Piano Triennale dell' Offerta Formativa (PTOF) · - Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico...

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1/70 MINISTERO DELL‟ISTRUZIONE DELL‟UNIVERSITA‟ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO "LUIGI CHIESA" Via Ungaretti 38 - Spino d'Adda (CR) 26016 Tel. 0373-965219 fax. 0373-965178 e-mail: [email protected] - pec: [email protected] web: www.icspinodadda.gov.it Piano Triennale dell' Offerta Formativa (PTOF) dell'I.C. “Luigi Chiesa” Spino d'Adda e Dovera Anni Scolastici 2016/17 2018/19 - Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 2617 del 30.09.2015 - Predisposto e Deliberato dal Collegio Docenti nella seduta dell‟ 11 Gennaio 2016 - Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 Gennaio 2016 Aggiornamenti: 1. delibera Collegio Docenti del 15.12.2016 delibera Consiglio di Istituto del 21.12.2016 2. delibera Collegio Docenti del 14.12.2017 delibera Consiglio di Istituto del 20.12.2017

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MINISTERO DELL‟ISTRUZIONE DELL‟UNIVERSITA‟ E DELLA RICERCA

ISTITUTO COMPRENSIVO "LUIGI CHIESA" Via Ungaretti 38 - Spino d'Adda (CR) 26016

Tel. 0373-965219 fax. 0373-965178 e-mail: [email protected] - pec: [email protected] – web: www.icspinodadda.gov.it

Piano Triennale dell' Offerta Formativa (PTOF)

dell'I.C. “Luigi Chiesa” Spino d'Adda e Dovera

Anni Scolastici 2016/17 – 2018/19

- Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 2617 del 30.09.2015

- Predisposto e Deliberato dal Collegio Docenti nella seduta dell‟ 11 Gennaio 2016

- Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 Gennaio 2016

Aggiornamenti:

1. delibera Collegio Docenti del 15.12.2016 delibera Consiglio di Istituto del 21.12.2016

2. delibera Collegio Docenti del 14.12.2017 delibera Consiglio di Istituto del 20.12.2017

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INDICE PREMESSA .............................................................................................................................. 3

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) (DPR n. 275/99 – L. n. 107/15) ............................... 3

Finalità generali ........................................................................................................................... 3

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ........................................................................................... 5

L'Istituto Comprensivo "LUIGI CHIESA” di Spino d‟Adda e Dovera .................................................... 5

Contesto Socio – Economico - Culturale ......................................................................................... 5

Le scuole .................................................................................................................................... 5

Risorse territoriali e strutturali ....................................................................................................... 8

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO E GLI OBIETTIVI DEL POTENZIAMENTO ............................. 10

Obiettivi del miglioramento ......................................................................................................... 10

Priorità e traguardi del piano di miglioramento ............................................................................. 10

Processi per il miglioramento ...................................................................................................... 11

Gli obiettivi del potenziamento .................................................................................................... 12

L'OFFERTA FORMATIVA ........................................................................................................ 14

Il Curricolo Verticale ................................................................................................................... 16

Quadri orari degli insegnamenti .................................................................................................. 19

L'organizzazione oraria ............................................................................................................... 20

L'Inclusione ............................................................................................................................... 21

Sostegno all‟apprendimento - un Network per l'apprendimento ...................................................... 24

Accoglienza - continuità e orientamento....................................................................................... 25

L'arricchimento dell'offerta formativa - l‟attività progettuale ........................................................... 27

Il Piano Nazionale Scuola Digitale del nostro Istituto ..................................................................... 30

L'organizzazione degli apprendimenti: modi, tempi e spazi ............................................................ 32

Viaggi di istruzione e uscite didattiche ......................................................................................... 34

La valutazione degli alunni.......................................................................................................... 34

Rapporto scuola - famiglia – territorio .......................................................................................... 48

ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE E STRUMENTALI ........................................................ 50

Le scelte strategiche nell'organizzazione ...................................................................................... 50

Organigramma di Istituto ........................................................................................................... 50

Risorse umane e professionali ..................................................................................................... 52

Formazione e aggiornamento...................................................................................................... 56

Le collaborazioni ........................................................................................................................ 59

Risorse finanziarie ...................................................................................................................... 63

Sicurezza e benessere nella scuola .............................................................................................. 63

LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA ......................................................................................... 64

Riferimenti normativi e di principio .............................................................................................. 64

Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) ........................................................................................... 64

L‟Unità di Autovalutazione .......................................................................................................... 66

Il Comitato per la valutazione dei docenti .................................................................................... 66

Le nostre azioni ......................................................................................................................... 67

I FABBISOGNI ...................................................................................................................... 68

Posti dell'organico dell'autonomia ................................................................................................ 68

Posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario .................................................................. 70

Infrastrutture e attrezzature materiali .......................................................................................... 70

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PREMESSA

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) (DPR n. 275/99 – L. n. 107/15)

È il documento fondamentale e costitutivo dell‟identità culturale e progettuale dell'Istituto che ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studio e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Contiene e riconosce le diverse opzioni metodologiche, valorizza le professionalità presenti nell‟Istituzione Scolastica. È predisposto con il coinvolgimento di tutte le componenti dell'Istituzione scolastica, ha validità triennale con possibili revisioni annuali. Esplicita gli insegnamenti, le discipline, i rispettivi carichi orari per tutti gli ordini e gradi di scuola; indica le risorse per il sostegno didattico ai Bisogni Educativi Speciali, le aree del potenziamento al fine di definire il fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell‟offerta formativa (organico dell‟autonomia) e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Indica il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale, definisce le attività formative rivolte al personale docente e A.T.A. ed infine contiene i piani di miglioramento previsti dal sistema nazionale di valutazione (SNV). Ai fini della predisposizione del piano, il Dirigente Scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio. È elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente Scolastico ed è approvato dal Consiglio d‟Istituto. Il nostro Piano vuole essere un programma completo e coerente di strutturazione del curricolo obbligatorio, di personalizzazione dello stesso entro i termini di legge, di attività, di impostazione metodologico-didattica, di scelte organizzative, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane per il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. La nostra Istituzione scolastica si pone, pertanto, l'obiettivo di realizzare un Piano che superi la dimensione dell'adempimento burocratico e diventi mappa, da consultare periodicamente, del cammino da seguire.

Finalità generali

L‟Istituto Comprensivo “Luigi Chiesa” fonda le proprie scelte educative e didattiche sui principi costituzionali del rispetto delle peculiarità di ogni singolo alunno, dell‟uguaglianza del trattamento offerto a ciascuno e sull‟integrazione dei vari carismi individuali nella comunità scolastica (rif. artt. 2, 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana).

In particolare facciamo nostre le attenzioni della scuola italiana dei prossimi anni ben espressi dalle Indicazioni Nazionali 2012, emanate con il Decreto Ministeriale n. 254 del 16.11.2012, che evidenziano:

la centralità della persona intesa come mettere l‟alunno al centro dell‟azione educativa in tutti i suoi aspetti (cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi), nella scuola intesa come comunità educativa, aperta al territorio e al mondo. Le strategie educative e didattiche, pertanto, tengono conto della singolarità e complessità di ogni persona;

l’attenzione alla disabilità, ai bisogni educativi speciali e alle diversità con obiettivi di qualità, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche e avvalendosi dell‟apporto di professionalità specifiche (docenti di sostegno ed altri operatori);

la nuova cittadinanza intesa come formazione alle regole del vivere e del convivere attraverso la valorizzazione delle diverse identità, formando cittadini del territorio, dell‟Europa e del mondo;

il nuovo umanesimo, ovvero essere consapevoli che tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e che ognuno ha una responsabilità unica e singolare nei confronti del

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futuro dell‟umanità. La nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, persegue alcuni obiettivi, oggi prioritari:

✓ insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa, superando la frammentazione delle discipline e integrandole in nuovi quadri d‟insieme

✓ promuovere i saperi propri del nuovo umanesimo: - capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi - capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie - capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze - capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento

✓ diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell‟attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

All‟interno del quadro di valori, qui brevemente accennato, sembra utile evidenziare gli obiettivi di medio lungo termine, ribaditi dalla recente L. n. 107/2015, che l‟Istituto “Luigi Chiesa” fa propri impegnandosi a:

affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti rispettare i tempi e gli stili di apprendimento contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali recuperare l‟abbandono e la dispersione scolastica realizzare una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed

innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini.

Per definire la mission e gli obiettivi generali del servizio scolastico, offerto dall‟Istituto Comprensivo “Luigi Chiesa”, ci pare opportuno sottolineare alcuni tratti, a nostro avviso caratteristici, della società contemporanea, che delineano a livello macroscopico anche le nostre comunità locali di riferimento di Spino d‟Adda e Dovera. Tali tratti definiscono quindi lo scenario di riferimento entro il quale la nostra offerta di formazione e istruzione si pone. Facciamo riferimento a:

dinamicità e complessità: che portano a rapidi mutamenti dei modelli culturali, dei costumi, degli atteggiamenti e dei comportamenti individuali e collettivi che stimolano a continui adattamenti e innovazioni

espansione e pervasività delle informazioni veicolate dai mezzi di comunicazione di massa: che offrono possibilità di istruzione e di stimolo culturale, ma inducono a pericolosi atteggiamenti di conformismo, rischi crescenti di manipolazione e di approccio semplificato ai fenomeni e agli eventi

attenuazione della capacità adulta di presidio valoriale e delle regole: (anche causato dalle mutate condizioni sociali ed economiche delle famiglie e delle mutate modalità relazionali) che induce spesso un senso di incertezza e un mutato senso del limite

multiculturalità: che evidenzia una duplice connotazione, ricchezza e pluralità da una parte e confronto, e a volte scontro tra approcci differenti, dall‟altra

personalizzazione dei bisogni: che richiedono differenziazione di interventi e abbondanza di risorse

fragilità delle relazioni familiari: che si riverberano sui figli e sulla loro serenità e motivazione per l‟apprendimento.

Pertanto la mission che poniamo come riferimento della nostra azione è “formare la persona sul piano cognitivo, culturale e relazionale, affinché possa affrontare positivamente l‟incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri, capace di stabilire relazioni positive con gli altri, in grado di partecipare attivamente al progresso della società e di realizzare significativi itinerari personali di vita, offrendole occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base ed aiutandola a prendere coscienza di sé e delle sue potenzialità.”

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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

L'Istituto Comprensivo "LUIGI CHIESA” di Spino d’Adda e Dovera

Il primo Settembre 2012, con l‟accorpamento delle scuole Secondarie di Primo Grado di Spino e Dovera, Primarie di Spino, Dovera e Postino e delle scuole dell‟Infanzia di Spino e Roncadello è stato costituito l’Istituto Comprensivo “L. Chiesa” al fine di realizzare una scuola di base unitaria e verticale che offra il servizio educativo e formativo per i bambini dall‟età di tre anni fino al termine del primo ciclo di istruzione, capace di riportare le molteplici opportunità di apprendimento che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturato.

I recapiti della Presidenza e della Segreteria:

Indirizzo: Via G. Ungaretti 38 - Spino d'Adda (CR) 26016 Tel. e Fax.: Tel. 0373-965219 - Fax. 0373-965178 Mail: [email protected] Pec: [email protected]

Mail D.S.: [email protected] Sito Istituzionale: www.icspinodadda.gov.it

Contesto Socio – Economico - Culturale

Dall'analisi effettuata nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) sui Comuni di Spino e Dovera si denota che:

- il contesto socio-economico si attesta su un livello medio - l'incidenza degli studenti stranieri e di provenienza particolare, dal punto di vista socio-

economico, è al di sotto delle medie regionali e provinciali, ma al di sopra della media nazionale

- la percentuale degli stranieri sulla popolazione scolastica (17%) è lievemente al di sotto di quelle delle medie provinciali e regionali

- il tasso di occupazione risulta in linea con le medie di riferimento provinciali e regionali, mentre si colloca al di sopra della media nazionale.

Le situazioni economiche ricavate dalle rilevazioni INVALSI presentano difformità. Il numero di bambini appartenenti a famiglie in situazione di disagio socio-economico è di circa il 10% della nostra popolazione scolastica. Nel territorio del Comune di Dovera si rileva la presenza di un insediamento nomade. I due Comuni si caratterizzano per una prevalenza di occupati nel settore industriale (51,5% Dovera, 52,6% Spino d'Adda); per Dovera permane una significativa percentuale di addetti all'agricoltura (5,8%). Il tasso di disoccupazione è basso rispetto alle medie di riferimento. Il fenomeno di immigrazione si attesta al 10,5% a Spino d'Adda e all'8,7% a Dovera, dati al di sotto della media regionale (11,3%) e provinciale (11,4%). Il territorio presenta:

- un forte pendolarismo, dovuto prevalentemente a motivi di lavoro - un'elevata mobilità occupazionale con conseguente trasferimento di residenza delle famiglie - un livello d'istruzione medio-basso a Spino d'Adda, lievemente inferiore a Dovera.

Le scuole

Comune di SPINO D’ADDA

Spino d'Adda sorge nel punto di incontro tra due antiche strade: la "Paullese", che da Milano portava a Crema e Cremona, e la "Strada Pandina", voluta da Bernabò Visconti così come il castello

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medioevale, distrutto nel 1509, dopo la famosa battaglia di Agnadello tra Milanesi e Veneziani e nel Settecento, al suo posto, fu innalzata una villa. Dello stesso periodo è il Santuario della Madonna del Bosco, famoso per la miracolosa liberazione di un detenuto. Gli abitanti sono 6842 (al 31 dicembre 2016), di cui circa 700 (10,23%) di nazionalità straniera, tra i quali i più rappresentati sono: rumeni, peruviani, albanesi, egiziani, senegalesi, ecuadoregni. È uno dei Comuni del Consorzio di gestione del Parco Adda Sud ed è stato interessato dai diversi percorsi ciclabili che collegano Lodi, Pandino, Rivolta. Il 75% della superficie è destinata all‟agricoltura. Dai dati ISTAT 2011 la popolazione risulta occupata nei settori agricolo (3,9%), industriale (35,6%), terziario (circa 61%) e particolarmente caratterizzata dal fenomeno del pendolarismo per studio e lavoro (40,9%). La disoccupazione interessa l'8,6% degli abitanti. Il livello di istruzione della popolazione è descritto dai seguenti dati: analfabetismo 0,6%, adulti con licenza media 36,1%, titolo di studio superiore 51,2%, laureati 15,5%. Il tasso dell‟abbandono scolastico calcolato tra i giovani di 15-19 anni è del 2,7%. %.

Nel Comune sono presenti le seguenti Scuole:

Scuola dell’Infanzia: di recente costruzione, è stata inaugurata nel 2003. È disposta su un unico livello, costituito da un ampio padiglione centrale, un‟ala azzurra, un‟ala rosa, un‟ala verde ed è circondata da un giardino attrezzato.

Scuola Primaria: costruita nel 1959 con il contributo del Ministero della Pubblica Istruzione, è stata intitolata a Raffaele De Carlo, Provveditore agli Studi della provincia di Cremona.

Scuola Secondaria di Primo Grado: inaugurata il 1° ottobre 1975, è stata intitolata a Luigi Chiesa, la più giovane delle vittime della brutale rappresaglia nazista che si consumò in paese il 27 aprile 1945, divenuto simbolo perenne di libertà e pace per gli studenti di Spino:

“Luigi Chiesa, nato a Spino l‟8 febbraio 1929, era un tranquillo ragazzo, studiava e lavorava come contadino. Sentiva la guerra come un fatto lontano, fino a quando […] in un pomeriggio del 27 aprile 1945 una colonna di tedeschi giunge a Spino e viene attaccata da alcuni patrioti, un militare tedesco viene ucciso. Inizia una vera caccia a chi aveva sparato. La famiglia Chiesa, che abitava alla Cascina Bassa, si rifugia in casa; i tedeschi arrivano e li costringono ad uscire. Luigi, spaventato, tenta di scappare verso i campi, ma raggiunto dai proiettili sparati da un soldato, muore all‟età di soli sedici anni [...]. Durante questa rappresaglia sono trucidate altre nove persone”.

da “Un tragico pomeriggio di Storia” di Gianfranco Bruschi

I recapiti delle scuole del Comune di Spino d'Adda sono:

INFANZIA Indirizzo: Via G. Ungaretti, 44 - SPINO D‟ADDA (CR) 26016 Tel. e Fax: 0373/965380 Mail: [email protected]

PRIMARIA “Raffaele de Carlo” Indirizzo: Viale Vittoria, 56 - SPINO D‟ADDA (CR) 26016 Tel. e Fax: 0373/965057 Mail: [email protected]

SECONDARIA I GRADO “Luigi Chiesa” Indirizzo: Via Ungaretti 38 SPINO D’ADDA (CR) 26016 Tel/Fax: 0373-965328 Mail: [email protected]

Comune di DOVERA Dovera è un paese ricco di storia, dove si trova il complesso del Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, che ricorda l'apparizione della Madonna.

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Il Comune conta 3.853 abitanti (al 01 gennaio 2017), di cui 331 di nazionalità straniera (8,6%), tra i quali i più rappresentati sono: rumeni, senegalesi, marocchini, albanesi, egiziani, bengalesi. Comprende altre quattro frazioni:

Postino: è la frazione più grande del Comune, attraversata dal fiume Tormo. Suggestiva la presenza

di santelle o edicole votive, quali la “Madonna del Latte”, la “Sacra Famiglia” e la “Cappella ai Caduti”: piccole strutture, ornate da un'immagine o una scultura di santi, erette dal popolo come punto di sosta per una preghiera.

Roncadello: dove sorge Villa Barni, una delle più interessanti residenze nobiliari dell‟Alto Cremonese, fatta erigere dalla famiglia Barni tra il 1690 ed il 1693.

S. Rocco: conosciuta per il santuario risalente alla prima metà del XVI secolo, con i notevoli affreschi di Callisto Piazza, gli angoli caratteristici del fiume Tormo e i macchinari del mulino.

Barbuzzera: situata nella fascia dei fontanili, con il medioevale Oratorio di Sant'Ilarione.

L‟87% della superficie è destinata all‟agricoltura. La popolazione, dai dati ISTAT 2011, risulta occupata nei settori agricolo (5,8%), industriale (39,4%), terziario (circa 54,9%) e particolarmente caratterizzata dal fenomeno del pendolarismo per studio e lavoro (44,1%). La disoccupazione interessa l'8,6% degli abitanti, mentre il livello di istruzione è così descritto: analfabetismo 0,5%, adulti con licenza media 39,8%, titolo di studio superiore 47,2%, laureati 15,4%. Il tasso dell‟abbandono scolastico calcolato tra i giovani di 15-19 anni è del 2,6%.

Nel Comune sono presenti le seguenti Scuole:

Scuola dell’Infanzia di Roncadello: voluta dalla famiglia Barni e situata nel complesso della Villa, è l‟unica scuola dell‟Infanzia statale.

Scuola Primaria di Dovera: intitolata a don Alberto Barni, sindaco-podestà del paese per 54 anni e presidente della Deputazione della Provincia di Cremona. Durante il suo lungo mandato si impegnò con le maestranze locali per assicurare spazi idonei all‟istruzione primaria.

Scuola Primaria di Postino: edificata nel 1928, è intitolata alla lodigiana Ada Negri, poetessa, scrittrice ed insegnante.

Scuola Secondaria di Primo Grado di Dovera: l‟edificio attuale ospita la scuola dal 1981, mentre prima era divisa tra l‟oratorio di Dovera e il Palazzo comunale. Accoglie i ragazzi provenienti dalle frazioni di Dovera e da Crespiatica, mantenendo sempre un forte legame con il proprio territorio, come testimoniano le ricche pubblicazioni redatte dagli alunni.

I recapiti delle scuole del Comune di Dovera sono:

INFANZIA Indirizzo: Via Barni, 17 - RONCADELLO (CR) 26010 Tel/Fax: 0373-94495 Mail : [email protected]

PRIMARIA di Dovera “Alberto Barni” Indirizzo: Via Oldrini, 2 - DOVERA (CR) 26010 Tel/Fax : 0373-94035 Mail: [email protected]

PRIMARIA di Postino “Ada Negri” Indirizzo: Via Garibaldi, 26 - POSTINO di Dovera (CR) 26010 Tel/Fax : 0373-94038 Mail: [email protected]

SECONDARIA I GRADO di Dovera “Guglielmo Marconi” Indirizzo: Via Europa, 3 - DOVERA (CR) 26010 Tel/Fax : 0373-94040 Mail: [email protected]

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Risorse territoriali e strutturali

Il nostro territorio mette a disposizione della scuola diverse strutture quali: ● Biblioteche Comunali ● Palestre, campi e attrezzature sportive ● Cinema teatro ● Oratori ● Parchi ● Sale e strutture ricreative ● Strutture storiche

Le scuole sono dotate di:

Plesso Strutture

Infanzia

Spino

8 aule didattiche con spogliatoi, ripostiglio, servizi igienici e accesso indipendente su ampio giardino comune attrezzato

ingresso con ampio salone aula insegnanti con 2 postazioni pc e collegamento ad internet salone mensa e cucina attrezzata con preparazione dei pasti

3 saloni forniti con giochi palestra, attrezzata di materiale psicomotorio e di servizi per alunni diversamente

abili, utilizzata anche come spazio aumentato e dotato di una LIM connessa ad un pc, collegato alla rete wi-fi

Infanzia

Roncadello

2 aule didattiche

ingresso con spogliatoi aula mensa e cucina in uso al servizio di catering 2 locali adibiti a gioco libero ampio giardino 1 postazione PC con collegamento ad internet, stampante e fotocopiatore

Primaria

Spino

ingresso con ampio salone e angolo accoglienza 14 aule didattiche con LIM

atelier "NO -LIMITS": laboratorio di informatica con 14 computer desktop e 3 portatili in rete, collegamento internet, scanner e vari software didattici, touch-panel (su supporto mobile per essere utilizzato anche in altri laboratori), 2 mobili carica pc/tablet (14 pc portatili e 19 tablet in tutto)

atelier "SAVOIR FAIRE": laboratorio di musica-teatro-promozione alla lettura e scrittura creativa con pc collegato alla tv e tavoli mobili

atelier "MADE IN ITALY": laboratorio di arte e di produzione/aggiustamenti di prodotti con stampante 3D, Kit di robotica, littleBits

aula laboratoriale supplementare, particolarmente adatta ad attività espressivo/ motorie

laboratorio di inglese con LIM laboratorio di scienze con LIM e strumentazione specifica auletta insegnanti dotata di 2 pc e 2 stampanti sala mensa 3 aule utilizzate per interventi individualizzati (di sostegno, per alunni stranieri, di

recupero) e/o per piccoli gruppi

palestra attrezzata cortile con uno spazio pavimentato per uso sportivo orto didattico

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Primaria

Dovera

5 aule didattiche con LIM laboratorio di informatica con 16 computer in rete, collegamento internet,

stampanti e vari software didattici

aula insegnanti sala mensa aula utilizzata per interventi individualizzati (di sostegno, per alunni stranieri, di

recupero) e/o per piccoli gruppi

palestra attrezzata biblioteca comunale interna all‟edificio scolastico cortile privo di barriere architettoniche

Primaria

Postino

5 aule didattiche con LIM ingresso laboratorio di informatica polifunzionale (usato anche come laboratorio scientifico)

con 13 computer in rete, collegamento internet, stampante, 5 tablet sala mensa

auletta-bidelleria dotata di un computer ad uso degli insegnanti grande cortile con prato per giochi

Secondaria

1° Spino

4 aule di lettere con LIM

3 aule di matematica con LIM

2 aule di lingue con LIM (una 2.0 dotata di 13 mini-pc/tablet)

laboratorio di scienze dotato di touch-panel in condivisione con il laboratorio di

musica

laboratorio di musica dotato di touch-panel in condivisione con il laboratorio di

scienze

laboratorio di arte con LIM

laboratorio di tecnologia con LIM

laboratorio di informatica con LIM, 24 computer in rete, collegamento internet,

stampanti, scanner e vari software didattici

aula insegnanti dotata di 3 postazioni PC e stampanti

palestra attrezzata con annessi spogliatoi

campi da calcetto, da pallavolo e da basket

pista per atletica

Biblioteca polivalente con 3 pc

un'aula utilizzata per interventi individualizzati (di sostegno, per alunni stranieri, di

recupero) e/o per piccoli gruppi

Secondaria

1° Dovera

5 aule didattiche con LIM 5 aule attrezzate (musica, artistica, tecnologia, sostegno)

aula magna con videoproiettore laboratorio di informatica dotato di 24 pc desktop collegati ad internet

laboratorio di scienze con LIM

laboratorio di lingue dotato di LIM e di 10 mini-pc/tablet

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IL PIANO DI MIGLIORAMENTO E GLI OBIETTIVI DEL POTENZIAMENTO

A partire dall‟anno scolastico 2015-2016, la scuola ha a disposizione due strumenti per accrescerne la qualità: il Piano di Miglioramento, finalizzato al superamento delle criticità dei singoli Istituti ed all‟ottimizzazione di quanto già posto in essere, ed il Potenziamento, volto ad aumentare le risorse delle singole istituzioni in base a specifici bisogni o particolari vocazioni.

Obiettivi del miglioramento

L‟Istituto Comprensivo, come da indicazioni ministeriali, ha prodotto dall'a.s. 2014/15 il proprio Rapporto di Autovalutazione (RAV 2015) e i relativi aggiornamenti, pubblicati sul sito MIUR: http://cercalatuascuola.istruzione.it/. Il rapporto, condotto su specifiche indicazioni INVALSI, evidenziava inizialmente criticità nell‟ambito della valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza, mancanza del curricolo verticale, delle attività di programmazione per dipartimenti e per classi parallele e dell‟utilizzo di prove comuni. Questo portava ad una sostanziale situazione di difformità tra le scuole e le classi dell‟Istituto, sia dal punto di vista degli esiti (come da prove standardizzate nazionali), sia nelle pratiche metodologiche e didattiche utilizzate dai docenti. Anche gli spazi e le strumentazioni in uso si connotavano per una difformità nella distribuzione nelle scuole e per una generale inadeguatezza, in particolare nelle scuole Primarie. Dal punto di vista didattico, non era diffuso l‟utilizzo di una didattica per competenze o l‟utilizzo di pratiche didattiche innovative. Successivamente alla stesura del RAV, l‟Istituto Comprensivo ha individuato il conseguente Piano di Miglioramento che si prefigge gli obiettivi prioritari di:

costruire progressivamente una solida identità d’Istituto basata su un insegnamento coerente al “nuovo scenario” ed aggiornato nelle pratiche didattiche, volto a formare le competenze chiave e di cittadinanza dei futuri cittadini. La realizzazione di un curricolo verticale in cui le competenze chiave e di cittadinanza siano al centro della formazione della persona e l’attualizzazione dell’ambiente di apprendimento sono i nostri obiettivi;

(da documento RAV 2015)

migliorare gli esiti delle prove standardizzate, in particolare nella scuola Primaria e di stabilizzarli nel tempo nella scuola Secondaria di primo grado, soprattutto nell'area di matematica. L'obiettivo principale è diminuire la percentuale di studenti appartenente ai livelli bassi 1 e 2, favorendo la formazione di una solida fascia media;

(da aggiornamento RAV 2016)

proseguire il percorso di miglioramento sui risultati delle competenze chiave europee, in particolare del partecipare e del collaborare, in quanto i risultati dei processi messi in atto sono da consolidare; migliorare gli esiti delle prove standardizzate, in particolare nella scuola Primaria e stabilizzarli nel tempo nella scuola Secondaria di primo grado, soprattutto nell'area di matematica. L'obiettivo principale è diminuire tendenzialmente la percentuale di studenti appartenente al livello basso 1, favorendo la formazione di una solida fascia media.

(da aggiornamento RAV 2016)

Priorità e traguardi del piano di miglioramento

L‟Istituto ha individuato l‟ambito delle COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA come PRIORITÀ, nella fattispecie ha deciso di orientare il piano di miglioramento alla diretta partecipazione degli alunni, alla costruzione, gestione e cura di spazi comuni, siano essi fisici, didattici o culturali, per fare emergere e incrementare le competenze sociali, da un lato, e gli apprendimenti, dall’altro.

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Per realizzare nel concreto questo obiettivo, la scuola si muoverà all‟interno delle AREE DI PROCESSO “CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE” e “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO”.

Il voto di comportamento, opportunamente articolato affinché metta in luce gli aspetti delle competenze sociali e civiche, infine, sarà “la cartina tornasole” per verificare sia il miglioramento degli alunni sia la validità dei processi messi in atto. Indicatori appropriati, quali il numero degli alunni che migliorano il voto nel comportamento e nella competenza del collaborare, la diminuzione del numero di richiami disciplinari o del numero di assenze, rappresentano al momento i TRAGUARDI misurabili attraverso i quali valuteremo gli esiti nel campo delle competenze chiave e di cittadinanza. Ulteriore traguardo, individuato dall‟aggiornamento del RAV 2016, è la diminuzione della percentuale degli alunni delle classi quinte della scuola Primaria e delle classi terze della scuola Secondaria di primo grado appartenenti ai livelli 1 e 2 delle rilevazioni INVALSI, traguardo ridimensionato poi nel RAV 2017, limitando l‟intervento al livello 1.

Processi per il miglioramento

L‟asse portante tra gli OBIETTIVI DI PROCESSO è la costruzione di un curricolo continuo attento allo sviluppo delle competenze sociali del rispetto delle regole, della collaborazione e della partecipazione, declinate in ogni classe e soprattutto rese “orientanti” per tutte le competenze. La valutazione, come parte integrante del curricolo, pone la scuola davanti all‟esigenza di una maggior aderenza tra le pratiche/metodologie d’insegnamento e l‟oggetto di conoscenza. L‟utilizzo di compiti di realtà e prove autentiche, la costruzione di rubriche di valutazione e griglie di osservazione basate su indicatori condivisi, nonché di prove comuni per la valutazione, sono gli strumenti che intendiamo rendere parte integrante dell‟apprendimento e pratica condivisa tra i docenti, tra i docenti e gli alunni, tra i docenti e le famiglie. Alcune azioni del Piano di Miglioramento, quali l‟elaborazione del curricolo verticale e la formazione dei docenti, hanno già avuto corso nell‟anno 2015 e rappresentano la necessaria premessa, il naturale punto di partenza per la realizzazione delle azioni riportate di seguito. AZIONI OBIETTIVI DI PROCESSO 2015

-16 2016-17

2017-18

2018-19

Attivazione dei dipartimenti disciplinari con relativa funzione strumentale e referenti

Costruzione del Curricolo Continuo X X X X

Formazione docenti sul curricolo verticale e la progettazione e la didattica per competenze

Costruzione del Curricolo Continuo X

Elaborazione e successivi adeguamenti del curricolo verticale (tab. 1 - 2 – 3)

Costruzione del Curricolo Continuo X X X X

Incontri dipartimentali e per classi parallele

Costruzione del Curricolo Continuo X X X

Predisposizione, attuazione dei compiti di realtà

Adeguare la Valutazione al Curricolo per Competenze X X X X

La Certificazione delle Competenze: adeguamento al D.lgs n.62/2017. Incontri dipartimentali per la predisposizione di strumenti valutativi

X X

Formazione docenti sulle rubriche di valutazione

Adeguare la Valutazione al Curricolo per Competenze X

Predisposizione ed utilizzo di strumenti comuni per la descrizione dei livelli e dei processi di apprendimento

Adeguare la Valutazione al Curricolo per Competenze X X

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Predisposizione ed utilizzo di strumenti comuni per la valutazione del comportamento

Adeguare la Valutazione al Curricolo per Competenze X X X X

Potenziamento del curricolo di lingua straniera (inglese e francese)

Costruzione del Curricolo Continuo/ migliorare l‟Ambiente di Apprendimento

X X X X

Gli ambienti di apprendimento: riflessione e attuazione e predisposizione spazi

Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento X X X

Formazione docenti sulle metodologie attive, collaborative, innovative

Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento X X

Utilizzo didattica per competenze Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento

X X X

Predisposizione attività per il miglioramento delle competenze sociali e civiche

Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento X X X

Open make: la comunità si mette in moto. Coinvolgimento di alunni e famiglie nell‟allestimento di laboratori e atelier

Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento

X X

Utilizzo didattica laboratoriale Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento X X X

Responsabilità e cura degli spazi della mia scuola

Migliorare l‟Ambiente di Apprendimento X X

Riflessione/ formazione/ autoformazione sui risultati prove INVALSI

Partendo dal dato INVALSI individuare le competenze da migliorare e gli ambiti disciplinari coinvolti in questo processo

X X X X

Formazione con esperto sull‟utilizzo dei dati INVALSI per il miglioramento

Partendo dal dato INVALSI individuare le competenze da migliorare e gli ambiti disciplinari coinvolti in questo processo

X

La scelta di elaborare un Piano di Miglioramento basato sulle competenze chiave e di cittadinanza significa per noi, Istituto di recente costituzione, voler fondare la nostra identità riconoscendoci come scuola in cui la PARTECIPAZIONE ATTIVA, la CONOSCENZA, la CREATIVITÀ e l‟IMPEGNO ETICO sono aspetti diversi di un apprendere continuo, partecipato e significativo. Per la formulazione, il monitoraggio e la messa in atto del piano di miglioramento, l‟Istituto si avvale della consulenza dell‟Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), che coadiuva l‟INVALSI nel processo di valutazione delle scuole a livello nazionale. Il nostro piano di miglioramento verrà elaborato anche sulla piattaforma digitale messa a disposizione dall‟Indire.

Gli obiettivi del potenziamento

Con l‟introduzione della L. n. 107/2015 l‟Istituto, in coerenza con il Piano di Miglioramento, è chiamato a individuare il fabbisogno di posti dell‟organico dell‟autonomia, in relazione all‟offerta formativa che intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e in riferimento a iniziative di potenziamento dell‟offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra quelli elencati nell‟art. 1 comma 7.

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La scelta effettuata dagli organi collegiali dell‟Istituto indica le seguenti priorità negli obiettivi del potenziamento (le lettere fanno riferimento all‟art. 1 comma 7 della L. n. 107/2015): - (i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - (a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all‟italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell‟Unione europea, anche mediante l‟utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning (CLIL); - (d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell‟educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell‟assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - (m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l‟interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; - (b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - (g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all‟alimentazione, all‟educazione fisica e allo sport; - (n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

Dall‟anno scolastico 2016/2017 le risorse della scuola, grazie all‟organico assegnato per il potenziamento, sono così utilizzate:

● Potenziamento organizzativo della scuola a supporto dell‟attività dirigenziale dell‟Istituto

● Supporto e coordinamento all‟introduzione dell‟ICT nella didattica

● Consolidamento e potenziamento della lingua inglese

● Potenziamento didattico metodologico organizzato in base all‟analisi dei bisogni della scuola

● Supporto metodologico per l‟introduzione della didattica attiva e laboratoriale

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L'OFFERTA FORMATIVA

Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all‟istruzione ed un servizio di qualità lo Stato stabilisce le norme generali cui attenersi (Indicazioni nazionali 2012): le discipline di insegnamento

gli orari obbligatori gli standard relativi alla qualità del servizio i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso la determinazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di

apprendimento relativi alle competenze degli studenti (per l‟insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d‟intesa con l‟autorità ecclesiastica, D.P.R. 11 febbraio 2010)

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell‟Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) “… necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione …”:

1. comunicazione nella madrelingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. competenza digitale 5. imparare a imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza ed espressione culturale

La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità, di promuovere le potenzialità di tutti i bambini dai tre ai sei anni di età e di rispondere al loro diritto all‟educazione. Si pone le seguenti finalità:

sviluppare l’identità - vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io - stare bene - essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire - sentirsi sicuri nell‟affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato - imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile - sperimentare diversi ruoli e forme d‟identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità sempre più ampia

sviluppare l’autonomia - avere fiducia in sé e fidarsi degli altri - provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto - esprimere sentimenti ed emozioni - partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte - assumere comportamenti ed atteggiamenti sempre più consapevoli

sviluppare la competenza

- giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare

- imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e il confronto

- ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi

- raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise

- essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi

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avviare alla cittadinanza - scoprire l‟altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni - rendersi conto della necessità di stabilire regole condivise - porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell‟ambiente e della natura

e implica ● il primo esercizio del dialogo, fondato sulla reciprocità dell‟ascolto ● l‟attenzione al punto di vista dell‟altro e alle diversità di genere ● il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti

Lo stile educativo della nostra scuola si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all‟evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. La nostra progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all‟intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un‟appropriata regia pedagogica. Il curricolo è l‟organizzazione delle attività didattiche nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma soprattutto è un‟equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l‟ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni educative. L‟apprendimento avviene attraverso l‟azione, l‟esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l‟arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza in coerenza con i seguenti Campi di Esperienza (Indicazioni Nazionali 2012):

- il sé e l’altro - il corpo in movimento - immagini, suoni, colori - i discorsi e le parole - la conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi, numero e spazio

per offrire un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri e contribuire a realizzare l‟identità, l‟autonomia, la competenza, la cittadinanza. Il ruolo svolto dall‟insegnante è accogliere, valorizzare ed estendere le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini/e. Esso ha il compito di creare occasioni e progetti di apprendimento per favorire l‟organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo e di guidare il bambino, attraverso l‟esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, ad approfondire e sistematizzare gli apprendimenti.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario

Al termine del percorso triennale, si attende che ogni bambino abbia sviluppato le competenze di base corrispondenti a quelle esplicitate nel testo ministeriale degli Orientamenti Educativi per la Scuola dell‟Infanzia.

La Scuola del Primo Ciclo ricopre un periodo fondamentale per l‟apprendimento e lo sviluppo dell‟identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita, e comprende:

la Scuola Primaria che ● mira all‟acquisizione degli apprendimenti di base e dei saperi irrinunciabili ● esercita differenti stili cognitivi ● sviluppa le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose

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la Scuola Secondaria 1° grado che ● realizza l‟accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo ● favorisce un‟approfondita padronanza delle discipline e un‟articolata organizzazione delle conoscenze, in vista dell‟elaborazione di un sapere integrato ● promuove competenze più ampie e trasversali

Le FINALITÀ del primo ciclo sono:

acquisire conoscenze e abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona

promuovere l‟alfabetizzazione di base attraverso l‟acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all‟uso consapevole dei nuovi media

porre le basi per l‟esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell‟Infanzia

promuovere esperienze significative per un concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell‟ambiente, favorendo forme di cooperazione e di solidarietà

costruire il senso di legalità e sviluppare un‟etica della responsabilità, attraverso anche la conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana

La scuola tende a raggiungere tali finalità attraverso:

- la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza

- l‟accesso facilitato per gli alunni con disabilità

- la prevenzione dell‟evasione dell‟obbligo scolastico

- il contrasto della dispersione

- la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno

- il miglioramento della qualità del sistema di istruzione

I principi metodologici sono: predisposizione di situazioni di apprendimento in cui gli alunni siano parte attiva

nell‟elaborare e nel prendere decisioni e nel controllo degli esiti e del processo di apprendimento (didattica metacognitiva)

valorizzazione e programmazione di situazioni reali favorevoli all‟introduzione di nuovi argomenti partendo da problemi e cercando soluzioni

lavoro di gruppo o comunque socializzato, anche attraverso l‟attività laboratoriale (cooperative learning, tutoring)

realizzazione di percorsi didattici specifici per rispondere ai diversi bisogni educativi e alla piena integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana

Il Curricolo Verticale

La scuola, tenuto conto dell'autonomia, delle Indicazioni Nazionali e delle esigenze formative degli alunni, della società e delle risorse a disposizione internamente e sul territorio, ha predisposto il curricolo per garantire il successo formativo degli alunni dai tre ai quattordici anni all‟interno del Piano dell‟offerta formativa con riferimento a:

a) profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione b) traguardi per lo sviluppo delle competenze c) obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina d) curricolo di classe, di team, di sezione

Il curricolo

è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l‟innovazione educativa è il percorso educativo-didattico, progressivo e continuo che la scuola costruisce unico e verticale, facilita il raccordo con il 2° ciclo del sistema di istruzione

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guida i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi

prevede che l‟attività didattica sia orientata alla qualità dell‟apprendimento e le discipline non siano aggregate in aree precostituite per rafforzare la trasversalità e assicurare l‟unitarietà del loro insegnamento

comprende i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell‟Infanzia, Primaria e Secondaria 1° che rappresentano riferimenti ineludibili e criteri per la valutazione prescrittivi

sottolinea che l‟acquisizione delle competenze comunicative nella lingua italiana è compito condiviso da tutti gli insegnanti

predispone gli obiettivi di apprendimento, che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze, organizzati in nuclei tematici e in periodi didattici: triennio per le scuole dell‟Infanzia e della Secondaria 1°, quinquennio per la scuola Primaria

prevede metodologie e ambienti di apprendimento adeguati alle diverse esigenze degli alunni, che concorrono al raggiungimento delle competenze disciplinari e non.

a) Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo di istruzione deve:

● essere in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età ● avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti ● utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere ed apprezzare le diverse identità ● orientare le proprie scelte in modo consapevole ● rispettare le regole ● collaborare per la costruzione del bene comune ● impegnarsi per portare a compimento il lavoro iniziato ● dimostrare una padronanza della lingua italiana ● esprimersi a livello elementare in lingua inglese e in una seconda lingua europea ● utilizzare la lingua inglese nell‟uso delle tecnologie dell‟informazione e della

comunicazione ● analizzare dati e fatti della realtà con le conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche ● orientarsi nello spazio e nel tempo ● avere buone competenze digitali ● possedere un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ● essere capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ● avere cura e rispetto di sé ● assimilare il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile ● avere attenzione per le funzioni pubbliche ● dimostrare originalità e spirito di iniziativa ● saper chiedere e dare aiuto ● impegnarsi in campi espressivi, motori ed artistici

b) Traguardi per lo sviluppo delle competenze riferite ai campi di esperienza (Infanzia), discipline (primo ciclo)

● Rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale dell‟alunno. ● Costituiscono, nella scuola del primo ciclo, criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell‟unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.

(Riferimento TAB. 1 allegata al presente PTOF e caricata sul sito istituzionale).

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c) Obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. (Riferimento TAB. 2 allegata al presente PTOF e caricata sul sito istituzionale).

d) Curricolo di classe, di team, di sezione A partire dal curricolo di Istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più adeguate, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all‟integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell‟autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. (Riferimento TAB. 3 caricate annualmente sul Registro Elettronico).

La declinazione dei traguardi di competenza disciplinari in obiettivi e la sperimentazione dei COMPITI DI REALTA‟ permettono di implementare negli alunni le competenze e di valutarne il livello raggiunto; l‟attenzione alle metodologie e agli ambienti di apprendimento, per la realizzazione di una didattica attiva, consente ai docenti di attuare quotidianamente il curricolo per competenze. Se le competenze disciplinari e di cittadinanza sono state ritenute fondamentali per la programmazione dell'azione educativa, gli ambienti di apprendimento vengono considerati come dimensione metodologico-didattica privilegiata per:

• valorizzare l‟esperienza e le conoscenze degli alunni • attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

• favorire l‟esplorazione e la scoperta

• incoraggiare l‟apprendimento collaborativo

• promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

• realizzare attività didattiche in forma di laboratorio

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Quadri orari degli insegnamenti

I genitori all‟atto dell‟iscrizione, come da Circolare n. 96 del dicembre 2012, esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell‟orario settimanale, fissate dal Regolamento approvato con DPR n. 89/2009, e la facoltà di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della Religione Cattolica.

Nella Scuola dell’Infanzia gli orari di funzionamento sono, di norma, pari a 40 ore settimanali; su richiesta delle famiglie l‟orario può essere ridotto a 25 ore settimanali o elevato fino a 50. L‟attività didattica è da intendersi come ciò che si progetta in ogni sezione. I bambini delle diverse classi, raggruppati per età, due volte o più volte la settimana, svolgono attività specifiche di intersezione.

Nella Scuola Primaria le opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell‟orario settimanale sono così strutturate: 24; 27; fino a 30; 40 ore (tempo pieno). L‟accoglimento delle opzioni fino a 30 ore settimanali o per il tempo pieno è subordinato all‟esistenza delle risorse di organico e alla disponibilità di adeguati servizi. L'Istituto, nell‟ambito della flessibilità, prevede la seguente articolazione modulare espressa in ore che nel corrente anno scolastico è di 30 ore settimanali per tutte le classi:

Discipline Classi 1e Classi 2e Classi 3e 4e 5e

Italiano 8 7 7

Inglese 1 2 3

Storia-geografia 2-2 2-2 3-2

Matematica 7 7 7

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Musica 1 1 1

Arte e immagine 2 2 1

Educazione fisica 2 2 1

Religione Cattolica 2 2 2

30 30 30

Nella Scuola Secondaria di 1° le opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell‟orario settimanale sono così definite: 30 ore oppure 36 ore elevabili fino a 40 ore (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee a consentire lo svolgimento obbligatorio di attività didattiche in fasce orarie pomeridiane. L‟accoglimento delle opzioni di tempo prolungato è subordinato alla esistenza delle risorse di organico e alla disponibilità di adeguati servizi. Nel corrente anno scolastico vengono svolte 30 ore settimanali per tutte le classi così articolate:

Discipline Classi 1e 2e 3e

Italiano 5+1 di approfondimento disciplinare

Inglese 3

Francese 2

Storia-geografia 2-2

Matematica e scienze 6

Musica 2

Arte e Immagine 2

Educazione fisica 2

Tecnologia 2

Religione Cattolica 1

30

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L'organizzazione oraria

L‟organizzazione oraria del nostro Istituto è strutturata sulla base dei seguenti criteri e priorità:

- tempi e modi di apprendimento degli alunni; - esigenze organizzative e disponibilità di risorse scolastiche; - raccordo con i servizi territoriali; - esigenze espresse dalle famiglie.

Il curricolo delle Scuole dell’Infanzia di Roncadello e Spino d’Adda è organizzato in 40 ore settimanali, articolate su cinque giorni, escluso il sabato.

Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì 8.15 - 16.15

Servizi comunali aggiuntivi: Spino d’Adda pre/post-scuola (gestito dall‟Ente Locale): 7.30 - 8.15; 16.15 - 18.00

Roncadello: pre-scuola (gestito dall‟Ente Locale) in base ai bisogni dell‟utenza; post-scuola: 16.15 – 18.00. Il curricolo delle Scuole Primarie di Spino d’Adda, di Dovera e di Postino è organizzato in 30 ore settimanali per tutte le classi, articolate su cinque giorni, escluso il sabato.

Lunedì - Martedì – Mercoledì - Giovedì 8.30 - 13.00 14.00 - 16.00

Venerdì 8.30 - 12.30 ---------

Servizi comunali aggiuntivi: Spino d’Adda: pre/post-scuola (gestito dall‟Ente Locale): 7.30-8.25; 16.00 (venerdì 12.30)- 18.00

Dovera- Postino: pre/post-scuola (gestito dall‟Ente Locale) in base ai bisogni dell‟utenza. Il curricolo delle Scuole Secondarie 1° di Spino d’Adda e di Dovera è organizzato in 30 ore settimanali per tutte le classi, articolate su cinque giorni, escluso il sabato.

Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì 7.55 - 13.50

Gli Uffici di Segreteria funzionano, di norma, nei seguenti orari:

Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì 7.30 - 16.30

Apertura al pubblico

Lunedì - Mercoledì - Venerdì 10.30 - 13.00

Martedì - Giovedì 8.00 - 10.00 14.00 - 16.00

In occasione delle iscrizioni si rende una maggiore flessibilità oraria con apertura anche il sabato mattino. La Presidenza Il Dirigente Scolastico è presente, di norma, tutti i giorni in Sede e al martedì e giovedì (dalle 8.30 alle 10.30) presso la scuola Secondaria 1° di Dovera. Riceve previo appuntamento.

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L'Inclusione

La nostra scuola vuole “promuovere il diritto di essere considerato uguale agli altri e diverso insieme agli altri”. Le Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell‟Istruzione (2009) dell‟UNESCO suggeriscono che: “La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti”. L‟integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella scuola ordinaria è stata introdotta dalla legge 118/71 art. 28 e ripresa dalla Legge Quadro n. 104 del 1992. Oggi il termine “integrazione” scolastica è stato sostituito dal termine “inclusione” come suggerisce la CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR “Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica" e ribadisce la Legge del 13 luglio 2015, n. 107. art. 181 comma c.

L‟Inclusione è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. La diversità, in tutte le sue forme, dunque, viene considerata una risorsa e una ricchezza, piuttosto che un limite, e nell‟ottica dell‟inclusione si lavora per rispettare le diversità individuali. Un ambiente inclusivo tende a rimuovere gli ostacoli che impediscono alla persona la piena partecipazione alla vita sociale, didattica, educativa della scuola. Una didattica inclusiva risponde alle richieste, ai bisogni e ai desideri di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo apprezza.

Il termine inclusione nasce dalla considerazione che una gran parte di alunni si discosta dalla cosiddetta normalità, richiedendo, per differenti motivazioni, percorsi educativi adattati. In questa prospettiva, tutti siamo portatori di diversità, ed è proprio questo che ci accomuna agli altri, anche in situazione di difficoltà.

La normativa nazionale (D.M. 27 dicembre 2012) riconosce che la sola discriminante tradizionale disabilità/non disabilità non permette agli insegnanti di offrire risposte e risorse adeguate a tutti gli alunni, poiché le classi sono oggi una realtà molto complessa. Vi sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni, oltre alla disabilità riferibile alla Legge 104/92: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla scarsa conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. “In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

I Bisogni Educativi Speciali - sopra schematizzati - possono essere ricondotti in tre aree, per ognuna delle quali gli insegnanti predispongono strumenti di intervento mirati, pertanto è necessario:

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identificare i bisogni di ciascuno e valorizzare le diversità per realizzare processi educativi integrati nell‟ambito della scuola e delle relazioni sociali

promuovere condizioni di autonomia e partecipazione dell‟alunno disabile alla vita sociale curare la crescita personale sociale dell‟alunno predisponendo percorsi volti a sviluppare il senso

di autoefficacia e sentimenti di autostima favorire la partecipazione dell‟alunno disabile alle attività del gruppo classe e a tutte le attività

della scuola adottare strategie, metodologie e sussidi specifici per svolgere le attività di apprendimento curare il passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, per consentire una continuità

operativa nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione dell‟alunno con disabilità

guidare, attraverso l‟orientamento, le possibili scelte dell‟alunno in uscita mettere in condizione ogni alunno con Bisogni Educativi Speciali di sviluppare e utilizzare appieno

il proprio potenziale cognitivo

privilegiare una distribuzione degli organici con una logica “qualitativa”, sulla base di progetti condivisi con famiglie e servizi sociosanitari

attraverso i seguenti strumenti e strategie:

- per gli alunni con disabilità: la stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI) che registrano, a partire dalla diagnosi, le caratteristiche fisiche, psichiche, relazionali e affettive dell‟alunno, il successivo sviluppo e gli interventi di integrazione e di apprendimento che devono essere attuati. Il PDF e il PEI tengono conto delle indicazioni degli specialisti che seguono l‟alunno e che redigono la Diagnosi Funzionale;

- per gli alunni con altri Bisogni Educativi Speciali: l‟elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), dove viene stabilito l‟utilizzo dei più opportuni provvedimenti compensativi e dispensativi, sia per gli alunni DSA , sia per gli alunni in situazioni di svantaggio socio-economico, linguistico, culturale o disagio comportamentale- relazionale;

- per tutti: i contatti con gli specialisti che seguono gli alunni ed i servizi socio-psico-pedagogici territoriali. Per gli alunni con disabilità è previsto almeno un incontro all‟anno in cui, alla presenza degli operatori dei servizi e della famiglia, si delinea il PEI; - la collaborazione con la famiglia, importante punto di riferimento; - la continuità che agevola il passaggio da un ordine di scuola all‟altro attivando progetti specifici; - un‟attenta formazione delle classi che tenga conto delle caratteristiche di tutti gli alunni in modo da garantire gruppi il più possibile equilibrati; - l‟utilizzo di materiali didattici specifici e di metodologie calibrate sulle reali esigenze degli alunni; - l‟identificazione di una specifica Funzione Strumentale che coordini gli insegnanti in questi compiti; - la costituzione del Gruppo di lavoro GLI; - la partecipazione ad azioni di formazione coordinate a livello territoriale.

La nostra scuola è inclusiva perché lavora in più direzioni:

- CLIMA DELLA CLASSE Gli insegnanti assumono comportamenti non discriminatori, sono attenti ai bisogni di ciascuno, accolgono le diversità degli alunni e le valorizzano come arricchimento per l‟intera classe nella prospettiva del raggiungimento degli obiettivi di classe previsti, favoriscono la strutturazione del senso di appartenenza, costruiscono relazioni socio-affettive positive, nella consapevolezza che il benessere del gruppo classe nasce dal benessere di ogni singolo alunno.

- STRUMENTI DIDATTICI La progettualità didattica orientata all‟inclusione comporta l‟adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l‟apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l‟apprendimento per scoperta, l‟utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici che l‟Istituto recupera dal Centro Territoriale dei Servizi di Cremona (CTS) o dei quali progressivamente si dota nel limite delle risorse disponibili.

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- APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO Un sistema inclusivo considera l‟alunno protagonista dell‟apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti. Si favorisce, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, generando le personali strategie di approccio al “sapere” e rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento.

- VALUTAZIONE La valutazione in decimi va rapportata al PEI o al PDP, che costituiscono sempre il punto di riferimento per le attività educative a favore dell‟alunno con disabilità (PEI), con disturbi dell'apprendimento o in situazione di svantaggio (PDP). La valutazione in tali casi dovrà essere considerata prevalentemente come valutazione dei processi e dei miglioramenti e non solo come valutazione della performance.

- INSEGNANTI Gli insegnanti svolgono un ruolo fondamentale nell‟inclusione dell'alunno con bisogni educativi speciali all‟interno della comunità scolastica. Il loro ruolo in questo senso richiede un‟alta capacità educativa e di mediazione. È necessario che si operi attivamente per favorire il più possibile momenti di incontro fra il percorso individualizzato o il piano personalizzato e la programmazione rivolta al gruppo classe: in pratica l‟alunno/a deve poter lavorare sentendo di appartenere al medesimo contesto socio-educativo in cui è inserito. Gli insegnanti partecipano agli incontri con gli specialisti di riferimento, di commissione e a colloqui individuali con la famiglia e i Servizi Sociali e ad iniziative di aggiornamento e formazione. I docenti disciplinari e l‟insegnante di sostegno costituiscono un unico team educativo: attraverso una collaborazione fattiva e proficua è possibile creare un ambiente sereno che favorisce l‟inserimento, la relazione educativa, l‟apprendimento degli alunni diversamente abili e la continuità del percorso formativo.

- FUNZIONE STRUMENTALE Nell‟Istituto è costituita una Funzione Strumentale, docente individuato dal Collegio dei Docenti con provata competenza nel settore della disabilità, che si occupa di:

- offrire consulenza nella stesura dei PEI e PDP e nella loro attuazione; - coordinamento con le diverse istituzioni e associazioni del territorio che operano per la valorizzazione delle diversità; - accoglienza e “tutoraggio” dei nuovi docenti di sostegno; - coordinamento dell‟attività del GLI (Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione di Istituto); - organizzazione di iniziative specifiche di prima alfabetizzazione e potenziamento linguistico per gli alunni non italofoni; - promozione di esperienze e iniziative di carattere interculturale.

- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA I rapporti fra scuola e famiglia hanno come scopo principale la condivisione del Piano Educativo attuato nella logica della continuità educativa tra l‟apprendimento formale (a scuola) e informale (nella vita) per il conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi definiti congiuntamente. Come anticipato, lo strumento formale che sancisce la programmazione educativa e didattica concordata è il PEI (per gli alunni certificati L. n. 104/1992) e il PDP (per gli alunni certificati L. n. 170/2010 e altri BES). Questi documenti sono predisposti entro il mese di Novembre di ogni anno scolastico con la collaborazione redattiva tra docenti, famiglia e centro di assistenza sanitaria. Tale documentazione è sempre disponibile per la famiglia e viene consegnata dall'istituzione scolastica quando richiesta. La scuola partecipa con i genitori agli incontri con gli esperti che seguono l'alunno per ricevere indicazioni e costruire un percorso condiviso. Il Registro Elettronico è lo strumento formale che riporta l‟attività svolta in classe da ogni alunno.

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Sostegno all’apprendimento - un Network per l'apprendimento

Compito della scuola è accompagnare i singoli alunni, attraverso azioni didattiche anche personalizzate, verso gli apprendimenti previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo al fine di pervenire al successo formativo per tutti gli alunni. A tale proposito preme sottolineare come questo percorso di accompagnamento sia anche:

- responsabilità diretta di ogni alunno, tramite l‟impegno, la collaborazione e la partecipazione a conseguire quei livelli di apprendimento; - responsabilità della famiglia nel sostenere la/il proprio figlia/o collaborando, con ruoli diversi, con la scuola.

Le attività di sostegno e recupero degli apprendimenti sono prassi quotidiana nell‟esercizio della dinamica insegnamento/apprendimento in tutte le fasi della scuola del primo ciclo e sono molteplici e diversificate come molteplici sono gli attori coinvolti in un‟ottica di valorizzazione della scuola come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di muovere e coinvolgere le famiglie e la comunità locale.

Le attività a disposizione di alunni, famiglie e docenti sono:

1. interventi personalizzati ed individualizzati del docente titolare: da effettuare periodicamente e durante le attività curricolari. Avviene mediante schede aggiuntive, esercizi mirati, riposizionamento di contenuti, predisposizione di strumenti compensativi (BES), ecc; 2. supporto motivazionale del docente titolare: a cura di docenti titolari, con colloqui specifici; 3. interventi di microteaching in classe con docente di supporto: a cura di docenti, prevalentemente della stessa classe o docenti di altre classi o docenti volontari esterni, per consentire attività in compresenza tramite interventi realizzati su gruppi omogenei e senza quindi richiedere ore aggiuntive agli alunni e garantire sostanziale immediatezza negli interventi; 4. rinforzi consegnati all‟autonomia dell‟alunno/famiglia: da assegnare periodicamente all‟autonomia dello alunno/famiglia. Avviene mediante esercizi, letture, approfondimenti, completamenti di attività iniziate in classe, ecc.; 5. supporto motivazionale e di counseling (Sec. 1°): a cura dell‟esperto psicopedagogista a supporto del plesso scolastico. È un servizio coordinato da un docente interno e vi può accedere l‟alunno su invio dei docenti o per libera scelta dello stesso alunno dopo aver acquisito il parere positivo della famiglia; 6. sequenza organica di interventi mirati a recuperare competenze metodologiche trasversali: a cura di docenti del plesso (o esterni), organizzati in alcuni momenti dell‟a.s., in tempo extrascolastico. L‟obiettivo è il recupero di competenze trasversali all‟apprendimento (comprensione del testo, metodo di studio, mappe concettuali, ecc.). Gli alunni sono individuati dai CdC; 7. sequenza organica di interventi mirati a recuperare competenze disciplinari specifiche: a cura di docenti del plesso (o esterni), organizzati in alcuni momenti dell‟a.s., in tempo extrascolastico. L‟obiettivo è il recupero di competenze disciplinari specifiche (matematica, italiano ed inglese). Gli alunni sono individuati dai CdC; 8. supporto all‟apprendimento a carattere ludico-educativo per alunni con BES di tipo linguistico e svantaggio socio/economico: a cura di docenti della scuola, esperti esterni o associazioni di volontariato convenzionate con la scuola, organizzato lungo tutto l‟a.s. e in tempo extrascolastico; 9. accompagnamento di tipo metodologico-disciplinare nell‟effettuazione dei compiti/consegne assegnate dai docenti per il rinforzo individuale domestico: a cura di volontari individuati da associazioni o dagli enti locali di Spino e di Dovera in tempo extrascolastico con i quali la scuola stende opportune convenzioni; 10. supporto all‟apprendimento di tipo compensativo specifico per gli alunni con DSA: proposto da associazioni di esperti con le quali la scuola o l‟ente locale collabora e in tempo extrascolastico.

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In questa ottica di molteplicità di interventi e di attori si configura la presenza di un network per l‟apprendimento coordinato dal progetto “LEGAMI COVALENTI: 1+1=2,…” che ha appunto l'obiettivo di fare sistema tra tutte le iniziative a supporto dell'apprendimento di tutti gli alunni, creando legami tra i soggetti che si occupano di „sociale‟. Tra gli obiettivi del progetto c‟è la consapevolezza di riequilibrare e compensare situazioni di svantaggio socio-culturale-economico in cui versano alcuni alunni esposti ad una maggiore fragilità sociale. La costruzione di tali legami, relazioni, scambi genera opportunità, crescita e possibilità di arricchimento reciproco e collettivo. Tra le associazioni che operano a fianco della scuola si citano l‟Associazione “Gruppo Vita” e “La Solidarietà” di Spino d‟Adda. Del progetto LEGAMI COVALENTI si è pensata una versione evoluta (LEGAMI COVALENTI pro) anche allo scopo di poter aprire la scuola in orario pomeridiano e in alcuni periodi estivi per far vivere la scuola come spazio di comunità educante. Le iniziative che potranno essere messe in atto si avvalgono delle pratiche sportive, dell‟educazione ambientale e scientifica laboratoriale ed anche linguistica per potenziare le competenze di base utilizzando metodologie di apprendimento innovative ed evitare la dispersione scolastica.

Accoglienza - continuità e orientamento

La scuola è il luogo in cui il presente è elaborato nell‟intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto. La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l‟esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l‟intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un‟attenta collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative. L‟obiettivo è proporre un‟educazione che spinga l‟alunno a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. Sin dai primi anni di scuola il nostro Istituto definisce la proposta educativa in una relazione costante coi bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti anche valorizzando simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni alunno. Una particolare cura è dedicata alla formazione dei gruppi classe, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti e alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l‟apprendimento e il “saper stare al mondo”, ad essa spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un‟identità consapevole e aperta, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un‟attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione). Pertanto gli obiettivi generali di riferimento che il nostro Istituto persegue nell‟area della continuità e orientamento sono:

formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l‟incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e probabilmente futuri;

promuovere negli alunni la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali;

favorire l‟autonomia di pensiero degli alunni, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi;

concentrare prevalentemente il proprio sforzo didattico nel far imparare ad imparare; promuovere legami significativi con le arti ed i lavori del territorio per rendere tangibile la

relazione tra apprendimento, competenza e scelte formative future.

Tali obiettivi sono concretizzati dal nostro Istituto attraverso le seguenti azioni:

Attività di ACCOGLIENZA e CONTINUITÀ rivolte agli alunni del primo e ultimo anno della scuola dell‟Infanzia e della Primaria e del primo anno della scuola Secondaria 1° per raccordare i diversi

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ordini di scuola in merito alle programmazioni, alle metodologie educative e didattiche, al passaggio di informazioni importanti sugli alunni, per agevolare una serena transizione, riflettendo sulle modalità con cui rapportarsi ad una nuova realtà e migliorare il rapporto tra i diversi ordini di scuola. Questa attività si concretizza attraverso una sequenza organica e completa di azioni:

organizzare, nelle prime settimane di scuola, l‟orario dell‟accoglienza (riorganizzazione del tempo, delle discipline e delle modalità didattiche);

curare l‟accoglienza, la comunicazione e la collaborazione con le famiglie anche prima delle iscrizioni tramite giornate di “Scuole Aperte” per presentare le scuole del nostro Istituto (presentazione del PTOF);

recepire informazioni dai docenti in merito alle conquiste dell‟alunno riferite all‟area dell‟autonomia (competenze sociali), dell‟identità (atteggiamenti di apprendimento, caratteristiche cognitive e comportamentali) e delle competenze tramite apposite schede condivise;

raccordo dei curricoli (curricolo continuo); partecipazione degli alunni alle quotidiane attività della scuola che frequenteranno; attività di prima accoglienza: organizzazione della visita alle scuole dei diversi ordini;

partecipazione dei bambini frequentanti l‟ultimo anno della scuola dell‟Infanzia ad attività curricolari concordate con la scuola Primaria;

partecipazione degli alunni delle classi quinte della scuola Primaria ad attività curricolari concordate e/o attività di laboratorio presso la scuola Secondaria di primo grado;

proposta al Dirigente Scolastico (commissione ad hoc) di classi iniziali omogenee tra loro ed equilibrate ed eterogenee al loro interno;

colloqui individuali e/o a piccoli gruppi con i genitori, al fine di migliorare la collaborazione scuola/famiglia e la qualità dell‟offerta;

attivare progetti “ponte” che consentano agli alunni di sperimentare la collaborazione con i compagni e i docenti della futura scuola;

azioni per la disseminazione delle pratiche per la continuità e l‟orientamento (promozione di iniziative sul sito dell‟Istituto).

Attività di ORIENTAMENTO CLASSI TERZE (settembre - gennaio) rivolte agli alunni della classe finale della scuola Secondaria di 1° per compiere una scelta orientativa adatta alle proprie aspirazioni e capacità, acquisire informazioni relative al mondo del lavoro e alle professioni del futuro e favorire attività di confronto tra scuola, alunni e famiglia al fine di accompagnare gli alunni stessi nella futura scelta formativa. Questa attività si attua attraverso una sequenza organica e completa di azioni:

questionari psico-attitudinali, confronti e discussioni con l‟insegnante nelle ore curriculari al fine di prendere consapevolezza dei propri interessi, delle proprie capacità, del proprio atteggiamento nei confronti delle novità e dei cambiamenti, valutare le proprie risorse personali per una scelta mirata e attenta della scuola Secondaria di 2° grado;

interventi informativi dell‟orientatore esperto anche al fine di acquisire informazioni sugli indirizzi scolastici e professionali presenti sul territorio;

LINK in sede dove incontrare le scuole del territorio che ci vengono a presentare la loro offerta formativa;

incontri con “mestieri e professioni” per scoprire le competenze necessarie a svolgere un determinato lavoro e riflettere sulle doti, abilità, attitudini richieste per esercitarlo e cogliere l‟importanza di suggerimenti, consigli, opinioni, esperienze di genitori, insegnanti e più persone che svolgono differenti lavori;

serata informativa con i genitori per coinvolgerli nel percorso orientativo, condividere le scelte e illustrare il panorama formativo presente nelle province di Cremona, Lodi e Bergamo;

colloqui orientativi con coordinatori di classe e orientatore esperto; partecipazione al PMI DAY: visita ad una o più aziende del territorio; stesura del “consiglio orientativo” con il metodo della condivisione delle scelte tra alunni,

famiglie e docenti.

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Le risorse umane utilizzate per la realizzazione del progetto sono tutti i docenti, in particolare gli insegnanti di lettere e un esperto esterno in qualità di consulente d‟orientamento.

Attività di ORIENTAMENTO COMUNE rivolte agli alunni di tutte le classi della scuola Secondaria di 1° per garantire il successo nel processo di orientamento permanente attraverso un più forte accento sullo sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione e creatività, fondamentali anche per promuovere l‟imprenditorialità giovanile); l‟apprendimento delle lingue straniere; un crescente utilizzo delle tecnologie digitali. Questa attività si può concretizzare anche attraverso le seguenti azioni:

dalla classe prima verrà predisposta una cartellina virtuale (portfolio delle competenze) dove l‟alunno potrà riporre tutto il materiale elaborato in modo che lo accompagni lungo tutto il percorso triennale

il fascicolo potrà essere consultabile dai genitori, che possono essere periodicamente informati dell‟attività orientativa svolta dal proprio figlio.

L'arricchimento dell'offerta formativa - l’attività progettuale

In coerenza con la prospettiva del Miglioramento e gli obiettivi del potenziamento, s‟intende offrire agli alunni l‟opportunità di valorizzare in modo sistematico le predisposizioni di ognuno, in un ambiente più aperto e ricco di possibilità di approfondimenti e che stimoli la curiosità e la ricerca delle proprie inclinazioni. Se da un lato la nostra scuola ha solide fondamenta, nel nome delle pari opportunità, nel sostegno delle aree di fragilità, dall‟altra abbiamo l‟opportunità di alzare lo sguardo ed allargare l‟orizzonte formativo al pieno sviluppo della personalità, aprendo un focus sulle passioni, sui talenti, e sulle attitudini degli alunni. In questa prospettiva l„Istituto amplia la propria offerta, avvalendosi delle competenze specifiche dei docenti, di esperti esterni e di specialisti, con l‟attuazione di attività, di approfondimenti curricolari, di progetti particolari ponendo attenzione alle seguenti aree:

INFANZIA - area della psicomotricità - area dell‟apprendimento linguistico/musicale

PRIMARIA - area civica e della cittadinanza - area del potenziamento linguistico, in particolare Lingua 2 (inglese) - area scientifico-laboratoriale - area del teatro

SECONDARIA 1° - area civica e della cittadinanza - area del potenziamento linguistico - area della tecnologia - area del teatro

L‟Istituto, in questi anni, si è dato una struttura organizzativa per la gestione dei progetti che prevede: funzione strumentale di coordinamento, modulistica particolareggiata, tempistica, canali di finanziamento, criteri di scelta dei progetti, tipologia e specificità.

La modulistica particolareggiata contiene: i livelli di partenza/bisogni su cui si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell‟arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli, le risorse impegnate.

La tempistica prevede: programmazione degli interventi (sett-ott), presentazione delle linee generali delle progettualità all‟interno delle assemblee/Consigli di Classe o Sezione (ott-nov), approvazione e imputazione ai canali di finanziamento (nov), attuazione (dic-mag), rendicontazione (mag-giu).

Le fonti di finanziamento sono: fondi nazionali e/o regionali ad hoc, FIS, Diritto allo studio, genitori, enti o aziende private del territorio.

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I criteri utilizzati per la scelta dei progetti tengono conto primariamente di: ricaduta didattica ed educativa, valenza trasversale ed unificante, sostenibilità finanziaria, significatività dei Progetti, realizzazione per classi parallele (Secondaria di 1° grado) e in verticale (Primaria), coerenza con i contenuti del PTOF.

I progetti sono di varia tipologia e specificità: nazionali e istituzionali, di rete di scuole, d‟Istituto, di ordine di scuola, di plesso, di classe, d‟interclasse, di sezione, di intersezione, integrati con Enti – Comune – ASL, Associazioni culturali – Centri sportivi – Agenzie educative del territorio.

In particolare l‟adesione dell‟Istituto alle iniziative del Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la Scuola - Competenze e ambienti per l‟apprendimento” settore istruzione – 2014/2020 permette:

potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento delle scuole, in stretto legame con l‟edilizia scolastica per la creazione di ambienti di apprendimento adeguati alle esigenze di flessibilità dell‟educazione nell‟era digitale; rafforzamento delle competenze digitali di alunni e docenti, intese nella declinazione ampia e applicata di digital literacy, l‟educazione ai media, alla cittadinanza digitale, all‟uso dei dati, all‟artigianato e alla creatività digitale; potenziamento degli ambienti didattici, sportivi, ricreativi e laboratoriali, per stimolare le competenze trasversali degli alunni, aumentarne il coinvolgimento a scuola e quindi favorire la propensione a permanere nei contesti formativi; rafforzamento di tutte le competenze chiave, non solo le competenze di base (italiano, lingue straniere, matematica, scienza e tecnologie, competenze digitali), ma anche quelle trasversali (imparare a imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) essenziali per lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l‟inclusione sociale e l‟occupazione; adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il sostegno all‟accesso a nuove tecnologie, la creazione di ambienti di apprendimento adeguati e propedeutici a una didattica progettuale, modulare e flessibile, la promozione di risorse di apprendimento online; sostegno, in linea con l‟Agenda Digitale per l‟Europa, al processo di digitalizzazione della scuola.

L‟attività progettuale nell'a.s. 2015/16 è stata la seguente:

Nazionali e istituzionali PON, Orti in Lombardia, A scuola di Sport, Adottiamo un fontanile

Istituto Robotica, Opera Domani, Sport, Baseball/Softball, Continuità- Orientamento, Accoglienza e integrazione alunni stranieri

Scuola Infanzia Istituto Musica /Inglese

Scuola Infanzia Spino Psicomotricità

Scuola Infanzia Roncadello L'aquilone dell'amicizia, Arte ...Fatto!

Scuola Primaria Spino Affettività e sessualità, Animazione alla lettura, “Franco Agostino Teatro Festival”, Il filo d'Arianna, Musica

Scuola Primaria Dovera- Postino Cambiamo rotta, Facciamo teatro, F.A.T.F. “AllenaMenti, l'atleta del cuore”, Volley, "Urrà facciamo musica!"

Scuola Primaria Postino Il vocabolario del cuore

Scuola Secondaria 1° Spino Teatro, CLIL, Salute e ambiente: "Adottiamo un fontanile"

Scuola Secondaria 1° Dovera

Decameron, L'acqua nel territorio, Riciclo creativo, Odissea nello spazio Web, Galilab, Repubblica@scuola

Scuola Secondaria 1° Spino- Campionati studenteschi di Badminton, Olimpiadi della Danza,

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Dovera Rugby, Lingua 2: Conversation-Olimpiadi di Inglese- Ket, Spazio Ascolto, Salute e ambiente: "Unplugged, prevenzione alle dipendenze"- "Fotovoltiamoci"

L‟attività progettuale riferita all‟a.s. 2016/17 è stata la seguente:

Nazionali e istituzionali PON, A scuola di Sport

Istituto Continuità- Orientamento, Accoglienza e integrazione alunni stranieri

Scuola Infanzia Istituto Musica /Inglese, English for four and for five

Scuola Infanzia Spino Yoga

Scuola Primaria Dovera Sky Academy

Scuola Primaria Postino Relazione/Affettivo

Scuola Primaria Dovera- Postino Facciamo teatro, Imparare a far imparare

Scuola Primaria Dovera- Postino- Spino

Opera Domani, Affettività e sessualità, F.A.T.F. “Giusto”

Scuola Primaria Spino Ludobus e Solidarietà, Il filo d'Arianna, Musica, Nuoto

Scuola Secondaria 1° Spino Rimotivare per crescere

Scuola Secondaria 1° Dovera “La marcia dei lumini”- Shoah

Scuola Secondaria 1° Spino-Dovera

Campionati studenteschi di Badminton-Baseball/Softball, Olimpiadi della Danza, La sana e corretta alimentazione, Arte e creatività, Spazio Ascolto, CLIL, Olimpiadi di Inglese- Ket, "Unplugged, prevenzione alle dipendenze", Life Skills Training, Galilab, Ti voglio bere, Teatro

Scuole Infanzia- Primarie-Secondarie 1°

Conversation, Giochi matematici del Mediterraneo, A scuola di Robot, Legami covalenti

L‟attività progettuale in questo a.s. 2017/18 è la seguente:

Nazionali e istituzionali PON, A scuola di Sport

Istituto Continuità- Orientamento, Accoglienza e integrazione alunni stranieri

Scuola Infanzia Spino Musica /Inglese, Psicomotricità integrata, English for four

Scuola Infanzia Roncadello Il ballar gioioso, Psicomotricità-teatro, Inglese

Scuola Primaria Spino Il filo d'Arianna, Educare alle emozioni, Nuoto, Solidarcantando

Scuola Primaria Dovera- Postino Facciamo teatro

Scuola Primaria Spino- Dovera- Postino

Opera Domani, Conversation, F.A.T.F. "E' Festa", Affettività e sessualità, Spazio Ascolto DOC Primaria,

Scuola Secondaria 1°- Infanzia Spino- Dovera- Roncadello

AnimiAMO la lettura

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Scuola Secondaria 1°- Primaria

Spino- Dovera- Postino

A scuola di robot, Giochi Matematici

Scuola Secondaria 1° Dovera Primo soccorso, PlayEnergy, Corsa campestre di plesso

Scuola Secondaria 1° Spino-Dovera

Polizia postale – contrasto al cyberbullismo, Campionati studenteschi di Badminton-Baseball/Softball- Bowling- Duathlon, Life Skills Training Program 2°/3° livello, "Ma sai cosa mangi", Spazio Ascolto, "Unplugged", Galilab, Book Sound, Progetto DAdA2.0, Didattica per Ambienti di Apprendimento, Ket, Conversation, Avis-Admo, Ti voglio bere, Arte e creatività, Orientamento

Scuole Primarie- Secondarie 1° Legami covalenti pro

I Progetti dettagliati delle diverse Scuole sono consultabili sul sito dell‟Istituto.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale del nostro Istituto

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con D.M. n. 851/2015 – è una delle linee di azione della Legge 107: “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. E‟ il documento di indirizzo del Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del sistema educativo nell‟era digitale “per dare ai nostri studenti le chiavi di lettura del futuro”. Il PNSD prevede tre grandi linee di attività in merito a: miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti. Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti (anche risorse stanziate a livello europeo con la Programmazione operativa nazionale - PON), quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono presentare. Inoltre, in riferimento alla Nota n. 17791 del 19 novembre 2015, la nostra scuola ha individuato l‟"animatore digitale”, docente formato e incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni per “favorire il processo di digitalizzazione nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”. Si tratta di un‟opportunità per innovare la scuola in diversi aspetti:

- adeguando le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell‟organizzazione;

- dotando tutti i plessi dell'Istituto di rete locale cablata e di rete wireless per la didattica attiva degli alunni;

- lavorando progressivamente per passare, dove è disponibile, ad una rete internet di buona/ottima velocità;

- attivando, progressivamente in tutti i plessi, un sistema di accesso autenticato alla rete Internet per garantire protezione e controllo;

- adeguando, soprattutto, le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

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Ambiti e attività del prossimo triennio

AMBITO ATTIVITA’ 16/17 17/18 18/19

Formazione interna

AD - Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale.

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AD - Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

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AD - Segnalazione ai docenti di eventi/opportunità formative in ambito digitale.

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AD - Supporto/tutoraggio ad azioni didattiche innovative realizzate dai docenti.

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AD - Monitoraggio attività e rilevazione del livello delle competenze digitali acquisite.

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DOC - Formazione all‟uso degli strumenti tecnologici per la didattica quotidiana come pc, tablet e Lim.

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DOC - Partecipazione ad eventi formativi in ambito digitale.

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DOC - Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

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DOC - Formazione e tutoraggio ad azioni didattiche innovative realizzate con le classi.

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DOC - Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.

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Coinvolgimento della comunità scolastica

AD - Pubblicizzazione, sul sito scolastico, delle attività del PNSD svolte nell‟Istituto.

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AD - Attivazione di un form condiviso per la rilevazione dei bisogni tecnici e/o formativi.

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AD - Attivazione di nuovi servizi del registro elettronico.

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AD - Aggiornamento sito istituzionale. X X X

AD - Coordinamento con lo staff d‟Istituto e altre figure di sistema.

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AD - Partecipazione a bandi promossi dal PNSD. X X X

DOC - Utilizzo del Cloud d‟Istituto (Drive) per la condivisione di attività, di risorse multimediali e la diffusione delle buone pratiche organizzate per finalità.

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DOC - Utilizzo della piattaforma di e-learning (CLASSROOM) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/ apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.

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DOC - Utilizzo di App per la didattica. X X X

DOC - Utilizzo di laboratori mobili per tutte le classi.

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DOC - Attività di formazione di didattica digitale integrata in peer teaching and learning in alcune discipline, rivolto agli studenti dell'Istituto con l'obiettivo di valorizzare le loro conoscenze e competenze rendendoli protagonisti del processo

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didattico mediante la produzione di materiale rivolto ad altri studenti.

DOC - Percorsi di didattica digitale integrata e BYOD in aula mediante la formazione del corpo docente anche come iniziative digitali anche per l'inclusione.

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TUTTI - Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo).

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TUTTI - Partecipazione ad eventi/ workshop/ concorsi sul territorio. X X X

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

AD - Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione/ revisione, in affiancamento al tecnico informatico d‟Istituto.

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TUTTI - Revisione, integrazione, ampliamento e utilizzo dei laboratori e degli ambienti di apprendimento digitali.

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TUTTI - Diffusione di aule/laboratori 2.0 o 3.0. X X X

DOC - Introduzione al pensiero computazionale: continuazione della robotica ludica (coding) per classi parallele.

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DOC - Stimolare e diffondere la didattica project – based e sperimentazione della flipped – classroom - EAS.

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DOC - Revisione curricolo verticale per le competenze digitali, soprattutto trasversale o calato nelle discipline.

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TUTTI - Realizzazione/partecipazione eventi legati alla robotica e alla didattica digitale come il progetto “Programma il futuro” anche con eventi aperti al territorio.

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L'organizzazione degli apprendimenti: modi, tempi e spazi

La nostra scuola favorisce un'organizzazione basata sugli ambienti di apprendimento, intesi non solo come luogo fisico, ma anche come luogo mentale in cui promuovere un “apprendimento significativo” piuttosto che uno meccanico, perseguendo la comprensione e non la memorizzazione, la produzione di conoscenza invece che la semplice riproduzione, l‟utilizzo dei contenuti didattici piuttosto che la loro ripetizione.

In un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni, l'acquisizione dei saperi e delle competenze avviene anche grazie a:

- uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula didattica - predisposizione di “aule aumentate”, laboratori mobili - disponibilità di luoghi attrezzati - suddivisione del gruppo classe - biblioteca scolastica - diversi approcci didattici per arricchire la lezione frontale - articolazione dei tempi scolastici rispettosi dei "ritmi" dell' insegnamento - apprendimento

Le metodologie privilegiate attuate sono: - didattica fondata sull‟apprendimento cooperativo - tutoring tra pari

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- metacognizione che porta verso la riflessione e il controllo di come si apprende - didattica individualizzata e personalizzata - problem solving - didattica laboratoriale (metodologia della ricerca): modalità di lavoro attraverso cui docenti ed alunni progettano, sperimentano, ricercano, agendo con la loro fantasia e la loro creatività - didattica orientativa

L'insegnante è il facilitatore, negoziatore, propositore, risorsa in grado di garantire la tenuta del processo di apprendimento del singolo e del gruppo.

L'organizzazione dei tempi è funzionale all'utilizzo dei nuovi spazi di apprendimento, pertanto, l‟orario delle classi è stato modulato in modo da poter consentirne a tutte le classi un utilizzo regolare, costante e programmato.

I nuovi spazi creati nelle diverse scuole dell‟Istituto sono stati riorganizzati, ripensati secondo una sistemazione funzionale delle aule, creando specifici laboratori e dotandoli di attrezzature tecnologiche, attrezzature scientifiche e proprie delle singole discipline ed anche di arredi che favoriscono l'apprendimento attivo e collaborativo degli alunni. Queste aule speciali e i laboratori di disciplina mirano a favorire l‟apprendimento disciplinare con l'obiettivo di passare dallo spazio della classe allo spazio per l‟apprendimento.

Nella scuola dell‟Infanzia, in particolare, l‟organizzazione dei tempi e degli spazi è elemento di qualità pedagogica dell‟ambiente educativo:

- il tempo disteso che consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita. Sono previsti momenti di contemporaneità dei docenti per svolgere alcune mirate attività e per essere di supporto in particolari momenti della giornata scolastica. Gli orari di entrata ed uscita sono flessibili; - lo spazio è accogliente, funzionale e invitante.

Nella scuola Primaria l‟organizzazione oraria è modulare, articolata a seconda della disciplina e della classe con due momenti di sospensione delle attività didattiche:

intervallo - scuola Primaria Spino: ore 10.50 -11.05 dal lunedì al giovedì, ore 10.20 -10.35 il venerdì; - scuola Primaria Dovera: ore 10.25 -10.40 dal lunedì al venerdì; - scuola Primaria Postino: ore 10.30 -10.45 dal lunedì al venerdì;

mensa ore 13.00 -14.00 dal lunedì al giovedì per tutti i plessi. Gli spazi sono stati riattrezzati e sono stati creati alcuni laboratori e aule disciplinari, in particolare sono stati allestiti tre atelier dotati di arredi mobili e di nuova strumentazione tecnologica.

Nella scuola Secondaria di 1° sono previste unità di lezione di 55‟ con due momenti di interruzione dell‟attività didattica alle ore 9.45 -9.55 e alle ore 11.45 -11.55. In attuazione del progetto DAdA2.0, le aule didattiche, destinate alle classi, sono state trasformate in aule didattiche dedicate alle discipline, con modifica del setting, delle dotazioni tecnologiche e, progressivamente, anche degli arredi. I nuovi ambienti di apprendimento interessano tutte le discipline e il coinvolgimento degli alunni nella progettazione degli spazi laboratoriali è considerato un'azione privilegiata anche per consentire un rinforzo delle competenze trasversali sociali e civiche e dello spirito d‟iniziativa. Il progetto, per gli studenti dei due plessi della scuola, prevede la dotazione di armadietti personali, disposti nei corridoi dei plessi, in cui i ragazzi potranno depositare i propri libri, gli strumenti didattici ed anche l‟abbigliamento. L'innovazione didattica favorisce una miglior acquisizione degli apprendimenti, delle competenze, ma anche delle competenze trasversali di tipo sociale quali:

- imparare ad imparare: attenzione alle metodologie, alle prassi, alle strategie per la risoluzione di problemi, al monitoraggio del proprio apprendimento;

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- capacità organizzative: gli spazi (e gli ambienti) diventano più attrezzati, esteticamente migliori e più complessi e articolati; gli alunni devono essere parte attiva da subito nell‟organizzazione, nella gestione, nel rispetto, nella manutenzione degli ambienti. Inoltre la necessità di muoversi all‟interno della scuola durante le giornate richiede una maggior organizzazione degli strumenti e delle cose proprie. Rispettare i tempi degli spostamenti richiede organizzazione mentale e spaziale, oltre che essere essenziali e precisi nei materiali (sia nella loro preparazione e organizzazione a casa e a scuola). Gestire il proprio armadietto (negli oggetti/libri che contiene) richiede senso di responsabilità e organizzazione;

- autonomia: il lavoro attivo e collaborativo implica maggior autonomia dell‟alunno. Dall‟apprendimento etero guidato all‟apprendimento auto guidato. E‟ un obiettivo di lunga gittata: gli alunni, coinvolti in più spostamenti nel corso della mattinata, devono saper dimostrare senso di responsabilità, maturità, autocontrollo e solidarietà.;

- responsabilità: l‟alunno è responsabile di ciò che accade nel percorso da un ambiente all‟altro, seguendo dei cartelli e sotto l‟osservazione dei docenti.

In ottemperanza al D.lgs n. 81/2008, sono state messe in atto azioni relative alla sicurezza e in particolare: - affissione di segnaletica corretta agli ambienti; - segnaletica di salita e discesa sulle scale mantenendo la destra (simboli di obbligo e divieto); - segnalazione con cartelli di pericolo scale; - formazione agli alunni; - condivisione delle regole.

Tale esperienza, se valutata positivamente dai docenti e dall‟utenza, potrà essere progressivamente adottata anche nelle classi 3e, 4e e 5e della scuola Primaria.

Viaggi di istruzione e uscite didattiche

I viaggi d‟istruzione, le visite didattiche, gli spettacoli teatrali, le uscite sul territorio e ogni altro interscambio con l‟esterno rivestono un ruolo importante nella formazione degli alunni e costituiscono un valido strumento nell‟azione didattico-educativa, un momento integrante della normale attività scolastica. Fanno parte di un‟adeguata programmazione didattica e culturale predisposta all‟inizio dell‟anno scolastico dal Consiglio di Classe, Interclasse e/o Intersezione (seguendo le disposizioni esplicitate nell'apposito Regolamento d'Istituto) e deliberata dagli organi competenti. Gli obiettivi di queste modalità di apprendimento attivo sono: essere occasione di arricchimento culturale, sollecitare la curiosità di conoscere, stimolare l‟attività di ricerca e conoscenza dell‟ambiente, essere opportunità di socializzazione e di svago, sviluppare positive dinamiche socio-affettive del gruppo classe. Il piano delle uscite didattiche dell‟anno scolastico in corso e il “Regolamento uscite didattiche visite e viaggi di istruzione” sono visionabili sul sito istituzionale dell‟Istituto.

La valutazione degli alunni

La valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti dei bambini e delle bambine della scuola dell‟Infanzia ed in particolare degli alunni e delle alunne del primo ciclo di istruzione possiede, nel sistema scolastico italiano, un ruolo significativo nel percorso di crescita umana e della formazione dei discenti ed anche nel progressivo aggiustamento e miglioramento dell‟offerta formativa e della sua attuazione concreta. Molte e articolate le azioni che compongono il complesso ambito della valutazione: le prove, la misurazione, gli strumenti, la certificazione delle competenze, gli esami conclusivi, gli standard di riferimento, le personalizzazioni, ecc. Tutte queste azioni devono, però, avere un preciso, chiaro,

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condiviso obiettivo che la nuova norma di riferimento (D.Lgs. n. 62/2017) ben definisce come suo incipit: "La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle

alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze” (Art. 1 comma 1 D.Lgs. n.62/2017).

In dettaglio il processo di verifica/valutazione ha lo scopo di:

accertare la progressione degli apprendimenti in termini di conoscenze, abilità e competenze;

adeguare gli interventi didattico/educativi;

favorire atteggiamenti metacognitivi ed autovalutativi; predisporre eventuali piani di valorizzazione/recupero individualizzati; promuovere il successo formativo; orientare a personali e consapevoli scelte future.

Particolare attenzione e delicatezza si pone nella scuola dell'Infanzia all‟attività di valutazione che risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Si realizza mediante l„osservazione sistematica e attenta, nelle sue diverse modalità, strumento fondamentale per:

conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo; cogliere l‟originalità, l‟unicità, le potenzialità di ogni bambino attraverso un atteggiamento

di ascolto, empatia e rassicurazione;

percepire l‟individualità e la soggettività di ciascuno; individuare i livelli di sviluppo sia in ambito affettivo-emotivo, relazionale (sociale) che

cognitivo; regolare e individualizzare gli itinerari didattici.

Come proposto dalle Indicazioni per il Curricolo del 2012, la documentazione si concretizza in rubriche valutative e schede sintetiche predisposte in consiglio di intersezione, compilate alla fine del percorso scolastico sulla base di osservazioni inserite nel registro Elettronico, che descrivono i traguardi di competenza sviluppati dalle bambine e dai bambini nei tre anni di permanenza in quest‟ordine di scuola e li accompagnano verso la Scuola Primaria. Questa documentazione produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell‟apprendimento individuale e di gruppo e di rimodulare le attività educative secondo le esigenze incontrate. In senso più ampio la documentazione alla scuola dell‟Infanzia è anche la raccolta delle fotografie, dei filmati e di quanto realizzato dai bambini, narrazione visiva del percorso educativo del singolo e del gruppo; tutti i disegni e i manufatti vengono mostrati e consegnati ai genitori, al fine di condividere i risultati ottenuti. La valutazione serve a:

- osservare - valutare - autovalutarsi

Valutazione iniziale, formativa, sommativa ed orientativa La valutazione è un processo che si esercita su tutte le componenti e le attività del processo

formativo, comporta l‟unificazione di tutti i dati raccolti e si articola nel seguente modo: - iniziale: con funzione diagnostica per l‟analisi dei prerequisiti; - formativa: (in itinere) per accertare in modo analitico le conoscenze e le abilità acquisite e rilevare le criticità nel processo insegnamento/apprendimento; - sommativa: per rilevare il livello periodico e finale di padronanza delle conoscenze,

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delle abilità e delle competenze; - orientativa: per incentivare la costruzione di un realistico concetto di sé anche in funzione delle scelte successive.

È pertanto necessario tenere distinta l'attività di verifica da quella di valutazione. La prima comporta l‟accertamento degli apprendimenti disciplinari, mentre la seconda, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi complessivi di maturazione delle potenzialità degli alunni, anche in riferimento ai piani individualizzati e personalizzati collegialmente predisposti.

Elementi della Valutazione L‟elaborazione della valutazione degli apprendimenti e del comportamento, deve prendere in considerazione i seguenti elementi: evolutivi - livello di partenza - modalità di evoluzione del processo di apprendimento e del comportamento - livello di conseguimento degli obiettivi educativi e cognitivi cognitivi - capacità di osservazione, analisi, sintesi - uso di linguaggi e tecniche proprie delle varie discipline metacognitivi - impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà - metodo di lavoro utilizzato per organizzare e gestire il lavoro scolastico - partecipazione, attenzione e interesse alle attività didattiche - socializzazione e collaborazione - capacità di autovalutazione - autonomia ambientali - condizionamenti socio-ambientali esterni - differenze linguistiche - svantaggi socio-economico-culturali comportamentali/motivazionali - rispetto delle regole - evoluzione della maturazione personale in riferimento alla consapevolezza e alle motivazioni.

A fronte di queste acquisizioni i docenti, nelle loro azioni individuali e nelle deliberazioni collegiali, esplicano la loro funzione educativa:

- favorendo negli alunni atteggiamenti riflessivi sul proprio apprendere e promuovendo l'autovalutazione; - rinforzando gli atteggiamenti positivi degli alunni e stimolando le attitudini individuali - utilizzando una scala di valutazione dei livelli di apprendimento non inferiore al voto 5 per la scuola Primaria e al voto 4 per la Secondaria I° per limitare gli effetti psicologici ed emotivi negativi che potrebbero demotivare l‟alunno e per facilitare il suo percorso di recupero; - motivando al recupero in caso di risultati negativi; - analizzando i bisogni formativi dei singoli alunni e potenziando la compresenza per attività di microteaching; - offrendo attività strutturate (corsi) per il recupero metodologico e/o disciplinare anche in orario extracurricolare; - ricorrendo alla non ammissione alla classe successiva solo dopo essere intervenuti con ogni risorsa a disposizione per condurre l‟alunno al raggiungimento degli obiettivi minimi stabiliti.

Il Consiglio di classe o team può proporre di non esprimere la valutazione sommativa del I° quadrimestre per una o più discipline nei seguenti casi:

- alunni delle classi prime della scuola Primaria - alunni stranieri di prima alfabetizzazione - alunni inseriti nella classe in modo tardivo - alunni con particolari bisogni educativi

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Tale proposta, se assunta dal Collegio dei Docenti, deve essere motivata e comunicata per tempo alle famiglie.

Trasparenza e tempestività della Valutazione La scuola adotta modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti degli alunni e garantisce le seguenti condizioni:

- informare per tempo gli alunni delle prove di verifica, calendarizzandole almeno a partire dalla scuola Sec. I°; - informare gli alunni della tipologia/contenuti della prova che dovranno sostenere; - stabilire quali obiettivi si intendono porre a verifica; - definire i criteri di correzione delle prove di verifica; - assegnare le prove in maniera calibrata ed equilibrata; - considerare che anche la correzione e la valutazione delle verifiche possano essere oggetto di confronto con l‟alunno nella consapevolezza che la valutazione è comunque una competenza del docente; - esplicitare subito la valutazione delle prove orali almeno nelle linee essenziali; - consegnare le prove corrette e valutate in tempo utile affinché la valutazione sia funzionale all'apprendimento della specifica unità (di norma entro 10 giorni lavorativi dalla data di somministrazione della verifica); - praticare dove possibile la didattica dell‟errore utilizzando le prove, dopo la correzione, come strumento di autovalutazione e di crescita.

Tutti gli elementi della valutazione sono comunicati all‟alunno e alla famiglia attraverso varie modalità (Registro Elettronico, diario/quaderno, colloqui periodici, modulo delle carenze in fase intermedia per la scuola Sec. I°, scheda di valutazione al termine del I° e del II° quadrimestre, colloqui particolari per alunni con situazioni da approfondire sia dal punto di vista didattico che comportamentale al termine di ogni quadrimestre, …).

Valutazione degli apprendimenti e delle competenze Gli strumenti operativi della rilevazione che si intendono utilizzare variano a seconda delle

discipline e degli specifici obiettivi di apprendimento, delle particolari attività svolte, della classe a cui ci si rivolge, delle differenti situazioni emotive ed affettive, delle modalità concordate fra i docenti. In particolare ci si avvale:

- dell‟osservazione sistematica degli alunni durante il normale svolgimento della vita e delle attività scolastiche, nei vari contesti relazionali e operativi (piccolo gruppo, gruppo/classe, situazioni strutturate e libere, momenti di gioco non strutturato e di lavoro); - delle prove di tipo tradizionale (conversazioni, prove orali, vari tipi di verifiche scritte, elaborati grafici, attività laboratoriali); - delle prove autentiche, cioè compiti significativi in contesti reali; - delle rubriche valutative di competenza.

Modalità della valutazione La valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni nel primo

ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di apprendimento ed è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale dello sviluppo degli apprendimenti raggiunti (Art. 2 comma 1 e 3 D.Lgs. n. 62/2017).

La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'Insegnamento della Religione Cattolica e di Attività Alternative all'Insegnamento della Religione Cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti (Art. 2 comma 3 D.Lgs. n.62/2017). In questa prospettiva le attività svolte nell‟ora di “Approfondimento in materie letterarie” (per la scuola Sec. 1°) e quelle di “Potenziamento” (per tutte le classi del 1° ciclo) non costituiscono discipline a sé stanti e non necessitano di una valutazione autonoma; i docenti eventualmente

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incaricati forniscono elementi di giudizio scritti al docente di riferimento e sono verbalizzati nello scrutinio.

I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a più docenti di sostegno sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilità, la valutazione è espressa congiuntamente (Art. 2 comma 6 D.Lgs. n. 62/2017).

Per l'insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) la valutazione è disciplinata dall‟art. 309 del T.U. n° 297/1994 ed è espressa con il giudizio sintetico e con una nota che viene allegata al Documento di Valutazione.

Per le attività alternative all'I.R.C., se si tratta di “attività formative e didattiche”, verrà utilizzata la stessa modalità dell'I.R.C., nel caso di “attività di studio assistito”, non essendo stato svolto un programma specifico, il docente consegnerà ai coordinatori di classe una relazione sul comportamento tenuto dagli alunni durante tali ore.

Livelli di apprendimento a cui ogni insegnante fa riferimento per l'attribuzione del voto disciplinare

Scuola Primaria

Voto in decimi

Giudizio (IRC)

Conoscenze Competenze

10 Ottimo Conoscenze complete e approfondite di tutti i contenuti proposti

Pieno raggiungimento degli obiettivi. Completa e sicura padronanza delle conoscenze

e delle abilità e capacità di approfondirle, trasferirle e rielaborarle autonomamente.

Uso corretto dei linguaggi specifici, padronanza sicura degli strumenti, elevata proprietà di espressione.

9 Distinto Conoscenze complete di tutti i contenuti proposti

Raggiungimento completo degli obiettivi. Capacità di elaborazione autonoma delle conoscenze.

Uso corretto dei linguaggi e degli strumenti.

8 Buono Conoscenze adeguate di quasi tutti i contenuti proposti

Raggiungimento degli obiettivi. Possesso delle conoscenze e delle abilità. Utilizzo

appropriato dei linguaggi e degli strumenti.

7 Discreto Conoscenze della maggior parte dei contenuti proposti

Raggiungimento basilare degli obiettivi. Uso sostanzialmente corretto di conoscenze ed

abilità.

Tendenza alla semplificazione dei linguaggi e degli strumenti.

6 Sufficiente Conoscenze essenziali dei contenuti proposti

Raggiungimento degli obiettivi minimi. Possesso superficiale di conoscenze ed abilità. Incertezze nell‟uso dei linguaggi e degli

strumenti.

5 Non sufficiente

Conoscenze lacunose dei contenuti proposti

Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. Scarso possesso di conoscenze e abilità. Presenza di gravi errori nell‟uso dei linguaggi e

degli strumenti.

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Scuola Secondaria 1° grado

Voto in decimi

Giudizio (IRC)

Conoscenze Competenze

10 Ottimo Conoscenze complete e approfondite di tutti i contenuti proposti

Pieno raggiungimento degli obiettivi. Completa e sicura padronanza delle conoscenze e

delle abilità e capacità di approfondirle, trasferirle e rielaborarle autonomamente.

Uso corretto dei linguaggi specifici, padronanza sicura degli strumenti, elevata proprietà di espressione.

9 Distinto Conoscenze complete di tutti i contenuti proposti

Raggiungimento completo degli obiettivi. Capacità di elaborazione autonoma delle

conoscenze.

Uso corretto dei linguaggi e degli strumenti.

8 Buono Conoscenze adeguate di quasi tutti i contenuti proposti

Raggiungimento degli obiettivi. Possesso delle conoscenze e delle abilità. Utilizzo appropriato dei linguaggi e degli strumenti.

7 Discreto Conoscenze della maggior parte dei contenuti proposti

Raggiungimento basilare degli obiettivi. Uso sostanzialmente corretto di conoscenze ed

abilità.

Tendenza alla semplificazione dei linguaggi e degli strumenti.

6 Sufficiente Conoscenze essenziali dei contenuti proposti

Raggiungimento degli obiettivi minimi. Possesso superficiale di conoscenze ed abilità. Incertezze nell‟uso dei linguaggi e degli strumenti.

5 Non sufficiente

Conoscenze parziali ed incerte dei contenuti proposti

Non completo raggiungimento degli obiettivi minimi.

Possesso frammentario di conoscenze e abilità. Difficoltà nell‟uso dei linguaggi e degli strumenti.

4 Gravemente Insufficiente

Conoscenze lacunose dei contenuti proposti

Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi. Scarso possesso di conoscenze e abilità. Presenza di gravi errori nell‟uso dei linguaggi e

degli strumenti.

Nell'a.s. 2017/18 il Collegio dei Docenti, per descrivere il processo e il livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto, ha elaborato rubriche valutative che considerano i seguenti indicatori:

- autonomia, - motivazione, - processo educativo, - conoscenze e comprensione, - comunicazione ed espressione personale.

Il giudizio globale, prodotto collegialmente dal consiglio di classe nello scrutinio intermedio e finale, viene riportato nella scheda di valutazione.

Ammissione alla classe successiva nella scuola Primaria (Art. 3 commi 1, 2, 3 D.Lgs. n. 62/2017)

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“Le alunne e gli alunni della scuola Primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola Secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento di seguito indicate. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”.

Ammissione alla classe successiva nella scuola Secondaria di primo grado ed all'esame conclusivo del primo ciclo (Art. 6 D.Lgs. n. 62/2017)

Le alunne e gli alunni della scuola Secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più' discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo e i voti espressi dall'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica e dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento di seguito indicate. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno. La partecipazione alle prove standardizzate nazionali a cura di INVALSI che si svolgono entro il mese di aprile rappresenta requisito di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per le alunne e gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva (art. 3 comma 4 D.Lgs. 62/2017).

Attività/Strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento La scuola, in presenza di carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento,

informa la famiglia dell‟alunno e mette in atto, a seconda dei bisogni, alcune delle seguenti strategie/attività: a) interventi personalizzati ed individualizzati del docente titolare: da effettuare periodicamente e durante le attività curricolari. Avviene mediante schede aggiuntive, esercizi mirati, riposizionamento di contenuti, predisposizione di strumenti compensativi (BES), ecc; b) supporto motivazionale del docente titolare: a cura di docenti titolari, con colloqui specifici; c) interventi di microteaching in classe con docente di supporto: a cura di docenti, prevalentemente della stessa classe o docenti di altre classi o docenti volontari esterni, per consentire attività in compresenza tramite interventi realizzati su gruppi omogenei e senza quindi richiedere ore aggiuntive agli allievi e garantire sostanziale immediatezza negli interventi; d) rinforzi consegnati all‟autonomia dell‟alunno/famiglia: da assegnare periodicamente all‟autonomia dello studente/famiglia. Avviene mediante esercizi, letture, approfondimenti, completamenti di attività iniziate in classe, ecc.; e) supporto motivazionale e di counseling (Sec. 1°): a cura dell‟esperto psicopedagogista a supporto del plesso scolastico. E‟ un servizio coordinato da docente interno e vi può accedere l‟alunno su invio dei docenti o per libera scelta dello stesso; f) sequenza organica di interventi mirati a recuperare competenze metodologiche trasversali: a cura di docenti del plesso (o esterni), organizzati in alcuni momenti dell‟a.s., in tempo extrascolastico. L‟obiettivo è il recupero di competenze trasversali all‟apprendimento (comprensione del testo, metodo di studio, mappe concettuali, ecc.). Gli alunni sono individuati dai CdC.

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g) sequenza organica di interventi mirati a recuperare competenze disciplinari specifiche: a cura di docenti del plesso (o esterni), organizzati in alcuni momenti dell‟a.s., in tempo extrascolastico. L‟obiettivo è il recupero di competenze disciplinari specifiche (matematica, italiano ed inglese). Gli alunni sono individuati dai CdC; i) supporto da parte di associazioni di volontariato in orario extrascolastico con attività di rinforzo disciplinare; h) supporto all‟apprendimento per alunni con BES: a cura di docenti ed esperti della scuola o esterni alla scuola, organizzati lungo tutto l‟a.s. e in tempo extrascolastico. L‟obiettivo è il supporto compensativo specifico all‟apprendimento per gli alunni con DSA ed eventualmente con BES di tipo linguistico e svantaggio socioeconomico socio/economico.

La valutazione del comportamento La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali (Art.1 comma 3 D.Lgs. n. 62/2017) E‟ espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Per le alunne e gli alunni della scuola Secondaria di primo grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249 (Art.2 comma 5 D.Lgs. n. 62/2017).

La valutazione del comportamento è una parte importante del nostro piano di miglioramento che vede nel potenziamento delle competenze di cittadinanza: - della COLLABORAZIONE - e del RISPETTO DELLE REGOLE della convivenza civile la spinta alla costruzione della propria identità culturale e sociale. In particolare, per la scuola Primaria, la competenza del RISPETTO DELLE REGOLE è così declinata:

Descrittori Articolazione Descrizione

Rispetto

Ambiente, persone, ruoli, norme di comportamento

- Agisce in maniera coerente con le regole individuate, condivise e accettate. - Si comporta in modo tale da non recare danno a se stesso, agli altri e all‟ambiente.

Mentre la competenza del SAPER COLLABORARE è così declinata:

Descrittori Articolazione Descrizione

Partecipazione

Apporti personali

Interesse

- Interviene con pertinenza in discussioni e sa essere efficace in esse

- Partecipa attivamente alle proposte didattiche

Capacità di dialogo

Rispetto dei diversi punti di vista

Esposizione del proprio punto di vista

- Ascolta attivamente gli altri - Si rapporta agli altri e alle attività con cura e considerazione

Impegno

Adempimenti dei doveri scolastici

E‟ continuo: - nel rispetto delle consegne - nel rispetto dei tempi di lavoro - nella realizzazione di esercizi/ compiti in classe e a casa - nel portare il materiale necessario

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Per la scuola Secondaria di 1°, la competenza del RISPETTO DELLE REGOLE è così declinata:

Descrittori Articolazione Descrizione

Rispetto

Ambiente, persone, ruoli, norme di comportamento

- Numero di lodi e richiami scritti, puntualità nella giustificazione delle assenze e nella restituzione del materiale e/o avvisi - Agisce in modo coerente con le regole individuate, condivise e accettate - Si comporta in modo tale da non recare danno a se stesso, agli altri e all‟ambiente

Frequenza alle attività didattiche

- Rispetto degli orari

- Presenza alle lezioni

Numero ritardi

Numero presenze

Mentre la competenza del SAPER COLLABORARE è così declinata:

Descrittori Articolazione Descrizione

Partecipazione

Apporti personali

Interesse

- Interviene con pertinenza in discussioni e sa essere efficace in esse

- Partecipa attivamente alle proposte didattiche

Capacità di dialogo

- Rispetto dei diversi punti di vista - Esposizione del proprio punto di vista

- Ascolta attivamente gli altri - Si rapporta agli altri e alle attività con cura e considerazione

Impegno

Adempimenti dei doveri scolastici

E‟ continuo: - nel rispetto delle consegne; - nel rispetto dei tempi di lavoro; - nella realizzazione di esercizi/ compiti in classe e a casa - nel portare il materiale necessario

Giudizi e relativa descrizione per la valutazione del comportamento La valutazione del comportamento è espressa collegialmente con un Giudizio sintetico, un

Giudizio motivato ed un livello di Competenza, consegnati alle famiglie nel documento di valutazione periodico e finale e di seguito indicati. SCUOLA PRIMARIA:

GIUDIZIO SINTETICO OTTIMO DISTINTO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE

LIVELLO DI COMPETENZA AVANZATO INTERMEDIO BASE INIZIALE

Il giudizio sintetico è descritto attingendo alle voci di seguito riportate (in ottemperanza ai descrittori

sul comportamento); l‟insieme delle voci ne costituisce la motivazione:

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Giudizio motivato

Descrittori Valori

Rispetta sé, gli altri e l'ambiente

Sempre Quasi sempre Generalmente In modo discontinuo

Poco

Interviene nelle discussioni

In modo pertinente ed efficace

In modo pertinente

Se sollecitato Con discontinuità

Saltuariamente

Partecipa alle proposte didattiche

Attivamente Diligentemente In modo selettivo

Saltuariamente Raramente

Ascolta gli altri e si rapporta ad essi e alle attività

In modo propositivo, argomentativo e rispettoso dei vari punti di vista

In modo costruttivo e rispettoso dei vari punti di vista

In modo disponibile e abbastanza rispettoso dei vari punti di vista

In modo poco disponibile e poco rispettoso dei vari punti di vista

In modo per lo più oppositivo

Si impegna a rispettare le consegne e i tempi di lavoro

Sempre Generalmente In modo discontinuo

In modo selettivo

Raramente

Adempie i propri doveri scolastici realizzando esercizi/compiti in classe e a casa; portando il materiale necessario

In modo puntuale, preciso, autonomo

In modo costante, autonomo

In modo costante

In modo non costante

In modo non adeguato

Per i casi di alunni/e con assenze prolungate e non giustificate, si danno segnalazioni alla famiglia sulla frequenza alle attività didattiche curricolari ed alle eventuali attività didattiche aggiuntive.

SCUOLA SECONDARIA 1°:

GIUDIZIO SINTETICO OTTIMO DISTINTO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE

NON SUFFICIENTE

LIVELLO DI COMPETENZA

AVANZATO INTERMEDIO BASE INIZIALE

Il giudizio sintetico è descritto attingendo alle voci di seguito riportate (in ottemperanza ai descrittori

sul comportamento); l‟insieme delle voci ne costituisce la motivazione:

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* In presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di Istituto prevedano l‟irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l‟allontanamento temporaneo dell‟ alunno dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).

Validità dell‟anno scolastico per gli alunni della scuola Secondaria di 1° Ai fini della validità dell‟anno scolastico è necessario che la frequenza delle lezioni corrisponda

ad almeno tre quarti del monte ore annuale o personalizzato, fatte salve le seguenti deroghe, deliberate dal Collegio Docenti, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione (art. 5 D.Lgs. 62/2017):

- frequenza della scuola in ospedale/istruzione domiciliare - gravi motivi di salute adeguatamente documentati; terapie e/o cure programmate. Al fine dell'applicazione della deroga, la diagnosi medica e le prescrizione di cure/terapie devono essere certificate da un medico specialista, con precisazione dei giorni-periodi di assenza; non è sufficiente la sola certificazione emessa da un medico di medicina generale; la

Giudizio motivato

Descrittori Valori

Rispetta sé, gli altri e l'ambiente

Pienamente Generalmente In modo discontinuo

In modo parziale

In modo scarso

Spesso non (rispetta)

Frequenta Regolarmente e rispetta gli orari

- Con sufficiente regolarità ma non rispetta gli orari

- Abbastanza regolarmente e generalmente rispetta gli orari

In modo discontinuo

In modo scarso

La frequenza ad attività in orario extrascolastico può essere facoltativamente valutata attribuendo eventualmente con un + o un -

Interviene e partecipa alle proposte didattiche

Attivamente Diligentemente In modo selettivo

Saltuariamente Raramente Molto raramente

Ascolta gli altri e si rapporta ad essi e alle attività

In modo propositivo, argomentativo e rispettoso dei vari punti di vista

In modo positivo e rispettoso dei vari punti di vista

In modo abbastanza disponibile e rispettoso dei vari punti di vista

In modo passivo

In modo poco disponibile e poco rispettoso dei vari punti di vista

In modo per lo più oppositivo

Si impegna a svolgere le attività sia in classe che a casa

In modo preciso, autonomo

In modo costante, autonomo

In modo costante

In modo irregolare

Raramente (spesso dimenticando il materiale)

Molto raramente (spesso dimenticando il materiale)

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documentazione deve essere presentata tempestivamente - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. - gravi motivi di famiglia, motivi sociali, provenienza da altri paesi, stato di alunni nomadi e/o giostrai - frequenza di corsi promossi dalla scuola - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche esigenze di culto.

Eventuali integrazioni devono essere deliberate dagli organi collegiali competenti.

Certificazione delle Competenze Al termine del percorso della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, i documenti delle

“Certificazioni delle competenze” descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la Scuola del 2° ciclo. I modelli nazionali per la certificazione delle competenze, emanati con decreto del MIUR, fanno riferimento ai seguenti principi: a) riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'Infanzia e del primo ciclo di istruzione; b) ancoraggio alle competenze chiave individuate dall'Unione europea, così come recepite nell'ordinamento italiano; c) definizione, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze; d) valorizzazione delle eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di apprendimento non formale e informale; e) coerenza con il piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità; f) indicazione, in forma descrittiva, del livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale di cui all'articolo 7, distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

La certificazione delle competenze avverrà grazie a rubriche valutative comuni redatte collegialmente con la partecipazione dei tre ordini di scuola, in particolare per le competenze “spirito d'iniziativa e imprenditorialità”, “imparare ad imparare”, “comunicazione nella madrelingua” e “competenze digitali”, il cui livello sarà definito dal confronto degli esiti e dei processi di apprendimento raggiunti nelle varie discipline.

Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione L‟Esame di Stato è “finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze

acquisite dall'alunna o dall'alunno anche in funzione orientativa”, è costituito da tre prove scritte (italiano, matematica e lingue straniere) e da un colloquio, valutati con votazioni in decimi. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, sono: a) prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche; c) prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate. Il colloquio è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. La commissione d'esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio. L'esame si intende superato se il candidato consegue una 9 votazione complessiva di almeno sei decimi. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con deliberazione all'unanimità della commissione, in relazione alle valutazioni conseguite nel percorso scolastico del triennio e agli esiti delle prove d'esame. Per gli alunni risultati assenti ad una

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o più prove, per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, la commissione prevede una sessione suppletiva d'esame. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola.

Il Collegio Docenti, delibera precisi criteri e indicazioni in merito all‟esame degli alunni con bisogni educativi speciali. Artt. da 2 a 11 D.Lgs. 62/2017.

Prove standardizzate nazionali INVALSI INVALSI effettua rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate sui livelli generali e

specifici degli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e il Quadro Comune Europeo per le Lingue (QCER). Le prove INVALSI costituiscono attività ordinaria d'Istituto.

Nella scuola Primaria sono rivolte agli alunni di classe seconda (ad eccezione della prova di inglese) e di classe quinta e si svolgono nell‟arco di tre giorni a maggio. Hanno carattere censuario e di norma tutti gli studenti vi partecipano. Per le classi quinte la prova di inglese riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto) riferita al livello A1 del QCER. Gli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell‟apprendimento certificati, qualora non fossero sufficienti gli strumenti compensativi e le misure dispensative e qualora previsto nel PEI e nel PDP, potranno essere esonerati dalle prove in accordo alle indicazioni dell‟INVALSI e alle deliberazioni del Team/Consiglio di Classe riportate nel PEI/PDP).

Nella scuola Secondaria di primo grado le prove sono somministrate tramite computer (CBT - computer based testing), sono rivolte agli alunni di classe terza e si svolgono nel mese di aprile. All'interno dell'arco temporale indicato da INVALSI, la scuola può organizzare la somministrazione a propria discrezione, a eccezione delle classi campione (comunicate dall’INVALSI entro il mese di febbraio) che svolgono le prove secondo un calendario prefissato. Le prove si svolgono interamente on line. La prova d’Inglese riguarda le competenze ricettive (comprensione della lettura e dell’ascolto) i riferita principalmente ai livelli A1 e A2 del QCER. Le prove INVALSI sono requisito di ammissione all‟Esame di Stato, pertanto, per gli alunni assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, viene organizzata una sessione suppletiva per l‟espletamento delle prove. Di norma tutti gli alunni, anche con disabilità o DSA certificato, svolgono le prove secondo le modalità descritte nell‟art 11 del D.Lgs. 62/2017, che prevedono adattamenti e, in casi particolarmente difficili, l‟esonero.

Valutazione degli alunni con disabilità - L. n. 104/1992 (Art. 11 D.Lgs. n.62/2017) La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline

e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voto in decimi. In base alla Legge n. 104/1992 si evince che “Nella valutazione degli alunni con handicap è indicato, sulla base del Piano Educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline”. La valutazione va considerata come valutazione dei processi e non solo della performance. Nella scuola dell‟obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui sopra, prove d‟esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell‟allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Nel caso di alunni con disabilità, la cui programmazione educativo didattica sia completamente differenziata rispetto alle discipline del curricolo standard, è necessario rifarsi alle aree indicate nel Profilo Dinamico Funzionale, indicando per ciascuna di esse le fasi significative di miglioramento. In tal caso il Documento di Valutazione riporterà le aree e non le singole discipline. ”Gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7 D.Lgs. 62/2017. Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova”. Per lo svolgimento dell‟esame di Stato è possibile sostenere le prove con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici utilizzati nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato, sulla base del quale la sottocommissione, predispone, prove differenziate idonee a

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valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità' e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale. Gli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è comunque titolo per l'iscrizione e la frequenza della scuola Secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di istruzione e formazione professionale, ai soli fini del riconoscimento di ulteriori crediti formativi da valere anche per percorsi integrati di istruzione e formazione”.

Alunni con disturbi specifici dell‟apprendimento - L. n. 170/2010 (Art 11 D.Lgs. 62/2017) La legge n. 170/2010 stabilisce che gli alunni con DSA hanno diritto a fruire di appositi

provvedimenti dispensativi e compensativi, di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. Le Istituzioni scolastiche nella redazione del PdP devono garantire: a. l‟uso di una didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di scolastico; b. l‟introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c. per l‟insegnamento delle lingue straniere, l‟uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti necessaria, la possibilità dell‟esonero.

Come previsto nel PdP, le prove di verifica vengono elaborate tenendo conto delle scelte metodologiche e didattiche, operate dal team/Consiglio di classe e la valutazione degli apprendimenti segue la scala definita in precedenza, tranne casi di deroga/adeguamenti. Gli strumenti predisposti devono essere sottoposti periodicamente a monitoraggio per valutarne l‟efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. “Le alunne e gli alunni con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all'articolo 4 e 7. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all'articolo 7”. In sede di Esame di Stato, gli alunni con DSA possono fruire di tempi più lunghi dell‟ordinario, di apparecchiature e strumenti informatici solo se già usati per le verifiche in corso d‟anno o se ritenuti funzionali. Gli alunni dispensati dalla prova scritta di lingua straniera potranno sostenere una prova orale sostitutiva stabilita dalla sottocommissione. In casi di particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8 del D.Lgs. 62/2017.

Alunni con altri bisogni educativi speciali (B.E.S.) In questo caso valgono i criteri generali indicati per gli alunni con DSA e declinati, alla luce

delle valutazioni delle competenze e conoscenze di ingresso, nel Piano Didattico Personalizzato.

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Rapporto scuola - famiglia – territorio

L‟interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese, è fondamentale per rendere la nostra scuola comunità attiva, aperta al territorio (Legge n. 107/2015). Il Dirigente Scolastico ha il ruolo di promuove i necessari rapporti fiduciari con gli enti e i diversi organismi (stakeholders), attraverso questionari, contatti diretti, dialogo, analisi, per una collaborazione partecipata. L‟alleanza tra le famiglie e la scuola è necessaria e a ciascuno con il proprio ruolo tocca esplicitare e condividere i comuni intenti educativi: infatti, l‟opera educativa ha successo se l‟alunno avverte che il suo mondo familiare attribuisce importanza all‟istituzione scolastica, ne riconosce l‟impegno e ne condivide i valori (Indicazioni Nazionali 2012).

La collaborazione con le famiglie e il territorio avviene attraverso:

- l‟elaborazione e la condivisione del “Patto Educativo di Corresponsabilità”, consegnato all‟atto dell‟iscrizione;

- gli organi collegiali interni a cui partecipano i rappresentati eletti dei genitori e dei docenti (Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione e Consiglio d‟Istituto);

- il colloquio diretto e lo scambio di informazioni tra genitori e docenti che può avvenire nei seguenti modi:

- comunicazioni tramite Registro Elettronico, diario, libretto personale, colloqui individuali - incontro con i genitori delle classi prime, nel mese di settembre - assemblea di classe in occasione dell‟elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe - assemblee di classe o sezione - ora settimanale di ricevimento di ogni docente, nella scuola Secondaria 1° - formulazione dei documenti (Piano Didattico Personalizzato e Piano Educativo Individualizzato) - schede di valutazione quadrimestrali - informazione scritta e/o verbale di eventuali problemi e difficoltà emersi (frequenza, comportamento, rendimento, …) - invio di un documento informativo sulle difficoltà dell‟alunno, prima dei colloqui del secondo quadrimestre (nella scuola Secondaria 1°) - coinvolgimento dei genitori in particolari iniziative formative-educative - colloqui particolari per alunni con situazioni da approfondire sia dal punto di vista didattico che comportamentale al termine di ogni quadrimestre

- gruppi di lavoro, comitati e commissioni di genitori e/o genitori e docenti quali: - Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione - Comitato per la valutazione dei docenti - commissioni mensa per il controllo della qualità e funzionalità del servizio - comitati: associazioni facoltative, sancite dall'art. 15 comma 2 del DL 297/94 - Testo Unico, che collaborano in modo tangibile e concreto con gli organismi scolastici istituzionali, promuovono lo sviluppo qualitativo del servizio scolastico e concorrono al costante miglioramento dell'attività didattica

- il Registro Elettronico (accessibile dall‟home page del sito), attivato a partire dall‟anno scolastico 2014-15, strumento on line attraverso il quale è possibile ricevere, in tempo reale, informazioni sull'andamento scolastico degli alunni. I genitori, accedendo al registro elettronico con le credenziali in loro possesso, possono visualizzare:

a) le assenze, i ritardi, le uscite anticipate dei propri figli b) le giustificazioni consegnate o mancanti c) gli argomenti delle lezioni svolte in classe

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d) i compiti e le lezioni assegnate e) le note didattiche e di comportamento di classe e/o individuali del proprio figlio f) le valutazioni riportate dal proprio figlio nelle diverse discipline

- il sito Istituzionale (www.icspinodadda.gov.it) consultabile da docenti, famiglie e dagli assistenti amministrativi dell‟Ufficio Didattica, è lo spazio privilegiato per la comunicazione formale ed istituzionale dell‟Istituto nei confronti di tutti i portatori di interesse rispetto alla scuola.

Questo oggi non è solo il luogo di divulgazione di circolari, documenti e di pubblicità legale, ma è anche lo strumento principale per informare sulle iniziative, i progetti e, progressivamente, per dare spazio agli alunni.

Le innovazioni tecnologiche sono utilizzate per agevolare il rapporto tra l‟utenza e l‟istituzione scolastica aumentando la trasparenza e l‟interattività, ma non si sostituiscono alla comunicazione tra utenza e personale scolastico, comunque garantita.

Per aprire ulteriormente la Scuola al territorio è previsto l‟utilizzo degli spazi scolastici anche in orario extrascolastico.

[Il “Patto di Corresponsabilità” è consultabile sul sito dell‟Istituto]

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ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE E STRUMENTALI

Le scelte strategiche nell'organizzazione

La risorsa fondamentale della scuola è costituita dal patrimonio professionale delle singole figure che in essa operano, che devono essere adeguatamente impiegate e ottimizzate per la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. La governance della nostra scuola mira quindi a valorizzare le persone - docenti - alunni - genitori - collaboratori tecnici (A.T.A.) della comunità educante e a costruire una visione comune, coinvolgendo le persone nel processo decisionale, sostenendole nella crescita professionale, modificando la mentalità attraverso la cura della ricerca educativa, della progettazione nella condivisione. Pertanto, a livello operativo, c'è un‟organizzazione basata sulla sinergia, sulla distribuzione e condivisione delle responsabilità, sulla collaborazione e cooperazione fra le varie figure di sistema nell'ambito sia della gestione sia della didattica. La dirigenza scolastica riunisce periodicamente lo staff di direzione (composto dai collaboratori del D.S. e dai responsabili di sede) e/o lo staff di direzione allargato (come il precedente allargato alle funzioni strumentali).

Organigramma di Istituto

L‟organigramma dell‟Istituto è il seguente:

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Staff del Dirigente

Consiglio di Istituto

Dirigente Scolastico Direttore Servizi Generali

Amministrativi (D.S.G.A.)

Responsabili

di Plesso

Giunta

Esecutiva

Collegio dei Docenti

Coordinatori di Dipartimenti Disciplinari

Commissioni:

mensa, biblioteca, Diritto allo Studio,

orario, Valutazione/INVALSI, Autovalutazione,

Formazione classi, GLI, PTOF

Consiglio di Intersezione/

Interclasse/ Classe

Rappresentanza Sindacale

Unitaria (RSU)

Responsabile della Sicurezza

Organo di

Garanzia

Comitato di Valutazione

Funzioni

Strumentali Collaboratore

Animatore Digitale

Team per

l'innovazione Digitale

Commissione Elettorale

Coordinatori di Classe

Collaboratori

Scolastici

Preposti

Referenti di

progetti, disabilità, laboratori, uscite

didattiche/viaggi di istruzione

Funzioni del

Potenziamento

didattico/organizzativ

o

Organigramma di Istituto

(D.lgs. 16 aprile 1994 n. 297)

Assistenti

Amministrativi

Scolastici

Referente bullismo e

cyberbullismo

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Risorse umane e professionali

L‟Istituto si avvale di un organico (numero di cattedre docente e numero di personale ATA) assegnato annualmente dall‟USR Lombardia in base alle esigenze determinate: - dal numero delle classi funzionanti nei diversi plessi delle Scuole dell‟Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado - dal numero delle disabilità presenti in Istituto - dai bisogni individuati e sul conseguente potenziamento definito.

Dall'analisi effettuata dal RAV 2017, emerge che la dotazione del personale si caratterizza per un'età media dei docenti più bassa rispetto ai riferimenti dati sia a livello provinciale che nazionale; la percentuale degli insegnanti con certificazioni linguistiche è del 56% (di cui 46% Lingua inglese); informatiche del 19% e per la disabilità è del 4%. È inoltre presente una percentuale di docenti con contratto a tempo determinato lievemente superiore ai riferimenti provinciali, regionali e nazionali e una bassa continuità di servizio presso l'Istituto negli anni.

Il Dirigente Scolastico Il Decreto Legislativo 6 marzo 1998 n. 59 disciplina la qualifica dirigenziale dei capi d’Istituto delle istituzioni scolastiche autonome, i quali sono preposti alla dirigenza delle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita autonomia ai sensi dell’art. 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59.

Il Dirigente Scolastico svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento regolati dal D.lgs. n. 165/2001. In virtù della Legge n. 107/15, potrà anche scegliere e avvalersi di uno specifico staff composto fino al 10% dei docenti nell‟organico della scuola e trasformare alcune Funzioni Strumentali in funzioni di collaborazione e coordinamento previste dall'art. 1 comma 83 L. n. 107/2015.

Il collaboratore del Dirigente Scolastico con funzione di sostituzione in assenza del Dirigente Scolastico.

Il Responsabile della sicurezza cura e coordina l‟attuazione di tutte le attività relative al piano di prevenzione e protezione dell‟Istituto ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008. L‟Istituto, per la non presenza di competenze specifiche all‟interno del corpo docente e per scelta della Dirigenza, si avvale di una figura di consulente esperto esterno (RSPP).

I responsabili di plesso - organizzano la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti e la vigilanza nelle classi

“scoperte” e contemporaneamente gestiscono le ore eccedenti, recuperi, ecc. In accordo ai criteri indicati dal Dirigente Scolastico

- predispongono l'orario dei servizi didattici (lezione, mensa, compresenza) da sottoporre all'adozione del Dirigente Scolastico

- raccolgono periodicamente (semestralmente) le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso

- redigono a maggio/giugno, un elenco di interventi necessari nel plesso, per agevolare l‟avvio del successivo anno scolastico

- sovrintendono al corretto uso della strumentazione in carico al plesso - segnalano con tempestività al preposto, eventuali situazioni di rischio - riferiscono sistematicamente al Dirigente Scolastico circa l‟andamento ed i problemi del

plesso - accolgono personale delle scuole del territorio, dell‟ASL, del Comune, in visita nel plesso e

sono punto di riferimento nel plesso per iniziative didattico-educative promosse dagli Enti locali

- provvedono all'accoglienza dei docenti supplenti.

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Le Funzioni strumentali docenti con competenze nelle seguenti aree di intervento individuate annualmente dal Collegio dei Docenti che favoriscono, a livello progettuale ed organizzativo, l'attuazione di quanto indicato nel POF:

Area 1 - PTOF, curricolo e coordinamento progetti annuali con il compito di: - aggiornamento PTOF

- aggiornamento curricolo verticale (tabella 2)

- coordinamento progetti annuali in coerenza con il PTOF - sostegno alla fase attuativa dei progetti - interfaccia con la segreteria didattico- amministrativa - valutazione dei progetti e gestione del feed back

Area 2 - Inclusività, Intercultura e Benessere con il compito di: - collaborazione e supporto ai docenti e ai genitori degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (disabilità, disturbi dell'apprendimento, disagi, ecc.)

- consulenza nella stesura dei PEI e PDP e loro attuazione

- raccordo con le diverse istituzioni e associazioni del territorio che operano per la valorizzazione delle diversità

- accoglienza e “tutoraggio” dei nuovi docenti di sostegno

- coordinamento dell‟attività del Gruppo GLI (Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione)

- organizzazione di iniziative specifiche di prima alfabetizzazione e potenziamento linguistico

- promozione di esperienze e iniziative di carattere interculturale - promozione del benessere favorendo stili di vita sani e coordinamento di attività di supporto, aiuto alle situazioni di disagio

Area 3 - Autovalutazione, Piano di Miglioramento e Invalsi con il compito di: - coordinamento dell‟Unità di Autovalutazione per l‟aggiornamento del RAV

- coordinamento delle attività di attuazione e monitoraggio del Piano di Miglioramento

- progettare, coordinare e sostenere attività, iniziative e progetti legati al piano di miglioramento (Progetto del Miglioramento, Competenze chiave e di cittadinanza, ecc.)

- elaborazione dei dati INVALSI, anche in riferimento alle competenze disciplinari, capitalizzazione dei risultati presso i docenti - supporto all'area 1 per l‟introduzione della cultura del miglioramento, delle prove standardizzate di riferimento all‟interno del curricolo

Area 4 - Continuità e Orientamento con il compito di: - coordinamento dei progetti di Continuità dell‟Istituto per favorire i passaggi di ordinamento (Infanzia-Primaria e Primaria-Sec- 1°), Open Day, ecc. - collaborazione, supervisione nella fase di formazione delle classi nei diversi ordini di scuole

- coordinamento dell'orientamento alla scelta della scuola dopo la scuola Sec. 1° in accordo

con le linee guida ministeriali - rapporti con il mondo del lavoro

Area 5 - Internazionalizzazione con il compito di: - programmazione e coordinamento di attività di potenziamento delle lingue straniere (con particolare attenzione alla lingua inglese) in tutti gli ordini e gradi di scuola (progetto conversation, musica/inglese, ...) - collaborazione con l‟area 1 per la definizione del curricolo continuo e potenziamento delle lingue straniere

- gemellaggi virtuali e/o reali con altre istituzioni scolastiche

- introduzione di lezioni CLIL alle scuole Primaria e Sec. 1°

Area 6 - Sostegno digitale e tecnologico al lavoro dei docenti (Informatica) con il compito di: - consulenza ai docenti per l'utilizzo didattico delle nuove tecnologie (in particolare le LIM)

- supporto didattico nella scelta e nell‟utilizzo di APP per la didattica

Figura di sistema (PNSD) - Animatore Digitale/supporto ICT con il compito di: - funzioni proprie dell‟A.D. (Formazione interna sui temi del PNSD – Coinvolgimento della

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comunità scolastica anche di studenti e famiglie sui temi del PNSD – Creazione di soluzioni innovative coerenti con i fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure) - coordinamento all‟adeguamento digitale e tecnologico dell‟IC in coerenza con il PNSD - coordinamento tra segreteria e docenti per l‟utilizzo del registro elettronico - supporto interno all'utilizzo e potenziamento dell'accreditamento presso le famiglie del Registro Elettronico - rapporto con tecnico informatico esterno - gestione e potenziamento del sito web della scuola, valorizzazione e adeguamento anche alle esigenze degli alunni

Il team digitale docenti con la funzione di supportare e accompagnare l'innovazione didattica e l'attività dell'Animatore Digitale

Il referente del Bullismo e Cyberbullismo docente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, di supporto al Dirigente nella stesura di documenti per la diffusione di buone pratiche educative, organizzative (L. 71/2017)

Le Funzioni del Potenziamento Didattico-Organizzativo docenti con compiti di supporto al Dirigente Scolastico, ai docenti e agli alunni, di coordinamento organizzativo/didattico, di consolidamento e potenziamento disciplinare

I coordinatori di Dipartimento - presiedono e coordinano le riunioni del dipartimento - promuovono, elaborano e raccolgono le proposte di riorganizzazione dei curricoli - eseguono il monitoraggio sul lavoro del Dipartimento attivando, insieme con gli altri docenti, strategie opportune

I coordinatori del Consiglio di Classe - presiedono, in caso di assenza del Dirigente Scolastico, le riunioni del Consiglio di Classe e degli scrutini - coordinano la propria attività con il Dirigente Scolastico, i suoi collaboratori e le Funzioni Strumentali - curano i rapporti tra il Consiglio di Classe/Team/Sezione e le famiglie, per le questioni di ordine generale che non attengano alla responsabilità specifica del singolo docente, informando le famiglie all‟insorgenza di problematiche particolari e/o, eventualmente, convocandole - mantengono contatti e rapporti con enti esterni (UONPIA, servizi sociali, educatori ...)

I Referenti di progetto sono responsabili della realizzazione del progetto specifico relativo al proprio settore e ne curano la progettazione, la promozione, l‟attuazione, lo sviluppo e il coordinamento

Le Commissioni operano su nomina del Collegio dei Docenti con obiettivi specifici (Commissioni per la Biblioteca Comunale, la stesura dell'orario didattico, la Valutazione/INVALSI, l‟Autovalutazione, la formazione delle classi, il GLI, il PTOF, il Diritto allo Studio, la mensa). Non hanno potere deliberativo, ma proposito e rispondono primariamente all‟organo che le ha nominate

Il tutor dei docenti neoassunti docente con il compito di accogliere il neoassunto, favorire la sua partecipazione alla vita collegiale della scuola, collaborare per migliorare la sua qualità e efficacia dell‟insegnamento, nonché sperimentare la fase del peer to peer, svolge anche un ruolo fondamentale nella valutazione dell‟anno di prova

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I Docenti con incarichi particolari all‟interno dell‟organizzazione di Istituto e di plesso sono individuati, dalla Dirigenza Scolastica, alcune figure organizzative di riferimento per svolgere incarichi particolari quali:

- Referenti di plesso per la disabilità - Referenti di plesso per uscite didattiche e viaggi di istruzione (per la Sec. 1°) - Referenti spazi e attività laboratoriali (informatica, scienze, lingue straniere) - Segretaria del Collegio Docenti

L'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario contribuisce per le attività e mansioni assegnate, con la propria professionalità e competenza, alla mission e agli obiettivi generali dell‟Istituto ed è composto da:

il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (D.S.G.A.) sovrintende, organizza, coordina i servizi generali amministrativo-contabili, promuove e verifica le attività del personale ATA

gli Assistenti Amministrativi collaborano con il DSGA nelle attività d‟ufficio e con il pubblico

i Collaboratori Scolastici con compiti di accoglienza, vigilanza sugli alunni, pulizia degli ambienti, collaborazione con i docenti

Il personale di segreteria è suddiviso in due aree di competenza: - l‟area della didattica (sono assegnati 2 assistenti amministrativi) - l‟area dell‟amministrazione (sono assegnati 3 assistenti amministrativi)

Al personale di segreteria e ai collaboratori scolastici possono essere attribuiti incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell'ambito dei profili professionali, comportano l'assunzione di responsabilità ulteriori, per la piena realizzazione degli obiettivi del presente Piano dell‟Offerta Formativa.

Le risorse dell'Istituto sono così assegnate: Docenti

anno scolastico

2015/ 16

2016/ 17

2017/ 18

2015/ 16

2016/ 17

2017/ 18

2015/ 16

2016/ 17

2017/ 18

Scuola Classi Classi Classi Iscritti Iscritti Iscritti Docenti * Docenti * Docenti*

Infanzia

Spino 8 8 8 190 206 201 21 (2*) 21 (1*) 20 (1*)

Primaria Spino

15 14 14 339 321 333 30 (1*) 36 (4*) 36 (2*)

Sec. 1°

Spino 8 8 8 177 181 188 22 (6*) 23 (11*) 22 (12*)

Infanzia

Roncadello 1 1 2 21 27 45 4 (2*) 4 (1*) 6 (1*)

Primaria Dovera

5 5 5 101 109 94 11 (1*) 16 (6*) 13 (2*)

Primaria

Postino 5 5 5 84 85 80 9 (1*) 11 (4*) 11 (3*)

Sec. 1°

Dovera 4 4 5 90 89 103 20 (6*) 20 (13*) 25 (19*)

Totale 46 45 1002 1018 1044 117 + 5 potenzia

mento

131 (di cui 5 potenzia

mento)

133 (di cui 5 potenzia

mento)

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A.T.A.

anno scolastico 2015/16 2016/17 2017/18

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

1 1 1

Assistenti Amministrativi 5 posti + 2 part time da 18

ore

5 posti + 2 part time da 18

ore

4 +1 part-time 24 ore +12 ore

anno scolastico 2015/16 2016/17 2017/18

Scuola Collaboratori

scolastici Collaboratori

scolastici Collaboratori

scolastici

Infanzia Spino 4 4 + 18 ore 4

Primaria Spino 6 5 + 18 ore 5 + 1 part-time 18

ore

Sec. 1° Spino 3 3 3

Infanzia Roncadello 1 1 1

Primaria Dovera 1* 1 + 18 ore 1

Primaria Postino 1 + 18 ore 1 2

Sec. 1° Dovera 2 2 2

Totale 17 posti (19 risorse) 17 posti (20

risorse) 18 posti (19

risorse)

* in servizio su più sedi e/o con orario di servizio non completo/part time.

Formazione e aggiornamento

La formazione/aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale del personale docente e non docente della scuola (Art. 282 D.Lgs. 297/94) in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. Con l‟art. 1 comma 124 della Legge n. 107/2015 la formazione dei docenti diventa obbligatoria, permanente e strutturale, rientrando all‟interno degli adempimenti della funzione docente. Inoltre ogni Istituzione scolastica ha il compito di definire le attività di formazione in coerenza con il proprio Piano Triennale dell‟Offerta Formativa, con il proprio Piano di Miglioramento, sulla base degli indirizzi del Dirigente Scolastico e sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019 (comma 124 dell‟art.1). Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA.

Si indicano gli indirizzi della formazione del personale docente proposti dal Dirigente Scolastico declinati in competenze che devono essere possedute dai singoli docenti:

- Competenze disciplinari - Competenze sulle metodologie attive, laboratoriali e collaborative - Competenze digitali e per l‟innovazione didattica e metodologica - Competenze relazionali (doc.-alunno, doc.-classe, doc.-genitori, doc.-doc.) - Competenze linguistiche (L2) - Competenze di integrazione e internazionalizzazione (cittadinanza globale) - Competenze di valutazione competenze.

Per il personale ATA: - Digitalizzazione delle segreterie: protocollo informatizzato ed archiviazione sostitutiva - Office Automation - Relazioni con il pubblico: da utente a stakeholder - Formazione su tematiche specifiche in aggiornamento a nuova normativa

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Il Piano nazionale per la Formazione dei Docenti 2016/19 individua 9 priorità tematiche per la formazione:

- Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi ambienti per l‟apprendimento - Scuola e lavoro - Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento - Didattica per competenze e innovazione metodologica - Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione e disabilità - Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

La scuola all‟interno delle aree e degli indirizzi sopra indicati e sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli docenti attraverso indagini approfondite che sono periodicamente condotte individua le priorità tematiche, progetta e organizza, anche in rete con le scuole dell‟ambito di appartenenza, la formazione di tutto il personale. Ogni docente raccoglierà le esperienze professionali, le qualifiche, le certificazioni, l‟attività di ricerca svolta, le pubblicazioni effettuate e la storia formativa all‟interno di un portfolio digitale di prossima implementazione ad opera del MIUR. Obbligatoria e con un canale privilegiato e a se stante è anche la formazione richiesta dal D.Lgs. n. 81/2008 sicurezza sui luoghi di lavoro secondo le modalità stabilite dall'Accordo Stato Regioni del Luglio 2016. Struttura della formazione per i docenti Le attività formative per il personale docente sono articolate prevalentemente in Unità Formative che comprende non solo le attività in presenza, ma tutti i momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali (formazione a distanza, ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, progettazione, documentazione, restituzione). Per la definizione delle Unità Formative, secondo quanto suggerisce il Ministero, si deve dare importanza alla qualificazione prima che alla quantificazione. Una prima definizione di Unità Formativa, aggiornabile alla luce di indicazioni regionali e/o di ambito, è la seguente:

FASE DESCRIZIONE METODOLOGIE ORE DOCUMENTAZIONE

PREPARATORIA Lettura di materiali/ documenti forniti

Lavoro individuale o di gruppo

fino a 5

Documenti in ingresso

IN PRESENZA Attività in presenza condotta da uno o più formatori esterni o interni

Lezione frontale classica o collaborativa

da 6 a 10

Firme di presenza

OPERATIVA Realizzazione/attuazione in classe o in istituto di quanto appreso e osservazione dei risultati ottenuti

Ricerca/Azione individuale o di gruppo

da 6 a 10

Registro Elettronico

RIELABORAZIONE/VERIFICA

Attività di restituzione e confronto con il/i formatore/i

Attività collaborativa frontale

2 o 3 Firme di presenza

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RESTITUZIONE Produzione di una rendicontazione su modello predisposto (Allegato A) che metta in evidenza il percorso, gli esiti e le appropriazioni della formazione svolta

Rendicontazione individuale finale

2 o 3 Documento finale

Pur prediligendo una visione qualitativa piuttosto che quantitativa della formazione, allo scopo orientativo, si indica che:

- ogni Unità Formativa sia strutturata con un monte ore minimo di 20 ore; - per i docenti si evidenzia la necessità di garantire almeno una U.F. per ogni anno scolastico - si riconosce come Unità Formativa la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, dalle reti di scuole, dall‟Amministrazione centrale e periferica, dagli enti accreditati dal MIUR (Direttiva Ministeriale n. 170/2016) e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con le indicazioni contenute nel presente Piano.

Queste indicazioni permettono di leggere la formazione come crescita personale e professionale del singolo docente con riflessi virtuosi anche per il miglioramento della scuola, in quanto l‟obiettivo è caratterizzare la scuola come comunità professionale impegnata nella progettazione partecipata, gestione e valutazione della propria offerta formativa. La gestione (richiesta/rendicontazione) della formazione svolta In previsione dell‟indicazione contenuta nel Piano nazionale della formazione, che prospetta per ogni docente la raccolta delle esperienze professionali, le qualifiche, le certificazioni, l‟attività di ricerca svolta, le pubblicazioni effettuate e la storia formativa all‟interno di un portfolio digitale di prossima implementazione ad opera del MIUR, si ritiene opportuno e necessario prevedere, già dal primo anno di attuazione del presente piano, una gestione della formazione che prevede una richiesta/informazione del percorso/attività formativa ed, eventualmente, la trasformazione in Unità Formativa che il docente intende svolgere e una successiva rendicontazione e restituzione delle azioni formative effettuate. A tale proposito: * per le Unità Formative - la richiesta/informazione preventiva, da inoltrare tramite apposito modulo (Allegato B) al Dirigente Scolastico, prima dell‟inizio della formazione; - la rendicontazione avverrà tramite apposito modello (Allegato A) e dovrà pervenire entro il 31 luglio alla segreteria della scuola; * per i corsi esterni: - la richiesta/informazione preventiva, da inoltrare tramite apposito modulo (Allegato B) al Dirigente Scolastico, prima dell‟inizio della formazione; - la rendicontazione avverrà tramite attestazione rilasciata dall‟ente o dal corso accreditato MIUR (Dir. Min. n. 170/2016) e dovrà pervenire entro il 31 luglio alla segreteria della scuola.

Formazione attivata in Istituto nell’a.s. 2016/17 Unità Formative L‟Istituto si impegna ad organizzare le seguenti Unità Formative:

• “Miglioramento della didattica a partire dall‟analisi dei risultati delle prove invalsi” • “Life skills training” • “Didattica innovativa e nuove metodologie in un‟ottica interdisciplinare” • “App per la didattica e nuove tecnologie” • “Il coding e la robotica educativa”

Formazione prevista in Istituto nell’a.s. 2017/18 • Aggiornamento del PTOF ai sensi del D.Lgs. n. 62/2917 - proposta di attività di formazione/autoformazione per docenti

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• Unità formativa “Valutare le competenze” – prof. Colliva Renzo • Incontri di formazione per l‟utilizzo del registro elettronico – docente Armelloni Laura • Moduli formativi “App per la didattica”- docente Lodigiani Marina • Formazione “Life skills training” • Formazione referente bullismo CORSI IN PROGRAMMA DA GENNAIO 2018 • Seconda edizione unità formativa “Valutare le competenze” – prof. Colliva Renzo • Unità formativa “App per la didattica”- docente Sangiovanni Francesca • Imparare ad imparare – metodo Feuerstein • Formazione “App per la didattica” secondo livello- docente Sangiovanni Francesca • Unità formativa per la scuola dell‟Infanzia – Psicomotricità • “Miglioramento della didattica a partire dall‟analisi dei risultati delle prove invalsi” • “Il coding e la robotica educativa” • Progetto Dislessia Amica Sono in atto collaborazioni proficue con istituzioni formative autorizzate ai sensi della direttiva n. 170/2016, in particolare si indica: - Museo della scienza e della tecnologia di Milano – per la formazione alle scienze; - Mathesis, Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche sede di Rozzano – per la formazione alla matematica; - FATF, Associazione Franco Agostino Teatro Festival di Crema – per la formazione alla didattica del teatro sociale; - Diocesi di Lodi, per la formazione all‟insegnamento della Religione Cattolica - Università dell‟Insubria, per le nuove metodologia didattiche e l‟interdisciplinarietà; - ATS Valpadana – per la formazione “Life Skills Training” - OPPI Milano Elaborazione e gestione del piano Il Piano di formazione, su proposta del Dirigente Scolastico, è elaborato ed approvato dal Collegio Docenti. È approvato altresì dal Consiglio d‟Istituto che lo integra relativamente alla formazione del personale ATA (su proposta del D.S.G.A) e dei genitori. La gestione del Piano è in capo al Dirigente Scolastico che si avvale delle funzioni strumentali e delle funzioni del potenziamento alle quali sono attribuite le seguenti funzioni:

CURARE l‟attuazione del piano di formazione approvato dal Collegio Docenti; COORDINARE le attività di formazione e aggiornamento promosse dall‟Istituto; ORGANIZZARE le attività formative interne; RILEVARE i bisogni formativi dei docenti e sensibilizzare i docenti relativamente a proposte

formative e di aggiornamento.

Le collaborazioni

Il coinvolgimento, la collaborazione e la responsabilizzazione delle risorse umane interne ed esterne all‟Istituto (empowerment), la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, l‟assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l‟attività complessiva dell'istituzione scolastica chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che sa fare la differenza nel servizio culturale, educativo e formativo offerto. In una tale prospettiva la scuola si propone come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con realtà locali di riferimento, comprese le imprese e le organizzazioni del terzo settore. Le collaborazioni che l‟Istituto ha attivato sono:

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Area della

collaborazione

Ass.ne/Ente/

Attività

Contenuto della collaborazione Da

quando

Volontariato Sociale

Gruppo Vita aiuto ad alunni in difficoltà aiuto nello studio offerta di percorsi educativi di formazione per docenti e famiglie sostegno e partecipazione ad alcuni progetti

3 anni*

Volontariato Sociale

La Solidarietà aiuto allo studio sostegno ad alcuni progetti

3 anni*

Volontariato Sociale

Comitati genitori di tutti i plessi dell‟Istituto

miglioramento della qualità del servizio scolastico sostegno ad alcuni progetti

3 anni*

Volontariato Sociale

Singoli Volontari supporto didattico alle classi 3 anni*

Sociale Servizi Sociali di Spino d‟Adda e Dovera

raccordi per l‟inclusività di tutti gli alunni 3 anni*

Sociale Tutela Minori di Crema consulenza e gestione situazioni difficili 3 anni*

Sociale Parrocchie messa a disposizione di alcune strutture condivisione e sostegno di alcuni progetti

3 anni*

Sociale AID formazione/consulenza insegnanti e genitori

3 anni*

Volontariato Salute

AVIS percorsi di formazione per alunni realizzazione e sostegno di alcuni progetti

3 anni*

Culturale Biblioteche comunali di Spino d‟Adda e Dovera Villa Barni a Roncadello

attività specifiche di promozione alla lettura con gli alunni

3 anni*

Culturale FATF: Franco Agostino Teatro Festival

realizzazione e sostegno di alcuni progetti in ambito teatrale ed espressivo

3 anni*

Socio/Sanitaria ASL formazione docenti e alunni supporto e realizzazione di alcuni progetti

3 anni*

Socio/Sanitaria UONPIA pubbliche e centri privati accreditati

supporto alle famiglie, agli alunni, consulenza per i docenti

3 anni*

Servizi locali SCS formazione alunni realizzazione e sostegno di alcuni progetti nell‟ ambito del rispetto all‟ambiente

3 anni*

Educational ACLE: Associazione Culturale Linguistica Educational

propone e gestisce in collaborazione con l‟Istituto il progetto in lingua inglese "City Camp

1 anno

Educational Aziende sponsorizzazione orientamento in uscita fornitura strumentazioni e/o materiali

3 anni*

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Disciplinare/ Metodologica

Docenti dell‟UniMi esperienze e Laboratori Scientifici 3 anni

Disciplinare/ Metodologica

IIS G. Galilei Crema Progetto GaliLab 2 anni

Educational Aslico Progetto Opera Domani 3 anni*

Educational Parco Adda Sud percorsi di formazione per alunni e docenti sostegno ad alcuni progetti

3 anni*

Sportiva Educational

CONI potenziamento ed. fisica nella scuola Primaria

da 2 anni

Sportiva Educational

F.I.R.: Federazione Italiana Rugby

progetto Rugby da 3 anni

Sportiva Educational

F.I.B.S.: Federazione Italiana Baseball Softball

progetto Baseball Softball 1 anno

Sportiva Società sportive: Adda Basket, Atletica, Qwan- ki- do, Doverese, Polisportiva Spinese, Ass. FareDanza

promozione dello sport realizzazione di alcuni progetti

3 anni*

Educativo - Sociale Comuni di Spino d‟Adda e Dovera in collaborazione con ATS Val Padana

progetto Piedibus 2 anni

* collaborazioni in atto ancor prima che fosse costituito il nostro Istituto. Partecipazione dell‟Istituto a Reti Come già introdotto dall'art. 7 del DPR n. 275/1999 (Regolamento dell'Autonomia Scolastica) e novellato dall'art. 1 comma 70 della L. n. 107/2015, l'Istituto Comprensivo “Luigi Chiesa” sostiene e promuove la costituzione di reti tra scuole e altri enti pubblici e privati sociali, finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali.

Le Reti alle quali l‟Istituto aderisce sono:

Area di

appartenenza

Nome della RETE Contenuto della RETE Da

quando

SCUOLE Lombardia

RSPS: Rete lombarda delle scuole che promuovono salute

- sviluppare le competenze individuali - qualificare l‟ambiente sociale - migliorare l‟ambiente strutturale e organizzativo - rafforzare la collaborazione comunitaria

2 anni

Cremasco INTERCULTURA: rete delle scuole, dei Comuni, delle associazioni e delle cooperative del cremasco, con la collaborazione dell‟UST di

- promuovere interventi pedagogici di qualità, che sappiano qualificare il successo scolastico attraverso l‟apprendimento dell‟italiano L2 come lingua veicolare ai saperi disciplinari - favorire il dialogo e le relazioni tra studenti italiani e migranti e tra le loro famiglie - valorizzare le reti informali già esistenti (familiari, relazionali, dei servizi del territorio) e stimolare la

4 anni

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Cremona collaborazione tra le risorse scolastiche, delle organizzazioni pubbliche e del privato sociale per la costruzione di percorsi di accoglienza e di integrazione

Cremasco I.C. del DISTRETTO CREMASCO (*)

- supportare la crescita e la valorizzazione delle professionalità degli operatori scolastici - promuovere attività di formazione, di scambio di esperienze e di sperimentazioni - diffondere e qualificare l‟uso consapevole dell‟ICT - promuovere e sostenere attività culturali sul territorio

4 anni

Provinciale SCUOLA SPAZIO DI LEGALITA‟

definire la collaborazione tra le componenti istituzionali e sociali (famiglie, studenti, Istituti Scolastici, Prefettura, Forze dell‟Ordine, Servizi Territoriali) con l‟obiettivo di individuare soluzioni e procedure condivise da attuare ogni qualvolta nelle scuole si verifichino episodi legati al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti o atti di bullismo

2 anni

Provinciale RETE TERRITORIALE PER L‟ORIENTAMENTO PERMANENTE

- garantire una governance del sistema territoriale per l‟orientamento permanente - favorire sul territorio la conoscenza dei valori legati all‟orientamento permanente - promuovere l‟accessibilità e l‟integrazione dei servizi di orientamento permanente nei sistemi della scuola,della formazione, dell‟università, del lavoro e delle politiche sociali - assicurare strumenti e prestazioni rispondenti ai mutevoli e diversificati bisogni orientativi delle persone - rafforzare la qualità dei servizi di orientamento erogati nei diversi contesti - collaborare alla predisposizione di un piano d‟azione - ricercare fonti di finanziamento che consentano di mantenere, migliorare e aumentare l‟offerta dei servizi disponibili sul territorio

1 anno

Provinciale RETE DELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

Gestire i finanziamenti di progetti erogati dall‟USR Lombardia e da altri enti sovra zonali

2 anni

(*) L‟Istituto sta operando per ridefinire, a partire dall‟a.s. 2016/17, la rete degli I.C. del Distretto Cremasco affinché essa possa ottemperare ai requisiti normativi previsti dall‟art. 1 commi 70, 71 e 72 della L. n. 107/2015.

L'Istituto ha ideato, nell‟anno scolastico 2015/16, il Progetto "LEGAMI COOVALENTI 1+1=2,..." con gli obiettivi di:

- coordinare le iniziative a supporto dell'apprendimento di tutti gli alunni del Comune di Spino d‟Adda e Dovera dalla scuola dell‟Infanzia alla Secondaria 1° - creare legami tra i soggetti che si occupano di „sociale‟ per mettere insieme le loro esperienze, valorizzandole, puntando sulle specifiche competenze - generare opportunità, crescita e possibilità di arricchimento reciproco e collettivo con ricadute sul benessere e sul successo formativo di tutti gli alunni

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Tale progetto è la preparazione del più ambizioso ed impegnativo progetto in fieri con l‟ambito cremasco di candidare le due scuole Secondarie di 1° dell‟Istituto a diventare nei prossimi anni CIVIC CENTER di riferimento per le due comunità di Spino d‟Adda e Dovera.

Risorse finanziarie

Per la gestione della propria attività istituzionale la Scuola si avvale di risorse provenienti da:

MIUR, determinati sulla base di precisi parametri dimensionali e strutturali, per il funzionamento amministrativo e didattico

Regione Lombardia per sostegno alle attività, strutture, alunni Fondi Strutturali Europei (PON) per la scuola-competenze e ambienti per

l‟apprendimento (FSE-FESR)

Enti locali (diritto allo studio per ampliare la dotazione di sussidi e materiali didattici, per contribuire alla realizzazione dei progetti inclusi nel POF, per le spese di funzionamento della Scuola, dote scuola, servizio mensa, servizio pre e post scuola, mediazione culturale, servizi sociali, scuolabus)

Genitori (quota per la realizzazione di viaggi d‟istruzione e visite guidate, la polizza assicurativa contro gli infortuni, contributo volontario per supportare altre piccole spese)

Comitati genitori e privati (banche, associazioni, sponsor, ditte, ...) per ampliare la dotazione di sussidi e materiali didattici e/o per contribuire alla realizzazione di alcuni progetti

Reti di scuole (formazione, fondi per l'intercultura e l'antidispersione) Onlus (personale volontario e progetti) ASL Cremona (progetti) Privati: aziende del territorio

Sicurezza e benessere nella scuola

Il nostro Istituto si propone di sensibilizzare il personale e gli alunni sulla necessità di prevenzione e protezione dai rischi, come previsto dalla normativa vigente in materia di tutela di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro (in particolare il D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche). Come previsto dal D.Lgs. 81/08, il Dirigente Scolastico nomina il Preposto di Sede e gli Addetti Antincendio e Primo Soccorso con relative squadre di plesso e affida l‟incarico di RSPP ad un consulente esterno in possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03.

L‟Istituto predispone: - il Documento di Valutazione dei Rischi, aggiornato periodicamente - il Piano di Emergenza ed Evacuazione (visionabile sul sito dell‟Istituto alla sezione “Sicurezza”) - le attività di informazione e formazione per tutto il personale e per gli alunni all‟inizio di ogni anno scolastico - l‟esposizione dell‟opportuna cartellonistica e delle planimetrie degli edifici - le prove di evacuazione periodiche - le attività e i progetti volti a promuovere, oltre la cultura della sicurezza propria e degli altri, la salute come stato di benessere psico-fisico generale.

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LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA

Riferimenti normativi e di principio

“La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:

- alla riduzione della dispersione scolastica e dell'insuccesso scolastico; - alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli

studenti; - al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all'università e al lavoro”.

(Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17)

La valutazione della scuola è uno degli strumenti per la realizzazione piena dell‟autonomia scolastica (DPR 275/1999 del Regolamento sull‟Autonomia Scolastica) ed è volta al miglioramento del sistema scuola in tutte le sue componenti. Attraverso il DPR n. 80/2013 il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) stabilisce le modalità e le fasi di questo processo:

1. Autovalutazione d'Istituto/ Rapporto di Autovalutazione (2014-2015, 2015-2016) 2. Valutazione esterna per 800 scuole all‟anno (2015-2017) posticipata al 2016 3. Azioni per il miglioramento (2015-2017) posticipata al 2019 4. Rendicontazione sociale (2016-2017) posticipata al 2019

Il SNV, per porre in essere le procedure di valutazione della scuola, si avvale di INVALSI, INDIRE e del corpo ispettivo nazionale.

Il Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Lo strumento che INVALSI ha predisposto per la prima fase della valutazione è il Rapporto di Autovalutazione, RAV. Questo è un‟analisi guidata della scuola sulla base di tre indicatori che si influenzano in una logica circolare: il contesto, i processi e gli esiti, da intendere come “la scuola, inserita in un determinato contesto, mette in atto dei processi per ottenere esiti dagli studenti, i quali, sul lungo termine agiranno sul contesto”.

Il RAV chiede di :

descrivere la propria scuola sulla base di dati attendibili

attribuirsi 11 “voti”, motivati, sulle dimensioni principali del funzionamento della scuola (vedi sottoindicatori)

individuare (poche) priorità strategiche (miglioramento degli esiti degli studenti)

individuare processi appropriati che, in un tempo definito, possano far migliorare gli esiti critici

elaborare un piano di miglioramento (vedasi il capitolo “Piano di Miglioramento e Potenziamento”)

Alla luce dell‟analisi condotta dal nucleo di autovalutazione, composto da nove docenti e dal Dirigente Scolastico, l‟Istituto si è attribuito la seguente valutazione, che è stata poi condivisa con le famiglie degli alunni nelle figure dei rappresentanti dei genitori.

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INDICATORI SOTTOINDICATORI VALUTAZIONE 1: molto critica 7: eccellente

2015 2016 2017

1. CONTESTO 1.1 Popolazione scolastica

1.2 Territorio e capitale sociale

1.3 Risorse economiche e materiali

1.4 Risorse professionali

2. ESITI 2.1 Risultati scolastici 5 6 5

2.2 Prove standardizzate 4 4 5

2.3 Competenze chiave e di cittadinanza

4 5 5

2.4 Risultati a distanza 5 5 5

3. PROCESSI A 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione

4 5 5

3A.2 Ambiente di apprendimento 3 4 5

3A.3 Inclusione e differenziazione 5 5 5

3A.4 Continuità e orientamento 5 5 5

3. PROCESSI B 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

5 5 6

3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

5 5 5

3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

6 6 5

Sulla base dei dati raccolti nel periodo febbraio-luglio 2015, il RAV prodotto esprime che: le scuole dei due Comuni evidenziano difformità di varia natura: rispetto alle strutture, alle strumentazioni in dotazione, agli esiti degli alunni ed alle progettazioni che negli anni si sono solo parzialmente attenuate. Soprattutto dal punto di vista degli esiti nelle prove nazionali standardizzate, questa difformità persiste anche tra le classi all‟interno di uno stesso plesso. La tendenza di questi esiti non è chiara, ma evidenzia una frequente concentrazione di studenti nei livelli di apprendimento estremi 1 e 5, rispettivamente il peggiore ed il migliore. Per quanto riguarda i risultati a distanza, cioè informazioni sul successo scolastico degli alunni usciti da codesto Istituto per frequentare la scuola Secondaria di secondo grado, non si dispongono di dati a sufficienza per poter stabilire una tendenza, tuttavia si riscontra una scarsa dispersione degli studenti durante il percorso di studio e di abbandono scolastico, dati che mostrano un buon miglioramento in sede di aggiornamento nel 2016 e nel 2017.

Gli esiti nelle competenze chiave e di cittadinanza, più che una carenza nel livello raggiunto dagli alunni, mostrano una criticità sotto l‟aspetto o della mancanza di strumenti per la sistematica valutazione di alcune di esse. Tuttavia le attività per svilupparle, soprattutto dal punto di vista della progettualità, sono molte e valutate in sede di monitoraggio dei progetti. A seguito del piano di miglioramento, elaborati gli strumenti per la programmazione e la rilevazione delle competenze in oggetto, si evidenzia una maggior uniformità negli esiti (2016). L‟Istituto si connota in modo decisamente positivo per le pratiche inclusive, della continuità (particolarmente strutturata) e dell‟orientamento e per la ricchezza progettuale, questa in particolare evidenzia una “vivacità”. Le criticità erano rilevate soprattutto nell‟ambito dell‟ambiente di apprendimento, a causa della scarsità o dell‟assenza, talvolta per la difformità, della diffusione di strumentazioni, dell‟utilizzo di metodologie didattiche innovative e della didattica per competenze, di attività di raccordo tra i docenti per le programmazioni disciplinari e le attività dipartimentali. A seguito dei piani di miglioramento, l‟Istituto sta progressivamente predisponendo, in modo sempre più strutturato, un percorso di miglioramento degli ambienti di apprendimento, che coinvolge i docenti sia dal punto di

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vista della formazione, sia della sperimentazione di didattiche laboratoriali (compiti di realtà) sia da quello della progettazione degli spazi fisici (2016 e 2017). A livello gestionale la scuola risulta essere ben organizzata: chiara e puntuale la comunicazione con le famiglie e con il territorio, distinti e strategici i ruoli assegnati al personale della scuola. Esistono procedure e forme di controllo sui processi messi in atto dalle singole componenti che vengono puntualmente applicate. L'investimento sui progetti è buono anche se in questo non si evidenzia una scelta strategica, ma una distribuzione frammentaria delle risorse. La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni e le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative, inoltre propone stage e inserimenti lavorativi per gli alunni e coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccogliendone le idee ed i suggerimenti.

L’Unità di Autovalutazione

Il processo di autovalutazione della scuola è predisposto dall‟Unità di Autovalutazione composto dal Dirigente Scolastico e da nove docenti, scelti dal Collegio dei Docenti nei tre ordini di scuola e nelle diverse sedi. L‟Unità di Autovalutazione, per la predisposizione del RAV 2015, ha operato confrontando i dati disponibili e raccogliendone di nuovi e significativi da varie fonti, tra cui l‟ISTAT e partecipando ad incontri di formazione sulla compilazione del RAV. Inoltre ha presentato e condiviso l‟analisi con le famiglie alle quali è stato chiesto un riscontro tramite sondaggio. Il processo di autovalutazione della scuola è costante e permanente, pertanto l‟Unità di Autovalutazione diventa organismo strutturale dell‟organizzazione dell‟Istituto e al quale sono attribuite le seguenti funzioni:

- collaborare con la Funzione Strumentale sulla Valutazione di Istituto alla raccolta dei dati per l'aggiornamento periodico del RAV - predisporre e rielaborare i dati che emergono dalle periodiche customer di gradimento dell'utenza - socializzare i risultati della valutazione di Istituto al personale interno e agli stakeholder dell'Istituto - partecipare alle attività di formazione in servizio che saranno organizzate in collaborazione con i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione e dell‟amministrazione scolastica.

Nel 2016 e nel 2017 si è svolta un‟attività di aggiornamento dei dati e di piccole modifiche al piano di miglioramento.

Il Comitato per la valutazione dei docenti

Il Comitato per la valutazione dei docenti, introdotto dalla Legge 107 comma 129, viene istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dunque opera a titolo di “volontariato”. Ha durata triennale; presieduto dal Dirigente Scolastico è composto da 6 componenti così distribuiti:

a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti e uno dal Consiglio di Istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'Infanzia e per il primo ciclo di istruzione, scelti dal Consiglio di Istituto; c) un componente esterno individuato dall'Ufficio Scolastico Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica,

nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

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b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Il Comitato, nella sua forma ristretta senza la presenza dei due genitori, esprime il parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo; valuta il servizio del personale docente di cui all'articolo 448 del Testo Unico della scuola, su richiesta dell‟interessato e previa relazione del Dirigente Scolastico.

Le nostre azioni

Le azioni che mettiamo in atto per la valutazione sono distribuite su vari livelli:

valutazione degli alunni relativamente agli apprendimenti e al comportamento (vedi apposito capitolo)

valutazione dell‟andamento della classe (verbali dei Consigli di Classe/ Intersezione/ Sezione)

autovalutazione da parte dei docenti della propria programmazione, degli obiettivi didattici, delle metodologie adottate e degli interventi di adeguamento (verbali dei Consigli di Classe/ Intersezione/ Sezione)

autovalutazione da parte dei referenti di progetto e/o funzioni strumentali dei progetti per verificare le scelte effettuate in termini di adeguatezza, coerenza, fattibilità, corrispondenza fra obiettivi e esiti per individuare prospettive di sviluppo (scheda di verifica del progetto)

valutazione della scuola (progetti, organizzazione, attività, proposte di vario genere) da parte delle famiglie (questionari, focus group, verbali Consigli Interclasse/ Intersezione, Consiglio d‟Istituto)

valutazione del sistema scuola: prove standardizzate nazionali di italiano, matematica, e inglese proposte dall‟INVALSI nelle classi seconde (che non svolgono la prova di inglese) e quinte della scuola Primaria e terze della scuola Secondaria di primo grado

autovalutazione d‟Istituto: Rapporto di Autovalutazione predisposto da Invalsi valutazione docenti neoimmessi: Comitato per la valutazione dei docenti valutazione docenti: Comitato per la valutazione dei docenti

L‟Istituto è altresì impegnato nell‟elaborazione di indicatori di valutazione relativi ai vari ambiti e di strumenti idonei.

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I FABBISOGNI

L‟Istituzione Scolastica “Luigi Chiesa”

in ottemperanza all'art. 3 del D.P.R. 275/99 così come novellato dall‟art. 1 comma 14 della Legge 107/2015 e all‟art. 1 comma 6 della L. n. 107/15;

in base alla quantificazione disposta dal MIUR per le istituzioni scolastiche (L. n. 107/2015 art. 1 comma 12);

in coerenza con quanto espresso nell‟Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico (prot. n. 2617 del 30.09.2015);

individuati gli obiettivi formativi e le connesse attività progettuali, curricolari, extracurricolari, educative ed organizzative nonché le iniziative di potenziamento, all‟interno del presente PTOF,

determina il proprio il fabbisogno di: - posti dell'organico dell'autonomia; - posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario - infrastrutture e attrezzature materiali

Posti dell'organico dell'autonomia

Questi posti sono suddivisi in: posti comuni e di sostegno (i docenti inseriti nell‟organico di diritto), sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste dalla legislazione vigente; posti per il potenziamento dell‟offerta formativa (i docenti immessi in ruolo nella fase C assunzionale 2015/16 e quelli individuati in base alle richieste di potenziamento inserite nel presente PTOF);

I docenti dell‟organico dell‟autonomia concorrono alla realizzazione del piano dell‟offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (art. 1 comma 5 L. n. 107/2015).

Per ciò che concerne i posti di organico comuni e di sostegno, il fabbisogno è riferito al numero di classi attivate e al numero di alunni diversamente abili presenti in ogni anno scolastico. L‟organico è così definito:

Scuola dell’Infanzia

Tipologia Posti a ruolo a tempo

indeterminato Posti a tempo determinato

anno scolastico 2015/16 2016/17 2017/18 2015/16 2016/17 2017/18

comune 18 18 20 / / 0

sostegno / / 1 3 4 3

IRC / / 0 13.30 h 13.30 h 15 h

Scuola Primaria

Tipologia Posti a ruolo a tempo

indeterminato Posti a tempo determinato

anno scolastico 2015/16 2016/17 2017/18 2015/16 2016/17 2017/18

comune 37 + 1 part time

39 40 5 h / /

sostegno 3 1 1 5 11 12+12 h

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inglese 18 h / 18 h / 24 h 6 h

IRC 1 1 1 16 h 16 h 16 h

Scuola Sec. di 1°

Classe di Concorso

Posti a ruolo a tempo indeterminato

Posti a tempo determinato

anno scolastico 2015/16 2016/17 2017/18 2015/16 2016/17 2017/18

Arte 1 + 6h 1 + 6 h 1 / / 8 h

Ed. Fisica 1 1 + 6 h 1 + 8 h 6 h / /

Tecnica 1 1 1 6 h 6 h 8 h

Musica / 1 part

time 6 h

/ 1+6 h 1 1 + 8 h

Francese / 18 h 1 + 8 h 6 h 6 h /

Inglese 2+1 part

time

2+1 part

time 9 h

1 + 9 h 9 h 9 h 12 h

Lettere 5 6 5 1+12 h 1+8 h 2 + 4 h

Matematica 2 0 / 2 4 4 + 6 h

Religione / / / 12 h 12 h 13 h

Sostegno 2 3 2 5+9 h 5+9 h 6

Per ciò che concerne i posti di organico del potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno richiesto è il seguente:

Tipo di Potenziamento Attività di potenziamento

Organizzativo/ Didattico Coordinamento organizzativo/didattico a supporto dell‟attività dirigenziale dell‟Istituto

Organizzativo/ Didattico Supporto e coordinamento all‟introduzione dell‟ICT nella didattica

Didattico/ Organizzativo Consolidamento e potenziamento della lingua inglese e francese in orario scolastico ed extrascolastico e coordinamento di iniziative di CLIL in tutti gli ordini e gradi di scuola e delle attività di internazionalizzazione dell'Istituto

Didattico/ Metodologico Ridefinizione del gruppo classe con riduzione del numero di alunni per attività di microteaching a supporto dell‟apprendimento

Didattico/ Metodologico Apertura anche pomeridiana delle scuole, per la fruizione di laboratori di recupero e potenziamento sia metodologico che disciplinare (anche in riferimento all'area espressivo/teatrale) a supporto dell‟apprendimento

Didattico/ Metodologico Attività di supporto metodologico alle classi ed ai docenti per l‟introduzione di metodologie di didattica attiva, collaborative learning, problem solving, esperienze reali, predisposizione di esperienze e spazi laboratoriali per l‟apprendimento disciplinare

Sostegno Coordinamento e sostegno ad iniziative per il diritto allo studio degli alunni con BES anche attraverso l‟attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati

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Complessivamente i posti richiesti in organico per il potenziamento sono 7 che potrebbero essere distribuiti nel seguente modo: 4 di scuola Primaria e 3 di scuola Secondaria di 1°.

Posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario

Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno, sulla base della consistenza dell‟Istituto Comprensivo relativa all‟a.s. 2015/16, è così definito:

a) n. 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi b) n 5 Assistenti Amministrativi c) n. 18 Collaboratori Scolastici

Infrastrutture e attrezzature materiali

- Diffondere e attrezzare progressivamente spazi didattici (aule e laboratori) per l‟apprendimento delle competenze disciplinari, a partire dai plessi di scuola Secondaria di 1°, dotandole di attrezzature tecnologiche, attrezzature scientifiche e proprie delle singole discipline ed anche di arredi che favoriscono l'apprendimento attivo e collaborativo degli alunni. - Attrezzare gli spazi esterni di ogni plesso per adeguarli a svolgere attività di gioco e/o motorie in relazione all'ordine e grado di scuola. - Attrezzare una parte degli spazi esterni dei plessi della Primaria e Secondaria di 1° di aree per orti didattici.