA‟ E INTERCULTURA (classi terze) Gli argomenti trattati potranno inoltre, per ogni area, fare riferimento alle seguenti aree trasversali: Area A: CITTADINANZA Area B: CREATIVITA‟ E OPERATIVITA‟ Area C: SCIENZE E SALUTE Area D: SOCIALITA‟ E SOLIDARIETA‟

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Si ricorda inoltre che si dovrà tenere conto delle seguenti: COMPETENZE DI CITTADINANZA: IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE Per le attività di studio assistito si farà comunque riferimento alla seguente griglia di valutazione tenuto conto dell’impegno e della costanza profusi dagli allievi nell’organizzare ed eseguire le attività assegnate. GRIGLIA DI VALUTAZIONE I docenti di Alternativa alla Religione e di studio assistito dovranno utilizzare la seguente griglia di valutazione

VALUTAZIONE

DESCRITTORI

OTTIMO

atteggiamento responsabile autonomia e regolarità nello svolgimento delle consegne assegnate ottima capacità organizzativa rispetto di persone e regole ruolo attivo e propositivo

DISTINTO

atteggiamento generalmente responsabile regolarità nello svolgimento delle consegne assegnate buona capacità organizzativa rispetto di persone e regole ruolo generalmente attivo e propositivo

BUONO

atteggiamento non sempre responsabile svolgimento delle consegne assegnate discontinuo buona capacità organizzativa generale rispetto di persone e regole ruolo non sempre attivo e propositivo

SUFFICIENTE

atteggiamento poco responsabile svolgimento delle consegne assegnate non costante e settoriale rispetto di persone e regole discontinuo ruolo non sempre attivo e propositivo

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NON SUFFICIENTE

atteggiamento scorretto svolgimento delle consegne assegnate reiteratamente discontinuo e settoriale mancanza di rispetto di persone e regole

Valutazione attività di potenziamento Tutte le attività di potenziamento saranno oggetto di valutazione che costituirà attestazione dell’interesse manifestato dagli allievi coinvolti. Tali valutazioni confluiranno nei registri dell’insegnante corrispondenti alle materie oggetto di potenziamento concorrendo alla definizione del livello di conoscenze, abilità competenze raggiunte. Valutazione 19° ora di Lingue straniere, Italiano e Matematica: Nell’ambito dell’offerta formativa, la Scuola Media Nievo-Matteotti, offre la disponibilità di un’ora in più di Italiano per le classi prime, un’ora in più di lingue straniere (una di inglese per un quadrimestre e una nelle restanti lingue per l’altro quadrimestre) per le classi seconde e un’ora in più di matematica per le classi terze. Le attività svolte durante queste ore da docenti anche non titolari dell’insegnamento nella medesima classe, sono soggette a valutazione che dovrà confluire nell’attribuzione del voto finale della disciplina corrispondente. Valutazione attività BES: Per gli alunni con certificazione di Disturbo Specifico d’Apprendimento, le modalità di svolgimento delle verifiche (strumenti compensativi e misure dispensative) e i criteri di valutazione dovranno essere coerenti con quanto predisposto nel PDP di ciascun alunno, sia durante l’anno scolastico sia in sede di Esame di Stato. In sede di esame, per gli alunni DSA, in caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera risultante dalla certificazione, la sottocommissione stabilisce le modalità e i contenuti della prova orale sostitutiva, in modo tale da verificare che l’allievo abbia raggiunto gli obiettivi previsti. Nel caso in cui, su indicazioni dei curanti, la famiglia richieda il totale esonero dalle lingue straniere, il Consiglio di Classe, in caso di accoglimento della richiesta, prevede un percorso alternativo sulla civiltà e cultura inglese, francese o spagnola che possa essere valutato in base all’ art 11, comma 13 D.Lgs 62/17. In questa ipotesi, in sede d’esame, la commissione predispone delle prove differenziate coerenti con il percorso svolto. Valutazione alunni HC: Per gli alunni HC la valutazione è riferita al comportamento, alle discipline/attività svolte, sulla base dei PEI, basata su prove di verifica costruite in collaborazione tra i docenti curricolari e quelli di sostegno. Viene effettuata una valutazione di partenza per tutti gli allievi

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disabili in ingresso, che utilizza griglie di osservazione per la rilevazione delle abilità di base, concordate in sede di GLI (gruppo di lavoro per l'Inclusione), relative a tutte le aree della personalità che si ritiene necessario indagare (affettiva, dell'autonomia, motorio-prassica ecc.). Le griglie di osservazione possono aggiungersi o sostituire, a seconda del tipo di disabilità, le prove di ingresso sottoposte a tutte gli alunni nel primo mese di scuola. I risultati ottenuti permettono di individuare gli obiettivi personalizzati che saranno parte integrante della programmazione di classe. I criteri utilizzati in sede di valutazione terranno generalmente conto, soprattutto nei casi di media o grave disabilità intellettiva, del progresso evidenziato dall'alunno rispetto alle sue prestazioni iniziali e non del risultato. Quando le attività programmate nel PEI non sono direttamente riconducibili alle discipline curricolari il giudizio sintetico quadrimestrale nella scheda di valutazione può assumere la forma discorsiva. La ripetenza, in accordo con la famiglia e i curanti, può configurarsi come la ricerca del consolidamento dei risultati raggiunti e non riguardare il mancato raggiungimento degli obiettivi personalizzati. Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero dalla prova. Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. Alle alunne e agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami o per i quali il Consiglio di classe evidenzi l’impossibilità per gli stessi di affrontare l’esame, viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione. Criteri di ammissione/non ammissione alla classe successiva/esame conclusivo L’ammissione alla classe successiva/esame conclusivo è disposta previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico (fatte salve le deroghe deliberate dal Collegio Docenti), anche in presenza di parziale/mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Pertanto si può essere ammessi ala classe successiva/esame di stato anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, da riportare sul documento di valutazione. La proposta di non ammissione deve essere formulata, discussa e deliberata in sede di scrutinio finale e comunicata tempestivamente alla famiglia. La non ammissione è comunque possibile dopo che siano state documentate le seguenti situazioni:

alunni che non hanno dimostrato progressi, impegno e profitto

alunni per i quali è stato necessario avvisare (anche ripetutamente) le famiglie

alunni che hanno avuto una frequenza saltuaria (fatte salve le deroghe stabilite dal Collegio dei Docenti)

alunni che non hanno saputo trarre profitto dalle iniziative di recupero attivate

alunni che non hanno partecipato alle attività di recupero programmate dalla scuola

alunni per i quali è stata comminata una sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 6 del DPR 249/98 (sospensione superiore ai 15 giorni; esclusione dallo scrutinio finale; non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi)

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Valutazione comportamento: Ai sensi della normativa vigente (Dlgs 62/17), la valutazione del comportamento espressa attraverso un giudizio sintetico si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e il Regolamento di Istituto ne costituiscono i riferimenti essenziali. Dal momento che le disposizioni normative vigenti hanno voluto un ancoraggio specifico del giudizio di comportamento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, si propone di seguito la tabella degli obiettivi con i relativi descrittori elaborati per accentuare i principi di responsabilità, autonomia, collaborazione e partecipazione sottesi proprio dalla norma:

OBIETTIVO DESCRITTORE NON SUFFICIENTE

SUFFICIENTE DISCRETO BUONO DISTINTO OTTIMO

RISPETTA PERSONE

-Si rivolge a compagni e ad adulti in modo educato e rispettoso -Ascolta -Rispetta i turni di intervento

- Episodi lesivi, anche gravi, della dignità di compagni, docenti, personale della scuola con pericolo per l’incolumità delle persone. Non accetta i richiami. - Funzione negativa nel gruppo classe - Mancato rispetto delle norme basilari del convivere civile

Assume un comportamento poco corretto nel rapporto con insegnanti, compagni, personale della scuola usando toni inadeguati. Non accetta i richiami. -Disturba in modo frequente e impedisce lo svolgimento della lezione non ascoltando - Non rispetta i turni di intervento

Assume un comportamento non sempre rispettoso verso le persone. I toni sono abbastanza corretti, ma ancora non del tutto adeguati. Accetta in parte i richiami. -Spesso viene richiamato durante lo svolgimento dell’attività didattica perché ascolta poco - Non è ancora in grado di rispettare appieno i turni di intervento.

Assume un comportamento generalmente rispettoso delle persone usando toni adeguati, ma non sempre adatti al contesto o alle situazioni. Accetta i richiami. - Ascolta in modo corretto durante le attività didattiche, ma con vari momenti di distrazione - Rispetta quasi sempre i turni di intervento

Comportamento nell'insieme rispettoso delle persone, uso di toni adeguati, ma ancora da consolidare in tutti i contesti e situazioni. Usa i richiami come spunto di riflessione. - Ascolta durante le attività didattiche. - Rispetta i turni di intervento

Comportamento pienamente rispettoso delle persone abbinato all'uso di toni adeguati e costruttivi. -Funzione positiva all’interno del gruppo classe - Ascolto costruttivo abbinato ad interventi pertinenti ed efficaci nei tempi dovuti

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RISPETTA REGOLE E MATERIALI

- Gestione e cura del materiale didattico proprio, altrui e degli arredi -Rispetta i tempi di consegna dei compiti -Fa firmare diario e avvisi e rispetta le scadenze -Si comporta correttamente durante intervalli, cambi d’ora, mensa

-Continue e reiterate mancanze del rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari. -Mancato assolvimento delle consegne scolastiche -Mancato rispetto del materiale scolastico proprio, altrui e degli arredi - Non porta, sistematicamente, il materiale didattico.

Episodi ripetuti di mancato rispetto del regolamento scolastico in assenza di ravvedimento - Comportamenti soggetti a sanzioni disciplinari con ammonizione del Dirigente Scolastico o sospensione da 1 a 15 giorni. - Danni arrecati volontariamente alle persone, alle cose - Porta il materiale didattico con scarsa regolarità e incompleto

Rispetto parziale delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con richiami e/o note scritte. -Rispetta solo se sollecitato le scadenze -Scarsa cura del proprio materiale e di quello degli altri - Porta abbastanza regolarmente il materiale, ma ancora in parte incompleto

Rispetto della maggior parte delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. -Rispetta le scadenze - Rispetta il proprio materiale e quello degli altri - Porta il materiale regolarmente, ma non sempre completo

Porta il materiale scolastico, ha cura del proprio e di quello degli altri, mostra ordine e cura della propria postazione e in generale degli ambienti e materiali della Scuola. -Rispetta i tempi di consegna, fa firmare diario e avvisi e rispetta le scadenze. Si comporta correttamente durante intervalli, cambi d’ora, mensa. - Porta il materiale regolarmente (completo)

-Pieno e consapevole rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. - Cura e rispetto del materiale proprio (sempre completo) e altrui.

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PARTECIPA E COLLABORA

- Collabora con i compagni e con gli adulti - Aiuta i compagni in difficoltà - Interviene in modo costruttivo - Frequenza (esclusi i casi di salute debitamente documentati)

- Completo disinteresse al dialogo educativo -Mancato aiuto ai compagni - Non interviene se non a sproposito e per arrecare disturbo - Frequenza e sistematicità di ritardi, uscite anticipate e assenze (anche se giustificati) unita a mancanza di giustificazione e di comunicazione con la famiglia (diario sistematicamente non firmato)

- Mancata collaborazione durante e attività. - Aiuta i compagni solo se imposto dall'adulto. - Ripetute manifestazioni di disinteresse per le attività scolastiche - Frequenza irregolare con diversi ritardi, uscite anticipate e assenze, mancanza di puntualità nelle giustifiche e di firma nelle comunicazioni

-Partecipazione discontinua alla vita della classe e alle attività scolastiche. -Aiuta i compagni solo dietro richiesta e senza prestarsi con partecipazione. - Interviene spesso fuori luogo e in modo non sempre costruttivo - Frequenza abbastanza regolare con ritardi, uscite anticipate e assenze. Puntualità irregolare nelle giustificazioni e comunicazioni alla famiglia.

-Partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche, ma senza collaborazione attiva. - Aiuta i compagni se sollecitato. -Interviene spesso, ma non sempre in modo costruttivo - Frequenza regolare ma con ritardi, uscite anticipata e assenze che presentano una significatività nell'intero anno scolastico. Irregolarità nelle giustificazioni e nelle comunicazioni

- Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche - Aiuta i compagni. -Interviene in modo costruttivo partecipando alle attività - Frequenza regolare ma con minima significatività di ritardi, uscite anticipate e assenze. Puntualità generale ma con qualche elemento di discontinuità

- Partecipazione attiva e propositiva alla vita della classe e alle attività scolastiche - Aiuta i compagni in modo attivo e proponendosi. -Interviene sempre in modo costruttivo e autonomo mostrando un atteggiamento attento, leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari - Frequenza regolare e puntualità

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SI IMPEGNA

-Svolge i compiti a casa -Approfondisce gli argomenti -Svolge in autonomia le attività didattiche in classe - Frequenza riferita ai momenti di verifica concordati

Sporadico e scostante, ma soprattutto poco significativo - Non è autonomo e non dimostra neanche senso di iniziativa - Si assenta durante i momenti di verifica concordati

Discontinuo ma in qualche modo funzionale al raggiungimento degli esiti attesi - Necessita di continuo sostegno - Si assenta spesso durante i momenti di verifica concordati

- Abbastanza continuo con sporadici interventi di aiuto. - Si assenta, a volte, durante i momenti di verifica concordati

Continuo, autonomo, ma da consolidare.

Costante, ma non puntuale

Assiduo e puntuale

Giudizio finale Viene formulato sulla base dei seguenti criteri:

non è ancora in grado di interagire con gli altri. 4

Al termine del quadrimestre, l’alunna/o mostra scarsa interazione con gli altri. 5

ha un’interazione con gli altri in via di sviluppo. 6

ha un’interazione con gli altri discreta. 7

ha un’interazione con gli altri buona. 8

ha un’interazione con gli altri costruttiva. 9

ha un’interazione con gli altri solida e produttiva. 10

in maniera non adeguata, 4

Applica le norme di convivenza civile in maniera non del tutto adeguata, 5

in misura minima, 6

in modo parziale, 7

in maniera corretta, 8

in maniera efficace, 9

in maniera consapevole, 10

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dimostrando un processo di sviluppo non significativo. 4

non ancora significativo. 5

in evoluzione. 6

in miglioramento. 7

adeguato. 8

adeguato e proficuo. 9

consolidato e autonomo. 10

Durante il quadrimestre l’alunna/o, nei confronti delle attività didattiche non ha mostrato disponibilità 4

ha dimostrato poca partecipazione e interesse 5

ha dimostrato partecipazione e interesse limitati 6

ha dimostrato partecipazione e interesse settoriali 7

ha dimostrato partecipazione e interesse 8

ha dimostrato interesse e attiva partecipazione 9

ha dimostrato partecipazione e interesse proficui e costanti

10

insieme a un livello di autonomia organizzativa non raggiunto. 4

parzialmente raggiunto e non ancora efficace. 5

sufficiente. 6

raggiunto, ma non ancora consolidato. 7

raggiunto. 8

raggiunto e consolidato. 9

mirato e efficace. 10

Criteri di determinazione del voto di ammissione all’esame L’ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo d'istruzione degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, della partecipazione, entro il mese di aprile, alle prove INVALSI, della non irrogazione della sanzione disciplinare di non ammissione all'esame di stato, è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, in via generale anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Sempre con deliberazione assunta a maggioranza e con adeguata motivazione, il Consiglio di Classe può decidere la non ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo d'istruzione pur in presenza dei requisiti prima esposti. Il voto di ammissione è espresso in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo secondo i seguenti criteri:

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Criteri ammissione esame

Il voto di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo è determinato dal percorso scolastico effettuato dall’allievo ai sensi del dlgs 62/17 che disciplina la valutazione. Non vengono fornite indicazioni su come determinare tale voto, ma stante il valore formativo attribuito dalla legge alla valutazione, stante la necessità di evidenziare il percorso seguito dall’allievo nel suo iter formativo, vengono proposti i seguenti criteri che tengono conto dei risultati degli apprendimenti, del percorso di crescita personale e di altre e ulteriori variabili che il CdC potrà valutare se ritenute significative:

1. Media aritmetica dei voti delle singole discipline del 2° quadrimestre senza alcun arrotondamento superiore o inferiore (i singoli voti di disciplina non devono essere ricondotti alla sufficienza e devono essere arrotondati)

2. Evoluzione del percorso dalla prima iscrizione al momento in cui viene definito il voto di ammissione (definita secondo i seguenti descrittori):

Consapevolezza di sé (autoregolazione, punti di forza e limiti…)

Evoluzione del percorso di crescita

Esercizio consapevole delle competenze di cittadinanza acquisite

3. Valorizzazione di attività appartenenti a qualsiasi percorso extracurricolare significativo (concorsi, orchestra, giochi studenteschi, coro, open day, certificazioni linguistiche, sport praticati a livello agonistico, partecipazione ad iniziative di solidarietà e inclusione…)

I tre criteri individuati dovranno essere ponderati da ciascun CdC in maniera tale che per ogni singolo allievo emergano quei punti di forza che risultano significativi per la definizione dell’esito dell’esame, ricordando che il voto finale sarà determinato dalla media tra il voto d’ammissione e la media dei voti delle prove d’esame. In tal senso il voto d’ammissione costituisce un momento sostanziale di definizione del percorso stesso dell’esame. Si ricorda, infine, la struttura dell’esame:

Le prove scritte sono finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo dello studente contenuto nelle Indicazioni nazionali;

Il colloquio orale, oltre a valutare le conoscenze definite nel profilo dello studente contenuto nelle Indicazioni nazionali, dovrà

essere principalmente finalizzato a verificare le capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e

riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza e delle competenze nelle lingue straniere e non

consistere nell’ultima interrogazione orale prima di licenziare l’allievo (si rammenta in tal senso che le interrogazioni sugli

argomenti specifici si ipotizza siano già state effettuate durante l’anno)

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In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto. La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’Istituto. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione “Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, l’Istituto adotta idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. Esame finale del primo ciclo di istruzione Per la valutazione del percorso d’esame saranno utilizzate le seguenti tabelle per l’attribuzione di voti e giudizi negli scritti e nel colloquio orale Al termine del ciclo scolastico, secondo quanto prescrive l’ordinamento vigente viene rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite al termine del percorso formativo.

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5.2 VALUTAZIONE DI ISTITUTO E DEI PROGETTI Punti salienti della valutazione di Istituto sono rappresentati dall’adesione alla rete SIRQ e dalla pubblicazione nel luglio 2015 del Rapporto di autovalutazione (RAV), dalle cui priorità, traguardi e obiettivi individuati discendono il Piano di miglioramento e il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Le attività progettuali sono valutate da un gruppo di lavoro che, alla luce degli obiettivi prioritari condivisi, seleziona e propone quanto offerto alla discussione ed approvazione del Collegio dei docenti. Il Consiglio di Istituto vaglia le proposte negli aspetti formativi e finanziari. Una volta che il progetto è stato realizzato, l’insegnante coinvolto nell’attività sottopone ai ragazzi un questionario di gradimento e di verifica delle competenze raggiunte. La compilazione dei questionari è fondamentale per la trasparenza nei confronti delle famiglie e per una ripresa del progetto nell’anno scolastico successivo. Alcuni progetti nel corso del tempo sono stati infatti riproposti, seppure con modalità diverse, in considerazione della loro efficacia educativa, peraltro attestata dagli esiti positivi e dai riscontri favorevoli da parte dell’utenza, e della salvaguardia della continuità delle esperienze maturate nel corso della sperimentazione di tali attività.

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VI ESITI

6.1 SCRUTINIO PER FASCE

Al termine del primo e del secondo quadrimestre viene valutato il raggiungimento degli obiettivi educativi, delle competenze trasversali e quelle disciplinari. A conclusione dell’anno scolastico viene formulata da ogni Consiglio di Classe, per ogni singolo alunno, una valutazione complessiva delle votazioni conseguite per disciplina; le singole votazioni concorrono alla formulazione dell’esito finale. Sulla base dei risultati degli ultimi anni scolastici, gli studenti ammessi alla classe successiva rappresentano la quasi totalità degli iscritti; il dato sottolinea l'efficacia delle strategie didattiche messe in atto dal gruppo docenti e condivise a livello collegiale. A conferma della validità dell’impianto didattico, si registra un positivo raffronto tra gli esiti ottenuti dagli studenti dell’istituto rispetto ai dati territoriali di riferimento, livello sia comunale che regionale. Dal confronto tra i dati di ingresso e quelli di uscita, si evince come al recupero delle carenze per le fasce deboli sia comunque corrisposta una valorizzazione delle eccellenze dei singoli alunni, con conseguente salvaguardia dell’eterogeneità nei risultati in uscita. La serenità e la positività dell’ambiente sono confermate dal fatto che raramente si registrano abbandoni o trasferimenti, se non legati ad esigenze di mobilità del nucleo familiare.

6.2 PROVE NAZIONALI INVALSI

I risultati dell'esame di Stato indicano un livello più che buono delle competenze acquisite da un’elevata percentuale di alunni, anche in comparazione con i dati delle medie regionali e nazionali, mentre il numero degli studenti che hanno raggiunto un livello di eccellenza risulta allineato ai valori standard. Tale distribuzione dei voti è confermata nel tempo dall’analisi dei dati restituiti dal Miur sugli esiti delle prove e degli scrutini. In merito alle prove INVALSI, i docenti hanno recepito le nuove modalità di indagine, utilizzando una diversificazione delle strategie didattiche in funzione del miglioramento della capacità degli alunni di adeguarsi a diverse modalità di somministrazione dei quesiti e di valutazione. Le differenze tra i risultati ottenuti nelle singole sezioni dell'istituto sono contenute, a conferma di una sostanziale omogeneità fra le classi; i dati indicano inoltre una adeguata uniformità tra gli esiti dei due plessi dell'Istituto. In generale vi sono differenze minime tra le prove di italiano e matematica, indice di una preparazione degli studenti equilibrata nei diversi ambiti. 6.3 SCUOLA SUPERIORE – CONSIGLIO ORIENTATIVO Da molti anni la scuola attua un monitoraggio sistematico sull'andamento scolastico degli alunni nel passaggio al ciclo di studi successivo: anche in questo caso, i risultati degli studenti al termine del primo anno delle scuole superiori sono nettamente superiori alle medie nazionali. Per la scelta del percorso formativo successivo, una considerevole percentuale di studenti e delle loro famiglie segue le indicazioni emerse dai Consigli Orientativi, forniti dai docenti e dalle agenzie territoriali individuate dall'Istituto. L'adesione indica che si è costruito un rapporto di sostanziale fiducia nei confronti dei giudizi espressi

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da parte dei docenti. Possono tuttavia verificarsi da parte delle famiglie scelte non allineate al Consiglio Orientativo: statisticamente, proprio in quella fascia si registrano le percentuali relativamente più basse di successo scolastico. Si può ipotizzare che alla base della scelta di indirizzi non adatti al livello di apprendimento dei singoli alunni vi sia talvolta un eccesso di aspettative da parte delle famiglie. A titolo esemplificativo, si riportano i dati relativi all’anno scolastico 2017-2018.

SCELTA SCOLASTICA

LICEO 84% IST TECNICO 11% IST PROFESSIONALE - altro 5%

RISPETTO DEL CONSIGLIO

RISPETTATO 62% NON RISPETTATO 36% NON RISULTA 2%

ESITI AMMESSO 66% NON AMMESSO 6% SOSPESO 20% NON RISULTA 8%

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ESITI DI CHI HA SEGUITO IL CONSIGLIO ORIENTATIVO

AMMESSO 77% NON AMMESSO 2% SOSPESO 17% NON RISULTA 4%

ESITI DI CHI NON HA SEGUITO IL CONSIGLIO ORIENTATIVO

AMMESSO 51% NON AMMESSO 12% SOSPESO 25% NON RISULTA 11%

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VII AZIONI IN COERENZA CON IL PNSD

Il Piano Nazionale Scuola Digitale, linea d’azione fondamentale della Legge 107, prevede tre grandi linee di attività:

- miglioramento delle dotazioni hardware - sviluppo di attività didattiche - corsi di formazione per insegnanti

In coerenza con il PNSD, la SMS Nievo Matteotti, con l’individuazione e la nomina del nuovo animatore digitale, ha programmato i seguenti interventi per la diffusione dell’innovazione tecnologica:

Sportello digitale con consulenze sul corretto utilizzo della rete, degli strumenti di

cui la scuola dispone, sui programmi e software per la didattica.

Lezioni nelle classi per l’uso del digitale nella didattica

Iscrizione a corsi, eventi work shop e Pubblicizzazione nella scuola di proposte

provenienti dai vari Enti e agenzie formative riguardanti il digitale e l’innovazione

tecnologica

DigitaleSpeciale, sportello rivolto a tutte le classi nelle quali sono presenti allievi

con difficoltà, per la diffusione dell’uso del digitale in classe e a casa

ScuolaRadioNetwork opportunità per gli allievi di fare sentire la loro voce attraverso

il canale Radio creato dal MIUR per la condivisione delle esperienze scolastiche

Implementazione della tecnologia con soluzioni innovative attraverso l’acquisto di

strumenti e attrezzature

formazioni specifiche per l’ utilizzo di sussidi didattici multimediali

corso di formazione sulle nuove tecnologie: come usare nella didattica LIM, tablet,

registro elettronico, pc, video proiettore

corsi a moduli per la formazione per l’acquisizione di vari livelli di competenze

tecnologiche

Inoltre, al fine di potenziare le dotazioni tecnologiche, favorire approcci didattici innovativi in ambienti di apprendimento (didattici e laboratoriali) idonei alla loro sperimentazione, rafforzare le competenze digitali di studenti e docenti, sostenere il processo di digitalizzazione della scuola, nel periodo ottobre/dicembre 2015 la scuola ha aderito a due bandi europei PON/FESR e, in particolare:

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1) BANDO PON/FESR – Asse II 10.8 per la realizzazione di “Infrastrutture per l’istruzione”. Il progetto presentato è finalizzato alla realizzazione, all’ampliamento e all’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN della scuola;

2) BANDO PON/FESR – Asse II 10.8.1 “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica. Laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave “. Il progetto è finalizzato alla trasformazione dell’aula tradizionale in ambiente tecnologicamente idoneo alla sperimentazione di nuove forme di didattica

3) BANDO PON/FSE La nostra scuola a seguito della partecipazione al Bando

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U).0001052.02-02-2017 è stata

selezionata a svolgere il ruolo di “scuole polo” per la realizzazione di progetti

e attività di informazione, disseminazione e valorizzazione a supporto della

Strategia di comunicazione e delle modalità di attuazione del “PON Per la

Scuola” 2014-2020.

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VIII Piano di Miglioramento (PdM)

dell'Istituzione scolastica TOMM25900N

TORINO Scuola Secondaria di Primo Grado NIEVO - MATTEOTTI

Indice P d M

1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV)

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

3.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

3.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

3.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica

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1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Priorità: Ridurre la variabilità degli esiti, esaminati secondo griglie di valutazione comuni. Oltre a mantenere gli standard qualitativi attuali, si cercherà di migliorare il valore aggiunto dalla scuola rispetto alla situazione di partenza nelle prove standardizzate nazionali. Costruzione di un percorso educativo che metta al centro lo sviluppo dell’allievo in quanto Persona, elaborando percorsi trasversali per concretizzare l’acquisizione delle competenze chiave. Proseguimento della raccolta dei dati degli allievi usciti dall’Istituto. Utilizzando i data base con i CV dei docenti, le competenze professionali degli ATA e i questionari per il personale, potenziando i gruppi di lavoro, si intende migliorare l’utilizzo del personale. Si potenzierà il rapporto con le famiglie e con il territorio attraverso nuovi progetti, anche utilizzando le Reti a cui l’Istituto ha aderito. Traguardi: Nel triennio, in ogni classe la percentuale di studenti nella fascia più bassa deve essere inferiore a fine anno rispetto alla situazione di partenza. A livello di Istituto, deve essere incrementato nel triennio il valore aggiunto della scuola rispetto alla prove standardizzate nazionali. I gruppi di lavoro dovranno elaborare strategie per incrementare e rendere più omogenei i risultati delle prove standardizzate. Utilizzando le griglie di valutazione comuni, si cercherà di elaborare una riflessione sui risultati del raggiungimento delle competenze in chiave europea. Per valutare l’efficacia dei percorsi di orientamento, si attuerà l’analisi dei risultati a distanza.

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1. Utilizzo delle griglie di valutazione comuni condivise nel PTOF 2. Raccolta dei dati relativi agli esiti degli allievi (in prove condivise, nei test

nazionali, a distanza) 3. Analisi dei dati da parte dei CdC, dei dipartimenti e del CD ed elaborazione

di strategie 4. Potenziamento dell’aspetto interattivo e della personalizzazione della

didattica 5. Potenziamento dei rapporti di continuità in verticale 6. Miglioramento dell’utilizzo del personale 7. Potenziamento di progetti di Rete, sul territorio, con le famiglie

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1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivi di processo elencati

Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5)

Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento

Utilizzo delle griglie di valutazione comuni condivise nel PTOF

4

4

16

Raccolta dei dati relativi agli

esiti degli allievi ( in prove

condivise, nei test nazio- Nali, a distanza)

4

3

12

Analisi dei dati da parte dei CdC, dei dipartimenti e del CD ed elaborazione di strategie Potenziamento dell’aspetto interattivo e della personalizzazione della didattica Potenziamento dei rapporti di continuità in verticale Miglioramento dell’utilizzo del personale Potenziamento di progetti di Rete, sul territorio, con le famiglie

2 3 3 2 4

3 4 4 4 4

6 12 12 8 12

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1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza

Obiettivo di processo in via di attuazione

Utilizzo delle griglie di valutazione comuni condivise nel PTOF

Risultati attesi Organizzazione di un gruppo di lavoro per la stesura delle nuove griglie di valutazione; condivisione e approvazione in CD; inserimento nel PTOF; utilizzo da parte di tutti i docenti

Indicatori di monitoraggio

Diffusione della pratica di utilizzo delle griglie predisposte

Modalità di rilevazione

Verifica, da parte dei Coordinatori dei CdC, che tutti i docenti utilizzino le griglie concordate. Verifica da parte del DS che nelle valutazioni periodiche (fine quadrimestre) siano utilizzati metodi e strumenti condivisi.

Obiettivo di processo in via di attuazione

Raccolta dei dati relativi agli esiti degli allievi ( in prove condivise, nei test nazionali, a distanza)

Risultati attesi Costituzione di gruppi di lavoro che raccolgano ed elaborino i dati di partenza e finali delle varie classi, i dati dei test nazionali, i risultati a distanza degli ex allievi

Indicatori di monitoraggio

Verifica che ogni CdC abbia inserito i dati dei propri allievi e che i gruppi di lavoro raccolgano i dati dei test nazionali e i risultati a distanza

Modalità di rilevazione

Controllo dell'efficacia delle modalità di raccolta e analisi dei dati

Obiettivo di processo in via di attuazione

Analisi dei dati da parte dei CdC, dei dipartimenti e del CD ed elaborazione di strategie

Risultati attesi Condivisione dei grafici con la raccolta dei dati e riflessione a livello dei CdC, dei dipartimenti e del CD

Indicatori di monitoraggio

Grafici per ogni classe, con le percentuali di allievi suddivisi per fasce di livello e grafici con i risultati a distanza, valutando se sia stato seguito il consiglio orientativo

Modalità di rilevazione

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Analisi dei risultati all'interno dei singoli consigli di classe. Riflessione sulla variabilità dei dati nel corso del triennio, confronto a livello collegiale per valutare se l’obiettivo è stato raggiunto e analisi delle eventuali criticità. Elaborazione di strategie per incrementare e rendere più omogenei i risultati delle prove standardizzate. Analisi ed eventuali modifiche delle metodologie di orientamento. Obiettivo di processo in via di attuazione Potenziamento dell’aspetto interattivo e personalizzazione della didattica Risultati attesi Utilizzando i progetti PON, le strategie peer to peer e i periodi dedicati al recupero in corso d’anno elaborare nuovi percorsi educativi personalizzati Indicatori di monitoraggio Verifica che ogni CdC programmi ed attui percorsi educativi personalizzati (es. recupero e potenziamento) con strategie adeguate e trasversali condivise Modalità di rilevazione Controllo dell'efficacia delle strategie utilizzate attraverso momenti di condivisione (CdC e dipartimenti) Obiettivo di processo in via di attuazione Potenziamento dei rapporti di continuità in verticale Risultati attesi Incremento degli incontri con le primarie del territorio e dei rapporti di partenariato (es alternanza scuola lavoro, percorsi di orientamento) con le superiori frequentate degli ex allievi Indicatori di monitoraggio Organizzazione di percorsi educativi e valutativi in verticale Modalità di rilevazione Verifica dell’efficacia dei percorsi organizzati, incrementando gli elementi di condivisione (es. informazioni sul passaggio dalle primarie e sui risultati nelle superiori) Obiettivo di processo in via di attuazione Miglioramento dell’utilizzo del personale Risultati attesi Favorire ed incentivare la partecipazione dei docenti alle attività interne e potenziare i gruppi di lavoro su tematiche specifiche; organizzare piani di lavoro del personale ATA tenendo conto delle competenze specifiche Indicatori di monitoraggio

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Verifica che gran parte dei docenti sia coinvolta in qualche gruppo di lavoro, sulla base delle specifiche competenze Modalità di rilevazione Analisi dei questionari del personale; riflessione, da parte dello staff di presidenza, dell’efficacia del nuovo modello organizzativo Obiettivo di processo in via di attuazione Potenziamento di progetti di Rete, sul territorio, con le famiglie Risultati attesi Utilizzando i progetti PON, quelli di Rete per formazione e progettualità e nuovi progetti (es.Pianeta adolescenza e Off Line), potenziare i rapporti sul territorio e con le famiglie Indicatori di monitoraggio Verifica della partecipazione ai diversi progetti Modalità di rilevazione Raccolta dei dati di partecipazione e analisi dei risultati raggiunti Utilizzo delle griglie di valutazione comuni condivise nel PTOF Raccolta dei dati relativi agli esiti degli allievi ( in prove condivise, nei test nazionali, a distanza) Analisi dei dati da parte dei CdC, dei dipartimenti e del CD ed elaborazione di strategie Potenziamento dell’aspetto interattivo e personalizzazione della didattica Potenziamento dei rapporti di continuità in verticale Miglioramento dell’utilizzo del personale Potenziamento di progetti di Rete, sul territorio, con le famiglie

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

Obiettivo di processo

Utilizzo delle griglie di valutazione comuni condivise nel PTOF

Azione prevista

Produzione e condivisione di griglie di valutazione

Effetti positivi a medio termine

Uniformare la valutazione per discipline e all’interno dei consigli di classe

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà a far accettare a tutti i docenti, per un utilizzo effettivo, le griglie condivise

Effetti positivi a lungo termine

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Ottenere per tutto l’Istituto una uniformità della valutazione che permetta equità e dati confrontabili

Effetti negativi a lungo termine

Nessuno

Obiettivo di processo

Raccolta dei dati relativi agli esiti degli allievi (in prove condivise, nei test nazionali, a distanza)

Azione prevista

Raccolta sistematica degli esiti degli allievi a vari livelli: nelle prove condivise in sede di dipartimento, nei test nazionali, negli ex allievi

Effetti positivi a medio termine

Essere in possesso di dati confrontabili su cui attuare riflessioni e correttivi

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà del passaggio dalla semplice raccolta dati ad una riflessione costruttiva

Effetti positivi a lungo termine

Possedere una banca dati, a diversi livelli, in modo da poter monitorare nel tempo l’andamento e l’efficacia delle strategie didattiche dell’Istituto

Effetti negativi a lungo termine

Dare troppa importanza agli esiti degli allievi perdendo di vista i processi evolutivi a livello di didattica

Obiettivo di processo Analisi dei dati da parte dei CdC, dei dipartimenti e del CD ed elaborazione di strategie

Azione prevista

Utilizzo sistematico dei dati raccolti per attuare una costruttiva riflessione a diversi livelli

Effetti positivi a medio termine

Iniziare con i consigli di classe e i dipartimenti a ricavare dai dati informazioni utili per la progettazione didattica

Effetti negativi a medio termine

Rischio che non venga utilizzata in modo efficace la raccolta dei dati per passare ad una riflessione costruttiva

Effetti positivi a lungo termine

Aumentare la condivisione delle informazioni per incrementare nei docenti la capacità di riflettere sui dati raccolti e di condividere la progettazione di nuove

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strategie più produttive

Effetti negativi a lungo termine

Nessuno

Obiettivo di processo Potenziamento dell’aspetto interattivo e personalizzazione della didattica

Azione prevista

Potenziamento della consuetudine ad utilizzare gli strumenti interattivi di cui l’Istituto si è dotato, ma anche incremento delle strategie didattiche che prevedano metodi diversi (es. flipped class, peer to peer) o collaborazioni di Rete (es. alternanza scuola-lavoro, scuola dei compiti, Provaci ancora Sam!)

Effetti positivi a medio termine

Affiancare alla didattica tradizionale strategie che incrementino la personalizzazione dei percorsi educativi

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà a mantenere un giusto equilibrio tra gli elementi imprescindibili della didattica tradizionale e le strategie e gli strumenti più innovativi

Effetti positivi a lungo termine

Creazione di una didattica personalizzata che permetta ad ogni allievo di utilizzare al meglio le proprie potenzialità

Effetti negativi a lungo termine

Difficoltà a mantenere un giusto equilibrio tra gli elementi imprescindibili della didattica tradizionale e le strategie e gli strumenti più innovativi

Obiettivo di processo Potenziamento dei rapporti di continuità in verticale

Azione prevista Potenziare gli incontri con le scuole primarie del territorio anche in vista della creazione di istituti comprensivi, valorizzare gli ex allievi della scuola come tutores e informatori dei percorsi di orientamento

Effetti positivi a medio termine

Miglioramento della collaborazione con le scuole del territorio per un costruttivo scambio di informazioni

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà di coinvolgere senza timori di interferenze reciproche gli Istituti del territorio

Effetti positivi a lungo termine Ottenere un percorso educativo nel tempo per quanto riguarda gli allievi dell’Istituto; utilizzare le risorse sul territorio per migliorare la didattica

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Effetti negativi a lungo termine Nessuno

Obiettivo di processo Miglioramento dell’utilizzo del personale

Azione prevista

Coinvolgere i docenti e il personale ATA nell’azione didattica ed educativa globale dell’Istituto

Effetti positivi a medio termine

Favorire ed incentivare la partecipazione alle attività interne condividendo gli obiettivi comuni

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà nel coinvolgere concretamente la maggior parte del personale, cogliendo aspettative e potenzialità dei singoli

Effetti positivi a lungo termine

Diffondere la condivisione degli obiettivi comuni a tutti i livelli del personale scolastico

Effetti negativi a lungo termine Non sono da considerare

Obiettivo di processo Potenziamento di progetti di Rete, sul territorio, con le famiglie

Azione prevista

Potenziare i progetti di Rete per formazione e progettualità migliorando il coinvolgimento delle famiglie e del territorio attraverso nuovi progetti

Effetti positivi a medio termine

Utilizzare le risorse di Rete, del territorio e delle famiglie (es Banca del Tempo) per incrementare la progettualità

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà a gestire le Reti e i rapporti con diversi interlocutori

Effetti positivi a lungo termine

Utilizzare le risorse di Rete, del territorio e delle famiglie per incrementare la progettualità e la formazione all’interno dell’Istituto

Effetti negativi a lungo termine

Difficoltà a mantenere un giusto equilibrio tra i diversi stakeholders senza intaccare la centralità educativa e progettuale dell’Istituzione scolastica

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3. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

3.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

I risultati raggiunti verranno valutati in modo oggettivo sulla base del concreto raggiungimento degli obiettivi e del rispetto della tempistica programmata.

3.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

Momenti di condivisione interna

Collegio docenti, Dipartimenti, Consigli di classe e Consiglio di istituto

Persone coinvolte

DS, DSGA, Docenti, Personale ATA, Rappresentanti dei genitori nei diversi organi collegiali

Strumenti Documentazione inviata tramite mailing list e utilizzo del sito istituzionale

3.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Invio tramite mailing list, pubblicazione esiti nella cartella condivisa e sul sito (area docenti)

Destinatari Docenti, Personale ATA, Genitori rappresentanti, Consiglio di istituto

Tempi Dopo l'approvazione e dopo la verifica annuale

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti Pubblicazione sul sito (area genitori)

Destinatari delle azioni Tutti i genitori

Tempi Dopo la verifica annuale

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ALLEGATI

ALLEGATO 1:

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI

ANNO SCOLASTICO 2018-2019

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INDICE

1. Premessa

2. Riferimenti normativi

3. Breve descrizione dei Bisogni Educativi Speciali

4. Modalità di accoglienza degli alunni con DSA/BES

5. Procedure da seguire in caso di sospetto DSA

6. Figure di riferimento per l’inclusione scolastica: ruoli e funzioni

7. Buone prassi per la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato

8. Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

9. Formazione della scuola sui DSA

Allegati

Allegato 1: “Modello di liberatoria per l’accesso alla certificazione diagnostica”

Allegato 2: “Modello di invito alla famiglia ad effettuare una valutazione

diagnostica”

Allegato 3: DGR Piemonte n. 16-7072 del 4 febbraio 2014 – Allegato 3 per la Scuola

secondaria di primo grado

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1. PREMESSA

Tra gli obiettivi primari del nostro istituto vi sono l’inclusione, il diritto allo studio ed il successo

formativo di ogni alunno, in particolare di quelli che presentano Bisogni Educativi Speciali

(disabilità, disturbi specifici di apprendimento, deficit del linguaggio, della coordinazione motoria,

dell’attenzione, funzionamento intellettivo limite, disagio scolastico dovuto a svantaggio socio-

economico, linguistico e culturale).

Il Protocollo di Accoglienza d’Istituto nasce con l’obiettivo di fornire informazioni e linee guida per

l’ingresso, l’accoglienza, l’inclusione ed il percorso scolastico di suddetti alunni, al fine di

individuare pratiche chiare e condivise.

Il Protocollo è uno strumento inclusivo che permette di definire tutte le azioni intraprese dalla

scuola nonché le funzioni e i ruoli di ogni agente, dal Dirigente Scolastico alla famiglia, dagli uffici

di Segreteria ad ogni singolo docente, al Referente per i DSA/BES.

Non è un documento rigido bensì dinamico, aperto a nuovi contributi ed aggiornato periodicamente

qualora se ne ravveda la necessità.

Il Protocollo include:

- la normativa di riferimento;

- una breve descrizione dei Bisogni Educativi Speciali (BES);

- le modalità di accoglienza degli alunni (iscrizione, acquisizione della certificazione

diagnostica, primi colloqui con i genitori, ecc.);

- la procedura da seguire in caso di sospetto Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA);

- la descrizione dei ruoli e dei compiti della scuola e della famiglia;

- buone prassi per la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (PDP);

- indicazioni per lo svolgimento dell’esame di Stato;

- formazione della scuola sui BES e sui DSA.

1.2 Finalità

Attraverso il Protocollo di Accoglienza, il nostro istituto intende raggiungere le seguenti

finalità:

- definire e condividere buone pratiche per l’accoglienza degli alunni con BES;

- garantire a tutti gli alunni il diritto allo studio e le pari opportunità di sviluppo;

- favorire il successo formativo attraverso la didattica personalizzata;

- ridurre i disagi formativi ed emozionali;

- sensibilizzare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problematiche dei DSA e dei

BES;

- sensibilizzare i docenti a prestare attenzione ai potenziali segnali di DSA;

- promuovere iniziative di comunicazione e collaborazione tra famiglia, scuola ed équipe

sanitaria che ha in carico l’alunno con DSA/BES.

1.3 Destinatari

Sono destinatari del Protocollo di Accoglienza tutti gli agenti dell’istituzione scolastica: le

famiglie, il personale di Segreteria, i docenti, il Dirigente Scolastico, il Referente per i

DSA/BES. Sono altresì destinatari tutti i soggetti che operano nel percorso formativo

dell’alunno anche all’esterno dell’Istituzione scolastica, quali l’équipe medica della ASL che ha

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in carico l’alunno, insegnanti di supporto nel doposcuola, educatori, Servizi Sociali, ecc.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

DPR n. 275/99 – Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle

istituzioni scolastiche

Art. 4 “Le istituzioni scolastiche […] riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le

potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.

[…] Le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole

discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni”.

Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010:

Nuove norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento Riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di

apprendimento (DSA) e garantisce agli alunni con DSA l’adozione di una didattica personalizzata

nonché la possibilità di usufruire di strumenti compensativi e misure dispensative ai fini del

successo formativo.

D.M. n. 5669 del 12 luglio 2011

e Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA

(allegate al DM)

Le Linee Guida presentano indicazioni per realizzare interventi didattici individualizzati e

personalizzati, per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative.

Chiariscono compiti e azioni di ogni agente coinvolto nel percorso formativo dello studente.

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”

e successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 contenente “indicazioni operative”

Introducono la necessità di riconoscere agli alunni con bisogni educativi speciali il diritto ad una

personalizzazione del percorso formativo. Tali bisogni possono anche derivare da una situazione di

svantaggio personale, socio-economico, linguistico o culturale dell’alunno; pertanto non devono

essere sempre necessariamente certificati da uno specialista.

Si riconosce la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, ai fini del loro

successo formativo, le misure previste dalla Legge 170/2010.

Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013:

“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali”

Legge 13 luglio 2015, n. 107. Riforma della scuola (“La Buona scuola”)

Art.1.1 “Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i

livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli

stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire

e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale

e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio

permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione

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alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo

formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge dà piena attuazione

all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59, e

successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria”.

Decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017: “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”

Si veda, relativamente a tale Decreto, il paragrafo 8 del presente protocollo: “Esame di Stato

conclusivo del primo ciclo di istruzione”

Deliberazione della Giunta della Regione Piemonte n. 16-7072 del 4 febbraio 2014

(e relativi allegati)

In caso di sospetto DSA “se, nonostante le azioni di recupero e potenziamento (indicate dalle Linee

Guida del MIUR), persistono significative difficoltà nell’apprendimento delle abilità scolastiche

strumentali, gli insegnanti, a partire dal secondo quadrimestre del secondo anno della scuola

primaria in poi, in accordo con la famiglia”, compileranno la debita scheda allegata alla DGR (per

la Scuola secondaria l’Allegato 3), in cui segnaleranno le azioni di supporto e di recupero effettuate

ed il relativo esito. “La scheda è consegnata alla famiglia. La presentazione della scheda da parte

della famiglia alla ASL di residenza garantisce che, entro 6 mesi, il Servizio Sanitario Regionale

avvii e completi il percorso diagnostico e di certificazione, come previsto dall’Accordo Stato-

Regioni del 25/07/2012”.

3. BREVE DESCRIZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I Bisogni Educativi Speciali riguardano tutti i discenti in situazione di “svantaggio sociale e

culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà

derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a

culture diverse”.

(D.M. 27/12/2012 e C.M n. 8/2013).

Nell’acronimo “BES” sono comprese, quindi, tre grandi categorie (D.M. 27/12/12, art. 1):

Disabilità Disturbi evolutivi specifici Svantaggio

(ai sensi della L. 104/92, (Disturbi Specifici di Apprendimento socio-

economico,

comma 1 e comma 3) ai sensi della L. 170/2010 e altri linguistico e

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disturbi evolutivi quali i deficit culturale

del linguaggio, della coordinazione motoria,

dell’attenzione, il funzionamento cognitivo

limite, ecc.)

Per gli alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92) si fa riferimento al “Modello H”

del nostro istituto.

Disturbi evolutivi specifici

“I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità

dell’apprendimento scolastico in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato

all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di

calcolo. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una

denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura),

discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di

origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come

un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.

Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può

raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. È da notare, inoltre (e ciò non è

affatto irrilevante per la didattica) che gli alunni con DSA sviluppano stili di

apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del

disturbo” (Linee Guida allegate al DM 12/07/2011, paragrafo 1.1).

Altri disturbi evolutivi

o Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD) - “Ha una causa

neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di

socializzazione con i coetanei. In genere l’ADHD è in comorbilità con uno o più

disturbi dell’età evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio, disturbi specifici di

apprendimento, ecc.” (DM 27/12/12 art. 1.3)

o Funzionamento cognitivo limite (FIL) – “Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI

(quoziente intellettivo) globale risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti e

non presenta elementi di specificità”. (DM 27/12/12 art. 1.4).

Anche per tali disturbi evolutivi (ADHD, FIL, ecc.), non contemplati dalla legge

170/2010, il Consiglio di Classe mantiene uno stretto contatto con i curanti e redige

l’apposito PDP.

In alcuni casi, il bisogno educativo speciale deriva da uno svantaggio socio-economico

(famiglie di basse fasce di reddito e con una situazione culturale molto modesta), linguistico

(nati all’estero, che parlano italiano solo a scuola) e culturale (alunni con problematiche

psicologiche, con scarsa autostima, non seguiti dalla famiglia, con genitori poco presenti).

Tali alunni manifestano spesso un disagio scolastico che impedisce una partecipazione

efficace al processo di apprendimento e consolida, invece, condizioni di reale marginalità

che conducono spesso alla dispersione scolastica.

Il Consiglio di Classe, dopo un periodo di osservazione e di raccolta di informazioni, può

concordare con la famiglia ed eventualmente con altre figure professionali, anche in assenza

di qualsivoglia certificazione diagnostica, un intervento didattico personalizzato, anche per

un breve periodo, e redigere un apposito PDP (DM 27/12/2012 art. 1.5 e CM n. 8 del

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6/03/2013).

4. MODALITÀ DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON BES/DSA

Nell’anno precedente l’iscrizione (classe V di scuola primaria)

o Nelle giornate di Open Day o in qualunque altro momento (previo appuntamento

telefonico), la famiglia che intenda iscrivere il proprio figlio con DSA o con BES

presso il nostro istituto può richiedere un colloquio con il Referente per i

DSA/BES per ricevere informazioni sulle modalità di iscrizione, sulle strategie

didattiche inclusive messe in atto dalla scuola, oppure per segnalare e

condividere eventuali situazioni di disagio o di difficoltà dell’alunno.

o In occasione degli incontri di presentazione dell’istituto ai genitori delle future

classi prime, il Referente DSA/BES illustra le strategie didattiche inclusive

messe in atto dalla scuola e si rende disponibile ad incontrare i genitori dei futuri

alunni con DSA o BES per un colloquio conoscitivo.

Iscrizione di un alunno con DSA certificato

- La famiglia effettua l’iscrizione nei tempi stabiliti dalla normativa (generalmente pre-

iscrizione nel mese di gennaio e perfezionamento della stessa nel mese di giugno) e

consegna alla Segreteria dell’istituto la certificazione diagnostica dello specialista ed

eventuali altri documenti redatti dalla scuola di provenienza (ad esempio il PDP della

classe V di scuola primaria).

- La certificazione diagnostica redatta da specialisti privati viene considerata valida a tutti

gli effetti, tuttavia la famiglia deve farla vidimare e convalidare dalla ASL di

competenza nel più breve tempo possibile.

- L’assistente amministrativo protocolla tutta la documentazione e ne comunica la

presenza al Dirigente Scolastico e al Referente d’Istituto per i DSA.

- Il Referente accerta che nella certificazione specialistica siano presenti tutte le

informazioni necessarie alla successiva stesura del PDP.

- In caso di iscrizione alla classe prima, la determinazione della sezione, ad opera del Dirigente Scolastico e della Commissione Formazione Classi, terrà conto delle indicazioni fornite dal Referente DSA/BES al fine di formare classi equilibrate ed eterogenee.

- All’inizio di settembre, previa liberatoria da parte della famiglia (Allegato 1), il

Referente DSA condivide con il Coordinatore ed i docenti del Consiglio di Classe le

informazioni presenti nella certificazione diagnostica, che viene presa in carico e

analizzata con attenzione da parte di tutto il CdC.

- Entro il primo mese di scuola, il Coordinatore di classe (eventualmente insieme al

Referente DSA) convoca la famiglia

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o per raccogliere informazioni sull’alunno,

o per conoscere e condividere la pregressa esperienza scolastica, le eventuali

difficoltà incontrate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative adottate

nel precedente ordine di scuola (o comunque nella scuola di provenienza),

o per iniziare a costruire e condividere un percorso personalizzato in vista della

compilazione del PDP e in vista, soprattutto, di un ingresso dell’alunno quanto

più possibile sereno e privo di ansia, indispensabile per il suo successo

formativo.

- In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al

primo), la scelta della sezione in cui iscrivere l’alunno sarà di competenza del Dirigente

Scolastico. Sarà compito di quest’ultimo e del Referente d’istituto per i DSA comunicare

il nuovo inserimento ai docenti della classe coinvolta, presentando l’alunno al fine di

predisporre il percorso di accoglienza e avviare il momento di osservazione funzionale

alla stesura del Piano Didattico Personalizzato.

- Entro il mese di settembre, le famiglie degli alunni con DSA vengono invitate, tramite

apposita circolare, all’incontro di presentazione del “Doposcuola DSA” attivo presso il

nostro istituto. Si tratta di un doposcuola in cui i ragazzi svolgono i compiti assegnati dai

docenti curricolari, seguiti da psicologi ed educatori con apposita formazione sulle

modalità di apprendimento e sulle strategie di studio dei ragazzi con DSA (in un

rapporto di 1:2, ovvero un docente ogni due ragazzi). Se lo riterranno opportuno, le

famiglie potranno quindi iscrivere il figlio a suddetta attività, che si svolge in orario

pomeridiano (una o due volte alla settimana).

Tab. 1 Fasi di attuazione del Protocollo di Accoglienza

Azione Come/cosa? Chi la mette in atto? Quando?

Iscrizione Effettuata dai genitori Segreteria Al momento

dell’iscrizione

Consegna certificazione

diagnostica e/o altra

documentazione relativa al

disturbo d’apprendimento

Effettuata dai genitori Segreteria - Al momento

dell’iscrizione

- Appena in possesso

Comunicazione della

consegna della

certificazione diagnostica

al Dirigente Scolastico e al

Referente d’Istituto per i

DSA

Segreteria Subito dopo aver

protocollato la

documentazione

Lettura e analisi

certificazione (previa

liberatoria da parte della

famiglia)

Referente d’Istituto,

Coordinatore e docenti del

CdC

Inizio anno scolastico

COLLOQUI

Incontro preliminare Possibilità di richiedere un

colloquio con il Referente

DSA

La famiglia L’anno precedente

l’iscrizione (durante le

giornate di Open Day o in

altro momento, previo

appuntamento telefonico)

Colloquio con i genitori Convocazione dei genitori

per un primo colloquio

conoscitivo

Il Coordinatore

(eventualmente insieme al

Referente d’Istituto)

Entro il primo mese di

scuola

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5. PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DSA

Il Consiglio di Classe, in caso di difficoltà persistenti da parte di un alunno, procede secondo le

seguenti modalità:

1. osserva l’alunno, in modo accurato e sistematico, nella pratica quotidiana;

2. implementa le attività di recupero;

3. verificato il persistere delle difficoltà nonostante tutte le azioni di recupero messe in atto, il

Coordinatore di classe convoca i genitori per informarli delle problematiche rilevate e li

invita ad effettuare una valutazione diagnostica (Allegato 2);

4. Il CdC compila l’Allegato 3 della DGR Piemonte 16-7072 del 4 febbraio 2014 (Allegato 3

del presente Protocollo) e lo consegna alla famiglia, che, a sua volta, lo consegnerà alla ASL

di competenza per avviare l’iter diagnostico;

5. Il Cdc è tenuto comunque fin da subito ad attuare una didattica personalizzata.

6. FIGURE DI RIFERIMENTO PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA:

RUOLI E FUNZIONI

6.1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (DS)

Garantisce che il PDP sia condiviso con i docenti e con la famiglia

Verifica, con il Referente d’Istituto, i tempi di compilazione del PDP e ne controlla

l’attuazione

È garante del monitoraggio costante dell’apprendimento degli alunni con DSA presenti a

scuola

Promuove azioni di formazione e aggiornamento per docenti

Promuove, con il Referente d’Istituto, azioni di sensibilizzazione per genitori e docenti

Coordina il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)

6.2 IL REFERENTE D’ISTITUTO PER I DSA/BES

(si veda anche il PTOF d’Istituto, pubblicato sul sito web della scuola, a pag. 50)

Coordina le informazioni relative agli alunni DSA/BES in entrata attraverso momenti di

colloquio con le famiglie

Controlla l’adeguatezza della documentazione dei singoli alunni con DSA e accerta che

nella certificazione specialistica siano presenti tutte le informazioni necessarie alla

successiva stesura del PDP. In caso contrario contatta la famiglia per chiedere di

perfezionare la documentazione.

Sollecita la famiglia all’aggiornamento della diagnosi nel passaggio di ordine di scuola

Organizza incontri informativi/formativi con i docenti (soprattutto quelli di nuova nomina)

sui disturbi specifici d’apprendimento e sulle strategie di didattica inclusiva messe in atto

dalla scuola

Controlla che la documentazione acquisita sia condivisa dal Consiglio di Classe

Cura che nei CdC in cui sono presenti alunni con DSA o BES vengano realizzati

correttamente il Protocollo di accoglienza, la programmazione e la valutazione

Fornisce indicazioni in merito alle misure compensative e dispensative in vista della

personalizzazione della didattica

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Offre supporto ai colleghi nella stesura del PDP e, in caso di sospetto DSA, dell’Allegato 3

della DGR 16-7072 del 2014 (per richiesta di avvio dell’iter diagnostico presso la ASL di

competenza)

Fa parte del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

6.3 LA SEGRETERIA

Protocolla la certificazione diagnostica presentata dal genitore

Fa compilare ai genitori la liberatoria per l’utilizzo dei dati sensibili (Dgls. 196/2003)

Archivia l’originale del documento nel fascicolo personale dell’alunno

Accoglie e protocolla altra eventuale documentazione presentata successivamente e ne

inserisce l’originale nel fascicolo personale dell’alunno

Ha cura di avvertire tempestivamente il DS ed il Referente d’Istituto per i DSA dell’arrivo

di nuova documentazione

6.4 IL COORDINATORE DI CLASSE

Si assicura che tutti i docenti prendano visione della documentazione relativa agli alunni con

DSA presenti in classe

Valuta, con la famiglia e con l’alunno, le modalità per affrontare il lavoro quotidiano in

classe e a casa

Organizza e coordina la stesura del PDP

Favorisce l’inclusione dell’alunno con DSA all’interno del gruppo classe anche spiegando

agli allievi cosa sono i disturbi specifici di apprendimento e l’importanza dell’utilizzo degli

strumenti compensativi

Concorda con i genitori incontri periodici per un aggiornamento reciproco circa l’andamento

del percorso, la predisposizione e il monitoraggio del PDP, l’orientamento alla scuola

secondaria di II grado

In presenza di sospetto di DSA (condiviso con tutto il CdC), comunica alla famiglia la

necessità di intraprendere l’iter diagnostico e coordina la stesura dell’Allegato 3 della DGR

16-7072 del 2014 (per richiesta di avvio dell’iter diagnostico presso la ASL di competenza)

6.5 IL CONSIGLIO DI CLASSE

Approfondisce le tematiche relative ai disturbi specifici di apprendimento

Prende visione della certificazione diagnostica

Utilizza l’osservazione sistematica per l’identificazione delle prestazioni atipiche

Individua e attua azioni di potenziamento in relazione alle difficoltà riscontrate

Nel caso di sospetto di DSA, contribuisce alla compilazione dell’Allegato 3 della DGR 16-

7072 del 2014

Sostiene ed incoraggia l’alunno nella motivazione allo studio e nell’autostima

Crea in classe un clima sereno, di accoglienza e rispetto reciproco

Comprende e rispetta le diverse modalità di apprendere

Cura l’attuazione del PDP e ne propone, in itinere, eventuali modifiche

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6.6 IL GRUPPO DI LAVORO SULL’INCLUSIONE (GLI)

Rileva gli alunni con DSA e con BES presenti nell’Istituto

Offre azioni di consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie didattiche inclusive

Redige il Piano Annuale per l’Inclusività

Attua il monitoraggio dei livelli di inclusività della scuola

6.7 LA FAMIGLIA

Consegna in Segreteria la certificazione diagnostica

Provvede all’aggiornamento della certificazione diagnostica nel passaggio di ordine di

scuola

Condivide e sottoscrive il PDP e collabora alla sua redazione

Sostiene ed incoraggia in figlio nell’affrontare le difficoltà

Mantiene i contatti con il Coordinatore e con i docenti

Contatta il Referente d’Istituto in caso di necessità

Lo studente ha diritto ad:

- una didattica adeguata che tenga conto del suo stile e dei suoi tempi di apprendimento

- avere docenti preparati, qualificati e formati

- usare tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative previste nel suo PDP

- una valutazione formativa

7. BUONE PRASSI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO

DIDATTICO PERSONALIZZATO

Entro il primo trimestre scolastico (DM 5669, par. 3.1), il Consiglio di Classe deve redigere e

firmare il Piano Didattico Personalizzato.

Tale documento deve essere compilato con la collaborazione di tutti i docenti e della famiglia.

Come previsto dalle Linee Guida, il modello di PDP adottato dal nostro Istituto (che è quello

proposto dall’USR Piemonte) sviluppa i seguenti punti:

- dati anagrafici dell’alunno e tipologia del disturbo;

- descrizione del profilo didattico e cognitivo dell’alunno;

- strumenti compensativi e misure dispensative previste da ciascun docente nella propria

disciplina in relazione al disturbo;

- indicazioni generali fornite dall’alunno e dalla famiglia (interessi, difficoltà, punti di forza,

aspettative, richieste, elementi di conoscenza utili…);

- indicazione delle strategie didattiche inclusive che i docenti intendono mettere in atto

(cooperative learning, peer tutoring, didattica laboratoriale, uso delle tecnologie, didattica

metacognitiva, valorizzazione dei diversi stili di apprendimento e dei diversi tipi di

intelligenza, ecc.);

- competenze chiave prioritarie (anche in riferimento alle competenze di cittadinanza,

inserite nel PTOF d’istituto);

- criteri e modalità di verifica e valutazione per ciascuna disciplina;

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- indicazioni sulle modalità di svolgimento dell’Esame di Stato (solo per la classe terza).

Una volta compilato il PDP, il Coordinatore convoca la famiglia per una attenta e puntuale

condivisione di ogni sua parte e per la firma.

Nel caso (molto raro, nella storia del nostro istituto) in cui la famiglia non condivida il PDP e

decida di non firmarlo, è opportuno chiedere la motivazione, per iscritto, del diniego,

protocollarla e inserirla nel fascicolo personale dell’allievo.

Successivamente il PDP deve essere consegnato in Segreteria e protocollato.

Alla famiglia verrà comunicato, tramite il Coordinatore, il numero di protocollo.

Il PDP viene aggiornato ogni anno, sempre entro il primo trimestre scolastico.

8. ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE Le modalità di svolgimento dell’esame di Stato per gli alunni con DSA sono regolamentate

dal Decreto Legislativo n. 62 del 13 aprile 2017, “Norme in materia di valutazione e

certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami d Stato”, artt. 9-15:

“Per le alunne e gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati ai sensi della legge 8

ottobre 2010, n. 170, la valutazione degli apprendimenti, incluse l’ammissione e la partecipazione

all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, sono coerenti con il piano didattico

personalizzato predisposto […] dal Consiglio di classe.

Per la valutazione delle alunne e degli alunni con DSA certificato, le istituzioni scolastiche

adottano modalità che consentono all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di

apprendimento conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti

compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato.

Per l’esame la commissione può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di

quelli ordinari. Per tali alunne e alunni può essere consentita l’utilizzazione di apparecchiature e

strumenti informatici, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno

o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che venga pregiudicata la

validità delle prove scritte.

Per l’alunna o l’alunno la cui certificazione di DSA prevede la dispensa dalla prova scritta di

lingua straniera, in sede di esame di Stato, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti

della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera.

In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi

e patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunna o l’alunno, su richiesta della famiglia e

conseguente approvazione del Consiglio di classe, è esonerato dall’insegnamento delle lingue

straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove

differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento

dell’esame e del conseguimento del diploma. […]

Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati

dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale (INVALSI) di lingua

inglese.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all’albo

d’istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle

prove”.

Nello svolgimento delle prove nazionali INVALSI, gli alunni con DSA possono utilizzare gli

strumenti compensativi e le misure dispensative previsti nel PDP.

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Le modalità di svolgimento degli alunni con BES dovuto a svantaggio socio-economico, linguistico

e culturale, è invece precisata nella Nota MIUR 9 maggio 2018, prot. n. 7885, “Esame di Stato

conclusivo del primo ciclo di istruzione. Chiarimenti”:

“Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) che non rientrano nelle tutele della legge n.

104/1992 e della legge n. 170/2010 non sono previste misure dispensative […] né gli strumenti

compensativi di cui alla nota 3 giugno 2014 n. 3587, superata dal nuovo quadro normativo.

Tuttavia, la commissione, in sede di riunione preliminare, nell’individuare gli eventuali strumenti

che le alunne e gli alunni possono utilizzare per le prove scritte, potrà prevederne l’uso per tutti gli

alunni se funzionali allo svolgimento della prova assegnata.”

9. FORMAZIONE DELLA SCUOLA SUI DSA I docenti e le Referenti d’Istituto per i DSA e i BES partecipano ad incontri, corsi di

formazione e di aggiornamento organizzati dall’Associazione Italiana Dislessia (ultimo, in

ordine di tempo, il percorso formativo “Il ruolo del referente BES-DSA: indicazioni e

riflessioni”) e dall’Unità Territoriale di Servizi professionali per i docenti - Necessità

Educative Speciali (UTS-NES, rete di cui il nostro Istituto è membro “fondatore”), con sede

presso l’IIS “Gobetti Marchesini – Casale – Vera e Libera Arduino” di Torino.

Nell’ambito delle attività finalizzate al miglioramento dei livelli di inclusione degli alunni

con DSA o con BES, negli ultimi due anni scolastici la nostra scuola ha aderito con un

elevato numero di docenti al progetto formativo di e-learning “Dislessia Amica”, gestito ed

organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID), d’intesa col MIUR. Il progetto,

organizzato in 4 moduli, per un totale di 40 ore, approfondisce vari aspetti quali la

competenza organizzativa e gestionale, i ruoli della scuola inclusiva, la competenza

osservativa, la competenza metodologico-didattica e quella valutativa.

All’inizio di ogni anno scolastico, le Referenti DSA/BES organizzano incontri

formativi/informativi con i docenti dell’istituto (soprattutto quelli di nuova nomina) sui

disturbi specifici d’apprendimento e sulle strategie didattiche inclusive messe in atto dalla

nostra scuola.

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101

ALLEGATO 1

MODELLO DI LIBERATORIA PER L’ACCESSO ALLA CERTIFICAZIONE

DIAGNOSTICA

Prot. n.

Il sottoscritto…………..........................................................................,

genitore di…………………………………………………………………………………….

Classe………………………………………….. Plesso

………………………………………….,

avendo consegnato presso la Segreteria, in data

………………………………………………………., la certificazione diagnostica effettuata

dagli specialisti,

AUTORIZZA

i docenti del Consiglio di Classe, la Referente BES/DSA ed il Dirigente Scolastico a

prenderne visione e a farne gli usi consentiti dalla legge.

Torino _________________

(data)

Firma

________________________________________

SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – fax 011/66.02.077

e.mail: [email protected] Cod. ministeriale: TOMM25900N Cod. Fiscale : 97602630010

PLESSO “MATTEOTTI” C.SO SICILIA 40 TEL.011/6614514 FAX 011/6612922

www.nievomatteotti.gov.it

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102

ALLEGATO 2

MODELLO DI INVITO ALLA FAMIGLIA AD EFFETTUARE UNA

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

Prot. n.

Alla famiglia dell’alunno/a

…………..………………………………………………

Classe……………. Plesso…………………………

Oggetto: Comunicazione difficoltà scolastiche

Gli insegnanti del Consiglio di classe, nel primo periodo di scuola, hanno rilevato

nell’alunno/a……………………………………..…………. delle severe difficoltà

scolastiche.

Pertanto si suggerisce di intraprendere un iter diagnostico per verificare le cause ed

intervenire in modo opportuno.

Il Consiglio di Classe si rende disponibile, previo accordo con la famiglia, a compilare

l’Allegato 3 della DGR16 da consegnare alla ASL di competenza.

Torino, ______________ (data)

Il Coordinatore

___________________________________________

SCUOLA MEDIA STATALE NIEVO-MATTEOTTI SEDE CENTRALE Via Mentana, 14 - 10133 TORINO Tel. 011/66.02.003 – fax 011/66.02.077

e.mail: [email protected] Cod. ministeriale: TOMM25900N Cod. Fiscale : 97602630010

PLESSO “MATTEOTTI” C.SO SICILIA 40 TEL.011/6614514 FAX 011/6612922

www.nievomatteotti.gov.it

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ALLEGATO 3

DGR PIEMONTE N. 16-7072 DEL 4 FEBBRAIO 2014 – ALLEGATO 3 PER LA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ALLEGATO 3

(PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO/SECONDO GRADO ,PER LE ISTITUZIONI FORMATIVE DEL SISTEMA IeFP)

Regione Piemonte Ufficio Scolastico Regionale Per il Piemonte

SCHEDA DI COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE, ISTITUZIONI FORMATIVE DEL SISTEMA IeFP E FAMIGLIA, DESCRITTIVA DELLE AZIONI DIDATTICO-PEDAGOGICHE E DELLE

ABILITA’ SCOLASTICHE

La scheda può costituire: a) nel caso di un allievo/a già certificato con Disturbo Evolutivo delle Abilità Scolastiche (DSA): -uno strumento di condivisione sull’andamento scolastico, da utilizzarsi per il passaggio da un ordine di scuola all’altro (ad esempio, gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola primaria potranno compilarla a favore dei futuri docenti della scuola secondaria di primo grado ed i docenti della scuola secondaria di I grado la compileranno a favore dei colleghi della scuola secondaria di II grado o delle istituzioni formative del sistema IeFP), finalizzata ad evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA); - uno strumento per evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA) al fine di richiedere il rinnovo della certificazione diagnostica di DSA (non prima di tre anni dalla precedente). b) nel caso di un allievo con difficoltà scolastiche, frequentante la scuola secondaria o le Istituzioni Formative del Sistema IeFP, la scheda costituisce uno strumento didattico-pedagogico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione e per rendere maggiormente funzionale la comunicazione tra la scuola e la famiglia (come indicato dall’ Art. 2 comma 1 del DM 5669/2011 e D.M. 297 del 17/04/2013).

In particolare, la scheda consente di documentare il percorso personalizzato attivato dalla

scuola (PARTE A) e di descrivere le abilità scolastiche (PARTE B).

La scheda compilata sarà condivisa e consegnata alla famiglia.

Si rammenta che la compilazione della presente scheda “non costituisce attività di

screening” (Legge n. 21/07 Regione Piemonte;…. ) DATA DI COMPILAZIONE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI: ___/___ /______ NOME E COGNOME_____________________________________________________________________ NATO A____________________________________________DATA di NASCITA: ___/___ /______ Eventuale DATA DIAGNOSI: ___/___ /______

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FREQUENTA: SCUOLA: __________________________________________ CLASSE : ______________________ Indicare eventuali ripetenze: ___________________________________________________________ PARTE A 1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVO-DIDATTICI ATTIVATI DALLA SCUOLA Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi, delle misure dispensative, delle strategie metodologiche e didattiche attivate per l’allievo/a. Selezionare e barrare le azioni svolte per favorire l'apprendimento dell'allievo/a nelle diverse materie scolastiche, indicandone l'esito: (F) FACILITANTE/ (O) OSTACOLANTE

STRUMENTI COMPENSATIVI/ MISURE DISPENSATIVE ITALIANO STORIA INGLESE FRANCESE GEOGRAFIA MATEMA

TICA …….

. ESITO

Limitare o evitare la lettura ad alta voce all’alunno

Fornire la lettura ad alta voce del testo da parte del tutor, le consegne degli esercizi anche durante le verifiche

Utilizzare testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine

Consentire un tempo maggiore per gli elaborati.

Utilizzare carattere del testo delle verifiche ingrandito (preferibilmente ARIAL 12-14).

Dispensare dal prendere appunti

Far utilizzare schemi riassuntivi, mappe tematiche.

Integrare libri di testo con appunti su supporto digitalizzato o su supporto cartaceo stampato (preferibilmente ARIAL 12-14).

Far utilizzare il PC (per videoscrittura correttore ortografico, audiolibri, sintesi vocale).

Far utilizzare la calcolatrice.

Evitare la copiatura dalla lavagna

Evitare la lettura/scrittura delle note musicali

Far utilizzare vocabolari elettronici

Ridurre la richiesta di memorizzazione di sequenze /lessico/poesie /dialoghi /formule

Dispensare dalle prove/verifiche a tempo

Fornire l’esempio dello svolgimento dell’esercizio e/o l’indicazione dell’argomento cui l’esercizio è riferito

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

ITALIANO STORIA INGLESE FRANCESE GEOGRAF MATEMA …….

. ESITO

Favorire il linguaggio iconico.

Evitare l’approccio globale.

Prediligere il metodo fonologico, ortografico, lessicale.

Consentire l’uso del carattere stampato maiuscolo.

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Evitare la scrittura sotto dettatura, anche durante le verifiche.

Proporre contenuti essenziali e fornire chiare tracce degli argomenti di studio oggetto delle verifiche.

Consentire l’uso del registratore MP3 o altri dispositivi per la registrazione delle lezioni.

Concordare un carico di lavoro domestico personalizzato.

Utilizzo mediatori didattici (schemi ,formulari, tabelle , mappe, glossari) sia in verifica che durante le lezioni.

Ripetere le consegne.

Fornire fotocopie adattate per tipologia di carattere e spaziatura.

Incentivare/ avviare all’uso della videoscrittura, soprattutto per la produzione testuale o nei momenti di particolare stanchezza/illeggibilità del tratto grafico.

Nell’analisi: fornire la suddivisione del periodo in sintagmi, laddove si presenti la necessità

Fornire l’articolazione della struttura del testo (nominazione) nelle produzioni scritte e nella comprensione del testo

Privilegiare l’utilizzo corretto delle forme grammaticali rispetto alle acquisizioni teoriche delle stesse

Utilizzare la regola delle 5 W per i testi che lo consentono

Garantire l’approccio visivo e comunicativo alle Lingue

Favorire l’apprendimento orale

Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale

Consentire tempi più lunghi per consolidare gli apprendimenti

Curare la pianificazione della produzione scritta, con relativa argomentazione da parte del docente, finalizzata ad organizzare e contestualizzare il testo

Fornire, in tempi utili, copia delle verifiche affinché possa prendere atto dei suoi errori

Accettare una traduzione fornita “a senso”

Controllare direttamente / indirettamente la gestione delle comunicazioni sul diario e/o libretto personale

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE ITALIANO STORIA INGLESE FRANCESE GEOGRAF MATEMA …….

. ESITO

Privilegiare nelle verifiche scritte ed orali concetti e terminologie utilizzate nelle spiegazioni

Concordare Interrogazioni orali programmate, senza spostare le date

Evitare la sovrapposizione di interrogazioni e verifiche (una sola interrogazione o verifica al giorno)

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Concordare la tipologia prevalente delle verifiche scritte (scelta multipla, V o F/, aperte,…)

Valutare nelle prove scritte il contenuto e non la forma (punteggiatura, lessico, errori ortografici, di calcolo in matematica)

Stimolare e supportare l’allievo, nelle verifiche orali, aiutandolo ad argomentare e senza penalizzare la povertà lessicale.

PARTE B DESCRIZIONE DELLE ABILITA’ SCOLASTICHE DELL’ALUNNO/STUDENTE Quando parla presenta errori nella strutturazione delle frasi? □ sì □ no

LETTURA: ESEMPI DI ERRORI FREQUENTI (cerchiare) (compilare se significativo per l’allievo/a)

inesatta lettura della sillaba

omissione di sillaba, parola o riga

aggiunta di sillaba, parola e rilettura di una stessa riga

pausa per più di 5 secondi (fonemi ripetuti)

spostamento di accento

grossa esitazione autocorrezione per errore grave

FRASI TESTO

TEMPI DI LETTURA □ molto lento □ lento □ scorrevole □ veloce

□ molto lento □ lento □ scorrevole □ veloce

Comprende ciò che legge? □ sì □ abbastanza □ poco □ no Comprende ciò che gli viene letto? □ sì □ abbastanza □ poco □ no E’ in grado di riassumere ciò che ha letto:

oralmente □ sì □ abbastanza □ poco □ no

per iscritto □ sì □ abbastanza □ poco □ no

SCRITTURA: ESEMPI DI ERRORI FREQUENTI (cerchiare) ) (compilare se significativo per l’allievo/a)

Omissioni lettere sc, gn, gli

uso maiuscola accentazione

Sostituzioni lettere ch, gh

cu, qu, cqu, qqu.. raddoppiamento

Inversioni lettere ci, gi

apostrofo

Aggiunte lettere separazioni e fusioni illegali

essere/avere

Altro:

DETTATO TESTO

TEMPI DI SCRITTURA □molto lento □ lento □ scorrevole □veloce

□ molto lento □ lento □scorrevole □ veloce

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La SCRITTURA risulta leggibile? □ sì □ abbastanza □ poco □ no Preferisce scrivere:

□ corsivo □ stampatello maiuscolo □ stampatello minuscolo

Sa organizzare lo spazio foglio: □ sì □ abbastanza □ poco □ no

COMPOSIZIONE DEL TESTO (compilare se significativo per l’allievo/a)

Aderenza consegna si abbastanza poco no

Corretta struttura morfo-sintattica si abbastanza poco no

Corretta struttura testuale

(narrativo, descrittivo regolativo)

si abbastanza poco no

Adattamento lessicale si abbastanza poco no

Utilizzo della punteggiatura si abbastanza poco no

Concordanza, genere/numero si abbastanza poco no

Concordanza tempi verbali si abbastanza poco no

Lunghezza testo adeguata si abbastanza poco no

DESCRIZIONE APPRENDIMENTO LINGUA STRANIERA (compilare se significativo per l’allievo/a) Indicare quali lingue: L2 _____________________________________________________________________________ L3_____________________________________________________________________________

SEMPRE TALVOLTA RARAMENTE MAI Esempi

errori nello spelling

errori nella scrittura

errori nella lettura

difficoltà persistenti nella pronuncia

difficoltà persistenti nella trascrizione delle parole

difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base

evidenti differenze tra la comprensione del testo scritto e del testo orale

differenze tra le produzioni orali e quelle scritte

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DESCRIZIONE DELL’APPRENDIMENTO DELLE ABILITA’ ARITMETICHE (compilare se significativo per l’allievo/a) Riconosce e denomina i numeri: □ 0-1000 □ oltre 1000

Sa operare con: numeri interi numeri decimali con frazioni

ADDIZIONE □ si □ no □ si □ no □ si □ no

SOTTRAZIONE □ si □ no □ si □ no □ si □ no

MOLTIPLICAZIONE □ si □ no □ si □ no □ si □ no

DIVISIONE □ si □ no □ si □ no □ si □ no

Nella trascrizione dei numeri vi sono errori legati al valore posizionale delle cifre? □ sì □ no DIFFICOLTÀ DI AUTOMATIZZAZIONE DELL’ALGORITMO PROCEDURALE (compilare se significativo per l’allievo/a) Operazioni scritte con:

riporto □ sì □ spesso □ talvolta □ no

prestito □ sì □ spesso □ talvolta □ no

inclusione □ sì □ spesso □ talvolta □ no Equazioni: □ sì □ spesso □ talvolta □ no Equivalenze: □ sì □ spesso □ talvolta □ no Espressioni: □ sì □ spesso □ talvolta □ no RISPETTO AI PROBLEMI PRESENTA (compilare se significativo per l’allievo/a): Difficoltà a capire la consegna □ sì □ spesso □ talvolta □ no Difficoltà ad individuare l’operazione necessaria allo svolgimento: □ sì □ spesso □ talvolta □ no Difficoltà nel riconoscimento delle figure geometriche □ sì □ spesso □ talvolta □ no Difficoltà nell’ esecuzione grafica delle figure □ sì □ spesso □ talvolta □ no Difficoltà nella memorizzazione delle formule □ sì □ spesso □ talvolta □ no Difficoltà nella risoluzione problemi geometrici □ sì □ spesso □ talvolta □ no DESCRIZIONE DELL’ABILITA’ E DELLA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO (compilare se significativo per l’allievo/a)

SEMPRE TALVOLTA RARAMENTE MAI

MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: (Esempio) Gli piace studiare per imparare cose nuove

ORGANIZZAZIONE: (Esempio) E’ capace di identificare gli obiettivi di studio e i mezzi strategici per raggiungerli

ELABORAZIONE STRATEGICA: (Esempio) Durante lo studio cerca di usare parole sue nel ripetere quello che ha studiato

CONCENTRAZIONE: (Esempio) E’ in grado di seguire le lezioni o svolgere compiti ignorando elementi di disturbo.

ANSIA: (Esempio) E’ ansioso/agitato durante verifiche e interrogazioni.

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COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA (compilare se significativo per l’allievo/a)

Si estranea e tende a chiudersi □ quasi mai □ talvolta □ spesso □ molto spesso Parla con i compagni durante la lezione □ quasi mai □ talvolta □ spesso □ molto spesso Si alza dal proprio posto □ quasi mai □ talvolta □ spesso □ molto spesso Tende ad imporsi con prepotenza □ quasi mai □ talvolta □ spesso □ molto spesso altro___________________________________ □ quasi mai □ talvolta □ spesso □ molto spesso Nel tempo scuola meno strutturato (intervallo, mensa, ecc.):

□ sta con gli altri □ si isola □ partecipa alle attività dei gruppi spontanei

Quali sono le abilità evidenziabili dello studente?_____________________________________________ ____________________________________________________________________________________ FIRMA DOCENTI …………………………………………………….……………………………………. …………………..…….…………………………………..……………………………. FIRMA GENITORI ………………………………………………….…………..………………………….. (per presa visione) …………………………………………………………………..………………………