Piano Parcheggi. Proposta di Confcommercio

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Martina Franca, 7 settembre 2015 AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MARTINA FRANCA OGGETTO: Mozione alla proposta disciplinare per il Piano della Sosta Urbano. Nella proposta presentata dall’Amministrazione Comunale in data 27/08/2015 s’afferma che la disciplina attuale, relativa alle aree pubbliche di sosta per veicoli a trazione motore, è incapace di soddisfare le esigenze degli utenti e quelle di una più razionale distribuzione e organizzazione della viabilità. Le motivazioni addotte sono state individuate nella carenza di un congruo numero di aree di sosta, nonché nella mancanza di rotazione sugli stalli, fattori che favoriscono, inoltre, fenomeni di sosta irregolare e disorganicità della circolazione. La proposta, inoltre, presenta sinteticamente solo tre criteri per attenuare le suddette criticità: facile accessibilità dalla viabilità principale; rapido scambio della sosta negli stalli; attenzione alle problematiche dei residenti, delle attività commerciali e di servizio. L’unico obiettivo individuato, però, è quello di favorire lo sviluppo residenziale ed economico del centro storico. Per raggiungere tale scopo, tuttavia, è riduttivo immaginare di poter organizzare una singola zona cittadina, in quanto è necessario delineare un piano per la sosta regolamentata, che investi tutto il tessuto urbano e non solo quello limitrofo al centro storico. È fondamentale, infatti, acquisire la consapevolezza che per favorire la residenzialità e lo sviluppo economico di una determinata area dell’abitato non si può escludere una modifica dell’assetto urbanistico delle aree limitrofe e no a essa. È difficile comprendere, inoltre, il motivo per il quale non siano stati inseriti nel piano di razionalizzazione della sosta il parcheggio in fieri di Viale Europa e quello in Piazza d’Angiò. 1

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La proposta di Confcommercio, Gruppo Umanesimo della Pietra, Cooperativa Martina 2000

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Martina Franca, 7 settembre 2015

AMMINISTRAZIONE COMUNALE

DI MARTINA FRANCA

OGGETTO: Mozione alla proposta disciplinare per il Piano della Sosta Urbano.

Nella proposta presentata dall’Amministrazione Comunale in data 27/08/2015 s’afferma che la disciplina attuale, relativa alle aree pubbliche di sosta per veicoli a trazione motore, è incapace di soddisfare le esigenze degli utenti e quelle di una più razionale distribuzione e organizzazione della viabilità.

Le motivazioni addotte sono state individuate nella carenza di un congruo numero di aree di sosta, nonché nella mancanza di rotazione sugli stalli, fattori che favoriscono, inoltre, fenomeni di sosta irregolare e disorganicità della circolazione.

La proposta, inoltre, presenta sinteticamente solo tre criteri per attenuare le suddette criticità: facile accessibilità dalla viabilità principale; rapido scambio della sosta negli stalli; attenzione alle problematiche dei residenti, delle attività commerciali e di servizio.

L’unico obiettivo individuato, però, è quello di favorire lo sviluppo residenziale ed economico del centro storico.

Per raggiungere tale scopo, tuttavia, è riduttivo immaginare di poter organizzare una singola zona cittadina, in quanto è necessario delineare un piano per la sosta regolamentata, che investi tutto il tessuto urbano e non solo quello limitrofo al centro storico.

È fondamentale, infatti, acquisire la consapevolezza che per favorire la residenzialità e lo sviluppo economico di una determinata area dell’abitato non si può escludere una modifica dell’assetto urbanistico delle aree limitrofe e no a essa.

È difficile comprendere, inoltre, il motivo per il quale non siano stati inseriti nel piano di razionalizzazione della sosta il parcheggio in fieri di Viale Europa e quello in Piazza d’Angiò.

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Queste aree, infatti, dovrebbero essere valorizzate come parcheggi di scambio per la posizione strategica in relazione alla vicinanza con il centro storico e per il collegamento con gli assi principali della viabilità urbana.

La delibera che sarà approvata da codesta Amministrazione investirà, precipuamente, la zona extramurale del centro storico ma non si può prescindere dal fatto che essa produrrà, a cascata, effetti su tutte le aree nelle immediate vicinanze.

Appare, all’uopo, incomprensibile non aver contemplato nella riorganizzazione del piano di sosta urbano uno degli assi viari e commerciali più importanti dell’abitato, ossia Viale della Libertà.

La proposta tariffaria, peraltro, penalizza la sosta in prossimità del centro per quanti risiedono e dimorano, per i titolari di attività commerciali, artigianali e di servizio, nonché per gli avventori delle stesse.

L’obiettivo principale della mozione che si presenta in questa sede è, dunque, quello d’analizzare le carenze normative, valutative, tecniche e organizzative della proposta.

Tutto ciò per facilitare il compito degli amministratori nella definizione di una disciplina idonea a rendere congruo ed equo l’uso di spazi destinati a tutti i residenti nel Comune e no, nonché per garantire agli stessi parametri uniformi, che rispettino diritti e doveri, e per evitare discrezionalità nelle scelte della Polizia Municipale e dei pubblici servizi.

L’Amministrazione ha il compito, pertanto, d’indicare in maniera puntuale le soluzioni per superare le criticità sociali e urbanistiche, nonché per definire criteri efficienti ed efficaci al fine d’individuare aree destinate a parcheggio a pagamento.

Per programmare un’operazione di pianificazione territoriale di tale portata e per avvalorare le premesse contenute nella proposta, è opportuno, in primis, indicare e specificare dati quantitativi e qualitativi dell’aree destinate a divenire Zona a Sosta Regolamentata, nonché quelli relativi alla popolazione che risiede, dimora, soggiorna, esercita attività lavorative e/o professionali ovvero offre servizi di natura culturale, sociale e ricreativa.

È consigliabile, pertanto, integrare i dati relativi alla popolazione residente e al numero dei nuclei familiari del centro storico e dell’extramurale prospiciente, già elaborati dall’Ufficio Anagrafe e presentati nei due incontri tenutosi nella Sala Consiliare del Comune di Martina Franca in data 31/08/2015 e 03/09/2015, con altri, atti a definire la portata antropica, che insiste all’interno del centro storico e nelle aree del perimetro limitrofo a esso, nonché le categorie riportate nei titoli e nei paragrafi della proposta, elencati di seguito:

- numero dei domiciliati;

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- numero dei disabili residenti e/o domiciliati; - numero degli anziani ultrasettantacinquenni; - numero delle attività commerciali; - numero delle attività artigianali; - numero delle attività ricettive; - numero degli studi professionali; - numero delle associazioni (sociali, culturali, turistiche, eccetera); - numero degli uffici pubblici e/o di pubblica utilità.

Le fonti ufficiali e i report analitici, a cui far riferimento per determinare l’incidenza delle suddette categorie nell’area in esame, sono raccolti e/o sono stati elaborati, escludendo i dati reperibili negli elenchi dei competenti uffici comunali.

Tali report sono preposti dai seguenti soggetti giuridici:

- ISTAT (p.e. Censimento della popolazione 2010); - Motorizzazione Civile; - Agenzia delle Entrate; - Elenchi della Confcommercio; - Elenchi della Confartigianato; - Elenchi della Confesercenti; - Registro Regionale del Volontariato.

Riteniamo che il Piano Commercio, attualmente in corso d’approvazione dalla Giunta Comunale e omesso nella proposta, sia un documento fondamentale per la localizzazione delle attività commerciali insistenti nel centro storico o nelle immediate vicinanze di esso.

Esso è, inoltre, un idoneo strumento di previsione della pressione del traffico veicolare e della sosta su tutto l’abitato, perché comprende dati analitici utili alla pianificazione e alla distribuzione di nuove attività.

Il Piano Commercio, infatti, comprende:

- la georeferenziazione delle attività commerciali attualmente esistenti su tutto il territorio urbano;

- l’analisi delle strutture commerciali e delle vie commerciali di maggiore attrazione presenti sul territorio urbano, generatori di forti flussi di traffico.

S’annota, all’uopo, la superficialità da parte dell’Amministrazione nell’indicare gli atti ordinatori e limitatori della circolazione del traffico stradale, che disciplinano la sosta dei veicoli nel centro cittadino nella situazione attuale o che comprendono le rilevazioni dei posti possibili effettuate dal corpo di Polizia Municipale, di cui non si conoscono i dati analitici, propedeutici alla definizione di suggerimenti esterni.

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Nella proposta, poi, si menziona il verbale di rilevamento dei possibili posti a pagamento per autovetture individuati a seguito dello scorporo delle concessioni di suolo pubblico per dehor, come da nota acquisita al protocollo generale di codesta Amministrazione n. 37898 del 30 giugno 2015.

Appare evidente, tuttavia, che tale dato è in contrasto con la ratio del nuovo Regolamento per i dehors, approvato da codesta Amministrazione e tendente alla razionalizzazione delle concessioni, la cui entrata in vigore nel corrente mese di settembre produrrà, certamente, il recupero di numerosi spazi finora sottratti al parcheggio delle autovetture.

La collazione dei dati suddetti con quelli reperibili negli uffici di codesta Amministrazione è propedeutica all’individuazione di aree ad alta, a media e/o a bassa frequentazione antropica e veicolare, dunque a definire i criteri per la distribuzione di zone a sosta regolamentata, confacenti alle esigenze dei portatori d’interesse primario e no.

Nella definizione della consistenza e dell’ubicazione delle aree destinate a sosta regolamentata, quindi, è necessario:

- specificare l’ubicazione degli stalli su uno o entrambi lati della carreggiata stradale con riferimento alle vie e alle piazze cittadine, già inserite nella proposta, ossia quelle facenti parte del perimetro extramurale del centro storico (Piazza Umberto, Via Mercadante, Via

Rossini, Via Donizetti, Via Pergolesi, Via Bellini, Via Mascagni, Via Aprile, Via Santoro, Via Verdi, Piazza Bellini) e quelle insistenti su Via D’Annunzio, su Piazza Crispi, su Corso Messapia e su Piazza San Francesco da Paola;

- calcolare la consistenza di stalli nelle aree non censite e limitrofe al perimetro extramurale del centro antico, quali Piazza Mario Pagano, Piazza Vittorio Veneto, Viale Carella, Via Alcide De Gasperi e il parcheggio in fieri in Viale Europa;

- calcolare la consistenza degli stalli nelle immediate vicinanze delle suddette aree, ossia quelli ubicati in Piazza d’Angiò;

- calcolare gli stalli che potrebbero essere ubicati nelle aree dei distributori di carburante dismessi;

- indicare, qualora il dato fosse già determinato da atti di natura amministrativa e/o urbanistica, le possibili aree destinate a futuri parcheggi al fine di contestualizzare l’indicazione della voce parcheggi a pagamento, quindi di pianificare le limitazioni temporali dell’apertura degli stessi;

- indicare il numero degli stalli destinati a sosta per veicoli di disabili e a parcheggi rosa; - indicare gli stalli destinati a occupazione temporanea per attività ricettive e per dehors; - indicare, sinteticamente, la ratio disciplinare per la futura Zona a Traffico Limitato,

nonché quella per la rilevazione e per l’individuazione delle aree di carico e scarico delle merci, ottimizzata in base ai dati del citato Piano Commercio;

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- specificare cosa s’intende per stalli affidati in concessione a proprio insindacabile e discrezionale valutazione, nonché il criterio di determinazione del tasso percentuale rispetto al numero totale degli stalli individuati;

- specificare il criterio di determinazione dei periodi e degli orari di sosta nelle aree individuate nella proposta;

- indicare i criteri per la determinazione del numero dei posti destinati a coloro esclusi nell’applicazione della tariffa;

- integrare nei casi di esclusione nell’applicazione della tariffa tutti coloro che espletano servizi istituzionali di pubblica utilità e, anche, i privati che prestano attività nell’ambito di servizi comunali;

- censire il numero dei passi carrabili ubicati sull’intero centro urbano;

Tale analisi permetterebbe di determinare fattori utili:

- per definire il numero effettivo di stalli destinati alla sosta per quanti vivono o hanno necessità di raggiungere il centro storico e/o le aree a esso limitrofe per motivi lavorativi;

- per razionalizzare le metodologie d’utilizzazione degli stalli in base ai periodi e agli orari;

- per favorire lo spostamento pedonale con mezzi diversi da quelli a trazione a motore; - per individuare altre aree che necessitano di una regolamentazione della sosta, servite

precipuamente da avventori di attività commerciali e no; - per definire una disciplina relativa al transito e alla sosta degli pullman turistici,

rappresentando, attualmente, inaccettabile e pericolosa la sosta in Piazza XX Settembre, risorsa turistica ed economica dell’intera città;

- per elaborare un congruo tariffario che includa, anche, soste gentili, ossia tariffe orarie modulate per gli avventori delle attività commerciali e artigianali, nonché per quanti utilizzeranno mezzi alternati pubblici e no, incentivando, così, un continuo ed efficiente collegamento con il centro storico e con le principali vie commerciali della città.

Si permetterebbe, così, d’appurare il rapporto numerico tra i soggetti portatori d’interesse primario, rispetto al numero di stalli destinati a sosta regolamentata a pagamento, quindi di definire le zone idonee alla sosta.

Tutto ciò per pianificare l’assetto urbanistico dell’intera città, nonché per calibrare le tariffe e le metodologie d’utilizzazione degli stalli.

Alla luce delle suddette osservazioni si ritiene non congrua la proposta presenta dall’Amministrazione, carente nei principali strumenti di razionalizzazione organizzativa:

- per l’insufficiente analisi critica delle problematiche e dei dati sociali e urbanistici; - per la mancanza di criteri tecnici nella definizione dei soggetti, portatori d’interessi

primari e no;

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- per l’assenza di dati tecnici e di criteri standardizzati nell’elaborazione delle tariffe e dei tassi di sconto per quanti usufruiranno di agevolazioni;

- per l’assenza di parametri e/o di dati sulla valutazione dei servizi in termini di costi/benefici per l’esternalizzazione di funzioni e servizi, nonché relativi al canone da corrispondere alla stazione appaltante e alla percentuale sugli incassi eccedenti il canone annuo;

- per la mancata previsione delle deroghe alla sosta nelle strade segnalate, relative alle auto dei clienti delle strutture ricettive operanti all’interno del centro storico.

È incomprensibile, infine, accettare che l’Amministrazione abbia omesso di specificare il modo in cui intende inserire il nuovo Piano della Sosta Urbano in un quadro d’interventi a medio e a lungo termine, già ipotizzati ovvero avviati dalla stessa, come, per esempio, il Piano di Riqualificazione del Centro Storico, il Piano di Rigenerazione Urbana e il Distretto Urbano per il Commercio.

I sottoscritti rimettono a codesta Amministrazione di delineare una proposta adeguata alle esigenze dell’intera cittadinanza e si dichiarano disponibili a ulteriori confronti costruttivi sul tema.

Confcommercio

Sezione di Martina Franca

Gruppo Umanesimo della Pietra

Società Cooperativa Martina 2000

Società Cooperativa Martina 2001

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