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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CESIOMAGGIORE Piano triennale dell’Offerta Formativa aa.ss. 2016/17-2017/18-2018-19 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 Revisione approvata dal Collegio Dei Docenti nella seduta del 27.10.2016 Revisione approvata dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14.12.2016

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ISTITUTO COMPRENSIVO

DI

CESIOMAGGIORE

Piano triennale

dell’Offerta Formativa

aa.ss. 2016/17-2017/18-2018-19

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2016

Revisione approvata dal Collegio Dei Docenti nella seduta del 27.10.2016

Revisione approvata dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14.12.2016

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INDICE

Premessa

Presentazione dell’Istituto:

Il contesto

Le scuole

Le scelte strategiche di fondo:

- Finalità formative generali e mission

- Obiettivi formativi prioritari

- Politiche per l’inclusione

- Orientamento

- Competenze digitali e Piano Triennale

- Continuità

Il curricolo:

- Il curricolo

- Attività progettuali

L’organizzazione dell’ambiente di apprendimento

- Metodologie didattiche

La valutazione dell’offerta formativa

- Autovalutazione d’Istituto

- Valutazione degli alunni

- Comitato di valutazione

Gli interventi di supporto alla qualità dell’offerta formativa

- Formazione del personale

- La partecipazione dei genitori

- Patto Educativo di Comunità e Patto di corresponsabilità

La governance d’Istituto

I fabbisogni .Fabbisogno di posti di personale docente (comuni, di sostegno, di potenziamento)

.Fabbisogno di posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario

.Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali

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Premessa

“Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le

singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” (legge 107/2015); esso è programma coerente di strutturazione del curricolo, delle attività, dell’impostazione metodologico–didattica e organizzativa, dell’utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui l’Istituto intende perseguire gli obiettivi dichiarati e riflette le esigenze del contesto culturale sociale ed economico della realtà locale. Il Ptof, ovvero il piano triennale dell’offerta formativa che andrà a sostituire, secondo quanto contenuto nella

riforma scolastica, l’attuale POF, avrà durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di

ottobre di ciascun anno scolastico.

LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE

Caratteristiche del territorio, delle attività produttive e della popolazione

Dall'anno scolastico 2014-15 l’Istituto Comprensivo è formato da 7 plessi, di cui quattro nel comune di Cesiomaggiore e tre nella parte orientale del comune di Feltre. L’Istituto opera quindi sul territorio di due comuni montani del Feltrino, in gran parte all’interno del Parco

Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. I due comuni fanno parte della Comunità Montana Feltrina. Si tratta di un territorio, quasi interamente montuoso, con una parte collinare, che presenta una superficie per lo più boschiva e prativa, con limitata superficie coltivata (coltivazioni frutticole, orticole, cerealicole e

foraggere). Il Parco delle Dolomiti Bellunesi fa da fondale al territorio dell’I.C. È questa una risorsa le cui potenzialità economiche sono in fase di sviluppo: sono presenti piccole attività di ristorazione, ospitalità diffusa, iniziative di turismo sostenibile. Un’industria lattiero-casearia (Lattebusche), situata nel comune di Cesiomaggiore, sostiene l’indotto agro - zootecnico. Significativa la presenza di imprese artigiane di piccole dimensioni (impegnate nella lavorazione del legno, nella produzione del mobile, nel settore metalmeccanico,

occhialeria, edilizia) e industrie manifatturiere di medie e piccole dimensioni. Entrambi i comuni presentano una diminuzione della popolazione dovuta al saldo negativo del rapporto natalità- mortalità non compensato dall’immigrazione comunque in calo (URBISTAT 2013).

Gli stranieri presenti nei comuni di Cesiomaggiore (4,7%) e di Feltre (9,7%), provenienti in maggioranza dai Paesi della penisola balcanica, Ucraina e Marocco (URBISTAT), risentono particolarmente di una condizione di precarietà economico- lavorativa, con casi di trasferimenti in corso d’anno scolastico. Entrambi i comuni presentano un tasso di disoccupazione più alto della media provinciale, in particolare nell’edilizia, nei servizi e nell’artigianato (URBISTAT 2013). I redditi sono in calo in tutti i settori. La scuola ne tiene conto nell’organizzazione di attività che implichino il contributo delle famiglie. Parte della popolazione risiede in piccole frazioni e case sparse. Questo limita talvolta l’organizzazione di attività comuni e le occasioni di aggregazione degli studenti ed impegna notevolmente i Comuni in un capillare trasporto scolastico. Le ragazze e i ragazzi frequentanti l’Istituto solitamente praticano attività extra-scolastiche, di tipo sportivo, culturale o sociale, organizzate dalle Associazioni presenti sul territorio o dalle Parrocchie, anche se al cuni risultano penalizzati dal vivere in abitazioni isolate. Non si registrano fenomeni di abbandono scolastico. L’atteggiamento delle famiglie è collaborativo, come è positivo il livello delle aspettative sul piano formativo e culturale.

Servizi presenti sul territorio

Settore sanitario: sono presenti nel territorio: il servizio di medicina di base, pediatri, farmacie, strutture di soggiorno per anziani, il centro per l’età evolutiva, l’ospedale Santa Maria del Prato. Settore sportivo: Sono fruibili strutture che permettono di praticare diverse discipline sportive (palaghiaccio,

campi da tennis, piscine, campi da calcio, rugby, palestre…) Altri servizi: uffici comunali, biblioteche civiche (in rete) uffici postali, banche.

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Strutture e infrastrutture

Gli allievi del nostro Istituto risiedono in grande maggioranza nei comuni di Cesiomaggiore e di Feltre. Le Amministrazioni Comunali, nonostante il calo delle risorse, si impegnano sia nell’adeguamento degli

edifici scolastici che nell’erogazione di servizi alla scuola. La vastità del territorio dei due comuni implica una certa qual difficoltà nei trasporti scolastici, cosa che tuttavia viene ovviata con la massima disponibilità delle Amministrazioni locali. Per Cesiomaggiore la gestione comunale del servizio di scuolabus permette di usufruire del trasporto verso realtà locali di interesse per la scuola, senza onere per le famiglie. È stato attivato un servizio di mensa scolastica, di cui usufruiscono gli studenti frequentanti le classi a tempo prolungato della Scuola Secondaria di primo grado.

Risorse esterne per la realizzazione dell’offerta formativa

➢ Collaborazioni con il territorio

L’Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore si relaziona con gli Enti Locali, le Agenzie Educative e Culturali, i Gruppi e le Associazioni, accogliendo iniziative e progetti, se ritenuti formativi per i bambini ed i ragazzi. Dal punto di vista del coinvolgimento scuola – territorio, risultano di particolare importanza, oltre ai comuni

stessi, le biblioteche dei Comuni di Feltre e Cesiomaggiore, l’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Museo Etnografico Provinciale, con sede a Seravella, la riserva naturale il Vincheto di Celarda, il Museo civico, il Museo diocesano, il Museo del ciclismo e della bicicletta, la galleria Rizzarda di Feltre, l’Associazione il Fondaco, l’Associazione La Fenice, Scuole Musicali e enti che sono propositivi nei campi

della cultura, dell’ambiente e delle tradizioni popolari. Oltre al centro storico di Felt re e al Santuario dei Santi Vittore e Corona, sono presenti nel territorio chiesette, capitelli, alcune ville padronali, di grande interesse architettonico e artistico.

L’Istituto fa parte

· della Rete Ambito Territoriale 11 - Feltre · della Rete provinciale per l’Orientamento · della Rete Provinciale Valutazione · della Rete per la Sicurezza RESIS

· della Rete di scuole del Feltrino per l’integrazione degli alunni di madrelingua straniera · del Centro Territoriale per l’Integrazione · della Rete di Scuole, Comuni, ULSS n°2 per la promozione alla salute

· della Rete degli Istituti Comprensivi del Feltrino

ha stipulato convenzioni con

· l’Associazione Feltre Musica “Sandi” e il Comune di Cesiomaggiore, per la realizzazione dei corsi di musica con saggio finale;

· Istituti di secondo grado della provincia di Belluno, per tirocini degli studenti;

· Università di Padova, Venezia, Bolzano

e collabora con:

- Amministrazioni comunali - ULSS - Comitato Genitori di Cesiomaggiore e gruppi di genitori di vari plessi - Le Pro-loco - Museo etnografico della provincia di Belluno

- Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi - Associazioni Sportive - Parrocchie - La Comunità Montana Feltrina

- l’Associazione Nazionale Alpini - Associazione Apicoltori - Comitato Can-Cullogne - Comitato per Pullir

- Cooperativa “La Fiorita” - Gruppo “Cammina con i gufi” - Gruppo Sbandieratori di Feltre - i Corpi di Polizia; - I nonni vigili

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- l’ Associazione Anteas - l’Associazione Cesio Solidarietà - i Vigili del Fuoco;

- il Corpo Forestale dello Stato - l’Associazione Donatori sangue - l’Associazione Volontari Donatori di Organi - l’Associazione Casel de Celarda

- Squadre di Protezione Civile - la Federazione Maestri del Lavoro d’Italia - CAI sezione Feltre - Coltivar – Condividendo

- Gruppo Folkloristico - Gruppo divulgazione scientifica “E. Fermi” ed è aperto anche a nuove collaborazioni.

➢ Risorse economiche

Le risorse economiche, basate in larga misura sulle assegnazioni del MIUR, dei Comuni e anche dalla Comunità

Europea, vengono incrementate, per la realizzazione di progetti, dai contributi volontari di genitori e di privati. Ogni plesso è dotato in generale di spazi, con relative attrezzature e strumenti, che permettono il funzionamento e la realizzazione delle varie attività. Gli edifici sede di scuola dell’Infanzia e Primaria dispongono di spazi per l’attività motoria e ampi spazi esterni recintati. Nelle scuole Primarie sono presenti una LIM per plesso e aule con computer. L’edificio sede della sc. Secondaria dispone di palestra, laboratorio di informatica, aula di musica (con pianoforte) e di arte, spazio per

piccoli gruppi, mensa, biblioteca, cinque LIM con computer, due proiettori fissi e uno mobile, impianto di amplificazione mobile, 2 computer e 4 notebook a disposizione dei docenti per l’attività didattica. Gli edifici sono stati costantemente adeguati alla normativa negli impianti e negli spazi, sono dotati delle necessarie certificazioni, ove la norma lo preveda, e di uscite di sicurezza. Tutti gli edifici sono accessibili a persone con disabilità, in caso di necessità la scuola si organizza all’accessibilità degli spazi interni. Le sedi vengono raggiunte facilmente dagli scuolabus e dai mezzi privati; alcune sono servite anche dai mezzi pubblici. Ogni plesso è dotato di biblioteca (dotaz ione libraria complessiva di 3000 volumi). La scuola

dispone di un Sito web.

LE NOSTRE SCUOLE

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini che compiono i 3 anni entro il 30 aprile dell’anno successivo fino ai sei anni di età; è la risposta al loro diritto di educazione, offre opportunità finalizzate al raggiungimento di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo. Cerca di contribuire a una

maturazione equilibrata della loro personalità nelle componenti cognitive, affettive, sociali e morali. Per lo sviluppo integrale dei bambini e delle bambine, la Scuola dell'Infanzia si prefigge finalità specifiche quali, lo star bene e un sereno apprendimento, attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell'intera giornata scolastica. Favorisce inoltre:

Maturazione dell’identità personale, in modo che i bambini imparino a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze; imparino a conoscersi, a scoprire i propri bisogni e a sperimentare ruoli in contesti diversi;

Conquista dell’autonomia, in modo che i bambini acquisiscano la capacità di governare il proprio corpo, di avere fiducia in sé e negli altri, di provare piacere nel fare da sé, di chiedere aiuto, di esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, di sviluppare la capacità di orientarsi;

Sviluppo delle competenze, in modo che i bambini imparino a ri flettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto, consolidando le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali,

linguistico-espressive, creative ed intellettive; Sviluppo del senso di cittadinanza, in modo che i bambini comprendano le regole della vita quotidiana, attraverso le relazioni, il dialogo, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri, e sviluppino atteggiamenti rispettosi dell’ambiente e della natura.

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➢ Patto pedagogico

Le docenti, mantenendo ognuna il proprio stile d’insegnamento, si impegnano:

• a instaurare un clima di corresponsabilità e di collaborazione nel rispetto delle finalità previste dalle Indicazioni Nazionali;

• ad assumere atteggiamenti e comportamentali finalizzati alla realizzazione di un “clima” affettivo adeguato al benessere del bambino;

• a confrontarsi sugli stili educativi e sulle scelte operate.

chiedono alla famiglia:

• interesse, collaborazione, rispetto degli orari, aiuti organizzativi.

concordano nel far rispettare ai bambini le seguenti regole di vita comune:

• tenere in ordine il proprio spazio personale;• tenere un comportamento corretto e adeguato in ogni momento della giornata; • rispettare e utilizzare correttamente il materiale in comune.

➢ Individuazione del sistema di valutazione

Osservazione: le insegnanti intendono privilegiare l’osservazione sistematica dei bambini nel corso della

giornata scolastica, raccogliendo informazioni significative da confrontare verbalmente con le colleghe.

Valutazione: verrà realizzata una valutazione in itinere, durante lo svolgimento delle attività, attraverso

materiale strutturato e non.

Per i bambini che frequentano l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, sono previsti:

- la compilazione di una scheda personale, condivisa dagli insegnanti dei due ordini di scuola (Infanzia e

Primaria) che fornirà un profilo del bambino in vista del passaggio all’ordine successivo di scuola

- una scheda di osservazione per la rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento (DSA)

predisposta dal Protocollo di intesa tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale. Tale

protocollo stabilisce che ogni docente durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con

attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative

alla scrittura, alla lettura e al calcolo ponendo attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione

ed ai fini di una segnalazione.

➢ Rapporti scuola-famiglia

Coerentemente con le Indicazioni Nazionali le insegnanti ritengono opportuno costruire un rapporto di

collaborazione con le famiglie, mediante incontri diversificati per modalità e obiettivi , che si svolgeranno nel

corso dell’anno scolastico.

❖ Verrà indetta, all’inizio dell’anno scolastico, un’assemblea con tutt i i genitori dei bambini iscritti, per

illustrare le finalità e le modalità di funzionamento della scuola.

❖ Nel corso dell’anno scolastico sono previsti due colloqui individuali con le famiglie, durante i quali

insegnanti e genitori si scambieranno notizie e informazioni sul bambino.

❖ Per coinvolgere maggiormente le famiglie, renderle partecipi alla vita della scuola e sensibilizzarle

verso le problematiche educative, le insegnanti intendono promuovere attività comuni ( feste, uscite,

ecc.), richieste di collaborazione, necessarie allo svolgimento delle attività didattiche.

❖ Alla fine del mese di ottobre si terranno le elezioni del Consiglio di Intersezione, per eleggere un

rappresentante per ogni sezione. Il Consiglio di Intersezione, costituito dai rappresentanti eletti e

dalle insegnanti della scuola, si riunirà nel corso dell’anno scolastico con cadenza bimestrale.

❖ Le insegnanti sono altresì disponibili, previo appuntamento, per eventuali incontri, per i quali si

ravvivasse la necessità sia da parte dei genitori che delle insegnanti.

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PROGETTO Accoglienza

Per i nuovi iscritti, e soprattutto per i più piccoli, l’arrivo a scuola comporta spesso delle difficoltà legate

all’impatto con un nuovo ambiente, all’incontro con persone sconosciute, oltre al distacco dalla figure

familiari di riferimento. Occorre quindi aiutarli ad adattarsi allo spazio scolastico e a costruire rapporti

interpersonali positivi. Anche il ritorno a scuola dei più grandi presenta una forte valenza emozionale, perché

i bambini ritrovano i compagni, le maestre e gli operatori scolastici. È quindi per aiutare i bambini a inserirsi positivamente nell’ambiente scolastico che è stato pensato e viene

attuato il progetto accoglienza, all’inizio dell’anno scolastico. Per le scuole dell’Infanzia il Progetto prevede, per i primi giorni di scuola, la frequenza ridotta all’orario

antimeridiano; ciò consente la compresenza delle insegnanti per tutto il tempo di permanenza a scuola dei

bambini, che in tal modo permette un’accoglienza adeguata degli stessi e dei loro familiari.

PROGETTO “Scuola aperta Da alcuni anni viene attuato il Progetto “Scuola aperta”: Nel periodo precedente le iscrizioni viene

organizzato un incontro con le famiglie interessate all’iscrizione dei bambini per l’anno scolastico successivo,

durante il quale vengono date informazioni generali sul funzionamento e sull’offerta della scuola . Vengono

inoltre proposte delle date in cui gli insegnanti accolgono bambini e genitori, che desiderano visitare l’edificio

scolastico, conoscere il personale che vi opera.

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SCUOLA DELL’INFANZIA “GUIDO ROSSA” DI PEZ

Via Tasin, 8 – 32030 Cesiomaggiore (BL)

Tel. 0439391425

La nostra scuola

La Scuola dell’Infanzia, di recente costruzione, è ubicata nell’immediata periferia della piccola frazione di Pez, nella zona a sud del comune di Cesiomaggiore. E’ dedicata a Guido Rossa. La scuola, strutturata su un unico piano, dispone dei seguenti spazi interni: un ampio salone attrezzato per giochi e attività di movimento, tre aule, la sala da pranzo, una cucina con dispensa, una palestra/dormitorio, un dormitorio, una sala di lettura con audiovisivi, due servizi igienici per i bambini, due servizi igienici per insegnanti e

personale, un ingresso guardaroba, una sala insegnanti.

Gli spazi esterni comprendono: ampio cortile con pavimentazione a cubetti di cemento; spazio attrezzato con giochi da esterno; piccolo anfiteatro recintato.

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Gli ambienti che vengono usati per le attività didattiche, sono allestiti secondo criteri che li rendono indirizzati a:

• Promuovere l’autostima dei bambini;• Incentivare la loro capacità di iniziativa; • Favorire la comunicazione;• Attivare le relazioni e gli scambi sociali; • Contribuire a formare il gusto estetico;• Consentire la possibilità di sperimentare, agire con il corpo e con le mani, trovare soluzioni.

Tali finalità sono raggiungibili attraverso i campi di esperienza:

• Il Sé e l’Altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)

• Il Corpo e il Movimento (identità, autonomia e salute)• Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)• I Discorsi e le Parole (comunicazione, lingua, cultura)• La Conoscenza del Mondo (natura, spazio, tempo, ordine, misura)

Per ogni ambito, i docenti individuano le basi di partenza e procedono alla formulazione di obiettivi specifici di apprendimento e alla scelta delle attività, stabilendo i percorsi, le metodologie e le modalità di verifica.

L’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità, in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini.

Attualmente prestano servizio due collaboratori scolastici, due cuoche si occupano della preparazione dei

pasti e del servizio mensa.

Alcuni bambini raggiungono la scuola con gli scuolabus messi a disposizione dal comune di

Cesiomaggiore, altri con mezzi propri.

Organizzazione del tempo scolastico

Orario di funzio nam ento SEZIO NI

da lunedì a venerdì

dalle 7.30 alle 16.15 3

fino a 8.45 ore giornaliere

La giornata scolastica è così pianificata:

• 7.30/9.00 ingresso dei bambini e formazione di gruppi spontanei nei vari spazi attrezzati;

- 9.00/10.00 i bambini si riuniscono nelle loro sezioni per la merenda e le attività di routine (appello,

presenze, calendario, incarichi…): si riferiscono esperienze, si eseguono canti e girotondi cantati

e mimati;• 10.00/11.15 attività programmate per gruppi omogenei; • 11.15/11.30 preparazione per il pranzo;

• 11.30/12.15 pranzo;• 12.15/13.30 gioco libero in giardino o in sezione• 13.30/15.10 per i bambini di due, tre e quattro anni riposo; • 13.30/15.10 per i bambini di cinque anni attività pomeridiane programmate; • 15.10/16.15 merenda, preparazione per l’uscita.

Orario insegnanti Le insegnanti seguono un orario che completa il monte ore previsto in sei settimane. L’orario così articolato

consente la compresenza delle due insegnanti di ogni sezione per tre giorni alla settimana, permettendo

così di dividere i bambini per gruppi di età (gruppi numericamente ridotti) e lavorare nei laboratori previsti

(palestra, biblioteca, espressivo).

L'insegnante di religione svolge la sua attività per 1 ora e 30’ in ogni sezione. I bambini che non si avvalgono dell'I.R.C. svolgono attività con l'insegnante di sezione o partecipano alle attività programmate nelle alt re sezioni.

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI VILLABRUNA

Via S. Scopel Villabruna-Feltre (BL)

Tel.0439 885645

La scuola

La scuola è situata in una zona tranquilla e soleggiata; per la sua particolare posizione sono facilitati i contatti sia con l'ambiente sociale circostante (posta, fattoria, scuola primaria….), sia con l'ambiente naturale del bosco e della campagna. L'edificio, di recente ristrutturazione, è composto da due piani. Il piano terra comprende un'aula, due bagni, dei quali uno per bambini disabili, un atrio, uno spogliatoio, un ampio salone che funge da dormitorio e da locale per alt re attività, quali l’accoglienza al mattino e la psicomotricità. Inoltre nel salone è stato ricavato l’angolo della biblioteca. Al primo piano si trovano: una seconda aula, con annessi servizi igienici, il refettorio, la cucina, due servizi igienici per il personale di servizio e i docenti.

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Tutto attorno all’edificio si trova un ampio giardino ombreggiato da grandi e maestosi alberi, che consentono

giochi all’aperto anche nei periodi più caldi. Il giardino inoltre è ben attrezzato con giochi quali scivoli, altalene, castello, arrampicata, sabbionaia, casetta di legno

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Organizzazione della giornata scolastica

- Dalle 7.35 alle 9.00 Accoglienza in salone con attività comuni - Dalle 9.00 alle 9.30 Merenda in salone o sezione

- Dalle 9.30 alle 11.30 Attività programmate

- Dalle 11.30 alle 11.45 Preparazione al pranzo

- Dalle 11.45 alle 12.45 Pranzo

- Dalle 12.45 alle 13.30 Gioco libero in sezione -salone-giardino

- Dalle 13.30 alle15.30 Riposo per i bambini di 2-3-4 anni. Attività in sezione per i 5 anni

- Dalle 15.30 alle 16.10 Merenda e preparazione per l’ uscita

Orario insegnanti

L'orario di servizio delle insegnanti è affisso all'albo della scuola. Le insegnanti turnano il loro orario per 25 ore la settimana, cambiando la turnazione il giovedì (1 sez.) o a giorni alterni (2 sez.) . L'insegnante di religione svolge la sua attività per 1ora e 30’ in ogni sezione.

I bambini che non si avvalgono dell 'I.R.C. svolgono attività con l'insegnante di sezione o partecipano alle attività programmate nell'altra sezione

Una cuoca si occupa della preparazione dei pasti e del servizio mensa. Il servizio di trasporto è effettuato dalla ditta Dolomiti Bus con mezzi di linea. Il servizio di assistenza sul bus è di competenza del Comune di Feltre. La mensa è gestita dal Comune di Feltre. I pasti vengono preparati all’interno della scuola, attrezzata di cucina.

Orario di funzio nam ento SEZIO NI

da lunedì a venerdì

dalle 7.35 alle 16.10 2

fino a 8.35 ore giornaliere

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d’ istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni. Si pongono le basi per acquisire gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo d’ istruzione è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. In questa prospettiva, la scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza , promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura .(Indicazioni

nazionali per il Curricolo, 2012).

Esperienza educativa Il senso dell’esperienza educativa consiste nel guidare l’alunno a:

- sviluppare al meglio le proprie inclinazioni; - esprimere curiosità; - acquisire sempre maggiore consapevolezza di sé; - avviarsi a costruire un proprio progetto di vita;

- assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento; - acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse; - imparare a leggere e gestire le proprie emozioni.

Cittadinanza e Costituzione

Per promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva, anche con la conoscenza della Costituzione, la scuola si prefigge di:

- progettare esperienze significative che consentano di prendersi cura di se stessi, degli

altri e dell’ambiente - sollecitare un’attenta riflessione sulla dignità della persona e sulla necessità rispetto

reciproco - promuovere forme di cooperazione e di solidarietà;

- costruire il senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

Alfabetizzazione di base

Tale alfabetizzazione sarà attuata seguendo finalità adeguate ai diversi ordini di scuola.

Scuola primaria: · sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e

religiose; · acquisire i “saperi irrinunciabili” caratteristici di ogni disciplina; · porre le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Scuola secondaria di primo grado: · favorire una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata

organizzazione delle conoscenze; · promuovere competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una

condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale.

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LA SCUOLA PRIMARIA “Principe di Piemonte”

Via Grei 8, Cesiomaggiore

Tel. 0439 43767

La scuola L’edificio, che risale alla prima metà del secolo scorso, ha subito nel corso del tempo numerosi adeguamenti che l’hanno reso confortevole e funzionale alle attività scolastiche. L’ultima ristrutturazione ha consentito di ricavare all’ultimo piano dell’edificio il “Museo della Bicicletta”. I due primi piani sono utilizzati per le attività scolastiche e presentano locali luminosi di diversa ampiezza. Le classi, per l’attività motoria, utilizzano la palestra della scuola secondaria di 1° grado, situata di fronte. La scuola dispone di un’aula computer e può utilizzare l’aula informatica della scuola secondaria. L’edificio è in posizione soleggiata circondato da un ampio cortile alberato. La scuola è frequentata dagli alunni residenti nel capoluogo e dai comuni limitrofi. Funziona il servizio di scuolabus comunale.

Organizzazione didattica

L’orario di funzionamento prevede 27 ore settimanali con orario distribuito nell'arco di quindici giorni.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

dal lunedì al sabato

dalle 8.05 alle 13.00

con un sabato di frequenza e uno libero

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LA SCUOLA PRIMARIA “GIUSEPPE MAZZINI

Via Nemeggio ,1 NEMEGGIO

Tel. 0439 885625

La scuola

La Scuola Primaria “G. Mazzini” è situata tra la statale 50 e l’abitato di Nemeggio, su un piccolo colle.

L’edificio ha pianta rettangolare ed è circondato da un cortile pavimentato a porfido. Nella zona nord-est recenti lavori hanno creato un ulteriore spazio di gioco e un anfiteatro. L’edificio è strutturato su due piani: al pian terreno si trovano, a sinistra dell’ingresso, la classe prima e, di seguito, la clas se terza; a destra

dell’entrata si trova la palestra; dal corridoio a destra si accede all’aula di informatica; quindi i servizi igienici, uno anche per disabili. Al piano superiore sono presenti tre grandi aule che accolgono le classi seconda, quarta e quinta; a sinistra delle scale un corridoio conduce a una piccola aula che contiene materiali didattici

e la fotocopiat rice, ai servizi igienici e a un’altra piccola aula utilizzata per le attività di sostegno e per lavori di gruppo. Nel plesso opera continuativamente un collaboratore scolastico, addetto alla pulizia dei locali e ad accompagnare e riprendere gli alunni alla fermata dell’autobus; il martedì e il giovedì pomeriggio è presente

un altro collaboratore. Sia all’entrata che all’uscita delle lezioni, un vigile urbano interrompe la circolazione veicolare per garantire la sicurezza dei bambini che transitano da e verso la fermata dell’autobus. Gli alunni provengono da un bacino di utenza piuttosto vasto che convoglia le frazioni di Anzù, Celarda, Villapaiera,

Nemeggio, Pont, Zermen, Vellai e Cart. La maggior parte degli alunni utilizza il servizio pubblico: tre corriere che provengono una dalla zona nord-ovest, una dalla zona sud e una dalla frazione di Pont.

Organizzazione didattica

L’orario di funzionamento prevede 27 ore settimanali.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO

da lunedì a sabato

dalle 8.15 alle 12.45

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LA SCUOLA PRIMARIA “Romano Ocri”

Via scuole,14 Soranzen

Tel. 0439 43500

La scuola

E’ una villa veneta di fattura settecentesca, di notevole pregio architettonico, situata nella parte alta del paese su una collina che domina la vallata. E’ dedicata al pittore Romano Ocri. La facciata, con un motivo centrale che culmina nell’elegante timpano affiancato da due alti comignoli, è ben conservata. L’ultima ristrutturazione importante, risalente agli anni Ottanta, ha reso l’interno confortevole e

funzionale alle attività della scuola primaria pur senza alterare la tipica struttura della villa. Ogni piano presenta un ampio salone centrale sul quale si aprono le aule, adeguate al numero di alunni. Nell’ala laterale verso est trovano posto, al piano terra, una piccola palestra e, al piano superiore, un salone per gli audiovisivi. All’ultimo piano il timpano crea un ampio spazio adibito a biblioteca e ad aula informatica. La scuola è circondata da un cortile a porfido che permette lo svolgimento di numerose attività. È’ frequentata dagli alunni di Soranzen e delle frazioni limitrofe. Gli alunni usufruiscono del servizio di scuolabus comunale.

Organizzazione didattica

L’orario di funzionamento prevede 27 ore settimanali con orario distribuito nell'arco di quindici giorni.

ORARIO DI da lunedì a sabato

FUNZIONAMENTO dalle 7.45 alle 12.40

con un sabato di frequenza e uno libero

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LA SCUOLA PRIMARIA “FILIPPO DE BONI”

Via S. Martino,2 VILLABRUNA

Tel. 0439 885640

La scuola

La scuola, recentemente ristrutturata, è ubicata a Villabruna, una frazione del comune di Feltre, al confine

del Parco delle Dolomiti Bellunesi, a 5 km dal capoluogo comunale. E’ una zona in via di sviluppo urbanistico

e demografico. Vi convergono alunni dal capoluogo e da altre frazioni (Arson, Lasen, Umin, Lamen, Vellai)

L’edificio è strutturato su due piani: al piano rialzato vi sono le classi 1a e 2a, uno sgabuzzino e l’aula adibita

a palestra. Al piano superiore si trovano le classi 3a, 4a, 5a , il laboratorio d’informatica con 14 computer , due nuove aule utilizzate per le attività individualizzate o per piccoli gruppi. La scuola dispone di una LIM. Il cortile alberato, utilizzato per la ric reazione, si trova nel lato est dell’edificio. La sua pavimentazione in

porfido è stata realizzata una decina di anni fa dagli alpini del gruppo ANA di Villabruna.

E’ attivo il servizio di trasporto scolastico da Feltre e da Arson- Lasen gestito dalla Dolomitibus, da quest’anno funziona un nuovo servizio di scuolabus per gli alunni provenienti da Lamen-Pren-Vignui in convenzione con il Comune di Cesiomaggiore.

Organizzazione didattica

L’orario di funzionamento prevede 27 ore settimanali.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO da lunedì a sabato

dalle 8.00 alle 12.30

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LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “DANTE ALIGHIERI”

Via Grei,7 CESIOMAGGIORE

Tel. 0439 43004

La scuola L’edificio, costruito negli anni Sessanta con l’istituzione della Scuola Media un i ficata, si trova nel capoluogo, di fronte alla scuola primaria ed è sede dell’ufficio di presidenza e della segreteria dell’Istituto Comprensivo. È intitolato a Dante Alighieri e presenta all’entrata un grande graffito dell’artista russo Vjatkin, che raffigura l’Albero del Sapere; sulla facciata sud si trova una meridiana dipinta dal pittore Vico Calabrò con gli alunni della scuola. L’edificio è circondato da un ampio cortile. Dispone di sei aule, di cui cinque dotate di LIM, più un’aula di informatica, un’aula di educazione artistica, un’aula di musica e di uno spazio più ridotto nell’atrio del piano superiore per il lavoro a piccoli gruppi. L’edificio è affiancato da una palestra, usata dagli alunni sia della scuola secondaria di 1° grado sia della primaria oltre che da numerose associazioni sportive locali. Dispone inoltre di un locale mensa per gli

studenti del tempo prolungato, utilizzato anche come aula riunioni. Nelle vicinanze si trova un’area verde utilizzata spesso nella bella stagione per le attività sportive. La scuola è frequentata dagli alunni del comune di Cesiomaggiore, da alcuni alunni di San Gregorio e da alunni provenienti da zone limitrofe. Gli studenti usufruiscono del servizio di scuolabus comunale e del servizio di corriere di linea della società Dolomitibus.

L’orario settimanale prevede due opzioni:

• tempo normale 30 ore di lezione su materie curricolari - tempo prolungato 36 ore così suddivise: 30 ore di lezione su materie curricolari,

4 ore di laboratori e progetti, 2 ore di tempo mensa.

ORARIO DI

FUNZIONAMENTO

3 CLASSI a tempo ordinario

da lunedì a sabato dalle 8.05 alle 13.05

3 CLASSI a tempo prolungato

da lunedì a sabato dalle 8.05 alle 13.05

lunedì e mercoledì: servizio mensa e rientro pomeridiano dalle 14,05 alle 16,05

Utilizzo delle ore per il tempo prolungato

È cura dei docenti articolare le ore previste nel Tempo Prolungato tenendo conto delle necessità formative e delle risorse disponibili. Le attività sono svolte secondo i metodi didattici più consoni al processo di apprendimento degli allievi interessati. Saranno realizzati laboratori che utilizzando il “fare”, motivino ciascun allievo a sviluppare le proprie

possibilità e il proprio stile cognitivo, sperimentando successi formativi legati alle proprie conquiste e al lo sviluppo di competenze. Tra le attività proposte:

• Orto didattico al Museo

• Laboratorio “Facciamo il punto su…” - progetto interdisciplinare di Orientamento • Laboratorio di Botanica • Potenziamento di matematica e di inglese • Laboratorio sul metodo di studio e preparazione agli esami

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LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO

Il nostro Istituto, facendo riferimento all’art.1 della Legge n. 107/2015, si impegna a:

- affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza,

- innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,

- rispettare i tempi e gli stili di apprendimento,

- contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali,

- prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica,

- favorire una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, di sperimentazione e di innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva,

- garantire il diritto allo studio,

- promuovere le pari opportunità di successo formativo

- favorire l’istruzione permanente dei cittadini.

L’ Istituto è da sempre radicato nel territorio e coltiva tradizionalmente rapporti di collaborazione con tutti gli Enti e le Associazioni presenti, che hanno in comune l’interesse per il benessere e la crescita dei suoi

cittadini più giovani e della comunità in generale. L’allargamento recente del bacino di utenza ha dato inizio a nuove e positive collaborazioni. Anche in continuità con quanto finora attuato, e che ha contribuito a costruire la specificit à della nostra scuola, la mission è quella di migliorare l’offerta formativa. Si persegue la finalità di realizzare:

Una scuola inclusiva: nel nostro Istituto perseguiamo la promozione della crescita di ciascuno nella propria

individualità, a partire dalle diverse abilità e dalle differenti provenienze sociali e culturali. Ciò avviene attraverso percorsi di studio personalizzati, che permettono di sviluppare le singole capacità, le personali potenzialità e le eccellenze, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva e individuali e dei differenti stili di apprendimento. Tali percorsi aiutano inolt re a relazionarsi costruttivamente e consapevolmente con i

coetanei e con gli adulti, permettendo di raggiungere una sempre maggiore autonomia. La formalizzazione dei percorsi di studio personalizzati, la loro effettiva realizzazione e la valutazione dell’efficacia delle strategie metodologiche e didattiche utilizzate, costituiscono una parte significativa dell’attività dei docenti.

Una scuola orientante: il nostro Istituto considera strategico l’orientamento nell’azione educativa, poiché esso dà un senso formativo alle discipline e promuove nell’alunno una progressiva consapevolezza delle sue capacità, affinché siano spese in un adeguato progetto di vita che lo realizzi come persona e cittadino. Le attività di orientamento, che coinvolgono gli studenti a partire dalla scuola primaria, sono raccolte in un articolato progetto.

Una scuola inserita nell’ambiente: l’Istituto può contare sulla collaborazione delle Amministrazioni, di Associazioni e di esperti presenti nel territorio, per iniziative volte alla conoscenza, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio naturale, artistico e antropologico, e per realizzare progetti che coinvolgono in

prima persona gli studenti, permettendo loro di sviluppare maggiori competenze e autonomia organizzativa

Una scuola per la comunità: nella sua funzione istituzionale e di servizio, il nostro Istituto vuole essere un

centro educativo e didattico permanente per la crescita culturale della comunità di cui è parte, sia come

soggetto di proposte sia accogliendo e supportando le iniziative che provengono dal territorio, valutandone la

coerenza con le proprie finalità. In quest’ottica, è stato condiviso e co -costruito il Patto Educativo di

Comunità, che ha visto la collaborazione di Amministrazioni Comunali, Parrocchie, Società Sportive, Scuola,

genitori, bambini e ragazzi. La realizzazione degli obiettivi prefissati, e di quelli che verranno di volta in volta

scelti, è un compito comune, che vede e vedrà la scuola impegnata insieme agli altri soggetti, in un continuo

e proficuo confronto per la definizione e l’assunzione di comportamenti virtuosi, propri di una Comunità

educante verso le nuove generazioni.

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FINALITÀ FORMATIVE GENERALI

“La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona” (Indicazioni Nazionali 2012). In Italia tali competenze vengono richiamate attraverso il D.M. 139/2007, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell ’obbligo di istruzione, in cui sono individuate le otto competenze chiave di cittadinanza, che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto l’obbligo di istruzione. Le competenze

chiave vengono individuate in otto ambiti:

- Comunicazione nella madre lingua: è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero

- Comunicazioni nelle lingue straniere : condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità

quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi

- Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia : La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l ’accento è posto sugli aspetti del processo e dell ’attività oltre che su quelli della

conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l ’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute, per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo conclusioni che

siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l ’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino

- Competenza digitale: consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell ’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell ’informazione e della comunicazione (TIC): l ’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

- Imparare a imparare: è l’abilità di perseverare nell ’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo

di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l ’elaborazione e l ’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa s ì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell ’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa

acquisire tale competenze

- Competenze sociali e civiche : includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche di risolvere conflitti, ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza delle strutture e dei concetti sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

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- Spirito di iniziativa e imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l ’innovazione e l ’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere l e opportunità che si offrono. Ciò costituisce un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui

hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo

- Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l ’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

L’ampliamento dell’offerta formativa triennale del nostro Istituto (previsto dal comma 2 e dal comma 7 della

legge107), considerando le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, ha come fine il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all ’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell ’Unione europea, anche mediante l ’utilizzo della metodologia CLIL; alfabetizzazione e perfezionamento dell ’italiano come lingua seconda per studenti

di cittadinanza di lingua non italiana ,potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con attenzione al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell ’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e

la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore; l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre2014;

• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell ’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell ’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; di educazione all’autoimprenditorialità;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

• potenziamento di un sistema di orientamento;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

• individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla valorizzazione del merito degli alunni e degli

studenti;

• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

• potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell ’arte e nella storia

dell ’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

• alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all ’alimentazione, all ’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

• apertura pomeridiana delle scuole e eventuale riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89

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LE POLITICHE PER L’INCLUSIONE

“Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati, affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole

e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell ’uguaglianza (art. 2 e 3 della Costituzione) nel rispetto delle differenze di tut ti e dell’identità di ciascuno” (dalle Indicazioni Nazionali, 4 settembre 2012) sono finalità assunte dall’ Istituto. Ogni ordine di scuola attiva percorsi per accogliere ed inserire positivamente i bambini/e ed i ragazzi/e nella vita comunitaria; ciò comporta che siano definite, all’inizio di ogni anno scolastico e per ciascun ordine di scuola, finalità ed attività che permettano la conoscenza e

l’accoglienza dei diversi alunni. L’ingresso in un nuovo ambiente scolastico deve costituire l’inizio della crescita dei singoli in termini di autonomia, identità e competenze. Può essere tuttavia anche un momento difficile e delicato per le implicazioni emotivo - affettive dovute al distacco dalla famiglia e/o da precedenti scuole di provenienza. Particolare attenzione deve essere posta nei confronti di tutti quegli alunni che, provenienti da Paesi stranieri, devono

trovare condizioni favorevoli per inserirsi e integrarsi nella nuova realtà. La scuola deve mettere in atto le condizioni necessarie per favorire l’accoglienza degli alunni/e con disagi di vario genere. Sono quindi previsti e attuati interventi che innanzitutto siano in grado di fornire ai neo -arrivati e alle loro famiglie un senso di benessere e di accoglienza nel nuovo contesto scolastico, avviando su questi presupposti le prime attività di conoscenza e valutazione dei bambini e ragazzi. L’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative

apprenditive degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità mentale, fisica, sensoriale, sia quelle di deficit in specifici apprendimenti clinicamente significative, la dislessia, il disturbo da deficit attentivo e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva,

di contesto socio culturale o difficoltà linguistiche:

1. alunni con disabilità (certificati ai sensi della legge 104 del 1992);

2. alunni con disturbi evolutivi specifici: si intendono oltre i disturbi specifici dell ’apprendimento (DSA), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, comprendendo anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico;

3. alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

Tutti questi alunni, che hanno un funzionamento per qualche aspetto problematico che rende loro più difficile trovare una risposta adeguata ai propri bisogni, hanno diritto a ricevere un’attenzione educativo didattica personalizzata ed efficace. L’Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore si impegna quindi a costruire le condizioni educative, didattiche,

organizzative, culturali, relazionali, strumentali per garantire alla persona con Bisogni Educativi Speciali l’inclusione scolastica per lo sviluppo delle potenzialità personali, intellettive, relazionali. A tal fine la scuola si impegna a:

• promuovere la piena attuazione del diritto all’istruzione e allo studio• attivarsi per predisporre ogni condizione necessaria all’accoglienza e all’inclusione dell’alunno• sostenere la persona con difficoltà nell’apprendimento, nella comunicazione, nell’autonomia e nella

relazione• garantire e promuovere il coinvolgimento della famiglia e la sua partecipazione nella gestione del

processo educativo e di cura della persona• realizzare processi educativi integrati che rispondano ai bisogni specifici della persona nell’ambito della

scuola• avviare interventi di orientamento scolastico• promuovere e diffondere la cultura dell’inclusione, anche con qualificati interventi di formazione per gli

operatori.

A tale scopo agisce attraverso la programmazione educativa e didattica, con la corresponsabilità di tutti i docenti che intervengono nei contesti di classe e di scuola in cui l’alunno è inserito.

L’Istituto aderisce all’accordo di rete – ai sensi dell’D.P.R. n. 275 del 08.03.1999 – per la progettazione e la

realizzazione d’interventi e la definizione degli impegni finalizzati all’integrazione scolastica degli alunni disab ili

e in situazione di disagio scolastico, alla promozione di una cultura della valorizzazione delle diversità, alla

condivisione di conoscenze ed esperienze e diffusione di buona prassi per l’integrazione.

Tali interventi si realizzano anche con il supporto del Centro Territoriale per l’integrazione (C.T.I.).

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Alunni con disabilità (con certificato ai sensi della legge 104 del 1992)

L’inclusione scolastica della persona disabile è intesa come processo che racchiude in sé l’accoglienza e

l’educazione della persona, per il quale siano messi in campo strumenti e strategie idonei al raggiungimento di obiettivi calibrati ed efficaci.

Progettazione per l’integrazione

• Per ogni alunno in situazione di disabilità inserito nella scuola viene elaborato uno specifico PianoEducativo Individualizzato. Il PEI documenta l’integrazione degli interventi predisposti da ULSS, Scuola, Famiglia a favore dell’alunno per un periodo di tempo di norma annuale.

• Il Piano Educativo individualizzato viene redatto, su iniziativa della scuola, con la collaborazione di tutto il Gruppo di Lavoro Interprofessionale.

• Il Piano Educativo Individualizzato è definito, dopo la formulazione del Profilo Dinamico Funzionale, di norma entro i primi due mesi di scuola.

• Ogni soggetto del Gruppo Interprofessionale si impegna a programmare gli interventi secondo quanto condiviso nel Piano Educativo Individualizzato.

• Per la predisposizione del Piano educativo Individualizzato viene calendarizzato almeno un incontro all’anno del gruppo di lavoro, e un altro a fine anno scolastico, di verifica dei processi attivati e di valutazione formativa dei bisogni per il prosieguo dell’esperienza scolastica.

Fascicolo personale Il fascicolo personale, previsto per tutti gli alunni della scuola, va integrato con i documenti individualizzati e

tutte le notizie utili a percorrere significativamente la storia dell’integrazione. Di anno in anno dovranno essere

registrati anche gli impegni che i vari soggetti istituzionali hanno assunto per l’integrazione, come promemoria

dei servizi offerti. Il fascicolo personale accompagna l’alunno nel suo percorso formativo e comprende almeno

le certificazioni, le diagnosi funzionali, il profilo dinamico funzionale e i piani educativi individualizzati. La

documentazione viene consegnata alla scuola del grado successivo d’iscrizione durante le iniziative di

continuità; essa è sottoposta a segreto d’ufficio e ne va garantita la riservatezza. Continuità Il principio della continuità rappresenta elemento centrale per garantire il successo dell’integrazione. Per

favorire il passaggio di informazioni nel momento in cui l’alunno con disabilità accede a un altro ordine di scuola

gli Accordi di programma prevedono almeno un incontro di accoglienza, verso la fine dell’anno scolastico,

convocato dal Dirigente della scuola ove l’alunno è stato iscritto. A tale incontro partecipano gli insegnanti

appartenenti alla scuola frequentata, gli insegnanti della scuola in ingresso ed eventualmente i genitori

dell’alunno e gli operatori dei Servizi. Scopo dell’iniziativa è comunicare le informazioni e le strategie utili alla

scuola d’ingresso per predisporre progetti di integrazione. Il fascicolo personale dell’alunno sarà trasmesso di

norma entro il 30 giugno.

Alunni con disturbi evolutivi specifici

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un

contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte l’abilità di lettura, di scritt ura,

di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica:

dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più

accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica e gli alunni sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a

compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo. Con interventi mirati, e posti nelle condizioni di

attenuare e/o compensare il disturbo, gli alunni possono raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti.

Per gli alunni che presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento certificato, in ottemperanza a quanto

previsto dalla legge n. 170, 8 ottobre 2010, e dalle linee guida, la sinergia fra didat tica individualizzata e

personalizzata determina le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia

attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il

successo formativo in ogni alunno. Sono previsti inoltre, criteri e modalità di verifica e di valutazione in

relazione alle specifiche strategie didattiche adottate, che prevedono l’uso di strumenti compensativi e di

misure dispensative. In particolare, per ogni alunno con un Disturbo Specifico dell’Apprendimento certi ficato

viene pertanto compilato il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

L’Istituto realizza quanto previsto dal Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi

sospetti di DSA, sottoscritto il 10 febbraio 2014 tra la Regione Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale, che si

pone l’obiettivo di individuare, nell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e nel primo anno della scuola

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Primaria, gli alunni che presentano un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche e/o

significative difficoltà nella lettura, scrittura e calcolo.

Alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

La Direttiva del 27 dicembre 2012 e la Circolare Ministeriale n.8/2013 “Strumenti d’intervento per gli alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, assegna alle scuole la

possibilità di avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e delle misure dispensative

previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010. Per ciascuno di tali alunni, se necessario, viene

elaborato collegialmente dai docenti di classe un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per permettere loro

di raggiungere in autonomia e serenità il successo scolastico e che ha lo scopo di “definire, monitorare e

documentare le strategie di intervento più idonee alla necessaria personalizzazione, individuando “i criteri di

valutazione degli apprendimenti” da utilizzare nel caso specifico, anche con riferimento ai “livelli minimi attesi

per le competenze in uscita”. Tale documento non è un documento statico e deve quindi prevedere dei

momenti in cui esso possa essere aggiornato con nuove informazioni derivanti dall'osservazione dell'alunno. A differenza dei disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) riconosciuti

dalla legge 170 del 2010, i Bes possono essere più o meno stabili o transitori, in quanto le cause possono

essere complesse e possono essere di origine biologica, psicologica, fisiologica o sociale. Si tratta di bisogni particolari, che evidenziano la necessità e l’importanza di percorsi educativo -didattici il più

possibile efficaci ed individualizzati e che sappiano cogliere in tempo le differenze e le difficoltà di ogni singolo

alunno. Ragionare in termini di bisogni educativi speciali significa saper leggere i reali bisogni di inclusione e

avere un’idea di scuola in cui si parli di successo formativo dell’alunno, un’idea di scuola che sia centrata

sull’apprendimento e in cui le discipline rappresentino non il fine, ma lo strumento di crescita di tutte le persone

coinvolte.

Alunni ad alto potenziale cognitivo (gifted children)

Si tratta di bambini con capacità cognitive particolari, che apprendono cioè con estrema rapidità e facilità, sono particolarmente curiosi e interessati a conoscere mostrando un pensiero elaborato e originale. A scuola faticano però a trovare un ambiente adatto alle proprie caratteristiche, perché vanno riconosciuti la

plusdotazione in generale, i talenti specifici e la loro vivacità intellettiva, che li porta ad apprendere più velocemente dei compagni, lasciando loro più tempo libero per distrars i e agitarsi in classe. Il nostro Istituto sta sperimentando metodologie e strategie didattiche adatte a sostenere e motivare il loro apprendimento.

Alunni stranieri

La presenza degli alunni stranieri nelle nostre scuole offre opportunità di conoscenza e scambio tra culture, ma presenta anche alcuni aspetti di criticità dei quali la scuola si fa carico, diventando essa stessa laboratorio di una società multietnica, in cui i ragazzi si misurano con la complessità della realtà nella quale si preparano a vivere e di cui l’interculturalità è dato saliente e ineludibile. E’ evidente che lingua e cultura, nelle classi ormai sempre più frequentate dai bambini stranieri, sono strumento importantissimo per raggiungere la finalità dell’inclusione. Per fare leva su tale strumento servono sicuramente

mediatori culturali, oltre che linguistici, ma serve soprattutto una cultura dell’accoglienza che coinvolga tutti gli operatori scolastici, dal personale ATA agli insegnanti, ai genitori. Per poter approfondire e ampliare la competenza del nostro Istituto sul tema dell’Intercultura gli insegnanti

attiveranno le seguenti strategie:

- aggiornamento del monitoraggio sulla presenza dei ragazzi stranieri nella nostra scuola e sui loro bisogni, in modo da poter strutturare interventi efficaci;

- ampliamento del materiale didattico di pronto utilizzo per i ragazzi stranieri fino dalle prime fasi della loro alfabetizzazione;

- proseguimento della collaborazione dell’Istituto con la “Rete di scuole del Feltrino” che da anni, sott o la guida del Centro Territoriale Permanente di Quero, si occupa dei problemi legati all’immigrazione;

- attivazione di laboratori interculturali; - proseguimento dei contatti con altre scuole per conoscenza – scambi di esperienze, valutazioni

comuni di progetti. Per promuovere e facilitare l’inserimento e l’inclusione degli alunni stranieri nelle scuole presenti nell’Istituto Comprensivo è stato predisposto un Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri, valido per tutti gli ordini di

scuola dell’Istituto Comprensivo (in allegato). La scuola partecipa alla progettazione della Rete per gli alunni

stranieri del Feltrino, costituita fin dall’anno scolastico 2005/06, con capofila l’I.C. di Quero, riguardante l’integrazione

degli alunni nelle scuole primaria e secondaria di primo grado, per perseguire i seguenti obiettivi:

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· migliorare le competenze nell’uso della lingua italiana a vari livelli · avviare all’uso della lingua italiana nello studio delle discipline · partecipare in rete alla progettazione, valutazione e monitoraggio delle attività · produrre e diffondere materiali didattici

· promuovere la formazione di insegnanti per ogni scuola coinvolta.

Bambini adottati

Il contesto della scuola rappresenta per i bambini adottati un luogo ricco di potenzialità (nuove esperienze,

competenza, autonomia, relazioni), ma anche un luogo ricco di rischi e di difficoltà quando la condizione

adottiva non è capita nella sua specificità e complessità. L’inserimento scolastico del bambino adottato è un

momento delicato. È necessario cercare di rispettare i suoi tempi e la sua storia, spesso complessa e

caratterizzata da fratture affettive, cognitive, sociali, culturali e da abbandoni multipli, per aiutarlo a costruire

una nuova storia e nuovi ricordi. La scuola deve poter accogliere ed accompagnare il bambino adottato nel suo

percorso scolastico elaborando un progetto che lo aiuti a crescere, ad apprendere, a stare bene con gli altri e

soprattutto ad affrontare quelle difficoltà scolastiche spesso conseguenza non di un’unica causa, ma dovute al

concorso di molti fattori che riguardano sia il bambino sia i contesti con i quali entra in azione.

L’Ufficio Scolastico Territoriale aderisce al progetto della regione Veneto “Assieme per l’adozione” mediante la

co-progettazione di azioni coordinate nel tavolo di lavoro dell’Equipe Adozione delle ULSS 1 e 2 che prevede

l’utilizzo di uno specifico Protocollo provinciale per l ’inserimento e l’inclusione scolastica del bambino adottato,

allo scopo di favorire le buone prassi in materia in accoglienza scolastica del bambino adottato. Per gli alunni

adottati dall’anno scolastico 2014-15 l’Istituto si impegna a seguire quanto previsto da tale Protocollo.

L’Istituto ha individuato una figura referente per questo ambito.

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) È istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), come previsto dalla normativa, con i seguenti compiti:

- rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola;

- raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi già posti in essere e predisposizione di

ulteriori piani di intervento;

- focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di gestione dei

singoli alunni e delle classi;

- rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola;

- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi;

- elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) ri ferito a tutti gli alunni con BES,

da redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico.

Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) è allegato al PTOF.

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Progetti afferenti all’area INCLUSIONE

“COMINCIO BENE LA SCUOLA”

E’ molto importante rilevare precocemente i disturbi dell’apprendimento della lettura e della scrittura, nei primi anni di scuola dell’obbligo, poiché ciò consente di attivare presto quegli interventi individualizzati e personalizzati che pongono l’alunno nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, raggiungendo così gli obiettivi di apprendimento previsti. Individuare opportunamente le strategie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative,

consente inoltre, di prevenire, contenere e superate demotivazioni e frustrazioni nei confronti dell’apprendimento, incidendo positivamente nel processo di formazione dell’alunno. Il progetto, che ha come finalità la prevenzione dei disturbi dell ’apprendimento, coinvolgerà tutte le classi prime e seconde della scuola Primaria dell’Istituto. Gli obiettivi del progetto:

• rilevare il livello di apprendimento di ogni bambino e promuovere interventi mirati con il coinvolgimento degli specialisti;

• contribuire all ’evoluzione di una didattica rispettosa delle specificità e del livello di maturazione di ogni bambino;

• promuovere l ’attenzione della scuola verso la complessità dei processi di apprendimento della letto-scrittura.

Indicatori per la verifica:

- funzionalità dei percorsi individualizzati strutturati in coerenza con le rilevazioni effettuate; - efficacia degli interventi di recupero e potenziamento rilevabili nelle attività scolastiche

quotidiane e dalle valutazioni periodiche; - migliore percezione di sé e consapevolezza delle proprie potenzialità da parte del bambino.

“SPAZIO ASCOLTO”

Il nostro Istituto apre uno spazio in cui il preadolescente possa esprimere ed elaborare le sue emozioni, relative

alle sue difficoltà relazionali e scolastiche, consapevoli di quanto queste problematiche emotivo-relazionali

possano influire sugli aspetti cognitivi. L’attivazione dello Spazio Ascolto al l’interno della Scuola Secondaria di

Primo grado del nostro Istituto si propone di offrire una attività orientata a promuovere la qualità del servizio

scolastico puntando ad una scuola che, accanto allo svolgimento dei programmi, mantenga una apertura vers o

gli aspetti decisivi per il benessere della vita individuale e sociale degli alunni. Si propone quindi, di promuovere

il benessere scolastico degli alunni e di essere uno strumento di rilevazione dei primi indicatori di rischio e di

disagio, attraverso un’azione di ascolto e di accoglienza dei loro bisogni e dei piccoli e grandi problemi in cui

quotidianamente si imbattono. L’attivazione dello Spazio Ascolto si propone quindi di:

- rinforzare le situazioni di benessere ed il livello di autostima degli studenti, quali prerequisiti per un apprendimento scolastico più efficace;

- migliorare la relazione alunno/insegnante; - permettere ai ragazzi di esprimere le loro emozioni e le loro difficoltà; di imparare ad aver fiducia dell ’altro;

di conoscere i propri limiti; di confrontarsi con la paura e l’accettazione dell ’insuccesso, con il rifiuto e, viceversa, con la gratificazione.

- permettere ai ragazzi di attivare risorse personali e ipotesi di soluzione.

Obiettivi

offrire uno spazio di ascolto e di confronto individuale e/o di gruppo promuovere lo “star bene” con se stessi e con gli altri migliorare l’immagine di sé e aumentare la capacità di realizzarsi in maniera positiva contribuire ad individuare i bisogni reali degli alunni, sostenendoli e aiutandoli ad individuare strategie

di risoluzione dei problemi prevenire situazioni di disagio scolastico favorire il superamento di problemi che possono influire sull’apprendimento ridurre episodi di bullismo aumentare la consapevolezza sui comportamenti a rischio per la salute

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orientare l ’alunno nella scelta della scuola Secondaria di secondo grado; diminuire il disagio e/o le problematiche legate al passaggio tra i vari ordini di scuola

migliorare la comunicazione tra docenti/alunni/genitori.

L’ insegnante che opera nello Spazio Ascolto:

- aiuta il ragazzo/a a riflettere e a ridefinire i propri problemi; - evita commenti e giudizi e non prevarica le conclusioni a cui può giungere autonomamente il

ragazzo/a, che solo così può migliorare la propria autostima sentendosi capace di modificare il suo disagio;

- non trova rimedi, ma nell’ottica dell’empowerment, incrementa nel ragazzo/a il livello di consapevolezza rispetto alle difficoltà e stimola la ricerca di proprie risorse per trovare soluzioni possibili; non fa terapia a scuola.

I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia, dovessero emergere delle aree -

problema su cui fosse importante intervenire dal punto di vista educativo – preventivo, l’operatore fornirà

opportune indicazioni per promuovere iniziative di prevenzione – intervento. Lo Spazio Ascolto, luogo di

ascolto, incontro e confronto, non si sostituisce infatti ai servizi del territorio, ma costituisce un utile “ponte” e

uno strumento di connessione attiva con essi, rispondendo con immediatezza ai problemi di disagio e ai

bisogni, e orientando i casi che richiedono interventi specifici, con l’obiettivo di promuovere un lavoro di rete.

“GRUPPO -AUTO MUTUO AIUTO DSA”

Il progetto è rivolto agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e si propone di far nascere un gruppo di

auto mutuo aiuto per alunni con DSA. Tale progetto si fonda sulla convinzione che partecipare ad un gruppo di

auto mutuo aiuto può aiutare ad accettare i propri limiti e a superarli, arrivando a scoprire, riconoscere, attivare

e valorizzare le risorse personali con il sostegno di altri per superare momenti di difficoltà, di fatica, di

confusione e di solitudine legati alla diagnosi e alla propria storia emotiva. L’esperienza di ognuno diven ta una

risorsa per tutti e il gruppo aiuta a riconoscere l ’altro come risorsa. La reciprocità di questo scambio, il rispetto

dell ’altro, la fiducia verso se stessi e gli altri contribuiscono a favorire la crescita personale. In tale contesto di

condivisione di esperienze, di consigli, di strategie, di informazioni utili, anche di tipo normativo e legislativo, è

possibile sviluppare atteggiamenti positivi e attivi verso la vita e affrontare scelte responsabili, sentendosi

protagonisti del proprio cambiamento, pur consapevoli dei propri limiti. Il gruppo inoltre, può offrire un ambiente

protetto all'interno del quale si scoprono punti di vista differenti, si esprime la propria individualità senza sentirsi

minacciati o giudicati; si mettono in atto dinamiche che consentono di sviluppare e migliorare la qualità della

comunicazione, la creatività, la solidarietà, la fiducia reciproca assieme al senso di comunità. OBIETTIVI

➢ Creare e/o consolidare relazioni sociali positive tali da promuovere il benessere psico-fisico individuale

e la crescita personale e di gruppo, in un clima di stabile accoglienza

➢ Offrire uno spazio di accoglienza, di ascolto e di confronto di gruppo

➢ Contribuire ad individuare i bisogni reali degli alunni, sostenendoli e aiutandoli a scoprire le risorse

personali e ad individuare strategie di risoluzione dei problemi

➢ Accrescere il sentimento di stima e di fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità, per una diversa

concezione del sé e per la costruzione di una identità più positiva

➢ Far crescere la motivazione allo studio

➢ Sviluppare capacità di prendere decisioni responsabili

➢ Sviluppare la consapevolezza del proprio disturbo specifico di apprendimento, migliorando le

conoscenze relative alla dislessia, alla disortografia, alla disgrafia e alla discalculia

➢ Creare un luogo di scambio di informazioni relativamente alle norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento (la legge 170/2010) e relativamente alla compilazione del Piano Didattico

Personalizzato

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➢ Creare l’idea del “gruppo” trasferibile negli anni scolastici successivi.

DESTINATARI

Il progetto è rivolto a tutti gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento della Scuola Secondaria di primo

Grado. METODOLOGIA

L’insegnante di riferimento illustrerà l’iniziativa a tutti gli alunni e insieme al Dirigente informerà le rispettive

famiglie dell’iniziativa.

L’insegnante di riferimento che seguirà il gruppo si propone di: facilitare il gruppo, valorizzando e facilitando la comunicazione circolare;

orientare la comunicazione del gruppo rispetto ai temi e ai punti condivisi dallo stesso gruppo;

creare un clima accogliente e di fiducia;

contenere l’ansia;

aiutare i ragazzi a riflettere e a ridefinire i propri problemi;

valorizzare gli interventi;

nell ’ottica dell ’ empowerment, incrementare nel ragazzo/a il livello di consapevolezza delle proprie difficoltà e stimolare la ricerca di risorse personali per trovare possibili soluzioni.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Terrà conto di:

verifica in itinere e finale dell'andamento delle azioni e dei risultati conseguiti; autovalutazione – individuale e di gruppo - da parte degli alunni; capacità di lavorare in gruppo (collaborazione, capacità di risolvere conflitti, capacità di

coinvolgimento di tutti); qualità degli interventi. Attraverso i seguenti strumenti: osservazione dei comportamenti individuali e di gruppo; condivisione di osservazioni degli insegnanti nei Consigli di Classe; incontri periodici tra referente del progetto e Dirigente scolastico con valutazione dell 'efficacia del

progetto.

“PROGETTO CONSULENZA PSICOLOGIA SCOLASTICA”

Il Progetto intende offrire ai docenti un’opportunità per rispondere al bisogno di una consulenza psicologica all'interno dell'istituto con l’obiettivo di cogliere e affrontare le difficoltà e problematiche emergenti nel percorso

scolastico dei bambini o ragazzini con bisogni educativi non certificati (difficoltà di apprendimento / flessioni del rendimento, difficoltà relazionali / emozionali). La psicologia scolastica può contribuire infatti a lla promozione

del benessere psicologico ed emotivo dei bambini e degli adolescenti a scuola e alla prevenzione del disagio.

Obiettivi:

. offrire ai docenti una consulenza su tematiche educative e psicologiche;

. coadiuvare i docenti nella lettura di segnali di disagio (difficoltà nell ’apprendimento scolastico o nel

comportamento) . individuare strategie di intervento utili per l'apprendimento e per l'inclusione prevenendo il disagio e

riducendo i fattori di rischio

. lavorare con gli insegnanti nei Consigli di classe per offrire strumenti di lettura;

. sostenere un processo di riflessione e condivisione di dubbi e problematiche mediante occasioni di confronto e di sostegno;

. favorire e facilitare relazioni e comunicazioni con bambini/ragazzi e famiglie, sostenendo le capacità di ascolto e la gestione delle emozioni.

. orientare nell’individuazione dei servizi utili a risolvere eventuali problemi più gravi.

Metodologia:

. Consulenza individuale e/o incontri con gruppi di insegnanti/Consigli di Classe

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Verifica e Valutazione:

INDICATORI DI QUALITÀ:

. adesione dei docenti alla proposta

. approvazione all’interno degli organi collegiali

. valutazione positiva da parte dei docenti

STRUMENTI E MODALITÀ DI MONITORAGGIO:

. presentazione e verifica delle attività del Progetto negli organi collegiali

. verbali relativi alle attività

. questionario rivolto ai docenti coinvolti, su aspetti organizzativi e sull’efficacia

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ORIENTAMENTO

La scuola del primo ciclo è anche scuola dell’Orientamento, impegnata a far acquisire, accanto agli strumenti culturali di base, la conoscenza di sé e la consapevolezza delle proprie potenzialità, interessi, abilità, competenze e attitudini, necessarie per essere in grado di fare scelte adeguate e formulare un primo progetto

per un percorso formativo al fine di prevenire difficoltà, insuccessi, emarginazione.

Obiettivi

considerare l’attività sull’orientamento come momento didattico sia formativo che informativo; adottare una didattica che indirizzi l’alunno ad auto -valutarsi e a diventare consapevole delle proprie

strategie cognitive per poterle migliorare; dare ai genitori maggiore consapevolezza del particolare momento psicologico che i giovani attraversano

nel passaggio fra scuole secondarie di primo e secondo grado;

coinvolgere in modo attivo la famiglia nel percorso scolastico del figlio; creare un gruppo misto di progettazione composto da docenti delle scuole secondarie di primo e secondo

grado presenti nel territorio. Partecipare alla Rete territoriale sui servizi di orientamento.

Esiti attesi

una riduzione delle ripetenze e degli abbandoni scolastici una modifica dei flussi fra scuola secondaria di I grado e scuole secondarie di II grado (anche in

relazione alle mutevoli realtà del mondo del lavoro) un uso tempestivo e mirato delle attività di recupero e potenziamento

un minore disagio scolastico una maggiore soddisfazione personale dei docenti

una maggiore partecipazione dei genitori

una diminuzione dei “passaggi” dentro e tra sistemi formativi.

L’istituto aderisce alla Rete provinciale per l’Orientamento il cui obiettivo è indirizzare l’alunno a scelte di vita e

scolastiche mirate. Vengono proposte attività informative e formative che hanno come obiettivi una maggiore conoscenza di sé, delle proprie caratteristiche comportamentali, motivazionali e attitudinali. Nell’anno scolastico 2016-17 sarà attivata la sperimentazione di un progetto “Contrastare gli stereotipi” in due classi della scuola Primaria, finalizzato alla conoscenza di sé e delle proprie potenzialità e a favorire la maturazione di una propria capacità decisionale.

Progetto “IMPARIAMO AD ORIENTARCI” per la scuola secondaria di primo grado

finalità

Promuovere delle attività ed attuare dei percorsi formativi per garantire

all’alunno una maggiore consapevolezza nella scelta della scuola superiore di secondo grado.

obiettivi formativi CLASSE PRIMA

1. Socializzare con il nuovo contesto scolastico. 2. Esplorare le risorse personali da investire nella nuova esperienza

scolastica. 3. Sviluppare le capacità di auto-monitoraggio sull’andamento della propria

attività formativa.

4. Conoscere il territorio di appartenenza (comune, provincia). 5. Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro nel settore primario.

Attività previste

A. Creazione di un quaderno o un di ipertesto (possibilmente personalizzandolo con delle foto o delle immagini a scelta dell ’alunno) in cui

raccogliere le varie attività svolte per l ’orientamento. Il quaderno verrà conservato ed arricchito nel corso del triennio.

B. Svolgimento delle attività presenti nel primo quaderno di orientamento

proposto dalla rete bellunorienta: “Raccolgo informazioni su di me, il mondo”. Inserimento delle schede e delle riflessioni emerse nel quaderno di orientamento.

C. Progetto accoglienza. D. Svolgimento di attività che promuovano:

la socializzazione;

la riflessione sul percorso svolto e da fare, valutando e riflettendo su problematiche emerse su punti di forza e debolezza; relazione dei

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singoli alunni sulle riflessioni che sono emerse; inserimento della

relazione nel quaderno d’orientamento. la conoscenza di sé e del contesto di vita.

E. Relazionare oralmente o per iscritto le attività significative svolte nelle

diverse discipline (gite, uscite, dibattiti…) ed inserire il prodotto nel quaderno di orientamento.

F. Svolgimento delle attività proposte nel quaderno dei progetti e dei laboratori

allegato al libro di antologia (in particolare la parte dedicata alla scuola, alle regole e agli insegnanti).

G. Promuovere la conoscenza del territorio anche attraverso la partecipazione

a dei laboratori presso il museo di Seravella. In particolare si consigliano: “i lavori di un tempo”; “io vivo in montagna”.

H. Visitare aziende agricole nel territorio.

I. Promuovere l’incontro con operatori delle associazioni Proloco locali.

obiettivi formativi CLASSE SECONDA

1. Esplorare gli interessi personali. 2. Riflettere sul processo decisionale e sulle strategie per scegliere. 3. Conoscere ed imparare ad usare una tabella multicriteriale come supporto

per una scelta consapevole. 4. Conoscere alcune trappole cognitive che possono influenzare la scelta. 5. Conoscere il sistema formativo italiano.

6. Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro nel settore secondario.

Attività previste

▪ Compilare il secondo e parte del terzo quaderno di orientamento proposti dalla rete bellunorienta: “credenze di efficacia” e “attitudini ed interessi”.

▪ Partecipazione al training sulle abilità di scelta (Azione B3), proposto dalla

rete di orientamento “bellunorienta”e consegna di una relazione personalizzata.

▪ Presentazione del sistema formativo italiano e confronto con quello tedesco ed anglosassone.

▪ Promuozione fierainform@ (19/20 novembre 2016) in cui i ragazzi hanno la possibilità di: 1) esplorare i propri interessi formativi e di confrontarsi con operatori della scuola di interesse; 2) incontrare e confrontarsi

(individualmente o con i propri familiari) con operatori esperti di orientamento per riflettere se indecisi (servizio counsoling);

▪ Promuovere attività di progettazione e problem solwing.

▪ Proporre una tabella multicriteriale come strumento di supporto nella scelta. ▪ Conoscere il settore secondario: visita aziende/imprese industriali

significative per l’economia del territorio.

▪ Organizzazione a scuola di laboratori esperienziali attraverso la collaborazione con scuole superiori del territorio (progetto “Un la voro da scoprire” in collaborazione con Enaip di Longarone).

obiettivi formativi CLASSE TERZA

1. Esplorare le attitudini personali in funzione della scelta.

2. Riflettere sul rapporto esistente tra scelte scolastiche e professionali e un progetto di vita.

3. Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione funzionali alla scelta.

4. Saper usare una tabella multicriteriale per scegliere in modo razionale. 5. Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro nel settore terziario.

Attività previste

A. Svolgere le attività del quarto quaderno di orientamento proposto dalla rete bellunorienta: “le decisioni”.

B. Organizzazione/partecipazione “Cesiorienta”: già da qualche anno, gli alunni delle terze vengono guidati ad organizzare questo evento, in cui ragazzi di hanno la possibilità di confrontarsi con alunni che frequentano le

superiori e che presentano la loro esperienza nel nuovo ambiente formativo. C. Promozione alle visite guidate nelle scuole (Porte Aperte). D. Promozione e coordinamento per la partecipazione ai Laboratori

esperienziali organizzati dalla rete Bellunorienta. E. Promozione dei vari momenti di riflessione sull ’orientamento promossi dalla

rete:

fierainform@ (19/20 novembre 2016) in cui i ragazzi hanno la possibilità di: 1) esplorare i propri interessi formativi e di confrontarsi con operatori della scuola di interesse; 2) incontrare e confrontarsi (individualmente o

con i propri familiari) con operatori esperti di orientamento per riflettere se indecisi (servizio counseling);

partecipazione ad incontri formativi per genitori con esperti di

orientamento;

partecipazione ad incontri formativi per genitori con esperti dei sistemi

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formativi e del lavoro

F. Sportello di orientamento alla scelta organizzato e seguito dalla prof.ssa Catello all’interno dello “Spazio ascolto”.

G. Consiglio Orientativo: certificazione finale prodotta dal consiglio di classe IIIª

. H. Utilizzazione della tabella multicriteriale per riflettere sulla propria scelta. I. Approfondire o riepilogare gli argomenti relativi al mondo dell 'economia

(settori produttivi, l'impresa, il capitale, la banca..,) Completamento visite ad attività produttive (settore terziario: servizi, Banca…) Il lavoro nella Costituzione, La sicurezza nel lavoro, la legge 626, educazione alla legalità

Sviluppo di tematiche inerenti all’evoluzione storico – sociale del lavoro. J. Svolgimento di attività di ricerca delle informazioni attraverso:

lavori di gruppo fatti in classe in cui i ragazzi possano scambiarsi le

informazioni e confrontarsi tra loro.

attività che guidino i ragazz i all’esplorazione dei siti delle scuole;

attività che guidino i ragazzi all’esplorazione dei siti www.bellunorienta.it e www.bellunorienta.it

K. Momenti di confronto con alcuni operatori dei tre settori economici presenti nel territorio (per il tempo prolungato).

Il Progetto Orientamento è reperibile sul sito dell’Istituto.

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COMPETENZE DIGITALI e PIANO DIGITALE TRIENNALE

Negli ultimi anni il nostro Istituto si è dotato di attrezzature informatiche e multimediali e svolge una progressiva azione mirata a far crescere l’uso delle tecnologie informatiche e a dare impulso alla innovazione metodologica da parte dei docenti nella didattica.

La disponibilità e l’accesso alle informazioni in tempo reale è ormai indispensabile per consentire attività didattiche e per perseguire l’impiego delle nuove metodologie didattiche finalizzate al conseguimento delle competenze chiave e di cittadinanza.

. promuovere l’innovazione per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e

dell’apprendimento delle competenze chiave; . diminuire la distanza tra i nuovi stili di apprendimento delle giovani generazioni e le tradizionali

strategie di insegnamento della scuola; . cambiare il ruolo dell’alunno, che diviene più attivo e protagonista del processo di apprendimento; . favorire l’inclusione digitale, incrementando l’accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di

informazioni online anche per studenti disabili, con DSA e BES, stranieri; . diffondere una cultura relativa ad un uso consapevole e responsabile delle tecnologie e della

multimedialità. L’Istituto ha partecipato, per l’accesso ai Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Pon “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 agli avvisi pubblici rivolti alle Istituzioni Scolastiche

statali con l’obiettivo della “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” con due Progetti:

. “Apprendiamo in rete” per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per l'innovazione tecnologica e per l'utilizzo delle tecnologie informatiche (cablaggio delle scuole Primarie)

. “La nostra scuola digitale” per la realizzazione di ambienti digitali, con l’obiettivo di ridefinire l’aula come

ambiente di apprendimento dove le pratiche fanno largo uso di tecnologie digitali Il primo progetto è stato approvato e sarà predisposto l’ormai indispensabile cablaggio delle scuole che consenta un accesso di qualità e sicuro per tutti gli utenti, risolvendo le problematiche finora riscontrate. In caso di approvazione del secondo progetto sarà possibile dotare le scuole di laboratori mobili e si ritiene che questo fungerà da leva per modificare il modo di fare scuola, ripensando ruoli e strategie didattiche. Attraverso la connessione in rete web sarà infatti progressivamente possibile strutturare modelli di classe in cui gli alunni e i docenti interagiscano con lavagne LIM, tablet e notebook con modalità didattiche co-costruttive e cooperative, superando l’impostazione frontale della lezione, favorendo una didattica meno trasmissiva e più

operativa. Si aprirà la possibilità di superare il tradizionale laboratorio di informatica, che limita la didattica digitale in spazi/tempi specifici e di configurare le aule attrezzandole a prevedere una didattica innovativa, aumentata dalle nuove tecnologie. Le ‘competenze digitali’ sono al tempo stesso inserite nell’impianto complessivo delle competenze chiave e dei traguardi da raggiungere, essenziali oggi per l’apprendimento

permanente e per l’esercizio di cittadinanza.

Poter sperimentare le potenzialità della LIM e del tablet nella pratica quotidiana, individualmente, in pic coli

gruppi e nel contesto classe costituisce un’importante occasione di inclusione per tutti gli alunni poiché si avrà

la possibilità di sollecitare stili cognitivi differenti, di attuare un approccio più rispettoso dei tempi di ciascuno, di

favorire l’interazione e la partecipazione, coinvolgendo gli alunni stessi nell’azione di progettazione della

lezione, creando nella classe un contesto di apprendimento personalizzato. In particolare la modalità

multimediale di presentazione e di fruizione dei contenut i, la possibilità di interazione e di ripetizione del

materiale presentato, l’opportunità di ‘manipolare’ concetti astratti, l’attivazione dei diversi canali sensoriali,

rappresentano un punto di forza nei confronti di alunni in difficoltà. Il nostro istituto “al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la

tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale” (L. 107 del 13/7/2015 commi 56-57-58-59), promuove l’avvio, all’interno del proprio Piano Triennale per l’Offerta Formativa, del Piano Nazionale per la Scuola Digitale.

E’ stata individuata la figura dell’ANIMATORE DIGITALE che sarà formato in modo specifico affinché si possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all 'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola

digitale”(Nota MIUR Prot. n° 17791 del 19/11/2015). Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola. Il suo profilo è rivolto a:

• stimolare la formazione interna della scuola rispetto agli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi e la coordinazione della partecipazione della comunità scolastica alle altre attività

formative, ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi;

• coinvolgimento della comunità scolastica sui temi del PNSD, favorendo e stimolando la partecipazione degli studenti nell’organizzazione di workshop o di altre attività, anche aprendo i momenti formativi alle

famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

• individuazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche innovative sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa.

Per il raggiungimento degli obiettivi previsti da questo Piano, l’Animatore Digitale collaborerà con l’intero staff della scuola e in particolare con il Team Digitale, il Dirigente, la DSGA e i soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione di quanto previsto dal Piano; inoltre potrà coordinarsi con

altri Animatori Digitali del territorio, anche attraverso specifici gruppi di lavoro.

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Il PIANO DIGITALE TRIENNALE, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio scolastico, prevede i seguenti interventi:

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

FORMAZIONE INTERNA

• Socializzazione fra i docenti del Piano Nazionale Scuola Digitale, attraverso la pubblicazione nel sito dei documenti relativi al PNSD.

• Formazione base per l’utilizzo del registro elettronico adottato nel corrente anno scolastico.

• Supporto all’utilizzo delle funzioni base del registro elettronico. • Formazione specifica dell’animatore digitale. • Formazione specifica del team digitale. • Formazione sulle competenze digitali per corpo docenti, del personale

amministrativo e tecnico • Formazione sulla sicurezza e la privacy in rete. • Formazione su programmi specifici a supporto della didattica per i

BES (costruzione mappe, pacchetto DSA, …) • Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti

nell’Istituto. • Formazione base all’uso di strumenti per la creazione di questionari on

line (moduli google, questbase di Fidenia) • Ricognizione delle esigenze e delle richieste del corpo docente,

attraverso la somministrazione di questionari on line realizzati ad hoc. • Promozione alla partecipazione a bandi nazionali ed europei,

riguardanti la diffusione del digitale a scuola e le azioni del PSND.

COINVOLGIMENTO DELLA

COMUNITA’ SCOLASTICA

• Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Utilizzo in via sperimentale di strumenti per la condivisione tra docenti

e con gli alunni (mail, piattaforma, google drive...) • Socializzazione dei risultati emersi dai questionari on line per la

ricognizione dei bisogni dei docenti. • Promozione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai

genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyber bullismo)

• Stesura con la DS del regolamento sull’uso da parte dei docenti del registro elettronico.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

• Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione anche con l’accesso ai fondi PON-FESR;

• Integrazione ed estensione della rete informatica d’Istituto. • Promozione dell’utilizzo di strumenti di scrittura collaborativa (google

drive…) • Creazione di uno spazio per raccogliere e condividere i prodotti

realizzati dal corpo docente per le attività svolte nelle classi.

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

FORMAZIONE INTERNA

• Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in dotazione alla scuola.

• Formazione per ampliamento delle competenze digitali del corpo docente.

• Formazione per la realizzazione di semplici video, utili alla didattica e per documentare eventi/progetti d’Istituto.

• Formazione sulle funzioni avanzate del registro elettronico. • Supporto all’utilizzo delle funzioni avanzate del registro elettronico. • Promuovere l’utilizzo di Google Apps (documenti, fogli di lavoro,

presentazioni, moduli). • Coinvolgimento dei docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione

di metodologie didattiche innovative. • Promozione alla partecipazione a bandi nazionali ed europei

riguardanti la diffusione del digitale a scuola e le azioni del PSND.

COINVOLGIMENTO DELLA

• Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Utilizzo di strumenti per la condivisione tra docenti e con gli alunni

(mail, piattaforma, google drive…)

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COMUNITA’ SCOLASTICA • Promozione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyber bullismo)

• Promozione alla partecipazione alla settimana del coding. • Stimolare i docenti a produrre versioni digitali dei lavori realizzati

nelle classi al fine di renderli più accessibili e condivisibili con l’intero corpo docenti e per la pubblicazione nel sito web di Istituto.

• Apertura alle famiglie del registro elettronico. • Revisione del sito della scuola.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

• Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione anche con l’accesso ai fondi PON-FESR;

• Revisione, integrazione, estensione della rete informatica d’Istituto. • Promuovere attività di coding promuovendo l’utilizzo di software

dedicati (Scretch-up). • Promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: le

piattaforme digitali scolastiche come ambienti di collaborazione fra docenti e studenti (es. piattaforma Fidenia).

• Creare un archivio (cloud) in cui raccogliere i prodotti significativi (progetti, UDA) realizzati all’interno dell’Istituto.

• Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa: flipped classroom.

• Promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca (es. progetti Etwinning).

• Nell’ambito delle attività di orientamento, introduzione della stesura da parte degli studenti di un e-portfolio personale in cui registrare le attività svolte più significative al fine della scelta. Il portfolio digita le potrà essere integrato di anno in anno dai ragazzi.

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

FORMAZIONE INTERNA

• Ricognizione delle esigenze e delle richieste del corpo docente, attraverso la somministrazione di questionari on line realizzati ad hoc al fine di individuare nuove soluzioni tecnologiche su cui formarsi negli anni successivi.

• Promozione alla partecipazione a bandi nazionali ed europei riguardanti la diffusione del digitale a scuola e le azioni del PSND.

COINVOLGIMENTO DELLA

COMUNITA’ SCOLASTICA

• Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Utilizzo di strumenti per la condivisione tra docenti e con gli alunni

(mail, piattaforma, google drive…) • Promozione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai

genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, cyber bullismo)

• Promuovere alla partecipazione alla settimana del coding. • Promuovere la realizzazione di una comunità anche on line con

famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

• Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.

• Costruzione e condivisione di contenuti digitali da utilizzare in classe. • Creazione curricola verticali per la costruzione di competenze digitali. • Promuovere la collaborazione e la comunicazione in rete: dalle

piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca (es. progetti Etwinning).

Durante il triennio, il presente Piano potrà subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze dell’Istituzione Scolastica ed eventualmente in relazione ai progetti PON, che verranno proposti. Alla fine di ogni anno scolastico verranno predisposti dei momenti di autovalutazione mediante la compilazione di

questionari on line creati ad hoc, per favorire una più attenta ricognizione dei bisogni dei docenti e per stimolare lo sviluppo progressivo delle competenze digitali degli studenti.

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CONTINUITÀ

Il progetto nasce dall 'esigenza primaria di garantire il diritto degli alunni a un percorso formativo organico e

completo. La continuità tra i diversi ordini di scuola rappresenta quindi l'asse portante affinché lo sviluppo

integrale di ogni bambino avvenga in maniera armoniosa ed efficace. Un percorso di continuità prevede

una stretta e continua collaborazione tra tutti i docenti dell’Istituto che miri a:

➢ una CONTINUITA’ CURRICOLARE, espressa nel curricolo verticale, per competenze

trasversali, secondo le Indicazioni Nazionali e le Raccomandazioni europee

➢ una CONTINUITA’ NELLA VALUTAZIONE, che tiene conto della certificazione delle

competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado

(primo ciclo dell’Istruzione), espressa nella condivisione dei livelli di competenza disciplinare e delle competenze sociali e civiche

➢ una CONTINUITA’ PROGETTUALE di macro aree per lo sviluppo integrale degli alunni,

quali l’educazione alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, all’affettività.

Tale progetto ha anche l’intento di abbracciare le fasce di età interessate prima della frequenza alla scuola

dell’infanzia e dopo il primo ciclo d’istruzione. Pertanto sono da considerarsi parte integrante di esso i

momenti di SCUOLA APERTA, con attività di accoglienza, per i bambini minori di 3 anni e il progetto

ORIENTAMENTO, che permette ai ragazzi di 14 anni di valutare le opportunità di studio dopo l’obbligo

scolastico del primo ciclo, nel rispetto delle personali potenzialità e attitudini. Esso infatti trova maggior attuazione nelle fasi di passaggio tra un ordine di scuola e l’altro.

Lo stesso progetto trova la sua continuità nelle at tività di ACCOGLIENZA progettate all’inizio di ogni anno scolastico, in ciascun plesso dell’Istituto Comprensivo.

Finalità del progetto

- Potenziare lo sviluppo del bambino e del ragazzo per favorire la presa di coscienza di sé, dei propri bisogni e dei propri mezzi

espressivi. - Orientare e sostenere i bambini e i ragazzi nel passaggio da un

ordine di scuola all’altro.

- Far superare ansie e timori legati al passaggio dalla scuola di grado inferiore a quella di grado superiore.

- Favorire l ’inserimento di c iascuno, compresi i bambini disabili e/o in

difficoltà, migliorando l’autostima e l’autonomia personale. - Stimolare la curiosità. - Familiarizzare con l’ambiente della scuola di grado superiore.

- Agevolare scambi di informazioni tra insegnanti, creare un clima di collaborazione e di costruttivo confronto.

Classi interessate

Sezioni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia statali e non, classi prime della scuola primaria,

classi quinte delle scuole primarie alcune classi delle scuole secondarie di 1° grado di Cesiomaggiore e dell’I.C. di Feltre

Classi terze della scuola secondaria di Cesiomaggiore

Destinatari Bambini di due anni e mezzo/tre, frequentanti asili nido e non, alunni di 5 anni frequentanti la scuola dell’infanzia, alunni delle classi 1^ e 5^ della scuola primaria

alunni delle classi 1^ e 3^ della scuola secondaria

Ambito progettuale

Gli alunni dei diversi ordini di scuola si incontrano per le attività preventivamente progettate e organizzate dagli insegnanti, condividendo spazi, tempi, esperienze di lavoro scolastico.

Il progetto viene realizzato in ogni plesso di scuola dell ’infanzia (per i bambini di 2 anni e mezzo), di scuola primaria (per gli alunni dell ’ultimo anno dell ’infanzia); presso gli spazi delle scuole secondarie (per le classi

quinte) e presso le scuole secondarie di secondo grado (per i ragazzi di terza)

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Steps 1. Riunioni tra gli insegnanti interessati per la definizione del tema

operativo da trattare e la stesura delle attività previste: definizione di tempi, luoghi e materiali necessari per la loro realizzazione; definizione dei ruoli di ciascuno.

2. Realizzazione dei percorsi progettati presso i plessi stabiliti. 3. Condivisione di momenti informali-ricreativi (ricreazione). 4. Visita delle scuole, con la scoperta degli spazi e delle loro funzioni.

Durata L’intero anno scolastico

Risorse umane utilizzate per la realizzazione e

coordinazione

Gli insegnanti delle classi e delle scuole interessate

Spese previste Materiale di facile consumo Trasporto per raggiungere le scuole Primarie di riferimento per i bambini delle scuole dell’Infanzia di Pez e per raggiungere la scuola secondaria di

riferimento per i ragazzi delle primarie di Nemeggio e di Villabruna Trasporto per raggiungere le scuole secondarie di secondo grado (Progetto Orientamento).

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IL CURRICOLO

Con l’autonomia scolastica il curricolo, elaborato collegialmente dai docenti sulla base delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”, costituisce il punto di riferimento di ogni insegnante per la progettazione educativo -didattica e la valutazione degli alunni. “Ogni scuola predispone il curricolo all ’interno del Piano dell ’offerta formativa con riferimento al profilo dello

studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.” (dalle Indicazioni nazionali per il curricolo). L’Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore configura la propria offerta formativa nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti, considerando le peculiarità culturali, sociali ed economiche del territorio e le esigenze della

collettività, ottimizzando le risorse a disposizione, umane, finanziarie e materiali. Nell’ottica della continuità educativa e didattica che caratterizza un Istituto Comprensivo, particolare attenzione

è stata dedicata alla costruzione del curricolo verticale, attraverso l’individuazione delle competenze e degli

indicatori essenziali del percorso di apprendimento nell’arco di tutto il primo ciclo dell’istruzione, nel quadro

delle finalità generali e degli obiettivi previs ti dalle “Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia

e per il primo ciclo d’istruzione” (D.M. 254 del 16 nov. 2012 in G.U. n 30 del 5 febbraio 2013). In allegato il CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA, il CURRICOLO VERTICALE PER DISCIPLINE e il CURRICOLO di ED. alla SICUREZZA.

ATTIVITA’ PROGETTUALI

Il Piano dell 'Offerta Formativa di questo Istituto è ampliato e integrato da PROGETTI e ATTIVITÀ armonicamente inseriti nella programmazione educativa e didattica di ciascuna classe, che favoriscono i collegamenti interdisciplinari e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e

relazionale dei singoli, riconducibili ai seguenti ambiti: ▪ ACCOGLIENZA E INCLUSIONE

▪ ORIENTAMENTO

▪ POTENZIAMENTO COMPETENZE

▪ EDUCAZIONE AMBIENTALE E CULTURA LOCALE

▪ EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA

▪ LINGUAGGI ESPRESSIVI

▪ EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITA’

▪ EDUCAZIONE INTERCULTURALE

▪ EDUCAZIONE MOTORIA E SPORTIVA

▪ USCITE E VISITE GUIDATE

utilizzando le risorse umane e professionali presenti nella Scuola, attraverso un rapporto costruttivo e collaborativo con le Famiglie, gli Enti Locali, le Agenzie educative e le Associazioni presenti sul Territorio.

EDUCAZIONE AMBIENTALE E CULTURA LOCALE

L’Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore è impegnato a promuovere nel territorio, attraverso i suoi alunni, atteggiamenti culturali più favorevoli alla tutela del patrimonio naturale. La scuola, attraverso i suoi operatori, è convinta infatti che il rispetto e la salvaguardia della natura partano inevitabilmente dalla sua conoscenza. Per questo essa sta cercando di avvicinare gli studenti ad

un’informazione corretta e completa sull’ambiente che caratterizza le zone montane della Provincia di Belluno e, in particolare, l’area del Parco delle Dolomiti Bellunesi. Risulta importante perciò fornire una descrizione il più possibile integrata di quei fattori naturali, antropici, economici e di gestione che risultano, nelle realtà, indissolubilmente legati gli uni agli altri. Affinché l’approccio conoscitivo non sia esclusivamente teorico ci si avvale della consulenza e della presenza di esperti naturalistici che, attraverso la percorrenza di alcuni itinerari classici all’interno del Parco, stimolano la

verifica diretta della ricchezza delle valenze naturali espresse dal territorio. Si osservano le “tessere ambientali”, si raccolgono e si classificano campioni e documenti, si fotografa, si disegna, si scrive. Si stimolano la curiosità e la capacità di osservazione e descrizione; si danno “piccoli” strumenti e metodi per la ricerca scientifica e naturalistica. La “ricerca d’ambiente”, attraverso l’interdisciplinarietà, inoltre, s viluppa una mentalità scientifica rigorosa che permetterà agli alunni di costruirsi opinioni fondate e consapevoli, consci che ogni loro azione, ogni intervento

umano ha delle conseguenze sull’equilibrio naturale. Infatti, la linea educativa che vogliamo sia condivisa nella prassi quotidiana delle nostre scuole è quella di far crescere alunni liberi, responsabili, autonomi nel muoversi e costruttivamente rispettosi di persone e cose.

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In molte classi sono presenti iniziative grandi e piccole di educazione ambientale, sia attraverso lo studio delle scienze, sia attraverso le iniziative per conoscere il proprio territorio.

Ogni team di docenti indicherà nella sua programmazione annuale le proprie iniziative in questo settore.

Abbiamo individuato alcuni progetti comuni nell’ Istituto, per promuovere negli alunni e negli adulti la conoscenza e la valorizzazione nel territorio circostante. Gli alunni dell’Istituto partecipano a progetti proposti dall’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e da

altre Agenzie Educative e Associazioni, attive nell’ambito della conoscenza e tutela ambientale, ed effettuano uscite sul territorio.

L’Istituto aderisce inoltre a progetti educativi per promuovere il miglioramento della qualità della raccolta differenziata con la Comunità Montana Feltrina.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA

La scuola viene indicata come luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il DLgs 81/08 e in particolare l’articolo 11 del Decreto prevede “l’inserimento in ogni attività scolastica di

specifici percorsi formativi interdisciplinari, volti a favorire le tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie scolastiche”. La scuola è un ambiente di vita nel quale si educa e un edificio nel quale si vive: un ambiente sicuro prepara alunni consapevoli che, a loro volta, rendono l’ambiente scuola sicuro grazie all’assunzione di atteggiamenti responsabili, che vengono proposti in un percorso che inizia dalla scuola de ll’infanzia e prosegue nella scuola primaria e nella scuola secondaria.

Questo Istituto, aderendo alla Rete per la sicurezza RESIS e alla Rete di Scuole, Comuni, Unità Operative dell ’U.L.S.S. e associazioni del volontariato che promuovono la salute, si propone, fra le altre finalità, quella di formare individui che:

- stiano bene fisicamente

- stiano bene con se stessi - stiano bene con gli altri (nei vari ambiti: famiglia, scuola, gruppo dei pari, strutture sociali, sportive,

religiose ecc.) - vivano in condizioni sociali che diano serenità, certezze e sicurezza

- vivano in un ambiente sano - vivano in un contesto gratificante

- sappiano individuare, proporre e seguire stili di vita corretti - riconoscano valori fondamentali quali la solidarietà, l’impegno sociale, il rispetto e l’accoglienza delle

diversità - siano in grado di fare scelte ponderate

- siano in grado di diventare cittadini responsabili - Pertanto il nostro Istituto, nella realizzazione del Piano di educazione e promozione alla salute e

alla sicurezza, si prefigge i seguenti obiettivi: - responsabilizzare gli alunni, le componenti scolastiche, le famiglie, la comunità e le istituzioni nei

confronti della salute - incoraggiare stili di vita sani

- promuovere l’autostima degli alunni mettendoli in grado di esprimere tutte le loro potenzialità - identificare percorsi chiari per l’educazione, la promozione alla salute e la sicurezza - favorire buoni rapporti fra chi opera nella scuola: Dirigente, alunni, insegnanti, personale, famiglie e

comunità - favorire un proficuo e sereno inserimento per chi inizia una nuova esperienza scolastica - favorire il coinvolgimento fattivo e la collaborazione fra scuola e famiglia - concordare un curricolo educativo il cui obiettivo primario sia finalizzato a ricercare model li educativi

che coinvolgano attivamente tutta l’Istituzione Scolastica (nelle sue varie componenti) e la comunità - fornire agli alunni conoscenze e competenze necessarie per consentire di prendere decisioni

consapevoli riguardanti il loro futuro e promuovere azioni atte a preservare l’ambiente in termini di sicurezza, salubrità, vivibilità e sostenibilità delle risorse considerate gli interventi di educazione e promozione alla salute come risorsa educativa interdisciplinare, non solo scolastica ma s ociale

- acquisire comportamenti adeguati sia in situazioni normali (scolastiche e non) che in situazioni di emergenza (incendi e terremoti).

Il nostro Istituto ha predisposto un curricolo di formazione rivolto agli studenti dei vari ordini, per promuovere

l’educazione alla sicurezza e la conoscenza di tecniche di primo soccorso, in collaborazione con il servizio di

emergenza territoriale (comma 10 legge 107/2015).

Verifiche dei percorsi intrapresi

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Le verifiche di qualità e quantità delle attività svolte, avverranno attraverso:

- Indicatori di percorso (n° classi aderenti al progetto, n° individui raggiunti con gli interventi)

- Indicatori di esito (grado di soddisfazione raggiunto dai soggetti destinatari, rilevabile da questionari e test opportunamente predisposti, con metodologia di confronto prima – dopo).

LINGUAGGI ESPRESSIVI

Un posto importante nell’attività didattica delle nostre scuole è costituito dalla sperimentazione dei linguaggi espressivi, verbali e non verbali. Si sviluppa la capacità di conoscere meglio i propri sentimenti ed emozioni, le proprie potenzialità, si affinano inoltre le capacità di ascolto, di comprensione, di interazione con gli altri. La danza, la voce, il teatro, la fotografia sono infatti strumenti molto potenti, in grado di creare situazioni di comunicazioni immediata, evidenziando pregiudizi e stereotipi da eliminare.

Le scuole dell’Istituto aderiscono a progetti, proposti da Associazioni, o da esperti volti alla sperimentazione dei diversi linguaggi espressivi.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITÀ

Ha come scopo l’acquisizione di competenze personali, interpersonali e interculturali che riguardano le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare efficacemente alla vita sociale, sono state individuate le seguenti finalità che approfondiscono il concetto di legalità:

• migliorare nel contesto scolastico la conoscenza, la stima e il rispetto di sé e degli altri;

• riflettere sul concetto di democrazia e di partecipazione; • favorire la conoscenza delle istituzioni (locali, nazionali, sovranazionali); • attivare processi di educazione alla cittadinanza.

In questo contesto in ogni ordine di scuola si svolgono attività, adeguate all’età degli alunni, che si propongono di:

• acquisire l’idea di salute legata al benessere e al rispetto di se stessi; • conoscere e interiorizzare le regole della vita sociale; • conoscere le Istituzioni, le loro funzioni; • favorire il contatto con le Forze dell’ordine e con organismi che si occupano della sicurezza della

comunità(Questura, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Protezione Civile, ANA…);

• diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto (anche mediante attività di intercultura); • promuovere il valore della lealtà nello sport e in ogni contesto; • sensibilizzare al rispetto delle cose comuni attraverso comportamenti responsabili.

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POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE E PARTECIPAZIONE A COMPETIZIONI

L’Istituto promuove la valorizzazione delle eccellenze anche partecipando a diverse iniziative e competizioni a livello provinciale, regionale, nazionale in vari ambiti:

Certificazione lingua Inglese

Concorsi (proposti da USLL, Lions club.. )

Rassegne Teatrali (Teatro in lingua)

Sport: partecipazione a gare e Giochi studenteschi

Giochi matematici proposti dall’università Bocconi - Rally matematico per la scuola Primaria e Secondaria

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

L’attività sportiva scolastica è rivolta a tutti gli alunni, in particolare a que lli della scuola secondaria di primo grado, in continuità e coerenza con i programmi di insegnamento ordinario. Con questa programmazione si vuole offrire una varietà di specialità sportive per dare la possibilità ai ragazzi di ampliare le loro conoscenze ed esperienze motorie e per favorire un corretto e sano sviluppo fisico, in modo da prevenire eventuali paramorfismi. Le Scienze Motorie e Sportive hanno carattere formativo e promozionale e vengono privilegiate attività più facilmente praticabili in loco. In orario antimeridiano potranno essere organizzate le seguenti attività: sci, trekking, arrampicata sportiva, ciclismo MTB, orienteering, atletica leggera, corso di nuoto per la scuola sec. di I° e per la scuola dell’infanzia, pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcio, attività motoria per l’infanzia.

Verifiche dei percorsi intrapresi Le verifiche di qualità e quantità delle attività svolte, avverranno attraverso:

• Indicatori di percorso (n° classi aderenti al progetto, n° individui raggiunti con gli interventi) • Indicatori di esito (grado di soddis fazione raggiunto dai soggetti destinatari, rilevabile da questionari e

test opportunamente predisposti, con metodologia di confronto prima – dopo).

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

In stretta relazione con le programmazioni didattiche delle varie sezioni/classi vengono programmate visite guidate e d’istruzione a mostre, monumenti, musei, località di interesse storico, artistico e naturalistico; sono programmate, inoltre, uscite in orario scolastico per visitare particolari realtà del territorio in cui la scuola opera, per assistere a rappresentazioni teatrali, in lingua italiana e straniera, a concerti. Per queste attività è richiesta la partecipazione di almeno l’80% degli alunni interessati; particolare considerazione, pertanto, deve essere riservata dal Consiglio di Classe a eventuali problemi di natura economica, che possono ostacolare la partecipazione di tutti gli alunni.

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L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

METODOLOGIE DIDATTICHE

Con lo scopo di prevedere contesti e situazioni in cui ciascuno possa mettere a frutto le proprie risorse e sviluppare le proprie potenzialità, gli insegnanti sono impegnati a:

• rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale d’istituto, anche attra verso la costituzione dei dipartimenti e la realizzazione di percorsi didattici e valutativi condivisi, migliorando la continuità tra diversi ordini;

• costruire delle Unità di Apprendimento (UDA) che si propongono di sviluppare e accrescere le competenze chiave e di cittadinanza, attraverso il contributo di diverse discipline e la realizzazione di

prodotti materiali o immateriali.

• operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà (a

partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES), sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;

• superare la dimensione trasmissiva dell ’insegnamento e modificare l ’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l ’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, garantendo un maggiore coinvolgimento attivo degli studenti. Oltre alla lezione frontale si utilizzano le seguenti metodologie:

➢ Lavoro di gruppo e/o a coppie, a classi aperte ➢ Apprendimento cooperativo

➢ Tutoring (apprendimento fra pari)➢ Didattica attiva

➢ Apprendimento per scoperta➢ Utilizzo di tecnologie multimediali e della LIM

➢ Autonomia organizzativa

➢ Didattica multisensoriale: uso di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico)

generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare le competenze digitali degli studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale;

rendere l’offerta formativa sempre più verificabile, con rilevazione anche dei risultati a distanza come strumento di valutazione;

curare la comunicazione, la socializzazione e la condivisione, tra il personale, gli alunni e le famiglie, delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalit à di gestione,

i risultati conseguiti;

implementare il Patto Educativo di Comunità;

accrescere la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti;

sostenere formazione e autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;

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LA VALUTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Nel campo della gestione di un’offerta formativa va precisato che il momento qualificante deve essere trovato nella valutazione dell’operato, onde poter evidenziare le linee conduttrici ideali per il miglioramento futu ro del lavoro educativo.

L’andamento generale del processo formativo sarà verificato dagli Organi collegiali nell’ambito delle rispettive competenze:

dai Consigli di Intersezione e Interclasse

dai Consigli di Classe dal Collegio docenti

al termine dell’anno scolastico dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto È costituita una Unità di Autovalutazione d’Istituto, che coordina le attività di autovalutazione.

Autovalutazione d’Istituto

Dal primo semestre dell’anno 2015 tutte le scuole sono state coinvolte nel processo di autovalutazione, che ha portato dapprima all’ elaborazione del Rapporto di autovalutazione (RAV) e successivamente alla stesura del Piano di Miglioramento (in allegato) per il raggiungimento dei traguardi indicati nel RAV per il prossimo triennio, al termine del quale sarà pubblicato un primo rapporto di rendicontazione sociale, grazie al quale si diffonderanno i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e perseguiti . L’autovalutazione consiste nell’analisi e verifica del proprio servizio, sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni sugli apprendimenti (INVALSI), oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola, ed è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti. Il RAV esprime la capacità della scuola di compiere un’autentica autoanalisi dei punti di forza e di c riticità, alla luce di dati comparabili. Inoltre consente di porre in relazione gli esiti di apprendimento con i processi organizzativo-didattici all’interno del contesto socio-culturale, di individuare le priorità e gli obiettivi di

miglioramento e ha l’obiettivo di responsabilizzare tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati.

Verifica e valutazione dell’attività didattica e degli alunni

I due momenti della verifica e della valutazione devono essere tenuti separati e distinti. Le verifiche saranno inerenti a obiettivi specifici delle unità di apprendimento delle singole discipline. La valutazione dovrà essere individualizzata e fondata sul processo di maturazione personale e cognitiva, tenendo presenti eventuali differenziazioni nel percorso formativo. Dovrà, quindi, tener conto delle s ituazioni di partenza, dei risultati delle

verifiche, dei processi registrati, dell’impegno evidenziato e dell’atteggiamento complessivo anche nelle attività opzionali e di laboratorio. La valutazione terrà conto anche degli obiettivi trasversali. Le verifiche graduate per difficoltà, saranno articolate e formalizzate in base agli indicatori di valutazione e agli obiettivi programmati nel piano di lavoro di ogni singola disciplina; dovranno essere graduate per difficoltà e fornire dei dati precisi su ogni alunno in merito a indicatori prestabiliti. Gli alunni saranno resi consapevoli delle finalità e degli obiettivi generali e specifici cui tendono i diversi aspetti dello studio delle singole discipline, nonché dei progressi personali raggiunti.

Valutazione degli alunni

La valutazione degli alunni fa riferimento al D.P.R. 22.06.2009, n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.

Di norma il Collegio Docenti del nostro Istituto delibera una valutazione quadrimestrale sia per la scuola primaria sia per la secondaria di primo grado

Per la valutazione di fine quadrimestre si terrà conto dei seguenti fattori:

media dei voti nelle varie prove effettuate;

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progressi rilevati rispetto al livello di partenza; impegno e partecipazione nelle attività proposte a scuola e nello svolgimento dei compiti. In sede di scrutinio finale si terrà altresì conto delle concrete possibilità di recupero nelle classi successive e

del comportamento. Per l’ammissione alla classe successiva, la valutazione in ciascuna disciplina non dovrà essere inferiore ai sei decimi.

Sulla scheda della scuola Secondaria - ove le situazioni lo richiedano - le valutazioni in decimi di fine quadrimestre e conclusiva - sono accompagnate da brevi osservazioni inerenti il grado di socializzazione, l’interesse ed il comportamento, l’impegno ed il raggiungimento o meno delle competenze.

La scheda di valutazione sarà consegnata ai genitori al termine del primo quadrimestre da almeno due insegnanti

(nella scuola secondaria di primo grado il Coordinatore e il Segretario della classe stessa). La presentazione della scheda sarà accompagnata da eventuali chiarimenti.

Il documento di valutazione è lo strumento giuridico che attesta il grado degli apprendimenti raggiunto dall’alunno, riferito agli obiettivi di apprendimento e riconducibile alle indicazioni per il curricolo.

Viene compilato due volte l’anno, alla fine del 1° quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico. Il Collegio Docenti ha approvato per la scuola Primaria e la scuola Secondaria di 1° grado i seguenti giudizi in relazione alla valutazione in decimi.

4 l’alunno non ha acquisito i livelli minimi previsti

5 l’alunno ha acquisito solo parzialmente le conoscenze, abilità e

competenze programmate

6 l’alunno ha acquisito le conoscenze, abilità e competenze minime

programmate

7 l’alunno ha acquisito conoscenze, abilità e competenze programmate in

modo più che sufficiente

8 l’alunno ha acquisito le conoscenze, abilità e competenze programmate a

un livello buono

9 l’alunno ha acquisito con sicurezza le competenze richieste

10 l’alunno ha pienamente acquisito le competenze richieste

Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sarà compilata la certificazione delle competenze.

È in fase di elaborazione una griglia di valutazione delle Competenze sociali e civiche

La valutazione del comportamento

Nella scuola Primaria:

INDICATORI del COMPORTAMENTO (voce parte interna del documento di valutazione)

- Conoscenza delle regole.

- Rispetto delle regole nei vari contesti.

- Utilizzo di materiali, attrezzature e sussidi scolastici, propri e altrui.

- Correttezza delle relazioni interpersonali

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DESCRITTORI GIUDIZ IO

Conosce le regole della vita scolastica.

Rispetta le regole con consapevolezza, in tutti i contesti e con senso di

responsabilità.

Utilizza responsabilmente ed in modo appropriato materiali, attrezzature e sussidi ADEGUATO

scolastici.

Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento educato e

rispettoso.

➢ Conosce le regole della vita scolastica.

➢ Generalmente rispetta le regole ma necessita di qualche richiamo.

➢ Generalmente utilizza materiali, attrezzature e sussidi scolastici correttamente, GENERALMENTE

ma talvolta necessita di richiami da parte dell'adulto. ADEGUATO

➢ Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento quasi sempre

educato e rispettoso.

➢ Conosce le regole.

➢ Spesso non rispetta le regole, nonostante i richiami dell'adulto.

➢ In più occasioni utilizza materiali, attrezzature e sussidi scolastici in modo poco PARZIA LM E NTE

appropriato, nonostante i richiami dell'adulto. ADEGUATO

➢ Si relaziona con adulti e compagni assumendo frequentemente atteggiamenti

non educati e irrispettosi.

• Non rispetta le regole e, nonostante i richiami, assume comportamenti pericolosi

per l'incolumità propria ed altrui e/o di grave disturbo per l'attività.

• Utilizza materiali, attrezzature e sussidi scolastici in modo non appropriato, al NON ADEGUA TO

punto da arrecare danno.

• Abitualmente si relaziona con adulti e compagni assumendo atteggiamenti non

educati, offensivi o lesivi della dignità delle persone.

Per fornire un quadro più completo e personalizzato, nel documento di valutazione esiste uno spazio che il team docenti articola per descrivere aspetti rilevanti del bambino, quali la partecipazione, l’attenzione,

l’impegno e l’autonomia.

Nella scuola Secondaria di primo grado:

In sede di scrutinio il Consiglio di classe per la valutazione del comportamento terrà in considerazione:

• la capacità di saper instaurare corrette relazioni con i compagni, gli insegnanti, con il personale scolastico,

• la disponibilità a collaborare con gli altri (nel gruppo-classe e nei gruppi di lavoro);• il rispetto delle regole di civile convivenza, dimostrando capacità di autocontrollo nel linguaggio e negli

atteggiamenti (anche in assenza dell’adulto); • il saper dimostrare senso di responsabilità, impegnandosi a conseguire un'adeguata formazione

culturale e maturazione personale (anche modificando eventuali comportamenti inadeguati).

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Griglia per la valutazione del comportamento

VOTO

INDICATORI DESCRITTORI

10

RISPETTO DEGLI ALTRI E

DELL’AMBIENTE

L’alunno/a e sempre corretto/a nei comportamenti con i docenti e con i compagni; utilizza in modo responsabile e con rispetto il materiale personale e

gli arredi della scuola.

PARTECIPAZIONE Dimostra costante interesse e attenzione; partecipa in modo costruttivo e propositivo alle attività scolastiche; si dimostra collaborativo.

IMPEGNO Assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.

9

RISPETTO DEGLI

ALTRI E DELL’AMBIENTE

L’alunno/a e generalmente corretto/a nei comportamenti con i docenti e con i

compagni; utilizza in modo responsabile e con rispetto il materiale personale e gli arredi della scuola.

PARTECIPAZIONE Dimostra interesse, attenzione e partecipazione attiva alle lezioni.

IMPEGNO Assolve alle consegne in maniera quasi sempre puntuale e costante.

8

RISPETTO DEGLI ALTRI E

DELL’AMBIENTE

L’alunno/a ha un comportamento abbastanza corretto nei confronti dei docenti e dei compagni; utilizza in modo quasi sempre rispettoso il materiale e gli arredi

della scuola.

PARTECIPAZIONE È spesso distratto; disturba a volte il regolare svolgimento delle lezioni.

IMPEGNO Talvolta non rispetta le consegne o svolge in modo incompleto e superficiale i compiti assegnati.

7

RISPETTO DEGLI ALTRI E

DELL’AMBIENTE

L’alunno/a, a volte, ha comportamenti poco corretti nei confronti dei docenti, dei compagni; utilizza in maniera non sempre rispettosa il materiale e gli arredi

scolastici.

PARTECIPAZIONE Partecipa in modo poco collaborativo alle attività scolastiche, dimostra

attenzione discontinua e disturba spesso il regolare svolgimento delle lezioni.

IMPEGNO Spesso non esegue o svolge in modo incompleto e superficiale i compiti assegnati.

6

RISPETTO DEGLI ALTRI E DELL’AMBIENTE

L’alunno/a ha frequenti e reiterati comportamenti scorretti nel rapporto con insegnanti e compagni; utilizza in maniera poco rispettosa il materiale scolastico e gli arredi della scuola.

PARTECIPAZIONE Dimostra disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche proposte; disturba in modo assiduo durante le lezioni.

IMPEGNO Esegue i compiti assegnati in modo discontinuo.

5*

RISPETTO DEGLI

ALTRI E DELL’AMBIENTE

Il comportamento dell’alunno e improntato al mancato rispetto nei confronti dei docenti e dei compagni; l’alunno ha un ruolo negativo nel gruppo classe; ha provocato episodi di grave violazione del Regolamento d’Istituto. Utilizza in

modo irresponsabile e scorretto il materiale e gli arredi scolastici.

PARTECIPAZIONE Dimostra disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche proposte;

disturba in modo assiduo durante le lezioni.

IMPEGNO Esegue saltuariamente i compiti assegnati.

*per quanto riguarda l’insufficienza si tengono presenti le indicazioni ex art.2 c 3 del D. Lgs 1 sett. 2008 n 137.

Il voto assegnato rispecchia la maggior parte dei descrittori indicati, non necessariamente tutti.

Agli indicatori della griglia corrispondono le seguenti competenze da inserire nel registro in corrispondenza

della materia COMPORTAMENTO.

➢ RISPETTO DEGLI ALTRI E DELL’AMBIENTE: l’alunno è capace di rapportarsi in modo rispettoso nei

confronti di insegnanti, compagni e dell’ambiente.

➢ PARTECIPAZIONE: l’alunno segue le lezioni con attenzione, interesse e partecipazione.

➢ IMPEGNO: l’alunno si impegna per raggiungere gli obiettivi previsti.

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La valutazione degli alunni con DSA

Per gli alunni che presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento certificato, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge n. 170, 8 ottobre 2010 e dalle linee guida, sono adottati criteri e modalità di verifica e di valutazione in relazione alle specifiche strategie didattiche adottate, come previsto dal Piano Didattico Personalizzato.

La valutazione degli alunni con disabilità

Per gli alunni disabili, la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard, né quantitativi né qualitativi; inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell'alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un'unica modalità di valutazione degli apprendimenti, che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni di disabilità, essa potrà essere:

uguale a quella della classe;

in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati; differenziata; mista.

La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno. Anche gli alunni certificati verranno valutati con voti in decimi.

Comitato di valutazione

Il nostro Istituto ha costituito, secondo quanto prevede la legge 107 c. 126-130, il Comitato di valutazione che

resterà in carica per tre anni scolastici. Esso è presieduto dal dirigente scolastico ed è composto da tre docenti

dell’istituzione scolastica, da due rappresentanti dei genitori e da un componente esterno individuato dall’Ufficio

Scolastico Regionale.

Esso ha il compito di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo dei docenti, in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collab orazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di nuove pratiche;

delle responsabilità nel coordinamento organizzativo e didattico nella formazione del personale. Il dirigente scolastico, sulla base di questi criteri individuati dal Comitato per la Valutazione dei Docenti,

assegnerà annualmente al Personale docente una somma del fondo di cui al comma 125 sulla base di

motivata valutazione.

Il Comitato esprime inolt re il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il

personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’Organo è composto dal dirigente

scolastico, che lo presiede, e dai docenti; e si integra con la partecipazione del docente cui sono af fidate le

funzioni di Tutor.

In ultimo il comitato valuta il servizio su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed

esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente.

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GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALL’OFFERTA FORMATIVA

PIANO TRIENNALE FORMAZIONE DEL PERSONALE

Dall’anno scolastico 2015-16 la legge 107/15 al c. 124 prevede che “nell 'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”. Per sostenere tutti gli operatori della scuola nei rispettivi piani di sviluppo, al fine di potenziare una professionalità di alto profilo, le iniziative dell’Istituto vengono progettate tenendo conto dei bisogni formativi espressi dal personale docente relativamente ai temi delle competenze educativo-didattiche, relazionali e metodologiche, nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e di sistema in corso. Il Piano di formazione per il triennio di riferimento prevede

• per i docenti le seguenti iniziative di formazione/autoformazione: • continuazione di percorsi relativi alla didattica per competenze, alle modalità di verifica e di

valutazione delle competenze• l’innovazione nella didattica (didattica inclusiva, metodologie attive e cooperative, costruzione

di UDA, sviluppo di competenze nella didattica digitale, insegnamento dell’italiano per lo studio)• formazione in base alle risultanze del RAV e delle prove INVALSI • acquisizione di competenze per la rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento

e include anche l’adesione a corsi progettati anche da Reti di Scuole e cogliendo le opportunità offerte da

MIUR, USR, UST e Enti e Associazioni accreditati, in particolare dal CTI.

Azioni formative specifiche saranno rivolte ai docenti neoassunti. • Per la programmazione delle attività formative rivolte al personale ATA sono previste iniziative di

formazione sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e di formazione per il

potenziamento di competenze nella costruzione di relazioni interpersonali positive. • Per tutto il personale sarà progettata la formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro D.L.vo

81/2008 artt. 36 e 37 e previste figure sensibili impegnante nei temi della sicurezza, della prevenzione e del primo soccorso.

L’Istituto si avvale anche delle risorse e delle competenze interne alla scuola, proponendo la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità del lavoro collegiale per la valorizzazione di tutte le risorse umane coinvolte nel sistema scolastico.

Piano Formazione e Aggiornamento per l’a.s. 2016-17

➢ Didattica per competenze “Progetto Ricerca-azione: progettazione e valutazione per Competenze” proposta da UST Belluno

Per tutto il Collegio Docenti : 3 ore di formazione generale

Nel corso dell’anno scolastico 2016-17 la formazione continuerà come autoformazione d’Istituto in gruppi di lavoro con la guida delle due docenti referenti (10 ore)

➢ Competenze digitali

• PNSD

Dirigente Scolastico, DSGA, Animatore Digitale e team digitale :specifici percorsi di formazione previsti

n.10 docenti: specifici percorsi di formazione previsti nell’ambito del Piano Nazionale Scuola per l’Azione PON 10.8.4-Formazione del personale della scuola “Strategie per la didattica digitale integrata” avvalendosi dell'apporto dei cosiddetti "Snodi formativi territoriali".

• Sicurezza Digitale

per tutto il Collegio Docenti: 4 ore di formazione

Aree tematiche:

E-safety - Realizzazione di ambienti di apprendimento fisici e virtuali sicuri dove realizzare attività didattiche supportate dall’uso delle tecnologie digitali.

Sicurezza in rete: davanti al computer, nelle relazioni interpersonali e con i contenuti.

Comportamenti sicuri in rete e uso sicuro degli strumenti informatici.

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➢ Didattica Inclusiva

Referenti BES : corso di formazione specifico n.2 Docenti

Laboratori Tecnologie didattiche per l’inclusione (sc. Infanzia, costruzione di mappe, pacchetto DSA) – docenti interessati

Formazione con supporto Psicopedagogista

Corsi organizzati dal CTI

Pronti Infanzia…e via

Comincio bene la scuola 1 – 2 – 3

Didattica musicale come pratica inclusiva

➢ Competenze di Cittadinanza Organizzati da ULSS n.2 di Feltre

“Educare alle Life Skills”

Patto Educativo di Comunità: continua la formazione interna relativa al progetto.

➢ Utilizzo registro elettronico

Docenti primarie e secondaria: 4 ore (tutti i docenti) Personale di Segreteria: 6 ore

➢ Docenti neoassunti: formazione specifica

➢ Sicurezza

Sono previste per il personale che non ha completato quanto prescritto dall’art. 37 del D. Lg. 81/2008

n. 4 ore di attività di formazione specifica sulla Sicurezza in data da definire (formazione obbligatoria all’interno delle 40 ore - art.29 c.3° del Piano delle attività per l’a.s. 2016/17) e n. 4 ore di

aggiornamento per i docenti che hanno già concluso la formazione di 12 ore (9 settembre 2016).

I docenti partecipano individualmente anche ad altre proposte formative, che saranno riconosciute se realizzate

da Enti accreditati.

LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI

I genitori, principale punto di riferimento affettivo ed educativo per bambini e ragazzi, partecipano al percorso educativo progettato dalla scuola, condividendo con essa responsabilità ed impegno, nel reciproco rispetto dei ruoli. Sottoscrivono, all’atto dell’iscrizione dei propri figli alla scuola Secondaria di primo grado, il Patto di corresponsabilità. I rapporti degli insegnanti con i genitori vengono promossi nelle seguenti occasioni:

assemblea di classe da tenersi entro il mese di ottobre in occasione dell’elezione dei Consigli di classe, interclasse/sezione;

colloqui generali con le famiglie, uno per ogni quadrimestre per la Scuola dell’ Infanzia e Primaria e sc. sec. di 1° grado;

consegna documento di valutazione per informare le famiglie sui risultati degli scrutini; colloqui individuali in caso di necessità particolari, rilevate dagli stessi insegnanti o dai genitori

(insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria); ricevimento settimanale da parte dei docenti di scuola Secondaria di primo grado (da ottobre a

maggio), fissando appuntamento.

Patto di corresponsabilità

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La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua parte

interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo attraverso la collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. Il patto di corresponsabilità, introdotto nel Regolamento delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria dal D:P:R: n 235 del 21 novembre 2007, stabilisce gli impegni che i docenti, la famiglia, gli allievi e le allieve assumono per perseguire la

realizzazione delle finalità educative e deve essere sottoscritto all’atto dell’iscrizione alla scuola secondaria di primo grado. Dai percorsi di formazione per i Rappresentanti dei genitori proposti negli anni s colastici precedenti e dal confronto di un gruppo di Rappresentanti dei genitori e di insegnanti in merito alle priorità educative, è nata la stesura di un Patto di corresponsabilità per la scuola Secondaria di primo grado, con il supporto di formatori della cooperativa sociale “Thauma “. Il testo è allegato al presente documento. È previsto il monitoraggio dell’andamento del Patto.

PATTO EDUCATIVO DI COMUNITÀ

Dopo tre anni di sperimentazione di un Patto di corresponsabilità educativa co-costruito tra la scuola e le famiglie degli alunni della scuola Secondaria di primo grado - con risultati apprezzabili - l 'Istituto si è fatto promotore del coinvolgimento di altri attori a responsabilità educativa del territorio, per la co-costruzione nel corso dell’a.s. 2014-15 di un Patto Educativo di Comunità, in cui la Scuola, le Amministrazioni Comunali, le

Società sportive, le Parrocchie e le Famiglie si impegnano a dialogare e a collaborare in un’ottica di rete educativa solidale, nel rispetto dei rispettivi ruoli e specificità, mettendo in comune saperi e competenze per promuovere il ben-essere e la co-responsabilità educativa, che è stato sottoscritto nel corso di una manifestazione pubblica il 21 maggio 2015. (v. allegato) Il progetto, per rispondere agli obiettivi che si è posto il Patto, prevede:

. incontri periodici del Gruppo di lavoro, formato dai rappresentanti delle varie realtà che hanno

sottoscritto/sottoscrivono il Patto, che individua obiettivi prioritari, azioni, tempi e modalità di verifica; . divulgazione e condivisione del documento all'interno delle diverse realtà che aderiscono al Patto; . coinvolgimento attivo dei bambini e dei ragazzi nella condivisione del Patto e nella condivisione di

attività ad esso correlati; . incontri di formazione per genitori Rappresentanti di classe e insegnanti;

- incontri di formazione per il gruppo di lavoro.

PROGETTI A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ADULTA

Le iniziative proposte si connotano come offerta formativa indirizzata agli adulti, in un’ottica di formazione permanente da porre in atto nell’ambito delle opportunità introdotte dall’autonomia scolastica. Sono previste collaborazioni finalizzate in particolare allo sviluppo delle competenze genitoriali: in molti casi i nostri progetti prevedono la presentazione-formazione indirizzata ai genitori, primi responsabili dell’educazione e della crescita dei loro figli:

Con l’ULSS n. 2 di Feltre per l’organizzazione di incontri con genitori e insegnanti nell’ambito di progetti specifici

Progetto “Orientamento” Progetto Crisalide: incontri con i genitori, precedenti e successivi agli interventi nelle classi

interessate dal progetto con la Croce Rossa Italiana per informazione/formazione sulle Manovre di disostruzione pediatrica con la Polizia Postale

In continuità con gli anni scolastici precedenti l’Istituto, per favorire il rapporto scuola-famiglia in un’ottica di complementarietà e sinergia e nel reciproco rispetto di ruoli e funzioni, programma un percorso di formazione dei genitori rappresentanti negli OO.CC. con i seguenti obiettivi:

promuovere la consapevolezza del ruolo e delle funzioni del rappresentante favorire lo scambio dei saperi e delle esperienze sviluppare la corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia valorizzare i genitori come portatori di risorse e competenze.

L’Istituto è aperto inoltre a tirocini formativi per studenti e per persone con disabilità in convenzione con Scuole, Università e Servizio Sociale.

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DIARIO SCOLASTICO

Anche nel prossimo triennio si intende usare come strumento di comunicazione tra la scuola e la famiglia un

diario unico per tutti gli alunni dell’istituto del primo ciclo, al fine di semplificare l’organizzazione del lavoro, facilitare il dialogo tra scuola e famiglia e rafforzare il senso di appartenenza responsabile al proprio istituto. Viene utilizzato per i compiti, le giustificazioni, i permessi di entrata e di uscita e per le comunicazioni con i genitori.

Assicurazione

L’Istituto stipula annualmente una polizza a favore degli alunni frequentanti l’Istituto, con la quale sono assicurati sia per infortuni che si verificano a scuola sia per la responsabilità civile verso terzi.

Regolamento d’Istituto

Il testo integrale è allegato al presente documento. Esso è formato da due parti. Nella prima sono riportate le norme di comportamento per gli alunni all’interno dell’ Istituto e stabilite le sanzioni disciplinari per chi non rispetta tali norme. Nella seconda parte, il regolamento disciplina il funzionamento degli Organi Collegiali.

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GOVERNANCE D’ISTITUTO

ORGANIGRAMMA

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE:

- docente collaboratore con delega alla funzione vicaria

COORDINATORI DI PLESSO

ANIMATORE DIGITALE E TEAM DIGITALE

COORDINATORI DI CLASSE SC. SECONDARIA 1° GRADO

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO e COMMISSIONE REFERENTE STESURA ORARIO SCUOLA SEC.. 1°GRADO

REFERENTE EDUCAZIONE SALUTE REFERENTE DISABILITÀ REFERENTE DSA e DISAGIO

REFERENTI PROGETTO RICERCA-AZIONE

REFERENTE PATTO EDUCATIVO DI COMUNITA RESPONSABILE BIBLIOTECA REFERENTE GRUPPO SPORTIVO STUDENTESCO

REFERENTI EDUCAZIONE MOTORIA TUTOR DOCENTI IN ANNO DI PROVA REFERENTE COMUNICAZIONE E SITO WEB

REFERENTE INVALSI

REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA REFERENTE DIARIO SCOLASTICO

RSPP - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RLS - Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE INCENDI e DI PRIMO SOCCORSO

STAFF DI DIREZIONE Dirigente scolastico, DSGA, Collaboratori del Dirigente, Coordinatori di plesso

Vengono confermati gli ambiti attualmente ritenuti strategici per le aree delle Funzioni Strumentali e dei Dipartimenti e Commissioni.

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FUNZIONI STRUMENTALI AL POF AREA ORIENTAMENTO

Predispone, coordina, valuta il progetto Orientamento scuola Primaria e Secondaria

Referente d’Istituto per i contatti con Enti e Istituzioni esterni alla scuola e con scuola secondarie di II grado.

AREA INCLUSIONE DISABILITÀ DSA DISAGIO

Coordinamento delle attività per l’inclusione degli alunni con

certificazione Lg.104/92 o con difficoltà di relazione/apprendimento e delle iniziative per la prevenzione del disagio scolastico. Referenti per i rapporti con ULSS e CTI

AREA PTOF AGGIORNAMENTO POF/ STESURA PTOF CURRICOLO VALUTAZIONE ALUNNI VALUTAZIONE/ AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Gestione e documentazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa

Coordinamento Curricolo verticale competenze: progettare e valutare per competenze – Stesura griglie valutative

Coordinamento ed organizzazione del processo e delle procedure finalizzate alla valutazione di istituto / Piano di Miglioramento

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE – GLI

COMPITI:

secondo la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e Circolare Ministeriale n. 8 del 6/3/2013

rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi già posti in essere e

predisposizione di ulteriori piani di intervento; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di

gestione dei singoli alunni e delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l ’ Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con

BES, da redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico.

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DIPARTIMENTI E COMMISSIONI COMMISSIONE PER LA GESTIONE E LA DOCUMENTAZIONE DEL PTOF COMPITI:

Aggiorna il Piano Triennale dell ’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2016/17- 2017/18 – 2018/19.

UNITA’ PER L’AUTOVALUTAZIONE/VALUTAZIONE D’ISTITUTO

COMPITI:

❖ Promuove la cultura della valutazione come strumento qualificante per la realtà scolastica e predispone le modalità per effettuare l'autoanalisi d'Istituto e per la valutazione da parte dell 'utenza del servizio erogato.

❖ Predispone il Piano di Miglioramento

COMMISSIONE INCLUSIONE (GLH + GRUPPO INCLUSIONE)

. GLH: Tutti gli insegnanti di sostegno

GRUPPO INCLUSIONE ALUNNI CON BES

COMPITI:

❖ Favorisce la diffusione della cultura dell’inclusione❖ Ricerca, si confronta e attiva modalità organizzative e prassi didattiche funzionali all ’inclusione degli

alunni con BES

❖ Cura la documentazione educativa e didattica degli alunni con BES ❖ Collabora nella Valutazione della qualità dell’inclusione nel nostro istituto

COMMISSIONE PATTO EDUCATIVO DI COMUNITA’ COMPITI:

❖ Partecipa al gruppo misto di lavoro per monitoraggio e implementazione “Patto Educativo di Comunità”

❖ Favorisce la condivisione degli obiettivi comuni e delle strategie per la realizzazione del Patto

COMMISSIONE VALUTAZIONE ALUNNI

• GRUPPI DI LAVORO

• DIPARTIMENTI ITALIANO – MATEMATICA - INGLESE (docenti italiano, matematica, inglese)

COMMISSIONE CONTINUITA’ TRA ORDINI DI SCUOLA

COMMISSIONE ORIENTAMENTO

COMPITI:

❖ Condivide e valuta il progetto Orientamento

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I FABBISOGNI

FABBISOGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

POSTI COMUNI È prevista una conferma del numero attuale delle sezioni e delle classi, pertanto la dotazione richiesta è così costituita:

Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria primo grado

n. 5 sezioni n. 20 classi n. 6 classi

3 tempo ordinario 3 tempo prolungato

Posti comuni Posti comuni A043 n. 4 + 3 ore

n. 23 + 4 ore A059 n. 2 + 9 ore

n. 10

Posti di Inglese A345 n. 1

n. 1 + 8 ore A545 n. 12 ore

A028 n. 12 ore

A033 n. 12 ore

A032 n. 12 ore

A030 n. 12 ore

Posti IRC Posti IRC Posti IRC

n. 7,5 ore n. 2 n. 6 ore

POSTI DI SOSTEGNO Dotazione calcolata sulla base della proiezione delle attuali presenze di alunni con certificazione lg.104/92 (anche risorse in deroga per alunni in situazione di gravità)

Posti sostegno Posti sostegno

n. 7 n. 2 + 9 ore

POSTI ORGANICO POTENZIATO

I campi di potenziamento individuati prioritariamente dal Collegio Docenti per la richiesta di organico potenziato

sono:

1) POTENZIAMENTO LINGUISTICO:

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, nonché alla lingua inglese e ad altre lingue comunitarie, mediante utilizzo della metodologia CLIL un posto per italiano e italiano L2 – da utilizzare nella scuola Primaria e Secondaria - per:

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▪ recupero/potenziamento delle competenze linguistiche con organizzaz ione di gruppi di livello, articolazione di gruppi a classi aperte, laboratori

▪ alfabetizzazione lingua italiana per alunni neoarrivati e lingua italiana per lo studio

▪ apertura pomeridiana della scuola Primaria

un posto di lingua Inglese A 345 – da utilizzare nella scuola Primaria e Secondaria - per:

recupero/potenziamento con organizzazione di gruppi di livello, articolazione di gruppi a classi aperte, laboratori

sperimentazione CLIL

valorizzazione del merito degli alunni (certificazione europea)

• POTENZIAMENTO SCIENTIFICO:

un posto di sc. matematiche A 059

• personalizzazione degli apprendimenti

• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• apertura pomeridiana della scuola Primaria

• laboratori di matematica con nuove tecnologie

• ampliamento dei progetti Spazio Ascolto e Gruppo DSA

❖ POTENZIAMENTO LABORATORIALE:

▪ sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

▪ valorizzazione della scuola come comunità attiva – progetti per implementazione Patto Educativo di Comunità;

❖ POTENZIAMENTO UMANISTICO

▪ iniziative per l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con BES

❖ POTENZIAMENTO UMANISTICO – SOCIO ECONOMICO E PER LA LEGALITA’:

▪ iniziative per la prevenzione e per il contrasto dei fenomeni della dispersione scolastica, della discriminazione e del bullismo e cyberbullismo e a garanzia della più ampia inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali

anche attraverso l'attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati

❖ POTENZIAMENTO ARTISTICO E MUSICALE:

▪ potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nello spettacolo dal

vivo, nell'arte e nella storia dell 'arte, con attenzione ai temi della tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale in Italia e nella dimensione internazionale.

❖ POTENZIAMENTO MOTORIO:

• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all 'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport e

attenzione alla tutela del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

In aggiunta al fabbisogno derivante da quanto indicato, si ritiene necessario integrare le previsioni relative al predetto personale, con la richiesta, di n. 90 ore annuali, di una figura di Psicopedagogista, non disponendo di adeguate risorse interne.

Risorse di Potenziamento ottenute per l’a.s. 2016-17: - n. 2 posti scuola Primaria

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- n. 1 posto di lingua Inglese A 345 - scuola Secondaria I docenti individuati su posti di Potenziamento svolgono attività di insegnamento curricolare integrate con altr e

attività progettuali previste dal PTOF e dal Piano Miglioramento per realizzare:

➢ sdoppiamento di una pluriclasse scuola Primaria

➢ potenziamento delle competenze rivolto agli alunni, con organizzazione di gruppi di livello, articolazione di gruppi a classi aperte

➢ potenziamento delle competenze linguistiche in inglese - utilizzo della metodologia CLIL e

Certificazione europea (scuola Secondaria) ➢ supporto agli alunni con BES (anche alfabetizzazione lingua italiana e lingua italiana per lo

studio)

➢ supplenze brevi fino a 10 giorni – senza calendarizzazione

FABBISOGNO DI POSTI PER IL PERSONALE AUSILIARIO, AMMINISTRATIVO E TECNICO

DSGA n. 1

Assistente Amministrativo n. 4 Per il rilevante impegno amministrativo/contabile e organizzativo derivante dal contesto e dall’applicazione delle normative (sicurezza, trasparenza, pubblicità) risulta necessario integrare la dotazione del personale assistente

amministrativo con l’assegnazione di un ulteriore posto – totale posti n. 4 - al fine di poter organizzare il lavoro di segreteria in modo ottimale affidando a ciascun assistente amm.vo un proprio settore da gestire in autonomia, con professionalità e responsabilità, relativamente a: alunni, personale, contabilità e posta -corrispondenza-URP.

Collaboratore Scolastico

n. 13

Date le molteplici incombenze a carico dei collaboratori scolastici derivanti dalle specificità dell’organizzazione (

Istituto articolato in n. 7 plessi, in due Comuni e con due scuole dell’Infanzia) e delle attività delle realtà

scolastiche che afferiscono all’ Istituto Comprensivo dal 1° settembre 2014, si chiede l’assegnazione di n. 13

posti di Collaboratore Scolastico al fine di garantire l’apertura e la chiusura dei locali scolastici, un adeguato

servizio di accoglienza, di vigilanza e di pulizia.

In aggiunta al fabbisogno derivante da quanto indicato, si ritiene necessario integrare le previsioni relative al

predetto personale, con la richiesta di n. 6 ore settimanali di un Assistente tecnico informatico, a supporto

del processo di innovazione digitale, non disponendo di adeguate risorse interne.

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

Al fine di migliorare l’ambiente di apprendimento, si ritiene necessario implementare la dotazione informatica e

di sussidi con:

▪ n. 4 LIM per i plessi della scuola Primaria

▪ n.1 LIM per la scuola Secondaria

▪ n. 15 computer per rinnovare la strumentazione didattica

▪ n. 1 server per la scuola Secondaria di primo grado

▪ connessione ad Internet nella scuola dell’Infanzia di Pez.

Con il finanziamento dei progetti presentati per l’accesso ai Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Pon “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 finalizzati

all’innovazione tecnologica e alla creazione di ambienti digitali si procederà alla realizzazione di:

• finanziamento di cui all’Avviso “Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete

LAN/WLAN” del 13 luglio 2015 ▪ cablaggio di tutte le scuole

• eventuale finanziamento di cui all’Avviso “Realizzazione di Ambienti digitali” del 15.10.2015

▪ laboratori mobili nella scuola Primaria e Secondaria.

A seconda della disponibilità delle risorse si procederà

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▪ dotazioni per il laboratorio scientifico nella scuola secondaria di primo grado;

▪ dotazioni per le palestre dell’Istituto.

▪ un fotocopiatore per ogni plesso

La palestra della scuola Secondaria di primo grado necessita di un intervento di insonorizzazione.

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ALLEGATI:

• CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

• PIANO DI MIGLIORAMENTO

• PIANO ANNUALE per l’INCLUSIONE a.s. 2016-17

• CURRICOLO EDUCAZIONE SICUREZZA

• PROTOCOLLO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

• REGOLAMENTO D’ISTITUTO

• PATTO EDUCATIVO DI COMUNITA’

• PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

• PROGETTI E ATTIVITÀ A.S. 2016-17